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HO DIRETTO LA LONDON SYMPHONY!

SIMONE PITTAU DIRETTORE AGLI ABBEY ROAD STUDIOS A 31 ANNI…

STEREO HI-FI L A PIÙ AUTOREVOLE RIVISTA AUDIO • ANNO X XX VI • N. 394/395 • LUGLIO/AGOSTO 2006 • MENSILE • € 5,00

IER
DOSS
LA SSECDAMPO
C DONO IN SSIMI
SCEN PESI MA
I

Suono d’antan
Tannoy GRF Autograph Mini

POSTI IN PIEDI
raffinatissime torri,
nella botte piccola l’hi-fi di qualità ottima costruzione,ottimi risultati
B&W e Sonus faber

EMM LABS CDSD E DCC2


ABBIAMO TROVATO UN CONCORRENTE PER IL dCS!
VERSATILITÀ E RAFFINATEZZA AL MASSIMO GRADO
ISTITUTO ALTA FEDELTÀ

Chi ha paura
di Fabio Masia
e Fernando Marco Manunta

I
l secondo appuntamento che
conclude questo speciale dedi- (II parte)
cato alla classe D prevede due

dellaclasse D?
prodotti che sono i portavoce di
modi di intendere le soluzioni in
classe D in modo abbastanza dif-
ferente fra loro: UcD di Hypex e
NuForce. Queste due soluzioni
completano di fatto il percorso
tecnologico iniziato con il numero
precedente, che analizza le princi- Si completa, con il set di test di modelli evoluti se non professionali, il nostro speciale dedicato
pali tecnologie attualmente alla classe D. Ma, a sorpresa, gli apparecchi che utilizzano tale tecnologia sfuggono in parte
utilizzate. Le soluzioni invece
presenti sull’amplificatore finale ai canoni tradizionali di analisi e giudizio. Sbagliati i canoni, sbagliati questi apparecchi o l’evoluzione
monofonico Flying Mole tecnologica prevede un’evoluzione anche del nostro metodo di analisi..?
MP100Pro, terzo e ultimo prodot-
to in prova in questo numero, so-
no sostanzialmente le stesse di vi, tramite Rf, Rl e Cl, una porzio- lazione presenta fronti meno mar- e C assolve proprio al compito,
quelle implementate nel piccolo, ne del segnale di uscita. Se questo cati e “spigoli” più dolci a causa importantissimo, di eliminare l’o-
più recente, integrato CSA3 già fosse un amplificatore lineare, della banda limitata del circuito scillazione a 400 kHz dal nodo di
esaminato nella precedente punta- questa reazione sarebbe negativa stesso (limitata in senso relativo, uscita per inviare al diffusore solo
ta di questo speciale. e l’ampli funzionerebbe secondo i parliamo pur sempre di qualche la porzione di oscillazione che ci
canoni dei circuiti lineari. Ma la MHz…). Questo limita legger- interessa, cioè quella a frequenza
HYPEX presenza del filtro di uscita e mente l’efficienza del circuito ma audio. Ciò che contribuisce a mi-
Il circuito di base dei moduli l’opportuna scelta del valore di Cl elimina quasi del tutto i problemi gliorare le prestazioni del circuito
Hypex (fig.1) rappresenta il clas- e Rl determinano un’ulteriore ro- di emissioni a radiofrequenza Hypex è la seconda resistenza del-
sico esempio di soluzione intelli- tazione (rispetto a quella dovuta (EMI). L’oscillazione avviene at- la rete di reazione, Rf, che applica
gente e creativa ad un problema. al comportamento invertente del- torno ad un valore medio che ten- un certo tasso di controreazione
Difatti, l’inventore del circuito di l’ingresso “-” dell’operazionale) de a “copiare” il valore del segna- negativa in modo da includere
modulazione Hypex è giunto ad della fase del segnale in reazione le presente sull’ingresso non in- nell’anello di reazione il filtro di
ottimi risultati scartando le solu- pari a 180° a circa 400 kHz vertente dell’operazionale: se uscita e limitarne quindi gli ef-
zioni classiche al problema del- (fig.4): dunque, a questa frequen- questo ingresso è a massa, abbia- fetti per quanto riguarda il fatto-
l’amplificazione in classe D. Co- za il segnale di reazione ha lo mo un’oscillazione simmetrica ri- re di smorzamento e la risposta
me già accennato recentemente su stesso segno di quello di ingresso, spetto a zero Volt, altrimenti l’o- in frequenza. Per concludere, è
SUONO, il circuito Hypex è la reazione è positiva e il circuito scillazione sarà asimmetrica, mo- opportuna una precisazione: ab-
strutturalmente affine a quello oscilla. La forma d’onda dell’o- strando un valore medio che varia biamo fin qui parlato di amplifica-
dell’ICEPower e ad altri da que- scillazione è però diversa da quel- lentamente (rispetto all’oscilla- tore operazionale quale “cuore”
sto derivati, nel senso che utilizza la di un circuito digitale o in clas- zione a 400 kHz) con la stessa del circuito Hypex. In realtà, l’o-
un circuito di potenza analogico se D classico: mentre in questo ti- legge del segnale di ingresso. È scillatore/modulatore è un bel cir-
autoscillante in cui il duty cycle po di circuiti abbiamo un’onda proprio questo valore medio “len- cuito a componenti discreti nella
dell’oscillazione è modulato dal quadra molto netta con sovraelon- tamente variabile” che ci interes- più pura tradizione audiophile,
segnale analogico di ingresso. Un gazioni sui fronti e ringing vari sa, perché è esattamente il segna- scelto per superare i ben noti pro-
tale circuito realizza in pratica (fenomeni che producono abbon- le musicale amplificato che vo- blemi di slew rate degli operazio-
una modulazione PWM senza la danti emissioni EMI), in un cir- gliamo applicare ai diffusori. Il nali non reazionati che, pare, af-
necessità di un oscillatore e di un cuito come quello Hypex l’oscil- filtro passa-basso composto da L fliggano in parte il più “vecchiot-
comparatore a soglia: è il circuito to” circuito dell’ICEPower.
stesso che ingloba queste due Fig.1
fondamentali funzioni. L’oscilla- NUFORCE
zione viene ottenuta grazie all’ap- Anche se, a prima vista, il princi-
plicazione di controreazione posi- pio informativo alla base del cir-
tiva e la sua frequenza è unica- cuito NuForce può apparire poco
mente funzione dei parametri di differente, se non direttamente
progetto del circuito. La cosa in- mutuato, da quello dei moduli
teressante è che essendo il circui- ICEPower e Hypex, un’analisi più
to Hypex (fig.2) contemporanea- attenta mostra alcune, sostanziali
mente amplificatore ed oscillato- differenze strutturali e filosofiche
re, non soffre dei famosi problemi (fig.5). È vero, anche il circuito
di ritardo di gruppo degli amplifi- NuForce è basato su una topologia
catori in classe D classici e può autoscillante, ma le similitudini
dunque godere dei benefici effetti con gli altri due illustri concorrenti
della controreazione negativa. terminano qui.
Osservando lo schema di base di Difatti, mentre ICEPower e Hypex
un circuito Hypex (fig.3) possia- realizzano la generazione dell’o-
mo notare come sull’ingresso in- scillazione e l’applicazione della
vertente dell’operazionale che co- controreazione tramite una sempli-
stituisce il cuore del circuito arri- ce rete integratrice, il circuito

