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Marzio V.

Vaglio

Metamassaggio
Appunti di meditazione
nel massaggio

Vincent
Quando mediti nellimmobilit
vai verso i rami,
quando ti abbandoni ai massaggi
arricchisci le tue radici.

Vincent
Quel tuo nodo in gola, che potrebbe diventare Fiore.

Con gratitudine per le pazienti mani delle mie maestre di massaggio


spirituale R.A., E.A., B.V.
Grazie anche a Vtt perch mi ha mostrato un Occhio dOro, che
poi mi ha salvato; nonch a ChrMT, che insegnandomi limmobilit
apparente mi ha teso verso lArko. Grazie, naturalmente, an-
che ad A. Soleil (lui sa il perch).
Grazie infine a Co., perch ho trovato conferma.

Vincent
Sommario

Sommario .......................................................................................... 7

Convenzioni ..................................................................................... 11

Metamassaggio, perch? .................................................................. 13

Preparazione ....................................................................................27

Il momento ............................................................................................................. 28

Il contesto................................................................................................................ 29

La condizione personale ....................................................................................... 31

La manualit ............................................................................................................ 38

Appoggio. ........................................................................................................................38

Sfioramenti. .....................................................................................................................39

Sfregamenti. .....................................................................................................................39

Pressioni. ..........................................................................................................................39

Inizio................................................................................................ 41

Preliminari ............................................................................................................... 41

Posizione iniziale .................................................................................................... 42

Rilassamento in comunione ............................................................45

Sequenza di Metamassaggio............................................................49

..:: 7
Addome ....................................................................................................................50

Piedi...........................................................................................................................57

Caviglie .....................................................................................................................59

Ginocchia .................................................................................................................60

Arti inferiori .............................................................................................................61

Busto .........................................................................................................................63

Mani ..........................................................................................................................67

Polsi ...........................................................................................................................69

Gomiti .......................................................................................................................70

Arti superiori............................................................................................................71

Spalle e collo ............................................................................................................71

Viso ...........................................................................................................................73

Fronte ....................................................................................................................74

Sopracciglia ...........................................................................................................75

Occhi .....................................................................................................................75

Naso .......................................................................................................................76

Guance ..................................................................................................................77

Mento e mandibola .............................................................................................77

Bocca .....................................................................................................................78

Orecchie ................................................................................................................78

..:: 8
Testa ......................................................................................................................... 79

Congedo .................................................................................................................. 80

Tabella dei tempi .............................................................................89

Osservazioni Conclusive .................................................................. 91

I sette Chakra maggiori ...................................................................95

PRIMO CHAKRA: MULADHARA ............................................................................ 99

SECONDO CHAKRA: SWADHISTANA ................................................................. 101

TERZO CHAKRA: MANIPURA.............................................................................. 103

QUARTO CHAKRA: ANAHATA ............................................................................ 105

QUINTO CHAKRA: VISHUDDHA ........................................................................ 107

SESTO CHAKRA: AJNA ......................................................................................... 109

SETTIMO CHAKRA: SAHASRARA......................................................................... 111

RELAZIONI TRA I CHAKRA ................................................................................. 113

Note Bibliografiche ....................................................................... 115

..:: 9
Convenzioni
utile, per la comodit di chi legger questo libro, precisare alcune
convenzioni che si sono adottate nella confezione del testo. Trat-
tandosi, come suggerisce anche il sottotitolo (Appunti di Meditazio-
ne nel Massaggio), di un lavoro di divulgazione, in qualche misura
sperimentale, si pensato in effetti di facilitarne la consultazione
attraverso delle scelte grafiche che rivelassero visivamente la struttu-
ra del discorso.
Questo tipo di paragrafo riporta le guide generali della pratica
proposta in questo lavoro.
Questaltro, invece, contiene indicazioni di maggiore dettaglio
rispetto al tema al quale si riferiscono.
Lo stesso paragrafo, tutto in carattere corsivo e corpo inferiore, propone quella che
pu essere intesa come la scansione meditativa legata allatto respiratorio nel corso delle
varie manualit illustrate.
Questi invece, sempre in colore rosso scuro, sono spunti personali di meditazione o di vi-
sualizzazione allegorica. Possono essere considerati come si vuole, tenendo presente che
molte simbologie possono derivare da contesti culturali differenti ed altre sono essenzial-
mente espressione di un particolare momento, della particolare persona con cui si sta prati-
cando, della propria condizione interiore e cos via. Questi testi non dovrebbero essere
presi come un canone imperativo, sono solo esempi, proposte se si vuole, di quanto pu
sorgere durante questo tipo di esperienza.

Di tanto in tanto, nel corpo del testo oppure nelle note a pi di


pagina, sar possibile incontrare dei brani trascritti in corsivo in colore blu
scuro: sono tutte estrapolazioni fedeli di pensieri tratti da un libro in particolare
(ved. nota 2), che stato determinante per lo studio della pratica che qui si
vuole proporre. Questa scelta, un poco coreografica, stata presa come segno di
omaggio e rispetto per lautore e in considerazione dellesigenza di unassoluta
fedelt al testo citato, senza per volerlo appesantire con continui rife-
rimenti bibliografici e nel contempo rendendolo immediatamente
riconoscibile.

..:: 11
Metamassaggio, perch?
Siamo unanima che abita il corpo come fosse una macchina sepa-
rata da noi, di cui ci accorgiamo solo nel momento in cui non fun-
ziona pi tanto bene? Un vestito preso in prestito, destinato via via
a consumarsi nel corso degli anni che ci spettano da vivere? Una
scatola sconquassata in cui gettiamo alla rinfusa ricordi e feticci, le
nostre esperienze, i pensieri e le emozioni?
E ancora: chi mai questo corpo? di chi questo volto restituito-
ci da specchi stanchi, come fosse una persona estranea negli occhi
di estranei, gli uni agli altri alieni? Tratti che pure ci sembrano fami-
liari ma che non riconosciamo, chiedendoci dove mai abbiamo in-
contrato prima dora questa persona tragica; nientaltro che una ma-
schera in fondo1.

Alejandro Jodorowsky, raccontando di Doa Magdalena, scrive:


Anche tu vivi separato dal tuo corpo, senza radici; credi che la realizza-
zione suprema sia liberarsi della carne, far uscire la coscienza dal corpo come si
estrae una mano da un guanto o la spada dal fodero. Naturalmente il corpo, con
la sua vita misteriosa, le sue sensazioni, le sue manifestazioni incontrollabili,
allinizio si presenta come un pesante sipario che impedisce ogni contatto con la
luce dellanima. O forse sei soltanto carne che ha una coscienza, ed il corpo a
trasudarla? e se invece fossi uno spirito che trasuda un corpo?
Lo spirito simboleggiato dal cielo; il corpo dalla terra. Tra il cielo e la terra si
colloca lessere umano... stelle e radici fanno parte della stessa pianta. Certe
energie scendono e contemporaneamente risalgono. Se non esiste un io individuale
dopo la morte, la coscienza e il corpo sono ununit effimera che deve accettare
gioiosamente il matrimonio, la coagulazione. Quando mediti nellimmobilit vai
verso i rami, quando ti abbandoni ai massaggi arricchisci le tue radici... Ma il

1 Persona, in latino, la maschera del teatro tragico che gli attori cambiavano a seconda
del personaggio che dovevano interpretare (impersonare, in-personare). Letimo interessan-
te, perch riconduce al viso, a ci che si vede: dal greco, (prospon). anche da
riflettere come due parole cos importanti e pregne di significato nel nostro immaginario,
presentino in definitiva cos poca sostanza nelle proprie radici, laddove la persona appa-
renza e il viso manifestazione.

..:: 13
corpo che mi offri un tutto o soltanto un frammento? Devi riconoscere che lo
vivi come un frammento
(A. Jodorowsky, IL MAESTRO E LE MAGHE, p. 143).
Questo lavoro e lesperienza personale e pratica di cui qui si parla
sono fortemente debitori verso queste prodigiose parole di Alejan-
dro Jodorowsky2, cos vere, cos efficaci, piene di sapienza antica e
nel contempo di poesia. Ecco, tra tanti e tanti libri, questa proba-
bilmente la pi suggestiva descrizione del massaggio che si fa medi-
tazione: quando ti abbandoni ai massaggi arricchisci le tue radici; un toc-
co profondo e sincero, con piena consapevolezza, che penetra
nellanima attraverso la carne per giungere ad accarezzare lo spirito
di una persona. La beatitudine, intesa essenzialmente come supera-
mento del senso dellangoscia, della separazione e dellalienazione,
come riconoscimento profondo dellunit di tutte le cose e di tutti
gli esseri, dunque possibile se hai polverizzato ogni speranza, se smetti
di essere un corpo che sopporta uno spirito o uno spirito che sente il peso del cor-
po, se sei contemporaneamente materia densa e trasparenza
Definire o descrivere la meditazione sarebbe come illustrare ad
un cieco i colori dellarcobaleno, spiegare ad un sordo le melodie di
un usignolo o baciarsi la bocca con le proprie labbra.
Meditando ti rendi conto che la meditazione una condizione na-
turale ed originaria; non solo essa unesperienza del tutto reale ma
essa perfettamente normale ed appartiene alla dimensione della
concretezza: uno stato straordinariamente ordinario, che non
(ri)conosciamo pi solo perch distratti ed oramai stranieri al nostro
essere genuino. La meditazione unesperienza che puoi compren-
dere se la si pu davvero com-prendere soltanto quando la spe-
rimenti. Puoi raccontarla, puoi avvicinarti ad essa seguendo
lesempio o linsegnamento di qualcun altro, ma non potrai mai au-
tenticamente fare tua, se non vivendola, quella condizione in cui
riesci a nutrire e a conservare una calma presenza mentale anche nelle
circostanze pi difficili ; senza farti risucchiare dal futuro o annichili-

2 Di qui in avanti, per convenzione, si utilizzer il carattere corsivo in blu scuro per indicare
una porzione di testo prelevata da IL MAESTRO E LE MAGHE di Alejandro Jodorowsky (pp.
125-147).

..:: 14
re dal passato, incapace di vivere veramente un solo minuto della nostra
vita3.
Meditare significa restare senza sforzo in ci che , nel momento
in cui ; significa riconoscere ogni emozione nel momento preciso
in cui si manifesta e cos accoglierla con amore ed un podi ironia; se
si vuole e a prescindere dalladesione ad una filosofia piuttosto che
ad una religione, una tecnica della coscienza, un addestramento della sen-
sibilit, un lavoro interiore, una pratica spirituale che punta direttamente, senza
tante mediazioni culturali, alla conquista della pace mentale, allo sviluppo della
consapevolezza e a una ricerca non convenzionale del senso della trascenden-
za.4.
Ci sono innumerevoli buoni ed onesti libri che parlano di medita-
zione, preziosi e spesso insostituibili Maestri, cui per bene non
affezionarsi troppo. Sono testimoni che valgono soprattutto per la
continuit del sapere e per lo stimolo che possono offrire. Ma senza
la messa in pratica, senza lopera personale, senza unazione costan-
te e consapevole, senza la sperimentazione e realizzazione diretta,
servono a poco o quasi a nulla e restano sterili, come la polvere de-
gli scaffali su cui giacciono.
Molti pensano che meditare corrisponda a fare qualche cosa; un po
come per una tecnica qualsiasi, si pretenderebbe di imparare a medi-
tare, non diversamente da come simpara a camminare o ad andare
in bicicletta. In questo senso il linguaggio non ci aiuta, essendo di
per s limitato ed intrinsecamente equivoco, per meglio dire poli-
senso. Si parla, inevitabilmente, di fare meditazione, di praticare la
meditazione, di sperimentare la meditazione e cos via invece oc-
corre capire che la meditazione non propriamente un fare n un
agire; essa piuttosto, puramente e semplicemente, uno stare. Ecco,
la meditazione precisamente uno stato.
Quando, mantenendo una certa posizione (non importa cos tan-
to, in fondo, quale essa sia) e con lausilio di un determinato suppor-
to (la candela, il respiro, i mantra, la visualizzazione ), accade che
riusciamo, anche solo per istanti (nemmeno momenti) a stare in

3 Thch Nht Hnh, IL MIRACOLO DELLA PRESENZA MENTALE, p. 18.


4 Dallintroduzione di Claudio Lamparelli, MANUALE DI MEDITAZIONE.

..:: 15
quella condizione ove la mente si placa e quella silenziosa calma
stabile si manifesta in noi, quella meditazione che ci apre alla con-
sapevolezza, alla presa di coscienza, alla comprensione profonda ed
alla compassione sincera verso tutti gli esseri e, in primo luogo, ver-
so noi stessi.
Non affatto corretto affermare, come qualche volta si sente di-
re, che questo stato sublime equivalga alla assenza di pensiero.
Quando parliamo di placare la mente o di far silenzio dentro di noi,
non si tratta certo di spegnere i pensieri o di eliminare le idee, vale a
dire di mettere a tacere la mente. facile osservare, a questo propo-
sito, che ci non avrebbe alcun senso, giacch, come non possiamo
imporre al muscolo cardiaco di sospendere il battito o ai polmoni di
cessare gli atti respiratori oltre un certo brevissimo tempo, altrettan-
to non possiamo in alcun modo far s che il cervello interrompa
nemmeno per un attimo la incessante corrente di pensieri, imma-
gini, ricordi, parole, progetti, decisioni, aspettative e cos via. Inoltre,
non possiamo dimenticare che, finch permangono le funzioni vitali
di base, il cervello, anche nello stato dincoscienza, anche durante il
sonno profondo, anche nel coma, continua incessantemente a rego-
lare tutte le funzioni dellorganismo, nessuna esclusa. Cos soltanto
una sciocchezza, priva oltretutto di qualsiasi valore allegorico, af-
fermare che la meditazione conduca alla cessazione dei pensieri.
La calma mentale che la meditazione permette di sperimentare
semplicemente un momento in cui si riesce, in una maniera che non
in realt del tutto codificabile, ad osservare con atteggiamento del
testimone lo scorrere senza tregua dei pensieri, senza con ci esser-
ne (pi) travolti e dominati, riuscendo per cos dire a distaccar-
sene, comprendendo che noi non siamo i nostri pensieri, non siamo
le nostre idee ed opinioni, non siamo n il ricordo, n il progetto,
non le paure o la preoccupazione e che nemmeno siamo le gioie o le
sofferenze che proviamo Tutto questo ovviamente parte es-
senziale di noi e della storia personale di ciascuno, non dobbiamo
certo rinunziarvi; purch tuttavia si comprenda che noi stessi non
siamo la semplice somma algebrica di tutto questo.
Siamo molto abili qualche volta nella scomposizione in fattori
primi della nostra esistenza, ma del tutto incapaci a concepirci au-
tenticamente come unit superiore alle sue parti. In breve, la nostra

..:: 16
identit non risiede soltanto nel pensiero, n soltanto nelle emozio-
ni. Quando questo distacco accade e finalmente ce ne rendiamo
conto, possiamo comprendere davvero come lorigine di ogni disa-
gio sia essenzialmente mentale; per meglio dire: esso dipende prima
di tutto dalla nostra autoindotta sudditanza alla dimensione mentale,
cerebrale, della nostra esistenza.
Nello stato di meditazione, riuscire a guardare il sorgere di qual-
siasi pensiero senza apporvi un giudizio, senza attaccarvisi in alcun
modo ed anzi lasciando che esso come sorto si allontani da noi,
scivoli via come una bolla di sapone nellaria, riuscire a tornare subi-
to al proprio centro senza affanno, senza volere a tutti i costi dimo-
strare qualche cosa, con una descrizione pi allegorica che preci-
sa quello che si pu intendere per calmare la mente. E in effetti,
basta provarlo, la mente fa proprio questo: si calma. Lagitazione
che sentivamo nella pancia, laffanno nel cuore o il respiro alterato,
non si sa come5, tornano al loro equilibrio naturale e noi, semplice-
mente, ci sentiamo bene; il corpo si rilassa e la mente si quieta: un
fatto, non c molto altro da spiegare.
La cosa, peraltro, funziona nelle due direzioni: quando, grazie alla

5 In realt si pu oramai dire che, invece, sinizia a conoscere e comprendere il come


questo accada: negli ultimi decenni la ricerca nellambito delle neuroscienze ha prodotto
sorprendenti risultati. Grazie a raffinate indagini sperimentali e con limpiego di strumenti
avanzati quali lelettroencefalografo ad alta densit, la risonanza magnetica funzionale, la
tomografia da emissione di positroni (PET), oggi sappiamo che pensieri e sensazioni, co-
gnizione ed emozioni, costituiscono unintricata rete di connessioni neurali che possono
essere studiate e misurate; sappiamo inoltre che lesperienza modifica tali connessioni,
nonch il cervello e la chimica di esso e che la meditazione diretta a calmare le emozioni
distruttive ha un effetto diretto sul miglioramento del sistema immunitario, con un sensibi-
le, misurabile, incremento dellattivit delle cellule cosiddette natural killer, utilizzate dal
sistema immunitario per respingere vari tipi di antigeni estranei dal nostro corpo, dalle
cellule tumorali al comune raffreddore. Un ottimo punto di partenza per esplorare questi
risultati della scienza il volume del Dalai Lama con Daniel Goleman, EMOZIONI DI-
STRUTTIVE, LIBERARSI DAI TRE VELENI DELLA MENTE: RABBIA, DESIDERIO E ILLUSIONI,
Mondadori Editore, Milano, 2003-2009, rist. 2011. Lopera, con i contributi di accreditati
scienziati, filosofi, psicologi ed esperti di varie discipline, riporta i lavori dellottava sessione
del Mind and Life Institute (www.mindandlife.org), che a partire dal 1987 organizza ogni
anno degli incontri tra il Dalai Lama del Tibet e gruppi di scienziati delle pi svariate disci-
pline per investigare prospettive e punti dincontro tra la tradizione buddhista e quella
occidentale.

..:: 17
meditazione, interveniamo su una mente agitata, essa si rasserena e
il corpo risponde con il benessere, la muscolatura si decontrae, lo
scheletro ritrova la sua elasticit, la pelle sillumina, gli occhi brillano
e, finalmente, ritorna il sorriso sul volto.
Cerchiamo per di non vedere tutto questo come una mera stra-
tegia di benessere, non si tratta di prendere una aspirinetta spirituale
o metafisica, un rimedio per qualsiasi male; un percorso di cresci-
ta, di evoluzione, di trascendenza. Non si tratta (solo) di stare bene
o di star meglio, che certo gi un risultato importantissimo; si trat-
ta di riconquistare s stessi, il proprio centro essenziale, il punto
centrale del meraviglioso momento presente, senza ostinarsi in una
riproduzione ossessiva del passato e senza perdersi in
uninconcludente speculazione e proiezione delle nostre aspettative
nel futuro.

Perch dunque accostare la meditazione al massaggio? Perch no?


Facciamolo! verrebbe subito da rispondere e finirla qui.
In realt, la pratica del massaggio e lesperienza dimostrano come
sia piuttosto frequente, durante una sessione di massaggio, calarsi in
una condizione mentale molto simile a quella che si pu vivere du-
rante la meditazione6. Ci accade sia per chi fa il massaggio, sia per
chi lo riceve, spesso con momenti di vera sincronicit, in una sorta
di comunione che va oltre il mero contatto fisico. Certo, pu anche
essere che il pi delle volte non se ne sia nemmeno consci, tuttavia
ci accade frequentemente ed in completa naturalezza.
Allora perch non affrontare questa condizione con maggiore e
pi consapevole intenzione? Perch dunque non massaggiare medi-
tando e aprirsi alla meditazione accogliendo su di s il massaggio? Si
tratta, in fondo, per chi massaggia e per chi viene massaggiato, di
prender parte ad unopera comune il cui obiettivo la ricerca di una
migliore e pi nitida coscienza di s, il recupero del senso del pro-

6 Vedremo pi avanti (nota 25) che, contrariamente a quanto si potrebbe immaginare,


possibile meditare in qualsiasi momento della giornata e durante qualsiasi occupazione del
momento. In effetti, la meditazione pu dirsi unattivit spontanea e del tutto naturale, se
non fosse per gli ostacoli ed i condizionamenti caratteristici di quella che A. W. Watts, gi
alla fine degli anni quaranta del secolo scorso, definiva let dellangoscia.

