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Endorfine I

ENDORFINE ED EFFETTI PSICO - FISIOLOGICI INDOTTI

Nel corso delle nostre precedenti ricerche abbiamo preso in esame lipotetico
collegamento fra gli impianti di sospetta matrice aliena e la
neuro-modulazione
del livello endorfinico che si sviluppa nellorganismo dei presunti addotti.
Abbiamo peraltro constatato che la stimolazione umorale della produzione di

endorfine nei testimoni, da parte di non meglio precisabili entit aliene e per
scopi tuttaltro che espliciti, potrebbe avvenire anche in assenza di
"microchips", ottemperando a quel protocollo di screening del "potenziale
endorfinico" (individuale o collettivo) che sembra contraddistinguere da
sempre
lattivit di presunte intelligenze extraterrestri sul nostro pianeta.
La realt test citata non era sfuggita ad altri validissimi ricercatori, veri
pionieri nellapproccio scientifico al complesso e controverso fenomeno degli
"incontri ravvicinati". Ma forse, a nostro avviso, quel velo di "protezionismo"
che inspiegabilmente permea gli studi degli addetti ai lavori ha impedito fino
a
ieri il sinergico confronto di dati e di esperienze, facendo cos venir meno
lunica molla che, insieme con la curiosit, pu spingere con successo lUomo
verso traguardi cosiddetti "impensabili": e questa molla si chiama
cooperazione.
Uno dei pi validi scienziati che si a lungo occupato del problema senza
dubbio il Prof. Jacques Valle, uno fra i nomi pi prestigiosi nel contesto
ufologico mondiale.
Lastrofisico franco-americano ha classificato le alterazioni indotte sulla
realt terrestre nelle seguenti sei categorie:

a) spostamenti daria e vibrazioni sonore dintensit variabile


b) perturbazioni magnetico-gravitazionali locali (ad esempio: deviazione
dellago della bussola rispetto al nord magnetico naturale)
c) interferenze e/o disturbi (fino al blocco totale) nelle apparecchiature
elettriche ed elettroniche di aeromobili, natanti, radar; nel motore dei
veicoli; nelle trasmissioni radio-televisive, ecc.
d) rilascio di tracce e impronte, sia sulla vegetazione che al suolo
e) sensazione di calore (microonde ?) nei testimoni, a volte accompagnata
da
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ustioni di varia intensit
f) effetti biologici (transitori o permanenti) sugli esseri umani

Per quanto concerne gli effetti indotti nei confronti degli esseri umani, Valle
li distingue in due ulteriori sottogruppi: FISICI e FISIOLOGICI;
PSICOLOGICI,
PARANORMALI e MENTALI.

a) effetti fisici e fisiologici: accelerazione del processo di cicatrizzazione


e/o rigenerazione di lesioni a tessuti e/o organi; guarigioni istantanee e/o
inspiegabili (caso dellagente Goode, Texas, 1965; caso di "Mister M.O.", New
York, 1968; caso del "Dr.X", Francia, 1968)
b) effetti psicologici, paranormali e mentali: stati alterati di coscienza,
acquisizione di facolt E.S.P., sdoppiamento della personalit, modificazione
del comportamento relazionale, blocchi psichici rimovibili solo mediante
ipnosi
regressiva (caso "Nicoletta", Parma, 1997; caso del "Sig.M", Napoli, 1998; caso
"Aurora", Milano, 1998; caso "Udilla & Lucia", Monselice, 2001)

