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ELEZIONI AMMINISTRATIVE

15 e 16 maggio 2011

Programma elettorale 2011-2016

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0. Ascoltare, Dialogare, Condividere, Fare

Questi quattro concetti sono i punti cardine su cui si basa tutto l’impianto del programma.
Se davvero si vuol realizzare un modello di Amministrazione pubblica che possa raggiungere obiet-
tivi il più possibile rispondenti ai bisogni di “TUTTI” i cittadini senza alcuna distinzione tra loro e
che superi tutte le contrapposizioni preconcette e il perverso atteggiamento, ormai considerato
‘normalità’, da esse generato e cioè il rifiuto sistematico del dialogo che impedisce una seria, sana
e costruttiva interrelazione tra le parti politiche, si deve necessariamente far sì che la gente torni
ad aver ‘fiducia’ in coloro che sono chiamati ad amministrarla.
Ma perché questo accada è assolutamente indispensabile abbandonare da subito atteggiamenti vo-
tati solo al protagonismo ed alla ‘messa alla gogna’ dell’avversario politico e ritornare (o comincia-
re) ad ASCOLTARE ciò che gli altri, anche se la pensano diversamente da noi, hanno da dirci.
Ed è appunto attraverso una corretta fase di ascolto tra le diverse parti politiche che si può poi in-
staurare un rapporto in cui il DIALOGARE diventi ‘normalità’ e che sia indirizzato davvero alla ri-
soluzione di problemi comuni a tutti.
Solo così, attraverso appunto il lavoro comune che si deve portare avanti, ciascuno n aturalmente
nel rispetto del proprio ruolo (maggioranza e minoranza); si può poi cercare di CONDIVIDERE
risoluzioni e scelte che siano il più possibile vicine alle esigenze ed alle aspettative della massima
parte dei Cittadini.
Una volta avviato questo percorso ecco poi che il FARE diventa un’inevitabile conseguenza del la-
voro precedentemente svolto, con la consapevolezza quindi di operare scelte senza prevaricazioni,
ingiustizie, clientele e in modo da potersi poi presentare davanti ai cittadini sapendo di aver fatto
tutto quanto in nostro potere per far sì che essi tornino ad aver fiducia nell’Amministrazione pub-
blica.
Noi, POPOLARI PER DESIO, ci proponiamo agli elettori con queste quattro parole e chiediamo
con forza ai partiti, liste o coalizioni politiche, che si presentano a queste consultazioni elettorali, di
farle proprie.

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1. Politiche Sociali e Famiglia

Le politiche sociali caratterizzano l’Amministrazione di una Città e sono uno strumento fondamen-
tale per riaffermare con forza il primato della ‘PERSONA’ nelle scelte della politica. Una politica in-
tesa come autentico strumento di promozione e tutela dei valori fondamentali della convivenza ci-
vile, e come necessario supporto per governare con trasparenza e sensibilità le esigenze della col-
lettività, e come argine contro il prevalere di egoismi singoli e di sopraffazioni antisolidar istiche.
Nel passaggio dal welfare state alla welfare community, occorrerà non trascurare il momento di re-
cessione economica che ancora viviamo e che ha investito l’intero mondo occidentale, affrontando
le spese -in particolare quelle straordinarie- con oculatezza e in funzione del raggiungimento di
concreti risultati, secondo parametri di efficienza ed efficacia di livello adeguato, commisurando il
costo dei servizi a criteri standardizzati.
I valori su cui si orienterà l’intera programmazione sono riassumibili, come già detto, nella centrali-
tà della Persona, nella promozione della famiglia e della natalità responsabile -anche attraverso
forme sperimentali di quoziente familiare che tengano conto non solo del numero dei figli, ma an-
che del reddito famigliare- e nell’integrazione e nel sostegno al reddito delle fasce più deboli: sarà
pertanto necessario porre maggiore attenzione alla coerenza del rapporto fra politiche sociali e bi-
lancio comunale.
Diventa urgente assumere un punto di vista nuovo nel programmare e gestire le politiche sociali,
coinvolgendo sempre più il terzo settore (il privato sociale e le associazioni di volontariato), i quar-
tieri, i singoli Cittadini in un’ottica di sempre maggiore corresponsabilità e sussidiarietà: i due pila-
stri su cui si fonda la solidarietà del futuro.
In particolare, i quartieri della Città potrebbero così diventare non solo i luoghi della rivendica-
zione, ma della condivisione delle scelte di governo della Città, assumendo il ruolo di “Comunità
di Cura”.
Il quartiere, infatti, proprio grazie alla valorizzazione delle dimensioni della prossimità e del vicina-
to, consente di raggiungere un livello di attenzione cui difficilmente l’Amministrazione accentrata
potrebbe arrivare: occorre ricercare e scovare i nuovi poveri, quelle numerosissime persone che
per dignità e pudore nemmeno osano rivolgersi alle istituzioni e alle associazioni di solidarietà.
Una seria politica sociale deve partire da una mappatura dei bisogni più completa possibile, uno
strumento ancora oggi purtroppo trascurato, che potrebbe fornire un valido aiuto per razionalizza-
re le spese e rendere gli interventi maggiormente efficienti ed efficaci.
La realizzazione di una tale mappa, peraltro, potrebbe essere un modo per consolidare
quell’indispensabile lavoro di rete fra l’Amministrazione e le associazioni di volontariato che opera-
no sul territorio.
Proprio interloquendo con tali organizzazioni l’Amministrazione dovrà ricavare i dati di partenza utili
per costituire la base di quella mappa che sarà suo onere completare per programmare una politi-
ca sociale più razionale, più sobria e nello stesso tempo più efficace.

Area famiglia
In tema di attenzione verso i minori:
 una particolare attenzione dovrà essere posta dall’Amministrazione agli asili nido, attra-
verso un monitoraggio di quelli esistenti (sia pubblici che privati), al fine di assicurare un ser-
vizio sempre migliore, fornendo anche sussidi destinati alla creazione di asili nido familiari;
 l’incremento demografico degli ultimi anni rende altresì necessario investire adeguate ri-
sorse per la realizzazione sia di un nuovo asilo nido che di una nuova scuola materna comu-
nale;

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 si proseguirà con l’attività del servizio “Spazio Gioco”, un luogo d’incontro settimanale
per i bambini (dai 15 ai 36 mesi) e i genitori/parenti, da potenziare e, se possibile, dislocare
migliorando il servizio.
In tema di attenzione verso gli adulti:
 saranno incentivate misure idonee a supportare una paternità e una maternità responsa-
bili, attente a sostenere tutto il ciclo della vita della Persona;
 dovrà essere introdotto uno “Sportello Famiglia” a cui rivolgersi nel caso in cui insorga-
no problematiche riguardanti l’organismo base della nostra società.
In tema di attenzione verso gli anziani:
Siamo convinti che, in una società dove la vita media diventa sempre più lunga e dove esistono
persone anziane ancora dotate di energie da mettere a servizio della Comunità, sia indispensabile
valorizzare gli anziani, specialmente i pensionati considerandoli prima di tutto come ‘risorsa’ che
tanto ancora possono dare alla Città.
Nel contempo nuove solitudini e nuove forme di emarginazione si diffondono sempre più: basti
pensare a fenomeni quali le sindromi ansioso-depressive, così frequentemente causate dallo stile
di vita frenetico in cui siamo immersi, nonché alle patologie e cronicità anche da tempo conosciute.
Le azioni positive che l’Amministrazione dovrà mettere in campo per contrastare e prima ancora
prevenire tali fenomeni possono essere di vario genere. Cominciando dalle più urgenti, ne indivi-
duiamo alcune:
 potenziamento dell’offerta del “Servizio di Assistenza Domiciliare (SAD)”;
 potenziamento del servizio di incontro badanti-famiglie (gestito dal “Consorzio Desio
Brianza”), in modo da diventare un servizio al quale si potranno rivolgere badanti, in pos-
sesso dei requisiti prescritti, che sono alla ricerca di un’opportunità di lavoro: a tale servizio si
potranno quindi rivolgere i cittadini in cerca di personale qualificato per assistere i propri
congiunti;
 recupero, riapertura e rivalorizzazione della sede storica della “Casa di Riposo Pio e Ni-
netta Gavazzi” sita in corso Italia, con l’indispensabile recupero dei posti letto accreditati
dalla Regione Lombardia e l’implementazione di altri servizi dedicati in particolare alle pers o-
ne anziane autosufficienti.
In tema di attenzione verso i diversamente abili:
 sosterremo l’attività di supporto e attenzione verso i disabili, attraverso il “Consorzio De-
sio Brianza”, il “Centro di Formazione al Lavoro per Allievi Disabili”, il “Centro Di-
urno per Disabili”, il “Servizio Integrazione Lavorativa”, i quali saranno i principali
punti di riferimento per dare qualificate risposte in quest’area di intervento;
 sosterremo la “Comunità Alloggio per Disabili SoleLuna”;
 valuteremo attentamente la possibilità di introdurre il “Servizio Assistenza Domiciliare
per Persone Portatrici di Handicap (SADH)”;
 sarà infine importante valorizzare e promuovere, anche con progetti costituiti ad hoc in
collaborazione con le realtà interessate, le esperienze di sollievo presenti sul territorio, solo a
titolo di esempio: “Comunità Nuova”, “Gruppo Nuova Amicizia (GNA)”, ecc.
In tema di attenzione verso le nuove dipendenze e forme di disagio sarà indispensabile promuove-
re sul territorio cittadino, istituzioni quali il “Nucleo Operativo Alcolisti (NOA)” e il “Servizio
per le Tossicodipendenze e Alcoldipendenze (SERT)” per la cura degli alcolisti e tossico-
dipendenti, anche in considerazione del fatto che negli ultimi anni si è abbassata vertiginosamente
l’età del primo abuso.
In tema di attenzione verso gli stranieri:

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 ai fini di una corretta integrazione di Cittadini legalmente soggiornanti all’interno
del territorio nazionale provenienti da paesi dell’Europa orientale (recentemente divenuti
Cittadini dell’Unione Europa) e da paesi extracomunitari, proseguiremo nell’attuazione di ser-
vizi atti a facilitare l’inserimento nel tessuto Cittadino;
 lo sportello del “Centro Servizi per gli Immigrati Stranieri (CESIS)” continuerà ad
essere il principale punto di riferimento per ciò che riguarda l’ascolto, l’orientamento e
l’informazione in tema di assistenza socio-sanitaria, abitazione, lavoro, pratiche amministrati-
ve, permessi e carte di soggiorno.

