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L E TT E RE
ATROMO TRASEOMACO
CAL ABRESE
ALL'Auro R E DE LTE st A ME Nr o
o L I T I c o
GIOVANNI LAMI
IN VENEZIA, MDCCXLI,
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L E T T E RA
PR1MA
ATROMO CALABRESE
All'Autore del Tetamento
TPolitico.
EL leggere ieri la votra de 17. caduto,
non poco ammirato rimai, del come mai
avvenuto foe, che voi la neuna mia eru
Wiifi T
e R A
, . :
i"
d
avr: tempo di eaminare
guenti
, ,ciacuno
,
s
deicapi e
. . .
ro.
A-
- -
i" vi
venga talento
,
s,
,
s,
55.
m
Ambubajanu
i,
tle
, Mendic
collegia, Pharmacopola,
mimi, i
L E t T E R A
que
P R 1 M A,
mo con tutto ci ,
che
provari?
Ma dunque n tampoco potranno leggeri tali
libri colla licenza ? Circa il dar la licenza ci pen
che
IG
L E T r E R a
Io
" fise in un
QV inO,
s
-
i di
pre
---
T R
1 M A.
II
i
Che
i2
L E r r e R A
dei, che l'Autore dalla pag. 19., ino alla 25, l'
ultima del capo con nuova lena carica contro a
uoi aggreori, dovrei ridire il detto di opra. Non
P R 1 M A'.
i3
rei, che oltre le 7. aggiunte, ed ammende pote al
fine dell'operetta vi aveero degli propoiti, che
meglio di quanto egli cene poa ridire, ce lo die
motraero, ond'egli avee poi a querelarinda
no, di non avere eeguito quel grande avverti
mento di Orazio.
Si quid tamen olim
L E TT E R A s E c o N D A,
D'Atromo Calabree, all' Autore
del Tetamento Politico.
"
Cliere
14
L E T T E R A
...
" buttare
inchiotro per
mi
, e Simoni i ma vecchia aai pi del brodet
e
to e
-
S E c o N D A.
i3
" , e da
"i
che ignificaero : Pauperes evangelizant. So
e Teofilato, ed Eutimio l'hanno interpretate co
s: Ma a chi non abbia il cervel ne'calzoni, pu u
M
2
16
L. E T r E R A
8.
9.; Egenus factus et cum eet dives, dove nel gre
codicei in raxevrs, che propriamente ignifica mendi
eus factus et, come pure S. Girolamo cap.47.al. Io, ad
Furiam, ove il Santo d queto avvertimento a Furia:
17
S E C o N D A.
18
L E T T E R A
4" uos ;
qui Evangelium
sitoiniere
G
S E c o N D A.
19
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Bren
2o
L E F r e R A
ento,
S E G o N E A.
2i
col
il
i
L E T T E R A
2, 2,
'i
U0cdl
S E C o N D A
23
vocat quidem in Actis S. Pionii. Celus apud Orige
nem lib. 3. Chritianospleroque ait ignobiles, 9 man
cipia fuie. Apud Prudentium autem ita Praies Ro
manum martirem alloguitur:
- -
tavio: guoniam meus frater erupit agre e ferre ..: illitterato, pauperes, imperitos de rebus caletibus di.
putare, ciat omnes homines ine delectu etatis, e
3 us, dignitatis, rationis & enus capaces, 69 ha
biles procratos; nec fortuna mactos ed natura initos
ee apientiam . Quin ipos etiam Philoophos , vel
i qui ali, artium repertores in memorias exierunt,
tem.
L e T T E R A
24
"
--
- -
"
C)Si
S E e o N D A,
25
che tali poono eere giudicati, atteo il dipre
gio, che all'umane coe portavano. E quando tut .
-
--
te
rine
26
L E T T E R A
"
vile, pezzente, e vecchiarelle,
ilia
g
e ragazza
Non ono meno ridicoli gli argomenti co'quali
-
- - -
--
S E C o N D A.
7.
- --
Si
ChlaC
28
L E T T E R A
chiacchiare. Ei vuol ripota; ma a che? Alle ue
fantatiche cempiet ? Che fantatiche cempiet ?
-
- -
"
tetur
--
CI 1 m21 G
S E e O N D A.
29.
tunae
3o
L E T T E R A
?uni fuie? Dunque l'eere ignobile, l'eercitari
in arti meccaniche e vili, il non eere uomo,
ed in et gi adulta , il viver libero e dioluto
S E c o N D A.
