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Restauro: una questione da affrontare


Claudia Conforti

Franco Purini nellEditoriale asserisce che il John Ruskin, Alois Riegl, Luca Beltrami, Ca-
restauro architettonico non una mera questio- millo Boito, Gustavo Giovannoni, Gaetano Mo-
ne tecnica, ma neppure una questione esclusiva- retti e il di lui genero e allievo Ambrogio Anno-
mente ideologica e culturale. Spazio e tempo; ni), sia gli obsoleti steccati disciplinari, sfacciata-
materia e forma; funzione e rappresentazione; mente funzionali allaccademia e alla cucina pro-
diritto ed economia; costi e obbiettivi; percezio- fessionistica, ho inteso puntare uno sguardo
ne ed emozione; memoria ufficiale, memoria libero sullarchitettura che riscrive larchitettura,
individuale e memoria collettiva; bellezza e per reimmetterla nel ciclo dellutile e nel respiro
nostalgia; valore commemorativo e valore duso: della citt1. In definitiva: questo numero non
sono solo alcuni degli ingredienti che si fondo- persegue nuovi lineamenti della storia del
no e coesistono nellopera di architettura. E di restauro europeo o italiano, n meno che mai
ognuno di essi si deve tenere debito conto quan- quelli di un chimerico anti-restauro. Intende in-
do si interviene su un edificio o su ci che rima- vece giustapporre esperienze (e, in almeno due
ne di esso. In varie forme, evocati sistematica- casi, problemi) progettuali topiche, per concede-
mente o interposti rapsodicamente, questi re a ogni lettore lestro di confronti metodologi-
ingredienti sono protagonisti negli scritti raccol- ci e di valutazioni critiche individuali, volte a
ti in questo numero della rivista, che doppia restituire al pallido e lucroso progetto di restau-
questanno il mezzo secolo e, per la prima volta ro limpetuosa pienezza del progetto di architet-
nella sua storia, sotto la guida di una direttrice. tura. Con questo obiettivo, nel tempo intercorso
Il numero ha origine da una proposta che Fran- dalla riunione redazionale, ho letto e discusso
co Purini mi indirizz, alla fine del 2013, nella numerose tesi di dottorato, italiane e straniere,
riunione annuale del Consiglio Scientifico, che si afferenti al progetto di architettura con strin-
teneva, come di consueto, nella sede di Inge- gente vincolo storico. Ch questo in definitiva
gneria della Sapienza a San Pietro in Vincoli. Tra il progetto di restauro. Agli studiosi, autori di
i temi che si prestavano ad approfondimenti e a quelle ricerche, mi sono poi rivolta per delinea-
nuovi sguardi, Purini indic il restauro, e mi re una casistica approfondita, non scontata e
esort a farmene carico. Ho accettato la sfida, mirata: non esaustiva e neppure univoca. Da
ma ho interpretato il restauro come il progetto questa strategia provengono gli scritti di Leila Si-
architettonico che si inscrive nel costruito, e per gnorelli, di Matteo Cassani Simonetti, di Benja-
il quale il termine di restauro, cos come si usa min Chavards, dottorati i primi due a Bologna
correntemente, non conforme n adeguato. con Giovanni Leoni, il terzo a Montpellier con
Iniziai dunque a stimolare, raccogliere e coordi- Alix Audurie Cros. I saggi di Anna Vyazemtseva
nare riflessioni, possibilmente da parte di giova- e di Lorenzo Ciccarelli derivano ugualmente
ni (senza escludere programmaticamente i dalle loro tesi di dottorato, in corso alla scuola
meno giovani) storici e progettisti. Ignorando dottorale dellUniversit di Tor Vergata, dove in-
deliberatamente sia le noiose diatribe che pun- segno, e dove insegna anche Nicoletta Marconi,
teggiano le altrettanto noiose storie del restau- autrice del saggio sulla Carta di Venezia. Con
ro e i loro remoti lari putativi, (Viollet-le-Duc, loro, con Maria Grazia DAmelio, Marzia Ma-
