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TUTORIAL

FOTO INFRAROSSO
Versione: IR04 del 02 LUGLIO 2006

REALIZZATO DA:
Furlan Alessio

Il presente tutorial aggiornato ed altro materiale è


disponibile su:
www.squalobus.it

INDICE:
1. Cosa serve (concetti + filtri)
2. In che formato scattare
3. Quando scattare
4. L'infrarosso e la messa a fuoco automatica
5. Primo settaggio: la sensibilità – ISO –
6. Esposizione corretta (concetto + tabella)
7. Esposizione corretta (formula)
8. Bilanciamento del bianco ed errori di valutazione
9. Post-produzione con Photoshop CS2
a) elaborazione raw – bilanciamento bianco
b) settaggi curve e livelli
c) Comando “miscelatore canale”
d) Trasformazione bianco/nero
10. Post-produzione con Rawshooter premium 2006
a) elaborazione raw – bilanciamento bianco
b) settaggi curve
11. CONCLUSIONI

© Copyright – Furlan Alessio


E' vietata la copia, anche parziale, del contenuto del presente testo senza l'autorizzazione
scritta del sottoscritto. Il presente testo è stato sottoposto ad una procedura di registrazione
riconosciuta dalle legislazione italiana.

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COSA SERVE
Per eseguire foto all'infrarosso è necessario disporre innanzitutto di una fotocamera sensibile
all'infrarosso, un filtro infrarosso e una fonte di luce infrarossa.... quest'ultimo elemento è,
stranamente, il più facile da reperire in natura.

Primo elemento.
Per determinare se la propria macchina è sensibile dovete:
– prendere il telecomando della vostra tv;
– individuare dove ci sono i led che trasmettono;
– tener premuto un tasto qualsiasi del telecomando e contemporaneamente scattare una
foto nel punto dove ci sono i led del telecomando (in genere la parte anteriore);

A questo punto se nella foto che vi ritrovate vedete i led del telecomando “illuminati/accesi”
tipo una lampadina allora significa che la vostra fotocamera digitale è sensibile
all'infrarosso. Viceversa se non vedete il led “illuminato” allora la vostra fotocamera dispone
di un filtro che blocca la luce infrarossa e pertanto non c'è molto da fare se non smontare la
vs. digitale e togliere il filtro. Procedura che non conosco.

Secondo elemento.
Munirsi di un filtro infrarosso.
Di seguito riporto alcuni dei modelli disponibili nel mercato:

Kodak Wratten 87, 87A, 87B, 87C:


filtri poco costosi di gel;
il modello 87A e 87B sono fuori produzione;
per il modello 87 lunghezze d'onda dai 750nm, l'87C dagli 800nm, l'87B dagli 850nm, l'87A
dai 950nm.

Hoya R72
lunghezze d'onda dai 720nm, lasciando passare anche una minima luce visibile.

Hoya RM90
lunghezze d'onda dai 900nm

Hoya RM100
lunghezze d'onda dai 1000nm

M&K 1000
lunghezze d'onda dai 1000nm

M&K 093 e 095


lunghezze d'onda dai 830nm

Terzo elemento.
L'ultimo elemento di cui necessitiamo è una fonte di luce infrarossa. In natura abbiamo una
fonte abbondante di luce infrarossa... il sole.

IN CHE FORMATO SCATTARE?


E' purtroppo necessario scattare in formato RAW se si vuole pretendere di poter effettuare
delle modifiche sostanziali per ottenere effetti interessanti. Non ho fatto test con foto in *jpg.

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QUANDO SCATTARE
Come suggerito precedentemente il terzo elemento è la luce infrarossa che va ad illuminare i
nostri soggetti da fotografare. Essendo il sole la maggiore fonte di luce infrarossa ne consegue
che, diversamente da come suggerito da tutti i manuali per la fotografia “standard”, le ore
migliori per far foto all'infrarosso sono proprio le ore in cui il sole sta a “picco”, le ore in cui il
sole illumina di più... per poi andarsi ad esaurire man mano che si avvicina il tramonto.
Ne consegue che se un fotografo abbracciasse sia la fotografia “standard” che quella
“infrarossa”, se vuole, avrebbe l'opportunità di fotografare in qualsiasi ora della giornata.

