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montagne360

la rivista del Club Alpino Italiano febbraio 2012


febbraio 2012. Rivista mensiledel Club Alpino Italiano, n. 2/2012 - Sped. in abb. Post. 45% art. 2 comma 20/b legge 662/96 - Filiale di Milano.

Argentina e i tesori delle Ande


Bolca: pescatori di fossili
Ciaspole: Valle d'Aosta e Emilia Romagna
editoriale
orizzonti e orientamenti

L'informazione CAI arrivata sul Web

1 DOMUS
Care Socie, cari Soci,
dal mese scorso partita la nuova stagione della stampa sociale. Le novit sono diverse:
la nuova rivista cartacea, l' ingresso del CAI nel mondo dell'informazione on line e una
nuova organizzazione redazionale. Andiamo in ordine cronologico inverso. Partiamo
dall'ultima novit. Il CAI entrato nella Rete! Lo Scarpone (www.loscarpone.cai.it)
on line da qualche settimana. Tutti noi abbiamo oggi a disposizione un mezzo agile,
consultabile ovunque, che ci tiene sempre aggiornati su cosa succede nel nostro mon-
do di Soci CAI e di amanti della montagna. Certamente per alcuni ci vorr un po' di
tempo per prendere l'abitudine allo Scarpone elettronico. Passato il momento iniziale,
anche per loro sar piacevole navigare facilmente tra notizie, approfondimenti, video,
foto, corsi e attivit culturali. Apprezzeremo sempre pi l'utilit di avere costantemente
a portata di mano l'indicazione su dove si trova quella mostra o quando il termine
per l'iscrizione a un corso, o di poter stampare il programma di un'iniziativa. Mi piace
inoltre sottolineare l'opportunit in pi che ci offre Lo Scarpone on line. Internet una
fonte utilizzata per cercare e reperire informazioni legate ai propri interessi culturali e di
vita. Con il magazine elettronico possiamo raggiungere pi facilmente sia le generazioni
pi giovani, sia tutti gli appassionati della montagna che avranno voglia e curiosit di
scoprire il CAI.
Veniamo alla seconda novit del 2012. A met gennaio avete ricevuto il primo numero
di Montagne 360. Chiss come sar una volta stampato? ci chiedevamo in redazione,
e ancora Che effetto ci far il nuovo formato? Che sensazione ci dar toccare la nuova
carta? Ci abbiamo lavorato a lungo. L'abbiamo prima immaginato, poi visto sui moni-
tor dei computer, poi analizzato nelle prove colore e nella cianografica. Poi, finalmente,
lo abbiamo avuto tra le mani. L'abbiamo visto e toccato anche noi per la prima volta'.
stata una bella emozione. Ci siamo riuniti e pagina dopo pagina abbiamo analizzato
il primo numero. Ci sono ritocchi e piccoli aggiustamenti da fare, ma siamo soddisfatti.
L'ultima novit riguarda la redazione. Al cuore della stampa sociale vi un'unica reda-
zione centrale. Ogni prodotto ha un referente redazionale, che lo cura in modo priorita-
rio e dei collaboratori stabili che lo coadiuvano. La redazione oggi pi che mai aperta
a segnalazioni, news e proposte di contributi.
Siamo all'inizio e ci vorr ancora qualche tempo per andare a regime con la nuova
stampa sociale sia cartacea che elettronica. Ci stiamo impegnando molto, mettendo
nel nostro lavoro tutta la passione che ci lega alla montagna e al CAI. Siamo certi che
avendo unito competenze, entusiasmi e sforzi, il risultato sar premiante e la stampa
sociale continuer a migliorare. Il nostro lavoro davanti ai vostri occhi, siamo certi
che saprete apprezzarlo e che continuerete a stimolarci per far crescere insieme il nostro
Sodalizio.
Luca Calzolari

febbraio 2012 montagne360 1


sommario
febbraio 2012

16 26 42 50
01 > Editoriale 29 > Bolca, Lessinia
Luca Calzolari Duecentocinquant'anni a pescar fossili
1V 03 > Sommario Luca Calzolari
32 > Toscana
MARMOT M.E.G. 01 > Alta salute
Alessandro Aversa Quei misteriosi segni sulle rocce
06 > News 360 Giancarlo Sani
36 > Ande
Argentina: il volto nascosto delle Ande
M. Frera e V. Del Punta
09 > Le montagne dallo spazio 42 > Reportage
Mario Vianelli Il Buco Cattivo
10 > Il punto Massimo (Max) Goldoni
Elogio delle ciaspole 46 > Focus
12 > Valle d'Aosta Il vero rischio non rischiare
Ombre Blu Roberto Serafin
Christian Roccati 50 > Portfolio
16 > Appennino Cantieri d'alta quota
Il ritmo lento dell'Appennino L. Gibello, R. Dini e G. Masserano
Stefano Aurighi
Faro "Les 18 > Corsica 60 > Lettere
claireurs" montagne360 La mia Corsica 63 > Amarcord
sul Canale di la rivista del Club Alpino Italiano febbraio 2012

Beagle. Alle Ivan Merlo 64 > Cronaca extraeuropea


sue spalle: 22 > Test 66 > Nuove ascensioni
68 > CAAI

febbraio 2012. Rivista mensiledel Club Alpino Italiano, n. 2/2012 - Sped. in abb. Post. 45% art. 2 comma 20/b legge 662/96 - Filiale di Milano.
Ushuaia, Terra Pale e sonde da neve
del Fuoco 70 > Libri di montagna
(Argentina).
E. Guastalli e E. Volpe
Foto 26 > Bolca, Lessinia 72 > Qui cai
Veronica Del Argentina e i tesori delle Ande
Bolca: pescatori di fossili
Ciaspole: Valle d'Aosta e Emilia Romagna
I pescatori del tempo geologico 76 > Le aziende informano
Punta.. Roberto Mantovani 77 > Piccoli annunci
01> Editorial; 03> Contents; 05> High Altitude 01> ditorial; 03> Au sommaire; 05> Haute sant; 01> Editorial; 03> Inhalt; 05> Alpin- und Hhenmedizin; 06>
Medicine; 06> 360 News; 09> Mountains from 06> News 360; 09> Les montagnes vues de l'espace; 360 News; 09> Berge vom Weltall aus; 10> Lobrede auf
Space; 10> Eulogy for snowshoes; 12> Aosta Valley. 10> Le point. loge des raquettes neige; 12> Valle die Schneeschuhe; 12> Aostatal. Blaue Schatten; 16> Die
Blue shadows; 16> Appenines. The slow pace of d'Aoste. Des ombres bleues; 16> Apennin. Le rythme Langsamkeit des Appenin; 18> Korsika. Mein Korsika; 22> Im
the Appenines; 18> Corsica. My Corsica; 22> Test. lent de l'Apennin; 18> Corse. Ma Corse; 22> Test. Test. Schneeschaufeln und Schneesonden; 26> Bolca, Lessinia.
Snow shovels and probes; 26> Bolca, Lessinia. The Pelles et sondes neige; 26> Bolca, Lessinia. Deux cent Fischer des geologischen Zeitalters; 29>Zweihundertfnfzig
fishermen of geological time; 32> Tuscany. Those cinquante ans la recherche des fossiles; 32> Toscane. Jahre Fossilienfischfang 32> Toskana. Die geheimnisvollen
mysterious signs on the rocks; 36> Andes. Argentine: Des mystrieux signes sur les rocher; 36> Andes. Zeichen auf den Felsen; 36> Anden. Argentinien: Die
The hidden face of the Andes; 42> Report. Il Buco Argentine, le ct cach des Andes; 42> Reportage: verborgene Seite der Anden; 42> Reportage. Il Buco
Cattivo; 46> Focus. The real risk is to take no risks; Il Buco Cattivo; 46> Focus. Ne rien risquer est le vrai Cattivo; 46> Fokus. Das eigentliche Risiko besteht darin,
50> Portfolio. Construction sites at high altitudes; risque; 50> Portfolio. Chantiers de haute montagne; nichts zu riskieren; 50> Portfolio. Baustellen in Hhenlage;
60> Letters; 63> Amarcord; 64> Climbs outside 60> Lettres; 63> Amarcord; 64> Chronique extra- 60> Briefe; 63> Amarcord; 64> Auereuropische Chronik;
of Europe; 66> New routes & first ascents; 68> europenne; 66> Nouvelles voies; 68> Speleologie; 66> Erstbegehungen in den Alpen; 68> Spelelogie; 70>
Speleology; 70> Reviews; 72> CAI News; 76> 70> Livres de montagne; 72> Ici cai; 76> Les maisons Buchbesprechungen; 72> CAI News; 76> Produktneuheiten;
Product News; 77> Small Ads informent; 77> Petits annonces 77> Kleinanzeigen

febbraio 2012 montagne360 3


alta salute

Lunghi viaggi aerei,


inconvenienti...
V
iaggiare, si sa, un piacere. Capita per, prima Leiden della coagulazione. Gli alpinisti, in particolare, al
ancora di giungere a destinazione, di imbattersi rientro dopo un soggiorno prolungato in alta quota nel
in una serie di inconvenienti pi o meno gravi, quale aumenta il numero dei globuli rossi, rendendo il
che bene prevedere e ancora meglio prevenire. sangue pi vischioso e quindi pi facile alla stasi e alla
Abbiamo chiesto al dott. Enrico Donegani, vice presi- formazione di coaguli, durante il volo aereo di ritorno
dente della Commissione Medica Centrale del CAI, di possono presentare un rischio pi alto (lo stesso rischio
descrivere i pericoli pi ricorrenti per la salute durante che viene corso in alta quota quando, per il maltempo,
un viaggio, cominciando dall'inizio e quindi dal viaggio si obbligati a restare accucciati per lungo tempo nelle
stesso. Quando per esempio l'immobilit risulta forza- tendine, in spazi molto angusti).
ta per molte ore dice Donegani - come succede sugli I rimedi pi efficaci sono quelli suggeriti dal buon senso.
aerei in cui lo spazio tra i sedili limitato e angusto, in Anzitutto, bene non restare seduti per troppo tempo,
particolare se il viaggio lungo come quelli interconti- ma alzarsi, camminare lungo i corridoi dellaereo, mo-
nentali, il rischio di incorrere in problemi di salute fisici dificare spesso la posizione seduta, restare meno tempo
alto. I pi comuni sono i dolori articolari (per esempio, possibile con le gambe accavallate, ma muoverle spesso,
alla cervicale o il mal di schiena), problemi di circola- effettuando piccoli e frequenti movimenti sia piegan-
zione del sangue e conseguente gonfiore delle gambe, dole sia sollevandole: insomma vietato sprofondare in
peggioramento di artrosi e artrite. Non sempre si tratta un sedile anche di prima classe a dormire o leggere un
di problemi gravi o preoccupanti, ma possono minare il libro per tutto il viaggio! Inoltre, importante durante il
benessere del viaggiatore e lasciare strascichi nei primi volo assumere molti liquidi (acqua, succhi, ecc.), evitan-
giorni di vacanza. do alcolici e superalcolici e limitarsi nel caff. Infine: le
Durante un viaggio continua Donegani - il pericolo calze elastiche sono utili nel prevenire la trombosi ve-
numero uno invece la trombosi venosa profonda. Un nosa; laspirina non sempre lo , anche se alcuni autori
tempo si diceva 'sindrome da classe economica' ritenen- lo affermano: lunico farmaco in grado di prevenire con
do, infatti, che fosse causata da un insieme di fattori certezza la trombosi venosa e lembolia invece linie-
quali gli spazi stretti dei sedili aerei e lo stare seduti a zione di eparina (a basso peso molecolare).
lungo in condizioni ambientali particolari (la pressione
e la saturazione dossigeno in una cabina di aereo sono
simili a quelle che si raggiungono a 2000/2400 metri:
ossigeno, pressione e umidit dellarea sono ridotte). In Il Jet Lag pi forte a Est
realt, la trombosi venosa pu manifestarsi anche tra i di Alessandro Aversa
passeggeri di prima classe e di business class e in altre Pare ormai accertato che il Jet Lag sia pi sentito viaggiando verso Est:
forme di viaggio, per cui trombosi del viaggiatore la provoca maggiori inconvenienti e richiede un tempo di recupero pi lungo.
definizione pi corretta. Il motivo la grande influenza che la luce ha sul nostro organismo, in virt
Si tratta di un fenomeno rilevante: l'Aviation Health In- delle reazioni chimiche benefiche che provoca: a Ovest 'inseguiamo il giorno',
stitute ha calcolato che possono esserci in Inghilterra a Est andiamo incontro alla notte. Tant' che i mattinieri si adattano meglio
30.000 casi di trombosi venosa ogni anno. Su 10.000 dei nottambuli agli spostamenti verso Est. bene dirlo subito: fumo, caff ed
passeggeri, 5 sono colpiti da trombosi venosa profonda alcol allungano, per tutti, i tempi di recupero (anche se sembrano, durante il
e su 1 milione di passeggeri 27 sono colpiti da embolia viaggio, sostegni utili). Inoltre, contrariamente a quanto si potrebbe pensa-
polmonare. re, il Jet Lag diminuisce di intensit con il ripetersi frequente dei viaggi. Per
Le persone pi a rischio riprende il dott. Donegani - limitare al massimo i fastidi che la 'sindrome da fuso orario' arreca, sarebbe
sono gli anziani, le donne incinte o che fanno uso degli opportuno, gi un paio di giorni prima di partire, variare gli orari dei pasti
ormoni estrogeni che facilitano la trombosi venosa (pil- e del riposo in funzione della localit darrivo; durante il viaggio invece a

Pesciaia di Bolca pag. 26


lola anticoncezionale, terapia ormonale nella menopau- questo scopo sufficiente servirsi di farmaci leggeri come le benzodiazepine.
sa), le persone con le vene varicose degli arti inferiori, La dieta un valido aiuto: alimenti ricchi di carboidrati (zuccheri, pane, pasta)
quelle con il cancro o obese e, infine, soggetti con predi- favoriscono il sonno; cibi ricchi di proteine (carne, pesce, uova, formaggi)
sposizione alla trombosi sanguigna (trombofilia conge- hanno un effetto opposto.
nita), portatori della mutazione genetica del fattore V di

Eoplatax Papilio considerato da molti il pi bel pesce fossile della pesciaia e del mondo febbraio 2012 montagne360 5
news 360
Nuova carta in rilievo delle Alpi A Lavis il XV Convegno regionale di Speleologia
La carta offre una visione dinsieme della ca- delle valli della catena alpina. Una rappresenta- Piergiorgio Motter, Presidente della SAT centrale,
tena montuosa con una notevole ricchezza di zione particolarmente realistica del paesaggio affiancato dal Direttore Bruno Angelini, ha aperto
particolari. Il rilievo molto dettagliato riprodu- ottenuta inoltre dal disegno dei boschi, dei
i lavori del Convegno organizzato dal gruppo
ce con estrema fedelt le forme dei monti e pascoli, delle zone rocciose, dei ghiacciai e del-
la rete idrografica. Gli elementi antropici sono Speleologico SAT di Lavis insieme a quello della SAT
rappresentati dal disegno aggiornato della rete di Arco, in Trentino. Ecco di cosa si parlato il 19 e 20
dei trasporti e dei centri abitati pi popolosi, novembre 2011
incluse le principali localit montane. La topo-
nomastica legata ai caratteri fisici struttura- Lappuntamento di Lavis, arricchito da eventi lasciare una memo-
ta sulla suddivisione logica della catena alpina, espositivi e patrocinato dallAssessorato alla ria. Lessere schivi fa
con le sue varie sezioni, sottosezioni e gruppi, e The Alps - carta in rilievo in scala 1:1.000.000 Cultura del Comune ospitante, ha riunito nel parte della lezione
con lindicazione delle vette principali e loro al- Formato 96x62 cm. Casa editrice: Litografia Palazzo de Maffei lintera speleologia regio- delle grotte.
titudine. Conclude lopera il tracciato delle Alte Artistica Cartografica di Firenze nale del Trentino Alto Adige. Il Presidente SAT La speleologia ha
Vie Alpine, utile riferimento per pianificare una www.lac-cartografia.it ha sottolineato il contributo degli speleologi dato molto al mon-
traversata delle Alpi, o un tratto della stessa. www.carteinrilievo.it per la salvaguardia del territorio alpino. Le ri- do esterno, non solo
cerche carsiche, infatti, portano a frequentare grotte turistiche,
gli stessi ambienti montani per periodi pro- ma anche una lunga
lungati, creando una conoscenza approfondi- serie di conoscenze
Sul Gran Sasso il nuovo percorso Bonatti ta e consapevole. tecniche che hanno
Il Convegno ha avuto 104 iscritti e sono sta- abbracciato attivit
In onore e memoria te svolte 19 relazioni. Applauditissimo il coro quali il lavoro acro-
del grande esplorato- SOSAT. Sette mostre, aperte per 17 giorni, batico sulle pareti
Web e blog re e delluomo Walter hanno avuto oltre 1000 visitatori. da mettere in sicu-
Bonatti, assieme al Il Gruppo Speleologico di Lavis stato sem- rezza e sugli edifici,
www.alpchannel.it gruppo di Explora pre molto attento alla socializzazione della o le procedure per
Team (Luigi Grimaldi, speleologia. Nel 1983 diede avvio allusanza soccorsi particolari.
Maurizio Felici e Fe- di allestire un banchetto con cibi e distillati Senza dimenticare
derico Spada, Giorgio locali anche agli incontri nazionali. la fondamentale co-
Marinelli), costola Altrettanto centrata fu linvenzione nel 1989 noscenza dei bacini
della onlus Perigeo, del primo concorso nazionale di speleovi- idrici nelle montagne
nata lidea di creare gnetta che incoraggi per anni chi la grotta con rocce carbonati-
un tracciato selvaggio preferisce prenderla sul ridere. che. Eppure, lo spe-
sulla catena del Gran Con questo spirito, gli organizzatori si sono leologo non ha mai
Sasso dItalia, catena apprestati a organizzare anche il Convegno. ricevuto uno status che gli permetta dessere scata proiettata su strisce di tenda, si entrava
montuosa che Bonatti Come far sentire latmosfera speleologica a distinto e di operare senza essere confuso col nella caneva, caverna e taverna. Sulla volta a
aveva tanto apprez- chi non mai andato in grotta, n conta di turista potenzialmente dannoso. botte si alzava impressionante il primo pozzo
zato nel corso degli anni passati col suo amico guida alpina Lino DAngelo. Si tratta di andare sottoterra prima del tempo? Quando si vedono chiudere cavit naturali della Spluga della Preta, con locchio del sole
Alp Channel si incarica di raccontare la un percorso insolito che si addentra nel cuore della natura selvaggia. Questi incontri sono importanti per la spe- per proteggere i pipistrelli dagli speleologi, a far capolino lontano. Chi quel pozzo lo ha
montagna, e in particolare il comprensorio Si parte dal paese di Nerito (a 830 m), sede del Centro Escursionistico del Parco del leologia che periodicamente si ritrova, ma il chi in quarantanni non ha mai visto uno spe- visto, ne avverte le vertigini e la mano corre a
delle Alpi, attraverso inchieste e filmati, Gran Sasso, passando per i boschi lungo la cresta del monte Cardito (a 1700m); si vero risultato anche far percepire al mondo leo disturbare chirotteri (ma ne ha constatato stringere un bicchiere. Alle finestre occhieg-
cronache, news, reportage, testimonianze prosegue verso le pendici nord di monte Corvo (tratto escursionistico), attraversan- esterno il fascino e le fatiche di un mondo il diradamento a causa degli insetticidi!) ri- giano panorami dacqua realizzati in 3D, ru-
dirette dai villaggi alpini e talk show con dolo centralmente dal caratteristico gendarme (denominato il Mozzone a 2300 m) lontano. Ci sono mostre che raccontano ai mane perplesso. E quando studiosi del mondo scelli con acqua che incide ornamenti, dopo il
ospiti in studio. Fanno da scenario gli spazi che presenta un livello di profani chi sono e cosa fanno gli speleo, ci esterno, che li catturano con reti e reticelle, monumentale precipitare verso il basso.
messi a disposizione dalla cooperativa 'Li- difficolt alpinistica PD. sono speleologi che mostrano le loro scoperte chiedono la collaborazione degli speleologi, Ora nel bicchiere entra un vino profonda-
bre' allinterno del Tyc, Torino Youth Centre, Ci si spinge oltre, fino a agli altri. La parte del leone questa volta la la perplessit si acuisce. Vorranno mica fare mente eroico coltivato su terreni carsici,
network giovanile dove associazioni come raggiungere la vetta del fa una voragine immensa, apertasi quando ci come gli studiosi dei merluzzi che patiscono poich gli organizzatori hanno saputo unire
'Medalp' e 'Vertical Life' coniugano ricerca Corvo (a 2623 metri), per sprofond dentro un lago, proprio nel cuore il mal di mare? Perch non diventano spele- vigna e grotta. Momento emozionante, vissu-
transfrontaliera e sport estremi. Il proget- poi ridiscendere per il dei monti che ospitarono il leggendario regno ologi? to nel silenzio della degustazione. E, quando
to spiega Matteo Dispenza, presidente di versante sud e proseguire di Fanes. Non speleologia soltanto la ricerca del pun- la lingua vorrebbe rimettersi a cianciare, ecco
'Libre' rappresenta un tentativo inedito di per la cresta nord di Cima Altri hanno trovato nuove gallerie nelle im- to estremo del perimetro della grotta, ma lo lo spirito ineffabile che unisce il buono al dif-
esplorare il mondo della montagna in modo Malecoste (altro tratto al- prevedibili Dolomiti, dove il carsismo sannida operare in tutta la superficie che tale pe- ficile, ovvero il coro potente della SOSAT che
nuovo, affascinante, anche per i non addetti pinistico/PD), continuando qua e l, inaspettato fra la dolomia e chiede rimetro circonda. Il terreno della speleologia ci ricorda che le grotte sono i polmoni della
ai lavori, grazie a un profilo editoriale fresco verso il Cefalone e poi in alle gambe lunghi avvicinamenti. Altri relato- comincia alla luce del sole e contiene aria, terra...
e innovativo. Alp Channel la vetrina televi- direzione Campo Impera- ri, in luoghi meno severi, han trovato tracce di animali, testimonianze, acqua e molto altro. La caverna risuon a lungo di quei canti, che
siva della montagna. tore. passaggi umani, di antichi utilizzi delle caver- La speleologia facile, scendiamo in canti- il mattino non ha mai inquietato gli spele-
Davide Peluzzi ne. Ognuno ha speso tempo nelle sue ricerche na invitava il Convegno. ologi.
a cura di Gianni Zecca e sa di non aver altro ritorno che quello di Nelle segrete del palazzo, attraversata una ca- Andrea Gobetti

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news 360
Le montagne dallo spazio
In breve La scoperta del Polo Sud: a cura di Mario Vianelli
mostra e convegno a
Marte ricco di montagne e ghiacciai
Lo rivelano le nuove immagini scattate da Mars Express, la sonda Genova
dellAgenzia spaziale europea (Esa), nellarea di Phlegra Montes. Qui i Un incontro a cura della Sezione Ligure Genova del CAI, organizzato
radar hanno rilevato quantit enormi di ghiaccio, che si rivelerebbero in collaborazione con i promotori della mostra Race, alla conquista del
fondamentali nel caso in cui gli astronauti sbarcassero sul pianeta Polo Sud: a Genova, il 16 febbraio alle ore 18, presso la Sala del Minor
rosso. La regione di Phlegra Montes, fotografata dal satellite, mon- Consiglio del Palazzo Ducale, si rievocher la conquista del Polo Sud
tuosa: curve e creste si estendono dalla parte nord-orientale della compiuta da Roald Amundsen nel 1911. Al convegno saranno relato-
provincia vulcanica di Elysium fino alle pianure settentrionali, creando ri: Paolo Gardino (esploratore ed alpinista genovese) ed Elio Sganga,
un paesaggio che per non ha nulla di aspro. Secondo gli studiosi, a guida alpina e maresciallo Capo degli Alpini. Introduce Gianni Carra-
formare i picchi sono stati antichi spostamenti delle zolle marziane, ma vieri, Presidente della Sezione Ligure Genova. Lappuntamento anche
c di pi. Le nuove immagini hanno permesso di analizzare da vicino loccasione per celebrare le numerose imprese italiane nel continente
la composizione del territorio, notando che ogni montagna ha intorno del ghiaccio.
grembiuli di detriti, conformazioni molto simili a quelle che si trovano La cornice entro cui avverr il dibattito la mostra internazionale
a certe latitudini terrestri intorno a montagne o altipiani. Un segno, Race. Alla conquista del Polo Sud. Prodotta dallAmerican Museum of
per gli studiosi, che sotto Phlegra Montes si nasconde il ghiaccio. Natural History di New York, in anteprima europea e unica tappa ita-
liana a Genova, la mostra propone un suggestivo percorso interattivo
Studiare i lupi per capire i cambiamenti climatici che ricostruisce le tappe salienti della sfida tra Scott e Amundsen, per
Che effetto avranno i cambiamenti climatici sugli animali in via di condurre il pubblico a riflettere sullimportanza dellambiente antarti-
estinzione? La riposta potrebbe arrivare da uno studio sui lupi che co per la ricerca scientifica e la salvaguardia dellecosistema planeta-
vivono nello Yellowstone National Park. Stando a un articolo apparso rio. Per tutti i Soci CAI lingresso alla mostra a prezzo ridotto: 5 euro.
sulla rivista Science, infatti, un gruppo di ricercatori afferma di aver Ingresso gratuito con biglietto dellAcquario di Genova.
capito come calcolare levoluzione del branco in base agli sconvolgi- www.racepolosud.it
menti in atto sul nostro pianeta. Si parte dal presupposto che qualsiasi
mutamento allinterno di un gruppo di animali da considerarsi rile-
vante. Peso, dimensioni, ma anche abitudini di accoppiamento ed et
anagrafica dovrebbero mantenersi costanti: se si modificano un motivo
c. Il clima incide sulla vita degli animali ha spiegato il professor
Tim Coulson del dipartimento di Scienze della Vita dellImperial College
di Londra ma non ancora chiaro ci che alla base di questi cam-
biamenti. Il nostro lavoro permetter ai biologi di comprenderlo.

Sos renne in Canada


Quello appena trascorso potrebbe essere stato lultimo Natale vissuto
rispettando liconografia ufficiale e cio con Babbo Natale su una slitta
trascinata da renne. Secondo lassociazione Survival International in-
fatti, le renne canadesi (in America del Nord note anche con il nome di
Carib) sarebbero a forte rischio di estinzione. In particolare nel La-
brador-Quebec negli ultimi dieci anni la popolazione dei mitici aiutanti
di Babbo Natale sarebbe scesa da 800.000 a poco pi di 70.000 capi
censiti questanno, con un decremento del 92%. Secondo quanto de-
nunciato dagli ambientalisti canadesi la causa di questo vero e proprio
sterminio da ricercare nello sviluppo industriale lungo il fiume Gorge, Il 12 aprile 1961 il cosmonauta russo Yuri Gagarin fu il primo uomo nostra Terra, fragile organismo che luomo sta modificando ad una
dove impianti idroelettrici e molte aziende del ferro stanno occupando a vedere la terra dallesterno, anche se soltanto dallalto dei 302 velocit allarmante.
lo spazio vitale delle renne. chilometri toccati allapogeo dalla navicella Vostok 1. Da lass, Limmagine ripresa dal satellite OrbView-2 inquadra lItalia da nord
dimenticando per una attimo il rigore militare e la solennit del ovest il 17 novembre 2004, dopo il passaggio di una violenta pertur-
Dinosauro erbivoro in Antartide momento, si lasci catturare dallincanto della visione inedita: La bazione autunnale che ha portato abbondanti nevicate nei Balcani;
Per la prima volta in Antartide sono stati trovati i resti fossili di un Terra blu [...] Che meraviglia. incredibile! esclam in una comu- i venti fortissimi hanno provocato intense mareggiate nellAdriatico,
dinosauro sauropode erbivoro. Si tratta di un gigantesco Titanosauro nicazione alla base sovietica rimasta nella storia. Questo fantastico sollevando i sedimenti del fondale nella striscia lattiginosa che bor-
appartenente al sottogruppo pi evoluto dei Lithostroti, esseri che ar- cambiamento di prospettiva ha rivoluzionato per sempre il modo di da le coste italiane. Una pesante coltre nuvolosa insiste sullEuropa
rivavano a pesare fino a un centinaio di tonnellate. La scoperta stata vedere il nostro pianeta, ormai esplorabile attraverso le immagini centrale; in basso si notano i Pirenei mentre il centro dellimmagine
realizzata dal gruppo guidato dal ricercatore argentino Ignacio Alejan- che i satelliti, sempre pi numerosi e sofisticati, hanno da allora occupato dallArco alpino, corrugato in vallate e massicci montuo-
dro Cerda e pubblicata sulla rivista Naturwissenschaften. Resti di ripreso della superficie terrestre. Oltre ad essere un formidabile stru- si evidenziati dalla copertura nevosa.
sauropodi, che erano i pi grandi vertebrati terrestri mai apparsi sulla mento di studio applicato a numerosi campi di ricerca, le immagini Foto NASA Earth Observatory
Terra, erano conosciuti in tutti i continenti eccetto il Polo Sud. satellitari ci restituiscono la bellezza e larmoniosa complessit della http://earthobservatory.nasa.gov/IOTD/view.php?id=5010

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il punto
ciaspole

C
iaspole, ciaspe, craspe, ciastre, e via scioline. Ma occorre aggiungere che, nel
di seguito, a seconda delle valli e rimescolare i dadi del gioco, si impegna-
delle regioni. I radical chic delle to anche lo sci da telemark che, esaltando
metropoli del nord (quelli che dicono di la fase della discesa, ha modificato la ge-
amare il climbing, il trekking, la fitness e netica stessa delle scivolate sulla neve.
lo shopping) preferiscono chiamarle snow Fatto sta, comunque, che da qualche anno
shoes. Ma sempre di racchette da neve si si vedono spuntare ovunque, neanche fos-
tratta. Uninvenzione del lontanissimo sero una nuova specie invernale di funghi,
passato, riscoperta e aggiornata in anni bande di ciaspolatori. In ogni valle, in
recenti, che sembra avere un futuro assi- ogni anfratto delle montagne dello stiva-
curato. Parte del successo dei nuovi/vecchi le. Anche e soprattutto alle medie quote,
attrezzi, come spesso capita, va attribuito da troppo tempo abbandonate da alpinisti
alla moda e alla grancassa dei media, ma ed escursionisti frettolosi, interessati solo a
il costante aumento di ciaspole e ciaspola- guadagnare la fine della strada nel minor
tori si spiega anche con ragioni oggettive. tempo possibile, dopo aver attraversato in
Innanzitutto, con la facilit duso, che non auto boschi e pendii ritenuti poco appeti-
richiede lunghi periodi di apprendistato bili per le attivit ludiche. Da questo pun-
fattore decisivo in un mondo in perpetua to di vista, le racchette da neve sono uno
agitazione e non seleziona, come capita strumento che invita a riscoprire, passo a
con lo sci e con lo scialpinismo, debuttanti passo, nella stagione pi silenziosa e ma-
e proseliti costringendoli a infinite eserci- gica, regioni un tempo abitate tutto lanno
tazioni per impadronirsi di tecnica e stile. e avvicinare ci che rimane dellantica ci-
Inoltre, lappeal delle racchette dovuto vilt montanara.
alla loro sicurezza, specie se ci si muove su Facilit duso, per, in montagna un
terreni accidentati e con condizioni di neve termine che va declinato nella maniera
variabili in termini di qualit e quantit. giusta. A costo di essere un po pedanti,
Oppure in mezzo agli alberi, e soprattutto bisogna ricordare che la marcia su terreno
nelle intricabili boschine che proliferano innevato richiede esperienza e attenzione.

