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H

Estate of the late MARY SINCLAIR

<n
VOCABOLARIO DANTESCO.

VOCABOLARIO DANTESCO
DIZIONARIO CRITICO E RAGIONATO
DELLA DIVINA COMMEDIA
DI

DANTE ALIGHIERI

DI

L. GL

BLANC
I

ORA PEI LA PRIMA VOLTA RECATO

ITALIANO

DA

G.

CARBONE.

Volume unico.

FIRENZE
BARBRA, BIANCHI
Tipografi-Editori, Via

COMP.

Faenza, 4765.

1859

fQ

1089044

A SUA ECCELLENZA

GIORGIO GIOVANNI

WARREN

LORD VERNON
PARI D'INGHILTERRA
ACCADEMICO CORRISPONDENTE

DELLA CRUSCA
E SOCIO DI

ALTRE ACCADEMIE

CULTORE ZELANTISSIMO
E

PROMOTOR GENEROSO
DEGLI STUDI DANTESCHI.

OMAGGIO DI GRATITUDINE E

DI

RISPETTO

DEL TRADUTTORE.

AVVERTENZA DEL TRADUTTORE.

L' egregio Autore di questo Vocabolario nella sua Prefazione ha pienamente e modestamente esposto il disegno, 1' uso e l'utilit di questa sua opera, il cui gran pregio non si pu

conoscere se non da coloro che, esercitandosi negli studi danteschi, frequentemente la consultino e se la prendano come

per loro guida. E bench non sia ancor molto divulgata in Italia, non per questo che non goda d'una fama gi quasi europea, stantech non siavi al di d' oggi nazione civile e
eulta presso di cui lo studio della Divina Comedia non sia in onore. Pi traduzioni ne vantano la Francia, l'Inghilterra e
1'

sotto

Allemagna ; e fra queste meritamente celebre quella che il pseudonimo di Filalete ne pubblicava il re Giovanni

di Sassonia.
la

N poco

stimola la curiosit e

il

desiderio dei dotti


l'

magnifica edizione che da circa vent'-anni ne prepara

illu-

stre dantofilo inglese

Lord Vernon

nella quale, oltre

accuratissima esposizione in prosa italiana, ha riunite,


fra

una sua in nuova

foggia di comento, le fatiche di molti suoi dotti collaboratori,


i

quali sono

annumerati
e

di chiarissima

fama Vincenzio Nan-

nucci,

Brunone Bianchi
:

Pietro Fraticelli Accademici della

Crusca

Album

e facendo per ultimo complemento dell' opera un Dantesco, nel quale per mano dei pi periti disegnatori

Vili

AVVERTENZA DEL TRADUTTORE.

s in rame che in acciaio si ammirano artisticamente rappresentati i monumenti, luoghi, i fatti e le persone

e intagliatori

pi insigni che sono nel Sacro

Poema

o celebrati o mentovati:

opera veramente nuova; e ardimento piuttosto da principesca


che da privata fortuna. Ma ritornando al presente Vocabolario dir che, per quanto a mia notizia, primo a darne contezza in Italia fu il valente filologo Pietro Fanfani in un suo erudito articolo inserito nel
il

Monitore Toscano (N. 68, 23 marzo, 1853), nel quale, dichiarato disegno dell' opera, commendatane molto 1' esecuzione, ha

inoltre aggiunto un saggio di traduzione di tre voci, ed alcune sue Note; opportuno indicio e savia guida per chi si fosse dipoi accinto all' impresa della traduzione totale.

Bench l'Autore

nella

sua

rara

modestia

dichiari,

non

presumere che questo Vocabolario tenga la vice a" un intero Comento, diversa sentenza ne professa il prelodato filologo come apparisce da queste sue proprie parole Non si pu
:

dire

di quanta

utilit

sia per riuscire

il

lavoro

del si-

gnor Blanc agli studiosi della Divina Comedia: esso pu chiamarsi un Comento universale il pi utile che proporre si possa, tanta la perizia che V Autore mostra delle cose dantesche e delle pi celate propriet e bellezze della lingua e della poesia italiana: pu chiamarsi anche il pi certo, posciach

dei migliori interpreti ha egli colto veramente il fiore, e coltolo con raro senno e discrezione. Lascio di toccare quanto torni

acconcia allo studioso la forma di Vocabolario, e quel trovare l ad un' occhiata ogni voce del poema con la sua dichiarazione

V accennamento del canto e del verso: quel trovare l a come dice il nostro popolo, tutte le notizie di qualsivoglia persona o luogo ricordato da Dante : quel poter riscontrare le
e con

covo,

varie opinioni de' comentatori su' luoghi pi oscuri,


simili utilit ec.

ed altre

Le
eli' io

riferite parole
dell'

mi dispensano pienamente da
;

ulteriore

informazione

opera ed encomio dell' Autore onde baster renda breve conto del modo da me tenuto nel trasladalle

tarla in italiano.

Cominciando adunque

spiegazioni

dichiarazioni,

AVVERTENZA DEL TRADUTTORE.

IX

quando erano propriamente dichiarative del testo dantesco, ed esponevano 1' opinione dell' illustre Autore sopra alcun luogo, ovvero quella di qualche comentatore; le ho fedelmente tradotte quando poi erano semplici e rigorose traslazioni della
:

voce
le

italiana nella francese,


tralasciate.

ho

non dovendosi ripetere il gi detto, N mai mi sono fatto ardito d' intrudervi le

opinioni mie, ricordandomi che simili materie aprono infinito campo alle variet de' pareri, e che nella critica grammaticale

pu tanto divagare, dire e contradire, che non resti sempre nuove disputazioni ; perci, oltre al riguardo che merita la lunga e dotta fatica dell' Autore, io mi sono prosi

non

luogo a

posto di tradurre

quanto ho saputo pi fedelmente

le di lui

opinioni e giudizi, senza discutere o


asserisce,

impugnare

nulla di quanto

ancorch qualche volta non ne rimanessi persuaso, lasciando questa parte a chi ne sa pi di me e pu maneggiarla

con maggiori fondamenti. Soltanto


della

si

trover di mio in calce

pagina qualche brevissima e rara noterella ; e la ragione del porvele manifsta dalla loro medesima sostanza. Essendo
dipoi questo Vocabolario
Italiani,

accomodato specialmente ad uso


le

degli

sono state ommesse tutte

traduzioni allemanne,

non

etimologie; il che rendendo di minor costo che la originale la edizione italiana, sar non spregevole agevolezza dell' acquisto per i giovani studenti, nei quali l'amore e lo studio
gi
le

del gran Poeta,

come

si

pare, va ogni giorno crescendo.


la

Noter per ultimo alcune differenze in tra


zione e
1'

nostra edii

originale. In questa, nelle citazioni, tanto

per

numeri
che
tal-

de' canti che dei versi, sono adoperate le cifre arabe,

il

volta genera confusione ; nella nostra, conservando biche per i versi, sono state a queste sostituite le
i

le cifre ara-

romane per
i

canti,

secondo l'uso comune, certamente pi preciso.

Nella originale

non
d'

diversi

significati

posta quasi veruna distinzione fra una voce, tantoch alcuna volta non

apparisce chiaro a qual significato appartenga questa e quella citazione ; nella nostra sono stati distinti con lineette disgiuntive non solo i vari significati ma eziandio le modificazioni
loro
:

il

che quanto giovi e soddisfaccia

all'

occhio, sanno
libri.

coloro che fanno frequente uso di cosifatti

Ma

ben

quello

XIV

PREFAZIONE DELL AUTORE.


Se Brunetto Latini nel XIII secolo poteva scusarsi d' avere il suo Tesoro in francese perch (com' egli dice)
:

scritto

quello idioma -pi dilettevole e pi comune ad ogni generazione d'uomini e divulgato nel mondo; con pi ragione spero
io
la

perdono da' miei compatrioti medesima lingua. Lo studio

d'

avere usata in quest' opera

della

Divina Comedia tanto


e la lingua

coltivato presso tutte le civili nazioni,

tedesca

ancor tanto poco in pratica dei

forestieri, che,

per

facilitare la

propagazione del mio libro, in Francia, Inghilterra ed anco in Italia, ho stimato dovermi servire dell'idioma che conosciuto
pi generalmente dai letterati. So bene quanto sia arduo scrivere in una lingua straniera e specialmente in francese ma per un Vocabolario, non richieggonsi di necessit, ne Y eleganza, ne gli alti artificii dello stile sicch quando uno si espri:
:

ma con

precisione e con chiarezza, del rimanente, a mio pa-

rere, possiamo rimettercene all'indulgenza francese; senzadich

niuno mi attribuir a peccato ch'io la pensi presso a poco come la buona Martina del Molire: Quand'uno si fa intendere, e' parla

sempre bene.
si
il

L' illustre principe 1 che di quest' opera e che sotto

degnato di accettare la dedica

nome

di Filalete

ha pubblicato

una traduzione ed un erudito comento in lingua tedesca della Divina Comedia tanto ammirato da tutti gli studiosi di questo Poema, che superfluo in tutto sarebbe ogni mio elogio
di lui.
Lipsia, 4852.

Blanc.

II
il

dedica

Principe Giovanni duca (ora suo Vocabolario Dantesco.

re)

di

Sassonia,

al

quale

Blanc

NOTA DELLE PI IMPORTANTI ABBREVIATURE.

Add.

VOCABOLARIO DANTESCO.

A, dal latino ad, onde questa preposizione riprende spesso la forma


latina
es.

occhi agli occhi al Signor mio, per

del

Signor mio.
tutti
i

superfluo riferire

quando precede una vocale,

ad una.

Indica per lo pi

dativo, Inf.

1,

65 gridai a ed
s'

lui ec.

il

gnifica
il

luoghi in cui questa prep. siil luogo, la direzione verso,


il

tempo,

modo con

cui

una cosa

Precedendo

lui, lei, loro, costui, costo-

ro, coloro, altrui,

altri

maticalmente non
tivo o

usano
si

al

che gramnomina-

fatta ec. Qui non s' indicano che le costruzioni da essa provenienti e

come

soggetto,
lui; Inf.

pretermette

pi proprie della lingua italiana. Siccome in francese si dice: Faites lui

frequentemente
139 diss'io
re altrui;

la prep. Inf.

XXXIH,
soddisfaio la

chanter cet air, invece di

Faites qu'il

XVI, 80 Purg. XVI, 62 eh'

mo:

Precede
per,
Inf.
lo

stri altrui; ivi

XXX,

126

diessi altrui.

chante, o, faites chanter par lui, cos in italiano i verbi lasciare, fare ed alcuni altri che significano alcuna
sensazione,
re, seguitati
il

l'infin. nel significato di

come

sentire, vedere, udiinfinito,

I,

26 Si volse indietro a
Inf.

ri-

da un

ricevono

mirar

passo;
le

XIV, 7
ec.

nifestar

cose nuove,

ben

ma-

pronome

della persona al dat. con

Spesso

quando v'arebbero ad essere due a in una proposizione, se ne omette


una, Inf. V, 81 Venite a noi parlar, per venite a parlar a noi; Purg. XI, 51
Possibile
: :

la prep. a. La lingua tedesca non ammette simile costruzione, ma pone


il

pronome

all'acc. nel
si

modo mededice: lascia


Vili, 59

simo che
far

in italiano

me, invece

di

a me. Tale costruInf.

a salir persona viva, per a persona viva; Par. XI, 56 Ch' ei cominci a far sentir la terra, per alla
:

zione trovasi con fare,


vidi quello strazio

Far

di costui alle

terra

Purg.

XXIX,

42 m' aiuti Forti


:

fangose genti; Inf. falconiere; inf.


vassalli

XVII, 129 Fa
i

dire al

XX I, 55

cuochi ai lor

cose a pensar, mettere in versi,

mettere, ec.
trario
il
l'

per a Trovasi per lo conin

Fanno attuffar
Inf.

la

carne

si-

milmente

a ripetuta

una

frase in cui

XXIX, 117; XXX, 55. Con lasciare, inf. XXVI, 73 Lascia


me;
Par.

poeta avrebbe potuto adoperare altra prep. Purg. XIX, 85 Io volsi gli

parlare a

XIX,

15.
37.
1

mormorare, Purg. XXXII,

Con Con

5
legare, Purg.

A
XXXII,
77.

Ad una ad

una.

nare, lnf.

XXIX,

96-

Con mesentire,

de' loro voti,

non

gli

considerino co
Vegg' io
:

Con

me

ciancie o cose da nulla.

Purg. Vili, 106 Sentendo fender V aere


alle verdi ali;

A coda.
a coda
d'

Purg.

XXIV, 83

me gravar la fronte Allo splendore. Con vedere, lnf. XVIII, 77 Ai quali

Purg.

XV,

11 io senti

una

bestia tratto, cio

tra-

scinato avvinto alla coda d' un cavallo. Supplizio usato a quei tempi.

ancor non vedesti


quali.

A alcuna volta attributivo,


A guisa

la faccia, cio

dei

destra, sottintendendo mano,


:

come in francese, es. Inf. I, 42 quella fera alla gaietta pelle. Similmente, lnf. XVI, 108 alla pelle dipinta; lnf. IX,
36
la torre alla

parte, lnf. XV11I,71. Purg. VII, 46. Par. X, 97.

Ad

imo,

al

basso, al fondo, Infer-

cima rovente.
lnf.

d'interiezione,

Vili, 61 Tutte gri-

no XXIX, 39. Par. 1, 138. Ad im< ad imo, al pi profondo. Repetizione che ha forza di superlativo, Purg. 1, 100. dio o Addio. Purg. Vili, 3.

davano: a Filippo Argenti, nella qual dizione sottinteso il verbo diamo


:

A
A,
vi ec.
li,

dito, col dito,


:

lnf.

unita

a'

sostantivi e addietti-

mille

Ombre mostrommi

V, 68 e pi di e nominolle a

forma molte locuzioni avverbiagrands cris, toute heure ec. di cui


:

dito, cio

me

le

accenn mostrandoin

simili alle francesi

mele

col dito.

a l'instant,

spesso
ficato e

diffcile

propriare
in
altri

il

signi-

A divizia, XXII, 109.


IX, 57.

abbondanza,

Inf.

traslatarlo

idiomi.

Ad oncia ad

oncia, minuta-

Quelle che trovatisi nella Div. Com. sono le infrascritte


:

mente, ad ogni piccola quantit, Par.

da badare, guardare con attenzione, onde stare a bada, guardarsi, Inf.

A bada,

Ad ora ad
te, lnf.

XV, 84.
14.

Di tempo in tempo,
Vili,

ora, frequentemen101.

XXXI,

139.

di tratto in tratto, Purg.

a brano, da brano, pezzo I n f. V 1 1 1 4 Tronca ndos co' denti a brano a brann ; Inf. X11I, 128. La
1 , ,

A ben, v. A brano

Bene.

Par.

XV,

A dosso, v. Addosso. A due a ilue. Purg. XXIX, 83. Ad una, sottintesa voce, cio: insieme, Purg. IV, 17
;

ripetizione della parola significa accrescimento nella intensit dell' a-

una Parver
tutte insieme

gridare.

XXI, 35
II,

tutti

ad

Talvolta voce
47 Cantavan

zione, e

si

trover ancora in altre

vi espressa, Purg.

locuzioni di simil genere.

ad una
:

voce.

Sottintesa

A buon
termine.

punto.

Purg.

IX, 47

ora, significa

nel

medesimo tempo,

Fatlisicur, che noi siamo a buon punto, cio: rassicurati che siamo a buon

insieme (simul, una cum), Purg. IX, 63. Par. XII, 35 ad una militro. Questo luogo spiegasi da alcuni per: unitamente, insieme; da

il

Inf. IV, 136 Democrito che caso pone, cio: che asserisce essersi formato il mondo per

caso. mondo a

un

fine,

altri per: ad per una medesima cagione.

Sembra
cato.

preferibile

il

primo

signifi-

s stesso fortuitamente.

A ciancia.
dano non
i

mortali

il

Par. V, 64 Non prenvoto a ciancia, cio :

Ad una, a due, a
Ili, 80.

tre. Purg.

si

facciano

scherno

mortali

Ad una ad una,

una dietro o

A
appresso l'altra,
Inf.

fatica

A mezzo.
XVII,
32. Par. 11,45; IV, 130;

XXXIII, 24. Ancora: ad uno ad uno, uno dopo Y altro, Inf. XXXIII,

Ili, 116.

Par.

95; XXIV, 12; volte.

XXV,

81 e

XXIII, molte altre

71. Purg.

XXIV, 25; XXV,

116.

A A

fatica, con
83.

difficolt,

Purg.

XXXI,

con inganno, per inganno, con frode, fraudolentemente, Inf. XIX, 56. Allude il P.

A inganno,
d'

mezzo
alle

fede,
foglio

con fede, fedelmente,

arti

fraudolenti

di

che Bonifa-

Purg. XI, 114.

A
A

cio VIII accusato essersi valuto per

foglio, pagina per

indurre

pagina, carta per carta, Par XII, 121. forza, per forza, con violenza, Purg.

no

il suo predecessore Celestiad abdicare il pontificato.

lato, v. Allato.
alla fine,

A
Inf.

XXXII, 15. fronte a fronte,


100.

Al da sezzo,
di faccia, in
(e

ultima-

mente,

Inf. VII, 130.

presenza l'uno dell'altro

regione),

XXV,

Alfine. Par. XIII, 138. Alla fiata. Par. XIV, 20,

lezione

frusto a frusto,
a

a pezzo a

dell'Aldo e della Cr. La Nidob. e la

pezzo, a boccone VI, 141.

boccone, Par.

A
dersi

gabbo,

pigliare a gabbo, prenper giuoco, per ischerzo, Inf.

maggior parte delle ediz. moderne leggono alcuna fiata, qualche volta. Al modo, come, Purg. XXIX, 131. Al tutto, totalmente, Inf. XVII,
102.

XXXII, 7. A giogo, aggiogato, posto


il

sotto

giogo, Purg. XII, 1.

A lunga, lungi, lontano, Inf. IX, 5. A man, per: alle mani, in potere,
Inf.

A
zo,

giuoco,

in ischerzo,
Inf.

per ischer-

XXII,

45.
sinistra,

per burla, lando a giuoco.

XXIX, 112 parMa sentirsi a giuo:

A mancina, dalla mano


Purg. IV, 101.
Inf.

co, Inf.

libero a tutti

XVII, 102, significa sentirsi propri movimenti.


i

A man dritta, dal la mano destra,


XIV,
8.

A goccia a goccia. Purg XX, 7. A gran paMsi. Inf. XXIII, 145. A grato, essere a grato, e pi frequentemente a grado: dal lat. gratum esse. Par. XXI, 22; XXV, 86 - Contro a grato Par.

A man manca, dalla


stra, Inf.

mano

sini-

A man stanca, dalla mano


stra, Inf.

XXIII, 68.

sini-

XIX,

41.

A
glia,

maraviglia
in

moraviXI,
90;

IV, 101, contro a suo


;

guisa

da maravigliarsene
Par.

grado, di mala voglia


fra grato.

la

Nidob. fona guai-

straordinariamente,

XIX,
:

84.

A
A

guaio, voce antiquata


V,
3.

A memoria, Purg.
A mente
(aver)
IX, 34.

IX, 15

aver

re, a gridare, Inf.

a memoria, Purg. XIII, 127.


:

A guida, per guida, Purg. VII, 42.


guisa,
dall' ali.

niera, alla foggia,

wise come. Si

alla

ma-

costrui-

Recarsi a mente Inf. XI, 106 XVIII, 63; Purg. VI, 6. Ridursi a
.

ricordarsi, Inf.
;

sce sempre con di: a guisa di scorpion Inf. XVII, 27 di lanterna Inf.

di liuto Inf. XXX, XXVIII, 122 49. Ancora Inf. XXXIV, 56. Purg. VII, 66; IX, 64; XV, 3 e 123; XVI, 86;

mente Purg. XXIII, 115. Par. XXIII, 51 Venir a mente Par. X X 7.

A mezzo,
pi
eh'

Purg. VII, 72 L ove


il lembo, luocui significato par che

a mezzo muore
il

go

difficile

A
sia
:

mille

a mille

A punto

a voler.
al piede, Inf. VII, 130.

dove

gli orli della valle per-

A pie,
ca Inf.
il

Pa-

dono quasi totalmente (pi eh' amezzo) il loro pendio, cio, non sono pi tanto discoscesi e ruinosi quanto lo sarebbero pi in l verso il fondo della
valle.
lo

radiso IV, 131.

A piede a pie della stagliata


:

rc-

XVII, 134. Lombardi spiega primo a piede, per a' piedi. Ge-

mezzo' l

tratto, cio:

per

mezzo, Par. XXXll,41.

rione sul quale eravamo ci depose a' p, cio, sull'ima falda, alla base
della rcca. Spiegazione forse alquanto stiracchiata, sicch

A
Di

mille

mille,

a migliaia, in

grandissimo numero,

Inf.

XII, 73.

sembra prefe-

A monte, in
valle

su, Par.

XXXI,

121

ribile lo spiegare

a piede a pie come:

andando a monte.
vicendevol-

vicin vicino, rasente al piede.


piede, o

A muta a muta,
subentri all'altro,
Inf.

mente, a vicenda, per modo che uno

XIV,

55.

secondo la Nidob. Purg. V, 99. V. Appi. A pieno, v. Appieno.

a' piedi,

noia,

recare, prendere in di-

A pi a pi, di
torna
il

pi in pi, Infer-

spetto, in fastidio, Inf.

A nome. Purg. XXVI, 89. A palme, colle palme delle


ni, Inf. IX, 50.

XXX, 100.
ma-

no XII, 124 e 130; ove la Nidob. legge pi e pi, che in quanto al signif.

medesimo.
59;

A
Inf.

A'

panni.

XV, 40

i' ti

verr

35.

poco a poco. Inf. 1, Purg li, 24; XV, 142.


deliberatamente.
Inf.

XXXI,

a'panni, mostra non significare soltanto: a lato, accanto, presso, ma anzi: per modo che la mia testa sia all'al-

A posta, propriamente,
te,

fissamen-

XXIX, 19

tezza della tua veste, perch Dante trovasi sopra un argine e Brunetto
Latini di sotto; ecco perch non dice:
allato,

io tema gli occhi s a posta, interpretato dalla Crusca e dal Lombardi: s fissamente. Cos Purg. VI, 58 un' anima che a posta Sola soletta

Dove

che significherebbe si trovassero sul medesimo piano di pari.

par, egualmente, alla 93. A paro a paro Purg. XXIV, 93, con procemedesima
altezza, Inf. VI,

A paro a

verso noi riguarda, cio: che ci guarda fissamente, o, con certo proposito. La Nidob. ed altri leggono che posta
:

sola ec. cio,

che collocata tutta sola.

Sembra da
v.

dere, con passi eguali, cio, facendo alcuna cosa in egual tempo e nel me-

Posta.

preferirsi la

prima lezione,

tua posta, a tua elezio-

desimo modo

d'

un

altro.

ne, a tuo arbitrio, Inf. XVI, 81. pruova, a gara, Inf. Vili, 114.

A parte, in signif. di fazione, setta,


partito. Par. VI, 101 l'altro

A A

]>

appropria quello a parte, cio: l'altro (i Ghibellini)

Veli.,

mano
Inf.

i-uovo (dal lat. ad prope?) Dan., Lomb. ed altri afferessere questa dizione lombarda
:

se l'appropriano nell'interesse

(a preuv) e significa

appresso, a lato.
de' tuoi,
:

di loro fazione;

ne fanno un simbolo, un contrassegno di parte.

XII, 93

Danne un

cui

A peggio. Purg. X, 110. A pena, a stento, a fatica,


Inf. Vili, 6.

noi siamo a pruovo, cio danne un de' tuoi a cui possiamo andare accanto, o, in

con

compagnia,

o, di

conserva.

Purg. XXXI, 32. Le edizioni non differenziano semdifficolt,

pre

come farebbe

mestieri a pena da

XII, 25 Insieme a punto e a voler queldrsi, cio tutti in uno stesso punto di tem:

A punto e a voler, Par.

appena.

po e con unanime volont.

A quando a quando
Purg. 126 Perch'io guardava ai loro e a' miei passi, Compartendo la vista

21.

viso aperto.
dal-

A quando a quando,
:

A sinistra (sottintesa mano),


la parte sinistra, Inf.

XXV,

XIV, 126; X Vili,

a quando a quando, cio ora ai passi loro ed ora a' miei. A questa volta, per questa volta, Inf. Vili, 20.

il petto, nella parte pi alta del petto, sotto la clavicola,

A sommo

Purg. 111,111.

tanto.

A
no,

ragione, con ragione, InferXXXII,


136.

tanto,

Inf. IX, 48 e tacque a espressione oscura, che quasi

tutti g' Italiani,

A randa a randa, dall'alemanno Rand, orlo, cio: rasente, vicinissimo all'orlo, al finire della selva,
Jnf.

spiegano mentre.

Lomb., Perticari, ec. per: in tanto, in questo


Inf.

A
il

tempo.
:

VII, 79.

Par.

XIV, 12. A retro, indietro, Inf. Andare a retro Purg. XI,

Vili, 60 VII, 29.


15, figu-

a suo tempo. Boccaccio spiega

ratamente, indietreggiare, retrocedere. Pi in retro Par. II, 93, pi ad-

A A

primo luogo di tempo in tempo. terra. Inf. VII, 15.

(ondo,

in

giro,

Inf.

VI, 112.
:

dentro.

Aggirammo a tondo quella strada, cio noi seguitammo quella strada che era
circolare. In cerchio, Purg. XI, 28. torto, contro la ragione, contro

rimpetto di, di faccia, di conXXIX, 89. - Con a Purg. XXIX, 151.


tro,

Purg.

il

giusto, Inf. VII, 93.

A ritroso, sottosopra, a
Par.

rovescio,

A tua
condo
il

ragion,

Par.

II,

72,
il

se-

XVI,

153.

vincitori

usavano

tuo parere, secondo


Inf. Ili,

tuo

allora di portare l'insegna tolta al nimico, rovesciata sulla punta d'una


lancia.

discorso.

turbo.

30 Come la rena
:

A riva, propriamente
:

al lido, Purg. Il, 40. 54 quella gi a riva, ha signif. figur. e vale a termine, a fine, a perfezione.

-Ma

sponda, Purg. XXV,

alla

quando a turbo spira, cio quando il vento fa turbine; o prendendo spira


in signif. impers. di
:

ventare, tirar

vento

quando spira

il

vento a modo

A roniore, Inf. XX IH, 38.

di turbine. Tale la lez. dell'Aldo,

Cr. al

di Veli., di Dionisi e di pi ms.

La

r amore. L' avv.

a romore, tumultuo-

Cr. e la Nidob. leggono

il

turbo, che

samente, trovasi frequentissimo negli


antichi, e forse preferibile alla lezione della Cr.

sarebbe allora soggetto di spira. A valle, ad imo, a basso, nel profondo, in gi,
Inf.

A
in

XII, 46;

XX,

35.

rota,

in circolo, circolarmente,

A A

verso a verso.

Purg. V, 24,

tondo, Par. XIV, 20.

versetto per versetto; parlandosi di


cantici biblici.

schiera,

in frotta, in moltitu-

dine, Inf. V,41.

vicenda
V,
14.

vicendevolmente

A seconda,
A
no, cio
:

secondo

la

corrente

V una dopo
volta, Inf.

l'altra,

ognuna

alla sua

delle acque, Purg. IV, 93. senno, a mio, a suo, a lor sen-

A vicino, in vicinanza,
30.

Inf.

XXV,

secondo

il

volere,

Inf.

XXI,
In-

134. Purg.

XIX, 88, XXVII, 141. servo, in qualit di servo,


XXII,
49.

viso aperto.

Inf.

X, 93, con

ferno,

coraggio, apertamente, senza dissimulazioni.

voler

Abbarbaglio.

A voler, v. A punto. A volo, mentre in aria,


vola, Inf.

Abbagliato.
mentre
79.

Inf.

XXIX, 132 E

XXIX,

113.

V Abbagliato suo spnno proferse. Nome proprio d'un giovine da Siena,


aggregato a certa brigata di dissipabrigata spendereccia. abbaglialo per addiettivo referentesi a senno; opinione
tori,

A
l'

vto.

Inf. Vili,

19;

XXXI,

Purg.

XXIV,
i,

28. Par. Ili, 28, invano. della prep.

detta

la

A' combinazione
artic.

a con

Lombardi

piglia

precedente le consonanti

semplici, per ai, oqli, ali, Inf. 111,63 e 68. Purg. I, 115. Par. I, 37 e fre-

di

poco fondamento.

Abbaiare, onomatopa come

il

quentemente.

Ab
62.

antico, dizione parte

latina e
Inf.

baubari dei Latini. Nel signif. pr.,Inf. Per estensione alla voce VI, 28.

parte italiana, anticamente,

XV,

umana,

Inf.

VII, 43.
(dall'ali,

Abbandonare
de

bann,

Abate, dal
gnif.

lat.

abbas, derivato dal

territorio o contado sottoposto alle


leggi o al potere d' alcuna citt, d'onil

caldeo obha, padre, l'abate. Nel siproprio, Purg. XVIII, 118 Io fui Abate in San Zeno a Verona. Chi
fosse costui non noto,

fr.

banlieue, Bandire, esigliare

non avendone

da esso territorio). In signif. gen., Inf. V, 105; XVII, 107. Purg. Ili,
20; VI, 99; IX, 23;

Dante espresso il nome di famiglia: alcuni dicono che fosse un Alberto


altri, dietro

117; Vili,

66.

XXV,

12. Par.

V,
il

Abbandonare

pi recenti investigazioni, dicono che fosse un Gerardo o Par. XII, 140, v. GioGherardo.

cammino,
relinquere
,

Inf. 1, 12.

Lasciare, de-

vacchino. In signif.fig. Purg. XXVI, 129 chiostro Nel quale Cristo abate del collegio, cosi Dante indica 1' assemblea
degli eletti di cui

impresa, disperando riescirvi, Par. XVIII, 9. Abbandonarsi gi, invilirsi, lasciarsi an-

Dimettersi da una

alcuno,

Inf.

Vili, 109.

dare, affondar nel mare, Par.


75.

Ges Cristo capo. Abati (Bocca degli) d' una faFirenze.

XXXI,
Purg.
.
.

Abbandonarsi

a,

miglia illustre di

Trad la

Inf. XVII, 136. Abbandonarsi di. abbandoIl, 34 .Se del venire io m'
.

sua patria e contribu alla sanguinosa


rotta di Montaperti nel 1260, avendo, sul principio della battaglia, tagliata la mano a Jacopo de' Pazzi che por-

no, cio: consento a venire.

Par.

tava
Inf.

lo

stendardo della

cavalleria.

XXX li, 106. Buoso degli abaXXV,


140, trovato da Dante
i

XVII, 108 per colpo darmi Tal, eh' pi grave a chi pi $' abbandona, luogo che mi sembra non bene inteso fino a qui. Confrontandolo al v. 27
Che saetta previsa vien pi lenta, pare che Dante voglia dire, che un colpo preveduto fa minore impressione, e che conseguentemente riesca tanto pi acerbo quanto meno previsto o

ti, Inf. fra

ladri,

probabilmente come reo

di malversazione in
cio. V.

un pubblico

offi-

Donati.
(di origine incerta).

Abbagliare
Purg.
Par.
Inf.

XV,

gliarsi,

28; cio
:

XXXIII,
lasciarsi

75.

Abba-

Abbandonarsi significheaspettato rebbe dunque: lasciarsi andare senza


;

XXV,

122-

abbagliare,

previdenza.

In signif.

impers.

Abbarbaglio, sost., abbagliamento, Par.


re,

XXIII, 64 Di fuor dorate son, s eh' egli abbaglia, cio per modo che
:

XXVI, 20 Dal v. abbarbagliache una seconda forma di abba-

ci abbaglia.

gliare.

Abbarbicato

Abito.
fiorito; derivando abborrare da aborrire, lat. abhorrere ; derivazione che a me sembra stiracchiata e

Abbarbicato,
bicare, appiccarsi
fa
1

particip. di
le

abbar-

lo stile

con

barbe,

come

elitra e altre piante parassite,

Inf.

XXV, 58. Abbasso, avv.,

falsa.
in gi,

Per ultimo, Par. XXVI, 73


ci che

nell'in6mo

E lo svegliato
modo
re.

vede abborre,

il

luogo, Par. XIII, 115.

Abbattere.
106.

Inf.

IX, 70. Par. VI,

qual verbo mostra essere lo stesso abborrxre cio: aver in orrore. In ogni
si

Abbcllarc, parer bello, piacere, Par. XXVI, 132. Questa voce par derivata dal provenzale; v.
di Arnaldo Daniello, Purg.
il

Si pretermette

avrebbe da scrivere aborrala ridicola inter-

discorso

pretazione di certuni che vorrebbero derivare abborrare da borra, onde


:

X X VI,140

Abbellire, divenir bello, Par XXXII, 107 Colui che abbelliva di Ma


ria, cio:

riempiere un discorso di borra, quanto: infarcirlo di cose inutili.

Abbracciare.

Nel

signif.

pro-

che

si

faceva bello guar

dando XXII,

la

Madonna.

Abbellirsi

Par

prio, Inf. XVI, 51; XVII, 93 fa che tu to' abbracce, licenza poetica per

24.

Abbi, v. Avere. Abbicarsi, da


monte
di

bica

mucchio o

abbracci. Purg. 11, 77; IV, 107, VI, 75; VII, 15 e 101; XXI, 130; XXXI, 101. Par. XXIV, 149. Per estensio-

covoni di grano,

ammon-

ticchiarsi, Inf. IX, 78.

ne, Inf. XII, 53 che tutto il piano abbraccia, qui vale: circonda.

Abbisognare,
11,98.

bisogna
gno.

aver bisogno, Inf. L'ediz. di Udine legge: ora e l' ediz. di Aldo: or ha bisov.

Abbruciare, v. Bruciare. Purg. XXV, 137. - Abbruciato, Inf. XV, 27.


Abbuiarsi, da
Purg. XVII, 62.

Le anime dei
Adamo,

buio,

annottare

dan-

Abbo,

Avere.
abundans. Par.
abun-

nati si abbuiano, s oscurano, Par. IX,


71.

Abbondante, lat.
come termine
dans.

XXXIII, 82 Oh abbondante grazia,


di teologia, gratia

Abcl,
56.

figliuolo di

Inf.

IV,

Abborrarc,
certo signif.
Inf.

verbo antico d'in-

Abte, Abfdo,
sponto,

lat. abies.

citt

Purg. XXII, 133. dell'Asia sull'Elledi

XXXI,

24 Awienche

patria
74.

Leandro, Purg.
XI,

poi nel maginare abborri. In questo

XXVIII,
5.

luogo non dubbio che abborrare


tolto nel signif. del latino

Abisso,

V Inferno, Inf. IV, 24

abbnrare
di
I,

ingannarsi, dilungarsi dal vero, e do-

Purg. 1,46; XXXIV, 100; -detto eziandio la valle d' abisso dolorosa
Inf.

vrebbe giusta
rardini
(

1'

osservazione
solo

Glie-

IV,

8.

Nel signif
consiglio.

figtir.,

Purgadel-

Voci e Maniere di dire,

116)
Inf.

torio, VI, 121. Par. VII, 94 abisso dell'

essere scritto con un

b.

eterno

Cosi ancora

XXV,
fior

144 mi

scusi

La

novit

se

l'

eterno statuto, cio: decreto,

Para-

la

penna
:

(o lingua)

abborra,

diso,

XXI,

94.

spiegato dalla maggior parte dei cementatori se la mia penna si disvia,


si

Abitante. Inf. XX, 84. Abitatore. Purg. XIV,

41.
In-

smarrisce

Gherardini

vorrebbe

spiegare, come Briseux e Fiorentino: se la mia penna aborisce i fiori, cio,

Abito, lat. habitus, la veste, ferno, XVI, 8. Purg. XXIX, 134.


L'

abito speciale che vestono

teli-

?>

Abituato
104.

Accertare.

giosi dei vari Ordini, Par. Ili,


Li'

usanza che

1'

uomo

si

fa

mediante

Accarnai-e, dal lat. caro, penetrare addentro nella carne; per:

l*
l'

abitudine, Par. XIII, 78 V abito delarte. Purg. arte, la pratica dell'

penetrare semplicemente, Purg. XIV, 22 Se ben lo intendimento tuo accarno.

XXX,

116 Ogni abito destro, cio:

ta-

lento felice, buona disposizione.

Accasciarsi^
lnf.

forse da cascare

Abituato. Purg. XXIX, 146 E


questi sette col abituati, cio :

cadere, lasciarsi abbattere, avvilirsi,

primato stuolo Erano erano vestiti nel me-

XXIV,

54.

Accattare ,
:
:

dal

lat.

ad-captare,

desimo modo

di,

come, Par. XXXI,

60 un sene Vestito con

Abraam,
suo padre,

il

le genti gloriose. patriarca, lnf. IV, 58.

trre in prestanza ; propriamente ma anco per acquistare, guadagnare ,


lnf. XI,

84 meri biasimo accatta, cio:


procura.
latino, accostar-

Absalne,
lnf.

ordinariamente Assa-

si attira o si

lonne, figliuolo di Davidde, ribelle al

Accedere, verbo
si,

XXV11I, 137.

Purg.

XXX,

74.

Acam, Purg. XX, 109, nome di queir ebreo fatto lapidare da Giosu
perch erasi appropriata una parte
del bottino di Gerico. (Josue, VII, 23.)

Acce Ifare
muso
18.

da
;

del cane

ceffo,

lat.
:

caput,

il

per

prendere

co'denti, termine di caccia, lnf. XXIII,

Accanare,
estorcere
,

di
,

origine
lat.

incerta,

Accendere,
morale e' hanno
,

nel signif. fisico e

subripere. lnf. XXI, 54 se puoi, nascosamente accaffi, cio tolga di soppiattone puoi.
:

truffare

lnf.
i

VI,

75

Le
101

tre

faville

cori accesi.
I,

Purg. V, 37;
che
i

XXII,

11. Par.

83;

II,
:

tre

Accampare,
mettere
in

dal

lat.

ad-campus,
educere in

specchi accenda, cio

rischiari. Par.

campo,

lat.

111,18; V, 9;
lnf.

aciem. Purg. Vili, 80 la Vipera che i Milanesi accampa: la Vipera, cio


lo

XXVI, 29; XXIX, 113. Accendersi, nel signif. propr.


XIV, 38 Onde
la

rena

s'

accen-

stemma

di

Milano, che conduce

dea, cio: s'inflammava.


lnf.

Similmente
110;
dell'

Milanesi in guerra. Siccome forse non si trova altro esempio di accampare


in

XXIV,
,

XX

4.

101. Par.

Ili,

XV, 17;
amore,
si-

Accendersi
71
;

questo

signif.

mentre che volgar-

Purg.

XVUI,

XIX,

11. - Nel

mente dicesi accamparsi, alcune ediz. moderne, fondandosi sopra alcun ms. leggono che il Milanese accampa, onde
ha questo senso la Vipera che il Milanese, cio il Duca Visconti, porta nel suo stemma. Nonostante la sinsi
:

X, 83; XI, 19; XIV, Che un'anima lo56; XX VII, 110. vr' altra in noi s' accenda Purg. IV, 6.

gnif. fig., Par.

11

participio acceso,

lnf.

VI, 75;

IX, 119; XIX, 25; XXIII, 39;


83;

XXV,

golarit dell'antica lezione, io la reputo preferibile sotto tutti i rispetti.

Accapricciarsi, e pi comunemente raccappricciare , formato da


capo e
riccio, far

XXVI, 28; XXIX, 34. Purg. XV, 106; XXII, 11 XXVII, 18; XX XIII, 99. Par. I, 79; XIX, 5; XX, 83; XXII, 47; XXIV, 82; XXVII, 11.
;

Accennare, da
lnf. Ili, 1 1O;

cenno, far cenno,


5.

levar

ritti

capegli

in capo. D. applica questa espressione al cuore, lnf. XXII, 31 il cuor mi s' accapricaa, cio: il mio cuore ne ha ribrezzo.

14. Par.

Purg. XXXIII, XXI,45;XXX1I1,49.

XV11,

Accento, lnf. HI, 26. Accertare, lat. ad-cerlus,


no, Par.

alcu-

XX 11,

58.

per: accertarsi,

Acceso
o,

Accorare

Accuorare.

cssicurarsi,
1.

Purg. XII, 130. Par.

XVII,

per: accoglilo, cio: ricevilo, Purg. XIV, 6 particip. Acclto, radunato,

Acceso,

v.

Accendere.

Accettare, lat. acceplare, una un voto, preghiera, Inf. XXVI, 71


;

Per: rice24; XIV, 114. vuto, Purg. VII, 90. Par. XI, 12.
Inf. Vili,

Accogliersi, adunarsi,

convenire insie-

'Par. 111,101.

me. Nel
lat. acceptus,

signif. propr., Inf.

XX,

89;

Acctto,

add. verb.,

per: caro, grato, Par. XIV, 93. Accidente, termine scolastico, cio quello che accidentale al sub-

XXVIII, 15. Purg. 1, 14; XXV, 46. Par. XIV, 122; XXII, 99; in quest'ultimo luogo Viviani legge: s'avvolse, secondo alcuni mss.; Par. XXXIII,
104.

biettoo alla sostanza, Par. XXXIII, 88.

Accogliersi a,
Inf.
s'

Accidia,
zia,

dal greco oco&'a, pigri-

Per estensione,
tutto

Inf. XX, 89. XXIX, 100 a me

noncuranza, trascuratezza, Purg.


1321.

XVIII,
Inf.

accolse, cio: rivolse tutta la

L' accidia

VII;

ed purgata, Purg. XVIII.


:

punita,

Accidioso, quello che appartiene


o proviene dalT accidia, Inf. VII, 123 lat. Accidioso fummo vaporationes
triste
et

sua attenzione sopra di me. Accoglitore, per: raccoglitore, cio: quello che raccoglie, Inf. IV,
139.

melancolicce,

come
Inf.

le dice

Acculo, v. Accogliere. Accolto, v. Accogliere.

san

Tommaso. V. Fumo. Acciocch, a ci che

I,

132;

Accompagnare', da compagno, Purg. VI, 114 accompagne, licenza


Accompoetica, per: accompagni. pagnarsi, detto di due fiumi che si
uniscono insieme, Par. IX, 49. Acconciare, v. Conciare, porre in buono stato, render proprio a... Par. XXXI, 98 Che veder lui f acconcera
lo sguardo, cio: fortificher la tua vista, disporr il tuo occhio a... Tale la lez. seguita dal Romanis,

X VII,
109; 139;

37; XXI, 58; XXV, 44; XXVI, XXXI, 30. Purg. X, 54: XVII, XXVI, 64. Par. XXXI, 94.
forse dal lat. schisma,
37.

Acci ma re,
tagliare, Inf.

XXVIII,

del Cod. Caet. ascisma

- La lez. sembra tanto

pi probabile inquantoch nel presente luogo parlasi della punizione degli autori di scismi e dissenzioni.

Aeclino,

lat. acclinis,
1,

per

incli-

nato, propenso, Par.

109.

dal Dionisi e approvata dal Parenti, e trovasi nella ediz. d' Jesi, in Ben-

Accoccare, da
la

cocca o

la

cocca, aggiustare tacca della freccia alla


Inf. XXI, 102 fa che per estensione e scher-

corda dell'arco,
gliele accocchi,

venuto da Imola e in diversi eccellenti mss. La Crusca legge t'accender, espressione che sembra meno
propria.

nendo.

per: acuer, dal


accolligere,

Aldo pone accover, forse lat. acuere. Benve-

Purg. VII, 1;

Accoglienza, dal lat. XXVI, 37.


Accogliere,

nuto spiega habilitabit et acuet tuam contemplationem. V. anco Racconciare.

dal lat. ad-colligere,

ragunare, unire insieme, Inf. IV, 9. Per: ricevere, accostarsi, Inf. XXX,
146. Par.

Accoppiare, da coppia, lat. copula, mettere insieme due cose, Inf.


XXIII,
8.

XXX,
ti

53 Se pi avvien che

Purg. XVI, 57.


e

fortuna
ti

t'

accoglia,
trovi.
1
,

colga,

Purg. X V II

Per: accogliere, 66 E dolcemente acculo,

probabilmente per:

Accorare

Accuorare, dal

lat.

ad-cor, affliggere, contristare, Inf. In un signif. pi XIII, 84: XV, 82.

10

Accorciare

Acerbo.

speciale, Purg. V, 57 Che del disio di s veder ri accuora, cio ne tormenta,


:

Ora accorri, accorri morte. Nota che anticamente chiamavasi in


XIII, 118

che sempre accuora Li popoli soggetti, cio: esaspera; luogo Accorarmale inteso dalla Crusca.

ne crucia del mala signoria

disio di... Par. Vili, 73

soccorso gridando

accor' uomo.

d'), celebre giuresconsulto a Bologna, Fiorentino di origine, morto verso l'a.1294,'


Inf.

Accorso (Francesco

si,

affliggersi per cagione, Purg.

X ,84.
Inf.

Accorciare,

dal

lat.

ad-curtus,

diveuire pi corto, ristringersi,

XV, 110. Accrto, v. Accorgere. Accorto, add. verb., che ha

ac-

XXV, 114. Accordare,

corgimento, prudente, savio,


dal
lat.

Inf. Ili,-

ad-chorda;

nel signiT. proprio di porre in proporzionale tensione le corde d' uno stru-

13; Vili, 41; XII, 26; XXI, 130, e Per estensione, Purg. IX, 88. spesso.

Al fatto, instruito
s

di...

Purg.

XXX,

mento, non

si

trova nella D. C.

ma

visi trova per estensione. Purg. XVII,


61 accordiamo

tanto invito

il
i

piede,

non furo accorte Le gambe tue, cio: non furono tanto Inf. XX XIV, 87 porse a me spedite.
4. Inf. Xlll, 120

cio: facciamo per


piedi

modo che

nostri

V accorto passo, cio

rivolse verso di

vadano d' accordo con questo invito, cio, obbediscano a...

me
61.

il

suo passo circospetto.

Tanto

mi par ver

subili ed accorti Par.

Accrdarsi,cantando, Purg. VII,


1*12.

XIV,

Fare accorto, istruire, avvertiPurg. V, 54


;

Parlando d'altre cose che


1,

si

re, prevenire,

IX, 131.
nelle

accordano, Par.

127; XXVIII, 8.
sost.
,

Accosciarsi,
cosce,
Inf.

ristringersi

Accorgere
mento,
il

(V)

l'accorgi-

XVIII, 132- V. Raccodal lat. costa, avvici-

sapere, Purg. VI, 123.


Inf.
>

sciarsi.

Accorgersi di qualchecosa; d'origine incerta,


IV, 16; IX, 85; X,

Accostarsi,

70;XIV,49;XV 57;XV1I,116;XIX,
106;

XXV,

36;

XXX, 19.

Purg. 11,67;

46. Purg. VII, 42: X, 11; XXIV, 127. Par. XX, 44;

V,25: VII, 65; X, 124: XVII, 14; XVIII, 7 e 68. Par. Ili, 19; Vili, 13; X, 35; XV, 27; XVII, 79; XXVI, 53;

XXI, 97; XXII, XVI, 9 XXI, 57 a guida mi V accosto, cio: vengo teco come tua guida. In un signf. d'esten:

narsi a... Inf. X, 29;

XXXII,46,

e spessissimo.

sione, Par.

XXIX, 93

Chi umilmente
:

Accor-

con essa

s'

acconta, cio
si

chi se le av-

gere, per: accorgersi, Inf. XII, 80.

vicina, o,

tiene al suo fianco.

Siccome non trovasi mai


si a,
s' il

accorgerluogo dell' Inf. XXIII, 114 a ci accorse devesi spiegare: a ci, per
:

Accrescersi.

Par. Vili, 47.


Inf.

Accumulare.

XXVIII,110.
41.

tale circostanza,

si

accorse.

Parti-

Accuorare, v. Accorare. Accusa. Purg. XXXI, 5 e


L'accusa di s medesimo,
ne, Inf.
la

cip, accrto, Purg. I, 126; XXIV, 6 di mio vivere accrte, per essendosi
:

confessio-

accorte.

Accorgimento,
r

intelletto, Par. IV, 70.


,

V intelligenza, Al pi. Inf.

X X V II
vie,

76 Gli accorgimenti e
:

le

coperte
i

XX Vili, 45. Purg. XXXI, 41. Accusare. Inf. XXX, 97. Purg. XX, 112 Par. VI, 98. Accusarsi. Inf. XXXI, 76 Par. XIV, 136. Acerbo. Il signi proprio opf.

1'

cio

gli

stratagemmi e
,

modi
Inf.

segreti.

posito di maturo, Purg. XI, 117. Per estensione dicesi del corpo uma-

Accorrere

lat.

accurrere

no non pervenuto

al

suo pieno svi-

Aceto
luppo, Purg.

Acquetarsi.

li
.

XXVI, 55

dell'

anima

XXVI,
134;

21

non pervenuta alla sua perfezione, Per traslato dicesi Par. XIX, 48. di ci che d una sensazione acre,

XXX,
(V

Par. VII, 125; X,90; XXV, 73 e 109, e spesso.

Acqua
il

Elsa,
dell'
la

Purg XXXIII,

67, cio
la cui

fiume

acerba, come il fumo, Inf. IX, 75 delle sensazioni dell' anima, Purg. dei gesti XXX, 81. Par. XVIII, 3

Elsa in Toscana,

acqua ha o meglio
calcarea
fati.

propriet di petrificare, di coprire con una crosta


gli

di alcuno, Inf

ro,

feroce

XXI,

32, crudele, du-

Acqua
I,

oggetti che vi sono tuftinta, Inf. VI, 10, cio:

parbio, ribelle

dello spirito cio: caa, Par. XI, 103

pioggia nerastra.

mare,

Inf.
1, 1.

24.

Per le acque del Nel signif.


fig.
,

d'una
pirsi,

idea, cio difficile

da perce-

L
to,

Sost. oscura, Par. XXX, 79. acerbo Inf. XXV, 18, cio: ostina,

Purg

Par.

le viaggio che il cose di cui proponsi parlare. Acqua,

7 per esprimere Poeta intraprende e


II,

il

duro,

il

ribelle,

l'

ostinato.
89.

Aceto. Purg. XX,


alla

Allusione

per: ruscello, rigagnolo, Purg. V, 95; Al pi. XXVIII, 121. Par. XI, 43.

Passione del Signore.


a

per: sorgenti, fonti, polle,


Inf.

Inf.

A che ?

Contro di che,
Acheronte,
fernali
Inf. III,
;

qual segno ?
Purg.
il

V, 119
in-

98.

Le acque

del mare, Inf.


I,

XIV, XIX,
det-

XV,

25.

107;
57.

primo dei fiumi

che D. trova sul suo cammino:

to

Le acque sopra le quali che si muovesse lo Spirito di

XXVI,

139. Purg.

131; Vili,
Dio,
la-

78 XIV, 116. Purg. Il, 106. Achille, eroe della Grecia posto
D.

Par.

XXIX,

21.

Per indicare le
lo

da
Inf.

nel

cerchio de' Voluttuosi


di lui
il

grime, Purg. Nel signif. fig.

XV, 94; XXX, Purg. XV, 131


cuor

98.

perch

V, 65, ove dicesi


alfine combatto,

Che con

non scuse D' aprir


della pace, cio:

all'

acque

Amore

che verosi-

milmente

si riferisce alla sua passione per Polissena che fu causa della sua morte, Inf. XII, 71; XXVI, 62; XXXI, 5, ove parlasi della lancia di Achille,

va

di

perch non ti rimuoschiudere il tuo cuore ai senti-

menti della pace, che Dio inspira. Acquachcta, nome del fiume Montone nel suo corso superiore ,
Inf.

la

quale guariva

le

ferite

che avea

fatte.

Purg. IX, 34; XXI, 92.


il

quale con suoi pravi consigli indusse Assalonne a ribellarsi contro al suo padre Davide

Achitfel,

XVI, 97. D. dice che questo il fiumi dell' Apennino primo di tutti che non entri nel Po.
i

Acquasparta (Watt. il). Par. XII, 124. Secondo Luca Vadingo istorico dell'Ordine Francescano,
il

(Chron.II,17j,Inf. XXVI1I,137. Aconc, al tempo di D. era un

car-

dinale Matteo

d'

Acquasparta, gene-

grosso villaggio di Toscana fra Pistoia e Lucca, Par. XVI, 65 1

Acqua.
103 e 118;

Nel

signif.
3;

prop.

Inf. VII,

rale di esso Ordine, inclinava a rilassare la disciplinare austerit del suo ordine. Viveva verso la fine del XIII

XV,

XVI, 2 e 92; XX,


;

secolo.

36

XXII, 25; XXIII, 46; XXIV, 51 XXX, 63; XXXII, 24. Purg. il, 42 e
;

Acquattarsi.
ivi
l'

Inf.

XXI,

59,

come

89 sedere quatto quatto (forse dal-

101; V, 110 e 118;

XV,

16;

X VII,

33;
36;

ali. plalt).

XX,
1

3;

XXI,

-2;

XXII, 146; XXIII,

Acquetarsi, per: quietarsi,

Purg.

Li Pieve di Acone era in Valdisieve.

Acquistare

Addolciare.

XIX,

109, tranquillizzarsi, calmarsi,

trovar riposo o la pace dell'anima: la Cr. legge si quetava. Par. 1, 86.

Ad, V. A. Adagiarsi,
qualunque
s'

v. Agio. Inf. Ili, 111


:

adagia, cio

Acquistare.

In genere, Inf. 1,55;

XX Vili,

60. Purg. Vili, 60;

XV,

42;

Adagiarsi dentro, indugia, va lento. Purg. XXV, 28 (adage, per adagi).


:

chiunque

XVII, 131; XXII, 147: XXVIII, 123.


Par. IX, 123; XI, 111;

Adamante,

forma

latina,

il

dia-

XIV, 117; XX,

144; XXII, 122; XXIII, 134; XXXI, 18 grazia Inf. IV, 78. Purg. XXVI, carco Inf. odio Inf. XI, 22 59

mante, Purg. IX, 105. Par. II, 33. Adamo, il primo uomo, Inf.
115. Purg. XI, 44;
d'

XXXII,

37.

Ili,

Fi-

XXVII,

136.

gura dell'umanit, meco avea

di quel

Per estensione,

Inf.

XXVI, 126 Sempre acquistando del lato


mancino, cio: procedendo sempre dalla parte o verso la parte sinistra.
Similmente, Purg. IV, 38 S' acquista. Par. IX, 70; XIII, 81 XXIV, 79.
;

Colloquio
XXVI,
82.

Adamo,

cio,

il

di D.

corpo, Purg. IX, 10. con Adamo, Par.


Brescia, che
falsiil

Adamo (maestro), da
a richiesta dei Conti di
fic
i

Romena

fiorini d'

oro di Firenze, per


Inf.

Acquisto. Purg. XX 57. XXVII, 42; XXIX, 13 Non per


,

Par.
avere

qual delitto fu arso.

XXX,

61.

Addarsi,

di origine

incerta, ac-

s di bene acquisto, cio,

per guada-

gnare

in perfezione.
Inf.

corgersi, avvedersi, Purg. XXI, 12. Addentare, dal lat. dens, pren-

Acri.
lemaide.

XXVII, 89. San Giovanni


Akra, Akko, To-

dere
i

co' denti. Inf.

XXV,

54.

Con

d' Acri citt di Siria,

denti o punte d' un forcone, Inf.


52.

XXI,
pi

Acro,

acer, Purg.

commune agro dal lat. XXXI, 3. Per traslato,

Addentro e A dentro, lat. ad de


intra.

Sapere addentro, sapere a


Inf.
II,

Purg. IX, 136, una porta che stride sopra i suoi cardini.

fondo, pienamente,

85.

Par.

X,116.

Acume,
sione

l'

intensit d'

d' un desiderio, Par.


18;
76.

una impresI,

84

Addietro, lat. ad de retro, Purg. XXII, 119; XXIII, 63; XXVIII, 145.

duna luce, Par.XXVIII,


76

dello spirito, Par.

XXXIII, XXXII, 75;

Addimandare
dare.
Par. XII, 94. Addio, v. A Dio.

Addoman-

XXXIII,

sottilmente, con precisione, Par. XXIV, 95. Acuto e talvolta Aguto. Nel signif. prop., Inf.

Acutamente,

Additare, da
to,

dito,

indicare col di;

Purg. IV, 47; XVI, 61

Par.

XXV, 89.

XXVI,

116.

Additalo, per

addi-

XXVII, 59

e 132;

XXIX,

140.

XIV, 53; XXI, 34; XXXIII, 35. Purg. Per est., della vista,

lez.

tano, lo additai, Purg. XXIII, 131. La della Nidob., additallo erronea.

Purg. XVIII, 16. Par. XXII, 126

Addivenire,

e in alcune ed. p.

e.

della luce, Par. XXVI, 70; XXVIII, 17 delle facolt dell'anima, Purg.

XXVIII, 84

Cr. e Aldo Adivenire, forma antica per avvenire, Par. IV, 100; Vili, 130.

dello zelo, del desi-

Addobbare,

d' origine

ignota,
96.

derio, Purg. XVIII, 106; XXIV, 110 della febbre, Inf. XXX, 99.- Acu-

far bello, ornare, Par.

XIV,

Addolciare, da
propriamente
:

dolce, antiquato,

to a,

inf

XXVI,

121, tanto ardente

da...

V. Aguto.

addolcire, render dolce, Inf. VI, 84 Se'l del gli addolcia,

Addolcire
cio
:

Adorezzare.

43
;

se

il

cielo versa in loro le sue


d'

Adimarsi.
:

dolcezze.

Purg. XIX, 100 detto un fiume discendere, precipitarsi.

Addolcire,

altra

forma pi usata
.

In

questo luogo parlato del fiume

di addolciare, Par. VI, 121

Lavagna.

Addormentarsi.
77.

Pnrg.

XXXII,

Ad

A dio, v. A.
Adirarsi,
XVIII, 121.
lnf.

imo,

v. A.

Addossarsi, da
si al

dosso, appoggiarIli,

Vili,

121.

Par.

dosso altrui, Pur.

83.

Addosso,
so,

propriamente: sul dos-

Di cani che asPurg. X, 137. saltano alcuno, Inf. XXI, 68; XXII, 41 Mettere gli unghioni addosso ; e lnf.

Adivenire, v. Addivenire. Adizzare, v. Aizzare.

Adocchiare, guardare,
XXI,
30.

Purg.

XXX,

3o ficcar

li

denti addosso.

v. Addurre. Additarsi, da due, Par.

Addotto,

VII, 6.

//

guardare fissamente o con speciale attenzione un oggetto, Inf. XV, 22 XVIII,


;

Per

lo pi significa:

123;

XXIX,
118;

138. Purg. IV, 109. Par.

Addoppiarsi, V. Induarsi. Addurre , lat. adducere

XXV,
,

XXVU1,15.
coprir
d'

Infer.

XXXIII,

44.

Par.

XXII,

41.

Adombrare r
Purg.

ombra,
:

XXXI,
il

144

La dove armonizl

tempo adduce

Non

dee

- Particip. addotto,
Adempiere,

Inf. X, 98; XIV, 129 adJur maraviglia al tuo volto.


Inf.

zando
il

c>el
ti

t'

adombra, cio

dove

cielo

copre, t'involve della sua

XXXIII,

44.

armonia.

lat.

ad-implere. A-

Adombrarsi.
nanzi a me nulla

Purg.
s'

Adempirsi,
si,

dempire a un dovere, Purg. XII, 131.


soddisfarsi, contentar-

Ili, 28 se inadombra, cio:

niuno oggetto

si

copre d'ombra da-

Par.

XV,

66.

vanti a me, o, se io non faccio ombra.

Adentro, v. Addentro. Adergersi, lat. ad-erigere,


zarsi,

Adonare,
innal-

d'

origine incerta, Iuf.

VI, 34, abbattere, atterrare, domare.

Purg. XIX, 118.


lat.

ad-esca, allettare, lusingare, impegnare, lnf. XIII, 55.

Adescare,
Adesso,

Adonarsi. Purg. XI, 19, lasciarsi abbattere, vincere; cedere.


da onta, propriamenonta, ingiuria, Inf. VI, 72 come che n' adonti, cio per quanto

Adontare,
:

lat.

XVIII, 106.
113.

ad-ipse, ora,

Purg.

te

fare

Allora, Purg.

XXIV,

se ne vergogni o sdegni.
te Adontarsi, Purg.

Similmene

destra, v. A. Ad etate Purg.

XVII, 121.

XII, 104.

Adoperare, Adoprare
vrare, operare,

AdoXXIV,

pavimento anima mea. Purg. XIX, 73, L'anima mia giace prona a terra secondo la Vulgata, Salm. CXV1II (CXIX) 25. Parole delle anime che purgano 1 avarizia.
;

Adhaesit

25. Adoprare, operare, Purgat. XXVIII, 131 Adovrare, agire, Purg.


.

lavorare,

lnf.

XVII, 102.

Ad
pi

ora,

v. A.

Adice
Inf.

senza articolo, Purg. XII, 5; XVI, 115. Par. IX, 44.

Adige, con

l'articolo,

In signif. Inf. IV, 38. particolare di: pregare per... Purg. V, 71. Par. XV1II,125.

Adorare.

Adunare,
abbassare
;

lat.

ad-imus, chinare,
della
vista,

Adorezzare, V. Orezza,
123.

detto

Par.

Alcuni

Purg. 1, derivano questa voce


in signif. di: far

XXVII,

77.

da rezzo, ombra,

om-

li

Adornamento
;

Affaticare.

bra

altri

da orezzo per: aura, venPurg. XII, 51. Purg. XII, 82 Par.

ticello.

VII, 52. Purg. XV, 60. Par. I, 117: XIII, 58. Adunarsi, Inf III,

94;

Adornamento.
Adornare.
IX, 106; X, 106.
63.

120; XXVIII,

7.

Par. XXXIII, 20.

Particip. Adunato, Purg. II, 125. Par.

Particip.

adorno
I,

XXVII,
Inf.

94.
lat.

per: adornato, Purg. IX, 54. Par.

Adunque o Dunque,
XVIII, 7
;

fune

Adornarsi, Purg. XXVII, 103.


verb. da adornare,

XXIII, 135

XXXI, 82;

Par.

XXXI, 10. ld: rnu. add.

XXXIII,

118. Purg. 1,81.

Ad
XXX,

bello, elegante, Purg.

24. Par.

XVI1I,63;XXVII,70;

XXV, 93; XXX, XXX,

voceiii tanti genia. Purg. 17, alla voce d' un tanto vec-

110.

chio, cio, tanto degno. Salomone. Aere, e precedendo le consonanti

A dosso, v. Addosso. Ariovrare, v. Adoperare.


Adriano, forma antica
tico,

semplici aer, l'aria.

La forma aer

sempre

di

due
il

sillabe; in aere per

per adriala al

lo

contrario

dittongo forma una

Par.
di

citt

XXI, 123. D. accenna Ravenna situata in riva

sola sillaba. Le ed. diversificano molto in queste forme.

Aer

sempre

Mare

Adriatico.

Adriano V,
de' Fieschi,
il

papa della famiglia

mascolino nella D. C. eccettuato, Inf. XXXI, 37, dove Aldo e la Cr. leggo,
no:
V.

quale regn un mese e pochi giorni, V a. 1276, e posto a purgarsi dell' avarizia, Purg.

aer grossa
48;

e la Nidob.
aer. Inf.
I,

e scura, mentre Lomb. pongono aura invece di II, 1


;

XIX,
34.

99.

III,

23 Vili, 14
;

Adro,

lat.

ater,

per lo pi atro,

IX, 6; XII, 96; XVI, 130; XVII, 105;

nero, oscuro, Purg. due, v. A.

XXX,

XXIV,

51

XXIX,

60;

XXXI, 36.

Par.

VII, 124; X, 68; XXII, 117;

XXVII,

Aduggiare, fare uggia,

ombrare.

Per Nelsignif. prop., Inf. XV, 2. est., fare ombra malefica che soffoca
e corrompe le piante, Purg.

109; Vili, 47;

68; XXVIII, 80. Purg. 1,15; II, 35; V, XIII, 43; XXV, 91 ;

XX,

44.

XXVIII, 104; XXIX, A fede, v. A.

35.

Adulterare, propriamente: commettere adulterio. D. l'usa in si-

Affamare, dal
la

lat.

fames, eccitare

fame, Purg XXI11, 37.

gnif. fig.
Inf.

per
4.

prostituire, profanare,

Affannarsi, v. Affanno,
carsi, sforzarsi,

affati-

XIX,

Adultero, in rima per


Par. IX, 142.
sta

voce

il

adulterio, D. significa con quemal governo de' papi Bia:

Xll, 82.

Purg. XI, 15. Par.


1,

Particip. Affannato, Inf.

22 lena affannala; V, 80 anime affannale. Purg. II, 111 affannata tanto,


cio
:

gioli

vorrebbe che adultero fosse


:

li-

stanca, oppressa, turbata.

cenza poetica per adltero, cio : quegli che commette adulterio, per
indicare
la

Affanno,

d'origine incerta, l'an-

prossima morte di Bonifa-

gustia, il travaglio, la fatica del corpo e dell' anima, Purg. IV, 95 ; XIV, 109;

cio Vili. Questa spiegazione pare poco

XVm,l36;XXVtII,95.
XVII,
84.

probabile.

Nel

Par. IV, 111;

signif. di

tormento,

Adulto,
maturo.

Par. VII, 60

per. est.

Inf.

VI, 58.
lat.

Ad una, v.
Adunare,

Affaticare,
A.
unire, riunire, Inf. IV,
tare, Inf.

XXVI, 87.

fatigare tormenPar. XIV, 58. Nel

luogo del Purg. XVI, 76 Lombardi e

Affatturare

Affrontarsi.
ficere dei Latini. Par.
I,

15

Landino leggono che


lez. di

s affatica,

ma

la

48.

Affig-

Aldo, della Cr. e della magdugior parte delle ed. mod. se fatica
ra,

gersi, fissarsi, fermarsi, Inf. XII, 115.

Purg. XIII,

33;

sembra

preferibile.

Affaticarsi,

XXXIII,

106.

XXV,

4;

XXX,

7;

Fermarsi in alcun

nel signif. prop., provare fatica, stanSforzarsi, chezza, Purg. VI, 50. occuparsi, Purg. XXVI, 39. Par. XI, 9.

luogo, Purg. XI, 135. Par. XXV, 26. . Par. Fissar l' attenzione sopra.

XXXIII, 133, dove


con indge

Affatturare, voce che sembra


derivata da fare preso in cattiva parte
;

per rimare Parposto per: affgge.


a/fige,

ticip. Affsso,

Purg. XVII, 77.


distinguere, vedere
Inf.

adoperare
Inf.

le arti

magiche,
XIII,
Inf.

stre-

Afflgurare,
distintamente,

gare,

XI, 58.
Par.
116.

Affermare.
98.

XXIV,

75.

Affnare,dall'
Purg.

ali. fein,

Assicurare, sostenere,

Purg. XIX, 50.


,

XXVIII,

XXVI,

148.

Affinarsi,
137.
lat.

purificare,

perfe-

L'affermare,

zionarsi, Par.

XX,

sost. Purg. XXVI, 105 l'affermar che fa creder altrui, cio proteste, asseveranze, giuri, che obbligano la cre-

Affissarsi, dal
figgersi, fermarsi,

(xus
II,

come af45

Purg.
,

73.

Afflitto, add.
sost., Inf.

Purg.
10.

XXX,

denza

quello che uno dice.

XXVII,
o
Inf.

Afferrare, impugnare, prender con forza, Inf. XX, 36. Affetto, sost., l'affezione dell'anima, Purg. XVII, 111 XXV, 107. Par.
;

Affocare
co,

Affuocare, da

fuo-

ardere,
fuoco,

XXV, 24.

Far rosso

al

Inf. Vili, 74.


1

D'una luce

che offenda

occhio, Par. XXVIII, 17.

Ili,

52; XIII, 120; XVIII, 14;

127

XXVI,
II,

L' affezione,

1'

amore, Purg

77. Par Vili, 45;

XXIV,
Il

29;

XV, 43; XXIII, 125; XXVI, 98, XXIX, 66. -

particip., risplendente fuoco, fiammeggiante, infiammato; detto d'una spada, Purg. Vili, d'una stella, Par. XI V, 86; 26;

Affocato,

come

desiderio, Inf. V, 125. Purg. XVIII, Add. Pieno d'affe57; XXIX, 62.

dell'amore, Par. XXVIII, 45. Affollare, da folla, moltitudine.

zione, Par.

XXXII,

Affetto

al suo

L'ansare, Purg.
del casso.

XXIV, 72
dal lat.

V affollar

piacer quel contemplante, intento.

cio: fsso,

Affondare,

fundus. Af121.

Affettuoso. Inf. V,87. Affezione. Inf. XVI, 60. Pnrg. XX, 119; XXII, 15. Par. IV, 98; XXV, 21; XXXII, 149. Affibbiarsi, dal lat. (ibi a per fibula, Inf.

fonda per: affondi, Par.

XXVII,

Affrangcreo Affragnere, proXXVII, 74


Affranto,

priamente: rompere. Per st. Purg. affranger e la possa, svigoil

rire, togliere

XXXI,

66.

rotto,
36.

potere. Particip. detto dell' animo,


lat.

Affggere,
p.

e talvolta affigere, che


ec.

Purg.

XXX,

lo stesso (V. Gherardini, Fri,


43.

Affrenare,
in freno,

dal

frenum, tener

414).- Fissargli occhi, Inf. XVIII,


La Nidob. legge piedi invece di

reprimere,

Inf.

XXVI,

21.

occhi.

Affrettarsi, da
87.

fretta,

Purg. X,
Affricano,

Affettare, fare impressione,

Purg.
li

XXV,

106 Secondo che

ci

affgon

Affrica no, Scipione


Purg.

1'

ove altri leggono affliggon. Benvenuto ha letto traffiggon. Probabilmente D. ha voluto esprimere !'/disiri,

XXIX, 116. V. Scipione. Affrontarsi con... dal lat.

frons,

incontrare alcuno, Par.

XXV,

40.

46

.4

foglio

- Agli.
te ediz. Buti lesse:

A
te,

foglio, v. A.
gli

Aforismi,
Par. XI,
di

aforismi

d'

Ippocra-

ha visto, cio ha veduto per sua sventura; e questa


:

per: lo studio della Medicina, 4. V, pure XII, 83, dove il

lez.,

sostenuta dal Parenti, sembra

medesimo studio indicato col nome Taddeo professore a Bologna. A fronte, v. A. A frusto, v. A.

preferibile, perch da il medesimo senso, e l' espressione pi dantesca.


1

letto

mss. hanno avisto. cio: ha visto, probabilmente: avist o aiust,

A gabbo,
Agabito,
16,

v. A.
lat.

Aggiucangiato dipoi in aggiust. starsi, collocarsi, o, esser posto: Par.

papa che fu al tempo Giustiniano nel VI sec.

Agapeius, Par. VI, dell' imp.

XXXII,
tare.
lnf.

121.

Aggradare e raramente Aggra11 primo, XI, 93.

lnf. II,

79

aggratar?
ali.

Agatone.

Purg. XXII, 107, poe-

ta tragico greco,

Agevolare,
Agevole,

coetaneo d'Euripide. da agio, aiutare, faciPurg.


Ili,

Aggrappare,
chrapfo, uncino, lnf.

dall' antico

XVI,

134.

Ag80.

litare, Purg. IX, 57.


facile,

grapparsi,
51.

lnf.

XXIV, 29; XXXIV,


add. che non
si

Agevolemente, forma antica per:


agevolmente, facilmente,
XII, 93.

Aggrato, usato, ma che


XXIII,
6,

trova

Purgat.

la Cr. ha ricevuto, Par. per sono grati della Nidob. e della maggior parte de' mss.

Agevolezza, la facilit, Purg. XXXI, 28. Aggelarsi, dal lat. gelu, gelarsi, Inf. XXXIV, 52. Agghiacciare, dal lat. glacies,
Purg. IX, 42.

Aggravare,
so,
lnf.

dal

lat.
il

gravis, far

discendere mediante
VI, 86.

Aggravar le membra, intorpidirle, Purg. XIX, 11.

proprio

pe-

Piegare, Purg.
111.

XV,

110.

Aggroppato, da groppa,\nf. XVI,

Aggi, Aggia, v. Avere. Aggirare, dal lat. gyrus,


giro, lnf. VI, 112.

Annodato, lnf.
lnf.

XXIV,
lat.

96.

far

il

Agguagliare,
Paragonare,

Del cielo che

gira intorno ad alcuno, Purg. IV, 130. Aggirarsi, girare in tondo. Nel
sigiif.

XXII,

105.

Agguagliare,
126.

aqualis, XXVIII, 20. Par.

dal

pareggia-

prop., lnf. 111,28; VII, 120.

re, Par.

XXV,

Aggucffarsi, dall'ali.
56

we>fen, per

Agitarsi, lnf. Vili, 123.

est.aggiungersi,Inf.XXUI,16;XXXI,
il

Aggirata,

il

giro,

rivolgimen-

per: giungere, Purg. V, 112.


lat.

to, lnf. Vili, 79.

Agio,
e

habeo, aggio, altri lo defa-

Aggiungere
lnf.

Adgiugnere.
lnf.

XI,62;XXVIH,109;Par. 1,62

rivano dal gotico azts, comodo,


cile,

Purg. XIV, 109.

Aggiungerai, unirsi,

S' aggiun56; XXXII, 129. XXXIV, 40, o s' aggiungono, forme antiche e poetiche per: s' ag; gen, lnf.
:

XXXI

XXIV,

80;

giuoco,

V. A.

Aglauro.
Mercurio per

Purg. XIV, 139, figliuola

la di Eretteo, re di

Atene, punita da sua invidia.


a, e

giungeano, s'aggiungevano.

Agli,combinazione della prep.

Aggiustare. La
1

Cr.

Par.

XIX,
:

dell' art. lo al pi.

41

s.

legge che male aggiust, cio falLezione molto sospetta nonostante


,
:

e la s

precedente le vocali seguita da consonante, lnf. I,


1,

che

si

trovi nella Nidob., Aldo e mol-

62; XVlll, 74. Purg. e ovunque.

16. Par.

II,

11

Agnl

Agurarsi.

Agnl. Inf. XXV,

68.

Nome

pro-

Agro,
ficile

lat.

prio d' un fiorentino della famiglia de' Brunelleschi. incerto se costui


si

violento, Inf.

XXIV,

acer. Per: impetuoso, 147. Per: dif-

da comprendere, duro, Purg.


24.

chiamasse
;

Agnolo

nel qual caso

Agnello, o, Angiolo, s' avrebbe da

XXV,
d'

Agrume,

propriamente dicesi

scrivere Agnol. Agnl un derivato


di: agnello.

erbe, piante e frutta di sapore acre e acido; per est. D. usa questa voce

dimin. di: agno. Nel siPer est. prop. Par. V, 82. dell' uomo nella sua infanzia, Par.

Agnello,
f.

gni

alludendo alle parole che sembre-

XXV,
il

5.

ranno: amare, dure, Par. XVII, 117. A guaio, v. A.

Frequentemente indica

A guatare,
tare, o,

da aguato. Per: gua(lez. della

to,

Salvatore, come Agnello benedetPar. XXIV, Agnel di Dio,

guardare
42,

Par.
se

XXIX,
ben

ove

Purg. XVI, 18. Par. XVII, 33, ec.

ne

guati.
:

Nidob.), Cr. legge: Miglior lezione


la

Agno,
guaggio
a:

forma

latina, agnello.

Nel
lin-

sembrerebbe
poni, ec.

se

bene

guati,

come

signif. prop. Par.

IV,

4.

Nel

legge l'ed. Fior, di Niccolini, Cap-

biblico,

Agnello, opposito

Per memBecco, Par. IX, 131. bro d un ordine religioso, Par. X, 94. Agnus Dei, 1' Agnello di Dio,
Allusione a san GioPurg. XVI, 19. vanni Battista (Ev. sec. Jo. i, 36).

Aguato,
Inf.

dall'ali.

Wache, Wacht,

XXVI,

59.

Aguglia,
D. a cui
fondati
i

per: aquila, idiotismo

fiorentino o non forse mai usato da

Ago, lat. acm, nel signif. prop. Inf. XX, 121. Per est. l'ago calamitato, Par. XII, 133.

mss.

L'aculeo,

pi degli editori moderni dei migliori e sopra quella di Tassoni, Pasull' autorit

il

renti, Monti, Gherardini,

hanno

so-

dardo, Purg. XXXII, 133. Agobbio, ora, Gubbio, citt dello Stato Ecclesiastico, Pur. XI, 80.

stituito aquila. Notisi nondimeno che il testo delle chiose attribuite a Bocla forma aguCr. aguglia trovasi in signif. prop. Par. XX, 26; XXXII, 26 e 53. Purg. XXXII, 125,

caccio

pone sempre

goccia,

v. A.

glia. Neil' ed. della

Agognare

e talvolta

AgugnaXXVI,

re, dal greco qfv, desiderare ardentemente, Inf. VI, 28. Semplice-

mente desiderare,

Inf.

XXX,

138;

9;

ratori

dove P aquila figura degli impesimilmente romani Purg.


; ,

come un

accattone,

Purg. XIII, 66.

XXXIII, 38. -In signif. fig*. le aquile Per ultimo romane, Purg. X, 80.
san Giovanni apostolo detto, Par. V. XXVI, 53 Aguglia di Cristo.

Agosta,
sta. V.,ivi.

lez.

della Cr. per Augo-

Agostino (Sant) Padre

della

Aquila.

Chiesa, Par. X, 120; XXXII, 35. Agostino, Par. XII, 130, uno dei primi
seguaci di san Francesco d'Assisi.

Aguglione, castello del


fiorentino.

tenitorio
di A.

Il

villano d' Aguglione

Par.

XVI,

56,

messer Baldo

Agosto, il mese, A grado, v. A. Agricola, forma


coltore.

Purg. V, 39.
latina per: agri-

accusato di baratteria.

Agugnarc, v.

Agognare.
antica per: au-

guisa,

v. A.

Epiteto

dato da
71.

D. a san

Agurarsi, forma

Domenico, Par. XII,

gurarsi, Par. XVIII, 102.

18

o
lat.

Al pria al poi.

Aguto,
XXXIII,
16.

acutus.

Nel

signif.

XXXIII,

69.

Purg.
Par.

I,

68; V, 87;

P rop.,Inf.XXl,34;XXVlI,59e132;
35.

XXIX,

41.

Per

est.

degli occhi,

XXIII, 58.

IH, 62;
il

X,

105;
Inf.

della vista, penetrante, Purg. XVIII,

XXXII, 10;

Aiutare

verso,

V arsura,

cio: ac-

V.

Acuto.
lat.

Aguzzare,

acuere

la vi-

XXVI,

crescer la forza dell'arsione, Purg. Aiutare da, ossia: 81.


Inf. I, 89.

sta, renderla pi

penetrante

Purg.
t

contro,

Aiutarsi, ado-

XXXI, 110 aguzzar leciglia\nt.XY


20

V occhio o gli occhi, cio

perarsi, Purg. XII, 130.

Prendersi

fissare,

cura, Purg. XXXIII, 84.

guardar con attenzione,


134.

Inf.

XXIX,

Purg. Vili, 19. Par. XVI, 57,

Ajuto. Purg. XXI, 82. Par. V, 39. Aj ut ro, per: aiutorio, Par. XXIX,
69. Lez.

dove aguzzo posto per: aguzzato. Aguzzo. Inf. XVII, 1. Ali e Ahi, esclamazione di dolore, di maraviglia, di paura, ec. Inf.
4.
la
1,

della

Cr.,

della Nidob. e

della
ed.

maggior parte delle antiche Le moderne leggono aiutorio.

La Cr. legge
lez.

della

Eh; Nidob. Ahi sembra


:

Et

Dionisi

Aldo, forse per errore' di stampa, ha Zaoro.

Al, combinazione
con
ti

della
le

prep. a

preferibile, tanto pi

che D. se ne

l'art,

il,

precedente
Inf.
I,

consonanI,

vale

spesso, come, Inf. VII, 19; IX, 88; XVI, 118; XIX, 415; XXI,

semplici,

34.

Purg.

15,

75 e 98. Par.

I, 7,

31; XXII, 14; 66, 79 e 151.


112. Par.

XXVII, 84; XXXIII,


Purg.
136,

XXV,

VI, 76; XII, e moltissime

e ovunque. A, mazione di locuzioni avverbiali, co-

54, 108, 111 al servono alla for25,

altre volte.

me sono le seguenti: Al comminciar,


Inf. Ili, 24.

al

principio,

Ai,

agli, Inf.

XXXI,

95,

posto ari-

chiede:

vanti a Dei, ove l'uso agli. V. A'.

moderno
XVI,
di

Al dassezzo,
130.

alla fine, Inf. VII,

Aimo

Ahim.
altra

Inf.

10.

A inganno,
Aitare,
lat.

v. A.

Al One. Inf. V, 66. Par. XIII, 138. Al lato, e pi spesso Allato,


Inf.

forma

aiutare,

XXII, 46;

XXX,

145, e frequen-

adjuvare, Purg. IV, 133; XI, 34 e 130. La Cr. pone le cattiva lez.
atar.

temente.
XII, 83; per significhe Virgilio pi piccolo del Centauro non giunge con la testa senonch al petto di esso.

Al petto. Inf.

V.

ivi.

care
forse dall' ali. anheken,
:

Aizzare,

eccitare il cane a propriamente mordere. Per eccitar a parlare, Inf. XXVII, 21. La lez. della Cr. aizzo,
:

Al pie,
106; X, 40.

o,

Appi.

Inf. 1,

13; IV,

sembra preferibile a quella della


Nidob. adizzo.

Al pria al poi, secondo

la

Ni-

Avere. Aja, Ajuola, lat. area,


v.
di
:

dob.; o: Al primo e al poi, secondo la Cr. Par. XIII, 18. Espressione oareola, dimin.

scura di

signif.

dubbio,

comunque

si

aia, piazza o piano

ove

si

batte

il

legga. D. vuol dire che due corone

grano. D. chiama cos la Terra per


disprezzo, Par. XXII, 151
;

concentriche formate di stelle, gira-

XXV1I,86.

Ajutare,
alcuno,
Inf.

lat.
II,

adjuvare. Aiutare 7 e 69;" XIV, 57;

no oppositamente, una innanzi, l'altra dietro. Al pria o al prima sembra preferibile a al primo della Cr.

Al su

Alberto della Scala.

10

Al su,
XIX,
102.
95.

per: allins, all'insti, Purg.

Alba. Par. VI, 37. Alba ionga, fondata da Ascanio figliuolo di Enea.

AI tutto,

totalmente,

Inf.

XVII,
Purg,

Albergare,
verbo
n.,

Ala, spessissimo per:


II,

le ale,

XXVII,
Purg.

dall' ali. herbergen, abitare, Inf. XX, 48. Purg. In signif. att., 82 e 111.

103;

XXV,
ancora

54; XI, 38; 10. Par. XXII, 105.


III,

XVII, 67:
Trovasi

XXVI, Albergo,
est.

62.
l'

ospizio, la dimora.

forma ale, Purg. XXIX, 109; d' onde seguita che il pi. ha due forme: ale, Inf. XXXIV,
al

sing.

la

XXIII, 105, il seno della Vergine che port il Signore.

Per

Par.

Alberichi.

Par.

XVI,

89, antica

72. Purg.

II,

XII,

91.

X, 25; 33; IX, 9 e 21 Par. IX, 78; XXXI, 14;


;

famiglia nobile di Firenze.

XXXII,
XVII,

9fi

Alberigo (Frate).

Inf.

XXXIII,

ea/t,Inf. V, 40 e 83;

127;
46.

XXII,

115;

XXVI,
II,

2;

118, della famiglia dei Manfredi di Faenza dell'ordine de'Cavalieri Gaudenti.

XXXIV,

Purg. 11,26; Vili, 106;

Fece costui
l'

assassinare alla

XXII, 43;

XXIX,

94. Par.

57;

sua mensa alcuni de' suoi nimici da


lui
le

VI, 95; IX, 138; XI, XIX 95 ; XXV, 50


,

3;
;

XV,

81;
15.

convitati
frutta,
fu

ordine

di

portare

XXXIII,

il

segnale
arbor.
,

della loro

Fuor
e ali

di
al

rima
pi.

le

ed.

variano fra ale


est. le ali della

morte.

Per

volont, Purg. XXII, 43.

Purg. XXII, 105.


posto
125.

volo, Per ultimo ale


Inf.

Albero
59.

lat.

Il

Purg. XXII
72.
le

131

XXXIII,
XIII,
15.

Gli

Inf. XXV, XXIX, 43;

alberi

nei quali
Inf.

invece di: remi,


Par.

XXVI,

sono chiuse

anime de' suicidi,

Per: albero di nave,

Alabastro.

XV,

24. Pietra

Inf.

VII, 14;

XXXI, 145.-

L'albe-

calcarea semitrasparente.

Alagia. Purg. XIX, 142, della famiglia dei Fieschi di Genova, nipote
di

che vive della cima, Par. XVIII, 29, significando il Paradiso che trae la sua vita, la sua beatitudine dal
cielo
restri

ro

papa Adriano
di

moglie

V e probabilmente Moroello o Marcello Ma-

empireo ;'mentre gli alberi tertraggono il nutrimento dalle

piccola citt della Campania, dove Bonifacio VIII fu insultato dai satelliti di

laspina amico del Poeta. Alagna, ora Anagni,

loro radici.

Albero, o Alberto da Siena. Inf. XXIX, 109, chi costui fosse non
noto. D.

dice che abbia fatto arded'

Filippo
Quel
d'

86. , Bello, Purg. Alagna, Par. XXX, 148, cio


il

XX

re

Griffolino

Arezzo
il

affermato di aver
lare.

per aver , segreto di voInf.

Bonifacio Vili.

Alardo il vecchio.
Alardo o Erardo di

Inf.

XX Vili, 18.
co' suoi

Alberto degli Alberti.


XXXII,
57,

Valry, contestabile di Sciampagna, vecchio cavaliere francese,


il

quale

consigli fece vincere

la battaglia di

padre di Alessandro e di Napoleone degli Alberti, che si ammazzarono r un V altro, e si trovano stretti insieme nella ghiaccia di Cocito.

tro

Tagliacozzo a Carlo Angioino Corradino di Svevia.

con-

Alberto della Scala,


;

signor di

Alba. Purg.
5.

1,

115; IX, 52; XIX,

Par. XXIII, 9.

Verona morto nel 1301 biasimato per aver fatto abate di San Zeno a Verona

20
il

Alberto Tedesco

Aldobrandi Tegghiaio.
delle pietre quella parte divenuta Ch' alcuna via darebbe si discoscesa

suo figliuolo naturale Giuseppe

Purg.

imperatore, biasimato di non attendere alle cose d'Italia, Purg. VI, 97; la sua morte
accennata
la
1"

xvm,i2i. Alberto Tedesco,

a chi su fosse; dove per si dee intendere che appunto per la rovina di quelle roccie, che prima stavano
a

ivi, 100; biasimato per sua invasione della Boemia nel-

a.

1304, Par.

XIX,

115.
:

perpendicolo , si formata una qualche via per la quale si pu discendere e Monti spiega invece
;
:

Alberto di Cologna. Par. X, 98 noto sotto il nome di Alberto Magno,


nato a Lavingen in Svevia nel 1193,
o, 1205,

che

rupe sia tanto ripida e discoscesa da non lasciare nessuna via


la
;

morto a Cologna nel 1280.

e provinciale nell' ordine dei Predicatori, rettore dell' univer-

Fu

frate

che evidentemente falso, perch Virgilio e Dante discendono che eleggiusto per quella parte
il
,

sit di

Cologna, vescovo di Ratisbona, e mor in un convento del suo Or-

gono come sola praticabile XI, 115; e il Minotauro posto proprio l per guardare il solo punto per dove
:

dine a Cologna. D. lo dice padre e maestro di san Tommaso d'Aquino. Albia, ora Elba, fiume di Ale-

si

interpreti

pu discendere. Tutti gli antichi tengono questa opinione.


i,

Parenti (Annotazioni,

p. 156) la in-

magna, Purg. VII,

99.

Albre,
Par.
145,

chiarore, Purg.

XIV,
I"

108.

- Al pi. Purg. XXIV,

XVI, 142.

tende cos; e l' eccellente Benvenuto da Imola dice espresso Illa enim ripa,
:

antequam

fieret istud

prwciptium ma-

alba.

ximum,

erat ita recta et repens in

mo-

Alchimia, voce araba, Inf.XXIX,


119 e 137.

dum muri, quod nullus potuisset ire a summo ripo3 ad fundum fiumana: inferioris; sed post

Alcide, Ercole, Par. IX,

101.
Inf. III,

ruinam factum

Alcuno,

lat. aliquis

unus.

nunc

aliqualiter iri.

posset
(i,

Gherardini

58; IV, 49; V, 129; VI, 62; VII, 50; IX, 106; XIII, 36; XV, 75 ; XVI, 9

p. 505) rimansi indeciso, sebbene fino ad ora non siesi trovato ancora esem-

XX,

17;

XXII, 23;

XXVI,
;

135;

XXVIII, 132; XXXIV, 135. Purg. I, 98; IV, 2; V, 49; VII, 37 XVII, 80; XXI, 58; XXVIII, 29. Par. IV, 60; VI, 123; XVI, 80; XIX, 27; XXV, 52; XXIX, 122; XXX, 121, e molto spesso. Nel famoso luogo, Inf. Ili, 42 Ch' alcuna gloria i rei avrebber d' elli, che tutti g' interpreti hanno

pio certo di alcuno preso nel signif. di nessuno.

Aldobrandesco
dcschi
fiore,
i

Aldobran-

(Guglielmo), conte di Santacui possessi erano propinqui


della

a Siena, Purg. XI, 59.

Aldobrandi Tegghiaio,
illustre

famiglia degli Adimari. D. ne


rispetto,
Inf.
Inf.

parla
tri

con

VI, 79.

sempre spiegato: che


avrebbero
qualche

dannati ne
,

Lo trova,
rei di

XVI,

41
di

con due

ali

gloria

Monti

cittadini illustri

Firenze fra

(Proposta, Appendice, p. 271) ha voluto intendervi: niuna gloria; pren-

pederastia. Tegghiaio pi prudente della maggior parte de' suoi


concittadini,
la rotta di
si

dendo alcuno nel

signif. del francese

oppose

all'

infelice
fin

aucun, e s' ingegna d' appoggiare la sua opinione sul luogo dell' Inf. XII, 8, dove detto , che per la rovina

con Montaperti e con la rovina della Parte Guelfa di Firenze.


spedizione contro Siena, che

Aleppe

Allclujare.

il
Inf.

VII, 1. Questa voce incomprensibile intesa da molti per: Aleph, prima lettera dell' alfa-

Aleppe.

Inf.

Alimento.

XXV,
Par.

39.

XXV,

86.

La Cr. ha

Purg. adottato:

beto ebraico, in signif. di: capo,


gnore. V. Pape.

si-

51, la cattiva lez. alimenti, ove Aldo e tutte le buone ed.

XXIX,
:

Alessandria.
citt di

Purg. VII, 135. La Alessandria della Paglia sul


nell' antico

leggono elementi. nondimeno possibile che i copisti dei mss. che hanno alimenti abbiano inteso di scrivere
elementi, che gli antichi scrittori fiorentini dicevano spesso alimenti.

Tanaro
lano.

ducato di Mi-

Alessandro,

il

Macedone,

Inf.

XII, 107; XIV, 31. Nel primo luogo alcuni commentatori moderni vor-

L' esalazione, Inf. XVIII, 107.


con
l'art,
1,

Alito,

lat. halilus,

Par. XXIII, 114.

Alla, combinazione della prep. a


fem.
la, Inf.
I,

rebbero intendere Alessandro tiran-

42 e 125.

no

Fere; il che poco probabile, perch questo era poco noto per esser citato senza speciale indicazione
di

Purg.

119. Par. Ili, 80, e spesso.


all', Inf. I,

24.

Precedente a vocale
Purg. V, 53. Par.
Par.
1,

13;

III,
I,

34.

Al

che lo precisasse. Nondimeno se D. avesse giudicato il Macedone degno di stare nel Limbo, 1' avrebbe con-

pi. alle, Inf. 1,121.


I,

Purg.
Inf.

48 e 105.
113.

56;

III,

15, e spesso.

Alla, misura,

XXXI,

numerato
119.

fra gli spiriti

magni, Inf. IV,

Il

x, 21],

luogo di Lucano (Farsalia, ove Alessandro Macedone


,

impossibile determinare qual dimensione D. dia a questa misura.

Alla fiata, qualche


XIV,
20.

volta, Par.

detto:

prwdo, felice ladrone pare confermar questa opinione.


felix

Allagarsi, da

lago, innondarsi,

Alessandro,conte di Romena, che


con suo
stro
fratello Guido, indusse

sommergersi, Par. XII,

18.

Maedi

Allargare
la briglia.

il

freno,

rallentare

Adamo

a falsificare

il

fiorino

Per abbandonarsi, Purg.

Firenze, Inf.

XXX, 77. V. Adamo. Alessandro degli Alberti, v.


Alessio Interniinei
,

XXII, 20.

Alberto.
v. Iister-

Allato, v. Al lato. Alle, v. Alla.

MINEI.

Alleggiare, dal lat. levi*. Alleggerire, mitigare la pena, Inf. XXII,


22

Aletto,

lat. Alecto, Inf.

IX, 47; una

la via,

Purg. XII, 14.

delle Furie.

Allegrarsi,
lettera dell'alfabe17. Allusione
i,

dal lat. alacer, ral136.

Alfa. La prima
to greco, Par.
all'

legrarsi, Inf.

XXVI,

Per

est.

XXVI,
(cap.
1'

Apocalisse

v.
l'

8 ec.)

svagarsi, Inf. VII, 122. Allegrezza. Par. Vili, 47 e 48

dove Dio detto

Alfa e

Omega,
fondaInf.

cio: principio e fine.

Ali, genero di Maometto,


tore

della
32.

setta

degli

Sciiti:

XXVUi,
112.

XVI, 19; XXV, 29; XXVII, 7; XXX, 120; XXXII, 88. Allegro, lat. aZacer,contento, soddisfatto, Inf. XIV, 60. Alleluja, voce ebraica: loda il Si*
gnore,
Inf. XII, 88.

Alichino.

Inf.

Nome

di

XXI, 118; XXII, uno dei diavoli della


le ali.

bolgia dei Barattieri, che deriva pro-

Alleluiare, cantare alleliija,V\irg. XXX, 15 La rivestita voce alleluiando, cio: cantare alleluia

babilmente da chinar

dopo

ricu-

ss

Allentare

Almeno.

perati gli organi della voce.

Cosi

105;

XXXIV,
III,
I,

91.

Purg.

I,

49:

l,

bisogna leggere senza dubbio secon-

86;
Par.

do Dionisi, Benvenuto e il cod. Est., e non con la Cr. La rivestita carne alleviando, d' onde a malapena cavasi senso. Benvenuto dice Alleluian:

125; XII, 127; XXVI, 27. 79; VII, 147; XXV, 28, e
lat.
1,

spessissimo. Alloro, dal

laurus. Per
15.

coro-

na d'alloro, Par.

do, idest cutn gaudio cantando: Alleluia;


et dicit: la

Allotta, per
per
la

allora,

forma antica

voce

rivestita, scilicet
:

e poetica che D. usa frequentemente

a corpore, quasi dicat

V. Parenti [Anganis corporalibus. noL, i, p. 173), e confronta Par. XIV,


43.

reassumptis or-

rima,
7.

Inf.

V, 53;
Ili,

XXXIV,
XXVII,
,

Purg.

86;

XXXI, 112; XX, 103;

85, ec.

Allentare, dal lat. lentus, Par. XV, 6. Rallentare il passo, Purg. la voce, Purg. XXXI, 21. V, 11

Allumare, dal lat. lumen, far lume rischiarare. Nel signif. prop. Par. XX, 1 XXVIII, 5. - Per est.
;

Diminuire

Par.

XXXI,

intensit della luce, 129. Allentarsi, Purg.


l'

della mente, Purg. 151. Par. XV, 76.

XXI, 96; XXIV,


illuminare.
In
si-

Alluminare,
gnif. spirituale,

XII, 106,

cio:

il

pendio ripido

di-

minuisce.

Purg. XXII, 66. In signif. francese di enluminer, che


gl'Italiani

Allcttare. Nonostante quanto Parenti e Gherardini dicono, duro fatica a persuadermi che questo ver-

dicono: miniare, Purg.


per
:

XI, 81.

Allungare,

allungarsi, Inf.

bo
Il,

di cui D. fa

uso due volte,


e
Inf.

Inf.

XXV,
signif.

114.
allontanarsi.
VII, 64
;

122 Perch

tanta vilt nel cuore

Allungarsi ,
32.

Nel
XIII,

alleile (per:

alletti),

IX, 93
s'

Ond' est ollracotanza in voi


ta,

allet:

fisico,

Purg.

Nel
.

signif.

venga da

letto,

nel signif. di

dar

32.
gli

Purg

XV

morale, Par. VII, 140 quanto potean


:

letto, albergare, annidare, accogliere.

Io

credo che

piuttosto

venga dal
allice:

lat. allectare,

frequentativo di

e che con ardita figura D. dica perch dai adito, chiami e inviti da
re,

per quanpotevano veder lontano. Alma, forma poetica per anima. Dell'uomo vivo, Par. II, 133; IV, 52; XXXII, 110. Per l'uoto
:

occhi allungarsi, cio

te stesso la vilt ?

mo

generalmente,

Inf.

Vili, 44.

Allevato, da allevare,,Par. XXVII,


40.

L anima genericamente, Purg. X^l, L'anima separata dal corpo, 63.

Alleviare, v. Allelujare. Alleviarsi, partorire, Par. XVI,


36.

Purg.

Vili,
91
;

8.

XXI,
Purg.

Allo, combinazione della prep. a con 1' art. lo, Inf. I, 120. Par. XXVII,
1
.
.

Allodetta

Trovasi spesso scritto a lo. o Alocletta, v. Lodo-

spiega l'origine dell' anima umana, e si vale della voce sola per redarguire 1' error di coloro che ammettevano pi
di un'

XXX, XXV, 74.

Par. IV, 75; IX, 119; Alma sola, 136.

D.

letta.

Almeno

anima nell'uomo, Purg. IV, 6. (a lo meno). Purg. XVI,

Allora (a V ora), e precedente le consonanti semplici alor, Inf. I, 19 e 136; XVI, 65; XIX, 40; XXII,

Almn tre, licenza 96; XIX, 34. poetica mediante la quale il poeta trasporta l' accento tonico, che do-

Almeone
vrebbe cadere sopra re con ntre.
tre,

X,

Alto.

23
ad alta voce
.
,

per rima-

Altamente,
29.

Purg.

Almeone,
di Erffile,

figliuolo di Arafiaro e
la

Alterazione
Purg. XXI, 43.

il

cangiamento
.

che uccise
il

madre per

vendicare

padre da essa tradito,

Purg. XII, 50. Par. IV, 103.

Almo,

voce latina e poetica.


:

Alternare. Purg. XXXIII, 1 Altero e Altiero, dal Iat. allus,


Purg. VI, 62; XII, 70.

Sacro,
138.

come

alma Roma,

Inf. Il, 20.

Altezza.
XXXII,
90.

Inf. 1, 54.

Santo e pieno di Dio, Par.

XXIV,

106; XXXII, 42.

io, V. HLO. Alodetta, v. Loooletta. Alpe. D. usa sempre questo nome


al

spirito, Inf.

Nel signif. X, 59. Par. X,


il

Purg. XXVIII, Par. XXX, 118;


fig.

dello

47.

La
14.

grandezza,

potere, Inf. cieli, Par. XXV, 31.


v.

XXX,

sing.

per significare talora

le

Altiero,
sublime,
71.
Inf.

Altero.
di:

Alpi, Inf.

XX,

62. Purg.

XXXIII, 111

Altissimo, superlativo

alto,

monti generalmente, Inf. XIV, 30. Purg. XVII, 1. Inf. XVI, 101, dove parlasi propriamente d'un
ora
alti

IV, 80 e 95. Par. XXXII,

monte

dell'

Apennino.

Alpestre montano, aprico, Inf. Nel Par. XII, 2. Purg. XIV, 32. VI, 51 dubbio se D. per alpestre rocce discorocce, ha inteso dire

Nel signif. prop. Inf. Alto, add. IV,107e116;XI,1; XV, 11; XXVI, 134; XXXI, 20; XXXII, 18. Purg. Ili, 71; IV, 40; IX, 44; XVI, 6* XXVII, 3. Par. I, 138; XVII, 13;
;

XXV,

50.

scese

salvatiche

oppure

rocce

profondo.
Vili, 76;

Onde, come
Nel
signif.

in

latino

fisico,

Inf.

delle Alpi.

Alquanto, esprime generalmente


una piccola parte indeterminata. Un poco Inf. XVIII 45 XXV 146; XXVII, 22; XXXI, 27; XXXII, 40; XXXIII, 103. Purg. II, 109; III,
, , ;
,

100.

XII. 40;

XVI, 114; XXVI,


,

Elevato, Inf. IX, 50. Illustre. Par. XVI, 86; XXX, 136.
IV,
1.

Del sonno, profondo


I,

Inf.

47. Par.

VI, 108;

Sublime,

Inf.

I,

128;

li,

7;

III,

4;

XX,

113;

91

V, XXXIII, 73.
:

20. Par.

Qualche
,

XXIV,

8;

XXIX,
tempo,

43

Inf.

XXIII, 55; XXVI, 82; XXVIII, 11; XXIX, 36. Purg. XXX, 41. Par.

IV

97

XXVII

58. Purg.

12. Par. II, 52; XVIII, 27.

Qualche

XXX,

XXVIII, 71;
2.

XXXU
,

37:

XXXH1,
,

Difficile

passo, Inf.

XVI, 113. Purg. XIII, 98. Altaforte. Inf. XXIX, 29, castello

142; Vili, 99.


Inf.

pericoloso .- Della

toflMti;

del Prigord. Quegli a cui qui si accenna Bertramo dal Bornio, uno
dei pi celebri trovatori del

12.

22 e 27; XII, 102: Jtfjfc alla giorno .Quanto al XIX, 38.

Ili,

Del

xn

che parteggi per


te per
il

il

figliuolo di

sec, En-

Purg.
se
alti
si

XXX,
abbia

60,
a

difficile

<fl^H
|^^^HJ

rico II d' Inghilterra e principalmen-

legni,

leggere con la Ni
Alto se

primogenito Enrico, volgarmente detto il re giovane, perch era stato incoronato vivente il padre, nelle

ed. ant. altri legni.

questo luogo epiteto ozioso, di <f~ ci sono rari esempi ii


avv. Alto poco poetico. XXVIII, 128. Purg. XXIV,
,

loro ribellioni contro al


infine.

medesimo.

V. Inf.XXVH,

MI -fife

24

Altres
alto,

Altrui.

pi
27.

Tener 70 gridar
28

Purg. VII, 91. Par. XXXIII,


allo
le

alto, In f.
d'

fronti Inf. VI, surIX, 50

VI, 15, fu, secondo i commentatori, Cione o Ciacco de' Tarlati d'Arez-

zo che
alcuni,

s'

ger alto, detto

un
I,
il

colle,

Par. IX,

inseguendo
vender

affog nell' Arno, secondo i suoi nimici ;

-in

112

allo,

Inf.

16. Purg. Vili,


cielo, Inf. VII,

secondo
veggio
79.

altri, inseguito.

L' altro

allo,

sost.

sua

figlia
II

Purg.

XX,

11. Purg. 1,68; Vili, 25.

Questi Carlo

re di Napoli,
il

Altres, avv. XIX, 76.


Purg.
Ili
,

lat.

alterumsic,

Inf.

che

per

*
69.

scatto, diede la

procurare sua
di

figlia

proprio riBeatrice

Altrettanto, lat. al ter um tantum,


93. Par. II
,

ad Azzo IV
per

Add.

grande
l'

somma

Ferrara gi vecchio, di danaro.

eguale, Par.

XX,

42.

L' altro che Tobia

rifece

sano, Par.

altro, Inf. II, 33;

Altri, forma personale del pron. X, 56 e 104; XXI,

IV, 48,

angelo Rafaele.
il

Altro,

sost.

rimanente, altra co;

14;

XXII, 63;

XXVI,

9;

XXVIII,

42; XXXII, 118; XXXIII, 24. Purg. V, 89; VII, 96; XVII, 119. Par. XVIII, 105; XXIX, 100. Spesso questa voce serve a indicar persona che non vuoisi nominare, co12;

34; XI, 111 110; XIV, 85; XIX, 24 e 113

sa, Inf. IX, 11 e

XIII,

dove:
signi-

Che altro
fica
:

da voi

all' idolatre,
:

XX,

93;

XXIV,

qual differenza vi ha

Inf.

XXI,
12.

1; XXII, 27;

XXVI,

38;

XXIX,

Purg.
Ili,

II,

117; 111,117; V, 108. Par.

me: Dio,
Inf.

Inf.

V,

81

un angelo,

IX,

9.

72; IV, 26; XXII, 84; 14; XXXIII, 60.

XXXI,

Altr' ieri

(1'), lat.

alter

um

heri,

Altrove,
25
99.
Inf.
;

lat.

aller-ubi, Inf. VII,

o: ierlaltro, Purg. XXIII, 119.

XII
Par.

45. Purg.
1,

Altrimenti. Inf. XVII, 49; XX, 98; XXI, 49; XXV1II, 60/Purg. XXX,
13i.

Principalmenteopposto a non,
l'

XI,

78.

XVI, 57; XXXIII, movimento, Purg. VI, 120. Par.

e con

IV, 66.

come

haud

aliter

dei

Latini, Inf.

Altrui,
:

lat. alterius,

forma dei casi

IX, 67; XVII, 49; XXI,


3;

55; XXII,

130; XXX1I,130. Purg. IX, 34; XVII,

XXVIII, 56; XXXI, 121^v Par. XXVIII, 89; XXIX, 10. Accompagnato dal ro, add.
67;

XXVI,

obliqui di altri e d' altro, e qualchevolta il prossimo. Questa voce appartiene alla classe di quelle la cui

terminazione indica il caso obliquo, e che per conseguenza costruisconsi di


l'

f.

I,

82 e 91
104;
11;
63,

IH, 48, 86 e
63.

rado

con preposizioni.
prep. al gen.

D.
IV,
41
;

E?IH,
i

XXI,
II,

Purg.
;

I,

usa senza
VI,
89;
89.

Inf.

62 e 103;
45,

32 e 91

III,

50;

XXV,

60;

XXX,

9trtW, 10 e
',

96; X, 79 e 132; II,


VII,
Inf.

52.
10,

XXXII,
XXXIII,
32;

92;

IV, 17, e ovunque.


II,

Purg. VII, 93; XII, 129; 131. Par. Il, 88; IV, 23;

Coi

VI, 132; XVI, 141; XVII, 59;

>f03?.*sottinteso,

90; IV, 89.

XXXII, 43
84;
1,

XXVII,
11,89; 141.

al dat. Inf.

24;

111,
II,

82;

XXII,
III,

91

XXI,
Purg.

XXIV,

139;

XXVI,

P.

Par.

83 o 98;

e frequentemente.

L' ai-

92;

XXX,

126

133; XVI, 62; XXVIII, 128; a l'acc. Inf. I, 18 e 95

spesso una persona che n vuol nominare: L'altro correndo in caccia Purg.

XI, 24; XVI, 80;


Par.
51.

XXX,

33;

87. Purg. IV, 54; XIII, 3;


II,

XXXII r XXVI, 105.


altrui

Come

tatti,

Altura
luogo qualchevplta posto me che non vuoisi esprimere, p. e. Catone, Purg. Dio, Inf. XXVI, 141 Di rado si usa con prep., 1, 133.
in
d'

Ambo

mbo.
:

25

un no-

te a me della Cr. mod. invece di che non d senso ragionevole. Amarsi, reciprocamente, 1' un 1' altro,

p. e. a, Inf.

Vili, 30

XXXI,
di,

81

Purg. VI, 115;

XV,

74.

Particip.

Purg. VII, 51
96. Par.

verso, Par.
48.

XXII, 19

in tn, Inf. XII,


XXV,
45 e

con,

Inf.

A mato,
sigtiif.

Inf.

V.103,

ec.

Amaro.
fig.

Trovasi quasi sempre in


Diffcile,

arduo, aspro,

78

per, Par.
Altura,

Purg.

XV,

doloroso,
9,

crudele,
93.

Inf.

1,7;
I,

IX,

Vili, 80.

l'altezza, Purg. IX, 69

117; XXVIII,
Vili,

73; li, 99; XIII, 118; XIX, 117;


Purg.

in altura, Purg. XVIII, 28, in alto. lunga, v. A.

XXX,
Vili,
:

Alvo, voce
ventre.

Per met., Purg. XXVII, 25 alvo della fiamma, cio : nel mezzo, nel pi intenso della fiamma.

latina e poetica per

80; XXXI, 31. Par. VI, 54; Del fumo che 93; XVII, 112. offende gli occhi, Purg. XVI, 13.

Ambage,

voce

latina,

ambages.

Ambagi, parole oscure, equivoche, co-

Alzare

le vele,

la voce, Purg.

Purg. IV, 56
2.

XX,
le

Purg. I, 1 123 gli occhi,

me negli oracoli

antichi, Par.

XV l, 31.
ambaht,

Ambascia,

dall' ant. ali.

Purg.

Purg.
chi

XXIV, 106 - la XXXI, 68. Vogliono


XXI,

mani,

Inf.

XXV,
barba,
chi di-

servizio, impiego. La difficolt che provasi nel respiro, lassezza, Inf.

XXIV,
ne, Inf.

52.

XXX11I,
133.
v.

Angoscia, oppressio96. Angoscia e

rietro gli alzi Par.

132, cio: Onregga loro lo strascico.

pene dell'Inferno, Purg. XVI,

39. Par.

XXVI,

de

il

particip.
le

alzalo, Purg.

X,

65.

Ambe,
duo
,

Ambo.
,

Alzar

ciglia Inf.
a...

XXXIV,

35,

Ambedue Ambedui,
dui. Tutti
1'
i

iiiilic-

per rivolgersi

stare attento.

A mancina, v. A. A man dritta, v. A. A man manca, v. A. A man sinistra, v. A. A man stanca, v. A.


Amante.
Inf.

Ambidue , Ambidui e Amendue , Amcnduo e Amenmss.


e tutte
le

ed.

della D. C. variano all'infinito nel-

uso

di

queste
:

varie forme che


tutti

tutte

significano

e due

la

V, 134. Par. XI, 74.

Dio detto amante primo, Par.

Cr. preferisce quasi ma meno corretta

sempre la fordi .amendue,


1,

IV, 118.

amenduo o amendui, secondo che


voce antica,
A.
Purg.
II,

Amanza,
Par. IV, 118.

la

amante,

richiesto dalla rima, Inf.

69; li,

139;
VIII, 103.
;

A maraviglia, v.
Amare.
; ;

Inf.

66; XVII, 14; XX, 125; XXII, 140; XXIII, 130; XXV, 56 e 101. Purg. IV, 52 e 70; X, 19; IX,

88 Vi, 114 Vili, 73 XI11, 146; XV, 74 e 105; XVI, 47; XXI11, 92. Par. X, 11, 84 e 141; XI, 114; XVII, Per: desi105; e spessissimo.

XII, 11; XV, 40; XIX, 54; XXII, 115. Par. 1,17; VII, 105; Xl,*40. e 'tubo quando ambo

Ambo

derare, chiedere, Purg. XVII, 120.

add. tra, tutti e due numerale dei due generi, Inf. XIII,

preceduto da

Nel luogo Par. XXX HI, 126, si de leggere al sicuro: te ami, con Lombardi, Dionisi, e tutte le ed.

58;

XIV, 82
I,

XIX, 120
;

e 124
52;

XXI,

35;

XXXI, 48 XXXII,
124; Vili,

58. Purg.

XXXIII, 10^IX, 103;

26

Ambodue
131. Par. II, 99;

immomre.
poich
fino

XXXII,

XXX,

96.

La forma femminile amPar. VII, 105;


i

XX111, 91;

a Bonifacio

Vili V im-

be rara, \nf. Vili, 40.

Ambodue.
1.

XXIX,
am-

Lez. della Cr., bedue. V. ivi.

pi leggono

che tenea dietro all'elezione, era invece dell' incoronazione inventata posteriormente Inf. XIX, 69, lo chiama il gran manto.
mantatio,
:

Ammassicciarsi,
Purg. IX, 100.
150.

ammontarsi,

Ambra.

XXIX, 25. Ambrosia. Purg. XXIV,

Par.

Ammen,
Inf.

voce ebraica.

A memoria,
Amcndue,
Amica,
v. v.

v. A.

XVI,

88.

Amen,

La

Per rimare D. usa

Ambedue.

Amme,

A mente, v.
Antidate,

A.

Ammenda,
Amido*, povero
penitenza
,

Par. XIV, 62, dal lat. emendare.


Inf.

Amico.
lat.

La riparazione,
Inf.

XIII, 53.
,

pescatore che trasport Giulio Cesare d' Epiro in Italia (Lucano, Farsalia, v, 504), Par.

XX,

65.

In

XXVII 68. Purg. quest'ultimo luogo D.


ammenda per
amara ironia
all'

ripete tre volte la rima

XI, 68.
Inf.
II,

Purg. Vili, 3; XI, 136; XII, 132; XX, 57; XXII, 19; XXXIII, 114. Par. XVII, Talvolta: l'a118; XXV, 90.

Amico,

sost.

61.

dar maggior forza che usa.

Ammendarsi,

emendarsi, cor-

reggersi, Purg. VI, 41.

mante,
:

Purg. IX,
;

3.

Ammontarsi, lat. ad-mens, ricordarsi, Purg.

Amico

a...

XIV, 56;

XXV,

22.

Par. XII, 132 XVII, 118 sottinteso a Dio, Par. Ili, 66. Purg. XXII,

dal lat. micare, far segno, Purg. XXI, 109.

Ammiccare,

97, preferirei

leggere con

la

Nidob.

Ammiraglio come
o piuttosto miraglio,

legge
:

la Cr.

Terenzio nostro antico, che amico con la Cr. che d un senso incerto.

per

specchio,

Add.

Inf.
4.
,

XXV,

XXX
Purg.
,

39

Amica per amante, Inf. Accoglienza amica


:
.

V,

91

secondo

amico, caro,

Inf.

XXVII,

le migliori autorit, Purg. 105, e in questo luogo 1' e-

spressione

metaforica

indica

propriamente Dio.
le

Nel signif. ordi(voce orienta-

XXVI,

37.

nario di ammiraglio

Ammaestrare, lat. ad-magister, Ammalato. Inf. XXIX, 71. Ammaliare, da malia.

amr o emr), Purg. XIII, 154;


58.
Inf.
lo

istruire, Inf. XII, 20.

XXX,
In-

Ammirare.
cuni mss. hanno

IV, 133, dove al-

cantare,

stregare,

affascinare, Par.

XXX,

139.

miran, Purg. IV, 14 e 56; VII, 61 X,68; XXIII, 20; XXV, 76; XXVIII, 89. Par. I, 98:
;

Ani mannare, da manna, covone


di paglia, di grano, XXIX, 49.

XXVIII, 137; XXXUI,

96.

Purg. XXIII, 107;

Ammirarsi.
II,

Purg.

XV,

47.

Par.

17; VI,

91.
.

propriamente coPer est. vestirsi, prire di manto. Par. XX, 13; XXI, 66. Nel si-

Ammantare,
Par.

Ammirazione. Purg. XXI, 123 XXIX 55. Par. I, 98 II, 56; XXXII,
,
;

92.

gnif.

fig.

Vili, 138, prendere,

Ammogliarsi,

lat.

ad-mulier.

adottare.

papale, e

Ammanto. Inf. % dignit

11,

27.

D'un animale, copula,


Il

Inf. 1, 100.

manto
;

Ammonire,
Avvertire,
Inf.

lat.

ad-monere.
77.

di cui divisa

XVII,

Sost.

Ammortare
/'

Ammorzare

20.

Anastagi.

87

ammonire, V avvertimento, Purg.

XII, 85.

Beati in quanto 1' essenza della loro beatitudine consiste nell'amore, Par.
1

Ammortare
dal lat. mors.
90-

Spengere,

Ammorzare.
Inf.

XIV,

Per

XIV, 63

IV, 76. che in rima.

della volont umana, Par. Ammorzare non si trova


riscontrarsi
le

est. dell' orgoglio, Inf.

XXIX, 1 8 e 46 XXXU 94. - Per ultimo, Inf. XII k% Amore usato in si03
;

XIX,

Gli angeli,
; ,

Par.
,

XXVIII,

gnif. filosofico,

per significare l' armonia degli esseri, secondo Empedocle. che nella mente mi ragiona,

Amor

Ammusarsi,
Purg.

muso

con muso, come fanno

formiche,

primo verso d' una canzone di D. cantata dal musico Casella, Purg. II, 112.

XXVI,

35.

Ammalare,
XXVI,
68.
lat.

dal

lat.

mutus.
,

Amoroso,
V, 61
di
.

Pieno di amore,
II,

che prova amore, Inf. o, che parla


107. Par. XVIII, 7.
Inf.

Divenir muto per

istupore

Purg.

amore, Purg.

Ampiezza,
hamus, Purg. XIV, 145. Inf. pianta aromatica
,

V,

20.

Parad.

Amo.
XXIV,

XXXII,

52.

Amomo,
110.

Amore,
Purg.
Vili,

inclinazione, affetto.
Inf.
I,

16. Purg.

Inf. 11,84; XII, 52; XIX, XXI, 31; XXVI, 63 e 127. Par. XXVIII, 64. - Come sost. Par.

Ampio.

Generalmente,

XXVI, 95. 4; XV, 68; XVI, 93;


83;

XXX, 118. A muta,

v. A.

XXI, 134; XXII, 10. Par. I, 120: V, 1 XXVII, 111, e spessissimo. L'amore personificato, il Dio Amo-

XIX,

111;

Auae reonte.

Purg. XXII, 106.

re, Inf.

V, 66, 69, 100 e 119.


,

L'

A-

Lez. dell'Aldo, della Cr., dell'Antico, del Landino, del Vellutello, del Daniello, del Dionisi, del Costa, del

more sessuale
donna,
Inf.

dell'

V, 66;

uomo e XXVI, 95.

della

Tommaseo,
cuni
viani,

dell' ediz. di

Firenze. Al-

Purg.

XXIV,
L'

51

XXX,
1,

39. Par. Vili, 2.

moderni come, Romanis, Vi-

Ugo Foscolo, fondandosi sopra

amore

dell'

uomo verso Dio


104. Purg.

e le

alcuni mss.
re
l'

cose
43.

celesti, Inf.
1

XXV111,

ai quali si pu aggiungeautorit di Pietro di Dante, han-

Par. V,
;

e 105; XIV, 38;

L'amor 38; XXX, 40. naturale innato all'uomo, Purg. XVII,


108

XXVI,

XXV,

no adottata la lez. Anti fonte, perch, secondo essi,D. in questo luogo non

nomina che

93.

poeti tragici.

Non sembra

L'amor

di elezione,

amor d'a-

il nimo, Purg. XVII, 93; XIX, 111 quale pu divenire malo amor quando erra nella sua affezione, Purg. X, 2;

per molto probabile che.D. abbia avuto notizia di Antifonte poeta tragico pochissimo noto ed oltre ci Simonide,che posto con Euripide e Aga;

XVII, 85.
1,

Amor divino, eterno, Inf.


III,
,

39.

Purg.

134; XI, 2;

XV,

68.

tone, non per certo poeta tragico. Anania. Par. XXVI, 12. Cristia-

Par.
7.

XXIX, 18; XXXIII, E Dio medesimo chiamato Amore, Par. XXXII, 142; XXXIII,

1,

74, VII, 31

no

di

Damasco che

restitu la

vista

145.

a San Paolo, ponendo la mano sopra i di lui occhi. (Act. Apost. ix.)

Per primo amore D. intende


Inf.

spesso lo Spirito Santo,


; ;

ri,

Par. VI, 11 X, 1 XIII, 57. l' amor delle creature per

il

Ili,

6.

Anassagora, filosofo greco che viveva in Atene a tempo di Pericle,


Inf.

Amocrea-

IV, 137.

tore, Par.

V, 105.

Anastagi,

nobile famiglia di Ra-

Le anime dei

venna, Purg. XIV, 107.

28

Anastasio
Inf.

Andare.

Anastasio.

XI,

8.

D. ponen-

Anco,
che
in

forma pi usata
Inf.

in

poesia

do papa Anastasio II (che fu verso la Gne del v sec.) fra gli eretici, ha seguitato una opinione volgare ma falsa. Anastasio, nelle dispute intorno
al

prosa: ancra,
la

XVII,

67. Purg. VII, 124;

XV, 110; XXIX, 69.


di pi,

Con

XXX,
Inf.

56.

Oltreci, ancora,
Ili,

negativa non, Purg. X, 28;


144.
lat.

monofisitismo, erasi mostrato pi tollerante de' suoi predecessori, ed


il

XII, 2. Purg.

Ancoi

(anche oggi,

hanchodie),
Inf.

aveva anco adoperato


concordia fra
negozio fosse
d' eresia.

diacono Fo-

Purg. XIII, 52;

XX,

70;

XXXIII, 96.

tino di Tessalonica per trattare della


la

ncora,
XVI,
134.

strumento nautico,

Chiesa orientale e

l'occidentale. Mor prima che questo conchiuso; e il clero


lo

Ancra,
horam,

nanti semplici
Inf. I,

e precedendo le consoAncor dal lat. hanc

romano per fanatismo

calunni

25 e 101

III,

132; Vili,

60; X, 68; XI, 94; XIII, 82 e 109;


dall' antico ali.

Anca,

ancha, han-

ka, Inf. XIX, 43; XXIII, 72; XXIV, 9 al pi. Inf. XXI, 35; XXXIV, 77.

Ancella.

Purg.

XXXI,

108.

XV, 120 XXII, 62 XXX, 82; XXXII, 18 e 86; XXXIII, 134; XXXIV, 106. Purg. II, 10; III, 67 e 127; V, 81 ;
;

Ancella di Giunone, Iride, Par. XII, Ancella chiarissima del Sol, 12-

l'

Le Ore soaurora, Par. XXX, 7. no dette ancelle del giorno, Purg. XII,

XI, 55; XVII, 88; XX, 3; XXIII, 82. Par. VI, 39; VII, 145; Vili, 71 ; XXVI, E spesso con la 43; XXXII, 106.

negativa non,

Inf.

XII, 36;
II,

XIV,
25
;

74;

XV,

80; XVIII, 77. Purg.

VIII,

81; XXII, 118.


propriamente come anco, una delle forme di ancra, ed
,

%nche.
il

126; XXIII, 82; XXVI, 23; XXX, Nel signif. di etiam tunc, Inf. 56.

II,

14.

ha

medesimo

signif. Inf. Ili,

120;

XXXIII,

121.

Tu ancora, Inf. XX, 27 Ancor per: ancor-

VII, 33, 67 e 117; XVIII, 96; XXII,


31, 86 e 92;

XXVIII,

77. Purg. Vili,

XXV, 130; 56; in quest' ultimo luogo meglio leggere anco con la Nidob. che anche con la Cr. Par.
43;

XII, 60; X1I1, 33;

Nel signif. di: ch, Inf. Vili, 39. pi, Par. II, 73; VIII, 116. Ancorch o Ancor che, Ancora che, bench, tuttoch, avvegnach, Inf. 1,70;

XXIX,

13;

XXX,

XXIV,

67;

XXX,

106.

Vili, 89

XI, 34
Inf.

XXIV, 129; XXIX,

Per anche,

XIX, 10 XXI, 31 43; XXXII, 47. XXI, 39. Di nuo;

Purg.

137; Vili, 60. Par. V, 50. Qualche volta il che ommesso:


Ili,

ancor

sie

lordo tulio

Inf.

Vili, 39.
d': in-

Anemie,
cudine,

forma meno usata


Par.

vo, Inf.

XXXIV,

81.

lat. incus,

XXIV,
ali.

102.

25;

Aiichise, padre di Enea, Par. XV, XIX, 132. - Figlimi d' Anchise,
Inf. I,

Andare,
Nel

forse dall'

wandeln.
15 e 70;

signif. prop. Inf. II,

Enea,
Par.

74.

Purg. XVIII, 137.


e poetica occidere Purg.
,

XV, 25; XIX, 132. incidere, forma antica


:

V, 74; X, 124; XIV, 137; XV, 41; XXV, 124 XXIX, 7 Purg. I, 82; II,
;

90;
;

per

uccidere

lat.

XIV, 62 e 133; XV, 107; XVI, 12; XX, 115; XXXIII, 4i. Ancidersi, Inf. V, 61. Particip. anciso, Purg. XVII, 37; XX, 90. Par. XVfl, 32.

77; XI, 78; XII, 127; XIV, 11 XVI, 49 XXIII, 14 XXIV, 39; XXVII, 53 XXVIII, 99. Par. II, 121
III,
;
;

138; IX, 50; XI, 128, e Per est. volare, quentemente. Del tempo che fugge, V, 46.
VII,

freInf.

Inf.

Andare
II,

Anfione.

1.

Purg. XI, 116 e 140.

vista, Inf. Vili, 3. Par.

X, 48.

Del

Della

za d'una cosa, Inf. VI, 110; andar per V aere, volare per aria come spirito, Inf.

pensiero, giungere, pervenire, Purg. Delle parole, che si XXIX, 132.

Andarsi rivolgono, Purg. VII, 124. e andarsene, Inf. Ili, 118; Vili, 29 e
89; X,
67;"
1
;

andar per pace, XII, 96; andar cercando pace, Purg. XXIV,

141;

XII, 21

XV, 109; XVII,


21. Purg. VI,
;

andar sotto, Inf. XXII, 128; andar andar sovra, Par. X, 48; torto, nel signif. morale, prendere la

XXIV, 3; XXVII,
;

cattiva via, Purg. XVIII, 45;

an112.

XIX, 139 XXV, 5; XXVI, Del tempo, Inf. 46; XXVII, 61.
4
;

XII, 2

dar via, partire,

Inf.

Sparire, Purg. LPurg. IV, 9. IX, 63. Par. XVI, 74; XXVI, 138. Le forme antiche e poetiche di queII,

del vento che Purg. XIV, 124; fugge o esce con impeto, Inf. XIII, andare alla sua via, Purg. 42;

XXXII,

XXV,

5.

sto verbo che

si

trovano nella D. C.

Andare

sono
Par.
Inf.

(V)

sost.

Inf.

II,

120;

vommi, per: mi vo, andi, per: vada o vane, per: se vadi, Inf. IV, 33; ne va, Purg. XXV, 42; andovvi,
II,

Vado, per: vo, Inf. IX, 31.

124;

IV, 64; V, 22; VII, 10; Vili, 101: XXI, 109. Purg, III, 87; IV, 92 e
117; V, 20; XXIII, 9 e 102;
1
;

XV,

100;

XXIV,

per

vi and, Inf. II, 28; ander, anper: andr, Par. XXX, 144; deremo, per andremo, Purg. VI, 67 si va, lat. itur, Inf. Ili, 1, 2 e 3.
:

XXV, 16; XXVI, 128; XXIX, 129. Andata, sost. verb. il viaggio, il
Inf. II, 25.

cammino,

Purg. XII, 99.


St.).
Inf.

Andrea (Jacopo da
venuto

Purg. XXVII, 10;

XIII, 133, nobile di Padova, straordinariamente ricco, del quale Benriferisce alcuni tratti di folle

vassi,

per:

si

Il v. andare va, Purg. IV , 25. unito a prep. avv. sost. forma le se-

prodigalit,

come, che un giorno

si

guenti locuzioni
Inf.

XII, 57; mendicare, Par.

andare a

caccia,

andare alla cerca, XVI, 63; andare

prese spasso a gittar danaro nel Po; che un' altra volta facesse ardere per sua ricreazione uno de' suoi villaggi, ec.

al fondo, affondare,

Purg. XXVI, 135. Penetrare al fondo d' una cosa,

Anello.
XXIII, 31.

Par.

XX XII,

57.

Al

anPurg. XVIII, 67. Par. XI, 30; dare a fretta, affrettarsi, Purg. VI, 49 andare a retro, indietro, Purg.

pi. le anella, Inf.

XXVII1,11. Purg.
latina anhelus, sfia-

Anelo, voce

XI, 15;

andare a ruota, danzare andare XIV, 20 andar di avanti, Inf. XXI, 109; andar giusopra, Par. XXXI, 36
in tondo, Par.
;

tato, affannato, Par.

XXII,

5.

greco f*q>tcr6aiva, serpe che cammina per l' innanzi e per


la
l'

Anfesibena,

dal

indietro,

come

l'

indica

so,

133

andare in gi, andare in


;

al

fondo, Inf. XVI,

greca etimologia, Inf. XXIV, 87. Credevasi erroneamente che queste


serpi avessero

filo,

come

gli

uc-

due

teste.

celli,

Purg.

XXIV,

66; e Inf.

V, 47

Facendo in aer di s lunga riga; andare inrtanzi, Purg. VI, 52; della vista che riguarda innanzi Inf.

guerriero e indovino, che fu inghiottito dalla terra all'as-

Anflarao,

sedio di Tebe, Inf.

XX,

34.

XXXI,

11

Anflne

figliuolo

di

Giove e

andare in perfezione,

giugnere alla perfezione, alla pienez-

d'Antiope, architetto delle Tebe, Inf. XXXII, 11.

mura

di

30

Angelico

Anitra.
Inf.
I,

Angelico, che appartiene o con viene agli angeli, Inf. Il, 57; VI, 95 Purg. XXX, 29. Par. X, 117; XXIII
103; XXVIII, 53;

morte dell'uomo,
III,

122;

II,

58;
74*;

84; VII, 116; Vili, 18; XII,

XXIX,
detta,

71.

- L'a
far

XIV, 19; XVII, 78;


37. Purg. Il,

XXV.
III,

136;

XXX,
XXIV,

67 e 74;

59; VI, 58;

nima dell'uomo
alle
falla,

alludendo

XXVII, 11.

Par. IV, 23; V, 128;

metamorfosi del baco e della


angelica farfalla, Purg.
Inf. Ili, 38.

10, e spessissimo.

Degli animali,

X,125

Angelo.

Purg. Vili

Inf. XIII, 39. Par. VII, 139. detto anima prima, Purg.

Adamo

26; XI, 10; XII, 79; XVI, 144;

XXI
VII

62. Par.

23; XXII, 1;

XXX,

82.

Par.

maia, Par.
detto

XXVI, 83; e anima priXXVI, 100. Giuda


96.

XX XIII,

130;

Gli angeli che nel

XXIX, 38; XXXII, 103

e 110

Purgatorio stan

anima ria, Inf. XIX, L'anima santa che il mondo

fallace

no a guardia dell' ingresso dei vari sono singolarmente chiamati Angel di Dio, Purg. II, 29; IV, 129
ripiani,

Fa manifesto,

ec.

Par. X, 125, l'ani-

ma

di Boezio, autore del

famoso

li-

voli invece

I dia V, 104; IX, 104 XXVII, 6. sono chiamati Angel d'In


;

bro De Consolatione Philosophiw. Anima fuia, V. Fuja.

ferno, Purg. V,
Inf.

1
;

04

XXIII, 131

o Angel nero
nobile di

Animale, sost.
61;

Inf. 1, 100;
;

ed ancora diavol

nero, Inf.

XXI,

29.

Per tutti gli esseri animati, Inf. 11,2. Gerione (v. a questa voce) detto
detti

XXXI,

50. Par. VIII, 54

XXIX, XXVI, 95.

Angioletto da Cagnano,
Fano,
Malatestino signore di

fatto affogare nell' Adriatico

da

animale,lnf. XVII, 80. Animali sono i Giganti della mitologia, Inf.

Rimini,

Inf.

XXXI,

50i

Gli animali mistici

che

XXVIII,

77.
lat.

figurano
angustia, angor.

quattro Evangelisti, Purg.

Angoscia,

XXIX,

92.

L'

uomo

stesso,

come

Del corpo, Inf. IX, 84; XXIV, del respiro, Purg. 116; XXXIV, 78

IV, 115;

XXX
Inf.

98

del corpo e

anima e corpo, per distinguerlo dalle ombre, Inf. V, 88. Per cagione Purg. XXIX, 138.

composto

di

dell'animo,

IV, 19; VI, 43.

delle loro tendenze terrene gli uo-

Angosciato, che prova angoscia,


Purg. XI, 28.

mini sono detti animali terreni, Par.

XIX,
di

Angoscioso, pieno Inf. XX, 6. Par. V, 111.

angoscia,

85. L'embrione, il feto dell'uomo, prima che Dio gli abbia infusa 1' anima ragionevole, secondo il

Angue, voce latina e poetica per : serpe, Inf. XVII, 104. Purg. XXIV,24.
Anguilla. XXIV, 24.
Inf.

V animai

dogma

scolastico,

Purg.

XXV,

61.

freddo, Purg. IX, 5, lo

XVII, 104. Purg.


lat.

Scorpione, segno del Zodiaco. ha talvolta la forma animai, Inf.

Il pi.

II, 2.

Anguinaia, dal XXX, 50. Angusto, voce


Par.

inguina, Inf.

Animale,

add. Par. XIII, 83.


spirito, Inf.
I,

Animo, lo
latina,
stretto,

25; XIII,

XXVI, n.

Anima.

