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DIBATTITO TRA GENERAZIONE SPONTANEA E BIOGENESI

LA TEORIA DELL'ABIOGENESI
Fino alla met del XVII secolo era convincimento comune che Dio avesse creato luomo e gli altri organismi
superiori, mentre gli anfibi, i vermi, gli insetti e in generale gli animali di pi piccole dimensioni si sarebbero
generati spontaneamente dal fango o da sostanze in decomposizione. Questo convincimento ha origini molto
lontane. Nella Cina antica, ad esempio, la gente pensava che dai bamb si generassero spontaneamente gli
afidi, e documenti sacri dell'India testimoniano della nascita spontanea di mosche dal sudore e dalla
sporcizia. Secondo i babilonesi, poi, il fango dei canali generava vermi. Per i filosofi greci la vita era insita
nella materia stessa e da essa emergeva spontaneamente quando le condizioni si facevano favorevoli: essi
credevano, ad esempio, che pesci e rane si generassero dal putrido fango del Nilo.

Aristotele raccolse le idee relative alla generazione spontanea formulate dai filosofi che vissero prima di lui e
le sintetizz in una teoria i cui effetti si sono fatti sentire fino a tempi molto recenti. Secondo il grande
pensatore dellantichit gli organismi viventi nascono, in genere, da altri organismi a loro simili, per a volte
possono anche scaturire dalla materia inerte. Esisterebbe infatti, in tutte le cose, un "principio passivo"
rappresentato dalla materia e un "principio attivo" rappresentato dalla forma. Questa sarebbe una specie di
forza interna che guida e indirizza la materia stessa dandole appunto la forma. Il fango, ad esempio,
materia inerte, ma contiene un principio attivo che non nulla di materiale, ma semplicemente una
inclinazione, una predisposizione a organizzare la materia in qualcosa di vivo come potrebbe essere un
verme o una rana.

La teoria della generazione spontanea pass indenne attraverso il Medioevo e il Rinascimento e fu sostenuta
da illustri pensatori come Newton, Cartesio e Bacone. Nel XVI secolo vi era ancora qualcuno disposto a
credere che le oche nascessero da alcuni alberi che si trovavano a contatto con le acque dell'oceano o che gli
agnelli si formassero all'interno di meloni, come andavano raccontando alcuni viaggiatori al ritorno da lunghi
viaggi in Oriente.
Nel XVII secolo fin l'epoca delle leggende e iniziarono le prime sperimentazioni a sostegno della teoria della
generazione spontanea. Il medico fiammingo Jean Baptiste Van Helmont, annunci (seriamente) di avere
condotto un esperimento mettendo a contatto chicchi di frumento e una camicia sporca, in seguito al quale
sarebbero nati dei topi dopo 21 giorni. Secondo Van Helmont il sudore umano avrebbe rappresentato il
principio attivo necessario per spingere la materia inerte a trasformarsi in materia vivente.
E' evidente che quello di Van Helmont era un esperimento condotto male, tuttavia la strada giusta, quella
della verifica sperimentale delle idee, era stata aperta.
Nel 1668 il medico e poeta toscano Francesco Redi illustr una serie di esperimenti i quali avrebbero dovuto
dimostrare che la generazione spontanea non esiste. Egli mise della carne di vitello e del pesce in alcuni
recipienti che sigill ermeticamente, lasciandone aperti degli altri. Dopo un po' di tempo pot notare la
presenza di vermi (in realt si trattava di larve di insetti) sulle carni in putrefazione all'interno dei recipienti
aperti nei quali entravano e uscivano liberamente mosche e altri insetti, mentre non vi era traccia di
organismi viventi all'interno dei recipienti chiusi. Allobiezione degli scienziati aristotelici che dicevano che nei
recipienti chiusi ermeticamente mancava laria e per questo il principio attivo non aveva potuto manifestarsi,
Redi rispose ripetendo lesperimento chiudendo i recipienti solo con un lembo ritaglio di stoffa sottile e fine in
modo che non potesse n entrare n uscire nulla tranne laria. Ugualmente non vi fu traccia di organismi
viventi allinterno di questi recipienti. Quindi Redi dimostr che i vermi comparivano solo se le mosche
potevano entrare a deporre le uova sulla carne: quindi la teoria generazione spontanea era smentita.
Pi o meno nello stesso tempo in cui Redi compiva i suoi esperimenti un naturalista olandese, di nome Anton
Van Leeuwenhoek (16321723), osserv, per la prima volta, la presenza di microrganismi attraverso un
rudimentale microscopio da lui stesso costruito. Le osservazioni al microscopio ben presto si moltiplicarono e
la presenza di un numero tanto abbondante di microrganismi all'interno di tutte le sostanze esaminate fece
risorgere l'idea della generazione spontanea, che gli esperimenti di Redi sembravano avere allontanato. Le
osservazioni di Leeuwenhoek stimolarono nuove ricerche in quella direzione e la disputa fra teoria della
biogenesi (la vita deriva dalla vita) e teoria della abiogenesi (la vita si origina da sostanze non viventi) si
spost dal mondo macroscopico dei vermi e delle mosche a quello microscopico dei protozoi e dei batteri.

