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diari di un architetto
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blog di aggiornamento e riflessione sulla professione tecnica di architetto e non solo, rivolto sia ai colleghi
tecnici che agli avventori alle prese con il progetto di ristrutturazione della casa piuttosto che con i problemi
urbanistici del proprio immobile.

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ve ne rdì 16 nove m bre 2012 segui la mia pagina fac ebook uffic iale

sanitrit: pro e contro 531

Il "sanitrit" è il famoso gruppo trituratore-pompa che molti di voi avranno sentito nominare: Mi piace

magari qualcuno cel'ha installato a casa. Si tratta di un apparecchio elettromeccanico delle


dimensioni di una piccola valigetta che, posto dietro al WC tradizionale o comunque nelle sue
vicinanze, raccogliendo gli scarichi di tutti i sanitari triturandoli e pompandoli, anche in verticale Infissi in PVC da
ed in tubi di sezione ridotta, consente di realizzare dei bagni in punti anche molto distanti dalla
colonna di scarico "vera", avendo anche la possibilità di realizzare tratti in orizzontale (o quasi) 143€
a soffitto. Il sistema ha, appunto, l'innegabile vantaggio di "svincolare" la distribuzione e la
collocazione dei bagni dall'effettiva posizione della colonna fecale, ma come tutte le cose ha Contattaci Ora per un
anche degli svantaggi. Dato che in diversi cantieri ho fatto installare questo sistema ritengo di Preventivo !
avere una discreta esperienza sull'argomento, e voglio condividere alcune considerazioni ed Produzione e Vendita
alcuni "tips and tricks" con tutti voi. Roma Castelli
Anzitutto cerchiamo di capire di
cosa stiamo parlando: premetto
che il mio blog non vuole essere e
non sarà mai una vetrina
commerciale, ma a volte è
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commerciale, ma a volte è
indispensabile linkare alcune
aziende in modo esplicito e
diretto. Questo è uno di quei casi. Studio Arc hitetti Campagna
Linko quindi il sito del produttore
"ufficiale" di sanitrit ovvero Visita il sito dello studio
l'azienda che per primo sel'è
inventato e che detiene (credo) il Cerc a nel blog
brevetto, ma va detto anche che
non è lunica a produrre tali Cerca
apparati sul mercato e, per dovere
di completezza, vi segnalo anche i prodotti della Pentair. Sostanzialmente si tratta, appunto,
di un sistema per realizzare bagni o cucine lontano dalla colonna di scarico, mediante un Etic hette
serbatoio di raccolta cui far arrivare le tubazioni di scarico del bagno e nel quale i liquami
vengono pompati ma anche triturati: in questo modo il liquame può essere evacuato attraverso cambio di destinazione d'uso
un tubo di sezione molto ridotta (32mm, contro i 90mm minimo che deve avere il solo scarico CILA roma DIA PRG Roma oneri
del wc) ed anche per brevi tratti in verticale (fino a 4mt, non molto ma comunque sufficiente per concessori accertamento di conformità
un impianto in un appartamento) così da poter nascondere il tubo di scarico anche in un realizzazione dello studio superDIA
controsoffitto. vincolo abuso edilizio denuncia di inizio
Nella foto sopra trovate un pimo esempio di impianto realizzato in uno dei miei cantieri: si attività falegnameria su misura frazionamento
abusivo piano casa controsoffitti detrazione
tratta di un sanitrit che è concepito per essere installato dietro al vaso, ma che qui è stato
fiscale 36% 50% gola luminosa impianti
invece posizionato in una nicchia limitrofa. Nella foto sono evidenziate alcune lettere che
legittimità edilizia news recupero sottotetti
corrispondono a diversi elementi dell'impianto: con A è evidenziato lo scarico del WC che, dal sanatoria agibilità ampliamento carta della
bagno del locale accanto, porta lo scarico nel sanitrit; con B è indicato invece il condotto di qualità cartongesso distanze DOCFA
scarico in uscita dal sanitrit: notate intanto la differenza tra la dimensione dello scarico WC certificazione energetica falegnameria
"originale" e quello dello scarico dopo la triturazione; con C è indicato lo scarico del lavabo. In illuminotecnica rapporto aeroilluminante soppalchi
questa installazione, il condotto di scarico del sanitrit passa a pavimento, nello spessore del altezza media ambienti dimensione minima camera
massetto. da letto durc tessuto tettoie pensiline LED mobile su
misura sanitrit
I vantaggi di un sistema come questo credo possano essere sotto gli occhi di tutti, mentre
invece quello che può non apparire ad una prima vista sono gli svantaggi (onde evitare fin da
subito contenziosi con l'impresa che lo commercializza, specifico fin d'ora che io, come Lettori fissi
tecnico, sono il primo che spesso consiglio e/o benedico l'installazione di questo apparecchio
che risolve diversi problemi non facili da risolvere altrimenti. Non solo: a casa mia ne ho ben
due, su tre ambienti di servizio totali, a controprova che non ho nulla in contrario circa il suo
utilizzo e che, anzi, spesso devo ben spiegare ai clienti come funziona pur di convincerli ad
installarlo, nei casi in cui ritengo sia necessario). Eccone una casistica da me raccolta:
premettendo che comunque nei wc anche "tradizionali" non andrebbe scaricato

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null'altro se non quello per cui sarebbero pensati per essere usati, con un sistema
sanitrit non è possibile gettare nel wc qualunque cosa solida (tubetti del
dentifricio, scarti di cibo in generale ma in particolare se con ossa o semi, materiali
plastici e metallici di qualunque dimensione, et simila) o anche semi-solida
(assorbenti, mozziconi di sigaretta, spugne, ma ho visto andare in crisi dei sanitrit
Post più letti nella settimana
anche con gli scottex). Insomma in un wc dotato di sanitrit è possibile al massimo
gettare la carta igienica oltre a tutto ciò che è prodotto organico o che non sia sanitrit: pro e contro
prettamente liquido. Ciò può rappresentare un problema, per esempio, se chi Il "sanitrit" è il famoso
utilizzerà il bagno non è cosciente del pericolo o chi utilizza il bagno in modo non gruppo trituratore-pompa
necessariamente resposnabile (pensiamo per esempio ad un impiego alberghiero o che molti di voi avranno
sentito nominare: magari
di bed&breakfast: per quanti cartelli ed indicazioni si possano mettere sul wc ci qualcuno cel'ha installa...
sarà sempre l'ospite che getterà quanto non consentito nel vaso). Ovviamente in un
uso responsabile dell'impianto - immaginiamo quindi nella propria abitazione - non il controsoffitto in
cartongesso e la gola
ci sono problemi.
luminosa
il rumore: il gruppo trituratore-pompa per forza di cose non è esente da rumori, e Nelle case, a volte, si ha la
non si può pretendere diversamente. Il modello da incasso a muro, che ho usato sensazione, visitando
spesso, tuttavia è già abbastanza silenzioso di suo, e può essere ulteriormente alcuni ambienti, che gli
oggetti dell'arredamento "navighino" nello
silenziato con sportelli coibentati con materiale fonoisolante (ovviamente, spessore spazi...
permettendo).
l'alimentazione elettrica: ovviamente, se viene a mancare la corrente, non è tende - pergotende - pensiline - tettoie:
differenze tecniche ed autorizzative
possibile utilizzare il bagno o qualunque sanitario vi avete collegato. Per questo
Parliamo oggi di elementi architettonici
suggerisco sempre ai clienti di mettere sotto sanitrit solo il secondo bagno: così che tra loro sono similari, ovvero quegli
almeno il bagno principale sarà sempre utilizzabile per le emergenze. è quindi una elementi che servono a schermarsi, per
buona regola evitare di avere tutti i bagni sotto sanitrit. Il ragionamento vale anche necessità o per q...
per la cucina: se avete deciso che la vostra cucina dovrà avere il sanitrit, sappiate
docfa: trucchi e suggerimenti
che in caso di black-out prolungato non potrete usarne il lavello. Ecco un altro post dedicato in particolare ai
per lavastoviglie e lavatrice, utilizzare solo e soltanto i prodotti appositamente colleghi tecnici alle prese con uno dei
pensati per questi elettrodomestici: si eviti quindi di realizzare un bagno con (tanti, troppi) anfratti burocratici con cui
quotidia...
lavatrice i cui scarichi convogliano tutti in un sanitrit "per vaso".
teme le temperature elevate delle acque da smaltire, come indicato nella illuminare con il LED
scheda tecnica dei prodotti: generalmente gli scarichi dei bagni non hanno Fino a qualche anno fa, il
LED lo si conosceva solo
temperature elevate, mentre invece quelli delle cucine potenzialmente si. Per
negli ambienti tecnici più
esempio quando scoliamo la pasta, nello scarico va a finire acqua alla temperatura stretti, oppure chi ha
di 100°C, oppure quando laviamo i piatti a mano possiamo creare un deflusso sempre lavorato con
continuo di acqua a 45-50°: sappiate che quasi tutti i sanitrit non sono adatti per le l'elettroni...
alte temperature dell'acqua (perché si surriscalda il motore, il quale potrebbe

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andare in blocco di protezione e quindi smettere - tempraneamente - di funzionare).
Google+ Follow ers Si è verificato un
Potrebbe verificarsi qualche problema con le docce multifunzione che hanno anche
errore nel gadget
la sauna (e quindi producono acqua a 100° in un serbatoio), ma generalmente
l'acqua che viene scaldata per fare il vapore non supera il paio di litri e,
nell'espulsione, viene sempre miscelata con acqua fredda (o almeno così dovrebbe Infissi in PVC da
Arc hivio blog
143€
essere). Il problema delle alte temperature degli scarichi si pone comunque, sanitrit
o no, in tutti gli scarichi in plastica, per cui occorrerebbe comunque prestare agosto (1)
attenzione. luglio (2)

in caso di malfunzionamento o di blocco, il liquame fuoriesce dalla macchina, giugno (3)


perché non è a tenuta stagna. Per fare un impianto con sanitrit fatto bene, secondo Contattaci Ora per un maggio (2)
me sarebbe opportuno installare in prossimità del sanitrit un sensore di Preventivo ! Produzione aprile (3)
e Vendita Roma Castelli
allagamento collegato ad una elettrovalvola che blocca tutta l'acqua che entra al marzo (3)
bagno interessato: in questo modo, in caso di allagamento accidentale, l'acqua febbraio (1)
viene automaticamente chiusa. La ditta stessa ha in catalogo dei sensori di gennaio (4)
allagamento, ma in commercio ve ne sono diversi.
dicembre (1)
[non è uno svantaggio ma una considerazine generale] seppure il sanitrit tritura i novembre (5)
liquami, in ogni caso non è possibile far scaricare un wc nella colonna di scarico
ottobre (5)
delle cucine, se il palazzo in cui stiamo operando ha gli scarichi separati, perché
settembre (10)
rimane sempre "acque nerre". La normativa infatti classifica il sanitrit comunque Informazioni
personali agosto (4)
come acque nere (a meno che non stiamo parlando dei "sanivite", cioè
sostanzialmente delle pompe per acque grigie). luglio (1)

se il sanitrit viene usato senza realizzare un condotto verticale (lo scarico cioè giugno (3)
viene fatto passare direttamente nel massetto sotto al pavimento, invece che nel maggio (5)
soffitto: è perfettamente consentito dalla scheda tecnica di posa) la spinta aprile (4)
dell'acqua data dalla pompa può arrivare con maggiore pressione al punto marzo (3)
d'innesto con il condotto più grande (la braga o direttamente la colonna fecale) arch. Marco febbraio (5)
creando un leggero rumore di "spruzzo". ovviamente non c'è nulla di cui Campagna gennaio (2)
preoccuparsi: è un fenomeno fisico noto e innocuo. in questi casi potrebbe essere visita il sito dello dicembre (4)
buona cosa rivestire la braga o comunque il punto d'innesto con dei materassini studio
novembre (3)
fonoisolanti per limitare al minimo la produzione di questo rumore, ovviamente a professionale per i
ottobre (3)
patto che ci sia abbastanza spazio nel massetto per poter fare una cosa del contatti e ulteriori
genere (difficilmente troverete questo spazio nelle ristrutturazioni di edifici con più info. settembre (7)
di trenta-quaranta anni di età), oppure realizzare il tratto di scarico in orizzontale Visualizza il mio agosto (1)
con una sezione leggermente maggiore di quanto indicato (ma bisogna sempre fare profilo completo luglio (1)
i conti con lo spessore del massetto e col fatto che il tubo deve sempre avere una giugno (2)
pendenza minima costante). Comunque il sanitrit produce dei rumori sugli scarichi, maggio (4)
è inutile farsi illusioni a riguardo. D'altra parte anche i bagni "normali" fanno rumore,
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è inutile farsi illusioni a riguardo. D'altra parte anche i bagni "normali" fanno rumore, marzo (2)
non c'è nulla da fare :-) potreste, comunque, valutare l'impiego di tubazioni
gennaio (3)
specifiche antirumore (le produce la geberit ma anche altri) che tuttavia, per
dicembre (2)
esperienza diretta, non eliminano il rumore ma lo riducono di una modesta
novembre (6)
percentuale.
ottobre (2)
se si realizza un impianto sanitrit con un tratto di scarico verticale (se fatto così, il
settembre (1)
tratto verticale deve essere molto vicino al sanitrit) considerate che la spinta poterà
il liquame ovviamente fino alla sommità del tubo, da dove poi comincerà a agosto (3)
percorrere il tratto orizzontale che dovrà avere una pendenza abbastanza marcata luglio (2)
(3%, contro l'1-2 solitamente richiesto negli impianti normali). Pur non essendo giugno (1)
necessariamente una cosa negativa, considerate che una volta terminato il lavoro maggio (8)
della pompa, nel tratto verticale rimarrà comunque del liquame fermo, che verrà aprile (3)
espulso alla scarica successiva: il sanitrit è infatti dotato di una valvola di non- marzo (4)
ritorno che impedisce a questa colonna di liquame di rifluire nel trituratore. è buona
febbraio (2)
norma realizzare il tratto di scarico orizzontale con un diametro maggiore rispetto
gennaio (7)
al tratto verticale: in questo modo si eviterà il rumore di gorgoglio che il liquame
dicembre (3)
potrebbe creare a causa dell'effetto "pistone", ed anche per alleviare ulteriormente
l'effetto "spruzzo" all'arrivo nella braga. Comunque tutto ciò non è specificato nella novembre (3)
scheda tecnica del prodotto, quindi sono più consigli che obblighi. ottobre (6)
il sanitrit può temere gli acidi comunemente usati come disgorganti degli impianti settembre (1)
tradizionali: le parti in plastica non hanno problemi, ma le parti in gomma esposte agosto (3)
agli acidi potrebbero degenerare e causare il malfunzionamento dell'apparecchio. luglio (2)
La casa madre generalmente consiglia l'utilizzo periodico di un anticalcare - perché giugno (2)
anche il calcare può essere un problema - che può essere anche uno dei comuni maggio (3)
prodotti commerciali versato ogni tanto nel vaso. Tuttavia se si dovessero verificare
aprile (2)
intasamenti dell'apparecchio o se si ha il sospetto che all'interno del sanitrit vi sia
dicembre (2)
del materiale organico che non riesce ad essere smaltito (p.e. capelli o anche
novembre (1)
carta "robusta" dipo scottex) si può consigliare di versare dell'acido per la pulizia
della macchina interna. Vi ripeto, l'utilizzo dell'acido è sconsigliato dalla casa ottobre (1)
madre, ma teniamo comunque a mente che questi non sono apparecchi pensati luglio (1)
per durare in eterno. giugno (1)
febbraio (3)
Ritengo comunque sia giusto fare un elenco di vantaggi che potrebbero non apparire evidenti
ad una prima valutazione:
l'installazione di un sanitrit, a giudizio di chi scrive, è un beneficio per i condotti
di scarico condominiali: il sanitrit infatti fa da "filtro" contro ogni potenziale

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oggetto inidoneo ad essere gettato nel wc (in questo caso è il sanitrit a
danneggiarsi e non la condotta condominiale) e, in ogni caso, immette nelle
colonne solo liquame già triturato, eliminando quindi il rischio di intasamento. Il
sanitrit inoltre dilaziona nel tempo l'espulsione di liquame (non arriva cioè lo scarico
del wc tutto insieme) evitando il rischio di contemporaneità di scarichi nella stessa
colonna fecale da parte di più bagni. (ho fatto queste riflessioni nel corso di una
consulenza tecnica di parte in una causa condominiale: le mie considerazioni sono
state accolte positivamente dal CTU di turno) Lo scarico, inoltre, quando arriva alla
colonna condominiale ha già senz'altro perso tutta la potenziale "spinta" della
pompa del sanitrit, la quale ha giusto la forza di spingere il liquame fino ad una
certa altezza, dopodichè defluisce per caduta naturale e, quindi, l'innesto nel
condotto condominiale non è stressato da pressioni se non quelle naturalmente
presenti nell'acqua che defluisce secondo la forza di gravità.
il poter posizionare un bagno o una cucina in un qualunque punto
dell'appartamento apre le strade a soluzioni planimetriche davvero innovative ed
inconsuete: diventano possibili anche bagni di piccolissime dimensioni posti nella
camera da letto magari molto distante dallo scarico "vero", oppure, in caso di
appartamenti molto grandi ma con un unica colonna di scarico (come si facevano
negli anni 20 e 30 per esempio, in cui i servizi erano tutti concentrati in una parte
della casa, non necessariamente centrale), consente di realizzare bagni o la
cucina ovunque.
Poi mi sembra giusto fare un elenco non tanto di vantaggi o svantaggi quanto di consigli o,
ancora meglio, suggerimenti basati dall'esperienza nella progettazione e nella direzione lavori:

il primo punto più che un consiglio è una regola generale: fate rispettare
dall'installatore tassativamente tutte le prescrizioni della scheda tecnica
d'installazione. Potrebbe sembrare una cosa superflua (ma fuggite da un
installatore che vi dice che non serve vedere le schede tecniche) ma il modo di
realizzare il condotto di scarico non è ovvio, perchè in fin dei conti non si tratta di
fare uno scarico tradizionale. Fate attenzione al dislivello indicato tra la quota della
piletta della doccia e la quota d'installazione del sanitrit: generalmente le docce
devono essere un pò più alte che non nei bagni tradizionali, per via del fatto che,
per il principio fisico dei vasi comunicanti, se il dislivello è troppo basso potrebbe
accumularsi un velo d'acqua nella doccia ogni tanto, subito prima della "pompata".
Il tratto verticale del sanitrit deve essere fatto in tubazione di scarico che regge un
minimo di pressione: quindi sarebbe ideale la tecnologia a tubi saldati. Il tratto