SUONO • luglio/agosto 2006 45


ISTITUTO ALTA FEDELTÀ
Fig.2 Fig. 3

+180 Fig. 4 Fig. 5

+90

-90

-180

NuForce implementa un completo stanti da quelli di giocattolini tipo tramite una batteria di rele. La mo- POCHE CERTEZZE,
controllo PID (proporzionale-inte- T-Amp e consimili), ma tecnologi- dulazione è apparentemente gestita MOLTI STIMOLI
grativo-derivativo) tramite il quale camente è possibile fare di meglio, da una logica programmabile sul Terminata la disamina tecnica delle
il valente progettista Tranh Nguyen quanto poi si ripercuoterà su un campo della Xilinx, coadiuvata da tecnologie utilizzate, occorre co-
ha inteso rendere il circuito meno comportamento sonoro è un capi- comparatori analogici esterni minciare a tirare le fila del lavoro
sensibile al carico grazie ad un’at- tolo a parte. Strutturalmente, il cir- LM319A, mentre lo stadio finale è effettuato anche se, come prean-
tenta composizione della costella- cuito di amplificazione del NuFor- costituito da una batteria di MO- nunciato in apertura di servizio,
zione delle singolarità ad alta fre- ce si distingue anche per il fatto di SFET IRF540N. (fig. 5). L’alimen- mai come in questo caso i risultati
quenza. Certo, le nostre misure essere realizzato secondo una con- tazione switching ha richiesto l’uti- più che avvalorare certezze creano
mostrano una risposta in frequenza figurazione che richiede un’ali- lizzo di un filtro di rete per evitare dubbi e domande…
comunque meno “ideale” di quella mentazione singola. Ciò rende il la fuga di disturbi lungo il cordone Non è nostra abitudine nasconderci
misurata sull’amplificatore Hypex NuForce poco sensibile alla quali- di alimentazione verso la rete elet- dietro il metaforico dito (che non è
in prova su questo stesso numero tà dell’alimentazione, al contrario trica. C’è da dire che questa scelta nemmeno abbastanza grande da fa-
di SUONO, ma resta da verificare dei moduli Hypex che invece ri- dimostra una grande attenzione al- re ombra e garantirci quel minimo
il comportamento dell’iA7 su cari- chiedono un’alimentazione duale le problematiche di interfaccia- di freschezza che la calura di que-
chi reali, non lineari e fortemente assai robusta per ovviare ai pro- mento: dato che l’alimentazione sti periodi richiederebbe!): l’analisi
reattivi: c’è da scommettere su un blemi legati al pumping effect, una pare dotata di circuito PFC per il critica degli apparecchi in classe D
comportamento assolutamente te- modulazione della tensione di ali- raddrizzamento dell’alta tensione, (quelli apparsi nello scorso numero
tragono di questo originale circui- mentazione da parte del segnale di questo filtro potrebbe anche essere e quelli attualmente in prova) evi-
to. Anche dal punto di vista dello uscita che provoca oscillazioni non indispensabile. Da notare i ca- denzia lacune e discrepanze tra ap-
spettro di rumore residuo e dell’in- spurie e limita la dinamica. Questa vi coassiali schermati che portano proccio di indagine, aspettative de-
termodulazione esistono concor- caratteristica del circuito NuForce il segnale di controreazione dall’u- terminate dai presupposti e risul-
renti di simile tecnologia che offro- è sfruttata appieno nell’apparec- scita dei filtri LC agli ingressi dei tanze dei test di ascolto. Non che
no performance superiori a quelle chio in esame, in cui si ricorre ad comparatori: date le frequenze in non si possa definire una classifica
dell’iA7: gli amplificatori in classe un’alimentazione switching estre- gioco sarebbe stato impossibile tra- di merito, non che l’analisi tecnica
D allo stato dell’arte sfoggiano re- mamente compatta. Dal punto di sportarli sul circuito stampato. Un non evidenzi differenze esaminabi-
sidui di rumore e spettri di distor- vista realizzativo, l’iA7 affianca appunto in chiusura: le ottime pre- li né, tantomeno che i test di ascol-
sione di intermodulazione tipica- soluzioni molto originali ad altre stazioni di questo circuito dimo- to non consentano di valutare mar-
mente 20 dB più bassi di quelli tradizionali. È il caso del preampli- strano ulteriormente che la strada cate personalità degli apparecchi…
dell’apparecchio in esame, mentre ficatore, realizzato con un circuito da seguire per gli amplificatori in Il punto è che queste caratteristiche
anche lo spettro della distorsione integrato dal quale è stata grattata classe D è quella delle topologie sfuggono alla consuetudine!
armonica è parecchio affollato fino via la sigla ma che verosimilmente autoscillanti e che è possibile rea- La parte conclusiva della sessione
ad ordini piuttosto elevati. Ripetia- è un controllo di volume PGA2310 lizzare amplificatori a commuta- di test sulle amplificazioni digitali
mo: sono comunque valori di tutto della Burr-Brown, e della commu- zione in grado di competere con i ci ha messo di fronte a questo fatto
rispetto (sicuramente anni luce di- tazione degli ingressi, effettuata migliori circuiti lineari. compiuto, di tale entità da far

46 luglio/agosto 2006• SUONO


Dossier Classe D
Flying Mole DAD M100 PRO HT

Potenza massima d’uscita su un carico di 8 Ohm per superiore con il carico reale simulato intorno ai 10 tappeto di rumore che manifesta molte spurie in
una THD+N di 1% = 87 Wrms per una tensione in kHz, circa 1 dB. banda e fuori banda che si apprezzano anche nel
ingresso di 1 Vrms. Lo smorzamento è abbastanza buono e non evidenzia grafico dell’intermodulazione che evidenzia com-
La risposta in frequenza (Graf. 1) evidenzia variazioni significative variazioni al di sotto della gamma alta. ponenti di ordine pari di una certa entità e un tap-
dell’estremo superiore in funzione del carico, mante- La distorsione (Graf. 2) di seconda e terza armonica peto di rumore che aumenta all’aumentare della
nendo tuttavia un lieve incremento nell’estremo è molto contenuta, mentre la THD+N soffre di un frequenza (Graf. 3).

Graf.1 Graf.
30 2 Graf. 3
+2

24 0.8
0

-2 18 0.6

16R
-4 12 0.4
8R
4R
-6 Carico Reale Simulato
6 0.2

-8
0
10 Hz 100 1.000 10.000 90.000 Vrms 0.2 0.4 0.6 0.8 1

AVA-1015

Potenza massima d’uscita su un carico di 8 Ohm per za del carico e si estende abbastanza in alto (il punto ampli valvolare per quanto riguarda il decadimento
una THD+N di 1% = 81 Wrms per una tensione in a -3 dB è a circa 50 kHz). Quello che colpisce di più di ed il contenuto di ordine elevato e un comportamen-
ingresso di 1,275 Vrms. questo circuito, comunque, è il livello di spurie estre- to da manuale con il test di intermodulazione: residui
La risposta in frequenza dell’amplificatore (Graf.1) mamente ridotto per un amplificatore a commutazio- molto ridotti e classico spettro periodico dei sistemi a
mostra la totale insensibilità al modulo dell’impeden- ne (Graf. 2), uno spettro di distorsione armonica da tempo discreto (Graf. 3).

Graf.1 Graf.
40 2 Graf. 3
+2

32 0.8
0

-2 24 0.6

16R
-4 16 0.4
8R
4R
-6 Carico Reale Simulato 8 0.2

-8
0
10 Hz 100 1.000 10.000 90.000 Vrms 0.2 0.4 0.8 1.2 1.4

NuForce iA-7

Potenza massima d’uscita su un carico di 8 Ohm per con i vari carichi, resistivi e reattivi è contenuta mente raggiunta la potenza massima nonostante la
una THD+N di 1% = 87 Wrms per una tensione in entro 0,5 dB. Invece, a bassa frequenza si nota una presenza di spurie di ordine elevato ma abbastanza
ingresso di 1,120 Vrms. certa sensibilità ai carichi a bassa impedenza con contenute.
La risposta in frequenza appare, in gamma alta, deci- una tensione che varia sensibilmente fra 4 Ohm e 12 Anche i prodotti di intermodulazione (Graf. 3) sono
samente poco influenzata dal carico, soprattutto in Ohm. La distorsione (Graf. 2) è molto contenuta nel leggermente visibili in relazione ad apparecchi “di
banda audio (Graf. 1), lo scarto a 20 kHz di risposta range di funzionamento e si innalza molto dolce- riferimento” ma comunque contenuti.