Elogio delle
un po dovunque a causa dellabbandono Non basta muoversi con passo sicuro e con
della montagna. la giusta dose di allenamento. I terreni in-
Le ciaspole funzionano con la neve alta, nevati possono nascondere rischi non da

ciaspole
ma anche su croste ghiacciate che richie- poco. Occorre saper valutare in maniera
derebbero come minimo limpiego di ram- adeguata i pendii a monte e a valle della
poncini da escursionismo. Garantiscono direttrice di marcia, ad evitare di andarsi a
una buona stabilit e unottima manegge- cacciare nei guai, magari tagliando zone in
volezza, e spesso capita di vederle anche cui il manto nevoso poco stabile o dove
ai piedi dei professionisti della montagna il vento ha creato croste e accumuli po-
che, inconsapevolmente, finiscono per tenzialmente pericolosi. E infine bisogna

Leggere e robuste, possono essere usate da tutti, con ogni Diego Musso verso la
Becca France tra larici
legittimarne luso accanto alle discipline
sportive invernali della tradizione.
tenere presente che in certi casi, vero, le
valanghe si staccano da sole a causa del

tipo di neve. Ma la facilit duso delle racchette non deve ed abeti.


Foto Christian
In questi anni, a fare le spese dellespan-
sione delle racchette stato soprattutto lo
sovraccarico, ma spesso, il pi delle volte
scendono a valle su sollecitazione di qual-

indurre a imprudenze. La conoscenza del terreno di gioco Roccati e Valentina


Turturo.
sci di fondo. Non quello delle piste ch
l, casomai, si pu parlare di un aumen-
che visitatore incauto.
Dunque, buon divertimento, ma con atten-

e la sicurezza dei pendii innevati sono fattori determinanti to dei patiti del passo pattinato (ma dove
sono finiti gli eleganti atleti dei passi nor-
zione: un orecchio ai bollettini della neve
e un occhio (anzi: due) alla montagna.

per muoversi in sicurezza sul terreno invernale e, come dici di un tempo?). A soccombere, piutto-
sto, stato il fondoescursionismo, quello
Senza mai dimenticare di indossare lArva,
proprio come fanno gli sci alpinisti. Daltra

tutte le cose, si imparano con lesperienza e col tempo che si praticava con attrezzi pi larghi del
normale e pelli di tessilfoca al posto delle
parte le regole, in montagna, valgono per
tutti.

10 montagne360 febbraio 2012 febbraio 2012 montagne360 11


ciaspole
Valle d'Aosta

Ombre
blu nella neve D
Emilius, la montagna urante il periodo estivo migliaia
di Aosta d'appassionati migrano in Valle
d'Aosta per godere d'un arcobale-
no di paesaggi naturali, dal bianco al rosa,
indossando scarponcini, vestiti comodi, e
tanto entusiasmo. I mesi scorrono e que-

Valle d'Aosta, panorami con le ciaspole sto tripudio di tradizioni e possibilit s'ad-
dormenta silente. E di tutte quelle persone
sovente si perde traccia.
C' chi definirebbe questa terra come la
testo di Christian Roccati - foto di Christian Roccati e Valentina Turturo regina delle Alpi, il regno degli spiriti
dell'aria. davvero possibile dimenticare
sentieri e crinali soltanto perch riposano
sotto la neve?
Da qualche anno la pratica delle ciaspole
si sta diffondendo su larga scala e questo
fenomeno ha permesso a molti di godere
dei sentieri anche in pieno inverno.

il giro delle combe


Il mio viaggio iniziato a Champorcer
e Champdepraz che ho rivisto una volta
ancora affrontando sia giri classici (come
quelli nei dintorni dei rifugi Barbustel e
Dondena) sia tour ignorati, attraverso i
boschi celati alla vista di Champ Long o
nelle terre alte alle spalle delle severe pa-
reti del Bec Raty, che conoscevo per via
dell'alpinismo, e tra le pi piccole cime di
Ross e Barmasse.
Valicando i boschi di pini uncinati ho
continuato verso Cogne e le sue tre combe
principali, tra le famose cascate, regno de-
gli ice climbers ed i suoi conosciuti ripari,
ma anche verso i tanti praz ed alpeggi,
che in inverno si trasformano in quadri
vivi, come antiche leggende montane
materializzate.
Tra le valli Savara e Rhmes ho visitato i
pi famosi rifugi, ma ho anche ricercato
le tracce non calpestate dei partigiani al
cospetto del Gran Paradiso e gli immensi
valloni sempre trascurati dai camminato-
ri, come l'tret. Ho superato colli e baite
tra camosci solitari e villaggi in letargo,
ritrovando le stesse emozioni anche in
Valgrisenche, dove la diga gela e le orme
spariscono.
A La Thuile, ben lontano dalle piste, ho
fruito di foreste d'abete incantate, tra ca-
scate di cristallo e paesini dimenticati.
Un passo dopo l'altro ho raggiunto mal-
ghe pi conosciute, come Maisonnettes,

12 montagne360 febbraio 2012 febbraio 2012 montagne360 13


ciaspole Valle d'Aosta

Nell'altra pagina, in sempre rimanendo distante dalla ressa. Ho


alto a sinistra: visto la val Veny ma poi sono passato per
ritorno dall'Entrelor la comba di Ferret, anche in questo caso
con lo sfondo del
sia su tracce note, ad Arnouvaz ed al rifu-
gruppo della Grand
Rousse.
gio Bonatti (dove ho avuto una stretta al
In questa pagina in cuore) sia in angoli completamente scono-
alto: sciuti, come gli splendidi pascoli dell'Al-
panorama da Colle page Chalpy.
Foutaines, risalendo il Il mio viaggio continuato nelle aree mi-
vallone di Chenei. nori, un tempo dimenticate ed oggi fre-
In basso:
quentate, come la val Sapin, od in quel-
Valentina Turturo nella
pista di Cretaz di La le ancora oggi ingiustamente trascurate
Thuile. come la comba Planaval.
Foto panoramica: Nel vallone di Vertosan ho ricominciato
verso il rifugio ad inseguire le tracce dei resistenti e nel
Dondena nei pressi di gruppo del Fallere sono salito su cime ma-
Champorcer. gnifiche, anche mediante sentieri che oso
definire segreti. Ho incontrato la solitu-
dine nelle vallette laterali del Gran San
Bernardo e mi sono messo alla prova in
Valpelline, godendomi dei bivacchi inver-
nali nei magnifici ripari Regondi Gavazzi
e Rosazza al Savoie.
Se a Saint Barthlemy ho visto i signori
del cielo (i gracchi, tra il col Salv, Cuney
e l'alpe Champcombre), in Valtournenche
ho volteggiato a mia volta, nella bufera
o a ciel sereno, tra le latifoglie di Liortere,
sulla punta Fontana Fredda, al col di Fon-
taines o sotto sua maest il Cervino.
Ho camminato tra miniere, orridi, bivac-
chi e laghi che diventan pianure bianche,
tra Ayas e Gressoney, terminando la mia
spirale nel vallone centrale, che mi ha ri-
portato al cospetto del Monte Bianco.
La mia unica compagna stata la mia om-
bra, blu sulla neve, come la mia serenit
nel sortilegio dell'inverno.

In libreria
Autore: Christian Roccati (www.christian-
roccati.com )
Editore: Idee Verticali Edizioni
Ombre Blu la guida alle racchette da neve
in tutta la Valle d'Aosta, interamente a co-
lori, che propone pi di 80 itinerari per ogni
gusto. Il libro presenta un compendio vasto
di proposte innovative parallelo ad alcuni giri
classici, mediante descrizioni dettagliatissi-
me. Generalmente le guide di grande dimen-
sione offrono poco spazio alle relazioni. Que-
sto testo coadiuvato da splendide immagini, presenta invece con un
tono romantico le nozioni relative a fauna, flora, tradizione, e rispetto
di ambiente e sicurezza.

14 montagne360 febbraio 2012 febbraio 2012 montagne360 15


ciaspole
Appennino

Il ritmo lento
dell'Appennino
A sinistra: del territorio e non ci sembrava giusto escluderlo solo
lungo la Gea, tra perch apparentemente poco compatibile con il nome
la Futa e il monte slow che portiamo.
Gazzaro. Abbiamo per scelto di operare prevalentemente con
In basso:
sull'Alpe di
motori depoca. Questo tipo di attivit molto ap-
Monghidoro. prezzata dai clienti stranieri e ci aspettiamo buoni
risultati per il futuro.

A piedi tra Toscana ed Emilia-Romagna Per godersi questo territorio, il consiglio lapproccio
con le ciaspole lungo litinerario consigliato qui in
basso. Per le stagioni pi calde, invece, ci sono gi di-
versi progetti in cantiere. Segnaliamo, in particolare,
testo di Stefano Aurighi due trekking: da Barbiana a Monte Sole dal 29 mag-
gio al 3 giugno e lEtruscan Trail dall 8 al 10 giugno.
Per maggior informazioni: www.vallibolognesi.it

ogni stagione, compresa ovviamente quella invernale,


sia ai residenti che ai turisti: Abbiamo colto loppor-
tunit di trovare un nome accattivante e che rispec-
Itinerari
chiasse la nostra attivit e cos nata questa denomi-
nazione spiega Stefano Lorenzi, responsabile della
comunicazione del Consorzio AppenninoSlow Per
apprezzare questi posti, bisogna chiedere a noi stessi
che cosa vogliamo dalla vita. Se ci piace uscire spesso
la sera, andare al cinema, avere tanti servizi, passeg-
giare per negozi, insomma se vogliamo una vita agia-
ta, lAppennino non fa per noi. Vorrebbe dire andare
incontro a sacrifici e disagi aggiunge Lorenzi - Se
invece i nostri valori e i nostri desideri sono altri, i
disagi si superano agevolmente e i sacrifici diventano
lievi, perch i vantaggi, intesi come qualit della vita,
sono largamente in grado di sopperire ai limiti e ai
disagi tipici delle terre di montagna.
Le discipline su cui il consorzio lavora maggiormen-
te sono il trekking, la mountain bike e lippoturismo.
Tra gli eventi pi importanti c sicuramente AdA-
gio, una proposta di trekking in cui si fondono il ge- Litinerario proposto per la ciaspolata si snoda ad anello per 7 chilo-
sto fisico e la memoria storico-culturale della zona. metri lungo i sentieri dellAlpe di Monghidoro.
Ledizione 2011, ad esempio, si snodata lungo gli Provenendo in auto da Bologna e superato il paese di Monghidoro,
86 chilometri della strada che 2500 anni fa collegava dopo circa un chilometro si giunge il localit Ca del Costa. Superato il
le due citt etrusche di Prato e Marzabotto attraverso bivio che porta a Piamaggio-Castel dellAlpi, si segue sulla destra una
l'Appennino. Un itinerario da percorrere in 5 giorni a strada che sale ripida in direzione dellAlpe di Monghidoro.
piedi tra le faggete appenniniche, anche con la tecni- Giunti allOsteria del Fantorno si parcheggia lauto e si ritorna un po
ca del nordic walking, tratti di selciati etrusco-romani indietro sulla strada, imboccando la prima sterrata a sinistra che si
della strada che univa Pisa a Spina (Comacchio), per trova scendendo e che porta al prato dellUomo Gobbo e al Prato del
poi scendere fino a Kainua, l'odierna Marzabotto, a Gallo. Il primo tratto di circa 700 metri pianeggiante.
due passi da Bologna, con sosta al museo per ammi- Giunti ad una stanga, si gira a sinistra prendendo il sentiero CAI 907
rarne gli scavi ed i tesori conservati. che sale alla Croce dell Alpe. Si sale in un bel bosco di faggi e, dopo
Anche se tra le attivit di promozione prevalgono poco, si arriva al luogo in cui sorgeva in origine lOsteria del Fantorno,

D
iciamolo senza giri di parole: la lentezza, inte- Inverno sul monte del consorzio che ne cura la promozione turistica: temi lenti come il trekking, la mountain bike e le pas- di cui rimangono i ruderi. Si prosegue lungo il sentiero 907 e si sale
sa come stile di vita, non poi cos irraggiun- Falterona. AppenninoSlow, appunto. seggiate a cavallo, si scopre inaspettatamente che Ap- per circa un chilometro fino ad arrivare sulla strada principale, che
gibile. Basta sapersi guardare attorno. Anzi, Foto Gianfranco Il consorzio, nato nel 1988, ha sede a Pianoro, in pro- penninoSlow inserisce nel men lento anche i mo- si prende a destra, girando poi ancora a destra dopo 100 metri in
basta saper guardare in alto, ad esempio sul crinale Bracci. vincia di Bologna. Il 60% delle quote societarie dei corrispondenza di un sentiero molto ripido con la numerazione locale
tori. Possibile? Si, possibilissimo, a patto che anche i
che divide la Toscana dallEmilia-Romagna, dalle par- privati, principalmente operatori del turismo, mentre motori siano quelli giusti: La scelta di inserire il com- n 6 che in pochissimo tempo porta alla Croce dellAlpe. Dopo la sosta
ti di Castiglione dei Pepoli, Monghidoro e Sasso Mar- il 40% degli enti pubblici della zona, Comuni, Unio- parto motori nasce dal fatto che il nostro territorio per godersi il panorama, si prosegue lungo il prato (spesso ricoperto
coni. Un contesto cos intrinsecamente slow, che da ni comunali e altri organismi territoriali. Insomma, attraversato da una strada, la Futa, le cui curve hanno di neve immacolata), fino a ritrovare la strada principale e seguire in
quelle parti hanno pensato giustamente - di inserire tutti insieme appassionatamente, per far vivere que- segnato la storia dei motori in Italia sottolinea Lo- discesa il sentiero CAI 917 che porta allOsteria del Fantorno.
questa parola-chiave nella denominazione ufficiale sto spicchio di montagna nel migliore dei modi ad renzi - Quindi una delle peculiarit storico-culturali

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scialpinismo
Corsica
La mia
Corsica
Segreti di un viaggio d'inverno
testo e foto di Ivan Merlo

al Lac de Melo (1.711 m). Qui giunto, mi beo di una vista In questa pagina da rifugio ostello a costo contenuto). Il giorno dopo rag-
incomparabile: il lago completamente gelato e ricoperto sinistra. giungiamo in auto GHISONI 2.000, una delle tre stazioni
di neve sovrastato dalle pareti rocciose e dalla frasta- Alla fine di marzo sciistiche in Corsica. Sci ai piedi, risaliamo il versante Est
gliata sagoma del Lombarduccio (2.261 m), vera icona una piccola valanga del Renoso per scendere quello Ovest, bellissimo pendio,
ostruisce ancora la
della vallata intera. Poco pi in alto si trova il Lac de strada della Valle della
e risalirlo per scendere pi a Nord, fino al punto di par-
Capitello (1.930 m), uno dei pi bei laghi corsi, ma per Restonica. tenza. In tutto pi di 1.200 m, ottima prospettiva, anche
raggiungerlo dovrei seguire la traccia che attraversa il Bocca (colle) Muzzella. perch il giorno prima sono scese quattro dita di farina
Non cercate lanima della Corsica lungo la bellissima Vetta della Maniccia, GENNAIO 2009 lago gelato e la zona della valanga di cui ho letto, quindi Pendii di discesa. su crosta dura. In vetta incontriamo per una nebbia
costa, tra spiagge e scogliere selvagge, ma al suo interno vista verso N con In occasione dellennesimo viaggio di lavoro decido di rinuncio. Salgo appena sopra il piccolo Rifugio du Parc Salita alla Maniccia che ci obbliga a ripiegare lungo la via di salita. La di-
dove, dopo aver percorso profonde vallate e visitato an- allestrema destra il andare in montagna scegliendo il modo che mi pi Melu, e da l comincio la discesa per la via di salita. La lungo le Cirque des scesa comunque bella, solo in basso la crosta diventa
monte Cinto e, alla Cascades.
tichi villaggi, vi troverete al cospetto di grandiose mon- congeniale: sci e pelli. Arrivato a Bastia leggo sul quo- neve non non eccezionale, ma data la stagione, non fastidiosa, ma sempre sciabile. Salendo quasi non mi ero
destra degli ski, la
tagne rocciose ricoperte da foreste di larici, costellate da classica sagoma della tidiano locale Corse Matin che due giorni prima, in Alta si pu chiedere di meglio. In tutto 700 m circa di disli- accorto di una coppia di italiani che, sbucati dal nulla, si
laghi di origine glaciale e piccoli nevai perenni. Solo cos Paglia Orba. A sinistra Restonica, zona da me prescelta per la gita, uno scialpi- vello: bene, ci rivedremo in primavera. era aggregata al mio gruppo: Claudio e Simona da Bre-
comprenderete il perch di tanto amore del popolo corso il Golfo di Porto. nista travolto da una valanga si fortunatamente salva- scia, in vacanza col camper per fare bici e sci. Ed con
per la propria terra. to: sar bene stare in campana! Non dobbiamo sottova- APRILE 2009 loro che mi do appuntamento lindomani in Alta Re-
lutare pericoli presenti qui forse pi che altrove, dovuti Linverno 2008-09, qui come altrove stato ricco di stonica, dove vorrei provare una salita nella catena del
La mia prima volta in Corsica fu nell83, quando rimasi alle abbondanti precipitazioni nevose, alla vicinanza del precipitazioni nevose, bisogna approfittarne. A marzo monte Rotondo, A Maniccia (2.496 m). A questepoca,
subito folgorato da luci, colori e profumi unici, panora- mare ed alle quote non sempre elevatissime. Ma, dopo penso di tornare. Scrivo una mail alla sezione di Ba- la strada che a gennaio era innevata pulita sino in
mi grandiosi che fanno di questisola un luogo eletto per alcuni giorni, eccomi qui in Alta Restonica dove, lascia- stia del CAF chiedendo informazioni. Il giorno dopo mi cima, quindi lasciamo lauto al parcheggio de E Grutelle
chi ama la natura. Da allora vi sono tornato centinaia ta lauto a 1.000 m, risalgo sci ai piedi la poderale per risponde Philippe, indicandomi alcuni suoi amici forse a 1.370 m. Dopo un tratto con gli sci in spalla ed un
di volte, sia per passione che per il mio lavoro di foto- Les Bergeries dE Grutelle (1.370m), da dove partono disponibili, tutti avvisati che Yvan lItalien li avrebbe rocambolesco guado del torrente, su sassi ricoperti di
grafo. Qui ho coltivato amicizie autentiche, conosciuto una miriade di itinerari tra i pi belli della Corsica. Le contattati: lo spirito di accoglienza corso non finisce ghiaccio in mezzo ad una corrente vorticosa, calziamo
un popolo fiero ed orgoglioso della propria terra che, condizioni ambientali ed il fatto di essere da solo mi mai di stupirmi. Mi accordo con uno di questi, Jean Mi- gli sci ed in breve arriviamo allattacco della salita vera
salvaguardando lingua, cultura e tradizioni ancestrali, impongono molta prudenza. Risalgo la valle seguendo chel, per una gita con altri sul monte Renoso 2.352 m. e propria che immette nel Cirque des Cascades. Il tratto
conserva ancora oggi una forte identit. una traccia che, oltrepassato un pendio, mi porta dritto Pernottiamo a Ghisoni, in una Gite Detape (specie di delicato, 200 m sui 35 con neve marmorea e roccette.

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scialpinismo Corsica

analoghe a quelle odierne e non vorrei perdere locca-


sione. Penso di tornare sulle tracce dello scorso anno
alla Maniccia, ma questa volta da solo. La mattina suc-
cessiva alle 7 c ancora ghiaccio per terra ai 1.370 m
de E Grutelle; seguo lo stesso percorso dellanno scorso,
ma sul pendio per salire al Cirque des Cascades levo gli
sci ed indosso i ramponi, perch la neve pochina e ci
sono troppe rocce. In compenso la neve molto dura offre
unottima presa a picca e ramponi. Arrivato nel vallo-
ne sono molto soddisfatto perch tutto come speravo:
neve primaverile abbondante che inizia a mollarsi sotto
un sole fantastico. Rimessi gli sci comincio la salita di
questi pendii con molto entusiasmo, ma molta attenzio-
ne perch, pur essendoci neve ben assestata, questa
una delle zone pi a rischio valanghe dell'isola. Proprio
qui, l8 febbraio 2003 Pierrot Griscelli guida alpina lo-
cale, fu travolto da una enorme valanga ma, subito soc-
corso dai compagni, venne salvato. Giunto al Colle mi
godo la piacevole aria tiepida che, salendo dal versante
sud carica di profumi di macchia e salsedine, mi ricorda
dove sono: in mezzo al Mediterraneo. Poche centinaia di
Stiamo salendo faticosamente con i coltelli, quando ve- In alto a sinistra: ad imboccare la vallata. Tenendosi sulla sponda oppo- i primi 600 metri sono a piedi lungo il sentiero estivo In basso: metri ed eccomi sulla Maniccia, dove invece il panora-
diamo arrivare un solitario che allattacco del pendio, risalita della Valle de sta rispetto alla mattina, raggiungiamo E Grutelle sci ai nella foresta di larici, inevitabile a questepoca. Quan- il traverso sotto Punta ma a ricordarmi dove mi trovo, perch guardando a Sud
leva gli sci e parte con picca e ramponi, oltrepassandoci Rinoso per immettersi piedi dove attraversiamo il torrente sempre in modo fu- do poi arrivo a calzare gli sci la situazione favolosa: Muzzella. il mare lo vedo sia a destra che a sinistra con al centro
rapidamente. Rifletto: qui pi che altrove utile avere nel Cirque des nambolico, ma senza pi linsidia del ghiaccio. Alcuni sole splendente, cielo blu e, dietro di me in fondo alla sempre il monte dOru. Concludo con alcune indicazioni
Cascades.
sempre questa semplice dotazione alpinistica. Nello zai- A destra:
turisti francesi giunti in auto, vedendoci arrivare con gli valle, il mare di nubi. A naso raggiungo il lac DOrien- utili: per raggiungere la Corsica dallItalia in inverno,
no per, non lasciata in auto come avevo fatto io... il Refuge du Parc sci ci chiedono stupiti dove sono le funivie ed con una te (2.061 m), completamente gelato ed innevato, nella c solo la Compagnia Corsica ferries con partenze quasi
In cima, un bel canale ci immette nel vallone che, con Melu sulla sponda del punta di orgoglio che gli indichiamo i nostri impianti di conca ai piedi del Rotondo, da dove seguo una traccia quotidiane da Savona e da Livorno, sempre per Bastia.
tratti dolci ed un bel muro, giunge al Colle della Manic- Lac de Melu. risalita: le gambe! Questa splendida gita termina nella di salita sulla destra orografica del lago. Lincognita il In inverno la ricettivit maggiore allinterno che sulla
cia. Qui, affacciandoci dalla cornice strapiombante, sen- baita ristoro in compagnia del nostro amico solitario e canale che porta al colletto sotto la cima, 150 metri di costa. Consiglio due localit: Ponte Leccia (Stuart Hotel)
tiamo laria calda che, salendo dal versante meridionale, del gestore. sviluppo, pendenza sui 40 con una larghezza dai 3 a e Corte (Hotel du Nord, Hotel Duc de Padue od altri) che
ci porta il profumo della macchia, profumo di Corsica! Il 5 metri. dove, per non rischiare, occorrono condizioni un centro molto interessante (U Museu di a Corsica,
panorama a sud fantastico, va da occidente sul golfo MARZO 2010 di neve perfette. La certezza invece di non salire in la Cittadella ed il centro storico) e dove potrete scegliere
di Ajaccio, alle lagune costiere della costa orientale, con Quella 2009/10 una buona stagione per lo sci: dopo punta, dato che gli ultimi 50 metri. sono da proteggere, tra molti ristoranti tipici con un buon rapporto qualit/
al centro limponente piramide del monte dOru com- aver scorrazzato su Alpi Liguri, Marittime, Cozie ed in cosa che io da solo non potr fare. Della discesa che, prezzo. Nella via principale, c un negozio di articoli da
pletamente innevata. Alla sinistra del colle il pendio che Valle d'Aosta, sto aspettando il periodo migliore per tor- visti i pendii e il firn che li ricopre, penso di fare dal montagna molto fornito, sempre utile in caso di necessi-
porta in vetta splendido: larghissimo con pendenza nare in Corsica. Da alcune settimane seguo levoluzione lato opposto del lago, non vedo alcuna traccia: meglio, t e, a poche decine di metri, una libreria dove acquista-
costante e privo di ostacoli, sembra fatto apposta per delle condizioni. Dopo vari rinvii la situazione sembra sar puro godimento! La traccia di salita mi accompa- re lunica guida valida che ho trovato (Corsica Bianca),
lo sci, oltretutto la neve trasformata ottima. Mentre favorevole. Da Bastia mi confermano che il manto ne- gna fino allimbocco del canale dove svanisce. Nel ca- con discrete indicazioni degli itinerari, oltre alle utilissi-
osservo queste meraviglie, vedo il nostro amico solitario voso abbondante e ben assestato, condizione che po- nale, data lesposizione Nord, la neve eccellente, ben me piantine OT 1:25.000. Dimenticavo: stiano tranquilli
scendere il pendio, dopo essere stato in punta. Mi af- trebbe non durare a lungo. Decido quindi di andare, an- compatta ma tracciabile, offre unottima tenuta sia in tutti coloro che non hanno dimestichezza con la lingua
fianca e dice di aspettarlo per scendere assieme al lac de che se da solo e con previsioni meteo non eccellenti. La salita che poi in discesa. Non devo levare gli sci e cal- francese, in Corsica praticamente tutti parlano il corso,
Melo. Lo osservo giungere in fondo al vallone, rimettere mia meta il monte Rotondo ma, in caso di maltempo zare i ramponi, ma monto i coltelli. Salgo bene ed in un idioma di radice italiana.
le pelli e risalire rapidamente verso di noi. Purtroppo tengo come riserva la Punta Artica 2.327 m, montagna sicurezza il canale fino al colletto da dove la vista
la ragazza non si sente di salire in vetta e quindi ci ac- piramidale sul versante Sud del Niolu, di fronte a Paglia magnifica con a Sud la solita bellissima piramide del
contentiamo del colle. Dopo un traverso a destra sotto Orba e Cinto, meno impegnativa, ma comunque mol- monte dOru completamente innevata. Non vedo invece
una punta, cominciamo a scendere il pendio che immet- to bella per lo sci. La mattina del 23 marzo, dopo aver il mare perch ricoperto dalle nubi. Rifocillato e rinfran-
te nel pianoro dominante il lago. La pendenza diventa lasciato il solito bigliettino allamico Pierre, dal quale cato affronto il canale, impegnativo ma divertente. In
sostenuta ed occorre scegliere traiettorie precise tra le alloggio (Se stasera non mi vedi tornare fammi cercare breve sono in fondo e comincio la discesa sui pendii
rocce. Il nostro amico ci guida bene verso sinistra per- a...), parto da Ponte Leccia con il cielo completamen- che avevo studiato salendo. Sole, temperatura favolosa e
ch il percorso insidioso: ci racconta che alcuni anni te coperto da nubi molto basse, cosa che mi fa sperare neve eccellente rendono il rientro entusiasmante. Mano
prima una guida, scendendo a destra, volata su dei di sbucare dal mare di nubi ad una quota bassa. Sono a mano che scendo la neve si fa pi molle, ma sempre
salti di roccia visibili solo allultimo, perdendo la vita. indeciso tra Rotondo e Punta Artica, ma uno strumen- ben sciabile. Oltrepasso Les Bergeries de Timozzu e con
Arrivato sul pianoro guardo questi salti, roba veramente to tecnologico davanguardia (una monetina da 2 cent gli sci ed arrivo allimbocco del sentiero estivo, stesso
pericolosa. A questo punto attraversiamo il lago, anco- lanciata in aria), mi permette di scegliere con sicurezza percorso di salita, dove mi aspettano i 600 m di discesa
ra gelato, salutiamo una coppia salita al rifugio con le la meta: si va al Rotondo! Ed in effetti gi alla parten- a piedi. Giungo allauto stanchino, ma soddisfatto, come
ciaspole (ed il rimpianto di avere lasciato gli sci in auto, za del sentiero, ai 1.030 m del Pont de Timozzu sulla rare volte accade. Sto ancora levando gli scarponi che
chiss perch?) e scendiamo nel bosco sottostante il lago CD 623 della Restonica, sono fuori dalle nuvole. Da qui penso gi a domani, dato che si prevedono condizioni

20 montagne360 febbraio 2012 febbraio 2012 montagne360 21


materiali
test
Pale e sonde
da neve
Materiali e Tecniche Distaccamento Lombardo (CSMT
Lombardo), in coerenza con il Servizio Valanghe
Italiano (SVI), ha condotto uno studio articolato con
sessioni di prove su terreno innevato e in laboratorio.
Ci che emerge sono delle osservazioni che possono gi
indicare dei primi criteri di giudizio di pale e sonde,
rispetto alla loro efficacia, robustezza ed ergonomia;

Qualche osservazione per una scelta oculata ovviamente eventuali approfondimenti potranno essere
condotti se si renderanno necessari.

