In occasione del 1 dicembre, Giornata Mondiale di Lotta
allAIDS
IRRESPONSABILITA LOTTA ALLAIDS
E INTERESSI
NELLA
di Vittorio Agnoletto
ANDATE E INFETTATEVI. Nel 2014 in Italia 3.695 persone hanno
scoperto di essere Hiv positive, unincidenza pari a 6,1 nuovi casi di sieropositivit ogni 100 mila residenti. La fascia di et maggiormente colpita quella tra i 25-29 anni (15,6 ogni 100.000 residenti). L 84,1% di tutte le nuove diagnosi di infezione da HIV attribuibile a rapporti sessuali senza preservativo. Sono sufficienti queste pochi dati per comprendere la follia di uno stato che da anni ha rinunciato a qualunque programma di prevenzione, assistendo indifferentemente e impunemente allinfezione di quasi 4.000 propri cittadini ogni anno. Sempre nel 2014 poco meno di un quarto delle 858 persone alle quali stato diagnosticato l Aids (la fase avanzata dellinfezione) ha eseguito una terapia antiretrovirale prima di arrivare in Aids conclamato. Questo dovuto al fatto che una quota crescente di persone Hiv positive inconsapevole della propria sieropositivit: tra il 2006 e il 2014 aumentata la proporzione delle persone che arrivano allo stadio di Aids conclamato ignorando la propria sieropositivit, passando dal 20,5% al 71,5%. Tra le circa 130.000 persone sieropositive viventi diverse decine di migliaia non conoscono la loro condizione; ne deriva un maggior rischio di trasmettere il virus e un grave ritardo nellavvio delle terapie con conseguenze per la propria salute. Non c traccia di una seria campagna per invitare coloro che possono essere stati esposti al virus, a sottoporsi volontariamente al test. Nulla, tutto tace. A mio parere lecito ipotizzare una responsabilit penale delle autorit sanitarie per omessa responsabilit istituzionale verso la tutela della salute collettiva.
IL VACCINO FANTASMA. Sono trascorsi ormai 17 anni da quando
la maggioranza dei media italiani titolava: Vaccino anti-AIDS: lItalia prima Aids, funziona il vaccino italiano Il mio vaccino batter lAIDS; ma nessun vaccino allorizzonte. Nel 2005 il Ministero della Sanit e lIstituto Superiore di Sanit annunciarono il grande successo della fase 1 e limminente avvio della fase 2, nulla di tutto ci accadde e anzi nel 2011 la ricerca dovette rincominciare dalla fase 1 con un diverso disegno clinico, segno evidente che qualcosa non aveva funzionato. Poco dopo nel marzo 2014 anche la nuova fase 1 fu bloccata per la non conformit di una delle proteine utilizzate con le nuove linee guida europee. Da quel momento silenzio assoluto. Tutto sembra fermo, sparito nel nulla. Ma vorremmo sapere quanti sono stati i soldi che lISS ha destinato negli anni a questo progetto, che fin dallinizio era stato criticato da scienziati di diverse parti del mondo, 35/40/oltre 50 milioni ? Vorremmo anche sapere se oggi questo progetto ancora finanziato. Sono soldi pubblici e linformazione sul loro utilizzo doverosa. Vorremmo inoltre chiedere allISS di chiarire pubblicamente una volta per tutte la differenza tra un vaccino vero e proprio, preventivo, da usare con le persone sane perch non si infettino, vaccino che non esiste e che purtroppo non allorizzonte e quello sul quale sta proseguendo la ricerca dellISS che invece altro non che un farmaco per le persone gi infettate da affiancare ad altri medicinali. Certo che potr essere utile, nel caso la ricerca si concluda positivamente, ma ben altro avere un vaccino preventivo per non infettarsi. Continuare a chiamare vaccino un farmaco genera confusione, e false speranze. Ma lISS e il ministero della Sanit, anche recentemente interpellati, tacciono su tutto ci che riguarda questa vicenda. Un silenzio colpevole e preoccupante. MI CURO ANCHIO, NO TU NO. Le persone coinfettate dai virus HIV e dellepatite C hanno la necessit di avere accesso alle nuove terapie contro lepatite C. Ma un ciclo terapeutico completo con
questi nuovi farmaci costa oltre 40.000 euro. Il governo italiano ha
stanziato un fondo che per ora permette di curare quasi 30.000 persone, ma tra le persone colpite da epatite C 150/170.000 necessiterebbero immediatamente tali terapie. LAIFA, lAgenzia del farmaco, ha stabilito severi criteri per definire chi ha diritto ai nuovi farmaci e, nonostante la confezione dei due virus aumenti considerevolmente il rischio di una prognosi sfavorevole, molte persone HIV non possono accedervi. Le associazioni delle persone HIV protestano. Siamo di fronte ad una drammatica lotta che in alcuni casi veramente per la sopravvivenza. Non esiste nessuna relazione tra il prezzo del farmaco e il costo reale di produzione; lo stesso farmaco in vendita in Egitto a 700 euro e in India a prezzi molto pi bassi. Non risulta che il governo italiano e lUE abbiano utilizzato tutte le forze a loro disposizione per contrastare la politica dei prezzi praticata dalle multinazionali che detengono i brevetti dei nuovi farmaci; n che abbiano chiesto di rivedere gli accordi TRIPS, dellOrganizzazione Mondiale del Commercio, sulla propriet intellettuale, accordi che garantiscono alle aziende ventanni di monopolio per ogni nuovo farmaco immesso sul mercato. Anzi, come risaputo, il nostro governo proprio qualche giorno fa ha permesso allazienda farmaceutica Gilead di non restituire 193 milioni alle regioni ma di trasformarli in nota di credito per lacquisto di nuovi quantitativi di farmaci anti epatite C, un regalo non indifferente a chi gi specula abbondantemente sulla salute dei cittadini. Chiss che prima o poi non emerga qualche altro clamoroso caso di conflitto dinteresse .