Dell'

uomo

vivente,

70; XVI, 31; XXIII, 83; XXIV, 53 e 131. Purg. V, 10; X, 127; XII, 75; XVII, 93. Par. 1, 86; XXIII, 90 e
123.

88; X, 15; XVI, 64. Purg. II, 110; IV, 6; X, 2; XVI, 88. Par. V, 15; XXIII, 98; XXXI, 89, e L'anima dopo la frequentemente.
Inf. Il, 45; III,

Al

pi.

cuori, Inf. XIII,


Inf.

67/

Animoso,
Anitra,
aente,ant,
Inf.

coraggioso,

X, 37.

dal

lat. anas e XXII, 130.

dall'ali.

Anna

Anteriori.

31

Anna, sant'
Annegare,
att. Inf.

Anna madre
dal
lat.

della

Ma-

Annunziarsi, essere
Inf.

annunziato

donna, Par. XXXII, 133.

XXXIII,

41.

XXXIII, 84

necare, verb. verb. n. an-

Annunziatrice ,
145.

Purg.

XXIV,
1'

negarsi L' altro che anneg correndo

Annunzio,
XII, 94
;

la

predizione,

av-

Purg. VI, 15, fu Guccio de' Tarlati d' Arezzo, che mor nel-

in caccia

viso, Inf. XIII, 12;

XXIV,

142. Purg.

XIV,

67.

Arno fuggendo, o secondo altri, inPer: moseguendo suoi nimici.


1'
i

noia,

v. A.

rire

generalmente, Inf. XIX, 20, v. Battezzatore ove dar le ragioni


di questa interpretazione.
si,

Ansare, XXXIV, 83.

dal

lat.

anhelare,

Inf.

Anselmo.

AnnegarXXX,
12.

Par. XII, 137, arcive-

scovo di Cantorber.

gittarsi nell'acqua, Inf.

Anselmuccio,
mo, uno dei nepoti
che morirono con
Inf.

dimin. di

Ansel-

Annerarsi,
63.

da nero, divenir ne-

del conte Ugolino,


lui.

ro, annottare, Purg. VIII, 49;

XXVII,
il

V. Ugolino,

XXXIII,

50.

Annibale

Annibal,
Inf.

celel'

bre capitano cartaginese,


117. Par. VI, 50.

XXXI,

Antandro, citt marittima delAsia minore d'onde Enea si part


la

con
porsi Trovasi soltanto nel

sua armata, Par. VI, 67.


Inf.

Annidarsi, propriamente
in

un nido.

Antecessore,

XXVII,

105.

signif. fig. nella D.

C,

Inf.

XI, 57.

Bonifacio Vili parla del suo predecessore Celestino V.

Per prender

la

Per invilupparPer si, nascondersi, Par. V, 124. ultimo, Purg. VII, 85, del sole che

Par.

XXIX,

118.

propria dimora,

Antelucano,
precede
la luce.

Splendori anteluil

voce latina; che


chiarore

cani Purg.

XXVII, 109; che precede l'aurora.

tramonta.
38; XVIII, 29; XIX, 19 e 54; XXI, 114; XXIV, 1 e

Anno.

Inf.

XV,

Antenra. Inf. XXXII, 88, uno dei quattro spartimenti dei traditori, che trovansi nella ghiaccia del Cocito. Neil'

108;

XXVI,
65;

92;

XXVII, 40; XXX,

83; XXXIII, 137;

XXXIV,

1.

Purg.

ditori della patria,

Antenra sono puniti traed cos detta da


i

XIV,

XXI,

68; XXIII, 78;

XXVII,
104;

26. Par. IV,

33; IX, 40; XVI, 23;

sal opinione nel

Antenore troiano, di cui, era univermedio evo t che aves-

XVII, 80;

XXV,

XXXII,
Inf.

33.

3;
pi.

XXIX,
per:
il

se tradita la sua patria.

Al

Gli anni, XII, 108. Par. IX, 4. per: la vita, Purg. XIII, 114.

tempo,

Antenori.

Purg. V,75. D. chiama

cos gli abitanti di Padova, per essere questa citt stata fondata da Antenore.

Annodarsi,
XXIV,
99.

dal

lat.

nodus,

Inf.

V. Virgilio {Eneide,

i,

247 j.

Annottare,
nottarsi,
Inf.

e pi

spesso

An-

100 e 113, figliuolo della Terra, ucciso da Ercole.


Inf.

Anteo.

XXXI,

dal

lat.

nox,

farsi notte,

Trovasi fra
il

Giganti che circondano

XXXIV, 5. Purg. XX, 101. Annoverare, dal lat. numerus, contare, Inf. XXIX, 8.

pozzo dell'Inferno, e prende nelle sue braccia Virgilio e Dante per de-

porti sulla ghiaccia del Cocito.

Annuale, ci
anni, annuo, Par.

che ritorna

tutti gli

Anteriori,
Inf.

pie

piedi anteriori,

XVI,

42.

XXV,

53.

32

Anticamente

Aperto.

Anticamente.
139.

Pnrg. XXVIII,
a tempi
37.

lo, dal

quale pati molte tentazioni. V. Porco e Ingrassare.

Antico, che appartiene


anteriori, Inf.

Anzi)
Vili, 33;

lat. ante,

V,71

IX, 74; X, 121;


62;

XV,

47. Purg.
41.

XXVI. 85; XXIX,

XXX,
;

X, 36;
Purg.

Purg. VI, 140; XIV, 146; XIX, 58; XXIII, 99. Par. VI, 93 Vili, 6 XV,
;

97; XVI, 23; XXV, 88; XXVI, 92Antico, che esiste da lungo tempo,

Inf. Vili, 29.

Purg.
62.

XXX,

riti antichi, Inf. I, 116.


tica, Inf.

39.

- Spi-

XXXI, 30. Con che, anzich, Inf. XV, 9. Purg. X, 92 XXVII, 93. Par. XIV, 66; XXIV, 6; XXV, 57; XXIX, 39. Cong. lat. immo, potius,
;

XXV,

prep. avanti, Inf. XVI, 43. Par.

Avv. davanti,

Gente an-

XXIX,

Inf. II, 102.


1
;

Antica Rachele,
Pelo antico, Inf.

anzi, piuttosto, Inf. e 135: XXIV, 45;

I,

XXV,

35; XVIII, 59 89. Purg.

IX, 128;

XXIX,

48. Par. III, 79.

Longevo, Purg. IX,

XXVIII,
83.

Ili,

23.

Anzi

che,

volesti

Purg. XX, 26 Con povert anzi virtude Che gran ricdal lat. ante quasi aa-

Vissuto

anteriormente,

chezza.

Purg. Vili, 119; XXII, 97, v. Amico.


di

Anziano,
Lucca,
Inf.

D'origine antica, Par. XVI, 91. Antico mondo, Inf. XVIII, 54, cio: il mondo che non esiste pi per quello Nel medesimo senso che parla.

tianus, titolo dei magistrati della citt

XXI,

38.

Beatrice

chiamata antica, cio

paro, v. A. Ape, la pecchia, Purg. XVIII, Par. XXXI, 7.

58.

quale era prima, Purg.

XXXI,
belva,
gli

83.

A
XVI,

pena,

v. A.
gli

La dizione antica

Purg.
in-

Apennino,

XIV,

62, spiegata da tutti

96. Purg. V, 96.

Apennini, Inf. accennato

un animale che non sia pi giovine; il che mi sembra tuttavia dubbio. Gli antichi, Par. XVI,
terpreti per

per circonlocuzione,
Purg. XIV, 92;
106.
v.

Inf.

Per

XXX,

86. Par.
Inf.

XXVII, 29. XXI,

il

23 e 40,

gli

antenati.

Antichi, cio
L

luogo dell'

XX,

65,

Pennino.

persene vissute nei tempi antichi, antico che LaPurg. XXVI, 124. vinia tolse, Par. VI, 3, Enea, che spos Lavinia.

Aperse, v. Aprire. Aperta, da aprire,


Purg. IV,
Vili, 130
19.

Y apertura, 129
V, 83;
;

Aperto,
;

add. Inf.
;

II,

Antifonte,

v.

Anacreonte.

XXI, 33 XXV, 23 XXX,


72. Purg. IX, 21

Antigone.

gliuola di Edipo, sorella di e di Polinice.

Purg. XXII, 109, fiEtocle

55;

XXXIV,

e 62;

Antivedere ,
Par. Vili, 76.
la facolt di

Sost.

verb., prevedere, V antivedere,

XVI, 7; XXIII, 108; XXVIII, 126; XXXII, 141. Par. XIX, 1 e 113; XXII, Per est. mare aper56 XXVI, 52.
;

to

Inf.

prevedere, la previsio46.
1

Purg.

XXVI, 100. Aere aperto XXXI, 145. Un luogo aperIV, 116. Purg. X, 17. Par.
7.

ne, 109

Inf.
;

XXVIII, 78. Purg. XXIII,


).

to, Inf.

XXIV,
1'

XX1II,
Par.

Un camino
III, 51.

Antonio (Sani
124,

XXIX,
Conell' a.

vole, Purg.

aperto, age-

eremita, nato

nell' a. 251 a

con coraggio,
nifesto, noto,

Inf.

X,

93.

viso aperto,

Per

ma-

ma
356.

nell' alto Egitto e

morto

Inf.

XI, 33. Purg. VI,


66.

Il porco posto al piede delle sue immagini, credesi allusivo al Diavo-

101

XVIII, 85; XXII, 154. Par. V,

52; XI, 23;

XXIX,

Aperto

Appieno.

33
mostrarsi,

Aperto,

avv. per: apertamente


sost.

Apparire,
ste. Inf.

Purg. XVII, 88.


Purg. XIX, 36, l'apertura. Alcuni mss. ed ediz. antiche leggono la porta. Io non ardisco
decidere.

Aperto,

XXX,

51.
II,

XIV, 128. Apparto per: appar,


22.

appariAppariva, Par.

Purg.

Appar, Purg. HI, 58.


for-

Appartano per: apparirono,

ma
v. A.
v. A.

disusata al presente, Par. XIV,

A
A
II,

pie, pi.

121.

Apparir per: Par. IV, 32; Vili, 28.

apparirono,
apparizione. si ha altro

poco. v. A. Apollo, per Apoiline,


:

Apparsione,
Par.
[,

per

13;

Questa voce

di cui

non

8.

esempio, fondata sopra una cattiva


A.
lez. della Cr.,

A posta, v.
Apostolico.
153.

Purg.

XXXI,
deesi

78.

Ma

Par. XII, 98;

XXIV,

fuor

d'

ogni

dubbio
ivi.

leggere

aspersione, v.

Appagare,

da pagare, soddisfa-

re, contentare, Purg.

XV,

82.

Appastarsi ,
XV1I1,107.

dal

lat.

moderno
Inf.

Ap~

pasta, appiccarsi, formar pasta,

pughp per: appaghi, Purg. XIX, 24;

XXIV, XXXI,

42;
29.

Appagarsi, contentarsi,

XXVII,

108. Par. IH, 32;

Appellare,
93;

XXX HI, 90.


XIV,

chiamare,

Inf.

XX,
134.

Appellarsi, nomi-

Par. XXIII, 16.

narsi, Inf.

95. Par.

XXVI,

Appaiarsi, da paio per: paro, collegarsi, unirsi, Par. XXIX, 138. Apparare, comune: imparare,
Purg. XIII, 93.

Appena,
6; XVI, 93;

dal lat. posna, Inf. Vili,

XXV,

XX, 109; XXIII, 52: XXVI, 123. Purg. IV, 118: XI,111;XIX,75;XXV1II,54. V. A.
48;

Appa recchiarsi, prepararsi, Inf. II, 4; XXII 93. Par.XVII,45;XIX,31;XXVII,59


parare, Purg.

Apparecchiare, XXVI,

apparare, pre
138.

Appeso,

par ticip. d' appendere


Inf. XIII, 107.

sospeso, impiccato,

Appetibili. Purg. XVIII, 57;


cose che
1

le

uomo
il

desidera.
desiderio, la brama,

Apparenza,
Par.
VI,

opposito di
87.

realit

85;

XXIX,

Appetito,

Appari

Purg. XXII, 41;

XXVI,
dal

84.

scenza, splendore, Par. XIV, 56-

Appianare,
45:

lat. pianti*.

Nel

Apparere, forma

che raramente
I,

signif. fg. abbattere,

Purg. XI, 119.

usata; parere, mostrarsi, Inf.

Appiattarsi,
XI li, 127.

dall' ali. patt, Inf.

XIV, 128; XX, 11. Purg. 11,127; XV, 94; XVII, 72; XVIII, 34; XXI, 8;

Appiccarsi,

d' origine

incerta

XXV,
XV,
rarsi

6; XXVII1,37. Par. 74: XXII, 72; XXVIII, 75 In


5;

XX VII,

compenetrarsi, fondersi insieme, Inf. XXV, 61 e 107. - Germinare, radicarsi, Inf.

signif.
1

pi speciale apparire, attiattenzione, Par. XXIX, 94.


:

XXIX, 129.

V. Appigliarsi.
:

Appi,
di...

avv., propriamente

a pie

Imparare a conoscere, Purg. XIII, 93. 11 perf. talvolta apparve, come,


Inf.
I,

Inf.

I, 13; VII, 130:

XX,

62;
Ili,

45;

XX,

11.

XXVIII,
urg.
74.

37;

Purg. XV, 125; ora apparse, come,

XXVIII, 127. Purg. 46; V,94; Vili, 57; X, 23; XII,

XXIV,

21;

34.

v. A.

Al pres. del cong. appaia,


5.

XXVI.

27;

XXVII,

6.

Par.

XV,

Appieno,

lat.

ad-plenus, pienaInf.

Purg.

mente, intieramente,

IV, 145;

XXV.

XX Vili,

2.

54

Appigliarsi

Approdare.
stare, rappresentare, Par.

Appigliarsi) da pigliare, appiccarsi


,

attaccarsi

Inf.

XXV

XXXI V,

73. Purg. VII, 16.

Come:

51

Appresentarsi , nel signif. propr. mostrarsi, Par. X, 33.


avvicinare, Inf. XXVIII, 129; XXXI, 38. Verb. neut. in signif. d' appressar-

VII,

107.

appiccarsi,
gliare, Purg.

prender radice, germo35. Al-

XXVIII, 117. Appianilo i-si. Par. XIX,


si

Appreso, v. Apprendere. Appressare, verb. att.,

cuni mss. leggono

plaude.
le,

Appo,
te, Inf.

lat.

apud; appo
dal

presso a

si, Inf.

XXIV,

108. Par.

XXIV,

117.

XVIII, 135.
lat.

Appoggiare,
Inf.

Inf.

XXIX, 74. Partici p. appoggiato, XXIX, 73. La Nidob. legge a s

podium,

Appressarsi, Inf. Vili, 68; X, 103; XII, 76; XVII, 126; XXII, 29 e 131;

XXIII, 134. Purg. IX, 73; X, 9; XXII,


139; XXVIII, 59. Par.
1,

7; X, 115;
Inf.

poggiati, probabilmente per evitare la repetizione della medesima parola

XVII, 26.

Appresso,
III,

prep.

lato,

nel verso seguente.

Appoggio. Purg. Ili, 18. Apporre, lat. ad-ponere,


gere, Par. XVI,
si
8.

si

pone, alimento che

aggiunCibo ch s' apprende e che

113; VI, 67; Vili, 26; IX, 105; XVI, 40; XVIII, 127. Purg. IV, 50. Par. Ili, 26; IX, 113; XXIII, 120;

XXIV,
XXII,
rado
8.
si

70.

66.

soprapone a quello gi preso, Par. XVI, 69. Imputare, un delitto ad

di, Inf. Ili,

Appresso Dio, Purg. Spesso costruisce con 113. Par. 100. Pi di


si
1,

alcuno, Inf.

XXIV,

139.

Avv. dopo,

costruisce con a, Purg. XXIII,


Inf.

VI, 67; X, 133

Apportare. Inf. X, XXV, 129; XXVII, 138.


Appostolico,
v.

104.

Par.

XXII, 98; XXIII, 145; XXIX, 13; XXXIII, 53; XXXIV, 87. Purg. Ili,
92; IV, 23; XVIII, 104;
Par. XVII, 65;

Apostolico.

XXX,
85.

12.

Apprendere, lat. ad-prehendere, pigliare con Io spirito, Purg. XVII,


127. Par.

XIX,

30.

XIX, 22; XX, Presso, Par. XXVIII, 22.

Comprendere,

Purg. XVI, 23. Par. XI, 21.

Apprestarsi.

Purg. XII, 79.


dal
lat.

D'on-

Apprezzare ,
Purg. V, 21.

pretium

de

imparare, Inf. X, 51 e 77. Par. III, 95; V, 5 e 6. insegnare, Inf. Quanto al luogo del XV11I, 60. Purg. XIV, 133, che manifesta traduzione del luogo della Genesi fiv,14)
:

Approbo,

in

rima per: approvo,

Par. XXII, 136.

Approcciare, lat. ad-proximare,


appressarsi, forma ane prossima al francese approcher, come molte forme della lingua

pi

comune

Omnis qui

invenerit ine, occidet

me ;

tica

apprende, significa: riconoscere, trovare. Al particip. appreso, Inf.

XVIII, 60. Par. V,


appicca
a...

6.

Apprendersi

antica, Inf. XXIII, 48.

Approcciar9.

si,^.

XII, 46. Purg.

XX,

dicesi propriamente del fuoco che si

Approdare.
ognuna
i

Questo verbo

tro-

che prende una cosa; e per est. dell'amore: prendere, in-

vasi due sole volte nella D. C. e in

fiammare,

Inf.

V,100.
la facult

signif. Purg. XIII,

comentatori disputano del 67 E come agli orbi

Apprensiva,

appren-

siva, Purg. XVIII, 22.

Apprcsentare,
strare, Purg.

XXXI,

presentare, moManife49.

non approda il Sole. I moderni derivano questa voce da: venire a proda, giungere mentre gli antichi con miglior ragione, a mio parere, la deri;

Appropiare

Aprire.
bello, abbellire, Inf.

35
VII,

vano dal

lat.

prodesse,

non giova loro

poich il Sole giunge tanto a' ciechi che ai veggenti, ma non giova loro al
Il luogo dell' Inf. XXI, 78 ancor pi difficile. Alcuni leggono chi o che t' approda, il che derivato da

non

ci

60 parole appulcro. Questa voce andal


lat.

vedere.

tiquata.

Appuntarsi,
finire a punta, Par. lo pi

IX, 118.

punctum, Per

proda pu significare: chi ti conduce qui? domanda che bene si collega con la risposta di Virgilio; o anco derivato da prodesse: che ti giova ? (a Virgilio).

preso in signif. d'est, per: dirigere, aver l'intesa, puntare, Purg. XV, 49. Par. VI, 28 XXI, 83 XXVI,
; ;

7;
9;

XXIX,

12.

Il

maggior numero delle


gli

ediz.

Appunto, esattamente, Inf. XIX, XXXIV, 77. Purg. IX, 142. Par.

e de' mss. legge: che


Biagioli

approda, che

XIII, 73.

- A punto, Par.

XII, 25, nel

spiega mente per: che


sari (Bellezze):

al
gli

tutto arbitraria-

medesimo momento.

occorre, o, acil

Appuzzare,
Aprire.

dal lat. putere, in-

cade; n

meno arbitrariamente

Ce-

fettare col puzzo, Inf.

Io preferisco la lez. che gli approda, ne! signif. che le dangli

bisogna?

che vorr costui? che

XVII,

3. Inf.

Nel

signif.

prop.

VI, 23; Vili, 130; IX, 90; XXIV, 22 e 142; XXVIII, 95; XXXII, 123;

no
gli

1' Anonimo, Landino ed altri che giova ch'io venga qua? (a Virgilio) domanda naturalissima alla situazio:

XXX11I,
128
131;
;

149.
;

XII, 91

XIII, 46

Purg. IX, 79, 110 e XIV, 3 XV,


;
;

ne delle persone della scena.

V. ali,

tre congetture sopra questo luogo nell'ediz. di Padova, 1822, voi.

31; XXII, 43; XXV, 19; XXVII, 37. Par. I, 87 IX, 138 XII, 46; XXIV, 119 e 120; XXVIII, 134;

XIX,

pag.

XXXII,

6.

- Nel luogo del

Purg.

II,

452, seg.

Appropiare, v. Appropriare. Appropinquarsi, approssimarsi,

26, tutte le ediz. hanno aperser l' ali, senso assai plausibile, nondimeno la
lez.

apparser o apparver
lo

ali,

trovata

Par.

XXX III,

47.

dal Dionisi in eccellenti mss. sostie-

Appropriare, o secondo la Nidob. Appropiare, Par. VI, 101 Appropriare a parte, farne segnale di fazione.

ne per
est.

meno

il

confronto.

Per

Appropriarsi,
il

aprir la mente, fare attenzione, Par. V, 40. Aprir V occhio, rendere

Par. VI, 33.

Approvare,
di

signif. ordinario

questa voce non par convenire al luogo del Par. XX IV, 48, ove detto che il bacelliere attende che il maestro abbia proposta la quistione, per approvarla, non per terminarla, cio:

Manifestare, dire, Inf. 11,81 X, 44. Par. XI, 92 XXVIII, 2. - Dei colori d'un fiore, Purg. XXXII, 59. Al
; ;

alcuno abile a vedere, Par.

XX,

122.

perf. quasi

sempre

apersi,

una sola
I,

volta aprio per: apr, Par. Aprirsi nel signif. prop. Inf.

87.

32;

XX,

che

il

maestro, dopo aver posta


le

la

XXVI1I,29;XXXI1I,66. Purg.XVIII,
134; XXV111, 75; XXXII, 130.
VII, 48.
strarsi,
18.

quistione e allegate

ragioni pr e

Par.

contro, lascia la soluzione, la decisione al bacelliere, per conoscerne il


di lui sapere e
il

Per est. manifestarsi, moXVU1,


8.

giudizio.

Ecco per-

ch sopra
costui.

al

verso 35 detto Tenta


dal lat. pulcher, far

Aprirsi nelle braccia, aprir le braccia per abbracciare Purg. X X X I,


100.
gnif.

Purg.

Par.

XXIX,

Al particip. aperto, nel


Inf.

si-

Appulcrare,

prop.

Vili, 130;

XXX,

55.

30

A pruova

Arco.

Purg. XXIII, 108; XXVIII, 126; XXXlI,14l.Par.XlX,1 e113; XXII, D'un cammino aperto, libero, 56. Purg. III, 51 IX, 62 X, 17. - Mare

Arare. Arnia,

Inf.

XXVI,

30.

piccolo fiume di Toscana,


Inf.

nelle vicinanze di Siena,

X,

86.

V. Mont' Aperti.

aperto, l'alto mare, Inf. XXVI, 100. A viso aperto, coraggiosamente,

Arbitrio,

la

volont dell' uomo,

lnf.

X, 93.

Per est.
;

manifesto, vi-

sibile,

Purg. VI, 101

XXII. 154. Par.

Il liPurg. Vili, 113; XXVII, 140. bero arbitrio, Purg. XVI, 71 XVIII, Per suo arbitrio, Par. V, 56. 74.

V, 52; XXIX, 66.

Arbore,

albero, Purg. XXIII, 73:


la Cr.

A pruova, v. A. A pruovo, v. A.
Aquario, uno dei diaco, Inf. XXIV, 2.
Aquila,
Par.
1,

XXIV,113;XXXII,46. Arbusccllo, secondo


segni del Zo-

ar

bucelio, dal lat. arbor, arboricillus , e


in varie ediz. arboscello,

v.

Aguglia.

Purg. XXVII,

Nel

si-

134.

gnif. prop. Inf. IV, 96. Purg.

IX, 20.

48; XVIII, 107.

L'aquila

di cui si parla, Purg.

XXXII,

rappresenta gl'imp. romani.


quila per

125,

L'a-

VI,

l'

insegna dei Romani, Par. Stemma dei Signori da Po-

Per riporvi danaro, Par. La cassa d' un carro, Purg. XXXII, 125. Per similitudine, un - Pi avello, Inf. IX, 125; X, 29.
XII, 120.
Vili, 84.

Arca, cassa. Generalmente, Par.

specialmente:

1'

arca dell' alleanza,

lenta, Inf.

XXVII,

41.

Purg. X, 56. Par.

Aquilone,

parte del

mondo

op-

tamente

XX, 39. FiguraBeati sono detti arche, Par.

posta al mezzogiorno, Purg. IV, 60. 11 vento settentrionale , Purg.


99.
ti")
,

XXIII, 131.

Arca

(Dell') nome d'una fami-

XXXIII,

glia nobile di Firenze, Par.

XVI,

92.

Aquino (i omnia*

uno

Arcanamente,
te,

misteriosamen-

dei pi grandi dottori della Chiesa, nato nel castello di Roccasecca nel

regno di Napoli la. 1224, morto nel 1274 a Fossanuova nel regno medesimo, essendo in viaggio per andare
al
1

Purg. XXIX, 120. Arcangelo. Par. XXVIII, 125. Arcano, il mistero, Par. XX VI, 44. Arvhiauo, torrente che sbocca

nell'

Arno, Purg. V, 95 e 125.


,

Concilio

di

Lione. D.

ammette

Archimandrita

titolo

che

la

opinione vulgatissima che morisse avvelenato per ordine di Carlo An-

gioino, Purg.

XX,

69.

Nel

Chiesa greca d agli abati che sono preposti a pi monasteri. D. lo attribuisce a san

Par. X,

Francesco d'Assisi.

99, apparisce a Dante, e gli racconta la vita di san Francesco nel Can-

Par. XI, 99.

Arcione,
riamente
99.

da! lat. arcus; ordina-

to XI.

al pi.

per: sella, Purg. VI,


lat.

l'accento sulla penultima, per: rabi, Par. VI, 49. ragione, v. A.

Arabi, con

Arcivescovo,
Inf.

Archiepiscopus,
d'

Aragna. Aragne,
Minerva,
Inf.

Purg. XII, 44.


cangiata
in

Arco.

XXXI11,

14.

La porzione
lnf.

un cerchio

ragno da

ingenerale,

VII, 128; XII, 52:

XVII,

18. Purg. XII, 43.


III,

Aragona. Purg. A randa, v. A.

116.

XXIV, 68; XXVII, 134; XXXIV, 15. Purg. XIII, 6; XXXI1,30. Par. XVIII, 62; XXVII,
XV111, 102; XIX, 128;

Ardente
80.

Arezzo.

37
102. Purg.

Arco

della schiena, dei delfini


il

XXVIII,
121
;

XII, 103;

XIII,

ohe incurvano
20.

dosso,

Inf.

XXII,

XV, 100

Par. XXIII, 68;


79.

XXXII,

108.

va

Arco di ponte, d' un uomo che curvo, Purg. XIX, 42. Per est.
Inf.

L'arco d'un ponte,

Inf.

XXI,

122;

XXXI li,

Ardore.

Nel signif.
67. Purg.
fig.

fisico, Inf.

arco degli anni, la vita umana paragonata a un arco, Purg. XIII, 114.

XIV, 37; XXV,


Nel
signif.

XXV,

122.

ardor di amore,
17.

Purg.

XV,

70. Par. VII, 74; XI, 37;

XII, 60 e 63. Purg. XXXI, 17. Par. 1, 119; Per est. l'arco dell'eliXXIX, 24.

L'arco per saettare,

XIV, 40; XXII, 54; XXXI,

Ho, Par. XVII, 55.

Siccome

si di-

L' ardore del desiderio, Inf. XXVI, 97. Par. XXIX, 48. Avversi ardori, Inf. IX, 68. Credevasi nel medio evo

rizza l'arco verso l'oggetto al quale


si
l' inmira, arco significa spesso tenzione, il desiderio di fare o di con:

che una sfera

di

fuoco circondasse la

nostra atmosfera e che le esalazioni

fredde della terra innalzandosi a detta sfera,

seguire una cosa, Purg. VI, 131


48;

XVI,

mediante
i

la loro dilatazione,

XXV,
43;

XV,

r iride, Purg.

XXVI, 24. - L'arcobaleno, XXIX, 78. Par. XII, 11.


Brillante.

18. Par. IV, 60; Vili, 103;

producessero

venti.

Arduo,
Per
:

difficile,

Par.

XXX,

36.

alto, elevato,

superbo, Par.

Ardente,

Nel

signif.

prop. Purg. XXII, 120; XXVIT, 96. Par. X,130; XXI, 14; XXIII, 83. Nel signif. morale, Par. XXIII, 8;

XXXI, 34. Ardurn,


XIV,
42,
il

la

fuoco,
Inf.

Cr. legge arsura, Inf. l' arsione.

Arena.
XVI,

111,30;

XIV, 13 e 38;

XXV, 108; XXXI, 142. Ardere, verb. neut.


;

bruciare,

Inf.
;

40; XVII, 35; XXIV, 85. Purg. XXVI, 44, e spesso. La maggior par-

XXIV, 101 XXVII, 24. Purg. IX, 31 XXVI, 18; X'XIX, 150. - Splendere come corpo acceso, Purg. Vili, 90; XVIII, 78. Par. HI, 24; XV, 34;
XXIII,
22.

Verb.

att. ardere, co-

te delle ediz. leggono rena invece di arena e non usano arene che nel pi. Siccome i mss. scrivono larena, vano il disputare se abbiano inteso dire V arena o la rena. V. Rena.

me

supplizio, Inf.

XXIX,

117.

Per
XV,

Aretino,
XX11,
5.

est. dell

amore

Par. IX

Ardere 57; XXII, 32; XXVI, 15. del desiderio, bramare, Inf. II, 84. Purg. XXIX, 61. Par. XXVI, 90;

97;

L'

abitante di Arezzo, Inf. Are Un che rimase Inf.

XXX,

31, cio: Griffolino, v. ivi.


di

VAretin che dalle braccia Fiere

Ghin

XXVII,

90;

XXXI11,

28.

Particip.

arso, v. ivi.

di Tacco ebbe la morte Purg. VI, 13, cio: messer Benincasa d'Arezzo, che, essendo vicario del podest di Siena,

Ardimento.
Ardinghi,

Purg.

XXIX,

24.

avea
di

fatto

morire un fratello
A.
ninfa

di

Ghin

antica famiglia nobile di Firenze, Par. XVI, 93. Ardire, dall'ali, kart, duro; osare, Inf.

Tacco, per ruberie.

A retro, v.
Arctusa,
e seg.), Inf.

trasformata
lib.

in

XXX,

14.

fonte (v. Ovidio, Metam.,

v, 409

Ardire,
raggio, Inf.

sost.,

II,

l'ardimento, il co123 e 131. Purg.

XV11I, XVIII,

9.

XXV, 97. Arezzo, citt di Toscana, Inf. XXIX, 109, dove quello che parla
detto Griffolino dai commentatori, e
fu arso

Ardito.
89;

Inf.

Vili, 90; XVII, 81


99;

XIX,

XXIV,

60;

come

stregone.

3S

Argenti (Filippo)
Vili, 61.

Aristotele.

Argenti (Filippo). Inf.


li,

XXXI,

75.

Per

est. la facolt di

Fiorentino della famiglia de' Caviciul-

ramo

degli Adimari,

uomo

ricco e

ragionare, l'intelligenza, la ragione, Par. XV, 79. La prova, Inf. XIX,

potente, ma facile ad accessi di furore per lieve cagione. Il sopranno-

110. Par.

XVII, 135 e 142; XXIV, 63, Il mezzo, il ripiego, Inf. 69 e 78.

me

di

Argenti
i

gli fu

dato, per aver

XXXI,

55.

Purg.

II, 31

XXX,

136.

fatto

porre

ferri d'

argento

al

suo

Nel laogo del Par. IV, 68 Parere

in-

cavallo. (V. Boccaccio, Decamerone,


g. ix, n. 8.)

giusta la nostra (celeste) giustizia Negli occhi de' mortali, argomento Di /de e
d'

Argento.
95
e 112.

Inf.

XIV, 107 XIX,


;

4,

non d'eretica nequizia,

il

signif.

Purg. VII, 73; IX, 118;

XVII, Nel luogo

84. Par. XV1I1, 96;


dell' Inf.

XXII,

88.

XXXII, 115 Et
:

argomento molto incerto. Gli uni lo spiegano per: prova, cio: che la giustizia divina appaia ingiusta in un
caso particolare, prova di fede; ovvero: aver dubbio nello spiegare la
giustizia divina in un caso particolare prova di fede in questa giustizia generalmente. Gli altri spiegano: Chela giustizia

piange qui l' argento de' Franceschi, argento usato per ironia alla francese
l'argent,

cio

il

denaro, dal quale

rasi lasciato guadagnare.

Adrasto, moglie XXII, 110. Argine, dal lat. arger che dice vasi anticamente per agger, Inf. XV, 3 e 17; XV11I, 17 e 101 XIX, 40;
di Polinice, Purg.
;

Argia, figliuola di

divina

ci

sembri ingiusta,
;
:

un motivo per noi di credervi il che equivale al famoso credo quia

XXI,

136.

Argo,

custode della vacca Io, ucci-

so da Mercurio, Purg.

XXIX

95.

La
Inf.

nave degli Argonauti, Par. XXXU 1,96.

absurdum. Altri per ultimo, spiegano la giustizia divina sembri ingiusta, quistione di fede, un problema che la fede de sciogliere il che combina con la prima interpretazione, lo
:

Che

Argolica gente,

per: Greci,

mi sento propenso alla prima.


mento ha forse
il

(Argo-

XX VII 1,84.
Argomentare,
XVI, 130
;

ragionare, Purg.
di

49; V, 25. argomentarsi, Purg. XXXIII, 97. Par. XI, 138. Conchiudere, Par. VII,

XXXIII, 97. Par. IV, 19 e Nel medesimo signif.

XIII, 78.

Arguto, della parola, Purg. del volto e dell'apparenza


alcuno
;

signif. d' induzione.)

vivo,

animato,

Purg.

XXIX,

144.
Inf. Ili,

Aria.

145.
Inf.

29; XXVIII,104. Le
:

Pensare

a....

prepararsi

a....

ediz. variano all' infinito nell' uso di

XXII,

21. Purg.

XXV,

15.

- Af118.

faticarsi, ingegnarsi, Par.

Nel luogo del Purg. VI, 129 Merc del popol tuo che si argomenta, pare che: argomentarsi abbia il signif.
ingegnarsi, studiarsi. La Cr. legge argomenta, d" onde sarebbe difficile cavar senso plausibile. Come sost.,
d'
s
:

XXV,

aria, aere, aer e aura. V. ivi. Arido, secco, Inf. XIV, 13.

Arite, con

l'

accento sulla penul-

tima, invece di ariete; uno dei segni del Zodiaco, Par. XXV1II,117.

A rimpetto, v. A.
Aringo, dall' ali. ring,
blica
;

l'arena,

il

campo

piazza pubdella pugna,


43.

l'argomentazione, Par.

II,

63.
:

Par. 1,18.
il

Argomento, propriamente
gionamento,
Inf.

ra-

Aristotele. Purg. IH,


cato, Inf. IV, 131,
color che sanno.

Indi-

XXVII,

106. Purg.

come

II

maestro di

XXXI,

75. Par. IV, 89;

XXVI, 25;

ritroso

Arrio.

80
A.

A
sul

ritroso,
Iat.

v. A.

A romore, v.
Provenza
46.

Arli,

Arelate, citt di
Inf.

Aronta, aruspice etrusco, Inf. XX,

Rodano,

IX, 112.

Arma, v. Armare.
si, Inf.

Arme.
Inf.

XVII,

27.

ArmarXIX,

Arpa.
Arpie. Arra,
XXVIII,
rantisce

Par.

XIV,

118.

Inf. XIII, 10.


lat.

XXXIV, 21.

Par. XVII, 109.

arrha,

pegno,
145.

Armarsi

del monte, Purg.

cio: farsi difesa dei monti.

Di vi-

144,

93. Par.

XIX,
Inf.

Purg.
In si-

gnif. fig. profezia


l'

che prenuncia e ga-

vanda, provvedersi di viveri, Inf. Nel signif. fig. prepaXXVIII, 55.

evento,

XV,
Iat.

94.

rarsi, Par.
ticip. Inf.

XXIV, 49. Armalo, parIV, 123; XII, 56. Purg. XII,

Arrabbiato,

dal

rabies, Inf.

XXX,

79.

Arredo,
gregge, Inf.

forse

dall' ali.

heerde

32.

Arme e Arma. Inf. XVII, 2. Purg.


XXII, 55. Par. VI, 25 XVI, 47. oro d' arme, Inf. XX VII, 67. armi d' Amor, Purg. XXXI, 117.

XX,

73

XX1V, 138. Arrestarsi. Inf. XIII, 24 XV, 38; XXI, 69; XXIII, 40; XXVIIL
;

53. Purg.

II

87

III

83

V,

51

Vi, 7; VI, 79; Vili, 139. Par. X,


80.

armi, stemmi, Par. VI, 111.

Armento. Armonia.
XVII,
44.

Inf.

XXV,
I,

30.

Arrestarsi, perder tempo, Inf. XXIII, 40. Purg. XIX, 139; XXVII,
62.

Par.

78; VI, 126;

Armonizzare. Purg. XXXI, 144. Arnaldo Daniello, Arnautz Daniel,

cedere, Par.
lat.

Arretrarsi, dal XXXII, Arricciare, da


erectus

lat. retro,

retro-

145. riccio,

forse dal

uno dei Trovatori pi celebri, lodato da D. e da


Purg.

XXVI,

142,

dei capegli,

Inf.

XXIII,

19.

ma le di cui opere a noi pervenute, secondo Raynouard, non corrispondono alle lodi. V. la spiegaPetrarca,

126.

Arridere, sorridere, Par. XXXIII, In signif. att. arrisemi un cen:

no, cio

mi fece sorridendo un cenno,


71.
( 1'

zione de' suoi versi provenzali alla voce Tan m' abellis.

Par.

XV,

Arrigo

alto)

lat.

Henricm,

Arnese,
za
,

dall" ali.

hamisch, coraz-

propriamente: mobile, arredo, Per strumento, Purg. XXIX, 52. metafora runa fortezza, Inf. XX, 70.

l'imp. Enrico VII di Lussemborgo, Par. XVII, 82. D. vede nell' Empi-

reo

Buti lo spiega
trada.

ornamento della con-

seggio destinato a questo principe morto nel 1313, Par. XXX, 137. Arrigo (de* Fisanti o Fifanti ),
il

fiorentino.

D. chiede

di

suo

esse-

alveare; per: le api, Inf. XVI, 3. Alcuni mss. leggono arme invece d' arnie.

Arnia,

re, Inf. VI, 80,

ma non

ne parla pi

nel rimanente del

Poema.

Arno,

fiume primario della Tosca-

Inghilterra), il re della semplice vita Purg. VII, 131 , Enrico

Arrigo

(d'

na, Inf. XIII, 146; XXIII, 95;

XXX,

III

re d' Inghilterra,

morto nel 1272.

65; XXXIII, 83. Purg.

XI, 106.
1'

articolo, Purg. V, 126.


di

Trovasi una sola volta con Arno inXV,


113.

XIV,

24. Par.

(Manardi) v. Manardi. Arrigucci, antica e nobile fami-

Arrigo

glia di Firenze, Par.

XVI, 108.

vece

Firenze che situata sulle sue

Arrio,

eresiarca, autore della setta

rive, Inf.

degli Arriani, Par. XIII, 127.

40

Arrivare
dal lat. ripa, riva, verb.

Artista.

Arrivare,

Arso, da
141
j

neut. taf. XIII, 1;

XIV, 8; XV, 90;

XXX,
di

75.

ardere, add. Inf. XIV, Par. XVIII, 100.

XXIV,
fig.

V, 98. -In sigli*. Par. XXXI, 15. Per est. divenir


72. Purg.

Particip.

ardere,

Inf.

XIII,

40.

parte o quota, Par.

XXIV,
Inf.

45.

Purg.

XXVI, 15. Arsura. Purg. XXVI,


dell' Inferno, Inf.

81.

42.

Le

Verb.

att.

approdare,

XVII,

8.

fiamme
Il

XIV,

Purg. XVII, 78.

fuoco interno, l'ardore che consuInf.

Arrogante.

Purg. XI, 62.


dal
lat.

ma un ammalato,
rumo,
V. Ardcra.

XXX,
Inf.

127.

Arroncigliare,
Inf.

prendere con un ronciglio o uncino, XXII, 35. V. Roncigliarb.

Arte,

dell'uomo,

IV, 73;

Arrossare,

dal

lat.

rosso, arrossi re, Par.

XX V 11,54. Quei

russus,

ital.

IX, 120; X, 51; XI, 103; XIII, 145; XXIX, 115. Purg. I, 126; IX, 71 e

125;
123;

ch'arrossan per lo staio Par. XVI, 105, i Chiaramontesi o Chermontesi,

X,10; XI, 80; XV, 21 XXVI, XXVII, 130; XXXI, 49; XXXIII,
;

secondo l'Anonimo

e Benvenuto, perch uno di loro aveva fraudolentemente scambiata una doga d una
(lo staio]

141. Par. 1,128; 11,128; 123. degli angeli, Par.

X,43; XIII,

XXXI, 132. L'astutezza,


61
;

XXIX, 52; Inf. XXVI,


La XIV, 123.

XXVII,

77. Par. VI, 103.

pubblica misura
nuirle capacit.
I05.

V. pure Purg. XII,


rosta, frasca

per dimi-

scienza, Purg. IV, 80. Par.

Arte prima, la grammatica, Par.

XII, 138.

Arrostarsi, da

per

86.
la

Le arti magiche, Inf. XX, L' arte applicata alle opere delInf.

farsi vento, dall' ali. rosi, farsi vento, e per est. agitarsi, difendersi, schermirsi dal fuoco che piove d' alto, Inf.

Natura,

71.

XXXI, 49.
;

alle
;

opere divine,

XV,

39.

XVIII, 10 16. Par. Vili, 128 X, 10.


;

XIV, 6

Purg. r XI, 100 XXIX, 10 XXI,


Inf.
; ;

XXV

Arscn, secondo la Nidob. e Lombardi Arzan secondo la Cr Arrenai secondo alcune ediz. antiche.
; ;

Artezza, lat. artus, la strettezza, Purg. XXV, 9. Voce antiquata.


Articolare,
l'

articolazione,

l'

or-

Tali sono le diverse forme che tro-

ganizzazione, Purg.

XXV,

69.

vansi di questa voce


tale,

d'

origine orien-

Art ifl ci, per


tigli, Inf.

arte, Purg. XII, 23.


gli ar-

proveniente
:

dall'

arabo Darsz

Artigliare, prendere con


XXII,
140.

Stanati casa

dell' arte,

onde Tersha-

era detta la parte del porto di Costantinopoli in cui tenevansi cantieri, e Drsena la parte interiore del porto di Genova destinata per le gai

Artiglio,

dal lat. articulus, le un-

ghie d'un uccello di rapina, d'una


belva, delle Arpie,
Inf.

XIII, 14.

Nel
Par.

signif.

fig.

lere dello Stato, Inf. XXI, 7. La lez. Arzan trovasi nel maggior numero

VI, 107

dell'Aquila

Romana,

XXII, 137.
Inf.

Per

d'un diavolo, Inf. est. d'un uomo,


artetnon.

de'mss. e si approssima pi alla pronunzia volgare di questa voce in veneziano.

XXX, 9. Artimone,

lat. d'

La
il

vela dell'albero
Inf.

artimone, che

Arsiccio, da arso, ardere, XIV, 74. Purg. IX, 98.


1

pi prossimo alla poppa, Inf. XXI, 15. Artista. Par. XIII, 77; XXX,
la

Le

Chiose

attribuite al

Boccaccio hanno

forma singolare

la

terzonaia.

Arto

Aspettare.

Il
lat.

Per: cantore, particolarmente, Par. XVIII, 51. Per: artigiano, Par.


XVI,
51.

Ascoltare,
57;
10;

auscultare,

Inf.

IV, 25; Vili, 22; IX, 4;

XV,

99;

XX,

XXIX,

71;

XXX ,130.

Purg. IV,

Arto, stretto, Inf. XIX, 42 Purg. XXVII, 132. Par. XXVIII, 33 e 64. Ail. il famoso re di Brettagna
celebre nei romanzi della Tavola Rotonda, Inf.

V,45; XIV, 68; XV, 124; XVI, 14; XXII, 128; XXIV, 144; XXVI,

XXXII, 62

detto di esso

che con un colpo di lancia pass fuor fuori il petto del suo Aglio Mordrecco,

XXXI, 46. Par. II, XXIV, 148; XXVII, 133; XXXII, 48. A scolte per: ascolti, Inf. XX, 58. Purg. XV, 124. Ascoltar (T), sost., l'attenzione,
122;
15;
62; XVIII, 20;

XXIX,

modo che ruppe


ta

che V aveva assalito a tradimento,per !' ombra fatta dal suo


corpo, cio, che per
il

Purg. Vili,

9.

Ascondere, lat. abscondere,


XXII, 95. Ascondersi, X, 121. V. Nascondere.

foro della feri-

Purg.

Inf.

IX, 62;

pass

la luce.

V.

Ombra.
XVII, 13;
XI, 129.

Arzan,
Ascella,

v.

Arsen.

Ascoso
arcano,
Purg.

lat. axilla, Inf.

segreto,
Par.
90.

particip. di ascondere , Inf. XXVI, 27;


II,

XXV, 112. Ascondere, salire, Purg.


Ascesi, volgarmente
dello Stato
ecclesiastico,

XXXIV, 133.
XX,

27.

Oscuro,

Aitisi, citt

Asdente,
che erasi

ciabattino

di

Parma,

patria di

fatto indovino, Inf.

XX, 118.

san Francesco, fondatore dell'Ordine


dei Francescani, Par. XI, 53.

Facendo

A A

seconda,
sinistra,

v. A.
v. A.

un giuoco
io salii,

di parole, D.

pone Ascesi:

Asopo, fiume
XV1H,91.

della Beozia, Purg.

dicendola debole denomina-

zione, dovendosi piuttosto chiamare


Oriente.

Asperges me.
Parole del Sai. L

Purg.

XXXI,

98.

(li) ver. 9.

Asperges

Asciano (Cuccia
un piccolo borgo
tria di

I").

Asciano

me

in

quel

Caccia,

uomo

Siena, paignoto. D. lo ri-

di

hyssopo et mundabor : Apergimi d'issopo, e diverr mndo, puro.

Aspersione.

In

signif.

prop.

corda come uno della brigata di quei giovinastri ricchi di Siena, che ave-

Purg. XXXI, 78, vi si parla di fiori che gli angeli spargono sopra Beatrice. V.

vano
in

fatta

combriccola per dissipare


i

Apparsione.
Inf.

poco tempo

loro averi, Inf.

XXIX,

Aspettare.
XVIII, 39;

VI, 111

;XVI,

14;

131.

XXII,

Asciolto,
liberato, Par.

particip. di asciogliere,

ch'io non era

XXVII, 76; vedendo pi occupato. La Niseparato


,

77; XXXI, e 82. Purg. IV, 49 e 95; X, 85: XIII, 100: XVII, 59; XXVII, 139: XXXI,

XXIX,

XXIII, 80; 128; XXXII, 69


32;

dob. legge assolto.

Ascisso
v. ivi.

disgiunto

Aspellarsi, essere atteso,


11. Purg. Ili, 75; XIII, 10;

61. Par.

X, 75; XXII, 19; XXIII,

8.

Inf. Vili,

Purg. VI, 123. La Cr. legge

scisso,

Asciugare,

forse dal lat. ex-su-

gere, seccare, Inf.

XXX,

68.

XXUI, XXXI,
XVIII,
riporre

89. Par. VII, 55;

124.
47.
s'

Aspettarsi a uno, Purg.


Par.

XIV, 122; XXVII, 145;


in

Nel

XVII, 88 come

signif. lat. assorbire,

Purg. XIV, 35.


Inf.

francese:

Asciutto,
XVIII, 121
;

add. secco,

IX, 81

attendre a quelque chose, la sua speranza in alcuno,

XX,

21. Purg. XXIII, 49-

fidarsi a lui,

impromettersene.

42

Aspetto
la faccia,
il

Assemprare.
123.

Aspetto,
l'

volto del-

Pi

assai,

Purg. IV, 41.

X,74; XV, 26; XXX1I1, 57 Purg. Vili, 83; XXIU.45; XXIX, 58. Par. 1,67; IV, 47; XXVIII, 104; XXXIII. 101. - L'aspetto, l'appauomo,
Inf.

Nel

signif. di:

abbastanza,

Inf. VII,

43;XXX1V,72.
134 Par.
1,

17.

Purg. V, 35; Talvolta

XX Vili,
il

signif.

renza, Inf. XVIII, 85;


76. Purg. 1,14;
II,

XXI,
III,

31

XXV,

dipende dalla interpunzione, come Inf. XXIII, 85. Add., pi, molti,

104;

XV,

XXXIII,

107; VII, 114; XXVI, 6; XXVII, 71 ; 19. Par. II, 111 III, 3 e 58

79;

Inf.

XII, 123; XXIII, 143. Par.


lat. ad-salire,

XXIX,

123.

XXIII, 4; XXVII, 137; XXXII, 64. La vista, Io sguardo, rocchio, Purg. XV, 114; XXIX, 58 e 149. Par. XI,
29;

Assalire,
Nel

assaltare.

signif. prop. Inf. II, 93;

VI, 63. XI,


90.

Nel

27 - della febbre,

signif. fig. del dolore, Inf.


Inf.

XXV,
II,

XX,

131;
81.

XXXIII,

Tenea

XXV,

110;
il

XXX,
il

Sole

44; cerchio

Particip. assalito, Purg.

129.

Assalto.

Inf.

IX, 54. Purg. Vili,


prenInf.

di merigge,

Che qua

e l

come

gli aspet-

110. Par. IX, 30.

ti fas si Purg. XXXIII, 105, cio: i meridiani sono diversi secondo i punti

Assannare, propriamente:
dere con
le

dai quali
i

si

guarda

il

Sole, ovvero:

XXX,
99.

29.

sanne o zanne, v. ivi. Per est. prendere,


Inf.

tor-

secondo diversi gradi di longitudine. Nel luogo del Par. XVIII, 18, ri secondo aspetto mostra dover signifi-

mentare generalmente,

Assaltare, Purg. XIV, 69. Assassino, d origine araba asci-

XVIII,

care: l' aspetto del volto di Beatrice, detto secondo aspetto per corrispondenza al piacer eterno che raggiava

scin, Inf.

dirittamente sopra di essa e che for-

ma
38

il
l'

Par. XXXII, primo aspetto. uno e V altro aspetto della fede ,

Il supplizio al quaquesto luogo dicevasi: propagginare; e facevasi sotterrando vivo con la testa all' ingi il paziente.

XIX,

50.

le allude D. in

Assedersi,

sedersi, Inf.

XV,
:

39;

cio: la fede in Cristo venturo, e la fede in Cristo venuto.

m' asseggia forma poetica per sieda o assegga.

mi

Assegnare,
VI, 138.

lat.

assignare, Par.

Aspirare, desiderare, XXXI, 24. Aspro, selvaggio, Inf. I,


7.

Purgat.

Assemprare.
5; XIII,
Inf. 6.

Il

Voc. della Cr.

Purg. XI, 14.

Acre, acerbo,
II,

non pone altro signif. di questa voce che quello di: copiare, imitare, che
nel luogo dell' Inf. XXIV, 4, darebbe il senso: la brina scrive, imita
sulla

XI, 72; XXX1I,1. Purg.

65;

XVI,

Assaggiare
saggio, Purg.

dal

lat.

exagium,

Il, 54.

terra

1'

Assai,
Inf.

lat.

ad-satis, avv.

Molto,

immagine
:

della

sua

bianca sorella, cio


tello tiene

la

neve. Vellu-

IV, 100; Vili, 1; XI, 68; XIV,

20; XVI, 30; XVII, 127; XVIII, 5; XXII, 147; XXVI, 81; XXX, 62;

somigliare, rassomigliare,

assemprare sinonimo di che non

bene

si

XXXI,
11
;

50;

XXXII, 17; XXXIII,


;

61.

vuole un verb.

accorda con immagine che att. Peraltro: assem-

Purg. V, 78; Vili, 45; X11I, 111 XV, XXI, 55 e 87; XXII, 100; XXIII,
VIII,

prare, assemplare e assembrare non sono che varie forme tutte ritraenti
al

94. Par. IV, 79; VI, 142;

55;

verbo: radunare, mettere insie;

X, 24; XX, 70; XXIV, 83; XXV, 9i; XXVIII, 139. D'assai, Inf. XXIX,

me

e D. nella Vita
:

dije

parole

le

Nuova (cap. i) quali mio intendi-

Assennare
mento
assemblare in questo libro, dove assemplare pare che abbia il sid'
:

Assunto.

43

dersi, Inf.
siso,

XXIV,

45.

Particip. as-

gnif. di

riunire, mettere insieme


volte

e
le

nella

Canzone Quantunque

seduto, Purg. IV, 124; XIII, 45. Par. 1,140; XXXII, 23. Assiepare, dal lat. sepes, propria-

parole Tanto dolore intorno al cor m' assembra La dolorosa mente, assembrare ha chiaramente
il

mente: circondar con siepe.


signif. fg. Inf.

Nel

XXX,

123, alzarsi co:

signif. di

ra-

me

siepe davanti ad alcuno, onde


la vista.

gunare. Applicando questo signif. alla voce del luogo citato, ne emergereb-

impedire

Assiri,

gli Assirii,

be

il

senso: la brina raguna,

ammonta
l'

AsSSO,

V.

Purg. XII, 59. ASSIDERE.

sulla terra.

Assennare,
istruire, Inf.

da senno, avvertire,
97.
il

XX,
l'

Assolvere , prosciogliere , dar assoluzione, Inf. XXVII, 101 e 118. Particip. Asslto, terminato, Par.
25.

Assenso,

assentire,

consenti-

mento, Par. IX, 17. Specialmente il consentimento che da il compare in nome del bambino che si battezza,
Par. XII, 64. Nel signif. fg. la soglia dell' assenso Purg. XVIII, 63.

XXV,

Morto, sciolto dai

le-

gami del corpo, Par. XXXII, 44. Per il luogo del Par. XXVII,
V.

76,

ASCIOLTO.

Assentire,

consentire, permetPurg. XIX, 86.


sole

Voglia assoluta, Par. IV, 109 e 113, volont assoluta, decisa, opposita a volont relativa.

Assoluto.

tere, Inf. XVIII, 45.

Assentirei

per ellissi: ancor per un anno.

Purg. XXI, 101, consentirei di rimanere

un

Assomigliarsi, dal lat. ad-simul, XXXII, 86. Essere paragonato, Par. XXI, HI.
Par.

Come

sost.,

il

Assommare,
Par.

dal

lat.

summa.
112.

consentimento, Purg. XXII, 126.

Assenzio,
signif. flg.

lat.

absinthium.

Nel

terminare, Gnire, Purg.

XXI,

XXXI,

94.

Purg. XX1II,86.
signif.
fg.

Assonnare, dal lat. somnus, verb.


att.,

Assetare. Nel
sete.

Nel signif.

prop. indur

eccitar desi-

derio, Purg.
111,72;

XXXI, 129. Par. I, 33; XV, 65; XIX, 121. Assetato. Nel signif. fg. delle
assorbono
38.
in

verb. neut., addormentarsi, Purg. aston. XXXII, 64. Par. VII, 15.

addormentare, Par. XXXII, 139.

nare, sost., Purg. XXXII, 69, la sensazione del sonno.

vene che
Purg.
Par.

avidamente
ordine

Assottigliarsi, dal
ingegnarsi. assoluto, Par. XIX, 82.
,

XXV,
1,

sforzarsi

Assettare , mettere
121.

In signif. Seguito da

lat. subtilis,

Assettarsi,

stabilirsi,

intorno da, Par. XXVIII, 63.

rannicchiarsi, Inf. XVII, 22.


dersi, Inf. XVII, 91
:
.

Se-

Assuero,

Purg. XVII, 28, re di


prendersi
2.
il

Questa voce semasset-

Persia. (V. Ester, cap. vii.)

bra derivata da sedere, come tarsi, sedersi ne fanno fede.

Assumere,
di...

carico

Par.

XXXII,

Ricevere, Par.

Assicurare,
XXVIII,
103. 115.

dar certezza,

Inf.

Assicurarsi, rassicurarsi,
34.

Par. IV, 133;

XXIV,
Par.

XXI, 102. Bisogna leggere assuma, congiunt. di assumere, e non assum-

XXV,

ma come legge la Cr. Assunto, particip.

di

Assidero, voce
sediare, Inf.

antiquata per as:

XIV,

69.

Assidersi, se-

Natura assunta,

assumere,

cio: presa, rife-

rendosi al mistero dell'Incarnazione,

H
Par. VII, 41. Par. IX, 120.

Asta

Attento.

Ricevuto in

cielo,

appiccarsi, fissare gli sguardi sopra...


Inf.

Organo assunto, or-

XXVIII,

28.

gano adoperato, Purg.

XXV,
:

66.

Asta,
153.

lat.

hasta, lancia, Par.

XVI,

ignota, questa voce indica propriamente 1 atto d'una persona, cos Purg. X, 78 Di lagrime atteggiata e di dolore, rappresenta 1' immagine d' una donna

Atteggiato, d'origine

Per estenz. per

freccia, Purg.

XXXI,

18.

quadrello, V. Astic-

ciuola.

Astallarsi,
ziarsi,

dall' ali.

stali,

stan-

desolata, piangente.

aver l'abitazione, Purg. VI, 39. Asticciuola, dimin. d'asta, Inf.


forse dall' ali.

Attemparsi,
vecchiare,
Inf.

dal lat. tempus, in12.


Inf. Ili,

XXVI,

XII, 60.

Attendere,
hasc o dal
;

aspettare,

Astio,
lat.
il

asius yerastulus,]' odio, l'invidia,

108; V, 107; vili, 106; X, 62; XIII, 79 XVI, 122; XXVIII, 99. Purg. VII,
69; XI, 127; XIII, 77; XVII, 79; XX, 41. Par. IX, 80. Stare attento,

livore, Purg. VI, 20.

Astre,

dal

lat.

astur, l'avvoltoio.

D. chiama astor celestiali gli Angeli che difendono le ombre nel Purg. contro gli assalti del Serpente, Purg.
VIII, 104.

X, 129; XI, 97; XIX, 122; XX, 119; XXII, 39; XXIX, 14; XXX, 60. Purg. X, 109. Par. XXVII,
ascoltare, Inf.
77.

Spesso

si

costruisce con a, at-

Astro.

D. chiama cos una delle


20.

tendere a... Inf.

anime beate, Par. XV,

Osservar la promessa, Inf. XXVH,


110.
29;
Attendersi, divenire attento;
a, Inf.

XXV,

96;

XXIX,

24.

Mainante.
di

Inf.

XXX, 4, figliuolo
il

Eolo re

di Tessalia

cato da furore prese la Ino e i suoi figliuoli, quella per leonessa, questi per lioncelli, de' quali

quale accesua moglie

spesso con

XV, 31. XX, 119.


76;

XVI,

13. Par. XIII,


attesi, Inf.

Il

perf.

Particip. atteso, attento,

Inf. XIII,

109;

XXVI,
I,

46. Purg. XII, 77.

ammazz uno, onde Ino mare con l' altro. (V.


tani.,

si

affog in

XXVI,

26. Par.

Ovidio, Me-

tato.

Par. Vili, 71.

m,

264 e segg.}

l'espettazione, Par.
1'

Come XXV, 67;


Inf.

Aspetsost.

la Cr. Purg. XI, 34, invece di aitare che nella Nidob. in Vellutello e molti mss.

tanto, v. A. Atare, cos legge

azione dell' aspettare, 67 ; XXVIII, 99.

XXVI,

Attenersi,
Inf.

fissarsi a

XXXIV,

82.

un oggetto,

Attienti per: at-

A tempo, v. A. Atene, citt di Grecia,


139.
Inf.

tieniti, Inf.

XVIII, 75, generalmente


:

Par XVII, 46.


per:

Il

Purg. VI, ducad' Atene,

spiegato per: fermati, o sta attento, signif. molto remoti e senza esempio
del

XII, 17, Teseo.

verb. attenere.

Sarebbe meglio
Viviani

Atleta.
XII, 56.

campione, Par.

leggere
tento.

con

Guiniforte,

e
at-

Costa, attendi da

attendere, sta

A tondo, v.
Atro, voce
fisico:

A.
latina.

nero,

Inf.

VI, 16.

Nel signif. Per est.


Inf.

Attentarsi,
Purg.

ardire,

XXV,
26.

11;

XXXIII,

azzardare, 23. Par.

della morte, Par. VI, 78.

XXII,
44;

Atropos, una
XXX1II,126.

delle Parche,
d'

Attento, add,Inf. IX,

4;

XXV,
IX,

XXVH,
XV,

31.

Purg.

II,

118;

Attaccarsi,

origine

incerta,

139;

139;

XV1IT, 2;

XX, 17;

Attergarsi

Attutare.
la faccia del cielo, Par.

45

XXII, 116. Par. XI, 134; XXIII, 11;

XXV,

116:

XXVI,

3;

XXXIII,

98.

7.

parenza, In

Particip. d'attendere, rivolto verso

Purg. XVIII, 21, termine scolastico, aclu opposto a poatto,

XX,

un oggetto, Purg.
;

XXXIII,

99. Par. VI, 13;

XV, 139; XXXII, XXVI,

tendo, in realt.

Atto puro.

Par.

XXIX,

33, atti-

XXXI, 140. Attergarsi, da tergo, andar dietro ad alcuno, Inf. XX, 46Atterrare, abbassar gli occhi
126;

vit pura. D. distingue tre specie di esseri, quei della prima sono atto

verso terra, Purg.

Ili,

a terra, Par. VI, 49. essere per terra, Purg. VII, 133.
dittarsi
a

81. Gittare Atterrarsi,

puro, cio gli angeli quei della seconda sono potenzia con alto Par.
:
;

XXIX,
cevere
;

35,

cio:

attivit

congiunta
ri-

all'impressionabilit o facolt di
le
:

terra,

Purg. IX, 129.

Della folgore che si precipita verso terra, Par. XXIII, 42.

sensazioni, cio gli uomini quei della terza sono pura potenzia, cio: gli elementi e la materia.

Attorcere,
XXVII,
125.

Atteso,
fra
Inf.
i

v.

Attendere.
lo

dal lat. torquere, Inf.


Particip. Attorto, Inf.

Attila, re degli Unni. D.


tiranni

trova

XXV,

115.

nella fossa

di

e nel!' Inf. XIII, 149 seguita la tradizione popolare che lo

XII, 134

sangue,

Attoscare,
:

dal

lat.

toxicum, pro-

priamente avvelenare, infettare. Per est. Inf. "VI, 84 Se il ciel gli addolcia o lo inferno gli attosca.

faceva distruttore di Firenze.

Attingere
latina, toccare.

Per est. degli occhi che veggono e toccano per certo modo un oggetto, Inf. XVIII, 129.

Attignere, voce

Attraversare,
all'altra, Inf.

dal

lat.

transver-

sus, traversare, passare

da una parte

XXV,

81

XXXI,

9.

Attinghe per: attinghi.

Attivo. Purg.

XXV,

52 e 73.

Venire a traverso, Par. IV, 91. Particip. Attraversato, ci che attraversa e interrompe il cammino, Purg. XXXI, 25. steso a traverso sulla strada,
attraversate

E principalmente nel

signif.

asceti-

DiInf.

fosse

co: attivo, opposto a contemplativo, Par. VI, N3.

XXIII, 118.

Atto, l'azione, Purg. Ili, 11; XXVI, 88. Par. V,30; VII,33; XVIII,
Ho.

Attribuire.
Attristare,
stire,

Par. IV, 46. nel signif. d': intri,

La funzione,
il

Inf.

V, 18.
:

depravare

corrompere
affliggersi,

Inf.

L' azione,

movimento, come
XXIII, 88. Purg.

atto

(Miagola
48.

Inf.

XXIX,

XIX, 104. Attristarsi,

Inf.

I,

L'atto, l'operazione, l'influenza, Par. X,39;X1II,62;XXVI1I,110;

57; VII, 124. Purg. XVII, 120.

XXIX,
I'

139;

XXX,
il

48.

Le
che

At tuffare,
chen, affondare,
56.

dall' ali.

taufen,
Inf.

tau-

azioni,

movimenti corporali
attitudine,

formano

gesto, Inf. IX, 39;


29. Purg. IV, 141;

In signif.
Inf.

immergere,

XXI,

passivo, Inf. Vili, 53.

Attuffarsi, immergersi, Inf.

XXI,

XXI, 32; XXIII,


VII, 88;

46; XXII, 131.

Particip. Attuffalo,

X, 38 e 138; XII, 82; XV,


14;

immerso,

XV1II,113.

88;
Par.

XXV,
I,

XXIX,

48;

52; XIV, 21;


il

XXX, XXX, 37.

70.

Attuiare. Purgat. XXXIII, 48. Espressione d' incerto signif. Lombardi crede attuiare formato da ottu-

L aspetto,
27. Par.

XXXI,

sembiante, Purg. XXIV, 51. Per est. l'ap-

rare che significherebbe: chiudere,

Attutarsi

Autorit.
part
Inf.
1'

turare, come il lat. obturare. Se mi fosse lecita una congettura, proporrei ottuia nel signif. di obturare, im-

armata dei Greci per Troia,


111.

XX,

melensire. Landino ha per avventura letto accuia nel signif. di assottiglia,


:

l'aria, Inf. IV,


;

spesso per: aere, v. ivi; 27 e 150; XXIII, 78; XXVIII, 104 XXXI, 37. Purg. I, 17 ;
110.

Aura,

lat. acuit,

onde

risulta

un vero conadottate la
le diffi-

XIV,142;XXV1II,
d' aria,

Un

alito

trosenso.
lez.

Ugo Foscolo ha
il

abbuia che torrebbe tutte

un venticello, Purg. XXIV, 146; XXVIII, 7.

colt se avesse

fondamento

di qual-

Aurora,

Purg.

II, 8.

che autorit. Biagioli arbitrariamente


spiega attuia per: oscura.

Ausarsi, da

uso, assuefarsi a

una

Attutarsi,

d'origine incerta, (dal-

cosa, Inf. XI, 11. Par. XVII, 11. Ausarsi con uno abituarsi con alcuno,

l' add. lat. tutus, sicuro?) moderarsi, spegnersi, cessare. Purg. XXVI, 27. Audienza, l'atto di udire, d'ascol*

Purg. XIX, 23.

Auso, forma
dito,

latina per oso, arche osa, Par. XXXII, 63 nulla


:

tare, Par. XI, 134. Voce antiquata. Aiutivi., voce latina per: udii, in

volontade

di

Ausonia, nome
inferiore,
il

pi ausa. antico

dell' Italia
,

grazia della rima, Inf.

XXVI,

78.

regno

di

Napoli

Par.

Particip Audilo, v. Udito. Augelletto, dimin. di

Vili, 61.
augello,

Austerich,
XXXII, 26;
(1814).
lez.

per:

Purg. XXVIII, 14;

XXXI,

61.

Austria, Inf. adottata dall'Aldo

Augello,
specialmente
gelli,

dal

lat.

aucella, avicula,

La Cr., Landino, Vellutello,

uccello, Inf. IH, 117, dove indicato


il

falco.

Al

pi.

Au-

Daniello da Lucca, Dionisi, Costa, VIviani, Foscolo e l'ediz. di Firenze,

Purg. XXVII, 15
64.

XVIII,

73;

XXI1I, 1;

e Augei, Purg.

XXIV,

V Aldina (1503) e 1' Antico leggono Austericchi. La Nidob. e Lombardi


Osterricchi, e alcuni
lez. della Cr.

ms. Ostericch. La
preferire,

Augosta, v. Augusto. Augurarsi, v. Agurarsi. ugure, indovino, Inf. XX, 110. Augusto, nome proprio. Primo
l'

mi sembra da

ogni caso deesi conservare la desinenza tronca che richiedono il verso e


in

e l'immagine.

imperatore romano, Inf. I, 71. La Cr. legge Agusto come pronunciavasi anticamente, Purg.
68.

Austro, nome

latino Auster,

il

vento meridionale, Purg. XXXII, 99.

XXIX, 116.

Nome

appellativo: l'Imperatore, Inf. XIII,

Augusta, titolo d'onore che davasi alle madri, mogli, sorelle e figliuole degli iropp. rom. e che D.

Autore, fattore, in questo signif. Dio chiamato verace autore, Par.


XXVI,
Bibbia.
40,

D. chiama Virgilio
I,
il

come autore

della Sacra
:

il

suo

autore, Inf.

85, cio: la fonte alla

alla

Add. insignito della


riale, Par.

Madonna,

Par.

XXXII,

119.

quale aveva attinto,

suo modello.
e

dignit impe-

Autorit, Autoritarie
,

Au-

136, dove Augosta posto in rima per: Augusta; la Cr.

XXX,

toritate, l'autorit della parola divina opposta alle ragioni umane,


Par.

legge Agosta.

XXVI, 26

e 47.

Autoritade

Aula, voce

latina per

corte, Par.

forma antica e poetica


l'esteriore, la

XXV,

42.

questa voce: presenza che incute il


di

ulide, porto

della Beozia d'onde

rispetto, la dignit, Inf. IV, 113.

Autunno

Avere.

17
Inf.
;

Autunno.
nel

Inf. Ili,

12 d'autunno,

Avaro.

tempo dell'autunno.
d'origine incerta, per es.

Avacciare,
il

voce antiquata, affrettare


ciarsi, affrettarsi,

respiro, Purg. IV, 116.

Purg. XIX, 113 Par. Vili, 77.

XV, XX,

68

XVIII, 63.

106; XXII, 32.

Allac-

Ave, prima parola della salutazione angelica (san Luca, i, 28), Purg
Ave X, 40. Par. Ili, 121 XVI, 34. Ave MaMaria, Purg. XXXII, 95.
;

Ai accio,
avaccio, Inf.

Purg. VI, 27. avv. voce disusata, pre-

sto, or ora, Inf.

mente.

Pi XXXIII, 106. X, 116, pi sollecita-

ria gratta piena, Par.

XXXII,
;

95.

Avello,
lus
;

forse dal lat. alvus, alveoInf.

Pi
v. A.

prontamente, Par.

la

tomba,

IX, 118

XI, 7.

XVI,

70.

valle,

lat. ab-ante, avv. che ha questa desinenza soltanto in rima


;

Avante,

Aventino, uno dei sette colli di Roma, Inf. XXV, 26. Avere, lat. habere. Come ausiliare
che serve alla coniugazione di
i

tutti

avanti, davanti, Inf. V, 138; XIII, 31

XVIII, 128

XXIX,
64.
7.

73.

-A

XXXIV,
tal

16. Purg.

II,

76;

verbi transitivi e a quella di molti verbi neutri, si trova ad ogni pagina.

Con che,
XXI,
:

punto, Purg. XI,

pure frequentissimo nel

signif. di

avantich, Inf. XVI,

Purg. VII, 32.

avere, possedere,

come

Inf. I,

97

II,

Pi avante, pi
ordi-

78;

III,

42.

Purg.

su, Purg.

52.

La forma pi
66
;

120; XVII, 140;

XX, 148. Par. XXIV, 85, ec. ec.

I,

naria

Significati pi speciali di
Inf. Vili,

Avanti. XXXI, 29 e

XXI, 74

bo

112. Purg.

Con che, Inf. Ili, 22; XXV1I,75. 119; Vili, 55; XV, 51. Purg. IX, 125. Farsi avanti, Inf. XXI, 92. Purg.

X,

49. Par. Ili,

Inf.

IV, 26. Par.

Ha, vi , Inf. VII, 118. Avea, XV, 106. - Come in


romanze avere
:

questo ver-

tutte le lingue
fica Inf.

anco

aver male.

signi-

Che hai tu?


51.
:

XXXI

131

avanzarsi

e trarsi

Aversi

XXXII, 106; XXXIII, al modo italiano per


t'

avere.

avanti, Purg.

XXVIII,
il
:

46.

Che alcun schermo


60, cio
:

haia

Inf.

XXI,

Avanzare,
di

signif. pi

questa voce
;

generale essere o andare al

riparo.

che tu abbia per te alcun


I

verbi reciproci prendono


in italiano
fa
il verbo esraramente le veci

di l

onde

signif. parziali di

questo

per ausiliare
sere, del
il

verbo. Nell'attivo: avanzare, spignere, Inf. XIX, 71. Purg. IX, 91.

quale

verbo avere,

come

Inf*.

Dare un vantaggio
guere,
Inf.

IV, 78.

sopra...,

distin-

33.

Par. Vili, 43.

XXXIII,
al-

Il

verbo avere

Sorpassare in

ha conservato per l'uso poetico

XXII, 128. Purg. XIII, 24. Generalmente, Inf. XXV, 12. Purg. XXVI, 120. Par. XVIII, 60.

celerit, Inf.

cune forme antiche come al presente, Abbo per: ho, Inf. XV, 86; XXX1I,5 ha! secondo la lez. della
Cr. per: hai, Purg. Ili, 144; VI, 147* sarebbe senza dubbio meglio scrihonne per ne ho, Purg. vere hai
:

In signif. neutro, avanzare, Inf. XI, 108. Avanzare, stendersi al di fuo-

ri,

Purg. XII, 24.


III,

Avanzarsi, pro-

gredire, Purg.

145.

XX XIII,
biamo,

93

avemo e avem per:


:

ab-

Avanzo,

guadagno, vantaggio,

Inf.

risparmio, Purg.

XXXI, 28. Avarizia. Inf. VI, 74; XIX, 104. Purg. XIX, 115; XX, 82; XXII, 34.

XXVI,

70.

XXII, 70; XXIII, 23; Purg. IV, 86; XXII, 70;

XXXIV,
perfetto,

69. Par. Ili, 72.

All'im-

Avea per: aveva

alla

prima

48

Avere

Avvallare.
rere, Inf.
spitto,

e alla terza persona, in poesia pi

XVI,

124.

Avere in
v. sopra.

di-

Avn per: vi, Inf. XXX, 110.


ediz.

frequente della forma regolare e trovasi in ogni pagina. Aveiper ave:

Avere in dispregio,

avea-

Avere in grado, gradire, accettare voAvere in ira, lentieri, Inf. XV, 86.
essere sdegnato contro... Inf. XI, 74.

no, avevano, forma adottata dalla Gr. mentre la maggior parte delle altre

Purg. V, 77.
Inf. XIII, 8.

hanno avean; negli antichi mss. trovasi avean con un punto sotto Va per indicare che non si pronunciava. Questa forma trovasi, Inf. XXXIV,
49.

123.

- Non

Avere in odio, odiare, Aver loco, Par. XXV,


manesco,
esser ne-

nulla, Inf.

Purg. XXXII, 4, e pi spesso. n no, Avin per: avevano, Inf. XXII,

Aver man violenta, esser


Inf.

XXI,

aver luogo, non servire a 48. Par. XXIV, 81.

XI, 40.

Aver mestier,

144;

XXXII,

42, e spessissimo.

cessario, Inf. II, 67. Par. Vili, 83. Aver nome, esser nominato, Inf. VII,

Al perfetto. Ei o hei per: ebbi, in parecchi mss. Inf. 1, 28 Corri i posato un


poco,

106; Vili, 68.

Avere onde,
XXIX,
XXIX,

aver ra-

gione

dove

la

riposato.

Vulgata legge Poich' ebbi Al condizionale. Averei

Purg. VI, 136. Par. Vili, 55. Aver per fermo, tener per certo,
di...

per: avrei,
per:

Inf. Ili, 56.

assicurane, Inf.

63.

Aver
Aver
Par.

Averebbe

per

figliuolo,

avere, tenere alcuno co117.

XXX,

avrebbe, Inf XIII, 49. Purg. 117, forme primitive e in so-

me

figliuolo, Inf.

per meno, fare minore stima

stanza pi regolari di quelle sanzioAvria per: avrebbe, nate dall' uso.

Purg. VIII, 81.


bero,
Inf.

XXXII,

Avrian per: avrebAverian 30.

Aver riguardo in uno, aver rispetto ad alcuno, Par. XVII, 73. Aver voce, aver la riputazione,
XXII, 137.
essere accusato
di... Inf.
il

XXXIII,

85.

Aia o haia per: abbia seconda pers., Inf. XXI, 60 terza Aggio, per pers., Par. XVII, 140.
Par. V, 127.
:

per: avrian, avrebbero, Inf. XIX, 27; Presente del congiunXXXI, 64. tivo, Aggi per: abbia seconda pers.,

Avere, sost.,
il

bene,

le ricchezze,

possesso, Inf. XI, 35; XII, 105;


e 72-

XIX, 55

in arabo Ibn Rasch, celebre filosofo arabo, commentatore di

Averrois,
;

abbia terza pers., Purg. VI, 102.

Aristotele

mor nel principio del

xm

sec.Inf. IV, 144.

XXXIII,

All'imperativo. Aggi per: abbi, Purg. 55. Il verbo avere con-

A verso, lat. aversus,


so,

e non avver^

come legge

la

Cr.

Par.

XXXIII,
L'ediz.

giunto a sostantivi con o senza preposizione serve a formare le seguenti


locuzioni
63.
:

78, distolto, rivolto altrove.

Avere a disdegno,

Inf.

X,

del Cornino (1727) ha gi corretto questo errore.

II

medesimo senso

espresso

vicenda,

v. A.

con anco maggior forza da avere in avere in didisdegno, Inf. XIV, 69


sputo, Inf. X, 36
Inf.

XXIII, 93.

Avere a mente, ramvicino,

avere in dispregio,

Avicenna,
lebre filosofo

arabo Ibn Sina, cearabo autore d' un


in
,

commento sopra

Aristotele

mor nel

1036, Inf. IV, 143.

mentarsi, Inf. IX, 34. Purg. XVIII,


75.
Inf.

Avere a
30.

XXV,

avere vicino, Aver caro, far caso

A vicino. vto. v. A.
Avolo.

voler.
63.

A volo. A

Par.

XVI,
lat.

d'una cosa, Par. Vili, 89, v. Caro. Aver faccia, aver sembiante, pa-

Avvallare,

ad-vallis, v. att.

abbassare, Purg. XIII, 63; XXVIII,

Avvalorare
57.

Avviticchiare.
Par.

49

Verb. neut. discendere, Purg.

Vili, 43. Avvallarsi, d'un fiume, In sidiscendere, Inf. XXXI V 45. gnif. fg. il giudizio di Dio non si ab,

XXVII, 28.- Nel signif. morale, opposto, nemico in politica, Inf. X,


46.

Nel luogo del Par. XXXIII, 78, bisogna leggere averso, v. ivi.

bassa, non

si

piega,

non

si

modera,

Avverso,

Purg. VI, 37. V. Divallarsi. Avvalorare, da valore, dar forza


di

Avvicinarsi, esser ad... Purg. XIV, 5.

avv., contro, Par. 11,63. presso, vicino


dal lat. vincire, cir-

render capace, degno, Par. X,

Avvincere,

93.

Avvalorarsi,
XXXIII,
di zelo,

fortificarsi,

Par.

condare, cingere, abbracciare, legare, Inf. XVII, 96 ; XXV, 52. Purg. II, 80.
Al particip. avvinto, cinto, Inf. IX, 42; XXXI, 88. Quantunque ne la Cr. n Mastrofini non ammettano il verbo

112.

Avvampare, da vampa, ardere,


Purg. Vili, 84
;

di

amore,

Par.

da vantaggio, esaltarsi per vantaggi, Par. VII, 76.

XXV, 82. Avvantaggiarsi,

awincire, io sono persuaso che tutte forme avvinsi, avvinse, avvinto non possono esser derivate dal lat. vincele
re,

Avvantaggio.
gio, v. ivi.

Par.

XXVI,

31.

La Nidob. e pi mss. leggono vantag-

ma da vincire, e che per conseguenza sia necessario ammettere il verbo italiano awincire analogo di
:

Avvedersi,
9 e 58.

accorgersi, Purg. IV,

avvinchiare o avvinghiare.
bracciare, Inf.

Avvegnach
da avvenire
;

Avvegna che,
Inf.

Avvinghiare, v. Avviincere, abXXXIV, 70. Per:


Inf.

quantunque,

XXV,

avvinghiarsi, cingersi,

V,

6.

145; XXXIII, 100. Purg. Ili, 1 ; XII, 8 XIII, 109; XXVIII, 31 e 134. Par.
;

Avvisare,
; :

tutti

signif. di

questo
:

XVI, 131

XVII, 23;

XX,6Qe79.
Inf.

Avvenire,

accadere,
;

IV, 28.

Purg, XXIV, 60

XXXIII,

28.

- Im146;
di

verbo fondansi sopra quello di vedere onde aver la mira, cercare, Inf. XVI, 23 XXIV, 28. - Riguarda;

re, considerare,

personale, accade, Inf. XXXI, 24. Par. 11,83.

XXX,

XX1II,90.

Purg. X, 71.

Par.

Accorgersi, penetrare,

Avventarsi

frequentativo

Esser di parere, Purg. XIX. 84. d'opinione, Purg. V, 35.

avvenire; precipitarsi, scagliarsi sopra... Inf. XV, 5; XXXII, 118.

Avviso,
avviso,

XXIV,

98. Purg.

secondo
,

XIII, 41

Per mio mio pare.re, Purg. e nel medesimo signif. a mio


l'opinione.
il

dal lat. verum, provaSostenere core, Purg. XXII, 31.

Avverare,

avviso, Purg. XXIX, 80 mio avviso, Par. VII, 19.

e secondo Nelle due


XXVI,
50,

me

vero, Purg. XVIII, 35.


il

locuzioni m'era avvisi, Inf.


Inf. Vili,

Avversario,

nimico,

115; XXII, 45. Purg. XIII, 116. -Dio detto avversario d' ognimale, Inf. II, 16. Nella rima questa voce ha spesso la forma avversaro, Inf. Vili, 95 XI,
;

107, non pare che si abbia a spiegare avviso


avviso, Inf.

mi fu

XXVII,

per: avvisato, io m' ero accorto ma che si debbano considerare queste


;

espressioni
nel
te
:

20,
lo
;

dove V antico avversaro

il

diavo-

come anco, Purg. XIV,


lat.

146.

come antichi gallicismi modo che dicevasi anticamenmie avviso, per: io sono d'opiattor-

Avverso,
sto.

adversus, add. oppo-

nione.

Nel

signif. fisico, Inf.

IX, 68.

Avviticchiare, annodare,
4

60
cere

Avvivare

Bacchiglione.
delissimo. Mor, per causa delle sue ferite, in prigione nel 1259 dopo la
sconfitta di

come

la vite o

l'

ellera
60.

si

appicca

agli alberi, Inf.

XXV,

Avvivare, vivificare, Purg. XXV,


50.
il

Soncino. (V. Muratori

La

Cr. legge ravviva che contro


;

Annali

senso

la

Nidob. e

hanno avviva
Par.
II,

nel

migliori mss.

medesimo

140; IV, 120. delle stelle che avvivano


XIII, 5.

il

signif.
est.,

ad ann. 1259.) Azzurro, sost., un oggetto azzurAdd. Inf. XVII, ro, Inf. XVII, 59.
d' Italia,

Per

64.

Avvivarsi, vivificarsi. Purg.


il

cielo, Par.

II.

XVIII, 10. Par. XVI, 28; XXIII, 113;

XXXI, 128. Avvocato,


natore.

B.
difensore,
de'
il

Par. VII, 14
L'
Il

Ice,

elemenBea-

L' avvocato

patroci-

ti

di Bice, contratto del

nome

tempi cristia-

trice.

ni (bisogna legger tempi e non templi), Par. X, 119, Paolo Orosio coetaneo

sto

intendimento di D. querispetto che s' impadronisce di

me

al solo

sant'Agostino, che lo indusse a scrivere la sua Historia adversus padi

co quando
tilato.

suono di questo nome, ansi enuncia per met o mu-

ganos, in sette libri, che ha per fine di difendere il cristianesimo contro


le

preti

accuse de' pagani. Alcuni interhanno falsamente creduto che

Babbo. Inf. XXXII, 9, voce dei bambini ancora balbettanti che non sanno pronunciare la parola padreA
Babilon
Nidob. o
Cr. Par. XXIII, 135. La vita terrena detta in questo luogo un esiglio di Babilonia.

per questo avvocalo D. abbia inteso


parlare di sant'Ambrogio. Avvolgere, verb. att. Inf.
132,

Babilonia,

XXXIV,

giando. Avvolgersi, attorcersi, Inf. Al particip. Avvlto, atXXV,


5.

un ruscello che corre serpeg-

Baccelliere.

Par.

XXIV, 46. Vo-

ce d'origine quasi ignota, derivandolo alcuni da baculum o il bastone

torto,

delle
;

vele

VII, 14

XX,

44;

di dei

d'una nave,

Inf.

che davasi

ai

Baccellieri

come

inse-

serpi ravvolte, Inf. capegli ravvolti alla


103.

gna
dolo

di loro

da

mano,
volte,

Inf.

XXXII,
sicure,

Gambe avPurg.

dignit ; altri derivanbacca lauri per dire in:

mal
122.

vacillanti,

coronato d'alloro. Pretermettonsi altre etimologie ancora pi sospette. II


Baccelliere era uno scolare che aveva
finito
il

XV,
105.

Azzo (ITgolin
Benvenuto
miglia
1'

d'). Purg. XIV, Persona tanto poco nota che


lo

alle dignit

suo corso e poteva aspirare accademiche superiori,

degli

crede della illustre faUbaldini di Firenze


;

come
stro

il

Baccelliere
il

dottorato. Nel luogo citato il il Difendente, e il Mae-

Anonimo invece

e Pietro di
;

Dante
il

Presidente in una disputa acdell' Italia

Io

dicono cittadino di Faenza

che

cademica.

mi sembra pi probabile. Azzolino, pi comunemente detto Ezzelino da Romano, conte di Onara, vicario imperiale della marca di
Treviso,
1

Bacchiglione, fiume

superiore che passa per Vicenza. Quegli che Fu trasmutato d' Arno in di Firenze a ViBacchiglione, cio
:

uomo

violentissimo e cru-

cenza,

Inf.

XV,

113, fu

Andrea dei

In Toscana voce famigliare usata non

meno

dagli adulti e da' vecchi che da' bambini.

Bacco
Mozzi arcivescovo
di

al-

Balestrare.
nel signif. proprio, Purg.

54

Firenze che D.
in-

XXXI,
92.

103

accusa di pederastia. Benvenuto lega alcune delle inezie che costui farciva nelle sue prediche.

per

umettato,

Inf.

XXX,

Bacco,
93. Par.
si

lat.

Bacchus,Pmg. XVIII,

Nella rima D. XIII, 25. serve della forma Baco, Inf. XX,
;

Bagnoregio, ora Bagnarea, borgo nei dintorni del lago di Bolsena, patria di san Buonaventura, Par. XII,
128.

Baialo,

lat.

bajulus,

quegli che

59

la citt

di

Baco
lat.

Tebe nella
Inf.

Beozia.

porta, il portatore, Par. VI, 73. Per baiulo seguente D. accenna l' imp. Au-

Baciare,
134
1'
;

dal

Baciarsi, baciare uno Vili, 44. altro , baciarsi vicendevolmente,

badare,

V,

gusto, secondo

che port

l'

aquila

romana come insegna della dignit


imperiale.

Purg.

XXVI,
v.

32;

XXXII,

153.

Baco,

Bada, Badare, come


fon/er,

Bacco. v. A bada.
il

francese ber,

onomatopeacheesprime l'aper-

tura della bocca di quello che guarda

Baiaselo, o rubino balascio, che ha un color pi chiaro del rubino propriamente detto, Par. IX, 69. Si suppone derivato questo nome da certa parte delle Indie orientali ove furono primamente trovate queste
pietre preziose.

con istupore; guardare, considerare Badar attentamente, Purg. IV, 75.

Balbo, impedito
XIX,
7.

della lingua, Par.


se-

sottilmente, Par. VII, 88.

Badia,
resi della

per: abbadia (questa afe

Balbutire
condo
:

Balbuzzire,

prima sillaba delle parole frequente in italiano e ne troveremo parecchi esempi), Par. XXII, 76.

il

latino, la

forma pi italiana

Baldanza,
bold,
Inf. VIII, 119.

balbettare, Par. XXVII, 130 e 133. dall'antico ali. bah,

Bagnacavallo,
della

borgo e castello

audace; l'arditezza, l'audacia,


altra

lungi da Ravenna, che a' tempi di D. aveva i suoi conti propri, Purg. XIV, 115.

Romagna non

Saldezza,
danza che ha
il

forma

di:

Bal-

medesimo

signif.

ma
109.

Bagnare,
Nel
Ili,

dal

lat.

balneum.

antiquata, Par. XVI, 17;

XXX11,

signif. flg., della pioggia,

130

del mare che bagna le coXXVI,


105;

Purg.

Baldo,
XV,
67.

ardito, coraggioso, Par.


il-

ste, Inf.

IX, 114;

d'un

Baldo
GLIONE.

Aguglione,
lat.

v.

Agu-

fiume,

Inf.

XXVII,

62. Par. IX, 47;

delle lagrime, Inf. 6 e 24. Purg. XIII, 84. Bagnar Di bambini di sudore, Inf. Ili, 132.

52. Purg.

XXVIII,

Balena
Inf.

XX,
che

balama, cetaceo

XXXI,

52.

umettano

la

lingua

Par. XXXIII, 108. Bagnarsi, detto per ironia, delle anime fitte nella

poppando,

forse dal greco <j>acandido, lucido, o q>o, splenNel dere, brillare, lampeggiare.

Balenare,

Xfips,

signif.

prop.
18.

Inf.

XXII,

24.

Purg.

Per est., un luogo bagnato dalle lagrime che


vi cadono, Inf.

ghiaccia del Cocito,Inf. XXXIII, 156.

XXIX,

In
il

signif. attivo, sfolgoInf.

XX,

6.

rare a guisa di baleno,

111,134.

Come sost.

lampo, Purg. XXIX,


Par.
lat.

Un monte
v.

che

si

bagna delle scaturi-

19.

gini che ne discendono, Inf.

Apennino.

XX,

64,

Particip.

Bagnato

Baleno, il lampo, Balestrare, dal

XXV,

81.

ballista o

52
ballislra,

Balestro

Baratteria.

greco

XIII, 98. Purg.

pUo, scagliare, XXV, 112.

Inf.

propriamente uno sporto, un terrazzino,

o
in

Balestro, la balestra, Inf. XXXI, 83- Purg. XXXI, 16. Balia, dal lat. bajulus onde sono
derivati
:

mente

roccie sporgenti. Finalgenere roccie che formano


:

sporti o ripiani, Inf. XI, 115;


93. Purg. IV,

XXIX,

47

VII, 88

IX, 50 e 68.

ce francese

biulo, blio, bailo e la vobailli; la nutrice, Par.

Banco,
gnif. prop.
le

XXX,
mata

141.

Per astrazione
:

si foril

bant. Nel sibanco o panca sulla qua assiso l'uditore, Par. X, 22.
dall" ali.
il

la

voce

Balia,

l'

autorit,
I,

po-

per: grado, Par.

XXXI,

16.
il

tere, Inf.

XIX,

92. Purg.

66.

Banda,
Inf.

dall'ali,

band;

lato,

Ballare,

dal basso latino ballare,

greco |3aUw, paUi^o, danzare, Purg. Per derisione dei danXXVIII, 53. nati che si agitano nella pece bollen-

XVIII, 80. Purg. XIII, 79. Bando, dall' ali. bann, che ha due l'estensione signif. principali: 1.
della giurisdizione,
;

il

distretto

(v.

te, Inf.

XXI, 53. Ballo, la danza, Purg. X,


103.

Abbandonare) onde Bando,


79. Par.

V esclu-

sione, l'esiglio,

XXV,

bando
consideraso.
l'

dell'

Balzo. Dopo matura


zione io credo che
:

XV, umana natura, cio


Inf.

81 posto in
:

esclu-

Uscir di bando, ritornare dal-

balzo, balco e

esiglio,

Purg. XXI, 102:


l'ordine,
si fa

2.

la

balcone, differiscano soltanto nella forma, ed abbiano in sostanza un me-

pubblicazione,
blico

l'editto,

desimo

signif. e

provengano

dall' ali.

principalmente quando banditore onde


;

11

per pubnovissimo

balleu, trave,

che significa

propria-

mente un balcone o
:

finestra a sporto.

In questo signif. gl'Italiani valgonsi della forma balcone, come vedesi in

bando, grida, l'appello dell'Universale Giudizio, Purg. XXX, 13. La pubblicazione, la rivelazione. Par.
la

XXVI,

45.

Per

ultimo, Par.
il

XXX,

Petrarca (Canz., parte n, canz. iv, st. 3) Standosi ad unbalcone, e in Tasso (Gerusalemme Liberata, e. ix, st. 74)
L' aurora intanto

34, per est., la voce,

suono della
XI, 117. la vora-

poetica tromba.

purpureo volto Gi dimostrava dal sovran balcone. E


il

bel

Bara, dall' ali. bahre, Par. Bratro, voce latina; *


:

precisamente come pure gli Spagnuoli dicono La rosada aurora por


:

gine, 1' abisso, Tnf. XI, 69. In questo luogo l'Inferno detto bratro.

Baratta,
Inf.

la baruffa, la

contesa,

y balcones del manchego horizonte a los mortales se mostraba


(Cervantes, DonQuixole,\\b. i,cap.2). Ed pure precisamente in questo si-

las puertas

XXI,
del

63.

Barattare, voce
lat.

usitatissima nel

te in

medio evo e conseguentementutte le lingue romanze ma la


:

che D. dice, Purg. IX, 2 La con. cabina di Tilone antico Gi s'imbiancava al balco d' oriente, giacch si de
gnif.

cui origine ignota ; il signif. principale quello di far baratteria, truffare, giuntare. D. l'usa in signif. di: truffare nei traffichi, Par.

legger balco con alcuni mss. invece di


balzo. Quest* ultima

XVI,

57.

forma che trovasi

Baratteria,
abusa del suo

azione di quello che

pi volte nella D. C. sembra indicare

officio

per vendere

la

Non

voce latina,
i

ma

greca

0apa^pov, che

era

una fossa profonda ad Atene ove

precipitavansi

condannati.

Barattiere

Basso.

53

pagare di quello sarebbe suo debito fare gratuitamente,


si fa

giustizia, e

Inf.

XXII,

53.

morto nel 1190. D. lo dice il buono, forse per ironia, alludendo a Milano da esso distrutta nel 1162.

Barattiere,
teria,

colui che
Inf.

fa

barat41
;

impiegato venale,

XXI,

XXII,87e136. Il Barattiere rispetto negozi mondani quello che il Simoniaco rispetto agli ecclesiastici. Le voci barattiere, baratteria, ec. sono
ai

Barbuto, che ha molta barba, uomo maturo, Purg. VII, 102. Barca. Nel signif. prop. Inf.
VIII, 25. Par.
II,

1.

Per

est.
:

Purg.

XII, 6 pmgert sua barca, cio spinmandare avanti affrettarsi, gere


,

antiquate.

Par.
barattiere, Inf. XI,
67.
la
Inf.

Baratto, per:
60.

II, 1

Vili, 80

XVI, 96

XXIII,

La Navicella
citt

di san Pietro per

Chiesa, Par. XI, 119.

Barba.

VI, 16

XII, 78

XX,

Bari,

marittima della Puglia

107;XXI1I,113. Purg. 1,34; XXXI,


68 e 74. In quest'ultimo luogo Beatrice dicealza la barba per dire viso, volendo rimproverare a D. certe leg:

nel regno di Napoli, Par. Vili, 62. Barone, titolo di nobilt.

Il

gerezze sconvenienti ad sua et.

uomo

della

gran barone, Par. XVI, 128, , secondo Giovanni Villani (lib. iv, e. 2) e gli antichi commentatori, il barone Ugo, creduto da Villani appartenere
ai

Barba
como

(il), nel lat. del


zio.

medio evo

margravii di Brandeborgo
III, fu

(?), il

Quegli di cui parlasi nel Par. XIX, 137 don Giare delle

barba e barbanm,

quale, regnante Ottone

vicario

Giacomo I Giacomo
Alfonso
VII, 115.

Baleari, figliuolo di re di Aragona e il fratello


;

imperiale in Firenze, e mor nel 1006, dopo aver fondate diverse Badie (di-

II

re di

Aragona

fratello di

cono: sette], e conferito l'ordine della cavalleria a pi famiglie di Firenze, che avevano inquartato nel loro lo stemma di lui. Secondo

III,

di cui parlato nel

Purg.

Barbagia.
sitori si

Tutti gli antichi spoaccordano in dire che Barba-

l'

usanza del medio evo, D. d pure Barone ad alcuni santi, il titolo di


a san Pietro, Par.

gia era

nome d'un monte o distretto montuoso della Sardegna, i cui abitatori, non soggiogati da' Genovesi
erano
di barbari e disonesti

come
a san

XXIV, 115;
17.

Giacomo, Par.

XXV,

costumi

Purg. XXIII, 94 e 96.

antica famiglia nobile di Firenze, Par. XVI, 104. . Basilica, la chiesa regale, la cat-

Barucci,

Barbariccia, nome
bolge, dove sono puniti
Tnf.
i

di

diavoli della quinta bolgia di

uno dei Male

tedrale. D.
la

1' usa per est. a indicare chiesa trionfante nel cielo, Par.

barattieri

XXV,

30, o

generalmente

la

Corte

XXII, 29, 59 e 145. Il nome indica una baiba arruffata e


;

XXI, 120

celestiale.

Bassarc,

per: abbassare

il

ricciuta.

volto, Inf. XVIII, 47.

Barbaro,
e
i

Bomani dicevano

nel signi f. che barbari


:

Greci
i

Bassissimo,
Inf.

superlat. di basso,

fore-

XXIV,

38.

stieri,

Purg. XXIII, 103. Par.

XXXI,

Basso,
gnif.
fisico,

add.

dal

lat.

del

medio
Nel
si-

31.

evo bassus, forse da


Purg. XVIII, 119.
detto Barbarossa,
Inf.
I,
I

basis.

Barbarossa.
L'imp. Federigo

61
I,

XXVI, 128:

XXXII,

17.

Purg.

114; IV, 55;

54
XVII, 12;

Basso

Battezzato.

XXX,
I,

5.

Par.

Pie basso, Inf.

30;

bassi, Inf. Ili, 79;

Purg. V, 90,

degli occhi della fronte,


XXIII, 61.

XXI,

108.

Battaglia,
ballualia

dal

lat.

del

medio evo
de' glasi

e battalia,

esercizi

diatori, de' soldati

ec Non

trova
signif.

dei capucci che co-

prono

gli

occhi, Inf.

nella D. G. senonch in
d'est,
il

un
la

combattimento,

pugna
spiri-

Mondo

basso, V Inferno, Inf. Vili, 108.

contro la debolezza del corpo, Inf.

Basso Inferno, la parte inferiore dell'Inferno o citt di Dite, opposita


alla parte

XXIV,
tuali,
gli

53.

Combattimenti

superiore ove sono puniti


gravi,
Inf.

Conflitto dePurg. XVI, 77. occhi contro la soverchia luce,

peccati
XII, 35.

meno

Vili, 75;

Par. XXIII, 78.

Delle stelle propinque al

tramonto, Purg. Vili, 92.

Sangue

Battere,
Nel

lat.

batuere, percuotere.
Inf.
Ili,

signif.

prop.

111

basso, parlandosi della parte ove il lago del sangue era men profondo,
Inf. XII, 124.

XVIII, 36 e 124.
;

Profondo, Inf. IX, 28;


est.

Per punire, Purg. Per est. la XIV, 151 XIX, 61. L' onda pioggia batte, Inf. XI, 71.

XVI,

98.

Per

XXV,

129.

voce bassa, Purg. Condizione bassa, de-

batte la riva, Purg.

1,

101

caduta, Purg. XII, 62; XVII, 117.

moneta,
flg.

Inf.

XXX,

89.

Battere
signif.

Nel

battere

il

Debole, insufficiente, Par. X, 46. Nel signif. morale, basso, volgare,

grano, Par. XIII, 36.

comune.

Bassa voglia

piacere

abbietto, indeguo, Inf. XXX, 148. Vita bassa, ignobile, abbietta, Inf.
Ili, 47.

Batter l'ali per: volare, Inf. XXII, Batto per 115; XXVI, 2. batt, Batter l'ali in basso, Purg. Xll, 98.

Par. XI, 3: Io non credo che ci


gnifichi
:

si-

abbassare

il

volo verso

la

terra,

Basso,
Purg.
54.
Ili,

avv.
;

Inf.

V,110; XX,
;

10.

piuttosto: batter le ali rasentando la superficie della terra, co-

ma

55 IV, 108 VII, 133 XI, Parlar basso, con voce bassa,
;

me

fanno le rondini.

Non

battere

Purg.
109.

XX, Basso,

118.

In basso, v. In.
il

ancude, Par. XXI V,1 02, figuratamente per indicare operazioni sopranaturali.

sost.,

basso. Par.

XIV,
,

Particip. Battuto, nel signif. prop.

Inf.
,

XVI,

Bastardo
Purg. XIV, 99,
degenerato.

d'

origine

incerta

IX, 45.

24. Per est., punito, Par. Battersi petto, in segno di


il

in

questo luogo vale

Bastare,

verb. impers. d'origine

incerta, Inf. XI, 20; XVIII, 98; 89; XXXII, 107. Purg. I, 93

XXIX,
;

XIX,

Battersi a palme, percuotersi con le mani per dispetto e furore, Inf. IX, 50. Batter I* occhi, sost., il chiudersi e aprirsi istantaneo delle palpebre, Par. XX, 147.
:

Batcontrizione, Purg. VII, 106. tersi V anca,per dolore, Inf. XXIV, 9.

61;
71
;

Non
109;

136; XXVIII, 84. Par.I, IV, 122 V, 78 XXXII, 66 e 76.


;
;

XXV,

bastare,

Inf.

IV, 35

XVIII,
60. Par.

XXIV,

56. Purg.

XXII,

XXXIII, 123.

Battsimo, per battesimo, lat. baptismus, Inf. IV, 35. Purg. XXII, 89. Par. XX, 127; XXV, 9; XXXII, 83.

Basterna,
sul quale gli

voce

latina, lettiga a
il

Battezzare,

verb.

Come sost.
Par.

ruote. D. l'usa per

carro mistico

Dinanzi al battezzar, prima della


stituzione del Battesimo,
129.

in-

apparve Beatrice, Purg.


v.

XX,

XXX,

16.

Batisto,

Battisto.

Battezzato,

sost.

e al pi. Par.

Battezzatola

lat.

Beati.

55
la Ci*. scrive

XXVII,

51

per dire

Cristiani.

Battista. Malamente
Batista, poich questa

Non
il

battezzato, che

non ha ricevuto

voce viene dal

battesimo, Par. XIX, 76.

tezza, Inf.

Battezzato!*?, quegli che batXIX, 18. Tutti gli antichi commentatori Jacopo della Lana Benvenuto, Landino, Vellutello, dove
,
,

Baptista. San Giovanni Battista, Purg. XXII, 152. il patrono di Fi-

renze, lnf. XIII, 143; d'onde la dizione la lega del Battista, Inf. XXX,
74,

parlando del fiorino fiorentino co-

detto Fatti per luogo de' battezzatori s' accordano nello sponere fatti a
:

niato con l'impronta di san Giovanni Batista. // Battista, Par. XVI, 47

uso dei preti che battezzano idest sacerdotutn ibidem boptizantium dice Benvenuto. Siccome nell'antica Chiesa battezzavansi bambini soltanto in
;

posto per: il Battistero di Firenze, che accosto alla cattedrale. Le

circostanze del di lui martirio sono

accennate, Par. XVIII, 134. V. Gio-

certi

giorni

prefissi

dell'

prevenire ogni sinistro

anno, per erano fatti

vanni.

Battisto.
tica per
:

Cr. Batisto, forma an-

nelle sponde dei battisteri certi incavi

Battisterio, Par.
v.

XV,

134.

o pozzi dentro i quali ponevansi i preti, per non essere pigiati e impediti dalla

Battuto,

Battere.
d'

Bava,
XXXIV,
Be',
v.

voce

origine ignota, Inf.

calca delle persone e per


di questi pozzi

54.

essere pi prossimi all'acqua. Dice D.

Bello.
ec. Via via che D. e Virgilio

per salvare un bambino che vi era caduto.

di

aver rotto uno

Beati
ai

ascendono per

Tale costruzione dei fonti battesisi


11

mali, demolita a Firenze nel 1576, conservata nel battistero di Pisa.

i gradi che conducono vari ripiani del Purgatorio, odono delle voci che cantano le Beatitudini

canonico Dionisi

Verona fu primo a proporre una nuova spiegazione,


di

cio di leggere battezzatorii o battezzalorj


ro,
l'

pi.

di: battezzatorio, battiste-

con le quali il Signore d principio al suo Sermone della Montagna (Eu. di san Matteo, e. v). La maggior parte dei commentatori vogliono che queste parole sieno cantate da vari angeli
guardiani
dei gradi per i quali si passa da un ripiano all'altro ma confrontando tutte queste allegazioni,
;

che non solo contradice alunanime testimonio degli antichi


ci

commentatori che avevano co' propri occhi veduta tale usanza, ma che porterebbe oltreci
di battezzatorii,
la lez. fatti in luogo

diche non vi ha esem-

pio, laddove trovasi spesso per luoghi, come nelle Chiose attribuite a Boccac-

appare manifesto essere stata intenzione di D. di evitare la monotonia. Alcuna volta sono voci, Purg. XII, 110, che cantano per modo da rendere

cio

la
;

qual

lez.

convalida l'antica

spiegazione. Intorno alla quale non rimane altro dubbio che la parola annegare, che non sembra applicabile a
quelli stalli o pozzi nei quali non doveva entrar l'acqua; ma annegare potrebbe per avventura aver il signif. di perire in genere, del che non mancano esempi.
:

impossibile il propriare se tali voci vengano dalle anime del ripiano che i pellegrini hanno lasciato, o da quelle del ripiano a cui

ascendono.

Al-

non dubbio che i canti vengono dalle anime che si lasciano


tre volte

dietro,

XXII,

nel Purg. XV, 38 e Pi spesso ancora le parole sacre sono cantate dall' angelo
5.

come

guardiano,

come Purg. XVII, 68;

Bcaludo
VII, XIX, 50; XXIV, 151 Oltreci l'entrata dei Pellegrini nel
;

Beccaio.
Il

XX

8.

nel 1290 in et di circa 24 anni.

Purg. accompagnata da un Tedeum, chi lo canIX, 140, senzach si sappia Per ultimo, Purg. XXIX, 3, Ma ta. tilde canta il primoversetto del Salm. xxxn (xxxi) Beati quorum leda sunt arrivo dei Pelpeccata per celebrare V terrestre e il legrini nel Paradiso

poeta ha consecrato alla di lei memoria un culto eterno; non contento di


porla fra gli eletti, 1' ha fatta simbolo della Teologia e della Bivelazione

Divina.

introdotta nella

D.C.

fino

dal principio per ispedire Virgilio in

soccorso di D.,Inf.
dipoi al

II,

70. Si

mostra

compimento

Fra

le Beatitudini

della loro purificazione. che D. fa canta-

re,

sonvene due che vogliono essere

sua gloria sopra un mistico carro che figura la Chiesa e lo riprende de' suoi traviamenti, Purg. XXX, 73. Dopo averin tutta la
gli rivelati
i

medesimo

n'avean: spiegate: Purg. XXII, 5 Detto meBeati, in le sue voci Con sitio (o
ci fornir, glio siliunt), e senz'altro
il

destini della Chiesa, l'ac-

compagna
per
il li

nella sua

peregrinazione
e inter-

cieli

come sua guida


fra gli
eletti,

che sembra voglia significare, che della beatitudine (Matteo, vi, 6) non
cantarono altro che
le

prete; e lo lascia dipoi per riprendere

suo scanno

ponendo

parole Beali
il

in

sua vece presso a D. san Bernardo,

qui siliunt justitiam, mentre che

rimanente
sato in

questo luogo parafraitaliano dall' angelo, Purg.


di

XXIV,

ma

151, nelle parole Beati cui alluTanto di grazia, che l'amor del gusto
lor troppo disir

Il suo nome nel Par. XXXI, 39. poema frequentissimo, Purg. VI, 46; XV, 77; XVIII, 73; XXIII, 128; XXVII, 36; XXX, 73: XXXI. 114;

Nel petto

non fuma,

Esur'iendo sempre quanlo giusto, che corrispondono a Beati qui esuriunt


justitiam,

XXXII, 85. Par. Ili, 127; IV, 13; VII, 16; XIV, 8; XVIII, 17; XXIV, 22; XXV, 137; XXVII, 102; XXX, 14, e
pi altre volte.

quoniam ipsi satura.buntur. Beatitudo, voce latina che D. usa per -.certo numero d' anime beaPurg. XVIII, 112.

Beatrice.
di

Baimondo Berengario conte


di

Purg. VII, 128, figliuola di Pro-

venza, prima moglie


gi re di Napoli. V.

Carlo

d'

An:

te,

Margherita.

Beato,
Inf. 1,

120

add., felice, salvo, eletto, IV, 50 e 61 ; VII, II, 53


; ;

Beccaio, da
capro;
burca;
altri
il

becco nel signif. di

vorrebbero derivarlo da

94. Purg. II, 44


;

XIX,

50- Par. II, 129;

macellaro, Purg.
sia

XX,

52.

IX, 20 XXI, 20; 110 ; XXXH, 98.


tiene
a'

Per quello apparbeato scanno ec.

XXV,

127;

XXVIII,

beati,

come
;

provato che Ugo Capeto non fosse figliuolo d'un beccaio di Parigi, per noto che una oscura

Quantunque

Inf. II, 112.

Par.

XXV,
;

Purg. XXI, 16; XXXI, 97. Come 127 XXVII, 17

davansi con
Villani

tradizione e la fama popolare accorl' asserto di D. come ap-

interiezione beato

XXVI, 73 XXXII, 43. Come


i

te !

felice te

Purg.
sost.,

parisce da quanto ne dice Giovanni


e. 4), il quale afferma (I. iv, chiaramente che a suo tempo si credeva universalmente, che il padre di Ugo Capeto fosse un popolare di Parigi, beccaio e mercatante di bestiame. Di che si trova parimente riscontro in alcuni antichi romanzi.

beati,

Purg.
38.

XXX.

13, Par. Ili,

50;

XXXIII,

Beatrice,

figliuola di

Folco Por-

tinaro, cittadino di

supremo amore

Firenze, primo e di D. Fu sposata al

cavaliere Simone de' Bardi e

mor

Beccaria

Bcllisar.

57

Beccaria, secondo la Nidob., Aldo gli storici lombardi; ovvero Becla

peri tre rostri;


dice
:

ma
cum

Pietro di Dante

Ille

de tribus hircis, e

Benvenuto

cheria, secondo

Cr. e Giovanni

dice similmente
renti (Annot.,

tribus hircis. Pa-

Villani, il quale narra (lib. vi, e. 65) che un abate di Vallombrosa della famiglia Beccheria di Pavia (secondo
altri di

ii, p. 24) accerta di pi che lo stemma dei Buiamonti, quale si conserva negli archivi di Firenze,

Parma], legato del papa,


d'

fu

decapitato a

Firenze nel 1258, per

Dar

ha figurati nello scudo tre capri. 2 di becco, Purg. XX1I1, 30 per:

accusa
119.

aver cospirato co' Ghibellini

mangiare.

allora cacciati della citt, Inf.

XXXII,

Becchetto, probabil mente dimin.


Anticamente il cappuccio monaci 1 aveva, molte volte, appiccata alla punta una lista del medesimo panno che si avvolgeva intordi
becco.

Beila, sopranominato II Veneramonaco inglese dottissimo per quella et, autore d' una Storia Ecclesiastica e d' una Cronica. Mor nel
bile,

de'

735. Par.

X, 131.
burla, scherzo che
si fa

Beffa,
alcuno,

ad

Inf.

XXIII,
v.

14.

no

al collo

Par.

XXIX,

o alla testa. Dal luogo del 118, sono indotto a crela

Begli, Bei,
lacqua e
velacqua,
il

Bello.
lo dice Bi-

Belacqua, Benvenuto

dere che D. abbia posto

parte per

Postillatore Cassinense Bi-

il tutto, becchetto, per: cappuccio, potendosi veramente nella punta di que-

ambidue dicono che fosse


strumenti musii

musico
l'

e artefice di

sto nasconder qualche cosa.

cali. D. lo

questa voce ha due signif. assolutamente diversi, becco o: capro

Becco,

Negligenti delAntipurgatorio, Purg. IV, 123.

trova fra

Belletta,
lutum;
149;
32.
il

forse dal greco Tn\Xog f

dall'ali,

boct, e

becco: rostro,

gallica, gnif. di
50.

secondo Svetonio.
:

voce Nel si-

fango, Inf. VII, 124.


bello,

Bellezza, da

Purg. XIV,
128.

capro, trovasi
signif.
di
:

Inf.

XXXII,

XXIX,

87;

XXX,

Par.

Nel

rostro, Purg.

RiXXXII, 44. Par. XX, 29 e 44. mangono per due luoghi nei quali il

XXIV,

19; XXVIII, 84; XXX, 19 e D. dice, Purg. XXXI, 138 se-

conda bellezza quella che Beatrice ha


acquistata nel cielo, per opposizione alla sua bellezza terrena. Bcllincion Berti, dell' antica
famiglia fiorentina De' Ravignani consorti de' conti Guidi. Bellincione vi-

suo

signif.

non

ben

definito, Inf.

XV,

72.Ma lungi

fta dal
il

becco l'erba, nel

quale per
probabile

X V 11,
nello

signif. di: rostro pi nel secondo luogo, Inf. 73 Che recher la tasca coi tre

becchi,

bisogna

prima decidere se

stemma

dei Buiamonti vi fosse-

ro rappresentati tre rostri o tre capri.

veva verso la fine del xn scc, Par. XV, 112; XVI, 99. Bellisar o Bellisario, celebre
capitano
tolse
l'

La maggior parte de' comentatori e Monti (Proposta, li, p. 101) opinano

dell'

imp. Giustiniano che

ri-

Italia ai Goti, Par. VI, 25.

E anco
Nel voi.

de' secolari

come apparisce da pi antiche


;

pitture.

del

Dante edito da Lord Vernon,


e trovasi

vi lo

stemma

de'

Buiamonti

e la notizia

storica della sua autenticit

nobile dantofilo alla tav. contenente le


gliere ogni dubbio.

pur rappresentato nell' Album Dantesco dello stesso Borse o Tasche degli Usurai. Il che servir a to-

58

Bello
e precedente le consonanti
I,

Bene.

Bello,

semplici Bel,lnf.

Me 87;
138;

li,

63; IH,

trovandosi esempi della voce belva 1 presa in signif. d' animale domestico.

M;
17;

V, 101

XII, 68; XVIII, 55;

XIX,
18,
Il

Belzeb,
lo

Belzebub o Belzebuth.

XX,
;

61;

XXIV,
II,

XXXIV,
,

principe dei diavoli. D. per lo pi

34 e 137. Purg.
VII, 45 32;

Vili, 55 e 79

8 e 75; III, 107; XII 88; XVI,


;

XIX, 101; XXII, 148; XXVII, 136; XXIX, 115; XXXI, 104. Par. II, 28 e 130; III, 48; Vili, 2 e 15; X,
71 e 109;

chiama Lucifero, Inf. XXXIV, 127. llt'iiaco, nome latino , lacus Benacus, ora detto Lago di Garda, Inf.

XX,
138.

63, 74 e 77.

Bench, cong.

Par. 11,103;

XXV,

XIV, 131; XV, 130; XVI, 3! XIX, 36; XXI, 138; XXII, 154; XXIII, 71; XXVII, 137;
XII, 31;
;

Benda,
mente:
Purg.

dall'ali, binde,

propria

la fascia. D. l'usa per: velo,

XXX,
mente.

9;

XXXII, 5,
1

e frequentedannati chiamano la vita


bella,

XXIV, 43 Femmina
:

nata

terrena vita
:

Inf.

XV,

57.

W bel per mi piace, Inf. XIX, 37. bello, fia bello, giusto, conviene, meglio,

non porta ancor benda, cio ancora bambina. Sar forse sempre impossibile determinare chi fosse la donna
di cui D. vuol

qui parlare. Alcuni


alla
altri

XXV,
gli

IV, 104. Purg. Al pi. be43. Par. XVII, 68.


Inf.

credono che alludesse


(v. ivi), del

Gentucca

verso 37;

precedendo vocale, Purg. XXVII,


Inf.

de' Fieschi maritata al

ad Alagia marchese Mar-

136.

Bello (Ger del).


27.

XXIX,

Riferisce

Benvenuto che co-

stui fu della famiglia degli Alighieri e perci parente di D., e che fu ucci-

so da uno dei Sacchetti per aver poste dissenzioni nella sua famiglia. Egli rimprovera a D. la sua morte invendicata.

amico di D. Pare nondimeno che Buonagiunta parli di donna nata a Lucca, il che non aped plicabile ad Alagia di Genova inoltre non par credibile che la moglie di Marcello, morto nel 1316, fosse ancora bambina nel 1300.
cello Malaspina
,

Dopo qualche tempo uno

dei

Sacchetti fu assassinato per vendicare la morte di Ger.

Le bianche bende, Purg. Vili, 74, sono il velo e i nastri bianchi che portavano le vedove. E Le sacre bende

Belo,

re di Tiro, padre di Didone,

significano 114.

veli monacali, Par. IH,


le

Par. IX, 97.

Bene
dal
lat.

e precedente

consonanti
signif. col-

Belva,
D.

bellua,

la

fiera.

semplici

Ben,

sost.

In
I,

chiama nel Purg. XXXII, 160 nuova belva il carro che figura la Chiesa e che si trasformato in un
mostro.

lettivo: tutto ci che vi

ho trovato di
8; VI, 108;

buono e

di felice, Inf.

difficile stabilire quello

XXVI,

24. Purg. VI, 122;

XV,

61

che D. intenda per antica

XIV,

belva. Purg. poich la spiegazione dei commentatori, che sia da queste pa-

XVII, 101, 133 e 135 Par. IX, 107; XXVI, 28. Buona opera, Purg. X,
89;

62,

XIX,

121.

role indicata una bestia vecchia, co-

Par. XIII, 48. ben dell' intelletto


gnifica:

Un'anima beata, C hanno perduto


Inf. Ili,
l'

il

18 non

si-

me
la

p. e. un bove che s' ingrassi per beccheria, non soddisfa punto, non

ma

ci

hanno perduto che costituisce

intelletto,

il

bene del-

Trovasi per in

tal signif. in

molti autori, con l'aggiunto di mansueta.

Beni
l'intendimento, cio
di
il

Benigno.

59

conoscimento Dio. In quel modo che lo stesso


Il

D. dice nel Convito:


dello intelletto.

vero

il

ben

Spesso Dio circoscritto con Bene che non ha fine, Par.

ben di questo loco, lez. senza dubbio pi chiara e facile, ma vi ha luogo a sospettarla chiosa introdotta nel testo.

Ben in signif. affermativo, Inf.


XI, 130.
v.

XIX, 51. II sommo

Pi spesso ancora detto


bene,

XXXI, 113. Par. Benedetto,


dell'

Benedire.
,

Purg. XXVIII, 91.

Benedetto (San)
480

fondatore

Par. VII, 80; XIV, 47; XXVI, 134. Infinito ed ineffabil bene, Purg. XV,

67;

XXXI, 23. Beni, al pi.,

beni, e per lo pi:

beni terreni,

Inf.

beni del mondo, Inf.


vani, Inf. VII, 79.

Per

XI, 41 VII, 62

detti beni
i

XXXII, 35. - Confabula con D. Par. La badia di San XXII, 28 e segg. Benedetto in Alpe, nell' Apennino

ordine dei Benedettini, nato nel a Norcia nell'Umbria, Par.

presso

il

torrente Acquacheta, Inf.


lat.

beni primi,

XVI,

100.

Purg. XVII, 97, D. intende

primi

Benedire ,
XXIV,
II,
1

oggetti dell'amore dell'uomo, come Dio, il vero, la virt. Buone opere, Par. IV, 137.

51

Particip. Benedetto, Inf

benedicere

Par.

34;

124; Vili, 45. Purg. X, 64; XV, XXIX, 89; XXXII, 26. Par. VI,

Bene, avv., Inf. IX, 10, trovasi quasi ad ogni Canto. Sono da notare le costruzioni seguenti Ben' . Par. XV, 10; XXVI, 6, giusto, conviene. Ben punito Inf. XIX, 97,
:

16;
e 31.

XI,

33;

XX, 146; XXIV, 2


accla-

Benedictus qui venia,


mazione
fatta dal

popolo a Ges Cri-

sto che entrava in

Gerusalemme

giustamente

punito.

(v.

Ben

creato

Par. Ili, 37, creato per il tuo bene (conferisci Inf. XXXII, 13 mal creata Ben nato Purg. V, 60, Par. plebe).

san Giovanni, e. xn, v. 13). Queste parole nonostantech si riferiscano a


soggetto maschile, sono applicate a
Beatrice, Purg. XXX, 19. Beneficio o Benefizio,
vigio,
il

V, 115, nel medesimo risci, Inf. XVIII, 76;


nati).

signif. (confe-

il

ser-

Ben finito Purg. ha avuto una buona fine.


VI, 81.

XXX,

48 mal

favore, Purg.

V,

65.

Par.

Ili, 73,

Inf.

Benfare
ben
ec.

che

XVII, 88.

Benevento,

citt del
al

regno

di

Come

far Inf. XV, 64. Par. XXIV, 40.

Bene Tutte
la

sost., Il tuo

amare
le

papa. Ivi fu sconfitto e morto re Manfredi da CarNapoli, appartenente


lo d'

antiche

Angi, usurpatore di quel regno,


Ili,

ediz. Aldo, la Cr.,

Nidob., Lan-

Purg.
Purg.
o

128.
,

dino, Vellutello, e il maggior numero dei mss. leggono Purg. XXVIII, 92 Lo sommo bene... Fece V uom buono a
bene,
lui d'

Benignamente
Il,

con

bont

102.

questo loco Diede per arra a eterna pace; dove buono a bene
e

Bcnignanza secondo la Nidob. Beninanza secondo la Cr., sono


bont, Par. VII, 143; XX, 99. la Parad. bont ,
,

forme antiche della voce benignit,


la

sembra aver a

significare: atto a be-

ne operare; costruzione ellittica molto arditala dizione sarebbe pi chiara


se vi fosse al bene, di che non vi documento. L' ediz. di Udine ed alcuni mss. hanno Fece V uom buono e'I

Benignit
XXXIII,
16.

Benigno,
18;

dolce, mansueto, Inf.

V, 88; XVII, 11. Purg. VII, 104; XI,

XV,

102;

XIX,

44;

XXXII,

138.

60
Par. XTI, 88;

Benvogltenza

Bestialitade.

XVI, 60; XXXI,


Inf.

62.

Bersaglio,

dal lat. del

medio evo

Favorevole,

XV,

59.
la

bersare, nell' antico francese bercer,


in ali. birschen o pirschen, lat. vennri, cacciare; la Cr. pone berzaglio; il se-

Benvoglienza,
Purg. XXII, 16.

benevolenza,
bibere, Purg.

Bere o Bevere, lat.


XXII, 65; XXIV,

gno
Par.

al

quale

si tira.

Nel signif.

fig.

32. Par.

XXVII, 59; XXX,

73.

Bevveper: beve, Inf. XXXIII, 141. 11 bere beve, Purg. XXXI, 141.

XXIV,

8;

Bee per:

XXVI, 24. Berta, nome di donna, Par. XIII, 139 Non creda monna (o donna) Ber (a,
per dire:
il

primo venuto o persona


v.

sost. verb.,

Purg. XXI, 74;

XXII,
138.

del volgo ignorante.

145;
liersi,

XXIV, 124; XXXIII,

Berti (Bellincion),
CIONE.

Bellinv.

essere assorbito, Purg.


di

XXV,
Inf.

37.

Bertram dal Bornio,


nio.

Bortallo-

Bergamasco,
XX, 71. Berlinghieri
Raimondo
rio

Bergamo,

Berza,
(

dall'ali, die Terse,

il

Ramondo ) ,

Berlinghieri o BerengaV, Par. VI, 134, ultimo conte di Provenza, che ebbe quattro figliuole
le

ne, Inf. XVIII, 37 levar le berze, cio: alzar le gambe, fuggire, correre.

Bestemmia,
fiia,

dal greco pXaaqnj-

come apparisce

dall'antica for-

quali maritaronsi

quattro re,

ma

biastemma, Purg.

XXX1H,
greco

59.

una a Luigi IX di Francia, una a Edoardo d'Inghilterra, una a Riccardo re de' Romani fratello di Edoarcio,

Bestemmiare,
:

fftaatfna-

Ftv, Inf. Ili, 103; V, 36; XI, 47. Per dolersi, brontolare, Inf. XXXII,
86.

do, e l'ultima cio Beatrice a Carlo


d'

Angi usurpatore del regno

di

Nadi

Bestia, per
roce, Inf.

poli e fratello di Luigi IX.

Bernardin

di Fosco, uomo
.

XX,

11.

I,

lo pi, selvaggia e fe58 e 88; XIII, 114. Purg.

Animale

in

genere, Inf.

nascita oscura, ma chiaro per le sue virt a Faenza, Purg. XIV, 101

Talvolta, animale domestico,

XXX,

24. Purg. Vili, 102;

XXVI,
il

84.

ca-

Bernardo

da Quintavalle, primo

discepolo e seguace di san Francesco


d'Assisi, Par. XI, 79.

vallo ec, Inf. II, 48. Purg. XXIV, 83 e 135. Qual nome d'ingiuria, Inf. XII, 19; XV, 73; XX1V,126. Par.

Bernardo (San), abate di Chiavavalle nato a Fontane in


nel 1091,
l'

Borgogna

morto nel 1153, detto spesso ultimo Padre della Chiesa, uno degli uomini pi venerandi del suo tempo. Nel
trice

Del Minotauro, Inf. XII, Per ironia D. dice Par. XXI, 1 34 Sicch due bestie van sott' una pelle, parlando degli ampli piviali con i quali i papi coprono s e 1' animale

XIX,

147.

19.

102
fine

poema prende il luogo di Beaappresso D. Par. XXXI, 59 e


e
lo

che cavalcano.

Bestiale,
124;

ci che proprio o conInf. XII, 33;

accompagna sino

alla

viene a bestia.

XXIV,

della visione, Par.


49.

XXXI,

139;

XXXII,

133.
e

XXXIII,
di

Bestialitade
(Pietro), padre

Bcstialitate,

Bernardone

san Francesco d'Assisi, Par. XI, 89; mercatante di lane molto ricco,

forme antiche per: bestialit, Inf. XI, 83. D. fa in questo luogo l'enumerazione dei vizi e distingue, secondo
Aristotele, cxpaaia
1'

come

asserisce Benvenuto.

incontinenza,

Bevevo
SropiT-o?
lizia.

<;i

la bestialit, e xocxia la maSopra questa distinzione sono

Bica

ammasso

cumolo

Inf.

stabilite le tre grandi divisioni dell'

Inferno di D.

XXIX, 68. Bieco, probabilmente


quus
;

dal lat. obli-

Par. XVII, 67.

Ile vero,
cuni mss.
la la

dall' ali. biber,

onde

al-

dicesi principalmente degli occhi, degli sguardi, del guardare di

Nidob.
il

1'

Estense hanno
Inf.

forma biner;

Castoro,

XVII,
l'

91

traverso, del guardar losco, Inf. VI, XXIII, 85, onde: invidioso.
;

22. D. seguita in questo luogo

opi-

Parole

biece,

Par. VI, 136.


31.

storo

nione volgare, ma erronea, che si nutra di pesce.

il

Ca-

biece, Inf.

XXV,

Opere Nel Par. V, 65

Biacca ,
bianco
di

dall'ali. bleich, palido,

questa voce pare che significhi: inconsiderato, poco accurato nel considerare
le cose.

calce,

o ossido bianco di
o

Invece

di

biechi e
al-

piombo, Purg. VII, 73.

bieche D.
foglia,

usa nei tre ultimi luoghi


dal
la
lat.

Biada,
dall'
il

dall'ali,

blalt,

legati bieci e biece.

anglosassone blad, frutto, onde


del

Bifolco,
che lavora
18.

bubulcus, quegli

lat.

medio evo bladum;


109.

il

gra-

terra co'buoi, Par. II,

no,

Inf.

XXIV,
51.

Purg.

II,

124;

XXXIII,
Inf.

Biancheggiare
XXIV,
9.

per brina Mostrare un color


,

Biforme, che
XXXII,
del Grifone che

ha due forme, Purg. questo luogo D.


e

96. Parla in

mezzo leone
1'

mezsi-

bianco e lucido, Purg. X, 72.


giar, luce,

Rag-

zo aquila. V. Grifone.

Purg. XVI, 143.

Biga, voce

latina. D.

usa in

Bianco, add. dall'ali, blant, Inf. XVII, 65; XX, 49; XXIV, 5; XXVII, 50; XXXIV, 43. Purg. I, 34; 11,7 e
VIII,.74;IX,95e 119; XXVI, 6; XXIX, 114. Par. I, 44 V, 57; XVIII, 65; XXII, 93; XXVII, 136; XXX,
2:):
;

gnif. di: carro a

due ruote, Par. XII.


i

106. Carro che figura della Chiesa,


e le

due ruote indicano due valorosi campioni della medesima cio san Francesco e san Domenico.
,

129;
lfl,

83. Sost.,

XXXI,
I
i

14.

il

Per: canuto,
bianco, Inf.

Inf.

66.

XXV,
II,

XX, 54. - Oscuro, Inf. VII, 104. Onde far bigio, oscurare, Purg.
Purg.

Bigio,

d'

origine ignota, grigio,

primi bianchi, Purg.

26

primi oggetti bianchi da me veduti, che erano le ali d'un angelo.


cio:

Panni bigi, Purg. XX, 108. indicano probabilmente 1' abito de' monaci.

XXVI,
54,

Vestito di bianco,

Purg.
d'

XXIX,

65.
fa-

Bigoncia,
IX, 55.

lat.

bis-congius,

Par.

1 Bianchi,

era

il

nome

una delle
150.

zioni in che era divisa Firenze, opposta ai Neri, Inf.

XXIV,
:

Avv.

Bianco vestita, Purg. XII, 89. Biasniare, per biasimare (blasphemare,v. Bestemmia), Par. XXIII,
66.

Nel signif. di peso, Par. XIII, 42. D. dice bilance, Inf. XXUI, 102,
:

Bilancia,

lat.

bilanx, Par. V, 62.

corpi dei dannati oppressi sotto al peso delle cappe di piombo, il qual

peso

fa cos cigolar
II, 5,

le

lor

bilance.

Biasmo e Biasimo,
60.

Pur.

XV III,

Bilance, Purg.

cio: la Libra

uno

Un rimprovero che fa vergognare, Inf. VII, 93. Biasimo,


IV, 59.
Inf.

La vergogna,

Inf.

V, 57. Par.

dei segni del zodiaco.

Binato, che

ture; epiteto che

partecipa di due naD. d al Grifone,


il

XI, 84.

Purg. XXXII, 47,

quale figura di

62

Binili
le

Bocca.

Ges Cristo per e umana.

sue nature divina

Hindi, pi. di Bindo , nome proprio comunissimo in Firenze a tempo diD. ma di cui ignorasi l'origine; forse contratto di Aldobrandino o
di Albino, Par.

Bisognare, verb. impers.,aver bisogno, esser mestieri, Purg. XI, 23; XXI11, 104; XXVI, 131. Par. Vili,
79;

XXIX,

80.

Bisogno,
Bizzarro,

sost. Purg.

XXV,

6.

forse dal lat. bis-vw


Inf. Vili, 62.

XXIX,
Ili,

103.

rius? iracondo, furioso,

Biondo,
Bisavo,
94.

d' origine

incerta, Inf.
;

Blandimenti, come
voce piuttosto latina che
rezze, lusinghe, Par. XVI, 30.

blando,

XII, 110. Purg.

107

Vili, 34.

italiana; ca-

lat.

Colei che fu bisava al Cantor ec,


XXXIT,
10,

bis-avus, Par.

XV,

parole affettuose,
lusinghiero,
alle se-

Par.

Rut bisava
bisca,

di Da-

Blando,
Par. Xll, 24.

vide.

Arrendevole

affettuoso,

Biscazzare, da

uno dei

duzioni, alle lusinghe, Par. XXII, 85.

giuochi di carte, la cui origine ignoro; perdere, dissipare nel giuoco, Inf.

Bobolce, lat. bubulcus, v. Bifolco, Par. XXIII, 132. Tutti gli antichi
cementatori, cominciando dall'Anonimo fino al Lombardi, hanno creduto

XI, 44.

Biscia,

forse dall' ali. beishen

mor-

dere, o meglio onomatopea per esprimere il fischio delle serpi; Inf. IX,

questa voce esser la forma femminile


di bobolco, lat. arator, seminator, co-

77

XXV,

20. Purg. Vili, 98;

XIV,

38.

sicch

il
:

senso di questo luogo sa-

piccolo fiume di Toscana che passa vicino a Prato e

Bisenzio,

questi beati che furono buoni seminatori a spargere la semente del

rebbe

sbocca nell' Arno sotto Firenze di contro alla Lastra, Inf. XXXII, 56. da maravigliarsi che tutti i cementatori, eccettuato

vangelo. Oltreci la forma femminile non de parere sconveniente, riferendosi ad arche ricchissime, con che D. indica quelle anime. Tassoni per lo

chiamano

il

solo Benvenuto, Valdibisenzio: Falterona;


il

contrario vorrebbe che bobolca fosse


d' una misura di terreno presso poco come l'jugerum dei Latini* e veramente trovasi bubulca e bubul-

errore manifesto, perch Falterona nome del monte e della valle ove

nome
a

r Arno ha la sorgente (v. Purg. XIV, 17). Per avventura hanno scambiato
la citt di

cata in questo significato; seminare

Prato col borgo di Prato-

doverebbesi

in tal
il

vecchio, che veramente situato in Valdifalterona.

signif. passivo,' e

caso prendere in senso di questo

luogo sarebbe: che furono buoni terreni da semente.