..:: 18
prio corpo7 e con esso del senso dellessere e dellessere corpo-
spirito: unesperienza di trascendenza nella chiara visione delle cose
e della realt. , in particolare, la trascendenza della dimensione,
equivoca in quanto illusoria, del finito attraverso uno scambio disin-
teressato e genuino di energie, senza alcuna presa di possesso o di
potere, nel pi completo e spontaneo abbandono allinfinito che
dentro di s. Ritrovare il proprio corpo, riconoscerlo e riconnettersi
ad ogni sua parte, dalla superficie della pelle ad ogni organo, ad ogni
osso, ad ogni cellula che ne compone lorganismo: il nostro unico
ed autentico patrimonio essenziale e spirituale, cos come ci viene
offerto senza contropartita al momento della nascita.
Spesso ci poniamo in contraddizione con il nostro corpo: non lo
accettiamo, non lo riconosciamo come nostro, non vogliamo ascol-
tarne i richiami ed i suggerimenti; oppure lo giudichiamo sbagliato,
insufficiente, sciupato, abusato o corrotto. Il corpo diviene cos un
nemico da mortificare e non pi un alleato. In questa frattura si
consumano molte contraddizioni spirituali ed emozionali, da cui
deriva quasi sempre una grande sofferenza, che secondo alcuni
col tempo diviene malattia.
Occorre dunque ripristinare lunit fondamentale tra corpo ed
anima, che su nessun piano possono dirsi divisi o separati: non c
alcuna soluzione di continuit. Riappacificarsi con il proprio corpo,
in definitiva, conduce allintegrit. Vivere diversamente non altro
che continuare a sperimentare lipocrisia, genera risentimento, paure
ed alienazione da s e dal nostro prossimo.

Ecco, se si volesse attribuire un nome preciso per questa pratica


di massaggio che si fa meditazione e che si propone, con il supporto di
un tocco benevolo, di gettare un ponte tra la carne e lo spirito, po-
tremmo forse chiamarla METAMASSAGGIO.

Volendo essere pi arditi e con qualche maggiore pretesa, si po-

7 Vi pi ragione nel tuo corpo che nella tua migliore saggezza. E chiss a quale scopo per il tuo corpo
necessaria proprio la tua migliore saggezza. F. Nietzsche, COS PARL ZARATHUSTRA: UN LI-
BRO PER TUTTI E PER NESSUNO, in Opere, Adelphi, Milano 1973, vol. VI, 1, p. 35.

..:: 19
trebbe addirittura giungere allidea di Metamassaggio Trascendentale8.

Meta: al di l, oltre il massaggio.


Un massaggio che va al di l del massaggio, dal materiale al tra-
scendentale, dal corpo verso lo spirito, ovvero trascendente il corpo
e lo spirito, verso la presenza e la consapevolezza.
Un massaggio in cui si sperimenta come ... ogni misura che adottate
per il corpo pu essere trasferita al piano dellanima e della coscienza. Quando
vi prendete cura del corpo, trattate allo stesso tempo anche lanima e la mente. A
sua volta ci si rifletter sul corpo e gli giover, come pure allanima. appunto
per questo che parlo di saggezza del corpo. Ogni zona del corpo, ciascuno dei
suoi organi, ha un suo corrispettivo nellanima. I due piani sono paralleli. In
base a questa logica, occupandovi dellanima vi occuperete sempre anche del corpo
e viceversa 9.
Perch un semplice massaggio dovrebbe essere capace di condur-
re a questo? Perch ricevere un massaggio (dovrebbe essere) ab-
bandono totale e fiducioso, come un abbraccio affettuoso o galleg-
giare in un mare caldo; perch, spogliandoci dei nostri vestiti e di
ogni resistenza, non solo esponiamo le nostre membra, le nostre
carni e le eventuali (reali o immaginate) imperfezioni, ma in qualche
modo mettiamo a nudo la nostra anima; perch aprendoci al tocco
di un altro reimpariamo a sentire.
quasi come fosse una specie di fisioterapia; una fisioterapia
simbolica: dove abbiamo disimparato a utilizzare un certo muscolo
o un certo arto, il fisioterapista ci aiuta a riprenderne la forza e il
movimento e, via via, riacquistiamo fiducia nelle nostre capacit.
Qui lo stesso: il massaggiatore ci aiuta a riprendere contatto, sen-
sazione e capacit; ci abbandoniamo e non dobbiamo fare nulla se
non ascoltare la nostra pelle, le percezioni e le nostre emozioni in

8 Una ricerca in profondit sul web (la magna glossa della nostra epoca) consente di verifi-
care che lespressione massaggio trascendentale (o lomologo inglese trascendental massage),
pur rara, qualche volta stata utilizzata, tuttavia non nel senso che si vuole intendere con il
presente lavoro. Per quanto si pu capire, trascendentale accanto a massaggio viene impie-
gato esclusivamente per il suo valore di qualificativo particolarmente enfatico di questa o
quella pratica olistica, hawaiana, ayurvedica, tantrica, thailandese, svedese etc. Insomma,
sarebbe come dire n pi n meno un super-massaggio.
9 Rdiger Dahlke, LA SAGGEZZA DEL CORPO, p. 67.

..:: 20
uno stato sereno di meditazione, attenzione e consapevolezza.
Durante il massaggio possiamo iniziare ad osservare pensieri,
emozioni e sensazioni, senza giudizio, come testimoni imparziali;
con la meraviglia del principiante e con la gioia di un bambino. Sen-
za sforzo e senza tensione, vale a dire senza una volizione imposta,
potremmo sperimentare magari solo per brevi istanti una rara
condizione di lucidit e presenza, che la medicina forse pi effica-
ce contro le nostre sofferenze, consapevoli o inconsapevoli che sia-
no.
Se riuscissimo ogni volta a restaurare e mantenere questa piena
comunione del nostro s con corpo ed anima in perfetta integrit,
allontaneremmo da noi la sofferenza e labitudine alla sofferenza.

Non ci resta che provare, dunque.

Come si vedr pi avanti, la pratica proposta in questo studio si


concentra sulla parte anteriore del corpo di chi riceve il massaggio.
Secondo i canoni pi comuni del massaggio nelle sue varie
espressioni tecniche invece abituale iniziare il massaggio dalla
schiena, trattare tutta la parte posteriore e poi procedere sulla parte
anteriore, busto, addome, arti inferiori e superiori, concludendo con
il viso e la testa. C anche da dire pi prosaicamente che per la
maggior parte delle persone molto pi gradito essere toccati, per
esempio, sulla schiena che non sulla pancia, la quale, come anche ci
mostrano gli animali, avvertita come la parte di s pi vulnerabile
e, in ogni caso, pi intima.
A ben vedere tale schema non affatto cos rigido come pu
sembrare. In realt nella pratica e nella manualistica vengono propo-
ste le pi diverse sequenze, che sovente esprimono pi che altro le
preferenze ed attitudini personali delloperatore, con tutte le imma-
ginabili variazioni. Pertanto la presente proposta di metamassaggio
trascendentale pu benissimo essere sperimentata lavorando anche
sulla parte posteriore della persona o, volendo, su entrambe le parti
nel corso della stessa sessione. I criteri, le sequenze ed i movimenti
potranno in tal caso essere del tutto analoghi a quelli illustrati di qui

..:: 21
a poco, con le necessarie differenze in relazione alle diverse aree del
corpo10.
Tuttavia, per il momento, qui si voluto concentrare lattenzione
sul davanti della persona per alcune buone ragioni. La nostra parte
anteriore quanto di noi mostriamo al mondo, eppure la nostra
apparenza resta per lo pi un mistero persino per noi stessi. Di
fronte allo specchio non sappiamo mai accettarci fino in fondo; non
sappiamo mai pienamente godere delle nostre forme, apprezzare la
nostra consistenza, valorizzare la nostra immagine. Eppure, senza
uno specchio, non possiamo nemmeno vederci in viso, n riuscia-
mo a visualizzare la nostra figura intera; in altre parole, non cono-
sciamo la nostra identit: non ci ri-conosciamo. Inoltre, consideran-
do che in realt il mondo e gli altri sono il nostro specchio, tutte
queste percezioni un po viziate e pur sempre parziali del proprio S,
rimbalzano da noi agli altri e spesso ci vengono restituite amplificate
o ulteriormente distorte.
Ne deriva un pericoloso circolo vizioso, di cui non si pi in gra-
do di individuare il punto dorigine: lAltro che non ci riconosce e
cos mortifica la nostra identit? oppure siamo noi stessi a nascon-
derci cos bene, da non permettere a nessuno di vederci per chi sia-
mo veramente? E, ancora: siamo certi in ogni momento di esser pa-
droni e pienamente consci della nostra identit essenziale? Chi sia-
mo noi?
Quando vogliamo presentarci a chi non ci conosce, non forse
vero che cadiamo puntualmente nel tranello di declinare le nostre
professioni, attivit, interessi, il nostro stato civile, qualche volta il
credo religioso o lopinione politica? Nientaltro che gli abiti sociali
con cui travestiamo il nostro io interiore per presentarci agli Altri,
secondo un malinteso modello personale di convenienza ed appa-
renza: apparenza, non gi manifestazione. Nessuno, in fondo, coin-
cide esattamente con le cose che fa, con il suo titolo di studio, con il
suo ruolo o la sua occupazione e nemmeno con la sua appartenenza
culturale, religiosa, politica, sociale.

10 Per esempio, schiena e glutei richiedono evidentemente un trattamento un poco diver-


so, pi energico se si vuole, rispetto a quello delladdome.

..:: 22
Esiste invece un piano pi profondo, davvero intimo, dove sfu-
mano fino a perdere ogni significato i titoli, le etichette pubbliche, le
aspettative proprie ed altrui, persino il nome che ci viene riconosciuto
o attribuito. In questa dimensione tutto ci che resta la Persona nel-
la sua essenziale nudit senza ornamento, senza aggettivi e senza
maschere di sorta.
La carne, il sangue, la pelle e le ossa, il respiro, le emozioni, i sen-
timenti e le paure, le passioni, i sogni e le speranze: sono questi, in
fondo, i minimi comuni denominatori che restituiscono lidentit a
ciascuno e disegnano per tutti lappartenenza degli uni allaltri, la
fraternit non solo tra gli uomini ma tra tutti gli esseri; ci che, in
definitiva, si chiama linter-essere, lunicit esistenziale superiore alla
somma delle parti.
Lasciar cadere gli abiti ed offrirsi nudi al massaggio acquista dun-
que il significato, non tanto di liberazione, quanto piuttosto di au-
tentica rimozione di ogni artificiale incrostazione familiare, sociale,
culturale, religiosa: veniamo al mondo nudi e nudi lasciamo il mon-
do; la nascita e la morte sono riservate allessenziale, dove non c
alcun posto per lartificiale. Sotto i vestiti, siamo tutti nudi.

Il davanti dunque la faccia che presentiamo al mondo, tra appa-


renza e manifestazione, ed proprio da qui che bene iniziare a
lavorare.
Questo particolare massaggio in meditazione peraltro un per-
corso di apertura e di abbandono, di accettazione di s e di ricono-
scimento dellaltro. Sembra pertanto naturale quanto ovvio interve-
nire senza mediazioni di sorta sulla parte frontale della persona,
quella che esponiamo attraversando la realt e che ci qualifica ed
identifica presentandoci al mondo esterno, quella dove sorgono, si
sviluppano o si arrestano tutte le relazioni.
In un certo senso come se volessimo ristrutturare con le mani
lidentit del corpo e limmagine che la persona ha e sente di s
un po come se si lavorasse su una scultura. Allo stesso tempo, dal

..:: 23
punto di vista di chi riceve il massaggio, offrirsi al con-tatto11 di una
mano estranea iniziando, senza mediazioni di sorta, proprio dalla par-
te frontale, rappresenta gi di per s una sfida, un gesto evocativo,
liberatorio e simbolico, pieno di magia: un richiamo imperativo alla
realt ed alla concretezza del s e, allo stesso tempo, alla concretezza
del mondo esterno, la rinuncia a malintesi sentimenti di convenien-
za sociale, una decisa espressione di affidamento nonch
unaffermazione di sicurezza, il superamento di vergogne ancestrali,
le quali denunciano pi le nostre paure nascoste ed inconfessate che
non un posticcio senso di amor proprio, di pudore o di riserbo.
Ecco, in sintesi, perch questa pratica viene proposta iniziando
dalla parte anteriore del corpo; come si vedr, ci sono anche dei
momenti in cui, durante la tecnica, si interviene brevemente sem-
pre lavorando dal davanti anche sulla schiena; il che fondamen-
tale per ricordare lintegrit e la totalit della persona, che non deve
certo essere considerata come una sommatoria di parti disgiunte.
Anche da questultimo punto di vista, dunque, non sbagliato
prendere in considerazione la possibilit di una seduta di massaggio
completa, davanti e dietro, come tradizionalmente si fa nella mag-
gior parte delle tecniche.

Ricordando il Sutra del Cuore12, in cui il Buddha rivela la natura il-


lusoria di tutto ci che appare reale e dotato di unesistenza indi-
pendente, viene spontaneo, a questo punto e concludendo questa
lunga premessa, smascherare quella che potrebbe essere, per molti
di noi, una vera trappola. Non pensiamo che il lavoro sul corpo e
sulla mente, la ricerca della trascendenza nella meditazione, il mas-
saggio esercitato con attenta intenzione abbiano come obiettivo

11 Concentrati. Senti il tuo corpo. Renditi conto che lo stai trattando come una macchina, come un boia
che va castigato. Gli viene permesso di vedere, udire, annusare, gustare, ma al suo tatto si attribuiscono
progetti morbosi. In qualsiasi momento le nostre mani, anche se sono nude, indossano i guanti. La civilt le
ha trasformate in strumenti, armi, dita per premere tasti. Al servizio della parola, come animali ammae-
strati, servono soltanto per sottolineare concetti e non sono pi i trasmettitori dellanima. Non hai mani,
ragazzo, hai pinze colpevoli: ogni volta che tocchi, rubi. Devi imparare a sentire di nuovo le tue mani
12 Il Sutra del cuore della perfezione della saggezza o Sutra del cuore (Prajpramit Hdaya, I

sec. d.C.) uno dei testi pi celebri e dal pi profondo significato consegnatoci della tradi-
zione Mahayana.

..:: 24
laffermazione esasperante ed edonistica di un ego presuntuoso ed
orgoglioso di s; non pensiamo ad affermare noi stessi al di fuori ed
al di sopra del mondo. In parole semplici, non cerchiamo di assolu-
tizzare n il corpo, n la mente, n lo spirito, n la coscienza: Poich
tutte le cose sono vuoto, non c forma, percezione, impulsi, coscienza; non esisto-
no occhio, orecchio naso, lingua, corpo, intelletto; non esiste colore, voce, olfatto,
gusto, tatto, legge; non c n il mondo che si vede n il mondo della coscienza,
non ci sono tenebre n fine delle tenebre, n vecchiaia n morte, n inesistenza di
vecchiaia e di morte . Non si tratta di nichilismo; al contrario la
consapevolezza che non esiste alcuna cosa che esista da sola come
entit propria, ma che tutto Uno. Non c cosa che possiamo co-
noscere in questa dimensione che si ponga ex se, vale a dire che ab-
bia unesistenza intrinseca e non dipendente. E ancora, visto che
sempre al corpo si associano idealmente le forme, consideriamo
che La forma non distinta dal vuoto, il vuoto non distinto dalla forma; la
forma proprio tale vuoto, il vuoto proprio tale forma; se questa la forma
tale il vuoto, se questo il vuoto tale la forma..

Resta il grande mistero, in tutto questo, del sentimento che cia-


scuno ha della propria individualit, che non diversa dallunicit di
ogni singolo fiocco di neve o dalla irripetibilit di ogni singola goc-
cia dacqua che forma le onde delloceano (che, peraltro, non sono
loceano stesso).

..:: 25
Preparazione
Questa seduta di metamassaggio piuttosto lunga e di grande in-
tensit per entrambi i protagonisti: sia chi riceve il massaggio sia chi
lo esegue guidando la meditazione.
inoltre essenziale che loperatore possa sempre trovarsi nella
posizione pi comoda ed efficace, evitando tensioni muscolari ed
affaticamenti che potrebbero comprometterne attenzione, intenzio-
ne, presenza, concentrazione e consapevolezza e cos pregiudicare
lefficacia stessa dellatto per la persona che lo riceve. Inoltre mol-
to importante la fluidit e continuit del movimento, che coinvolge
come si dir non soltanto le mani ma tutto il corpo di chi effet-
tua il trattamento.
Per quanto riguarda la scelta tra limpiego di un lettino o
lesecuzione del massaggio a terra, si possono trovare validi argo-
menti a sostegno di entrambe le alternative. Lavorare a terra con-
sente un pi diretto e naturale contatto con il suolo, che acquista un
significato non soltanto energetico ma anche metafisico. Inoltre,
lapplicazione dellenergia del massaggiatore come avviene nello
shiatsu ne sar senza dubbio avvantaggiata. Daltra parte, per chi
non molto allenato, effettuare un massaggio a terra pu essere pi
stancante ed piuttosto scomodo. C anche da dire che, quasi
sempre, massaggio a terra di fatto equivale a massaggio sul pavimen-
to, con la conseguenza a parte il valore simbolico che la persona
non sar maggiormente a contatto con la Terra giacendo sul pavi-
mento invece che su un lettino da massaggi. A prescindere dalla
comodit, il lettino consente di avere maggiore mobilit intorno alla
persona il che, come si vedr, ha la sua importanza e permette
con maggiore efficacia di raggiungere nello stesso momento anche
zone del corpo distanti tra loro.
Per queste ragioni, anche se questa pratica pu benissimo essere
eseguita a terra, con chi riceve il massaggio steso su un materassino,
forse preferibile utilizzare il consueto lettino per massaggi, che
naturalmente dovr essere regolato in altezza conformemente alla
struttura fisica della persona che effettua il massaggio.
Dopo aver esaminato la Sequenza (da p. 49 in poi), si tenga anche

..:: 27
ben presente quanto detto nel capitolo dedicato alle osservazioni
conclusive (p. 91).

Il momento
Ogni momento della giornata pu andare bene e non vi sono
controindicazioni di sorta nella scelta tra la mattina dopo la sveglia,
il pomeriggio o la prima serata, appena dopo il tramonto. Occorre
tuttavia considerare alcuni aspetti:

questa pratica richiede tempo, almeno unora e mezzo ed anche


pi13, e molta tranquillit: non si pu pensare di avere fretta o impe-
gni che ci attendono;
essa richiede concentrazione e quiete: bene che non ci siano
telefoni che squillano, qualcuno che suona alla porta o altre occa-
sioni di disturbo;
gli effetti della pratica, se ben eseguita, sono molto intensi: essa
lascer in entrambi (chi riceve e chi effettua il massaggio) un senso
di grande leggerezza ed un rilassamento profondo nel corpo e nella
mente, che susciteranno uno stato di contemplazione vigile, simile al
sogno lucido.

Per queste ragioni dunque preferibile dedicare a questa pratica


le ore serali, iniziando sul finir del giorno senza avere la preoccupa-
zione di terminare ad unora precisa e prendendosi cos tutto il tem-
po necessario. Inoltre il riposo notturno dopo questa pratica risulte-
r particolarmente sereno e corroborante e gli effetti benefici di essa
accompagneranno la persona per tutta la giornata seguente e, talvol-
ta, per diverse altre a venire.

13 Nella descrizione delle varie fasi della pratica saranno anche suggeriti i diversi tempi,
poi riassunti nella tabella a p. 89; tuttavia queste indicazioni non vanno affatto intese rigi-
damente; dovr essere la sensibilit delloperatore a dettare il ritmo, lintensit e la durata di
ogni passaggio. Il criterio di massima di non avere mai fretta. Il trattamento conserver
tutto il suo valore, quando fatto con partecipazione e consapevolezza, anche se si dovesse
avvertire il desiderio di fermarsi prima della sua conclusione oppure di trascurare una parte
del corpo a beneficio di altre.

..:: 28
Il contesto
Lambiente ha la sua importanza: sar meglio avere a disposizione
un locale non troppo caldo e non troppo freddo, ben areato ma
senza spifferi o correnti daria, preferibilmente che non sia (troppo)
esposto a rumori esterni.
anche necessario che vi sia spazio sufficiente intorno al lettino
per favorire e non ostacolare i movimenti danzanti di chi effettua
il massaggio ed anche per non indurre un senso di soffocamento
derivante da uno spazio ingombro di cose non necessarie. Si potr
considerare, per esempio, di spostare verso le pareti tavoli, sedie,
divani o altro, cos da recuperare unarea libera al centro della stan-
za. Lo stesso vale, naturalmente, se si preferisce lavorare a terra, sul
materassino, che in tal caso sarebbe meglio poggiasse su un tappeto
in fibra naturale.
Chi ne ha la possibilit, pu anche immaginare di sperimentare
questa pratica allaperto, in mezzo alla natura; in tal caso sarebbe
per da evitare di lavorare nelle ore pi calde della giornata o, co-
munque, in pieno sole.

