La fine del progetto avanguardista e l’amissione del fallimento delle sue istanze.
МАНИФЕСТ ОБЭРИУ
OBERIU nasce nel 1926 (S. Vitale), o nel 1928 (Žakkar e altri). 24/1/1928 alla
Dom Pečati di Leningrado Tri levych časa (Charms, Vvedenskij, Zabolockij e
Vaginov). Tri levych časa è l’unione di diversi tipi di arte (poesia, teatro e cinema).
Presentazione di Elizaveta Bam, che è il tentativo di liberare un testo teatrale dalla
letterarietà, che non gli è consona. El. Bam è un mix di diversi generi d’arte Frammenti
di discorso, che è rotto, incompleto, interrotto da repliche di altri personaggi, l’arte reale
può esprimere lo stato del mondo soltanto in forma caotica, il centro della pièce è che le
parole e la lingua dei personaggi riflettono il mondo. L’OBERIU per primo ha spostato
l’accento dalla lingua sull’azione, dalla descrizione dell’azione sull’azione stessa: in
questo senso l’arte dell’OBERIU era davvero reale al massimo delle sue possibilità”.
Il mondo reale viene colto nella problematicità e nella molteplicità delle sue
manifestazioni, nel fluire irreale di una realtà nuova e inafferrabile.
La perdita della componente umana porta a de-umanizzare l’uomo, alla sua
scomparsa come uomo reale, come uomo “umano”, divenendo un pupazzo, che può
essere scomposto, ricomposto a piacere (голубая тетрадь № 10), la cui vita può essere
annullata e ripresa come un gioco (In E. Bam il poliziotto, del cui omicidio è accusata la
Bam, va ad arrestarla). Antesignano della frammentazione del corpo è Gospoža Lenìn di
Chlebnikov.
ГОСПОЖА ЛЕНИ́Н
ДЕЙСТВУЮЩИЕ ЛИЦА:
Голос Зрения. Голос Слуха. Голос Рассудка. Голос Внимания. Голос Памяти. Голос
Страха. Голос Осязания. Голос Воли.
ДЕЙСТВИЕ 1-е
Г о л о с З р е н и я. Только что кончился дождь, и на согнутых концах потемневшего
сада висят капли ливня.
Г о л о с Р а с с у д к а. Куда?
Г о л о с С л у х а. Он говорит: «Надеюсь...»
Г о л о с В о л и. Он не получит ответа.
Г о л о с Р а д о с т и. Наконец.
Г о л о с С л у х а. Калитка стукнула.
ДЕЙСТВИЕ 2-е
Г о л о с С л у х а. Тишина. Я здесь.
Г о л о с С л у х а. Опять шаги. Один, другой. Они громки, потому что кругом тишина.
Г о л о с С т р а х а. Кто?
Г о л о с С л у х а. Щелкает ключ.
Г о л о с С т р а х а. Ключ повертывается.
Г о л о с Р а с с у д к а. Это они.
Г о л о с С о з н а н и я. Мне страшно.
Г о л о с З р е н и я. Дверь раскрылась.
Г о л о с В о л и. Нет.
Г о л о с С о з н а н и я. Буду молчать.
Г о л о с З р е н и я. Они обступили.
Г о л о с В о с п о м и н а н и я....белому, когда-то.
1909, 1912
Il tema della frammentazione per Charms ha strettamente a che fare con la
perdita dell’identità, del senso peculiare dell’essere umano. Questo sentimento emerge
chiaramente da considerazioni attorno alla disumanizzazione portata dal nuovo sistema
politico, con la serialità degli omicidi di stato, sebbene lui veda queste cose da una
prospettiva assolutamente pragmatica, non politica (non è bene uccidere, non si deve
fare). Lui irride la logica della morte, l’implicazione, il connubio tra logica e morte
Quello che accade, tutto quello che accade è reale, dimostrabile, come il volo di
Kol’ka Pankin e Pet’ka Eršov, dei quali non a caso vengono indicati nome e cognome,
sono personaggi concreti, perché importanti per quell’avvenimento. E dove questa
concretezza non compare, i personaggi acquistano una valenza assoluta, oggettiva,
valida per tutti, diventano simboli di me e voi.
Il nuovo è un (il) modo per scoprire il mondo che ci circonda. Bisogna ritornare
al punto zero (cfr. Olejnikov) in cui il mondo ancora non era composto dalla somma di
oggetti colorati e conoscibili (conosciuti), ma era una massa amorfa dalla quale
potevano nascere nuove forme.
