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Una patologia che colpisce praticamente tutti, almeno una volta nella vita, è
rappresentato dalle sindromi miofasciali, sia come evento primario che
associato o secondario ad altre patologie.
La letteratura in tema di sindromi dolorose di origine muscolare è alquanto
numerosa e per anni la varietà delle definizioni e la diversità di terminologia
per indicare il dolore miofasciale ha generato confusione e difficoltà nella
sistematizzazione della materia. (1)
La sindrome dolorosa miofasciale infatti è stata chiamata anche miosite,
fibrosite, mialgia, miogelosi, miofascite, miofibrosite interstiziale,
reumatismo muscolare, stiramento muscolare (2).
Attualmente la definizione di Travell "sindromi di dolore miofasciale" o
analogamente "sindrome dolorosa miofasciale", comunemente e più
brevemente chiamato "dolore miofasciale" è quella più accreditata ed
universalmente riconosciuta.
La sindrome dolorosa miofasciale comprende un vasto ed eterogeneo
gruppo di patologie muscolari che si presentano con dolore muscolare
continuo, associato a contrattura, limitazione funzionale ed
occasionalmente a sintomatologia di tipo nevralgico quali parestesie e
formicolio e disfunzione vegetativa. Esse sono estremamente comuni e
rappresentano, considerate in toto, una delle cause più frequenti di dolore.
Nel 1954 Janett Travell, alla quale si deve una mole enorme e preziosa di
studi sull'argomento, definisce e canonizza l'elemento caratteristico della
sindrome dolorosa miofasciale, cioè il cosiddetto "trigger point" (punto
grilletto) in base a tre peculiarità:
Diagnosi
Spesso la preoccupazione di ricorrere a mezzi diagnostici strumentali per
dimostrare la causa di un dolore muscolare e la disabitudine alla diagnosi
clinica, fanno trascurare l'ipotesi che si possa trattare di una sindrome
miofasciale (4,5,6).
Infatti la diagnosi di sindrome dolorosa miofasciale è essenzialmente clinica
e si fonda sulla presenza dei TPs (punti grilletto). Ognuno di questi punti in
pratica può manifestarsi in ogni muscolo ed ha una dimensione piccola,
intorno ad un centimetro di diametro.
I tipi di dolore riferito sono talmente rilevanti, da paziente a paziente, che il
medico può diagnosticare la struttura malata in base alla topografia ed al
tipo di dolore. Entro ciascuna area di dolore riferito c'è spesso uno o più
TPs con localizzazione spesso sovrapponibile nella maggior parte dei casi.
La digitopressione su tali zone determina dolore nell'area di riferimento
(target area) ed a volte anche nella struttura viscerale malata.
Interessante è sottolineare come l'iniezione di anestetico locale in quelle
zone particolarmente sensibili è capace di eliminare il dolore riferito e
spesso anche quello della struttura viscerale alterata e porre termine al
circolo vizioso.
Il problema diagnostico del dolore miofasciale può essere chiarito quando
la compressione di un determinato punto algogeno evoca dolore riferito:
cosa non sempre facile, in quanto esso non è necessariamente situato
dove il paziente indica di avere dolore.
L'anamnesi dettagliata deve essere eseguita per conoscere eventuali
eventi patologici, traumatici, movimenti bruschi, sforzi improvvisi, posture
anomale, lavori ripetitivi che possano aver scatenato o avviato un dolore
miofasciale. Molte volte però l'anamnesi risulta negativa.
Il dolore viene riferito come sordo, acuto, persistente, profondo quasi mai di
tipo bruciante o pungente. A volte il dolore viene definito come lanciante,
folgorante ed a tipo pugnalata.
Non sempre il dolore è presentato dal paziente come il sintomo principale
ma è la limitazione funzionale e la contrattura muscolare che focalizzano
l'attenzione.
Nell'esame obiettivo si deve porre attenzione alle anomalie del passo, alle
deviazioni della postura, alle asimmetrie del corpo, a movimenti ed
atteggiamenti protettivi o antalgici mentre il paziente si muove, parla e si
sveste.
Invitato il paziente a rilassarsi e sistematolo in una posizione comoda si
procede all'esame obiettivo. La palpazione delle aree sospette o indicate
dal paziente deve essere sistematica. L'ammalato deve essere istruito
affinché indichi quando, trovato il punto localmente doloroso (TP), la sua
palpazione evochi dolorabilità a distanza, in qualche area di riferimento.
Appena trovato il TP deve essere segnato con una matita dermografica e
riportato in cartella.
La palpazione va fatta con l'indice con movimenti avanti ed indietro sull'area
sospetta come se vi volesse "scavare" la banderella tesa nella quale giace
il TP. Questo viene percepito dal polpastrello come una nodosità. Si può
procedere altrimenti con il pollice e l'indice, con una palpazione "a pinza",
della banderella muscolare contratta. Questa operazione può essere
compiuta su quei muscoli che possono essere facilmente afferrati come lo
sternocleidomastoideo, il grande pettorale ed il grande dorsale. Per
eseguire una diagnosi più precisa ed agevole si può seguire il seguente
schema diagnostico:
In teoria tutti i muscoli possono essere sede di TP, ma le sedi più frequenti
e caratteristiche sono il collo e la schiena.
Nella tabella 1 si riportano i muscoli che con maggiore frequenza possono
estrinsecare dei TPs, con la relativa innervazione e le più probabili
patologie associate.
Decorso clinico
La fase acuta del dolore miofasciale, una volta che è insorto, dura da due
settimane a due mesi. Quando non viene diagnosticato, o non
adeguatamente curato o non curato affatto si va verso la fase cronica o la
cronicizzazione vera e propria la cui durata non è prevedibile.
Quando si eseguono trattamenti idonei i TPs vengono inattivati a lungo ed i
pazienti possono reagire ad eventuali riacutizzazioni dei sintomi senza
necessità di ulteriori interventi terapeutici.
Nel caso di cronicizzazione della sindrome dolorosa miofasciale per abuso
dei muscoli colpiti, per cattivo uso dei farmaci o per inadeguata terapia
locale è possibile che i TPs divengano, una volta sviluppati, ipersensibili e
possano diventare maggiormente vulnerabili ad una successiva
riattivazione. Gli eventi che possono riattivare i TPs sono le attività fisiche
eccessive, l'inattività prolungata o posture anomale del muscolo, stress
particolarmente intensi, brusche modificazioni climatiche, artriti, malattie
generalizzate come un'infezione virale (ad esempio l'influenza).