L'INFRAROSSO E LA MESSA A FUOCO AUTOMATICA


I filtri all'infrarosso, pur permettendo la messa a fuco automatica sfalsano, per dei motivi
tecnici che non approfondisco, la perfetta messa a fuoco rendendo le foto leggermente sfocate.
Per rimediare a questo “sfalsamento” è necessario scattare foto con diaframmi molto chiusi,
tipo un f/10 o superiore.

Attenzione: Ho riscontrato che con certi obiettivi, specialmente quelli zoom o con trattamenti
antiriflesso scarsi, non conviene effettuare esposizioni sopra i 10-15 secondi in giornate molto
soleggiate in quanto le foto ottenute presentano dei riflessi molto fastidiosi che rovinano
l'immagine finale. Questi riflessi molto probabilmente sono di minima entità che non si notano
nelle normali fotografie, tuttavia con espsosizioni lunghe questi finiscono per essere molto
visibili. Tale problema si puo risolvere semplicemente impostando diaframmi con valore non
superiore a f/10 – f/11 (in questo caso il tempo di esposizione automaticamente diminuisce
fino a valori che non generano riflessi visibili).

Note: certi obiettivi (li ho notati nei Sigma e nei Pentax) presentano sulla ghiera della
messa a fuoco due scale distinte: una per la messa a fuoco “normale”, in genere in
bianco, ed una appositamente calibrata nei casi in cui si utilizzano filtri all'infrarosso,
in genere in rosso. In questi casi non è strettamente necessario ricorrere alla chiusura
del diaframma.

PRIMO SETTAGGIO: SENSIBILITA' – ISO –


La sensibilità Iso da impostare vale come nella fotografia normale.. più alto è il valore e
maggiore sarà la sensibilità e quindi inferiore sarà il tempo d'esposizione; tuttavia consiglio
vivamente di utilizzare la sensibilità ISO minore possibile in quanto, viste le lunghe esposizioni
richieste e la consistente post-produzione che verrà effettuata, il rumore sarà un elemento che
si farà sentire parecchio.
Faccio presente che io stesso, vista la mancanza di un tripod, ho fatto foto infrared con iso
elevati (800-1600) ottenendo qualche foto decente, ma stiamo parlando di 2-3 scatti buoni su
una quindicina di quelli fatti..

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ESPOSIZIONE
I filtri infrarosso che bloccano dai 600nm in su sono scuri quanto i vetri che utilizzano i
saldatori, pertanto l'utilizzo di questi filtri porta inevitabilmente alla necessità di aumentare il
tempo d'esposizione. Di seguito riporto una tabella che mostra quanto va ad incidere, in
perdita di EV, il rispettivo filtro infrarosso testato.

MODELLO MACCHINA FILTRO PERDITA EV


Canon
Canon PowerShot G1 89B (715nm) -8.9
Powershot S50 Hoya R72 -10.2?
Powershot S60 Hoya R72 -10.3
PowerShot Pro70 Hoya R72 -7.9
PowerShot S110 =
Heliopan 715nm -10.7
Canon Ixus v
Powershot A200 Heliopan 715nm -11.6
PowerShot S330 =
Heliopan 715nm -10.4
Canon Ixus 330
Ixus 500 Heliopan 715nm -9.3
Powershot A510 Heliopan 715nm -9.3
Powershot A620 Hoya R72 -10.7
Canon 20D Hoya R72 ~ -10
Fuji / FujiFilm
FinePix E550 Heliopan 715nm -9.3
FinePix S602 Heliopan 715nm -9.5
FinePix 4700 Heliopan 715nm -9.1
FinePix S7000 Hoya R72 -11.2
FinePix S9500 Come il modello S7000
FinePix S3pro Heliopan 715nm -11.7
Jenoptik
Jendigital JD 5.2z3 Heliopan 715nm -7.9
Konica-Minolta
Maxxum 5D Hoya R72 -14.0
Maginon
DC2050 Heliopan 715nm -9.0
Minolta
D7 Heliopan 715nm -7.5
A200 -13.0
2300 Heliopan 715nm -5.0
Nikon
Hoya R72720nm -5.3
CoolPix 950 Tiffen 87 780nm -7.4
B+W 093 830nm -8.3
CoolPix 2100 Heliopan 715nm -10.2
? ~720nm -11.2
CoolPix 5700
Hoya R72720nm -11.8
CoolPix 8400 Schott 715nm glass -10.6
D2x Wr. 89B 720nm ~ -10