Area lavoro
Nel tempo e nella società in cui viviamo diventa necessario, non soltanto promuovere il lavoro (sia
salvaguardando le posizioni lavorative di chi è già occupato sia promuovendo nuovi posti di lavo-
ro), ma anche il benessere lavorativo, conciliando il tempo per il lavoro con quello per la famiglia,
soprattutto laddove maggiormente vi è necessità (cura degli anziani o degli ammalati, nascita di un
figlio, ecc.).
Al fine di favorire l’inserimento lavorativo di coloro che sono in cerca della prima occupazione, sarà
cura dell’Amministrazione promuovere, in collaborazione con i commercianti che esercitano in Cit-
tà, l’istituzione di borse lavoro per lo svolgimento di tirocini formativi, stage o altre forme di ap-
prendistato.

Area abitativa
In questo ambito è indispensabile promuovere e sostenere progetti di housing sociale per le per-
sone in stato di fragilità.
Sarà indispensabile anche promuovere nuovi accordi con le associazioni dei proprietari delle abita-
zioni, favorendo l’utilizzo degli appartamenti sfitti a canoni agevolati.

Solidarietà sociale e promozione del Terzo Settore


Un’azione importante in tema di servizi alla Persona riguarderà, oltre l’assistenza socio-economica
al reddito familiare, anche l’accompagnamento al lavoro e la promozione di interventi di inclusione
sociale. Infine si ritiene opportuno che l’Amministrazione metta in atto uno studio al fine di indivi-
duare soluzioni che, nei termini consentiti dalle normative vigenti, permettano, pur non discrimi-
nando nessuno, di consentire il rispetto del diritto, nella concessione di aiuti sociali (contributi, ca-
se comunali, detrazioni, ecc.), di coloro che risultano risiedere da più tempo in Città.
Riteniamo necessario che l’Amministrazione destini una quota parte delle entrate a bilancio a favo-
re di progetti da realizzare in Stati in via di sviluppo in collaborazione con i Missionari Saveriani o
altri enti assistenziali, organizzazioni non governative o associazioni collegati al territorio cittadino.

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2. Pubblica Istruzione, Cultura, Sport e Tempo Libe-
ro, Politiche Giovanili

Pubblica istruzione
In tema di istruzione pubblica sarà fondamentale supportare le famiglie e sostenere gli interventi
educativi -scolastici e non- per favorire la crescita e la valorizzazione dei singoli individui e la loro
formazione quali Cittadini consapevoli del loro ruolo sociale.
Gli obiettivi che vogliamo attuare sono:
 prestare attenzione alle iniziative private nel campo dell’istruzione;
 migliorare la qualità dei servizi mensa, del pre-scuola e del post-scuola;
 predisporre opportune misure di trasporto per gli alunni delle scuole cittadine, maggior-
mente svantaggiati dalla distanza casa-scuola;
 promuovere e sostenere iniziative a favore degli alunni diversamente abili;
 fornire personale a tempo determinato e dare sostegno alle istituzioni scolastiche per gli
scolari con difficoltà di apprendimento o per l’inserimento di bambini stranieri;
 offrire servizi ad integrazione della didattica, quali: potenziamento dei laboratori, corsi di
musica, attività sportive, ecc.;
 potenziare l’interazione tra le imprese e le istituzioni scolastiche per adeguare la prepara-
zione all’inserimento nel mondo del lavoro e la formazione continua nelle diverse fasi della vi-
ta lavorativa;
 proseguire nell’opera di collaborazione con l’Università Bicocca, per l’attivazione di altri
‘Corsi Master’, con specializzazioni legate alle attività produttive del territorio, al fine di met-
tere in atto un collegamento efficace tra domanda ed offerta di professionalità.
L’Amministrazione dovrà impegnarsi nell’organizzare progetti didattici che coinvolgano attivamente
insegnanti e alunni sia in ordine al tema del “Forum Mondiale delle Famiglie” in programma a
Milano nel 2012: ‘Famiglia, lavoro e festa’; sia in ordine al tema dell’Expo 2015: ‘Nutrire il mondo’.
Per quanto riguarda alla realizzazione di nuove infrastrutture dovrà essere confermata la previsio-
ne, da inserire nel “Programma Triennale delle Opere Pubbliche”, costruendo un nuovo
complesso scolastico dove ospitare un asilo nido e una scuola materna, per ampliare i servizi ora
offerti dall’Amministrazione, permettendo la riqualificazione dell’edificio che ospita la Scuola Mater-
na di Santa Maria.

Cultura
Alcune fondamentali considerazioni:
 nella nostra Città esiste oggi un ricco tessuto di associazioni di volontariato, enti culturali,
circoli e gruppi che operano anche da lungo tempo, ma che stranamente sono poco cono-
sciuti;
 alcuni problemi logistici legati alle iniziative culturali e di spettacolo tenuti in Città trovano
già soluzione nelle diverse strutture presenti, alcune di proprietà pubblica (Pala Desio in pri-
mis seguito dal complesso della Villa Tittoni-Traversi, la Sala Primo Levi, la Sala Pertini, ecc.)
altre private, ma di pubblica utilità (il teatro parrocchiale ‘Il Centro’, gli auditorium degli ora-
tori parrocchiali, la Sala del Centro Culturale ‘Pro Desio’, ecc.)
 la nostra Città ha una discreta offerta formativa, essendo sede di diversi istituti scolastici
di livello superiore, potendo aspirare alla realizzazione di corsi a livello universitario e post-

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universitari, sfruttando le collaborazioni già avviate nell’ambito del Polo Tecnologico Universi-
tario promosso dall’Università degli Studi di Milano-Bicocca, nell’ambito della ricerca e della
cultura.
Le nostre considerazioni critiche e proposte
1.) Al fine di rivitalizzare e istituire un coordinamento efficace tra le diverse realtà culturali presenti
sul nostro territorio, proponiamo l’istituzione di un tavolo di incontro e supporto, composto da ope-
ratori del settore, in grado di redigere un programma annuale di progetti, manifestazioni, eventi
culturali, da porre sotto il patrocinio dell’Amministrazione, per concentrare le risorse del settore.
In questo modo l’Amministrazione risulterebbe il centro di coordinamento -anche propositivo- di
tutti gli eventi culturali che avvengono nella nostra Città, potendo meglio pubblicizzare iniziative ed
eventi, fissando calendarizzazione e priorità, decidendo quanto del budget annuale a disposizione
debba essere dedicato a ciascuna area in funzione delle proposte presentate.
L’Amministrazione non sarà gravata dell’onere strettamente organizzativo di manifestazioni cul-
turali di alto livello, che favoriscano la crescita culturale della comunità.
2.) L’Amministrazione dovrà intensificare maggiormente la collaborazione con il “Coro Città di
Desio”, vero gioiello musicale Cittadino, prestare particolare attenzione alla “Scuola Civica di
Musica”, supportando il ricco patrimonio musicale -laico e religioso- presente in Città.
3.) Oltre alle rassegne patrocinate dall’Amministrazione, si dovrà pensare anche all’attività annuale
delle associazioni: a tale scopo intendiamo proseguire con la concessione di contributi alle di-
verse realtà locali, con una ripartizione delle risorse in modo mirato e non più ‘a pioggia’, prestan-
do attenzione alle attività e ai programmi annuali di ciascun gruppo, premiando la ‘storia’ di ogni
gruppo che risulterà titolo di garanzia, procedendo anche ad una verifica del grado di realizzazione
dei progetti presentati ad inizio anno.
4.) Accanto alla necessaria qualità delle proposte, per il raggiungimento di un buon successo di
pubblico sarà necessario fare leva su due punti chiave:
 l’informazione (giornali, manifesti, radio, ecc.), da studiare in ogni sua minima parte per
far sì che le iniziative arrivino a tutti i Cittadini: a tal riguardo sarà opportuno individuare al-
cuni punti strategici della Città dove installare bacheche mediante cui pubblicizzare gli eventi
culturali in programma oltre che l’attività dell’Amministrazione (Biblioteca Civica, piazzali dei
mercati, municipio, piazze, ecc.);
 il coordinamento per evitare il sovrapporsi di iniziative che costringerebbe gli interessati
ad inevitabili, quanto difficili, scelte con conseguenze penalizzanti.
5.) Un passaggio obbligato per la crescita culturale della nostra Città è la valorizzazione
dell’invidiabile patrimonio artistico nella nostra disponibilità: basti ricordare la Villa Tittoni-
Traversi, la splendida Basilica dei Santi Siro e Materno con annessa torre campanaria, il Santuario
del Sacro Crocifisso, la Torre del Palagi ed il complesso della Casa Natale di Pio XI; ove necessa rio
si dovranno prevedere opere riqualificanti per rendere godibile lo spettacolo delle bellezze di Desio
e visite guidate (programma di poco costo, ma di grande impatto e valore) per permettere a tutti
di conoscere la storia passata della nostra Città.
In particolare sarà necessario terminare gli interventi di restauro della “Villa Tittoni-Traversi” ed
intraprendere attività volte a favorire la sua conoscenza e la sua giusta valorizzazione, inclusa la
riproposizione, attraverso operatori già presenti nella zona, della “Stagione estiva cinemato-
grafica: Cinema in Villa”, o di eventi culturali valorizzanti e di altissima qualità.
Per quanto riguarda il complesso della “Casa Natale di Papa Ratti”, sarà importante, anche in
collaborazione con il “Centro Internazionale di Studi e Documentazione Pio XI” e in
partnership con la Regione Lombardia, organizzare una rete di iniziative con i comuni di Sotto il
Monte (città natale di Giovanni XXIII) e Concesio (città natale di Paolo VI), al fine di costituire un
asse culturale permanente che valorizzi i tre grandi Papi Lombardi del XX secolo.

