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Sommario
Oggetto del presente lavoro lo sviluppo di una serie di metodologie per il dimensionamento e la
verifica dei componenti di un motore termico. Nella comune pratica industriale il progetto di un nuovo
motore costituisce un processo affidato prevalentemente allesperienza e allo sviluppo di soluzioni
consolidate. Nel corso del lavoro di ricerca sono state sviluppate una serie di procedure di calcolo di
prima approssimazione che si appoggiano alla letteratura esistente, analizzata e resa organica. Le
metodologie consentono il dimensionamento e la verifica dei principali componenti a fronte
dellintroduzione di alcuni parametri caratteristici (geometrici, termodinamici e tipologici) del
definendo motore termico. Queste metodologie di calcolo sono raggruppate allinterno di un codice
implementato in MATLAB mediante lutilizzo di interfacce grafiche (graphical user interface, GUI)
al fine di ottenere uno strumento di semplice utilizzo con il quale eseguire i calcoli.
Abstract
The object of the present paper is the development of a series of procedures to design and to verify all
main components of an internal combustion engine. In industrial field, a new internal combustion
engine project starts from the development of well-established solution and from the designer
experience. The aim of the research work is the development of a series of procedures starting from a
deep bibliographic research. The procedures are able to design and to verify the component after the
introduction of some characteristic parameters (thermodynamic, geometric and typological) of the new
internal combustion engine under definition. They were written in MATLAB language by means of
graphical user interfaces (GUI) in order to obtain a simple tool for the calculation.
Parole chiave: motore termico, progettazione, dimensionamento, verifica.
1. INTRODUZIONE
Il progetto di un motore termico operazione complessa nella quale deve essere presa in
considerazione una grande quantit di variabili. Nella pratica comune e in ambito industriale si tratta
di un processo affidato prevalentemente allesperienza e allo sviluppo di soluzioni consolidate. Il
presente lavoro espone lo sviluppo di una serie di procedure di calcolo di prima approssimazione per il
dimensionamento e la verifica dei diversi componenti di un motore termico. Queste metodologie di
calcolo sono raggruppate allinterno di un codice implementato in MATLAB mediante lutilizzo di
interfacce grafiche (graphical user interfaces, GUI). Per ciascuno dei principali componenti stata
sviluppata una metodologia di progetto e di verifica, appoggiandosi alla letteratura esistente resa
organica. In tal modo il codice permette al progettista di prescindere le regole dettate dallesperienza
del costruttore. La metodologia, infatti, consente il dimensionamento e la verifica dei principali
componenti a fronte dellintroduzione di alcuni parametri caratteristici del definendo motore termico,
in particolare di quelli termodinamici e tipologici. La scelta del linguaggio MATLAB per
limplementazione delle metodologie dovuta alla possibilit di creare uninterfaccia eseguibile nella
quale il calcolo di ogni componente possa essere eseguito in maniera automatica a fronte
dellintroduzione dei parametri necessari.
2. LE PROCEDURE
Alla base della metodologia sviluppata ci sono lo studio della cinematica del manovellismo e lanalisi
dei cicli termodinamici del motore a combustione interna che consentono di valutare lentit delle
forze che agiscono sul manovellismo, fondamentali per effettuare il dimensionamento e la verifica dei
vari componenti del motore termico analizzati. Tali forze sono dovute alla pressione dei gas contenuti
nel cilindro e allinerzia delle parti in movimento (pistone, anelli elastici, spinotto, biella e manovella).
Implementando la metodologia in linguaggio MATLAB (Figura 1), si scelto di creare
uninterfaccia grafica dedicata allintroduzione dei parametri tipologici quali le masse degli organi in
movimento, le dimensioni degli organi facenti parte del manovellismo, lalesaggio, il numero di
cilindri, lordine di accensione, larchitettura del motore (Figura 2) e uninterfaccia dedicata
allintroduzione dei dati termodinamici (Figura 3). In questo modo lutente pu analizzare diverse
tipologie di motori grazie alla possibilit di variare i parametri costituitivi. Linterfaccia dedicata ai
cicli termodinamici permette allutente di ottenere landamento dalla pressione in camera di
combustione in funzione dellangolo di manovella per un ciclo termodinamico teorico del motore
(accensione comandata o accensione per compressione) oppure di introdurre un andamento di
pressione in camera grazie alla possibilit di leggere un file di dati sperimentali.
