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Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia

Facoltà di Ingegneria – Reggio Emilia

CORSO DI
TECNOLOGIE E APPLICAZIONI WEB

Java Applet

Ing. Marco Mamei

Anno Accademico 2004-2005

M. Mamei - Tecnologie e Applicazioni Web 1


APPLICAZIONI & APPLET
• Java è un ottimo linguaggio per costruire applicazioni
• anche non per Internet
• anche non grafiche

• ma si è diffuso storicamente, e trae forza, dal concetto di


applet come piccola (almeno all’inizio dei tempi) applicazione
da eseguirsi dentro un browser Internet
• grafica portabile ed eseguibile ovunque
• modello di sicurezza “sandbox”

• Una applet ("applicazioncina") è una applicazione non


autonoma, ma pensata per far parte di una pagina Internet
• Porta dinamicità alle pagine HTML "statiche"
• Viene eseguita dal browser, che quindi deve incorporare un
interprete Java

• Attenzione alla versione!


• Molti browser supportano tuttora solo Java 1.1
• Per essere flessibili, il JDK installa il "Java Plug in", che
consente al browser di usare un interprete Java esterno
(più aggiornato)

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APPLET
In quanto applicazione non autonoma, un'applet:
• non deve creare un frame principale, perché usa la finestra
del browser che la ospita (in effetti, Applet deriva
direttamente da Panel e quindi è essa stessa un pannello)
• non ha un main, perché la sua vita è dipendente dalla pagina
in cui è visualizzata
• è organizzata intorno a 4 metodi standard:
• init(), che gioca il ruolo del costruttore
• start() e stop(), chiamati dal browser ogni volta che
occorre avviare /fermare l'applet
• destroy(), invocato quando il browser viene chiuso.

Esistono due versioni di Applet:


• la classe Applet dell'AWT standard
(da Java 1.0 in poi)
• la classe JApplet di Swing
(da Java 1.1.6 in poi)
Attenzione:
• se si usano componenti Swing, occorre necessariamente
usare JApplet
• una Applet con componenti Swing non viene disegnata
correttamente se non su browser recenti!

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SWING: GERARCHIA DI CLASSI
Object

In rosso: classi AWT


Component In blu: classi Swing

Container

Window Panel JComponent

Frame Dialog Applet

JFrame JDialog JApplet

COSTRUIRE UN'APPLET

Per costruire un'Applet (con Swing), occorre:


• creare una propria classe che estenda JApplet
• implementare i metodi opportuni (tipicamente, almeno
init())
• compilare l'applet nel modo standard
• preparare una pagina HTML che la carichi
• eseguire l'applet tramite l'AppletViewer
- oppure -
• aprire tale pagina con un browser

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ESEMPIO 1
import java.applet.*;
import java.awt.*;
import javax.swing.*;
public class Applet1 extends JApplet {
Font f = new Font("Times", Font.BOLD, 36);
public void paint(Graphics g) {
g.setFont(f);
g.setColor(Color.red);
g.drawString("Ciao mondo!", 100, 50);
// non implementa i metodi init, start, stop
}
}

ESEMPIO 1 - LA PAGINA HTML

<HTML><HEAD>
<TITLE> Applet Hello World </TITLE>
</HEAD> <BODY>
Questo e' cio' che produce la mia applet in
un rettangolo 500 x 100 (la scritta e' alle
coordinate 500,100 e si riferisce all'angolo
inferiore sinistro della stringa): <P>
<APPLET CODE="Applet1.class"
WIDTH=500 HEIGHT=100 >
<!--la classe dell’applet e le sue dimensioni-->
</APPLET>
</BODY>
</HTML>

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ESEMPIO 1 - TEST
Compilazione:
C:\prova> javac Applet1.java
Esecuzione via appletviewer:
C:\prova> appletviewer Applet1.html

Alternativa: esecuzione via browser, caricando la


corrispondente pagina HTML
• Problema:
molti browser non supportano ancora Swing
• Soluzione: usare un browser recente o il Java Plug-in

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ESEMPIO 2
Un'applet con tre pulsanti per cambiare il
colore di sfondo

• Il metodo init() fa le veci del costruttore: crea i


componenti, installa i listener, etc.
• Non occorrono in questo caso gli altri metodi

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ESEMPIO 2 - codice

public class Applet2 extends JApplet {


JButton redButton, blueButton, greenButton;
JTextField messaggio;
public void init() {