Un esempio tipico è "l'atleta della domenica" che per l'intera settimana è
stato seduto di fronte ad una scrivania e che nel fine settimana mette in
iperattività i suoi muscoli. Il lunedì si presenta nell'Unità di Terapia del
Dolore con una severa lombalgia. L'esame clinico non rileva segni clinici di
interesse neurologico od ortopedico ma la presenza di TPs nel contesto del
lunghissimo del dorso.
Trattamento
La cura del dolore miofasciale attraverso il blocco o la "disattivazione" dei
TPs costituisce uno dei problemi più frequenti e pressanti constatati nella
pratica quotidiana nell'ambulatorio dell'Unità di Terapia del Dolore.
L'alta percentuale di risultati positivi del trattamento associata alla relativa
facilità tecnica ed al gradimento dei pazienti fanno del blocco dei TPs una
tecnica antalgica di grande soddisfazione professionale.
Anche la terapia fisica (massaggi, esercizi di allungamento), gli analgesici
non steroidei, lo "stretch and spray" (stiramento del muscolo e spray
refrigerante) e lo "stretch and inject" (stiramento ed iniezione del TPs)
possono essere di ausilio (13-15).
Il blocco anestetico dei TPs resta, comunque, il trattamento di scelta. Infatti
nella nostra esperienza abbiamo verificato che l'applicazione dello spray
refrigerante e del contemporaneo allungamento del muscolo affetto (stretch
and spray) non sempre è praticabile in quanto non è accetta dal paziente
specie nei mesi invernali e nei soggetti di cultura mediterranea.
Anestetico
Bupivacaina Stretch +
parametro + Agopuntura
0,5% spray
cortisonici
TPs
300 310 210 30
infiltrati
TPs estinti 245 243 121 2
% TPs
81 78 57 -
estinti
Pazienti
132 132 151 11
trattati
Pazienti non
121 122 98
guariti applicabile
%
91 92 60 -
guarigioni
Conclusioni
Il rilievo occupato dalla sindrome di dolore miofasciale origina anche dal
fatto che gran parte delle patologie invalidanti del collo, della spalla, del
rachide dorsale e lombosacrale e del torace si manifesta con TPs e che
spesso alcune di queste malattie vengono erroneamente diagnosticate e
curate per borsite, artrite o patologie viscerali (colecistopatie,
appendicopatie, colopatie, ecc.).
Molte delle soddisfazioni professionali e dell'affermazione del medico
provengono dalla guarigione del paziente: il blocco anestetico dei trigger
points rappresenta una di quelle opportunità terapeutiche di maggior
successo.
Purtroppo non sempre adeguato interesse diagnostico e terapeutico viene
dedicato al dolore miofasciale nelle Unità di Terapia del Dolore in Italia.
La diagnosi essenzialmente clinica formulata agevolmente, a volte
confortata dalla negatività della diagnostica per immagini e delle indagini
strumentali, l'elevata assiduità dei casi osservati, la relativa semplicità della
terapia di scelta (blocco dei TPs) e la rarità degli effetti collaterali associata
all'alta percentuale di successi terapeutici fanno della sindrome di dolore
miofasciale una delle patologie di grande interesse per l'anestesista dedito
alla terapia del dolore.
Bibliografia
Trigger Point
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Punti trigger o trigger siti sono descritti come hyperirritable spots in muscolo scheletrico che sono associati con
[1]
palpabili noduli in tesa bande di fibre muscolari. I ricercatori ritengono che punto Trigger palpabile noduli sono nodi
contrazione delle piccole e una causa comune di dolore. Compressione di un punto trigger può suscitare tenerezza
locali, di cui il dolore, O locali twitch risposta. Il locale strappo risposta non è la stessa come un spasmo muscolare. Ciò è
dovuto al fatto uno spasmo muscolare si riferisce a tutto il muscolo del tutto aggiudicatrice considerando che il locale
contrazione risposta si riferisce anche a tutto il muscolo, ma comporta solo un piccolo strappo, nessuna contrazione.
Stati punto trigger modello che il dolore si irradia spesso inspiegabile da questi punti di tenerezza locali a settori più
ampi, a volte distanti dal punto di trigger stesso. Professionisti sostengono di aver individuato affidabili di cui il dolore
modelli, che consente ai professionisti di associare il dolore in una posizione con punti trigger altrove. Molti chiropratici e
Massaggio terapeuti trovare il modello utile nella pratica, ma la comunità medica in senso lato, non ha abbracciato la
terapia punto trigger. Anche se i punti trigger sembrano essere un fenomeno osservabile con proprietà definite, vi è una
mancanza di una metodologia coerente per la diagnosi dei punti trigger e una carenza di teoria che spiega come
[2]
nascono i punti trigger e perché produrre schemi specifici di cui il dolore.
Sommario
[nascondere]
1 Definizione
2 Sindrome del dolore miofasciale
3 Qualità dei punti trigger
o 3,1 La diagnosi dei punti trigger
o 3,2 Errori di diagnosi del dolore
o 3,3 Dimostrazione e identificazione dei punti trigger miofasciale
4 Trattamento
o 4,1 Iniezione
o 4,2 Self-trattamento
o 4,3 Rischi
5 Meccanismo
6 Storia
o 6,1 Janet G. Travell, MD
7 Vedi anche
8 Riferimenti
9 Collegamenti esterni
[modifica] Definizione
Il termine "punto trigger" è stato coniato nel 1942 da Dr. Janet Travell per descrivere una ricerca clinica con le seguenti
caratteristiche:
Dolore correlato a un discreto punto irritabile nel muscolo scheletrico o fascia, Non causato da
acuto locali trauma, infiammazione, degenerazione, neoplasia o infezione.
Il punto doloroso può essere sentita come un tumore o band nel muscolo, e un tic risposta può
essere provocato sulla stimolazione del punto di trigger.
Palpazione del punto di trigger riproduce denuncia del paziente, del dolore, e il dolore si irradia in
una distribuzione tipica del muscolo specifici ospitavano il punto di trigger.
