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Contributi di / Contributors

ARCHITETTURA ATOPICA
On the twentieth anniversary of the International Symposium on In occasione del ventennale del Simposio Internazionale “Architettu-

ARCHITETTURA ATOPICA/ATOPIC ARCHITECTURE


“Architecture and Lightness”, held in Naples in 1993, this book ra e Leggerezza” tenutosi a Napoli nel 1993, la pubblicazione intende
aims to appraise the innovative archetype of structural lightness:
//ALDO MASULLO//RENATO DE FUSCO fare il punto sull’innovativo archetipo strutturale della leggerezza: le
//MASSIMO MAJOWIECKI//EDUARDO VITTORIA//ROSALBA LA CRETA

E TENSOSTRUTTURE
membrane tensile structures - a technology that Frei Otto has tensostrutture a membrana. Una tecnologia di cui Frei Otto è stato
pioneered since the ‘50s leading to the birth of contemporary //ALDO CAPASSO//VINCENZO PINTO//RUY MARCELO PAULETTI pioniere fin dagli anni Cinquanta, consentendo la nascita dell’archi-
textile architecture. Textile architecture is read through the tettura tessile contemporanea. L’architettura tessile è narrata attra-
“sign and signs” of the designers: sketches, drawings, graphics
//NICHOLAS GOLDSMITH//ALESSANDRA ZINGONE//PAOLA CAMPANELLA verso “segno e segni” dei progettisti: schizzi, disegni, grafici e foto

A MEMBRANA/
and photos that run through the pages of this publication. A //GERRY D’ANZA//MARIANGELA BELLOMO//HORST BERGER che percorrono le pagine della pubblicazione. Una trama di imma-
rich thread of images and words connects the prologue to the //KAZUO ISHII//ROBERTO SANTOMAURO-PATRICIA PINTO gini e parole che collega il prologo all’epilogo per documentare idee
epilogue recording the ideas and achievements within the e realizzazioni nelle “visioni” dei progettisti, in grado di modellare
//CARLOS HENRIQUE HERNÀNDEZ//FELIX ESCRIG PALLARES//MARIO LOSASSO

ATOPIC ARCHITECTURE
“visions” of the designers, modelling space with the “bearable lo spazio con la “sostenibile leggerezza” del tessile. Progettisti e
lightness” of textiles. Designers and researchers from different e / and ricercatori internazionali provenienti da diverse discipline, analiz-
disciplines analyze textile architecture defined as “atopic” by FREI OTTO zano l’architettura tessile definita “atopica” da Renato De Fusco;
Renato De Fusco - an architectural language that confirms the un linguaggio architettonico che conferma il pensiero di Eduardo
ideas of Eduardo Vittoria, highlighting how a technology goes
beyond its own specificity to represent “... one of the inventive
components of design thinking.” Disegni e schizzi / Drawings and sketches AND MEMBRANE Vittoria, che evidenzia come la tecnologia, al di là di una sua spe-
cificità, rappresenti “…una delle componenti inventive del pen-
siero progettuale”.

STRUCTURES
Horst Berger, Aldo Capasso, Felix Escrig Pallares,
Nicholas Goldsmith, Frei Otto, Renzo Piano,
Vincenzo Pinto, Eduardo Vittoria
Segno e segni del nuovo archetipo costruttivo tra etica e forma
Sign and signs of a new building archetype between ethics and form
“Apri la mente a quel ch’io ti “Noi non costruiamo per il prossimo millennio, ma per
paleso e fermalvi entro; l’uomo di oggi. Pertanto dobbiamo accettare che i nostri
ché non fa scienza, edifici, tra una o due generazioni, non esisteranno più.
sanza lo ritenere, aver inteso”. Ma forse alcune delle nostre idee sono importanti, tanto
Dante Alighieri (Paradiso, Canto V) da farle sopravvivere: l’eredità è quindi spirituale.
Solo principi e idee sono il segno della nostra civiltà,
rispetto alle pietre della storia”.
Frei Otto, Napoli 1995
A cura di / Edited by ALDO CAPASSO

A cura di/Edited by
“Open the mind to that which I reveal, “We do not build for the next millennium, but for the
Aldo Capasso, is an architect who lives and works in Naples. He and fix it there within; for ‘tis not knowledge, man of today.Therefore we have to accept that our Aldo Capasso, architetto, vive e lavora a Napoli, professore Ordi-
is a Full Professor of Technology of Architecture at the University euro 20,00 the having heard without retaining it”. buildings, in one or twogenerations, will no longer exist. nario di Tecnologia dell’Architettura presso l’Università di Napoli

ALDO CAPASSO
of Naples “Federico II”. Since the ‘70s he has studied membrane Dante Alighieri (Paradiso, Canto V) But perhaps some of our ideas are so important that we Federico II. Dagli anni Settanta studia le tensostrutture a membrana
structures in the footsteps of Frei Otto and Massimo Majowiecki. will make them survive: so the heritage is seguendo le ricerche e le opere di Frei Otto e l’esperienze di Mas-
He organizes meetings on lightweight technology involving top spiritual“.In contrast to the stones of history, only simo Majowiecki. Organizza, coinvolgendo i maggiore progettisti
principles and ideas are the sign of our culture”.
international designers and researchers as well as participating e studiosi internazionali, incontri su questa tecnologia leggera e
Frei Otto, Naples 1995
in several national and international events. Capasso’s interest in partecipa ad altri convegni nazionali e internazionali. La progetta-
textile architecture is outlined in his own design and publications zione e le pubblicazioni delineano il suo interesse per l’architettura
and he was actually one of the first to publish a comprehensive tessile realizzando, tra l’altro, nel 1993, uno dei primi esaurienti testi
European text in 1993: Membrane tensostructures in architecture, europei: Le tensostruture a membrana per l’architettura, al quale
followed by several in-depth books on the subject. seguono altri scritti di approfondimento
ARCHITETTURA ATOPICA
E TENSOSTRUTTURE
A MEMBRANA/
ATOPIC ARCHITECTURE
AND MEMBRANE
STRUCTURES
Segno e segni del nuovo archetipo costruttivo tra etica e forma
Sign and signs of a new building archetype between ethics and form
A cura di / Edited by ALDO CAPASSO

Contributi / Contributors
//ALDO MASULLO//RENATO DE FUSCO
//MASSIMO MAJOWIECKI//EDUARDO VITTORIA//ROSALBA LA CRETA
//ALDO CAPASSO//VINCENZO PINTO//RUY MARCELO PAULETTI
//NICHOLAS GOLDSMITH//ALESSANDRA ZINGONE//PAOLA CAMPANELLA
//GERRY D’ANZA//MARIANGELA BELLOMO//HORST BERGER
//KAZUO ISHII//ROBERTO SANTOMAURO-PATRICIA PINTO
//CARLOS HENRIQUE HERNÀNDEZ//FELIX ESCRIG PALLARES//MARIO LOSASSO
e / and
FREI OTTO

