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Il Conosci Te Stesso nellEssenza Massonica

Ti avverto, chiunque tu sia:


Oh, tu che desideri sondare gli arcani della Natura,
se non riuscirai a trovare dentro te stesso
ci che cerchi, non potrai trovarlo nemmeno fuori.
Se ignori le meraviglie della tua casa,
come pretendi di trovare altre meraviglie?
In te si trova occulto il Tesoro degli Dei.
Oh Uomo, conosci te stesso
e conoscerai lUniverso e gli Dei.

Questa la famosa iscrizione sita sulla facciata del tempio dedicato al Dio
Apollo a Delfi, nellantica Grecia. Lessere umano, fin dagli albori della sua storia, ha
aspirato a conoscere se stesso e questo desiderio o, meglio ancora, questa sua atavica
esigenza esistenziale si accentuata nelle grandi civilt antiche, come in quella greca,
dalla quale nata la filosofia occidentale. A partire da Socrate, il conosci te stesso,
diventato uno dei grandi temi che ha accompagnato ed accompagna la storia delluomo
e della

filosofia fino ai giorni nostri. Un lungo, tortuoso, cammino pi facile

sicuramente per tanti di noi a dirsi, pi difficile a realizzarsi sul sentiero senza fine della
Conoscenza che pu portare alla scoperta della Verit. Da Pitagora, che spingeva gli
uomini a realizzare s stessi, per arrivare a Kant, molti altri filosofi hanno espresso
l'importanza di conoscere se stessi nella propria autocoscienza prima di iniziare a
scoprire le verit assolute. E molte altre culture, oltre quella occidentale, hanno
compreso l'importanza di questa affermazione: dallindiana alle altre culture orientali.
Un concetto simile si trova anche nel monito di Sant'Agostino: Non andare fuori,
rientra in te stesso: nel profondo dell'uomo che risiede la verit. Gi proprio nel
profondo dellUomo che risiede la Verit!
Voglio raccontarvi una storia. Un fratello che adesso non c pi ma che
sempre presente nel mio cuore un giorno mi ha narrato la sua personale e travagliata
lotta interiore volta al Nosce te ispsum, ai suoi dubbi, allo sgrossamento di quella che
noi chiamiamo pietra grezza, al cercare di renderla sempre pi levigata, pura,
eliminando scorie, porosit, imperfezioni che poi altro non sono che le macchie, gli
errori, i vizi, i vili metalli del nostro ego, della nostra spesso contorta personalit.

Lui, ormai da tantissimi anni in Massoneria mi diede una lezione dumilt, un


vero e proprio saggio su quello che deve essere sempre il nostro metodo. Tempo fa
mi disse questo coraggioso fratello guardando dentro di me ho avuto paura. Ho visto il
nero. Ma, caro Stefano, non si trattava di problemi fisici, di salute. Il mio corpo, grazie a
Dio, era perfettamente sano. Era un altro il problema, la causa del male nero.
Nonostante la vista non gli mancasse, si sentiva cieco. Ma erano le diottrie della mente
che gli si erano abbassate e che in realt causavano la sua momentanea cecit. Da qui il
chiedersi chi era ora lui, lui che prima credeva di aver raggiunto una buona
conoscenza di se stesso. Insomma, vide che il cammino sin l percorso, nonostante
tanta volont, passione, sacrifici, buone azioni, era ancora macchiato da punti dombra.
E queste macchie mi disse avevano ancora i contorni dellegoismo, dellinvidia,
dellorgoglio, della superbia, di quelle parti che aveva pensato di aver gi asportato
lavorando duramente la pietra grezza. Non si perse danimo. Si rimise a lavorare
duramente, meditando ed elevando il suo pensiero verso lAssoluto, fin quando la sua
mente riusc di nuovo a rivedere la luce pi intensa e quella nerezza pian piano
scomparve. Fortunatamente era riuscito a conoscere, meglio a ri-conoscere se stesso.
Conoscere e ri-conoscere noi stessi. Ecco la grande Alchimia dellEssere. Ecco il pi
grande mistero dellUomo. Ecco la sua pi grande difficolt.
In prima istanza nellantica Grecia, Gnthi seautn era quindi, innanzitutto un
richiamo a conoscere e riconoscere i propri limiti, come ha fatto quel fratello di cui vi
parlavo prima. Bisogna indagare su ci che veramente sei sotto traccia, prendendo
coscienza della propria fragilit ed imperfezione, senza infingimenti, inganni o
scorciatoie che non portano da nessuna parte, men che mai per chi percorre un cammino
iniziatico. Senza aver paura di scoprire il nemico che ci tiene ancora prigionieri e non ci
consente di aprire le ali e spiccare il volo verso la riscoperta del S ed operare la
trasformazione.
Tutto ci reso pi complicato dal fatto che viviamo in un mondo, in una
societ in cui fragilit e limiti sono demonizzati e ancor pi spesso ignorati. Una societ
dellapparire e non dellessere. Dove bisogna apparire forti anche se si molto deboli.
Perch oggi luomo di successo quello che non ha limiti, che non si pone dubbi (anche
se li ha): un dio moderno.
La parola dordine dunque negare ogni nostra limitazione, cancellarla con un
colpo di spugna, possibilmente utilizzando qualche soluzione veloce, immediata, senza

