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DELLATTIVIT PSICHICA
NEUROPSICOLOGIA
LE FUNZIONI COGNITIVE
LA MEMORIA
COS LA NEUROPSICOLOGIA
OGGETTI DI STUDIO
Scienza interdisciplinare
ORIGINI
1800, GRANDI SCOPERTE NEUROLOGICHE E
NEUROFISIOLOGICHE
BROCA: CORRELAZIONE TRA DISTURBI DEL LINGUAGGIO
E LESIONI DELLA CORTECCIA FRONTALE SIN
Il sistema cognitivo
Paragona la mente a un elaboratore di informazioni
suddiviso in componenti interconnesse
Relazione tra i diversi circuiti neurali e le funzioni cognitive
Associare a ogni modulo il circuito neuronale che lo rende
possibile
I circuiti neuronali possono estendersi in pi aree cerebrali
NEUROPSICOLOGIA CLASSICA
NEUROPSICOLOGIA CLINICA
Applicazione delle conoscenze alla diagnosi,
gestione, riabilitazione pz con deficit cognitivi
(cause: malattie /danni cerebrali neurologici/
vascolari / traumatici)
LE FUNZIONI COGNITIVE
cognizione
cognoscere, "sapere
neurologia, psicologia, filosofia, informatica
Riferimento al pensiero ed al modo in cui si raggiunge la consapevolezza
Caratteristiche
La cognizione o i processi cognitivi possono essere naturali
o artificiali, consci e inconsci
Concetti astratti, ragionamento, percezione, intelligenza,
apprendimento
In intelligenza artificiale
PRINCIPALI FUNZIONI
FUNZIONI COGNITIVE
Memoria
Orientamento
Funzioni esecutive
Percezione
Intelligenza
Attenzione concentrazione
Linguaggio
Abilit costruttive
Ragionamento
ORIENTAMENTO
Capacit di
esprimere
correttamente
le coordinate
essenziali
tempo,
spazio,
identit
personale,
contesto
ABILITA COSTRUTTIVE
Pianificare e realizzare
prodotti dotati di rapporti
spaziali complessi
assemblare
oggetti, disegnare,
costruire modelli
tridimensionali
PERCEZIONE
LINGUAGGIO
elaborazione,
integrazione ed
interpretazione degli
stimoli sensoriali
Componenti
principali
percezione
uditiva, tattile
e visiva
Sottocomponenti
pi specializzate
Percezione
per i volti,
colori, ecc.)
RAGIONAMENTO
Operazioni mentali
che mettono in
relazione due o pi
unit elementari
Distinzioni
Astrazione,
generalizzazione,
soluzione di
problemi, ecc..
sommare
componenti di
calcolo, confronto,
giudizio, formazione
di concetti
Manipolare simboli
linguistici
FUNZIONI ESECUTIVE
Abilit di livello
gerarchico pi
elevato
Comprendono
capacit di
decidere se e
come impegnarsi
in una certa azione
stabilire obiettivi e
scopi
pianificare,
controllare e
correggere lazione
in corso
INTELLIGENZA
ATTENZIONE
Distinzioni dellattenzione
attenzione divisa
attenzione selettiva
attenzione sostenuta
vigilanza
Attenzione divisa
capacit di prestare attenzione ed
elaborare diverse informazioni che
si presentano contemporaneamente
SEDE DI LESIONI: prevalentemente
diffuse, emisfero dx, corpo calloso,
lobo frontale e parietale
Attenzione selettiva
capacit che permette concentrarsi su uno o pi stimoli target
selezionandoli tra altri stimoli distrattori o tra informazioni in
competizione tra loro
Attenzione sostenuta
Capacit di mantenere lattenzione su stimoli target per un
protratto periodo di tempo
Stimoli target: visuo-spaziali e uditivo-verbali
SEDE DI LESIONI: prevalentemente emisfero dx, pi abile rispetto
al sinistro, nellattenzione per lungo tempo (Dimond, 1980)
Corteccia prefrontale e parietale posteriore, lobo temporale
Stato di vigilanza
attivato da vie di
proiezione dal setto
mediale all'ippocampo
Apprendimento:
acquisire nuove
informazioni
prelevandole dalla realt
Memoria: intrappoliamo
e/o rievochiamo
informazioni gi
acquisite
CENNI STORICI
Platone: memoria umana come morbida cera dove
esperienze imprimevano segni
Aristotele: "associazioni secondo cui 2 idee sono
associate se il ricordo delluna un buon indice di
richiamo dellaltra
Nel 900: sistema di memorizzazione costituito da "vie
neurali", sentieri mentali che diventavano pi chiari e
distinti a forza di essere usati
