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BIRORI (NU) 13 e 14 ottobre 2011

SICUREZZA dei SOTTOPRODOTTI di ORIGINE


ANIMALE: SCENARI e NUOVE PROSPETTIVE

LE LINEE GUIDA NAZIONALI per


LAPPLICAZIONE del REGOLAMENTO (CE)
n 1069/2009

Ugo Baldi-Regione Piemonte

Liguria e Valle dAosta


Linee guida per applicazione del Reg. (CE) n.1069/2009

1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.

Registrazione stabilimenti
Riconoscimento stabilimenti
Esclusioni registrazione/riconoscimento
Raccolta sul luogo di produzione
Trasporto - indicazioni operative
Veicoli e contenitori - comunicazioni
Veicoli e contenitori - identificazione
Documento commerciale
Rintracciabilit - registri

Liguria e Valle dAosta


Linee guida per applicazione del Reg. (CE) n.1069/2009

10.Smaltimento come rifiuti (norma ambientale)


11.Smaltimento come sottoprodotti (norma
sanitaria)
12.Trasformazione in impianti di compost e biogas
13.Casi particolari:
1. Pelli
2. fertilizzanti organici e ammendanti
14.Deroghe art.16 (deroghe alluso)
15.Deroghe artt. 12,13,14 e 21
16.Periodo transitorio
17.Sanzioni

1.Registrazione impianti/attivit (art.23)


qualora non sia previsto il riconoscimento ai sensi
dellarticolo 24 del regolamento (CE)1069/2009, o
qualora, nel caso di stabilimenti che generano
sottoprodotti, non siano gi stati riconosciuti o registrati
ai sensi del regolamento (CE) 852/2004 o del
regolamento (CE) 853/2004
tutte
le
attivit
di
produzione,
trasporto,
manipolazione, lavorazione, magazzinaggio, immissione
sul mercato, distribuzione, uso o smaltimento dei
sottoprodotti di origine animale o di prodotti derivati
sono soggette a registrazione

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1.Registrazione impianti/attivit (art. 23)
 Trasporto

solo qualora lattivit consista unicamente nel


trasporto di SOA e p.d. e non sia anche associata
ad altre attivit inerenti i SOA o gli alimenti, per
le quali loperatore sia gi registrato/riconosciuto

 Oleochimico


Lavorazione di sottoprodotti o prodotti derivati, per scopi diversi


dallalimentazione degli animali (art. 36), (ex impianti tecnici), ad
esempio:
concerie
attivit di tassidermia
lavorazione di lana, peli, piume, setole di suini
lavorazione di ossa per produzione di porcellana, colle, gelatine
altri utilizzatori di sottoprodotti di origine animale

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1. Registrazione impianti/attivit (art. 23)
 Uso di sottoprodotti per lalimentazione degli animali in deroga
(impieghi speciali, art. 18)
 Centri di raccolta, (definiti allAllegato I, punto
UE n. 142/2011 )

53 del

Reg.

 Produzione di cosmetici, dispositivi medici, diagnostici,


medicinali e medicinali veterinari (art. 33) (ex impianti tecnici)
 Immissione in commercio (intermediari e commercianti)
 SOLA AUTORIZZAZIONE ASL per limpiego di sottoprodotti o
prodotti derivati in esposizioni, attivit artistiche o di ricerca,
a fini diagnostici o istruttivi (art. 14 punto 2 delle Linee Guida)

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1.Registrazione impianti/attivit (art. 23)
Notifica di:
Apertura
Variazione titolarit (ragione sociale) o attivit
Cessazione attivit
Dove:
ASL, oppure
Sportello Unico Attivit Produttive (SUAP) del Comune sede
dellattivit o dove loperatore risiede (se attivit senza
stabilimento, es. trasporto), secondo modalit stabilite dalle Regioni
Requisiti :
dichiarazione di rispettare i requisiti minimi del R.1069/2009
R.142/2011
relazione tecnica descrittiva dellattivit
planimetria dei locali 1:100
(datate e firmate dalloperatore titolare o legale rappresentante)