Container c = getContentPane();
// il contenitore che contiene la applet
c.setBackground(SystemColor.window);

c.setLayout(new FlowLayout());

redButton = new JButton("Rosso");


blueButton = new JButton("Azzurro");
greenButton = new JButton("Verde");
messaggio = new JTextField(26);
messaggio.setText("Premere un pulsante");
messaggio.setEditable(false);

// i componenti non vanno aggiunti alla applet


// ma al contenitore che la contiene
c.add(messaggio); c.add(redButton);
c.add(blueButton); c.add(greenButton);
redButton.addActionListener(new
Applet2Listener(this, Color.red, messaggio));
blueButton.addActionListener(new
Applet2Listener(this, Color.cyan, messaggio));
greenButton.addActionListener(new
Applet2Listener(this, Color.green, messaggio));
}
}

(segue la classe Applet2Listener)

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ESEMPIO 2 – segue codice
Il gestore degli eventi:
class Applet2Listener implements ActionListener {
JApplet app; Color colore; JTextField txt;
Applet2Listener(JApplet a, Color c, JTextField t){
app = a; colore = c; txt = t;
}
public void actionPerformed(ActionEvent e){
app.getContentPane().setBackground(colore);
txt.setText("Premuto il pulsante " +
e.getActionCommand());
app.repaint();
}
}

La pagina HTML:

<HTML><HEAD>
<TITLE> Applet 2 </TITLE>
</HEAD> <BODY>
<APPLET CODE="Applet2.class"
WIDTH=300 HEIGHT=100 >
</APPLET>
</BODY>
</HTML>

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ESEMPIO 3
Un'applet che gestisce un'area di testo:

I pulsanti MODIFICA ed ELIMINA sostituiscono il testo


selezionato con quello scritto nel campo di testo sotto.

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ESEMPIO 3 - codice
public class Applet3 extends JApplet {

JButton deleteButton, editButton;

JTextArea ta; JTextField tf;

int pos, endPos;

public void init() {


Container c = getContentPane();
// ricordiamo che si opera sul container e non
// sulla applet
c.setBackground(Color.blue);

c.setLayout(new
FlowLayout(FlowLayout.CENTER,10,10));
deleteButton = new JButton("Elimina");
editButton = new JButton("Modifica");
ta = new JTextArea("",12,40);
tf = new JTextField("",40);

c.add(ta); c.add(tf);
c.add(editButton); c.add(deleteButton);

Applet3Listener editor = new


Applet3Listener(ta,tf);

editButton.addActionListener(editor);
deleteButton.addActionListener(editor);
}
}

(segue la classe Applet2Listener)


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ESEMPIO 3 – segue codice
class Applet3Listener implements ActionListener {
JTextArea area; JTextField riga;
Applet3Listener(JTextArea ta, JTextField tf){
area = ta; riga = tf;
}
public void actionPerformed(ActionEvent e){
String azione = e.getActionCommand();
String testoDaInserire;
if (azione.equals("Elimina")) testoDaInserire =
"";
else testoDaInserire = riga.getText();
int start = area.getSelectionStart();
int end = area.getSelectionEnd();
area.replaceRange(testoDaInserire,start,end);
area.select(start,start);
}
}

La pagina HTML:

<HTML><HEAD>
<TITLE> Applet 2 </TITLE>
</HEAD> <BODY>
<APPLET CODE="Applet3.class"
WIDTH=500 HEIGHT=300 >
</APPLET>
</BODY>
</HTML>

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APPLET E PARAMETRI
• Il file HTML può specificare parametri da passare all'applet,
nella forma:
<APPLET CODE="Applet3.class"
WIDTH=500 HEIGHT=300>
<PARAM NAME="ascissa" VALUE="123">
<PARAM NAME="ordinata" VALUE="67">
...
</APPLET>

• L'applet può recuperarli con il metodo


getParameter(nomeparametro), che restituisce una
String

ESEMPIO 4

L'applet dell'esempio 1 modificata:

import java.applet.*;
import java.awt.*;
import javax.swing.*;
public class Applet4 extends JApplet {
Font f = new Font("Times", Font.BOLD, 36);
public void paint(Graphics g) {
g.setFont(f);
g.setColor(Color.red);
g.drawString(getParameter("Frase"), 100, 50);
}
}

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ESEMPIO 4
La pagina HTML dell'esempio 1 modificata:

<HTML><HEAD>
<TITLE> Applet Parametrica </TITLE>
</HEAD> <BODY>
<APPLET CODE="Applet4.class"
WIDTH=500 HEIGHT=100 >
<PARAM NAME="Frase" VALUE="Oh, che bello!">
<!-- NOME e VALORE del parametro -->
</APPLET>
</BODY>
</HTML>

Risultato:

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APPLET: I METODI STANDARD

Un'applet è organizzata intorno a 4 metodi:


• init(), che viene chiamato dal browser quando lancia
l'applet per la prima volta
– fa le veci di un costruttore, legge i parametri, etc.

