Martedì 9 novembre 2010 pagina 5

“A
MACERIE

ndiamo tutti alla caserma di per consegnare gli attestati di merito ai vertici di inganni nessuno è più disposto a credere alle
Oggi Berlusconi Coppito ad accogliere delle strutture operative. "Che cosa viene a fare, promesse. L'Aquila rifiuta gli sciacalli". Duro
Berlusconi e Bertolaso ancora promesse?" si chiedono invece i ragazzi anche un comunicato emesso dalle principali
cantando 'goodbye Ruby tuesday'!". Su Facebook del Comitato 3 2 32, scontenti perché la visita sigle sindacali della Polizia in cui si lamentano
e Bertolaso all’Aquila. c'è chi ha preso così, con ironia, l'appuntamento non prevede un giro in centro. E continuano: strumenti inadeguati alla prestazione dei servizi
di oggi pomeriggio. Alle 15.00 il Presidente del "Bertolaso e Berlusconi vengono forse a ripulirsi di sicurezza sul territorio e gravi ritardi nella
Consiglio e il Capo della Protezione civile l'immagine, tentando ancora una volta di ricostruzione di edifici necessari, a partire dalla
Tra le polemiche saranno alla caserma della Guardia di Finanza accreditare il miracolo aquilano? Dopo 19 mesi Questura. (c.p.)

BONDI, PRONTO
golo il governo e a sfiduciare Le rovine del ministero
Bondi? La posizione è ancora Bondi secondo
una volta di attesa. Dice Granata: Emanuele Fucecchi
“Prima dobbiamo sentire cosa
dice il Ministro. E poi vedere se
Berlusconi se ne andrà prima”.
Ma insomma, i futuristi voteran-

PER LA SFIDUCIA
no o no la mozione? Per
Granata non è ancora il
tempo delle conclu-
sioni politiche:
“Valuteremo se
votare una mo-
zione di altri o di
Il Ministro in Parlamento domani presentarne
una nostra. Ma è
presto per deci-
Il Pd lavora a una mozione, Fli ci pensa derlo”. Sicura-
mente, comun-
que, a un voto
di Wanda Marra Il crollo di nisce senza mezzi termini Bon-
di “ministro della Propaganda”:
non si arriverà
prima di una set-
on è un caso che il disfa- Pompei è solo “Si faccia nominare ministro timana dieci

