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LABORATORIO
DI IDEE DEL
CONTEMPORANEO
GLOSSARIO
degli studenti
per gli studenti
Indice Glossario
A
Archeologia Industriale.... 3
Arte Pubblica..5
Arte Relazionale... 6
Atlante.. 8
Attivismo...... 10
B
Beni Comuni....11
C
Cartografia .. 12
Citt Contemporanea.....13
Comunit..... .14
Contesto.16
Contesto quotidiano17
Corporeit.18
Critica Istituzionale21
Critica Istituzionale #2...23
D
Dispositivo.24
E
Ecosofia..25
Estetica Relazionale.26
Ethnoscape..27
F
Flneaur.30
Fruitore...32
G
Gentrification.34
Glocalizzazione...36
I
Internazionale Situazionista37
Ibridazione...40
Ibridazione #241
Identit..43
Immateriale.45
Interstizio, Confine, Frontiera.48
M
Mappe, Mappature49
Moltitudine.51
N
Network53
New Genre Public Art54
Non luogo.56
P
ParaSite.57
Performativit58
PostFordismo.61
Precariet.63
S
Skulptur Projekte65
Skulptur Projekte Muster66
Strategia..67
Strategia/ Tattica.68
Street Art....69
Archeologia Industriale
Pratica di studio nata allinizio degli anni 50 finalizzata alla conoscenza
approfondita della storia del passato e del presente industriale. In anni
relativamente recenti ha subito unevoluzione, tramutandosi in una pratica di
riciclaggio e riconversione di spazi industriali, magazzini e stazioni al fine
di trasformarli in centri espositivi, poli per l'arte, atelier; fabbriche di
cultura.
Tutto ci si pu realizzare a partire da processi collettivi che vedono
coinvolti artisti e movimenti sociali allo stesso tempo.
In questottica il ruolo dellartista soprattutto quello dellattivatorecoordinatore di piattaforme aperte dintervento in grado di catalizzare le
forze immaginative.
Uno dei modelli di riferimento stata la Factory di Andy Wharol a New
York.
In Italia, alcune testimonianze di archeologia industriale possono essere:
Majaz- che nel dialetto siciliano significa deposito di merce varia, sin
dalla sua fondazione a Catania nel 2002 stato un magazzino di scambio
di arti e culture. Nato come struttura autonoma inserita nel territorio
siciliano, esso ha costruito negli anni una rete dinterazione e di
sperimentazione creativa (artistica/tecnologica) che si allargata a livello
internazionale. Nel 2002 Emma Scialfa e Tommaso Marletta hanno dato il
via al processo di trasformazione degli spazi: da antico deposito di agrumi
ormai dismesso, il majaz diventato un centro di trasmissione e di
produzione di una cultura che stata continuamente alimentata e sostenuta.
Esso ha messo a disposizione gli spazi, le competenze e l'ascolto necessario
per accogliere artisti e operatori culturali affinch potessero formarsi,
ricercare, sperimentare e sviluppare progetti in condizioni adeguate alle
esigenze della creazione, dando cos opportunit anche ai giovani talenti e al
territorio.
A Monteleone Sabino (Rieti) Ozu - una ex fabbrica di caramelle diventata
un laboratorio residenziale e creativo di pi di 3 mila mq che ospita artisti
provenienti da ogni parte del mondo, in un contesto di condivisione
3
Sitografia:
www.treccani.it
www.ozu.it
www.majaze.it
www.wikipedia.it
Arte Pubblica
Il termine derivante dallinglese Public Art, sta a indicare una specifica
modalit di presentazione e fruizione dell'arte che entra nel tessuto sociale e
nella struttura urbana della citt.
Nasce alla fine degli anni Sessanta, nel momento della crisi della
concezione urbanistica moderna e si allontana dall'idea di monumento in
quanto ha fini comunicativi e mai celebrativi.
Portare l'arte sullo spazio pubblico rappresenta l'occasione di far uscire
larte dai luoghi ad essa deputati, di portarla a stretto contatto con un
pubblico ampio e allo stesso tempo di caratterizzare o rivalutare l'ambiente
cittadino.
Un lavoro ha la possibilit di essere pubblico quando riesce a comunicare
contenuti alla comunit alla quale decide di parlare e non si ferma a
questioni puramente figurative.
Le modalit di lavoro sono tante, ma presuppongono un'idea di fondo di arte
come servizio al cittadino, dove non si allude a una questione di pura
funzione, a un servizio puramente utilitario, ma a un utilizzo diverso del
luogo anche sul piano simbolico, affettivo, psicologico.
Le opere site-specific, sono interventi che vanno ad occuparsi di un luogo
specifico, della sua storia e memoria, recuperando i valori che la gente gli
attribuisce o entrando in relazione con la comunit che lo abita.
Arte Relazionale
Atlante
Raccolta di carte fisiche, politiche, economiche.
Gli illustri precedenti si ritrovano nel lavoro di August Sander I volti del
tempo e nel monumentale Atlante della Memoria di Aby Warburg.
Titano della mitologia greca condannato a reggere la volta del cielo.
Figura architettonica con funzione di sostegno.
Indica anche la collezione che Gerard Richter cominci nel 1962 e consta
oggi di 5000 immagini
Atlante
Geografico dell'Istituto
Geografico
De
Agostini di Novara.
Nel 1973 lo storico tedesco Arno Peters pubblic una cartina in risposta allo
schema di Marcatore, chiamata Carta di Peters; la superficie di ogni
elemento cartografato realmente proporzionale alla vera estensione nello
spazio che nelle carte del passato risultava distorto, e non solo perch
8
Attivismo
Il termine attivismo ha assunto nella contemporaneit attinenza ai campi pi
svariati di un sistema economico-politico globale che pone sempre pi
problemi riguardo a modelli , stili di vita e di consumo. In campo artistico
viene portato avanti un attivismo politico e sociale che ha avuto il momento
di maggior fervore negli anni 60-70 con la contestazione sociale operaia e
studentesca. Un attivismo quello artistico che si rinnova via via nelle
modalit ,grazie a vittorie e fallimenti collezionati dai predecessori, e che ha
consolidato un coinvolgimento sempre pi forte con il tessuto sociale,con lo
scopo di rivelare incoerenze e deviazioni del sistema, che oppongono un uso
critico, alternativo, creativo dei media al tentativo di trasformarli in mezzi di
coesione sociale, che lavorano spesso ai limiti e sui limiti.
Larte come resistenza questo il punto. Un nuovo radicalismo venuto alla
luce dalle continue mutazioni attraverso i passaggi storici degli ultimi cento
anni.
Lattivismo artistico si muove liberamente per le strade contemporanee
espressione di origine individuale o collettiva non vincolata alle logiche del
profitto, Il tutto per stimolare la reale sperimentazione sui linguaggi
espressivi al di fuori di ogni censura, Lattivismo artistico allora come il
delta di un fiume. Si dirama in mille percorsi per poi sfociare nel grande
mare.
