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DISTRIBUZIONEPERCENTUALEPERTIPOLOGIADI

ATTIVIT/INFRASTRUTTUREDELLESORGENTICONTROLLATE
NELLAZIO

Anno2014

Inquadramentodeltema
Ilrumorefraleprincipalicausedelpeggioramentodellaqualitdellavitanellecitt.Sedauna
partenegliultimi15annisiassistitoadunageneralediminuzionedellezoneconlivellidirumore
critici,contestualmentesiverificatounampliamentodellezonecondiffusilivellidiattenzionedi
rumore, che ha comportato un aumento della popolazione esposta ed ha annullato le
conseguenzebenefichedelprimofenomeno.
Diversisonoimotiviallabasedeidueeffetti.Nelprimocaso,ilfenomenoconseguenzadi:
- norme di certificazione acustica pi severe che hanno riguardato i mezzi di trasporto
(autoveicoli,aerei,ecc.)edimacchinarirumorosi;
- interventi procedurali quali, per esempio, limitazioni al traffico pesante nelle ore notturne,
limitazione dei voli negli aeroporti durante la notte, procedure di decollo e atterraggio
appositamentestudiate,ecc.;
- interventi tecnici specifici che hanno migliorato, per esempio, il materiale rotabile, i mezzi di
trasporto,ecc.
Ilsecondoeffetto,invece,dovutoa:
- aumentogeneralizzatodeivolumiditraffico,pertutteletipologieditrasporto;
- sviluppodiareesuburbane(ilrumoredatrafficoinvesteareesemprepiampie);
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- estensionedel periodo di maggiore rumorosit (prima legato soltanto alle ore diurne, adesso
estesoatuttalagiornataconladistribuzionedeltrasportomercinellarcodellinteragiornata);
- sviluppodi attivitturisticheericreativechehannodeterminatonuovesorgentidirumoree,
conseguentemente,nuovezoneinquinate.

Oramai ampiamente documentato che gli effetti sulluomo non sono riconducibili
nellimmediatoamalattiediestremagravit,maingeneredeterminanoeffettiextrauditiviquali
disturbidelsonno,malumore,stanchezza,malditestaeansia,cattivoapprendimentoscolasticoo
ingeneralestressfisiologicochenellungotempoarrivanoadeterminarereazionicardiovascolario
altre patologie croniche. E interessante osservare che gli effetti derivanti dallesposizione al
rumoreeccessivopossonoesseredifferentisesitrattadirumoriaccettati(adesempiolamusica
da discoteca) o subiti e non tutte le sorgenti di rumore vengono percepite come fonte di
disturbo proporzionalmente al contenuto energetico rilasciato. Un esempio tipico sono le
infrastruttureditrasportolineari(stradeeferrovie)cherappresentanolesorgentidirumorepi
diffusesulterritoriomaanchequellemenooggettodisegnalazionedapartedeicittadinirispetto
allesorgentifissequalileattivitproduttiveecommerciali.
Lagestionedellinquinamentoacusticonelleareeurbanepresentaampiedifficolt,masempre
pi diffusa la necessit di gestire il problema mediante lutilizzo di strumenti e azioni che
coinvolganosoggettialivellolocale,nazionaleecomunitario:dallapianificazioneurbanistica,alla
viabilit e conseguente regolamentazione dei flussi di traffico, al potenziamento dellefficacia
dellattivitdicontrolloerepressionedicomportamentieccessivi,agliincentivieconomiciperlo
svecchiamentodeimezziditrasportopubblicieprivati,alfinanziamentodellattivitdiricercaper
losviluppodiveicolieattrezzatureabasseemissioniinquinanti,alladefinizionedinormesempre
pirestrittiveinmateriadiemissionisonore.
Alla base di tutte le politiche di azione resta comunque fondamentale lapprofondimento del
fenomenoanchemediantelinformazionesullefontidipressioneacusticachegeneranomaggiori
criticitsulterritorio.

Definizioneindicatore
Lindicatore individuato la distribuzione delle sorgenti di inquinamento acustico sulla cui
presenza nella RegioneLazio lAgenzia ha operato unazione di controllo al finedi individuare le
maggiorifontididisturboavvertitenelleareeurbane.

