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Indice

1 Premessa.......................................................................................................................................... 4

2 . Materiali previsti per le struttura………………………………………………………..5

3 Calcestruzzo….…………………………………………………………………………6

4 Armatura………………………………………………………………………………..7

5 Mix-Design………………………………………………………………………….......7
1. Premessa

La presente relazione è relativa al progetto strutturale di un edificio in c.a. e c.a.p. destinato


a:
 Piano Terra: Uffici aperti al pubblico (Cat. B2);
 Primo Piano: Uffici aperti al pubblico (Cat. B2);
 Copertura: Copertura accessibile per sola manutenzione (Cat H1).

La struttura dovrà realizzarsi in località Castelluccio Inferiore (PZ) (longitudine 15.969 e


latitudine 40.008) in base alle prescrizioni della classe di duttilità bassa (CDB).
Per essa è prevista una struttura a telaio.

La presente relazione è stata redatta dagli allievi Nicola Pirozzi, Giorgio Varchetta, Pasquale
Giudice.

Fig.1. Veduta aerea di Castelluccio Inferiore (PZ)

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2. Materiali previsti per le strutture

I materiali prescritti per le opere strutturali sono:

- Calcestruzzo per le opere di fondazione e per quelle in elevazione


● classe C 25/30
stato limite ultimo
resistenza caratteristica cilindrica a compressione fck ≥ 25 MPa
resistenza di calcolo a compressione fcd = 14 MPa
stato limite di esercizio
resistenza media a trazione fctm = 3 MPa
tensione limite a compressione (comb.rara) σc,lim = 15 MPa
tensione limite a compressione (comb.q.perm.) σc,lim = 11,25 MPa

- Calcestruzzo precompresso per travetti precompressi e prefabbricati


● classe C 45/50
resistenza caratteristica cilindrica a compressione fck ≥ 45 MPa

- Armature in barre di acciaio per tutte le strutture


● tipo B 450 C
tensione caratteristica di snervamento fyk ≥ 450 MPa
resistenza caratteristica ftk ≥ 540 MPa
rapporto caratteristico resistenza-snervamento (ft /fy)k ≥ 1,05
rapporto caratteristico di sovraresistenza (fy /450 MPa) ≤ 1,25
stato limite ultimo
resistenza di calcolo fyd = 391 MPa
stato limite di esercizio
tensione limite (comb.rara) σs = 360 MPa

- Armature in acciaio armonico per travetti precompressi e prefabbricati


● trecce
tensione caratteristica all’1% di deformazione fp(1)k ≥ 1700 MPa
tensione caratteristica di rottura fptk ≥ 1860 MPa

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3. Calcestruzzo

- Leganti

Per il confezionamento del calcestruzzo da utilizzare per la realizzazione dell’opera, cui si


riferisce la presente relazione, devono impiegarsi esclusivamente i leganti idraulici previsti
dalle disposizioni vigenti in materia, dotati di attestato di conformità – rilasciato da un
organismo europeo notificato – ai sensi delle norme UNI EN 197-1 e UNI EN 197-2. I
sacchi per la fornitura dei cementi devono essere sigillati e in perfetto stato di
conservazione. Se l’imballaggio fosse manomesso o il prodotto avariato, il cemento potrà
essere rifiutato dalla direzione dei lavori e dovrà essere sostituito con un altro idoneo. Se i
leganti sono forniti sfusi, la provenienza e la qualità degli stessi dovranno essere dichiarate
con documenti di accompagnamento della merce. La qualità del cemento dovrà essere
accertata mediante prelievo di campioni e la loro anali presso laboratori ufficiali.
Si prescrive l’utilizzo di cementi di tipo A e titolo 42,5.

- Aggregati

Gli aggregati, naturali o di frantumazione, saranno costituiti da elementi non gelivi e non
friabili, privi di sostanze organiche, limose ed argillose, di gesso, etc., in proporzioni
nocive all’indurimento del conglomerato od alla conservazione delle armature. La ghiaia o
il pietrisco dovranno avere dimensioni massime commisurate alle caratteristiche
geometriche della carpenteria del getto nonché all’ingombro delle armature e comunque
non superiore a 20 mm.
Si ritengono idonei gli aggregati ottenuti dalla lavorazione di materiali naturali, artificiali,
ovvero provenienti da processi di riciclo conformi alla norma europea armonizzata UNI
EN 12620 e, per gli aggregati leggeri, alla norma europea armonizzata UNI EN 13055 –
1.

- Acqua di impasto

L’acqua da utilizzare per gli impasti dovrà essere limpida, priva di sali in percentuale
dannosa (particolarmente solfati e cloruri) e non aggressiva. In ogni caso, l’acqua di
impasto, ivi compresa l’acqua di riciclo, dovrà essere conforme alla norma UNI EN 1008
– 2003.

- Additivi

Gli eventuali additivi che il Direttore dei Lavori riterrà di autorizzare, dovranno essere
conformi alla norma europea armonizzata UNI EN 934 – 2. Si utilizzano additivi
fluidificanti atti ad aumentare la fluidità del calcestruzzo

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4. Armature

E’ ammesso esclusivamente l’impiego di acciai saldabili qualificati e controllati con le


modalità riportate nel D.M. 14.1.2008.
Non andranno assolutamente poste in opera armature eccessivamente ossidate, corrose o
recanti difetti superficiali visibili e pieghe che ne riducano la resistenza o che siano
ricoperte da sostanze che possano sensibilmente ridurne l’aderenza al conglomerato.