Per attivismo si intende, quindi una forma di apertura artistica intesa, come
la capacit di intervenire personalmente nella produzione di informazione,
espressione e comunicazione, partecipando in prima persona nella
costruzione dellimmaginario collettivo.
10
Beni Comuni
I beni comuni sono proprieta di una comunita e dei quali la comunita
puo disporre liberamente; si tratta cioe di beni che appartengono allo
stesso gruppo di individui e di cui i membri di questo gruppo possono
liberamente disporre.
Tutti quei beni materiali e immateriali (lambiente, le foreste, il mare come
ecosistema e come territorio di pesca, le acque interne, le infrastrutture e i
servizi di pubblica utilita - ma anche immateriali - la fiducia sociale, la
solidarieta, la sicurezza e la conoscenza) che costituiscono un patrimonio
collettivo di una comunita e il cui sfruttamento deve essere regolato, per
impedire che queste risorse comuni, a causa del depauperamento
indiscriminato a opera di questo o quel soggetto, si esauriscano. il bene
comune non e proprieta di nessuno, ma un diritto di tutti. il bene comune
deve essere tutelato (cioe preservato e garantito) e disponibile (fruibile da
tutti).
I beni relazionali sono beni che possono essere prodotti soltanto insieme,
che non sono frazionabili e neppure concepibili come somma di beni
individuali. i beni relazionali sono quei beni che nascono da rapporti, da
incontri, nei quali lidentita e le motivazioni dellaltro con cui
interagiscono sono elementi essenziali nella creazione e nel valore del bene.
11
Cartografia
La cartografia l'insieme di conoscenze scientifiche , tecniche e artistiche
finalizzate alla rappresentazione simbolica ma veritiera di informazioni
geografiche o statistiche, demografiche, economiche, politiche, culturali,
comunque in relazione al luogo geografico nel quale si realizzano.
Questa la definizione che si da nei dizionari sulla spiegazione prima del
termine Cartografia e del suo significato.
simbolica
un
tema
molto
attuale.
La
sovrapponendo
realt.
il
mondo,ne
siamo
stati
spossessati.
Avere fiducia nel mondo vuol anche dire suscitare eventi, per piccoli che
siano, che sfuggano al controllo, oppure dare vita a nuovi spazzi-tempo,
anche di superficie e volumi ridotti. () Ma occorrono al tempo stesso
creazione e popolo. (Gilles Deleuze).
12
Citt contemporanea
La citt contemporanea un organismo troppo complesso e articolato per
essere giudicato come la semplice somma delle architetture che la
compongono: la qualit urbana non pu fare a meno di prendere in
considerazione laccessibilit reale degli spazi pubblici e dei servizi, luso
che abitanti, lavoratori e passanti fanno delle diverse aree in momenti
differenti, il grado di mescolanza e di vitalit che la progettazione urbana
riesce a consentire o che si sviluppa indipendentemente da qualsiasi piano.
Citt come Berlino, Londra, New York, Tokyo, Hong Kong, Citt del
Messico non hanno nulla pi di armonico, straripano di brutti palazzi, brutte
infrastrutture, aree commerciali e interventi di bassa qualit, eppure ognuna
in modo diverso esprime un altissimo livello estetico in continua
evoluzione. Al contrario, citt apparentemente pi intatte e omogenee come
Bruges, Venezia o San Gimignano, ridotte a macchine da turismo, possono
produrre esperienze di desolazione molto disturbanti.
Ampiamente esposta e discussa in italiano dieci anni fa, nel n. 3 della rivista
galma (giugno 2002)
13
Comunit
Il termine comunit deriva dal sostantivo femminile latino communitas, atis.
Nel linguaggio odierno di uso comune e spesso viene utilizzato come
sinonimo di societ. In realt, secondo la riflessione filosofica di Ferdinand
Tnnies contenuta in "Comunit e societ" (1887), le due parole assumono
significati antitetici: "comunit" indica una forma di socializzazione, che
predomina nell'epoca pre-industriale, verso la quale gli individui nutrono un
senso di appartenenza e alla quale partecipano spontaneamente; al contrario
la "societ", che fa la sua comparsa nell'era industriale, un insieme di
persone che si rapportano reciprocamente con un atteggiamento strumentale,
mirando al proprio interesse ed essa basata perci sullo scambio.
Proprio
nell'epoca
della
rivoluzione
industriale,
definita
"grande
14
nelle
societ
odierne
manca
l'humus
comunitario,
cio
15
Contesto
Da vocabolario: il contesto la situazione complessiva in cui si verifica un
fatto; se non, riferendosi a elementi linguistici allinterno di testi, linsieme
dei rapporti che legano gli elementi luno con laltro cos da essere
pienamente significativi solo se presi nel loro complesso. Allo stesso modo
un opera si inserisce in un insieme.
Nicolas Bourriaud, nel libro Estetica relazionale, lo spiega bene:
Larte in situ una forma dintervento artistico che tiene conto dello spazio
nel quale si d a vedere. Questa presa in carico del luogo desposizione ieri
consisteva nellesplorare la sua configurazione spaziale e architettonica.
Una seconda possibilit, dominante nellarte degli anni Novanta, consiste in
un indagine sul contesto generale desposizione: la sua struttura
istituzionale, le caratteristiche socio-economiche in seno alle quali
sinscrive, i suoi attori.
in questi ambienti, considerati agglomerati di una variet di elementi che
si relazionano insieme, in cui lartista si pone,
arrivando a essere
16
Contesto quotidiano
Luomo comune, senza qualit, dimostrer una straordinaria capacit di
inventare il quotidiano grazie ad arti pratiche tattiche di resistenza, mediante
le quali elude il controllo dellordine sociale e fa un uso imprevedibile dei
prodotti che gli vengono imposti. Solo in apparenza egli sottomesso e
passivo, ma nel vero esso si sottrae alla realt delle costrizioni di una
razionalit arrivista che pecca di presunzione nel concepire il benessere
sociale, attribuendo a ciascuno un loco, un ruolo, ma soprattutto dei prodotti
di consumo. Dietro questo infausto ed infruttuoso tecnicismo; ascoso
lindividuo comune rielabora soluzioni creative attraverso mille arguzie
sottili ed efficaci, al fine di non soccombere al sistema a cui sottoposto.
Linnovazione determinata dalle scoperte tecnologiche non precede ma
segue il mutarsi di forme di vita anticipatamente presenti in processi che
non si rivelano da subito ma, per esternarsi necessitano di una continua
ricerca inventiva, di uno sguardo rivolto alle virt del mondo sotto una
diversa luce, una nuova capacit percettiva, riuscendo a carpire cos, risorse
gi presenti e storicamente represse o marginalizzate.
Ne consegue quindi che il cambiamento nella procedura del fare arte, e del
ruolo dello stesso spettatore, confluiscano al divenire attivo dellinterazione
con lopera, affluendo a spunto per lattuazione morfologica artistica nella
costituzione di realt narrative di carattere post-produttivo. Diviene quindi
di profonda rilevanza il rapporto orizzontale di scambio fra lartista e
losservatore, che si riflette sul lavoro generandone un nuovo senso.