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6.) Le identità, la lingua e le tradizioni locali fanno parte a pieno titolo del patrimonio cultura-
le della Città e -in quanto tali- vanno anch’esse tutelate: occorrerà quindi continuare a mettere in
atto iniziative volte alla promozione della cultura tradizionale e popolare come manifestazioni tea-
trali o musicali in dialetto, feste stagionali, iniziative di carattere gastronomico oppure artigianale,
dando supporto particolare ad iniziative volte alla ricostruzione e conservazione del patrimonio sto-
rico della Città.
Sarà importante, più in generale, agire secondo il criterio che consenta di trasformare le marginali-
tà in tipicità, così che sia le tradizioni cittadine che quelle non autoctone possano diventare patri-
monio comune.
In questo ambito, inoltre, riteniamo opportuno dare priorità nell’intitolazione di edifici, strade o
piazze a personalità legate alla storia della nostra Città, che si siano particolarmente distinte nella
loro attività, sia essa stata culturale, sportiva od imprenditoriale.
7.) Sarebbe auspicabile che una Città di ormai oltre 40.000 abitanti, avesse una stagione teatrale
permanente: in tal senso sarà opportuno attuare iniziative per coinvolgere le parrocchie, che han-
no a disposizione strutture idonee, o programmare la realizzazione di una struttura polivalente o di
un teatro o un auditorium Cittadino.
Sarà anche opportuno ipotizzare nel breve periodo, l’attivazione di una rete di eventi sovra comu-
nali supportati anche da un servizio di prenotazione biglietti.

Sport e tempo libero


Una seria Amministrazione non può permettersi di considerare lo sport e il tempo libero come una
parte secondaria del proprio programma.
Lo sport e, più in generale, l’impiego del tempo libero, possono infatti trasformarsi in una splen-
dida opportunità educativa, se sorretti da un progetto che responsabilizza ciascuna Persona
nell’impiego del tempo (spesso scarso) che è sì ‘libero’ da impegni lavorativi o familiari, ma che so-
prattutto è dedicato alla realizzazione di se stessi. Un tempo fantastico per scoprirci realmente quel
che siamo: ‘un io aperto al tu’.
In tal senso qualsiasi sport (singolare o di squadra), qualsiasi hobby (anche vissuto personalmen-
te) non è mai -nella sua essenza più vera- occasione di isolamento.
Per tali ragioni è urgente elaborare anzitutto un ‘progetto sportivo’ per la nostra Città. Un pro-
getto sportivo non può che partire dalla consapevolezza del valore del ‘fare sport’, che non può
raggiungersi se non insieme.
Il primo passo di tale ambizioso obiettivo è quello di costituire una “Consulta Sportiva Organiz-
zativa” che possa mettere in rete le associazioni sportive presenti sul territorio, CONI, CSI e varie
Federazioni Sportive e l’Amministrazione, per studiare la realizzazione di un progetto interdiscipli-
nare che coinvolga i giovani, magari periodicamente, per testimoniare il valore educativo degli
sport.
Tale Consulta Sportiva Organizzativa dovrebbe essere supportata da una “Commissione Sporti-
va Educativa” che possa mettere in rete, oltre le associazioni sportive presenti sul territorio, an-
che l’Amministrazione, famiglie, scuole e parrocchie, supportati da esperti del settore educativo.
L’Amministrazione avrà cura di organizzare a periodi regolari manifestazioni sportive multidiscipli-
nari, rivolte particolarmente ai giovani (per esempio sul modello di una sorta di “Olimpiadi Citta-
dine”) mettendo a tema un obiettivo educativo attorno al quale coinvolgere l’intera Città.
L’Amministrazione, secondo le indicazioni emerse dalla “Consulta Sportiva Organizzativa”, va-
luterà come adeguare, potenziare, migliorare, rinnovare o costruire ex novo le strutture sportive di
quartiere in base ai bisogni rilevati in loco. Sarà anche opportuno procedere ad un’analoga valuta-
zione delle strutture sportive di rilevanza comunale o intercomunale, assumendo le opportune de-
cisioni.

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In quest’ottica sarà particolarmente valorizzata e potenziata l’area sportiva compresa fra via Agne-
si, via Parini e via Serao, così da realizzare una vera e propria “Cittadella dello Sport” tale da
poter ospitare eventi di carattere anche sovra comunale e potenzialmente di rilevanza nazionale.
Sarà indispensabile recuperare, anche attraverso l’attribuzione della gestione a un privato, il valore
di una struttura di grandi potenzialità come il Pala Desio.

Politiche giovanili
La situazione del bilancio comunale non permette la costituzione di un programma di politiche gio-
vanili incentrato sulla costruzione di strutture eccessivamente onerose, come ad esempio uno
skate park, oppure la costruzione di un nuovo parco civico, visti gli alti investimenti per il reperi-
mento delle aree e per la relazione delle attrezzature.
Sarà importante, piuttosto, valorizzare ciò che esiste già, in particolare per i giovani, assicurando
una comunicazione più adeguata e capillare degli eventi programmati in Città e nelle zone limitro-
fe.
Occorrerà concentrarsi su alcune priorità:
1.) miglioramento della Biblioteca Civica, peraltro una delle più apprezzate della zona e ormai da
anni sita nelle accoglienti sale della Villa Tittoni-Traversi, attraverso le seguenti iniziative:
 wi-fi gratuito;
 rimodulazione degli orari di apertura per renderli più a misura di studente (aperture se-
rali, chiusura posticipata alle 19:30, ecc.);
 rendere più interattiva la biblioteca stessa trasformandola in una vera e propria ‘media-
teca’ che stimoli l’apprendimento dei giovani, rendendo disponibile il servizio di cataloga-
zione e prenotazione on-line dei libri, sondaggi internet rispetto sia al libro più letto, even-
tuali consigli di acquisto e lettura, ecc.;
 creare all’interno della biblioteca gruppi di studio per studenti aventi difficoltà di ap-
prendimento in alcune materie, realizzando degli spazi appositi (ad esempio riservando al-
cuni tavoli);
 affiggere una ‘bacheca-annunci’ per ragazzi che cercano e offrono ripetizioni anche
come occasione di lavoro;
2.) valorizzazione del Parco Storico attraverso alcune iniziative:
 corsi di ginnastica all’aperto nei mesi estivi;
 chiusura serale del parco (i cancelli non sempre vengono chiusi);
 individuazione di un percorso botanico destinato in particolare ai bambini;
3.) miglioramento dell’informazione sulle attività che vengono svolte nel nostro territorio realiz-
zando anche un sito dedicato alle attività giovanili e culturali della Città e dell’hinterland , utiliz-
zandolo anche per sponsorizzare eventi gestiti da privati e rilanciando in questo modo i locali
della zona;
4.) individuazione di percorsi formativi in collaborazione con le scuole rispetto a tematiche di at-
tualità;
5.) istituzione del progetto -destinato ad tutte le fasce d’età- denominato “Il Comune Istrui-
sce”, con corsi a prezzo contenuto di inglese e informatica, conoscenze ormai assolutamente
basilari nella nostra società;
6.) istituzione di un help desk comunale nella gestione dei bandi europei, in particolare già
dall’anno 2011, dedicato alla promozione della ‘Cittadinanza attiva’.

