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La presente trattazione illustra le tipologie di prodotti piani in acciaio da impiegare nelle costruzioni e le relative caratteristiche.
Allo stato attuale non esistono testi divulgativi che trattino in
maniera specifica e semplice largomento in oggetto e, colmando
questa mancanza, con il presente testo, si pensato di fare opera
gradita agli operatori del settore che hanno lesigenza di aumentare
le loro conoscenze anche al fine di usare linguaggi maggiormente
condivisi.
Ringraziamo lIng. Pompeo Cipelli e il P.I. Matteo Ontano che hanno
curato la stesura di questa pubblicazione.
Sergio Longo
Augusto Felici
Introduzione
Nella prima parte del testo sono riportate le modalit di designazione dei materiali di interesse con la spiegazione dei simboli che
vanno a definirne le caratteristiche.
In questa parte ci prefiggiamo lo scopo di rendere maggiormente
consapevoli gli operatori commerciali del cliente e del fornitore al
fine di instaurare un linguaggio condiviso tra le parti.
Nella seconda parte si cercato di affrontare un altro argomento
sentito nel settore che riguarda le divergenze sulle forniture che
spesso sono contestate con la semplice frase il pacco non va
bene.
Lo scopo della seconda parte quello di stabilire delle modalit
di controllo per oggettivare una problematica riscontrata e cercare di spostare il colloquio da indicazioni semplicemente qualitative e soggettive a termini quantitativi e oggettivi che permettano
di inquadrare la problematica allinterno di tolleranze previste da
norme e quindi condividere i casi di reale contestabilit.
Al termine del trattato stato inserito:
Il capitolo 6 (possibilita di proporre acciai con qualita diversa da quella richiesta) cercando di fornire un supporto
ai commerciali mettendoli nella condizione di poter proporre ai clienti qualit di materiali in sostituzione di quelli
richiesti e non disponibili;
Il capitolo 7 (esempi fotografici di possibili difetti della lamiera) cercando di visualizzare i principali difetti riscontrati sulle lamiere.
Siamo disponibili ad accettare suggerimenti per migliorare o
ampliare la trattazione delle tematiche affrontate.
Indice
pag.9
pag.12
2.1 Introduzione
pag.12
2.2 Saldabilita
pag.13
pag.14
pag.16
pag.17
pag.18
pag.19
pag.20
pag.21
pag.22
2.4.1 Saldabilit
pag.24
pag.24
pag.24
pag.26
pag.26
pag.27
2.5.1 Saldabilita
2.5.2 Formatura a freddo
pag.28
pag.28
pag.28
pag.30
pag.30
pag.32
pag.33
pag.33
pag.34
pag.36
pag.36
pag.37
3.3.4 Saldabilita
pag.37
pag.37
pag.38
pag.39
pag.40
pag.40
5.1.1 Spessore
pag.40
5.1.2 Larghezza
pag.42
5.1.3 Lunghezza
pag.43
pag.43
5.1.5 Planarita
5.1.6 Bave di taglio
pag.44
5.1.7 Rettilineita
pag.47
pag.48
5.2.1 Spessore
pag.48
pag.49
pag.50
5.2.4 Planarita
pag.51
pag.52
pag.54
5.3.1 Spessore
pag.54
pag.55
pag.56
5.3.4 Planarita
5.3.5 Bave di taglio
pag.57
pag.46
pag.59
pag.60
pag.63
pag.64
pag.64
pag.65
pag.65
pag.66
pag.66
pag.67
pag.67
7.8 Planarita
pag.68
pag.69
pag.71
1. Richiamo
acciai
GRUPPO 1 e GRUPPO 2
(noi nelle pagine seguenti approfondiremo quelli relativi al gruppo
1).
=
=
=
=
acciai
acciai
acciai
acciai
per
per
per
per
impieghi strutturali
impieghi sotto pressione
tubi di condutture
costruzioni meccaniche
10
Illustriamo
2:
sottogruppo I
Acciai non legati con un tenore medio di manganese < 1%
La designazione inizia con la lettera C seguita da un numero che
rappresenta il tenore di carbonio moltiplicato per cento.
sottogruppo II
Acciai non legati con un tenore medio di manganese maggiore o uguale
all1%, acciai non legati per lavorazioni meccaniche ad alta velocit ed
acciai legati in cui il tenore in massa di ciascun elemento di lega sia
minore del 5%.
La designazione inizia con un numero pari a cento volte il tenore
percentuale di carbonio, poi, prosegue indicando i simboli chimici degli
elementi di lega che caratterizzano lacciaio e da cifre indicanti i valori
dei tenori degli elementi di lega, moltiplicati ciascuno per i fattori relativi
ad ogni elemento.
11
2. Acciai
2.1 Introduzione
La lettera S iniziale, in qualunque designazione, indica che il materiale un acciaio per impieghi strutturali.
Tali acciai sono impiegati:
- nelle costruzioni duso generale,
- nelle costruzioni dove necessaria una migliore
attitudine alla corrosione atmosferica,
- nelle applicazioni dove esiste una deformazione a freddo
Ognuno di questi prodotti siderurgici normato da regole di prodotto
specifiche che ne danno la conformit e ne dichiarano lattitudine.
Per semplificare prenderemo in esame solo i nastri o i prodotti derivati
da nastri. Considerando la scarsa applicazione, non tratteremo lidoneit alla formatura a caldo.
12
2.2 Saldabilit
Gli acciai per impieghi strutturali costituiscono una vasta gamma di
prodotti con differenze sia dal punto di vista chimico che dal punto di
vista meccanico e fisico, ma tutti presentano una propriet che li accomuna rendendoli una famiglia.
Tale propriet la saldabilit che, in linea di massima, legata alla
composizione chimica del materiale.
Per la saldabilit fondamentale definire il carbonio equivalente dellacciaio, che permette di capire il livello di difficolt che si incontra, nel
processo di saldatura relativo allacciaio.
Negli ultimi anni la siderurgia ha impiegato sempre pi prodotti microlegati, ricchi di elementi di alligazione che innalzano il valore del carbonio equivalente rendendo pi impegnative le operazioni di saldatura.
Il carbonio equivalente un valore ideale di carbonio che viene determinato utilizzando una formula che prende in considerazione tutti gli
elementi di alligazione, i quali hanno influenza negativa sulla saldabilit
(carbonio, manganese, cromo, molibdeno, vanadio, nichel e rame).
CEV=C+Mn/6+(Cr+Mo+V)/5+(Ni+Cu)/15
Il valore che si determina considerato, nella gestione di una corretta
saldatura, pari ad un acciaio al carbonio con una uguale percentuale di
C.
Anche nelle norme di prodotto, di acciai ritenuti idonei ai vari processi
di saldatura, lidoneit non illimitata, in quanto oltre alla qualit e
quindi alla composizione chimica, entrano in gioco, altre varianti da
non sottovalutare come per esempio lo spessore, la pulizia dei lembi di
saldatura, la presenza di umidit ecc.