LA LUCE Se si pratica di giorno, sar necessario accostare le


imposte o abbassare gli avvolgibili, cos da ottenere una condizione
di naturale penombra; se invece si pratica la sera, lilluminazione ot-
timale sar quella delle candele, anche perch la fiamma ha sempre
un certo potere evocativo per lo spirito. Il criterio da tener presente
sar che preferibile, per la meditazione, condurre la pratica in una
condizione di luce soffusa, in quanto ci ha di per s un effetto
calmante sulla psiche, assecondando labbandono e la concentrazio-
ne.
LA TEMPERATURA Se si pratica destate, importante cercare
di contrastare un caldo eccessivo o afoso; il pi delle volte potr
essere sufficiente tenere le finestre aperte con le imposte accostate.
Si pu anche pensare di utilizzare un piccolo ventilatore, purch
non sia orientato direttamente su chi riceve o chi effettua il massag-
gio. Laria condizionata, invece, per evidenti ragioni non pu essere
raccomandata per questa pratica. Durante linverno, invece, la tem-
peratura dellambiente dovrebbe essere intorno ai ventidue o venti-

..:: 29
quattro gradi al massimo ed occorre aver cura che non vi sia
uneccessiva secchezza dellaria.
LATMOSFERA Luso di candele profumate o qualche baston-
cino dincenso aromatico, unitamente ad un sottofondo musicale
appropriato14, sono elementi che, se pure non indispensabili, contri-
buiranno a creare quellatmosfera di pace, serenit e rilassamento,
che indubbiamente un presupposto importante per qualsiasi prati-
ca meditativa. In effetti anche un supporto musicale, di armonie
dolci ed evocative, potr offrire un naturale apporto alla pratica me-
ditativa.
ACCESSORI Sar bene avere a disposizione e a portata di
mano: almeno due lenzuola singole e due teli o lenzuolini pi picco-
li15; alcuni cuscini, magari di misure differenti, saranno utili per so-
stenere, laddove necessario, la testa o altre parti del corpo della per-
sona che riceve il massaggio. Nei mesi pi freddi meglio tener
pronta una coperta leggera per chi riceve il massaggio, giacch nel
corso della maggior parte delle pratiche meditative la temperatura
del corpo tende ad abbassarsi.
Nella manualit occorrer utilizzare un olio vegetale arricchito
con qualche goccia di olio essenziale naturale, che utile preparare
in anticipo e tenere a portata di mano per poterlo aggiungere ogni
volta che necessario, senza interrompere il contatto. Durante
lintero trattamento, lolio servir per agevolare le manovre sulla
persona e per nutrirne profondamente la pelle, mentre il calore del

14 Appropriato, rispettando le preferenze personali di ciascuno, vuol dire semplice-


mente che si cercher di evitare melodie troppo tristi o troppo allegre, troppo piatte o
troppo evocative, ritmi troppo stimolanti o invadenti, canzoni eccitanti o malinconiche
Per il resto, chi ama la musica classica non dovrebbe aver dubbi sui sorprendenti effetti di
un massaggio insieme a Mozart o Bach. Vanno bene anche la gran parte delle cosiddette
musiche per lanima, armonie meditative o di rilassamento che si trovano dappertutto. Si
potrebbe anche sperimentare un sottofondo di mantra della tradizione tibetana. Ci che
sembra opportuno comprendere che, in realt, la musica pu assumere un ruolo impor-
tante in questa esperienza, trattandosi in definitiva di un vero e proprio massaggio per
ludito.
15 La misura appropriata non dovrebbe superare i 50 x 70 cm; va bene anche una forma

quadrata (che ha il vantaggio di poter essere piegata in un triangolo perfetto). Si possono


usare due tovagliette da prima colazione, purch non siano di tessuto troppo pesante. In
tutti casi, si raccomanda di utilizzare tessuti naturali.

..:: 30
movimento e quello naturale del corpo permetteranno alle essenze
di sprigionarsi pienamente, arricchendo il momento. Non rientra
negli obiettivi di questo lavoro trattare della sconfinata materia degli
oli, delle essenze e degli aromi. ben noto, peraltro, leffetto bene-
fico, spirituale e corporale, di questi preziosissimi ausili e ciascuno
potr trovare ovunque abbondantissimi riferimenti. Solo per
unindicazione di massima, andr benissimo usare come base lolio
neutro di mandorle dolci spremuto a freddo, con aggiunta di qual-
che goccia di Neroli, di Ylang Ylang, di Patchouly, di Incenso, di
Gelsomino, di Sandalo, di Rosa Un validissimo sostituto dellolio
di mandorle dolci lolio di riso biologico per uso alimentare, che
peraltro ottimo per la pelle, perch ricchissimo di vitamina E. Pu
essere usato anche lolio doliva, che ha altrettante ottime propriet,
anche se di solito viene considerato troppo invadente per aroma
ed untuosit.

La condizione personale
Sia chi riceve il massaggio16 sia chi lo offre dovrebbe avvicinarsi a
questa pratica in condizioni ottimali: gli stati di eccessivo nervosi-
smo o di eccitazione, lansia, la rabbia e le preoccupazioni ossessive
non favoriscono la riuscita della seduta17; allo stesso modo dovreb-
bero evitarsi gli stati post traumatici, le condizioni di malessere fisi-
co, di malattia o di prima convalescenza. La donna non dovrebbe
ricevere il massaggio nei giorni delle mestruazioni, n subito prima o
subito dopo il ciclo. Particolare prudenza, infine, dovrebbe sempre
porsi nelle situazioni in cui la persona che richiede il massaggio pre-
senti un riconosciuto disagio psicologico o un vero e proprio di-

16 Questi sono evidentemente canoni generali che valgono per il massaggio in quanto
tale, di qualsiasi scuola e con qualsiasi tecnica.
17 Per contro, considera per che tra gli effetti di questa pratica c proprio quello di

favorire il rasserenamento della persona, la presa di distanza dalle cause di sofferenza e


tensione interiore, il recupero amorevole del senso di s insomma, si tratta soltanto di
sapersi ascoltare, valutando con pazienza e senza eccessive pretese se il proprio stato com-
plessivo consente di avvicinarsi a questa pratica, se il momento giusto, se per caso non
meglio attendere unaltra occasione. Nella maggior parte delle situazioni, siamo sempre
pronti e non siamo mai pronti: solo tu, osservandoti in modo equilibrato e spassionato, hai
la risposta; se non ora, quando?

..:: 31
sturbo psichico.
Latteggiamento di entrambi i protagonisti dovr essere di grande
apertura e affidamento reciproco: qualsiasi pratica di massaggio
incentrata sullacconsentire che una mano estranea si posi sul pro-
prio corpo.
Lasciarsi toccare, in particolare da un estraneo, per molti di noi
pu essere difficile, qualche volta persino impossibile: richiede in
effetti, prima ancora che la indispensabile fiducia nellAltro, un certo
grado di sicurezza di s e del proprio corpo. Inoltre ci si pu sentire
esposti, vulnerabili, giudicati e, per contro, aggrediti nella propria
sfera pi personale. Se poi si riesce a superare ogni resistenza, persi-
no una sensazione che diventa troppo piacevole pu diventare un
inciampo, potendo scatenare turbamenti sensuali, pudori di vario
genere ovvero anche il timore di abbandonarsi troppo e, di nuovo,
la paura di esporsi al giudizio, proprio ed altrui.
La prospettiva di chi effettua il massaggio non meno delicata:
metter le mani su una persona non cosa cos immediata e tanto
facile come ci si potrebbe aspettare. Innanzi tutto, toccare lAltro
presuppone una consapevole assunzione di responsabilit; in se-
condo luogo, occorre saper fare silenzio dentro a s, superare tanto
il senso di repulsione quanto quello di attrazione, che inevitabilmen-
te sorgeranno in questa o quella manualit. Bisogna inoltra imparare
a toccare allo stesso modo una persona del proprio come dellaltro
sesso, giovane o anziana, riconoscendone lidentit e rispettandone
le peculiarit, con le differenti esigenze di ciascuno.

In definitiva si tratta di un contatto intimo che richiede rispetto


ed attenzione da un lato ed abbandono fiducioso dallaltro. Se sor-
gono resistenze di qualsiasi sorta, occorre risolverle immediatamen-
te oppure abbandonare e concludere18 con naturalezza la sessione.

18 Vedi a p. 93.

..:: 32
PER CHI OFFRE IL MASSAGGIO

Dovresti essere e sentirti perfettamente a tuo agio, in armonia


con te stesso e con luniverso.
Non dovresti iniziare il trattamento se non sei sufficientemente
sereno e consapevole, se provi eccessivo nervosismo o malessere.
Sarebbe meglio che tu indossassi abiti ampi e comodi, che non
stringano o costringano; in particolare, ti troverai a tuo agio se avrai
le braccia completamente scoperte; non dovresti avere nulla che ti
stringa alla vita.
Vorrai togliere orologio, bracciali ed anelli, qualsiasi altro gioiel-
lo o monile; se hai un piercing sar meglio rimuoverlo per il tempo
necessario alla sessione che stai per iniziare.
Naturalmente, avrai avuto cura di esserti accuratamente lavato;
in particolare sarebbe bene bagnarsi e sfregarsi le mani con un olio
profumato immediatamente prima di prendere contatto con la per-
sona. Le unghie siano ben tagliate e perfettamente pulite.
Avrai preparato in anticipo tutto quello che ti serve per il mas-
saggio, in modo che ogni cosa sia sempre raggiungibile senza dover
interrompere il contatto (candele, musiche, incensi, lenzuola, cusci-
ni, oli, unguenti ...).
Prepara con dedizione amorevole la persona che attende il
massaggio, spiegando in anticipo come si svolger la seduta e quali
sensazioni potranno sorgere; sii disponibile ed aperto alle sue do-
mande, ai suoi dubbi, ad eventuali timori o disagi che potranno
emergere sia prima che durante il trattamento.
Sii pronto ad accogliere anche ogni resistenza o rifiuto: se con
dolcezza sei capace di permettere alla persona di superarle, prosegui
pure serenamente; nel caso contrario, abbandona in quel punto, con
gentilezza e riconoscenza.
Stabilisci il primo contatto con la persona, cercando di portare
la tua respirazione al suo stesso ritmo in totale armonia con essa,
iniziando la sessione senza alcuna fretta e solo quando avvertirai che
la persona inizia a rilassarsi ed pronta ad accoglierti.
Durante il trattamento, mantieni sempre il corpo rilassato, evita
posizioni scorrette e stancanti, evita gli sforzi, ricordando che non si

..:: 33
massaggia solo con le mani ma che sar il tuo intero corpo a mas-
saggiare; muoviti e danza, stai sulle tue gambe con i piedi ben radi-
cati a terra; il movimento e lazione profonda delle tue mani nasce-
ranno dal tuo centro (hara) e saranno una cosa sola con il tuo respi-
ro.
Rimani sempre presente, in totale ascolto, attento alla persona
che ti si affidata ed aperto a ricevere i messaggi che il corpo altrui
ti trasmette accogliendo le tue mani.
Cerca di mantenere sempre ed in ogni momento il contatto con
la persona, anche se devi cambiare posizione o rilassarti in un mo-
mento in cui avverti la stanchezza.
I tuoi movimenti dovrebbero sempre essere lenti e consapevoli,
secondo un ritmo costante e dolce, mai brusco o involontariamente
aggressivo, che dovr diventare simile ad una danza. Respira e porta
in ogni momento attenzione al tuo respiro ed al respiro della perso-
na.
Chiedi sempre il permesso, con il cuore e la parola, prima di
toccare il corpo nelle sue varie parti. Ringrazia sempre, con il cuore
e la parola, quando hai terminato il trattamento.
Da ultimo, la raccomandazione pi importante: non dovresti
accostarti mai a questa o a qualsiasi altra pratica se non con cuore
puro, totalmente dimentico di te stesso, senza alcuna presa di potere
sullAltro ed intento esclusivamente a farti tramite e strumento per i
suoi bisogni. Ascolta la persona che si affidata a te, senza richiesta,
senza pretesa, senza prendere e senza trattenere. Sii osservatore im-
parziale di te stesso, testimone estraneo delle tue emozioni e lasciale
andare, cos come sorgono. Non giudicare.

..:: 34
PER CHI RICEVE IL MASSAGGIO

Dovresti essere e sentirti perfettamente a tuo agio, in armonia


con te stesso e con luniverso.
Non dovresti iniziare il trattamento se non sei sufficientemente
sereno e consapevole, se provi eccessivo nervosismo o malessere.
Non opportuno, se sei donna, che tu riceva alcun tipo di
massaggio durante i giorni del ciclo.
Quando ricevi il trattamento, normalmente sarai completamen-
te svestito19: fondamentale che il tuo corpo sia del tutto libero da
costrizioni pur minime20 e che i movimenti di chi effettua il massag-
gio non incontrino ostacoli di sorta.
Non soltanto un fatto tecnico: la nudit la condizione
primitiva dellessere umano e, rimossi i condizionamenti o le sugge-
stioni sociali, familiari o culturali, favorisce labbandono e la presa di
consapevolezza21.
Vorrai togliere orologio, bracciali ed anelli, qualsiasi altro gioiel-
lo o monile; se hai un piercing sar meglio rimuoverlo per il tempo
necessario alla sessione che stai per iniziare.
Naturalmente, avrai avuto cura di esserti accuratamente lavato.

19 Tuttavia indispensabile che chi riceve il trattamento sia profondamente a proprio


agio, in particolare durante una pratica di questa natura, che richiede la migliore condizione
di spirito e i cui effetti potrebbero essere vanificati da resistenze o turbamenti di sorta.
Pertanto giusto che la persona, se preferisce, mantenga la biancheria intima essenziale.
Durante il trattamento di una parte del corpo, in ogni caso, chi opera avr sempre cura di
tenere coperte le altre parti: sia per non disperdere il calore corporeo, sia per non lasciare
inutilmente esposta la persona. Se non si usa la biancheria intima, i due lenzuolini cui si
fatto cenno nel testo serviranno proprio a questo: a nascondere quando necessario larea
pubica e, per le donne, anche il petto.
20 Se possibile, consigliabile evitare tutto ci che stringe, evitare il reggiseno per le don-

ne e i boxer per gli uomini, evitare costumi da bagno, vestire comunque capi intimi senza
elastico in fibra naturale, non calze o collant; se si soffre il freddo ai piedi, vanno bene dei
calzini in spugna di cotone (che saranno tolti al momento di trattare le estremit).
21 Ripetendo gli insegnamenti di Doa Magdalena, i vestiti sono la notte oscura, a mano a mano

che ti liberi di loro conoscerai le prime luci dellalba sei venuto qui ricoperto dai resti di un animale
ucciso. E tale dolore, amalgamandosi con la tua pelle, ti attraversa le carni per conficcarsi nellanima. La
pelle un occhio che assorbe il mondo i vestiti indossati senza coscienza sono un travestimento. La
donna e luomo sacri non devono vestirsi per apparire ma per essere. Gli indumenti possiedono una forma
di vita. Quando corrispondono a quello che sei nella tua essenza, sono portatori di energia, agiscono da
alleati. Quando corrispondono alla tua personalit deviata, ti succhiano le forze vitali

..:: 35
Rilassati completamente, chiedendo ed accogliendo, con il cuo-
re e la parola, il contatto e cercando di mantenere la tua respirazione
in armonia con quella dellesecutore.
Guarda con distacco ad ogni preoccupazione e lascia che ab-
bandoni la tua mente.
Cerca di sentire lintero tuo corpo che poggia sulla superficie
sui cui ti trovi, quasi cercando di fonderti con essa, immaginando di
essere tuttuno con la terra che ti sostiene. Dimentica te stesso, limi-
tati ad esistere.
Se ti aiuta allabbandono, tieni pure chiusi gli occhi e lasciati
andare con fiducia, affidandoti alla mano di chi massaggia, che di-
venter per te, allo stesso tempo, sostegno nella realt del momento
presente e veicolo delle tue emozioni pi profonde.
Concentrati sul respiro ed ascolta le parti del tuo corpo che si
muovono durante linspirazione e lespirazione e che reagiscono alla
mano dellAltro.
Quando avverti le mani dellAltro sul tuo corpo, accoglile senza
resistenza. Ascolta le sensazioni che essa ti provocano con tutta la
concentrazione e consapevolezza di cui sei capace.
Lascia che chi agisce su di te possa muovere liberamente i tuoi
arti: non necessario che tu compia movimenti o qualsiasi tipo di
sforzo; rilascia completamente tutti i tuoi muscoli; lasciati muovere
da chi effettua il trattamento, con fiducia ed abbandono.
Se trovi particolarmente piacevole un movimento o un tipo di
tocco, esprimilo apertamente, senza giudizio o attaccamento. Se av-
verti qualche cosa di sgradevole, esprimilo apertamente, senza giu-
dizio o risentimento.
Per il resto evita di parlare o di fare conversazione, il massaggio
vuole essere una comunicazione profonda, non verbale ma emozio-
nale. Invece giusto dar voce alle proprie emozioni, condividendo
se lo vuoi una sensazione che ti colpisce, unimmagine che sorge
nella mente, un pensiero che ti colpisce.
Ringrazia sempre, con il cuore e la parola, quando il trattamen-
to si conclude.
Da ultimo, la raccomandazione pi importante: non dovresti
accostarti mai a questa o a qualsiasi altra pratica se non con cuore

..:: 36
puro, totalmente dimentico di te stesso, senza seduzioni o rifiuti,
senza alcuna presa di potere sullAltro. Limitati ad esistere. Ascolta
la persona che si sta dedicando a te, senza richiesta, senza pretesa,
senza prendere e senza trattenere. Sii osservatore imparziale di te
stesso, testimone estraneo delle tue emozioni e lasciale andare, cos
come sorgono. Non giudicare.

JOHN SINGER SARGENT, 1890-91, Massage in a Bath House. Immagine tratta da Wikimedia Commons,
secondo i termini della Creative Commons Attribution Share Alike 2.5 Generic license.

..:: 37
La manualit
Chi esegue22 dovr curare di mantenere il busto eretto ed evita-
re di piegare la schiena in modo innaturale: sar sempre lazione sul-
le gambe, leggermente divaricate e semiflesse, a permettere di alzare
o abbassare il corpo per raggiungere con agio ogni punto della per-
sona. I movimenti saranno fluidi, mai bruschi o affrettati, dolci ed
allo stesso tempo decisi, quasi come in una danza.
In questa particolare pratica laspetto meditativo in qualche
modo prevalente sulle tecniche manuali del massaggio; in sostanza,
non occorrer essere massaggiatori patentati per poter condurre ef-
ficacemente una sessione di questo tipo.
Anzi, da un certo punto di vista, la spontaneit di un movimen-
to che nasce dal proprio centro, in risposta ad una sollecitazione
sottile dellAltro, la naturalezza di una manovra piuttosto che di un
movimento particolari, cos come sorgono, saranno certamente ap-
propriati a quel momento presente. Sar molto meglio che qual-
siasi sterile tecnica, pur impeccabilmente eseguita.
In ogni caso e per un orientamento di massima23, chi esegue
utilizzer prevalentemente le manovre descritte qui di seguito.

Appoggio.
Come pu intuirsi si tratta, semplicemente, di appoggiare una o
entrambe le mani sul corpo dellAltro. Non si applica alcuna forza o
particolare pressione, se non quella derivante dal peso naturale del
nostro arto, che dovr s essere sciolto e come abbandonato ma allo
stesso tempo trasmettere alla persona attenzione, intenzione, dedi-
zione, affetto, disponibilit e rispetto. La prima presa di contatto (p.
46) si effettuer proprio con una manovra di appoggio e, alla fine
del trattamento, prenderemo simbolicamente congedo dalla persona

22 Si presuppone di lavorare con il lettino da massaggi; per non rendere troppo tecnico
questo lavoro, si scelto di non dare indicazioni per la pratica del massaggio a terra, dando
per scontato che chi preferisse seguire questa modalit dovrebbe essere sufficientemente
esperto da inserire gli opportuni adattamenti al contesto.
23 Alcuni riferimenti utili per avvicinarsi alle tecniche consuete del massaggio sono nelle

note bibliografiche (p. 115).

..:: 38
con un altro appoggio. Lappoggio, inoltre, ci permetter di inserire,
durante la sequenza, delle brevi pause ad libitum e ci permetter di
non perdere mai il contatto fisico con lAltro.

Sfioramenti.
la manovra pi naturale e spontanea del massaggio e non
molto diversa dalla carezza che riceviamo da bambini, che offriamo
alla persona amata o ai nostri figli, che ci piace dare ad un animale,
che ci scambiamo ad ogni momento della nostra vita. Nel massag-
gio la mano (o entrambe le mani insieme, a seconda della superficie
da trattare) aderisce perfettamente alla parte trattata e scivola lenta-
mente, seguendo le curve del corpo con un movimento continuo di
andata e ritorno. Il movimento pu essere lungo, a spirale o rota-
torio (alternando senso orario ed antiorario). La mano pu essere
piatta chiusa, piatta aperta, avvolgente (a forma di C). La pressio-
ne, mai troppo intensa, variabile in funzione della delicatezza della
parte del corpo su cui si sta lavorando. Lo sfioramento si dice a
piuma quando il movimento, eseguito soltanto con la punta delle
dita, estremamente leggero.

