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Unit Didattica N 12 :
Dinamica del corpo rigido
Unit didattica N 12
Il termine momento viene utilizzato in fisica per indicare diverse grandezze , tutte
collegate alla rotazione .
G
G
Il vettore M = , momento di una forza introdotto per le rotazioni , lequivalente
G
G
della forza F = m a ; esso la causa della rotazione : la sua presenza o meno determina
lesistenza o meno di una rotazione .
G
G
G
G
G
G
A = m r 2 = I
A = ( P O) q = r m v
A = m r v = m r2 = I
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m r
i =1
I z = I z + m d 2
1
I = m R2
2
I = mr2
Cilindro Cavo
I =
Guscio cilindrico rispetto allasse del cilindro
I =
1
m R12 + R22
2
1
m r12 + r22
2
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Tubo sottile
I =
1 2 1
mr + mh 2
4
12
1 2 1
mr + mA 2
2
12
alla
I =
1 2
mA
3
1
I = m A2
12
Cilindro
pieno
coincidente
con
con
una
asse
di
rotazione
generatrice
del
cilindro .
I =
3
m r2
2
1
1
mR 2 + mL2
4
12
I =
2
I = m R2
5
Sfera
piena di raggio r e
massa
Sfera
m
2
m R2
3
qualsiasi
diametro
qualsiasi diametro
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I=
7
mr2
5
I =
1
m a 2 + b2
12
I = m r2
Anello di raggio r con asse di rotazione
I =
I =
1
m R2
2
3
m r2
10
Cono
raggio
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= M = I
= I
t
M = = momento risultante rispetto allasse di rotazione di tutte le forze che agiscono sul corpo
rigido
d
=
= accelerazione angolare del corpo rigido rispetto allasse di rotazione =
t
dt
accelerazione angolare di un punto qualsiasi del corpo rigido
M =
L
t
Il rapporto tra la variazione del momento angolare ed il tempo in cui si verifica uguale al
momento meccanico della forza ( o del sistema di forze ) applicata al corpo .
L = momento angolare totale del corpo rigido rispetto allasse di rotazione
La seconda legge della dinamica per un corpo rigido che trasla , ovvero la
prima equazione cardinale per un corpo rigido che trasla
G
G (e)
G
Q
R = m ac =
t
G
R ( e ) = risultante di tutte le forze che agiscono sul corpo rigido ed immaginate applicate nel centro
di massa del corpo rigido
G
ac =accelerazione del centro di massa del corpo rigido
G
Q = quantit di moto del corpo rigido = quantit di moto del centro di massa del corpo nel quale
immaginiamo di applicare lintera massa del corpo
m = massa del corpo rigido
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1
I 2
2
1
1
m vC2 + I C 2
2
2
teorema di Knig
Lenergia cinetica totale di un corpo rigido che compie sia un moto traslatorio che un moto
rotatorio intorno allasse passante per il proprio centro di masa data dalla somma
dellenergia cinetica di traslazione della massa di tutto il corpo rigido supposta concentrata
nel centro di massa e dellenergia di rotazione rispetto allasse passante per il centro di
massa .
M = massa del corpo rigido
VC = velocit del centro di massa del corpo = velocit di traslazione dellasse di rotazione
IC = momento dinrezia del corpo rispetto allasse passante per il centro di massa .
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invariate durante lapplicazione su di esso di un sistema qualsiasi di forze esterne . Un corpo rigido
conserva la sua forma durante il moto . Per un corpo rigido possiamo distinguere due tipi di moto :
1) moto di pura traslazione 2) moto di pura rotazione attorno ad un asse .
Moto
di
pura
traslazione
G
In un moto di pura traslazione tutti i punti del corpo rigido hanno la stessa velocit vettoriale v .
Tutte le particelle che costituiscono il corpo rigido descrivono traiettorie fra loro parallele .
Moto
di
pura
rotazione
Un corpo rigido si muove di moto rotatorio quando tutti i suoi punti descrivono traiettorie
circolari aventi i centri su di una retta r ( detta asse di rotazione ) e giacenti su piani
ortogonali ad r .
