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iTV (TV Digitale interattiva)

Luca Megale
Modulo DOL – iTV (TV Digitale Interattiva) Docentie: Luca Megale

INDICE

1 - Introduzione 3

2 - Tecnologie e protocolli 4

3 - MHP 7

4 - Broadcast interattivo 9

5 - Authoring Tools 10

Bibliografia 17

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Modulo DOL – iTV (TV Digitale Interattiva) Docentie: Luca Megale

1 - Introduzione

Agli inizi del 1900 fece la sua comparsa la televisione, uno strumento che a
differenza della radio si basava sulla trasmissione di suoni ed immagini. La televisione
aumentava il contenuto informativo che poteva essere trasmesso permettendo la
visione e l’ascolto di situazioni immergendo il telespettatore in un nuovo ambiente.
L’introduzione della iTV (Interactive Television) è un passaggio, per alcuni aspetti,
diverso da quello appena visto. iTV arricchisce la tradizionale Televisione con
contenuti interattivi che ne aumentano il fattore informativo. La televisione interattiva
non aumenta solo il contenuto informativo che può essere fruito dal telespettatore
inserendo informazioni sotto forma di immagini, testi, ecc. L’utente può mentre vede
un film ottenere informazioni aggiuntive su ciò che sta guardando, ad esempio la
filmografia dei personaggi, un riassunto della trama, ecc. La differenza tra il passaggio
da radio a televisione e quello tra televisione e iTV è che mentre nel primo caso veniva
solo aumentato il contenuto informativo del canale, nel secondo caso viene anche data
al telespettatore la possibilità di decidere che informazioni fruire e persino di
partecipare alla trasmissione inserendo a sua volta informazioni. L’utente mentre
guarda un opera può ad esempio decidere di acquistare di un cd che la riproduce
oppure partecipare ad un discussione (chat) con altri spettatori.

iTV combina il tradizionale modo di vedere la televisione con i mezzi offerti dai
moderni strumenti di comunicazione (internet primo fra tutti).

Contenuti interattivi:
• Grafica
TV • Link
tradizionale • Programmi (menu,
(flusso shopping bag, ecc.)
• Contenuti extra
audio/video)
(informazioni sui
personaggi ecc.)
• …

ITV

Figura 1 – iTV unisce contenuti tradizionali e interattivi

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I contenuti interattivi che possono essere inseriti in un programma includono un


vasto insieme di applicazioni e offrono nuovi spunti al mercato delle televisioni digitali.
Alcune di queste possono essere catalogate come segue:

• Informazioni sul programma che si stà vedendo (interpreti, regia, storia…)


• Sottotitoli
• Quiz in tempo reale per mettere alla prova la propria conoscenza su argomenti
inerenti la trasmissione
• News e informazioni specifiche (sport, previsioni del tempo…)
• Home Banking
• Home shopping
• Guide interattive
• Sondaggi in tempo reale
• Giochi interattivi
• Distance Learning
• Instant Messaging
• …
L’introduzione della iTV trasforma l’utente da ricettore passivo a fruitore attivo di
informazioni conferendo quindi allo strumento televisivo alcune funzionalità fino ad oggi
proprie di internet.

ESERCIZIO: utilizzare internet per cercare alcune applicazioni iTV attualmente


fruibili in Italia che sfruttino l’interattività con l’utente

2 - Tecnologie e protocolli

La iTV coinvolge una vasta area di tecnologie che devono coprire sia gli aspetti di
trasmissione dei dati (propri della televisione digitale) e sia gli aspetti legati
all’interazione con l’utente (propri fino ad ora del web). Le aree tecnologiche coperte
vanno dalla trasmissione vie etere (comunicazioni radio) alla trasmissione su tcp/ip (il
protocollo base delle comunicazioni che avvengono su internet) che viene utilizzata
come canale di ritorno per dare la possibilità all’utente di fornire un feedback al canale.

Di questi aspetti si è occupato il consorzio DVB (Digital Video Broadcasting) che ha


deciso di utilizzare alcuni standard preesistenti e di estenderli per adattarli alle nuove
necessità (è il caso dello standard MPEG-2 che gia esisteva per la codifica di flussi
audio e video ed è stato ampliato per contenere anche dati e programmi).