• start(), che viene chiamato dal browser ogni volta che


l'applet deve essere riavviata (perché torna visibile nella
pagina)
– tipicamente riavvia un'animazione o un thread
– non occorre implementarlo se non ci sono animazioni o
thread da riattivare

• stop(), che viene chiamato dal browser ogni volta che


l'applet deve essere fermata (perché esce dall'area visibile
della pagina)
– tipicamente ferma un'animazione o un thread
– non occorre implementarlo se non ci sono animazioni o
thread da fermare
• destroy(), che viene chiamato dal browser quando il
browser stesso si chiude
– utile in casi particolari, per liberare i contesti grafici (di
norma non occorre implementarlo)

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DA APPLICAZIONE A APPLET

Come convertire un'applicazione in un'applet?


• eliminare il main che crea il frame: non serve più, il frame è
quello del browser
• sostituire JFrame con JApplet e assicurarsi che la classe
sia pubblica, altrimenti l'applet non potrà essere caricata
• eliminare la chiamata a setSize(): ora le dimensioni del
frame sono decise dalla pagina HTML tramite HEIGHT e
WIDTH

• eliminare la chiamata a addWindowListener(): un'applet


non può essere chiusa, termina quando l'utente esce dal
browser
• eliminare la chiamata a setTitle(): un'applet non ha
titolo, è la pagina HTML che lo definisce
• sostituire il costruttore col metodo init():
in realtà, un'applet può avere un costruttore, ma solo
init() può recuperare i parametri tramite
getParameter().

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APPLET "DOUBLE FACE"
Un'applet può essere costruita in modo da poter funzionare
anche come applicazione:basta aggiungere un main che
svolga le funzioni normalmente svolte dal browser:
• creare il frame, dimensionarlo con setSize() e fissare il
titolo con setTitle()
• impostare un WindowListener per gestire la chiusura della
finestra (frame)

• invocare il metodo init()


• avviare l'applet chiamando start()

Nota:
• non occorre chiamare il metodo stop(), perché
un'applicazione termina quando il suo frame viene chiuso.

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ESEMPIO 5

Si vuole rendere "double face" l'Esempio 2.

Occorre creare un main che:


• crei un oggetto Applet5
• crei un JFrame, lo dimensioni, recuperi il Container, e gli
aggiunga l'applet
• avvii l'applet con init(), e mostri il frame.

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ESEMPIO 5 - codice
public class Applet5 extends JApplet {
...
public static void main(String args[]) {
Applet5 applet = new Applet5();
JFrame f = new JFrame(“Prova Applet”);
//TITOLO = NOME CLASSE
f.setSize(new Dimension(300,100));
f.addWindowListener( new Terminator() );
Container c = f.getContentPane();
c.add(applet);
applet.init(); // non c'è start();
f.show(); }

Come applet:
appletviewer Applet5.html

Come applicazione: java Applet5

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APPLET "DOUBLE FACE"

UN APPROCCIO ALTERNATIVO
• Non toccare l'applet già fatta
• Ma sfruttare l'ereditarietà per definire una nuova classe che
– erediti dall'applet che interessa
– contenga il main opportuno
Vantaggi:
• è molto semplice
• non tocca neanche un file dell'applet originale
• si può usare sempre, per qualunque applet

public class Application2 extends Applet2 {


public static void main(String args[]) {
Application2 applet = new Application2();
JFrame f = new JFrame(
applet.getClass().getName() );
f.setSize(new Dimension(300,100));
f.addWindowListener( new Terminator() );
Container c = f.getContentPane();
c.add(applet);
applet.init(); // non c'è start();
f.show();
}
// qui c'è anche la classe Terminator
}

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ATTRIBUTI TAG APPLET

<APPLET CODE=”pippo.class” CODEBASE=”cartella”>


Se la applet si trova in una cartella diversa da quella del file
HTML

<APPLET OBJECT=”pippo.dat”>
Se la applet di trova in una file in forma serializzata