Graf.1 Graf.
30 2 Graf. 3
+6

16R 24 0.8
+4
8R
4R
+2 18 0.6
Carico Reale Simulato

0 12 0.4

-2
6 0.2

-4
0
10 Hz 100 1.000 10.000 90.000 Vrms 0.2 0.4 0.6 0.8 1.0 1.2

SUONO • luglio/agosto 2006 47


ISTITUTO ALTA FEDELTÀ
passare quasi in secondo ordine la ALCUNE RIFLESSIONI trato a far parte del quotidiano af- sibilità di cui deve essere dotato il
verifica delle aspettative che le mi- La condizione d’imbarazzo in cui fiancato a intuizione, frutto della tecnico, la persona deputata al test
rabolanti peculiarità della classe ci troviamo è determinata dal fatto sensibilità umanistica delle persone o al controllo di qualità in una linea
fredda ci avevano promesso: alta che da un lato siamo spinti a per- che qui lavorano. di produzione.
efficienza (quindi bassi consumi e seguire un criterio di valutazione Ecco un primo dato di fatto che L’apparente paradosso è che per
assenza di calore), dimensioni ri- inoppugnabile, che fornisca un potremmo definire inoppugnabile: valutare la qualità di un oggetto au-
dotte e prestazioni, perché no, mi- dato oggettivo di qualità e dall’al- ognuno di noi sa che una persona dio (ma forse applicabile quasi a
gliori in relazione a soluzioni ana- tro è ben presente la constatazione preparata e dotata di curiosità, tutti i settori tecnologici), sono ne-
loghe come dispendio di risorse che ci porta a dover affermare che senso pratico e voglia di conosce- cessari strumenti, procedure e sen-
ma tradizionali. Va comunque det- oggi non possiamo disporre di una re, può giungere a una o più sco- sazioni!
to che, almeno in parte, da questo teoria generale che descriva ap- perte (e si può definire tale, ogni In tal senso (e a riprova che se ne
punto di vista le promesse sono pieno le caratteristiche sonore di apparecchio in prova!) che è frut- discute anche al di fuori del picco-
state mantenute, tenendo conto che un apparecchio! Di un apparec- to di infiniti percorsi fatti di meto- lo consesso costituito dalla nostra
siamo solo alle prime generazioni chio? E dell’ambiente, e della ca- do e sensazioni, l’uno intimamen- redazione e dal team che vi gira at-
di questi prodotti e che le cose po- tena in cui è inserito, e della cate- te legato agli altri. torno) citiamo uno dei recenti lavo-
trebbero ragionevolmente miglio- na nella sua totalità ne vogliamo Ancora un’importante considera- ri presentato all’AES da Audioma-
rare con gli affinamenti tecnologi- parlare o li vogliamo lasciare da zione: i grandi del passato, quan- tica (vi consigliamo vivamente di
ci. L’aspetto forse più curioso ri- parte..? L’occasione di un contest do hanno dato vita alle loro crea- leggerlo: www.audiomatica.com/
guarda dunque le considerazioni con apparecchi realizzati in classe ture, certo non disponevano di download/audaesit2005.pdf) che si
che necessariamente fanno seguito D di seconda generazione ci ha quegli ipotetici strumenti perfetti occupa di un sofisticato metodo di
ad un’esperienza così interessante messo di fronte a fenomeni che in (che naturalmente nemmeno oggi analisi degli altoparlanti in una li-
come quella che abbiamo vissuto, un certo senso affiorano dal passa- ancora abbiamo!). nea di produzione (Rub&Buzz -
considerando le dimensioni del to che però, proprio in merito alla Con questo ovviamente non biso- scoprite che cosa vuol dire…).
campione analizzato, abbastanza differente ragione per cui accado- gna rinnegare in modo assoluto Lì si affronta proprio un argomento
rappresentativo, della nuova ten- no, si devono considerare con la teorie e strumenti acquisiti fino ad di questo tipo: in un altoparlante af-
denza. Quasi obbligatoriamente, se mente aperta. oggi, ma usarli nel modo più op- fetto da difetti di fabbricazione
l’esperienza è significativa, e que- portuno lasciando da parte quei meccanici che si presentano in mo-
sta lo è stata, occorre ritornare sui Il fenomeno più interessante è la luoghi comuni che nel tempo si do casuale o imprevedibile, i meto-
propri passi, esaminare quanto fino variazione della risposta in fre- sono talmente radicati da diventa- di d’indagine sono basati fino ad
a quel momento è stato fatto, iden- quenza in funzione del carico, in re essi stessi leggi incrollabili. oggi sul fattore umano!
tificando i fattori che hanno con- tutta la gamma di frequenze e in Vale una riflessione equivalente Il tecnico dotato di sensibilità e
vinto qualcuno a cambiare strada o particolar modo in quella dell’e- per le tanto vituperate (o osanna- attenzione, sa cosa deve fare:
perlomeno prendendo atto che de- stremo superiore e oltre. te) prove d’ascolto: in funzione prende un altoparlante, lo inseri-
terminati problemi irrisolti hanno delle procedure adottate, della ca- sce in un banco di misura (con
indotto qualcuno a cercarne di In un amplificatore a valvole mo- pacità di correlare le sensazioni procedure perfettamente proto-
nuove… Abbiamo assistito ad al- notriodo questo è un fenomeno acquisite a fenomeni descrivibili, collate) e prima di iniziare lo toc-
cuni cambiamenti radicali nel mo- noto, infatti è abbastanza compli- dei pregiudizi o meno dell’ascol- ca, lo rigira, lo sollecita in diffe-
do di progettare sistemi di riprodu- cato parlare di un particolare ca- tatore, esse possono o meno forni- renti posizioni e, se sente rumori
zione audio, dagli albori ad oggi, rattere sonoro ben definito di un re indizi importanti. “strani”, con la punta delle dita
con il succedersi di soluzioni che amplificatore quando questo, ab- Nel caso degli amplificatori in sulla membrana in movimento
se da un lato risolvevano problemi binato a vari diffusori, varia in classe D è stato così e, anzi, pos- cerca di evidenziare il fenomeno
molto evidenti dall’altro ne intro- modo sensibile il suo equilibrio siamo assolutamente affermare o di riprodurlo.
ducevano altri più perniciosi ed in- timbrico in funzione del carico! È che di fronte alla prateria priva di Ebbene, le tecniche si sono evolute
sidiosi. Perché insidiosi? anche vero che in queste condi- staccionate costituita da un cam- (tra l’altro il lavoro di Audiomatica
zioni due diffusori con moduli di po nuovo e sconosciuto come è anche molto interessante per co-
Perché, spesso ottimizzare un impedenza differenti, anche rea- questo, i test di ascolto condotti me sono state affrontate e risolte
prodotto purtroppo significa lizzati dallo stesso costruttore, con le metodologie e l’armonia, certe problematiche) ma la cosa in-
rendere ottimali esclusivamente possono suonare in modo netta- che sono le basi del nostro meto- teressante è proprio il ruolo fonda-
alcuni parametri (quelli noti e mente differente, mentre su un do, sono risultati essenziali per mentale che l’essere “sensibile” ha
quelli di cui si ha una padronan- ampli ad “alto” fattore di smorza- indirizzare la ricerca nella dire- in questa parte del fenomeno.
za tale da conoscere perfetta- mento no! zione intrapresa! Quindi, se in questo e soprattutto
mente causa ed effetto) senza te- Quindi, apparentemente, in un Ecco allora una terza considera- in altri settori (sarà sicuramente
nere conto degli altri, non noti o colpo solo abbiamo negato l’utili- zione: dalle verità assolute e in- argomento trattato in altre occa-
considerati erroneamente di tà delle prove d’ascolto e di quelle crollabili non scaturisce nessuna sione considerato che sembra un
poca entità! strumentali… senza darne altre in evoluzione e nel mondo della ri- approccio che dà risultati più rapi-
sostituzione! produzione della musica, credia- damente di altri) il fattore umano
Quindi se per certi versi un percor- Riuscite ora a cogliere l’imbaraz- mo che su questo punto siamo tut- diventa determinate, è bene però
so a ritroso nel tempo e nella sem- zo, il senso d’impasse, i sintomi di ti d’accordo, c’è veramente biso- condurre i test con metodo e at-
plificazione di soluzioni circuitali un possibile catastrofismo dila- gno di una svolta decisiva… tenzione, soprattutto senza alcun
ha costituito un intenso momento gante e a caduta? preconcetto!
di riflessione (ricordiamo che nomi Calma! Chi si occupa di queste IN CASO DEL RUB&BUZZ Il preconcetto è proprio l’unico re-
come Peter Walker, Guy R. Foun- problematiche si dibatte ormai da Sintetizzando quanto finora affer- sponsabile del blocco dell’evolu-
tain o Nelson Pass hanno dato vita tempo in questo stallo e ha impara- mato, in mancanza di inattaccabili zione. I presupposti no, al limite
a progetti ancora attuali che con to a contenere il panico… e a svi- e incrollabili certezze scientifiche, possono dare adito a teorie sbaglia-
qualche aggiornamento costituisco- luppare procedure che, nel caso oggi un giudizio credibile e correla- te che, demolite, vengono sostituite
no oggi la base delle amplificazioni della redazione di SUONO e del to con quanto poi si rileverà nel da nuove o più complete…i pre-
tradizionali), questa riflessione por- lavoro di team che è stato portato normale utilizzo di un prodotto è il concetti sono invece esclusivamen-
ta ad un’impasse ideologica. avanti, prevedono un iter ormai en- frutto della conoscenza e della sen- te dannosi!

48 luglio/agosto 2006• SUONO


Dossier Classe D

In questa occasione abbiamo ritenuto opportuno ap- riazioni di livello oltre i 3 dB dove si innalza il modulo modo abbastanza radicale e tutte le considerazioni in
profondire il fenomeno di interazione fra amplificazione dell’impedenza; ricordiamo a questo proposito la prova merito al fattore di smorzamento, comunemente fatte in
e carico reale, considerato che le variazioni di livello ne- del PrimaLuna ProLogue Two AB su SUONO 378 di mar- base all’esperienza tradizionale, devono essere riviste. Si
gli amplificatori in classe D si manifestano in banda au- zo 2005 dove, in luogo di soli 6 dB di controreazione e di nota una marcata sensibilità al carico da parte del filtro
dio, e soprattutto in quella oltre l’estremo superiore, in un basso punto di lavoro delle KT88, la risposta è molto in alta frequenza (il tallone di Achille della classe D) e so-
modo poco prevedibile. Nelle amplificazioni tradizionali, condizionata dal carico. Con queste amplificazioni du- lo poche soluzioni sembrano insensibili (Hypex, ICEPo-
sia a stato solido che a valvole, in genere il fattore di rante i test d’ascolto bisogna tenere in conto la variazio- wer) mentre NuForce evidenzia variazioni particolar-
smorzamento è direttamente proporzionale alle varia- ne della risposta di ogni diffusore in funzione della sua mente contenute, entro 1 dB, con tutti i carichi “reali” che
zioni di livello in funzione del carico e non si presentano impedenza: ci si può trovare nella condizione limite di abbiamo collegato. Appare anche un’idiosincrasia ai dif-
stranezze eccessive fuori banda, in particolar modo nelle avere nella catena un equalizzatore senza saperlo e, an- fusori sotto i 4 Ohm, B&W e Sonus faber, se pur questi ul-
amplificazioni valvolari dove il trasformatore d’uscita è cora peggio, senza poter intervenire sulle regolazioni! La timi costituiscano un carico quasi ideale anche se basso,
limitato in frequenza. Il Rotel RA06 evidenzia il compor- cosa peggiore, nel caso del PrimaLuna e di altri amplifi- che hanno dato luogo a variazioni anche in bassa fre-
tamento tipo di un amplificatore in classe AB “tradizio- catori con queste caratteristiche, è che le variazioni più quenza. In banda audio, eccetto casi eclatanti, 3 dB a 8
nale”: proprio per questo motivo certe misure, in questi marcate capitano proprio in gamma media, dove è po- kHz del T-Amp decisamente udibili, si manifestano varia-
casi, dicono poco perché non si notano variazioni. In am- sta la frequenza d’incrocio fra tweeter e medio e dove zioni minime, e non costituiscono assolutamente una at-
plificatori, invece, dove la controreazione è molto lieve o l’orecchio manifesta la massima sensibilità. Nel caso del- tributo di qualità, ma sono un ulteriore incertezza du-
dove sono presenti altre soluzioni, si manifestavano va- le amplificazioni in classe D, invece, le cose cambiano in rante un ascolto che deve essere tenuta in conto.