Nel 1745 il naturalista inglese John Needham condusse una serie di esperimenti che dettero nuovo vigore
alla tesi dellabiogenesi. Egli scald vari liquidi nutritivi come il brodo di pollo o gli infusi d'erbe coi quali
riemp alcune provette che poi tapp con della garza. Ebbene, nonostante tutti gli accorgimenti adottati
affinch non entrasse nulla nelle provette che contenevano le soluzioni nutritive rese sterili dal calore, dopo
alcuni giorni si poteva notare che queste pullulavano di organismi viventi. I risultati dei suoi esperimenti lo
convinsero che la generazione spontanea era effettivamente possibile.

Gli stessi risultati non convinsero invece l'abate italiano Lazzaro Spallanzani il quale, alcuni anni pi tardi,
rifece gli stessi esperimenti di Needham ma riscaldando il liquido nutritivo molto pi a lungo e a temperature
molto pi alte, fino a farlo bollire per alcuni minuti. Ebbene il risultato fu che anche dopo molti giorni i liquidi
contenuti nelle provette, questa volta ermeticamente tappate, rimanevano limpidi e non mostravano la
presenza di microrganismi al loro interno. Le critiche ora arrivarono dal ricercatore inglese il quale accus lo
Spallanzani di avere scaldato i liquidi nutritivi a temperature troppo elevate "torturando" inutilmente le
sostanze presenti fino al punto di distruggere il principio attivo contenuto in esse; e di aver inoltre sigillato le
provette al punto da impedire il passaggio dell'aria indispensabile per la vita.
LA TEORIA DELLA BIOGENESI

La controversia continu ancora per molti anni e si concluse definitivamente verso la met del
diciannovesimo secolo quando il biologo francese Louis Pasteur ide un esperimento che avrebbe detto la
parola fine a una questione che sembrava irrisolvibile. L'esperimento venne condotto all'interno di un
apparato molto semplice, ma geniale, costruito in modo tale da non poter pi dar adito a dubbi sul fatto che
il principio attivo non esiste. Pasteur invent dei contenitori di vetro con un lungo collo ricurvo ad S (detti,
per la loro forma, "palloni a collo di cigno"), che gli permisero di fare lesperimento in presenza di aria in
questo modo:

A. all'interno di normali palloni a collo corto Pasteur riponeva la soluzione nutritiva ( brodo di coltura);
B. il collo corto dei palloni veniva poi assottigliato ed allungato a collo di cigno;
C. i palloni venivano messi a bollire per pi di un'ora lasciando che il vapore uscisse liberamente dall'orifizio
terminale del collo ricurvo.
D. Spenta la fiamma, il liquido contenuto nel recipiente cominciava a raffreddarsi lentamente dopo aver
richiamato aria dall'esterno, a causa della depressione conseguente al riscaldamento.
E. Un gruppo di palloni veniva lasciato cos a temperatura ambiente per qualche giorno;
F. Ad un secondo gruppo di palloni Pasteur rompeva la parte ad S del collo lasciandoli nello stesso
ambiente e per lo stesso tempo degli altri.
RISULTATI:

Allosservazione nel brodo contenuto nei palloni con il collo ad S non cera traccia di contaminazione di
microrganismi, mentre nei palloni con il collo rotto il brodo di coltura era intorbidito e ricco di microrganismi.

CONCLUSIONI:
1. in ENTRAMBI i gruppi di palloni il brodo era stato sottoposto allebollizione per lo stesso lungo
tempo, trattamento che, secondo i sostenitori della generazione spontanea avrebbe distrutto il
principio attivo; eppure dopo qualche giorno il brodo dei palloni con il collo rotto pullulava di
microrganismi; se i microrganismi fossero derivati dal principio attivo, non avrebbero dovuto
svilupparsi nemmeno nei palloni con il collo rotto;
2. in ENTRAMBI i gruppi di palloni laria era libera di entrare a contatto con il brodo di coltura, quindi ,
se i microrganismi fossero derivati dal principio attivo insito nelle sostanze del brodo, anche nei
palloni con il collo a cigno i microrganismi sarebbero dovuti nascere. Invece ci non si era verificato.

Quindi Pasteur concluse che i microrganismi arrivavano sul brodo di coltura, dove si riproducevano in gran
quantit, con il pulviscolo contenuto nellaria. Quando, subito dopo la bollitura, laria era attirata verso
linterno dei palloni, i microrganismi in essa sospesi, a contatto con il liquido ancora bollente che trovavano
allinterno dei palloni, venivano uccisi. Anche dopo alcuni mesi l'infuso si era conservato limpido a
dimostrazione che non erano presenti germi di alcun genere, mentre sulla curva pi esterna del collo si
poteva notare la presenza di polvere ed i microrganismi, entrati successivamente dall'apertura terminale, non
potevano per pi raggiungere il brodo. Nei palloni a cui era stato rotto il collo, oltre allaria entrava anche
liberamente il pulviscolo in essa contenuto e quindi i microrganismi potevano raggiungere liberamente il
brodo di coltura, facendolo imputridire.

SINTESI FINALE DI PASTEUR:


Nelle condizioni ambientali oggi esistenti sul pianeta Terra la
generazione spontanea non possibile e quindi ogni organismo, anche unicellulare, pu
derivare solo da uno simile preesistente.

I palloni a collo di cigno di Pasteur ancora oggi conservati allIstituto Pasteur di Parigi. Il brodo in essi contenuto ancora
limpido.

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