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Nota disambigua.svg Disambiguazione – "Koala" rimanda qui. Se stai cercando altri significati,
vedi Koala (disambigua).
Koala
Phascolarctos cinereus
Stato di conservazione
Vulnerabile[1]
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Sottoregno Eumetazoa
Superphylum Deuterostomia
Phylum Chordata
Subphylum Vertebrata
Infraphylum Gnathostomata
Superclasse Tetrapoda
Classe Mammalia
Sottoclasse Theria
Infraclasse Metatheria
Superordine Australidelphia
Ordine Diprotodontia
Sottordine Vombatiformes
Famiglia Phascolarctidae
Owen, 1839
Genere Phascolarctos
de Blainville, 1816
Specie P. cinereus
Nomenclatura binomiale
Phascolarctos cinereus
Goldfuss, 1817
Areale
Leefgebied koala.JPG
Il koala o coala[2][3], (Phascolarctos cinereus; Goldfuss, 1817), detto anche fascolarto e "piccolo
orso", è un mammifero marsupiale australiano, unico rappresentante vivente del genere
Phascolarctos (de Blainville, 1816) e della famiglia Phascolarctidae (Owen, 1839), o marsupiali
arrampicatori.[4]
Indice
1 Etimologia
2 Descrizione
3 Biologia
3.1 Comportamento
3.2 Alimentazione
3.3 Riproduzione
4 Distribuzione e habitat
5 Evoluzione
6 Conservazione
7 Iconografia
8 Curiosità
9 Note
10 Altri proget
11 Collegamenti esterni
Etimologia
Il nome scientifico deriva dal greco ϕάσκωλος (pháskōlos, marsupio) e ἄρκτος (árktos, orso) e dal
latino cinereus, grigio. Il nome comune deriva dalla parola gula in lingua daruk, un dialetto
australiano ormai estinto.
Descrizione
Formula dentaria
Arcata superiore
4 1 1 3 3 1 1 4
4 1 0 1 1 0 1 4
Arcata inferiore
Totale: 30
Il koala ha grandi orecchie arrotondate e pelose, una grossa testa, occhi vivaci, muso largo e naso
nudo e schiacciato. Ha una pelliccia di colore grigiastro con dei piccoli ciuffi sul petto di colore
bianco: la parte superiore del corpo è di un colore grigiastro. Il pelo è lungo, morbido, lanoso e,
per via della dieta, odora di eucalipto. Il corpo è tozzo e sprovvisto di coda, i piedi hanno cinque
dita prensili, con artigli affilati che gli permettono di arrampicarsi sugli alberi, sui quali vive in
piccoli gruppi.
Biologia
Comportamento
Il koala passa quasi tutta la vita sugli alberi di eucalipto. Verso sera, in quanto arboricolo
notturno, comincia il proprio pasto composto di foglioline e gemme di eucalipto, consumandone
abitualmente circa mezzo chilo al giorno. Trascorre il resto del tempo sonnecchiando, incuneato
saldamente nella biforcazione di un ramo. Occasionalmente scende a terra per cambiare albero
o per favorire la digestione inghiottendo terra, corteccia e sassolini. La masticazione del koala è
estremamente lunga, e l'animale non inghiotte le foglie e le gemme se non dopo averle ridotte a
una pasta finissima con le proprie forti mandibole.
Il koala occupa una nicchia ecologica ben precisa, basando la propria alimentazione su un tipo di
vegetale le cui foglie sono estremamente carenti in proteine e grassi, e ricche di fenoli e terpeni
tossici per molte specie di animali. Una siffatta alimentazione non può che comportare un
metabolismo molto basso anche per un mammifero: il koala, infat, rimane immobile per 18-19
ore al giorno, gran parte delle quali passate dormendo. Nel periodo della riproduzione il tempo
rimanente lo passa ad accoppiarsi.
Per digerire le foglie, l'apparato digerente del koala dispone di un fegato capace di disatvarne le
tossine e di un intestino adatto a trarre quanto più nutrimento dalla poverissima dieta, anche
grazie a un tratto, il cieco, che in questi animali è inusualmente ampio.
Agli eucalipti essi devono il loro caratteristico profumo balsamico. Gli oli essenziali che si trovano
su tali alberi ne impregnano il morbido pelo, fungendo da protezione contro i parassiti.
Alimentazione
Come precedentemente detto, la dieta del koala adulto si basa fondamentalmente sul consumo
di foglioline e gemme di eucalipto, da cui traggono nutrimento e acqua, ma essendo questa una
tipologia di pianta potenzialmente tossica per molti mammiferi, i koala devono ricorrere al
metabolismo di determinati microorganismi per poterla digerire. Essi infat di per sé non
possono assimilare la cellulosa che si trova nell'albero; per questo, si servono di alcuni
microorganismi che digeriscono la cellulosa, i quali popolano densamente il punto di
convergenza tra l'intestino crasso e quello tenue, il cieco, che ne è l'estensione posteriore.