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orizzontale poi può essere anche ad infilare, ma sarebbe consigliabile fare tutto il
condotto, fino all'imbraga, con la stessa tecnologia (benchè non sia vietato il
contrario). Il tubo di scarico orizzontale è meglio che venga portato direttamente
alla colonna fecale, senza intercettare altri scarichi non sanitrit. è invece possibile
realizzare una rete aerea che raccolga scarichi di più sanitrit. Comunque queste
indicazioni sono tutte contenute nella scheda tecnica, appunto.
Di sanitrit ce ne sono diversi tipi ma sono divisibili in due macro-categorie: quelli
"tradizionali" che vanno dietro al vaso e rimangono a vista, e quelli che vanno ad
incasso in una nicchia poco profonda (circa 12cm) e che quindi risultano a
scomparsa totale. Ovviamente, questi ultimi sono i prediletti dai progettisti perché
consentono di realizzare un bagno con un estetica identica a quella di un bagno
tradizionale, ma comunque il fatto di avere il sanitrit dietro al vaso costringe a
spostare il vaso in avanti e questo potrebbe essere limitativo in bagni di piccole
dimensioni. Il sanitrit da incasso non necessariamente deve stare dietro al wc, ma
è bene che non ne stia molto distante. Esiste di recente anche un terzo
compromesso: è un blocco unico di wc che integra sia il trituratore-pompa e sia
addirittura lo sciacquone: in pratica potete comprare solo il wc e posizionarlo dove
volete: non ho ancora avuto modo di installarlo, però.
potreste pensare di fare due bagni limitrofi e farli servire dallo stesso sanitrit:
questo è altamente sconsigliato, e vi suggerisco invece di fare due sanitrit distinti
uno per ciascun bagno. Se i due wc fossero scaricati contemporaneamente il
sanitrit potrebbe andare in crisi non riuscendo a smaltire tutto il liquame in arrivo.
inoltre, se si dovesse guastare l'apparecchio rimarreste impossibilitati ad usare ben
due bagni, e non soltanto uno dei due.
chi vi vende o vi installa il sanitrit giurerà per tutta la vita, anche sotto tortura, che il
sanitrit non emette cattivi odori. Ebbene, la questione è controversa. Alcuni modelli
di sanitrit hanno una vera e propria presa d'aria, poiché nel momento in cui evacqua
l'acqua contenuta nel vano del sanitrit, deve essere immessa aria all'interno del
volume altrimenti si crea un vuoto che la piccola pompa non è in grado di gestire:
quindi da qualche parte quest'aria deve entrare. Non può farlo dagli altri tubi di
scarico che arrivano all'apparecchio, perché altrimenti potrebbero gorgogliare i
sifoni: è comuque possibile convogliare questa ventilazione dell'apparecchio in un
tubicino collegato all'esterno dell'appartamento oppure, ancora meglio, nella rete di
ventilazione esistente, se presente nell'impianto del fabbricato.
Se siete comunque dell'idea di evitare il più possibile di dover installare un sanitrit,
considerate che lo scarico che crea maggiori problemi generalmente è quello del

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wc, perché, se "naturale", deve avere un diametro molto elevato del tubo (minimo
sindacale 90mm, ma 110 è considerato il diametro minimo per evitare ingorghi e
problemi vari) e deve avere minori gomiti ("curve") possibili fino all'imbraga. Dato
che gli altri sanitari di un bagno hanno minori necessità di diametro (anche 32mm
ma è sempre meglio usare almeno il 40mm) e diciamo minori problemi in caso di
curve, potreste anche ipotizzare di realizzare un bagno, non molto distante dalla
colonna, e quindi mettere sotto sanitrit il solo wc, mentre gli altri sanitari evacuarli
mediante una rete tradizionale, magari sfruttando il più possibile tratti in parete.
Tuttavia il fatto che anche gli altri sanitari scarichino nel sanitrit aiuta al "lavaggio"
dell'apparecchio, ma almeno in caso di malfunzionamento del trituratore, il bagno
sarebbe utilizzabile, ovviamente tranne il vaso.
è una buona idea generale quella di impermeabilizzare la zona di parete e
pavimento che va attorno al sanitrit. Anzi si potrebbe dire che un bagno con
sanitrit (ma anche senza sanitrit) sarebbe bene impermeabilizzarlo tutto. Come si
impermeabilizza un bagno? stendendo prodotti impermeabilizzanti prima della posa
delle mattonelle, sulle pareti. Uno dei materiali che più si presta a questa
applicazione secondo me è il Mapelastic della mapei o il nanoflex della Kerakoll,
una sorta di malta a ridottissimo spessore che, una volta indurita, diventa una vera
e propria pellicola impermeabile e, essendo di fatto una malta, è un buon
sottofondo per la posa delle mattonelle. Tuttavia non è un obbligo: come dicevo, dal
sanitrit in condizioni d'uso normali non deve uscire una goccia d'acqua. Una volta
ho realizzato un impianto con sanitrit un po particolare, in cui il cliente desiderava
una macchina più potente di quella del modello da incasso: parallelamente
nessuno voleva che questa macchina fosse a vista, quindi ho fatto realizzare, nella
limitrofa cabina armadio, un vano in muratura completamente impermeabilizzato in
cui è stato poggiato il sanitrit. Con la falegnameria della cabina armadio ho poi
provveduto a nascondere opportunamente il tutto. Il vano così fatto consente un
minimo di accumulo di acqua in caso di piccole perdite: comunque si evita di
danneggiare il vicino del piano di sotto che spesso è il problema maggiore in questi
casi.
come dicevo più sopra, il primo tratto di tubazione di scarico è soggetto ad una
maggiore pressione: in particolare è molto delicato il punto di attacco subito
all'uscita dal trituratore. Nel 90% di casi in cui ho visto un sanitrit perdere, la
perdita era in questo punto. Occorre prestare attenzione alla corretta posa delle
fasce serratubo e degli accessori specifici da impiegarsi per questo innesto.
Secondo me, comunque, la migliore tecnica con cui realizzare il condotto di
scarico del sanitrit è con le tubazioni a saldare: o a caldo, o a colla.
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Alcune persone potrebbero essere molto sensibili al rumore prodotto
dall'apparecchio. Nel caso di installazione del sanitrit dietro al vaso non c'è molto
che possiate fare per evitare il rumore, ma nel caso in cui venisse incassato, è
possibile realizzare lo sportello del vano con un materiale fonoisolante al suo
interno, rivolto verso la macchina. Certo ciò comporta una maggiore profondità del
vano tecnico del sanitrit che non sempre è possibile o conveniente avere, ma ogni
cosa ha un suo costo. Alcuni hanno pensato di spruzzare della schiuma
poliuretanica ad espansione nel vano tecnico, "riempiendo" di fatto tutto il vano di
schiuma indurita: sebbene il risultato acustico fosse eccezionale, mi sento di
sconsigliare fortemente questa soluzione perché 1. la schiuma è anche
termoisolante, e se si scarica acqua un po calda (per esempio da una lavatrice,
una lavastoviglie, un lavello - mentre scoliamo la pasta) il calore rimane all'interno
del vano tecnico facilitando il surriscaldamento della macchina e quindi causando
un potenziale blocco temporaneo del motore (come indicato nella scheda tecnica)
e quindi conseguente fuoriuscita di liquido - la schiuma indurita non è
completamente impermeabile 2. in caso di manutenzione ordinaria sarà necessario
rimuovere la schiuma, la quale comunque rimarrà aderente a tutte le superfici
interessate, creando difficoltà. Lo schiumare, invece più che semplicemente
murare, il condotto di scarico del sanitrit potrebbe essere una buona idea perché
questo riempitivo assorbe vibrazioni e rumore, ma comunque il rumore che si
produce dalla tubazione è minimo rispetto a quello prodotto dalla macchina stessa
quando in funzione.
Come già accennavo prima in qualche passaggio, secondo me è bene che il
sanitrit venga usato solo per il secondo bagno. Ritengo sia importante che
almeno uno dei bagni di casa abbia lo scarico "tradizionale". Non è una regola, per
carità, e nè i bagni "tradizionali" sono esenti da rotture o problemi che possono
temporaneamente renderli inservibili. Si tratta più che altro di una questione di
sicurezza.

Aggiungerò altre foto di impianti appena possibile.

Pubblicato da arch. Marco Campagna a 11/16/2012 03:46:00 PM

+1 Consiglialo su Google

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286 commenti:

Francesco 3 aprile 2013 21:54

Gentile Marco,
Ho letto con molto interesse il tuo utilissimo post sul Sanitrit. Complimenti per il dettaglio e
tutti i suggerimenti.
Un punto su cui avrei il piacere, se possibile, avere il tuo approfondimento è l'utilizzo del
controsoffitto per far passare le tubature (e quindi evitare di dover spaccare la
pavimentazione). Hai mai avuto esperienze di questo tipo?
Infatti, avendo noi già un controsoffitto, vorremmo installare il Sanitrit (per bagno completo)
e far passare le tubature nel controsoffitto, lungo il perimetro del muro principale,
attraversando la sala.
Per cui, la nostra preoccupazione principale è il rumore delle tubature: il rumore che si
potrebbe sentire sopra la testa ad ogni scarico del Sanitrit. Sarebbe necessaria una
insonorizzazione? Se si, di che tipo?
E poi, è sicuro farlo nel controsoffitto?
Qualunque suggerimento e/o warning è ben accetto!
Grazie mille
Francesco

Rispondi

Risposte

arch. Marco Campagna 4 aprile 2013 10:54

Ciao Francesco: da un punto di vista tecnico non ci sono controindicazioni nel


far passare lo scarico del sanitrit nel controsoffitto: l'ho fatto fare più di una volta
senza particolari problemi. è sufficiente anche fare un impianto ad infilare e non
necessariamente a saldare. Il rumore però oggettivamente può essere un
problema, perché lo sciabordìo dell'acqua nella tubazione si sente. Si può
mitigare - ma non eliminare - il problema usando anzitutto tubazioni di scarico
speciali antirumore (le fa la geberit, sono di colore blu ed a strato multiplo) e poi
si può rivestire l'intero tubo con uno specifico materassino in gomma-piombo
autoadesivo (la geberit sempre ne produce un tipo abbastanza efficace). Così
facendo si dovrebbe sentire appena. Dipende poi ovviamente da quanto è alto il
livello del rumore di fondo dell'appartamento: se si è in una zona
particolarmente tranquilla o se l'immobile non affaccia su nessuna strada e si
hanno degli infissi dalle buone prestazioni acustiche, il rumore si sentirà

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sempre un pochino. In questo caso potreste poggiare sull'intradosso del
cartongesso un materassino fonoisolante.

Reasilvia 11 giugno 2013 22:46

Ciao Marco, grazie del tuo articolo veramente molto interessante.


Ti espongo il mio problema:
Abbiamo una casetta di 50 mq scarsi, volevamo fare un bagno cieco che ci
permetteva di avere un salotto degno di questo nome e di non sacrificare due
finestrelle veramente utili all'illuminazione di casa...il fatto è che il bagno è
distante circa 7 mt e la 'cravatta' dello scarico (in ghisa) è appena 40 cm sotto il
livello del pavimento. Siamo al pian terreno e sotto nn c'è nulla, un'intercapedine
di circa 1 mt e mezzo...
Mi dicono che la pendenza troppo esigua, che servono 15 cm ogni mt. E che
quindi nn servirebbe neanche alzare il pavimento del bagno visto che servirebbe
oltre un mt di rialzo!
Sarebbe l'unico bagno di casa quindi pensavamo al sanitrit...per noi il bagno in
quel punto sarebbe una vera 'salvata'

arch. Marco Campagna 11 giugno 2013 23:31


Ciao Reasilvia, la pendenza che deve avere uno scarico di wc è del 2%, quindi
sono 2cm ogni metro, e non quindici per metro. Per sette metri avresti un
dislivello di circa 14cm e quindi ce la potresti fare (magari chi ti ha detto 15cm si
riferiva appunto al dislivello totale sui sette metri?), sfruttando l'intercapedine a
pavimento, senza fare sanitrit. Se riuscissi a farlo con lo scarico naturale,
essendo l'unico bagno di casa, secondo me sarebbe meglio, visto anche la
posizione bassa della braga.

Reasilvia 12 giugno 2013 11:49


Grazie infinite per la risposta rapida!
Chiamo subito chi fa i lavori! ...mi pareva troppo!!

Rispondi

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Francesco 5 aprile 2013 10:34

Ciao Marco, grazie mille per la veloce risposta. Davvero molto utile e apprezzato.
Siccome saremmo molto propensi a procedere in questo modo (ovviamente seguendo i
tuoi preziosi suggerimenti sull'isolamento con tubi speciali, il materassino autoadesivo ed
eventualmente con pannelli fonoisolanti visto che per fortuna l'appartamento è molto
silenzioso (a finestre chiuse!) - ho guardato anche il sito della Geberit da te suggerito per
farmi un'idea di questi materiali) vorrei chiederti un'ulteriore cosa, se possibile: quanto,
secondo te, verrebbe a costare una soluzione simile? Giusto per farci un'idea (quindi una
valutazione a grandi linee) e valutare se economicamente conviene veramente procedere
in questo senso (spero di si!).
Grazie mille ancora per il prezioso aiuto.
Francesco

Rispondi

Risposte

arch. Marco Campagna 5 aprile 2013 12:13

mah in realtà in questo tipo di lavori quello che incide di più è la manodopera: la
differenza di costo del materiale quindi è considerabile marginale. Puoi
considerare un aggravio di costo del 10-15% al massimo sul totale del lavoro,
giusto perché l'applicazione del materassino in gomma-piombo prevede
manodopera in più. I pannelli fonoisolanti nel controsoffitto poi potrebbero
incidere, tra fornitura e manodopera, per una ventina di euro al metro: qualcosa
di più se bisogna rompere il cartongesso per infilarli. comunque dipende anche
dal materiale che scegli.

Rispondi

NForRoma 8 aprile 2013 15:06


Ciao Marco,

grazie per questa tua pagina!


…mi era stato appena proposto un sanitrit e qui ho trovato delle "controindicazioni"… Hai
qualche consiglio da darmi?

Ecco la mia situazione: vivo in un appartamento piuttosto grande in cui e' stata spostata la
cucina, il che significa che lo scarico del lavandino, nonche' lavastoviglie, deve fare un
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percorso orizzontale di una decina di metri prima di arrivare allo scarico WC.

in mezzo e' stato inserito un pozzetto per ispezioni… si prevedevano problemi!


nel corso degli anni, benche' io stia molto attenta a non buttare olii o rifiuti vari nel lavandino
e adoperi solo sapone liquido nella lavastoviglie, mi si otturano gli scarichi del lavandino e
devo fare regolarmente l'idraulico. Mi sono dotata di sondino che infilo dal pozzetto
direzione lavastoviglie e lavandini e cerco di smuovere grassi per far rifluire l'acqua. Questa
soluzione funziona per qualche tempo, dopo poco siamo esattamente punto e a capo.

ti e' mai capitato un problema del genere? e se si, come l'hai risolto?

Rispondi

Risposte

arch. Marco Campagna 8 aprile 2013 17:57


Ciao!
probabilmente allo scarico non è stata data la giusta pendenza: molti pensano
erroneamente che le scatole sifonate servano a "recuperare" la pendenza
laddove non ne hai, ma è una falsa soluzione ad un problema serio: se lo
scarico non è inclinato della giusta pendenza (almeno il 2%, quindi su 10 metri
dovrebbe scendere di ben 20 cm e la vedo davvero dura che tu possa avere
20cm di spessore a disposizione nel massetto). Anche se installassi il sanitrit
avresti lo stesso problema, perché comunque il tratto di scarico dopo
l'apparecchio deve comunque essere in pendenza (ma mi pare che possa
essere inferiore al 2%, dovresti controllare la pendenza dello scarico richiesto
sulla scheda tecnica del prodotto. comunque pure se fosse richiesto solo l'1%
avresti comunque bisogno di 10cm di spessore nel massetto oltre allo
spessore stesso del tubo, quindi almeno 15cm). Potresti però creare un nuovo
scarico magari a soffitto, nascosto in qualche controsoffitto realizzato ad hoc o in
traccia entro qualche parete.

Rispondi

NForRoma 9 aprile 2013 14:05


Grazie Marco. Si in effetti e' una questione di pendenza. Un po' ne e' stata data, ma di certo
non 20cm. Un vero peccato, perche' in realtà dalla mia soglia SCENDO almeno 15cm sul
pavimento (flottante) quindi ci sarebbe stata la possibilita' di ovviare. Ma del senno di poi...

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Se non altro il pozzetto mi permette di entrare dentro e smuovere i grassi prodotti dalla
lavastoviglie. Purtroppo non considero lo scarico nel controsoffitto (in realta' non riesco
neanche a capirlo... fare salire lo scarico della cucina e della lavastoviglie?). Che
consiglieresti per dare una pulita profonda a questo tubo, considerando che vi posso
accedere sia dal pozzetto che dai tubi della lavastoviglie? cosa potrebbe sciogliere i grassi
della lavastoviglie Grazie ancora.

Rispondi

Risposte

arch. Marco Campagna 9 aprile 2013 14:19


il mandare lo scarico in verticale era nell'ipotesi di installare un sanitrit,
ovviamente ;) contro i grassi della lavastoviglie c'è poco da fare, non mi risulta
esistano prodotti commerciali in grado di tenere pulite le tubature da questo tipo
di agente intasante. Potresti usare specifici acidi molto potenti non commerciali,
ma poi rischieresti che corrodano anche le tubature stesse. Secondo me se
vuoi tenerti lo scarico com'è non puoi prescindere da una regolare
manutenzione del condotto: dei miei amici comunque hanno "riconvertito" una
pompa a pressione per l'acqua (di quelle domestiche che si usano per lavare le
macchine, quindi nulla di particolarmente costoso) mettendoci un ugello
apposito per infilarsi nelle tubature: con quello riescono a sturare qualunque
cosa, ma dovresti fare attenzione perché con la pressione interna potresti far
"saltare" la scatola sifonata di metà tratta.

NForRoma 9 aprile 2013 17:08

molto interessante! Ma, scusa l'ignoranza, la pompa viene usata di tanto in tanto
(quindi azionata a mano) per pulire le tubature... non e' che e' regolarmente in
funzione per spingere l'acqua, giusto?

Non e' che mi potresti mandare un link che mostri la pompa che intendi? giusto
per capire. Grazie!

Rispondi

Unknown 15 aprile 2013 22:20

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Questo commento è stato eliminato dall'autore.

Rispondi

Fabio 15 aprile 2013 22:26

Buonasera Marco,
vogliamo ricavare un secondo bagno in casa, ovviamente utilizzando il sanitrit. In questo
bagno vorremmo inserire un WC, un lavandino, un bidet e la lavatrice. Credi che sia
possibile e se sì, se necessitiamo di un Sanitrit particolarmente potente? Collegando la
lavatrice al Sanitrit, non rischio di avere problemi con il rumore poiché, oltre che al normale
rumore di funzionamento della lavatrice, si aggiunge quello della pompa?
Grazie mille.
Saluti
Rispondi

Risposte

arch. Marco Campagna 15 aprile 2013 22:46

Ciao Fabio,
nel tuo caso non hai bisogno di un sanitrit particolarmente potente: la lavatrice
non mi ha finora mai dato i problemi che, invece, mi danno le lavastoviglie.
Potresti rischiare qualche overload se scaricherai il vaso nello stesso istante in
cui la lavatrice sta scaricando la sua acqua, ma sovradimensionare l'impianto
solo per questa evenienza mi sembrerebbe sproporzionato: ma valuta tu.
Ovviamente il rumore del sanitrit si sommerà, a tratti, a quello della lavatrice.
Certo la somma di due rumori fanno un rumore più forte, comunque quello del
sanitrit è abbastanza breve.

