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Facolt di Studi Umanistici Cagliari

Riallineamento Greco

Bibliografia utilizzata e consigliata per il corso.

A.SIVIERIP.VIVIAN, Grammatica greca, Messina-Firenze 1994

A.SIVIERIP.VIVIAN, (a cura di S. Corbinelli), Grammatica greca, Messina-Firenze 2006

A.SIVIERIP.VIVIAN, (a cura di A. Guida), Mythos, Messina-Firenze 2010

A.M. SANTORO-F.VUAT, Alfa, beta, grammata. Corso di lingua e civilt greca, Milano 2007

A. CARDINALE, I Greci e noi, Napoli 2007

P. AGAZZI- M. VILARDO, |Ellhnisti. Grammatica della lingua greca, Bologna 2007

L. BOTTIN ET ALII, Il greco per il biennio, Milano 2008

V. CITTI ET ALII, Metis. Corso di greco, Torino 2009

C. CAMPANINI-P. SCAGLIETTI, Greco. Moduli di lingua, lessico e civilt, Milano 2009

F. MONTANARI ET ALII, |Esperia. Grammatica descrittiva della lingua greca, Torino 2011

Ulteriore bibliografia potr essere indicata durante le lezioni.

Gli studenti devono acquistare per il corso una delle grammatiche consigliate.

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Lalfabeto greco

Lalfabeto greco consta di 24 lettere: 7 vocali e 17 consonanti.

Maiuscola Minuscola Nome della lettera Trascrizione latina Pronuncia


Alfa a [a] es. amico
Beta b [b]es. base
Gamma g [g] es. gatto
Delta d [d]es. dente
Epsilon [e]es. cena
Zeta z [z:]dolce es. zaino
Eta []es. remo
j Theta th t seguito da aspirazione
i Iota i [i]es. isola
Kappa c [k]es. cane
Lambda l [l]es. lana
Mi m [m]es. mare
Ni n [n]es. nido
Xi x [ks] es. xilofono
Omicron []es. colpo
Pi p [p]es. pane
Rho r [r]es. rosa
s-, -s-, -v Sigma s [s]es. sasso
Tau t [t]es. tavolo
psilon y [] come il tedesco fr
Phi ph [f , ph]es. fare, filo
Chi ch [kh, k] seguito da aspirazione
Psi ps [ps] es. psicologia
Omga []es: oro

In origine lalfabeto greco presentava altri 5 segni. Rilevanti per le conseguenze a livello di fonetica
sono:

1. jod (j) indica il suono della i semiconsonante indoeuropea: es. ieri;


2. digamma (#) trascrive il suono della u/w semiconsonante indoeuropea: es. uomo;

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trasformati in valore numerico i segni:

3. stigma () assume il valore numerico di 6.


4. koppa (@) assume il valore numerico di 90.
5. sampi (*) assume il valore numerico di 900.

Pronuncia

La pronuncia scolastica attuale riprende quella erasmiana:

 k , g hanno sempre un suono gutturale, anche davanti a vocale palatale (e , h , i):


genov pron. ghnos stripe
ggav pron. ghgas gigante
 g conserva il suono gutturale anche davanti a l e n (come glicine)
glscrov pron. g-lschros tenace
gignwskw pron. gig-nsco conosco

 g seguito da k , g, c , x si pronuncia /n/:


a\nagkh pron. annche necessit
a\ggellw pron. anghllo annuncio
 z si pronuncia sempre con il suono dolce dellitaliano zanzara, zero

 k ha sempre una pronuncia velare o gutturale (casa)

 j: per pronunciarne correttamente il suono, si dovrebbe articolare la dentale sorda /t/


seguita da aspirazione, ma poich in italiano questo suono non esiste, si pronuncia come
/t/ o come /tz/

 f: per pronunciarne correttamente il suono, si dovrebbe articolare la labiale sorda


aspirata /ph/, ma generalmente si pronuncia come una f

 c: per pronunciarne correttamente il suono, si dovrebbe articolare una gutturale sorda


seguita da aspirazione, ma generalmente si pronuncia come una velare sorda /k/, come
nella parola casa

 u: si pronuncia come la francese

 ou: si pronuncia u

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Vocali

Le vocali sono 7: a, e, h, i, o, u, w

Le vocali si distinguono in:

brevi, indicate con il segno posto sopra la vocale,


lunghe, indicate con il segno - e posto sopra la vocale.