SUONO • luglio/agosto 2006 49


ISTITUTO ALTA FEDELTÀ

Il piccolo pro mostra i muscoli


Ci aveva già stupito con il piccolo CSA3,la Flying Mole,che in origine si era dedicata principalmente al mercato professionale,
dove le caratteristiche della classe D possono essere molto apprezzate,come dimostra il più piccolo finale monofonico professionale che la storia
ricordi,buono anche per l’hi-fi...
Amplificatore finale decisamente di alto livello. Infatti, Flying Mole ha progettato finale e le, è prevista un’alimentazione in
Flying Mole DAD M100 PRO HT i piccoli finali in prova, gli alimentazione in simbiosi l’uno corrente continua a 12V in caso di
Prezzo: € 400,00 l’uno MP100Pro, costituiscono la base con l’altro per costituire un pro- black out! Il sofisticato circuito ri-
Dimensioni: 13,2 x 4,3 x 24 cm (l x a x p) su cui si fonda il nuovo approccio dotto espandibile e adattabile alle sonante di alimentazione, con
Peso: 0,65 Kg di Flying Mole e, sotto altri aspet- esigenze dell’utente. Il mobile di qualche adattamento, è in grado di
Distributore: Audio Reference ti, sono anche il cuore del nuovis- conseguenza è estremamente sem- funzionare anche con una tensione
Via Abamonti,4 - 20129 Milano (MI) simo integrato proposto in ante- plice e costituisce il primo passo così lontana da quella di rete...
Tel.02.29.40.49.89 - Fax 02.29.40.43.11 prima al Monaco Hi-End, che dis- per l’aggregazione di altri moduli tanto, il principio di funzionamen-
www.audioreference.it pone quindi di una potenza ade- in strutture di sostegno adeguate o to su cui si basa prescinde total-
guata per un utilizzo quasi incon- mobili appositamente concepiti mente dal tipo di sorgente.
di Fabio Masia e Paolo Perilli (ascolto) dizionato rispetto al piccolo e raf- per l’uso professionale. Di fatto
finato CSA3. La destinazione di ogni modulo è completamente in- UTILIZZO

P
receduto dalla fama conqui- tipo professionale all’inizio del- dipendente ed è dotato anche di La potenza dei due monofonici
stata sul campo dal modello l’attività della casa ha determinato regolazione del volume per essere appare esuberante persino con i
audiophile, ecco ora dallo alcuni aspetti fondamentali nella abbinato in modo molto preciso B&W 803D! Alzando il volume
stesso costruttore, lato opposto realizzazione del prodotto, costi- con gli altri amplificatori. Sono non siamo riusciti a trovare un ve-
della stessa medaglia, un apparec- tuendo un valore aggiunto di note- disponibili le più svariate configu- ro punto di appiattimento della
chio che non concede nulla all’ap- vole entità senza peraltro costitui- razioni per quanto riguarda le scena o distorsioni degne di nota,
parenza, fedele ai dettami classici re un compromesso sulla qualità connessioni e le possibili configu- almeno fino ad arrivare al limite
del mercato professionale anche del prodotto. Ecco che il piccolo razioni, usufruendo di cablaggi bi- fisico dei miei poveri timpani.
se la parola fa apparentemente modulo di amplificazione si svi- lanciati con connettori XLR o L’equilibrio timbrico appare im-
sorridere quando si parla del “cu- luppa in uno spazio “ridicolo”, Neutrik di tipo professionale e, prontato allo scuro, in special mo-
betto” che ci troviamo di fronte. Il quasi impossibile da dire, con una sempre per il settore professiona- do ascoltando la voce di David
piccolo CAS3 provato nello scor- potenza a disposizione decisa- Sylvian, probabilmente a causa di
so numero, con il quale abbiamo mente fuori dal comune. Da un al- un leggero arretramento delle fre-
introdotto il marchio Flying Mole, tro punto di vista: l’MP100Pro CARATTERISTICHE DICHIARATE quenze medie. La sensazione im-
in realtà fa parte della seconda ge- eroga 100 Watt in uno spazio si- Potenza (W su Ohm): 100 su 8, 160 mediata è che la grana del tessuto
nerazione delle amplificazioni in mile a quello occupato da due CD su 4 Risposta in Frequenza (Hz): musicale riprodotto sia decisa-
classe D della casa e costituisce il (senza la custodia, altrimenti oc- 5Hz-50kHz su 8 ohm Sens./Imp. mente fine come si può riscontra-
primo passo, al quale se ne sono cupano uno spazio maggiore, (V/KOhm): 1/10k Rapporto Segna- re solo nelle amplificazioni con-
attualmente aggiunti altri molto mentre è spesso come quattro CD, le/Rumore (dB): 120 THD (%): 0,03 venzionali di pregio. A parte il lie-
importanti, verso un significativo questa volta compresa la custodia) Fattore di Smorzamento: 200 In- ve accenno di medio basse, la tim-
consolidamento di tecniche e pro- uno di seguito all’altro, senza pro- gressi: RCA. brica degli strumenti appare sana
getti che sembrano dare risultati durre inutilmente calore! Quindi, e soprattutto mai fastidiosa se non

50 luglio/agosto 2006• SUONO


Dossier Classe D
Flying Mole DAD M100 PRO HT

Lo chassis del MP100Pro è realizzato in lamiera d’allu-


minio ripiegata abbastanza robusta ma sottile con nu-
merosi fori filettati che facilitano il collegamento di più
unità insieme o all’interno di box predisposti. L’interno
è costituito da una scheda principale che è il modulo
base di amplificazione APS-M160II G da 160 Wrms su 4
Ohm dichiarati, mentre su due basette sono fissati ri-
spettivamente gli ingressi e le uscite e il potenziometro
del volume. Per l’isolamento elettrico con i pannelli me-
tallici è utilizzato un cartoncino molto rigido decisa-
mente old style, ma molto efficace.
Il circuito denota un’ottimizzazione degli spazi e dei
componenti decisamente fuori dal comune: l’alimenta-
zione è realizzata tramite un convertitore AC-DC “riso-
nante”, mentre la parte di amplificazione vera e propria
sfrutta la topologia proprietaria della Flying Mole, im-
plementata a componenti discreti sviluppati su piccole
basette inglobate in resina e con i dispositivi di potenza
installati su alette di raffreddamento decisamente pic-
cole ma adatte per il pochissimo calore generato.
Questa soluzione, anche se ammette uno sviluppo deci- 1
samente molto dispendioso per quanto riguarda la
messa a punto e l’ingenierizzazione, consente di ridurre
il numero di componenti e di ottimizzare i costi di pro-
duzione. Da notare che i componenti sono assicurati al-
la base e fra di loro con guaine elastiche e colle viscose
per evitare sollecitazioni meccaniche considerata anche
la natura professionale del prodotto.
Nel particolare (1) si può notare il modulo realizzato a
componenti discreti avvolto da una lamina in rame col-
legata elettricamente a terra con la funzione di scher-
mo e il logo aziendale con la piccola talpa volante seri-
grafata direttamente sulla resina.

in particolari momenti dove è ne- costruzione prospettica dell’even- neficiare della notevole pulizia del IN SINTESI
cessario riprodurre picchi dinami- to, in generale ottima sui tre assi messaggio sonoro. Utilizzando Spesso un amplificatore finale mo-
ci veloci in corrispondenza delle ma un poco subordinata alla tipo- diffusori completamente diversi (i nofonico è visto come una compli-
frequenze della voce umana; in logia del programma che si vuole ProAc Studio 110), il risultato cazione nella disposizione in un
questi frangenti sembra che i riprodurre. La migliore perfor- sembra essere estremamente di- impianto, ma quando questo ha di-
Flying Mole perdano la grande mance è stata ottenuta con dischi verso; quella sensazione di “scu- mensioni praticamente risibili, non
coerenza dimostrata ma solo per di musica da camera o in generale ro” sembra proprio non esserci scalda, è facilissimo da collegare e
un attimo. Questo tipo di “stranez- con programmi che prevedono po- più e in generale tutti i pro succi- da abbinare a un preamplificatore
ze” sono avvertibili anche nella ri- chi strumenti così che possano be- tati acquistano maggiore impor- (grazie anche alla sensibilità d’in-
tanza rispetto ai contro. Sicura- gresso regolabile) le cose cambia-
Le connessioni sono decisamente ridotte mente le caratteristiche timbriche no radicalmente. Se poi il piccolo
al minimo indispensabile ma sono dispo- ed elettriche dei ProAc meglio si amplificatore mostra i muscoli (as-
nibili numerose configurazioni in rela- accostano ai due finali monofonici solutamente non in scala) e dà luo-
zione alle esigenze dell’utente. Nel mo- Flying Mole permettendo un go a una pressione acustica “vero-
dello in prova è presente l’ingresso di tipo ascolto di una pulizia esemplare; simile” e godibile, allora la partita
RCA e l’uscita con morsetti che accettano anche se poi qualche “stranezza” diventa oltremodo interessante.
cavi anche di grossa sezione con il corpo in si continua a percepire, soprattutto E se, sicuramente, il pregio di que-
plastica.La vaschetta IEC è al limite delle in merito allo strano respiro degli sta coppia a prima vista più signi-
dimensioni di montaggio! Nel particolare: strumenti riprodotti. Con entrambi ficativo appare la versatilità, con-
le connessioni sono collegate al circuito i diffusori ho avuto la sensazione siderando il costo d’acquisto, la
stampato ma sono ancorate anche al pan- di un ottimo suono mai, e dico soluzione doppio mono proposta
nello verticale. mai fastidioso, anche se legger- dalla casa giapponese diventa qua-
mente “costipato” e a volte “pla- si imbattibile in assoluto.
sticoso”. Sia chiaro che tutti i Difficile trovare un concorrente in
commenti sopra riportati sono da questa fascia di prezzo; difficile
intendere a livello assoluto perché trovarlo con prestazioni così si-
considerando il prezzo di questi gnificative e di queste dimensioni.
due giocattolini le cose cambiano, Un’ottima scelta allora con l’av-
soprattutto pensando all’eccellen- vertenza di valutarne l’abbina-
za di alcuni parametri difficili da mento con attenzione per esaltar-
riscontrare in altre amplificazioni ne i connotati positivi... classe D o
convenzionali di stesso prezzo. meno!