In un moto di pura rotazione tutti i punti materiali costituenti il corpo rigido percorrono
con la stessa velocit angolare circonferenze di raggio diverso a seconda della loro distanza
dallasse di rotazione . Le circonferenze giacciono su piani perpendicolari allasse di rotazione che
pu essere fisso o pu cambiare la sua direzione rispetto al corpo durante il moto .
Il moto pi generale di un corpo rigido si pu sempre considerare come la combinazione di una
opportuna rotazione e di una opportuna traslazione . Questo significa che sempre possibile trovare
un sistema di riferimento che trasli e non ruoti rispetto al quale il moto del corpo rigido sia
esclusivamente rotatorio . Si definisce velocit angolare di un corpo rigido la velocit
angolare di un suo punto qualsiasi . La velocit angolare di un corpo rigido pu essere rappresentata
G
da un vettore parallelo allasse di rotazione ed orientato come un osservatore che , disposto nello
stesso verso , vede ruotare il corpo rigido in senso antiorario .
G
G
Ci premesso , possiamo affermare che la velocit lineare v e quella angolare di un punto P del
corpo rigido sono legate tra loro dalla seguente relazione vettoriale :
G
G
v = ( P O)
[*]
dove O il piede della perpendicolare condotta dal punto P allasse di rotazione .
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Il moto di un corpo rigido pu essere sempre considerato come risultante di un moto traslatorio
di un suo punto O , comunque preso , e di un moto rotatorio attorno al punto stesso . Questo
G
significa che un sistema di forze agenti su un corpo rigido equivalente ad ununica forza R
G
applicato in O uguale al risultante R =
G
, pi una coppia di momento M O uguale al
Se assumiamo il centro di riduzione O coincidente col centro di massa C del corpo rigido , la
G
R =
forza
G
R =
G
F
i
G
= m aC ( m= massa del corpo rigido ) identica alla legge fondamentale della
G
G
dinamica del punto materiale . . Il momento risultante M O = M C determina un moto rotatorio del
della circonferenza e passante per il suo centro O ) e verso tale da verificare le seguenti relazioni
vettoriali :
G
G
G
at = r
G
G
G
v = r
G
G
G
G
an = v
v= r
at
O
circonferenza r = P O
asse di rotazione
at = r
a
O n
circonferenza a =
n
asse di rotazione
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Rappresentazione del
moto rototraslatorio di
un
generico
corpo
il
moto
traslatorio confinato
nel piano xy . In ogni
istante lasse di
rotazione parallelo allasse z ed il suo punto dintersezione con il piano xy si muove lungo
la linea tratteggiata . Il moto rotatorio messo in evidenza per mezzo del segmento AP .
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Se r1 , r2 , r3 " sono le distanze delle singole particelle del corpo rigido lenergia cinetica del corpo
rigido dovuta alla sua rotazione data da :
K =
1
1
1
1
1
1
m1 v12 + m1 v 22 + m1 v32 + " = m1 2 r12 + m1 2 r22 + m1 2 r32 + " =
2
2
2
2
2
2
=
La quantit
1
m1 r12 + m1 r22 + m1 r32 +"
2
K =
1
I 2
2
Il momento dinerzia di un corpo rigido ruotante dipende dallasse di rotazione , dalla sua
forma geometrica e dalla distribuzione delle singole particelle nel corpo stesso .
Si noti che il momento dinerzia di un corpo non una sua propriet intrinseca come la sua
massa . Nel moto rotatorio il momento dinerzia ha la stessa funzione che ha la massa nel moto
traslatorio di un punto materiale .
Come abbiamo visto per il moto traslatorio , la massa di una particella una misura della sua
inerzia , cio della difficolt che presenta il corpo a subire accelerazioni . Nel moto rotatorio di un
corpo non soltanto la massa che conta , ma il prodotto della massa per il quadrato della distanza
fra tale massa e lasse di rotazione .