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randola, Antonella Greco, Federico Bellini, Giu- met del XX secolo. Le spregiudicate politiche
seppe Bonaccorso e Roberto Dulio, amici e col- demolitorie, invalse in Francia e Gran Bretagna,
leghi di tante ricerche, ho discusso (e continuo a quasi senza incontrare opposizione, nei decenni
confrontarmi) su questo e su altri temi inerenti del secondo dopoguerra (dalle Halles di Baltard
la storia e il progetto di architettura. La passione alla City), mi sono parse ragioni eloquenti di
e il sottile vaglio critico con cui Gianpaola Spi- questa esclusione, che comunque fondamen-
rito, assegnista presso il Dipartimento di Archi- talmente tattica e temporanea. Avrei voluto
tettura e Progetto della Sapienza, guarda allar- rivolgere uno sguardo non generico anche ad
chitettura contemporanea iberica (e non solo!), altre realt interessanti, come per esempio la
mi era nota da molti incontri e vivaci dialoghi, Danimarca, dove emerge la squisita qualit dei
come noti mi erano i suoi pungenti scritti sulla progetti museografici di Anna Maria Indrio, e ad
nostra rivista e altrove: dunque il suo coinvolgi- alcuni paesi del vicino oriente europeo, quali la
mento venuto naturale. Devo a Maria Argenti, Slovenia, la repubblica Ceca, e altri, ma la tiran-
instancabile e appassionata direttrice della rivi- nia del tempo e delle pagine me lo ha impedito.
sta, la segnalazione dellinteresse di Maria Grazia
Turco, professore di restauro alla Sapienza, per Fin qui il come, ora il perch
lopera di Emanuele Fidone, che aggiunge un
tassello di grande interesse al panorama italiano. Perch dedicare un numero della rivista a questo
Ricordando lentusiasmo e limpegno prodigato argomento? Le ragioni sono molteplici e sono
da Renata Codello, allora funzionario della So- sotto i nostri occhi. sufficiente porsi una do-
printendenza di Venezia, allo straordinario pro- manda, una sola, ma senza infingimenti e pre-
getto di Vittorio De Feo per ladeguamento di giudizi. Ha senso, ora e qui, lesistenza di un am-
Santa Marta, le chiesi di trovare uno spiraglio tra bito disciplinare, e di una corrispondente prati-
i suoi onerosi incarichi di Soprintendente per ca professionale, che separano artificialmente il
illustrare quellinnovativo progetto. Paolo Desi- progetto di restauro di un edificio dal progetto
deri mi comunic casualmente la notizia dellin- di un edificio?
carico, difficile ed esaltante, del restauro di casa La questione non peregrina, e si rivela di fla-
Malaparte a Capri: nel corso della conversazione grante attualit. Da alcuni anni, a pi riprese,
gli chiesi di anticipare per la rivista alcuni pro- Francesco Dal Co, negli editoriali di Casabella,
blemi, che fin dallinizio apparivano nodali. No- di cui direttore, affronta il nodo concettuale e
nostante gli impegni che affollano le loro esi- professionale del progetto di restauro, fino a
stenze professionali e accademiche, sia Codello dedicargli interamente il numero 830 (ottobre
che Desideri hanno corrisposto, in amicizia, alle 2013), dove, oltre alleditoriale, gli intitola anche
mie sollecitazioni, stilando due saggi utilissimi e il commento critico del progetto di Eduardo
puntuali. Souto de Moura per labbazia di Thoronet in
Non intendo soffermarmi sui limiti delliniziati- Provenza: Che differenza ci pu essere tra un progetto
va, inevitabili data la vastit, cronologica e geo- di restauro e un progetto di architettura? 2.
grafica, dellargomento e il convincimento cul- La materia incandescente: essa ha ispirato, un
turale di chi lha curata: ogni lettore informato anno pi tardi, anche il Padiglione Italia della
potr opporre a questo numero della rivista un XIV Biennale 2014 dedicato a Innesti/Grafting 3.