Allaumentare:
- dello spessore della lamiera,
- dei valori resistenziali,
- della percentuale di carbonio equivalente,
aumenta quindi il rischio della formazione di cricche a freddo.
Tale fenomeno pertanto pu essere la conseguenza della presenza di
idrogeno diffusibile nel metallo di saldatura, di una struttura fragile
nella zona termicamente alterata e della concentrazione rilevante di
sollecitazioni a trazione nel giunto saldato.
13
14
2.3.1 Idoneit
- classe I
Si%0,03
Si%+2,5P%0,09
- classe II
Si%0,35
(La classe II si applica soltanto per le leghe speciali di zinco)
- classe III
0,14Si%0,25
P%0,035
16
2.3.2 Idoneit
al taglio laser
Di seguito citiamo i problemi che si possono riscontrare durante il processo di taglio al laser:
17
2.3.3 Idoneit
18
19
S185
S235JR
S235J0
S235J2
S275JR
S275J0
S275J2
S355JR
S355J0
S355J2
S355K2
Designazione
C in % per spessore in mm
MAX
MAX
MAX
16
>16
>40
40
0,19
0,19
0,23
0,19
0,19
0,19
0,19
0,19
0,19
0,24
0,24
0,25
0,21
0,21
0,21
0,21
0,21
0,21
0,27
0,27
0,27
0,23
0,23
0,24
0,23
0,23
0,24
0,23
0,23
0,24
Si
%
MAX
0,60
0,60
0,60
0,60
Mn
%
MAX
1,50
1,50
1,50
1,60
1,60
1,60
1,70
1,70
1,70
1,70
P
%
MAX
0,045
0,040
0,035
0,045
0,040
0,035
0,045
0,040
0,035
0,035
S
%
MAX
0,045
0,040
0,035
0,045
0,040
0,035
0,045
0,040
0,035
0,035
N
%
MAX
0,014
0,014
0,014
0,014
0,014
0,014
-
Valori indicativi della composizione chimica per gli acciai laminati a caldo per impieghi strutturali UNI EN 10025-2
Cu
%
MAX
0,60
0,60
0,60
0,60
0,60
0,60
0,60
0,60
0,60
0,60
pag12
20
S185
S235JR
S235J0
S235J2
S275JR
S275J0
S275J2
S355JR
S355J0
S355J2
S355K2
Designazione
S355JR
S355J0
S355J2
S355K2
185
235
235
235
275
275
275
355
355
355
355
16
0,27
0,23
0,23
0,23
0,27
0,24
0,24
0,24
0,60
0,60
0,60
0,60
1,70
1,70
1,70
1,70
0,045
0,040
0,035
0,035
0,045
0,040
0,035
0,035
0,014
0,014
-
>16
40
175
225
225
225
265
265
265
345
345
345
345
>40
63
175
215
215
215
255
255
255
335
335
335
335
>63
80
175
215
215
215
245
245
245
325
325
325
325
>80
100
175
215
215
215
235
235
235
315
315
315
315
>100
150
165
195
195
195
225
225
225
295
295
295
295
>150
200
155
185
185
185
215
215
215
285
285
285
285
>250
400
165
195
265
265
da290 a 510
da360 a 510
da360 a 510
da360 a 510
da410 a 560
da410 a 560
da410 a 560
da470 a 630
da470 a 630
da470 a 630
da470 a 630
da310 a 540
da360 a 510
da360 a 510
da360 a 510
da430 a 580
da430 a 580
da430 a 580
da510 a 680
da510 a 680
da510 a 680
da510 a 680
<3
0,60
0,60
0,60
0,60
da450 a 600
da450 a 600
da450 a 600
da450 a 600
da400 a 540
da400 a 540
da400 a 540
da350 a 500
da350 a 500
da350 a 500
da280 a 500
da270 a 490
da450 a 600
da450 a 600
da450 a 600
da450 a 600
da380 a 540
da380 a 540
da380 a 540
da340 a 490
da340 a 490
da340 a 490
Valori indicativi delle caratteristiche meccaniche per gli acciai laminati a caldo per impieghi strutturali UNI EN 10025-2
0,27
0,23
0,23
0,23
da450 a 600
da450 a 600
da380 a 540
da330 a 480
>250
400
-
21
8
15
15
15
13
13
13
12
12
12
12
1
>2,5
<3
12
19
19
19
17
17
17
16
16
16
16
3
40
16
24
24
24
21
21
21
20
20
20
20
>40
63
15
23
23
23
20
20
20
19
19
19
19
Lo=5,65 So
spessore nominale mm
>63
>100
100
150
14
13
22
22
22
22
22
22
19
19
19
19
19
19
18
18
18
18
18
18
18
18
S235JR
S235J0
S235J2
S275JR
S275J0
S275J2
S355JR
S355J0
S355J2
S355K2
Designazione
C
20
0
-20
20
0
-20
20
0
-20
-20
Temperatura
Valori indicativi della prova di resilienza per gli acciai laminati a caldo per impieghi strutturali UNI EN 10025-2
S185
S235JR
S235J0
S235J2
S275JR
S275J0
S275J2
S355JR
S355J0
S355J2
S355K2
designazione
Lo=80mm
spessore nominale mm
>1
>1,5
>2
1,5
2
2,5
9
10
11
16
17
18
16
17
18
16
17
18
14
15
16
14
15
16
14
15
16
13
14
15
13
14
15
13
14
15
13
14
15
>150
250
13
21
21
21
18
18
18
17
17
17
17
>250
400
21
21
21
18
18
18
17
17
17
17
alla
Questo prodotto viene chiamato comunemente cor-ten o acciaio patinabile in quanto presenta una migliore resistenza alla corrosione atmosferica di 3 o 4 volte superiore a quella di un normale prodotto strutturale.
Tale propriet viene apportata grazie ad una composizione chimica che
contiene elementi come il rame Cu e il cromo Cr. Il rame, aggiunto in
determinate quantit, apporta alla lega siderurgica un miglioramento
sul piano della corrosione atmosferica, quindi, la superficie del materiale a contatto con gli agenti atmosferici reagisce ossidandosi assumendo
una colorazione marrone arancio. Questo strato che si viene a formare
protegge il metallo sottostante.
22
- +M (laminazione termomeccanica).
23
2.4.1 Saldabilit
Per quanto riguarda la saldatura occorre accertarsi che il materiale
dapporto (filo, elettrodo, ecc) sia resistente alla corrosione atmosferica, altrimenti si corre il rischio che la zona saldata non abbia le stesse
caratteristiche del materiale base. Inoltre in considerazione della capacit del prodotto di creare ossidi, si consiglia prima di saldare, di pulire
con cura i lembi da unire.