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Il valore del momento dinerzia pu essere variato senza alterare la massa totale del corpo .
Lenergia cinetica rotazionale K =
1
I 2 semplicemente la somma delle energie cinetiche di
2
traslazione delle singole parti del corpo . L energia cinetica rotazionale solo un modo pi
conveniente per esprimere lenergia cinetica di un corpo rigido in moto rotatorio .
Lenergia
corpo
r1
m1
cinetica
rigido
che
di
un
ruota
r2
m2
Ec = T = K =
1
I 2
2
Tuttavia pu capitare che il corpo rigido durante il suo moto effettui contemporaneamente una
rotazione ed una traslazione , come avviene per un ruota di automobile . Se lasse di rotazione
passa per il centro di massa del corpo rigido e durante il moto si mantiene sempre parallelo a se
stesso , allora vale il seguente teorema di Knig :
Ec = T = K =
1
1
m vC2 + I C 2
2
2
dove m la massa del corpo rigido , vC la velocit del centro di massa , I C il momento dinerzia
rispetto allasse di rotazione passante per il centro di massa . Quindi :
lenergia cinetica totale di un corpo rigido la somma dellenergia cinetica di traslazione della
massa di tutto il corpo rigido e dellenergia di rotazione rispetto allasse passante per il centro
di massa .
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vC = velocit del centro di massa del corpo rigido rispetto al S.R.I. Oxyz
1
I C 2 = energia cinetica rotazionale del corpo rigido rispetto al centro di massa ,
2
cio rispetto
Il corpo rigido ruota attorno ad un asse ( z ) passante per il centro di massa C mentre il centro di
massa C trasla rispetto allosservatore solidale col S.R.I. Oxyz
moto sia
G
circolare uniformemente accelerato . La forza F che
agisce
sul
punto
materiale
di
massa
m non
G
G
G
perpendicolare alla traiettoria . Poich risulta F = Fn + Ft
, possiamo affermare che il punto materiale soggetto
allazione di due forze : una , la Ft , tangente alla
traiettoria e , quindi , variabile in direzione ma costante in Rappresentazione istantanea delle
G
G
G
F
e
tangenziale
F
forze
centripeta
c
T
modulo , laltra , la Fn , sempre centripeta ma variabile in
agenti
modulo .
Ft = m a t = m ( r )
Ft r = m ( r ) r = m r 2
in
un
moto
circolare
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M = = F r = I
M = I = I
M t = I = I 2 I 1
t
valida per un qualsiasi corpo solido che ruota attorno ad un asse fisso . Essa prende il nome di
seconda legge della dinamica per le rotazioni attorno ad un asse fisso e
detta anche seconda equazione cardinale per un corpo rigido che ruota attorno ad un asse
fisso .
Questa legge stabilisce che per produrre unaccelerazione angolare necessario un
momento meccanico ed il valore di questo momento meccanico direttamente proporzionale
al momento dinerzia I .
La seconda legge della dinamica per un corpo rigido che trasla , ovvero
la prima equazione cardinale per un corpo rigido che trasla
Consideriamo un corpo rigido che trasla . Il suo centro di massa si muove come una singola
particella nella quale concentrata tutta la massa del corpo rigido e nella quale sono applicate tutte
le forze esterne agenti sul corpo rigido . Il centro di massa C del corpo rigido possiede
G
unaccelerazione a c dovuta allazione di tutte le forze esterne immaginate applicate in C . Il moto
del centro di massa regolato dalla seguente relazione :
G
G
G (e)
detta I equazione cardinale per un corpo rigido che
G
d Q Q
R = m ac =
=
t
dt
trasla
G
G
Tale relazione pu essere scritta nella seguente maniera : t R ( e ) = Q e prende il nome di
teorema della quantit di moto .
