Академический Документы
Профессиональный Документы
Культура Документы
“Ho 21 anni, sono una ragazza carina, con già tre esperienze con ragazzi diversi, di cui due di 30
anni. Con l'ultimo è durata 3 mesi, e ahimè, ci sono stati rapporti non protetti...Ora mi odio!
Proprio oggi sono andata a fare il test dell'Hiv, a 4 mesi di distanza dal fattaccio. Tra 20 giorni la
risposta, sono distrutta... ho paura di non avere più un futuro... ho paura di scoprirlo, tanto che
quasi non voglio sapere il risultato... Come faccio se sono malata? Piuttosto mi ammazzo! C'è una
minima speranza di rimanere almeno sieropositivi per sempre o si è destinati a morire per forza?”
Chi parla è una ragazza come tante altre: lavora, non ha frequentazioni “strane” e sogna l’Amore
con la A maiuscola. Eppure, la sua confessione raccolta in Rete, testimonia bene come la minaccia
dell’Aids non riguardi ormai più soltanto fasce ristrette di popolazione ma cominci a fare
tragicamente capolino nella vita di ciascuno di noi. A differenza di un decennio fa, quando lo
scambio di siringhe infette era la causa principale di diffusione del virus, oggi al primo posto figura
la trasmissione per via sessuale, in particolare eterosessuale. Secondi i dati dell’Osservatorio
modenese sull’Hiv, mentre l’andamento delle nuove infezioni per rapporti omosessuali è rimasto
più stabile, il 66% dei contagi nell’ultimo triennio deriva da rapporti eterosessuali. Nel momento in
cui, dunque, le tradizionali categorie a rischio (omosessuali e tossicodipendenti) appaiono più
informate ed attente, continua ad essere inadeguata la percezione del pericolo Aids da parte della
maggioranza della popolazione.
La situazione Aids in Emilia-Romagna, pur confermando la riduzione di casi che si registra a livello
nazionale, ci dice che la nostra regione resta pur sempre ai primi posti per incidenza, con circa 3-4
casi per 100 mila abitanti e un numero di persone sieropositive stimato tra le 6 mila e le 9 mila
unità. Si innalza inoltre l’età del contagio e il numero di persone che scoprono di aver contratto
l’Hiv quando compaiono i primi sintomi di Aids: ben il 43% dei nuovi casi di Aids, nel periodo
2000/2005, era costituito da persone giunte ormai ad uno stadio conclamato della malattia,
nell’ignoranza o nella trascuratezza delle proprie condizioni di sieropositività.
All’interno del dato complessivo, da segnalare con particolare preoccupazione gli episodi di donne
colpite dal virus, a causa dei comportamenti irresponsabili dei propri partner, e l’aumento di casi
segnalati nella fascia di popolazione straniera residente in regione, spesso proveniente da Paesi ad
alta endemia.
L’esperienza dimostra che nella lotta all’Aids lo strumento migliore è la prevenzione e, in questo
senso, l’attività di comunicazione potrà giocare un ruolo molto importante. Così come ribadito dal
capitolato di gara, la campagna di comunicazione della Regione, raccordandosi con il patrimonio di
esperienze già effettuate a livello locale, si porrà dunque l’obiettivo di “aumentare la percezione del
rischio Aids”, veicolando un messaggio unitario - e quindi più efficace - sull’intero territorio
emiliano-romagnolo.
STRATEGIA DI COMUNICAZIONE
La campagna che proponiamo – sviluppata con idee creative diverse – ha una struttura atta a
suscitare un’attenzione diffusa sul tema, a fornire una copertura regionale e a supportare e
migliorare la visibilità delle azioni locali, con una informazione capillare e diffusa, compatibilmente
con il budget, e con la previsione di due momenti centrali che dovrebbero essere utilizzati anche per
rafforzare il coordinamento territoriale a base regionale delle diverse iniziative che vengono svolte,
riconducendole nell’ambito di una strategia unitaria.
In questo modo pensiamo che la Regione svolga correttamente il proprio ruolo ed occupi il proprio
ambito di iniziativa senza sovrapporsi ai campi legittimamente occupati da altri, anzi offrendo a
quelle stesse azioni un supporto che ne rafforzi l’efficacia.
La proposta quindi nasce con l’intento di trovare prima di tutto un segno comune che possa essere
proposto come firma multipla e che indicando l’obiettivo permetta di riunire sotto un
coordinamento funzionale e strategico iniziative diffuse con tagli e toni anche molto diversi tra loro,
concretizzando quell’idea di governo condiviso delle azioni che è fra gli obiettivi di una positiva
collaborazione tra livelli istituzionali, tra istituzioni e società, tra soggetti diversi.
