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Parrocchia di S. Giacomo
www.parrocchiapiumazzo.com
Anno XLVI N337
Marzo/Aprile 2016
BUONA PASQUA
Don Remo
Grazie a Fiorino
Caro Fiorino, siamo venuti qua innanzi tutto per ringraziarti per il servizio che hai svolto nella nostra
Parrocchia e portarti i saluti da parte di tutti parrocchiani che in questi mesi ci hanno chiesto di te.
Sappiamo che, un po per la salute e un po per i raggiunti limiti di et, hai deciso di lasciare lo spazio
ai pi giovani ma puoi raccontarci come e quando tutto ha avuto inizio?
Ho iniziato a fare chierico da ragazzo e poi ho continuato a
servire la messa anche dopo da adulto quando i lavori della
campagna me lo permettevano. Quando don Marino fu
trasferito a Castelfranco, spesso andavo a Messa l anche
perch l avevo molti amici, tuttavia non ho mai perso i contatti
con la Parrocchia di Piumazzo. Agli inizi di anni novanta don
Giulio mi propose di fare il corso per diventare accolito, ma
non accettai subito.
Perch?
In Parrocchia cera gi un bel gruppo di ragazzi chierici e in
quel periodo arriv laccolito Stefano Alfonsi che aiutava don
Giulio e infine temevo di non riuscire a garantire la mia
presenza sempre. Ho comunque sempre aiutato quando potevo, andando anche a benedire con don Giulio
e a un certo punto la mia presenza in Parrocchia diventata quasi fissa. Finalmente ho deciso di fare il
corso per diventare accolito e dallanno 2000 ho cercato di dare il mio contributo nella Parrocchia
collaborando con don Giulio e Jasmin e dopo con don Remo e Stefano Tampieri. Colgo occasione per
ringraziare loro e tutti i parrocchiani di Piumazzo che mi hanno sempre dimostrato il loro affetto. Grazie.
Grazie a te Fiorino che a tutti noi hai dato lesempio con la tua semplicit e gentilezza.
Jasmin
Cantiamo Alleluia!
Alleluia una parola largamente diffusa nella nostra liturgia. Per molti cristiani, essa la parola pi completa
per esprimere in pieno la lode e la gloria di Dio. E uno di quei pochi termini ebraici (insieme ad Amen =
vero, ci credo e Osanna = salvaci, difendici), giunti sino a noi senza traduzione per non impoverirne il
significato. Nella sua origine ebraica, composta dal verbo hall=lodare, hallel=lodate e dallabbreviazione
Yah (Yahwh, Dio, il Signore), quindi il significato di Alleluia Lodate Dio, per la sua potenza e la sua
bont, come dice il profeta Tobia: Esaltate il Signore, lodatelo davanti alle genti e ringraziatelo con tutta la
voce. Le porte di Gerusalemme risuoneranno di giubilo e tutti canteranno: Alleluia! (Tob, 13).
Nella Bibbia il libro dei Salmi che contiene maggiormente linvito a lodare il Signore col canto dellAlleluia,
soprattutto in quei salmi chiamati appunto alleluiatici (Sal 104-106, 145-150), mentre il Salmo 135-136
conosciuto come il Grande Hallel. Si usava cantare questi salmi durante le feste ebraiche di Pasqua,
Pentecoste e delle Capanne, e sono gli stessi recitati da Ges alla cena del Gioved santo
(Dopo aver cantato linno, uscirono verso il Monte degli Ulivi, Mt 26,30).
Nelle prime comunit cristiane, lAlleluia era intonato solo il giorno di Pasqua;
in seguito fu esteso al Tempo pasquale, e poi inserito nella liturgia di tutte
le domeniche (esclusa la Quaresima), come lode e ringraziamento
per lascolto del Vangelo: lAlleluia infatti il canto pasquale per eccellenza,
e proprio di domenica ricordiamo la Pasqua del Signore, la sua risurrezione.
Cantando lAlleluia, ci rallegriamo per la sua vittoria sul peccato e sulla morte.
Quale gioia sentiamo nel cuore alla liturgia del Sabato santo, quando viene acceso il cero pasquale e tutto il
popolo cristiano acclama: Alleluia! Cristo risorto! Anche Maria ha espresso lesultanza al Signore in
questa bellissima preghiera: Regina coeli, laetare, alleluia. Quia quem meruisti portare, resurrexit, sicut dixit,
alleluia. Regina del cielo, rallegrati perch Ges, che hai portato in grembo,
risorto cos come aveva predetto. Alleluia. Lodate il Signore.
