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Gabriella Rosato
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INDICE
Introduzione
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Introduzione
1
Nicola G., Quale sviluppo sostenibile per il futuro dell’Umanità?, in Quale sviluppo sostenibile
per il futuro dell’Umanità, Rotary International Forum, Distretto 2100, Nola 6 Febbraio 2010.
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In uno scenario globalizzato come quello odierno, il
comportamento, la reputazione e la credibilità di un soggetto
economico verso i propri stakeholders diventano punti strategici
per un efficace ed efficiente sviluppo economico dell’impresa.
L’attaccamento al territorio, il rapporto con i consumatori, la
tutela e l’utilizzo critico delle risorse naturali ed umane
diventano, oggi, elementi imprescindibili ai fini della
competitività, del riconoscimento sociale, della persistenza nel
mercato. Per adeguarsi a questo trend, le imprese promuovono
politiche produttive, commerciali e comunicative ispirate a
principi di eticità e sostenibilità, abbracciando cause
filantropiche e predicando la beneficenza e la carità spinti dalle
continue pressioni sociali che provengono dai consumatori, dalle
organizzazioni della società civile e da tutti gli stakeholders in
generale.
2
Nicola G., Quale sviluppo sostenibile per il futuro dell’Umanità?, in Quale sviluppo sostenibile
per il futuro dell’Umanità, Rotary International Forum, Distretto 2100, Nola 6 Febbraio 2010.
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Daly H., Steady-State Economics, Washington DC, Island Press, 1991.
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attività produttive porti al declino delle generazioni attuali e
future.
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Capitolo 2 : Teorie e componenti dello sviluppo sostenibile
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stakeholders del loro operato. Questa, in pratica, è la
Responsabilità Sociale d’Impresa che, attualmente, implementa
quella idea di sviluppo ragionato, omogeneo, etico e sostenibile
del quale l’economia globale ha un disperato bisogno. La
Responsabilità Sociale d’Impresa è lo strumento attraverso il
quale si realizza lo sviluppo sostenibile. Tale tipologia di sviluppo
è composto da numerose variabili di natura economica, sociale,
legale ed ambientale con il fine di garantire un armonioso e
sostenibile progresso di tutte queste variabili, in modo paritario
e secondo il rispetto di standard comuni che sono quelli dettati
dalla RSI. La Responsabilità Sociale d’Impresa comporta, quindi,
una presa di responsabilità nel garantire un livello omogeneo di
miglioramento qualitativo di tutti i fattori che la compongono e
che generano sviluppo sostenibile.
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Sen A., Lo sviluppo è libertà - perché non c’è crescita senza democrazia, Milano Mondadori,
2009
13
Questa concezione dello sviluppo può adattarsi alla propensione
che le imprese hanno quando si avvicinano alla RSI, intendendo
lo sviluppo come responsabilità. Appunto, le imprese che
vogliono impegnarsi nel rispettare i principi della RSI devono
sostenere la responsabilità di garantire diritti umani e civili per
tutti gli stakeholders che gravitano attorno alle attività
dell’impresa. In questo modo, un’azienda che vuole promuovere
lo sviluppo deve necessariamente accogliere i principi della
responsabilità sociale d’impresa e rispettarli e, nello stesso
tempo, promuovere la libertà degli individui tutelandone i diritti.
Il risultato che l’azienda ottiene è quello di avere realizzato un
processo di sviluppo sostenibile attraverso l’incarico di
responsabilità della RSI e, grazie a quest’ultima, l’azienda è
riuscita a garantire i diritti umani e ampliare le libertà degli
stakeholders. Lo sviluppo come libertà e lo sviluppo come
responsabilità possono essere realizzati dalle imprese grazie alla
decisione di orientarsi verso i principi della responsabilità sociale
d’impresa. La responsabilità che si assume l’azienda di curarsi
degli interessi degli stakeholders, e non solo dei suoi interessi
economici, di comunicare con il contesto esterno e di render
conto del proprio operato, genera un ampliamento delle libertà,
come lo intende Sen, e esprime il proprio impegno verso i
portatori d’interesse e verso tutta la comunità e il territorio in
cui l’impresa è localizzata. L’obiettivo, comunque, è quello di
ottenere sviluppo. Pertanto l’azienda che si pone nell’ottica della
RSI persegue la finalità di realizzarne concretamente i principi e
di produrre benessere sociale e non mero profitto economico. In
questo modo il concetto di sviluppo come responsabilità si lega
al concetto di sviluppo come libertà, elaborato da Sen,
attraverso l’attuazione dei principi della RSI per le aziende e per
tutti i soggetti economici. Proprio le imprese, quali soggetti
economici e motore dell’economia, dovrebbero sobbarcarsi il
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peso della responsabilità di mantenere e diffondere condizioni
lavorative e di vita migliori per i soggetti che dipendono
direttamente o indirettamente dalle attività imprenditoriali.