Tra gli effetti fisici e fisiologici ci preme porre laccento soprattutto sul
fenomeno delle cosiddette "guarigioni", definite da alcuni ricercatori come
"eventi prodigiosi" o "processi di auto-riparazione indotti".
Questo particolarissimo tipo di fenomeno sarebbe da collegarsi alle
"manipolazioni" di origine psicologica e mentale che le entit aliene, celate
allinterno delle manifestazioni UFO, sarebbero in grado di compiere a carico
dei testimoni. Testimoni, secondo le nostre ricerche, inconsapevoli del fatto
che il proprio organismo, probabilmente gi predisposto, soggetto allo
scatenamento di un "rush" endorfinico abnorme, causato dallindiscutibile e
notevole shock emozionale che la presenza dellUFO suscita negli stessi.
Citiamo a questo proposito alcuni dei casi elencati, avvalendoci del prezioso
lavoro di ricerca di Daniel Mavrakis, esperto di Informatica, gi docente di
Biochimica ed Immunologia allOspedale di Nizza.
E la sera del 3 settembre 1965. A Damon, nel Texas, si trovano di pattuglia
lagente Robert (Bob) Goode e lo sceriffo Bill MacCoy, in forza alla contea di
Angleton. Ad un tratto, dallinterno dellauto di servizio ferma sul ciglio
della strada, assistono entrambi ad uno spettacolo sconcertante: ad una
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trentina
di metri di distanza da loro si libra nel cielo limpido (per una durata di 30)
un "oggetto" enorme (70 metri di lunghezza x 15 di altezza), che emette una
luce
viola-brillante da unestremit ed una blu-pallida dallaltra. La concretezza
del fenomeno confermata dal fatto che, quando loggetto transita davanti al
disco luminoso della luna piena, proietta unimmensa ombra sul terreno. A
questo
punto accade un fenomeno apparentemente inspiegabile, ma che potrebbe
supportare
lipotesi di lavoro che stiamo seguendo: mentre lagente Goode (che si trova
al
posto di guida, col braccio sinistro appoggiato sul bordo della portiera a vetro

abbassato) rimane semi-paralizzato dallo stupore (acinesia transitoria


emozionale, pi che legittima nella fattispecie), lo sceriffo che gli siede a
fianco non mostra alcun segno di turbamento. A risvegliare Bob dal
momentaneo
torpore una strana ed intensa sensazione di calore concentrata nel braccio
sinistro, che gli provoca un accesso di panico incoercibile e lo induce,
riavviato il motore, ad allontanarsi velocemente dal luogo dellavvistamento
("panicked upon feeling the heat"). Fatto questo, si accorge che leffetto
termico al braccio cessato, ma contemporaneamente avvenuto un evento
straordinario: il forte dolore alla mano sx (accentrato nel dito indice, gonfio
e sanguinante per il morso dun piccolo alligatore da allevamento), che lo
aveva
attanagliato fino ad un attimo prima, scomparso. Incuriosito, rimuove la
medicazione che la fascia e cos pu constatare, attonito, che la ferita risulta
incredibilmente e perfettamente cicatrizzata.

Il secondo episodio risale allagosto del 1968. Un meccanico, M.O., abitante in

una fattoria situata nella regione delle Catskill Mountains (Stato di New
York),
si sta recando al recinto per foraggiare il suo cavallo. Ad un tratto percepisce
"un sibilo stridente, quasi un gemito, simile al rumore duna dinamo". Subito
dopo si accorge di non potersi muovere (acinesia indotta), fatta eccezione per
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il capo, ruotando il quale si rende conto che anche gli altri esseri viventi
vicino a lui (il cane ed il cavallo) risultano immobili, con lo sguardo fisso
sul fianco della collina. Perde la nozione del tempo (stato alterato di
coscienza), ma conserva la consapevolezza del proprio corpo, che sente
pervaso
da una specie di formicolio "come quando sta per scoppiare il raffreddore"
(esposizione ad un campo elettrostatico debole?). Dopo qualche tempo (che il
testimone, come abbiamo detto, non in grado di quantificare, ma durante il
quale certamente sottoposto ad un comprensibile e violento shock
emozionale)
il rumore cessa bruscamente e M.O. recupera la facolt motoria. Alza allora il
capo alla ricerca della fonte sonora e nota nel cielo soprastante "due sagome
circolari biancastre". Queste restano fisse "in loco" per 10-15 minuti, poi
scompaiono. Da sottolineare che il testimone, il mattino successivo, nota con
incredulit (e comprensibile soddisfazione!) la scomparsa di quella
fastidiosissima sciatalgia che lo affliggeva da ben sei mesi e che si era
mostrata refrattaria a tutti i trattamenti terapeutici messi in atto da un
esperto chiropratico.
Questo caso, oltre che da Mavrakis, stato seguito anche da uno psichiatra, il
Prof. B.E. Schwarz, il quale, considerata leccezionale incongruenza dei fatti,
ha sottoposto il meccanico ad approfondite indagini mediche, neurologiche e
psichiatriche, onde sgombrare il campo da fin troppo facili supposizioni di
frode e/o turbe della personalit. Ebbene, i risultati di tutti gli esami hanno
confermato la perfetta integrit psico-fisica del testimone, che (per sua
fortuna) non ha pi lamentato la riacutizzazione di quella dolorosa patologia.
Riportiamo infine un terzo, interessantissimo caso, avvenuto in una citt della