Disegni e schizzi / Drawings and sketches


Horst Berger, Aldo Capasso, Ugo Ciminelli, Felix Escrig Pallares,
Nicholas Goldsmith, Frei Otto, Renzo Piano, Vincenzo Pinto, Eduardo Vittoria
Copyright © 2013 CLEAN Il testo è stato realizzato con il contributo: Ringraziamenti / Acknowledgements
via Diodato Lioy 19, 80134 Napoli
telefono e fax 0815524419 Rita Felerico per la bella poesia / for her fine poem
www.cleanedizioni.it Ugo Ciminelli per i suoi disegni / for his drawings
info@cleanedizioni.it Emiliano Capasso e Carmine Ciuccio per i
Università degli Studi di Napoli Federico II
rendering / rendering
Tutti i diritti riservati Enrica Ferrigno, Floriana Murolo, Augusto Vitale
è vietata ogni riproduzione per la disponibilità / help and support
ISBN 978-88-8497-269-9

Editing Uno speciale ringraziamento alla paziente e


Anna Maria Cafiero Cosenza MAJOWIECKI Structural design studio brava architettina Valentina Patrone per il lavoro
Grafica / Design Casalecchio di Reno, BO, Italia di controllo dei testi e la sua serena e affettuosa
Costanzo Marciano collaborazione / special thanks to architect for
Copertina / Cover proofreading and especially her kind and patient
Danilo Capasso support
IXFORTEN4000, Napoli, Italia
Traduzione e revisione di alcuni testi
Stephen Spedding, Giusi D’Ambrosio Si ringrazia inoltre / thanks also to:
Renzo Piano Building Workshop per la
Collana MEHLER Texnologies GmbH, Hùckelnoven disponibilità degli schizzi / Renzo Piano Building
Abitare il Futuro / Inhabiting the Future Germania Workshop for providing sketches
diretta da Mario Losasso Tutti gli autori che hanno contribuito alla
realizzazione del testo / all authors contributing
Comitato scientifico / Scientific committee to finished texts e per le note ambientali / and for
Petter Naess Aalborg Universitet environmental notes Cristiana Saboia De Freitas
Fritz Neumeyer Technische Universität Berlin SOBRESALIENTE. Tensoestruturas, Uruguay
Robin Nicholson Edward Cullinan Architects E in particolare a Frei Otto per la sua cortese e
Heinz Tesar Accademia di Architettura di Mendrisio interessante intervista / special thanks to Frei
Comitato editoriale / Editorial board GRUPO ESTRAN C.A, Venezuela Otto for his agreeing to a fascinating interview
Agostino Bossi, Ludovico Maria Fusco,
Rejana Lucci, Francesco Domenico Moccia,
Maria Federica Palestino, Lia Maria Papa,
FTL Design Engineering Studio New York, USA
Valeria Pezza, Francesco Polverino,
Francesco Rispoli, Michelangelo Russo
Il curatore si è preso la libertà d’inserire sulla
Segreteria editoriale / Editorial secretary biografia degli autori il disegno del loro “volto”,
Valeria D’Ambrosio RMOP Tensoestruturas, Brasile
invece del solito “formato tessera”, nello spirito
del testo caratterizzato, in buona parte, da
In occasione del ventennale del Simposio disegni e schizzi. Tuttavia ha creduto d’inserire,
Internazionale “Architettura e leggerezza”, tenutosi comunque nel corso del saggio dell’autore, la
nel 1993 nel Palazzo Reale di Napoli, si è ritenuto STARBOOK. Spagna
foto che lo rappresenta, spesso fuori dell’attività
di realizzare una edizione speciale della collana, professionale, nella quotidianità della vita.
per richiamare un evento scientifico di rilevanza
internazionale e gli sviluppi dell’architettura tessile. TENSOFACE Fachadeas Ventiladas Brasile
Instead of the more usual portrait photo, the
This special edition marks the twentieth anniversary editor has taken the liberty of adding a sketch of
of the international symposium ‘Architecture and each author to their biography in keeping with
lightness’, held in 1993 at the Royal Palace of Naples, CANOBBIO spa, Castelnuovo Scrivia (Al), Italia the spirit of the book made up of largely drawings
to underline the international significance of this and sketches. More personal photos often outside
scientific event and highlight developments taking the professional sphere may still be found within
place within the field of textile architecture. NAIZIL Tessuti spalmati Campodarsego (PD), Italia the text itself.
Di leggero architettare Of some light designing
Fruscio di venti The rustling of winds
è il suo suono. is its sound.
Dal bianco From white transpires
traspare luce. light.
Forme leggere And light-forms
trasformano lo spazio in accoglienti inviti. turn space into cosy invites.
 
Addio cardini arrugginiti So long you rusty hinges,
Pubblicazioni dell’autrice invalicabili muri! you insurmountable walls!
Autor’s publications  
DeSiderio, disegni Lello Esposito Bibliopolis, Fra tubi come fili Among pipes, threads
Napoli 2005; Invenzioni a due Voci e rarefatti archi, and rarefied arches,
disegni Riccardo Dalisi, Graus Napoli 2008. nel turbinio di un avvolgente etere in a whirl of encircling ether
volteggia il corpo, spun the body
liberando passi e mani. releasing moves and hands.
Uscire / entrare fermare / partire… Exiting/ entering stopping/leaving…
coccolati da lieve velo Cuddled by a thin veil
immagini, in astratti pensieri, in abstract thoughts
dissolvono dimensioni. images dissolve dimensions.
Fantastico gioco di curve! What a fantastic play of curves!
 
Strutture, Structures,
ad ogni lingua note, to every tongue known,
tese stretched out
verso i cieli to the skies.