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3. Pubblica Amministrazione, Riordino Istituzionale e
Personale dell’Amministrazione

Pubblica Amministrazione e riordino istituzionale


La crisi che ha colpito le istituzioni comunali, con ripercussioni su aspetti fondamentali della nostra
società, per un più efficace esercizio della sovranità democratica, richiede un profondo ripensa-
mento di diversi assetti e modalità che regolano il rapporto tra Giunta e Consiglio Comunale e tra
gli eletti e i Cittadini.
Il Comune deve tornare ad essere una ‘casa di vetro’ con nuove iniziative e regole con-
divise per favorire la partecipazione, il controllo, l’informazione e la credibilità delle i-
stituzioni.
Il Consiglio Comunale va meglio identificato come il ‘Parlamento locale´, dove si esercita in forma
prevalente la sovranità popolare e la rappresentanza dei Cittadini. Con una migliore organizzazione
dei lavori, con un impegno più intenso e con mezzi economici specificamente destinati, deve riap-
propriarsi di una maggiore incisività, con più ampi poteri d’indirizzo nel confronto preventivo delle
azioni amministrative, da affidare all’esecutivo per la loro realizzazione nei limiti e negli obiettivi
conferiti:
 per il bilancio comunale diverse e più frequenti sessioni di bilancio devono scandire la
definizione degli obiettivi strategici e monitorare il controllo di gestione nel rispetto degli e-
quilibri e del “Patto di Stabilità”, in cui l’esecutivo può operare per attuare indirizzi ed o-
rientamenti del Consiglio;
 le delibere della Giunta Comunale e le determine dirigenziali devono trovare pun-
tuale rispondenza e controllo in Consiglio Comunale, monitorando le variazioni che compor-
tano ogni capitolo di spesa, rendendone disponibile on-line il testo completo;
 il lavoro per Commissioni del Consiglio Comunale deve manifestarsi con maggiore in-
tensità, partecipazione e trasparenza informativa, come costante momento di impegno dei
Consiglieri Comunali, anche con partecipazioni mirate e specialiste, avviando anche campa-
gne di informazione, di concertazione con le parti sociali e di formazione;
 oltre alla “Commissione Tributaria Comunale”, fondamentale per impostare il federa-
lismo municipale, vanno avviate nuove commissioni, come -ad esempio- quella per il contra-
sto alla criminalità organizzata, per una più efficace azione di supporto al controllo del terri-
torio nella lotta all’abusivismo e alle diverse illegalità;
 le attività della Giunta e del Consiglio Comunale nonché delle Commissioni, devono ricer-
care la più ampia trasparenza con una specifica struttura di informazione e relazione con i
Cittadini che -oltre ai servizi del Comune- promuova e diffonda alla luce del sole le modalità
del confronto amministrativo; a tal proposito si proporranno:
- modifiche allo Statuto Comunale e al Regolamento Consiliare che prevedano la pubbli-
cità delle interpellanze/interrogazioni all’interno dell’ordine del giorno nelle sedute di Con-
siglio, a cui la Giunta deve dare risposte;
- organizzazione di incontri pubblici, cadenzati nel tempo, nei quartieri (question time ) o
Consigli Comunali aperti, per affrontare le specificità del territorio, con lo scopo di A-
SCOLTARE le istanze dei Cittadini;
 anche per molte procedure interne, bandi di gara, alienazioni, assegnazioni di servizi, ge-
stione del patrimonio comunale, ecc., l’informazione e la trasparenza devono costant emente
accompagnare ogni iniziativa;

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 l’adozione del così detto ‘Codice Mapelli’ per le gare pubbliche e le scelte economi-
che sensibili, che comportano una più stretta collaborazione con la magistratura e le forze
dell’ordine, può aiutare a ripristinare un corretto clima di serenità attorno alle attività
dell’Amministrazione;
 Amministratori e Consiglieri Comunali dovranno garantire il loro impegno a fornire ogni in-
formazione riguardante ‘la dignità e l’onorabilità’ con cui esercitano le loro funzioni pubbliche,
nello spirito di trasparenza ed eticità che vogliamo garantire.

Comitati di quartiere
Nell’ottica di un’effettiva attuazione dei principi di partecipazione e di sussidiarietà, sarà necessario
riconoscere formalmente il ruolo indispensabile dei “Comitati di Quartiere”, che potrebbero tro-
vare attuazione sulla base di quanto previsto dall’attuale PGT, il quale prevede che Desio sia una
città policentrica, in cui si possono identificare almeno cinque quartieri le cui circoscrizioni territo-
riali potrebbero coincidere con le circoscrizioni territoriali delle singole parrocchie.
Tali “Comitati di Quartiere” potrebbero essere in grado di favorire la partecipazione dei cittadini,
avvicinando il governo della Città alle persone che la abitano.
Potrebbero peraltro stimolare il senso civico, strutturandosi come Comunità di Cura in ordine a una
maggiore prossimità dei servizi sociali; svolgere le funzioni-base della manutenzione ordinaria nel
quartiere, vedendosi attribuito dall’Amministrazione Comunale un piccolo budget di spesa; segnala-
re all’Amministrazione Comunale ogni situazione meritevole di attenzione che a un’Amministrazione
centrale potrebbe sfuggire.

Sistema informatico comunale


È fortemente sentita la necessità di riordinare il sistema informatico comunale, principalmente con
l’adozione di un unico sistema di database che consenta un totale e reale interscambio informativo
tra tutti gli uffici comunali in un’ottica di una maggior efficienza ed efficacia: tale riordino deve
considerare altresì l’esigenza di assicurare la più ampia informazione nell’erogazione dei servizi of-
ferti ai Cittadini.
Occorrerà porre l’accento quindi anche sulla gamma dei servizi offerti dal sito web
dell’Amministrazione, che deve diventare un vero e proprio ‘portale’ internet della nostra
Città, con particolare attenzione nei riguardi di Cittadini e imprese, che necessitano di informazioni
o di evadere incombenze e/o pratiche burocratiche che non richiedono una particolare assistenza
da parte del personale amministrativo (pratiche anagrafiche, pagamenti vari, visione dello stato
pratiche edilizie, reperimento modulistica, ecc.).

Personale dell’Amministrazione
Si dovrà procedere ad una riorganizzazione del personale dell’Amministrazione -anche sfruttando
mobilità interna- in considerazione delle ultime disposizioni di Legge che limitano considerevolmen-
te la possibilità di nuove assunzioni, anche se sostitutive di personale in uscita (per esempio in
quiescenza). Tale riordino avrà quale linea guida il miglioramento dell’efficienza com-
plessiva della ‘macchina’ comunale.

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4. Bilancio e Federalismo Fiscale

L’attività amministrativa del prossimo quinquennio sarà fortemente influenzata dalla questione
dell’autonomia impositiva locale e delle risorse finanziarie possibili in base alle continue e stringenti
restrizioni dei trasferimenti statali e regionali che rendono ineludibile un forte contenimento della
spesa: condizione necessaria per rispettare il “Patto di Stabilità” che è obiettivo politico fonda-
mentale per restare in Europa, ridurre la spesa pubblica, rimettere in ordine le attività del Comune
secondo criteri di economicità, efficienza e reale efficacia.
In questo passaggio epocale molto delicato, il documento di bilancio deve ritornare ad essere cen-
trale rispetto alla sovranità del Consiglio Comunale non solo per la fase di approvazione, ma anche
di quella -ben più significativa- della partecipazione dei cittadini alla sua impostazione, della traspa-
renza, della verifica costante nella fase attuativa.
Le voci di bilancio dovranno esprimere obiettivi realisticamente attuabili.
È finita una fase economica dove alti contributi di urbanizzazione permettevano una forte spesa
complessiva in una sorta di spirale perversa dove le uscite erano diventate una variabile indipen-
dente da una razionale programmazione politico-amministrativa.
Nell’inevitabile azione di contenimento della spesa con politiche di rigore e di selettività occorre ri-
dare una più diretta relazione alla tipologia delle entrate rispetto ad un’analoga tipologia delle usci-
te:
 i contributi di urbanizzazione devono essere utilizzati per il finanziamento delle opere pub-
bliche e la manutenzione delle infrastrutture urbane;
 i trasferimenti provenienti dallo Stato devono essere utilizzati per il finanziamento dei ser-
vizi obbligatori ed il pagamento delle spese per il personale;
 i trasferimenti provenienti dalla Regione devono essere utilizzati per il finanziamento dei
servizi sociali, nella loro più efficiente integrazione con il “Piano Socio-Sanitario di Zona”.
Nell’ottica dell’introduzione del federalismo municipale -riforma attesa ed auspicata- la questione
dell’autonomia impositiva locale è centrale rispetto ad un nuovo assetto dei conti del Comune. Il
nostro intendimento è quello di agire sul contenimento della spesa adeguando le nuove forme di
autonomia impositiva locale (addizionali IRPEF, nuova imposta comunale sugli immobili, tasse di
scopo, tariffe, ecc.) al livello necessario per pareggiare i costi di esercizio dei relativi servizi, conte-
nuti in parametri standard.
Va istituita la “Commissione Tributaria Comunale”, considerandola non solo un obbligo di
Legge, ma uno strumento di indirizzo, di ascolto e di partecipazione, per il supporto dell’operato
dell’Amministrazione nella determinazione dei criteri di applicazione delle imposte locali.
Vanno potenziati gli interventi per una efficace lotta all’evasione e all’elusione fiscale, rafforzando
anche la collaborazione con l’Agenzia delle Entrate sull’accertamento delle imposte nazionali.
Nelle nuove forme di applicazione dell’autonomia impositiva locale e nella razionalizzazione della
spesa occorre considerare la famiglia come elemento centrale nelle politiche di sostegno e di aiuto,
che devono essere investimenti comunali sulla Persona e non mero assistenzialismo.
Vanno avviate iniziative d’informazione, affinché la comunità abbia una più realistica
percezione delle politiche di contenimento della spesa, che ‘chiamano’ tutti ad una fase
di corretta e sobria gestione.