Le qualit S355JOWP e S355J2WP, considerato la maggiore percentuale
di fosforo, devono essere gestite con attenzione, pertanto si consiglia di
sentire il parere di un tecnico specializzato.
Il rischio di incappare nella formazione di cricche a freddo ovviamente
cresce con laumentare dello spessore della lamiera, delle caratteristiche meccaniche e del carbonio equivalente.
Si ricorda che un processo di saldatura non pu essere mai garantito
se non viene qualificato attraverso le prove sia distruttive che non distruttive. Solo attraverso i risultati delle prove possiamo essere certi
della corretta esecuzione del processo di saldatura inteso globalmente
(materiale dapporto utilizzato e parametri di processo tipo: corrente,
tensione, velocit e quantaltro intervenga).
2.4.2 Chiodatura
e bullonatura
Nel caso si crei una struttura collegata mediante chiodatura e bullonatura devono essere prese precauzioni al fine di prevenire linizio del
processo corrosivo.
2.4.3 Formabilit
a freddo
24
25
S235J0W
S235J2W
S355J0WP
S355J2WP
S355J0W
S355J2W
S355K2W
Designazione
0,4
0,75
0,50
0,12
0,16
Si
%
MAX
0,13
C
%
MAX
0,50-1,50
max1,0
0,2 - 0,6
Mn
%
max0,035
max0,030
max0,030
0,06-0,15
max0,035
P
%
S
%
MAX
0,035
0,030
0,035
0,030
0,035
0,030
0,030
N
%
MAX
0,009
0,009
0,009
-
aggiunta
di elementi che
fissano l'azoto
Si
Si
Si
Si
0,40-0,80
0,30-1,25
0,4 - 0,80
Cr
%
Indicazione della composizione chimica per l'acciaio con resistenza migliorata alla corrosione atmosferica UNI EN 10025-5
0,25-0,55
0,25-0,55
0,25-0,55
Cu
%
26
S235J0W
S235J2W
S355J0WP
S355J2WP
S355J0W
S355J2W
S355K2W
Designazione
345
345
355
355
335
215
315
215
510-680
510-680
360-510
470-630
470-630
360-510
14
14
17
>1,5
2
15
15
18
min
Lo=80mm
spessore mm
>2
2,5
325
215
>80
100
Carico unitario
di rottura
Rm
N/mm
spessore mm
<3
3
100
16
16
19
>2,5
<3
Designazione
20
20
24
3
40
Allungamento
%
Temperatura
Resilienza min
C
J
S235J0W
0
27
S235J2W
-20
27
S355J0WP
0
27
S355J2WP
-20
27
S355J0W
0
27
S355J2W
-20
27
S355K2W
-20
40
i valori di resilienza devono essere verificati se concordato all'atto della richiesta d'offerta e dell'ordine.
225
235
16
Carico unitario
di snervamento minimo
Reh
N/mm
spessore mm
>16
>40
>63
40
63
80
19
23
>40
63
min
Lo=5,65 So
Valori indicativi delle caratteristiche meccaniche per l'acciaio con resistenza migliorata alla corrosione atmosferica UNI EN 10025-5
18
22
>63
100
27
2.5.1 Saldabilit
Per quanto riguarda la saldabilit vedere il punto 2.2.
2.5.2 Formatura
a freddo
2.5.3 Attitudine
28
29
Rm
N/mm
Lo=80mm
<3
24
23
19
17
14
14
13
12
12
Lo=5,65 S
3
S315MC
315
da390 a 510
20
S355MC
355
da430 a 550
19
S420MC
420
da480 a 620
16
S460MC
460
da520 a 670
14
S500MC
500
da550 a 700
12
S550MC
550
da600 a 760
12
S600MC
600
da650 a 820
11
S650MC
650
da700 a 880
10
S700MC
700
da750 a 950
10
i valori della prova di trazione si applicano per provette longitudinali
i valori della prova di piegamento si applicano per provette trasversali
t=spessore in mm della provetta per la prova di piegamento
per spessore > 8mm il carico unitario di snervamento minimo pu risultare di 20 N/mm pi basso.
Designazione
Reh
minimo
N/mm
0t
0,5t
0,5t
1t
1t
1,5t
1,5t
2t
2t
del mandrino
diametro minimo
Piega 180
Indicazione della composizione chimica e caratteristiche meccaniche per gli acciai laminati termomeccanicamente UNI EN 10149-2
C
Mn
Si
P
S
Al totale
Nb
V
Ti
Mo
Designazione
%
%
%
%
%
%
%
%
%
%
MAX
MAX
MAX
MAX
MAX
MIN
MAX
MAX
MAX
MAX
S315MC
0,12
1,3
0,5
0,025
0,02
0,015
0,09
0,2
0,15
S355MC
0,12
1,5
0,5
0,025
0,02
0,015
0,09
0,2
0,15
S420MC
0,12
1,6
0,5
0,025
0,015
0,015
0,09
0,2
0,15
S460MC
0,12
1,6
0,5
0,025
0,015
0,015
0,09
0,2
0,15
S500MC
0,12
1,7
0,5
0,025
0,015
0,015
0,09
0,2
0,15
S550MC
0,12
1,8
0,5
0,025
0,015
0,015
0,09
0,2
0,15
S600MC
0,12
1,9
0,5
0,025
0,015
0,015
0,09
0,2
0,22
0,5
S650MC
0,12
2
0,6
0,025
0,015
0,015
0,09
0,2
0,22
0,5
S700MC
0,12
2,1
0,6
0,025
0,015
0,015
0,09
0,2
0,22
0,5
la somma dei tenori di Nb, V e Ti deve al massimo essere pari allo 0,22%
0,005
0,005
0,005
B
%
MAX
3. Lamiere
laminati a
- D
Esempio
DD11 materiale idoneo al processo di piega
DD14
30
31
DD11
DD12
DD13
DD14
designazione
C
0,12
0,10
0,08
0,08
Mn
0,60
0,45
0,40
0,35
P
0,045
0,035
0,030
0,025
1 volta lo spessore
0
0
0
raggio di piega
Valori indicativi delle caratteristiche meccaniche e chimiche per gli acciai piani a basso tenore di carbonio laminati a caldo in continuo,
per formatura a freddo UNI EN 10111
- X
D+Z
Idoneit:
- la qualit DX51 idonea alla profilatura e piegamento,
- la qualit DX52 idonea allimbutitura,
- la qualit DX53 idonea al processo di imbutitura profonda,
- la qualit DX54 idonea allimbutitura profonda,
- la qualit DX56 idonea allimbutitura molto profonda.
32
3.2.1 Finitura
del rivestimento
Stellatura normale N:
il rivestimento di zinco viene lasciato solidificare naturalmente. Quello
che si ottiene un macro fiore che non influenza la qualit del rivestimento.