Lo stato dellarte
testo e foto di Elio Guastalli (Centro Studi Materiali e Tecniche del CAI) e Le attrezzature usate in montagna sono, oramai da
qualche tempo, testate secondo le norme UIAA e pi
Enrico Volpe (Centro Studi Materiali e Tecniche distaccamento Lombardo) recentemente CEN a marchio CE; in altri termini sono
riconosciute come DPI (Dispositivi di Sicurezza Indi-
viduale). Ad oggi, per varie ragioni che non possono
essere chiarite in questa sede, le pale e le sonde non
rientrano nei DPI omologati per uso alpinistico; le loro
caratteristiche sono differenti dai DPI alpinistici che
tendono, pur con criteri applicativi differenti, ad evita-
re la caduta dallalto. I costruttori propongono sempre
nuovi modelli interessanti, rispetto allimpiego di mate- Gruppo di pale. Kong Carbonio, Camp Pro, Camp Carbon light, Camp
riali dultima generazione e, pi in generale, a caratteri- Alu.
stiche innovative. Non sempre per gli sforzi sembrano
andare nel verso giusto, sia per le pale che le sonde; Le prove sul campo
ovvero, a volte si favorisce il design o lestrema legge- Sono state effettuate due serie di prove ai Piani di Bob-
rezza a discapito di doti pi razionali quali lefficacia bio in Valsassina (LC), nel marzo del 2010 e 2011; le
dutilizzo e la resistenza meccanica. Proprio in questa condizioni caratteristiche della neve sono state: (1 pro-
direzione va questo lavoro che ha inteso fare una prima va: peso specifico g = 500 daN/m3, temperatura media
verifica delle qualit di queste attrezzature. manto nevoso 0.0 C, stato della neve: medio rimaneg-
giato) (2 prova: peso specifico g = 350 daN/m3, tem-
Gli attrezzi provati peratura media manto nevoso -1.0 C, stato della neve:
Sono state testate, sia sul campo che in laboratorio, nu- leggero rimaneggiato). I test sono stati ripetuti pi volte
merose pale e sonde da neve scelte fra i modelli pi dalla stessa persona per compararne poi i risultati.
presenti sul mercato; per ovvie ragioni non stato Con le pale si iniziato con prove cronometrate di
possibile verificare tutti gli esemplari commercializza- montaggio, ottenendo valori medi oscillanti fra qualche
ti che, peraltro, vengono frequentemente cambiati dai secondo e qualche decina di secondi. A seguire, prove
produttori. Questo lavoro tende a mettere in evidenza di movimentazione della massa nevosa e di efficacia
le caratteristiche ergonomiche delle attrezzature, la loro dellattrezzo utilizzato (bilanciamento, capacit, effetto
facilit dutilizzo, la robustezza intesa come resistenza leva, stabilit). Le prove sul campo, tradotte in giudizi
meccanica alle sollecitazioni in condizioni critiche. obiettivi comparati, sono da interpretare come indica-
Le pale sono state verificate e giudicate secondo il ma- zioni orientative, riassunte brevemente nelle note che
teriale che le compongono (lega leggera / materiale pla- seguono.
La sicurezza nellambiente innevato presenta problemi Gruppo di sonde. Vale qui la pena ricordare che dallesperienza decenna- stico), il tipo di finitura e la geometria del cucchiaio, Come per le pale, i test per le sonde sono stati diversi,
complessi; qui la prevenzione degli incidenti si gioca le delle giornate di sensibilizzazione del progetto Sicuri la lunghezza del manico, limpugnatura del manico, la essenzialmente con risultati soggettivi, per cui stato
soprattutto sulla riduzione dei rischi di travolgimento in montagna, e in particolare dai campi neve di Sicuri possibilit di utilizzo come zappa, la facilit ed il tempo indispensabile che tutti i partecipanti alle prove ripe-
da valanga. Lascolto attento del bollettino nivo-meteo con la neve avviati anni fa dalla Societ Alpinistica di montaggio. I modelli provati sono stati: Salewa Alpin tessero le medesime pi volte per avere valori o im-
e la pianificazione della gita hanno un ruolo primario FALC, si constatato che la situazione generale negli experience, Salewa alpin experience economy, Ortovox pressioni personali comparabili. Si iniziato con prove
per lincolumit delle persone. Solo ad incidente pur- appassionati di neve fresca non poi cos confortante. Pro alu II, Ortovox Grizzly, Ortovox Economy, Ortovox cronometrate di lancio ed assemblaggio dei vari model-
troppo gi avvenuto entra in gioco lautosoccorso pre- In altri termini, continua ad essere alta la percentuale Cougar, Ortovox Alaska, Camp, Black Diamond Eco- li, ottenendo valori medi oscillanti fra qualche secon-
sentando, il caso di affermarlo con decisione, tutte di chi non porta con se la pala e la sonda, soprattutto, nomy, Black Diamond Deploy. do e la decina di secondi. A seguire prove dinfissione
le sue criticit e i suoi limiti. In questa fase dassoluta nelle popolazioni dei ciaspolari, snowboarder ed altri. Le sonde sono state verificate e giudicate secondo il nella neve e di efficacia dellattrezzo utilizzato (stabi-
emergenza, dato per scontato che tutti i frequentatori Queste note hanno quindi un duplice significato: veri- materiale che le compongono (lega leggera / carbonio), lit, sensazione di robustezza, sensibilit, tendenza ad
dellambiente innevato potenzialmente valanghivo do- ficare lefficacia e laffidabilit di questi attrezzi fonda- la lunghezza ed il diametro, il sistema di connessio- incrostarsi).
vrebbero possedere le attrezzature idonee allauto soc- mentali per le operazioni di auto soccorso in valanga ne, il sistema di bloccaggio, la facilit ed il tempo di Sia per le pale che per le sonde sono rimasti in evidenza
corso sapendole usare con perizia, emerge limportanza e, nel contempo, suggerirne luso a chi non ne ha an- montaggio. I modelli provati sono stati: Salewa Deep i medesimi pregi o difetti in entrambe le due sessioni
di verificare lefficacia di attrezzi cos indispensabili. cora compreso limportanza. Per questo il Centro Studi powder, Salewa Alpine experience, Ortovox Hp pfa, di prove.

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materiali test

piccolo diametro (indicativamente meno di 10 mm), in


quanto un minimo di massa e robustezza favorisce la
penetrazione nella neve. Attenzione alla fattura delle
sonde con rivestimento in carbonio; in un caso si ve-
rificato che al primo lancio la sonda si sia rotta proprio
in corrispondenza di un innesto.
3. I sistemi di bloccaggio hanno un ruolo importante;
ad esempio quelli a vite, se pur relativamente lenti nella
manovra di fissaggio, rimangono stabili durante luti-
lizzo. Altri, ad esempio quelli con cordini annodati, se
pur veloci nel bloccaggio, finiscono presto per perdere
di tensione durante lutilizzo lasciando gli innesti dei
settori laschi.
4. Unattenzione particolare va prestata agli innesti dei
singoli settori che non devono avere giochi eccessivi,
pena la deformabilit della sonda intera.
5. Sono sconsigliabili i kit pala-sonda in quanto per
contenere la sonda allinterno del manico della pala, la
prima deve essere corta e sottile (diametro poco funzio-
nale). Inoltre nel caso operativo reale bisogna smontare
completamente il manico, sfilare la sonda, rimontare il
manico, montare la pala, montare la sonda: operazione
sicuramente poco razionale.
6. Sonde intelligenti, dotate di sensore ARTVA, con
Le prove in laboratorio In alto da sinistra: punta con lutilizzo di una cerniera auto orientabile. Con favorire i destri a scapito dei mancini, perch molte han- un opportuno periodo di training, si dimostrano di buon
Per valutare e comparare la resistenza meccanica di la cerniera orientabile lapplicazione lenta e graduale della forza fino al valore no la posizione obbligata. Le impugnature consigliate ausilio.
pale e sonde, con riferimenti oggettivi misurati, il CSMT della sonda. massimo, oltre il quale ci sono solo incrementi di defor- sono quelle a D o T.
Lombardo ha messo a punto una serie di prove che han- La cella di carico punta mazione, misurato con una cella di carico posta sulla 5. Linnesto cucchiaiomanico deve risultare di consi- Per le prove delle attrezzature e la stesura del presente
della sonda.
no seguito il criterio della massima semplicit; va da s Il fissaggio cucchiaio.
punta della sonda, stata rilevata anche la freccia, ov- stenza robusta; le giunzioni piccole, rischiano di favo- articolo si ringraziano gli amici: Gianfranco Biava, Gian
che prove diverse sono possibili. Vale la pena chiarire vero, la deformazione dovuta allapplicazione del carico rire il manifestarsi di giochi daccoppiamento causa di Luigi Landreani, Andrea Monteleone del CSMT Lombar-
che la resistenza meccanica non certo lunica carat- fino al valore critico. Questi parametri hanno permesso instabilit dellattrezzo. do; Vittorio Bedogni, Giuliano Bressan e Andrea Manes
teristica importante di questi attrezzi; tuttavia, in prima il confronto oggettivo delle sonde provate. 6. La finitura superficiale del cucchiaio importante; del CSMT; Stefano Bolis, Sandro Sterpini dello SVI.
istanza, la capacit di questi attrezzi di soccorso di sop- risultano ottimali le superfici con leggere zigrinature
portare sollecitazioni importanti quando utilizzati, ad Osservazioni emerse dalle prove stampigliate e con finitura opaca o anodica, meno sci-
esempio in neve compatta e fortemente trasformata, Dallosservazione dei giudizi comparati, emersi nelle due volose di quelle lucide.
sembrata una caratteristica prioritaria. sessioni di prove sul campo, nonch dai risultati delle 7. Nella maggior parte dei casi la pala simpugna subito
Per entrambe le tipologie di attrezzi si sono condotte prove di laboratorio, emerge un quadro di osservazioni a monte del cucchiaio, ove si realizza la cerniera del
prove meccaniche statiche, ovvero con applicazione che possono costituire un interessante riferimento orien- sistema di leva cucchiaio-impugnatura; quelle dotate in
lenta del carico, in campo elastico e solo in pochi casi tativo; in sintesi i suggerimenti si riportano nelle note questa posizione di un inserto antisdrucciolo sono da
fino alla deformazione plastica o alla rottura, verifican- che seguono. preferirsi a quelle con i manici completamente lisci.
do landamento carichideformazioni. 8. I cucchiai in materiale plastico non hanno manifesta-
Per le pale: to particolari problemi di stabilit o vibrazioni, eccetto
Le pale sono state sottoposte ad una prova statica di 1. Non sono consigliabili pale con manico troppo cor- la sensazione che siano meno rigidi di quelli metallici (e
flessione applicando il carico nella posizione di afferrag- to o troppo lungo. Con il manico corto lefficacia della quindi meno efficaci su nevi dure). Peraltro, nei cicli di
gio del manico, subito a valle del cucchiaio, simulando leva ridotta e quindi aumenta la forza necessaria per prove effettuate, la temperatura della neve era piuttosto
cos lutilizzo pratico, con il cucchiaio bloccato su una spalare; con il manico lungo la movimentazione dellat- elevata ed i problemi sospettati di fragilit a basse tem-
morsa orientabile e limpugnatura fissata su un carrello trezzo risulta pi difficoltosa. La scelta della dimensione perature dei materiali plastici non sono emersi. Bisogna
orientabile e scorrevole. Le prove hanno messo in luce dellattrezzo deve anche tenere conto delle caratteristi- anche dire che il risparmio di peso fra una pala metallica
la resistenza del manico e, soprattutto, degli innesti dei che corporee e dellallenamento dellutilizzatore. (con manico di dimensioni funzionali) e la sua corri-
settori dello stesso e del cucchiaio. Tutti i modelli han- 2. da preferire un manico a sezione trasversale non spondente con il cucchiaio in materiale plastico non
no dimostrato una resistenza notevole sopportando, in circolare: questo perch, in fase di montaggio, il manico poi tanto apprezzabile.
campo elastico con frecce di piccola entit, il carico a sezione circolare pu ruotare rendendo difficoltoso il
massimo applicato di 100 daN. sistema di innesto/bloccaggio. Per le sonde:
3. Le pale che possono essere utilizzate anche come zap- 1. Lunghezze inferiori ai 240 cm potrebbero facilmen-
Le sonde sono state testate misurandone la resistenza al pa prevedono, di regola, meccanismi di bloccaggio rela- te rendere difficoltoso il sondaggio costringendo il
carico di punta; per le prove si costruito unattrezza- tivamente pi complicati che vanno conosciuti perch di soccorritore a chinarsi per raggiungere una profondit
tura in grado di sollecitare assialmente le stesse appli- funzionamento meno intuitivo. ragionevole.
cando gradualmente il carico allaltezza di 150 cm dalla 4. Le pale con impugnatura asimmetrica possono 2. Non sono consigliabili sonde troppo leggere e di Una prova di spalatura

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ricerche
Bolca, Lessina

I pescatori del
C
orrete: lui, langelo. La luce della lam- Un bellesemplare le province di Verona e Vicenza. Io ero a casa con la

tempo
pada ad acetilene illumina il frammento di Eolocentrum mamma; mio fratello Erminio, due anni pi di me, era
di una pinna fossile. Difficile sbagliarsi: Macrocephalum con mio padre Massimiliano, che con tre dei suoi colla-
lala di un pesce angelo, lEoplatax Papillio, il sogno di (13,5 cm). Viveva in boratori stava lavorando nella cavit sotto la valle. Non
acque costiere poco

geologico
tutti i pescatori del tempo. Massimiliano Cerato emo- profonde, nei pressi
avevano n trapani n demolitori, in Pessra la corrente
zionato come un bambino. Quel ritrovamento avve- delle scogliere. elettrica doveva ancora arrivare. Cavavano a turno, pas-
nuto nellinverno del 1971. A quellepoca ero piccolo, sandosi il piccone, alla luce delle lampade ad acetilene.
ma me ne ricordo bene racconta Massimo, suo figlio, Trovata la pinna, era chiaro dove si nascondeva il pesce.
classe 1967, lultimo pescatore della Pesciara di Bolca, Cos pian piano, sotto la direzione di Massimiliano, il
alta Val dAlpone, nei Lessini meridionali, a cavallo tra blocco roccioso che conteneva il fossile stato estratto
dalla montagna e messo ad asciugare su un fuoco di
legno. stato mio padre ad aprire la lastra di pietra.

Una laguna pietrificata vecchia di 50 milioni di Impronta e contro impronta erano perfette, nemmeno il
pi piccolo difetto. Era il pi bel pesce angelo di tutto

anni. Una famiglia di ostinati cavatori che da sette il pianeta. Massimiliano Cerato era riuscito a trovare lo
straordinario ittiolite che suo padre e suo nonno aveva-

generazioni ne esplora i segreti scavando gallerie sotto no cercato senza sosta per tutta la loro vita.
Il padre di Massimo sempre stato un uomo fortunato.

le rocce di Bolca, nei Lessini meridionali Nel suo interminabile lavoro ha estratto reperti eccezio-
nali. Nel 1946 ha scovato sul Monte Purga un bellesem-
plare fossile di Crocodilus Vicentinus (il pi grande, oggi
al museo di Storia naturale di Torino fu trovato da At-
testo Roberto Mantovani - foto archivio famiglia Cerato tilio Cerato nel 1884); poi, in cava, fossili di Excellia
velifer (quello rinvenuto nel 1973 perfetto), e nel 1986
un enorme esemplare di Blochius Longirostris (un pe-
scespada), il pi lungo pesce fossile mai trovato nella
Pesciara. Non solo: uno dei pesci di pietra rinvenuti da
Massimiliano Cerato, caratterizzato da tre imponenti
pinne ventrali, porta oggi il nome della famiglia, tant
che gli studiosi lo conoscono come Ceratoichthys Pinna-
tiformis. Sono i primi di novembre 2011, e alla Pesciara
di Bolca lautunno si sta facendo sentire. Le foglie, gialle
da qualche settimana, resistono aggrappate ai rami degli
alberi, ma allombra le temperature sono tuttaltro che
elevate, anche se la quota supera di poco i 500 metri.
Sostiamo a lungo con Massimo Cerato allingresso del-
la Cava. Ci occorre qualche minuto per ambientarci. A
prima vista non si nota niente di strano, sembra di stare
in un posto come tanti altri tra i Monti Lessini. Cerato
ci spiega che lenorme blocco di calcare sedimentario

La curiosit
una storia nella storia ne venne trafugata da Napoleone
Lo scritto pi antico sui pesci di nel 1797 e fin al Museo nazionale
Bolca si trova nei Commentarii di Storia naturale di Parigi, dov
del medico senese Pietro Andrea tuttora presente. La rinomanza degli
Mattioli (1501-1578). Si riferisce a ittioliti di Bolca si deve a studi di
fossili che appartenevano a collezioni naturalisti di fama come Agassiz,
naturalistiche venete. I pesci di Bolca Heckel, Valenciennes, Scortegagna,
dovevano quindi gi essere noti da Cuvier, De Zigno, Nicolis, Pasa, Blot,
tempo. Nel 700 e nell800 laristo- Sorbini. Lo studio sistematico dei
crazia veronese si dilettava collezzio- fossili continuato fino ad oggi e ha
nando fossili. Il conte Giovanbattista prodotto molte pubblicazioni. Oggi
Gazola allest addirittura un museo Bolca uno dei siti paleontologici
aperto al pubblico. La sua collezio- pi noti al mondo.

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ricerche Bolca

Duecentocinquant'anni
dove da milioni di anni dormono pesci di ogni forma
e tipo. Di colpo, a pochi metri dalla contemporaneit
e da un paesaggio quasi domestico approdiamo a una

a pescar fossili
dimensione che lascia senza fiato e genera unangoscia
sottile: siamo abituati a misurare il passare delle gene-
razioni in termini di decenni e a computare la storia col
metro dei secoli Da queste rocce sono state estratte
200 specie di pesci da quelli giunti da acque pi pro-
fonde a quelli che sguazzavano tra le scogliere coralline
oltre a meduse, calamari, crostacei, qualche conchi-
glia bivalve, insetti. E dai giacimenti vicino alla Pessra
(Monte Purga, Monte Postale, Spilecco, Praticini, Vegro-
ni) sono saltati fuori resti di coccodrilli, piume, palme e La storia della famiglia Cerato. Da forgiatori di metalli
vegetali tropicali.
Osserviamo le zone di estrazione delle lastre che conten- a signori dei fossili
gono i fossili. Accogliamo con curiosit linformazione
sui cinque successivi livelli di sedimenti, intervallati da
fossilifero che sovrasta la cava 80 metri per 100 In alto a sinistra: strati di roccia sterile. E ascoltiamo incantati la storia testo di Luca Calzolari - foto archivio famiglia Cerato
una laguna pietrificata che si porta sul groppone qual- Eoscatophagus della famiglia Cerato, proprietaria dei terreni, che da set-
cosa come 50 milioni di anni. Difficile pensare che da Frontalis (13 cm) te generazioni lavora nella cava e da tempo gode della
queste parti ci fosse una distesa dacqua. Eppure nellEo- e un pesce fossile, esclusiva concessione ministeriale di scavo. Un lavoro
non riconoscibile, di
cene (38-55 milioni di anni fa), in questo luogo si esten- che avviene dinverno, sfilando una dopo laltra dalla
dimensioni minori.
deva un mare tropicale. Una piccola porzione della Teti- LEoscatophagus viveva montagna, con una sapienza incredibile, le lastre fossi-
de, loceano della precedente era Mesozoica. Nella zona in estuari e lagune. lifere. Che non possono essere aperte subito, ma devono
della Pessra cera una laguna poco profonda, molto In basso a destra: passare attraverso mesi di asciugatura e stagionatura,
salina e con una temperatura media piuttosto elevata. uno Zygnoichthys necessari per eliminare lumidit e recuperare al meglio
Un bacino tranquillo, che in qualche punto comunicava Ablongus (14 cm). i reperti. Chiediamo a Massimo altre notizie della dina-
col mare aperto. Qui e l a giudicare dai ritrovamenti Apparteneva a una stia dei Cerato, tutti con quella stessa identica passione
famiglia di pesci
di palme e piante tropicali emergevano fazzoletti di per i fossili che li ha accompagnati per la vita. Con il
estinta, dallecologia
terra. Nelle vicinanze non doveva nemmeno mancare la sconosciuta. sogno, neanche tanto segreto, di scoprire il pesce pi
presenza di corsi dacqua dolce, e probabilmente cera bello, il fossile meglio conservato. Magari un Eoplatax
anche unintensa attivit vulcanica sottomarina, che im- Papillon ancora pi grande di quelli rinvenuti finora.
metteva nel mare anidride carbonica. In un ambiente del Daltra parte, non ci fossero stati loro, i cavatori, chiss
genere, dove la presenza di plancton fotosintetizzante come sarebbe finita la vicenda di Bolca. Viene natura-
eliminava lossigeno dallacqua e impediva la prolifera- le, dopo aver condiviso stupore ed entusiasmo, riflettere
zione di organismi necrofagi, i corpi di pesci e crostacei sui regali pi belli di questi cumuli rocciosi dei Lessini.
morti si accumulavano intatti sul fondo della laguna. Che non sono solo i pesci, i crostacei, i coccodrilli e le
Pian piano i loro resti venivano ricoperti da finissime piante, ma le tante, irripetibili emozioni che hanno illu-
particelle di calcare, e sopra, nel corso del tempo, si de- minato la vita dei solitari e ostinati pescatori del tempo
positavano sottili strati dargilla. Cos, a poco a poco, geologico.

S
il fondo marino si trasformava in tomba perfettamen- iamo in Val dAstico, sull'Altopiano d'Asiago, A sinistra e qui sopra: Nel 1777 Domenico Cerato e suo figlio Giuseppe resta-
te sigillata, in grado di garantire la conservazione dei nelle miniere l attorno si coltivano rame, ferro, Massimiliano Cerato no senza camicia pur diacquistare alcuni appezzamenti
depositi organici fossilizzati. Da ultimo, a giudicare da argento e caolino. I Cerato abitano in localit nel 1965 mentre si fossiliferi. In quel periodo estrarre lignite ancora un
Forni, di mestiere danno forma al metallo fuso. I veci avvia alla Pesciara, lavoro redditizio, ma Giuseppe si innamora dei pietri-
quanto si vede, in periodi successivi, effusioni laviche
sullo sfondo la catasta
hanno poi ricoperto i sedimenti, che sono giunti sino a della famiglia sono soprannominati I forni. Ancora di pietre messe a
ficati'. Mentre scava lignite passando da una miniera
noi in condizioni di perfetta conservazione. oggi una localit, Forme Cerati, testimonia la notoriet stagionare al sole per all'altra nella sua mente prende forma la mappa dei gia-
I ritrovamenti hanno mostrato, in alcune zone, for- dei Cerato nel mestiere di forgiatori. Nei primi anni del poi essere aperte con cimenti pi ricchi di fossili. Alla luce delle lampade ad
ti concentrazioni di pesci, crostacei e altri organismi. 700 a Forni giunge la voce che a Bolca di Vestenano- i martelli durante la olio, contornato dal buio, con cuneo mazza e scalpello
Accumuli che farebbero pensare a more periodiche. I va, nel veronese, c' della lignite sotto il monte Purga. stagione calda. Giuseppe ritrova palme tropicali, tartarughe, coccodrilli
motivi? I paleontologi hanno formulato diverse ipote- I Cerato emigrano a Bolca per andare estrarre il car- A destra: di diversa specie e dimensione. In breve diviene uno
tessera CAI
si. Secondo studi recenti, tuttavia, le morie sarebbero bone fossile. La lastrara' (oggi Pesciara) di Bolca era dei pi quotati ricercatori e preparatori di fossili. Nel
appartenuta ad
da addebitare a cicliche fasi di eutrofizzazione di al- gi nota per la presenza di 'pietrificati'. linizio della Erminio Cerato.
1817 alla Pesciara il livello di superficie si esaurisce
ghe rosse, capaci di avvelenare le acque. Dopo le prime storia pluricentenaria dei Cerato pescatori del tempo. Per cavare ancora bisognava entrare nella montagna
spiegazioni, seguiamo Massimo Cerato lungo la galleria In breve diventano noti come i busi', gente da buchi. e sfruttare in galleria - racconta Massimo - Fu questa
daccesso ed entriamo nel cuore segreto della Pesciara. I miei avi hanno conosciuto i fossili mentre estraeva- forse la ragione per cui Giuseppe riusc a convincere il
Lentrata una porta che ci fa sprofondare nel pozzo no la lignite - racconta Massimo Cerato che oggi porta marchese Maffei, proprietario dell'area, a concedergli
delle ere geologiche. Pochi passi ed eccoci a passeggia- avanti il mestiere di famiglia - lavorando incontravano in affitto la Pesciara. I fossili non rendono, Giuseppe
re tra i paleo-fondali dellantichissima laguna tropicale, palme, coccodrilli, tartarughe, qualche piccolo rettile. costretto ad indebitarsi, viene convocato in Pretura

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ricerche Bolca

quel Polifemo sorride e sa che i Cerato continueranno In questa pagina a padre Erminio la bestia straordinaria'. Il reperto ven-
ad essere i pescatori del tempo. Ancor giovani, gi Soci sinistra: ne disposto e ricomposto sul tavolo della cucina dove
CAI, ottengono la qualifica di guida geologica alpina e Massimo Cerato. l'intera famiglia lo scrutava. Restarono in piedi tutta la
il permesso di raccoglitori di fossili. Foto L. Calzolari. notte a contemplare quel pesce eccezionale. Mio non-
In basso:
il rarissimo
no - spiega Massimo - aveva un modo tutto suo di
la quinta generazione di pescatori Histionotophorus contemplare: si inginocchiava sulla sedia, appoggiava
Massimo ci porta negli anni '20 del nuovo secolo. Ermi- Bassani, pesce della i gomiti sullo schienale e se ne stava in silenzio per un
nio Cerato, figlio di Massimiliano e nonno di Massimo, famiglia Lophius tempo indefinito. Ancora oggi i Cerato consumano il
l'uomo chiave della quinta generazione. Migliora sia (rana pescatrice). rito della contemplazione del fossile. Io gi da piccolo
le tecniche di escavazione rendendo pi sicuro il lavo- continua Massimo - volevo fare lo stesso lavoro di
ro in galleria, sia quelle di conservazione degli antichi mio pap. In quel periodo oltre a quelli di Bolca mio
pesci. In quegli anni nelle miniere fecero la comparsa padre restaurava molti pesci che venivano dallestero.
le lampade a carburo. La luce divenne un globo e il C'erano anche pesciolini di piccole dimensioni che non
buio che circondava le lastre si rischiar notevolmen- avevano un valore elevato. I pesciolini erano ancora da
te. Un giorno - racconta Massimo - una squadra di cos come appare. Il professore si stup dell'afferma- preparare e quindi mio pap li apriva. Io ho imparato il
operai che lavoravano nella miniera Diretta fece una zione, ma dato che era ora di pranzo non ribatt. Seduti restauro e a mettere a posto i fossili con quei pesciolini.
scoperta. Uno di loro corse a chiamare nonno Erminio davanti a un piatto di pasta, discussero su come risol- Se sbagliavo un po lapertura non compromettevo la
e mio padre. Quando arrivarono in galleria si trovarono vere il dubbio. Mio padre sugger: Rompiamo il fossile rarit di un bel pesce come sono quelli di Bolca. Poi
di fronte a una grande quantit di vegetali. L'acetilene in corrispondenza delle pinne. Se non ci sono fratture quando ho fatto un po di pratica ho iniziato ad aprire,
illuminava una foresta tropicale incastonata nelle roc- precedenti possiamo affermare che il pesce origina- a incollare e preparare quelli pi pregiati della Pesciara.
per il pignoramento di tutti i suoi beni mobili. Con il In questa pagina a cia. Restarono a bocca aperta dallo stupore, con le lam- le. Terminato il pranzo, mio padre prese il martello e Sono duecentocinquant'anni che la mia famiglia pe-
figlio Attilio lavora in galleria senza sosta. Padre e figlio sinistra: pade ad olio una visione cos forse non sarebbe stata tac! Con un colpo secco spacc in due la pietra. Non vi sca il tempo tra le pagine di straordinari libri di pietra,
estraggono lignite e pietrificati. La tenacia li premia, 1975, Massimiliano possibile. Massimo un fiume di orgoglio e tenerezza, erano vecchie fratture, il pesce era originale! Blot tra io sono l'ultimo dei pescatori, cosa faranno i miei figli
Cerato mostra gli
qualcosa incomincia a cambiare: il nome dei Cerato ci parla della straordinaria capacit di suo padre Massi- l'incredulo e l'entusiasta disse: Bene, siamo di fronte ancora non lo so. Spero che continuino. La passione
ultimi ritrovamenti;
inizia ad essere conosciuto nei musei d'Europa e degli una razza chiamata miliano di leggere i pietrificati': Era un pomeriggio di a un nuova specie, che chiameremo Ceratoichthys, in per il magico mistero che circonda il nostro mestiere
Stati Uniti d'America. Narcine Moloni e un un giorno qualsiasi del 1954, mio padre era intento al onore dei Cerato. Il secondo ritrovamento del pesce di permette alla mia mente di errare curiosa alla continua
esemplare di pesce restauro dei fossili quando venne convocato dal diret- famiglia avvenne nella primavera successiva. Appena scoperta di cose nuove, con un occhio di riguardo verso
1852, la Pesciara diventa dei Cerato angelo, Eoplatax tore del Museo di Storia Naturale di Verona, dott. Zorzi. Massimiliano lo trov, corse subito a far ammirare al la Provvidenza, come faceva il caro nonno Erminio.
Attilio ormai uomo fatto e anche in lui brucia la pas- Papilio. Tra coloro che lo aspettavano c'era anche Jacques Blot,
sione per i fossili. Dei Cerato senza dubbio quello che Foto Stanghellini. esperto francese dei tesori di Bolca. In mezzo alla stan-
ha scavato di pi. il periodo d'oro: trova alghe, piante,
pesci, insetti, crostacei, tartarughe. L'avvento dell'indu-
In basso:
Massimiliano Cerato
nel 1965 con i primi
za un reperto di ittiolito. Blot aveva osservato che il
pesce presentava due strane pinne pettorali e credeva
Il mestiere
stria siderurgica aumenta la richiesta di minerali e la scolari che arrivavano che ci fosse dovuto all'errata ricostruzione del fossile COME SI PESCA UN FOSSILE
Bolca una buona fonte di approvvigionamento. At- a Bolca davanti alla da parte dei Cerato. Mio padre non batt ciglio, osserv Scavo sottoterra, in galleria, un lavoro
tilio uomo intraprendente. Conosciuto per la compe- casa vecchia della e studi a lungo il pesce, poi disse: il fossile originale, duro. - Massimo Cerato ci mostra le mani
tenza di minatore e per la sua rettitudine diventa punto contrada Busi. temprate dal lavoro e prosegue - Le rocce
di riferimento per gli industriali del ferro prima, del sono suddivise in livelletti teneri che dis-
cemento poi. In questa posizione compie molti sopral- sodo con un trapanino. Poi con i cunei e
luoghi in giacimenti minerari. Come suo padre prima le mazze batto sulla roccia e sfilo i bloc-
di lui, Attilio elabora una minuziosa mappa mentale chi. Dalle gallerie estraggo questi 'libri di
dei giacimenti dove recuperare reperti da proporre ai pietra' che non sono molto grandi, sono
musei italiani ed esteri. Mentre racconta la storia della al massimo 20-30 cm. Se c', il fossile
dinastia, Massimo ci trasmette tutta la sua ammirazione in sezione. La sezione consiste in un
per il trisavolo Attilio: Era Socio del CAI di cui era segno marrone brillante, perch il fossile
guida geologica alpina. Poi apre un libro e legge un mineralizzato. Dalla sezione capisco
passo di Paolo Lioy, socio fondatore e Presidente del che tipo di pesce : se lungo, rotondo o
CAI (1885 1890) e grande naturalista. Lioy racconta corto. In base a questa prima intuizione
la piacevolezza di una tiepida serata trascorsa a Bolca, inizio il lavoro per estrarre laltro pezzo
canta le bellezze delle ragazze sugli usci e poi volge che ancora allinterno del monte. Poi
lo sguardo ad Attilio, si sofferma e annota: La guida devo aspettare che la pietra estratta si un segnalibro, capisco la pagina. Con lo sezione, e quindi devo aprire anche laltro
Cerato (Attilio), grande curvo e taciturno in un cantuc- asciughi e raggiunga una temperatura scalpello e il martello batto sulla pagina pezzo di pesce. Devo aprire laltra pagina,
cio delle tenebre, sembrava Polifemo. Ci accompagn costante su tutta la superficie e anche che passa sopra il segno del pesce. Batto quella giusta, nellaltro blocco. Quan-
egli all'alba con i suoi picconi e i suoi martelli, gi per allinterno. Pensate a un libro di carta, se in continuazione a rotazione attorno do ho aperto tutte le pagine il pesce
gli scoscesi dirupi, gi tra le nere ombre della foresta. asciutto le pagine sfogliano facilmente, alla pietra finch si stacca. Una volta liberato. Poi in laboratorio inizia la lenta
Attilio ha dieci figli, due di loro, Massimiliano e Giusep- ma se bagnato le pagine si attaccano. aperto proprio come un libro: il pesce fase di assemblaggio. Il fossile anche se
pe, lo seguono ovunque. Imparano a scavare la roccia, Terminata lasciugatura, inizio lapertu- si apre a met, c unimpronta e una rotto in cento pezzi esce perfetto e non si
infilare il cuneo, lavorare di scalpello. Nel pallido chia- ra. Il fossile uscendo in sezione come contro impronta. Per il fossile lo trovo in vedono pi le fratture.
rore delle lampade ad olio Attilio li osserva lavorare:

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archeologia
Toscana

L
'interesse per i graffiti rupestri oramai secolare. A A fronte: iconograficamente ricordavano quelle pi famose della
cominciare da met Ottocento, in Francia, le prime Coppelle su parete Valcamonica. Abbiamo sottoposto, con un po di trepi-
relazioni scientifiche e, poco dopo, la scoperta e lo verticale nella grotta dazione, il rilievo e le foto del ritrovamento al giudizio
studio di centinaia di incisioni in un luogo cos straor- di Diana (Lunigiana). del Prof. Emmanuel Anati, direttore del Centro Camu-
dinario e unico come quello formato dalle valli in alta no di Studi Preistorici di Capodiponte (Brescia), uno dei
quota che circondano il Monte Bego, nelle Alpi Marit- massimi esperti in materia, il quale ci comunic che
time. Nel 1909 in Valcamonica i famosi pitoti (burat- quello che avevamo scoperto era di notevole interesse
tini), per merito di Gualtiero Laeng, furono segnalati al e ci invit a relazionare la nostra scoperta per pubbli-
Comitato nazionale per la protezione dei monumenti e carla sul Bollettino del CCSP, rivista scientifica di livello
dal loro studio si arriv nel 1955 alla costituzione del internazionale.
Parco nazionale delle incisioni di Naquane, vero tem- stata questa la molla che ha fatto scattare il progetto
pio mondiale della civilt camuna. Una quarantina di di censire, rilevare e documentare tutte le manifestazioni
anni fa poi ha luogo un rinnovato interesse per l'arte di arte rupestre (dalla preistoria allepoca moderna) pre-
rupestre: tante segnalazioni, studi approfonditi porta- senti sulle rocce delle montagne toscane, riunendole per
rono alla consapevolezza che le incisioni rupestri sono la prima volta in un corpus da mettere al servizio degli
parte della storia dell'uomo ovunque roccia si trovi. Lar- studiosi di questa affascinante e sempre pi considerata
te rupestre della Valcamonica stata inserita nel 1979 disciplina archeologica. Il progetto stato fin dal primo
(primo sito italiano) nella lista del patrimonio mondiale momento appoggiato e sostenuto dal Gruppo di ricer-
dellUnesco riconoscendo cos la sua testimonianza ec- ca Terre Alte del Comitato Scientifico Centrale del Club
cezionale allattivit culturale e artistica dellumanit. Alpino Italiano, che con utili e preziosi consigli ci ha
Sulle Alpi Apuane e sullAppennino moltissimo an- incoraggiato a portare avanti limpegnativo lavoro che
dato perduto per sempre, le pietre sono servite per co- ha visto leffettuazione di circa 200 uscite esplorative
struire muri e muretti infiniti a protezione della poca per un totale di oltre 2000 ore di ricerca sul campo, do-
terra che i pastori-agricoltori erano riusciti a strappare cumentando il tutto con rilievi e migliaia di foto digitali.
all'infida natura. Oggi l'uomo ha perso praticamente del Nel mese di giugno del 2009 questo materiale con-
tutto il senso di sacralit della roccia che nel passato, pi fluito nel volume I Segni dellUomo Incisioni rupestri
o meno recente, era sicuramente molto vivo. La roccia della Toscana, un volume di grande formato ampiamen-
sembra eterna, sprigiona sicurezza, protezione, futuro e te corredato di immagini e rilievi che illustrano que-
forza: si pu cos capire l'animismo che spingeva ad in- sti graffiti sconosciuti alla maggior parte degli abitanti
ciderla. In molti graffiti al senso di sacralit della roccia delle nostre valli. Uno degli scopi principali di questa
si aggiunge quello di sacralit delle vette, concetto uni- ricerca quello di dare un contributo alla conoscenza
versalmente sentito. di questo aspetto particolare della cultura appenninica,
apuana e delle altre zone montuose (Pratomagno, Monti
MANI, GIOCHI E LAME PENNATE Pisani, Casentino) affinch non se ne perda la memoria
Nelle incisioni toscane si ritrovano echi di tutto questo, e, contemporaneamente, se ne agevoli la tutela e la con-
sia in quelle figurative che in quelle simboliche: cop- servazione nel tempo.
pelle, lame pennate, croci, simboli solari, spirali, antro-
pomorfi, mani, giochi sono le tipologie di incisioni che I SENTIERI DEI SEGNI
sono state scoperte in questi ultimi anni lungo valli ora Un primo sito ubicato lungo un antico sentiero che
poco frequentate, lungo antichi sentieri quasi scomparsi, dal mare (Massa) risale i fianchi del Monte Brugiana in

Quei misteriosi
difficili da trovare e percorrere, lungo ripidi e impervi direzione della Lunigiana. Si tratta di un masso a forma
percorsi di cresta o su altopiani solitari. Otto anni di me- di parallelepipedo, con la parte superiore piatta e legger-
todiche ricerche ci hanno fatto scoprire un incredibile mente inclinata verso il mare, dove sono incisi alcuni

segni sulle rocce


aspetto di queste montagne. Dopo una prima fase in cui simboli ampiamente collocabili nel panorama iconogra-
lattivit stata limitata a vedere dal vivo alcuni dei siti fico rupestre dellarea apuana ma, cosa rara, almeno due
pi significativi che altri ricercatori avevano scoperto e figure antropomorfe. La figura che pi colpisce quella
studiato anni or sono, linteresse verso questi misteriosi centrale, incisa con tecnica lineare e che sembra avere
segni ulteriormente salito e ci siamo messi in contatto nella mano sinistra unascia e alla cintola un pugnale.
con chi ci poteva aiutare a crescere e a capire. Da allora Questo ci ricorda larmamentario tipico di alcune delle
decine e decine di esplorazioni, insieme a molti amici statue stele della Lunigiana. Sullo stesso sentiero a circa

La ricerca Terre Alte sulle incisioni rupestri del Gruppo Terre Alte della Sezione Valdarno Inferiore,
hanno portato a varie scoperte di nuovi e significativi
un chilometro di distanza stato individuato un masso
di medie dimensioni con una trentina di coppelle e un

della Toscana petroglifi.


Ricordiamo con soddisfazione quella individuata nel
cerchio con coppella centrale, possibile simbolo solare.
A pochi metri, su una piccola roccia interrata, un altro
gruppo delle Panie (Alpi Apuane) denominata La sce- cerchio con coppella centrale e nelle vicinanze un altro
na di caccia. Era la prima volta che sulle montagne masso con altre coppelle: le due pi grandi sono unite
testo e foto di Giancarlo Sani toscane venivano scoperte delle incisioni rupestri che da un canaletto.

32 montagne360 febbraio 2012 febbraio 2012 montagne360 33


la presenza di una bellissima lama pennata, scolpita a
martellina piena, nella zona delle Comarelle, anchessa
allineata con il percorso del sole al tramonto. Si presume
che il pennato, cos numeroso nelle incisioni apuane
(su alcune rocce ci sono concentrazioni di venti-trenta
lame), sia dedicato al Dio Silvano, dio dei boschi come
dei confini, delle cave e delle miniere. Un culto che risale
allepoca pre-cristiana, probabilmente facente parte del-
la complessa costellazione delle divinit italo-etrusche.

IL SASSO DEL regio


Un suggestivo monumento rupestre, che non ha ri-
scontri iconografici nella nostra penisola, si trova in
Casentino e precisamente in una localit boscosa situata
sul pendio sud-occidentale del monte Falterona, nel co-
mune di Stia. Nel 2005 stato identificato un manufatto
su parete verticale di pietra arenaria, consistente in ela-
borate incisioni. La parete, orientata esattamente verso
ovest, fa parte di un grande masso erratico spaccato in
due da un grosso rovere. Si tratta di una monumentale
raffigurazione, di circa 130 cm di altezza, al centro del-
la quale campeggia quello che pu essere identificato
come un albero della vita (con tanto di frutti) che si ra-

1/4 v
mifica dai fianchi di una collinetta al cui culmine si erge
Risalendo la strada che da Isola Santa conduce alla gal- Qui sopra: una struttura a forma di fallo. Risalendo la figura, al
leria del Cipollaio sulla destra si possono ammirare tre La sacra parete dai centro dellalbero, si riscontra una incisione dallaspetto
suggestivi canaloni bucherellati dalle marmitte dei gi- mille colori di Limano simile a quello di una vulva, e sopra di essa una nicchia
(Appennino Lucchese).

GNS
ganti che scendono dalle pendici meridionali del monte a doppia profondit con base orizzontale e volta a tutto
Sumbra: il fosso del Fatonero, dellAnguillara e delle Co- tondo. I rami fruttiferi dellalbero, cinque su ogni lato,
marelle. Se si risale la solitaria e ripida cresta che divide terminano al di sopra della nicchia. Sul lato sinistro di
i primi due canali, ecco apparire i primi segni: una lama chi osserva, si ravvisa la figura stilizzata di un orante stanze attualmente adibite a magazzino. Nella parete di
pennata e una singolare incisione a forma di fungo; sicuramente associato e contemporaneo allalbero della una di esse si trova una nicchia con concrezioni calcaree
poco pi in alto, prima di arrivare alla sella, c una vita. La raffigurazione fin qui descritta parrebbe appar- biancastre e dalla quale sgorga dellacqua. Osservando il
larga insenatura con rocce frammentate, nel mezzo una tenere ad ununica epoca e probabilmente eseguita dalla piano terra delle suddette stanze si nota che in origine la
bianca e liscia placca che colpisce per il suo splendore, stessa mano. Al di sopra, staccata da questa composizio- nicchia con la sorgente si trovava al centro di una stanza
anche se molto corrosa dalle acque, in cui si notano al- ne, visibile al centro una rudimentale testa circolare, ben lastricata. Il proprietario riferisce di aver udito da
tre lame pennate di cui una di considerevole lunghez- mostruosa, con occhi (due stupende coppelle a fondo alcuni anziani che la roccia col manufatto era un tempo
za e due pugnali, uno dei quali molto particolare con conico) e naso leggermente incavato e con una bocca nota come Sasso del Regio e rappresenterebbe un san-
nervature centrali. Arrivati alla sella (quota 1050 s.l.m) profondamente incisa, dallespressione mesta. Sulla sua to eremita o un frate, mentre la fonte allinterno della
unesplosione di segni (lame pennate, simboli sessuali sommit si eleva una croce, probabilmente incisa in casa era ritenuta miracolosa e frequentata soprattutto da
femminili, mani, graffiti con notevole gusto decorativo epoca posteriore, che fa pensare a successiva cristianiz- donne che sino in epoca recente si curavano gli occhi.
come volute, arabeschi e fiori) e una misteriosa (anco- zazione di quello che potrebbe essere stato il luogo di La tipologia di questo manufatto induce a farlo risalire
ra non decifrata) scritta. Il luogo isolato e sprigiona un culto pagano. Sui due lati sono incise a destra una ad epoca pre-cristiana, come apparato liturgico per offi-
un notevole fascino data la posizione dominante. Sa- figura schematicamente antropomorfa e a sinistra una ciare riti legati al culto delle acque e della fecondit. Al
liamo ancora e improvvisamente ci troviamo di fron- consimile dalla pancia prominente: probabile raffigura- momento attuale la ricerca effettuata dal gruppo Terre
te, solitario, un simbolo solare scolpito su una roccia zione di una donna prima e dopo la fecondazione. La Alte ha portato alla luce un centinaio di siti che rac-
declive orientata in direzione della Pania della Croce, completa diversit di stile e della tecnica incisoria (mar- contano affascinanti storie millenarie, accertando che a
la montagna regina delle Apuane da dove ogni giorno tellina fine), sommata allo stato di consunzione, fanno partire dal Neolitico le antiche popolazioni vissute sulle
il sole sorge dietro la sua possente mole. Lungo questa pensare a una fase pi arcaica. Lattenta analisi di tutto montagne toscane hanno affidato alle rocce numerosi
desolata cresta stato recentemente scoperto un grup- il complesso monumentale, inciso su masso di arenaria, messaggi che parlano della loro cultura, delle ritualit
po di incisioni che aggiunge un altro tassello per capire identifica almeno tre fasi incisorie cronologicamente cultuali (pagane e non) e di aspetti magico-religiosi che
perch luomo nellantichit sentiva il bisogno di sali- diverse e la mancata sovrapposizione dei segni indica ora destano stupore e ammirazione. La ricerca e lo studio
re questa impervia costa per incidere questi misteriosi un probabile riadattamento del simbolismo. Nel terreno Dall'alto: delle manifestazioni di arte rupestre continuer anche
simboli. Il sito presenta alcuni segni religiosi di chiara circostante si nota la presenza di frammenti di tegole la figura ieratica nel prossimo futuro ampliando lopera di sensibilizza-
del Sasso del Regio
epoca medievale come il trigramma di San Bernardino e romane e di altri manufatti, forse contenitori. La roccia zione e divulgazione, anche allo scopo di favorire la loro
(Casentino).
su una roccia adiacente alcune tipologie di croci, segno situata sul dorso di un contrafforte della collina e so- La scena di caccia salvaguardia, affinch al lento ma irreversibile deterio-
di una probabile cristianizzazione di quello che potreb- vrasta una ex casa colonica, a breve distanza da un noto nel gruppo delle Panie ramento prodotto dai fenomeni naturali non si aggiunga
be essere un luogo di antichi culti pagani. Segnaliamo santuario mariano. Al piano terra della casa vi sono due (Alpi Apuane). limprovvida mano delluomo.

34 montagne360 febbraio 2012


archeologia
Argentina: il volto Ande

nascosto delle T
Il Canale di Beagle con re mesi di cammino lungo la Cordigliera An-
la Cordigliera Andina dina alla ricerca dell'archeologia di montagna.
alle spalle Abbiamo incontrato ricercatori e studiosi che

Ande
ci hanno raccontato il loro lavoro che si svolge alle
vertiginose altitudini di queste regioni. Il blog dedi-
cato, www.arkeomount.com, ne ha raccolto dal vivo
ogni passo.
La nostra ricerca iniziata conoscendo i luoghi stu-
diati dalla professoressa Teresa Catalina Michieli, da

Prima parte di un reportage di archeologia dal 35 anni ricercatrice e direttrice dellInstituto de In-
vestigaciones Arqueolgicas y Museo Prof. Maria-

Sud America. Ultime scoperte tra le vette andine: no Gambier di San Juan (nel nord dellArgentina),
alla quale abbiamo dedicato un articolo nel numero

spedizioni in altura, scavi in ambienti estremi e nuove teorie di Marzo/Aprile 2010 de La Rivista del CAI. La pro-
fessoressa Michieli ci ha accompagnato nella visita
al sito Punta del Barro di Angualasto, a circa 1.970
testo e foto di Veronica Del Punta e Massimo Frera metri s.l.m., nella valle di Iglesia, che d il nome
allomonima cultura che lha abitata tra il 1.200 e il
1.400 d.C., lo stesso periodo durante il quale in Per
la civilt visse una fase oscura. Dopo la caduta degli
imperi Tiawanaku e Wari, avvenuta circa nel 1200,
la storia riconosce due secoli in cui assente un po-
tere costituito e centralizzato che possa giustificare
la repentina nascita dellimpero Inca nel XV secolo.
Pare che la risposta si trovi proprio ad Angualasto: la
studiosa italo-argentina sulla base di recenti dati di
paleo-climatologia, ipotizza che una piccola et del
gelo avrebbe colpito le regioni meridionali del Per,
costringendo le popolazioni l stanziate a cercare pi
a sud le risorse necessarie alla sopravvivenza. Nello
stesso momento la valle di Iglesia avrebbe goduto di
un clima ottimale per lagricoltura e lallevamento di
camelidi, producendo il necessario per sostenere gli
abitanti dellaltipiano del Titicaca (soprattutto pro-
duzione di lana e cereali) ponendo cos le basi alla
civilt incaica. Questi nuovi dati lasciano pensare che
nel 1.400 d.C. un altrettanto repentino cambiamen-
to climatico avrebbe restituito un clima meno rigi-
do alle valli e agli altipiani peruviani, consegnando
ad Angualasto quel destino arido che ancora oggi la
contraddistingue.

La valle argentina sarebbe infatti stata abbandonata


molto rapidamente, lasciando a testimonianza le im-
pressionanti opere di ingegneria idraulica che ricor-
dano effettivamente labilit dimostrata dalla civilt
Wari e perfezionata dagli Incas. Angualasto gi sta-
to denominato Patrimonio Archeologico Provinciale
(2002), Sito Storico Nazionale e anche Monumento
Storico Nazionale argentino.

La zona incredibilmente famosa tra gli scalatori


di tutto il mondo: sulla valle di Iglesia e nel vicino
Dipartimento di Calingasta, incombe la figura impo-
nente di una delle vette pi famose del mondo, quel-
la dellAconcagua (6.962 metri s.l.m.). Accanto a lei
svetta il Cerro Mercedario (6.770 metri s.l.m.), al quale
dedicato il Club Andinista di San Juan, che non

36 montagne360 febbraio 2012 febbraio 2012 montagne360 37


archeologia Ande

abbiamo mancato di visitare. I responsabili del club ci sono succedute in questa zona per 8.000 anni), della testimonianza di continuit della presenza umana a Da sinistra: come il complesso e ricchissimo vocabolario di questo
hanno ricordato che una spedizione del CAI di Pado- mitologia e della capacit di astrazione di queste gen- sud dello Stretto di Magellano nel periodo buio: le il sito archeologico di gruppo etnico, comprendente circa trentamila parole,
va, negli anni 70, raggiunse la cima del Cerro Merce- ti che a partire dai suggerimenti del paesaggio hanno popolazioni fuegine sopravvissero alla separazione Los Morillos 2. rivelasse una evoluzione del linguaggio che andava
della Terra del Fuoco dal continente sudamericano e La valle di Iglesia, molto oltre la primitivit tecnologica e sociale cos
dario salendo per il ghiacciaio est detto del Caballito, riportato su circa un chilometro di parete rocciosa
verso la Cordigliera
mentre dieci anni dopo unaltra iniziativa targata CAI vita, credenze e speranze. svilupparono una loro cultura propria. Una scoperta Andina sulle tracce de
inadeguata, secondo la visione europea di fine XIX
sal per il ghiacciaio la Mesa, lungo il filo sud-est. La dorsale andina interrotta solo dallo Stretto di determinante per tutta la storia sud americana, che Los Morillos. secolo, in un ambiente tanto esigente. Labitudine
Magellano, apertosi grazie allo scioglimento dei apre nuovi scenari anche per la storia del popolamen- Il sito archeologico degli Yamana ad accendere fuochi di segnalazione
Le Ande ci insegnano come la storia delle sue vette ghiacci circa 8.000 anni fa. Larcheologia non poteva to andino di montagna. Cueva de Las Manos, lungo la costa ha determinato la denominazione che
vada cercata anche nelle valli e nei ripari rocciosi che ancora dimostrare se dopo questo traumatico evento, mani dipinte. ancora oggi utilizziamo per indicare questa regione:
vi si affacciano. Tra questi il pi enigmatico e affa- le popolazioni patagoniche a sud dello Stretto fosse- Il Prof. Piana uno dei principali ricercatori di uno la Terra del Fuoco.
scinante il sito della Cueva de las Manos (prov. ro sopravvissute o meno fino allarrivo, duemila anni dei quattro gruppi umani che qui vivevano prima
di Santa Cruz, Patagonia Argentina), che ancora pi tardi, dei cosiddetti canoeros, gruppi umani pro- dellarrivo degli europei. Gli Yamana erano una po- Altro gruppo umano qui stanziato era quello dei
un'avventura raggiungere, nonostante si trovi a po- venienti dalle coste cilene e giunti sulle loro imbarca- polazione di canoeros, abitanti delle coste che si sono Shelknam, del quale ci ha parlato la Prof.ssa Mara
chi chilometri dalla vicina cittadina di Perito More- zioni a popolare le estreme propaggini del continente. adattati allambiente litoraneo utilizzando mezzi di Estela Mansur, una delle prime a sviluppare metodo-
no. La sua difficile accessibilit la aiuta a conservare Durante la nostra visita allistituto multidisciplinare navigazione e armi specializzate per catturare pinni- logie di archeologia nel bosco, chiave della ricerca
quellatmosfera magica che si riflette nel suo antico del CADIC di Ushuaia, sede locale del CONICET na- pedi nellambiente acquatico, dimostrando cos come di montagna in queste terre estreme. Larcheologa,
nome tehuelche, Kolon Niyeu, ovvero terra dei colori. zionale (Consejo Nacional de Investigaciones Cient- questo felice adattamento sia potuto durare con pochi anche lei appartenente al Centro Austral de Investi-
Sono proprio i vivaci colori delle mani dipinte a par- ficas y Tcnicas), il prof. Ernesto Piana, antropologo e cambiamenti per almeno 6.000 anni. Il ruolo socia- gaciones Cientficas (CADIC-CONICET) di Ushuaia,
tire da 9.300 anni fa da gruppi di cacciatori-racco- ricercatore principale al CADIC, nonch Direttore del le ed economico che svolgeva la canoa nella vita di specializzata in tecnologia litica ed stata la prima ad
glitori, a lasciare un segno nella memoria di chi vi- Progetto Archeologico Canal Beagle dal 1975, ci ha questo gruppo di indigeni e dei loro vicini Alacaluf, li occuparsi di archeologia di montagna nella zona cen-
sita questo luogo dichiarato Patrimonio dellUmanit reso partecipi di una recentissima scoperta, annun- distingueva chiaramente dagli altri gruppi situati nel trale della Terra del Fuoco, abitata proprio dai Shelk-
UNESCO nel 1999. Ottocentoventinove mani e scene ciata allVIII seminario di archeologia patagonica nord della Terra del Fuoco e della Patagonia conti- nam. Per studiare i modelli sociali per le popolazioni
di caccia, disegni geometrici, raffigurazioni di fertilit nei giorni in cui abbiamo intervistato il ricercatore nentale. Gli Yamana chiamavano le loro canoe di cor- che abitavano la zona dallultima glaciazione ad oggi,
ci parlano di un periodo e di un sito particolarmente argentino. teccia nan, ma possediamo anche, grazie al lavoro serviva un modello adatto alle caratteristiche peculia-
significativo per la storia dei nativi americani. Anche Pochi giorni prima del nostro arrivo sono stati resi storiografico di vari autori (Hyades, Deniker e Gusin- ri dellarea, ma in letteratura scientifica in tema di
grazie alle investigazioni - che tuttoggi proseguo- ufficiali i dati inerenti gli scavi compiuti dal prof. de), lunghe liste di denominazioni indigene delle di- cacciatori raccoglitori della steppa - lunico modello
no - siamo in grado di definire particolari della vita Piana e dal suo staff tra il 2009 e il 2011 nel sito verse parti della canoe e delle azioni ad esse collegate. paleolitico era quello sviluppato per i siberiani. La
quotidiana (come le tecniche di caccia al guanaco, fuegino di Imiwaia, sulle coste del Canale di Beagle. Il reverendo Thomas Bridges ci ha lasciato infatti il fascia del bosco fuegino era semplicemente ritenuta
principale fonte di proteine per le popolazioni che si La datazione di un resto fossile di seimila anni fa prezioso dizionario Inglese - Yamana che testimonia disabitata. In realt nessuno aveva mai studiato la

38 montagne360 febbraio 2012 febbraio 2012 montagne360 39


archeologia Ande

questione e di conseguenza nessuno si era mai


domandato quale fosse il modello valido per i caccia-
tori delle montagne.
La ricerca archeologica nel bosco di montagna pre-
senta una dinamica differente: il sopralluogo reso
quasi impossibile dallomogeneit del terreno, lo
spessore dello strato di terra scavabile minimo e non
supera i dieci centimetri, sotto i quali si impatta con
lo strato roccioso che obbliga le radici degli alberi a
svilupparsi in senso orizzontale anzich verticale, con
ulteriore disturbo delleventuale scavo. Inoltre la pre-
senza di forti venti e lazione distruttrice dei castori
(importati negli anni 40 e qui riprodottosi enorme-
mente per lassenza di predatori naturali) contribui-
scono allabbattimento degli alberi, che - sradicandosi
- distruggono vaste aree di terreno compromettendo
gli eventuali resti di interesse archeologico. Le stesse
radici complicano il classico scavo stratigrafico e la
dinamica biogenica del bosco accelera la decomposi-
zione dei resti umani, ossa incluse. La datazione viene
effettuata grazie a frutti, semi carbonizzati (databili
con il carbonio 14) e molluschi (studio degli anelli
di crescita), nonch sullo studio dendrocronologico
(anelli di crescita dei tronchi utilizzati per la costru-
zione delle capanne). I Shelknam usavano costruire
capanne cerimoniali, dette Hain atte ad ospitare ri-
tuali di iniziazione maschile: le fonti letterarie (Gu-
sinde e Chapman) riportano come lultima cerimonia
Hain sia avvenuta nel 1923. La Prof.ssa Mansur ha
recentemente portato a termine lidentificazione, lo
scavo, lo studio e lanalisi di una capanna cerimo-
niale Shelknam e del circostante centro cerimoniale, In alto. vi trov alcuni reperti archeologici prontamente sot-
datato alla primavera del 1905 (sito di Ewan I). Grazie Il Canale di Beagle: toposti allattenzione del MNHN. Gli oggetti qui ritro-
a questa ricerca, svolta insieme al Prof. Raquel Piqu in primo piano una vati furono datati ai primi del XIX secolo, testimoni
del Departament de Prehistria Grup dArqueologia colonia di cormorani e della frequentazione delle isole di Shetland del Sud
la Cordigliera Andina
Social Americana Unidad Asociada al CSIC Uni- alle spalle.
da parte delle imbarcazioni europee, giunte fin l per
versitat Autnoma de Barcelona, stato dimostrato In basso. la caccia al leone marino. Il Prof. Stehberg inizi una
come la foresta subantartica sia un paesaggio privile- Il profilo delle Ande e ricerca in condizioni di lavoro estreme: la finestra
giato e costituisca un ambiente ricco di diverse risor- il Lago Nahuel Huapi. meteorologica disponibile annualmente non superava
se, abbondantemente sfruttato dalle popolazioni nati- i 21 giorni, i costi erano altissimi per i trasferimenti
ve fino dalla fine dellultima glaciazione. La studiosa in elicottero e le pesanti condizioni di vita quotidia-
argentina stata eletta membro della nuova Com- na. Alcuni reperti ritrovati lasciano credere che alcuni
missione sullAmbiente Montano della UISSP (Union europei si servissero dellesperienza e della manodo-
Internationale Des Sciences Prhistoriqques et Proto- pera Yamana per portare a termine con successo la
historiques) presieduta dal Prof. Stefano Grimaldi del caccia ai mammiferi marini da cui ricavare il grasso
Laboratorio di Preistoria B. Bagolini del Dipartimen- e lolio con cui arricchirsi in patria. A differenza dei
to di Filosofia, Storia e Beni Culturali dellUniversit popoli fuegini, non ebbero lintelligenza e laccortez-
degli Studi di Trento. za di rispettare il ciclo riproduttivo di questi anima-
Le Ande non finiscono con lo stretto di Beagle, ben- li, portandoli in pochi anni sullorlo dellestinzione
s continuano sottacqua e riemergono in sporadiche e contribuendo ulteriormente alla scomparsa degli
isole come le Shetland. Abbiamo avuto la fortuna stessi Yamana.
di conoscere il Prof. Rubn Stehberg, curatore capo
dellArea di Antropologia del Museo Nazionale di Nella prossima puntata del nostro reportage riprende-
Scienze Naturali (MNHN) di Santiago del Cile, che remo proprio dal Cile la strada verso nord a cavallo
tra i pochi ad aver effettuato ricerche di archeologia delle Ande, seguendo il Qapacan, il Camino de los
alle Isole Shetland. Incas, presentato allUNESCO nel mese di Novembre
Linteresse per queste remote isole poste oltre lo stret- 2011 perch divenga Patrimonio Culturale dellUma-
to di Drake, inizi dopo che lIstituto Antartico Cileno nit.

40 montagne360 febbraio 2012 febbraio 2012 montagne360 41


speleologia
reportage

L
a temperatura delle grotte si considera stabile du-
rante lanno. Ma la differenza di temperatura tra
interno ed esterno crea circolazione daria. Ingres-
si alti dinverno soffiano e in estate aspirano. In alcu-
ni casi la circolazione daria particolarmente violenta
oppure crea sorprendenti effetti anche visivi. Sono fe-
nomeni fisici facilmente dimostrabili, ma in ogni lati-
tudine hanno generato curiosit mista a paura. Abbia-
mo ingressi di grotte chiamati Buca dEolo, Sa Oche,
ovvero la voce, Su Bentu, cio il vento. Senza di-
menticare la Tana che urla. Laria forte sembra parlare
e le parole, se vengono da laggi, sono dallInferno...
Il Buco Cattivo si meritato una sinistra fama anche
per la difficolt di progressione. Nel tempo sono stati
trovati altri due ingressi, il Fiorini e il Buco del Tasso.
Questo ha permesso di scegliere la grotta come meta
anche per i corsi di avvicinamento alla speleologia, of-
frendo agli allievi una completa rassegna della bellezza
e delle difficolt del vuoto delle montagne.

LA VOCE E IL RICHIAMO DEL VUOTO


Il Parco Naturale Regionale della Gola della Rossa e di
Frasassi presenta un paesaggio imponente e maestoso,
ed considerato il cuore naturalistico della Regione
Marche. Si estende su una superficie di oltre diecimila
ettari e, grazie alla sua particolare geografia, custodi-
sce un ricchissimo repertorio di biodiversit nelle spe-
cie animali e nelle tipologie di vegetazione. Arrivare a
Genga della costa significa risalire suggestive gole e
imbattersi in un Appennino molto diverso dallermo
colle del Leopardi. La natura severa, si impone con
autorevole presenza. La cultura del luogo coltiva lor-
goglio tipico dellisolamento, del terreno da difendere

Un vapore
e contendere. Le trascine, ovvero le pietraie utilizzate
come sentieri tra il fondo valle e la montagna, sono
un chiaro esempio delle difficolt spesso incontrate da
chi viveva e lavorava in questi luoghi. Il Buco Catti-

che usciva dallinferno,


vo, con unestensione di alcuni chilometri, si sviluppa
allinterno della stessa montagna della Grotta Grande
del Vento, notissima perch conosciuta ai pi come

il Buco Cattivo
Grotta di Frasassi.
Il Buco Cattivo ne unevidente ulteriore estensione,
anche se non sono state ancora trovate congiunzioni
percorribili. La grotta presenta tratti straordinari per
concrezioni alternati a passaggi difficili, complessi. Ma
grazie alle esplorazioni degli speleologi, alla tenacia
di decenni di ricognizioni e a due anni di reportage

Un vecchio pastore parlava di un pozzo, da cui proveniva fotografico che ora possiamo vedere cosa si nasconde
nella montagna. Lintento degli autori del volume sul

vapore, come se fosse la bocca dellInferno. Buco Cattivo stato proprio questo. Rendere visibile
ci che nascosto, renderlo idealmente accessibile a

Il 20 marzo del 1949 Pietro Giuseppetti scendeva quel pozzo tutti, senza arrampicarsi lungo i fianchi della monta-
gna, superare strettoie, immergersi in laghi sotterranei,
In questa pagina in
e dava inizio ad unesplorazione non ancora conclusa senza procedere con estrema fatica nel fango. Chi non
speleolologo potrebbe chiedersi ma se le concrezio-
alto: la Galleria dei
Tornanti: passaggio nel
ni, il colore delle colate, delle vaschette sono cos si- Nell'altra pagina: fango.
mili alla grotta turisticizzata, perch non farsi un giro la Galleria delle In basso: la Sala
testo di Massimo (Max) Goldoni tranquillo pagando il biglietto?. E la risposta degli meraviglie. Franosa.

