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1 DOMUS
Care Socie, cari Soci,
dal mese scorso partita la nuova stagione della stampa sociale. Le novit sono diverse:
la nuova rivista cartacea, l' ingresso del CAI nel mondo dell'informazione on line e una
nuova organizzazione redazionale. Andiamo in ordine cronologico inverso. Partiamo
dall'ultima novit. Il CAI entrato nella Rete! Lo Scarpone (www.loscarpone.cai.it)
on line da qualche settimana. Tutti noi abbiamo oggi a disposizione un mezzo agile,
consultabile ovunque, che ci tiene sempre aggiornati su cosa succede nel nostro mon-
do di Soci CAI e di amanti della montagna. Certamente per alcuni ci vorr un po' di
tempo per prendere l'abitudine allo Scarpone elettronico. Passato il momento iniziale,
anche per loro sar piacevole navigare facilmente tra notizie, approfondimenti, video,
foto, corsi e attivit culturali. Apprezzeremo sempre pi l'utilit di avere costantemente
a portata di mano l'indicazione su dove si trova quella mostra o quando il termine
per l'iscrizione a un corso, o di poter stampare il programma di un'iniziativa. Mi piace
inoltre sottolineare l'opportunit in pi che ci offre Lo Scarpone on line. Internet una
fonte utilizzata per cercare e reperire informazioni legate ai propri interessi culturali e di
vita. Con il magazine elettronico possiamo raggiungere pi facilmente sia le generazioni
pi giovani, sia tutti gli appassionati della montagna che avranno voglia e curiosit di
scoprire il CAI.
Veniamo alla seconda novit del 2012. A met gennaio avete ricevuto il primo numero
di Montagne 360. Chiss come sar una volta stampato? ci chiedevamo in redazione,
e ancora Che effetto ci far il nuovo formato? Che sensazione ci dar toccare la nuova
carta? Ci abbiamo lavorato a lungo. L'abbiamo prima immaginato, poi visto sui moni-
tor dei computer, poi analizzato nelle prove colore e nella cianografica. Poi, finalmente,
lo abbiamo avuto tra le mani. L'abbiamo visto e toccato anche noi per la prima volta'.
stata una bella emozione. Ci siamo riuniti e pagina dopo pagina abbiamo analizzato
il primo numero. Ci sono ritocchi e piccoli aggiustamenti da fare, ma siamo soddisfatti.
L'ultima novit riguarda la redazione. Al cuore della stampa sociale vi un'unica reda-
zione centrale. Ogni prodotto ha un referente redazionale, che lo cura in modo priorita-
rio e dei collaboratori stabili che lo coadiuvano. La redazione oggi pi che mai aperta
a segnalazioni, news e proposte di contributi.
Siamo all'inizio e ci vorr ancora qualche tempo per andare a regime con la nuova
stampa sociale sia cartacea che elettronica. Ci stiamo impegnando molto, mettendo
nel nostro lavoro tutta la passione che ci lega alla montagna e al CAI. Siamo certi che
avendo unito competenze, entusiasmi e sforzi, il risultato sar premiante e la stampa
sociale continuer a migliorare. Il nostro lavoro davanti ai vostri occhi, siamo certi
che saprete apprezzarlo e che continuerete a stimolarci per far crescere insieme il nostro
Sodalizio.
Luca Calzolari
16 26 42 50
01 > Editoriale 29 > Bolca, Lessinia
Luca Calzolari Duecentocinquant'anni a pescar fossili
1V 03 > Sommario Luca Calzolari
32 > Toscana
MARMOT M.E.G. 01 > Alta salute
Alessandro Aversa Quei misteriosi segni sulle rocce
06 > News 360 Giancarlo Sani
36 > Ande
Argentina: il volto nascosto delle Ande
M. Frera e V. Del Punta
09 > Le montagne dallo spazio 42 > Reportage
Mario Vianelli Il Buco Cattivo
10 > Il punto Massimo (Max) Goldoni
Elogio delle ciaspole 46 > Focus
12 > Valle d'Aosta Il vero rischio non rischiare
Ombre Blu Roberto Serafin
Christian Roccati 50 > Portfolio
16 > Appennino Cantieri d'alta quota
Il ritmo lento dell'Appennino L. Gibello, R. Dini e G. Masserano
Stefano Aurighi
Faro "Les 18 > Corsica 60 > Lettere
claireurs" montagne360 La mia Corsica 63 > Amarcord
sul Canale di la rivista del Club Alpino Italiano febbraio 2012
febbraio 2012. Rivista mensiledel Club Alpino Italiano, n. 2/2012 - Sped. in abb. Post. 45% art. 2 comma 20/b legge 662/96 - Filiale di Milano.
Ushuaia, Terra Pale e sonde da neve
del Fuoco 70 > Libri di montagna
(Argentina).
E. Guastalli e E. Volpe
Foto 26 > Bolca, Lessinia 72 > Qui cai
Veronica Del Argentina e i tesori delle Ande
Bolca: pescatori di fossili
Ciaspole: Valle d'Aosta e Emilia Romagna
I pescatori del tempo geologico 76 > Le aziende informano
Punta.. Roberto Mantovani 77 > Piccoli annunci
01> Editorial; 03> Contents; 05> High Altitude 01> ditorial; 03> Au sommaire; 05> Haute sant; 01> Editorial; 03> Inhalt; 05> Alpin- und Hhenmedizin; 06>
Medicine; 06> 360 News; 09> Mountains from 06> News 360; 09> Les montagnes vues de l'espace; 360 News; 09> Berge vom Weltall aus; 10> Lobrede auf
Space; 10> Eulogy for snowshoes; 12> Aosta Valley. 10> Le point. loge des raquettes neige; 12> Valle die Schneeschuhe; 12> Aostatal. Blaue Schatten; 16> Die
Blue shadows; 16> Appenines. The slow pace of d'Aoste. Des ombres bleues; 16> Apennin. Le rythme Langsamkeit des Appenin; 18> Korsika. Mein Korsika; 22> Im
the Appenines; 18> Corsica. My Corsica; 22> Test. lent de l'Apennin; 18> Corse. Ma Corse; 22> Test. Test. Schneeschaufeln und Schneesonden; 26> Bolca, Lessinia.
Snow shovels and probes; 26> Bolca, Lessinia. The Pelles et sondes neige; 26> Bolca, Lessinia. Deux cent Fischer des geologischen Zeitalters; 29>Zweihundertfnfzig
fishermen of geological time; 32> Tuscany. Those cinquante ans la recherche des fossiles; 32> Toscane. Jahre Fossilienfischfang 32> Toskana. Die geheimnisvollen
mysterious signs on the rocks; 36> Andes. Argentine: Des mystrieux signes sur les rocher; 36> Andes. Zeichen auf den Felsen; 36> Anden. Argentinien: Die
The hidden face of the Andes; 42> Report. Il Buco Argentine, le ct cach des Andes; 42> Reportage: verborgene Seite der Anden; 42> Reportage. Il Buco
Cattivo; 46> Focus. The real risk is to take no risks; Il Buco Cattivo; 46> Focus. Ne rien risquer est le vrai Cattivo; 46> Fokus. Das eigentliche Risiko besteht darin,
50> Portfolio. Construction sites at high altitudes; risque; 50> Portfolio. Chantiers de haute montagne; nichts zu riskieren; 50> Portfolio. Baustellen in Hhenlage;
60> Letters; 63> Amarcord; 64> Climbs outside 60> Lettres; 63> Amarcord; 64> Chronique extra- 60> Briefe; 63> Amarcord; 64> Auereuropische Chronik;
of Europe; 66> New routes & first ascents; 68> europenne; 66> Nouvelles voies; 68> Speleologie; 66> Erstbegehungen in den Alpen; 68> Spelelogie; 70>
Speleology; 70> Reviews; 72> CAI News; 76> 70> Livres de montagne; 72> Ici cai; 76> Les maisons Buchbesprechungen; 72> CAI News; 76> Produktneuheiten;
Product News; 77> Small Ads informent; 77> Petits annonces 77> Kleinanzeigen
Eoplatax Papilio considerato da molti il pi bel pesce fossile della pesciaia e del mondo febbraio 2012 montagne360 5
news 360
Nuova carta in rilievo delle Alpi A Lavis il XV Convegno regionale di Speleologia
La carta offre una visione dinsieme della ca- delle valli della catena alpina. Una rappresenta- Piergiorgio Motter, Presidente della SAT centrale,
tena montuosa con una notevole ricchezza di zione particolarmente realistica del paesaggio affiancato dal Direttore Bruno Angelini, ha aperto
particolari. Il rilievo molto dettagliato riprodu- ottenuta inoltre dal disegno dei boschi, dei
i lavori del Convegno organizzato dal gruppo
ce con estrema fedelt le forme dei monti e pascoli, delle zone rocciose, dei ghiacciai e del-
la rete idrografica. Gli elementi antropici sono Speleologico SAT di Lavis insieme a quello della SAT
rappresentati dal disegno aggiornato della rete di Arco, in Trentino. Ecco di cosa si parlato il 19 e 20
dei trasporti e dei centri abitati pi popolosi, novembre 2011
incluse le principali localit montane. La topo-
nomastica legata ai caratteri fisici struttura- Lappuntamento di Lavis, arricchito da eventi lasciare una memo-
ta sulla suddivisione logica della catena alpina, espositivi e patrocinato dallAssessorato alla ria. Lessere schivi fa
con le sue varie sezioni, sottosezioni e gruppi, e The Alps - carta in rilievo in scala 1:1.000.000 Cultura del Comune ospitante, ha riunito nel parte della lezione
con lindicazione delle vette principali e loro al- Formato 96x62 cm. Casa editrice: Litografia Palazzo de Maffei lintera speleologia regio- delle grotte.
titudine. Conclude lopera il tracciato delle Alte Artistica Cartografica di Firenze nale del Trentino Alto Adige. Il Presidente SAT La speleologia ha
Vie Alpine, utile riferimento per pianificare una www.lac-cartografia.it ha sottolineato il contributo degli speleologi dato molto al mon-
traversata delle Alpi, o un tratto della stessa. www.carteinrilievo.it per la salvaguardia del territorio alpino. Le ri- do esterno, non solo
cerche carsiche, infatti, portano a frequentare grotte turistiche,
gli stessi ambienti montani per periodi pro- ma anche una lunga
lungati, creando una conoscenza approfondi- serie di conoscenze
Sul Gran Sasso il nuovo percorso Bonatti ta e consapevole. tecniche che hanno
Il Convegno ha avuto 104 iscritti e sono sta- abbracciato attivit
In onore e memoria te svolte 19 relazioni. Applauditissimo il coro quali il lavoro acro-
del grande esplorato- SOSAT. Sette mostre, aperte per 17 giorni, batico sulle pareti
Web e blog re e delluomo Walter hanno avuto oltre 1000 visitatori. da mettere in sicu-
Bonatti, assieme al Il Gruppo Speleologico di Lavis stato sem- rezza e sugli edifici,
www.alpchannel.it gruppo di Explora pre molto attento alla socializzazione della o le procedure per
Team (Luigi Grimaldi, speleologia. Nel 1983 diede avvio allusanza soccorsi particolari.
Maurizio Felici e Fe- di allestire un banchetto con cibi e distillati Senza dimenticare
derico Spada, Giorgio locali anche agli incontri nazionali. la fondamentale co-
Marinelli), costola Altrettanto centrata fu linvenzione nel 1989 noscenza dei bacini
della onlus Perigeo, del primo concorso nazionale di speleovi- idrici nelle montagne
nata lidea di creare gnetta che incoraggi per anni chi la grotta con rocce carbonati-
un tracciato selvaggio preferisce prenderla sul ridere. che. Eppure, lo spe-
sulla catena del Gran Con questo spirito, gli organizzatori si sono leologo non ha mai
Sasso dItalia, catena apprestati a organizzare anche il Convegno. ricevuto uno status che gli permetta dessere scata proiettata su strisce di tenda, si entrava
montuosa che Bonatti Come far sentire latmosfera speleologica a distinto e di operare senza essere confuso col nella caneva, caverna e taverna. Sulla volta a
aveva tanto apprez- chi non mai andato in grotta, n conta di turista potenzialmente dannoso. botte si alzava impressionante il primo pozzo
zato nel corso degli anni passati col suo amico guida alpina Lino DAngelo. Si tratta di andare sottoterra prima del tempo? Quando si vedono chiudere cavit naturali della Spluga della Preta, con locchio del sole
Alp Channel si incarica di raccontare la un percorso insolito che si addentra nel cuore della natura selvaggia. Questi incontri sono importanti per la spe- per proteggere i pipistrelli dagli speleologi, a far capolino lontano. Chi quel pozzo lo ha
montagna, e in particolare il comprensorio Si parte dal paese di Nerito (a 830 m), sede del Centro Escursionistico del Parco del leologia che periodicamente si ritrova, ma il chi in quarantanni non ha mai visto uno spe- visto, ne avverte le vertigini e la mano corre a
delle Alpi, attraverso inchieste e filmati, Gran Sasso, passando per i boschi lungo la cresta del monte Cardito (a 1700m); si vero risultato anche far percepire al mondo leo disturbare chirotteri (ma ne ha constatato stringere un bicchiere. Alle finestre occhieg-
cronache, news, reportage, testimonianze prosegue verso le pendici nord di monte Corvo (tratto escursionistico), attraversan- esterno il fascino e le fatiche di un mondo il diradamento a causa degli insetticidi!) ri- giano panorami dacqua realizzati in 3D, ru-
dirette dai villaggi alpini e talk show con dolo centralmente dal caratteristico gendarme (denominato il Mozzone a 2300 m) lontano. Ci sono mostre che raccontano ai mane perplesso. E quando studiosi del mondo scelli con acqua che incide ornamenti, dopo il
ospiti in studio. Fanno da scenario gli spazi che presenta un livello di profani chi sono e cosa fanno gli speleo, ci esterno, che li catturano con reti e reticelle, monumentale precipitare verso il basso.
messi a disposizione dalla cooperativa 'Li- difficolt alpinistica PD. sono speleologi che mostrano le loro scoperte chiedono la collaborazione degli speleologi, Ora nel bicchiere entra un vino profonda-
bre' allinterno del Tyc, Torino Youth Centre, Ci si spinge oltre, fino a agli altri. La parte del leone questa volta la la perplessit si acuisce. Vorranno mica fare mente eroico coltivato su terreni carsici,
network giovanile dove associazioni come raggiungere la vetta del fa una voragine immensa, apertasi quando ci come gli studiosi dei merluzzi che patiscono poich gli organizzatori hanno saputo unire
'Medalp' e 'Vertical Life' coniugano ricerca Corvo (a 2623 metri), per sprofond dentro un lago, proprio nel cuore il mal di mare? Perch non diventano spele- vigna e grotta. Momento emozionante, vissu-
transfrontaliera e sport estremi. Il proget- poi ridiscendere per il dei monti che ospitarono il leggendario regno ologi? to nel silenzio della degustazione. E, quando
to spiega Matteo Dispenza, presidente di versante sud e proseguire di Fanes. Non speleologia soltanto la ricerca del pun- la lingua vorrebbe rimettersi a cianciare, ecco
'Libre' rappresenta un tentativo inedito di per la cresta nord di Cima Altri hanno trovato nuove gallerie nelle im- to estremo del perimetro della grotta, ma lo lo spirito ineffabile che unisce il buono al dif-
esplorare il mondo della montagna in modo Malecoste (altro tratto al- prevedibili Dolomiti, dove il carsismo sannida operare in tutta la superficie che tale pe- ficile, ovvero il coro potente della SOSAT che
nuovo, affascinante, anche per i non addetti pinistico/PD), continuando qua e l, inaspettato fra la dolomia e chiede rimetro circonda. Il terreno della speleologia ci ricorda che le grotte sono i polmoni della
ai lavori, grazie a un profilo editoriale fresco verso il Cefalone e poi in alle gambe lunghi avvicinamenti. Altri relato- comincia alla luce del sole e contiene aria, terra...
e innovativo. Alp Channel la vetrina televi- direzione Campo Impera- ri, in luoghi meno severi, han trovato tracce di animali, testimonianze, acqua e molto altro. La caverna risuon a lungo di quei canti, che
siva della montagna. tore. passaggi umani, di antichi utilizzi delle caver- La speleologia facile, scendiamo in canti- il mattino non ha mai inquietato gli spele-
Davide Peluzzi ne. Ognuno ha speso tempo nelle sue ricerche na invitava il Convegno. ologi.
