Вы находитесь на странице: 1из 14

RESISTENZA AL MOTO AL MOTO

RESISTENZA
SEMPLIFCATO

Prof. Manuel Urcia Larios


mail: manuel.urcialarios@gmail.com
RESISTENZA D’ATTRITO
Un corpo che si muova in un mezzo fluido viscoso incontra una resistenza dovuta
SIMILITUDINE
all’opposizione degli strati del fluido a scorrere gli uni sugli altri.
In una nave, quando la carena (opera viva) si muove nel mezzo viscoso costituito
dall’acqua, trascina con sé, per effetto dell’attrito, lo strato di molecole di acqua che si
trova a contatto diretto con lo scafo.
Lo strato di acqua si mette in movimento, ad una velocità inferiore a quella della nave e,
sempre per effetto dell’attrito, tende a trascinare con sé lo strato di molecole di acqua
immediatamente adiacente, il quale a sua volta si mette in movimento, anche esso ad una
velocità inferiore a quello dello strato che lo trascina. Il meccanismo si ripete per una serie
di strati successivi, attenuandosi via via che ci si allontana dalla scafo, fino a cessare del
tutto ad una certa distanza, alla quale l’acqua non risente del passaggio della nave. Vale a
dire che le molecole, scorrendo le une sulle altre, producono un certo attrito.
Da un lato questo attrito produce la messa in movimento, in sintonia con l’avanzare della
nave, una certa massa d’acqua.
Da un altro lato, questo attrito “frena” la nave, con una forza che prende il nome di
Resistenza di Attrito RF.
Viscosità Cinematica :ν(mm2/s; nel passaggio a m2/s , bisogna moltiplicarlo per 10-
6) è ν= μ/ρ (viscosità dinamica/densità o massa specifica)
SIMILITUDINE
Nel calcolo della resistenza d’attrito, non possiamo trascurare la viscosità dell’acqua anche se
piccola, in quanto responsabile dell’attrito. Da tenere presente che la νè dê quando
aumenta la T.
Noi prendiamo νal posto μ.
• La viscosità ν dell’acqua di mare, alla temperatura di 15°C, Vale: ν = 1,18831*10-6
• La viscosità ν dell’acqua di mare, alla temperatura di 25°C, Vale: ν = 0,94252*10-6
• La viscosità ν dell’acqua dolce, alla temperatura di 15°, Vale: ν = 1,13962*10 -6
• La viscosità ν dell’acqua dolce, alla temperatura di 25°, Vale: ν = 0,89292*10 -6

LA DENSITA’ DELL’ACQUA DI MARE: ρACQUA DI MARE = γ/g = peso specifico/gravità


• ρACQUA DI MARE = 1,025/9,81 =104,5 kg.s2/m4

• Peso specifico èγacqua di mare = 1,025 t/m3 = 1025 kg/m3 è 15°C


• Peso specifico acqua dolce: γacqua dolce = 1,0 t/m3 = 1000 kg/m3 è 15°C
• ρARIA= 836 per l’acqua di mare è densità aria/densità acqua di mare=836
• ρARIA= 816 per l’acqua dolce èdensità aria/densità acqua dolce= 816
Newton (assioma): “La resistenza delle particelle fluide a parità di ogni altra circostanza, è
PRINCIPIO DI OMOGENEITA’
proporzionale alla velocità con la quale le particelle vengono separate le une delle altre”.
ESPERIMENTI DI WILLIAM FROUDE
Rimorchiò nelle vasche navali lastre piane, con velocità costante, lastre lunghe 0,60 m a 1,5
m, queste erano ricoperte di sostanza diverse per modificare la rugosità, e ne misurò la
resistenza al moto. Alla fine determinò:
RF = f. S.Vn
dove f dipende dalla lunghezza della piastra e dalla natura della superficie.

Nella Conferenza di Parigi 1835 è si accordò che n =1,825 alla temperatura di 15°C
Ø Per il calcolo di: rf modello = (1-0,0043(t-15°))*f*S *V1,825
Ø Per il calcolo di: RFNave = 1,025*f*S *(V* 0,5144)1,825 = 0,304*f*S*V1,825