NAME: se ci si vuole riferire alla applet con degli script

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APPLET e SICUREZZA: SANDBOX

Un'applet non può fare tutto quello che fa una


applicazione.
• Poiché può essere scaricata dalla rete, sarebbe troppo
pericoloso permettere a un'applet di fare qualunque cosa.
• Un'applet è costretta a rispettare un ben preciso modello di
sicurezza ("sandbox")
– è eseguita in una "scatola" da cui non può uscire
– non può contaminare (o spiare) i dati del computer
dell'utente

Un'applet di norma non può:


• accedere al file system locale (neppure per leggere un file)
• eseguire un altro programma
• ottenere informazioni sull'utente
• connettersi via rete a un computer diverso da quello da cui è
stata scaricata
• caricare la libreria Java, chiamare System.exit()
Questi vincoli non si applicano all'appletviewer

Un'applet, inoltre:
• può aprire un'altra finestra, ma in essa compare
automaticamente un avviso ("Warning: Applet
window")
Problema:
• in molte situazioni, questi vincoli sono troppo rigidi
• rischierebbero di rendere impossibile la costruzioni di applet
utili.

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COSA POSSONO FARE LE APPLET

Un'applet può:
- collegarsi al sito Web di origine – e solo a quello – e
recuperare file e informazioni
- interagire in modo limitato con il browser: caricare
documenti in frame (equivalente al cambiare la
window.location in JavaScript…)
- interagire con la pagina Web in cui è contenuta e con
altre applet in essa Æ due applet su una pagina possono
quindi interagire tra loro e scambiarsi richieste di servizio

PER COMUNICARE CON IL SERVER, si usano strumenti


nella famiglia delle classi URL.

Ricordiamo, dal corso di reti:

URL ind = new


URL(“http://www.newsite.com/file/h.html”);
// oppure in formato base+stringa:
URL(“http://www.newsite.com”, “file/h.html”);

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COLLEGARSI AL SITO WEB DI ORIGINE
Ci si può collegare al sito Web di origine trovandone l’URL
corrispondente:

public URL getDocumentBase()


trova l’URL della pagina HTML contenente l’applet

public URL getCodeBase()


trova l’URL della applet stessa

A questo punto, a partire dalla URL, possiamo connetterci al


sito e interagire con esso tramite Socket

Esempio:
dal CodeBase http://sito.com
possiamo connetterci direttamente tramite URLconnection

Oppure, estraiamo il nome del sito http://sito.com


E a questo punto possiamo usare il nome del sito per
collegarci ad esso….possiamo collegarci con le normali
Socket. Naturalmente, sul server ci dovrà essere un processo
server che accetta la nostre connessioni.

Vantaggi:
all’interno del Web (dentro al browser) riusciamo a superare i
limiti del protocollo http, per connetterci con interfaccia Web a
qualsiasi tipo di servizio…..

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APPLET E MULTIMEDIALITA’
Esistono classi e metodi specifici che una applet può usare
per recuperare dal server in modo molto semplice file a
contenuto multimediale (audio, immagini, animazioni)

AUDIO:

Void play(URL url)


Void play (URL urlbase, String name)

AudioClip getAudioClip(URL url)


AudioClip getAudioClip(URL urlbase, String
name)

IMMAGINI:

Image getImage(URL url)


Image getImage(URL urlbase, String name)

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ESEMPIO: LETTORE AUDIO (1)
import java.applet.*;
import java.awt.*;
import java.awt.event.*;
import java.net.*;

public class AudioPlayer extends JApplet {


AudioClip music;
Image background;
public void init() {

Container c = getContentPane();
URL codeBase = getCodeBase();
music = getAudioClip(codeBase,"REM.wav");
background = getImage(codeBase,"space.gif");

JButton playButton = new JButton("Play");


JButton stopButton = new JButton("Stop");
JButton loopButton = new JButton("Loop");
playButton.addActionListener(
new ButtonHandler());
stopButton.addActionListener(
new ButtonHandler());
loopButton.addActionListener(
new ButtonHandler());

c.add(playButton);
c.add(stopButton);
c.add(loopButton);
}

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ESEMPIO: LETTORE AUDIO (2)

public void stop() {


music.stop();
}

public void paint (Graphics g) {


g.drawImage(background,0,0,this);
}

class ButtonHandler implements ActionListener


{
public void actionPerformed(ActionEvent e){
String s = e.getActionCommand();
if("Play".equals(s)) music.play();
else if("Stop".equals(s)) music.stop();
else if("Loop".equals(s)) music.loop();
}
}
}

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INTERAGIRE CON APPLETCONTEXT
AppletContext indica il “contesto di esecuzione” della Applet,
cioè il browser e i documenti associati…(corrispondono circa
al window e al document di Java Script

AppletContext ac = getAppletContext()
Recupera il contesto della applet stessa
(this.getAppletContext())..