Rita Felerico Rita Felerico

 
Indice

8 Prefazione. Per una visione leggera della tecnologia Mario Losasso

16 Prologo. “Segno e segni”: i memi del progetto Aldo Capasso


20 Introduzione. Architettura della leggerezza: membrane tessili nelle costruzioni Aldo Capasso

38 Leggerezza - Atopia - Arch-Etica


40 La leggerezza dell’ethos e l’architettura Aldo Masullo
48 L’architettura delle vele: un’atopia costruttiva Renato De Fusco
62 Architettura & strutture: l’etica tra finding form e free-form Massimo Majowiecki
90 Il contributo dello strutturista Massimo Majowiecki. Il valore aggiunto nelle opere di architettura Aldo Capasso
100 La leggerezza maestra della tecnologia, ovvero la leggerezza della pensosità progettuale Eduardo Vittoria

126 Tecnologia - Coperture - Interni


128 La dimensione tecnologica nelle architetture tessili Rosalba La Creta
138 Inseguendo la leggerezza: dall’architettura massiva all’architettura tessile Aldo Capasso
198 Le membrane tessili nell’opera di Renzo Piano Aldo Capasso
212 L’architettura tessile come integrazione ambientale e culturale: dall’archeologia all’arte Vincenzo Pinto
230 Dalle membrane pre-tese alle membrane presso-tese. I gonfiabili Ruy Marcelo de Oliveira Pauletti
242 Membrane tessili per gli interni: permanenti e temporanee Nicholas Goldsmith

256 Membrane tessili - Connessioni - Software


258 Architettura nomadica e architettura tessile. L’involucro dalle fibre naturali alle sintetiche Alessandra Zingone
272 Le connessioni per la leggerezza. L’involucro e i nodi Paola Campanella
290 Metodi per la ricerca della forma: breve analisi dell’evoluzione dei software Gerry D’Anza

302 Esperienze internazionali


302 Architettura tessile in Gran Bretagna: le opere di Michael Hopkins Mariangela Bellomo
318 Le tensostrutture nell’architettura. Passato e futuro Horst Berger
332 Architettura tessile in America: passato, presente e futuro Nicholas Goldsmith
354 Strutture tessili - Ambiente e tecnologia Kazuo Ishii
366 Architettura tessile nei paesi latino-americani Roberto Santomauro, Patricia Pinto
384 Architettura tessile in Venezuela Carlos Henrique Hernández
396 Oltre mezzo secolo di tensostrutture Félix Escrig Pallarès

414 Conclusioni
416 Sostenibilità e tensostrutture a membrana Mario Losasso
430 Nachhaltigkeit. Un futuro da conservare Frei Otto
444 Epilogo. Il “segno” di Frei Otto Aldo Capasso
Index

9 Preface. For a light vision of technology Mario Losasso

17 Prologue. “Sign and signs”: the memes of the design Aldo Capasso
21 Introduction. Architecture of lightness: textile in building Aldo Capasso

38 Lightness - Atopy - Arch-Ethics


41 The lightness of ethos and architecture Aldo Masullo
49 The architecture of sails: a building “atopy” Renato De Fusco
63 Architecture & structures: ethics between finding form e in free-form Massimo Majowiecki
91 The contribution of the structural engineer Massimo Majowieck. Added value in the architectural works Aldo Capasso
101 Lightness as guiding principle of technology: the lightness of design thinking Eduardo Vittoria

126 Technology - Shelters - Interiors


129 The technological dimension in textile architectures Rosalba La Creta
139 In pursuit of lightness: from massive architecture to textile architecture Aldo Capasso
199 The tensile membrane in Renzo Piano’s work Aldo Capasso
213 The textile architecture as cultural and environmental integration: from archaeology to art Vincenzo Pinto
231 From pre-tension to press-tension membranes. Inflatables Ruy Marcelo de Oliveira Pauletti
243 Interior textiles: permanent and ephemeral realizations Nicholas Goldsmith

257 Textile - Connections - Software


259 Nomadic architecture and textile architecture. The envelope, from natural to sintetic fibres Alessandra Zingone
273 Connections for lightness: the envelope and joints Paola Campanella
291 Methods for researching form: a short analysis of the software evolution Gerry D’Anza

302 International experiences


305 Textile architetture in Great Britain: the work of Michael Hopkins Mariangela Bellomo
319 Fabric structures in architecture, their past and future Horst Berger
333 Textile architecture in America: past, present and future Nicholas Goldsmith
355 Membrane structures - Environment and technology Kazuo Ishii
367 Textile architecture in Latin-America Roberto Santomauro, Patricia Pinto
385 Textile architecture in Venezuela Carlos Henrique Hernández
397 Over half a century of membrane structures Félix Escrig Pallarès

414 Conclusions
417 Sustainability and tensile membrane structures Mario Losasso
431 Nachaltigkeit. A future to preserve Frei Otto
455 Epilogue. The “sign” of Frei Otto’s work Aldo Capasso
8 Prefazione
Per una visione leggera della tecnologia
Mario Losasso

La leggerezza in architettura si manifesta attraverso un organico rapporto fra energia e materia,


ottimizzate nello scopo e nella funzione. Se la leggerezza va ricondotta, in termini assoluti, a
una questione di peso specifico, da un punto di vista concettuale va ricondotta al pensiero
progettuale, alle lavorazioni e alle conformazioni di un dato materiale, alle sue caratteristiche
e alle forme per esso ammissibili. Nel carattere architettonico di un edificio si può essere
pesanti con materiali leggeri, ma leggeri anche con materiali pesanti. Questa posizione di tipo
relativistico accompagna la poetica e la ricerca della leggerezza attuate con l’innovazione
tecnologica.
La tendenza alla leggerezza si associa ai processi di dematerializzazione e si configura come una
costante progressiva di buona parte dell’architettura moderna e contemporanea.
La dematerializzazione recentemente ha proceduto con l’evoluzione della cosiddetta scienza del
piccolo, la ricerca di base e applicata sviluppata alla piccola scala e nella dimensione minima dei
materiali. L’integrazione molecolare fra più materiali si attua sia nel campo dei materiali lavorati
che dei semilavorati, nonché alle scale infinitesime della materia.
Ciò ha consentito di sviluppare prodotti particolarmente resistenti, versatili, affidabili e
con prestazioni molteplici. La portata innovativa di tali microinnovazioni è in larga parte
dovuta a processi di trasferimento tecnologico da vari settori industriali verso l’architettura.
L’interconnessione e la trasversalità dei saperi tecnici nello sviluppo di nuovi materiali e
sistemi riguarda la ricerca applicata nell’interazione progettista/industria1. Questo tipo di
Mario Losasso, architetto, è Direttore del innovazione - nascosta oltre che “silenziosa” - si attua attraverso soluzioni integrate fra più
Dipartimento di Architettura dell’Università materiali e tecnologie, ricorrendo anche a concezioni evolute del progetto secondo principi di
di Napoli Federico II e professore Ordinario funzionamento non convenzionali.
di Tecnologia dell’Architettura. Coordinatore Le tensostrutture a membrana interpretano il tema della leggerezza in architettura in maniera
del Dottorato di ricerca in “Tecnologia emblematica e innovativa. Esse si collocano sulla scia della ricerca sulla leggerezza e ne
dell’architettura e Rilievo e rappresentazione
rappresentano uno dei punti sicuramente più avanzati. I recenti sviluppi della ricerca si
dell’architettura e dell’ambiente”, membro del
Consiglio Direttivo della Società scientifica SITdA.
stanno orientando sia sulle possibilità di conformazioni a doppia curvatura morfologicamente
I principali ambiti di competenza, documentati caratterizzate sia su soluzioni di tipo piano geometricamente meno complesse. La ricerca
in numerosi saggi e pubblicazioni, riguardano: i registra gli esiti di una sorta di pervasività dell’innovazione tecnologica che interessa
processi di riqualificazione urbana, edilizia e degli l’ibridazione fra più tecnologie, materiali e dispositivi. Questo ambito rappresenta, in molti casi,
spazi pubblici; le tecnologie innovative per la un significativo valore aggiunto dell’innovazione, secondo una prospettiva in cui essa risulta
sostenibilità ambientale ed edilizia; le azioni per maggiormente diffusa, garantendo elevati gradi di uniformità delle prestazioni in molteplici
il retrofit tecnologico ed energetico degli edifici.
punti dei manufatti a membrana. Si assiste quindi a una continua evoluzione della logica del
Tra i principali riconoscimenti si segnalano premi
e menzioni in numerosi Concorsi di Progettazione progettare in accordo con l’innovazione disponibile.
in qualità di consulente per gli aspetti tecnologici Il concetto di leggerezza trova un riscontro di particolare interesse in molti campi del sapere,
e ambientali. fra cui quello letterario, consentendo di poter meglio precisare alcuni elementi di principio sul
Preface 9
For a light vision of technology
Mario Losasso