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5. Mix-Design

La distribuzione granulometrica degli inerti, il tipo di cemento e la consistenza dell’impasto


dovranno essere adeguati alla particolare destinazione del getto, nonché allo specifico
procedimento di posa in opera del conglomerato, in modo tale da ottenere le resistenze
richieste ed una adeguata lavorabilità.

Ci si pone in condizioni ambientali in cui vi è il rischio di corrosione delle armature indotta


dalla carbonatazione, classe XC1, ( in quanto essa avviene frequentemente in ambienti
urbani); in tali condizioni si hanno i seguenti vincoli di durabilità (Specificazione, prestazione,
produzione e conformità. Istruzioni complementari per l’applicazione della EN 206-1 ,UNI 11104,
Marzo 2004):

 𝑅𝑐𝑘,𝑚𝑖𝑛 = 30 𝑀𝑃𝑎
 𝑎/𝑐𝑚𝑎𝑥 = 0.6
 𝑐𝑚𝑖𝑛 = 300 𝑘𝑔/𝑚3

Si adopera un cemento pozzolanico CEM 42.5 R IV/A

𝑅𝑐𝑚 = 𝑅𝑐𝑘 + 3.5 𝑀𝑃𝑎 = 30 + 3.5 = 33.5 𝑀𝑃𝑎

Si entra nel grafico del cemento scelto con il valore della resistenza caratteristica media e si
ricava il valore del corrispondente rapporto acqua cemento.

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Il valore di a/c (a/c=0.7) risulta essere maggiore di quello consentito dai vincoli di
durabilità, per cui tra i due si sceglie quello minore (a/c = 0.6).

Si ha a che fare con delle sezioni fortemente armate in cui le armature sono poste a passi
molto fitti, si sceglie pertanto una classe di consistenza S4.

Dall’analisi della generica sezione si ha:


 Spessore minimo della sezione smin=220 mm
 Copriferro c=30 mm
 Distanza barre di armatura minima i=25 mm

si determina il diametro massimo degli aggregati dovendo risultare:

si hanno per le diverse caratteristiche delle sezioni i seguenti valori dei diametri massimi
degli aggregati:

Dmax1 = 220 ∙ 0.25 = 55 mm


Dmax2 = 1.25 ∙ 30 = 37 mm il diametro massimo degli aggregati è 25 mm
Dmax1= 25 mm

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Dalla tabella si determina il volume d’acqua funzione della classe di lavorabilità e del
diametro massimo degli aggregati.

Dato il Dmax e la classe di consistenza S4 si determina Vacqua = 215 l/m3

Si determina anche il volume d’aria intrappolata funzione del solo diametro massimo degli
aggregati.
Varia=2 l/m3

Si utilizzano aggregati frantumati, i quali richiedono un maggior quantitativo d’acqua (+10


l/m3) per avere la stessa lavorabilità di un impasto contenente aggregati tondeggianti. La
scelta di questo tipo di aggregati è stata fatta, in virtù del fatto che siamo in zona montana,
e quindi si presume la vicinanza a qualche cava.

Dovendo essere a/c = 0.6 ed avendo l’acqua una densità di 1 kg/l si ottiene il contenuto di
cemento:
a 215 + 10
c= a = = 375 kg/m3
0.6
c

Il contenuto di cemento ottenuto è elevato, seppur maggiore di quello minimo; dunque c’è
la possibilità di avere problemi legati al calore d’idratazione ed al ritiro.
Per tale motivo si è deciso di ridurre il contenuto di cemento e per mantenere a/c costante
c’è quindi bisogno di diminuire anche il quantitativo d’acqua, facendo in mondo che
l’impasto non perda la fluidità e quindi la lavorabilità.

Per tale motivo si sono utilizzati additivi fluidificanti aventi massa volumica pari a 1.1
Kg/l.

Utilizzare questi additivi comporta una diminuzione del volume d’acqua del 10%

Vacqua=215 ∙ 0.9= 193.5 l/m3

Dovendo essere a/c = 0.6 ed avendo l’acqua una densità di 1kg/l si ottiene il contenuto di
cemento:
a 193.5
c= a = = 322.5 Kg/m3
0.6
c

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Il cemento ha una densità di 3.15 Kg/l per cui il volume occupato dal cemento risulta
essere:
Vcem= 322.5/3.15 = 102 l/m3

Poiché si utilizzano 0.8 l di additivo per 100Kg di cemento allora il volume occupato
dall’additivo risulta:
0.8
Vadd = 322.5 ∙ 100 = 2.6 l/m3

Per differenza si ricava il volume degli aggregati

Vagg=1000- Vacqua - Vcem - Vadd - Varia = 1000 – 193.5– 102 - 2.6 – 2 = 700 l/m3

Gli aggregati hanno una densità di 2.65 Kg/l per cui il peso vale:

Vagg ∙ ρagg=700 ∙ 2.65 = 1855 Kg/m3

Si giunge quindi al mix design:

 CEM 42.5 R IV/A per 322.5 Kg/m3


 ACQUA: 193.5 l/m3
 ADDITIVO FLUIDIFICANTE: 2.6 l/m3
 AGGREGATI FRANTUMATI: 1855 Kg/m3

Tale valutazione può essere rivisitata in virtù delle valutazioni effettuate dai tecnici
dell’impianto di betonaggio.

L’impiego di eventuali additivi dovrà essere subordinato all’accertamento dell’assenza di


qualsiasi pericolo di aggressività.

L’impasto dovrà essere realizzato con mezzi idonei e il dosaggio dei componenti eseguito
con modalità atte a garantire la costanza del proporzionamento previsto in sede di
progetto.

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