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Registrazione impianti/attivit (art.23)
Loperatore
notifica

pu

iniziare

lattivit

successivamente

allavvenuta

Se i SOA o i p.d. sono materie prime per mangimi, loperatore si


deve anche registrare ai sensi dellart.9, comma 2 del Reg. (CE)
n.183/2005
Limpianto deve essere inserito nellelenco nazionale del Ministero
della Salute (SINTESI) a cura delle Regioni o P.A. e riceve un
numero ufficiale di identificazione
La veridicit di quanto dichiarato dalloperatore verr controllata
dallASL nellambito del controllo ufficiale. In caso di dichiarazioni
mendaci: sanzione penale art.76 del D.P.R. 28 dicembre 2000, n.
445 e eventuale sospensione dellattivit

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2. Riconoscimento impianti (art. 24) (1/2)








Trasformazione, che opera secondo i metodi di trasformazione dall1 al 7


o con metodi alternativi
Incenerimento e coincenerimento, diversi da quelli riconosciuti ai sensi
delle direttiva 2000/76/CE
Combustione di sottoprodotti e prodotti derivati
Produzione di alimenti per animali da compagnia
Produzione di fertilizzanti organici ed ammendanti
Compostaggio e biogas
Manipolazione dei sottoprodotti di origine animale a seguito della raccolta
mediante le seguenti operazioni:
 Selezione
 Taglio
 Refrigerazione
 Congelamento
 Salatura
 (Asportazione delle pelli e del materiale specifico a rischio)

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2.Riconoscimento impianti (art. 24) (2/2)
 Magazzinaggio dei sottoprodotti di origine animale (ex transito)
 Magazzinaggio di prodotti derivati se destinati ad essere:
smaltiti in discarica o
mediante incenerimento o
coincenerimento;
usati come combustibile;
usati come mangimi eccetto gli stabilimenti riconosciuti o
registrati ai sensi del Reg. 183/2005;
usati come fertilizzanti organici o ammendanti (farine tal quali),
escluso il magazzinaggio in un luogo di diretta applicazione.

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2. Riconoscimento impianti (art. 44)
Procedura domanda: definita dalle Regioni o PA
ISTANZA

ISPEZIONE PREVENTIVA ASL


o REGIONE

REQUISITI relativi
allinfrastruttura e alle
attrezzature necessarie ad
assicurare le procedure
operative previste (art.27, a)

RICONOSCIMENTO CONDIZIONATO

Max 3 mesi
ISPEZIONE ASL o REGIONE

Max 3 mesi (3 +3)


RICONOSCIMENTO DEFINITIVO

TUTTI I REQUISITI
pertinenti fissati a norma art.27
(es. convalida trattamento, se
imp.trasformazione)

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2. Riconoscimento impianti
Loperatore
pu
iniziare
riconoscimento condizionato

lattivit

successivamente

al

Se produce mangimi per animali da compagnia, loperatore si


deve anche registrare ai sensi dellart.9, comma 2 del Reg.
(CE) n.183/2005
La procedura e la modulistica sono definite dalle Regioni e PA
Limpianto deve essere inserito nellelenco nazionale del Ministero
della Salute (SINTESI) a cura delle Regioni o P.A. e riceve un
numero ufficiale di identificazione.
Nella medesima strutture, eventuali attivit autorizzate ai sensi
del d.lvo 152/2006 (norma ambientale) devono essere separate
completamente e in via permanente dallattivit soggetta a
riconoscimento .

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2. Riconoscimento impianti
L atto di riconoscimento (emanato da Regione/PA o ASL)
deve riportare almeno:
 Lattivit
 La tipologia di prodotto generato (master list)
 La categoria di sottoprodotto manipolato, lavorato, utilizzato
 Il numero di riconoscimento

Inoltre, se lattivit riguarda pi di una categoria di


sottoprodotti precisare se la lavorazione :
 permanente
 temporanea (emergenze epidemiche, altro..)

