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Le pareti portanti tipo Argisol sono realizzate mediante il getto in opera di calcestruzzo entro
casseri di Polistirene auto estinguente ad alta densità.
Dal punto di vista statico, le pareti così eseguite hanno lo spessore minimo di cm 14; esse
sono soggette alle sollecitazioni combinate derivanti dai carichi verticali, orizzontali e dagli stati
coattivi. Trascurando gli effetti di questi ultimi ed il caso di pareti con aperture, il calcolo non
presenta particolari singolarità.
Gli sforzi normali terranno conto dei carichi trasmessi dai solai e del peso proprio delle pareti
stesse; a questi occorre sovrapporre le sollecitazioni flessionali derivanti dalla solidarietà tra
pareti e solai, legate sia ai carichi verticali che ad eventuali azioni orizzontali. I criteri di
calcolo delle sollecitazioni non differiscono da quelli usati per le strutture a telaio.
L'esiguo spessore delle pareti comporta, talvolta, delicati problemi di stabilità dell'equilibrio
locali o delle strutture complessive, pertanto si riportano di seguito alcuni chiarimenti sui criteri
di verifica della resistenza.
In primo luogo occorre precisare che i setti possono essere realizzati con o senza armatura; in
quest'ultimo caso è bene, comunque, introdurre spezzoni d'armatura in corrispondenza degli
angoli del fabbricato ed in corrispondenza dell'innesto con i solai, allo scopo di fronteggiare le
azioni taglianti, derivanti da eventuali orizzontali, e le azioni flessionali, derivanti dalla
solidarietà con i solai stessi.
I setti non armati sono in generale consentiti laddove sarebbero accettabili strutture in
muratura.
Il calcolo di verifica va eseguito per 2 sezioni caratteristiche:
Nella prima delle due sezioni la tensione media, dovuta al solo sforzo normale, deve risultare
inferiore al valore sc am derivante dal prodotto della tensione caratteristica Rck per una serie
di coefficienti che tengono conto di:
La tabella seguente ed i relativi diagrammi (fig. 1 e 2) riportano i valori del carico max
ammissibile per metro e della mam, calcolati per diverse altezze della parete e con condizione
di vincolo per cui la luce libera d'inflessione coincide con l'altezza dell' interpiano.
CARICHI AMMISSIBILI PER PARETI NON ARMATE REALIZZATE IN CALCESTRUZZO
SEMPLICE ENTRO CASSERI ARGISOL
Rck=200 Rck=250
Cm Rck=300 Kg/cmq
Kg/cmq Kg/cmq Kg/m Kg/cmq
c b
Kg/cmq Kg/m Kg/cmq Kg/m
s N max
H Ho l N max
s N max s
Le armature vengono di solito realizzate disponendo barre orizzontali sui lamierini trasversali
ed intersecandole con barre verticali creando in opera reti di armatura, sia sul lato interno che
quello esterno.
Quando i setti vengono considerati come pareti armate, la normativa prevede quantità minime
di ferro d'armatura ed in particolare:
in base al D.M. LL.PP. 1994:
in base all'EUROCODICE 2:
- barre verticali 2 φ 8/20" (Afv > 0,004 Ac)
- barre orizzontali 1φ 6 +1 φ 8/25" (Af0 > Afv/2)
Nel caso dei casseri Argisol, tenuto conto delle limitazioni poste dalle normative vigenti, si
ritiene sufficientemente cautelativo disporre la seguente armatura minima:
Armatura verticale 1 + 1 φ 10/25"
Armatura orizzontale 1 + 1 φ 8/25"
Questa armatura minima andrà integrata quanto ed ove necessario fino ad inscrivere il
diagramma dei momenti flettenti entro quello dei momenti resistenti, come per qualsiasi altra
struttura a telaio in c.a..
Distribuzione delle
armature in presenza di
fori di limitate dimensioni:
per a compreso tra 1,00m
÷ 1,80m
per b compreso tra 1,00m
÷ 1,60m
può essere sufficiente
l'armatura di presidio
rappresentata nella figura
a lato per evitare la
formazione di accentuate
fessure.
A titolo d'esempio si voglia verificare la resistenza di una parete ARGISOL non armata,
realizzata con cls di classe Rck = 250, considerata con luce libera di inflessione pari alla sua
altezza h0 = 310 cm. Supponendola sollecitata da un carico unitario q = 20 t/m, verificheremo
le 2 sezioni principali:
- X/X posta a metà del pannello e sollecitata esclusivamente a compressione,
- Y/Y posta in prossimità della reazione del solaio.
1) sezione X/X
La tensione media conseguente ai carichi risulta:
sc = N/A =20.000/(14 x 100) = 14 Kg/cmq
Dal diagramma di fig. 2 si rileva che:
la sam, per le caratteristiche della parete considerata, vale 31 Kg/cmq; pertanto,
essendo superiore a quella di esercizio, la verifica si intende soddisfatta.
2) sezione Y/Y:
In questa sezione occorre tener conto della eventuale parzializzazione della sezione
conseguente all'azione flessionale del solaio.
Supponendo che la reazione di quest'ultimo sia pari a 2,t/m e che si manifesti su una
estensione pari ad 1/3 della larghezza della parete stessa, la massima pressione di
contatto risulta:
smax = N/A + 2P/(100*S/3) = (20.000-2.000)/(100*14) + 2*2000/(100*14/3) =
21,3 Kg/cmq
la massima tensione ammissibile, trascurando per questa sezione l'effetto della
snellezza, vale:
sc am = 0,27 . a. g. Rck
= 0,27 . 0,74 . 0,915 . Rck = 45 Kg/cmq
Ne deriva, pertanto, che la verifica è soddisfatta
Bibliografia:
Per ulteriori e più dettagliati approfondimenti sull'argomento si consiglia la consultazione
di:
- D.M. LL.PP. 1994,
- P.Pozzati . "Teoria e Tecnica delle strutture" - Ed. UTET,
- F. Leonhardt. "C.A. e C.A.P." Vol. I - E.T.,
- EUROCODICE 2.