Francia sud-orientale durante la notte fra il 1 e il 2 novembre 1968: piove a


dirotto. Un biologo allora trentottenne (che chiameremo Dr.X) alle h.3.30
antimeridiane viene svegliato dal furioso sbattere delle persiane della stanza
al piano superiore. Alzatosi dolorante (zoppica vistosamente a causa di una
lesione alla gamba sx, che si era procurato tre giorni prima nello spaccare la
legna), sale a fatica le scale che portano al piano di sopra e nota che forti
bagliori di luce trapelano ad intermittenza dalle imposte socchiuse. Aperta la
finestra per fissare le persiane, si accorge che tutta la zona illuminata
ritmicamente non dai lampi del temporale (continua a piovere, ma non si
odono
tuoni), bens da una fonte luminosa non visibile da quellangolatura, posta
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evidentemente dalla parte opposta della casa. Esce allora sul terrazzo e si
trova di fronte ad uno spettacolo incredibile (che in questa sede illustriamo
molto sinteticamente per ovvie ragioni). Contro lo sfondo buio delle colline si
stagliano due "ellissoidi" volanti luminosi, che procedono appaiati in fase di
avvicinamento alla casa e dai quali scoccano ad intervalli di circa un secondo
forti lampi di luce biancastra. Ad un certo punto i due "oggetti" si fondono
insieme e dallUFO che ne residua scaturisce un potente fascio di luce
cilindrico che investe la casa: istintivamente il "Dr.X" si copre il volto con
le mani. Subito dopo il testimone avverte una specie di "bang" (vibrazione
sonora) e da quel momento lUFO comincia a "smaterializzarsi", lasciando al
suo
posto una nube biancastra che il vento dissolve ed i biologo esterrefatto, sul
terrazzo in pigiama, in stato di shock: sono le h.4.05. Rientrato in camera,
sveglia la moglie e le racconta tutto; la donna lo ascolta, incredula, ma
improvvisamente esclama: << La tua gamba! >>. Solo in quel momento il
"Dr.X" si
rende conto di non zoppicare pi e di non avvertire alcun dolore nel punto
della
lesione. Sconcertato, si toglie il gambale di protezione e constata che la
ferita si incredibilmente rimarginata. Successivamente cade in un sonno
profondo, fino alle h.14.00 del giorno dopo, ma al suo risveglio non ricorda
assolutamente nulla (amnesia retrograda da obnubilazione endorfinica?),
nonostante gli sforzi della moglie che gli racconta quanto era successo
durante
la notte. La memoria gli ritorner improvvisamente dopo qualche ora, ma le
sorprese non sono finite: si accorger che anche i postumi (emiparesi dx)
della
ferita riportata dieci anni prima durante la guerra dAlgeria sono scomparsi.
Lenigmatica vicenda fu seguita a suo tempo da Aim Michel, uno dei
precursori
pi noti dellufologia transalpina, che consigli al testimone di sottoporsi ad
indagini mediche appropriate. Anche in questa circostanza, gli specialisti non

hanno saputo fornire spiegazioni.