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2. Riconoscimento impianti
Altra documentazione utile ai fini del riconoscimento o
delle variazioni
 istanza di voltura o cambio ragione sociale
 parere del Servizio Veterinario
 dichiarazione sostitutiva Camera Commercio e requisiti tecnici
 istanza variazioni significative
 variazione titolarit
 dichiarazione sostitutiva cessazione totale o parziale attivit
 comunicazione alla Regione di sospensione, cessazione o revoca

Link del sito della Commissione Europea Elenchi degli Impianti SOA riconosciuti
http://ec.europa.eu/food/food/biosafety/establishments/list_abp_en.htm

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3. Esclusioni dalla registrazione o dal riconoscimento
Incenerimento e coincenerimento, autorizzati ai sensi del decreto
legislativo 11 maggio 2005 n.133, attuazione della direttiva 2000/76/CE in
materia di incenerimento rifiuti.
Discariche autorizzate conformemente al decreto legislativo 13 gennaio
2003 n. 36, attuazione direttiva 1999/31 relativa alle discariche di rifiuti;
Impianti che generano sottoprodotti le cui attivit sono gi state
riconosciute o registrate in conformit della legislazione comunitaria
sulligiene alimentare. Detti impianti sono soggetti a controlli ufficiali in
quanto tenuti a rispettare le prescrizioni del citato regolamento.
Qualora, oltre alla produzione e allo stoccaggio, vengano effettuate
altre attivit sui sottoprodotti (ad esempio lincenerimento), tali
attivit devono essere riconosciute o registrate.

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3. Esclusioni dalla registrazione o dal riconoscimento
Impianti di biogas e compostaggio:
annessi allazienda agricola, qualora utilizzzino stallatico proprio,
comprendente anche gli effluenti di allevamento, o da impianti consortili
non annessi ad allevamenti, che introducono rifiuti di cucina e ristorazione
di categoria 3 o miscele di tali rifiuti con: stallatico, contenuto del tubo
digerente separato da questultimo, latte, prodotti a base di latte, prodotti
derivati dal latte, sottoprodotti derivanti dal processo di trattamento e
trasformazione del latte, colostro, prodotti a base di colostro, uova,
prodotti a base di uova e sottoprodotti di origine animale di cui allarticolo
10, lett,. f) del regolamento 1069/2009 trasformati conformemente
allarticolo 2, paragrafo 1, lett. m) del Regolamento (CE) 852/2004 ,
annessi alle aziende lattiero-casearie, nel caso in cui introducano
sottoprodotti di origine animale derivanti da processi di trattamento e
trasformazione del latte proveniente dal medesimo impianto

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3. Esclusioni dalla registrazione o dal riconoscimento
Attivit che comportano la produzione di sottoprodotti di origine
animale in allevamenti registrati in Banca Dati Nazionale, o altri
locali in cui gli animali sono tenuti, allevati o assistiti, come i canili,
gli esercizi commerciali per la vendita di animali, i giardini zoologici,
le strutture veterinarie. Eventuali attivit di raccolta e stoccaggio
per conto terzi, presso le succitate strutture, sottostanno a tutti gli
obblighi previsti dal suddetto regolamento (registrazione o
riconoscimento)
Immissione sul mercato e distribuzione allutente finale di
fertilizzanti organici in confezioni pronte per la vendita di peso
non superiore ai 50 kg.

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3. Contenitori dislocati sul territorio
Per particolari esigenze le Regioni/PA possono autorizzare, per la raccolta
e stoccaggio di carcasse animali, uno o pi contenitori refrigerati dislocati
sul territorio, in unarea dedicata individuata dallautorit comunale
competente.
Le Regioni detengono un anagrafe locale di tali contenitori.
Detti contenitori devono essere chiaramente identificati in rapporto alla
tipologia di materiale contenuto e posizionati in unarea chiusa o recintata
non accessibile a soggetti non autorizzati.
Per ogni sito individuato un responsabile gestionale il cui nominativo deve
essere notificato all'ASL territorialmente competente.
Il responsabile gestionale:
 detiene il registro delle partite di cui all'art. 22 del regolamento (CE)
1069/2009.
 applica una procedura per la pulizia e la sanificazione dei contenitori.