Bismantova
tatori
di

secondo

cemen-

un monte discosceso nel ducato

interpretazione
ferire.

Nondimeno l' antica mi sembra da pre-

Modena, Purg. IV, 26. Non segnata sopra alcuna delle carte a me
note.

Bocca,

lat.

bucca, la bocca.

Nel

Bisogna, dal gotico bi-siuni, inquietudine, cura; ci di che si ha bisogno, Purg. XIII, 62; XXXIII, 29. V. Bisogiso. La faccenda, la cosa,
-

V, 136; VI, 23; XII, 79; XVII, 74; XXII, 55; XXV, 92; XXVIII, 95; XXX, 125; XXXI,
68;
55.

signif. proprio, Inf.

XXXII,

38; XXXIII,

XXXIV,

Inf.

XXIII, 140 mal conlava la bisogna,


la

Purg. VI, 132; VII, 93; Vili, 13; XVIII, 25; XXIII, 108; XXV, 19;

non diceva

cosa

come

sta.

XXXI,

14.

Par.

I,

87;

XX,

82;

XXIV,

Bocca
119;

Bont.

(33

XXVII,

65.

Per est., apertura,


XIX,
22.

imboccatura,

Inf.

di

(anzi plebea in Firenze) e totalmente abbandonata, ammessa nondimeno da alcuni editori, v.

Bocca, v. Abati. Boce, forma antica

propriamente: calma mare. D. l'usa, Purg. XIII, 123 per le belle giornate che si frappon-

Bonaccia,

gono qualche volta


l'Inverno.

alle rigide del-

Bonatti (Guido)

di Forl, cele-

Voce.
bollire; in fusione,

Bogliente, da
Purg. XXVII, 49.

bre astrologo e molto affezionato al conte Guido di Montefeltro ; viveva

verso
bulga e dall' anla bita

la fine del xiii sec.


l'

ed ha

scrit-

Bolgia, dal
tico ali. bulge;

lat.

un'opera intorno
118.

Astrologia, Inf.

propriamente:

XX,

saccia, la valigia.

nome
d'

alti dieci
i

Dante d questo gradi concentrici ove


i

Bonaventura (San). Par. XII,


127. Il suo vero nome era Giovanni da Fidanza, sopranominato: Il dot-

sono puniti

Frodolenti
Inf.

Giuntatori

ogni specie,
6;

XVIII, 24 e 104;
21

tore

Serafico,

nato

XIX,
81
;

XXII,
32;

17; XXIII, 32;

XXVI,

XXVIII,

XXIV, XXIX,

v. ivi, nel 1221.

Fu generale

Bagnoregio, dei Fran-

7e118.

cescani, cardinale, e mor al concilio di Lione nel 1274. Le sue opere stam-

Bolla,
che leva
v.

lat.
il

bulla; le bolle d'aria


Inf.

pate a

Boma
in

nel 1588 al 1596, forma-

bollore,

XXI,

20,

no 7 voi.
la

f.

Bulla.
Inf. VII, 101
;

Bonifacio vili, papa che tenne

Bollire, lat. bullire, XXI, 8; XXXIII, 143.

sedia pontificale dal 1294 al 1303.


l'

In signif.

D.

ha per suo nemico personale, n

passivo della sostanza che bolle, Inf. del ferro in fusione, Par. XII, 47;

XXVIII

90.

Particip.

presente
141.

bollente, Inf.

XXI, 124; XXII,


I,

pretermette occasione di sfogare il suo odio contro di lui. Gli predice un Inf. XIX, 53. luogo fra' Simoniaci

Del ferro fuso, Par.


v. sopra.

60.

Bogliente,
XII, 102,

Particip. passato bollito;


i

Lo rimprovera d'aver abusato della sua potest per sedurre il conte Guido di Montefeltro,
Par.

XXX,

148.

come

sost.

bollili,

Inf.

Inf.

XXVII, 70

e segg.

Lo

fa

rim-

quelli clie bollivano.

Bollore, 1' ebollizione, Inf. XII, Per la so136; XIV, 134; XXI, 20. stanza bollente, Inf. XII, 101 e al

proverare aspramente da san Buonada Cacciaventura, Par. XII, 90 guida, Par. XVII, 49 e segg." e dallo stesso san Pietro, Par. XXVII, 22 e

pi. Inf.

XXII,

30.
citt e universit celeInf.

segg. Ma nel medesimo tempo


XXIII, 142. Purg.
cittadino di Bolo-

parla

Bologna,
bre d'Italia,

con indignazione dei mali trattamenti che gli furon fatti dai satelliti di Filippo
il Bello a Anagni, Purg. XX, 87. Bonifazio. Purg. XXIV, 29,
1'

XIV,
gna,

100.

Bolognese, un
Inf.

XVIII, 58; XXIII, 103.


Pittore

probabilmente

arcivescovo di Ba-

Bolognese (Franco).
Bolsena.

venna

in miniatura celebre nel principio del xiv sec, Purg. XI, 83.

della famiglia de'Fieschi di Genova, che visse verso la fine del

xin

sec.
Inf. Vili,

Purg.

citt sul lago del

XXIV, 24, piccola medesimo nome che

Bont.
V, 20
;

47; XI, 48;


Par.
;

di Dio, Purg. Ili, 122.

li,

148;

produce squisitissime anguille.

VII, 61

XXVIII, 67

XXIX,

G
59;
148.

Bonluro

Bozzacchionc.

XXXI,

6 e 83.

La
il

virt, Inf.

scender prima;
Inf.

il

che

si

riferisce a

XIX,
128;

%
Il

La

forza,
il

merito,

valore, Par. II, sapere, Par. XIX,

XXlV,70esegg.
.

XXV,
:

forme

66; XXXIII, 21. boutade, Inf. XI, 48 e 96

Bornio (Bcrtram dal)


sconte di Altaforte in
guerriero e trovatore celebre,

vi,

Le

Guascogna

Inf.

V, boritale, Inf. XIX, 2. Par. II, 136 20; XIX, 128; XXVI, 30; XXIX, 59; XXXI, 83 XXXIU, 21 sono antiche
;

XXVIII, 134. Era

l'

amico favorito
il

di

Enrico, conosciuto sotto

nome

di

e poetiche.
di

Re giovane, figliuolo di Enrico II d'Inghilterra, e fu fomentatore della discordia tra


il
il padre e il figliuolo; per che D. lo pone nella nona bolgia ove souo puniti gli autori degli scismi e

ISossIuro. della famiglia dei Dati Lucca, che D. indica ironicamente


il

come

maggior malizioso e barattie-

re di quella citt, Inf.

XXI,

41.
;

delle discordie.
il

Bordello ,

d'

origine incerta

Borsa,
Nel
est.,
il

dal greco Papera, la tasca.

postribolo. D. per disdegno d tal no-

signif. prop. Inf.

XVII,

59.

Per

me
poli.

all' Italia, si

Purg. VI, 78

come
i

paese che

prostituisca a tutti
d' origine

po-

pregio della borsa, la gloria delAver la liberalit, Purg. Vili, 129.

Bordone
1
il

ignota.

nella borsa, possedere realmente, Par.

XXIV,

85.

Ironicamente D. chiama

bastone de' pellegrini, Purg. 2 il basso fondamenXXXIII, 78

borsa la buca nella quale sta fitto capovolto il papa simoniaco Niccol III,
Inf.

tale o continuo, Purg.

XXVIII,

18. In

XIX,
70.

72.
Inf.

quest'ultimo
le api.

par che sia onomatopea per imitare il ronzio delsignif.

Borsiere (Cuiglielnio),
XVI,
nelle corti dei grandi per
il

Fiorentino molto accetto

suo inge-

Brea,
Par.

vento del settentrione,


81.
,

XXVIII,

Borgo Sanf Apostolo


Borni.
Inf.

uno

gno e piacevolezza. Era, come dicevasi allora: un uomo di corte, genere di persone che teneva il mezzo tra il
cortigiano e
il

degli antichi quartieri della citt di

buffone.

Firenze, vicino all'Arno, Par.XVI, 134.

Bosco,

dall' ali. busch,

selva, fo-

XXVI,

14. Gli antichi

comentatori hanno male inteso questo luogo, prendendo bornio per : cieco o losco, d'onde, a parer mio, non si cava senso ragionevole. D. vuol dire piuttosto limite o termine, e d
:

XIV, 75 e 140. Purg. XXV, 130; XXXII, 42. Bostichi, antica famiglia nobile di Firenze, Par. XVI, 93.
resta, Inf. XIII, 2;

tal

nome

alle roccie prominenti,

per

Botolo, d' origine ignota, cane piccolo ringhioso, Purg. XIV, 46. D. indica con questo nome gli Aretini.
d' origine incerta. Di avv., tutt'a un tratto, subito, Inf. In grazia della rima XXII, 130.

delle quali ha potuto discendere dal ponte al fondo della bolgia, Inf. XXIV, 79. Questa spiegazione
stata

mezzo

Botto,

botto,

primamente data da Daniello da Lucca e seguitata dipoi da tutti gli


11

talvolta D. ha usata la forma butto, Inf. XXIV, 105. Purg. XVII, 40.

spsitori moderni.
forte ha

testo di Guini:

Bozzacchione,

dall' antico ali.

una variante singolare

Che'l

che

buior n' avea fatto scender pria, cio: l' oscurit n* avea costretti a di-

buk, bottone, onde il francese bosse, enfiagione; susina annebbiata, Par.

XXVII,

126.

Bozzo
,

Brenta.
,

d'origine ignota, propriamente: becco in signif. disonesto, onde: avvilito, disonorato, Par. X1X,138. il rubante, una delle Provincie

avido, Inf.

I,

98; VI,

27; XIII, 125. Purg.

XXIV,

108.

Branca,
l'

dall'ali, brante. prante,

del Belgio attuale.

artiglio, Inf.

XVII, 13 e 105.

Per

La Donna

di

Brabanle, Purg. VI, 23 Maria del Brabante moglie di Filippo 111 1' Ar-

aver tra branche, aver in suo potere, Inf. VII, 69. Le branche verdi ,
est.
gli artigli di
gli Ordelaffi,

morta nel 1321. Pare che D. voglia incolparla della morte di Pietro dalla Broccia. V. Broccia.
dito,

color verde, stemma deche a tempo di D. erano

signori di Forl, Inf.

XXVII,

45.

Branca T Oria,
Brancolare,
a tastoni, Inf.

v. Oria.

Braccio,
25; XXII, 71

lat.
;

brachium,
7;

Inf.

XV,

da branca, andare

XXV,

XXVIII, 128;
105;

XXX11I, 73.
comentatori

XXX,
16.

Al

105. Purg.

XXXI,
96;

XXXII,

Branda (Fonte). Inf. XXX, 78.


Secondo
tutti gli antichi

pi. le braccia, Inf.

VIII, 43;

XIV, 107: XVII,


59
;

XIX, 124; XXII,


.

13;

48; XXXIV, 31 Purg. VI, IX, 3 e 38; XII, 91 XV, 100; XXIV, 22; XXXI, 100. Par. XXII1,
;

XXXI,

D. allude alla Fontebranda di Siena, memorata da Boccaccio nel suo libro

De Fontibus.
dotti Italiani

Becentemente alcuni hanno trovata una fonte


nel Casentino in pretendono che a
di

122.

Per:

il

lato,

Nel

signif. fig. la

Purg. XXXII, 16. bont infinita ha s


Ili,

del

medesimo nome
di sopra, e

Valdarno

gran braccia, Purg.


grande.

122, cio: la

questa e non a quella

Siena

si rife-

misericordia divina immensa, tanto

riscano le parole di D. da avvertire in favor di questa opinione che Maestro

Braco, v. Brago. Bragia, dall' anglosssone


la

Adamo

falsific

blas,

di

Firenze in

Bomena

appunto i fiorini nel Casentino

Per est. degli


Brago,
d'

face, o forse dall' ali. brand, incendio; brace al pi. brage, Par. XIX, 19.

ov'
ta.

la detta fonte e

ruscelletti del qual paese lo

occhi, Inf.

Ili,
il

109.

Nondimeno

io

l'immagine dei tormencredo che il Poeta

origine ignota;

In grazia il pantano, Inf. Vili, 50. della rima D. ha usato la forma braco,

fango,

abbia dovuto necessariamente ricor-

dare una fonte per bellezza e copia d'acque generalmente celebre, quale

Purg. V, 82.

quella

di

Siena,

non

una

Brama,

forse dal greco BpfAsiv,

fonte appena nota nel suo

proprio

mugolare come le bestie in caldo, onde desiderare ardentemente; il desiderio vivo, l'avidit, Inf.
;

luogo.*

Brandizio, anticamente Brundisium


,

XV, XXXII, 94. Purg. XV, 78 XXIII, 35. - Al pi. Inf. I, 49. Par. XXVII, 9.
111;

ora Brindisi,

citt

marittima

del regno di Napoli sull* Adriatico,

Purg. 111,27.

Par. IV, 4.

Brano,
,

Bramare
mente,
Inf.

desiderare
63;

ardente,

Inf. VII,

114

un pezzo d'alcuna cosa, XIII, 128. V. A brano.


;

XXX,
;

XXXI

125.

Purg. Vili, 75

XXXIII,
1

XIII, 148 ; XVII, 116; 63. Par. X, 45; XVII, 103.


la

capo de' Galli, sconfitto da Camillo, Par. VI, 44. Brenta, fiume dell'Italia supe-

Brenno,

Merita sopra ci esser consultata,

dichiarazione della Tavola Le tre Fontebranda


voi. III.

del bel

Dante spiegato e

illustrato da

Lord Vernon,

Brescia
riore che sbocca nell' Adriatico, Inf.

Bronco.
impiccato, secondo D., a istigazione della reina Maria del Brabante, per-

XV, 7. Par. IX, 27. Brescia, citt


68.

dell' Italia

supe-

ch

l'

accus che essa avesse avve-

riore, anticamente Brixia, Inf.

XX,

lenato Luigi primogenito del re. Secondo altri, la reina l'accus di at-

Inf.

Bresciano, cittadino di Brescia, XX, 71. Brettinoro, ora Bertinoro, picRomagna


XIV,
;

tentato contro alla sua castit. Pro-

cola citt di

tra Forl e Ce-

babilmente intervenne a lui come a tanti altri che da basso stato pervennero alle maggiori dignit, che furono
vittime
dell' invidia

sena, Purg.

112.

del

livore

Breve
Par. 1,95;

talvolta

Purg. XUI, 78
Stretto, Inf.

Brieve, add. XXI, 48; XXVI, 33.


87;

de' cortigiani.

XV III,

XXX,
22.

56.

Broda, d'origine incerta


mente
il

propria1'

XXXI II,

brodo. D. l'usa per

acqua

Di corta
60. Par.

fangosa

dello stagno formato dallo

durata, caduco, Purg.


XIII, 63.

XXXI,

Stige, Inf. Vili, 53.

Avv. per: brevemente,


breve, \. In.
Inf. II,

Inf. 111,45.

-7/i

Brevemente.
93.

86; XIII,
-

Brogliare , questa voce per la sua forma e per il significato sembra affine del francese brouiller e dell' allemanno brudeln, il movimento de'
ne;
brodeln, che indica
liquidi in ebullizio-

Briarco, uno
98. Purg. XII, 28.

dei

giganti centi

mani della Mitologia greca, Inf.XXXI,

Briga,

d'

origine ignota

tuttoci

XXVI, 97. Brollo


ventura

per: agitarsi, dimenarsi, Par. V. Invoglia.


e
la

che impedisce, tormenta, causa pena, onde: il tormento, la pena, Inf. V, 49.

Brullo, sono per avmedesima parola, la cui

La contesa, la discordia, la guerra, Purg. XVI, 117. Par. Vili, 69; XII, L' impedimento, Purg. VII, 55. 108.

origine ed anco il significato sono oscuri. Inf. XVI, 30, mostra dover significare: scorticato; che

Boccaccio

pare spieghi disformato, sfigurito.


Brullo, Inf.

91

Brigare, sollicitare, affaticarsi, Purg. XX, 125. Brigata, la societ, la riunione,


Inf.

XXXIV,

60. Purg.

XIV,

XXIX, 130. Purg. XIV, 106. Brigata, sopranome d' un nipote

pare significhi: spogliato, nudo. Quanto al luogo dell' Inf. XVI, 30 potrebbe avere il signif. del francese
brul,

arso,

ma

questa spiegazione
la

del conte Ugolino della Gherardesca

non ha autorit alcuna che


stenga.

so-

propriamente chiamato Nino, che mor nella Torre della Fame col
(v. ivi)

Brolo,

dall' ali. brhl,

brolium del

nonno,

Inf.

XXXIII,
dal
lat.

89.
Inf.

Brina,
4.

pruina,

XXIV,

medio evo, un terreno selvoso, un bosco. Onde viene che in propinquit


di varie citt d'

Purg. XXI, 47.

Allemagna, Francia e
alberete chia-

antico filosofo greco, citato da Aristotele per aver voluto di-

Brisso,

Italia, sianvi giardini o

mostrare

la

quadratura del circolo,


Purg.

Par. X11I, 125.

mate, brhl, breuil e broglio. D. chiama brolo metaforicamente i fiori di che si fanno corone e che formano,

Broccia (Pier dalla),

per mo' di dire, un giardino, Purg.

VI, 22, era chirurgo, favorito e ministro di Filippo III re di Francia. Fu

XXIX, 147. Bronco,

per avventura

una va-

Bruciare
riet
Inf.

Bugga.
della quale teneva Cesare per

67

di

forma della voce

tronco,

primo

XIII, 26.
Inf.

Bruciare, abbruciare,
49.

XVI,

rappresentante. Bruto, l'animale bruto, Inf.


119. Par. VII, 139.

XX V

1,

Kruggia,
Briicte,
il

Bruges, dall' ali. die ponte; capitale della FianInf.

Bruttare,
XVI,
129.

insudiciare,

Purg.

dra occidentale,

XV,

4.

Purg.

Brutto,

d'origine ignota; defor-

XX,

46.
v.

Brullo,

Brollo.

Brunetto Latini, v. Latini. Bruno, add. dall'antico ali. brn, Inf. XIII, 34; XX, 107; XXV, 65;
XXVI,
51
;

me, Inf. XIII, 10; XXXIV, 34. Purg. XIV, 43. Infangato, lordo, Inf. VIII, 35; XVIII, 119. - Nel signif. morale,

infame, Par. XXII, 84. Buca, in sostanza sinonimo di


buco
;

133. Purg.
93.

XXII,

Del cielo, Purg. XIX, 6. Dell'acqua, Inf. HI, 118. Bruna bruna, totalmente oscura, Purg.
II, 1.

Dell' aria oscura, Inf.

XXVI,

34. Par.

XV,

cavit, Inf.

sepulcral, Purg.

Buca XXXII, 125. XXI, 9. Per: aper-

tura, dito, Inf.

XXXIV,

131. Purg.

XVIII, 114.

XXVIII,

31.

Buccia,
perficie, Inf.

Dei tratti del volto,

d'origine ignota; la suPer: la pelle, XIX, 29.

cupo, malcontento, Purg.

XXIV,

27.

SosL,

Irreconoscibile, il bruno, Par.

Inf.

VII, 54.

Purg. XXIII, 25.

Buco,

dal lat. bucca? cavit, pro-

II, 73.

fondit, Inf.

forse dal lat. labrusca, la vite salvatica la cui uva l' agresto

Brusco,

XXXII, 2. Bucolico. 77 Cantor

de' bucolici

aspro per est. parola brusca, Par. XVII, 126. Bruto, Lucio Giunio Bruto, Inf. Marco Giunio Bruto, Inf. IV, 127.

carmi, Purg. XXII, 57, cio Virgilio autore delle Egloghe.

Bue,
glian,
il

lat.

bos,

il

bove,

Inf.
Il

75. Purg.

XXXII,

145.

XVII,
cici-

bue

toro di bronzo fatto da Perillo

XXXIV,

65.

Par. VI, 74.

A primo
come
D.

aspetto pare inconcepibile

perii tiranno Falride di Agrigento, Al pi. buoi, Purg. Inf. XXVII, 7.

nimico giurato di ogni despotismo, e che ha posto Catone l'Uticense, bench suicida, alla custodia dell' entrata
del Purgatorio, abbia potuto dannare Bruto e Cassio, ultimi difensori della

X,56; XII,

1.

Bucinine,
di

ora Boemia, regno che


Stati austriaci. Quel

forma parte degli

Buemme
il

dubbio

XIX, 125, medesimo di cui

eo. Par.

senza parlato

romana, nella gola di Lucifero insieme con Giuda Iscariote. Questa


libert

Purg. VII, 102. V. Vincislao. Bufra, onomatopea; vento impetuoso, turbine, burrasca, Inf. V, 31. Buffa, nonostante il Vocab. della

stravaganza nondimeno spiegata dal libro De Monarchia dello stesso D. e


in tutte le altre

stiene
1'

il

principio, che
stati

sue opere, ove soil Papato e


ordinati
dalla

Cr. credo che buffa, Inf. VII, 61, significhi soffio, o accidente di breve
:

Impero sieno

durata
Inf.

Provvidenza Divina per salute degli uomini; e perci gli ammazzatori di Cesare non sono pi considerati da

mentre la medesima voce, XXII, 133, sinonimo di beffa,


:

scherno, irrisione che si fa ad alcuno. Bugga, ora Bugia, citt maritti-

come
"ome

difensori della libert,

ma

ma

dell' Affrica settentrionale in

Al-

traditori alla

maest imperiale

geria, Par. IX, 92.

Bugiardo

Burella.
de'

Bugiardo^
giarda, Purg.
72.

XXIII, 144, ingannatore.

Vita buXIX, 108. Dii falsi


1.

d'origine

ignota, Inf.

monte

contratto maritaggio

Buondelmonti avendovi con una della

bugiardi, falsi, opposti a veri, Inf.

potente famiglia degli Amidei, ruppe la sua fede sposando una dei Donati,

Traditore, finto, Inf. XXVIII,

onde ebbero origine


in

le

sanguinose

16.

divisioni dei Guelfi e dei Ghibellini

Bugiare^
109.

mentire, Purg. XVIII,


contrario di massiccio,

Firenze

perch esso fu assassi-

Bugio,
27.

il

nato dagli Amidei, i Donati presero a vendicarne la morte, e i cittadini parteciparono tutti alla contesa aderendo parte a questi e parte a quelli. Par.

vuoto dentro; forse da buco, Par.

XX,

Buio.

add.

d'

origine ignota; oscu-

XVI,

140.

Vedi pure

Inf.

XXV1II,106.
signif. fisico

ro, Inf. IH, 130: VII, 103; Vili, 93;

XII, 86; XVI, 82.

Delle macchie
II,

lunari, segni bui, Par.


signif.

49.

Par. XVI, 136. Buono, add.


e morale, Inf.
1,

71
;

Nel
li,

morale: oscuro, difficile Sost. tendere, Purg. XXXIII, 46.


1'
.

Nel da in-

131

III,

127;

XXI, 99; XXVIII, 116; XXIX, 139; XXXI, 6. Purg. IX, 106
XVI,
37;

oscurit, Purg. XVI, 1 Bulicame, dal lat. bullire, scatu-

e 137; XVII, 134; XV11I, 39;

143; XXII, 132;


30. Par. Ili,

XXIV,

13;

XIX, XXXIII,

rigine d' acqua calda. Dante parla delle terme di Viterbo, Inf. XIV, 79

116; VI, 113; VII, 36;

l'

XIX, 73
Ili,

e 86;

XXII, 53; XXIII, 132,

e paragona a quelle

il

fiume di

e spessissimo.
127,
il

sangue bollente, Inf. XII, 117 a 128. Bulla, voce latina, la bolla delacqua, Purg. XVII, 32.

Anima buona, Inf. contrario di reprobo.

Non

buono, Inf. XXI, 99. Barbarossa distruttore di

Federigo Milano
,

Buonagiunta
famiglia
degli

da Lucca, della

chiamato
stro, ec.

buono

Urbiciani, notaro a Lucca e poeta. Jacopo della Lana e Benvenuto, asseriscono eh' egli abbia

XVIII, 119.

per

ironia

Purg.

Buon

duca, buon maedi

come espressione

tenerez49. Par.

za, Inf. IV, 85; Vili, 107;


1,

conosciuto D. e che

si

sieno diretti

13, e pi spesso.
Inf.

buono, giova,
XV,
120.

X,

reciprocamente delle poesie. Nel suo libro De Vulgari Eloquenza, D. ne parla con poca lode lo trova, Purg.
;

conviene,
VII, 45.

XII, 27;

103. Purg.

Come
Inf.

sost., 7 buoni, Inf.

XIX,

105. Purg.

XVI,

XXIV, 19

e 36.
figliuolo del celebre
v.
ivi.

Buoso.
Mor

XXV,

140. Si

suppone

Buonconte,

Guido da Montefeltro,

nella giornata di Campaldinonel1289; e perch il suo corpo non si pot tro-

che D. abbia inteso parlare d'un Buoso degli Abati nobile famiglia di Firenze. V. Abati.

Buoso Donati.
V. Donati.

Inf.

XXX,

41.

vare, D. immagina che fosse assorto dalla piena dell' Arno, Purg. V, 88.

Buoso da Buera.
116. V.

Inf.

XX XII.

Buondclmonti,
di Firenze

famiglia nobile

DUERA.

venutavi da Valdigreve,

valle situata al

renze.

D.

mezzogiorno di FiPar. XVI, 66, deplora la

Burchio, d' origine incerta; navicello da fiume, Inf. XVII, 19. Burella, forse da buro, buio, oscuro; caverna, luogo sotterraneo, Inf.

venuta di questa famiglia a Firenze, perch uno de' suoi cio Buondel-

XXXIV,

98.

Burlare

Caco.

Burlare,

forse dal
Il

lat.

burrai,

usato da Ausonio.

signif. di

questa

anneg correndo in caccia Purg. VI, 15, dove dubbio se in caccia significhi:
to.
1

voce che nella D. C. usata una sola


volta, Inf. VII, 30, incerto; dal con-

inseguendo o essendo inseguicementatori nominano Cione o


de' Tarlati, di cui

testo

si

potrebbe dedurre

la

spiegarispar-

Guccio

l'Anonimo

zione seguente: Perch

tieni,

mi ? rimproverano i Prodighi agli Avari; e perch dissipi, gitti via, burli ? rispondono gli Avari ai Prodidi burlare, befghi. Il signif. odierno
fare, fare celia

dice, che essendo inseguito, per salvarsi si gittasse a nuoto nell' Arno e vi affogasse. Benvenuto non d de-

cisione alcuna.

ad alcuno, non pare

Caccia d' Asciano, v. Asciano. Cacciaguida, trisavolo di D. li


Poeta
lo

ammissibile in verun modo.

trova in Par.

XV,

28,

dove
le

Barrato,
sceso,
Inf.

probabilmente da buro,

Cacciaguida dopo avere encomiate


ze, gli racconta di

buio, oscuro; precipizio, luogo disco-

virt degli antichi cittadini di Firen-

XII, 10;

XVI,

114.

Burro, lat. buty rum, Inf. XVII, 63. Busto, forse dall' ali. brust, petto.
D.
l'

donna

il

cui

nome

avere sposata una era passato al suo


bisavolo di
D. e

figliuolo Alighieri

usa per
il

la parte del

corpo che
spalle, Inf.

comprende
XVII, 8

ed anco per l'intiero corpo


XXVIII,
119.
;

petto e

le

toltane la testa, Inf.

che egli aveva seguitato V imp. Corrado III alla Crociata, che era stato fatto cavaliere, e che era stato ucciso dai Mussulmani. Nei Canti XVI e

Buttare, d'
re, Inf.

origine incerta

gitta-

XVII

XXI,

43.

gli antichi

del Par., Cacciaguida parla detempi di Firenze e finisce


il

Butto (di), avv., Inf. XXIV, 105. Purg. XVII, 40. V. Botto.

con predire a D.

suo

esilio.

Caccianimico (Vendico

Vencdigo

Ventico), secondo
com-

c.
C',v. Ci.

le

diverse ediz. Bolognese che solli-

cit la propria sorella Ghisola a

Ca,

contratto di

casa,

come

in

piacere di s al marchese di Ferrara. D. lo trova nella prima bolgia di Ma-

greco SC> per <5p.a, Inf. XV, 54 riducenti a ca, cio mi riconduce a casa,
:

lebolge ove sono puniti


ruffiani, Inf.

seduttori e

XVII 1,50.
1,

o, al

mondo dei mortali. Caccia, voce d' origine


dall'ali,
i

Cacciare.
incertissi-

Inseguire

caccia, Inf.

109;

come XXX1II,29 -

alla

alla
al

ma, forse
aizzare

cani.

XII, 57.

Andare a caccia, Inf.

iagd o da heken,

guerra, Purg. XII, 48.


pascolo, Inf.
Inf. Ili,

Condurre

XXIV,

15.

Scacciare,

L'inseguimento che uno

subisce, Inf. XXIII, 33. Inseguimento attivo del nimico, Purg. XIII,
119.
i

XIII, 11

Collettivamente:

cacciatori,

cani,

il

Dice D. ec, Inf. XIII, 113. vescovo di Cosenza fu messo alla

127. Cacciar via, Par. XXX, 141. Per est. Spingere, Inf. IV,
14fi.

40; IV, 127; VI, 66; X, 49; Purg. II, 57; XI, 99. Par. X,

avanzare, spignere avanti,


130.

Inf.

XXV,

Particip. Cacciato, Inf. IX, 91.


signif. figurato,

caccia di Manfredi ucciso nella battaglia di

Cacciatore. Nel
Purg. XIV, 59.

Benevento, Purg.

Ili,

124,

cio:

mandato
il

rare

dal Papa per dissotterE V altro che suo cadavere.

Caco,

figliuolo di

Vulcano, ladrone

ucciso da Ercole, Inf.

XXV, 25.

D. lo

Cacume

Cagnazzo.

rappresenta sotto forma di Centauro,

probabilmente perch Virgilio (Eneie de, vin, 194) lo chiama semhomo


semifer al v. 267, epiteti dati qualche volta ai Centauri.

Caduto,
sto

XXI,

85,

il

suo orgoglio venne meno. sost. uno che sia caduto

addietro, Inf. X, 110. Le forme antiche e poetiche che si trovano di que-

Cacume;

voce latina, per cima. La vetta d' un monte, Purg. IV 26.


:
,

verbo sono: caggia per: cada, Inf. VI, 67. Purg. IV, 37; VI, 100. Par.

Alcuni Par. XVII, 113; XX, 21. edit. prendono cacume, Purg. IV, 26, per nome proprio d' un monte; certo

VII, 78.

Caggiono per: cadono,


II, 6.

Inf.
:

VII, 14. Purg.

Caggendo per

cadendo, Purg. XIV, 19. superfluo ed anco erroneo ammettere in grazia


queste forme un infinito caggcrc, che non trovasi mai usato e sono ridi
;

erroneamente non conoscendosi monte alcuno di simil nome. Cadere. Nel signif. proprio, Inf. Ili, 136; V, 142; XIII, 45; XVI, 2 e
101 XXIV, 112; XXVII, 26; XXXII, 29; XXXIII, 125; XXXIV, 121. Purg. V, 83; XIII, 80; XX, 127; XXI, 47,
;

spetto a: cadere, quello che: veggo, veggio, ec, sono rispetto a: vedere.
28. Purg.

Cadere, sost., la caduta, Inf. XIV, XV, 20; XXV, 117. Par.
55.

XXIX,

93;

XXV,

85.

Par.

I,

133; IV, 111;


27.

XVI, 70; XXIV, 5; XXVII,

Dei
6,
la

Cadmo,
XXV, 97. Caduco,
a ritenere
duti,

fondatore di Tebe,

Inf.

capegli che cadono sul petto, Purg. 1, Delle vele d' una nave, Inf. VII, 36.
14.

voce latina

sottoposto
inabile

a venir meno. Della

memoria
:

Cader

di

mano, Purg.

II,

notte lascia cader le bilancie, cio la costellazione della Libra non pi visibile durante la notte; il che acca-

una cosa, Par. XX, 13. Caordinariamente caduchi.


produrre, Par. XIX,
speciale, Par. XI,
d'
:

Cagionare,
90.

In un signif.
:

de dopo

equinozio dell' autunno. Delle stelle che declinano alloriz1'

21 Li tuoi pensier onde cagioni apprendo, forse si

ha da intendere:
produci, o

onde

zonte, Inf. VII, 98. Purg. XVIII, 81. Dello scendere dei fiumi, Inf. XX,
78. Purg.

tu gli cagioni, o

derivi.

XIV,

49.

D'un

lido

che

Decadere, Inf. VI, 67. Par. VII, 78. Nel signif. morale: cader nel peccato, Par. XIII, 142; XXIX, 55. - Cadere a poco vento Purg. XII, 96, allusione a san Pietro che voleva cammi-

Per est., declina, Purg. XII, 106. cadere, venir dal cielo, Purg. VI, 100.

Cagione, lat. occasio, la causa, la ragione, il motivo, Inf. I, 41 e 78 II, 26 e 32; VI, 62; VII, 10; X, 90;
;

XXII, 125; XXXI, 5. Purg. XIII, 20; 61 XVII, 99; XXI, 45; XXIV, 9; XXVI, 110; XXVIII, 89 XXXIII,

XVI,

108. Par. 11,74; IV, 22; VI, 99; IX,

35;

XX, 132; XXII, 140; XXIV, 129; XXVI, 113. Trar cagione, prendere
occasione,
Inf.
,

nar sul mare (San Matteo, xiv,30). Nessun tuo passo caggia, Purg. IV, 37, pare significhi: niuno de' tuoi passi discenda, sali sempre e non discendere. Cadendo Ibero sotto V alta Li-

XXX,

71.

Cagna
Inf.
lia

forma

femm.
31.

di

cane,

XUI, 125;XXX1II,

Cagnano,

piccolo fiume dell' Itasuperiore che si congiunge col Sile

tre

bra Purg. XXVII, 3, significa: menche l'Ebro trovasi precisamente


il

sotto

segno della Libra.


;

Particip.

a Trevigi, Par. IX, 49. Cagnazzo, simile a cane, canino.


Io

credo che questo


il

signif. sia

il

pri-

Caduto

Gli fu V orgoglio

caduto Inf.

mitivo e

principale anco nel luogo

Caina
dell' Inf.

Caldo.
nella

Ti
di cui

XXXII, 70 dove
fatti

parlato

dei visi
la

cagnazzi per freddo, che

maggior parte degli interpreti spiegano per: lividi. Cagnazzo, muso di cane, il nome che D. d, Inf. XXI, 119; XXII, 106 a unodei diavoli della

qui parlato Rinieri de'Calboli, del cui nipote Fulcieri fatta menzione al

Romagna; quegli

verso 58 come degenere dalla virt


dell'avo, Purg.

Calca,
ne,
92.
il

v.

XIV, 89. Calcare, la moltitudi-

quinta bolgia di Malebolge.

concorso, Purg. VI, 9; XVIII,

Caina,

il

primo dei quattro spardell'

limene concentrici

ultimo cer-

chio dell' Inferno, dove sono puniti i traditori e gli uccisori dei loro proprii

Calcabrina, nome che D. d a uno dei diavoli della quinta bolgia di Malebolge, Inf. XXI, 118 XXII, 133.
;

consanguinei,

Inf.

V,107; XXXII,

Calcagno, lat.

calcaneum. D. l'usa

58.

Caino, primogenito di Adamo, uccisore del proprio fratello, Inf. XX,


126. Par.

soltanto al pi. t calcagni, Inf. XIX, E nella rima lecalcagne, Purg. 30.

XII, 21

XIX,

61

Dar

delle calca-

due luoghi si allude all' opinione volgare che vede nelle macchie della Luna Caino che porta un fascio di spine. D. alII,

51. In questi

gne, Purg.

XII, 21, figuratamente:

spronare, eccitare.

Calcanta, comune: Calcante, celebre indovino della Grecia, Inf. XX,


110.

lude pure al fratricidio, Purg. XIV,


132.

Calcare,
forse dal greco

calpestare, premere.
,

Calare,

demittcre. verb. att.

X a * v j
abbasginocII,
le

Nel

signif.

Le

vele,

sar le vele, Inf.


chia, piegarle

XXVII,
ali,

81

Purg. II, Nel signif.


105.

Inf. XXXII, 20. prop. 72; XII, 69; XIII, 149.


fig.

28.

Verb. neutro, discendere, XII, - d'un uccello, 58; XIV, 126


Inf.
Inf.

Abbassarle

per riverenza, Purg.


Purg.

Particip. Calcalo,
lui

calpestare, Inf.

XIX, Purg. X,79


e

XXV,

12.

Dintorno a

parea calcato

pieno
:

Di

cavalieri,

dove desi supplire

luo-

go, o: tutto.

XVII, 129. Purg. IX, 21 XXXII, 112Del pendio d' un monte, discende-

Calcio, colpo dato col piede, Purg.

re, Purg. Ili, 52; XI, 42.

Del Sole

che volge

all'

occaso, Purg. V, 39.

Calarsi, discendere, Par. X, 90. Cale per: cali, Inf. XII, 27; XXII, 113.

XX, 113. Caldaia,


56.

lat.

caldaria, Inf.

XXI,
IX,

Caldo,

lat.

calidus, add. Inf.

Purg. 11,105.

131; XIV, 31; XVII, 48; XXV, 61. Purg. IV, 84 XXXI, 18. Par. II, 106:
;

Calare,
decadenza

sost., la declinazione, la

VI, 66

d'

una famiglia, Par.


Calabrese,

XXX,
140.
Sost.

XVI,

90.1

Caldo parlar, Purg. 72, parole ardenti, efficaci. Caldo amore, Par. XX, 95; XXXI,
;

IX, 93.

Calabrese, comune:
ciiino.

Caldo

disir, Par.

IV, 12.
;

abitante della Calabria, v. Giovacillustre di Forl

il

Calboli, famiglia
1

Come strumento di supplizio, Inf. ed anco al pi. nel 87; XXII, 54


Ili,

caldo, Inf.

XV,

XXII,

142.

L" autore

ha dimenticato
<

di allegare la variante del testo


la

Viviani, del Cod. FI. e dei

4 Patav. che
le

hanno

Callare, cio:

callaia o ria d' ingresso alla citt

ove aiutavano

famiglie mentovate nel detto luogo.

72

Calendi
signif., Purg. Ili, 31.

Camminare.
11

medesimo

calore della temperie, Par. V, 134; Dell' amore, Par. XI, 46; XXI, 116.

V,

1.

Lo zelo, Par. XXII, 47;


8.

camino che uno fa, lnf. XX, 39. Par. XVII, 59. Per est., il corso d' un fiume, Purg. XIV, 45. Nel
Il

XXV,

141;

XXIX,

69.

Purg. Vili, 40.

XXXIII,

Calendi, voce

latina,

il

primo

giorno d' ogni mese, Purg. XVI, 27 come se tue Partissi ancor lo tempo per
calendi, cio:

Purg. IV, 22, la Nidob. legge lo calle, la Cr. la calla; in sostanza queste voci calle, calla, callaia sono forme
diverse
di

come
all'

se

tu dividessi
o,

ancora

il

tempo

uso umano,

Calliopca, la musa liope


,

consimile significato. e in alcuni mss. Caldella

poesia epica,

come

se tu fossi ancor vivo.


tolta dal latino,

Purg.

I, 9.

Calere, voce
in signif.

ma

alquanto diverso, verb. impers. curarsi d' alcuna cosa, importare;


Inf.
ti

Callo, lat. callus, lnf. XXXIII, 100. Calo, da calare, la declinazione, la


decadenza, Par.

cai per:

ti

Calme per mi cale, XIX, 67. m' importa, Purg. VIII, 12ATe calsele ne cur, Purg. XXX, 135.
:

cale, t'importa,

XV, 111. Calore. Purg. XIX, 1; XXV, 77; XXVIII, 99. Par. XIX, 19. - Per est.

Par.

XXXI,

140 come vide


fissi

gli occhi

miei Nel caldo suo calor

ed attenti,

Mi

caler,

mi

XXV, 123.

fece pensare
sost.
il

Par.

cio: nell'oggetto del suo

amore

ar-

Come

non caler,

dente.

Purg. XXXII, 5. famiglia nobile di Firenze, consorte dei Donati che sono il ceppo o lo stipite di cui qui si parla,

la distrazione,

Calfucci,

Calvo. Purg. XXVII, 27. Cambiare,lat.cam6tre,Inf.XXV, 102 e 123. Purg. XXVIII, 96. Par. XVII, 90; XXVII, 15; XXIX, 6. Far P arte del cambiamonete, Par. XVI, 61. Cambiarsi, Purg. IX, 67 ; XXXIII, 6. Par. V, 97; XXX, 94;

Par. XVI, 106.

Caligare, voce

latina, oscurarsi,

coprirsi di caligine, Par. Vili, 67.

Nel signif.

Caligine,

le

tenebre, l'oscurit.

degli effetti del dolore, Purg.


6.

fig., le

tenebre del mon-

Particip. Cambiato, Purg. XXIII,


voce
latina,

XXXIII,

do, Purg. XI, 30.

47.
I,

Calisto, Calisto
tire

secondo Pla-

Camera,

Par.

XV,

tina (De Vitis Pontipcum) papa e mar-

a'tempi

di

Caracalla, Par.
calli* ? la

XXVII,
V
in-

108. Forse allude alla Epist. di san Paolo ai Romani (xm, 13) in cubilibus
et impudicitiis.

44.

Calla, da
legge
123.
lo calle,

porta,

Camicia,
nica,

dal lat. del


d'

medio evo

gresso, Purg. IV, 22, dove la Nidob.


v. ivi.

camisia, che forse

origine germa-

e Purg. IX,

Callaia, propriamente:
1

l'adito,

lnf. XXIII, 42. Questo luogo prova che nel medio evo usavasi stare a letto affatto ignudo, senza ca-

apertura

una siepe, Purg. XXV, 7. Callarga, anticamente Calaguin

micia.

ora Calahorra, citt della Castiglia Vecchia, patria di san Domenico,


ris,

Camicion le- Pazzi, v. Pazzi. Cammilla, vergine guerriera celebrata nell' Eneide (vii, 803 e xi r 535), lnf. 1,107; IV, 124.

Par. XII, 52.

Calle,
lnf.

lat. callis, il

sentiero, la via,

Camminare,
re, passeggiare.

1,18;

X,1;XV, 54;XVII1,

100;

Nel signif.

da cammino; andafig.

Par.

Camminata
VI, 131

Cancellare.
Guelfi di Firenze.

73
D.

mal cammina, cio:

male

In avviato, prende cattiva piega. signif. attivo, Par. Vili, 106 il del che

intervenne

in

tucammine per: cammini, percorri. Camminata, una grande sala o


ndito o corridoio, Inf.
nel

questa battaglia, Purg. V, 92. da Campania ora , Terra di Lavoro provincia dell'Italia

Campana
le

inferiore, dove, cio a Nola, furono

XXXIV,

97.

inventate

campane;

Inf.

XXII,

7.

Cammino, dal lat. caminus la via,


Nel signif. prop., 142; IX, 21 e 30; XV, 48; XVI, 94; XX, 69; XXI, 84 XXV, 28;
Inf. I, 5 e
;

medio evo.

D. allude alla consuetudine de' Fiorentini di portare in guerra la campana detta la Martinella che serviva

a ragunare

il

popolo, ponendola sul

XXVI,

122;

XXXIV,

95.

Purg.

II,

11

IV, 66; Vili, 132; XI, 109; XII, 74; XIII, 17: XIX, 22; XX, 142; XXVI,
28. Par.

anco lo stendardo della repubblica. (V. Gio.


Villani, lib. vi, e. 78.)

Carroccio ove inalberavasi

X, 95; XIII, 137; XXIII, 63;

XXX,
1'

144;

XXXI,

95.

Campare,
att.

il

andare, Inf. I, 35. corso della vita,

Nel signif.
Inf.
I,

Tal volta:
fig.
,

salvare, Inf. XXII, 21. Purg.


XVI,
la

dal lat. campus, verb.


I,

62.
Inf.
il

Verb.
1,93;

neut., salvarsi, sfuggire,

XXIII, 75.

1.

Par.

82; XXII, 135.


la

- Sost.

Il

processo, le operaSi-

campare,

salvezza,

liberazione,

zioni della Natura, Par. Vili, 133.

Inf. II, 68.

Cammino (Gherardo da),


gnore
di

Campi,
in tra

Trevigi lodato da D., Purg. XVI, 124, 133 e 138, e similmente nel Convito (Trat. iv, e. 14).

piccola terra di Toscana Prato e Firenze, Par. XVI, 50.

Campione.
XVI,
22.

Per lottatore

Inf.

Per

est., difensori, soste-

Cammino (Riccardo

da),

fi

nitori della Chiesa, Par. XII, 44.

gliuolo del precedente, che fu ucciso a Trevigi nel 1312; la sua morte ac-

Campo,
Inf.

lat.

campus, campagna,

cennata, Par. IX, 49 e segg. (ammonir, v Valcammnica.

pianura, Inf. XVIII, 4. Campo, Par. Esercito accampato, XXIV, 110.

XXII,

Il

campo

di battaglia,

Camo,
la

voce latina, propriamente: museruola. D. V usa per: freno,

Purg. XIII, 116. Par. XII, 108;


84.

XXV,

Onde

tener lo campo,

rimaner

Purg.

XIV

143

(confronta

Purg.

XIII, 40J.

padrone del campo, esser vincitore, tenere il primo luogo, Purg. XI, 95.

Campagna,
gnif.

da Campania prosi-

Campo Piceno, pianura nei dintorni di Pistoia,


tilina

vincia dell' Italia inferiore. Nel


di:

dove credesi che CaInf.

pianura,

Inf.

III.,

130; IX,

sia

110;
o.

XV,

123. Purg. Ili, 2;


sigir.

Nel

di

XXVIII, campagna, Inf.


di

XXIV,

stato vinto e morto, 148.

Campo di
Canale,

Siena,
la

il

nome che

XXIV, 8. Canipagnatico, borgo


na presso
all'

conserva tuttavia
Tosca-

pubblica piazza
Inf.

di Siena, Purg. XI, 134.

Ombrone, non lungi da

per: letto di fiume,

Grosseto, nella
Purg. XI, 66.

Maremma

Senese,
pic-

XXX, 66. Canavese (il),nome d'


Piemonte, Purg. VII, 136.

una parte

Campaldino, nome
darno
di
i

d'una

dell'antica contea del Monferrato in

cola pianura nel Casentino in ValGhibellini sopra, dove d'Arezzo furono vinti nel 1289 dai

Cancellare.

Par.

XV III,

130.

Per: annullare, Par. V, 46.

Cancro

Nel

Canzone.

Cancro, uno dei segni co, Par. XXV, 101. Candela. Purg. XXX,
signif. fig.,
i

del Zodia-

Cannuccia,
D.
1*

90.

diminut. di canna. usa per: cannto, Purg. V, 82.


dall' antico lat. campsada Ennio allontanare, rimuo;

Causare,
re usato

lumi della mente, Purg.


Purg.

XXII,

61.

vere,

Inf.

XII, 99.

Cansarsi,

riti-

Candelabro.
Candelliere.
in

XXIX, 50.

rarsi, guardarsi,

Par. XI, 15.

Cantare.

Nel signif.
II,

Purg.

XV,

144.

prop. Inf.

Candclo, forma
rima per
:

antica e poetica

In signif.

fig.

candela, Par. XI, 15. Par. XXX, 54.

V, 46; XII,
1;

86. Purg.

47; VII, 125;

Candente,
Par.

voce

latina, ardente,

XIV,

77.

X,60;XXIII,64;XXVIII,48;XXIX, XXX, 11 e 82; XXXII, 61 e 62. Par. XI, 66; XXIII, 128; XXIV, 144 e 151 XXXI, 4 XXXII, 95. - Udir
;
;

Candido, bianco, Purg. XXX, 31. Par. XXXI, 1. Candore, la candidezza,


centezza, Purg.
53;
dori, per:

X,
la

31

cantando, Purg.

I, 4.

rimproverare,
lu-

Inf.

XIX,
Purg.

Ironicamente, 118. - CanInf.


I, 4.
1,

tare, in

signif.

poetico,
2.

73

XVIII, 68. Al pi. candori, splen-

XXIX,

66. Par.

XIV,

XX,

112; XXI,

Par.
59.

II,

3; V, 139;

XXI, 62; XXIII,


Inf.

anime beate, Par. XXIII,

124.

Cane.

Nel signif. prop.


;

Come sost. Par. XXX, 30. Cantica e Canzone.

XX, 3,

Inf. VI,

Appellazione ingiuriosa, Inf. Vili, 42. Purg. XIV, 50. Al femm. cagna,
Inf.

19 e 28; XVII, 49; XXI, 68; XXIII, 18; XXX, 20 XXXI11, 78. Par. IV, 6.

questo il nome che D. d ad ognuna delle tre parti del suo Poema,

Purg. XXXIII, 140.

Cantilena,
97.

il

canto, Par.

XXXII,

X11I,125;XXX1II,31.
franv. ivi.

Cangiare, formaprossi ma al
cese per: cambiare,
di parere, Inf.
II,

Cangiar
13.

Canto, lat. cantus, Purg. Il, 107 e 131; VII, 93; XII, 113; XX, 140;
XXVI, 47; XXIX, 36. Par. X, 73; XII,6;XX,11 ;XXII,10e45;XXIV, 23; XXV, 109; XXVI, 67; XXVII, 3;

38;

XXIV,

Cangiar di colore, Inf. Ili, 101. Cangiar di luogo, Purg. XXI, 31.
Il

colore dell' acqua, Par. IX, 47. Permutare una cosa con altra, Inf.

XXXI,

133.

La

XIII, 144; XXV, 80. Par. II, 78. Per rimeritare , ricompensare Inf.

Un
Inf.

XXXIII,

90. Purg.

poesia, Inf. IV, 95; I, 10. Par. I, 12.


Inf.

canto di Poema,

XX,
Il

2.

Par. V, 16 e 139.

XXXII,
mutarsi

138.

Canto,

dall' ali. kante.

lato,

Passare da una
9.

mano
42.

all'altra, Par.

VI,

Cangiarsi, traInf.

IV, 115; IX, 46; XII, 118; XVII,


Ili, 89;

126;XXVI,138. Purg.
105;

XXVIII,
Par
11.

trasformarsi,

XX,

Particip.

cangiato, trasfigurato,
81.

XXXI 1,144. Par. 111,57. Cantore, musico che canta.

Purg.XXXlI,
do
il

Caniculare,t dcaniculari, quanSole nella costellazione della


il

XVIII, 51. Cantor

Poeta, Par.

XXXII,

de* bucolici

Purg. XXII, 57.


rito Santo,
Il

carmi, Virgilio,

Cantor dello Spi-

Canicula,
Inf.

Sollione, Inf.

XXV,

80.

Davide, Par.

XX,

38.

Caninamente,
VI, 14.

a guisa di cane,

sommo

cantor del

sommo

Al pi. Inf. VI, 27.

Canna,

la gola, Inf.

XXVilI,

68.

Lo stesso vide, Par. XXV, 72. indicato, Par. XXXII, 11.

duce, Da-

Canzone,

il

canto, Purg.

XXXI,

Caorsa
134;

Cappuccio.
lat.

75

XXXI1,90.

Per

Cantica,

Inf.

XX, 3. Caorsa*
na
in

Cahors, citt della GuienFrancia, Inf. XI, 50. poco probabile che il rimprovero di essere
usurai cada

Capo, caput. La testa, Inf. VII, 47; Vili, 111; X, 88; XV, 44; XVIII, 116; XIX, 73; XXII, 107;
XXIV, 96; XXVIII, 119; XXIX, 75; XXXII, 42 e 126; XXXIV, 14. Purg. XII, 128; XIII, 63; XXIX, 147. Par.
I,

specialmente sopra
I

gli

abitanti di questa citt.

Caorcin,

24
il

III,

6 e 114.

Per est.,

il

ca-

Caturcini, Corsini, che sono


uniti ai

sempre
contro
Italiani

Lombardi

in molti editti defatti

gli antichi re di

Francia

Purg. Vili, 131, probabilissimo che D. per capo reo abbia inteso papa Bonifacio Vili; alpo,
principe,
tri

gli usurai,

erano certamente
a

spiegano

che

il

mondo
diritto.

torca la

stabiliti a

Caorsa, nel medesimo mo-

do che
lieri

stabilironsi di poi

Mompel-

e a Nime.

D'onde proviene che


questo

quasi impossibile decidere se D. ha preso capo reo o lo mondo per soggetto della

testa dal

cammino

alcuni

interpreti per Caorsa inten-

dano
in

la citt di

nome che

Lo scopo, Inf. XIII, proposizione. 41. Inf.XXVIII, 107 Capo ha cosa fatta, fatta la

Piemonte, ed

altri la famiglia

Cor-

cosa,

sini di Firenze.

L'antica opinione mi
abitatori
di

sta,: cosa fatta

sembra pi probabile.

famoso
Caorsa,

di

il rimanente si aggiuha avviamento; detto Mosca Lamberti col quale

Caorsini,
Par.

fece risolvere
certi,

allude a papa Giovanni XXII, eletto nel 1316 e che era nativo di Caorsa.

XXVII,

58.

D.

gli Amidei, ancora inad ammazzare Buondelmonte.

Caos,

la

materia prima inordinata,

Inf. XII, 43.

Capano, uno dei sette re greci confederati con Polinice contro Tebe, fulminato da Giove (V. Stazio, Thebaide,x, 927 e segg.),
Inf.

V. Buondelmonte, Mosca, e Par. XVI, 136. Capocchio, uno stolto, un dappoco. Nome di un alchimista falsatore di metalli. Benvenuto lo dice oriundo di Firenze, ma la maggior parte
degli altri comentatori lo asseriscono Senese, e il contesto favorisce evi-

XIV, 62;

XXV,

15.
,

dentemente quest' ultima opinione,


Inf.

Capello, lat. capillus pelo del capo, Inf. XXXII, 99. Purg. XXVII,
27.

XXIX, 136; XXX, 28. Caponsacco. I Caponsacchi

era-

Al

pi. capelli, Inf.

XVIII, 121:

XXXII, 103; XXXIII,


70 15

2. Par.
I,

XXXII,
XVII, un luoluogo,

no una famiglia nobile di Firenze venuti da Fiesole, Par. XVI, 131.

e capegli, Purg.
68.

35.

Cappa. Inf.

XXIII, 61,100; XXIV,

Capere,
;

contenere,

Par.

XXVII1,

go, Par. XXIII, Par. Ili, 76.

Ammettere, Purg. Mi cappia, Purg. XXI, XVIII, 60. 81, che io comprenda. Particip.

Tenere in 41. Aver

31. Par. XI, 132.

Cappelletti, famiglia nobile ghibellina di Verona, Purg. VI, 106.


prop. Inf.

Cappello, da capo. Nel signif. XXXII, 126. Cappello


XXI,
125.
9.

Catto, v. ivi.

cardinalizio, Par. na di alloro, Par.

XXV,

Coro Cappe61. Par.

Capestro,
dino.
D.

lat.

capistrum,
il

il

cor-

rone che

si

pone sulla testa e sugli


Inf.

r usa

per

cordone dei

occhi del falco, Par. XIX, 34.

Francescani, detti anco Cordiglieri,


Inf.

XXVII,

92. Par. XI, 87; XII, 132.

Cappuccio. XXIX, 117.

XX Ili,

76

Capra
Inf.

Carisenda.
signif.
fig.

Capra.
XXVII,
77.

XIX,
D.

132.
il

Purg.
Capri-

Inf.

chiama

XXXI,

19.

Par.

XXVII, 136. Purg. V, 55; Vili, 81

corno capra
dalla foce d'
Inf.

del ciel, Par.

Capraia,

isoletta

XXVII, 69. non lontana

XVIII, 66.

Arno nel Mediterraneo, XXX1I1,82.

Cardinale, dignit eccles. Inf. Il Cardinale VII, 47. Par. IX, 136. assolutamente senza 1' aggiunta del

Capricorno, segno del Zodiaco, Purg. II, 57; vedi pure Par. XXV1I,69.

Qome, usa D.

Inf.

X, 120 per

il

cardi-

Capromi,
appartenente

castello della
ai

Toscana

nale Ottavio degli Ubaldini, talmente noto per la sua potenza e il suo ghi-

Pisani, assediato e
Inf.

bellinismo che chiamavasi antonoma-

preso dai Guelfi nel 1290,

XXI,
,

95.

sticamente:

Il

Cardinale.

Caramente,

teneramente

Inf.

XXXI, 28. Par. XVII, 56. Carato, probabilmente da


Ttov,
tonta,
il
i

Cardine, lat. cardo, Purg. IX, 103. Caribo. Pur. XXXI, 132, voce di
origine e significato oscuri. La Cr.

xepa-

frutto del Carrubbio, lat. Cera-

cui

semi servivano

di

peso;
Inf.

legge Cantando al loro angelico caribo, contro l' autorit dei migliori mss. che

la

xxiv parte d*un peso d'oro,


Il

hanno, come

1'

Aldo, la Nidob. e Ben-

XXX, 90. Carbone.


Par.

XIV,

52;

XVI,

carbone ardente Carboni 29.

venuto danzando. Per conseguenza la Cr. prende caribo per: danza. Monti
(Prop.,
ii
,

43) e Parenti (A nnot.

ii,

86)
:

spenti,

argomenti, ragioni di niun va102.

hanno

evidentemente

dimostrato

lore, Inf.

carrus.

Nel signif. prop. 35. Par. XI, 123. Particip.


Inf.

XX, Carcare,

1 dal contesto e dalle citazioni analat.

per: caricare, dal


Inf.

XXI,
Car-

33,

loghe, come Purg. XXIX, 128; XXXII, che caribo non pu significar altro

per: caricato,
carsi, Par.

XXX,

6.

carcato

XXIII, 65; XXXII, 114.


la

che: canzone da ballo, ballata, canti con i quali accompagnavansi le danze } 2 che perci si ha da leggere

(il), sost., Purg. XVIII, 84.

Carcare

carica,

danzando e non cantando. Benvenuto

Carcere,
T Inferno,
Inf.

la prigione.

gnif. prop. Inf.

Nel siXXXI1I.56. Per est.


59. Purg.

Ad gratulationes et cantiones angelicas earum, vel ad cantus angelodice


:

rum
et

sicut solent facere


.

tripudiantes

X,

XXII, 1 03.

cantantes simul.

D. fa sempre mascolina questa- voce. Carco, add., contratto di carico,


caricato, derivanti dal lat. carrus, carro. Nel signif. prop. Inf. Vili, 27. Purg. XII, 2. Par. XXII, 72. Nel

Crico,
Vili, 81

contratto di caricato, Par.

Cariddi,lat. Charybdis, punto pericoloso dello stretto di Messina, Inf. VII, 22.

signif. fig. Inf. I, 50.

Purg. XIX, 41
94.

XXXII,
pieno,

129. Par.

XVI,

Carisenda.
cede
i

Inf.

XXXI, 136,
il

torre

Carico,

inclinata di Bologna,

Inf.
il

Sost.
XII, 30;

IX, 129. Purg. XXIX, 57. carco; nel signif. prop. Inf.

nove

cui pendio ecpiedi sopra un' altezza di


si

cento trenta piedi;

XXXII,
I

130; XXIII, 84. Purg. Nel 26. Par. XXVII, 84.

XIX,

comunemente
non esser

La

torre

chiama ora pi mozza, per

finita. 1

Questo errore viene corretto nel Dante Illustrato

di
la

Lord Vernon
morte
di

(voi.
la

ni,
detta

Artic.

Carisenda

dove ricordato che circa 33 anni dopo

Dante

torre

Carit

Caro.

77
di

XIV, Carit, l'amore, L'amore cristiano, Purg. XIV,


Par.
Ili,

Inf.

1.

12.

padre, amico
l'

D. che lo trova nel-

Vili Par. Parla pure di


fratello di Filippo

XXXI, 49 e 110. - Caritade, Purg. XIII, 129; XV, 57. Caritate, Par. Ili, 77; XXVI,
43;

XXVI,

57;

1.-5
venza
sotto
il

lui, Par. IX, Carlo Valesio conte di Proil

Bello, noto

57;

forme antiche e poetiche.


dal lat. carere, la penuV, 111. Voce antiquata, ora:

che chiamato da Bonifacio Vili venne in


di Carlo Senzaterra,
Italia nel 1301, e

nome

Cariata,
ria, Par.

fu

mandato a

Fi-

carestia.

renze col pretesto di pacificarla; dove suoi mali portamenti, e dipoi la sua
i

Carlino de' Pazzi. Inf. XX XII,


Secondo Benvenuto e gli antichi cementatori, dtte per danaro a' Fio69.

vana impresa

rentini

il

Planum

Inter

castello Piano di Trevigne, vineas , occupato dai

di Sicilia, lo posero in universale dispregio e principalmente del Poeta, Purg. XX, 71 e segg. Allude pure a lui, Inf. VI, 69 Con la

forza di

tal che test piaggia.

Firenze, dei quali, e fra loro alcuni parenti di esso


di

Ghibellini

Bianchi

voce latina e poetica; verso, canto, poema, Purg. XXII, 57.

Carme,

Carlino, perirono per causa di questo tradimento.

Carlo. D. ricorda cinque persone di questo nome: 1 Carlomagno,


Inf.

Par. XVII, 111. Carnale, nel signif. biblico, cator carnali. Inf. V, 38.
Inf.

pec-

43. 2 Carlo I re di Napoli, duca d'Angi, fratello di Luigi IX di Fran-

XXXI,

17. Par. VI, 96; XVIII,

Carne,lat. caro. Nel signif. prop. XXI, 57; XXXIII, 63. Purg. V, XXIII, 51 XXX, 127; 33; XIV, 61

XXXI,

48.

Pi spesso per
genere,
Inf.

il

corpo

Purg. XI, 137; al quale D. rimprovera la morte di Corradino di Svevia e quella di san Tomcia, Inf.

XIX,

99.

dell'uomo

VI, 98; IX, 25. Purg. V, 102; IX, 17; XI, 104; XXIII, 123; XXV, 80. Par. VII, 147 :

in

maso di Aquino, Purg. XX, 67 e segg. Lo ricorda ancora, Purg. VII, 113,
ove
lo chiama quel dal maschio naso, e ivi, verso 124 nasuto. 3 Carlo 11,

X,116; XIV, 56; XXVII, 93. vita terrestre, Par. XX, 113.
signif. biblico,
l'

- La Nel

Carne

d'

Adamo ci che

uomo ha

in se della natura del pri-

figliuolo del precedente, Purg.

V, 69.

Par. Vili, 72; XX, 63, che, per rispetto al padre, D. chiama Carlo novello,

Par. VI, 106; e per rispetto ad una imperfezione del corpo, perch era

mo uomo, Purg. XI, 44. La carne opposta allo spirito, il diletto della carne Per o carnale, v. ivi. Par. XI, 8. ultimo la propria carne, il proprio

sangue per:

la

zoppo,

Il Ciotto di

Gerusalemme, Par.

XX,

84.

propria
pi.

figlia,

Purg.
63.

Al

Inf.

XXXIII,

XIX,

127. perch i re di Napoli intitolavansi anco: re di Gerusalemme.

Purg.

lo

rimprovera d'aver venduta

la

XX1X, 124. Caro, add. inf. Vili, 97; XV, XXV11, 106; XXXII, 91. Purg. I,
IX, 124;

83;
71
;

Beatrice al margravio iAzzo di Ferrara, Purg. XX, 79 e segg.


figlia

sua

4 Carlo Martello figliuolo di Carlo II re d'Ungheria, morto prima di suo


venne

X, 99; XI, 22; XIII, 91; XIV, 127; XVIII, 13; XXII, 27; XXIII, 91 XXVI, 114; XXV1I1, 137; XXX, 129. Par. IX, 17 e 37; XI, 113; XIV,
;

in

gran parte distrutta sotto

il

tiranno Giovanni Visconti da Oleggio, onde poi

fu

detta Torre Mozza.

78

Caro

Caso.
d'

Essere caro, essere a


V, 36.

65; XVII, 110; XXIII, 34;

XXIV,

89

pagine

un

libro, Inf. XI, 102.

Purg.

cuore, Purg.

XXVI,
Par.
II,

64;

Aver
;

caro,

amare, Purg.

103; XXXIII, 139. e 78; XII, 122; XXII, 75

XXIX,

Caro, di gran prezzo, Purg. XXIV, 91. Costar caro, Purg. XXXII, 66. Par. XII, 37. Far parer caro, nel
signif.

XXVI,

111

XXIX,

138. Par. VIII, 89.

per

le

pergamene ove
Inf.

si

fanno

le

micase

niature, Purg. XI, 82.

Casa.
per
di
il

XXIV,

10.

sing., inf. XIII, 151.


la

Il pi.

La Casa

che sopra, Purg. XII,


il

51.

Caro,
nuria,

sost. per: carestia; la pedifetto.

Avrete caro, ne

Per: dimora, abitazione in genere, Vili, 120. Per:


Par.

Nostra Donna, per:

Chiesa ec.

XXI,

122.

Inf.

avrete mancanza, non ne goderete,

Purg. XXII, 141.

famiglia, Purg. Vili, 124; XIV, 89 e Per La casa di che 107; XIX, 143.

Carla,
Par.

in

provenzale carolas, dal


pi.

nacque

il

vostro

fleto

D. indica la no-

greco xpos? un ballo in tondo. Al.

bile famiglia degli Amidei. V.

Buon-

XXIV,

16;

XXV,

99.

DELMONTB.

Carn 9 per: Caronte, barcaruolo dello Stige, Inf. Ili, 94, 109 e 128.
Carpare,
andar carpone aiutandosi con le mani, Purg. IV, 50.

Casale,
fia

citt del

Piemonte.

Non

da Casal, indica Ubertino da Casale frate francescano che viveva nel principio del xiv sec. e si era reso celebre per
il

Carpigna (Guido

di) nobile

di

suo fanatismo e

la

sua

fe-

Montefeltro, celebrato da tutti gli antichi comentatori per la sua liberalit,

rocia, Par. XII, 124.

Casalodi,

castello nei dintorni di

Purg. XIV, 98.

Carpire, dal lat. carpere, prendere, Par. IX, 51. D. vuol dire che si
ordisce gi la trama per farlo perire.

La mattia da Brescia, Inf. XX, 95. Casalodi, cio: di quel da... D. indica
il

conte Alberto da Casalodi che nel


fu

1269

cacciato di

Mantova, della

Carpone, da
co' piedi e

carpare, avv., andar

con

le

mani insieme come

quale erasi fatto signore, per astuzia e tradimento di Pinamonte, v. ivi.

quadrupede,
68.

Inf.

XXV,

141;

XXIX,

Cascare, verbo sinonimo


dere.

di: ca-

Carrarese, un abitante di Carrara, Inf. XX, 48. Carreggiare, da carro, propriamente: condurre un carro, Purg. IV,
72. D. dice carreggiar la strada per
:

XVII, 53; XIX, 76; XXI, 86; XXIV, 102. Dell'acqua d'un Purg. XXXII, 52.
signif.

Nel
Inf.

prop.

Inf.

fiume,

XII, 36.

- Decadere, Par. XXVII, 60.

XX, 73.

Bovinare,

Inf.

tenere un camino.

-Morire, Inf. XXIX, 62; XXX11I, 71. Casella, musico e cantante di Firenze, amico intrinseco di D. che lo

Carro. Nel
56
;

XII, 48.

signif. prop.
Il

Purg. X, carro mistico figura

vede giungere
II,

al

Purgatorio, Purg.

della Chiesa, sul quale D. trova Beatrice, Purg.

91.

XXXIII,

38.

XXVI,

35.

XXIX,
11

Il

107; XXX11, 115; carro di Elia, Inf. Carro, costellazione


Inf.

Casentino, provincia del Valdarno


di sopra, nell'

Apennino,

Inf.

XXX,

65 Purg. V, 94.

dell'Orsa Maggiore, I, 30. Par. XIII, 7.


luce,

XI, 114. Purg. 7/ carro della


Sole.

Caso,
te,

ci che accade fortuitamen


41.

Purg. IV, 59 per:


lat.

il

Carta,

charta.

Purg. X, 66.

D.

1'

usa per:

4 taso, v. A, Caso trovasi spesso negli antichi per caduta, e pare che
Inf.

XXV,

Cassare
D. l'usi in tal signif. Par. caso per
:

Catria.

79
fratello di Polluce; era-

XIV, 4

fece

Castore,

cadde.
dal
lat.

Cassare,

del

medio evo;
cele-

no figliuoli di Giove e di Leda e chiamavansi Discuri. D. indica con i

annullare, Par.

II,

83.

nomi

di Castore e Polluce, Purg. IV,

Cassino (Monte), monte


bre nel regno
di

61, la costellazione dei Gemelli.

Napoli nella provindi Apollo,

Castrocaro,
magna, che
al

piccola citt di Rodi

cia di Terradilavoro, sul quale anti-

tempo

D.

aveva
116.

camente eravi un tempio


do

suoi propri Conti, Purg.

XIV,

che san Benedetto distrusse edificannel suo luogo un monastero del suo Ordine, Par. XXII, 37.

Casuale,

fortuito, ci

che
53.

ef-

fetto del caso, Par.

XXXII,

Catalano (Napoleone o secondo altri .Malevoli!) di Bologna dell' Ordine de' Frati Gaudenti, v. ivi. Fu chiamato con Loderingo degli Andal per governar Firenze come podest nel 1266, ma invece di procurar

Cassio, Caius
ammazzatori
D.
di

Cassius,
Inf.
al

uno

degli

Cesare,

XXXIV,
luogo che
il

67. Par. VI, 74. In


gli

quanto

assegna nell Inferno, v. Bruto.


sost., lat. capsus,

Casso,
il

busto,

petto, Inf. XII, 122;

XX,

12;

XXV,

74. Purg.

XXIV,
76.

72.

pace in tra le fazioni, ambidue venderonsi ai Guelfi e perseguitarono i


la

Casso,add.,lat. cassus; cancellato,


Inf.
Inf.

XXV,
XXVI,
15.

Ghibellini. D. gli trova nella bolgia


degli ipocriti, Inf. XXIII, 103. Catalogna, provincia della Spa-

130.

Della luce, spenta,


Annichilito, Inf.

XXX,

D'un argomento, confuterra circondata di

tato, distrutto, Par. IV, 89.

Castello,

mu-

ra con bastite. Fortezza, Inf. IV, 106.

11

gna che a tempo di D. apparteneva al regno d' Aragona. D. rimprovera a'Catalani la loro povert ed avarizia, Par. Vili, 77; e a Roberto re di Napoli d'aver preso a' suoi servigi vari

Al

86.

pi.
le

castelli, Inf.

XV,

8;

XVIII,

castella, inf.

XXII,
:

8;

XXXIII,

gentiluomini catalani che aveva conosciuti nei sette anni che fu statico

//

Castello per

Castel Sant'An-

gelo a Roma, Inf. XV11I,32. Castel o Castello (Guido

per suo padre in Catalogna.

da)

Catellini, antica famiglia nobile


di Firenze, speata a'

nobile di Reggio in Lombardia, lodato da D., Purg. XVI, 125. Benve-

tempi di D. Par.

XVI,

88.

nuto dice che era della famiglia dei Roberti che dividevasi in tre rami, cio, quelli di Tripoli, quelli di Castello e quelli di

XI1I,126

Catena. Nel signif. pfop. Inf. XXXI, 88-nel fig., impedimento, il ritegno, Purg. XXXI, 25.
;

l'

Fumo. Aggiunge

poi

Catenella,

diminut.

di

catena.
le

che Guido era poeta e che aveva ospitato D. presso di s. D. loda il suo
di lui che s
alla

Catenelle d'oro o d'argento che

donne portavano per ornamento, Par.

carattere ingenuo e sincero, dicendo arebbe meglio a chiamare

XV, 100. Caton, Catone


vato, Inf.

maniera francese:

il

semplice

Lom-

XIV, 15
I,

e senza
dell'

di Utica.

mentoil nome

bardo.

Castigare, v. Castigare. Casto, occhi casti, Purg. 1, 78;

espresso, Purg. e segg.

31 e segg.; 11,119

XXV,
XIV,

134.

Catria,
fra

alto
la

monte

Apennino

Per: innocente,

Inf.

Gubbio e

Pergola nello Stato

96. Purg.

XXXII,

138.

Ecclesiastico, Par.

XXI,

109.

Cattivo

Cenere.

1 attivo,
Inf.

lat.

XXX,

16.

captivus, prigioniero,

Cicerone e da Orazio, Purg. XXII,


98.

Malvagio, infame,

scellerato, Inf.
Inf. Ili, 62.

Ili, 37.

Come sost.,

Cecina, piccolo fiume di Toscana che sbocca nel Mediterraneo al mezzogiorno di


Livorno.
D. lo

Catto, voce latina, captus, usata da D. una sola volta preso, prigione,
;

nomina

come

confine settentrionale della Ma-

captivo, Purg.

XX,

87.

remma
Stato

toscana e dello Stato della


Inf. XIII, 9.

Cattolica (La), borgo dello


saro, Inf.

Chiesa,

Eccl. sull' Adriatico, tra Rimini e Pe-

Cedere ,
XXVI,
28.

lasciare

XXVIII, 80. Cattolico, D. nel Par. XII, 104, chiama l' orlo cattolico la Chiesa.

il Inf. luogo Esser inferiore a... Par.


,

Causa.

Par.

XXXII,

59, sine cau-

XXXIII, 56 e 57. Ceffo, probabilmente dal lat. caput; il muso del cane, Inf. XVII, 50

sa, voci latine:

senza cagione.
latina cautus, circo-

- di

Lucifero, Inf.

XXXIV,
;

65.

Cauto, voce

spetto, Inf. XVI, 118. Cava, dal lat. cavus, la fossa. D.

Celare,nascondere,Inf. XIV, 101; XXV, 116; XXII, 27; XXIII, 21

XXXI,

36. Purg.

XVI, 43 XVII, 57;

d questo nome alla decima bolgia Malebolge, Inf. XXIX, 18.

di

XXXIII,
lare, Inf.

56. Par. Ili, 48.

Dissimunascon-

X,

44.

Celarsi,

Cavalcare, dal lat. caballus, verb. neut. andare a cavallo, Purg. XXIV,
Spronare, incitare, Purg. XV1I1, 96, come il cavaliere sprona il suo cavallo.
soldato a cavallo, Inf. La diPurg. XXIV, 95. gnit del cavaliere , Inf. XVII, 72.
95.

dersi, Inf.
112. Par.

XVIII, 46. Purg. XXIII,

V, 133; XXIX, 135.

Cele

Verb.

att.

per: celi, Purg.


.

XXXI,

138.

Celeste. Purg. XXXII, 22


Par. Vili, 34.

e 54.

Cavaliere,
1.

XXII,

Celestiale, che viene


Purg.
II,

dal cielo,

$3; Vili, 104; XII, 29. Par.

IV, 39.

Purg. XIV, 109. D. in ci concorde al medio evo d il titolo di cavaliere a


tutti gli eroi e soldati dell' antichit,
Inf.

Ccn,
ne, Inf.

per

ce ne, e questo per


1.

ci

XV,

125;
ce ne.

II,

Purg. XXVI, 2. Par. I, 20. Diverse ediz. scrivono


Par.

V, 71. Purg. X, 80.


lat.

Cavallo,
36.

caballus, Inf.

XXVI,

Cena.
signif. fig.

XXIV,

D.

l'

usa nel

Il
i

quale
Inf.

cavallo di legno mediante il Greci impadronironsi di Troia,


la fossa;

XXVI, 59; XXX, 118. Cavare, dal lat. cavea,

per indicare la felicit dei Beati. Allusione ai diversi luoghi dell' Evangelio, come san Luca (xm 29
.

xxii, 30) e specialmente Apocalissi


(xix, 9).

generalmente: trarre, prendere, Purg.

IX, 115.

Cenare.

Preso in

signif. fig.

come

Caverna. D. l'usa per: sepolcro, Per rovine di ediPurg. XXX, 14.


fici

sopra, per partecipare alla beatitudine degli Eletti, Par. XXX, 135. (Vedi
Apocal. xix,
di serpente.
9.)

che formano

come

delle caverne,

Purg. XII, 61.

Cener, dal
La

Cavo,
sati,

incavato. Degli occhi affos-

lez. centri dell'

greco rxpte, specie Aldo e

Purg. XXIII, 22.

Cecilio Stazio, coetaneo di Ennio. Autore drammatico mentovato da

della Cr. erronea, Inf. Cene, v. Cen.

XXIV,

87.

Cenere,

lat.

cinis.

Nel

signif.

Cennamella
prop.
il

Ceperano.
si

81

cenere, Inf. XIII, 149.

La
101.

cenere, Inf. XXIV", 104.

Senza indiXXIV,

quale

cazione

di

genere,

Inf.

riconosce alcuna cosa, Purg. XXII, 27; VI, 141. Centauro. Inf. XII, 56, 104, 115

la

Purg. IX, 115; XII, 61. Par. XXI, 6. Per est. le ceneri d' un cadavere o

e 129.

XXV, 17. Centesimo.

V. Caco.
Par.

IX, 40 Questo
:

un defunto, Inf. V, 62. Cennamella. Inf. XXII, 10. Tale


d'

memoria

la lez. dell' Aldo, della Cr., della Ni-

anno ancor s' incinqua, cio questo centesimo anno del nostro secolo ritorner cinque volte, o: spesso.
centesim'

dob.,del Lombardi e di quasi tutte le ediz. moderne. La Cr. nota in margine


za.

Centsmo,

contratto di: cente-

cmmnmella

e ceramella, che di-

simo; un secolo, Purg. XXII, 93. llcentesmo, la centesima parte, Par.

fettano d* autorit e di verosimiglianGuiniforte legge cialamella; Vi-

XXIV,
dell'

108.

XXVII, 143,

cio: quella

La centesma, Par. minima parte

viani cannamella, e alcuni mss. hanno ciaramella e ceramella. Questa grande


diversit di lezioni, mentre tutti adot-

anno trascurata nel calendario


di

riformato da G. Cesare che facendo

T anno
a
1

tano

il

sigriif.
:

dato dal Buti a questa

differire

365 giorni e 6 ore, veniva di circa 11 minuti dal-

voce di strumento a fiato, prova che la voce usata da D. aveva fino dai
tempi pi antichi delle forme diverse e che l' uso se ne perduto da lungo tempo. Le forme cialamella dal lat.
calamus, e cannamella da canna, sembrano da preferirsi alle altre prive
affatto di etimologia.

anno vero; errore che fu corretto da papa Gregorio XIII. Confo, add. numerale, Inf. XV,
38; XVII, 131;

XIX, 114; XXI,

52;

XXV,
XXIX,

33;

Purg. II,
10;

XXVIII, 52; XXX, 83. 45; XIV, 18; XV, 127;

XXX,

17. Par. VI, 4;

XI,
Inf.

Nel latino del

65; XXII, 23.

medio evo
lis

si

trova canamella, canna-

Cento
significare

militi,

centomila,

mella,, calamella,

calamaula, calamau-

XXVI, 112 numero determinato


minato.

per

che corrispondono evidentemente alle due forme italiane che ho preferite. La forma cemmamella potrebbe
conferirsi al ghmbel ali. o:

un gran numero indeterInf.

Centro.
;

XVI, 63; XXXIV,


X,

campana,

Subbillo, se

tal signific.

non fosse con-

107. Purg. IV, 42; XIII, 14. Par. 65; XIV, 1 XXI, 80; XXVIII, 51.

trario al contesto.

Per
tennen? o dal

Inferno, Inf.
il

Il,

83, -perch seD.


l'

Cenno,
lat.

dall'ali,

condo

sistema di
al

Inferno

si

signum? Un segno che si fa ad alcuno, un segnale, Inf. Ili, 117; XVI, 116; XXI, 138. Purg. 1,50; XII, 129; XIX, 86; XXVII, 139. Par. XV, 71; D'onde render cenno, XXII, 101. Inf. VIII, 5, per rispondere a un segno ricevuto. Cenno di castella, Inf.

estende fino

centro dell Universo.

La lez. della Cr. Inf. XXIV, 87 centri non ha signif. plausibile, v. Cencro. Ceperano, citt del regno di Napoli su
i

confini dello Stato Ecclesia-

stico, dov*e

XXII,

8,

a quelli

segno dato da una fortezza che sono fuori. Salutevol

Caserta capiil conte di tano delle genti di Manfredi abbandon senza combattere il ponte del
Garigliano e
d'
il

cenno, Inf. IV, 98, un gesto di saluto e nel medesimo signif. Purg. XXI,

monti insuperabile

passo d' una gola di ai soldati di Carlo

15.

Per: contrassegno mediante

il

Angi. D. suppone contro il vero che vi fosse grande effusione di san-

81

Cephas
in

Cerchio.

gue
16.

quella giornata,

Inf.

XXVIII,

Cephas,

cio: pietra,

nome che

Cerchia, dal lat. circulus. Quantunque Vocabolari italiani registrino in un medesimo articolo cerchia e
i

G. C. dtte a san Pietro (San Giovanni, I, 42) per indicare che sarebbe

cerchio, D. nondimeno pone alcuna distinzione fra queste due voci. Cer-

uno dei fondamenti della Chiesa, Par.

XXI,

127.
lat.

chia , secondo esso, un ricinto circolare, materiale e reale, come Inf.

Ceppo,
XVI, 106,
Nel
79.

cippus, lo stipite, Par.

lo stipite d'

una famiglia.

significa:

XVIIJ, 3 e 72; XXIII, 134, o\ecerchia il muro di roccia che ricinge


:

Cera, uno
61. Purg.

dei prodotti delle api.

signif. prop. Inf.

XVII, 110;

XXV,

Nel signif

X, 45: XV11I, 39; XXXIII,


fig.

Malebolge e Inf. XXXI, 40 e Par. XV, 97 significa mura o bastite di fortezza o di citt. Una sola volta,
Purg. XXII, 33, cerchia significa uno
dei

D. usa frequenla

temente questa voce per indicare

cerchi

del

Purgatorio

mentre
detti

sostanza, la materia fisica e lo stesso

quelli dell'Inferno son


cerchi.

sempre

uomo, che ricevono

celesti influssi,

come

la

cera riceve V impronta del

Cerchiare,
in giro,

fare

il

tondo, andar

sigillo, Par.

Nel luogo del Purg. Vili, 113; bisogna intendere per lucerna la grazia divina, e per cera il concorso del libero ai bitrio dell' uomo.

1,41; XIII, 67; VIII, 128.

93.

Purg. XIV, 1 XIX, 69; XXII, Degli astri che percorrono la


;

loro orbita, Purg. 11,4. Par.

XXI,
Inf.

26.

D'un muro che

107.

Delle
a...

fa cinta,

IV,

Cerasta, serpente
IX, 41.

cornuto,

Inf.

intorno

persone che dispongonsi CirPurg. XXXII, 38.

condare, cingere, Purg.


Inf.

Cerbero.

VI, 13 e 22; IX, 98.

Par. XIV, 55.

XXX
sost.,

68.

Come

Purg.
I).

D. le cui persone mitologiche che tro-

va nell'Inferno son sempre bene accomodate ai cerchi ove son poste a guardia, ha posto Cerbero come custode del cerchio dei Golosi avuto
riguardo alla voracit canina. Cerca, sost. verbale di cercare.
Iridare alla cerca, Par.

XIX, 69. Cerchietto, dimin.

di cerchio.

l'usa, Inf. XI, 17, in signif. di: cerchio,

cio dei cerchi o divisioni dell' Inferno.

XVI,

63,

men-

v. Cerchia, la periferia. In genere: Inf. XI, 2; XIV, 127. Purg. XXXII, 97. Par. 1, 39; XIV,

Cerchio,

dicare.

1; XXIII, 95;

XXIV,

13;

Cercare,
quwrere,
Inf.

dal

lat.

quaricare per

25; XXXIU, 134 e 138.

XXVI11,
I

cerchi

XVIII, 115;
I,

XXX,
116.

85;

divisioni dell Inferno, Inf. IV, 24;

XXXI,

73. Purg.

71

V, 63; VI, 85

V,7;

VII, 44; Vili, 129; XI, 28, 57 e

XII, 131;

XV,

92;

XXVII,
Inf.

55

Percorrere cercando,

XX,

64; XII, 39; XVII, 44; XXV, 12. 1 ripiani del Purgatorio, Purg. XVII,

XXI, 124; XXXII,


I .

Procurar di fare... Purg. HI, 99 Par. XVII, 49. Investigare, Inf.


XVII, 139.

59. Purg.

XXVIII

137; XXII, 92.

cerchi,
i

ovvero
il

or-

bite che percorrono

corpi celesti, o,

I,

secondo

il

sistema

di

Tolomeo,

mo-

84. Purg.

to dei cieli o delle sfere celesti, Inf.

Cerchi, famiglia nobile e ricca di Firenze, che a tempo di D. era capo della fazione de' Bianchi.

11,78. Purg. 1, 78; VII, 22; XI, 108. Par. XXVU, 112 e 144. Per mezzo

cerchio o cerchio del mezzo, Purg. IV,

Cerebro
79. D.

Cessare.

x;3

vuol significar l'Equatore.


di merigge Purg.

2;

Per cerchio
ridiano,
cerchio.

XXV,

alcuno, Al pi.

Inf.

XVII,
14.

56. Par.

XXI,

42.

certi, alcuni, Inf.

.XXXIII, 104, vuol significare il Mecome Purg. II, 2 meridian

Purg.
to,

XXVI,
Par.

XVII, 52.

Chiaro e distin-

Per l'obliquo cerchio che i pianeti porta Par. X, 14, vuol significare il Zodiaco. Per II cerchio che

Purg. XIII, 56.

Convinto, cer-

tificato,

IH, 4;

XXIX,

64.

Stabilito, fissato,

Purg.

VII, 40.

Reale, uomo certo,


le

Inf. I, 66.

Una

pi
72,

ama
il

che pi sape Par.

cerchio dei serafini.

XXVIII, La cir-

fonte detta certa, Purg. XXVIII, 124,

perch

colazione, Purg. XXVIII, 105.

meno.
mente,

sue acque non vengono mai

Cerebro, forma
Purg.
Inf.

lat.

XXV,

69.

Per tutta

per: cervello,
la testa,

Inf.

Avv. certamente, sicuraX, 89; XII, 37: XIV, 133;

XVI,
69;

XX Vili,

140.

Corna, voce
lat.

la

antica derivata dal cerwre, dividere. La divisione, separazione, Par. XXXII, 30.
trovasi nei

44; XIX, 93; XX, 25; XXVU, XXIX, 123. Purg. VIII, 21; XVIII, 109; XX, 130; XXIV, 60. Par. II, 55 e 61; XXVI, 22; XXXI, 41. - Per

certo, dizione avverbiale,


Inf.

Cernere,
latini di
:

due

signif.

XXVHI,

4.

certamente,
Inf.

Chiaramente,
118.

rare.
71.

vedere, distinguere e sepala vista fisica, Inf. VIII,


la vista

VIII, 71;

XXVIII,

Per

Cervello,
la testa in

dal lat. cerebellum. Per


Inf.

Per
35.

dell'anima, distinPar.

genere,
81.

XXXII,

129.

guere

riconoscere,

XXVI,
34.

XXI, 76;

Purg XXXIII,

Per: separare, preci-

sare, discernere, Par. Ili, 75;

XXXII,

Cervia, piccola citt d' Italia circa venti miglia distante da Ravenna,
Inf.

Cero,

dal lat. cereus, candela. D.

XXVII, 42. Cervice, lat.

cervix, la parte pola

l'usa nel signif. fig. per indicare Dionigi V Areopagita al quale attribuito
il

steriore del collo,


53.

nuca, Purg. XI,


proprio, Giulio

libro delle Jerarchie degli Angeli,

Cesare.
Cesare,
57.
Inf.

Nome
123;
;

volendolo figurare come un luminare


della Chiesa, Par.

IV,

XXVIII,

98.

X,

115.

Purg. XVIII, 101

Cerro, lat. quercus cerris, della fam. delle Querci. Per: querce in genere, Par.

XXVI,

77. Par. VI,

Nome

appellativo,

tore, Inf. XIII, 65.

XXXI, 71. Ceri alilo, piccola

Par.
terra di Tosca-

I,

29; VI, 9

l' ImperaPurg VI, 92 e 1 14. Il terzo XVI, 591

na nella Valdelsa. D.

si

duole che

al-

Cesare, Par. VI, 86, Tiberio. Cespuglio, derivato dal lat. cwspes,

cune famiglie
Firenze, Par.
40.

di l siensi stabilite a

ma

in signif. diverso, Inf. XIII,

XVI,

50.

123 e 131.
Purg. XXXIII,

Cerlamente,avv.
Certificato,
re,

particip. di certifica-

Cessare, desistere, Inf. XXV, 31. XX, 141. Par. XXXIII, 61. Evitare, Inf. XVII, 33. Par. XXV,
Purg.
133.

asseverare, Par. IX, 18


add.,
sicuro, Inf.
Ili,

Ciascun sentimento avea cessato

Certo,
50. Purg.

61;
:

IV, 47; VII, 117;

XX,

101:

XXVI

mio viso Inf. XXXIII, 102, cio: qualunque senso aveva abbanstallo del

XVI, 56; XXIII, 106. Par. V, 34; Vili, 42; X, 100; XV, 118;

donata

la

sua dimora, aveva cessato


la

XXV,

67;

XXVI,

105.

d'abitare, rimanendo cos


cia impassibile a

mia

fac-

Un

certo,

qualunque imprcs-

8'.

Cesso

Chrere*
spessissimo.
Inf.
II,

sione.

Perch la morte cessa Inf.


il

XIX,

51, perch

morire

si ritarda,

Come elemento duna comparazione: pi che, meno che,


1,99;

s'allunga.

XXXII,
1,

125. Purg.
III,

I,

64;

l'esso, voce antiquata. Inf. XXII, 1 00 Ma stien le malebranche un poco in


cesso, pare voglia dire: stieno in disparte, o forse: in riposo.

106, e spessisCongiunto a preposizioni o avverbi che forma le congiunzioni av33. Par.

simo.

102;

vegnach, acciocch, dacch, fuorch, infinch


,

Cesto, cespuglio, Inf. XIII, 142. Cetra, probabilmente dal lat. cithara, la lira, Par.

menlrech
,

perocch
,
,

poich

priach
sicch,

XX, 22. Che, precedente vocale Ch';


a, o, h,

quandoch orche ec. V. queste voci.

tostoch,

Quando

pre-

cedente

alcune ediz. scrivono

malamente & hanno.


relativo:
neri e
i

Inf.

che seguito da vocale, la Cr. scrive talvolta ched, Inf. XXXI, 138.

10

Pronome
i

il

quale, e: chi, per


I,

due ge-

Checch XXV, 5.
Ched.
In

quantunque

Purg.

due numeri,
,

6, 8, 9, 15,

alcuni luoghi della D.


VII, 84;

18, 20, 21

22, 25, 27, 33, 39, 45, 49, 53,

C. come, Inf.

XXXI,
ec,

138:

55, 57, 59, 74, 78, 80, 84, 87, 102, 117, 118,131 e 135. Purg. I, 3, 14, 18, 19,
21, 40, 45, 66, 68, 71, 75, 79, 90, 99,

XXX1V,113.
e le
ediz.

Purg.
la

I,

17,

la Cr.

che

seguitano hanno

103,107,116,119,126,129,131 e 132.
Par.
1, 1
,

adottato questa forma invece di che seguito da vocale. Le migliori ediz.

4, 5, 39, 51,

55, 60, 69, 73,

moderne rigettano questa forma


fatto

af-

74, 75, 76, 78, 83, 90, 93, 105, 109, 114, 120,121, 123, 126, 131, e ad ogni

particolare

all'

antico dialetto

pagina.

fiorentino.

Spesso posto per: ci

Chdere.
antichi,

Dal latino qucerere

si

che, Inf. Ili, 129.

XXVIII,

48.

Purg. Vili, 66;


il

formato cherere che

Spesso

semplice

d'onde

trovasi negli chiere, Par. IH, 93:

che posto invece: di che, de' quali, Inf. XXVI, 48. Purg. III, 30; XX, 53.

dipoi fu adottata la forma chedere come meno dura e che trovasi nella

Par.

I,

27; XIV, 136 e spessissimo. Pronome interrogativo che?

Inf. II, 121; HI, 32, 34, e

43; V,111

maggior parte degli antichi mss. Poforme furono rigettate dall' uso ed rimasta la sola forma
scia queste
chiedere.

e119;X,
Purg.
II,

49; HI, 59 e spesso.


ch?
Inf.
II,

31; XIX, 66; XXXIII, 51. 23 e 120; XXXII, 72- Par. II,

care

Significa

domandare, cer-

Da

chedere derivano, nel pri-

Che per

per-

mo
129.

signif. cheggio, Inf.

104;

XXXIII,

3 Che, conPurg. XIV, 112, ec. giunzione, Inf. 1, 7, 12, 36, 44, 46, 48, 54, 90, 96, 98, 101, 113, 126 e 133.

69, ec.

Purg. XIII, 148;


117.

Vili,

XV, 120; XXI, XX, 48. Par.


secondo
signif.

nel

cheggia, Purg.

XVI,

83.

Chelidra,
lydrus
86.
;

Purg.

1,

12, 34, 39, 48, 55, 57, 60, 80,


I,

dal greco e dal lat. chespecie di serpente, Inf. XXIV,

87, 93, 94, 95 e 120. Par.

9, 23, 31,

Che in 59 e 80, e ad ogni pagina. luogo del francese car, che manca alla
II, lingua italiana, Inf. I, 3, 94 e 124 139; III, 42 e 125; VI, 83; IX, 90. Purg. 1,73, 77, 97, 113 e 134; 11, 97; III, 38, 78 e 145. Par. II, 5; III, 32, e
;

Chrco

contratto di cherico dal


Inf.

lat. clericus,

VII, 38 e 46;

XV,

106; XVIII, 117.

Chercuto, tonsurato, Inf. VII, 39. Chrerc, domandare, chiedere,


Purg. 111,93. V. Chkdbre.

Chersi

Chiarentana.
112;
XIII, 92;
ec.

S5

Chersi. Lez. della Nidob. Inf. XXIV, 86, non autorizzata da verun
ms. e che Lombardi vorrebbe appoggiare sul luogo di
709),
di

XXVI, 65
1*

XV, 58; XXI, 105; Come distributivo;


XXI,
11, 13 e 15.

uno,

1'

altro, Inf.

Lucano (Fars.,i\,

Par. XI, 5, 6, 7, 8, 9 e 10.

nel quale i Chfrsydri, specie serpenti sono menzionati, e perci chersi sarebbe un contratto di: chersi-

Chiamare,
nare, Inf VI, 52.
53;

lat.

clamare. Nomi-

Chiamare,
129;

Inf. II,

V, 82;

XXXI,

XXXII,

9;

Questa supposizione, che per s stessa molto ardita, l'accordo di tutti il contesto i mss. che leggono che se, migliore che ne risulta, per ultimo il luogo parallelo (Inf. XXV, 98 Che se quello in serpente e quella in fonte Condri.

XXXIII, 74. Purg. XX, 20; XXV, 29. Par. X, 15 e 139. Supplicare, Purg.
VI, 113; Vili, 71 XXIX, 39. mare in aiuto, Par. X, 43.
;

- Chia Escla-

mare, Purg. XXTI, 38. - Nel signif. passivo senza chiamare, senza essere
:

verte poetando ec.)

non lasciano quasi


lez. della

dubbio che V antica ssia da preferire.

Cr. Che

Chiamarchiamato, Purg. VI, 135. si, ottenersi con preghiere, Purg. VII, Essere chiamato, Inf. XIV, 123.

Cheriibi, accorciato

di cherubini,

98;

dall' ebr. cherubini, considerati nella

Bibbia corno secondo ordine della gerarchia angelica, Par. XXVIII, 99.

39. Purg. IV, 80; Vili, 118; XI, 81; XIII, 110; XVI, 46; XXVIII, 131. Par. XXVI,

XVI, 97; XX, 77; XXII,

136; XXVIII, 104.


grido, Purg.

Come

sost.,

il

Cherubico,
simile
a'

che appartiene o
Inf.

XXXII,

72.

cherubini, Par. XI, 39.

Cherubini neri.

XXVII,

113, titolo che D. d a certi diavoli. Cheto, dal lat. quietus, Inf. IX, 87,
v.

Chiana, fiume della Toscana, il corso delle cui acque lentissimo, Par. XIII, 23, e da tale sua lentezza
deriva

Qoeto.

ma

il nome, poich: chiana, forcorrispondente a: piana, indica

Chi, sost. Il chi e' l quale, Inf. 11,18, nello stile scolastico di quis e qualis. Chi,
Inf. I,
lat.

un' acqua stagnante.

Chiappa, dall'ali.
di roccia, Inf.

Itlappe. D. l'usa

qui,

pronome
99;

relativo,

in signif. di roccie sporgenti,

o punte 9 Anzi

63;

V,107;

VII, 74, 90 e 129;

XXIV,
il

33.

XI, 51 e 97;

XV,
I,

XVIII, 97;
II,

Chiarentana,
che Chiarentana

Inf.

XV,

XXV1L

118. Purg.

72;

99; III,

caldo senta.

Non-

34, 62 e 72; IV, 115; VII, 49; VIII, 126; IX, 132; X, 88; XI, 15 e 99. Par.

ostante le ipotesi moderne "che vorrebbero derivar questa voce da chiaro,


e darle
il

V, 105; VI, 33 e 105;


123;

VIII, 25; IX, 57;

signif.

ben curioso

di: parte

\, 74; XI, 52; XII, 121; XIII, 1, 67 e

del cielo da dove le nuvole

sieno

XIV, 106; XV, 11; XIX, 61;


interrogativo,
lat.

XXII, 137, e pi spesso.

scomparse lasciandovi il sereno; io sono persuaso che Chiarentana significhi la Carintia,

Chi, pronome
quis?
Inf. 11,31;

IV, 74; V, 50; VII, 19; Vili, 9, 33,35, 84 e 120; X, 42 e 119; XI, 86; XV, 101; XIX, 67; XX,
29; XXII, 44; XXIII, 93; XXIV, 121 XXXII, 101. Purg. 1,40 e 43: IH, 6 e
;

presa per latamente, giacch la moderna Carintia non comprende pi le sorgenti della Brenta.

Cos spiega pure Benvenuto, oltrech le nozioni geografiche di D. potevano


allora difettare in qualche parte,

mas-

52; VII, 3; XI, 120; XIII, 139; XIV, 1; XXI, 79. Par. V, 127; Vili, 44; IX,

sime per

paesi situati

al

settentrione

dell'Italia.

86

Chiarezza
da chiaro,
la

Chiavo.

Chiarezza,

lucen-

Chiavare,
do, onde
In tutti
il

tezza, lo splendore, Par.

XIV, 40 e 67;

dal lat. clavus, il chioclavare della bassa latinit.

XXIV, 21; XXXII, 86. della mente, Par. XXV, 33.


Chiarire^
dal
lat.

Lucidit

i luoghi della D. C. ove si trova questo verbo, Purg. Vili, 137.

clarere,

verbo

Par.

XIX,
d';

105, ai quali

si

pu aggiun-

neut., divenir o farsi chiaro, risplenVerbo att., nel dente, Par. IX, 15.

gere, Par.
signif.

XXXII,

129, ha

sempre

il

inchiodare, conficcar con

signif. d'est, rischiarare, dilucidare dei dubbi, Par. V, 120; IX, 2.

chiodi, e per lo pi si riferisce alla

Chiarissimo,
ro, Par.

superlat. di chia-

Passione del Signore d' onde sembrerebbe doversi intendere nel me;

XXX,

7.
lat.

desimo modo,
claritas,
la chia-

Chiarit,
lez. dell'

Inf. XXXIll, 46, dove alcuni interpreti che derivano questo

rezza, Io splendore, Par. XXI, 90. Aldo carit erronea.


;

La

Chiaro , lat. clarus add. Inf. XXXIV, 134. Purg. IX, 59; XIII, 89; XXII, 137. Par. XX, 20; XXIII, 32;
XXXIII,
107;
115.
I,

verbo da chiave, spiegano: chiudere a chiave, invece d': inchiodare. Non hanno per avventura posto mente che
D. Par. XXXII, 129, si vale della voce davo che altri leggono chiavo dal lat.
clavus, per: chiodo; oltrech si sente

Risplendente,
;

bril-

lante, Purg.

XXIX,

75; Vili, 91 53. Par. XXI, 44.

- Della
XX,

XXVI,

vista penetrante, Par. XIII, 106;

molto meglio quando s' inchioda una porta che quando si serra a chiave. Chiave, lat. clavis, Purg. X, 42. Nel luogo del Purg. IX, 117 e 121, l'angelo guardiano del Purgatorio si serve di due chiavi, una d' oro ed una
di

140; XXI, 89; XXIII, 102; XXXIII, 45. Chiaro per V intelletto, eviden-

te,

Purg.
;

XXIV,

91

XXII, 146; XXVIII.


:

favella, lnf.

86. - Chiara XVIII, 53, interpretato

89. Par. 111,88; Vili,

argento per aprire

la

porta,

il

che

si riferisce

evidentemente

alle parole

da alcuni chiaro, distinto, per oppo sizione alle voci fioche delle ombre io
;

di G. C.

(San Matteo, xvi, 19} Et Ubi dabo claves regni ccelorum, che signitutti icomentatori, la Potenza. D. allude spesso a queste, chiavi simboli della potest

preferisco il signif. di parlar chiaro e preciso, che mostra D. bene infor:

ficano,

secondo
la

Scienza e

mato

delle cose di Bologna. Per ultimo, Par. IX, 37, ove la Cr. legge chiara, si ha da leggere indubitata-

ecclesiastica, lnf.

XII, 135.
^

Par.

XIX, 92 e 101 Purg. V, 57; XXIII, 139;


.

mente cara.

Chiaro 9
e 77;

avv., chiaramente, Inf.


II,

XXIV,

35; XXVII, 49; XXXII, 125. Talvolta mostra prender queste

VII, 43; XI, 67. Purg.

38;

IV, 75

chiavi

come simbolo

XXX1II,98. Par. VI, 20; XVIII, - Far chiaro, Par. 11; XXXII, 67.
Vili, 91.

aprire e chiudere, lnf.

della potest di VII, 104, ec.

XX

cosi lnf. X1JI, 58, ove per est. intende per chiavi il potere, 1' autorit
di

Chiaro,

sost., Par. Il, 148.

Chiassi. Nel
una selva

sito

d'

una antica
al

citt detta Classi*,

avvi

di pini detta:

la

presente Pineta di

alcuno presso ad un sovrano. Chiave di senso, Par. II, 54, cio: la sensazione o le cognizioni che riceviamo
per mezzo de' sensi.

Chiassi, sulle rive dell'Adriatico al

Chiavo.
evitare
l'

Par.

XXXII,

129, dal lat.

mezzogiorno XXVIII, 20.

di

Ravenna

Purg.

clavus, per: chiodo.

Alcune ediz. per equivoco di chiavi che pu-

Chiveri
re
il

Clarone.
130. Par.

87

pi. di

chiave,

leggono davi. V.

Chiavare.

nalo

Chiveri, piccola citt della riviera di Levante del territorio di Genova, Purg. XIX, ICO.

prop. inclinato, Inf. II, 128. Purg. XII, 69 nel signif. fig. pensieri chinali cio: rimessignif.

XXX,

86.

Particip. chi-

nel

si,

umili, Par. XII, 9.

Chedere: domandare, Inf. XIII. 81. Purg. XXVI, 74. Par. XXIV, 129. Domandare con

Chiedere,

v.

preghiera, Inf. Il, 97. Purg. Vili, 9; IX. 107; XIII, 148. Esigere, Inf. IX, 1-20; XIX, 93 e 94; XXIII, 79;

Chinato, sost., la parte inchinata, il pendio, Inf. XXXI, 137. Chino, contratto di chinato, add. InL XV, 44; XXIII, 139: XXVII, 31.
Purg. XI, 78. Par
all'

IV, 142.
:

L un
la

altro chini, cio

appoggiati l'uno
7.

XXIV,

136. Purg.
:

V, 112; XIV, 47;


74. Par.

all'altro, Purg.

XIV,

XXI, 95Richiedere, ricercare, Inf. XXVII, 94. Mendicare, Inf. XXI, 69. Purg
XVI, 102 XXXI,
XIII, 62.

Chioccio, suono

imitativo
:

voce

della gallina chioccia, cio che cova, che stridulo e rco, Inf. VII, 2:

XXXII,
antica forma per: chie93, v.
Ili,

1.
lat.

Chirere,
dere, Par.

Chioma,
Al sing. Inf. 40. Al pi.

coma,

capegli.

Chedere.
L'assemblea
lo

Chiesa,
questo

lat. ecclesia.

de' Cristiani,
signif.

Par.

V, 77; VI, 22. In

D.

si

serve per

pi

della dizione Santa Chiesa senz'articolo, Purg.


Ili,

XXII, 35; XXVIII, fronde d'un albero, Purg. XXXII, 40. Le foglio d' un flore, Par. XXXII, 18. - Il lino
121.

XXXI, 63.
Inf.

Purg.

XXXII.

Nel

signif. fg. le

35 ;X, 108; XXXII, 125

137. Par. IV, 47; V, Di rado

la

canapa avvolta alla 'rocca pei

con l'articolo, Purg.

XXIV,

22,

Par. VI, 95, dove nondimeno parlasi piuttosto della potenza temporale dei
papi.

Par. XV, 124. Chiosa, lat. glossa, la spiegazione, Purg. XX, 99. Par. XVII, 9i. Chiosare, commentare, spiegafilarsi,

Similmente Purg. XVI, 127

re, Purg. XI, 141.


Inf.

Srbolo a chiosar

Chiesa significa la potestn papale. Chiesa militante Par. XXV, 52 per la

XV,

89 per
e

a farlo ehiosare, a
lat.

farmelo spiegare.

Chiesa nel suo essere temporale. Una chiesa consecrata al servizio

Chiostra

Chiostro,

clan-

di-

vino, Inf. XXII, 14. Purg. XII, 101 dove fatto allusione alla chiesa di San Miniato. Vostra chiesa. Par.

slrum. D. non pone alcun divario nel signif. di queste due forme della voce.

Un monastero lo chiama indifferentemente chiostra Par. Ili, 107 e

113, cio: la chiesa o sedia episcopale di Firenze.

XVI,

chiostro Par.

XXI, 118; XXII, 50. Oltrecic/M'ostra, Inf. XXIX, 40e Purg.


VII, 21, significa

Chinare,
re, Inf.
1

lat.

inclinare.

Abbassa-

un ricinto o cerchio
Chiostro.

10

la

XXI, 100
lesta, Inf.

ti

viso, Inf. V,

dell'Inferno

come

Chiostro
Purg.

VI, 92

la fronte

Purg. 111,44 la faccia, Purg. XI, 73 la mano, Inf. XV, 29 - l'ombra,

per similitudine, il soggiorno de' beae la riunione, ti. Purg. XXVI, 128

Par.

XXX,

l'ale

V occhio. Purg.

II,

40

Purg. IX, 9
le

l'assemblea degli
57. Par.

eietti,

XV,
fig.

XXV,

127.

ciglia.

Purg.

VII, 13. Par.


Inf.

XXXII,

m.- Chinarsi,
XV, 109; XXI,

Chiovo,

lat.

clavus. In signif.

Purg. Vili, 138. Ora chiodo.

XXXI,

126. Purg.

''hironc, Centauro

figliuolo

di

Chiudere

Ciancia.

Saturno e

di

Fillira, Inf.

XII, 65 e 71

so,

tener

e 97. Purg.

IX, 37.
lat.

L' orizzonte tiene


il

gli

occhi serrati, Inf. IX, 55.


il

d chiuso,

Purg.

Chiudere,

le lable porte, Inf. Vili, 115 108 bra per: tacere, Inf. XVI, 125 gli occhi, Inf. IX, 60, ove chiudessi posto per chiudesse. Par. XII, 27 ove

claudere, Inf.

X,

VII, 60, cio:

sole trovasi ancora

sotto

l'

orizzonte.

Parlar chiuso?

parlare oscuramente, Purg. XII, 87. Par. XI, 73.

chiudere posto per

chiudersi

aven-

do
del

la

parola seguente levarsi V affsso

pronome che serve ai due verbi. Par. XXXIU, 39 le mani cio: giunSerragerle in segno di preghiera. re, Par. XXVIll, 18. Stringere, Inf.

Ci, forma dei casi obliqui del proAH' acc. lat. personale noi. VI, 22; nos, noi, Inf. V, 107 e 131 VII, 124 Vili, 21 XI, 6; XII, 50, 51,

nome

XXII, 59
re,

XXXIII,

Purg. IX, 50
11.
Inf.

24.

76 e 100; XXXI, 12V. Purg. VI, 71 VII, 64 e 86; IX, 73; XIV, 128; XV r 105; XVI, 5. Par. Ili, 72; XXI, 70;
;

RinchiudeInf.

XXII, 42 e 151
lat.

XXIV,
;

76.

Al dat.
;

XXXII,

Coprire. Par.
IX,

con mura,
XII,

5.Dello

Limitare,

114. Rinchiudere

in s, frenare, Inf. VIII,

88.

V, 108 e 130 VI, 23 Vili, 81 e 105 X, 104 XIV, 123; XXXIU, 61. Purg. VI, 64; VII, 40. Par. XXI, 43; XX1I1, 3; XXIV, 76;
nobis, a noi, Inf.
; ;

spirito che
Inf. VI, 1,

chiude alle sensazioni, - ChiuPurg. XXXII, 93.


si

XXV, 96; XXX, 2; XXXII, 57. Come affisso del verbo, Inf. IV, 115
; ; ;
;

dersi, stella

II ciel

si

chiude

quando una

dopo Y

altra sparisce al levare

del Sole, Par.


in

XXX,

8.

Chiudersi
abito,

e',

XII, 58 e 118 XV, 104 XXIII, 128 e 132. Purg. XII,97 XIX, 47 XX, 117. Precedente le vocali e ed t spesso
;

una veste, prendere Par. 111,104.

un dato

Purg. VI, 71

VII, 40 e 64

CieC",
Inf.

lat.

hic,

XI, avv. qui, vi,


;

41-.

l,

Chiunque,
111,103.

lat.

quicunque, Purg.

Chiusi,
di Siena,

piccola citt del territorio


citt

IV, 53; XII, 87; XIV, 123; XXI, 59. Purg. I, 62 e 92; XI, 41 ; XXXI, 84. Par. XXII, 8; XXX, 132; XXXII,

anticamente Clusium,

57; XXXIII, 125.


di l, Inf. IV,

Come

affisso del

etrusca, Par.

XVI, 75.
il

verbo, Purg. XXI, 45.


130.
Fioretti chiusi,

Di qua, di

Chiuso,
79.

sost.,

ricinto, Purg. Ili,

55; Vili, 96; XXIII,


, Inf.

Chiuso,
inf. II,

add.

Ci ha,\\

XXX,

87,

ove

Visochiuso, per gliocchi, Purg. XVII, 41. Rinchiuso," Par. XIII, 48. D' una via fiancheggiata in un lato da un monte, Purg. XXII, 136. Na57.

128. Pugno

per rimare con oncia D. pone l'accento tonico sopra notici ha.
costinci, liei,

chiuso, Inf. VII,

Quanto a

quid, quinci, v. queste


VI, 52 e 58. Parassito

voci.

Ciacco.
noto
al

Inf.

tempo

di D. a

Firenze

(v.

Boc-

Chiusa chiusa, totalmente nascosta, Par. V,138. Nascosto, celato, Inf.


XXV,
147.

scosto, Inf.

Xtl,

135. Purg.

XV,

128.

caccio, Decam., g. x, n. 8). Probabilmente il suo nome era Jacopo, del

Cristiano chiuso, cio

quale Ciacco forma storpiata ma preferita perch tal voce nell'antico


dialetto fiorentino significava: porco.

coperto, dissimulato, Purg. XXII, 90. Chiuso, Purg. XXX1I.93. V. Chiu-

Ciancia,
so vano, Par.

d' origine ignota

dere.

XXIX,

110.

Prendere

discor-

Chiuso,

avv. Tener

lo

viso chiu-

a ciancia, Par. V, 64. V. A.

Cianfa

Cielo.

SO

Cianfa,
Donati
i

della illustre famiglia dei

Cibo materiale, Inf. XXXU1,44.


Purg. VIII, 99; XIV, 44; XXII, 141. Par. Ili, 91; IV, 1; XXI, 115 XXIII,
;

di Firenze.

Dante
43.

lo
ci

trova tra

ladri, Inf.

XXV,

Non

sono

al-

tre notizie intorno a costui.

5;

Cianghella, (iella nobile famiglia dei Tosinghi o della Tosa. Costei erasi

XXVII, 132. Purg XXXI, 128.

cibo spirituale, Par. V, 38; XXV,


Il

24,

nella sua

la

vedovanza acquistata mafama con la sua arroganza e la sua

condotta licenziosa. Par.

XV,

128.

Cicilia, antica forma per Sicilia, molto usata a tempo di D. che non ne conosce altra, Inf. XII, 108, Purg. Ili,
:

Ciapctta (I go),
Ugo

Purg. XX, 49. Capeto primo re di Francia e au-

116.

Ciciliano,di

Sicilia,

Inf.XXVII, 7.

tore della dinastia Capeta, che allora pronunciavasi Sciape, dal lat. caput. alcuni commentatori come : Vellutel-

Cicogna,
36. Par.

lat. ciconia, Inf.

XXXII,

XIX,

92.
il

Cicognino,
gna, Purg.

pulcino della cico10.

Lombardi, Biagioli, Costa, Ginguen, ec. vogliono che D. parli di Ugo il Grande padre di Ugo Capeto,
lo,

XXV,
lat.

Cieco,
prop.
Inf.

c&cus.

Nel

signif.

che contradirebbe a quanto detto ivi verso 53 Quando li regi antichi venil

Per lo pi questa
signif. di
:

XXXIII,

73. Par.

XVI,

70.

voce

tolta nel

cieco della mente, Inf. Ili,

ner meno, cio: dopo


gi
l'

la

morte

di Lui-

tre
11

Ugo
le

Infingardo morto nella. 987, menil Grande era morto nel 956.
rial

47; XII, 49. Purg. XVI, 66; XXVI, 58. Par. XXX, 139. Onde i ciechi cio :

verso 60

star

sacrate

quale Cominciar di coossa lascia tuttavia

dannati, Inf. VI, 93; e tuttoci che appartiene all' Inferno detto cieco.
i

Onde

la vita dei

qualche sospetto che D. possa aver confusi due Ughi.


i

la loro
Purg.
il
I,

Dannati,

Inf. Ili,

47

prigione, Inf. X, 58. Purg.

XXII, 103
40.
cieco

Ciascheduno,

quiaque unus, Inf.

un fiume d'Inferno, Tutto Inferno detto


l'

XX, 36. Par. XX VI II, 34. Ciascuno. Inf. 1,117;


135; IV, 91
XIII, 10S;
:

mondo
25.

Inf.

II,

100;

III,

XXVII,
mondo,

IV, 13;
volta,
il

VI, 93

Una
il

nostro

VI, 97

Vili, 114; X, 84;

la vita terrena, gli

uomini in

XIV, 112; XV, 17; XVI, 7; XVII, 55; XIX, 15; XX, 12; XXI,
67; XX VII, 80; XXXIII, 73 e 101

genere sono detti

cieco

XVI,

66.

Come

mondo, Purg. sost., un cieco,

137; XXII, 119;

XXV,

80;

XXXI, XXXIV, 41.


VII, 77;

Purg. XIII, 62; XVI, 10; XVIII, 18. Cielo, lat. cwlum. Quello che veg-

Purg. IV, I00; V, 64;

X, 120; XII, 6; XV, 56; XVII, 127; XXI, 27; XXIII , 22;
;
; ; ;
;

giamo dalla terra sopra di noi, Inf. XVII, 108; XXVI, 36; XXXI, 45;

XXVII, 73 XXX, 4. Par. 1, 113; VII, 59 XIV, 31 XVIII, 106 XXII, 91 XXV, 26; XXVII, 128; XXX, 33 e
assai spesso.
re, nutrire, Par.

XXXII, 27; XXXIV, 138. Purg. 1,25; 11,34; V,117; Vili, 85; IX, 20; XVIII, 79; XX, 132: XXIV, 83; XXXII, 128.
:

Cibare, verbo att., dar da mangiaXXIV, 2. Nel si-

Par. 1, 142; XIII, 13; XXVI, 131. Cielo povero di stelle, cio uno spazio del cielo privo di stelle, Purg.

gnif. fig. Inf. Vili, 107.

In signif.

XVI,
11

2.

Il

clima, Purg. XXVIII, 113.

neut., nutrirsi

di... Inf.

I,

103.

cielo generalmente

come oppo;

Ci-

barsi, nutrirsi, Par.

X, 25.

sto alla terra, Purg. XXI, 44 XXIX, il Il cielo per 25. luogo della Di-

yo

Cieldauro

Cima.

vinitede'beati, Inf.ll,66e 125; VI,


84;

150. Par. XI, 88.

Levar

le ciglia in

XIX, 11;

XXXIV,

121. Purg. 1,6;


;

segno

XII, 26;

XXXII, 75.

li cielo per: la po118; XXII, 7.' tenza celeste che nel sistema di D.

Par. XI, 11

XXI,

45.

Innalzar
Alzar
le

di collera e d' alterigia, Inf.


le ciglia,

X,
Inf.

Inf.

IV, 130.

XXXIV,
bassar
gli

35.

ciglia,

ribellarsi,
le

Chinar

dgHa, ab-

influsso de' cieli, opera mediante I Purg. I, 47 IV, 130 XVII, 73.
1
; ;

occhi, Purg. VII, 13. Par.

XXXII,
le in
Inf.

vari cieli o sfere celesti, Inf. VII, 74.

Aguzzar le ciglia, porcontrazione per veder meglio,


20.

138.

Purg.

Ili, 29.

Par. IV, 31;

V,95; IX,
52.

$5 e 122; XXVII, 109;


Particolarmente Lo
i

XXX.

XV,

Da ciglio, avv., di
e

fac-

cia, Par. Vili, 12.

ciel eh'

ha minori
in

Cignere
conda forma
;

Cingere,

questa se-

cerchi sui, cio

il
i

cielo che nel suo

pi usata al presente

ruotare descrive

ovvero:
78.

il

pi piccoli circoli, cielo della Luna, Inf. II,


che tutto muove, Inf. IX,
Il

ri,

prosa gli antichi usavanle del pae perci i mss. e le ediz. della D. C.
in

Il ciel
il il

variano
11
I,

esse infinitamente.

Cir-

29, cio

Empireo,
empireo
lo,

Primo Moble. sommo cielo dove


21

cielo

condare,
;

Inf.

ciel, Inf. II,

sta Dio,
cie-

XXXI,
133.

IV, 24; IX, 32: XVIII. 8 e 85; XXXII, 49 Purg.

//

Il ciel che pi della Purg. XXX, i sua (di Dio) luce prende, Par. I, 4. Il

primo

Par.
;

XV,

140;
27.

XXIII, 96;

XXVII, 114

XXVIII,

Purg. V, 129

- Coprire,
XXIV,
152.

colle

braccia, abbrac-

del nel qunl


fretta, cio
:

si
il

volge quel eh'

ha maggior

ciare, Inf. VIII, 43. Purg.

cielo nel quale ruota


il

Nel

signif. di

quello che pi rapido,


bile, Par.
1,

122.

II ciel della

Primo Modivina

Par. X, 67.
Inf.

V, 11.

essere circondato, Cignersi, circondarsi,


:

pace, Par. II, 112. luce, Par. XXX, 39.


le

7/
11

del eh'

pura
Par.
fisII,

Vili, 146.
31
;

Cignersi la spada, Par.


Particip. cinto, Inf III,

Primo Mobi,

IX, 40; XVI, 104. Purg. XXXIII,


uccello, Purg.

detto
99.

il

ciel
Il

velocissimo

78. Par.

XXVII,
se,

cielo delle stelle tante vedute, Par.

XV, 112. Cigno, lat. cygnus,


46.

il ciel

eh'

ha

115.
i

XIX,

Gli altri cieli

sono indicati con

Cigolare, esprime

il

suono pro-

nomi dei pianeti della loro me cielo della Luna. Al

sfera, copi.

Purg.

dotto dall'attrito dei corpi solidi come delle ruote e del mozzo, Inf. XXIII,

HI, 29; XI,

1.

Par.

XXI,

118.

102

il

rumore

dell'aria che esce

Cieldauro, ora Cielaureo,o, Gieldoro. D. dii tal nome alla chiesa di San
Pietro a Pavia ove dicesi che sia se-

dal legno verde che si


Inf. XIII. 42.

pone sul fuoco,


colore del-

Cilestro,
l'

lat. coslestis,

polto Boezio, Par. X,12S.

aria,

Purg.

XXVI,

6.

Ciglio,

lat.

cilium.

Raramente
;

al

Cilicio,
58.

lat.

cilicium,

Purg. XIII,
il

sing. Inf. XII, 103.

Purg 1,51

Pi 70; XXVII, 37. Par. XX, 43. spesso al pi. cigli, Purg. 111,108; XXIX, 150. Par: XIX, 91; XXIII, 78 e pi ordinariamente le ciglia, Inf

XIII,

Cima, lat. cyma, mo d'una torre,


36. Purg. V,

la vetta,
Inf.

somInf.

15

Vili, 3; IX,

d'

un monte,

XII, 7. Par. XXII, 38


Inf.
d'

Vili,

U8; XXI,

132;
99.

XXV,

49;

XXIV,

27.
d'

rupe, Purg. XXVII. 78

duna

XXVIII, 65; XXX1II,


107;

Purg. XI,

un albero e

una pianta, Purg. XI,

XV, 14;

XXV HI,

65; XXXII,

92; XXVIII, 14;

XXXI1L

66.

Par.

Cimabue
XIII, 135; XVIII, 29; XXVI, d'una fiamma, Inf. XXVI, 88; XXVII,

Ciotto.

94

85

della testa, Purg.

XV.
in

13. Par.

Per le creature pi Un ramisublimi, Par. XXIX, 32. Cima di giudicello, Inf. XIII, 44.
Par.

XXIII, 125.

Sommit

genere,

XVII, 134.

quali numeri scritti in lettere que, romane DXV e trasposte cosi DVX formano la voce latina dux, capitano, capo e quegli che D. vuol indicare senza nominarlo, credesi che sia Canv. Veltro. grande dalla Scala
i ;
;

Par.

zio,

che costituisce
za,
la

Purg. VI, 37, figuratamente ci il rigore d' una senten:

XVI, Cinto,

37.
lat. cinctus, sost. Il

cerchio

somma.

Cima

d'

un

titolo,

Purg. XIX, 102, significa probabil-

mente: l'origine. dalla cima, Inf. XII, 7.

che limita l'orizzonte, Par. XXIX, 5. Il cerchio luminoso detto alone, che spesso circonda la Luna, Purg.

Da cima

per:

XXIX,

78.
;

Add.,
;

cinto, circondato,
;

Inf. Ili, 31

IX,40 XVI, 106


31
;

XXVII,
Par.

Cimabue.
pi.

Purg. XI, 94. Uno dei antichi pittori d Italia e che fu

68. Purg.

XV,

112.

XXX,

XXXU1.78.
Inf.

Come

soet.

icmli quelli

primo ad abbandonare le forme secche e intirizzite della scuola bizantina. Nato a Firenze nel 1240, morto
poco dopo
anni.
il

che portano un cinto,

XXVII, 93.
corpo ove

Cintola,
uno
Par.
si

la parte del
Inf.
lat.

cigne,

X,

33.

1300, in et di circa 60 e

Cintura,
Par.

XXX, 105. Quella delle donne.


101.
,

cinctura. In genere.

Cimitcrio
melerium,
Inf.

Cimitro.
13. Par.

Lat. cai-

XV,

X,

IX, 140:
129. Cele-

Ci, pronome indeterminato


tutte le prep. Inf.
I,

con

XXVII,

25.

122;

II,
;

8; IH.
:

Cincinnato.

Par.

XV,

bre dittatore romano, proposto come sempio di austerit e di buoni costumi.

IV, 93 X, 89 XIII, 86 XV, 88 XVlII,62e 127; XX, 74: XXI, 135: XXIV, 90; XXV. 127; XXVH.82: XX1X,10I XXXII, 112; XXXIII, 41.

96

Cingere, v. Cignere. Cinghiare, lat. cingere ;


dare, rinchiudere, Inf. V,
2.

circon-

Purg. Il, 109 e 120; IV, 13 e 67; VII, 17; IX, 143; XIV, 36; XX, 92. Par. I. 126 II, 67 e 145 V, 4, 35, 65 e 101
; ;
:

Cinghio,

lat.

cinctus

; il

ricinto lo

Un spazio circolare, Inf. XVIII, 7. cerchio dell'Inferno, Inf. XXIV, 73.


Purg. XXII, 103.
XIII, 37.

IX, 43;

XI. 135;

XX,

108;

XXVI,
di ca-

136; XXXIII, 35, e ovunque.


pegli, Inf

Un

cerchio o

ri;

Ciocca, d'origine incerta; XXXII, 104.

piano del Purgatorio, Purg. IV, 51

Ciocco,
tizzo, Par.

d'origine ignota, per. XVIII, 100.


Inf.

Cinquanta
Inf.

lat.

quinquaginta

Cio,cong.

XXXIII,

20.

X, 79. Purg. IV,

15. Par.

XVI, 37.

Cionco,

lat.

truncus?

Un membro,

112;

Cinque, XXVI,

lat. quinque, Inf. XXI, 4 e 130. Purg. XV, 80;

un ramo infranto ma non separato dal


I'

XX1II,78;XXX1U,43. XV11I,88;XX,43.
108.

Par, VI, 138;


Inf.

corpo o dall'albero, dicesi cionco. D. usa figuratamente per la speranza annullata di quelli che sono al Limbo,
:

Cinqueccntesimo.
Cinquecento.
XXXIII,
Purg.

XXIV,

Inf.

IX, 18.
lat.

Ciotto, dal

del medio evo co-

XXI, 68;
e

leus

43, Uncinquecento diece

cin-

da coxa, zoppo. Il ciotto di Gerusalemme, Par. XIX, 127, Carlo l re

93
Napoli che portava pure redi Gerusalemme.
di
il

Cipri

Citerna.
att.,

titolo di

percorrere come un guardiano


neut., aggirarsi,

s'aggira intorno alla vigna, Par. XII,


,

Cipri
XXVIII,

lat.

Cyprus

isola

Inf.

86. Verb.
in

muoversi
in

82. Par.

XIX,
al

147.

tondo, Par.

XXIX,

54.

Ciprigna, epiteto che


nere o piuttosto

D. d a Ve-

pianeta di questo
2,

giro, Purg.

Circuito, in circuito, in tondo, XXVIII, 103.

nome, Par. Vili, nacque in Cipro.

perch Venere

XIII,

Circulare, girare intorno, Par. 21. Particip. circulata melomelodia cantata nel tempo che
si

Circa,
XXII, 44.

prep., intorno, Par. XII, 20;


ninfa e

dia, la
il

cantante

muove

in tondo, Par.

Circe,
le si

maga presso

la

qua-

XX1II,109.

trattenne ne' suoi viaggi Ulisse


i

Circulare,

add., in forma di cir-

con

compagni,
42.

Inf.

XXVI, 91. Purg.


intorno, Par.

colo. Circular figura, Par.

XIV,

Circular natura, la natura


che ruotano, Par. Vili, 127.

XXX,

103.

de' cieli

Circolare, # girare
XIII, 21. V.

ClRCULARE.
in

Circuizione.

Par.

XXXIII,

127.

Circoncidere e Circuncidere.
Per circoncidere, Par. XXXII, 81,
signif. pass,

Circnncinto, v. Circoncinto. riatto. Inf. XXI, 122; XXII, 55.

per

la

circoncisione.

Nome

che D. d a uno dei diavoli di

Circoncinto, e nella maggior parte delle ediz. Circnncinto, particip.

Malebolge, derivato forse dal greco *X 'P?j porco, e per gli d l'epiteto
di

di circoncignere, cinto intorno, circondato, Par. XXVIII, 28.

sannuto o che ha

le

sanne come
il

porci.

Circondare. Inf. XXXI, 42.


XXXII,
Par.
88.

Circondar la misura a...


la

Purg.

Ciro. Purg. XII,

56,

redi Persia.

Cirra.

Par.

I,

36, citt della Fo-

per: applicar

misura intorno

di...

cide vicina a Delfo ove era un oracolo


di Apollo. D.

XXVIII, 73, dove

circonde

1n

grazia della rima sta per: circondi. Circonferenza. Par. XII, 113;

dicare

il

nomina la citt per inDio che vi era adorato.


lat.

Cirro,

XIV, 75; XX, 49;

XXX,

104.

una ciocca

cirrus, propriamente : di capegli; per le chiome

Circonfulgere, splendere intorno, circondar di luce, Par. XXX, 49. Circonscrivere. Nel signif. prop.
Par.

generalmente, Par. VI, 46. qui fatta allusione a Lucio Quinzio Cincinnato.

XXX,

66.

Porre confini,
s,

li-

miti, contenere
88. Par.
scritto,

in

XIV,

30.

Purg.

XXV,
2.

Cisterna. D. d questo nome per derisione alle acque gelate del Cocie alla fonte to, Inf. XXXIII, 133

Particip. circon-

del Parnaso le cui acque

danno

l'estro
;

contenuto, Purg. XI,


lat

Par.

XIV,
ctus,

30.
,
.

poetico ai poeti, Purg. XXXI, 141 in quest' ultimo luogo Aldo e la Cr. leg-

Circonspetto
XXXIII,
129.

circumspe-

gono
Par.

citerna.
, il

guardato intorno intorno, Par.

Citarista

suonator di cetra,
di

XX,

142.

Circonstante, e in pi ediz. Circostante, che sta intorno, Par.


XXII,
44.

Citera, soprannome
adorata

Venere
d
tal

nell' isola di Citer. D.

nome
lat.

al

pianeta di Venere

come

stella

Circostanza.
Circuire,

Purg. XXXIII, 70. circumire , verb.

mattutina, Purg.

XXIX,

95.

Citerna,

v.

Cisterna.

Citt

Clima.
no,
Inf.

99

Citt,
XIII, 143;

lat.

civitas, Inf.

VI, 49;

XXXII,
43.

101. Par. VIII, 116:

XXIV,
La
130.

45,

XVI, 68; XX, 91. Purg. dove parlasi di Lucca.


1,

XXIV,
le,

Civile, che risguarda


zato
,

la vita civi-

citt di Dio, lnf.

Nel
d'

126 Par.

XXX,

Purg. XI, 7; XII, 108.

Civiliz-

medesimo

signif. D. parla

bene organizzato

per quello

spesso

una

citt di

Lucifero che
1
;

spetta alla vita civile, Purg. VI, 140.

chiama
32.

la parte pi particolare bassa dell' Inferno detta Dite o Citt


:

Citt dolente, Inf. Ili,

IX,

Classe, voce
mata,
il

latina, classis; Y ar-

In

di Dite, Inf. Vili, 68.


co, Inf.

73.
il

X,

22.

Citt roggia,

Citt del fuoInf.

XXVII, 147. Clavo, v. Chiavo. Claustro, voce latina, claustrum.


il

navile, Par.

XI,

La

citt che nel Batista cangi

cuito, Purg.

ci che circonda o racchiude; XXXII, 97.

cir-

renze

primo padrone, Inf. XIII, 143, Fiil cui primo patrono fu Marte al quale fu sostituito san Giovanni
Batista.

Clemente.

Purg.

Ili,

125.

Il

papa

La tua

La

Clemente JV che incaric il vescovo di Cosenza di dissotterrare il cadavere di Manfredi e di farlo gittare sulle

citt,

Par. IX, 127,


di Baco,
Inf.

Firenze.

XX, 59, Tebe di Beozia. La citt di Lam ne, lnf. XXVII, 49, Faenza
situata sul
terno, Inf.

citt

sponde del fiume Verde,

v. ivi.

Clemenza.
biamo certezza

Par. IX, 1.
di

Non

ab-

Lamne.

Lacitt di San-

terno.
il

XXVII, 49, Imola sul SanLa citt a cui il Savio bagna


si-

quale intenda parlare il Poeta. L'opinione pi proba bile sta per la moglie di Carlo Martello figliuolo di Carlo II re di Napoli

XXVII, 52, Cesena tuata sulle rive del Savio.


fianco, Inf.

che premor al suo padre nel 1295. Era costei sorella dell' imp. Alberto
d'

fillade

forma antica e poetica

Austria. Le

Chiose del

Boccaccio

per: citt. Par. XVI, 68; XVIII, 84. Per la citt di Dio, la sede della

Divinit, Inf.