Lightness in architecture reveals itself through an organic relationship between energy and
matter, optimized in purpose and function. If lightness can attributed to a matter of specific
weight, from a conceptual point of view it can be attributed to the design thought, the
workings and the conformations of materials, their features and admissible forms.
The architectural character of a building can be heavy with lightweight materials, but also
light with heavy materials. This relativistic position accompanies lightness poetic and
research implemented with technological innovation.
The trend towards lightness is associated with the processes of dematerialization
and appears as a progressive constant of modern and contemporary architecture.
Dematerialization has recently proceeded with the evolution of the so-called science of the
small, developed at the small-scale and in materials minimum size. Molecular integration
between several materials is carried out both in the field of semi-processed materials and at
the infinitesimal scales of matter. This has enabled to develop particularly durable, versatile,
reliable and high performance products. The innovative impact of these technological
microinnovations is largely due to technology transfer processes from many industries
towards architecture. The interconnection between different technical knowledge in the
development of new materials and systems concerns applied research in the interaction
between designer/industry 1. This kind of innovation is implemented through integrated
technological solutions, even by using advanced design concepts according to non-
conventional operation principles.
Tensile membrane structures show the theme of lightness in architecture in an emblematic Mario Losasso, architect, is Head of the
and innovative way. They are part of the research line on lightness and represent one of Department of Architecture of the University
the most advanced points. Recent research developments are focusing on the possibilities of Naples Federico II and full Professor of
given by both double curvature structures and less complex flat solutions. The research Architectural Technology. Coordinator of the
PhD program in “Architectural Technology and
records the results of a sort of technological innovation pervasiveness that affects the
Survey and Representation of Architecture
hybridization between technologies, materials and devices. This field represent, in many and Environment”, member of SITdA
cases, a significant added value in innovation, according to a perspective in which it results Scientific Committee. The main expertise
more widespread, ensuring high degree of performance uniformity in numerous points areas, documented in numerous papers and
of membrane structures. We can witness a continuous evolution of the design logic in publications concern: urban, building and public
accordance with the available innovation. spaces rehabilitation processes; innovative
It is possible to observe the concept of lightness in many fields of knowledge, including technologies for environmental and construction
sustainability; building technology and energy
the literature one, that allows us to clarify better the relationship between technology and
retrofit actions. Among the main awards, he’s
design. This may allow to expand interpretation categories related to textile membranes winner of prizes and mentions in many Design
architectural design. In The Unbearable Lightness of Being Milan Kundera has remarked Competitions as a consultant for technological
that the opposition heavy/light is really mysterious and the most ambiguous among every and environmental issues.
10

rapporto fra tecnologia e progetto. Ciò può consentire di ampliare le categorie interpretative
legate al progetto di architettura realizzato con le membrane tessili. Nell’Insostenibile leggerezza
dell’essere, Milan Kundera osserva quanto l’opposizione pesante/leggero sia la più misteriosa e
la più ambigua tra tutte le opposizioni, mentre nelle Lezioni americane, Italo Calvino individua la
leggerezza come la più importante fra le categorie e i valori, da trasmettere alla società del nuovo
millennio.
L’interrogativo che pone Milan Kundera2 è una sfida: davvero la pesantezza è terribile e la
leggerezza meravigliosa? Kundera associa al peso la vicinanza alla terra mentre la leggerezza
è ciò che allontana dalla terra così si è solo reali a metà e i movimenti sono liberi privi di un
significato radicato. Kundera richiama il pensiero del filosofo Parmenide, vissuto nel VI sec. a.C.,
secondo cui l’universo viveva in coppie di opposizioni - fra cui pesantezza e leggerezza - in cui
un polo era positivo e l’altro negativo. Senza mezzi termini Parmenide opta per la positività della
leggerezza, mentre misteriosamente asserisce che il pesante rappresenta il negativo.
Su un altro versante, nelle sue Lezioni americane, Italo Calvino3 inizia la prima conferenza sulla
leggerezza a partire dall’opposizione peso-leggerezza. Egli sostiene le ragioni della leggerezza,
pur precisando che non è una opzione assoluta. Nel riferimento ai linguaggi Calvino distingue i
due opposti: “possiamo dire che due vocazioni opposte si contendono il campo della letteratura
attraverso i secoli: l’una tende a fare del linguaggio un elemento senza peso, che aleggia sopra
le cose come una nube (…) l’altra tende a comunicare al linguaggio il peso, lo spessore, la
concretezza delle cose, dei corpi, delle sensazioni”. Calvino vede nella leggerezza i presupposti
per la sintesi, per l’esattezza e per la capacità di cogliere l’essenza delle cose.
La visione leggera della tecnologia è un punto di vista di fondo che Eduardo Vittoria ha espresso
in più di un’occasione nella sua lunga attività di docente e di intellettuale impegnato in
numerose battaglie culturali e civili. Si trattava di un “valore da trasmettere al nuovo millennio
per contrastare un mondo che sta diventando tutto di pietra. Un valore che per un architetto
significa dare meno peso agli oggetti che abitiamo, nel passaggio dal progetto intellettuale
al progetto concreto di una specifica identità architettonica. Una leggerezza - ispirandomi a
Calvino - della pensosità contrapposta all’eclettica spettacolarità formale dei codici linguistici
Disegni / Drawings Mario Losasso 11
Strutture reticolari e gusci
Ricerca sul materiale e sui processi in legno /
Truss structures and shells
Research on material and processes in wood
MPI 40% in 1983.