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4. Raccolta sul luogo di produzione
I SOA devono essere:
asportati quotidianamente dal luogo di produzione, oppure
immagazzinati mediante limpiego del freddo
I contenitori per la raccolta sul luogo dei produzione
devono essere identificati con striscia inamovibile:
alta almeno 15 cm e larga in modo che sia evidente
colorata in:
 nero (categoria 1)
 giallo (categoria 2)
 verde (categoria 3)
Sono fatte salve le disposizioni previste per il MSR

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4. Raccolta sul luogo di produzione
Le carcasse degli animali morti in allevamento devono:
essere asportate nel pi breve tempo possibile (24 h),
oppure
immagazzinate mediante limpiego del freddo, oppure
conservate in modo da non creare rischi per la salute
pubblica, animale, ambientale, n molestie olfattive

5. Trasporto sottoprodotti - indicazioni operative


Il trasporto dei SOA deve avvenire in imballaggi a
perdere, nuovi e chiudibili, oppure in contenitori
riutilizzabili o veicoli coperti a tenuta stagna.
Dopo lo scarico, presso limpianto di destinazione:
gli imballaggi a perdere sono smaltiti a norma di
legge,
i contenitori riutilizzabili ed i veicoli sono sottoposti a
lavaggio e disinfezione.
Limitatamente al trasporto sfuso dei prodotti derivati,
le operazioni di lavaggio e disinfezione possono essere
effettuate anche presso altre strutture od impianti
indicati dalloperatore.

5. Trasporto sottoprodotti - indicazioni operative


Il lavaggio e disinfezione del mezzo o del contenitore
devono essere attestati dal titolare dellimpianto di
destinazione, o suo delegato, mediante la compilazione
dellallegato 4 o riportato sul documento di trasporto
(copia per il trasportatore) con lindicazione di data, ora
e luogo.
Tali documenti devono essere
controlli durante il trasporto.

disponibili

per

5. Trasporto sottoprodotti - indicazioni operative


I contenitori e gli automezzi sono dedicati al
trasporto di una sola categoria di sottoprodotti di
origine animale o di prodotti derivati.
Qualora il trasporto di categorie diverse di SOA e
prodotti derivati avvenga contemporaneamente,
lintera partita acquisisce la categoria a pi alto
rischio sanitario

5. Trasporto sottoprodotti - indicazioni operative

Contenitori e automezzi dedicati (rispetto ad


alimenti e mangimi) eccetto che per:
prodotti derivati, solidi o liquidi, di tutte le
categorie purch confezionati
prodotti derivati, solidi o liquidi, trasportati sfusi,
ottenuti da materiali di cat. 3 (ad es. grassi animali
e idrolizzati proteici), purch prima del carico e
successivamente
allo
scarico
automezzi
e
contenitori
siano
sottoposti
a
lavaggio
e
disinfezione

5. Trasporto sottoprodotti - indicazioni operative


Le Regioni e le Province autonome, per accertate esigenze locali,
limitatamente al proprio ambito territoriale e su proposta del
Servizio Veterinario dellASL competente, possono consentire
il trasporto, sul medesimo automezzo e contemporaneamente, di
sottoprodotti di origine animale o prodotti derivati di diversa
categoria, previa:

specifica autorizzazione
in contenitori separati, ermeticamente chiusi e
correttamente identificati

5. Trasporto sottoprodotti - indicazioni operative


Trasporto sul medesimo automezzo o contenitore di
sottoprodotti o di prodotti derivati di diversa
categoria, in tempi diversi se :
a) Nulla Osta dellASL competente
b) i contenitori riutilizzabili e/o gli automezzi devono
essere identificati
c) procedure scritte riguardo leffettuazione di
opportune operazioni di lavaggio e disinfezione,
tra un carico e laltro.