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speleologia reportage

Scelte di ripresa, speleologi e sar sempre la stessa perch noi cer-


chiamo nuova conoscenza, perch possibile, perch
A fronte in alto:
attraversamento del
Dare luce al buio
Le grotte sono il vuoto buio delle montagne. Vie
problemi e soluzioni ci piace. Forse anche inutile, ma la bellezza non deve lago nel Buco Cattivo.
In basso da sinistra:
dacqua attive o fossili, impostate su fratture, con
tecniche. Le risposte di essere necessaria.
stalagmite a testa
rocce sottoposte ad erosione e corrosione, soggette a
crolli, concrezionate oppure spoglie, perch dilava-
Giampaolo Zaniboni e 2000 scatti per raccontare la grotta
mozza.
La salita della te da acque impetuose. Ma il vuoto delle montagne
Simone Cerioni Il volume, nato da un progetto dellAssociazione Spe-
leologica Genga San Vittore, frutto di quasi due anni
trascina. buio. Non cos ovvio, perch facciamo fatica a
comprendere lidea di buio senza sperimentarlo. Ma,
di lavoro. Sono state necessarie oltre venti uscite in oltre la soglia, da un certo punto in poi, che varia
Abbiamo chiesto a Zaniboni e Cerioni di grotta, con il duro impegno di oltre trenta speleologi. a seconda delle dimensioni e del posizionamento di
raccontare la lunga e difficile opera di docu- Troviamo 188 foto selezionate tra pi di 2000 scat- un ingresso, la luce non giunge pi. O meglio, non
mentazione del Buco Cattivo. Le loro risposte ti eseguiti. Le prefazioni sono di Massimiliano Scotti, esiste la luce nel senso usuale del termine, quella che
ci danno unidea precisa delle difficolt Presidente del Parco della Gola della Rossa e di Frasas- serve a vedere. Il libro sul Buco Cattivo nasce per
incontrate nel creare una troupe, nelladat- si, di Aurelio Zenobi, Presidente Hesis e del Geologo togliere, quasi strappare, questo sipario di buio. La
tare attrezzature, nel scegliere tecniche e stili Maurizio Maniero. In apertura di volume riportata grotta appare lussureggiante, una scena senza misteri
dilluminazione. Sono una precisa lezione di una frase di Tacito, da Agricola: Tutto ci che ignoto che si offre in tutto il suo splendore. grande, bian-
tecnica di reportage e di sensibilit estetica. si immagina pieno di meraviglie. Cerioni e Zaniboni ca, carsificata, addobbata di concrezioni... Anche il
queste meraviglie ce le porgono e le porgono alla gente fango diventa bello, perde lumida vischiosit. Il lago
La documentazione che abita vicino a questi straordinari ambienti sotterra- sotterraneo non pi un ostacolo, ma si fa parte di
La documentazione fotografica una parte nei. Simone Cerioni, infatti, dedica il volume Alla mia un meraviglioso gioco. Stupefacente. Gli autori, da
molto importante della speleologia. Serve gente dura e ostinata... che da sempre vive in questa giocolieri, nascondono la fatica. La fatica loro e di
a descrivere gli ambienti e aiuta a capire i stupenda valle... possa non dimenticare mai le bellezze decine di persone che si sono prestate al trasporto
processi di formazione. Con la fotografia si e la fortuna assegnatagli da Madre Natura. dei materiali, alla loro manutenzione, al recupero e
porta alla luce una porzione di un mondo Simone Cerioni dal 2009 Presidente della Federa- allattenta salvaguardia negli spostamenti. Cerioni e
ancora abbastanza sconosciuto e, in genere, zione Speleologica Marchigiana. Le Federazioni sono Zaniboni hanno fatto una scelta precisa. Mostrare!
riservato a pochi. Per i non addetti ai lavori insieme di gruppi speleologici che si uniscono per fini Mostrare luoghi, far vedere come si procede, mettere
difficile rendersi conto delle difficolt che comuni, quali il Catasto, ovvero la conoscenza dellin- in evidenza particolari. Il libro molto ricco, quasi
bisogna affrontare quando si fotografa in sieme delle cavit presenti in un territorio. Altro fon- cinematografico. C la fantasmagoria delle forme, ci
grotta. Da questo punto di vista il Buco Cat- damentale ruolo delle Federazioni la tutela delle aree sono le tracce invasive di passaggio, le scritte lasciate
tivo una delle peggiori cavit che conosca. carsiche e degli ipogei. Vogliamo ricordare che nel col carburo, c la tecnica per spostarsi verso lalto,
Acqua e fango sono presenti in abbondanza 2011 tragicamente scomparso Alfredo Campagnoli, per sfuggire le zone allagate. Locchio quello del
e anche il trasporto dei materiali in molti rappresentante della Federazione Marchigiana, spele- lettore, di un bambino adulto che sfoglia e si stupisce.
tratti disagevole e faticoso. ologo esperto e appassionato, che ha dedicato molto La tecnologia una potente risorsa per il reportage
tempo alla difFusione della cultura speleologica e alla ipogeo. Ma senza cultura dellimmagine e senza scel-
I materiali conoscenza degli ipogei anche artificiali. Giampaolo te di narrazione, la tecnica servirebbe solo a creare
Lattrezzatura che si usa in grotta va con- Zaniboni appartiene al CVSC di Bologna, fotografo effimere cartoline. Il volume contiene una grande le-
siderata un po come materiale a perdere. di grande esperienza e capacit. stato coinvolto nel zione: dobbiamo rassegnarci allidea di una bellezza
Abbiamo utilizzato la mia vecchia D70 progetto di documentazione di una grotta dove, da sue non raggiungibuile da tutti. A una diversit che, pur
completa di zoom 18-70 f/3,5-4,5. La parole avevo giurato che non avrei mai portato la mia nascosta, deve essere gelosamente e orgogliosamente
macchina ha compiuto il miracolo reggendo attrezzatura fotografica. tutelata.
benissimo a tutti i maltrattamenti a cui
labbiamo sottoposta mentre lo zoom alla
fine qualche danno lo ha subito: ha ceduto
lautofocus. Occorre per considerare che della robustezza e del basso consumo e una Accorgimenti la protezione dei faretti abbiamo usato avere faretti di profondit per illuminare fango presente al di sotto dellacqua. Il ca-
durante le riprese difficile riuscire a proteg- volta accesi si ha subito una idea precisa di Per quanto riguarda la protezione della sacchetti di nylon (escluso per il 12 led anche le zone pi alte. Per la panoramica a valletto (e anche il fotografo) tendevano a
gere lobiettivo adeguatamente. Per le macro come disporli e di come verr la foto. Di con- macchina fotografica durante le riprese in che scalda troppo) che andavano sostituiti 180 della sala Franosa sono stati necessari sprofondare lentamente! Non stato facile
invece ho rispolverato il Nikkor 55 f/2.8 AI. tro c che occorrono esposizioni abbastanza genere si lavora di fantasia. Ogni foto- abbastanza frequentemente perch man 25 scatti e le riprese sono durate circa due trovare zone stabili dove poter lavorare in
lunghe (4-8 secondi a diaframma 8) con grafo speleo ha un suo modo. Io rivesto la mano che si sporcavano di fango davano ore. In questi casi diventa fondamentale tranquillit. Inoltre lacqua, che limpidis-
Lilluminazione susseguente rischio di mosso del soggetto macchina con nastro adesivo da imbian- dominanti anomale. avere collaboratori molto pazienti... sima, sintorbidisce immediatamente appe-
La scelta del tipo di illuminazione ci ha crea- ed il problema della temperatura di colore chino (non lascia tracce) e poi con nastro na si mette un piede dentro e dal punto di
to molti dilemmi. Lalternativa era tra i flash della luce. Alla fine abbiamo optato per i isolante. Loperazione lunga ma funziona Grandi ambienti La parte allagata vista estetico non il massimo. Da come
e i faretti led. I flash hanno una luce miglio- faretti utilizzandone uno a 12 led e 5 a 4 led. abbastanza bene e la macchina resta ma- Nel Buco Cattivo si trovano anche ambienti Il lago un po la zona simbolo della grot- si pu intuire anche dalle immagini dietro
re, pi bilanciata e consentono lutilizzo di Per le macro invece il dubbio non sussiste: neggevole. molto importante, una volta enormi, tra i quali la sala Franosa e la sala ta. lungo 100 metri e lacqua, a seconda le quinte, fotografare il Buco Cattivo
tempi brevissimi e quindi di evitare il mosso. dobbligo luso del flash. Naturalmente in arrivati a casa, togliere tutto e ripulire Rinaldi che superano i 100 metri di lun- delle stagioni, alta dalla vita al petto. In stato un lavoro duro e molto impegnati-
Di contro, sono pi delicati e devono essere grotta occorre anche un buon treppiede che bene le parti che nonostante il nastro si ghezza. Non essendo possibile illuminarli questa zona si lavora praticamente a filo vo, sia dal punto di vista tecnico che da
sincronizzati (I radiocomandati non li abbia- deve essere stabile e molto snodabile perch sono sporcate. Durante le riprese abbiamo tutti in una volta, si procede per tratti, dacqua ed quindi molto alto il rischio quello fisico. Ringrazio chi ci hap aiutato in
mo presi in considerazione per via del costo) veramente raro trovare zone piane dove utilizzato guanti in lattice monouso per facendo avanzare man mano gli assistenti di mettere a bagno lattrezzatura. Altro questa impresa, altrimenti assolutamente
con fotocellule. I faretti hanno il vantaggio lavorare in comodit. cercare di sporcare il meno possibile. Per con le luci. In questi casi utile anche problema non indifferente lha creato il impossibile.

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alpinismo
focus
Il vero rischio
non rischiare
Se venisse a mancare questa perenne sfida offerta (e
imposta) dallalpinismo, potrebbe essere messa in gioco la
stessa libert di andare in montagna. Ecco come hanno
affrontato largomento gli esperti del CAI riuniti al anche noi ci poniamo una serie di interrogativi. Ci sono Da sinistra: che ha parlato di delightful horror di cui erano per-
persone che confondono la montagna con un luna park. Erik Svab, Importante vasi i pionieri. Lestetica del sublime, ha spiegato Bre-
sopravvivere.
Palamonti di Bergamo Ebbene, con costoro anche il soccorso alpino qualche
volta dovrebbe alzare la voce. E invece i progressi nelle Franco Brevini, Orrori
e delizie.
vini, si manifestata ai primordi dellalpinismo come
reazione alla civilt industriale. Allorrore e al rischio
tecniche dintervento hanno purtroppo elevato il tono Spiro Dalla Porta- stato accostato il piacere offerto dallandare in monta-
delle pretese degli assistiti. Non sar che questa positiva gna: un piacevolissimo senso dellorrore che oltretutto
testo e foto di Roberto Serafin evoluzione ha prodotto nei meno preparati un modo di
Xydias, Una ricerca
senza fine. aiuta a recuperare il senso dellio davanti alla minaccia
pensare sbagliato e fuorviante?. Carlo Zanantoni, incombente che la vita finisca. Non a caso il 1865, anno

I
l rischio in alpinismo, salvarlo o eliminarlo? Largo- regolano i comportamenti e senza obbligo di Lo sguardo di Annibale Salsa, sociologo, sobrio mode- Verso un della conquista del Cervino, anche lanno in cui Lewis
mento stato tra i pi gettonati nel 2011 sulle riviste patenti per chi frequenta le aree non control- ratore della giornata al Palamonti, si posato sulla mo- Osservatorio. Carroll da alle stampe Alice in Wonderland. Luomo, at-
Carlo Bonardi, Sempre
specializzate (e dove se no?). In settembre nelle pagine late. Il presidente nazionale delle guide Ermi- derna societ fondata sullideologia della scienza, non traverso lalpinismo entrava in una dimensione magica,
pi incompresi.
del Lo Scarpone stato anche proposto un questionario nio Sertorelli si soffermato sui due basilari sulla scienza. Una societ, ha detto lo studioso, in lalpinismo era una specie di richiamo della foresta che
in base al quale la quasi totalit dei lettori risult con- concetti di rischio e pericolo. Se il pericolo in cui grave peccato non riuscire a tutto regolamentare si esercitava irresistibilmente negli scalatori dellepoca.
vinta che la libert di azione, il senso dellavventura e montagna non lo si pu eliminare, ha spiega- e tutto prevedere. Tutto in questo contesto va previsto Sulle ragioni per cui la nobile arte dellalpinismo non
quindi laccettazione di una componente di rischio sono to, pur vero che rischio possibile gestirlo, perch se cos non fosse faremmo parte di una societ pu essere ridotta a una semplice ricerca dellexploit ri-
caratteristiche essenziali dellalpinismo. Finalmente sa- ridurlo e in alcuni casi annullarlo. Anche per premoderna, cio magico-religiosa, dove limprevedibile schioso si soffermato il sempiterno Spiro Dalla Porta-
bato 19 novembre una riflessione corale sul tema sta- questo motivo noi guide alpine siamo schie- viene riportato alla dimensione del magico e del religio- Xydias, scrittore e socio accademico nonch onorario
ta fatta al Palamonti di Bergamo, in un incontro aperto rate contro ogni iniziativa che limiti la libert so. I sociologi oggi si riferiscono al rischio, non pi al del CAI. Che tristezza, ha detto Spiro, vedere che
agli istruttori della CNSASA, ai membri del CAAI, alle in montagna. Sulla gestione del rischio, va pericolo. Il rischio si collega alla concezione della sicu- nel nostro ambiente sta subentrando una certa mania
guide alpine e agli altri operatori di settore. Linteresse e ribadito che il CAI si trova in prima linea, rezza calcolata, al calcolo matematico statistico. Quindi di ghettizzare lalpinismo portandolo ai livelli pi bas-
la partecipazione sono state pi che lusinghiere, e forse ha precisato a sua volta Giuliano Bressan, il rischio sempre, per definizione, calcolato. Una sca- si. Lalpinismo non consiste nella ricerca delle difficolt,
non poteva andare diversamente. Lalpinismo unatti- accademico, presidente del Centro materiali lata legata alla cultura del rischio non pu dunque che nella sfida al cronometro, ma in una spinta ideale innata
vit che sempre stata espressione della massima libert. Bernard Amy, uno e tecniche del CAI. Unimportante attivit per limitare avvenire lungo una via spittata, protetta. Ma lalpinismo nelluomo. No, il rischio in alpinismo non eliminabile.
dei pi autorevoli
Talvolta, per, questa libert viene messa in discussione le componenti di rischio nellalpinismo e larrampicata classico non pu essere piegato alla cultura del rischio La nostra unattivit riservata a pochi che ci permette
esponenti del moderno
da un sistema che, attraverso regole, controlli e divieti, alpinismo francese, viene svolta dal Centro materiali e tecniche con stage che sottomessa alla prevediblit degli eventi, mentre di elevarci con il corpo e con lo spirito. Certo, lo scalato-
con il falso problema della sicurezza, tende a limitare il anche uno scrittore dedicati a tutte le attivit connesse con lalpinismo, con il pericolo resta imprevedibile, legato a una dimensio- re rischia. Ma accetta il rischio con un senso di liberazio-
libero arbitrio degli alpinisti anche su uno degli aspetti apprezzato. Alla sua la partecipazione di istruttori delle Scuole e del Soccorso ne che la modernit rifiuta: quella della fatalit. Ecco ne. Cos come alcuni monaci giapponesi nellOttocento
pi peculiari dellalpinismo stesso: la libert di rischiare. instancabile azione alpino. Quindi si fa formazione fornendo basilari infor- perch lalpinismo fuori gioco nella societ corrente. pretendevano dai neofiti la pratica dellalpinismo come
AGAI, CAAI e CNSASA proseguono con questo incon- per la promozione mazioni sulle tecniche di assicurazione. Unattiva area Per tutta la giornata si sono susseguite al Palamonti le fatto catartico. La presenza di Bernard Amy uomo-mito
tro un cammino comune che pi volte li ha portati in dellalpinismo formativa anche affidata ai colleghi lombardi. Ma relazioni che qui cerchiamo di ridurre allosso (o alla dellalpinismo francese, scrittore raffinato, cultore delle
legata la nascita
questi anni a confrontarsi con le varie componenti che dellObservatoire
accettabile che alpinisti o presunti tali si espongano pi polpa) chiedendo preventivamente scusa per eventuali discipline e delle filosofie speculative orientali, ha ca-
muovono il mondo della montagna, ha spiegato in via des Pratiques de di altri al rischio mettendo a repentaglio gli uomini del omissioni e approssimazioni. LOrganizzazione centrale talizzato lattenzione dei numerosi addetti ai lavori.
preliminare Giacomo Stefani, presidente dellAccademi- la Montagne et soccorso alpino? Fin dalla sua nascita il Soccorso Alpi- era presente con i consiglieri centrali Antonio Colleoni, Il suo messaggio stato chiaro e perentorio. Tutti noi
co. sotto gli occhi di tutti che sempre pi in caso de lAlpinisme. no si dovuto confrontare con i grandi rischi, ha ricor- Luca Frezzini e Paolo Valoti e con Vincenzo Torti, av-

La curiosit
dincidenti, ha detto Maurizio Dalla Libera, presidente Qui Amy mostra, dato Valerio Zani, vice presidente nazionale del CNSAS. vocato, guida alpina onoraria, vice presidente generale
delle Scuole del CAI, si riduce la tolleranza manifestata sotto le volte del Per probabilmente il soccorso non doveva alle origini del CAI che si accollato larduo compito di portare a
dagli organi giudiziari e dallopinione pubblica e si con- Palamonti, il manifesto confrontarsi, come oggi, con una societ che trabocca compimento i lavori. Se tutto in questa societ deves- Un suggestivo particolare slogan Questo lunico
sullalpinismo diffuso
figurano reati anche senza che lincidente provochi delle nel corso del 2011
di pretese. Pretendere un termine sbagliato, quando si sere prevedibile, finisce che entriamo in un vortice di della pubblicit-progresso accessorio che non puoi
vittime. Mai come ora mi perci sembrata opportuna la su tutto il territorio parla di soccorsi in montagna. Eppure le pretese di chi responsabilit esasperate, ha spiegato Torti. Ci che si di Autostrade per lItalia comprare. Un concetto
creazione di un gruppo di lavoro del CAI per valutare le francese. andiamo a salvare sono sempre molte, troppe. C lalpi- richiede a noi volontari dimostrare di avere sempre apparsa nel 2011 sui gior- che si adatta a molte si-
normative e i relativi provvedimenti addottati nei paesi nista che si muove con coscienza e nei suoi confronti la operato correttamente in un contesto sociale in cui ci nali. Linvito a non correre tuazioni in questa societ
alpini a noi confinanti, per analizzare i dati sugli inci- disponibilit totale. Quando invece abbiamo a che fare proponiamo come garanti dellandare in montagna in rischi si esprime eloquen- che, a furia di puntare
denti, e in definitiva per conservare il principio della li- con persone incoscienti e presuntuose che niente do- sicurezza. Le radici letterarie del rischiare sono state temente nel caschetto a sulla sicurezza, appare
bert d'accesso alla montagna senza norme di legge che vrebbero avere da spartire con il mondo dellalpinismo, sondate da Franco Brevini, saggista e critico letterario forma di cervello e nello talvolta decerebrata.

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Promettere sicurezza parte del discorso politico
odierno. Oggi sempre pi lalpinismo penaliz-
zato, lincidente in montagna va in prima pagina
mentre magari signora lincidente domestico,
frequentissimo, di grande rilevanza sociale. Un
tempo lalpinista morto in montagna era rispet-
tato, oggi siano arrivati alla mortificazione della
morte in montagna. Chi soccombe sotto una va-
langa deve per forza apparire un irregolare, un
disadattato, un via di testa. Una mentalit di tipo
aziendalista incombe poi in molti settori. Si an-
nunciano nelle Dolomiti percorsi di free ride con-
trollati dalla polizia. Mi domando come si possa
alpinisti europei dobbiamo organizzarci ed eventual- In alto da sinistra: ancora considerare free unattivit che si svolge sotto lo
mente coalizzarci contro lindifferenza e lappiattimento Giuliano Bressan, La sguardo dei poliziotti. I conti con il rischio in monta-
della cosiddetta societ sicuritaria. Ma che cosa dobbia- lezione del CAI. gna li ha fatti dolorosamente, per concludere, laccade-
Valerio Zani, Troppe
mo fare perch lalpinismo abbia il posto che gli spet- mico triestino Erik Svab, sopravvissuto a un gravissimo
pretese.
ta?, si chiesto Amy. Alla fine degli anni Novanta Erminio Sertorelli, incidente, che a Bergamo ha portato la testimonianza di
abbiamo fatto i conti con un fenomeno nuovo: la mol- Una gestione quanto sia difficile gestire il rischio anche nellarram-
tiplicazione dei regolamenti in nome della sicurezza. Un oculata. picata sportiva, una disciplina, che sta dentro al suo
problema erano diventati i tirocini dei giovani spiranti In basso da sinistra: alpinismo. Sui massi, daccordo, i rischi sono solo sog-
alpinisti, imbrigliati in assurde normative. Vecchi rifugi Maurizio Dalla Libera, gettivi, ha detto Svab. Nellarrampicata sportiva per
erano fuori norma, tutto era da rimettere a norma. Le Scarsa tolleranza. il rischio esiste e bisogna tenerne conto. Su vie sportive
Vincenzo Torti,
nostre attivit sul terreno trovavano limitazioni dap- lunghe, protette da infissi, il rischio oggettivo pu ma-
Esasperazioni.
pertutto. Nel 98 stato compiuto un primo importante nifestarsi per le condizioni climatiche avverse o per altri

1 Bakker
passo con lorganizzazione a Autrans di una Giornata motivi. Ma state certi che in Italia, a differenza che sulle
europea della montagna e la creazione di un osservato- strutture dOltre Manica, non c una sola falesia dove,
rio. Lazione di monitoraggio ci porta oggi al convinci- su una via difficile, si rischi un volo mortale. Il concetto
mento che lalpinismo stia diventando socialmente invi- del rischio alle nostre latitudini stato spostato in alta
sibile. Eppure rappresenta unattivit dinteresse sociale. quota. Ma giusto che sia cos?. Il rischio nelle disci-
Assumere rischi bello, educativo. Non assumerne pline in montagna non ha dunque limiti e va comunque
diseducativo. Lalpinismo pu anche aiutare lo svilup- accettato anche con una punta di stoicismo. Perch lal-
po economico delle vallate, come insegna Chamonix. pinismo anche un modo di essere alternativo rispetto
Ebbene, occorre ammettere che esiste una frattura tra a chi vive comodamente adagiato nella societ della
i praticanti dellalpinismo e questa societ. Per ovviare prevenzione, dove tutte le incognite si vorrebbero cal-
allinconveniente sono nate le assise dellalpinismo e colate e prospettate con ogni mezzo. E con ogni mezzo
della montagna. Nel 2010 e nel 2011 abbiamo organiz- rese innocue. Un esempio fra i tanti? Quando viaggiamo
zato in questo contesto dei Caf montagne in tutta la sulle Frecce bianche o rosse, laltoparlante ci comunica
Francia, raccogliendo proposte concrete per rilanciare a ogni fermata, con irritante insistenza, che vietato
lalpinismo e valorizzarne il ruolo sociale. Abbiamo an- salire e scendere quando il treno in corsa. Come se
che diffuso un manifesto: uniniziativa che vorremmo fossimo tutti dei dementi. anche vero che oggi molta
far diventare internazionale. A Bernard Amy ha fatto parte della giovent sembra allergica al rischio. E questo
eco Carlo Zanantoni, ingegnere, specialista in materia- un modo di essere che si accompagna alla paura di
li e tecniche, alpinista accademico. Professionisti della sbagliare e alla convinzione che si possa rischiare solo se
sicurezza, autorit locali piuttosto miopi e allergiche a si hanno le spalle coperte. Ma allora, il vero rischio oggi
qualsiasi fastidio, uomini politici desiderosi di far proprio quello di
parlare di se, giornalisti che vogliono farsi leggere. non rischiare! Non
La crisi dellalpinismo ha tanti padri. Dobbiamo va dimenticato, del
agire in fretta se vogliamo evitare il moltiplicarsi resto, che gli anglo-
dei vincoli in ogni campo. Esistono libert fonda- sassoni definiscono
mentali che devono essere salvaguardate. Molto il prendere rischi
stato scritto sullargomento, ma adesso il mo- (take your chances):
mento di agire. Dobbiamo capire che cosa pensa la evidentemente con-
gente, prepararci a controbattere le opinioni di chi siderando che ogni
si oppone ai nostri principi di libert. Anche lac- rischio pu condur-
cademico Carlo Bonardi, avvocato, daccordo. re a unopportunit
Di sicurezza si parla da millenni e oggi questo in pi per vincere la
uno dei problemi fondamentali dello stato moder- grande sfida della
no. Ma negli ultimi tempi largomento dilagato. vita.

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portfolio
architettura

2009-12, progetto La storia dei rifugi e bivacchi costruiti


per il nuovo rifugio sullintero Arco alpino ha origini recenti
allAiguille du Goter e nulla ha a che vedere con quella, mille-
nel Monte Bianco naria, degli ospizi che presidiano i valichi.
(3817 m), di Groupe H
Comincia cio intorno alla met dellOt-
e Charpente Concept.
tocento quando le Alpi diventano uno dei
terreni di gioco europei pi ambiti so-
prattutto dallaristocrazia inglese, ansiosa
di misurarsi con la conquista dellignoto
e con la dimensione, eroica e drammati-
ca, del sublime, ridefinendo la geografia
di un Grand Tour che, alle tappe della
formazione classica, affianca la palestra
della lotta con lAlpe e la sua contempla-
zione spirituale. Oppure comincia quasi
un secolo prima, quando cio si deve alla
cultura illuministica internazionale della
seconda met del Settecento linvenzio-
ne estetica delle Alpi, che da luoghi ostili
abitati da forze sovrannaturali diventano
spazio privilegiato per le scoperte scien-
tifiche e naturalistiche. Di qui i primi ri-
coveri, ricavati da geologi, glaciologi e
fisici quasi alla maniera eremitica presso
cavit naturali o rocce sporgenti (le cosid-
dette balme o gis). Ben altre comodit si
era potuto permettere il loro predecesso-
re, lagiato ginevrino Horace Bndict de
Saussure, promotore della conquista del
Monte Bianco a opera di Balmat e Paccard
nel 1786, il quale concepiva le basi dalta
quota sotto forma di accampamento semi-
permanente (nel 1788, ai 3370 m del Colle
del Gigante, egli soggiorner consecuti-
vamente dal 3 al 19 luglio, e similmente
far ai 3317 m del Colle del Teodulo nel
1789-92).
Ma se per alpinismo intendiamo quello
moderno, slegato da finalit scientifiche,

Cantieri d'alta
allora le vicende trovano il loro incipit
nella fondazione della prima societ delle
Guide (a Chamonix nel 1821) e il primo ri-

quota
covero (o htellerie, gestito da quelle stesse
guide) ai Grands Mulets del Monte Bianco
il 21 settembre 1853. Si tratta di una strut-
tura in legno che gi rappresenta, in nuce,
un razionale sistema di prefabbricazione
(pezzi realizzati in falegnameria a valle,
numerati, trasportati in loco e montati);

Dall'architettura dei rifugi indizi sulla storia dell'alpinismo registrer vari ampliamenti fin dal 1866.
Consta di un unico vano rettangolare di
2,15 x 4,3 metri libero su tre lati e appog-
giato alla parete rocciosa per il quarto. Da
testo e selezione iconografica a cura di Luca Gibello con Roberto Dini quel momento, la nascita dei vari sodalizi
alpinistici nazionali (dagli austriaci nel
e Giorgio Masserano 1862 ai francesi nel 1874, passando per
portfolio architettura

italiani e svizzeri nel 1863), porter a una


proliferazione dei rifugi. Tuttavia, ci vor-
Nalla pagina a fianco, ranno circa trentanni perch, in alta quo-
in alto: 1853, rifugio ta, i ricoveri osino scostarsi dalla parete
ai Grands Mulets del
Monte Bianco
naturale, per ovviare agli evidenti proble-
(3050 m) in una mi dinfiltrazioni dacqua. Ma allinizio lo
veduta depoca di faranno di poche decine di centimetri, an-
Isidore-Laurent Deroy. cora insufficienti per evitare che la neve si
In basso: 1890, accumuli nellintercapedine e, ghiaccian-
Oberaletschhtte in do, danneggi seriamente linvolucro. Oc-
Oberland Bernese
corre attendere il passaggio del secolo per
(2670 m).
In questa pagina
registrare, laddove possibile, la definitiva
dall'alto: 1827, costruzione in campo aperto, a dimostra-
il riparo di re una sorta di reverenza psicologica nei
Franz Josef Hugi confronti della natura: il manufatto fun-
sullUnteraargletscher zionale alla protezione dellalpinista cerca
al Grimsel (2143 m). di ingraziarsi quellambiente a sua volta
1875, capanna regina
violato dallalpinista stesso.
Margherita al Colle del
Gigante (3370 m). Questa sorta di mimesi tra lartificio
1904, il rifugio umano e lambiente sar un filo rosso
Gastaldi in Valle dAla che ritorna, in forme diverse, lungo tut-
di Lanzo (2659 m), ta la storia della costruzione dei rifugi. Si
progettato da Luigi percepisce nellinfluenza del movimento
Bologna, durante svizzero dellHeimatschutz (Difesa della
l'inaugurazione, in
patria, fondato nel 1905), con la sua ideo-
occasione del 35
Congresso nazionale logia conservatrice che prende a modello,
del Cai; in secondo per i rifugi, le baite; oppure nelloperato di
piano, il ricovero del due protagonisti che hanno dedicato alle
1880. alte quote tutti i loro sforzi progettuali:

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portfolio architettura

lingegnere trentino Giulio Apollonio


(1896-1981, la cui figura meriterebbe
studi di approfondimento) e larchitetto
elvetico Jacob Eschenmoser (1908-1993),
che nel 1973 pubblica Vom Bergsteigen
und Httenbauen (Dellalpinismo e della
costruzione dei rifugi) e che vanta oltre
venti opere tra cui la pi nota la Cabane
de Bertol.
Nel frattempo, il Novecento vede il mol-
tiplicarsi degli appassionati della monta-
gna, e i rifugi sono chiamati a migliorare
il comfort e i servizi. Nelle zone meno im-
pervie compaiono i rifugi-albergo, men-
tre alla base delle vie di salita pi difficili
e remote, dalla met degli anni Venti il
CAAI mette a punto i bivacchi fissi: una
soluzione italiana che verr migliorata da
Apollonio e che si diffonder su tutto lar-
co alpino, in particolare sullo scorcio degli
anni sessanta quando, anche per linfluen-
za dellimmaginario pop e delle conquiste
aerospaziali, compaiono navicelle in ma-
teriali metallici o di sintesi (come il polie-
stere) che paiono appena atterrate da una
missione lunare.
Una rivoluzione nel cantiere legata
allimpiego, a partire dal 1957 in Francia,
dellelicottero: si apre cos a soluzioni an-
che sofisticate di prefabbricazione attra-
verso pannelli trasportati in opera per il
solo montaggio. Gli anni del boom eco-
nomico coincidono con labbandono (so-
prattutto in Italia) di chi la montagna la
abita, mentre crescono esponenzialmente
gli avamposti per il turismo e lalpinismo
di massa in alta quota: sono i cosiddetti
anni di cemento, caratterizzati da strut-
ture mastodontiche (come la nuova Ca-
panna Margherita su una delle principali
A sinistra:
2010-11, nuovo
vette del Monte Rosa); negli anni Ottanta,
bivacco Gervasutti alcuni dirigenti centrali si vanteranno del
alle Grandes Jorasses fatto che il CAI la pi grande organizza-
(2835 m), di Luca zione alberghiera dItalia.
Gentilcore e Stefano Dagli anni Novanta, la firma della Con-
Testa. Foto Francesco venzione delle Alpi e la mutata coscienza
Mattuzzi.
ambientalista implicano un ripensamen-
Dall'alto:
1937, Charlotte
to dei paradigmi di sviluppo, non privi
Perriand e Andr di conseguenze anche per ledilizia dei
Tournon, refuge- rifugi: si riducono drasticamente le co-
bivouac sul Mont Joly struzioni ex novo, mentre si punta su ri-
(2000 m). strutturazioni e riqualificazioni in termini
1968, bivacco Ferrario di aumento dellefficienza energetica, ri-
alla Grignetta
duzione dei consumi e razionalizzazione
(2184 m).
1929, rifugio Caduti nello smaltimento dei rifiuti. Acquistano
dellAdamello al Passo rilievo anche gli aspetti architettonici, fi-
della Lobbia Alta nora rimasti a margine rispetto a vicen-
(3040 m). de di grande interesse nei risvolti sociali,

54 montagne360 febbraio 2012 febbraio 2012 montagne360 55


Dall'alto a sinistra, in
senso orario:
1993, Michel Troillet,
nuova Cabane du
Vlan (2643 m). Foto
Giorgio Masserano.
2000-03 Studio
Baserga-Mozzetti,
nuova capanna
Cristallina in Canton
Ticino (2568 m).
1981, Studio Seira,
capanna Quintino
Sella al Felik nel
Monte Rosa (3585
m); in secondo
piano il rifugio del
1948. Foto Giorgio
Masserano.
2008-11, Antonio
Ingegneri e Erica
Ribetti, nuovo rifugio
Gonella al Dme nel
Monte Bianco
(3071 m).
Dall'alto a sinistra, in
senso orario:
2008-09, Bearth &
Deplazes e altri, nuova
Monterosahtte
(2883 m). Foto
Giorgio Masserano.
1952, Remo Locchi,
nuovo rifugio-albergo
Torino al Colle del
Gigante (3370 m).
Cabane de Bertol
a Zinal (3311 m):
la ricostruzione di
Jacob Eschenmoser
nel 1976 cui segue la
ristrutturazione nel
2000.
1905, Ubaldo Valbusa,
rifugio Quintino Sella
al Monviso (2650 m).
1963, Bivacco Gino
Rainetto al Petit Mont
Blanc (3047 m). Foto
Giorgio Masserano.