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5. Governo del Territorio e Ambiente

Lo sviluppo della Città deve seguire un progetto ben preciso e chiaro fin dal momento della forma-
zione degli strumenti urbanistici. Tale progetto deve essere correttamente gestito ed attuato in
quanto il territorio è un bene comune e una risorsa in esaurimento, da valorizzare e conservare
con la consapevolezza che le conseguenze delle scelte odierne si ripercuoteranno sulle future ge-
nerazioni.
Al centro del progetto di Città deve esserci il Cittadino in quanto Persona, portatrice di
interessi individuali da conciliarsi con quelli della collettività.
Il Governo del Territorio deve garantire una Città vivibile e funzionale, dove siano assicurati al
tempo stesso legalità, possibilità di sviluppo e lavoro.
Non esiste Governo del Territorio senza pianificazione, gestione e controllo.

La situazione attuale
Nell’aprile 2009 è stato approvato definitivamente il Piano di Governo del Territorio, in attuazione
della recente normativa regionale: ad oltre 18 mesi dalla sua approvazione, tale strumento urbani-
stico stenta a trovare la sua piena attuazione.
Tra i motivi che impediscono il pieno sviluppo delle previsioni urbanistiche, vi è certamente la crisi
del mercato immobiliare ed il conseguente calo della domanda di nuove abitazioni, in contrasto con
le analisi di mercato utilizzate in fase di stesura dello strumento urbanistico.
Tale calo della domanda ha determinato la formazione di un’elevata offerta di abitazioni, frutto
dell’attività edificatoria precedente la crisi economica, che da sola potrebbe già comportare -allo
stato attuale- un potenziale aumento della popolazione residente di qualche migliaio di abitanti.
Inoltre vi è una generalizzata impossibilità di riqualificare il vasto patrimonio immobiliare già realiz-
zato per il quale, con l’obiettivo del minor consumo possibile di territorio, occorre studiare
più efficaci strumenti d’intervento e incentivazione.
Per porre rimedio a tali situazioni, alla fine del 2010 è stata avviata dalla precedente Amministra-
zione (senza discuterne in Consiglio Comunale), una variante parziale al “Piano delle Regole” e
al “Piano dei Servizi”, allo scopo di correggere alcuni errori che si sono riscontrati nel PGT, ma
anche per rendere più agevole l’attuazione degli Ambiti di Completamento (AC). A seguito
dell’avvio di detta procedura la cittadinanza ha presentato circa 200 proposte e osservazioni, che
andranno attentamente valutate in funzione degli obiettivi da esplicitare in una Variante Genera-
le al Piano di Governo del Territorio che dovrà portare alla realizzazione di un nuovo progetto
di Città.
Infine -negli ultimi anni- a seguito della scoperta di numerosi abusi edilizi, si sono palesate gravi
carenze nel controllo del territorio cittadino, anche a seguito di utilizzazioni illegittime delle aree
agricole, tali da determinare situazioni di pericolo per l’ambiente, come nel caso della drammatica
vicenda della Cava di via Molinara o di altre più recentemente salite alla ribalta.

Un nuovo progetto di Città


Il nuovo progetto di Città che vorremmo elaborare e attuare è quello di una Città dove:
siano individuati maggiori spazi dedicati alla socialità delle persone e dove il “Nucleo
di Antica Formazione ” venga ampliato e riqualificato per assolvere a questa funzio-
ne, favorendo l’apertura di attività commerciali di vicinato e direzionali anche in sostitu-
zione dell’obsoleto patrimonio immobiliare residenziale che costituisce gran parte del
tessuto ad assetto consolidato sia centrale che periferico, mutuando l’idea del ‘Centro
Commerciale Aperto’;

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la mobilità lenta dei percorsi pedonali e ciclabili siano sviluppati a partire dal centro Ci t-
tà verso la periferia, con la formazione di nuovi parcheggi pubblici (eventualmente an-
che interrati) dislocati efficacemente intorno alle vie commerciali del centro, chiuse al
traffico veicolare con l’istituzione, possibilmente, anche di una “Zona a Traffico Limi-
tato (ZTL)”;
le attività produttive siano concentrate nelle zone già individuate a tale scopo -senza
ulteriore consumo di territorio-, dove possano essere riqualificate e ampliate, nei limiti
dei parametri urbanistici previsti, per soddisfare le loro necessità;
i contributi di urbanizzazione introitati dall’Amministrazione a fronte dell’attività edific a-
toria e di riqualificazione, vengano destinati al finanziamento delle opere pubbliche ed
alla manutenzione delle proprietà comunali, attuando politiche di bilancio virtuose per il
finanziamento delle spese correnti;
le nuove costruzioni siano qualitativamente valorizzanti per la Città, costruite dislocate
e pensate dal punto di vista urbanistico, architettonico e funzionale, con maggiore at-
tenzione al risparmio energetico (pannelli solari, fotovoltaici, recupero delle acque gri-
gie, incentivazione del teleriscaldamento, ecc.).
Questo nuovo progetto di Città -per essere portato efficacemente a completamento- deve essere
integrato da un intervento maggiormente incisivo dell’Amministrazione nella definizione delle gran-
di opere pubbliche che investiranno e trasformeranno l’intera area a nord di Milano anche in vista
dell’Expo 2015, e che comprenderanno:
1.) la realizzazione della nuova Autostrada Pedemontana che comporterà, oltre alla realiz-
zazione del tracciato autostradale, la costruzione di un’ampia area di servizio, del raccordo
autostradale con la Nuova Valassina (SS36) e del centro direzionale e logistico della stessa
società autostradale;
2.) lo spostamento del tracciato della metrotramvia di superficie dall’odierna sede di via
Garibaldi e corso Italia, al nuovo tracciato posto su via Milano.
L’impegno dell’Amministrazione sarà quello di perseguire con ogni mezzo l’obiettivo di far accoglie-
re ad Autostrada Pedemontana Lombarda spa le proposte di variante al progetto del tracciato au-
tostradale, già elaborate e condivise da tutte le componenti politiche della precedente commi ssione
urbanistica, che comprendono sia migliorie al progetto che opere di compensazione ambientale per
un minor impatto possibile verso il territorio della nostra Città.

Obiettivi da attuare
Al fine di elaborare un nuovo progetto di Città riteniamo che debbano essere messi in atto i se-
guenti obiettivi:
1.) attuare un programma di verifica dell’effettiva utilizzazione delle aree indicate nel PGT con la
simbologia di “Aree a rischio di compromissione e degrado”, e rendere più efficace
l’azione di contrasto agli abusi edilizi anche ripristinando permanentemente l’apposita commis-
sione consiliare e implementando anche l’azione della Polizia Locale;
2.) attuare immediatamente un’efficace ricognizione circa lo stato di attuazione del PGT, con la
programmazione di incontri e tavoli di lavoro con gli operatori del settore per raccogliere le
maggiori informazioni possibili circa le problematiche riscontrate nell’operatività del nuovo pia-
no;
3.) elaborazione di una “Variante Generale a tutte le componenti del Piano di Governo
del Territorio”, frutto di una partecipazione attiva e concreta dei Cittadini anche redigendo il
“Regolamento della Partecipazione”, secondo i seguenti principi:
 la redazione e l’approvazione da parte del Consiglio Comunale, prima dell’avvio
dell’iter di Variante Generale al PGT, del “Regolamento dell’Autorità VAS”, in partico-
lare per l’individuazione dell’Autorità stessa;

