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2 GLI URODELI
La classe degli Anfibi si distingue in due ordini principali:
quello degli Urodeli e quello degli Anuri. Negli Urodeli la coda persiste anche allo stadio adulto; essi hanno corpo slanciato e, in casi eccezionali, possono conservare le branchie
per tutta la vita (neotenia). E il caso del famoso Proteo anguino che vive nelle acque sotterranee del Goriziano, del
Carso Istriano, della Croazia e della Dalmazia settentrionale.
3 GLI ANURI
Negli Anuri, invece, la coda presente solo durante la vita
larvale; successivamente essa viene riassorbita e scompare
del tutto negli individui adulti il cui aspetto quello che la
diapositiva ci mostra.
4 LE BRANCHIE DEGLI URODELI
Le branchie degli Urodeli hanno forma pennata e fluttuano
libere ai due lati della testa: sono riccamente irrorate da sottili capillari sanguigni attraverso le cui pareti avvengono gli
scambi gassosi che permettono la respirazione: fissazione
dell'ossigeno disciolto nell'acqua; cessione di parte dell'anidride carbonica presente nel sangue.
5 LA SALAMANDRA
Nel nostro paese vivono vari Urodeli. Assai nota la Salamandra (Salamandra salamandra) rappresentata da questa
diapositiva; alcuni esemplari possono raggiungere quasi la
lunghezza dl 30 cm. La salamandra animale abbastanza
frequente nei boschi umidi, specialmente in. prossimit dl
sorgenti e di torrentelli nelle cui acque le femmine, che sono
vivipare, partoriscono piccole larvette. La pelle delle Salamandre provvista di ghiandole che possono secernere un
liquido lattiginoso e irritante; perci bene maneggiare
questi animali con delicatezza e poi lavarsi bene le mani
prima dl portarle alla bocca o agli occhi.
6 LA SALAMANDRINA DAGLI OCCHIALI
Dl dimensioni minori la Salamandrina dagli occhiali (Salamandra tergiditata) che vive lungo i ruscelli delle zone alpine, della Liguria e del versante tirrenico della catena appenninica. La sua pelle, dorsalmente scura, quasi nera,
ma ventralmente presenta ampie aree di un bel rosso vivo.
Contrariamente al nome specifico che le stato dato, le
zampe anteriori hanno quattro dita e non tre.
8 IL TRITONE CRESTATO
Particolarmente frequente nell'Italia settentrionale dove dalla pianura sale fin quasi a 2.000 m di altezza il Tritone
crestato (Triturus cristatus) cos chiamato perch il maschio
durante il periodo degli amori, inturgidisce una dentata ondulante cresta membranosa che decorre lungo la colonna
vertebrale. Gli adulti, in genere, non abbandonano mal l'acqua pur essendo costretti a venire alla superficie per respirare.
9 LE UOVA DEL TRITONE
Le femmine del Tritone crestato, ai pari dl altre specie affini,
depongono uova Isolate nell'incavo dl foglie di piante palustri ripiegate ad arte con le zampe posteriori. Anche queste
uova sono trasparenti e lasciano facilmente scorgere l'embrione che si sviluppa all'interno.
10 I GEOTRITONI
Abitatori di numerose caverne delle Alpi Marittime, della Liguria, del versante tirrenico della catena appenninica e della
Sardegna sono i Geotritoni (Hydromantes sp.). L'alta umidit relativa dell'ambiente in cui vivono, mantenuta costante
dallo stillicidio o dalla presenza di acque sotterranee, permette loro dl riprodursi e di svilupparsi anche senza restare
immersi nell'acqua nonch di respirare anche senza polmoni, ma solo attraverso la pelle. Le femmine depongono uova
isolate nelle umide anfrattuosit delle pareti.
11 LE UOVA DELLE RANE
Per quanto le modalit di deposizione delle uova da parte
delle molte specie di rane esistenti nel mondo varino moltissimo, le specie nostrane le depongono nell'acqua stagnante
in ammassi gelatinosi conglutinati che si fissano alle piante
acquatiche o alle asperit delle rive. Qui vediamo l'aspetto
di uno di tali ammassi.