NELL'ELABORAZIONE DELLA
MEMORIA
Codifica
Potenziamento BT
Potenziamento a
lungo termine
Potenziamento a
breve termine
Coinvolto nella
MBT
Spiegazioni teoriche
potenziamento a LT
Richiede pi tempo
Coinvolge vie
metaboliche differenti
rinforzano in maniera
+ duratura la sinapsi
Esperimenti recenti
m. sensoriale si realizza
tramite modifiche transitorie
nella comunicazione
neuronale
processo di memorizzazione
Il segnale modifica le connessioni presenti nella rete neuronale
Aspetti fisiologici
Nucleo mediodorsale del
Talamo
nei neuroni post-sinaptici si attivano geni e proteine, che vanno verso le connessioni tra due
neuroni, per rinforzare o costruire le sinapsi
Corpi
mammillari
In queste sinapsi eccitatorie il mediatore il Glutammato
Ogni informazione viene memorizzata grazie alla formazione di una specifica rete neuronale,
prima nell'ippocampo e poi nella corteccia, dove viene definitivamente conservata
Ippocampo
Deficit conseguenti
Grave forma amnesia anterograda: non riusciva ad accumulare, ritenere o recuperare
nuovi ricordi
Nel 1953 fu mandato presso il dottor William Scoville che localizz origine
degli attacchi epilettiformi nel lobo temporale mediale
Terapia: Ablazione chirurgica e asportazione di parte di entrambi i lobi
temporali
Asportazione: formazione ippocampale, giro paraippocampale,
distruzione corteccia entorinale, amigdala, rimozione parte corteccia
temporale anterolaterale
Incapacit di trasferire nuove tracce mnemoniche dalla MBT a MLT
Moderata amnesia retrograda: nessun ricordo fino a 3-4 giorni prima dell'intervento
(Ci stava ad indicare come tale amnesia sfumasse nel tempo)
ippocampo
Formazione dell'ippocampo
studi pi recenti
l'ippocampo e le cortecce circostanti (entorinale e
paraentorinale) svolgono un ruolo di 'smistamento pacchi
Circuito di PAPEZ
Asse Corteccia-ipotalamo-talamocorteccia
Neuroanatomista James Papez (18831958)
Il percorso intracerebrale implicato nelle
funzioni dellemozione e della memoria
Papez (1937)
Circuito di Papez
Circuito corticosottocorticale
Diverse strutture
=diverse funzioni
IPOTALAMO
NUCLEI
ANTERIORI DEL
TALAMO
GIRO DEL
CINGOLO
IPPOCAMPO
AMIGDALA
LORO
CONNESSIONI
Emozioni innescate
da stimoli esterni o
interni
SISTEMA LIMBICO
SISTEMA LIMBICO
Ippocampo
Interviene
Emozioni
OLFATTO
Amigdala
MLT
Nuclei talamici
anteriori
Comportamenti
(aggressivit)
Corteccia limbica
Componenti
Amigdala
Ippocampo
Locus ceruleus
Giro paraippocampale
Giro del cingolo
Fornice
Ipotalamo
Talamo
MLT
controllo sul SNA, reazioni emozionali e di paura, stati emotivi, ai ritmi circadiani, comportamenti stereotipati.
recezione e ritrasmissione della corteccia cerebrale
formazione della MLT
Ghiandola ipofisi
Corteccia Entorinale
Corteccia Piriforme
funzioni olfattive
Bulbo olfattivo
Corpi mammillari
Nucleus accumbens
2 criteri
Memoria sensoriale
La
persistenza
del ricordo
Il tipo di
informazioni
memorizzate
(MLT)
RIPASSO
STIMOLO
Memoria
Primaria
OBLIO
Memoria
Secondaria
Stimolo
Memoria
sensoriale
decadimento
Memoria a
breve
termine
decadimento
interferenza
Memoria a
lungo
termine
decadimento
interferenza
reperimento
(Atkinson & Shiffrin, 1971)
Capacit limitata
MBT
Comprende una
serie di processi di
controllo che
consentono di
prendere
decisioni
risolvere problemi
dirigere il flusso
dellinformazione
Sedi
Magazzino fonologico BT: Lobo
parietale postero-inferiore emisfero
sin
Processo di ripasso verbale: lobo
frontale (corteccia premotoria e aree
di Broadmann 6,44)
Psicologi cognitivi
Modello cognitivo di Alan
Baddeley (1990)
Memoria di Lavoro
Psicologia cognitiva sui processi
mnestici: Alan Baddeley e Graham
Hitch (1974)
WM
Sistema per
l'immagazzinamento
temporaneo e la prima
gestione/manipolazione
dell'informazione
Modello di Baddeley
Prevede 1 sistema
attenzionale supervisore
(esecutivo centrale) che
supervisiona 2 sistemi