a cura di Gianni Zecca e sa di non aver altro ritorno che quello di Nelle segrete del palazzo, attraversata una ca- Andrea Gobetti
C
iaspole, ciaspe, craspe, ciastre, e via scioline. Ma occorre aggiungere che, nel
di seguito, a seconda delle valli e rimescolare i dadi del gioco, si impegna-
delle regioni. I radical chic delle to anche lo sci da telemark che, esaltando
metropoli del nord (quelli che dicono di la fase della discesa, ha modificato la ge-
amare il climbing, il trekking, la fitness e netica stessa delle scivolate sulla neve.
lo shopping) preferiscono chiamarle snow Fatto sta, comunque, che da qualche anno
shoes. Ma sempre di racchette da neve si si vedono spuntare ovunque, neanche fos-
tratta. Uninvenzione del lontanissimo sero una nuova specie invernale di funghi,
passato, riscoperta e aggiornata in anni bande di ciaspolatori. In ogni valle, in
recenti, che sembra avere un futuro assi- ogni anfratto delle montagne dello stiva-
curato. Parte del successo dei nuovi/vecchi le. Anche e soprattutto alle medie quote,
attrezzi, come spesso capita, va attribuito da troppo tempo abbandonate da alpinisti
alla moda e alla grancassa dei media, ma ed escursionisti frettolosi, interessati solo a
il costante aumento di ciaspole e ciaspola- guadagnare la fine della strada nel minor
tori si spiega anche con ragioni oggettive. tempo possibile, dopo aver attraversato in
Innanzitutto, con la facilit duso, che non auto boschi e pendii ritenuti poco appeti-
richiede lunghi periodi di apprendistato bili per le attivit ludiche. Da questo pun-
fattore decisivo in un mondo in perpetua to di vista, le racchette da neve sono uno
agitazione e non seleziona, come capita strumento che invita a riscoprire, passo a
con lo sci e con lo scialpinismo, debuttanti passo, nella stagione pi silenziosa e ma-
e proseliti costringendoli a infinite eserci- gica, regioni un tempo abitate tutto lanno
tazioni per impadronirsi di tecnica e stile. e avvicinare ci che rimane dellantica ci-
Inoltre, lappeal delle racchette dovuto vilt montanara.
alla loro sicurezza, specie se ci si muove su Facilit duso, per, in montagna un
terreni accidentati e con condizioni di neve termine che va declinato nella maniera
variabili in termini di qualit e quantit. giusta. A costo di essere un po pedanti,
Oppure in mezzo agli alberi, e soprattutto bisogna ricordare che la marcia su terreno
nelle intricabili boschine che proliferano innevato richiede esperienza e attenzione.
Elogio delle
un po dovunque a causa dellabbandono Non basta muoversi con passo sicuro e con
della montagna. la giusta dose di allenamento. I terreni in-
Le ciaspole funzionano con la neve alta, nevati possono nascondere rischi non da
ciaspole
ma anche su croste ghiacciate che richie- poco. Occorre saper valutare in maniera
derebbero come minimo limpiego di ram- adeguata i pendii a monte e a valle della
poncini da escursionismo. Garantiscono direttrice di marcia, ad evitare di andarsi a
una buona stabilit e unottima manegge- cacciare nei guai, magari tagliando zone in
volezza, e spesso capita di vederle anche cui il manto nevoso poco stabile o dove
ai piedi dei professionisti della montagna il vento ha creato croste e accumuli po-
che, inconsapevolmente, finiscono per tenzialmente pericolosi. E infine bisogna
Leggere e robuste, possono essere usate da tutti, con ogni Diego Musso verso la
Becca France tra larici
legittimarne luso accanto alle discipline
sportive invernali della tradizione.
tenere presente che in certi casi, vero, le
valanghe si staccano da sole a causa del
e la sicurezza dei pendii innevati sono fattori determinanti to dei patiti del passo pattinato (ma dove
sono finiti gli eleganti atleti dei passi nor-
zione: un orecchio ai bollettini della neve
e un occhio (anzi: due) alla montagna.
per muoversi in sicurezza sul terreno invernale e, come dici di un tempo?). A soccombere, piutto-
sto, stato il fondoescursionismo, quello
Senza mai dimenticare di indossare lArva,
proprio come fanno gli sci alpinisti. Daltra
tutte le cose, si imparano con lesperienza e col tempo che si praticava con attrezzi pi larghi del
normale e pelli di tessilfoca al posto delle
parte le regole, in montagna, valgono per
tutti.
Ombre
blu nella neve D
Emilius, la montagna urante il periodo estivo migliaia
di Aosta d'appassionati migrano in Valle
d'Aosta per godere d'un arcobale-
no di paesaggi naturali, dal bianco al rosa,
indossando scarponcini, vestiti comodi, e
tanto entusiasmo. I mesi scorrono e que-
Valle d'Aosta, panorami con le ciaspole sto tripudio di tradizioni e possibilit s'ad-
dormenta silente. E di tutte quelle persone
sovente si perde traccia.
C' chi definirebbe questa terra come la
testo di Christian Roccati - foto di Christian Roccati e Valentina Turturo regina delle Alpi, il regno degli spiriti
dell'aria. davvero possibile dimenticare
sentieri e crinali soltanto perch riposano
sotto la neve?
Da qualche anno la pratica delle ciaspole
si sta diffondendo su larga scala e questo
fenomeno ha permesso a molti di godere
dei sentieri anche in pieno inverno.
In libreria
Autore: Christian Roccati (www.christian-
roccati.com )
Editore: Idee Verticali Edizioni
Ombre Blu la guida alle racchette da neve
in tutta la Valle d'Aosta, interamente a co-
lori, che propone pi di 80 itinerari per ogni
gusto. Il libro presenta un compendio vasto
di proposte innovative parallelo ad alcuni giri
classici, mediante descrizioni dettagliatissi-
me. Generalmente le guide di grande dimen-
sione offrono poco spazio alle relazioni. Que-
sto testo coadiuvato da splendide immagini, presenta invece con un
tono romantico le nozioni relative a fauna, flora, tradizione, e rispetto
di ambiente e sicurezza.
Il ritmo lento
dell'Appennino
A sinistra: del territorio e non ci sembrava giusto escluderlo solo
lungo la Gea, tra perch apparentemente poco compatibile con il nome
la Futa e il monte slow che portiamo.
Gazzaro. Abbiamo per scelto di operare prevalentemente con
In basso:
sull'Alpe di
motori depoca. Questo tipo di attivit molto ap-
Monghidoro. prezzata dai clienti stranieri e ci aspettiamo buoni
risultati per il futuro.
A piedi tra Toscana ed Emilia-Romagna Per godersi questo territorio, il consiglio lapproccio
con le ciaspole lungo litinerario consigliato qui in
basso. Per le stagioni pi calde, invece, ci sono gi di-
versi progetti in cantiere. Segnaliamo, in particolare,
testo di Stefano Aurighi due trekking: da Barbiana a Monte Sole dal 29 mag-
gio al 3 giugno e lEtruscan Trail dall 8 al 10 giugno.
Per maggior informazioni: www.vallibolognesi.it
D
iciamolo senza giri di parole: la lentezza, inte- Inverno sul monte del consorzio che ne cura la promozione turistica: temi lenti come il trekking, la mountain bike e le pas- di cui rimangono i ruderi. Si prosegue lungo il sentiero 907 e si sale
sa come stile di vita, non poi cos irraggiun- Falterona. AppenninoSlow, appunto. seggiate a cavallo, si scopre inaspettatamente che Ap- per circa un chilometro fino ad arrivare sulla strada principale, che
gibile. Basta sapersi guardare attorno. Anzi, Foto Gianfranco Il consorzio, nato nel 1988, ha sede a Pianoro, in pro- penninoSlow inserisce nel men lento anche i mo- si prende a destra, girando poi ancora a destra dopo 100 metri in
basta saper guardare in alto, ad esempio sul crinale Bracci. vincia di Bologna. Il 60% delle quote societarie dei corrispondenza di un sentiero molto ripido con la numerazione locale
tori. Possibile? Si, possibilissimo, a patto che anche i
che divide la Toscana dallEmilia-Romagna, dalle par- privati, principalmente operatori del turismo, mentre motori siano quelli giusti: La scelta di inserire il com- n 6 che in pochissimo tempo porta alla Croce dellAlpe. Dopo la sosta
ti di Castiglione dei Pepoli, Monghidoro e Sasso Mar- il 40% degli enti pubblici della zona, Comuni, Unio- parto motori nasce dal fatto che il nostro territorio per godersi il panorama, si prosegue lungo il prato (spesso ricoperto
coni. Un contesto cos intrinsecamente slow, che da ni comunali e altri organismi territoriali. Insomma, attraversato da una strada, la Futa, le cui curve hanno di neve immacolata), fino a ritrovare la strada principale e seguire in
quelle parti hanno pensato giustamente - di inserire tutti insieme appassionatamente, per far vivere que- segnato la storia dei motori in Italia sottolinea Lo- discesa il sentiero CAI 917 che porta allOsteria del Fantorno.
questa parola-chiave nella denominazione ufficiale sto spicchio di montagna nel migliore dei modi ad renzi - Quindi una delle peculiarit storico-culturali
al Lac de Melo (1.711 m). Qui giunto, mi beo di una vista In questa pagina da rifugio ostello a costo contenuto). Il giorno dopo rag-
incomparabile: il lago completamente gelato e ricoperto sinistra. giungiamo in auto GHISONI 2.000, una delle tre stazioni
di neve sovrastato dalle pareti rocciose e dalla frasta- Alla fine di marzo sciistiche in Corsica. Sci ai piedi, risaliamo il versante Est
gliata sagoma del Lombarduccio (2.261 m), vera icona una piccola valanga del Renoso per scendere quello Ovest, bellissimo pendio,
ostruisce ancora la
della vallata intera. Poco pi in alto si trova il Lac de strada della Valle della
e risalirlo per scendere pi a Nord, fino al punto di par-
Capitello (1.930 m), uno dei pi bei laghi corsi, ma per Restonica. tenza. In tutto pi di 1.200 m, ottima prospettiva, anche
raggiungerlo dovrei seguire la traccia che attraversa il Bocca (colle) Muzzella. perch il giorno prima sono scese quattro dita di farina
Non cercate lanima della Corsica lungo la bellissima Vetta della Maniccia, GENNAIO 2009 lago gelato e la zona della valanga di cui ho letto, quindi Pendii di discesa. su crosta dura. In vetta incontriamo per una nebbia
costa, tra spiagge e scogliere selvagge, ma al suo interno vista verso N con In occasione dellennesimo viaggio di lavoro decido di rinuncio. Salgo appena sopra il piccolo Rifugio du Parc Salita alla Maniccia che ci obbliga a ripiegare lungo la via di salita. La di-
dove, dopo aver percorso profonde vallate e visitato an- allestrema destra il andare in montagna scegliendo il modo che mi pi Melu, e da l comincio la discesa per la via di salita. La lungo le Cirque des scesa comunque bella, solo in basso la crosta diventa
monte Cinto e, alla Cascades.
tichi villaggi, vi troverete al cospetto di grandiose mon- congeniale: sci e pelli. Arrivato a Bastia leggo sul quo- neve non non eccezionale, ma data la stagione, non fastidiosa, ma sempre sciabile. Salendo quasi non mi ero
destra degli ski, la
tagne rocciose ricoperte da foreste di larici, costellate da classica sagoma della tidiano locale Corse Matin che due giorni prima, in Alta si pu chiedere di meglio. In tutto 700 m circa di disli- accorto di una coppia di italiani che, sbucati dal nulla, si
laghi di origine glaciale e piccoli nevai perenni. Solo cos Paglia Orba. A sinistra Restonica, zona da me prescelta per la gita, uno scialpi- vello: bene, ci rivedremo in primavera. era aggregata al mio gruppo: Claudio e Simona da Bre-
comprenderete il perch di tanto amore del popolo corso il Golfo di Porto. nista travolto da una valanga si fortunatamente salva- scia, in vacanza col camper per fare bici e sci. Ed con
per la propria terra. to: sar bene stare in campana! Non dobbiamo sottova- APRILE 2009 loro che mi do appuntamento lindomani in Alta Re-
lutare pericoli presenti qui forse pi che altrove, dovuti Linverno 2008-09, qui come altrove stato ricco di stonica, dove vorrei provare una salita nella catena del
La mia prima volta in Corsica fu nell83, quando rimasi alle abbondanti precipitazioni nevose, alla vicinanza del precipitazioni nevose, bisogna approfittarne. A marzo monte Rotondo, A Maniccia (2.496 m). A questepoca,
subito folgorato da luci, colori e profumi unici, panora- mare ed alle quote non sempre elevatissime. Ma, dopo penso di tornare. Scrivo una mail alla sezione di Ba- la strada che a gennaio era innevata pulita sino in
mi grandiosi che fanno di questisola un luogo eletto per alcuni giorni, eccomi qui in Alta Restonica dove, lascia- stia del CAF chiedendo informazioni. Il giorno dopo mi cima, quindi lasciamo lauto al parcheggio de E Grutelle
chi ama la natura. Da allora vi sono tornato centinaia ta lauto a 1.000 m, risalgo sci ai piedi la poderale per risponde Philippe, indicandomi alcuni suoi amici forse a 1.370 m. Dopo un tratto con gli sci in spalla ed un
di volte, sia per passione che per il mio lavoro di foto- Les Bergeries dE Grutelle (1.370m), da dove partono disponibili, tutti avvisati che Yvan lItalien li avrebbe rocambolesco guado del torrente, su sassi ricoperti di
grafo. Qui ho coltivato amicizie autentiche, conosciuto una miriade di itinerari tra i pi belli della Corsica. Le contattati: lo spirito di accoglienza corso non finisce ghiaccio in mezzo ad una corrente vorticosa, calziamo
un popolo fiero ed orgoglioso della propria terra che, condizioni ambientali ed il fatto di essere da solo mi mai di stupirmi. Mi accordo con uno di questi, Jean Mi- gli sci ed in breve arriviamo allattacco della salita vera
salvaguardando lingua, cultura e tradizioni ancestrali, impongono molta prudenza. Risalgo la valle seguendo chel, per una gita con altri sul monte Renoso 2.352 m. e propria che immette nel Cirque des Cascades. Il tratto
conserva ancora oggi una forte identit. una traccia che, oltrepassato un pendio, mi porta dritto Pernottiamo a Ghisoni, in una Gite Detape (specie di delicato, 200 m sui 35 con neve marmorea e roccette.
Qualche osservazione per una scelta oculata ovviamente eventuali approfondimenti potranno essere
condotti se si renderanno necessari.
Lo stato dellarte
testo e foto di Elio Guastalli (Centro Studi Materiali e Tecniche del CAI) e Le attrezzature usate in montagna sono, oramai da
qualche tempo, testate secondo le norme UIAA e pi
Enrico Volpe (Centro Studi Materiali e Tecniche distaccamento Lombardo) recentemente CEN a marchio CE; in altri termini sono
riconosciute come DPI (Dispositivi di Sicurezza Indi-
viduale). Ad oggi, per varie ragioni che non possono
essere chiarite in questa sede, le pale e le sonde non
rientrano nei DPI omologati per uso alpinistico; le loro
caratteristiche sono differenti dai DPI alpinistici che
tendono, pur con criteri applicativi differenti, ad evita-
re la caduta dallalto. I costruttori propongono sempre
nuovi modelli interessanti, rispetto allimpiego di mate- Gruppo di pale. Kong Carbonio, Camp Pro, Camp Carbon light, Camp
riali dultima generazione e, pi in generale, a caratteri- Alu.
stiche innovative. Non sempre per gli sforzi sembrano
andare nel verso giusto, sia per le pale che le sonde; Le prove sul campo
ovvero, a volte si favorisce il design o lestrema legge- Sono state effettuate due serie di prove ai Piani di Bob-
rezza a discapito di doti pi razionali quali lefficacia bio in Valsassina (LC), nel marzo del 2010 e 2011; le
dutilizzo e la resistenza meccanica. Proprio in questa condizioni caratteristiche della neve sono state: (1 pro-
direzione va questo lavoro che ha inteso fare una prima va: peso specifico g = 500 daN/m3, temperatura media
verifica delle qualit di queste attrezzature. manto nevoso 0.0 C, stato della neve: medio rimaneg-
giato) (2 prova: peso specifico g = 350 daN/m3, tem-
Gli attrezzi provati peratura media manto nevoso -1.0 C, stato della neve:
Sono state testate, sia sul campo che in laboratorio, nu- leggero rimaneggiato). I test sono stati ripetuti pi volte
merose pale e sonde da neve scelte fra i modelli pi dalla stessa persona per compararne poi i risultati.
presenti sul mercato; per ovvie ragioni non stato Con le pale si iniziato con prove cronometrate di
possibile verificare tutti gli esemplari commercializza- montaggio, ottenendo valori medi oscillanti fra qualche
ti che, peraltro, vengono frequentemente cambiati dai secondo e qualche decina di secondi. A seguire, prove
produttori. Questo lavoro tende a mettere in evidenza di movimentazione della massa nevosa e di efficacia
le caratteristiche ergonomiche delle attrezzature, la loro dellattrezzo utilizzato (bilanciamento, capacit, effetto
facilit dutilizzo, la robustezza intesa come resistenza leva, stabilit). Le prove sul campo, tradotte in giudizi
meccanica alle sollecitazioni in condizioni critiche. obiettivi comparati, sono da interpretare come indica-
Le pale sono state verificate e giudicate secondo il ma- zioni orientative, riassunte brevemente nelle note che
teriale che le compongono (lega leggera / materiale pla- seguono.