suo ideale numero personale, nel quale si con- Essa stata anche oggetto di un convegno orga-
templeranno altri casi, altri nodi storiografici e nizzato dalla Cit de lArchitecture et du Patrimoine a
critici, altri autori. Sono certa che sar un eserci- Parigi, il cui titolo recita programmaticamente:
zio virtuale positivo, e mi auguro che nulla tolga Transformation versus conservation. Per fugare ogni
al merito del lavoro collettivo da noi compiuto. dubbio, il sottotitolo ribadisce linverse dune
La scelta dellarcipelago Italia, Germania e Pe- rnovation lidentique, la transformation ou-
nisola Iberica (si badi, non di un continente!) vre le champ de la rinterprtation de luvre
dettata dalla consapevolezza della forza e della existante4. Questa la chiave interpretativa
persistenza dei percorsi culturali nazionali, anco- che accomuna gli scritti raccolti in questo nume-
ra di pi in unepoca di globalizzazione; dalla ro della rivista. Il progetto che interviene su
valutazione delloriginalit e della densit, oltre unarchitettura esistente unazione disvelatrice,
che delle ricadute operative, del dibattito che che fa emergere ci che palpita dentro un edifi-
sulla rivitalizzazione delle architetture esistenti cio danneggiato, abbandonato o semplicemente
ha animato la cultura disciplinare nella seconda in disuso; ci che lo rende unico e prezioso, che
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ne trascende la bruta materia e lo rende degno
di essere conservato e rivitalizzato da nuovi,
anche eccentrici, usi. certamente significativo
che un protagonista della statura intellettuale di
Edoardo Benvenuto includesse il restauro nel
grande progetto di architettura, dove si coniu-
gano poesia e tecnica, dove si accede allineffa-
bilit dellopera e nel medesimo tempo si eserci-
ta il pensiero critico e scientifico5.
Presentando il progetto di Souto de Moura per
labbazia medievale di Thoronet, Dal Co si indi-
rizza esplicitamente ai numerosi restaurato-
ri e teorici del restauro che, senza aver mai
progettato linserimento di una pietra tra altre
pietre o resi pubblici i risultati dei loro interven-
ti, predicano agli architetti e alle Amministra-
zioni preposte alla conservazione degli edifici
del passato regole e norme alle quali ogni inter-
vento di restauro dovrebbe attenersi6.
Largomento urticante e lo status quo discipli-
nare, con lo steccato innalzato tra il progetto di 1/ Giovanna Pesci e Vincenzo Vandelli, recupero del ca-
architettura e quello di restauro conservativo, stello di Formigine (Modena), 1997-2007.
di recupero, di ripristino, o comunque lo si
voglia definire, sta franando, ovvero, per dirla in
gergo restaurativo, molto ammalorato.
Daltra parte conosciamo bene tutti noi, archi-
tetti, ingegneri e storici dellarchitettura, come e
quando e per quali ragioni nato il restauro
come azione progettuale autonoma e separata.
Ugualmente sappiamo come questa distinzione,
dettata da unemergenza culturale, e dunque di
carattere meramente strumentale, sia stata tra-
sformata, a opera di una piccola legione accade-
mica, in una chimera, le cui cellule geneticamen-
te distinte, proverrebbero da due zigoti diversi:
uno il progetto, laltro non si sa esattamente
cosa sia. Forse unintuizione profetica che tocca
solo agli unti del Restauro? Sta di fatto che que- 2/ ABDR Architetti Associati, Museo Nazionale Ar-
sta chimera divenuta preda di rapaci professio- cheologico di Reggio Calabria, 2009-14. Lintervento arti-
nalit, che aspirano allesclusivit della vendem- stico di Alfredo Pirri (Copyright Studio Maggi/More-
mia. Non ho davvero intenzione di riesumare no Maggi).
Gustavo Giovannoni e Antonio Muoz, n le
loro prescrizioni, ambiguamente ragionevoli, n
i guasti irreparabili inferti alle fabbriche baroc-
che romane da loro o in loro nome. Ugualmente
non sfiorer lindiscutibile dottrina dellillumina-
to Cesare Brandi e la sua anacolutica estensione
al territorio dellarchitettura, con conseguenti
polemiche sollevate da Bruno Zevi e via di se-
guito. E neppure intendo soffermarmi sui fan-
tasiosi travisamenti architettonici dei restauri
perpetrati da Mario Moretti, soprintendente al-
lAquila dal 1966 al 1972, vanamente contrasta- 3/ Museo Nazionale Archeologico: La tensegrity della
to dallinstancabile (e inascoltato) Bruno Zevi. copertura (Copyright Studio Maggi/Moreno Maggi).