Stellatura ridotta al minimo (M):
il rivestimento di zinco viene solidificato con opportune metodologie in
modo da ottenere una struttura del fiore che in alcuni casi ad occhio
nudo difficile distinguerla.
3.2.2 Qualit
superficiale
Tipo A:
sono consentite piccole imperfezioni quali piccole puntinature, variazioni delle dimensioni di stellatura, puntini neri, leggere rigature e piccole
macchie di passivazione. Possono manifestarsi delle rotture dovute alla
spianatura o dei rilievi irregolari del rivestimento di zinco.
Tipo B:
la qualit superficiale B viene ottenuta mediante leggero passaggio di
laminazione a freddo (skin-pass).
Con questa qualit sono consentite imperfezioni localizzate di piccola
estensione quali rotture dovute alla spianatura, impronte derivanti dal
leggero passaggio di laminazione a freddo (skin-pass), raschiature, incavature, irregolarit di stellatura e rilievi irregolari del rivestimento di
zinco, nonch piccole macchie di passivazione.
Tipo C:
la qualit superficiale C viene ottenuta mediante leggero passaggio di
laminazione a freddo (skin-pass).
La superficie migliore non deve comportare pregiudizio allaspetto uni33
forme di una finitura di alta qualit mediante verniciatura. Laltra superficie deve presentare almeno le caratteristiche della qualit superficiale B
3.2.3 Protezione
della superficie
34
Valori indicativi delle caratteristiche meccaniche per gli acciai piani a basso tenore di carbonio, zincati per
immersione a caldo in continuo, per formatura a freddo UNI EN 10142
coefficiente
Rp0,2
Rm
A80%
designazione
N/mm
DX51D
DX52D
DX53D
DX54D
DX56D
N/mm
da270 a 500
da140 a 300
da270 a 420
da140 a 260
da270 a 380
da140 a 220
da270 a 350
da120 a 180
da270 a 350
modulo
di anisotropia
di
plastica
incrudimento
MIN
r90
90
22
26
30
36
39
MIN
1,6
1,9
MIN
0,18
0,21
35
La norma UNI EN 10130 regolamenta la fabbricazione e la commercializzazione dei prodotti piani a basso tenore di carbonio idonei alla
formatura a freddo.
Le qualit sono le seguenti:
DC01
DC03
DC04
DC05
DC06
La designazione alfanumerica indica:
- D
- C
3.3.1 Aspetto
superficiale
Tipo A:
sono consentiti difetti quali pori, leggere intaccature, piccoli risalti, leggere graffiature o una leggera colorazione che non pregiudichino lattitudine alla formatura e laderenza dei rivestimenti superficiali.
Tipo B:
la superficie migliore deve essere esente da difetti che possono compromettere laspetto uniforme di una verniciatura di qualit o di un ri-
36
3.3.2 Finitura
superficiale
Simbolo
Rugosit
Lucida
Ra0,4m
Liscia
Ra0,9m
Normale
0,6mRa1,9m
Rugosit
Ra1,6 m
3.3.3 Idoneit
ai rivestimenti superficiali
I prodotti possono essere destinati allapplicazione di rivestimenti metallici con il procedimento per immersione a
caldo, di rivestimenti elettrolitici e/o organici o di altri tipi di
rivestimenti. Quando prevista lapplicazione di uno di tali
rivestimenti, ci deve essere specificato allatto dellordine.
3.3.4 Saldabilit
Lidoneit del materiale ai consueti procedimenti di saldatura industriale garantita. E tuttavia opportuno specificare
il procedimento di saldatura allatto dellordine; tale indicazione necessaria qualora sia prevista la saldatura a gas.
37
38
Reh
N/mm
280
240
210
180
180
designazione
DC01
DC03
DC04
DC05
DC06
270350
270330
270350
270370
270410
Rm
N/mm
28
34
38
40
38
A80%
MIN
1,3
1,6
1,9
1,8
r90
MIN
0,180
0,200
0,22
90
MIN
C
MAX
%
0,12
0,10
0,08
0,06
0,02
Composizione chimica
P
S
Mn
MAX
MAX
MAX
%
%
%
0,045
0,045
0,60
0,035
0,035
0,45
0,030
0,030
0,40
0,025
0,025
0,35
0,020
0,020
0,25
Ti
MAX
%
0,30
Valori indicativi delle caratteristiche meccaniche e chimiche per gli acciai piani laminati a freddo, per imbutitura o piegamento a
freddo UNI EN 10130
4. Lamiere
antiusura o antiabrasione
Le lamiere antiusura sono impiegate in tutte quelle applicazioni nelle
quali occorre arginare il problema dellabrasione causato per sfregamento oppure per urto. Si ricorda che tutte le volte in cui lutilizzo dellacciaio
prevede abrasione di tipo meccanico e quindi usura dobbiamo utilizzare
un materiale caratterizzato da una elevata durezza superficiale. Le scale
maggiormente utilizzate per indicare i valori della durezza di un acciaio
sono la Brinell, la Rockwell B, Rockwell C, Vickers e i numeri che esprimono le durezze nelle varie scale sono confrontabili solamente attraverso
tabelle di correlazione.
Tali prodotti hanno una durata rispetto ad un materiale in acciaio S235JR
di 3 e 4 volte superiore.
Generalmente questi materiali sono identificati con designazioni commerciali che fanno riferimento alla durezza superficiale media con valori che vanno da 350HB fino a 600HB (HB indica che le durezze sono
espresse in Brinell).
Fra le applicazioni pi comuni citiamo:
-
Questi prodotti presentano buone propriet tecnologiche, quali ad esempio la saldabilit, la deformabilit a freddo ma per il loro stato di fornitura presentano molta difficolt ad essere lavorate con utensili per
asportazione del truciolo (foratura, fresatura, tornitura, taglio con sega,
ecc.). Si fa notare che, qualora sia necessario effettuare lavorazioni per
asportazione di truciolo su questa famiglia di materiali, occorre utilizzare
utensili idonei.
Considerando che per la fabbricazione di questi materiali le acciaierie
non seguono norme tecniche internazionali ma le loro procedure tecniche interne, ne deriva che ogni tipologia di prodotto prima di essere
impiegata e lavorata deve essere interpretata richiedendo al venditore le
schede tecniche o particolari specifiche tecniche che illustrino le prestazioni della lamiera.
Questi prodotti, sebbene possono essere raggruppati in relazione al valore di durezza superficiale, hanno storie tecnologiche differenti luno dallaltro che ne differenziano le attitudini ai vari impieghi.
39
5. Specifiche
5.1 Limiti
5.1.1 Spessore
(quote in mm.)