SUONO • luglio/agosto 2006 51


ISTITUTO ALTA FEDELTÀ

Quando la versatilità non è un optional


Dimensioni contenute, ampia versatilità e tutte le peculiarità della classe D (con un contributo praticamente assente dell’altra, oscura,
faccia della medaglia), hanno dato luogo ad un prodotto che privilegia aspetti spesso sottovalutati: flessibilità e aggiornabilità.
Audio Video Astigiano, importatore ufficiale di Hypex, propone un amplificatore multiconfigurabile che si colloca in un segmento
oggi poco popolato del mercato.
Amplificatore finale tori dedicati raggiungendo un fi- anni per quanto riguarda le presta- che tradizionali, ovvero con tra-
Audio Video Astigiano AVA-1015 nale multicanale quasi cucito ad- zioni; magari meno concorrenzia- sformatore toroidale, tensione
Prezzo: € 775,00 dosso all’utente, che potrà essere le per quanto riguarda peso, prez- duale, ponte a diodi e ottimi con-
Dimensioni: 42 x 8 x 45 cm (l x a x p) in futuro aggiornato e modificato zo e dimensioni! densatori di livellamento.
Peso: Kg 8 secondo le esigenze. Ma la flessi- Hypex, quindi ha deciso di inve-
Distributore: Audio Video Astigiano SrL bilità maggiore la si raggiunge stire in modo massiccio sullo svi- UTILIZZO
Locale Valle Ochera 33/a - 14020 Berzano con la possibilità di collegare a luppo di un sistema di amplifica- Con i mastodontici B&W 803D
S.Pietro (AT) ponte alcuni moduli, raddoppian- zione più adatto al mondo profes- l’apparecchio ha sfoderato una
Tel.011.99.22.226 - Fax 011.99.22.227 do la potenza senza sostituire il sionale ma sempre senza cedere a potenza degna di nota assoluta-
www.avaitaly.com modulo già acquistato, ma acqui- compromessi troppo restrittivi ed mente più che sufficiente alla so-
standone un altro apportando solo è proprio per questo motivo che norizzazione casalinga di un am-
di Fabio Masia e Paolo Perilli (ascolto) alcuni settaggi di configurazioni, ha puntato tutto sulla realizzazio- biente medio, anche considerando
tra l’altro molto semplici da effet- ne in proprio di una soluzione non la buona sensibilità del sistema di

I
l sistema messo a punto da Au- tuare. Tanta praticità e flessibilità ancora presente in commercio. La altoparlanti inglese. Rimane
dio Video Astigiano, l’importa- costituiscono la naturale evoluzio- casa ha letteralmente assoldato e estremamente difficile valutare il
tore ufficiale esclusivo di ne di un prodotto estremamente assunto come Product Manager, punto di deterioramento delle pre-
Hypex in Italia, mette in evidenza interessante frutto della più recen- Bruno Putzeys, il papà dell’UcD stazioni continuando a ruotare la
un vuoto in un mercato, soprattut- te generazione di amplificazioni (Universal class D) sviluppato in manopola del preamplificatore e
to quello del multicanale sia audio in classe D. Philips, pagando anche i diritti per si rimane stupiti di quanto sia ine-
che video, per quanto riguarda Infatti, Hypex, costruttore olande- la produzione e diventando oggi sistente la tendenza ad impastare
l’amplificazione. Troppi diffusori se specializzato in amplificazioni uno fra i produttori più importanti l’esecuzione tipica degli ampli
da pilotare, troppa energia da dis- di tipo professionale di alta quali- di moduli di amplificazioni in convenzionali. La timbrica del fi-
tribuire, poca quando serve e prin- tà integrabili in monitor da palco classe D general porpouse. nale stereofonico appare estrema-
cipalmente sprecata quando non è o da studio, ha sempre dimostrato I moduli a disposizioni sono prin- mente sana e caratterizzata da una
usata! La “soluzione” fredda sem- una spiccata sensibilità verso le cipalemte tre: UcD 180, UcD 400 piacevole pulizia dei dettagli
bra essere decisiva, ma lo sono problematiche tipiche del settore e UcD 700 che offrono rispettiva- sempre ottimamente a fuoco e
ancor di più le soluzioni proposte ma anche verso una qualità molto mente 180, 400 e 700 Watt su 4 mai sbattuti in faccia all’ascolta-
da AVA per quanto riguarda elevata del prodotto, senza i com- Ohm. Inoltre, Hypex fornisce an- tore. La grana della riproduzione
l’aspetto pratico e funzionale. promessi dettati dal segmento di che gli alimentatori per questi mo- appare fine e non tende ad ingros-
Analizziamo quindi cosa si può utilizzo. I moduli della Hypex, duli realizzati, invece, con tecni- sarsi neanche in momenti di pie-
ottenere con una serie intelligente- tradizionali, infatti, equipaggiano no orchestrale. Le voci umane so-
mente assortita di prodotti inter- i più disparati sistemi, anzi, in no ottimamente riprodotte nel lo-
cambiabili fra loro. La soluzione questa occasione vorremo ricorda- CARATTERISTICHE DICHIARATE ro naturale equilibrio timbrico an-
semplice ed estremamente utile al re che YG Acoustics aveva scelto Tecnologia: Classe D Potenza (W su che se in particolari momenti di
contempo è quella di realizzare un proprio uno di questi, l’HS500 da Ohm): 2 x 90 su 8, 2 x 150 su 4 Rispo- picchi dinamici tendono a “pun-
contenitore multifunzionale in 750 Wrms su 4 Ohm, per amplifi- sta in Frequenza (Hz): 10-50.000 - gere” le orecchie dell’ascoltatore.
grado di ospitare al suo interno care il sub degli Anat Reference 3dB Sens./Imp. (V/KOhm): 1/-THD Questa peculiarità è quantomeno
molteplici configurazioni di mo- System, forse uno dei più interes- (%): 0.1 strana considerando la completa
duli di amplificazione e alimenta- santi prodotti provati negli ultimi rilassatezza nel resto dell’esecu-

52 luglio/agosto 2006• SUONO


Dossier Classe D
AVA-1015

Lo chassis realizzato da AVA consente l’alloggiamento


di più configurazioni tra moduli UcD e alimentazioni
dedicate all’interno di tre vani completamente separati.
Il mobile è in lamiera e successivamente ospita i tre mo-
duli in alluminio quasi indipendenti che contengono
l’elettronica, collegati alla tensione di rete attraverso un
connettore rapido posto sulla lamiera verso la parete
frontale. Quindi, le alimentazioni di rete camminano
lungo un vano separato in una sorta di schermatura e
gli elementi metallici sono portati ad equipotenziale
con un collegamento di massa.
I tre moduli possono ospitare una configurazione ste-
reofonica o un mono ad alta potenza compresa l’ali-
mentazione. È bene notare che la soluzione Hypex (e di
conseguenza AVA) sfrutta un modulo in classe D ali-
mentato in modo tradizionale, quindi, l’alimentatore è
leggermente meno importante come dimensioni, in se-
guito all’elevata efficienza dell’ampli che sfrutta tutta
l’energia fornita ma gli ingombri, seppur contenuti, ri-
mangono paragonabili a quelli di un apparecchio tradi-
zionale. Nel modello in prova è stata scelta una configu-
razione “minima” con alimentazione comune ai due fi-
nali UcD180. Negli altri due alloggiamenti è possibile in-
stallare o altri 4 canali indipendenti o due mono di me-
dia potenza.
Nel particolare (1) si notano i due moduli UcD180 in- 1 2
stallati uno sopra l’altro sulla parete in alluminio di divi-
sione che costituisce di fatto l’elemento dissipante del
calore residuo, proprio dietro questo si intravede la pic-
cola scheda sulla quale è implementato l’oscillatore/
modulatore realizzato a componenti discreti inglobati
in una resina gelatinosa. Mentre, nella visione d’insieme
(2) si possono apprezzare i due condensatori da 10.000
μF ciascuno per ogni ramo e il trasformatore che con-
sente ai due piccoli moduli di erogare 81 Wrms di po-
tenza su 8 Ohm.