Contribuire a realizzare ambienti sociali, lavorativi ed economici
eticamente orientati e socialmente responsabili è condizione
quasi essenziale per permettere alle aziende contemporanee di
rispondere alle emergenze globali e alle istanze delle
organizzazioni sociali e permanere all’interno del mercato il più
a lungo possibile. Tutto questo è possibile sostenendo la RSI e
prestando particolare attenzione a tutti gli elementi che la
compongono.
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sui soggetti coinvolti nella proprietà dell’azienda, ma anche nei
confronti dei soggetti partecipanti alla gestione di essa. Tale
approccio prevede, inoltre, una concezione più allargata
dell’idea di stakeholder in quanto si tratta di una categoria di
soggetti che subiscono gli effetti esterni, positivi o negativi, delle
transazioni effettuate dall’azienda. L’approccio multistakeholder,
in sintesi, ha l’obiettivo di equilibrare le necessità economiche
dell’azienda con gli obiettivi sociali di tutti i portatori di
interesse.
- azionisti;
- clienti/consumatori;
- dipendenti;
- fornitori
- comunità locale;
- territorio/ambiente;
- istituzioni pubbliche;
- generazioni future.
Tali categorie di soggetti, indicati come stakeholders,
costituiscono un obiettivo ma anche una risorsa ed un fine verso
il quale l’azienda deve tendere per implementare la RSI.
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In quanto soggetti economici operanti nel mercato globale, le
imprese contemporanee presentano, tuttavia, un profondo
attaccamento col territorio. Tale legame risulta essere
necessario per l’impianto di mezzi e luoghi di produzione: la
localizzazione, insieme alla proiezione globale, sono
caratteristiche pregnanti delle imprese odierne. Proprio per
queste caratteristiche, l’impresa che decide di insediarsi in un
particolare territorio deve tenere conto delle specificità del
territorio stesso, della sua composizione, delle sue qualità, della
densità demografica e dell’ambiente naturale. Anzi, il territorio e
l’ambiente circostante vengono considerati dalla teoria della RSI
come stakeholders dell’impresa11. Secondo tale inquadramento,
qualsiasi azione, sia economica che non economica, che
l’azienda intraprende riversa inevitabilmente i suoi effetti,
economici e non economici, sul territorio circostante. Il territorio,
in quanto risorsa e allo stesso tempo stakeholder dell’azienda,
subisce sia le esternalità negative che le esternalità positive. Si
pensi, ad esempio, alle conseguenze dannose di un fallimento
d’azienda che si diffondono non solo sui proprietari e sugli
azionisti ma su tutta la comunità di persone che operano
all’interno e all’esterno dell’azienda per il suo normale
funzionamento. I dipendenti, i fornitori, i clienti/consumatori
dell’impresa fallita sono anche i componenti della comunità
locale insediata sul territorio in cui è localizzata l’azienda.