I,

128.

il

sostengono questo parere. La maggior parte dei comentatori credono invece


che D. alluda ad una figliuola
di

Cittade vera,

Carlo

Purg. XVI, 96, per


veri Fedeli,
terra.

il

convento dei regno di Dio in


il

Martello che fu moglie di Lodovico X di Francia. L'Anonimo solo dice che


D. parli della madre del detto Carlo, che falso, sapendosi che sua madre era Maria d' Ungheria. :

Cittadinanza,
Cittadino,
52 e 61
90.
;

corpo o comu-

il

nit de' cittadini, Par.

d' una citt, Inf. VI,


5. Par.

XV,

132.

Cleopatra, famosa
to.

XUI, 148; XXVI,

XVI,
;

D.
,

la

regina d' Egittrova in Inferno fra i Lussu-

Il

XIII, 115.

concittadino, Par. VI, 81 Talvolta D. chiama cit-

riosi

tadina Dannati,

Inf.

VIII, 69

Beati, Purg. XIII, 94, corrispondentemente alle dizioni citt di Dite o citt di Dio.

Inf. V, 63, dove la Cr. legge Cleopatra^. Par. VI, 76, dove bisogna pronunciare Cleopatra. Cleto, uno dei primi vescovi di

Roma e martire, Par. XXVII, 41. Clima, voce greca. Gli antichi

di*

Ciufletto,
di capegli
;

dall'ali, schopf, ciocca

il

sommo della

fronte

dove

hanno
33.

pi incipioi capegli, lnf.

XXVIII,
cittadi-

videvano la distanza dall' Equatore al Polo in 24 climi. D., Par. XXVII, 81, dice che si vide trasportato col se-

Cive, voce

latina civis,

il

gno dei Gemelli dal Meridiano sino al termine del primo clima, cio fino

li

Climenc

Colare.

all'orizzonte occidentale; avendo perci percorso un quarto del circolo. Olimene, madre di Fetonte, Par.

scrive che forma nel fondo dell' In-

ferno un

quale
qual

immenso lago gelato, nel dannati sono fitti, qual pi

XVII, 1. Clio, musa della Storia invocata da Stazio nel principio della sua Tebaide, Purg. XXII, 58.

119;

meno profondamente, Inf. XIV, XXXI, 123; XXXIII, 156;


52.
lat.

XXXIV,
cale, Par.

Cocolla,
collina, Par.

cucullus, veste
77. V.

Clivo, voce

latina;

XXII,

monaCuculla.

XXX,
d'

109.
latina; luogo pieno
25.

Cloaca, voce
Cloto, una
XXI,
La
27.

Inf.

immondizie, Par. XXVII,

delle Parche, Purg.


lat.

Coda, lat. cauda. Degli animali, XXI V, 95; XXV, 56 e 1.04. Purg. IX, 6;- XXIV, 83; XXXII, 132, v. A coda. Dante rappresenta Minosse,
9,

Inf.

Ce,

contratto di capo,
il

testa,

capo,

il

principio

caput.
d'

V, 11 25 e 84,

e Gerione, Inf. XVII, 1,

come

mostri caudati.
il

un

ponte, Inf. XXI, 64. Purg. Ili, 128 la fine, Par. Ili, 96. Metter co d'un

Cogitazione, XV, 129. Cogliere, lat.


32.

pensiero

Inf.

colligere, Inf. XIII,

fiume che comincia a scorrere fuori d'un lago, Inr. XX, 76.
e dall art.
Inf.

Purg. XXVII, 99. Par.


II,

Raccogliere, Purg.
re, cogliere, Inf.

124.

I,

28.

TrovaPren-

Co', voce formata dalla prep. con il, al pi. i, per: coi, con i,
IV, 59; Vili, 63; XVII, 73;

XXIV,

133.

dere per l'appunto,

Inf.

XXX,

XXXIII, 77; XXXIV, 55. Purg. VII, 31; XX, 16; XXI, 24; XXVIII,
5;

34 e 60. Par. VI, 107; Vili, 34; 129, e spesso.

XXXII,

Sorprendere, Purg. Purg. V, 111. Cogliere un viaggio, prenXVII, 2dere un camino, Inf. XXVII, 16. E moto a moto e canto a canto colse

XXII, 121.

Coagulare, voce latina dere, Purg. XXV, 50. Coartare, voce latina

rapprenristrin-

Par. XII, 6, cio: accord, pose alPartici p. clto. l' unisono.

Cognato.
;

D. chiama cognati, Inf.

gere, limitare; in particolare una regola con renderla pi stretta e dura, Par. XII, 126.

VI, 2. Paolo Malatesta e Francesca da Rimini, quali trova nell'Inferno al

canto V.

Cognazione,
glia, Par.
il

la stirpe, la fami-

Cocca,

lat.

concha

La tacca o

pic-

colo solco nella parte posteriore della freccia, ove si adatta la corda dell'arco, Inf. XII, 77.

XV, 92. Quegli che ha dato suo nome alla famiglia Alighieri
uno
111

Per est., la frecXVII, 136. Par.

figliuolo di Cacciaguida, v. ivi,

cia

medesima,
lat.

Inf.

degli antenati di Dante. Col, con jl, o: con lo, Inf.

Ili,

Vili, 105.

Cocco,

coccum.

Chermes

grana di scarlatto, specie di cocciniglia che vive sulla querce. Onde il


colore scarlatto che se ne cava, Purg.
l

VII, 57; VIII, 69; XXII, 71. Purg. I, 122; li, 3 e 12; VII, 57; XVI, 110. Par. 11,140; VI, 73; XVIII, 18, 19, e

spesso.

Col,
X,
91
;

l, Inf.

111,95; IV, 105 e 118;


30. Purg.
I,

VII, /3.

XVII, 30; XXVI,


;

Cocente,
infernali, Inf.

da cuocere; delle pene


VI, 105.
infernale. D. lo de-

101

Cocito, fiume

25; VII. 67 XII, 79. Par. X, 148; XXI, 3, e assai spesso. Colare, gocciolare, scorrere lenIII,

Coleo

Collo.

95
gli antichi, v.

tamente, Purg. XXV, go dell' Inf. XII, 120 Lo cuor eh' in sul lumini ancor si co/a, quasi tutti gli
78.

Nel luo-

senza esempio presso

Colare.

interpreti si accordano a intendere colare nel signif. lat. di colere, rive-

come per scrivono


delle ediz.

Colla, Colle, per con la, con le, la maggior parte


lat. collis, Inf.

onorare, poich il primo signif. non d senso ragionevole. V. Colere.


rire,

Colle,
53;

1,13;

XXI li,

XXX,

64.

Purg.

XXIV,

126. Par.

Coleo, paese situato sul Ponto Bussino* verso il quale erasi diretta
la

spedizione degli Argonauti, Par.

II,

IX, 28; XI, 44; XXII, 153. Quel 'l guai tu nascesti, Par. VI, la collina di Fiesole alle tolde 53,
colle sotto

16.
lnf.

Gli abitanti

sono detti

Colchi,

XVIII, 87. Colei, forma femminile del prono-

della quale situata Firenze patria di D. In quanto al luogo dell Inf,

me colui, Inf. 11,133; Vili, 45; XIV, 14; XVII, 3; XX, 92. Purg. XIX, 27; XXVI, 74 e 86; XXXI, 90. Par. XV,
53; XXI, 54; XXXII, 10, XXXIII, 4 e spesso. D. usa frequentemente

XXII, 116, v. Collo. Colle. Par. XIII, 115, piccola citt di Toscana situata sopra a una collina
propinqua a Volterra. Collega, voce latina,
119.

Par.

XI r

questo pronome per indicare, una persona che non vuol nominare, come Colei che s" ancise amorosa, Inf. V, 61, Didone. Coln eh' tanto posta in

Collegio,
ne. D.
1

la

compagnia,

la riunio-

usa a significare qualche clas-

se de' Dannati

come
129.

XXIII, 91.
Purg.

gli Ipocriti, Inf.

Per drappello
Par.

di eletti,

crocee

Fortuna, considerata come una delle intelligenze celesti che gola


il

XXVI,
98.

XIX, 110;

XXII,
per

vernano
lei

mondo,

lnf. VII, 91.

Co-

cipi e collegi, alcuni


pi. di
:

Nel luogo Par. VI, 45 />rmprendono collegi


collegio, nel signif. di
altri
:

che siede sovra V acque la Prostidell'

se-

tuita

figura la
s'

Apocalisse (xvn, 1 che Corte romana. Colei che

nato, assemblea che governa una re-

imoe*ti Jiell'imbestiate schegge, Purg. XXVI, 86, Pasife che si chiuse ed

pubblica invece di

per

il
:

pi. di

collega,

colleghi o

collegati. Sic-

come
mani,

D. parla delle vittorie de' Roio

adatt per
finta, s

modo dentro

una vacca
d'

propendo perla prima


i

inter-

che avesse satisfazione


li

toro.

Colei che all'alto volo

un

pretazione, stantech

Romani abbia-

vest le

no avuto da combattere con re e repubbliche.

pinne, Par.
lpi

che V

Eva.
Par.
de.

Colei che fu bisavaal canlor, ec.


XXXII,
si

XV, 53, Beatrice. Coaperse ec Par. XXXII, 6,


10,

Collette, Inf. XI, 36. Lezione p co sicura fondata sulla sola autorit
della Nidob. e darebbe
il

Di

Rutbisavadi Davi-

signif. di

nome come

rado e quasi mai questo proriferisce a cose inanimate,

imposizioni, gravezze. Io preferisco toilette. V. ivi.

Inf.

XIV,

14,

ove colei si
lat.

riferisce

Colltto, dal

lat. colligere, riunito,,

ad arena.

raccolto, Purg. XVIII, 51.

Colere, voce
trova soltanto,

Nella D.

si

Inf.

XII, 120,

eh' in sul Tamigi ancor si cola, da avvertire che D. ha prescelta la forma colare per colere, il che non
:

Lo cuor dove

Collo, lat. collum dell'uomo, Inf. ;X, 75; XIII, 13; XVI, 26; XVII, 55; XXIV, 99; XXV, 5; XXX,
Vili, 43

29;

XXXI, 73; XXXII,

44;

XXXIV,
II.

70. Purg.

XXIX

108. Par.

10

Collo
d' un istrudelle Arpie, Ini. XIII, 1 3 mento musicale, il collo o il manico,

Coltivare.

XXXIII,

117.

Color de' capelli Par.

XX XII,

70, allusione al colore dei ca-

Par.

XX,

22.

Collo, giogo,
Nel luogo

erta, Inf. XXIII, 43.

pegli dei due gemelli Esa e Giacobbe di cui D. si vale come d'una im-

dell' Inf.

XXII, 116
i

le

magine per ispiegare


caratteri

la diversit dei

ediz. discordano; Aldo, la Cr. e

loro

e la diversa

misura della

seguaci leggono colle; ma parlandosi d' una riva in forma di sponda o d' argine,

grazia divina nell'uomo.


fiori,

Colori per:

Purg. XXVIII, 68.

come

Inf.

sco la
lo

le/, collo della

XXIII, 43, io preferiDi colNidob.

Inf.

Coloro, pi. del pronome colui, XIX, 58. Purg. XII, 127; XV11I,

in collo, Par. IV, 132, di grado in

67. Par.

XXV, 74.

Come regime

di-

grado.

Colloca, da

collocarsi,

porsi

vi-

retto o acc. Inf. 1,118 e 135. Purg. Ili, 2; X, 135. Par. XVIII, 67 e spesso.

cino, Par. XXVIII, 21. L'accento tonico sulla penultima licenza poetica.

Colmo,
;

lat.

culmen,

il

colmo,

la

XVI, 119. Purg. V, 32- di, Inf. 111,35; V, 32; VII, 116; XV, 121. Purg. XVI, 112 - tra, Inf.
le

Con

prep.

a, Inf.

cima, il sommo, Inf. XIX, 128; XXI, 3 XXXIV, 114. Par. XVIII, 98.

11,52. Par. XVII, 119.


lat. culpa. Il peccato V, 5; VI, 53 e 57; VII, 45; X, 109; XII, 75; XIII, 135; XIV, 138; XVI, I26; XVIII, 95; XXIV, 128;

Colpa,

Cotogna,
Reno, Par. X,
leggono,
nisi
Inf.

citt dell'
99.

Alemagna
le

sul

Inf.

Tutte

antiche

ediz. e tutti gli antichi

commentatori

XXI li,

63, Cotogna. Dio-

XXV1I,27
VI, 21;

e 71

XXVUI,

46. Purg.

propone

viani ha
lezioni

di leggere Clugni, e Vitrovato Coligni in pi mss.,

XIII, 38; XXII, 49;

XXIV,

poco autorizzate.

82; XXXII, 121; XXXIII, 35. Par. VII, 83; IX, 104; XVll, 52 XXIX,
;

uccello, si trova sola volta nella D. C. Inf. V, 82.

Colomba,

una

84.

Colpa posto qualche volra in


di
:

luogo

per colpa
30.
lat.

di...

Purg. XXXII,

Colombo, uccello, Purg. II, 123. Par. XXV, 19. Colonna, lat. columna. La colonna del vaio Par. XVI, 103 indica la nobile famiglia dei Pigli ohe i commentatori moderni dicono
renze,
in
i

31

Par.

I,

Colpo,
62.

colaphu*.

Nel

signif.

prop.Inf XII, 23:

Purg. IH,

XXIV, 120; XXXII, 108; XXXI, 59. For9.

za,

impulsione, Purg. XXVIII,

BUM

di Fi-

D.

chiama pure

colpo

o segni dei

quali portavano una colonna

sette Peccati Mortali che

campo rosso per insegna. Colorare, colorire, tingere.


signif.

aveva
1'

1' angelo gli con la punta dellaspada,Purg. XXII, 3. Per est.,

tagliati in fronte

Nel
9.

XIX,

15.

Nel signif.

prop. Inf. X, 86. Purg. Arrossire, Purg. XXXIII,


fig.,

Nel Di

azione del sole,

raggi, Par.

Il,

106.

signif. fig., ci

che

fa

impresI,

colorire un dise-

sione sullo spirito


Inf.

come una percossa


12.

gno, spiegare una cosa paratamente,


Purg. XXII, 75.

sul corpo, Inf. XIII, 78. Purg.


colpo,

XXII, 124, a un

Colore.
IX,
1
;

Inf. III,
;

10 e 101
;

IV, 16;
:

tratto.

XVII, 56 X Vili, 2 XXV, 62. Purg. 1, 13; V, 20 IX, 77 XI, 115; XIII, 9; XIX, 9; XXV, 93; XXIX, 77. Par. X, 42; XXVII, 28:
XIII, 4
; ;

Coltello,
83.

lat. cullellus, Inf.

XXIX,
,

Coltivare,
XIV,
96.

lat.

cultivare

Purg.

Cotto

Colui.

Colto,

lat. cultus. sost.

il

culto re-

dalle Vigne cancelliere dell' imp. Fe-

ligioso, Par.

I olio. add.

V, 72; XXII, 45. lat. cultm da colere,

derigo
col-

li

che fu per molto tempo con-

fidente e ministro di grande autorit


dell' imperadore. Caduto dipoi in sospetto di tradimento, Federigo lo fece

tivato, lnf. XIII, 9. Purg. XXX, 149. Clto, particip. di cogliere, v. ivi.
letto. Ih

Coltre, lat. piuma

culcita, la

coperta da

e sotto coltre

ficare le delicatezze d'

per signiuna vita effem48.

condo alcuni. Egli


so
;

imprigionare ed anco accecare, sesi uccise da s stes-

ma

particolari di tal catastrofe


noti.

minata ed oziosa,

lnf.

XXIV,

sono poco
XII,
lui che

Mor nel 1249.


lnf.

Co-

Coltura,
119.

lat.

cultura, Par.

fu trasmutato ec.

XV, 112

Andrea de' Mozzi vescovo di Firenlat.


:

Colubro,
e poetica per

coluber,

voce latina
IV, 86

ze che per cagione de' suoi vizi fu trasferito dal

serpe, Par. VI, 77.

vescovado

di

Firenze a

Colui.

lnf. I,

86 e 129

V,

126; Vili, 22; X, 62; XI, 53; XIII, 58 e 112; XV, 112 e 124; XVIII, 55; XIX, 62 XX, 29 XXII, 79 XXVII,
;

Colui quello di Vicenza dove mor. ch'io credea ec. lnf. XIX, 77, cio:

Bonifacio Vili di cui D. vuol dare ad

8; XXXII, 85. Purg.

II,

54; IV, 110;

intendere che sar dannato per simonia. Colui che si vengi con gli orsi

V,135; VI, 2;
41

VII, 91;

X,51; XIX,
12. Par.

lnf.

XXVI, 34
lib.
il,

il

e 47;

XX, 129; XXVI,

Regum,

e. 2,

profeta Eliseo fv. v. 24). Colui

XVII, 103; XXII, 17; XXV, 118;


D. 1' usa XXX, 127 e spessissimo. spesso a significare per perifrasi alcuna persona che non vuol nominare.

dalla veduta amara, cio

quegli a cui la veduta di Rimini fu funesta lnf.


:

XXVIII, 93 il tribuno Curione che eccit Cesare a muovere contro Roma


Colui fv. Lucano, Phars. I, 281J. che gi tenne Alta forte lnf. XXIX, 29

Colui indica molte volte


lo

Iddio.

cui saver tutto trascende, lnf. Colui che mai non vide cosa VII, 73 Colui che s nanuova, Purg. X, 94.

Colui

il

celebre guerriero e trovatore Beldi Altaforv. lnf.

tramo dal Bornio visconte


te
s
;

sconde Lo suo primo perch ec. Purg.

32 Colui che tutto muove, Par. 1,1


Colui
eh'

Vili, 68

Colitiche
ogni

XXVIII, 118.

- Colui eh' ha

ti

fece,

Purg. XVI,
Par.

benigno aspetto Purg.


I

Enrico

VII, 104 re di Navarra, suocero di

torto

XVI l,
Par.
111,

XXI, 50 Colui che la gran preda, ec. Ges Cristo, lnf. XII, 38 Colui che'l morso in x punio, Purg. XXXIII, 63.
.

Colui che qui ne cerne, 75 Colui che tutto vede, Par.

disgrava

CoFilippo il Bello re di Francia. lui dal maschio naso Purg. VII, "113 Carlo 1 conte di Provenza re di Napoli.

Colui che fu nobil creato Purg.

Colui che 'n terra ec. Par. XXII, 41 Colui solo per: Dio, Purg. XIII,

Spessissimo degli uomini


per viltade
il
:

XII, 25 Satanno precipitato da! CieColui che pria volse lo in Inferno.

le

spalle al suo Fattore Par. IX, 127 Colui Satanno che si ribell a Dio.

108.

Co-

che

tutto

7 mondo
Par.

il gran rifiuto, papa Celestino V che i maneggi fraudolenti del suo successore Bonifacio Vili indussero ad

lui che fece

69 Giulio Cesare.
col fregio

paura Par. XI,


Colui che fascia Giano della
d'

lnf.

111,59, cio

XVI, 132

Bella che aveva ornato

oro Io stem-

abdicare

il

papato.

Colui che tenni

sua famiglia. Giano aveva procurata la riforma del governo di Fidi

ma

ambo

le

chiavi ec. lnf. XIII, 58 Pier

renze del 1293, mediante

la

quale

98

Com'

Cominciare.

nobili erano esclusi dagli offici della

ultimo nel Par. V, 84 ha


lascivire de'

il

signif. del

repubblica. Egli fu dipoi esigliato nel Colui che 1295 e mor in Francia. tien le chiavi san Pietro, Par. XXIII,

Romani, sollazzarsi. Combusto, voce latina, per: ab-

139.

Colui che

mi dimostra

Par.

bruciato, arso, ridotto in cenere, Inf. 1,75. Purg. XXIX, 118.

XXVI,

Colui che giacque ec. Par.

38 probabilmente Aristotele. XXV, 112

Come, dal
nuta
I*

lat.

antica forma: corno.

quomodo ond' veInter-

Giovanni, Ev.

l'evangelista san Giovanni (v. san Colui che xm, 25).

rogativo, Inf. IV, 17; V, 119; X,67. Purg. II, 93; XIII, 101 XXVII, 43.

impresso fu, ec. Par. XVII, 76 Can-

Comparativo,

Inf. I,

22

II,

48; III,

grande signor
ciullo di

di

Verona

allora fan-

nove anni.

Colui che volle

viver solo Par. XVIII, 134 san Gio-

vanni Battista.

Colui, Inf. XII, 119, parla di Guido di Monforte che ammazz nel 1270, nella chiesa di Viter-

112; V, 29; X, 109; XV, 96; XVII, 100; XXII, 25; XXVIII, 119. Purg. XV, 16; XVII, 52; XXX, 80. Par. XXX, 7; XXXI, 118 XXXII, 141
;
.

Avv. quando, appenach 109; XXII, 29 e 136 XXV,


;

Inf.

IX,

49.

Purg.

bo, Enrico nipote di Enrico


ghilterra, per vendicare la

III d' In-

IV, 97;

morte del
nel 1265.

suo padre Simone


alla battaglia di

di

Monforte ucciso

Evesmo

XXVII, Come quella, lat. ut qua, Come per: come se,

VI, 25; IX, 137; XV, 82; 13. Par. XII, 58 XV, 74.
;

Inf. Inf.
;

XII, 53.

X, 36;
103.

Qualche volta Colui, bench pronome personale, si riferisce a cose inanimate,

XXV,
Purg.

6 e 61
I,

XXVI,

89

XXX,

come

al

sole.

Colui che
26,

'l

mondo
Colui
1
.

39

Come

schiara

Inf.

XXVI,

Vili, 12 e 48. Par. I, 62. che, Inf. VI, 5, 6 e 72; XVIII,


;

Colui che

gi si copre ec. Purg. VI, 56, che tutto 'l mondo alluma, Par.
:

57. Purg.

XXIV,

45.

XXVI,

23.

- Come se, Purg.


Inf. I,

Come, avv.

10;

Colui solo per sole, Purg. XXIII, 120. Colui riferito a monte, Purg.
il

XX,

XI. 83; XXII, 39. Purg.


103. Par.

Ili,

IV, 74.

36. Par.

foni'
cedendo

per:
le

come, v.

ivi, sempre
,

pre-

XVI, 100; XX, il come,Purg.XXVIII, XXI, 46. Precedendo consonante talvolta com', v. ivi. Mi

144, 89.

XIX,

Come, sost.

XXVI,

consonanti semplici Inf. 12. Purg. XI, 92 XXXII, 129.


;

Par. XXII, 143.

sono proposto di dare soltanto alcuni esempi d' ogni significato di questa voce per non accrescer troppo il volume.

Comandamento.
Purg. XXXII, 107.

Inf.

II,

79.

Comandare,
mandare,
114 e 122.
Inf. II,

lat.
;

commendare da
X,
128. Par. XI,
73. Par.

Comento, Commento;
IV, 144.

che
lat.

alcuni

scrivono
Inf.

commentum,

54

Comando.
XXIV,
153.

Purg.

XXXI,

Combat (ere,
tuere, Inf.

11,107.
tere

dal lat. cum e batXXIV, 148. Assalire, Inf. Purg. XXIV, 123. CombatInf. V, 66, dove comcombatt. Dei venti

Cometa, astro, Par. XXIV, 12. Comico, il poeta comico, Par. XXX, 24. Cominciamento. Par. XXII, 86. Cominciare, lat. cum initiare. In genere, Inf. XXII, 2; XXV, 21.
Purg. IX, 13; XVII, 5; XX, 133. Par. Cominciar a parXI, 56 XXX, 5.
;

con alcuno,
:

hatto sta per

che agitano

il

mare,

Inf.

V, 30.

Per

lare, Inf.

Il,

10; IV, 47; VII, 2;

X,

5;

Commedia

Compassione.

99 forma latina
,

XV, 46; XIX,

Pnrg. 48; XXXIII, 1,112; IV, 43 e 123; VII, 86; XIX, 128; XXIV, 50. Par. Ili, 35; XXIV, Co127 XXVI, 7, e spessissimo.
4.

commoto,
69.
lat.

Par.

XXXII,

Como,
XXIV,

minciarsi a dir

Purg.
31;

XXVI,
II,

11.

e poetica per:

quomodo, forma antica come, in rima, Inf.

112. Purg. XXIII, 36.

Prendere l'origine, Par. XXVII, 108.

Come sost. Inf.


IX, 11
.

Compage, lat. compages.

Pare che
il

I,

39; 111,24;

Purg.

XXX, 22,
D. usa

e assai spesso.

D. attribuisca a questa voce latina signif. di: densit, Par. XIII, 6.

Commedia.

due sole volte

Compagna, per: compagnia, Inf.


101. Purg. XX11I, 127. Nel luogo del Purg. Ili, 4 To mi ristrinsi alla fida compagna, non sembra aver

questa voce e sempre per significare il suo Poema che chiama Commedia perch scritto in lingua volgare, ed avendo scioglimento felice laddovech chiama Tragedia l'Eneide, perch
;

XXVI,

il

signif. di
la

tosto

compagnia, ma esser piutforma femminile di: compa:

scritta in latino, e

perch

la

giudicava

gno, o sostantivo particolare come:


scorta, che

scritta in istile pi sublime.

Vedi

la

non

significa solo

l'

atto di
la

sua Epistola Dedicatoria aCangrande della Scala. L* epiteto di Divina


stato dato posteriormente al
di D.

far la scorta,

ma
XX,

spesso anco
26,

per-

sona che accompagna un'altra


Inf.

come
non

Poema

Commedia semplicemente detta, Inf. XVI, 128 XXI, 2, dove si de sempre leggere Commedia invece
;

XII, 54;

dove

scorta in-

dica

sempre

Virgilio. Tal signif.

trovasi notato in

verun vocabolario.
dal
lat.

Compagnia,
persone riunite,

cum-panis,
di

di

Commdia.

companium. Ordinariamente

pi

Commendare,
;

Lodare, approtere, Par. VI, 25. vare, Par. IV, 9 XIII, 85; XIX, 18.

affidare, rimet-

Inf.

IV, 148; XXII,

14; XXIII, 1. Purg. 1,54; XXXII, 88. Par. XII, 145. Di cose inanimate

Commensurare,misu rare, comparar


la

che

ci

accompagnano,

misura, Par. VI, 118.

Purg. IV, 62.

Inf. VII, 104. Della coscienza che

Commettere, lat. committere, nel


congiungere. Questa voce trovasi soltanto al particip. commesso, Purg. XXVII, 16 le man comsignif. latino di:

accompagna l'uomo, Inf. XXVIII, La comunanza, Purg. XV, 50.

116.

Compagno,
pagna un

quello che accom-

Un' almesse, cio le mani giunte. tra forma del particip. commiso ha il
:

altro, Inf.
;

IV, 121

XII,. 80;

XV,
51;

102; XVI, 71

XXII, 137: XXIII,


106 e 121
:

XXV,

149;

XXVI,

signif.

di

commettere

un

Purg. VI, 21.


tere significa
Inf. VII,
Il
:

errore,

Per

lo pi

commet-

Usasi pure come add.


nimate, come
stelle

XXVIII,

95.

Purg.

XXIV,

71 e 125.

di cose ina-

confidare,

incaricare,

particip.
:

62; XII, 89. Purg. X, 57. commesso ha pure il signif.


piantato, Inf.

compagne, Purg.

XXX, 111. Comparato,


Compartire,

particip. di compa-

di

Commuovere
IV, 64.
136.

XIX, 47. Commiso, v. Commettere. Commosso, v. Commuovere. Corninolo, v. Commuovere.


fitto,

rare, Par. XXIII, 100.


lat.

stribuire.

lo spirito, Par.

Della giustizia distributi Distribuire, Purg. va, Inf. XIX, 12. XXV, 126. Par. 76; XXVII, 16.
II,

comparliri, di-

Commuoversi, Par.

XXV,
I,

Distribuire

il

tempo, Purg. XXIII,


Purg. XIII, 54.

6.

Particip. commosso, Par.

86

Compassione.

400
Nel luogo
dell' Inf.

Compatire

a...

Con.

XX,

30,

dove

la

adattare

della Parca che adatta

il

Cr. e quasi tutte le ediz. hanno passion, Guiniforte legge compassion ; il


signif.
lez.

lino sulla rocca, Purg.

XXI,

27.
d'

Complessione,
cosa, Par. VII, 140.

la

natura

una

buono,

ma

l'autorit della

debolissima. V.

Comportare

Comportare,

tollerare, o esser

Passione.

indulgente per... Par.


a... lat. compati, aver
di alcuno, Purg.

XXIX,

88.

Compatire
compassione
95.

XXX,
,

Sopportare una pena, Par. XXXII, Nel luogo E la grazia di Dio 100.

ci

li

comporti Par.

XXV,
il

Compensare.

Par.

XXVI

voce parche abbia


cordare, concedere,

signif.
Inf.

63, questa di: acla

compense per: compensi. Compenso , la compensazione


Inf.

XX, 30;

XI, 13. Par. IX, 19.

Cr. e quasi tutte le ediz. hanno pass'on porta; la Nidob., Lombardi e dietro a loro

Comperare, lat. comparare, Purg.


XVIII, 122.

Ugo Foscolo leggono


il

pas-

sion comporta,
di autorit,

che oltre

al

difettare

Compiacere, lat. compiacere, condiscendere ad alcuno, Par.


Par.

non presenta senso sod-

Compiacersi, applaudirsi, rallegrarXV, 88 compiacemmi


per: mi

XX VI, 102.

disfacente. V. pure Compassione.


dere
lat. comprehencontenere, Par. XXVI, 30; e in signif. spirituale, XXVII, 112
;

Comprendere,

si,

compiacei, compiacqui. La duplicazione della consonante qui fatta in


grazia della rima; propriamente biso-

Inf.

XXVIII,
Purg. IV,

6.
2.

re,

Occupare, prende Intendere, Inf. X,


78.

gnerebbe leggere compiacmi. Compia licersi, dal lat. cu m-p! ali:

106. Purg. VIII, 76; XVII, 103;

137;

XXI, 134; XXXI,


56.

XX,
Par.

gere, dolersi, Inf. II, 94.

Compianto, sost., Inf. V, 35. Compiere e Compire, lat. compiere.

XX, 38. Un desiderio, V, 86. Un dovere, Purg. VI,


Purg.

Del tempo,

Inf.

XXI,

114.

Purg.
38.

Come sost., il concepimento, Par. XXIX, 17. Compreso, inteso, Purg. XXXI, 78. Par. XIX, 9; XXXI, 53. Compresso, particip. di compri-

XXX,

mere, Inf.

XXI,

21.

Finire, Inf. XXIII, 34; XXVII, 130. Le forme antiche Purg. XX, 141.

Compungere, Conipugnere,
affliggere,

tormentare,

Inf.

I,

15.

e poetiche di questo verbo nella D. C. sono: compio, Inf. XXIII, 34, per

compier per: compier, compierono, Inf. XXI, 114 compier per:


:

Particip. compunto, Inf.

VII, 36.

Contrito, Inf. X, 109; XXII, 124.

comp

Comune, ci che
versi, Inf. XIII, 66;

appartiene a
al

di-

compiere, secondola pronuncia


Purg.
si,

XX, 38

compiisi per: compiesXX, 14. Il


:

latina,

XI, 63.

XXIX,

97. Purg.

Ci che appartiene

Co-

mune,
i

al

o:si

compi, Purg.

par-

Con,

Pubblico, Purg. VI, 133. lat. cum, prep. precedente

ora nel signif. di espedito, finito, Inf. XXVII, 130. Par. XII, 61 XXXI, 40; XXXII, 79 ora per:
ticip. compiuto,
;

pronomi, i sostantivi e gl'infiniti che ne fanno le veci, Inf. I, 38 e 39; VII,

perfetto, Par.

XXVIII,

69.

Di

112; XXI, 132.

Con piangere
il,

con

com-

luttolnf. Vili, 37 e ad

pire
Inf.

compito nel medesimo


66.

signif.

le

ogni pagina.
lo,

XIV,

Unita forme
71
:

agli articoli
col, collo,

la ec.

d
Inf.

colla, coi, co',

Compilare,

riunire,

accomodare,

XVI,

XX,

86, cogli, colle che tro-

Con meco
vansi frequentissimi.

Concorde.

101

Pi di rado

tende

di dire

che

gli

angeli per ramdi ridele idee

questa prep. rimane separata dall' artic. con il, con la ec. e dal pron. elio, con
11

mentarsi non hanno bisogno


stare nella loro

memoria
lat.

che

con
Ili,

elio,

Purg.
elli,

XXIX,
:

117. Par. IV,

Par. XII, 133

con
Ini,

se n'erano allontanate.

elle,

Conchiudere,

concludere:

lnf.

luogo del Purg. XXIX, comparativo e significa: Unita ai paragonato a... V. Ello. pronomi me, te, se, noi, voi, forma me117, con elio

loro.

Nel

27, invece di

con

con

terminare, compire un discorso, Par. Trarre a conclusione, Vili, 122.

98. Par. provare, Purg. XXXIII Dare una convinzione, XXIV, 94.

Par.

XXIV,

98.
rin-

co, teco,

voci.
la

seco, nosco,

vosco.

V. queste
in tra

Qualche volta trovasi

Conchiuso, da conchiudere, chiuso, Par. XXX, 17.


mente
:

v. ivi

prep. e l'artic. il pronome esso, con esso il, Par. XXV, 131

Conciare, lat. concinnare, propriaordinare


,

accomodare

ma

con esso

i,

Purg. IV, 27;


v.
lat.

XXIV,

98.

nel!' lnf.

XXX,
:

33,

posto ironica-

Con meco.
Conca,
l'

Meco.

concha. D. indica con

questa voce, lnf. IX, 16 la cavit delInferno che ha la forma d' imbuto o

mente per sconciare, bistrattare. Concilio, 1' assemblea degli eletti, Purg. XXI, 16. Par. XXVI, 120. L'antico
e'I

nuovo

concilio

Purg. XXIII,

di

cono rovescio o

di certe conchiglie

univalve.

138, sono gli Eletti dell'antica e della nuova alleanza, Par. XXIII, 138.
11
,

Concedere,
tere, lnf.
II,

accordare, permet111,72;

31

XVII,
44.

42. Par.

V, 116; XXI, 54;

XXIX,

Ab-

lnf. gran consiglio de' Giudei XXIII, 122. Concipere, voce latina che D.

bandonare
55.

a...

Par.

XVI, 143; XXV,

usa, Par.

XXVII,

63, invece di: con-

Convenire, confessare, concevinto,


22.

dersi

XXX,

dichiararsi vinto, Par. Al perf. concedette, lnf.

cepere, concepire, credere, immaginare. Questa voce manca nei vocabolari.

V, 119. Par. VI, 89. Particip. concesso per conceduto, lnf. XXIX, 11. Conferito per grazia, Par. XXVII,
;

Concistoro,
per
:

lat.

consislorium
:

concistorio e talvolta

consisto-

49.

Concepcrc,
signif. fisico,

lat.

concipere.

Nel

rio, propriamente a Roma, l'assemblea del papa e dei cardinali. I). l'usa

113.

concepire, Purg.XX Vili,

Per

est.,

comprendere, imma-

per P assemblea degli Dei del Paganesimo, Purg. IX, 24 degli angeli, Stare a concistoro, Par. XXIX, 67.

ginare, lnf.

XVIII, 86;

Particip. Concetto, conceputo nel signif. fisico, lnf. XII, 13. Par. XXX1I1, 127 per est. Par. XVIII ,86.

XXVI, 73. Par. Il, 37; XXIX, 139; XXXIII, 75.

alcune famiglie nobili di Firenze che amministravano nella vacanza le rendite del vescovado, Par.
lo dice di

XVI,

114. V.

Consistoro.

Concesso, v. Concedere. Concetto, sost., il concepimento,


XXXII, 4. Par. Ili, 60; XIX, 12; XXII, 33; XXIV, 60; XXIX, 132; XXXIII, 68 e 122. l'idea, lnf.

lat. concolor, del medesimo colore, Par. XII, 11. Concordarsi, muoversi nel medesimo tempo, Par. XX, 147.

Concolore,

XV,

41

Concorde, lat. concors, d'accordo,


Par. XIII, 31 concorde, Par.
;

Concetto diviso Par.

XXIX,

81, D. in-

XXVI, 47. - Sustanze XV, 9, plur. di con-

402

Concordia
;

Condizione.

cordo che non trovasi nei vocabolari ovvero D: per licenza poetica a lui
famigliare ha mutato Vi, in
e.

stanza che indica al verso 52

la

vera

aurora per

Purgatorio, ci convinceremo facilmente che in questo luoil

Concordia.
XI, 76.

Purg. XVI, %\. Par.


lat.

go non pu esser parlato d'altro che


di aurora lunare, la quale di fatti in questa stagione dell'anno, cio pochi

Concorrere,
perare,
57.

concurrere, cooPar.

son

concorsi,

XXVI,

Concreare, creare insieme, Par. XXIX, 31. Concreato, add., ci che appartiene a un essere in virt della sua

giorni dopo l' equinozio di primavera, doveva mostrarsi per il Purgatorio circa tre ore dopo il tramonto del Sole. Nonostante il prof. Mossotti di

Pisa ha preteso di ristabilir l'aurora


solare in

questo luogo. Egli

per

creazione, Par.

II,

19.

Concubina. La

concubina di
.

Ti-

passi con che la notte sale intende le tre costellazioni della Libra, dello

fane antico Purg. IX, 1 G' interpreti sono discordi sul senso di questo luo-

Scorpione e del Sagittario che cedono. In questo momento

si
i

suc-

Pesci

go. Jacopo della Lana,

Benvenuto da

Imola, Buti, Landino, Daniello, e dei

moderni Venturi, l'abate di Costanzo, De Romanis, Costa e Bianchi sostengono che D. descriva un'auPortirelli,

debbono apparire sull'orizzonte, essendo, secondo esso, V animai freddo che con la coda percote la gente. Ho creduto debito mio riferire questa nuova
spiegazione, quantunque non mi iper-

rora

lunare.
,

Vellutello

Perazzini,

Cesari dicono che parli d' una aurora solare. Ci che in primo

Lombardi

suada principalmente per quello spetta all' animai freddo, che, nonostante tuttoci altri ne dica in con,

luogo manifesto si che non si pu intendere d' un' aurora solare rispetto
al luogo

trario, a

me sembra
il

essere indubita-

tamente
judice

ove D.

si

verso 7 dice che


di tre ore.

la

trova, perch al notte era inoltrata

cosi la lite

segno dello Scorpione; e pende tuttora; adhuc sub

lis est. *

mettere

Bisognerebbe dunque amche parli dell' aurora che

Condannare,
Inf.

sorgeva allora per l'Italia, che, per lo meno, sarebbe avvertenza oziosa e inutile. Ma anco in tal supposto biso-

77.

lat. condemnare, XVIII, 95; XXVIII, 70. Par. XIX,

Particip. condannato, Purg.

XV,

105.

gnerebbe intendere V animai freddo, verso 5, al sing. per il segno de' Pesci,
invecech manifesto e certo che D. parla dello Scorpione. Se a tutte queste

Condiscendere o secondo la lez. della Cr. Condescendere ,


.

Par. IV, 43.

Condizionare,
Par. XIV, 48.

render capace,
stato

ragioni concludentissime
le

si

agin

Condizione,
cui

lat. condilio, lo

giungono
invece
di:

espressioni di concubina

moglie; d'amico invece di:

marito, di cui si vale D. per rispetto a quest'aurora e a Titone, e la circo1 Nelle Illustrazioni

trova, Inf. XVI, 53. Purg. 1,56; V, 30 XIII, 130; XX, 14. Lo stato, la natura, la Par. V, 113.
si

uno

maniera di essere,

Inf.

IX

108. Purg.

poli

1856, in-12),

mi sembra questa

cosmografiche della D. C. dell'astronomo Ernesto Capocci (Nalite ben giudicata; e per esser questo libro posteriore

al

Vocab. del Blanc merita esser consultato.

Condoler

Confortare.

103
lat.

La X, 115. Par. VI, 29; XXIV, 142. condizione, Par. XXXII, 43. Condoler* partecipare al dolore
di

Confessare,
XXIV,
Par.
106.
Ili, 4.

confiteri

Inf.

106. Purg. Ili, 94;

alcuno
6,

XXI.

compassionarlo Purg. dove Aldo e la Cr. leggono


,

XXXI, 38. Convenire, Inf. XXIV,


Inf.

Confessarsi,
58.

XXIV,
la

V,
Inf.

8.

Par.

Confessare, attivo, udire

condolenti, contratto di condoleimi; la

confessione di alcuno,

Nidob., Lombardi e Costa condolimi ; Bartolini, Rossetti e V Ediz. di Firenze del 1837 condoleami. Quest' ultima forma meriterebbe esser preferita co-

Confessione,
6.

sost.,

XIX, 49. Purg.XXXI,

Par.

Ili, 9.

Confesso,
Par. XVII, 30.
fatta la

add. verb", confessato,

Confessato, che ha
Inf.

me

pi corretta secondo

1'

uso mo-

sua confessione,
lat.

XXVII,
,

derno per: mi condoleva; quella di Lombardi percerto pi ovvia presso gli antichi poeti, mi condoli per: condolea; quella della Cr. meno da accettarsi.

83.

Confidare,
fiducia, Par.
di...

confidere

Par.

XIV, 129. Confidarsi XXII, 3 XXIX, 120.


;

aver

Confinare,
sost., v.

esser accanto, esser


Inf.

Condotta, Condotto,

Purg. XVI, Condurre.


69.

103.

vicino, Purg. X, 22.


124. Par.

Conducere., forma
Conducitrice.

antica e poeI,

tica per: condurre, Purg.

Condurre,
re, Inf. V, 106.

lat.

Purg. XXXII, 83. conducere; guidaIV, 63; XIII,

XVI, 54; XXVIII, 54. - La regione pi remota del cielo, Purg. 1 confini d'un XXXII, 111. luogo

Confino,

lat.

confinis,

XX,

di esiglio,

Purg.

Iato, Inf.

Purg. XI, 142. XXX, 93


lat.

Per est.

il

17 e 139;

85;

XX, 33; XXII, 88; XXIII, XXX,140;XXX1I, 76. Par. 11,8;


11.

Confitto,
sca*.
il

confictus per confi-

X,86; XXVI,
50. 56.

Guidare

e gover-

Quel confitto, \n{. XXIII, 115, gran sacerdote Caifa che D. trova

nare, Inf. VII, 74; XVI, 64;

XXVII,
XVIII,

crocifisso e steso per terra nel cerchio

Indurre, sedurre,
Lasciarsi andare

Inf.

degli Ipocriti.

6.

V,

Condursi, comportarsi, Purg.


a...

Conflato, voce
Par.

latina,

per

unito,

avven-

turarsi, Inf.

XXXII,

6.

XXXI1I.89.

Purg. XI, 138.

Umiliarsi,
Condotto,

Particip. condotto,

Confondere, lat. confundere, mescolare insieme ci che non deve essere unito, Purg. XVI, 128. TravolDello spirito, gere, Par. XXIX, 74.

esser condotto, Inf.

V, 57.
sost.

Purg. IV, 29, spiegato da alcuni

commentatori come
a
:

equivalente
tal signif.
risi-

turbarsi, Inf. VI,

3.

Purg. Vili, 36.


145.

scorta, guida

ma

perch

Degli occhi,
Par. 111,102.

Inf.

XXV,

ferirlo a V

sarebbe senza esempio, preferisco uom del verso 27 nel

Conformare,
Conformato,
organizzato, Par.

render conforme,
da
Il,

gnif. ordinario di: guidato, condotto.

conformare;

Con

esso,

v.

Con ed Esso.
cum-fncere, esser

134.

Confor-

Confarsi,

lat.

proporzionato a... Inf. XXXIV, 33. Fsser conveniente, Purg. XXI, 15.

me, Par. V,21.

Conforme,
60.
'

add. Par. VII, 73; IX, Avv., conformemente, Par. II,


dal
lat.

Conferire,
:

lat.

conferve, contriil

148.

buire, Par. IV, 74, dove ha pure gnif. di consentire.

si-

Confortare,
evo; rianimare,

del

medio

corroborare, Purg.

IO.

Conforto
10.

Conquiso.

XIX,
a...

Incoraggire,Inf. VII, 4; Eccitare Vili, 107. Purg. VII, 97.

Conio,
le

lat.

monete.
141.

cuneus,

il

marchio delconio, batter

Consolare, Inf. V, Purg. 1, 19. 44. Instaurare, Inf. XIII, 77.

Falsare
Inf.

il

moneta

falsa,

XIX,

Moneta senza conio cio


XXIX,
126.

XXX,

115.

Par.
r

Confortarsi, rianimarsi, rinfrancarsi,


Inf. Ili,

senzavalore, Par.
lo stesso danaro,

-Per

20. Purg.

X,

91.

Conforto, il soccorso, l'aiuto, Par. XX, 40- D. chiama pi volte Virgilio


il

femmine da conio, le donne che fanno copia di s per danaro, Inf. XVIII, 66.
conio della fede, Par. XXIV, 87, cio la sostanza della fede.

- Nel signif. flg.


:

mio

conforto, Purg. 111,22; IX,

il

43;

XX,

40.

l'aiuto, Inf.
siglio,

incoraggimento, Il conIV, 18; XV, 60.

L'

Conio, castello della Romagna ora


distrutto, che a

l'esortazione, Purg. XX11I, 124. Par. XI, 57. L'istigazione al

tempo
Inf.

suoi propri conti, Purg.

male,

cattivi consigli, Inf.

135. Par.

XVI,

141.

XXVIII,

Con meco.
della Cr.
v.

aveva i XIV, 116. XXXIII, 39, lez.


di D.

Ci che ser-

ve a confermare,

Inf. 11, 29.

La Nidob. legge erano

meco-

11

co-

Meco.

raggio, la sicurezza, Purg. IX, 65.

Conocchia,
la rocca.
,

Confusamente.
127.

Purg.
dello

XVII
spirito

forse dal lat. conus,


il

Per

lino avvlto alla

Confusione
Purg. XXXI, 13. Par. XVI, 67.


d'

rocca, onde trar la conocchia, Purg.


,

Mescolamento,
,

XXI, 26, la Parca non aveva ancora consumato tutto il lino della sua
rocca.

Confuso
XXVII,
145

7.

un suono
Inf.

Inf.

Conoscenza,
la scienza, Inf.

dal lat. cognoscere


Par.

degli occhi,

XXV,
74.

X, 107; XXVI, 120.

dello spirito, Inf.

Purg.

XXXI,

XXXI,

Purg.

XXX,

37.

XXVI,

61.

Svergognato, de27.

L' atto di

riconoscere alcuno,
lat.

Inf. VII,

presso, Purg.

XIX,

54; XV, 28. Purg. XXI11, 47.


latina
;

Con gaudcre, voce


grarsi insieme, Purg.

ralle-

Conoscere,
cuno,
Inf.

XXI,

78.
86.
:

XXII, 65;

Congelarsi.

Purg.
,

XXX,

XVI,

139.

alcognoscere XXV, 40. Purg. Riconoscere, Inf. IV, 6 e

Congiungersi

propriamente

unirsi. Se tu l ti congiungi, se tu t'avvicini a queir oggetto, Inf. XXXI, 25.

Particip.

122; VI, 82; Vili, 39; IX, 43; XV,. 23; XVII, 54. Purg. I, 117; 11,27 e 86; IV, 115; X, 29; XI, 56 e 76.-

111. Purg.

XXXI,

congiunto, unito, Inf. X, 6. Par. 1,41 11,30;


;

Conoscere, ravvisare, Inf. V, 120. Purg. XV, 47; XX, 72; XXXI, 75.
Par.
131.

VI, 26;

IX, 116; X, 32; XVII, 19;


141
;

XXI, 85; XXIV,

XXVIII, 43;

XI V,

92.

Conoscer Dio, Inf.


a...,

I,

Conoscere
per...

o, per...

cio:

XXIX,

22.

sia noto

Inf.

XXIII,
27. Par.
Inf.

74.

Purg.
85.

Congiurare
23.

per: scongiurare,
Inf.

XVI,

114

Particip. conosciuto, Inf.

costringere con arti magiche,

IX,

XV, 23. Purg. VII, Conoscitore,

XVII,
di

V,

9.

Congratulare, per:
si,

congratularInf.

Conquiso,
dere.

particip.
i

conquidi

Par. XV1II,74. Coniare , batter


111,

Sebbene

vocabolari italiani
il

moneta

dieno a questo verbo


chilare, io

signif.

XXX,
falsa.

dove

si

parla di moneta

vessare, affliggere, abbattere, anni-

nondimeno son

d'

opinione

Conscienza

Consiglio.

105
Inf.

che abbia lo stesso valore del francese conquis, usurpato in signif. pi esteso poich la conquista trae seco
;

Conservare,
107. Purg.
33.

X, 127; XX11I,

XXXII,

48. Par.

XXXIII,

be adunque quasi sinonimo


D. C. dove conquiso
si

per lo pi distruzione e ruina. Sarebdi conquistare o vincere. 11 solo luogo della


:

Conservo, voce
servizio, Purg.

lat.

compagno di

XIX,

134, allusione al

xxn,

9, dell' Apocalisse.

XXI li

45

Ma

trovi, cioPurg. nella voce sua mi fu pale-

Considerare, pensare a... Inf. XXVI, 118. Specolare, contemplare, Par. X,132.

se Ci che

V aspello in s uvea conquiso, significa: lo lo riconobbi alla voce,

suo aspetto il suo volto attuale totalmente distrutto, invaso, i sembianti che portava durante la sua
il

avendo

Inf.

Consigliare, dare un consiglio, XXIII, 116. La vir luche consi:

glia, cio

la facolt che dirige le nostre deliberazioni, Purg. XVIII, 62

vita.

Consigliarsi,
e

deliberare, risolvere,
lat.

Conscienza
:

Conscienzia,
Inf.

Inf.

XXI,
che

75.

volgarmente coscienza,
115.

XXV111,
110.

Consiglio,
siglio
si

cunsilium

: il

con-

d ad alcuno,

Inf.

XXIII,

Consecrato. Conseguire^
l'

Par.
lat.
II

XXI,

consequi, otte-

34; XXVII, 98. Purg. Ili, 62. Par. Il primo consiglio che die XXIII, 76.

nere, guadagnare.
Inf.

solo luogo delsi

VII, 90,

dove questa voce

Cristo Par. XII, 75. Tutti gli antichi commentatori concordano nel dire,

trovi S spesso vieti chi vicenda consegue oscuro. Il senso forse questo:

che

il

primo consiglio che dette Ges


le

furono

parole dirette al giovine

progressi e le vicende rapide della fortuna, trovasi spesso alcuno


i

Atteso

(San Matteo, xix, 25) Si vi* perfectu j esse, vaie et vende omnia quw habes, ec.

che consegue subita mutazione


to
;

di sta-

vicenda vale egualmente buona e cattiva sorte. Guiniforte solo legge

Siccome qui si parla di san Domenico e non di san Francesco, ci sarebbe


luogo a supporre in queste parole un'allusione a San Matteo (V, 16): Luceat lux

che invece di chi ; nel qual caso la sentenza sarebbe generale e significhe-

Cos interviene (vien per avviene) spesso che succede alcun can-

rebbe

vestra coram hominibus, se qui non vi fosse piuttosto un precetto che un consiglio. Benvenuto dice che-

giamento

di

fortuna.

Ma

oltrech

il

pensiero riescirebbe freddo, supporrebbe consegue al congiuntivo per consegua, licenza molto ardita. To:

Signore ha dato quattro consigli Humilitas et mansuetudo, Castitas, Pauil


:

pertas et Caritas ; onde qui indicherebbesi l'umilt, il che conviene perfet-

aveva gi proposto mento.


relli

tal

cangia-

tamente a quanto segue.


berazione,
Inf.

La

deli-

Consentire,

esser del

medesimo

parere, Purg. VII, 47Permettere, Inf. XXVII, 120. Consentirsi, per-

mettersi, Inf.
re, Purg. IV,

XXV,

48.

131 La D. chiama Virgilio mio cmsilio, mio Un conconsigliere, Purg. XIII, 75.
.

22. Purg. VI, risoluzione, Inf. XXIII, 30.

XXIV,

Consenti-

siglio o riunione di

persone che deli-

109; V, 27; XXXIII,


latina

102.

Conserto, voce

adunato,

Il consiglio, berano, Purg. VII, 103. il decreto eterno di Dio, Purg. I, 47; VI, I22;XX11I,61. Par. VII, 95 XI,

riunito, combinato, Par. Xlll, 9.

29

XXI,

71

XXXIII,

3.

Sul

luogo

106
del Par.

Coisistoro

Consumare.
78.
Inf.
le,

XX,

41

In quanto affetto fu

del suo consiglio, le opinioni se. Gli uni

sono divi-

leggono con la Cr. affetto, onde ne verrebbe il senso rquanto egli fu amato dal suo consiglio, cio dallo
Spirito Santo che lo consigliava
altri
;

Che partecipa alla vergogna, 33. Il compagno, l'eguaPar. I, 69. Al pi. membri d'una

XXIX

famiglia, Purg. XI, 68. Par. XVI, 139. Ove le due nature son consorti Inf.
:

gli

XII, 84 cio

in

quel punto ove

le

due
si

con
:

la

spiegano sua poesia

Nidob. leggono effetto e in tantoch il suo canto, la


fu l'effetto del

nature, dell'uomo e del cavallo,

suo proprio

congiungono. qualche volta


sorta,

la

Questa voce prende forma consorto e conI,

consiglio, della sua scelta, lo inclino

come

Par.

69;

per quest'ultima interpretazione.

XXI,
;

78, e spe-

cialmente Purg. XIV, 87


gente

XV, 45 Oh
cuore L
'v

Consigli, Par. XIX, 96, posto per: anime beate. (Confronta Inf. IV, 102

umana, perch poni

il

mestier di consorlo (o consorte o con-

cotanto senno.)

sorti
:

Consisf oro, per


:

consistorio, al-

come hanno pi mss.) divieto. La Cr. che ha introdotto la cattiva lez.


te
il

tra forma per concistorio; assemblea di persone, per lo pi ecclesiastiche, che deliberano intorno alle cose della

di consorto o divieto,

oscura totalmensenso di questo luogo che, secondo la Nidob. e tutte le antiche

Chiesa. D.
la

1 usa nel Par. XVI, 114 per riunione di alcune famiglie nobili di Firenze, cio i Visdomini, i Tosin-

ediz. significa: Perch ponete il vostro cuore in ci, in beni, che vogliono
(

mestier)

l'esclusione

(divieto)

di

ghi e i Cortigiani, le quali per aver fondato e dotato primitivamente il


diritto di

ogni compagno, ovvero non ammettono n compagno n partecipe.

vescovado di essa citt, avevano il amministrarne a loro profit-

Consorzio,
ciet,
il

lat.

consortium, la soInf.

commercio,

XX,

85.

to le rendite in ogni sua vacanza. Chiama pur Consister la riunione degli angeli,

Par.

XXIX,

67.

V. Conci-

cospergere, Purg. V, 20; XXVll, 30. V. Cosperso.

Consperso,

partici p. di

STORO.

Constare,
certo con
la

cos desi leggere per


i

Consolare, lat. consolari, Purg. XIX, 51. Par. XX, 45, Colui che la vedovella consol del figlio V imperai.

Nidob. e
51,

migliori mss.,
di

Purg.

XXV,

invece

gestare

della Cr. che

Traiano
Par.
4 09;
li,

(v.

Purg. X, 82).

Perlopi
Il,

non d senso ragioneil

vole. Constare ha
lare,

signif. di

coaguInf.

significa: tranquillizzare, Inf.

69.
II,

XV,

122.

prender consistenza.
lez.

Rallegrare, Purg.

Constringere,
Construtto,
v.

della Cr.

XIV, 12. Corno/ars, dei

fanciul-

XXIII, 131. V. Costringere.

tranquillizzarsi, Purg. XX11I, 111.

Costrutto.
consumere

Consonante, la consonante, Par.


XVIII, 89.

Consumare,
vita, Inf.

lat.

la

XXIV, 49. Consumare una

Consonare

Consuonare

concordarsi, esser d'accordo, Par. e nel medesimo signif. XIX, 88

impresa, ridurre a nulla, onde: rinunciare a... Inf. II, 41. Consumarsi,

struggersi di rabbia,
Perire, Purg.

Inf.

consonarsi, Purg. XXII, 80. Consorte e ConsoHo,


sors, colui

XXV,

23.

VII, 9.

La luce

lat.

con-

che partecipe della meInf.

che vien meno, Par. XX, 3. Come sost. 1' atto del consumarsi, Purg.

desima sorte,

XIX,

32. Par.

XXI,

XXV,

23.

Consumer

Co n ten to.

07
XVII,
60.

Consumer,
lari

sebbene

vocabo-

mento,
tinere,

Inf.

Dal

lat.

cou-

non ammettano questo infinito, le forme consumi e consunto provano la sua esistenza. Consume, consuConsumi la vedum, Par. XII, 15.

il

contenuto,

Inf.

Contemplante,
Par. XXII, 46;

XXII, 17. che contempla,


1.

contemplatore, anima contemplativa,

XXXII,

XXXIII, 84, e XXVI, 5, consumare, stancare la Vista. - Consunto,


particip. consumato, inghiottito dall' Inferno, Inf. XI, 66. Ucciso, di-

ta Par.

Contemplare,

meditare, riOet-

tere, Purg. XXIV, 132. Par. XVIU, 124; XXVIII, 131 XXIX, 68; XXXI, 111. Seguito da a, Par. XXVIII,

strutto, Inf.

forse al

XXXIV, comummatum

114, alludendo
est.

57.

accordarsi, essere in armonia con... Par. XIX, 88.

Consuonare,
lat.

Contemplativo. Par. XXI, 117. Contendere, sforzarsi di... Purg.


XVI1,129.

Il

Signif. di contendere,

Contare,
tare,

computare, racconInf.

narrare, dire,

XIV, 120;

XX11I,140; XXVII, 55; XXVI11,114; XXXII, 112; e XVIII, 6, dove pi


mss. leggono dicer e dicer, quest'ultima lez. che sola offre un senso facile

Purg. XXIII, 49, oscuro. La maggior parte spiegano: attendere, fare attenzione a... il che senza dubbio
toglie ogni difficolt,

ma non sembra

aver fondamento di valida autorit, e meno ancora lo ha la lez. attendere


introdotta da

e chiaro, ha debole fondamento nei mss. e trovasi nella sola ediz. di Gui-

Ugo

Foscolo, e che

Leggendo dicer o conter, che torna il medesimo, bisogna fare di:


niforte.

Si potrebbe prender contendere nel signif. latino di: ricusare, non voler ricusare al

evidente

congettura.

suo luogo soggetto della proposizione, ovvero prendere dicer o conter, per:
si

mio aspetto
preghiera,
29.

il

compimento
dimmi... V.
o

della mia
Inf.

ma

dicer,

si

conter.

XVI,
Cr. e

Per: stimare,

contare, Purg. XIII, 22; XX, 78. Contastare, lez. della Cr. Inf.

Contenenza,
la

secondo

la

XXVIII, 14. LaNidob. e tutte le ediz. moderne rigettano questa forma, che Ugo Foscolo dice un idiotismo di trivio, e

maggior parte delle antiche ediz. continenza, la capacit, la dimensione, Par. XXXIII, 117.

Contenere,
XXIX,
tenersi,

lat.

continere, Purg.

leggono contrastare. V.
lat.

ivi.

106. Par.

Conte,
Inf.

XXXIII,

comes, titolo di nobilt, 13 e 85. Purg. XIV, 117.

essere in

Vili, 33.
II,

Cotir XXV11I,33. qualche parte, Purg.

Particip. contenuto, Par.

Diverse persone sono mentovate sotto

117.

questo
il

titolo nella D. C.

come

conte

Contentare,
XI, 92. Par.
Ili,

far

contento,

Inf.

Ugolino, conte Orso, v. ivi.


titolo di

Come

D. d

40; Vili, 98.

Par-

barone ad alcuni apostoli,

ticip. contentato,

Purg.

XXIV,
li,

63.

chiama

conti le persone pi distinte

Contento,

add.

soddisfatto, Inf.

della corte celestiale, o dei Beati, Par. XXV, 42. I Conti, Par. XVI,

1,118; XIX, 122. Purg.


37; VI, 127; IX, 120;

116;

III,

XV,

58; XVIII,

64, sono i conti Guidi, famiglia potente e numerosa, grandi possidenti


nelle vicinanze di Firenze.

3; XXII, 146; XXIV, 26; XXVI, 33; XXVIII, 58. Par. I, 97; IV, 72; VI,

15; VIII, 42; XI, 136; XVII, 25; XV11I,


112;
il

Con

teco,

v.

Teco.
porta-

XX,

Contegno,

l'attitudine,

XXXII,

134.

74; XXII, 30; Contento

XXVI, 16;
a...,

che

si

103
contenta
di...

Conlento
Par.

Contrario.
cio spiega
tri
:

XV,

116.

Esser

contento, aver piacere, Par. VII, 111.

contate.

composte ed ordinate al- Inf. XXX1I1, 31 cagne


;

Contento,
!a

sost. per: contenuto,


Inf. II, 77.

cosa contenuta,

Par. Il,

114.

che Buti spiega per: ammaecosicch questa voce sarebbe usata in questo luogo in signif. attivo,
conte,

strate

Contenuto,
Contesto,

v.

Contenere.
propria38, costrui-

cio: instruite alla caccia.


conte Purg.
II,

Saette

lat. conteoctus,

56,

raggi

luminosi,

mente: tessuto, Par. XIX, to, composto.

splendenti.

Con tra

Contro.

Contezza, XX, 29; XXIV,

la

cognizione, Purg.

128; X11I, 67;

Inf. I, 46; X, XIX, 99; XXI, 71;

36.

Conti, v. Conte. Contigiato. dal lat. complus? adornato, Par. XV, 101. Secondo Buti
erano specie di stivaletti o scarpe che le donne usavano a quel tempo.
le contige

XXIX, 134; XXX, 2; XXXI, 92; XXXIV, 35. Purg. IV, 5; XI, 45; XV1II,79; XX, 1; XXI, 65; XXVI,
78. Par. Ili, 116.

Contro

la dire-

zione o

il

corso. Inf.
7.

XXXI,

14.

Purg.

1,40;

XXIX,
51.

XXVII,

Par. VI, 2; IX, 85;

Contro a grato, v. Gra-

Continenza, v. Contenenza. Contingente, casuale, Par. XIII,


99; XVII, 16.

to, Par. IV, 101, lez. della Cr.; la Nidob. legge conlra grato che sembra

pi naturale.
tuttoci che
:

Di contro, v.
XXII,

Contingenza,

pu
ne-

di faccia, presso, Inf.

34.

Di,avv. Di

essere o non essere, opposito a

AI. pi. gli cessario, Par. XVII, 37. esseri contingenti, Par. XIII, 63.

faccia, Par.
tro

XXXII, 31 e nel medesimo


136.
dal
lat.

133.

ConPar.

signif.

XXXII,

Contingere, voce
avvenire, accadere, Par.

latina,

per:
1.

Contrada,
Inf.

del medio evo

XXV,

contrada e contrata, forse da conlra,


Vili, 93.

Continovamente,
dob.
;

lez. della Ni-

io preferisco la lez. della Cr.

di tutte le altre
Inf.

ediz. continuamente,

Al pi. Purg. XXI, 51, IX, 30. detto che l'arcobaleno cangia sovente
contrade, per:

Purg. Vili, 125. Par.

XIV,

24.
lez.

muta luogo.
e

Continovo ,
Nidob. invece
altre ediz., Inf. 125.

bizzarra

della

Contraddire
lat.

Contradire,
99.
Inf.

di continuo di tutte le

contradicere, esser in contradizio-

XVI,

27. Par.

XXVII,

ne con alcuno, Par. IV,

Contraddizione.
v.

Continuamente,
VAMENTE.

ContinoInf.

120.

XXVII,
21.

L'opposizione,

la contradizio-

ne

di

Continuare
X, 76. Purg. V, 18.

due proposizioni, Par. VI,


lat.
il

un discorso,
2.

Contrappasso,
la legge,

contra-pati,
Inf.

XXIV, 7; XXIX,

Par.

costume del taglione,


Par.

XXV III,

142.

Continuo, v. Continovo. Conto, lat. cognitus, conosciuto, Inf. 111,76; XXI, 62. Purg. XV, 12. Par. XXV, 10; onde far coito, palesare, Purg. XIII, 105.
Inf.

Contrappcsare.
Contrario,
sito, Inf.

XXI,

24.

add. opposto, oppo-

V, 30; VII, 45. Purg. XIII,

20 e 40;
139.

Per

est.,

XX,
Sost.

102; XXVIII, 87;


il

XXIX,
XVI,

contrario, Inf.
87.

X, 39

le
:

tue parole sien conte, pro-

26;

XXXII,

94.

Purg. XVII, 120;


II,

babilmente

chiare, precise. Boccac-

XVIII, 15; XXII, 54. Par.

La

Contrastare

Coperchiare.
Par.
36; nel
111;
II,

109

Nidob. legge contrdro, Purg. XVII, 120. Questa forma pi usata nella

39; IV, 40; Vili, 123;


31.

rima,

come Purg. XVIII,


Inf.

15.

XXVI, 23; XXX, medesimo signif.

XXV,

Convenirti

Contrastare,
marsi contro,

opporsi a..., arXXVIII, I4.V. Con-

Par. V, 43; IX, XIV, 49; XVII, 48; XIX, 52:

tastare.

XXIV, 76; XXVI, XXXII, 80. - Nel


cet,

136;

XX Vili,
Inf.
Ili,

18:
14;

signif. del lat. de-

Contrasto,
Contratto,
lat.

l'opposizione, la reparticip. di contrarre,

conviene, s addice,

sistenza, Inf. VII, 85.

XII, 132;

XXIII, 116;

XXXI,
I,

69:
97
:

contrahere.
,

Dell' atto del corpo,

XX XII,
XXVI,

2;

XXXIV,

47. Purg.

48. Par. Ili, 5; IV, 102; VII,

contratto

incurvato sotto un peso,


Unito, combinato,

103; IX, 99; XXIII, 24;

Purg. X, 136.
Par. VII, 45.

XXIX,

123;
:

XXXI,

63.

XXIV, 76:
Trovasi

Contristare,

attristare, affligge-

convegno per XXXIV, 30


ga,
Inf.

convegna
117.

convengo,

Inf. Ili, 123;

per: conven-

re, Inf. XI, 24. Purg. 1,18.

XXXIII,

Purg.

XXII,

Contro,
nata
a...
;

v.

Coktra.
la resistenza ostiri-

122, e in alcune ediz.

Contumacia,
conciliarsi con la

viene.
Inf.

comne per: con-

Convenette per: convenne,


la riunione,

stato di colui che ricusa

Chiesa, Purg.

Ili,

XXV, 42. Convento,

l'assem-

136.

Con tutto che, bench, sebbene, Inf. XX VI 1,11; XXX, 86.


Convegno, dal lat. del medio evo convenium da convenire, voce dell' antico dialetto fiorentino per: convenzione, patto, Inf.

blea, la congregazione, Purg. 62. Par. XXII, 90; XXIX, 109; 129.

XXI,

XXX,
116.

Conversione.

Inf.

XIX,

Purg. XIX, 106. Par. XI, 103.

Con vertere e Convertire, trasformare


,

XXXII,
la

135.

cangiare,

Contenenza,
proporzione
,

la

convenienza, la Par. conformit


,
:

XXX,

53.

Inf. XXV, 99; Purg. XXVIII, 122- Par.

XXVIII

76.

XXVII,

125.
,

Convertersi, cangiarsi,

Per

convenzione,

patto, Par. V, 45.

Rivolgersi Purg. V 1 1 8. Par. V , 54. Converso alcuno, Par. Ili, 127.

Convenire,
Inf. 111,123. Par.

riunirsi, adunarsi,

XXIX,

123.

vertirsi,

cangiarsi,
15.

Inf.

Dei

XXVII,
biato,

Particip. converso, cam-XII,


43.

XIII,

92;

fiumi

che

uniscono

Purg. V, 121.

le loro acque, Convenirsi, accor-

Inf.

Purg. XIX, 116.

Dante avendo chiaricinti dell' In-

Convertito,

darsi, Inf. IV, 91. Par.

XXXIII,

137.

mato

chiostra
il

uno dei

Paragonarsi, esser simile, Inf. Nel signif. lat. di oporXXXIV, 30.

ferno, d
laici, ai

nome

di

conversi,

frati
Inf.

dannati

che vi sono,

tPt,

bisogna, mestieri,

Inf. I, 91

III,

93; VI, 67; VII, 44; Vili, 57; IX, 7; XI, 10 e 107; XVI, 63 e 115; XX, 1,

XXIX, 41. Convlto,

particip. di convolgere
il

14 e 43; XXI, 26;

XXV,

42 e 129;
117;

XXVIII,

49;

XXXII, 98; XXXIII,


;

dosso ad arco, Inf. XXI, 46. Altri spiegano: imbrattato, sudicio il che non pare ammisincurvato, avente
;

XXXIV,
70;

21. Purg. Ili, 138; IV,

27 e
XI,
102.

sibile.

130; Vili, 73; IX, 33; X, 10 e 91

Coperchiare ,
re,
lat.

Coverchiadi-

XVI, 94; XVII, 103; XXIII, 129;


115;

cooperire,

che sono forme

XXV,

XXIX,

40;

XXXI,

verse della medesima voce. Coprire,

-140
Inf.

Coperchio

Corniglia.

XXIII, 136.

Coprir

gli occhi,
3.

quella corda di che era cinto e con


la

cio: chiuderli, Purg. XIV,

Co-

verc/imr^lnr.XXXlV,1l4.Purg.H,2.

quale aveva sperato di prender la Pantera. I comentatori interpretano


tal

Coperchio

Coperchio,

ci

corda ora come simbolo della Frauora della Ret-

che serve a coprire. Coperchio piIl coloso, Inf. VII, 46, la chioma.

der dell' Ipocrisia,


titudine,

ma non appagano. A me

perchio d' un avello, Inf. IX, 121 ; X, In signif. d'est, ci che 9; XI, 6.

toglie

il

vedere, Purg. XXII, 94.


il

pare non si disconvenga di prender questa Corda nel suo signif. prop. intendendo il cordone dei Francescani,
che, secondo alcuni antichi comentatori D. avevasi cinto nella sua prima
et; e nel signif. fig. interpretandolo per 1' Umilt e la Contrizione, me-

Coverchio,

tetto, Inf.

XXI,

47.

Coperto,
I,

XXVII, 129. Per est. vie aperte, arti, modi occulti, Inf. XXVII, 76.
Spesso trovasi coverto, v.
di coperto.
ivi,

particip. di coprire, Inf. 33. Purg. XIII, 58. Par. XXIII, 81 ;

invece

diante le quali aveva sperato poter vincere le passioni della giovinezza

Copia,
Inf.

la

moltitudine,

la calca,

XXIV,

91.

Pi spesso figurate nella Pantera. questa voce usata in signif. fig., come D' ogni valor port cinta la corda,
Purg. VII, 114, cio: cinto e munito
di tutte le

dall' ali. kopf? la parte posteriore della testa, Inf. XXV, 22. Per est. or da coppa or da ciglio Par. Vili, 12, cio: or di dietro or davanti.

Coppa,

virt.

Corde, al plur.,

Par.

XXVI,

49, cagioni

che attirano.

Corda, Par. XXVIII, 12, per: lega-

Coppo,
XXXIII,

la cavit dell'occhio, Inf.

me.

99.
lat.

XIII, 39.
cooperire, Inf. XII,

Corde d' una disciplina, Purg. La corda d'un arco, Inf.

Coprire, 125;XXV1I,
129. Par.
32.

135. Purg. IV, 139; V,

Vili, 13; XVII, 136. Purg. XXXI, 17. Par. V, 92. Nel signif. fig. Par. I,

XVI,

83;

XXVII,
Inf.

129;

AI perf. copersi,
v.

XXXI, XXIX, 45.

25.

La corda d' uno strumento muXIV,


119;

sicale, Par.

XV, 5; XX,
67.

143.

Cor,
a

Cuore.
voci latine; davanti
26.

Cordigliero,
Francescano.

frate dell'Ordine

Corani me,
me, Par. XXV,

Core,

v.

Inf. XXVII, Cuore.

Corani patre, voci latine; davanti al padre, Par. XI, 62.


Corata,
26.
il

pericardio, Inf.

XXVIII,

Comete, piccola citt marittima dello Stato Ecclesiastico, Inf. XIII, 9. Corneto (Rinier da), celebre
masnadiere che infestava
il

littorale

Corcre,contratto
collocare.

ricarsi

Corcarsi, contratto di codistendersi a giacere, Inf.

di coricare, lat.

XVII, 30. Corcare, per: corcarsi, del Sole che tramonta, Purg. XVII,
9;

Roma, Inf. XII, 137. Cornice. D. d tal nome ai cerchi o ripiani del monte del Purgatorio,
di

Purg. X, 27; XI, 29; XIII, 4; XVII,


131;

XXVII,

68.
lat.

XXV, 113. Par. XV, 93. Corniglia per: Cornelia, figliuola

Corda,
sto

chorda, la fune. Nel

signif. proprio, Inf.

XVI,

106.

que-

uno dei luoghi pi oscuri della D. C. sendo difficile dire quello che D.
abbia
voluto
significare

di Scipione Affricano e madre dei Gracchi, trovata da D. nel Limbo, e allegata come moInf. IV, 128

dello della
129.

donna virtuosa, Par. XV,

mediante

Como

Corrggere.

\\\
84. Par.

Corno, lat. cornu, Purg. XXXII, 146. Como dHla capra, Par. XXVII,
68, per
il

Purg.

XXIX,
ediz.

Alcune
v. ivi.

nell' Inf.

XXIII, 119. IV, 54 legd' incoronato,

diaco.

Capricorno, segno del Zo-

gono coronato invece

Como

della

XXV, 132.

lumaca
Inf.
i

Inf.

Le dieci corna,

XIX,
Dieci

110, significano probabilmente

Comandamenti. Tutto ci che ha forma di corno come la punta d'una

La punta d' un timone, Purg. XXII,


120.

fiamma,

Inf.

XXVI,

85;

XXVII,

132.

Corpo, il corpo umano, Inf. I, 28; IX, 24; X, 12; XIII, 107; XX, 87; XXIII, 96; XXIV, 54; XXX, 75; XXXII, 58; XXXIII, 122. Purg. 1,12; III, 26, 32 e 95; V, 26; VI, 20; X, 24 ;
XIV,
11;

XV,

135;
Inf.

Le estremit

d'

XIV, 109,

XVIII, 34. -

una croce, Par. Forma d" una

37; X, 127; XI, 117;

XXIV, 87. Par. XXXI, 90.

II,

costellazione, Par. XIII, 10. montorio che s' inoltra nel

Corpomorto,
63.

Pro-

Un corpo,
XV,
68. 69.

V, 142. Par. XIV, un grave, in genere,


Par.
I

Como

d'

mare, Ausonia, Par. Vili, 61.


Inf.
.

Purg.

XXVIII,
II
il

I, 99; II, 39; diversi cieli sono

Como, strumento di musica, XXXI, 12 e 71 - Il pi. per lo


le

detti corpi, Par. II, 113; Vili, 99.

pi

coma,
i

Inf.

XIX, 110; XXV, 132

corpo maggior Par.

XXX,
il

39, indica

primo mobile cio:

pi vasto dei

di rado

corni, Par.

XV IH,
le

34.
Inf.

cieli corporei.

Cornuto,

che ha

corna,

Che XVIII, 35. Par. XXXII, 145. ha forma di corno, come una fiam:

Corporai,

contratto di corporali,

Par. XXVIII, 64.

Corredare.
nire

Nel medio evo condall'ali, gerth;

ma,

Inf.

XXVI,

68.

redium, convito, ci che serve a for-

Coro, lat. chorus, concerto di persone che cantano, Purg. X, 59.

una nave, forse

guarnire, fornir d'arredi.


nare, Par. VI, 112.

Per: or-

94.
41.

Coro

de' Heati, Par.

XIV, 62; XXVIII, Coro delle Muse, Purg. XXIX,


Riunione, societ
17.
Inf.

Corrggere,
vernare,
138,
Inf.

lat.

in

Par.

X,106; XXVII,
HI, 37.
lat.

genere,

V,
Cr.

60.
al

corrigere

go-

Le opinioni

Coro dei

sono divise circa

luogo del Par. XI,


legge:

dannati,

dove
:

la

vedr'

il

Cro,
de spira,

Caurus e Corus, vento


la parte d' on-

tramontano ponente, e
Inf.

corregger ch'argomenta, d'onde s'arebbe il senso E tu vedrai il correggere,


cio la correzione, la lezione, contenuta nelle parole u' ben ec. Io reputo

XI, 114.
,

Corollario

forma

dialettica

Purg. XXVIII, 136. Par.

Vili, 138.

questa interpretazione
alla lettera e a

consentanea
il

Corona.
Corona

Purg.

XX,

58. Par. Vili,

tutto

contesto di
la

64; XI, 97; XIX, 138;

XXX,

134.

questo luogo. Lombardi con


lediz. di Fir. del 1837, e

Nidob.,

di luce, di raggi, Par.

XXXI,

71.- Per: la gloria de' Beati, Purg. XXIV, 15. Ornamento donnesco, Par. XV, 100. - Ci che ha somiglianza con una corona, un cerchio, Par. X,65; XX 111, 95.

leggono:

vedr

il

Foscolo, coreggir che s'ar-

Ugo

prendendo coreggir e per Frate Domenicano; in quel modo che D. chiama i Francescani cordiglieri,
gomenta
,

Coronare.
Coronarsi,
Inf.

Purg. XXVII, 142.

perch
dice
i

cinti di corda, e cos co reggi ri

XXIII,

101.

XXXI,

41. Par. I,

26;

Particip. coronalo,

Domenicani perch cinti di coreggia. Il senso secondo questa lez. sarebbe: E il Domenicano, cio l'Or-

112

Corrente

Corte.

dine de' Domenicani, vedr che significhi

u ben,

ec.
lat.

perversi costumi, Purg. XVI, 105. Ordine corrodo, modo disordinato,

Corrente,

currens. Sost., la

Purg. XVII, 126.

corrente d'un fiume, Par. XVII, 42. Add. che corre velocemente, Inf.

Corruccio,
129.

il

suo contratto

XIII, j125. Par. Vili, 20. Opinion corrente, Par. XI11, 119, interpretato
dagli uni per: l'opinione che
;

cruccio, forse dal lat. crux, Inf.

XXIV,

Corruscare,
tillare,

lat.

cipita dagli altri per: l' gare, che corre per il mondo. Io inclino a quest'ultima spiegazione.

preopinione vul-

si

126

XX, 84. Come sost.,


lat.

brillare, sfavillare,

coruscare, scinPar. V,
il

lampo,

Purg. XXI, 50.

Corrusco,

coruscus, fiammeg-

Correre,
XXI,

lat.

currere.

Nel
-

si-

gnif. prop., Inf. Ili, 53; XII,

26 e 56;

giante, scintillante, 103. Par. XVII, 122.

Purg. XXXIII,
alla cor-

30; XX1II,78;XXIV,92;XXV, XXVI, 22; XXX, 26. Purg. II, 122; V, 29; VI, 15; XVIII, 79; XXVI, 42; XXIX, 22; XXXIII, 54. Par. I,

Corruttibile, sottoposto
ruzione, Inf.
VII, 126.
Il,

140;

14.
lat.

Corruzione,
Corsaro,
Corsiere,

corruptio, Par.

93; VI, 92Inf.

Inf.

XX, 76; XXIII, 46. - Per est. XXVI, 22. Purg. XV, 68; XVI,
III, 17.

Dell'acqua, scorrere,

pi volgarmente: cor-

sale, dal lat. currere, Purg.

XX, 81.
i

dal

lat.

92.

Par

cursor; per

Correre in guerra,

sdegno, Par. XI, 58. Correre al cor, Inf. II, 131. Correre Correr agli occhi, Inf XXIII, 110.
attirarsi lo
'.

cavalli del Sole, Purg. XXXII, 57. Corso, lat. cursus. Sost. il corso in

via,
gnif.

andarsene,
att.

Inf.

Vili, 14. In
-

genere,

Inf.

XI, 99. Par.

I,

40 e 130.
la corsa,

L'azione del correre,

si-

percorrere, navigare, Inf. Vili, 31. Purg. 1, 1. Par. II, 7; XIII, Correre 37; XVI, 42; XXVII, 147.

11 corso d' un fiuXXXIII, 34. me, Inf.XIV,1l5;XXXII,25;XXXIV, 132. Purg. XIV, 18. Il corso del

Inf.

5.

Sole, Purg.
astri, Par.

XV,
2.

11

il

drappo, correre per vincere un preCorrer giostra, mio, Inf. XV, 122. armeggiare, Inf. XXII, 6. Particip.

VI,

88.

corso degli corso d'un

Il

corso della vita


Il

umana,

Inf.

XV,

corso, Purg.

Ili, 5.

Percorso, Purg.

giudizio, Purg. Vili, 139.

XXVII, 125. Corretto,


Purg. VI, 93.

Corso, particip. di correre, v. ivi. Corso, un abitante della Corsica,


Purg. XVIII, 81.

Corretto d'correggere, uno erroInf.

particip. di

re, Par. Ili, 4.

Corridore.
che D.
in coli drappelli

XXII,

4.

Pare

Corso, v. Donati. Corte, dal lat. cors, chors, cohors come in francese e in tedesco questa
;

questo luogo parli dei picdi cavalleria che scorazzano il paese nimico per riconoscerlo o a uso di guerriglie,

signif. ora la corte d' un principe, ora una corte di giustizia, il tribunale. Trovasi nel signif. di corte

voce

come

di-

principesca, Inf. XIII, 66

per

corte
41;
74;

cono
71.

gli

Spagnuoli.

Corrispondere a... Par. XX\


Corrotto,
di corrompere.
lat.

IH

celestiale, Inf. Il, 125. Purg. XXI, 17. Par. Ili, 45; X, 70;

XVI, XXI,

XXIV,
corruptus, particip.
signif.

112;
98.

XXXII,

XXV, 43; XXVI, 16; - Ambo le corti, Par.


anime

Nel

morale: di

XXX,

96, sono gli angeli e le

Cortese
beate.

Cosi.

113

Nel signif. di tribunale uma


Per: tribunale ce-

no, Par. XI, 61.


leste, Purg.

XXXI, 41. Par. VII, 51. Cortese, che ha costumi e sensi


;

Al pi. qualchevolta
priet, ci che

88;XX1II,3; XXIV, 70; XXVI, 107; XXXI, 56, e pi spesso. Capo ha cosa falla, Inf. XXV1I1, 107, v. Capo.

signif.

ImproInf.

cortigianeschi; benevolo, compiacente, affabile, gentile, Inf. II, 58 e 134


111,121. Purg. V, 70; Vili, 136; IX, 92: XI, 85; XIII, 27. Par. XII, 111

uno possiede,
coxa;
dell'

XI,

32;

XXII,

51.
lat.

Coscia,
gli

uomo
55
e

e de-

XV,

48.

Favorevole,
a significare

Inf. 11, 17.

animali,

Inf.

XXV,

74

Polito, affabile, Inf.

XVI,
il

15.

Iro-

76. Purg. IV, 113. Coscia del carro per: lato o: sponda, Purg.

XXXIV,

nicamente

contrario,

Par. IX, 58.

XXX, 100. Coscienza


119. Purg.
Ili,

Cortesia,
t.

1'

affabilit, la benigni-

conscientia, Inf. XI, 52;

Coscienzia, lat. XV, 92; XIX,


XIII, 89;

Purg. XIV, HO; XVI, 116. Par. La generosit, i costumi XII, 143.

8;

XIX,

nobili, Inf. XVI, 67; XXXIII, 150. La benignit, la misericordia di Dio,

132; XXVII, 33; XXX11I, 93. Par. XVII, 124. sempre di quattro sillabe.

Par. VII, 91.

Corto,

lat.

curtus.

Cosenza,
Detto della

citt della
//

Calabria nel

regno
citt

di

Napoli.

estensione, Inf.

Poco

II, 120; XXV, 113. Purg. XX, 38 XXII, 18. Par. IX, 89. Della vista, corta, Par. XIX, 81.
;

elevate, Inf. XXIV, 35. Piccolo, Par. XIV, 114. Del'tempo,

Purg. Ili, che per comandamento di papa Clemente IV fece disseppellire il cor-

pastor di Cosenza, 124, il vescovo di essa

po del re Manfredi, sepolto presso al ponte di Benevento e fecelo gittare


sulle

Inf. VII, 61

XII, 50;

XV,

105; XVII,

40;XXV1I,
121
;

110. Purg. Ili,

141; IV,

sponde del Verde. V. ivi. Cos. In signif. assoluto,


;

Inf.

XI, 106. Par. XVI, 81 ; XXXIII, Per est. troppo debole, insuf106.

Ili,

95 e 118; IV, 23; V, 1 VI, 108; Vili, 48 e 109; XIV, 122; XVIII, 64;
17; XXI, *1 e 94; XXII, 32: XXIII, 102; XXVIII, 36. Purg. I, 46

ficiente, Purg.

XXX,

137. Par. 11,57;

XX,

XXXIII,

06 e

121. Come avv.

per:

il pi breve camino, Purg. XI, 41. Dire corto, dir troppo poco, Par. XI,

e 109; VI, 9; VII, 9; Vili, 82; XI, 97 XIII, 4 e 61 XIV, 7, 29, 37 e 70/
;
;

53.

Par. 1,52; IV, 40


lat.

V, 85; VII, 4 e 43:


51
;

causa; un essere quaQualche cosa, Inf. I, 4, 9 lunque. e 40; II, 26 e 88; III, 7 e 21; IV, 12 e

Cosa,

XXII, 69

XXV

XXVI,

131

XXVIU,

10, e

molto pi spesso.

33.

Unito ad add.

come

cosifatto, Inf. V,

104; VI, 107; X, 101

XIII, 50

7 e 88; XIX, 2; XXI, 62;

XIV, XX11, 9;
;

37; Vili, 100; XII, 109;

XXXIV,
;

XXVI,
7;

23;

XXVIII, 113; XXXII, 132;


54 e 127; IV, VI, 6; XII, 118 e 128;
II,

Purg. VI, 79; Vili, 48; X, 134. Par. IV, 87 V, 68e138; XXV, 50 XXVI,
;

XXXI V,
XIV, 15

137. Purg.
e

V, 60;

Nelle comparazioni e spesso. preceduto o seguito da come o da cos,


11
,

27;

XV,
34;

31;

XVII, 24;
121.

XVIII, 36; XXII, 28; XXVIII, 38;

XXIX,
128;

58;

XXXI,

XXXIII,

Par. 11,25; III, 123; VII, 72;

XIV,

II, 118; XXII, 32 e 136. 88; XII, 106; XV11, 54; X XII, 45 XXX, 79. Par. 52 e 1 30 II, 89: HI, 94; IV, 85; V, 93; VI,

Inf.

I,

23:
Il,

Purg.

XV,

38;

XVI, 85; XVII, 92; XX,

125;X,67

e 145; XXII, 55;

XXIV,

ii
33.

Cosperso

Costrutto.
Ili,

Nella disgiunzione: cos o cos,


131.

Par.

In signif. ottativo: piacesse a Dio che, lnf. XXII, 68 ; X XVI, 11 Nel luogo del Par. ,

XXVI,
.

113. Par. Ili, 118

IV, 98.

Co-

stanza figliuola di Manfredi re di Napoli, sposata a Pietro 111 re d' Aragona, Purg. Ili, 143; VII, 129; ne anco parlato nel Purg. HI, 115.

XXX

53,

dove la Cr. e la maggior parte delle ediz. leggono cos fatta salute, ' onde non ricavasi senso, bisogna

79;

per certo leggere con s fatta salute, con Lombardi secondo V ediz. di Foligno.

Costare, lat. constare, lnf. XVI, XXIX, 21. Purg. XXXII, 66. Par. XII, 38; Xlll, 39 XX, 46; XXIX, 91.
;

Costei, pronome dimostrativo fem.


D. se ne vale spesso per indicare alcuna persona senza nominarla, p. e. Eva, Beatrice, Par. XXVI, 110.

Talvolta cos esprime riso-

luzione istantanea, subito, Purg. XIX,


108.

Cosifatto, tale, lnf.


,

V, 37.
la pre-

Cosperso, v. Consperso. Cospetto, lat. conspectus,


senza
98.

Par.

XXXII,

VII, 83.

La Fortuna, lnf. E anche cose, come Italia,


8.

l'aspetto, Par.

XX11I, 127.

- La vista, Purg. XX1I1,

XVII, 39;

Purg. VI, 98.


Par. Vili, 10.

11

pianeta Venere,

Costellato. D. usa questa voce,


inusitata, per significare
:

Cosse, v. Cuocere. Costa, una costa dell' uomo,


XIII, 37.
lnf.

disposto in

Par.
lato,

forma

Per est.,
;

di costellazione, Par.

XIV,

100.

il

fianco,

il

X, 75; XVII, 14; XXVII, 32;


48

XXXI,
co
in
d'

XXXIV,
lnf.

73.

Costellazione, lat. Par. Xlll, 20; XV, 21.

constellatio r

Tentar di
fian-

costa, v.

Tentare.

La costa o
12.

Cost, avv.
L,

di luogo, lnf.

XIX,

52.

lnf. Ili, 88.

una nave,

XXI,

11

lato

Costinci,

per: di cost, lnf. XII,

genere, lnf. XL1, 115 ; XXII, 146. La costa, Purg. X, 50 XXIX, 68. il pendio d' un monte o d' un precipi-

63. Purg. IX, 85.

Costo, propriamente:
per
lnf.
:

il

prezzo;

zio, lnf. II, 40; XII, 62; XVI, 96; X1X,13;XX1I,119;XX111,31;XXIV,

Purg. XX11I, 9. Costoro, pron. dimos. pi. di costui,


fatica,

35 e 40. Purg. 11,131

52; IV, 41; V,22; VI, 56; VII, 68; XX11I, 89. Par. XI, 45 XXII, 37.
;

III,

15

V, 114; XII, 123; XV, 123; XVI, XXI, 125 XXIV, 56 XXIX, 88. Purg. V, 90 VI, 35 e 108 VII, 133 ;
; ;
; ;

Costa,

avv. di luogo, l ove trosi

X,82. Par. XX, 60;XXV1I,21. Costretto, lat. constrictus, compresso, schiacciato, Par.

vasi quegli a cui 65. Purg. VI, 104.

parla, XII, - L, lnf. Vili, 42; Ammassato, lnf.

lnf.

XXIX,
.

57.

XI, 21

XXII,

96.

Costringere
stabile,

Costrignere,
XX1I1, 131 Par.
.

Costante,

fermo,

immu-

lat. constringere, lnf.

tabile, Par. XI, 70.

XXX,

15.
sost.

Costantino imperatore. Inf.XlX,


115
;

Costrutto,
spesso dubbio.

XXVII,

94. Par. VI, 1,

Cr. legge Gostantin. dato Par. XX, 50.

dove

la

Voce
mostra
:

di signif.

L'ultimo costrutto,
significa-

pure ricor-

Purg.
re
:

XX Vili, 147,

la Cr. scrive GostanCostanza figliuola di Ruggieri re di Sicilia, prima monaca, di poi moglie dell' imp. Enrico VI, Purg.

Costanza,

za.

ultime parole, come l' ultima costruzione nel senso grammaticale.


le

E probabilmente

nel

medesimo

si-

gnif.

Che passar mi convien senza costrutto Par. XXIII, 24, cio: senza

Costui

Cotdiano.

115
dal lat. comuere, Purg.

esprimerlo
Par.

presso a

poco come

nel

Costura,
XIII, 83.

non lo scrivo. E perch fosse, qual' era,


in costrutto Par. XII, 67, significa pro-

XXIV, 25 Per

salta la

penna

Cotale,

add. tale, simile, Inf.

II,

babilmente: E affinch fosse, in costrutto, cio nel discorso, o per il suo

111; V, 85; XI, 23; XII, 10; X11I, 92; XV, 22; XXII, 106; XXIII, 127;

XXVII,
Purg.
I,

60;

XXXI,

51

XXXIII,

124.

nome,
il

ci che era in fatti; o: affinch

suo

nome corrispondesse

al

suo caOrdi-

rattere.

Add.

Inf.

XI, 30.

135; X, 27; XI, 125; XIV, 85; XVII, 27; XXXIII, 118. Par. IV, 115; VII. 16; IX, 59; XXIV, 26; XXVI,
27;
61.
II,

nato, Par.

XXIX,

31.

Costui, pron. dimos. Come


88 e 104.

sog-

XXX,
11

34;

XXXII,

71

XXXIII,
coii, Inf.

pi.

qualchevolta
26.

getto o nomin. Inf. Vili, 84;XXI1I, Purg. XIII, 141; XIV, 1 ;

111; XIX, 118;

XXIII, 118 e 121. 104. AH'acc.

Al
-

IX, 59;

XXIV,

genit. Inf.

V,

IV

39.

Cotali,

Sost.

XXIV,

120. Par.
Colai, Inf.
;

Inf.

V, 85; VII, 49

Inf. I,

64; V, 101;

XII, 95; XVIII, 42. Purg. I, 54; IX, Al dat., Purg. 56. Par. XXIV, 37.

XXVI, 4; XXXIV, 48. Purg. XXVII, 118; XXIX, 96; XXXII, 128. Par. VI,
Nella dizione far cotale, Inf. XII, 25, questa voce potrebbe esser
97.
sost.

XIV,

56.

Con
XV,

stui, Inf.

tutte le prep. 36. Par. XI, 66.

co-

costui, Par. VI, 79.

V,

33-

Per

Di

Con
83.

per

il

cotale, lo stesso;

ovvero

costui,

Purg.

avv.: cos.

Qualchevolta indica esseri inanimati un monte, Purg. IV, 73 il

costui, Inf.

XXXII,

Cotanto, add. tanto grande, Inf. IV, 74 e 102; V, 18, 125 e 134. Purg.
XX,145;XXI,120:XXlI,23.Par.I,84; IX, 107, dove la Cr. legge con tanto; XXXII, 30. Tanto di... nemici cotanti,

nono

cielo
70.

o Primo

Mobile

Par.

XXVIII,

dal lat. consuetudo, anLa tica forma per: costume, v. ivi.

Costuma,

Inf.

XXI, 96. Cotanto tempo Purg.


34. Par.

XXX,
solo
Par.
;

costuma

ricca, Inf.

XXIX,

za prodiga di servirsi garofano per condimento dell'arrosto.

127, l'usandella droga

XXIX, 45. Cotanta, tanto grande, tanto gloriosa,


6. Avv. tanto, Inf. I, 42 e 85; X, 102: XIX, 67;
;

XXXI,
II,

135;

XXIX,
I*

21

XXXII,

Costume,
mente
152.
i

abitudine e specialInf.

89. Par. Ili, 55;

54. Purg XXXIII, X, 57; XI, 12; XXII,'

Buoni costumi, Purg. VI, 146. Tanto lungamente,Inf.XXXIV,109.

costumi,

XV, 69; XXXIII,

12;

XXVI, 65; XXVIIL22; XXIX, 45.

XXII, 86. Le opere, i meriti dell' uoL* usanza, mo, Par. XXXII, 73. degli animali, Purg. XXVIII, 66 La consuetudine, Par. XXI, 34.

l'

ordine, la legge, Inf.

III, 73.

Con

dal lat. cutis, cutanea, pelle del cinghiale e del maiale; per lo cinghiale stesso, Par. XIX, 120, v. Quegli.
la

Cotenna,

Cotesto, pron. dimost.


51
;

metafora molto ardita D. mostra attribuire a Dio costumi, Par. XXIII, 114, per esprimere le sue perfezioni

Inf. VII, XI, 16. Purg. VI, 40; VIII, 136 ;

XXX III,
XXIX,

98.

Cotesto

90.

Cotesti

lavoro, Inf.

al pi. Inf. Ili, 89;

sembra indicare
dere

e voleri.- Costume, Par. XXXIII, 88, la relazione della so-

XXX1I,55.

Cotesti al sing.

Purg.

XI, 55, lo stesso Dante.

stanza e dell' accidente e corrisponal lat. habitus e al greco e^t<s.

Cotidiano,lat. quotidianus, Purg.


XI, 13.

116

Colo

Crescere.
creato,

Coto, voce antiquata, dal

lat. co-

gitatus sost., il pensiero, Inf. XXXI, 77. Par. Ili, 26. In quest' ultimo luogo
la Cr.

XXXII,

creato per 1' infortunio, Inf. 13. V. MALNATO,e v. Criare.

Creatore.

Purg.

XVII,

91.

Par.

legge quoto, v.
lat. coctus,

ivi.

XXX,
che patisce
31

101. D. usa pi spesso la

voce

Cotto,
cere. D.
l'

particip. di cuo-

Fattore.

usa a

signif. ci
al

Creatura.
18. Purg. XI, 5
; ;

un corpo esposto
rostito, Inf.

fuoco; arso, ar-

150.

XV,

25;

Terra

cotta, Inf.

XVI, 49; XXII, XIV, 110.


I). l'

XVII, 91 V, 23 VII, 127


;

VII, 70; XXXIV, XII, 26 e 88 ; XVI, XIX, 89. Par. I, 106


Inf.
; ; ;

XVIII, 76
101
;

Covare, lat. cubare.


per
:

usa flgur.
,

dominare
41.

tiranneggiare
dal
lat.

Inf.

XX, 119; XXX,


D.

XIX, 47; XXXIII, 2, 21.


;

chiama

gli

angeli creature pri-

XXVII,

me,
del

Inf.

VII, 95. Purg.

XXXI,

77.

Coverchiare,

medio
v.

Crebro, voce

latina, creber, fre-

evo coperchium per operculum, perchiare.

Co-

quente, Par. XIX, 69.


la fede, la credenza d a qualche cosa, Par. XXIV, La fede cristiana, 73, 76 e 123. Ci che d la conPurg. XXII, 77.

Credenza,
si

Coverchio, v. Coperchio. Coverta. Par. XXVI, 101. Coverto, v. anco Coperto. Inf. XXII, 68; XXXIV, 11 Purg. XVI, 60; XXIII, 104. Par. XXVI, 97; XXIX, 2.
.

che

vinzione,
Inf. Il,

la

prova, Purg.
in

XXVII,

29.

Per est.
Inf.

Inf.

IV, 51.
Inf.

XVI,

46.

Come

Secreto, avv. segreta-

Credere,

genere, prestar fede,

33: IV, 36; VII, 117; XII, 42 e 129; XIII, 25; XVI, 36; XIX, 62;

mente,

XXI,

53. Par.

XXX,

143.

XXXI,
5
;

120. Purg.

II,

61

III,

97

IV,

Cozzare,
cutio, urtare,

forse dal lat. cutio-per-

come fanno
insieme, Inf.

le bestie

percuoter con la testa, cornute cozzare


;

XXI, 128; XXXII, 32; XXXIII, 35. Par. II, 45; 111, 31 ;X,45; XIII, 110;
87;

XX,

XXX,

20.

Credere, im-

XXXII,

51.

maginarsi, pensare,

Cozzo,

la

percossa della testa in

onde qualche cosa, Inf. VII, 55. dar di cozzo, urtare, percuoter contro;
nel signif.

56; VIII, 96; IX, 129; XIII, 71 XVII, 106; XXI, 79 XXIX, 8 e 20. Purg. II, 82 XIII, 140; XXI, 127. Par. I, 91 VI,
;
; ; ;

Inf. Ili,

XVI,

11

prop.
nel

d'

fig.

un cieco, Purg. opporsi, contra-

110; XVIII, 99;

XX,

103.

Credere

stare, Inf. IX, 97.

nel signif. cristiano, aver la Fede, Purg. XX, 13; XXIV, 40. Par. XIX,

Crasso, Marco Licinio Crasso, il triunviro celebre per le sue ricchezze , morto guerreggiando contro i
Parti nell'a. 53 avanti

78; XXIV, 40 e 122; XXXII, 24. Credere in, Par. XXIV, 130. La for-

VE. V., Purg.

ma crese per credette, trovasi una Cresola volta, Purg. XXXII, 32.
:

XX,
cade

116.
latina; ci che ac-

desse per

Crostino, voce
al d

Come

credessi, Inf. XIII, 25. sost. il credere, la Fede, Par.


:

seguente, Par.

XX,

54.

Creare,
60. Par.
I,

produrre, Purg. XXXIII, 73 V, 20 XXXII, 65.

La persuasione, 1' opiXXIV, 128. nione, Inf. XXVII, 69. Purg. XXII, 31. Par. II, 62.

Particip. Creato, Inf. Ili, 7. Purg. XII, 25. Par. VII, 131 ; XIX, 89; XXI, 96;

Crepare.
ticip. crepato,

Inf.

XXX,

121.

Par-

XXIX,
per

38 e 47.

la felicit,

Bencreato, creato Par. Ili, 37. Mal

Purg. IX, 99.


,

104;

Crescere, aumentare Inf. VI, XXXI, 39. Purg. XV, 72; XXVII,

Cresta
123. Par.

Croce.

117

X, 84; XI, 94; XVII, 10;

XXIX, XXIV,
tare,

121.
86.

Della celerit, Purg. In signif. att. aumen;

stianesimo, Inf. IV, 37. Par.


106.

XXIV,
88.

Cristiano,
Purg. X, 121
73;
;

sost., Inf.

XXVII,
90. Par.

far

XXXII,
XVIII
,

pi intenso, Inf. IX, 96 80: XXXIII, 96. Par. V, 105:


62.

Nel lungo dell' lnf. sono varie lezioni. La Cr. legge giugnmi, la Nidob. crescemmi, Ugo Foscolo giungenti al pres. Il maggior numero de' mss. ha giugnere. Ma

XXIV, 52. - Add.,

XXII, 73 e

V,

Par. X, 119;

XXXI,

39,

XXVII, 48. Cristo. da notare che

il

suo no-

me

non mai introdotto


siavi

nell' Inferno,

quantunque

indicato, Inf. IV,

qualunque verbo
meglio apporgli
per: ami
<

si

tolga sempre,

la

terminazione mi

53; XII, 38; XIX, 91; XXXIV, 115. Tutte le volte poi che questo nome cade in fine di verso, D. non lo fa ri-

mmi

all' imperf., che quella in della Nidob. al perf. Particip.

mare con

altra

voce ma

lo ripete nel

cresciuto, allevato, educato, lnf. XXIII,

94.

Aumentato,

Purg.
42.

XXX,

128.

Cresta,
uccelli, lnf.

lat. cristo.

La cresta degli
lnf.
lnf.

luogo delle tre rime, come: Par. XII, 71, 73 e 75; XIV, 104, 106 e 108; XIX, 104, 106 e 108; XXXII, 83, 85 e poi nominato in mezzo al 87.

XXXIV,
la

verso, Purg.
74;

Creta,
XIV,
95.

isola del

D.

Mediterraneo, dice anco Creli,


di

XXVI,

129;

14; XI, 72,


72;

87; XXI, 8; XX11I, XXXII, 102. Par. VI, 102 e 107; XII, 37; XIX,

XX,

XII, 12.

Creusa, moglie
98.

Enea, Par. IX,

XX, 47; XX11I, 72; XXV, 15; XXVI, 53;XXV1I, 40, 98 e 109. -

Inoltre indicato per perifrasi. Inf.

Criarc. altra forma del verbo crea-

IV, 53: XII, 38;

XXXIV,

115. Purg.

re, v. ivi.

Purg. XVI, 80. Par.

Ili, 87.

XV,

88;

XXXII,

73. Par. XIII,

40;
131.

Criarsi, nascere, lnf. XI, 63.

XVII, 33; XXII, 41; XXIII, 105e 136;

re

C'ricch, onomatopea per esprimeil suono del ghiaccio quando si


lnf.

XXV,
Il

113;

XXVIT, 36; XXXIII,

rompe,

XXXII,
le

30.

La Nidob. e

suo nome intero Ges Cristo trovasi una sola volta, Par. XXXI, 107.

alcuni mss. leggono cricchi cui fanno

consuonare
denti.

due rime corrispon-

Crine, lat. crinis. I capegli deluomo, lnf. VII, 57; IX, 41. Purg.

Croazia, provincia del regno di Ungheria, Par. XXXI, 103. Croce, lat. crux; figura formata da linee che s'incrociano, Par. 1, 39. La croce formata dalle anime de-

XXII, 46.
per

Slare

a' crini,

inseguire

alcuno per

modo da

poterlo prendere

i capegli, lnf. XXVII, 117. Crini, lnf. XXIV, 2, nel signif. fig.

La Croce di Cristo, Purg. XXXIII,


6. Par. VII,

gli Eletti,

Par.

XIV, 104; XVIII,

34.

Per

est.

raggi del Sole.


santo, metropolita di Costantinopoli, Par. XII, 135. Cristallo. Inf. XXX11I, 98. Par.

Crisstomo,

Per una stella brillante, Par. XXV, 101. Un pianeta, Par.


XXIX,
XXI,
25.

Tormento in genere, onde 106. porre in croce, tormentare, Inf. XVI, Porre a tal croce, porre a tal 43. Porre in pena, Inf. XXXIII, 87.

40; XI, 72; XXV, 114. prender sua croce, Par. XIV,

croce, crocifiggere,
re,

25.

Cristianesmo.

contratto di cri-

Disteso in croce, Inf. VII, 91. steso per terra in forma di crocifisso, Il segno della Crolnf. XXIII, 125.

accusare, maledi-

418

Crocifisso

l'
l'

Cuculia.
Italia. L'

La croce formata ce, Par. II, 49. dalle braccia incrociate sul petto per
devozione, Purg. V, 126.

osservazione giusta,

ma

la celebrit dell'

altra di

una e l' oscurit delqueste due citt, mostra che

Crocifisso,
tefice Caifa, lnf.

lat.

crucifixus; di G

Del ponsu Cristo, Purg. VI, 119. XXIII, 111, trovato da D. nell' Inferno confitto in terra D' Amano micome un crocifisso.

debbasi preferire Crotona, Par. Vili,


62.

Crucciare, muovere
lnf.

XVII, 76.

Ordinariamente crucindignarsi,
lnf. Ili,

a sdegno,

ciarsi, irritarsi,

suppone essere stato crocifisso, Purg. XVII, 26. La Cr. legge cruci fsso, Purg.
VI, 119.

nistro del re Assuero che D.

94;

XIX, 31. Nel luogo dell'Inf. XVI, 72, la Nidob. legge crucia, dal

lat. crux, nel signif. di: tormentare, che invero da preferirsi. Del rima-

Croio, forse dal lat. come il cuoio bagnato


l'

corium, duro
e seccato al-

nente crucciare potrebbe in genere esser derivato da crux. V. Corruccio.

istante, lnf.

XXX,
d'

102.

Voce

anti-

Crucciato,
lnf.
1.

particip. di crucciare,

quata.

XI, 89; XIV, 53; XXII, 132;


v.

XXX,

Crollare,

origine incerta; scuo-

Purg. XXII, 39.

tere la testa in segno di diffidenza, di malcontento ec. lnf. XXII, 107. Purg. XXVII, 43; in quest'ultimo luogo la Nidob. legge la fronte invece di la testa. La punta d' una Gamma che

Cruciflsso,

Crocifisso.
100
;

Crudele.

lnf. II,

VI, 13; VII,


91.

15; XI, 3; XXIII, 17;

XXXIII, 40 e

110. Purg. 1,3; VI, 109;

XX,

si

muove,

si agita, lnf.

XXVI,

86.

Crudelmente.
XXV11J,
38.

lnf.

XVIII, 36;
4.

Scuotersi, della vetta d' una torre, Crollnne per: ne Purg. V, 14.

Crudelt.

Par.

XXV,
:

croll, Purg.

XXXII,

27.

che non n preparato n cotto n maturo. Onde duro, aspro,

Crudo,

Crollo,
urto, lnf.

il

moto comunicato da un
Purg. XXI, 34. forse derivato dalil

come

parole crude, lnf.

HI, 102.

XXV, 9.

Crosciare,
l'ali,

Della morte, crudele, lnf. XXXIII, Del carattere, duro, crudele, 20.

rauschen che esprime

rumore

lnf.

IX, 23;

XX,

82;

XXIV,

91;

XXX,

della pioggia dirotta ; dicesi propriamente della pioggia rovinosa in un

23. Purg.

XII, 57.

XXII, 55; XXXII, 157. Par. D'una rupe, dura, selvagXI, 106.

temporale. D. usalo al figur. della vendetta divina che cade sopra i peccatori, lnf.

gia, aspra, Par.


lnf.

Renitente,
48.

XXII, 120. Par. IX,


forse dal

XXIV,
lat.

120.

Cruna,

lat.

crena,

il

fo-

Crosta,
XXII,
150.

crusta. Della superfi-

cie del lago

di

pece bollente, lnf. Per similitudine della


;

Per rame dell' ago, lnf. XV, 21. est. una crepatura di roccia, un sentiero

angusto

fra rupi,

ghiaccia di Cocito, lnf. XXXIII, 109

Nel

signif. fig. die

Purg. X, 16. per la cruna, Purg.

XXXIV, 75. Crotona,

XXI,
1'

37, tocc

propriamente ci ch'io
latina: riposare,

antica Crotone, ora

desiderava.

Cotrone in Calabria. Viviani ha adottato da diversi mss. la lez. Catona, piccola citt propinqua a Reggio che per il suo sito gli sembra pi propria a indicare la punta meridionale del-

Cubarsi, voce
Cucire,
re,

esser sepolto, Par. VI, 68.


dal lat. cusire per consue-

Purg. XIII, 71.


lat.

Cuculia,

cucullus, sopraveste

Cut

Cuore.
tatori

419
accordansi in parlare de' suoi

o toga monacale; per simil. Par. IX,


78.

V. anco Cocolla.
i

casi obliCui, rappresenta tutti qui del pronome relativo usasi per i due generi e per i due numeri e si
;

amori, e un commento inedito del Cod. Gaetano dice spiattellatamente:


fuit

magna

meretrix.

Ebbe
il

tre mariti

fra'

suoi drudi vi fu

costruisce ora con tutte le preposizioni, ora e pi spesso esprime da

delio di Mantova, v. ivi.

poeta SorSarebbe ar-

duo
la

il

per s
zioni
:

pronomi latini cujus, cui, qwm, quam, ec. 1 con le preposii

quale D.

voler penetrare la cagione per 1' ha posta in Par. IX, 32.

XX,

31

A cui, XXIV,

Tnf. I,
7.

100; IX, 95 Purg. VI, 8: XIII,


;

Cunta, dal lat. cunclari, voce rara e disusata che D. usa per: dimora.

36 e 61. Par. IX, 94; XXII, 37.


cui, Inf. I, 86;

Da
;

Senzacunta, Purg. XXXI, 4, senza


esitare, senza indugio.

XIV, 52- Purg. XI, 48. Par. XXIII, 36. Di cui, Inf. II, 59

V,

19.

Purg.

1,

11.

Tn cui, Inf. VII,


79.

48. Par.

XIX,

4;

XXXI,

Per

Cuocere, lat. coquere. Esprime in genere l'impressione del fuoco o del calore sopra corpi, e cos bruciare, Inf. XVI, 49. Purg. IX, 32, dove troi :

cui, Inf. II, 76.

15. Par.

XXXII,
lat.

posizione,

Purg. VII, 16; XX, 61. 2 senza precujus, masc. Inf. VII,

vasi

il

perf. cosse.

Cuocersi, Inf.

XVII, 108; XIX, 79. V. Cocente e Cotto.

73 ;X, 73;
16. Par.
Inf.

XXXI,

77. Purg.
85.

II,

XVI, 128; XXI,


I,

2; V,

fem.

X,131. Purg.
25;

53.

Cuoco, Cuoio,
prop. Inf.

lat. cor/uus, Inf.

XXI, 55.
Nel
signif.

lat.

corium.
119. Par.
le

Cui, Inf.

XX,
le

XV,

113.

XXI,

XXXI,

e 104. Par.

XX XI, 117. -

69. Purg.

XXIII, 99
Inf.
I,

Per
cio

est.
:

vecchie e

nuove cuoia,

Quem,

Libri del Vecchio e del

Nuovo

129: 111,136; XII, 15; XIX, 33; XXI, 27; XXVIII, 70 e 71. Purg. II, 95;
VII, 102; XI, 47. Par. II, 130; XX, 62 Quam, Inf. 1, 107. Par. XVIII, 124.

Testamento, perch anticamente scrivevasi sulla pergamena, Par. XXIV,


93.

Cuore,
Inf.

lat.
II,

Quorum, Purg. XIX.

44.

96;

Quos, Inf. VII, 11 6. Purg. XVIII, XXIV, 151. Quos o quibua dacil

76. Par. XII,

1,20;

48;

XXV,

cor. Nel signif. prop. 131; XII, 119. Purg. X, Nel signif. fig. il 40.

ch

verbo: minacciare ammette

cuore come sede delle passioni e dei sentimenti dell'uomo, Inf. II, 122;

queste due costruzioni, Inf. XXXI, 44. Per da cui, Par. XXVIII, 38. inutile moltiplicare gli esempi che

V, 100
31
;

X. 20; XI ,47; XIII, 59; XXII, XXVII, 38; XXXII, 38 XXXIII,


;

5 e 41. Purg.
Vili, 2;

II,

12; IV, 134

VI, 130

sono

in

gran numero.
1

Culla, lat. cunulce, Par. XV, Culo. Inf. XXI, 139.

21

XV, 131; XIX, 72;XXVI1I,45; XXXI,

109;

XXVI,
XXXII,

88;

127. Par. 111,117; VI, 140; IX, 102;

Cultura.

Inf.

XX,

84.
la

XX,
culla, Inf.
est.
il

30; XXII, 81

XXVI, 56; XXXII,

XIV, 100; XX, 109. 118.

Cuna,

lat.

cuna,

150; XXXIII, 63.

Onde porre

il

Per

fon-

do, la cassa d'un carro, Purg.

XXXII,

cuore, affezionarsi, Purg. XIV, 86. Al pi. T cuori, Inf. VI, 75. Par. IX, 11.

Cunixza,
Ezzelino da

la sorella

del celebre


la

Cuore,
Il

di

Romano,

v. ivi.
i

Non

go-

XII. 28.

Diverse ediz. preferiscono


core.

il coraggio, Inf. XVIII, 86. dentro, la profondit, Par.

deva

di

buona fama. Tutti

cemen-

forma

420

Ciipere
latina
;

da
il

Da.

Ciipere, voce
Par. XIII, 1.

desiderare,

Cupidigia,

dal lat. del

medio evo

Roma che eccit Cesare a passare Rubicone dicendogli, secondo Lucano (Farsalia, I, 281 j Tolle mora*,
:

cupidilia per cupiditas, Inf. XII, 49.

semper nocut

differre

paratis

Inf.

Purg. VI, 104. Par. V, 79; XXVII,


121;

XXVIII, 102.

XXX, 139.
in cattiva

Curradino
rampollo della Hohenstaufen
,

di

Svevia, V ultimo
decapitare

Cupidit. Par. XV, 3. Cupido, avido. Preso


parte, Inf.

illustre prosapia degli


fatto

da

XIX,

71.

XXXII, 154
V, 89.

Purg.

XX,

93;

Carlo Angioino

nell' a.

1268, Purg.

in

buona parte, Par.


di

XX,

68.

Currado
il

IBI imp. morto nel 11 52.

Cupido,
Par. VIII, 7.

figliuolo

Venere,

Fece negli a. 1147-49 una Crociata con poco buon esito, Par. XV, 139.

Cupo,

d'origine ignota; profondo

Currado Malaspina, v. Malaspina, Purg. Vili, 65 e 118.

e oscuro, Inf. XVIII, 109. Purg. XIV, Per est. fame cu52. Par. III, 123.

Currado da Palazzo.
XVI, 124,
v.

Purg.

pa, Purg.

XX,
sost.
il

12,

fame
la

insaziabile.

Palazzo.
dal lat. currere; pro-

Come

cupo,

profondit,

Curro, forse
:

l'abisso, Inf. VII, 10.

Cura,

in

genere,

Inf.

IX, 102;

priamente: il cilindro; Buti lo spiega scorrimento degli occhi, il corso o

XXIIL41. Purg li, 129; VI, 107; IX, 67; XIX, 93; XXII, 37; XXV, 111 XXVII, 116 XXXIII, 124. Par. X, 26; XI, 1 XIII, 30; XXI, 21 XXVII1,40.
;
;

moto degli occhi o XVII, 61.

degli sguardi, Inf.

Curule, voce
per indicare
le

Sinistra cura, le cure terrene, Par.


XII, 129.

latina, usata da D. prime dignit della

ligenza che

si

Specificatamente. La dipone in alcuna cosa, il

repubblica, Par. XVI, 108. Custodire , conservare

Par.

zelo, la sollecitudine, Purg. XVII, 100; XXI, 120; XXII, 24 XXIII, 67;
;

XXXI, 88. Cuticagna,


gli

dal lat. cutis,

cape-

della nuca, Inf.

XXXII,

97.

XXIX.

139;

XXX,
di...

106. Par, IV, 17.


Inf.

Aver cura

XXXIV,

135. Purg. V, 89.

XXIII, 41 Avere

in cura, nel precedente signif. Purg. Mettere in cura, XIII, 87; XVI, 81. inspirare il desiderio, Par. XXVI, 21.

D.
gite

Par. XVIII, 78, la prima delle

lettere

che esprimono

le

parole Bili-

Por cura, fissare l'attenzione, Purg. X, 135. Ci che serve a guarire, la


cura, Purg.

justiliam

qui judicalis

terram

(Sap., i, 1) che formano le de' Beati nel pianeta Giove.

anime

XXV,

138.
di... Inf. II,

Curare
125.

Da,
in

lat.

de-ad, prep.

Significa
il

curare, non importare, non curarsi, Inf. XIV, 46; XXI, 2. Par. VIII, 84. Non curarsi, nel medesimo signif. Purg. XX, 84.

di, aver cura

Non

genere l'allontanamento, da onde si viene, come Dal


vuti, Inf.

luogo

Vili, 83.

ciel pio-

Curare,

medicare, Purg. VI, 110.


esiliato

tempo, dappoi, Inf. La direzione X, 107. Purg. II, 98. verso... Inf. XXII, 146. La situaXVIII,
Il

16.

Da

imo, Inf.

Par. XVII, 20.

zione semplicemente, Inf.


17.

Curio, Cui ione, tribuno

XXV III,
un gran

L' origine,

da onde,

in

Da
numero
ni ec.

Dannaggio.
dalla, ec. V.
ivi.

21

di

nomi propri come: Curra-

do da Palazzo, Francesca da Rimida Troia, Inf. XXX, 98, e in questo caso il da riceve V apostrofe
che per
d'

Dalli per : dai trovasi, Purg. VII, 76. Composto

con che forma

le

lo pi
:

rigetta,

come Tomas

Tu dal del, Purg. V, 105, per indicare un Da me stesso non angelo del cielo. regno Inf. X, 61, non vengo solo o di mia spontanea volont. Da me non venni, Purg. I, 52. Buona da s, Purg. XIX, 143, buona in s stessa o
Aquino per
da Aquino.

dacch, Inf. II, 108. Purg. I, 55.

congiunzioni da che o 85; XIII, 79: XXVH,

Dopoch,

Inf.

97; V, 109; Par. IX, 1.


tivi e

XIII, 34.
'

Dappoich, Composto con sostanle

IV,

avverbi forma ancora


seguenti
:

locuInf.

zioni

Da
4.

indi,

dopo,

XIV, 109; XXV,


Par.
III,

Purg. XY1I1, 47.

per s stessa.
si

Par.

II,

Quel che da te ne pen58, quella che tua pro-

Dallato,
lato, Inf.

68; X, 13; XVII, 43. da parte, Purg. III, 19 a

XIV, 83

XXXII,

pria opinione.

IX, 43. Par. XII, 139.


Inf. VIII, 5;

destinazione,

la

Spesso da indica la propriet non im:

XIX,
23.

80.

XII, 61;

Dalla

presa da pigliare a gabbo, Inf. XXXII, 7, non impresa senza difficolt,


lieve.

Da lungi, XXXIV, 6. Par. lungi, Inf. XXXI,

119. Purg.

Da

Da

convenga.

essa, Inf.

V, 10, che

le

II, 39; X, 122. Da prima,

presso, Inf. XX, 22. Purg. 71 presso a... Purg. XX,


al

principio, pei la

XXIV, 31, Da sermone,


il

Da vestito di cappa, Inf. per uomo vestito di...


Par. Vili, 147, nato per

prima volta, Inf. I, 40. Par. Ili, 129; XXII, 117. Da sezzo o dassezzo, alla fine, finalmente, da ultimo, Inf.
VII, 130.

pulpito, o,

predicatore.
Inf.

per
li

la

professione di

Da

sinistra, sottintesa:

tempo: Da mane,

XXXIV,

118. Par.

mattino.
118,
il

XXVII,
Par.
sera, Inf.

29,

il

Da mattina,

mattino.

Da

XXXI, XV,

verso.

18; XXXIV, 105. Par. XXVII, 29, la Da due anni, dusera, della sera. ranti due anni, Par. XXXII, 33. Il

Da vicin, da XX, 137. Uulmi, v. Dare. Dama,


damma,
lat.

Da traverso, mano, Purg. IV, 57. Purg. V, 22. La Nidob. legge di trapresso, Purg.

in grazia della

rima pei

dama, daino, Par. IV,

6-

luogo,
32,
Inf.

il

sito

Da

ogni

da ambe
IX
,

le parti.

man,

Inf.

VII,

Damiano

(Pier), nato

a Ra

46; XIII, 22.

Inf.

XII, 40.

Da ogni parte, Da tutteparli,

venna, visse lungamente nel monastero di Santa Croce di Fonte Avellana nell'Apennino; fu fatto cardinale nella. 1057 e mor nel 1080, Par.

X, 13.
to, Inf.

Dal sinistro, dal

Da

questa parte, Inf. destro can-

stra.

130.

Dal principio, Inf. XI, 107, al principio d'un libro. Talvolta da corrisponde a: per: da ragazzo, per servo, come dire: per le mani di...
Inf.
tiri,

Dall' altro lato, Purg. XVII!, Dal destro lato, Par. XV 52.
III,

IX, 46 e 47, da sinistra, da de-

XXI,

121, v.

Peccatore.
citt di

Damiani,
XIV,
104.

Egitto situata
Inf.

sopra una delle foci del Nilo,

Daniello,
146. Par.

il

profeta, Purg.
13.

IV,

XXII,
Par.

Daniel,

XXIX,
Purg.

77.

Non

XXIX,
v.

134.
il

tristo

da mar-

Daniel Arnuutz,
Arnaldo.

trovatore,
to-

VII, 28, fatto triste non Da si compone con gli per martiri. articoli e forma le voci dal, dallo,

Dannaggio,
scanismo per
:

lat.

damnum:
Ini'.

danno,

XXX,

136.

122

Dannare
condannare
alla

Dare.

Dannare,
VII, 27.

pena

Purg.
20.

XXXI,

104. Par. VII, 7; XIII,

dei dannati, Inf.

Purg. Partic. dannato, condan-

XXIX,

120.

Danzare,
Purg.
al pi.

nel signif. che sopra,

nato, lnf. V,38.

Dannato

all'

Infer-

XXIX,

122. Par.

XXIV,

17.

no, Purg.

I,

Danno,
no va
,

48; XXII, 99. dal lat. damnum, dan-

Dapc,

voce latina dapes. D. 1' usa per: dapi in rima per esprimere
la

sventura.
in

Quello che
II,

si

pro-

metaforicamente

beatitudine cele-

12; XXV1II,99. Purg. XI, 67; XV, 47; XX Vili 99; XX, 78; XXlll, 14;
s,

Inf.

110; XIII,

ste spesso rappresentata nella Bibbia sotto V immagine d' un festino ; il convito,

una vivanda deliziosa

Par.

XXXIII,
XI, 130;

51. Par. IV, 109; VI, 132;

XXIX,
XXII,

108.

XXIII, 43.

Il

si fa altrui, Inf. XII, 106.

male che

Dappi, da
XXI,
11.

pie,

per terra, Purg. dopo-

La

dita, Par.

75.

per-

Al pi. Inf.

XV,

Dappoich
ch, Par. IX, 1.

Dapoich,

42; Purg..XIll, 110; XIV, 67. Par.


IX,
6.

Dappresso,
VI, 53; XI, 36. vecchia forma per: DaInf.

o da presso, v. Pres-

Dannoso.
Danoia,
nubio fiume

so.

Dare,
Par.
1,

in

dell'

Allemagna

Inf.

Vili, 105.

genere, Inf. VII, 58; Purg. IV, 30; VII, 123.

XXXII,

26.

114; VII, 115, e spesso.


:

In

Purg. XXX, 55. Questa la sola volta che il poeta si fa nomi-

Dante.

signif. pi speciale

concedere,

Inf.

nare da Beatrice che


i

gli
1'

rimprovera

Vili, 105, dare una via, fornire, procurare. Similmente, Purg. V, 114.

suoi errori. Narra

sua famiglia, Inf. XV, La sua nascita sotto 45 e segg.

origine della 73 e Par. XVI,


la

Concedere, accordare, come grazia, Dare ha qualchePar. XXIV, 58.

volta

il

signif. di:

costellazione dei Gemini, Par. XXII, 115. Usuo esiglio, Par. XVII, 46

XXIV,
70;
Inf.

148.

Darsi
72.

percuotere, Purg.
a... porsi,

o co-

minciare a

far

e segg. e XXV, 4. gliScaligeriverso di

alcuna cosa,

L' ospitalit de-

XXXUI,
XXIII, 44.

Inf. Ili,

Abbandonarsi,

L'ospitalit accordatagli dalla

lui, Par.

XVII,70.
ca-

Rimettersi in alcu-

sa dei Malaspina, Purg. Vili, 132. Per altro da notare che Pietro di

no, affdarsegli, Purg.

XXX,

51; altri
,

spiegano

dienti

aveva dato.

mi diede mi per Darsi in... dedicarsi a


:

Dante e Landino hanno letto, Par. XXVI, 104, Dante invece di Da te, e ambidue osservano, che era conveniente al padre di tutti gli umani, cio Adamo, di conoscere tutti i suoi discendenti; argomento, a mio parere, di poco peso per sostenere la loro
lezione.

qualche opera, Par. VI, 24.


nel petto, percuotersi
il

Darsi

petto insegno Dardi contrizione, Purg. IX, 111.

si

Questo verbo ha alcune forme antiche o poevanto, Inf.


64.

XXXI,

tiche, principalmente nei


sati,

Danubio,
Par. Vili, 65.

fiume dell' Allemagna,


tanz;
il

Dalmi mi d, o, me lo d, Par. XXIV 134. Danne, per: d a noi, Inf.


che meritano nota:
per
:

tempi pas-

il

XII, 93.

Danza,

dall' ali.

movi-

Inf.

XXX1II,126. Purg. XXI, 13

Dea per :dia, pres. cong. -e

mento ritmico che D. attribuisce ai Beati come indicio della loro felicit,

al pi.

dove

deano per: diano, Inf. XXX, 96, la Nidob. e la maggior parte

Dare
delle ediz.

Dassezzo.

123
Inf.

moderne leggono diario. Die per: diede, Par. XV,133._Diemi,


Purg.
e

Dare a morte, ammazzare,


;

XVIII, 90.
tare

XXX,

31, contratto di: didimi

Dare, percuotere, assalonde provengono dizioni:


le

diedemi per: mi diedi o mi diede, v. sopra. Dinne per: ne diede, nel

Dar

di

becco, beccare, onde

il

tra-

slato: mangiare, Purg. XXIII, 30:

signif. di:

mi diede,

Inf.

IX, 13.

A e ha
7

qui il signif. di pi. enfatico equivalente per a un sing. Altri prendono questo ne per particella riempitiva a

dar delle calcagne, stimolare, eccitare dar di Purg. XXII, 21: cozzo, percuoter con la testa come
,

le

bestie cornute, onde

il
:

traslato

guisa di quelle sillabe che aggiungevansi anticamente alle parole terminanti in sillaba accentata,
e piune per: pi;

contrastare, Inf. IX, 97 con la testa in qualche cosa


ciechi, Purg.
so,

urtare

come
:

come

ma

in

tal

prue caso sa-

XVI,

11
il

dar di morsgri-

mordere, onde

traslato

un pronome necessario alla proposizione. DiNNoper:dierono, diedero, Inf. XVIII, 90; XXI, Dier tronco del contratto di 136.
navi difetto
d'

dare, biasimare, Purg. XVIII, 132:

dar

di piglio,

intenzione, Inf. XXII, 73;

prendere con mala con buo-

d ero per: dierono, Purg. 11; XXXIII, 7.


di dierono, Inf.

V,41;XX1X, Dierno contratto


94.

na intenzione, Inf. contaminar 49;

XXIV, 24.
le

Purg. I, sue mani di san-

XXX,

gue e

Diessi
126.

di rapine, Inf. XII, 105. nel signif. di presentare:

Dare,
Dare
il

il

per

si

die o diede, Purg.

XXX,

dosso, rivolgere
7:

Le locuzioni

particolari

prove-

le spalle, Inf.

XXXI,
viso, rivol-

dare
III,

il viso, rivolgere

nienti da questo

verbo

in

quantoch
Inf.

Purg.
gersi,

14:

dar le reni,
il

pi sono proprie della lingua italiana,

sono:

Dar biasmo, biasimare,


XXV,

dosso, rivolgere 141, Aldo legge die e la Nidob. diede


riferendo questo verbo a mia virt,

Par. IV,

VII. 93.
VII, 55.

Dar briga, impedire, Purg. Dar guerra, fare opposi6.

zione, avversare, Par.

Dar lode, lodare, Inf. VII, 92. Dar paura, impaurire, cagionar paura, Inf. I, 44; IX, 13. Dar sosta, fermare, fermarsi, Purg. XXIX, 72. Dar vanto, vantare, Inf. Il, 25; Dar venvantarsi, Inf. XXXI, 64. Dar to, spirar vento, Inf. Ili, 133.
via, aprire un camino, Inf. XII,
v.

costruzione alquanto sforzata

dar
pas-

le spalle, rivolgere

il

XXXI,
so,

117:

dar loco, dare

dosso, Inf.
il

non opporre ostacolo, Purg. V 25; XXXIII, 7; dar 1* occasione, la


sciar parlare, far luogo, Purg.
133.

XXVI

Per ultimo nel signif. ordina dare un colpo, Inf rio di dare

XIII, 78

Alcuno.

9,

Dar mala voce,

lare di alcuno, Inf. VII, 93.

spar-

9: tere, Inf. tere in movimento

XXV,

dare un crollo, scuo dar mossa, met,

Dar

volta, rivolgersi, cambiar direzione, Inf. XXI, 136. Purg. V, 41 XXIV, 140: ritornare ove uno era venu;

generalmente, d un mutar luogo, Inf. XXX, 94 ammalato che si rivolge nel suo letto, delle sponde d'un Purg. VI, 151
:

to, Purg. VIII, 107.

XXXIII, 126: dar passo, Inf. XVIII, 74 dare il punto, indicare il momento favorevole, Inf. XX, HO: dare il volo, lasciar libero il vo dar per la crulo, Purg. XIV, 2: na, toccare esattamente, Purg. XXI,
:

spingere

Inf.

37.

Dassai,

v. Assai.

fiume che piegano, Purg.

XXIX,

11.

Dassezzo

Da

sozzo,

forse

124
dal lat.

Dttero
da-sequius, da ultimo, alla

Dedurre.

debilmente

debolmente

Purg.

fine, Inf. VII, 130.

Purg.

XXV,

139,

XVII,
te,'

6.

io quest'

ultimo luogo alcuni voglio:

Debitamente, convenevolmena dovere, Inf. IV, 38.


sost., il dovuto, ci che si add. dovere, Purg. X, 108.

no spiegare dassezzo per add. come sezzaio, il che mi sembra grammaticalmente impossibile. Dattero, lat. dactylm,
della palma.
figo, Inf.
il

Debito,
deve,
il

frutto

dovuto,

Inf.

XIV,

72;

XXVI,

95.

Riprender
120,

dttero per

Decenne,
Par.

forma

latina, di dieci

XXXIII,
:

un proverbio

anni, ci che ha durato dieci anni,

simile a quello

pan per focaccia, per

dire: ricevere la giusta punizione del peccato; i datteri essendo frutti pi


rari e stimati dei fichi

XXXII, 2. Dci, Decii, celebre famiglia di Roma, dei quali alcuni sacrificaronsi
i

che sono codal


lat.

alla salute della patria, Par. VI, 47.

munissimi

in Italia.

Decimo,
XXXIII,
Inf.

la

decima parte, Purg.


drappello
di

Durante,
fuori.

Davanti,

17.

de-ab-ante, ambi trovansi in rima e Del tempo, datante. Par. IX,

Decina, un
XXI,
120.

dieci,

66;

XXXII,

91;

XXXIII,

111.

Da.
Del

vanti, Inf.

XVII, 124. Purg. XII, 117;

Par. XVII,

Deciso, separato, allontanato, 111. 11 deciso, Par. IV,


un latinismo per
lat. decidere.
:

XXVI,

49. Par.

XXIX,
Inf.

145.

53, potrebbe essere

luogo, davante,

XX,

38;

V, 90.

XXXII,

VI, 39; IX, 103; 22. Purg. 1, 39. Par.


Inf.

caduto, disceso, dal

Declinare,

ordinariamente

di-

Davanti,

V,

34. Purg.

1,98. Par. Vili, 136. David, il re ebreo, Inf. IV, 58; accennato senza XXVIII, 138.

chinare, v. ivi, del Sole, discendere, tramontare, Par. XXXI, 120.

Declivo,
il

tolto

dal

lat.

declivi,

pendente; arco

declivo, Par.

XX,

61,

nominarlo, Purg. X, 65. Par.