zione; come se si trattasse di una del finale ma non modificarle. La strumenti ben diversi da quelli of- IN SINTESI
sorta di schizofrenia sonora. Tutte riproduzione è sempre molto pia- ferti da quelle amplificazioni top In fin dei conti sembra naturale
le percussioni risultano asciutte e cevole e, dopo un ascolto superfi- summenzionate. che l’importatore ufficiale ed
controllate in modo egregio, così ciale, un audiofilo di vecchia data esclusivo dei prodotti Hypex, nei
come il contrabbasso acustico potrebbe accostarlo al top delle Sono disponibili ingressi sia di tipo XLR che quali evidentemente crede e ha in-
mai slabbrato e solo in rari casi amplificazioni conosciute, perché RCA in quanto gli UcD accettano entram- vestito molte risorse della sua atti-
un po’ monocorde. la pulizia nel complesso è vera- bi i tipi di collegamenti. I connettori di vità, abbia concepito un prodotto
Rispetto alla coppia di monofonici mente ottima proprio come solo potenza sono in versione stereo o mono a destinato a un pubblico estrema-
Flying Mole, l’amplificazione in alcuni casi è dato di ascoltare. seconda delle configurazioni scelte. La mente eterogeneo, costituito da un
Hypex è sembrata maggiormente Passato l’effetto sorpresa dei pri- meccanica delle connessioni è molto ro- utente finale di tipo classico fino
immune al cambio dei diffusori mi momenti si iniziano a notare le busta e di buona fattura:i connettori RCA all’estremo opposto di quello fai
utilizzati continuando a mantenere solite “stranezze” che accompa- sono avvitati a pannello e i morsetti di da te, che si colloca in un segmen-
il rigore timbrico già dimostrato gnano le amplificazioni digitali e potenza, di tipo WBT hanno una ghiera to lasciato decisamente indietro
con le grandi B&W. Le ProAc uti- che fondamentalmente riguardano che facilita il serraggio di cavi con qualsiasi dal mercato. Spesso le esigenze
lizzate sembrano esaltare le doti il respiro e l’ariosità di tutti gli terminazione. mutano o non sono inizialmente
chiare, quindi, la serie 1000 offre
soluzioni molto versatili e decisa-
mente a buon mercato se si consi-
dera la natura del prodotto. L’ag-
giornabilità poi diventa un plus da
non sottovalutare in un momento
molto delicato del mercato dove la
rapida obsolescenza dei prodotti
sta assumendo proporzioni preoc-
cupanti. L’eventuale acquisto dun-
que si potrebbe tramutare in un ot-
timo affare sempre però avendo
bene in mente cosa si vuole otte-
nere da un’amplificazione.

SUONO • luglio/agosto 2006 53


ISTITUTO ALTA FEDELTÀ
Amplificatore integrato NuForce iA-7
Prezzo: € 1.490,00
Dimensioni: 21,59 x 4,45 x 40,64 cm (l x a x p)
Peso: 2,72 Kg
Distributore: Mad for music
Nuove forze a disposizione
Via Isonzo,120 Quando si usa il termine pioniere, soprattutto in hi-fi, si rischia di cadere nel banale,
21010 San Macario di Samarate (VA)
Tel.340.3672176
ma nel caso di NuForce è bene rispolverare certe definizioni: uno dei primi costruttori ad investire
www.madformusic.it con determinazione nella nuova frontiera con un occhio però al sano e rassicurante passato!
di Fabio Masia e Paolo Perilli (ascolto) parte una minor potenza continua preamplificatore: in questo modo dal NuForce che riesce a restituire
disponibile che però si avvicina ai è possibile collegare una (o due) delle frequenze gravi compatte e

P
robabilmente l’azienda cali- 100 Watt in un apparecchio deci- sorgente esterna portatile con o rotonde al punto giusto anche se
forniana è stata fra i primi samente piccolo. L’ iA7 manifesta senza regolazione del volume, non propriamente materiche. Il
costruttori a percepire le di- una natura estremamente versatile proprio per poter godere della mu- contrabbasso mantiene un’omoge-
mensioni del fenomeno delle am- celata dalle linee sobrie e appa- sica sempre e comunque anche a neità lodevole tra i consueti strap-
plificazioni “fredde” ma anche i rentemente tranquille; invece ab- scapito della qualità che potrebbe pi delle corde e le vibrazioni del
limiti che tale soluzione poteva biamo a disposizione una sezione essere sicuramente inferiore ri- legno così da non sembrare diviso
comportare, soprattutto nell’inve- preamplificatrice con quattro in- spetto a quella di un lettore dedi- in due come a volte succede anche
stimento esclusivamente a senso gressi linea selezionabili dalla ma- cato da tavolo. Ma è bene ribadir- con amplificazioni pregio; lo stru-
unico sullo sviluppo dello stadio nopola sul frontale in modo curio- lo ancora una volta: il fine ultimo mento appare sempre coerente an-
di potenza. Proprio per questo samente sequenziale, (sì! come il è la musica e questa soluzione fa- che se tende a rimanere compresso
motivo NuForce ha sviluppato cambio della moto…): ruotando cilita la fruizione e non compro- nei diffusori. Tutte le piccole per-
una sezione pre di tipo tradiziona- in una direzione si seleziona dal- mette nulla. Bravi! Unico neo è il cussioni sono gestite in maniera
le e una sezione finale di riferi- l’ingresso 1 all’ultimo per rico- posizionamento di queste connes- impeccabile aiutate dalla sensazio-
mento, mettendo a punto in pro- minciare, e mai al contrario. Men- sioni sul pannello posteriore !?! ne di lucidità dell’esecuzione. An-
prio sia la sezione di amplificazio- tre dal telecomando, estremamen- che sostituendo le B&W con i
ne che quella di alimentazione! te comodo e piacevole al tatto, si UTILIZZO bookshelf della ProAc mi sento di
La consolidata militanza “nel nuo- possono selezionare i rispettivi in- Anche in questo caso la potenza confermare le impressioni sopra
vo” si riflette in un completo cata- gressi dai pulsanti. La funzione dell’amplificazione pare assoluta- descritte pur con i limiti fisici del
logo di prodotti, tutti dedicati al- mute e la memoria circa l’ultimo mente soddisfacente per garantire sistema di altoparlanti utilizzato.
l’amplificazione, che comprende ingresso e volume impostato, infi- dinamica, impatto e coinvolgimen- La timbrica assume connotati lie-
pre, finali, integrati e persino un ne, sono un’ulteriore prova della to all’audiofilo di turno, consen- vemente diversi ma non si notano
home theater e, dato che anche grande usabilità di questo prodot- tendo ascolti ad alto particolari idiosincrasie con en-
l’estetica ha il suo peso determi- to. Infine, le manopole di allumi- volume senza accu- trambi i sistemi di altoparlanti. Le
nante, soprattutto se rapportata al- nio pieno, si premono per l’accen- sare compressioni esecuzioni di piccole orchestre o,
le dimensioni ridotte che si posso- sione e lo spegnimento e la fun- dinamiche di sorta. in generale, contraddistinte da po-
no raggiungere con i classe D, co- zione mute; dietro di esse non è La timbrica degli chi strumenti sono pane per i denti
me logica conseguenza, i prodotti celato un commutatore o un strumenti musicali ri- del piccolo integrato che permette
sono contraddistindi da un conte- potenziometro, ma due pre- prodotti è equilibrata, di discernere tutti i posizionamenti
nitore estremamente ridotto, so- cisi encoder che restitui- decisamente rispettosa dei musicisti all’interno del sound-
brio e funzionale, largo la metà scono una sensazione si- della veridicità degli stessi stage ricreato. Con la musica sin-
dello standard (circa 21 cm) con mile a quella data da così come per le voci umane fonica il tutto appare corretto an-
uno spessore inferiore a i 5 cm. un dispositivo analo- sempre intelligibili e poco fa- che se carente di una cosa diffici-
L’amplificatore integrato iA7 si gico. La caratteristi- stidiose. In questo caso più che lissima da spiegare che general-
può inquadrare proprio come la ca molto interes- in altri mi è sembrato che l’am- mente chiamo “anima”. È molto
sintesi di questa filosofia in quan- sante, attuata pro- plificazione riesca ad essere co-
to sfrutta lo stesso chassis ma in- babilemte con erente anche in casi limite proprio
tegra al suo interno la sezione pre uno sguardo lucido nelle delicate frequenze medio alte
e due finali di potenza. L’alimen- al futuro, è la disponibi- che appaiono lucide anche in mo-
tazione di potenza invece è infe- lità di un ingresso con minijack menti di forti balzi dinamici. Le
riore rispetto a quella impiegata stereo e di un altro con lo stesso membrane dei woofer delle pos-
nei monofonici e determina in connettore ma che scavalca il senti B&W sembrano ben pilotate

Qui sopra: in dotazione viene fornito un


cavo standard di tipo informatico con
un anello in ferrite contro le interfe-
renze. È bene rammentare in caso di so-
stituzione del cavo che con gli amplifi-
catori in classe D alcune interferenze
vengono introdotte nella rete quindi,
sebbene il NuForce iA7 abbia un eccel-
lente filtro di rete in entrata e in uscita,
sarebbe più opportuno fare attenzione
nella sostituzione dei cavi di connessio-
ne di rete optando per quelli più adatti,
ad esempio con anello di ferrite come
consigliato dal costruttore.

54 luglio/agosto 2006• SUONO


Dossier Classe D
NuForce iA-7

Il mobile è realizzato in modo estremamente compatto,


robusto e razionale. La struttura è molto semplice e al
tempo stesso funzionale: due gusci in estruso di allumi-
nio sovrapposti che fanno da fondo e coperchio e due
pannelli a chiudere che sostengono i connettori sul re-
tro e i comandi sul pannello anteriore. L’interno è ideal-
mente suddiviso in due sezioni distinte realizzate sepa-
ratamente su due grandi PCB: una dedicata all’amplifi-
cazione in classe D e l’altra all’alimentazione e alla ge-
stione degli ingressi. Sono ben visibili i due circuiti di
potenza (che derivano direttamente da quelli sviluppati
per la serie Reference) realizzati in modo simmetrico
sullo stesso circuito stampato con i semiconduttori di
potenza installati su un piccolo, ma adeguato per la
classe, dissipatore in alluminio. La modulazione e alcu-
ne particolarità della macchina sono affidate ad una lo-
gica programmabile della Xilink (1) con un’architettura
hardware e software completamente sviluppata in ca-
sa. Mentre, verso il retro (2) si nota lo stadio di ingresso
con i commutatori a relais e parte del filtro in uscita e si
può apprezzare il modulo di alimentazione comune di 1 2
tipo switching da 100 Watt con dimensioni decisamen-
te contenute in grado di funzionare da 90 VAC a 264
VAC di tensione di rete con frequenza da 47 Hz a 63 Hz,
praticamente insensibile a qualsiasi variazione e condi-
zione di alimentazione. Si nota inoltre il filtro di rete
molto elaborato posto a ridosso della vaschetta IEC. I
due condensatori da 12.000 μF a 65 V sono marchiati
NuForce e costituisco decisamente una cospicua fonte
di energia immediatamente disponibile. Eccellente l’in-
genierizzazione dell’apparecchio sviluppata in uno spa-
zio decisamente angusto considerate le molteplici fun-
zioni e l’elevata versatilità.