A proposito di questi tre casi si potrebbe ventilare lipotesi che gli effetti
(per cos dire "benefici") a carico degli involontari protagonisti possano
essere in qualche modo correlati alla luminosit (radiazione elettromagnetica)

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degli oggetti volanti non identificati che stazionavano nei pressi dei
testimoni.
Ci permettiamo sostenere che non siamo del tutto convinti di questa
associazione, in quanto la numerosissima ed esauriente casistica
internazionale,
raccolta sia da J.Valle che da altri ricercatori, conferma che i raggi luminosi
emessi dagli UFO non sembrano costituire il vettore esclusivo atto a suscitare
le modificazioni biologiche che si verificano nei contattati.
Sono stati riscontrati, infatti, casi di acinesia manifestatasi prima
dellemissione di radiazioni luminose da parte degli UFO oppure qualche
tempo
dopo la cessazione della luminosit stessa od ancora (ed la % maggiore) in
totale assenza di emissione luminosa visibile.
Ad onor del vero va riconosciuto che il fenomeno dellacinesia rimane ancor
oggi
pressoch inspiegabile, essendo ancora sconosciuto il meccanismo che la
innesca:
questo perch, tutto sommato, sappiamo ancora poco sul funzionamento
preciso a
livello cellulare e molecolare del nostro sistema nervoso. Tuttavia, se pu
risultare verosimile lipotesi che qualche caso di "effetto acinetico" (di breve
durata) sia la conseguenza endgena (di origine psicgena) delle sensazioni
di
angoscia, sgomento ed impotenza che i testimoni provano in occasione degli
IR3 e
IR4, non altrettanto facile (a nostro avviso) etichettare anche le "guarigioni
istantanee e/o inspiegabili" come il risultato di uno spavento o di
unemozione
improvvisa che colpisce negativamente la sensibilit del soggetto.
Pertanto necessario presupporre lintervento dun mediatore biochimico
(neurotrasmettitore), diverso da quelli che vengono prodotti in caso di forte
eccitazione (es. adrenalina), non necessariamente stimolato da una radiazione

elettromagnetica visibile, in grado di ottenere un "effetto benefico"


sullorganismo del testimone. A questi requisiti, per quanto ne sappiamo,
possono rispondere (anche se parzialmente) le ENDORFINE. Rimangono
peraltro
insoluti, almeno fino a questo momento, alcuni problemi gi evidenziati nei
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nostri precedenti lavori, vale a dire: (1) la fugacit con cui le endorfine
permangono in circolo nellorganismo; (2) la difficolt di superamento della

barriera emato-encefalica da parte delle medesime. A causa di questa


"impasse",
siamo orientati ad ipotizzare che le presunte entit aliene responsabili della
fenomenologia UFO siano in grado di: (a) stimolare la produzione di
endorfine
(in un organismo umano "predisposto"), sia grazie allimpatto emozionale
non
traumatico determinato dalla presenza di inusitati "oggetti volanti", sia
mediante particolari frequenze elettromagnetiche al di fuori dello spettro
visibile (questo discorso, ovviamente, non vale nel caso di "impianti" ospitati
dai presunti addotti); (b) ottenere in tempo reale un incremento abnorme (al

momento non quantificabile) del tasso endorfinico; (c) veicolare


direttamente
le endorfine nel sistema nervoso centrale, ove possono esplicare la loro
benefica attivit (processi di auto-riparazione cellulare e/o tessutale).
Ed proprio sulla strada che (ci auguriamo) porta alle risoluzione di questi
interrogativi che ci incammineremo durante le prossime ricerche.

Giorgio Pattera

Si ringrazia vivamente la coordinatrice del C.U.N. LIGURIA, Sig.ra Emilia


Ventura-Balbi, per la preziosa consulenza bibliografica

BIBLIOGRAFIA

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J-C Bourret LA NUOVA SFIDA DEGLI UFO De Vecchi, 1977
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P.Delval CONTATTI DEL 4 TIPO De Vecchi, 1979
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F.Ossola DIZIONARIO ENCICLOPEDICO DI UFOLOGIA SIAD, 1981
D.Mavrakis/M-P.Olivier LES OBJETS VOLANTS NON IDENTIFIABLES
Laffont, 1986
AA.VV. UFO DOSSIER X Fabbri Editori, Milano

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