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Uno studio di psicopatologia del trauma a cavallo tra

quattro paesi: PTSD, Credenze e Dissociazione


T. Ciulli a b, G. Mazzoni a b, I. Fernandez c, C. La Mela a
a Scuola Cognitiva di Firenze (SCF) - Studi Cognitivi, Firenze, Italy; b Casa di Cura Neuropsichiatrica Poggio Sereno, Firenze, Italy; c Istituto EMDR, Italia
Scuola Cognitiva di Firenze
Scuola di Specializzazione in Psicoterapia
Forum di Psicoterapia e Ricerca Studi Cognitivi Network Riccione, 5-6 maggio 2017

INTRODUZIONE
Numerosi sono i soggetti colpiti da esperienze traumatiche durante la loro vita. Diverse ricerche empiriche supportano l'efficacia di terapie basate sullesposizione al trauma quali, la Terapia Cognitivo-Comportamentale (CBT),
compresa lEsposizione Prolungata (PE), la Terapia Cognitiva (CT), la Terapia Cognitiva Processuale (CPT) e l'Eye Movement Desensitization and Reprocessing (EMDR). Tutti questi trattamenti seppur differenti, enfatizzano i processi di
elaborazione di elementi quali emozioni, informazioni e valutazioni relative alle memorie traumatiche. Inoltre, in numerosi studi il PTSD talora associato a sintomi dissociativi ed un fenomeno presente in contesti culturali diversi
(APA, 2014). Infine, alcuni autori ipotizzano come stati dissociativi possano connettersi con aspetti cognitivi negativi in soggetti con PTSD (Thompson-Hollands et al., 2017). Gli obiettivi del nostro studio sono: 1) esaminare la tipologia
di cognizioni connesse ad esperienze traumatiche, 2) indagare il livello di correlazione tra credenze negative connesse ad esperienze traumatiche e grado di dissociazione, 3) esplorare eventuali differenze di contesto tra gruppi di
diversa nazionalit.

METODOLOGIA
A quattro gruppi di persone di differenti contesti sociali, Israeliano (N=39), Italiano (N=48), Americano (N=35) e Australiano (N=24) stata somministrata la scala Post Traumatic Cognitions Inventory (PTCI; Foa et al., 1999), la
Dissociative Experience Scale (DES; Bernstein & Putnam, 1986) e sono state raccolte informazioni riguardanti et e sesso. Il campione iniziale stato ridotto dopo aver individuato e scartato i questionari incompleti fino a giungere ad
un campione totale di 146 soggetti (49 maschi e 97 femmine). Successivamente stata condotta unanalisi delle componenti principali (ACP) sui 33 item dello strumento PTCI con rotazione ortogonale (Varimax).

RISULTATI
Let dei soggetti nei tre campioni risulta omogenea. Non emerge una differenza significativa delle medie delle scale PTCI nei paesi (Grafico 1). Inoltre, non emerge nessuna differenza tra le medie delle scale DES e PTCI tra i sessi. Nei
dati degli altri paesi, oltre a quelli Israeliani riportati nel Grafico 2 e nella Tabella 2, emergono delle correlazioni positive tra le credenze negative e dissociazione (Italia: 0.286 p < 0.05 tra PTCI NS e DES TOT, 0.29 p < 0.05 tra PTCI TOT e
DES AD, 0.301 p < 0.05 tra PTCI TOT e DES FD, 0.31 p < 0.05 tra PTCI TOT e DES TOT; Stati Uniti non sembra emergere alcuna correlazione; Australia: 0.419 p < 0.05 tra PTCI NS e DES DD, 0.542 p < 0.01 tra PTCI SB e DES FD, 0.43
p < 0.05 tra PTCI SB e DES TOT, 0. 422 p < 0.05 tra PTCI TOT e DES FD). Tra le culture sussiste una differenza significativa nei livelli delle scale DES. Nella popolazione Israeliana emergerebbe una maggiore tendenza alla dissociazione.
Dallanalisi fattoriale emerge un indice di adeguatezza campionaria di Kaiser-Meyer-Olkin pari a 0.85 (buono in accordo con Field, 2009). Il test di sfericit di Bartlett risultato significativo (X2 (528) = 3027,777, p < 0.001) indicando
che le correlazioni tra gli item sono sufficientemente grandi per la ACP. Sette fattori hanno riportato degli autovalori superiori a 1,00 mentre lispezione visiva dello Scree Plot ha suggerito la presenza di 3 fattori. La soluzione con 3
fattori ha mostrato un primo fattore composto da 19 item con saturazioni superiori a 0.44 ed una varianza spiegata del 27.75%, un secondo fattore composto da 8 item e saturazioni superiori a 0.43 ed una varianza spiegata del
12.34%, infine, un terzo fattore composto da 6 item con saturazioni superiori a 0.55 ed una varianza spiegata dello 11.80%, per un totale di varianza spiegata pari a 51.89% con 3 fattori. Tutti gli item hanno mostrato valori di
comunalit superiori a 0.30.