Sfregamenti.
Gli stessi movimenti alla base degli sfioramenti, se effettuati
con una maggiore intensit di pressione, vengono chiamati sfrega-
menti. Essi raggiungono pi in profondit le masse muscolari ed
hanno effetto sulla circolo sanguigno e linfatico. Nella pratica illu-
strata in questo lavoro gli sfregamenti non trovano molto spazio;
tuttavia, soprattutto quando tratterai gambe e braccia, sar la tua
sensibilit del momento a suggerirti lintensit e la profondit
dellatto, che da sfioramento potr diventare sfregamento.

Pressioni.
Effettuate con la mano piatta aperta o chiusa, con il pugno, con
il gomito, con il pollice o con le dita tese, consistono sostanzialmen-
te nellapplicazione di una forza in un punto specifico del corpo. La
pressione peraltro la manovra tipica dello shiatsu (letteralmente, in

..:: 39
giapponese, pressione con le dita) che interviene sui cosiddetti tsubo,
trecentosessantuno punti, localizzati lungo i meridiani del corpo
(canali energetici), che vengono sollecitati per stimolare il flusso del
Qi (energia vitale) e cos prevenire o curare moltissimi disagi del
corpo e dello spirito.

In tutti i casi, lintensit della forza nelle varie manualit di volta in


volta utilizzate non dovr mai dipendere dalla tensione muscolare di
chi agisce; sempre e soltanto lhara che lavora: lenergia, tratta dalla
terra attraverso i piedi e le gambe, deve concentrarsi nel proprio
centro e di l, propagandosi attraverso braccia e mani, scaricarsi con
esatta consapevolezza sulla parte trattata.

EDOUARD DEBAT-PONSAN, 1883, Le massage: Scne au Hammam. Immagine tratta da Wikimedia


Commons, secondo i termini della Creative Commons Attribution Share Alike 2.5 Generic license.

..:: 40
Inizio
Preliminari
Avrai gi preparato adeguatamente lambiente e tutto il neces-
sario per la sessione di metamassaggio trascendentale.
Ricorda limportanza di condividere con la persona che sta per
ricevere il massaggio la tua esperienza su questa pratica, spiegando
in anticipo24 come si svolger la seduta e quali sensazioni potranno
sorgere; sii disponibile ed aperto alle sue domande, ai suoi dubbi, a
qualsiasi timore o perplessit che dovesse sorgere.
Al fine di favorire il raggiungimento dello stato danimo pi
adatto al momento e per poter affrontare nel migliore dei modi que-
sta esperienza, siederete insieme, per un breve tempo, in meditazio-
ne.

Accendi una candela che poggerai per terra tra Voi, seduti luno
di fronte allaltro nella classica posizione del Loto (padmasana) o co-
munque nel modo pi confortevole che potete25; cercate tuttavia di
mantenere il busto e la schiena eretti, laddome leggermente prote-
so, la mani raccolte in grembo (la destra che riposa sulla sinistra), gli
occhi socchiusi con lo sguardo idealmente fissato alla radice del vo-
stro naso.
Rimanendo sul respiro oppure posando lattenzione sulla
fiamma della candela, meditate per breve tempo cercando di scio-

24 Si pu anche prendere in considerazione di sfogliare insieme questo lavoro, magari


qualche giorno prima di sperimentare la pratica.
25 Limportanza della posizione classica di meditazione, pur essenziale, non deve essere

esasperata. Thch Nht Hnh e numerosi altri Maestri hanno molte volte spiegato come si
possa effettivamente ed efficacemente meditare in molte posizioni diverse, persino cam-
minando ed anche svolgendo qualsiasi altra attivit della vita quotidiana (celebri, da questo
punto di vista, le proposte di meditazione dello stesso Thch Nht Hnh nel lavare i piatti,
nel mangiare uno spicchio di mandarino, nel rispondere al telefono). Dunque non ri-
nunceremo certo alla meditazione perch non sappiamo o magari non possiamo assumere
la perfetta posizione canonica del Loto: potremo utilizzare dei cuscini, sedere su uno sga-
bello basso, su una sedia, potremo restare semplicemente sdraiati sul materassino e cos
via.

..:: 41
gliere ogni tensione e di prendere distacco da ogni pensiero, emo-
zione, preoccupazione, aspettativa, desiderio, impegno, giudizio
insomma da qualsiasi elemento estraneo che possa creare disturbo.
Riconquistate il qui ed ora, il meraviglioso momento presente: non
c nulla che dovete fare, nessun altro posto dove dovete andare.

Posizione iniziale

Stendi uno dei due lenzuoli che avevi preparato sul lettino e fai
adagiarvi, completamente svestita, la persona che riceve il massag-
gio, coprendola con laltro lenzuolo dal collo ai piedi, lasciando ov-

..:: 42
viamente scoperto il viso26.
La persona che riceve il trattamento sar sdraiata in posizione
supina:

le braccia distese lungo i fianchi leggermente scostate dal corpo,


con i palmi delle mani verso lalto;
le gambe naturalmente distese, un poco divaricate, con i piedi
in posizione spontanea aperti verso lesterno;
tutto il corpo sar totalmente abbandonato e i muscoli in com-
pleta rilassatezza;
il capo trover istintivamente la posizione pi comoda, even-
tualmente reclinato a destra o a sinistra; se la persona ne sente il bi-
sogno o comunque lo preferisce, pu poggiare il capo su un cuscino
basso o anche un asciugamano piegato quanto basta;
gli occhi saranno chiusi, non serrati.

26 Iniziata la sessione sar necessario togliere il lenzuolo superiore, che per potrai even-
tualmente ripiegare sulle altre parti del corpo che non stai trattando; per esempio, mentre
lavori sulle gambe puoi lasciare coperto il busto o le spalle e viceversa. Naturalmente, se la
persona non avverte freddo e si trova a suo agio, ci non sar necessario.

..:: 43
Rilassamento in comunione
Invita la persona che sta per ricevere il massaggio a respirare
profondamente alcune volte, predisponendosi alla presa di contatto.
Respirate insieme, cercando di instaurare una certa sincronia
Avvicinati alla persona, con il viso rivolto verso il suo volto, sul
suo lato sinistro (ricettivo) ed inizia a praticare il respiro consapevo-
le. Il respiro come un ponte tra il corpo e lanima ed esprime la
relazione essenziale tra noi e tutti gli esseri: umani, animali e vegeta-
li. Tutti respiriamo la stessa aria, che instancabilmente viene genera-
ta dalle piante, con le radici affondate nella terra ed i rami protesi
verso il cielo; con ci il circolo perfetto ed ogni atto respiratorio,
sostenendo la vita, esprime in realt la nostra vicinanza al divino che
dentro ed intorno a noi e la nostra consistenza con luniverso inte-
ro. Il respiro ha a che fare con lanima e lanima la manifestazione
vivente del divino che in noi. Nella genesi biblica ci viene narrato
come Dio soffi sulla materia di fango per creare Adamo e tutti noi,
con la profondit del linguaggio comune, quando abbiamo qualche
buona idea (un atto creativo) diciamo che siamo i(n)spirati.
Ponendo dunque attenzione sulla pancia27 ripeti:

inspiro espiro
... inspiro e prendo consapevolezza del mio addome che si alza espiro e prendo
consapevolezza del mio addome che si abbassa
dentro fuori / si alza si abbassa

Nel far questo, avrai invitato la persona che attende la presa di


contatto a fare altrettanto e la guiderai dolcemente cos, con voce
calma e tono uniforme:

inspira espira
inspira e prendi consapevolezza del tuo addome che si alza espira e pren-

27 Si chiama respirazione addominale; consiste semplicemente nel concentrare tutta lattenzione sulla
pancia e prendere consapevolezza del suo movimento di espansione e retrazione. Thch Nht Hnh, LA
SCINTILLA DEL RISVEGLIO, p. 170.

..:: 45
di consapevolezza del tuo addome che si abbassa
inspira espira che si alza che si abbassa
dentro fuori / inspira espira
Cercherai di mantenere il ritmo del tuo respiro sincronizzato
con il respiro dellAltro e, ora, appoggia (p. 38) delicatamente, ma
senza incertezze o esitazioni, la mano sinistra sulla sua fronte tra le
sopracciglia sul sesto chakra (Ajna, il Terzo Occhio) e, girando in-
torno alla persona dalla parte della testa, ti porterai sul suo lato de-
stro; ora appoggia la tua mano destra sul plesso solare (Manipura
Chakra) esercitando una certa pressione28, con gentile fermezza.
La presa di contatto avviene dal lato sinistro ma si concentra
sul destro, perch quello maschile ed attivo e si tratta qui di solle-
citare in entrambi i soggetti, chi effettua e chi riceve il trattamento,
la prima risposta delle energie sottili. Inoltre di fondamentale im-
portanza che la mano destra delloperatore, attiva, si collochi sul
terzo chakra mentre la sinistra, ricettiva, si trova sul sesto29.

28 Non di molto superiore al naturale peso dellarto, che va mantenuto del tutto rilassato.
29 Non negli scopi di questo lavoro approfondire analiticamente lo studio dei chakra.
Tuttavia, una sintesi dei concetti fondamentali al riguardo dei sette chakra principali si
trova a p. 91, con qualche spunto essenziale, utile a comprendere limportanza, durante la
sequenza, del riferimento ai chakra, che non hanno evidentemente un valore meramen-
te topografico.

..:: 46
Continua a ripetere dolcemente:

inspira espira
inspira e prendi consapevolezza del tuo addome che si alza
espira e prendi consapevolezza del tuo addome che si abbassa

Sei consapevole del tuo addome che si alza e che si abbassa sai che stai inspirando ed
espirando qui il centro del mondo questo sei Tu questo il centro di Te sei
consapevole del tuo respiro che entra e del tuo respiro che esce ascolta il tuo corpo: sei
consapevole della superficie che ti sostiene e della terra sotto di te prova per una volta a
non considerare il tuo corpo come un rivestimento estraneo quanto effimero esso non
affatto una prigione da cui scappare esso il dono prezioso che ti stato dato esso
partecipa del divino che in te

ora potresti iniziare a guardare tue emozioni le osservi e le lasci andare dentro

..:: 47
fuori la mente si riconnette al corpo il corpo alla mente un solo corpo vivi
lesperienza dellunit e dellidentit del s con tutto il cosmo che in fondo lunico e vero
corpo osserva che la tua mente si acquieta diviene a poco a poco pi libera a poco
a poco pi leggera corpo e mente mente e corpo una cosa sola la suprema
identit non c separazione dentro fuori non c separazione Tutto qui, per
te Tutto qui, qui ed ora nessun altro luogo dove tu debba andare niente altro che
tu debba fare dentro fuori soltanto qui e soltanto ora nellunico e solo momen-
to presente

Conclusa la fase del contatto, ti porterai di nuovo sul lato sini-


stro, femminile e ricettivo, della persona e di qui eseguirai la mag-
gior parte della sequenza, tranne che per quanto riguarda il capo, le
spalle, i piedi, larto inferiore e quello superiore destri (dove, neces-
sariamente, dovrai spostarti sul lato destro della persona).
Per tutta la durata del trattamento, dovrai avere cura di non
interrompere mai il contatto con la persona, anche mentre ti muovi
intorno a lei, cambiando posizione o la zona del corpo su cui inter-
vieni.
Da questo punto in avanti, cercheremo inoltre di mantenere
ritmo e sincronia del respiro; ogni manovra manuale sar accompa-
gnata e sostenuta dallinspirazione e dallespirazione30: durante
lespirazione applicheremo la forza (fase attiva della manovra), du-
rante linspirazione (fase passiva della manovra) rilasceremo.

Ora che sei qui, puoi rallentare un momento abbandona ogni affanno e riprendi confi-
denza con il tuo corpo rilassato lascia andare le tue membra riprendi contatto con la
terra che lo sostiene senti salire dal basso una nuova sicurezza interiore sei tu la
tua saggezza, la saggezza del corpo che sa sempre prima di te e prima della mente
che cosa bene per te rallenta stai qui stai come tornando a casa senza fretta e
senza precipitazione respira e senti come il corpo ti trasmette sensazioni ed emozioni
inizia ad osservarle davvero come fosse la prima volta respira con me dentro
fuori

30 Schematizzando: inspiro / espiro e la mano va / inspiro e la mano torna


Potr aiutarti visualizzare ed immedesimarti con il ritmo delle onde che si infrangono sulla
spiaggia

..:: 48
Sequenza di Metamassaggio
A questo punto avrete entrambi raggiunto uno stato di maggio-
re calma e quiete mentale, il contatto si sar stabilizzato ed avr atti-
vato il necessario flusso di energie dalluno allaltro, anche grazie alla
sincronia del respiro; continua a guidare la persona ripetendo31:

inspirando, sei consapevole del tuo addome che si alza e sai che stai inspirando
dentro dentro
espirando, sei consapevole del tuo addome che si abbassa e sai che stai espi-
rando fuori fuori
dentro fuori / si alza si abbassa
La sequenza del massaggio meditativo vero e proprio inizia
dalladdome: laddome il centro della persona, il tronco dellalbero:
non restare al livello del cervello, perch l che i venti di tempesta soffiano pi
forti. Restare al livello del pensiero pericoloso: scendi ad abbracciare il tronco
dellalbero, poco sotto allombelico, l sarai al sicuro.32. Toudou Yoshimasu
(1702-1773), maestro di medicina tradizionale e precursore dello
shiatsu, ha lasciato un fondamentale insegnamento su come
laddome (Hara) la fonte dellenergia (Qi) e, per questo motivo,
ogni malattia insorge dalladdome. Nella pratica dello shiatsu, infatti,
una diagnosi preliminare sulladdome ritenuta essenziale. Lhara,
che significa addome, ventre, viscere, nello zen assume in partico-
lare il senso spirituale di centro (psichico) delluomo. Meditando
sullesperienza dellunione di corpo e anima, il maestro Daiun Sga-
ku Harada (1871-1961) cos ci ammonisce: Dovete rendervi conto che il
centro delluniverso il vostro ombelico! Ma c un corollario importante:

31 Praticando ci si render conto ben presto che, tra chi riceve il massaggio e chi lo ese-
gue, si crea quasi subito una comunione che rende il pi delle volte superfluo continuare a
guidare la meditazione a voce alta. Segui pertanto il tuo ritmo e la tua concentrazione:
avvertirai naturalmente quando sar il momento di rinforzare la comunicazione e la sin-
cronia con laltro con la parola e quando invece questa sar superflua e persino fastidiosa.
Tieni anche presente, per contro, che questa unopera comune e non bene che ciascuno
si perda nella propria interiorit dimenticando del tutto la presenza dellaltro; ti suggeri-
sco, quindi, di tornare alla voce di tanto in tanto, per richiamare te stesso e laltro al lavoro
condiviso.
32 Thch Nht Hnh, op. cit., 170.

..:: 49
se lasci che il tuo sguardo rimanga conficcato nel centro, rischi di
non vedere lorizzonte infinito che vi ruota intorno.

Addome
Per tornare al lato sinistro della persona, stacca la mano destra
dal terzo chakra e appoggiala accanto alla sinistra, rimasta sul sesto
chakra, in mezzo alla fronte.

Nel far questo, mantenendo il contatto, gira intorno alla perso-


na33 portandoti alla sua sinistra.
Mantenendo la destra sulla fronte, appoggia la mano sinistra
appena sotto lombelico e poco sopra il pube, sul secondo chakra
(Swadhisthana). Comprimi delicatamente, respirando.
Ora puoi staccare la mano destra dalla fronte ed appoggiarla sul
quarto chakra (Anahata). Comprimi delicatamente, respirando.

33 Gli spostamenti da un lato allaltro della persona avvengono sempre dalla parte della
testa.

..:: 50
inspira espira
inspira e prendi consapevolezza del tuo addome che si alza espira e pren-
di consapevolezza del tuo addome che si abbassa
dentro fuori / si alza si abbassa

Qui c il tuo cuore senti come regala pulsando il suo calore alla mia mano non solo
il ritmo primordiale della vita la compassione infinita di cui anche tu sei capace, se solo
riesci a non affaticarlo continuamente ed inutilmente apri il tuo cuore lascia che
esprima tutta la gioia e la felicit di cui capace solo dando che ricevi il tuo cuore
come un ponte tra il corpo e la mente permettigli di farti sentire tutto ci che non hai mai
sentito

e qui sotto, lascia che io ti faccia toccare la bellezza purissima del tuo ventre il vaso

..:: 51
senza vuoto in cui raccogli la tua anima il suo il colore della fiamma immagina que-
sto fuoco arancione, che allo stesso tempo rappresenta il calore, la passione e
lilluminazione

Inizia ora a massaggiare le due parti contemporaneamente con


sfioramenti a spirale (p. 39), lenti e profondi, luno in senso inverso
rispetto allaltro.

inspira espira
dentro fuori / si alza si abbassa

alterna il senso della rotazione.

inspira espira
dentro fuori / si alza si abbassa

Arresta il movimento della mano destra e della mano sinistra ed


espirando fai scivolare la mano destra lungo la linea mediana dello
sterno con un lento sfioramento fino ad appoggiarla su Manipura
Chakra.

inspira e prendi consapevolezza del tuo addome che si alza


espira e prendi consapevolezza del tuo addome che si abbassa

..:: 52
Ora che le tue mani sono sulladdome, puoi iniziare a praticare
con entrambe un lento e profondo sfioramento a spirale intorno
allombelico, per tutta larea addominale.

inspira espira
dentro fuori / si alza si abbassa
inspira e riconosci il tuo ventre il tuo cento di gravit
espira e prendi consapevolezza che qui la sede ancestrale della tua energia
esistenziale
inspira e riconosci i tuoi fedeli, instancabili, pazienti organi interni espira
e prendi consapevolezza di ogni sensazione: ecco il tuo stomaco il tuo fegato la
tua milza il misterioso intestino i reni con i loro segreti

Qui, nel tuo ventre, abitano tutti gli archetipi del tuo mondo il luogo dove lessere
sincarna e la vita si manifesta esso una coppa una fonte una sorgente pura
lampolla in cui custodisci gli umori della gioia e della sofferenza qui fioriscono e giaccio-
no impressioni, emozioni, sentimenti, sensazioni e condizionamenti che ti imponi e che ti
sono imposti osservali lasciali andare nel tuo ventre arde anche il fuoco del deside-
rio e della passione come quello della rabbia ed il gelo della paura che ti inchioda le
viscere non avere tutta questa paura paura del vuoto della morte della privazio-
ne della solitudine paura dellabbandono

ricordalo sempre: tu non sei il dolore che provi non identificarti con esso non trovare
nella sofferenza uningannevole identit il dolore pu attraversarti, ma tu non gli appar-

..:: 53
tieni il dolore viene e va nel corso della vita, non lo trasformare in sofferenza rilassa il
tuo ventre esponilo con fiducia, innanzitutto a te stesso senza ripiegarti continuamen-
te sul tuo ombelico cicatrice del primo distacco, dove pi dilaniante stato labbandono
comprendi invece come esso testimonia levento misterioso della tua nascita il mar-
chio indelebile della tua libert prima di tutto interiore il segno di una vita autonoma
che si affaccia sulluniverso intero il cordone ombelicale che il legame con la realt

Con entrambe le mani (in posizione piatta chiusa, luna accanto


allaltra) muovi dalla parte pi alta del pube34 ed espirando scivola
longitudinalmente, lento e profondo, verso lalto, percorri tutto il
busto sulla linea mediana e fermati di nuovo sul terzo chakra in-
spirando ritorna leggerissimo (eventualmente, usa la punta delle dita
con un movimento a piuma)

inspira espira
dentro fuori / si alza si abbassa
Dopo alcune ripetizioni, fai la stessa cosa ma separando le ma-
ni; scivolando verso lalto, con movimento avvolgente lungo i fian-
chi, raggiungerai la parte inferiore della gabbia toracica; quindi fai
scorrere le mani sotto la schiena della persona, fino ad afferrare le
scapole da dietro. Deve trattarsi di un unico movimento, lungo

34 Se cos ti viene, puoi anche indugiare qualche momento, sempre inspirando ed espi-
rando in consapevolezza, ed effettuare una pressione delicata ma costante.