N cimento di un impero po-

litico sia persino visiva-
mente rappresentato dal
crollo della Domus dei Gladia-
tori a Pompei. Sulle rovine im-
periali si staglia il viso di un Mi-
nistro, Sandro Bondi, che dav-
vero non ne ha fatta una giusta.
Fino a dire davanti alle macerie:
“Se avessi la certezza di avere
responsabilità in quanto acca-
duto mi dimetterei. Ma rivendi-
co invece il grande lavoro fat-
to”. Una dichiarazione che non
convince nessuno. E proprio la
testa del ministro della Cultura
potrebbe diventare una delle
occasioni di rottura parlamen-
tare tra Berlusconi e i futuristi.
Il Pd ha già annunciato una mo-
zione di sfiducia. Ma intanto
Bondi ha annunciato che riferi-
rà in Parlamento mercoledì. “Al-
la Camera spiegherò ciò che è
accaduto e quello che è neces-
sario fare nel futuro, con serietà
e senza scaricare la responsabi-
lità su nessuno”. La mozione
dovrebbe essere presentata
con ogni probabilità dopo. Ha
spiegato il capogruppo demo-
cratico, Franceschini: “Stiamo
attendendo la risposta da parte
del ministro Bondi ed è eviden-
te che la gravità dei fatti fa rite-
nere che tra le cose possibili
all’esito della informativa vi sia
una mozione di sfiducia che na-
turalmente valuteremo insie-
me agli altri gruppi parlamen-
tari”. Spiega Giovanna Melan-
dri, che a proposito di Pompei
ha parlato di “metafora della de-
sertificazione delle politiche
culturali di oggi” che Bondi è il
Ministro che si è riuscito a met-
tere contro - compatto - tutto il
mondo della cultura. In realtà,
l’evolversi della situazione po-
A LETTO PRESTO
Fini-De Niro
e “C’era una volta in Italia”
l’ultimo
fallimento
di un dicastero
che ha
scontentato tutti
litica potrebbe condizionare le
scelte. Infatti, il Pd potrebbe de-
cidere di presentare una mozio-
ne complessiva di sfiducia al go-
verno (opzione che è ormai tra
le ipotesi da giorni). L'Italia dei
valori la chiede a gran voce. Ri-
flettori puntati ancora una vol-
te sulle mosse dei finiani. A dare
il là è Fabio Granata, che defi-
UN’ORDINANZA DEL 2009 STABILIVA SUGGERIVA UN CENSIMENTO DELL’AREA. FORSE MAI FATTO
di Antonio Massari
ento passi, un'ordinan-
Cmilioni
za, una relazione da 79
di euro. Per com-
prendere meglio le respon-
sabilità del crollo della “do-
mus gladiatorum” - patri-
monio dell'umanità andato
in briciole il 6 novembre -
forse bisogna percorrere
soltanto cento passi, fissare
nella mente una data e ri-
leggere il primo articolo di
un'ordinanza (quella firma-
ta, il 30 luglio 2009, dalla
Presidenza del consiglio e
della Protezione civile).
della Propaganda e si dimetta”.
Perché “dopo aver sentito le
sue parole e le sue giustificazio-
ni, dopo anni di Commissaria-
mento di Pompei, si è rafforzata
negli italiani l'idea di una sua to-
tale inadeguatezza nella gestio-
ne del più grande patrimonio
culturale del mondo. L’Italia e la
sua cultura meritano ben altro
di un ministro che è sostanzial-
mente ed esclusivamente solo
ministro della Propaganda”.
Aspettando
le mosse di B.
SE LE DICHIARAZIONI di
intenti sono nette e durissime,
sono meno chiare le posizioni
che ne seguiranno. Futuro e Li-
bertà è pronta a stringere all’an-
A Pompei un crollo annunciato
A gennaio crolla un muro
della “casa dei casti aman-
ti”. A volerlo leggere, è un
segnale chiaro: a circa cen-
to metri c'è anche la cosid-
detta Domus dei gladiatori.
Quest'ultima, già nel 2006
– e ancor prima tra il 1996 e
il 1997 – era stata classifi-
cata area a “rischio tre”:
“Un rischio mediocre”, di-
ce Pietro Giovanni Guzzo,
soprintendente per gli sca-
vi di Pompei fino al 2009.
Ma il territorio muta con il
tempo e gli eventi atmosfe-
rici: il censimento del
1997, e anche un successi-
di Pino Corrias
giorni dopo la re-
lazione di Bondi,
che è il tempo mi-
nimo-tecnico per calendarizza-
re una mozione. Una posizione
ze”. E dunque Bondi de-
ve scegliere tra i suoi incari-
chi. Perché “è difficile mantene-
re contemporaneamente due
alcune uscite poco felici: l’assen-
za alla Mostra del Cinema di Ve-
nezia e quella al festival di Can-
nes (motivata con llo “sconcer-
ancora più attendista quella di ruoli così gravosi: coordinatore to”e il “rincrescimento”causato
Antonino Lo Presti, capogruppo del principale partito italiano e dalla presenza di Draquila di Sa-
di Fli in Commissione Bilancio: ministro di un dicastero che do- bina Guzzanti). Condite da criti-
'”Chiederemo più soldi per il pa- vrebbe essere considerato il più che durissime al cinema italiano
trimonio purché vengano gestiti importante a livello italiano”. privo “di autenticità” e della ca-
in modo più oculato. Il Ministro pacità di trattae temi interessanti
metta da parte le polemiche con La cultura, un mondo e comunicarli. Bondi è il mini-
Fini e lavori, noi è questo che vo- in fibrillazione stro che ha ptroposto il definan-
gliamo”. ziamento di ben 232 enti cultu-
Ma intanto Farefuturo mette rali storici. Ancora: è il Ministro
l’accento su un’altra questione: QUEL CHE appare evidente è che si è visto rifiutare da Napo-
“Bondi spieghi però qual è la ve- che il crollo di Pompei è stata so- litano il decreto legge di riforma
ra situazione della cultura in Ita- lo la goccia che ha fatto traboc- dei teatri lirici. È quello contro
lia e i fondi di cui dispone, espli- care il vaso. Bondi, infatti, è il Mi- cui sciopereranno i musei il 12
chi qual è il reale stato del nostro nistro che e riuscito a provocare novembre. Un ottimo risultato
più importante serbatoio e patri- l’insurrezione del cinema, per per il ministro-poeta che peral-
monio di vita e conoscenza nel una legge che ha promesso e tro è tra i difensori più antichi e
mondo e tragga le conseguen- non ha mai fatto. Senza contare fedeli di Berlusconi.
vo rapporto del 2006, sono
datati. Sono necessari altri
censimenti, e infatti lo pre-
vede un'ordinanza, quella
del 30 luglio 2009, che sta-
bilisce i compiti del “com-
missario delegato”, cioè
Marcello Fiori, ex braccio
destro della Protezione ci-
vile, oggi dipendente del
ministero dei Beni cultura-
li. Il “commissario delega-
to” deve provvedere alla
“messa in sicurezza e alla
salvaguardia dell'area ar-
cheologica”. L'ordinanza
stabilisce i metodi: “Piani-
ficazione di attività di mo-
nitoraggio di rischi sismici, La Domus dei Gladiatori crollata
vulcanici e calamitosi”,
“realizzazione urgente di cia il sindacalista della Uil giugno 2010: entro il 31 lu-
opere di manutenzione Gianfranco Cerasoli che ha glio 2010 doveva elaborare
straordinaria”, “censimen- presentato un esposto in la relazione finale” sugli “in-
to dei beni archeologici”
per “pianificare specifiche
procura sulla gestione del-
l'emergenza – sono tutte a
terventi realizzati e in corso
di realizzazione”. E soprat-
misure di tutela”. Quando rischio: dietro c'è un terra- tutto: sulla “situazione con-
crolla il muro della casa dei
“casti amanti”, Fiori è anco-
pieno che spinge, per effet-
to delle infiltrazioni d'ac-
tabile, indicando prove-
nienza dei fondi e soggetti