Gli autori politici, economici, simbolici e ovviamen-


te edilizi (si pensi alla difficolt dimpian-
Luca Gibello, tare cantieri in condizioni estreme, con
Roberto Dini e problemi di ordine geologico, climatico,
Giorgio Massera- di reperibilit e trasporto di materiali, di
no sono gli autori competenza delle maestranze, di onero-
del volume Can- sit e frequenza delle manutenzioni). Lo
tieri dalta quota. dimostrano le realizzazioni recenti (dalla
Breve storia della nuova Monterosahtte al nuovo rifugio
costruzione dei dellAiguille du Goter, al nuovo Gonella
rifugi sulle Alpi, al Dme, fino al nuovo bivacco Gerva-
Lineadaria editore, sutti), degne di nota sia per le soluzioni
Biella 2011. formali e tecnologiche adottate, sia per un
Insieme sono co-responsabili del progetto rapporto dialettico (e talvolta discutibile)
scientifico Cantieri dalta quota, in fase di ela- con la morfologia del sito, che dimostrano
borazione, www.cantieridaltaquota.eu la volont di fare del rifugio un landmark,
ovvero un segno forte del paesaggio.

58 montagne360 febbraio 2012 febbraio 2012 montagne360 59


lettere

Care Socie e cari Soci, adottate non restituirono a Bonatti la serenit che egli di Bobbio Pellice; non un insigne statista e uomo di in Francia.
ospitiamo su Montagne 360 le lettere inviate alla re- attendeva come ho potuto constatare personalmente scienza, ma un modesto montanaro ingaggiato dallin- Osservo anzitutto che le due Guide sembrano non aver
dazione de Lo Scarpone a commento di articoli apparsi parlandone con lui e come dimostrano i libri che pubbli- glese Tuckett come portatore e conoscitore dei luoghi. ben compreso il pur semplice principio etico di libert
sull'ultimo numero cartaceo dell'house organ. c successivamente. Il suo nome, infatti, oggi riportato nella bella docu- che noi sosteniamo: che esistono forme di libert, non
Il risarcimento morale a Bonatti venne solo grazie alla mentazione riguardante la seconda ascensione assoluta solo nell'alpinismo, che abbiamo diritto a vedere pre-
decisa azione dellallora Vice Presidente Annibale Salsa al Monviso del 4 luglio 1862 ed esposta nel vecchio ri- servate, a meno che non causino, in modo significativo,
(che incredibilmente larticolo neanche cita) che a co- fugio Alpetto, recentemente trasformato in Museo sto- danni fisici od economici ad altri. Non ci sogniamo in-
minciare dal 2004 molto si adoper affinch il Consiglio rico. Daltra parte lampia bibliografia in nostro possesso fatti di sostenere, come dice Bassanini, "la filosofia del
Centrale allora in carica (che al contrario di altri non testimonia la veridicit dei fatti. E non tragga in inganno rischio, che erroneamente viene definita voglia di av-
BONATTI viene ringraziato) prendesse limportante e fondamen- il cognome di questo italianissimo portatore, in quanto, ventura"; e non ci allarmiamo, come dice Groaz, per il
Caro Direttore, tale decisione di nominare la famosa commissione dei per le note vicende storico-religiose del passato, molte tentativo di imporre regole che riducano il rischio perch
siamo tutti colpiti dalla grave perdita di Walter Bonatti tre saggi (Maraini Zanzi Morticone) con lincarico famiglie delle valli occitane portavano e portano tutto- "temiamo che esse lo possano annichilire". Non siamo
e ha fatto bene Lo Scarpone di novembre a dedicargli di fare una ricostruzione storica degli avvenimenti che ra cognomi poco italiani. Questa precisazione, garbata- dei fanatici del rischio; diciamo molto semplicemente
lo spazio che meritava. Ma larticolo sui difficili rapporti poi il CAI rese pubblica con il libro K2 una storia finita. mente rivolta allanonimo autore del citato articolo, non che l'avventura una componente essenziale dell'ar-
fra Walter Bonatti ed il CAI (Bonatti: la storia) ci ha Con preghiera di pubblicazione. vuole rappresentare un atto di campanilismo o di man- rampicata e dell'alpinismo, e la libert di sceglierla un
sorpreso perch accredita lidea che i torti del CAI per la Grazie canza di rispetto nei confronti del grande Quintino Sella. nostro diritto. Ma soffermiamoci sull'articolo di Gio-
parziale relazione sulla conquista del K2 siano stati cor- Lucio Calderone Essa vuole solamente rendere giustizia ad un valligiano vanni Groaz, che pi direttamente ci riguarda. Dopo un
retti fra il 1994 e il 1999. Certo, in quegli anni ci furono nel 2004 Consigliere Centrale del quale la sezione CAIi Uget Val Pellice, nel 2012, cele- lungo excursus sul concetto di libert nella storia delle
lodevoli tentativi, come avete elencato dettagliatamen- brer limpresa con una mostra fotografica, una gita so- filosofia, Groaz propone, per la relazione tra libert e
te, ma non risarcirono il grande alpinista. E lo provano i ciale lungo lo storico itinerario e uno spettacolo teatrale. alpinismo, "un approccio pi adeguato ai nostri tempi,
libri che fece ristampare negli anni successivi; lo sentim- La risposta del Presidente generale: Cordialmente, in cui le giuste rivendicazioni di chi pratica l'alpinismo
mo dalla sua voce nelle serate che tenne quando venne Il Direttivo del C.A.I. UGET Val Pellice trovino soddisfazione in regole (leggi) condivisibili, alle
invitato. In verit fu allinizio del 2004 che il Consiglio Oltre a lettere e espressioni di plauso ed adesione per Torre Pellice, 14 dicembre 2011 quali le parti in causa partecipino non con sorde op-
Centrale del CAI affid a tre saggi (Maraini, Zanzi e Mor- quanto pubblicato nella circostanza della morte di Wal- posizioni soggettive, bens con fattive azioni propositive
ticone) di ricostruire la verit sulla vittoriosa conquista ter Bonatti, riceviamo anche le lettere alle quale mi sen- oggettive".
del K2 e fu la loro relazione che, su proposta del Presi- to in dovere di rispondere. Infatti ritengo che lo spirito vero: la guida Bartolomeo Peyrot raggiunse la vet- Perch la nostra sorda opposizione soggettiva? Per-
dente generale prof. Annibale Salsa, lanno dopo ristabil di una commemorazione consista nel rendere omaggio ta del Monviso un anno prima di Quintino, nel '62, con ch fatta da pochi, mentre l'uomo della strada sarebbe
inequivocabilmente il ruolo che Bonatti ebbe (a rischio alla persona scomparsa e non dar adito a polemiche o la seconda spedizione inglese di Francis Ford Tuckett facilmente convinto dagli argomenti di Groaz? S, noi
della sua stessa vita) per assicurare il successo alla spe- rivendicazioni di merito. Peraltro l'articolo contestato, (1834-1913). Impresa compiuta "tremando di freddo e accettiamo che, come lui dice, "in nome di un supposto
dizione. E fu il presidente Salsa (che larticolo nemmeno nato dalla necessit di rispondere ad alcuni attacchi di paura", come riferisce Ezio Nicoli nel suo fondamen- supplemento di libert ci sia qualche croce in pi". Non
nomina) a proporre al Consiglio Centrale non solo lap- comparsi nella circostanza sulla stampa nazionale, verte- tale libro sul Monviso (Monviso, re di pietra, Gribaudo si illuda, anche lui fa un mestiere pi rischioso di molti
provazione ma anche la pubblicazione di quel rapporto va sull'azione intrapresa dal CAI nel 1994, quindi viventi Editore, 1993). Ci non toglie che quella di Sella ven- altri; e se il cliente che lo segue fosse veramente convin-
che il Consiglio approv a maggioranza. tutti i protagonisti e testimoni diretti coinvolti nella vi- ga considerata "la prima vittoria italiana del Monviso" to che il rischio zero troverebbe forse pi divertente
Fu allora che Bonatti si sent finalmente risarcito, gra- cenda, azione storicamente e tecnicamente esaustiva, e come stabilisce lo stesso Nicoli, il maggiore storico del fare una passeggiata, fra l'altro pi economica.
to al presidente Salsa e riconciliato con il CAI col quale ci indipendentemente dalla mancata risposta mediati- re di Pietra al quale l'estate scorsa stato anche dedi- Obbligare il neofita a frequentare un corso di alpinismo
fino a qualche tempo prima non a torto polemizzava. ca. Questo senza nulla togliere ai meriti di chi dal 2004 in cato un sentiero. Quanto al buon Peyrot, Tuckett, che ledere la libert individuale? S. Tanti non l'hanno fat-
Larticolo vostro non nasconde del tutto queste verit; poi si prodigato per un'ulteriore ufficializzazione della fu vicepresidente dellAlpine club, lo defin nelle pagine to e si sono arrangiati imparando da altri. Questo non
ma (a parte il sorprendente silenzio sul ruolo del Past- posizione del Club Alpino italiano, al quale stato dato dellAlpine Journal "un gioviale valligiano piccolo di sta- significa che noi non suggeriamo vivamente di farlo.
Presidente Generale Annibale Salsa) le fa discendere da spazio su La Rivista di novembre - dicembre. tura, ma robusto e tenace". Spieg di averlo assoldato Obbligare significa mettersi sulla strada della "sovietiz-
precedenti e pur apprezzabili sforzi, che sfortunatamen- Umberto Martini a Bobbio come portatore per 2 franchi e 45 centesimi zazione" dell'alpinismo, dimenticando che nella URSS
te non seppero ridare convincente e risolutiva voce alla Presidente generale pi vitto a giornata. Fondamentale ai fini della scalata, tutto era concesso a quei pochi che potevano compiere
verit che dovevamo a Bonatti e alla storia. per il facoltoso alpinista di Bristol, era la presenza delle imprese tali da portare gloria a quel regime.
Un cordiale saluto. sue due guide fidate Michel Auguste Croz di Chamonix e Ancora: "le compagnie di assicurazione dovrebbero rifiu-
Manfredo Magnani, Peter Perrn di Zermatt. Ma ci non impedisce di pensare tarsi di corrispondere gli indennizzi ...nel caso in cui non
Presidente GR Toscana VERIT STORICA che quella del piccolo Peyrot sia stata vera gloria. si sia preparati...". Sarebbe bello vedere quanti sarebbero
Si legge con stupore il falso storico contenuto nellarti- Roberto Serafin ritenuti idonei, e come.
colo Pap Quintino, maestro di alpinismo, nelle primis- Poi viene la botta finale: propone "di fare assurgere le
sime righe riportate a pagina 6 del numero di dicembre Guide alpine al ruolo di pubblico ufficiale al di sopra
2011 della rivista Lo Scarpone. Esse recitano testualmen- di una certa quota e su terreni alpinistici, affinch esse
Caro Direttore, te: ... Quintino Sella fu il primo italiano a raggiungere la possano ...contenere certi comportamenti sconsiderati".
nel numero di novembre del mensile Lo Scarpone stato vetta del Monviso.... Libert e rischio. Pareri di Guide Evviva, la militarizzazione della montagna! Spero che
giustamente offerto alla memoria di Walter Bonatti lo In tempi di celebrazioni come quelli che stiamo viven- Sul numero di novembre de Lo Scarpone due Guide, l'Associazione Guide Alpine abbia il buon gusto di disso-
spazio che meritava. do, si ritiene che la verit storica, a volte dolorosamen- Groaz e Bassanini, si esprimono a proposito della libert ciarsi da esternazioni di questa natura; credo che posi-
Larticolo Scusate mi sono sbagliato mi ha per molto te calpestata nellambiente alpinistico, debba costituire di rischiare, che stata oggetto della recente inchiesta zioni del genere di quelle espresse da Groaz non giove-
sorpreso perch sembrerebbe che i torti del CAI nei con- lobiettivo primario di chi si accinge a scrivere o com- ideata da Alessandro Gogna e della proposta di Osser- rebbero alla sua immagine presso i suoi potenziali clienti.
fronti di Bonatti si siano sanati dopo il 1994. mentare. Non fu Quintino Sella il primo italiano a porre vatorio per la Libert a cui Claudio Picco ed io abbiamo Carlo Zanantoni
Purtroppo noto che le iniziative che vennero allora il piede sulla vetta del Monviso, bens Bartolomeo Peyrot dedicato due articoli, ispirati dalle recenti decisioni prese Promotore dell'Osservatorio per le Libert in alpinismo

60 montagne360 febbraio 2012


lettere amarcord

la libert
Ho letto con estrema meraviglia la lettera della guida
Lettere a Montagne 360.
Montagna vuota d'estate, continuano le riflessioni dei
Solo i poveri vanno
a morire per gli altri
Giovanni Groaz Alpinismo: quale libert pubblicata Soci.
su Lo Scarpone di novembre, con cui l'autore crede di
rispondere al bellissimo articolo precedente di Alessan- Gentile Direttore,
dro Gogna. Crede, perch alla fine appare evidente come condivido pienamente il contenuto dell'editoriale del La
Groaz abbia confuso la parola libert con chiss quale
altro termine. Peccato che non abbia partecipato al re-
Rivista di settembre-ottobre 2011. Purtroppo, secondo
me, le vie classiche sono pressoch deserte perch pro- In guerra al posto di un altro. Accadeva nel Piemonte
cente convegno sul rischio tenuto al Palamonti di Berga-
mo il 19 novembre scorso, perch penso avrebbe capito
babilmente di 'classico' nella nostra vita comune rima-
ne sempre meno! Quindi anche la montagna viene vista sabaudo, nellottobre del 1848, qualche mese dopo la
quale sia il significato di libert. Ma analizziamo lo scrit-
to in esame. Inizia egregiamente esponendo il concetto
spesso, dai pi, come una prosecuzione ideale, contraria,
ma allo stesso tempo analoga, delle nostre spiagge ma- dichiarazione della guerra allAustria
della parola secondo Aristotele, gli stoici e Platone. Av- rine o addirittura delle citt, con tutte le esagerazioni
valorando giustamente la tesi di quest'ultimo che fa del- e distorsioni del caso. Se quanto detto prima vero, il testo e foto di Rosanna Carnisio
la scelta condizionata il fulcro della libert per l'uomo. problema secondo me non solo quello di interrogarsi
Soffermandosi sulla parola condizionata, per lui legata sul modo di promuovere e far conoscere i valori della Da sinistra: per la somma di lire milleotto-
all'elemento legislativo, quindi coercitivo; e gi questa montagna, ma principalmente quello di individua- il certificato di buona cento nuove di Piemonte.
sarebbe una contraddizione di base, che non lo nel re i destinatari di un messaggio 'classico' relativo alla condotta in guerra di Dunque, al di l degli entusiasmi
Giuseppe Marchetto e
sommo filosofo greco, dato che in realt per Platone era montagna e su come coinvolgere queste persone nella patriottici, forse lecito supporre
a fianco quello del suo
riferita all'Essenza metafisica. Concludendo (Groaz, non partecipazione responsabile di un fenomeno: ambiente congedo. che non pochi dei cosiddetti vo-
certo Platone) citazioni e riferimenti con una proposta montano-persone. lontari che andavano ad infoltire
che gi nella prima parola - obbligare - esattamente In caso contrario, forse, avremo sempre pi una monta- le fila dellesercito sabaudo du-
il contrario di libert. Infatti si domanda ironicamente: gna, parco giochi, molto lontana da tutto ci che a noi rante le guerre di indipendenza
Obbligare il neofita a frequentare corsi di alpinismo pu sembrare 'classico'. seguissero siffatte consuetudini di
ledere la libert individuale?. Rispondendosi trionfal- Un caro saluto, arruolamento, assai bene spiegate
mente: Allora i corsi per conseguire le varie patenti (au- Mimmo de Pascale dal documento che segue. La cui
tomobilistiche, navali, aeree lo sono!. Conclusione dop- data di stesura 19 ottobre 1848
piamente infelice: primo, perch il corpo umano non significativa alla luce degli
una macchina; secondo e ben pi grave: non mi pare che Care Socie, cari Soci, eventi di quel periodo: il 9 agosto
i corsi per conseguire la patente automobilistica possano continuano ad arrivarci riflessioni sulla montagna di quellanno con larmistizio Sa-
essere ritenuti un successo, visto i bagni di sangue che vuota d'estate. Nel numero di marzo faremo il punto su lasco sera conclusa la prima fase
giornalmente inondano strade e autostrade italiane ed quanto emerso. della guerra, e si era pi che cer-
estere. Tutto questo riporta alla mente il concetto sovie- Naturalmente il dibattito non si chiuder a marzo, ti che da l a pochi mesi avrebbe

B
tico e Groaz infatti vi fa un larvato accenno antietico continuate a inviarci le vostre impressioni. ussoleno oggi una grossa dellesercito sabaudo del luogo- dipendenza che il 23 marzo il avuto inizio la seconda fase, che
e di preciso clima dittatoriale; e che inoltre per quanto Luca Calzolari cittadina della piemontese tenente colonnello Francesco Ca- sovrano sabaudo Carlo Alberto si sarebbe conclusa nel marzo del
allora quell''alpinismo lasciasse trapelare ben poco della bassa Valle di Susa. Cento- stelli, comandante il Battaglione aveva dichiarato allAustria. In 1849. Il contratto di surrogazione
propria attivit, non si certo dimostrato toccasana per cinquantanni fa, per, era un bor- di Deposito del XIII Reggimento, una simile prospettiva, il fatto fu quindi stipulato nella certezza
quanto riguarda la sicurezza (vedi per esempio la tra- go meno popoloso, e soprattutto il venticinquenne Giuseppe Mar- che un giovane valligiano si ar- della continuazione del conflit-
Errata Corrige gedia delle otto donne patentate e autorizzate morte meno ricco. Per molti aspetti, si chetto, non pi dunque in et ruolasse nellesercito piemontese to, motivo per il quale si giusti-
Nel numero di sul Pic Lenin). Ma il colmo il nostro autore ce lo riserva potrebbe dire pi marcatamente di leva, sobbliga e sottomette poteva rientrare in un certo or- ficava lalta somma richiesta per
gennaio non in coda al proprio scritto con al proposta finale, per cui valligiano, quasi montanaro. di prestare militare Servizio nelle dine didee. Ma il modo con cui quei tempi, le lire milleottocento
stato inserito bisognerebbe Far assurgere le guide a pubblico ufficia- E a Bussoleno per qualche attimo Regie armate. Non solo: dinanzi avvenne questo arruolamento fu nuove di Piemonte fedelmente
l'autore della foto
le!. Non sapevo evidentemente che l'ideale delle guide ci riporta la memoria storica. Il 30 a quelle due autorit dichiara che tuttaltro che normale. Giuseppe riportate dallatto notarile.
di pagina 4, Ezio
Anzanello, con il alpine fosse quello di essere munite di una paletta e del ottobre 1823 vi nacque Giusep- prester servizio con tutta attivi- Marchetto di fronte al notaio e Nella riforma militare che Carlo
quale ci scusiamo. libretto per le contravvenzioni! pe Marchetto, figlio di Giuseppe t, zelo e fedelt che si conviene al luogotenente si dichiara infatti Alberto, salito al trono nel 1831, si
Spiro Dalla Porta-Xydias detto il Lumbard perch prove- ad un militare donore che sar disposto ad andare in guerra al affrett a dare allo Stato sabau-
niente dalla Lombardia, colui che obbediente ai superiori Regi or- posto di Giovanni Favro, valsusino do, dopo i moti del 1821, lasse-
diede il nome alla regione ancora dini e Regolamenti, che la sua anche lui di Mattie, per lesat- gnazione alla ferma dordinanza
oggi conosciuta come Pralom- ferma nelle Regie file si attuer tezza-, lui s chiamato a espletare di otto anni o al servizio provin-
bardo. nel pi ampio modo determinato la ferma nel regio esercito: Mar- ciale, che dipendeva dallestrazio-

montagne360 Il nuovo indirizzo a cui Poi, quella stessa memoria storica dalla legge chetto Giuseppe dichiarando di ne a sorte tra i coscritti: coloro
ci porta subito a Susa, al secon- Erano, quelli, i mesi durante i riunire tutti i requisiti dalla legge che estraevano i numeri pi bassi
inviare le vostre lettere : do piano del palazzo civico della quali molti patrioti italiani guar- richiesti chiede di essere am- entravano nellordinanza, mentre
redazione360@cai.it Rocchietta. il giorno 19 ottobre davano con speranza ed entu- messo a surrogato in modo tale gli altri nelle truppe provinciali,
la rivista del Club Alpino Italiano tel: 051-8490100 1848: l, con il suggello e la ga- siasmo alle rivolte di Milano e di che il surrogante [Giovanni Favro] fino al completamento del con-
ranzia del notaio Giovanni Batti- Venezia, di Parma e Modena. E pi non abbia ad essere ricercato tingente. I numeri pi alti erano
sta Garino e in rappresentanza a quella guerra la Prima di In- per fatto di tale servizio; il tutto esentati dal servizio.

62 montagne360 febbraio 2012 febbraio 2012 montagne360 63


A fianco a sinistra: data e una compagna di salita alle salita proseguir il giorno 17, con AFRICA
Cronaca extraeuropea via Diretta, Nevado
Santa Cruz Chico 5800
prime armi su una grande parete,
Nico Favresse si lanciato alla ri-
12 ore di scalata. La via percorre
il canale centrale della parete est
MADAGASCAR
Tsaranoro Atsimo
a cura di Antonella Cicogna e Mario Manica m. Per. Foto E. Rosso.
cerca di una nuova via sul lato de- e punta direttamente allenorme I tedeschi Martin Schindele, Lu-
antcico@yahoo.com A destra:
via Il seme della
stro di El Capitan. 6 giorni sulla big seracco che lo chiude in alto. Rag- kas Binder, Philipp Hoffmann
follia..., tra Bhagirathi wall californiana con il navigato giuntolo, piega a destra per aggi- e Tobias Baur hanno aperto lo
III 6457 m e compagno di salite Sean Villanue- rarlo con una difficile traversata. scorso agosto sulla verticale
GROENLANDIA A.Lietha, M.Wyser Bhagirathi IV 6193 m, va, arrampicando dal basso, lungo E guadagnato un ultimo canale, Nord del Tsaranoro Atsimo la via
RENLAND Rascana, 6c, 450 m. T. Holzhauser, India. ci che definiscono: Una linea raggiunge direttamente la cima, Dreams of Youth. 700 metri per
Sharks Teeth Sharks T.Lamprecht, M.Tresch Foto Archivio D.Nardi. evidente che sale verso sinistra ha spiegato Rosso. Via diretta, 18 tiri alla cima con le seguenti
In questa pagina, in
Tooth principale 1555 m attraversando gran parte della TD+, 600 m. Dedicata a Marco difficolt: 6a+, 6b+, 7b+, 8a+,
basso:
Prima salita della cima principa- Dos Canones I Luca Argentero parete e incrociando circa 15 vie. Forcatura. 8c, 8b, 8a, 8b+, 8c, 8b, 8a, 8b+,
le degli Sharks Teeth per i rus- Private Universe, 7a+, 550 m. su Little Auk, I due hanno scalato in libera con 8b+, 7c+, 6b, 7a, 7a, 6a.
si Alexander Ruchkin e Mikhail T.Holzhauser, M. Tresch Groenlandia. difficolt di 5.13a due terzi della BRASILE Un sogno che i quattro giovani
Mikhaylov che, lo scorso maggio Lucky Mushrooms, 6b+, 600 m. Foto Archivio via, fino a una sezione impossibi- Pan de Azcar 394 m e alpinisti maturavano da quattro
2011, hanno aperto in stile alpino C.Morel, A.Lietha, M.Wyser M. Maggioni. le che li ha portati a sinistra per Cerro del Corcovado 713 m anni.
la via Dance on Tiptoes, 1210 m, Per le relazioni e la continuare fino a ritrovarsi sulla Sulle due famose alture che so-
VII/A2/6c. La salita per la cresta Dos Canones II personale collaborazione via Iron Hawk (A4 5.10). 25 i tiri vrastano la citt di Rio de Janeiro, NAMIBIA
nordovest ha richiesto 4 giorni per El Martillo, 6a+, 500 m. C.Morel, ringraziamo: saliti: di cui uno solo totalmente gli spagnoli Iker e Eneko Pou si Orabeskopf - Massiccio del
21 lunghezze: segue inizialmente A.Lietha, M.Wyser Michele Maggioni, Enri- nuovo con altri brevi tratti nuovi sono cimentati lo scorso ottobre Brandberg 2600 m ca.
un canalone nevoso, poi continua co Rosso, Nicol Sanna, realizzati per collegare le varie vie. per liberare due vie di 8a e 8a+. Ripide placche, sezioni verticali,
su roccia ripida. Bondola Ufficio Stampa Salewa. Al Pan de Azcar i due hanno fessure off-width, camini... Si
Bondola, 6a+, 450 m. C.Morel, AMERICA LATINA salito Va del totem (250 m, 8a) chiama Hungarob Combination,
Quvnerit Island A.Lietha, M.Wyser Michele). ilua Agparssuit. Red Wall, Ver- contrato pendenze fino a 55/60. VENEZUELA insieme al brasiliano Ralf Cortes, 370 m, 7c (6c obblig.), ed la
Erano passati sette anni da quan- Northern Comfort, 6a+, 600 m. Agpat island Umiasugssup sante est Il tratto finale presenta crepacci Roraima Tepui 2810 m con rotpunkt dellottavo tiro. Al nuova via aperta nel settembre
do Toni Lamprecht e i suoi com- A.Lietha, M.Wyser Ilua. Versante sud Little Auk, 7a, 450 m molto aperti e terreno delicato. I tedeschi Stefano Glowacz e Cerro del Corcovado, Iker e Eneko 2011 dai tedeschi Jrg Helfrich,
pagni avevano messo piede per la Chiuse il martedi, 5b, 250 m - La Vetta alle 12.30. Discesa lungo la Holger Heuber hanno aperto una e Cortes, hanno toccato la statua Manuel Hofmann, Till Kramann
prima volta nella parte meridio- Sivinganerup ima Fiord: prima di Scirocchi, 5c, 250 m Qaersorssuaq island Iterdlags- via di salita. Sanna ha anche salito nuova linea sulla parete La Proa al del Cristo redentore dopo aver li- e Alexander Stahl sullOrabe-
nale delle Groenlandia, nei fiordi Asiag Beppe torna indietro, 6a, 150 m suaq. Versante sud il Khan Tengri 7010 m. Tepui Roraima 2810 m. Behind the berato Atalio del Diablo (300 m, skopf nel gruppo del Brandberg,
attorno alle isole Tornarssuk e Serratit, 7b, 600 m. T.Holzhauser, Isabella, 5c, 300 m Rainbow di 16 tiri con sezioni 8a+), con l8a+ risolto al secondo il pi alto rilievo della Namibia.
Quvnerit, vicino a Cape Farewell. T.Lamprecht, M.Tresch Alfred Wegener Halvo - Quota NORD AMERICA di 8b. la prima via in libera del- tiro. Arrivati al quinto tiro (7c di Spittata dal basso, gli alpinisti
9 le vie aperte nel 2004 di diffi- 1630 m Umiasugssuk. Versante sudest Diamond Longs Peak 4345 la parete. La via era stata tentata aderenza) la cordata ha atteso in hanno usato ulteriori protezioni
colt fino a 5.12, con sette prime Golden Pillars Beppe e Luca salita di misto fino Pic Nic, 6a+, 200 m m, Colorado dai due insieme a Kurt Albert nel parete la mattina seguente per le trad per i lunghi run out.
ascensioni. Per non smentirsi, ec- Another Wallhalla, 6a+, 800 a 1500 m poi scesi per blocchi in- Lamericano Josh Wharton non 2010. Allora la cordata si era fer- ultime due lunghezze di 7a+/7b, Possibile variante di partenza sul
colo ritornare Toni con quasi tutti m. T.Holzhauser, T.Lamprecht, stabili. KIRGHIZISTAN nuovo alle libere sulle grandi mata a met salita, rinunciando e 7c. lato destro del pilastro ovest..
i componenti della stessa cordata M.Tresch Marco e Augusto camminata alla pareti. Basti ricordare con Neil per il mal tempo.
svizzero-tedesco. Ed eccolo met- Waslala, 6a+, 600 m. C.Morel, A. cima di circa 1500 m Pik Indipendent 5020 m Kauffman la va Co.da sulla Aguja
tere a segno oltre 5000 metri di Lietha, M. Wyser Nicol Sanna ha salito in solitaria Desmochada (2.800 m), dopo aver PERU
arrampicata insieme a Caroline Upernivik island Inukavsait il 14 agosto 2011 linviolato Pik In- completato coi compagni Magro Nevado Santa Cruz 6259 m
Morel, Andres Lietha, Michi Wy- Agparssuit-Umiasugssuk fiord Qaersorssuaq. Versante dipendent 5020 m. e Opp la meravigliosa traversata e Nevado Santa Cruz Chico
ser, Tom Holzhauser, Michi Tresch. Divertimento puro tra gli iceberg sudest Partito alle 6 di mattina, Sanna ha di Aguja Desmochada, Aguja de la 5800 m, Cordillera Blanca
10 le prime ascensioni realizzate della Groenlandia, cos parla della Il volo della mezza luna, 6b/c, 300 attaccato la cresta est a ca. 4060 Silla e Fitz Roy (Wave effect 1.900 Prima salita al Gran Gendarme
lo scorso agosto 2011, con diffi- sua spedizione Michele Maggio- m m. Lungo la salita lalpinista ha in- m, 7b+, 40) in Patagonia. Questa della cresta nordest (5800 m) del
colt fino a 7b, sempre nei fiordi ni che, lo scorso luglio 2011, ha contrato pendenze fino a 55/60. volta il californiano si cimentato Nevado Santa Cruz 6259 m (Pu-
attorno a Quvnerit Island. Ano- aperto diversi itinerari sui grani- Nutarmiut island Tasiussaq. Il tratto finale presenta crepacci sulla Diamond, limponente lava- caraju) e prima salita della Est del
ther Walhalla la via pi lunga, ti dellisola danese nella zona di Versante sud molto aperti e terreno delicato. gna rocciosa a oltre 4000 metri Nevado Santa Cruz Chico 5800 m,
per fessura articolata di 800 metri Agparssuit-Umiasugssuk. Little Ci vuole sangue freddo, 5c, 200 m Vetta alle 12.30. Discesa lungo la di quota del Longs Peak (Rocky Cordillera Blanca. A realizzarle, nel
lungo uno dei Golden pillars sulla Auk la via pi difficile di questo - Sei connesso?, 5b, 200 m via di salita. Sanna ha anche salito Mountain National Park). Ed ecco giugno 2011, Fabrizio Manoni, En-
costa nord dellisola. Serratit, nel viaggio. 15 tiri di difficolt massi- il Khan Tengri 7010 m. la libera della Dunn-Westbay, 8a+, rico Rosso e Paolo Stoppini.
centro di Quvnerit Island, presenta ma 7a, tra fessure, placche e die- Qaersorssuaq island - Kingigtup 300 m a 40 anni dalla sua aper- La prima salita al Gran Gendarme
verticalit costanti, tratti di duro dri, salita con Beppe Villa e Luca ilua. Versante sudest INDIA tura. Questa via, considerata una avvenuta il 9 giugno dopo un
boulder, sezioni in fessura varia e Argentero in circa 12 ore, ha rac- Red Sam, 6a, 250 m - Tac Tac, 6a+, Bhagirathi III 6457 m e vera classica, era stata aperta da campo avanzato a 5530 m. Rag-
articolata. Tutte le vie sono state contato Michele. Facevano parte 250 m Bhagirathi IV 6193 m, Jimmy Dunn e Billy Westbay nel giuntane la sommit (dedicata
salite clean e a vista senza luso di della spedizione anche Cristina Garhwal 1972: 10 tiri con grado in artifi- allamico Luciano Colombo) per
protezioni fisse e in giornata. Rapisardi, Alberto Bianchi, Marco Qaersorssuaq island - Kingigtup Nicol Sanna ha salito in solitaria ciale di 5.10 C3. limpraticabilit della cresta e le
Frezzato e Augusto Scirocchi che ilua Agparssuit. Versante ovest il 14 agosto 2011 linviolato Pik In- pessime condizioni sul lato nord
hanno partecipato a tutte le salite Immagini perdute, 6c, 350 m - dipendent 5020 m. El Capitan 2307 m - e sud, la cordata rinuncer alla
Itivdliap Pularia Fjord: guidate da Michele, Luca e Beppe, Dedicata a Te, 6b+, 350 m Partito alle 6 di mattina, Sanna ha Yosemite, California cima del Santa Cruz. Il 16 giugno
Piz Rascana eccetto Little Auk e Il Volo della attaccato la cresta est a ca. 4060 Dopo aver ripetuto The Salathe i tre ripartiranno per il Santa Cruz
Corradojillo, 6c, 300 m. C.Morel, Mezza Luna (aperta da Beppe e Qaersorssuaq island - Kingigtup m. Lungo la salita lalpinista ha in- Wall dal basso come primo di cor- Chico. Con un campo a 5200 m, la