5. Trasporto sottoprodotti - indicazioni operative


Il trasporto di SOA destinati alla produzione di
mangimi o alimenti greggi per animali da
deve
avvenire
a
temperatura
compagnia,
controllata (allegato VIII, capo I, sezione 2 del
regolamento (UE) 142/2011), salvo che non
vengano trasformati entro le 24 ore dalla
raccolta presso il luogo di produzione o di
magazzinaggio refrigerato
periodo transitorio di 24 mesi a decorrere
dalla pubblicazione delle presenti linee guida
per adeguamento dei mezzi di trasporto

5. Trasporto sottoprodotti - indicazioni operative


Le Regioni e le Province autonome, per accertate esigenze
locali, possono autorizzare il trasporto di corpi di animali morti
di piccola e media taglia, ancorch altri sottoprodotti di origine
animale, verso un impianto riconosciuto o registrato ai sensi del
Regolamento, o verso Istituti di ricerca, quali IZS, o verso Istituti
Universitari, a scopo diagnostico o didattico
contenitori nuovi a perdere, a tenuta stagna e chiudibili,
correttamente identificati,
il contenitore pu essere trasportato direttamente dallutente
con proprio mezzo.
animali soggetti a test: prima dello smaltimento deve essere
effettuato il prelievo del tronco encefalico, da parte della azienda
ASL competente per il controllo delle TSE

5. Trasporto sottoprodotti - indicazioni operative


Fatti salvi gli altri adempimenti relativi al trasporto
(identificazione dei sottoprodotti, registro delle partite,
documento commerciale) il trasporto di SOA mediante
veicoli o contenitori adibiti al trasporto di prodotti
destinati al consumo umano, consentito per :
a) sottoprodotti di cui allart. 10 del regolamento (CE) 1069/2009,
lettera f) (prodotti non pi destinati al consumo umano per motivi
commerciali, per problemi di fabbricazione o per altri difetti)
compresi i resi commerciali, anche lattiero-caseari, nel caso di
restituzione agli stabilimenti di produzione riconosciuti a norma
del Regolamento (CE) n. 853/2004, purch non deteriorati in modo
tale da costituire un pericolo per la salute pubblica o degli animali
e purch venga evitata ogni possibile contaminazione crociata;

b) sottoprodotti di cui allart. 10 del regolamento (CE) 1069/2009,


lettere a), e), i) e j), destinati esclusivamente alla produzione di
alimenti per animali da compagnia o di prodotti derivati di cui
allart.33, purch consegnati direttamente agli stessi impianti di
produzione, alle seguenti condizioni (nota prot. 20158-P11/11/2010):
a. consegnate non alla rinfusa,
b. trasportate in tempi diversi dagli alimenti destinati alla
vendita per il consumo umano,
c. mantenenti le caratteristiche dellidoneit al consumo
umano durante il trasporto,
d. adeguatamente imballate

c)

latte o siero di latte di cat. 3 destinato ad allevamenti


per lalimentazione animale, che, secondo la deroga di cui
allAllegato X, Capo II, sezione IV, parte II del
regolamento (UE) 142/2011:
consegnato direttamente, dallo stabilimento riconosciuto ai
sensi del regolamento (CE) 853/2004 alle aziende agricole
utilizzatrici,
purch il siero mantenga le caratteristiche dellidoneit al
consumo umano e si provveda alla corretta identificazione
dellautomezzo durante il trasporto, mediante lapposizione di
una targa (etichetta) come riportato al punto 3 dellart. 7.

6. Veicoli e contenitori - comunicazioni


Ogni impresa che trasporta SOA e prodotti derivati,
deve comunicare al Servizio Veterinario della ASL
competente sul territorio in cui la ditta
registrata/riconosciuta (sede operativa)
lelenco di veicoli e/o dei contenitori riutilizzabili
posti sotto il suo controllo (modello e targa) e le sue
variazioni.