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Gli aspetti tecnologici coinvolti nella Tv digitale possono essere divisi in tre
macroaree (figura 2). In realtà ci sarebbero anche altre due aree che si occupano della
gestione dell’accesso e della sicurezza dei dati che non tratteremo perché esulano
dagli scopi di questo semplice modulo.

Compressione e codifica

La compressione e codifica dei dati avviene utilizzando lo standard MPEG-2 (un


formato molto utilizzato per i contenuti audio/video come ad esempio i dvd) che
permette di incapsulare flussi audio/video, dati e programmi, nello stesso stream
agevolando cosi la trasmissione di informazioni sincronizzate.

Le specifiche dello standard MPEG-2 non si occupano dell’interoperabilità dei dati,


ne della loro trasmissione in broadcast. Il consorzio DVB ha quindi sviluppato e
distribuito delle specifiche che si occupano dell’interoperabilità dei dati estendendo le
specifiche dell’MPEG-2 (ISO/IEC 13818-1) producendo quello che viene chiamato “Full
Service Information Specification” (DVB-SI).

Multiplazione

La Multiplazione si occupa dello schema con il quale il segnale vene trasmesso dal
broadcaster al ricevente.

DVB copre questo aspetto con tre varianti (DVB-T, DVB-S, DVB-C) che si occupano
rispettivamente della Tv digitale terrestre, satellitare, e via cavo.
• DVB-T è un sistema flessibile che permette ai broadcasters terrestri di
raggiungere apparati di ricezione fissi o mobili. Tra gli aspetti importanti di
questo standard vi è la scelta di un trade-off tra robustezza del canale e bit-rate
di trasmissione.
• DVB-S è lo standard DVB più “antico” e consolidato. Il sistema è progettato per
far fronte alla vasta gamma di servizi che vengono forniti in 6 continenti
attraverso i trasponder satellitari
• DVB-C è basato sullo standard DVB-S da cui si distingue per lo schema di
modulazione. DVB-C adopera uno schema QAM (Quadrature Amplitude
Modulation) anziche QPSK (Quadrature Phase Shift Key) utilizzato nelle
trasimissioni satelitari

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Figura 2 – Diversi standard cooperano nella iTV

Gestione delle applicazioni

Le gestione delle applicazioni multimediali e interattive viene trattata da diverse


normative. Nel Regno Unito è gia in esercizio la norma ISO-MHEG5 ma ultima in
ordine cronologico ETSI/MHP risulta essere molto più flessibile ed è gia in esercizio in
diversi paesi (in Italia ha recentemente fatto il suo debutto nella tv digitale terrestre
proposta per prima da mediaset).

La tecnologia MHP utilizza un insieme di API (Application Programming Interface)


implementate su tutte le STB-MHP (Ricevitori digitale che viene inserito tra antenna e
televisore) che permettono ai programmi interattivi di funzionare una volta estratti dal
flusso MPEG-2. In questo modo gli sviluppatori sono slegati dalla specifica STB perché
i loro programmi funzioneranno su tutte le macchine compatibli con lo standard
indipendentemente dallo specifico hardware.

I programmi si basano sulla tecnologia JAVA perché riesce a rendere un


programma indipendente dallo specifico hardware in cui andrà a funzionare. Attraverso
un funzionamento simile a quello delle applet java utilizzate nel web i programmi
vengono scaricati sulla STB e vengono mandati in esecuzione.

Fino ad ora abbiamo accennato a java senza dare ulteriori spiegazioni per cui
fermiamoci un attimo su questo punto: java è una tecnologia che rispetto alle altre offre
la possibilità di far girare programmi indipendentemente dalla piattaforma. Questo
significa che un programma sviluppato in java può funzionare tranquillamente sotto
windows o sotto linux. Nella TV interattiva questo significa che lo stesso programma
può girare su ogni tipo ti ricevitore digitale togliendo quindi dalle spalle degli
sviluppatori il peso di dover sapere come funzionano tutte le STB presenti sul mercato.