La campagna regionale deve quindi porsi l’obiettivo di “sostenere” e “affiancare” le diverse
iniziative locali, sollecitando laddove sono scarse o assenti una loro crescita o nascita, offrendo
anche ipotesi che agevolino tale esito, tra le ipotesi che presentiamo ci sono alcuni strumenti e
azioni pensati a tale scopo, facilitando lo sviluppo di iniziative locali ed economicizzando la loro
realizzazione.
Obiettivi
I dati sommariamente descritti ci dicono che, seppure in un contesto migliorato, l’Aids non è ancora
sconfitto ed è un problema di tutti, soprattutto a causa dell’insufficiente percezione del rischio di
infezione derivante da rapporti sessuali non protetti.
La campagna regionale dovrà quindi tendere a diffondere informazioni corrette sulle modalità di
trasmissione del virus e sui metodi di prevenzione, primo tra i quali l’uso del preservativo nei
rapporti sessuali. Dovrà soprattutto accrescere la consapevolezza che l’infezione può celarsi dietro
il più “normale” dei rapporti e che non riguarda, come spesso a torto ancora si ritiene, solo gruppi
specifici di individui.
Rivolgendosi ad una dimensione molto intima della persona, la campagna di comunicazione dovrà
essere in grado di “far riflettere” evitando toni paternalistici o - peggio - moralistici, ma sollecitando
al contrario atteggiamenti responsabili e comportamenti corretti (per sé e per gli altri).
Considerando che l’Aids è un problema che sarà destinato ad accompagnarci ancora per lunghi
anni, crediamo che la campagna di comunicazione debba anche assolutamente rifuggire da toni
apodittici, prevenendo l’insorgere di ingiustificate paure irrazionali. Dovrà ancora porre particolare
attenzione all’appartenenza di genere e all’esigenza di non indurre meccanismi discriminatori delle
persone sieropositive e di quei gruppi di popolazione considerati impropriamente “gruppi a rischio”.
Target
Come indicato anche dal capitolato tecnico, sarà una campagna generalista, con un target primario
dato dalla popolazione sessualmente attiva (giovani, adulti, anziani, popolazione straniera) e un
target secondario costituito dagli operatori del Servizio sanitario regionale e dai medici di famiglia,
da coinvolgere in un indispensabile ruolo di supporter, per aumentare la loro consapevolezza sulla
necessità di “far prevenzione”, anche nelle relazioni di fiducia che instaurano con i propri assistiti
La campagna sarà promossa dalla Regione/Servizio sanitario regionale, con il supporto della
Commissione regionale e la collaborazione di tutte le Aziende sanitarie dell’Emilia-Romagna.
A questo proposito riteniamo che la collaborazione con il mondo della sanità regionale e del
volontariato sociale, oltre ad un preciso impegno istituzionale, costituisca un fattore essenziale per il
successo dell’iniziativa.
Collaborazione territoriale
Vale a questo proposito sottolineare che in tema di Aids, ma non solo, non poche sono le iniziative
di comunicazione messe in atto a livello locale dalle Aziende sanitarie dell’Emilia-Romagna, in
collaborazione con le associazioni di volontariato. Iniziative anche di pregevole fattura (così come
documentato nel sito “Helpaids”) ma che necessariamente scontano una separatezza strategica e
operativa che, a livello regionale, produce una situazione “a macchia di leopardo” ed impedisce la
veicolazione di un messaggio forte e unitario. Per queste ragioni crediamo che la campagna di
comunicazione regionale in oggetto abbia anche il compito di recuperare questo stato di
frammentazione, raccogliendo quanto di più significativo prodotto a livello locale e riproponendolo
in modo integrato e quindi più efficace. Ciò che riteniamo utile proporre non è dunque una
improbabile iniziativa “centralizzata” volta a invadere terreni altrui ma, al contrario, una azione di
stimolo, raccordo e valorizzazione finalizzata a presentare le iniziative locali sotto un “ombrello
comunicativo comune”, come espressioni autonome ma integrate del sistema sanitario regionale.
Perché ciò avvenga, riteniamo necessario che, oltre alle Aziende sanitarie, la campagna di
comunicazione regionale abbia come partner le Associazioni di volontariato impegnate sul fronte
Aids. Tale collaborazione, non solo potrà fornire un apporto prezioso in fase progettuale ma
risulterà preziosa in fase operativa, in particolare per lo svolgimento di efficaci azioni di
comunicazione diretta (così come richiesto dal capitolato), grazie alla fitta rete di relazioni attivate
dalle associazioni nei rispettivi territori di competenza.
