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13 Gennaio 2017
Esercizio 1
Si consideri un filtro IIR causale caratterizzato dal seguente legame ingresso uscita:
dove N 2 N.
2. Determinare il minimo valore di N > 1 per il quale il filtro presenta guadagno nullo in
corrispondenza della frequenza !0 = ⇡/2.
Esercizio 2
Si consideri un sistema tempo-discreto con risposta impulsiva h[n] reale. Vogliamo deter-
minare h[n] o, in maniera equivalente, la funzione di trasferimento H(z), nell’ipotesi di
conoscere la funzione di autocorrelazione rh [n] della risposta impulsiva. Si ricorda che la
funzione di autocorrelazione è definita come
X
rh [n] = h[k]h[k n]
k
dove l’ultima uguaglianza deriva dal fatto che h[n] è reale. Come è noto, e come si
deduce dalla (1), un polo/zero in H(z) si traduce in una coppia di poli/zeri in Rh (z)
in cui ciascun elemento della coppia è il reciproco coniugato dell’altro. Il fatto che il
sistema debba essere causale e stabile ci fornisce indicazioni sulla posizione dei poli,
che devono essere all’interno della circonferenza di raggio unitario, e sulla regione di
convergenza, che deve essere l’esterno di una circonferenza, ma non dà informazioni
sulla posizione degli zeri. Questo vuol dire che dalla conoscenza di rh [n] non si può
risalire ad h[n] se sappiamo soltanto che il sistema è causale e stabile.
Un esempio può chiarire quanto detto. Supponiamo che Rh (z) abbia la seguente
espressione:
Rh (z) = (1 z1 z 1 )(1 z1 z) (2)
con z1 2 R. La Rh (z) ha uno zero in z1 e un altro in 1/z1 . È immediato verificare
che la rh [n] corrispondente è data da
ci dà informazioni complete anche sugli zeri. In tal caso, quindi, dall’osservazione
di Rh (z) siamo in grado di risalire alla H(z).