D 2
] tan ,
4
(1)
dove ma la massa dotata di moto alterno, il numero di giro del motore, r il raggio di manovella,
langolo di manovella, il rapporto di allungamento, pg la pressione dei gas in camera di combustione,
p0 la contropressione, D lalesaggio e langolo tra la biella e lasse del cilindro.
Fn
L=
p amm D
(2)
Per una ripartizione uniforme della pressione, lo spinotto si deve trovare a circa met altezza del
pistone. Laltezza dellarea di compressione pu quindi essere considerata pari a L/2.
La metodologia implementata permette di calcolare altre grandezze del pistone, per esempio lo
spessore del cielo. La forma del cielo fortemente condizionata dalla forma della camera di
combustione ma, conoscendo landamento della pressione in camera, considerando la pressione
massima e approssimando il cielo a una piastra circolare, se ne calcola lo spessore minimo:
s=
D
2
p max
,
amm
(3)
con pmax massima pressione in camera di combustione e amm tensione ammissibile del materiale.
Si pu quindi valutare la tensione di compressione che agisce sul mantello:
p max D 2
Dc2 Di2
(4)
dove Dc il diametro della cava degli anelli elastici e Di il diametro interno del pistone.
La Figura 4 riporta la schermata relativa al dimensionamento del pistone dove sono presenti campi in
cui lutente pu inserire i dati che servono al programma per eseguire il calcolo sopra esposto. I dati
relativi alle caratteristiche del motore e alle condizioni di carico provengono dai moduli del
programma mostrati in Figura 2 e 3.
4 FLs
Ds =
3
1
amm 1 4
Pr
(5)
d p = 0.115 k 3 D p max L3 + c 2
e b=
(6 e + h ) D 2 p max
5 h2 a
(6)
dove k un parametro funzione del materiale, L3 la distanza fra gli anelli interni dei cuscinetti, un
coefficiente che dipende dalla pressione media indicata nel cilindro, un coefficiente del numero dei
cilindri, c la corsa, e la distanza fra il centro del perno di banco e il piano centrale della maschetta, h la
larghezza della maschetta, un coefficiente che considera la concentrazione delle tensioni nel
raccordo di raggio r fra perno di manovella e maschetta, s il ricoprimento del perno di banco con il
perno di manovella e a la tensione alternata.
La forza F utilizzata per il calcolo delle lunghezze del perno di banco L1 e del perno di manovella L2.
Queste due lunghezze si calcolano in base a considerazioni sulle massime pressioni superficiali
ammissibili dai cuscinetti. Le condizioni operative e la durata dei cuscinetti dipendono dai carichi che
agiscono sui perni: se essi sono sovraccaricati, lo strato di olio lubrificante spinto fuori dai cuscinetti
e il materiale antifrizione presente sui cuscinetti pu danneggiarsi. Esiste quindi una pressione
specifica ammissibile sullarea unitaria della superficie del cuscinetto proiettata sul piano orizzontale.
La lunghezza del perno di banco e del perno di biella si calcolano come:
L1 =
F
2 d p ,ba p amm,ba
e L2 =
d p ,bi
F
,
p amm,bi
(7)
dove dp,ba e dp,bi sono i diametri del perno di banco e del perno di biella calcolati con la (6), pamm,ba e
pamm,bi le pressioni ammissibili per i cuscinetti del perno di banco e del perno di biella.
La Figura 6 riporta la schermata di dimensionamento dellalbero a gomiti. Il modulo esegue un
dimensionamento di prima approssimazione ed effettua una successiva verifica delle grandezze
calcolate: se le tensioni sono troppo alte, la procedura compie un calcolo iterativo per ottenere il
minimo diametro dei perni e il minimo spessore delle maschette che verificano i valori ammissibili dai
materiali dei cuscinetti.