..:: 54
quanto lespirazione. Concluso il movimento, inspirando torna. Ri-
peti.

inspira
espira (e vai) inspira (e torna)

Ecco dunque le tue costole, salde e vibranti coraggiose come unarmatura vivente la
tua gabbia toracica, solido quanto elastico fasciame di un vascello volante scrigno per il
prezioso gioiello del tuo cuore devoto sede dei tuoi incessanti infaticabili polmoni
espandi il tuo respiro oltre ogni limite prendi consapevolezza di questa schiena diritta
non piegarla pi di fronte a nulla nessun peso la potr vincere di nuovo permettile di
elevarsi al di sopra di questo cielo raddrizza la tua schiena ed esponi senza pudore que-
sto torace esso esprime tanto la tua femminilit, quando benedici il mondo con le tue
mammelle quanto la tua virilit, quando con i pettorali sprigioni senza vacillare la potenza
dei tuoi arti non si tratta di maschio o femmina, al di sotto c sempre il cuore che parla

Quando sentirai che sufficiente, torna alla posizione di par-


tenza, con entrambe le mani parallele appoggiate sul secondo chakra
e prendi un momento di pausa consapevole. Puoi anche restare un
poco qui ed applicare una pressione leggera con le mani aperte.

inspira espira inspira

..:: 55
espira (e comprimi) inspira (e rilascia)
Di qui fai scivolare le mani sulle creste iliache ed afferrale sal-
damente; comprimi espirando, applicando progressivamente una
forza delicata ma decisa; rilasciando e tornando al punto di parten-
za, inspira, pausa, e riprendi.

inspira
espira (e vai, comprimi)
inspira (rilascia e torna)
inspira espira

Dentro i tuoi fianchi c la promessa della vita i tuoi lombi si cingono della fedele cintura
che esprime la regalit del tuo essere il sigillo del tuo centro vitale ora puoi di nuovo
cingerti i fianchi senza che ci mantenga le costrizioni a cui ti sei abituato e che ti sei
inflitto ed unire cos in te tutto ci che separato dal bacino si sprigionano i passi del
tuo cammino il tuo bacino: lorigine di ogni progresso punto di partenza per ogni tuo
viaggio ed approdo di qualsiasi ritorno

..:: 56
Piedi

Partendo dalle creste iliache, con un lungo movimento di sfio-


ramento percorrerai espirando lintera lunghezza di entrambe le
gambe, raggiungendo cos il collo del piede, dove ti soffermerai con
una gentile pressione.

inspira (hai una mano su ciascuna cresta iliaca)


espira (e scivoli gi lungo la gamba, lentamente)
inspira (e resti sul collo del piede) espiri (e resti sul collo del piede)
inspira ed ecco i tuoi piedi le tue radici espira e prendi consapevolezza
del tuo legame con la Madre Terra il tuo sostegno lorigine della Realt...

..:: 57
Salutiamo insieme le tue gambe, misura della Terra sulla quale si aprono come compassi
concreto sostegno del tuo corpo, dunque della tua anima le tue gambe, espressione
vivente della tua libert vedi come mantengono sempre il contatto con la realt esse
assicurano la tua stabilit la tua direzione il tuo equilibrio la tua danza felice

E qui ci sono i tuoi piedi che di solito tieni nascosti e costretti dentro anonime, poco adat-
te, calzature inspira e fai amicizia con loro espira e ritrova il contatto con essi che
sono pura comprensione accogli il loro amore vivere camminare la terra cammi-
nare come accarezzarla non gettarti ai piedi di alcuno ma non calpestare mai gli altri
con i tuoi piedi ricopri di orme il creato intero ricorda che qui sono le tue radici tua
madre e tuo padre che vivono in te la tua famiglia e tutti i tuoi avi inspira e riconciliati
con te stesso espira e perdona lalbero di cui sei il frutto alimenta le tue radici innaf-
fiandole di compassione ed amore

Ti applicherai prima al piede sinistro; poi ripeterai ogni mano-


vra sul piede destro35.
Afferra il piede con entrambe le mani sui lati esterni della pian-
ta; distendi un poco verso di te larto e, espirando, comprimi tarso e
metatarso con i pollici paralleli, facendoli scivolare verso lesterno,
come se dovessi allargare o aprire il piede.

inspira
espira (e distendi il piede verso di te)
inspira (e mantieni) espira (e allarga) inspira (e torna)

Ora, tenendo il piede sinistro tra le due mani, una sopra ed una
sotto in senso longitudinale, scivola verso lesterno (verso di te)
comprimendo con una certa decisione, dalla caviglia alle dita del
piede. Torna in posizione con una manovra di sfioramento avvol-
gente.

inspira
espira (e comprimi il piede scivolando verso di te)
inspira (e torna avvolgendo) espira (e comprimi)

35 Seguiremo lo stesso criterio per tutte le parti del corpo: prima la sinistra, poi la destra.
Piedi, caviglie e ginocchia vanno trattate in parallelo, prima a sinistra e poi a destra; quindi
tratteremo separatamente gli arti inferiori in tutta la loro estensione. Lo stesso varr per la
mano, il polso, il gomito e gli arti inferiori.

..:: 58
inspira (e torna avvolgendo) espira (e comprimi)

Ciascuna delle tue et continua a vivere dentro di te. La prima infanzia se ne sta
accucciata nei tuoi piedi. Se tieni il tuo neonato chiuso l dentro, ti impedisce di cammi-
nare bene, e tu sprofondi in una memoria che culla e prigione insieme, rimani impan-
tanato a forza di chiedere senza dare e senza fare: il tuo futuro si blocca. Lascia che
lenergia accumulata nelle piante dei tuoi piedi, nelle dita, nel collo del piede salga su per
le tibie gioca, balla sferra calci allaria come se fosse un gigante da soggiogare

Ripeti tutta la sequenza sul piede destro, che raggiungerai in


questo modo: con un lungo sfioramento ascendente (sfioramento a
piuma) risali lungo larto sinistro, fermati sul bacino e ridiscendi
lungo la gamba destra fino ad incontrare la caviglia.

Caviglie
Concluso il lavoro su entrambi i piedi, afferra gentilmente en-
trambe le caviglie con la mano a C e rimani un poco.

inspira (e mantieni) espira (e mantieni)

Iniziando dalla parte sinistra, solleva un poco e sostieni il piede


con una mano36, mentre con laltra massaggerai tutto intorno
allosso dellarticolazione, praticando con le dita (oppure solo con il
pollice) dei piccoli cerchi, come se volessi spalmare un unguento.
Non perdere il ritmo respiratorio.

inspira espira

Accarezza qualche volta anche le tue caritatevoli caviglie lo sai che sono loro che dona-
no armonia al tuo procedere? Quando ti elevi verso il cielo, poggi sulle dita dei piedi ma
ricorda sempre che sono le caviglie che ti proiettano verso lalto amale, ringraziale, ac-
cudiscile

36 La persona che riceve il massaggio dovrebbe cercare di essere quanto pi possibile


abbandonata, con i muscoli del tutto rilasciati, senza aiutare loperatore. Ci vale evidente-
mente tutte le volte che prevista una manovra di sollevamento o di movimento di un
arto.

..:: 59
Tratta allo stesso modo entrambi i lati della caviglia, poi, con la
manovra di spostamento gi illustrata, passa alla caviglia destra e
ripeti la stessa sequenza.

inspira espira

Ginocchia
Quando avrai terminato, torna sulla gamba sinistra e appoggia
nuovamente le mani a C sulla caviglia; con un lento scivolamento
sali con entrambe le mani fino ad incontrare il ginocchio; sempre
scivolando avvolgi il ginocchio tra le tue mani, facendole passare
luna sotto laltra e ridiscendendo, cos incrociate, lungo la gamba
fino alla caviglia. Risali. Cerca di porre attenzione alla fluidit e con-
tinuit del movimento (come le onde del mare).

inspira (e mantieni la caviglia) espira (e sali lentamente verso il ginocchio)


inspira (e scendi alla caviglia) espira (e risali lentamente verso il ginoc-
chio)

Raggiunto nuovamente il ginocchio, sovrapponi i tuoi pollici


sopra allattaccatura dellarticolazione, mentre le altre dita avvolge-
ranno e sosterranno la rotula. A questo punto, massaggia delicata-
mente muovendo i pollici con gesti circolari tutto intorno, sopra e
sotto larticolazione. Non esercitare pressioni. Agisci come se voles-
si spalmare un unguento. Non perdere il ritmo respiratorio.

inspira espira

Non essere cos inflessibile ricordati che nelle ginocchia risiede lo spirito dellumilt, che
non umiliazione impara a genufletterti soltanto di fronte al mistero divino che in te
abbi cura di queste ginocchia perfette nella loro sfericit, sono organi stupefacenti
cos sensualmente sensibili nei loro recessi segreti non lasciarle immobili alimentale
di passi danzanti ruotale dimostra la tua gioia incontenibile esse esprimono
leleganza del tuo incedere la sicurezza che proviene dalla consapevolezza

Ripeti la stessa sequenza del ginocchio sulla gamba destra, sulla


quale ti sarai portato con la solita manovra (p. 59).

..:: 60
Arti inferiori
Ora agirai sullarto nella sua intera estensione, dalla caviglia alla
giunzione con il bacino. Come al solito, prima a sinistra e poi a de-
stra, con una piccola variante: dopo aver massaggiato ciascuna gam-
ba, lavorerai su entrambe contemporaneamente.
Dal ginocchio scivola verso la caviglia, afferrala gentilmente
con entrambe le mani a C e rimani un poco.
Puoi anche aggiungere degli sfioramenti avvolgenti, che copra-
no tutta la superficie dellarticolazione, del collo del piede e
dellattaccatura al polpaccio.

inspira (e mantieni) espira (e mantieni)


inspira (e mantieni) espira (e avvolgi)
Riunisci le mani sulla caviglia sinistra, avvolgendola e, espiran-
do, con un movimento lento e profondo37, scivola verso il bacino
lungo lintera estensione della gamba. Mentre scorri sul ginocchio
alleggerisci un poco la pressione. Le mani sono sempre perfetta-
mente aderenti alla gamba.
Prosegui lungo la coscia e termina con un movimento avvol-
gente dove una mano scarica sullinguine e laltra verso la regione
trocanterica38. Il movimento dura quanto la tua espirazione.
Se ti sembra troppo lungo, fermati e mantieni appoggio e pres-
sione mentre inspiri con consapevolezza ed intenzione, poi riprendi
il movimento verso lalto.
Inspirando ritorna, sfiorando (movimento a piuma) il lato in-
terno e il lato esterno dellarto fino allattaccatura della caviglia. Ri-
peti.

inspira espira (e sali)


inspira (e torna) espira (e sali)

37 Non agire con i muscoli delle braccia o delle spalle ma fai sorgere la tua energia diret-
tamente dalladdome, dal tuo hara; stai saldo ma leggero sulle gambe.
38 Durante le ripetizioni, puoi anche alternare la conclusione del movimento lungo

ascendente scaricando con entrambe le mani verso lesterno sulla regione trocanterica.

..:: 61
Esegui sullaltra gamba.

inspira espira (e sali) inspira (e torna) espira (e sali)

Esegui su entrambe le gambe39 contemporaneamente. Alterna


unuscita sul trocantere ad una sullinguine. Ripeti.

inspira espira (e sali) inspira (e torna) espira (e sali)

39 Una mano su ciascuna gamba, evidentemente.

..:: 62
Busto
Alla fine dellultima ripetizione bilaterale sulle gambe, invece di
tornare alla caviglie, risali verso laddome dal trocantere, con uno
sfioramento avvolgente sopra le creste iliache ed appoggia le mani
sul secondo chakra40, come a p. 55.

inspira espira (e comprimi)


... inspira (e rilascia) espira (e comprimi)
Di qui, con estrema concentrazione, con le mani piatte aperte
sali molto lentamente lungo la linea mediana delladdome e appog-
giale con intenzione sul plesso solare, Manipura Chakra.

40 Puoi anche decidere, se ti sembra opportuno, di ripetere una volta o due la sequenza
delladdome (p. 50).

..:: 63
inspira
espira (e comprimi)
... inspira (e rilascia) espira (e comprimi)
Allarga le mani sempre aderendo al corpo, aprendole in uno
sfioramento profondo ed avvolgente lungo la parte inferiore della
gabbia toracica. I pollici nel frattempo accarezzano le costole. Ri-
torna e comprimi, rilascia e riprendi lo sfioramento.

inspira espira (e avvolgi)


... inspira (e torna) espira (e comprimi)
... inspira (e rilascia) espira (e avvolgi)

Porta ancora attenzione al tuo ventre lo senti come ora diverso? Dovresti gi ricordare
come si fa comprendere ci che ti circonda con lombelico invece che soltanto con il
cervello rilassa i tuoi polmoni non considerarli solo dei mantici che devi pompare per
comprimere ogni emozione cos facendo li alimenti di sospiri impara di nuovo a respi-
rare secondo il ritmo del cuore, senza affanno, senza fretta assaporando ogni molecola
di ossigeno scomponendo ogni profumo come un nutrimento per la tua essenza e
non stare sempre col fiato corto . cos fai solo fatica, non godi di nulla, nemmeno delle
cose piccole

Alla fine dellultima ripetizione, ruota sulle gambe rivolgendo la


schiena verso il capo della persona, preparandoti cos a collocarti
dietro la sua testa.
Con un unico movimento, senza interruzioni, tenendo le mani
piatte parallele appoggiate con decisione (ma allo stesso tempo con
delicatezza) su Manipura Chakra, richiama a te le braccia, scivolando
molto lentamente e in profondit lungo lo sterno fino ad arrivare ad

..:: 64
appoggiare, con la stessa decisa delicatezza, su Anahata Chakra, il
chakra del cuore. Poi torna con un movimento a piuma e risali. Ap-
poggia, comprimi, ripeti.

inspira espira (e sali)


... inspira (e resta) espira (e comprimi)
... inspira (e ritorna) espira (e risali)
... inspira (e resta) espira (e comprimi)
Terminando lultima ripetizione, tornando verso il plesso sola-
re, scivola lentamente e in profondit, lungo la linea mediana del
tronco, fin sotto lombelico, Swadhisthana Chakra (mani distese aper-
te e parallele).

Di qui separa le mani mantenendo il contatto (mani distese

..:: 65
aperte a L) e scivola lungo i fianchi fin sotto la schiena e risali
esercitando una delicata trazione lungo la parte inferiore della gab-
bia toracica ai lati della colonna vertebrale. Scarica sotto le ascelle,
torna sul quarto chakra e ripeti. Non dimenticare che dovrebbe es-
sere un unico, intenso, movimento fluido ed avvolgente.

inspira espira (e scivoli sul secondo chakra)


... inspira (e separa la mani) espira (e scivoli sotto la schiena, risalendo)
... inspira (e ritorna sul quarto chakra, scivoli sul secondo chakra, separi le ma-
ni) espira (e scivoli sotto la schiena, risalendo)

Distendi queste vertebre, proiettale verso lesterno, lanciale verso il cielo non piegare
mai pi la tua schiena osservala, riconoscendole la rettitudine che esprime la tua
colonna portante non farne una cariatide senza vita essa lalbero maestro, lasse
intorno al quale tutte le direzioni della tua vita sono possibili amala, proteggila, rafforzala
permettile ogni possibile rotazione, lasciando che i suoi trentatr gradini si trasformino
nella spirale di una galassia lungo la colonna sale e scende lenergia inesauribile del tuo
spirito immortale un vortice senza inizio n fine che non dovrebbe conoscere interruzioni
o deviazioni ogni volta che permetti ad uno dei tuoi centri di prevalere sullaltro, imponi
uno sbarramento artificiale e cos stai male allora lascia per favore che la corrente
fluisca liberamente attraverso di te non permettere alle esperienze che hai accumulato
su di essa ti facciano incurvare raddrizzati verso linfinito con tutta la leggerezza di cui se
vuoi sei capace

Scaricando lultima volta sulle ascelle, riunisci le mani sul quarto


chakra rimanendo un momento in consapevolezza ed ascolto.

..:: 66
inspira espira

Mani
Portati ora sul lato sinistro della persona e, partendo dalla
sommit della spalla, scivola lentamente con entrambe le mani, av-
volgendo e percorrendo tutto larto superiore sinistro fino a rag-
giungere la mano. Puoi ripetere alcune volte, se ne avverti il biso-
gno: tornando alla spalla, il movimento quello di scivolamento a
piuma.

inspira (le tue mani avvolgono la spalla)


espira (e scivoli gi lungo il braccio, lentamente)
inspira (e torni)
espiri (e scivoli gi lungo il braccio)

Resta un poco sulla mano, che terrai racchiusa tra le tue, mas-
saggiandola delicatamente su tutto il palmo.

inspira espira
Ti applicherai prima alla mano sinistra; poi ripeterai la manovra

..:: 67
sulla mano destra41.
Afferra la mano sinistra con entrambe le mani sui lati esterni
del palmo; distendi un poco verso di te larto e comprimi tarso e
metatarso con i pollici paralleli, facendoli scivolare verso lesterno,
come se dovessi allargare o aprire la mano.

inspira espira (e distendi la mano verso di te)


inspira (e mantieni)
espira (e allarga)

separa bene le dita, stira i palmi Di pi Vedi che non riesci a farlo fino in
fondo? Ti dispiace lasciar andare quello che credi sia tuo le tue paure di non posse-
dere pi niente

inspira (e torna)
espira

Tenendo la mano tra le tue mani, una sopra ed una sotto in senso
longitudinale, scivola verso lesterno (verso di te) comprimendo con una
certa decisione, dal polso alle dita. Torna in posizione con una manovra di
sfioramento avvolgente.

inspira espira (e comprimi la mano scivolando verso di te)


inspira (e torna avvolgendo)
espira (e comprimi)
inspira (e torna avvolgendo)

I tuoi piedi raccontavano in che modo sei ancorato alle origini ed alla vita ora senti qui le
tue mani qui c la tua volont e la tua forza esse ti permettono di afferrare di pren-
dere, di conoscere di com-prendere ed apprendere usale bene, con amore non
lavarne via scelte e responsabilit prendi in mano la tua vita ne sei perfettamente
capace non sporcarle con lavidit usale per donare carezze e conforto rendile
strumenti magici di creazione piuttosto che arnesi di potere afferra ogni opportunit,
persino nellapparente fallimento dove ti sembra invece di perdere la presa l puoi
spiccare il volo

41 Come si detto, lo stesso criterio per tutte le parti del corpo: prima la sinistra, poi la
destra. Mani, polsi e gomiti vanno trattati in parallelo, parallelo, prima a sinistra e poi a
destra; quindi tratteremo separatamente gli arti superiori in tutta la loro estensione.

..:: 68
non voler conservare niente, non voler possedere niente, accetta di dare tutto e di
ricevere tutto. Sentile inspirare ed espirare seguendo il ritmo dei tuoi polmoni

Ripeti tutta la sequenza sulla mano destra: con un lungo sfio-


ramento ascendente (sfioramento a piuma) risali lungo il braccio
sinistro, fermati con una mano al centro dello sterno, spostati
allaltro lato della persona passando per la testa e ridiscendi lungo il
braccio destro fino ad incontrare la mano.

Polsi
Concluso il lavoro su entrambe le mani, afferra gentilmente
entrambi i polsi con la mano a C e rimani un poco.

inspira (e mantieni)
espira (e mantieni)

Iniziando dalla parte sinistra, solleva un poco e sostieni


lavambraccio con una mano42, mentre con laltra massaggerai tutto
intorno allosso dellarticolazione del polso, praticando con le dita
(oppure solo con il pollice) dei piccoli cerchi, come se volessi spal-
mare un unguento. Non perdere il ritmo respiratorio.

inspira espira

Tratta allo stesso modo entrambi i lati del polso, poi, con la
manovra di spostamento gi illustrata (p. 69), passa al polso destro e
ripeti la stessa sequenza.

inspira espira

Leco del tuo cuore che pulsa fin dal concepimento risiede nei tuoi polsi sentinelle e te-

42 La persona che riceve il massaggio dovrebbe cercare di essere quanto pi possibile


abbandonata, con i muscoli del tutto rilasciati, senza aiutare loperatore. Ci vale natural-
mente tutte le volte che prevista una manovra di sollevamento o di movimento di un
arto.