Ciclo fonologico
(mantiene disponibili
le informazioni
uditive)
Taccuino visuospaziale
(rappresentazione
dello spazio)
MBT uditivo-verbale
SISTEMI DI MBT
UDITIVO-VERBALE (FONOLOGICA)
UDITIVA NON VERBALE
VISUO-SPAZIALE (POSIZIONI OGGETTI NELLO SPAZIO)
VISIVA
si identifica con il
ciclo fonologico (o
ciclo articolatorio)
del modello della
WM
Composta da un
magazzino
fonologico a BT e da
un circuito di ripasso
articolatorio
OLFATTORIA
GUSTATIVA
EMOZIONI
variet di azioni
umane
Orientamento
movimento nello
spazio
comunicazione
non verbale
apprendimento
geografico
acquisizione
conoscenze
semantiche
propriet oggetti
comprensione
testi
disegno
costruzione
immagini mentali
Prestazione peggiora
Kosslyn (1994)
pi difficile
discriminare fra 2
elementi codificati in
maniera analoga
La maggiore lunghezza
delle parole influenza
negativamente la
prestazione
Kruley (1994)
Cornoldi (1995)
MLT
Ha capacit illimitata
Tempo daccesso lungo
Persistenza di lunghissima durata: decadimento o interferenza
Classificazione preliminare
La MLT: esplicita o implicita
durata variabile: da
qualche minuto a
decenni
2 grandi categorie
memoria
dichiarativa
memoria
procedurale
sottocategorie
Memoria
dichiarativa
Distinzioni
MEMORIA EPISODICA
ricordo di cose o eventi che accadono in
specifici momenti, contestualizzati nel
tempo e nello spazio, in un momento e in un
luogo (Es. quando caduto il MURO di
Berlino?)
Le nozioni episodiche e
autobiografiche relative a tempi e
luoghi: Corteccia prefrontale
MEMORIA SEMANTICA
Memoria implicita
Custodita nei circuiti percettivi, motori
e limbici
Memoria autobiografica
memoria prospettica
sottoinsieme di memoria
episodica
Amnesia
Memoria procedurale: implicate strutture sottocorticali
anterograda
retrograda
globale
Amnesia anterograda
Amnesia retrograda
Incapacit di ricordare
nuovi eventi a partire
dall'insorgenza del
disturbo
incapacit di ricordare
eventi accaduti prima
dell'insorgere del
disturbo
amnesia globale
presenti entrambe le
amnesie precedenti
amnesia post-traumatica
globale
in seguito a trauma cranico
Lesioni
traumi cerebrali, ictus e malattie
neurodegenerative: conseguenze anche
sulla memoria (sia retrograda o anterograda)
perdita di coscienza
durata variabile
accompagnata spesso da anosognosia (incapacit di riconoscere e
riferire deficit neurologico o neuropsicologico)
Patologie
Afasia
Rievocare libera: elementi di una lista per via uditiva che visiva presentata in
precedenza, senza obbligo dellordine del ricordo
Encefalopatia
Rievocazione seriale: differisce dalla precedente in quanto si deve cercare di
ripetere l'ordine esatto con cui gli elementi sono stati presentati
Demenza
Prove di riconoscimento: apprendimento della presenza di un elemento
Malattia di Huntington
Riconoscere se l'elemento mostrato gi stato presentato in precedenza tra i
molteplici elementi mostrati (distrattori)
Riconoscere se l'elemento mostrato appartiene a una data categoria
(riconoscimento di identificazione)
Morbo di Parkinson
Sindrome di Korsakoff
Paramnesia
Ipermnesia
Allomnesia
Ecmnesia
Rimozione
letologia
Disturbo della memoria di
fissazione
disturbo alla memoria di
rievocazione
I nuclei proietteranno fibre nervose alla corteccia cerebrale del lobo limbico (circonvoluzione del cingolo)
Test di Corsi
Breve Racconto
Abilit mnestica misurata: MBT visuo-spaziale
Correzione:
P grezzo costituito dalla media degli elementi rievocati dopo le due
presentazioni del racconto
Il punteggio definito come gerarchico poich attribuisce al materiale rievocato
valori diversi in rapporto ai significati principali del testo e alle loro relazioni
Fattori di influenza negativa: lunghezza delle parole (+ tempo per articolarle subvocalmente)
Somiglianza fonologica: parole simili avranno codici fonologici simili e le tracce mnestiche
tenderanno a confondersi una con laltra