Fredy San Giusto 6 maggio 2013 18:46

Buona sera Marco,


vorrei installare un apparecchio Sanitrit che svolga il compito simile a quello di
Fabio. Che modello mi consigli? Grazie.
Cordiali saluti.

arch. Marco Campagna 7 maggio 2013 13:33

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tutti i modelli, tranne proprio il base, sono predisposti per accogliere le utenze di
tutti i sanitari del bagno. Puoi usare un sanipack se vuoi incassarlo a muro
oppure un sanitrit pro se vuoi un qualcosa di un po più potente ma da lasciarsi
a vista.

Fredy San Giusto 7 maggio 2013 15:36

Molte grazie.

Rispondi

Cristiano 28 aprile 2013 11:48

Salve Marco, complimenti per la pagina, molto dettagliata. Sto per far ristrutturare la taverna
della nostra villetta dove già c'è un bagno. Fino ad oggi il wc era collegato ad un sanitrit,
mentre il lavandino e la vasca scaricano nel vespaio sotto la taverna dove ci sono pompe
ad immersione che portano le acque (piovane e grigie) in fognatura. Ora, ristrutturando,
preferirei modificare l'impianto ed evitare lo scarico nel vespaio, La domanda è: meglio
mandare tutto ad un singolo sanitrit, installare due sanitrit, o inviare le acque grigie ad una
semplice pompa, dato che sarebbero solo acque di scarico della vasca e del lavandino?
Grazie per l'attenzione, cordiali saluti

Rispondi

Risposte

arch. Marco Campagna 28 aprile 2013 12:14

Ciao Cristiano, effettivamente non piace neanche a me l'idea che dei sanitari
scarichino nel vespaio (credo anche che non sia molto a norma): un conto è
l'acqua piovana, ma i sanitari hanno come reflui anche saponi o altre sostanze
che è bene non mandare in giro. Puoi tranquillamente collegare tutti i sanitari
del bagno ad un unico sanitrit: tutti i modelli sono predisposti per poter
scaricare un bagno completo (tranne alcuni modelli speciali).

Cristiano 29 aprile 2013 12:01

Grazie mille per la tempestiva risposta, se non hai niente in contrario mi

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permetterò di disturbarti ancora in caso di ulteriori dubbi in corso d'opera. Grazie
ancora

Rispondi

Emily Redgrave 29 aprile 2013 12:44

Buonasera Marco,
il problema per me maggiore è di tipo elettrico.
Dei condomini ai quale era andata via la corrente, era un bel pomeriggio di sole e non se
ne sono accorti, lo hanno utilizzato facendo fuoriuscire dallo sfiato l'acqua non trattata.
Ma esiste una soluzione elettrica, un gruppo di continuità, che funzioni tipo batteria nel
momento in cui il sanitrit "vuole" entrare in funzione?
I gruppi di contionuità tradizionali assicurano pochi minuti di autonomia, io vorrei che
funzionassero solo quando il Sanitrit lo richiede...
Complimenti x il blog!

Rispondi

Risposte

arch. Marco Campagna 29 aprile 2013 14:30

Ciao Emily, tecnicamente sarebbe possibile fornire un gruppo di continuità per


garantire il funzionamento del sanitrit, ma dovrebbe essere un gruppo
abbastanza capiente (quando è in funzione il sanitrit assorbe dai 400 ai 600W a
seconda del modello) e secondo me è una eccessiva complicazione del
sistema, oltre che un aggravio di costo non indifferente ed a necessitare di
trovare ulteriore spazio per la batteria (che emette calore e quindi va ventilato, se
posto in un luogo chiuso). Magari sarebbe più semplice inserire un cicalino a
batteria in bagno che emette un suono quando non c'è la corrente, segnalando
quindi l'impossibilità di usare il servizio.

Rispondi

BIBI SIMEON 1 maggio 2013 09:03

Buongiorno Marco,
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complimenti per il blog, sono molto interessato all'installazione di un sanitrit in una cantina
2 metri interrata e mi hai già risposto visto che lo scarico in verticale è possibile fino a 4
metri. Il mio problema più grave riguarda invece lo scarico fognario principale che pochi
giorni fa si è ostruito nel pozzetto esterno in giardino me ne sono accorto per la filtrazione di
acqua dalle pareti dello scarico in cantina quando si azionava lo sciuaquone del bagno. Il
problema era legato ad un intasamento del pozzetto esterno da radici e probabilmente
dalla ridotta pendenza di un tratto di tubo fognario in cemento in un punto orizzontale della
casa. Con grande difficoltà ho rimosso le radici e sto aspettando una ditta di spurhi per la
pulizia ad alta pressione del tubo semi ostruito. La mia domanda è sapere se posso fare
qualcosa per evitare che si ripeta il fattaccio ? (evitando possibilmente lavori costosi di una
nuova rete fognaria) visto che la casa è ancora in corso di parziale ristrutturazione ed ha
una fossa biologica: esistono rimedi definitivi per le radici o nel caso sistemi di triturazione
sulla condotta principale in uscita che permettano un più agevole deflusso dei rifiuti fognari
anche in queste difficili condizioni (possibile ostruzione da radici e scarsa pendenza).
ringrazio per la disponibilità

Roberto

Rispondi

Risposte

arch. Marco Campagna 2 maggio 2013 19:58

Ciao Roberto, devi cercare di risolvere il problema delle radici


indipendentemente dal sistema sanitrit: questo certamente ti può aiutare nel
senso che ti rende più fluidi gli scarichi, ma comunque l'ostruzione di corpi
estranei nella condotta va evitata. esistono delle barriere antiradice che si
possono mettere attorno alla condotta di scarico, ma dovresti scavare per
portarla tutta a nudo...il che come costi equivale quasi a rifarla da capo.

Rispondi

Giorgia Foschi 16 maggio 2013 10:58

Ciao Marco,

grazie per il dettaglio di questo post. Ti spiego: noi abbiamo appena acquistato un
appartamento e visto che è di quasi 95 mq vorrei fare 2 bagni anche se attualmente ne ha
solo 1, ma questo comporta allontanare entrambi dalla colonna di scarico, il primo a circa

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4 metri lineare e l altro circa 8 per obliguo... che ne pensi?
Rispondi

Risposte

arch. Marco Campagna 16 maggio 2013 11:35

Ciao Giorgia,
come scrivo nello stesso post, secondo me non è opportuno avere tutti i bagni
di casa sotto sanitrit: non perché non ci si debba fidare della tecnologia, ma
perché se va via la corrente non puoi usare nessun bagno, nemmeno per
lavarsi le mani. io valuterei, magari con un tecnico di fiducia, se almeno il bagno
distante 4 metri possa essere allacciato alla colonna fecale con condotti
naturali: per esempio usando un vaso con scarico a parete è possibile, in alcuni
contesti, far camminare a muro il tubo di scarico dandogli la giusta pendenza
fino alla braga.

Rispondi

Antonio Scipioni 16 maggio 2013 14:25

Gentile Marco,
volevo chiederti se hai avuto modo di usare i modelli per la doccia (sanitshoewer,
sanishower flat, sanidouche ecc). Sto predisponendo un bagno molto grande in taverna
(circa 2,5 mt sotto terra) e abbiamo inserito due sanitrit, il primo serve 1 wc, 1 bidet, 1 vasca
e 1 lavandino, il secondo serve la lavatrice. Inizialmente pensavamo di collegare anche 1
piatto doccia a uno dei due sanitrit ma ci dicono che il piatto deve essere almeno a 25 cm
per poter funzionare in maniera corretta. Ho chiesto di valutare l'inserimento di una terza
pompa solo per la doccia in modo da posizionare il piatto ad una altezza decente di 10/15
cm, cosa ne pensi?
Ciao e grazie.

Rispondi

Risposte

VOGLIOUNTETTO 9 marzo 2014 18:39

Grazie Marco per la tua incredibile disponibilità.....


ma .... essendo tecnico , ho domande strane:
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ma se attacco la doccia al SANITRIT , sarò obbligato a sentirlo tritare e evacuare
per tutta la durata della doccia?
sai , la doccia è un momento di relax , con un motore acceso tutto il tempo , oltre
al dispendio di energie , ho l'inconveniente del rumore.

Grazie ancora di tutto....Bruno

arch. Marco Campagna 10 marzo 2014 11:32

il sanitrit lavora ad intermittenza, solo quando il vano di raccolta interno arriva ad


un certo livello. Facendo la doccia, quindi con un afflusso continuo di acqua,
sentirai il sanitrit azionarsi per circa 4-5 secondi ogni circa 15-20 secondi. funge
così.

Rispondi

Enrico Ortensi 18 maggio 2013 17:41

Buongiorno Marco,
vorrei ricavare un monolocale a scopo di affitto dal mio appartamento utilizzando il sanitrit
per bagno e cucinino. Vorrei dotarlo di un UPS capace di consentire le esigenze umane di
emergenza per coprire 6-8 ore di eventuale interruzione elettrica. Quanto potrebbe costare
un modello adeguato allo scopo? Grazie e complimenti per le utilissime informazioni!

Rispondi

Risposte

arch. Marco Campagna 18 maggio 2013 23:17

Ciao Enrico,
ti consiglio anzitutto di realizzare un impianto con due sanitrit distinti, uno per il
bagno e uno per la cucina. Il gruppo UPS dovrebbe avere una capacità di
almeno 1000VA per poter garantire almeno una decina di "pompate" senza
corrente, ma sinceramente vado "a naso" perché non ho mai fatto realizzare un
impianto del genere e non sono un esperto di sistemi elettrici e gruppi di
continuità. Comunque i modelli base dei sanitrit assorbono 400W per pochi
secondi: se consideriamo che un gruppo da 1000VA garantisce ad un PC con
un alimentatore da 600W una autonomia di una decina di minuti, direi che ci

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potresti stare, ma non so se i gruppi di continuità possono soffrire gli
assorbimenti elevati ed improvvisi che vengono generati dal sanitrit.

Considera che se separi le due unità immobiliari senza che vi siano porte che
formalmente le collegano, per essere a norma con le leggi urbanistiche (cosa
che devi dichiarare nel contratto di affitto) dovresti fare un frazionamento. Oppure
fai risultare una porta, anche fittizia (quindi che rimane chiusa o che magari sta
dietro un mobile) e fai un contratto di affitto per una stanza di casa e non per un
appartamento a sè stante.

Rispondi

pino Famiglietti 21 maggio 2013 16:04

Ciao Marco.
Sto acquistando un appartamento con taverna collegata nella quale vorrei fare il secondo
bagno.
Ho uno scarico per le acque chiare ma per le scure devo installare un sanitrit con pompa.
La mia domanda o meglio ignoranza è :
Come mi collego alle fogne?devo spaccare il pavimento al piano superiore ?
Foro il solaio e mi collego allo scarico del bagno di sopra?
Vorrei capire come poter fare.
Non vorrei fosse un operazione troppo invasiva dato che ho il riscaldamento a pavimento.
Grazie mille.

Rispondi

Risposte

arch. Marco Campagna 21 maggio 2013 17:14

Ciao Pino,
la cosa più semplice è quella di innestarsi sullo scarico esistente delle acque
nere, quindi sul bagno al piano superiore. In teoria il riscaldamento a pavimento
non dovrebbe essere esteso sotto al bagno (che dovrebbe avere uno
scaldasalviette) quindi potresti forare senza problemi, ma il sanitrit dovrebbe
essere messo esattamente sotto al buco che farai perché il tubo in verticale non
può avere curve o deviazioni se non nel punto più alto.
In alternativa potresti andare ad intercettare il condotto fognario che potrebbe
passare anche dietro l'intercapedine del bagno che vorresti realizzare nella

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tavernetta, ma se non hai a disposizione i progetti impiantistici si tratta di fare
comunque dei saggi esplorativi abbastanza invasivi, e comunque l'innesto
andrebbe fatto con estrema cautela per evitare reflussi.

Rispondi

marcello 22 maggio 2013 22:49

ciao marco,
ho letto con interesse il tuo post, visto che sono indeciso sull'utizzo del sanitrit e mi sto
documentando. Ho appena acquistato un appartamento su due livelli e nel seminterrato
vorrei realizzare un secondo bagno. Il costruttore ha gia predisposto una linea di scarico
con tubo da 110 ma con pendenza minima , forse 3 cm su un lunghezza di 5 metri. Il tubo
confluisce in un pozzetto in cemento posto nel mio giardino e di li tramite pompa di rilancio
al pozzetto fognario principale, il dislivello è di circa 1,5m. Alcuni idraulici mi hanno
chiaramente fatto intendere che forse la pendenza è scarsa e mi hanno consigliato di far
realizzare un gradino all'interno del bagno per ovviare a ciò. Un mio caro amico mi ha
parlato quindi del sanitrit che usa da anni senza problemi. pensi faccia al caso mio? E
possibile utilizzare lo scarico esistente.Vorrei evitare il gradino visto che il costo è più o
meno pari al sanitrit e sicuramente più antiestetico. Grazie Marcello, Latina

Rispondi

Risposte

arch. Marco Campagna 23 maggio 2013 10:19

CIao Marcello,
lo scarico se ha le caratteristiche che mi hai detto è senza ombra di dubbio
insufficiente: uno scarico deve lavorare almeno con il 2% di pendenza, e su 5
metri quindi dovrebbe avere un dislivello di 10cm tra inizio e fine. Quindi io
eviterei di usare questo scarico se non è possibile portarlo entro i livelli di
norma.
Se questo scarico va in un pozzetto con pompa di rimando il sanitrit
effettivamente potrebbe esserti utile, perché al pozzetto manderebbe solo
liquami pre-triturati e quindi la pompa del pozzetto lavorerebbe meglio
(bisognerebbe capire poi che tipo di pompa è), comunque potresti anche
valutare di prendere un modello più potente (anche i sanicubic) e saltare proprio
il pozzetto intermedio per arrivare direttamente allo scarico principale, se
possibile. Tutto sommato, nel tuo caso, penso che installare un sanitrit sia una

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soluzione migliore che non portare il tubo naturale a pendenza giusta, visto che i
liquami finirebbero comunque a loro volta in una sorta di sanitrit artigianale (il
pozzetto con la pompa di rimando) ed eviteresti pure il gradino in bagno. In ogni
caso se installi il sanitrit evita di usare lo scarico esistente perché comunque
non ha la pendenza necessaria (sebbene mi pare di ricordare che al sanitrit
basti l'1% da scheda tecnica), e poi il sanitrit lavora meglio con le tubazioni di
sezione ridotta indicate nelle schede tecniche (32mm di norma, al massimo
40mm): nel tubo da 110 secondo me lavorerebbe pure male.

marcello 23 maggio 2013 12:45

InnNzitutto grazie per la celere risposta. In effetti si potrebbe valutare l'uso


esclusivo del sanitrit in quanto un parete del bagno si trova proprio sul lato dove
e' ubicato il pozzetto condominie che dista circa 4metri. Quindi dislivello 1.5 m,
distanza 4m,che tipo di macchina mi consiglieresti per il bagno copleto di vasca
o doccia? Grazie mille per il tuo tempo, marcello.

arch. Marco Campagna 23 maggio 2013 14:33

Il dislivello e il tratto orizzontale che devi coprire è alla portata di tutti i sanitrit,
anche del modello base. Ovviamente dovrai prendere un modello che può
supportare tutto un bagno completo, quindi direi dal sanislim in su o se lo vuoi
da incasso, puoi prendere il sanipack. Per innestarti direttamente nel pozzetto
condominiale devi chiedere il permesso al condominio, e occorre verificare che
non servano sistemi per evitare il reflusso di liquame verso il tuo bagno in caso
di intasamento del pozzetto stesso: occorre sentire la ditta che ha in gestione
l'impianto condominiale. Io per evitare questo tipo di rischi cercherei di
innestarmi sugli scarichi del mio appartamento, quindi a valle del pozzetto
condominiale, anche per non creare possibili contenziosi.

marcello 29 maggio 2013 19:35

Gentile Marco,
nuovamente marcello da latina ad approfittare della tua disponibilà. Come da
contatti precedenti sono alla ricerca dell'apparecchio più adatto alla mia
situazione. Alla fine della mia ricerca di mercato mi trovo davanti ad un dilemma.
Mi sono stati proposti due prodotti su tutti : il sanipack da incasso della SFA e il
solift 2 cwc-3 della Grundfos. Il costo è quasi lo stesso anche se il solift sembra
più prestazionale e più avanzato ( vedi sostituzione motore, vano serbatoio
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separato) ma consigliato solo per sanitari sospesi. Tu conosci questi prodotti?
quali mi consiglieresti? Tutti gli installatori che ho contattato sono poco
propensi verso questi apparecchi mi chiedo perchè, a me sembrno geniali. Un
saluto marcello. Grazie.

arch. Marco Campagna 30 maggio 2013 12:58

Ciao Marcello,
il prodotto che mi indichi lo conosco ma non mi è mai capitato di installarlo,
quindi non saprei dirti nella pratica come va. Il sanipack funziona abbastanza
bene, ma effettivamente è un po "al limite" come pure prestazioni idrauliche.
Cmq non ho motivo di dubitare della bontà dei prodotti grundfos.

Rispondi

Michele De Santis 30 maggio 2013 10:44

Buongiorno Marco,
complimenti per il tuo post, sei stato veramente chiaro ed esaustivo. Ti espongo
brevemente il mio problema. A seguito della ristrutturazione dell'appartamento voglio
realizzare due bagni. Il secondo bagno presenta il WC a 4,5 m dalla colonna di scarico.
Facendo due conti mi troverei a considerare 11cm di tubo + 5cm di pendenza + 5 di
massetto, fanno 21 cm, dovrei realizzare uno scalino di 16/18 cm. Consigli di utilizzare il
sanitrit vista la situazione? Inoltre il lavandino verrebbe a 6,6 m devo prevedere anche qui lo
scalino? Ti ringrazio per la disponibilità. Un saluto, Michele.

Rispondi

Risposte

arch. Marco Campagna 30 maggio 2013 12:56

Ciao Michele,
occorrerebbe valutare diverse variabili che non posso considerare senza
essere sul posto, comunque diciamo che sei in una di quelle situazioni in cui
effettivamente col sanitrit potresti saltare qualche problema. Lo scarico del wc
puoi anche farlo passare lungo la parete perimetrale dell'appartamento, se non
incontri pilastri, e, usando un wc con scarico a parete, per le pendenze non
avresti problemi. Il lavandino e le altre utenze che usano diametri inferiori

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generalmente hanno meno problemi del wc. Se decidi di mettere il sanitrit puoi
farlo con scarico a pavimento, che secondo me è l'installazione meno
problemativa sotto diversi punti di vista.

Michele De Santis 30 maggio 2013 13:22

Grazie mille per la risposta. Per quanto riguarda l'utilizzo del wc con scarico a
parete ci sto pensando ed è una possibile soluzione anche se mi stravolge un
po' la mia idea originale del bagno. Il sanitrit con scarico a pavimento viene
posto sempre dietro al wc e rimane in vista, o c'è qualche possibilità di
incassarlo?

arch. Marco Campagna 30 maggio 2013 14:21

Se ti muovi tra i prodotti di marca SFA, puoi usare il saniwall o il sanipack che
sono da incasso e quindi a scomparsa, ma la parete in cui inserisci
l'apparecchio deve avere uno spessore di almeno 20-22cm minimo (puoi anche
fare una parete che ad un certo punto riduce il proprio spessore, a creare una
mensolina: il sanipack non necessariamente deve stare dietro al wc, mentre il
saniwall si).

