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Sistemi motori
Trasformano informazione nervosa in energia fisica
Regioni corticali
premotorie e
motoria suppl.
Caratteristiche comuni dei vari livelli di controllo:
Corteccia motoria • Presentano mappe somatotopiche
• Ricevono informazioni dalla periferia (afferenze
sensoriali)
Tronco dell’encefalo
• Controllano le informazioni ricevute permettendo o
sopprimendo la ritrasmissione dei segnali.
Midollo spinale
Segnali di uscita ai
Cervelletto: opera un aggiornamento del controllo del movimento
muscoli mediante confronto dei segnali discendenti responsabili della risposta
motoria con i segnali sensitivi dovuti alle conseguenze dell’azione
motoria
Nuclei della base: ricevono afferenze da tutte le aree corticali e
agiscono sulle aree premotorie della corteccia cerebrale
Movimenti volontari
Richiedono una coordinazione tra corteccia cerebrale, cervelletto e gangli della base
assone placca
motrice
lunghezza del
interneuroni
muscolo contratto
spinali
(dai fusi muscolari)
corteccia
motoria (avvio
del movimento)
Una fibra muscolare e’ a sua volta costituita da tante
miofibrille disposte in parallelo
A loro volta le miofibrille sono organizzate in maniera modulare:
i sarcomeri, costituiti da miofilamenti di actina e miosina
linea Z
actina
miosina
linea Z
Struttura dei miofilamenti
Filamenti sottili (actina)
coda
linea Z linea Z
RILASSAMENTO CONTRAZIONE
miosina
testa
tropomiosina troponina
sito di
legame
actina
ATP
3) Scorrimento dei
filamenti di miosina e
actina
Da dove arriva il Ca2+?
Filamento
Sarcolemma sottile
Tubulo a T Filamento
spesso
Reticolo sarcoplasmatico
Cisterna
Triade terminale
Rete di cisterne intracellulari che
immagazzinano e rilasciano Ca2+
Da dove arriva il Ca2+?
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In alcuni casi tuttavia è utile che il riflesso venga inibito a livello centrale. I circuiti
che presiedono ai riflessi ricevono sempre afferenze dal SNC. Queste afferenze
possono modulare e anche inibire del tutto la risposta riflessa
Il circuito del riflesso patellare
!
Tra gli stimoli che segnalano situazioni potenzialmente pericolose c’è lo stiramento
passivo di un muscolo a causa di un agente esterno. Il sistema muscolare è
costruito in modo da opporsi con una contrazione ad ogni forza esercitata sul
muscolo non proveniente dall’organismo stesso.
!
Questa caratteristica è resa possibile dall’esistenza di circuiti spinali simili a quelli
descritti sopra.
Il circuito del riflesso patellare
Il circuito è costituito da un recettore di stiramento (fuso neuromuscolare)
connesso con un motoneurone che fa contrarre la fibra
Quando il medico batte col martelletto sul ginocchio, il muscolo riceve uno stiramento che
causa per riflesso la contrazione del muscolo stesso
!
Un’altra caratteristica del sistema motorio è che i muscoli antagonisti si inibiscono
a vicenda (quando si contrae il quadricipite, il bicipite deve essere rilassato)
!
Un’altra parte del circuito presiede a questa funzione. Un collaterale dell’assone
della fibra sensoriale fa sinapsi su un interneurone inibitorio il quale a sua
volta fa sinapsi sui motoneuroni che comandano il muscolo antagonista, inibendolo
Giunzione
Sinapsi diretta
neuro-muscolare eccitatoria del SNC
Recettore (fuso
neuromuscolare)
Motoneurone
Interneurone
inibitorio
Fibre intrafusali
Fibre extrafusali
I fusi muscolari sono localizzati in parallelo con le normali fibre muscolari. vanno
incontro alle stesse variazioni di lunghezza del resto del muscolo.
I fusi muscolari contengono:
Fibre muscolari intrafusali in parallelo con fibre extrafusali
Dalle fibre intrafusali dipartono fibre nervose afferenti sensibili alla velocità di
stiramento (fibre Ia) del muscolo e al grado di allungamento del muscolo
!
le fibre intrafusali sono innervate dai motoneuroni gamma
motoneurone Fibre muscolari motoneuroni
alfa extrafusali gamma
fibra Ib
muscolo tendine
Gli organi tendinei del Golgi sono localizzati a livello dei tendini dei muscoli,
in serie con le fibre muscolari. Qui essi vengono stirati quando il muscolo si
contrae. Pertanto essi risentono della forza con cui il muscolo si contrae.
organo organo
tendineo tendineo
del Golgi del Golgi
Riflesso miotatico
neurone
sensoriale
midollo
spinale
fuso
motoneurone
muscolo
Quando il muscolo si
allunga, sia le fibre extra che
intrafusali vengono stirate.
Fibra Ia Ciò aumenta l’attività delle
fibre nervose afferenti,
E a sua volta aumenta
l’attività dei motoneuroni
alfa.