Il dolore non può essere spiegato con risultati su esame neurologico.
Una critica del concetto di soglia è che i professionisti non necessariamente d'accordo su ciò che costituisce un punto di
trigger.
Uno studio condotto da Gerwin et al. constatato che gli esaminatori indipendenti sono generalmente in grado di
individuare i punti trigger miofasciale (MTrP), ma solo con una formazione sufficiente e un accordo sulla definizione e le
caratteristiche della MTrP's. Hanno detto:
Tre studi precedenti (Nice et al., 1992; Wolfe et al., 1992; Njoo e Van der Does, 1994) hanno
esaminato questo problema, e nessuno di loro ha potuto stabilire l'affidabilità di un esame MTrP in
tutte le sue manifestazioni più importanti. ... Il presente studio dimostra che quattro esaminatori
possono ottenere statisticamente significativo accordo, a volte un accordo quasi perfetto, circa la
presenza o l'assenza di cinque caratteristiche principali del MTrP e sulla presenza o l'assenza del
PRT, sia esso attivo o latente. Questo stabilisce la MTrP come un segno clinico affidabile. Il presente
studio dimostra anche che queste caratteristiche sono identificati con maggiore o minore
affidabilità a seconda della funzione specifica e il muscolo specifica in esame. ... Un periodo di
formazione è stato trovato ad essere essenziale per raggiungere questi risultati.[3]
Una rassegna 2007 di criteri diagnostici utilizzati negli studi di punti trigger ha concluso che
vi è un consenso ancora limitata sulla definizione del caso nei confronti della sindrome di dolore
MTrP. Sono necessarie ulteriori ricerche per verificare l'attendibilità e la validità dei criteri
diagnostici. Fino al affidabili criteri diagnostici sono stati stabiliti, vi è la necessità di una maggiore
trasparenza nei lavori di ricerca su come un caso di sindrome di dolore MTrP è definita, e le richieste
di interventi efficaci nel trattamento di questa condizione deve essere considerato con cautela.[2]
Un trigger point attivi è quella che si riferisce attivamente il dolore sia a livello locale o in un'altra posizione (punti
trigger la maggior parte si riferiscono dolore in altre parti del corpo, lungo vie nervose). Un latente trigger il punto è
quello che esiste, ma ancora non si riferiscono dolore attivamente, ma possono farlo quando la pressione o ceppo è
applicato alla struttura myoskeletal contenente il punto di trigger. Punti trigger latenti possono influenzare i modelli di
attivazione muscolare, che può tradursi in un coordinamento muscolare più poveri e l'equilibrio.
Un trigger point chiave è uno che ha un modello di riferimento il dolore lungo una via nervosa che attiva un livello di
attivazione latente sul sentiero, o lo crea. Un punto satellite trigger è uno che viene attivato da un punto chiave di
attivazione. Trattare con successo il punto chiave di attivazione spesso si risolverà il satellite e ritorno da essere attivo a
latente, o completamente trattarlo troppo.
Al contrario, un trigger point primario in molti casi si biomeccanicamente attivare un trigger point secondario in
un'altra struttura. Trattare il principale punto di trigger non tratta il punto di trigger secondario.
L'attivazione di punti trigger può essere causato da una serie di fattori, tra cui il sovraccarico muscolare acuta o cronica,
l'attivazione di punti trigger altri (chiave / satellite, primario / secondario), le malattie, stress psicologico (via sistemica
infiammazione), omeostatico squilibri, traumi diretti verso la regione, radicolopatia, Infezioni e problemi di salute, come
smoking.
Punti trigger può apparire in molte strutture tra cui miofasciale muscoli, tendini, legamenti, Pelle, comune capsula,
periostaleE Scar Tissue. Quando è presente nei muscoli vi è spesso il dolore e la debolezza delle strutture associate.
Questi modelli il dolore nei muscoli seguire vie nervose specifiche e sono stati facilmente attribuita a un'area per
consentire l'identificazione del fattore causale dolore. Punti trigger Molti hanno modelli di dolore che si sovrappongono, e
alcuni di creare reciproci rapporti ciclici che devono essere trattate ampiamente per rimuoverli.
Nello studio di Shah e collaboratori, hanno dimostrato la fattibilità di continuo, in recupero in vivo di piccole molecole da
tessuti molli, senza effetti nocivi. Con questa tecnica, sono stati in grado di indagare l'ambiente biochimico del muscolo
in soggetti con latente attiva, o assenti punti trigger miofasciale (MTrPs) e per questo contrasto con quella del muscolo
[8]
noninvolved.
Commenti Dorsher su una forte correlazione tra le posizioni dei punti trigger e classica accupuncture punti, trovando che
[9][10]
il 92% dei 255 punti trigger corrispondono ai punti accupuncture, tra cui 79,5% con le indicazioni del dolore simile.
[modifica] Trattamento
Miofasciale Trigger Point terapeuti possono usare myotherapy (pressione profonda come in Bonnie Prudden's approccio,
[11]
Massaggio o tapotement come nel metodo Dr. Griner's), meccanica vibrazioni, Pulsata ultrasuoni, elettrostimolazione ,
ischemica compressione, L'iniezione (vedi sotto), dry-agugliatura, "Spray-and-stretch" usando un raffreddamento
(vapocoolant) spray, Low Level Laser Therapy e stretching tecniche che invocano inibizione reciproca all'interno del
sistema muscolo-scheletrico. I professionisti usano i gomiti, piedi o vari strumenti di pressione diretta direttamente sul
punto di trigger, per salvare le loro mani.
Un protocollo di successo del trattamento si basa sull'identificazione dei punti trigger, risolverli e, se tutti i punti trigger
sono stati disattivati, allungando le strutture interessate, lungo la loro area di ripartizione naturale di movimento e di
lunghezza. Nel caso dei muscoli, che è dove il trattamento la maggior parte si verifica, si tratta di stiramento del muscolo
utilizzando combinazioni di passiva, attiva, attivi isolati (AIS), tecniche di energia muscolare (MET), e facilitazione
neuromuscolare propriocettiva (PNF), che si estende per essere efficace. Fascia che circonda i muscoli dovrebbero
essere trattate anche, eventualmente con miofasciale release, Per allungare e risolvere modelli di tensione, altrimenti i
muscoli sarà semplicemente restituito posizioni in cui i punti trigger sono suscettibili di ri-sviluppo.
