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Grammatica A1: aggettivi

Junto a los nombres, los verbos y los adverbios, los adjetivos son una de las clases abiertas de palabras
en italiano. Ejemplo de adjetivos son: “una ragazza bella”, “il poliziotto coraggioso”

Al igual que en español, los adejtivos italianos concuerdan en género y número con el
sustantivo al que modifican:

 La ragazza bella. La chica bonita) femenino singular


 Le ragazze belle. (Las chicas bonitas) femenino plural
 Il ragazzo bello. (El chico bonito) masculino singular
 I ragazzi belli. (Los chicos bonitos) masculino plural

Los adjetivos se pueden clasificar en base a su desinencia.

Adjetivos de cuatro desinencias

En el primer grupo tenemos adjetivos de cuatro desinencias, como en los ejemplos que
acabamos de mostrar: "bella, belle, bello, belli", este adjetivo tiene 4 desinencias
(terminaciones) diferentes de acuerdo a si se trata de un sustantivo femenino singular,
femenino plural, masculino singular o masculino plural.

Adjetivos de dos desinencias


Esta clase de adjetivos presenta diferencia de terminación en base al número del sustantivo
al que modifican (singular o plural), pero no respecto al género. En el siguiente ejemplo, el
adjetivo “semplice” varía solo de acuerdo al número (desinencia -e para singular e -i para
plural), pero no en base al género:

 Un compito semplice. (Una tarea simple) masculino singular


 Una ragazza semplice. (Una chica simple) femenino singular
 I compiti semplici. (Las tareas simples) masculino plural
 Le ragazze semplici. (Las chicas simples) femenino plural

Adjetivos de tres desinencias


La tercera clase es la de los adjetivos que en singular terminan en -a (para ambos géneros)
y en plural -i para el masculino y -e para el femenino.

 Una ragazza entusiasta. (Una chica entusiasta) femenino singular


 Un ragazzo entusiasta. (Un chico entusiasta) masculino singular
 Le ragazze entusiaste. (Las chicas entusiastas) femenino plural
 I ragazzi entusiasti. (Los chicos entusiastas) masculino plural

Adjetivos invariables
Finalmente, una última clase está constituida por adjetivos invariables, como algunos
adjetivos de color: blu, indaco, rosa.

Entre estos también se encuentran los derivados de sintagmas preposicionales (por


ejemplo, dappoco, perbene, etc.). Además, debido a su función típicamente adjetiva,
algunas expresiones complejas como di qualità, en casos como “una persona di qualità”
(una persona de calidad), a posto en “una tipo a posto” (una persona bien).

2. Gradi dell’aggettivo

Come già menzionato, la maggior parte degli aggettivi denotano


tipicamente proprietà o qualità. In altre parole, esprimono per lo più
significati che possono essere graduati (quelli che nella terminologia
tecnica vengono definiti scalari), ed è per questo che, a differenza dei
membri delle altre classi di parole, per lo più casi, gli aggettivi
possono essere modificati da

avverbi ➔ intensificatori (per es., molto, troppo, poco: cfr. 3) e apparire


al grado superlativo (cfr. 4-5) o in costruzioni comparative (cfr. 6):

(3) sono molto contento di essere qui con voi

(4) Alessandro Magno conquistò un impero vastissimo (superlativo


assoluto)

(5) l’Everest è la montagna più alta del mondo (superlativo relativo)

(6) Elisa è più giovane di Marta (comparativo)

Naturalmente, sono esclusi da strutture come quelle in (3-6) quegli


aggettivi che denotano proprietà non scalari (come inglese in 7),
oppure quegli aggettivi denominali che non indicano proprietà
intrinseche ma relazioni con entità definite dai nomi da cui derivano.
Questi ultimi, definiti nella terminologia tecnica aggettivi
relazionali (➔ relazione, aggettivi di) hanno la funzione di «indicare
una relazione» tra i due domini di entità denotati dall’aggettivo e dal
nome che esso modifica: ad es., il sintagma in (8) viene interpretato
come «quel tipo di calore che ha una certa relazione con il sole»:

(7) la lingua inglese ~ * la lingua inglesissima /

* la lingua più inglese / * la lingua molto inglese

(8) il calore solare ~ * il calore solarissimo /

* il calore più solare / * il calore troppo solare

(9) la bolletta elettrica ~ * la bolletta elettricissima /

* la bolletta più elettrica / * la bolletta assai elettrica

(10) l’impianto idrico ~ * l’impianto idricissimo /

* l’impianto più idrico / * l’impianto poco idrico

Data la loro funzione, l’interpretazione degli aggettivi relazionali


varia a seconda del nome cui si riferiscono. Si osservino, ad es., i
diversi valori associati all’aggettivo kafkiano negli esempi seguenti:
(11) un romanzo kafkiano

(12) l’opera kafkiana

(13) una situazione kafkiana.

3. Funzione

In italiano (e, più in generale, nella maggior parte delle lingue del
mondo), gli aggettivi svolgono due funzioni principali: quella
predicativa, per lo più quando l’aggettivo è correlato ad verbo
copulativo come essere (cfr. 14), e quella attributiva (➔ attributo), vale
a

(11) un romanzo kafkiano

(12) l’opera kafkiana

(13) una situazione kafkiana.

aggettivo attributivo restrittivo.

Al contrario, gli aggettivi che non hanno alcun ruolo


nell’individuazione del referente del sintagma nominale di cui fanno
parte sono chiamati appositivi, in quanto sono separati dal nome che
modificano da una pausa (o da una virgola nello scritto) in modo
simile a quanto avviene nel caso delle apposizioni nominali
(➔ apposizione). La differenza funzionale fra i due tipi di aggettivi
attributivi è illustrata negli esempi seguenti:

(16) la ragazza triste uscì dalla stanza [non le altre ragazze] (aggettivo
restrittivo)

(17) la ragazza, triste, uscì dalla stanza [la stessa ragazza] (aggettivo
appositivo)

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