LAMIERA LISCIA
spessore nominale
< 1200
> 1800
< 2,00
0.19
0.21
0.23
-------
> 2,00
< 2,50
0.20
0.23
0.25
0.27
> 2,50
< 3,00
0.22
0.24
0.26
0.28
> 3,00
< 4,00
0.24
0.26
0.28
0.29
> 4,00
< 5,00
0.26
0.28
0.31
0.32
> 5,00
< 6,00
0.28
0.31
0.32
0.34
> 6,00
< 8,00
0.32
0.33
0.34
0.38
> 8,00
< 10,00
0.35
0.36
0.37
0.44
> 10,00
< 12,50
0.39
0.40
0.41
0.47
0.40
0.40
0.40
0.40
LAMIERA A RILIEVO
40
Misurazione Spessore:
La misurazione dello spessore, effettuata mediante micrometro,
deve essere fatta nella dimensione della larghezza, nellestremit
cesoiata del foglio.
Le operazioni da svolgere per una corretta misurazione dello spessore sono le seguenti:
- Misurare lo spessore in tre punti del foglio:
. Nellestremit, ad almeno 40 mm dal bordo per prodotti con
bordi grezzi di laminazione, e ad almeno 25 mm per prodotti con
bordi rifilati;
2. Nella parte centrale;
. Nellaltra estremit, ad almeno 40 mm dal bordo per prodotti
con bordi grezzi di laminazione, e ad almeno 25 mm per
prodotti con bordi rifilati;
- risalire alla tolleranza ammessa (individuando nella tabella lo
spessore nominale e la larghezza del foglio che ci interessano);
- confrontare le tre misure dello spessore con la tolleranza
ammessa;
- il prodotto si ritiene non conforme se almeno una, delle
tre misurazioni, risulta inferiore o superiore alla tolleranza
ammessa.
N.B. Prestare particolare attenzione nelluso del micrometro ricordando sempre di non serrare eccessivamente la parte mobile
dello strumento e, dopo avere accostato le superfici di contatto,
utilizzare la frizione per la parte finale dellaccostamento.
41
5.1.2 Larghezza
(bordi grezzi)
tolleranza (mm)
larghezza nominale
(mm)
> 600
> 1200
Scostamento inferiore
< 1200
< 1500
> 1500
Scostamento superiore
+ 25
+ 30
+ 35
Misurazione Larghezza:
La larghezza deve essere misurata mediante una fettuccia metrica perpendicolarmente allasse longitudinale del prodotto.
Dopo avere effettuato la misura si deve:
- risalire allo scostamento ammesso dalla tolleranza individuando nella
tabella la larghezza nominale che ci interessa;
- calcolare la differenza tra la misura della larghezza rilevata e la larghezza nominale in modo da determinare lo scostamento;
- confrontare lo scostamento, ottenuto dalla differenza, con quello ammesso dalla tolleranza;
- il prodotto da ritenersi non conforme solo nel caso in cui lo scostamento misurato supera quello della tolleranza ammessa.
5.1.3 Lunghezza
tolleranza ( mm )
lunghezza nominale
(mm)
Scostamento inferiore
Scostamento superiore
< 2000
+ 5
+ 10
+ 15
2000
< 8000
8000
Misurazione Lunghezza:
La lunghezza deve essere misurata mediante fettuccia metrica, lungo
lasse longitudinale del foglio, tra unestremit cesoiata e laltra.
Dopo avere effettuato la misura si deve:
- risalire allo scostamento ammesso dalla tolleranza individuando nella
tabella la lunghezza nominale che ci interessa;
- calcolare la differenza tra la misura della lunghezza rilevata e la lunghezza nominale in modo da determinare lo scostamento;
- confrontare lo scostamento, ottenuto dalla differenza, con quello ammesso dalla tolleranza;
- il prodotto da ritenersi non conforme solo nel caso in cui lo scostamento misurato supera quello della tolleranza ammessa.
42
5.1.4 Fuori
squadro
< 1000 mm
22 mm
30 mm
> 1500 mm
40 mm
dm
Dm
43
5.1.5 Planarita
(scostamento massimo tra la lamiera e una superficie piana orizzontale
su cui essa viene posta)
5.1.5 PLANARITA'
Tolleranza di planarit
Spessore
nominale
(mm)
Larghezza
nominale
(mm). su cui essa viene posta )
( scostamento
massimo
tra la lamiera e
una superficie
piana orizzontale
(mm)
Spessore nominale (mm)
< 2,00
Larghezza
< 1200nominale (mm).
1200
> 1200 << 1500
< 2,00
>>1200
1500
< 1500
< 1200
> 2,00
< 6,00
> 2,00
< 6,00
20
< 1500
> 1500
1200
< 1200
> 6,00
> 6,00
> 1200
< 1500
> 1200
> 1500
25
30
18
25
20
16
25
16
18
< 1500
< 2000
> 1500
30
18
> 1500
1200
> 1200 << 1500
>>1200
1500
Tolleranza
di planarit
20
(mm)
20
25
< 2000
2000
18
20
20
25
2000
25
Misurazione Planarit:
Misurazione Planarit:
La planarit
deve essere
misurando,misurando,
mediante fettuccia
metrica,
lo
La planarit
devedeterminata
essere determinata
mediante
fettuccia
scostamento
tra un foglio di lamiera ed una superficie piana orizzontale su cui
metrica, lo scostamento tra un foglio di lamiera ed una superficie piana
esso viene appoggiato.
orizzontale su cui esso viene appoggiato.
(vedi fig. 1 e 2)
(vedi fig. 1 e 2)
1)
2)
f1
f2
f3
f
(superficie orizzontale)
(superficie orizzontale)
Metodologia corretta
per la misura della
freccia
Metodologia
scorretta per la
misura della freccia
45
5.1.6 Bave
di taglio
Per spessori < 5 mm
Misurazione
bave di taglio:
46
Larghezza
Foglio (La)
Lu = lunghezza lamiera
La = larghezza lamiera
q = valore centinatura
Rettilineit ( centinatura) :
Lumisurazione
= lunghezza lamiera
La = larghezza
= valore centinatura
La
della rettilineit
si effettualamiera
nel seguenteq modo:
appoggiare un foglio di lamiera su di una superficie orizzontale;
Rettilineit
(centinatura
calcolare
la tolleranza
ammessa:):
La
misurazione
della
rettilineit
si effettua
seguente
modo:
se la lunghezza nominale
minore
di 5000nelmm,
moltiplicando
la
appoggiare
un
foglio
di
lamiera
su
di
una
superficie
orizzontale;
misura della lunghezza riscontrata per 0.05,
calcolare lanominale
tolleranza ammessa:
se la lunghezza
maggiore o uguale a 5000 mm, la
se
la
lunghezza
nominale
minoredidilunghezza
5000 mm,di
moltiplicando
tolleranza ammessa (in qualsiasi tratto
5000mm) ladi:
misura della lunghezza riscontrata per 0.05,
- 20 mm nel caso di lamiere a bordi grezzi,
se la lunghezza nominale maggiore o uguale a 5000 mm, la
- 15 mm nel caso di lamiere con bordi rifilati;
tolleranza ammessa (in qualsiasi tratto di lunghezza di 5000mm)
Effettuareledi:misurazioni nel seguente modo:
Nel caso
cuimm
la lunghezza
minore
di 5000 mm, con il
in
20
nel caso dinominale
lamiere a
bordi
grezzi,
supporto
duemm
persone,
si ditende
unocon
spago
posizionato
alle due
di
15
nel caso
lamiere
bordi
rifilati;
estremit
del lefoglio
e si misura
lo scostamento
Effettuare
misurazioni
nel seguente
modo: tra bordo e spago. Tale
misura non
deveinessere
superiore nominale
al valore della
tolleranza
Nel caso
cui la lunghezza
minore
di 5000 mm, con
precedentemente
il supporto calcolato.