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4/ Alvisi Kirimoto + Partners, ristrutturazione del teatro di Corato (Bari), 2012 (foto Anna Galante).

5/ Ristrutturazione del teatro di Corato, la sala interna (foto Anna Galante).


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6/ Giorgio de Finis, Museo dellAltro e dellAltrove di Metropolis (MAAM), Roma, 2012. Borondo, Piedad, 2013,
murales allingresso sulla via Prenestina.

No: quella uneredit che lascio interamente fizi. E pi di recente: la schietta eloquenza volu-
alle confraternite, accademiche e professionali, metrica che Vittorio De Feo ha messo in luce
antiche e recentissime, dei restauratori di archi- nellambasciata italiana di Berlino; la sorpren-
tettura7. Mi permetto solo di aggiungere unulti- dente inclusione del crollo attuata da Purini nelle
ma interrogazione a scopo dimostrativo, dettata stalle medicee di Poggio a Caiano; il disperato
non da spirito polemico, ma da una spregiudica- lirismo delle macerie di palazzo De Lorenzo a
ta osservazione della realt professionale: quan- Gibellina trasfigurate da Francesco Venezia; la
ti sono in Italia i professionisti del restauro di distillata essenzialit del Municipio di Cefal di
architettura che si sono distinti per un progetto Pasquale Culotta e Bibi Leone. Lelenco fortu-
architettonico di qualit, degno di essere analiz- natamente rigoglioso e potrebbe continuare:
zato, studiato, preso a esempio? E non mi riferi- ognuno di noi pu estenderlo e declinarlo gene-
sco solo alloggi. Possiamo volgere lo sguardo rosamente. Ma difficilmente emerger tra le
anche al passato prossimo e ai numi tutelari del azioni creative vitali, dense di forma e di conte-
restauro come lo si pratica, lo si insegna e lo si nuto, il nome di un architetto contemplato tra
studia oggi: Piero Sanpaolesi, Roberto Pane, Re- gli elenchi degli ufficiali del restauro.
nato Bonelli, Piero Gazzola e via di seguito. A
quale di questi nomi si pu associare unarchi- Restaurare per non dissipare
tettura memorabile? O quanto meno di qualit
non corrente? In realt i nomi che affiorano Se il tempo seleziona e incrementa il senso di
relativamente al restauro operativo esemplare in unarchitettura, la storia ne sancisce il valore col-
quegli anni sono altri: Ignazio Gardella, con il lettivo. Posti in questo modo i termini della que-
folgorante progetto per le terme Regina Isabella stione che ci sta a cuore sono astratti quanto
a Ischia8; Carlo Scarpa e il suo fiabesco Castel- basta per godere di un consenso generalizzato.
vecchio, intessuto di reperti alieni; Gardella, Ma proprio per questo essi restano estranei alle
Scarpa e Giovanni Michelucci nella magistrale questioni nevralgiche, che toccano in primo
ricostruzione delle sei sale dei primitivi agli Uf- luogo leconomia, il fattore che detta le priorit
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questa lapalissiana constatazione: se cessa il flui-
re della vita, il capitale immobilizzato e privo di
rendita, rischia di dissolversi. Questa constata-
zione elementare sta alla base di numerosi recu-
peri (o restauri) di edifici relativamente recenti.