О нулях Олейников
Da dopo l’arresto (anni ’30) l’opera di Charms si riempie di paura. Nel tentativo
di trovare una via d’uscita ci sono gli oggetti (cfr. armadio di 100 anni in Čechov “giard.
dei ciliegi”). Gli oggetti si fanno simbolo dell’impossibilità di afferrare la tekučest’, che
scivola fra le dita-sensi. Forte pessimismo. Tutto ciò che gli sembrava cisfinito si rivela
in realtà “una massa amorfa nella quale si imbatte l’eroe in una battaglia impari”, e
“l’individuo rimane da solo, condannato, come tutto intorno è condannato al non essere
(nebyt’e). 12/1931: arresto e esilio a Kursk. L’opera di Charms successiva a questo
periodo si differenzia da tutte le altre avanguardie per la completa assenza di speranza
(avanguardia è ricerca, ricerca è speranza di qc. di nuovo). Dal 1933 addirittura l’idea di
cerchio (sfera, zero), infinito, istante si fanno forieri di simboli, di sentimenti negativi.
Altra differenza dalle avanguardie “classiche” è il tradizionalismo del verso. Fine del
periodo poetico. Prosa sempre più assurda, dove dominano immobilità (mancanza di
movimento = vita ferma = morte), cfr. “O javlenijach i sušestvovanijach N° 2” (1934)
[tipo che dietro la schiena e dietro le spalle e davanti non ha nulla, c’è solo lui e una
bottiglia di spirito, beve e si riempie di nulla].
Anche alla luce di quanto detto a proposito di El. Bam, l’opera di Charms si
avvicina allo zero (nel senso della fz. comunicativa di ogni opera letteraria). Nelle frasi
gli elementi che la compongono occupano un posto che non risponde alla loro funzione
(“что теперь продают в магазинах”, p. 691), catena di eventi che non risponde alla
funzione del titolo, ad eccezione dell’ultima scena, che è una forzata giustificazione del
titolo stesso. Un procedimento molto importante per Charms è la mancanza di
motivazioni per un comportamento o che giustificano un avvenimento o un altro.
Spesso Charms non conosce che cosa avrebbe detto il personaggio se non fosse uscito di
colpo, ma fornisce dati anagrafici o simili che non hanno nessun nesso con la storia e
che spesso sono incompleti o fuorvianti.
In “Casi” ci sono molte morti. I personaggi si infilano nella narrazione e
muoiono, come l’autore morì per aver voluto lasciare un segno nella letteratura.
“Sonetto” è una parodia sulla teoria dell’eterno ritorno.
STARUCHA (1940):
Tira le somme dell’attività di quindici anni dell’OBERIU (in Sakerdon
Michajlovič si concentrano molti tratti di Olejnikov, represso tre anni prima).
Compaiono tutti i motivi cardine della poetica del gruppo, alla luce della nuova
prosa realistica di Charms, che si sviluppa dopo l’arresto del ’31.
o Tutta la narrazione è funzionale alla perdita della
valigia con la vecchia: * si è dimenticato di spegnere la piastra
elettrica, * torna a casa a gli entra in casa la vecchia, * non
trova prosciutto nel negozio e compra i salsicciotti * che lo
fanno star male in treno * va in bagno, lasciando la valigia
incustodita * che viene rubata. (cfr racconto “Poteri”: la vita è
un succedersi di perdite e ritrovamenti)
o Antropomorfizzazione dell’orologio: vede orologio
(orribile) con forchetta e coltello, poi sogno, dove vede che al
posto delle mani ha forchetta e coltello ( lui è orribile come
l’orologio che vede). Sogno ha connotazione negativa, come
in molti dei racconti di Slučaj.
o Al posto dell’incontro erotico con la ragazza
conosciuta in panetteria (la vodka è la scusa dei due per
conoscersi), c’è l’incontro filosofico con Sakerdon
Machajlovič (sempre con la vodka) discorso su Dio e
l’immortalità.
o Tentativo di osservarsi da una prospettiva altra:
quando compra il kvas, l’eroe vede il proprio aspetto.
Tentativo di guardarsi allo specchio (motivo dello specchio,
anche quando va dal padrone di casa, che non trova e la
ragazza brutta si sta mettendo il rossetto con uno specchietto
in mano)