Sono disponibili quattro ingressi linea di difficile cercare di tradurre in pa- tutte le caratteristiche del NuForce IN SINTESI
cui uno che non passa attraverso il pream- role quello che manca in una ri- non mi sento certo di paragonarlo Dei molti prodotti testati, alcuni
plificatore.È molto pratico anche il tipo di produzione per molti versi perfetta ad amplificatori in classe AB di (Rotel e Onkyo) tendono, attra-
connessione minijack da 3,5 mm per il secondo i canoni classici. Una sor- classe medio economica. Trovo verso un aspetto rassicurante,
collegamento di periferiche esterne por- ta di distacco tra l’apparecchio e però assolutamente necessario de- quasi a voler “nascondere” il loro
tatili. Un’uscita pre consente il collega- quello che sta ricreando che forse scrivere queste sensazioni in virtù cuore innovativo; altri (T-Amp e
mento con amplificazioni esterne sup- si potrebbe imputare ad una certa dell’approccio da avere con una Fly Mole) ad esaltarlo…
plementari per configurazioni multiam- mancanza di aria attorno agli stru- nuova tecnologia. Certamente da Probabilmente il NuForce IA-7,
plificate e perfettamente integrate at- menti seppur ottimamente levigati ascoltare con attenzione, questo in omaggio al credo e al nome
traverso il comando di accensione remo- e olograficamente restituiti. Sono integrato ha dimostrato di avere dell’azienda che lo produce, è
to. La sezione finale di potenza può esse- piccoli dettagli che ad un ascolto molte frecce al suo arco per im- effettivamente primo amplifica-
re spenta attraverso un interruttore a le- veloce non si possono avvertire pensierire apparecchi più blasonati tore integrato di nuova genera-
vetta. I connettori di potenza sono di ot- ma che gli audiofili allenati sanno in classe AB e potrebbe battersela zione in classe D veramente
tima qualità e favoriscono il serraggio di apprezzare con il tempo e che con- anche con altri modelli in classe A completo nelle funzioni e nelle
qualsiasi conduttore; anche i connettori sentono di abbandonarsi maggior- ugualmente ben progettati, basta prestazioni che insidia i prodotti
RCA sono di ottima qualità con una solida mente rispetto all’evento riprodot- considerarlo anche rispetto ai suoi di natura tradizionale per quanto
meccanica,avvitati direttamente sul pan- to. È ovvio che sto parlando in ter- limiti resi forse drastici dalla tec- riguarda prestazioni e funziona-
nello in alluminio posteriore. mini assoluti, perché valutando nologia digitale. lità ma li surclassa se si conside-
rano le dimensioni e la potenza
disponibile.
Certamente la tecnologia è ancora
in pieno sviluppo, ma se ben ab-
binato, l’apparecchio mette in lu-
ce tutte le potenzialità offerte dal-
la classe fredda. Attenzione a dif-
fusori con impedenza troppo bas-
sa e comunque con un modulo
molto variabile, vale sempre la
regola che il sistema si esprime al
meglio su un carico ideale.
Più che una ottima alternativa…
un’ottima scelta!

SUONO • luglio/agosto 2006 55


ISTITUTO ALTA FEDELTÀ

Unaboachiamata classe D
di Fabio Masia • l’ambiente, come accade usual- mente ad un prezzo ancora ele- to, ma non ci esimiamo dall’espri-
mente, e i diffusori utilizzati, in vato per essere competitivo in mere il giudizio, il caso del T-

A
vete presente le regate di maniera assai più marcata del assoluto ma sulla strada di un Amp: certo, costa davvero poco e,
Coppa America? La barca solito, giocano comunque un abbattimento dei costi di produ- in mancanza di alternative può
percorre più bordi del campo ruolo fondamentale nel risultato zione che dovrebbe rendere il rappresentare un buon inizio.
di regata, ognuno segnato dal pas- finale. prodotto implementabile quasi Ma vale quanto costa! Più in gene-
saggio di una boa: dopo ogni boa in ogni apparecchio dove è ne- rale occorre notare che i classe D
cambia l’angolo della barca con la In sintesi le prestazioni di questi cessario un “amplificatore” in sono elementi estremamente utili
direzione del vento e cambiano le apparati sono condizionate in banda audio. laddove si possono sfruttare al
vele, il modo di metterle a punto, misura più marcata dall’abbi- massimo le loro peculiarità: siste-
le prestazioni di ogni barca, la sen- namento con i diffusori e l’am- Questa tecnologia può essere in mi di altoparlanti amplificati, si-
sibilità con cui occorre manovrare biente, in una maniera non pre- diretta competizione con i sistemi stemi multiamplificazione o mo-
il timone… Tornando al contest dittibile! di riferimento? Dipende dalla fa- duli finali posti nelle vicinanze dei
degli amplificatori in classe D, no- scia di appartenenza. Nella nostra diffusori. In questi casi diventano
tiamo la necessità assoluta di affi- Consci del vespaio sollevato, che esperienza e con riferimento al- quasi insostituibili e se inseriti con
nare il nostro metodo d’indagine, consiglio possiamo dare a chi si l’attuale panorama di offerta nella metodo all’interno della catena
in tutte le sue sfaccettature alla lu- avvicina ad un prodotto di questo fascia di massimo pregio, la classe non ha più senso parlare di classe
ce di una serie di constatazioni genere? D può competere con i concorren- A/B/D ma di sistema nel suo insie-
prevedibili e/o impreviste: Paradossalmente, siamo di fronte ti tradizionali con il vantaggio, fu- me. Un’ultima considerazione per
ad una sorta di colpo di frusta che, turo e probabile, di un abbassa- gli appassionati. Gli accessori e gli
• abbiamo potuto riscontrare un in relazione ad un movimento fat- mento dei costi che lo renderebbe interventi di ottimizzazione degli
andamento della risposta in fre- to all’indietro, ci spinge in avanti ancor più competitivo. Nella fa- apparecchi, nel caso dei classe D
quenza degli amplificatori in per una strada nuova. L’unica rac- scia dei prodotti “fatti bene” ma devono essere sicuramente ricon-
prova, estremamente differente a comandazione che scaturisce da dal prezzo contenuto la partita è siderati alla luce della differente
seconda dei diffusori utilizzati questo lavoro è inevitabilmente: combattuta, ma in prospettiva a natura di funzionamento: il cavo
nei test d’ascolto; provare, provare, provare… ma tutto vantaggio dei nuovi venuti: di alimentazione o un filtro di rete
con metodo e cognizione! Spesso già ora in alcuni abbinamenti par- avrà sicuramente un’influenza dif-
• in maniera decisamente meno due difetti si compensano e altri ticolarmente felici, alcuni classe ferente rispetto a quella che aveva
coerente che con amplificazioni due ne acuiscono un altro. Basta D sono stati preferiti di gran lunga sugli apparecchi tradizionali; anzi,
di tipo tradizionale. Tali altera- non tirare conclusioni condiziona- a soluzioni tradizionali! Esistono bisogna pensare che gli ampli in
zioni, a volte molto marcate, te da una realtà troppo caratteriz- poi le classiche eccezioni alla re- classe D sono essi stessi fonte di
corrispondono ad un risultato so- zata ed affrontare la sfida scevri gola: Fly Mole da un lato e T- disturbi e poco sensibili alle varia-
noro esecrabile; da condizionamenti. Amp dall’altro… La piccola talpa zioni di tensione o ai disturbi noti
offre di fatto tutti i vantaggi di della rete elettrica. Quindi atten-
• i test d’ascolto hanno evidenzia- I classe D da noi utilizzati hanno questa soluzione senza che i difet- zione: leggere attentamente le
to anche un elemento comune un suonato bene con diffusori impro- ti pesino significativamente sulla istruzioni e le raccomandazioni del
po’ a tutti i dispositivi in prova, babili! Come concludere allora? piacevolezza sonora. Se si aggiun- costruttore ed evitare soluzioni
che si potrebbe definire come gono gli aspetti audiophile tipici “geniali”; in questo caso oltre ad
“raffinatezza della grana”, supe- La classe D è ad un livello abba- delle soluzioni tradizionali alla essere ininfluenti, come potrebbe
riore a concorrenti di pari classe stanza avanti nello sviluppo e praticità del nuovo il risultato è accadere nella norma, potrebbero
ma di tipo tradizionale; nelle implementazioni, decisa- ampiamente positivo! Più delica- essere dannose… (fine)