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 una semplificazione delle disposizioni di attuazione comuni delle tre componenti del
PGT (Documento di Piano, Piano delle Regole e Piano dei Servizi);
 il blocco all’individuazione di nuove aree dove consentire edificazione, per mantenere
l’obiettivo da concretizzare nella Variante Generale al PGT di non far aumentare la popola-
zione desiana oltre le reali possibilità di sostentamento e fruizione delle infrastrutture e
servizi cittadine;
 il mantenimento della destinazione urbanistica dell’area della Casa di Riposo
“Pio e Ninetta Gavazzi” di Corso Italia, esclusivamente per “servizi socio-sanitari dedi-
cati agli anziani”;
 l’agevolazione della riqualificazione del tessuto ad assetto consolidato tramite
l’individuazione di incentivi premianti sotto forma anche di premi volumetrici e agevolazio-
ni sui contributi di urbanizzazione;
 elaborazione, per gli operatori del settore, di linee guida generali in merito alle tipolo-
gie costruttive, di indicazioni interpretative delle norme tecniche, pubblicazione dei pareri
della Commissione Edilizia e della Commissione Urbanistica e l’elaborazione del “Piano
del Colore” per il nucleo di antica formazione;
 elaborazione del “Piano Urbano del Traffico” ormai scaduto da tempo e del “Piano
del Commercio” per valorizzare il centro storico -trasformato eventualmente in ZTL- con
un’organica rielaborazione della dislocazione dei parcheggi pubblici al servizio della Città
con particolare attenzione a quelli dislocati intorno al nucleo di antica formazione (sarà
necessario organizzare incontri e centri di ascolto con le associazioni dei commercianti
presenti sul territorio cittadino per verificare esigenze e concertare metodologie
d’intervento);
4.) attuazione -nella Variante Generale del PGT- del sistema perequativo, anche delocalizzando
la possibilità edificatoria rispetto alla cessione e realizzazione di opere pubbliche, in posizioni
strategiche per la Città, coerenti e funzionali al suo progetto complessivo; potranno quindi esse-
re individuati progetti di opere pubbliche da realizzarsi -sulla base delle priorità individuate
dall’Amministrazione- a cura dell’operatore privato;
5.) identificazione di specifici percorsi tematici e funzionali lungo:
 piazza Conciliazione, corso Italia, il complesso dell’Ospedale Vecchio e piazza Don Gius-
sani quale centro della socialità;
 via Garibaldi, piazza Conciliazione, corso Italia, piazza Don Giussani quale asse com-
merciale principale e quali assi commerciali secondari via Matteotti, via Tripoli e via Gran-
di, ambiti da riqualificare e rivalutare;
 piazza Conciliazione, piazza Santa Maria, via Pio XI e via Lampugnani quale centro della
vita culturale cittadina, con la valorizzazione del complesso della Casa Natale di Pio XI e
della Villa Tittoni-Traversi;
6.) identificazione di opportuni interventi di ‘rivitalizzazione’ dei quartieri periferici tramite la for-
mazione di piccole ‘isole commerciali’, esclusivamente limitate alla vendita al dettaglio, di vicina-
to ed ai servizi alla Persona (farmacia, minimarket, fornaio, fruttivendolo, giornalaio, cartoleria,
ecc.), concentrate in un breve asse commerciale o in una piccola piazza su cui si collochino an-
che spazi verdi pubblici attrezzati. A tale scopo sarà opportuno attuare anche un piano di ascol-
to dei comitati di quartiere e parrocchiali, per instaurare un fattivo dialogo che identifichi i biso-
gni della cittadinanza, in materia di arredo e decoro urbano, servizi pubblici ed infrastrutture,
ecc.

Termovalorizzatore di via Agnesi


In merito al progetto di ammodernamento del forno inceneritore esistente sul territorio cittadino
(gestito dalla società Brianza Energia Ambiente spa), è opportuno precisare che tale impianto è ri-

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salente agli anni ’70 e che, come la maggioranza degli impianti situati in Nord Italia, è una struttu-
ra di piccole dimensioni, con bassi rendimenti: infatti il nostro ‘termovalorizzatore’ è stato concepi-
to e realizzato quando i rifiuti urbani conferiti e bruciati erano indifferenziati, comprendenti cioè
sia la parte secca che la componente umida. In altre parole la quantità dei rifiuti conferiti dal baci-
no d’utenza, formato dai comuni aderenti oggi a BEA spa, era ben maggiore di quella odierna.
La riqualificazione del ‘termovalorizzatore’ potrebbe permettere un aumento del bacino d’utenza,
rispetto a quello odierno, con una quantità ben maggiore di emissioni in atmosfera a seguito del
trattamento dei rifiuti e, anche, del traffico locale conseguente l’arrivo di un numero sempre mag-
giore di automezzi. Tale condizione non è accettabile, infatti non è proponibile che a seguito della
rivalorizzazione del forno inceneritore, che in definitiva consiste in una vera e propria “sostituzio-
ne” dell’impianto, possa essere ampliato il bacino d’utenza oggi già servito o aumentata la quantità
di rifiuto trattato.
L’Amministrazione dovrà perciò promuovere una campagna di sensibilizzazione della Cittadinanza
verso più virtuose pratiche di raccolta differenziata dei rifiuti, in collaborazione con la società che
gestisce l’impianto, la Provincia e i Comuni consorziati, al fine di ridurre la quantità di rifiuti conferi-
ti e immessi nel termovalorizzatore.
Parallelamente a campagne al sostegno dell’incentivazione della raccolta differenziata, dovranno
essere promosse buone pratiche di “eliminazione del rifiuto alla fonte”.
Solo allora, quando sarà chiaro che le necessità di riqualificazione del forno saranno legate esclusi-
vamente a scopi per così dire ‘tecnici’, volti all’ammodernamento generale dell’impianto (magari ri-
ducendone le dimensioni, miglioramento l’efficienza complessiva, riducendo le emissioni, ecc.), po-
tranno essere valutati gli interventi sull’impianto di ‘termovalorizzazione’.

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6. Artigianato, Industria, Commercio e Turismo

L’obiettivo prioritario di una Città che vuole aprirsi all’Europa, è quello di favorire la competitività
del sistema economico cittadino, nelle sue componenti commerciali, artigianali, produttive e turisti-
che, nonché di servizio ai commercianti e alle imprese.
Inevitabilmente il sostegno alla competitività del sistema economico nel suo complesso avrà inevi-
tabilmente benefici riflessi sulle possibilità occupazionali che le imprese presenti sul nostro territo-
rio possono offrire.

Artigianato ed Industria
Nel tessuto cittadino sono ancora presenti numerose realtà artigianali o di piccole aziende a con-
duzione semi-familiare, mentre sono sempre meno le attività industriali di medio-grandi dimensio-
ni.
Proprio per difendere e sostenere le realtà artigianali ed industriali presenti, potranno essere valo-
rizzati:
 i progetti di sviluppo e modernizzazione delle attività produttive con possibilità di amplia-
menti, nelle zone produttive circoscritte e identificate a tale scopo -evitando il consumo di
nuovo territorio- favorendo nel contempo l’aggregazione di aziende omogenee;
 l’innovazione e lo sviluppo della qualità nel settore dei servizi comunali a servizio delle im-
prese, anche mediante la creazione di uno sportello telematico gestito dallo Sportello Uni-
co delle Attività Produttive (SUAP), per rendere ancora più accessibile e facile la comu-
nicazione tra le imprese e l’Amministrazione;
 pianificazione di incontri tra imprese ed Amministrazione dove considerare, vagliare e por-
re rimedio alle problematiche imprenditoriali o commerciali, in una nuova logica sussidiaria di
cooperazione che valorizzi l’attività dei singoli e degli enti, delle associazioni presenti sul terri-
torio cittadino per facilitare la libera iniziativa, la semplificazione e la ‘voglia di fare’ tipica del-
la cultura brianzola e desiana.
Contemporaneamente dovranno essere avviate campagne di verifica nelle aziende per valorizzare
e premiare il rispetto dell’ambiente nei cicli produttivi o nell’installazione di sistemi di produzione
energetica attraverso fonti rinnovabili di energia, verificando anche la possibilità di estendere la re-
te del teleriscaldamento negli ambiti industriali esistenti ai fini produttivi.

Commercio
Per rivitalizzare il commercio cittadino sarà necessario rivitalizzare gli assi commerciali esistenti, fa-
vorendo la modernizzazione e l’innovazione delle attività commerciali esistenti, con il recupero si-
stematico del centro storico ed in particolare di via Garibaldi, p.zza Conciliazione, corso Italia, via
Tripoli, via Matteotti e via Grandi, concentrando in queste vie le attività commerciali ai piani infe-
riori e quelle direzionali (oltre che la residenza) ai piani superiori.
Nei quartieri periferici dovranno comunque svilupparsi “Progetti di Quartiere” per garantire il
commercio di vicinato e di servizio attorno ad un nucleo pubblico (una via o una piccola piazza),
dove siano collocate le attività di ‘rivitalizzazione’ e ‘socialità’ del quartiere.

Turismo
In tema di attrattiva turistica dovranno essere promossi progetti, anche a carattere culturali, che
attirino l’attenzione verso i centri di interesse esistenti (Villa Tittoni-Traversi, Santuario del Santo
Crocifisso, Casa Natale di Pio XI, ecc.) ed eventi folkloristici ed in particolare il “Palio degli Zoc-
coli” dovrà trovare un nuovo modello organizzativo pubblico-privato ed una maggiore promozione
mediatica.

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Parallelamente potrà essere valutata la creazione di un “Percorso storico culturale cittadino”
che ponga attenzione sul patrimonio naturale, culturale e storico esistente (Museo dell’Autobianchi,
piazza Don Giussani, piazza Conciliazione con la storica Basilica, Museo Scalvini, Museo della Casa
Natale di Pio XI, Museo dei Minerali dentro la Torre del Palagi e il relativo convento, ecc.) con
l’apposizione di segnaletica turistica in corrispondenza dei punti di interesse e stradale di indicazio-
ne.
Infine potrà essere valutata l’organizzazione di giornate tematiche per coinvolgere il Cittadino:
giornata della pulizia dei quartieri e delle strade, festa del Santo Patrono con localizzazione nei
quartieri di eventi a carattere fieristico espositivo e commerciale.