di due persone, si tende uno spago posizionato alle
due estremit
del foglio
e si misura
lo scostamento
tra bordo
e
Se la lunghezza
nominale
maggiore
o uguale
a 5000 mm,
il
spago.
Tale
misura non
deve uno
essere
superiore
al valore 5000
della tollesupporto
di due
persone,
si tende
spago
di lunghezza
mm
precedentemente
lungo ilranza
bordo
della lamiera ecalcolato.
si verifica che lo scostamento tra lo
Se
la
lunghezza
nominale
maggiore
o uguale
a 5000 mm, con
spago e il bordo non sia superiore
ai valori sopra
indicati.
il supporto
di due
persone, si deve
tendeessere
uno spago
di lunghezza
5000
N.B. Lo spago utilizzato
nella
misurazione
tenuto
ben teso dai
due
mm lungo il bordo della lamiera e si verifica che lo scostamento
operatori per consentire una lettura corretta dello scostamento.
47
pag40
5.2.1 Spessore
(quote in mm)
Spessore nominale
Tolleranza mm
> 2,00
< 2,50
0.25
> 2,50
< 3,00
0.26
> 3,00
< 4,00
0.27
> 4,00
< 5,00
0.29
> 5,00
< 6,00
0.31
> 6,00
< 8,00
- 0.5 + 1.0
> 8,00
< 10,00
- 0.5 + 1.0
> 10,00
< 12,50
- 0.5 + 1.2
> 12,50
< 35,00
- 0.5 + 1.3
> 35
<60
- 0.7 + 1.5
> 60
<120
>120
<150
>150
-1
+2
- 1.5 + 2.5
- 1.8 + 2.8
Misurazione Spessore:
La misurazione dello spessore, effettuata mediante micrometro per
spessori minori o uguali a 23mm, e calibro ventesimale per spessori
maggiori di 23mm, deve essere fatta in un punto qualsiasi accessibile
del prodotto, ad eccezione dei bordi dove sono presenti le bave di taglio.
Le operazioni da svolgere per una corretta misurazione dello spessore
sono le seguenti:
misurare lo spessore in un punto qualsiasi del prodotto fatta eccezione per i bordi dove sono presenti le bave di taglio;
risalire alla tolleranza ammessa (individuando nella tabella lo spessore nominale che ci interessa);
confrontare le misure riscontrate con la tolleranza ammessa;
il prodotto si ritiene non conforme se almeno una, delle misurazioni,
risulta inferiore o superiore alla tolleranza ammessa.
48
5.2.2 Larghezza
e lunghezza
da 3
fino a 30
oltre 30
fino a 120
oltre 120
fino a 400
oltre 400
fino a 1000
oltre 1000
fino a 2000
oltre 2000
fino a 4000
30
1.0
2.0
2.0
3.0
4.0
5.0
>30 65
1.2
3.0
3.0
4.0
5.0
6.0
>65
1.5
2.5
3.0
6.0
8.0
10.0
oltre 4000
1 mm al metro in
aggiunta ai valori
della colonna
fino a 4000
49
5.2.3 Fuori
squadro
1000 mm
< 1500 mm
>>1000
< 1500 mm
1500 mm
1500 mm
22 mm
20 mm
30 mm
30 mm
40 mm
del
dm
Dm
50
pag36
5.2.4 Planarit
(percentuale della distanza tra i punti di contatto di una superficie piana orizzontale e la lamiera)
(quote in mm)
spessore nominale
SCOSTAMENTO MASSIMO
Regolo di misura 1000 mm
<5
12
17
<8
11
15
<15
10
14
15
<25
10
13
25
<40
12
40 <250
11
Misurazione
planarit:
51
dimensioni di angoli
BAVE DI TAGLIO
materiale non ripulito: leggera presenza di bave
materiale ripulito: assenza di bave
RACCORDI - SMUSSI
Scostamenti limiti ammessi per dimensioni lineari di smussi e raccordi per eliminazione di spigoli (per raccordi
esterni ed altezze di smussi) (quote in mm)
spessore
da 0,5 fino a 3
oltre 3 fino a 6
oltre 6
60
0.4
1.0
2.0
> 60
0.4
1.0
2.0
DIMENSIONI DI ANGOLI
Scostamenti limite ammessi per dimensioni di angoli in funzione dei campi di lunghezza, in millimetri, della corda
dellarco di cerchio
52
spessore
fino a 10
oltre 10
fino a 50
oltre 50
fino a 120
oltre 120
fino a 400
oltre 400
60
130
030
015
010
> 60
030
020
Perpendicolarita
di taglio
P
(sezione perpendicolare al taglio)
S = spessore
P = scostamento
P 5 % di S
P 5 % di S
53
5.3 Limiti
5.3.1 Spessore
(quote in mm)
Spessore Nominale
Tolleranza mm
2.00
--------
> 2.00
2.50
0.25
> 2.50
3.00
0.26
> 3.00
4.00
0.27
> 4.00
5.00
0.29
> 5.00
6.00
0.31
> 6.00
8.00
- 0.5
+ 1.0
> 8.00
10.00
- 0.5
+ 1.0
> 10.00
12.50
- 0.5
+ 1.2
> 12.50
25.00
- 0.5
+ 1.3
Misurazione Spessore:
La misurazione dello spessore, effettuata mediante micrometro per
spessori minori o uguali a 23mm, e con calibro ventesimale per spessori superiori a 23mm, deve essere fatta in un punto qualsiasi, accessibile del prodotto, ad eccezione dei bordi dove sono presenti le bave
di taglio.
Le operazione da svolgere per una corretta misurazione dello spessore
sono le seguenti:
misurare lo spessore in un punto qualsiasi del prodotto fatta eccezione per i bordi dove sono presenti bave di taglio;
risalire alla tolleranza ammessa (individuando nella tabella lo spessore nominale che ci interessa);
confrontare le misurazioni effettuate sullo spessore con la tolleranza
ammessa;
il prodotto si ritiene non conforme se almeno una, delle misurazioni,
risulta inferiore o superiore alla tolleranza ammessa.