Analisi
Ilrumorepuesseregeneratodadiversetipologiedisorgentiacusticheognunadellequali,perla
lorospecificacaratteristicaemissiva(siaalivelloenergeticochedidurata),determinaundiverso
disturbo per la popolazione. Le tipologie di sorgenti acustiche individuate sono state suddivise
secondolaseguenteclassificazione:
- Infrastrutturestradali
- Infrastruttureferroviarie
- Infrastruttureaeroportuali
- Infrastruttureportuali
- Attivitproduttive
- Attivitdiservizioe/ocommerciali
- Attivittemporanee
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Si evidenzia che lazione di controllo sullinquinamento acustico svolta dallAgenzia quasi


esclusivamenteeffettuataaseguitodisegnalazionedapartedeicittadini.Linformazionefornita
dallindicatore direttamente correlabile, dunque, con il disturbo avvertito dalla popolazione e
nonconilcontenutoenergeticoattribuibileaciascunasorgentedirumoreindividuata.
La Tabella 1 riporta, per l'intera copertura temporale a disposizione, il numero di sorgenti
controllatesuddivisoperregione/provinciaautonoma.

Tab.1:Sorgenticontrollateperregione/provinciaautonoma(FONTE:ElaborazioneISPRAsudatiARPA/APPA(Osservatorio
Rumore)

La copertura dellinformazione riguarda la totalit delle sorgenti controllate e anche se per la


regioneLazio,dopounprimoavvionellanno2001,linformazionenonstataregolareneglianni.
Neglianni2010,2011e2012ilLaziostatalaregionenellaqualerisultanoilmaggiornumerodi
controllieffettuati.

Sempre da fonte ISPRA, si conferma che anche nel 2012 la distribuzione percentuale nazionale
delle sorgenti oggetto di controllo dalle diverse agenzie regionali per lambiente, suddivise nelle
diverse tipologie di attivit (produttive, servizio e/o commerciali, temporanee) e infrastrutture
(stradali, ferroviarie, aeroportuali e portuali) fa emergere che le sorgenti maggiormente
controllate risultano, per lanno di riferimento, le attivit di servizio e/o commerciali (57,7%)
seguitedalleattivitproduttive(31,5%);leinfrastrutturestradalirimangono,traleinfrastrutture
ditrasporto,lesorgentipicontrollate(3,3%sultotaledellesorgenti).

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DistribuzionedellesorgenticontrollatedallARPALazionel2014

Attivit/Infrastrutture
Attivitproduttive
Attivitdiservizioe/ocommerciali
Attivittemporanee
Infrastrutturestradali
Infrastruttureferroviarie
Infrastruttureportuali
Totale

n.
78
363
34
11
11
0
499

%
16
73
7
2
2
0
100%

NelladistribuzionedellesorgenticontrollatedallARPALazionel2014nonstatoriportatoildato
relativo allattivit di controllo svolta sulle infrastrutture aeroportuali della regione (Fiumicino e
Ciampino) in quanto, presso tali aeroporti, in risposta agli adempimenti normativi, lattivit di
controllo da parte dellAgenzia viene svolta costantemente mediante sistemi di monitoraggio in
continuoepertantoconmodalitdiverserispettoallealtresorgentidirumore.

Analizzando il trend annuale delle attivit si evidenzia che il numero delle sorgenti controllate
nellanno2011e2012risultanocostantimentresinotaunleggerocalonel2013edunulteriore
calonel2014.
Sirilevachenellanno2014sonodiminuitiicontrollineiconfrontidelleattivitproduttive,delle
attivitdiservizio/commercialiedelleattivittemporanee.
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Lepoliticheattivate
La Direttiva 2002/49/CE relativa alla determinazione e alla gestione del rumore ambientale
definisceunapprocciocomunevoltoadevitare,prevenireoridurre,secondolerispettivepriorit,
glieffettinocivi,compresoilfastidio,dellesposizionealrumoreambientale.Atalfinetralevarie
azionidaattuarealivellolocale,devonoessereeseguite:
a)determinazionedellesposizionedellapopolazionealrumoreambientalegeneratodallediverse
sorgentidirumoreconparticolarriguardoalleinfrastruttureditrasporto;
b)linformazionedelpubblicoinmeritoalrumoreambientaleeairelativieffetti.
AlivellonazionalelaDirettivastatarecepitanelD.lgs.19agosto2005,n.194Attuazionedella
direttiva 2002/49/CE relativa alla determinazione e alla gestione del rumore ambientale, ma il
processodirealizzazionedegliadempimentiprevistinonsiancoraconcluso.

BASESTATISTICA
I dati a disposizione per questo indicatore derivano dallo svolgimento delle attivit istituzionali
dellAgenzia e dalle elaborazioni effettuate dallISPRA sui dati forniti dalle Agenzie regionali e
provincialidiprotezionedellambiente.

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