La sicurezza nellambiente innevato presenta problemi Gruppo di sonde. Vale qui la pena ricordare che dallesperienza decenna- stico), il tipo di finitura e la geometria del cucchiaio, Come per le pale, i test per le sonde sono stati diversi,
complessi; qui la prevenzione degli incidenti si gioca le delle giornate di sensibilizzazione del progetto Sicuri la lunghezza del manico, limpugnatura del manico, la essenzialmente con risultati soggettivi, per cui stato
soprattutto sulla riduzione dei rischi di travolgimento in montagna, e in particolare dai campi neve di Sicuri possibilit di utilizzo come zappa, la facilit ed il tempo indispensabile che tutti i partecipanti alle prove ripe-
da valanga. Lascolto attento del bollettino nivo-meteo con la neve avviati anni fa dalla Societ Alpinistica di montaggio. I modelli provati sono stati: Salewa Alpin tessero le medesime pi volte per avere valori o im-
e la pianificazione della gita hanno un ruolo primario FALC, si constatato che la situazione generale negli experience, Salewa alpin experience economy, Ortovox pressioni personali comparabili. Si iniziato con prove
per lincolumit delle persone. Solo ad incidente pur- appassionati di neve fresca non poi cos confortante. Pro alu II, Ortovox Grizzly, Ortovox Economy, Ortovox cronometrate di lancio ed assemblaggio dei vari model-
troppo gi avvenuto entra in gioco lautosoccorso pre- In altri termini, continua ad essere alta la percentuale Cougar, Ortovox Alaska, Camp, Black Diamond Eco- li, ottenendo valori medi oscillanti fra qualche secon-
sentando, il caso di affermarlo con decisione, tutte di chi non porta con se la pala e la sonda, soprattutto, nomy, Black Diamond Deploy. do e la decina di secondi. A seguire prove dinfissione
le sue criticit e i suoi limiti. In questa fase dassoluta nelle popolazioni dei ciaspolari, snowboarder ed altri. Le sonde sono state verificate e giudicate secondo il nella neve e di efficacia dellattrezzo utilizzato (stabi-
emergenza, dato per scontato che tutti i frequentatori Queste note hanno quindi un duplice significato: veri- materiale che le compongono (lega leggera / carbonio), lit, sensazione di robustezza, sensibilit, tendenza ad
dellambiente innevato potenzialmente valanghivo do- ficare lefficacia e laffidabilit di questi attrezzi fonda- la lunghezza ed il diametro, il sistema di connessio- incrostarsi).
vrebbero possedere le attrezzature idonee allauto soc- mentali per le operazioni di auto soccorso in valanga ne, il sistema di bloccaggio, la facilit ed il tempo di Sia per le pale che per le sonde sono rimasti in evidenza
corso sapendole usare con perizia, emerge limportanza e, nel contempo, suggerirne luso a chi non ne ha an- montaggio. I modelli provati sono stati: Salewa Deep i medesimi pregi o difetti in entrambe le due sessioni
di verificare lefficacia di attrezzi cos indispensabili. cora compreso limportanza. Per questo il Centro Studi powder, Salewa Alpine experience, Ortovox Hp pfa, di prove.
I pescatori del
C
orrete: lui, langelo. La luce della lam- Un bellesemplare le province di Verona e Vicenza. Io ero a casa con la
tempo
pada ad acetilene illumina il frammento di Eolocentrum mamma; mio fratello Erminio, due anni pi di me, era
di una pinna fossile. Difficile sbagliarsi: Macrocephalum con mio padre Massimiliano, che con tre dei suoi colla-
lala di un pesce angelo, lEoplatax Papillio, il sogno di (13,5 cm). Viveva in boratori stava lavorando nella cavit sotto la valle. Non
acque costiere poco
geologico
tutti i pescatori del tempo. Massimiliano Cerato emo- profonde, nei pressi
avevano n trapani n demolitori, in Pessra la corrente
zionato come un bambino. Quel ritrovamento avve- delle scogliere. elettrica doveva ancora arrivare. Cavavano a turno, pas-
nuto nellinverno del 1971. A quellepoca ero piccolo, sandosi il piccone, alla luce delle lampade ad acetilene.
ma me ne ricordo bene racconta Massimo, suo figlio, Trovata la pinna, era chiaro dove si nascondeva il pesce.
classe 1967, lultimo pescatore della Pesciara di Bolca, Cos pian piano, sotto la direzione di Massimiliano, il
alta Val dAlpone, nei Lessini meridionali, a cavallo tra blocco roccioso che conteneva il fossile stato estratto
dalla montagna e messo ad asciugare su un fuoco di
legno. stato mio padre ad aprire la lastra di pietra.
Una laguna pietrificata vecchia di 50 milioni di Impronta e contro impronta erano perfette, nemmeno il
pi piccolo difetto. Era il pi bel pesce angelo di tutto
anni. Una famiglia di ostinati cavatori che da sette il pianeta. Massimiliano Cerato era riuscito a trovare lo
straordinario ittiolite che suo padre e suo nonno aveva-
generazioni ne esplora i segreti scavando gallerie sotto no cercato senza sosta per tutta la loro vita.
Il padre di Massimo sempre stato un uomo fortunato.
le rocce di Bolca, nei Lessini meridionali Nel suo interminabile lavoro ha estratto reperti eccezio-
nali. Nel 1946 ha scovato sul Monte Purga un bellesem-
plare fossile di Crocodilus Vicentinus (il pi grande, oggi
al museo di Storia naturale di Torino fu trovato da At-
testo Roberto Mantovani - foto archivio famiglia Cerato tilio Cerato nel 1884); poi, in cava, fossili di Excellia
velifer (quello rinvenuto nel 1973 perfetto), e nel 1986
un enorme esemplare di Blochius Longirostris (un pe-
scespada), il pi lungo pesce fossile mai trovato nella
Pesciara. Non solo: uno dei pesci di pietra rinvenuti da
Massimiliano Cerato, caratterizzato da tre imponenti
pinne ventrali, porta oggi il nome della famiglia, tant
che gli studiosi lo conoscono come Ceratoichthys Pinna-
tiformis. Sono i primi di novembre 2011, e alla Pesciara
di Bolca lautunno si sta facendo sentire. Le foglie, gialle
da qualche settimana, resistono aggrappate ai rami degli
alberi, ma allombra le temperature sono tuttaltro che
elevate, anche se la quota supera di poco i 500 metri.
Sostiamo a lungo con Massimo Cerato allingresso del-
la Cava. Ci occorre qualche minuto per ambientarci. A
prima vista non si nota niente di strano, sembra di stare
in un posto come tanti altri tra i Monti Lessini. Cerato
ci spiega che lenorme blocco di calcare sedimentario
La curiosit
una storia nella storia ne venne trafugata da Napoleone
Lo scritto pi antico sui pesci di nel 1797 e fin al Museo nazionale
Bolca si trova nei Commentarii di Storia naturale di Parigi, dov
del medico senese Pietro Andrea tuttora presente. La rinomanza degli
Mattioli (1501-1578). Si riferisce a ittioliti di Bolca si deve a studi di
fossili che appartenevano a collezioni naturalisti di fama come Agassiz,
naturalistiche venete. I pesci di Bolca Heckel, Valenciennes, Scortegagna,
dovevano quindi gi essere noti da Cuvier, De Zigno, Nicolis, Pasa, Blot,
tempo. Nel 700 e nell800 laristo- Sorbini. Lo studio sistematico dei
crazia veronese si dilettava collezzio- fossili continuato fino ad oggi e ha
nando fossili. Il conte Giovanbattista prodotto molte pubblicazioni. Oggi
Gazola allest addirittura un museo Bolca uno dei siti paleontologici
aperto al pubblico. La sua collezio- pi noti al mondo.
Duecentocinquant'anni
dove da milioni di anni dormono pesci di ogni forma
e tipo. Di colpo, a pochi metri dalla contemporaneit
e da un paesaggio quasi domestico approdiamo a una
a pescar fossili
dimensione che lascia senza fiato e genera unangoscia
sottile: siamo abituati a misurare il passare delle gene-
razioni in termini di decenni e a computare la storia col
metro dei secoli Da queste rocce sono state estratte
200 specie di pesci da quelli giunti da acque pi pro-
fonde a quelli che sguazzavano tra le scogliere coralline
oltre a meduse, calamari, crostacei, qualche conchi-
glia bivalve, insetti. E dai giacimenti vicino alla Pessra
(Monte Purga, Monte Postale, Spilecco, Praticini, Vegro-
ni) sono saltati fuori resti di coccodrilli, piume, palme e La storia della famiglia Cerato. Da forgiatori di metalli
vegetali tropicali.
Osserviamo le zone di estrazione delle lastre che conten- a signori dei fossili
gono i fossili. Accogliamo con curiosit linformazione
sui cinque successivi livelli di sedimenti, intervallati da
fossilifero che sovrasta la cava 80 metri per 100 In alto a sinistra: strati di roccia sterile. E ascoltiamo incantati la storia testo di Luca Calzolari - foto archivio famiglia Cerato
una laguna pietrificata che si porta sul groppone qual- Eoscatophagus della famiglia Cerato, proprietaria dei terreni, che da set-
cosa come 50 milioni di anni. Difficile pensare che da Frontalis (13 cm) te generazioni lavora nella cava e da tempo gode della
queste parti ci fosse una distesa dacqua. Eppure nellEo- e un pesce fossile, esclusiva concessione ministeriale di scavo. Un lavoro
non riconoscibile, di
cene (38-55 milioni di anni fa), in questo luogo si esten- che avviene dinverno, sfilando una dopo laltra dalla
dimensioni minori.
deva un mare tropicale. Una piccola porzione della Teti- LEoscatophagus viveva montagna, con una sapienza incredibile, le lastre fossi-
de, loceano della precedente era Mesozoica. Nella zona in estuari e lagune. lifere. Che non possono essere aperte subito, ma devono
della Pessra cera una laguna poco profonda, molto In basso a destra: passare attraverso mesi di asciugatura e stagionatura,
salina e con una temperatura media piuttosto elevata. uno Zygnoichthys necessari per eliminare lumidit e recuperare al meglio
Un bacino tranquillo, che in qualche punto comunicava Ablongus (14 cm). i reperti. Chiediamo a Massimo altre notizie della dina-
col mare aperto. Qui e l a giudicare dai ritrovamenti Apparteneva a una stia dei Cerato, tutti con quella stessa identica passione
famiglia di pesci
di palme e piante tropicali emergevano fazzoletti di per i fossili che li ha accompagnati per la vita. Con il
estinta, dallecologia
terra. Nelle vicinanze non doveva nemmeno mancare la sconosciuta. sogno, neanche tanto segreto, di scoprire il pesce pi
presenza di corsi dacqua dolce, e probabilmente cera bello, il fossile meglio conservato. Magari un Eoplatax
anche unintensa attivit vulcanica sottomarina, che im- Papillon ancora pi grande di quelli rinvenuti finora.
metteva nel mare anidride carbonica. In un ambiente del Daltra parte, non ci fossero stati loro, i cavatori, chiss
genere, dove la presenza di plancton fotosintetizzante come sarebbe finita la vicenda di Bolca. Viene natura-
eliminava lossigeno dallacqua e impediva la prolifera- le, dopo aver condiviso stupore ed entusiasmo, riflettere
zione di organismi necrofagi, i corpi di pesci e crostacei sui regali pi belli di questi cumuli rocciosi dei Lessini.
morti si accumulavano intatti sul fondo della laguna. Che non sono solo i pesci, i crostacei, i coccodrilli e le
Pian piano i loro resti venivano ricoperti da finissime piante, ma le tante, irripetibili emozioni che hanno illu-
particelle di calcare, e sopra, nel corso del tempo, si de- minato la vita dei solitari e ostinati pescatori del tempo
positavano sottili strati dargilla. Cos, a poco a poco, geologico.
S
il fondo marino si trasformava in tomba perfettamen- iamo in Val dAstico, sull'Altopiano d'Asiago, A sinistra e qui sopra: Nel 1777 Domenico Cerato e suo figlio Giuseppe resta-
te sigillata, in grado di garantire la conservazione dei nelle miniere l attorno si coltivano rame, ferro, Massimiliano Cerato no senza camicia pur diacquistare alcuni appezzamenti
depositi organici fossilizzati. Da ultimo, a giudicare da argento e caolino. I Cerato abitano in localit nel 1965 mentre si fossiliferi. In quel periodo estrarre lignite ancora un
Forni, di mestiere danno forma al metallo fuso. I veci avvia alla Pesciara, lavoro redditizio, ma Giuseppe si innamora dei pietri-
quanto si vede, in periodi successivi, effusioni laviche
sullo sfondo la catasta
hanno poi ricoperto i sedimenti, che sono giunti sino a della famiglia sono soprannominati I forni. Ancora di pietre messe a
ficati'. Mentre scava lignite passando da una miniera
noi in condizioni di perfetta conservazione. oggi una localit, Forme Cerati, testimonia la notoriet stagionare al sole per all'altra nella sua mente prende forma la mappa dei gia-
I ritrovamenti hanno mostrato, in alcune zone, for- dei Cerato nel mestiere di forgiatori. Nei primi anni del poi essere aperte con cimenti pi ricchi di fossili. Alla luce delle lampade ad
ti concentrazioni di pesci, crostacei e altri organismi. 700 a Forni giunge la voce che a Bolca di Vestenano- i martelli durante la olio, contornato dal buio, con cuneo mazza e scalpello
Accumuli che farebbero pensare a more periodiche. I va, nel veronese, c' della lignite sotto il monte Purga. stagione calda. Giuseppe ritrova palme tropicali, tartarughe, coccodrilli
motivi? I paleontologi hanno formulato diverse ipote- I Cerato emigrano a Bolca per andare estrarre il car- A destra: di diversa specie e dimensione. In breve diviene uno
tessera CAI
si. Secondo studi recenti, tuttavia, le morie sarebbero bone fossile. La lastrara' (oggi Pesciara) di Bolca era dei pi quotati ricercatori e preparatori di fossili. Nel
appartenuta ad
da addebitare a cicliche fasi di eutrofizzazione di al- gi nota per la presenza di 'pietrificati'. linizio della Erminio Cerato.