type of oppositions, while in Six Memos for the Next Millennium Italo Calvino identifies
lightness as the most important of the categories - and values ​​- to be transmitted to the
new millennium society.
The question that Milan Kundera 2 arises is a challenge: is heaviness really terrible and
lightness wonderful? Kundera associates to weight the proximity to the ground while
lightness is what separates you from the ground, where you are only half real and
movements are free, without a deep-rooted meaning. Kundera invokes the thought of
the philosopher Parmenides, who lived in the sixth century BC, according to which the
universe lives in pairs of opposites - including heaviness and lightness - in which a pole is
positive and the other negative. Bluntly Parmenides opts for the positivity of lightness, while
mysteriously asserts that heavy is negative.
On the another side, in his Six Memos for the Next Millennium, Italo Calvino 3 begins
the first conference on lightness starting from weight-lightness opposition. He supports
lightness reasons, although stating that it is not an absolute option. With reference to
languages Calvino distinguishes the two opposites: “We can say that throughout the
centuries, two opposite vocations have been vying for the field of literature: the one tends
to make language into a weightless element that hovers above things like a cloud (...)
the other tends to convey to the language the weight, the thickness, the concreteness of
things, of bodies, of feelings”. Calvino sees in lightness the conditions for the synthesis, the
accuracy and the ability to understand the essence of things.
The light vision of technology is a basic point of view that Eduardo Vittoria has expressed
on several occasions in his long career as a teacher and as an intellectual engaged in
numerous cultural and civil battles. It was a “value to be transmitted to the new millennium
to counter a world that is turning into stone. A value that for an architect means to give less
weight to the objects that we inhabit, in the transition from intellectual to concrete project
of a specific architectural identity. A lightness - inspired by Calvino - of the thoughtfulness
opposed to the eclectic formal spectacularity of linguistic codes that tend to divide what
we see from what we think” 4. In the opinion of Vittoria the research of housing spatiality
12 che tendono a dividere ciò che vediamo da ciò che pensiamo”4. Secondo Vittoria la ricerca
della spazialità abitativa va sostenuta da una innovazione basata su una ri-considerazione della
consistenza materica dei manufatti architettonici. Come egli precisa nel suo ultimo scritto5 si
tratta di una “consistenza finalizzata a sostituire la pesantezza con la leggerezza, l’opacità con la
trasparenza, lo statico con il dinamico, cioè a liberare il nostro rapporto con la realtà esistenziale
quotidiana da una visione costruttiva ripetitiva di schemi geometrici e forme classiche”.
La difesa della leggerezza come categoria ‘liberante’ dello spazio dell’esistenza è uno dei
più significativi punti di vista proiettati sul futuro dell’architettura. Oggi questo pensiero è
associato bene alla critica che una parte della cultura ecologica francese6 sviluppa nei confronti
dell’espansione illimitata della produzione materiale e dei prelievi di risorse dall’ambiente.
Le motivazioni critiche e propositive di una visione leggera della tecnologia si traducono anche
nella sua compatibilità ecologica, ovvero nella rispondenza a valori individuati nel basso impatto
dei consumi e di uso razionale delle risorse. Una visione leggera della tecnologia si traduce
in valore aggiunto per la qualità architettonica e per le condizioni di vivibilità in un ambiente
costruito sempre più compromesso.
Come osserva Yona Friedman7, il grande equivoco della tecnologia moderna è che essa
è stata sfortunatamente concepita in funzione dell’energia a basso costo con cui nasce
l’industrializzazione. Questa ipotesi di partenza sta perdendo credibilità e per correre ai
ripari occorrerebbe ripensare la tecnica in funzione delle materie prime utilizzate e del loro
costo energetico. Come l’antica téchne dei Greci, la tecnica è un modo del disvelamento che
comporta un saper fare e un metodo, implicando il possesso simultaneo delle conoscenze
teoriche e pratiche in una costante consapevolezza degli atti che si compiono8. Ogni nuova
tecnologia o il suo perfezionamento rappresenta il culmine di una progressione di dispositivi,
invenzioni e conoscenze che esistevano prima che essa fosse realizzata: altre tecnologie che
sfruttavano lo stesso principio, tecnologie antecedenti che hanno contribuito alla soluzione
finale, strumenti, tecniche e processi produttivi utilizzati nelle nuove tecnologie9. Una visione
leggera della tecnologia, riducendo e superando i convenzionali limiti disciplinari, può consentire
una maggiore consapevolezza delle scelte ormai sempre meno circoscritte alla sola autonomia
disciplinare. Le ricadute sociali ambientali dell’architettura richiedono l‘attuazione del principio
di responsabilità di Hans Jonas nei confronti dell’ambiente e delle persone.
Con il sistema di pensiero e dei valori della modernità - il meno è più, la riduzione all’essenza,
la scomposizione fra parti portanti e parti portate degli edifici, la libertà planimetrica - la
leggerezza del costruire ha disarticolato le convenzioni strutturali, morfologiche e costruttive
attraverso innovative ricadute della ricerca sul progetto. Con le strutture leggere si è misurata
una famiglia di architetti sperimentatori - da Fuller a Prouvé, da Frei Otto a Renzo Piano - che
hanno avuto la consapevolezza di operare in un circolo ricorsivo attraverso l’intuizione, la ricerca
paziente e l’innovazione che conducono al progetto sperimentale. L’attività sperimentale è
stata così posta al centro della tecnica e dell’innovazione tecnologica, risorse intellettuali per
il progetto. Nella concezione e nella progettazione delle strutture leggere si è operato con
categorie quali l’ottimizzazione, la discretizzazione, la prototipazione, l’efficienza. La feconda
stagione dell’approccio sperimentale al progetto è cresciuta attraverso paradigmi che oggi
ritroviamo a sostegno della necessità di un ambiente sostenibile. Con la riduzione del materiale
has to be supported by an innovation based on a re-consideration of architectural artifacts 13
material consistency. As he states in his last work5, it is a “consistency aimed at replacing
heaviness with lightness, opacity with transparency, static with dynamic, that is, to liberate
our relationship with everyday existential reality from a repetitive constructive vision of
geometric patterns and classical forms”.
The defense of lightness as a “liberating” category of existence space is one of the most
significant points of view projected on the future of architecture. Today this thought is well
associated to the criticism that a part of French ecological culture 6 develops toward the
unlimited expansion of material production and environmental resources harvesting. The
critical and proactive reasons of a light vision of technology also reflect in its ecological
compatibility, in compliance with values such as low-impact consumptions and rational use
of resources. A light vision of technology becomes an added value for architectural quality
and living conditions in a more and more compromised built environment.
As noted by Yona Friedman 7, the huge misunderstanding of modern technology is that
unfortunately it has been conceived depending on low cost energy which rises with
industrialization. This assumptions is losing credibility and to run for cover we should
rethink the technique according to raw materials used and their energy cost. As the
ancient Greeks téchne, the technique is a way of revealing that involves a know-how and
a method, implying the simultaneous possession of theoretical and practical knowledge in
a constant awareness of the acts that are done 8. Every new technology or its improvement
represents the culmination of a progression of devices, inventions and expertise that
existed before it was realized​​: other technologies that exploited the same principle,
antecedents technologies that have contributed to the final solution, tools, techniques and
manufacturing processes used in new technologies 9. A light vision of technology, reducing
and overcoming the conventional disciplinary boundaries, may allow a greater awareness
of choices now less confined only to the disciplinary autonomy. The social environmental
impact of architecture require the implementation of the responsibility principle towards
the environment and people so dear to Hans Jonas.
With the modernism the system of thinking and values ​​- less is more, the reduction to the
essence, the deconstruction between load-bearing parts and borne parts of the buildings,
the planimetric flexibility - the building lightness has disarticulated the structural,
morphological and constructive conventions, through innovative impacts on project
research. With light structures lots of experimental architects measured themselves
- by Fuller to Prouvé, by Frei Otto to Renzo Piano - and had the awareness of working
in a vicious circle through intuition, patient research and innovation that lead to the
experimental project. The experimental activity was thus placed at the center of technique
and technological innovation, as intellectual resources for the project. Categories such
as optimization, discretization, prototyping and efficiency were used in the conception
and design of light structures. The prolific season of the experimental approach to the
project has grown through the paradigms that we find today in support of the need for
a sustainable environment. By reducing the material and the embodied energy with a
high ratio between the weight carried and weight bearing, light structures contribute
14 e dell’energia incorporata e con un elevato rapporto tra peso portato e peso portante, le strutture
leggere contribuiscono alla riduzione degli impatti ambientali, esprimendo principi concettuali
e costruttivi a elevato valore di sostenibilità. Questo principio è ancor più significativo se si
considera che esse sono l’esito di assemblaggi a secco e di tecniche costruttive conformabili e
reversibili.
Il lavoro di ricerca transdisciplinare sviluppato, curato e presentato in questo volume da Aldo
Capasso percorre il cammino affascinante della tematica architettonica delle tensostrutture a
membrana nell’esperienza progettuale contemporanea, rientrando in uno dei più interessanti
percorsi di approccio sperimentale nel campo della leggerezza in architettura. Il volume
testimonia quanto sia possibile, attraverso ambiti di ricerca innovativi e di frontiera, produrre
ricerca e innovazione con interessanti ricadute in termini di avanzamento disciplinare, ma anche
di relazioni con ambiti di ricerca contigui quali la progettazione strutturale e l’ingegneria dei
materiali.
Nel testo sono riportati contenuti e posizioni di carattere progettuale e tecnico-scientifico
ma viene anche delineato il mondo culturale entro il quale si è sviluppata l’esperienza delle
tensostrutture a membrana, sempre in bilico fra progetto sperimentale e razionalizzazione
tecnologica. La sequenza dei contenuti riporta contributi teorici di importanti protagonisti
Eduardo Vittoria, Aldo Capasso, nel campo della progettazione e della cultura tecnologica per il progetto, delle attività di
Mario Losasso, Capri 2006. ricerca applicata e di sperimentazione. Il lavoro è stato impostato con l’obiettivo di valorizzare
le esperienze di sperimentazione progettuale, in cui i progettisti per sviluppare il proprio
lavoro attuano generalmente un approccio concettuale senza vincoli preconcetti e agiscono
alimentando il gusto per la ricerca e la scoperta.
La progettazione e la costruzione delle tensostrutture a membrana si radica nella tradizione
degli archetipi dell’architettura, sottolineando quanto a famiglie di elementi tecnici della
costruzione corrispondano soluzioni che evidenziano la compresenza di più sistemi costruttivi
risolti in maniera coerente con i principi da cui essi derivano. Nelle strutture così concepite
l’evidente coincidenza di costruzione e forma si proietta nel superamento della sola condizione
di necessità tecnica attraverso una tecnologia che consente di sviluppare originali punti di vista
polivalenti per l’architettura.