6. Veicoli e contenitori - comunicazioni


Gli automezzi e/o i contenitori riutilizzabili destinati al
trasporto di SOA e prodotti derivati non possono essere
destinati al trasporto di animali vivi, alimenti, mangimi e
rifiuti, fatto salvo quanto previsto allart.5, comma 6 dell
Intesa (prodotti derivati )

Animali vivi

Alimenti

Mangimi

Rifiuti

6. Veicoli e contenitori - comunicazioni


La comunicazione deve contenere almeno:
modello e targa del veicolo; nel caso di contenitori
riutilizzabili non targati, le caratteristiche e le
dimensioni;
la sede di rimessaggio del veicolo o del contenitore
la sede presso cui detenuto il registro delle partite,
se diversa dalla sede operativa o di rimessaggio
la categoria di SOA e prodotti derivati trasportati
lindicazione dei punti di lavaggio/disinfezione dei veicoli
e/o dei contenitori

6. Veicoli e contenitori - comunicazioni

veicoli o contenitori adibiti al trasporto di


prodotti destinati al consumo umano, se
utilizzati per il trasporto di SOA (art. 5 punto
14 delle linee guida: resi, soa per pet-food o
art.33, siero per alim. Animale)
obbligo di comunicazione

6. Veicoli e contenitori - comunicazioni

veicoli o contenitori gi autorizzati ai sensi


della precedente disciplina (Reg 1774/2002),
se lautorizzazione era valida al 4.03.2011, non
sono soggetti a obbligo di comunicazione
obbligo di comunicazione

7. Veicoli e contenitori - identificazione




c/o Servizio Veterinario della ASL deve essere


presente un registro dei veicoli o contenitori
adibiti al trasporto di SOA o prodotti derivati,

codice di identificazione, sulla base dell'ordine di


registrazione.
La
documentazione
relativa
all'avvenuta
comunicazione, con lattribuzione del codice, deve
essere disponibile durante il trasporto

7. Veicoli e contenitori - identificazione


I veicoli e i contenitori riutilizzabili per il trasporto dei
SOA e prodotti derivati, devono essere identificati
mediante targa inamovibile di metallo, o di altro
materiale idoneo, riportante:
indicazione di Regione e ASL di competenza
codice di identificazione ASL
categoria dei sottoprodotti di origine animale
diciture indicate nel Regolamento (UE) 142/2011
all'allegato VIII, capo II, in rapporto alla categoria ed
alla tipologia di prodotto trasportato
(Categoria e diciture possono essere indicate in un etichetta separata
rispetto a quella che identifica il mezzo)

7. Veicoli e contenitori - identificazione

veicoli ed i contenitori riutilizzabili, gi


autorizzati
ai
sensi
della
normativa
precedente, possono mantenere la stessa
targa
inamovibile
e gli stessi dati
identificativi, purch tali dati trovino
corrispondenza con quanto registrato presso
lASL competente

7. Veicoli e contenitori - identificazione


GUIDELINES

MATERIALI DI
CATEGORIA 1

PRODOTTI DERIVATI DA
CATEGORIA 1

DESTINATI SOLO ALLA


ELIMINAZIONE

DESTINATI SOLO ALLA


ELIMINAZIONE

MATERIALI DI
CATEGORIA 2

PRODOTTI DERIVATI DA
CATEGORIA 2

NON DESTINATO AL
CONSUMO ANIMALE

NON DESTINATO AL
CONSUMO ANIMALE

MATERIALI DI
CATEGORIA 3

PRODOTTI DERIVATI DA
CATEGORIA 3

NON DESTINATO AL
CONSUMO UMANO

NON DESTINATO AL
CONSUMO UMANO

Dimensioni cm. 50x35 (veicoli e scarrabili) Altezza dei caratteri 5 cm.


