Corriere della Sera Giovedì 24 Marzo 2011
Cronache 31
Il caso
Grandi manovre sull’università
La disfida per la guida dei rettori
Continuità o alternativa? I due fronti dopo le dimissioni di Decleva
Candidati
Il favorito
Marco Mancini
Dal 1999 rettore
dell’università
della Tuscia a
Viterbo, 53 anni,
glottologo e filologo
Lo sfidante
Attilio Mastino
Ordinario di Storia
romana e rettore
dell’università
di Sassari fino
al 2012, ha 61 anni
L’outsider
Giovanni Latorre
Statistico, 65 anni,
dal ’99 è il «magnifico»
dell’Università della
Calabria. Mandato
in scadenza a luglio
Alle elezioni ogni ateneo conta un voto, al di là dell’importanza. Così, come accade per le Olimpiadi, si cerca di stringere alleanze con i piccoli
Uscente Enrico Decleva, 69 anni, storico e rettore della Statale di Milano dal 2001. Nel 2008 è stato eletto presidente della Crui
ROMA — «È come quando si sceglie la
città che si prende le prossime Olimpia-
di», dice il rettore di una grande universi-
tà italiana, quasi sussurrando al telefoni-
no. E il paragone non è un complimento:
«Per le Olimpiadi, il voto del Gabon vale
come quello degli Stati Uniti. Per il presi-
dente della conferenza dei rettori il voto
di una piccola universitucola fondata cin-
que anni fa ha l’identico peso di quello un
ateneo grande e con una storia secolare».
Una testa, un voto: e allora? «Il rischio è
tutti vadano a caccia del voto del Gabon e
dei suoi fratelli». Proprio quello che sta
già accadendo.
Fra due settimane i rettori italiani sce-
glieranno il loro nuovo presidente. Enrico
Decleva, Magnifico della Statale di Mila-
no, lascia con qualche mese di anticipo la
poltrona che occupa dal 2008. Come in
ogni elezione che si rispetti il bivio è quel-
lo di sempre: continuità o cambiamento?
Non si tratta di una discussione filosofica,
però. La Crui, così si chiama la Conferen-
za dei rettori che li riunisce, ed il suo presi-
dente, sono stati criticati da una parte con-
sistente del mondo accademico per avere
fatto troppo poco in questi mesi difficili
per gli atenei italiani. E cioè per aver accet-
tato senza colpo ferire la riforma Gelmini
e il taglio dei finanziamenti pubblici, men-
tre gli studenti scendevano in piazza e i
ricercatori salivano sui tetti. Anche a que-
Cosa è
La fondazione prio nella Crui, dove ancora adesso ha il
La Crui ruolo di segretario generale. Continuità,
(www.crui.it; quindi, e non è un caso che Mancini apra
sopra, il logo) è le sue 4 cartelle di autocandidatura con
l’associazione un ringraziamento a Decleva tutt’altro
delle università che formale per il lavoro «faticoso e parti-
italiane, statali e colarmente ingrato», sempre «disinteres-
non statali. sato e proficuo».