1817 alla Pesciara il livello di superficie si esaurisce
ghe rosse, capaci di avvelenare le acque. Dopo le prime storia pluricentenaria dei Cerato pescatori del tempo. Per cavare ancora bisognava entrare nella montagna
spiegazioni, seguiamo Massimo Cerato lungo la galleria In breve diventano noti come i busi', gente da buchi. e sfruttare in galleria - racconta Massimo - Fu questa
daccesso ed entriamo nel cuore segreto della Pesciara. I miei avi hanno conosciuto i fossili mentre estraeva- forse la ragione per cui Giuseppe riusc a convincere il
Lentrata una porta che ci fa sprofondare nel pozzo no la lignite - racconta Massimo Cerato che oggi porta marchese Maffei, proprietario dell'area, a concedergli
delle ere geologiche. Pochi passi ed eccoci a passeggia- avanti il mestiere di famiglia - lavorando incontravano in affitto la Pesciara. I fossili non rendono, Giuseppe
re tra i paleo-fondali dellantichissima laguna tropicale, palme, coccodrilli, tartarughe, qualche piccolo rettile. costretto ad indebitarsi, viene convocato in Pretura
quel Polifemo sorride e sa che i Cerato continueranno In questa pagina a padre Erminio la bestia straordinaria'. Il reperto ven-
ad essere i pescatori del tempo. Ancor giovani, gi Soci sinistra: ne disposto e ricomposto sul tavolo della cucina dove
CAI, ottengono la qualifica di guida geologica alpina e Massimo Cerato. l'intera famiglia lo scrutava. Restarono in piedi tutta la
il permesso di raccoglitori di fossili. Foto L. Calzolari. notte a contemplare quel pesce eccezionale. Mio non-
In basso:
il rarissimo
no - spiega Massimo - aveva un modo tutto suo di
la quinta generazione di pescatori Histionotophorus contemplare: si inginocchiava sulla sedia, appoggiava
Massimo ci porta negli anni '20 del nuovo secolo. Ermi- Bassani, pesce della i gomiti sullo schienale e se ne stava in silenzio per un
nio Cerato, figlio di Massimiliano e nonno di Massimo, famiglia Lophius tempo indefinito. Ancora oggi i Cerato consumano il
l'uomo chiave della quinta generazione. Migliora sia (rana pescatrice). rito della contemplazione del fossile. Io gi da piccolo
le tecniche di escavazione rendendo pi sicuro il lavo- continua Massimo - volevo fare lo stesso lavoro di
ro in galleria, sia quelle di conservazione degli antichi mio pap. In quel periodo oltre a quelli di Bolca mio
pesci. In quegli anni nelle miniere fecero la comparsa padre restaurava molti pesci che venivano dallestero.
le lampade a carburo. La luce divenne un globo e il C'erano anche pesciolini di piccole dimensioni che non
buio che circondava le lastre si rischiar notevolmen- avevano un valore elevato. I pesciolini erano ancora da
te. Un giorno - racconta Massimo - una squadra di cos come appare. Il professore si stup dell'afferma- preparare e quindi mio pap li apriva. Io ho imparato il
operai che lavoravano nella miniera Diretta fece una zione, ma dato che era ora di pranzo non ribatt. Seduti restauro e a mettere a posto i fossili con quei pesciolini.
scoperta. Uno di loro corse a chiamare nonno Erminio davanti a un piatto di pasta, discussero su come risol- Se sbagliavo un po lapertura non compromettevo la
e mio padre. Quando arrivarono in galleria si trovarono vere il dubbio. Mio padre sugger: Rompiamo il fossile rarit di un bel pesce come sono quelli di Bolca. Poi
di fronte a una grande quantit di vegetali. L'acetilene in corrispondenza delle pinne. Se non ci sono fratture quando ho fatto un po di pratica ho iniziato ad aprire,
illuminava una foresta tropicale incastonata nelle roc- precedenti possiamo affermare che il pesce origina- a incollare e preparare quelli pi pregiati della Pesciara.
per il pignoramento di tutti i suoi beni mobili. Con il In questa pagina a cia. Restarono a bocca aperta dallo stupore, con le lam- le. Terminato il pranzo, mio padre prese il martello e Sono duecentocinquant'anni che la mia famiglia pe-
figlio Attilio lavora in galleria senza sosta. Padre e figlio sinistra: pade ad olio una visione cos forse non sarebbe stata tac! Con un colpo secco spacc in due la pietra. Non vi sca il tempo tra le pagine di straordinari libri di pietra,
estraggono lignite e pietrificati. La tenacia li premia, 1975, Massimiliano possibile. Massimo un fiume di orgoglio e tenerezza, erano vecchie fratture, il pesce era originale! Blot tra io sono l'ultimo dei pescatori, cosa faranno i miei figli
Cerato mostra gli
qualcosa incomincia a cambiare: il nome dei Cerato ci parla della straordinaria capacit di suo padre Massi- l'incredulo e l'entusiasta disse: Bene, siamo di fronte ancora non lo so. Spero che continuino. La passione
ultimi ritrovamenti;
inizia ad essere conosciuto nei musei d'Europa e degli una razza chiamata miliano di leggere i pietrificati': Era un pomeriggio di a un nuova specie, che chiameremo Ceratoichthys, in per il magico mistero che circonda il nostro mestiere
Stati Uniti d'America. Narcine Moloni e un un giorno qualsiasi del 1954, mio padre era intento al onore dei Cerato. Il secondo ritrovamento del pesce di permette alla mia mente di errare curiosa alla continua
esemplare di pesce restauro dei fossili quando venne convocato dal diret- famiglia avvenne nella primavera successiva. Appena scoperta di cose nuove, con un occhio di riguardo verso
1852, la Pesciara diventa dei Cerato angelo, Eoplatax tore del Museo di Storia Naturale di Verona, dott. Zorzi. Massimiliano lo trov, corse subito a far ammirare al la Provvidenza, come faceva il caro nonno Erminio.
Attilio ormai uomo fatto e anche in lui brucia la pas- Papilio. Tra coloro che lo aspettavano c'era anche Jacques Blot,
sione per i fossili. Dei Cerato senza dubbio quello che Foto Stanghellini. esperto francese dei tesori di Bolca. In mezzo alla stan-
ha scavato di pi. il periodo d'oro: trova alghe, piante,
pesci, insetti, crostacei, tartarughe. L'avvento dell'indu-
In basso:
Massimiliano Cerato
nel 1965 con i primi
za un reperto di ittiolito. Blot aveva osservato che il
pesce presentava due strane pinne pettorali e credeva
Il mestiere
stria siderurgica aumenta la richiesta di minerali e la scolari che arrivavano che ci fosse dovuto all'errata ricostruzione del fossile COME SI PESCA UN FOSSILE
Bolca una buona fonte di approvvigionamento. At- a Bolca davanti alla da parte dei Cerato. Mio padre non batt ciglio, osserv Scavo sottoterra, in galleria, un lavoro
tilio uomo intraprendente. Conosciuto per la compe- casa vecchia della e studi a lungo il pesce, poi disse: il fossile originale, duro. - Massimo Cerato ci mostra le mani
tenza di minatore e per la sua rettitudine diventa punto contrada Busi. temprate dal lavoro e prosegue - Le rocce
di riferimento per gli industriali del ferro prima, del sono suddivise in livelletti teneri che dis-
cemento poi. In questa posizione compie molti sopral- sodo con un trapanino. Poi con i cunei e
luoghi in giacimenti minerari. Come suo padre prima le mazze batto sulla roccia e sfilo i bloc-
di lui, Attilio elabora una minuziosa mappa mentale chi. Dalle gallerie estraggo questi 'libri di
dei giacimenti dove recuperare reperti da proporre ai pietra' che non sono molto grandi, sono
musei italiani ed esteri. Mentre racconta la storia della al massimo 20-30 cm. Se c', il fossile
dinastia, Massimo ci trasmette tutta la sua ammirazione in sezione. La sezione consiste in un
per il trisavolo Attilio: Era Socio del CAI di cui era segno marrone brillante, perch il fossile
guida geologica alpina. Poi apre un libro e legge un mineralizzato. Dalla sezione capisco
passo di Paolo Lioy, socio fondatore e Presidente del che tipo di pesce : se lungo, rotondo o
CAI (1885 1890) e grande naturalista. Lioy racconta corto. In base a questa prima intuizione
la piacevolezza di una tiepida serata trascorsa a Bolca, inizio il lavoro per estrarre laltro pezzo
canta le bellezze delle ragazze sugli usci e poi volge che ancora allinterno del monte. Poi
lo sguardo ad Attilio, si sofferma e annota: La guida devo aspettare che la pietra estratta si un segnalibro, capisco la pagina. Con lo sezione, e quindi devo aprire anche laltro
Cerato (Attilio), grande curvo e taciturno in un cantuc- asciughi e raggiunga una temperatura scalpello e il martello batto sulla pagina pezzo di pesce. Devo aprire laltra pagina,
cio delle tenebre, sembrava Polifemo. Ci accompagn costante su tutta la superficie e anche che passa sopra il segno del pesce. Batto quella giusta, nellaltro blocco. Quan-
egli all'alba con i suoi picconi e i suoi martelli, gi per allinterno. Pensate a un libro di carta, se in continuazione a rotazione attorno do ho aperto tutte le pagine il pesce
gli scoscesi dirupi, gi tra le nere ombre della foresta. asciutto le pagine sfogliano facilmente, alla pietra finch si stacca. Una volta liberato. Poi in laboratorio inizia la lenta
Attilio ha dieci figli, due di loro, Massimiliano e Giusep- ma se bagnato le pagine si attaccano. aperto proprio come un libro: il pesce fase di assemblaggio. Il fossile anche se
pe, lo seguono ovunque. Imparano a scavare la roccia, Terminata lasciugatura, inizio lapertu- si apre a met, c unimpronta e una rotto in cento pezzi esce perfetto e non si
infilare il cuneo, lavorare di scalpello. Nel pallido chia- ra. Il fossile uscendo in sezione come contro impronta. Per il fossile lo trovo in vedono pi le fratture.
rore delle lampade ad olio Attilio li osserva lavorare:
L
'interesse per i graffiti rupestri oramai secolare. A A fronte: iconograficamente ricordavano quelle pi famose della
cominciare da met Ottocento, in Francia, le prime Coppelle su parete Valcamonica. Abbiamo sottoposto, con un po di trepi-
relazioni scientifiche e, poco dopo, la scoperta e lo verticale nella grotta dazione, il rilievo e le foto del ritrovamento al giudizio
studio di centinaia di incisioni in un luogo cos straor- di Diana (Lunigiana). del Prof. Emmanuel Anati, direttore del Centro Camu-
dinario e unico come quello formato dalle valli in alta no di Studi Preistorici di Capodiponte (Brescia), uno dei
quota che circondano il Monte Bego, nelle Alpi Marit- massimi esperti in materia, il quale ci comunic che
time. Nel 1909 in Valcamonica i famosi pitoti (burat- quello che avevamo scoperto era di notevole interesse
tini), per merito di Gualtiero Laeng, furono segnalati al e ci invit a relazionare la nostra scoperta per pubbli-
Comitato nazionale per la protezione dei monumenti e carla sul Bollettino del CCSP, rivista scientifica di livello
dal loro studio si arriv nel 1955 alla costituzione del internazionale.
Parco nazionale delle incisioni di Naquane, vero tem- stata questa la molla che ha fatto scattare il progetto
pio mondiale della civilt camuna. Una quarantina di di censire, rilevare e documentare tutte le manifestazioni
anni fa poi ha luogo un rinnovato interesse per l'arte di arte rupestre (dalla preistoria allepoca moderna) pre-
rupestre: tante segnalazioni, studi approfonditi porta- senti sulle rocce delle montagne toscane, riunendole per
rono alla consapevolezza che le incisioni rupestri sono la prima volta in un corpus da mettere al servizio degli
parte della storia dell'uomo ovunque roccia si trovi. Lar- studiosi di questa affascinante e sempre pi considerata
te rupestre della Valcamonica stata inserita nel 1979 disciplina archeologica. Il progetto stato fin dal primo
(primo sito italiano) nella lista del patrimonio mondiale momento appoggiato e sostenuto dal Gruppo di ricer-
dellUnesco riconoscendo cos la sua testimonianza ec- ca Terre Alte del Comitato Scientifico Centrale del Club
cezionale allattivit culturale e artistica dellumanit. Alpino Italiano, che con utili e preziosi consigli ci ha
Sulle Alpi Apuane e sullAppennino moltissimo an- incoraggiato a portare avanti limpegnativo lavoro che
dato perduto per sempre, le pietre sono servite per co- ha visto leffettuazione di circa 200 uscite esplorative
struire muri e muretti infiniti a protezione della poca per un totale di oltre 2000 ore di ricerca sul campo, do-
terra che i pastori-agricoltori erano riusciti a strappare cumentando il tutto con rilievi e migliaia di foto digitali.
all'infida natura. Oggi l'uomo ha perso praticamente del Nel mese di giugno del 2009 questo materiale con-
tutto il senso di sacralit della roccia che nel passato, pi fluito nel volume I Segni dellUomo Incisioni rupestri
o meno recente, era sicuramente molto vivo. La roccia della Toscana, un volume di grande formato ampiamen-
sembra eterna, sprigiona sicurezza, protezione, futuro e te corredato di immagini e rilievi che illustrano que-
forza: si pu cos capire l'animismo che spingeva ad in- sti graffiti sconosciuti alla maggior parte degli abitanti
ciderla. In molti graffiti al senso di sacralit della roccia delle nostre valli. Uno degli scopi principali di questa
si aggiunge quello di sacralit delle vette, concetto uni- ricerca quello di dare un contributo alla conoscenza
versalmente sentito. di questo aspetto particolare della cultura appenninica,
apuana e delle altre zone montuose (Pratomagno, Monti
MANI, GIOCHI E LAME PENNATE Pisani, Casentino) affinch non se ne perda la memoria
Nelle incisioni toscane si ritrovano echi di tutto questo, e, contemporaneamente, se ne agevoli la tutela e la con-
sia in quelle figurative che in quelle simboliche: cop- servazione nel tempo.
pelle, lame pennate, croci, simboli solari, spirali, antro-
pomorfi, mani, giochi sono le tipologie di incisioni che I SENTIERI DEI SEGNI
sono state scoperte in questi ultimi anni lungo valli ora Un primo sito ubicato lungo un antico sentiero che
poco frequentate, lungo antichi sentieri quasi scomparsi, dal mare (Massa) risale i fianchi del Monte Brugiana in
Quei misteriosi
difficili da trovare e percorrere, lungo ripidi e impervi direzione della Lunigiana. Si tratta di un masso a forma
percorsi di cresta o su altopiani solitari. Otto anni di me- di parallelepipedo, con la parte superiore piatta e legger-
todiche ricerche ci hanno fatto scoprire un incredibile mente inclinata verso il mare, dove sono incisi alcuni
La ricerca Terre Alte sulle incisioni rupestri del Gruppo Terre Alte della Sezione Valdarno Inferiore,
hanno portato a varie scoperte di nuovi e significativi
un chilometro di distanza stato individuato un masso
di medie dimensioni con una trentina di coppelle e un
1/4 v
mifica dai fianchi di una collinetta al cui culmine si erge
Risalendo la strada che da Isola Santa conduce alla gal- Qui sopra: una struttura a forma di fallo. Risalendo la figura, al
leria del Cipollaio sulla destra si possono ammirare tre La sacra parete dai centro dellalbero, si riscontra una incisione dallaspetto
suggestivi canaloni bucherellati dalle marmitte dei gi- mille colori di Limano simile a quello di una vulva, e sopra di essa una nicchia
(Appennino Lucchese).