1. I. Paoletti, Una finestra sul trasferimento. Tecnologie innovative per l’architettura, Clup, Milano 2003.
2. M. Kundera, L’insostenibile leggerezza dell’essere, Adelphi, Milano 1985, pp. 13-14.
3. I. Calvino, Lezioni americane. Sei proposte per il prossimo millennio, Mondadori, Milano 1993.
4. Riportato in questo volume nel testo di E. Vittoria.
5. E. Vittoria, “L’invenzione del futuro: un’arte del costruire”, in M. De Santis, M. Losasso, M.R. Pinto (a cura di),
L’invenzione del futuro, Alinea, Firenze 2008.
6. F. Flahault, Le crépuscule de Prométhée. Contriution a une histoire de la démesure humaine, Mille et une nuits, Paris
2008; riportato in S. Latouche, Per un’abbondanza frugale. Malintesi e controversie sulla decrescita, Bollati Boringhieri,
Torino 2012.
7. Y. Friedman, Alternative energetiche. Breviario dell’autosufficienza locale, Bollati Boringhieri, Torino 2011.
8. G. Nardi (a cura di), Aspettando il progetto, FrancoAngeli, Milano 1997, p. 56; G. Nardi, Percorsi di un pensiero
progettuale, Clup, Milano 2003.
9. W. Brian Arthur, La natura della tecnologia. Che cos’è e come si evolve, Codice Edizioni, Torino 2011, pp. 107-108.
to the reduction of the environmental impacts, expressing conceptual and constructive 15
principles with an high value of sustainability. This principle is even more significant when
considering that light building is the outcome of dry assembly and of conformable and
reversible constructive techniques.
The transdisciplinary research work developed, edited and presented in this volume by Aldo
Capasso trod the path of the fascinating architectural topic of tensile membrane structures
in contemporary design experience, returning to one of the most interesting experimental
approach paths in the field of lightness in architecture. The book shows how it is possible,
through innovative and border research areas, to produce research and innovation with
interesting consequences in terms of disciplinary progress, but also in relations with
contiguous research areas, such as structural design and material engineering.
In the volume are reported design and technical-scientific contents and positions, but
it is also outlined the cultural world within which was developed the experience of
tensile membrane structures, always between experimental design and technological
rationalization. The sequence of contents reports experiences and theoretical contributions
of important actors in the field of design and technological culture for the project, of the
applied research and experimentation. The work was set with the aim of enhancing the
experiences of experimental design, in which designers to develop their work generally
implement a conceptual approach without constraints and preconceptions and act
nurturing the pleasure for research and discovery.
The design and construction of tensile membrane structures is rooted in the tradition
of architectural archetypes, underlining how to families of building technical elements
correspond solutions which highlight the presence of different construction systems, solved
in a consistent way with the principles from which they derive. In structures thus designed
the visible coincidence of construction and form is projected in overcoming the only
condition of technical necessity through a technology that allows to develop original and
polyvalent points of view for the architecture.