XX,

38;

declinare dell'arco.

XXV, 72; XXXII, 11. De, in varie antiche


:

Decretali
ediz. trovasi

le

costituzioni

dei

qualchevolta de lo, de la, de li, de gli, de le, invece di dello, della, ec. Quest' antica ortografia ora abbandonata.

papi e il Diritto canonico in genere, Par. IX, 134. Decreto, sost., l'ordine del cielo,

Purg.

III,

VII, 58.
v. Di.

140; VI, 30; X, 34. Par.


Il

decreto, l'autorit

d'

un

De',

Dea,

diva. D. chiama cosi

1<>

le

potere legittimo, Purg. Add. determinato, Par.


69.

XX,
I,

92.

124;

XV,
decuInf.

tre Virt Teologali, Purg.

XXXU, 8; degli angeli detti Dominazioni, Virt e Potest, Par.


i

tre ordini

Decurio, forma
rione,
il

latina per:

capo d'una diecina,


Inf.
Inf.

XXV1I1,121.angeli

Dei, Inf. VII, 87, gli intelligenze celestiali che


i

XXII, 74.

Dedalo, padre d'Icaro,


116

governano

cieli.

XXIX,
XVII,

pur mentovato,
lot.

Dea,

da dare,
v.

v. ivi.

111. Par. Vili, 126.

Deano,

Dovere.
Par.
Ili,

Dedurre,
14;
tare
,

deducere /argomen121.

Dbile, debole,

Par. Vili,

Condurre
35.

XX 111, 78.
Debitamente, forma
antica per:

un'impresa

a fine, Par.
a...

XXX,

Dedursi, abbassarsi

Purg. XIV. 77

Dee
(confronta,
Inf.

Deliro.

125

XXXII,

6).

lat.

Parti-

Dei, De', combinazione dellaprep.


di e dell' artic.
i.

cip. Dedutto,

Par.

XX,

58.

Nel signif.

ora: dedotto, derivato,


di ces

Questa voce trovasi

ducere, formare, modellare, Par. XIII,


73.

ad ogni pagina davanti alle consonanti semplici e, contro l'uso comune, avanti alla voce Dei, Purg.

XXI,

Mo, v. Dovere. Defunto, lat. defumtua, morto, e della vista, spenta, Par. XXVI, 9.
Per
est.
il

126.

Dei, De',
fu

v.
v.

Deo e Dio. Dovere.

D. dice l'Inferno

il

mondo
Par.

Deianira,
68.

defunto,

XVII,

21

mondo dei veri morti, come morto e cieco.


v.

moglie di Ercole, che causa della di lui morte, Inf. XII,


figliuola di

Moggio,
Degli,

Dovere.

Deidaniia,
D.,
re di Sciro,

Licomede
62. Purg.

v. Di.
altri

da notare che

amasia di Achille e ma-

come
tori,

gli

antichi italiani scrit-

dre

di

Pirro, Inf.

XXVI,
di

usa spesso degli dove !" uso moderno richiede de', p. e. Degli versi,
Inf.

XXII, 114. Deiflle


d'

19.

IX, 63.

Degli quali, Inf. Degli caldi, Par. II, 106.

figliuola

Adrasto re
di

XIX,

Argo, moglie di Tido e madre

Diomede, Purg. XXII, 110.

Degnamente,
te, Par.

convenevolmendignari, Purg.

Deiforme,
cieli,

epiteto che D.

d
;

ai

XXXII, 72.
lat.
I,

formati a

immagine
le
II,

di

Dio

ci

Degnare,
84.

In signif.
Degno,

Giudicar degno, Purg. XXI, 20.


ironico, Purg.
lat.

che rappresenta
za divina, Par.

qualit dell' essen20. V.

pure
1,

I,

105.

XXX,

74.
in

Deit,
Deitade.

la divinit,

Purg.

32.

dignm:
Inf.

in

genere e

forma antica, per

lo

stesso

signif. assoluto,

VI, 79;
23.

XXIV,

Dio, Inf. XI, 46.

126. Purg.

X, 6; XIV, 43. Par.

VII, 63; XII, 42;

XXXI,

I,

27

De-

Del, v. Di. Delectasti,

D. indica con questa

gno, in signif. di santo, rispettabile,

Purg.

XXIX,
XIV,
di

100; XX, 36; XXII, 126; Par. V, 128; XI, 118; 105. Degno a... esser degno
Ili,

152.

voce latina: tu m'hai rallegrato, il Salmo xci (xen) ove questa parola trovasi al versetto 5. L'ediz. di Aldo
legge
dilectasti,

Purg. XXVIII, 80.

per... Inf.

1,

122;

II,

Senza prep., Purg. XXVIII, 112. Pi spesso degno


Inf.

proprio a... Par. XIII, 82.

33, e nel signif.


di,

Con

Purg.

I,

32.

Delfico, ci che appartiene a Delfo ove era un oracolo di Apollo; la


delfica deit.

Par.

I,

32,

lo stesso

di...

Apollo, divinit, dio di Delfo.

XIII, 75;
60.

XXXII,
52.
le,

XX, 104; XXVI, 70; Purg. V, 21 VII, 20.


;

Delfino,
XXII,
19.

lat.

Delfinus, pesce, Inf.

Par. IV, 42; VI, 34;

degno,
;

XXI, 53; XXIII,


convenevo-

giusto,

Dlia, soprannome di Diana, perch nata in Delo; la Luna, Purg.


XXVI1I,78.

Purg. XI, 5; XIV, 29. Par. XII, 34.

Deb,
Inf.

equivale al qua>so dei Latini, X, 94 XIX, 90 XXI, 128. Purg.


;

Delinquere, verbo tolto


peccare
,

dal lat.,

commetter
45.

delitto, Purg.

V,

51,

85 e 130; XI, 37; XXIII, 49;


43. Par. IX, 19, e pi spesso.

XXXIII,
rirsi, Inf.

XXVIII,

Delirare,

della ragione, smar-

L'antico francese aveva una


equivalente, cio dea o da.

voce

XI, 76. Deliro, add. delirante, Par. 1,102.

126

Delizia
Par.

Deo.

Delizia.
pi.,

XXXI,

138.

Al

XVI,

116.

Metaforicamente

denti

Purg.

XXIX,

29, la felicit dei

della morte, Purg. VII, 32.


dell' invidia

denti

Beati.

Dell', Della, Dello, v. Di. Dolo, isola, la quale secondo

VI, 94.
la

- Dell' amore, Par. XXVI, 51


lat. de-intra,
Inf.

o della nimicizia, Par.


.

Dentro,
riormente,

avv. inte-

Mitologia greca era primitivamente galleggiante, e fu basata quando La-

VII, 9 e 123; Vili, 27;

tona

vi

and a partorire Apollo e Dia-

XII,15;XIX,24;XX,94;XXX, XXXIII, 49; XXXIV, 63. Purg.


XXIV,
Par.
I,

79;
II,
;

na, Purg.

XX,

130.

114; Vili, 21; IX, 53; XVIII, 141


Inf.

Del tutto,

avv. totalmente,

IX, 119; XVI, 69;


28. Purg. XIII, 31.

XX, 17; XXIX,

Dentro raccolto,
colto in s stesso.

XXVII, 49; XXVIII, 1. 67; XIV, 3; XXI, 82 e spesso.


54;

Delubro,
Par. VI, 81.

voce latina; tempio,

Purg. IV, 68, racPrep. in, di ra-

Deluso,
deludere
;

particip. del

verbo

lat.

ingannato, Par. IX, 100filosofo greco, Inf.

do sola, Inf. XXVII, 95. Purg. XXX, 28; per lo pi accompagnata da a. Dentro a... Inf. III, 21 VI, 27; IX,

Democrito,
IV, 136.

26

XXVI,

79 e 97;

XXIX,

111,26; VII, 76; X,1;


figliuolo di

XIV, 94

18. Purg. e 144;


26.

Demofonte,

Teseo

XVI,

54; XVII, 25;


;

XXV,

Par.

e di Fedra, che abbandon Fillide, Par. IX, 101. (V. Ovidio, Eroidi, h). Demonio, e Dimonio, lat. ar-

VI, 12; X, 41

XVI11, 122; XXII, 31


55;
di.

XXV,

79;

XXX,

XXXII,
Dentro

52.

Accompagnata da

di...

monium. Le ediz. variano arbitrariamente queste forme. Precedente le consonanti semplici dimon anco al
pi.

Pi spesso accompagnata XI, 73. da da, Dentro da... Inf. IX, 125; XI,
16; e 58;

Inf.

Angelo infernale,
;

Inf. Ili,

109

XIV, 103; XXII, 150; XXVI, 47 XXXIII, 22. Purg. XII, 53;XVII,

VI, 32 XIV, 44; XVIII, 35 e 64; XXI, 47 e 103; XXII, 13; XXXIII, 131.

23; XVIII, 141; XXVI, 24. Par. 11, 112 e 119; XXII, 111; XXVI, 82;

Uomo

Mainardo Pagani,
dell' Inf.

malvagio, Purg. XIV, 118, v. ivi. Nel luogo

XXXIII,

130.

D> entro,
d' entro, Inf.

per: di entro. Quella


/'

XXX,

indichi con tale

sembra che D. appellativo un dan117,

XXIII, 27,

immagine

tua

nato, un'

anima perduta.
Al sing.,

cio: del tuo interno, della tua anima, de' tuoi pensieri. La
d'

entro,

Dn, v. Dovere. Denaro, lat. denarius.


Inf.

XXII,

85. v.

Al

Cr. legge dentro, onde rimane oscuro il senso di D' entro questo luogo.

pi. Inf.

XXI,

42.

alle leggi, di ci
gi, Par.

che trovasi nelle leg-

Dnno,
Denso,
67 e 146.
141.

Dovere.
60; XXII,

VI, 12.
trovasi

- Add. Par.
lat.

sost., la densit, Par. II,


II,

Deo, forma
Dio, che

antica e poetica per : soltanto in rima,

Dente,
Vili, 63
;

dens

dell'
;

uomo

XX,
pi.

Purg. XVI, 108. 136, Deo


Inf. I,

il

Il

vero Dio (Purg.

dat. latino).

Il

degli animali, Inf.

Ili,

101

XIII, 127;

XXI,

XX VII,
128;

VII, 114 ; 131 e 139;

Dei posto per gli Dei del Paga-

nesimo,

XXX, 35; XXX11, 36 e XXXIII, 77; XXXIV, 55. Purg.


48;
28;

XV,
gli

98;

XXI,

72; XXXI, 95. Purg. e per 126. Par. I, 69

angeli o intelligenze che goveri

XXIV,

XXXIII,

27. Par. IV, 3;

nano

cieli, Inf.

VII, 87.

Il

gen.

Dono
lat.

Destino.

427
di desiderio
II, 2.

Dei trovasi, Par. XII, 93. Secondo 1' uso moderno Dei richiede
l'

i,

di...

Desideroso, pieno Purg. XX, 146. Par.


X,
43.
le ediz.

Di-

artic. gli,

ma

D. pone

1'

artic.

lnf.

sideroso, lnf.

Queste due forme

XXXI,
V.

93.

Dio.

Purg. Per

XV,
il

98; XXI, 126. femm. Dee, v.

variano in tutte

Dea.

e Disio, forme contratte di desiderio: Variabili in tutte le ediz.


Il

Desio

Dono, v. Dovere. Depcndere, dipendere,

desiderio, la brama, la voglia, lnf.

Parad.

XXV III, 42. Ugo Foscolo legge dipende che la forma pi moderna di questo verbo. Deporre, lat. deponere. Al particip,

111,126; IV, 42; V,113; VI, 83; IX,

107; XIV, 93;

XXVI,

69. Purg. IV,

29; V, 85; Vili, 1; XI, 86; XIX, 87; XXXI, 54; XXXIII, 61. Par. I, 83;
II, 40; IH, 126; IV, 117; VII, 121; IX, 81 ;XV, 68; XIX, 15; XX, 77;

Purg. XI, 135; XVIII, 84, dove alcune ediz. leggono dipodeposto,

sto, v.

Diporre.
tolta dal latino

Derelitto, voce

XXI, 51 XXU, 61 XXIV, 132; XXVI1I,130;XXXI1I,46. Desirarc e di rado Disirare,


;
;

derehctus, abbandonato, Par. IX, 134; XII, 113.

desiderare, Purg. VII, 26; XV, 104; XVII, 128. Par. II, 125 ; IV, 72 VII,
144.

Deriso, par ticip. di deridere, schernito, Purg. XX, 88. Par. IV, 57. Derivare, nel signif. prop. d' un
fiume, prender la sua origine, Purg.

Nel

signif.

lat.

di sospirare

dietro ci che
132.

manca, Par.

XXX
e

XXXIII,
Par.
II,

127.

Desire

Desiro, Disire

Di-

Per

est.

142; IV, 116.

derivare, Derivarsi, nel

signif. prop.
te, lnf.

d'un fiume, aver la fonPer iscorrere, XIV, 122.

siro, forme che variano in tutte le ediz. La terminazione al sing. spesso unicamente determinata dalla rima. Il pi. in i comune alle due forme.
11

in

genere, Par.

XXX,

87.

V. Diri-

desiderio, la voglia, la

brama
;

vare.

desire e disire, Purg. XVIII, 31


lat. describere, lnf.

XXVI,

Descrivere,
XXXII,
97,
8.

137. Par. IV, 10;

XXVII, 103. Desiro


;

Purg. XVIII, 12;

XXIX,

dove

la Cr.

legge discriver, per

e distro, Purg. XXII, 4 XXIV, 153 ; XXXI, 118. Par. Vili, 30; XVIII, 133;

imprimere, scrivere, Purg. IX, 112. Deserto, sost., la Cr. legge sempre
diserto,

XXXI,
106

65

XXXI1I,143.
6.

Al

pi. lnf.

V,120; X,

Purg.

XV,

luogo inospito,
;

Purg. X, 21

XXII, 152.

lnf. I, 64.

La

vita

XXXI,

22. Par. Ili,

Y\ 49; 74 VI, 115.


;

XX
I,

umana

Deserto, distrutto, devastato, Par.


XIX, 117. -Abbandonato, lnf. XXVI, Diserto nel priI02. Par. XV, 120.

detta deserto, Purg. XI, 14.

L' oggetto del desiderio, Par. XXIII, 105.

Desistere,

rinunziare

a....

Par.

XXX,
96.

31.
lui

Desso,

stesso,

lnf.

XXVIII,
svelnf.

mo

signif. lnf. I, 29.

49; VI, 105.


102. Purg.

Purg.

1,

130;

III,

Derelitto, lnf.
58.

XXVI,

Destare,
XVIII, 21.
Vi, 94.
v. ivi.

d'origine ignota

XVI,

gliare, lnf. IV, 3;

Desiare, v. Disiare. Desiderare, v. Disiderare. Desiderato. Par. I, 77. Desiderio. lnf. II, 136.

Desiarsi, svegliarsi,
destinare, lnf.

XX11I,

38.

Purg.

Al particip. sempre dsto,

Destino, da

XV,

428
4fi;

Desto

Di.

quest'ultimo luogo opposto a fortuna, caso fortuito.

XXXI1,76;

in

della Nidob. e di molti mss. Nondi-

meno
hanno

tutti gli antichi

commentatori
Nominato, aptolto dal lati-

osto,
verbale
;

contratto di destato, add.


;

letto destra.

XXXIII, 37

svegliato, Inf. XXIII, 38 e 43. Par. XII, 76.


lat.

pellato, Inf. XVIII, 1. V. Dire.

Deturpare,
no
;

verbo

Mostro,

dexter.

Diritto,

Inf.

lordare, Par.

XV,

147.

IX, 132; XII, 97; XIV,


31; 87

110;

XVI,

Deus venerimi gente.


XXXIII,
invaso
il

Purg.

112; XVII, 118; XVIII, 22; XXIII,

XXVI, 110; XXX, 93; XXXI,

Signore, le genti hanno tuo retaggio principio del


1
:

XXXIV,
14;
4.

43. Purg. III, 89

X, 26;

XIII,

XXVI,
Purg.
to.
1*

XXII, 122;
In

XXV,
al

quanto

110; luogo del

Salmo, lxxvim (lxxix). Devotamente. Purg. Vili, 13. Devoto, pio, Purg. Vili, 16 IX,
;

XXX,

DetProspero, favorevole, secondo


100 destra
coscia, v.

109; XIII, 82; XX11I, 21 e 88; XXIX, 119. Par. II, 46; XIV, 22 XXI, 60;
;

opinione degli antichi che reputasgni appariti dalla parte de-

vano
stra

come favorevoli, Inf. XXI, 82. Abito destro, Purg. XXX, 116, diritto, A destra, avv. dalla onesto, buono.

XXII, 106; XXIV, 29; XXXIII, Devoto, sottomesso, Purg. VI,

42.
91
;

XXIX, 28; XXXII, 97; XXXI, 117. Le


l'

107. Par.

XXVI,
di-

ediz. variano al-

infinito

parte destra, Purg. VII, 46.


stra

A de:

ponendo ora devoto e ora

voto.

man, Purg. I, 22; XI, 48. Par. Dal destro sottinteso XXVII, 46. lato, Inf. IX, 47. Par. XXXII, 124. La destra, sost., sottintesa mano, Purg. XII, 133. - Al pi. Purg. XIX,

Di, prep. che serve per lo pi a indicare la relazione del gen. latino,

come Nel mezzo

del

cammin

di nostra

vita Inf. 1,1, e cos ad ogni pagina;

81.

La

destra del del ovvero di

onde ne viene che questa prep. trovasi in gran numero di nomi propri

Dio, Par. VI, 26;

XV,

6.

come
la,

Pier di Medicina,
del

Can

della Sca-

Determinato. Par. XXIX, 135. Detrudere, verbo tolto dal latino; precipitare, inabissare. Particip.
detruso, Par.

Guido

Duca, o

ne

Abati, Alberigo de' de' Pazzi. La differenza essenziale


fra di e

Bocca degli Manfredi, Camicioal pi.

XXX,

146.

nettare, lat. dictare ; inspirare, Purg. XXIV, 54. V. Dittare. Hctto, lat. dictum, sost., la parola,
la

proposta,
;

il

discorso, Inf. X, 76;


125. Purg. VI, 33
;

da non sempre osservata, antichi; onde trovasi Vegno di loco, Inf. II, 71, invece di da. Tu m'hai di servo tratto a liberDopo pi, meiate, Par. XXXI, 85.
principalmente dagli

XXVI, 75 XXIX,
XXXIII,
la poesia,

no, meglio ec. di serve,

come

il

che,

75. Par.XIII,109.

Purg.

XXVI,

-I versi, 112. Add.

a esprimere

il

secondo

membro

del

detto, menzionato, Inf. V, 49. Par. Nel luogo del Purg. XXX, XII, 90.

comparativo, Purg. XII, 68. combinato con l'articolo il, lo,


gli, le

Di
i,

la,

100, la Cr. legge destra probabilmente per errore, poich il poeta ha detto al v.
61

che

forme del, dello, della, deli mss. ed alcune ediz. scrivono


d
le
lo,

spesso de
pre
de"

de la ec, dei,

de', dell',

che Beatrice stava sulla

degli, degl', delle.


le

D. non osserva sem-

sponda

sinistra del carro, e qui ripete

regole de' grammatici moderni

che non aveva cambiato posto, come significato dalle parole detta coscia

nella scelta di queste forme, e trovasi

Dei invece di degli Dei, Purg. XXI,

D' entro
126.
Inf.

D' intorno.

429

La dottrina

degli versi strani

IX, 63, invece di: de' o dei.


sost. avv.

Combinato con

ec,

di

forma
:

Je locuzioni avverbiali seguenti

M'entro,
XII, 13.

di

dentro, Par. VI, 12:


v.

Di galoppo. Inf. XXII, 114. Di giorno in giorno. Purg. XXIV, 80. Di gi, di su. Inf. V, 43. Di grado in grado. Inf XI, 18.
Par. 11,122; XXVIII, 114.

M colpo,
vari mss.

Di botto, Di butto,
a

Botto.
XXII,

un

tratto, Inf.

Di l, al di l, Inf. Ili, 119; XIII, 1: XVIII, 27; XXIII, 141 XXXIV, 109.
;

124. Aldo, Landino, Vellutello e Viviani, leggono di colpa che trovasi in

Ma mi sembra o congettura o chiosa occasionata dalla voce com;

punto che segue ovvia agli antichi.

di colpo

dizione

Dall'altra parte, Inf. XX, 54. Di Inf. V, 43. - Al di qua di l, Par. XIII, 22; XIX, 57. - Del tempo, Inf. Siccome idea al di l, VI, 11
!

Purg. XXVII, 12. Par.I 43;XXVII,82.


l,

l'

relativa, di l nella

Di conila,

di faccia, dall'altra

sono

in

parte, Purg. X, 67. Par. XXXII, 31 Di contro a... nel senso che sopra,

quei che Purgatorio significa spesso la


di
:

bocca

Par.

XXXII,

133.

rena, Purg.
e 81
;

terra abitata dai viventi, la vita ter1, 86 ; IH, 105 e 145 V, 50

noi, nella no-

stra direzione,

Purg. XIV, 132.

XXI,

XIII, 144; XIX, 96; XX, 49: 86 e 91. Altre volte indica il

Presso, vicino, Inf. XXII, 34. Di costa, ordinariamente accosta, a lato, Purg. XXXII, 152. - Quanto al

Purgatorio, Purg. XI, 31. Di l da... Purg. XVIII, 128; XXXI, 24. Par. V,

2;

luogo

dell' Inf.

XXVII,

32, v.

Costa.
di

XXX, 20. Di largo,

pi

di

largo,

Par.

Di cost, v. CostX. Di di in d e Di die in die,


giorno
in

Di

giorno, Par. XI, 63; XVI, 8. forza, fortemente, con veelat. de-foris,
;

XXXIII, 82, pi largamente, pi completamente. Di leggier. Purg. XI, 19, facilmente.

menza, Inf. XIV, 61. Di fuori, Di fuor,


esteriormente,

Di lieve,
76.

facilmente, Purg. VIII,

Inf. IX, 1 XVII, 11 Di fuora, XXIII, 64. Purg. XVIII, 5. Inf. XI, 87 XVII, 74. Purg. XXX, 30.

Di lontano. Inf. XXXI, 26. Purg. 1,116; Vili, 15. Lontano, Purg. HI.
67. Par.

Dall'esterno, esteriore,

Inf.

XVIII,

XXX, 1. Di lume in lume,


Di lungi,

di stella in

15; XXIII, 26. Purg. XVIII, 43. Par. Dal di fuori, Purg. IX, 15 XII, 13.
;

stella, di cielo in cielo,

Par.

XVII

115.

XV,

115. Par. V,

101.-

All'esterno,

lontano, Inf. IV, 70:

fuori di... Inf. XII, 121. Purg. Ili, 131.

Come sost.
XXVII.
sti

Ali esterno, Purg. XVII, 14. // di fuori, V esterno, Purg.


88.

XVI,

113.

Quei di fuori, quelli po-

all'estremit, Purg.

XXIX,
:

81.

Di
fuori,

furi,

in

rima per

di fori, o, di

Di mano in mano. Par. VI, 8. Di mezzo, v. Mezzo. Di necessit, necessariamente. Purg. XXX, 63. Di notte. Purg. XVIl,92; XXII,.
67.

all'esterno,

Purg.

XIX,

81.

Forma
1

antiquata.

intorno

Dintorno.

Inf.

In questo luogo

I'

artic. degli regolarissimo, riferendosi a strani.

130
IX, 32;

Di nuovo

Di

sotto.
Inf.

X, 55; XII, 73; XXXI, 8. Purg. IX, 50; XIII, 5; XV11, 15; XXVIII, 1; XXX, 20; XXXII, 46.
Par.
103.

Quel di retro,

viene appresso.

XII, 81, quello che

Quel

modo

di retro,

quest'ultimo modo,

Inf.

XI, 55.

I,

59; vili, 53; XIII, 12; XXVIII, D'intorno a... prep. Inf. XII,

Prep. di retro a... Inf. XIII, 124; XIV, 140 Purg. X, 72; XV11I, 133. Di

73. Purg.

X,79. Par.XXI, 139; XXIX,


11.

retro da... Purg. X, 50

XXIX,

143.

67;
116.

XXX,

EH nuovo.

Purg. XVIII.27; XXII,


XII, 1.

Di rietro, forma pi antica che trovasi in alcune ediz. p. e. Inf. XII,


81
;

XIII, 124.
99. D.
la

Di pari, di fronte, Purg. Di piano, espressione


luogo
dell' Inf.

Di rimbalzo, indirettamente, Inf.


XXIX,
re,

che nel

vuol probabilmente di-

XXII, 83 lasciolli di piano gli pose senza difficolt in libert, evidentemente tolta dallo spagnuolo de Unno e derivata dal latino
de plano nel

parola in quistione pass di bocca in bocca per modo che diversi


l'

che

intesero senzach fosse loro diretta.

medesimo Di piglio, v. Dare

significato.

l'

Di rintoppo, voce antiquata alopposito, Inf. XXII, 112. V. Ri.n:

e Piglio.
Inf.

TOPPO.

Di poco, dopo poco tempo,


iX,25.

Di sopra, Di sovra,
alto, Inf.

avv., in

XXVI,

Dipoi. Inf. XIX, 57. Di presso, dappresso,


65. Purg. IV, 98.

Dal
Inf.

di sopra, Inf.

XII,

sulla terra, Inf.

XV, 2. In alto, XV, 49; XXXIII, 157.

53. Purg. VI, 47.

Con movimento:

di

Di pria, dapprima,
Q-el di pria,
Inr.

Purg. XIV, 76.


62, quello

terra, Purg. 111,1 27.

in

alto, sulla Venir di sopra,

XXIV,

venir

prima.

al di sopra, Inf. XVI, 121. Esser di sopra o andar di sopra, sor-

Di prima. Purg. XV, 11. Di qua. Inf. Ili, 120; IV, 68;
128;

passare
Vili,

Purg.

XXV1U

XXXI,
tro,

36.

133.

Par.

Come

citazione: addie-

XII,
I,

5.

Purg.

Ili,

44. Par.

43;

XXVII,

83.

62; XXVII, Del tem-

98.

anteriormente, Par. V, 48; VI,


Prep. di sopra
57.
a... al di
l di...
,

po: avanti, Inf. VI, 95 e 111 ; XXVI, Dal di Ih, Purg. XXX, 66. 8. Di

Par.

XXX,

XVII, 137.
sopra, Purg.

Senza prep.
da...

Di sopra
150.

qua entro,
l, Inf.

Inf.

XXXII,

113, di quag-

gi, cio: dall'Inferno.

XXIX,

Sost.

Purg. per di
il

di-

XVII, 47.
Inf.

Di qua di
:

sopra, ci che sopra, Par.

XXXI, 19.

Con movimento

di

qua di l, XXVII, 60.

V, 43; XVIII, 34; Quaggi: sulla terra,

Di sotto, avv., in basso, Inf. XIX, 46;XXX1U, 46; XXXIV, 64. Purg.
II,

23; IV, 33 e 89.

Dal di sotto,

Purg. VI, 23; VII, 23; XI, 32; XIII, 22; XX Vili, 28; XXIX, 66.

Inf.

XVII, 117. Purg. IX, 76; XVII,

124. Par.

XXXII,

30.

disotto,

Di quass,
16.

dal cielo, Par.

XXII,

Purg. XIII, 137; XVII, 124; XXIII, 83. Quel di sotto, quello che va di

Di qui, dall'inferno, Inf. 1, 114. Di rado, raramente, Inf. IX, 19. Di ramo in ramo, di punto in
punto
Par.
,

dietro, Purg.
sotto a...

V,

5.

Con movimen47.

to, in basso, Inf.

XVI,
23.

Purg.
131.
8.

II,

Prep.

di

Di

sotto da...
Inf.

esattamente
115.

partitamente

nel
,

medesimo

signif.

che sopra,

XXIV,

Di retro,

avv.

Inf.

XVIII, 36.

XXVI,
XXXII,

Purg. IX, 117.

Par.

Di

state

Dicere.

13i

Di state, in tempo XVII, 49; XX, 81. Di su, in alto, lnf. V,


di

estivo, nf.

102, e spesso.

U ultimo
il

d,
il

l'ulti-

43.

mo
Dal

giorno della vita umana,


Il

giorno

Nel luogo sopra, Par. XXIII, 83. del Par. XXV, 1U, ove la Cr. legge di su la croce molto meglio legger con
to
la

della morte, lnf.

gran

d,

XIV, 54; XV, 47. giorno del giudizio

finale,

Nidob. d'in su

della croce.

la croce, dall'alil

Sost.

di su, la
lnf.

parte superiore del corpo,


46.

XIX,

subitamente, lnf. X, 67; XXI, 69; XXIII, 37; XXXIII, 60 Purg. Vili, 63; XV, 86; XXX, 83.
Par. 1,61;

Di subito,

XXX, 103. - Il primo die, il primo giorno della creazione, Par. Di die in die, Par. XVI, 8. VII, 112. Di d in d, Par. XI, 63. D e
Purg.

T d caniculari, Purg. 1, 75. giorni della canicula, lnf. XXV, 80. Die forma antica e poetica, trovasi

notte,

sempre, continuamente, Purg.

VI, 113.

// d,

nella giornata, Purg.

XXXI,

64.

XX,

121.

Di slitto, in rima per: di sotto; star di sutto, lnf. XI, 26, esser pi in
gi.

Diamante, dal lat. del


sa, Purg. IX, 105. V. pure

medio evo

diamantes per adamas, pietra prezio-

Adamante.

Di tanto.

lnf.

IV, 41

XXX,

82.

Diana,
gli antichi
i

figliuola di

Latona e so-

Di tanto, lnf. IV, 99, spiegato ora: di tanto onore che mi avevano
fatto, ellissi ardita

rella di Apollo, Purg.

XXV, 131. Tutti

commentatori raccontano

anzichen; ora: di

ci; ora:

intanto, frattanto. Io

non

ardisco decidere, massimamente che in ogni caso questo di tanto ha non-

che Sanesi eransi per lungo tempo immaginati che sotto la loro citt corresse certa fiumana sotterranea che chiamavano la Diana, Purg. XIII,
153,
allo

soch del soperchio. Confronta, Purg. XII, 136, ove il medesimo concetto
espresso pi semplicemente.

scoprimento

della

quale

eransi posti pi volte senza frutto.

Di traverso.

lnf

XXX,

87.

Nel luogo del Purg. V, 22, la Cr. legge da traverso che inclinerei a preferire
al

Dianzi, lat. de-ante, poco fa, lnf. X, 112. Purg. II, 64; IX, 52 e 89; XX, 122; XXI, 35; XXIII, 132. Prima,

Purg. VI, 50.

di

traverso della Nidob. se

Diavolo,

lat.

diabolus

come

perIirf.

g' Italiani

fossero pi precisi nell'uso

di

queste due preposizioni.

sonificazione astratta, il diavolo, Uno degli angeli XXIII, 143.

ma29;

in tempo d' inverno, XXXII, 26. Di verso, Di vr, verso; di vir ponente, lnf. XIX, 83. Di vista in vista. Par. XXX, 9.
lnf.

Di verno,

ledetti,

un

diavolo,

lnf.

XXI,

XXVIII, 37; XXXII, 108; XXXIII, 145, ove la Cr. legge malamente il
diavolo.

Dibarbarsi

sradicarsi

Purg.

D.

chiama

in

questo luogo
:

le stelle

viste,
il
1'

come
si

le dice vedute, Par. II, 115;

XXXI, 70. V. Abbarbicarsi. Dibattere, agitare, dimenare,


lnf.

senso questo
altra

una

stella

dopo

XXVII,
i

132.

Dibattere

denti,

spegne, sparisce.

digrignare

denti, lnf. Ili, 101.


v. Di.

giorno, lnf.

Die, lat. dies, il XXXIII, 65, 67, 72 e 74. Purg. V,115;VIII,3:1X,59:XII,81: XXIII, 76. Par. XI, 63: XVI, 8: XXV,

e qualchevolta

Di botto,
verbo

Dicere, forma
quentemente

antica e poetica del

dire, parlare,

che trovasi
lnf.

fre;

all' infin.

X, 20

132

Dicere
;

(il)

Diffalla.

XVI, 84

XV HI,

61;

XXVIII, 2
;

e 102;

Dienii, Dienne, Dierno,


Dare.

v.

e 19. Purg. Vili, 103; X, 60 e 83; XV, 82 e 89 XXV, 15; XXX, 46. Par. V, 67; IX, 61 ; XIV,

XXXII, 6

62;

XXVI,

23;

XXIX, 83; XXX,

127;XXXIII, 123. Purg. XXV1I1, 88.

Al

fut. dicer,

Par.

XXVIII,
17.

62.

Dicerolti per

45.

te lo dicer, Inf. Ili,

Dicerei, Inf.

XVI,

La for-

Dieta, lat. diaeta, Purg. XXIV, 18. Dietro, lat. de retro. Dopo, Inf. XIV, 73 XVIII, 21 XIX, 93; XXIII, 23; XXIV, 94; XXV, 57; XXVIII, 37; XXXI, 87. Purg. Ili, 16; Vili, 30; XXXI, 95. Par. Vili, 136; XXVIII,
;
;

5.

Tener dietro, star di dietro, se-

ma dici a rigore potrebbesi riferir a dire, ma appartiene pi specialmente


a dicere, e trovasi, Inf. II, 13. Purg. VII, 62. Par. III, 62.

Come

guitare, Inf. 1, 136; XXII, 134. Dietro pensare, Par. X, 23, riflettere.

prep. seguito da a,

Inf. Ili,

55; XI, 6; XXI, 29; XXIII, 148;

Dicere
XI, 24;

XXXII,

(il), sost., 150.


lat.

il

discorso, Par.

XXV,138;XXV11,4.

Purg.

I,

3; li,

Dichiarare,
nifestare, Inf.
51
;

declarare,
91
.

ma-

XXVIII,

Purg. VIII,
Par. VII, dichiare-

122.

XIX, 115; XXIV, 90. La forma barbara


:

80; IV, 38 e 104; V, 13; Xlll, 30; XVI, 92; XVIII, 114; XXIII, 3; XXXII, 54. Par. II, 3; XXII, 100; Di rado seguito da da, XXX, 32.

Inf.

ranlti per

te lo dichiareranno, Purg.

22. Purg. XXIX, 143. Del tempo; dopo, Par. XVII, 96.

XXV,

XXIV,
con
la

48, adottata dalla Cr. riget-

tata dalle ediz.

moderne che leggono


lat. declinare.

93;
62.

Nidob. dichiareranti.
D'

Difendere, lat. defender e, Inf. X, XV, 8. Impedire, proibire, Inf. XV, 27. Proteggere, Par. XXVII,

inchinare,

una

Sostenere, Par.

XXX,

60.

pianura che discende, Inf. XXVIII, Del giorno che 75. Purg. I, 113.

Difendersi, Purg. VI, 9. Par. XII, 107.

Non soccombere, reggere,

Dichinarsi, abbassa, Purg. VII, 43. discendere, scorrere all' ingi, Inf.

XIV, 54;

XXX,

60.

Par.

Particip. Di.

feso, protetto, Inf.

IV, 108.
la

XXX1I,56. IH colpo,

Difensione,
v. Di.

Mi coatra, v. Di. Di costa, v. Di.


Disio, ordinariamente:
Didone
,

Oltre la difension de' senVili, 123. ni umani, senzach la prudenza uma-

proibizione, Inf.

na possa impedirlo,

Inf. VII, 81.

fondatrice di Cartagine, Inf. V, 85. ancora mentovata Par. VIII, 9.

Diresa,

riparo, Par. Difesa di Dio, Par.


il

XIV,

116.

XXV li,

57, la
il

come suicida, Inf. V, 61. Die, il giorno, v. D. Die, per dici o di', v. Dire. Diece, lat. decem, in rima per: dieci, Inf. XXV, 33; XXIX, 118. Purg.
:
:

protezione, ed anco come contesto la vendetta.


:

ammette

Difeso,particip.dicfi/b*dere,v.ivi.

La Cr. XXXIII, 43. Par. VI, 138. legge ancora diece senza necessit,
fuor di rima, Inf. XIX, 110. Purg. XXIX, 81. Par. XXVII, 117.

Difettivo, mancante, Par. XI, 2; XXXIII, 105. Difetto, lat. defeclus, la mancanza,
Inf.

IV, 40. Purg. XXIII, 51. Par.


80.

XXX,

L'errore,

il

peccato,

Inf.

XXII, 125; XXX, 142. Purg. VI, 41. Entomata in difetto, imperfetto,
Purg. X, 128.

Dieci. Inf.XVlI,32;XVHI,9;XXII, 13,einpi luoghi allegati in Diece.

Diffalta, da

fallire,

V errore,

il

Differente

Dilatare.

133

peccato, Purg.
52.

XX Vili,

94. Par.

IX,

XIX, 25 e 33. Digiuno, add. Purg. XXX 120. Per est. affamato,
l,

Differente. Purg. XXV, 11,144; XXX1I,74.

53. Par.

Par.

XXIV, 109.

D. usa questa voce


molto
39.
fig.

spesso

Differentemente,

in

una ma-

58.

in signif.

Purg.

Sete

men

digiuna, sete

niera diversa, Par. IV, 35; XXIV, 16, dove D. divide la parola nei due versi
:

intensa, Par.
vedere, che

XXI, Digiuno di non ha veduto, Inf. XV ili,

XV, meno

differente-mente.

Differenza.
Differire,
ferente, Par.
22. Par.

Par.

II,

118.
esser dif-

lat. differre,

42; XXVI11, 87. Digiuno, che non ha provato, Par. XVI, 135. Digiuno di materia, vuoto di materia, Par. Il,

XXXII, 75. Diffidare, lat. diffdere, Purg.


XVIII, 10.
particip.
di

75.
Ili,

Diffuso,

diffondere,

Dignit, Dignitate, Dignitade. Par. VII, 82. Dignitate, Purg. XIX, 131. Dignitadi al pi. le prerogative, Par. VII, 86.

propriamente: sparso, dilatato, Purg. XV, 132. Par. XXI, 33 XXIV, 92.
;

Dignitoso, pieno di dignit, Purg.


Ili, 8.

Particolarizzato
Par.

XI, 75.

Purg.

XXXII,

91.

Nel

signif.

del lat.

conspersus, di quello il cui volto coperto o si copre dei fenomeni di al-

Digradare, lat. de-gradi; discendere, Inf. VI, 114. Par. XXXII, 14.

Diminuire, menomarsi, Purg. XXIf,


133.

cuna passione, Par. XXXI, 61. Dificio, afresi ovvia agli antichi
per
Inf.
il
:

Di grado,

v. Di.

edifcio, lat. cedificium, edifizio,


7.

XXXIV,

Dante dice

dificio

carro sul quale

gli si

presenta Bea-

lat. de-gradi, allontanarsi dal camino, fare una digressione. Particip. digresso, Par. XXIX, 127.

Digredire,

trice,

Purg. XXXII, 142.

Di fora, Di fuori, Di
Di.

furi,

v.

Digressione. Purg. VI, 128. Digresso, v. Digrbdire. Digrignare, onomatopea; mostrare


tati
i

Digesto,
lat. digerere,

add. verbale d digestive


digerire. Nel signif. prodi fisiologia: dige-

denti

come fanno

cani irri-

prio

come termine
Purg.

rito,

Nel signif. - Chiaro e difig. Par. XVII, 132. stinto, Par. XXV, 94. Digesto a...
XXV,
43.

ora solo, Iuf. XXI, 131 e 134 ; ora: digrignare i denti, XXII, 91

Inf.

XXI,
l,

131.
v. Di.
,

Di

Dilaccarsi

propriamente

ta-

disposto, Par. X, 53.

gliare le lacche o le

cosce, le lacInf.

Di gi, v. Di. Digiunare, lat. dis-jejunare, astenersi dal cibo,

chette d' una bestia. Per est. dilaccarsi, lacerarsi


,

smembrarsi

Purg.

XXHI,

27.

XXVIII,
128.

30.

Osservare

il

digiuno comandato dalla

Dilacerare,
La Cr. legge
la
la

straziare, Inf. XIII,

Chiesa, Par.

XXVII,
sost.
Il

130.
difetto di nutri-

E quel
E

dilacerato,
;

il

Digiuno,

che intrica
leggere con rer
.

costruzione

mento, Inf. XXXIII, 75. nenza dal cibo, Purg. XXIV,


XXII, mola
89.
1'

meglio

L'asti23. Par.
sti-

Nidob.

quel dilace-

Siccome V astinenza
,

Dilatare,
Par.

estendersi, allargarsi,

appetito
il

digiuno

esprime

XXX,

125;

d'un

spesso:

desiderio, Par.

XV,

49;

XX XII,

40;

albero, Purg.

della folgore.

Par.

iZ
XXIII,
55;
Inf.

Dilec tasti
41.

Di mano

in

mano.
Par. XVIII, 91. Que-

XXIV,

Al figurato, Par. XXII, Ufi. Particip. dilatato,

catis terrain.

ste parole con che

comincia

il

libro

XIV, 29. Dilectasti, v. Deleci asti. Di leggiere, v. Di.

della Sapienza, sono formate dalle anime de' Beati che trovansi nel cielo
di Giove.

fuggire, sparire, Inf. IX, 77; XVII, 136.


D*

Dileguarsi,

lat. deliquescere,

Diluii,

v.

Dire.
v. Di.

un suono che
134.

si

XIV,

perde, Purg.

Di lontano, Dilungare,
V, 17.

allontanare, Purg.

Delle forze, Purg. XVII,


dal
lat.

73; dilegue per: dilegui.

Dilettanza,
diletto,
il

defedare,

il

Di lungi, v. Di. Dimagrarsi, lat.


venir magro. Per

de-macer, di-

piacere. Nel signif. fisico,


1.

est. spopolarsi, Inf.

Purg. IV,

Nel

signif.

morale.

XXIV,

143.
l'

Par. XVIII, 58. Voce antiquata. Dilettare, lat. delegare. Aver piaDar cere, Purg. XII, 83; XIV, 124.

Dimanda,

X,16; XVIII, 82; XXIV,


111,94; XIII, 77;
80.

interrogazione, Inf. 77. Purg.

piacere, Par.

XIV,

60.

XX,
in

107.

Par. IX,

Dilettarsi,

V. Dimando.
alcune ediz.
Inf.

compiacersi
20. Par.

di...

Purg. X, 97; XVII,


dilette in

XXV, 85, dove


:

rima

Dimandare, e Domandare, lat.


Ili,

demandare,

sta per

diletti.
,

96; IV, 31; V, 24; X, 42; XXII,

Dilettare
Diletto,
XII, 126;
12;

sost.

il

piacere, la

62;
Par.

XXXIV,
III, 130';

23.

Purg.
14;

Il,

20; XIII,

sensazione del piacere, Par. VII, 84.


sost.,
il

10; XIV, 5;
48;

XXV,

piacere, Inf. V,
I,

Vili, 95;

XXVII, 100. XV, 59; XXI,

127; XII, 87. Purg.

16; VII, 48;

XV,

XXVII,

32; XVII, 99; XXIII, 75. Par. XI, 8; XXIII,

129; XXV1II,106; XXIX, 53; XXXII, 62. Diletto, add. amato, caro, Purg.

Dimandare di... informarsi di alcuna cosa, Inf. XIII, 82; XIV, 50; XXIX, 93. Par. XXVI, 80. - Domandare, pregare, volere, Inf. XXXII.
92;
XIII, 93;

XXV,

59;

XXIX,

10;

XXXI, 56

XXIII, 91; XXXIII, 11. Par.


G. C. qualchevolta detto
nostro Diletto, Par. XI, 31
;

I,

25;

XVII,55;XXVI,112;XXXI1I,40.
il

XXXIII, 39. Par. I, 15; VI, 137: XXXIII, 17. - Dimandar

Diletto,

XIII, 111.

per Dio, chiedere in nome di Dio, cio: Come mendicare, Par. XXII, 83.

Dilettoso,
lizie, Inf. I, 77.

delizioso, pieno di de-

sost.,

Diliberare,
rare, Par. II, 94.

lat.

de-liberare, libe6, in-

dimanda, Purg. XVIII, 6. Par. IV, 11. La preghiera, Par. XXXIII, 18. Dimando, forma antica per: di-

la

Dilibrarsi.
brio

Par.

XXIX,

teso da alcuni per: escire d'equili;

ma siccome
all'

gli astri di

che

si

parla,

mutando posizione

rispettiva-

mente

orizzonte non la

mutano

manda, per: interrogazione, Inf. XIX, Pi spesso: la domanda, la preghiera, il desiderio, Inf, II, 97; X, - L'og126; XV, 79. Purg. VI, 69. getto d' una domanda, ci che uno
78.

per fra loro, forse meglio spiegare


dilibrarsi per: liberarsi, riferendolo

domanda, Purg. IV,

18.
il

Dimane,
Inf.

lat.

de mane,

mattino,

a da quel

cinto.

XXXIII,

37.

Di lieve,

v. Di.

Di

mano

in

mano.

Par. VI, 8.

Diligite justitiam qui judi-

V.Dl.

Dimensione

Dioycnes.

135
Xlll, 118;

.Dimensione. Per
za corporea, Par.

est., la

sostan-

Inf.

V, 8: IX, 71;

XVH,
88; tem-

11, 38.

83;

XX,
8;

15;

XXIII, 2; XXIV, 96:

tere, concedere,

Dimettere, at.demittere. permetInf. XXIX, 15.

XXV,

VI, 5; X, 58;

XXXIV, 39. XX, 20.

Purg.

Ili,

Avv.

di

P.imettere, perdonare, Par. VII, 92 e 117. Particip. dimesso, abbandonato, lasciato, Par. V, 59.

Dintorno,

v.

Dimora,

lat.

Demonio. de mora, il soggiorInf.

po: davvantaggio, Inf. X, 98 dapNel prima, Par. XI, 25; XXVI, 79. luogo dell' Inf. VI, % dinanzi alla piet, dubbio se il poeta ha voluto dire
:

ora, poco fa,

ovvero
il

in

presenza
signif.

no, l'abitazione,

VI, 37. La sosta, Purg. XVII, 90. V indugio, X, 70. Far diInf.

XX,

50.

Par.

di... io

preferisco

primo

Davanti, Purg. XVIII, 99: XIX, 31. Dindi, onomatopea di che val-

moni, rimaner in una attitudine, Inf. XXXI, 144.

bambini che non sanno per anco articolare, per dire: denari,
gonsi
i

Dimorare,
abitazione, Inf.

lat.

demorari, aver

Purg. XI, 105.

XVI, 67. Purg. I, 88; Vili, 122; XXVIII, 94. Fermarsi, Purg. II, 12; XI, 129. - Dimorar

Di necessita, v. Di notte, v. Di.


D* intorno,

Di.

v. Di.

queto,

rimaner fermo, Purg. XIII, 72. Dimoro, forma antica per dimo: :

Di nuovo,
Dio,
lat.

v. Di.
11

Deus.

vero Dio,

Inf. III.

ra,usata in rima
78.

1"

indugio, Inf. XXII,


lat.

39, 63 e 122; IV, 38; VII, 19; Vili, 60:

Dimostrare
mostrare,
94;
Inf.

demonstrare, VII. 37; Vili, 74 ; XII,


,

XI, 26, 31. 51, 74 e 105; XII, 119: XIV, 16 XX, 19 XXIV, 119; XXV.
;

3.

Purg.
;

II,

29
;

XIV, 85; XXVIII,

91.

61. Par. II, 9.

Purg. IX,

79

XVI, 40
Il,

XI, 90 XIV, XXV1I,24 XXXIII, 59.


;

VII, 5

Testimoniare, Purg.

XXVI,
41.

110. Par.
II,

XXII,

52.

Dimo-

strare, Par.

Spiegare, Purg. XVIII, 14. Dimostrarsi, mostrarsi, Purg. XV1IT, 53 XXXI, 130. Par. XXXIII, 148.
;

44;

XXVI, 38; XXXIII,

III, 108; VI, 4; VII, 119; X, 56; XXI, 92; XXI v, 130; XXVI, 56; XXVII, 24 e 105:

Par.

42;

Vili, 90;

XXV1II,128 XXXII, 93e


sissimo.

113, e spes-

In Dio per
Inf.

verso Dio,
126.

XXV,

contro a Dio, In Din 14.

Dimostrazione,
tio,

lat.

demonstra-

per: nella Sacra Bibbia, Purg. IH.

Par.

XXIV,

96.

Dinanzi,
di

lat.

de in ante, prep.
a...

V, 123.
Purg.

A Dio, v. A. Al pi. Dii, Par. Pi spesso Dei per: gli Dei


o

luogo; davanti, dinanzi

Inf. I,

34 e 62; 11,119; IV, 87; V, 13; VIII, 32; X, 71; XXIII, 62; XXVIII, 32.
Cr. legge davanti) Ill,17e21;X,37;XV,23. Par. Il, 15;

del Paganesimo, Inf. 1,72; XXXI, 95. XV, 98; XXI, 126. Par. I, 69.

Per:

Purg.

I,

98

(la

le intelligenze celesti Deo. angeli, Inf. VII, 87. V.

gli

A!

sing. Dio per

idolo, Inf.

XIX,

112.

IV, 92; XIX,

96

XXVII,

Dinanzi

da... Inf.

Purg.

XXXI,

62.

10; XXXII, XXXIII, 33. Di tempo: avanti,

Dio lodiamo,
XXIV,
Par.

traduzione delle
,

parole latine Te Deutn laudamus


113.
lat.
;

Par.

prima,
Inf. 11,

Inf. Ili, 7;

signif. del lat.

Nel IV, 37 e 62. coram, in presenza di...


Par. XI, 61.

73; X, 130.

Dio, add. XIV, 34

dius, divus, divino,

XXIII, 107
Diogene.

Diogenes,

XXVI, 10. poco pro;

Avv.

di

luogo: in avanti, davanti,

babile che D. poco

instruito della

136

Diomede

Di qua.
114. Par. Vili, 130.

greca letteratura abbia inteso parlare


nell' Inf. IV,

Particip. Di-

137 dell'antico filosofo

dono alcuni moderni.

Diogene d'Apollonia, come pretenIo credo con tutti gli antichi comentatori che ab-

partito, allontanato, assente, Inf. IV r 81. Separato, Inf. XI, 89. Dipar-

tir,

contratto di

dipartirono, Inf.

XII, 59. Purg. IX, 39.

bia parlato del celebre Cinico del quarto sec. avanti 1' E. V.

Dipelare,
togliere
il

lat. depilare, pelare, pelo, Inf. XXV, 120.

Diomede,
Inf.

figliuolo di l'ideo,

uno

degli eroi greci della guerra di Troia,

Particip. dipelalo, pelato, calvo, Inf. XVI, 35.

XXVI, Dione,
il

56.
la

Di piano, v.
di

Di.

madre

Venere, Par.

Vili, 7; e perch gli antichi

davano
Dione a

Di piglio, v. Di. Dipignere, forma

che

gli antichi

spesso
nere,

nome

di Dioncea e

Venere, D. chiama Dione, ossia Veil

preferivano alla pi moderna: dipingere. Le ediz. variano nell' uso dell'

pianeta di

tal

nome, Par.

una e

XX11.144.

Inf.

Dionisio, D. intende probabilGiovine, tiranno di Siracusa, celebre per le sue Inf. XII, 107. Dionisio crudelt,

10
23.

mente parlare

di Dionisio

il

Rappresentare, Purg. XXlX r 100.- Colpire la vista, Par. XXIII,. 91. Adornare, render brillante,

dell' altra. Nel signif. prop. IV, 20. Purg. VII, 79. Par. IV, XV11I, 109 XXVII, 29; XXVIII,
;

Areopagita primo vescovo di Atene al quale falsamente attribuito il libro De coeletti hierarchia che fu com1'
:

Par. XXIII, 27. Dipignersi o dipingersi detto delle affezioni dell' animo

posto nel iv o v sec. Par. XXVIII, 130. ancora parlato di lui nel Par.

che dipingonsi sul volto, onde dipingersi, coprirsi di vergogna, Inf.XXIV r di ammirazione, di stupore, 132
:

X, 115.

Purg.

II,

82.

Dioscride, medico greco del primo sec. nato in Anazarba di Ciucia.

XVII,
Purg.

15. Par.

XXX,

Particip. dipinto, Inf. 63. Colorito,

XXIX, 74.

Par.

pervenuto a noi il suo libro dei medicamenti, dei veleni e degli antidoti
;

est. dipinto di riso,

Imbellettato, Par.

XX, 102. - Per Par. XXIX, 7. XV, 114. - Una


XVI, 108.

e perch tratta delle virt delle

pelle dipinta, brizzolata, Inf.

piante, D. lo chiama nell Inf. IV, 140 il buono accoglitor del Quale, cio: il

Una gente
D.

dipinta, Inf. XXIII, 58.


cos gli Ipocriti coperti

denomina

buono osservatore della qualit o delle virt delle piante. V. Accoglitore.

da manti indorati. Descritto, Purg. XXXIII, 76. Rappresentato, Par.

Di pari,

v. Di.

Dipartire, lat. de partire. Separare, distinguere, Inf. IV, 75. Par. VI,
105.

XXIV, 42. Dipinto,


sentato

sost., ci

Allontanare, Inf. 1,1 11; V, 69; XXIII, 132. Purg. IX, 39. Par. XXII, 73. Separare, fendere, Purg. IX,

in pittura, Par.
v. Di.
lat.

che rappreXVIII, 92.

Di poco,
Diporre,
Inf.

75.

XIX,

44.

deponere, deporre,
Particip. diposlo^

XXVI,
19. Par.
tire

Dipartirsi, allontanarsi, Inf. 91; XXXIV, 84. Purg. XV.,


1,

Purg. XVII1.84.

130;
Inf.

da alcuno, Purg.

XXIX, 54. XXIX,

Dissen105.

Separai si,

XII, 59. Purg.

XX XIII,

Di presso Di pria Di prima Di qua e Di qui

v. Di.

Diradarsi

Dirittamente.
;

137

Diradarsi, da
123; VII,
5.

rado, per

raro,
I,

rarefarsi, svanire, sparire,

Purg.

Par.

Di rado, v. Di. Diramarsi, dal

Purg. XI, 118; XIV, 73 XXVI, 111. VI, 19; XII, 44; XIII, 50. L'atto di nominare, Par. XV11I, 39 di parlare, Purg. XXIV, 1 e 90 ;

lat.

ramm,
X,
13.

sepa-

XXVII,
Purg.

rarsi, allontanarsi, Par.

Di ramo in ramo,
Dire,
lat. dicere,

v. Di.

139. Un XXVI, 130. Diretano, lat.


;

dir di paternostro,

de retro, ora
i

de-

forma pi comune
dicere,

retano

e pi italiana

che

v.

ivi.

didietro, p. e.,
dal
lat.

piedi, Inf.

XXV,

55.

Dire, parlare ad alcuno, Inf. I, 4, 9 e 133; li, 13, 50 e 86; IV, 64 e 85; V,

Dirctato,

del

medio evo

126 e 139; VII, 120; Vili, 8; XI, 8; MI, 113; XIII, 89 e 110; XIV, 132; XVI, 55; XVII, 87; XVIII, 41 e 52; XIX, 61 XXV, 6 e 88 XXVI, 83
; ;
;

dehceritare, diseredato, privato, Purg. XIV, 108. Ora: diredato.

Dirctro

Di retro, lat. de-relro f

XXIX,
;

67; VI, 44; VII, 62 IX, 114 XI, 133 XIII, 29 e 95 XIV, 24; XVI, 44 e 74; XIX, 127;
I,
;
;

88. Purg.

forma antica e poetica per: dietro, dopo. Prep. dietro con a, Inf. XIV, 140; XXVI, 117. Purg. IV, 29; V, 3; XXII, 63; XXIII, 19; XXIV, 59;

XXVI, 66; XXIX,


XXI, 16

XXI, 117; XXII, 95; XXIII, 130; XXV, 36; XXVI, 22 e 139; XXXII,
128. Par.
II,
;

XXIX,
I,

29

III,

62

VI, 89
;

VII,

35.

143. Avv. di dietro,


3.

63. Par. VI, 50; con da, Purg. X, 50; Di tempo, dopo, Par.
Inf.

10

XII, 81

96 simo.
;

XXV, 28 e 86 XXVI, XXVII, 101 XXX, 16, e spessis-

XXXIII,

Purg. IX, 69.

XI, 55;

Per di

Nominarsi, prendere il no91 Le forme antiche e poetiche di questo verbo sono

dietro, Inf. XVIII, 36, v. Di.

me, Par. XV,


tu die per
:

Dirctro, sost.,
il

la parte posteriore,.

dosso dell'uomo, Purg. XIX, 97. Direttamente, vedi Diruta-

XXV, 36 Inf. XXV, 6.


in

tu di' o dici, in rima, Purg. diche per: dica, in rima,

mente.

Par.

XXV,

86

- dicessi

Diretto,
Vili, 105.

rima per: dicesse, Congiunto ad affssi:


ti

Inf.

IV, 64.
dirtti

Come
lat.

add. Purg. XVII, 97. Par. avv. direttamente?

Par. XVII1,16;

XXVII,

147.

per
:

Dirietro,
la,

dir,

Inf. II,

50 e 86

dilli

per
o

di'

tica per: dietro.

de retro,

forma an-

gli, o: di" a lui, Inf.

XIX, 61
:

dilci se:

Par. XI, 47.

Prep. di rado so* Per lo pi con a y


;

condo
celo,
dicci
lo,

la

Nidob. per

di' lo ci,

dic-

Inf. XIII,

124

Purg.
:

XX,

per di' ci Purg. XVI, 44

117, la Cr. legge dilmi per di' me


:

XXI,
Inf.

16.

XXIII, 77. Par. IX, 6

Come

dille

o: di' a lei, Par. VII, 10.


di' a noi, Inf.

per di' le, dinne per:


:

quel dirietro, quello XXV, 115 Avv. che vien dopo, Par. XII, 47. Per di diein dietro, Inf. XX, 39.

add. pie dirietro,

XIII, 89. Purg.

XXVI,
legge
:

tro, Purg. VI, 5. Par.

XXI,

132.

2 e Inf.

XXIX, 88, dove


:

dimmi per
rebbe,

mi

di'

la Cr.

dirla per

di-

Di rimbalzo, v. Di. Dirimere, forma latina,


dividere, Par.

separare,

Purg. XII, 111.


il

Particip.

XXXII,

18.

detto, v. ivi.

Dire,
13
:

sost.,

discorso, ci che
;

si

Di rintoppo, v. Dirittamente

Di.

direttamente

dice, Inf. III, 80 e 129


XIII, 55
;

IV, 147
;

IX,
12.

XXVII,

130

XXXII,

Purg. XVI, 49. La Nidob. legge direttamente. Con rettitudine, Par. XVII,.

Diritto

Discettare.

105.

te, Par.

XXIV, 67. tamente, Par. XV, 2.


Diritto,
lat.

Ragionevolmente, giustamenContralto, drit-

sbrogliare, cavar

d'una pena,

Inf.

XXXIII,
re

116.

Discarcare,
un carico,
Inf.

ritta, Inf.

1,3.

din cium; add. via diDiritto amor, l'amor

X VII, 135. D inar-

dis-caricare, depor-

carsi, liberarsi da...

vero, giusto, Par. diritti, occhi essi,


ticip.

XXVI,

Occhi Inf. VI, 91. Par63.

deporre generalmente, Par. XVII1.66.

Discarnarsi,
der carne,
Inf.

lat.

dis-caro,

per-

di

130.
Inf.

Avv. direttamente, di contro, IV, 118. Esattamente, Inf.


II,

dirigere,

diretto,

Par.

V,

XXX,

69.
tolto dal lat.,

Discedere, verbo

allontanarsi, partire, Purg.

XX,

15.

XXVIII, 127. V. Dritto. Miri va re. lat. derivare, prender


l'origine, Inf. VII, 102. Par.

Discendere,

lat.

descendere, Inf.

IV, 13; VIlI,25e127;

XV,62:XV11,
;

143

IV, 116.

116; XIX, 126; XXII, 148; XXIV, 79 XXIX, 52 e 94. Purg. II, 13 IV,
;

Dirizzare,
127,
1 5.

dirigere, Inf. XXIII,

25; IX, 29; XIII, 114; XXII, 72;

dove la Cr. legge drizz; XXXI, Purg. IX, 84 XIV, 45 XV, 43.Dirizzmi contratto di: mi dirizzai,
;
;

XXVI1I,127. Par. 1,6; X, 87; XXXI. 10; XXXII, 94. - Dell'acqua, d'un fiume che discende, scorre in gi, Inf.

Par.

XXIV,

32. V.

Drizzare.
pre-

V,98;

VII, 107;

Dirocciarsi, da roccia, rupe; cipitarsi, Inf. XIV, 115.

130. Par. XI, 43. monta, Par. XX, 2.

XXX,

65;

XXXIV,

Del sole che tra-

D'

una spiaggia

Dirompere,

lat.

dirumpere, in-

frangere, schiacciare, Inf. S5.


:

XXXIV,
di-

Dirotto, da dirompere pianto


rotta,

che discende, Inf. XX, 72. D' una nave che va a seconda per un fiume, Par. XVII, 42. - D'un discorso che scende o si adatta alla capacit di al-

lagrime

abbondanti,
dall'ali,

Purg.

XXIII, 87.

Dirubato,
XXXIII,
57.

rauben, ru-

Discendere da cuno, Par. XV, 44. una nave, Inf. Ili, 119. Discendere di... discendere di alcuno, Purg. Vili,

bare, spogliare;

spogliato,
lat.

Purg.

In si119. Par. Vili, 83; XVI, 97. gnif. att. discendere un colle, Purg.

Disaguaglianza,
XV, 83. Disagiare,
der
difficile,

dis-ce^ua-

H?, V ineguaglianza, la disparit. Par.

XXIV, 126. Discente,


lo, colui

lat. discens,

il

discepoInf.

che viene ammaestrato,

dal

lat.

din-agio, ren-

XI, 104. Par.

XXV,

64.

impedire, turbare, Purg.


lat.

Discernere,
guere. Al fisico
I,

riconoscere, distin-

XIX,
ria,
il

140.

Disagio,

dis-habere, la penu-

difetto, Inf.

XXXIV,
privo
lat.

99.

Disanimato,
Purg.
re,
il

d'anima,

XV,

135.

al morale, Inf. 75; IV, 12; XII, 37: XXXIV, 3. Purg. IV, 77; Vili, 34; XVIII, 11 XIV, 151; XVI, 131 XXVII, 129 XXXI, 137. Par. VII, 55

come

112;

III,

Disascondere,
contrario di
:

dis-absconde;

ascondere

mani-

e 62; Vili, 17 e 90; XI, 123; XIX, 56; Per scomXXVI, 104; XXIX, 53.

festare, Par.
la voglia,

XXV, 66. Disbramarsi, da brama,

partire, Par.

I,

78.

Discernersi, es-

cavarsi

sere veduto, Purg. XII, 63. Par. IX,


107.

Purg. XXXI1,2. Disbrigare, cavar d'imbarazzo,

Discettare, verbo

tolto dal lati-

Dischiavarsi

Disegnare.

439
lat.

no disceptare, disperdere, Par.


46.

XXX,

Discorde,

discors,
;

opposto,

Dischiavarsi,

lat. dis-clavis, diII,

Purg. X, 63. Par. Ili, 74 Vili, 140. Discordia, InL VI, 63.

staccarsi, liberarsi, Par.

24.

Discorrere,

lat.

discurrere,

Dischiomare,
vellere
i

lat.

dis-coma, di100.
discludere, di-

versi, scagliarsi, Par.

XV,

14.

muoAl-

capegli, Inf.

XXXII,

Dischiudere,
scoprire,
;

lat.

ludendo al Genesi (e. , 1, 2) Spiritus Dei ferebalur super aquas, si moveva,

Purg.

XXXI11,
100.

XIV, 138 XXIV,


70
;

132.

Par.

Partici p. di-

schiuso, libero, affrancato, Purg.

XXXI,

9.

XIX,

Escluso, privato,
tolto dal lat.

XXIX, 21. Discorso, il ragionamento, dizio, Purg. XXIX, 49. Diseosceso, add. verb. da
scendere
;

Par.

il

giu-

disco-

Purg. VII, 112.

di

ardua discesa,
pi

Inf.

XII,

Discindere, verbo
Disciogliere,

8; XVI, 103.

lacerare, strappare, Purg.

XXX1I,43.

Discovrire,
prire

comune
XXVIII,

disco138.

lat. dissolvere, scio-

gliere, porrein libert, Purg. XXVIII, 21. Staccare, Purg. XXXII, 158.

rivelare, Par.

Particip.

discoverto al fisico, sco1,

perto, Purg.
al

128. Par.

XXVH, 85 IX, 66;

Particip. disciolto, nel signif.


libero, che

prop.

non legato, Inf. XXX, Per est. parlar 108; XXXI, 101.

morale, rivelato, Purg. XVIII, 41.

di-colto, spedito, distinto,

16.

Purg. XIX, Libero, che non limitato n

lezione oscura alcune antiche ediz. Par. VII, 96, dove la Cr. e la Nidob. leggono didi

Discretamente,

rinchiuso, Purg. XXVIII, 106. Libero, distaccato da... Par. III, 117.

strettamente, v. ivi.

Discreto, da

discernere, giudizio-

Disciplina,
105
discipline,
flitte a

al

pi.

Purg. XXIII,
in-

so, sensato, savio, Inf.

XXXI,

54.

pene ecclesiastiche
il

un peccatore.
colore,

Chiaro, preciso, Par. XII, 144, v. ancora Par. XVII, 34.

Discolorare, perdere
Purg. XI, 116.

Discrezione,
XXXII, 41. Discrivere,
v.

la

divisione, Par.

Discolpare,
sare, Purg.
Vili, 94.

lat.

disculpare, scu-

Descrivere.
,

XXV,

33.
,

Disconfortarsi, scoraggisi
La Nidob. e diversi mss.
pei
:

Inf.

leg-

lat. dis-hgnari avere a sdegno, Purg. IX, 27. Disdegno, l' ira, Inf. Vili, 88; IX,

Disdegnare,

gono

sconfortai, v. ivi.

88; XXXII, 131. Par.XVI, 137;


inaa...

Disconvenevole (voce),
bile, disadatta,
Inf.

113;

XXIX,

89.

XXVI,
Avere
Inf.

Il

disprezzo a che

che non propria

altri ci

muove,

Inf.

XIII, 71.

XXIV, 66. Disconvenire, non convenire, Inf. XV, 66. Discoprire, dal lat. del medio
evo
discoaperire, scoprire, inventare, Inf. XXIX, 128.

a disdegno, sdegnare, disprezzare, in disdegno, Inf. XIV, 70. X, 63

Disdegnoso,
Inf.

iroso, indignato,
34.

XIII, 70;

XXIX,

Sprezzandispetto, Inf. XVII, 132. te, pieno d' un nobile disdegno, Purg.
VI, 62;

Pieno

di

Discordante,
opposto, Par. IX, 85.

lat.

discordane,

XIV, Disdirsi,

48.
lat. dis-dicere,

negare,
per:

Discordarsi,

differire, esser di-

Purg. 111,109.

verso, Purg. XXXIII, 89.

Disegnare,

lat. designare,

140
descrivere
,

Diserrare
rappresentare
,

Disio.

XXXII,
XXII,

68.

Purg.

Indicare, dire, Purg.


v.

da Dio. perch quello che la faceva non era in grazia di Dio confronta
;

74.

Purg. IV, 135.

Diserrare,
Diserto,
prop. Inf. 152. Par.
I,

Disserrare.
X,
21

Disgradare,
gredi,

lat.

dis-gradus, di-

lat.

desertum. Nel signif.


;

XXX11, 32. Per est. la vita umana, Purg. XI, 14. Diserto, add. Inf. I, 29; II, 62: XIV, 99. Purg. I, 130 III, 49; VI,
I05.

64. Purg.

XXII,

diminuire nella larghezza, Purg. XXII, 133. Sembra che D. voglia di-

re: Quest' albero ha i rami superiori pi distesi degli inferiori, all'opposto

del pino. Gli antichi comentatori ammettevano che quest'albero avesse


le radici rivolte al cielo e
i

Add. verb.

di

disertare, di-

rami sulla

serto di... privato,

abbandonato, Purg.
lat.

terra,

XVI,

58.

cio che stasse capovolto; il che inverosimile. La Cr. legge diivi.

Disfamare,
Disfare,
lat.

dal

fames, sazia76.

gradare, v.

re, tr la fame, Purg.

XV,

distruggere, Inf. HI, 57. Purg. V, 184. Par. XVI, 109. Lacerare, Inf. XXII, 63.

dis-facere,

alleggerire, scaricare, Par. XVIII, 6. Disgravarsi, alleggerirsi, Inf. XXX, 144.

Disgravare,

Disfarsi,
76.

XVI,
XVI,

perire, Par. Particip. disfallo, distrut-

spegnersi,

to. Inf.

VI, 42. Purg.

109.

Nel signif.
,

XXIV,
fig.

87. Par.

Disgrevare, altra forma del verbo precedente, Purg. XI, 37. Disgroppare, da groppo, v. ivi, sciogliere un nodo, Purg. IX, 126.
Disiante, add. verb., da disiare f bramoso, desideroso, Par. V, 86. Disianza,ildesiderio, Par. XXII, 65; XXIII, 39; XXXIII, 15. Disiare, forma poetica contratta
di disiderare, Inf.
II,

derelitto,

disperato, Inf. VIII, 100.

Disfavillare
scintillare, Par.
gnif. fig.

lat.

dis-favilla,
89.

XXVHI,

Nel si54.

Emanare, splender da lungi, Purg.


XV, 99. Disfiorare,
Disfogarsi,
dola, Inf.
lat. defiorare.

arrossire, Par.

XX VII,

71

XXII, 62;

XXX,
Nel
si-

140. Purg.

Ili, 40.

Par. V, 119;
Inf.

gnif. fig. disonorare, Purg. VII, 105.

v.

Foga, sfogare

la

XXVII, 135. Disiato, desiderato, Purg. XXXIII, 83.

V, 133.

sua passione manifestandola o esalan-

Disiderare,

XXXI, 71. Disfrancarc, dal


;

XXX,
lat.

lat. desiderare, Inf. 137. Par. Ili, 65. Alcune ediz.

del

medio

evo francus, libero

togliere la libert, assoggettare, Par. VII, 79. Disfrenato, dal lat. frmum ; per

leggono desidera, Par. XXVI, 120. Disideroso, pieno di desiderio, bramoso di... Inf. X, 43. Purg. XX, 146, dove alcune ediz. leggono desideroso, v. ivi. Par. II, 2.

35,

est.unafrecciascoccata,Purg.XXXII, propriamente che si scioglie dal

Disigillarsi, dal
Nel
Par.

lat. sigillum.

freno.

signif. fig. dissolversi,

fondersi,

Disgiungere, lat. disjungere,


parare,
Inf. XIII,

se-

141.
64.

giunto, Purg.

XXV,

Fesso,
il

Particip. disin-

XXXI1I,64. Disio, forma poetica

e contratta

terrotto, Purg. IX, 51, v. pure


74.

verso

IV, 42; V, 82 e 113; VI, 83; Vili, 37; IX, 107;

di disiderio, Inf. Ili, 126;

II

Purg. VI, 42,

prego da Dio era disgiunto, la preghiera era lontana

X, 18; XIV, V,85; Vili,

93. Purg. Ili, 41


1
;

IV, 29; XI, 39 e 86: XIII, 87;


;

Dtsioso

a...

Dispensa.

141
forma antica per
eccesso,
l'
:

XIX,

87;

XXI,
1,
;

38;

XXXI, 54; XXXIII,


40;
III,

Dismentare,
Dismisura,

61. Par.

83;

II,

126; IV,

dimenticare, Purg. XXI, 135.


1'

117; VII, 121


15;

XX,

IX, 79; XV, 68; XIX, 77; XXI, 48 e 51 XXII, 61


; ;

imrno-

XXVIII, 52; XXXIII,

46.

deratezza,lnf.XVl,74. Purg.XXII,35.

L' ogget-

to del desiderio, Purg. Disioso a... pieno

XXIV,

111

Dismontare, dal lat. del medio evo montare da mons, discendere,


lnf.

di desiderio,

Purg.

XXIX, 33. Disirare, lat.


Disire Digiro

Disnebbiare,
desiderare, v.

XI, 115; XIV, 118; XXIV, 73. da nebbia, lat. nela

De-

bula, dissipar

nebbia
lat.

schiarire,

SIRARE.
V. Desire.

Purg. XXVIII, 81.

Disnodare,

dal

nodus, mani-

festare, rivelare, Purg.

XIV,

57.

dal lat. lacus, Purg. III, 15. Si disputa sul signif. di questa

Disfogarsi,

Disnodarsi, liberarsi, Par.


lnf. XIII, 140.

XXXI,

90.

voce. Gli antichi cementatori

la

tene-

Disonesto, indegno, vergognoso, Impuro, Par. XXVI,


dal
lat.

vano sinonima
di e <lopo di

di

stendersi.

Lombar-

140.

che

esso Monti sostengono dislagare significa elevarsi so:

Disonnarsi,
svegliarsi, Par.

somnus,

XXVI, 70.

Confronta,

pra le acque; il che confermato dal luogo del Par. XXVII, 139, dove si-

Purg. XVII, 40.

Di sopra

milmente detto del monte del Purgatorio che


si

IMsoL
lnf.

TD
lat.

'

leva pi dall' onda.


lat. de-ligare:

Dispaiare,
VII, 45.

Dislegare,
XXXIII,
Par.
31.

mente: sciogliere.

Liberare, Par. Distaccare lo spirito,

propria-

dis-par, separare,
di
9.

Impedire l'andar

fronte,

Purg.
52.

XXV,
la

Render

diseguale,
lnf.

romper
lat.

proporzione,

Spiegare, manifestare, Purg. XXV,


31,

XXIV,
1'

30, disleghe per: disleghi.

XXX,

Dispari,
pari
120.
a...

da colpa, discolparsi, Purg. XXXI1I,120. Dismagare. Questa voce consimile alla spagnuola desmayar, divenir debole, venir meno ec. D. l'usa

Dislegarsi spiogo.

dove

ediz. di Firenze legge

rfi-

differente, Purg.

XXIX,

dispar, disuguale, Dis134.

incomparabile, Purg. XIII,


lat.

Disparire,
rire, al

dis-parere, spa-

perf. dispario
93.

Purg.

XV,

per
93.

dispar,'

Disparve, Purg.

due sole

volte,

ma
v.

pi spesso la forivi.
Il

XXVI,

134. Par.

XXX,

Parti-

ma

smagare,
:

signif.
,

pare

cip. Disparito, lnf.

XXII, 136.
contratto di dis-

quello di togliere, far perdere come,

Disparmente,
28.

Purg. 111,11.- Nel Purg. XIX, 20, pare che significhi: traviare, cavar fuori
del

parimente, inegualmente, Purg.

XI,

cammino, o

far

smarrire

lo spirito.
:

Dispensa.
voce
tanto, Purg.

11

significato di questa

Discagliarsi, propriamente

di-

oscuro. Trovasi

due volte

sol-

sfare le maglie. D. l'usa per est. per: scorticarsi, laoerarsi con le unghie,
lnf.

XXVII, 72 Pria

che la

notte avesse tutte sue dispeme, pare


significhi:

che

XXIX,
dal

85.

prima che

la notte si fosse

Dismalare,
rar

dal lat.

malum,
,

libe-

male,

dal

peccato

Purg.

XIII, 3.

Par. V, 39, dove par che significhi

diffusa dapertutto; dispensa tolto nel signif. di: distribuzione, repartizione.


:

112
digestione,

Dispensare

Dispregio.

divisione, separazione de' succhi alimentari.

come

Dispiccare,
:

d' origine

incerta,

Dispensare,

nei signif. di

di-

propriamente staccare, cogliere. Nel signif. fig. dedurre, Purg. XV, 66.

spensare da qualche cosa, Purg. V, 35. Par. XII, 91 Non dispensare o due
o tre per sei,

Dispiegare, lat. dis-plicare,


66; XXXIII, 33.

sten-

dere, manifestare agli occhi, Par.

dispensare

pare che significhi non dal restituire una cosa


:

V li,

D'un fiume che

male acquistata, purch se ne


parte alla Chiesa.

faccia

scorre, Purg. XXX1II,116. Dispietato, dal lat. pietas, senza


piet, Inf.

Nel signif. di:


al ver

XXX,
in

9.

repartire, distribuire, Par. XVII, 54

Dispitto,
v. ivi.
Inf.

ma

la vendetta

Fia testimonio

Avere in
36.

rima per
dispitto,

dispetto,

sprezzare,

che la dispensa.

difficile di cavar senso plausibile da queste parole. Le interpretazioni de' comentatori che
per Io pi attribuiscono a la il valore la verit (la verit che la ven:

X,

Dispogliare,
117.
d'

lat. spoliare

un

albero delle sue foglie, Par. XXVIII,

Dispogliarsi, al
Inf.

fig.

spogliarsi
54.

di

un sentimento,

XVI,

Par.

detta dispensa), fanno forza alla lingua e non sodisfanno. Io vorrei leggere eh' ella dispensa, e l' ortografia
dei mss. autorizza questa congettura,

ticip. dispogliato,

spogliato di

foglie,

Purg. XXXII, 38.

Disporre,
un carico,
Par.
II,

lat.

Inf.

XIX,

disponere, por gi 44. Disporre,

e in

tal

caso

il

senso sarebbe

Ma

la

render proprio, Purg.

Ili,

vendetta divina cadendo sopra ai veri colpevoli, sar testimonio alla verit che questa vendetta dichiara. Ovvero

120; XIII, 80;

XXX1I,87.
alcuno,

Disporre

32 XV, 33. XXVI, 111


;

lo spirito di

Inf. II,

136; X, 21.

Ben di6.

bisognerebbe riferire la alla colpa de) verso 52, nel senso di Il vero che dispensa la colpa, cio: che distri:

sporre, rassicurare, Par.

XXII,

Particip. disposto, accessibile, Purg. X, 54. Disposto a fare una cosa,

buisce o attribuisce

la

colpa a chi ve-

ramente

si

spetta.

1,

Disperare, lat. desperare, 12. Particip. disperato, Inf.

Purg.
1,115;

XX, 4. Purg. XXIV, 81 XXV, 47; XXXUI, 145. - Par. XXX, 54 e 138. Ben disposto, Purg. XX, 100
Inf.
;

XXXIII,5.

Dispergere,
Inf.
l'

dal

lat.

spargere,

Mal di21. Par. X, 144. -Destinato, sposto, Par. XXII, 39. Par. Vili, 104.

XXXIII,

X,

48.

Purg.
,

Ili,
il

Nel luogo del-

Disposare,
comunemente
:

lat.

desponsare

pi

Inf.

XXIX

130,

perf. disperse, po-

trebbe provenire da disperdere.

sposare, contrar matrimonio, Purg. V, 136. Par. XI, 33.

Dispetto,
sprezzo che
Inf.

sost., lat. despeclus, l'in-

dignazione, Purg.
si

XV,

96.

il

di-

dimostra ad alcuno,
29. Purg.

Disposizione , la disposizione La dicorporale, Purg. XXXI1, 10. sposizione dello spirito, il vizio, Inf.

XIV, 71; XVI,

XI, 64.

XI, 81.

Add., disprezzato e spregevole, Inf. IX, 91. Par. XI, 65 e 90.

Disposto, v. Disporre. Dispregiare, dal lat.


sprezzare,
rigettare,
Inf.

pretium,

Dispettoso,
47. Purg.

indignato, Inf. XIV,


26.
Inf.

XI,

111.

X, 69; XVII,

Purg. Vili, 132; XXII, 87 e 147.

Dispiacere, lat. dis-piacere, XV, 31; XXIII, 128. Par. X, 61.

Dispregio, il disprezzo,
51.

Inf. Vili,

Avere in dispregio, disprezzare,

Disserrare
Inf.

Distribuire.

143

Dispregi, male azioni, turpitudini, Par. XIX, 114. Disserrare, dal lat. sera, serra-

XXIII, 93.

XXIII, 125;
Purg.

XXV,

87;
I,

XXX1U,
81.

68.

XIX,

126. Par.

Distesa

lingua, Par. XI, 23, parlare chiaro e


distinto.

aprir con chiave, Inf. XIII, 60 XXVII, 103. Purg. IX, 125. Par. XI, Per est. aprire l' intelletto, Par. 60.

tura

Distillare,
XXIII, 97.

lat. destillare, stillare,


,

Aprire per dar la via alle grime, Inf. XII, 136. Risvegliar
II,

cader a gocciole
sgorgare, Purg.

54.

la-

Versare, far cadere, far


XV,
95. Par. VII,

gocciolare

Inf.

la

67;

compassione, Purg. XV, 114. Disserrarsi, d' un fiume che sgorga d'un Della folmonte, Inf. XX VII, 30.

XXV, 71 ;XXXI1I,62.
Distinguere,

notare la diffe-

gore, nello stesso signif. Par. XXIII,


40.

Derenza, Par. Vili, 129; XI, 27. scrivere partitamente, Inf. XI, 68.
Par. XXVIII, 132.

Particip. distin-

Dissetare,
Dissimile,
il

dal

lat. sitis,

cavar

la

to, Par. 11,117

XXXI,

132.

Distin-

sete, Par. VII, 12.

to,
;

indicato,

Inf.

XI, 30; XVIII, 9.

diverso, Par. VII, 80


si

verso richiede che

pronunci
34

dis-

Purg. XXIX, 76. XVIII, 96 e 108.


Par.
IV, 12.

Ornato,

Par.

simile.

Distinto, chiaro,

Diversificato, Par.

Dissiparsi.

Inf.
si

XXXI,

la ri-

XXV1M15.
Distinzione. Par. XIII, 109; XXIX, 30. Al pi. le diverse essenze, Par. 11,119.

ma

richiede che

pronunci dissipa
lat.

per dissipa.

Dissolvere, forma
sciogliere, Purg.

per

di-

XVI,

38.

Distante,
71. Par. IV, 1;

lontano, Purg.

XXIX,

corpo,
ediz.
se,

Distoreersi, lat. distorquere ; il le membra, Inf. XXIII, 113.


di tutte le

XXI, 107; XXII, Io0; XXIII, 116; XXVIII, 25 e 36.

Invece di storse della Cr. e

zia.

Distanza, e talvolta DistanInf. XXVI, 134. Purg. XXIX, 48.


Distare, verbo
tolto dal lat, esser
;

moderne, Aldo legge Qui distorInf. XVII, 74. V. Storcere.

Particip. distorto, dei

Par. VII, 9. lontano, differire, Purg. XXIX, 81 XXXIII, 89. Par. XXVIII, 38; XXXI
74.

XIX, 8

membri, Purg. dei cardini d'una porta,


il

Purg. IX, 133.

Distretta,
t,

bisogno,

la

necessi-

Purg. IV, 99.


pi

Distendere
le ali, Inf.

Distrettamente,
la

comune:

mano,
;

il

piede,
:

strettamente,

VI, 25; XIII, 49

XV, 25

esattamente, attentamente, Par. VII, 96. Aldo e alcune

XXV,o5;XXVIII,63;XXX,9;XXXIlI, 148. Purg. XXII, 75. Par. XXXII,


96.

antiche ediz. leggono discretamente. Distretto, lat. dislrictus e pi

Nel

co, Purg.

signif. di distendere un arXVI, 48 A/ quale ha or ognun

spesso

disleso l'arco,

oggetto verso il quale niuno tende l'arco o mira, cio: di che niuno si cura. Distendersi ,
estendersi,
128.
Inf.

stretto occupato da un oggetto, ritenuto da qualche cosa, Purg. VI, 104 ; e III, 12, dove la Cr. e quasi

tutte

le

ediz.

moderne leggono
lat.

ri-

stretto.

XX, 80; XXXIV,


69;

Distribuire,
VII, 76.
tratto di
:

distribuere, Inf.

Purg.

XXIll,

XXXI,
103.

76. Par.

XXVIII,

XXV, 58; 66; XXX,

Particip. distribuito condistribuito, Purg. XV, 61.

Particip. disleso, Inf. XII, '12;

Par.

II,

69.

Ut
XI,

Distruggere
des^ruere, Purg.
60.

Divellere.

Distruggerc,lat. 1 12; XVI, 70. Par. XX,

Par-

Di tanto,
Dite,
cifero o
/'

v. Di.

lat.

Dis, altrimenti detto

LuInf.

ticip. distrutto, Inf.

Le anime dei dannati sono 11,72. dette anime distrutte, Inf. IX, 79.

XXIV,

103. Par.

imperador del doloroso regno.

Salatino

il principe dei Diavoli, XI, 65; XII, 39; XXXIV, 20.

Una

Distruggitore,
Inf.

il

distruttore,

XXII,

51.
v. Di.

ferno,
dal

sola volta la parte inferiore dell'Inil basso Inferno detto Dite,


Inf. VIII, 68.

Di su,

Disubidire,

lat. obedire,

non

Dito,

lat.

digita, Inf.
;

XXV,

45

obbedire, Par. VII, 100.

Di subito,

v. Di.

Destinarsi, comune

disunirsi, se-

XXIX, 26. Purg. V,3 VII, 52; XXIII, 19; XXVI, 116. Par.XXII, 110; XXXII, 57. - Al pi. le dita, Inf. XXIX, 85.
Purg. XII, 133.
58.

pararsi, distaccarsi, Par. XIII, 56.

Disusare,
una cosa non

dal lat. uti; far

che

- Iditi, Par. XXVIll,


dito, Inf.
;

Nominare a

V, 68, ac-

sia posta in uso,

impe-

cennare col dito

dir l'uso, Purg.

X,

2.

Svelare, scoprire, manifestare, Purg. XXXI, 136. Disvellere, Disvegliere, Disverre, dal lat. veliere. Particip.
disvelto,

Disvelare

espressione ardita ma dantesca, che alcuni comentatori vorrebbero modificare scrivendo Ombre mostrommi, e nominoli e, a dito. Drizzare il dito, Inf. X, 129, alzare
dito

il

per

cattivar

l'attenzione

del-

strappar con violenza,

Inf.

l'uditore

come Purg.

Vili, 96;

XIII, 95.

Disvestito, propriamente

spo-

Poggiali e Viviani preferiscono lalez. a cui dirizzo il dito, che a me sembra

gliato delle sue vesti; per est., liberato da un dubbio, Par. I, 94.

un glossema. mento al naso


quale
diti
il

Mi
il

posi

il

dito su dal

Inf.

XXV,

45, gesto col

Disviare,
nar
la

dal lat. via; abbandobuona strada, Purg. XVI, 82,

s'

impone
Par.

silenzio.

Nel
li

si-

gnif. fig.

XXVIH, 58
tal

Se

tuoi

dove

la Cr.,
si

Aldo e Ugo Foscolo leg-

non sono a

nodo

Sufficienti,

se

gono

svia. Par. VI, 116.

In

signif.

att. traviare,

allontanare dalla
38.

buona

tuo intelletto non capace di vere questa difficolt.

risol-

via, Purg.

Par. IX, 131. Particip. disviato, indotto in errore, Par. XII, 45.

XXVIII,

Di traverso, v. Di. Dittare, lat. dictare,


D. T usa per disusato.
:

v.

Dettare.
12, ora

dire, Purg.

XIV,

Disvilupparsi,
lum
,

forse dal lat. ve,

liberarsi
32.

sciogliersi

Purg.
si

XXXIII,
scioglie
146.

Particip. disviluppato,

inspira, Purg.

Dittatore, quello che detta, che XXIV, 59. Voce anti-

liberato, sciolto; d'

un'anima che
Par.

quata.

dal

suo

corpo,
dal

XV,
vilis,

Diurno,
giorno,
il

ci

che appartiene
il

al

calor diurno,

caldo della

Disviticchiare,

lat.

propriamente: disciogliere; per est. riconoscere nonostante gli ostacoli,


Purg. X, 118.

giornata, Purg. XIX, 1. Diva, v. Divo.

Divallarsi,
fiume che
si

dal lat. vallis;

d'un
98,

Disvolere,

dal lat. velle,non voler


;

precipita, Inf. confronta con avvallare.

XVI,

pi ci che uno prima voleva rinunziare ad una volont, Inf. 11, 37.

Divellere,

dal lat. veliere, sradi-

care, allontanare, Par.

XXVII,

98.

Divenire
Divellersi,
Inf.

Divisare.
narsi
dall opinione
di

443

strapparsi,
100.

allontanarsi,

XXXIV,

XX Vili,
;
;

133.

alcuno, Par.
Inf.
;

XXV,
XXV,

Divenire. Inf. XVII, 88 XX, 41 75; XXVI, 98; XXX, 4 e 38; XXXIV, 22. Purg. 11,9; XIV, 139;
61
;

XXVI, 52

Particip. diviso, Inf.

Separato,

Purg. VI, 19

XVII, 109

V, 135. XVIII, 139.

Rimemorar per

concetto diviso, Par.

XXVII, 14

XXX1I1,

39.

XXIX,
eletti
si, di

81, pare che significhi: Gli


di

Par. XIII, 62; XXII, 57;

XXVII,

13.

non hanno uopo

rammentar-

Venire, giungere, Inf. XIV, 76; XVIII, 68. Purg. Ili, 46. Particip. divenuto, Inf. XXV, 70 e 136. Par.

distaccare, di separare, il lor pensiero, la loro attenzione dagli og-

XXX,

90 e spesso.
l'atto di

getti presenti. Divieto, dal lat. velare, la proibi-

Divenire, sost..
Purg. VI, 27.
venire,

divenire,
didiII,

Nel zione, Purg. Ili, 144; X, 36. luogo del Purg. XIV, 87 la sola Cr., e
per semplice congettura, ha voluto introdur la lez. di consorto o divieto,

Diventare, altra forma per: ma sempre nel signif. di:

venire, Inf.

XXV,
;

116. Purg. 1,6;

mentre

la

Nidob. con tutte

le

antiche

69;

III,

141

VI,

125;

XIV, 58;

ediz. legge Ov' meslier di consorto divieto, ci

XXVII, 39. Par. VI,85; XX, 78; XXV, 120;XXXUI,100.

che significa
1'

beni che

ri-

chiedono

Diversamente,
Par. Vili, 119;

in

vari

modi,
141
;

compagno

esclusione (divieto) di un che non o concorrente


;

XV,

81

XXIX,
;

vogliono essere

divisi. 1

Nel

medesidi

XXXII,

66.
Inf.

mo
HI, 25 VI, 86
;

Diverso.

XI,

sto

come spiegazione luogo vedi Purg. XV, 45.


signif. e

que-

39; XIV, 21; XVII, 126;

XXIV, 83;

Divimarsi,
gliersi

dal lat. vimen, scio36.

XXIX,
71
;

e 66;

XXXII,

12. Purg. IV,

da un legame, Par. XXIX,


add.
Inf. 1,

IX, 77; XII, 112; XIII, 48; XVIII, 14*; XXV, 93: XXVIII, 114. Par. I,
li,

Duino,

39;

III,

5; V,

59; VI, 124; VII, 46; Vili, 122; Per lo pi si costruisce XI, 126. con di, alcune volte con a, Inf. IX, 12.

37;

Purg. XIII, 48. da tuttoci che


ribile,

36; XII, 133; XX, 30; XXI, 16 e 82. Purg. II, 38; XVII, 55; XXI, 65; XXVIII, 2; XXX, 16 e 112; XXXIII, 88. Par. II, 112; IH, 59 IV, 140; VII,
;

Ci che differisce
conosce, onde
:

si

or-

spaventevole, Inf. VI, 13. Talvolta diffcile decidere quale dei

64; Vili, 25 e 135; XIII, 141 XX, 139; XXIII, 73; XXIV, 99 e 142;
;

XXVII, 95e110;XXVIlI,50;XXIX,
90;

XXX,
37.

due
neir
143.

signif. della

voce prevale, come

XXXII,

142;

XXXI, 22
signif. di
:

Nel

e 99; indovi-

Inf. VII,

105;

XXU,
151.

10

XXIX,

Per ultimo: ci che differisce

sost., ci

Il divino, no, profeta, Purg. IX, 18. che l' uomo ha avuto da Dio,

da... Inf.

XXXIII,

opposto
v. Di.

all'

umano,

cio: ci che

ha

Di verso, Di vr,
Partire, Par. X, 63.
Ili,

Dividere. Purg. XVII,


108.

112.

ricevuto dall'uomo o

dalla natura,

Fendere, Purg.
allonta-

Purg.

XXV, 81. Par. XXXI, 37. Divisare. Purg. XXIX, 82. 1 com:

48.

Separare, Purg. XXVII,

Dividersi, separarsi,

mentatori attribuiscono quasi tutti a questo verbo il signif. di descrivere,


Ove

a la vera lezione i Basta la semplice costruzione grammaticale per far conoscere concorrenza. mestieri divieto di consorto, cio: dove occorre che non si accetti
-.

10

146

Divisione
ci

Dottino {Fra).

che
so.

sembra una spiegazione

a sen-

Ma

piuttosto l'antiquato fran;

cese deviser, parlare, raccontare coni' ci come io diviso, vale


:

per-

96; XVI, 52; XXVIII, 13; XXXIII. 61. Purg. IV, 1 ;XXI, 67; XXIII, 12 e 56; XXXI, 69. Par. XXXII, 11.

io

ho

Doglienza,
giona dolore,

il

dolore, Inf. VI, 108.


ci

detto,
le

il

che confermato dalie paro-

Doglioso, doloroso,
Inf.

che ca-

precedenti a mio avviso. Divisione; la dissenzione intesti-

XI, 34.

Dolce,
gnif. fisico

lat. dulcis,

add.

I,

Nel

si-

na, Par.

XVI, 154. Diviso, v. Dividere. Divizia, la ricchezza, l'abbon-

e morale, Inf.
;

43; V,

danza

in

signif. fig.

Par.

XXXI,

XXIV, 21. 118; X, 69; XVI, 61 Purg. 1,13; III, 66; IV, 44 e 109; VI, 71 X 47 XI, 6 XVIII, 44 ; XXVI r
; ,
;

136.-^1 gran
bondanza,
Inf.

divizia, in

grande ab-

XXII,

109.

99; XXVII, 115. Par. Vili, 93; XXIII, I dannati, Inf. VI, 88, chiamano 2.

Divo,

divino, celeste, Par.

XXIV,
la

dolce

mondo

la

23. D. d questo epiteto a Beatrice,

vita terrena dell'

dimora terrestre, uomo.

la

Par. IV, 118, onde, esprimere

sua

Dolce,
Dolce,
XXXIII,
16
;

avv., dolcemente,
la

Par.

ammirazione verso

di quella.

XXlII,97e128.
sost.,

Divorare,
VI, 30. Par.
fig. Inf.

XXVII,
142.

nel signif. prop. Inf. nel signif. 131

dolcezza, Par.
II, 1

63.

XXXI,

Dolcemente.
Par. XXII, 121.

Divoramento.

XXXI,
6.

98.

- Con dolcezza, Purg.


il

Purg.

13; Vili,

Divoto, lat. devotus, v. Devoto. Divozione, Ut. devotio, Par. X,56. Doagio, Douay, citt che a tempo
di
l'

XIV,

Dolcezza,

benessere, Purg.

II,

114. Par. 111,38;

D. apparteneva alla contea delAnaldo {Hainaut) o de' Paesi Bassi,

X,147; XXIX,
la

140.

Dolcezza

di...

tenerezza, Inf.

Purg.

XX, 46. Doccia, dal


;

XXVI, 94. Dolcino (Fra) famoso

caposetta

lat.

ducre o

dal greco

Sof
46.

condotto,
lat.

Inf.

XIV, 117; XXIII,


Par. XII,

del sec. xiv in principio. Era piemontese di Novara e aveva divulgato i suoi

dogmi che avevano per


i

fine di

Dodici,
135.

duodecim,
ali.

riformare

costumi e

il

culto nell'Ita-

dba, ora daube, Purg. XII, 105 ad elade Ch' era


sicuro

Doga,
il

dall'antico

lia superiore. Perseguitato ed assediato nei monti di Novara, vi si difese

co' suoi

per lungo tempo e con ammie


i

quaderno e la doga, allude a certo che in que' tempi aveva trovato


1'

rabile valore; alfine, vinto dalla fa-

me,
ra,

si

arrese

suoi avversari,
il

non

astuzia di scambiare una doga a una

rispettando in esso

prigionedi guerl'eretico, l'ar-

pubblica misura per diminuirne la


capacit.

ma considerando

Dogare.
Inf.

Che

il

gran petto
il

ti

doga,

XXXI,

75, espressione oscura,


:

sero vivo a Vercelli nel 1307, non senza per aver prima fatto di lui ogni pi atroce strazio, eh' egli sofferse cor*
fortezza e costanza di vero martire.

forse significante
al

che

corno appeso

collo del gigante, fascia o piuttosto solca il di lui petto.

Sebbene poco

si

sappia e oscuramente

Doglia,

dal

lat.

dolere,

il

dolore

delle sue opinioni ed intenzioni, per certo che la maggior parte dei dog-

sia fisico sia morale, Inf. 1,102; IX,

mi

a lui attribuiti dalla parte avversa,

Dolcissimo

Donato (Ubertino).

147
raramente per: di Inf. XXII, 47; XXVII,

XXVIII, 55. (Vedi 1 eccellente Opera Fra Dottino, und die Patarener, von J. Krone
: ;

sono prette calunnie.

Inf.

Domandare,
mandare,
98;
v. ivi.
92.

XXXII,

Lipsia, 1844.)

Domare,
Purg.
67.
Inf. 1,
l'

Dolcissimo.
XX11I,57;

XXX, 50.

Par.

53.

soggiogare, Purg. XI,


vincersi,

Domami,

dome per:

XXM,

domi, Purg. XIII, 103.

Dolente,

che prova dolore,


Inf.

Domenico

(San), fondatore del-

116; XIII, 129; XXI, 135; XXVIII, 9.


Afflitto,
triste,

XXI!, 145;

XXXII,

35. Purg. VI, 2;

XV,

81 e 91

XVIII, 120; XXXI, 68. Par. VI, 75. Pieno di dolore, miserevole, e ci che apporta dolore, Inf. 111,1 VI, 46;
;

Ordine dei Domenicani, nato a Calahorra nella Castiglia Vecchia, nel 1170, morto a Bologna nel 1221, Par. X, 95. V. pure Par. XII, 31 e seg. dove san Buonaventura racconta
la di lui vita.

VII, 19; IX, 32;

XXVII,

57. Purg. VII, 22.

Ci che

121

XXXIV,
esprime
1*

Dominazioni, nome
condo
il

dato, sea

libro

attribuito

Dionigi

dolore,
XII, 37.

Inf.

V, 25; IX, 126. Purg.

Areopagita De calesti hierarckia, ad una delle gerarchie degli angeli, Par.

Dolersi, gemere, lamentarsi, afalcuna cosa, Inf. XVI, 70 XXIV, 151 XXVI, 19 e 62. Purg. VII, 126. Par. XV, 10. Provar commifliggersi d'
;

XXVIII,

122.

serazione,
ti

Inf.

XXXIII,
127.

40.

1' imperatore, persecutore de'Cristiani, Purg. XXII, 83. far dono, Par. IX, 58 Donare,
;

Domiziano,

TI

duole, Inf.

XXX,

capo

XIV,

46.

Mi
di

duole,

Donato,

Elio,

lat.

Mlius Donatw,

impers. dolersi della sorte

alcuno,

Inf. Il, 51 XVI, 12; XXI V, 133. Purg. Al perf. dolve dal lat. doIV, 123. luit, antica forma per: dolse, Inf. II,

grammatico romano del iv sec. autore d' una grammatica latina che fu
usata nelle scuole durante tutto
il

medio evo, Par. XII, 137.

51.

Donato
v.

o
44.

Donati (Duoso).

Dolo,
lersi,

Duolo.
dolore, do131.
fisico e
Inf.

Dolorare, esprimere
gemere,

Benvenuto racconta che Buoso Donati della illustre famiInf.

XXX,

Dolore.

Nel signi

XXVII,
f.

glia fiorentina di tal

nome, aveva nel

mo-

suo testamento
al

fatto grossi legati in

2 e 26; v,3 e 121; XI, 27, XIII, 102; XIV, 39 e 66 XVIII, 84; XXIII, 98; XXVII, 12: XXIX, 46;
rale, Inf. Ili,
;

il che poco piacque suo figliuolo Simone, il quale per li-berarsene indusse Gianni Schicchi,

favor dellaChiesa,

XXX, 21; XXXIII, VI, 76 e 151 ; X, 78 81. Par. VI, 41.


Doloroso,

5.
;

Purg. V, 127;
95; XX11I,
Inf.

XV,

falsario di persone (V. Schicchi) a porsi nel letto di Buoso, fingendosi lui ancor vivo, e cos det-

eccellente

pieno di dolore,

111,17; IV, 8; V, 16 e 114; XII, 108;

tare un testamento pi a suo modo. Il medesimo Buoso trovasi probabil-

XIV, 10; XVII, 53;


16; XXXIII, 56;

XXX,

19;

XXXI,
Par.

XXXIV,

28.

mente nel!' Inf. XXV, 140, fra ladri, come reo di baratteria per secondo
i
;

XVII, 137.

altri,

non

lui,

ma Buoso

degli Abati

Dolve, v. Dolbre. Dolzore, forma antica


per
:

e poetica

debbesi intendere per questo dannato. V. Abati.

dolcezza, Par.

XXX,

42.

Donato

(libertino), genero

di

Donde
Eellincione Berti, v. ivi. Egli si rec ad offesa che il suocero avesse sposata una delle sue figlie ad uno degli

Donneare.
pi bella delle cavalle
d'

equino,

Inf.
,

XXXIII,

43.
,

un branco

Donna
Donna
29.

di di del

Provincie

dominatrice

Adimari

la cui nobilt

parevagli di

Provincie, Purg. VI, 78.


ne, Par. XXIII, 106;

signora

troppo recente data, Par. XVI, 119. Donile o D* onde, lat. de-unde,
Par.

del, regina del cielo, la santa Vergi-

X,

70.

XXXII,

Da dove, per mezzo

della quale, Inf. XXV, 85. La Nidob. Per il che, Purg. IX, legge onde. 138. La Nidob. legge per che, ma ha

Santa Lucia, Purg. IX, 88. Beatrice spesso chiamata da D. mia Donna e

da

altri tua

donna, Par. V, 94; VII,

11; Vili, 15; 16;

XV,

32; XXI, 2;

XXV,

tutto V aspetto di glossema.

Donna,
124;
69;
21

lat.

domina,
I,

Inf. II,
;

53 e

137

XXVI,
e

68; XXV11I, 40;

XXXII,

88; XIX, 26; XX, XXIII, 101 XX VII, 98; XXVIII, 40; XXIX, 14 e 61 XXXII, 25. Par.
;

XV, 90. Purg. XIV, 109; XV,


;

91

IX, 55; X,

rola, Par. IV, 134.

Donna rivolgendole la pa Donna chiama

pure
13.
ta

la

Nostra Donna, Madonna, la sanDifficilis-

santa Vergine, Par. XXXIII,

Vergine, Par. XXI, 123.

Ili,

98;

X,79;XI,

58; XII, 64;

127, e molto pi spesso.


virt, Inf. II, 76,

Donna

XX,
di

un epiteto che Virgilio d a Beatrice e che sembra cavato dal libro di Rut (in, 11): Scit omnis populus mulierem te esse virtucio donna di provata virt. Donna gentile, Inf. II, 94. Io credo che l'interpretazione da me data di que'ci sto luogo nell' a. 1832 in un opuscolo sopra due primi canti della D. C. sia
tis,
:

simo spiegare il luogo del Purg. XIX, 51, ove detto che quelli qm lugent Avran di consolar l' anime donne.

Queste parole si riferiscono evidentemente a quelle del Vangelo di san Matteo (v, 4) quoniam ipsi consolabuntur
; bisognerebbe adunque prender donne nel signif. di esse saranno padrone, cio sar in lor po: :

tere, e consolare nel signif. pass, di

esser consolate.

Concedo nondimeno
difetto di altra

la sola ammissibile, cio

che

si

della santa Vergine.


Inf.

Donne antiche,
Inf.

parli

che tale spiegazione stiracchiata, e


la

propongo solo nel

V, 71, sono

le

eroine dell'anti-

chit.

- La

bella

la Chiesa.

La Donna di Brabante,
1'

donna,

XIX,

57,

migliore. L' opinione emessa dal Ca stelvetro nelle sue Giunte alle Prose
del

Purg. VI, 23, Maria figliuola di Enrico VI duca del Brabante, moglie di
Filippo
III

donde, per
cio

Bembo, che donne sia posto per modo che il senso sarebbe avranno donde di consolar l'anime,
:

Ardito, re di Francia.

V. Broccia (della). Quelle Donne, Inf. XXXII, 10, sono le Muse. Donne eh' avete, il primo verso della prima canzone della Vita Nuova

avranno di che consolare ec. mi sembra non meno avventurata della mia; e la costruzione avranno
:

donde

di consolare

invece

di consolare

Purg.
86;

XXIV,
137.

51.

non

Moglie, sposa,

133. Par. XI, Padrona, La Donna che qui regge, Inf. X, 80, Proserpina, sebbene sia difficile propriare qual

amante, Purg.

XV,

XXV,

da ammettersi. verbo tolto dal provenzale donnear dal lat. domina che

Donneare,

significava quella specie di culto o di

cortigianeria cavalleresca che usavasi

professare alle

dame; onde
all'

propria-

luogo e quale officio le assegni D. nell'

Inferno.

La donna della torma, la

mente
l'usa

corteggiare, far
pi

amore. D.
per:

a significato

nobile

Donnescamente
compiacersi
in...

Dottrina.

149
Par. Ili,

Par.

XXIV, 118;

XXVII,
135.

88.

56; XXIX, 144; XXXI11.64. 100; XXV, 5; XXIX, 82.

Do inescamento. Purg. XXXIII,


Non veggo
la

Dosso,
degli

lat.

dorsum

dell'

uomo

necessita di trala Cr.

animali nel

signif.

prop.

lnf.

durre questa voce con

per

si-

XVII, 14; XXII, 23; XXVII, 125.


Purg. V1IT, 101 ; XIX, 94. Par. 100 Vili, 96 onde dare il dosso,
;

gnorilmfntp, cio: con aria imperiosa;

e credo piuttosto che voglia dire: con modi graziosi ed amabili.

Il,

ri-

volgere
est. la
Inf.

le spalle, Inf.
il

XXXI, 7.
d'

Per

Donno,
ma
;

lat.

dominus, questa

for-

sommit,
;

colmo

della

voce sembra

tolta dallo spa-

XVIII, 110

XXIV,

67.

un arco, Il dos102.
d'Italia,

gnuolo: padrone, signore, Inf. XXII, Come titolo Donno 83 XXXIII 28.

so

della mano, Purg. Ili, L'Apennino detto il dosso

Michel Zanche,

lnf.

XXII, 88,
il

v.

pure
il

Purg.

Donna.

XXX, 86. Dotare per

est. conferire, Par.

Dono,

lat.

donum,
la

regalo,

presente, Par. V, 19; IX, 59.


dono, accordare

Far

Participi, doXII, 63; XXXII, 65. tato, Par. V,24; XII, 141.

grazia, Inf. VI, 78.

Purg. XXVIII, 63.

Dopo,
po, Inf.
I,

lat.

de-post,
II,

prep. di tem;

99;

111

VI, 64; Vili,

Dote, lat. rfo*,Inf. XIX, 116. Purg. XX, 61. Par. XV, 104. Dotta, da dottare per: dubitare, cemenInf. XXXI, 110. Quasi tutti
i

58; XVI, 66;

XIX, 82; XXIV, 22;


54; XVII, 132,
31. Par.

tatori

XXXI,

16. Purg. VII,

XXII, 69; XXXI,

XXXIII, 36

e 59.

Inf.

XXVII,

45;
:

spiegano questa voce per timore. Benvenuto d anco un'altra spiegazione Non expediebat aliud ad
:
:

Prep. di luogo

dopo, appresso,

XXI, 60. Purg.


II,

III,

X, 3; XI, 102; 68 XVIII, 89. Par.


;

100.

Avv. dietro,
17.
lat.

Inf.

XXIII,

2.

nisi simplex motio Giquale spiegazione pure proposta da Guiniforte e presso a poco approvata dal Tassoni. Landino e Vel-

mortem meam
gantis,
la

Purg XXVI,
39.

lutello

prendono dotta
:

all'

uso fioren-

Doppiare,

duplare, lnf.
la

XIV,

Sost.

il

doppiare,
93.
lat.

duplicazio-

ne, Par.

XXVIII,

momento, cio: breve lasso di tempo (otta per ora) non era mestieri che d* un solo momento. Io pretino per
:
:

Doppiero,
che
;

dal

medio evo, un candeliere


il

duplerius del a pi bran-

ferisco con Parenti la spiegazione pi generalmente ricevuta.

candeliere,

la

fiaccola, Par.

Dotto,
XXII,
69.

lat. doclus, instruito,

Purg.

XXVHI,4. Doppio,
12.
;

lat. duplus, Inf. XXIII, Purg. I, 36 XVI, 55 XXII, 56 XXIV, 123 XXXI, 122. Par. VII, 6
;
;

Dottore,

lat.

doclof;

il

maestro
143.

insegnante, Purg.

XXIV,
2.

Par.

XXV,

64; XXXII,

Frequente-

XXV, 92. Dorato, lat. deauratus, Inf. XX III


64.

mente D. chiama
,

cosi Virgilio, Inf. V,

70 e 123

XVI, 13 e

Par.

XVI, 102,

in

quest'ulti-

mo

luogo potrebbe anco significar:


lnf.

2; XXI, 22 e 131. Par. IX, 133, sono


sa.

d' oro.

XVIII, magni, Padri della Chie48. Purg. I dottor

Un

dotto in genere, Par. XII,


la insegnamento 80. La sapien,

Dormire,

XXXII

123

83.

XXXIII, 141. Purg. IX, 38 e 53, dove domila contratto di dormiva: IX,

Dottrina
scienza, Par.

l'

XXIV,

150
za, lnf.

Dove
IX, 62. Par.

Dritto.

XXXUI,
;

106.

per: dovriano o dovrebbero, Par.


55.

La dottrina d'una scuola o d'un filosofo, Purg. XXV, 64 XXXIII, 86.

La
144.

dottrina evangelica,

Par.

XXIV,

Deano contratto di debbano, lnf. XXX, 97, dove la Nidob. legge dieno da dare, ripetendo il verbo
precedente.

II,

Debbia per
il

deva,

lnf.

Dove,
vo,
lnf.

avv. di luogo e interrogati1,60 e 133 ; III, 95 IV, 6; V,


;
;

XXIV,
92
;

151.
sost.,
;

Dovere,
XVUI,
ritto

27 e 97; VI, 114; X,91 XI, 45. XIV, 5; XVI, 102; XVIII, 10; XX, 56; XXIV, 434 XXV, 43; XXV11I, 24;
;

XXIII, 15
53.

dovere, Purg. X, 5. Par. IX, 48 Ci che spetta per di-

XXX,

ad alcuno, Purg. XIII, 126 in


:

XXIX, 55; XXX,


;

73;

XXXI, 123;
1,101
;

XXXII, 34 XXXIII, 106. Purg.


; ; ;

questo luogo la punizione. Braco, forma latina in grazia della

e 121 ;II,92; III, 76; IV, 17 V, 111 ; VII, 98 XIV, 31 XV, 50 XVII, 76.
Par. VI, 72
;

rima per

drago,

lnf.

XXV,

23-

Drago, comune:
.

dragone, Purg.

IX, 49; XVIII, 97; XXIII,

46; XXX, 122; Dove, con movimento, XXXII, 34. lnf. XIII, 54 e 98 XX, 33. Par. XIII, 126, e molto pi spesso. V. Ove.
117;

XXV, 95; XXIX,

XXXII, 131 La maggior parte dei cementatori intendono per questa parola Maometto che ha tolti molti popoli al Cristianesimo.

Dove,
alcuno
si

luogo, il posto ove trova, Par. Ili, 88 XII, 30


sost.,
il
; ;

Draghignazzo , nome dato da D. a uno dei diavoli della quinta Bolgia, lnf.

XXI,

121

XXII,

73.

una

XXI!, 147.
in

-Un

luogo determinato

specie di forma peggiorativa di drago.

genere, Par. XXVII, 109. lat. dehere; dovere, far mestieri, lnf. Il, 18 e 88; VII, 50;

Dramma,
di peso,

lat.

drachma, misura
;

Dovere,

Purg. XXI, 99 XXX, 46. Drappo, dal lat. del medio evo
la

XIII,

38;XIV,16;XV, 118; XVI, 42,

drappus,
17.

cui

origine
lnf. le

incerta;
:

118e125; XIX, 3; XXIV, 151; XXVI, 11 XXVII, 80 e 109; XXXUI, 7.


;

panno qualunque,

XV, 122 XVII,


vesti, Purg.

Al

pi.

drappi

XXVIII, Dovere, aver 106; XXXUI, 47. 1' obbligo di... Purg. XXI, 102. Siccome questo verbo prende queste forme in parte da devere varia molto nelle sue voci. Quelle che trovansi nella D. C. sono: deggio, lnf. XV, 118;
;
;

51

Purg. VI, 91 VII, 92. Par. XXII, 125 XXIV, 130


;

II,
;

65; V,

XIX,

32.

Drittamente,

contratto di dirit-

tamente, direttamente

nelsignif. moXV, 2.
contratsignif.
;

rale, diritto, equo, giusto. Par.

Dritto,
to
di

agg.,

diritto.

lat. direclus,

Nel

morale:
39.

integro, giusto, lnf. XI, 9

XXX,
XIX,
8.

XXVII, 109. Di contratto di devi, lnf. XIV, 16. Par. XX Vili, 106 e spes-

Purg. Vili, 83 e 132

X, 3

132;

so.

Giusto, retto,
ritto,
;

XXII, 86; XXVII,

140. Par. XII, 115.

lnf.

XXVII,

Di-

De' per

Par.

XXXUI,

deve, lnf. XVI, 125. 44. De contratto di

deve, lnf. 11,88;


di de lnf. II,

XXVI,

11.

Invece
la

che da mano destra, Purg. XI V, 8 XX VUI, 67. Diritto, eretto

come contratto
37; X, 32;
;

di dirizzato, lnf.

IX,

deve.
lnf.

88 alcune ediz. leggono


di debbono,
3,
:

XIV, 103;

XXV,

124;

Deano contratto
Din, per

legge deono.

XVI, 118; XIX,


7.

dove

Cr.

XXXUI,

denno, lnf. Dovrien Purg. XIII, 21.

XXVII, 1 XXXIV, 101. Purg. XII, XXXII, 152 XXXUI, 8. Esatto, lnf. XVUI, 4. Purg. VII, 39; IX, 122; XV, 9 XXII, 50. Par. X, 19. - Qual;

Drillo

Duca (Guido
,

del).
la

451
forma intiera

chevolta

XXVIII,
dai pi

signif. dubbio, Purg. 67, dove dirilla spiegata


il
:

derne preferiscono
due.

eretto; mentre altri la riferiscono a ripa. Io preferisco la

come

prima interpretazione.

Dritto,
mente,

avv., drittamente, giusta-

Inf. 1, 18.

Purg. XVIII, 45.

Eretto, Inf. IV, 5. Par. X, 8.

dubitare, Inf. XI, XVIII, 42. Par. XI, 22; XIV, 99; XX, 79; XXIX, 64: Talvolta questo verbo XXXII, 49. si accosta al signif. di temere,
93. Purg. Ili,

Dubbiare,

lat.
;

72

sospet1
l'
.

Esattamente,

tare, Purg.

XX,

135. Par.
sost.,
il

XXVI,

Dubbiare,
Diritto,

dubbio,

in-

Dritto,
lita,

sost.

il

ma

senza

certezza, Inf. IV, 18.

articolo, Purg. V, 78.

Dritto di sa-

Dubbio.
64;

Inf.

XXXII, 83. Purg. IX,

Purg. X, 30,

il

diritto di esser

XV,

60; XVI, 54,

XXXU,85.
V, 120.
lat.

Par.

chiamata
ripida da

salita, cio:

che era tanto


salire.

I,94;IV,8e131.

signif. fisico, ci

non potersi che

Nel

diritto,

oppo-

Dubbioso, add., Inf. Dubi, pi. di dubbio,


Par. XXVIII, 97.

dubius,

sto ad

obliquo, Par. X, 19. Drittura, contratto di dirittura, Par. XX, 121.


:

Dubitare, verbo,

Purg. XXII, 29.

Drizzare, contratto di elevare, Inf. XX, 31, e X,


alcune ediz. leggono a cui
dito,

dirizzare;
129,

Par. IV, 22; VII, 10; Vili, 92. Essere in dubbio e nel signif. di temere,
Inf.

dove
il

XXXIII,

45.
sost.,
il

io

drizzo
:

Dubitare,
decisione,
Inf.

dubbio, l'in97.

dando a drizzare
:

il

rigere, Purg. XII, 77.

Dirigere, Inf.

signif di di-

XXVIII,
il

Dubitazione,
IV, 64.

dubbio, Par.

XVI, 26; XXII, 129; XXIII, 187; XXVI, 20; XXVII, 19. Purg. I,
111; IV, 55: V, 3; Vili, 96; IX, 12; XVIII, 16; XIX, 78; XXX, 110. Par.

IX, 73;

Duca,

lat.

duttore, Inf.

dux; la guida, il conXXI, 138. Per lo pi


:

Virgilio, Inf. 11,140; IV, 94;


Vili, 97;

XXVI,
126.

24;

XXXII,

142.

NeJ

signif.

morale:

Particip. drizzato,

raddrizzare, Purg. XXIII, levato in

piedi, Inf.

X,

67.

V, 21 X, 19; XII, 83; XIV, 91 XVI, 62; XVII, 79; XVIII, 44; XIX. 121; XXI, 88; XXII, 46: XXIX, 17;

Nel signif. mo-

XXXI,
49;
II,

rale

raddrizzato, Purg. XXIII, 126. RivolDrizzarsi, Inf. II, 129.

70; XXXIV, 9 e 133. Purg. I, 20; V, 2; VI, 49 e 71; Vili, 88;

gersi

a...

Par.

III,

35.

Dirigersi,

IX, 68 e 107; X, 11; XII, 136; X'V, 118; XVI, 14; XVII, 64; XVIII, 112;

Par.

XXXIII,

43.

Drudo,
stra parte:

dall'ali, traut.

XX,
In siniInf.

4;

XXI, 5e 76; XXII,


il

121.
il

Il

capitano,

capo

d'

un esercito,

gran

il ganzo, I' amico, XVIII, 134. Purg. XXXII, 155.

duca

de' Greci, Par.

In

none.

V, 69, AgamenQuel duca sotto cui visse di

buona parte, Par. XII, 55.


che la Cr. ha adottata, mentre Aldo, la Nidob. e le

Du", per: dove,

lez.

gente ingrata, ec. Par. 131, Mos. Capo e guida ecclesiastica, l'altro duca, Par. XII,

manna La
XXXII,

ediz.

moderne leggono sempe T'per:


lat.

32, san
Il

Domenico.

Duca,

titolo

ove,

ubi,

Par.

X, 96; XI, 25 e
Vili,

duca

d'

Alene, Inf. XII, 17, Teseo.

139; XII, 123;


2U.

XV, 51. Du', per: due, v. ivi. Purg.

Duca (Guido
di Brettinoro,

del), gentiluomo poco noto. D. lo trova


Purg.

La maggior parte delle ediz. mo-

fra gl'invidiosi nel Purgatorio,

152

Duce
81,

E.
Vili, 65.

XIV,

dove conversa con Rinieri


ivi.
lat.

Inf.

Nel luogo dell

Inf.

da Calboli. V.

XXI, 132
duoli, io

colle ciglia

ne minacciati

Duce,
sia in
il

uso

di

dux, sola forma che ora questa voce. La guida,


Inf. VII, 78.

propendo a spiegare duolo


lat.

per

dolo,

dolus, perfidia, tradi-

Purg. XIII, II duce 21 XVIII, 18; XXVII, 31. Sotto cui giacque ogni malizia morta,
conduttore,
;

Il

mento, cos usato dagli Antichi pi d'una volta. (V. pure Orlandino, canto in
,

Par.

XXI,

26, Saturno.

capitano, Purg.
8;

XXX,

37.

XXIX, Il sommo

capo, il 64. Par. XX,


duce, Inf.

st. 39.)

Durabile.

Par.

Duramente.
1,20; 11,59;

Inf.

XXVI, 129. XXXII, 86.

X,

102. Par.

XXV, 72, Dio. Ducer, verbo latino e

Durare, restare, conservarsi, Inf. III, 8; XXIV, 6; XXV,


101;

usato nel

11. Purg. Vili, 77

signif. lat. di:

Due
la

formare, Par. XIII, 67. e Duo. Le ediz. variano al-

XX,

XXI,

85;

20. Par. IV, 19;

XI, 92; XVUI, 30; XXVI, 113; XXIX, VII, 126; XV, 11.
;

l'infinito.

Pare che

la

Cr. preferisca

forma pi antica duo; la Nidob. la pi moderna due, Inf. V, 74; VI, 73;

Resistere, tener fermo, Purg. XVI, 77. Durazzo, 1' antica Dyrrachium,
citt

marittima deH'lliiria,Par. VI, 65.


lat.

X,48; XI, 106; XX, 44; XXV, 69 e 77; XXVIII, 125; XXXII, 41 e 55;

Durezza,
zione, Purg.

durities; l'ostina40.

XXXIV, 40.

Purg. V, 28; IX,

8;

XVIII,

131; XXIV, 98; XXVI, 52; XXIX, 83 e 107; XXXI, 61. Par. II, 97; XII,
91
;

Duro. 109; XV, 1

XXVII,
Nel

signif. fisico, Inf. IV,

XVIII, 8;

XX,

26;

XXI,

X VII,

74;

XXV, 107,
da).

e pi spesso.
Inf.

Muoia (quel
116,

XXXII,

43; XXIII, 43; XXV, 111 ; XXVII, 125; XXX, 105; XXXIII, 112. Purg. 111,70; XII, 49; XIX, 48. Per est.
diffcile, penoso, Inf. I, 4; XIX, 132; XXXII, 14. Aspro, severo, crudele, Inf. II, 96 XXXIII, 66. Purg.

Buoso da Duera di Cremona, che corrotto dal danaro de' Francesi abbandon a Guido di Monforte, capitano di Carlo Angioino,
il

Duro,

passo di
i

XIII, 53;

XIX,

Parma che aveva


per Manfredi. D.
della patria.
lo

tolto a difendere

duo,
Inf.

difficile

77. Par. XI, 91. -Arda comprendere, Inf. III, 27.

pone

fra

traditori

12- Purg.

XXV,

Duro, ostinato,
,

XIV,
34.

Dugento.

Inf.
lat.

XXI,

113.
II,

Dunque,

lune, Inf.

121;

Lamenti duri, Inf. IX, 122, lamenti che provengono da cru-

XXVII,

44;

XXVII

56.

Purg.

X, 110; XIX, 66; XXII, 64; XXVIII, 55. Purg. 1,94; III, 101; VI, 32; vii, 62; IX, 93; XIII, 139; XXII, 94. Par. V, 31; VII, 40 e 103; Vili, 122; X, 7;

deli tormenti.

E.
particella copulativa, che ad ogni pagina. Precedendo vocale, le ediz. moderne leggono ed, Inf. 1,5,31, 49,113, 130; similmente

XXVI, 7 e 31 XXVlii, 70; XXXI, XXXII, 73, e pi spesso.


;

E,

lat. et,

trovasi

Duo,

v.

Due.
dal lat. dolere.

Duolo,
XVII,
Inf.

Il

dolor

fisico, Inf. Ili,

46.

Il

33; IX, 111; XIV, 27; Il dolor morale, il lutto,

quando precede
le

h, Inf. I, 97.

mss. e
1'

antiche ediz.

come pure

Aldo
alle

IV, 28 e 43;

XXVIH,
;

110;

XXXIII,
108. Par.
1

del 1503

hanno sempre davanti


all'/*, et,
il

95. Purg.

VI, 66.

VII, 111

XXX,

grido, accento di dolore,

consonanti, alle vocali e cettuato quando precede

ecleg-

dove

E'

Effetto.

153
sorpassare, oltrepas-

gono e'I. Spesso ancora il poeta conserva la e precedendo le vocali con


le quali fa elisione

Eccedere,
sare, Inf
li,

77.

come,

E
90
fa

il
;

Sol in

due

V,

71 ec.

sillabe,

I, 38, cos Inf. I,

Inf.

Eccellente. Par. IX, 41. Eccellenza. TI disio dell'eccellenil desiderio di pervenire alla perfezione. La superio-

Pi di rado la

non
quei

za, Purg. XI, 87,


rit,

elisione con la vocale precedente,


Inf. II,

come

114 Che onora

te

che udito V hanno.

Qualchevelta, e specialmente unito ad ecco, annunzia

Purg. XVII,
,

116.
lat.
,

Eccelso, add
signif.
fisico
,

excdsus.

Nel

alto

elevato

una circostanza imprevista nell'atto


che accade, Inf. I, 31 111, 82; XXIV, 97. Purg. XIV,137;XV,142;XXI1I,
;

XXXIII,

65.

Per

est.

Purg. sublime, Par.


,

10; 13

ed

XXV1II,25;XXIX,16.
anco senza
ecco,

Par.
Inf.

XIX,

35 e 50. Purg. Vili, 94. volta indica il secondo

XXV,
del

XXVI, 110; XXVII, 100. Eccelso, sost., il sublime, la sublimit, Par. XXIX, 142. Eccesso, lat. excessus, ecceden1

Qualche-

te, ci

membro

periodo quando vi contrapposizione, come, Inf. XXX, 115 S'io dissi falso,
e

che sorpassa, Purg. XIX, 45. Ecco, lat. ecce, Purg. X, 00 XIII, 35. Trovasi davanti a sost. e a nomi

tu falsasti il conio cos, Purg. XI, e in comparazione, Purg. IV, 17;

propri,

Inf.

XIII, 115; XVII,

XXI r

quanto uom pi va su, e male. Nel medesimo signif.


90

men
e

fa
e

38; XX1V,97;XXX1V,20. Purg. Il r 13 e 119; 111, 62; XIII, 35 XV, 91; XXIII, 28 ; XXV, 29. Par. V, 105; IX,
;

pi

pi, di pi in pi, Par. XXXI li, 53. E' o Ei, trovasi spessissimo per
egli e

13; XXIII, 19; XXV, 17 e pi spesso e davanti all' infinito. Inf. 111,82

,
gnif.

lat. est, v.

per eglino, v. Ei. Essere.


dal lat. ebrius; nel
si-

Spesso preceduto da ed come 111,82. Purg. II, 13 e 119 ec.

Inf.

Eclissare,
119.

dal

lat. eclipsis.

Nel

Ebbrezza,
nobile,
della

signif. prop. ecclissarsi,

Par.

ebbrezza dell'animo,

XXV,

Per

est. ecclissare, Par.


lat. eclipsis,

mente cagionata da qualche cosa

Eclissi,

X, 60. l'oscuramenPar.
II,

mirabile, Par.

XX VII,
ebrius

5.

Ebbro,
XXVII, 99
cio
:

lat.
le

to del sole o della luna,

80;
re

per

est., Inf.

XXVII, 35; XXIX,

102.
di

sue parole parvero ebbre,


di

cuba,
d'Ilio, Inf.

la

moglie
16.

Priamo

parevano

uomo

imbriaco.

XXX,
lat.
I,

Ebrei. Purg. IV, 83; XXIV, 124. Parlasi pur di loro, Par. V, 49.

Editto,

edictum, Y ordine,
76.

il

decreto, Purg.

Purg. XVIII, 134. Par. XXX11, 132.

Ebreo,
17,

add.

Ebree, Par. XXXII,


in

Ee,
Purg.

v.

Essere.

sono donne ebree che trovansi

Paradiso.

Ebro, lat.
Ibero, v. ivi.

Iberus, fiume della Spalo

Inf. II, 17; XXXIII. 16. VI, 138; XVIII, 53. Par. Vili, 107 e 123; XXIX, 28; XXXII, Nel luogo del Purg. XI, 3 66.

Effetto.

gna, Par. IX, 89. D.

chiama pure
Purg. X, 44,
dirette

Ecce ancilla Dei.


parole della santa

Vergine

all'angeloGabbriello (san Luca, 1,38): Ecco 1' ancella d^ Signore.

dove quasi tutte le ediz. leggonoprimi effetti della creazione, cio: le prime cose create, cieli e gli angeli, alcuni mss. hanno affetti, che significherebbe: primi amori, cio: le prii

me

creature capaci di amar Dio.

154

Effige
in

D.

EL

Effige,
magine,
131.

rima per

effgie

im-

Egualit prima.

Par.

XV,
;

74.

Par.

XXXI, 77; XXXIII,

chiama cosi Dio che

la

prima,

Effigiato, rappresentato, Purg. X,67. Egidio, nome proprio di uno dei


primi
discepoli
di

l'originaria ed eterna egualit perch in esso non vi mai mutazione


alcuna,,

ma
II,

sempre

Io stesso.

Egualmente,
do, Par.
105.

nei

medesimo mo-

san

Francesco,

Par. XI, 83.

Egina,
vicina

piccola isola della Grecia, alle coste dell' Attica , Inf.

Eh, esclamazione, Inf. I, 4; in questo luogo coin in ogni altro dove si trova questa esclamazione le migliori ediz.

XXIX,

59.
lat.

leggono ahi, v.

ivi.

JEgyptus, regione dell' Affrica, Purg. II, 46 con allusione al Salmo cxiv (cxm) Par. XXV, 55

Egitto,

Ehi,
Ei,
Inf. II,

v. Ei.

a cui gli editori sostituiscono


e' per egli, 90; Vili, 73; IX, 8, XXI, 72 e 117; XXV,
:

spesso arbitrariamente

dove Egitto figura la vita terrena. Egli, lat. Me, pron. della terza
pers.
Inf. Ili, 13,

20;
;

III,

10 e 15

X,

31
11
;

34 e 76

5,40 e57 Purg. 1, 134; li, Par. VI, 61 el40;VIl,1l7;XXV,75;

IV, 19; VII, 94, 98 e 113.

40

XXVI,
;

XXIX, 24
51
;

e 36. Purg.
7,

XXXII,
slesso,

141

spessissimo.

Inf.

XII, 69.

Egli Egli trovasi

1,42 e 112; 127 VI, 28

II,
;

III,
;

110; IV,
;

X, 88
;

XIII, 76

XVI,

spesso in signif. neutro come il pron. indeterminato il in francese, p. e. E'


par, sembra,
abbaglia, per
Inf.
Inf.

XI, 56 e 122; XIII, 95 XIX, 78 e spessissimo. Talvolta ei o e' posto invece di eglino,

131. Par. Vili, 9


;

Inf.

X,

97.

S eh' egli

modo che

XXIII, 64.

ci abbaglia, S' egli , se cos,

Inf. XXIII, 31. Purg. II, 85. Egli appare, apparisce, interviene, Purg.

IV, 34; 6, 104; X, 49; XI, 74; XII, 104; XXIII, 17e89. Purg. II, 50; 111,65; XXVII, 86 e pi spesso. Talvolta ei, che le migliori ediz. seri-

37. Egli erra, Par. II, 52. Egli incontra, accade, Par. XIII, 118 nel medesimo signif. egli av-

XXVIII,

posto all'acc. per loXVIII, 18. Par. XII, 26 e pi spesso. Per ultimo eie in ali,
:

vono

v. ivi,

ro, Inf. V,

78

cune

ediz.

vien, Par. Ili, 91.


:

Egli posto spes;

Inf. II, 17;

X, 113. Purg. XII,

posto spesso per: a lui, 83. Par.

XXIX,

17.

E' per: egli, in

signif.

so per eglino, Inf. IV, 34 e 35 VI, 85; XIX, 114. Purg. II, 127. Par. VII, 136; XXIII, 126; XXXI, 18; alcune
ediz. in
ivi.

neutro, Inf. X, 97; XXXI, 120, v. Egli. Nel luogo dell' Inf. XVI, 19

Aldo, la Cr., la Nidob. e


parte delle ediz.

la

maggior
ei,

questo caso pongono elli. V. Invece di egli ed eglino trovasi


ei,

moderne leggono

spesso

v. ivi.

Egli che dovrebbe

a persona, qualche volta riferito a cosa, Purg. XXIX,

riferirsi

sempre

mentrech Buti, Landino, Veliutello, Daniello, Guiniforte e parecchi mss. hanno ehi o hei o hey come esclamazione di dolore.

76.

El, contratto
illustre,

di elio,

forma primi-

Egregio,
VI, 43.

famoso,

Par.

tiva del pron. della terza pers. Egli.

La Cr. ha ammesso questa forma mollat. cequalis


;

Eguale,
che
si

dell'acqua adegua dopo essere stata agi-

to di rado,
l'

tata, Par. 11,15.

come Inf. XXVII, 12; ha ammessa per frequentemente nelle altre due cantiche, come, Purg.

El
11,

II,

Eliodoro.

455
lat.

51

XVI, 136

XVII, 117. Par.

Elefante,
52.

elephas, lnf.

XXXI,

91; XXVI, 59; XXVIII, 8; XXX, 146, per modo che sono indotto a credere che gli accademici abbiano mutato sistema su questo particolare nel corso de' loro lavori. La Nidob. ha
quasi sempre
el,

Eleggere,
lnf.

lat. eligere,
;

scegliere,

1,129;

II,

21

XX,

92; XXII, 38.

Par. XII, 72;


51

p.

e.

lnf.