GNS
ganti che scendono dalle pendici meridionali del monte a doppia profondit con base orizzontale e volta a tutto
Sumbra: il fosso del Fatonero, dellAnguillara e delle Co- tondo. I rami fruttiferi dellalbero, cinque su ogni lato,
marelle. Se si risale la solitaria e ripida cresta che divide terminano al di sopra della nicchia. Sul lato sinistro di
i primi due canali, ecco apparire i primi segni: una lama chi osserva, si ravvisa la figura stilizzata di un orante stanze attualmente adibite a magazzino. Nella parete di
pennata e una singolare incisione a forma di fungo; sicuramente associato e contemporaneo allalbero della una di esse si trova una nicchia con concrezioni calcaree
poco pi in alto, prima di arrivare alla sella, c una vita. La raffigurazione fin qui descritta parrebbe appar- biancastre e dalla quale sgorga dellacqua. Osservando il
larga insenatura con rocce frammentate, nel mezzo una tenere ad ununica epoca e probabilmente eseguita dalla piano terra delle suddette stanze si nota che in origine la
bianca e liscia placca che colpisce per il suo splendore, stessa mano. Al di sopra, staccata da questa composizio- nicchia con la sorgente si trovava al centro di una stanza
anche se molto corrosa dalle acque, in cui si notano al- ne, visibile al centro una rudimentale testa circolare, ben lastricata. Il proprietario riferisce di aver udito da
tre lame pennate di cui una di considerevole lunghez- mostruosa, con occhi (due stupende coppelle a fondo alcuni anziani che la roccia col manufatto era un tempo
za e due pugnali, uno dei quali molto particolare con conico) e naso leggermente incavato e con una bocca nota come Sasso del Regio e rappresenterebbe un san-
nervature centrali. Arrivati alla sella (quota 1050 s.l.m) profondamente incisa, dallespressione mesta. Sulla sua to eremita o un frate, mentre la fonte allinterno della
unesplosione di segni (lame pennate, simboli sessuali sommit si eleva una croce, probabilmente incisa in casa era ritenuta miracolosa e frequentata soprattutto da
femminili, mani, graffiti con notevole gusto decorativo epoca posteriore, che fa pensare a successiva cristianiz- donne che sino in epoca recente si curavano gli occhi.
come volute, arabeschi e fiori) e una misteriosa (anco- zazione di quello che potrebbe essere stato il luogo di La tipologia di questo manufatto induce a farlo risalire
ra non decifrata) scritta. Il luogo isolato e sprigiona un culto pagano. Sui due lati sono incise a destra una ad epoca pre-cristiana, come apparato liturgico per offi-
un notevole fascino data la posizione dominante. Sa- figura schematicamente antropomorfa e a sinistra una ciare riti legati al culto delle acque e della fecondit. Al
liamo ancora e improvvisamente ci troviamo di fron- consimile dalla pancia prominente: probabile raffigura- momento attuale la ricerca effettuata dal gruppo Terre
te, solitario, un simbolo solare scolpito su una roccia zione di una donna prima e dopo la fecondazione. La Alte ha portato alla luce un centinaio di siti che rac-
declive orientata in direzione della Pania della Croce, completa diversit di stile e della tecnica incisoria (mar- contano affascinanti storie millenarie, accertando che a
la montagna regina delle Apuane da dove ogni giorno tellina fine), sommata allo stato di consunzione, fanno partire dal Neolitico le antiche popolazioni vissute sulle
il sole sorge dietro la sua possente mole. Lungo questa pensare a una fase pi arcaica. Lattenta analisi di tutto montagne toscane hanno affidato alle rocce numerosi
desolata cresta stato recentemente scoperto un grup- il complesso monumentale, inciso su masso di arenaria, messaggi che parlano della loro cultura, delle ritualit
po di incisioni che aggiunge un altro tassello per capire identifica almeno tre fasi incisorie cronologicamente cultuali (pagane e non) e di aspetti magico-religiosi che
perch luomo nellantichit sentiva il bisogno di sali- diverse e la mancata sovrapposizione dei segni indica ora destano stupore e ammirazione. La ricerca e lo studio
re questa impervia costa per incidere questi misteriosi un probabile riadattamento del simbolismo. Nel terreno Dall'alto: delle manifestazioni di arte rupestre continuer anche
simboli. Il sito presenta alcuni segni religiosi di chiara circostante si nota la presenza di frammenti di tegole la figura ieratica nel prossimo futuro ampliando lopera di sensibilizza-
del Sasso del Regio
epoca medievale come il trigramma di San Bernardino e romane e di altri manufatti, forse contenitori. La roccia zione e divulgazione, anche allo scopo di favorire la loro
(Casentino).
su una roccia adiacente alcune tipologie di croci, segno situata sul dorso di un contrafforte della collina e so- La scena di caccia salvaguardia, affinch al lento ma irreversibile deterio-
di una probabile cristianizzazione di quello che potreb- vrasta una ex casa colonica, a breve distanza da un noto nel gruppo delle Panie ramento prodotto dai fenomeni naturali non si aggiunga
be essere un luogo di antichi culti pagani. Segnaliamo santuario mariano. Al piano terra della casa vi sono due (Alpi Apuane). limprovvida mano delluomo.
nascosto delle T
Il Canale di Beagle con re mesi di cammino lungo la Cordigliera An-
la Cordigliera Andina dina alla ricerca dell'archeologia di montagna.
alle spalle Abbiamo incontrato ricercatori e studiosi che
Ande
ci hanno raccontato il loro lavoro che si svolge alle
vertiginose altitudini di queste regioni. Il blog dedi-
cato, www.arkeomount.com, ne ha raccolto dal vivo
ogni passo.
La nostra ricerca iniziata conoscendo i luoghi stu-
diati dalla professoressa Teresa Catalina Michieli, da
Prima parte di un reportage di archeologia dal 35 anni ricercatrice e direttrice dellInstituto de In-
vestigaciones Arqueolgicas y Museo Prof. Maria-
Sud America. Ultime scoperte tra le vette andine: no Gambier di San Juan (nel nord dellArgentina),
alla quale abbiamo dedicato un articolo nel numero
spedizioni in altura, scavi in ambienti estremi e nuove teorie di Marzo/Aprile 2010 de La Rivista del CAI. La pro-
fessoressa Michieli ci ha accompagnato nella visita
al sito Punta del Barro di Angualasto, a circa 1.970
testo e foto di Veronica Del Punta e Massimo Frera metri s.l.m., nella valle di Iglesia, che d il nome
allomonima cultura che lha abitata tra il 1.200 e il
1.400 d.C., lo stesso periodo durante il quale in Per
la civilt visse una fase oscura. Dopo la caduta degli
imperi Tiawanaku e Wari, avvenuta circa nel 1200,
la storia riconosce due secoli in cui assente un po-
tere costituito e centralizzato che possa giustificare
la repentina nascita dellimpero Inca nel XV secolo.
Pare che la risposta si trovi proprio ad Angualasto: la
studiosa italo-argentina sulla base di recenti dati di
paleo-climatologia, ipotizza che una piccola et del
gelo avrebbe colpito le regioni meridionali del Per,
costringendo le popolazioni l stanziate a cercare pi
a sud le risorse necessarie alla sopravvivenza. Nello
stesso momento la valle di Iglesia avrebbe goduto di
un clima ottimale per lagricoltura e lallevamento di
camelidi, producendo il necessario per sostenere gli
abitanti dellaltipiano del Titicaca (soprattutto pro-
duzione di lana e cereali) ponendo cos le basi alla
civilt incaica. Questi nuovi dati lasciano pensare che
nel 1.400 d.C. un altrettanto repentino cambiamen-
to climatico avrebbe restituito un clima meno rigi-
do alle valli e agli altipiani peruviani, consegnando
ad Angualasto quel destino arido che ancora oggi la
contraddistingue.
abbiamo mancato di visitare. I responsabili del club ci sono succedute in questa zona per 8.000 anni), della testimonianza di continuit della presenza umana a Da sinistra: come il complesso e ricchissimo vocabolario di questo
hanno ricordato che una spedizione del CAI di Pado- mitologia e della capacit di astrazione di queste gen- sud dello Stretto di Magellano nel periodo buio: le il sito archeologico di gruppo etnico, comprendente circa trentamila parole,
va, negli anni 70, raggiunse la cima del Cerro Merce- ti che a partire dai suggerimenti del paesaggio hanno popolazioni fuegine sopravvissero alla separazione Los Morillos 2. rivelasse una evoluzione del linguaggio che andava
della Terra del Fuoco dal continente sudamericano e La valle di Iglesia, molto oltre la primitivit tecnologica e sociale cos
dario salendo per il ghiacciaio est detto del Caballito, riportato su circa un chilometro di parete rocciosa
verso la Cordigliera
mentre dieci anni dopo unaltra iniziativa targata CAI vita, credenze e speranze. svilupparono una loro cultura propria. Una scoperta Andina sulle tracce de
inadeguata, secondo la visione europea di fine XIX
sal per il ghiacciaio la Mesa, lungo il filo sud-est. La dorsale andina interrotta solo dallo Stretto di determinante per tutta la storia sud americana, che Los Morillos. secolo, in un ambiente tanto esigente. Labitudine
Magellano, apertosi grazie allo scioglimento dei apre nuovi scenari anche per la storia del popolamen- Il sito archeologico degli Yamana ad accendere fuochi di segnalazione
Le Ande ci insegnano come la storia delle sue vette ghiacci circa 8.000 anni fa. Larcheologia non poteva to andino di montagna. Cueva de Las Manos, lungo la costa ha determinato la denominazione che
vada cercata anche nelle valli e nei ripari rocciosi che ancora dimostrare se dopo questo traumatico evento, mani dipinte. ancora oggi utilizziamo per indicare questa regione:
vi si affacciano. Tra questi il pi enigmatico e affa- le popolazioni patagoniche a sud dello Stretto fosse- Il Prof. Piana uno dei principali ricercatori di uno la Terra del Fuoco.
scinante il sito della Cueva de las Manos (prov. ro sopravvissute o meno fino allarrivo, duemila anni dei quattro gruppi umani che qui vivevano prima
di Santa Cruz, Patagonia Argentina), che ancora pi tardi, dei cosiddetti canoeros, gruppi umani pro- dellarrivo degli europei. Gli Yamana erano una po- Altro gruppo umano qui stanziato era quello dei
un'avventura raggiungere, nonostante si trovi a po- venienti dalle coste cilene e giunti sulle loro imbarca- polazione di canoeros, abitanti delle coste che si sono Shelknam, del quale ci ha parlato la Prof.ssa Mara
chi chilometri dalla vicina cittadina di Perito More- zioni a popolare le estreme propaggini del continente. adattati allambiente litoraneo utilizzando mezzi di Estela Mansur, una delle prime a sviluppare metodo-
no. La sua difficile accessibilit la aiuta a conservare Durante la nostra visita allistituto multidisciplinare navigazione e armi specializzate per catturare pinni- logie di archeologia nel bosco, chiave della ricerca
quellatmosfera magica che si riflette nel suo antico del CADIC di Ushuaia, sede locale del CONICET na- pedi nellambiente acquatico, dimostrando cos come di montagna in queste terre estreme. Larcheologa,
nome tehuelche, Kolon Niyeu, ovvero terra dei colori. zionale (Consejo Nacional de Investigaciones Cient- questo felice adattamento sia potuto durare con pochi anche lei appartenente al Centro Austral de Investi-
Sono proprio i vivaci colori delle mani dipinte a par- ficas y Tcnicas), il prof. Ernesto Piana, antropologo e cambiamenti per almeno 6.000 anni. Il ruolo socia- gaciones Cientficas (CADIC-CONICET) di Ushuaia,
tire da 9.300 anni fa da gruppi di cacciatori-racco- ricercatore principale al CADIC, nonch Direttore del le ed economico che svolgeva la canoa nella vita di specializzata in tecnologia litica ed stata la prima ad
glitori, a lasciare un segno nella memoria di chi vi- Progetto Archeologico Canal Beagle dal 1975, ci ha questo gruppo di indigeni e dei loro vicini Alacaluf, li occuparsi di archeologia di montagna nella zona cen-
sita questo luogo dichiarato Patrimonio dellUmanit reso partecipi di una recentissima scoperta, annun- distingueva chiaramente dagli altri gruppi situati nel trale della Terra del Fuoco, abitata proprio dai Shelk-
UNESCO nel 1999. Ottocentoventinove mani e scene ciata allVIII seminario di archeologia patagonica nord della Terra del Fuoco e della Patagonia conti- nam. Per studiare i modelli sociali per le popolazioni
di caccia, disegni geometrici, raffigurazioni di fertilit nei giorni in cui abbiamo intervistato il ricercatore nentale. Gli Yamana chiamavano le loro canoe di cor- che abitavano la zona dallultima glaciazione ad oggi,
ci parlano di un periodo e di un sito particolarmente argentino. teccia nan, ma possediamo anche, grazie al lavoro serviva un modello adatto alle caratteristiche peculia-
significativo per la storia dei nativi americani. Anche Pochi giorni prima del nostro arrivo sono stati resi storiografico di vari autori (Hyades, Deniker e Gusin- ri dellarea, ma in letteratura scientifica in tema di
grazie alle investigazioni - che tuttoggi proseguo- ufficiali i dati inerenti gli scavi compiuti dal prof. de), lunghe liste di denominazioni indigene delle di- cacciatori raccoglitori della steppa - lunico modello
no - siamo in grado di definire particolari della vita Piana e dal suo staff tra il 2009 e il 2011 nel sito verse parti della canoe e delle azioni ad esse collegate. paleolitico era quello sviluppato per i siberiani. La
quotidiana (come le tecniche di caccia al guanaco, fuegino di Imiwaia, sulle coste del Canale di Beagle. Il reverendo Thomas Bridges ci ha lasciato infatti il fascia del bosco fuegino era semplicemente ritenuta
principale fonte di proteine per le popolazioni che si La datazione di un resto fossile di seimila anni fa prezioso dizionario Inglese - Yamana che testimonia disabitata. In realt nessuno aveva mai studiato la
L
a temperatura delle grotte si considera stabile du-
rante lanno. Ma la differenza di temperatura tra
interno ed esterno crea circolazione daria. Ingres-
si alti dinverno soffiano e in estate aspirano. In alcu-
ni casi la circolazione daria particolarmente violenta
oppure crea sorprendenti effetti anche visivi. Sono fe-
nomeni fisici facilmente dimostrabili, ma in ogni lati-
tudine hanno generato curiosit mista a paura. Abbia-
mo ingressi di grotte chiamati Buca dEolo, Sa Oche,
ovvero la voce, Su Bentu, cio il vento. Senza di-
menticare la Tana che urla. Laria forte sembra parlare
e le parole, se vengono da laggi, sono dallInferno...
Il Buco Cattivo si meritato una sinistra fama anche
per la difficolt di progressione. Nel tempo sono stati
trovati altri due ingressi, il Fiorini e il Buco del Tasso.
Questo ha permesso di scegliere la grotta come meta
anche per i corsi di avvicinamento alla speleologia, of-
frendo agli allievi una completa rassegna della bellezza
e delle difficolt del vuoto delle montagne.
Un vapore
e contendere. Le trascine, ovvero le pietraie utilizzate
come sentieri tra il fondo valle e la montagna, sono
un chiaro esempio delle difficolt spesso incontrate da
chi viveva e lavorava in questi luoghi. Il Buco Catti-
il Buco Cattivo
Grotta di Frasassi.
Il Buco Cattivo ne unevidente ulteriore estensione,
anche se non sono state ancora trovate congiunzioni
percorribili. La grotta presenta tratti straordinari per
concrezioni alternati a passaggi difficili, complessi. Ma
grazie alle esplorazioni degli speleologi, alla tenacia
di decenni di ricognizioni e a due anni di reportage
Un vecchio pastore parlava di un pozzo, da cui proveniva fotografico che ora possiamo vedere cosa si nasconde
nella montagna. Lintento degli autori del volume sul
vapore, come se fosse la bocca dellInferno. Buco Cattivo stato proprio questo. Rendere visibile
ci che nascosto, renderlo idealmente accessibile a
Il 20 marzo del 1949 Pietro Giuseppetti scendeva quel pozzo tutti, senza arrampicarsi lungo i fianchi della monta-
gna, superare strettoie, immergersi in laghi sotterranei,
In questa pagina in
e dava inizio ad unesplorazione non ancora conclusa senza procedere con estrema fatica nel fango. Chi non
speleolologo potrebbe chiedersi ma se le concrezio-
alto: la Galleria dei
Tornanti: passaggio nel
ni, il colore delle colate, delle vaschette sono cos si- Nell'altra pagina: fango.
mili alla grotta turisticizzata, perch non farsi un giro la Galleria delle In basso: la Sala
testo di Massimo (Max) Goldoni tranquillo pagando il biglietto?. E la risposta degli meraviglie. Franosa.