Lauro Casali, gruppo liturgico.
Il 6 aprile 2016, il nostro caro emerito parroco Don Giulio, festegger il settantesimo anniversario
dellordinazione sacerdotale. Che splendido traguardo!!!! A lui vanno le nostre congratulazioni e felicitazioni
e speriamo in una sua prossima visita. Noi piumazzesi siamo cresciuti sotto la sua guida e la sua dottrina,
ancora conserviamo i suoi insegnamenti e cerchiamo di tramandarli, i giovanissimi lo conoscono attraverso i
nostri aneddoti e i nostri ricordi. La parrocchia di Piumazzo gli grata per aver impreziosito e abbellito la
chiesa, per aver organizzato tante gite artistiche e culturali; per aver ideato numerosi eventi e feste tra cui
quella del Ringraziamento e quella di San Giacomo; per aver conservato e consolidato, secondo la secolare
tradizione, lOttavario della Madonna della Provvidenza. Ricordiamo ancora le sue omelie, che seppur
lunghe, erano sempre edificanti come una catechesi. Si usciva dalla Messa domenicale
con un insegnamento, un qualcosa in pi da comprendere e conservare nel cuore.
Lo ringraziamo anche per i libri che ci ha lasciato, per i suoi studi e la sua profonda
cultura che condivideva generosamente. Grande era ed tuttora il suo amore per la
teologia, larte, le scienze umanistiche, per lagricoltura e gli animali. E doveroso
inoltre ricordare la sua grande ospitalit dimostrata in numerose occasioni, soprattutto
aprendo le porte della canonica ad anziani del paese o stranieri bisognosi. Si sempre
contraddistinto in mezzo a noi per la sua dosata severit educativa e per la sua nobilt
danimo. Auguriamo a Don Giulio salute e serenit ; possa il Signore conservarlo a
lungo in mezzo a noi, perch ancora ci illumini e ci sostenga nei suoi rari, ma sempre
attesi, momenti di ritorno in Parrocchia
Con ammirazione e affetto
Alessandra
Questanno abbiamo avuto la fortuna di arricchire il nostro essere catechisti con veri incontri formativi.
Un gruppo di noi (don Remo, Alice, sr Pavana, Eleonora e Anna) ha dedicato tempo e forze per preparare
questi momenti. Al primo incontro abbiamo sottolineato che: Ogni catechista invitato a riscoprire la
presenza di Ges nella propria vita e diventare ECO di tale presenza. Insieme abbiamo scoperto diversi
modi per valorizzare Ges nella nostra vita, per esempio - conoscendo la bibbia, vivendo la preghiera,
celebrando i servizi nella catechesi nella liturgia, nella carit, nellincontro con le famiglie e contemplando il
volto di Ges.
Sabato 27 febbraio abbiamo fatto un incontro con i vari gruppi di lavoro della nostra parrocchia:
evangelizzazione, liturgia e Carit. Lincontro stato introdotto da un video fare del bene che ci ha
mostrato che cosa si ottiene facendo del bene tutti giorni ...Niente! Non diventi ricco, non sarai famoso,
resterai anonimo; per verrai arricchito di cose che non si possono comprare: emozioni, felicit, amore.
Abbiamo parlato della MISERICORDIA verso gli altri: Colui che copre i difetti, Dio coprir i suoi difetti in
questa e nella prossima vita. Lincontro continuato con un
lavoro di gruppo nel quale ognuno singolarmente e poi a
gruppettini doveva individuare 7 modi concreti per
amare. Al termine tutti i gruppi avevano sottolineato
alcune parole: ascoltare, pregare e aiutare.
Stefano, rappresentante del gruppo giovani, ha presentato il
programma della via crucis di mercoled 16 marzo e con
Teresa, rappresentante del coro, abbiamo condiviso la
preziosit e responsabilit di guidare i bambini nelle
celebrazioni con canti gioiosi, attinenti al tempo liturgico e
anche meditativi. Infine in questa nostra comunit non
mancano persone generose (come Anna Maria e Carla che
erano presenti) che dedicano tempo e forze per fare carit ed essere vicine ai pi poveri.
Ringraziamo don Remo per averci aiutato a riflettere sul modo di vivere questa Quaresima, per fare una seria
conversione e arrivare con gioia alla Pasqua e diventare veramente Eco di Dio soprattutto con i nostri
bambini di catechismo.
Suor Theresa