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Nuove Ascensioni
a cura di Roberto Mazzilis

Da sinistra:
la rocca Du F con
il tracciato della via
Andrea e Paolo
La parete Sud - Est del
Monte la Queglia.
Il Torrione Nord del
Monte La Rocca con
la via Inconsapevoli
Incertezze.
La parete Nord della
Veunza con il tracciato
della via Mazzilis -
Lenarduzzi.
La parete Sud delle
Grandes Jorasses con
il tracciato della via
Plein Sud.
Lo schizzo della via
diretta alla Punta
Gastone.

Appennino instabile e parzialmente riattrez- e V+, 2 passaggi di VI +. Roccia e ripetuta da Angelo Angelilli e omogeneo , il rimanente supe- le e completamente in libera con via termina a poca distanza dalla su placche sanissime e finemente
zato con spit a sostituzione dei da discreta a buona , a tratti ot- Rinaldo Santilli. Questo percor- rabile in A0 ,A1). Sviluppo di m vari tratti di VI e VI (TD+) lungo Brche della III Torre di Tronchey. "cariate dallo stillicidio: incrocia
Torrione Nord (top. Prop.) - chiodi usati in apertura. Sviluppo tima, tranne che nel 1 tiro dove so, di nuovo riproponibile grazie 225 suddivisi in 11 tiri di corda rampe e diedri di roccia friabile. Il tutto realizzato dopo unattesa nuovamente la Piussi e prosegue
Monte La Rocca, m 1573 m 130 suddivisi in 5 tiri di corda malgrado disgaggi e ripuliture alla variante, risulta essere molto attrezzati a spit e chiodi normali Dalla base della parete alla vetta e uno studio della parete protrtto alla ricerca dei punti meno spor-
Appennino Centrale su roccia da buona a ottima , con sono ancora presenti erba e roc- bello e consigliabile. Sviluppo m con laggiunta di maglie rapide sono state impiegate ore 12. per anni. genti per superare le sovrastanti
Sottogruppo Monte Secine Monti erba solo sul 1 tiro. Ripetuta dal- cia instabile. Questa via, ripetuta 140, difficolt di V, V+, passaggi alle soste sfruttate per la discesa fasce orizzontali di tetti alternati
Pizi lo stesso Iurisci e Bruno Moretti. da Stefano Supplizi, C. Iurisci e di VI+. Tutte le vie elencate sono a corde doppie. Grandes Jorasses, m 4208 Veunza, m 2340 ad altrettante fughe di lastroni e
Parco Nazionale della Majella Ancora da "liberare il passaggio Giordano Renzani con laggiunta state ripulite dal pietrame pi in- Notizie pi dettagliate su Alpi Graie Massiccio del Monte Alpi Giulie Gruppo del Mangart fessure diedri. Sullultimo tiro di
Morrone chiave (6c/6c+ ?). Portare rinvii , di protezioni veloci , supera una stabile e riattrezzate a spit con il www.christianroccati.com Bianco Il 10 settembre del 2011 Rober- corda (larrivo al grande catino
La via Inconsapevoli Incertezze cordini e friend medi. fessura evidente che solca la pa- contributo della sezione di Lan- Il 22 maggio 2010 le cordate Michel to Mazzilis e Fabio Lenarduzzi pensile intasato di erba e mu-
il nuovo itinerario (il pi diffici- rete a m 20 sulla sinistra della via ciano del C.A.I. di Chieti Alpi Coranotte Sergio De Leo e Mar- aprono sulla parete Nord quella schio anche sugli strapiombi) sono
le della parete) aperto il 7 otto- Monte La Queglia, m 995 "Cristi truvut na fatije. Questa cello Sanguineti (C.A.A.I.) Marco che pu essere considerata la via stati trovati parecchi chiodi, pro-
bre del 2010 da Cristiano Iurisci Appennino Centrale Monti della seconda bellissima via opera Rocca Du F Punta Oreste Gastone, Appino, dopo un bivacco a poca tecnicamente e psicologicamente babilmente relativi alla via "Beli
e Nicola Carusi sula parete Ovest Laga del solito C. Iurisci e Lorenzo Di Rocca del Faggio, denominazione m 2492 distanza dalla crepaccia terminale, pi impegnativa di questa super- Kriz che Peter Podgornik , nella
di un elegante pilastro che si erge Versante meridionale del Parco Tullio e segue una fessura "ser- proposta Marittime - Gruppo del Marguaires hanno aperto "Plein Sud , una via ba montagna giuliana. Lattacco sua pregevolissima nuova guida
su questa piccola montagna. Nazionale del Gran Sasso peggiante di roccia da buona a Appennino Ligure Val Cerusa Lostica parete Nord, alta m 500 nuova sulla selvaggia parete Sud. posto immediatamente a destra sul Mangart , pare abbia indicato
Questa via, bella e consigliabile Gabriele va a Lavur una ottima. Sviluppo m, 130 con dif- Su questa struttura rocciosa, tra e salita per la prima volta da Ar- Complessivamente oltre m 900 di della via Piussi che viene incro- in modo impreciso. Sviluppo fino
si sviluppa lungo la placconata nuova via, interessante e consi- ficolt dal V al VI+. La parte alta le pi notevoli ed alpinistica- mando Aste e Armando Biancar- arrampicata in ambiente grandio- ciata nel 2 tiro per infilarsi sul al catino m 645 suddivisi in 11 tiri
compatta collocata tra due vie gliabile realizzata in 2 riprese da per coincide con la "storica via mente interessanti del territorio di nel lontano 1961 e non pi so con difficolt valutate di W14+ fondo di un ampio diedro/fessura. di corda, da m 60. Difficolt con-
gi esistenti (vedi rubr. nov. dic. Gabriele Basile, Cristiano Iurisci e aperta alla fine degli anni 90 da genovese stata attrezzata (fine ripetuta per ben 50 anni, stata / 5R / M6+. La via allinizio sfrutta Scavalcando verso sinistra la fac- tinue di V, VI, VII, 3 passaggi in A0.
2010) aperte dallo stesso Iurisci Lorenzo Di Tullio il 1 novembre Biase Persico e Vincenzo Di Me- del 2009)da E. Dotta, C. Roccati scalata per una via pi diretta da per m 450 le roulotte della "Diret- cia del diedro allaltezza del primo Tempo impiegato ore 11. I pochi
e compagni. La via nuova stata del 2009 (ripetuta dagli stessi dio e ripetuta da S. Supplizi e C. ,D. Dotta, R. Rudino e M. Picco Andrea Parodi, Pietro Godani e Se- tissima Gianni Comino Memorial grande tetto (VII e A0)ci si porta a chiodi usati, compresi tutti quelli
aperta salendo dal basso ma con Iurisci e Di Tullio il 2 luglio del Iurisci. Sempre su questa parete una via molto interessante e con- rafino Timossi il 12 settembre del Route o "Phantom Direct, aperta rasentarne con la punta dei piedi per i 3 passaggi in A0 sono rimasti
uso di spit nel 2 e soprattutto nel 2010) sulla parete Sud ,Sud Est stata realizzata anche una va- sigliabile (gi aperta in solitudi- 2011. La prima parte dellascensio- nel 1985 da Grassi Luzi Rossi. il filo del bordo espostissimo per in parete. Assolutamente necessa-
3 tiro (passaggio chiave) chioda- della Queglia, una cima picco- riante di attacco (m 80 diff. max ne dallo stesso Rudino)dedicata ne si svolta sul pilastro a destra Dove Grassi & c. avevano traver- tutta la lunghezza di corda. Tiro ria roccia perfettamente asciutta
to in artificiale e con difficolt la ma intrigante che si innalza VI+)da C. Iurisci e comp. che si alla memoria di Andrea e Paolo, del canalone percorso da Aste e sato a sinistra, la "Plein Sud pro- "chiave spettacolare e talmente , meteo stabile (immaginate le
di VI+ / A0. Gli altri 3 tiri sono di isolata tra i comuni di Pesco- raccorda con il diedro gi sfrut- scomparsi, il primo in seguito Biancardi. Nella parte centrale le segue direttamente lungo i m 250 aggettante nel vuoto (ci si trova terrificanti cascate di acqua che
IV e V , passaggi di VI e VI+ con sansonesco e Corvara (PE), alle tato dalla via "La Quaglia alla ad una caduta in montagna, il vie risultano per un tratto in co- circa, del couloir centrale, fino al gi a considerevole altezza) da possono prendere forza nellenor-
chiodatura normale e protezioni estreme propaggini meridionali Queglia (percorso originale fra- secondo per male incurabile. Ar- mune mentre luscita in vetta grande camino che nasconde una rendere impossibile una eventuale me catino pensile che sovrasta la
"veloci. Successivamente litine- del Gran Sasso. Sviluppo m 140 nato) aperta da Luca DAndrea e rampicata consigliabile valutata stata realizzata pi direttamente. goulotte incassatissima di ghiac- ritirata a corde doppie. In segui- parete!) corde da m 60 , chiodi e
rario stato ripulito dalla roccia con difficolt di IV ,V ,tratti di V Massimo Massimiano nel 2007 D+ (IV, IV+ obbligatorio e molto Ne scaturita una scalata diffici- cio da superarsi in dry tooling.La to la via un continuo "slalom una serie di friend.

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speleologia
La Grotta Grandi dei Cervi
Pietrasecca, Carsoli (AQ) tra passato e futuro e
lesplorazione speleo subacquea del lago terminale
testo di Guglielmo Di Camillo

con la salvaguardia dellambiente rocciosa che blocca il fango e por- via raccolte numerose informa- convenzione tra la Federazione
e le biodiversit. Un mondo dove ta alla Sala del By-pass. Da qui la zioni riguardanti la forma della Speleologica Abruzzese ed il Co-
il Club Alpino Italiano e la Societ progressione si fa pi tecnica con cavit che contiene il lago e la mune di Carsoli. Nella convenzio-
Speleologica Italiana possono e numerosi passaggi su corda che presenza di alcune fessure, che ne vengono anche regolamentate
devono essere interlocutori im- portano al Salone Angeletta. per risultano troppo strette per le visite speleologiche alla grotta.
portanti. La presenza dei numerosi sacchi il passaggio di una persona. Ben- Per ulteriori informazioni sulla
A fianco. Particolari per il trasporto delle attrezzature ch gli speleosub avessero scelto convenzione rimandiamo al sito
dei primi bellissimi la prima esplorazione per la progressione e quelli molto di indossare mute umide da 7 mm della FSA: www.fsa.abruzzo.it
saloni. speleo subacquea del pesanti contenenti lequipaggia- al posto di quelle stagne per non stata anche firmata una impor-
FotoCesare Iacovone lago terminale mento per limmersione speleo appesantire ulteriormente i sacchi tante convenzione tra il Comune
A fronte a sinistra. La spedizione stata organizzata subacquea, hanno rallentato no- con le attrezzature, la tempera- e la sezione del CAI di Carsoli (AQ)
Il Fiume di Fango.
e condotta dal Gruppo Grotte e tevolmente landatura. Dopo es- tura dellacqua di circa 12 gradi www.caicarsoli.it
FotoEnrico Orsini
A fronte a destra. Forre Abruzzo sotto la guida del- serci riposati e riscaldati con delle ha consentito loro di rimanere La grotta aperta al pubblico tut-
Particolare di lo scrivente e quella di Umberto bevande calde, il gruppo ha pro- immersi per almeno 20 minuti. to lanno ed possibile effettuare
concrezione. Alegiani, in collaborazione con il seguito verso il fondo della grotta, Una volta conclusa lesplorazione delle visite turistiche con percorsi
FotoCesare Iacovone Gruppo Grotte e Forre CAI Carsoli, che si raggiunge attraverso il Fiu- i 2 speleosub si sono cambiati ed di diversa difficolt accompagnati
grazie al sostegno dellEnte Ge- me del Silenzio, un meandro largo ricominciata la faticosa risalita dalle guide speleologiche del Col-
Il passato e il futuro Italia nel cuore dei monti Carseo- Carsoli e allUniversit di Scienze speleologici di tipo moderno e store della Riserva Naturale Grotte in media 2 metri. Un ultimo salto verso luscita della grotta, rag- legio Regionale dellAbruzzo. Per
Esplorata nel marzo del 1984 dal lani a cavallo tra Abruzzo e Lazio. Ambientali dellAquila si arrivata non invasivi dellambiente ipogeo. di Pietrasecca e alla Federazione di 13 metri, sotto cascata, porta al giunta quando ormai era notte. Il maggiori informazioni consultare
GS CAI Roma, in seguito allindi- Qui troviamo grotte importantis- alla conclusione di alcuni presup- nellinsieme di tutte le forze, Speleologica Abruzzese. lago terminale a -113 m e 1800 m cielo stellato ci ha salutato entrati il sito del comune di Carsoli:
viduazione, da parte di P. Giaffei, sime come lOvito di Pietrasecca, posti con la firma di importanti nella dialettica delle parti che La grotta ha una lunghezza di dallingresso. in una mattina di sole e usciti al www.comune.carsoli.aq.it
di una nicchia nella roccia in gran linghiottitoio di Luppa, le grotte convenzioni che regolamentano debbono trovare una sintesi nel circa 1800 m ed una profondit A 7 ore dal momento in cui sia- buio stanchi, bagnati, ma soddi-
parte occupata da una frana. Un di Beatrice Cenci e linghiottito- un principio fondamentale: la bene comune e tenendo al centro complessiva di -113 m. Lo sviluppo mo entrati in grotta, sulla piccola sfatti e con la mente colma delle
lungo lavoro di scavo ha consen- io di Val di Varri (solo per citare grotta, cos come tutte le risorse di ogni discorso la sacralit della della cavit di tipo sub-orizzon- spiaggia a bordo del lago sono sensazioni e delle emozioni vissute
tito, dopo alcuni giorni, di aprire alcune delle grotte dove si sono naturali, un patrimonio di tutti natura e il suo rispetto che si pu tale, quindi senza grandi verticali, state calate le attrezzature spe- in questa lunga giornata in grotta. Per saperne di pi
il cunicolo dingresso (Giancarlo formati generazioni di speleologi nel rispetto dei regolamenti che arrivare a una visione moderna ma la progressione al suo interno leo subacquee e qui i 2 speleo- Questo tentativo solo il primo La Riserva Naturale delle Grotte
Albamonte e altri 13 compagni). laziali e abruzzesi). tutelano la loro integrit. della gestione del patrimonio ipo- resa difficoltosa dalla presenza sub (Sergio Agnellini e Francesco passo verso una esplorazione ap- di Pietrasecca. Ezio Burri, Edizione
Nelle settimane successive stata Ora questa cavit anche un La grotta appartiene al mondo geo. di acqua, fango e diversi passaggi Papetti) si sono preparati allim- profondita della cavit alla ricerca Carsa, Pescara 1998.
completata lesplorazione. Poco esempio del paradigma della no- dellUniversit e della ricerca per Lo stesso spirito di tenacia e di so- su corda, soprattutto nella secon- mersione. Dopo aver agganciato di possibili proseguimenti e nuove Grotta dei Cervi (Pietrasecca,
dopo la scoperta, la grotta sta- stra societ: chiusure e aperture portare avanti studi scientifici gni che animava quei 14 speleolo- da parte dopo il passaggio della la sagola sulla riva i 2 si sono im- gallerie in uno dei complessi carsi- Abruzzo): studio dei principali
ta chiusa con un cancello dalla pi o meno improvvisate, proget- sullambiente. La grotta appartie- gi nel lontano 1984, ha animato Strettoia. Da qui, infatti, una pri- mersi cominciando lesplorazione ci pi importanti dAbruzzo. terremoti preistorici dell'area car-
Sopraintendenza Archeologica di ti per renderla turistica e alcune ne al mondo speleologico per far questa nuova visione di gestione ma verticale di circa 10 m porta del lago alla ricerca di un possibile Per ulteriori immagini e informa- seolana dall'analisi di strutture
Chieti. Cos recita il libro Grotte scelte opinabili, e un decalogo di divulgazione e per proseguire nel- della Riserva nella speranza che al Ramo della Luna, una stretta passaggio verso altri rami della zione ai nostri siti: carsiche. Agostini Silvano; Forti
del Lazio. incomprensioni e malintesi, che la ricerca di possibili nuovi svilup- questo nuovo cunicolo stretto galleria completamente allagata, grotta. Nel corso dellimmersione www.caicarsoli.it Paolo; Postpischl Daniele. Societ
La grotta considerata una delle pi racchiudono pi di 25 anni dalla pi del complesso carsico. La grotta che abbiamo aperto possa servire e dopo alcuni passaggi su corda sono state eseguite delle riprese www.grotteforreabruzzo.com Speleologica Italiana 1990.
belle dellintero Appennino an- sua scoperta. Percorso simile ad appartiene alla popolazione che di esempio e ci apra la strada verso si scende al Fiume di Fango, una subacquee anche se, purtroppo, Le Grotte del Lazio. I Fenomeni
che una delle grotte naturali dove altre grotte italiane, purtroppo. ci vive sopra e che giustamente un mondo dove lunione prevalga galleria lunga circa 200 m che si la visibilit inizialmente buona Altre informazioni Carsici, Elementi della Geodiver-
maggiormente si sono sviluppati Da tre anni e grazie al lavoro crede in un sviluppo del territorio. sulle divisioni, dove la ricerca e caratterizza per la presenza di un divenuta subito scarsa per il sol- utili sulla Grotta sit. Giovanni Mecchia, Marco
studi di sismotettonica e paleosi- dellamministrazione del comu- La grotta appartiene ai turisti che la divulgazione abbiano un ruolo fango fluido profondo circa 1 m levamento dei sedimenti fangosi Grande dei Cervi Mecchia, Maria Piro, Maurizio
smica. ubicata in una delle zone ne di Carsoli, alla Federazione vorranno visitare questo incre- primario, dove il turismo di nuova in cui si affonda ad ogni passo. La presenti sia sul fondo che sulle Il 16 maggio 2009 presso il Comu- Barbati, Regione Lazio 2003.
carsiche pi importanti del centro Speleologica Abruzzese, al CAI di dibile ambiente con dei percorsi concezione si possa amalgamare galleria termina con una soglia pareti del lago. Sono state tutta- ne di Carsoli stata firmata una

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Libri di montagna zone finora trascurate: il Vallone rata una letteratura di nicchia, > Heinz Grill

a cura dI Roberto Serafin


di Scalaro e la Dora Baltea
Orientale. Lopera comprende
com quella di montagna, di
rientrare nellaccezione di lette-
ARRAMPICARE NELLA VALLE
DEL SARCA.
titoli in libreria
una parte generale (introduzione ratura tout court, il fatto che Lesperienza del ritmo nellar- POESIA Catinaccio, Marmolada, Pale di San Martino
e presentazione, cenni storici, non vi una separazione tra le rampicata Spiro Dalla Porta Xydias Pietro Macchione Editore, Varese,
> Ruggero Meles Uscito cartografia, bibliografia, numero vicende strettamente connesse Idea Montagna, tel POESIE DI MONTE www.macchionepietroeditore.it. 96 pagine, 13x21
LEOPOLDO GASPAROTTO. lanno di telefono, siti web, mail utili, alle attivit alpinistiche dei 049.9601797, www.ideamon- Il mistero della vita e della morte e la nostra cm. 14
Alpinista e partigiano scorso avvertenze) cui segue lelenco protagonisti e la loro esperienza tagna.it. fragilit in 30 liriche del grande poeta e scrittore
Ulrico Hoepli Editore, www. in luglio, di rifugi, bivacchi e posti tappa di vita quotidiana, ma anzi, le 223 pagine; 26x19 cm.; foto e triestino TESTIMONIANZE
hoepli.it, Milano. questo con la descrizione dei percorsi di prime sono inserite nel contesto schizzi a colori. 28 Neos Edizioni, www.neosedizioni.it. Reinhold Messner
120 pagine; copertina con 2 manuale accesso. Alcune cartine schemati- della seconda. La narrazione Nuova te- 72 pagine; 12x20 cm. 13 TEMPESTA SUL MANASLU
ante; 24x17 cm.; foto b/n. ha susci- che completano lopera. vede infatti lepisodio della stimonianza Una spaventosa bufera di neve investe gli alpinisti
22 tato un R.S. guida di Courmayeur, gi stu- dellim- SAGGI nel 1972 al ritorno dalla vetta. Due di loro vengono
Ammi- interesse dente universitario torinese nel pegno Reinhold Messner inghiottiti dalla bufera
revole superio- > Enrico Camanni Sessantotto, che accompagna della casa SPOSTARE LE MONTAGNE Priuli & Verlucca, www.priulieverlucca.it.
sia come re alle IL RAGAZZO CHE ERA IN LUI ai giorni nostri una famiglia editrice Come si affrontano le sfide superando i propri limiti. Collana Campo/Quattro; 207 pagine; 15x22 cm.
alpinista previsioni ed ora alla seconda Vivalda Editori (www.vivaldae- borghese benestante, com- padova- Mondadori, www.librimondadori.it. 17.50
sia come edizione. In sei capitoli, dopo ditori.it), Torino, 2011. posta da padre madre e figlia na nella 211 pagine, 17x24 cm. 29
parti- avere appreso tutto ci che Collana I Licheni; 184 adolescente, per un giro sulle promozione Oreste Forno
giano, importante sapere per leggere e pagine; ferrate della Civetta. La loro della conoscenza alpinistica, il GUIDE LALTRA MONTAGNA
Leopoldo interpretare le carte topografi- 12,5x20 escursione si intreccia con la volume presenta 60 vie di roccia Stefano Buzza e Andrea Rizzato Scalate mistiche di un alpinista che ha scelto
Gaspa- che, il lettore pu familiarizzarsi cm. misteriosa salita e la tempora- nella Valle del Sarca, a nord del SCIALPINISMO IN COL NUDO-CAVALLO unaltra dimensione della montagna
rotto con i sempre pi diffusi sistemi 16,50 nea scomparsa di due studenti Lago di Garda, con difficolt tra il I percorsi principali nella vasta area ai margini Bellavite editore, www.oresteforno.it.
(1902-1944) fu un avvocato di posizionamento satellitare e Camanni nel diedro Philipp-Flamm sulla quinto e il settimo grado. La novi- meridionali delle Dolomit 176 pagine, 12x19 cm. 13
milanese aperto alle pi audaci organizzare una serie di giochi si cimen- parete Nord-ovest e la altret- t rappresentata dalla selezione Idea Montagna, www.ideamontagna.it.
avventure alpinistiche. Ma dopo dorientamento. Allegato con ta per tanto misteriosa comparsa al di scalate su queste pareti solari. 287 pagine; 15x21 cm. 23,50 DVD
l8 settembre svolse un ruolo impresso il logo del CAI, lindi- la terza Rifugio Coldai di una ragazza Di tutte primo salitore Heinz Cantata per orchestra, coro, voci recitanti,
possibile soltanto a chi in pos- spensabile regolo da utilizzare volta in qualche modo legata ai due Grill. Scalatore tra i pi grandi, VALLI DI LANZO solista, immagini, dedicata a tutti gli italiani e
sesso di doti fisiche e morali del sulle cartine e sul terreno. Come con il giovani in parete. La storia lo definisce Marco Furlani nella Tre carte dei sentieri in scala 1:25.000 con oltre donne di montagna che hanno fatto lItalia
tutto speciali: quando giunto sottolinea il presidente generale genere inserita in un doppio binario presentazione, in pochi anni ha 200 itinerari rilevati con GPS in collaborazione con GLI ITALIANI DELLE MONTAGNE
il momento in cui gli si richie- Umberto Martini nella presen- del romanzo alpinistico (se pu dellesperienza esistenziale della valorizzato zone rimaste a lungo il CAI di Lanzo Torinese Composizione originale di Luciano Di Giandomenico,
deva di sacrificare ogni cosa per tazione, il manuale impostato aver senso una simile distinzio- guida, che come soccorritore inosservate e inesplorate, aprendo Clicart. Tel/fax 0119220942, cartografo@libero.it testi di Roberto Biondi, solista Camilla Illeborg, voci
amore della libert del Paese, si anche per luso didattico nelle ne), un filone attualmente in coinvolto nella ricerca dei due itinerari di straordinaria logica al- recitanti Cesare Rasini e Patrizia Scianca.
imposto come partigiano con Scuole e nei Corsi sezionali. espansione che si sviluppato giovani, attraverso la cui im- pinistica di cui qui offre eloquenti Andrea Greci Orchestra del Monte Bianco e Coro Edelweiss,
dedizione sublime fino a diventa- R.S. di pari passo con levoluzione presa cerca di rivivere lo scacco saggi, a cominciare da alcuni CIASPOLE & DOLOMITI Sezione di Torino del CAI. Vivalda editori, www.
re comandante delle formazioni > Dario Amatesi, Davide dellalpinismo dopo il Nuovo subito da giovane, quando percorsi per principianti. 21 itinerari tra i pi famosi gruppi dolomitici: vivaldaeditori.it/, 18
lombarde di Giustizia e Libert Caresio, Domenico Caresio mattino, cio linteriorizzazio- con un compagno rinunci ad R.S.
e braccio destro di Ferruccio GUIDA SCI-ALPINISTICA DEL ne del concetto che lalpinismo attaccare la stessa via. La crono-
Parri che nel 45 presiedette il CANAVESE non unattivit a s stante, logia del racconto oscilla quindi
nuovo governo. Il libro riesce ad 248 pagine; 17x12 cm.; foto e ma che fa parte del contesto nel confronto, realizzato grazie Bonatti, l'uomo e il mito
avvincere ripercorrendo con una schizzi a colori; CAI di Rivarolo esistenziale del quotidiano. Fino a flashback, tra il contesto socio
A sei mesi dalla scomparsa del gran- andato a 81 anni il 13 settembre 2011 suscitando onda-
pregevole documentazione gli Canavese, TO (tel 347.7197819). allora, a differenza che per la politico delle utopie sessantot-
anni che hanno preceduto imme- 15 cinematografia ove il genere tine vissute dalla guida, e quello
de alpinista ed esploratore, due libri te di commozione tra gli appassionati di montagna. Con il
diatamente il secondo conflitto In questa del Bergfilm era comparso gi delle occupazioni universitarie ripercorrono vita, imprese, trionfi corredo di immagini inedite e le presentazioni di Alessandro
bellico mondiale e le eroiche vi- terza tra le due guerre, al massimo causate dal precariato di oggi, e tragedie in alta quota di Bonatti. Gogna e Simone Moro, emergono aspetti della sua personali-
cende della resistenza partigiana. edizione si poteva contare su romanzi vissute dai due giovani arram- Walter Bonatti / In cima al mondo t complessa. Perch Bonatti stato anche un caso mediati-
Presentazione di Alberto Benini. della ambientati in montagna anche picatori. Preciso e calzante (Mondadori, 146 pagine, 27x22 cm, co, un polemista, un ecologista, un
Renato Frigerio rinomata di considerevole peso lettera- lapprofondimento psicologico 7,90 euro) raccoglie un consistente intellettuale autodidatta, un uomo
guida (la rio un esempio per tutti La dei protagonisti, in particolare numero di immagini e testimonianze socievole ma spesso inafferrabile
> Alessandro Geri e Gianni prima montagna incantata di Mann. nel profilo della ragazzina e pubblicate a suo tempo dal setti- come ben sa lautore, giornalista,
Perelli Ercolini risale al proprio in tale visione del del rapporto madre-figlia che manale Epoca che per 17 anni ebbe che gli stato amico e si legato
CARTOGRAFIA E 1972, la mondo alpinistico che si inse- sembra escludere la figura pa- lindimenticabile Walter tra i suoi alla sua corda. In pi, lappassio-
ORIENTAMENTO seconda risce la terza avventura della terna. ardito ipotizzare che da
inviati pi prestigiosi nelle aree remote della terra. Walter nato pu consultare la cronologia
207 pagine; sovraccoperta al 1993) sono 131 gli itinerari guida alpina Nanni Settembrini, questo filone di Camanni nasca
plastificate; 20x14 cm.; foto e ritenuti tra i pi belli e remu- dopo le vicende che hanno ani- una serie televisiva mutatis
Bonatti, luomo, il mito di Roberto Serafin (Priuli&Verlucca, dei suoi giorni grandi e un minu-
schizzi a colori; Collana I Ma- nerativi che ovviamente non mato La sciatrice e Lultima mutandis del tipo del Com- 160 pagine + 16 di inserto fotografico a colori, 15x22 cm, zioso elenco di tutte le sue scalate:
nuali del Club Alpino Italiano. esauriscono tutte le possibilit sci Camel. Proprio per quanto si missario Montalbano di Andrea 17,50 euro, Collana Campo/Quattro) ricostruisce le tappe quasi un catalogo del suo alpinismo
10 (Sezioni), 13 (soci), alpinistiche offerte dal Canavese. detto sopra, ci che consente a Camilleri? salienti di una vita, anzi, delle tante vite delleroe che se ne irripetibile.
20 (non soci). Nuovi itinerari riguardano due quella che pu essere conside- A.G.