I risultati della terapia manuale sono relative al livello di abilità del terapeuta. Se i punti trigger vengono premuti un tempo
troppo breve, si può attivare o rimanere attiva, se premuto troppo a lungo o difficile, possono essere irritati o il muscolo
può essere pieno di lividi, con conseguente dolore nella zona trattata. Questo lividi può durare per 1-3 giorni dopo il
trattamento, e possono sentire, ma non è simile a indolenzimento muscolare a insorgenza ritardata (DOMS), al dolore
giorni dopo overexerting muscoli. Il dolore è comune anche dopo un massaggio, se il medico utilizza pressioni su latente
inosservati o punti trigger attivi, o se non è specializzato in terapia miofasciale punto trigger.
Medicina basata sulle evidenze ricercatori hanno concluso che a partire dal 2001 elementi di prova per l'utilità dei punti
[12]
trigger nella diagnosi di fibromialgia è sottile. Più di recente, una associazione è stato fatto tra fibromialgia gara punti e
[13][14]
punti trigger attivi.
[modifica] Iniezione
Iniezioni di dare un sollievo più immediato e può essere efficace se gli altri metodi falliscono. Iniezioni possono usare vari
tra cui soluzione salina, anestetici locali come procaina cloridrato (Novocain), steroidiE Tossina Botulinica. Iniezione con
una bassa concentrazione, breve durata d'azione anestetico locale (procaina 0,5%) o senza steroidi adrenalina è
raccomandata. Elevate concentrazioni o lunga durata d'azione anestetici locali, come pure epinefrina provocare la
necrosi muscolare. Uso di steroidi può causare danni ai tessuti. Punzecchiature a secco può essere altrettanto efficace
[1]
ma provoca più dolore post-iniezione. Botox è raramente indicato.
[1]
Nonostante le preoccupazioni per gli agenti che operano lungo , Una miscela di lidocaina e marcaine viene spesso
[15]
utilizzato. Una miscela di 1 parte 2% lidocaina con 3 parti 0,5% bupivacaina (nome commerciale: Marcaine) fornisce
0,5% di lidocaina e bupivacaina 0,375%. Questo ha i vantaggi di anestesia immediato con lidocaina durante l'iniezione
per ridurre al minimo il dolore dell'iniezione fornendo al contempo una più lunga durata d'azione con una concentrazione
ridotta di bupivacaina.
[16][17][dubbia -- discutere]
Sarapin può essere utilizzato per l'iniezione di attivazione. Blue Cross, Medica, HealthPartners e altre
compagnie di assicurazione sanitaria negli Stati Uniti ha iniziato copertura Trigger iniezioni Point nel 2005.
[modifica] Self-trattamento
Ci sono un certo numero di modi per auto-trattamento dei punti trigger e questi metodi sono descritti in numerosi testi.
Alla base di ogni tentativo di auto-trattamento deve essere una conoscenza di lavoro della zona da trattare, soprattutto
per quanto riguarda la muscolatura, i nervi, ghiandole e vasi.
Punti trigger nella pelvi maschile o femminile, come si trovano in dolore pelvico cronico (CPPS), Dovrebbero essere
trattati con medici addestrato all'uso di intra-rettale punto trigger e tecniche di release miofasciale.
[modifica] Rischi
Trattamento, sia per sé o da un professionista, ha alcuni pericoli. Può portare a danni del tessuto molle e gli altri organi. I
punti trigger in alto quadrato dei lombi, Per esempio, sono molto vicino al reni e il trattamento mal gestiti (in particolare
iniezioni) può portare a danni renali. Allo stesso modo, trattando il muscolo massetere potrebbe danneggiare la
ghiandole salivari superficiali a questo muscolo. Inoltre, alcuni esperti ritengono punti trigger può svilupparsi come una
misura di protezione contro instabile Giunti. [Modifica]
[modifica] Meccanismo
Ci sono molte idee su come punti trigger si formano e perché causano dolore. E 'passato si riteneva che i punti trigger
[modifica]
sono cicatrici o infiammazione al muscolo. Questo è stato smentito quando biopsie non ha mostrato anomalie.
Più recentemente è stato proposto che i punti trigger sono spasmi o contratture dei muscoli volontari, probabilmente
causata da una anormalità a livello della giunzione neuromuscolare, dove i nervi che controllano i muscoli connettersi a
fibre muscolari (Travell & Simons). Questa teoria sembra improbabile perché non contrazioni dei muscoli volontari sono
state individuate dalla tradizionale EMG e perché i punti trigger spesso non sono nella posizione della giunzione
neuromuscolare.
Il meccanismo più recente proposta è che i punti trigger sono muscolo mandrini, Realizzati nel corso attiva attraverso la
stimolazione di adrenalina. Queste fibre muscolari molto breve, solo circa 1 cm di lunghezza, sono chiamati fibre
muscolari intrafusali per distinguerle dalle fibre muscolari volontari che sono chiamati fibre muscolari extrafusali. Solo le
fibre muscolari intrafusali all'interno del mandrino sono attivati da adrenalina attraverso il sistema nervoso simpatico, che
controlla anche la frequenza cardiaca, pressione arteriosa e di altre funzioni interne di regolamentazione. Il "simpatico
spasmo spindle" teoria dei punti trigger propone che quando i mandrini sono over-attivata da adrenalina diventano
dolorose. Uno studio clinico di ricerca è in corso e dovrebbe essere completata entro la fine il 2006 da David Hubbard a
San Diego, California. Paul Svacina, Ingegnere e Bodyworker anche in California, ritiene che questa teoria sostiene
l'idea che lo stress e la diminuzione di una moderata attività fisica nella vita moderna ha aumentato la frequenza del
dolore miofasciale e punti trigger.