Rispondi

Michele De Santis 31 maggio 2013 17:10

Perfetto, grazie infinite per la disponibilità e per la cortesia. A presto, Michele

Rispondi

Sandra Milano 11 luglio 2013 19:45

ciao,
nel ringraziarti per l'utilissimo post ti faccio una domanda.
io ho il problema che il wc al piano seminterrato non può essere collegato alla fossa
biologia perchè più basso, ora infatti scarica in una conduttura collegata alle fogne però
lunga oltre 30 m senza un tombino, che tende così facilmente a intasarsi. Posso utilizzare
un Sanitrit facendolo scaricare nello scarico a pavimento del wc? quindi con un tubo di
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scarico del sanitrit di soli 20-30 cm? funzionerà o fare curvare lo scarico verticale nel
pavimento potrebbe creare problemi? praticamente scaricherebbe nell'attuale tubo di
scarico sotto il wc. spero di essermi spiegato bene. grazie infinite

Rispondi

Risposte

arch. Marco Campagna 11 luglio 2013 19:49

Ciao: se non ho capito male, intendi usare il sanitrit per immettere nello scarico
esistente, lungo 30 metri senza tombini, solo liquami pre-triturati. Penso che sia
una buona idea. Il sanitrit non ha problemi nel fare le curve che ti sono
necessarie per riallacciarti allo stesso scarico esistente.

Sandra Milano 12 luglio 2013 09:18

infinitamente grazie!

Rispondi

Sandra Milano 12 luglio 2013 09:30

ti disturbo ancora un minuto...sai per caso se il wc con all'interno il trituratore si può


acquistare con gli incentivi fiscali del 50% (o più)? inoltre meglio il sanitrit esterno o il wc
tipo sanicompact con tutto all'interno?
grazie mille

Rispondi

Risposte

arch. Marco Campagna 12 luglio 2013 13:15

teoricamente si, in quanto stai rifacendo gli impianti del bagno per migliorarne
l'efficienza ed il funzionamento, e quindi anche il trituratore è compreso nelle
voci di costo che puoi detrarre. Il sanicompact può scaricare solo sè stesso e al
massimo un lavabo, non è certificato per scaricare niente altro. Se ti basta, usa
pure quello, altrimenti se è un problema prettamente estetico, usa il sanipack
che è da incasso.
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Sandra Milano 12 luglio 2013 15:53

ok grazie ancora! gentilissimo!

Rispondi

francini 30 luglio 2013 23:10

Un post molto utile!

Noi dovremmo realizzare un 2° bagno con lavabo, doccia e WC sospeso. Il prodotto più
indicato sembrerebbe essere il Sanipack, che andrebbe installato a non più di 50 cm dal
WC. Abbiamo un dubbio però: il Sanipack va installato necessariamente nulla stessa
parete dove c'è il WC sospeso o può essere anche nella parete attigua, perpendicolare a
quella del WC? In questo caso il tubo che porta i liquami dal WC al Sanipack dovrebbe
avere un gomito in più. Può creare problemi? O forse dobbiamo optare per il Saniwall PRO
che va tutto dietro al WC? Gli idraulici che abbiamo consultati sembrano incerti! Ancora
grazie, Paolo

Rispondi

Risposte

arch. Marco Campagna 31 luglio 2013 13:18

Il sanipack secondo me non ha problemi a fuzionare correttamente anche se


installato sulla parete limitrofa a quella del wc: nel suo funzionamento infatti non
ha rilevanza la "pressione" o la velocità con cui i liquami entrano nella camera di
triturazione. Anzi più vanno piano, meglio è. Rimane fondamentale che lo
scarico abbia la giusta pendenza nel tratto dal wc al sanitrit.

Rispondi

Daniel 5 agosto 2013 22:08

Buongiorno

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Prima di tutto i complimenti per il post. Volevo chiederti delle delucidazioni sul
collegamento dal WC al Sanitrit. Nella documentazione del prodotto è indicata una distanza
massima, fra il WC e il Sanitrit, di 20 cm e si sconsiglia l’uso di curve. Ma nella tua
installazione in foto, ad occhio, ci sono circa 50 cm con due gomiti. Forse il problema è
dato solo dalla pendenza e i 20 cm massimi indicati riguardano un tratto perfettamente in
orizzontale, dato che l’altezza dell’ingresso del sanitrit coincide con lo scarico di un wc a
pavimento con scarico a muro? Mentre utilizzando un wc sospeso, è possibile installarlo
qualche centimetro più in alto giocando sulla pendenza dello scarico. E’ possibile
posizionare il sanitrit in un posto diverso dal classico “dietro il WC” come, ad esempio,
sotto al lavandino posizionato a fianco del WC, facendo effettuare allo scarico, incassato
nel muro, due curve? Il Sanitrit sarebbe nascosto nel mobiletto sotto il lavello ma
facilmente raggiungibile.

Rispondi

Risposte

arch. Marco Campagna 6 agosto 2013 14:40

Salve,
l'indicazione dei 20 cm di distanza massima si riferiscono alla classica
installazione con sanitrit posto dietro al vaso. Se si guarda la scheda tecnica del
sanipack, che è predisposto anche per installazioni diverse dal classico
montaggio, è indicata solo una pendenza del 3% per lo scarico di un wc
"laterale".
Ho fatto fare installazioni, è vero, leggermente in difformità della scheda tecnica,
ma basta usare il buon senso.

Daniel 6 agosto 2013 17:57

Grazie mille

Rispondi

Franz 20 agosto 2013 09:35

Buongiorno Architetto,
Grazie per l'argomento trattato.
Ho anch'io una domanda da farle.

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Volevo ristrutturare l'appartamento e spostare la cucina in un altro vano della casa, hai me
temo di dover installare il Sanitrit, ho circa 10m di distanza dallo scarico. Con una distanza
del genere e' possibile installare ugualmente l'oggetto o devo abbandonare il progetto?
Dovendo rifare i pavimenti e' conviene rialzare il il massetto per avere piu' pendenza? Di
quanto? Se il diametro del tubo e' di 22, 23mm e la pendenza minima dell'1% in 10m avrei
bisogno di 10cm+diametro del tubo+rivestimento circa 15cm, corretto?

Cordiali saluti,
Grazie
Francesco

Rispondi

Risposte

arch. Marco Campagna 20 agosto 2013 23:35


la cucina utilizza condotti di scarico di dimensioni non eccessive (un 40mm è
generalmente sufficiente) e gli scarichi sono posti a parete, quindi non è
escluso che si riesca, magari allungando il tragitto, a passare a parete fino allo
scarico naturale, senza usare sanitrit. Comunque anche un solo ostacolo lungo
il tragitto (p.e. un pilastro) rende inutile la soluzione tecnica. Il sanitrit in tal caso
ti può aiutare, ma se per passare a terra devi rialzare il massetto di tutta casa o
anche di una sola zona di casa secondo me non ti conviene: a quel punto è più
conveniente realizzare uno scarico aereo, magari racchiuso in qualche
elemento di cartongesso o qualche semplice finto-trave. Comunque prima di
scegliere il sanitrit per la cucina, valuterei attentamente l'opportunità di realizzare
uno scarico naturale passando lungo le pareti.

Rispondi

Franz 21 agosto 2013 09:09

Grazie Architetto per la risposta,


hai me non riesco a passare lungo i muri per via delle porte e interruzioni.
Mi viene in mente che la casa e' degli anno 70 con due stanze in parquet e pavimenti in
marmo, questo per dire che forse il massetto potrebbe avere uno spessore di almeno
10cm.

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Ancora una domanda, sulle specifiche di queste pompe vengono esplicitati i metri di spinta
verticale e orizzontale, mi chiedevo se in caso di spinta orizzontale rimanendo entro i limiti
specificati posso far scorrere i tubi lungo il pavimento, senza pendenza, o pendenza
limitata meno di <1%?
Se cosi' fosse e' un peccato che questi oggetti abbiano un solo verso per i liquidi in uscita.
Parte della spinta la si perde con i due raccordi a 45gradi per passare dall'uscita verticale a
quella orizzontale.

Grazie
Francesco

Rispondi

Risposte

arch. Marco Campagna 21 agosto 2013 16:27

Per esperienza personale, ti dico che il sanitrit con lo scarico a terra mantiene
comunque una buona pressione, pur con tutte le curve necessarie. Detto ciò,
secondo me è sempre e comunque sconsigliabile eseguire lo scarico con
pendenza inferiore a quella minima richiesta. Generalmente le costruzioni degli
anni 70 non hanno più di 4-5cm di massetto sopra al solaio in calcestruzzo:
potresti però provare a vedere se tante volte il tuo solaio fosse fatto solo con
travetti e pignatte, senza soletta armata collaborante superiore: in questo caso
potresti far passare il tubo nelle pignatte senza toccare in alcun modo la statica
del fabbricato. Questo tipo di solai sono un po rari ma anche negli anni 70 si
facevano. era un tipo di solaio molto economico.

Rispondi

Franz 21 agosto 2013 10:33

ancora una cosa, per ridurre il consumo di energia elettrica e' possibile montare un
interruttore vicino al lavandino e tenere spenta la pompa anziché in stand-by, e' una cosa
che già si fa normalmente?

Rispondi

Risposte

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arch. Marco Campagna 21 agosto 2013 16:30

La pompa quando sta in stand-by non assorbe corrente, perché il meccanismo


che attiva il motore è meccanico e non elettrico: al raggiungimento di un certo
livello del liquame interno, si "spinge" un interruttore e la pompa parte. Ti
sconsiglio vivamente di mettere il sanitrit sotto interruttore: se te lo dimentichi
spento puoi fare danni molto consistenti. Una volta un cliente ha voluto mettere
il sanitrit sotto interruttore, ma gli ho imposto di mettere l'interruttore nel quadro
elettrico così il distacco improprio è davvero impossibile.

Rispondi

Filippo Borsari 25 agosto 2013 14:52

Salve mi chiamo Filippo, volevo un informazione , mio padre nel1986 ha ristrutturato la


casa dove sono nato, creando un secondo bagno con il sanitrit solo per il wc dal 1996 in
poi ci siamo trasferiti perché la casa era piccola e tra alcuni mesi mi trasferisco io, in
questo periodo e stata data in affitto ad una signora che non ha mai usato il secondo
bagno o raramente ha solo cambiato le prese per via della norma del1990, dovremmo
sostituirlo il sanitrit secondo lei??? Grazie per la risposta .
buona giornata

Rispondi

Risposte

arch. Marco Campagna 26 agosto 2013 00:20

Beh se è stato completamente inattivo per tanti anni è probabile - ma non è


certo - che la meccanica si sia deteriorata: l'unica è verificarne il corretto
funzionamento, oppure direttamente sostituire il sanitrit per stare tranquilli.

Rispondi

Filippo Borsari 26 agosto 2013 11:48

Ma più o meno quanto durano i sanitrit??? Si faremo così non ce altro modo grazie.

Rispondi
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Risposte

arch. Marco Campagna 26 agosto 2013 14:22

Mah ovviamente dipende da vari fattori, certamente non sono apparecchi eterni.
Il problema che li rende velocemente obsoleti può essere il blocco del sistema
che fa partire la pompa, che secondo me è fatto in modo troppo poco sicuro: se
questo sistema va in blocco, la pompa lavora in continuazione e soprattutto
senza più acuqa nella vasca, e quindi si surriscalda e può quindi rompersi. In
teoria c'è un blocco della pompa per surriscaldamento, ma alla lunga la pompa
si deteriora velocemente. Se migliorassero il sistema di attivazione della pompa
potrebbero diventare macchinari potenzialmente eterni. A casa mia ne ho due:
quello in cucina l'ho dovuto cambiare la prima volta dopo due anni, ma da allora
quello nuovo va avanti da più di 6 anni; quello nel bagnetto l'ho cambiato dopo
15 anni il primo, e questo che ho adesso va avanti da circa 10 anni ma sta
dando in questi giorni segnali di fine vita.

Rispondi

Filippo Borsari 26 agosto 2013 15:02

Ah allora ciao bel come si dice dalle nostre parti probabile l'abbia cambiato la signora solo
che non capisco perché non usa quel bagno... Comunque il fatto di rimanere del tempo li
non fa bene perché al suo interno c'è sempre l'acqua? È un bene??

Rispondi

Franz 29 agosto 2013 09:27

Buongiorno, Architetto.

sono in procinto di installare una pompa per smaltire le acque di scarico della cucina.
Ho un dubbio se fare una controsoffittatura e fare passare i tubi in alto o dovendo rifare i
pavimenti mettere scarico e impianti sotto il pavimento.

La prima soluzione benche' piu' facile e veloce mi sembra raffazzonata per una casa dove
intendo viverci per tanti anni e non dover rimenttere piu' mano.

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Francesco

Rispondi

Risposte

arch. Marco Campagna 29 agosto 2013 10:38

Ciao,

le soluzioni sono entrambe percorribili: sullo scarico aereo si interviene più


facilmente in caso di danneggiamenti, mentre invece per quello a terra occorre
smantellare il pavimento; lo scarico aereo può essere più rumoroso, ma è
sufficiente rivestire il tubo con dei materassini autoadesivi in gommapiombo (li
fa la geberit per esempio); lo scarico a pavimento può conservare una certa
pressione di flusso all'immissione nella tubazione più grande, e questo può
creare un rumore di "spruzzo" che può sentirsi se la braga è abbastanza in
superficie rispetto al massetto (inevitabile se l'intervento è fatto su edifici
esistenti che hanno la braga già fatta in un certo modo). Ho realizzato sistemi
sanitrit con entrambe le soluzioni: al di là delle personali e soggettive
considerazioni, non cen'è una migliore dell'altra in assoluto.

Rispondi

emedea 29 agosto 2013 20:11

Salve, e grazie dell'utile post. Le chiedo, sanitrit per gli scarichi dei lavaggi di un
parrucchiere, follia? Grazie.

Rispondi

Risposte

arch. Marco Campagna 30 agosto 2013 11:04

Ciao,
non credo ci siano controindicazioni nelle installazioni in un locale per
parrucchieri: in fondo sono sostanzialmente acque chiare. Certamente
serviranno prodotti adatti a grandi volumi d'acqua, tipo i sanicubic.

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Rispondi

emedea 2 settembre 2013 10:04

Grazie per la risposta. Il mio scetticismo è legato alla presenza di capelli, alla temperatura
dell'acqua trattata, alla presenza di agenti ossidanti e riducenti (ruggine?) e a possibili
"fanghi" creati dai mix di saponi, tinture, ecc. L'apparecchio è ispezionabile, va fatta
manutenzione?

Rispondi

Risposte

arch. Marco Campagna 2 settembre 2013 13:19

La parte interna del trituratore è in acciaio inox e regge a tutti i comuni acidi per
pulire gli scarichi, i quali potrebbero essere usati con una certa regolarità per
impedire il blocco della macchina per i capelli che effettivamente potrebbe
essere una cosa problematica.
Comunque conviene contattare l'assistenza tecnica della sanitrit per domande
così nello specifico.

Rispondi

emedea 2 settembre 2013 10:08

Questo commento è stato eliminato dall'autore.

Rispondi

Giancarlo 2 settembre 2013 21:49

Ciao.Grazie per le delucidazioni.Ho acquistato casa e progettato i locali,nonchè la


cucina.Mi ritrovo con il lavabo della cucina,affianco alla lavastoviglie,a circa 5mt - 5,5mt
dalla colonna degli scarichi, e purtroppo con soli 6cm di massetto (compresa
mattonella!).Più che raschiare qualche cm dal solaio,che comunque non sarebbe
sufficiente (abbiamo calcolato un tubo da 5cm,+5-6cm di pendenza...non possiamo
ricavare tutto questo spazio dal solaio), non abbiamo idea di come risolvere...cosa ci
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consigli? Ps l unica soluzione sarebbe dare un orrendo scalino all'ingresso della
cucina,con conseguente innalzamento delle soglie delle finestre (ne abbiamo due in
cucina piu una porta finestra),e infissi fuori misura....

Rispondi

Risposte

arch. Marco Campagna 3 settembre 2013 10:00

Ciao Giancarlo,
puoi senz'altro far camminare il tubo a parete fin dove ti è possibile per
avvicinarti alla colonna montante, dopodichè valuta: se la distanza che devi
coprire a massetto non è molta, puoi anche pensare di fare un rialzo al
massetto in quel punto di un centimetro, massimo uno e mezzo: è una quota
che si può recuperare con delle lunghe pendenze (si, poi ti trovi il pavimento in
pendenza, devi valutare). Comunque puoi usare anche tubazioni da 40mm: in
casi veramente estremi puoi usare il tubo da 32mm ma in questo caso
conviene fare due scarichi separati per lavabo e lavastoviglie dal sanitario fino
allo scarico: il tubo da 32 infatti regge un solo scarico per volta, comunque
secondo me non è consigliabile.

Giancarlo 10 settembre 2013 23:12

Grazie per il consiglio.Dopo un consulto con ingegnere e idraulico,si è deciso


che è necessario rialzare tutta la cucina di 9 cm (quindi avrei gli attuali 6cm +
9cm ),e ciò consentirebbe di dare circa 5cm di pendenza al tubo da 50mm per l
intera lunghezza di 5mt...
Dovrò fare una "rampetta" inclinata all'ingresso della cucina spalmando i 9cm di
dislivello su una lunghezza di 60cm (le mattonelle sono 60cmx60cm)

Rispondi

Emanuele Lo Voi Geraci 24 settembre 2013 14:46

Ciao Marco,
Approfondimento interessantissimo.
Anche io ho istallato un trituratore marca CER MAX BROYEUR in una nicchia
appositamente creata, ma non impermeabilizzata, nel secondo bagno realizzato nella

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camera da letto al quale ho collegato wc, bidet, lavabo, doccia e un piccolo lavabo nella
terrazza adiacente il bagnetto stesso. Rumori e defluenza dell'acqua quasi da bagno
"normale" ma c'è un problema che non riesco a risolvere e per il quale ti chiedo un
consiglio .... la puzza. Spesso, infatti, dopo ora di non utilizzo appena si aziona sia per
lavabo doccia o wc si sente una terribile puzza di fogna che ho provato a ridurre con l'uso di
aceto e acqua calda per la pulizia spegnendolo e riemendolo di tale miscela per un ora
circa. devo dire che per un paio di settimane funziona ma poi di nuovo torna la puzza. Vorrei
sapere se è possibile usare soda caustica e acqua calda periodicamente per la sua
pulizia. Attendo cortese risposta.
Grazie Emanuele

Rispondi

Risposte

arch. Marco Campagna 24 settembre 2013 16:33

Ciao,
il sanitrit di suo un po di odore lo fa sempre, perché la scatoletta non può - per
ragioni fisiche - essere completamente sigillata. La soda caustica dovrebbe
essere retta dall'impianto, ma sinceramente non ci metto la mano sul fuoco. Hai
provato con i comuni acidi stura-lavandino? quelli sono retti senz'altro.
Per un cliente davvero esigente una volta ho fatto realizzare una vera e propria
nicchia sigillata, in cui entrava un tubicino dall'impianto di ventilazione del
fabbricato che consentiva alla macchina di "respirare". Con tutta questa
attrezzatura comunque un po di odore si sentiva comunque, il che mi lascia
pensare che il problema potrebbe risiedere anche nei sifoni degli elementi del
bagno, in particolare della doccia, che può tendere a non rimanere
completamente "pieno" d'acqua per consentire quindi il "tappo" degli odori.
Effettivamente, ripensandoci, nei bagni con sanitrit in cui non ho messo la
doccia non ho mai avuto problemi di odori. Potresti provare a fare un
esperimento, a "tappare" la doccia in qualche modo quando senti l'odore e
vedere se sparisce.

