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nella data sognata). Le registrazioni, realizzate tra gennaio e febbraio 2004, non
furono mai trascritte. Sentivo che era una grande responsabilit di cui non ero
capace, dice Arn.
Appena qualche mese pi tardi, il 30 agosto 2004, Levrero lasciava il mondo
tridimensionale. Dieci anni dopo, quasi avesse ancora qualcosa da dirci, torna in
questultima intervista, ottenuta da Pablo Silva Olazbal e ceduta a uno dei suoi
editori argentini, Facundo R. Soto, perch giunga ai lettori, cos come lui desiderava.
Perch ha deciso di provare a tenere un laboratorio, di stimolare qualcuno alla
creazione?
La prima volta che ci pensai fu a Buenos Aires. Fu quando smisi di lavorare in una
casa editrice come caporedattore di riviste di intrattenimento. Avevo bisogno di
guadagnarmi da vivere e mi venne in mente che fra le altre cose avrei potuto tenere
un laboratorio di scrittura. Per cui mi unii a unamica professoressa di letteratura
(Cristina Siscar) che aveva i titoli adeguati per convocare gente con una certa
seriet. Ci riunimmo, preparammo degli esercizi semplicissimi, come quelli di un
laboratorio normale. Ci facemmo un po di pubblicit, trovammo quattro o cinque
alunni, e cominciammo a lavorare cos. Continuando mi resi conto di quanto poco
significato avessero questi esercizi. Non toccavano i punti essenziali.
Cosa si riesce a fare a partire da un sogno che non si pu fare con un altro tipo di
esercizio?
I sogni hanno immaginazione, sono composti fondamentalmente da immagini e
sono tra i pochi legami che uniscono alcune persone al loro inconscio, che il
deposito dellesperienza personale pi profonda e la materia prima essenziale
dellarte, sia per la letteratura che per qualsiasi altra disciplina artistica.
Larte
Larte ipnosi.
In altre parole
Larte creare una specie di congegno in grado di ipnotizzare unaltra persona per
trasmetterle vissuti o esperienze spirituali che non si traducono in fatti percettibili.
Scrivi una storia, e la storia che scrivi come una trappola che trattiene linteresse
del lettore perch in quello stato creda a ci che sta leggendo e abbassi i livelli critici
della coscienza.
Diceva che allinizio del laboratorio gli esercizi si basavano sulla parola. Ci
rendeva difficile il contatto con il mondo interiore?
Se lavori a partire dalla parola si riduce tutta la struttura a un gioco intellettuale e
finisci per lavorare con gli strumenti dellio. Cos ti perdi gli strumenti di tutto il resto
dellessere, che sono molto pi contundenti.
In una delle pagine del laboratorio virtuale, sul sito di Gabriela Onetto, lei
sottolinea come gli esercizi mirino ad approfondire il mondo interiore, a navigare
nellinconscio e a metterci in contatto con esso.
Certo.
E dopo, quando riceve lesercizio di qualcuno che frequenta il suo laboratorio,
come valuta se ha navigato o no nellinconscio? Ha degli strumenti per farlo?
Centra con la psicanalisi?
No, una cosa del tutto intuitiva (lungo silenzio). Non so, ci si accorge quando una
persona sta parlando con la sua voce pi vera, pi profonda. questo che ci d il suo
stile. Lalunno che viene per la prima volta al laboratorio di solito pensa di dover
cercare di scrivere come si deve scrivere. Qualsiasi stile personale viene cancellato,
eliminato, e dallalunno non ricevi altro che penosi sforzi per adeguarsi a uno stile
convenzionale che secondo lui il migliore, quello ideale, perch lo ha assorbito da
diverse fonti in cui ha riposto grande fiducia. In un certo momento della sua vita
queste fonti fidate gli hanno detto come si deve scrivere. Tutto questo non serve a
niente e deve essere distrutto. Bisogna far s che lalunno riesca a esprimersi con la
sua voce personale, con il suo stile. Ci si accorge quando una persona sta cercando
di usare una voce convenzionale o quando sta dicendo le cose come le sente.
E come riesce a convincere unaltra persona che quella la sua voce? A volte
durante il laboratorio le persone leggono e non notano la differenza. Non si
accorgono se la loro voce o no.
Non se ne accorge nessuno.