La teoria più accettata per un meccanismo di soglia è che un caso di sovraccarico muscolare provoca un rilascio
2+
prolungato di Ca ion dal sarcoplasmatico reticolo (unità di storage per la cellula muscolare) che si traduce in uno di
attaccare le cellule inesperto o sovraccarico. Questo porta a una contrattura con la compressione dei capillari e dei
risultati in un aumento della domanda energetica locale e ischemia (perdita di circolazione del sangue) per l'area. Questa
"crisi energetica" (come si dice nel lavoro seminale sui punti trigger) determina il rilascio di sostanze chimiche che
aumentano l'attività del dolore. Poiché un muscolo in questione è indebolita da questo accorciamento teorizzato
[1][18]
sostenuta, che circonda i muscoli si può sviluppare i punti trigger in modo compensativo.
Una revisione del 2008 in Arch Phys Med Rehabil. di due recenti studi, si conclude che presentare i risultati innovativi in
grado di ridurre alcune delle polemiche punti trigger miofasciale (MTrPs). L'ipotesi integrato è il più credibile e più
completa eziologia proposta di MTrPs. Tuttavia, il ciclo di feedback suggerito in questa ipotesi ha un po 'di link deboli, e
gli studi da Shah e colleghi nella fornitura di un solido legame particolare per uno di loro. L'anello di retroazione collega
la crisi energetica ipotizzato con le modifiche milieu responsabile per la stimolazione nociva dei nocicettori locali che
causa il locale e di cui il dolore di MTrPs. Relazioni Shah quantificare la presenza non solo di 1 stimolante e nocivi, ma
11 di esse da liquidare con concentrazioni di histochemicals sistema immunitario. I risultati anche fortemente luogo di
[7]
una solida base istochimiche sotto l'importante distinzione clinica tra attivo e MTrPs latente. Soggetti con MTrPs attivi
nel muscolo hanno un ambiente selezionato biochimica di mediatori infiammatori, neuropeptidi, citochine, e catecolamine
[8]
diversa da soggetti con latente o MTrPs assente.
[modifica] Storia
Punti trigger sono stati oggetto di studio da un piccolo numero di medici per diversi decenni anche se questo non è
diventata parte della medicina ufficiale. L'esistenza di aree di gara e le zone di indurimento nei muscoli è stata
riconosciuta in medicina per molti anni ed è stato descritto come reumatismi muscolari o fibrosite in lingua inglese;
termini tedeschi compresi myogelose e myalgie. Tuttavia, non vi era accordo su che cosa volevano dire. Lavoro
importante è stato realizzato da JH Kellgren a University College Hospital, Londra, nel 1930 e, indipendentemente, da
Michael Gutstein a Berlino e Michael Kelly in Australia (gli ultimi due lavoratori ha continuato a pubblicare nel 1950 e
1960). Kellgren condotti esperimenti in cui ha iniettato soluzione salina ipertonica in volontari sani e ha dimostrato che
questo ha dato luogo a zone di dolore di cui estremità.
Oggi, il trattamento molto più dei punti trigger e dei loro complessi dolore sono gestiti da trigger point miofasciale
terapeuti, massaggio terapeuti, fisioterapisti, osteopati, terapisti occupazionali, myotherapists, Certificate Preparatore
Atletico un po 'di naturopati, chiropratici, dentisti e agopuntori, E altre mani-on somatica professionisti che hanno avuto
esperienza o formazione nel campo della neuromuscolare terapia (NMT).
Il concetto di livello di attivazione rimane sconosciuto ai medici più e non è generalmente insegnate nei programmi
scolastici medica. Tra medici, In genere solo fisiatri (medici specializzati in medicina fisica e riabilitazione) sono esperti
nella diagnosi e terapia punto trigger. Altri professionisti della salute, come ad esempio fisioterapisti, osteopati,
chiropratici, massaggiatori e integratori strutturali sono generalmente più consapevoli di queste idee e molti di loro fanno
[20][21]
uso di punti trigger nel loro lavoro clinico .
[1]
Travell e il lavoro seminale Simons 'in materia, Dolore miofasciale e disfunzione: The Trigger Point Manual , Afferma
quanto segue:
Circa il 75% dei pazienti della clinica del dolore hanno un punto di trigger come unica fonte del loro
dolore.
Artrite è spesso citata come la causa del dolore, anche se il dolore non è sempre concomitante con
l'artrite. Il vero colpevole potrebbe essere un punto di trigger, attivati normalmente da una certa
attività che coinvolgono i muscoli utilizzati per la moto, da cattiva postura cronicamente, meccanica
male, movimenti ripetitivi, carenze strutturali, come ad esempio una disuguaglianza di lunghezza
degli arti inferiori o un hemipelvis piccolo, o nutrizionale carenze.
Le seguenti condizioni sono spesso diagnosticati erroneamente come la causa del dolore, quando i
punti trigger sono la vera causa: sindrome del tunnel carpale, borsite, tendinite, angina pectorisE
sciatico sintomi, Insieme a molti problemi di altro dolore.
[modifica] Vedi anche
Pressione punto
[modifica] Riferimenti
Questo articolo include un elenco dei riferimenti, Collegate la lettura o la Collegamenti esterni,
Ma le sue fonti non sono chiare perché manca inline Citazioni. Per favore migliorare questo
articolo attraverso l'introduzione di citazioni più precise se del caso. (Maggio 2009)
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Trigger Point Manual (2 vol. Impostato, 2a ed.). USA: Lippincott Williams & Williams. ISBN 0-683-
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Estratto da "http://en.wikipedia.org/wiki/Trigger_point"
Categorie: Lesioni | Massaggi
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Il dolore muscolare nel calciatore; Le sindromi miofasciali da
trigger point
di Leonardo Vecchiet *
Aspetti clinico-Semeiologici
L'esame del Paziente sospettato di es-sere portatore di Punti miofa Trigger-Sciali, Siano ESSI attivi
o latenti, di procedere attra-verso le classiche fasi dell'indagine clinico-semeiologica.
Sintomatologia soggettiva
Nel caso di Punti Trigger attivi, L'esordio PUÒ Essere improvviso oppure insidioso e Graduale.
Nel pri-mo caso la sintomatologia è riferibile ad un fattore ben determinato, Quale di solito un
movimento brusco, oppure un'attività muscolare intensa o inusua-le, oppure prolungata nel tempo,
co-munque superiore al consueto. Nel se-condo caso, invece, Soprattutto se l'e-Sordio Risale uno
MOLTI anni addietro, vie-ne difficilmente riconosciuta una causa determinante. In quest'ultima
Circo-stanza, accu-rata Un'indagine anamnestica PUÒ rivelare l'esecuzione, fre-quente e protratta
per lunghi periodi, di Movimenti ripetitivi Effettuati con ta-luni gruppi muscolari.