XII, 96;

XIV, 58;

XXIII,
e
in

119;
i

XXV,

16;

133; XXIX, Cr. legge alimenti, che un fiorentinismo e sta per elementi.

XXV, 114. Elementi. Par. VII,


dove
la

XXIX, 36
sopra.

tutti

luoghi citati

Elena,

la

moglie di Menelao re
:

di

Sparta, lnf V, 64.


134,

El. Par. XXVI,


del

dove

si

parla

Eletta, per
12.

elezione, Purg. XIII,

nome dato
I

antichit.
all' infinito

a Dio nella pi remota mss. e le ediz. variano

in

questo luogo. Trovasi

Eletto, add. scelto, lnf. XII, 60 XIV, 109, XXIV, 23. Purg. XXVIII,
77. Par. IX,

El Un eJoT. Un adottato dall'Aldo, dallaCr., dal Landino e dal Vellutello manifestamente falso e pare spiegazione del segno / dei mss. che
stato preso per il carattere dell'Unit. J potrebbe essere la prima lettera di

139; XI, 44; XXIV, 1.Specialmente nel signif. di eletto al Paradiso, beato, Purg. Ili, 73 XIII,
;

143;

XXIX,

90.
i

Eletti,
76. Par.

snst.

beati, Purg.

XIX,

XX, 135
Electra,
di

Jehovah, che corrisponderebbe al nome dato secondo D. pi tardi a Dio


Eli o Eloi, ebraico Elohim, ma tale spiegazione attribuirebbe a D. una cognizione dell'ebraico che non aveva. El, adottato da Daniello,
di, l'ediz. fiorentina e

d'

Elettra, lat. Atlante, madre

figliuola

Dardano, fondalibero arfacolt di

tore di Troia, lnf. IV, 121.


bitrio, Par.

Elezione, la scelta, il XV, 40. La


XXXII,
11,

Lombar-

Costa, fondato

scegliere, Par. d'elezione, lnf.

45.

Lo vas
di elegli

28,

il

vaso

sulle maggiori autorit. D. medesimo nel libro De Vulgari Eloquio (lib. i,


e. 4) dice

zione cio l'apostolo san Paolo, v.

Qnod aulem prius vox primi loqumtis sonaverit,viro sance mentis in


:

Atti degli Apostoli (x, 15) ed epist. seconda ai Corintii (xn, 2-4).

promptu esse non titubo ipsum fuisse, quod Deus est sire EL Sant' Isidoro
(lib. vii, e. 1) dice dietro
l'

Eli, in ebraico: mio Dio, parola che Ges proferisce sulla croce, ca T
V3ta dal

nome
il

di Dio, Par.

XXII, 2
35.

autorit di

Vedi El.

san Girolamo

Primum apud

Hebrojos

Elia,
Elice,

profeta, lnf.
altro

XXVI,
nome

Dei nomen El dicilur, secundum nvmen Eloi est, il che corrisponde esatta-

Purg. XXXII, 80.


lat. Helice,

della

mente

col

luogo di D.

per conse-

guenza probabilissimo che D.

il quale ignorava l'ebraico, siasi valsodell'autorit di san Girolamo e degli Evan-

ninfa Callisto punita da Diana, Purg. XXV, 131. Nome della costellazione
dell'

Orsa Maggiore, Par.


lat.

XXXI,
monte

32.

Elicona,

Helicon,

della

geli,

ove
e.

il

Signore esclama (San Matv. 46) Eli e

Beozia consecrato alle Muse, Purg.

teo,

xxvu,

(San Marco
siriaca. Bial

XXIX,

40,

dove

il

monte

nominato

xv,

v. 34; Eloi,

forma

invece del fonte

sogna pertanto leggere El

verso

creneche

di l

Aganippe o d'Ipposgorgano. V. Versakk.


di

134, ed Eli o Eloi al verso 136.

Eliodoro,

lat.

Heliodorus, spedito

156 da Seleuco re
sori del
di Siria

Eli

Emme.
te-

per rapire

103;

XXXI,

64.

Di rado questo

tempio di Gerusalemme ma scacciato dal tempio e maltrattato da una visione celeste (V. lib. n de'Mac,

pron. si riferisce a cosa inanimata, p. e. a un monte, Purg. IV, 91. Elli,

pi.

Inf.

IV, 3i; X, 77; XXII, 76;

cabei,
113.

e.

ni, v. 23 e segg.J. Purg.

XX,

XXXIII,

Elios.
te D.

Par.

XIV,

96.

Probabilmen-

vuol nominare Dio, e perch non sapeva l'ebraico si valuto d' una

XII, 35. Elle, Inf. III, 67, VI, 37. Par. XX Vili, 51. Spessissimo ancora e specialmente in rima D. usa

50.

Purg. XXII, 127. Par.

queste forme anco con


p. e.

le

prep. inve-

forma che non ebraica ma che capiva acconciamente nel verso. Alcuni
interpreti opinano con

ce delle forme oblique

Sovr

poco fonda-

Da

mento che questo


del sole
-nX-.os.

sia

il

nome greco

- Con
la,

ello, Inf.
ello,

elio, Inf. XXIX, 23. XXXII, 124 XXXI V, 51.


y

lui, lei, loro,

11. In

Purg.

XXIX,

117. Par. IV,

ella,

Par. Vili, 13.

- Ad el-

Eliseo, nome
quanto
al

di

uno degli ante-

nati del poeta, Par.

XV,
34.

136.

In

Par. XXIII, 96. D'ella, Par. D' elli, Inf. III, 42.XXIV, 95.

profeta di questo

nome, ne

Tra
li,

elli,

Purg.

XXVII,

138.

Con

el-

parlato Inf.
i

XXVI,

V. Colui.

Par. XII, 133.

Con

elle, Inf. Ili,

Elisio, Campi
Par.

Elisi degli Antichi,

27.

helitropium, pietra alla quale attribuivasi la virt di

XV, 27. Eutropia,

Eloi,
lat.

v. El.

Elsa,

dall'ali, halten, tenere, in-

rendere invisibile quegli che


tava addosso,
caccio,
Inf.

la

por-

glese kilt; la guarda o impugnatura della spada, Par. XVI, 102.

XXIV, 93.

(V. Boc-

Decam.

g. vili, n. 3.)

Elsa, nome d' un piccolo fiume di Toscana che sbocca nell'Arno, Purg.
XXXI1I,67, dove si allude alla propriet delle acque di tal fiume di petrificare o incrostare di tartaro
i

Ella, v. Ello. Ellero, lat. hedera


Inf.

e edra, pianta,

XXV, 58. Ellesponto,

cor-

lat.

Hellesponlus

pi

che vi sono immersi.

ora: lo stretto dei Dardanelli, Purg.

Emo,
che
si

XXVIII, 71. Ello, lat.

piccolo fiume di Toscana passa andando da Montebuono,

illum, la pi
:

antica for-

luogo
ivi, a

ma

del pron. pers, ora


elli,

egli; ella, lat.


;

d' origine de' Buondelmonti, v. Firenze, Par. XVI, 143.

illa;a\ pi.

ora

eglino o egli

elle,

Emergere,
Emispcrio,
l'emisfero,

verbo
lat.

tolto dal lat.,

elleno.
ste

Le forme

ediz. variano
;

molto

in

que-

uscire, emanare, Purg.

XXIV,

121.

si

trova spessissimo, doegli

hemiaphasrium,

ve

il

verso lo permette
elli.

per: ello,

e per:

Ello,

Inf.

XVIII, 88;

XXXIV,
Purg IV,

5,

Inf. IV, 69; XX, 125; 112 e 124. Par. 1,45; XX,

XXII,
45 ec.

92.

Par. XVIII, 23; XXXI, Talvolta trovasi anco la for-

2; XXYTII,80.

- Al

pi. Inf.

XX,

125.

71. In

alcune ediz. trovasi

ma elli al sing. XXV, 62 dove


Ella, Inf. 1,90;

Purg.
altri
II,
;

XIX,

86. Par.

leggono egli. 118; V, 58 e 122;

talvolta la forma emispero. la lettera M, Purg. XXIII,

Emme,

33.
l'

Credevasi leggere sulla faccia del-

VII, 60, 86 e 94
Ili,

XXX11I, 133. Purg.


;

83; VI, 64; IX, 59; XXIV, 8; XXVII, 106. Par. IX, 31 XXVII,

la parola omo della quale gli occhi formano i due O e le ossa orbi-

uomo

tali

con

la

cartilagine media del naso

Emmi
formano
la

Epa.
il

157
pi.

in

Una M,

Par. XVIII, 113.

questa guisa fYl La M co-

ne ha fatto

entomata
lat.

a similitu-

dine di themata, dogmala.

me

cifra

romana che vale


Essere.

mille, Par.

Entrambi,
Entrare,

intra ambo,

am10
:

XIX,

129.

bidue, Inf. XX1II,30.


lat.

Emmi, v.
IV, 138.

intrare,

Inf. 1,
;

Empedocle,
Empiere,
58. Par.
lat.

filosofo greco, Inf.

111,9; IV, 23; V,19; Vili, 26 IX, 26 e 106; XIII, 16; XIV, 86. Purg. 11,99:

implere, Purg. XII,

XXXII,

39.

98. Purg. XII, 58.

- Soddisfare,
impietas,
19.

Saziare,

Inf. I,

100

Par.

VII, 121.

XII,114;XIU,16; XIX, 36 XXIV, XXV, 7. Par. XXIV, 109 XXV, 103; XXVII, 6; XXX, 69. - Qualchevolta per indicare il movimento o
;

Empiezza,

lat.

comune:

la

direzione trovasi unita

al

verbo

la

empiet, Purg. XVII,

particella per, Inf. II, 142; Vili, 90.

Empio, lat. impius, Inf. X, 4 dove Guiniforte ha la cattiva lez. ampi;


XXV,
Inf.

Purg. XVII,

om,

6,-o
XXV,

gi, Inf. VJ1, 105,

Par.

11.

Entrarsi,

122.

Par. IX, 10 e 53; XVII,

64; XXII, 45.

entrare, Purg.

XXV III, 24.

Par. X, 41

Spietato, crudele,
lat.

X, 83.
dal
del

quest'ultimo luogo Landino aveva gi letto intra se invece

XXXII, 60,

in

Empireo,

medio evo

d'entrasi della Cr.

e della maggior
il

empyreus, epiteto che si dava alla sfera pi sublime dei cieli che credevasi
esser la sede della Divinit,
Inf. 11,21.

parte delle ediz. che rende oscuro. Lombardi, Dionisi,


scolo,
gioli
1'

senso

Ugo Fo-

Ediz.

fior.,

En, v. Essere. Enea, figliuolo


nere,
Inf. II,

hanno adottata

Costa e anco Biala lez. di Landi:

d'

Anchise e
;

di

Ve93.

32

IV, 122

XXVI,
27.

no. Trovasi entre per entri, Inf. XIII, 16. Purg. XIX, 36. Par. XX1I1, 108.

ancora

fatta

menzione

di lui, Purg.

Entrami, contratto

XVIII, 137. Par. VI, 3;

Eneida,
Enfiato,

il

XV, poema di
inflatus
;

entraimi per L'entrare mi entrai, Par. X, 41.


di

Virgilio,

sost. l'ingresso, Inf. V,

20; XIV, 45.


Inf.

Purg. XXI, 97.


lat.

Purg.
gonfiato

XV,

88.

per malattia, Inf. XXX, 119, dove la Cr. e Aldo leggono infiato. Enfiato

Entrata, l'ingresso, Vili, 81. Purg. IX, 51.


namente,
Inf.
II,

V, 5;

Entro, lat. inter, intra, &vv., inter87; Vili, 74; X,'


119; XXII, 18;
96. Purg.

d'ira, Inf. VII, 7.

Enigma,
XXX11I,50.

lat.

cenigma

Purg.

XXIV, 82; XXXIII,


;

Enne, Enno, v. Essere. Entomata, insetti, Purg. X,128.


L'uso di questa voce prova evidentemente che D. ignorava il greco. Probabilmente avendo trovato in
qualche glossario enloma, la, l'articolo aggiunto ad indicare il genere della voce, ne ha fatto il sost. entomata; ovvero, e forse questo pi probabile,

11, 45; XIII, 18. Par. V, 41 Nei due luoghi del IX, 115; X, 112. Par. XII, 1 3, e XIV 3, bisogna leggere a" entro (di dentro) e non dentro come

hanno

la

maggior parte delle


la

ediz.

Purg. VII, 76

come
la

prep. in, il Cr. legge dentro


lat.

Nidob. legge entro che si trova di rado


a...
il

Eolo,

jEolus,

dio dei venti,

Purg. XXV1II,2I.

del

avendo trovato in qualche autore medio evo entoma, insetto, al sing.

Epa,
eia, Inf.

lat.

XXV,

hepar? il ventre, la pan 82 XXX, 102 e 119.


;

15S

Epiciclo
lat.

Ermafrodito.
o erigere; levato, diritto in piedi, Inf. DirizXIV, 111. Par. XXIII, 10.

Epiciclo,
cerchio

immaginato
il

astronomi,

piccolo dagli antichi cui centro in un punto


epicyclus,

zato, Par.

XXI,

29.

D'una scala ricontratto di


Inf.

della periferia d' un cerchio maggiore, Par. Vili, 3.

pida, Purg.

XV, 36. Ergersi, lat. erigere,

Epicuro, filosofo greco, Inf.X,14. Equatore, lat. cequutor, Purg. IV,


80.

erigersi;

alzarsi, dirizzarsi,

X,

135.

Equivocare,
Par.
sta

dal

lat.

aquivocus,
a

XXIX, 75,
voce
il

pare che D. dia


d'
:

que,

signif.

ingannarsi

Erinnyes, in rima per: lnf. IX, 45. Alcuni editori moderni, Viviani e Ugo Foscolo hanno disgraziatamente adottalat.

E i-ine,

Erinne;le Furie,

prendere una parola o un senso per un altro.

ta la

pessima

lez. del

ms. vaticano
ignoranza

Trine,
d'

degno parto

dell'

Era,
la

Arar, la Saona fiume delFrancia che sbocca nel Rodano,


lat.

un copista.

Erisitn,

per: Eristone,lat. Eri-

Par. VI, 59.


Heraclitus, filosofo greco, Inf. IV, 138.

sichthon, Purg. XXIII, 26,


lat.

donna em-

Eraclito,
v.

pia che Cerere pun con una fame insaziabile che la ridusse a divorare le

Erani,

Essere.

sue proprie membra. V. Ovidio (Metani., lib. vili).

Erba,
genere,
109.

lat.

lnf.

Erbe appropriate a operazioni magiche, Inf. XX, 123. Purg. VII, 76;

herba; una pianta in VII, 84 XV, 72 XXIV,


; ;

Eritn,per: Erftone, lat. Erichtho, maga di Tessalia consultata dal figliuolo di Pompeo (v. Lucano, Farsalia, vi,
508).

Vili, 100; IX, 11

;XI,115;XVI,114; XXIV, 147; XXVIII, 61 XXX, 77.


;

Virgilio essendo

morto trenta

Par.

I,

68

XXX,

77 e 111.

- Italica

anni incirca dopo la giornata di Farsalia, si voluto trovare in questo

erba, Par. XI, 105,


figurata che indica
i

una espressione
popoli d'Italia.
di

luogo un anacronismo, che veramente non vi sarebbe altro che nella supposizione senza dubbio impossibile che le parole del medesimo Virgilio s'aves-

Erbetta,
Ercole,
Inf.

dimin.

erba, Purg.
88.

1,124; XXVII, 134;


lat.

XXIX,

Hercules, eroe greco,

sero a riferire al fatto narrato da Lucano. Oltreci non impossibile che una maga abbia sopravvissuto pi di
trent'anni alla detta battaglia. Potrebbe poi anco essere che D. abbia preso il nome di Erftone in signif. generico per maga, come ha fatto Ovi:

XXV,

32;
lat.

XXVI, 108; XXXI,


hceres,
pi.

132.

Eroda,
XXXI,
116.

Y erede,

lnf.

Al

erede e del gen.

femm.,Par. XI, 112,quantunqueil soggetto al quale si riferisce sia mascolino.

dio, Eroidi (xv, 139).

Ereggere
innalzare, Inf.

Erigere,
45.
lat.

elevare,

Ermafrodito,
tus,

lat.

hermaphrodi-

XXXII,
la

add.

molto arduo decidere che

Eresiarca,
d in rima
al pi.

hceresiarcha. D.

forma eresiarche

cosa D. abbia voluto dire con quelle parole Nostro peccato fu ermafrodito,
:

invece di

eresiarchi,lnf. IX, 127. Eretico, lat. harelicus, Par. IV,


:

69; XII, 100.

82. Landino, Vellutello, Daniello, Venturi, Volpi, Lombardi e Tommaseo intendono atti di lussuria

Purg.

XXVI,

Eretto,

add. verbale da: ereggere

'

contro natura nel commercio dell' uo-

Ermo

Escusare.

159
lat.

mo

e della donna,

il

che costituirebbe

Esalazione,
XXV1II,98.

exhalatio, Purg.

un peccato analogo a quello dei Sodomiti quali sono evidentemente sepa


i

Esaltare,

lat.

exaltare; innalza-

rati

dal peccato ermafrodita. Portila relli, Biagioli e Costa intendono


:

re; nel signif. fisico, Par. XXIII, 86. Per est. dei Beati, esaltato, subli-

bestialit,
dall'

il

che sembra confermato


di

esempio

Pasife

allegata

da

Nel mato, Par. XIX, 14 XXIX, 61 luogo dell' Inf. IV, 120 in me stesso
;

quei peccatori. L'opinione pi probabile sopra

questo peccato, atteso il nome datoli da D.,mi pare essere: che voglia accennare quelli che peccaro-

n'esalto, le antiche ediz. Aldo, Cr. Nidob. seguitate da Lombardi, dalla Ediz. fior., da Ugo Foscolo hanno tutte n' esulto; Dionisi e dietro a lui Costa
,

no

di

sodomia attiva e passiva.


lat.

Firmo,
eremo;
D.
1'

eremus, contratto
:

di

leggono secondo alcuni mss. m'esalto. V antica lez. per ogni conto da preferire. In

propriamente

un deserto,

quanto

al

senso, alcuni ce-

Similmente e come nome proprio del monastero di Camaldoli nel110.


1'

usa per: romitorio, Par. XXI,

mentatori spiegano esaltare come licenza poetica invece di esultare, sull'

Apennino, Purg. V, 96.

spiritus
di
er-

esempio di san Luca (i, 47) exnltuvit meus; Buti spiega: ne faccio
si

Errante,

particip. pres.

allegrezza. Io credo che

possa

te:

rare; caduto in errore, Purg.


63. Par. XII, 94;

XXV,

nere

il

signif.

proprio

di esaltare, cio

XX,

67.

me ne

reputo in

me medesimo maggiore,

Errare, vagare, andar vagando, Purg. VII, 59. Ingannarsi, cader in errore. Inf. 11,6; XXVIII, 12. Purg.

siccome spiega Boccaccio.


fronta, Par.

Con-

XXI, 86. Io mi sento elevato sopra me medesimo. XVI,


18:

VII, 59; IX, 127; XV11.95; XIX, 134; XX, 147; XXV, 120. Par. II, 52.
Inf.

Esaminare,
V,
5.

lat.

Par.

XXIV,

116.

examinare, Inf. - Nel Purg.


le ediz.

Erro, antica forma X XXIV, 102.

per: errore,

Ili, 86, la

Cr. e quasi tutte


la la lez.

39. Purg. IV, 5;

Errore.lnf.lV,48;X,1l4;XXXI, XV, 117; XVII, 94; XVIII, 18; XXIV, 47 XXXI, 44. Par.
;

leggono esaminava; nando. Io preferisco

Nidob. esami-

comune.

Esa,

fratello

gemello del pa-

111,18; VII, 29; Vili, 6.


Ili,

Neil' Inf.

triarca Giacobbe, Par. Vili, 130. parimente alluso a lui, Par. XXX11,
68.

31, alcune ediz. leggono orror invece di error, il che ammetterei come vera lez. in qualunque altro poeta

Esausto,
Par.

lat.

exhaustus, rifinito,

XIV,
II,

91.

fuorch in D.

Esca,
lat.

nel signif. proprio:


128.

il

cibo,

Erta,
Vili, 128.

dal

erectus, la costa o
Inf. I, 31

il
;

Purg.

Nel

signif. fig. la lu-

pendio ripido

d'

un monte,

singa, Purg.

fuoco, Inf.

XIV, 145. XIV, 38.


lat.

Esca da far

Erto,
to d

add. contratto di eretto; detInf.

Escusare,

excusare, scusare.

una costa o pendio ripido,

XIX, 131; XX1V, 63. Purg. HI, 47; XI, 42; XXVII, 132. - Levato, diritto, in piedi, Inf. 13. Par. Ili, 6.

Cos legge la Nidob. nel Par. XIV, con 136, con le pi antiche ediz. e Benvenuto. La Cr. ha E scusar che
Parenti l' osservazione di probabilmente errore di stampa, provenuto perch nell' ediz. Aldina che

XXV1,

36;

XXXIV,

secondo

Come

sost., Purg.

VII, 70.

460

Esecutore
le

Essere.
116.

ha servito di testo agli Accademici,


iniziali

XXVI,

sono sempre un poco distaccate dal rimanente della parola, in questo modo E xcusar.

esperieitzia

trovasi

La forma pi antica, una sola volta

Purg. IV, 13.

Esperto,

lat.

expertus, colui che


Inf.

Esecutore, lat. exseculor, XXXI, 51. Esempio, forma moderna che


vasi

Inf.

conosce per esperienza,


98; XXXI, 91. Par. XXV, 65.

XXVI,
II,

Purg.

1,

132;

62.

tro-

arbitrariamente

per

esemplo,
il

Esprimere,dichiarare,dire, Par.

v. ivi.

XXIV,
mo-

122.
lat.

Esemplare, lat. esemplar;


dello, Par.

Espresso,
XXU,33.
te,

XX Vili,

56.

cip, di esprimere,

Inf.

Esemplo, lat. exemplum;

V esem-

Come avv. espressamensost.,

expressus, partiXIX, 123. Par.

pio, Purg. XIX, 144 (alcuni leggono esempio). Par. 1, 71 ; XIV, 105; X.V1U,

Purg. VI, 29. Par. XXXII, 67. Esse,infin. lat. V. EssiRe.

126.

Per:
:

la

copia, Par.

XXVI1I.55

Esse,

voce

lat.

I'

essere,

e per

il

modello, Purg. XXXII, 67.


dal
lat.

l'esistenza, Par. Ili, 79.

Esente,
VII, 33.

exemptus, Purg.

Essenza,
Par.
II,

lat.

essentia; l'essere,

-Escluso. Purg. XVI, 132. Esercito, lat. exercitus; trovasi


Purg. Vili,

116; V,43; XXIV, 140. forma pi aulica essenzia. Purg. XV11,


11,

-La

soltanto in un signif. d' est. una moltitudine, Inf. XVIII, 28.


22-

135. Par.

41;

Essere,
siliare
di
i

lat. esse.

XXVI, 31. Come verbo

au-

Una processione numerosa, L' esercito criPurg. XXXII, 17.


il

che entra nella coniugazione verbi eccettuatone avere, tutti

stiano, Par. XII, 137, per:

popolo
signif.

cristiano.

trovasi ad ogni pagina. Come verbo assoluto: essere, trovarsi, Inf. I, 39,
66, 79, 85, 105, 106, 113, 120, 128; II,
2, 32, 52, 70, 73, 101 e 139; XXX, 58. Purg. 1,21,40, 57, 86, 99 e 122; II, 10, 86, 92 e 116. Par. 1,5, 73 e 91; li,

Esilio,
/'

lat.

exilium.

Nel

prop. Par. XVII, 57; XXIII, 134, dove


tlio di .Uabilon significa:
la

vita

terrena.

X,

129.

Per est. lo stato

Nel medesimo

signif. Par.

delle ani-

49 e 86
po, Inf.

sottinteso: tempo, tem69.

che non sono ricevute in cielo, che ne sono sbandite, Inf. XXIII, 126.
Purg. XXI, 18.

me

XXXIV,
I,

Nel signif. di:

Lo stato dell' uomo


XXVI,
il

100 e 122; II, 94 e 126. Per il Purg. XVII, 115, 118 e 121.
vi , Inf.

prima della Redenzione allorch era


escluso dal cielo, Par.
116.

tempo:
113.

scorso, Inf.
la

XIX,

19.

Per

indicare

differenza che

Esortila, forma
pi.

latina exordia al
princi19.

, Inf.

XIX,

Esser d'un luogo, esser nati-

per: esordi;

il

proemio,

vo

d...

Purg. VII, 18. Par, IX, 92.


II, 82.

pio d'una preghiera, Purg.

XVI,

Nel

signif. di: cos, Inf.

XXIII, 31.

Esordire,
30.

lat.

exordiri, sost. tolto

Purg. XXII, 26. Par.


trovarsi, Inf.
to
I,

dall'infin. lat.,il principio, Par.

XXIX,

Esperienza,
;

lat.

experientia, Inf.

XXV1II,48;XXXI,99. Purg. IV, 13; XV, 21 XXVI, 75. Par. I, 72; U, 95; XX, 47. - Conoscenza, Inf. XVII, 38.

Congiunad add., Inf. I, 4, 7, 11 30 e 125; 11,11,17, 35, 42, 64, 80, 90 e 109. Purg. 1,56 e 73; 11,68 e 118. Par. I,
4;
II,
,

37.

Essere,

44, 55, 127, 129;

II,

44, e spessissimo.

Congiunto a
11,

sost., Inf. 1,37,41, 67,


I,

L'investigazione, la ricerca,

Inf.

73 e 78;

26 e 30. Par.

104, 107 e

Essere.

161

116; II. 37 e 96, e cos seguitando. Talvolta il verbo essere ha ilsignif. di:
venire,
col
lnf. 11,

15;

XXI,

44.

L' ita-

liano costruisce spesso questo

verbo

XVI, 121. Par. XV. 77. Alcune ediz. moderne leggono enno, lnf. V,37, invece dell'era? della Cr. e del sono della Nidob. Smo
no, sono, Purg.

qual costruzione non si pu conservare in niun' altra lingua, p. e. Io mi son un,

pronome reciproco,

la

contratto di siamo,
41
;

lnf.

IH, 16; IV,

XVII,
gli

34. Purg.

XVII, 83:
la

XXVL

Purg.
s' ,

XXIV,

lnf.

110

mi fui,

52; XXVII, 101 -* *' VII, 94 era, Purg.


lnf.

89. Par. Ili, 82,

dove

ella

smo,

altri

contratto di

XXII, 90. Questo verbo congiunto ad altro verbo o a un sost. o pron. forma certe locuzioni speciali come
essere

filimi,

XIX, 88 fumi, per: mi fui, Purg.

XXV,

XXX,
XXXI,

38.

Sem per
;

sola Cr. legge siamo; Par. V, 119:


:

smo,

lnf. Ili,
II,

16; XIII, 37

XXIX,
Par.

91. Purg.

63;

13.

a giacere, lnf. XXXIV, Essere con uno, esser del di lui


stare,

XXI, 13; XXIX, All' Imperfetto 127. Erdmo, contratto di eravamo, Purg. XXXII, 35 ed erm per: ermo, lnf. XXXIII, 43, dove la Nidob. legge ran. lo pre-

106.

to

ferisco la lez. della Cr.


:

Al Perfet-

-- Essere a parere, Purg. XXIX, 103. grato, in furia, in piacere, in disio,


v.

queste voci.

per fui stato adottato ovunque senza necessit dalla Cr. lnf.
:

Fu

Similmente

esser

XXX11I, 13; XXXIV,


61
;

101.

mestieri, tardi, uopo, v. queste

voci.

XIII, 55. Par.

I,

Questo verbo ha conservato all'uso


della poesia un gran numero di forme anomale e antiche; quelle che tro-

XXI,

121

Purg. I, XVIII, 67;


for-

La Nidob. ha questa

vansi nella D. C. sono:


te
:

soltanto precedente a io, Par. I, 5: XXI, 121. Fumi, contratto di


fuimi,

ma

Al Presenlez. del-

per: mi
90. Par.

fui,

Purg. XXI, 98;


123, v. sotto.

So per: son,

o, sono,

XXII,

l'Aldo, della Cr. e di varie antiche ediz. Tutte le ediz. moderne leggono
son, lnf.

XXVI,

Fuci per:

ci fu,

Purg.
II,

XXIX,
141
;

66.

Fue per:

fu, lnf.

XXII,

XXII,

103. Per altro gli an-

142;

XXV,

58; XXVIII, 127;


;

XXXII,

spesso di questa forma. Son per: sono, che pure del1 uso comune trovasi dappertutto,

tichi servi vansi

57. Purg. IV, 51

XV,

38;
;

XVI, 28;

come anco
lnf.

se'

per: sei.

Ee per:

XVI1I,133; XXII, 111 XXIV, 100; XXX11,147. Par. VI, 16; VII, 101; Vili, 44; XI, 38; XIII, 86; XV, 94;
XVII, 76; XXI, 105; XXV, 113; Fusi per: si fu, Par. XXVII, 35.

XX1V,90; XXX, 79. Purg. XXXII, 10 Par. XXVIII, 123. La Cr. sola ha

ammessa questa forma,


dove
no
e'

lnf.

XXX, 79,
leggo, Par.

111,108.

la

Nidob. e
v' .

le altre ediz.
:

XXV,
Par.

86.

Emmi, per
Enne per
:

Funne per: ne fu, Purg. Fumi per mi fu, Par. XXXII, 139.

mi

XIII, 33

XX,

136.

ci , a noi,

Este, Par.

XXIV,
:

e fummi, Par. X, 98. Furo, contratto di furono, lnf. X, 46. Fro, contratto di forono per : fulnf.
Ili,

141 la

voce

lat. est

pronuncia italiana. Purg. XXII, 113. Enno, terza pers. sono, in rima, Par. XIII, 97. pi. per La Nidob. legge enno fuor di rima, Par. XXVIII, 64, il che farebbe pre-

accomodata alla Evvi per vi ,

rono, sempre in rima,

39;

XXII,
ro
:

76. Purg. IX,


;

22

XII, 36- Par.

XXIII, 131

XXVI11,
:

96.

Al Futu-

Saragli, per

vi sar, Par.

XXV

124. Fia per:

sar, lnf.

I,

106 e

ferire

il

sono della Cr.

En

per

en-

122; V, 135; XXXIII, 61. Purg. VI, 45 ;X, 88; XII, 126; XV, 32. Par.
11

162

Esseri

Esti.

trovasi

XIV, 44 una volta sola


;

XXX, 136. Fie per


in

sar,

110;

XXXI,

112.

Una
;

cosa, un es-

Fleti per: ti fia, Purg. XV11I, 17, dove la mutazione della vocale analoga a quella che ha

VII, 114.

rima, Par.

sere, Purg. XVIII, 22.

Esso,
pron. pers.

lat.

ipse

altra

forma del

XV,

32

egli. Si

riferisce alle per-

sone e

alle cose, Inf.

IV, 62 e 101,

luogo nel concorso dei pronomi, coFieno per: same melo per mi lo.
:

dove

la Cr.

legge

Vili, 113; IX, 87;

ranno, Purg.

Par. IX, 60. Fien per Geno, Inf. 111,76; VI, 105. Purg. XII, 124. Par. XVI1,78;XIX,134, e pi spesso.
:

XIII,

133;

XXV,

36.

XXI,

19;

XXIX,

V, 10; VI, 93; 11 XVII, 94; 87; XXX, 40 Purg.

ei si;

XIV,

1,61 e 120; 11,22; IV, 3 e 108; VI, 12; VII, 47; Vili, 44; IX, 77 e 96; X,
5; XI, 8;

Nel Purg. VII, 48, la Cr. legge con l' Aldo fier forma affatto inusitata.

Al Condizionale 25

Fora,

lat.

forpm,

XVI, 97; XVII, 6e113; XX, XXII, 51; XXIV, 117; XXVI, 25; XXVII, 4; XXX, 8; e secondo la Cr. XXIV, 113, dove meglio leg124;

raramente per: sarei, Purg. XXVI, ordinariamente per: sarebbe,

gere adesso, v.
41
;

ivi.

Par.

II,

147; VIII,

Inf. XXIX, 46; XXXII, 90. Purg. VI, 90; VI], 50; IX, 116; X, 6; XVI, 70 e 71; XXVI, 25; XXVII, 141: XXIX,

X, 136, XI, 52; XVI, 148; XIX, 41; XXI, 2; XXII, 111; XXV, 89 e
100;

XXVII,90;XXVlII,20;XXXIIl r

60. Par.

X, 89, e pi spesso.
I,

63, e pi spesso.

Essa pare posto

Saria

per: sarebbe, Purg.

Sortesi per: si Sarien per: san'eno, per: sarebbero, Inf. XX, 102. Purg. Ili, 48; XV, 128. Par. XVI, 65. Presente del Con-

67; X, 40. sarfa, Par. XVI, 64.

per: est, questa, Par. VIII, 19. Talvolta questo pron. sembra non

aver altro

officio

che dare maggior

precisione all'immagine, ed allora sempre posto fra la prep. e il sost.

senza prender norma dal genere di


questo,
p. e.

giuntivo

Si'eper:

sii, Inf.

Vili, 39;

Con esso un colpo, Inf.


un solo
o
e
sottesso,

XVII, 81; XXXI1I, 10, dove la Nidob. legge se', Purg. V, 70; XX, 10 e
64.

XXXII,
colpo.

62, con

medesimo

Soft' esso

42;

XXV,

32;

XXXI,

45. Par.

Imperfetto
se

Sietiper: ti sia, Inf. del congiuntivo: FusInf.

XXIX, XV, 119.

XXXI,

19. Par.

so noi, Inf.

XXIII, XXIII, 54.

66.

- Sovr'esSovresso
'l

Purg.

l'

per: fosse,

XXVI,

51.

Fosse

mezzo, Inf. nel mezzo.

per: fossi, Purg. XV, 59; XVII, 46; Fossi per: fosse, Purg. XXX, 42.

XXIV,
Inf.

136.

Fosse per: fosse stato,

XXVH,

70.

Per ultimo,

Inf.

Sovresso acqua, Purg. nido, Par. XXXI, 96. Sovr' esso due, Purg. XIX, 91. Con esso XXIV 98. Lunghesso, accosto^
XXVII,
23.
il
i
,

Sovr' esso Ger'ion,

X XXIV, 41, propriamente


Purg.

Vili, 78, gli interpreti spiegano fosse

Purg. 11,10.

che D.

per: fossero, ma io opino piuttosto siasi servito d' una costruzione

Esse forma latina per: essere,


111,79.

alquanto ardita: i muri va che fosse di ferro.

ci

mi parePar.

Estatico. Purg. XV, Este, v. Essere. Ester, ebrea moglie


re di Persia (v.
lato),
il

86.

di Assuerointito-

All' infinito.

libro

da essa

Purg. XVII, 29. Esti o Este, piccola citt delsuperiore, alle falde de' monti

Esseri, come
senza, Par.
132;
II,

sost., l'essere, l'es;

l'

Italia

114 e 116; IV, 33


58;

VII,

Euganei, d'onde

XXIV, 73; XXVI,

XXVIII,

i margravi, poscia duchi di Ferrara, traggono il nome di

Esto
loro famiglia. D.

Elico.

163

nomina due principi di questa casa Obizzoda Esti, Inf. XII, 111, che fu il primo tiranno di Ferrara e fu soffocato con un guanciale dal suo proprio figlio Azzo e Azzone ///accennato con
le

nel signif. che sopra.

Le

et del

mondo, p. e. V et dell' oro, Purg. XXVIII, 140. Le eladi grosse, Purg.


XI, 93,
tica et,
le et dell'

L'anignoranza. Un certo Purg. XVI, 122.

parole Quel

V,77, che fece assassinare Iacopo del Cassero gentiluomo


Esti, Purg.
di

da

tempo, Purg. XII, 104. Etecle, con l'accento sulla penultima invece di Etocle, il fratello
:

Fano, per avere sparlato

di lui.

di

Polinice,

figliuoli

di

Edipo,

Inf.

Esto,
sto, Inf. I,

lat. iste,

forma antica ed ora


VI, 103

riservata alla poesia, del pron. que-

XXVI, 54. Etera,


periore,
il

lat.

ceiur,

la

regione su-

93

II,

93

IX, 93;
62.

cielo,

Par.
la

XXI!, 132;

XIII, 29 e 73

XIV, 132; XXVIII,

XXVII,

70,

dove

Cr. legge etere

Purg. II, 62; III, 144; IV, 94: XVIII, 68; XXIII, 64; XXVIII, 141 e133,dove la Nidob. legge esso. Par. II, 76; III,

senza veruna necessit.

Eternale,

per: eterno, Par.


Inf.

V,
90.

116. Senzainterruzione,Inf.XIV.37.

79;VI,106;1X,33;XI,99;XXIV,84.

Eternalmente.
Purg.
15;
Ili, 42.

XXIX,

Estremit.
periferia,
il

Inf.

XI, 1, l'orlo,

la

Par. X, 2; XIII, 60;

XIV,

margine.
lat.

Estremo,

extremus; esterio-

re, d'una superficie, Inf. XIX, 29. D' una circonferenza, Par. XII, 21

XXX,
menti,

117.

XV, 12. Eternarsi. Inf. XV, 85. Eternit. Purg. XXIX, 16. Eterno, lat. alernus, add. Inf.

I,

Sottintendendo: moestremi della vita,

cio: gli

114; III, 2, 8 e 87; IV, 27; VI, 8; Vili, 73; IX, 44; XII, 51; XV, 42; XVIII,
72;

Purg. XXII, 48, dove la Cr. legge stremi che la forma pi comune della voce. 1

XXXII,

75.

Purg.

I,

41

e 46;

li,

35; 111,134; VII, 18; XI, 107;


149;

XIV,
139.

XV,

72;

XIX, 63; XXV, 31;


18;

Esurire, verbo mare, Purg. XXIV,

lat.,

per est. bra-

XXVII,

127;

XXX,

XXXI,

154; l'immagine

tolta da san Matteo (v, 6). Et, forma della particella copul. e precedente le vocali e la h nella maggior parte dei mss.

Par. 1,64; VII, 66; Vili, 21; X, 136; XI, 20; XVII, 39; XX, 52 e 77; XXI,
75; XXII, 152;

XXXI,
meno

93;

XX11I,26 XXIV, 34; XXXII, 83. Come avv.


;

Le

ediz. le sosti-

eternamente,

Inf.

HI, 8, ove nondi-

tuiscono per lo pi ed.

Et corani patre,

e davanti al

alcuni editori, p. e. Lombardi, In eterno nel leggono eterna duro.

padre, parole latine, Par. XI, 62.

medesimo
du-

signif., Inf.

XXIII,

67.

Et

ed

Etade,

lat.

cetas; la
;

Eterno
Etica,

(1*), sost., cio: l'anima

rata della vita, Inf.

XV, 51

XX VII,80.

dell'uomo, Purg. V, 106.


lat.

L'et, Purg. 11,9. Par. XIX, 132; La seconda etade, Purg. XXXII, 79.

ethice, la filosofia

mo-

rale, Inf. XI, 80.

XXX,

125, la seconda vita, la vita

Etieo
Inf.

(1'), dal
il

futura.- E/ nove/Za, Inf. XXXIII, 88. La giovinezza, Par. XVII, 80, quasi
Pi comune nel parlar del volgo,

cus, sost.,

greco l&q lat. hetimalato di febbre etica,

XXX,

56.

ma

pi

comunemente

si

scrive

si

pronunzia

estremo.

IGi

Etiope
lat.

Fabbrv.

Etiope,
Par.

JEthiops, con V accenla

to sulla penultima per far

XIX,

109.

rima,

Eva, moglie di Adamo, madre del genere umano; nominata, Purg.


Vili, 99; XII, 71;

Etipo, in grazia
21.

della rima, Purg.

XXVI,

24

XXIV,

116;

XXIX,
38
;

indicata senza

nome, Purg.

Etipia,
dell' Affrica al to, Inf.

lat.

JEthiopia, contrada

XXX,

52

XXXII,

32. Par. XIII,

mezzogiorno dell' Egit-

XXXII,

6.

XXIV, 89. Etiopo, v. Etiope.

Evangelico,
o conforme

ci che

si

riferisce

Etsi, voce lat., bench, quantunque; lez. della Cr., Par. Ili, 89. La Nidob. e la maggior parte delle ediz.
niod. leggono con molti mss. e s che ha in italiano il medesimo signif.

Evangelio, Purg. XIX, 136- Par. XXIV, 137 e 144.

all'

Evangelio.
Par. IX, 133;

Purg.
137;

XXII

154.

E via, v.

XXIV,
Via.
,
il

XXIX, 114.
,

Hector, eroe troiano, figliuolo di Priamo, lnf. IV, 122. Par.

Ettore,

lat.

Ezzechiel XXIX, 100.

profeta

Purg.

VI, 68.

Euclide, geometra
142.

greco, Inf. IV,

Eufrate, fiume
XXXI1I,112.

dell' Asia,

Purg.

Euno, nome dato da

D. a

uno dei

Fabbro, lat. faber, Inf. XIV, 52, dove Vulcano detto il fabbro di GioIn genere un artefice di metalli, ve. Par. II, 128. Per est. uno scultore,

quattro fonti e ruscelli del Paradiso


terrestre, la cui acqua ridesta la memoria del bene che P uomo ha fatto in
vita,

117.

Un poeta, Purg. XXVI, Purg. X, 99. Vi grande dissenzione di

Purg.XXVIll,l31; XXXIII, 127.


Inf.
1,

Eurialo.
no
di cui

108, giovine troia,


la

opinioni circa al luogo del Purg. XIV, 100 Quando a Bologna un fabbro (Fabbro) si raligna. Alcuni, come Benve-

Virgilio narra (Eneide, ix, 179 e segg.).

morte

nuto, l'Anonimo, Pietro di Dante,

prendono Fabbro per nome proprio e


tengono che si debba intendere Fabbro de' Lambertacci cittadino di Bologna che col suo ingegno e con le sue virt, non mediante la sua nascita, si
fra'

Euripide
Euripilo,
menzione,
di tal

poeta tragico greco,


lat.

Purg. XXII, 106.


Inf.

XX,

Eurypylus. D. fa 112, d' un augure

nome che avrebbe con Calcante


il

dato

segnale della partenza all'ar-

era acquistata la preminenza suoi cittadini. Ammettendo que-

mata greca per

la guerra di Troia. Ignoro da quale autorit il Poeta ab-

sto significato,

converrebbe porre con

bia tolta questa circostanza, giacch Virgilio che nomina Euripilo nelP Eneide (n, 114) non ne fa parola. Euro, nome che gli antichi dava-

Monti ed alcuni mss. un punto interrogativo ai versi 100-102, come

hanno
si

fatto

1'

Ediz.

Fior,

Bianchi

no

vento di Levante, Par. VIII, 69. Europa. Purg. Vili, 123. Par. VI,
al

onde avrebbe questo senso Quando si vedr mai rinascere a Bologna, ec.
editore del

Comento

di Costa;
:

5; XII, 48.

gnano,
figliuola di

Lombardi invece leggeva fabbro, mail che non altera la sostanza

Europa,
di Fenicia
,

rapita da

Agenore re Giove Par.


,

della questione. Landino e Vellutello

XX VII,

84.

adottano fabbro senza interrogativo, dal che sembra che si contradica a

Faccia

Fallire.

465

quanto dice Guido del Duca in questo luogo della decadenza e della corruzione di tutte
le nobili

Lamone,
tuata sul

XXVII, 49, perch fiume di tal nome.


Inf.

si-

famiglie di Ro-

Falcare, probabilmente
fax,

dal lat.

magna.

Faccia,
dell'uomo,

lat.

facies.

La faccia

verbo ora disusato il cui signif. dubbio nel solo luogo ove si trova,
Purg. XVIII, 94 Tale per quel giron suo passo falca. Lombardi e Monti lo prendono nel signif. di avanzare: io
:

X, 80; XV, 29; XVI, 76; XVII, 10; XVIII, 77; XXII, 61: XXV, 72 e 128; XXVIII, 105; XXIX,
Inf.

135

XXXI,

46;

XXXII,
;

37.
:

Purg.

I,

propendo a Buti che

81

IX, 40 e 89: XIII, 121: XXI, ; XI, 73; XII, 113 ; XXIII, 48 e 55 XXIV, 20. Par.
:

38

IH, 87: VI, 11

Vili, 15

spiega per: piegare, e in questo luogo per: diri-

lo

XXIII, 70

XXXI,

13

XXXII,

85.

La
Al

faccia di Dio,
pi., Inf.

Par.

XXIX,
Par.
;

77.

gere il suo cammino procedendo in forma di semicerchio, piegando. Galilei ha detto: falcato, per indicarla

60.

XXXIV,

38.

Ili, 16.

Luna quando nel suo principio la parte schiarata dal Sole ha forma di
falce.

Degli animali, Inf. VI, 31

Nel
25.

signif. fig., Inf.

XVII, XXIII, 29.


27
;

Falcone,
nel lat. del
;

dall'ali,

fatte,

come
XVII,

La

faccia del Sole, Inf.

XXX,
Inf.

XXVI,

medio evo

falco, Inf.

L' aria,

I*

apparenza,

XVI, 124; XXIV,

13.

Il

Inf.

XXXI V,
lat.

117.

- Per:

lato,

facciata, la

127 XXII, 131. Purg. XIX, 64. Par. Siccome la XVIII, 45; XIX, 34. caccia col falcone era in molta ri-

pagina, Purg. 111,126.


fax, voce poetica, propriamente: la torcia, la candela.

Face,

tale esercizio

putazione nel medio evo, D. toglie da alcune belle similitudini e talvolta

chiama

il

falcone sem-

Nel

signif.

flg.

face di carit, cio

plicemente

uccello, v. ivi.

fuoco, lume che accende la carit, la santa Vergine, Par. XXXIII, 10. Al

Falconiere,
cone, o colui che

cacciatore col falgli

addestra, Inf.
tutto-

pi. le face

per

faci,

Par.

XXVII,

10,

XVII, 129.

cio

le

anime de'
:

Beati.

Falda,
ci

forse dall'

ali. falle

Face, per Facella,


signif.
est. D.

Fare. diminutivo di face. In Per proprio non si trova.


fa, v.

che esteso, largo, onde falde diconsi i fiocchi della neve Inf.
,

XIV,
Purg.
146.

29.
:

chiama

Facelle le tre stelle che

figurano le tre virt teologali, Purg. Il pianeta di Vili, 89. Giove, Par.

Fallace, lat. fall a x ingannatore, XXXI, 56. Par. X, 125; XV,


Fallansea, voce antiquata XXVII, 32.
;

XVIII, 70.

L' angelo Gabriello, Par.

Par. IX, 29, Ezzelino da Romano, face di

XXIII,

94.

Nel signif.

fallo,

flg.

errore, Par.

Fallare,
re,

dal

lat. filiere,

guerra

dell' Italia

superiore.

Purg. VI, 35.

inganna-

D'una chiave

Facultade
tate,
I

nella rima, e

Facili-

fuori di rima, Par. IV, 45.

XI,

inatta al suo uso, che non apre, Purg. IX, 121. Non disvilupparsi, non

beni che uno

possiede,

Inf.

44.

giugnere alla sua perfezione, Purg. X, 129. Dissimulare, falsare, Purg.


XIII, 61.

Faenza, lat.
iPurg.

Favenlia, citt dello


Inf.

Errare,
lat.

peccare, Par. V,
altra

Stato Ecclesiastico,

XIV,

101.

XXXII,

123,

53; VI, 102.

detta la citta di

Fallire,

fallere,

forma

166
di
:

Fallo
fallare,

Famiglia.
Valdibisenzio, Inf.
distante dal

mancare,

Inf. XIII,

122;

XXXII,
di tal

56,
sia

si

dica

XXIX, 120.- Fallio per: fall, Purg. XXXI, 52. Fallire a... non pervenire, Inf. XV, 56. Ingannarsi, Inf. XXIX, 120.
Fallo,
Purg.
Ili,

pure Falterona quantunque

molto

monte

nome.V. Bila

SENZIO.

Fama,
buona e

la gloria, la

rinomanza,

dal
9;

lat. fallere;

l'errore,

la cattiva

riputazione/

Inf.

X, 6; XXVII, 141. Par.

VI, 98; XVI, 15:


delitto,

XXV,
Inf.

105.

Un
;

II, 59; IH, 49; XI11, 53; XV, 67 e 107; XVI, 31 e 66; XXIV, 48; XXXI,

un peccato,

XXVIII, 83
12.

XXX,

116. Par.

XXXII,
23.
Inf.

- Un di139.
falsifica-

127; XXXII, 92. Purg. VI, 117; Vili, 124; XI, 103; XVII, 118. Par. VI, 48
e 114; IX, 39;

fetto, Par.

XXIX,

XXXI,

105.

Falsamente.
Falsare,
re, alterare
i

XXIV,

Famagosta,
di

capitale dell' isola

dal lat.

fahus;

Cipro, Par. XIX, 146.

metalli, le monete, Inf.

Fare che 137; XXX, 115. una cosa apparisca esser ci che non

XXIX,

Fame,
12;

lat.
:

fame*, Inf.

I,

47 e 99

XXXII, 127
Par. IV, 2;

XXXIII,
;

23. Purg.
;

XX,
2854.

XXII, 149
Nel

XXIII, 66
141
;

ingannare, Purg.

XXIX,
Inf.

44.

Falsatore,
falsifica le

il

falsario, quegli

che

XXX,

XXIV, XXXII,
Par.

signif. fig.

aver fame, deside-

monete,

XXIX,

57.
le

rar d'ottenere, Inf.


26.

Falseggiare,
nete, Par.

falsificare

mouna
di

Al pi
37.

XV, 71.

XIX,

XIX, Falsificare, dimostrare


119.
II,

XXIX,
falsa

nel signif. prop., Purg. desiNel signif. fig.


i

opinione, Par.
s,

84.

Falsificare in

prendere, imitare
Inf.

il

sembiante

alcuno,

XXX,

44.

luogo del Purg. XXII, 40 Perch non reggi tu, o sacra fame Dell' oro, V appetito
derii, Purg.
de' mortali,
il

XXVII,

117.

Il

Falsificarsi,

trasformarsi, prender l'aspetto d'un


altro, Inf.

signif. interrogativo

oscuro. Dando a perch alcuni inter-

XXX,
,

41.

preti
,

sono

stati indotti a
il

credere che

Falsit
monete,

la

falsificazione

delle

D. abbia mal inteso

sacra fame* di

Inf.

XI, 59.

Falso,
le, Inf. I,

add. opposito a vero e rea-

Virgilio {Eneide, m, 56) al quale allude, e che abbia inteso sacer per:

72

II,

48

XVIII, 49. Purg.


;

santo, buono,

il

che assolutamente

XX11,29;XXX,
I,

131

89 e 135.

XXXI,

35. Par.

Falso, artificiato, imi-

tato, Inf. XII, 13.

inverosimile quando si confronti col luogo del Purg. XX, 82. Rosa Mo-

Falso di carat-

tere, Inf.

XXX,
115.
sost.,

98.

Falso,
Inf.

avv. Dir falso, mentire,

rando ha proposto la lez. per che, cio: per che vie, per quali strade perniciose. La lez. della Nidob. a che,

XXX,

errore, Par. La falsa che accus Giuseppo, II, 62. Inf. XXX, 97, la moglie di Puti-

Falso,

il

falso,

Romanis toglie bene la dando il senso Dove non conduci tu mai ma questa medesiadottata da
difficolt
: ;

farre che accus falsamente Giusep-

pe Ebreo.
alti

di uno dei pi gioghi dell' Apennino alle cui falde ha la sua fonte 1' Arno, Purg. XIV, 17.

Falterona, nome

ma facilit rende la lez. sospetta, la quale oltreci trovasi in troppo pochi mss. Famiglia. Nel signi f. prop ., Purg. Gli uomiXIV, 113. Par. XV, 106.

ni in

genere sono detti famiglia umaPar.

Tutti

comentatori accertano che

na,

XXVII,

141.

Adamo

il

Famigliare

Fare.
:

167
ogni
altri,

maggior -padre
136.

di famiglia, Par.

XXXII,

spiegano
parlante:
loro
:

uomo
ed
io

ogni

essere

La famiglia

XV,
29.

125.

domestici, Par.
la

mi accosto a

Per

est.
i

famiglia del

cielo, gli

angeli e

beati, Purg.

XV,

XXV,

come nel Purg. ogni fanciullo 61, fante opposto ad animai


un fanciullo, un essere

membri

d'

un Ordine religio-

so, Par. XI, 86;

XII, 115.

e significa,

In ge-

ragionevole.

nere un drappello, un certo numero di persone del medesimo ordine o che


partecipano della medesima sorte,
Inf.

Al fem. una vile creatura, Inf. XVIII, 130

XXI,

94.

Al pi.

soldati, Inf.

XV, 22; XXX,


IV, 132.
52,

Filosofica
sofi, Inf.
l'

X, 49. famiglia, assemblea di filo-

88. Par.

Fantino,

diminut. di fante, un

Nel luogo della

Inf.

XXII,

la

Cr. e

maggior

bambino, Par. XXX, 82. Fantoli (l'golino de') o Dei Fantolini secondo la Cr., gentiluomo virtuoso di Faenza, lodato da D.,
Purg. XIV, 121.

parte delle ediz. e de' mss. hanno famiglia per: servitore che addetto

Fantolino,

altro

diminut. di:

casa d* un principe la Nidob. e alcuni mss. seguitati da Lombardi e


alla
;

fante, bambinetto, Purg.

XXIV, 108:
;

XXX,
140.

44.

Par. XXIII, 121

XXX,

Viviani leggono famiglio. Parlasi di un certo Giampolo o Ciampolo che fu


al

servizio di Tebaldo re di Navarra.

Famigliare,
famiglia,

che appartiene alla

atto di fare, Inf. Fare, sost., XXIV, 77. Par. XVII, 74. Fare, verbo, lat. facere. Nel si1'

un servitore, un addetto, Purg. XXIX, 136, quegli che indi-

gnif.

generale di

fare,

agire,

co-

struire

ec,

Inf.

IV, 60, 133 e 144:

cato in questo luogo 1' Evangelista e quello indicato Par. san Luca XII, 73, san Domenico.

Famoso.
87.

Inf.

I,

89. Purg.

XXI,

V, 47; VII, 42; Vili, 9; X, 16,31 e XIV, 135; XV, 130; XIII, 10 e 151 12 e 36; XVI, 21 XVII, 17 e 32; XX, 69 e 91 XXI, 12 e 61 XXIIL
;

te,

Fanciullo, forma diminut. di fanPurg. XV, 3 XXVII, 45 XXXI,


; ;

30; XXV, 29; XXVII, 101 ; XXIX, 7 e 116: XXX, 141 XXXIII, 59 e
:

147. Purg.

64.

- Fanciulla, Purg. XVI, 86; XVII,


fini, al gen. fa;

34.

V, 67; I, 87; III, 82 e 93 VI, 57 e 139; VII, 68; XI, 62 e 72: XII, 129; XIV, 13: XV, 90; XVI.,
;

Fan, v. Fare. Fango, dal gotico


nji*,
il

106; XXI, 122; XXIII, 9 e 16;


Vili, 32.

XXIV,
;

fango, Inr. VII, 129

35; XXV, 47; XXVIII, 97; XXXll, 12 e 72. Par. IV, 80 e 107 VI, 134
;

Purg. XVI, 129; XIX, 104. Fangoso, coperto di fango,


VII, 110; Vili, 59.

XIII, 99;
Inf.

XVI, 2 e 112; XXII, 129;

XXIII, 56;

XXVI,

114;

XXIX,

94;

XXX,
mo.

Fano, lat. Fanum Fortuna?, Citt dello Stato Ecclesiastico sull' Adriatico, Inf.

XXVlll,

76. Purg. V, 71.

Creare, Inf. UT, 5: VI, 42. Purg. XVI, 32. Par. Ili, 87 VII, 148; Dar XIII. 45; XV, 77; XXIX, 39.
:

100; XXX1T, 30

e spessissi-

Fantasia,

lat.

phanlasia, Purg.

1'

XVII, 25. Par. X, 46; XXIV, 24; XXXIII, 142. Fante, dal lat. infatu. Nel luogo
del Purg.

origine, far nascere, Purg. V, 134.

XXV,
Che

Esercitare alcun influsso, Purg. 47. Par. II, 123 XIV, 134.
;

D onde:
ti

misfare, Par.

XXXI,

77.

XI, 66, ogni fante alcuni

fa? che importa a te? Purg.

468
V, 12. Descrivere, Inf. I, 135. Sostenere in un sistema, Inf. X,

Fare.

15.

milmente con pi
Farsi
rirsi,

altri addiettivi.
:

Fare, commettere un peccato, e non fare ci che si dovrebbe fare,


Purg. VII, 25.

in certo signif. speciale

rife-

Spesso fare tiene


;

parlando, Par: XIII, 51.

essere come, geometricamente Si trova

il

luogo d' un verbo antecedente che non vuoisi ripetere, Inf. V, 96; IX,

pure molto spesso qual o tal mi feci per divenni, Inf. I, 58 II, 40; Vili, 24 e 130; XIX, 58; XXX, 139. Purg.
: ;

XXIII, 8; 116; XI, 104; XV, 21 XXV, 132; XXX, 141 XXXII, 132;
;

XIX, 67; XXVI, 95


Par.
I,

e 96;

XXI,

89.

XV, 133; XXV,9;XXVI,70;XXV1I,45; XXX,


31. Purg. IV, 131
;

XXXIV,

Con

le

67; V, 98, e pi spesso. prep. verso, presso, innanzi ec.


:

farsi significa spesso

innoltrarsi, ap-

5.

Par. IX, 96;

29.

XXII, 56; XXXIII, Fare seguitato da un influito,


I,

pressarsi, Inf.

32; XXI, 92; XXII, 96; XXXI, 134. Purg. Viti,


Vili,

p. e. far morire, Inf.

56 e 102;

l,

52;

X,53; XV, 142

XX,

134;

XXIV,

70; IV, 23 e 27;

X, 87; XIII, SO;

115;

XIV, 102; XVIII, 37. Purg. XII, 66; XVIII, 24; XIX, 90; XX, 98; XXII, 25; XXVII, 29 e 137; XXVIII, 29.
Par. VI, 82, e pi spesso. Questa costruzione spesso seguita da a,

XXVI, XXXI, 131.


pi spesso.
il

13 e 136;

XXVII, 29;

Par. IX, 14; XXII, 29, e Il particip. Fatto oltre

signif. ordinario del


:

verbo significa

spesso che ha

fatto in certo special


il

modo,
II,

sembiante

di... Inf.

91;
49.

come

in

francese fair e fair e une chose


Inf.

IX, 67; XIV, 14;

XV,

10;

XXX,
26.II,

a quelqu'un,per: par quelqu'mi,

Purg.

XXIX,
Inf.

125. Par. V,

Di21
;

XXI,56;XVH,i29.-Farsi ha frequentemente, massime nelle comparazioni,


il

venuto,

XIV,

83. Purg.

VI, 94; XIX, 107;

signif.

passivo di
il

divenire, esser
:

Venuto,
Purg.
Inf.

o, andato,

fatto, o

signif. attivo di

fare da

XXIX,

46.

XXX1U, 74. Inf. XXXIV, 16.


S o
covi fallo,

s stesso, p. e. farsi soldato, Inf. XII,

V, 37; XVII, 82; XXIII, 15;

124; XX, 422; XXIII, 63; XXV, 73 e 111. Purg. Il, 97; V, 63: X, 63;
XII, 45 e 104
:

XVII, 33

XXIV,

101

XXXI, 50; XXXIII, 133; XXXIV, 33. Purg. X, 134. Par. Vili, 49; IX, 11; D. ha tolto dal latino XXIX, 104.

XXV,

77 e 127;

XXX,

98; XXXII,

55; XXXIII, 105. Par. 1,53; V,13l; VII, 134; XII, 85; XV, 138: XVIII, 38 e 77 XX, 34; XXI, 6 ; XXIII, 45
;

particip. del futuro fatitlro, che 11 verbo fare per fare. Par. VI, 83.
il

forse in tra

verbi italiani quello

e 74

XXVII, 12

e 71

XXX,

5.

In

che ha pi forme antiquate, poetiche e irregolari quelle che trovansi nella


;

signif. attivo

45
si,

per: fare, Par.

XX IH,

D. G. sono le infrascritte

Al PreII,

e in signif. reciproco per: far-

sente

Faccio

per

rendersi,

Par.

XIX, 36
, ,

mondarsi
ghiotto

e detto delle anime: 75. Farsi Purg.


Il
,

farsi

bello,

adornarsi,

Purg. IX, 131.


Par.

fo,

Inf.

70.
fo,

desiderare

ardentemente

Farsi sicuro, rasPurg. XVII, 122sicurarsi, Inf. IX, 30. Purg. IX, 47.
Farsi timido, divenir timido, Par. Farsi unito, congiunXXVII, 33.

Faci per: 16; XIV, 135. Fan per XXVII, 33. Fassi per:
XX,
34.

Forni per: mi
fai, Inf.
:

X,

ne
si

fa,

Par.

fa, Inf.

XXIII, 63. Purg.


105. Par. V, 30.
I,

XXV,

127;

XXXU1,
fa,

Face per:

Inf.

56;

X, 9; XXI, 111;
;

XXV,

132.

gersi in matrimonio, Par. XI, 62:

si-

Purg. II, 97 V, 63; VII, 68; XV, 133; XVIII, 2; XXVIII, 89; XXX, 5. Par.

Fare.
Ili;

16!)

87;IV,77; VI, S2;IX, 119;

XWI,
100.

42.

99 e 108;
Par.

XXIX,

94;

XXX,

Fini

per:

si
:

fecero, Inf.

XXV,

73.
o,

AI

Futuro

All'Imperfetto:

XXXI,

41, e spessissimo.

Facia per: faceva, Fa-

il

far, Inr.

Faro/ per: farollo, Al CondizioXV, 36.

ci per: facevi, Par. XIX, 69. Facino contratto di facevano, Inf. XII, Facin per: faeno 102. Purg.

nale: Farino per

XII, 66.

farebbero, Purg. All'Imperfetto del Con:

giuntivo
Inf.

XXIII,

9.

Par.

XIV,

100.

XXXIII,

Fissi contratto di facessi, 59. Fesse contratto di

Faan

per: facino, contratto di facevano, Par. XVI, 108, ove altre ediz. leggono
facan.

Faciimi o facensi per: si AI Perfacevano, Par. XVIII, 77. fetto: Fi contratto di feci, Inf. X,

V, 20; XVI, 146; XXIII, 45. Fare unito con add. e principalmente con sost. serve a for-

facesse, Inf.

XX,

69. Par.

mare

le locuzioni infrascritte:

Fare
Purg.

accorto, avvertire,

113; XIII, 151

XX11I,30. Purg. 1,87;

Fare attento, muovere a Fare ampentimento, Purg. V 54.


IX, 131.
,

prevenire,

Vili, 52; XI, 72; XIV, 75; XXI, 122. Par. I, 67; XXI, 114; XXII, 129;

XXVI, XXIV,
mi

114.

menda, emendarsi, XXVII, 68. Fare


ad attenzione, Par. fare, aver ragione
115. Par.

far

penitenza, Inf.

attento,

muovere
3.

F'

per:

feci,

Purg.

XXVI,
di...

Ben

35. Par.

feci,

Purg.

96. Fem/m per: X, 53; XXXI, 89. IX,


I,

Far caso,
XIV,
i

Purg. XIV,
in

cader

F' per: fece, Inf.

51

IV, 23 e 60

4, v.

Caso.

pensiero,

Far

cenno,

Felli per: gli

XXIX,

110;

XXX,

21.

Purg.

XII, 45.

dare

fece, Inf. XV, 12. Femmi per: mi fece, Par. XV, 90; XXIV, 56. Fene per: ne f', Inf.

Far

primi segnali, Purg. VI, 141. certificato, render certo, assicura-

re, Par.

1X,18

Far chiaro, chiarire,

XV III, 87. Fessi per: si fece, Purg. XXX, 98. Par. V, 131 VII, 147; XXI,
6:

spiegare, Par. Vili, 91.

Far coloralo,

XXII,

XXXII,

Fee per: fece, Purg. 12. Par. XXXII, 19. Feo


29.

render colorato, tingere, Inf. X, 86. Farsi conto, darsi a conoscere,

per: fece, Inf. IV, 144.

Purg. XVI,

Far contra uno, Purg. XIII, 105. agire contro ad alcuno, Purg. VI, 130.
Far
VI,

dono, accordare una grazia,


78. Purg.
la

106; XVII, 33;


85;

XV,

138;

XX, 134. Par. XII, XVIII, 38.-Femmo conInf.

Inf.

XXV III,

63.

Far

tratto di

facemmo,

XVII,

32.

fede,

dare

14.

Far

convinzione, Par. Vili,


ricevere, accogliere

festa,

Femio per: fecero, Inf. IV, 100; Vili, 9; XVI, 21 XVII, 32. Purg. VI, 139; XIX, 90; XXII, 25; XXVII, 137. Par.
;

con gioia o tenerezza, Purg. VI, 81. Par. XXI, 65 per danzare, sollaz-

XIII, 99;

XV,

75.

Fensi per:

zarsi, rallegrarsi, Purg.

XXIX, 130.

si

fe-

Far

cero, Purg. X, 63

Par. VII, 148.

14.
Ili,

forza, fare violenza, Inf. XI, 29;


46.

XXXII,

Far

fretta, affrettare,

Feron per: fecero, Purg. XXVI, Fero contratto di fecero, Purg.

sollecitare, Inf.

XXXII,

84.

Far

la

93; XII, 104;

XXIV,

101. Par. IV, 80;

grida, gridare, strepitare, Inf. XIV, Far un grido, Par. XXI, 140. 102.

XXI, 140;

XXIII, 56;

XXIX,

114.

XXIV,
fero,

11;
Inf.
;

Far groppo, aggropparsi, adunarsi,


XXX III, 97. Far guardia, guarInf.

Fr per:
,

Inf.

XVII, 17 e 89

XX

91

Purg. XI, 62

dare,

X,

9.

Far guerra, nel


XVIII, 27.

siil

XIV, 9; XXVI, 95 e 124. Par. VI, 130. Firmi per: mi fecero, Par. IX, 18.

gnif. prop., Par.

Fare

Ferci per:

ci, o, vi

fecero, Inf. VII,

masnadiere, infestar le strade, Inf. Per est. del Castoro, cacXII, 38.

170
ciare, spiar
la

Farc'a
Tnf.

Farfarello.

preda, XV11, Incomodare, nuocere, Purg. XXVIII, Fare impresso, imprimere, 100.
Par.

22.

Far

risposta, rispondere, Inf. XII

65;

XIX,

43.

Fare insegna,
102.

far

segno, Purg.
Par.

Ili,

17; XXX1I1, 107. Par XXII, 35. Far riverso, rovesciarsi cadere a rovescio, Inf. XII, 45. -

XXIX,

Far

letizia,

far festa, rallegrarsi d'

XVI,

20.

alcuna cosa, Far male, nuocere,

Far saggio, instruire, Purg. V, 30. Far scemo, diminuire, far cessare

arrecar danno,

Inf. II,

Purg.

Purg.

XXIX, XX, 63.

Misfare,

111.

89; XVII, 84.

Farsi scemo, di Purg. XXVI, 91. minuire, indebolire, Par. XXXI, 126
Purg. XXIII, 53.

Fare

il

male,

Par. V, 67.

Far scoria, accompagnare, guidare Far scorto, sciogliere, agevolare, Purg.

Causare dolore,

IV, 90.

afflizione, Purg.

XIX,

12.

Far

manifesto, scoprire,

Far

tradire. Inf. X, 25.

Farsi manifesto,
la

scudo, coprirsi,

Purg.

159. Par.

XXIX,

114.

XXXII, Far scusa.

manifestarsi, scoprire nione, Par. XXIV, 52.

Farmestier,
90. Par.

propria opi-

scusarsi dal fare alcuna cosa, mendicare scuse, Purg. XXXIII, 130.

aver bisogno,

Inf.

XIV, XIX,

10.

XXVIII,

Far

48;

XXX 111, 48. ;

motto, parlare, Inf.

un segnale, Inf. Vili, 86; IX, 86; XXII, 19. Par. IV, 38.
segno, dare

Far

Non

far mol-

Far sembiante,
Inf.

far mostra, simulare,

to, pi frequente: non dir parola, tacere, Inf. IX, 101 XXXIV, 66. Purg. Il,

IX, 101. Par. IX, 64

25; IX, 78; XIII, 141.

Purg. VII, 91.

Farniego,
,

segno, Par.

Far sembianze, far XXIV, 56. Far soversulla superficie, Inf.


spalle, appoggiarsi,

-e

al pi.,

non esaudire

una preghiera

Inf.

chio, sollevarsi

XXVI,
nulla,

67.

Purg.

XXV,

33

Far

XXI,
detto

51.
d'

Far

non nuocere, non impedire, Par. XXXI, 77. Fare ombra. Purg.

Ili,

Far parola, parlare, Inf. II, 26. 111: VI, 57; XXIII, 86. Par. XI, 52.

Far unarco,Inf. XVIII, 102. sposa, nel signif. fig. della Chiesa Far sposa di G. C, Par. XXXI, 3.

strazio, maltrattare, Inf.

XIX,

57.

XXXI. 95. Purg. XXIX, 141. Par. XI, 69; XV, 103. Far principio, cominciare, Par. XV,
Inf.

Far paura,

Far

strida, gridare, strepitare, Inf.

90.

Far tesoro, ammassare, XII, 102. accumulare un tesoro, Par. 1, 11.


Far
torto, Inf.

Far

privato, fare

che alcuno

XXVII,

114.
Inf.

Far
69:

sia privo,

Far

privare, Inf. XVIII, 87. prode, dar coraggio, incoraggire,

vendetta, vendicare,

XII,

Far pruova, proPurg. XXI, 75. dare una pr-, vare, Purg. XXI, 61 Far mirabil va, Purg. IX, 20.

XV1II,96. Purg. X, 83. Par. VI, 92.

Far vergogna, Inf. XVI, 126. Far versi, cantare in versi, Inf. XX, 1 Far via, offrire, presentare un

pruova,
Purg.

dar prove ammirabili


117.

XXX,

Far mala
Inf.

di...

camino,

Inf.

XIV, 141; XXI, 111


Inf.

prova,

prendere un camino, Purg. IV, 36.

non
141
.

Dar saggio di valore,


,

riescire,

provenire, Par. Vili, sostene-

Fara.
serpente.

XXIV,

86, specie di

re una lunga prova

XXVII,
gran

43.
fatti

Farfalla, dal st. p^pilio, onde par


paglioneefirfaglione.D.\'usdine\s\gML
fig.

Far

le

gran pruove,

far

o prodezze, Inf. XXXI, 94. Far punto, fermarsi, Par. XXXII, 140. Far ragione contare sopra alcuna

per

l'

Farfarello, nome che


uno
Inf.

anima umana, Purg. X, 125. D. d ad

dei diavoli della quinta Bolgia,

cosa, Inf.

XXX,

145. Par.

XXVI

8.

XXI, 123; XX11,94.

Farina

Favella.
142.
Inf.

174
pi. le

Farina,
menti e
i

nel signif. fig. i senticostumi dei claustrali d' al-

Al

Fata,

decreti divini,

IX, 97.
lat.

lora, Par.

XX 11,
Inf.

78.

Fatto,
Inf.

factum, l'atto compito,

Farinata,
Farisei.
vi Farisei. Inf.

v.

Uberti.
XXlli, 116.
85, D.

Inuoaccenna

IV, 147; XXIII, 74;


12. Purg.

XXXI,

30;

XXVII,
lat.

XXXIII, 59. Par. XVIII, 39.

XXXII,
gli
I

VI,54;XXV1I, 93;
Al pi.
49.

gli ecclesiastici del

suo tempo.

Pharsalus, citt della Tessaglia, vicino alla quale Cesare sconfisse Pompeo, Par. VI, 65-

Farsaglia,

avvenimenti, Purg. XXXIII,


gesti, le prodezze, Par.

Particip. fatto da:


Fattore, XXXIV, 35.
il

XVI,

111.

fare, v. ivi.
III,

Creatore, Inf.

4;

prop. quella benda di tela con che si fasciano bambini onde:

Fascia,

Purg. XVI, 89: XVII, 102; XXVII, 2. Par. VII, 31; IX, 128:

le fasce

Inf.

Per est. VII, 100. XXIV, 111.


37.

per

signif.

l'

infanzia, Purg.
letto di morte,

il
li

XXX, 21; XXXIII, 5. Fattura, la creatura,


102 Par. IX, 10;
6.

Purg. XVII,

corpo dell'uo-

XXVI,
Fare.

83; XXXIII,

mo, Purg. XVI,


92.

V. Fatuo.

Circondare, Par. XII, 96; XIX, 144; XXVI, 135. Fasciarsi, avvol Particip. fagersi, Inf. XXVI, 48.
scialo, circondato,

Fasciare, avvolgere, Inf. X XXII 1,

Fatturo,

v.

vano, mentecatto, questa voce trovasi soltanto nel Par. IX, 10,

Fatuo,
la

secondo
che

Nidob

ma

la

Cr. e

la

mag-

Purg. XXVII, 87.


Inf.

gior parte delle ediz. leggono fatture


io preferisco.

Par. Vili, 54.

Fascio,
135.

lat.

fasci*,

XXXI,

Fausto, voce

tolta dal lat., felice,

Inf. Ili,

Fastidioso, spiacevole, noioso, 69; XXIX, 107.


dal Destino, Inf.

grato a Dio, Par. XIV, 93. Favella, dal lat. fabula,

la

Fata, v. Fato. Fatale, voluto


V,22.

Imperatrice di parlata, Inf. Ili, 2o. molte favelle, Inf. V, 54, che regn sopra popoli di diverse lingue.

lingua

No-

Fatica,
Inf.
II,

dal lat. fttigalio, filigare,

stra favella, Par. XVlll, 72, accenna il latino come appare da quel che se-

3;

XXX,

35;

XXXIV,
XV,

78.

gue.
33,

Favella moderna, Par. XVI,


l'italiano.

Purg. XI, 77; XII, 120. Par.

XXV,
XVI,

133.

95;

accenna

difficile,

Nel luogo del Purg.


s fatica

76, la Cr.. Aldo, l'Ediz. Fior, e

propriare l'intendimento di D. l dove dice sua favella parlando di Beatrice, Inf. Il, 57.

Foscolo, leggono

che biso-

Alcuni spiegano: dila

gna costruire con dura, cio: se il libero arbitrio dapprincipio dura alcuna fatica
lez.
;

nel vina, la lingua parlata dai Beati,

qual caso par dubbio che Virgilio

tale

pure

la

costruzione

di Vellutello; e io la

preferisco alla

del Landino e di
la

Lombardi

se-

la sapesse intendere. Io preferisco cio in fiospiegazione del Boccaccio, in lingua italiana, che rentino
'

condo

Nidob.

s affatica la cui

co-

struzione riesce slombata.

volgare, dacch conversa con Virgilio intende Il discorso, il modo di espriDante.

Faticoso.

Inf.

XXIII,
il

67.

mersi,
v.

enunciazione,

Inf.

XVIII, 53,

Fato,
vero
:

il

Destino, ovdecreto del cielo, la volont


lat.

Fatum.

Chiaro. Par. XIV,

88.

La

lo-

divina,

Inf.

XXI,

82.

Purg.

XXX,

Par. quela, le parole, Purg. X, 43. XXXIII, 106. - Favella divina, la

172
parola di

Favellare
Dio, cio: le
Dio, Par.

Federigo Novello.
i

parole che
99.

tratti del volto,


Inf.

V attitudine,

movi-

emanano da
Inf.
;

XXIV,

menti,

lat. fabulari, parlare, Vili, 96; XI, 51 XVI, 85; XXXII, 6 e 109; XXXIV, 102. Purg. XX, 34 XX III, 54. Par.. V, 48 XII,

Favellare,

F,

v.

XVIII, 4. Fede.
lat. febris, Inf.

XX

Febbre, XXX, 99.

XXV,
la

90;

Per

est.

l'

ardore,

pas-

33;

XXIV, 33; XXVI, 130. -Nei luoghi dell' Inf. XVI, 85; XXXII, 109. Purg. XX, 34 ;XXI1I, 54, favelle poFavilla,
la
I,
;

sione, la brama, Inf. XXVII, 97. Fede e spessissimo F, lat.


la

(irfes,

credenza,

la

convinzione,
86.
la

Inf.

XX,

101. 140.

sto per: favelli.


scintilla.

Purg.

XXVI11,
fede,

Par. XVII,

Far

dare

Nel signif.

la

prova, Par. Vili,


,

14.

convinzione, Nel luogo

prop.

Par.

34; VII, 8; Vili, 16;

Per est. ci XVIII, 101 XXX, 95. che accende, che sveglia nello spirito,
Inf.

VI.75. Purg. XXI, 94. Par.

145.
tille,

Nel

XXIV,
scin-

signif. fig. le

prime

Aldo legge tornati, laCr. torrien fede, d'onde non facile cavar senso plausibile. Lombardi secondo la Nidob. e con lui lEdiz. Fior, e Costa leggono daran fede cio condell' Inf. XIII, 21
:

traccie, Purg. XXIII, 46. Par.

d'

Faville XVII, 83; XXXIII, 71. Per fuoco, amor, Par. IV, 140.

fermeranno quanto io dico, poich qui manifestamente Virgilio intende a convincer Dante. Lo stesso Biagioli
preferisce questa lezione.
t, la fiducia, Inf.
;

Inf.

XXVI,

64.

La fedel-

Favilli. Par. XX, 14. Le opinioni sono molto divise intorno questa lez.
che trovasi nell'Aldo,
Fior., Costa,
la

V, 62 XI, 63; XIII,

la

Cr.,Landino,

62 e 74. Par. XI, 114; XXVII, 127. La parola data, Purg. XVI, 52. La

Vellutello, Lombardi, Foscolo, l'Ediz.

quale spiegano tutti come forma speciale della voce favilla, per significare Beati che in vero sono rappresentati come stelle luminose.
i

stiana, Inf.

La fede criXVIII, 62. II, 29; IV, 36 e 48. Purg. VII, 8; XVIII, 48 XXI, 87 XXII, 60.
prova,
Inf.
; ;

Nondimeno un grandissimo numero


di eccellenti mss. fra
i

quali l'Estense
si-

43; IV, 69; VI, 15; XII, 62; XIX, 76; XX, 104; XXIV, 38, 44 e 53; XXV, 10; XXIX, 113; XXXII, A fede, v. A. 20, 38 e 78.
II,

Par.

hanno

failli

che Benvenuto spiega:

bili.?, scilicet

in vocibils canori* illorum

Fedele, add. Inf. III, 39. Par. V, 65 XXXI, 102. - Nel signif. cristia;

spirituum; la Nidob. e Vendelino di


Spira leggono pure
failli.

no: credente, fedele, Purg. XXII, 59.


dele, Par.

Questa voce

forse proviene dal lat. flare e significa

uno istrumento
flauto.

Ed

io,

di musica, un piccolo con Parenti, inclino ad

accettare

tal lezione.

Fedele, sost., un credente, un feXXVI, 60. Un servo fido, Inf. II, 98. Purg. XXXI, 134. Federico e pi spesso Federigo. Le persone di tal nome introdotte
nella D. C. sono: Federigo
I

Favola,

lat. fabula, Inf. XXIII, 4. Discorso vano, Par. XXIX, 104. Favoleggiare, raccontar favole,

novelle, Par. 11,51; XV, 125. lavorare, ora favorire, aiutare,


:

Par. IX, 124.

Barbarossa. Federigo II imp. Inf. X,119 dove posto fra gli eretici. Inf. XIII, 59; XX11I,66. Purg. XVI, 117. Federigo II d' Aragona re di Sicilia dal 1296, morto nei 1337. Purg. VII,
119. Par.

imp. V.

Favore. - In favore, Par. XI, 35. Fazione, comune :fattezza. Al pi.

XIX, 130; XX, 63. Federigo Novello, Purg. VI,

17

Federigo Tignoso
figliuolo di

Ferire.

473

Guido Novello dei conti


il

ta,

e Monte Feltro nella


confini del

Romagna,
Cangran-

Guidi del Casentino,

quale fu assasdella famiglia

come

dominio

di

sinato nel 1291 da un tal Fornaiuolo o

de della Scala,
pi ampi
e

ma

facendoli un poco
IV, 30;

secondo

altri

Fumarolo

del vero.
Inf.

dei Bostoli.

Femmina.
Tignoso.
89;

XVIII,66

Federigo Tignoso,v.
Fedire, verbo

disusato equiva-

XXIV,
mina

Purg. XXIII, 95; 43. In quest' ultimo luogo Fe-

XX,

41.

lente a: ferire, v. ivi. La forma fede che ne deriva trovasi, Inf. X, 135.

Purg.

IX, 25;
40.

XXVUI,

90.

Par.

nata e non porta ancor benda, ignorasi chi sia la persona indicata come fanciulla non ancor nubile l'opi;

XXXII,

Fedo,
Fele,

voce
lat.
il

tolta dal lat.,

impuro,
per est.

nione che possa essere Alagiade'Fiescl.i della quale D. paria con lode nel
Purg. XIX, 142, non va esente da
ficolt, v.
dif-

appestato, Inf. XII, 40.


fel,
il

fiele

Gentucca. Purg. XXIX,


di
:

l'amarezza,
al vizio, Inf.

dolore che tien dietro


61

XVI,

con allusione
In
XX,
rima
89,
fel-

26.

Femminetta, dimin.
na.

femmila

alla

Passione di G. C. Purg.
la Cr. legge fiele.
:

La femminetta Samaritana, Purg.


2,

dove
le,

XXI,

quella Samaritana con


al

Par. IV, 27, per

veleno, pericolo.

Felice,
beato,
Inf.

lat. felice,
1,

benavventuroso,

quale G. C. convers Giovanni, iv, 5 e seg.).

pozzo (San

129; V, 122; XVI, 81.

Purg. VI, 88; XVII, 133; XXVIII, 140 XXX, 75. Par. III, 64 ; VII, 18
; ;

Femminile. Inf. IX, 39. Fendere, partir per lo mezzo, fo- Larare, Inf. XII, 119 XXV, 104.
;

XXIV,

20

XXV,

139

XXX11,

118.

Felice, nome del padre di san Domenico con allusione al signif. di esso
nome, Par. XII, 79. Felicit. Purg. XVII, 134. Felicitarsi, sentirsi, farsi
Par. XIII, 29.

cerare, straziare, Inf. IX, 49; XXXIII, Detto della fl36. Purg. XIX, 32.

FenV, 38; XIV, 131. dere, passar fuor fuori, Purg. Vili,
gore, Purg.

106; XVI, 25;


felice,

68.

XXIX,
Al

111. Par.XXIII, 134. Purg.

Fendersi, Inf.
67.

XIX,
119,

XXV,

anglosssone fell, malvagio, crudele, Inf. Vili, 18 XI, 88. Detto d'un animale, Inf. XVII, 132 Purg. VI, 94 dei diavoli, Inf.
dall'

Felle, Fello,

v.

Fele.

XXV,

104.

perf. firn, Inf. XII,

Al particip. fsso,

Purg. 111,96.
loso, Inf.

XXI, 72- Crudele, empio, XXVIII, 81. Par. IV, 15.

Fenice, lat. Phoenix, uccello favoXXIV, 107. Fera e Fiera, la prima forma
I,

Inf.

antica e poetica e rara, Inf. IV,


127.

42. Par.

Un
II,

Fellonia,

il

tradimento,

Par.

salvatica, Inf.

animale, una bestia 119; VII, 15 IX, 72;


;

XVI, 95. Feltro, ora Feltre o Feltri, citt della Marca di Trevigi, Par. IX, 52
:

XVll, 1 e 114; XXV, 59 e 113. Purg. VI, 94 XXVTi, 84; XXXI,


XII, 76;
;

Nel famoso luogo dell' Inf. I, 105 E sua nazion sar tra Feltro e Feltro
quale Boccaccio confessa non intendere, l'opinione pi probabile che
D. indichi la citt di Feltre sopradet-

80 e 122; XXXII, 96. Nel Purg. il Grifone figura della duplice natura di
G. C. detto fiera, XXXI, 80 e 122 e biforme fiera, XXXII, 96.

Ferire,

in

rire, Inf. XI,

genere, percuotere, fe37; XXI, 87; XXII, 95;

171

Ferita

Ferro.

XXIV,
tornei.

150;

XXV,

105.
6,

Ferir
vento,

tor-

neamenti,

Inf.

XXII,

combattere

in

Detto delle varie cose che


i

Fermarsi, arrestarsi, Purg. VI, 40. Inf. IX, 4. Par. XI, 25. Fermato, che si arrestato, Inf. XXV, 89. Par.

colpiscono

sensi

del

Inf.

IX, 69. Purg. XXVIII, 8


della luce, Inf.

del sole,
39. Purg.
II,

XXIV, XXXI,

31. 54.

Detto della vista, Par. Fermare l'animo, conlat.

X, 69: XV,
;

tentarsi

di...

della vista,

IV, 57

XV, 7

XXVI, 4. Par. Inf. X Vili, 70.

33

Fermo,
mobile,

Purg. VI, 44. firmus, add.


30
;

fisso,

im;

Mira-

Inf. I,

re a un segno, Purg. XVI, 101. D' una nuvola che oscura la vista,

V, 83; XIII, 136


;

XXI,

77. Purg. III, 71

V,

IX, 16.

Par. Vili, 18;


bile, costante,

Purg. XXVIII, 90.

X,78;
Purg.

XIII, 3.

Sta-

D'un sentiero

che

fa

capo,
si

cello che

Inf. X, 135. D' un ucavventa sulla preda, Purg.

XXV l,

33. Par.

XXI,

114.

Fermo, avv., immobile, Inf.V,83;


VI, 24. Purg.

IX, 25;

XXXII, 115- Separare,


40.

Par.

XXXII,
Inf.

XXX,

7.

- Nel

signif.

Al

particip.

ferito,

morale

Purg. IV,

57
;

e pi spesso feruto,
;

costante irremovibile, Purg. XXVII, 33; XXXIV, 30 e 100. Par.


:

XXI, 87 XXIV, 150 XXV, 105. Le forme antiche e poetiche di

XXIX,

63.

Per fermo, sicuramente,


Inf.

questo verbo sono:


fiede

certamente,

XXIX,

63.

al

Presente:
IX,

Fero e Fiero,
ribile,

lat. ferus,
;

che ha

Inf.

X,

135.

Purg.

25;
Fie-

della natura della belva

crudele, or-

XXVI1I,90. Par. XXXII, 40.re, inf.

IX, 69; X, 69; XI, 37. AlFeggia, Inf. XV, 39 XVIII, 75.
;

Al
115.

Imperfetto feria, Purg. XXVIII, 8. Perfetto: ferio, Purg. XXXII,


:

spaventevole, Inf. IX, 42; XII, 107; XVI, 45; XVII, 80; XXI, 31 XXII, 14; XXIII, 135; XXIV, 123; XXXI, 68 XXXIII, 1. Purg. VI, 14
;

XIV, 60; XVII,


XIII, 94

26. Par. IV, 5.

della forma feggia bisogni


in

non credo che per cagione ammettere un infinito feggere l che non trovasi
Io

Feroce, lat. XXXI,


;

ferox,

Inf.

IX, 45;
;

XXXII,

155.

alcuno scrittore.

detto fedire per:

ferire, e feggia a fedire a vedere.

come

veggia

Par. XI, 70. 134. Altiero, Par. XXII, 151.

Costante, ostinato, - Salvatico, Par. XIII,


di

105. Purg. XII, 114

Ferrarese,
XXII,
56.

Ferrara, Par. IX,


di ferro
le

Ferita, da

ferire, sost. Inf.

77; XXVIII, 41, v. Feruta.

Ferrato, munito
foricamente D. dice,
ferrate di

meta-

Formare,
Inf.

lat.

firmare; arrestare

111,77; XIV, 12.


i

grida dispera-

Fissare, ap-

XXII, 122. Frmalvi per: ferma lo vi, o, ve Io ferma, Par. V, 41. Confermare,
poggiare
stabilire, Par.

piedi, Inf.

te dei dannati, strali le cui

punte sono
il

piet, cio:

feriscono
44.

cuore

V, 28. Confermare, assodare, Purg. Ili, 66; XXVI, 122.


Par.

di piet, Inf.
il

XXIX,

Ferrigno,
ce non certo
;

signif. di

questa vo:

alcuni spiegano

co-

XV li, HO. Nel

luogo del Purg.

lore di ferro, altri ferrugigno, cio: color di ruggine, potendo aver le roccie tanto
1'

XXI,
di
:

90, fermare mostra aver signif. stabilire, decidere, e perch par-

uno che

l'

altro colore, Inf.

lasi

d'un poeta
Secondo
il

fissare, scrivere

XVI11,2.

Ferro. Inf.

Vili, 78; IX, 120;

XIV,

Bianchi, Inf.

XV,

nota 39 feggiare.

Fersa
109. Purg. XIII, 70. Par.
I,

Fiamma.
Purg. VI, 81;
65.

175

60;

XXIV,
al-

XXIX,

130.

Par.

XXI,

102

XXVIII,

89. Purg.

XXV, 18, que-

st'ultimo luogo male spiegato da

Festante,
rallegra, Par.

colui che fa festa, si

cuni commentatori

quali vorrebbero

che per ferro s' intendesse il grilletto quale si appunta la corda della balestra quando si tende, ovvero i due capi dell'arco muniti di ferro che si avvicinano l'uno all'altro quando si
al

XXXI, 131. Festinare, affrettarsi, muoversi


af-

rapidamente, Purg. XXX1II,90. Festinato, voce tolta dal lat.


frettato, Par.

XXXII,

58.

D.

chiama

tende
rale

l'

arco.

La spiegazione pi natupunta ferrata della frec-

cos le anime dei bambini morti avanti V et della ragione e ricevuti in cielo.

mi par questa: tender l'arco per


la
il

Festino, voce
cito,

tolta dal lat. solle-

modo che
cia tocchi

che

si affretta,

Par.

Ili, 61

vili,

colmo dell'arco mede-

23.

simo.

Festuca, voce
V. Ferza.
45.

lat.

per: fuscelli-

Fersa.

no,

Fertile. Par. XI,


Par.

XXX1V,12. Feto, voce lat. embrione, Purg.


Inf.
;

l'

Fertilmente, abbondantemente,
XXI,
:

119.

Feruta, forma
per

antica e poetica
1,

ferita, v. ivi, Inf.

108; XI, 34.

lat. P/iaeton, 6gliuolodi Elios e di Climene, Inf. XVII, 107. Purg. IV, 72. Par. XXXI, 125.

XXV, 68. Fetonte,

Femio,

v.

Ferire.

Fervere,
est.

essere ardente, ardere,

pure parlato di Par. XVII, 3.


IV, 72.

In

lui,

Purg.

XXIX,

119.

rima Fetn, Purg.


fre-

Purg. XXVII, 79. Par.

XXX,

2.

-Per

dell'amore, della piet ec. Par. XXI, 68; XXIII, 113; XXIX, 141.

Fi", abbreviazione di figlio, quente negli antichi, Par. XI, 89.

Nel signif.
81.

Fervore. Purg. Ferza, forse da

XVIII, 106.
ferire;
Inf.
il

Fiaccare,
rompersi,
Inf.

dal lat. flaccus, v. n.,

flagello.

VII, 14.

Nel signif.
Inf.

prop.
fig.

XVIII, 35 e ci che stimola,

pass., Purg. VII, 75.

pere, Inf. XII, 15.

Nel signif. Verbo at. rom Fiaccarsi, esser

che eccita, Purg. XIII, 39. Par. XVIII, L'ardore del Sole, fersa in ri42.

maltrattato, distrutto, Inf. VI, 54.

Fiala, greco
cetta, vaso, Par.

ma,

XXV, 79. Fesso, sost. dal


XX,

q:d\ti, ampolla, bocX, 88.

lat.

ditura, Purg. IX, 75.

fissum, la fen11 fesso delle

Fiali**, alla maniera degli antichi


Italiani

per:

Efialte,

lat.

natiche, Inf.

24.

uno dei Giganti che attentarono


add., Inf.
III,

Ephialtes, di sa-

Fesso,
109;

lat. fissus,

XXV,

lire in cielo, Inf.

XXXI,

94 e 108.

XXVIII, 33. Purg. XVI, 99. V. Fendere.

96; X, 7;
Inf.

Fiamma,
prop., Inf.
11,

lat.

fiamma. Nel signif. 93; III, 99; IX, 118;


33; XXIII,

Fessura,
Festa,
129.
il

lat.

fissura,
4.

XIV,

XIV, 33; XVI, 11; XIX,


39;

113; XIX, 75; XXI,

XXVI,
I

31, 38, 42, 58, 68,

76 e 85;

giorno festivo, Par. XVI,


pi., Par.

XXV11,

e 131.

Purg. XXVII, 7;
146; XXVIII,

La gioia, l'allegrezza, Par.

XXX,
4.

33. Par.

XIV,
94.

37.

Al

XX, 84; XXX,

XXIV,

Per

est. la luce, lo

splendore

in

Molto spesso, l'accoglimento,

genere, Par.

XXXI,

129.

fuochi

Purg.

22;

XXVI, 33; XXX, 65. Par. XII, XV, 84. - Far festa, accogliere,

amorosi, Purg. XXII, 12;. XXX, 48. L'amore della poesia, Purg. XXI,

ITO
95.

Fiammare

Fidare.

La luce spirituale, Par. XXIV, 146. Siccome le anime de' Beati


appariscono sotto la forma di corpi luminosi o di stelle, sono spesso dette

Fiata,

dal

lat. vice, in

in frane, fois; volta, Inf.

spagn. rez, IX, 22: X,

50; XII, 34; XXX, 3. Par. XXXI, 8. Un altra fiata, un'altra volta, Par.

fiamme, Par. XII, 2; XIV, 66; XXVI, e specialmente la Madonna, Par. 2

XV11I,121.
Molte
fiale,

Al

pi. tre fiale,

Purg.
22.

IX, 111. Par. XVI, 38;


spesso,
128;
17.

XXIV,

I,

XXIII, 119.

delfiammeggiare le comete, Par. XXIV, 12. La sola Nidob. legge raggiando senza necessit.

Fiammare,

Inf. Il, 46.

Par.

IV, 100;
Spesse

XXVI,
fiate,

123; XXXIII,

Inf.XVIl,71.
102.

Mille

Fianinieggiante,chegitta me, Purg. IX, 101.

fiam-

Pi fiate, pi volte, Inf. V, 130.


fiala,

frequentemente, fiate, \nL XXXII,

Lunga

lungamente, Purg.

Fiammeggiare,
tillare.

raggiare, scin-

XXVJ, 101; XXIX, 30; XXX, 27. Fiato, lat. flatus, il soffio detto
della voce: la parola, Inf.

Nel
52.

XXIX,

Come segno dell' amore

signif. prop.,

Purg.

Ili,

16;

XX VII, 60.

e del fervore de' Beati, Par. V, 1; X, Onde fiammeg130; XXI, 69 e 88. giarsi detto dell' amore che si dimo-

cosa passeggiera, 11 vento, Inf. fugace, Purg. XI, 100.


soffio, per:

Un

V,42; XXXIII, 108. Purg. XXV, 113.

L' esalazione, Inf. XI, 12.

strano

Beati, Par. XII, 23.


sost., l'incan-

Fiammeggiare,

parti

descenza, lo stato d'un corpo che arLo splendore, de, Inf. XIX, 28.

Par. X, 103.

Fiammella,
Nel

dimin. di fiamma.

lat. ficus, propriamente le Far vergognose della donna. le fiche, Inf. XXV, 2, indica un gesto derisorio e indecente che si fa ponendo il dito pollice fra l'indice e il medio.
:

Fica,

Lo splendore, chiarore, d' una stella, Purg. 25. Le anime dei Beati, Par. XXI, 136. La fiamXXV, 97.
il

signif. prop., Inf.

XIV,

90.

Purg.

Ficcare,

dal

lat. figere;

attaccare,

fermare principalmente

la vista, gli

1,

occhi, Inf. IV, 11; XII, 46;

XV,

26.

mella, Inf. XVII, 33, sembra espressione collettiva per significare l'in-

Purg. XIII, 43; XXIII, 2; XXV11, Fis126. Par. VII, 94; XXXIII, 83.

sare

attenzione, Par.
Inf.

XXI,

16.

sieme delle fiamme, fuoco. V. Stella.

la

pioggia

di

95; XXX, 34. Ficcarsi, Purg. XXI, 111.

Figgere,

XXIV,

Fiammetta,

altro dimin. di fiam-

Fico,
Inf.

la pianta, Inf.

XV,

66.
fiducia,

ma,Inf. VHI,4;XlV,90.Par.XX,l48.

Fidanza,

lat. fidentia, la

Fiamminghi.
Fianco,
coscia; nel
chili.

Inf.

XV,

4.

XI, 54. Purg. X, 123; XIII, 16.


lat. fidere,

dall' antico

ali.

hlancha

medio evo flancus e fianDell'uomo e degli animali,

Par. XXII, 55. Fidare, dal


cia, affidarsi

aver fiduIli, 27.

Inf.

18.

Delle
la

XX, 115;

XXX III, 36. Par. XXXI,


d'

cose inanimate,
Inf.

XXVII, 52- D' un monte, Purg. VII, 71. Onde il lato, in genere, Inf. XVII, 69. Purg. IV, 74 X, 26: XXIX, 67. Par. I, 46; XIX, 148.
citt, Inf.
: ;

me,

sponda,

XII, 4.

un fiuD'una

OrEsporre alcuno, Inf. II, 12. dinariamente fidarsi chimo, Inf. V,19, dove fide posto in rima per: fidi,
Inf.

ad alcuno, Par.

XI, 53, dove

la Cr.

legge fidar*

in lui,

mentre

le ediz.

moderne

se-

guendo la Nidob. leggono si XXXIII, 17. Purg. V, 64.

fida; Inf.

Bara-

Fidalo

Figlio.

177
lat./Mia, lnf. IV, 126. Purg.

mente
53.

fidarsi in uno, lnf.

II,

113; XI,
fidu-

Figlia,
111,115;

Fidato,
cia, sicuro,

nel quale

uno abbia

133;
1.

Purg. Vili, 42-

XV, 101; XVI, 140. Par. VI, XXVI, 93; XXXII, 134; XXXIII,
La
figlia

di

Taumante, Purg.

Fido,

fedele, lnf. XII, 100;

XIV,
10.

XXI,

50, Iride o l'Arcobaleno.

100. Purg. 111,4; XVI, 8; Par. XI, 34; XV, 131.

XVII,

La
Se
to,

figlia di Tiresia,
il

Purg. XXII, 113.

Fiele,

v. v.

Fele.

Fiera,
,

Fera.
dal
lat.

delmente lnf. X, 46. Con veemenza, o forse: con fierezza, Purg.

Fieramente,

ferus; cru-

Poeta ha inteso parlare di Manbisogna confessare che siasi dimenticato di averla posta nell' Iuf. XX, 55; se intende di Dafne o d'Isto-

XIX,

29.

che Diodoro Siculo e Pausania fanno figliuola di Tiresia, diffcile indicare dove D. abbia cavata tale
ria

Fiero,

v.

Fero.
di Fiesole. D.

notizia, dacch Stazio

Fiesolano,
ze,

chiama

zione.

Le

figlie

Bestie Fiesolane gli abitatori di Firen-

una parte dei quali credeva discesi da Fiesole per istabilirsi presso
all'Arno,
lnf.

XV,

73.

Fasulce, antica citt d' Etruria distante circa tre miglia da Firenze, nella quale rimangono alcune reliquie delle mura etrusche,

Fiesole,

lat.

XXIX, 86, sono le La figlia di Belo, Par. IX, 97, Didone. La figlia di Latona, Par. X, 67; XXII, 139, la Luna. La bella figlia Di quel eh' apporta mane e lascia
sera, Par.

non ne fa mend'Adamo, Purg. donne in genere.

XXVII, 137, cio del Sole, credesi che significhi la vita dell'uoil
l' Antico e Tommaseo, che pare confermato nel Par. XXII,

mo, secondo
116, e

d'

un anfiteatro romano e un tempio pagano convertito in cristiano. Vi


il

XXVIII, 1. Tutti

gli altri

Duomo
a.

edif. intorno all'a. 1028, la

tatori intendono: la natura

cemenumana.

chiesa di Santa Maria Primerana dell'

967, altri edifici

meno

antichi e

poche case. Fiesole reputata come

Figliare, generare, partorire, Purg. XIV, 117; XXVIII, 113. Par. X, 51 , in quest' ultimo luogo si tratta
del Figliuolo concepito di Spiritossanto.

madre

di Firenze, lnf. XV, XV, 126; XVI, 122. Fievole, dal lat. flebilis, stanco, lnf. XXIV, 64.

62. Par.

debole,

Figliastro, pare che D. 1' abbia usato in signif. di figliuolo snaturato


analogo
60;
a:

Figgere,
Par.
1,

Purg. XXXII, 132.


54.

Il

dal lat. figere, ficcare, Fissar gli occhi,

matrigna,

lnf.

XII, 112.

Figlio,
136;

lat. filius, lnf.


;

IV, 56; X,

Per

XVI,
fitto,

53.
lnf.

est. inspirare, lnf.

XX III, 40 e 51 XXVI, 94; XXVIII,

participio ha

due forme

XV, 82; XIX, 50; XXXII, 60; XXXIV, 103 e - e fisso, 1 20. Purg. XIV, 1 XIX 30
VII, 121; X, 34;
; ,

XXX, 5. Purg. VII, 101; XII, 52: XV11I,124. Par. Vili, 8 e 126; XX, 45; XXI, 5; XXII, 146; XXIII, 107.

Il

Figliuolo di
1;

Dio, Par.
1.

lnf.

XXIII,

9;

XXX,

130. Par. VII,


1'

XXV11,

XXXIII,

X,

Spesso

96;

XXI,

92. L'

una forma e

altra

sono usate nel

signif. prop. e figurato.

Figghne,
Par.

Fitto per: trafitto, Purg. XII, 28. terra del Fiorentino,

espressione di tenerezza, lnf. VII, 115. Purg. Ili, 66; XXV, 35; XXVII, 35. Al pi. Par. XVII, 94; XXVI, 115.

Par.

VI

109

ed anco
12

la

prole

XVI,

50.

de' bruti, lnf.

XXXIII,

35. Par.

XIX,

178
92.

Figliole

Filo.

Il figlio
il

di Giove, Par.

146,

pianeta di Marte.

XXII,
Il figlio

d'Elice, Par.

XXXI,

33, la costella-

Figura, in genere ci che rappresenta un oggetto, Inf. XVII I, 12; tale la lez. della Nidob. e di tutte
le

zione di Boote o Artofilace.


della
terra, Inf.

figli
i

antiche ediz. e che tutti

moderni,

XXXI,

I figli di Giganti della Mitologia. Levi sono i Leviti o gli Ebrei della
trib di

121, sono

eccettuatone Biagioli, hanno adottata la Cr. legge sicura che rende qual;

siasi

costruzione impossibile.
signif.
,

Nei
109.

Levi figliuolo di Giacobbe, / figli di LatiPurg. XVI, 132 na, Par. XXIX, 1, sono il Sole e la

medesimo
80.

Inf.

XXV,

Luna.

Purg. IX, 5: X, 45; XVII, 53; XXXII!, Par. XVIII, 78 e 86; XX, 34; XXX, 103. Figura di sigillo, Y im-

Figliole, terminaz. del voc. lat,


che D. d
in

rima alla voce


4. lat. filiola,

figliuolo,

magine rappresentata in un sigillo, Par. XXVII, 52. 11 sembiante umano,


il

Purg. XXIII,

corpo,
Ili,

Inf.

VI, 98; XVI, 131.

Figlinola,
forma
di
:

un' altra

Purg.

17; X, 131. Par. V, 137;


descrivere, Bappresentare,

figlia,

senza esser diminut.

XXI,
Par.

17.

La

figliuola di Mini, Par. XIII, 14.

Figurare, disegnare,
XXIII, 61.

corona di fiori fu trasformata da Bacco in costellazione.


Arianna, la cui

Par.

XXV,

Figliuolo, lat. filiolus,v. Figliuola. Nelsignif. prop., Inf. XIV, 101


;

rarsi,

32. Figurarsi, configuformarsi, prender una forma,

XXIX, 117. Purg. 1,33; X, 84; XVIII, 137 XX, 52. Come appellazione di
;

tenerezza,

Inf. Ili, 121

VII, 61
1,

Vili,

Nel luogo delXXV, 107. XVI11, 43, figurare sembra usato nelsignif. di: raffigurare, guardare con attenzione, per riconoscere alcuPurg.
l'Inf.

67; XI, 16;

XV,

31. Purg.

46; VIII, 88; XVII, 92;

XXVI 1,
membro

64.

Al pi.

Figliuol della Chiesa, della Chiesa Par. XXV, 52.


,

XXV,

112; IV, 58. Par.

no.

Particip.

figurato,

scolpito,

Purg. XII, 23.

Filare,
VI, 144.

dal

lat.

filum.

Nel
fig.

prop. Purg. XXI, 25

signif.

nel

Purg.
Par.

Figliuoli, Inf.

XXXIII,
e 87.

figlimi, Inf.

XXXIII, 48

38, e
// fi.

gliuold'Anchise,lnf.l,7lt. Purg. XVIII, 137, Enea. Figliuol dell' Orsa, Inf.

Filio, forma XXI1I,136.

lat.

per

figlio,

Filippeschi. Purg. VI,

107, fami-

XIX, mana
d'

70, indica

uno della famiglia

ro-

degli Orsini che portavano un

orso nel loro stemma.

glia nobile e ghibellina d' Orvieto. Filippi, pi. di Filippo, Purg. XX,

I figliuoli
gli

Eva, Purg. XII,

71

in genere.

sono

uomini

50. D. accenna tutti che hanno portato tal

re di Francia

nome dopo Ugo


89, famiglia no-

Il figliuol di

Figliuol di grazia, D. si fa
re in tal

119;

XXVII, 24; XXXII,

Dio, Par. VII, 113, G. C.

Capete
Filippi. Par. XVI,
cata.
bile di Firenze, ora affatto

chiama-

dimenti-

modo

nel Par.

XXXI, 112

da san Bernardo, per aver ottenuta la grazia di ascendere al cielo e contemplarvi


il

Filippo Argenti.
v.

Inf.

Vili, 61,

Argenti.

mistero della Divinit.


la

Filo,
;

lat.
:

filum, Purg. XIII, 70.

Figo,
i

lat. ficus, in

cementatori

rima per fico dicono forma lom:

Il per fila, Purg. XXIV, 66. cerchio colorato che spesso circonda

In

filo

barda, Inf. XXXIII, 120. V. DXttero.

la

luna, Par. X, 69.

Nel

signif. fig.

Filosofare
il

Fiore.

179
fino

buon

filo,

il

buon camino,
Par.

Par.

Finora,
101.

ad ora,

Inf.

XXVII,

XXIV,

63.

Filosofare.
Filosofia,
Filosofico.

XXIX,

86.

Fio,

l'origine di questa voce

lat.

philosophia, cio
132.

quella di Aristotele, Inf. XI, 97.


Inf.

IV,

Par.

oscura, il suo signif. primitivo, pare sia: tributo, rendita, assegnamento pagato al feudatario; ecco perch
stata derivata dal
lat. fides

XXVI,

25.

o dal
;

lat.

dal lat. finis, Inf 1, 110 ; V, 111 IX, 78. Purg. IV, 39 XVIII, 33; XXVI, 126. Par. VII, 30; XXIV, 47; VI, 75. -Fino a
;
;

Finch

Fin che,

del medio evo feudum, feodum

potreb-

be anco derivare

dall' ali. bieh hestia-

XX

tantoch,
e 69.

Inf.

XIX,

111. Purg. XII, 3

me, perch pagavansi gli assegni in bestiame. Pagare il fin, lat. pomas dare, portar la pena, Inf. XXVII, 135.
Purg. XI, 88.

Fine,
;

sempre XIV, 4 XVII, 6 XX1I1, 9 XXV, XXVII, 78. Purg. IV, 94; XVIII,
;
;

dei due generi, ma masc. nella D. C. Inf. VI, 76


lat. finis,
;

cte;

Fioccare, dal cadere come

lat. floccus, ali. floi

flocchi

di

neve;

V aer fiocca, sparge, lascia cadere, Par. XXVII, 67 e 71.

XX,

12 e 141

XXIX,
97.

2.

XVII, 112;

XXV,
;

Par. VII, 68;

Al

V, 66. Par. VI, 38. IX, 95 XI, 23 XIV,


;

4.

fine, Inf.
Inf.

Lo scopo,
;

110. Par.
;

I,

107;

II,

Purg. XXX, 120 Vili, 104

XIX, 51 XXXIII, si combinano nel


te,

46.

Fioco, forse dal lat. floccus, primitivamente, ci che piccolo, di poca forza, debole. Quantunque il Vocab. della Cr. dia a questa voce il signif. di roco, lat. raucus, non mi par ne:

due

signif.

cessario di darle tal signif. soltanto


applicabile
gli altri
all' Inf. Ili,

Par.
46.

XXV11, 60;

27.

In tutti

XXVIII, 52; XXXIII,


Purg. IV, 132.
il

La mor-

luoghi significa manifestamente: debole, Inf. 1, 63 HI, 27 e 75,


;

Finestra, lat. fenestra, per: l'apertura,

dove
te
3,

le voci fioche

sono evidentemen-

passaggio,

Inf. XIII, 102.

Fingere,
tare, Purg.

descrivere, rappresen-

\avoxexigua di Virgilio; Inf. XIV, dove la Cr. ha posto arbitrariamen-

XXXII, 69. Finire, aver fine, Purg. XXIII,

te roco;

XXXI, 13;

XXX IV, 22.

Par.

79.

_ Morire, Purg.
XXXIII,

V, 101.

re, Par.

48.

Particip.

Saziafini-

XI,133;XXXI1I,121. Fiordaliso, probabilmente dal


fleur de
lis,

fr.

antica dizione per

giglio.

to; finito questo, Inf. Ili, 130,

come

abl.

Nel
nel

signif. prop.
fig.

Purg.

XXIX,

84

assoluto. quelli che

Ben finiti, Purg. Ili, 73, hanno fatto una buona fine,
di Dio.
,

per: satelliti, soldati francesi, perch il giglio caratterizzava lo stem-

che sono morti in grazia

ma
Inf.

di Francia, Purg.
lat. flos.

XX,

86.

Fino,
d'ogni

dall'ali, fein

fine,

puro
106.

mischianza,

Inf.

Fine, di qualit suPurg. VII, 73. periore, Par. IX, 69. Fino, dal lat. finis. Fino a.... Inf.
XII, 116;

XIV,

prop. IX, 70, ove vorrei piuttosto legBoccaccio e gere dietro l' autorit del
signif.

Fiore,

Nel

di

39

XVI, 63 XX, 36. Purg. IV, XVIII, 137 XIX, 69 e 112- Par.
;

Benvenuto con la Nidob., Costa, P Ediz.Fior., fuori. Purg. VII, 76 e 82 Vili, 100 IX, 54 XXIV, 147; XXVII,
; ; ;

XXXI,
104.

115.

99; XXVIII, 41
39. Par.

Fin

nel,

Inf.

XXVI,

XXIII, 80;

XXX, 28; XXXII, XXX, 65 e 95. chiama


fiore la

In signif. mistico D.

480
Madonna,
perpetui,
i

Fiore
Par. XXIII, 88. Beati, Par.
i'

Fiatilo.

XIX,

22-

Cos

Fiori

Fisamente,

con attenzione,
Par. 135.

Inf.

rappresenta
Par.

assemblea degli sotto figura d'una rosa detta

eletti
fiore,

XXI, 22. Purg. XIII, 13. Fischio. Par. XXV,

XX,

30.

XXXI,

10, 16, e
9.

e 126;
pii

XXXIII,

19; XXXII, 18 Per analogia i

Fisica, lat. physica, Inf. XI, 101. Fisico. D. usa la forma fisice invece di
:

fisiche, Par.

XXIV,

134.

sentimenti che producono le buo-

ne opere sono similmente detti fiori, Par. XXII, 48; XXVII, 148. Con amara ironia D. chiama il fiore maladetto Par. IX, 130 il danaro e propria-

Fiso, lat. fixus, XXXII, 1 dove la


,

add. Purg. XI, 77; Cr. legge fisso.

Avv. fissamente, Inf. IV, 5. Purg. 106; X, 118; XIII, 43; XXIII,

Ili,

41

mente

il Fiorino di Firenze sul quale era impresso un giglio. II fiore come precursore del frutto, Par. XXVII,

XXXII, 9. Par. XXIII, 9; XXXI, 54. Fissare,gli occhi con attenzione, Par. XXI, 92. Fisso, per fissato, detto dell' at:

148.

Fiore,

avv., un poco, un

filo,

un
26.

tenzione e dell'occhio intento, sopra un oggetto, Inf. XXIII, 9 ; XXX, 130.

grano, Inf. XXV, 144; Purg. Ili, 135.

XXXIV,

Purg. XIX, 119 96; XXI, 92.


11
;

XXXII,

1.

Par. VII,

Fiorentino,
Purg. XI, 113
sost.,
;

add., di

Firenze,

Come XX11I, 101. un Fiorentino, Inf. Vili, 62; XVII, 70; XXXIII, 11. Par. XVI, 61
e 86.

Come avv., fissaXXVIII, 95. mente, dettodellavista, Par. XXIX, 9. Fittizio, opposito a reale. Corpo
fittizio,

Stabile, Par.

XXIV,

Purg.
v.

XXVI,

12.

Fitto,
antica

Figgere.

Fiorenza,
renze
Par.
citt,

forma

di

Fi-

Inf.

X, 92; XVI, 75;

XXXII,

120. Purg. VI, 127;

XX,

75.

Fiumana, dal lat. flumen ; fiume largo e straripato, Inf. 11, 108. Par. Fiume o torrente, Purg. XXX, 64.

XV, XXXI, 39.

97; XVI, 84; XVII, 48;

Ne

inoltre fatta

men-

XIX, 101 il torrente qui indicato il Lavagno da cui Fieschi prendevano


,

zione, Inf. XIII, 143; XXIII, 95. Purg. XII, 102; XIV, 64; XXIV, 79. Par. VI,

il

titolo di conti di

Lavagna.

Fiume,
prop. Inf.

lat.

53; IX, 127; XVI, 25; BENZE.


127. Purg.

XXV,
:

5.

V. Fi-

Ili,

flumen. Nel signif. 71 e 81 XVI, 94 ; XX,


;

Fioretto, dimin. di fiore, Inf. Il, XXVIII, 56; XXXII, 73. Fiorino, il fiorino d'oro moneta
che vi

75; XXIII, 95. Purg. I, 40 e 88; V, 122 XIV, 36 XXII, 88 XX Vili, 62


; ; ;

e 123

80

XXIX, 71 XXXI, 94. Par. I, XX, 19 XXX, 76. - Nel signif.


; ; ;

di Firenze cos chiamato dal fiore del


giglio
89.

fig.

fiume del parlar, Inf.

impresso,
florere.
;

Inf.

XXX,
signif.

d'

eloquenza.

I,

80, fiume

Fiume

della mente,

Purg. XIII, 90.

Fiorire, lat. fig. Par. XVI, 111 Fiotto,


mare,
Inf.
lat.

Nel
il

Fiumicello,
XXVIII,
35.

dimin. di fiume,

Inf.

XXVII,

124.
flusso

IV, 108; XIV, 77. Purg. XIV, 17; del

fluctus,

XV, 5. Firenze, forma moderna del nome di essa citt, Inf. XXIV, 144; XXVI, 1. Par. XXIX, 103. V. Fio-

Flagellare. Purg. XXXII, 156. Flagello. Per isterminio, Inf.


:

XII,

34.

rimilo,
strumento

dal

lat. flare ;

forse

uno

renza.

a fiato,

un

flauto, Par.

XX,

Flegetonta

Foglio.

181
fucile;
1*

Questa lez. trovasi in un gran numero di mss. ed appoggiata dall'au14.

pi

comune:
si

acciarino col

quale

caccia dalla pietra focaia la

Benvenuto V. Favillo.
torit di

e dell'

Anonimo.

scintilla del fuoco, Inf.

XIV,

39.

Foco, ed
Flegetonte fiume
lat. focus. I
l'

Flegetonta,
in rima, Inf.

il

ora pi comune Fuoco, mss. e le ediz. variano al-

infernale. Flegetonta trovasi soltanto

infinito

XIV,

116.

per queste forme delle quali

Fuori di

ri-

foco pi antica. Nersignif. prop. Inf.

ma
ti,

Flegetonte, Inf.

XIV, 131.
re dei Lapi-

1,119; IV, 68; Vili, 9e73;X,22;XIV,

Flegias, lat. Phlegyas,

padre d'Issione che arse il tempio di Apollo. D. lo fa nocchiero dello


Stige, Inf. vili, 19 e 24.
la

XV, 3 XVI, 16 XVII, 53 e 122 XXI, 16; XXVl,47e79; XXVII, 127;


;

29

XXIX, 110; XXX, 110. Purg. IX, 30; XVlII,28;XXV,98e116;XXVI,134;


XXV1I,11 XIX,
131
;

Flegra,lat. Phlegra, contrada delMacedonia, nella quale, secondo la


i

XXXIII,

9.

Par.

I,

60 e
14;

115; IV, 77; VII, 18 e 124;

XV,

mitologia,

Giganti furono fulminati

da Giove,
flizione,

XIV, 58. Fleto, voce latina


;

Inf.

XXXII, 105; XXXIII,


:

119.

Particolarmente
110. Par.
il

la flgore,
;

il

lamento,

pianto, l'afPar. XVI, 136;


il

XXXII,
Per
38
;

1,

134

Purg. XXIII, 40.

est.

XXVII, 45. Flettere, verbo


tere,

fuoco dell' amore, Purg.VI, XXVII, 96. Par. Ili, 69 XX, 115;
;

tolto dal lat. flec-

piegare, Par. XXVI, 85. della nobil famiglia de' Cancellieri di Pistoia egli mozz

XXVI, 15. Purg. XV,

11

108.

Gli angeli e
37 e 121.

fuoco dello sdegno,


i

beati

Focaccia,
mano

sono spesso chiamati fuochi, Par. IX, 77; XVIII, 108; XX, 34; XXII, 46;

la

nell'a. 1300 ad

uno

de' suoi

XXIV,

31

XXV,
il

Lo

nipoti per vendicare una ingiuria fatta da quel giovinetto al suo padre, e

maggior donna.

Per

foco, Par.

XXIII, 90, la Mapianeta di Marte, Par.


lat.

corse dipoi per ammazzare


;

padre del giovinetto medesimo dal che nacil

XVI,
da

38.

Foga,
focus.

forse dal

fuga o meglio
:

sanguinose divisioni dei Neri e de' Bianchi in Pistoia, e dipoi in Fi-

quero

le

Propriamente

l'

foga dei pensieri, Purg. V, 18.


est. la celerit

renze,

Inf.

XXXII,

63.

Focara,

scoglio del

tico presso alla Cattolica,

mare Adriatemuto dai

XXXI,
lita,

18.

Per d'una freccia, Purg. La ripidezza d' una sapare che


fa
il

impeto. La

Purg. XII, 103.

La lunga foga
signifi-

nocchieri per i colpi di vento frequenti su quelle coste, Inf. XXVIII,


89.

del sole, Par. XII, 50,

chi
te

il

lungo corso che


d'

sole duran-

il

solstizio d' estate.

Foce,
to,
l'
;

lat.

faucp, l'apertura, l'esi-

Foggia,
Foglia,
Inf. Ili,

origine ignota

la

ma-

ingresso, Inf. XXIII, 129. Purg. XII, 112 XXII, 7. Par. I, 37 e 44. L' imboccatura d' un fiume , Inf.

niera, Inf. XI, 75;


lat.

XIV,

14.

folium; delle piante,

XXX1I1, 83. Purg. II, 103; V, 124. Par. XXII, 153 d'un porto, Par.

138

112; XIII, 101. Purg. XXII, XXVIII, 17 XXXII, 114. Par. I,


;
;

XIII, 138.

Uno stretto di mare, Inf.


Un
;

26; XVIII, 30; XXX, 117 XXXII, 15 e 23.

XXXI,

11,

XXVI,

107.

cerchio dell'Infer-

Foglietta, dimin.
Vili, 28.

di foglia,

Purg.

no, Inf. XIII, 96. Focile, dal lat. focus, fuoco

ora

Foglio,

lat.

folium

la

pagina d'un

Folco
libro.

Fonte.

foglio,

foglio, cio: esatta-

Folto,

forse dall'ali, voli, pieno


Inf.

mente, Par. XII, 121.

denso, detto d una nebbia,

Folco, spesso

detto Folchetto di

Marsiglia, perch nacque a Marsiglia di famiglia genovese, celebre trovatore e dipoi vescovo di
Marsiglia,

d una selva, Inf. XIII, 7. Purg. XXVIII, 108 - del pelo, Inf. XXX1V,
75.

IX, 6

Fondamento.
XXIX, XXIV,
109.
111.
lat.

Par.

VIII,

143;
Par.

Par. IX, 94.


siglia
ta,

Il

sito geografico di

Mar-

esattamente descritto dal Poe-

Fondarsi,
74 e 90;

fandar e

circostanza della sanguinosa battaglia combattuta nel suo porto


la

XXVI, 36;XXVII1,
signif.
:

(Lucano, Farsaglia,
l'opinione di
tatori, ai quali
si

iti,

572 e seg.J e

tutti gli antichi

commen-

prop. Purg.

Fondere, lat. fundere. Nel XXX, 90. Onde


XX,
7.

pu aggiunger Pe-

dere, Purg.

span-

Dissipare, Inf.

trarca {Trionfo d'amore, v, 49], e Dante medesimo (Devulg. Eloq. n,6), tutto prova che D. vuol far dire a Folco che era nato a Marsiglia e non a Genova come Vellutello e Daniello da Lucca s' ingegnano invano di soste-

XI, 44.

Fondo,
la

lat. fundus, sost., il fondo, profondit. Nel signif. prop. lnf.


;

Vi, 86; IX, 16; XiV,126; XVII, 133 XVIII, 25 XX, 5 XXI, 108; XXIII, 53; XXIV, 71 XXVI, IV, 11
;

nere.

Folgorare,
Par. VI, 70.

scagliare la flgore, Per est. detto d' uno


Ili,

33; XXVII, 64; XXIX, 55; XXXI, 102 XXXII, 8 XXXIII, 117. Purg.
; ;

XXXII,

135. Par.

XXX,
XXVI,
;

6.

Andare
Purg.
;

sguardo scintillante, Par.

128.

al fondo, Purg.

135.

Insi-

Flgore, lat. fulgur, fera. Inf. XIV, 53; XXV, 81. Purg. IX, 29;
XIV,
masc.
108;
144.
131. Par. 1,92.

gnir spirituale:
72.

la profondit,

XVIII, 67. Par. XI, 30

U fondo,
ec.
Inf.

XV, 35 XX,
un fiume, del
;

il

letto d'

Folgore
lo

Fulgre,
;

lat.

fulgor,

mare
III,

XII, 131
13.
;

splendore,
11

la luce, Par.

V,

XVIII, 9; XIX,

XIV, 82; Purg. V, 128. Par.

XXI,

XXIII, 84; XXXII,


brillare

12; XIX, 61

XXXI,

114.

Il

Folgoreggiare,
lampo,
o,

come

terreno, Inf. XXX, 30. Fondo, add. selva fonda,


129.
I

Inf.

XX,

cadere come flgore, Purg.


lat. follis

XII, 27.

commentatori spiegano questa voce per: folta, densa, perch quel


luogo par richiedere
tal signif. io

Folle,
lnf.
Il,

pazzo, insensato,
;

pro-

35; Vili,

91

XII, 48;
;

XIX,

88

113;

XXVI, 125. Purg. XII, 43 XIII, XX, 109. Par. VIII,2; XVII, 31; XIX, 122; XXII, 81 XXVII, 83. ;

a prenderla per una mutilazione di: profonda, e la maggior parte de-

pendo

gli

esempi citati nel Vocab. della Cr. mostrano autorizzare questa spiega-

Come
tal

sost.

folli,

Par. V, 71
dei

zione.
D. d
Inf.

Folletto,

spirito,

dmone.

Fontana,
la

lat.

nome ad uno
32
la

dannati,

fonte, la scaturigine.

fontana se. aqua ; Nel signif.

XXX,

prop. Purg. XXVIII, 124;


pazzia, Purg.
I,

XXXIII,

Follia,
VII, 93.

59. Par.

113. Par. IX, 27.

-Nel

signif. fig. Par.

Folo,

lat.

Pholus, figliuolo d'IssioInf.

ne, uno dei Centauri,

XII, 72.

Dio detto XX, 119; XXXIII, 12. fontana eterna, Par. XXXI, 93. Fonte, lat. fons, la sorgente. Nel

Foracchiato
signif.

Fornire.

183
dall'ali,
forst,

XXV,
111,18.

prop. Inf. VII, 101 XX, 64; 98 XXX, 78, v. Branda. Par.
;
;

Foresta,

Purg.
citt di

Nel

signif.

fig.

Inf.
;

Purg.

XV,
;

132. Par.

II,

96

1,79. IV, 116


;

XXVIII, 2 e 85; XXIX, 17. Forl, lat. Forum Livii,

Romagna
Inf.

nello Stato Ecclesiastico,


99. Purg.
Inf.

XXIV,

9 e 57.
76.

XXX

ruscello, Purg. Nel signif. di fonte bat:

-Per:

XVI,

XXIV,
XXVII,

32. 43.

tesimale, Par. XII, 62;

XXV,

8.

pure accennata,

Forma,
99;

l'

aspetto, Inf.

Questa voce per


trova
al

lo pi
I,

masc, masi
;

Purg. V, 28; XVII, 19;

fem.

Inf.

79; VII, 101

XXX,

78.
dal lat. forare, tra-

Foracchiato,
forato, Inf.

XXIX, 97. Par. 1, XXXI, 1 e 52. La maniera, Inf. XXVI, 78. Purg. VI, 54; X, 109. ;

XXX, 41. XXV, 95 e 127; XXX, 61

XIX,

42.
il

Forame,
Inf.

l'apertura,

pertugio,

XXVII, 13;XXXIIl,25.

Nel parlare scolastico forma significava: l'essenza d'una cosa, il principio vitale che forma l' essenza d'una
cosa,
Inf. XXV, 101; XXVII, 73. Purg. XVIII, 29 e 49. Par. 1, 104;

Forare, pertugiare, Inf. XIV, 114; XXXI, 37; XXXIV, 108. Purg. XIII,
70.

XXIV,

pertugiato, Inf. XXVIII, 19. Purg. V, 98. Par. XIII, 40. Forbire, dall'antico ali. burban,

Forato,

128;

XXIX, 22; XXXIII,


:

91

onde qualchevolta

l'

anima, Purg.
Par.
i

IX, 58. Par. IV, 54.

Formale ,
79
pii

'polire;

nettare,
Inf.

purificare

Inf.

onde principii formali,


che costituiscono
II, 71
l'

essenziale

Ili

princid'

XXXIII, 2; e

XV,

69,
il

dove

tu

ti

essenza

una

congiuntivo d' una forma forbare di cui non trovansi esempi.

forb potrebbe essere

cosa, Par.

e 147.

Formare.
X, 125; XXXI,
Particip.

Inf.

XXIV,

66. Purg.

33. Par. XIII, 38.

Forca,
104.

lat.

furca. Della coda for-

formato, creato, Inf.

XIV,
26.

cutad'unanimale,lnf.XVII,26;XXV,

106. Par.

Purg.
Ili, 54.

XXIV,

122;

XXIX,

Force per

forche, forma anti9.

V. per quest'ultimo luovirt formativa,


,

ca e poetica per: frbici, Par. XVI,

go Ordine.

Forcata,
del corpo

l'inforcatura, la parte

Formativo,

la
,

umano, dove separansi le coscie, Inf. XIV, 108. Poggiali legge


inforcata.

potenza informatrice Purg. XXV 89, dove la Nidob. legge informativa come nel verso 41. V. Informativa.

Forcatella, dimin.
una piccola

di

forcata;

Formazione,
d
la

1'

operazione che
64. Purg.

inforcata, Purg. IV, 20. 1

forma
35.

una cosa, Purg. X, 129.


Inf.

Force, v. Forca. Forcuto, da forca, Inf.

Formica.

XXIX,

XX V

34

XXVI,
Purg.

XXX,

51.

Fornace,
Tutti
i

il

fornello di fonderia,

Forese.

commentatori

as-

sicurano che fosse della potente famiglia dei Donati, fratello del celebre

XXIV, Fornire,

137.

XI, 132.

Corso Donati capo della parte de'Need amico di Dante, Purg. XXIII, 48 e 76; XXIV, 74.
ri,
1

/|g.

d origine incerta, Par. Eseguire, Purg. XII, 132. onde: Finire, Purg. XXII, 6

esprimere compitamente, Par.

XXX,

Fornir, contratto di fornirono,

Forse dimin.

Forca

arnese rurale col quile

si

ammonta

il

fieno.

484
Purg. XXII, Inf. XXI, 40;
6.

Fornito

Fortunato.

Particip. fornito,
58.

XXIV,

Fornito,

sost., quegli

che

for-

nito del necessario, Inf. XXVIII, 98, allusione a Lucano (Far soglia, i, 281 J

d'una fortezza, Inf. XX, 70 e 89 d' una selva: densa, folta, Inf. I, 5. Nel luogo dell' Inf. XVII, 95 ad altro forte, questa voce sembra sost. per
:

Nocuit semper differre paratis. Fro, contratto di furono, v. Es-

leggendo ad allo farle conlaCr.,difficile cavarne costrutto.


passo
difficile
;

Forte,

avv. fortemente, con vio-

sere.

Foro,
il

Iat.

forum, propriamente

lenza, rapidamente, Inf. Ili, 44 e 107; V, 104; XIII, 91 e 116; XIV, 62; XIX,

la corte di giustizia,

onde D. chiama

26 e 120;
107;

XXV, 93; XXIX, 26; XXXI,

papa Prefetto nel foro divino, Par. L' uno e V altro foro, il XXX, 142.

Diritto Canonico e

il

Diritto Civile,

50. Purg. IV, 8; XV, 107; XVII, 35: XXI, 19; XXIV, 2; XXVII, 17. Par. XI, 63; XIV, 110;

XXXII,

Par. X, 104.

XXIV,

12;

XXVI,

Foro, da forare, Inf. XIX, 14; XXXIV, 85. - Per: ferita, Purg. V,
73.

similmente,

Inf. Vili, 80,

18; XXVIII, 41 dove alcuni

Al

pi. le fora,

Purg. XXI, 83.


forsitan, Inf.

interpreti riferiscono forte a nocchiero nel signif. di: robusto. Nel luogo del

Forse,

dal

lat. fors,

VI, 44; IX, 15; X, 27 e 63; XII, 16 e

Purg. XXI, 126, si potrebbe sospettare che questa voce sia usata nel
lat. di: forse. Alcuni pochi mss. seguitati da Vellutello leggono'

XX, 26; XXIII, 79; XXVI, 30; XXVII, 22 e 134; 122; XXVIII, 44; XXXIII
32; XIII, 122;

signif.

XXV,

32;

forze.

IV, 98; Vili, 99; IX, 25 e 26; XIII, 11 e 93; XVIII, 5; XXI, 55 e 121; XXIII, 15;
II,

XXXIV,

124. Purg.

62;

Fortezza. Nel
zione, Inf.

signif. di fortifica-

XV'111,1 4

onde

la

parte

inferiore dell' Inferno ricinta di


Inf.

XXVI,

17 e 133; XXVIII, 76 e 141.

IX, 108.
il

mura,
Inf.

Il

coraggio,

Par. 11,5; IV, 55; IX, 36; XXVIII, Essere in 22; XXX, 1 ; XXXI, 103.

XXX1V.21.

forse,

essere in dubbio, temere, Inf.

Vili, 110. Purg. XXIX, 18. in pericolo, Par. XII, 41.

Fortuna, XXX, 13. Par.


145.

destino, Inf.
Vili, 139;

XV, 70*

XVI, 84;

per paura che tu non...


145.

N forse, Par. XXXII,


senno, fu-

Essere

D. rappresenta la ForXXVII, tuna come una intelligenza celeste che governa le sorti degli uomini,
Inf. VII, 62 e 68; XV, 93 e 95. Qualchevolta Fortuna significa: il caso, Inf. XIII, 98; XV, 46; XXX, 146 ;

Forsennato, fuor rioso, Inf. XXX, 20.


Forte,
XXIV,
lat. fortis,

di

add.; vigoroso
78.

ne' suoi effetti, Inf.

V, 87; XVII, 42;


Purg. IX, Detto dello

60;

XXX1I1,

135. Par.

XIV, 59; XVII, 77 e 117;

XXII, 123;

XXX,

48.

XXXII, 76. La sorte, in genere, Purg. XXVI, 36. La tempesta, Purg. XXXII, 116. Per: fortuna maggior, Purg. XIX, 4, D. intende
certa combinazione di stelle che gli
astrologi reputavano

spirito, forte, coraggioso, Inf. XVII, 81 e 90. Purg. VI, 18; XXXI, io.

come

particolar-

mente favorevole.

Difficile,

65;

XXIX,

oscuro, faticoso, Purg. II, 42; XXXIII, 50. Par. VI,

Fortunato,
roso, Purg.
11,

felice,
III,

beneavventu86.