Viene fondata Sul suo nome arriva subito l’appoggio
nel 1963 come delle università non statali, firmato da
associazione Giovanni Puglisi, rettore dello Iulm di Mi-
privata dei rettori. lano. Ma qualche mugugno c’è per una
Successivamente scelta che alcuni giudicano «troppo in
le viene continuità». E a spegnerlo non basta
riconosciuto un’altra comunicazione, stavolta informa-
un ruolo le. Ad affiancare Mancini ci potrebbe esse-
istituzionale e di
rappresentanza,
re, come segretario generale, Stefano Pale-
ari, giovane rettore di Bergamo (giovane
quale organo per gli standard italiani, ha 46 anni), non
di consulenza sempre d’accordo con la linea tenuta dal-
ministeriale. la Crui in questi mesi. I mugugni si tra-
L’attività di sformano in un fitto scambio di mail tra
indirizzo politico una parte de Magnifici chiamati al voto
è realizzata sulla fra due settimane. E l’operazione cavallo
base di Gruppi di alternativo prende corpo due giorni fa
lavoro guidati dal quando gli 81 grandi elettori ricevono un
Comitato di altro messaggio. È la candidatura di Atti-
presidenza, e
centrati sui
principali temi L’appuntamento
dell’evoluzione La scelta avverrà tra due
del sistema settimane. I grandi elettori sono
universitario
Le critiche 81. Il ruolo dei rettori del Sud,
Negli anni che possono risultare decisivi
recenti, la Crui è
stata criticata —
sto è dovuto l’addio anticipato di Decleva. cini esce allo scoperto e si candida uffi- anche da lio Mastino, rettore di Sassari, che si pre-
E proprio per questo la corsa al voto «del cialmente alla poltrona di presidente. Il alcuni fra i suoi senta in modo decisamente meno felpato
Gabon e dei suoi fratelli» diventa ancora suo nome è quello della continuità. È ve- componenti — rispetto al suo avversario. Dice Mastino,
più importante. ro che Mancini è stato molto vicino ai Co- per il sostegno al ordinario di Storia romana, che «negli ul-
Il primo messaggio nella casella posta- munisti italiani, al punto che nel 2006 Oli- disegno di legge timi anni l’università italiana ha subito
le dei rettori italiani è arrivato il 19 mar- viero Diliberto fece pubblicamente il suo 1905 del un attacco mediatico telecomandato»,
zo. A scrivere è Marco Mancini, rettore nome come ministro o sottosegretario ministro Gelmini, che la risposta è stata «inadeguata, delu-
dell’Università della Tuscia, Viterbo. La del governo Prodi. Ma è anche vero che che riforma dente, debolissima». Ma soprattutto scri-
voce girava già da mesi ma con quattro questo apprezzato professore di Glottolo- l’università ve che il «grido del vasto e significativo
cartelle indirizzate ai «cari colleghi» Man- gia è stato il braccio destro di Decleva pro- movimento di protesta del dicembre scor-
so non è stato raccolto dalla Crui». Masti-
no è il rettore che ha appoggiato con più
decisione la protesta contro la riforma
Il prof Brugnoli Gelmini e i tagli della Finanziaria. E il suo
è un attacco durissimo alla linea morbida
«Ecco il corso della Santanchè alla Bocconi» di questi mesi. Una poltrona per due: e
adesso chi sarà più bravo a conquistare il
voto «del Gabon e dei suoi fratelli»?
MILANO — «Corso breve di qualche Progetto Nuove Imprese” tra il 1992 e il In realtà il parlamentino dei rettori ri-
giorno o master? Durò dieci mesi e si 1993». Ma non ha chiarito se si trattò di corda molto il parlamentino della politi-
chiamava Progetto Gemini, per neo un master o equivalente. Sulla definizione ca. E molto dipenderà da cosa farà il cosid-
imprenditori. La signora Santanchè lo lo stesso Brugnoli, che oggi insegna detto asse del Sud. Un altro scambio di
frequentò nel ’92-’93 e ricevette l’attestato all’università di Modena, è in difficoltà: «I messaggi ha unito le forze dei rettori de-
di frequenza». A chiudere il giallo del master oggi hanno requisiti diversi, per gli atenei meridionali, che lamentano un
master in Bocconi, titolo presentato da
Daniela Santanchè nel suo curriculum sul
esempio c’è un esame finale da sostenere
e lì non c’era. Il progetto Gemini però era
trattamento di favore per i colleghi del
Nord. Non hanno un candidato ufficiale
sito del governo e negato dall’ateneo importante, visibile, impegnativo, anche se circola il nome di Giovanni Lator-
Politica
milanese, secondo il settimanale Oggi, è ricevette i contributi del fondo sociale re, Magnifico dell’Università della Cala-
Daniela
Santanchè, Carlo Brugnoli, il professore del corso. La europeo e la Sda Bocconi lo organizzò per bria. Ma sembra più un nome di bandiera,
Bocconi intanto ha precisato in una nota diversi anni. Era diviso in due parti, lanciato nella mischia in attesa degli even-
50 anni, leader
del Movimento che «Santanchè ha frequentato il corso di formazione in aula con moduli a tempo ti. Per spostare i voti verso chi prometterà
formazione imprenditoriale in aula e su pieno e lavoro sul progetto». (f.c.) di più alla causa del Mezzogiorno.
per l’Italia
progetto della Sda Bocconi “Gemini – © RIPRODUZIONE RISERVATA Lorenzo Salvia
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