30

7. Veicoli e contenitori - identificazione

Targa inamovibile, di metallo o altro


materiale idoneo, riportante la seguente
dicitura:
REGIONE..
A.S.L. .
Aut. n .. (Reg. CE n 1069/09)

7. Veicoli e contenitori - identificazione

MATERIALI di CATEGORIA 1
DESTINATI solo allo
SMALTIMENTO
REGIONE .
ASL
Cod. ident. .
(Reg. Ce n1069/09)

MATERIALI TRASFORMATI
di CATEGORIA 1
DESTINATI solo allo
SMALTIMENTO
REGIONE ..
ASL
Cod. ident. .
(Reg. Ce n1069/09)

7. Veicoli e contenitori - identificazione

MATERIALI di CATEGORIA 2
NON DESTINATI al
CONSUMO ANIMALE
REGIONE ..
ASL .
Cod. ident..
(Reg. Ce n1069/09)

MATERIALI TRASFORMATI
di CATEGORIA 2
NON DESTINATI al
CONSUMO ANIMALE
REGIONE
ASL

Cod. ident. .
(Reg. Ce n1069/09)

7. Veicoli e contenitori - identificazione

MATERIALI di CATEGORIA 3
NON DESTINATI al
CONSUMO UMANO
REGIONE ..
ASL ..
Cod. ident. .
(Reg. Ce n1069/09)

MATERIALI TRASFORMATI
di CATEGORIA 3
NON DESTINATI al
CONSUMO UMANO
REGIONE .
ASL

Cod. ident. .
(Reg. Ce n1069/09)

7. Veicoli e contenitori - identificazione


La targa di cui sopra deve essere:
verde per i materiali di categoria 3
giallo per i materiali di categoria 2
nero per i materiali di categoria 1
( Periodo transitorio di 24 mesi per adeguamento etichetta)

Dimensione della targa:


Veicoli/contenitori riutilizzabili
negli altri casi

non inferiore a 50cm x 35cm


non inferiore a 20cm per lato.

Laltezza dei caratteri non deve essere inferiore a 5 cm.

7. Veicoli e contenitori - identificazione


E possibile utilizzare targhe rimovibili per il
trasporto, in tempi diversi, nello stesso veicolo o
contenitore, di differenti categorie di sottoprodotti
purch si informi il servizio veterinario dell'ASL
competente e siano prodotte procedure scritte di
lavaggio e disinfezione.
Dellutilizzo di targhe rimovibili e della suddetta
procedura deve essere fatta menzione nella
comunicazione del veicolo o del contenitore
presentata alla ASL

7. Veicoli e contenitori - identificazione


Mezzi senza obbligo di identificazione, per il trasporto di:
materiali di categoria 3 degli stabilimenti di trasformazione del
latte, riconosciuti a norma del reg (CE) n. 853/2004, qualora si
tratti della restituzione di prodotti, che tali operatori hanno
precedentemente consegnato ai loro clienti; tale materiale
deve essere sempre identificato conformemente allAllegato
VIII, capo II del regolamento UE/142/2011.
mangimi composti (art.4 del regolamento (CE) 767/2009)
fabbricati da SOA o da prodotti derivati;
fertilizzanti organici, in confezioni pronte per la vendita di
peso non superiore ai 50 Kg o in grandi sacchi (big bag) di peso
non superiore ai 1000 Kg o 1000 litri, alle condizioni fissate dal
regolamento (UE) 142/2011.

8. Documento commerciale (DDT)

Durante il trasporto, anche sul


territorio nazionale, i sottoprodotti di
origine animale ed i prodotti derivati
devono
essere
accompagnati
dal
documento commerciale di cui allallegato
VIII, capo III del regolamento (UE)
142/2011.
)

8. Documento commerciale (DDT)


Le Regioni e le Province autonome, per esigenze locali
e nellambito del proprio territorio, possono
autorizzare lutilizzo di un documento commerciale
semplificato (Allegato 3). Tale scelta potr essere
estesa anche ai materiali di Cat. 1 e 2 e deve essere
comunicata al Ministero della Salute.
Sul documento commerciale, in alternativa alla
descrizione delle singole specie animali, possibile
indicare la dicitura multi specie che ne vincola i
successivi utilizzi conformemente al regolamento (CE)
1069/2009 e (UE) 142/2011.