Dove: S èm2 ; Vè m/s ; RF èkgf


Ø Per il calcolo in acqua dolce: RFNave == 0,297*f*S*V1,825
Per la nave è in carene non perfettamente liscia come il modello, si dovrà tenere conto nel
coefficiente f , vedi tabella.
SIMILITUDINE
RF dipende :
PRINCIPIO DI OMOGENEITA’
• della velocità della nave (varia con il quadrato di questa);
• della viscosità dell’acqua;
• della rugosità della carena;
• temperatura dell’acqua.
Esempio: se alla velocità de 2 nodi, la resistenza fosse pari a 10, alla velocità di
4 nodi la resistenza sarebbe pari a 40.
Dopo tanti studi, si è giunti alla conclusione di considerare la Resistenza di Attrito come
funzione di un parametro chiamato N° di Reynlods:
RN = V* L/ν
V: velocità della nave
L: lunghezza al galleggiamento
ν: viscosità cinematica dell’acqua.
La RF è prevalente fino a velocità di 10 nodi; per questo motivo è determinante per le navi
(cisterna, passeggeri, carico generale, ecc.) e le imbarcazioni a vela, che raramente
superano i 10 nodi.
Esperienze di Reynlods: RN = V* L/ν (adimensionale)
V: velocità della nave (m/s) => (ft/s)
PRINCIPIO
L: lunghezza al galleggiamento (m) => (ft) DI OMOGENEITA’
ν: viscosità cinematica dell’acqua (m2/s) => (ft2/s)
Froude notò che nei suoi esperimenti che si stabiliva un flusso laminare con una determinata velocità; poi
con velocità limite si stabiliva un flusso turbolento.
“nel moto dei fluidi, esiste una velocità critica fino al quale il flusso è di tipo laminare, cioè le
particelle si muovono liberamente; aumentando la velocità, il flusso, dopo un certo periodo di
transizione, diventa turbolento – a causa dell’instabilità che si verifica nell’interno del fluido-
cioè le particelle assumono moto irregolare e vorticoso dovuto alle turbolenze”.
• Per lastre piane è flusso laminare è fino a RN = 5*105
è flusso misto è tra RN = 5*105 e RN = 5*106 (numeri critici)
è flusso turbolento è con RN > 5*106
• Con RN si spiegò le anomalie riscontrate con la prova di modelli troppo piccoli. La RFmodello calcolato con
Froude => non aveva relazione con quella della nave.
La ragione: con il modello, non essendo sufficientemente grande, produceva un moto di tipo
laminare o misto; mentre la nave produceva un moto turbolento=> di conseguenza la Rfmodello
secondo Froude, risultava notevolmente superiore.
Apparve ovvio che il modello doveva provarsi in condizioni di flusso turbolento.
Congresso di Londra : si accordò che le prove in vasca di piccoli modelli devono effettuarsi
provocando artificialmente le turbolenze. Ciò si rende possibile , applicando alla prora del
modello un stimolatore di turbolenza, può essere una striscia di materiale ruvido, chiodini,
oppure smuovendo l’acqua prima che questa incontro il modello mediante una asticella
metallica a circa 1/20 L a prora via del modello stesso.
RESISTENZA RESIDUA
Viene indicata la somma di quegli addendi della resistenza totale che sono dovuti alla
formazione ondosa creata dalloSIMILITUDINE
scafo nel fendere l’acqua (Resistenza d’Onda: RW), ed alla
formazione di vortici creati dalla carena stessa e dalle “appendici” della carena (Resistenza
di scia o dei vortici: RV).
Appendici della carena sono: timoni, le eliche, le alette di rollio, ed in generale tutte le
componenti della nave immerse nell’acqua ma esterne alla carena.
In definitiva la Resistenza Residua RR = RW + RV
RESISTENZA TOTALE RT (abbiamo aggiunto anche la Resistenza dell’Aria RA)
RT = RF + RR + RA

Come si determina la resistenza totale al moto?


1. Costruisce un modello della carena della nave in progetto;
2. Il modello viene inserito in una vasca navale di determinate dimensioni e attrezzata di un
carrello che corre su rotaie- si deve tener conto della sfericità della terra;
3. Il modello, vincolato al carrello della vasca, viene rimorchiato a diverse velocità;

4. .
Come si determina la resistenza totale al moto?
4. Si misura, mediante appositi strumenti installati sul carrello (sostanzialmente dei
dinamometri), la Resistenza totaleSIMILITUDINE
incontrata del modello nell’avanzamento. RTM
5. Si calcola la Resistenza d’attrito del modello (RFM) alle varie velocità di prova, utilizzando
le formule viste precedentemente;
6. Si sottrae la Resistenza d’attrito , così calcolata, dalla Resistenza totale del modello
misurata con le prove di rimorchio; si ottiene in questo modo la Resistenza Residua del
modello; è RRM = RTM - RFM
7. Ora effettuiamo l’operazione più delicata: il trasferimento alla nave in vera grandezza dei
dati relativi al modello. A tale scopo, utilizziamo i principi di similitudine meccanica, dove:
• λ= LN/LM ;
• la Resistenza Residua della nave al vero si ottiene: RRN = RRM*λ3;
8. Si calcola la Resistenza di Attrito della nave in vera grandezza RFN;

9. Calcoliamo la Resistenza totale della nave in vera grandezza è data della somma di:
RT = RRN + RFN + RA
N.B. la riduzione della resistenza d’onda è possibile applicando il “bulbo”, che hanno forme
diverse a seconda del tipo di nave.
SIMILITUDINE
SIMILITUDINE
SIMILITUDINE
SIMILITUDINE
SIMILITUDINE

Вам также может понравиться