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7. Lavori Pubblici e Gestione Patrimonio Comunale

La programmazione e la realizzazione delle opere pubbliche all’interno del territorio della nostra
Città deve avvenire secondo principi di probità, funzionalità e trasparenza, per l’attuazione del pro-
getto di Città che sarà elaborato nella “Variante Generale del Piano di Governo del Territo-
rio”.
Il sistema degli appalti pubblici deve essere soggetto a un rigido controllo da parte
dell’Amministrazione, nel rispetto dei principi di legalità e trasparenza, nella fase di gestione delle
gare d’appalto, seguita da una sistematica verifica della qualità dei lavori appaltati.
La gestione del patrimonio immobiliare comunale deve essere ispirata da una parte a principi di
supporto per le famiglie che non possono permettersi l’acquisto di un’abitazione, e dall’altra a prin-
cipi di redditualità per quanto riguarda gli edifici dati in locazione a persone, società o enti non ri-
spondenti a criteri di necessità economica, specialmente nella zona centrale.

Le opere pubbliche di cui la nostra Città ha necessità


Le opere pubbliche che dovranno essere realizzate al servizio della nostra Città saranno coerenti e
strettamente collegate all’attuazione del progetto di Città proposto dal PGT. Tali opere comprende-
ranno certamente:
 il completamento del sistema delle tangenziali esterne per migliorare la viabilità generale
prima dell’inizio dei lavori di realizzazione della nuova Autostrada Pedemontana, che interes-
seranno pesantemente il nostro territorio cittadino: a tal riguardo dovrà essere attivata
un’efficace attività di concertazione con Autostrada Pedemontana Lombarda spa in merito al-
le opere di compensazione ambientale da realizzarsi;
 dovranno, contestualmente al completamento del sistema delle tangenziali esterne, esse-
re individuati opportuni accorgimenti di mitigazione dell’inquinamento atmosferico ed acusti-
co, prodotti dal traffico veicolare -anche pesante- nel rispetto delle attività umane presenti
lungo il percorso delle tangenziali esterne;
 la Variante Generale del PGT dovrà considerare opportunamente anche i sistemi di ‘chiu-
sura’ ad anello del tracciato delle tangenziali esterne, in concertazione con i comuni limitrofi
(Nova Milanese, Varedo e Cesano Maderno in particolare), e specificatamente per quanto ri-
guarda il raccordo della tangenziale sud con la tangenziale ovest;
 il completamento della rete di viabilità lenta pedonale e ciclabile tale da renderla accessi-
bile da ogni punto della Città, con il collegamento ai corridoi ecologici, ai giardini e parchi
pubblici (di cui va migliorata la manutenzione e la cura), anche attraverso la revisione del
“Piano del Verde e dell’Arredo Urbano”, nonché la formazione di una cintura verde pian-
tumata con alberi ad alto fusto sul perimetro esterno della Città, parte integrante di tale si-
stema;
 l’attuazione di un programma di interventi e lavori pubblici per modificare la viabilità in-
torno al nucleo di antica formazione (centro storico), adeguati a garantire anche la formazio-
ne e il mantenimento (dopo un’opportuna e attenta sperimentazione) di una “Zona a Traf-
fico Limitato (ZTL)”, nonché l’incentivazione all’utilizzazione dei parcheggi perimetrali, stra-
tegicamente dislocati intorno ad esso (che dovranno essere integrati, ampliati e adeguata-
mente segnalati);
 nell’ambito degli interventi da attuarsi per la formazione dell’eventuale ZTL nel nucleo di
antica formazione, dovranno essere previste opere di manutenzione della pavimentazione e
degli arredi urbani di via Garibaldi, piazza Conciliazione, corso Italia e piazza Don Giussani,
come già accennato, destinate a diventare -unitamente al complesso degli edifici e dei giar-
dini dell’Ospedale Vecchio- il centro della socialità cittadina;

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 l’ampliamento dei parcheggi al servizio della stazione ferroviaria, sia sul lato est che sul la-
to ovest, adeguando conseguentemente l’accesso al complesso; a tal proposito è necessario
introdurre un sistema di gratuità di utilizzo per i residenti a Desio e di un sistema a paga-
mento per i non residenti;
 la creazione di nuovi parcheggi intorno al complesso della Villa Tittoni-Traversi e del parco
cittadino, con particolare attenzione all’attuazione in queste zone di opportune opere di miti-
gazione ambientale e tutela del verde e del complesso storico della villa;
 il completamento del restauro del complesso di Villa Tittoni-Traversi di cui andrà studiata
la destinazione e l’utilizzazione quale centro di attrattiva per la Città, anche con l’intervento di
idee e capitali privati, garantendo però il mantenimento delle finalità culturali e sociali di rile-
vante interesse pubblico del complesso; contestualmente dovranno essere studiate opport u-
ne misure di ampliamento del parcheggio della Biblioteca Civica e del parco storico in lato
est;
 il miglioramento generale dell’arredo urbano e del verde lungo le piazze e le vie, nonché
all’interno dei parchi e giardini pubblici; dell’illuminazione pubblica che deve essere integrata
e modificata per garantire l’abbattimento dei consumi energetici nonché dei punti di approv-
vigionamento idrico sparsi nei giardini e parchi pubblici, che dovranno anch’essi essere dotati
di sistemi di risparmio per evitare inutili sprechi;
 la rivalutazione del complesso delle carceri vecchie di via Santa Liberata, trasformate e-
ventualmente in auditorium cittadino.

Obiettivi da attuare
Il programma di attuazione delle opere pubbliche e della gestione del patrimonio immobiliare co-
munale deve essere improntato a principi di massima trasparenza e razionalità nell’utilizzo e ge-
stione delle risorse pubbliche.
In tema di realizzazione di opere pubbliche dovranno essere attuati i seguenti obiettivi:
1.) gestione trasparente e severa di tutto il sistema degli appalti comunali ed in particolare dei
sub-appaltatori (limitandone l’intervento nel rispetto della normativa vigente), con particolare
attenzione alla qualità dei lavori realizzati dalle imprese affidatarie: ai fini dell’indizione delle ga-
re d’appalto dovrà essere utilizzato -quando applicabile- il metodo dell’Offerta Economic amente
più Vantaggiosa (OEV), che consente di dare una valutazione globale alle offerte pervenute (di-
versamente da come avviene per il metodo del massimo ribasso), ma anche su parametri alter-
nativi, come qualità, pregi tecnici, caratteristiche estetiche e funzionali, contenimento dei con-
sumi energetici e rispetto delle risorse ambientali, costi di utilizzazione e manutenzione, assi-
stenza tecnica, termini di consegna e/o di esecuzione;
2.) redazione di un “Programma Triennale delle Opere Pubbliche” coerente e attuativo del
progetto di Città, stabilendo la priorità e la programmazione degli interventi;
3.) redazione di un “Piano di Manutenzione Straordinaria” della sede viaria e di tutti i sotto-
servizi, preceduto da un’opportuna campagna di monitoraggio e rilievo in particolare delle fo-
gnature cittadine ove si manifestano i maggiori disagi;
4.) redazione di un nuovo “Piano Urbano del Traffico” coerente con il progetto di Città e con
la futura ed eventuale costituzione della “ Zona a Traffico Limitato (ZTL)” nel nucleo di anti-
ca formazione (centro storico);
5.) redazione di un “Piano di Superamento delle Barriere Architettoniche” che comprenda
la ricognizione completa della Città (strade, marciapiedi, giardini, parchi, ecc.), nonché degli
edifici pubblici -ivi comprese le abitazioni comunali- che preveda ed attui le opere necessarie,
per rendere accessibile l’intera Città ai diversamente abili o a persone con limitate possibilità
motorie;
In tema di gestione del patrimonio immobiliare dovranno essere attuati i seguenti obiettivi:

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1.) censimento e valutazione dello stato di manutenzione di tutto il patrimonio immobiliare co-
munale, costituito sia da fabbricati che da aree verdi e già urbanizzate;
2.) migliore utilizzazione e valorizzazione del patrimonio immobiliare comunale:
 le abitazioni comunali servono per sostenere realmente persone e famiglie a basso
reddito ed in difficili situazioni economiche che rispondono a precisi requisiti stabiliti pun-
tualmente anche dall’apposita commissione consiliare di controllo (a tal riguardo occorre-
rà, perciò, monitorare periodicamente la permanenza di tali requisiti);
 le abitazioni e gli edifici comunali devono essere mantenuti in condizione di manuten-
zione soddisfacenti, anche con campagne di sensibilizzazione verso gli inquilini; devono
essere inoltre oggetto di interventi di innovazione tesi al risparmio energetico tramite an-
che il collegamento al servizio di teleriscaldamento;
 gli edifici pubblici del nucleo di antica formazione di maggior pregio devono essere
sfruttati in una logica di redditualità e profitto, immettendo eventualmente tali immobili
sul libero mercato delle locazioni, accorpando -se possibile- i servizi dell’Amministrazione
statale.