“T alvolta una piccola verità dei

fatti appare più chiara grazie
a certe coincidenze. L’altra mattina
Gianfranco Fini è entrato in scena
accolto dal sipario musicale di En-
nio Morricone, note struggenti di
‘C’era una volta in America’, che è la
storia di un esodo e di un ritorno.
Protagonista Noodle, gangster
dell’era proibizionista, che rien-
tra in scena, a New York vent’an-
ni dopo, a fare i conti con il suo
passato, un amore (con Carol)
mai finito, un’amicizia (con
Max) che si è voltata in tradi-
mento.
Noodle, cioe Robert De Niro, en-
tra nel bar della sua giovinezza,
si toglie il cappello, si guarda in-
torno. Chiede al suo vecchio ami-
co Fat Moe se su al primo piano ha
ra commissario delegato, e
il monitoraggio era una sua
responsabilità. Effettuare -
ancora una camera per ospitarlo. per dirla con l'espressione
Nessun problema, dice l’amico, e gli di Guzzo – una “analisi del
chiede: “Che cosa hai fatto in questi sangue” sarebbe stato utile:
ultimi vent’anni?”. Noodle, che ha il per comprendere la situa-
tempo sulle spalle, non guarda in zione del terreno circostan-
macchina, ma nel cuore delle cose, e te, che forse era mutata,
come se niente fosse risponde con la passando da un rischio
più bella battuta del film: “Sono an- “mediocre” a un rischio
dato a letto presto”. La musica cresce maggiore. La “Domus dei
e sui violini di quella penombra gladiatori” e la casa dei “ca-
qualcuno, l’altra mattina, avrebbe sti amanti”, spiega Guzzo,
dovuto fare la stessa domanda al no- distano soltanto un centi-
stro Gianfranco Fini redivivo: che naio di metri. E infatti: 100
cosa diavolo ha fatto in questi ultimi metri e 9 mesi dopo crolla
vent’anni? anche la casa dei gladiatori.
“Le domus che danno su via
dell'Abbondanza – denun-
qua”.
Se questo censimento sia
stato fatto, non è dato sa-
pere: il Fatto Quotidiano ha
provato a rintracciare Fiori
nel suo nuovo posto di la-
voro, al ministero dei Beni
Culturali, dove è stato as-
sunto alla “diretta collabo-
razione del ministro Sandro
Bondi”. Il suo compenso
annuo: 166mila e 745 euro.
La segreteria risponde che
Fiori è in riunione, propone
di richiamare, ma poi nes-
suno risponde più. C'è un
altro punto sul quale Fiori
dovrebbe fare chiarezza. Lo
prevede l'articolo 1 di un'al-
tra ordinanza, quella del 18
beneficiari”. Fiori deve pre-
sentarla al ministero e alla
Protezione civile. Al Fatto
quotidiano non risulta sia sta-
ta ancora formalmente pre-
sentata. E quindi bisogna ri-
farsi all'informativa del mi-
nistero: “100 interventi di
messa in sicurezza per 65
milioni di spesa. In totale
ne sono stati spesi 79: altri
5,5 per la valorizzazione del
sito, 1,5 per il suo funzio-
namento, 4,3 per la promo-
zione culturale e 1,8 per al-
tre spese”. Dati divulgati il 5
ottobre. Cento interventi
prima del disastro. Che era
lì: a cento passi dall'ultimo
crollo.