impegno. Nessuno, poi, ha pi tempo per approfondire la conoscenza di s stesso,


seguendo gli antichi precetti della filosofia greca, tantomeno per indagare i propri limiti.
Meglio sotterrare queste nostre fastidiose imperfezioni navigando a caso su internet o
andando in un locale alla moda affogandosi nellalcol od in altre droghe.
Ma la verit che non possiamo sotterrare le nostre ombre. Esse rimangono l,
anzi si ingigantiscono quando inizia a far buio (quando la vita si complica). Freud
affermava: il sogno decifrato spesso ci si riveler inconfessabile. Ma nellinconscio
non vi solo linfimo ma anche il sublime. Lunico modo per affrontare le nostre ombre
dare spazio alla luce che in noi (il cammino massonico inizia col VITRIOL ed il
Gabinetto di Riflessione). Cos facendo le ombre pian piano svaniscono e lasciano
spazio a quei tratti della nostra personalit di cui ignoravamo lesistenza. Per questo
motivo i limiti sono cos importanti: solo quando decidiamo di indagarli ed affrontarli
possiamo scoprire la nostra reale essenza. Se non conosci n il nemico, n te stesso, ogni
battaglia significher per te sconfitta certa. Se non conosci il nemico ma conosci te stesso, le tue
possibilit di vittoria saranno pari a quelle di sconfitta. Se conosci il nemico e conosci te stesso,
nemmeno in cento battaglie ti troverai in pericolo diceva Sun Tzu.

Non possiamo essere felici se non ci accettiamo, con tutti i nostri limiti. Questo
non significa che non sia nostro dovere tentare di migliorarci, ma proprio partendo
dalla consapevolezza dei limiti, che possiamo superarli o accettarli come insormontabili.
Conoscere se stessi anche occuparsi di ci che ci compete nella societ.
Secondo Socrate scopo della filosofia e del filosofo era quello di aiutare l'uomo a venire
in chiaro a se stesso, portarlo al riconoscimento dei suoi limiti e renderlo giusto, cio
solidale con gli altri. La ricerca della verit , al tempo stesso, la ricerca del vero sapere
e del modo migliore di vivere. Infatti l'uomo non pu che tendere a scoprire quello che
e quello che deve fare per vivere nel modo migliore. Ma questo vuol dire che colui che
conoscesse il bene, dovrebbe agire di conseguenza e vivere secondo virt.
Ognuno deve fare quello che gli riesce meglio. Bisogna seguire le proprie
attitudini, valorizzare le proprie capacit, ed una societ giusta, dovrebbe permettere alle
persone di fare ci per cui sono nate. Quindi, prima di tutto, bisognerebbe essere uomini
(ma uomini sul serio, non bruti!); e poi si pu essere bravi medici, artigiani, ingegneri,
operai, tecnici, insegnanti, svolgendo il proprio lavoro con dedizione e passione. In
questo senso il conosci te stesso fonte di felicit.

La ricerca del bene interiore difficile e spesso solitaria e sappiamo ad esempio


che Socrate non giunse a rispondere alla domanda: cosa il bene?. E' celeberrima la
sua affermazione a riguardo: io so di non sapere!. Eppure tutto ci non lo port n
verso lo scetticismo n verso il nichilismo. In primo luogo perch egli aveva una fede
assoluta nel significato di una azione condotta in conformit a ci che si ritiene sia il
bene (si ricordi che Socrate ha suggellato questo insegnamento con la sua morte). In
secondo luogo, egli era convinto che l'uomo deve impegnarsi a fondo nella conoscenza,
anche se non potr raggiungere un sapere perfetto. questo il mezzo migliore per
raggiungere la felicit, giacch, come lui scrisse, "una vita senza ricerca non degna di
essere vissuta".
La solitudine socratica e delllite filosofica in generale un limite che pu
essere superato in due modi che sono in buona parte opposti, anche se possono
coesistere in un uomo moderno, che ha superato certi schematismi ottocenteschi, che
peraltro hanno portato a grandi risultati sul piano morale e sociale anche grazie alla
nostra Istituzione.
Da una parte la soluzione pu essere una Verit rivelata che fa compagnia
alluomo nella sua ricerca, e dallaltra pu essere un metodo di ricerca che accompagna
luomo attraverso una simbologia e una gradualit da condividere con altri uomini che
tentano la stesso cammino. Questultima lessenza del conosci te stesso massonico,
che si articola nel tempo e nello spazio attraverso le regole dellesoterismo da una parte
e della fratellanza dallaltra.
L'esoterismo non ha dogmi ed privo di verit rivelate; qualsiasi sia la realt cui
l'esoterista possa pervenire essa sar frutto di "illuminazione" interiore e deriva,
quindi, da una interiorizzazione che consente di ripercorrere a ritroso la storia della
creazione. Questa storia mette continuamente e progressivamente in relazione dialettica
il Microcosmo (cio l'uomo) col Macrocosmo (cio l'universo), di cui luomo
immagine. Sia il microcosmo che il macrocosmo sono, a loro volta, immagini dello
Spirito Assoluto. La via esoterica alla conoscenza di s un metodo che si realizza sui
due presupposti di microcosmo e macrocosmo e sulla loro sostanziale identit (come
sottolinea il primo presupposto dell'esoterismo della Tavola Smeraldina: "cos in alto,
cos in basso").