Emanuele Lo Voi Geraci 24 settembre 2013 23:48

grazie per la celere risposta. cmq non credo provenga dalla doccia... infatti sento
chiaramente la puzza provenire dalla nicchia del sanitrit. proverò prima con
comune stura lavandino tipo mr muscolo magari svuotando sanitrit togliendo
alimentazione e riempiendo con liquido e acqua calda lasciando agire per un
Po... dovessi non avere risultati tenterò con soda ... ti terrò aggiornato. grazie

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ancora

Rispondi

Filippo Borsari 10 ottobre 2013 12:57

Salve sono Filippo il ragazzo che ha scritto dei post sul sanitrit tempo fa...ti metto il link del
modello del sanitrit che abbiamo http://www.ebay.it/itm/Advertising-PUBBLICITA-DEPOCA-
SANITRIT-W-C-dove-vuoi-Sanitari-BAgni-WC-Milano-/120886486439

Rispondi

Gianluigi Maini 1 novembre 2013 19:14

Egr Architetto avrei bisogno di un suo consiglio sull'utilizzo del sanitrit. Siamo una coppia,
abitiamo in campagna(quindi niente rete fognaria), vorremmo allestire un secondo bagno
a pianterreno utilizzando il water sanitrit., sul retro della casa. Dobbiamo utilizzare la vasca
imhoff o possiamo collegare lo scarico del sanitrit ai tubi reflui delle acque bianche (vanno
tutti a terminare in tubi drenanti lontano da casa). Purtroppo non possiamo utilizzare la
vasca imhoff già esistente perché sul davanti della cosa. Ringraziandola anticipatamente,
cordiali saluti. G. L. Maini

Rispondi

Risposte

arch. Marco Campagna 3 novembre 2013 11:25

I reflui del sanitrit vanno immessi in vasca imhoff o altro sistema di smaltimento
equivalente, perché la triturazione del liquame non lo rende compatibile
direttamente con lo scarico a dispersione. Il sanitrit però facilita il processo di
purificazione in vasca, tutto sommato.

Gianluigi Maini 3 novembre 2013 15:45

Grazie per la solerzia e la chiarezza.

Rispondi

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francesco 2 novembre 2013 09:53

Buongiorno architetto,l'anno scorso ho acquistato una casa in nuova costruzione,la casa


mi è stata venduta con 2 bagni,ma dopo qualche mese nel bagnetto di servizio è sparito il
wc,che a detta dell'impresa non ci stava come misure(cosa tra l'altro non veritiera)al di la
delle litigate,abbiamo deciso ugualmente di non rescindere il contratto.
ad oggi però mi sto rendendo conto che il wc è indispensabile,ho contattato alcuni
idraulici,che però conoscendo poco il prodotto me lo hanno sconsigliato,quindi chiedo a
lei,abbiamo il riscaldamento a pavimento,e quindi credo che sia improponibile interrare i
tubi,accanto vi è la doccia dove si potrebbe portare lo scarico,ma ho paura in un ritorno dei
liquami,si potrebbe usare lo scarico del lavandino?o della lavatrice?potrei far passare tubi
nel controsoffitto?grazie

Rispondi

Risposte

arch. Marco Campagna 3 novembre 2013 11:30

Non ho capito per quale problema non è stato possibile installare un wc con
scarico naturale in una nuova costruzione...sospetto gravi carenze progettuali o
realizzative. cmq al di là di ciò, il sanitrit è bene che abbia un condotto autonomo
fino all'imbraga, e può passare anche a controsoffitto. Eventuali altri sanitari
possono immettersi sul condotto che proviene dal sanitrit, a patto che lo scarico
a quel punto acquisti le dimensioni corrette (p.e. il sanitrit può evacuare in un
28mm, ma una doccia o un lavandino hanno bisogno almeno di un 40mm
minimo) anche se secondo me è sempre meglio evitare. In ogni caso lo scarico
va realizzato appositamente, secondo me è un errore immettere un sanitrit in
uno scarico concepito per un altro sanitario, senza le accortezze del caso.

francesco 5 novembre 2013 21:23

il problema della non installazione è stata la modifica degli appartamenti e la


conseguente eliminazione della braga( si chiama così?) di scarico in questa
parte della costruzione,ma mi faccia capire meglio, questo sanitrit dove
dovrebbe scaricare se non si può usare uno scarico già presente nel locale,se
non ho capito male in ogni caso lo scarico deve finire nella braga della fecale?e
se è così allora non è vero che elimina realmente i lavori di muratura?
grazie

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arch. Marco Campagna 6 novembre 2013 12:58

Il sanitrit si limita a triturare ed a pompare via i liquami, i quali comunque


devono finire nelle colonne fecali degli edifici. I lavori di muratura non vengono
affatto eliminati, ma potremmo sostenere che ne servono di meno "invasivi" per
un bagno con sanitrit, ma comunque dipende da quanto è distante la colonna di
scarico rispetto al bagno per fare un vero confronto con un bagno senza sanitrit.
è vero piuttosto che il sanitrit ti consente di mettere un bagno dove per lo scarico
naturale potrebbe essere impossibile o molto difficoltoso. Ma le opere murarie
ci sono sempre.

Rispondi

paolo russo 16 novembre 2013 01:11

Gentile Marco quale puo' essere la massima distanza tra wc e colonna fecale inserendo
un Sanitrit? Ma se non c' e' la pendenza e' necessario un altro apparecchio che funzioni da
pompa per doccia e lavabo? Ci sono installatori esperti Sanitrit che affiancano l' idraulico
dell' impresa? Il nostro architetto e' un po' restio a montare Sanitrit ; e' inesperienza o
iperprudenza visto che questo bagno dovrebbe andare in camera da letto? Grazie. Paolo

Rispondi

Risposte

arch. Marco Campagna 17 novembre 2013 11:05

Salve Paolo, in realtà non c'è bisogno di particolare esperienza per creare un
impianto di scarico con sanitrit, se non l'esperienza che un buon idraulico ha
già. Per il resto, basta seguire alla lettera la scheda tecnica d'installazione (che
mi rendo conto in alcuni particolari può risultare poco intuitiva) e problemi non
ce ne sono. Per la distanza orizzontale, i idversi modelli di sanitrit hanno
lunghezze diverse sopportabili, comunque la distanza minima mi pare sia trenta
metri in orizzontale e quattro in verticale, per il modello base.
La diffidenza verso gli apparecchi sanitrit è comprensibile, ed io stesso che li
conosco bene laddove posso evitare, evito.

Rispondi

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Syd 19 novembre 2013 12:40

Buon giorno Architetto,mi chiamo Francesca e sono di Milano. Vorrei chiederle una
domanda riguardo il sanitrit. Ho un solo bagno e la colonna di scarico è lontana, così ho
dovuto installare un Sanitrit. Il problema è che ogni volta che va via la corrente, mi si allaga
il bagno è normale? L'acqua fuoriesce dal sanitrit. Forse è intasato? e Se non c'è corrente
non dovrebbe stare fermo? grazie mille per la risposta, buona giornata

Rispondi

Risposte

arch. Marco Campagna 19 novembre 2013 15:40

La corrente serve al funzionamento della pompa che fa defluire i liquami: senza


corrente, la pompa non funziona e il sanitrit funziona solo come sacca di
stagnazione, ed una volta riempita, il liquame fuoriesce se si continuano ad
usare i sanitari. Quando va via la corrente bisognerebbe evitare di usare il
bagno: per questo nel post indico che secondo me non è il massimo avere un
solo bagno sotto sanitrit. Nel suo caso occorre valutare l'opportunità di installare
un gruppo di continuità.

Syd 20 novembre 2013 11:45

grazie Arch. Campagna per la sua gentilezza, il mio problema, però, e che la
casa è attualmente sfitta e settimana scorsa ho chiuso la corrente. Il giorno
dopo sono stata chiamata dalla signora di sotto che lamentava una perdita dal
soffitto. Corsa in casa il bagno era allagato e usciva l'acqua dal sanitrit,
nessuno ha usato il bagnetto. Per questo mi chiedo com'è possibile dato che
staccando la corrente il dispositivo di triturazione non dovrebbe funzionare. Vi
mai capitata una cosa simile? Cos'è il gruppo di continuità? buongiorno e
grazie ancora, Francesca

arch. Marco Campagna 20 novembre 2013 19:07

Dal sanitrit non può uscire acqua in questo caso, a meno che non ci sia una
perdita da qualche sanitario (un rubinetto che gocciola per esempio) o se tante
volte non fosse innestato sul sanitrit un qualche altro scarico che invece viene

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usato. Il gruppo di continuità è una grossa batteria che interviene ad alimentare
il sanitrit quando manca la corrente, e dà energia per qualche tempo, dopodichè
si esaurisce e va ricaricato.

Rispondi

Syd 21 novembre 2013 13:18

Verificherò se hanno attaccato un altro scarico o se perde qualcos'altro. Grazie tante buon
lavoro e complimenti per il suo blog

Rispondi

vittorianis 6 dicembre 2013 04:01

Salve, mi complimento con lei per la pazienza e la solerzia delle risposte.


Ho una taverna dove vorrei installare un wc un lavandino e una lavatrice. La fogna è situata
a 10 m di distanza e ad un'altezza di 1, 5m dal pavimento, quindi per arrivare alla braga
della fogna devo far percorrere forzatamente alle acque nere una L .
Potendo scavare e piazzare un tubo da 110 con la giusta pendenza posso allacciare il
sanitrit a 10 m dal wc subito prima della salita creando un vano tecnico subito sotto il
pavimento chiuso con un tombino o devo allacciarlo subito dopo il wc e fare una tubazione
da 40 che percorre 10 m in orizzontale e 1, 5 in verticale?
Spero di essermi spiegato. Grazie

Rispondi

Risposte

arch. Marco Campagna 6 dicembre 2013 10:33

Il sanitrit può non essere allacciato anche direttamente dietro al wc, anche se in
questo caso sarebbe meglio, giusto per non "violare" la scheda tecnica del
prodotto, impiegare quei modelli che esplicitamente possono non essere dietro
al wc (il sanipack e il sanicubic, che tuttavia sono modelli sensibilmente diversi
come caratteristiche ma anche come costi). In ogni caso, il tratto verticale deve
avere la dimensione di scheda tecnica: fare un tubo verticale di sezione
maggiore significa inibire il funzionamento della macchina, anzi
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paradossalmente più il tubo è piccolo e meglio è (ritengo tuttavia che il 32 sia il
migliore compromesso). Completato il tratto in verticale, quello in orizzontale
può essere anche di dimensioni maggiori, ma secondo me non ve ne è motivo
(a meno che non si debbano intercettare altri scarichi "naturali"). Se il sanitrit è
posto al di sotto della quota della fogna, consiglio vivamente di mettere una
valvola di non ritorno sul tratto in orizzontale.

Rispondi

ilmarista 8 dicembre 2013 20:43

Ciao e congratulazioni per la pagina molto interessante per chi effettivamente ha bisogno
di questo apparecchio per usufruire di un bagno lontano dalla fecale. Io ne posseggo due
da ormai 10 anni ora però mostrano entrambi la loro vetusta età. Entrambi quando vanno
in funzione hanno un tempo prolungato di funzionamento, mentre solo per uno interviene
autonomamente tanto che ho dovuto fermarlo. Se hai qualche soluzione per me te ne sarei
grato e ti ringrazio anticipatamente.

Rispondi

Risposte

arch. Marco Campagna 9 dicembre 2013 09:30

Il sanitrit andrebbe ciclicamente pulito versando negli scarichi dei prodotti


specifici, ma anche i normali acidi disgorganti spesso vanno bene. A volte
capita che l'accumulo dei residui che magari non riescono ad essere
correttamente smaltiti si accumulino in modo tale da parzialmente ostruire il
sensore di riempimento. Prova a versare in entrambi i sanitrit dei prodotti
disgorganti e falli stare per qualche ora, e vedi se cambia qualcosa.

ilmarista 9 dicembre 2013 11:11

Grazie Marco per la celerità della tua risposta. Proverò come mi hai detto.
Andrebbe bene anche soda caustica? Grazie

arch. Marco Campagna 9 dicembre 2013 13:08

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prova prima con qualcosa di meno aggressivo, tipo un più commerciale
idraulico liquido.

Rispondi

Vere Follie 7 gennaio 2014 15:08

Salve Marco, mi sto accingendo ad installare presso un nuovo bagno sito nel mio cantinato
un trituratore wc per convogliare le acque del wc e di due lavabi nello scarico posto a circa
1,5 mt di altezza. L'unico mio limite è quello di non poter piazzare il dispositivo dietro al wc,
ma avrei l'esigenza di installarlo all'interno di un cavedio distante circa 1 mt dallo scarico
del wc stesso. La mia domanda è se questo si può fare (credo di si, visto che tu stesso lo
installi spesso in posizioni diverse da dietro il wc) e se ci sono altri accorgimenti affinché
questo posizionamento sia correttamente implementato.

Grazie

Rispondi

Risposte

arch. Marco Campagna 7 gennaio 2014 17:07

se segui meticolosamente le schede tecniche, puoi installare lontano dal WC


solo il sanipack, che è predisposto appositamente. In alcune circostanze,
benchè io sia sempre contrario a fare cose non esplicitamente consentite nelle
schede tecniche, ho installato dei sanitrit non sanipack lontano dal wc. In questi
casi consiglio di realizzare la tubazione di scarico dal WC seguendo tutti i crismi
di un normale impianto di scarico, quindi giusta pendenza (almeno 2%), evitare
se possibile i gomiti a 90° (meglio due 45° uniti, che però occupano più spazio),
evitare di utilizzare sezioni di scarico inferiori ai 100mm.
nell'allacciarti alla fogna, abbi cura di mandare il tubo di scarico verticale dal
sanitrit ben oltre l'altezza della fogna, in modo tale che il gomito più in alto,
quello da cui l'acqua ricomincia a scendere, stia almeno un metro sopra la
quota della fogna. Inoltre, farei innestare una seconda valvola di non-ritorno
prima dell'imbocco.
Il sanitrit deve comunque innestarsi sempre e solo su condotti fecali: non lo
connettere al condotto se questo raccoglie anche pluviali.

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Vere Follie 7 gennaio 2014 17:26

grazie per la risposta, proverò a trasferire queste tue considerazioni e consigli al


mio installatore di fiducia. non vorrei sbagliarmi sulla tipologia di scarico, ma
non capisco perchè potrebbero esserci problemi se il condotto raccogliesse
oltre alle feci anche i condotti pluviali. Potrebbe essercene collegato uno che
proviene direttamente dalla terrazza ma non ne sono certo, mentre i restanti 5/6
scaricano mediante condotti pluviali a parte.

arch. Marco Campagna 7 gennaio 2014 17:47

Per due problemi: uno di ordine normativo, perché le acque chiare e nere non
possono essere miscelate prima dell'imbocco nel collettore (ma questo punto
lo potresti superare se già fin dall'origine le fognature fossero "miste", visto che
la norma esiste da una ventina d'anni); il secondo di ordine tecnico: se il
condotto si allaga per copiose piogge e quindi diventa pieno ed in pressione (in
particoalre se è sottodimensionato) e scarichi il wc, il sanitrit può non farcela ad
evacuare perché il tubo potrebbe rigettare l'immissione di nuovi liquami o
perché proprio non ti si aprirebbe la valvola di uscita, perché la pressione dal
tubo di scarico sarebbe maggiore di quella che dà il sanitrit. per carità magari è
un evento assai raro, ma non impossibile da verificarsi. Certo se parliamo di un
condotto che riceve le acque solo di un terrazzo e se il tubo ha una sezione
importante, allora forse l'evento è assai raro. Ma in ogni caso l'installazione
sarebbe sconsigliabile.

Vere Follie 7 gennaio 2014 17:53

ok adesso è più chiaro. ne terrò conto, fra l'altro, ero intenzionato a installare
una valvola di non ritorno proprio all'uscita dello scarico in corrispondenza del
imbocco con la fogna pubblica per evitare che forti piogge possano
compromettere per risalita la capacità di scarico di tutto l'impianto. Per il resto,
lo scarico a cui dovrei collegare il trituratore è uno scarico dimensionato in
modo adeguato. Per il momento ti ringrazio, ti farò sapere con piacere come
avrò risolto.

Vere Follie 10 febbraio 2014 20:14

salve, mi accingo ad installare un sanitrit, lo scarico principale a cui mi devo


collegare si trova a circa 1,5 mt di altezza rispetto al trituratore , il percorso che

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dovrebbe fare lo scarico del sanitrit prevede anche un tratto orizzontale di circa 2
mt, mi chiedevo se dal suo punto di vista è più opportuno far fare prima il tratto
verticale e poi quello orizzontale o va bene anche il contrario. Il mio installatore
vorrebbe seguire questa seconda ipotesi ma io insisterei nel fare prima il tratto
verticale e poi quello orizzontale. Ti sono infinitamente grato per la risposta che
potrai darmi.

arch. Marco Campagna 11 febbraio 2014 12:52

è preferibile ma anche indicato nella stessa scheda tecnica fare prima il tratto
verticale, che deve pure essere molto vicino al sanitrit (massimo 40cm
dall'uscita superiore). Allontanare il tratto verticale significa non dare la giusta
spinta all'acqua, che si tradurrebbe in un maggiore sforzo del motore ed in una
possibilità di intasamento delle tubazioni.

Rispondi

Francesco Monetti 12 gennaio 2014 20:06

Buongiorno Architetto,
vorremmo spostare la cucina ma la nuova posizione disterebbe circa 8 m dallo scarico
comune condominiale.
Ovviamente la cucina è provvista di lavastoviglie. Sicuramente è possibile fare passare lo
scarico dal soffitto ma volendolo fare a pavimento le chiedo se serve comunque l'1% di
pendenza anche con il sanitrit. Il tubo a pavimento con l'utilizzo della pompa sanitrit può
essere orizzontale (senza pendenza?).
Infine le chiedo visti i problemi con gli scarichi della lavastoviglie se esiste un modello
"sovradimensionato" per un appartamento privato che però riduca i problemi di
intasamento.
Grazie in anticipo. Cordiali saluti.

Rispondi

Risposte

arch. Marco Campagna 13 gennaio 2014 12:52

salve, il tubo deve sempre avere la pendenza dell'1% anche se passa a terra.
Esistono dei modelli di sanitrit dedicati per le lavastoviglie che sono senza

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trituratore, ma solo pompe di acque chiare. Le lavastoviglie sono sempre un
problema: io consiglio, se possibile, di fare la tubazione aerea per dargli la
giusta pendenza (e anche abbondare, se possibile), di usare un tubo di sezione
almeno del 40mm per il tratto orizzontale (quindi il tratto verticale sempre da 28
o 32 come prescritto), e di creare laddove possibile dei punti di ispezione.
Utilizzando le condutture in pvc, infine, grossi problemi non dovrebbero esserci.
Nel mio studio abbiamo una lavastoviglie che utilizziamo tre vote a settimana ed
è sotto sanitrit: l'impianto funziona correttamente da diversi anni ormai.
Sovradimensionare il sanitrit non da garanzie ulteriori, nel tuo caso.