..:: 69
stimoni della vita se c polso, c battito e se c battito respiri e sei vivo quando provi
la paura che reca con s ogni abbandono essi tremano, perch il cuore si smarrisce
rassicura i tuoi polsi sciogline ogni rigidit cambia i movimenti costretti dai lacci della
tua mente in un battito dali essi sorreggono e guidano le tue mani danno loro la forza
o ne deprivano la potenza rinnovane dunque lelasticit e il vigore ascolta leco del tuo
sangue la circolazione che porta nutrimento, calore e pulizia tutto in te si fa sostanza

Il sangue simbolo della fratellanza stringi un patto di sangue con lAltro nel sangue
che fluisce c anche il sentimento della compassione non essere cos freddo non
mantenere questo sangue nella debolezza scaldalo con amore fai un respiro profon-
do, cos che esso circoli allegramente per tutto il tuo corpo ... dal tuo centro alle tue estremi-
t impetuoso, gioioso e vivo

Gomiti
Quando avrai terminato con i polsi, ritorna nel solito modo alla
parte sinistra. Mentre con una mano sostieni lavambraccio della
persona, con laltra (in particolare, con il pollice) risali scivolando
verso il gomito, comprimendo delicatamente la linea mediana
dallavambraccio. Quando la tua mano incontra larticolazione, rac-
coglila come se volessi sostenerla e resta. Torna al polso con un
movimento avvolgente e ripeti alcune volte.

inspira espira

Passa ora al braccio destro e ripeti la stessa sequenza per il go-


mito.

inspira espira

Nel gomito c tutto il peso delle tua ambizioni, quando sorreggi la tua testa pensosa non
arrovellarti in idee apparenti e circolari lascia scivolare via il tranello mentale di una ra-
zionalit senza reale fondamento qui il fulcro della leve che ti consente di portare il
peso del bagaglio che hai nelle mani le zavorre che ti ostacolano nella tua vita le bar-
rierei che devi allontanare da te nel gomito troverai la capacit dimporti ma la sfida
quella di importi a te stesso, alla tua mente sofferente e viziata non sgomitare troppo nel
mondo prendi esattamente il posto che il tuo riconosci e rispetta il posto di ogni Altro
e non essere inflessibile nel giudizio ostinato nelle decisioni fai sempre in modo
che dai tuoi gomiti si estenda un abbraccio, come fosse un arcobaleno da una parte allaltra
del mondo

..:: 70
Arti superiori
Ritorna alla parte sinistra e scendi fino ad incontrare di nuovo
la mano. Di qui, con entrambe le mani aperte ad avvolgere il brac-
cio, risali lentamente scivolando con i pollici lungo la linea mediana
dellarto.
Oltrepassa la spalla fino allattaccatura del collo con la mano
pi esterna mentre con quella allinterno scarichi il movimento
sullascella; mantieni le mani sui rispettivi lati e torna scivolando te-
nendo il braccio tra le palme43 fino alla punta della dita della perso-
na.
Come di consueto dovr essere un unico movimento lento e
fluido. Mentre scorri sul gomito alleggerisci un poco la pressione.
Le mani sono sempre perfettamente aderenti al braccio.

inspira espira

Passa ora al braccio destro e ripeti la stessa sequenza.

inspira espira

Dal tuo tronco scaturiscono le braccia, come rami protesi verso il cielo infinito esse pos-
sono accogliere nellabbraccio ma anche respingere non tenerle sempre incrociate per
difenderti o per respingere non renderle simili a confini invalicabili, anche se sono la
misura del tuo spazio privato non farne espressione di paura usale piuttosto per so-
stenere e per soccorrere, volgendo al bene tutta la loro forza sono cos forti che diventa-
no la proiezione di te nella realt e il mondo ti si fa pi vicino fai fiorire le tue braccia
come rami sempre verdi protesi verso il cielo come rami di pesco in primavera carichi
di fiori che si fanno frutto e poi seme e poi di nuovo pianta, in un ciclo senza fine e
senza inizio

Spalle e collo
Dopo aver terminato con le braccia, ti porterai dietro alla testa

43 Anche se molto usato palmo, la superficie ventrale della mano, come riporta il Trec-
cani, la palma; in realt non si tratta di maschile e femminile, bens di due parole diver-
se. In ogni caso, la lingua vivente accetta anche la prima espressione, che nel suo significato
pi proprio tuttavia sarebbe la distanza che pu misurarsi con la mano tesa e aperta, dallestremit
del pollice a quella del mignolo (sinonimo di spanna).

..:: 71
della persona senza lasciare mai il contatto, ponendo le mani piatte
parallele sul quarto chakra. Resta un poco e concentrati.

inspira espira

Fai ruotare le mani con le punte rivolte verso il centro del tora-
ce, appoggiandole appena sotto le clavicole. Con uno sfioramento
avvolgente separa le mani raggiungendo ciascuna spalla e scivola
lungo la base del collo; qui, con le dita, risali fino allattaccatura dei
capelli. Ritorna. Ripeti.

inspira espira

Ruota delicatamente la testa della persona sulla sua destra e de-


dicati alla spalla sinistra. Con una mano sostieni il capo e con laltra
agisci.
Il movimento inizia allo stesso modo: partendo dalla parte su-
periore dello sterno, scivoli verso lesterno avvolgendo la spalla e
risali lungo il collo. Il pollice sar sulla parte anteriore della spalla e
le altre dita sul lato posteriore.

inspira espira

Torna e fai scorrere la mano sotto la persona, lungo la colonna


vertebrale, fin dove puoi arrivare. Risali lungo la colonna fino alla
nuca e di nuovo torni sulla spalla con scivolamento avvolgente.

..:: 72
inspira espira

la sacra colonna, ogni vertebra uno scalino che dalla terra ti conduce al cielo. Dal-
la grandezza e potenza delle vertebre lombari va su su fino alle sentimentali vertebre
dorsali per arrivare alle lucide cervicali, e infine accogliere la scatola cranica, scrigno di
tesori che culmina in diecimila petali44 che si aprono allenergia luminosa che discende
dal cosmo

Fai scorrere ancora la mano sotto la persona, ma non pi se-


guendo la colonna vertebrale, bens il fianco verso la vita, fin dove
puoi arrivare. Torna diagonalmente alla base del collo, passando tra
la scapola e la schiena.

inspira espira

Ruota delicatamente la testa della persona sulla sua sinistra e


dedicati alla spalla destra. Con una mano sostieni il capo e con laltra
agisci. Le sequenze sono le stesse appena descritte.

Se di tutte le nostre articolazioni le spalle sono quelle che ti permettono un maggior grado di
rotazione, dunque di libert, perch ti ostini a schiacciarle sotto il peso di responsabilit non
tue? ... passive eredit che succhiano ogni tua energia zavorre senza senso che rallen-
tano i tuoi passi ed impediscono la tua elevazione allarga queste spalle, raddrizza la tua
schiena alleggeriscila sii un appoggio per gli Altri ma non un granitico piedistallo
non abusare dei tuoi limiti nessuno ha mai detto che devi sostenere lintera volta celeste
sulle tue spalle lascia che facciano il loro lavoro, che quello di esprimere le tue braccia
verso linfinito

Viso
Terminata questa sequenza, riaccompagna delicatamente il capo
della persona in posizione diritta e, senza lasciare mai il contatto,
ponendo le mani piatte parallele sul quarto chakra. Resta un poco e
concentrati.

inspira espira

44 il settimo chakra: Sahasrara; ved. p. 111 e s.

..:: 73
Fai ruotare le mani con le punte rivolte verso il centro del tora-
ce, appoggiandole appena sotto le clavicole. Con uno sfioramento
avvolgente separa le mani raggiungendo ciascuna spalla e scivola
lungo la base del collo; qui, con le dita, risali fino allattaccatura dei
capelli e prosegui fino ad incontrare la fronte. Resta con i pollici
appoggiati al centro della fronte (Ajna Chakra, il Terzo Occhio) e le
altre dita che fanno da sostegno sulle tempie.

inspira espira

Guarda ora il tuo viso come se fossi di fronte allo specchio che cosa vedi? luscio soc-
chiuso del tuo ego, come lo esibisci al mondo la tua identit pi evidente e per questo
apparente non detto che sia anche la pi vera quanti nomi porti su questo volto?
ci sono i tratti di tua madre limpronta di tuo padre ripuliscilo delle maschere altrui
testimoniane con rispetto i ritratti, ma dipingi prima di tutto il tuo, incessantemente con
colori nuovi che non siano eredit o patrimonio che cosa sono queste rughe? su di
esse si iscrive, come fosse la mappa per un misterioso tesoro, la storia della tua vita vuoi
farne una poesia damore o una tragedia? ... e se fosse una leggenda, oppure una fiaba
incantata?

Fronte
Richiamando i pollici verso le tempie, scivola lentamente verso
lesterno, massaggiando in profondit tutta la fronte. Ripeti.

..:: 74
inspira espira (ed allarga i pollici)
inspira (e torna) espira (ed allarga i pollici)

Ecco qui la tua fronte, sede di affanni e preoccupazioni ma anche dellintelletto buon
servitore e della volont non merita forse ogni possibile carezza che sappia sciogliere le
incrostazioni del tempo? In fondo essa il baluardo che ti permette di fronteggiare ogni
avversit

Una fronte distesa esprime un pensiero solido e la calma stabile di una illuminazione senza
supponenza convinciti ad aprire il tuo terzo occhio di un bianco colore indaco guar-
dalo! si trova proprio qui, in mezzo alla tua fronte nessuno pu mostrarti come fare
ma tu lo sai da sempre, da prima di assumere una coscienza devi solo ricordarlo ed
ora che lo hai riconosciuto come un fiore che sboccia dalla tua consapevolezza ritrova-
ta: aprine i petali, come fossero palpebre socchiuse imparando a vedere invece di ac-
contentarti di guardare

Sopracciglia
Mantenendo la stessa posizione delle mani, fai ora lo stesso
movimento sulle sopracciglia secondo la medesima sequenza appe-
na vista.

inspira espira (ed allarga i pollici)


inspira (e torna) espira (ed allarga i pollici)

Proprio dal centro della tua fronte si tende larco delle tue sopracciglia, custodi del tuo
sguardo, ambasciatrici senza colpa di ogni tua impressione esse non possono mentire
mai ogni stupore ogni paura ogni sorpresa qualsiasi gioia il piacere che provi
non c una sola emozione che esse non rivelino ricorda che, quando la fronte si cor-
ruga, anche le sopracciglia ne soffrono distendile rendile forti, perch sono il tetto dei
tuoi sguardi e le fondamenta del tuo terzo occhio come una cappella sacra, sono le
volte su cui edifichi i tuoi pensieri

Occhi
Sempre con le mani in questa posizione e lavorando con estre-

..:: 75
ma leggerezza con il polpastrello dei pollici, sfiora delicatamente le
palpebre45, dallangolo interno verso lesterno. Resta.

inspira espira

I tuoi occhi, attraversati dalla luce di tutta la creazione cos belli dicono che vi si ri-
specchia la tua anima che siano intelligenti o spenti, allusivi o sinceri, i tuoi occhi testi-
moniano le sfumature di colore con cui hai deciso di immaginare la tua vita riposa i tuoi
occhi e con essi il tuo spirito ripuliscili attentamente da ogni visione di cose cattive il
brutto diviene bello grazie al tuo amore e le tinte con cui dipingi il giorno sgorgano senza
fine dalle tue iridi luminose lascia andare la rabbia che offusca la prima e la seconda
vista

Con le mani a coppa, i pollici rivolti vero il basso appoggiano


sugli zigomi, copri interamente entrambi gli occhi, senza alcuna
pressione, in modo da escludere totalmente per qualche momento la
luce esterna e cos indurre al riposo gli occhi e la vista della persona.
Resta in consapevolezza.

inspira espira

Per un momento fai buio dentro i tuoi occhi non averne paura non esiste la notte sen-
za il giorno e la notte partecipa della rigenerazione di tutti gli esseri e di tutte le cose
di sollievo a questi occhi resta per un poco soltanto dentro te stesso e nelloscurit
vedrai sorgere una miriade di stelle

Naso
Sempre utilizzando i pollici, scivola ora lentamente e con deli-
catezza lungo il setto nasale, partendo dalle sopracciglia verso la
punta. Ripeti alcune volte.

inspira espira

Senza interrompere il movimento, che dovrebbe di regola esse-

45 evidente la delicatezza di questo passaggio: tralascia se la persona indossa le lenti a


contatto, se ha qualsiasi tipo di disturbo agli occhi, se semplicemente non lo vuole evita
accuratamente, inoltre, di avere sulle dita olio o unguenti di qualsiasi natura.

..:: 76
re continuo e fluido, dalle narici passerai alle guance.

Strano caso quello del naso separa la destra dalla sinistra oltre ad essere il veicolo
del soffio vitale, sempre di un passo avanti a te, fendendo laria che attraversi come un
freccia ti consente di ritrovare la strada esprime il tuo orgoglio eppure eppure
non sempre lo apprezzi come dovresti spesso te ne dimentichi, considerandolo una
semplice appendice del tuo viso accarezza invece il tuo naso ringrazialo perch ti
porta i profumi del creato riempiendo di poesia il tuo alito ringrazialo quando ti permet-
te di fiutare un pericolo ringrazialo quando ti consegna lodore della persona che ami
quando scolpisce nella tua memoria la fragranza di un bel ricordo alla radice del naso il
potere mentale e quello creativo si concentrano nella tua opera di realizzazione

Guance
Con le altre dita raccolte, massaggia solo con i pollici
dallinterno allesterno dello zigomo, partendo da sotto gli occhi e
scendendo lentamente fino allarco della mandibola. Ripeti alcune
volte.

inspira espira

Quale altra parte del tuo corpo merita maggiori attenzioni, pi baci e pi carezze se non le
tue guance? le timide guance che non sanno mentire, sempre pronte al rossore sem-
pre pronte a sopportare persino unoffesa ed altrettanto capaci di perdersi senza preav-
viso in una risata sono vulnerabili le tue impressionabili guance cos emotive raf-
forzale con la tua considerazione, guardale con affetto

Mento e mandibola
Avendo raggiunto la mandibola, scendi fino al mento, che
stringerai al centro delicatamente tra pollice ed indice, scivolando
verso lesterno lungo tutta lestensione della mandibola, fino a rag-
giungere i lobi delle orecchie. Torna e ripeti alcune volte.

inspira espira

La tua volont si esprime attraverso il mento forte il tuo mento, assiste la masticazione
del cibo che ti sostiene le tue armi animali, i denti, trattengono con forza rompono...
spezzano triturano me il ciclo della vita, non violenza se c il rispetto

..:: 77
Bocca
Dal mento passerai alla bocca, usando anche qui estrema deli-
catezza. Sostenendo il mento con le altre dita della mano, userai i
pollici, come di consueto dal centro verso lesterno, per massaggiare
lentamente la zona del prolabio, seguendo il bordo del labbro supe-
riore. Ripeti alcune volte.

inspira espira

Infine, seguendo la conformazione delle labbra, passerai a trat-


tare la zona periorale inferiore; sempre lentamente e con movimenti
delicatissimi e fluidi. Ripeti alcune volte.

inspira espira

Socchiudi un poco questa bocca, come quando ti assale il piacere essa il confine tra
linterno e lesterno non chiudere te stesso non stringere cos forte i tuoi denti ci
che non lasci entrare, poi non potr uscire ci che non sai ricevere, non potrai dare il
fiato la parola il cibo i tuoi baci tutto passa per la tua bocca non coprirla con
la mano accetta e testimonia sempre la tua verit

Dov finita limmagine del bambino che eri? Apri il tuo volto in un sorriso di gioia distendi
le tue labbra, non lasciarle sempre serrate, ch altrimenti nemmeno il respiro delluniverso
mondo sar capace di invaderti attraverso la bocca Sorridi sorridi sorridi che
importa se non sempre ne hai voglia? pur sempre una buona palestra per i tuoi muscoli e
per il tuoi spirito ma come? sei disposto ad ore di intenso esercizio fisico per modellarti il
corpo secondo schemi che non sempre gli appartengono e non sei capace di sprigionare un
sorriso almeno una volta al giorno? Sorridi sorridi sorridi lasciati ridere fino
allebrezza!

Orecchie
Scendi di nuovo dalla bocca al mento, che stringerai al centro
delicatamente tra pollice ed indice, e scivola verso lesterno lungo
tutta lestensione della mandibola, fino a raggiungere i lobi delle
orecchie.
Ora potrai prenderle delicatamente tra le dita e praticare delle
delicate pressioni tra pollice ed indice lungo tutto larco del padi-
glione auricolare.

..:: 78
inspira espira

Tra ubbidienza ed ascolto, le tue orecchie ti portano i colori della musica il pianto di un
bambino le risate dei ruscelli sono anche la sede dellequilibrio incredibile, ma
esse sorreggono i tuoi passi e ti consentono di ballare c differenza tra udire e sentire
tra percepire ed ascoltare converti ogni rumore in armonia trasforma ogni parola che ti
colpisce in una benedizione non temere il silenzio, anchesso pregno di vibrazione e
ti predispone allascolto

Testa
Distendi le dita di ciascuna mano fino a coprire completamente
i padiglioni auricolari, appoggiando i pollici al centro della sommit
del capo. Non comprimere le orecchie ma tienile racchiuse nelle
mani, come per isolare per un momento la persona da ogni suono e
lasciar riposare la mente. Resta e concentrati.
In questa stessa posizione ed agendo solo sui pollici, non sulle
orecchie46, esercita delle pressioni sul centro della testa, in corri-
spondenza del punto ideale su cui si colloca il settimo chakra, Saha-
srara.

inspira espira

Arretra un poco i pollici, rimanendo sulla linea mediana del ca-


po e ripeti le stesse pressioni ad intervalli di circa due cm, risalendo
verso la fronte; arriva al centro delle fronte e torna indietro.

inspira espira

Conclusa lultima ripetizione, giunto con i pollici al centro della


fronte, apri le tue mani fino a racchiudere le tempie e, con le dita
semiflesse, comprimi la zona superiore delle guance, tra gli zigomi e
lattaccatura delle orecchie. Ripeti le pressioni, con presenza e con-

46 Tieni sempre a mente che ogni volta che applichi una forza nel massaggio, non dovre-
sti usare il vigore muscolare, bens unicamente lenergia che proviene dal tuo centro (hara),
con le gambe ben radicate al suolo, in perfetta consapevolezza del tuo peso e della tua
consistenza.

..:: 79
centrazione sul respiro. Resta.

inspira espira

Stacca pure i pollici dalla fronte e ripeti la stessa manovra di


pressione sotto gli zigomi. Ripeti le pressioni, con presenza e con-
centrazione sul respiro. Resta.

inspira espira

Siamo alla capitale del tuo corpo, del tuo spirito, del tuo essere completo il capo che ti
governa la patria della ragione e dellintelletto rialza la testa, lo sguardo diritto innanzi
a te la tua testa lo zenit del tuo cuore, il punto in cui la tua anima sinterseca con la
sfera celeste infinita c certamente lorgoglio ma non lasciarlo mai degenerare in
superbia qui si trova il tuo ineguagliabile cervello denso di mistero labirinti segreti
incessantemente percorsi da pensieri, emozioni, sensazioni, percezioni molte delle quali
nemmeno comprendi ed altre nemmeno sai che esistono scariche elettriche da cui in
definitiva dipende ogni stato della tua esistenza fai attenzione, spesso proprio qui che
sorgono e si radicano le ossessioni osservale e riconoscile come tali lascia che vada-
no non alimentarle con il disagio dei tuoi organi, del tuo cuore, del tuo fegato, della tua
pancia riconoscile e spegnile rompi i pensieri circolari potresti nutrire piuttosto pen-
sieri verticali lasciando che si creino dallinterno, invece che assumerli dallesterno
rendi leggera questa che la parte di te pi pesante la quale, se non la purifichi conti-
nuamente, pu diventare zavorra che ti precipita la tua testa nulla senza le tue viscere
ma senza la tua testa il tuo corpo degenera, poi muore dunque nella testa, dove
iniziano e finiscono tutte le terminazioni nervose, che devi riconquistare lunit essenziale di
te stesso lamplesso gioioso di tutte le tue energie la riunione definitiva di ogni sepa-
razione tra il corpo e lo spirito

Congedo
Questa esperienza si avvia ormai alla sua conclusione ed arri-
vato il momento di prendere congedo47: dopo aver lavorato inten-
samente su ogni parte del corpo, dovrai offrire alla persona il senso
della propria interezza, restituirla al tutto armonioso del proprio S,
corpo ed anima, e prepararla al distacco dalle tue mani.
Al termine del trattamento, dunque, ti trovi alla testa della per-
sona; ci ti permetter facilmente di assumere la stessa posizione

47 Vedi anche le considerazioni sullinterruzione della sessione, a p. 93.

..:: 80
vista alla presa di contatto (p. 46): la tua mano sinistra sulla fronte
(Ajna Chakra, il Terzo Occhio) e la tua mano destra sul plesso solare
(Manipura Chakra).
Comincia dal lato destro della persona, poi, durante
lesecuzione dei movimenti descritti tra poco, ti sposterai sul lato
sinistro.

inspira espira

Senza mai perdere il contatto e senza soluzione di continuit,


fai scivolare con uno sfioramento lento e profondo entrambe le
mani sul secondo chakra, Svadhistana: prima la destra e poi la sini-
stra. Resta.

inspira espira

A questo punto, con estrema concentrazione e con movimenti


lenti e continui, farai scivolare la mano destra lungo lintera esten-
sione della gamba sinistra fino alla estremit delle dita dei piedi e
contemporaneamente farai scivolare la mano sinistra, attraverso il
plesso solare e lo sterno fino alla spalla destra per scendere, senza
alcuna interruzione, lungo lintero braccio destro fino allestremit

..:: 81
delle dita della mano.

inspira espira

Torna al secondo chakra, seguendo lo stesso percorso in senso


inverso ma soltanto sfiorando la pelle (movimento a piuma).
Mantenendo solo la mano destra sul secondo chakra, ruota
dal lato della testa intorno alla persona per portarti sul lato sini-
stro, al termine del passaggio, accosta la mano sinistra alla destra.
Resta.

inspira espira

Ora puoi riconoscere, apprezzare e ricordare questo tuo prezioso corpo umano accoglilo
nel tuo cuore esso perfetto in quel che perfettamente realizzato in tutte le condi-
zioni favorevoli al raggiungimento della liberazione dalla sofferenza e dalle cause della
sofferenza

Ora cominci a comprendere la verit che questo tuo unico, prezioso, insostituibile cor-
po non una caduca appendice non un parassita del tuo spirito il quale daltra
parte non dovresti percepire come un clandestino che ti abita tuo malgrado non guardare
questo corpo come qualche cosa che possiedi cos riuscirai forse a capire che non puoi
possedere nemmeno il corpo di un Altro tu non hai mani, non hai piedi, non le braccia o
le gambe, non hai un fegato e nemmeno hai dei ridicoli organi sessuali testicoli raggrinzi-
ti mammelle cadenti un pene troppo piccolo o troppo grande una vagina troppo
secca o troppo profonda non hai e non possiedi un corpo scopri, per favore conti-

..:: 82
nua a scoprire che sei un corpo che corpo e spirito sono una cosa sola accetta que-
sto mistero cos com trovando la scintilla divina della creazione che si fa dal di den-
tro accetta questo e rispetta, con amore e dedizione, ogni espressione del tuo essere

Ripeti la sequenza appena vista (gamba destra / braccio sini-


stro).
Alterna, per quante volte ne senti la necessit, lato destro e sini-
stro, spostandoti ogni volta sul lato corretto della persona. Pi il
movimento costante, fluido, non affrettato e profondo, senza in-
terruzioni e con un pieno contatto della mano sul corpo della per-
sona, maggiore sar la sua efficacia in questo momento delicato.
Abbi cura di terminare il ciclo sul lato sinistro.
Dopo aver terminato questo primo ciclo, ti troverai sul lato si-
nistro48 della persona, con entrambi le mani sul secondo chakra. Re-
sta.

inspira espira

Rimani sul lato sinistro, fai risalire le mani lungo la linea media-
na del plesso solare e dello sterno, allargandole alla base del collo,
lungo il quale risalirai fino alla fronte, dove appoggerai la punta delle
dita. Resta.

inspira espira

48 Come vedrai tra poco, il trattamento che era iniziato (p. 46) dal lato destro, attivo,
termina sul lato sinistro, ricettivo, della persona.