Lunghe: h , w
Brevi: e , o
Ancipiti: a , i, u (ossia la vocale pu essere breve o lunga a seconda del contesto)

Le vocali si distinguono anche in:

Aspre o forti: a , e ,h , o , w
Dolci o deboli: i , u

Le tabelle, ove non specificato, sono tratte da A. SIVIERI-P. VIVIAN, Grammatica greca, Messina-Firenze 1998

Dittonghi
Sono formati dallunione di una vocale e una semivocale. Nelle grammatiche tradizionali si
trova che il dittongo costituito da una vocale aspra seguita da una dolce

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Consonanti

Le consonanti del greco sono 17 e si dividono in semplici e doppie:

1. le consonanti semplici sono quelle che riproducono un suono semplice: b, g, d, j, k ,l, m, n, p, r,


s, t, f, c.

2. Le consonanti doppie sono formate dallunione di 2 suoni differenti:


z = s + d (d + j; g + j)
x = k, g, c +s
y = p, b, f +s

Secondo il modo dellarticolazione si distinguono in

1. occlusive o mute o momentanee: b, g, d, j, k , p, t, f, c;


2. continue o fricative si distinguono in:
nasali: m, n ; liquide: l (laterale) r (vibrante); sibilante: s

Secondo il grado di articolazione si distinguono in


1. sorde (quando non vibrano le corde vocali): p, k, t
2. sonore (quando vibrano le corde vocali): b, g, d
3. aspirate: f, c, j

Secondo il luogo o punto di articolazione si distinguono in

1. labiali: p, b, f,
2. dentali: t, d, j
3. velari o gutturali: k, g, c

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Segni di interpunzione

I segni dinterpunzione sono 4:

1. il punto in basso (.) corrisponde al punto fermo italiano


2. la virgola (,) corrisponde alla virgola italiana
3. il punto in alto (:) che corrisponde ai due punti o al punto e virgola italiani
4. il punto e virgola (;) che corrisponde al punto interrogativo dellitaliano

Altri segni sono:


lapostrofo, usato come in italiano ad indicarelelisione di una vocale finale;
la coronide del tutto simile ad uno spirito dolce, si trova nel corso della parola ad indicare la crasi
(ta&lla per ta a"lla),
la dieresi ad indicare che due vocali non formano dittongo.

I segni diacritici

Lo spirito un segno che compare allinizio delle parole che iniziano per vocale, dittongo o per r
ed indica la presenza o meno di aspirazione iniziale. Lo spirito pu essere:
aspro ( |) ed indica aspirazione;
dolce ( \) indica assenza di aspirazione
Lo spirito si colloca:

1. Sopra la lettera minuscola:


e\leuqerov libero; u|po sotto

2. In alto a sinistra della lettera maiuscola:


\Eleuqerov; |Upo

3. Se la parola inizia per dittongo lo spirito si colloca sulla seconda vocale:


au\lov flauto; oi\ka casa

Laccento

Nel greco troviamo tre tipi di accento: acuto, grave e circonflesso.

Laccento acuto ( ) pu cadere sullultima (ossitona), sulla penultima (parossitona) e sulla


terzultima (proparossitona) sillaba e non oltre;
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laccento grave ( ) si trova su una parola ossitona seguita da unaltra parola senza segno di
interpunzione: a\delfov, ui|ov, ma a\delfov kai ui|ov;
laccento circonflesso ( %) pu cadere sullultima (perispomena) e sulla penultima (properispomena)
purch sillabe lunghe.

Posizione dellaccento
Laccento cade solo sulle vocali (lacuto su brevi, lunghe e dittonghi; il circonflesso solo su lunghe
e dittonghi). Se spirito e accento cadono sulla stessa lettera, lo spirito si pone a sinistra dellaccento
acuto e sotto il circonflesso. Se la vocale maiuscola, laccento si pone in alto a sinistra; sul
dittongo cade sempre sul secondo elemento.

Proclitiche ed enclitiche
Alcune parole non hanno un accento proprio e si appoggiano pertanto alla parola vicina:
si chiamano enclitiche se si appoggiano alla parola che precede: es. basileia sou.
Si chiamano invece proclitiche se si appoggiano alla parola che segue: es. o| logov, e\n ou\ran%.

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