Se consideriamo il metodo esoterico sotto l'aspetto dell'uomo, ci accorgiamo che


l'esoterismo si configura come un costante "umanesimo" dove, in altri termini, l'uomo
resta costantemente al centro dell'universo. questo principio che ritroviamo proprio
alla base del pitagorismo. Conoscenza e Umanesimo sono appunto lessenza della
nostra Istituzione. Sul piano della gradualit Morale ed Etica il conosci te stesso si
esprime in un imperativo morale del primo grado: chi sono e cosa il male; in un
imperativo etico del secondo grado: cosa voglio fare con gli altri; a quello etico
operativo del terzo grado: cosa debbo e posso fare con gli altri e per gli altri. A questa
gradualit morale corrisponde una gradualit speculativa: c' la Massoneria con intenti
filosofici, comunione di pensatori che si interroga sui perch utilizzando la Ragione.
Salendo di livello pu esserci una Massoneria psichica in cui viene utilizzato anche
lintuito. Poi la Massoneria pu essere energetica e infine animica.
La cosa fondamentale della nostra ricerca che essa non mai esclusivamente
solitaria, anzi, ognuno di queste fasi di crescita non pu essere realizzata senza una
catena dunione fra fratelli ognuno nel suo grado morale e speculativo, ognuno nello
stadio del suo percorso. E la cosa pi importante che nel crescere insieme moralmente
e spiritualmente, ognuno non deve dimenticare i suoi primi passi che sono la base di
tutto il resto. Non deve dimenticare che solo conoscendo i propri limiti non solo
allinizio ma anche successivamente, pu proseguire il cammino. Chi pensa di aver
superato i propri limiti iniziali e di non averne altri successivi non cammina ma si ferma
e pu cadere. Incessante ricerca significa avere sempre pi limiti da conoscere per poi
tentare di superarli.
La conoscenza non elimina lerrore e non possiede la verit, ma pone la verit ad
un livello pi complesso e cruciale invitando luomo nell Arte Reale. Una conoscenza
che nulla ha a che fare con l'erudizione, frutto dell'arte della memoria. Ma dipende dalle
qualit intellettive del ricevente (noi), quanto e cosa recepire attraverso una forma
avanzata d'intuito, che gli antichi chiamavano ieroispirazione. Questa conoscenza non
emotiva, come chi in preda a crisi isteriche crede di vedere unimmagine sacra che
piange o si muove; e non nemmeno razionale, come quella che il filosofo si illude di
raggiungere con le sue a volte astruse speculazioni. E una conoscenza che si raggiunge
per mezzo di ununica funzione psicologica, lintuizione.

I due percorsi, quello etico e quello della conoscenza, vanno insieme e si nutrono
luno dellaltro, infatti quando il fratello conosce il proprio equilibrio, il proprio ordine
interiore, egli non pu non rendersi consapevole dellordine di ci che lo circonda e pi
la ricerca si amplia allinterno e pi questa si allarga allesterno come viene descritto
nelle leggi del Gran Libro di Natura che tutto contiene e che da ognuno contenuto.
Partendo dal proprio equilibrio interiore si riconosceranno le leggi dell'universalit che
muovono il sistema fisico e metafisico. Un equilibrio interiore che si esprimer in
carisma ed armonia, che si trasfonder in ogni attivit esteriore dell'iniziato, in una
energia creativa che si manifester in operativit verso i fratelli e verso i profani. Questo
luomo massonico: conscio dellordine e dellarmonia in s e propagatore
dellarmonia nei fratelli della propria Loggia, nelle altre Logge, nellintera Massoneria
Universale e finalmente nellintera Umanit.
Questo anche il compito del GM e dei MV innanzitutto, ma anche di tutti noi:
creare una struttura, che possa produrre un suono, unarmonia, un lavoro, un servizio,
tali da poter tenere legate le Logge in una "chorda fratres", fratellanza, che la vera
potenza degli istituti iniziatici; Loggia che deve essere legata non ad uno spazio ridotto,
ma ad uno spazio, che sar tanto pi espanso quanto pi espanse sono le coscienze ed i
cuori dei fratelli che la compongono. La potenza storica degli ordini iniziatici si fonda
su questo abbraccio totale, anche se non visibile, allocchio profano. cos che il
conosci te stesso diventa conosciamo noi stessi, conosciamo lumanit e
conoscendola miglioriamola. Continua a piantare i tuoi semi disse Einstein perch
non saprai mai quali cresceranno, forse lo faranno tutti.

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