Muscolo Il muscolo si contrae e la
agonista
Motoneurone α sua lunghezza diminuisce
Il riflesso da stiramento monosinaptico (riflesso miotatico)
provoca la contrazione del muscolo agonista
La contrazione del
muscolo causata dal
riflesso fa accorciare le
fibre extrafusali.
grazie al sistema gamma-
efferente, anche le fibre
intrafusali si accorciano.
Il riflesso da stiramento monosinaptico (riflesso miotatico)
provoca il rilassamento del muscolo antagonista
Muscolo
antagonista
azione riflessa mediata dall’organo tendineo del Golgi (riflesso
miotatico inverso o tendineo)
Significato funzionale: tenuto conto che la soglia di tale riflesso è elevata, esso
diventa dominante sul riflesso miotatico solo quando la tensione meccanica sui
tendini diventa elevata.
neurone Riflesso miotatico
sensoriale
midollo
spinale
fuso
motoneurone
muscolo aggiunta del
carico
via
ventromediale
controllo postura
(controllo dal tronco)
Le vie motorie discendenti
!
–Vie motorie dorsolaterali: decorrono lungo
la porzione dorsolaterale del midollo spinale
!
!
– Vie motorie ventromediali: discendono lungo
la regione ventro-mediale del midollo spinale
dorsolaterali
vie dorsolaterali
Inserire 7.9
vie dorsolaterali
Cortico-spinale dorsolaterale (crociato)
Possiede il 70-90% delle fibre,
che originano:
1/3 dalla corteccia premotoria
1/3 dalla corteccia motoria
primaria
1/3 dalla corteccia
somatosensoriale.
!
Si incrocia alla decussazione
delle piramidi (bulbo).
!
Proietta al corno ventro laterale
e si connette ai motoneuroni
dei muscoli distali.
!
Decuss. Permette ad es. i movimenti
delle
piramidi indipendenti e fini delle dita.
Non è completamente
sviluppato alla nascita.
È massimamente sviluppato nei
primati.
Lawrence e Kuypers
Resezione del tratto corticospinale dorsolaterale
!
Capacità mantenute
stare in piedi, camminare, arrampicarsi
!
Capacità perdute
difficoltà nel raggiungimento di oggetti, incapacità di muovere le
dita in modo indipendente e di aprire le dita per lasciar cadere un
oggetto
!
Resezione anche del tratto corticorubrospinale dorsolaterale
!
Capacità mantenute
stare in piedi, camminare, arrampicarsi
Capacità perdute
in posizione seduta: braccia flosce, durante i movimenti di
raggiungimento le dita sono usate a rastrello
vie ventromediali
(A) COLLICULOSPINAL TRACT (B) RUBROSPINAL TRACT
spaziale.
orientamento
foveale
Cervical
spinal cord
riflessi
posizione del
antigravitari/
capo rispetto
liberazione
alle spalle.
muscoli
equilibrio
antigravitari
Cervical
spinal cord
vie ventromediali
Cortico-spinale ventromediale
(diretto)
motoria
primaria
Gerarchia
sensoriale
Gerarchia
motoria
somatosens. primaria
premotoria
somatosens. di
ord. sup.
associative
parietali
associative
prefrontali
cort.
solco parietale
centrale posteriore
cort.
prefrontale
cort.
solco parietale
centrale posteriore
cort.
prefrontale
cort.
solco parietale
centrale posteriore
cort.
prefrontale
• le aree
somatosensoriali
contribuiscono ad
una ricognizione
della forma e della
struttura dell’oggetto
toccando la tazza
Un esempio di circuiti corticali che contribuiscono ad
afferrare una tazza
cort.
solco parietale
centrale posteriore
cort.
prefrontale
§ l’area
somatosensoriale
segnala la posizione
delle dita dalle
afferenze muscolari e
segnala la pressione
delle dita sulla tazza
§ l’area motoria
primaria 4: fa
contrarre i singoli
muscoli
L’omunculo della corteccia motoria primaria è una mappa dei
movimenti del corpo
Caratteristiche:
-Speculare alla mappa somatosensoriale;
-La rappresentazione è distorta come nella
mappa somatosensoriale
!
La grande rappresentazione della mano
permette un fine controllo dei singoli
muscoli
Organizzazione colonnare della neocorteccia
(-)
Morbo di Parkinson
• Malattia degenerativa a causa ignota
• Degenerazione delle cellule
dopaminergiche della sostanza nera
compatta
anatomia del sistema nervoso centrale SNC
2. Lobo posteriore.
3. Lobo nodulare.
Anatomia del cervelletto
2. C. intermedio.
3. C. laterale.
La superficie del verme e dei lobi è percorsa da solchi trasversali concentrici che
delimitano la massa cerebellare in lamelle. Le lamelle del cervelletto sono disposte
orizzontalmente e sono più piccole di quelle della corteccia cerebrale.