I
l rischio in alpinismo, salvarlo o eliminarlo? Largo- regolano i comportamenti e senza obbligo di Lo sguardo di Annibale Salsa, sociologo, sobrio mode- Verso un della conquista del Cervino, anche lanno in cui Lewis
mento stato tra i pi gettonati nel 2011 sulle riviste patenti per chi frequenta le aree non control- ratore della giornata al Palamonti, si posato sulla mo- Osservatorio. Carroll da alle stampe Alice in Wonderland. Luomo, at-
Carlo Bonardi, Sempre
specializzate (e dove se no?). In settembre nelle pagine late. Il presidente nazionale delle guide Ermi- derna societ fondata sullideologia della scienza, non traverso lalpinismo entrava in una dimensione magica,
pi incompresi.
del Lo Scarpone stato anche proposto un questionario nio Sertorelli si soffermato sui due basilari sulla scienza. Una societ, ha detto lo studioso, in lalpinismo era una specie di richiamo della foresta che
in base al quale la quasi totalit dei lettori risult con- concetti di rischio e pericolo. Se il pericolo in cui grave peccato non riuscire a tutto regolamentare si esercitava irresistibilmente negli scalatori dellepoca.
vinta che la libert di azione, il senso dellavventura e montagna non lo si pu eliminare, ha spiega- e tutto prevedere. Tutto in questo contesto va previsto Sulle ragioni per cui la nobile arte dellalpinismo non
quindi laccettazione di una componente di rischio sono to, pur vero che rischio possibile gestirlo, perch se cos non fosse faremmo parte di una societ pu essere ridotta a una semplice ricerca dellexploit ri-
caratteristiche essenziali dellalpinismo. Finalmente sa- ridurlo e in alcuni casi annullarlo. Anche per premoderna, cio magico-religiosa, dove limprevedibile schioso si soffermato il sempiterno Spiro Dalla Porta-
bato 19 novembre una riflessione corale sul tema sta- questo motivo noi guide alpine siamo schie- viene riportato alla dimensione del magico e del religio- Xydias, scrittore e socio accademico nonch onorario
ta fatta al Palamonti di Bergamo, in un incontro aperto rate contro ogni iniziativa che limiti la libert so. I sociologi oggi si riferiscono al rischio, non pi al del CAI. Che tristezza, ha detto Spiro, vedere che
agli istruttori della CNSASA, ai membri del CAAI, alle in montagna. Sulla gestione del rischio, va pericolo. Il rischio si collega alla concezione della sicu- nel nostro ambiente sta subentrando una certa mania
guide alpine e agli altri operatori di settore. Linteresse e ribadito che il CAI si trova in prima linea, rezza calcolata, al calcolo matematico statistico. Quindi di ghettizzare lalpinismo portandolo ai livelli pi bas-
la partecipazione sono state pi che lusinghiere, e forse ha precisato a sua volta Giuliano Bressan, il rischio sempre, per definizione, calcolato. Una sca- si. Lalpinismo non consiste nella ricerca delle difficolt,
non poteva andare diversamente. Lalpinismo unatti- accademico, presidente del Centro materiali lata legata alla cultura del rischio non pu dunque che nella sfida al cronometro, ma in una spinta ideale innata
vit che sempre stata espressione della massima libert. Bernard Amy, uno e tecniche del CAI. Unimportante attivit per limitare avvenire lungo una via spittata, protetta. Ma lalpinismo nelluomo. No, il rischio in alpinismo non eliminabile.
dei pi autorevoli
Talvolta, per, questa libert viene messa in discussione le componenti di rischio nellalpinismo e larrampicata classico non pu essere piegato alla cultura del rischio La nostra unattivit riservata a pochi che ci permette
esponenti del moderno
da un sistema che, attraverso regole, controlli e divieti, alpinismo francese, viene svolta dal Centro materiali e tecniche con stage che sottomessa alla prevediblit degli eventi, mentre di elevarci con il corpo e con lo spirito. Certo, lo scalato-
con il falso problema della sicurezza, tende a limitare il anche uno scrittore dedicati a tutte le attivit connesse con lalpinismo, con il pericolo resta imprevedibile, legato a una dimensio- re rischia. Ma accetta il rischio con un senso di liberazio-
libero arbitrio degli alpinisti anche su uno degli aspetti apprezzato. Alla sua la partecipazione di istruttori delle Scuole e del Soccorso ne che la modernit rifiuta: quella della fatalit. Ecco ne. Cos come alcuni monaci giapponesi nellOttocento
pi peculiari dellalpinismo stesso: la libert di rischiare. instancabile azione alpino. Quindi si fa formazione fornendo basilari infor- perch lalpinismo fuori gioco nella societ corrente. pretendevano dai neofiti la pratica dellalpinismo come
AGAI, CAAI e CNSASA proseguono con questo incon- per la promozione mazioni sulle tecniche di assicurazione. Unattiva area Per tutta la giornata si sono susseguite al Palamonti le fatto catartico. La presenza di Bernard Amy uomo-mito
tro un cammino comune che pi volte li ha portati in dellalpinismo formativa anche affidata ai colleghi lombardi. Ma relazioni che qui cerchiamo di ridurre allosso (o alla dellalpinismo francese, scrittore raffinato, cultore delle
legata la nascita
questi anni a confrontarsi con le varie componenti che dellObservatoire
accettabile che alpinisti o presunti tali si espongano pi polpa) chiedendo preventivamente scusa per eventuali discipline e delle filosofie speculative orientali, ha ca-
muovono il mondo della montagna, ha spiegato in via des Pratiques de di altri al rischio mettendo a repentaglio gli uomini del omissioni e approssimazioni. LOrganizzazione centrale talizzato lattenzione dei numerosi addetti ai lavori.
preliminare Giacomo Stefani, presidente dellAccademi- la Montagne et soccorso alpino? Fin dalla sua nascita il Soccorso Alpi- era presente con i consiglieri centrali Antonio Colleoni, Il suo messaggio stato chiaro e perentorio. Tutti noi
co. sotto gli occhi di tutti che sempre pi in caso de lAlpinisme. no si dovuto confrontare con i grandi rischi, ha ricor- Luca Frezzini e Paolo Valoti e con Vincenzo Torti, av-
La curiosit
dincidenti, ha detto Maurizio Dalla Libera, presidente Qui Amy mostra, dato Valerio Zani, vice presidente nazionale del CNSAS. vocato, guida alpina onoraria, vice presidente generale
delle Scuole del CAI, si riduce la tolleranza manifestata sotto le volte del Per probabilmente il soccorso non doveva alle origini del CAI che si accollato larduo compito di portare a
dagli organi giudiziari e dallopinione pubblica e si con- Palamonti, il manifesto confrontarsi, come oggi, con una societ che trabocca compimento i lavori. Se tutto in questa societ deves- Un suggestivo particolare slogan Questo lunico
sullalpinismo diffuso
figurano reati anche senza che lincidente provochi delle nel corso del 2011
di pretese. Pretendere un termine sbagliato, quando si sere prevedibile, finisce che entriamo in un vortice di della pubblicit-progresso accessorio che non puoi
vittime. Mai come ora mi perci sembrata opportuna la su tutto il territorio parla di soccorsi in montagna. Eppure le pretese di chi responsabilit esasperate, ha spiegato Torti. Ci che si di Autostrade per lItalia comprare. Un concetto
creazione di un gruppo di lavoro del CAI per valutare le francese. andiamo a salvare sono sempre molte, troppe. C lalpi- richiede a noi volontari dimostrare di avere sempre apparsa nel 2011 sui gior- che si adatta a molte si-
normative e i relativi provvedimenti addottati nei paesi nista che si muove con coscienza e nei suoi confronti la operato correttamente in un contesto sociale in cui ci nali. Linvito a non correre tuazioni in questa societ
alpini a noi confinanti, per analizzare i dati sugli inci- disponibilit totale. Quando invece abbiamo a che fare proponiamo come garanti dellandare in montagna in rischi si esprime eloquen- che, a furia di puntare
denti, e in definitiva per conservare il principio della li- con persone incoscienti e presuntuose che niente do- sicurezza. Le radici letterarie del rischiare sono state temente nel caschetto a sulla sicurezza, appare
bert d'accesso alla montagna senza norme di legge che vrebbero avere da spartire con il mondo dellalpinismo, sondate da Franco Brevini, saggista e critico letterario forma di cervello e nello talvolta decerebrata.
1 Bakker
passo con lorganizzazione a Autrans di una Giornata motivi. Ma state certi che in Italia, a differenza che sulle
europea della montagna e la creazione di un osservato- strutture dOltre Manica, non c una sola falesia dove,
rio. Lazione di monitoraggio ci porta oggi al convinci- su una via difficile, si rischi un volo mortale. Il concetto
mento che lalpinismo stia diventando socialmente invi- del rischio alle nostre latitudini stato spostato in alta
sibile. Eppure rappresenta unattivit dinteresse sociale. quota. Ma giusto che sia cos?. Il rischio nelle disci-
Assumere rischi bello, educativo. Non assumerne pline in montagna non ha dunque limiti e va comunque
diseducativo. Lalpinismo pu anche aiutare lo svilup- accettato anche con una punta di stoicismo. Perch lal-
po economico delle vallate, come insegna Chamonix. pinismo anche un modo di essere alternativo rispetto
Ebbene, occorre ammettere che esiste una frattura tra a chi vive comodamente adagiato nella societ della
i praticanti dellalpinismo e questa societ. Per ovviare prevenzione, dove tutte le incognite si vorrebbero cal-
allinconveniente sono nate le assise dellalpinismo e colate e prospettate con ogni mezzo. E con ogni mezzo
della montagna. Nel 2010 e nel 2011 abbiamo organiz- rese innocue. Un esempio fra i tanti? Quando viaggiamo
zato in questo contesto dei Caf montagne in tutta la sulle Frecce bianche o rosse, laltoparlante ci comunica
Francia, raccogliendo proposte concrete per rilanciare a ogni fermata, con irritante insistenza, che vietato
lalpinismo e valorizzarne il ruolo sociale. Abbiamo an- salire e scendere quando il treno in corsa. Come se
che diffuso un manifesto: uniniziativa che vorremmo fossimo tutti dei dementi. anche vero che oggi molta
far diventare internazionale. A Bernard Amy ha fatto parte della giovent sembra allergica al rischio. E questo
eco Carlo Zanantoni, ingegnere, specialista in materia- un modo di essere che si accompagna alla paura di
li e tecniche, alpinista accademico. Professionisti della sbagliare e alla convinzione che si possa rischiare solo se
sicurezza, autorit locali piuttosto miopi e allergiche a si hanno le spalle coperte. Ma allora, il vero rischio oggi
qualsiasi fastidio, uomini politici desiderosi di far proprio quello di
parlare di se, giornalisti che vogliono farsi leggere. non rischiare! Non
La crisi dellalpinismo ha tanti padri. Dobbiamo va dimenticato, del
agire in fretta se vogliamo evitare il moltiplicarsi resto, che gli anglo-
dei vincoli in ogni campo. Esistono libert fonda- sassoni definiscono
mentali che devono essere salvaguardate. Molto il prendere rischi
stato scritto sullargomento, ma adesso il mo- (take your chances):
mento di agire. Dobbiamo capire che cosa pensa la evidentemente con-
gente, prepararci a controbattere le opinioni di chi siderando che ogni
si oppone ai nostri principi di libert. Anche lac- rischio pu condur-
cademico Carlo Bonardi, avvocato, daccordo. re a unopportunit
Di sicurezza si parla da millenni e oggi questo in pi per vincere la
uno dei problemi fondamentali dello stato moder- grande sfida della
no. Ma negli ultimi tempi largomento dilagato. vita.
Cantieri d'alta
allora le vicende trovano il loro incipit
nella fondazione della prima societ delle
Guide (a Chamonix nel 1821) e il primo ri-
quota
covero (o htellerie, gestito da quelle stesse
guide) ai Grands Mulets del Monte Bianco
il 21 settembre 1853. Si tratta di una strut-
tura in legno che gi rappresenta, in nuce,
un razionale sistema di prefabbricazione
(pezzi realizzati in falegnameria a valle,
numerati, trasportati in loco e montati);
Dall'architettura dei rifugi indizi sulla storia dell'alpinismo registrer vari ampliamenti fin dal 1866.
Consta di un unico vano rettangolare di
2,15 x 4,3 metri libero su tre lati e appog-
giato alla parete rocciosa per il quarto. Da
testo e selezione iconografica a cura di Luca Gibello con Roberto Dini quel momento, la nascita dei vari sodalizi
alpinistici nazionali (dagli austriaci nel
e Giorgio Masserano 1862 ai francesi nel 1874, passando per
portfolio architettura
Care Socie e cari Soci, adottate non restituirono a Bonatti la serenit che egli di Bobbio Pellice; non un insigne statista e uomo di in Francia.
ospitiamo su Montagne 360 le lettere inviate alla re- attendeva come ho potuto constatare personalmente scienza, ma un modesto montanaro ingaggiato dallin- Osservo anzitutto che le due Guide sembrano non aver
dazione de Lo Scarpone a commento di articoli apparsi parlandone con lui e come dimostrano i libri che pubbli- glese Tuckett come portatore e conoscitore dei luoghi. ben compreso il pur semplice principio etico di libert
sull'ultimo numero cartaceo dell'house organ. c successivamente. Il suo nome, infatti, oggi riportato nella bella docu- che noi sosteniamo: che esistono forme di libert, non
Il risarcimento morale a Bonatti venne solo grazie alla mentazione riguardante la seconda ascensione assoluta solo nell'alpinismo, che abbiamo diritto a vedere pre-
decisa azione dellallora Vice Presidente Annibale Salsa al Monviso del 4 luglio 1862 ed esposta nel vecchio ri- servate, a meno che non causino, in modo significativo,
(che incredibilmente larticolo neanche cita) che a co- fugio Alpetto, recentemente trasformato in Museo sto- danni fisici od economici ad altri. Non ci sogniamo in-
minciare dal 2004 molto si adoper affinch il Consiglio rico. Daltra parte lampia bibliografia in nostro possesso fatti di sostenere, come dice Bassanini, "la filosofia del
Centrale allora in carica (che al contrario di altri non testimonia la veridicit dei fatti. E non tragga in inganno rischio, che erroneamente viene definita voglia di av-
BONATTI viene ringraziato) prendesse limportante e fondamen- il cognome di questo italianissimo portatore, in quanto, ventura"; e non ci allarmiamo, come dice Groaz, per il
Caro Direttore, tale decisione di nominare la famosa commissione dei per le note vicende storico-religiose del passato, molte tentativo di imporre regole che riducano il rischio perch
siamo tutti colpiti dalla grave perdita di Walter Bonatti tre saggi (Maraini Zanzi Morticone) con lincarico famiglie delle valli occitane portavano e portano tutto- "temiamo che esse lo possano annichilire". Non siamo
e ha fatto bene Lo Scarpone di novembre a dedicargli di fare una ricostruzione storica degli avvenimenti che ra cognomi poco italiani. Questa precisazione, garbata- dei fanatici del rischio; diciamo molto semplicemente
lo spazio che meritava. Ma larticolo sui difficili rapporti poi il CAI rese pubblica con il libro K2 una storia finita. mente rivolta allanonimo autore del citato articolo, non che l'avventura una componente essenziale dell'ar-
fra Walter Bonatti ed il CAI (Bonatti: la storia) ci ha Con preghiera di pubblicazione. vuole rappresentare un atto di campanilismo o di man- rampicata e dell'alpinismo, e la libert di sceglierla un
sorpreso perch accredita lidea che i torti del CAI per la Grazie canza di rispetto nei confronti del grande Quintino Sella. nostro diritto. Ma soffermiamoci sull'articolo di Gio-
parziale relazione sulla conquista del K2 siano stati cor- Lucio Calderone Essa vuole solamente rendere giustizia ad un valligiano vanni Groaz, che pi direttamente ci riguarda. Dopo un
retti fra il 1994 e il 1999. Certo, in quegli anni ci furono nel 2004 Consigliere Centrale del quale la sezione CAIi Uget Val Pellice, nel 2012, cele- lungo excursus sul concetto di libert nella storia delle
lodevoli tentativi, come avete elencato dettagliatamen- brer limpresa con una mostra fotografica, una gita so- filosofia, Groaz propone, per la relazione tra libert e
te, ma non risarcirono il grande alpinista. E lo provano i ciale lungo lo storico itinerario e uno spettacolo teatrale. alpinismo, "un approccio pi adeguato ai nostri tempi,
libri che fece ristampare negli anni successivi; lo sentim- La risposta del Presidente generale: Cordialmente, in cui le giuste rivendicazioni di chi pratica l'alpinismo
mo dalla sua voce nelle serate che tenne quando venne Il Direttivo del C.A.I. UGET Val Pellice trovino soddisfazione in regole (leggi) condivisibili, alle
invitato. In verit fu allinizio del 2004 che il Consiglio Oltre a lettere e espressioni di plauso ed adesione per Torre Pellice, 14 dicembre 2011 quali le parti in causa partecipino non con sorde op-
Centrale del CAI affid a tre saggi (Maraini, Zanzi e Mor- quanto pubblicato nella circostanza della morte di Wal- posizioni soggettive, bens con fattive azioni propositive
ticone) di ricostruire la verit sulla vittoriosa conquista ter Bonatti, riceviamo anche le lettere alle quale mi sen- oggettive".
