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il corso di laurea

Il titolo della tesi


Laureanda/o Nome Cognome
Relatore Prof. Nome Cognome
Correlatori Prof.Nome Cognome
Dott., Arch., Ing.

Abstract
Ecco esempi di incipit: “questa tesi studia blablabla”, oppure “in questo lavoro si è analizzato
blabla”.
Tenere presente che l’abstract deve riassumere le fasi nodali della tesi, seguendo un filo
logico ideale che comprende l’Obiettivo della tesi ossia lo scopo del lavoro, Il Metodo
adottato, i Risultati e le Conclusioni alle quali si è giunti.
La cosa importante da tenere presente, è il taglio da dare all’abstract della tesi: lo scopo non
è, come nell’Introduzione della tesi, quello attirare chi la legge, ma quello di fornire
un’immagine precisa del lavoro svolto. È uno dei modi di descrivere un documento per
diffondere l’informazione, ma è anche un utile esercizio di sintesi.
Si suggerisce uno stile di scrittura breve, chiaro e conciso, non trascurando però di
esplicitare, la prima volta che vengono usate all’interno dell’abstract, le parole che formano
abbreviazioni, sigle e acronimi, specificando poi la sigla tra parentesi. NdR (nota del
Redattore).
La lunghezza dell’abstract può variare fino a un massimo di 500 parole: per contarle (in
Word), selezionare la parte di testo da controllare e usare il comando “Conteggio parole”.
Solitamente l’abstract non contiene tabelle, grafici, formule; è tuttavia consentito, in questo
caso, includere una figura rappresentativa (vedi Figura 1) e citare qualche voce di bibliografia.

Figura 1 Modellino in cielo artificiale

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