17
Corporeit
Alluso del corpo come linguaggio ricorrono sempre pi artisti
contemporanei di differenti tecniche e tematiche, ma in che modo lo fanno?
Per meglio comprendere in che modo gli artisti hanno fatto uso del corpo,
raggrupperemo il loro lavoro su tre filoni che hanno caratterizzato in modo
preponderante l'uso della fisicit nell'arte.
Per capire bene in che modo il fare artistico, nelle numerose interpretazioni
che critici e artisti stessi hanno dato, catalogheremo l'uso del corpo su tre
aspetti fondamentali: il dolore come certificazione del proprio corpo fisico:
Corpi-Esibiti. Il travestimento o il lasciar traccia di s come astrazione e
scomparsa della fisicit: Corpi-Alterati. E per finire la tecnologia che,
partendo dal corpo dell'artista, lo travisa in qualcosa di nuovo, lontano dalla
propria essenza: Corpi-Estranei. 1
Corpi-Esibiti, Corpi-Alterati e Corpi-Estranei altro non sono che metafore
di quelle componenti che mostrano, offuscano e alterano il corpo: la carne,
lo specchio, e la macchina. In ciascuno di questi tre gruppi, gli artisti hanno
provato tutte le possibilit che il loro corpo offriva, in modo da poterlo
affermare al mondo, conoscere, perlustrare ed alterare.
La carne e il dolore fisico sono stati utilizzati per esempio da Rudolf
Schwarzkogler, Chris Burden e Regina Jos Galindo come una strategia per
demolire con ferocia i nostri meccanismi psicologici. Il corpo, per loro,
affermazione della concretezza di esistere attraverso il dolore. Provare
dolore significa che il corpo qualcosa di concreto, tangibile, vivo.
L'utilizzo del termine Carne vuole sottolineare maggiormente, a scanso di
equivoci, che si fa riferimento al corpo nellaccezione pi concreta
possibile. Tralasciati gli spazi formali, larte e gli artisti iniziano ad evadere
dalle zone sociali ritenute normali e il corpo viene considerato un mezzo
per mettere in atto forti cambiamenti. La figura dell'artista mostrata in tutta
la sua fisicit: tramite i suoi gesti e le proprie azioni crea un senso di
appartenenza ad una realt oggettiva in funzione della societ, riattivando la
1 Cfr.: F. A. MIGLIETTI, Identit mutanti. Dalla piega alla piaga: esseri delle contamina-
19
Bibliografia e Sitografia
http://it.wikipedia.org/wiki/Body_art
http://it.wikipedia.org/wiki/Body_art
- J. DEICHT (a cura di), Post Human, Cat. mostra, Rivoli-Torino, s.e., 1992.
- T. MACR, Il corpo postorganico. Sconfinamenti della performance, Milano, Costa e Nolan, 1996.
- F.A. MIGLIETTI, Nessun tempo, nessun corpo...Arte, Azioni, Reazioni, Conversazioni, Milano,
Skira, 2001.
- F.A. MIGLIETTI, Virus art: viste e interviste dalla rivista Virus Mutations, Milano, Skira, 2003.
- F. A. MIGLIETTI, Identit mutanti. Dalla piega alla piaga: esseri delle contaminazioni contemporanee, Milano, Mondadori, 2008.
- L. VERGINE, Body Art e storie simili, il corpo come linguaggio, Milano, Skira
20
Critica Istituzionale
Proporrei, quindi, come una prima definizione del termine critica questa
caratterizzazione generica: larte di non essere governato tanto.
[ Michel Foucault: Illuminismo e Critica ]
Critica
Etimologia: Dal greco KRITIKE [ sottinteso TECHNE' arte ] da KRINO [
giudico ].
Istituzione
Etimologia: da INSTITUERE, stabilire dar principio decretare, istruire,
ammaestrare. Cosa costituita.: Poi accademia,Liceo e simili dove si
ammaestra ed educa la giovent.
istituzione
[i-sti-tu-zi-ne] s.f.
1 Atto con cui si istituisce, si stabilisce qualcosa: un governo
provvisorio || dir. i. di erede, nomina di un erede da parte del testatore
2 Ente, organismo fondato per perseguire finalit di rilevanza
sociale: i. assistenziale, culturale
21
Origini:
Questioni attorno alla dicotomia pubblico-privato hanno fatto parte della
critica istituzionale da quando Marcel Duchamp ha cominciato a
decontestualizzare i suoi objet trouv per ricollocarli in ambienti darte. In
un certo senso, il povero Duchamp, che con il senno di poi si trovato padre
di tanti figli senza aver avuto il piacere immediato della creazione, pu
vantarsi anche di essere stato lantenato di questo movimento artistico che
prese pieno slancio negli anni settanta. Daniel Buren esplor con le sue
installazioni le caratteristiche che contraddistinguono lo spazio espositivo
dagli spazi pubblici, ma anche la differenza fra la percezione di un visitatore
e quella di un passante. Hans Haacke cerc di neutralizzare e ripoliticizzare
le pratiche artistiche fotoconcettuali: dove la neutralit dell'immagine in
realt accezione di un fotogiornalismo di denuncia sociale. Atto a mostrare
le contraddizioni conosciute ma scarsamente divulgate. Marcel Broodthaers,
con il suo Museo dArte Moderna, mise in discussione la scelta curatoriale
degli oggetti da esporre. La trasparenza rimasta una delle questioni pi
scottanti per gli artisti che oggi sviluppano progetti che si possono definire
critica istituzionale. La critica evidenzia le pratiche delle istituzioni
darte, siano esse musei, gallerie, biennali o altro, con lo scopo di rivelare
meccanismi quasi automatizzati. A volte la critica prova a mettere in luce il
background di alcune condizioni o prassi sulle quali si poco riflettuto o
hanno motivazioni che volutamente rimangono alloscuro dei visitatori e
degli artisti. Il compito sicuramente pi discusso delle istituzioni espositive
la scelta degli artisti a cui viene affidata lopportunit di presentare il loro
lavoro al pubblico.
22
Critica Istituzionale #2
La critica istituzionale si riferisce all'arte che riflette criticamente sulla
propria istituzionalizzazione in sedi come gallerie e musei o sulla categoria
concettuale e funzione sociale dell'arte stessa. Queste riflessioni sono in
qualche modo parte dell'arte moderna fin dalla sua nascita, ma alla fine
degli anni Sessanta ed all'inizio degli anni Settanta che hanno acquisito una
nuova centralit, accentuata dai movimenti sociali del periodo e legittimata
dagli strumenti stilistici sviluppati dall'arte concettuale. Larte critica e lo
nei confronti del sistema che la riguarda. Lintento di cambiarlo un
obiettivo perseguito da Hans Haacke, Marcel Broodthaers, Daniel Buren e
altri.