8. Documento commerciale (DDT)

Nel caso in cui i sottoprodotti di origine


animale ed i prodotti derivati siano destinati
ad essere smaltiti come rifiuti, il documento
commerciale deve essere sostituito dalla
documentazione prevista dalla normativa
ambientale.

8. Documento commerciale (DDT)


Il DDT deve essere redatto in almeno tre esemplari:
1.Originale: deve accompagnare la partita fino alla
destinazione finale e deve essere conservato dal
destinatario
2.Copia: al produttore
3.Copia: al trasportatore
Se il trasporto effettuato dal destinatario, questi
dovr conservare anche la copia del DDT prevista per
il trasportatore.

8. Documento commerciale (DDT)


Il DDT deve essere firmato dal produttore (speditore) e
dal trasportatore e conservato per almeno 2 anni; il
colore della firma deve essere diverso da quello del
testo stampato (allegato VIII, capo III del
regolamento (UE) 142/2011).
Nei casi in cui sia previsto il certificato sanitario,
questo deve essere rilasciato e firmato dallAutorit
competente e conservato per almeno 2 anni.

8. Documento commerciale (DDT)


Il DDT non necessario nei seguenti casi:
spostamento di stallatico tra due aziende agricole
situate sul territorio nazionale;
prodotti
lattiero-caseari restituiti di cui
allarticolo 5, comma 14 della presente Intesa,
purch sulla bolla di reso vengano indicati come
SOA
mangimi composti etichettati
regolamento (CE) 767/2009.

ai

sensi

del

8. Documento commerciale (DDT)

Nel caso in cui i SOA ed i prodotti derivati siano


destinati alla produzione di mangimi o di alimenti
greggi per animali da compagnia, al documento
commerciale di cui al punto 1 del presente
articolo necessario allegare le informazioni
obbligatorie di etichettatura previste dal
Regolamento (CE) 767/2009 (All.V o Reg.
242/2010).

8. Documento commerciale (DDT)

Il DDT per il trasporto di siero di latte per


lalimentazione animale (deroga di cui al
punto 3, parte II, sezione 4, capo II,
allegato X del regolamento (CE) n.
142/2011) deve indicare il trattamento al
quale stato sottoposto.

8. Documento commerciale (DDT)


Un operatore, registrato come intermediario senza
stabilimento, pu effettuare la raccolta ed il
trasporto di sottoprodotti sul territorio e, al momento
del conferimento allimpianto di destinazione,
compilare un unico DDT cumulativo rappresentante la
sommatoria (in termini di peso) dei DDT rilasciati ai
produttori/speditori.
In questo caso lintermediario riporta sul DDT
cumulativo tutte le informazioni richieste, compresa
lorigine dei sottoprodotti.
Lo stesso intermediario obbligato a riportare sul
registro, di cui allart. 22 del Regolamento, tutte le
movimentazioni in entrata (DDT rilasciati ai
produttori/speditori) ed in uscita (DDT cumulativi) con
la relativa correlazione.

GRAZIE per lattenzione

a) carcasse e parti di animali macellati oppure, nel caso della


selvaggina, di corpi o parti di animali uccisi, dichiarati idonei al consumo
umano in virt della normativa comunitaria, ma non destinati al consumo
umano per motivi commerciali;
e) sottoprodotti di origine animale derivanti dalla fabbricazione di
prodotti destinati al consumo umano, compresi i ciccioli, le ossa
sgrassate e i fanghi da centrifuga o da separatore risultanti dalla
lavorazione del latte;
i) animali acquatici e parti di tali animali, eccetto i mammiferi marini,
che non presentavano alcun sintomo di malattie trasmissibili alluomo o
agli animali;
j) sottoprodotti di animali acquatici provenienti da stabilimenti o
impianti che fabbricano prodotti destinati al consumo umano;

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