1. I. Paoletti, Una finestra sul trasferimento. Tecnologie innovative per l’architettura, Clup, Milano 2003.
2. M. Kundera, L’insostenibile leggerezza dell’essere, Adelphi, Milano 1985, pp.13-14.
3. I. Calvino, Lezioni americane. Sei proposte per il prossimo millennio, Mondadori, Milano 1993.
4. Riportato in questo volume nel testo di E. Vittoria.
5. E. Vittoria, “L’invenzione del futuro: un’arte del costruire”, in M. De Santis, M. Losasso, M.R. Pinto (a cura di),
L’invenzione del futuro, Alinea, Firenze 2008.
6. F. Flahault, Le crépuscule de Prométhée. Contriution a une histoire de la démesure humaine, Mille et une nuits,
Paris 2008; riportato in Latouche S., Per un’abbondanza frugale. Malintesi e controversie sulla decrescita, Bollati
Boringhieri, Torino 2012.
7. Y. Friedman, Alternative energetiche. Breviario dell’autosufficienza locale, Bollati Boringhieri, Torino 2011.
8. G. Nardi (a cura di), Aspettando il progetto, FrancoAngeli, Milano 1997, p. 56.
G. Nardi, Percorsi di un pensiero progettuale, Clup, Milano 2003.
9. W. Brian Arthur, La natura della tecnologia. Che cos’è e come si evolve, Codice Edizioni, Torino 2011,
pp. 107-108.
22 Italiano di Studi Filosofici. Durante questi anni prendono parte agli studi ricercatori e
studenti con tesi di laurea e partecipazioni a concorsi specifici.
Nel 2001, a Bruxelles, si costituisce la Tensinet, un’associazione multidisciplinare
interessata alle tensostrutture, in cui confluiscono progettisti, associazioni, industrie
del settore, e che in breve tempo diventa, a livello internazionale, fonte scientifica,
informativa e divulgativa, anche mediante la produzione di testi, riviste, convegni e
website.
In Europa, così come in America, ogni anno si organizzano convegni incentrati sulla
tecnologia delle tensostrutture, col fine di presentare progetti innovativi e di illustrare le
continue evoluzioni nonché i miglioramenti prestazionali delle membrane.
Nella prima decade del nuovo secolo si avviano gli studi per una pubblicazione,
“Architetture delle vele”, che mira ad approfondire quella edita nel 1993 mediante una
più ampia documentazione sia illustrativa che di contributi, coinvolgendo, tra gli altri,
anche studiosi nipponici la cui presenza, trascurata nelle precedenti iniziative, appare
doverosa visti i notevoli sviluppi che tale tecnologia ha avuto in Giappone. Tutta la
documentazione raccolta per la pubblicazione, illustrazioni, interventi non riesce a
trovare, per motivi vari, esito di stampa sino a oggi.
Il testo, in sostanza, sintetizza gli aspetti più tecnici, già ampiamente dettagliati in altre
trattazioni, lasciando spazio a molteplici riflessioni sul bilancio generale dell’architettura
tessile e delle sue prospettive, nonché della sua collocazione nelle problematiche
etiche connesse all’attuale ricerca della forma (Finding form e Free form). Il volume,
inoltre, sceglie di accompagnare la parte discorsiva attraverso schizzi, disegni, grafici
fig. 5. Pier Six Concert pavilions, Baltimora, e tabelle, più qualche foto di opere rappresentative dell’autore, considerato che le
FTL 1981-1991. realizzazioni illustrate sono ampiamente documentate in modo particolare nei website.
In questa logica il curatore ha integrato i testi con una propria lettura grafica delle opere
fig. 6. Carlos Moseley Music pavilion, non documentate da schizzi autografi, a completamento della linea illustrativa della
New York, FTL 1991. pubblicazione.
membranes, which began in the ‘70s at the School of Architecture in Naples. 23
The first experimental project was realized in 1973 by Eduardo Vittoria, Aldo Capasso,
Augusto Vitale and the structural engineer Massimo Majowiecki, and presented at the
XV Triennale of Milan within the Italian Section (fig. 4).
From this experience arose a series of studies involving such scientific references,
Frei Otto and Majowiecki himself, ending in 1993 with the publication of The
tensile membrane in architecture2, the first comprehensive European text on textile
architecture.
One of the first international conferences on tensile structures entitled “Architecture
and lightness” 3 was held in Naples, in the Royal Palace, in the same year. It was
attended by prestigious researchers and international designers such as Salvatore
Di Pasquale, Nicholas Goldsmith, Michael Hopkins, Matthews Levy, Maximum
Majowiecki, Marc Malinowsky, Harald Mühlberger, Frei Otto, Gilles Perraudin, Renzo
Piano, Bodo Rasch and Eduardo Vittoria (fig. 30).
Prior to the publication of the conference proceedings (Architecture and lightness,
1998)4, the research involved contract teachers Michael Hopkins and Bodo Rasch who,
in 1995, held the exhibition Gestalt finden at the Maschio Angioino Castle in Naples,
while Frei Otto participated in a conference of the same name at the Italian Institute fig. 7. Walt Disney Concert Hall Los, Angeles,
of Philosophical Studies. During these years researchers and students took part in the F.O. Gehry, 2002.
same studies preparing theses and participating in specific competitions.
In 2001, a multidisciplinary association interested in tensile structures named Tensinet
was founded in Brussels made up of designers, associations and various companies.
The association soon became a popular source of scientific information at an
international level, producing texts, journals, conferences and a website. fig. 8. Tetto giardino-museo-biblioteca /
In Europe, as in America, each year conferences focused on the technology of tensile Roof garden-museum-library, Seoul,
structures are organised, with the aim to present innovative plans and to illustrate the Zaha Hadid 2008.
continuous developments and improvements of membrane performance.
In the first ten years of the new century, studies began for “Architectures of the sails”,
a publication aiming to investigate more deeply the issues arising from the 1993
publication. Studies included more extensive documentation as well as contributions
from Japanese researchers due to the substantial developments that such technology
has had in Japan. All documentation and illustrations compiled for publication, for one
reason or another, have remained unpublished up until now.
The text provides only a brief outline of the more technical aspects, which have been
amply detailed in other works, presenting instead an appraisal of textile architecture
and its multiple perspectives as well as dealing with the ethical issues related to current
research of form (Finding form and Free form). A choice was made to accompany
discursive text with sketches, drawings, graphs and tables with just a few photos
representing a single work of an author these works are well documented, particularly
on the website. In line with this illustrative approach the editor has also added his own
personal sketches to support a graphical reading of certain structures.
The test also includes previously unpublished essays by the late Eduardo Vittoria and
24 Tra gli interventi si riportano anche quelli degli scomparsi Eduardo Vittoria e Rosalba
La Creta; testi inediti e tuttora efficaci, relativi a una “pensosa” lettura delle architetture
tessili e alla loro particolare dimensione tecnologica.
Partendo dalla premessa che le tensostrutture a membrana possono considerarsi
un organismo costruttivo atopico, si conviene che esse siano a tutti gli effetti, vere e
proprie architetture (De Fusco); pertanto, si pone l’accento sulla differenza tra la loro
fig. 9. Finding Form: Physical models, logica strutturale (figg. 5, 6) e quella delle libere forme (o geometrie complesse), come
Frei Otto 1992. nel caso dell’attuale linguaggio de-costruttivista (figg. 7, 8) in cui si può notare la
perplessità (etica, culturale ed economica) tra la ricerca della forma (finding form) e la
fig. 10. Finding Form-Ricerca della forma: libertà formale (free form).
(progettazione interattiva / interactive Nella progettazione dell’architettura tessile, in un primo momento, ha dominato la
design), Studio Majowiecki 1974. fase sperimentale attraverso modelli fisici (Frei Otto) (fig. 9) seguiti poi dalla ricerca
interattiva della forma mediante l’uso dei primi software (Majowiecki)5 via via sostituiti
fig. 11. a, b. Curvature delle tensostrutture / da programmi più avanzati (fig. 10); oggi, invece, prende vita la libera forma (free form)
vaults of tensile structures. che caratterizza la definizione morfologica attraverso “potenti algoritmi di modellazione
fig. 12. Ridisegno della vignetta Enzo Pinto / 25
Redrawing Enzo Pinto’s sticker.