Da tempo per assistiamo al degenerare della critica dellistituzione in
istituzione della critica. In questo nuovo millennio sono sorte iniziative di
artisti e collettivi artistici che sono impegnati nella ridefinizione del rapporto
tra spazio pubblico e produzione sociale, ora i materiali utilizzati consistono
nelle facolt umane come il linguaggio, i sentimenti, la socialit, lestetica
ecc
Non c pi laspirazione a impadronirsi dello Stato (o dei suoi istituti come
il museo..) piuttosto unazione a difendersi e a uscire da esso. Abbandono
anzich scontro. Ricerca di nuovi spazi di intervento, di pratiche costituenti,
di microazioni su scala sociale, di forme di autogestione.
I giovani artisti dovrebbero pi che mai animarsi per cercare di creare un
proprio sistema. Poich nel grande sistema dellarte loro non sono ammessi.
23
Dispositivo
Possiamo dividere lesistente in due grandi gruppi: da una parte i viventi
(insieme che include virtualmente qualsiasi cosa) e dallaltra i dispositivi
che incessantemente li catturano, che formano una rete tra questi elementi:
questa rete, come definisce il vocabolario italiano utilizzata per compiere
una determinata funzione. Questa funzionalit evidenzia il carattere
strategico del dispositivo, che compie un intervento politico e di forza sui
suoi elementi culturali. Come tale quindi risulta dallincrocio di relazioni di
potere e di relazioni si sapere.
Questa tuttavia necessaria, ontologica: il dispositivo in quanto pura attivit
senza alcun fondamento nellessere necessita di un processo di
soggettivazione, deve perci produrre il proprio soggetto.
Cos ad esempio, la macchina fotografica esige che chi la possiede (colui
che ne posseduto) continui a fare foto , fino al punto in cui egli non pi
al di sopra dellatto fotografico, ma divorato dallattivit del suo
dispositivo, il suo comportamento soggettivo il funzionamento automatico
della macchina fotografica, sono perci le foto che di fatto governano noi
per programmarci ad assumere un comportamento rituale al servizio di un
feedback per i dispositivi.
Bibliografia:
Che cos un dispositivo?G. Deleuze
Che cos un dispositivoG. Agamben
Per una filosofia della fotografia V. Flusser
24
Ecosofia
La parola etimologicamente deriva da eco (casa, ambiente) e sofia
(saggezza), quindi si potrebbe definire ecosofia la conoscenza che riguarda
lambiente e il rapporti che intercorrono tra questo e luomo.
Flix Guattari uno dei primi ad utilizzare questa parola1 e nel 1989
individua tre livelli di ecologia, cio quella ambientale, sociale e soggettiva,
e inizia a parlare di ecosofia: un pensiero che non pone natura e cultura su
piani diversi (come ad esempio presuppone lecologia) ma ripensa questi
rapporti come ununica dimensione dinamica e in continua trasformazione.
Secondo lui lecosofia pu pretendere di prendere il posto delle vecchie
ideologie che hanno settorializzato in maniera abusiva il sociale, il privato e
il civile2
Oggi
molto
dellibridazione
spesso
e
larte
contemporanea
dellantisettorializzazione;
si
pone
come
come
luogo
evidenziato
nel
25
Estetica Relazionale
Intorno alla met degli anni '90 il nodo problematico della destinazione
pubblica dell'opere ha trovato una nuova centralit. Il legame opera pubblico
diventato il nocciolo della teoria relazionale introdotta dal critico
Nicolas Bourriaud, in cui opera e pubblico sono in rapporto di coesione e
coabitazione.1
L'arte relazionale un'arte che si basa sullo scambio fra oggetto artistico e il
visitatore, in uno scambio alla pari dove l'arte cerca il suo interlocutore
creando collaborazione o convivialit con gli individui dentro lo spazio
d'esposizione, uno spazio delle relazioni che ha al centro il tema dell'essere
assieme.
Ci che essa produce sono spazio-tempo relazionale, esperienze
interpersonali che tentano di liberarsi della costruzione dell'ideologia della
comunicazione di massa, producendo luoghi in cui si elaborano modelli di
partecipazione sociale e momenti di convivialit costruita.
L'arte non cerca pi di figurare utopie ma di costruire spazi concreti.
L'arte relazionale nasce dall'osservazione del presente e da una riflessione
sul destino delle attivit artistica che alla base vi la sfera delle relazioni
umane come luogo dell'opera d'arte. 2
Bibliografia:
1 Lorenza Perelli(2006),Public Art. Arte, interazione e progetto urbano,citt
tempo e architettura,Milano, pp.110
2 Nicolas Bourriaud (2010),Estetica Relazionale, postmedia books, Milano, pp.46- 47
26
Ethnoscape
Etimologia:
Il termine ethnoscape deriva dal greco - ethno (persone/societ e, pi
tardi, popolo/nazione) e dal suffisso inglese -scape.
Prefisso ethno-:
Da intendere nel significato di razza/etnia (nel senso di classificazione del
genere umano).
Suffisso -scape:
Sottratto dalla parola inglese landscape (paesaggio). Deriva dal termine
dellolandese antico Skap (nave), dal proto-germanico skapaz (forma) e
ripreso poi nellantico inglese con Sceap e Scipe (nave/forma).
Il suffisso -scape pu quindi essere inteso nel senso di: - forma, formazione
- scena, immagine, vista
- tipo specifico di paesaggio
Nome:
Ethnoscape (plurale ethnoscapes): paesaggi di identit di gruppo.
Distribuzione transnazionale di persone correlate. Da intendere nel senso di
gruppi di persone e singoli individui in movimento, non pi stanziali e
territorializzati perch non legati a particolari ambiti territoriali e pertanto
non pi studiabili dal punto di vista antropologico.
In antropologia
della globalizzazione
il
suffisso
-scape
significa
Bibliografia
Appadurai A., Globalization, Duke University Press, Durham, North Carolina, 2006.
Appadurai A., Modernit in polvere, Raffaello Cortina Editore, Milano, 2012.
Appadurai A., Modernity at Large: Cultural Dimension of Globalization (Public Words),
University of Minnesota Press, Minneapolis, Minnesota, 1996.
29
Flneaur
La parola Flneaur introdotta dal poeta francese Charles Baudelaire, indica
il gentiluomo che vaga per le vie cittadine. La parola non presenterebbe per
un esatta traduzione in italiano.
Il concetto di Flneaur altres significatamente nell'opera di Walter
Benjamin non che ricorrente nell'ambito di discussioni accademiche sulla
modernit, ed diventato significativo anche in architettura ed in
urbanistica.
Attorno al 1850, Baudelaire sostenne che l'arte tradizionale era inadeguata
per le nuove dinamiche e complicazioni della vita moderna. I cambiamenti
sociali ed economici portati dall'industrializzazione richiedevano che
l'artista si immergesse nella metropoli e diventasse per usare le parole di
Baudelaire ''un botanico del marciapiede'' un conoscitore analitico del
tessuto urbano, poich coni il termine riferendosi ai parigini il Flneaur
(colui che passeggia) e la flneaire (il passeggiare) sono associati con Parigi
e con quel tipo di ambient, che lascia spazio all' esplorazione non affrettata e
libera da programmi, il Flneaur molto consapevole del suo
comportamento pigro e privo di urgenza ed era descritto per esemplificare
questa caratteristica umorale, come uno che porta al guinzaglio delle
tartarughe lungo le vie di Parigi.