Rappresentanti della Regione, delle Aziende sanitarie, del volontariato saranno dunque i
componenti del tavolo di lavoro congiunto che verrà istituito per la campagna in oggetto, con il
coordinamento dell’Assessorato regionale Politiche per la Salute e con il contributo delle risorse
professionali che questa Agenzia metterà a disposizione, così come richiesto dal capitolato.
Timing
La nostra proposta prevede di svolgere la campagna di comunicazione in un arco di tempo di circa 6
mesi: dal dicembre 2007 fino al maggio 2008. All’interno di questo periodo, vengono individuati
due momenti centrali:
il 1° Dicembre 2007 (giornata internazionale di lotta all’Aids), in cui effettuare il lancio della
campagna di comunicazione con la parola d’ordine “Primo. Non dimenticare”, che dovrebbe
diventare il trait d’union sotto cui – insieme all’adozione di un logo regionale adottato da tutti i
soggetti e declinato in modo specifico – vengono ricomprese e coordinate tutte le iniziative che sul
territorio regionale si svolgeranno.
L’8 Marzo 2008 (giornata della donna), con il rilancio della campagna con lo slogan “L’otto contro
l’Aids”, che mantenendo la stessa struttura della giornata del primo dicembre può costituire un’altra
occasione per rafforzare il livello di coordinamento regionale delle azioni.
Come indicato nel punto successivo, dedicato alle azioni da realizzare, nel corso di queste due
giornate saranno concentrate una serie di iniziative finalizzate a richiamare l’attenzione sul
problema dell’Aids (il 1° dicembre) e a sottolineare la condizione particolarmente a rischio della
donna (l’8 marzo).
LE CAMPAGNE
IPOTESI 1 - “RIFLETTI”
Un uomo, una donna in bagno. Gesti quotidiani, ordinari: la barba, un tocco di rossetto, l’acqua che
scorre nel lavandino. Si guardano allo specchio ma la loro immagine si scompoe in una folla di
persone: sono gli uomini e le donne che hanno amato nel corso della loro vita. Non ci fanno caso,
forse neppure le vedono, e continuano a prepararsi come se nulla fosse. Perché in fondo è del tutto
normale che ciò che siamo sia l’esito del nostro vissuto. Anche in amore.
Il visual recita “In una storia d’amore, la tua storia ti accompagna sempre. Rifletti”
Si tratta di una proposta dai toni surreali, di forte impatto evocativo, che ben si presta ad un utilizzo
generalista attraverso variazioni sul tema. Le tavole allegate propongono tre prime possibili versioni
del visual che pensiamo debbano veicolare lo stesso input: “usa sempre il preservativo e se hai
avuto rapporti non protetti fai il test HIV”, ma che potrebbero anche essere declinati con
specificazioni di genere e/o soggetto secondo questo schema:
DONNA: Proteggi te stessa e proteggi gli altri. Usa sempre il preservativo e fai il test HIV.
GAY: Proteggi te stesso e proteggi gli altri. Usa sempre il preservativo e fai il test HIV
UOMO: Proteggi te stesso e proteggi le altre. Usa sempre il preservativo e fai il test HIV
Soggetto GIOVANI
Il primo amore non si scorda mai. E nemmeno il secondo, il terzo ...
Proteggi i tuoi rapporti. Usa il preservativo e fai il test HIV.
Soggetto IMMIGRATI
L’Aids non fa distinzioni di razza o di religione …
Proteggi i tuoi rapporti. Usa il preservativo e fai il test HIV.
Soggetto ANZIANI
Il bisogno d’amore non conosce età …
Proteggi i tuoi rapporti. Usa il preservativo e fai il test HIV.
IPOTESI 3 - SPORT
Declinazione maschile: un incontro di calcio, l’arbitro fischia una punizione. Si forma la barriera
ma la difesa invece di proteggersi, come d’abitudine, con le mani sui genitali, si nasconde il volto.
Declinazione femminile: un incontro di pallavolo. E’ al tiro la squadra avversaria ma le giocatrici,
invece di fare muro sotto rete, si girano dall’altra parte. Naturalmente subiscono il punto.
La campagna, di taglio semplice e popolare, ha il pregio di potersi facilmente avvalere della
collaborazione di club e di personaggi dello sport quali protagonisti degli spot previsti.