fig. 13. Farfalla / butterfly.

Rosalba La Creta, offering a “thoughtful” reading of textile architecture and their unique
technological dimension.
Starting from the premise that tensile membranes may be regarded as atopic fig. 14. Hexagon house, Keith Critchow 1967.
constructive structures, all agree that they are, in every respect, real architecture
(De Fusco). Thus, emphasis is placed on the difference between their structural logic
(figs. 5, 6) and the logic of free forms (or complex geometries), as
in the case of current deconstructive language (figs. 7, 8) where
what stands out is the ethical, cultural and economic perplexity
between the search for form (finding form) and formal freedom
(free form).
In the design of textile architecture, it was the experimental
phase through physical models that first dominated (Otto) (fig.
8, 9), soon followed by the interactive search for form obtained
by the use of the first software (Majowiecki) 5 and gradually
replaced by more advanced programs (fig. 10). Today, however,
it is free form that beginning to take shape, characterizing
the morphological definition through “powerful algorithms for
geometric modeling” 6 made available by software generating
surfaces and solids (fig.11). In particular, as regards pre-tensioned
membranes, the search for form can be seen as the perfect
synthesis between design choices and the structural logic that
governs them, so that free form could create problems. Double
curving geometry (anticlastic) and tension are the “soul” of
such textile structures. More specifically, tensile structures
may be defined as “hyperbolic geometry structures under a
forcedly elliptical stress regime” 7 (fig.12). As regards pressostatic
structures, these have synclastic curving and their stress
26

fig. 15. Bigo Genova, Renzo Piano, 1992. geometrica”6 messi a disposizione dall’uso di software generatori di superfici e solidi
(es. Rhinoceros). In particolare, per quanto riguarda le membrane pretese, la ricerca
fig. 16. Le molteplici soluzioni spazio- della forma non può che essere la perfetta sintesi tra le scelte progettuali e la logica
morfologiche delle membrane tessili / strutturale che le governa, per cui la free-form potrebbe creare problemi. La geometria
The multiple space-morphological solutions a doppia curvatura (anticlastica) e le pretensioni sono l’“anima” di tali strutture tessili.
of textile membranes. Più specificamente le tensostrutture si possono definire “strutture a geometria di tipo
iperbolico (anticlastica) e a regime di sollecitazione forzatamente ellittico”7. Per quanto
riguarda i pressostatici la curvatura è di tipo sinclastica (fig. 11). Il loro stato tensionale
consente di ridurre al minimo il peso del materiale, tanto da capovolgere lo storico
rapporto con il peso portato (fig. 12).
Una dimensione di leggerezza che non significa solo sottrazione di peso, ma
rappresenta soprattutto un atteggiamento progettuale teso al rispetto delle risorse e
dei valori ambientali, una dimensione innovativa (etica) che va oltre la visione di un
fare obsoleto e consuetudinario ascrivibile alla pesantezza delle regole consolidate di
costume (morale). “È l’immaginazione liberata dai suoi impedimenti, dai suoi rimorsi e
anche dai suoi dispiaceri”, per citare T.B. Jelloun8 (fig. 13).
La leggerezza è “un valore da trasmettere al nuovo millennio per contrastare un mondo
che sta diventando tutto di pietra … intesa anche come “pensosità progettuale”
contrapposta all’eclettica spettacolarità formale dei codici linguistici che tendono a
dividere ciò che vediamo da ciò che pensiamo” (Vittoria).
27

state allows the weight of the material to be minimized, so as to reverse the historic fig. 17. Perfomance structures, World
relationship with the weight brought to bear (fig. 12). Financial Center, New York, FTL 1988.
A dimension of lightness does not merely mean the subtraction of weight, but is
mainly a design approach aimed at respecting resources and environmental values, an fig. 18. Involucro in cuscini pressostatici in
innovative dimension (ethics) that goes beyond the vision of a customary and obsolete ETFE / Casing made of ETFE pressostatic
way of thinking based on the weighty rules consolidated by custom (moral). cushions, Watercube, Cina, 2003-2008.
“It is imagination freed from its constraints, its guilt, even its sorrows”, to quote T.B.
Jelloun 8 (fig. 13).
Lightness is “a value to transmit to the new millennium in order to contrast a world of
stone...also understood as “design thoughtfulness” in contrast to the eclectic formal
spectacularity of linguistic codes that tend to divide what we see from what we think”
(Vittoria).
In constructive terms, La Creta emphasizes the ability of textile structures, with their
“immateriality”, to significantly contribute to the search for lightness and temporariness
(fig.14), typical features of pre-tensioned membrane technology, providing several
space-morphological choices (fig. 14).
Diversified both in functional and environmental terms, tensile structures may be
temporary, due to qualities such as versatility, reversibility, the ability to be stored and,
more recently, recyclability. Thus, they are able to replace constructions large and small,
often created with weighty and unsustainable technology. Among the most important

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