Nessuno si accorge se sta leggendo con la propria voce? Nemmeno quelli che
ascoltano?
la stessa cosa. Sia quando ascolta che quando legge, la gente si concentra ancora
molto sui contenuti. Giudica un testo in base ai contenuti. A volte anche per i suoni,
per la combinazione delle parole. Quando qualcuno dice mi piaciuto tanto il tuo
testo nella parte in cui hai scritto questa cosa, vuol dire che il testo non va bene,
ma che c qualcosa in rilievo, che spicca, qualcosa che stato pensato o che
venuto fuori casualmente con una forma particolarmente fortunata, che emerge dal
contesto, e che in un certo senso una toppa, un elemento mancato allinterno del
testo generale. Allora si salva almeno questo. La gente presta attenzione ai
contenuti, agli argomenti, alle fortunate combinazioni di parole, persino alle facezie,
che non hanno nulla a che vedere con la letteratura. Lunica cosa che importa in
letteratura lo stile. Una volta che lhai trovato puoi scrivere qualsiasi cosa.
Qualsiasi narrazione, qualsiasi cosa che dici andr bene, si adatter perfettamente a
ci che stai esprimendo. Pu essere in qualche modo sgradevole o per nulla
edificante, ma questo sei tu, un essere unico. Lo stile personale impossibile da
raggiungere con la pratica. Non esiste pratica che lo possa garantire.
E lipnosi si ottiene solo quando il testo scritto con uno stile personale? O
questultimo qualcosa che si pu, diciamo, simulare o falsificare? Lo stile
personale vincolato allipnosi dellarte?
In un certo senso s, perch chiarisco che lidea dellipnosi dellarte non mia,
tratta da un libro, Psicanalisi dellarte di Charles Badouin. Questautore va anche
oltre, per esempio dice che quando guardi un quadro le sue forme costringono gli
occhi a seguire un percorso prestabilito. Gli occhi si muovono seguendo una serie di
linee e di colori e senza che tu te ne accorga inizi a entrare in una sorta di trance. E
in questa trance ci che percepisci non nel quadro ma nellanima dellartista. Cio
lipnosi permette di trasmettere il contenuto di unanima a unaltra anima,
indipendentemente dal soggetto del quadro. Per rispondere alla tua domanda,
credo che se il testo riuscito, se narrato con uno stile personale, il lettore entra
inevitabilmente in questo tipo di trance, che non quella abituale
delladdormentarsi, anche se una volta mi sono addormentato leggendo alcuni temi
di Mnica. Mi sono addormentato e ho persino russato (ride), ma dopo sono riuscito
a commentare tutti i passaggi. Continuavo ad ascoltare dormendo.
intellettuale. Allora se credi a quel che leggi, a quel che vedi, se credi al film mentre
sei al cinema, se credi che stia succedendo nella realt quando ovvio che non
cos- sei in trance. Lopera cattura cos tanto la tua attenzione che lautore in quel
momento, non si sa bene come, diciamo sottobanco, ti trasmette contenuti della
sua anima che non possibile vedere nella sua opera perch non si trovano l. O
almeno non sono espliciti. Per esempio io percepisco molto degli alunni attraverso i
loro testi, perch sto cercando di percepire lalunno nella sua totalit, non in quello
che mi sta dicendo, che non mi interessa, ma in una quantit di piccole cose che
formano un tuttuno, lalunno. I suoi gesti, la sua voce, tutto. Capisce cosa sto
dicendo? Mi sembra che suoni un po confuso. Vediamo, facciamo un esempio, a
volte sogni una persona e quando ti svegli ti accorgi che il suo aspetto nel sogno non
corrispondeva a quella persona. Limmagine poteva essere qualsiasi cosa, poteva
essere altro, poteva essere qualcosa che si vedeva appena, ma nonostante ci,
inspiegabilmente, nel sogno sapevi che era questa persona e non qualcun altro. Non
ti mai successo?
No.
Ci sono elementi di una persona invisibili, incomprensibili, che sono quelli che
compongono lEssere. ci che si manifesta quando uno dice questo sentimento
lui. Nel sogno sai che lui, ma non sai perch, limmagine non corrisponde, la
situazione non corrisponde, ma sai ugualmente che quella persona. Questi
elementi intangibili non hanno una forma fissa di espressione convenzionale e si
percepiscono attraverso linconscio, negli stati di trance o nei sogni. Cio negli stati
che non sono supervisionati dallio. Stati in cui stata sospesa la funzione critica
dellintelletto.
Lobiettivo del laboratorio sarebbe quello di far scrivere una persona a partire
dalla sua voce interiore?
Certo.