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sinalefe: fusione in una sola sillaba della vocale finale di una parola e della

vocale iniziale della parola


successiva.
Esempi:
�e il naufragar m�� dolce in questo mare (G. Leopardi, L�infinito, v 15);
�nel muto orto solingo (G. Carducci, Pianto antico, v 5).
Iato o dialefe: fenomeno opposto alla elisione, per il quale la vocale finale di
una parola e la vocale iniziale della parola
successiva formano due sillabe distinte.
Esempi:
Gemmea l�aria, / il sole cos� chiaro (G. Pascoli, Novembre, v1);
Qui cominciai / a non esser pi� / io (G. Giusti, Sant�Ambrogio, v 45)
Dieresi: separazione di due vocali formanti dittongo, per cui, invece di una
sillaba, se ne hanno due.
Esempi:
�e arriso pur di vis� /on leggiadre (G. Carducci, Funere mersit acerbo, v10);
�con oz� /ose e tremule risate (G. Pascoli, I puffini dell�Adriatico, v 6)
Sineresi o sinizesi: fenomeno opposto alla dieresi, per cui sono considerate come
unica sillaba due o tre vocali della medesima parola non formanti dittongo o
trittongo.
Esempi:
�e fuggiano, e pareano un corteo nero (G. Carducci, Davanti San Guido, v 75);
�ed erra l�armonia per questa valle (G. Leopardi, Il passero solitario, v 4)

RIMA. � l'identit� di fonemi tra due o pi� parole, a partire dall'ultima vocale
tonica (es.: "fiore / amore"). � detta rima interna o rima al mezzo quando cade
tra una parola finale di verso e una parola interna a un altro verso. Per secoli �
stata un punto di riferimento fondamentale per la stessa organizzazione delle
forme strofiche (vedi strofa), mentre oggi ha un'importanza relativa. In base al
tipo di parola finale del verso, si distingue in piana, tronca, sdrucciola,
bisdrucciola (quest'ultima per� � molto rara).
La rima si presenta in varie forme, tra le quali ricordiamo:
1. la rima baciata, quando unisce due versi consecutivi secondo lo schema AA;
2. la rima alternata, quando appunto le rime si alternano, secondo lo schema ABAB;
3. la rima incrociata, quando si presenta con un ordine speculare, secondo lo
schema ABBA;
4. la rima incatenata, tipica della terzina dantesca, secondo lo schema
ABA.BCB.CDC.;
5. la rima invertita, quando le rime di una strofa tornano uguali ma in ordine
inverso, secondo lo schema ABC.CBA;
6. la rima replicata, quando le rime di una strofa tornano uguali e nello stesso
ordine in una strofa successiva, secondo lo schema ABC.ABC
L�enjambement o spezzatura ha luogo quando la pausa metrica non coincide con la
pausa sintattica.
Dai calici aperti si esala l�odore di fragole rosse.
Il distico composta di due versi terzina tre versi quartina quatro versi
sestina sei versi ottava otto versi nona nove versi
SONETTO. Forma poetica antichissima, e forse la pi� usata nella poesia italiana
tradizionale, a partire dalla "scuola siciliana". Si compone di due quartine (con
schema di rime ABAB ABAB oppure ABBA ABBA) e due terzine (con vari schemi di rime:
CDE CDE, CDE EDC, CDC CDC, CDE DEC, ecc.).
FIGURE FONETICHE
Allitterazione: � la ripetizione degli stessi suoni all�inizio o nel corpo della
frase.
Assonanza: si ha tra due o pi� parole quando a partire dalla vocale accentata sono
uguali le vocali e diverse le consonanti.
Consonanza: si ha quando a partire dalla vocale accentata sono uguali le
consonanti e diverse le vocali.
Onomatopea: � l�imitazione dei suoni naturali mediante parole.
Paronomasia: � l�accostamento di parole accompagnate da somiglianza di suono.
FIGURE DELL�ORDINE
Anafora: ripetizione di parole all�inizio di frasi o di versi.
Antitesi: accostamento di elementi contrastanti nella stessa frase.
Chiasmo: disposizione sintattica di quattro elementi in cui l�ordine delle parole
nel secondo gruppo � invertito rispetto al primo.
Enumerazione: � un�elencazione di termini uniti per asindeto (senza congiunzione)
o per polisindeto (con congiunzione).
Climax: tipo di enumerazione in cui i termini sono disposti in ordine d�intensit�
espressiva.
Iperbato, anastrofe o inversione: consiste nel rovesciare l�ordine abituale delle
parole.
FIGURE DEL SIGNIFICATO
Similitudine: � un paragone tra due immagini introdotto da <<cos� come>> o <<come�
tal>>.
Metafora: essa si pu� definire un paragone abbreviato tra due realt� idealmente
lontane.
Ossimoro: � un accostamento di due parole di significato opposto per creare
contrasto ed emozione.
Allegoria: �attribuzione ad un concetto di un significato diverso da quello
letterale.
Metonimia: sostituzione di un termine con un altro con cui ha una relazione
logica.
Sineddoche: sostituzione di un termine con un altro che ha con il primo un
rapporto di maggiore o minore estensione.
Sinestesia: accostamento di sensazioni date da sensi diversi.
Iperbole: consiste nell�esprimere un concetto con termini esagerati.
Litote: consiste nell�esprimere un concetto negando il suo contrario.
Eufemismo: consiste nel sostituire un�espressione considerata dura o sconveniente
con un�altra pi� gradevole, per non urtare la sensibilit� dell�interlocutore.
Preterizione: consiste nell�esprimere un concetto fingendo di non voler dire ci�
che invece viene chiaramente detto, per dare maggiore evidenzia a ci� che si dice.
Ellissi: si ha quando vengono omesse una o pi� parole che si possono facilmente
sottintendere.
Prosopopea: consiste nel dare voce a persone assenti o morte, o nel personificare
cose inanimate e astratte.
Personificazione: consiste nell�attribuire a cose o animali modi e pensieri umani.

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