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Wr. 87C 850nm ~ -15
D50 R72 -6.3
D70 ? ~720nm -10.2
Olympus
X-2, C-50Z Heliopan 715nm -8.5
X-200, D-560Z, C-350 Heliopan 715nm -10.7
C300Z, D550Z Heliopan 715nm -9.9
750 Hoya R72 -9.6
770 Heliopan 715nm -11.1
2000 Hoya R72 720nm -6.7
Heliopan 715nm -6.3
2020
Hoya R72 720nm -6.0
2040 Hoya R72 715nm -9.6
-6.2
2100 Hoya R72
-4.3(?!)
3000 Wratten 70 665nm ~-7
3040 Heliopan 715nm -9.0
-11.0
4040 Heliopan 715nm
-10.3
-11.5
5050 Hoya R72 720nm
-11.5
5060 Hoya R72 720nm -11.2
7000 Hoya R72 720nm -8.7
8080 Hoya R72 720nm -13.5
Heliopan 715nm -10.0
E-1
Heliopan 780nm -13.6
E-10 Hoya R72 720nm -11.6
E-100RS Hoya R72 -6.7
Hoya R72 720nm -8.3
E-300
Tiffen #87 780nm -9.8
Panasonic
FZ7 Heliopan 715nm -9.6
Pentax
*ist DL Heliopan 715nm -6.0
*ist DS Heliopan 715nm -6.7
Optio 330 Heliopan 715nm -9.8
Ricoh
-7.6
Ricoh Caplio GX Heliopan 715nm
-7.0
Ricoh Caplio GX8 Fuji SC-72 -10.8
Rollei
Rollei Prego da3 Heliopan 715nm -9.2
Sony
DSC-D770 Heliopan 715nm -10.2
Mavica FD200 Hoya R72 -9

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DSC-H1 Hoya R72 -10.0
DSC-S50 Heliopan 715nm -8.0
DSC-P32 Hoya R72 -10.7
DSC-P93 Hoya R72 -11
TCM (?)
_very_
3MegaCam Heliopan 715nm
sensitive
Vivanco
Bazoo Heliopan 715nm -7.4
Modello sconosciuto
5M DigitalCAM Heliopan 715nm -7.9

Note: questa tabella è stata ricavata dal seguente sito web: http://www.jr-worldwi.de

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ESPOSIZIONE – CALCOLO –
Di seguito vi riporto un semplice calcolo da fare, se vi va, per determinare la corretta
esposizione da fare con un filtro infrared.

Ricavare dalla tabella sopra riportata il valore EV che si va a perdere con il filtro infrarosso,
ipotizziamo -9 EV. A questo punto, senza filtro montato si leggono i valori suggeriti
dall'esposimetro: ipotizziamo che venga indicato un tempo di 1/125” (pari a 0,008 secondi)
abbinato ad un diaframma f/11.

Ora si procede come segue:

1. determinare il valore EV prima di mettere il filtro:

La formula è: EV=log2[(diaframma*diaframma)/tempo esposimetro in secondi]

Note: Per “Log2” si intende un logaritmo a base 2 da applicare al numero risultante


nella parentesi quadra.

Nel nostro caso:


EV = log2[(11*11)/0,008]
EV = 14

Si può fare la formula con Excel impostando su una casella il valore del diaframma, su
un'altra casella il tempo e su una terza casella applicare la seguente formula:

=LOG(((casella1*casella1)/casella2);2)

2. determinare il valore EV da raggiungere per la corretta esposizione:

Basta sottrarre dal valore EV appena ricavato il valore EV suggerito dalla tabella.