..:: 83
inspira espira

Fai scivolare le dita (movimento a piuma) dalla fronte alla nuca,


seguendo lattaccatura dei capelli, scendi lungo il collo e le spalle e
scivola lungo entrambe le braccia fino alla punta della dita. Ritorna.

inspira espira

..:: 84
Tornato alla fronte, ripeti sugli arti inferiori: scivola dalla fronte
alla nuca, sempre seguendo lattaccatura dei capelli, scendi lungo il
collo e di qui al tronco, lungo lo sterno e la linea mediana del plesso
solare fino allombelico; qui separerai le mani, che farai passare sulle
creste iliache per poi scivolare lungo entrambe le gambe fino alla
punta dei piedi. Ritorna.

inspira espira

sei come una meridiana per il Creato intero il Sole, che dona la vita, baciandoti dise-
gna la tua ombra che cambia di minuto in minuto impara a cambiare anche Tu se-
guendo le regole del tempo, che non si ferma e non aspetta che non passato e non
a-venire che qui, che ora proprio ora che il momento presente il momento
dellattenzione la realt che spesso non comprendi, perch pretendi che essa sia come
tu credi che sia e non come essa

Se forzi le tue ore compiendo azioni che in quel momento non sono quelle giuste, vivi
male, ti ammali.

Alterna braccia e gambe fintantoch senti che necessario.


Lultima ripetizione sar sulle braccia. Quando arrivi per
lultima volta alle dita della persona, prendi affettuosamente le sue
mani, prima la destra e poi la sinistra; con un movimento gentile e

..:: 85
non brusco solleva prima il braccio destro e piegalo sul petto della
persona, poi ripeti con il sinistro, guidando in questo modo la per-
sona ad abbracciare s stessa.
Quindi, agendo con una mano sulla spalla opposta al lato dove
ti trovi e con laltra mano sul bacino, invita la persona a girarsi sul
fianco49 e a raccogliere le gambe verso il tronco. La posizione finale
sar esattamente quella fetale.
Ora il momento di allontanare le tue mani dalla persona, pri-
ma una e poi laltra, senza movimenti bruschi, ma scivolando via dal
corpo.
Ricopri la persona e lasciala sola con se stessa per qualche
istante. Siediti in meditazione e riprendi anche tu consapevolezza
della tua individualit, contempla il dono scambievole di energie che
avete appena condotto a termine. Ringrazia.

Il cuore che qualche volta si spacca ed altre volte palpita ... le reni che si spezzano ... la
gola che si chiude ... il respiro che si mozza... la paura che stringe lo stomaco in una tena-
glia e che rilascia gli sfinteri ... le vene che tremano ai polsi ... le ginocchia che cedono ... le
farfalle nella pancia... la testa che si fa leggera, nelle nuvole ... i piedi che volano ... la fronte
che si spiana ... le dita delle mani che ci prudono ... i lombi che sprigionano ... le pelvi che si
sciolgono nel piacere ... gli occhi specchio dellanima ... la gambe che misurano passi ... le
braccia aperte che accolgono e le braccia tese che respingono ... quando hai successo,
prendi piede ... se ti innamori, perdi la testa ... metti la testa sulle spalle ma tante volte, nella
vita, non sai dove sbatterla ... se sei egoista, calpesti gli altri ... se sei abile, sei in gamba ...
ma possono sempre tremarti le ginocchia senza preavviso ... sei pronto a prendere la vita
nelle tue mani? se hai coraggio, vuol dire che hai fegato ma il cuore che contiene ogni
tuo bene ti sei buttato ai piedi di qualcuno alle mani di qualcun altro hai affidato talvol-
ta la tua stessa vita non roderti il fegato per la rabbia o i dolori se hai una delusione, ti
occorre tempo per digerirla se ti si mozza il fiato o se sospiri sempre, non detto che
siano i tuoi polmoni a star male piuttosto, non esser fuori di te pensa ad amare il tuo
cuore incondizionatamente, come esso stesso ti ama nella tua divinit interiore pi
profonda

Luoghi comuni, certamente; espressioni allegoriche di un corpo

49 Questo dovrebbe essere lunico momento di tutto il trattamento in cui la persona, che
rimane sempre completamente abbandonata, rilasciando del tutto ogni muscolo, dovr un
poco collaborare con chi effettua il massaggio. Anche questo fa parte del congedo, nel
senso che simbolicamente la persona riprende consapevolezza del proprio movimento, dei
propri muscoli, del proprio peso sulla superficie dappoggio.

..:: 86
che esprime sentimenti, emozioni, gioia, dolore, desiderio, frustra-
zioni, rimpianti, aspettative: ogni lingua ed ogni cultura conosce di
certo le proprie, magari con mille differenti sfumature, eppure tutte
accomunate nella sostanza di unidea archetipica comune. Tutto ci
che mentale si esprime nel e attraverso il corporale. Lo spirito
si riverbera nella carne. Il nostro corpo la rappresentazione del
nostro universo individuale, che a sua volta limmagine riflessa
delluniverso infinito.

..:: 87
Tabella dei tempi
La tabella che segue soltanto un riepilogo della sequenza, con
lunico scopo di dare una rappresentazione grafica sintetica dei tempi
della seduta.

I tempi indicati dovrebbero essere considerati come del tutto rela-


tivi. Questo tipo di pratica non sopporta una rigida schematizzazione e
tutto quanto precede ha un valore squisitamente orientativo. Tempi e
modi sono solo suggerimenti e spunti poi occorre lasciar fare al cuo-
re, a quel che sorge durante la meditazione, a quello che ci trasmette il
corpo, alle sensazioni che proviamo. Niente come latto meditativo do-
vrebbe essere altrettanto ispirato ad unassoluta spontaneit.
Come ulteriore supporto, potrai utilizzare il tocco periodico di
una campana tibetana; il file che potrai liberamente scaricare a questo
indirizzo internet, http://goo.gl/pFHLxH, riproduce cinque minuti di

..:: 89
silenzio seguiti dal tocco di una campana e, ripetuto durante lintera ses-
sione, ti aiuter a mantenere il contatto con il tempo e la scansione delle
varie fasi meditative.

Link al file tibetan_bell_05_min.mp3

..:: 90
Osservazioni Conclusive
Parole chiave del metamassaggio: libert, spontaneit, fiducia, accoglienza,
raccoglimento, tatto, dedizione, rispetto, concentrazione, momento presente,
consapevolezza, respiro, apertura, abbandono, dare, ricevere, accettare, osser-
vare, non giudicare, contemplare, trascendere.
Latteggiamento di chi effettua il massaggio e guida la meditazione: dimenti-
ca te stesso perch sei solo un tramite, non stai facendo nulla per te e tutto per
lAltro; non prendere potere, non prendere possesso, non chiedere, non pre-
tendere, non usare, non abusare. Ascolta. Non giudicare quello che sorge e
quello che provi, osserva e basta. Non respingere, raccogli nelle tue mani. Non
desiderare, se desideri lascia andare senza ansia e senza risentimento.
Latteggiamento di chi riceve il massaggio: apriti totalmente a questa espe-
rienza, donati ed accogli il dono, abbandonati con fiducia, apriti alle sensazioni
che affiorano, lasciati condurre nel profondo della tua coscienza, accetta quan-
to ricevi e quel che sorge in te. Non giudicare quello che provi, osserva e basta.
Non respingere, raccogli su di te e in te. Non desiderare; se desideri, osserva il
desiderio senza alcun attaccamento, lascia andare senza ansia e senza rabbia.
La sequenza proposta non deve essere vista come un percorso rigido e vin-
colante; innumerevoli possono essere le varianti o le aggiunte. Allo stesso mo-
do, si pu omettere alcuni passaggi o al limite distribuire i tempi secondo la
propria sensibilit. Occorre ascoltare il cuore: il proprio e quello della persona
che sta meditando insieme a te ricevendo il tuo attento massaggio.
Latto respiratorio dovrebbe essere sempre in perfetto coordinamento con il
movimento delle mani. Il canone questo: inspiro e rilascio / espiro e com-
primo inspiro e ritorno / espiro e scivolo; in sostanza, lespressione della
forza (che deve sempre sorgere dal proprio hara, come nelle arti marziali) si ha
sempre durante lespirazione: inspiro-ricettivo / espiro-attivo. Preferibilmente
si inspira dal naso ed espira dalla bocca; ma anche questo un criterio di mas-
sima che conosce molte variazioni.
La guida durante la meditazione molto importante ma non deve essere
esasperata. Non si tratta di mandare a memoria queste o altre formule e di ri-
peterle meccanicamente ed ossessivamente. Di nuovo, lascia che sia il cuore a
parlare. Esprimi quello che senti e quello che sorge. Qualche volta verbalizzare
la meditazione potr aiutarti nel mantenere il ritmo della respirazione legato ai
movimenti che stai effettuando. Gli esempi che trovi nella sequenza sono, ap-
punto, soltanto esempi. Puoi anche scegliere una meditazione del tutto silen-
ziosa, puoi cantare, puoi recitare un mantra oppure respirare seguendo il man-
tra Hamso50.

50 Ham mentre inspiri so mentre espiri. Dalla Hamsa Upanisad: Hamsa (an-
ser) termine sanscrito per uccello, metafora dellanima migrante di esistenza in esistenza

..:: 91
La sensualit: indubbiamente si tratta di unesperienza piuttosto intima, che
richiede fiducia, rispetto e dedizione vicendevole. Anche se per qualche aspet-
to pu assomigliarvi, questa non una pratica tantrico e non specificatamente
incentrata sullenergia sessuale. Di certo questultima pu risvegliarsi e sorgere
in qualsiasi momento della pratica, come pu risvegliarsi (ed anzi, si risveglier)
qualsiasi altro tipo di energia ed emozione profonda della persona, di segno
positivo (gioia, euforia, benessere, compassione, dedizione ) o negativo (an-
sia, sofferenza, rabbia, dolore, rimpianto ). Bene: questo proprio un segno
dellefficacia dellesperienza che si sta facendo: suscitare consapevolezza di tutto quel
che sorge dal profondo di s. La chiave di volta di quella che stata definita
lintelligenza emotiva51 proprio la consapevolezza dei propri sentimenti nel momento
stesso in cui si presentano: si tratta di autoconsapevolezza, ossia consapevolezza in-
trospettiva (in cui) la mente osserva e studia lesperienza, ivi comprese le emozioni. Le
emozioni sensuali vanno dunque considerate come tutte le altre: sorgono e le
osservi e le lasci andare, senza giudizio, senza alcuna preoccupazione, con leg-
gerezza e come fossi un semplice spettatore, come un fatto naturale, come par-
te del tuo essere; semplicemente, le osservi lasciandole andare. Se ci non ti
riesce, se crea disagio o insofferenza, non ha importanza: baster sospendere o
interrompere la pratica, cercando di non coltivare alcuna negativit o aggressi-
vit, senza attardarsi in alcun giudizio. Nemmeno verso se stessi.
La comunione: si tratta di unopera comune e di unopera in comunione. Lo
scambio tattile, la sincronia del respiro, le visualizzazioni condivise, la guida
nella meditazione, ogni aspetto di questa pratica inteso in tutti i modi a creare
un punto dincontro trascendente tra chi riceve e chi effettua il massaggio.
Non esiste una parte attiva ed una passiva; non c colui che cura quello che
cerca una guarigione; non c soggetto e non c oggetto. Entrambi i protagonisti della
pratica svolgono un ruolo attivo e passivo insieme, ricettivo e reattivo: chi ri-
ceve il massaggio passivo nellaccogliere la manualit, ma reattivo nel rila-
sciare la proprie energie sottili; chi effettua il massaggio attivo mentre applica
le sue mani, ma passivo mentre si apre allascolto profondo della persona. Il
lavoro dunque comune, cos come comune lobiettivo di trascendere il cor-
po e lo spirito verso la consapevolezza. Attraverso lorgano del tatto si stabili-
sce un rapporto di reciproca comprensione e possono affiorare malesseri inte-
riori e disagi emozionali, che nellessere condivisi non necessariamente in
maniera verbale si stemperano e tendono a disperdersi. Si potrebbe anche di-
re, a questo proposito, che la causa genera leffetto, che allo stesso tempo
genera la causa, in un infinito movimento circolare. La fiducia vicendevole che

fintanto che raggiunge la liberazione. Ham-so evidentemente onomatopeico dellatto re-


spiratorio, che effettuiamo pi di ventimila volte al giorno: un vero e proprio mantra natu-
rale ed innato. interessante notare, ma qui non possibile approfondire, che questa
espressione viene anche tradotta dal sanscrito come io sono ci che sono.
51 Daniel Goleman, INTELLIGENZA EMOTIVA , Rizzoli, 1996-2013.

..:: 92
scaturisce dal toccare ed essere toccati permette di ristrutturare innanzitutto il
senso di s, di sentirsi meno alieni, di riconoscersi e riconoscere lAltro. Osser-
vare in profondit la propria personale inarrestabile tempesta mentale, es-
sendo allo stesso tempo consapevoli che lAltro sta provando ed osservando la
stessa condizione, consente ad entrambi di riportare lattenzione sul momento
presente, simboleggiato dalla realt concreta del contatto mano-corpo-mano-
spirito.
Interrompere la sessione: pu capitare che, per stanchezza delluno o
dellaltro, per il sorgere di emozioni che disturbano eccessivamente, per qual-
siasi altro tipo di turbamento o anche soltanto perch non si allenati a
mantenere troppo a lungo una condizione meditativa, si avverta la necessit di
interrompere la sessione di massaggio trascendentale. Ci non rappresenta un
problema e, soprattutto, non affatto indice di insuccesso. Anzi, paradossal-
mente, pu avere il significato opposto: vorr dire che si riusciti a dar voce
ad energie latenti e silenti perch soffocate dal quotidiano. A tali energie pu
essere che non si sia abituati; pu essere che colgano in qualche modo di sor-
presa e che sia faticoso accoglierle e sostenerle. Per questo tutto assoluta-
mente naturale e non deve diventare n uno sforzo n una gara con se stessi;
se accade, si conclude senza rammarico. Lunica, direi ovvia, attenzione da
porsi che linterruzione e, soprattutto, il distacco non siano bruschi o addirit-
tura violenti. Un modo del tutto naturale di cessare la pratica quello di dirse-
lo, prendendosi per le mani e restando un momento in reciproca attenzione sul
respiro. Poi, come salutandosi, ci si potr staccare e con ci concludere il trat-
tamento. Se si vuole si pu fare qualche esercizio di respirazione o qualche sti-
ramento. Tutto qui.

..:: 93
I sette Chakra maggiori

I sette chakra52

La parola chakra o cakra, dal sanscrito, viene tradotta con ruota, cer-
chio, vortice. Nella metafisica induista e soprattutto nella tradizione
yogica53, i chakra sono vortici di energia pranica in aree specifiche del corpo
che controllano la circolazione del prana54 che permea lintera struttura umana.

52 Immagine tratta da Wikimedia Commons, secondo i termini della Creative Commons Attri-
bution Share Alike 2.5 Generic license.
Attribuzione: Witold Fitz-Simon (www.yogaartandscience.com).
53 I riferimenti alla tradizione yogica, di qui in poi, sono tratti, con qualche adattamento,

dallopera di Swami Satyananda Saraswati, ASANA PRANAYAMA MUDRA BANDHA, p. 489-


495; cfr. note bibliografiche (p. 115).
54 Il prana lenergia vitale o forza della vita la forza che esiste in tutte le cose, sia

animate che inanimate, pi sottile dellaria o dellossigeno; Swami Satyananda Saraswati,


cit., p. 351.

..:: 95
Ogni chakra un interruttore che accende determinate aree del cervello la
concentrazione sui chakra risveglia aree dormienti del cervello e le corrispon-
denti facolt nel corpo psichico e mentale..
Lorganismo umano dunque non si ridurrebbe al mero corpo fisi-
co grossolano, che dovrebbe piuttosto essere visto come
unarmonica sovrapposizione ed interazioni di diversi corpi sottili,
ossia corpi energetici o anche guaine (letteralmente, kosha):

Corpo fisico Annamaya kosha


Corpo pranico Pranamaya kosha
Mente Manamaya kosha
Giudizio Vijnanamaya kosha
Beatitudine Anandamaya kosha
Il S Atman55

Unimmagine piuttosto efficace per spiegarlo quella di una lam-


pada (lessere umano) con diversi paralumi (i kosha) sovrapposti che
ne filtrano la luce; ciascun paralume presenta un diverso colore ed
una diversa consistenza e la luce, risplendendo attraverso di essi, ne
viene progressivamente trasformata nella natura e nel colore. Que-
sto processo presenta, come pu intuirsi, luci ed ombre: da un lato,
infatti, ciascun paralume pu valorizzare la luce che proviene dalla
lampada; dallaltro pu anche limitarsi ad offuscare la luce pura che
promana da ciascun essere umano.
Ci che comunemente percepiamo di una persona e persino di
noi stessi si presenta in qualche modo come unillusione, maya, pura
contingenza ed apparenza come se camminando in una notte
buia pensi di scorgere un serpente di traverso sul sentiero, per sco-
prire che era solo un pezzo di corda gettato via da chiss chi.
In altri termini, tutte queste guaine o, se si vuole, livelli non sono
altro che maya, apparenza ed illusione ed allo stesso tempo, nella

55 Atman il S, il centro eterno della coscienza, che non mai nato, non muore mai ed
descritto come ci che non pu essere descritto. Nellesempio del paralume, pi avanti nel
testo, la luce stessa che proviene dal centro dellessere umano, ma unincompleta ap-
prossimazione. La realizzazione e la contemplazione dellAtman nellesperienza diretta
lobiettivo della meditazione.