Walter Benjamin adott questo concetto all'osservatore urbano sia come
strumento analitico che come stile di vita. Dal suo punto di vita marxista,
Benjamin descrive il Flneaur come un prodotto della vita moderna e della
rivoluzione industriale, senza precedenti nella storia e decisamente
appartenente ad un certo tipo di classe sociale parallelo all' avvento del
turista.
Il suo Flneaur un borghese dilettante, non coinvolto ma molto perspicace.
Benyamin diventa il suo stesso esempio principale, raccogliendo le
osservazioni sociali ed estetiche che ricavava dalle lunghe passeggiate per le
vie di Parigi.
Anche il titolo del suo incompiuto ''Passagen-Werk'', deriva dalla sua
particolare affezione per le strade occupate dai negozi. Nel 1917 lo scrittore
30
31
33
Gentrification
Con il termine gentrificazione (in inglese, gentrification) si indicano sia gli
spostamenti fisici di una parte di cittadini da una zona urbana ad un'altra
(meno centrale) sia il complesso di modificazioni e di cambiamenti socioculturali che ne derivano. Questi ultimi sono causati in primo luogo
dall'acquisto di beni immobili da parte di una fascia di popolazione
benestante che viene ad abitare in zone meno ricche e in seguito anche dalla
costruzione di infrastrutture e di servizi che vogliono rendere pi
confortevole le zone bonificate.
Possiamo definire questo processo come una sorta di operazione di
recupero svolta da parte di privati (che beneficano di un capitale
autonomo).
Questo processo prevede un recupero dei quartieri operai del centro urbano
pi decadenti, successivamente prevede una ristrutturazione degli immobili
e una pacificazione dellarea dove poi si insinueranno nuove tipologie di
inquilini middle class.
Cos facendo gli originari abitanti vengono rimossi (in quanto non pi in
grado di permettersi i nuovi prezzi) e destinati in zone pi periferiche.
Questo processo pu rispecchiarsi nel concetto-ombrello di
postmodernizzazione, ovvero quel concetto che si riferisce alla
ristrutturazione globale delle relazioni sociospaziali attraverso nuove
modalit
d'investimento.
La gentrificazione presuppone una deindustrializzazione delle aree centrali
che vengono occupate da membri della classe media e sviluppate come aree
turistiche
e
di
consumo
culturale.
Le aree gentrificate vengono quindi provviste di infrastrutture commerciali
assolutamente all'avanguardia e la loro promozione curata nei minimi
particolari. La cosiddetta "rinascita della citt" pubblicizzata come un
evento in grado di portare benefici a tutti i suoi abitanti indistintamente, ma
la realt diversa. Uno sviluppo diseguale caratterizza l'andamento della
citt, favorendo quelle zone che possiedono, per questioni storiche e/o
geografiche,
un
maggiore
capitale
culturale.
Le zone gentrificate vengono spesso rilanciate e affidate ad artisti e
creativi, al fine di promuovere la cultura anche al di fuori del centro storico
della citt. Si noti come in queste zone negli ultimi anni vengano aperti studi
di artisti e botteghe.
Il processo di
gentrificazione (specialmente a Berlino, dove la caduta nel muro aveva reso
disponibili interi vecchi quartieri soprattutto nella parte Est, o in molto citt
americane ) d origine anche a fenomeni d' arte, considerati urbanidi
strada, che pu essere simboleggiata dalla corrente della street art o del
34
35
Glocalizzazione
Il termine glocalizzazione il risultato della fusione dei termini
"globalizzazione" e localizzazione". E un termine introdotto dal sociologo
Zygmunt Bauman.
Glocalizzazione-tendenza dell'economia ad adeguare le caratteristiche della
globalizzazione alle realt locali; permette di mantenere il legame con il
territorio, valorizzare le differenze culturali e favorire lo sviluppo delle
piccole e medie imprese.
La glocalizzazione pone al centro della sua "filosofia", l'individuo, la
persona umana, il patrimonio locale materiale e immateriale della persona e
del gruppo di appartenenza.
La glocalizzazione non ignora la presenza di forze globalizzanti che anzi
esamina nella loro genesi e nelle loro implicazioni ma saldamente
arroccata nella sua teoria generale dei sistemi e nella stretta interazione tra
geopolitica geoeconomia e geocultura.
36
Internazionale Situazionista
I dibattiti degli anni Cinquanta e Sessanta circa la funzione dellarte nella
societ, si sono intrecciati con le vicende dellInternazionale Situazionista,
movimento davanguardia politico e artistico fondato il 28 luglio 1957 a
Cosio dArroscia (Imperia) dallunione di varie esperienze di carattere
artistico, politico e rivoluzionario che avevano come obiettivo comune il
superamento dellarte istituzionale e la rivoluzione sociale. Sviluppatosi
dalla confluenza dei gruppi Co.Br.A, M.I.B.I. e dalle ceneri
dellInternazionale Lettrista, lI.S. ne sintetizza le istanze estetiche e
ideologiche e ne reinterpreta il carattere avanguardistico e rivoluzionario. I
protagonisti del movimento furono il filosofo francese Guy Debord, lartista
danese Asger Jorn, larchitetto e pittore Constant Nieuwenhuys e il pittore
italiano Giuseppe Gallizio. Le riflessioni del gruppo concernono i temi
dellimpegno sociopolitico dellartista (almeno in una prima fase, Debord
sancir poi limpossibilit di unarte rivoluzionaria) e il concetto di libera
sperimentazione legata al modo di intendere larchitettura e, pi in generale
lo spazio urbanistico, espressione di un potere economico e politico centrale
che mira allalienazione e al controllo sociale. In questo senso, i situazionisti
operano una rilettura delle idee marxiste, anche se furono fondamentali gli
apporti culturali forniti dalla poetiche dadaiste prima e surrealiste poi, in
merito al processo di sfida e di sovvertimento delle arti. Le posizioni sulla
funzione dellarchitettura e sul modo di concepire lo spazio urbano,
appaiono particolarmente interessanti, poich fanno riferimento ad un
preciso modo di costruire citt reali, capaci di rispondere ai bisogni dei
cittadini sia in termini funzionali che creativi. Per i situazionisti infatti gli
spazi della citt rispondevano alle logiche della societ capitalistica. Di
contro, gli individui devono potersi ricongiungere con larchitettura e gli
spazi urbani in modo non banale e convenzionale, al fine di creare dei
momenti autentici di vita, interstizi sociali che sfuggono alle logiche
delleconomia capitalista, come li intendeva Marx.