G
R ( e ) = risultante di tutte le forze che agiscono sul corpo rigido ed immaginate applicate nel centro
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La seconda legge della dinamica per un corpo rigido che ruota e trasla
Come abbiamo visto un corpo rigido caratterizzato dal fatto che , qualunque siano le forze ad
esso applicate , le distanze tra i punti del corpo rimangono invariate . Pertanto un corpo rigido
conserva la sua forma durante il moto . I due moti pi semplici che posiamo considerare per un
di rotazione . tali circonferenze sono concentriche con lasse di rotazione e giacciono su piani
perpendicolari allasse di rotazione , il quale pu essere fisso o mutare la sua direzione rispetto al
corpo rigido durante il moto . Il risultante di tutte le forze applicate al corpo nullo , mentre il
momento risultante del sistema di forze applicato al corpo , rispetto al centro di massa , diverso da
zero . La legge del moto verr espressa dalla seguente equazione :
= M = F r sin = F b = I
= I
t
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G
Il risultante R ( e ) determiner un moto traslatorio regolato dalla prima equazione cardinale del moto
G
G
G (e)
G
d Q Q
espressa dalla relazione :
=
R = m ac =
t
dt
G
Il momento risultante M determiner , contemporaneamente al moto traslatorio , un moto rotatorio
attorno ad un asse passante per il centro di massa regolato dalla seconda equazione cardinale del
moto espressa dalla relazione :
= M = F r sin = F b = I
= I
t
Si capisce cos perch queste due equazioni , in quanto descrivono completamente il moto di un
corpo rigido , sono dette equazioni cardinali del moto .
Riassumendo possiamo affermare che il moto di un qualsiasi corpo rigido al quale applicato un
sistema di forze la sovrapposizione di due moti , uno di traslazione del suo centro di massa ed
uno di rotazione attorno ad un asse passante per il centro di massa .
L energia cinetica del corpo rigido sar la somma dellenergia cinetica ( di traslazione ) del
centro di massa e dellenergia cinetica di rotazione del corpo attorno allasse passante per il centro
di massa . In formule abbiamo :
Ec = T = K =
1
1
m vC2 + I C 2
2
2
I C = momento dinerzia del corpo rigido rispetto allasse di rotazione passante per il centro
di massa C
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G
Consideriamo uno spostamento s abbastanza piccolo , per cui F possa essere considerata
costante e lo spostamento approssimativamente rettilineo . In tal caso il lavoro compiuto dalla
G
forza F per fare ruotare il disco di un angolo di rotazione espresso dalla relazione :
L = F s
[ ]
L = F s = F r = M = M ( f i )
G
Dove M rappresenta il modulo del momento della forza F rispetto allasse di rotazione .
Dimostriamo adesso che vale la seguente relazione :
L = M = M ( f i ) =
1
1
1
I ( 2f i2 ) = I 2f I i2 [ ]
2
2
2
G
cio il lavoro compiuto sul corpo rigido che ruota dalla forza esterna F uguale alla
variazione dellenergia cinetica rotazionale del corpo che ruota ( Teorema della
variazione dellenergia cinetica per corpi rigidi che ruotano attorno ad un asse
fisso ) .
Noi sappiamo che per un moto rotatorio uniformemente vario vale la seguente relazione :
2f = i2 + 2 ( f i ) =
2f i2
2 ( f i )
L = M ( f i ) = I ( f i ) = I
2f i2
1
1
1
( f i ) = I ( 2f i2 ) = I 2f I i2
2
2
2
2 ( f i )
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delle forze applicate al corpo rigido , = f i langolo di cui il corpo ruota nel tempo
t = t f ti , i ed f sono le velocit angolari del corpo rigido allinizio del moto ed alla fine
del moto . La formula [ ] esprime il teorema della variazione dellenergia cinetica dei corpi
rigidi in rotazione attorno ad un asse fisso . Il lavoro compiuto su un corpo rigido in rotazione
attorno ad un asse fisso z uguale alla variazione dellenergia cinetica di rotazione .
= M = F r = I
= I
t
L = M = M ( f i ) =
Momento
angolare
1
1
I 2f I i2
2
2
di
moto
Il concetto di momento di una forza rispetto ad un punto pu essere esteso a qualsiasi grandezza
vettoriale . Se la grandezza vettoriale scelta la quantit di moto otteniamo una nuova grandezza
detta momento angolare o momento della quantit di moto . Per i moti rotatori tale grandezza ,
in determinate condizioni , si conserva .