..:: 96
misura in cui sono percepiti dal mondo esterno, estremamente reali.
Al di sotto di essi, noi non siamo altro che pura, divina, eterna co-
scienza, espressione della forza creativa e, in definitiva, della bellez-
za assoluta che si manifesta nella unit delluniverso56.
Ritroviamo questa idea profonda dellunit anche considerando i
colori attribuiti a ciascun chakra, dal rosso del primo chakra al viola
del settimo57, in una evidente simmetria con la sequenza naturale
dellarcobaleno: rosso, arancione, giallo, verde, azzurro, indaco e
violetto; questa simbolica progressione di colori esprime, anche vi-
sivamente, il lavoro di trascendenza dal basso verso l alto,
dallumano al divino; e, daltra parte, anche nella Genesi (9, 8-17)
larcobaleno il segno dellalleanza tra Dio e gli uomini: Questo il
segno dellalleanza, che io pongo tra me e voi e ogni essere vivente che con voi,
per tutte le generazioni future. Pongo il mio arco sulle nubi, perch sia il segno
dellalleanza tra me e la terra. Quando ammasser le nubi sulla terra e appari-
r larco sulle nubi, ricorder la mia alleanza che tra me e voi e ogni
essere che vive in ogni carne, e non ci saranno pi le acque per il diluvio,
per distruggere ogni carne.
Lincessante scambio di energia tra i diversi livelli sottili del corpo
(kosha) avviene attraverso migliaia58 di canali, in sanscrito nadi (af-
fini ai meridiani dellantica medicina cinese), i quali formano una
finissima rete, intorno ed allinterno del corpo, che ne raggiunge
ogni pi piccolo organo. Dovrebbe balzare agli occhi lanalogia con
il sistema nervoso come oggi lo conosciamo grazie alla scienza me-
dica.
I chakra non sono altro che altrettanti crocevia strategici, (in ef-
fetti si pu parlare anche di gangli vitali oppure di plessi organici)
dove avviene lo scambio di energie tra i canali. In questo senso po-
trebbero anche essere assimilati a delle valvole ma sono evi-
dentemente solo approssimazioni allegoriche di concetti che appar-
tengono ad un sapere millenario. I chakra sono rappresentati da

56 lessenza della meditazione per la Advaita Vedanta, forse la pi conosciuta fra tutte le
scuole Vednta della religione Induista.
57 Vedi da p. 99 in avanti.
58 Da settantaduemila a trecentocinquantamila canali, secondo la tradizione. Sono numeri

che non vanno presi letteralmente ma, ritengo, pi che altro per il loro valore simbolico.

..:: 97
vortici che ruotano in continuazione ed alimentano il flusso energe-
tico attraverso le nadi, assicurando nel contempo lo scambio di
energia con il corpo fisico e i corpi sottili dellessere umano. Si dice
che tanto pi basso il livello energetico, la frequenza se vogliamo,
di tale scambio, quanto pi lessere rimane prossimo allo stadio fisi-
co, grossolano, per dir cos animale, dellesistenza.
Al contrario, ripulendo i canali energetici da tutto ci che osta-
cola il flusso59 e riattivando i singoli chakra, portandoli alla giusta
frequenza di vibrazione, sar possibile raggiungere lo stato
dilluminazione, la piena coscienza, lAtman.
La dottrina e la fisiologia, fisica e metafisica, dei chakra piutto-
sto complessa, anche se comunemente60 incentrata soltanto sui
sette chakra cosiddetti primari61. A ciascuno viene associato un co-
lore ed un elemento ed attribuita una diretta influenza su determi-
nati organi del corpo, sul piano fisico, nonch sulle corrispondenti
aree emozionali sul piano sottile.

59 Blocchi fisici o psichici, le emozioni, la paura, la sofferenza, le inibizioni ma anche il


pensiero ossessivo, i traumi, le abitudini, il senso di separazione e di alienazione.
60 Della grande vulgata occidentale sui chakra, fiorita inarrestabilmente nel corso del seco-

lo scorso, in larga parte responsabile Carl Gustav Jung: LA PSICOLOGIA DEL KUNDALINI-
YOGA: SEMINARIO TENUTO NEL 1932, a cura di L. Perez e S. Shamdasani, Editore Bollati
Boringhieri, 2004.
61 I chakra secondari sono numerosissimi: nei polpastrelli, nel palmo delle mani, in alcune

aree dei piedi, nella lingua e altrove; innumerevoli, poi, quelli minori, sostanzialmente in
ogni punto del corpo dove c unintersezione delle nadi. Vengono in mente (ma non si
pu estendere il discorso allinfinito, gli tsubo dello shiatsu e lagopuntura).

..:: 98
PRIMO CHAKRA: MULADHARA

Primo Chakra, Chakra della Radice62. Letteralmente: luogo della


radice.

Colore: rosso (il colore dello spettro visibile che vibra alla fre-
quenza pi bassa ossia con lunghezza donda maggiore).

Elemento: Terra.

Si trova in corrispondenza del perineo nelluomo e della cervice


nella donna.

62 Questa e le altre immagini che seguono per ciascun chakra sono tratte da Wikimedia
Commons, secondo i termini della Creative Commons Attribution-Share Alike 3.0 Unported license.
Attribuzione: Mirzolot2 (http://commons.wikimedia.org/wiki/User:Mirzolot2).

..:: 99
Governa, sul piano fisico, il sistema nervoso centrale, la spina
dorsale, i genitali, lano, le gambe ed i piedi, il coccige.

Sul piano mentale, governa la forza interiore, il sentimento di si-


curezza nel reale, listinto di sopravvivenza.

anche associato con il senso dellolfatto, nonch alla ricerca


della sicurezza materiale. La sua funzione principale la sopravvi-
venza ed esprime la volont di vivere: io esisto!

Alla base della spina dorsale, il Chakra Radice, rappresenta ogni nostro
fondamento (le radici), il legame alla Terra, il senso della realt. Nella tradi-
zione yogica, la sede dellenergia primaria, chiamata kundalini shakti, il
serpente arrotolato in un sonno profondo che simboleggia lorigine di tutta
lenergia nelluomo e nelluniverso: energia sessuale, emozionale, mentale, psichi-
ca, spirituale. Tutto energia e lenergia unica ma assume diversi stati vibra-
zionali e, di conseguenza, si esprime assumendo differenti qualit o attributi. La
purificazione di questo chakra, in connessione diretta con il settimo chakra,
realizza la stabilit e lequilibrio interiore, la determinazione, la fermezza, la
stabilit e lautostima.

..:: 100
SECONDO CHAKRA: SWADHISTANA

Secondo Chakra, Chakra sacrale (o sessuale). Letteralmente: la


propria dimora, la dimora del S.

Colore: arancio (Larancione simbolo della fiamma, del fuoco e


della lussuria ma anche il colore della saggezza e
dellilluminazione. Rappresenta entusiasmo, ottimismo e creativit).

Elemento: Acqua.

Si trova due o tre dita sotto allombelico, in corrispondenza della


parte superiore dellarea pubica, dietro agli organi sessuali interni.
il punto dellhara.

..:: 101
Governa, sul piano fisico, la circolazione linfatica, la pressione
sanguigna, i genitali e il sistema riproduttivo, il bacino, losso sacro e
le vertebre lombari.

Sul piano mentale, governa la sessualit, lespressione della pro-


pria vitalit e le emozioni in genere.

Io sento! il centro del desiderio e della capacit di provare emo-


zioni

associato alla ricerca del piacere attraverso la lingua e gli organi genitali;
spesso si trova in relazione con la gola (sesto chakra) ed esprime la sublimazione
della sessualit in creativit. Nella tradizione yogica questo chakra, ad un livel-
lo pi profondo, rappresenta la sede del proprio mondo inconscio: il deposito delle
impressioni mentali individuali, familiari, sociali, culturali, degli archetipi do-
minanti nella nostra vita. il centro degli istinti primitivi: purificando questo
chakra viene trascesa la propria natura animale.

..:: 102
TERZO CHAKRA: MANIPURA

Terzo Chakra, Chakra del plesso solare, anche detto Nabhi Cha-
kra. Letteralmente: citt delle gemme.

Colore: giallo oro.

Elemento: Fuoco.

Si trova sopra lombelico, in corrispondenza dellepigastrio.

Governa, sul piano fisico, il sistema nervoso vegetativo, il meta-


bolismo, la digestione, lo stomaco e il fegato, le vertebre lombari.

Sul piano mentale, governa la volont e il senso di autonomia, il


desiderio di potere, lenergia emozionale.

..:: 103
Esprime lazione nel mondo, la volont, il potere e laffermazione
personale: io posso!

Nella tradizione yogica rappresenta il centro del fuoco, luminoso come un


gioiello e raggiante di vitalit ed energia: in questo senso esso il centro
dellautoaffermazione, del dinamismo e del dominio, essendo associato
allambizione, alla forza di volont, al potere. Essendo poi in relazione con
lelemento fuoco, racchiude la forza e la capacit di trasformare la materia in
energia; esprime il nostro ego e mira alla realizzazione ed accettazione dei propri
bisogni.

..:: 104
QUARTO CHAKRA: ANAHATA

Quarto Chakra, Chakra del cuore. Letteralmente: non colpito.

Colore: verde.

Elemento: Aria.

Si trova sullo sterno, in corrispondenza del cuore.

Governa, sul piano fisico, il muscolo cardiaco e la funzione car-


dio-respiratoria, la circolazione sanguigna, il sistema linfatico, le
mammelle, le vertebre toraciche.

Sul piano mentale, governa il sentimento di empatia e compas-


sione, lamore, il calore umano e la comprensione.

il chakra centrale e rappresenta la sintesi degli opposti; il pon-

..:: 105
te tra le energie grossolane in basso e quelle sottili in alto: attraverso
di esso entrano in connessione i tre chakra inferiori (orientati alla
terra) con i tre superiori (orientati al cielo), il corpo con la mente, la
realizzazione materiale con quella spirituale. Esso ci permette di
amare profondamente e disinteressatamente, di sperimentare il do-
no di s e la dedizione a tutti gli Esseri: io amo!

Nella tradizione yogica, il centro dellamore incondizionato: tutti gli esseri


sono accettati ed amati per ci che sono. Esprime anche, nel suo aspetto pi alto,
lanima individuale, lo spirito indisturbato dai venti del mondo.

..:: 106
QUINTO CHAKRA: VISHUDDHA

Quinto Chakra, Chakra della gola Centro della purificazione. Let-


teralmente: purificazione.

Colore: azzurro / blu.

Elemento: Etere.

Si trova sulla gola, poco sotto alla laringe.

Governa, sul piano fisico, le funzioni tiroidee, la voce e le corde


vocali, lo sviluppo dello scheletro e degli organi interni, le vertebre
cervicali, i polmoni, le braccia e le mani.

Sul piano mentale, governa la capacit di esprimersi, di comunica-


re, la propria creativit, la coscienza di s e la chiaroveggenza.

..:: 107
Io comunico! Il quinto chakra incarna la capacit di ascoltare se stes-
si e gli altri, di esprimere i propri pensieri e le proprie emozioni at-
traverso qualsiasi tipo di linguaggio, in primo luogo la voce. La pa-
rola e il canto ci permettono di trascendere i nostri limiti entrando
in risonanza con larmonia e il ritmo delluniverso. Musica, vibra-
zione.

Nella tradizione yogica, governa lo sviluppo della giusta comprensione e della


discriminazione: tutte le dualit della vita sono accettate, lasciando che le cose
accadano senza distinguere tra bene e male,

..:: 108
SESTO CHAKRA: AJNA

Sesto Chakra, Terzo Occhio, Occhio della Saggezza, Occhio di


Shiva, Chakra della fronte. Letteralmente: comando.

Colore: indaco (ma in alcune tradizioni si rinviene anche il bian-


co).

Elemento: Luce63.

Si trova dietro la fronte, in posizione centrale, tra le sopracciglia,


in corrispondenza della sommit della colonna vertebrale.

Governa, sul piano fisico, il sistema ormonale, la fronte, gli occhi


e le orecchie, la base del cranio, il midollo e il sistema nervoso.

Sul piano mentale, governa le facolt dellintelletto, lacume cono-


scitivo, la memoria, la saggezza e la capacit di concentrazione spiri-
tuale e di superamento dellego.

Ajna la sede del terzo occhio, che riesce a vedere oltre il velo della
forma e dellapparenza: io vedo! la consapevolezza del qui ed ora, la
presa di coscienza, la liberazione da condizionamenti e dalle proie-
zioni di desideri, bisogni ed attaccamenti. Vede quello che , nel

63 Non si tratta, in realt, di un elemento perch il sesto chakra, come anche il settimo,
non appartengono al mondo della materia corporale, bens a quello delle energie. In questo
senso, il Terzo Occhio viene associato alla Luce, quale primo stato superiore dellenergia.

..:: 109
momento in cui .

Nella tradizione yogica, il centro in cui si sviluppano saggezza ed intuizio-


ne, recando stabilit alla mente; il ponte tra la dimensione mentale e quella
psichica ed quindi responsabile delle facolt di chiaroveggenza, chiarudienza e
telepatia.

..:: 110
SETTIMO CHAKRA: SAHASRARA

Settimo Chakra, Chakra della Corona, Loto dai mille petali, Vor-
tice. Letteralmente: mille.

Colore: Viola (il colore dello spettro visibile che vibra alla fre-
quenza pi alta ossia con lunghezza donda inferiore) tutti i colori
dello spettro.

Elemento: Vibrazioni64.

Si trova in un punto ideale in corrispondenza della sommit del


capo. Non esattamente un chakra in senso fisico, bens il centro
della coscienza superiore, situato oltre il corpo.

64 Cfr. la nota 63.

..:: 111
Governa, sul piano fisico, lintero organismo, il tutto e le sue par-
ti.

Sul piano mentale, governa la volont spirituale, la trascendenza e


lilluminazione.

il chakra pi importante, rappresentato come uno splendente


fiore di loto con mille petali, sui quali sono scritte tutte le lettere
dellalfabeto sanscrito ripetute venti volte; racchiude in s tutti gli
altri chakra e ne costituisce la sublimazione superiore e trascenden-
te, lincontro tantrico tra maschile e femminile, tra Shakti e Shiva.

Io so! comprensione, trascendenza, il pensiero profondo, non c


pi separazione tra osservatore e ci che viene osservato.

Nella tradizione yogica, quando la Kundalini si risveglia, risale lungo i cha-


kra fino al centro della coscienza superiore, fondendosi con la sorgente da cui
aveva avuto origine. Materia ed energia si fondono in quello stato dinebriante,
incorrotta ed incorruttibile, beatitudine che la meta dello yoga, per una cono-
scenza suprema che trascenda la nascita e la morte.

A proposito,

Sei un fiore dai mille petali che si apre e si richiude continuamente, e scaturisce come un
lampo di luce dal ventre nero che non energia n materia bens fango creatore. E in
tutto quanto, nella corolla che coscienza collettiva, abiti tu, come un diamante trafitto
dagli amorevoli raggi degli esseri coscienti, altri diamanti, per formare la collana che
briller in eterno intorno allenigma che nessuno in grado di nominare

..:: 112
RELAZIONI TRA I CHAKRA

Relazioni tra i chakra65

La grafica che precede illustra efficacemente la stretta interazione


energetica tra i chakra, che non vanno mai intesi come elementi sta-
tici e slegati dallorganismo. vero il contrario: il sistema dei chakra
(che, per inciso, secondo le fonti sono non soltanto sette, bens cen-
toquarantaquattro) lorganismo, sia sottile che materiale, inteso
come un tutto superiore allinsieme delle sue parti.
Il secondo chakra, per esempio, pu essere messo in relazione
con il sesto chakra: le percezioni materiali tendono ad evolversi in
quelle spirituali. Il terzo chakra in rapporto con il quinto: la mente
conscia e individuale tende ad espandersi nella mente superconscia
ed universale.

65 Immagine tratta da Wikimedia Commons, rilasciata in pubblico dominio.

..:: 113
I tre chakra inferiori (Muladhara, Svadhisthana, Manipura) manife-
stano le energie primordiali di natura delluomo, difficile control-
larle, regolano la sopravvivenza, listinto di conservazione, la sessua-
lit e il potere psichico personale. I tre chakra superiori (Vishuddha,
Ajna, Sahasrara) proclamano levoluzione spirituale e la trascenden-
za, lapertura della coscienza verso nuove prospettive, laltruismo, la
saggezza, lilluminazione.
Il quarto chakra (Anahata), il chakra del Cuore, il ponte tra le
energie sottili superiori (quinto, sesto e settimo chakra) e quelle ma-
teriali inferiori (primo, secondo e terzo chakra). interessante ri-
cordare che nellantico Egitto il cuore era lunico organo che veniva
mantenuto intatto ed in situ durante il processo di mummificazione
dei morti. Nella cultura occidentale tradizionale, se il cervello il
centro dellintelligenza e della razionalit, il cuore considerato
esclusivamente il centro dellaffettivit. Ma non tutto: esso infatti
sempre stato visto anche come lespressione del coraggio virile,
mentre sia la tradizione biblica che quella egizia concepivano il cuo-
re come inseparabile dalle emozioni e, in questo senso, gli ricono-
sciuta la funzione di ponte di passaggio tra psichico e organico. A
tal proposito, esiste anche la intelligenza del cuore (le ragioni del
cuore ), che in fondo non altro che intelligenza intuitiva.
Il flusso dellenergia tra i chakra continuo, costante, inarrestabi-
le. Sono le disfunzioni, le chiusure o le errate velocit di vibrazione
dei chakra che, secondo la tradizione, determinano malattie e soffe-
renze corporali e spirituali in quanto provocano alterazioni di que-
sto flusso vitale. Il primo chakra, infine, si collega al settimo chakra:
lenergia della Terra si unisce a quella del Cielo, permettendo la fu-
sione della materia e dellenergia nella coscienza.
Secondo C.G. Jung, i chakra sono simboli del livello della coscienza
umana ed io credo che lo studio di questi simboli dello yoga tantrico pu aiutarci
nello studio della psiche umana se lavoriamo unendo differenti mondi.

..:: 114
Note Bibliografiche
Quella che segue solo una nota su alcuni testi che in qualche modo hanno ispirato ed orientato questo
lavoro. Le opere indicate, evidentemente, sono una minima selezione, destinata in particolare a tutti coloro
che necessitino di una prima informazione su letture specifiche di questo genere, in particolare sulla medita-
zione.

Marisa Consolo e Maurizio Morelli MASSAGGIO E TRATTAMENTI MANUA-


LI. UNA GUIDA PASSO PER PASSO, Red Edizioni, Milano, giugno 2009.

Rdiger Dahlke LA SAGGEZZA DEL CORPO, trad. it. di Silvia Candida, Edi-
zioni Mediterranee, Roma, 2005.

Dalai Lama e Daniel Goleman EMOZIONI DISTRUTTIVE, LIBERARSI DAI


TRE VELENI DELLA MENTE: RABBIA, DESIDERIO E ILLUSIONI, trad. it. di Rober-
to Cagliero, Mondadori Editore, Milano, 2003-2009, rist. 2011.

Daniel Goleman LINTELLIGENZA EMOTIVA, trad. it. di Isabella Blum e


Brunello Lotti, Rizzoli, Milano, 1996-2013.

Umberto Galimberti IL CORPO, Giangiacomo Feltrinelli Editore, Milano,


luglio 2008.

Thic Nhat Hanh IL MIRACOLO DELLA PRESENZA MENTALE. UN MANUALE DI


MEDITAZIONE, trad. it. di L. Baglioni, Casa Editrice Astrolabio, Ubaldini
Editore, Roma, gennaio 1992.

Thic Nhat Hanh LA SCINTILLA DEL RISVEGLIO, trad. it. di Diana Petech,
Mondadori Editore, Milano, novembre 2010.

Alejandro Jodorowsky IL MAESTRO E LE MAGHE (El maestro y las magas),


trad. it. di Michela Finassi Parolo, Giangiacomo Feltrinelli Editore, Mila-
no, aprile 2010.

..:: 115
Claudio Lamparelli MANUALE DI MEDITAZIONE, Mondadori Editore, Mi-
lano, giugno 2010.

Lucinda Lidell IL NUOVO LIBRO DEL MASSAGGIO, Red Edizioni, Milano,


gennaio 2003.

Swami Satyananda Saraswati ASANA PRANAYAMA MUDRA BANDHA, Edi-


zioni Satyananda Ashram Italia, Rimini, gennaio 2002.

Alan W. Watts LA SAGGEZZA DEL DUBBIO. MESSAGGIO PER LET


DELLANGOSCIA, trad. it. di Augusto Menzio, Casa Editrice Astrolabio,
Ubaldini Editore, Roma, dicembre 1980.

Alan W. Watts LA SUPREMA IDENTIT. SAGGIO SULLA METAFISICA ORIEN-


TALE E LA RELIGIONE CRISTIANA, trad. it di Cinzia Defendenti, Edizioni Il
punto dincontro, 1993.

..:: 116
LEONARDO DA VINCI, 1492, LUomo Vitruviano (dettaglio). Immagine tratta da Wi-
kimedia Commons, secondo i termini della Creative Commons Attribution Share
Alike 2.5 Generic license. Attribuzione: Luc Viatour / www.Lucnix.be
Nota sulle immagini a corredo: se non diversamente specificato, si tratta di materiale
grafico inedito di propriet dellautore. In copertina: Asclepio ed Igea, bassorilievo,
Museo Archeologico Nazionale di Atene.

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