Rispondi

irene de felice 5 febbraio 2014 20:27

Buonasera, mi trovo in una situazione simile a quella precedente, cucina ancora da


costruire ma a circa 7-8m dallo scarico, quindi ci hanno consigliato di mettere un sanitrit o
comunque un sistema a pompa.
Noi potremmo far correre i tubi lungo la parete per un tratto, ma 4,5m rimarrebbero
comunque da fare in pavimento. Il pavimento è in graniglia, vorremmo comunque rivestirlo
in gres, quindi romperlo non sarebbe un problema.
Altrimenti, facendo passare i tubi in alto, controsofittiamo una zona della cucina e
dell'ingresso, mettendo magari dei faretti per camuffare l'impianto.
Mi chiedo due cose: innanzitutto, lavandino e lavastoviglie necessitano di due impianti
separati, o ne basta uno? in secondo luogo, posto che mi pare di capire che fare passare i
tubi in alto sia meglio per la manutenzione, farli passare invece a terra sotto il pavimento
(sempre che come spessore riusciamo a farlo) quali vantaggi avrebbe? Essendoci già una
pendenza naturale, che comunque verrebbe anche dai muri... una pompa meno potente,
risparmio energetico, meno problemi di intasamento, meno rumore?

Grazie per l'articolo e grazie anticipatamente per la risposta. Cordiali saluti

Rispondi

Risposte

arch. Marco Campagna 6 febbraio 2014 10:34

Lavandino e lavastoviglie possono funzionare con un solo apparecchio sanitrit:


prendetene uno specifico per la lavastoviglie, anche per una questione di
garanzia. Il risparmio energetico per ora su questi sistemi non esiste,

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comunque consideriamo che è vero che l'apparato è abbastanza potente (a
seconda dei modelli, 3-4-500W) ma è pure vero che il tempo di azionamento è
talmente breve che il totale del lavoro svolto effettivamente nell'arco di una
giornata è talmente poco da non creare problemi al portafogli. Passare a terra o
in aria è grosso modo la stessa cosa, l'importante è poter garantire al tubo la
giusta pendenza. Per la lavastoviglie, che può generare problemi di
intasamento, preferisco in genere il percorso aereo: questo infatti è un tubo che
lavora senza più la pressione del sanitrit (che invece il tubo in terra mantiene) e
quindi può essere dotato di uno o più punti di ispezione per eventuali pulizie di
metà tratta.

Rispondi

sandro monforte 7 febbraio 2014 12:01

Gentile architetto Campagna,


ho letto con molto interesse il suo articolo (che ho trovato veramente esaustivo)e le
domande collegate. Vorrei sottoporle il mio problema: abbiamo acquistato un
appartamento molto grande, ma con due bagni piccoli adiacenti.
Vorremmo unire i due bagni per farne uno di dimensioni "normali" e fin qui credo non ci sia
alcun problema se non un eventuale gradino sotto i sanitari, ma i soffitti sono alti, quindi
dovrebbe essere semplice. Il problema è che vorremmo creare un altro bagno di
pertinenza della camera da letto dove ora c'è una cucina (circa mt 3 x 2,50) quindi per gli
scarichi delle acque sarebbe tutto a posto, ma per il wc, visto che ci sono quasi 10 metri di
distanza dalla braga? allora bisogna scegliere o sanitrit o scarico normale ma per la
pendenza bisogna sollevare il pavimento non solo del nuovo bagno, ma anche della
camera da letto. Lei che cosa mi consiglia? Col sanitrit io temo di avere un bagno che poi
non potrei utilizzare a pieno. Ma il lavoro di sollevamento del pavimento è troppo costoso?
tenga presente che i pavimenti vanno comunque sostituiti, magari con il parquet nella zona
notte. Aspetto una sua risposta, se ha bisogno di maggiori informazioni, chieda pure.
Cordiali saluti.

Rispondi

Risposte

arch. Marco Campagna 7 febbraio 2014 12:33

Come ho detto anche altre volte, prima di pensare al sanitrit è bene vagliare
tutte le ipotesi possibili per fare uno scarico naturale: se avete una parete libera,

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priva di porte o di altri impedimenti, che collega il bagno esistente al punto in cui
volete installare quello nuovo, allora lo scarico può pure camminare lungo tutta
la parete, avendo cura di scegliere un vaso con scarico a parete, dandogli la
giusta, leggera pendenza (su 10 metri la pendenza giusta sono 20cm). In
alternativa, visto che mi pare di capire che vicino a questo bagno c'è una cucina,
potete pensare di collegare tutti i sanitari che producono acque chiare (lavabo,
bidet, doccia) con lo scarico della cucina e mettere quindi solo il vaso su sanitrit.
generalmente non amo questa soluzione, perché secondo me il sanitrit è bene
che venga "sciacquato" anche da scarichi non necessariamente solo fecali, ma
controindicazioni tecniche in effetti non ci sono.

Rispondi

sandro monforte 7 febbraio 2014 12:48

Grazie per la sua immediata risposta. In realtà lo scarico non può camminare lungo la
parete perchè c'è una porta! L'idea di sollevare tutto il pavimento del bagno e della camera
da letto resta l'unica alternativa per uno scarico naturale, lei cosa ne pensa?
Rispondi

Risposte

arch. Marco Campagna 7 febbraio 2014 13:03

beh è una valutazione che dovete fare voi a questo punto: se fosse casa mia,
installerei il sanitrit perché il rialzo del pavimento è una operazione costosa, che
appesantisce i solai e che crea delle scomodità nell'uso quotidiano della casa.
Considerate che ci sono anche sistemi leggeri per fare pavimentazioni
sopraelevate, tipo il sistema knauf di cui ora però non mi sovviene il nome...

Rispondi

sandro monforte 7 febbraio 2014 13:15

Grazie ancora. Ci informeremo meglio su quest'ultimo suo suggerimento.

Rispondi

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sandro monforte 8 febbraio 2014 16:28

Buonasera, architetto.
Le riscrivo per dirle che ho deciso per il sanitrit nel secondo bagno, come lei ci ha
consigliato. Vorrei comunque porle due domande: è possibile farlo scaricare nelle
condutture di scarico delle acque invece che nella colonna di scarico del wc? a quali
inconvenienti si andrebbe incontro?
E inoltre, visti i suoi suggerimenti, dato che la parete dove va istallato il water è adiacente al
balcone, è possibile metterlo sul balcone, ovviamente protetto da un qualche involucro, tipo
quelli che si usano per le caldaie?
Grazie anticipate per la sua risposta.
Cordiali saluti.

Rispondi

Risposte

arch. Marco Campagna 10 febbraio 2014 11:29

Teoricamente i sanitrit non sono certificati per le applicazioni in esterno, ma se


chiusi e protetti dalla pioggia (e soprattutto dal gelo) non vedo controindicazioni.
Le acque nere rimangono tali anche dopo essere state triturate, quindi devono
essere smaltite nella colonna delle acque nere e non nelle acque chiare.
tuttavia se i pozzetti del condominio non avessero distinzione (capita negli edifici
più vecchi, realizzati prima dell'introduzione della normativa) allora sarebbe
possibile.

sandro monforte 10 febbraio 2014 17:02

L'edificio in questione risale alla fine degli anni '50, quindi dovrebbe essere
anteriore all'introduzione della normativa, vero? In ogni caso, stando a quanto
ho capito, non ci dovrebbero essere inconvenienti negli altri appartamenti, tipo
cattivi odori ecc. vero? Scusi se insisto, ma non vorrei avere in seguiti liti con i
condomini.
La ringrazio ancora una volta per la sua gentilezza e competenza e visto che sto
organizzando la ristrutturazione ho già visitato gli altri suoi interventi, in
particolare quello sul sottotetto e la gola luminosa che mi è risultato molto utile,
oltre che interessante. Grazie ancora.

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arch. Marco Campagna 10 febbraio 2014 17:55

Se l'edificio è di quell'epoca in effetti non dovrebbe avere le acque separate:


comunque verifichi se tante volte qualcun'altro condomino non abbia già
allacciato bagni su quella colonna, perché in questo caso non si dovrebbe
preoccupare di nulla.

Alessandro Rossi 20 marzo 2014 20:18

salve, leggevo con interesse tutti i post e mi è venuto un dubbio : posso


scaricare le acque nere dentro la colonna delle cucine? premetto che nel tratto
orizzontale queste si uniscono alle nere prima di entrare in fogna! al riguardo
non ho trovato nessuna normativa (regolamento edilizio e di igiene, norme UNI
etc.) che me lo vieta!
la domanda è delicata visto che si tratta di dividere un appartamento in due e
l'unica possibilità di realizzazione del bagno è con lo scarico nella colonna delle
cucine! L'unico problema sembra essere la risalita di cattivi odori nelle cucine ai
piani superiori qualora manchi il sifone!

arch. Marco Campagna 21 marzo 2014 12:11

Se l'edificio ha diversi decenni di età è probabile che non c'era ancora in vigore
la legge sulla separazione delle acque: soprattutto, poi, se i condotti si unificano
prima dei pozzetti di raccolta. Dunque tendenzialmente si potrebbe fare, a patto
che la colonna usata per le cucine abbia tutte le caratteristiche tecniche
conformi a quelle delle colonne fecali (diametro minimo 100mm, sfiato in
sommità, etc).

Alessandro Rossi 21 marzo 2014 18:51

grazie della celerità nella risposta che per me è confortevole! ipotizzavo anche io
una soluzione del genere! il palazzo è stato costruito nel 1973 con abitabilità
rilasciata nel 1978 e ha tutti i pozzetti al piano garage sifonati sia quelli delle
cucine che quelli dei bagni che poi confluiscono tutti in una unica tubazione del
200 che và verso il pozzetto di collegamento con la pubblica fognatura. Solo la
colonna su cui mi devo allacciare mi preoccupa perchè ha un diamentro di 80
mm e per di più fà un paio di curve aperte a poco meno di 90° nel tratto verticale
prima di collegarsi al pozzetto! ho sentito vari idraulici in merito e tutti mi hanno
garantito che anche con 80 mm non ci sono problemi, funziona, ma io non mi
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fido, al limite scendo in facciata con una nuova colonna che serve il mio bagno
previo benestare scritto del condominio. Grazie di nuovo per la celerità nella
risposta

arch. Marco Campagna 21 marzo 2014 19:57

no secondo me non si può fare: le norme tecniche stabiliscono che il tratto


verticale della fecale deve essere del 100, indipendentemente da come ci si
arriva. Immaginiamo che anche altri, in futuro, facciano lo stesso allaccio: più
vasi che scaricano in un verticale dell'80 fanno...beh lascio alla vostra
immaginazione :-) comunque vale sempre questo principio: le acque "nere"
sono solo ed esclusivamente quelle prodotte da vaso, mentre lavabo, bidet e
doccia producono acque "chiare" (o almeno io ho sempre interpretato così: se
qualcuno sa diversamente, mi smentisca please), dunque volendo si
potrebbero innestare questi sanitari direttamente sulla colonna delle cucine, e
installare un sanitrit ad uso esclusivo del vaso, portando lo scarico nella fecale
dei bagni.

Alessandro Rossi 24 marzo 2014 13:07

si, si potrebbe fare anche così, ma, per portare lo scarico nella fecale dei bagni
(dalla parte opposta), dove c'è effettivamente la colonna, dovrei fare una servitù
di passaggio sul nuovo appartamento che si verrebbe a creare dal
frazionamento! e non mi piace granchè! quindi le alternative sono due : o sanitrit
e scarico tutto dentro la colonna delle cucine (visto che non c'è normativa che
me lo impedisce) oppure realizzo una nuova colonna esterna in facciata altezza
da terra 6mt previo benestare scritto del condominio. Certo è pur vero che se
manca la corrente l'unico bagno dell'abitazione non può essere utilizzato!
Purtroppo il proprietario di casa ha una forte necessità di dividere
l'appartamento anzichè vendere per comprare due bilocali, insomma in un
modo o nell'altro si deve per forza dividere. P.s. io sapevo che le acque piovane
sono considerate chiare, quelle di cucina, bidet, lavabo, lavatrice, doccia sono
considerate grigie. Però mi informo meglio! Grazie

arch. Marco Campagna 24 marzo 2014 14:40

Sinceramente mi cogli impreparato sulla esatta distinzione delle acque, anzi se


sai come funziona e me lo illustri te ne sarei grato! diciamo comunque che lo
scarico delle cucine è compatibile con tutti gli apparecchi del bagno eccetto che
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per il vaso. Se devi fare un frazionamento, non mi attira molto l'idea di avere un
unico bagno con sanitrit: effettivamente valuta l'opportunità di creare una fecale
autonoma esterna, con i benestare del condominio.

Alessandro Rossi 24 marzo 2014 16:17

riporto di seguito una sintesi presa da internet, per il resto ora che ci penso,
anch'io conosco la distinzione ma, non riesco a reperire la legge/normativa che
lo specifica ! la stò cercando appena la trovo la posto........
Acque Bianche:
tutte le acque non riconosciute nocive per la salute pubblica o moleste per il
pubblico vengono chiamate acque bianche.
Tra queste ci sono:
le acque piovane provenienti da tutte le aree aperte impermeabilizzate quali,
strade, parcheggi, tetti, cortili, ecc.
le acque utilizzate per il lavaggi delle strade
le acque di raffreddamento provenienti da attività industriali

Acque Grigie:
sono generate dalle attività domestiche come la lavanderia, lavastoviglie, e di
balneazione.
Le Acque grigie compongono il 50-80% delle acque reflue residenziali generate
da tutte le apparecchiature igienico-sanitarie della casa (ad eccezione di servizi
igienici).

Acque Nere:
le acque reflue urbane, riconosciute nocive per la salute pubblica o moleste per
il pubblico.

In pratica le bianche sono fatte di acqua più o meno pura, le grigie contengono
prodotti chimici non altamente nocivi, come i saponi e i detergenti, e le acque
nere sono quelle del gabinetto.

Rispondi

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sandro monforte 10 febbraio 2014 17:14

P.S. volevo dire controsoffitto, non sottotetto.

Rispondi

sandro monforte 10 febbraio 2014 18:10

Grazie mille.

Rispondi

David Badini 13 febbraio 2014 21:08

ciao volevo domandare quante curve possiamo inserire in un tratto lungo circa 15/20 metri
portando il tubo in verticale ad una altezza di circa 3 metri e all'arrivo di circa 2 metri
istallando un watwr sanitrit da incasso
grazie

Rispondi

David Badini 13 febbraio 2014 21:14

vorrei sapere con un wc sanitrit sospeso da incasso quante curve (circa 5 da quota 3
verticale) si possono istallare in un tratto da quota 3 metri partenza e quota 2 metri arrivo
per una lunghezza di circa 15
grazie

Rispondi

Risposte

arch. Marco Campagna 14 febbraio 2014 13:42

Non c'è un valore esatto di curve, ovviamente meno ce ne stanno e meglio è. se


superi un totale di 4 curve, conviene secondo me aumentare un po la pendenza,
anche oltre quanto specificato in scheda tecnica.

Rispondi

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Luca Bennati 16 febbraio 2014 19:25

Salve Marco,
ottimo blog! Ti spiego il mio problema. Ho acquistato un appartamento in cui era stata
modificata la collocazione della cucina. Circa a metà tratto tra gli scarichi della cucina e la
colonna in bagno è presente una scatola sifonata (credo nelle intenzioni di chi l'aveva
installata servisse a guadagnare pendenza verso la colonna del bagno). Successivamente
è stato installato un sanitrit che convoglia gli scarichi di lavello e lavastoviglie verso la
colonna del bagno a circa 4,5 metri di distanza, vista la lentezza nel deflusso nelle
precedenti condizioni per la scarsa pendenza della tubatura. A questo punto, essendo
stato installato il sanitrit, mi chiedo se la scatola sifonata abbia ancora una funzione o non
sia invece un problema visto che il deflusso all’interno della stessa sembrerebbe produce
un rumore gorgogliante molto forte (avvertito anche dal condomino sottostante) e sia a
rischio continuo la tenuta del tappo della stessa (già saltato per via della pressione del
sanitrit). Consiglieresti di rimuovere la scatola sifonata o questa ha una funzione specifica
anche in presenza di sanitrit? Particolari suggerimenti? Grazie

Rispondi

Risposte

arch. Marco Campagna 17 febbraio 2014 13:22

Le scatole sifonate non servono per recuperare pendenza, purtroppo questa è


una diffusa e sbagliata convinzione di tanti. Sebbene non sia contrario alla
scheda tecnica, non ce lo vedo proprio il sanitrit che scarica dentro la scatola
sifonica: sarebbe meglio eliminarla a questo punto, ma a patto che l'intero tratto
di scarico possa essere dotato della giusta pendenza richiesta dalla scheda
tecnica. COmunque è senz'altro solo un problema di eccessiva pressione che
arriva nella scatola sifonica: si potrebbe anche ovviare facendo fare al sanitrit un
primo tratto di scarico in verticale per circa un metro e mezzo, giusto per fargli
perdere pressione, ma è ovviamente meglio in questo caso intervenire
direttamente sullo scarico.

Luca Bennati 17 febbraio 2014 14:35

Grazie per la pronta risposta. Già il tecnico contattato ci aveva confermato


questa indicazione in merito alla sbagliata installazione della scatola sifonata
per cercare di recuperare pendenza. Ci ha infatti proposto, come soluzione,
quella di eliminare la scatola sifonata, raccordare la tubatura che arriva dal
sanitrit verso la scatola con quella che dalla scatola va verso la colonna del

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bagno, e sostituire il tubo che esce dal sanitrit con uno di diametro maggiore
per raccordarsi con quello già più ampio dell'ultimo tratto.
Grazie ancora.

arch. Marco Campagna 17 febbraio 2014 14:51

Il tubo che esce dal sanitrit non deve essere più grande del diametro nominale
indicato in scheda tecnica (massimo 32mm), almeno nel primo tratto verticale,
seppure molto piccolo, come immagino nel vostro caso. Appena diventa
orizzontale, allora può avere diametri maggiori, poiché da qui in poi l'acqua
defluisce per gravità e non più per spinta. Nel punto in cui si "allarga" il diametro
del tubo di scarico potrebbe comunque crearsi del rumore ad effetto "spruzzo",
quindi consiglio di mettere del materiale fonoisolante nel punto di giuntura.