Nelle tavole allegate proponiamo il soggetto CALCIO:
L’Aids devi guardarlo in faccia
Per proteggerti usa la testa. Indossa sempre il preservativo e fai il test HIV.
Soggetto DRACULA
Buon sangue non mente. Usa sempre il preservativo e fai il test HIV
Soggetto FRANKESTEIN
Non trasformarti in un mostro. Nei rapporti sessuali usa il preservativo e fai il test HIV.
AIDS HITLER
Ferma l’avanzata dell’Aids. Usa sempre il preservativo e fai il test HIV.
Stante le valutazioni sopra esposte e il budget assegnato, la scrivente Agenzia si impegna ad offrire
i seguenti prodotti e servizi per la campagna in oggetto:
LOGO REGIONALE
Pensiamo che l’adozione di un logo regionale nelle azioni di informazione e comunicazione, sulla
donazione del sangue sia il primo passo per giungere ad un reale coordinamento regionale. Una
firma comune, che potrà essere sia un logo che un claim, da declinare su base locale, ciò permetterà
di sviluppare materiale dedicato e specifico senza perdere efficacia comunicativa.
Un’organizzazione complessa come il sistema regionale emiliano-romagnolo nell’epoca della
comunicazione globale, dove i confini di tempo e di spazio sono facilmente superabili, deve
prefissarsi azioni che generino una visibilità ed una percezione unitaria, azioni che altrimenti
sarebbero sviluppate e promosse localmente, comportando confusione del messaggio e
disorientamento nel pubblico.
Nasce da queste considerazioni il claim “NON HAI SANGUE BLU? OFFRILO ANCHE TU!” ”
che proponiamo diventi il tema o per meglio dire, la firma di tutte le azioni che dal 1 Maggio 2011
verranno realizzate per la campagna.
POSTER 6x3
Ideazione, produzione e affissione di poster 6x3, per la durata di 14gg nei capoluoghi di
provincia, .
Stampa 4+0 colori su carta da esterno da gr 115 in 148 copie, comprese scorte, distribuzione e
consegna.
Affissione per 15 gg. di n. 134 poster nei capoluoghi di provincia a partire dal 1° dicembre.
Campagna multisoggetto.
PROMOCARD
68.000 cartoline, formato cm 10x15, stampa 4+4 colori su carta patinata opaca da gr 300, in
distribuzione su 340 location in Emilia-Romagna a prevalente frequentazione giovanile, compresa
distribuzione e consegna, per un periodo di 15 giorni a partire dal 1° dicembre.
Campagna multisoggetto.
SPOT TV 30''
Ideazione produzione spot TV.
Diffusione spot su Telesanterno, Telecentro e Telestense e sul circuito CONTEL (10 emittenti).
n. 20 passaggi a emittente concentrati delle due giornate centrali della campagna di cui:
n. 10 passaggi per emittente il 1° dicembre Giornata internazionale di lotta all’Aids
n. 10 passaggi per emittente l'8 marzo Festa della Donna.
INSERZIONI STAMPA
Uscita con un'inserzione formato quadrato (circa) di 27/28 moduli sui seguenti quotidiani:
Repubblica locale, Carlino ediz. regionale, Il Domani, Corriere Romagna, Corriere BO, Libertà PC,
Nuova FE, Gazzetta di PR, MO e RE.
Le inserzioni stampa usciranno il 30 novembre e il 7 marzo ed avranno il compito di annunciare la
campagna, la messa in onda degli spot radio e TV ed anche, eventualmente, annunciare i principali
appuntamenti città per città.
LOCANDINE
formato cm 33x70 o 35x50, stampa 4+0 colori su carta da gr 100 in 3.500 copie che saranno
distribuite in associazione al FOLDY in modo da accrescerne la visibilità e per invitare a prelevare
l’opuscolo informativo. Le locandine costituiranno una versione in formato ridotto dei poster 6x3 e
saranno utilizzate per la diffusione interna nelle sedi delle Aziende sanitarie, farmacie, centri civici,
punti vendita della grande distribuzione e altri luoghi di aggregazione di pubblico. Si sottolinea a
questo proposito la possibilità di una loro collocazione presso i punti Coop Salute.
MAGAZINE “LOVER”
Magazine cartaceo di 20 pagine + copertina, formato 21x29,7, stampa 4+4 colori, su carta da gr 90.