Rapporti con le società partecipate intercomunali


Revisione globale delle politiche riguardanti i servizi di pubblica utilità (acqua, gas, illuminazione
pubblica, raccolta e smaltimento rifiuti, ecc.), verificando l’idoneità e l’efficienza delle società parte-
cipate intercomunali finora avviate (Gelsia spa, BEA spa, Brianzacque spa, ecc.) alla luce dei pro-
cessi di liberalizzazione, privatizzazione e competitività derivanti dalle direttive europee e nazionali.
In ogni caso tale attenzione deve estendersi anche ai bilanci presentati dalle società partecipate e
nel modo di gestire i loro appalti per l’erogazione dei servizi di pubblica utilità, attorno ai quali c’è il
rischio di perdere l’effettivo controllo delle Amministrazioni e dei Cittadini.

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8. Sicurezza e Legalità

Le realtà criminali organizzate, sempre alla ricerca di nuove fonti di guadagno, hanno esteso i loro
tentacoli in tutta Italia ed il nostro territorio, purtroppo, non è riuscito a rimanerne immune. La
pessima vicenda riguardante la ‘ndrangheta a Desio, se non altro è servita a renderci più consape-
voli della realtà criminale che ci circonda, e ci ha insegnato che tutti noi Cittadini abbiamo il dovere
di mantenere alta la guardia.
Il problema della criminalità organizzata, troppo spesso in passato messo in secondo piano -da
quello comunque rilevante- della microcriminalità e su cui troppo spesso nel recente passato i no-
stri Amministratori hanno voluto chiudere gli occhi, sarà senz’altro quello su cui sarà necessario
concentrarsi maggiormente. È vero anche che tale problematica non autorizza l’Amministrazione
Comunale ad abbassare l’attenzione sui problemi di microcriminalità, pur presenti anche sul territo-
rio cittadino e senz’altro maggiormente percepibili dai cittadini.
Chiaramente un ruolo importante di contrasto alla criminalità organizzata deve essere svolto
dall’Amministrazione in ogni ambito di competenza, in particolare nei settori maggiormente a ri-
schio per situazioni sospette, si dovranno mettere in atto tutte quelle soluzioni e utilizzare tutti
quegli strumenti che permettano sia di perseguire la corretta repressione di ogni eventuale tipo di
illecito, che di attuare la massima prevenzione. Quest’ultimo obiettivo potrà svilupparsi attraverso
la trasparenza amministrativa ed il controllo operativo, così come dovrà certamente svilupparsi an-
che in ottica informativa ed educativa, proponendo incontri e/o iniziative pubbliche, nonché mo-
menti di sensibilizzazione nelle scuole.
Contestualmente all’azione dell’Amministrazione, più che mai fondamentale sarà la collaborazione
con le forze dell’ordine, la Magistratura e tutte quelle realtà, come ad esempio le associazioni anti-
racket , che ogni giorno operano nel campo del contrasto all’illegalità.
Il compito principale del’Amministrazione per garantire un elevato livello di sicurezza sul proprio
territorio consiste nel mettere in atto una prevenzione efficace attraverso il controllo ed il presidio
di tutto il territorio cittadino: ciò porterà anche i cittadini a sentirsi più sicuri.
Indubbiamente prevenzione, controllo e presidio passano, principalmente, attraverso l’attività quo-
tidiana del personale della Polizia Locale. Purtroppo i vincoli di Legge in materia finanziaria non
permettono di procedere ad assunzioni atte ad ampliare in maniera significativa l’organico.
Alcuni obiettivi principali dovranno essere comunque raggiunti:
 in merito al presidio del territorio dovrà essere istituito in maniera permanente il “Terzo
Turno di Vigilanza”;
 per manifestazioni pubbliche oppure gare sportive, potrà essere intensificata la collabora-
zione con le associazioni dei carabinieri o degli alpini in congedo e con i volontari della, Pro-
tezione Civile, associazioni dei genitori, ecc;
 sempre nell’ottica di sgravare il personale della Polizia Locale da attività non fondamentali
al presidio ed al controllo del territorio, sarebbe opportuno verificare la possibilità di dislocare
parte dei compiti da essi attualmente svolti presso altro personale del Comune al fine
dell’espletamento di lavoro puramente d’ufficio; tale riorganizzazione del lavoro permettereb-
be anche di intensificare la presenza degli agenti sul territorio durante l’attività diurna, so-
prattutto nei quartieri periferici della Città.
Per venire incontro alle esigenze degli abitanti di tali zone occorrerà istituire dei turni di presenza
fissa per alcune ore in giorni predeterminati della settimana da parte dell’automezzo ‘Ufficio Mobi-
le’, sia per rassicurare i cittadini anche solo con la presenza degli agenti, sia con lo scopo di fornire
un servizio di collegamento quasi ‘a domicilio’ con gli uffici comunali per la richiesta, ad esempio, di
certificati anagrafici o di semplici informazioni. Un’attività, questa, utile in particolar modo alle fa-
sce più deboli come, ad esempio, quella degli anziani.
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La stessa attività avrebbe inoltre la funzione di promuovere un miglioramento della comunicazione
fra abitanti e istituzioni; in questo modo si potrebbe anche responsabilizzare la cittadinanza invi-
tandola a farsi, essa stessa, promotrice di attività di supervisione del proprio quartiere segnalando
situazioni di pericolo o problematiche. È evidente che l’attività umana di presidio debba essere af-
fiancata e coadiuvata anche da un supporto tecnologico adeguato, di cui il già citato ‘Ufficio Mobile’
costituisce un brillante esempio.
A proposito di presidio, tre strumenti ci sembrano meritevoli di attenzione:
 si ritiene opportuno incentivare e sostenere la nascita di comitati di quartiere, perché cer-
tamente sono gli abitanti i primi a percepire i disagi che si verificano negli stessi: il comitato
potrebbe raccogliere le diverse segnalazioni della propria zona di competenza e, tramite un
rappresentante designato, comunicare le maggiori criticità agli agenti; in tale ottica si po-
trebbe anche ipotizzare la creazione di un ‘tavolo di lavoro’ comunale dove valutare e con-
frontare le problematiche dei quartieri al fine di studiare, in collaborazione con gli stessi co-
mitati di quartiere, eventuali soluzioni a tutte quelle situazioni che generano disagi sia in te-
ma di sicurezza urbana che di sicurezza stradale;
 si ritiene opportuna l’installazione di ulteriori telecamere di sorveglianza, soprattutto nelle
zone più isolate e nelle aree a verde, dotando le stesse anche di colonnine SOS collegate d i-
rettamente con le forze dell’ordine: in questo ambito sarebbe utile promuovere, tramite in-
centivi, l’installazione di impianti privati di videosorveglianza da parte di attività commerciali
e/o lavorative che controllino anche le aree pubbliche antistanti gli edifici, soprattutto nelle
zone meno abitate come le zone industriali ed artigianali;
 si ritiene opportuna, infine, la redazione di un “Piano Comunale dell’Illuminazione”,
per permettere di sviluppare una strategia organica pubblico/privato regolamentando quegli
impianti privati i cui effetti ricadono su aree pubbliche; ne conseguono molteplici benefici:
benefici economici in termini di razionalizzazione delle spese e dei lavori di manutenzione,
benefici ambientali in termini di progressivo utilizzo di tecnologie moderne ed ecosostenibili,
benefici in termini di sicurezza, sia urbana che stradale.
In relazione a quest’ultimo aspetto della sicurezza, anche gli interventi manutentivi delle aree ver-
di, delle strade e dei marciapiedi saranno fondamentali per tutelare l’incolumità di coloro che vivo-
no la nostra Città.

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Indice

0. Ascoltare, Dialogare, Condividere, Fare.................................................................................2


1. Politiche Sociali e Famiglia ...................................................................................................3
Area famiglia .......................................................................................................................3
Area lavoro ......................................................................................................................... 5
Area abitativa...................................................................................................................... 5
Solidarietà sociale e promozione del Terzo Settore .................................................................5
2. Pubblica Istruzione, Cultura, Sport e Tempo Libero, Politiche Giovanili .....................................6
Pubblica istruzione...............................................................................................................6
Cultura ...............................................................................................................................6
Sport e tempo libero ............................................................................................................8
Politiche giovanili .................................................................................................................9
3. Pubblica Amministrazione, Riordino Istituzionale e Personale dell’Amministrazione ................. 10
Pubblica Amministrazione e riordino istituzionale .................................................................. 10
Comitati di quartiere .......................................................................................................... 11
Sistema informatico comunale ............................................................................................ 11
Personale dell’Amministrazione ........................................................................................... 11
4. Bilancio e Federalismo Fiscale ............................................................................................ 12
5. Governo del Territorio e Ambiente ...................................................................................... 13
La situazione attuale .......................................................................................................... 13
Un nuovo progetto di Città ................................................................................................. 13
Obiettivi da attuare............................................................................................................ 14
Termovalorizzatore di via Agnesi......................................................................................... 15
6. Artigianato, Industria, Commercio e Turismo....................................................................... 17
Artigianato ed Industria ..................................................................................................... 17
Commercio ....................................................................................................................... 17
Turismo............................................................................................................................ 17
7. Lavori Pubblici e Gestione Patrimonio Comunale .................................................................. 19
Le opere pubbliche di cui la nostra Città ha necessità ........................................................... 19
Obiettivi da attuare............................................................................................................ 20
Rapporti con le società partecipate intercomunali ................................................................. 21
8. Sicurezza e Legalità........................................................................................................... 22

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