74;

Par. XII,

102; VII, 49; IX, 36; XVI, 77; XXI, Detto 76; XXII, 123; XXV, 61.

52.- Nei due luoghi dell'Inf. XXVIII, 8; XXXI, Ilo, dove parlato di luo-

Forza

Franco.
Inf.

185
38, durante
il

ghi celebri per battaglie, alcuni vo-

XXXIII,
in

sonno.

gliono prender questa voce nel signif. contrario di: infelice o di: fortu-

Fra me,

me

stesso, a

me

stesso,

noso, illustre per grandi avvenimen-

Inf. XVI, 116. Purg. IX, 25; XVII, 74; XXIII, 28. V. Tra.

pressoappoco come: fatale. dal lat. del medio evo tia. Nel signif. fisico e morale,
ti,

Forza,

forInf.

Fra, accorciamento di frale, lat. frater, titolo dei claustrali. Usasi precedente
i

VI, 69; XIV, 59;

XX,
Inf.

16;

Purg.

La violenza,
34. Purg. V, 91
Inf.
lat.

XV,

136; XVI, 79;

XXIV, 113. XXXII, 115.


XXXII,
7.

no per consonante,
v. ivi, Inf.

nomi propri che cominciap. e., Fra Dolcino,


XXVIII,
55.
lat. quaIX, 65. Purg.

IV, 3; XI, 32 e

Fracasso,
tto;

da fra e dal
Inf.

XX,
6.

Par. IV, 80; XI,

64;

alto

rumore,

Di forza, avv.

XIV,

137.

con forza,

XIV,

61.

Fosco,
Inf.

fuscus, oscuro, cupo,

XXIII, 78; XXVIII, 104.


Inf.

Di

color cupo,

XIII, 4.

Francesca da Polenta figliuola di Guido vecchio signor di Ravenna, la quale spos Gianciotto o Giovanni il Ciotto,
figliuolo di

Francesca. Inf. V, 116, cio

Fosco (Bernardin di), cittadino di Faenza, di oscuri natali, ma chiaro per le sue virt, Purg. XIV,
101.

Malatesta signor di Rimini, e fu uccisa nel 1289 a Pesaro dal

marito che

la

sorprese in adulterio
alla france-

col suo fratello Paolo.

XII, 52;

Fossa, il fossato, Inf. Vili, XXIX, 49. Purg. VI,


25.

76;
84;

Francescamente,
se,

XXXI,

L'Arno detto

la

ma-

ledetta e sventurata fossa,

Purg. XIV, La fossa, Purg. XVIII, 121. 51. Particolarmente la fossa nella quale si

Purg. XVI, 126. Francesco, san Francesco d' Assisi, nato nel 1182, morto nel 1226,
Inf.

XXV11,

112. Par. XI, 74.

La sua
35.

vita

narrata nel

medesimo canto

seppellivano vivi

gli assassini,

Purg.

dal verso 43; XXII, 90;

XXXII,
v.

Per analogia le bolge sono chiamate fosse, Inf. XXII1,56 e l'Inferno


generalmente,
66.
Inf.

XXVII,

15,

v. Inf.

XIX, 49

e segg.

Francesco
corso.

d'

Accorso,

Ac-

Francesco,
;

ora:

XIV, 136; XVII,

XXVII, 44 XXXII,
francesca,
la

francese, Inf. La gente 115.

La cavit degli occhi, Purg.

nazione francese,

Inf.

piccolo torrente che suolsi formare dalle grandi pioggie,

XXIV, 5. Fossato, un

XXIX,
nome

123.

Francheggiare,

derivato dal

dei: Franchi, in all.:i liberi;

Purg. V, 119. da fossa, Inf. XII, 73; XIV, 11;XV1I1, 11 e 17; XXII, 25 e 138. Le bolge sono talvolta dette fosso,
Inf. VII, 102.

Fosso,

assicurare, far coraggio, Inf. 116.

XXVI,
anima

Franchezza, lo stato
che
II,

dell'

si

sente libera e coraggiosa, Inf.


Par.

Inf.

XVIII, 112; XIX, 9;


41
;

XXIV,

65;

123.
.

XXVI,

XXVII, 135; XXVIII, 53;


lat.

XXXIII,

142.

Francia. Purg. XX, 71 120. Chi Francia regge,


87, cio Filippo
il

XV,

Inf.

XIX,

Fotino,
stasio.

Photinus

diacono

Bello, v. ivi

il

della chiesa di Tessalonica, V.

Ana-

medesimo
il

indicato con la dizione

mal

di

Francia, Purg. VII, 109.


dall'ali,

Fra,

lat.

infra, prep.

Fra'l sonno,

Franco,

frani, libero:

486

Franco Bolognese

Fregiare.

intrepido, che non conosce paura, riSlato franco, soluto, Inf. II, 132.

Purg. IV, 127; XI, 82: XIII, 94: XXI, 13 e 131 ; XXIII, 97; XXIV, 55;

stato di libert, Inf.

XXVII,

54.
v.

XXVI,

Franco Bolognese,
gnese.

Bolo-

3. v.

115; XXIX, 15; XXXIII, 23. Par. 111,70; VII, 58 e 130; XXII, 61. I claustrali sono detti frati, Par.

Frangere,
rompersi.

verbo
signif.

tolto dal lat.

Nel

XXXI,

16.

prop.,

Purg.
si
il

Frali Minor, i FranceXXII, 50.1 scani del secondo ordine, Inf. XXIII,

Detto delle onde che

Frate Godente,

Inf.

frangono,

Inf. VII, 23.

Rompere

Godente.

XXII, 103,

fig.

Nel signif. sonno, Purg. XVII, 40. cassare o temperare un giudicio,

Inf.

XIX,
Inf.

49.

Un

frate in genere,

XXII,
rigo,

81, v.

Gomita.

Frate Gomita, Inf. Frate Albe-

un pendio che si fa men ripido, Par. XI, 49. La dizione Non si franga Lo tuo pensier
Inf. Il, 96.

Detto

d'

XXXIII, 118,

v.

Alberi-

go.

Fratello,
nanti semplici
di: frate, fratello,

e precedente le conso-

sovr' elio, Inf.

XXIX,
la
s'

22,

oscura.

Alcuni interpreti turando per: non

spiegano congetintenerisca.
:

ma

Fratel, forma dimin. realmente sinonima: il


il

pi

il

compagno,

non si arresti, per analogia delle onde che si frangono continuamente percotendo in ci che incontrano; ovvero, come dicevasi nel medio evo frangere
probabile che D. voglia dire
sibi

XXVI,
94.

Fratel, Par. XIX,137,Giaimo


II

54;

XXXI,
re di

120.

collega, Inf. Par. XXV,

o Giacomo
di
isi

Aragona
Inf.

fratello
pi.

Federigo

di

Aragona.

Al

fra-

contratto di fratelli,

XXV,

28

caput super, e ora

comunemente

in Italia:

ticip. fratto, d'


<la

Al parrompersi il capo. una nuvola traversata


di sole, Par.

XXX1I,21.

Fratto,

v.

Frangere.
frigidus, add. Inf.

Freddo,
41; VI, 8;

lat.

V,

un raggio
42.

XXII,

80.

XXX,
101;

Detto del sonno; interrotto, Purg.

XXXIII,
21;

109.

XXXII, 27; Purg. XIX, 11; XXVI,


66;

XVII,

XXIX,

XXXIII, 111. Par.

Frasca,

d'

origine ignota; un ra-

Vili, 22;

XXI,

36.

lo

TI

freddo aniInf.

muscello d albero con le sue foglie. Nel signif. prop., Inf. XIII, 114. Purg.

male, Purg. IX, 5,

Scorpione.

XXIV,

118. Par. XXIII, 7.

Freddo,
XXXII, 38

sost.,

il

freddo,

Per: un

albero, Purg.
Inf. XIII, 29.

XXXII,

50.

Fraschetta,
Frate,

dimin.

di frasca,

e 71. Purg. V, 111; XIX, 2; XXIX, 38. Par. II, 118; XI, 46. Freddura, il freddo e principal-

lat. frater,

il

fratello.

Nel

123;

mente: un freddo intenso, Inf. XXXI, XXXII, 53; XXXIII, 101.

signif. prop., Inf.

XXX, 77.

Par. VIII,

Fregare,
dito,

lat. fricare.

76; XV, 136, e in questo signif. non si usa quasi mai fuorch in poesia.
Il

Purg. VII, 52.


Inf.

Fregare il Fregar i piedi,


ali. fries,
il

camminare,

XVI,

23.

compagno, il collega, Inf. XXVI, 112. Par.XI,112;XXlV, 62. -Espressione di tenerezza interpellando
al

Fregiare,
namento
d'

forse dall'
:

or-

architettura

fregio. OrI,

nare, Inf. Vili, 47. Purg.

38. Par.

cuno,

Inf.

XXIII, 109;

XXVI,

112.

XXXI,
due generi

50.

claustrali dividonsi principalmente in


le

Monaci
i

gono

varie regole di San Benedetto, Basilio ec. Ai secondi

e Frati. A quelli appartenFrancescani, Domenicani, ec.

Fregio

Fru.

187

Fregio, l'ornamento,
72. Par.

Inf.

XIV,

93 e 140;
144.

XXXII,

39,

86 e 98

XXXIII,
;

XVI,

132.

Freno.Nel signif.
107. Purg. X, 77.

prop. Inf.

X VII,

Par. XII, 47; XXIII, 117; XXVI, 64, 85 e 137.


di

XXIV,
la foglia o, se-

-La fronde
32, la

Nel

signif. fig.

Minerva, Purg.

Purg. V, 42; VI, 88; XIII, 40; XIV, 147; XVI, 94; XX, 55; XXII, 20; X XV 1 19 XXVIII, 72 XXXIII 141
,

dell' olivo

XXX,

68

La fronda pena,
I,

condo

la Cr. la fronde, Par.

foglia dell' alloro.

Per est. una sel- Nel


signif. fig.

Par. VII, 26.

va, Inf.
le foglie

XXIX,

131.

Frequentare. Par. XXII, 38. Frequente, nel signif. lat. della


voce
26.
:

numeroso, ricco, Par. XXXI,

Fresco, dall'ali, frisch, fresco. Nel


signif.

XXVI, 64. Cacciaguida chiama D. f'ronda mia Par. XV, 88.


creature, Par.
,

opposte ai frutti per: le parole opposte alle azioni, Par. Vili, 57. I pianeti, Par. Le XXV1I,119.

prop. Inf IV, 111. Purg. VII,


88.

75;

XXIX,
Inf.

Per
42-

est.

vo,

XIV,

recente, nuoGiunto recente-

fronda, XIII, 4 e 141. Purg. XVIII, 54 68. La Cr. pone pi volte queXXX,
:

Fronde,

altra forma di

Inf.

mente, Purg. 11,130. Stanno freschi, detto dei Dannati fitti nella ghiaccia
del Cocfto
;

sta forma

dove
lat.
:

la

Nidob. ha fronda.

Al

pi.

Purg. XXVIII, 10.


frons g.frontis, spesil

propriamente

che

si tro:

Fronte,
so presa per

vano nel
117.

fresco, e ironicamente, per


Inf.

tutto

capo, Inf.

I,

81

malconcio, malarrivato,

XXXII,
Inf.

VI, 70; XXI, 66

X,35; XII, 109; XVIII, XXIV, 17. Purg. II, 58;


;

31

III,

Fretta, d'origine
MI, 10
;
;
.

incerta,

44;

XVI, 18; XXI, 45; XXIII,

82. Purg.
,

V,90;IX,4e 112; XII, 98; XV, 10; XIX, 40; XXII, 108; XXIV, 149;
XXVII, 133; XXVUl, 8; XXX, 78; 29 XXX11, 146. Par. Ili, 14
;

XXI,

4.

VI, 49 XVIII 100 ; XX 149; Par. I, 123: XXIII, 12. - Far

fretta, sollecitare, Inf.

XXXII,

84.

XXXI,

Tu fretta, avv., sollecitamente,

Inf.

XXXI,

130.

Purg.

XXIV,

66.

Par.

Vili, 64; XXIV, 53; XXV, 12. Per est. la testa d' un esercito, d'un drapforse nel pello, Inf. XXXIII, 33

XXII,16

medesimo
fronte
,

signif. Par.

Frisone, abitatore della Frisia, di alta statura, Inf. XXXI. 64. Froda, lat. fraus, ora pi comune: frode, Inf. XVII, 7 XX, 117 XXII,
;
;

parte opposta.
57.

XXXI,

123 la
Inf.

Nel
,

signif. fig. tener


,

resistere

contrastare
le

minare, Inf. VI, 70. A fronte a fronte,

XXVII,
Inf.

Tener alto

fronti, do-

82. Purg.

XIV, 53.
lat.

XXV,

100,

uno

di contro all'al-

Frodare,
re, alterar
il

fraudare, ingannaInf.

tro.

vero,

XX,

99.

Frode,
XI, 24 e 25.

lat.

fraus, l'inganno, Inf.

ger la fronte,

Fronteggiare, affrontare, Inf. XX, 71 Frugare, d'origine ignota:


.

vol-

pro-

Frodolentc,
Inf.

XI, 27.
116.

sost., l'ingannatore,
Inf.

Add.

XXV,

29;
il

priamente: scandagliare, tasteggiare con un bastone pertica. Pungere,


punire,
Inf.

XXVII,

XXX,

70. Purg. Ili, 3.

Fronda,

lat.

frons g. fronrtis,

Spronare, eccitare, Purg. XIV, 39;

fogliame. Nel signif. prop. Inf. XIII,

4e14l;XIV,2. Purg.

1,103; XVIII, 54;

XV, 137; XVIII, 4. Fru, infin. lat.


mente,
il

usato sostantiva2.

XXII,140:XXIII,1:XXIV,107,XX1X,

godimento, Par. XIX,

Frustato

Fumare.
Fuggio, per
:

Frustalo,

forse

dal
Inf.

lat.

fusti*,

percosso con sferza,

XVIT1, 46.

Frustatore,
Inf.

quegli che frusta,

XV1II,23.
il

Fuggire, evitare, Tnf. XX, 85; XXIII, 33; XXXIV, 125.- Per est. essere in fuga, Inf. I, 25. FugIX, 41.

fugg, Purg. Vili, 107;

pezzo, il tozzo. .4 frusto a frusto, a tozzi, Par. VI, 141.

Frusto,

girsi,

porsi in

XXV,
6.

Frustra, voce
invano
;

latina,

indarno,

come add. vano, Frutta, v. Frutto.


lat.

Par. IV, 129.

Detto del mare ritirarsi, Tnf. XV, Fuggir contratto di fuggirono, Purg. X, 9 Xll,58. Fuggir innari:
;

fuga, Inf. XVI, 86; 16 Purg. XII, 58. Par. Ili, 104.

Fruttare, dal
frutti.

fructus,

produr
66.
si-

zi,

Par. VI, 77.


il

Nel

signif. prop. Inf.


;

Par.

XIII, 71

XVIII,
Inf.

30.

- Nel

XV,

Fuio. Secondo
questa voce ha tre
:

Vocab. della Cr.

signif. diversi nel-

gnif. fg.

XXXIII, 8. Nel signif. Nel prop. Purg. XXVIII, 120 e 143.


produrre,
lat.

Frutto,

fructus.

la D.C. cio ladro, scellerato e oscuro o nascosto. Io inchino a credere che


il

vero
lat.

signif. di

questa voce derivata


ladro,

signif. fig. Inf.

XX, 19. Purg. Ili, 40; XVII, 90 e 135 XX, 45. Par. IT, 70 XI, 105 XII, 65 XX, 56 XXII, 48 e
; ;

dal

far sia

come

Inf.

XII,

80
le

XXIII, 20 XXVII, 148. fruttaio secondo la Cr.


;
;

- Al pi.

90. Onde per est. colpevole, scellera- Nel luogo del to, Purg. XXXIII, 44.
ser fuia, significa

le

frutte,

Par. IX, 75, Nulla voglia a te puote essi pu celare a'tuoi


:

cio:

gli

XXXIII,

ultimi cibi del pranzo, Inf. 119.

sguardi. Ammettendo la spiegazione del Vocab., questa voce nel primo

Fucci (Vanni),

cio

Giovanni,

esempio deriva dal


altri dal lat. fuscus,

lat.

fur, e nei

due

figliuolo naturale di Fuccio de' Lazzeri nobile pistoiese. D. lo trova fra i


ladri, Inf.

nero, oscuro.

XXIV,

125.

Fulgere, forma lat. per: risplendere, Par. Vili, 64. La Cr. vuole che
si

Fucile, v. Focile. Fucina,forse da officina, Inf. XIV,


56.

pronunci fulgere.

Fuga,

Purg.

III, 1

XIII, 119.

Fulgido, risplendente, abbagliante, Par. XXVI, 2. Fulgre, lo splendore, il chiarore, Par. IX, 70;

Nel luogo dell' Inf. XXX, 72 sembra che abbia presso a poco il signif. di
foga, v. ivi.

XIV, 55; XVIII, 25;


11

XX,
51

66

XXI,
141
.

e 62;

XXXI,

Fugare, porre in fuga per allontanare, Purg. XIV, 37. Par. XXVI,
:

XXXIII,

XXIII, 84 XXX, 132; XXXII, 144; Talvolta le anime dei


; ;

77.

Beati che appariscono come corpi luminosi sono dette fulgri, Par. X, 6i;

Fuggire.
132;
11,

Nel

signif. prop. Tnf.


;

I,

26

110; IX, 72; XIII, 71 XXI, XXIII, 40 XXXI, 39 dove la Ni;

XXX, 62 Fulgurato,

dob. legge fuggimmi e la Cr. fuggSmi che potrebbe essere un imperf. fugga per: fugga, contratto di fuggiva, Purg.

rischiarato, illuminato, Par. XXIII, 83. Fiilvido, dal lat. fulvus, comune
:

fulgido, brillante, risplendente, Par. XXX, 62.

24

V,79; VII, 105; XIV, 112; XV, XXVII, 112. Par. XV, 105; XXII, 93; XXVII, 129; XXX1I,139. - FgI,

41
;

Fumare

e talvolta

Fumniare.
:

gia, Inf.

XV,

6,

posto per

fugga.

Quest'ultima forma pi Gorentina che italiana come fummo per fumo.


:

Emetter fumo,

Inf.

XXV,

93;

XXX,

Fumo
92. Par.

Furi

489

XXI,
e

100.

Per metafora in153.

Trar fuore, Purg. XXIV, 49, produrre.

spirare, Purg.

XXIV,
;

Fumo
prop.
laf.

In fuore,

v. In.

Fummo.
51
;

Nel
;

signif.

Fuori.

Inf.
i

IX, 70, dove


fiori
;

la Cr. e

Vili, 12
;

IX, 75

XV, 2

Aldo leggono

altri e

fronde
e

117;
113;
i

XXIV,
61

XXV,

93. Purg.

V,

fiori, o, e foglie e fiori.

La Nidob.

un

X, XXXIII,

XV, 142;

XVI, 5;

97. Par. XVIII, 120. Per est.

gran numero di mss. fori o fuori. Siccome il Poeta parla d'una tempesta

te malattie,

vapori che reputavansi causa di cerInf. VII, 123. V. Acci-

che rompe e schianta rami degli alberi d' una selva, sembra frivolezza
i

dioso.

1'

lune, lat. funis, Inf. XX, 111. Fungo. Per fungo piar ino o fungomarino come meglio scrivono alcuni, pare che D. voglia indicare senza propriarlo uno di quei prodotti
marini che sono mezzo fra
gli

aggiungere che porti via i fiori; perilch preferisco la lez. della Nidob. e
del Boccaccio e di Benvenuto, adottata

porta fuori appoggiata sull'autorit

Fior., e

da Lombardi, Parenti, l'Ediz. 1' ultima di Costa, mentrech

le

piante e

animali, cio

un

zoofito, Purg.

gono
te

Poggiali, Biagiuoli e Foscolo sostenla lez. della Cr. Se la lez. abbat-

XXV, 56. Fuoco, dal lat. focus, v. Foco. Fuor, Fuori, Fuor a, Fuore,
lat.

fronde

e fiori

avesse

il

conforto di

migliori autorit, meriterebbe forse la Fuori, Inf. XXII, 26. preferenza.

foris, foras.

Tutte queste forme


116; IX,

Par.

XXX,
XV,

69.

Di fuori, Purg. VII,

trovansi usate senza alcuna diversit


di
signif.
Inf.

84;

115; XXVII, 88;

XXIX,

81;

Vili,

122;

XXX,
rima,
81.

30. Par.

XXII, 105; XXIV, 15;

XXVII, 6;

XXXIV,
Per
lo

63.

Purg.

11,

5; IV, 66.
Inf.

13. Una

V, 101; IX, 15; XII, sola volta trovasi, ma in


:

furi per

fuori,

Purg.

XIX,
signif.

1,23; IV, 150; VI, 44; XIX, 22; XXVIII, 79 XXX, 39. Purg. 1, 17 ; V, 92 IX, 3 e
pi seguito dad,
;

Furare,
XIII, 140.

lat.

furari.

Nel

prop. rubare, Purg.

102;

XV, 116; XVII,


7 e 132;
16.

11

XXI, 42;
Ili,
;

Per est. involare la vista

XX,

110.

Par.

XXV11,
32;

XXX,
XXIV,
Fuor

42. Par.

d'un oggetto, Purg. XXX, 104.

Cofurto,

107; XVII, 37;

XXIX,

zia, privo d'

sua natura, contro la sua natura, Par. XXI 11, 42 XX VII, 123.

Fuor di

iuteUigenintendimento, Par. 1, 1 1 8.

121
a"

XXVI,

me
Inf.

sost.

l'atto del rubare,


29.

il

XXV,

Furi, v. Fuori. Furia, al sing.,

il

furore, l'impe-

Similmente Purg. XXVIII, 66. Qualche volta nel signif. di eccettua:

Al pi. atti furiosi, Inf.


Furioso.

tuosit, Inf. XII, 27. Purg. XVIII, 92.

XXX, 22.
Inf.

Le Furie della Mitologia,

IX, 38.
il

to, Inf. VI, 38. Par.

IX,
:

84.-

Seguito

Inf. Vili, 48.

da che significa pure eccettuato, Inf. VI, 38; XIV, 44 e 112; XV li, 114;

Furo,
ladro, Inf.
ro, Inf.

lat.

fur, sost. antiquato:

XXI,
138.

41. Purg.

II,

79;

XX, 54; XXX,


;

XXI, XXVII,

45.

Add. fuoco fu-

127, cosi detta la


e lo ra-

fiamma che circonda un dannato perInf.

Fuora. Fuore.

X, 72

XVI,

69. Purg.

ch

in

qualche

1,90; V, 55.
Purg.
Ili,

pisce. V. Inf.

modo lo invola XXVI, 41.


XIV, 66
;

138; XXII, 12.

Par. 1,118;

XXIX,

16;

XXX,

38.

Furore,

l'eccesso dell' ira, l'im-

petuosit, Inf.

XXI,

67.

190
E

Furto

Galoppo.

urlo,

la

cosa rubata,

Inf.

XXVI,

vedere,
Inf.

Inf. I, 42, screziato.

V. pur
lieto, al

41.

XVI,

108.
d'

Fusco,

v.

Fosco. Coscienza fusca,


:

Gaio,

origine incerta

Par. XVII, 124, cattiva coscienza.

legro, Par.

Fusi, per

si fu,

v.

Essere.

XV, 60; XXVI, 102. Galassia, lat. Galaxins, la


XIV,
99.
lat.

Via-

Fuso, strumento per filare, Inf. XX, 122. Par. XV, 117. Fusto, propriamente: il tronco
dei vegetali per: il corpo, il busto, toltane la testa, Inf. XVII, 12.
;

lttea, Par.

Galeotto,
chiero,
il

dal
Il

del

medio evo
il

galea, la galera.

rematore,

noc-

barcaiuolo, Purg. II, 27. In grazia della rima D. usa la forma


Galeoto, Inf. VIII, 17.

Futa, forma antiquata per Purg. XXXII, 122.

fuga,

Futuro,

sost.,1'

avvenire,

Inf.

X,

108; XXXIII,

27.- Add.

Inf. VI, 102;

XIII, 12. Purg.

XXIII, 98.

XIV, 67; XX, 85; Par. XVII, 22; XX, 133;

Galeotto^brett. Gallhaud, nome d'un cavaliere amico di Lancilotto, il quale favor gli amori di questi con Ginevra moglie del re Arturo. Il suo

nome

divenuto sinonimo di: sedut-

XXV,

68.

tore, ruffiano, Inf.

V,137.
Claudius Galenus,
Inf.

Galieno,

lat.

celebre medico greco,

TV, 143.

Gabbo,
A.

la

burla,

lo

scherzo, v.

una famiglia nobile di Firenze nei tempi anteriori a D., Par. XVI, 101, questo nome ha
d'
il

Galigaio, nome

Gabriello, l'angelo, Par. IV, 47; pure indicato, Purg. X, IX, 138. 34. Par. XIV, 36; XXIII, 94; XXXII, 94 e 112.

signif. di: pellicciaio.

Galizia, provincia
Par.

della Spagna,
la

XXV,

18.

Galla, propriamente:
XIV,
Inf.

noce di

Gaddo, contratto di Gherardo, nome d' uno dei figliuoli di Ugolino della

galla; D. l'usa per: ghianda, Purg.


43.

Gherardesca, v. fame col suo padre.

ivi,

clie

mor

di

Gallare,
XXI,
57.
fiarsi

contratto di Galleggiare,

Nel

signif. fig.,

gon-

Gade,

ora

Gades, citt Par. XXVII, 82.

Cadice e anticamente marittima della Spagna,


:

d'orgoglio, Purg. X, 127. Galli, antica famiglia nobile di

Firenze, Par. XVI, 105.

Gaeta,
Inf.

citt del

regno

di Napoli,

XXVI,

92. Par. Vili, 62.

Gallo, uccello; come stemma di casa Visconti di Pisa, Purg. Vili,


81.

Gaggio,
tico wadi,

dal lat. vas, dis o dal goal pi.

voce antiquata usata da D.


e proprio nel
frane, gages, ricompensa,

Gallura. La Sardegna, che


pi di D.

a'

tem-

nel Par. VI, 118,


signif. del

salario.

Pisani, era divisa in quattro Giudicati, dei quali uno che era pesseduto dai Visconti

apparteneva

ai

Gaia, figliuola di Gherardo da Camino, v. ivi. Benvenuto e 1' Anonimo la reputano essere stata donna
licenziosa, Purg.

di Pisa, dicevasi:

il

Giudicato di Gal-

lura, Inf.

XXII,

Galluzzo,

Purg. Vili, 81. piccolo borgo di To82.

XVI,
,

140.
gaio, v. ivi.

Gaietto, dimin.
Propriamente
:

di

scana, distante due miglia'da Firenze, Par. XVI, 53.

grato

piacevole

al

Galoppo,

voce, a mio parere, for-

Gamba
mata per onomatopea.
Inf.

Gemere.

191

Di galoppo,
94.

XXII,
,

114. Purg.
dall'

XXIV,
ali.

Gaudente, v. Gande, forma


Gaudio,
Par.

Gooente.
lat.

per: gode, in
la gioia,

Gamba,
lazione

dal greco

xap.7rr>

artico-

rima, Par. XIX, 39.

antico

fiamma

voce antiquata
36;

V articolazione del ginocchio.


al pi. le

gambe,

Inf.

XIII,

Sempre 121 XVI,


; ;

XXIV,

XXXI,
;

41.

Gaudioso,
25.

pieno di gioia e d'al-

XIX, 23; XXII, 74; XXV, 106; XXVIII, 25; XXXIV, 63. Purg. 1, 51 111.48; XV, 126; XVII, 75; XIX, 133. Ganellone o ano. Inf. XXXII,
87;
122,
di

legrezza, Par. XII, 24

X V, 59; XXXI,

Gaville,
Valdarno

piccolo castelletto del

uomo

celebre in

tutti

romanzi

Carlomagno
i

e dei Dodici Paladini

che fu quasi spopolato dai Fiorentini nel xiu sec. per vendicar la mortedell'ucciso ivi Frandi sopra,

quali sostiene sempre la parte del traditore e del perfido; spesso detto Gano di Maganza, e la sua stirfra
:

cesco Guercio Cavalcante nobile

fior,

indicato da D. con queste parole : L' altro era quel che tu, Gaville, piagni,
Inf.

pe Maganzesi, nome d' un castello, secondo detti romanzi, situato nella


: i i

XXV,
(v. lib.

151.

Gedeon,eroe
125
91.

Borgogna chiamata erroneamente Magonza che citt dell' Allemagna


:

ebreo, Purg. XXIV, Judic, vii, 4 e segg.)


il

Gelata,

ghiaccio, Inf.

XXXIII,

sul Reno.

quasi impossibile deciisto-

dere se questo Gano sia persona rica o fittizia.

Gelatina, propriamente: brodo


congelato. D. chiama cos per ironia
il

ftange, fiume
tali,

delle Indie Orien4.

ghiaccio in cui sono

fitti

Traditori,

Purg.

II, 5;

XXVII,
il

Par. XI, 51.

Inf.

XXXII,
Nel

60.

Ganimede,
Purg. IX, 23.

coppiere di Giove,
situato sulla riva

Gelato,
ciato.

particip. di gelare; ghiac-

signif.

prop.

Inf.

XXXII,

Ciarda, borgo

72. Purg.

V, 124. Par. XXVII, 67.


agghiacciato di terrore,

orientale del lago del medesimo nome, anticamente detto Lacus Benacus,
Inf.

Per

est.,

Inf.

XX,

65.
fu in antico
d'

XXXIV, 22. Purg. VIII, 42. Gelbo, monte di Palestina


Samuel,
per
il, 1.)

sul

Gardingo,
tezza e dipoi

una

for-

quale mor Saule, Purg. XII, 41. (V.

nome
al
le

una via

di Fi-

renze vicino quale erano


nel 1258,

Palazzo Vecchio, nella case degli Uberti capi

Gelsa,
XXXIII,
dove

forse dal
il

lat.

morus

celsa

eoccelsa,

moro,

la

mora, Purg.
39,

de' Ghibellini, le quali furono disfatte


Inf.

69.
il

XXIII, 108.
Inf.

Gelso,

moro, Purg. XXVII,


:

Garfano, lat. Caryophyllum aromaticum, droga,

gelso posto per

gelsa.

XXIX, 128, v. Co-

Gemelli. Nel
XXXII,
68,

signif.

prop. Par.

stuma.
re, Inf.

dove

Garrire, altercare, rimproveraXV, 92. Par. XIX, 147. D. usa


:

be ed Esa.

parlato di GiacobPer la costellazione dei

sempre garra per

garrisca.

Gastigare, lat. castigare, pi comune castigare, punire, Inf. V, 51. Gatta, per gatto in genere, Inf.
XXII,
58.

Gemini, Par. XXII, 152. Gemere. Nel signif. prop. Inf. XII, Per est. il suono che 132; XXVI, 58. produce il succo del legno quando ne

Inf.

spinto fuori dal calore del fuoco, Nel luogo del Purg. XT11,41.

192

Gemma
44,

Gentile.

XXV,
bia
il

sembra che questa voce ab:

Vili, 85.

La

gente grossa, g' igno92.

sfgnif. di

stillare.

ranti, lnf.

XXXIV,

La prima

Per est. e
IX,
4.

Gemma, la pietra preziosa, Purg. XXIII, 31. - L'anello, Purg. V, 136.

gente,

primi uomini della Creazione,

Le anime de' Beati sono pure


voce lat.,)a guancia, Par.
lnf. VII, 78.

al fig.

una

stella,

Purg.

La gente poverella, i sePurg. I, 24. guaci di san Francesco, Francescani, Par. XI, 94. La folle gente, i Gentii

dette gemme, perch risplendono come astri, Par. XV, 22; XVIII, 115.

li,

Par. XVII, 31.

La gente che
i

per

Gena,

canti.

XXXI, 61. Generale,

Che
52.
il

si

La gente feslinata, Par. XXXII, 58, bambini fra gli Eletti. La gente futura, iposteri, Par. XXXIII,
i

Dio dimanda, Par. XXII, 83,

mendi-

riferisce al tutto, Par.

XXXI,

72.

La stirpe,
VII, 80;

la

famiglia,

il

Generante,

il

genitore,

Al pi. che genera, Purg. XXV, 59. i genitori, padre e madre, Par. Vili,
134.

padre

XVI, 73 Purg. Vili, 128; XIV, 108; XXII, 109. Par. XXVI, 126. La gente argolica, i Greci, lnf. XXVIII, 84. La gente
lnf.

popolo,

Generare,
74;

produrre,

lnf.

XVI,
Purg.

XXII, 50;

XXV,
Ili,

119.

XXIII, 35. Par.


63.

120.

vana, Purg. XIII, 151, sono i Sanesi. La gente a cui il mar s' aperse, Purg.

Particip.

generato, prodotto, creato, Par. XIII,

La gente che perde GeXVIII, 134; La rusalemme, Purg. XXIII, 29 gente ingrata, Par. XXXII, 132, sono
;

Genesi,
lnf.

il

primo libro
la

di

Mos,
Ili,

Giudei.

La

gente eh' al
58,
i

XI, 107.

traligna, Par.

XVI,

mondo pi Fiorentini.

Genitrice,
115.

madre, Purg.

Gente picchia, famiglia oscura, Par.

Gennaio,
XXVII,
ferire in

lat.

142. Questa

Januarius, Par. voce si dee pro-

XVI, 118. Il popolo, la moltitudine, lnf. XIV, 22; XVIII, 30. Purg. Ili, 58:
VI, 4; Vili, 33; XXIII, 113.
tatori, lnf.
I

due
ti

sillabe gen-na'

supposto

XXIV,

144

XXVI,
7.

che leggasi

sverni, v.

Svernare.

soldati, lnf.

XXVIII,
la
;

Al

- Gli abi117. pi. le

(lo), sost.,il territorio I Genovesi, di Genova, Par. IX, 90.

Genovese
XXXIII,

genti, gli
I,

uomini,
101

moltitudine, lnf.

51

IV, 19

lnf.

151.

V,13; X,
genti,
te
i ;

Vili, 59; IX, 124. Purg. Le beate XII, 35. ;


I,

Al sing. gli uomini in genere, lnf. Ili, 33 IV, 112; XI, 108 ; XVI, 85 ; XXII, 18 XXIX,

Gente,

lat. gens.

Beati, lnf.
i

120.

Le perduXXX,
138. Vili, 6.

genti,

Dannati, Purg.
lnf.

-Il popolo,
79. Purg.

XXIX, 106:XXX1II,
30. Par.

XXX,
;

147

XXXI,
;

e 115; VI, 115; Vili, 63

57. Purg. II, 11 IX, 6 e 129;


;

XXIV,

Le

stirpi, Par.

XVI,

26.

X, 48 XVI, 100

XVIII, 35 XXI,
;

91

Par. VIII, 144; XI, 104; XVII, 89; Un certo numero di perXXX, 91.

la sua qualit di nome costruisce anco col verbo al

Gente, nelcollettivo si
pi.

p. e.

lnf. VII, 119.

sone,

un drappello,
62.

lnf.

X, 7

XV,

Gentile,
rattere, lnf.

Purg. XXXII, 62. nobile di nascita e di ca;

118; XVIII, 103.

XXXII,

nati, lnf. Ili,

La perduta gente, Dan3. L' umana gente,


i

Purg. XVIII, 89;

il

genere umano, lnf. VII, 63. Purg. XII, 95. La morta gente, i Dannati, lnf.

V, 100; Il, 94, v. Donna dove alcuni vogliono a torto che significhi Gentile Pagano XXVI, 60. Purg. Ili, 107; VI, 79; GraVili, 22; IX, 58; XIV, 102.
VII, 3,
:
,
:

Genlucca
zioso, amabile, Purg. VII!, 53; XV1I1, Come sost., i 82; XXXIII, 130.

Gesta.
che

193

mina

gmlili gli uomini di prosapia illustre, I Purg. VI, 110. Pagani, i Gentili,

non porta ancor benda ovvero, che non ancor maritata, la quale operer tal mutazione nell' opinione
del Poeta. Credesi con maggior probabilit che sia Alagia de* Fieschi che

Par.

XX,

104.
e

Gentucca. Ei mormorava,
sn che

non

Genlucca Sentiva

io l, ov' ei ec.

moglie di Maorello Malaspina amico e protettore di D.


fu

Purg. XXIV, 37. Luogo oscuro diffcile, per non dire


d'

di cui

indicare

il

impossibile, senso. Buti e dietro a lui


i

Landino seguitato da tutti moderni, intendono Genlucca per nome d una


lucchese, della quale, dicono, che D.
s

-cornanti. Purg. XIX, 4, coloro che facevano professione di predire il futuro mediante certi punti segnati a caso sulla terra o sulla carta, dai quali
punti tratte pi linee formavansi figure simili alle geometriche.

innamorasse.
si

Ma

in

primo luogo

Geometra.
XXXIII,
luogo
si

Inf.

IV

142.

Par.

Genlucca non

trova mai

proprio; oltreci

come nome anco ammettendo


si

133,

nell'uno e nell'altro

de leggere geometra invece


lat.

questa circostanza, non

vede

che

di gemetra.

proposito Buonagiunta ne faccia qui menzione. Ancora, Beatrice la quale

Gerarchia,
1'

hierarchia.

D.

rimprovera
be
sf.'

si

fieramente a D.

le

sue

usa solo a signif. Par. XXVUI,121.

gli ordini angelici,

passate infedelt,
di

non

tralascerebv.

Ger del Bello.


Bello.

Inf.

XXIX,

27,

rimproverargli eziandio que-

altra infedelt, futura, che attesa l'et senile del Poeta sarebbe meno

scusabile de'suoi errori giovenili. Per

Gerion o Gerionc, lat. Geryon, persona mitologica, gigante con tre teste ucciso da Ercole per rapirgli
i

vede perch D. senza veruna necessit faccia qui menzione d' una leggerezza poco a lui dicesi

ultimo non

suoi armenti. D. lo fa simbolo della

fraude e guardiano del cerchio dei frodolenti, Inf. XVII, 97 e 133; XVIII,
20. Purg.

vole. Tutte queste ragioni

mi

ricon-

XXVII,
,

23.

La sua forma
Par.

ducono ad adottare
Benvenuto,
il

spiegazione di quale nota a questo

la

descritta Inf. XV11, 10 e segg.

Germinare
XXXIII,
9.

produrre

luogo: Genlucca, id est gens cjbscura, e pi sotto al verso 43: Hic Poeta ponit

rfspomionem Bonagiunta) ad

peti-

XIII, 99. Par.

Germogliare, da germinare, Inf. XXVH1, 115, allignare,

tionem sui, qui loquilur de materia de

radicarsi.

qua primo murmurabat. Bonagiunla mini in ilio suo murmure dicebat de Dante in terlia persona Iste qui ali:

Gerusalemme Gciusalcm,
capitale della Giudea, Purg. II, 3; XXIII, 29. Par. XIX, 127, v. Ciotto.

quando temere locutus fuit de civitate Luccana, cito veniet ad videndam eam et morabilur ibi eie. Il che significa
:

Nel

signif. fig.

il

Paradiso,

Par.

XXV,

56.

Gesta,

ora usato solo

al pi. le ge-

Tu

hai trattato

q gentuccia,

ma

Lucchesi di genlucca presto ne farai altro

sta. D. l'usa al sing. la

santa gesta:

la

concetto. Nondimanco,
sta spiegazione,
difficolt

ammessa que-

santa impresa, Inf. XXXI, 17, ove parlasi della sconfitta di Carlomagno a

non rimane minor

Roncisvalle nella quale mor Orlando.


Altri

per dire chi sia quella fem-

spiegano gesta per

esercito.

13

194

Gcstare
d' una lez. erronea dove bisogna leggere con-

Giacere.

Gestare, voce
della Cr.
stare, v. ivi, Purg.

XXVII, 102. Di cese che ne circondano altre, Inf. XIV, 10. Par. X, 92 r
XII, 20.

XXV, 51. Ges, nome di Ges Cristo, Par. XXV, 33, ove la Cr. legge Jes, v.
Gettare
e

Ghisola. Inf. XVIII,

55, sorella di v.
ivi,

Venedico Caccianemico,
quale fu dal medesimo Obizzo da Este marchese

la
a

Cristo.
Inf.

venduta
di Ferrara.

XXVII, 102. Gettare


Inf.

VI, 27.

Gittare,

lat.

jactare,

Gettare in terra, Inf.


l'occhio

Gi,

lat.

jam. Questa voce ha

di-

a terra,

XVIII,
;

48.

VI, 51
Inf. Inf.

XXVIII,

12.

Gittare ombra, Purg. Gittare puzzo,


99.

XI, 5;

XXX,
90.

versi signif. nella D. C, dei quali pi frequente quello del lat.jam,lnf.l, 17

XXVI,
69.
1

Gittar voce,

XXVIII,
XII,
17.

Produrre, Purg.
posare, Par.
precipitarsi, Inf.

e51;II,64e80;Vll,98;VHl,128;IX.64: X, 8e 115; XII, 83; XVII, 80; XVIII, 100 XXII, 37; XXUI, 19 e 141; XXIV,
;

Gittarsi,
II,

Porre,

68;
6.

XXV,

63; XXVII,
;

e2; XXXIII,

111,116;

XVI, 47; XXII, 108; XXX11I,


50; IX, 109; XII, 52;
(il
50.

Purg. 11,1 III, 25; 1V,136; V, 1; IX, 2; XII, 41 ; VI, 50 e 108; Vili, 1
;

68. Purg.

XX Vili, 22.
129;

Par.

I,

97; V, 90; Vili,


;

XXVII,
mino.

64 e 78; IX, 7, 51 e 67

Gherardo

buon),

v.

Cam-

XXIX,48;XXXUI,143,

X, 123; XXII, e molto


il

pi spesso.
,

Talvolta ha

signif. del

Ghermire
prender con
138.

d'origine

gli artigli,

come
XXI,

incerta, fanno gli


36;

animali predatori,

Inf.

XXII,

tempo fa, Inf. 1,67; VII, 65; Vili, 125; XIV, 15, 96 "e 97; XVIII, 121 ;XX,94; XXVIII, 8; XXXI, 118.
lat. olirti,

Purg. V, 52. Par. IV, 62


lat. glacies,

Vili, 36; IX,

Ghiaccia,
pi
:

ora per lo
35;

ghiaccio, Inf.

XXXII,

XXXIII,

29;XXll,38e141 XXIII, 39; XXIV, 111. Con la negativa non, Inf.


;

117;
125.

XXXIV,

29 e 103.
gelato, Inf.

XVIII, 38; XXII, 10;

XXV HI,

22.

Ghiacciato,

XXXII,

Purg. XI, 23; XII, 46. Par. Vili, 113; Sicuro gi, Inf. XXI, 81, asIX, 80.

Ghianda,
la 87.

glam, il frutto delquerce, Purg. XXII, 149. Par. XXII,


lat.
i

sicurato anticipatamente. Gfa, contratto di giva, v. Gire.

Giacere,
fautori dell'imperio,
to, riposare,
;

lat. jacere,

esser corica;

Ghibellini,

Inf.

Par. VI, 103. Questo nome deriva dal castello di Ghieblinghen o Waiblin-

ghen

in

?vevia che apparteneva

alla

XI, 114 XIV, 107; XXV, 23 e 130; XXXIV, 13. Purg. XV, 135 XIX, 72 XX, 143
;

VI, 37 X, 7 e 118; 26 e 47 XV, 38; XXI,

famiglia degli Hohenstaufen. di Tacco, v. Tacco.

XXI,

Ghin

112. Come

11. Par. VII,

28; X,127;
Purg.

XXV,

sost.

XIX, 79

Ghiotto,
XVI,
XVII, 122;
XI, 125.

lat.

gluto

avido, Inf.
;

e nel

medesimo

51. Purg. Vili,

85; XVI, 101

XX,

105; XXXII, 74. Par.


lat. gluto,

Inf.

XXIX, 19. XX, 61

signif.

giacersi, Par.

XXUI,

Ksser situato, trovarsi, 129. Detto di

Ghiottone,
XXII, 15.

goloso,

Inf.

un monte che ha agevole pendio, XIX, 35; XXUI, 31 e 138. Purg.


76.

Inf.
Ili,

Per

est.

Ghirlanda,
gere
;

dall' ali. giirten, cin-

XIII, 77. Par.

XXI, 27. Riposar so-

essere abbattuto, Inf.

la

ghirlanda

di

fiori,

Purg.

pra, Par. 11,114.

Dormire, riposa-

Giacop
re, oziare,

Giocasta.

195
,

Par.

cip. Giaciuto,

XXVII, 57. Purg. XXI, 80.

Parti-

giardino l'assemblea degli Eletti Par.

XXI1I,71; XXXI, 97;

XX XII,
la

39.

Giacop e Giacobbe, v. Jacob. Giaco jto o secondo la Cr. Jcomo, Giacomo II figliuolo di Pietro III
re di Aragona e di Costanza figliuola di Manfredi, re di Sicilia dal 1291 al

Giasone, v. Jasoise. Giattura, lat. jactura,


zione, la rovina, Par.
ediz.

perdi96. Pi

XVI,

Gibbo,
Par.

leggono jattura. un cocuzzolo, una vetta,


109.

1296 dove
ivi) gli

il

suo fratello Federigo

(v.

XXI,

successe.
lat.

Giallo,
colore, Inf.

galbinus e galbanus
55.

XV|], 59;

Purg.

XX Vili,

XXXIV,

43.

Gibctto, v. Giubbetto. Gielo, lat. gelu, Inf. II, 127; III, 87 XXXII, 23 e 47. Purg. XXVI, 45;
;

I gigli gialli o di

XXVIII,

122.

Nel

oro, per: lo stemma di Francia, Par. La chiave bianca e gialla, VI, 100.

XXX, 97.

signif. fig.,
il

Per

est.

Purg. freddo della


15.

morte, Purg. Xll, 30. Par. XIII,

Par. V, 57, le due chiavi d' argento e d'oro che D. attribuisce all'angelo

11

128.
116.

-Al

gielo della paura, Purg. pi. Purg. HI, 31. Par.

XX,
XXI,
107.

custode

ingresso del Purgatorio, alludendo alle parole di G. C. in san


i

dell'

Gies Cristo.

Par.

XXX1,

Matteo (xvi, 17) le quali, secondo commentatori, sono figura della scienza

In questo solo luogo della D. C. trovasi il nome intiero di G. C. V. Cri-

e della potest

Come sost. il giallo, Purg. IX, 119. il centro della rosa, Par. XXX, 124.

del

confessore,

sto e Ges.

Giga,
mento
118.
di

dall' ali. geige, violino; istru-

musica

corde, Par. XIV,


Inf.

Giammai
Inf.

dal

lat.

XXIX,

121.

Purg.

jam tnagis, XIV, 120;

XXX11I, 92. Par. Il, 95 sempre con la negativa,


VI, 110; Xlll, 74;
64;

Gigante,
31, 44 e 95;

lat.

giga*,

XXXI,
30.

e quasi
],

XXX li,

Inf.
;

27;

XXIX,
II,

76;

lo; Vili, 122;

XXIV, 89 XXVII, XXXI, 96. Purg. V, XXIV, 137; XXIX ,66.


V, 46; VI, 123;
Inf.

probabile che il gigante introdotto nel Purg. XXXII, 152, e XXXIII, 45, sia figura di FiPurg. Xll, 33.
lippo
il

17;

XXXIV,

Bello re di Francia.
lat.

Par.

7; IV, 124;

Giglio,
prop., Purg.

lilium.

Nel

XXIX,
v.

36, e pi spesso.

XXIX,
.

146.

signif.

Per: lo
di

Gianni Schicchi.
Schicchi.

XXX, 32,
Inf.

stemma

di

Francia,

Gianni del Soldanier.


XXXII
,

Lo Par. VI, 100 e 111 Firenze, Par. XVI, 152.


Par.

Purg. VII, 105.

stemma
Per

gigli,

121

V.

SOLDANIER.
Janus, Dio degli antidall'ali, garten.

XXU1,
et

74, allusione all'Eccle-

Giano,

lat.

siastico (xx.x\yL,\8)Florete,flores, quasi

chi Latini, Par. VI, 81.

lilium

Giardino,
trovasi
al
1'

Non

babilmente
tri,
i

date odorem, D. figura progli Apostoli, o secondoal-

signif.
Italia

prop.
detta

nella D. C.
il

Santi in genere.
d'Inghilterra,

Per
dell'

est.

giardino

Ginevra, reina
glie di Arturo,

mo-

Imperio, Purg. VI, 105, per caIl gione della bellezza del paese. Paradiso Terrestre sul monte del Pur-

amasia
lat.

di Lancillotto,

Par.

XVI,

15, v. Inf.

V, 128.

gatorio pur detto Giardino

Par.

XXVI, 110

e pi spesso pur detta

genu. Al pi. sempre le ginocchia, Purg. II, 28; IV, 107. Giocasta, lat. Jocasla, moglie d

Ginocchio,

496

Gioco
tri-

Giovanna.

Laio, madre di Edipo; la doppia


stizia di Giocasta, Purg.

XXXI,

10; XXXIII, 53. Purg.

I,

61

XXII, 56, fu occasionata dalla morte de' suoi due


figliuoli

11,55; VI, 52; VII, 43; Vili, 6; IX, 52; XXII, 118; XXVII, 5 ; XXVI11,
3;

Eteocle e Polinice.
v.

XXX,

22. Par.

Gioco,

Giuoco.
lat.

Giocondo,

jucundus, allegro,

35; XXX, 28. avv. una volta,

I,

61

XIII, 8;
lat.

XXI,
olim
}

Un giorno,
Inf.

V, 127.

Tutto

gioioso, Inf. XI, 45. Purg. Par. XV, 37; XVIII, 56;

XXXI,

109.

XXII, 130;
buoi,

giorno, sempre, Purg. XXVII, 105. Di giorno in giorno, Par. XVIII, 59.

XXIX, 76; XXXI, 112, Giogo, &t.jugum; il giogo de


Purg. XII,
1.

Giostra,
battimento
6.

forse dal lat. juxta;

com-

in

11

Inf.

Ilgran giogo, Purg. V,116, l'Apennino. Un giogo di


XXVII,
30.

dosso

d'

un monte,

Per

est.

un torneo, Inf. XXII, il combattimento in ge121.

nere,

Inf.

X111,

Particolar-

mente D. chiama

giostra la lotta dei


i

Parnasso, una delle vette, Par. I, 16. Sul luogo del Par. XI, 48, le opi-

di

Dannati del quarto cerchio ove

Pro-

nioni sono divise.


dei moderni
:

La maggior parte
a giogo
il

dighi e gli Avari rotolano pesantissimi macigni in direzione opposta, Inf.


VII, 35. Purg.

danno
;

signif.

XXII,

42-

oppressione Benvenuto, Pietro di Dante e Vellutello gli attribuisco-

il signif. proprio il dosso freddo e sterile del monte. Io inclino a quest' ultima spiegazione.
:

no

Giostrare 9 combattere, Purg. XX, 74. Giosu, ebr. Josua, eroe ebreo, successore di Mos, Purg. XX, 111.
Par. IX, 12
;

XVIII, 38. La Cr. scri-

Gioia, lat. gaudia, Inf. XIV, 23; XXVII, 7. - La


ziosa, Par.

I,

78. Par.

ve Josu.

pietra pre-

Le X, 71; XXIV, 89. anime de,' Beati sono chiamate gioie, Par. IX, 37, dove parlasi di Folco da La croce che forMarsiglia, v. ivi. mano le anime de' Beati detta gioia,

Giotto, propriamente Ambrogio


o Angelo di Bondone, uno dei pi antichi pittori della scuola fiorentina,

Par.

XV,

68.
;

Gioiarsi, verbo disusato


grarsi,
33.

ralle-

nato verso il 1270 nel castello di Vemorto nel spignano in Valdisieve 1336, Purg. XI, 9o.i Giovaccliino, ebr. Joachim, abate del monastero di Flora in Calabria
,

godere

d'

una cosa, Par. Vili,

Gioire, lat. gaudere, godere, Purg. Come XVIII, 33. Par. XXVII, 105.

Ordine Cistercense, morto nel 1202, al quale i suoi coetanei avevano attribuito lo spirito profetico, Par. XII, 140. Alcuni de' suoi scritti sono
dell'
stati

sost., la beatitudine, Par.

Giordan ,

lat.

X, 148. Jordanes , fiume

condannati dalla Chiesa.


lat.

Giovane,
XXVII,
97.

juvenis

Purg.

principale della Palestina, il Giordano, ma sempre usato da D. senza articolo,

Purg. XVIII, 135. Par. XXII,


lat.

t pi giovani piedi, sono quelli di san Giovanni che sebbene pi giovine entr

Par.

XXIV,

126,

9t.

pi tardi nel sepolcro di G. C. (v. san


,

Giorno

diurnus
:

il

giorno

Giovanni, xx,
dell" Inf.

6).

Quanto

al

luogo
della

opposto alla notte, cio la parte che si chiama diurna, Inf. II, 1 ; V, 138
1

XXVIII,

135, v. Giovanni.

Giovanna. Nome proprio

Questo piccolo castello fu patria anco del celebre pittore Beato Angelico detto da Piemie

Giovanetto

Giovenale.

197

moglie
(v. ivi),

di

Buonconte

di

Purg. V, 89

della

Montefeltro
figliuola

errore non del Poeta

ma

dei copisti,

che ingannati dalla simiglianza che


fra le voci givane e Giovanni, hanno intruso tale errore nel testo. Biagioli, e lo stesso Lombardi e Romanis si

di

Nino de' Visconti maritata a Ric-

ciardo da Camino, Purg. Vili, 71 della madre di san Domenico, Par.

XII, 80, ove fatta allusione al signif. del nome Giovanna che in ebrai-

sono ingegnati invano


1'

di

difendere

co significa: grato

a Dio.

Giovanetto,
tiva di:
52.

add. forma diminu-

giovane M.juvenis, Par. VI,


il

moderni, Rossetti, Costa, l' Ediz. Fior., Ugo Foscolo, Parenti^ Bianchi ec. concordansi a scrivere con un piccolo nui

antica lez.;

ma

tutti

Post,

giovine, Purg. VII, 116,


lat. Johannes. Nome san Giovanni Battista,

*. Giovinetto.

Giovanni,
proprio
Par.
di

di

mero de' migliori mss. Che diedi al re giovine o giovane, poich cos tutti i coetanei e specialmente le Novelle
antiche

denominano

il

ed pur parlato lui, Purg. XXII, 152. Par. XVIII,135 dell'apostolo san Giovanni, Purg.

XXXII,

31

figliuolo

primo-

genito di Enrico II, perch era slato incoronato re d'Inghilterra in et-di


quindici
anni.
lez.

Convien

XXIX,

105;

XXXII, 76

- che

confessare

inol-

che questa

tre indicato, Purg.

XXIX,

dell' uno o 112; XXXII, 127 dell'altro dei predetti, poich il P. ce

XXV,
ne

144. Par.

lascia la scelta, Par. IV, 29. Il Battistero di san Giovanni in Firenze,


Inf.

verso, ma nunciasse giovane, come umile e altre simili voci nelle quali i poeti a co-

peggiora il suono del potrebb' essere che D. pro-

modo

loro

traslocano

1'

accento. Si
la lez.

XIX,

17.

potrebbe anco proporre


sarieno tolte.
*

Che

La

citt di

Firenze
,

diedi al gioviti re; e tutte le difficolt

detta V ovile di san Giovanni

Par.

XVI,

25, perch san

Giovan Battista

patrono di essa citth.


sto

L'apostolo

san Giovanni detto V aquila di CriPar. XXVI, 53 e semplicemen-

lat. juvare, aiutare, recar utile, Inf. IX, 97; XIII, 134. Purg. GioXI11, 147; XXI, 63; XXVI,

Giovare,

3Inf.

te

il

Cr.
le

Vangelista (v. ivi), Inf.


dell' Inf.

XIX, 106.
del-

vare a uno, aiutarlo, Purg. XXII, 68. Costruito col verbo essere, Inf.

Nel luogo
il

XX Vili, 135, la

XXVII,

84.

- Far piacere,

maggior numero dei mss. e

84. Purg. IV, 54. Par. IX, 24.

XVI,
Im-

antiche ediz. leggono Che diedi al

personale mi giova, ho piacere, Par.


Vili, 137.

re

i ma' consigli, il che farebbe supporre una ignoranza ineil

Giovanni

Giove,
45.

lat.

Jupiter, Jovis.

Nel

si-

scusabile del Poeta, giacch


lo di

figliuo-

gnif. de' Pagani, Inf.

XIV, 52; XXXI,

Enrico

II

re d'Inghilterra, di cui

Purg.
92.

XXIX,

era intimo Bertramo dal

Bornio che

Par. IV, 62.

120;

XXX1I

112.

TI

sommo
il

Giove, Inf.

l'aveva istigato a ribellarsi contro al


padre, chiamavasi Enrico e non Giovanni, e quello che chiamavasi Gio-

XXXI,

Per il pianeta di tal nome, VI, 118. Par. XVIII, 95; XXII, 145; XXVII, 14.

Per:

vero Dio, Purg.

vanni ed era quartogenito di Enrico Il allora era ancor infante. Gin-

Giovenale,
latino del
satire,

lat.

Juvenalis, poeta
di

guen stato
1

il

primo

notare questo

primo secolo, scrittore Purg. XXII, 14i

per avventura anco meglio

Che

al re

giovine diedi

ma' consigli.

49S

Gioviale
di

II,

Gi.
Inf.

Gioviale,

Giove, appartenente

andare,
Inf.

XXII,
59.

5.

a Giove, Par. XVIII, 70.

Giovinetta, forma diminutiva di:


giovine,
Inf.

Gire, andare, Purg. Gi60; VI, 65; IX, 77; XII, 69.

XXIII,

Giva, andava,
-

XVIII, 92.
sost.,

van, andavano, Purg. XXII, 127.

Giovinetto,
to

107, santo Stefano.

Purg.

XV,

Gissi, per: si g, Inf.

XXVI, 84.
4.

ec, Purg.

VII, 116,

Lo giovinetAlonso III
Aragona.

XXVIII, 40; XXIX,


69; XXIII, 145;
2;
II,

Purg.

Pi spesso
81:

girsene, andarsene, Inf.

XIV,

XVI,

figliuolo di Pietro III re di

XXV,

78; XXVII,

Fu sopranominato: il Liberale, e regn dal 1285 fino al 1291,sendo morto in et di ventanni. Add. giovine,
Par.
est.
Ili,

XXVIII, 61 e 111; XXIX, 34. Purg. 51; XIV, 113; XXVII, 5; XXXI,

103; VI, 52; XI, 58.


la

95;

XXXII,

135.

Per
Inf.

Purg. XIV, 119.

- Per: morire, Particip. gito,


andare,
Inf.

art*-

dell'anno,

primavera,

dato, Purg. XIV, 113.

XXI V,1.122.

Degli occhi, Purg.

XXX,

Gire,
XI, 112.

sost., l'atto di

Giovinezza. Purg. XX, 33. Girare, lat. gyrare. Verbo attivo, Inf. IX, 29; XV, 95; XXXIV, 6. Purg.

Giro,
gnif.

lat.
,

gyrus,

il

circolo. Nel si-

prop

Purg. IX, 35;

XXIX, 121.
;

Par. Vili, 20;

Fare
XV,
8;

XIX,

62. Par.
il

XXII, 119; XXIII,

103.

XXXIII, 116

XXXI,
11

XXXII, 36 movimento circo67;


Par.
Vili, 26
;

giro, Inf.

VII, 127. Purg.

XX,

114; XXII, 123.

lare, la circolazione,

Nel

XIV,
d'

dell' Inf. III, 53, difficile definire se D. con girando abbia voluto significare che: girava sopra s stessa

luogo

XXVIII, 15. - Le volute o una catena, Inf. XXXI, 90.


50.

74;

XXI, 138; XXV, 130;


ritorte

I cer-

chi dell'Inferno, Inf.

ovvero che: faceva


chio.
8.

il

giro del cer-

XXVIII,

X, 4; XVI, 2; cerchi o ripiani del

XXX, 130. Incoronare, Par. XXV, 12. Verbo neutro: girarsi,


Par.
Inf. Ili, 53;

Circondare, Purg. IV, 48; XV, Aver di circuito, estendersi,

XXII, 2; XXIII, vero orbite de'

Purgatorio, Purg. XVII, 83; XIX, 70; I cerchi ov90.

cieli,

Purg.
III,

1,

15;

XXX,
34;

93.

Par.

II,

Girarsi, rivolgersi, Purg. XIV, 148. Par. II, 113 e 138; X, 4 e 32;

111.

XXVI,

139. Purg.

XXVIII,

Il giro dell' anno, XXVIII, 139. perch determinato dal moto del cie-

127;

76; IV,

lo, Par.

XVII,

96.

XXIII, 96; XXIV, 14; XXVIII, 125. Ritornare in memoria, Inf. XXX,
135.

Girone,

forma

accrescitiva

di
le

giro. D. indica

con questa voce

tre suddivisioni o cerchi concentrici


sost.,
;

Girare,
21. La
13.

il

giro,

Inf.

125. Par. Vili, 35

XVIII,

61

XVII, XXIII,

del settimo cerchio dell' Inferno, Inf. XI, 30, 39, 42 e 49; XIII, 17; XIV, 5

rivoluzione degli astri, Purg.


pi usata in poesia

XVII, 38;

ripiani del Purgatorio,

XX, Gire, forma


che
in prosa, ire,
Inf.

andare.

Purg. XII, 107; XV, 83; XVII, 80; diversi cieli, XVIII, 94 XIX, 38;
:

andammo,
Inf.

tratto di giva,

Gi, conX, 134. forma frequentissima,

Gimmo,

Par.

II,

118.

XII, 31.

Gittare, v. Gettar*:. Gittatore, quegli che


glia

gitta o sca-

Gissi,

andassi,

Inf.

una

Gite, andate,

XVIII,

46.-

Gio per:
Inf.

g, Inf.

XX,

XXI,

117.

60.

Gi,

pietra, ec. Purg. Ili, 69. dal lat. del medio evo jusum
la

Gir,

ejosum per deorsum, onde

forma

Giuba
giuso. Inf. V, 2; XII, 28;

Giungere.

99
derivato da Giu-

VI,

8fi;

VII, 105:

Giudecca, nome

XIV, 8! e 117; XVI, 103; XVIII, 107; XX, 75; XXI, 59; XXII, 74; XXVI, 45; XXXIV, 121. Purg. IV, 63 e 108; VII, 90; XII, 26 XIII,
;

da lscariote che D. d alla quarta suddivisione dell' ultimo cerchio del-

95; XXI, 55; XXXII, 53. Par. 111,55: Vili, 50 e 118; IX, 71;
140;

XV,

81. -

XXXIV, 117. Giudeo, lat. Judceus. Al sing. me collettivo per: Giudei, Par.
l'

Inferno, Inf.

co-

Perlopi

al pi. Inf.

V, XXIII, 123:
102.

XVI, 122; XXII, 75; XXVII, 65; XXXI, 48; XXXII, 14, e spessissimo.

XXV1I,87.

Par. VII, 47;

XXIX,

Giudicante,
Giudicare,

che giudica, epiteto


judicare.

Talvolta prende

la

forma giue,

Inf.

Molto Purg. Vili, 25. pi spesso in rima e fuori giuso, Inf.


IX, 53; XIV, 109; XVI, 114 e 133; XXII, 108, XXV, 121; XXX, 65;

XXX li, 63.

dato a Dio, Par. IX, 62.


lat.

Nel

si-

gnif. legale, Inf. V, 6; VII, 86.

sare, credere, Par. VI, 97.


cip. Giudicato, Inf.

Pen PartiXXXI,
che
i

XXVIII,

45.

XXXII1,136. Purg. Il, 40; VII, 58; XIV, 46; XVII, 43; XIX, 72; XXII,
134;

Giudice,
39.

at.judex, Purg.
la

Kra anco

titolo di quelli

XXV,

117;

XXXI,

58.
;

Par.

1,

governavano per

Rep. di Pisa

138; VII, 98; X, 116; XI, 71


31
;

XXI,

148;

XXII, 128; XX VII, 68; XXX, XXXIII, 11. - In gi, Par. XXIII, 42. - Ingiuso, Inf. XXVII,

possessi de' Pisani in Sardegna, Purg. Vili, 53 e 109.

Giudicio

Giudizio,

lat.

judi-

31. Purg. IX, 9.

cium, la sentenza del giudice, Inf. li, 96 ; VII, 83 ; XX, 30. Purg. VI, 37 e

Giuba, lat. Juba, re dei Numidi vinto da Cesare, Par. VI, 70.
Giubbotto,
dal
frane, gibet
dall ali.

100; Vili, 139. Par. XIX, 99. tribunale, Inf. V, 14.

il

che

probabilmente viene
forca, patibolo, Inf.

Wippe,

XIII,

151. Pi
gibeito.

mss. e alcune ediz. leggono

Giubbil*),
jobel.
II

lat. j iibitcpus

dall'ebreo

Giubbiio della Chiesa Ro-

Giue, v. Gi. Giuggiare, forma antica per:giudicare, Par. XX, 48. Giugnerc, v. Giungere. Giulio, v. Ji uo e Cesare. Giunco, tot. juicus, pianta, Purg.
1,95 e 102.

mana, festa accompagnata da una indulgenza plenaria, celebrata anticamente ad ogni secolo, ed ora ogni
venticinque anni,
XVIII, 29, dove parlato del primo Giubbileo instituiInf.

Giungere
XVI,
109. Par.

Giugnere,lat.j'u/i-

gere, aggiungere, Inf.


I,

XXIV, 18.

Purg.
80.

39

XXX1U,

toda papa Bonifacio VIII

nell' a.

1300.

AgAccoppiare, Purg. XXXII, 57. giungere, parlando, Par. XVII, 94.

Giuda,
trad G.

lat.

Judas,

il

discepolo che

C,

Purg.

XX,

Inf. IX, 27; 74; XXI, 84.

XXXI,
li

143.

Avvicinare, Purg. X, 132. ApporArrivare, Inf. tare, Inf. XIX, 44.

suo no-

XXXI,
128.

63. Purg.

XVII, 129. Par. IV,

me
Inf. Ini
Inf.

Giuda Scariotto, XXXIV, 62, ove descritto il di pure parlato di lui, supplizio.
trovasi
intiero

Unire, Purg. XXIII, 17. Giugnersi, riunirsi, Inf. XXXIV, 42.

Spessissimo giugnere significa


:

ar-

XIX,

96.

Giuda, Guidi,

secondo

cemen-

tatori, antica e nobil famiglia di Fi-

V, 34; IX, 9: Per est. giunXXI, 65; XXX, 28. - Detto del gere a... Purg. XVII, 8.
rivare, Inf. IV, 111

renze, Par. XVI, 123.

tempo,

Inf.

1,

56.

Contando, gi-

200
gnere
Par.
a...

Giunone
Purg. VI, 144; XIII, 42.
,

Gli.

II,

66. Spesso movimenti


i

e la bea-

XXIX
:

49,

dove

giugnerini

posto per si giugneria o giugnerebNel luogo dell' Inf. XXXI, 39, giugiimi per: mi giugna, contratto
be.

titudine degli eletti sono detti giunco e giuochi, Par. XX, 117; XXXI, 33
1

XXXII,

103.

giuoco, v. A.

Giurare,
128. Purg.
149. Par.

lat.

jurare, assicurare
Inf.

mi giungeva, nel signif. di: mi arriv, mi prese la Nidob. legge eredi


:
;

con giuramento,

XI11,74;XVI,

scmi,

v.

Crescere.

X, 40; XXVI, 109; XXIX,


105.
lat.

11

Particip.
:

XXIV,

giunto ha quasi
arrivato, Inf.
1,

sempre

il

signif. di
;

13; VII, 34

Vili, 18;

Josephus, figliuolo del patriarca Giacobbe, Inf. XXX, 97.

Giuscppo,
v.

XIII, 139;

XVI,

20; XXIII, 52;

XXVII,

Giuso,

Gi.
giustizia, Par.

22; XXXIII, 144;

XXXIV,
;

112. Purg.

Giustamente, con
VII, 20 e 42;

11,1; IV, 118; V, 41 IX, 49; XIII, 35 e 116; XV, 34 e 83; XXV, 49.

XXXII,

56.

Giustiniano,
Giustissimo.
Giustizia,
VII, 19
;

lat.

Justiuianus,

Tu

se'

giunto, Ini XXII, 126, significa:

imperatore, Purg. VI, 89. Par. VI, 10.


Par.

tu sei raggiunto, io t' ho arrivato. Che Giunto, pass., Purg. XI, 93. alle prese con alcuno, Purg. XIII, 116. Come semplice add. giunto,

XXXII,
;

117.

lat. justitia, Inf.


;

HI, 4; b6;

XI, 90

XII, 133
;

XXIX,

XXX,

70. Purg. VI, 130

X, 93; XI,

Inf.

XXVIU,
della

139, congiunto con

le,

gami

Purg. XVI,

Riunito parentela. 36 Combinato, Purg.

37; XVI, 71; XV1II,1I7; XIX, 77; XXI, 65 XXIV, 39 e 119. Par. VI, 88
;

e 121

VII, 119

XIX,
ci

68.

L'ultima

XXV,

78.
lat.

giustizia, Par.

Giunone ,
Giove, Inf. v. Juno.

Juno, moglie
1.

di

Finale.
Par.

Quello
144.

XXX,

45,

il

Giudizio

XXX,

Par.

XII, 12,

XV,

spetta per diritto, La Giustizia in si-

gnif. teologico,

Par. XVIII,

116

dal lat. jimgere, ci che si aggiunge, Par. VI, 30. L'arrivo,

Giunta,
XXIV,
XIX,

forse nel signif.

medesimo, Purg. XI,


del Par. IV, 67,

37. Quanto al luogo


v.

Inf.

45.

Giunte

al

pi.

per

Argomento.

giunture, le articolazioni dei membri,


Inf.

26.
lat.

Giuntura,
binazione, Par.
catura,
57.
Inf.

junctura,
102.

la

com-

XIV,

XXV,

107.

L' appic Al pi. le

Giusto, lat. jmtus, add. Inf. X1I1, 72 e 105. Purg. 11,97; VI, 100; XVII, 132; XV11I, 96 XXI, 6; XXIV, 154 ; XXIX, 120. Par. 111,44; VII, 50
;

Legittimo, Par. XI, 112.


:

Nel
;

signif.

articolazioni, le

membra, Purg. XXVI,

biblico per pio, Inf. I, 73 VI, 62 e 73; XVII, 10. Purg. XVII, 29. Par.

Giuochi,
ze, Par.

XVI,

famiglia nobile di Firen104.

XX, 65. Sost.

signif.

biblico, Par. VI, 137.


:

un uomo giusto, nel Ne!

Giuoco,
co. Nel

lat.

jouis e di rado

GioI

signif. di astrazione

signif.

Un

le corse del pallio che fanno in Firenze per la solennit di san Giovanni. Per est. il giuoco, le squisitezze d'un' arte, Inf. XX, 117.
si

XXVIII, 96. XVI, 42, sono

prop.

Purg.

VI,

Purg.

XXXII,
Inf.

48.

ci che giusto,

Avv. per: giu-

Annual

giuoco, Par.

stamente,

XIX,
I,

12.

Glauco.
xiu, 906).

Par.

69, dio

marino
(Metani.

della Mitologia,

v.

Ovidio

Gli, articolo
regola

giuoco, una cosa facile, Purg.

pi. di lo. Secondo la moderna non dovrebbe pie-

Gli

Godente.
gliele

201
Inf.

porsi che alle vocali e alla


p. e.: gli altri, gli spiriti,

impura,
in

per: glielo,

X, 44; XXI,

ma

quel

102. Par.
Inf.

modo medesimo che senza distinzione


Antichi ponevano lo davanti a qualunque voce, ponevano similmente gli, che si trova precedente vocale, Tnf. 1, 100 e 116; II, 2, 55 e 116; III,
gli

XXXIII,

XXV1I1,138 e per: glieli, 149. Purg. XXXU1, 123

e gliene, Inf.

XXV,
:

33;

XXXII,

104.

Gli, avv. per


124.

vi, ivi, Inf.

XXIII,

54. Purg. VIII, 69; XIII, 7. Par.

XXV,
;

Nel

luogo del Par. XXIII, 108,

79;lV,96e123;
76, 78 e 111
;

Vi, 81. Purg. I, 18, III, 61 e 92; IV, 55, 83 e 121. Par. I, 52, 54, 65 e 101 11,99 e 118; III, 21 IV, 139 e 142;
11,

31

Aldo, la Cr. leggono l, v. ivi la Nidob. Lombardi, Vellutello, Dionisi e

Tommaseo
lo egli;

gli

Landino e Ugo Foscotutti


i

V Antico v\ In
:

casi

il

VII, 130 e 133, e

ovunque

prece-

senso

perch tu
il

vi entri.

dente la * impura, Inf. IV, 119; V, 32,40 e 42; VI, 18. Purg. IX, 134; XII, 44 precedente qualunque altra
consonante, Inf. VI, 91 VII, 45, 54, 74 e 79; IX, 72, 121 e 126 XV, 65. Purg. II, 125 IX, 39; X, 116. Par. VI,
; ;
;

Globo,
XXII, 134.

globo terrestre, Par.

Gloria. Inf. Ili, 42; XXXI, 116. Purg. VII, 16 X, 73 XXXIII, 115. Par. I, 1 VI, 90; XXVII, 2 e 62;
; ; ;

XXXIII,
;

71.

103; XXI, 138. Altrettanto dicasi di


degli,

Par. IX, 124.

Un'azione gloriosa, La gloria celeste, Par.


; ;

agli, dagli,
gli e
li

negli ec.

Ancora

le

forme
a
tori.

variano

in tutte le ediz.

XI, 96 XIX, 14 XXIII, 139 XX V, Gloria in excelsis Deo, 68 XXXI, 5.


;

seconda del beneplacito degli ediGli, pronome,


al

li,

Purg. XX, 136, sia gloria a Dio ne'cievoci latine tolte da san Luca fu,

dat. per: a lui,

14).

Inf. II,

25 e 141
;

III,
;

80

IV, 133
;

VI,
;

Gloriare,
XVI,
2.

58 e 84
XII, 83
;

VIII, 23

IX, 103

X, 126
Purg.

Glorificare,

insuperbirsi Par.

di....

Par.
44.

XXIV,

XX,
;

46

XXII,
;

34.

I,

Gloriosamente, con
XI, 12.

gloria. Par.

93 II, 95 IX, 66 XI, 142 Par. II, 63; VI, 19, 89 e 134; XI, 88; XII, 120; Come affisso del XXIV, 6 e spesso.

verbo, Purg. XXI, 119. Par. VI, 77

Per
lat.

loro, Inf.

XXIX,
del

66.

XX,

14. Par. VI,

14

All'acc. nel signif. del

Glorioso, pieno di gloria e d'ono62; XV, 56 Purg. XI, 133; XXII, 153; XXXII, 17. Par. X, 145; XVI, 151 XXV, 23; XXXI, 60; XXXII, 28. Come sost. 711*1 gloriore, Inf. XIII,
;

Nel signif. eum, Par. Vili, 78. 45 e 125; IV, 78 V, 43; VI, 19, VII, 45; X, 48; XI. 27, 74 e 90. Par. VIII, 42 e 111 X, 15.
lat. eos, Inf. Ili,
; ;

si,

Par.

II, 16,

sono

gli

Argonauti.

Goccia,

lat.

gutta.

A
7.

goccia

a goca

cia fv. A.), Purg.

XX,

Gocciare,
54.

stillare,

cadere

goc-

Come
Inf.

affisso del

IV, 61 rendigli, Par. XV11I, 83 venirgli, Inf. XXVIII, 88 e spessis-

verbo,

p. e. fecegli,

cie,Inf.XIV,113;XXXII,47;XXXlV,

Gcciolo,
fiorentina

lat.

simo. In

questi casi le ediz. variano e trovasi spesso li per: gli che


tutti

di:

gcciola,

gultula, forma pi dimin. di

senza dubbio forma pi antica.

goccia, Inf.
godenti, Inf.

Godente

XXX, 63. e Gaudente.

Frali

Spesso due pronomi, uno in dat. l'altro in acc. sono uniti in una sola voce onde provengono le forme gliel o
:

XXIII, 103, nome popo-

lare dato per derisione ai cavalieri di un ordine militare che intitolavasi :

202

Godere

Gottifrcdi.

Ordo Mililice leatoB Mario?, instituito da papa Urbano IV. Siccome la regola permetteva ai cavalieri di aver moglie e vivere nel mondo, vennero
presto in dispregio del popolo per la loro vita lussuriosa e molle. Que-

Gonna, d'origine incerta, l'inglese gown, ora: veste o sottana della


donna, anticamente l' abito, la veste in genere, Par. XXXII, 141. Per
:

gonna, Par.
varie
chio.

XXVI, 72, D. indica le membrane o involucri dell' ocd'

st'Ordine fu abolito dopo pochi anni dalla sua instituzione.

Gora,
mente
:

origine ignota
d'
di

propriasta-

Godere,
per
lo pi
Inf. Vili,

Iat.

gaudere,

si

costruisce

il
:

canale

un mulino. D.

con di; goder d'una cosa,


57
;

V usa per
gnante,

canale pieno

acqua

VI, 87.
Par.

XXIV,
1.

140. Purg.

I,

25;

lnf. Vili, 31.

Senza prep., avere, provar

Gorgiera,
che copre
la

da gorgia; proprial'

gioia, lnf.

XXVI,

Purg.

XV,

39.

mente: quella parte dell'armatura


gola. D.

X,124;XXIIl, 133; XXXIII, Goder d' una cosa, Par. XXX,

93.
21.

usa per
120.
il

la

go-

la, il collo, Inf.

XXXII,
gurges,

Godersi, sentire allegrezza, conten-

Gorgo,
XVil,118.

lat.

vortice, Inf.

to, Inf. VII, 96.

Purg. XXI, 73. Par.


degli animali, Inf.

XV1II,1.

Gorgogliare, esprime
lat. rjula
Il
;

il

romore

Gola,
VI, 14.

che uno

collo dell'

uomo,

lnf.

XII

gargarizzandosi pronunziare indistintamente come farebbe


;

fa

XXIII, 88; XXVIII, 64. Purg. V, Nel signif. fig. la 98; XXXI, 94.
;

116

uno che avesse


Inf.

dell

acqua nella gola,


testa di
,

VII, 125.

ghiottoneria,

Inf.

65

XXIV, 128. Per Inferno, Inf. XXIV. 123. Purg. XXI, 31. L'aper L'appetito, il tura, Inf. XXVI, 40.
; :

VI, 53. Purg. XXIII,


l'

Gorgon,
Medusa
sullo
,

propriamente la una delle Gorgoni scudo di Minerva, e che


in pietra quelli
Inf.

posta

trasfor-

mava
vano,

che

la

guarda-

desiderio, Par.

Ili, 92;

X, 111 dove
,

la

IX, 56.

Il

signif. di

questa

Cr. legge n'ha gola, avido, curioso di.... e la Nidob. ne gola.: golare, esser curioso o cpido di...

immagine

incerto ed oscurissimo.

Gorgna, piccola isola del Mar Tirreno, non lontana dalla foce dell'

Golfo, greco x/.tios, Par. Vili, 68, ove parlato del golfo di Catania
esposto
al

Arno,

lnf.

XXXI1I,82.
Par. VI,
1
,

Costantino.
ge
la Cr. V.

cos leg-

vento

di

Levante.

Costaivtino.
Purg.
Ili,
Ili,

Gomita,

frate

Gomita

di

Sarde-

Gostanza.
VII, 129.

113 e 143;
lez.

gna, favorito di Nino Visconti, giudice


o governatore d'una parte della Sardegna, e che abus del favor del suo

Par.

118; IV, 98,


la

della Cr. V.

Costanza.
origine incerta
;

Gota,

d'

guan126;

padrone per tradirlo,

lnf.

XXII,

81.

cia, Inf. Ili, 97;

XX,

106;

XXV,

Gomorra,

antica citt di Palesti-

na, distrutta dal

fuoco celeste o pi

veramente da una eruzione vulcanica,


Purg.

XV, 95. Per est. la bocca, Purg XXXI, 40. -Il lato, Inf. XV, 97 come nelXXX1I.89. Purg.
XIII, 84;
l'

XXVI, 40. Gonfiare, lat.

lnf.

XII, 97, poppa usato nel mesignif.

conflare.

Nel
est.

si-

desimo

gnif. prop. Inf.

XXI,

enfiato, lnf. Vii, 13.


fiarsi di

21.

Gonfiato,
gonI

Gottifredi,
Par. XVIII, 47,
glione.

dall'ali.

Per

Gottfried Goffredo di Bu

vanita, Par.

XXIX,

117.

Governare

Grande.

203

Governare,

Iat.

gubernare. Nel

dignit, lnf.
lat.

XVI,

36.

Derivato

dal

signif.prop.1nf.XX Vili, 126; XXXIII, 131. Par. I, 74; VI, 8; XI, 28; XXI, 71 XXVII, HO; XXX, 122.- Per
;

est. maltrattare, Purg.

XXIII, 35.
56.

gratum, aver in grado, esser ricoDover granoscente, lnf. XV, 86. do, esser obbl igato, dover gratitudine, Purg. Vili, 67. Venir a grado, Par.
141, divenir caro ad alcuno, piacere. La gratitudine, degno di tanto Contra suo grado, Par. XXIII, 53.

Governo. Nel
XXVII,
47.

signif. politico, lnf.

verno d'una nave, lnf. Vili, 17. Per est. il trattamento, Purg. V, 108. Governo^ oraGovernlo, piccola
terra presso alla quale nel Po, lnf. XX, 78.
il

Purg.

XX,

XV,

Il

go-

grado, contro
111,116.

il

volere di alcuno, Par.


D. d ad

Mincio entra

Grafflacane, nome che

Gozzo,
gola
d'

d'

origine incerta. Per:


lnf.

la

uno dei diavoli della quinta bolgia, lnf. XXI, 122; XXII, 34.

un animale,

IX, 99.
la

Graffiare,
tare
;

Gracidare, esprime
le rane, lnf.

voce del-

dall'ali, kraszen, gratstracciare con le unghie, lnf.

XXXII,
lat.

31.

VI, 18.

Graffiato, lnf. XIII, 116.


lnf.

Grada,

orate*,

comune

gra-

Gradarsi,
fiare, lnf.

X Vili,
59.

131.

ticola, Par. IV, 83.

Graffiare,
lat.
I,

sost., l'atto del graf-

Gradire,

dal

gralum, bene

accogliere, Purg.

70.

Nel

XXXIV,

luogo

Graffio, arnese uncinato,


anco
raffio, v. ivi, lnf.

detto

oscurissimodel Purg v XXIV, 61, dove sembra che gradire abbia il signif. di:
voler piacere, alcune ediz. moderne, p. e. Bianchi, hanno adottata la catti-

XXI, 50.

Gramo,
no
51
;

dall'ali, grani, triste; pie-

di afflizione e di

tristezza, lnf.

I,

XV,109; XXVH, 15; XXX,

59.

va

le?.
;

mss.

Partici p. gradito, lnf.

guardare o guatare

di alcuni

Purg. XXII, 42.


ricoloso, lnf.

Per: malsano, pe81.


Iat.

XVI,

42.

XX,
,

Purg. IV, 135, dove la Nidob. legge udita che in quanto al senso torna lo stesso XXX, 129. Par. VII, 106, ben
;

Gramigna
propriam.
il

dal

gramineus,
Lin. o

Panicum Ductylon

ricevuto.

Mal gradilo, Par. VI, 129, mal ricompensato. Gradire, sost., il piacere che si prova in fare una cosa, Par. X, 57.
Grado,
Par.
IV

Cynodactylon. Per: lo strato erboso in Nel sigenere, Par. XXXII, 136.

gnif. fig., la stirpe, la nascita oscura,

Purg. XIV, 102.

Grande,
te

precedendo consonan-

dal lat. gradua. In genere,

XXV11I, 114; XXX, 115. una scala, Purg. IX, 76 e 80 XII,


;

92; XVII, 66; XXVII, 73; XXI, 48. Par. XXI, 64. Il grado d' un circo-

lo, Purg. IV, 15. cerchi dell'Inferno,

semplice spessissimo Gran, al sing. e al pi., alto, sublime, lnf. 1,64; 111,60; IV, 29; VI, 22; XI, 7; XII, 38 XV, 107 XVIII, 83 XXII, 94 XXUI, 82; XXVI, 1 XXVII, 70:
; ;
; ;

Per
lnf.

est.

vari

XXV11I, 132. Purg.


121
;

I,

75;

V, 116 e

17

XI, 18.

V, 12; IX,

VI, 77;

X,68;

XIII, 146; XXII,

ripiani del Purgato-

153;

XXIV,

113. Par. 1,82 e 113: VI,

X, 102. Purg. IX, 93 cerchi de' cieli, Par. V, 128


rio,
;

vari

129; Vili, 99; XII, 22;

XXXI,
grado,

47.

IX, 117;

XXII, 149; XXIV,

XXV,

XVII, 71 22 e 114:

In

genere
18.

di

lnf.

XI,

XX Vili,

114.

Per est. l'ordine,

Par.

grado in II, 122;


la

XXX,
mo.

133;

XXXUI,
sost.,

13, e spessissi-

Grande,

un uomo

di alta

204
statura, Inf.
gli Eletti,

Grandezza
XIV,
46.

Gn

grandi fra

Grave.
Inf.

Par.

XV,

61.

Nel signif. prop. pesante, VI, 71; XXIII, 65 e 90; XXIV,

Grandezza.
dana,
la

La grandezza mon-

54. Purg. Ili, 129; XII, 30;

potenza, Purg. XVII, 117.

Par. 111,122;

XXI,

134.

XXXI, 19.
Per
est.

Grandine, \at.grando, Inf. VI, 10. Grando, forma antica e poetica


per
:

dei

grandine, Purg. XXI, 46.

membri intorpiditi, che a fatica si muovono, Inf. XXX, 107. Diffcile, Purg. IV, 89; XV, 32. Par. XXIII, 6;

Grano, e precedente consonante semplice Gran, Inf. XIII, 99; XXV,


84.

XXIV, 37. Serio, severo, malinconico, Inf. IV, 112; Vili, 69. Rigido, Inf. XIX, 103. Purg. XXIII, 117.

Grasso,
Inf.

lat.

IX, 82.

crassus, add. denso,

Detto
d'

Farsi grasso, impin-

un tormento, Purg. X,1 15 una malattia, Inf. XXX. 52. Grad'

guarsi, arricchirsi, Par.

XVI,

114.

Grasso,

sost., la

pinguedine, op-

ve, Inf. XXVII, 106. Par. X, 135 detto dei tempi difficili, infelici, Par.

posto a magrezza, Par. II, 77. Grato, add. gradevole, Purg.


,

XXXII, 127

XX,

XXVII, 110. XXXIII, 42.


29.

Par. Vili, 89;

XV, 49; Riconoscente, Par. II,


che gradevole

del peccato, Purg. Circospetto, prudente, premunito contro le seduzioni, Par.


77.

V, 73.

Importuno,

Inf.

Ili,

80.

Incinta, Par.
sost., ci
il

XVI,
la

36.
il

Grafo,
ad alcuno
52.

Gravezza,
corpi verso
il

gravit,

peso. Nel
i

desiderio, Purg. XXVI, Essere a grato, Par. XXI, 22.


;

signif. prop., l forza

che

tira tutti

Contra a grato, a dispetto di alcuno,


Par. IV, 101.

XXXII,
Inf.
1,

74.

la

centro della Terra,

Inf.

Nel

signif. fig., l'intor-

pidimento,
52.

gravezza delle membra,


signif. prop. incinto,

Grattare, dall'ali, kraszen, Inf. XXX, 30. Par. XVII, 129. - Grattar
la

Gravido, nel
Inf.

tigna

espressione triviale per


Inf.

XVIII, 94.
fa frutti,

maltrattare,

XXII,

93.

che
dato senza

- Per est. d' un albero Purg. XXIV, 103. In


di...

Gratuito,

ci che
47.

genere: pieno

Purg. XVI, 60.

compenso, Par. XIV,


si,

Gratulare, felicitarsi, rallegrarPar. XXIV, 149. - Come sost., Par. XXV, 25, la congratulazione.

per lo pi: la grazia divina, Inf. IV, 78; XXXI, 129. Purg. VII, 19; XIII, 88; XIV, 14 e 80; XXI,
3.

Grazia,

Par. 1,72; IH, 89; V, 116;

X, 54;

Gravare,
pra...
le

Sempre

gravitare, nel signif.

pesare sofig.

Gravar

XVII, 61, pesare sulle spalle. Gravar lavi sta, Purg. XVII, Gravar le ciglia, Par. XI, 88, 52. sforzarle ad abbassarsi. Gravar la

spalle, Par.

XX, 71; XXIV, 4; XXVIII, 113; XXIX, 65. Grazia illuminante, Par. XXIX, 62. - Figlimi di grazia, Par. XXXI, 112, cio: protetto dalla
Il tempo della grazia, grazia divina. il tempo in cui fu annunziata la ve-

fronte, Purg.

XV,

10

desimo

penne, Purg. XXXI, 58, pesar sulle ali, imEssere a carico, impedire il volo.
signif.

XXX,
le

78,

me-

Gravar

11

nuta del Messia, Par. XXXII, 82. favore degli uomini, Inf. XVI, 129;
1,

XV1I1, 134. Purg.

XXVI,

59. Par.

XXXI,

87; XVII, 118; 84 e 101.

portunare,
6.

Inr. XIII, 56.

Purg. XVIII,

Arrecar pena, sembrar duro,


12.

Per grazia,Pmg. XXVIII, 136; XXXI, 136. Nel signif. di: ringraziare,
Purg.
I
,

Inf.

XXVI,

83.

Render grazia per

Graziano
grazia, Par. IV, 122, cio ringraziatAl pi. Purg. ili beneficio ricevuto.
:

Grifo.
1'

205
Inf.

usa nell'

bolgie,

per una delle cio: fossa profonda.


e spesso

XXX, 95,

XI,

6.
lat.

Greve
Gratianus, Par. X,
tis.

G rie ve,

lat.

gra-

Graziano,
che porta
il

Nel

signif. prop., pesante, Purg.

104, compilatore del

famoso Decretum suo nome e forma la pri-

XII, 118.

Per

est.

penoso, doloro-

so, Inf. Ili, 43; VI, 8 e 35.


d'

ma

parte del Corpus Juris Canonici. Nacque a Chiusi in Toscana e fu mo-

Detto un tuono, forte, rimbombante, Inf. Nel luogo del Par. XI, 48, IV, %

naco

di

san Felice a

Bologna nel

il

signif. di greve
si

dipende da quello
v. ivi.

xn sec. Grazioso. Inf.


138.

che
V,88. Purg.

d a giogo,

piacevole, Purg. Vili, 45; XIII, 91. Par. 111,40.

Grato,

XXVI.

Gridare,
altri

forse dall'ali, fcreisc/ien;

Grecia.

Inf.

XX,

108.
Inf.

vogliono derivarlo dal lat. quirilare. Gride per: gridi, Inf. I, 94; 111,84; V, 21; Vili, 19. Purg. XIII,
33; XVIII, 99; Par. Vili, 75.

Greco, 75; XXX,


XXII,
88.

lat.

grateus,

XXVI,
57.

98 e 122. Purg. IX, 39;


Par.

V, 69;

XX,

- Esclamare, Inf. Vili,


;

XXI, 36; XXIV,

107.

Quel Greco ce. Omero, Purg. XXII, 101.

18; XII, 16; XIV, 51 XV, 24; XVI, 7 e 76; 4XVII, 111; XXI, 76; XXV,
3;

XXXI,

68. Purg.
42.

Greci,

antica e nobil famiglia di

135;XX1II,
117.

Firenze, Par. XVI, 89.


grex. Per est., i reLa ligiosi d' un Ordine, Par. X, 94. brigata, la compagnia dei Dannati,

Chiamare, Inf. 1, Pubblicare, vantare, Purg.

II,

28; IV, 18; VI,

Greggia,

lat.

Vili, 124. Par.

XX VI, 44; XXIX, 105.

Gridare

122-

Inf.

delie

XIV, 19; XV, 37; anime del Purgatorio, Purg. VI,


del vi sec. so-

XXVIII, 120 -

Purg. XIII, Gridarsi l'uno all'altro, Inf.

a... Inf. I, 65.

VII, 33. Purg. V, 4.

Come

sost.,

24;

XXIV, 73. Gregorio, papa

XXVI, 48. Grido. Purg. XX, 138. Par. XVII, 133. E pi spesso al pi. le grida,
Purg.
inf.

prannominato il Grande, di cui la Leggenda racconta che chiese e ottenne da Dio che Traiano fosse salvo, Purg. X, 75. Confronta, Par.
106.

XIV, 102; XVI,

13.

Purg.

133. Par. XI, 32; XV, 133. L'appello, Inf. V, 87. Purg. XIX, 65. Par.
VIII, 5.

XX,

XX,

La fama, Purg. XI, 95;,

XXVI,
,

grem um. Nel signif. prop., Par. Vili, 9; XI, 115. Per est., tutto ci che pu contenere
lat.

Grembo

53.

In grido, Par. XVII," Nella bocca del popolo, Par.


125.

XVII, 53.

una cosa, grembo


74.

a"

un

In

lago, Inf.

XX,

Grieve, v. Greve. Grifagno, dall' ali.

greifen, affei

mezzo

di...

Purg. V, 75.

grembo a Dio, Inf. XII, 119, nella Chiesa, nel seno o nelle braccia di
In
Dio.
Il

rare;dicesi propriamente dell'uccello da preda adulto, capace di afferrare


la

sua preda, onde


di

forte, vigoroso,
Inf.

grembo di Maria, Purg.

Vili,

ovvero,
139.

37, per:

il

Madonna.

cielo nel quale si trova la Un avvallamento o seno

buona razza,

XXII,

Per

est. degli occhi, brillanti,

penetranti, Inf. IV, 123.

di valle detto

grembo, Purg. VII, 68.


origine

Grifo, propriamente:

il

muso

del

Greppo,
priamente
il

d'

ciglione d'

ignota, proun fosso, D.

maiale, il grugno. D. lo dice del viso del gigante Anteo, Inf. XXXI, 126,

206

Grifone

Gualdrada.

in

torcer lo grifo, far muso, far visaccio segno di malcontento.

Grifone . lat. gryps o gryphus, animale favoloso, met quadrupede e met uccello. D. si serve di questa
immagine per rappresentare G. C. riguardo alla sua duplice natura divina e umano, Purg. XXIX 108 XXX, 8; XXXI, 113 e 120; XXX11,
, ;

Grotta, lat. crypta. Nel signif. prop., Inf. XIV, 114. Purg. XXII, 65, e forse ancora, Inf. XXXI, 114. Purg.
I,

48.

il

Pi spesso D. d
signif.
di

questa

voce

roccia in genere,

Purg. Ili, 90; XIII, 45; XX VII, 87. Particolarmente chiama cos ripari
i

che cingono le Bolgie, Inf. XXI, 110. Per ultimo neir Inf. XXXIV, 9,

26, 43 e 89.

Grigio,
Inf*

dall'antico

ali. grts,

vec-

chio, e dal lat. del

medio evo

griseus,

questa voce significa: un ricovero, un nascondiglio. Gru, lat. grus, sempre indeclinabile: uccello, Inf. V, 46. Purg.

VII, 108.
d'

XXVI,
ali.

origine ignota; tartaro, crosta di tartaro, Par. XII, 114. da gromma, incro-

Gromma,

43.

Guadagnare,
XXX,
XXIV,
43. Purg.

dall'

antico

Grommato,

stato, Inf. XVill, 106.

weidann cacciare, o dall'ali, moderno genvann, guadagn; ottenere, Inf.

Gronda, dal lat. sug-grunda, propriamente: 1' estremit, 1' orlo del tetto d'onde cade la pioggia. Per similitudine D. chiama cos, l'estremit, l'orlo delle palpebre, Par. XXX,
88.

XX,
Inf.

77.

Guadagno.
129.

XVI,

73. Purg.

Guadare,
un guado,
fig.

Inf.

lat. vadare, passar per XII, 94.

Groppa,

d'origine incerta,
Inf.

ma
XII,

probabilmente germanica,

lat. vadum. Nel signif. non gli guado, Purg. Vili, 69, cio non vi modo di penetrare la
:

Guado,

95; XVII, 80; XXV, 20. Groppo, dalla stessa origine di:
Il

profondit.

Tener

lo

guado, Par.

Il,

groppa, nodo,
di:

Inf. XIII,

123; XXXIII, 97.

la difficolt, Inf.

XI, 96.

126, cio: superare una difficolt, orizzontarsi. La via, il cammino, il mezzo, Par. VI, 90.

Groppone ,
groppa,
Inf.

forma

aumentativa

Guai, greco
84.

ouat, lat. va;! Inf.

Ili,

XXI,

101.

Grosso, lat. crassus e nel medio evo grossus, add. Nel signif. prop., Inf. VI, 10 XV, 11 XVI, 130; XXIII,
;
;

Guaio, propriamente il grido del cane battuto; il grido di dolore, Inf.


V,
3.

Pi spesso

al

pi.

guai, Inf.
15.

101;

XXXI,

XXXIV,
Nel
Inf.

37 e 58; 4. Purg. Il, 14

XXXII,
;

25;

XVI,

4.

Ili,

22; IV, 9. Purg. VII, 30; IX,

Trar guai, rammaricarsi, gemere,

signif. fig. grossolano, ignorante,

Inf.

V,48;X11I,22.

88; XIX, 85. Robusto, vigoroso, Par. XII, 102. Grossa per gravida,
:

XXXIV,

92. Purg. XI, 93. Par.

I,

Gualandi,
di Pisa, Inf.

XXXIII.

antica e nobil famiglia 32.

Gualdana,
l'ali,

probabilmente dal-

Inf.

XVII,

64.
sost., la parte pi grossa
;
:

Grosso,
d'

wald, foresta; il drappello che scorre il paese nimico, gli esploratori, Inf.

nn corpo come il grosso delle gambe, Inf. XIX, 24; il tronco del corpo, Inf. XXII, 27; il grosso
Inf.

XX11,

5.

piccola citt dello Stato Ecclesiastico, Par. XI, 48.

Gualdo,

dell'anca,

XXXI V,

77.

Gualdrada, nome

proprio,

ali.

Guai ter olii


Waldrude,
ti

Guercio.

207

figliuola di Bellincion Ber-

Purg.XXV,12o. Sost, Purg. XXVI,


111.

cavalier fiorentino del

glie del
all' a.

xn sec, moconte Guido Guerra HI circa


i

1180, d'onde provennero


di

conti
di

Inf.

Guidi

Modigliana,
Inf.

di

Dovadola,
37.

Romena, ec,

XVI,

guardia, guardare, La difesa, Inf. XVIH, 10. Purg. IH, 129; Vili, 38; XXXII, 95. La protezione, Par. XXX11I, 37.

Guardia. Far
X,
9.

Gualterotti, dall' ali. Walter, Gualtiero, nome proprio. Antica e no.

Guari;
condo
altri

dall'ali, gar,

da gran

re ?

molto, secon la nega-

bil

famiglia di

Firenze, Par. XVI,

tiva, Inf. Vili, 113.

133.

Guarire,
;

dall' antico ali. u-arjan,


;

Guancia^ dall' ali. wunge, Inf. XXIII, 98 XXV, 54; XXXI, 2. Purg.
7; VII, 107; XXIII, 110; XX VII, 129; XXVIll, 81. La bella guancia, ec, Par. XIII, Per est. la bocca, Par. 38, Eva.

loerjan, guardare, proteggere


re, Inf.

sana-

XXV1I.95.
lat.

1,127;

11,

Guasco,
Il

Vasco,

un Guascone.

XXX,

53. Par.

Guasco, Par. XVII, 82, papa Clemente V, che pure indicato, Par.

XXV11,58.

XXIX,

112.

Guascogna.
Gand,
citt celebre del

Par.

XX,

66,
;

Guanto,
Belgio, Purg.

Guastare,

lat.

vastare
Par.

propria132.
3.

XX,
Inf.
;

46.

mente: devastare,

Guardare, dall'ali, wahren, warguardare, II, 45; X, 41


len,
I,

XVIH,
1,

Per: rodere,

Inf.

XXXIII,

16; HI, 51 e 59;

Trasgredire, violare, Purg.

76.

XV, 19; XVII, 87; XVIII, 79; XXIV, 8; XXIX, 14; XXXIII, 47 e 51. Purg. IH, 64 e 106;
V, 49
;

Guastatore,
distrugge,
Inf.

quegli che devasta,

Guasto,

XI, 38. contratto di


Inf.

guastato;
94.

Vili, 88,

dove guarde sta per

devastato, rovinato,
Inf.

XIV,

guardi; X, 1 e 97; XVIII, 2; XX, 143 XXIV, 34; XXVI, 3; XX1X, 63.
;

Distrutto, rovinoso, Inf.

XXIV, 19.

Sfigurato,

XXIX,
dal
l

91.

Par.

II,

XXIX,

22; IV, 139; XXVII, 78; 133; XXXII, 104; XXXIII,

Guatare,
dare
;

ali.

wachen, guar-

113
gnif.,

e guardarsi nel medesimo siBadare, Inf. Purg. XIII, 47.

guardare attentamente, Inf. I, 24; XVI, 78; XXIX, 4, dovevate, sta in rima per guati. Purg. V, 58;
:

XVI, 15 XV1I1, 74. - GuarInf. XXI, 23. da guarda, bada a te Non guardarsi, non temere, Inf.
IX, 87
;
;
l

V,19; XIV, 73; XXXII,

19.

Purg.

111,

96

XIX,

52. Par.

XXIX,

42.

Guatarsi, nel

medesimo

signif., Inf.

II,

82.

Tenere, contenere,

Inf.

XI,

vadum. Questa voce probabilmente un'altra forma


di guado, v. ivi. D. l'usa per: acqua,

VI, 6. Purg. IX, 132. Guazzo, dal lat.

8; XII, 32.

XXVI,

48.

Purg. XXVII, 80. Par.

Per

est.

possedere, go;

luogo acquoso,
72.

Inf.

XII, 139

XXXII,
pro-

vernare, Par. XIX, 131 XXII, 82. Garantir da.. Purg. XIX, 104. Conservare, custodire,
Purg.
Inf.

Guelfo,

dall' ali. Welf,

nome

XXV,

35.

XIX,

98.

Considerare, aver
11
;

prio sinonimo di Wolf, lupo. Un Gueldella Chiesa, fo, uno della fazione Par. VI, 107.

riguardo

a... Inf.

II,

XXVII,

92.

Purg. XI, 18. Par. VII, 44. vare per... Par. XXVI, 48.

- Conser- Guar-

Guercio,

d'

origine incerta. Nel

signif. prop. losco,

dare

a...

far

attenzione, osservare,

Purg. XIX, 8. Per est. dello spirito, Inf. VII, 40.

208

Guerra
dall' antico ali.

Guido Bonalli.
di

Guerra,
;

icerra,

disputa, ribellione. Nel signif. prop., lnf. XX, 34 XXVII, 28; XXV11I, 10;

san Guglielmo dal Diserto e di Guglielmo IX duca di Aquitania; e


;

di alcuni altri ancora, Par.

XVIII, 48.

XXXI,
la

119. Purg. VI, 82; VII, 135.


;

Par. XVIII, 127

XXV,

6.

Per

est.

resistenza, 1' opposizione, lnf. IX, 106. - Far guerra, detto dei masna-

conduttore, lnf. I, 113. Purg. V ; 62; XVI, 10, 93 e 100; XIX, 53. Par. Ili, 23; XI, 36; XXII, 1;
il

Guida,

dieri, assaltare, lnf. Xll, 138

d' un

XX III,

34.

Questa voce sempre


il

fe-

min. qualunque sia


si riferisca.

soggetto a cui
weiden, condur-

animale che ne assalta un altro,

lnf.

XVII,

22.

XV,

112.

La persecuzione, Purg. La contesa, la nimicizia,

Guidare, dall'ali,
rale, lnf. II, 10
;

Par. XI, 58.


da, Purg.
4.

Tutto ci che
100.

re alla pastura. Nel signif. fisico e

XXVIII,
145.

incomoTutto ci

XII, 98
1,

moXXI, 120
;

XXVI,
87;

22. Purg.

43;

III,

24; VII,

che forma ostacolo,


Purg.
ali.

difficolt, lnf. Il,

XX,

135; XXI, 124; XXVII, 23.

XX,

Guglielmo
l'

Guiglielmo,

dal-

Par. V, 77; XVIII, 12 e 109; XXV, 49 XXXI, 125. Con amara ironia^ Fi;

nome

v.

Wilhelm. Le persone di questo che trovansi nella D. C. sono


:

renze detta la ben guidata, Purg.


XII, 102.

Guglielmo Aldobrandeschi, v. Al-

dobhandeschi
Borsiere.

Guido, nome
lat. Vilus.

proprio dall'ali.
di

Beit,

Guglielmo Borsiere,

questo nome mentovate nella D. C. sono

Le persone
lnf.

Guglielmo (Marchese), mar


chese del Monferrato che fu preso e ammazzato nel 1292 da quei di Alessandria della Paglia,
di
il

Guido,
te

XXX,

77, cio:
i

il

con-

Guido da Romena
in

cui possessi

erano

che fu causa
i

riore, e che indusse

Casentino o Valdarno supeMaestro Adamo


il

sanguinosa guerra

in tra

figliuoli

a falsificare

fiorino d'oro.

di lui e gli Alessandrini,

Purg. VII,

134.

Guido del Cassero, gentiluomo di Fano che fu affogato in mare


per ordine
Rimini,
lnf.

ra, ec. Par.

Guglielmo, cui quella terra ploXX, 62, Guglielmo II

di

Malatestino

signor di

re di Sicilia di stirpe normanda, prin-

cipe giusto e buono, nato nel 1167, morto nel 1189.

Guglielmo

manzesco che storico tori hanno attribuito


persone storiche
di

eroe piuttosto roa cui i Trovai

XXV1I1,77. Guido (1' uno e l' altro). Purg. Si suppone che in questo luoXI, 97. go D. abbia voluto indicare Guido Guinicelli, v. ivi, e il suo amico intimo Guido Cavalcanti, * di cui fa pur
menzione,
lnf.

gesti

di

pi

X, 60 e segg.

di tal

nome, come

Guglielmo governatore di Tolosa a tempo di Carlomagno, che verso la fine della sua vita si ritir in un chiostro e che venerato sotto il nome

stipite della potente famiglia dei Conti Guidi che D.


fa discendere dalla famiglia fiorentina dei Ravignani, Par. XVI, 98.

Guido (Conte),

Guido Bonatti,
di

v.

Bonatti.

Veramente D. non
di

fa certa

dimostrazione
e

padre

Guido all'Inferno, X,
la

avendo detto

di

Virgilio, quasich poco curasse della poesia di

quest'intima amicizia, avendo posto il Guido medesimo, che avesse a disdegno cui fu eccellente cultore. Forse D. dopo

avere scritta

Vita

Nuova mut opinione.

Guido di Carpigna

Halo.

209

Guido di Carpigna,
pigna.

v.

Car-

Guido da Castel, v. Castel. Guido Cavalcanti, figliuolo di


Cavalcante de' Cavalcanti che D. trova nelP Inf. X, 60, e segg. e che parla con lui del suo figliuolo Guido, amico intimo di D. il quale nella Vita Nuova
lo dichiara suo primo amico, poeta e pensatore profondo, onde eragli venuta la fama di ateo. Mori nel 1300

pi antichi poeti dell'Italia, poco stimato da D. che lo riprende d' avere


scritto nella lingua municipale, cio

fiorentina, e

comune d'Italia, XXVI, 124.

non nella lingua nobile e Purg. XXIV, 56:


forse dall'ali, icischen;

Guizzare,
far
i

movimenti istantanei come fanno pesci per fuggire. Detto d'una co-

stellazione, significa: alzarsi, sorgere, Inf. XI, 113 della coda di Gerione :

nel qual

tempo appunto era


dall' esiglio.
si

stato

ri-

muoversi

nell' aria, Inf.

XVII, 25.

chiamato

Ho detto sopra,
alluda a lui nel

esser probabile che

Contorcersi per dolore, Inf. XIX, 26 e 32. Detto del sonno: svanire,

Purg. XI, 97.

Purg. XVII, 42.


v.

Semplicemente
26.

Duca. GnidoGuiniccIli,v Guimcelli. Guido da Prata, v. Prata. Guido da ."Moni efeltro, che senza nominarsi racconta la sua vita e la causa di sua dannazione Dell' Inr. XXVII.

Guido del Duca,

muoversi, Purg.

XXV,

Guizzo,
della
17.

l'atto del guizzare. Detto

fiamma che
Il

XXV,

si agita, Inf. XXVII, movimento, in genere, Purg. La vibrazione della cor25.

da, Par.

XX,

143.
latina gurges
;
il

Gurgc, voce
go, Par.

gor-

Guidoguerra,

della illustre fa-

XXX,

68.

miglia dei Ravignani di Firenze, politico e guerriero celebre del xm sec.

Gustare. Pur. XXVIII, 132; XXX, 144. Par. X, 6; XXVI, 115. 39; XXX1I,123.
Provare, sentire, in genere, Par. Ili, Gustare di... Purg.

Dante

lo trova all' Inf.

XVI, 38

e segg.

Guinicelli (Guido ),di Bologna,


uno
dei pi antichi poeti italiani mol-

to stimato da D. che nel suo trattato

De Vulgari Eloquenza

lo

chiama ma-

XXXI, 128. Par. 1,68; XXXI,111. Gusto, la sensazione del gusto, Purg. XXIV, 152; XXXII, 44. L' atto del gustare, dello assaggiare,

ximm
XXVI,
sia

Guido. D. lo trova nel Purg.

92;

probabilissimo che
di lui,

Par.

XVII, 131.

L'appetito, Inf.
122.

pure parlato
dall'
la

Purg. XI, 97.


ali.
il

XIII, 70. Par.

XXXII,
ali.
;

Guisa,
modo,
pi.,

wisa; e maniera, Par. IV, 55

antico

Guzzante,

Witsand o Weisvillaggio della

al

sand, sabbia bianca

Purg. V,
3.

99.

guisa, alla fog-

gia di... Inf.

XVII,
II,

27. Purg. VI,

66

Fiandra, propinquo al mare, Inf. XV, 4. Alcuni mss. leggono Guizzante.

XV,

Par.

45

XX, 97.

- In guisa
II
figliuo-

di... Inf.

XXVIII, 122.

Guiscardo (Roberto),
lo di

Tancredi cavaliere n ormando.


al

Halo.

cos si

Aiut suo padre

conquisto della

Sicilia e dell' Italia inferiore, e

mor

XXVIII,

23, e

de ere, Par. non Allo come la Cr.


:

essendo duca

di Puglia nel 1085, Inf.

XXVIll,14. Par. XV1II,48.

L' Halo, comune Alone, quel cerchio colorato che apparisce intorno alla luna secondoch l' aria pi

Guittone

d'

Arezzo, uno

dei

meno densa

per vapori.
14

210
liei,

Ilei

Idolo.

interiezione di dolore, Inf.

XVI,

secondo Buti, Landino, Vellutello e Daniello. La


19,
ehi
le

ovvero

pure introdotto nel Par. XXV, minar D. circa la Speranza.

a esa-

Iacopo Rusticucci,
CUCCI.

v.

Rustiv.

Cr. e
cio
:

ediz.

moderne leggono

ei,

eglino, v. ivi.

Iacopo da Sani* Andrea,


Andrea.

Hui,
XVI,
64.

interiezione di dolore, Purg.

Iaculo, specie
I.
Inf.

di

serpente che

si

scaglia dagli alberi sulla sua preda,

XXIV,

86.

I, la lettera, Inf.

XXIV,
il,

100. Par.

Iarba, XXXI, 72lason.

re

di

Mauritania, Purg.

XVI II,
II,

78.
Inf.
1
,

e in alcune ediz. Giasone,


Inf.

I, pi. dell' articolo

57 e 90;
e 103.
II,

eroe greco, capo degli Argonauti,

78 e 127;
I,

III,

40, 42, 101

XVIII, 86. Par. 11,18.

Purg.
III,

21 e

112; 11,26. Par.

60:

lason,

fratello di Onia,
di

che ottenla dignit

12, e cosi ad ogni pagina.

ne per promesse

danaro
li, 4.

I',
io.

pronome
io,

della prima pers. per:

di pontefice dal re Antioco, Inf.

XIX,

Le

ediz. variano all'infinito, quali

85. V. Lib. Maccab.,

scrivendo

forma

la

quali i' e quali i; questa pi antica perch primitiapostrofi, Inf.

Iattanzia, voce
la vanagloria, Par.

latina: la vanita,

XXV,

62.

vamente non usavansi

Iattura,
96. V.

lez. della Cr. Par.

XVI,

1,8,10,21,36, 54, 61, 86, 112, 130, 134 e 136. Purg. I, 61. Par. I, 94, e cos ad ogni pagina. V. Io.
I,

GlATTURA.
lat.

Ibero, forma
di

per: Lbro, fiume

per

pronomedella terza pers. Al sing. a lui, Inf. XXII, 73, ma la lez.


:

Spagna, Purg. XXVII, 3. Icaro, con l' accento sulla penultima per Icaro, figlio di Dedalo, Inf.
:

mal sicura, la Cr. legge ei per egli, anch' ei, che io preferisco. Al pi. per eos, gli, Inf. V, 78 VII, 53. Purg.

XV11, 109.

Ice, accorciato delle prime sillabe


del

nome

di Beatrice o di Bice, Par.

XXIV,

125. Par. XII, 26, e spesso.


:

VII,14.

ma

I, avverbio per ivi, Inf la Cr. non Io pone.

VIII, 4,

Ida, monte di Creta, Inf. XIV, 98. Iddio, forma antica usitatissima
anco
III, al

I, Par.

come
XIX,

carattere numerico
128.

uno,

presente per
;

Dio, Inf. 1,131

103

I, per: EI; 134, v. El.

nome di

Dio, Par.

XXVI,

130.

IV, 38. Par. XX, 122; XXIV, G. C. detto Iddio verace, Par.
107.

XXXI,

Le

ediz. variano, alcune


Iddio.

il

ora Giacobbe, lat. Jacobus, patriarca, Par. Vili, 131, XXII, 71.

la coh,

leggendo Dio dove altre leggono

Idea,

l'idea prima,

V archetipo,

lacomo,
po,
la

secondo

la

Cr., e

Iaco-

Par. XIII, 53.

Nidob., Purg. VII, 119. Io pre-

Ideale, ci che appartiene all' idea


prima,
114.
all'

ferisco' la

mile allo

prima forma come pi sispagnuolo Jaj/me Giaco,

Idioma,

mo

II

nel 1291,

re di Sicilia e d' Aragona, nato morto nel 1327.

archetipo, Par. XIII, 69. la favella, Par. XXVI,

Lo

stile, Par.
lat.

XV,

122.

Idolatre,
Idolo,
l'

idololatres, licenza

Iacopo, lat. Jacobus, l'apostolo san Giacomo, Purg. XXXII, 76.

poetica per: idolatri, Inf.

XIX, 113. immagine d'un oggetto

Idra che
si

Imago.
lnf. II, 31,

211
33 e 106: V, 110: Vili, 9 e
131.

riflette negli

occhi di alcuno,

Pnrg.
lnf.

XXXI, 126. Idra, lat. Hydra,


IX, 40.
lat.

64;

XXXIII,

Purg.

I,

39; HI,

serpe acquatica,
hydropicus
lnf.

106; IV, 67. Par.

Idropico,

Talvolta 125, e pi spesso. affisso del verbo ditel per: dite


lo dite, lnf. XII,

1,

75: IV, 78; V,

come
il,

o,

XXX,

112.

63. Dimandai,

Idropisia,
hydropisis, lnf.

dal lat. del

medio evo

dimanda
ud
il,

il,

lnf. XIII, 82.

per:

XXX, 52.
Jephte, eroe israelita,

lnf.

Iepte,

lat.

IX

80.

il

XXIX,
Ditel,

27.

Udii, per:

Vidil,

Purg. IX, 85.


il

- Fer-

Purg.

Par. V,66. V. Lib. Judc, xi.

mairi, per: ferma

\i, Par.

V,41.

Ieri. e Ier, lat. heri, lnf. XXI, 112 lermattina o Ter mattina, lnf. XV,
52.

Quando
prende

preceduto da una vocale

la

forma 7

Iernotte, lnf.

XX,

127.

lnf. II, 31.

p. e. chi

'l

concede,
'l

Come

affisso china
II,

leronimO)

lat.

Hirronymus, ora

chinail in altre ediz., Purg.

40.

san Girolamo padre della Chiesa, vissuto nel v sec, Par. XXIX, 37.

Ifigenia, lat. Iphigenia, figlia di Agamennone, sacrificata a Diana, Par.


V,70.

Sternel o sternil, per: ne, Par. XXVI, 40, 43.

Guarda'lo guardati, Purg.

Ili,

106.

il,

o, lo ster-

Combinato
VII, 126;

con non forma noi,

lnf.

XXVII,
:

114. Purg. Ili, 110; VII, 15.

Igne, voce latina per fuoco, Purg. XXIX, 102. Par. XXVIII. 25.
Ignito,
Par.

Par.

I,

58.
citt della

llerda, ora Lrida


gna, Purg. XVIII, 101.

Spa-

XXV, Ignoranza.

infocato, fiammeggiante, 27.


lnf.

Ilion, ovvero
Purg. XII, 62.

Troia, lnf.

I,

75,

VII, 71. Purg.

XX, 145; XXII, 47. Ignoto, forma


gnito, Par. XI, 82.

Ulularsi
latina per: inco-

Inluiarsi, come
in e
lui, Par.
,

legge
lui,

la Cr.,

verbo formato da

Ignndo, lat. nudus, forma usata da D. senza distinzione per: nudo, v. ivi, Inr. Ili, 65; VII, 111; XV1I1,
25.

per: penetrare in

IX, 73.

Confronta lnleiarxi

127.

Par. XXII, Immiarsi e Intuarsi, Par. IX, 81.

Illuminante,
Grazia Divina
,

epiteto dato alla

Grazia illuminante,
primi seguaPar.

Ignaie,

lat. cequalis,

forma antica

Par.

per: eguale, Purg. Vili, 108; XV, 20; XXVII, 120. Par. XV, 77; XXXI, 129.

XXIX, 62. Illuminato, uno dei


di

ci

san Francesco

d' Assisi,

Igualmente. egualmente, Purg. XX, 11. Par. IV, 5; XXXII, 39;


XXXIII, 120 e 144. conforme richiesto
IV, 26.
Il, lat.

XII, 130.

Igualemente, dal verso, Par.

Illustrare,
125.

rischiarare, Par. IV,

Illustre,
XXII, 20.

chiaro, Par.

XVI, 90

Me, articolo masc,

lnf.

I,

Image,

forma antica e poetica

15, 28, 30, 35, 38, 56, 60, 71, 75, 77,
83, 85, 99 e 101, e cosi ad ogni pagi-

Par. per: imagine, Purg. XXV, 26. Nel signif. XIII, 2; XIX, 2 e 21.

na.

Composto con
le

le

prep.

di',

a, da, ec.

di: idea, Par. 11,132.

forma

prep. articolate

del, al, dal,

col, nel, ec.

Imagine, v. Imago, altra


tica, per:

Immagine. forma antica e poelnf.

Il,

pronome masc. della

terza pers.,

immagine,

XX,

123.

212
Par.

Imbarcare
138. Alcuni

Impacciare.
ne,
la

XX, 76; XXXIH, scrivono immago. Imbarcare, da barca; caricar una nave. Nel signif. fig. guadagnare,
portar via, Purg.
l

facolt d'

immaginare, Purg.
imago,
Inf.

XVII, 13.

Immagine,
10 e 83; XVII, 7

lat.
;

XV,

XVIII, 13; XXlll,

XXVI,

75.

mbestiarsi,
o prendere
i

trasformarsi in be-

26; XXIV, 5; XXV, 77; XXX, 68. Purg. IX, 142, X, 39; XVII, 31.

stia,

costumi

Purg.

XXVI,

87.

di bestia,

L'immagine, l'apparenza opposta


realit,

alla

Partici p. imbe-

Purg.

XXX,

131.

Per: im-

stiato, nel

medesimo verso.
da in e
Inf.
il

maginativa,
dall' ali.
l'

Imbiancare,

blank; rischiarare, Della vite che perde


si

Il,

128.

d immaginare, immaginazione, Purg. XVII, 7 e 21


la facolt
.

Par.

I,

53.
Inf.

L'

immagine,
22.

la

forma

secca, Par. XII, 87.

Imbiancarsi,

suo verde, che

umana,

XX,
v.

Immago,
XX,
76;

Imago, forma latina


Inf.

rilucere, divenir chiaro, Purg. IX, 2.

per: immagine,

XX,

123. Par.

Par. VII, 81. Nel signif. fig. farsi chiaro e intelligibile, Par. VIII, 112.

XXXIII,

138.
,

Immcgliarsi
Par.

dal

lat.

melior

Imboccare,

dal

lat.

in

bucca;

ammegliorarsi, divenir pi perfetto,

propriamente: prender con la bocca, mettere in bocca. Nel signif. fig. ricevere, prendere, cogliere con l'intelletto, Inf. VII, 72, dove imbocche, posto in rima per: imbocchi. Imbolarsi, forma antica per: in-

XXX,
7.

87.

Immenso.
XXIV,

Purg. XXVII, 70. Par.

Immiarsi o Invaiarsi, da mi o me; verbo formato da D. per significar

volarsi, scomparire, Inf. IX, 103.

Imborsarsi,
Vili, 61.

dall'ali, burg, bor-

penetrare in me, Par. IX, 81. Confronta Inluiare, Intuare e InLEARE.


:

go;>empirsi di borghi, di citt, Par.

Immillarsi,

dal

lat. mille

molti-

plicarsi a-migliaia, Par.

Imborsare, v.
gnif. fig.,

Borsa. Nel

signif.

prop., mettere nella borsa. Nel si-

contenere in s, avere,

Inf.

XI, 54.

XXVIII, 93. Immobile. Purg. XIX, 126; XX, 139. Par. XXX11I,98. Immollare, dal lat. mollis, immergere, bagnare in un liquido, immolle, per
:

Imbrunare, dall'antico ali. brn;


maturare, Purg. IV, 21 Immaginare, immaginarsi, formarsi idea, immagine, Inf. XXIII, 24. Par. XIII, 1, 7 e 10; XXXI, 137.
.

immolli,

Inf.

XII, 51.
Inf. VII, 51.
Inf. II, 14.

Immondo,
ve, Par.
Par.

impuro,

Immortale,
XXV,
34.

eterno,

Immoto, immobile, che non muo111.


il

Credere,

Inf.

XXII1,33 XXXIV, 106.


;

Purg. IX, 32.

Imo,add.,

l'inferiore,

pi basso,

XXVII, 17. Rappresentarsi,


con
68.
la

Ricordarsi, Purg.

XXIX,
109.

veder
,

Imo,
XXX,

sost.,

Inf.

XVIII, 16. Par.

mente,

Inf.

XXIII, 24. Purg. IV

giato, rappresentato, Purg.

Particip. immaginato, per: effiX, 41 e 62.


sost.,
s'

Imo (ad),
derivato dal

v. A.

Impacciare,
lat.

credo questo verbo

Immaginare,

nazione, ci che uno

immagiimmagina,
l'

Purg. XVII, 43. Par. 1,89;

XXIV,

26.

impedicare, impediParre, imbarazzare, Purg. XI, 75. ticip. Impacciato, Inf. XXII, 151,

Immaginativa,

l'immaginazio-

detto dei Diavoli caduti nella pece

Impaludare
bollente.

Imporre.

213

Via impacciata

Purg.
in-

Imperare,
Inf. VII, 82.

XXI, 5, gombro.

un camino

difficile,

dominare, regnare, Dominar con la vio:

lenza, opposto a
dal lat. palus, paInf. 1, 127.

reggere con amore,

Impaludare,

ludis, divenir palude, Inf.

XX,

80.

Imperch,
:

antica forma per: per:

da pania; caduto nella pece bollente, Inf. XXII, 149. Imparadisare, far felice, dare

Impaniato,

ch, come impromettere per promettere. Come sost. il perch, Purg.


Ili, 84.

Aldo legge, forse meglio,

lo

le gioie

del Paradiso, Par. XXVIII,

3.

perch.

Imparare. Purg. VI, 3. Impari, incomparabile,

senza

eguale, Par. XIII, 104. La Cr. e alcuni antichi interpreti hanno letto e
quel vedere impari invece di quel ec. ed hanno preso impari, per il con-

Imperio, e talvolta anco fuor di rima impro^ Purg. XV11I, 119. Particolarmente 1' Imp. Rom. Inf.

II, 20.
Il

L'Imp.

Ali.,

Purg. VI, 105.

Regno de' cieli, Par. XXXII, 117. Impeto, il movimento, la dire1,

giuntivo di
le

difficile,

imparare, lez. dalla quaper non dire impossibile,


1'

zione, Par.

134.

Impetrare, acquistare, ottenere,


guadagnare,
;

di cavar senso plausibile.

Inf.

XXIII, 27. Purg.

Impedimento,
11,95. Par. 1,140.

ostacolo, Inf.
Inf.

XIX, 95 XXX,
cato.

132. Par.
lat.

XXXII, 147.
Pec-

Impetrato, dal
I,

petra, v.

Impedire,
Par.

porre ostacolo,

35 e 96; 11,62; v,22. Purg. IV, 117.

XXXI,

21.
;

Purg. VII, 50
28.

Particip. Impedito, XI, 52. Par. Vili, 24.


d'

Impetuoso.
147.

Inf.

IX, 68;

XXIV,

Impiastro,
signif. fig.1l

Preoccupato

una cosa

Inf.

emplaslrum. Nel rimedio in genere, Inf.


lat.

XXIX,

impegolatola pgola, invischiato di pece, Inf.

XXIV, 18. Impietrare,


trificarsi
;

dal lat. petra; peef-

XXII,
dal

35.
;

metaforicamente come

pilus di peli, Purg. XXIII, 110.

Impelare,

lat.

coprir

fetto di eccessivo dolore, Inf.

XXXIII,
prop.,
est.-

49.

Impellere, verbo
no
,

tolto dal lati-

Impigliare. Nel

signif.

spingere

perf.

impulse

Par.

invilupparsi, Purg. V, 83.

Per

XXV1I,99.

occuparsi, applicarsi, accudire ad una

Impennarsi ,
Par. X, 74.

prender
e

le

ali,

cosa, Purg. V, 10;

XIV,

117.
;

Impinguarsi,

dal lat. pinguis

Imperadore
le ediz.

Imperatore,
prima forma an-

variano

la

tica e

meno

usata della seconda.


76.

Un Imp. Romano, Purg. X,


Imp.

Allemanno, Purg. VII, Spesso Dio detto Imperadore, Inf. I, Satanno 124. Par. XII, 40;XXV, 41.

Un 94.

propriamente: ingrassarsi. Nel signif. fig., guadagnare in perfezione, Par. X,96; XI, 25 e 135.

Impiombato,
fasciato di

dal

lat.
il

plumbare,

piombo come

vetro d'uno

specchio,

detto
Inf.

l'

imperador

del doloroso regno,

XXXIV, 28. Imperadrice

Inf. XXIII, 25. Intitolarsi, dal lat. polus ; avere poli, girare sopra poli, Par. XXII, 67. Imporre, lat. impone re. Nel signif.

Imperatrice.

proprio

por sopra, p.

e.

il
1'

lino sulla

Inf.

V, 84. Purg. 111,113.

rocca, Purg.

XXI, 27

ordito sul

2 l
telaio,
Inf.

Importuni
XVII,
18.

In forse.

Applicare,

Improntare,
:

altra

forma

di:

im-

scolpir sopra, Purg. X, 52.

Coman-

prontare. D. l'usa, Purg. XVII, 123,

dare, lnf.

5.

Il

Imponne, in
impone

XIX, 63. Purg. XXV, 135. tempo assegnato, Purg. XXIII,


rima per
:

per immaginare la vendetta, dipingersela con piacere.

ne impo135.

Imprunare,
pruno,
IV, 19.

dal

lat.

prunus

ne, o,

a noi, Purg.

XXV,

Importuni,

Al partici p. imposto. antica e nobil fami-

arbusto spinoso; chiudere un' apertura con spine, virgulti, Purg.

glia di Firenze, Par.

XVI,

133.

Impugnare,
113;
re, contradire,

per

est.,

combatte-

Impossibile.
XXXIII.102.

Par.

Vili,

Purg.

XXV III, 86.

Impregnare,
del
Inf.

dal

lat.

prcegnare

In, prep., Inf. I, 57, 61, I26, 127, Con moe cos di seguito ovunque.

XXXIII, 113. Ingravidare, Purg. XXIV, 147; XXV11I, 110.

medio evo; riempiere, gonfiare,

to

Spesso verso, Purg. IV, 25. questa prep. ha il signif. dell' in lati:

Imprendere,
dere

o prendere;

dal lat. in-prehenintraprendere, coa...

no seguito dall' acc, evale: verso,, contro, sopra, Inf. Vili, 63 XI, 32 e 53; XII, 48; XIII, 49; XXIII, 87;
;

minciare, accingersi
56.

Purg.

XXV,

XXV,
Purg.
78, ec.

14; XXVIII, 136;

XV,

96.
l'

Impronta,
69.

l'

L'impressione in

impronta, Par. VII,


genere, Par.

Con

Par. IX, 21
artic.
il,

XXX, 23. XXV,


;

la ec.

questa

La forma, il sembiante, XX, 76. Par. XVIII, 144. Voce antiquata. Improntare, dal lat. imprimere;
propriamente applicare una impronta sopra alcuna cosa. D. 1' usa in signif.
spirituale per
:

prep. prende ora la forma nel, nello, nella, ec. V. queste voci. D. le separa

spesso, onde trovasi


nella, Inf. VI, 51
;

In
;

la,

per

VII, 41

XII, 47;

XIII, 97

XXII, 32
93;

XV, 49 e 82. Purg. XXIV, 24. Par. V,

VI, 92
59;

XV,

avere influsso, Purg.


;

VII, 109
tarsi, d'

X, 29 XXIII,

85.
,

- Impun-

XX,
;

49.

In
;

le,

IX, 38

XXII, 3
:

la forma prendere l" effigie alcuna cosa, subirne l'influsso, Par.

per: nello,
gli,

XXIV, 22. Purg. XXXI, 121.

per: nelle, Purg. In lo,

In

IX, 96. Imprimersi nella mente, Par. XXVI, 27.

per

negli, Par. Vili, 27.

Spes-

so la prep. in trovasi in composizione con altre prep. e con avverbi.

4I;XXX1I,7.

da imprendere, Inf. Par. XXXIII, 95. Impresso, v. Imprimere.

Impresa,

Il,

In
XIX,

alto.
119.

Inf.

1,16. Purg. Vili, 112;

In basso.
In breve,
lnf.

Par. XI, 3.
presto, in poco tempo,
fatti in cost, allonta-

Impria,
altri

primieramente,
9,

IV, 99, dove la

Purg. Cr. legge in prima ed

XXVIII,

56.

imprima. Par. XVII, Nidob. legge in pria.

ove

la

In cost,
nati, Inf.

Imprimere.
so,

Purg. X, 43; XXXIII, 80.


di...

Al particip. impresIm-

presso

Par. Vili, 45.

In In duo
si

XXII, 96. dietro, v. Indietro.


si

scema.

Inf.

IV, 148,

Nel

si-

riduce a due.

gnif. d' imprenlare,

che ha ricevuto

un
I

influsso celeste, Par.

mpromettere ,

XVII, 76. antica forma

In ella, per: in lei, Par. VIII, 13. In entro, in dentro, verso la parte interna, Inf.

XXXI1I.96.

or: promettere,

Inf. II, 126.

In forse,

essere, rimanere in for-

In fuore
se, cio:

In derno.
;

215

rimaner dubbioso, incerto,


Purg.

Inf. Vili, 110.

XXIX,
Purg

18.

In

XVI, 115 XXXII, 87. Par. XXI, 123: XXII, 62; XXV, 8; XXVII, 70 7/t

pericolo, Par. XII, 41.

sul pianto,

In fuore,
Verso
il

di fuori,

III,

138.
9;

Purg.

XX,

144.

ritornare a piangere. In sul punto, nel

di

fuori,

Purg.

XX,

momento,

Inf. 1,

11.

In sulla morte,

XXV, 112. In gi, e ali antica per addolcir la finale, In giue, e In giuso, In
gi, Inf.

XXIV,
XXIII,

137. Purg. XI, 73.

nell istante del morire, Purg. XXVII, 38. Talvolta in su significa semplicemente : in alto, Inf. I, 38; X, 33;

Verso

il

basso, Tnf.
42.

XXXI, 89; XXX11,


XXXII,
IX, 53
;

37. Par.

XXVI1,1. Purg. XIII, 121. In sue. Purg. IV, 47 Vili, 23. In suso. Inf. XVI, 131 XXVI,
;

In giue.
XII, 13.

Inf.

53.

Purg.
.

140. Purg.

Ili,

77
I,

VII, 134
50;
II,

XII, 83

In giuso.
Purg. IV, 93
;

Inf.

VII, 58;

XXVII, 31 XIX, 72; XXII,

XXV,

113. Par.

22;

XXI,
in

29.

In rima, in soso, Inf. X, 45.

In tanto,
to,

in tanto

tempo

quan23.