CAMBIARE DOCUMENTO SUL BROWSER


Agendo sull’applet context è possibile interagire (seppure in
modo limitato) con il browser
ac.showDocument(URL);
apre un nuovo documento nel browser (e chiaramente elimina
la applet che era nella vecchia finestra)

ac.showDocument(URL, _blank)
apre il documento in una nuova finestra
oppure: _parent (nel frame contenitore, _top (nel frame alto),
“nome” nel frame con quel nome

ac.showStatus(“ciao Ciao”);
finestra di stato del browser

INTERAGIRE CON ALTRE APPLET


Se le applet nel documento hanno un nome:
Applet a = ac.getApplet(“nome della Applet”);
Si ottiene un riferimento all’oggetto applet e si può interagire
con esso

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APPLET FIRMATE
Problema:
• in molte situazioni, questi vincoli sono troppo rigidi
• rischierebbero di rendere impossibile la costruzioni di applet
utili.

Attraverso tecnologie di cifratura, un'applet può essere


firmata, ossia a essa può essere allegato un certificato che ne
garantisce l'origine.
• Alle applet firmate, cui si attribuisce maggiore fiducia, l'utente
può consentire di svolgere alcune o tutte le operazioni
sottoposte a vincolo.

Ogni browser può essere configurato per gestire le applet


firmate.
POLITICHE DI SICUREZZA
• A partire da Java 2, l'utente può decidere caso per caso
quali politiche di sicurezza applicare, con una granularità
molto fine
• Esiste il concetto di policy file, che elenca le politiche locali
– si può stabilire che una certa applet, proveniente da un
ben preciso sito, ha diritti particolari
• Tale file può essere fornito da chi sviluppa l'applet, o
modificato dall'utente con lo strumento PolicyTool.

M. Mamei - Tecnologie e Applicazioni Web 29


APPLET E JAVA URL
All’interno del codice di un’applet, è possibile utilizzare le Java
URL per accedere al Web.

È possibile, ad esempio, visualizzare il contenuto di una


pagina Web, tramite il comando:
getAppletContext().showDocument(u);

dove u è un oggetto URL.


import javax.swing.*;
import java.awt.*;
import java.awt.event.*;
import java.net.*;
import java.io.*;
import com.bruceeckel.swing.*;

public class ShowHTML extends JApplet {


JButton send = new JButton("Go");
JLabel l = new JLabel();
public void init() {
Container cp = getContentPane();
cp.setLayout(new FlowLayout());
send.addActionListener(new Al());
cp.add(send);
cp.add(l);
}
class Al implements ActionListener {
public void actionPerformed(ActionEvent ae) {
try {
// This could be a CGI program instead of
// an HTML page.
URL u = new URL(getDocumentBase(),
"FetcherFrame.html");
// Display the output of the URL using
// the Web browser, as an ordinary page:
getAppletContext().showDocument(u);
} catch(Exception e) {
l.setText(e.toString());
}}}}

M. Mamei - Tecnologie e Applicazioni Web 30


Una semplice variazione del programma precedente permette
di leggere un file sul server:

import javax.swing.*;
import java.awt.*;
import java.awt.event.*;
import java.net.*;
import java.io.*;
import com.bruceeckel.swing.*;

public class Fetcher extends JApplet {


JButton fetchIt= new JButton("Fetch the Data");
JTextField f =
new JTextField("Fetcher.java", 20);
JTextArea t = new JTextArea(10,40);
public void init() {
Container cp = getContentPane();
cp.setLayout(new FlowLayout());
fetchIt.addActionListener(new FetchL());
cp.add(new JScrollPane(t));
cp.add(f); cp.add(fetchIt);
}
public class FetchL implements ActionListener {
public void actionPerformed(ActionEvent e) {
try {
URL url = new URL(getDocumentBase(),
f.getText());
t.setText(url + "\n");
InputStream is = url.openStream();
BufferedReader in = new BufferedReader(
new InputStreamReader(is));
String line;
while ((line = in.readLine()) != null)
t.append(line + "\n");
} catch(Exception ex) {
t.append(ex.toString());
}}}}

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