Per sintetizzare le loro posizioni, i situazionisti hanno, pi o meno
volutamente, creato (o meglio riadattato) una sorta di glossario, composto
da
termini
che
fanno
riferimento
a
delle
pratiche
di
ridefinizione/riappropriazione dei luoghi e delle architetture e, in generale,
del modo di sentire e percepire lo spazio:
PSICOGEOGRAFIA: concerne lo studio degli effetti precisi dellambiente
geografico, disposto coscientemente o meno, che agisce direttamente sul
comportamento affettivo degli individui. La psicogeografia studia le
interazioni tra luomo e lambiente, in particolare si concentra sui processi
37
Guy Debord, Thorie de la drive, in Les Lvres nues, n 9, Bruxelles, novembre 1956; ripubblicato senza
le due appendici in Internationale Situationniste, n 2, Parigi, dicembre 1958, Parigi; trad.it.
Internazionale Situazionista, Nautilus, Torino
Ibidem
38
39
Ibridazione
40
Ibridazione #2
Questo termine assume uninfluenza sempre maggiore allinterno del
discorso culturale del nostro tempo, inserendosi nella produzione delle arti
figurative, della letteratura, nellantropologia e nella religione. Fenomeno
tuttaltro che nuovo, tale termine indica una deviazione della norma della
genealogia, una mescolanza, un incrocio, una combinazione di elementi
appartenenti a sistemi diversi che, estrapolati dal contesto originario e
mescolati, hanno generato un organismo o un prodotto nuovi e creolizzati. Il
processo di ibridazione mette in discussione opposizioni binarie fra elementi
finora considerati compatti e distinti, come uomo e donna, bianco e nero,
indigeno e straniero, mondo occidentale e terzo mondo, arte e produzione
commerciale e cos via. Il dibattito contemporaneo sulla natura della cultura
e dellarte contemporanea trova nellibridismo uno dei suoi temi e passaggi
obbligati. Secondo il pensiero
Homi Bhabha, larte attuale non si muove nella ricerca di un utopico futuro
socialmente unitario (ricerca tipica dellavanguardia), ma si dirige invece
verso unarticolazione di un tra ibrido; una negoziazione tra diversi spazi
e tempi culturali4.
I processi di globalizzazione accrescono la mobilit di persone e cose
attraverso i confini; al punto che oggi risulta impensabile concepire societ e
culture come entit statiche. Le migrazioni sono uno dei segnali pi forti del
cambiamento in corso nel mondo odierno. Gli spostamenti tra le diverse
parti del pianeta sono diventati un fenomeno in continua crescita, ci
implica una de-identificazione della nozione stabilita di identificazione,
solitamente derivata dalla dipendenza di ognuno alla propria comunit di
stato-nazione, e una re-identificazione basata sullassai complessa
esperienza del confronto e del vivere con altre culture.
Riflettendo sullattuale situazione ibrida del nostro mondo nascono tuttavia
diversi punti di vista, a riguardo si apre un serrato dibattito tra chi vede in
42
Identit
Per identit si vuole intendere ci che semplicemente caratterizza lessere. In
realt secondo letimo latino identitas da cui derivato idem designa la
qualit di ci che uguale.
Nellultimo quarto del Novecento, le identit storiche e culturali sono
rientrate con prepotenza sulla scena, ponendosi alcuni interrogativi come, ad
esempio, quale senso possa mantenere, di fronte a progetti di
globalizzazione, parlare di identit o di vecchio Stato. Il concetto di identit
poi intrecciato a quello di civilt; e allora ci si trova di fronte agli aspetti di
uniformit del genere umano, cos come alla presenza di pi di una civilt e
alle loro pretese di egemonia.
Dopo anni di tradizione culturale dominata da una sorta di tacito e
consolidato assenso incentrato sulla figura di artisti di successo sempre
bianchi ed eterosessuali, gi con la stagione del Postmoderno alcune figure
cominciano a porsi in opposizione alla cultura dominante, e tra gli anni
ottanta e i primi anni novanta larte comincia a farsi portavoce di nuove
forme di identit personale e di societ in generale, provocando significative
svolte in ambito culturale e socio-politico. Gli USA e New York sono i
primi ad offrire un terreno fertile per il riconoscimento di giovani
talenti. Le esposizioni lasciano spazio a quegli artisti appartenenti alle
cosiddette minoranze ossia le donne, gli artisti di colore e gli omosessuali.
Pungenti riferimenti al razzismo e allemarginazione escono di conseguenza
allo scoperto, colpendo con ironia o con crudo realismo la sfera pubblica, sia
essa politica, del buon costume o della tradizione in generale. La nuova
attenzione dedicata ai problemi di identit e di genere che i lavori e gli artisti
emergenti delineano presente anche in un forte movimento di dissenso, di
correnti critiche e sociologiche gi a
partire dagli anni settanta: esse sottolineano limportanza dellidentit
sessuale, di natura biologica ma profondamente dipendente dallambiente di
crescita, in cui ogni persona si ritrova e desidera farsi percepire dagli altri,
sia essa maschile, femminile, etero oppure omosessuale, o ancora in qualche
modo differente.
43
Territorio e identit sono temi centrali nelle opere degli artisti africani.
Lindagine della propria identit strettamente collegata al concetto di
territorio e si arricchisce nel confronto, nel dialogo, negli spostamenti e nel
mtissage.
Compaiono quindi riferimenti alle citt, alla gente, alle tradizioni, al
paesaggio e alla situazione politica, sociale, culturale, storica ed economica
dellAfrica; questi elementi vengono rielaborati con linguaggi personali, con
il contatto con altre realt e con, ovviamente, linterpretazione personale. Da
una parte i lavori degli artisti denunciano,
raccontano e ridicolizzano la situazione attuale; dallaltra sono un modo per
indagare ed esprimere la propria identit. Le opere dei giovani artisti del
Sudafrica e dellEgitto sono esempi di questo profondo legame tra la ricerca
dellidentit ed il confronto con la realt del territorio.
Laspetto fisico un altro elemento centrale nella definizione e nella
ridefinizione dellidentit: il colore della pelle, la razza ed il sesso sono
alcune delle caratteristiche del s che gli artisti indagano.
Allinterno di questa indagine didentit, luso della propria immagine
inserita nelle opere, entra spesso a far parte del linguaggio.
44
Immateriale
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Spazio minimo che separa due corpi o parti diverse che fanno parte dello
stesso sistema. E' uno spazio ancora disponibile per qualcosa, dalla dubbia
propriet che sfugge in una prima fase ad una definizione. E' linea reale o
immaginata che circoscrive e racchiude. Come frontiera pu rappresentare
un obbiettivo a cui tendere, un nuovo traguardo. Una linea o una zona in cui
due forze sono a contatto. Coalizione, alleanza di parti in vista del
raggiungimento di un fine comune.
L'interstizio rappresenta uno spazio aperto a possibilit, un incontro tra
diversi contesti, realt o situazioni. Qui la possibilit riferita a qualcosa di
nuovo, non definito in una prima fase. In questo spazio sono possibili alter
modalit di relazione umana diverse dalle dinamiche tipiche del sistema in
cui agisce, come possono essere ad esempio le relazioni economiche.