Rispondi

theblockhaus 17 febbraio 2014 17:31

Ciao Marco, sei eccezionale e molto preparato. Ti volevo chiedere un pò di consigli. Ho


acquistato un appartamento con un solo bagno. Posso realizzarne un secondo posto a
circa 5 mt. dalla colonna fecale del primo bagno. Poiché intendo mettere del parquet sul
vecchio marmittone anni 70 esistente, ti volevo chiedere:
1. Considerando i solai degli anni 70 e lo spessore del marmittone riuscirei a fare un
bagno tradizionale con la pendenza esistente?
2. In caso contrario utilizzando un sanitrit, tu consigli un sanicompact comfort (per
intenderci un wc sospeso con trituratore incorporato) o una cassetta sanipack accanto
(posseggo lo spazio necessario)?
3. E' meglio far correre il tubo da 32mm (fino alla colonna fecale) a pavimento o a parete?
In quest'ultimo caso dal sanitrit dovrei far passare il tubo sopra una porta e poi scendere a
parete fino alla colonna fecale del primo bagno.
4. Il rumore che produce il sanitrit è limitato ai 3-4 secondi dello scarico o si sente il
gorgoglìo nel tubo?
Grazie mille per la tua professionalità e sicurezza che profondi nei tuoi consigli.
Alessandro Frati

Rispondi

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arch. Marco Campagna 17 febbraio 2014 18:34

Ciao Alessandro,
riguardo i tuoi dubbi, penso di poterti consigliare così:
1. difficilmente riusciresti: il marmittone può arrivare a 2cm di spessore, ma
sotto secondo me non troveresti più di 4-5cm di massetto. Quindi il tubo da
90mm manco c'entra, figurati dargli la pendenza. Comunque con un saggio ti
togli il dubbio.
2. il sanicompact va bene se il secondo bagno accoglie al massimo un lavabo
oltre al vaso. se pensi ad un bagno completo il sanipack è direi obbligatorio. Se
hai lo spazio, comunque, è meglio il sanipack così se si dovesse rompere,
l'eventuale sostituzione ti costa di meno.
3. non ci sono controindicazioni tra le due scelte: opterei per il percorso che ti
consente di dare la giusta pendenza (anche un pelo di più, non guasta) facendo
meno curve possibile.
4. il gorgoglìo si evita installando delle valvole "rompivuoto" subito dopo l'uscita
del sanitrit: se l'idraulico sa fare il suo lavoro saprà come installarle. Se
all'innesto in fecale la tubazione mantiene un po di pressione (soprattutto se fai
un percorso a terra) potresti sentire un po di effetto spruzzo, ma dipende pure
quanto è insonorizzata la colonna e quanto è elevato il rumore di fondo della tua
zona.
ciao!

Rispondi

Patrizia 17 febbraio 2014 22:27

Buonasera Architetto, nel mese di dicembre ho iniziato la ristrutturazione di un


appartamento sito in Roma centro storico, tutte le pratiche relative alla ristrutturazione sono
state presentae da un'ing. amico di una mia vicina di casa che mi sembra non avera molta
esperienza sopratutto con il comune di Roma.
La pratica presentate come manutenzione straordinaria è stata una C.I.L.A,
successivamente quindi intorno ai primi giorni di gennaio ho deciso di modificare il
progetto facendo due varchi su delle murature portanti. Le aperture premetto che sono
state già fatte anche senza presentare la pratica in variante. Secondo l'ing. queste aperture
possono ricadere sempre in cila, in quanto tutta la struttura portante dell'intero stabile è
data da una serie di pilastrature in cemento armato e quindi x lui queste pareti (30 cm )
sono da considerarsi tramezzi. Mi chiedo se il comune può accettare una cosa di questo
tipo? Inoltre durante la ristrutturazione abbiamo trovato una finestre coperta da cartongesso
che non era nemmeno evidenziata nella planimetria catastale, secondo lei come
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possiamo procedere per giustificare questa finestra?. La comunicazione all'asl
competente , considerando che lavorano + ditte contemporaneamente va fatta prima della
presentazione della pratica in variante o può essere fatta anche dopo?
cordiali saluti

Rispondi

Risposte

arch. Marco Campagna 18 febbraio 2014 12:52

modificare le murature portanti rientra nelle competenze della SCIA, comunque


se il tecnico dichiara che quei muri non sono portanti (potrebbe essere in effetti)
al municipio non faranno problemi. Ma in centro storico io ci andrei davvero
cauto: il calcestruzzo eseguito nei primi anni del '900 non è come quello di oggi,
e le tamponature in muratura portante acquistano quasi sempre un ruolo
strutturale, per cui secondo me comunque occorreva depositare una SCIA con
allegati calcoli strutturali. Se invece parliamo di una struttura in cls armato più
recente (diciamo dagli anni '60 in poi) allora molto probabilmente non ci sono
problemi.
La comunicazione alla ASL può essere fatta anche successivamente, perché un
cantiere può iniziare con una sola impresa, e poi può ricadere negli obblighi
dell'81/08 anche a lavori in corso, nel momento in cui si aggiungono altre
imprese.

Rispondi

theblockhaus 18 febbraio 2014 16:40

Grazie per la pronta risposta. Come al solito più che esaustiva. A presto.

Rispondi

Marco 21 febbraio 2014 22:57

Buonasera architetto, volevo sapere se posso modificare in qualche modo la dicitura


presente nelle pratiche già protocollate in comune per la ristrutturazione edilizia. Mi sono
accorto che l'iva agevolata del 10% sia su manodopera che sui beni significativi è
applicabile solamente alle ristrutturazioni edilizie e al restauro e risanamento conservativo,
per manutenzione straordinaria e ordinaria l'iva agevolata è applicata solo sulla
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manodopera e su una parte dei beni significativi a concorrenza del valore della prestazione
dell'artigiano. La pratica presenta con C.I.L.A riguarda la ristrutturazione completa
dell'appartamento con rifacimento di pareti (parte anche portanti) impianti etc.è possibile
con una variante modificare il tipo di intervento o basterebbe dichiarare che l'importo dei
beni significativi è inferiore a quello della manodopera?Vorrei utilizzare il + possibile le
possibilità di detrazioni e di iva agevolata senza incorrere in sbagli.
Grazie x la preziosa collaborazione

Rispondi

Risposte

arch. Marco Campagna 23 febbraio 2014 07:50


l'iva al 10% è applicabile anche alle opere riconducibili a CILA, solo che per
poter usufruire dell'aliquota agevolata sulle forniture, queste ultime devono
"passare" attraverso la partita iva dell'impresa. Comunque se sta facendo opere
sui muri portanti, allora a Roma servirebbe una SCIA, anche se sarebbe
sempre manutenzione straordinaria.

Rispondi

Dr. Luigi Cecchini Dr.ssa Alessandra Pangrazi 21 febbraio 2014 23:15

Salve, sto ristrutturando un garage dove vorrei realizzare un piccolo bagno solo con lavabo
e wc per un uso occasionale. Volevo sapere se ha esperienza di trituratori più economici
del sanitrit ma affidabili per l'uso che ne devo fare. la ringrazio anticipatamente.
Alessandra

Rispondi

Risposte

arch. Marco Campagna 23 febbraio 2014 07:53

In commercio esistono trituratori più economici di quelli di marca sfa, anche


parecchio più economici. Per usi domestici e frequenti tendo a sconsigliarli, ma
forse nel suo caso potrebbe prenderli in seria considerazione, non essendo il
bagno "vitale". Li trova o presso le ferramenta su ordinazione o anche su ebay.

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Rispondi

A.Pastore 25 febbraio 2014 00:14


buonasera marco, volevo sapere se la ristrutturazione di una soffitta deve comunque
essere inserita nella pratica edilizia, l'idea è quella di ricavare un piccolo bagno con una
piccola lavanderia. l'altezza della soffitta è di circa 3 mt.
cordiali saluti
Rispondi

Risposte

arch. Marco Campagna 25 febbraio 2014 09:46


Si certo, occorre comunque la pratica edilizia. ovviamente, essendo lo spazio
una soffitta, non potrai ricavare un "bagno" ma, al massimo, un "lavatoio".

Rispondi

pippuccio76 8 marzo 2014 09:28


Salve Marco, dovrei creare un secondo bagno in una tavernetta , il bagno sarà creato
fisicamente sotto il livello delle fogne che di per se non penso sia un problema , il dubbio
che ho e che è praticamente obbligato è il seguente :
Dovrei curvare a 45 e salire , sempre con la stessa curva di circa 60 cm , andare in
orizzontale , o con lieve pendenza per circa 3/4 mt e poi risalire per circa 70 cm per poi
calare direttamente in fogna .Pensi sia possibile realizzare un percorso così con il sanitrit ?
Se non fosse possibile esistono altri apparecchi simili in grado di essere utilizzati per un
percorso di scarico simile. Saluti ,grazie.
Rispondi

Risposte

arch. Marco Campagna 10 marzo 2014 11:26

Non è possibile: il tratto verticale deve essere unico e deve essere vicino
all'apparecchio, dopodiché lo scarico deve solo e soltanto scendere con la

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pendenza naturale.

Rispondi

Milena dalla piazza 11 marzo 2014 14:59


Gentile Architetto Marco,
devo installare un piccolo wc e lavandino per dotare di servizi un piccolo negozio (25 MQ) in
un unico locale.Tutto racchiuso da una paretina di cartongesso.
Vorrei perciò porre qualche domanda
E' possibile che si senta odore all'interno del negozio?
Si potrebbe semmai applicare una ventola che porti all'esterno eventuali cattivi odori?
La qualità del sanitrit può influire molto su questo problema?
A proposito di costi: l'impresa mi chiede 900 euro per la pratica. E' possibile che sia così
costosa?
Sono pratiche che posso fare anche personalmente spendendo meno?
Grazie molte per l'attenzione e complimenti per la disponibilità e la professionalià che
dimostri
Milena Dalla Piazza
Rispondi

Risposte

arch. Marco Campagna 11 marzo 2014 17:16


Salve,
il sanitrit di per sè non emette cattivi odori, comunque se il modello prevede
delle prese d'aria, queste possono essere convogliate verso l'esterno anche
con tubi molto piccoli. Il locale va comunque ventilato meccanicamente se non
ha una finestra verso l'esterno. La qualità del sanitrit non influisce direttamente
sul problema degli eventuali cattivi odori, comunque dato che immagino si tratti
di un bagnetto minimale, tenderei a consigliare il "sanicompact" che ha il
trituratore integrato nello stesso vaso, e che può "reggere" al massimo un
lavabo, oltre al vaso stesso ovviamente. Per quanto riguarda le pratiche edilizie,
ipotizzando che il costo ricomprenda anche l'aggiornamento catastale che
sarebbe obbligatorio, è direi anzi abbastanza concorrenziale. La pratica edilizia
deve essere fatta da un tecnico.

Rispondi
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Milena dalla piazza 11 marzo 2014 21:21
Davvero grazie tante per la risposta così sollecita.
CordIalità
Milena

Rispondi

Guido M. 12 marzo 2014 14:32

Buongiorno,
ho gettato senza pensarci nel WC collegato al Sanitrit (non è marca Sanitrit, ma un modello
equivalente sul mercato) un chewing gum da solo senza altro materiale, ma non ho tirato
l'acqua subito per cui immagino sia diventato un po' più denso.
Può essersi rovinato il Sanitrit?
grazie, cordiali saluti
guido
Rispondi

Risposte

arch. Marco Campagna 12 marzo 2014 14:36

non penso si possa rovinare per un chewing-gum, al massimo rimarrà per


diverso tempo attaccato alle lame del trituratore.

Rispondi

Guido M. 12 marzo 2014 17:44

grazie per la cortese e solerte risposta


guido

Rispondi

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ferdy lomonte 24 marzo 2014 12:19

buongiorno
la mia richiesta è esagerata, vorrei ricavare 9 bagni completi da un grosso appartamento
che però ha uno scarico solo.
domande: volendo far passare i tubi in alto (i soffitti son alti 6metri) ogni bagno dovrà avere
un suo tubo di scarico che poi si collega allo scarico principale??
la pompa ce la fa ad arrivare a sei metri di altezza??
il modello box compreso di sciaccuone si può insonorizzare alla perfezione?
in caso di mancanza di energia elettrica quale gruppo elettrogeno devo installare per far
funzionare 9 bagni???
quale modello di sanitrit mi suggerisci ( non uso lavatrici )
grazie
Rispondi

Risposte

arch. Marco Campagna 24 marzo 2014 14:38


solo un modello di sanitrit riesce ad avere un tratto verticale fino a 7mt, ed è il
sanibest pro. Gli altri modelli che superano i 6mt di tratto verticale sono le
stazioni di sollevamento sanicubic, che ha un senso usare solo se è possibile
farvi scaricare almeno due bagni contemporaneamente (bisogna vedere se è
possibile farlo da un punto di vista distributivo). I condotti devono essere
indipendenti solo nel tratto verticale: nella porzione in orizzontale possono poi
congiungersi con una condotta di raccolta generale, ma è sempre bene che
questa condotta sia posta al di sotto di almeno una ventina di cm rispetto al
vertice più alto dei tratti verticali (p.e. se i tratti verticali arrivano a 5,90mt da terra,
il condotto di raccolta dovrà viaggiare a partire da 5,70mt, e da qui a scendere
con la naturale pendenza fino alla fecale.
Per il gruppo di continuità chiedi il parere di un elettricista, comunque se il
problema è per esigenze temporanee potrebbero bastare i normali gruppi di
continuità per computer, anche se il prelievo di energia del sanitrit è
intermittente il che non è il massimo per le batterie.
se si pensa di usare il sanitrit per una struttura ricettiva (b&b per esempio) si
valuti attentamente che i clienti molto difficilmente leggono i cartelli di cosa
buttare e cosa no, quindi alla fine l'impianto verrà compromesso molto spesso
nella funzionalità, pertanto se la finalità è quella, cercherei di valutare il più
possibile uno scarico di tipo naturale, anche se ciò comporta la creazione di
zone rialzate.

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Rispondi

Franz 8 aprile 2014 16:05


Buongiorno Architetto,
Ho installato un sanivite sotto il lavello della cucina.
Eà normale che il funzionamento della pompa sia discontinuo? mi spiego, sembra che
prima di scaricare l'acqua il sanivite debba riempirisi un po'.

grazie, saluti
Francesco

Rispondi

Risposte

arch. Marco Campagna 8 aprile 2014 16:13

certo è così che funziona: la pompa si aziona solo quando il livello del liquido
raggiunge un certo livello. Fare un sistema che lavori in continuo sarebbe molto
più complesso e più soggetto a rotture.

Rispondi

Lorenzo Leti 23 aprile 2014 09:04

Salve Architetto,
nel ringraziarLa per i suoi preziosi contributi sono a chiederLe una info. Ho letto nel suo
contributo che i comuni prodotti sturalavandini possono essere usati per ripulire i condotti
anche in presenza di sanitrit o sanivite. In proposito, noi abbiamo installato sanivite per
scarichi cucina e, in più di un occasione, si è ostruito il tubo che dal lavandino cucina va al
sanivite; forse al tubo non è stata data la giusta pendenza, forse l'eccessiva durezza
dell'acqua provoca problemi, cmq il problema, periodicamente, si ripropone. Posso
utilizzare qualsiasi prodotto distostruente a Suo avviso, o ce ne sono alcuni più adeguati? Il
sanivite è stato smontato e pulito più volte mentre il sanitrit (collegato a wc e doccia del
bagno) mai in 5 anni; consideri che il bagno in cui è installato è utilizzato solo per la doccia
e, praticamente mai, il wc. Mi consiglia di smontarlo o lascio stare? grazie ancora
Rispondi
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Risposte

arch. Marco Campagna 23 aprile 2014 11:38


se nella cucina è presente una lavastoviglie, il problema deriva molto
probabilmente dai residui di questa, che sono assai problematici. Se non ci
fosse lavastoviglie, allora probabilmente sarà un problema di pendenza errata
degli scarichi. Col sanitrit si possono usare tutti i disgorganti in commercio,
anche quelli professionali: proverei comunque inizialmente con quelli meno
aggressivi. Se è un problema di saponificazione della lavastoviglie, però,
neanche col disgorgante risolvi.

Lorenzo Leti 23 aprile 2014 16:54


grazie della risposta. Solo 3 precisazioni: 1) come individuo disgorganti meno
aggressivi, 2) saponificazione lavastoviglie, non c'è modo di risolvere? 3) ho un
grosso problema di calcare (acqua molto dura), è vero che è sufficiente
utilizzare aceto o devo comprare il prodotto specifico proposto dalla sanitrit che
costa 27 euro a confezione? grazie ancora

arch. Marco Campagna 23 aprile 2014 17:27

non mi risulta che la durezza dell'acqua incida in modo significativo sul sanitrit,
ma sinceramente non ho esperienze specifiche per poterlo affermare. direi di
vesare un po di viakal negli scarichi e farlo rimanere all'interno del sanitrit per
qualche ora. i disgorganti meno aggressivi sono tutti quelli che si comprano al
supermercato e sono liquidi o gelificati: quelli più potenti si comprano nelle
ferramenta e sono spesso in granuli secchi.
non mi risultano soluzioni al problema della saponificazione degli scarichi della
lavastoviglie, se non realizzare impianti di scarico in tubazioni in pvc (sul quale
non si creano incrostazioni) con le giuste pendenze.

Lorenzo Leti 23 aprile 2014 17:40


grazie mille architetto. è stato gentilissimo

Rispondi

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monica 27 aprile 2014 06:09
Gentilissimo Marco,
Vorrei chiederLe cosa ne pensa dei sanitrit tedeschi a bassi costi. Visto che dovrei
installarne uno in un bagno che verrà utilizzato solo sporadicamente nel wc. Grazie. Monica
Rispondi

Risposte

arch. Marco Campagna 28 aprile 2014 15:18


sono meno durevoli di quelli di marca SFA, ma per un uso sporadico possono
adare bene. Lo faccia installare in modo che sia agevole la sostituzione.

Rispondi

Paolo misterjones 3 maggio 2014 07:55

Buongiorno Architetto,
Volevo chiederle un consiglio, arrivando il secondo bimbo, avremmo la necessità di
ricavare un secondo bagno, con lavandino, doccia, bidet e water, resterebbe attaccato al
bagno esistente, solo che nella parete adiacente abbiamo solo lo scarico del lavandino,
invece lo scarico del wc si trova a 3 mt.

Allora le chiedo, è meglio installare un sanitrit e salire verticalmente di 3,5 mt. Poi
orizzontale e riscendere fino all'altro wc?
In questo caso, per unirsi allo scarico esistente nella discesa, dove si fa passare il tubo?
Interno parete oppure adiacente creando una specie di finto pilastrino in muratura?

Invece se potessi convogliare il tutto nello scarico del lavandino sarebbe molto più
semplice, considerando che è una casa singola degli anni 60 e prima di entrare in fogna
tutti gli scarichi si uniscono, acque chiare e scure.

Mi piacerebbe mettere in ogni caso il trituratore silenzioso e separarlo come nella sua foto,
in modo da aver meno rumori possibili, in quanto resta attaccato alla camera da letto.
Grazie, e mi scusi, per la banalità delle domande.
Paolo

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Rispondi

Risposte

arch. Marco Campagna 3 maggio 2014 15:40


L'ideale è che il condotto di scarico del sanitrit viaggi per conto suo, ma non è
vietato innestare altri sanitari, non sotto sanitrit, sulla stessa linea di scarico.
Invece è secondo me sconsigliabile fare il contrario, cioè innestare il sanitrit su
condotti preesistenti. In ogni caso, se si tratta di un sanitrit da installarsi su un
impianto già esistente, è meglio farlo viaggiare per conto suo fino,
possibilmente, all'imbraga della fecale.

Paolo misterjones 3 maggio 2014 20:43

Grazie, valuteró la migliore soluzione.