L'intestino cieco è la parte più interessante del sistema digestivo dei koala. Questo segmento
funziona come una camera di fermentazione in cui i microbi digeriscono la cellulosa mentre il
passaggio delle foglie viene ritardato. In tal modo il koala può neutralizzare gli effet venefici
dell'olio contenuto nelle foglie di eucalipto. Il cucciolo di koala invece non possedendo alla
nascita una flora intestinale in grado di digerire la cellulosa, sviluppa i batteri necessari alla
digestione delle foglie solamente attraverso la coprofagia. Essi infat, inizialmente mangiano
solamente le feci della madre per ottenere i batteri necessari alla digestione dell'eucalipto.
Riproduzione
I koala raggiungono la maturità sessuale tra i tre e i quattro anni, e i maschi più forti si creano poi
un piccolo harem.
Distribuzione e habitat
I koala si trovano principalmente lungo la costa orientale dell'Australia, da Adelaide fino alla base
della Penisola di Capo York, e dove vi è abbastanza pioggia per sostenere foreste di eucalipto,
unica fonte di sostentamento del koala.
Evoluzione
Fossili di koala sono piuttosto rari, ma alcuni sono stati trovati in Australia settentrionale,
risalenti al Miocene. Durante questa era, la metà settentrionale dell'Australia era una foresta
tropicale. La dieta dei koala si specializzò in una di eucalipto quando, a causa dell'abbassamento
delle temperature, le foreste tropicali furono sostituite da quelle di eucalipto. Alcuni fossili
provano che fino a 50.000 anni fa koala giganti occupavano le regioni meridionali dell'Australia.
L'evoluzione della specie non è stata del tutto chiarita. È stato ipotizzato che il progenitore del
koala fosse un marsupiale uso a scavare tane.
Conservazione
I koala dell'Australia Meridionale furono sterminati durante la prima parte del XX secolo per la
loro pelliccia, ma negli ultimi 60 anni la sospensione della caccia ha permesso un ripopolamento
della colonia nella regione, con famiglie provenienti dallo Stato del Victoria.
Nell'aprile 2012 la specie è stata dichiarata "vulnerabile" dal Governo Federale australiano così
come da quattro stati rispetto ai cinque in cui è presente (nel Victoria è considerato non a
rischio).[5]
Iconografia
Nella cultura occidentale tradizionale, il koala viene generalmente indicato come un essere
tenero e affettuoso, oppure come un personaggio disilluso e serafico, mai veramente
impressionato da quello che vede e gli capita.
Uno show di intrattenimento per i più piccoli, in Australia, era il The Koala Brothers.
Dal 1971, inoltre, il koala è il mammifero emblema dello Stato australiano del Queensland[6].
Curiosità
Broom icon.svg
Il koala è uno dei pochissimi mammiferi, al di là dei primati, che sia dotato di impronte digitali. Le
impronte digitali del koala sono sorprendentemente simili a quelle umane, e la struttura delle
creste sull'epidermide delle mani del koala, anche al microscopio elettronico, risulta
sostanzialmente indistinguibile da quella dei primati. Si tratta di un esempio straordinario e
notevole di evoluzione coincidentale.[8]
La parola koala deriva dalla lingua aborigena. È spesso ritenuto erroneamente che il vocabolo
significhi "colui che non beve", in quanto i koala assumono liquidi quasi esclusivamente dalle
foglie di eucalipto.[9]
Kolby, un giovane koala, è uno dei protagonisti dell'anime Kolby ed i suoi piccoli amici, trasmesso
da Canale 5 nel 1986.
Note
^ a b (EN) Woinarski, J. & Burbidge, A.A., 2016, Phascolarctos cinereus, su IUCN Red List of
Threatened Species, Versione 2017.3, IUCN, 2017.
^ (EN) D.E. Wilson e D.M. Reeder, Phascolarctos cinereus, in Mammal Species of the World. A
Taxonomic and Geographic Reference, 3ª ed., Johns Hopkins University Press, 2005, ISBN 0-
8018-8221-4.
^ Australian Koala ndation Archiviato il 20 dicembre 2011 in Internet Archive., Frequently asked
questions
^ Henneberg, Maciej, Lambert, Kosette M., Leigh, Chris M. (1997). "Fingerprint homoplasy:
koalas and humans" Archiviato il 14 novembre 2006 in Internet Archive., University of Adelaide,
in naturalSCIENCE 11 marzo 1997
^ (EN) Dixon, R.M.W., Moore, Bruce, Ramson, W. S. e Thomas, Mandy, Australian Aboriginal
Words in English: Their Origin and Meaning, 2ª ed., South Melbourne, Oxford University Press,
2006, ISBN 0-19-554073-5.
Altri proget
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Collegamenti esterni