Grafico 1 MEDIE SCALE PTCI NEI PAESI Tabella 1 CORRELAZIONI SCALE PTCI E DES NELLA POPOLAZIONE GENERALE

DES AD DES FD DES DD DES TOT

PTCI NS .118 .157 .142 .138

PTCI NW .205* .266** .196* .252**

PTCI SB .153 .231** .105 .187*

PTCI TOT .178* .241** .181* .214**

** p < 0.01; * p < 0.05; PTCI NS = PTCI NEGATIVE SELF; PTCI NW = PTCI NEGATIVE WORLD;
PTCI SB = PTCI SELF-BLAME; PTCI TOT = PTCI TOTALE; DES AD = DES AMNESIA DISSOCIATIVA;
DES FD = DES FUNZIONAMENTO DISSOCIATIVO; DES DD = DES DEPERSONALIZZAZIONE e
DEREALIZZAZIONE; DES TOT = DES TOTALE

Grafico 2 MEDIE SCALE DES PTCI NW BASSA ALTA CAMPIONE ISRAELIANO Tabella 2 CORRELAZIONI SCALE PTCI E DES NEL CAMPIONE ISRAELIANO

50 47,43 DES AD DES FD DES DD DES TOT


45 39,41
40
33,84
35 PTCI NS .202 .328* .335* .288
28,56 29,05
30
VALORI MEDIE

25 20,43
20 PTCI NW .542** .436** .517** .524**
13,75 13,66
15
10
5
PTCI SB .192 .214 .242 .215
0
DES AD DES FD DES DD DES TOT
PTCI TOT .345* .401* .437** .402*
PTCI NW BASSA (N = 25) PTCI NW ALTA (N = 14)

p < 0.05; PTCI NW = PTCI NEGATIVE WORLD; DES AD = DES AMNESIA DISSOCIATIVA; ** p < 0.01; * p < 0.05; PTCI NS = PTCI NEGATIVE SELF; PTCI NW = PTCI NEGATIVE WORLD;
DES FD = DES FUNZIONAMENTO DISSOCIATIVO; DES DD = DES DEPERSONALIZZAZIONE e PTCI SB = PTCI SELF-BLAME; PTCI TOT = PTCI TOTALE; DES AD = DES AMNESIA DISSOCIATIVA;
DEREALIZZAZIONE; DES TOT = DES TOTALE DES FD = DES FUNZIONAMENTO DISSOCIATIVO; DES DD = DES DEPERSONALIZZAZIONE e
DEREALIZZAZIONE; DES TOT = DES TOTALE

CONCLUSIONI
Complessivamente le diverse credenze associate al trauma sembrerebbero non diversificarsi nei vari paesi, diversamente da quanto rilevato da precedenti studi (Jobson, O' Kearney, 2008). Lanalisi fattoriale della scala PTCI sembra
confermare la presenza di 3 fattori come individuato dagli autori. I livelli di dissociazione appaiono variare significativamente tra i contesti con livello maggiore nello stato di Israele. Tale dato potrebbe essere interpretato alla luce
della teoria della dissociazione traumatica: gli abitanti di Israele sperimentano alti livelli di traumatizzazione diretta e indiretta (es. racconti, mezzi mediatici) esposti ad episodi terroristici anche durante l'addestramento militare
obbligatorio. I dati delle correlazioni tra le credenze negative e gli stati dissociativi sembrerebbero in linea con quanto affermato da alcuni autori (Thompson-Hollands et al., 2017), soprattutto risulterebbero rilevanti quelle credenze
negative relative al mondo. Studi recenti sostengono empiricamente luso del trattamento CBT con lesposizione prolungata associata a tecniche di ristrutturazione cognitiva, nella riduzione della sintomatologia del Disturbo da Stress
Post-Traumatico e delle emozioni ad esso connesse. Il presente studio supporta dunque lutilit dellintervento sulle credenze associate al quadro clinico del PTSD.

BIBLIOGRAFIA
Field, A. (2009). Discovering Statistics Using SPSS: Introducing Statistical Method (3rd ed.). Thousand Oaks, CA: Sage Publications.
Jobson, L., OKearney, R. (2008). Cultural differences in personal identity in post-traumatic stress disorder. British Journal of Clinical Psychology, 47, 9510.
Thompson-Hollands, J., Jun, J.J., & Sloan, D.M. (2017). The Association Between Peritraumatic Dissociation and PTSD Symptoms: The Mediating Role of Negative Beliefs About the Self. Journal of Traumatic Stress, 30, 190194.
APA (2014). DSM-5. Manuale Diagnostico e statistic dei disturbi mentali. Ed. Raffaello Cordina Editore.

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