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ESERCIZIO: abbiamo visto che la TV digitale interattiva si basa su diverse


tecnologie e protocolli. Utilizzare le risorse presenti su internet per approfondire il
funzionamento di almeno uno tra i seguenti argomenti: MPEG2, MHP, Java.

3 - MHP

MHP è lo standard che definisce l’interfaccia tra le applicazioni digitali interattive e i


terminali su cui le applicazioni andranno a funzionare. Questa interfaccia disaccoppia i
produttori di software dallo specifico hardware presente sulle Set Top Box.

MHP si occupa di alcuni attori coinvolti nella iTV, che comunicano formando una
catena virtuale

Possiamo distinguere:
• Content producer: forniscono i contenuti e le applicazioni motivo di interesse da
parte degli utenti.
• MHP broadcaster: aggregano informazioni e applicazioni fornendole come
servizi agli utenti
• MHP network operator : si occupa della trasmissione vera e propria dei servizi.
Spesso broadcaster e network operator sono la stessa figura.
• MHP terminal equipment vendor : La figura più importante è il produttore di
terminali (Set Top Box) con i quali gli utenti possono utilizzare le applicazioni
MHP. Le Set Top Box devono essere conformi allo standard DVB-MHP e
devono aver passato un test (scaricabile sul sito del consorzio DVB) per poter
essere vendute con il logo MHP.

Figura 3 La catena di attori coinvolti nello standard MHP

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MHP1.0.1 definisce in particolare tre profili ognuno dei quali espande le funzionalità
di quello precedente:

Internet Access

Interactive Broadcast

Enanched

Figura 4 – L’architettura MHP prevede tre profili di utenza

1. Enanched Broadcast: le applicazioni vengono combinate con il flusso audio e


video per un utilizzo locale sulla Set Top Box, non è previsto alcun canale di
ritorno e quindi nessun tipo di feedback. Le specifiche di questo profilo
comprendono:

a. La Java virtual machine


b. Le java dvb api per le applicazioni multimediali
c. I formati dei media (mpeg, gif, jpeg…)
d. Il protocollo di trasporto in broadcast.

2. Interactive Broadcast: include le specifiche del profil enanched broadcast ma


aggiunge un canale di ritorno utilizzabile per dare interattività alle applicazioni.
Richiede che sulla Set Top Box sia presente un sistema di comunicazione Lan
o Modem. Le specifiche di questo profilo comprendono:

a. Il protocollo di trasporto interattivo (compreso il trasporto su IP)


b. L’estensione delle api java MHP per ottenere interattività

3. Internet Access: include le specifiche:


a. Web browser
b. Email client

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4 - Broadcast interattivo

Il sistema di comunicazione DVB-MHP si basa su due canali


• Broadscasting
• Canale interattivo
Il canale di broadcasting si occupa della trasmissione delle informazioni dirette a
tutti, non orientate al singolo utente. Il sistema di trasporto è basato su tre tecnologie
• Satellitare
• Digitale terrestre
• Via cavo
Tutte e tre queste tecnologie hanno in comune che sono unidirezionali dal server al
client senza possibilità di feedback.

Figura 5 – I canali di comunicazione utilizzati nell’architettura MHP

Il canale interattivo può essere implementato via modem o via LAN e utilizza i
protocolli di trasporto propri di internet. Essendo un canale bidirezionale può essere
usato per dare interattività al sistema. L’utente può inviare messaggi al server e il
server può inviare all’utente informazioni che riguardano solo lui. Il funzionamento del
canale interattivo avviene utilizzando le API di sistema che permettono all’applicazione
java di aprire e mantenere una connessione TCP o UDP con un sistema remoto
utilizzando l’indirizzamento IP in modo trasparente a come questo è sviluppato sul
hardware specifico.

Lo scenario d’uso tipico è quello di un sistema che invia delle informazioni generali
in broadcast e ottiene un feedback attraverso il canale interattivo dall’utente.