G
G
Data una forza F , applicata in un punto P , definiamo momento della forza F rispetto ad un
G
G
generico polo O la grandezza vettoriale M ( o ) definita dalla seguente relazione vettoriale :
G
G
G G
M = ( P O) F = r F
[1]
Il momento angolare una grandezza di notevole importanza in fisica ed , per un moto
rotatorio , lequivalente della quantit di moto per un moto lineare e per questo motivo , spesso , la
quantit di moto detta momento lineare .
Il momento angolare
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F
b
G
G
G
Sia q = m v la quantit di moto di una particella di massa m e velocit v occupante la posizione
q =m v
r
O
G G
G G
G
A = ( P O) q = r m v = m r v
[2]
G
essendo r = P o
A
y
Il momento angolare un
vettore
perpendicolare al piano
G
individuato dai vettori r = P O e
G
v .
Il momento angolare
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G
G
Nel caso del moto circolare , se O il centro della circonferenza , i vettori r e v sono fra loro
perpendicolari , hanno moduli costanti legati tra di loro dalla relazione : v = r .
G
In questo caso il vettore A sempre perpendicolare al piano della circonferenza ed il suo modulo
vale :
A = m r v = m r2 = I
[3] dove
I = mr2
Se lunica forza che agisce sulla particella la forza centripeta diretta verso lorigine O il momento
angolare sar costante .
Consideriamo un pianeta di massa m che ruota attorno ad una stella di massa M . Lorbita descritta
G
G
pu essere una circonferenza oppure unellisse . In entrambi i casi i vettori r e v cambiano
G
continuamente , almeno in direzione ; ma il vettore A , momento angolare del pianeta rispetto alla
stella , rimane costante in direzione , modulo e verso , cio rimane costante nel tempo e quindi si
conserva .
Osservazione : Sebbene il momento angolare sia associato di solito al moto rotatorio , anche una
particella che si muove in linea retta ha un momento angolare rispetto ad un punto non giacente
sulla retta .
G
Relazione vettoriale fra la velocit angolare
Momento angolare di una particella di massa m e
G
G
ed il momento angolare A nel moto circolare
velocit v
Il momento angolare
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Come una forza produce una variazione della quantit di moto della particella alla quale
applicata , cos il momento meccanico di una forza determina una variazione del momento angolare
di una particella .
G
G
Se M ed A sono rispettivamente il momento meccanico ed il momento angolare della particella m
calcolati rispetto allo stesso punto O , allora di dimostra che vale la seguente relazione :
G
G
G
A
M = =
[7]
t
Questa relazione vale non solo per una singola particella ma anche per un sistema di particelle .
Tale formula viene indicata spesso con il nome di secondo principio della dinamica . Essa
stabilisce semplicemente che il rapporto tra la variazione del momento angolare ed il tempo in
cui si verifica uguale al momento meccanico della forza ( o del sistema di forze ) applicata
alla particella . La formula precedente pu essere scritta anche nella seguente maniera
G
G
G
A = M t e permette di calcolare la variazione del momento angolare A se noto il momento
G
G
meccanico M = .
Nel caso di una particella che si muove di moto circolare la [7] assume la forma :
G
G
G
G
G
G
A
[8] M = =
= I
= I dove l accelerazione angolare della massa m
t
t
La [8] rappresenta le legge fondamentale della dinamica per un punto materiale che ruota attorno ad
un asse .
Un sistema di n punti materiali P1 , P2 ,", Pn aventi rispettivamente masse m1 , m2 ,", mn e velocit
G
G G
G
v1 , v 2 ,", v n ha , per definizione , il momento della quantit di moto L dato dalla seguente
relazione vettoriale :
G
G
G
G
G
G
G
L = A1 + A2 +"+ An = ( P1 O) q1 + ( P2 O) q2 +"+ ( Pn O) qn =
G G
G G
G G
= r1 q1 + r2 q2 +"+ rn qn
[8]
Il momento angolare
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G
G G G
G
Ma M = = r F = o senzaltro vero in un sistema isolato . Questo ci permette di scrivere il
secondo principio della dinamica in forma di principio di conservazione : se un sistema
isolato , si conserva il suo momento angolare .