31
tesi del
aIl
2.
L E T T E R A
dell'opera.
Io voglio finire, e e ad uno ad uno volei e
aminare queti argomenti, dovrei empier pi foe
gli e
S E c o N D A si
"i
"
i"
ri-
34
L E t T E R A
que dicere, negue explanare poitis quid it factum,
-
" verecundiam
i" dilaceratis notram , qui qua nequeunt ciri
- si
impli
25
S E c o N D A.
..
Pietro e
Paolo Apotoli,
Votro di Cuore
Antonio Calabree.
L E T T E R A T E R Z A.
precedente per la conneione della ma
N Ella
teria del capo econdo , e terzo con quella
riimi
36
L E T T E R. A
i"
"
ci noi
pen
re-
"T
37
A.
38
L E T T E R A
i"
"probabiliter
Pallia,
A.
3?
lair
un bue, od un cavallo ,
i"
In un Or
tro
4o
s L E T T E R A
i"
i"
alla pag. 74 adoperata dal Lami in con
erma dell'opinion del Salmaio veggiate ; primo
quanto il Lami abbia inteo il parer del Petavio
T E R z A
41
io retava al Lami il campo di farlo, quando a
vuto avee il cervello un po pi a egno di quel
-
ni
cli li
2,
L E T T E R A
et linea vete, eu tunica , quan camatoriam fuise
vetem cene. aronius ad anno: 34., 9 de quaplu
ribus agit Jo; Jacobus Chiffletius in ua crii hito
"
rica de Linteis
Chriti cap. 5. Pigliate ora
in mano il Chifflet; che vi troverete voi? Le ole
ridurre,
A.
4.
"
"
--- -
L E T T E R A
1 Ds G
A.
45
Amico Cariimo
Il votro Calabree.
L E TT E R A QUARTA
Del Calabree. Tracomaco all'autore
i6
L E T T E R A
toli, e ono il 7.. el 13., ino al 18, incluive,
-
"
tepi
A,
47
Cnc 1i
L E T T E R A
che i fatte enormit fosero coe ordinarie, e da non
recar maraviglia nel grand' Ordine Dominicano.
-
"
lMonacho
A.
49
frontipizio i meritava.
P R o P o s Iz I o N E I
He uno non ia univerale nella dottrina non
bata a dirlo aolutamente imperito: Lo ne.
take,
L E T r e R A
e vero!
P R o P o si z I o N E III.
A cienza infua bata, perch uno imperito
non poa appellari ed a ci, che replicar il
Lami? Il dir altrimente non contro ci, che la
Scrittura, ed i Padri di Adamo, e di Salomone ci
attetano?
:
::
fi
. .
P R O P O s I zI O N E IV.
r
Ltecote
Spirito Santo agli Apotoli nel d della Pen
comunic il dono delle lingue, il qua
le pi probabilmente conite, non nell'eere ei
intei dagli uomini di varie fazioni, ma nel para
lare di fatto in vari idiomi,
,
La prima parte della propoizione di fede; e
s.
Q
A
R T *A .
. 5I
ciacuno di loro. Ma io uppongo, che il Lami
avr almen letta la Filoofia dello Scolopio Cori
ni, gi che col alla pag. 21o ne fa elogicos gran
i"
amplecti? Or vorr egli mettere con que
i cinque Padri al confronto Aratore, Bailio di
Seleucia , Arnaldo di Buonavalle, l'Autore in
certo preo Feliciano nella catena Greca in Act.
Apot., e e vuole ancora il Cartuiano citato con
i precedenti prima di lui dal Lorino, dal Sanchez,
dal Menochio, e da quai tutti gl'Interpreti ? S.
Gregorio di Nazianzo e Beda parlano per confee
52,
L E T T E R A
Non
is
all
A.
53
ri
Ja
L E T T E R A
f, un
priV1
Q u
A.
PR O P O SI Z I O N E V.
gata dalla pag. 344 alla pag. 35i, con molti teti
de PP., de'quali pi erano tati gi citati da Cor
nelio a Lapide. La conferma il Lami coll'auto
D 4
veri
56
L E T T E R A
9 qua confere
i" ,
jttl
VI.
L cognizione acquiita
P R o P O s I z I o N E VII.
Gli
Q u A R r A.
c"
CCO
L E T T E R A
"i,
"i
",
QL U A R T A -
"i
tro,
6o
L E r r E R A
tro, C Joanne, quomodo legem ciant, cum litteras
non didicerint : quidquid enim exercitatio & quoti
-
" la
QIl
Q U A R T A.
r
Non mi meravigliarei, che egli dicese din; men
"t
l Na
62
L E T T E R A
i" animi
era
Q U
R T
A.