Il dolore percepito in sede Viene così profonda Matica, diffuso, con localizza-zione e
Discriminazione spaziale a me-dio Grado, ad andamento segmentale.
Si diffonde frequentemente anche a li-vello della cute Corrispondente alle strutture interessate.
Qualitativa-mente PUÒ Essere sordo, gravativo, co-strittivo, terebrante, crampiforme, la-cerante.
Puo Avere un'intensità varia-bile da Lieve uno massimale ed un anda-mento continuo nel tempo,
intermittente o accessionale. Puo Essere presente a riposo o Soltanto Durante il movimen-to, infatti
i singoli episodi sono,, Spesso correlabili alla stimolazione dei focolai iperalgesici per provocare,
anche del tutto fisiologiche, qualifiche la comune attività fi-sica. Tale sofferenza dura in modo va-
riabile, nella Relazione all'attività dei Foco-lai e, di solito, col trascorrere del tem-po, Nell'ambito
dei singoli episodi, si incrementa Progressivamente-Sita in intensità e durata. Non si manifestano
rea-zioni Emozionali (ansia, angoscia), Mentre sono comune-mente presenti segni vegetativi
d'accompagnamento Quali pallore, sudora-zione, nausea, raffreddamento, Pilo-e-rezione, nonché,
Quando è investita la sede cefalica, lacrimazione, coriza, sa-livazione eccessiva. Talora Vengono
avvertiti anche disturbi propriocettivi come perdita dell'equilibrio, tinnito, percezione alterata del
peso degli og-getti sollevati con le mani. Tali fenome-ni sono presenti in varia Combinazione uno
seconda del Distretto in CUI sono ubi-cati i TRP attivi. Stimoli addizionali, praticati sull'area degli
Stessi, Induco-no o incrementano la sofferenza. La sede del dolore e dei segni vegeta-tivi di
accompagnamento Raramente coincidono Quella con dei TRP, ma più Spesso è Costituita dall'area
Bersaglio, talora anche Situata a distanza notevole. Nel caso di Punti Trigger latenti, il do-lore
spontaneo è assente, ma sono fre-quentemente riferite sensazioni di Rigi-Dita, facile affaticabilità,
debolezza e ridotta autonomia di movimento uno livel-lo dei muscoli interessati.
Sintomatologia oggettiva
L'esame obiettivo generale Rivela sol-tanto Alcune caratteristiche teorici. All'ispezione il portatore
dei focolai di iperirritabilità presenta frequentemen-te Asimmetrie del corpo, DEVIAZIONI po-
sturali, Movimenti di ridotta ampiezza uno carico di una o più articolazioni, atteg-giamenti uno
protettivo carattere-an-talgico.
L'Distrettuale Obiettivo esame, Che de-ve Essere Effettuato Nelle aree di Dolo-re ed in quelle
Bersaglio, esse-re Invece Risulta molto più esplicativo, in Quanto è in grado di evidenziare l'esi-
stenza di aree di iperalgesia superfi - ciale, profonda e di iperirritabilità nel muscolo.
Le principali manovre di semeiologia fisica UTILIZZATE, un livello muscolare, per la ricerca
el'analisi dei Segmenti di contrattura sostenuta e dei TRP sono le seguenti:
-stimolazione, mediante compressione digitale, di un segmento muscolare di Aumentata
Consistenza ed induzione della contrazione di risposta locale (locale Contrazione involontaria)
(Fig. 1a);
-palpazione tipo flat (scorrimento) tipo compressione e aggancio (scatto) di un TRP (Fig. 1b);
-palpazione e compressione tipo a tenaglia (pinzettamento) di un TRP (Fig. 1c).
Stretch e spray
E il presidio terapeutico di prima scel-ta, costituito dal metodo più semplice, rapido e meno
doloroso, ma utile ad estinguere la sofferenza indotta da un PRT. Viene anche Effettuato insieme
al-la tecnica di infiltrazione, di solito im-mediatamente Dopo questa, per assi-curare l'inattivazione
di tutti i TRP nel muscolo in trattamento.
Il Metodo consisté nel lontano RAGGIUNGERE al muscolo la distensione passiva mas-sima
possibile, accompagnata dal di-sagio minimo da parte del soggetto e senza provocare spasmi
riflessi. Quindi Viene erogato il getto di spray con un'inclinazione di 30 ° circa, secondo linee
unidirezionali parallele, lungo l'intera superficie cutanea Che ricopre il muscolo, in direzione
dell'Area di dolore riferito comprendendo E que-st'ultima. Durante Ciascuna passata di spray il
muscolo va costantemente mantenuto Nella moderata tensione ini-ziale.
La stimolazione Fredda della cute Nella zona di dolore riferito, associata all'al-lungamento passivo
e Graduale del muscolo, è talora in grado di contribui-re ad un'inibizione del dolore e dello Spasmo
riflesso.
Compressione ischemica
È una terapia non invasiva ed efficace, ma dolorosa. Sul TrP va applicata una pressione suf-
ficiente uno determinare una moderata percezione del dolore. Sensazione racconto va mantenuta
costante incrementando la pressione Ogni Volta Che questa si riduce. Dopo un Periodo in genere
di 15 sec-1 min, il non più trigger e do-lente e la pressione PUÒ Essere eliminata.
L'effetto benefico Viene riferito, perlo-meno in parte, all'iperemia reattiva ge-nerata dal tessuto
muscolare.
Infiltrazione del / i TRP
Va effettuata nel momento in CUI I TRPS sono inaccessibili allo stretch e spray. Consisté Tale
semplice Nella terapia in-fissione di un ago o nell'introduzione, in essi, di Soluzione salina
isotonica, ovvero di un Anestetico ad azione lo-cale.