Nel nostro caso:


EV = 14-9
EV = 5

3. trovare il tempo idoneo al raggiungimento del valore appena calcolato:

Per determinare il tempo d'esposizione idoeno dobbiamo in pratica trovare il valore che,
applicato nella formula indicata al punto 1., ci dia come risultato EV=5.
Per trovare questo valore si procede come segue:

Dati:
K = valore di EV che andiamo a “perdere” con il filtro infrarosso (nel nostro caso 9)
t1 = tempo iniziale indicato dall'esposimetro (nel nostro caso 0,008 secondi)
t2 = tempo necessario per l'esposizione con filtro infrarosso (..tempo che dobbiamo
determinare)
^ = elevato (esempio: 2^3 si intende 2 elevato alla terza)

Formula:
t2=[(2^K)*t1] ==> t2 = due elevato al valore di EV che andiamo a perdere e il tutto
moltiplicato per il tempo, in secondi, indicato dall'esposimetro.

Nel nostro caso:


t2=[(2^9)*0,008] ==> (512*0,008) ==> risultato: 4,096 (pari a 4 secondi...)

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Dall'esempio sopra indicato si deduce che per raggiungere il valore di EV=5, ovvero per
raggiungere una minima esposizione corretta, è necessario aumentare il tempo fino a 4
secondi, rispetto al tempo di 1/125 indicato inizialmente dall'esposimetro.
Per confermare se il dato ottenuto è giusto basta rifare il calcolo, con i nuovi dati, indicati nella
formula indicata al punto 1.:

Nel nostro caso:


EV = log2[(11*11)/4] ==> EV = 5 ==> perfetto!

Questo calcolo, personalmente, non lo utilizzo mai. Al massimo può andar bene per le prime
volte... poi in genere vado a “tentativi” in base all'esperienza ma soprattutto affidandomi
all'istogramma che mi mostra la mia reflex digitale che mi permette di individuare in modo
inequivocabile la corretta esposizione.

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BILANCIAMENTO DEL BIANCO ED ERRORI DI VALUTAZIONE
Il bilanciamento del bianco è un fattore essenziale, non tanto per il post-produzione in quanto,
come ben si sa, essendo in formato RAW le modifiche si possono fare tranquillamente
successivamente; bensì l'importanza del bilanciamento è dovuta al fatto che, se non
correttamente impostato, può portare ad un facile errore di valutazione nell'esposizione della
stessa facendo credere di aver fatto una foto “sovraesposta”.

Di seguito riporto un semplice esempio che rende più chiaro il concetto che voglio dire:

Come potete notare la prima foto sopra riportata sembra decisamente “sovraesposta” e
porterebbe chiunque di noi a modificare l'esposizione diminuendone il tempo, tuttavia come si
vede nella seconda foto con stessi tempi e stessa apertura di diaframma... ma con un
bilanciamento del bianco diverso, la foto è perfetta e non necessita di modifiche.
L'impostazione idonea per la visualizzazione migliore sarebbe impostare il bilanciamento su
“tungsten” oppure “fluorescent”, tuttavia è opportuno fare alcune foto di prova per
determinare l'impostazione migliore (molto dipende anche dal tipo di sensore montato).

Note: Molte fotocamere digitali permettono di vedere immediatamente


l'istogramma: se la vostra macchina dispone di questa funzione può essere un
valido aiuto per determinare in modo inequivocabile la corretta esposizione.

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POST PRODUZIONE: LAVORARE SUL RAW
Come già anticipato ritengo che il migliore formato con il quale realizzar foto all'infrarosso
sia il RAW in quanto mi permette un margine di operatività in post-produzione
decisamente migliore.
Di seguito riporto alcune impostazioni testate con Photoshop CS2 e Rawshooter pro 2006
che ritengo i due migliori software idonei alla post-produzione di foto all'infrarosso. Una
nota di merito va data a Photoshop che tramite il comando “miscelatore canale” permette
di ottenere un risultato che gli altri software non possono dare.

Note: Ho effettuato dei test anche con il programma Bibble pro tuttavia non lo ritengo
un programma idoneo a poter effettuare delle post-produzioni interessanti per
l'infrarosso.

POST-PRODUZIONE CON PHOTOSHOP CS2

1. Una volta aperto il file raw con il programma Photoshop CS2 il primo passo da
fare è quello di impostare il corretto bilanciamento del bianco tramite l'apposito
strumento del programma. Una volta selezionato lo strumento “contagoccie”
bisogna selezionare un punto su una foglia dell'albero. Perchè le foglie?
Perchè la clorofilla contenuta nelle foglie piante riflette completamente
l'infrarosso risultando quindi “bianche”.

