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Urbanistica Partecipata
il convegno INU-WWF di Bologna, le prime esperienze a Verona
ed una proposta di ricerca per Borgo Roma
Questi concetti semplici, basilari ed intramontabili mi hanno immediatamente convinto che per
un progettista ed un pianificatore non è possibile intervenire su un luogo senza in qualche modo
farsi dire dalla gente del posto quali sono le loro esigenze; è necessario che la gente venga
sentita, ascoltata ed aiutata a capire ed esprimere di che cosa effettivamente ha bisogno.
Inquadramento dell'argomento
I principi dell'Urbanistica partecipata -comunicativa permettono di raggiungere importanti
obiettivi in termini di qualità efficacia e rappresentatività del Piano, soprattutto consentono che il
piano sia sentito dalla comunità perché contiene le immagini che la comunità locale assegna ai
luoghi di vita e di relazione.
La partecipazione viene utilizzata per favorire il coinvolgimento di un maggior numero di soggetti
rispetto al piano tradizionale nei processi a monte da cui poi scaturiscono le decisioni, e la
comunicazione deve essere utilizzata per trasmettere, illustrare e discutere con nuovi linguaggi i
contenuti del Piano.
Dai lavori di gruppo nascono spesso dal basso contenuti progettuali interessanti che scaturiscono
dalla memoria e dall'esperienza degli abitanti e così pure possono essere compresi e risolti
conflittualità latenti o dichiarate tipici di ogni processo di trasformazione.
In particolare un piano locale di piccola area non può fare a meno di un processo partecipativo
che soprattutto in un rapporto di tipo conflittuale porta i cittadini ad una maggiore coscienza
degli interessi in gioco e ad un miglioramento del risultato.
In generale si può affermare che l'adozione dei metodi di partecipazione tende a ricostruire un
equilibrio tra attori forti (portatori di interessi economici e lobbies) e attori deboli (portatori di
interessi generali e diffusi) o, come spesso si afferma, a garantire la presenza del terzo attore
(gli abitanti) tra istituzioni e mercato (1).
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Articolo sull’urbanistica partecipata http://marco.passigato.free.fr/citpo/urbpar2.htm
Il tempo necessario, che con questi processi di lavoro risulta essere maggiore di quelli della
pianificazione ordinaria, soprattutto nelle fasi iniziali mentre invece si può recuperare sulle fasi
finali quando i gruppi sono più affiatati ed organizzati.
Si è sperimentato che è molto più facile lavorare su ambiti piuttosto circoscritti quali
riqualificazione di quartieri periferici ed aree verdi piuttosto che su un progetto di piano vasto di
una media città; le sperimentazioni raccolte fanno spesso riferimento al tema ambientale, che,
attraverso un'ampia consultazione sulle aspettative dei cittadini, ed in particolare dei bambini,
può ottenere contributi importanti per la definizione delle regole di trasformazione, soprattutto
per ambiti da salvaguardare e da utilizzare per il tempo libero, il gioco e lo sport (parchi urbani e
territoriali, aree protette, sistema del verde, rete dei centri storici minori, piste ciclabili ed
itinerari da percorrere con mezzi alternativi)(3).
La campagna INU-WWF
Alla base della Campagna Nazionale del WWF "La Riconquista della Città" e della convenzione
di collaborazione con l'Istituto Nazionale di Urbanistica, c'è la convinzione che la riqualificazione
delle aree urbane sia una questione troppo importante per lasciarla ai soli esperti. La campagna
propone un'apertura di una stagione di urbanistica e progettazione urbana partecipata che possa
sperimentare nuove forme di collaborazione tra amministrazioni pubbliche, tecnici, operatori
pubblici e privati e cittadini. E' una scommessa strategica che si basa sullo sviluppo di numerosi
progetti di educazione permanente e che partono da un sempre maggiore controllo dei cittadini
tutti, e quindi anche dei bambini, sul loro ambiente di vita(4).
Il metodo degli interventi, spesso finalizzato al recupero di aree verdi abbandonate,
riqualificazioni di squallidi cortili scolastici, cortili condominiali e parchi gioco, ricalca in parte
l'esperienza delle "Comunity open space" nelle città statunitensi che ha contribuito alla
riqualificazione e gestione di migliaia di ettari di aree abbandonate e lotti vuoti, spesso pubblici,
all'interno delle città.
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Articolo sull’urbanistica partecipata http://marco.passigato.free.fr/citpo/urbpar2.htm
Le esperienze di Verona
I metodi e le professionalità
I metodi di lavoro per realizzare la partecipazione e una comunicazione efficace sono molti,
dipendono dal territorio in esame, dalle finalità, dall'età dei cittadini coinvolti; e così pure le
figure professionali chiamate a gestire queste iniziative sono molteplici, si va dal progettista vero
e proprio, allo psicologo, al sociologo, al conduttore di gruppi, all'insegnante, al pedagogista ecc.,
generalmente coordinati in un lavoro di equipe.
Di solito la prima fase di un'intervento è la presa di contatto con il luogo, con la sua storia anche
sociale, poi si sviluppano le indagini sul fabbisogno, attraverso assemblee, mostre, incontri
festosi, questionari, interviste, gruppi di lavoro, poi attraverso i laboratori si ipotizzano soluzioni,
si valutano alternative, si fanno plastici e programmi, si analizzano i diversi interessi tra i vari
attori della società civile, si individuano i conflitti, si coinvolgono le istituzioni, ... , si valutano le
risorse economiche, fino ad arrivare all'idea finale.
In questi giorni stà partendo la seconda fase della campagna, quella denominata Concorso
nazionale di progettazione partecipata che è rivolto alle Amministarzioni comunali. A Verona
è in corso di stesura la variante generale al Piano Regolatore, ci sono parecchie aree che saranno
soggette a future trasformazioni radicali, sarebbe interessante attivare alcuni interventi di
urbanistica partecipata comunicativa al fine di dialogare e decidere con la gente il destino del loro
territorio.
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Articolo sull’urbanistica partecipata http://marco.passigato.free.fr/citpo/urbpar2.htm
(1) (2) (3) Donatella Venti, introduzione al volume di selezione di esperienze di urbanistica e
progettazione partecipata e comunicativa, Europolis, Convegno INU-WWF Bologna 25 febbraio
1996
(4) Raymond Lorenzo, introduzione al volume di selezione di esperienze di urbanistica e
progettazione partecipata e comunicativa, Europolis, Convegno INU-WWF Bologna 25 febbraio
1996
La città possibile
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