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ESERCIZIO: l’interattività abbiamo visto che si ottiene attraverso il canale di ritorno


(modem o internet). Questa interattività fino a che punto può spingersi? Sarebbe
ipotizzabile ad esempio che un utente mandi una richiesta via modem e ottenga una
risposta in broadcast? Sotto quali condizioni potrebbe diventare realistico questo
scenario?

5 - Authoring Tools

Gli Strumenti di authoring permettono di implementare contenuti interattivi e di


sviluppare applicazioni MHP da utilizzare sulle Set Top Box.

Lo scopo dei software di authoring è produrre un programma Java che andrà poi in
esecuzione sulla Set Top Box partendo dal design ideato dai progettisti dei contenuti.

Esistono diversi tools di authoring tra i quali possiamo elencare:


• Aircode - The 'TVPlus i Station' authoring tool
• Alticast - The 'Alticomposer' authoring tool
• Cardinal Information Systems - 'Cardinal Studio' authoring tool

• Core Media - Starter Kit for MHP

• DTV Interactive

• Institut Für Rundfunktechnik - Application Analyser (German)

• Mindhouse - Content management system and applications

• Panasonic - Application Development Kit

• Softel - The 'Sublime iTV Suite' authoring tool (repackaged from Sublime
Software)

• Sony Professional Broadcast - 'Media Gateway' authoring tool

• Snap2 - The 'Gear' authoring tool

• Sublime software - 'Sublime iTV Suite' authoring tool

• Technidata - Content management system and applications

• TeleIDEA - 'IdeaPublisher’ and 'TeleAuthor' authoring tools, plus an EPG Toolkit

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• Unisoft - the MHP Security File Generator

• Videsti - authoring tools.

Tutti software di authoring mettono a disposizione dell’utente tre principali


strumenti:
1. Un sistema di wysiwyg di design per generare grafica e animazioni tramite il
modello drag&drop. Sono presenti componenti come pulsanti, label, ecc.. che è
possibile manipolare per creare effetti di navigazione o di menu. Spesso è
possibile utilizzare grafica preesistente importando immagini in diversi formati
(jpg,gif…) diminuendo i tempi di sviluppo.

2. Un sistema di integrazione di componenti scritti ad hoc per la singola


applicazione. I programmatori possono creare in java nuove unità JavaBeans
ed inserirle nel progetto per aggiungere nuove funzionalità.

3. Un Emulatore di Set Top Box, indispensabile per testare le applicazioni


interattive sul proprio PC quando non si ha a disposizione un sistema di
broadcasting. L’emulatore è un componente critico poiché per essere completo
deve rendere possibile il testing non solo dell’interazione col telecomando ma
anche con il return channel e gli stream event.

La differenza tra i vari applicativi è la completezza con la quale vengono sviluppati


questi 3 moduli e la capacità di ottimizzazione del codice che, permettendo di
risparmiare memoria nella Set Top Box e banda di trasmissione, viene ad essere un
aspetto critico per applicazioni di grandi dimensioni.

Vengono di seguito presi in considerazione alcuni software di authoring.

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AIRCODE

Figura 6 – Aircode

Aircode mette a disposizione diversi tools sia software che hardware, per lo sviluppo
di applicazioni MHP. TVPLUS Author è lo strumento che Aircode propone per il design
dei contenuti iTV. Il programma dispone di un motore grafico integrato in grado di
supportare effetti grafici 3D. E’ possibile riutilizzare grafica preesistente diminuendo i
tempi di produzione grazie al sistema di acquisizione di immagini in vari formati e la
gestione delle trasparenze.

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ALTICOMPOSER

Figura 7 – Alticast composer

Alticast Composer si basa sul modello drag & drop e i menu pull-down per
l’interfaccia di design. L’uso semplificato permette di generare applicazioni interattive
basate sullo standard MHP semplicemente con l’uso del mouse. Oltre a diversi
componenti pronti per l’uso è presente un emulatore di Set Top Box che permette di
vedere in funzione l’applicazione come se fosse trasmessa in broadcast, sul proprio pc.