N.B. Prestare particolare attenzione nelluso del micrometro ricordando
sempre di non serrare eccessivamente la parte mobile dello strumento
e, dopo avere accostato le superfici di contatto, utilizzare la frizione per
la parte finale dellaccostamento.
54
5.3.2 Larghezza
oltre 120
fino a 400
oltre 400
fino a 1000
oltre 1000
fino a 2000
oltre 2000
fino a 4000
oltre 4000
0.8
1.5
2.0
3.0
4.0
1 mm al metro
55
5.3.3 Fuori
squadro
Tolleranza normale
Tolleranza ristretta
Scostamento
Lamiera cesoiata su
Max 10 mm
1 o 2 lati
Max 3 mm
3 o 4 lati
dm
Dm
56
5.3.4 Planarit
(percentuale della distanza tra i punti di contatto di una superficie piana orizzontale e la
lamiera)
Spessore nominale in mm
2.00
Larghezza nominale in mm
Tolleranza di planarit %
1200
>1200 1500
> 1500
1200
>1200 1500
> 1500
1.5
2.0
2.5
1.0
1.5
2.0
tutte
1.0
Misurazione Planarit:
La planarit deve essere determinata misurando con fettuccia metrica
la distanza tra i due punti di contatto del pezzo, realizzato con taglio
meccanico, e una superficie piana su cui esso viene appoggiato.
Le fasi per la misurazione della planarit sono le seguenti:
- misurare con la fettuccia metrica ogni scostamento individuato tra
due punti di contatto di un particolare, realizzato con taglio meccanico,
ed una superficie piana orizzontale;
- calcolare mediante la tabella il valore di tolleranza ammesso (moltiplicando la distanza tra due punti di contatto della lamiera per la percentuale di tolleranza relativa allo spessore e alla larghezza nominale che
ci interessa);
- confrontare lo scostamento max, misurato sul particolare, con quello
ammesso dalla tolleranza;
- il prodotto da ritenersi non conforme nel caso in cui il valore dello
scostamento max misurato, supera quello ammesso dalla tolleranza.
57
Esempio:
1250 mm
f
Sp.= 2 mm
Larghezza=
1250 mm
tolleranza :
2.0 %
(vedi tabella)
(superficie orizzontale)
500 mm
(Distanza tra i punti di contatto)
58
5.3.5 Bave
di taglio
Per spessori 5 mm
Misurazione
bave di taglio:
59
di taglio:
Avvitamento
5.1.7 RETTILINEITA
Centinatura( CENTINATURA )
Il valore di centinatura q lo scostamento massimo tra un bordo longitudinale e la
Il valore di centinatura q lo scostamento massimo tra un bordo longilinea retta che congiunge le due estremit di tale bordo.
tudinale e la linea retta che congiunge le due estremit di tale bordo
q
Larghezza
Foglio (La)
Lu = lunghezza lamiera
60
La = larghezza lamiera
q = valore centinatura
Lu = lunghezza( lamiera
q = valore centinatura
Rettilineit
centinatura) : La = larghezza lamiera
La misurazione della rettilineit si effettua nel seguente modo:
appoggiare unIl foglio
su dimassimo
una superficie
orizzontale;
valore di
di lamiera
centinatura
ammesso
:
calcolare la tolleranza ammessa:
se la lunghezza nominale minore di 5000 mm, moltiplicando la
misura della lunghezza riscontrata per 0.05,
se la lunghezza nominale maggiore o uguale a 5000 mm, la
tolleranza ammessa (in qualsiasi tratto di lunghezza di 5000mm) di:
- 20 mm nel caso di lamiere a bordi grezzi,
- 15 mm nel caso di lamiere con bordi rifilati;
Effettuare le misurazioni nel seguente modo:
Nel caso in cui la lunghezza nominale minore di 5000 mm, con il
supporto di due persone, si tende uno spago posizionato alle due
estremit del foglio e si misura lo scostamento tra bordo e spago. Tale
misura non deve essere superiore al valore della tolleranza
precedentemente calcolato.
Se la lunghezza nominale maggiore o uguale a 5000 mm, il
supporto di due persone, si tende uno spago di lunghezza 5000 mm
lungo il bordo della lamiera e si verifica che lo scostamento tra lo
spago e il bordo non sia superiore ai valori sopra indicati.
N.B. Lo spago utilizzato nella misurazione deve essere tenuto ben teso dai due
operatori per consentire una lettura corretta dello scostamento.
Perpendicolarit
di taglio
P
(sezione perpendicolare al taglio)
S = spessore
P = scostamento
P 5 % di S
61
La possibilit di proporre acciai con qualit diversa da quella richiesta viene formalizzata nella tabella di seguito riportata.
La tabella non vuole assolutamente indicare che i materiali proposti in alternativa abbiano le stesse propriet e le stesse caratteristiche di quelli che si propongono di sostituire.
Siccome potrebbe esserci lindisponibilit del materiale richiesto
dal cliente, con la tabella ci si prefigge lo scopo di proporre al
cliente materiali non molto dissimili a quello richiesto e che, limitatamente ad alcune caratteristiche possono considerarsi sovrapponibili.
Lo scopo pertanto quello di non fare interrompere una trattativa
commerciale dicendo non abbiamo il materiale ma di stimolare
una ricerca sulle reali esigenze del cliente relativamente alle caratteristiche del materiale oggetto della trattativa al fine di individuare le caratteristiche assolutamente indispensabili che possono comunque essere presenti nel materiale della proposta alternativa.
Le frecce presenti indicano la direzione in cui pu essere proposta
lalternativa.
Si consiglia di effettuare la proposta solo nella direzione della freccia in quanto si preferisce proporre alternative con materiali di
analoga o superiore prestazione tecnologica e resistenziale e non
si ritiene consigliabile proporre soluzioni peggiorative.
62
63
S235J0
S235JR
S235J2
S235J0
S235JR
S275J2
S275J0
S275JR
SEW
EN 10149-2
QstE420TM
S420MC
S275J0
S275J0
S275JR
EN 10025-2
S185
S235JR
S275JR
S275JR
EN 10025-2
S275J2
S275J2
S275J0
S275JR
EN 10025-2 EN 10149-2
SEW
S355JR
S355MC
QstE380TM
S355K2
S355J2
S355J0
S355JR
B) E' consentito proporre materiale alternativo solo dietro verifica tecnica da parte dell'azienda
EN 10025-2
SAW
QstE380TM
EN 10149-2
S355MC
S235JR
EN 10149-2
S420MC
EN 10025-2
S355JR
A) E' consentito proporre materiale alternativo solo nel senso della freccia
7. Esempi fotografici
della lamiera
di possibili difetti
In questo capitolo vogliamo rappresentare tramite immagini fotografiche alcune delle pi frequenti tipologie di difetti che riscontriamo sulla lamiera.