63
Amico Cariimo
Il votro Calabree.
va
v L E T T E R A Q U IN T A.
-
"
Ono tato
pezza opeo del che vi do
vei crivere u capitoli, che retano da ea
coe opra ci, che nel capo 15. alla pag. 362. i
no alla 369. il Lami ne inegna intorno al mo
do, con cui lo Spirito Santo a Sagri Scrittori ha
&:
64.
L E T T E R A
IEgo vifiones
, % in manibus profiheta
rum affimilatus fwm, ide/t illis me attemperavi ,
- -
Q U I N T A.,
65
6 dictis nos legere voluit, hoc illis cribendum tan
quam uis manubus imperavit . Hoc unitatis conor
tium . . . . . quiquis intellexerit, non aliter acci
i" elucidari.
Hi
56
L E T T E R A
Hice rite pratructis (conchiude l'Autore) iam
patet arbitror, divera ee inpirationis genera, qua
nos duo cum dobtiimo Melchiorecano
adevera
bimus ; unum quo cuneta Spiritus Sanctus revelat ,
(9 uggerit , alterum , quo adflatum criptorem
illutrat , ac dirigit . Vi aggiunge poi una forte
d'ipirazione difea da Geuiti Leio , ed Ame
nio, conitente in queto, che liberaliquis huma
ma indutria, ine aditentia Spiritus Sancti criptus,
i Spiritus Sanctus potea tetetur ibi nihil ee fal
um, efficitur Scriptura Sacra . Io non voglio qui
ci
i" et
quei
COn
Clti
--
Q U I N T A .-
67
li
rico Stefano , e il
da lui citati difen
dono , e lodano lo tile del nuovo Tetamento ,
all
68
L E T T E R A
Q U 1 N r A.
69
poteva il Griotomo qui dire Paolo idiota, ignoran
-
fi
7o
L E T T E R A
" Crito
QL U I N T A.
71
"
Dun
72
L E T T E R A
Dunque Agotino anche di quella eloquenza fa
vella, che nelle parole conite . Che poi Agoti
-
QL U 1 N T A .
73
ntamente S. Paolo per l'eleganza dello tile? Sia
tata dunque naturale, o n una tal facondia,
empre vero, che il parer d'Agotino a quello
de moderni critici contrario dal Lami eguiti.
E S. Girolamo nel luogo citato non dice eprea
amente: Evidens et, Paulum non ignorae litteras
eculares ? So che poco prima limita il S. Dotto
";
ipiglia il
il Lami
uidquid it , ripiglia
Lami pag. 165; Paul
Paulo
ipi magis credendum. Beniimo; ma che dice di s
C1 Vle
74
1 E T T E R A
i,
cribere non
deforme?ue litteras exarare, ut
locum intelligit, C enarrat diertiimus Joannes Gri
Q U I N T A.
75
gon it in apientia hominum , ed in virtute Dei,
ii
zione
si
ve
y6
L E T T E R
a Philopono, & aliis appellantur , quae ingeni c&=
-
fey*
JQ!
Q U I N r A.
77
f" aptiima
vel
Lai dal
ri
78
L E T T E R A
Tribunale di Paolo Apotolo, cui i era con tan
ta fidanza appellato, Paulo ipi magis credendum :
Ma che arebbe e nettampoco palleggiato foe
da'uoi Padri Greci? Concioiacoach che ma
"
i"
Neri
Q U i N T A-
79
" dell'
po
8o
L E T T E R A
Apotolo; ond', che per non avere a fare un to
mo, converr , che io tralaci quel molto di pi,
che io dir potrei ul indicato, che dalla pag. 392.
alla pag. 4o3. egli fa dello tile di S. Gio: i"
gelita. Queto olo dir, che avendo Dioniio
-
" ,
o" a
il re
Q U 1 N T A.
8I
dire alcuna coa di pi particolare Il celebre Gian
Alberto Fabricio tra tutti , che de'libri Apocrifi
(on
82
L E T r E R A
Q U 1 N T A.
8
que altra maniera gli deve qualunque libro ece da
-
carte.