Pu essere visto anche come frattura o fessura che porta a contatto due
realt che erano divise in una fase precedente, e che le espone ora ad un
confronto.
Come confine costituisce un riferimento che delimita e definisce. Esso
infatti pu essere visto come una barriera da tutte le realt che ne sono ai
margini, e che si trovano in contatto reciproco fra di loro.
La spontaneit strettamente legata all'interstizio e al confine:
caratteristica di adattamento dovuta alla necessit di non restare isolati, una
esigenza concreta di incontro tra queste diverse realt.
Come frontiera spazio penetrabile, poroso, in cui possibile lesperienza
diretta del contesto oggettuale, sociale e spaziale, ed in cui possible
ritrovare le tracce di questa azione e delle relazioni che vi hanno avuto
luogo.
Non propriamente caratteristica delle diverse realt tra le quali si trova, e
si pone in contrapposizione ai muri, quindi alla chiusura.
La frontiera racchiude in se il conflitto e la distanza cos come il dialogo e l
incontro. Rappresenta uno spazio per la critica, in una possibilit di
equilibrio che unisce partecipazione e distanza, vista come accettazione
reciproca della
differenza.
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Mappa e Mappatura
Mappa :
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Dacia Manto; nei suoi lavori vediamo uno studio attento delle superfici di
qualsiasi tipo, ama entrare nella tessitura delle cose e condurci in paesaggi,
geografie e superfici fragili e luminose, spazi in cui non potremo mai avere
il controllo ma che con una sorta di mappatura delle superfici, si riesce ad ad
individuarne l'origine e la natura: coniuga l'indagine scientifica con quella
artistica e le sue interpretazioni danno vita a territori definiti ma non sempre
riconoscibili. Alighiero Boetti; dal 1971 ricava da quotidiani le mappe dei
territori di guerra pur non essendo un Artista politico. Questo suo lavoro
per lui concettuale, importante il significato intimo delle mappe di guerra e
l'unico lavoro manuale ed artistico la pratica consueta, per le opere di
questa serie, di ricamare ciascun territorio con i colori e la bandiera di
appartenenza seguendo un costante lavoro di aggiornamento che varia con il
variare della situazione politica.
Avendo come sistema di partenza una mappa o mappatura questi Artisti
hanno creato dei veri e propri sistemi estetici rompendo gli equilibri usuali
per ricostruirli in un divenire che disorienta.
50
Moltitudine
Franco Battiato
constatare
guardandovi
attorno.
La
moltitudine
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Network
Sistema (o rete) di computer collegati tra di loro per il trasferimento o la
condivisione di dati, periferiche e programmi. Un network composto da
due o pi computer, apposite interfacce dette schede di rete, cavi e software
di gestione per il collegamento delle varie unit.
Definizione presa da www.ehiweb.it Glossario
E evidente che nel 2012 il significato della parola Network abbia assunto
un valore molto pi ampio e articolato.
Infatti Network ormai non pi un termine utilizzato solo in campo digitale,
oggi diventato una parola che indica anche una rete di contatti e persone
che solitamente lavorano, oppure semplicemente trattano lo stesso
argomento.
Prendiamo ad esempio nel mondo dell'arte contemporanea Undo.Net, un
famoso sito internet che funge in Italia da canalizzatore e mailing list per gli
eventi culturali, tutto ci diventa una piattaforma che permette agli utenti di
segnalare eventi, e chi iscritto alla mailing list o chi consulta il sito internet
di essere sempre informato.
Certo questo grazie anche alla rete internet, ma fondamentalmente le
persone che stanno a capo del progetto e tutti quelli che ci collaborano sono
un network di persone, che si sono conosciute in un tempo dove internet non
faceva ancora parte delle nostre vite.
A volte infatti la parola network viene usata come sostitutivo di comunit,
come nel caso della comunit degli street artist, che molti appunto tendono a
definire network di artisti.
La cosa che maggiormente deve essere evidenziata nella parola in questione
infatti non che si tratti di qualcosa di digitale o pi reale e umano, ma la
rete, ovvero tutta quella serie di contatti che mettono in relazione le persone.
Non casuale che anche la cartellonistica delle metropolitana parla di
underground network, si parla infatti sempre di linee che permettono alle
persone di collegare un punto A ad un punto B.
Per finire quindi Network pu essere un momento di crescita e di confronto.
53
Suzanne Lacy, Mapping the Terrain. New Genre Public Art, Bay Press,
Seattle, 1995. E la sintesi di una serie di lezioni tenute nel 1989 al California
College of Arts and Crafts di Oakland, in cui lautrice raccoglie diversi saggi di
artisti, critici, scrittori e curatori proseguendo limpegno verso una nuova
teorizzazione critica per questo genere di interventi artistici pubblici; una
teorizzazione critica che sappia portare in primo piano la volont di
coinvolgimento dello spettatore da parte dellautore, limportanza del
processo creativo rispetto al prodotto e la visione di unarte capace di farsi
strumento di espressione di una democrazia partecipata. Il programma di
mostre Culture in Action. New Public Art in Chicago del 1993, promosso
dallorganizzazione no profit Sculpture Chicago e ideato da Mary Jane Jacob,
stato il banco di prova per le teorie espresse a Oakland. Otto progetti
vengono dislocati in diversi quartieri della citt, sollecitando la partecipazione
attiva dei residenti delle diverse comunit e mettendo alla prova il ruolo
dellartista come catalizzatore sociale.
6
Martin Zebracky, Unpacking Public Artopia. Public Art as Urban Upgrading Strategy? , MSc
Thesis, Faculty of Geosciences, Utrecht Univesity, Utrecht, 2007.
55
Non-luogo
Definiamo non-luogo lo spazio utilizzato da gruppi di persone in transito per
usi molteplici e senza che si instauri fra tali gruppi una relazione
interpersonale.
Esempi di non-luogo sono aeroporti, alberghi, autostrade: tali ambienti si
caratterizzano per la mancanza di storicit, per lessere destinati al transito,
al passaggio e per il fatto di presentare caratteristiche costanti anche in punti
molto distanti del pianeta.
Tale ultima caratteristica deriva dal fatto che essendo i non-luoghi destinati
a svolgere un ruolo importante nella velocizzazione del transito (e, in ultima
analisi dellintera esistenza), la loro costruzione ispirata a principi di
razionalit ed efficienza, senza che venga lasciato spazio a ingiustificate ed
inutili improvvisazioni.
Il termine non-luogo stato coniato da Marc-Aug: Se un luogo pu
definirsi come identitario, relazionale, storico, uno spazio che non pu
definirsi n identitario n relazionale n storico, definir un nonluogo.
(Aug M. "Nonluoghi. Introduzione a un'antropologia della surmodernit",
Eluthera, 2009, pag. 71).
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paraSITE
-spazi abitabili, effimeri, ecosostenibili, che offrono riparo e sono parassiti
dello spazio urbano;
-trasportabili;
-modo di inventarsi uno spazio con poco;
-non occupano realmente il suolo, nomadi, auto-costruzione.