7.1 Coil
64
break
7.2 Graffi
meccanici superficiali
7.3 Discagliatura
non conforme
65
66
7.4 Ossido
7.5 Ossido
7.6 Ossido
7.7 Grumi
di zinco
67
7.8 Planarit
68
Fe360D1
Fe360D2
Fe430B
Fe430C
Fe430D1
Fe430D2
Fe510B
Fe510C
Fe510D1
Fe510D2
Fe510DD1
Fe510DD2
Fe490-2
S235J2G3
S235J2G4
S275JR
S275J0
S275J2G3
S275J2G4
S355JR
S355J0
S355J2G3
S355J2G4
S355K2G3
S355K2G4
E295
E335
E360
S355K2
S450J0
E295
E335
E360
S355J2
S275J2
S355JR
S355J0
S235J2
S275JR
S275J0
S235JR
S235J0
Fe690-2
Fe590-2
Fe310-0
Fe360B
Fe360BFU
Fe360BFN
Fe360C
S185
EN
10025:90
EN
10025:90
+A1:1993
S185
S235JR
S235JRG1
S235JRG2
S235J0
EN
10025-2:04
St70-2
St60-2
St50-2
St52-3U
St52-3N
St44-3N
St44-2
St44-3U
St37-3N
Germany
DIN
17100
St33
St37-2
USt37-2
RSt37-2
St37-3U
A70-2
A60-2
A50-2
E36-4
E36-2
E36-3
E28-4
E28-2
E28-3
E24-4
E24-3
France
NF A
35-501
A33
E24-2
55C
50DD
50B
50C
50D
43D
43B
43C
40D
40B
40C
United
Kingdom
BS 4360
A690
A590
A490
AE355B
AE355C
AE355D
AE275D
AE275B
AE275C
AE235D
AE235B-FU
AE235B-FN
AE235C
UNE 36-080
A310-0
Spain
A690-2
A590-2
A490-2
AE355-DD
AE355-B
AE355-C
AE355-D
AE255-D
AE255-B
AE255-C
AE235-D
AE235-C
Belgium
NBN
A21-101
A320
AE235-B
15 50-00
15 50-01
16 50-00
16 50-01
16 55-00
16 55-01
14 14-00
14 14-01
14 12-00
13 12-00
13 00-00
13 11-00
Sweden
SS14
Fe690-2
Fe590-2
Fe490-2
Fe510-DD
Fe510-B
Fe510-C
Fe510-D
Fe430-D
Fe430-B
Fe430-C
Fe360-D
Fe360-C
Portugal
NP
1729
Fe310-0
Fe360-B
St690
St590
St490
St510C
St510D
St430B
St430C
St430CE
St430D
USt360B
RSt360B
St360C
St360CE
St360D
St320
Austria
M 3116
NS 12 153
NS 12 153
NS 12 143
NS 12 142
NS 12 143
NS 12 124
NS 12 120
NS 12 122
NS 12 123
NS 12 124
Norway
SS490
SS400
SS330
JAPAN
JIS G
3101 (1991)
Lista
delle norme corrispondenti per gli acciai strutturali
69
EN
10025-5:04
S235J0W
S235J2W
S355J0WP
S355J2WP
S355J0W
S355J2W
S355K2W
EN
10149-2
Germany
SEW 092
S420MC
S460MC
QStE260TM
QStE300TM
QStE360TM
QStE380TM
QStE420TM
QStE460TM
S500MC
S550MC
S600MC
QStE500TM
QStE550TM
QStE600TM
S650MC
S700MC
QStE650TM
QStE690TM
S315MC
S355MC
70
EN
10155:1993
S235J0W
S235J2W
S355J0WP
S355J2WP
S355JOW
S355J2G1W
S355J2G2W
S355K2G1W
S355K2G2W
France
E24W3
E24W4
E36WA3
E36WA4
E36WB3
United
Kingdom
WR50A
WR50B
WR50C
E36WB4
France
Germany
WTSt37-3
WTSt52-3
NF A 36-231
United
Kingdom
E315D
E355D
40F30
43F35
46F40
26 42-00
E420D
50F45
26 52-00
1992
E490D
E560D
60F55
E620D
68F62
E690D
75F70
Sweden
26 62-00
Lista
Lamiere
EN
10111:2000
EU
111.77
Germany
DIN1614
France
NF A 36-301
DD11
DD12
DD13
DD14
FeP11
FeP12
FeP13
StW22
RRStW23
StW24
1C
United
Kingdom
BS 1449
HR3
Spain
UNE
36.086
AP11
3C
HR1
AP13
3CT
prodotti piani laminati a freddo, di acciaio a basso tenore
di carbonio per imbutitura o piegamento a freddo
EN
10130
+A1:98
DC01
DC03
DC04
DC05
DC06
EN
10130:91
FeP01
FeP03
FeP04
FeP05
FeP06
Germany
France
DIN 1623-T1 NF A 36-401
1983
1983
St12
C
St13
E
St14
ES
United
Kingdom
BS 1449-1:83
CR 4
CR 3 CR 2
CR 2
Spain
UNE 36086
1975
AP00
AP02
AP04
Sweden
MNC 915
1985
1142
1146
1147
71
72
74
75
IRON s.p.a.
Zona Industriale 06088 S.Maria degli Angeli (PG)
Tel.: +39 075 805951 r.a.
Fax: +39 0758042842 +39 0758043881
www.ironasssi.com
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76
staff
Direzione
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AreA AmministrAtivA
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Responsabile amministrativo
s.camilli@ironspa.com
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Responsabile commerciale
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AreA teCniCo ProDuttiva
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Responsabile Tecnico produttivo
p.cipelli@ironspa.com
AreA ACquisti
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m.ontano@ironspa.com
uff.Gestione Per lA quAlit
Marco Berni
qualita@ironspa.com
77
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Tel. 0521/487284 - cell. 335/5241476
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Abruzzo
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Tel. 335/6038617
paolellaprodsid@inwind.it
Toscana, Umbria
Eurosider Snc
Tel. 081/5963690
eurosider@buonomo.it
Campania
Dondi Giancarlo
Tel. 0521/234532
dondigiancarlo@tin.it
Emilia
Prosider Srl
Francesco Paolo Montemurro
Tel. 080/5563169 cell. 348/7091642
info@prosidersrl.it
Puglia
Poppi Lucio
Tel.049.9400091 cell.335/7075737
luciopoppi@virgilio.it
Friuli Venezia Giulia, Trentino, Veneto
R g Sider Sas
Gerardo Ambrosini
Tel. 081/4971245
gerambrosini@libero.it
Campania