L'Efficacia è Stata diversamente inter-pretata uno seconda del metodo utilizzato. Nel caso dell'ago,
è Stata una supposta distruzione meccanica delle fibre sensitive. Per Quanto Riguarda La
Soluzione Salina Stato è ipotizzato il wash-out, iniettata insieme alla Soluzione, delle Sostanze
algogene localmente si accumulano. Dell'anestetico Nel caso, i risultati positivi Sono stati attribuiti
Soprattutto al rilasciamento delle fibre muscolari recettoriale ed alla desensibilizzazione.
Terapia generale
Conclusioni
La rassegna effettuata ha evidenziato che, in un Elevato numero di casi, le sindromi miofasciali
sono caratterizzate da una sintomatologia dolorosa Apparentemente sine Materia. Procedura Una
corretta clinico-semeiologica Però è in grado di Orientare verso la diagnosi. Infatti, l'analisi delle
caratteristiche soggettive del sintomo consente di attribuire la Sensazione alle strutture somatiche
profonde, Mentre l'esame Obiettivo ne individua l'origine Nell'ambito di muscoli e delle fasce. Nel
contesto di Tali strutture Vengono, infatti, riscontrati focolai iperirritabili la CUI stimolazione
determina dolore e fenomeni vegetativi stimolata Nella sede e Spesso anche a distanza, in aree
connesse al segmentarietà neurologica. La fisiopatogenesi dei fenomeni algogeni, vegetativi e
trofici, Nell'area del TrP ed in Quella bersaglio non è ancora del tutto chiarità. Allo stesso modo
anche l'intimo Meccanismo tessutale (strutturale ed ultrastrutturale) e metabolico, Che sta alla base
dei TRP, Viene variamente interpretato sulla scorta di Numerose ipotesi, talora discordanti.
Le manifestazioni cliniche delle sindromi miofasciali appaiono, invece, sufficientemente preciso.
In conclusione, in Considerazione del Fatto Che le sindromi in esame possono insorgere in tutti i
muscoli scheletrici, E che MOLTI di ESSI (soprattutto i muscoli lunghi) possono algo modelli
Presentare anche-disfunzionali Diversi, ogni qualvolta ci si trovi di fronte ad un dolore muscolare
di origine non conosciuta va posta la Possibilità dell'esistenza di una sindrome miofasciale
sostenuta da uno o più TRP, Che Pertanto VANNO accuratamente ricercati.
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mialgiche l zona
idiopatica l mialgia
muscolare l sciatica
l Mialgie
reumatica l mialgia
l fibrosite
reumatica l miopatia
trigger l aree
interstiziale l miofibrosite
Cronica l miite
l punti di pressione
nervosi l punti
l miogelosi
l calli muscolari
indurimenti l muscolari
l miofascite
l miosite
l miofibrosite
fibropatiche l sindromi
l aree ipersensibili
l miodisneuria
l punti trigger
l sindrome di
Meccanismi e Patogenesi
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La terapia soglia è una tecnica di carrozzeria che comporta la applicazione della pressione di
gara muscolo dei tessuti, al fine di alleviare il dolore e la disfunzione in altre parti del corpo. A
volte massaggi e terapie punto trigger vengono eseguiti insieme.
La terapia soglia è anche chiamata terapia punto trigger miofasciale. E 'stato sviluppato dal Dr.
Janet viaggio negli Stati Uniti nel 1940.
Punti trigger sono aree di tenerezza in un muscolo. Ci sono due tipi fondamentali di punti
trigger: attiva e latenti.
Punti trigger attivi causano dolori muscolari e si riferiscono il dolore e la tenerezza in un'altra
area del corpo quando viene applicata pressione. Trigger latente punti esporre solo il dolore,
quando è compresso, non si riferiscono dolore ad altre zone del corpo. Punti trigger latente si
crede di essere una delle cause della rigidità delle articolazioni e la gamma limitata di
movimento della vecchiaia.
Punti Trigger possono essere associati con sindromi dolore miofasciale o fibromialgia. Punti
trigger sono molto comuni. Essi sono anche denominati nodi muscolari.
Il dolore causato da punti trigger può essere la principale causa di disabilità e perdita di tempo
sul posto di lavoro.
Punti Trigger avere più cause. Alcune cause comuni di punti trigger sono: traumi da parto, per
un danno occorso in una caduta o un incidente, una scorretta postura, o sovraffaticamento.
Lo scopo della terapia la soglia è di eliminare il dolore e per rieducare i muscoli in dolore-free
abitudini. Dopo i trattamenti diversi, il gonfiore e rigidità del dolore neuromuscolare è ridotto,
range di movimento è aumentato, la tensione è sollevato, e la circolazione, la flessibilità e il
coordinamento sono migliorate.
Milioni di sarcomeri sono a contratto nei muscoli per rendere anche il più piccolo movimento. Un punto trigger esiste
sarcomeri, quando sono più stimolati chimicamente impedito di liberare dal loro stato intrecciate.
Una visione
microscopica
Il disegno è una rappresentazione di fibre
muscolari diversi all'interno di un punto
trigger. Si basa su una foto al
microscopio di un punto di effettiva
attivazione.
Lettera B è un nodo in una fibra muscolare costituito da una massa di sarcomeri in stato di massima contrazione
continua che caratterizza un punto di trigger. L'aspetto bulbosa del nodo contrazione indica come quel segmento della
fibra muscolare ha elaborato e diventano più brevi e più ampia. Le bande Z sono state elaborate molto più vicino
insieme.
Lettera C è la parte della fibra muscolare che si estende dal nodo di attaccamento contrazione del muscolo (allo sterno
in questo caso). Nota: la maggiore distanza tra le bande Z, che mostra come la fibra muscolare viene allungato dalla
tensione all'interno del nodo contrazione. Questi segmenti dura prova di fibre muscolari sono ciò mancanza causa e la
tenuta in un muscolo.
Normalmente, quando un muscolo è lavoro, il suo sarcomeri agiscono come pompe di minuscoli, contrazione e del
rilassamento per far circolare il sangue attraverso i capillari che forniscono le loro esigenze metaboliche. Quando
sarcomeri in un punto trigger tenere la loro contrazione, il flusso di sangue si arresta in sostanza, nelle immediate
vicinanze.
La fame di ossigeno e conseguente accumulo di prodotti di scarto del metabolismo e 'irritante per il punto trigger. Il
punto di trigger risponde a questa emergenza, inviando dei segnali del dolore.