M Rotel RMB-1077
M Flying Mole M100 P M Flying Mole CA-S3 M NuForce IA-7

Onkyo A-9755 M AVA-1015 Sonic Impact Super T-Amp


M

56 luglio/agosto 2006• SUONO


Dossier Classe D

Sorprese all’ascolto
di Carlo D’Ottavi e Paolo Perilli
Normalmente, prestare attenzione alla
tendenza di un amplificatore a sporcare
il messaggio sonoro aiuta molto a capire
le sue capacità dinamiche, timbriche e di Chi voglia avvicinarsi alle nuove amplificazioni in classe D deve necessariamente
controllo generale della riproduzione, mettere in discussione tutti quei parametri di valutazione che fino ad ora avevano funzionato
dando per scontato che la suddetta ten-
denza sia inversamente proporzionale per apparecchi in classe A o AB.
alla qualità intrinseca dell’oggetto. Per
gli apparecchi utilizzati in questo corpo- ste elettroniche lillipuziane abbinate a dall’ambiente circostante. Un trio voce- perché in parte alleggerito dalla difficile
so dossier abbiamo visto che questo questi due meravigliosi quanto ingom- chitarra acustica-basso ci permette di incombenza di dover pilotare tre woofer
metro non è più sufficiente e soprattut- branti totem acustici fa un certo effetto evidenziare ancora nel NuForce una da 20 cm per canale, si è fatto più com-
to non dà garanzia di una riproduzione e sembra quanto di meno logico si pos- macchina in grado di coinvolgerci con pleto, equilibrato, aggraziato e raffinato.
ottimale sotto tutti i punti di vista. In tut- sa consigliare. Naturalmente se stiamo un suono vivace, potente, deciso quanto Questo vale per entrambi gli amplifica-
ti i casi abbiamo apprezzato una quasi qui a parlarne è perché l’abbinamento privo di sbrodolamenti, veloce e impul- tori digitali che si assomigliano molto,
non esistenza di grana nel messaggio ri- ha funzionato clamorosamente e ina- sivo e un cantare emozionante e presen- con una punta di maggiore piacevolez-
proposto a tal punto da avere l’impres- spettatamente, forse con meno sorpresa te. La differenza di potenza si sente, ma za per i mono Flying Mole e maggiore
sione di trovarsi di fronte ad apparecchi da parte di chi, sapeva che questi diffu- non è solo una questione di forza bruta, impulsività per il robusto AVA La ten-
dal costo molto superiore, ma sono sori sono semplicemente straordinari sia il NuForce offre precisione analitica e denza più in generale è quella di ricrea-
emersi altri aspetti di cui bisogna tenere da un punto di vista acustico che elettri- partecipazione, il Flying Mole punta in- re la forma degli strumenti in maniera
considerazione anche se in misura lieve- co. In poche parole è sembrato aver vece molto alla piacevolezza d’insieme, molto puntuale e soprattutto esente da
mente diversa rispetto alle soluzioni cambiato tutta la catena, non solo i dif- mirando - o semplicemente non poten- distorsioni apprezzabili ma in modo non
adottate. Diffusori dall’impedenza co- fusori quindi, ma anche gli stessi amplifi- do coinvolgerci con un muro di suono - sempre credibile. Vi è mai capitato di
stante ma molto bassa come le Sonus catori alla sbarra hanno fatto un salto di alla grazia e all’educazione, non per que- prestare attenzione ad una foto di una
faber Domus Grand Piano hanno messo qualità da lasciare a bocca aperta. Il sto apparendo dimesso. Il Super T Amp bella donna che però è stata ritoccata al
in crisi praticamente tutti questi amplifi- Flying Mole compie un sorprendente appare inferiore a questi scegliendo una computer per eliminare le piccole im-
catori digitali, con diverse sfumature di salto di qualità, tutto migliora, in partico- posizione intermedia che però non lo fa perfezioni (naturalissime) del suo cor-
comportamento ma sostanzialmente lare la grana si fa decisamente più fine, emergere in nessun parametro e, so- po? La sensazione che si ha ascoltando
caratterizzati da medie e alte dure, una l’impatto che riesce a sviluppare è ora prattutto, costringendoci sempre a man- questi amplificatori digitali di ultima ge-
grana grossa e con un basso decisamen- credibile, con un basso che si fa più soli- tenere alta l’attenzione alla manopola nerazione è pressappoco la stessa. Co-
te povero per qualità armonica. Il- do e finalmente articolato. Il Super T del volume! Passando a un rapido con- me si trattasse di una falsa perfezione,
NuForce si distingue per un poco di bas- Amp compie analogamente il suo bravo fronto con un amplificatore integrato certamente molto attraente, ma in qual-
so più prominente, profondo anche se progresso anche se la potenza limitata tradizionale, dunque nella solita classe che modo distante dalla realtà. Per fare
permane una sensazione di poca consi- non gli permette di sollecitare troppo le AB come il Rotel RA-06, di classe parago- un altro esempio: la stessa differenza
stenza, mentre il Flying Mole appare più grandi B&W pena il riaffacciarsi di durez- nabile almeno a due dei contendenti, si che corre tra una donna con un bel seno
leggerino con il Super T Amp in posizio- ze e perdita di controllo sui bassi come dimostra come la classe D possa sfidare naturale e un’altra che si è sottoposta a
ne mediana con una grana più fine ri- con i precedenti partner acustici, siamo già da adesso una tecnologia ben più chirurgia estetica: in alcuni casi la chirur-
spetto agli altri e la solita tendenza a in- comunque su livelli decisamente più consolidata e praticata. L’ascolto della gia ha fatto proprio dei miracoli, ma la
durire non appena si alza il volume. Le gradevoli. Il NuForce a questo punto co- coppia di finali mono Flying Mole bellezza di un seno naturale è impagabi-
cose migliorano appena passando a un mincia a far pesare la sua maggiore po- MP100Pro e un prototipo realizzato dal- le! Seguendo lo stesso criterio possiamo
carico apparentemente più semplice co- tenza, pilotando decisamente in modo la Audio Video Astigiano con moduli però tranquillamente affermare che è
me quello costituito dalle Proac Studio più agevole le 802D, tutto appare positi- Hypex UcD 180 ha inece in parte confer- meglio un seno rifatto rispetto ad un
110. Il suono ora è in generale legger- vamente più grande e proporzionato a mato quanto apprezzato, nel bene e nel brutto seno naturale e parallelamente
mente meno duro, aguzzo, stavamo per quanto ci si può aspettare da questi dif- male, con gli integrati ma dall’altra ha un questi apparecchi vanno meglio di tanti
dire digitale! Grazie alla minore esten- fusori. Dinamica e imperiosità paragona- poco rimescolato le carte. Visto il prece- altri convenzionali. Un altro aspetto un
sione in basso, soprattutto minore po- bili a quelle prodotte da finali ben più dente responso con gli integrati siamo po’ inquietante è la non linearità di ri-
tenza in questa zona dei monitor inglesi ambiziosi e si è portati a girare la mano- partiti con le B&W 802D come carico. I fi- sposta a seconda del diffusore impiega-
rispetto ai grandi diffusori da pavimento pola del volume decisamente oltre ri- nali mono Flying Mole mostrano di ca- to per l’ascolto, così come capita per cer-
della Sonus faber, i tre integrati digitali spetto a prima. L’esame delle voci, un varsela egregiamente con il rock-blues ti amplificatori valvolari. Caratteristica
sembrano essere in grado ora di control- coro che intona su musiche di Palestri- dinamico ed energetico come con le at- un tempo accettata in virtù della conti-
lare un po’ meglio questa zona con me- na, ci riporta i tre integrati su prestazioni mosfere più eteree di un David Sylvian. Il nua ricerca del sacro Graal che sul piano
no code e una risposta più impulsiva e molto vicine eppure è possibile distin- suono appare potente e rotondo, mai audiofilo potremmo descrivere come
di questo si avvantaggia anche la zona guere come il Flying Mole appaia ancora aggressivo, anche se in generale si ha accoppiata diffusori/casse. Questo vuole
mediana immediatamente sopra, ri- una volta come il più friendly almeno l’impressione di un effetto un po’ loud- dire che chiunque voglia cimentarsi in
uscendo così a distinguere qualche par- con le nostre orecchie viziate, con un ness. La voce maschile e in genere le un ascolto di valutazione oggettiva di
ticolare in più rispetto a prima. Questo certo effetto di ambienza che dona alle medie frequenze sembrano essere mes- un amplificatore in classe D dovrà ne-
risulta evidente e in eguale misura per voci quell’effetto di ricreare il luogo do- se leggermente in secondo piano. Il fina- cessariamente provare diffusori tra loro
tutti e tre ma è forse il Flying Mole a ve si è verificato l’evento musicale e non le AVA appare leggermente più raffina- molto differenti. La tecnologia degli am-
emergere un po’ di più in virtù di un le sole voci. Subito vicino si pone il to: pur continuando a mancare una cer- plificatori digitali si migliorerà pian pia-
suono un filo più accattivante, anche se NuForce con una interpretazione altret- ta ariosità come se il suono fosse privo nino fino a somigliare sempre più alla
rimane imperativa la raccomandazione tanto corretta quanto un poco più di una certa rifinitura specie in alto, non realtà e a quel punto se ne potranno ap-
di non esagerare col volume. A questo asciutta, precisa ma apparentemente manca l’impulsività. Passando a diffusori prezzare tutte le indiscusse comodità
punto abbiamo provato con il diffusore più essenziale e il Super AmpT prosciu- molto più leggeri e limitati in basso, co- (peso esiguo degli apparecchi e inesi-
apparentemente più improbabile come ga decisamente il suono proponendoci me le ProAc Studio 110 e le Monitor Au- stente tendenza a scaldare) e qualità,
i grandi B&W 802D e certo vedere que- le sole voci come se fossero state isolate dio Gold 10, il suono complessivo, forse anche per prodotti di livello top.

SUONO • luglio/agosto 2006 57

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