del K2 e fu la loro relazione che, su proposta del Presi- to in dovere di rispondere. Infatti ritengo che lo spirito vero: la guida Bartolomeo Peyrot raggiunse la vet- Perch la nostra sorda opposizione soggettiva? Per-
dente generale prof. Annibale Salsa, lanno dopo ristabil di una commemorazione consista nel rendere omaggio ta del Monviso un anno prima di Quintino, nel '62, con ch fatta da pochi, mentre l'uomo della strada sarebbe
inequivocabilmente il ruolo che Bonatti ebbe (a rischio alla persona scomparsa e non dar adito a polemiche o la seconda spedizione inglese di Francis Ford Tuckett facilmente convinto dagli argomenti di Groaz? S, noi
della sua stessa vita) per assicurare il successo alla spe- rivendicazioni di merito. Peraltro l'articolo contestato, (1834-1913). Impresa compiuta "tremando di freddo e accettiamo che, come lui dice, "in nome di un supposto
dizione. E fu il presidente Salsa (che larticolo nemmeno nato dalla necessit di rispondere ad alcuni attacchi di paura", come riferisce Ezio Nicoli nel suo fondamen- supplemento di libert ci sia qualche croce in pi". Non
nomina) a proporre al Consiglio Centrale non solo lap- comparsi nella circostanza sulla stampa nazionale, verte- tale libro sul Monviso (Monviso, re di pietra, Gribaudo si illuda, anche lui fa un mestiere pi rischioso di molti
provazione ma anche la pubblicazione di quel rapporto va sull'azione intrapresa dal CAI nel 1994, quindi viventi Editore, 1993). Ci non toglie che quella di Sella ven- altri; e se il cliente che lo segue fosse veramente convin-
che il Consiglio approv a maggioranza. tutti i protagonisti e testimoni diretti coinvolti nella vi- ga considerata "la prima vittoria italiana del Monviso" to che il rischio zero troverebbe forse pi divertente
Fu allora che Bonatti si sent finalmente risarcito, gra- cenda, azione storicamente e tecnicamente esaustiva, e come stabilisce lo stesso Nicoli, il maggiore storico del fare una passeggiata, fra l'altro pi economica.
to al presidente Salsa e riconciliato con il CAI col quale ci indipendentemente dalla mancata risposta mediati- re di Pietra al quale l'estate scorsa stato anche dedi- Obbligare il neofita a frequentare un corso di alpinismo
fino a qualche tempo prima non a torto polemizzava. ca. Questo senza nulla togliere ai meriti di chi dal 2004 in cato un sentiero. Quanto al buon Peyrot, Tuckett, che ledere la libert individuale? S. Tanti non l'hanno fat-
Larticolo vostro non nasconde del tutto queste verit; poi si prodigato per un'ulteriore ufficializzazione della fu vicepresidente dellAlpine club, lo defin nelle pagine to e si sono arrangiati imparando da altri. Questo non
ma (a parte il sorprendente silenzio sul ruolo del Past- posizione del Club Alpino italiano, al quale stato dato dellAlpine Journal "un gioviale valligiano piccolo di sta- significa che noi non suggeriamo vivamente di farlo.
Presidente Generale Annibale Salsa) le fa discendere da spazio su La Rivista di novembre - dicembre. tura, ma robusto e tenace". Spieg di averlo assoldato Obbligare significa mettersi sulla strada della "sovietiz-
precedenti e pur apprezzabili sforzi, che sfortunatamen- Umberto Martini a Bobbio come portatore per 2 franchi e 45 centesimi zazione" dell'alpinismo, dimenticando che nella URSS
te non seppero ridare convincente e risolutiva voce alla Presidente generale pi vitto a giornata. Fondamentale ai fini della scalata, tutto era concesso a quei pochi che potevano compiere
verit che dovevamo a Bonatti e alla storia. per il facoltoso alpinista di Bristol, era la presenza delle imprese tali da portare gloria a quel regime.
Un cordiale saluto. sue due guide fidate Michel Auguste Croz di Chamonix e Ancora: "le compagnie di assicurazione dovrebbero rifiu-
Manfredo Magnani, Peter Perrn di Zermatt. Ma ci non impedisce di pensare tarsi di corrispondere gli indennizzi ...nel caso in cui non
Presidente GR Toscana VERIT STORICA che quella del piccolo Peyrot sia stata vera gloria. si sia preparati...". Sarebbe bello vedere quanti sarebbero
Si legge con stupore il falso storico contenuto nellarti- Roberto Serafin ritenuti idonei, e come.
colo Pap Quintino, maestro di alpinismo, nelle primis- Poi viene la botta finale: propone "di fare assurgere le
sime righe riportate a pagina 6 del numero di dicembre Guide alpine al ruolo di pubblico ufficiale al di sopra
2011 della rivista Lo Scarpone. Esse recitano testualmen- di una certa quota e su terreni alpinistici, affinch esse
Caro Direttore, te: ... Quintino Sella fu il primo italiano a raggiungere la possano ...contenere certi comportamenti sconsiderati".
nel numero di novembre del mensile Lo Scarpone stato vetta del Monviso.... Libert e rischio. Pareri di Guide Evviva, la militarizzazione della montagna! Spero che
giustamente offerto alla memoria di Walter Bonatti lo In tempi di celebrazioni come quelli che stiamo viven- Sul numero di novembre de Lo Scarpone due Guide, l'Associazione Guide Alpine abbia il buon gusto di disso-
spazio che meritava. do, si ritiene che la verit storica, a volte dolorosamen- Groaz e Bassanini, si esprimono a proposito della libert ciarsi da esternazioni di questa natura; credo che posi-
Larticolo Scusate mi sono sbagliato mi ha per molto te calpestata nellambiente alpinistico, debba costituire di rischiare, che stata oggetto della recente inchiesta zioni del genere di quelle espresse da Groaz non giove-
sorpreso perch sembrerebbe che i torti del CAI nei con- lobiettivo primario di chi si accinge a scrivere o com- ideata da Alessandro Gogna e della proposta di Osser- rebbero alla sua immagine presso i suoi potenziali clienti.
fronti di Bonatti si siano sanati dopo il 1994. mentare. Non fu Quintino Sella il primo italiano a porre vatorio per la Libert a cui Claudio Picco ed io abbiamo Carlo Zanantoni
Purtroppo noto che le iniziative che vennero allora il piede sulla vetta del Monviso, bens Bartolomeo Peyrot dedicato due articoli, ispirati dalle recenti decisioni prese Promotore dell'Osservatorio per le Libert in alpinismo
la libert
Ho letto con estrema meraviglia la lettera della guida
Lettere a Montagne 360.
Montagna vuota d'estate, continuano le riflessioni dei
Solo i poveri vanno
a morire per gli altri
Giovanni Groaz Alpinismo: quale libert pubblicata Soci.
su Lo Scarpone di novembre, con cui l'autore crede di
rispondere al bellissimo articolo precedente di Alessan- Gentile Direttore,
dro Gogna. Crede, perch alla fine appare evidente come condivido pienamente il contenuto dell'editoriale del La
Groaz abbia confuso la parola libert con chiss quale
altro termine. Peccato che non abbia partecipato al re-
Rivista di settembre-ottobre 2011. Purtroppo, secondo
me, le vie classiche sono pressoch deserte perch pro- In guerra al posto di un altro. Accadeva nel Piemonte
cente convegno sul rischio tenuto al Palamonti di Berga-
mo il 19 novembre scorso, perch penso avrebbe capito
babilmente di 'classico' nella nostra vita comune rima-
ne sempre meno! Quindi anche la montagna viene vista sabaudo, nellottobre del 1848, qualche mese dopo la
quale sia il significato di libert. Ma analizziamo lo scrit-
to in esame. Inizia egregiamente esponendo il concetto
spesso, dai pi, come una prosecuzione ideale, contraria,
ma allo stesso tempo analoga, delle nostre spiagge ma- dichiarazione della guerra allAustria
della parola secondo Aristotele, gli stoici e Platone. Av- rine o addirittura delle citt, con tutte le esagerazioni
valorando giustamente la tesi di quest'ultimo che fa del- e distorsioni del caso. Se quanto detto prima vero, il testo e foto di Rosanna Carnisio
la scelta condizionata il fulcro della libert per l'uomo. problema secondo me non solo quello di interrogarsi
Soffermandosi sulla parola condizionata, per lui legata sul modo di promuovere e far conoscere i valori della Da sinistra: per la somma di lire milleotto-
all'elemento legislativo, quindi coercitivo; e gi questa montagna, ma principalmente quello di individua- il certificato di buona cento nuove di Piemonte.
sarebbe una contraddizione di base, che non lo nel re i destinatari di un messaggio 'classico' relativo alla condotta in guerra di Dunque, al di l degli entusiasmi
Giuseppe Marchetto e
sommo filosofo greco, dato che in realt per Platone era montagna e su come coinvolgere queste persone nella patriottici, forse lecito supporre
a fianco quello del suo
riferita all'Essenza metafisica. Concludendo (Groaz, non partecipazione responsabile di un fenomeno: ambiente congedo. che non pochi dei cosiddetti vo-
certo Platone) citazioni e riferimenti con una proposta montano-persone. lontari che andavano ad infoltire
che gi nella prima parola - obbligare - esattamente In caso contrario, forse, avremo sempre pi una monta- le fila dellesercito sabaudo du-
il contrario di libert. Infatti si domanda ironicamente: gna, parco giochi, molto lontana da tutto ci che a noi rante le guerre di indipendenza
Obbligare il neofita a frequentare corsi di alpinismo pu sembrare 'classico'. seguissero siffatte consuetudini di
ledere la libert individuale?. Rispondendosi trionfal- Un caro saluto, arruolamento, assai bene spiegate
mente: Allora i corsi per conseguire le varie patenti (au- Mimmo de Pascale dal documento che segue. La cui
tomobilistiche, navali, aeree lo sono!. Conclusione dop- data di stesura 19 ottobre 1848
piamente infelice: primo, perch il corpo umano non significativa alla luce degli
una macchina; secondo e ben pi grave: non mi pare che Care Socie, cari Soci, eventi di quel periodo: il 9 agosto
i corsi per conseguire la patente automobilistica possano continuano ad arrivarci riflessioni sulla montagna di quellanno con larmistizio Sa-
essere ritenuti un successo, visto i bagni di sangue che vuota d'estate. Nel numero di marzo faremo il punto su lasco sera conclusa la prima fase
giornalmente inondano strade e autostrade italiane ed quanto emerso. della guerra, e si era pi che cer-
estere. Tutto questo riporta alla mente il concetto sovie- Naturalmente il dibattito non si chiuder a marzo, ti che da l a pochi mesi avrebbe
B
tico e Groaz infatti vi fa un larvato accenno antietico continuate a inviarci le vostre impressioni. ussoleno oggi una grossa dellesercito sabaudo del luogo- dipendenza che il 23 marzo il avuto inizio la seconda fase, che
e di preciso clima dittatoriale; e che inoltre per quanto Luca Calzolari cittadina della piemontese tenente colonnello Francesco Ca- sovrano sabaudo Carlo Alberto si sarebbe conclusa nel marzo del
allora quell''alpinismo lasciasse trapelare ben poco della bassa Valle di Susa. Cento- stelli, comandante il Battaglione aveva dichiarato allAustria. In 1849. Il contratto di surrogazione
propria attivit, non si certo dimostrato toccasana per cinquantanni fa, per, era un bor- di Deposito del XIII Reggimento, una simile prospettiva, il fatto fu quindi stipulato nella certezza
quanto riguarda la sicurezza (vedi per esempio la tra- go meno popoloso, e soprattutto il venticinquenne Giuseppe Mar- che un giovane valligiano si ar- della continuazione del conflit-
Errata Corrige gedia delle otto donne patentate e autorizzate morte meno ricco. Per molti aspetti, si chetto, non pi dunque in et ruolasse nellesercito piemontese to, motivo per il quale si giusti-
Nel numero di sul Pic Lenin). Ma il colmo il nostro autore ce lo riserva potrebbe dire pi marcatamente di leva, sobbliga e sottomette poteva rientrare in un certo or- ficava lalta somma richiesta per
gennaio non in coda al proprio scritto con al proposta finale, per cui valligiano, quasi montanaro. di prestare militare Servizio nelle dine didee. Ma il modo con cui quei tempi, le lire milleottocento
stato inserito bisognerebbe Far assurgere le guide a pubblico ufficia- E a Bussoleno per qualche attimo Regie armate. Non solo: dinanzi avvenne questo arruolamento fu nuove di Piemonte fedelmente
l'autore della foto
le!. Non sapevo evidentemente che l'ideale delle guide ci riporta la memoria storica. Il 30 a quelle due autorit dichiara che tuttaltro che normale. Giuseppe riportate dallatto notarile.
di pagina 4, Ezio
Anzanello, con il alpine fosse quello di essere munite di una paletta e del ottobre 1823 vi nacque Giusep- prester servizio con tutta attivi- Marchetto di fronte al notaio e Nella riforma militare che Carlo
quale ci scusiamo. libretto per le contravvenzioni! pe Marchetto, figlio di Giuseppe t, zelo e fedelt che si conviene al luogotenente si dichiara infatti Alberto, salito al trono nel 1831, si
Spiro Dalla Porta-Xydias detto il Lumbard perch prove- ad un militare donore che sar disposto ad andare in guerra al affrett a dare allo Stato sabau-
niente dalla Lombardia, colui che obbediente ai superiori Regi or- posto di Giovanni Favro, valsusino do, dopo i moti del 1821, lasse-
diede il nome alla regione ancora dini e Regolamenti, che la sua anche lui di Mattie, per lesat- gnazione alla ferma dordinanza
oggi conosciuta come Pralom- ferma nelle Regie file si attuer tezza-, lui s chiamato a espletare di otto anni o al servizio provin-
bardo. nel pi ampio modo determinato la ferma nel regio esercito: Mar- ciale, che dipendeva dallestrazio-
montagne360 Il nuovo indirizzo a cui Poi, quella stessa memoria storica dalla legge chetto Giuseppe dichiarando di ne a sorte tra i coscritti: coloro
ci porta subito a Susa, al secon- Erano, quelli, i mesi durante i riunire tutti i requisiti dalla legge che estraevano i numeri pi bassi
inviare le vostre lettere : do piano del palazzo civico della quali molti patrioti italiani guar- richiesti chiede di essere am- entravano nellordinanza, mentre
redazione360@cai.it Rocchietta. il giorno 19 ottobre davano con speranza ed entu- messo a surrogato in modo tale gli altri nelle truppe provinciali,
la rivista del Club Alpino Italiano tel: 051-8490100 1848: l, con il suggello e la ga- siasmo alle rivolte di Milano e di che il surrogante [Giovanni Favro] fino al completamento del con-
ranzia del notaio Giovanni Batti- Venezia, di Parma e Modena. E pi non abbia ad essere ricercato tingente. I numeri pi alti erano
sta Garino e in rappresentanza a quella guerra la Prima di In- per fatto di tale servizio; il tutto esentati dal servizio.
Da sinistra:
la rocca Du F con
il tracciato della via
Andrea e Paolo
La parete Sud - Est del
Monte la Queglia.
Il Torrione Nord del
Monte La Rocca con
la via Inconsapevoli
Incertezze.
La parete Nord della
Veunza con il tracciato
della via Mazzilis -
Lenarduzzi.
La parete Sud delle
Grandes Jorasses con
il tracciato della via
Plein Sud.
Lo schizzo della via
diretta alla Punta
Gastone.