Quindi, il fallimento di un’azienda genera nel tessuto
socioeconomico locale un dissesto finanziario e occupazionale
che spetterà alla popolazione scontare12. Il rapporto implicito di
fiducia che si crea, o che si dovrebbe creare, tra l’impresa e i
11
Freeman R. E., Stakeholder theory and “The Corporate Objective Rivisited”, in Organization
Science Vol. 15, No. 3, Maggio–Giungo 2004, pp. 364–369
12
Catturi G., Valori etici e principi economici: equilibrio possibile, in Quaderni senesi di
economia e di ragioneria, 2006 pp. 1 - 48
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suoi stakeholders genera anche delle aspettative di risultato e
delle speranze di sviluppo per il territorio locale. Qualora queste
speranze vengono disattese o il rapporto di fiducia vene tradito,
sono gli stakeholders a pagarne le conseguenze. L’impresa che
sfrutta il vantaggio della delocalizzazione delle imprese non può
pretendere di costruire un rapporto con il territorio scevro da
qualsiasi implicazione di responsabilità; anzi, proprio perché
l’impresa delocalizzata sfrutta i vantaggi di un territorio
strutturalmente favorevole alle sue attività produttive, essa
deve apportare degli elementi di sviluppo al contesto locale,
deve agire quale strumento per alleviare le tensioni sociali e
intervenire per migliorare la qualità della vita della comunità
locale. Oltre alla comunità locale, l’impresa deve interfacciarsi
con un altro stakeholder fondamentale: l’ambiente. Infatti,
l’impatto che l’impresa ha sull’ambiente e sull’ecosistema del
territorio è immediato in quanto le risorse ambientali alimentano
continuamente i processi di creazione dell’impresa e, nello
stesso tempo, le esternalità negative, come l’inquinamento o
l’alterazione del sistema naturale, si riversano su di esso. Questa
visione della responsabilità d’impresa estende i campi dell’
implicazione aziendale rendendoli più vasti ed estesi:
dall’interesse dei proprietari a quello dell’intero comunità socio-
economica, dall’interesse del territorio a quello del sistema
ambientale nel quale l’impresa è inserita. Pertanto è auspicabile
un rapporto di cooperazione, collaborazione e fiducia tra
l’impresa e i suoi stakeholders nel rispetto dell’approccio
multistakeholder13 e in attuazione di una governance allargata
dell’impresa quale soggetti attivo, partecipe e promotore di uno
sviluppo socio economico del territorio, ove gli stakeholders
sono risorsa e beneficiari dello sviluppo. Per l’impresa che
13
Sacconi L., Responsabilità sociale come governance allargata d’impresa: un’interpretazione
basata sulla teoria del contratto sociale e della reputazione, in Liuc Papers n. 143, Serie Etica,
Diritto ed Economia 11, suppl. a febbraio 2004, pp. 1 - 38
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decide di adottare i principi della RSI, il territorio e l’ambiente
devono rappresentare il luogo in cui è possibile combinare vari
strumenti e pianificare politiche produttive per lo sviluppo e la
promozione dl contesto socio-economico locale.
15
Commissione delle Comunità Europee, “Ambiente 2010 – Il nostro futuro, la nostra scelta” –
Sesto Programma di azione per l’ambiente, COM (2001), Bruxelles, 24.01.2001, pp. 1 - 85
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L’obiettivo sostenibilità ambientale deve imporsi come un
imperativo categorico tra le priorità produttive di un’azienda,
specialmente in un contesto internazionale come quello del
mercato odierno16. La parola sviluppo deve installarsi nelle
politiche d’impresa come sinonimo di etica nell’epoca della
globalizzazione, e lo sviluppo essere indicatore del livello di
eticità di un’impresa. Lo sviluppo e la sostenibilità per
un’impresa globale devono rappresentare la crescita del capitale
umano e del territorio, innanzitutto, e del capitale economico,
poi.
16
Caselli C., Etica e responsabilità d’impresa nelle relazioni internazionali, in SYMPHONYA
Emerging Issues in Management 2003, Milano ISTEI, pp. 1- 13
23
sociale, - governance, - eque condizioni di lavoro, - salute e
sicurezza dei lavoratori, - attenzione ai consumatori, - apertura e
trasparenza dell’organizzazione, - attuazione di politiche contro
la discriminazione razziale e di genere, - politiche a favore delle
persone disabili.
18
UN Department of Economical and Social Affair – Division of Sustainable Development, CSR
and Developing Countries, in Sustainable Development Innovation Briefs, Issue 1, February
2007, pp. 1 - 8
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locale beneficiano dell’impatto positivo di tali politiche, in
termini di sviluppo formativo, economico e sociale.
19
Porter M.E., Kramer M.R., Strategy and Society – A link between competitive advantage
and corporate social responsibility, in Harvard Business Review, December 2006, pp. 1 - 17
20
Porter M.E., Kramer M.R., Ibidem
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2. Selezionare le questioni sociali da affrontare : premesso che
l’impresa ha un impatto sulla società e viceversa, selezionare le
questioni sociali sulla base di valori condivisi e di benefici significativi
che si aggiungano alle strategie produttive dell’impresa;
21
Brollo M., Etica, economia e lavoro, 2009, in www.uniud.it
28
Bibliografia:
29
Hotelling H., The economics of exhaustible resources, in Bullettin of
Matemathical Biology, Vol. 53, No. 1/2, pp. 281-312, Great Britain, 1991;
Sen A., Lo sviluppo è libertà - perché non c’è crescita senza democrazia,
Milano Mondadori, 2009;
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