E’ disponibile anche un component developing kit (CDK) che permette di scrivere in


java nuovi componenti da aggiungere a quelli preesistenti. Nella versione 2 è presente
anche un ottimizzatore di codice che riduce lo spazio occupato dall’applicazione.

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CARDINAL STUDIO

Figura 8 – Cardinal Studio

Cardinal Studio è presente in diverse versioni differenti per funzionalità e permessi


d’uso di licenza.
• The Cardinal Studio Standard Edition
• The Cardinal Studio Professional Edition
• The Cardinal Studio Professional IRT Edition
• The Cardinal Studio Enterprise Edition
Il software utilizza un modello drag & drop per il design dell’applicazione che
permette il posizionamento dei componenti preesistenti sul pannello di lavoro. Il
programma è totalmente sviluppato in java per cui richiede una macchina abbastanza
veloce per funzionare ad una velocità ragionevole. Una volta scaricate le diverse patch
che ne correggono gli errori è possibile sviluppare in tempi brevi applicazioni
contenenti semplici animazioni e trasparenze. E’ prevista la possibilità di aggiungere a
quelli gia esistenti, componenti scritti da se in java utilizzando il modello JavaBean.

Una volta scritti e compilati i Bean (in file .jar), è sufficiente inserirli in una apposita
directory e verranno automaticamente importati dal programma.

E’ presente un emulatore di Set Top Box per il testing delle applicazioni. Nella
versione 2.0 di cardinal studio professional l’emulatore non è in grado di testare gli
stream event e il return channel.

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SUBLIME iTV SUITE

Figura 9 – Sublime iTV suite

Sublime iTV Suite utilizza il consolidato sistema drag&drop per la manipolazione dei
componenti sul pannello di lavoro. Supporta il return channel e gli stream event in
modo nativo e dispone di un emulatore di Set Top Box per il testing delle applicazioni.

E’ disponibile in diverse versioni per adattarsi alle esigenze di aziende e piccoli


professionisti.

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SNAP2 GEAR

Figura 10 – Snap2 Gear

Snap2 funziona con Sun Forte For Java e permette lo sviluppo di componenti
attraverso il modello javaBeans. La creazione di interfacce grafiche avviene usando il
drag&drop dei componenti.

La caratteristica che contraddistingue questo software dagli altri è la totale


integrazione con l’ambiente di programmazione java.

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Bibliografia

• An overview of MHP – J.-P. evain


http://www.dvb.org/documents/white-papers/evain.pdf

Introduzione al design dei ricevitori MHP artendo dal modello definito da DVB.
• Answers to Common Interactive Television (iTV) Questions.
http://www.itvdictionary.com/itv.html
Spiega I termini più utilizzati nell’ambito della iTV

• Digital Video Broadcasting


www.dvb.org

Sito di riferimento del consorzio DVB. Più che un testo è un insieme di tutte
le news che riguardano il panorama della iTV

• DVB-MHP JAVA TV Data Transport Mechanism


John Jones – Sun professional Service Pacific Region

Una panoramica sulle tecnologie coinvolte nell’MHP (MPEG2, Java…).


Viene spiegato il funzionamento del carosello e l’accesso ai file da parte delle
applicazioni

• Multimedia Home Platform (MHP) Specification 1.1


www.mhp.org

Specifiche del protocollo MHP. Vengono affrontati tutti i temi relativi al


funzionamento delle applicazioni MHP. Questo sito fornisce in oltre altre
specifiche di protocolli legati alle applicazioni iTV

• A distributed object oriented approach for parallel VOD system


D’Acierno, G. de Pietro – IRSIP-CNR

Questo articolo introduce un approccio distribuito ad oggetti al design di un


videoserver

• Cardinal Studio 3.0 for Windows 2000/XP & MHP 1.0.2


Guida all’uso del programma di authoring Cardinal Studio. Vengono spiegate
tutte le funzioni base del software

• Cardinal Studio 3.0 Developer’s Guide


Guida per lo sviluppatore. Viene spiegato il funzionamento dei componenti
JavaBeans utilizzati nel software Cardinal Studio con particolare attenzione alla
creazione di nuovi componenti da integrare nel sistema

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