Paolo

Rispondi

Alberto 27 maggio 2014 13:06

Gent.mo Architetto Campagna, sto valutando l'opportunità di ristrutturare una abitazione in


condominio (anni '60-'70) spostando la cucina adiacente al bagno (lato nord), con cui
condivide le canne di scarico, sull'altro lato della casa (lato sud dove si trova il soggiorno)
per creare un living.
Posto che per tornare a scaricare nelle colonne originarie non posso passare totalmente a
parete (l'appartamento è attraversato da un corridoio centrale), le alternative sarebbero
due:
1-correre a parete finchè si può (2metri), scendere sotto al pavimento nel massetto ed
eventualmente cercare la pendenza degli ultimi 6 metri nella soletta (se le armature lo
permettono, diversamente il massetto è insufficiente da solo).
2-installare un sanivite/sanispeed sotto il lavello che pompi verso il soffitto e far correre i
tubi nascosti da un controsoffitto fino alla colonna di scarico per tutti gli 8 metri.
Ciò che mi preoccupa maggiormente è la questione odori: se nella soletta ci fosse la
pendenza sufficiente il fatto che si tratti degli scarichi della cucina (quindi anche della
lavastoviglie, notoriamente più sgradevoli di quelli dei sanitari) che corrono per 6 metri
quasi orizzontalmente potrebbe essere un problema? la presenza di una pompa sarebbe

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un aiuto in tal senso? Dato che sto per pavimentare tutto l'appartamento vorrei evitare
problemi futuri, e mi pare di capire che a quel punto si dovrebbe spaccare per forza.
Con la seconda soluzione invece il timore si sposta direttamente in cucina: il sistema isola
gli odori o, tra valvola di non ritorno e accumuli nel sanivite col tempo, alla lunga questi
vanno a contaminare l'ambiente circostante garantendo uno sgradevole sottofondo
persistente?
Grazie per l'attenzione e mi scuso di essere stato prolisso.
Alberto

Rispondi

Risposte

arch. Marco Campagna 28 maggio 2014 10:50


Un impianto sanitrit realizzato correttamente non rilascia odori verso l'ambiente:
per stare maggiormente "sicuri" si può realizzare l'intero condotto con la tecnica
dei tubi a saldare, invece che ad innesto. Il primo tratto verticale deve comunque
essere a saldare.
A mio avviso occorre sempre evitare di intaccare la soletta armata del solaio,
perché è un elemento strutturale anch'essa. Se si riesce a dare la pendenza
passando nel solo massetto bene, altrimenti si evitino tracce negli elementi
portanti. Al massimo, se il vicino del piano di sotto lo consente (!) si potrebbe
passare nella pignatta, facendo solo un piccolo buco nella soletta, ma è un
lavoro molto invasivo per il vicino.

Rispondi

Alberto 28 maggio 2014 12:04

Grazie per la risposta.


Quando parla di lavori invasivi per il vicino si riferisce solo al rumore o ad eventuali altri
problemi connaturati al lavorare nella pignatta?
Mi sembra di capire che la soluzione migliore potrebbe essere quella di spingere tramite
pompa gli scarichi verso il soffitto.
L'utilizzo di tubi a saldare comporta delle difficoltà maggiori in caso di intervento futuro
sull'impianto, se comparato con l'utilizzo invece di raccordi ad innesto?
(ipotizzo il dover tagliare e agire in maniera più invasiva anzichè sostituire le parti
interessate? si tratterebbe di normale amministrazione per un idraulico?)
Grazie ancora per le sue indicazioni

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Alberto

Rispondi

Giusylaura Corso 2 giugno 2014 19:38

BUONA SERA
VORREI CHIEDERLE UN PARERE PER UN ANGOLO CUCINA CON SOLO LAVELLO
SENZA LAVASTOVIGLIE, PREVISTO AL PIANO TERRA DI UNA ABITAZIONE DEI PRIMI DEL
NOVECENTO, QUINDI CON UN CORRIDOIO UNICO CENTRALE E RISPETTIVE PORTE
PER ARRIVARE AL CORTILE ESTERNO DOVE SI TROVA LO SCARICO PRINCIPALE
DELLE ACQUE GRIGIE A PERDERE, NON ESITE IHMOFF. LA DISTANZA DALL'ANGOLO
CUCINA FINO AL CORTILE è DI ALMENO 20 M IL SOLAIO è 3.60, AVREMMO IN CASO LA
Possibilità DI BUCARE IL PAVIMENTO DOVE PASSA IL TUBO DELL'ACQUA CHE TAGLIA
PERFETTAMENTE TUTTA LA CASA FINO AL CORTILE, E QUINDI RICOPRIRE IL LAVORO
SOSTITUENDO SOLO LE MATTONELLE ROVINATE. ENTRANDO NELLO SPECIFICO
QUESTO ANGOLO CUCINA MI SERVIRà PRINCIPALMENTE PER PULIRE TAZZINE E
PIATTINI DELLA COLAZIONE, POICHE' SARA' PER UN BED AND BREAKFAST, QUINDI
NON Avrà SICURAMENTE UTILIZZO DI ACQUA CALDA, PER MOTIVI PRATICI, POICHé LA
CALDAIA SI TROVA IN CORTILE E MI SEMBRA AD OGGI ECCESSIVO ACCOLLARMI
SPESE ANCHE PER QUESTO.
MI SUOLE COMPRENDERE SE ALLARGARE LA TRACCIA NEL PAVIMENTO SIA UNA
SOLUZIONE MIGLIORE CHE BUCARE LE PARETI DELLE CAMERE PER FAR PASSARE I
TUBI IN CASO DALL'ALTO E COMUNQUE PENSA SIA FATTIBILE IN AUTONOMIA O
MEGLIO FARLO INSTALLARE DAL RIVENDITORE UFFICIALE, PER EVENTUALE
GARANZIA, PRATICA DIRISTRUTTURAZIONE E CERTIFICAZIONE PER LA PROVINCIA
ASSEVERATO DELL'IDRAULICO, E DEL TECNICO ING. PER LA LEGGE IGIENICO
SANITARIA?
SALUTI
GIUSYLAURA
Rispondi

Risposte

arch. Marco Campagna 3 giugno 2014 09:53


passare a parete o a soffitto non fa molta differenza in termini di efficienza di
funzionamento del sistema: l'unica differenza è che se il condotto passa a terra,
l'acqua avrà un po più di pressione, ma ciò non influisce sulla condotta
disperdente. Dunque dipende da che altri lavori dovete fare nell'appartamento:
se comunque dovete toccare i pavimenti, potete passare a pavimento sfruttando
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una traccia sola, mentre se dovete solo installare la cucina e basta, forse
converrà passare a soffitto. Verificate che l'impianto di scarico sia a norma: i
pozzetti "a dispersione" per le acque grigie senza imhoff o altri sistemi di
purificazione non sono più consentiti.

Rispondi

Unknown 3 giugno 2014 15:13

Salve complimenti x il post... ho appena comprato un trituratore wc 3 in 1 su ebay (un


negozio tedesco)ma lo uso solo x il wc ,volevo un consiglio la colonna fecale e distante
circa 8metri orizzontale , i miei dubbi e che si puo bloccare tutti me lo sconsigliano che ne
pensi puo andare bene ?? grazie

Rispondi

Risposte

arch. Marco Campagna 3 giugno 2014 15:34

se il sanitrit viene usato correttamente, non vedo perché non dovrebbe


funzionare. Per una distanza orizzontale di 8 metri non vedo alternative. I
trituratori di marca non SFA li ho usati, hanno una qualità ovviamente rapportata
al prezzo: per usi non intensivi e con un uso corretto possono durare a lungo.

Rispondi

Davide Davide 29 luglio 2014 12:10


Ciao la tua dettagliata descrizione è stata particolarmente interessante.
Gentilmente ti volevo chiedere una cosa. Vorrei realizzare un secondo wc nella mia nuova
casa, nel locale dove realizzare il secondo wc passa il tubo da 90 di scarico condominiale
per gli scarichi della caucina mia e del vicino di casa. Essendo case vecchie tutti i tubi
finiscono nello stesso impianto fognario (acque chieare e acque scure). La colonna
scarico dista al max 60 cm da dove dovrei collocare il wc. ti volevo chiedere devo per forza
collegarmi alla colonna principale? Essendo probabilmente in ghisa ed essendo
condominiale potrei trovare una soluzione collegandomi nel preesistente innesto dei
lavandini della cucina con la colonna condominiale? pensi che devo mettere pendenza o
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fare altro??

Rispondi

Risposte

arch. Marco Campagna 4 agosto 2014 10:57

sconsiglio sempre di innestare bagni sulle colonne delle cucine, anche se le


acque non sono separate. Nel tuo caso, inoltre, hai a che fare con un
discendente da 90, mentre invece per i bagni il minimo inderogabile è 100 (è un
problema anche di intasamento, oltre che di ventilazione). Dunque sarebbe
consigliabile innestarsi sulla fecale dell'altro bagno o, alle perse, mettere il solo
vaso del bagno sotto sanitrit e far scaricare questo nel discendente da 90 (gli
altri sanitari possono scaricarvi direttamente, essendo tutti acque chiare).

Rispondi

maurizio babini 16 agosto 2014 12:12


salve, sono maurizio. vorrei installare un sanicompact al piano terra . per quanto riguarda
lo scarico , ho ha disposizione un pozzetto delle acque nere subito all' esterno della parete
, collegato da un tubo predisposto a suo tempo che si ferma dietro ad una piastrella del
battiscopa. mi basta togliere la piastrella e collegare lo scarico . la distanza dal
sanicompact è a forma di "L " essendoci un angolo di 130 + 130 cm . quindi manderei lo
scarico tutto orizzontale : 130 + curva 90° + 130 + curva 90° per innesto al tubo dentro la
parete. è giusto ? funzionerebbe correttamente? grazie

Rispondi

Risposte

arch. Marco Campagna 18 agosto 2014 10:24


Essendo un piano terra eviterei di fare una connessione solo orizzontale perché
potrebbero esserci problemi di reflusso in caso di forti piogge o di intasamento
del sistema fognario: ritengo sia comunque opportuno mandare i reflui in
verticale per almeno un paio di metri.

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maurizio babini 22 agosto 2014 14:25
volendo posso fare così: in orizzontale per 130cm , poi salgo di 250cm , curva a
90° , 100 in orizzontale , curva 90° e scendo nuovamente i 250cm per arrivare all'
innesto dello scarico. potrebbe andar bene ? grazie

arch. Marco Campagna 25 agosto 2014 11:06


No, il tratto verticale deve necessariamente essere posto subito dopo l'uscita
del sanitrit, ad una distanza orizzontale non superiore a 40cm, altrimenti si
perde subito la spinta. Se c'è un problema a fare il tratto in salita vicino al
sanitrit, si può valutare di installare un sanipack, che può essere installato
anche distante dal wc.

Rispondi

caterina cazzola 5 settembre 2014 00:18


Salve, ho trovato il suo articolo molto interessante.
Sto progettando un ristrutturazione e le chiedo un consiglio: nel mio appartamento c'è un
riscldamento a pavimento e voglio realizzare un nuovo bagno utilizzando un sanitrit modello
saniplus per collegarmi alla colonna di scarico esistente (i due bagni sono separati da un
corridoio) passando da sopra e "nascondendo" i tubi con un cartongesso. Ora, poichè non
si può tocccare il pavimento (impianto del '57 e impossibilità di staccarsi dall'impianto
condominiale) quello che mi chiedo è: gli alri sanitari come scaricano, si collegano tutti al
sanitrit o diversamente? e i tubi di adduzione dell'acqua come vengono posizionati per
ricevere acqua?
Grazie saluti
Caterina Cazzola

Rispondi

Risposte

arch. Marco Campagna 5 settembre 2014 12:46

tutti i sanitrit ad eccezione dei modelli più basilari possono tranquillamente


accogliere gli scarichi di tutti sanitari del bagno: ovviamente in questo caso tutti i
sanitari dovranno avere lo scarico che passa in parete, per poter arrivare alla
giusta quota fino al sanitrit, senza appunto passare a pavimento.
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Rispondi

antonio d'addio 10 ottobre 2014 00:07


2 bagni : uno a 6 e l'altro a 16 mt dalla braga. Entrambi con sanitrit anche se con impianti
singoli ? Grazie.
Rispondi

Risposte

arch. Marco Campagna 10 ottobre 2014 12:33

come scrivo anche nel post, in caso di due bagni nello stesso immobile tendo a
farne almeno uno con lo scarico naturale. Per le distanze non ci sono problemi:
in ogni caso entrambi i bagni devono avere il proprio sanitrit, indipendente
ovviamente.

antonio d'addio 11 ottobre 2014 16:03

ringrazio cortese sollecito riscontro


A D'Addio

Rispondi

Giulio Vedrani 17 ottobre 2014 15:30

Buongiorno, ringraziandola per il post Le chiedo se istallando Sanitrit esso possa spingere
i liquami per un tratto perfettamente orizzontale di 25 m con due curve.
Grazie e buona giornata.
Rispondi

Risposte

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arch. Marco Campagna 17 ottobre 2014 16:12

sulla scheda tecnica di ogni apparecchio è indicata la distanza orizzontale


massima ammissibile, che varia in funzione dell'altezza di spinta. i valori sono
variabili: deve verificare in base all'apparecchio che pensa di installare. Le curve
possono esserci, non sono un problema, purché non siano a 90° e purché
venga data alla tubazione orizzontale una pendenza adeguata (minimo 1% ma
2% è meglio).

Rispondi

filippo gini 29 ottobre 2014 12:01


Buon giorno, ho una colonna da 50mm che si innesta al piano sottostante in una colonna
di scarico da 100 mm, dovrei innestare nelle colonna da 50 mm lavatrice e lavabo, e poi
aggiungere un vaso sanitrit, la distanza dalla colonna da 50 mm sarebbe rispettivamente
si 1m circa per lavatrice e lavabo, la pendenza dei tubi di scarico per questi due elementi
non è un problema, il vaso invece avrebbe distanza 2 metri dalla colonna da 50mm, la
domanda è vaso e lavabo e possono raggiungere la colonna assieme, quindi un unico
tubo di carico orizzontale fino alla colonna da 50mm su cui in serie si inseriscono lavatrice,
poi lavabo poi vaso, oppure è bene che tutti raggiungano la colonna da 50mm
separatamente con tre ingressi diretti sul verticale?
grazie.
Rispondi

Risposte

arch. Marco Campagna 29 ottobre 2014 13:13


lavatrice e lavabo possono scaricare su un unica diramazione che si innesta poi
sulla braga. il sanitrit in questo contesto è bene che viaggi per conto suo fino
alla braga.

filippo gini 29 ottobre 2014 13:23


Il fatto che nella colonna da 50mm ci sia anche lo scarico della caldaia a
condensazione influisce in qualche modo?

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arch. Marco Campagna 29 ottobre 2014 14:16
non credo possano esserci problemi, l'importante è che lo scarico del sanitrit
sia concepito in modo tale da non causare reflussi verso gli altri condotti.

filippo gini 29 ottobre 2014 15:07

Metterei lo scarico sanitrit in basso, e sopra tutti gli altri, in modo che per caduta
il flusso sanitrit vada via subito, approfitto della competenza per un'ulteriore
domanda vorrei mettere quello compatto, dicevi che non ne avevi mai installato,
ora hai avuto qualche esperienza...

arch. Marco Campagna 29 ottobre 2014 16:33

il sanipack da incasso l'ho fatto installare diverse volte e va molto bene. Mi


piacerebbe di più l'idea che il sanitrit scaricasse da solo fino priorio all'imbraga,
senza innestargli altri scarichi durante il tragitto. Anche per i tratti orizzontali
utilizzerei una tubazione di sezione ridotta come quelle indicate in scheda
tecnica (25 o 32mm) perché usare sezioni maggiori fa perdere pressione al
flusso; su sezioni così basse invece non puoi innestare scarichi tradizionali, ed
è anche per questo che preferisco far arrivare il sanitrit all'imbraga per conto
suo, soprattutto nel tuo caso che (mi pare di capire) non hai tratti verticali.

filippo gini 3 novembre 2014 13:12


Si infatti facevo arrivare lo scarico sanitrit da solo in orizzontale fino alla braga in
verticale da 50, e con altro scarico in pendenza per conto suo fino ala stessa
braga lavandino e lavatrice, dicevo solo che i due tubi di scarico orizzontali sotto
metterei il sanitrit e sopra l'altro, penso sia corretto così

Rispondi

Ignazio Squillante 7 novembre 2014 14:19

Buongiorno Marco,
sto valutando l'acquisto di un mini monolocale nel centro di Roma, reso indipendente

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tramite un sanitrit che serve sia il bagnetto che il cucinino, collegato alla canna fecale
dell'appartamento accanto, posseduto da un diverso proprietario. La mia perplessità. che
sto provando ad indagare con l'agenzia del venditore, è questo: può succedere che si otturi
il tubo che collega il sanitrit alla fecale e se si, con quale approssimativa frequenza?
Nel caso l'otturazione comporti di dover intervenire nella tubazione, anche in quella
passante nell'appartamento attiguo, c'è il diritto di chiedere tale intervento al vicino?
Il secondo quesito, mi rendo conto, è più legale che tecnico, ma magari le è capitato di
sentire di un caso simile.
La ringrazio moltissimo del suo aiuto,
cordialmente,
Ignazio S.
Rispondi

Risposte

arch. Marco Campagna 7 novembre 2014 14:51


Se l'impianto è stato fatto bene, è difficile che la tubazione di scarico del sanitrit
si possa otturare, lavorando di fatto a pressione. Però sarebbe importante
capire se lo scarico è stato fatto rispettando tutte le regole imposte dal
costruttore ed anche quelle imposte dalla logica, quindi meno curve possibile e
tratto con pendenza minima rispettata. Per quantoriguarda l'aspetto legale, di
fatto l'altro appartamento ha una servitù di passaggio a favore di quello che lei
vuole comprare: questa servitù deve essere evidenziata sia nel suo rogito che in
quello dell'appartamento accanto. Senza indicazione della servitù io eviterei di
acquistare. In linea di massima, comunque, avere un appartamento servito
esclusivamente da sanitrit, per di più con un impianto che non so come è stato
fatto, non mi piacerebbe affatto: sia per i problemi già evidenziati, sia per la
difficoltà di effettuare eventuali futuri lavori di modifica o anche semplice
manutenzione impiantistica.

Rispondi

Francesco Delfino 9 novembre 2014 11:38


Buongiorno,

ho la necessità di installare un sanitrit in un bagno in una cantina in cui ogni tanto entrano
10-20 cm d'acqua. Esiste qualche modello di sanitrit che sia possibile mettere in posizione

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sopraelevata rispetto allo scarico del wc stesso?
In alternativa forse potrei sopraelevare il wc oppure inserire il sanitrit nel muro
proteggendolo il più possibile dall'acqua. Cosa consiglierebbe lei?

Grazie in anticipo, complimenti per la cura con cui gestisce il blog.

Francesco
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Grazie per il commento. verifica di essere "nell'argomento" giusto: ho scritto diversi post su vari
argomenti, prima di commentare controlla che il quesito non sia più idoneo ad altri post; puoi
verificare i miei post cliccando in alto nel link "indice dei post". I commenti inseriti nella pagina "chi
sono - contatti" non riesco più a leggerli, quindi dovrete scrivere altrove: cercate il post con
l'argomento più simile. In genere cerco di rispondere a tutti nel modo più esaustivo possibile,
tuttavia potrei non rispondere, o farlo sbrigativamente, se l'argomento è stato già trattato in altri
commenti o nel post stesso. Sono gradite critiche e più di ogni altro i confronti e le correzioni di
eventuali errori a concetti o procedure indicate nel post. Se hai un quesito delicato o se non riesci a
pubblicare, puoi scrivermi in privato agli indirizzi che trovi nella pagina "chi sono - contatti". Sul blog
non posso (e non mi sembra giusto) pubblicare le mie tariffe professionali: scrivimi un email per un
preventivo senza impegno. Grazie.
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