Non solo opere celebri di architetti famosi,
come il Lingotto Fiat, parte dellantica fabbrica
automobilistica a Torino, trasformata da Renzo
Piano in un centro polifunzionale, o lAudito-
rium Paganini, ricavato dallo stesso Piano nello
zuccherificio Eridania a Parma. Penso soprat-
tutto ai progetti di molti giovani studi italiani,
spesso attivi in provincia, che in queste riconfi-
7/ MAAM. La piazza centrale nella quale sono esposte: gurazioni, dettate in primo luogo da cogenze
L.U.N.A. di Massimo De Giovanni, 2013; Iperbole di economiche, danno prova di un mestiere ele-
Simone Bertugno, 1997-2014, Refuge di James Graham, gante, fantasioso e sofisticato. Mi limito ad alcu-
2013; Il muro dipinto di Corn 79, 2013. ne evocazioni, poche per ragioni di spazio, ma
potrebbero essere molto pi numerose, come
testimoniano costantemente le pagine delle no-
stre riviste: da Casabella a Lindustria delle
costruzioni. Penso dunque ai progetti del mila-
nese Park Associati di Filippo Pagliani e Michele
Rossi, come La Serenissima di via Turati e Gio-
iaOtto di via Melchiorre Gioia, entrambi a Mi-
lano; del perugino Hof di Paolo Belardi, Alessio
Burini e Alessio Boco, come la trasformazione
dellex scuola di palazzo Grossi in un elegantis-
simo centro di servizi tecnici comunali; il Te-
cnopolo di Reggio Emilia, ricavato da Andrea
Oliva nelle gloriose Officine Meccaniche Reg-
giane; il delicatissimo recupero del castello di
8/ MAAM. Carmelo Baglivo, La ragazza con la valigia, Formigine di Giovanna Pesci e Vincenzo Van-
2014. delli, corredato dalle pitture murali di David
Tremlett10; lo strabiliante rinnovo del Museo
Nazionale Archeologico di Reggio Calabria dei
romani ABDR, che si giova di un raffinatissimo
assetto murario dellartista Alfredo Pirri; la laco-
nica perfezione formale e tecnologica del teatro
comunale di Corato, di Massimo Alvisi e Junko
Kirimoto, dellomonimo studio romano.
forse superfluo sottolineare che non sono
solo le ragioni economiche a decidere della
sopravvivenza o meno di un edificio le cui fun-
zioni originarie sono decadute. Altre priorit
sono dettate dalla gestione della citt e del terri-
torio e dalla natura dei suoi obbiettivi; altre
9/ MAAM. Veronica Montanino, La Stanza dei Giochi, ancora dal valore simbolico che la coscienza col-
2013. lettiva (e i condizionamenti culturali palesi e
occulti) attribuiscono a un determinato manu-
preliminari (spesso pudicamente sottaciute). fatto edilizio. In non pochi casi ledificio in que-
Leconomista Giuliano Segre afferma che [] stione non dotato di qualit architettonica o
le architetture sono il capitale cumulato nei costruttiva perspicua capannoni industriali,
secoli; i modi del fluire della vita quotidiana ne scuole e caserme sono raramente capolavori
sono oggi il rendimento9. Teniamo presente architettonici ma si fissato nei decenni come
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fondale della vita quotidiana di un quartiere o di PIRAZZOLI, Essegi, Ravenna 1994, p. 15.
6 F. DAL CO, op. cit., p. 94.
una parte di citt, fino a svolgere un ruolo iden-
7 Una panoramica vivace e ancora attuale su questi
titario irrinunciabile. In taluni casi, soprattutto in
zone periferiche e disagiate, esso stato lunico temi in: P.R. DAVID, A. DRAGHI (a cura di), Il progetto di
restauro. Cantieri e ricerche, Ministero BBCCAA e So-
segnale urbano identitario. In queste circostanze printendenza BBAAAA Roma, Gangemi, Roma 1997;
possono avverarsi dei restauri spontanei, senza S. VALTIERI (a cura di), Della Bellezza ne piena la vista!