2. Selezionare la casella “curve” ed impostare un contrasto piuttosto accentuato.


Prendendo come esempio la foto riportata nel capitolo “bilanciamento del
bianco ed errori di valutazione” ci si ritrova un'immagine del genere:

3. A questo punto si apre l'immagine con Photoshop CS2 per procedere


all'elaborazione (premere il tasto “Open”).

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4. A questo punto si procede con la diminuzione della dominante rossa.
Per fare questo si procedere impostando manualmente le curve attraverso il
comando: “image/adjustment/Curves..”

Tramite questo strumento il metodo per ottenere il settaggio migliore delle


curve è quello di utilizzare lo strumento contagocce; si trovano sotto il tasto
“options”: quello a sinistra serve per marcare il nero, quello in mezzo per
marcare il grigio, quello a destra per marcare il bianco.
Si procede a questo punto proprio selezionando il contagocce “nero” e cliccando
sulla foto nel punto più scuro della stessa. La stessa cosa si fa con il contagocce
“bianco” selezionando il punto più “bruciato” della propria foto.
Si ottiene pertanto un'immagine simile a questa:

5. A questo punto il lavoro maggiore è stato fatto. Non rimane altro che fare
alcuni aggiustamenti sulla “Brightness/contrast” ed agendo sul comando
“Levels” al fine di perfezionare l'immagine.
Tutti i comandi si trovano nel menù: “image/adjustment/”

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Note sul comando “Levels”:
L'impostazione da fare su questo comando è strettamente legata
all'istogramma che ci viene mostrato. In particolare devono essere allineati i
selettori alla base dell'istogramma con l'inizio e la fine della sagoma che ci
viene mostrata:

PRIMA DOPO

6. Di seguito le due immagini prima e dopo la post-produzione con Photoshop.

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MISCELATORE CANALE (cielo blu...)

1. Photoshop riserva anche un'altra funzione molto interessante che permette di


trasformare il cielo della nostra foto in un colore blu rendendo la stessa
immagine decisamente interessante. il comando “miscelatore canale”
raggiungibile attraverso il menù: “image/adjustment/channel mixer”

2. Una volta visualizzata la presente finestra si procede impostando su “Output


Channel” il valore “Red” ed impostando il “Source Cahannel-Red” a 0% ed
impostando il “Source Cahnnel-Blue” a 100%.

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3. Passo successivo si procede impostando su “Output Channel” il valore “Blue”


ed impostando il “Source Cahannel-Red” a 100% ed impostando il “Source
Cahnnel-Blue” a 0%.

4. Il risultato che si ottiene è il seguente:

Note: Non è strettamente necessario rispettare le percentuali “100%”, a volte


i bilanciamenti possono variare con il fine di ottenere la tonalità preferita.
In certi casi potrebbe essere utile eseguire nuovamente il bilanciamento del
bianco al fine di eliminare certe tonalità non gradite.

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TRASFORMAZIONE BIANCO/NERO
Un altro campo in cui la fotografia all'infrarosso è molto apprezzata è il “Bianco/Nero”.
Molte persone realizzano, nel digitale, una foto in bianco/nero semplicemente effettuando
una desaturazione. Tuttavia questo metodo è molto grossolano e non permette un buon
controllo dei risultati.
Il miglior strumento lo fornisce ancora una volta Photoshop con il comando “miscelatore
canale” il quale permette di controllare, in monocromatico, comunque i tre colori
principali: rosso, verde e blu.

1. Selezionare il comando “miscelatore canale” raggiungibile attraverso il menù:


“image/adjustment/channel mixer” e spuntare la casella “monochrome”.
L'immagine che avrete nello sfondo diventerà subito “monocromatica”.

2. A questo punto non resta che giocare sul bilanciamento dei vari canali Rosso,
Verde e Blu. Fate tutte le prove per vedere come cambia l'immagine variando
le varie impostazioni.
Ricordarsi comunque che la somma delle percentuali dei vari canali sia
sempre 100%.
Di seguito riporto la medesima foto elaborata in Bianco/Nero.

