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Misericordia di Empoli
Assemblea della Fratellanza
8 Dicembre 2015
Relazione morale del Governatore
del Magistrato, che ringrazio personalmente, uno a uno, per il loro competente e
proficuo contributo; al Coordinatore; al Camarlingo; alla Direttrice del Centro
Residenziale Vincenzo Chiarugi; ai Sindaci Revisori; al Coordinatore di zona; alle
suore; al personale dipendente; al responsabile Centro Emmaus, del cimitero, dei
servizi funebri, della libreria e dei servizi di supporto; ai Consulenti e Collaboratori
tutti.
Sulla base della tradizione e secondo le regole dello Statuto, prevista ora la
lettura della relazione morale del Governatore, alla quale far seguito lesposizione
delle schede riepilogative dei servizi e la premiazione dei fratelli che hanno garantito
la nostra attenzione verso i pi deboli attraverso le opere di carit.
Ma prima di passare allesame delle nostre iniziative e attivit vorrei chiedere
allassemblea di osservare un minuto di silenzio per le persone che non sono pi con
noi.
Ho ricordato poco fa le opere di carit, questanno ne riparleremo spesso
perch proprio oggi la data della nostra assemblea coincide con lapertura dellanno
giubilare straordinario, indetto da Papa Francesco a cinquantanni dal Concilio
Vaticano II, che si concluder il 20 novembre 2016 e che prevede anche un
appuntamento importante al quale le Misericordie saranno presenti, il Giubileo degli
Operatori e volontari delle Misericordie, dal 2 al 4 settembre 2016 a Roma.
Misericordia un termine che noi conosciamo bene ma che, abbinato oggi al
Giubileo della Misericordia, pur nel nostro essere ed operare laico, ci fa riflettere, ci
stimola, ci incoraggia.
Bisogna
mettersi
nei
panni
dellaltro,
contro
la
globalizzazione
sociale,
che
richiedono
ricompensa
quali
fiducia,
gratitudine,
partecipato e responsabile di essere cittadini che, in quanto tali, investono parte del
proprio tempo nel sociale.
Il volontario viene infatti tradizionalmente descritto come un individuo che
crede in una grande quantit di valori come la solidariet, la giustizia sociale, la non
violenza, la legalit e la qualit della vita. Gli orientamenti valoriali vengono spesso
presi a riferimento nel delineare lo stile del volontario, il suo impegno nella crescita
di beni comuni, sia simbolici come letica, in cui luomo e la giustizia sociale sono
al centro della vita, sia materiali, disponibili per tutti i cittadini.
Perci diventano elementi fondamentali da tenere in considerazione affinch le
associazioni di volontariato operino in qualit (il volontario non un professionista
ma deve agire con professionalit), quella che oggi viene definita qualit sociale: il
legame con il territorio, la capacit di integrare le diversit culturali, la capacit di
progettazione, leducazione alla solidariet reciproca ed alla cultura del volontariato,
la flessibilit, intesa come capacit di adottare modalit informali per rispondere ai
bisogni in maniera rapida ed efficace, la capacit di aumentare il capitale sociale, cio
la rete di relazioni attraverso la quale il soggetto si integra con la societ, di
rendicontare socialmente le proprie azioni. Inoltre: la capacit di produrre servizi
innovativi, basati anche sulla parte di bisogni inespressi ma pur sempre presenti,
lattitudine ad unire allascolto caratteristiche di umanit ed empatia verso i soggetti;
da ricordare poi anche limportante opera di coinvolgimento e formazione su progetti
e servizi, la presenza dellassociazione in tutti i momenti principali della vita del
territorio e, di conseguenza, linstaurarsi di un rapporto di fiducia con i cittadini.
Si tratta di aspetti che contribuiscono a definire le associazioni di volontariato
come depositarie di un sapere unico e non replicabile nel campo dei servizi alla
persona, con la capacit di azione sinergica rispetto allattivit degli enti pubblici e
del terzo settore.
Volontariato sinonimo di gratuit, ossia la capacit di oltrepassare lorizzonte
economico come unica chiave di lettura dellagire umano e dello sviluppo della
societ.
SCHEDE ALLEGATE
Si tratta di un lungo elenco a conferma che non siamo persone che amano
troppo le parole ma privilegiano il fare, lazione concreta: c un bisogno, nuovo o
vecchio non importa, attingiamo alle nostre risorse, se non bastano cerchiamo nuove
idee, ci attiviamo, ma la risposta deve arrivare puntuale, sempre e comunque, e deve
essere la migliore possibile.
Lo scorso anno abbiamo introdotto tre progetti sui quali avevamo appena
iniziato a lavorare con la promessa di aggiornarvi in questa occasione: laccoglienza
ai profughi, che nel 2015 ha raggiunto numeri considerevoli ma che, attraverso una
organizzazione molto funzionale, insieme al senso di solidariet e integrazione di cui
siamo capaci, sta dando ottimi risultati; lampliamento della RSA Vincenzo Chiarugi
(proprio questanno lattuale edificio festeggia i suoi 50 anni con una serie di
iniziative) quasi ultimato e ad inizio della primavera 2016 saranno fruibili i nuovi
spazi e servizi; infine il terzo progetto, in realt ancora unidea che potr prendere
forma, consiste nella possibilit di guardare alle persone con disabilit alla luce dei
diritti umani e dellinclusione sociale, attraverso soluzioni abitative che permettano
loro un buon grado di autonomia.
Per accennare, infine, ai progetti futuri sono in corso contatti per implementare
la possibilit di acquisire o costruire alloggi protetti per persone anziane, forti
dellesperienza ormai maturata da alcuni anni e considerata la richiesta e linteresse
crescente verso tale soluzione da parte di questa fascia di popolazione.
Per concludere, la qualit sociale del nostro servizio, con tutto quanto ne
consegue, la qualit della vita delle persone che entrano in relazione con noi, saranno
il fil rouge, lobiettivo che caratterizzer le nostre iniziative nel prossimo anno.
Cercheremo di integrare e congiungere gli aspetti etici e valoriali a quelli
pragmatici.
Ci sforzeremo di promuovere e sostenere i diritti delle persone, saremo attori
del cambiamento, manterremo fede al patto di prossimit che ci guida. Ma niente sar
possibile senza il vostro aiuto e la vostra presenza.
Che Dio ve ne renda merito!
MEDAGLIA DORO
Alla MEMORIA di Don Giuseppe SCARDIGLI
BENEMERENZA
per il RAGGIUNGIMENTO dei 500 SERVIZI
o BARONI DARIO
o BOLDRINI PIERO
o CAPARRINI MARCO
o CARRIERO CAMILLA
o CIAMPALINI FABIO
o CULLAJ FATION
o DE STEFANO SARA
o FALSINI ENRICO
o FAZZINI FABIO
o FRANCIONI STEFANIA
o FRANCOLINI ANTONIETTA
o LAZZERI ANDREA
o MAESTRELLI DEBORAH
o MONTAGNANI SIMONE
o NARCISO ADRIANA
o NGUEGUIM MIREILLE
o PACINI ANDREA
o RIGGI LUIGI
o RISTORI PAOLO
o SEYMONS CRISTIAN
o TINARELLI MARCO
o VIGNOZZI ANNA
o VITI CLAUDIO