Sarà stampato in due numeri, il primo in occasione del 1° dicembre, il secondo in occasione dell’8
marzo, con una tiratura di 20.000 copie ciascuno e verrà messo in distribuzione negli ambulatori dei
medici di famiglia, negli ambulatori pubblici, nelle biblioteche, nelle sedi di associazioni.
Il pacchetto degli strumenti informativi così predisposto ha la funzione di garantire una copertura
diffusa del territorio regionale adeguata ad incrociare i target di riferimento e a garantire una
diffusione capillare – compatibilmente con il budget – delle informazioni e del messaggio che la
campagna propone. Il formato flessibile degli strumenti – il magazine in 20.000 copie può essere
diffuso a copia singola, il foldy è confezionato in espositori personalizzati e coordinati con la
grafica della campagna in scatole da 100 pezzi per complessivi 3.500 espositori – consentirà al
livello locale di poter organizzare al meglio la loro distribuzione in ragione della loro funzione di
supporto ed integrazione alle azioni locali.
PAGINE WEB
Saranno realizzate con la struttura di un sub sito da collocare all’interno del sito Help'Aids, del sito
SalutER e dei siti delle Aziende sanitarie. Le pagine conterranno sezioni informative, i materiali
prodotti per la campagna, le versioni PDF del magazine LOVER, il programma delle iniziative nelle
diverse località, gli spot radio e tv.
Il richiamo al sito dall'Home page di ERMES sarà garantita dalla trasformazione del logo Regione
Emilia-Romagna che proponiamo nella rappresentazione grafica allegata e che dovrebbe essere
adottata per la durata della campagna a partire dal 1° di dicembre per sottolineare l’impegno della
regione in questa direzione e per rafforzare la veicolazione del logo comune.
VALUTAZIONE E VALIDAZIONE
Sarà affidata ad Enrico Finzi ed alla sua società ASTRA Ricerche che ha già collaborato con la
Regione Emilia-Romagna in occasione di altre campagne.
Nell’impostazione base il progetto prevede di svolgere un copy test con interviste telefoniche e
telematiche sulla percezione della campagna e sull’efficacia delle azioni. Le modalità di
svolgimento e gli obiettivi dell’attività potranno essere meglio precisati anche in ragione del livello
di coinvolgimento del tessuto locale, della struttura e della diffusione complessiva che assumerà il
sistema di azioni sul tema, nella costruzione di una relazione efficace tra regione e sistema
territoriale. L’obiettivo è quello di sfruttare l’occasione della campagna regionale e della
costruzione di un sistema di relazioni e di azioni coordinate con il livello locale poer ottenere
indicazioni sul proseguimento del lavoro.
Le caratteristiche e gli obiettivi sono gli stessi dell’illustrazione fatta al punto precedente,
nell’intento di rafforzare la copertura dell’informazione sul tema e la diffusione di conoscenza e
l’aumento della consapevolezza, ma anche di sostenere il processo di coordinamento e condivisione
che la campagna vuole promuovere tra i diversi livelli territoriali ed isitituzionali.
1. Stendardo da affiggere l’8 marzo in tutti i capoluoghi di provincia ed in eventuali altri centri
che ne faranno richiesta. Lo stendardo raffigurerà un monumento rappresentativo di
ciascuna località, decorato con il nastro rosso simboleggiante la lotta all’Aids. Una forma
semplice ma efficace per ricordare un tema e sottolineare una volontà.
2. Specchietto Otto Marzo. Da distribuire in occasione della Giornata della Donna nei centri
commerciali e nelle piazze, decorato con il pay off della campagna e la scritta L'OTTO
CONTRO L'AIDS, come azione di sensibilizzazione verso il target femminile.
STAFF DI LAVORO
Fabio Bolognini, Marina Palmieri, Antonino Giunta, con oltre 15 anni di esperienza come art
director e creativi di campagne di comunicazione pubblica e sociale per conto di istituzioni e
soggetti del terzo settore, sono gli autori delle proposte presentate e si occuperanno, con il
coordinamento di Alberto Coloccioni ed in rapporto con i referenti regionali, dell’elaborazione della
strategia art e copy della campagna dopo la definizione dei contenuti e degli obiettivi.
Marco Falangi, giornalista già collaboratore della Regione, sarà impegnato nell’attività di Ufficio
stampa e rassegna stampa e supporto delle iniziative organizzate a livello locale, conferenze stampe,
etc.
Alessandro Morini, con la collaborazione di Marco Gambula e Gabriele Pullega, si occuperà del
coordinamento delle produzioni e della realizzazione delle azioni e dei prodotti previsti nell’ambito
della campagna.