architetto n restauratore, ma non per questo Restauro e conservazione alle latitudini del mondo nellera della
privi di interesse: penso al MAAM, Museo del- globalizzazione, Nuova Argo, Roma 2004. La variet e la
lAltro e dellAltrove di Metropoliz_citt meticcia, il vastit del territorio del progetto nel costruito atte-
polo artistico innestatosi, attraverso occupazioni stata dalla casistica raccolta in C. CONFORTI, V. GU-
e interventi spontanei di artisti, nei capannoni in SELLA (a cura di), Aid Monuments. Conoscere, progettare,
disuso del complesso alimentare Fiorucci sulla ricostruire, atti del convegno, Perugia maggio 2013,
Prenestina a Roma, che gareggia, per popolarit Aracne editrice, Roma 2013. Un utilissimo apologo dei
e vitalit, con in ben pi dotati e protocollari danni apportati da questo fardello vergato con lacu-
minata arguzia che lo distingue da I. LAVIN, Dobbiamo
MAXXI e MACRO. lasciare la citt esattamente come labbiamo trovata, in ID., La
storia della storia dellarte, Libri Scheiwiller, Milano 2008,
pp. 188-195. La rigogliosa vitalit dellarchitettura che
si misura senza remore obsolete e convenzionali, ma
Note con conoscenza specifica e talento, dispiegata dalle
pagine del volume di R. CODELLO, Architetture contem-
1 Chi volesse farsi unidea efficace e sintetica dellargo- poranee a Venezia. Contemporary Architecture in Venice,
mento pu rivolgersi a G. GERMANN, Aux origines du Fondazione Venezia, Marsilio, Venezia 2014.
patrimoine bti, Infolio ditions, Gollion 2009; A.M. 8 Ignazio Gardella ricorda nei termini seguenti il suo
OTERI, Rovine. Visioni, teorie, restauri del rudere in architet- progetto di restauro ischitano: Ma io lho conservato
tura, Argos, Roma 2009, soprattutto i capp. V, VI, VIII. non come un reperto archeologico, ma come memoria
2 F. DAL CO, Che differenza ci pu essere tra un progetto di di un passato vissuto che ritrova nuova vita quale
restauro e un progetto di architettura? Les Leons du Thoronet elemento della composizione architettonica di un edi-
secondo Eduardo Souto de Moura, in Casabella n. 830, ficio nel quale si ripete la stessa destinazione duso del
ottobre 2013, pp. 94-97, commenta il volume di D. precedente. Il colonnato si staglia con un vivace gioco
MACHABERT, Souto de Moura. Au Thoronet, le diable ma di luci e di ombre sulla fronte rettangolare delle nuove
dit, Editions Parenthses, Marseille 2012. Leditoria- terme: un muro nel quale prevalgono i pieni sui vuoti
le dello stesso fascicolo, intitolato Scienziati del restauro e delle finestre a piano terreno, mentre nella parte alta
architetti felici, stato fondamentale per la messa a punto sottili fessure a T danno luce allatrio []. Le paro-
di questo numero di Rassegna. le desunte da unintervista a Gardella in www.larasse-
3 Il Padiglione Italia alla 14. Mostra Internazionale di gnadischia.it, 2015.
Architettura la Biennale di Venezia, 7 giugno-3 no- 9 G. SEGRE, Venezia e la nuova architettura, in R. CO-
vembre 2014, curato da Cino Zucchi. DELLO, Architetture contemporanee a Venezia, cit., p. 10.
4 Al convegno, svoltosi il 4 febbraio 2015, hanno par- 10 N. BRIGATI (a cura di), David Tremlett al Castello di
tecipato progettisti, critici, architectes en chef des Monu- Formigine e in altre sedi storiche. Un dialogo tra passato e pre-
ments Historiques, professori delle scuole di Architettura: sente, Silvana Editoriale, Cinisello Balsamo 2008.
Franz Graf, Bernard Tschumi, Dominique Perrault, 11 Nato nel 2012, al termine del cantiere etnografico,
Pierre-Antoine Gatier etc.; la tavola rotonda finale cinematografico e darte Space Metropoliz, il MAAM
stata coordinata da Francis Rambert, direttore un progetto di Giorgio de Finis, in collaborazione
dellInstitut Franais dArchitecture (IFA). con i Blocchi Precari Metropolitani e gli abitanti di
5 E. BENVENUTO, La conoscenza ed il progetto, in E. Metropoliz. Il catalogo delle opere darte che rivitaliz-
BENVENUTO, F. LANER, V. PASTOR, Restauro architettoni- zano gli spazi comuni delledificio, occupato da nume-
co: il tema strutturale, Dialoghi di restauro, a cura di N. rose famiglie (200 persone), in stampa.

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