(8)
Fo ,ext =
Fo
2
, Fv ,ext =
Fv
2
(9)
Su ciascun cuscinetto di banco intermedio agisce la somma vettoriale delle azioni trasmesse dalle due
manovelle adiacenti. Indicando con il ritardo di fase del secondo cilindro rispetto al primo (assunto
come riferimento), le componenti e la risultante dei carichi trasmessi al cuscinetto sono:
1
1
2
2
Fo ,int = [ Fo () + Fo ( )] , Fv ,int = [ Fv () + Fv ( )] e Rint = Fo ,int + Fv ,int .
2
2
(10)
Il procedimento applicabile anche a motori a V in cui la stessa manovella alloggia due pistoni; la
forza scaricata sul supporto di banco in questo caso prende in considerazione lazione contemporanea
di quattro cilindri.
Fg
Fn
F Fb
l
h
Fr
B
O
Fv
Fr
Fo
Ft
Ft
Fb
Fb
(11)
dove Ra la rugosit media aritmetica dellalbero (in m) e rp il raggio del perno (in m).
Assumendo lalbero fermo sotto leccentricit e e che il fluire dellolio avvenga soltanto ad opera della
pressione di alimentazione, la portata minima attraverso il gioco vale:
Qmin =
2 3 R
3
p oil 1 + 2 ,
3B
2
(12)
dove R il raggio del cuscinetto, B la lunghezza del cuscinetto, il gioco radiale ( = R rp), e
leccentricit di lavoro dellaccoppiamento, il rapporto tra eccentricit e gioco radiale, e poil la
viscosit dinamica e la pressione di alimentazione dellolio.
hmax
O2 O'
O1
h()
P1
P2
rp
Qadd = BR ,
(13)
h ( ) Vh()
(14)
dove V la velocit lineare relativa tra le due superfici lubrificate e h() lo spessore del meato in
funzione della coordinata angolare.
La capacit di carico del meato dolio data dalla distribuzione della pressione nel tratto convergente.
La pressione massima deve essere in grado di equilibrare il carico massimo applicato Rmax sulla
superficie portante, pari al valore massimo tra la risultante applicata ai cuscinetti di banco di estremit
(9) quella applicata ai cuscinetti intermedi (10). Calcolando il rapporto di pressione massima come:
p max,ratio =
p max LD
,
Rmax
(15)
AVA =
V n max
,
1000 t
(16)
dove V il volume del singolo cilindro (in cm3), nmax il numero di giri massimo dellalbero della
distribuzione (in giri/min), t un parametro che vale 2 per un motore 4T e 1 per un motore 2T.
Dv =
Dva
,
2
(17)
dove Dva il diametro della valvola di aspirazione ottenuto dallarea calcolata con la (16). Tutte le
altre dimensioni caratteristiche della valvola di aspirazione si calcolano in base al diametro Dva (o Dv)
utilizzando opportuni coefficienti correttivi.
Le dimensioni della valvola di scarico si ricavano riducendo i valori ricavati per quella di aspirazione
di circa il 1015%. La Figura 10 riporta il modulo per il dimensionamento delle valvole; per eseguire
il dimensionamento sufficiente inserire la cilindrata del motore, il numero dei cilindri e la densit del
materiale delle valvole.
3. CONCLUSIONI
Nel lavoro sono presentate le procedure, e il corrispondente codice di calcolo, che consentono di
eseguire il dimensionamento e la verifica dei principali componenti motore, a partire dallanalisi delle
forze che agiscono sul manovellismo.
Limplementazione delle procedure in linguaggio MATLAB d al progettista la possibilit di variare
i parametri secondo le sue esigenze. Questa funzionalit molto importante in quanto consente
allutente di analizzare diverse tipologie di motore, unitamente a soluzioni diverse per i singoli
componenti.
Una parte dei dati di ingresso per il codice comune a tutti i componenti; i dati necessari al
dimensionamento di ciascun componente sono invece richiesti allutente dal modulo specifico per il
componente stesso.
Nei moduli di dimensionamento, le grandezze caratteristiche dei componenti sono valutate in funzione
delle condizioni di carico e delle caratteristiche del motore, inseriti dallutente. Nei moduli di verifica,
invece, lutente deve inserire le grandezze del componente con cui effettuare la verifica.
BIBLIOGRAFIA
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Marcel Dekker Inc., New York, NY, USA, 2002.
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USA, 1999.
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