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Performativit
Con il termine performance si fa riferimento a qualcosa che accade
concretamente, qui e ora, in ogni luogo e in ogni momento; l'azione
compiuta dall'artista costituisce l'opera d'arte poich nel suo gesto si realizza
l'opera stessa. Questo modo di fare arte ha avuto ampio utilizzo nel corso
degli anni '70, dove al manufatto artistico, inteso come opera-oggetto e
logicamente concepito come unico esito ultimo dell'avventura creativa, si
sostituisce direttamente il fare e l'azione compiuta dall'artista: a differenza
dell'arte del passato infatti, pensata per avere un ruolo sostanzialmente
passivo rispetto al suo pubblico, crea delle relazioni con i suoi spettatori
privilegiando il fare, il tempo e lo spazio. A questo punto il trinomio opera
pubblico passivit, viene rovesciato in favore di un tipo d'arte pi
dinamica, fondata sull'agire: performativit pubblico dinamicit.
Performance art non per sinonimo di azione teatrale; la performance
nasce dalle arti visuali ed caratterizzata da una forte componente
concettuale e non meramente estetica. Inoltre l'attore costruisce una verit
per mezzo di una finzione e il teatro strutturato in modo da manovrare la
fruizione dell'osservatore grazie a numerosi escamotages (scenografia, luci,
drammaturgia) non escludendo affatto la componente estetica. L'artista
performativo al contrario, concepisce l'azione come una missione di vita,
una verit assoluta per poter dire concretamente qualcosa di personale,
senza seguire nessun copione; con la performance l'artista costruisce la
propria identit, facendo confluire etica ed estetica: i fluidi corporei e gli
oggetti (di piacere e di dolore) che vengono mostrati e utilizzati dall'artista
per compiere l'azione sono reali e non fanno parte degli artifici di scena.
Anche riguardo al pubblico e all'osservatore, l'artista scardina la concezione
teatrale tradizionale: le performance svolte dall'artista sono azioni
sinestetiche pensate per far partecipare il pubblico in modo attivo all'azione.
La performance artistica contiene in s diverse sfaccettature, alcune sono
crude e violente (calde), altre sono pi pacate, innocue e interattive (fredde).
Con performance calde ci riferiamo principalmente a tutte quelle che
rientrano nella sfera della Body Art, dove quello che succede riguarda solo
l'artista, il pubblico partecipa all'evento ma rimane sostanzialmente
58
59
punto di vista di chi guarda, il suo stile di vita, le sue abitudini, invece che
un'analisi oggettiva.
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Post Fordismo
E un sistema di produzione che si affermato in tutto il mondo dopo la fine
del modello economico Fordista ovvero quando, nella prima met degli anni
70, questa tipologia di accumulazione capitalistica e di integrazione sociale
entra in crisi e lAmericanismo si trova obbligato a concepire un nuovo
modello di accumulazione.
La base di questo nuovo modello costituita dallapplicazione delle
tecnologie dellinformazione, dal forte orientamento verso il cliente, dalla
preponderanza delle attivit terziarie e dallutilizzazione della forza-lavoro
riferita non al corpo e alla manipolazione di oggetti materiali, bens a
operazioni mentali che siano esse logico-calcolanti o creativo-artistiche.
La transizione tra i due sistemi economici caratterizzata dalla produzione
in serie con impiego di lavoratori scarsamente qualificati e utilizzati per
mansioni ripetitive prima, verso una nuova formula composta di forme di
specializzazioni
flessibili
che
impiegano
lavoratori
polivalenti
diritti
di
propriet.
62
Precariet
64
Skulptur Projekte
65
di arte
66
Strategia
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Strategia / Tattica
Per Michael De Certeau strategia il calcolo dei rapporti di forza che
divengono possibili dal momento in cui un soggetto ( unimpresa, un
esercito, una citt, unistituzione) dotato di una propria volont e di un
proprio potere, isolabile, possiede un luogo proprio suscettibile di essere
circoscritto che diventa la base da cui gestire i rapporti con obiettivi e
minacce esteriori; mentre definisce tattica lazione calcolata che determina
lassenza di un luogo proprio, la tattica ha come luogo solo quello dellaltro,
movimento allinterno del campo visivo del nemico come diceva von
Blow, e nello spazio da questi controllato. Deve approfittare delle falde del
sistema di sorveglianza del potere e agire attraverso incursioni e azioni a
sorpresa. In breve la strategia si collega alle istituzione e alla loro esigenza
di difendere il potere e mentre le tattiche sono utilizzate dagli individui per
creare tempi e spazi propri negli ambienti definiti dalle strategie ( M.De
Certeau, Linvenzione del quotidiano, Roma 2001 pp. 69-75)
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Street Art
La street art un'espressione artistica che prende forma negli spazi di
pubblico dominio. Il graffito metropolitano nasce come semplice firma; in
un secondo tempo le scritte si evolvono e diventano pitture. Dalle iniziali
bombolette spray utilizzate per la metropolitana newyorkese e per le pareti
universitarie, si pass rapidamente all'uso di vernici e di colori acrilici,
all'aerografo e al carboncino, ai timbri e alle mascherine prefabbricate e,
insomma, ad ogni mezzo che permettesse di coprire vaste porzioni di muri e
di pareti pubbliche.
Sul finire degli anni Sessanta, in America, New York venne ricoperta da una
scritta: Taki 183. Circa trecento mila firme che affollavano i muri della
Grande Mela. Qualche mese pi tardi Taki, diciassettenne di origine greca,
fu lanciato agli onori delle cronache.
Questo il battesimo del graffitismo metropolitano. I graffiti vantano origini
secolari ma l'evoluzione dell'arte rurale, dell'arte primitiva delle caverne,
passando attraverso i secoli, giunta fino al XX secolo e si trasformata in
arte urbana che stata definita, per il suo essere legata alla citt, graffitismo
metropolitano.
I writers, coloro che "scrivono" sulla citt, iniziano a esprime la loro
creativit con studi ed evoluzioni concentratisi nella struttura e nella forma
delle lettere dell'alfabeto. Ed proprio sulle elaborazioni pi creative della
Tag (to tag in inglese significa apporre la propria firma) che si gioca
l'appropriazione del merito, del riconoscimento artistico all'interno di un
gruppo, sebbene agli esordi ristretto, dell'arte urbana.
Sin dagli albori di questa nuova arte, che a fatica stata riconosciuta tale e
su cui ancora persistono dibattiti, stato comunque chiaro che il graffito
strettamente legato alla metropoli e ad un contesto urbano.
La conoscenza diffusa spesso confonde murale e graffito e confonde il loro
significato come se fossero la stessa tipologia di espressione. In realt, il
murale si differenzia dal graffito, sia per la sua storia che per le sue tecniche
di realizzazione. Il modello di riferimento il muralismo messicano nato
intorno agli anni venti come espressione di quelli che erano gli ideali circa
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Alcuni degli street artists attuali pi noti sono Marc Jenkins, Shepard Fairey,
Blu, Bansky, Nunca, Faile, JR.
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