Appennino instabile e parzialmente riattrez- e V+, 2 passaggi di VI +. Roccia e ripetuta da Angelo Angelilli e omogeneo , il rimanente supe- le e completamente in libera con via termina a poca distanza dalla su placche sanissime e finemente
zato con spit a sostituzione dei da discreta a buona , a tratti ot- Rinaldo Santilli. Questo percor- rabile in A0 ,A1). Sviluppo di m vari tratti di VI e VI (TD+) lungo Brche della III Torre di Tronchey. "cariate dallo stillicidio: incrocia
Torrione Nord (top. Prop.) - chiodi usati in apertura. Sviluppo tima, tranne che nel 1 tiro dove so, di nuovo riproponibile grazie 225 suddivisi in 11 tiri di corda rampe e diedri di roccia friabile. Il tutto realizzato dopo unattesa nuovamente la Piussi e prosegue
Monte La Rocca, m 1573 m 130 suddivisi in 5 tiri di corda malgrado disgaggi e ripuliture alla variante, risulta essere molto attrezzati a spit e chiodi normali Dalla base della parete alla vetta e uno studio della parete protrtto alla ricerca dei punti meno spor-
Appennino Centrale su roccia da buona a ottima , con sono ancora presenti erba e roc- bello e consigliabile. Sviluppo m con laggiunta di maglie rapide sono state impiegate ore 12. per anni. genti per superare le sovrastanti
Sottogruppo Monte Secine Monti erba solo sul 1 tiro. Ripetuta dal- cia instabile. Questa via, ripetuta 140, difficolt di V, V+, passaggi alle soste sfruttate per la discesa fasce orizzontali di tetti alternati
Pizi lo stesso Iurisci e Bruno Moretti. da Stefano Supplizi, C. Iurisci e di VI+. Tutte le vie elencate sono a corde doppie. Grandes Jorasses, m 4208 Veunza, m 2340 ad altrettante fughe di lastroni e
Parco Nazionale della Majella Ancora da "liberare il passaggio Giordano Renzani con laggiunta state ripulite dal pietrame pi in- Notizie pi dettagliate su Alpi Graie Massiccio del Monte Alpi Giulie Gruppo del Mangart fessure diedri. Sullultimo tiro di
Morrone chiave (6c/6c+ ?). Portare rinvii , di protezioni veloci , supera una stabile e riattrezzate a spit con il www.christianroccati.com Bianco Il 10 settembre del 2011 Rober- corda (larrivo al grande catino
La via Inconsapevoli Incertezze cordini e friend medi. fessura evidente che solca la pa- contributo della sezione di Lan- Il 22 maggio 2010 le cordate Michel to Mazzilis e Fabio Lenarduzzi pensile intasato di erba e mu-
il nuovo itinerario (il pi diffici- rete a m 20 sulla sinistra della via ciano del C.A.I. di Chieti Alpi Coranotte Sergio De Leo e Mar- aprono sulla parete Nord quella schio anche sugli strapiombi) sono
le della parete) aperto il 7 otto- Monte La Queglia, m 995 "Cristi truvut na fatije. Questa cello Sanguineti (C.A.A.I.) Marco che pu essere considerata la via stati trovati parecchi chiodi, pro-
bre del 2010 da Cristiano Iurisci Appennino Centrale Monti della seconda bellissima via opera Rocca Du F Punta Oreste Gastone, Appino, dopo un bivacco a poca tecnicamente e psicologicamente babilmente relativi alla via "Beli
e Nicola Carusi sula parete Ovest Laga del solito C. Iurisci e Lorenzo Di Rocca del Faggio, denominazione m 2492 distanza dalla crepaccia terminale, pi impegnativa di questa super- Kriz che Peter Podgornik , nella
di un elegante pilastro che si erge Versante meridionale del Parco Tullio e segue una fessura "ser- proposta Marittime - Gruppo del Marguaires hanno aperto "Plein Sud , una via ba montagna giuliana. Lattacco sua pregevolissima nuova guida
su questa piccola montagna. Nazionale del Gran Sasso peggiante di roccia da buona a Appennino Ligure Val Cerusa Lostica parete Nord, alta m 500 nuova sulla selvaggia parete Sud. posto immediatamente a destra sul Mangart , pare abbia indicato
Questa via, bella e consigliabile Gabriele va a Lavur una ottima. Sviluppo m, 130 con dif- Su questa struttura rocciosa, tra e salita per la prima volta da Ar- Complessivamente oltre m 900 di della via Piussi che viene incro- in modo impreciso. Sviluppo fino
si sviluppa lungo la placconata nuova via, interessante e consi- ficolt dal V al VI+. La parte alta le pi notevoli ed alpinistica- mando Aste e Armando Biancar- arrampicata in ambiente grandio- ciata nel 2 tiro per infilarsi sul al catino m 645 suddivisi in 11 tiri
compatta collocata tra due vie gliabile realizzata in 2 riprese da per coincide con la "storica via mente interessanti del territorio di nel lontano 1961 e non pi so con difficolt valutate di W14+ fondo di un ampio diedro/fessura. di corda, da m 60. Difficolt con-
gi esistenti (vedi rubr. nov. dic. Gabriele Basile, Cristiano Iurisci e aperta alla fine degli anni 90 da genovese stata attrezzata (fine ripetuta per ben 50 anni, stata / 5R / M6+. La via allinizio sfrutta Scavalcando verso sinistra la fac- tinue di V, VI, VII, 3 passaggi in A0.
2010) aperte dallo stesso Iurisci Lorenzo Di Tullio il 1 novembre Biase Persico e Vincenzo Di Me- del 2009)da E. Dotta, C. Roccati scalata per una via pi diretta da per m 450 le roulotte della "Diret- cia del diedro allaltezza del primo Tempo impiegato ore 11. I pochi
e compagni. La via nuova stata del 2009 (ripetuta dagli stessi dio e ripetuta da S. Supplizi e C. ,D. Dotta, R. Rudino e M. Picco Andrea Parodi, Pietro Godani e Se- tissima Gianni Comino Memorial grande tetto (VII e A0)ci si porta a chiodi usati, compresi tutti quelli
aperta salendo dal basso ma con Iurisci e Di Tullio il 2 luglio del Iurisci. Sempre su questa parete una via molto interessante e con- rafino Timossi il 12 settembre del Route o "Phantom Direct, aperta rasentarne con la punta dei piedi per i 3 passaggi in A0 sono rimasti
uso di spit nel 2 e soprattutto nel 2010) sulla parete Sud ,Sud Est stata realizzata anche una va- sigliabile (gi aperta in solitudi- 2011. La prima parte dellascensio- nel 1985 da Grassi Luzi Rossi. il filo del bordo espostissimo per in parete. Assolutamente necessa-
3 tiro (passaggio chiave) chioda- della Queglia, una cima picco- riante di attacco (m 80 diff. max ne dallo stesso Rudino)dedicata ne si svolta sul pilastro a destra Dove Grassi & c. avevano traver- tutta la lunghezza di corda. Tiro ria roccia perfettamente asciutta
to in artificiale e con difficolt la ma intrigante che si innalza VI+)da C. Iurisci e comp. che si alla memoria di Andrea e Paolo, del canalone percorso da Aste e sato a sinistra, la "Plein Sud pro- "chiave spettacolare e talmente , meteo stabile (immaginate le
di VI+ / A0. Gli altri 3 tiri sono di isolata tra i comuni di Pesco- raccorda con il diedro gi sfrut- scomparsi, il primo in seguito Biancardi. Nella parte centrale le segue direttamente lungo i m 250 aggettante nel vuoto (ci si trova terrificanti cascate di acqua che
IV e V , passaggi di VI e VI+ con sansonesco e Corvara (PE), alle tato dalla via "La Quaglia alla ad una caduta in montagna, il vie risultano per un tratto in co- circa, del couloir centrale, fino al gi a considerevole altezza) da possono prendere forza nellenor-
chiodatura normale e protezioni estreme propaggini meridionali Queglia (percorso originale fra- secondo per male incurabile. Ar- mune mentre luscita in vetta grande camino che nasconde una rendere impossibile una eventuale me catino pensile che sovrasta la
"veloci. Successivamente litine- del Gran Sasso. Sviluppo m 140 nato) aperta da Luca DAndrea e rampicata consigliabile valutata stata realizzata pi direttamente. goulotte incassatissima di ghiac- ritirata a corde doppie. In segui- parete!) corde da m 60 , chiodi e
rario stato ripulito dalla roccia con difficolt di IV ,V ,tratti di V Massimo Massimiano nel 2007 D+ (IV, IV+ obbligatorio e molto Ne scaturita una scalata diffici- cio da superarsi in dry tooling.La to la via un continuo "slalom una serie di friend.
con la salvaguardia dellambiente rocciosa che blocca il fango e por- via raccolte numerose informa- convenzione tra la Federazione
e le biodiversit. Un mondo dove ta alla Sala del By-pass. Da qui la zioni riguardanti la forma della Speleologica Abruzzese ed il Co-
il Club Alpino Italiano e la Societ progressione si fa pi tecnica con cavit che contiene il lago e la mune di Carsoli. Nella convenzio-
Speleologica Italiana possono e numerosi passaggi su corda che presenza di alcune fessure, che ne vengono anche regolamentate
devono essere interlocutori im- portano al Salone Angeletta. per risultano troppo strette per le visite speleologiche alla grotta.
portanti. La presenza dei numerosi sacchi il passaggio di una persona. Ben- Per ulteriori informazioni sulla
A fianco. Particolari per il trasporto delle attrezzature ch gli speleosub avessero scelto convenzione rimandiamo al sito
dei primi bellissimi la prima esplorazione per la progressione e quelli molto di indossare mute umide da 7 mm della FSA: www.fsa.abruzzo.it
saloni. speleo subacquea del pesanti contenenti lequipaggia- al posto di quelle stagne per non stata anche firmata una impor-
FotoCesare Iacovone lago terminale mento per limmersione speleo appesantire ulteriormente i sacchi tante convenzione tra il Comune
A fronte a sinistra. La spedizione stata organizzata subacquea, hanno rallentato no- con le attrezzature, la tempera- e la sezione del CAI di Carsoli (AQ)
Il Fiume di Fango.
e condotta dal Gruppo Grotte e tevolmente landatura. Dopo es- tura dellacqua di circa 12 gradi www.caicarsoli.it
FotoEnrico Orsini
A fronte a destra. Forre Abruzzo sotto la guida del- serci riposati e riscaldati con delle ha consentito loro di rimanere La grotta aperta al pubblico tut-
Particolare di lo scrivente e quella di Umberto bevande calde, il gruppo ha pro- immersi per almeno 20 minuti. to lanno ed possibile effettuare
concrezione. Alegiani, in collaborazione con il seguito verso il fondo della grotta, Una volta conclusa lesplorazione delle visite turistiche con percorsi
FotoCesare Iacovone Gruppo Grotte e Forre CAI Carsoli, che si raggiunge attraverso il Fiu- i 2 speleosub si sono cambiati ed di diversa difficolt accompagnati
grazie al sostegno dellEnte Ge- me del Silenzio, un meandro largo ricominciata la faticosa risalita dalle guide speleologiche del Col-
Il passato e il futuro Italia nel cuore dei monti Carseo- Carsoli e allUniversit di Scienze speleologici di tipo moderno e store della Riserva Naturale Grotte in media 2 metri. Un ultimo salto verso luscita della grotta, rag- legio Regionale dellAbruzzo. Per
Esplorata nel marzo del 1984 dal lani a cavallo tra Abruzzo e Lazio. Ambientali dellAquila si arrivata non invasivi dellambiente ipogeo. di Pietrasecca e alla Federazione di 13 metri, sotto cascata, porta al giunta quando ormai era notte. Il maggiori informazioni consultare
GS CAI Roma, in seguito allindi- Qui troviamo grotte importantis- alla conclusione di alcuni presup- nellinsieme di tutte le forze, Speleologica Abruzzese. lago terminale a -113 m e 1800 m cielo stellato ci ha salutato entrati il sito del comune di Carsoli:
viduazione, da parte di P. Giaffei, sime come lOvito di Pietrasecca, posti con la firma di importanti nella dialettica delle parti che La grotta ha una lunghezza di dallingresso. in una mattina di sole e usciti al www.comune.carsoli.aq.it
di una nicchia nella roccia in gran linghiottitoio di Luppa, le grotte convenzioni che regolamentano debbono trovare una sintesi nel circa 1800 m ed una profondit A 7 ore dal momento in cui sia- buio stanchi, bagnati, ma soddi-
parte occupata da una frana. Un di Beatrice Cenci e linghiottito- un principio fondamentale: la bene comune e tenendo al centro complessiva di -113 m. Lo sviluppo mo entrati in grotta, sulla piccola sfatti e con la mente colma delle
lungo lavoro di scavo ha consen- io di Val di Varri (solo per citare grotta, cos come tutte le risorse di ogni discorso la sacralit della della cavit di tipo sub-orizzon- spiaggia a bordo del lago sono sensazioni e delle emozioni vissute
tito, dopo alcuni giorni, di aprire alcune delle grotte dove si sono naturali, un patrimonio di tutti natura e il suo rispetto che si pu tale, quindi senza grandi verticali, state calate le attrezzature spe- in questa lunga giornata in grotta. Per saperne di pi
il cunicolo dingresso (Giancarlo formati generazioni di speleologi nel rispetto dei regolamenti che arrivare a una visione moderna ma la progressione al suo interno leo subacquee e qui i 2 speleo- Questo tentativo solo il primo La Riserva Naturale delle Grotte
Albamonte e altri 13 compagni). laziali e abruzzesi). tutelano la loro integrit. della gestione del patrimonio ipo- resa difficoltosa dalla presenza sub (Sergio Agnellini e Francesco passo verso una esplorazione ap- di Pietrasecca. Ezio Burri, Edizione
Nelle settimane successive stata Ora questa cavit anche un La grotta appartiene al mondo geo. di acqua, fango e diversi passaggi Papetti) si sono preparati allim- profondita della cavit alla ricerca Carsa, Pescara 1998.
completata lesplorazione. Poco esempio del paradigma della no- dellUniversit e della ricerca per Lo stesso spirito di tenacia e di so- su corda, soprattutto nella secon- mersione. Dopo aver agganciato di possibili proseguimenti e nuove Grotta dei Cervi (Pietrasecca,
dopo la scoperta, la grotta sta- stra societ: chiusure e aperture portare avanti studi scientifici gni che animava quei 14 speleolo- da parte dopo il passaggio della la sagola sulla riva i 2 si sono im- gallerie in uno dei complessi carsi- Abruzzo): studio dei principali
ta chiusa con un cancello dalla pi o meno improvvisate, proget- sullambiente. La grotta appartie- gi nel lontano 1984, ha animato Strettoia. Da qui, infatti, una pri- mersi cominciando lesplorazione ci pi importanti dAbruzzo. terremoti preistorici dell'area car-
Sopraintendenza Archeologica di ti per renderla turistica e alcune ne al mondo speleologico per far questa nuova visione di gestione ma verticale di circa 10 m porta del lago alla ricerca di un possibile Per ulteriori immagini e informa- seolana dall'analisi di strutture
Chieti. Cos recita il libro Grotte scelte opinabili, e un decalogo di divulgazione e per proseguire nel- della Riserva nella speranza che al Ramo della Luna, una stretta passaggio verso altri rami della zione ai nostri siti: carsiche. Agostini Silvano; Forti
del Lazio. incomprensioni e malintesi, che la ricerca di possibili nuovi svilup- questo nuovo cunicolo stretto galleria completamente allagata, grotta. Nel corso dellimmersione www.caicarsoli.it Paolo; Postpischl Daniele. Societ
La grotta considerata una delle pi racchiudono pi di 25 anni dalla pi del complesso carsico. La grotta che abbiamo aperto possa servire e dopo alcuni passaggi su corda sono state eseguite delle riprese www.grotteforreabruzzo.com Speleologica Italiana 1990.
belle dellintero Appennino an- sua scoperta. Percorso simile ad appartiene alla popolazione che di esempio e ci apra la strada verso si scende al Fiume di Fango, una subacquee anche se, purtroppo, Le Grotte del Lazio. I Fenomeni
che una delle grotte naturali dove altre grotte italiane, purtroppo. ci vive sopra e che giustamente un mondo dove lunione prevalga galleria lunga circa 200 m che si la visibilit inizialmente buona Altre informazioni Carsici, Elementi della Geodiver-
maggiormente si sono sviluppati Da tre anni e grazie al lavoro crede in un sviluppo del territorio. sulle divisioni, dove la ricerca e caratterizza per la presenza di un divenuta subito scarsa per il sol- utili sulla Grotta sit. Giovanni Mecchia, Marco
studi di sismotettonica e paleosi- dellamministrazione del comu- La grotta appartiene ai turisti che la divulgazione abbiano un ruolo fango fluido profondo circa 1 m levamento dei sedimenti fangosi Grande dei Cervi Mecchia, Maria Piro, Maurizio
smica. ubicata in una delle zone ne di Carsoli, alla Federazione vorranno visitare questo incre- primario, dove il turismo di nuova in cui si affonda ad ogni passo. La presenti sia sul fondo che sulle Il 16 maggio 2009 presso il Comu- Barbati, Regione Lazio 2003.
carsiche pi importanti del centro Speleologica Abruzzese, al CAI di dibile ambiente con dei percorsi concezione si possa amalgamare galleria termina con una soglia pareti del lago. Sono state tutta- ne di Carsoli stata firmata una