VlOfm 1
3,
L E T r E R A
i"
io mi dichiaro, che alta altiima tima
anno preo di me i Codici MMSS. e quelli, che
addoati i ono o di darli alla luce, come i Fa
brici, gl'Eccatti, i Canisi, i Dacheri , i Sirmon
di, i baluzj, i Leibnizi, i Marteni, i Muratori;
o di farne almeno almeno avere al pubblico un qual
che aggio in qualche frammento, o pur anche ne'
nomi. Troppo, lo o, a chi in illutrare la toria
maime Eccleiatica lodevolmente fatiga; troppo
dii neceario vederne molti, per ricavarne or la
vera lezione dell'opera gi ucita alle tamp
ra notizie
qualche polveroa libre
sia
epolte:nelle
anzitenebre
io teodi nel
giro, che per la Ca
iabriahonotra,
e perhaaltri
paei anche
tant
fatto, non
molt'anni,
per oltran"
accrecere
ia Libraria d'un Principe Napolitano mio gran Pa
drone, premura maggiore non ho avuto, e d'am
maare quanti pi codici MMSS. ho potut Ma,
di
gentotto
numero d'Europa
dei Codici conervani,
greci, che nell"
bioteche ilprincipali
i foe
oto a noverar diteamente tutti quei codici, nn
arebbe
egli ucito
fuori
eminato
? Se ripo,
tato n'avee
il nome
di del
Pluteo,
il carattere
il
83
Q U 1 N T A.
Alla
l
56
L E T r E R A
"
113
Q U 1 N T A.
87
"
A.
38
L E T T E R A
L E T T E R A S E S T A.
A.
direttoia"
d
po
L E T T E R A
/
-
Aa
91
92
L E T r e R A
e'l 15.
A.
93
Tempore molimur.
94
L E T T E R A
- -
"
Ilelli
A.
96
L E T T E R A
T A
--
I 32
98
L E T T E R A
imacellate delle ria, e pur potrete: Quai. ..: futilibus nugis alienam etimationem (corrige: exiti
mationem ) mihi conciliare opus habeam, qui famdiu
"
"
li
necea
-, -
A.
- ,-
a e
bi Tropea
T
Di
Il Giorno
28 Apotolo.
Ottobre
s Simeon
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16 iviores:
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Ecolampadio ;
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Fiorenti
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appetito di aperlo?. . .
...
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fa un indice con queto titolo: Codices commen
-
tariorum in N. T.
iD: Pag. 274. Attus tamen
-
io
gi"
i egue) mentre Rhythmus propriamente
-
& c. Sino:
gor
"
lorentinus, C nunc
Ora i Ma
roniti ono una nazione abitatrice del monte
tllttl
ro8
- -
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V, ma, in c.
if i sanimum
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- -
latinit,
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tebant, i"ancteque
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--
II ,
777e73t6S
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verim,
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--
t, 57.
--
alle Verrine. I
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resi an,
correggi praclare.
-
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--
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niera di nocere o di
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117
fei
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. . .
---
afg
11g
Pag. 156. rst i rir Pauli & Thecla rspi isr nihil
dicam, quum eorum Hieronymus in Luca quidem me
12 o
i 184
gelio . . . videtur.
fia
cujus
notior et, quam ut demontrare ( cor
reggi : quam ut
: ) oporteat . . . Quare
mirum ; tantam in quibudam piper a reperiri, ut
in hac eruditionis luce nihil videant, 69 hujus ridi
ai
"
C111
: i
re
1zr
fi
Iita correzione. ..
Pag. 196 Explorate fidei et, quodam olim fui
e. La olita degna frae.
Pag. 204. r", undequaque collegerint. La pa
-
#
-
"
"
H 5
,e
quel
12 ,
"
plauditiima morale
Filoofia, dalla qual'i"
i
cri
-
I 23
i"
- 5
tatt
124
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" ex parte.
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rag. 3o5.
s conentaunt . Si
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..
un terzo a parlare.
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Pag.
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nuper, due
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126
ri
toto opere certiimis argumentis evictum et, ed
non dicam gracis at ne latinis quidem litteri etiam atis
intrutos elfe, 69 vix patrias f" cilicet italicas,no
"
e. Si
demontravero non zelo religionis, non pie
tatis tudio duttos, ed ola invidentia & malignitate,o
"
i"
N o I R E F o RM A T o R i
Dello Studio di Padoa
-A":
sn tal Giovanni Lami, non v'eer cos alcuna contro la Santa Fede
Cattolica, e parimente per Artetato del segretario Notro; nien
te contro Prencipi, e buoni cotumi, concedemo Licenza a po