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a cura di Roberto Serafin qui CAI
Maccagno (VA).
attivit, idee, proposte
Lombardia. Corso per AG Como. Stop al Gaisa
Arrampicare al Cinzanino La Scuola Regionale Lombarda di Alpinismo Giovanile (SRLAG), su in- Finalmente risolta la controversia che si trascinava da tempo, nata con un annuncio nelle pa-
carico della Commissione Regionale Lombarda di Alpinismo Giovanile gine dello Scarpone. Riguarda il Gruppo Accademico Italiano Sci Alpinismo formatosi a Como Valle dellOrco (TO)
"Arrampicare al Cinzanino unemozione unica...". No, non , (CRLAG) organizza l11 Corso di qualifica per Accompagnatori di Al- nel settembre del 2008 in seno alla sezione cittadina, per quanto fin dalla prima ora senza 2 Meeting CAAI
come potrebbe sembrare, l'incipit di uno spot di un famoso ape- pinismo Giovanile. Il corso si rivolge a soci adulti, in grado di svolgere vincoli territoriali. L'iniziativa aveva subito suscitato pareri contrari in seno al Club alpino
ritivo, ma della pagina di presentazione che i soci del CAI Luino correttamente una autonoma attivit escursionistica e di alpinismo accademico nato ben prima, nel 1904. Gli accademici siamo noi, nessuno pu usurpare un
(VA) hanno dedicato alla cos denominata palestra di roccia di facile. Le prove di ammissione, come specificato nel bando, si svolgono titolo che ci identifica da pi di un secolo, stato il parare del presidente Giacomo Stefani
Maccagno. Aperta, attrezzata e graduata qualche anno fa dalla il 29/3 e l'1/4. espresso in unintervista alla Provincia di Lecco.
guida alpina Andrea Savonitto, la palestra Cinzanino a due Informazioni: Ivano Del Fiol direttore SRLAG cell 335.1831263 e-mail: La presenza ai vertici del Gaisa di personaggi come il comasco Rino Zocchi e il milanese
passi dal centro della cittadina lacustre, e sfrutta come base di srlag2@gmail.com, Eumei Piera presidente CRLAG, cell 339.6175251, Angelo Brambilla, rispettivamente presidente e vice, entrambi con trascorsi di spicco negli
partenza dei suoi variegati monotiri un tratto di strada statale da e-mail: crlag2@gmail.com organismi tecnici nazionali del CAI, ha sicuramente reso ancora pi delicata la composizione
anni abbandonato dall'Anas. del caso. La decisione per alla fine arrivata con una deliberazione del Comitato direttivo
La sezione ha stipulato una convenzione con il Comune di Mac- Sondrio. La scuola va in montagna centrale del Club Alpino, provvedimento che ha avuto come istruttore, relatore ed estensore
cagno, proprietario dellimpianto, e vuole far conoscere a tutte le Con un incontro nello splendido Salone di Balli di Palazzo Sertoli del il vicepresidente generale Vincenzo Torti.
sezioni questa bella realt adatta a tutti ma in modo particolare Credito Valtellinese stata presentata a Sondrio dal Fondo Ambiente E' stata cos respinta l'interpretazione del Gaisa secondo la quale il termine "accademico",
alle scuole di arrampicata: La palestra - spiega il presidente della Italiano liniziativa legata al lascito di Stefano Tirinzoni. usato in molti altri contesti, conserverebbe la sua caratteristica generica e neutra. Sempli-
sezione di Luino Francesco Bianchi - di libero accesso, basta se- Deceduto nellaprile del 2011, larchitetto e urbanista Tirinzoni ha cemente, quella parola nel Club Alpino ha una specifica valenza e identifica un'altra cosa,
guire alcune regole condensate nella normativa duso enunciata lasciato in legato al FAI la sua vasta propriet in Comune di Tala- un'altra categoria di persone, ha spiegato lavvocato Torti.
nel volantino di presentazione allegato in formato pdf. mona, costituita da tre alpeggi. Il FAI, nel rendere pubblico questo
bellissimo gesto del compianto architetto che fu il primo delegato Torino. Una gloriosa cordata
provinciale, ha spiegato Emilia Balgera Pozzi capo delegazione pro- Cerimonia in stile alpino con qualche lacrimuccia di commozione al Monte dei Cappuccini
vinciale del FAI che ha partecipato allincontro con il vice presidente per un evento che riguarda leditoria di montagna: il quarantesimo anniversario della casa
esecutivo Marco Magnifico, intenzionato a sistemare gli alpeggi o editrice torinese Priuli&Verlucca.
parte di essi realizzando una struttura ricettiva, tipo rifugio alpino, Nella Sala degli Stemmi, mentre in citt si respirava unatmosfera gi natalizia, Gerardo
pur mantenendo la fisionomia attuale, anzi conservando ogni possi- Priuli ha significativamente passato le consegne al figlio Luca, amministratore delegato, pre-
bilit di riconoscimento della destinazione originaria di ricovero per sentando il suo staff agguerrito e coraggioso, sempre in posizione avanzata nella ricerca
il bestiame e produzione del formaggio. In questo modo si potrebbe dei titoli giusti che possano interessare gli appassionati di montagna e di alpinismo. Alla Il Club Alpino Accademico Italiano (CAAI)
sviluppare il progetto al quale Tirinzoni teneva tantissimo: La scuola cerimonia, introdotta dalle parole del direttore del museo Aldo Audisio, sono intervenuti i sullonda del successo e dellentusiastica
va in montagna perch questo potrebbe diventare il rifugio dove vicepresidenti generali del CAI Ettore Borsetti e Goffredo Sottile. partecipazione riscontrati nel 2010 con il
mandare i ragazzi delle nostre scuole per le giornate di studio in primo meeting internazionale di arrampi-
un rifugio alpino. Nel delineare la figura di Tirinzoni, il consigliere Lima (Per). Nevados misteriosi cata del 2010, sta organizzando la secon-
Borgio Verezzi (SV). Convenzione centrale Angelo Schena ha fatto riferimento a un altro intervento al A Celso Salvetti, fondatore e presidente del CAI Lima Per, che passato a miglior vita lanno da edizione del Meeting internazionale di
A seguito della richiesta della Sezione di Finale Ligure, la giunta comu- quale lo scomparso, gi consigliere del CAI e presidente della Sezione scorso in aprile dedica un intenso ricordo laccademico Fabio Masciadri. Fondamentali nella arrampicata trad con il coinvolgimento
nale di Borgio Verezzi ha deliberato l'inserimento del Club Alpino Italiano Valtellinese, si dedicato con passione e generosit: la progettazione storia del CAI, scrive, sono state le sue numerose ascensioni sulle Ande e il suo instancabi- organizzativo degli enti locali interessati,
nell'elenco degli Enti convenzionati con le Grotte di Borgio Verezzi, con- e costruzione di un mini villaggio in Sri Lanka subito dopo la tragedia le generoso sostegno alle spedizioni italiane. Nel luglio del 1973 organizzai una spedizione in primis il Comune di Ceresole. Lincon-
cedendo pertanto l'acquisto dei biglietti di ingresso alla tariffa ridotta di dello Tsunami di qualche anno fa. esplorativa in una zona delle Ande del Per, posta tra le cordigliere di Raura e di Huay Huasch, tro, in base allannuncio del presidente
7 euro (anzich 8) a tutti i soci del territorio nazionale che esibiranno la per verificare lubicazione di un gruppo di nevados sconosciuti. Riccardo Cassin mindirizz a del Gruppo occidentale Claudio Picco e
relativa tessera associativa di appartenenza in corso di validit. Salvetti che abitava a Lima e aveva aiutato la sua spedizione in Cordillera Blanca. Senza preten- dellorganizzatore Mauro Penasa, si terr
Milano. La montagna fantastica dere un soldo ci ospit al Circolo Deportivo Italiano e ci trasport con due fuoristrada fino alla dal 16 al 23 settembre a Ceresole Reale,
Presanella. Scalata da cani Era lautunno del 2002 quando Dolores De Felice, Sergio Confalonieri, Pa- diga di Surasaca, nel cuore della Cordigliera di Raura. Per merito suo riuscimmo a individuare e vedr la partecipazione di esponenti di
Sembra accertato olo Molena, Mario Polla e Roberto Raia costituirono il Gruppo di alpinismo i misteriosi nevados. Nel 1973 stata fondata a Lima la Sezione Margaroli del Club Alpino molte federazioni alpinistiche mondiali
che si tratti della giovanile della Societ Escursionisti Milanesi. Un meraviglioso percorso Italiano della quale Salvetti fu sempre presidente, coadiuvato dal segretario Paolo Paracchini con una rappresentanza, stimata, di 20-
prima ripetizio- iniziava con cinque accompagnatori e 22 allievi da otto a undici anni, 25 nazioni. Obiettivo dellevento anche
ne "canina" della ampliando di fatto la rosa dei soci giovani della SEM del 70% rispetto Bovisio M. (MI). Il nuovo direttivo quello di far conoscere a un pubblico in-
Nord alla Cima allanno precedente. A Bovisio Masciago (Milano) venerd 4 novembre l'assemblea dei soci ha nominato 9 consiglieri: ternazionale un territorio di grandissimo
Vermiglio (Grup- Dal 2003 il gruppo riuscito a collaborare con una scuola media e una Beniamino Mazzola, Laura Zappa, interesse alpinistico e naturalistico, sito
po Presanella). elementare con uscite didattiche a tema. La didattica e i temi trattati sono Corrado Guidi, Matteo Bianchi, nel Parco nazionale del Gran Paradiso,
Sempre che su stati ulteriormente implementati ed incrementati, anche chiedendo ai ra- Roberto Campaci, Antonio Fac- promuovendo una cultura della salva-
quel ghiaccio non gazzi di compilare schede riassuntive delle attivit svolte, unesperienza cio, Antonio Favrin, Gionata Pen- guardia ambientale.
abbia gi messo "letteraria sfociata nella pubblicazione di un libro, edito dal Comitato sieri e Andrea Schirone. Saranno organizzate allo scopo anche al-
le zampe la fa- Scientifico Centrale e intitolato "La montagna fantastica". Altri preziosi Successivamente il nuovo con- cune serate, aperte al pubblico, con ospiti
mosa e onnipre- contributi si sono avuto grazie al progetto "Io vivo qui - Alla scoperta siglio dellattivissima sezione importanti dellalpinismo internazionale e
sente cagnetta della montagna dietro casa. Riassumendo, le attivit sono state tali da dellhinterland milanese ha no- una giornata di arrampicata aperta in cui
Scingel del reve- consentire unimportante evoluzione delle esperienze acquisite, che han- minato presidente Beniamino chi avr piacere di scalare assieme agli
rendo Coolidge, gran conquistatore di cime no permesso lambizioso progetto di organizzare per lanno 2008 tre cor- Mazzola, che succede a Fabio arrampicatori stranieri potr liberamente
La cordata era composta da Michal Matejka (tel +39.328.82.200.95 - si contemporanei, suddivisi nelle tre fasce di et previste per lAlpinismo Cattaneo, e i due vicepresiden- iscriversi.
www.facebook.com/michal.matejka1), Erika Honzak e da Aska, fem- giovanile dalla Commissione centrale del CAI. Esperienza che si ripeter ti Laura Zappa e Corrado Guidi. Gli aggiornamenti e lo stato di avanza-
mina di pastore tedesco. La salita stata effettuata il primo dicembre. anche per lanno 2012. In occasione del decennale, il gruppo ha ottenuto Sul sito web della sezione (www. mento organizzativi sono sul sito dedica-
Aska orgogliosa della sua prima Nord. Anche Erika, visto che anche dintitolare il corso a Marcello Meroni al quale dedicato anche un impor- caibm.it) aggiornamenti continui to www.tradclimbing.it
per lei si trattato della prima! Avanti cos ragazze tante riconoscimento della SEM. sulle attivit.

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qui CAI
Mountain Wilderness Dolomiti. Cavalcata da Guiness Gran Sasso. Insieme per la montagna Personalit
Pinelli scende in campo Ben 26 gruppi e sottogruppi, 245 cime, 300 mila metri Con la 10a Festa dell'Alpino sulla neve continua la collaborazione "Insieme per la montagna" tra Leredit di Flaminio
di dislivello positivo: potrebbe non bastare una vita ad Associazione Nazionale Alpini e Club Alpino Italiano Abruzzo, Sezioni CAI di Teramo e di Castelli e il
Presidente di affrontare unimpresa del genere. Giuseppe Rinaldi, Centro di Educazione Ambientale "Gli aquilotti". Come annunciato dal presidente GR Abruzzo Euge- Uno dei pila-
Mountain Wil- trentanovenne di Verteva (Bergamo), ci ha dedicato nio Di Marzio vengono celebrati i 10 anni di attivit in montagna e il 60 del Gruppo Alpini Teramo stri del CAI, la
derness Italia solo due anni. Per di pi part time. Lavoro da luned e il 20 della reintroduzione CAI del "camoscio d'Abruzzo". Intenso anche il programma "Parco d'In- storica Sezio-
stato nominato a venerd, montagna nei weekend. Ma quali monta- verno" voluto dal CAI Abruzzo nelle aree protette. In questo caso interessato il territorio di Cerque- ne Valtellinese
il socio acca- gne? Le Dolomiti. Questo lobiettivo dellalpinista ber- to di Fano Adriano e di Pietracamela (TE). Coordinamento di Tonino Di Carlo (3889419153 -alpini- fondata nel
demico Carlo gamasco che ha maturato il progetto portato a termine con il patro- teramo@yahoo.it) capogruppo Alpini di Teramo e di Filippo Di Donato (3397459870, f.didonato@ 1872 da
Alberto Pinelli; cinio del CAI, del Comune e della Provincia di Bergamo: un cavalcata caiabruzzo.it) accompagnatore di escursionismo del CAI (ANE), responsabile del Cea "Gli aquilotti". Luigi Torelli da
vicepresiden- da Guiness dei primati sulle cime dolomitiche per cogliere fondi da Per informazioni: www.caiabruzzo.it, www.rapinoteramo.it, www.caicastelli.it, www.caiteramo.it quasi un anno
te Giancarlo devolvere allassociazione Lolek delle Suore orsoline di Gandino (BG). affidata
Gazzola, Lagdei (PR). Cicloescursionismo stile CAI alla guida
segretario Toio Bergamo. Motoslitte, che problema! Il 2 ottobre si tenuto a Lagdei (PR) nel cuore del Parco nazionale dellappennino tosco- illuminata di
De Savorgnani, Esprimendo profonda preoccupazione, le Sezioni e Sottosezioni CAI emiliano, il primo raduno regionale di cicloescursionismo del CAI Emilia-Romagna. Quasi cento Flaminio Benetti, personalit di spicco
tesoriere Su- della Provincia di Bergamo ritengono necessario costituire un ampio i partecipanti su un totale di circa 300 presenze, cinque le sezioni CAI rappresentate (Parma, della cultura e della politica valtellinese,
sanna Gonella, tavolo tecnico di lavoro con tutti gli enti e le associazioni interessate, Modena, Castelfranco Emilia, Faenza e Bologna) di cui alcune alle prime esperienze in questa nonch del Club Alpino Italiano.
Pinelli con Lodovico Sella
portavoce L uigi per individuare una regolamentazione sostenibile e condivisa per luso disciplina, molti anche i non soci che hanno voluto partecipare a un evento diverso dai soliti Nato a Sondrio l8 aprile 1941, laureato
Casanova. Gli altri consiglieri sono Massimo Fraticelli, Adriana delle motoslitte. Questa la conclusione dellincontro svoltosi il 24 no- raduni di mtb. La sezione di Parma (organizzatrice) ha dato l'impronta: assolutamente in stile in Ingegneria civile. Sposato, ha quattro
Giuliobello, Adriano Licini, Franco Tessadri. Fausto De Stefani, vembre al Palamonti. CAI, con accompagnatori esperti che hanno illustrato le bellezze dellAlta Val Parma. A quanto figli e, attualmente, sette nipoti. Tra
presidente uscente, ha assunto la presidenza onoraria. Strategie Va ricordato che la proposta del CAI sullutilizzo di mezzi meccanici informa cortesemente Piergiorgio Rivara, durante la festa al rifugio Mariotti al Lago Santo i molti incarichi, stato presidente
prioritarie includono una ripresa delle iniziative volte alla difesa nellambiente montano, dichiarata nel documento approvato dal Co- Parmense sono stati consegnati i primi tre diplomi di Accompagnatore sezionale di Cicloescur- dellAzienda Servizi Municipalizzati di
del Monte Bianco; una manifestazione estiva su molte delle pi mitato Centrale in data 15 luglio 2006, esprime come laccesso con sionismo dellEmilia-Romagna. Sondrio, dal 1979 al 1981, segretario
emblematiche vette italiane; un raduno primaverile in Marmola- motoslitta deve essere consentito solo su strade pubbliche o su strade provinciale della Democrazia Cristiana
da; la decisa ripresa dellopposizione alleliski; lidentificazione di agro-silvo-pastorali per gli aventi diritto; qualora si considerasse la Verona. In gamba, profesor! dal 1987 al 1990, sindaco di Sondrio dal
un comune virtuoso dellarco alpino in cui concentrare mirati motoslitta per attivit di tipo agonistico devono essere individuati de- Pantaloni corti e capelli bianchi al vento, Guido Chierego, 88 anni, medico per una vita in varie cli- 1990 al 1994. Dal 2001 al 2004 stato
progetti di sviluppo sostenibile. Il percorso da ambientalista di gli itinerari dedicati, che non interferiscano con lambiente naturale in niche, voluto salire sul monte Baldo per la festa di Santa Rosa. Come ha riferito lArena di Verona, componente del Comitato scientifi-
Pinelli, alpinista e regista, risale agli anni Sessanta, quando entr primo luogo e con gli itinerari sci alpinistici e di fondo escursionistico Chierego porta un cognome leggendario tra gli appassionati di montagna: infatti il primo dei sei co regionale del CAI. Eletto nel 2004
nel gruppo di lavoro di Italia Nostra sui parchi nazionali. in secondo luogo. figli di Giovanni Chierego (1891-1960), storico medico-alpinista veronese cui dedicato il rifugio a consigliere centrale dallassemblea dei
Quando il CAI istitu la Commissione centrale per la Protezione quota 1.911 sul monte Baldo. Tutti gli escursionisti lo salutano rispettosamente chiamandolo pro- delegati lombardi, riconfermato nel 2007,
della natura montana, venne subito invitato a farvi parte. Fu Pi- fesor, com'era stato per suo padre. Guido ha ricoperto i ruoli di presidente della Sezione di Verona, ha completato tale incarico nel 2010 per
nelli a elaborare e diffondere come TAM (e CAAI)ilmanifesto dei I nostri cari consigliere centrale e vicepresidente generale del CAI. scadenza del mandato.
grandi alpinisti del mondo in occasione del centenario della prima Vincenzo Altamura necessariamente negare. Nellintenso Diventare presidente della Sezione
ascensione del Monte Bianco.Nellautunno dell87 ha collaborato A due anni dalla scomparsa, si sono ricordo e nellesemplare dedizione ai Valtellinese, dice Benetti, stato un
con Roberto Osio, presidente del CAAI, allideazione e organizza-
zione del convegnobiellese Mountain Wilderness - Alpinisti di
ritrovati al rifugio Pordenone i fami-
gliari, i compagni di cordata e gli amici
nostri monti, agli amici pi cari, lonore
di aver goduto della sua presenza. (L.B.) Milano. Il cuore forte del volontariato momento di gratificazione personale
importante. Sono entrato in un albo di
tutto il mondo in difesa dellalta montagna, voluto dalla Banca per scoprire una targa alla memoria di In una citt come Milano in cui batte per tra- Vincenzo Torti oltre che della presidentessa delle cui hanno fatto parte personaggi presti-
Sella. Furono i partecipanti a quel convegno ad auspicare la nasci- Vincenzo Altamura. Alle pendici degli Antonio Rossi dizione il cuore forte del volontariato, la quarta sezioni lombarde Renata Viviani. Impeccabile giosi della storia valtellinese. Mi auguro
ta di Mountain Wilderness. A favore vot anche lallora presidente Spalti e Monfalconi che per decenni Speleologia e geositi carsici in Emilia- edizione del premio dedicato a Marcello Meroni lorganizzazione della serata affidata alle cure di solo di poter essere alla loro altezza.
generale Leonardo Bramanti. Tra le innumerevoli iniziative che ha frequent da pioniere e ai quali dedic Romagna, pubblicato dalla Regio- non poteva che rappresentare un test importante. Nicla Diomede e Franco Meroni, pap del caro Sono accompagnato, nel mio lavoro, da
curato personalmente, va segnalata loccupazione del pilone vo- la sua passione, hanno rivissuto i ricor- ne Emilia-Romagna per conto della La prova stata perfettamente superata per la Marcello, istruttore del CAI e ricercatore univer- collaboratori impegnati nel volontariato
lante della funivia dei ghiacciai, la traversata della Valle Blanche di Silvia Metzeltin, Giancarlo Del Zotto, Federazione Speleologica Regionale, Societ Escursionisti Milanesi che per il quarto sitario, che una malattia si portato via nel fiore in modo serio e professionale. Del con-
per sostenere il parco europeo del monteBianco,lorganizzazione, Bepi Pellegrinon, Stanislav Gilic e Nico rappresenta lultima fatica, scritta a anno ha fatto sfilare, la sera del 25 novembre in degli anni. Ognuno dei personaggi prescelti ha siglio direttivo fanno parte, con Benetti,
insieme con il WWF, dellincontro di 500 alpinisti per il parco del Zuffi alla presenza della vedova Marisa quattro mani con Piero Lucci, di Anto- un suggestivo talk show condotto da Giacomo avuto il suo spazio: oltre alla Fumagalli, i beneme- Camillo Della Vedova (vice), Massimo
Gennargentu, la spedizione ecologica Free K2 ( 1990). e del fratello Guido. Una storia iniziata nio Rossi, ricercatore eclettico, natura- Galli, undici rappresentanti eccellenti di quelle riti istruttori Mario Bertolaccini e Rolando Canuti, Gualzetti (vice), Marusca Piatta (segre-
Per sostenere Mountain Wilderness il sistema migliore iscriversi: nel 1950, quando lallora studente di lista, scomparso a Modena il 2 agosto persone comuni che mai si sognerebbero di occu- lintrepida Oriana Pecchio medico e alpinista, il taria), Lorenza Scherini (vice segretaria),
non per ricevere, ma per dare. In cambio niente sconti o agevola- medicina, giunto da Milano con mez- a settantanni. Indelebile il ricordo pare la scena. Fra tante personalit oculatamente valtellinese Luciano Bertolina e il bergamasco Maurizio Cittarini, Angelo Libera, Luca
zioni, ma possibilit di offrire tempo, energia e risorse personali al zi di fortuna, con trepidante ansia si che Rossi lascia tra i soci della Sezio- scelte con un oliatissimo meccanismo basato sul Alberto Tosetti capaci di coinvolgere centinaia Montagnini, Angelo Schena, Pietro Della
raggiungimento degli obiettivi. Quote associative annuali: socio avvicinava a quel mondo incantato di ne di Modena del CAI di cui era stato passaparola e sulle possibilit offerte dalla rete di giovani nelle loro iniziative montanare, e Ferrera, Romano Binetti, Daniela Ferrari.
ordinario 25 euro, socio famigliare 15, socio sostenitore 50. Quote torri, guglie e pinnacoli da conquistare socio dal 1964 al 1996, componente emersa Marcella Fumagalli, presidentessa della poi ancora Domenico Gaggini per lOperazione In questo primo periodo di presidenza,
una tantum: e divulgare. Vi dedic intenso amore e del consiglio direttivo. E stato anche Sezione di Novate Mezzola, in Val Chiavenna. Par- Mato Grosso, Marco Tomassini che al Nepal dice ancora Benetti, importante stato
socio vitalizio 300 euro, liberalit a piacere. I versamenti intima appartenenza, cos esternati in a lungo delegato del Corpo nazionale ticolarmente gradita la visita dellassessorePier- dedica parte del suo volontariato, il bergamasco verificare come la sezione sia presente in
vanno fatti su conto corrente postale n 61289203 intesta- una sua recente corrispondenza: Quel del soccorso alpino e speleologico, pre- francesco Majorinoche ha voluto, ha detto Laura Giuseppe Rinaldi grande e benefico collezionista quasi tutti gli ambiti della societ son-
to a Mountain Wilderness Italia, bonifico bancario (IBAN giorno compresi che quei monti mi sidente della Commissione speleologi- Posani, presidente della SEM, tra i suoi molteplici di cime dolomitiche, e infine la scuola intersezio- driese. Ogni volta che sono stato coinvol-
IT39H0760111200000061289203) intestato a Mountain Wilder- avrebbero accolto, mi avrebbero dato ca centrale del CAI e presidente della impegnioffrire il proprio sostegno alliniziativa. nale Alpiteam che dalla fine degli anni Ottanta to in momenti riguardanti la cultura, la
ness Italia. Contatti: Mountain Wilderness Italia, via Unione So- tutto quello che la madre terra pu Federazione Speleologica Regionale Il segno che levento ha preso lodevolmente con tanta dedizione e spirito di sacrificio si vita amministrativa o sociale della citt,
vietica 2, 41012 Carpi (MO), segreteria telefonica: 059 692151, fax darci, il cibo, lacqua e infine la sepol- dellEmilia-Romagna. A lui va il me- piede anche nella grande famiglia del CAI stato dedica allaccompagnamento e alla formazione di ho sempre visto emergere qualche segno
059 5961796, cellulare 340 2315238, e-mail: info@mountainwil- tura; mi avrebbero riempito la vita, i rito di essere stato uno dei principali denotato dalla presenza del presidente generale giovani disagiati e che si ampiamente meritata della nostra associazione e la presenza di
derness.it, web: www.mountainwilderness.it sogni, mi avrebbero consolato di tutto fautori della Legge regionale per la Umberto Martini e del vice presidente generale il premio speciale della giuria. qualche socio che testimonia concreta-
quello che il mondo degli uomini deve Speleologia. mente i nostri valori".

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Montagne360
Ricerca & Sviluppo di la rivista del Club Alpino Italiano
Le aziende informano assidui praticanti della piccoli annunci
montagna, sar com- Annunci a pagamento Direttore Editoriale: Alessandro Giorgetta
Direttore Responsabile: Luca Calzolari
a cura di Susanna Gazzola posta da hard shell, soft
Redazione: Stefano Mandelli, Roberto Serafin,
shell, strati isolanti, mid Guide alpine Gianni Zecca
layers e base layers e Hanno collaborato in questo numero: Stefano
GARMIN GPS MAP62 Sc: sar coniugata in due Sardegna Selvaggia Aurighi, Massimo Goldoni, Roberto Mantovani,
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Grafica e impaginazione: Francesca Massai,
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recapito allestero: UE 28,46 / Resto d'Europa
possibile visualizzare le immagini georeferenziate e identificare immediata- TransBIKE Balcani dal 03.08. al 16.08.12. e dal 15. al 28.09.12. e Mediterraneo 23,52 / Resto del mondo
mente la loro posizione sulla cartografia residente sul computer. PICCOZZA CASSIN X-DREAM: TECNICA E Montagne dOrfeo dal 06. al 14.07.12. e dal 01. al 09.09.12. 29,28. Fascicoli sciolti, comprese spese postali:
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completo che sia mai stato realizzato nel settore della navigazione satellitare LING In seguito: Kilimanjaro, Himalaya, Ecuador, Patagonia arretrati dal 1882 al 1978: Studio Bibliografico
San Mamolo di Pierpaolo Bergonzoni & C. snc,
per loutdoor ha sottolineato Stefano Vigan, MarComm Manager Recreation X-Dream la piccozza rivoluzionaria di CASSIN che Info: www.planetrek.net ; planet_trek@yahoo.it Via XX Settembre, 42- 40050 Dozza (BO)- tel. e
Garmin Italia indicato sia allesperto utilizzatore di tecnologia Garmin ma permette di arrampicare su qualsiasi terreno con lo Cell: 347/32 33 100; Uff. 0342 /93 54 89 fax 0542/679083
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recenti ricerche tecnologiche nel campo delloutdoor con le ormai riconosciute care anche sulla roccia, mentre i drytoolers hanno un indirizzate alla propria Sezione. Indirizzare tutta
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Italiano Ufficio Redazione- via E. Petrella, 19-
Come gli altri modelli della famiglia, anche GPS Map62 Sc dotato di un di- X-Dream ha convinto Evgeny Krivosheitsev, ice clim- 20124 Milano. Originali e illustrazioni pervenuti
splay LCD a 65000 colori da 2.6 , ben leggibile anche sotto il sole grazie alla ber del team CASSIN, e Matteo Rivadossi, progettista Gran tour naturalistici di regola non si restituiscono. Le diapositive
tecnologia TFT, e funziona con due batterie stilo AA che consentono unauto- e ghiacciatore: La leggerezza di X-Dream fruibile www.naturaviaggi.org verranno restituite, se richieste.
nomia fino a 20 ore. Inoltre dispone di un ricevitore GPS ad altissima sensibilit sia nel misto che nel dry, ed ancora pi apprezzabile 25 anni di gran tour naturalistici senza eguali vietata la riproduzione anche parziale di testi,
fotografie, schizzi, figure, disegni senza esplicita
e tecnologia che tramite antenna ad elevata sensibilit (HotFix) trova e me- la fiducia che si avverte agganciando le tacchette o i Patagonia e Islanda autorizzazione dellEditore.
morizza immediatamente la posizione dei satelliti. Oltre al modello Sc, Garmin buchi pi infidi nei rovesci o nei tratti appena verglas- con Marco Simon - Guida/Produttore Servizio Pubblicit: G.N.P. s.r.l.
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