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I ré maldetti e la cadutta dei templari. Un assaggio.

Da: Alejandro Melo

Tante volte i fatti dei racconti supperano la realtá, ma questa storia reale e molto difficile de
credere, nonostante, la realtá in questo caso vince la fantasia.
C´erano il 21 di marzo di 1314 a Parigi. L´aria de la citá era rumorosa, e sobracaricata, perché i
ré maledetti erano vicino a debuttare nella storia. Ma questo debutto doveva essere fatto sul
sangue degli ultime capi templari…. Il un tempo grande maestre, Jacques de Molay, e il
commendatore della Normandia, Godofreddo di Charnay, furono condotti dal pottatoio verso
il rogo, in la cosi detta in questo tempo, l´isolotto degli hebrei, affacciando il fronte della
chiessa oggi moltisecolare di Notredame. La sua punizione: essere brucciati vivi.
Il ré capetino Felipe IV, il cosidetto ré di ferro, sopranomminato con il nomignolo “il gufo” e
sedente con il vescovo Giovani di Marigny, e i suoi ministri, i terribili Guillaume di Nogaret ed
Enguerrando di Marigny; con un freddo sguardo, percorse la rumorosa folla ammuchiata da
molto presto, perché in un tempo dove la morte spetta ed é omnipresente, il fatto di vedere
queste due uomini essere aggiustiziati attraverso una truce norte, lo stesso tempo di essere
vecchi, essere aggiustiziati con tutta questa menzognera raffinazione concepita della mente
medioevale, paradossalmente diventava un spettacolo degno di essere veduto.
Ma, che cosa era tutta questa truce raffinatezza per amazzare due uomini vecchi indefesi,
questi due uomini morti che andavano verso la morte? I suoi falò c´erano prepparati con lusso
di cura. C´erano parecchi maniere di brucciare un condannato al rogo. En tante situazione
erano impiegata legna verde che produisce un sacco di fumo, quindi il condannato poteva
morire soffocato gonfando il fumo, prima di essere divorato dalle fiamme.
Ma dopo un molto lungo proceso legale, inizziato dal 1307, quando fu succesa la cattura de
tutti i templari in Francia, dopo un molto contorto affair dove tutti i poteri da quello tempo ci
misero in aperta lotta, tutto questo stenuante proceso finalmente sarebbe solo un incubo
dopo la morte de questi due “impacci”, gli finali ostaccoli per “il ré di ferro” di essere vinti per
consolidari il potere quasiassoluto de la corona della Francia.
Peró, i processi legali in questo tempo per eresia non furono facili. Sebbene che il proceso é
uno di clase política dove é nascosto il voglio de dirubare tutta la richezza della ordine dei
poveri cavalieri di Gesú, meglio cognosciuti como i templari, la condanna a loro dové essere
una di tipo religioso, proferitta cosi per la Chiesa, essatamente per il proprio capo della Chiesa,
Il Pontefice di Roma.
Ma tutta quella storia come tante altre storie dell´humanita, questa in particolare ha un inizzio
si puo dire rocambolesco o peregrino, serendipitoso. L´anno di 1292, é caduto il porto di San
Giovani di Accre, oggi la cittá di Acco, nelle mani degli infideli. E questo porto c´era le ultime
roccaforte dei templari, che furono tenuti a fuggire della Terra Santa a medio oriente e sensa
l´isola di Cipro, cosi i monaci guerrieri erono stati vincolati a essere ritornati a l´Europa.
Di un´altra parte, la cosi detta guerra santa contro il islam, e molto costosa e l´ordine é
vincolata a farne tutte queste spesse da sola. Sultanto, l´ordine controllava molti messi per
ottenere i quatrini. Pratticamente l´ordine era il padrone de tante mulini e terreni e privilegi
che producevano le resorse per mantenere tante pochi soldati, tante castelli di difesa, tante
armi. Ciódire, I templari erano ci possiamo dire, ricchi.
E non si puo impastare grandi richezze seza risvegliare la cupidiglia di qualcuno. E in questo
caso, c´e la cupidiglia di un ré e di un regno impoveritti per la pasata guerra cosi detta de i
centi anni. Una lotta fra inglese e francese, o meglio, fra i soldati de due ré ambiziosi, i
Plantagenet e i Capeti. Ma de questa guerra, la principale vittima como en tanti altre guerre, le
vittime erano paradossalmente, qui che non lottarono, i poveri, i vedovi, i bambini, i vecchi, i
contadini. E centi anni de guerra, sono una cosa tanto pazza, tanti dineri e resorse sprecati per
niente, per vedere corsere il sangue.
I monaci templari sono ritornati cosi verso la bocca del luppo. Sono ricecevuti con tanti onore,
lode, che e una cosa molto difficile di suspettare quella di un tradimento nascosto e cosi bene
escogitato, ma non sono cosi i viaggii che portano all´inferno?
Pochi messi dopo di essere ritornati, il grande capo della Ordine, Jacques de Molay, e
nominato come uni dei cossidetti turiferari o portatori d´incienso nella processione funebre
dell´imperatrice di Costantinopla Catalina de Courtanai, moglie dell´”imperatore del vento”,
Carlos di Valois, fratello anche del ré Felipe. Questa morte de Catalina e sucessa nel ottobre
del anno del Signore di 1307.
E lo stesso tempo, e come i templari furono ritornati con tutti i suoi richezze di tante oro, di
tanto argento (curiosamente per l´Europa di questo tempo, perché l´unica miniera cognosciuta
c´era in Rusia), tutta questa richezza trasportata in parecchi galee, che in tempo, si
considerano svanite sensa traccia e cosi hanno originato la leggeda del tesoro templario.

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