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POSTPRODUZIONE CON RAWSHOOTER PREMIUM 2006


Questo programma è un altro di quelli da me preferiti per l'elaborazione delle foto
all'infrarosso. A questo programma va il merito di essere molto semplice da utilizzare,
rapido nell'applicazione delle varie impostazioni e decisamente più economico di
Photoshop....

Di seguito riporto il medesimo tutorial fatto per la foto di Photoshop.

1. volta aperto il file raw con il programma il primo passo da fare è quello di
impostare il corretto bilanciamento del bianco tramite l'apposito strumento del
programma. Una volta selezionato lo strumento “contagoccie” bisogna
selezionare un punto su una foglia dell'albero. Perchè le foglie? Perchè la
clorofilla contenuta nelle foglie piante riflette completamente l'infrarosso
risultando quindi “bianche”. L'immagine che si ottiene è la seguente (sembra
bruciata):

2. Il passo successivo consiste nel ridurre la luminosità dell'immagine. Questo si


raggiunge riducendo il valore di “Exposure Compensation” come sotto
riportato. L'esposizione (exposure compensation) deve essere ridotto, oppure
aumentato, finché l'istogramma (immagine a destra) non ci permette di
vedere l'inizio e la fine della sagoma.

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3. Una volta raggiunto questo obiettivo si deve procedere con l'allineamento dei
selettori alla base dell'istogramma con l'inizio e la fine della sagoma che ci
viene mostrata. Di seguito l'esempio in particolare:

PRIMA DOPO

l'immagine che otteniamo una volta fatte le impostazioni nel punto 2. e 3. sarà
la seguente (messa a confronto con l'immagine iniziale).

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4. A questo punto il risultato è soddisfacente e non ci resta che applicare qualche
piccola modifica in base al nostro buonsenso lavorando sul contrasto, ombre
ecc. Di seguito riporto l'immagine finale da me ottenuta:

..e i relativi settaggi finali:

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CONCLUSIONI

Il presente tutorial ha lo scopo di dare un piccolo spunto per sapersi muovere nel mondo
della fotografia all'infrarosso digitale.
Gli esempi riportati in questo tutorial sono da considerarsi indicativi, infatti nell'infrarosso
digitale ogni foto potrebbe portare, con i medesimi settaggi, all'ottenimento di risultati
diversi magari per fattori di diversità minimi.

Io svolgo spesso delle sperimentazioni con le foto all'infrarosso disponendo di 3 tipi di


filtro diverso, pertanto il presente tutorial presumo di aggiornarlo periodicamente man
mano che “scopro” nuove possibilità di postelaborazione.

NOTA AGGIORNAMENTI DEL PRESENTE TESTO:

Versione IR04 del 02/07/2006


## Aggiunta avvertenza in “Infrarosso e la messa a fuoco automatica” sulla giusta
impostazione del tempo/diaframma.

Versione IR03 del 30/06/2006


## Precisazione effettuata su come impostare il bilanciamento del bianco con Photoshop
e Rawshooter. Precisazione sul comando “miscelatore canale” di Photoshop.

Versione IR02 del 29/06/2006


## Modifiche effettuate su segnalazione di qualche utente per correggere degli errori sul
sistema di calcolo e formule. Un ringraziamento a “Lupo” del forum Pentaxitalia.

Versione IR01 del 27/06/2006


## Prima versione realizzata.

Tutorial foto infrarosso di Furlan Alessio – www.squalobus.it - © Copyright 2006 - v.IR04 - Pag. 19 di 20
Filtri infrarossi

– filtro infrared da 550 ai 650nm


– filtro infrared da 720nm
– filtro infrared da 900nm

Link:

www.squalobus.it
Sito ufficiale dove trovare il tutorial e le foto utilizzate
in questi esempi pratici.

www.aohc.it
Asahi optical historical club – in italiano

www.orientalkarateschool.it
Palestra in cui svolgo attività

© Copyright – Furlan Alessio


E' vietata la copia, anche parziale, del contenuto del presente testo senza l'autorizzazione
scritta del sottoscritto. Il presente testo è stato sottoposto ad una procedura di registrazione
riconosciuta dalle legislazione italiana.

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