Questo principio di conservazione del momento angolare analogo a quello di conservazione della
quantit di moto , ma utile nel caso delle rotazioni .
Abbiamo ottenuto un terzo principio di conservazione per i sistemi isolati . L energia , la quantit
di moto ed il momento angolare si conservano . Il principio di conservazione del
momento angolare una fondamentale legge naturale . Anche sulla scala microscopica
della fisica atomica e molecolare , in cui la meccanica newtoniana non valida , il momento
angolare di un sistema isolato costante nel tempo .
Il momento angolare di una particella libera , cio non soggetta a forze o soggetta ad un sistema di
forze a risultante nullo , costante .
Una forza diretta sempre verso un punto fisso detta forza centrale . Quando un corpo si muove
sotto lazione di una forza centrale , il suo momento angolare rimane costante e viceversa .
Un altro modo di enunciare questa tesi il seguente : quando la forza centrale , il momento
angolare rispetto al centro della forza una costante del moto .
Questo risultato molto importante , perch in natura esistono diverse forze centrali . Per esempio ,
la terra si muove attorno al sole sotto linfluenza di una forza centrale , la cui direzione passa
sempre per il centro della Sole . Il momento angolare della Terra rispetto al Sole costante .
Lelettrone , in un atomo di idrogeno , si muove sotto lazione della forza centrale dovuta
allinterazione elettrostatica col nucleo .
Il momento angolare dellelettrone rispetto al nucleo costante .
Calcolare il momento angolare della terra rispetto al sole , e quello dellelettrone rispetto al
nucleo nellatomo di idrogeno. Supporre per semplicit che , in entrambi i casi , lorbita sia
circolare .
2
2
rad
=
= 1,98 10 7
7
T
s
3,16 10
Il momento angolare
m 2 kg
s
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Abbiamo visto che un momento torcente applicato ad un corpo rigido che ruota attorno ad un asse
M =
L
t
unaccelerazione
= M =
e quindi :
r
t
r
t
M =
angolare
L
= I
t
F r = M = = momento di F rispetto ad O
L
t
Il momento angolare
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Rotazione
Quantit di moto
G
G
G
P = Q = mv
Momento angolare
G
G
L = I
Forza
Momento meccanico
G
G
G
G
G
d
dL
= M =
= I
= I
dt
dt
G
G
dQ
G
F = ma =
dt
G
qi =
= 0 , L f = Li , I f f = Ii i
G
G
G
mi vi = costante , q f = qi
Lavoro
G
G
dL = F ds
G
G
L = I
compiuto
dalle
forze
esterne
d L = M d = M d t
G
1 G
1 G
L( F ) = m v 2f m v 2f
2
2
A B
G
1
1
L( F ) = I 2f I 2f = M
2
2
A B
Potenza
G G
W = Fv
G G
W =
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Velocit
s = R
v = R
v= velocit lineare ,
Accelerazione
= velocit angolare
a = R
angolare
v =
s so
= costante
t
s = so + v t
o
= costante
t
= o + t
prestabilita
ad un asse fisso
s =
1 2
a t + vo t + so
2
1 2
t + o t + o
2
v = vo + at
= o + t
v 2 = vo2 + 2a( s so )
2 = 2o + 2 ( o )
a = accelerazione lineare
= accelerazione angolare
m = massa
I = momento dinerzia
G
G
G
M = = I momento meccanico o
G
G
F = m a Forza
G
G
G
q = p = m v quantit di moto
L = I momento angolare
Lavoro
L =
L = F s
Potenza
W =
W = F v
Energia cinetica
Ec = T = K =
1
m v2
2
Ec = T = K =
1
I 2
2
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