Dolore riferito
Il sintomo di definire un livello di attivazione è dolore riferito, vale a dire punti trigger di solito inviano il loro dolore a un
altro sito. Si tratta di un fenomeno estremamente fuorviante ed è la ragione trattamenti convenzionali per il dolore in
modo spesso non riescono. E 'un errore pensare che il problema è nel luogo che fa male!
Travell e Simons ricerca ha dimostrato che i punti trigger sono la causa primaria del dolore del 75% del tempo e sono
almeno una parte di quasi tutti i problemi del dolore.
Punti Trigger causare mal di testa, al collo e alla mandibola, lombalgia, gomito del tennista, e sindrome del tunnel
carpale. Essi sono la fonte del dolore alle articolazioni come la spalla, polso, anca, ginocchio, caviglia e che è così
spesso scambiato per l'artrite, tendiniti, borsiti, o lesioni ai legamenti.
Punti Trigger anche causare sintomi diversi come vertigini, mal d'orecchie, sinusite, nausea, bruciori di stomaco, mal di
cuore false, aritmia cardiaca, dolore genitale, e intorpidimento delle mani e dei piedi. Anche la fibromialgia può avere il
suo inizio con punti trigger miofasciali.
Self-Treatment
Per fortuna, il dolore e altri sintomi causati da punti trigger si verificano in schemi prevedibili. Quando si sa dove
guardare, i punti trigger sono facilmente individuato e disattivato con semplici tecniche di auto-massaggio applicato.
Massaggio del punto di trigger svuota il tessuto e aiuta sarcomeri contratto il punto trigger cominciano a rilasciare. Nel
trattare direttamente con il punto di trigger, il massaggio è il più sicuro, più naturale e più efficace forma di terapia del
dolore.
Con massaggio punto trigger, dolore miofasciale di solito può essere eliminato entro tre a dieci giorni. Anche da lungo
tempo che le malattie croniche possono essere notevolmente migliorate in
appena sei settimane.
Per saperne di più sul libro e il metodo, si prega di visitare la homepage. Per
leggere un numero crescente di giudizi da parte di persone che sono stati
aiutati dal libro, date un'occhiata alla pagina del libro di Amazon.com.
Punti trigger miofasciale sono un problema molto comune Che PUÒ portare a forti dolori e altri sintomi
sconcertanti, Che sono Spesso mal diagnosticata.
In parole povere, punti trigger miofasciale sono dolorose, iper-aree irritabile nei muscoli Che causano dolore, rigidità,
gamma limitata di movimento e di sintomi uno volte gli altri. Essi possono fare riferimento dolore ad altre parti del corpo -
talvolta molto lontani Dalla Loro posizione originale. Di conseguenza sono Spesso mal diagnosticata.
Punti trigger sono sempre Creati in Alcuni luoghi in un muscolo e si riferiscono sempre dolore alle aree stesse. Tuttavia,
perché ci sono centinaia di muscoli del corpo, ci sono centinaia di Posizioni possibili per i punti trigger. Inoltre, trigger
punti in un muscolo tendono Creare uno dei punti trigger in altri muscoli vicini.
Punti trigger miofasciale sono classificati come attivi o latenti (inattiva). Quelli latenti non provocano dolore, ma possono
comunque Ridurre la gamma di movimento. Un punto trigger attivo è facile da Riconoscere premendo su di Esso,
Perché si sente molto doloroso. Spesso è anche palpabile come un piccolo "nodo".
Un movimento unico tesi PUÒ anche causare dei punti trigger, come può accadere Nello sport, di caduta o di cercare di
impedire le cadute. Portare o sollevare oggetti pesanti Spesso promuovono punti trigger - Che vale anche per la
gravidanza. Le Operazioni di chirurgia e odontoiatria sono comuni anche causa. Lo stress emotivo Spesso Porta a
Tensioni muscolari E quindi punti trigger. Temperature fredde Spesso aggravano il problema.
Alcune malattie metaboliche e le condizioni di un prezzo più inclini a punti trigger miofasciali. Questi includono anemia e
Alcune altre Carenze nutrizionali, ipotiroidismo Infezioni virali,, surrenalica INSUFFICIENZA e ipoglicemia. La
predisposizione genetica PUÒ Essere un fattore per Alcune persone. Alcuni farmaci come il litio e calcio-antagonisti
PUÒ anche esserne la causa.
Spesso il dolore è diagnosticata come una Condizione gravi, come l'artrite, borsiti, sindrome del tunnel carpale, dolori
dentali o Cambiamenti degenerativi della colonna vertebrale. Quando anche queste condizioni sono presenti, punti
trigger Spesso aggiungono al dolore. Punti trigger PUÒ spiegare dolori della Crescita Alcuni dei bambini e dei dolori e
problemi di equilibrio legato all'età.
Mentre il dolore miofasciale è Diverso da fibromialgia, Spesso queste condizioni coesistono. Punti trigger PUÒ
provocare il dolore o Contribuire ad essa Nella Cistite interstiziale e dolore articolare temporomandibolare (ATM / TMD).
La Maggior parte dei danni fisici sono anche complicati da punti trigger, il Che Spiega Perché le condizioni, come colpi
di frusta Spesso Durano per anni, anche il Quando PREGIUDIZIO iniziale Dovrebbe Avere guarito. Non trattata, punti
trigger PUÒ causare Problemi per anni O ADDIRITTURA Decenni.
Punti Trigger in tronco PUÒ Promuovere sintomi digestivi venire il mal di stomaco, gonfiore, bruciore di stomaco,
diarrea, Costipazione, nausea e anche vomito. Punti trigger pelvico PUÒ Essere dietro uno Disfunzioni sessuali Quali
impotenza e dolore Durante e Dopo il rapporto sessuale, il secondo in Entrambi i sessi. Spesso contribuiscono alla
dismenorrea (mestruazioni dolorose).
Massaggiatori dentisti MOLTI e conoscere punti di innesco, ma i medici solo Raramente. A causa di questa sintomi
causati da punti trigger sono solitamente attribuiti ad altre condizioni. Questo PUÒ portare ad una errata diagnosi di una
Condizione gravi, come l'appendicite o un attacco di cuore e / o anche un intervento chirurgico inutile.