134; XXXI, 58.

Purg.

XXXII,

140. Par.

II,

In
sti,

l, state in

l,

rimanete disco-

state da parte, Inf.

XXII, 60.
Inf.

Fatevi da questa parte,

XXIX,

Nel mentre, Purg. 111,46. Par. XXII, 109: XXVI, 88. Tantoch, Par. XXX, 104. V. Intanto.

30; XXXI,

19. Purg. 111,65.

In vr
Inf.

Invr,

per: in vrso,

In pria, Inf. XXIV


XVII,
9.

dapprima,
143.

al

principio,

Purg.

XVI

91

69;

XVI, 95; XXXII, 73. Purg. IX, XIX, 52, e pi spesso. V. Inverso.
unito a sostantivi e addiettivi
essi

In,

In anticipazione, Inf. XIX, 91. Prima, Purg. IV, 133. Par. XXX, 138. - Al princiPurg. IV, 99; IX, 74.
pio, Par. XVIII, 113.

In prima,

avanti, Inf.

i XI, 11.

forma con

dizioni

avverbiali,

come
Inf.

In anima,
Inatto,

quanto XXXIII, 156.


opposto

all'

anima,

l'ut actu degli Scola-

In qua,

da

Qui, Inf. XXXIII, 148. XVIII, 26. Fin Purg. XVIII, 131 XXVII, 32.

questa parte,

Inf.

stici

a fa potentia o invirtute.
in

v. ivi;

realmente,

effetto, Purg.

qui, Inf.

XXV, 4; XXVU,117. In quanto, in tanto cbe, Par.


XXVI, 88,
la

XXV, 84. In carne, durante


Par.

la

vita terrena,.

IV,

X, 116.
in

110;
nei

due luoghi. Mentrech, Par. XXII, 110. In su. Questa combinazione serve
talvolta a dar

Nidob. legge quanto

In contrario,
Inf.

senso opposto,
138, nell'ultimo

XVI, 26; XXXI,


la Cr.
,

luogo

legge incontro.

In corpo

corporalmente,
XII, 67.

Inf.

sione

al

maggior forza e precisignif. di una delle due prep.


Inf. VIII, 82, signi-

XXXIII, 157. In costrutto. Par.


frontando

Con.

Cos tu sulle porte,


fica
:

nelle e sopra le porte

in sulla

sopita, Inf.

IX, 92 Purg. IX, 104, so-

questo luogo con Par XXIII, 24, e con Purg. XXVIII, 147, siamo necessitati di dare a questa dizione
il

pra

la

soglia

XXX,

61, sopra la sponda.

in sulla sponda, Purg. Gene-

signif. di

affinch fosse no-

ralmente: sopra, Inf. IV, 7; XVII, 91; XXI, 101. Purg. I, 130; V, 124;

minato con un nome che esprimesse ci che egli era in effetto.

In eterno,

eternamente,

Inf.

VI,

216

In fretta

Incenerarsi.

99; VII, 55; XI, 66; XX1I1,67. Purg.

XXIX,

87.

In
XXXI,
XXII,

fretta^ prestamente,
130.

Inf.

In vano, v. Invano. In volta, indietro, Inf. IX, 2. In andando, cammin facendo,


Purg. V, 45, e secondo la Nidob.,lnf. X, 124, dove la Cr. ha semplicemente

Purg.

XXIV,
il

66.

Par.

16.

In grido,
lare, Par.

secondo
53.

romor popo-

andando.

XVII,

In exitu Israel de Egitto,


Purg.
II,

In infamia. Purg. XX, 114. In luogo, in vece di... Purg.


XVIII, 126.

46: Neil' escita d'Israele


;

dall Egitto

parole latine con

le

quali
al-

comincia

il

Salmo exiv (cxm). D.

In monche, in meno tempo che...


Inf.

XXII,

24.
Inf.

lude spesso a queste parole nelle sue opere per significare la redenzione
delle

In parte.
84

IV, 71.
II,

Per:
pie,

XXXIII,

137. Par.
o, in

Purg. XI, 74; XI, 136.

anime o

il

trapasso dalla vita

mortale all'eterna.

da parte,
e

disparte, Inf.

IV, 129.

In te Domine speravi. Purg. XXX, 83: Io sperai in te, o Signore


parole latine con che comincia
il

In pie

In piede,

diritto.

In

Sal-

In piede, Inf. Purg. XXXIII. 8. La dizioXVIII, 132: XXXIV, 94.

mo

xxxi (xxx).
i

Incappellarsi,
narsi la testa o
72.

ne portare suso in piede, Purg. IX, 27, molto oscura; la spiegazione comune co' piedi, o, cogli artigli, pu sola
:

da cappello, orcapegli, Par. XXXII,


carco, v. ivi, cari-

Incarcato, da

ammettersi, durezza.

ma non

per esente da

cato, calpestato, Inf. XXIII, 147.

In poco, sottinteso tempo, Inf. XXV, 107. In poca ora, in poco tempo, Inf. XVI, 105: XXXIV, 104. In quella, sottintesa: ora, in
:

Incarcerato. Inf. XIII, 87. Incarnarsi, prender carne,


VII, 120,

Par.

dove

parlato dell Incarna-

zione di G. C.

Incarco,
Nel
signif.

contratto
il

di

incarico*

prop.

carico che

uno

quel momento,

Inf. Vili, 16;

XII, 12.
final-

porta, Inf.

In somma,
mente,

in

sostanza,

Per est.,
ma
che,
133.
i

XXX,
il

12. Purg. XIII, 13S.

in conchiusione, Inf.
Inf.

XV,

106.

crea, Purg. XI, 43.

corpo del quale l'aniLe cari-

XII, 55, l'espressione oscura, e pu significare: in


fila, in

In traccia.

pubblici

impieghi, Purg. VI,


signif. prop., Inf.

ischiera, o, in caccia.

Incendio. Nel
:

In vece, in luogo di... Inf. XIII, 52. In vii-tute, dizione scolastica


virtualmente, opposto a: formalmente, o,
l'

XI, 36. Purg. IX, 32.


dell'Inferno,
Inf.

11,93.
i

Le fiamme Le fiamme

che cadono sopra


47.

attualmente, Purg.

XXV,

80,

L'ardore,
de' Beati

il

all'

in potentia degli Scolastici, opposto in actu.

Purg. XXVII, 51.

Dannati, Inf. XIV, caldo smisurato,

Nel Paradiso
il

le

anime

per

loro splendore

In vista,

l'apparenza, Purg.

quanto all'esterno, alCon semI, 32.

sono dette incendi, Par. XIX, 100; XXV, 80 similmente il loro splendore, Par. XXV1II,91.

Aver l'aria di... biante, Purg. 1,79. Alla vista, Purg. Purg. Xlll, 101. X,8l XXXII, 147. Par. IX, 68.

Incenerarsi,
Inf.

ridursi in cenere,

XXV,

11.

Incenso

Indarno.
102. Par.

217

Incenso; dal lat. incendere; aroma, Inf. XXIV, 110. Purg. X,61. Incenso, per inceso, particip.
:

XXVI,

43;

XXVII,
Inf.

12.

73.

Cominciare un discorso,
Purg.
Ili,

V,
si

74 e 103. Par. XXI, 52.

di incendere; infiammato, Par.


139.

XXII,

non consumare, Par. XXVI, 125.

Inconsumabile, che

pu

Incerto

di... Purg.

X,
di

19.

Incontanente, lat. in continenti,


sbito, Inf.
Ili, 61.

Inceso,
Inf.

particip.

XXII, 18; XXVI,


lat.

48.
Inf.

incendere,

Arso, oc11.

casionato da arsione,

XVI,

Incontinenza. Inf. XI, Incontra, verso, Purg.


V, 29. La forma incontro, v.
usata.

82.

111,14

Inchiedere,

inquirere, do-

mandare, ricercare di... Purg. VI, 71. La Xidob. legge ci chiese. Inchinare, lat. inclinare: ad imo, inchinarsi davanti ad alcuno, dimostrargli rispetto, Inf. IX, 87.

pi contra, Inf. X, 84. dal lat. in contro, Incontrare,

Per
16.

ivi,

Inf.

XV,

72;

XXV,

93.

Incontrarsi, Inf. Incontra, verbo


accade,
Inf.

XI, im;

inchi-

pers. avviene,

IX, 20

narsi, coricarsi, Purg. IX, 11.

XXII,
118.

32. Purg.

XXII,

54. Par. XIII,

Inchiostro,
.XIX,
i

iat.

8.

encaustum, Par.
114.
includere, chiu-

Per

est. al pi. le scritture,

Incontro,
28
;

avv., Inf.
45.

versi, Purg.

XXVI, Inchiuderc, lat.


Incidere,

Vili, 99;

XIV,

trario, Inf.

XXXI,
Inf.

138.

- In senso con Prep. In-

1,

59; VII,

dere, contenere, Par.


lez.

XXX,

12.

contro

a...

tagliare, Inf. VII, 100,


le altre

29. Par. VI, 44;

X, 8i. Purg. XXVI, XVII, 2; XXVIIi, 1,


Inf.

dell'

Aldo; tutte

ediz.

dove

la

"Nidob. legge contro.

hanno ricidemmo,

v. ivi.

Scolpire,

Incoronato.
Incredibile. XVI, 124.

IV, 54.
X11I, 50. Par.

segnare, Purg. XII, 134.

Inf.

Incielare,

alzare

al

cielo, beati-

ficare, Par. Ili, 97.

Increscere,
dal greco

Incignerai in uno,
kyx'j

male,

Inf.
,

inciens e

non incinctus; essere

spiacere
129.

XXVII, 23 e 24. - Far diInf. XXV11, 82. Aver


d'

dispiacere, aver a

incinto di... Inf. Vili, 45.

compassione

alcuno, Purg. XIII,


dal
lat.
in-r

Incinquarsi, verbo formato da


D. di cinque; moltiplicarsi per cinque, Par. IX, 40. *

Incrocicchiarsi,
crux, Inf. XV11I, 101.
volta

Inclito, voce
Par.

latina,

illustre,

XXV, 29. Incognito,

Incuorare, dal lat. in cor, e talIncorare; imprimer nel cuoPurg. XI, 118.

sconosciuto, Purg.

re,

lncoraggire,

VII, 81, alcuni a torto Io vogliono sost. e indistinto per il suo add., mentre a rovescio. V. Indistinto.

Purg.

XXX,

60.

Incurvare. Par. XXV, 39. Indarno, voce derivata dalle


gue slave; invano,
Inf.

lin-

Incominciare,
/.are, Inf.

lat.

tn-cum-ini-

XIII,

150;

V. 25; XXVII, 35;

XXIX,

XXX,

67.

Purg.

Ili,

48;

XIV, 20;

Dante dice Questo centesim' anno ancor s' incinqua, cio si ripeter cinque volte; passeranno ancora cinque secoli ; e non si moltiplicher per cinque, poich allora sarebbero 2o secoli.
1
:

piuttosto greca

x/.'JTGC celebre, illustre.

218

Indegno
63. Par. XI, 104;

Inebriare.
;

XXXI,

XIII, 121

Indo,
Par.

fiume delle Indie Orientali,


71.

XXI1I,51; XXVI1I,57.

XIX,

Indegno,
19.

lat.

indignus,

Inf. II,

Indo, un

Indiano, un

abitatore
;

Nel

signif.

di indignatus indi-

gnato

di... Inf. Ili, 54.

delle Indie, Purg. XXVI, 21 41. Par. XXIX, 101.

XXXII,
o,

Indi, avv.

di

Perl,Purg.XVI, 118; XXIII, 57. XXIII, 124. - Per indi, Inf. IX, 75. Avv. di tempo, allora, Inf. X, 121

luogo; di

Hi,

Inf.

Indomito, non domato,

indo-

mabile, Purg. VI, 98. Indonnarsi, da donna, domina,


impadronirsi, Par. VII, 13.

XXVI,

XXVIII, 63. Purg. V, 115; XII, 91; XV, 94; XIX, 65; XX, 112; XXVII, 44; XXXII, 25. Par. XXII,
88;

Indorarsi, da

d<we,

verbo

for-

mato dal Poeta per

signif.

prender

luogo, collocarsi, Par. XXXIII, 138.

97;

XXIV,

83;

dappoich, Purg. XXVIII, 102. Par. X, 13. Talvolta questi due signif. sono per

XXV, 82. - Da indi, Inf. XXV, 4. Di l,

Indovina,
vinatrice, Inf.

dal

lat.

divinus, la di-

draco; trasformarsi in drago, prender natura e


ferocia di drago, Par.

XX, 122. Indracarsi, dal lat.

modo
XIX,

congiunti, che non agevole


Inf.

XVI, 115.
duo
,

propriare quale prevalga,


133.

Per ci, in, Par. XX. 60.


regione
dell'

XIV, 4;

Induarsi
VII, 6.

dal
ivi

lat.
;

la

Cr..

legge additarsi, v.

duplicarsi, Par.

India,

Asia,

Inf.

XIV, 32. Indiarsi, da

Dio, essere assrto

Indugiare, dal lat. induci, tardare, rimettere ad altro tempo, Inf.

in Dio, Par. IV, 28.

Indiano, d' India, Purg. VII,74.Non noto precisamente qual


sia
l'

Indico,

Indugiar la morte, Par.


tardare.

XXI,

28:

XXVI1I,44. Purg. IV,

132.
,

XX,

51

ri-

indico legno di cui parla

il

Poeta,

Indugio,
danza,
Inf.

dal lat. induc ; <as, la tar35. Purg. XIII, 12; 25.


tolto dal lati-

non sembrando convenire l'epiteto di sereno, bench


tatori

all'
i

beno cemen-

XXVII,

XVI1I,107. Par.

XX,

intendano appunto quel legno. Landini e Vellutello hanno interpresi

Indulgere, verbo
IX,
34.

no; usare indulgenza, perdonare, Par.

tato indico

certo se

per indigo di cui non conoscesse 1' uso in Eurosec.


lat. in

Dare,

concedere,

Par.

XXVII,
104.

97.

pa nel xiv

Indurare,
de retro, Inf.
I,

divenir duro, Purg.

I,

Indietro,

26; IX, 55; XI, 94; XII, 78;

XV,

98;

XX,
132;

14. Purg.

I,

XIV,

141.

113; Vili, 62; IX,


Indietro indietro,
Inf.

Indurre, ma pi usato:
dove
la

contratto di inducere,

condurre,
119.

Inf.

XII, 87,

sempre addietro,

XVII, 101. Dietro da s, Inf. XX111, 20. Indigere, verbo tolto dal latino aver bisogno, Par. XXXIII, 135.

Nidob. legge conduce.

Ca-

gionare, Par.

XIX,

Impegnare,
;

persuadere
89.

a...

Inf.

Introdurre, allegare, far menzione, Par. XII, 34.

XIII, 51

XXX,

Indistinto,
a

sost.

Un oggetto che
Purg. VII,
il

Inebriare
lat.

Innebriare,
:

dal

malapena

si

distingue,

81. V. Incognito.

propriamente ubriacare. Nel signif. fig. d' una armonia che


ebrius,

Indizio,

lat.

indicium,

segno
8.

di-

inebria, Par.

XXVII,

3.

Particip.

stintivo, Purg. VII, 37;

XXVI,

inebriato,

inebriato

odori,

Par.

Ineffabile

Infondere.

219

XXX,
di

67.

Detto degli occhi pregni

detto del Sole. Purg. XVIII, 80


cielo, Par.

lagrime,

Inf.

XXIX,

2.
si

XXI, 125
67 e 68.
123.

del

Ineffabile, che non


Purg.

pu

dire,

ni, Inf. XIII,

delle passio-

XV,

67;

XXIX,

29. Par.

X, 3;

Par.

XXUI,

Infiammarsi,

Particip. infamIli,

XXVII, 7. In entro, v. In. In eterno, v. In.


Infallibile.
VII, 19.
Inf.

mato, ardente, Par.

52; XII, 143.

XXIX,

56. Par.

maggior parte delle ediz. moderne leggono enfiata con la Nidob. gonfiato, Inf. XXX, 119.

Infinto, Cr. ed Aldo;

lat.

infldtus,

secondo

la

la

Infamia,
36,

la

vergogna,

Inf.

III,

Infimo,

il

pi basso,

Par.

XXX,

dove

la

leggono

Nidob., Aldo e pi mss. 66 fama , Inf.

115; XXXIII, 22.

XXVM
114.

XXXIII,

8.

Purg.

XX,

f.'

in-

III,

Inflnch o Infin che, Inf. 1,101: 1; XXVI, 142. - Tanto tempo


Infine.
Inf.

famia di Cr et, Inf. XII, 12, il Minotauro; dove quasi tutte le ediz.
leggono Crel, per Creta, richiedendo il verso che l'accento cada sopra
:

quanto... Par. IX, 99.

XXIV,
il

41, lez. della

Cr.;la Nidob. e

maggior numero
finge-

delle ediz. leggono al fine.

l'ultima sillaba di Cret.

Infingersi, propriamente:
re
;

Infangato, nome
nobile di
Par.

una famiglia Firenze nei tempi antichi,


d'

per

nascondersi,
Inf.

Inf.

XXIV,

130.

Infinito.
e 122;
81.

IV,

9.

Purg. HI, 35
45;

XVI,

123.
il

XV,

67. Par.

XIX,

XXXIII,

bambino, Inf. IV, 30. Par. XXXIII, 107, dove Viviani legge, con l'ediz. di Vendelino da Spira, fante ; io preferisco la lez. comune.

Infante,

Inflno, e spessissimo precedendo consonante Infin, senz' altra prep., Inf. X, 136; XIV, 118; XVII, 13
;

Infermo, ammalato,
59. Purg. X, 122. mente, Par. VII, 28.

Inf.

XXIX,
sost.,

Infermo della

XXV, 21. Purg. IV, 46; XXXII, Par. XXV, 84. - Seguito da a.
111,81
;

156.
Inf.

Come

IV, 103; X, 53:

XII, 103:

Purg. VI, 149.

Infernale, ci che appartiene

al-

24. Purg.

XIV, 33; XVII, 29; XVIII, 18; XIX, 1,15; V, 53; IX, 30; XIV,
;

l'Inferno, Inf. V, 31; IX, 38. Purg. XII, 113; XVI, 39 Par. XXVI, 133.

34. Par. VI, 38

spessissimo.

Inferno,
110;
III,

dal

lat.

infemum,

Inf. 1,
;

XXII1> 123.

41: V, 10; VI, 40 e 84

X,
13;

XXVU,

134.

Segufto da in, Seguito da sotto,


Par.

XXII, 68; XXX, 9 e Seguito da di, Pan.


Inf.
Inf.

36; XVI, 33; XVIII, 1;

XXV,

XXVI,
21
:

3:
81
1

XXVIII, 50; XXIX, 96;


.

XXVIII, 65. Infiorarsi,


XXIII, 72;
fiori, fiori,

dal. lat. flos, ordina-

XXXIV,
XVI,
VI, 74;
33.
dell'

Purg.
106;

1,

129; V, 104: VII,


14.

riamente: ornarsi,

XXI, 32; XXII,

Par.

XXV,

46.

XIV, 13;

Dante chiama

XX,

XXXI,
la

81;

XXXII,
i

Par. X, 91.

Comporsi di Immergersi nei

parte inferiore
pi basso Inferno,

Par.

XXXI,

7.
la Cr., Inpi moderna. Le

Inferno dove sono puniti


il

Influenziti secondo

colpevoli dei Dannati


Inf. VIII,

fluenza, forma
ediz.

75; XII, 35.


add. appartenente all'InI,

sono divise
l'altra

Inferno,
ferno, Purg.

luna, parte

parte adottando forma, Par. IV, 59.

45.
lat.

Infondere,
infiammare;

lat.

Infiammare,

rare, Par. Vili, 86.

infundere; inspiParticip. in fa-

220
so, inspirato,

Inforcare

52;

Inghirlandare.
97; XXVIII, 72; XXX1II,139. Purg. XIII, 112; XVI, 92 e 136: XXIII, 109; XXVII, 28; XXIX, 47. Par. XVII, 82. Ingin-

communicato, Par.

I,

20; XVIII, 93 e

XIII, 44.

Inforcare,
mente d'una
gere
:

dal lat. furca, propria-

prender co* denti o punte forca, onde: prendere, strin-

fra le braccia, Inf. XXII, 60. Prendere fra le gambe inforcare, montare a cavallo, Purg. VI, 99. Detto d' una costellazione che sembri tenere un astro fra le gambe, Purg.
,

narsi, Inf.

XXXI,

26.

Particip. In-

gannato, Par. IX, 10; XXII, 39.

Inganno.
Par. IX,
56,

Inf.

XIX, fraudolentemente, con maneggi


dal
lat.

% - A

Vili, 22;

XX,

96.

inganno,

Inf.

fraudolenti.

VIII, 135.

Ingegnarsi,
lez.

ingenium;

Inforcata,
invece

del liuti e di alInf.

tormentarsi

lo spirito, affaticarsi, Par.

cune ediz. moderne,

XIV, 108,
ci che

XXIII, 50;
dell'

XXIX,
lat.

94.

di forcala, v. ivi.
v.

Ingegno,
anima,

ingenium,

le facolt

Informante,

Forma,

d la forma, l'essenza, la natura propria agli esseri, Par. VII, 137. Informare, fornire di... Par. II,
110. Informarsi, formarsi secondo alcuna cosa, prenderne la forma,

sopra che disputa, se D. con questa voce ha voInf. Il, 7,

luto significare

il

suo proprio ingegno

o piuttosto l'ingegno

umano, l'inge-

Purg. XXIII, 24.

derivare, Purg. XVII, 17. Particip.


informato, che ha ricevuto
la

Prender l'origine,

gno in genere; io propendo per quest'ultima spiegazione, Inf. VI, 81 X, 59; XI, 77; XXXIV. 26. Purg. I, 2;
;

IV, 78; IX, 125; XI,

9,

XII, 66; XVIII,

sua es-

senza,

la

Informativo,

sua natura, Par. VII, 135. ci che d l' essen-

XXVII, 130 XXXI11, 64. Par. IV, 40;V,89; VII, 59; X, 43; X1I1, 72; XIV, 103; XVIII, 82: XXII, 114;
40;
;

za e la natura, Purg.

XXV,

41.

XXIV, 81.

Inforcarsi, da forse: sembrar dubbio, Par. XXIV, 87.

Ingemmare,
propriamente
:

dal

lat.

gemma,

In forse,

v.

Forse.
di...

fregiare di pietre preziose, per: ornare, in genere, Par.

Infra,

in

mezzo

Purg.

82-

XV,86;XVUI,

117.

Particip. in-

Infra tre soli, Inf. VI, 68, prima che sieno passati tre anni.

gemmato. Par. XX, 17. Ingesto, voce tolta dal


trodotto, Par.
II,

latino, in-

In fretta,
di foglie, Par.

v. In.

81.

Infrondarsi, da XXVI,
v. In.

fronde, coprirsi
64.

Inghilese, forma

antica per

In-

In fuore,
lez.

glese, Par. XIX, 122, allude a Edoardo I re d' Inghilterra.

Infuriare.

Inf. XII, 27, cattiva del Cod. Bartol. adottata da Vi-

viani. V. Furia.

Inghilterra. Purg. VII, 131. Inghiottire , dal lat. gluiire o - Per est. glultire, Purg. XXXI, 102.
detto nel Purg.
II, 42, che 1' acqua inghiotte la parte della nave che vi

Infuso, v. Infondere. Infuturarsi, estendersi

nell'av-

venire, durare, Par. XVII, 98. Ingannare, dal lat. del medio

s'immerge.

Inghirlandare,

da ghirlanda

evo gannare o
natore
;

altri

gauner, inganlo derivano dall'arabo


ingannare,
Inf.

dall'ali,

cingere, circondare, Par. IX, 84.

Inghirlandarsi, circondarsi, cingersi,

diana,

lat. decipere,

V,

Purg. XIII, 81.

Ingigliarsi

Innanzi.

221

Ingigliarsi, formare una figura


simile a giglio, Par. XVIII, 113.

nio per soggetto della proposizione e ingrassare nel signif. attivo, la costru-

Inginocchiarsi,
chio, Purg.

porsi in ginoc-

XIX,

127.

zione riesce avviluppata e l'espressione indecente rispetto al Santo.

Inginocchiane, posto in ginocchio, Inf. X, 54. Aldo ed altre ediz. leggono in gi nocchie o in ginocchi.

Ingrato.Inf. XV,
132

61

Par.

XXXIi,
129.
49.
3.

Ingrossare.
Detto
d'

Inf.

XXV,

In gi,

v. In.
l'

un fiume, Purg. XIV,


ingiusto, Par.
att.

Ingiuria,
trovasi
la

offesa,

il

XI, 23. Purg. XVII, 121.

torto, Inf.

Iniquo,

XV,

In

rima

forma ingiura, Par. VII, 43.


v.

Iniziare, verbo ne, Purg. XVI, 73.


Prender
1'

dar l'origiIniziarsi, co-

ngiuso,

Gi.
Par. IV, 15.

minciare, Par. V, 109; Vili, 87.


origine, Par.

Ingiustamente.
Ingiusto.
67.
Inf.

XVIU,

118.
il

XIII, 72. Par. IV,


VI, 18, cattiva lez.

Inizio, voce

latina initium,

prin-

cipio, Purg. VII, 39;


Inf.

XXVI,

10.

Ingoiare.
di alcuni

Ugo

Foscolo.

mss. adottata da Viviani e Tutte le altre ediz.


dal lat. del

Inlearsi, da in-lei, verbo formato da D. per dire trasfondersi, profon:

darsi nella contemplazione d'una cosa, Par.

hanno

scuoiare.

XX11,
4.

127.
in equilibrio,
la lez. della

Ingombrare,

medio

Inlibrare, tenere
Par.

evo combrus per: cumulus ; impedire, formare un ingombro, Inf. XXXII,


63. Purg. Ili, 30.

XXIX,
io

Tale

Cr. che

Ritenere come un

ostacolo, Inf. 11,46.

preferisco sotto tutti i rispetti alla lez. della Nidob. che li tiene in libra, la quale probabilmente una

Ingmbro,
impedita, Purg.

contratto di ingom-

brato. Detto della mente, offuscata,

spiegazione sostituita sembrava oscuro.

al

testo

che

XXXI,

142.
lat.

Inluiarsi, da

in -lui, verbo for:

Ingordo,
avido,
Inf.

forse dal

XVIU,

guttur ; 118. Purg. XX, 107.

mato da D. per dire

Ingozzare,
re, Inf. VII, 129.

v.

Gozzo;

inghiotti-

trasfondersi, profondarsi con la meditazione in una cosa, Par. IX, 73.

Innalzare,
dal lat. gradua, ac-

dal lat. in altus. Nel

Ingranarsi,

signif. prop., elevarsi, Inf. IV, 130.

crescersi, moltiplicarsi, Par. XXIX, 130. Viviani legge dietro l'autorit

Render pi sublime, sublimare, Purg.


IX, 70.

un solo ms., Inf. XVI, 74, ingradata dove tutte le ediz. hanno generata.
d'

sum, Par.

Ingrassare, da grasso lat. crasXXIX, 124, divenir grosso

Innamorare, inspirare amore. Par. VII, 143; XXIII, 70; XXV, 44; Innamorarsi, divenire XXXI, 5.

e grasso, poich pi che probabile che per il porco sani' Antonio D. vuol
dire
:

innamorato, Par. XX, 64. Particip. innamorato, che sente amore, Purg.

XXIX,
105.

1.

Par.

XXVII, 88; XXXII,


sposare, dando

il

dica

porco di sant' Antonio e inmonaci dell'ordine di Sant'Angli

Innanellare,

tonio ed altri. Tutti


tatori
cio

antichi

cemen-

l'anello nuziale, Purg. V,136.

come anco le Chiose di Boccachanno spiegato cos questo luogo, mentrech interpretando sant'Anto-

Innanzi, lat. in ante, prep. davanti, senz' altra prep., Inf. XXV, 87:

XXX,

123; XXX1II,37. Purg.

XXVI,

222
1.

Innato
Seguita da a, Inf.
Inf.

Insieme.

XXX,
64.

123.

Purg. V,23; VII, IO;


Seguita da da,
ti,

XXIV,

100.

XXV,
Inf.

Avan129;
Inf.

In parte. In piede. In pria. In prima. In qua. In quanto. In quella, v. In.


Insaccare,
dal lat. saccus, pro:

senz altra prep.,


37.
68.

XXX11I,
XXVIII,
5.

XXXI,
;

Seguita da a,

Purg. 11,64 V, 67; XIX, Seguita da che, avanti che, Inf.

priamente porre in un sacco, pei chiudere in s, inghiottire, Inf. VII,


18.

IV, 33; XXI, 73; XXXIII, 126. Purg.

Insalarsi,

dal

lat.

sai; divenir

XI, 105. Par. XXII, 15; XXVI, 125. Avverbio, davanti agli occhi, Inf.

salato, Purg. 11,101.

XXX,

67.

Prima, primamente, anInf.

Insano, XXX, 4
;

pazzo, furioso, Inferno

ticipatamente,

XXIV,

26;

XXV,

130- Purg. 1,116; VI, 52; IX, 93; XII, 76 XIII, 47; XIV, 141 ; XXXI, 26.

Insaporarsi, dal lat. sapor; prender sapore detto del miele fatto dalle
api, Par.

XXXI,

9.

Davanti, Purg. XXIII,


116.

Prima, Par.

119;

XXVI,

Insegna,
dardo,
la
Inf. II!, 52.

dal Vi. insigne; lo sten-

Vili, 28.

Innato. Purg. XVII I, 62 e 68. Innebriare, v. Inebriare. Inno, lat. hymnus, il cantico sacro,Purg. VI1I,17; XXV, 129; XXXII,
62. Par.

XIV,

123.

Per derisione D.
i

Gli stemmi che dipingevansi sulle bandiere, Par. XVI, 127. Tuttoci che serve di guida, Purg.

XII, 38.

bandiera. Nel signif. prop., Purg. XXIX, 154. Par.

XXII, 124.

Un segno

in

genere,

chiama inno
fitti

le

parole che

Dannati

Purg. 111,102.

nel fango dello Stige pronunciano


difficolt, Inf. VII, 125.
.

Insegnare, mostrare, Inf. VI, 77;


XV, 85; XXV11,
101. Purg. VI, 60;

con

Innocente
Purg. VII, 31
Par.
;

Inf.

XXX11I

88.

X1,42;XXX1I1,53.

Vili, 72;

XXVIII,

142.

Insembre,
per: insieme,
49.

antica forma disusata

XXXII,

80.

lat.

insimul,
dal

Inf.

XXIX,

Innocenzia,
XXVII,
127.

Innocenza.

Par.

XXXII, 77

e 84.

forma pi antica, Par.


Par. XI, 93, papa nato ad Anagni nel

Insemprarsi,

lat.

semper;

Innocenzio.
Innocenzio
III,

eternizzarsi, prolungarsi in infinito, Par. X, 148. Voce antiquata.

Insensato.
XVII, 95.

Par. XI, 1.
pericoli, Par.

1161, papa nel 1198, morto nel 1216. Innovarsi. rinnovarsi detto d'un
,

Insidie, agguati,

albero secco che rimetta le foglie,

Insieme,
XXXII,

lat.

in

simul, Inf.

Ili,
;

Purg. XXXII, 59.

106; Vili, 102; XX11, 42; XXlII,10o


Par. XV11I, 101
.

Innumerabile.

Inoltrarsi, dal lat. ultra; profondarsi nella cognizione d'un mistero, Par.

XXI,

94.

Inondare,
Inope,
tina;
lat.

dal

lat.

unda. Detto

dello spirito, Par. IV, 119.


inops,
:

con V accento
inope, voce laspirituale,

XXII, 51; XXXI, 13. Par. Vili, 102; XII, 97; XXII, 23: In compagnia, un con XXXIII, 89. l'altro, Inf. IV, 97; V, 74; Vili, 102; XVI, 4: XVIII, 78; XXIII, 69; XXV, 103; XXVI, 56; XXXIII, 147. Purg. XVI. 1 1O; XXV, 46; XXXII, 153. Par.
42. Purg.

sulla penultima, per

IV, 114;

XXIX,

3.

povero. In signif.

XXXII,
luf.

Par.

XIX,

111.

medesimo tempo, XIII, 43; XXVII, 119; XXXIII,


51.

Nel

Contro,

luf.

Insino
9.

Intendere.
distinto, Inf. VII, 126,

-223

Par. XII, 25 e 26;

XV,

135;

XXIX,

con l'accento

29.

sulla penultima in grazia della rima.

Insino.
te

e precedente a consonanlat.

semplice spessissimo, Insin,

in finis. Senz' altra prep., Inf.

XXVI,

103; XXVIII, 24; XXXII, 34. Purg. Pi spesso seguito da XXXII, 156.

a, Inf. IV, I03;

XXI, 125; XXIX,

37.

Intelletto, lat. intellectus, la fa. comprendere, di conoscere, Inf. II, 19 X, 104 XI, 100 ; XV, 28. Purg. IV, 75; V, 113; VI, 45; XIV, 23; XVIII, 55; XXII, 129; XXIV, 51 XXVIII, 81 XXXIII, 73. Par. I,
colta di
;
; ;

Purg. Vili, 114; XXIII, 78. Par. 1,16; XX, 120; XXIV, 120; XXXII, 17;

XXXIII,

23.
sollo,

XV, 45; XXVI, Al pi., Inf. IX, 37; XXVIII, 108. Talvolta sono cos significate 61.
120:11, 109; IV, 42;

Ingollare, da

v.

ivi; pro-

le
ai

priamente: frollare, render molle; nel Purg. V, 18, questa voce ha il


gnif. di
:

ma
si-

Intelligenze celesti che presiedono // ben vari cieli, Par. Vili, 109.

dello intelletto, Inf.

IH, 18, v. Ben.

indebolire.
v. In.
la

Per
VI, 23, dove

intelletto

possibile,

Purg.

XXV,

In somma. In oso,
Inspirare. Purg.

65, D. intende eoa tutti gli Scolastici

maggior parte delle ediz. leggono spirarmi \nvece d'inspirarmi della Nidob.
instare; 1 obbiezione, e propriamente nel parlare scolastico la ripetizione d' una obbie-

una Intelligenza Universale che si all' anima senza farne parte e senza essere addetta a verun or-

comunica

gano particolare del corpo.


dal
lat.

Instanzia,

Intelletto,
inteso, Par.

partici p. di intelligere:

XXXUI,

125.

Intellettuale.

Par.

XXX,

40.

zione gi confutata, Par.

* Il, 94.

Intelligente,
genza, Par. V, 23.

dotato d'intelli-

Insilino.

Par. 1,114.

In su, v. In. Insurgere,

Intelligenza, una
sollevarsi,

intelligenza

Purg.
D.

XXVI, 96. lnsusarsi, verbo formato da da in su; elevarsi, Par. X\ li, 13.
Intagliare, da
Intaglio, una
32.
lagliure,

1,

celeste,

un angelo, Par. XXV1I1,78.

Nella forma pi antica inteWgen-

zia, V intelletto, Purg.

XXV,
78.

83. Par.

119;

II,

136

XXVIII,

v.

ivi

Intendente,
Intendere,
e

che intende, che

tagliare, scolpire, Purg.

X, 38 e

55.

comprende, Par. XXX11I, 126.


ascoltare, Inf.
II,

scultura, Purg. X,

26

50;III,102;1V,43; VI, 73; XXVII,

Intanto,

in

questo mentre,

Inf.

IV, 79. Purg. 111,46; V,22. Par. XXVI, In tanto, in tanto che, Purg. 4 e 88.

- Nel medesimo tempo, Purg. XXXII 140. Par. II, 23; XXII, 109; XXVI, 88;
XXV,
23. Par. IV, 110.
,

72; XXIX, 124; XXXIII, 19. Purg. VI, 7 e 93; XVII, 125; XX, 138; XXVI, 78; XXVII, 14; XXXII, 93. Par. V, 42, e spesso. Comprende-

re, esser d' opinione, credere, Inf. II,

XXXII, 140.

- Tanto, Par. XXX, 104.


v. In.

36 e 43;

III,

61

XI, 97; XIX, 59;

XXIV,

74. Purg. VI,

46;

IX, 145;

In te Domine,
Integro, voce
t

XVIII, 73; XIX, 137;

XXI, 117;

latina, intiero,

ben

XXVIII, 48; XXIX, 36;


VCTaT!>c& sillogismi, con
i

XXX,
si

94.

Dai greci detta

eviraci? ;,onde

gli

quali

disputa

pr e contro.

22 i
Par.
Ili,

Intendimento
112; IV, 45;

Par.

Inteso.

XUI,6i:XlV, 120; XIX, 98; XXIV, 68 e 80; XXIX, 72. Aver l'intenzione, lnf. XXIX,
96 Purg. 1,65. Par. VII, 100;
58.

Nel signif. morali, 25. le: turbato, disgiunto, Par. XXIX, 79.

XXX

Interdetto,
Purg.

lat. inlerdictus,

par-

XXXI,
XXVII,
signif.

ticip. di interdire;

Nel luogo del

Par.
,

XXIII, 100. Add.


Purg.
divieto, Purg.

proibito, vietato,
nel
,

mede153.

114, pare che intendere abbia

il

simo
Sost.

signif.,
il

XXIX

di aver cura, occuparsi di..., gover-

XXXI1I,71.

nare:

come pure

Vili, 37.

nel luogo del Par.


a...

Interinine! o Interminelli
(Alessio), gentiluomo lucchese, celebre adulatore,
lnf.

Intendere

essere occu-

pato d' una cosa, esser avido di... lnf. VI, 30; XX, 119 XXV, 39. Purg. IV, 4 XI, 87; XXV, 60. Par. IX, 136.
;

XVI11, 122.

Intenderai, essere inteso, Purg. XIX, 75. Par. XV, 46. Essere compreso,

lat. internus; penetrare, inoltrarsi, Par. XIX, 60. Derivato dal lat. ter, comporsi di tre,

Internarsi,

dal

Par.

XX VII 1,1 20. - Nel Par. XXX11I,


ma
che significhi: riunire, comper modo che vi s'allude

Purg.

XV,

73.

Par.

28; XXX1II,125. e inteso.

Ili,

39;

XXVI,

85, pare

Particip. intento

binare,
all'

unir dell' essenza divina in tre

Intendimento,
tenzione, Purg.

l'

opinione,

XIV,

22.

l'inil

persone.

Al pi.

Interno,

interiore, Par.

XVII, 9;

senso, l'intelligenza

duna cosa, Purg.

XX Vili, 60.
Intenerir, commuovere, Purg.
Vili, 2.

XX11I,115;XXIV,57. Intero, dal lat. integer; completo,


perfetto, Purg. Vili, 17; XXXIII, 28. Par. IV, 82;

Intento,

partici p., v.
fissa

Intendere
I'

XXVIII,
rotto, lnf.

33.

XXII, 143 XXVII, 134;

Intiero, che

non
Purg.

add. attento, che

attenzione

XXI,

126.

Intiero,

sopra... lnf. Vili, 66; XXIII, 20 e 69. Nel luogo del Purg. Purg. X, 103.

IV,

11. Compito, lnf. XXVII, 69. Purg. XXX, 132. Bene organizzato,
tutti
i

V, 117, pare che intento significhi: coperto di nuvole, in uno stato che prepara
il

che ha

suoi

membri, Purg.

XVIII, 124.- Nel


teger, integro,

signif. del lat. in-

temporale.

Sost. l'atten-

zione, Purg. IH, 13;

XIX, 18. L'og,

XVII,

30.

retto, giusto, Purg.

Perfetto,

come

le

cose

getto dell' attenzione

il

pensiero,
3.

celesti, Par. VII,

104 e 132; XXII, 64;


lat.

Purg. XVII, 48. Par. XXI,

latenza, il nome, l' indicazione, Par. XXIV, 75 e 78. Voce antiquata. Intenzione. Purg. XX XII, 138.
Par.
I,

XXVIl,8. Interporsi,
si fra

interponere; por-

due oggetti, Par. XXIX, 98;


spiegato, tradot-

128; IV, 57; XI, 91

52; XXVII, 46.


fichi

- Nel luogo del

XXVI,
Purg.

XXXI, 19. Interpretato,


to, Par. XII, 81.

XVIII, 23, intenzione, pare che signila direzione dello spirito verso
:

Intervallo, di tempo, Par.XXIX,


27.

un oggetto.

Altri l'interpretano: imsignif. scolastico.

Intesa,

('

attenzione, la direzione

magine, nel
Nel
1

della mente, lnf.

XXII,

16.

Interciso,

particip. di intercidere.
:

signif. fisico

interrotto, tagliato,

Inteso, v. Intendere. Inteso, ascoltato, lnf. VI, 73;

Intento

1'

obtentum

dei latini che Tale teso, coperto-

Intiepidare

Inveggiare.
trare, Inf. Ili, 9
; ;

225

XXXIII, 19. Purg. XXIX, 36. Par. V, 42. Compreso, Inf. Il, 43. Purg. XIV, 120; XXI, 117. Par. IV, 61

XXIV,

80.

IV, 110. Purg. Ili, 101 IV, 60; IX, 131. Par. 1,18, dove le pi delle ediz. leggono entrare,
v. ivi.

di... Inf.

VII, 109;

Attento a... occupato Che ha XX, 119.

V intenzione, Purg. IX, 21. Intiepidare, dal lat. tepidus, scaldare alquanto, Purg. XIX, 2.

latrata, v. Entrata. Intrcarsi, formare un'


tre, Par. XIII, 57,

unit di

ri-

voce formata dal


l'indivisibilit

Intimo,
incontrare,

interno, Par. XII, 21

Poeta per esprimere della Triade Divina.

Intoppare,
Inf.

d' origine incerta; XII, 99. Intopparsi,

Intrigare,

forse dal

lat. Iriciv;

impedire, arrestare, Purg. VII, 57.

incontrarsi, Inf. VII, 23

XXV,
1'

24.

Introcquc,
Inf.

lat.

inter hoc, antica

intoppo, Purg. XXIV,


]'

1'

incontro,

96.

assalto,

forma, disusata: frattanto, intanto,

La resistenza,

opposizione, Purg. XXXIII, 42. Intorno e alcuna volta In tordal lat. in inrnus, avv. Inf. IV, 4

XX, 130. Intronare, da


;

trono o tuono, v.

ivi

no,

assordare, stordire l'udito, Inf. VI,32;XVlI,71,dovelaCr. e alcu-

e 108; VI, 5; IX, 32 e 109; XIV, 11; XVI, 106; XX, 72; XXI, 124 XXIII,
;

ne ediz. leggono intruonan, forma pi moderna.

9;

XXIV, 115; XXX, 80. Purg. I, 100; 11,53; VII, 41 Vili, 41 ; X, 29;
;

XXII, 116; XXV, 89; XXV11, 101 TalXXVIII, 111. Par. XVIII, 61. volta per esprimere l'idea con maggiore energia questa voce ripetuta,

Indiarsi, dal lat. in tu; verbo formato dal Poeta. S'io m'intuasai, Par. IX 81 cio s' io mi potessi trasfondere in te e penetrar la tuamente.
,

in citt,

intorno intorno,

Inf.

XXX,

112.

Seguito da una prep.


in prep.

XXII, 75. Par.


si

Inurbarsi, dal lat. urbs ; entrare Purg. XXVI, 69. Invaghito, da vago, v. ivi; lieto,
Inf.

contento,
132. Purg.

XXII, 134.

converte esso stesso


Inf. Ili, 99.

con

a,

Invano
I,

In vano.

Inf.

XIII,

XVII, 28. XXIII, 108 XXXI, 32. Purg. VI, 85. Par. XXIII, 96 XXVIII, 25 e 63. Con di, Par. XXIV, 22 e V, 47 XXIV 38, dove ha il signif. di
;
; ;

Purg. Ili, 57; XII, 32; Pi spesso con da, Inf.

120; IX, 84. Par. X, 17, in quest' ultimo luogo in vano add.

; :

Invece,
:

v. In.

Invcggia, lat. invidia, antica forma per invidia, come veggio per:
:

circa.

vedo, Purg. VI, 20. Inveggiare, secondo


di inveggia,

1'

analogia
nel Par.

Intra,
specie, Inf.

fra
Il,

pi,
52.

della
Par.

medesima
11.

questo verbo dovrebbe


invidiare
;

Fra, Inf. XXVII, 29. Purg. XIX, 100 XXVIII, 17 e 74. Par. IV, 1 e 6;
;

XXXI li,

significare

ma

XII, 142, pare che abbia il signif. di : celebrare, lodare, e si potrebbe per

IX, 26; XI, 106; XII, 62; XXIII,

avventura congetturare che


Eletti,
l'

fra gli

XXX, 62I ti (ramno,


antiquata
;

invidia

si

sfoghi

in lodi, in
fra gli uo-

lat. inter
si

ambo, forma
ed:
25.

oggi
tutti

entrambi,

amendue, e due, Inf. XIX,


:

dice

quel mini

modo medesimo che


si

sfoga con le calunnie. Ma intendendo cotanto paladino non per san

Par. VII, 148.

Domenico come
antica per: en-

tutti

latrare, forma

ma

per san

Tommaso,

in

comentatori, tal caso il


15

22G
:

Inventarsi

Invogliare.
gelato, e ci che ha l'apparenza del vetro, lnf. XXXIII, 128.

Poeta direbbe m' impegna a contendere di cortesia con lui. lo preferisco quest' ultima spiegazione, perch si
accosta pi verbo.
al

Inviare, propriamente:
nella via
72.
;
:

porre

signif.

primitivo del

Inventrarsi) dal lat. in venter, Par. X XI, 84 in che io tri inventro, cosi
1

vece

bisogna leggere col Cod. Estense, indi ond'io della Cr. nascondersi

Detto degli occhi, dirigere gli sguardi, volger gli occhi, lnf. IX, 109. Par. XXXIII, 44.
102.

onde mandare, Purg. XXI, Insegnare il camino, Purg. X,

Invidia.

lnf.

VI, 50 e 74; XIII,

come
1'

in

centi di

un ventre. Le due ediz. reFir. del Becchi e del Bianchi,

78. Purg. XIII, 38 e 135;

XIV,

82.

V invidia prima
volo contro
111
il

l'invidia del Diala


I,

Anonimo

io

e Viviani, leggono ih che m' innenlro, con parecchi mss. Io

quale sedusse

preferisco l'antica lez.

genere umano, per primi uomini, lnf. similmente, Par. IX, 129.
i

Invenzione.

Purg.

XXIX,

95.

Invidiare,
24.
invidie

lnf.

nvr, v.
che significhi

Inverso.
Par. XXVIII, 39, pare partecipar alla natura

Invidiare a uno, avergli invidia,


per
:

XXV,
o

99;

XXVI,

Inverarsi.
:

invidii

invidi,

Par.

XVII, 97.
lnf. Ili,

d'un

altro oggetto, compenetrarsi in

altro oggetto.

Invidioso, che invidia alcuno, 48; XV, 68, secondo la Ni-

Inverno XXV, 102, dove

t.

hibernum

Par.

la Cr. e la

maggior

parte delle ediz. moderne leggono il verno e lnf. XXI, 8, per : in inver-

la Cr. e la maggior parte delInviatosi leggono invidia. veri, Par. X, 138, vuol dir probabilmente verit proprie da muovere le ediz.

dob.

ma

no, dove Foscolo legge,


boli autorit, di verno.

ma

con de-

l'invidia, l'astio. I nvido, lez. della Cr. e della

mag68.

Invrso, lat. in versus, e spessissimo Inver; vrso a... Purg. 111,15;


11.

gior parte delle ediz., lnf. V. Invidioso.

XV,

XXII, 16; XXVII, 118. Par. XXIII, Invrso di... in paragone di...
Par.

Inviluppare,
intricare, lnf.

d'

origine incerta

X, 96.
dal
lat.

XXIV,
;

95.

Invr, lnf. IX, 104;


38. Purg.
;

Inviscare,
niare, lnf.

viscum, impa144.

X, 121

XIV, 104; XV, 5; XVI, 95;

XXIV,

37;

XXXI,

II,

131

In

XXI, 18; XXII, vista, v. In.

V, 79; IX, 69; XIV, 11 XV, 4; XVIII, 25; XXIV, 126; XXVI, 44; XXVIII, 26. Par. 1, 142. Invertere, verbo tolto dal lat.
curvare, piegare,
lnf.

a... lnf.

Invitare, impegnare, spingere VI, 59. Purg. XV, 30. Par. IV,
;

133

XIII, 36.
129.

In

signif. pass., lnf.

XXX,

XXXIV,

15.

Invito. Purg.
Par. XI, 66.

XIII, 27; XVII, 61.

Invescarsi,

dal lat. viscum, pro-

priamente: impigliarsi alla pania. Per est. detto dei Pagani che si lasciano prendere o ingannare dall'ambiguit degli Oracoli, Par. XVII, 32.
fig.

Invocare.
Invoglia,
coperta,
la
l'

Par. XXIII, 88.


dal lat. involvere
;

la

Nel signif.
un piacere,

XXVI, 99. Invogliare, da voglia; muovere


volont, la voglia, Purg. XIV, 110.
all'

involto, Par.

lasciarsi

prendere a

lnf.

XIII, 57.
dal lat. vitrum; con-

Conformare
Ili, 84.

altrui volont, Par.

Invetriato,

[uvulare

Ira.

227

Involare, rapire, portar via, Inf. XXVI, 42. Sfuggire alla vista, Par.
XXII,
69.

XXXI, 135; XXXIII, 52. Purg. V, 83; X, 88; XV, 91; XXVII, 22; XXXI,
50. Par.
I,

Detto della memoria:

85

IV, 113; VII, 123; Vili,

perdersi, Inf.
tutte le ediz.

XXIX,
v. In.

103,

dove quasi
ivi.

leggono s'imboli, v.

88; X, 58; XVI, 18; XXI, 47; XXII, 59; XXIII, 46; XXVI, 60; XXV11, 20; XXVIII, 132;

In

volta,

XXXI,

64;

XXXII,

Invlto, da
intorto,

involgere; ravvolto,

Inf. XIII, 5. Nel signif. morale: preso, impegnato, Par. XI, 8. Involuto, altra forma del parti:

115. In tutti gli altri casi affatto in-

differente che
nell'altro.

si

scriva in un

modo o

Iole,
saglia,

figliuola di Eurito re di Tes-

cip, di

involgere o involvere, inviInf.

amasia di Ercole, Par. IX,


o

luppato,

XXIV,

146.

102.

dal lat. snpphirus ; ornarsi di saffiri, e divenir perci si-

Inzaffi rursi.

losafat
Cr. Valle
al

Iosaf, secondo

la

mile nel colore e nella lucentezza


saturo, Par. XXIII, 102. Io, la pi antica forma eo dal
ego; pron. della prima pers., Inf.

al

levante di Gerusalemme, dove, secondo una tradizione fondata

lat.
I,

sopra un luogo male inteso del profeta loele (cap. in e vii) sar tenuto
il

7,

Giudizio Finale. losafat in ebreo


Il
,

8,10,13, 21, 36, 64, 61, 86, 88, 112,


114, 123, 130, 132, 134, 136, e cos di

significa:
l'

Signore giudica.
la lez. della Cr.

Nel-

Inf.

1 1

non pare

sguito ad ogni pagina. Le ediz. variano all' infinito per la forma di

ammissibile.

Iosu, successore
quistatore
della

di

questa voce;

si

trova

io,

t'ed

anco

se-

Terra

Mos e conPromessa ,

condo

l'arbitrio di ogni editore, se-

Purg.
38.

XX,

111. Par. IX, 125; XVIII,

guitando ognuno in tale scelta il sentimento del suo orecchio. In sostanza

Iperionc,
Titani,

mss.,che non usavano ancora l'apostrofo, hanno quasi sempre io lasciando al lettore libera la pronuncia d'i
i

lat. Hyperion, uno dei padre di Elios o del Sole, Par.

XXII, 142.

Ipocrisia ,
XI, 58.

lat.

hypocrisia

Inf.

d' io

secondoch

il

verso o

il

senso

meno dipendente da questo pronomepare che richieggano. Quando


pi o

Ipcrita
crita, Inf.

Ipcrite,
92.

lat.

/ipo-

XXIII,
lat.

questo pron.

trovasi

due volte nel


sia

Ipolito,
di

Hippolylus, figliuolo

medesimo verso, pare che


gionevole di scrivere, p. ben ridir com' io v' entrai,
cos pure

pi ra-

e., /'

non

so

Teseo, costretto ad abbandonare Atene per le calunnie della sua ma-

Inf.

1,10; e

trigna Fedra, Par. XVII, 46.

pron. trovasi solo senza l'appoggio immediato del ver-

quando

il

Ippcrate, lat. Hippocrates, celebre medico greco, Inf. IV, 143, e


Purg.

bo, come, Inf. II, 31 Ma io, perch venirvi? ovvero XV, 25; XXXIV, 133. Par. XIX, 11 E sonar nella

XXIX,

137, dove par che

si

voce ed io

mio, Par.

XXXI,

370
70; V,
32;

debba leggere Jppocrte. Ira. Inf. Ili, 26 e 122; VII, 116; Vili, 24; IX, 33; XI, 74; XII, 33 e
72; XIX, 119; XXIII, 16e146;
69
; ;

finalmente quando questo pron. termina il verso ed necessariamente


di

due

sillabe,
;

come,

Inf.

Il,

115; XII, 121

XX,

56;

XXIX,

XXIV, XXVI, 57 XXX, 133; XXXI, 72; XXXII, 51. Purg. V, 77; XV, 106; XVII, 36 e 69 XX, 96 e 1 1O XXX1K
; ;

228
157. Par. IV, 14; VI, 90.
ira, v.

Iracondia

Ispano.

Aver in
all' ira,

Avere.
la

scorta, per: scorta, v. ivi, in grazia della r precedente; la guida,


senza necessit Purg. XXXUI, 107 persolo riempimento del verso, Purg.
IV, 125.

Iracondia,
Purg. XVI, 24.

tendenza

Irato,
129. Purg.

adirato, Inf.

Ire, andare.
Par.
I, 9.

All' infin., Inf. XXI,


:

XXII, 133.

Iscritto, per:
della
?

scritto, in grazia
II,

I,

120; IV, 128; X, 111. Detto degli occhi pene71.

precedente, Purg. Scritto.

44.

V.

trare, Inf.
ito,

XXIV,
Inf.

Al particip.

Iscuotcre, per
Inf.

scuotere, v. ivi,

XVI, 91. Purg. XI, 1i>4;XllI,23. Par. XVI, 74, in quest'ultimo luogo detto d'una citta
andato,

XIV,

42,

per riempimento del


:

verso.

Iscusarsi, per
V. Scusare.

scusarsi, in gra-

decaduta, in declinazione. Per gli altri tempi di questo verbo D. si vale

zia della r precedente, Par.

XIV, 137.

ordinariamente
v. ivi.

della

forma

gire,

Iri, ora

XXX1I1,
detta la

118.

Iride, l'arcobaleno, Par. Come Dea Iride

Isidoro, di Siviglia, santo, morto nel 636, autore d' una raccolta di Decretali e dei Libri Etymologiarum,
Par. X, 131.
Isiflle,
lat.

50

e ancilladi Giunone, Par. XII, 12.


di irretire, dal

figlia di

Taumante, Purg. XXI,

Hysipyle, figliuola di

Toante re

di

Lenno, quale essa salv


i

Irretito, particip.
lat. rel;

legato, preso, Par. I, 96. Isaia, profeta, Par. XXV, 91.

quando le donne di queir isola ammazzarono tutti maschi, Inf. XVIII,


92.

Parlasi pure di

essa nel Purg.


di

Isara,franc. l'Idre, fiume di Francia che sbocca nel Rodano, Par. VI, 59.

XXU, 112; XXVI, 95. Ismene, figliuola


linice, Purg.

Edipo, so-

sbandito. Par.
tata
rit di alcuni

VII, 37, lez. adot-

rella di Antigone, d' Eteocle e di Po-

da Lombardi e Dionisi sull'automss. La Gr. e la mag-

XXII, 110.
fiume di Beozia, Purg.

Ismeno,
XVIII, 91.

gior parte delle ediz. leggono fu ella sbandita. La t in questa voce e in pi altre infrascritte puramente eufoni-

smorto
Isola,

per: smorto, v.

ivi,

Purg. IX, 41.


lat. insula, Inf.

ca e usasi per lo pi a fine di scansare 1' incontro d' una consonante finale

XVIII, 88;

XXVI,

104; XXV11I, 82.

L'isola

impura iniziale. Oltreci il presente luogo prova che questa si aggiunge anco spesso per meglio empire il verso e dargli miglior suono.
la s

con

del fuoco, Par.

XIX,

131, la Sicilia

cos detta dal suo vulcano.

soletta,
1,

diminut. di

isola,

Purg.

100,

dove

parlato dell' isola sulla


il

che trovasi in alcune ediz. Purg. XXXIII, 42, V. Sbarro. Isccdc, per scede, la t aggiunta
:

Isbarro ,

monte del Purgatorio. quale sorge Isopo, antica forma per Esopo
:

celebre favolista greco,

Inf.

XXIII,

4.

in grazia della

n precedente
,

dal

lat.

scheda

ridicolezze

buffonate, Par.
scegliere, v. ivi,
;

Hispania, per: Spagna, a cagione della n precedente,

spagna,

lat.

XXIX, 115. scegliere, per


in grazia della d
re,

Purg.
:

X Vili, 102. Ispano (Pietro),

precedente

sceglie-

lo, o, di

Purg. XXV1II.41.

gica in

per: SpagnuoSpagna. Ha scritto una Loxu libri. Divenne papa, e mori

Ispani
l'ottavo

La.

229
precedente, Purg.

mese
la

del suo regno a Viter-

in grazia della r

bo sotto

rovina d'una cosa, nel


Par.

1277, Par. XII, 134.

Ispani , ora XXIX, 101. specchio, per


:

Spagnuoli
:

XIV, 140. Ita, voce evo in luogo

latina usata nel

medio

della

si

affermativa, Inf.

XXI,
Specchio, v.
ivi,

42.

Italia.
61
.

in

grazia delia

n precedente, Par.

Inf. I, 106; IX, 114; XX, Purg. VI, 76 e 124 VII, 95; X1H,
;

XX Vili,

4; alcune ediz. leggono in


per
:

96; 106;

XX,

67;

XXX,

86.

Par.

XXI,

lo specchio.

XXX,

137.

sperare,
grazia della

Sperare, v.
Inf.

ivi, in

Italico, italiano, Par. IX, 26;


XI, 105.

n precedente,
:

IH, 85.

splendore,
ivi,

per Splendore, v. senza bisogno, Purg. XXXI, 139.


per
:

Iterato, voce
Purg. VII,
2.

latina, ripetuto,

Par.

XXX, 97. sporgere,


71.

Iubere, verbo
Sporgere, v.
ivi,

latino,

comandare,

Par. XII, 12.

in

grazia della b precedente,

Par.

Inbileo, forma adottata da alcune


ediz. per
:

XXII,

Giubileo, v.
v.

ivi.

Isquatrare,
18.

per: Squatrare, in
lnf.

ludici',
dell' antico 10.

Giudice.

grazia della d precedente,

VI,

Iudit, comune: Giuditta, eroina Testamento, Par. XXXII,


Iulia.
Inf.

Israele, soprannome del patriarca Giacobbe. La Cr. legge Israel, Inf.

pur parlato IV, 59. Purg. II, 46. di lui senza nominarlo, Par. XXXII,
68, V. Gemelli.

IV, 128, probabilmente

Issa,
21. Purg.

dal lat. ipso, sottintesa hora:

per: ora, adesso, Inf.

XX 111,7; XXVII,
Voce
disusata.

XXIV,

55.

Isso, dal lat. ipso, antica forma del pronome esso, Par. VII, 92.

m oglie di Pompeo. Iulio, per Giulio Cesare, che D. tiene come primo Imp. Rom. Inf. 1,70. Iuno, comune: Giunone, moglie di Giove, Par. XXVIII, 32. Fuor di rima D. usa la forma ordinaria Giunone. Iura, voce latina, che alcuni mss.
la figlia di

Cesare,
:

scrivono giura
Par. XI, 4.

la

scienza del Diritto,

stesso,
XXXIII,

per

Stesso, v. ivi, Par.


la

130.

La Cr. e

maggior

Ivi,

lat. ibi, Inf. 1,

129;

III,

66; XII,

parte delle ediz. leggono stesso.

Intimare, per Stimare, v. ivi, in grazia della d precedente, Inf. XXIV, 25 e in grazia della n precedente,
:

2; XV11I.91; XX,73; XXX, 73. Purg. IV, 52 e 103 XII, 65 ; XIII, 4; XIV, Vili, 33. Par. 8; XV, 23 e 85;
;

XX

XVI,

46.

Purg. XXXIII, 64.

Istinto, Istoria,

lat.

mstinctus, Par. 1,114.

lat. bistorta,

per: Storia,

v. ivi, senza bisogno, Purg.

X,

52,

I,, lettera dell'alfabeto,

che entra

secondo Lombardi

ma

la Cr.

legge
Stra-

sempre

storia.

nelle parole Diligile justitiam ec. formate dalle anime de' Beati, Par.

strano, lat. extraneus, per:


te, Inf.

XVIII, 78.

no, v. ivi, in grazia della n preceden-

La,

artic.

femm. precedente con-

XXII,

9.

stringere,

per: Stringere, v. ivi,

sonante, e 1/ precedente vocale, trovasi ad ogni pagina. Talvolta questo

230
artic. trovasi avanti

La

'

Lacrimabile.
Purg. XXIII, 11. Signore, apri le mie labbra; parole del Salmo li (l), v. 17.
alla

ad alcuni nomi

di

donne, come pure nel Boccaccio.


Pentesilea, Inf. IV, 124.

La

La

Ghi-

sola, Inf.

La Nella, Purg. XX III, 87. La, pronome, Inf. II, 54; XIII, 145; XXVII, 126; XXXI, 54. Purg. I, 80;
V, 133.

XVIII, 56.

La

Pia, Purg.

Lbile, voce latina; che sfugge memoria, Par. XX, 12.


8.

Labore,
Purg. XXII,

voce latina; Par. XXIII,

la
6.

fatica,

Lacca,
per

forse dal lat. lacus o piut-

V, 123; VI,
;

47. Par.

I,

114;
;

III,

124;
94,

tosto dall' ali. lache,


i

voce antiquata

IV, 54 VI, 96 e pi spesso.

VII, 144

XXIV,
le

modo che comentatori disputano

Precedendo
110.
affisso

vocali

la h, l\ Inf.

spesso.
Inf.
I,

1,

Purg. VI, 132, e


del verbo,

Come

111. Purg. VIII, 117;

XXVII,

del suo significato; de' quali il primo credesi esser quello di: profondit, cavit d' onde derivato quello di Un cerchio valle, Purg. VII, 71.
; :

38, e spesso.

L, avverbio
movimento,
;

di luogo,

con e senza

Inf. 1, 14,

60 e 133;

XXV,
;

Il muro dell'Inferno, Inf. VII, 16. massi che circonda il detto cerchio, Inf. XII, 11.

di

110; XXVIII, 17; XXX, 73; XXXI, 103 XXXII, 122. Purg. I, 30 e 136 II, 8 e 92; IV, 78 e 103; V, 41, 78 e

Lacciuolo,
laqueus,
l'insidia.
di, Inf.

dimin. di

laccio, lat.

propriamente: la trappola, Nel signif. Og. astuzie, fro,

07; VI,

58; Vili, 117; IX, 50, 51, 74, 90e94; XXIII, 114; XXV, 88. Par.

11 e

XXII, 109.

Laccdeniona

ovvero Sparta,
l'

1,44 e 55; VI, 68.

citt della Grecia, Purg. VI, 139.

L entro, La oltre, L onde, L ove, ec. V. Entro, Oltre, Onde,


Ove,
dal

Lacerto, propriamente
spalla
est.
si

omero

quella parte del braccio che dalla

ec.

estende fino
di

al cubito.
Inf.

Per

Labbia,
lat.

voce antica e poetica, labium o forse dall' ali. vul-

un brano

carne,

XXII,

72.

Lachesis, una
Purg.

delle tre Parche,


io preferisco la

gare labbe; il viso, l'aspetto, Inf. VII, 7; XIV, 67; XIX, 122. Purg. XXIII, 47. Nel luogo dell' Inf. XXV, 21,

XXV,

78,

dove

lez. della Cr.

ha pi lino
do Lache'si

sembra che questa voce


forma umana
in

indichi la

quando Lachesis non a quella della Nidob. Quannon ha pi del lino, dove fa

genere.

Labbro,
labbra,
Inf.

lat.

labrum, e 122;

al pi. le

XVI, 125;
dell' Inf.

XXV,

129;
33. 47,

pure mestieri leggere Lachsi. accennata nel Purg. XXI, 25. Laci, avv. di luogo composto di
la

Nel

XXX,

55. Purg. IV,

XXXI,

et

o vi

lat.

ibi;

verso

*
;

voce

luogo

XXXII,

pi che probabile che D. voglia indicare non le* labbra ma le palpebre,

antiquata, Purg. XXIV, 105. Laco, forma antica e poetica per : lago. Trovasi soltanto in rima. Nel
signif. proprio, Inf.
est. del

che con ardita metafora


re
:

si

potino di-

XX,

61.

Per

le labbra degli occhi.

Lbere, verbo
Detto
d'

latino labi cadere.

un fiume

scorrere, cadere,

discendere, Par. VI, 51.

sangue sparso, Inf. XXV, 27. Purg. V, 84. Lacrima, v. Lagrima. Lacrimabile, secondo la Cr. e

Labia mca,Dominc, aperies.


i

la

maggior parte delle

ediz.

Lom-

Forse

i!

ci di laci particella

aumentativa senza proprio significato. V. LaGGIue.

Lacuna
bardi legge
lagrimabile, forma
il

Lampa.

231

pi

XXIV,

114;

XXX,

91.

Per

est. la-

moderna. Che muove


di pianto, Inf. VI, 76.

pianto,

degno

grime dell'incenso,

Inf.

XXIV,
Inf. I,

110.

Lagrimabile,

v.

Lacrimabile.
92 9 e
;

Lacuna,
voce
l'
:

D. significa con questa

Lagrimarc,
11,116; V, 117;
52. Purg.

piangere,

fondo, la parte infima delInferno, Par. III, 22.


il

XX, 8; XXX111,
;

XXX

Ladro,
1.

lat. latro,

forma pi latina,

per: ladrone,
Purg.

Inf. XXIV, 138; XXV, XX, 104. ladrone, lat. latro, Inf. XII, 90 XXVI, 4. Nel luogo del Purg. XX,
;

XXVII, 137 XXXIII, 3. Lagrimar ad alcuno, rivolgersi piangendo ad alcuno, Purg. XIII, 108.

In

signif.

attivo:

piangere

alcuno,

Purg. XX1II,55.

Lagrimarc, sost.,
gere, Purg. XXII, 84.

l'atto del pian-

90, fatta allusione ai

due

ladri in

mezzo
il

ai

Ladroneccio,

quali Cristo fu crocifisso. lat. lalrocinium

Lagrimato,
;

ci

che

si

chiede o

furto, Inf. XI, 59.

desidera con lagrime, Purg. X, 35. Lagrimetta, dimin. di lagrima,


Purg. V,107.

ovvero senza movimento,

Laggi

L
Inf.

gi, con

XVIII, 115;

Lagrimoso,
Inf. 111,133.

pieno di lagrime

XIX, 35 e 42; XXI, 43; XXUI, 58; XXV1I,36; XXIX, 6; XXXIV, 125
Purg. 1,84 e 101
;

VII, 28; IX, 54;

Purg. 1,127. Lai, dall' antico frane, lai, in ali. leich, canzone; D. usa questa forma
del pi. nel signif. di: canti dolorosi,
Inf.

XI, 129; XII, 114; XIII, 138; XXIII, 83. Par. Vili, 142; X, 111; XX, 54 e 121 XXIV, 72; XXIX, 74 e 82;
;

V, 46. Purg. IX,

13.
;

Laico,

dal greco XaVxg

uomo

se-

XXXII,
con una

84.

colare, Inf. XVI1I,117.

Laggiuc, lo stesso del


e

precedente

Laido,
fame,
Inf.

dall' ali. leid, leidig; brutto,


:

Antichi aggiungevano spesso alle voci olitone o aventi l'accento sull'ultima sillaba,
gli

eufonica che

nel signif. morale

vituperevole, in-

XIX,

82. Purg.

XXXII,
si

121.

Lama, la
gli

pianura dove

formano

Par.

XXI,

101.

stagni, Inf.

XX,

79.

La profon96. Purg.

Laggiuso
Inf.

giuso,

v.

Gi,

dit, la cavit, Inf.

XXX11,

XXI, 17
lat.

e 22. Par. 11,50.

VII, 90.

Lagna,
dal
Inf.

d' origine incerta, forse tatuare; la pena, il tormento,

Lamagna,
agli Antichi di
:

accorciato

comune

Allemagna, che semInf.

XXXI1,95.
Inf. Ili,

bra provenuto dal signif. di La Ma128;


gna,
la

Lagnarsi, dolersi, XXIV, 10. Purg. XX,


120.

grande,

XX,

62.

18.

Par. XII,

Lamentare,
gridar per dolore,

dolersi,

gemere,

Inf. Ili, 44.

Pi

Lago,
Inf.

lat. lacus.

Nel
est.
il

signif. prop.,

spesso lamentarsi, Par. XIV, 25; XIX,


147.

Vili, 54;

Par. 1,81.

XX,
Per
20.

66; XXXII, 23.


D. chiama
il
il

Lamento,
Inf.

il

gemito,

il

duolo,

cuore ove s'aduna


del cuore, Inf.
I,

sangue,

lago

Lagrima,
Inf.

lat.

XVIII, 84.
Ili,

lacryma. Al sing., Pi spesso al pi.,

V, 35; IX, 122: XIII, 15; XXIX, 43. Purg. VII, 29; XII, 114. Lamone, piccolo fiume che passa
vicino a Faenza e mette nell' Adriatico, Inf.
,

Inf.

68; XII, 136; XIV, 113; XXXII, 48 XXX11I, 97. Purg. X, 78;
;

XXVII,
lat.

49.

Lampa,

lampas; la luce, lo

232
splendore
;

Lampeggiare
per: un' anima beata, Par.
brillare,

Lasciare.

Lapo

Salterello. Par. XV,

128.

XVII,

5.

V. Salterello.
fiam-

Lampeggiare,
sost.,

meggiare, Par. XIV, 104.


Purg. XXI, 114.

Come

XXVIII, 32;
ad

Larghezza, dal lat. largus, XXX, 116. Con

Par.
allu-

Lampo,
dore,
80;
la

dal lat. lampas; lo splenil

luce;
46.

lampo, Par.

XXV,

sione evidente agli Efesii (Paulus, t-p. E/tes., m,18), Par. XXIX, 142.

La larghezza,
;

la liberalit,

Purg.
lar-

XXX,

Purg.

Lancia, lat. lancea, Inf. XXXI, 4. XX, 73 Par. XIII, 40 XXIX,


;

XX, 31 XXX, 112. Par. V,19. Largire, accordare, dare con

114;XXX1I,

129.

ghezza, Inf. XIV, 92. Purg. XI, 132; XIII, 69. Par. XXII, 118 ; XXIII, 86 ;

Lanciare.
mentare.

Purg. VII, 111,

signifi-

XXIV,

71.

ca forse: trafiggere con lancia, tor-

Lanciarsi, scagliarsi,

Inf.

signif. prop. largo, esteso, Inf. 1,80; V, 41; VI, 17;XV11,

Largo. Nel

XXV,
la

50.

98; XVIII, 5;
dei cavalieri del70. Par. IX,
est. d'

XXIX,
55;

84.

Lancilotto, uno

XXX,

105.

Purg. Vili, Per

Tavola Rotonda, amante di Ginevra moglie del re Arturo, Inf. V,


128.

Landa,

dall' ali.

land; una pianu-

ra sabbiosa, Inf.

Una XIV, 8. nura erbosa, Purg. XXVII, 98.

un discorso diffuso, Par. XXIX , Nel signif. fig. liberale, Par. 99. Ricco, abbonVII, 115; Vili, 82. Di largo, dante, Par. XXIV, 91.

pia-

largamente, Par. XXXIII, 92.

Largo,
mensione,

sost., la larghezza, la diInf.

Lanfranchi,
Langia, nome Nemea

famiglia nobile e

XIX,

15.

ghibellina di Pisa, InL


d'

XXXIU,32.
una fonte nei

dintorni di

nel Peloponneso,

Larva, la maschera, Purg. XV, 127. Par. XXX, 91. Lasca, pesce Cyprinus Leuciscus.

Purg. XXII, 112.

Per la
54, D.

celeste

Languire,
debole,
Inf. VII,

lat.

languere

esser

intende

Lasca, Purg. li, la costellazione dei

XXX

82;

XXIX,

66. Par.

Pesci.

giovine ricco e nobile di Siena, che dopo aver dissipato il suo patrimonio, cerc e trov la morte in

XV 1,3. Lano,
una

Lasciare,

lat.

laccare

non impe-

Purg. XXI, 64. Specialmente congiunto ad altri verbi come ire, Purg. IV, 128 andare,
dire, permettere,

zuffa contro

gli

Aretini

nella
sal-

Inf.

quale avrebbe potuto facilmente


varsi, Inf. X11I,120.

71

parlare, Inf.
I,

XV, 33; XXI,

Purg. XXVI, 73

83.

sare, Inf.
di lana, o di bar-

27 e 95

Lanoso,

coperto
Ili,

XXXIII, 94

paspiangere, Inf.

XXIV,

dire,

Purg. V, 13;

ba, barbuto, Inf.

97.

Lanterna.

Inf.

XXVIII, 122.

Lapillo, voce
Beati, Par.

latina per:

gemma,
dei

malmenare, Par. XIX, 142 fare, Par. XXVI, 131. Lasciare, abbandonare, lasciar dietro da s, Inf. I, 123; Vili, 51, 64, 100 e 108; X, 12;

XXVI, 119-

vedere, Purg.

XVI, 35

pietra preziosa; e per le

anime

XX,

16.

Lapo, una delle forme popolari del nome Iacopo, Giacomo questo nome
;

XV, 114; XX, 50;XXX,75.


55
;

34; XXII, 151

XXIV,

era

comunissimo a
103.

Firenze

Par.

74; XII, 54; XXVI11, 4; XXXII, 95. Par. XVII,


Purg.
1,

XXIX,

XXIII, 135

XXV,

15

XXX,

50;

Lascivo

Latona.

44.

Lasciar cadere, Inf. XIII, Intermettere una occupazione, Inf. IV, 64 V, 18. Lasciar libero,
9 e 14.
;

XXXI, 81. Abbandonare, 82. Deporre, rinunciare,

Par. V,
Inf.

HI,

oscuro, Par.

Latente, voce latina XXVI, 52. Laterano, il palagio e


;

nascosto,
la

chiesa
vi-

del Laterano a

Roma, ove erano

Lasciare rilasciare, Inf. XXII, 85. e lasciar di... Inf. XXXI, 49. Purg.

case dei Colonna, famiglia niPei; mica dei papi, Inf. XX VII, 86.
cine
le

XIV,

55.

Roma in genere, Par. XXXI, 35. Latini (Brunetto), uomo


a

di

Lascilo.

Par. V, 83.

stato, scrittore e poeta celebre, nato


di
:

Lassare, altra

forma

lasciare,

Firenze nel 1220, morto nel 1294.

principalmente usato in rima, Inf. Ili, Lasciare addietro, 49. Par. 11,87.

Inf.

XI, 18.

Ommetterdi

dire, Par.

X1V.-107.

Lasso. Nel
affaticato,

signif. prop., stanco,

Dante che fu di lui discepolo, gli dimostra un gran rispetto ed una affezione figliale perilch non si pu concepire n render ragione della causa che l'ha indotto a porlo nel;

principalmente detto del

l'

inferno e a diffamarlo d' illecita veInf. XV, 32 e 101. Latino, re del Lazio, padre

corpo,
70.

1,28; XVII, 130; XXXIV, 83. Purg. IV, 43 e 106; XI, 29;
Inf.

nere,

Par IV, 93; XIII, 113.

XMV,
Detto
Inco-

di

La-

dello spirito, Inf. Vili, 106.

vinia che fu moglie di Enea, Inf. IV, 125.

modato, infastidito, Inf. IX, 84. Spessissimo D. dice le anime specialmente dell'Inferno anime lasse, misere, afflitte, Inf.
Ili,

Latino, add.
to ci

D.

chiama

latino tut-

che

si

riferisce all' Italia

latino detto

un

Italiano,

onde un abita;

100; XVII, 78;


121.

Nel luogo del Purg. XXVII, 66, Aldo e la

XXXII,

21. Purg.

X,

33;

tore dell' Italia, Inf. XXII, 65; XXVII, XXIX, 88 e 91. Purg. VII, 16; XI,

58; XIII, 92.


Inf.

Terra latina,
71.
la

maggior parte delle antiche ediz. leggono basso invece di lasso adottato dalla Cr. e dalle ediz. moderne, lez. senza dubbio pi poetica e pi dantesca della prima.

XXVII, 27; XXVIII,

- E per-

l'Italia,

ch a ciascuno chiara
chiaro e facile, Par.

sua lingua

materna, D. chiama latino ci che


Ili,

63.

Latino,
!

sost.,
;

il

discorso, l'idio35.

Lasso,
so/
Inf.

interiez. oh lasso
;

ahi las-

ma, Par. XII, 144

XVII,

Uno

V, 112; XXVII, 84 XXVIII, 107 e 140; XXX, 63. Lass o L su. Inf. X, 136;

scritto in lingua latina, Par. X, 120.

Lato,

sost., la parte, Inf. VI, 20;

XXXIV,
cui
si

61. Secondo il luogo in trova quegli che parla, lass


Inf.
I,

XVI, 112; XVIII, 31; XXIII, 45;

XXVI,
dove
la

126;

XXX, 51. Purg. II, 22, Cr. legge parte; IV, 32 e 48


;

signif. in alto, nel cielo,


;

124;

XV, 68. Par. I, 6; II, 96. Purg. VI, 55 IX, 70; X, 74; XXIII, 93; XXX, 100; XX XII, 118. Talora signif. lass sulla terra, Inf. Vili,

X, 12; XII, 27; XIII, 14; XVII, 72; XXII, 136; XXVII, 112; XXVIII, 130. Per: il Par. XVIII, 52; XXI, 24.

Latebra,
:

X, 12; XV, 49. voce latina, in rima


;

49

luogo, Purg. XI, 102; XXIX, 40. Dallato o du lato, V. Da.

Lato,

add., voce pi latina che itala

per latebra il nascondiglio, o ci che cela una cosa agli occhi di alcu;

liana; largo, Inf. XIII, 13.

Latona,
Diana, Purg.

madre

di

no, Par.

XIX,

67.

XX,

131.

Apollo e di

Per

figli

234
di Latona, Par.
il

Latrare

Leda.

XXIX,

Sole e la Luna.

D. intende
la

guito.

Per idiotismo proprio


l'

della

Per

figlia

lingua,
sto

artic. definito talvolta

di Latona, Par.

X, 67, intende:

la

ove

le altre

polingue usano l'artivi facea fal-

Luna.

colo indefinito o non ne pongono al-

Latrare, propriamente: abbaiare come cani. Nel signif. prop., Inf.


i

cuno,
le

p. e., Inf.

XIV, 102

XXX,
Inf. lnf.

20.

VI, 14.

grida.

Parlando di Cerbero,

Le,

pron. al sing. e

al dat.

Le urla dei Dannati,

lei, Inf. Ili,

55

XXX, 21.
;

per a Purg 1, 59;


:

XXXII, 105 e 108. Par. VI, 74. Latria, culto di adorazione dovuto a Dio solo, Par. XXI, 111.

XIX, 12. Par. VII, 73 XXXIII, 42. Come


bo
e
al dat., Inf.

X,

61

XI, 62;

affisso del ver;

Lattare,
XXII, 102.

allattare, nutrire, Purg.

Dille, di'
all'

VII, 93 XXVII, 17. Par. VII, 10. Al pi. acc, Inf. Ili, 74 e 110; XXXIII, a
lei,

Latte,

lat.

lac, Par.

V, 82; XI,
83.

63. Purg. III, 132. Par.

Ili,

32.

Co-

129; XXIII, 57 e 122;

XXX,

me

affisso del

verbo,

Inf.

V, 68; XIII,

Laudabile, degno di XV, 104. Purg. XVIII, 36.

lode, Inf.

Laudare ,
Purg. XI,

forma

lat.

lodare

Prece142; XIV, 3. Purg. V, 8. dendo a vocale o alla h, V, Purg. II, Talvolta questo pron. 34, e spesso.

4. Par.
lat.

XXV,
laus;

24.

Laude,
XIX,
37.

la

lode,

Par.

ripetuto senza bisogno, p. e., Inf. V, 69 Ch' Amor di nostra vita dipartine.

Di rado

trovasi

le

per

loro,

Lauro,

albero; per: corona di

lnf.

XII, 75. Par. XVIII, 105.

lauro, o, di alloro, Purg. XXII, 108.

Lavare, nettare, lnf. XXVII, 108; XXX, 142. Purg. I, 95 IX, 113. Par.
V,
75.

Leandro, che per andar a trovare la sua amorosa Ero traversava a nuoto l'Ellesponto

dove

alfine

anneg,

Lavarsi, purificarsi, detto

delle anime, Inf.

XIV,

137.

Purg.

Detto

XXV1H,73. Learco, uno dei

figli

di

Atamante,

d'un lido

bagnarsi, Par. Vili, 58.


in

ammazzato
fi-

dal padre divenuto furio10. V.

Lavina,
glia del re

rima per

Lavinia,
lnf.

so, Inf.

XXX,

Atamante.
XXVII,
95, bi-

Latino, moglie d'Enea,

Purg. XVII, 37.


126. Par. VI, 3.

Lebbre,

antica forma per: lebbra,


lnf.

Lavinia,

IV,

malattia cutanea,

Lavorare, lat. laborare, Inf. XIII, 150, qui specialmente per: edificare.
Lavoro,
Purg. XXI,
VI, 24
;

sogna leggere della lebbre al sing. e non delle lebbre al pi. con la Cr.

l'opera, lnf. XXIX, 90. 112. Par. I, 13; V, 33;


9.

Lebbroso^ XXIX, 124.


XVII, 75;
che

affetto di lebbra, lnf.

XXXI,
d'

L'edificio, Purg.
;

XII, 34.

Leccare, dall'ali, lecken lnf. XXX, 128. Purg. VIII, 102. Lecere, lat. licere; non si trova
,

Lazzo,
Le,
115
;

origine ignota
Inf.

aspro, di

al pres. e al particip. Lece,


Inf.

per-

sapore acre,
pi.

XV,

65.
la,
1,

messo,
davanti a
16, 90 e

XIII

54; XXI11, 128;

dell' artic.

XXIX,

120. Purg.

tutte le consonanti, Inf.


li,

137

III,

17, e

cedendo

alle vocali

ovunque. Preed alla h, V , Inf.

XIII, 43. Particip. lecito e nelle varie ediz. V. Licito.

XVI,

34. Par.

I,

55;

licito

Leda,

la

madre

dei Dioscuri Ca-

HI, 35; V, 83. Purg. Il, 33, 35 e 67. Par. 1, 106; li, 57; V, 7, e cos di s-

store e Polluce; per allusione a questi eroi greci D. chiama la costella-

Lega
zione dei

Legno.

235

Gemini

il

7iido di

Leda,

Inf.

XXVII,

98.

prop., Inf. V, 127, dove la Cr. legge leggiavamo invece di leggevamo, antico

Lega, da leuca del medio evo; che corrisponde a due miglia e mezzo
d'Italia, Purg.

idiotismo fiorentino, rigettato con ra-

gione da quasi tutte le ediz. moder-

XV,
di

121.

Lega,
te
:

dal

lat. ligare,

mischianza

propriamenmetalli che forma

XIV, 17; XIX, 85; XXII, 118. Per Purg. 111,126. Par. XII, 123. est. leggere per: insegnare in signif.
ne, Inf.

la lega delle

Par.

XXIV,

84.
II,
,

monete, Inf. XXX, 74. Combinazione in


139.
lat.

scolastico, Par.

XXIX,

71.

X, 137; XXVI, 18; Trovasi pi volte legdetto

genere, Par.

gere per: dire, indicare, Inf. X, 65,


,

Legame
impedisce
la

ligamen

ci che

ove alcuni leggono


la difficolt,

per eludere
85. Par.
II,

serve a legare. Nel

signif. fig. ci

che

Purg.

XXVI,

Legare,
XXXI,
104.

mente, Par. XXXII, 50. lat. ligare; stringer con

XXVI, 18;

confronta, Purg.

44.

nodi. Nel signif. prop., Inf.

XXIV, 94;

Leggero, v. Leggiero. Leggiadria, d' origine


la bellezza, la grazia, Par.

incerta

Purg. XXXII, 51 e 96. Par. XXXIII, 86. Legare intorno Della al corpo, cingere, Par. XI, 87.

XXXII,

109.

Leggiadro,bello, grazioso, Purg.

malattia che

lega

intorpidisce

le

XXVI,
XI, 61.

99-

Nobile, generoso, Purg.


v.

membra,

Inf.

XXIV,

114

XXX,
I,

81.

Dello spirito, Par. XIII, 120.


77.

Ritener in suo potere, Purg.

Leggicraniente ,
mente.

Leggerlevi*,

Circondar come legame, Purg. XIII, 4. Particip. legato, riunito, combi-

Leggiere
di

Leggiero, lat.
V,

nato, Par. XXXIII, 86. Legato, avvinto, Inf. XXXI, 104. Purg. XIX,
124.

Pi spesso
muove con
33
;

poco peso,

Inf.
:

75. Purg. II, 41.


si

leggiero, agile, che


I,

facilit, Inf.

32;

Legarsi,
Par. 11,141.

vincolarsi; detto dello

69.

XXX,
Per

82. Purg. XII, 12;


est., facile,

XXI, XXIV,

spirito, Par. IV, 18.

Purg. IV, 92;


:

Combinarsi,

Appiccarsi a qualche
27.

VIII, 21; XVII, 7. Legista, nel signif. di


re, Inf. IV, 57.

legislato-

cosa, Purg.

XV III,

-Impegnarsi,
signif.

obbligarsi, Purg.

XVI, 52. In

Legno,
49.

lat.

pass., esser legato, Inf. XIII, 88.

lignum, Inf.

XXXII,

Indico legno, Purg. VII, 74,

Legge,
ne,
21
;

lat. lex,

usato tanto per


le leggi

la

legge divina quanto per


Inf. 1,

uma-

sebbene
poco

inteso dagli interpreti per: l'bano, gli epiteti di lucido e sereno


gli si

XIX,

83. Purg.

125; V, 56; X, 84; XIV, I, 46 e 89: 11,106;

convengano.
genere,
116;
Par.

L'albero,
XIII, 73.

e le piante in

Inf.

VI, 140 e 146; XVI, 97;


Par.

XXVI,

83.

Purg.
115.

XXIV,
44.

VI, 12;

XX,

55;

XXX,

123;

XXXII,

XXXII, 55. Leggeramente,facilmente, senza fatica, Inf. XV11I,70. Siccome scrivesi indistintamente leggero, leggiero

Specialmente
24. Par.
I,

XXVIII, 114; XIII, 70; XXVI,


:

XXXII,

25.

l'alloro, Purg.

Diversi og-

getti fatti di

legno, principalmente:

e leggiere, ramenle o

le varie ediz.

hanno
Nel

leggie-

la nave, la barca, Inf. Ili, 93; Vili, 28 e 40; XXI, 9 e 11 XXII, 21;
;

leggier emente.
lat.

XXVI, 101; XXX,


signif.

60.

Par.

II,

Leggere,

legere.

XIII, 136.

3;

II

legno primo, Purg.

236

Lei

Levici.

XXXII, 24, probabilmente intende: il timone del carro. L'albero della

IV, 116.

Per
lat.

danza
Egeo,
ta

a"

acqua, Purg.

forza, impeto, abbonXXV1U, 123.

Croce, Purg. XIX, 105. Lei, forma obliqua del pronome pers. ella. Non doverebbe riferirsi che ad esseri umani come,
al dat.

Lenito,
Inf.

Lemnos, isola del mare

XV1II,88.
dal lat. lenis
;

Leno,
;

voce antiqua-

XV,

XIX, 144; XXVII, 108; XXVIII, 51. Par. Vili, 46; XVIII, 14; XIX, 18; XXXI, 71
;

103; XXXIII, 91 Purg. II, 84; IX, 121

Purg.

dolce, blando, Par.


60.

XXV1U,

81.

all'acc,

Lente,

avv., voce antiquata; lenIli,

tamente, Purg.

Lento,
28
;

add., Inf. VI, 101

XIV,

e con tutte le prep.


di

117. Par. 111,58


lei,

con

lei,

Purg.
I,

Ili,

XXIII, 59; XXV, 46 e 78; XXXIII, 81. Purg. X, 105 XXIV, 1. Par. Vili,
;

lei, Inf.

123

24; XVII, 27;


lento,

XXIV,

18.

Lento

Purg. XVII,
in
lei,

19. Par.
I,

IX, 117;
II,

lentissimo, Inf. XVII, 115.

per
so
si

XXX, 16lei,

Par.

65;

22

Per
11,

lento, tardo, infingardo, Purg.

riferisce

SpesPurg. 1, 93; XI, 71. ad animali e a cose ina:

120;

XV, 137; XVII,


lento,

130.

Lento,avv., lentamente, Par. XIII,


113.

nimate come

Purg.

II,

84

XXXIII,

all'acc, Inf. XXI, 19 66. Par. XI, 33,

Lento

lentissimamente,

83e123;XXXH,
con
lei,

e con tutte le prep. a lei, Purg. Ili, 51. Par. I, 114

Purg. XXV11I,5. Leoncello, dimin. di leone, un leone giovine. 77 leoncel dal nido bianco, Inf.

da lei Inf. I, Purg. VII, 58 89. Par. X, 12 rfi W, Purg. IV, 100: in V,120; XXXII, 51. Par. V, 47

lei,
lei,

per Purg. 1,72; XI, 71. Par. VII, 48; ver lei, Inf. XXVI, 69. XXV, 12
;

Purg.

XX,

131

XXIX,

69

XXVII, 50, D. significa con ci Mainardo Pagani tiranno d Imola e di Faenza, che portava un leone nel
suo stemma.

Leone,
stemma
;

lat, leo, Inf. I,

Purg. XXVII, 29.


gole moderne
lei

118. Purg. VI, 66.

11

45; XXXI, leone dello

Secondo

le re-

di Castiglia, Par. XII, 54.

non dovrebbe esser mai posto come nom. o soggetto della


proposizione; nondimeno trovasi
al

La costellazione del Leone, Par. XVI, 37 XXI, 14. Per un principe potente e in particolare
la Francia opposta all'Aquila simbolo dell' Imp. d'Allemagna, Par. VI, 108.

nom. nel Purg. XXI,


sissimo presso
gli

25,

come

spes-

Antichi.

Lembo,

lat.

limbm, l'orlo d'una


24. Purg.

Leonino,
alla

ci che spetta al leone,

veste, Inf.

XV,

XXVII,

30.

maniera del leone, Inf. XXVII, 73.


d*

L'orlo d'una valle, Purg. VII,


I.

Leppo ,
bruciano,
levre

origine ignota

fumo

72.

puzzolente delle materie oleose che

emos.

lat.

Lemovices, la citt
il

di

Inf.

XXX,

99.

Limoges, ovvero:
vincia di Francia.

Purg. XXVI, rardo di Bernoglio che D. giudica inferiore ad Arnaldo Daniello. V. ivi.

Quel di Limosi, 120. il trovatore Gi-

Limusino, pro-

Lepre, forma moderna

invece dr

che trovasi in alcuni mss. ed ediz. Foscolo l'ha pure adottata. V.

Levre.
lordo, Inf.

Lena.

lat.

anhelitus, ankelare. Nei

Lercio, d'origine XV, 108.


Lrici.

incerta,

per:

pi antichi scrittori trovasi la


intiera alena; l'alito,
1,
il

forma

Purg. Ili, 49, piccola citt

respiro, Inf.

del territorio Ligure, situata in luogo-

22

XIII, 122;

XXIV,

43 e 59. Purg.

scosceso.

Leso

Levare.

237
Inf.

Leso,
ferito,

particip.

di ledere; offeso,
Inf. XIII, 47.

Letterato.
Letto,
Inf.

XV,

107.

danneggiato,

lat. lectus.

Nel signif. prop.,

Lesso,
anime
Alcune
teti

lat. elixus,

cotto. D. significa con questa


di quelli

propriamente: voce le

X,

che trovansi nel lago

della pece bollente, Inf.


ediz.

XXI,

136.

letto d'un fiume, Il punto del cielo doXVI, 98. ve un astro tramonta detto del Sole,

120.

78. Purg.

XX VII, 73. Par. XV,


il

Per

est.

Inf.

leggono

lesi

lassi, epi-

Purg. VIII, 13i

che sembrano
poetici.
lat.

meno convenienti

X, 15.

della Luna, Purg.

Il

fondo, Inf. XIV, 9; XXIII,

men

52. Purg. XII, 15. Par.

XXX,

3.

Letame,
bestiame,

Icetamen, concio del


75.

Ci che serve
108.

d'

appoggio, Purg. VII,

Inf.

XV,

Letane,

lat. litania,

oggi letame,
9.

processioni sacre,

Inf.

XX,

Alcuni

Letto, particip. di leggere, v. ivi. Lettore, D. interpella spesso il


suo Lettore per eccitare
zione, Inf. Vili, 94;
la

mss. hanno letanie adottato da


Foscolo.

Ugo

sua atten-

XVI, 128; XX,


Purg. Vili,
;

Letargo, lat. lethargus: oblio causato da letargia, Par. XXXIII, 94. Lete, lat. Lethe, fiume dell Inferno.

19;
19
;

XXV, 46; XXXIV, 23.

D. immagina che
la

IX, 70; X, 106; XVII, 1 XXIX, 98: XXXI, 124: XXXIII, 136. Par. V,

nel Paradiso

109; X, 7 e 22; XXII, 106.


l'

Inoltre
tu che

Terrestre scorrano due ruscelli, cio Lete ed Eunoe, dei quali le anime che

interpella pure dicendo

Oh

leggi, Inf.

XXII,

118.

hanno compita

loro purificazione
la
d'

Lettura,
V, 131.

sono obbligate a bere per perdere

Siccome leggere ha

l'atto del leggere, Inf.


il

signif.
:

memoria

de' loro peccati (Lete) e per confermare in esse la memoria di

insegnare, cos lettura ha quello di

insegnamento, dottrina, Par.


75.

XXIX,

Inf.

loro buone opere (liunoe), vedi ivi; XIV, 131, dove la Cr. senza ra-

Levante,
parte onde
si

da levare
leva
il

l'Oriente, la
Inf.

gione sufficiente

legge

Letto
108;

Inf.

Sole,

XVI,

XIV,

136. Purg.

XXVI,
la

XXVIII,

95. Purg. IV,

53; XXIX, 12.


45; XVIII,

130; XXX, 143; dove, eccettuatane


chiede
il

XXXI11, 95 e 123,
Nidob., quasi

Levarc,elevare,Inf. X,
37; XXI, 20; XXIV, 27; XXV11I, 104 ; XXIX, 72;
;

XXVI,

140;

tutte le ediz. leggono Leteo

come

ri-

XXXIV, 88.

verso.
lat. latitia:

Letizia,
72; 31;
23;
Par.

la

gioia, la

beatitudine, Purg. XIII, 120; XVI, Vili, 16; XXIX, 33. Par. I,

Purg. 111,61 Vili, 10; XI, 39; XIII, 102; XVII, 70. Par. 1,75; 111, 6; XVII, Pren114; XXV, 38; XXXI, 70.
dere, ricevere, Purg.
i

XX

II,

95.

Levare
II,

II,

144;

Vili, 85;

III, 54; V,107; VI, 119; XVI, 20; XXI, 56; XX1I1,

saggi, far
67.
;

XXVII,
XII, 39

Togliere,
XXX,

1'

esperimento,
Inf.

Purg. 119
;

XXV,
IX
,

16;

XXXI,

134.
67.

XXVI,

135

XXX,

41

XXXIII,

112. Purg.
121.

Per: un' anima beata,


rallegrarsi
Ili,

XXV,

39. Par.

XVI, 18; Levar

d'ira, pacificare, Par. IV, 14.


,
,

La-

Letiziare
contento, Par.
antiquata.

provar

vare, per:

levarsi,

Inf.

XXIV,

54; IX,

70.

Voce
Par.
i

XXV,
si,

121. Purg.

XIX,

133.

52; Levar,

elevarsi, Inf. 11,65; VI, 38; X, 5i:

Lettera. Purg. Xll


XVIII, 13*.

134.

XXIV,
145;

8 e 58;

XXXIV,

94. Purg. 1,109;

XXIX, 113; XXXI, XXIV,

238
120;

Leve

Libia.
pi.

120;
67.

XXXI, XXVI,

XXIII, 86 e 139; XXXIII, 26 e


;
:

56. Par. IX. 28

per per
gli,

loro, Inf.

XX

14.

All' acc.
la

pi.

loro, Inf. HI, 44,


II,

dove

Cr.

Detto degli occhi

XII, 27.

Levarsi, per:
; :

alzarsi, Par.
si

ha

Par.

4; VI, 120.
al

Come

levarono,

affisso del

verbo,

dat. sing. Dilli,

forma antica, ancor molto usata nel xvi sec. Inf. XXVI, 36 XXXIII, 60.

di'alui, Inf. XXIV, 127 darli, dare a lui, Par. VI, 36. All' acc. sing.,

In

particolare
8.

Inf.

XXIV,

alzarsi da letto, Detto delle foglie:

Inf.

XXXIV, 90.

All' acc.

pi.,

Inf.

XV,
Vili,

67. Par. Ili, 22.


;

spiccarsi, cadere, Inf.


vati,

111,112. Le95.

va via,

Inf.

tanarsi, Purg. XII, 119. Esser preso, Purg. XXIV, 117. Particip. valo, Inf. X, 8. Elevato, Inf. XVI, 76. Par. XIV, 85. Levato in piedi,
le-

XXXII,

Allon-

L, avverbio di luogo, Inf. I, 67 103; XIX, 30; XXXI, 144; XXXIII, 94. Purg. II, 52 V, 83; Vili, 65 ;X, 55; XII, 19; XV, 55; XXII,
;

124. Par.

Inf.

IV, 5.- Dsto, Purg. XXVII, Leve, v. Lieve.

114.

1, 124 li, 43, 93 e 104; VI, 8; VII, 123; XVII, 122; XXIII, 87; Avv. di XXXI, 76, e pi spesso.
;

lievi, uno dei

Giacobbe.
132, sono
i

figli

del patriarca

tempo, allora, Purg. XX, 64. In/ino a l, Par. XIV, 128. V. Liei e Linci.

figli

di Levi, Purg.

XVI,

Lia,

figlia di

Labano, moglie del

Leviti.

Levre, forma
lat. lepus, Inf.

antica per: lepre,


18.

XXIII,

patriarca Giacobbe, Purg. XXVII, 101. Lia, simbolo della vita attiva, e la sua sorella Rachele, simbolo della
vita contemplativa.

Lezione, la lettura, Inf. XX, Lezzo, forse proveniente dal


olere, olezzo
;

20.
lat.

Libano,

diramazione

di

monti

X, 136. Li, articolo pi. di lo, ora poco usato, dicendosi invece t o gli. Le ediz. si accordano soltanto in porre
il

puzzo,

Inf.

della Siria, Purg.


135,
dodici libelli,

XXX,
sono
i

11.

V. Veni.

Libello, dimin.
i

di libro, Par. XII,

dodici libri

della Logica di Pietro Ispano, v. ivi.

gli

davanti alle vocali e alla

impura,

finente, voce

latina; di

buon gra-

davanti alle consonanti semplici trovasi, ad arbitrio d' ogni edit. ora ora li e ora anco gli. Li per certo la
t*,

ma

do, volontieri, Par.

XXV,

65.

forma pi anticache si dovrebbe conservare dapertutto ove il verso lo consente. Trovasi li, Inf. I, 68; 11,78; III, 77 fin questi due ultimi luoghi la Nidob. ha i) VI, 61 XVIII, 11 XX,
;
;

Liberamente, volontieri, spontaneamente, Inf. XIII, 86. Purg. XI, 134 XXVI, 139. Par. XXXIII, 18. Liberare. Purg. XI, 21 XXIII, 75 e 90.
;

Libero. Nel
17
;

signif. prop.,
;

Purg. X,
;

XVI,

71 e 80

XVIII, 74

XX Vii;
aperto,

44; XXIII, 123; XXV, 115. Purg. I, 37 e 82; II, 14; III, 10; VI, 83, 99 e 120; IX, 54. Par. II, 4, 49, 65 e 99; III, 33, 52 e 57 V, 105 e 115; VI, 109,
;

140. Par. IV,

XXXII,
Purg.

2.

3; VII, 71;

IX, 142;

Per

Libero da..., esente, Purg. XXI, 43. Liberato da... Purg.


Ili,

est. franco,

64.

e cos di sguito.

VI,25;XXII,117;XXVI1I,102.
per:
(in
;

li, pronome,
a lui,
sti
Inf. I,

al dat. sing.
li,

gli,

36;

25

V, 8
6,

que7.

Libert. Purg. I, 71 e pi spesso nella forma antica liberiate, Purg.


XVIII, 68. Par. V, 22;

la Nidob. ha 120 III, 121 VI, Nidob. ha gli, Par. II, 63.

luoghi
1,

gli)

Purg.

X, dove

XXXI,

85.

la

Libia, provincia

dell' Affrica, Inf.

Al dat.

XXIV,

85.

Libicocco

70

Lingua.

239

Libicocco, nome che D. d

uno

dei diavoli della quinta Bolgia, Inf. XXI, 121 ; XXII, 70.

XIX,86;XXIII,74;XXIV,14;XXV, XXVII, 6 XXXI, 127. Par. 1, 31


; ;

e 126;

II,

28;

III,

68; V, 94: VIII,91;

Libito,
Par.

ci che piace, Inf. V, 56.

X, 24; XV,

XXXI, 42. Libra, nel signif. prop., la bilancia. In libra, Par. XXIX, 4, in equilibrio
;

XXV,
64.

XVI, 138; XXIV, 10; 104 XXVII, 43 e 104 XXXII, Detto d' un monte ricco d' al67;
;
;

beri e di acque, Inf.

XIV,

97.

ma

questa

lez. della

Nidob. che
l'

tiene

m libra,

poco sicura, e
il

an-

leggiero, di poco peso; agile, Inf. Ili, 93; XXIV, 32.

Lieve,

lat. levis,

tica lez. della Cr. che

zenit in libra,

sembra

preferibile

come

quella che

Purg. XI, 35; XII, 116; XXII, 7; XXXI, 96. Par. I, 99 XXXIII, 65.
;

pi difficile e poetica, perilch ha

Per
1,

est., facile, Inf.

XXVIII,
37.

60.

dato occasione

a'

copisti di sostituirle

altra lez pi facile. V.

Inlibrare.

108. Par.

XXIV,
.

Purg.
lieve,

Di

v. Di.

Per

lo

pi

significa la

costellazione

Lievemente
facilit,
Inf.

leggermente, con
142. Par.

Libra, Purg. XXVII, 3. Par. ed pure accennata nel XXIX, 2

della

XXXI,

XXI,

116;

l'in g. II, 5.

la

Libro. Inf. V, 137. memoria il libro che

il

XXVI, 18. Lievre, v. Levre.


citt

D. definisce
preterito ras-

Lilla,

della Fiandra, Purg.

XX,

46.
9.

segna, Par. XXIII, 54.

Licenza,
3.

permesso, Inf. XXVII, Nella forma pi antica licenzia,


il

Lima, strumento, Inf. XXVII, Limare, per est., diminuire,


dolcire, Purg.

ad-

XV,

15.
il

Par. XII, 95.

Limbo,
e
ci

secondo D.

primo cer-

Liei, da
go, Inf.

li

per

11,

avv. di luo-

XIV, 84. Purg. VII, 64. Licio o Lizio, da Valbona, o


la

chio dell' Inferno ove sono poste le anime dei Pagani virtuosi e dei bambini morti senza

di

battesimo,
14.

Inf.

IV,
VII,

Cesena, cavaliere rinomato per liberalit, Purg. XIV, 97.

sua

45. Purg.

XXII,

Limo,

fango,

Licito, particip. di licere; permesso, Inf. V, 56. Purg. VI, 118; VI*, 41,;

121. Purg. 1, 102. Per est., la sostanza terrestre del corpo umano,

pantano,

Inf.

XXVI, 128. Par. 1,55. Licurgo, lat. Lycurgus, re di Nemea di cui parlato nella Tebaida di
Stazio, Purg.

Purg. XVII, 114.

Linci, per: di Voce antiquata.

11,

Purg.

XV,

37.

XXVI,
littus,

94.
la

Lingua.
riva,

Nel

signif.
;

prop., Inf.
;

Lido,
XVII,

lat.

Purg.

XIV, 27
137;

XVII, 75

XVIII, 60

XXI,

12. V. Lito.

XXV,
Par.

133; XXVIII, 101;

XXX,

Lietamente,
Lieto,
Inf. Ili,

allegramente, con

122;
13.

piacere, Purg. IX, 34.


lat. leptm,
;

allegro, gioioso,

1; XXX1I.9. Purg. XIX, XXIII, 55; XXVII, 131; XXXIII, 70 e 108. - Per est., la fa-

XXXI,

20

IV, 84

VII, 95; XIII, 69

vella, l'idioma che si parla, Inf. III,

XIX, 102; XXVI, 96. Purg. Ili, 142 V,46; VII, 1; XIV, 83; XVI, 142

25;XXV1II,4. Purg.
Par.

XXVI,

124.

VII, 17; XI, 98.


il

L'eloquio,

di-

1 II ci aggiunto al l non particella avv. come mostra creder eufonica o riempitiva come talvolta il ")f presso i Greci.

1'

autore,

ma

240
scorso,
Inf.
Ini".

Linguaggio
XI, 72

Una Una

Li

63; XI, 23.


l'

XV,

87. Par. VI,

ciocca di capegli, Purg.


striscia di luce, Purg.

I,

3G.

XXV, linguaggio. XXXI, 78 e 80.


Lino, Lino,
co.
lat. lat.

Quanto al luogo del114, v. Penna.


Inf.

XXIX, 77

e110.
striscia, Par.
a Listarsi^ formare una riga, una XIV, 115. Litare, verbo tolto dal latino sa
: ,

XXVII, 14;
79.

Unum, Purg. XXV,

Linux, antico poeta gre-

criticare

offrire

in

sacrificio

Par

la Cr., Inf.

Bisogna percerto legger cos con IV, 141, e non /.imo con la

XIV, 93. Lite, lat.


sa, Purg.

Ut, la disputa, la

conte
conte-

Nidob. Orfeo e Lino sono mentovati

XV,
il

98.
la

insieme con Cicerone e Seneca come


poeti didascalici e morali.

Litigio, propriamente:
sa; per
:

rimorso, Par. V, 15.

Lino* uno
Roma,
Par.

dei

primi vescovi di
Inf.

XXV1I,41.
dimin. di
Itone,

116;

Lioncino,

la riva, Inf. Ili, 103. Purg. 1,130; II, 33; IV, 55; XXVIII, 20. Par. Il, 4; IX, 85;

Lito,

lat. liltus,

XXVI,
83.

XXX,
,
:

8.
lat. leo,

XXV li,
forma meno usata
;

Lito rubro, Par. VI, 79,

Lione,

la

riva del

Mare Rosso.
1'

di leone, v. ivi; Inf. XVII, 60 XXXI, 118. Purg. VI, 66, dove alcune ediz.

Littorano,
verasco.

abitante d' una


si

ri-

viera, Par. IX, 88. Ora

dice

Ri-

leggono

leone.
Inf.

Uoncssa.

XXX,

8.
I

Liuto,
cemenmusicale,
98

dall' ali.
Inf.

laute,

strumento

Liquarsi, voce disusata.

XXX,
,

49.

tatori la derivano dal lat. Uquet e l'interpretano: manifestarsi, Par. XV, 1. Io propenderei a derivarla dal lat. li-

Livido, color
Ili,
;

giallo cinereo, Inf.

XIX

14;

XXV,

84;

XXXII,
Li-

34. Purg. XIII, 9.

quare, liquefarsi, nel signif. di versi in...

risol-

vio, Inf.

Livio, lo storico romano, Tito XXVIII, 12. V. Lino.

Liquefatto, disciolto,

fuso, Purg.

L5vore,sempre

per: invidia, Purg.

XXX,
Par.

88.

Liquore. Per: il succo dell' oliva, XXI, 115. Per: acqua, Purg.
1'

XIV, 84. Par. VII, 65. Lizio, v. Ligio. Lo, articolo. Secondo

le

regole mo-

XXII, 137. Lira, strumento musicale. D. indica con questa voce: l'armonia, il
canto delle anime beate, Par. XV, 4. In particolare il canto dell'Arcan-

derne questa forma del pron. dovrebbe usarsi soltanto precedente a parole che comincino con la s impura.
Gli Antichi e D.

non osservavano queprecedente a


I,

sta regola, e lo trovasi

gelo Gabriello, Par. XXIII, 100.

tutte le consonanti, p. e., Inf.

26,

Lisciarsi, forse dal greco Xtsa?, liscio.' Detto d'un animale che si liscia leccandosi, Purg. Vili, 102.

84, 85 e 87;
12, 19 e

li, 1

13, 22,

23 e 28; XII,

128:XXV1,18;XXXHI,35.
107;
1,

II,

25, 56 e

66;

III,

Purg. I, 16 e
33, 48,

Lista,
D'onde
ghezza
ghezza, detto

dall'ali, kisle

la

linea, la

26. Par.

riga, Purg.

IV, 42. Par.

XV,

23.

113, 137 e 142;

II,

tutto ci che
in

ha poca larproporzione della sua lun:

77,81, 87, 92 e 126, e cos ad ogni stato osservato che lo pagina.

come

le braccia e le
Inf.

gambe
73.

lista, liste,

XXV,

trovasi invece di il principalmente davanti alle voci monosillabe, come,


Inf. I,

85 e 112;

li,

28; IV,

31

V, 22;

Lo

Lgoro.
loco, lasciar

241
passare, Purg. V, 25.
1'

VII, 35 e 73; XII, 120. Purg. I, 107; II, 17 e 56; III, 16; V, 26; Vili, 3.

Dar

loco di dire, fornir

occasione di

Par. 11,33, 48, 84, 90 e 115;

Precedendo 84, e cos di sguito. alle vocali prende la forma di V, Inf.


16, 84 e 142. Purg. I, 20 e 97 ; 11, 20 e 39; III, 27 e 30. Par. I, 15, 71 e
11,

III,

27 e

parlare, Purg. XXXIII, 7. Locusta, Grillus Locusta o Grillus

Migratorius di Linneo, Purg. XXII,


151.

Loda. Lode, Lodo,


V ultima
lode.

lat.

laus,

86; II, 13, 45 e 63; III, 18 e 27, e Precedente alle voci che ovunque. cominciano con in o im sulle quali non cade l'accento, gli Antichi scri-

di

queste forme affatto abloda,

bandonata, e

meno

usata di

Loda, Inf.

II,

103. Par.

XIV, 124

vevano
Par.

lo

13 lo 'mperch, Purg. Unito alle prep. forma


dello, collo, nello,

XV,

'mperador, Inf. XXXIV, 28. lo 'nlento, Purg. Ili, 139

XX,

36.

XXX,

17.

- Al

X,

122;

pi.,

Purg.

Lode, Inf. VII, 92,

dove

Ili,

84, ec.

per questa voce potrebbe essere il pi. di loda; XXVI, 71. Purg. XVIII,
60;

le
ivi.

voci

allo,

ec, v.
II,

XXI, 71. Par. X, 122; XXX, 126. Lodo, trovasi una sola volta in riInf. Ili, 36.
lat.

Lo, pronome
Inf.
I,

della 3 pers.

all'

acc,

ma,

47 e 99; III, 81. Purg. IV, 125. Par. III, 108, e spesso. Precedente alle vocali V, Purg. I,
Par.
:

56 e 96;

Lodare,
Par. VI, 142.

laudare,

Inf.

Vili, 60.
Inf.

Lodarsi di uno,

67.

I,

90.

11,74; XXII, 84.

Come

affisso del

Lodcringo degli Andato,

bo-

verbo

dimandai,
lo

dimanda
20, per
66, per
:

Inf. XIII, 82,

per:
40,

lognese, uno dei fondatori dell Ordi-

meitetel, Inf.
lo

per: mettete
lo sa

XXI,

lo dissi

dissilo,
sallo,

Purg. V,
Purg. XI,

fermalvi,
vi.

ne de' Frati Gaudenti, v. ivi. Fu chiamato jiel 1266 con Catalano Malevolti suo confratello, v. ivi, per essere Podest di Firenze. Essi delusero l'espettazione dei Fiorentini che gli avevano
stimati

ferma Io non forma noi,


per
:

v.

V, 41, Combinato con Non.

Par.

propri a mantenere

la

tran-

Locato,
74.

particip. di locare; posto,

collocato, Par.

XXV11I, 20; XXXII,

quillit nella repubblica, poich arr.bidue venderonsi alla fazione guelfa,e

fecero cacciare dalla citt

Ghibellini

antica e poetica, ora: luogo; il posto, Inf. 1, 61 e 93 11, 23 e 101 IV, 6 e 72; IX, 115; X, 21;
;

loco, forma
;

ardendo

le

loro case, Inf. XXIII, 115.


lodala, lat.
71.

;XVl,1e28; XVII, 100: XXVI, 77; XXXI, 15; XXXII, 14; XXXIV,
XII,
1

Lodo, v. Loda. Lodoletta, dimin. di alauda, uccello, Par. XX,


un gran numero per avventura

Aldo seche

e guitato da Dionisi legge allodelta,


di mss. alodella,
la

20. Purg.

Il,

62; IX, 26;

XXV,
I,

118;

XXVI,
III,

138;

XXVIII,

92. Par.

53;

65; IV, 81; XV, 16; XVI, 40; XVIII, 106; XXI, 121; XXIII, 86;

Loglio,
XII, 119.

lat.

forma primitiva. lolium. Per: cattiva


II,

XXXII,
135.

101.

Lo spazio,
Il

erba, in genere, Purg.

124. Par.

Par.

XIX,

Un luogo che

113. Par. VII, 122. patria, Inf.

Par.

II,

Nel luogo del 125, alcuni mss. leggono lago.


loco, Par.

XIV, 1. -

si cita, Inf.

XX,

Logodoro,
Sardegna,
Inf.

distretto dell'isola di

loco natio, la

XXII,

89.

Aver

XXV,

123.

Dar

Derivasi per lo pi questa voce dal lat. lorum o da ludicrum, ma erroneamente; alcuni mss. e

Lgoro.

16

242

Lico

Loro.

V ediz. di Viviani hanno indoro, voce evidentemente alemanna luder, ca-

Lontanare,
della Gr., Inf.

questo verbo nella


60,

D. G. fondato sopra
Il,

rogna,

come

a Venezia la parola lu-

una cattiva lez. v. Lontano.


Purg.

dro, ingiuriosa.
fatto di cuoio e di

uno strumento
penne
in

Lontanarsi, allontanarsi,
117.
lat.

forma

di

XXXIII,

uccello, col quale

falconieri richia-

Lontano,

quasi

longitanus,
II,

mano

il

falco.

il

francese leurre,

distante, Inf. IX, 29.

Purg.

33

termine tecnico de' falconieri, come


in ali. feclerspiel

128.

- Al

o borlasz,

Inf.

XVII,

fig.,

Purg. XIX, 62.

XXIV, 104; XXVII, 111; XXVIII 70; XXIX, 149. Par. II, 104; X, 19 XXXI, 91. Di grande estensione
ta, Inf. II, 60,

Lico, da
dente

logica,

un logico, inten-

di Logica, Inf.

XXVII,

123.
di

vasto, Purg. Vili, 57. Di lunga dura dove la Cr. ha preso


lontana,

Lombardo,

un abitante

Lom-

erroneamente
estendersi. Par.
Inf.

per

verbo:

bardia, Inf. XXII, 99. Purg. XVI, 46 D. chiama e 126. Par. XVII, 71.

XV, 49.-Comeavv.,

genitori di Virglio Lombardi, Inf.

I,

tano,

Di lonX,10l. Par. XXX, 121. da lunge, Inf. XXXI, 26. Purg.


III,

68, per anacronismo. luogo del Purg. XVI, 46 e 130, chiaro che D.

Nel

1,116;

67; Vili,

5.

Distante,

Par. XI, 55;

XXX, 1.
lat.

vuol dire: io

fui

un Lombardo;

al-

Lontra,

Intra

la

Mustela Lu-

cuni comentatori sostengono nondimeno che il Marco di cui si parla era


della famiglia de' Lombardi di Venezia ; il luogo nel quale il Poeta lo

tra di Linneo, quadrupede acquatico a piedi palmati, a coda schiacciata, che


si

ciba

di

pesce, Inf. XXII, 36.

trova

fa

conoscere che era

uomo dab-

bene

ma

Il semplice Lombardo, Purg. XVI, 126, Guido da Castello, v. ivi. Il gran Lombardo, Par. XVII, 71, per certo Bartolommeo della Scala

collera.

sottoposto agli accessi della

lat. lynx. malagevole propriare se D. ha inteso parlare della Lince, della Pantera o del Leopar-

Lonza,

do, confondendosi spesso questi ani-

mali fra loro,

Inf. I,
il

32

XVI,

108.

Loquela,
che
131.

discorso, la lingua

si parla, Par.

signor di Verona, presso al quale D. trov asilo per alcun tempo. Dionisi
scio vuole che sia Cangrande della Scala fratello minore di Bartolom-

In particolare:
:

XXVII, 134; XXIX,


il

dialetto, Inf.

X, 25.

Lordo,

forse dal lat.

luridus.

Nel

signif. fisico

sudicio, sporco, Inf. VI,

meo, che

all'

epoca

dell' esiglio di D.

31; VII, 127; Vili,

era ancor fanciullo. Lombardo,ad.,

Purg. VI, 61. - Avv.,Inf. XXVII, 20.


I.

XVIII, 116.

39;
signif.

IX,

100;

Nel

morale,

lumen, antica forma, per: lume, di cui D. si serve una sola volta in grazia della rima, Inf.
oiiii', lat.

Purg. VII, 110. Lordura. Nel

signif.

morale: l'im-

mondizia,
stenne
il

Inf.

XI, 60.

Lorenzo,

Anticamente la o stretta si accostava molto nel suono alla u. Longevo, voce latina longcevus;
X,
69.

lat. Laurentius, che somartirio nell' a. 255, abbro-

stolato in gratella, Par. IV, 83. Loro, e precedente a consonante

di

lunga durata, eterno, Par. XVIII,

semplice

Lor,

lat.

illorum, forma

83.

dei casi obliqui del

Longobardo.
del

Par. VI, 94, forma

nome meno

italiana

ma

pi esatta.

Algen., Inf. II, 3, XIV, 115 XV, 8 e 69; XVI, 13; XXI,
;

pron. eglino. 110 e 129 ; 111,105;

Loto
99, 134 e 138;

57.

Lucifero.

243
luce,

XXII, 74

XXXII,

carro della

Purg. IV, 59.

Le

Purg. 1,28; VI, 32; X, 99; XII, 32. Par. XI, 76; XII, 36 XVI, 49 e 120
; ;

XXV,

108; XXVIII, 92, e quasi ad

ogni pagina.
Vili, 87;

Al dat.

Inf.

111,110;

IH, 118; VI, 128; Vili, 43; X, 109 e 112; XX, 10 e In 146; XXIV, 54, e pi spesso. particolare: G. C. e la Madonna, Par.

anime

de' Beati, Par.

XIV,
;

21. Purg. II, 49; HI,


11
.

42

XII, 126

XXVI,

Par. IV, 38

1'

XXV,
Purg.

XXIX,
Inf.

111, e spessissimo.
51;

All'acc,
55.

Le stelle, Purg. I, 37. 128. Detto delle cose che risplendono,

XXIX,
30.

XVI,

XXII, 151; XXIII,

XXI,

62. - La vista, Par. Mala luce, Inf. X, 100,,

Purg. XI, 34; XIX, 74. Par. Ili, 33, ec. Con tutte le prep. a loro, Inf. XIII,

124;
117.

XVI, 18 - con Purg. XIV, 36

infermit dei vecchi che veggono meglio da lontano che da vicino.

loro, Inf.

XXI,
Purg.

Luci, gli occhi, Inf.

XXIX,
91.

2.

Purg.

da
Inf.

XII, 128

loro,

XV,
55;

84;

XXXI,

79. Par. 1,66; XVIII,

di

loro,

XV, 74;
III,

XXII, 126; XX11I,

- La vista
;

XXIX, 86; XXXII,


III, 103; XI, 74. Par. in loro, Inf. XI, 32;

57.
v

Purg. 11,76;
83;

spirituale, Purg. XVIII, 16.

19per
Inf.

loro, Par.

XIV, 142 - tra loro, Inf. XIV, 80; XVI, 47. Purg. XXIX, 45 - ir loro,
Inf.

XIV, 64

XVI, 10

Lucente,
dente, Inf.
4;
II,
;

add. brillante, risplen116.

Purg.

II, 21

IX,

sopra loro,

XV,

141

XXIV,

138. Par. V, 96 e

XV, 5. Loto, lat.

132; X, 40 e 66; XXIII, 32. Lucente, sost., Dio fonte d'ogni luce, Par. XIII, 56.

lutum,

il

fango, la mo-

Lucere,

verbo,

Inf.

II,

55; IV,

ta, Inf.

Vili, 21.
l'

pure indicato, Purg. XXIX, 136.


lucano,
poeta latino, autore della Farsalia, Inf. IV, 90-;

Luca,

Evangelista, Purg. XXI, 7.

151; XVI, 66. Purg. V, 4; XIII, 19. Par. 11,143; VI, 128; XII, 36.

Lucerna,
olio; tutto ci
Inf.

propriamente: lume a che serve a far lume,


I,

XXV,

94.

XXVIIT,

124. Purg.

43.

Lueca,citt di Toscana, Inf. XVIII, pure indicata, 122, XXXIII, 20. Inf. XXI, 38. Quel da Lucca, Purg.

luce in genere, Purg. VIII, 112. Sole detto lucerna del mondo, Par.
38.

Una
Il
I,

Lucerne, per:
122.

XXIV, 35, Buonagiunta, v. ivi. Lucciola, dal lat. lux, Inf. XXVI,
29.

XXV

Le anime de' Beati sono


e martire.

gli

occhi, Inf.

pure chiamate lucerne, Par. VIII,

19;'

Luce,
Inf. Ili,

lat.

lux. Nel signif. prop.,


Ili,

XXI, 73; XXIII, 28. Lucia, santa, vergine


D. mostra farne
il

134; VII, 76. Purg.

89;

simbolo della Gra97 e 100. Purg.


137.

XXIX, 91. Par.l, 4; li, 145; XXIII, 31;XXV1I,112; XXIX, 100; XXX,
39 e 59 e pi spesso.

zia illuminante, Inf. II,

IX, 55. Par.

La luce spirituale, Purg. XIII, 69. Par. II, 110

XXXII,

Lucido,
Par.
II,

lucente, risplendente,

XXV,

70;

XXX,

40.

Purg. VII, 74;


32;

Dio detto

la verace htce, Par. Ili,


luce, Par.

32

V, 8; XI,

20.

V eterna
Spirito-

XV, 69; XXIX, 140. XXIV, 86. Lucifero, lat. Lucifer. D. chiama
il

Lo

cosi
re

capo degli angeli decaduti,


Inferno
,

il

la

santo, in particolare, Par. XIII, 55. Come apostrofe di tenerezza a Virgilio,

dell'

Inf.

Purg. VI, 29.


luce,

XXXIV,

Il

Sole detto

gran

Purg.

XXXII, 53

89. pure mentovato, Purg. XII, 25. Par. IX, 128; XIX, 47; 56.

XXXI, 143;

il

XXVII, 26; XXIX,

2 44
I.

Lucore

Lume.

ucoro,
XIV,

antica forma per

luce,

Par.

94.

Lucrezia, moglie di Collatino, la quale si ammazz per non sopravvivere allo stupro sofferto,
Par. VI, 41.
Inf.

Ver lui, Purg. 1,127; III, 89. 106; VII, 14. Lui, non si riferisce soltanto agli umani, ma eziandio ad esseri soprumani ed anco inanimati:

XVII,

IV, 128.

a Dio, Purg.

XVI,
129.

85;

11,47;
latina; brillan-

XXIV,

Luculcnto, voce
te,

XX,
131.

risplendente, Par. IX, 37; XXII,


tolto dal lat., pro-

28.

Ludcre, verbo priamente giuocare. In D. ha il signif. di dare con gesti segni di gioia,
:

121. A un corno, Inf.

Sole, Inf. 4; IV, 84. Par. X, 34;

Al

114.

AG.
I,

XX,

48.

Par.

C,
II,

Par.

Al cielo, Par.
39.

117 e
II,

Purg.

XX, 4; XXVI, XXXI, 75. A un cerchio, Purg. IV, 84. A un A un'opegiardino, Par. XXXI, 98.
ra, Par. VI, 24.

Par.

XXX,

10.

All' atto di parlare,


i

laido, voce

latina,

il

giuoco; per:

beffa fatta ad alcuno, Inf.

XXII, 118.
126,

Angelici ludi,
i

Par.

XX Vili,
mese

XXIV, 1, ec. Luigi, lat. Ludovicus; di Francia, Purg. XX, 50.


Purg.

Luigi re

sono

movimenti
lat.

gioiosi degli angeli.


dell' an-

Luglio,
no, Inf.

Julius;
47.

I,ulla, d'origine incerta, forse da lunula dimin. di luna; doga del fondo
d'

XXIX,

una botte,

Inf.

XXVIH,
Inf.

22.

l>ui, forma dei casi obliqui del pron. egli. Senza prep. al dat., Inf. I,
81;

Lumaccia,
tica, ora:

lat.

Umax, forma an-

lumaca,
lat.

XXV,
la
;

132.

XIV, 71; XIX, XXVIII, 48; XXXIII, 121 e


VII,

67;

89;
150.

Lume,
nere, Inf.
99.

lumen;
II,

luce in ge-

Ili, 75;
I,

XXVI, 131 XXXI V,


17;
96; IV, 30; 110. Par. 1, 82 e
III,

52 e 64; Vili, 58 e 121; XI, 79; XVIII, 41; XXIV, 76, e spessissimo. AU'acc, Inf. X, 95; XVII,
Purg.
I,

Purg.

38;

122;

XXVIII, 64; XXXI, III, 23; X, 115; XV, 52; XVII,

77; XVIII, 95; XIX, 51

XXII, 140

XXV,

91;

XXX,

85;

Purg. 1,62; IX, 38;

XXXIV, XII, 4; XV,


6;

125.

115;XVI1I,19;XXI, 32; XXIII, XXVIII, 16; XXIX, 99; XXXII,

31;
71.

109;
Par.

Al pi., Par. XVIII, 76.


I,

La luce

XVII, 131
II,

XXV, 29; XXVI, 101.


;

spirituale, Inf.

82.

Purg. VI, 148;

47 e 131

XIV, 48; XIX,

112;

XXX,

102, e

XXVII, Con pi spesso.

XXV,

XXX111, 75. Par. XIII, 44; Una XIV, 48 XIX, 48 XXXII, 98.
36;
;
;

tutte le prep.,

lui,

Inf.

I,

65;

II,

lucerna, una face, ec, Purg.

Ili,

132;

74; X,38. Purg. 11,4 e 24; IV, 117;

XVII, 88;

XV,

31.

Con lui, Inf. I, 39. Purg. IV, 50. Purg. II, 116 XVII, 64; XXXIII, 135.
;

- Appresso lui, Inf.

XXX,

122. Par. Vili, 94;


Vili, 26.

XXII, 68; XXXII, 98. Par. II, 101. Le stelle, Par. II, 65; XX, 17; XXVI,
121.

Contro, lui, Par. X, 34; XVII, 76. Da lui, Purg. Il, 102; Par. VI, 130. XVI, 66. Par. II, 117; XVIII, 24.

11 Sole, Purg. XIII, 16. L'alto lume, Dio, Purg. XIII, 86. Le anime de" Beati perch sono ve-

stite di luce,

Par. X, 73; XIII, 29;

XXIII, 110;
del
Par.

XXV,

13.
,

Nel luogo
:

XXX11I
si

Di

lui,
1

Inf.
19.

II,

Vili,

Par. IX, 96
lui,

simo.

In

XIV, 50. Purg. X, 6, e spessisPar. VI, 24; X, 59;


;
;

66

per lume
dell' Inf.

chiarore, v.

sembra che abbia ad intendere un Nel luogo pure Luna.


90,

XVIII, 27;
XII, 62.

XX,

114.

- lnlralui, Par.
Par. Vili,

Per

lui,

80;

39, Aldo, la Cr. e le conformi leggono lumi, che congiunti al verbo vi fosse al

XXIX,

ediz. a quelle

Lumi/ira
sing. ricordano
la

Lupa.
Inf.

245
113.

costruzione

le

mu-

XVI,

- Lungi a...

Par. XII,

ra parea che ferro fosse, Inf. Vili, 78. La Nidob. legge lume che io preferisco. 1

49.

Lungo,
55;

di

dimensione,

Inf. Ili,

Lumiera,
vestiti
i

la luce, Inf.

Principalmente
XI, 16.

la

IV, 103. luce di cui sono


;

IV, 22;
58; 111

XXXI, XXVI,

XXIV, 55; XXIX, 53; XXXIV, 95. Par. XII, 50;

di durata,
;

Inf.

I,

63;

Beati, Par. V, 130

IX, 112

IV, 146; VI, 64; XV, 116 XXVII, 43 e 110; XXVIII, 10; XXXI, 128. Par.

Luminoso,
te, Inf. IV, 116.

schiarato, splenden-

Purg.

XXIX,

23.

XIV, 37; XXIII, 39. Lunga lungo tempo, Purg. XXVI, 101.

fiata,

Luna,
VII, 64;

il

satellite della Terra, Inf.

Lungo,

prep. a lato

di...

Inf.

X,
98.

131;

XV, 19; XX, 127; XXVI, XXIX, 10. Purg. X, 14; XVIII,

53; XII, 101;

XV, 7

e 17;

XXI,

Purg. 1,34; 111,131 ;XIU, 45;

XX,

5;

76; XIX, 2; XXV11I, 33; XXIX, 53. Tar. 1, 115; XVI, 82; XXVIII, 20. Per un certo tempo dell'anno, Par.

XXVII,
130.

XXXII, 84. Par. XXXII, Lungo di... nel medesimo si83;


citt

XXVII,

Nel luogo dell'lnf. Aldo e parecchie ediz. antiche come anco mss. leggono lume invece di lune ; nondimeno mi sembra che il contesto richiegga lune. D.
132.
26,

gnif, Purg. XVIII, 92.

Limi, anticamente Luna,


,

ma-

XXXIII,

rittima della Liguria sopra i confini della Toscana oggi distrutta , Inf.

XX,

47. Par.

XVI,

73.
I,

Luogo,

lat. locus, Inf.

93; IH,

parla del cielo della Luna nei Canti III e IV del Paradiso.

II,

16; V, 10; VI, 47; IX, 28;


1
;

XIV, 124;

Limare,
di
:

voce antiquata

in signif.

XVI, 82; XVIII, XIX, 18; XX, 89; XXI, 24; XXII, 102; XXIV, 141;

lunazione o rivoluzione della Lualla Terra,

XXX,

71

XXXIV,

42 e 71.
l'

Luogo
Purg.

na intorno

Purg. XXII, 36. Lunga, a lunga, avv. da lontano, distante, Inf. IX, 5, v. A.

eterno, Inf. 1,114,

Inferno,

VI, 73; IX, 8; X, 70; XIV, 33;

XV,

Lungamente,
64. Purg.

avv.,

Inf.

XVI,
26.

XXII,

91. Par.

XIX,

144; XVIII, 126; XX, 5; XXV, 48. Par. XXVII, 23 e 102; XXXI, 66; Non aver luogo, non XXXII, 101.

Lunghesso,
di. ..Purg. II,

prep. rasente, a lato 10; XIX, 27. Par. XXXII,

servire a nulla, Inf.

XXI,

48.

Aver
.

luogo, abbisognare, Par.

XXIV, 81

130. V. Esso.

lungo, Par.

Lunghezza, XXX,
Lungi,
lat.

1-

estensione per

lo

Trovar luogo, aver luogo, Purg. XXII, La citt, la patria, il natio luo23.

1'

90.

go, Purg. VII, 18; XIII,

05.
2.

Lo spa-

longe,

avv. lontano,
36.

Inf.

IV, 67;

XV,

72;

XXUI,

Da

zio,

estensione,

Inf.

V,

Lupa,
abbia

Inf. I, 49,

pi che proba-

lungi, Inf. VIII, 5; XII, 61; XXXIV, Dalla lungi, nel medesimo si6.

bile che D. sotto la figura della

Lupa

voluto

gnif., Inf.

XXXI,

23.

tano, Inf.

IV, 70.

- Di lungi, lon Di lungi da...


muro

significare

l'

avarizia

della Corte di

Roma, tanto pi che indica precisamonte l'avarizia in geil medesimo, perch le accorda coi verbo al sing.

II

dire

mura

per

1'

idea che se ne riceve torna


si

mura sendo
Il

continuate formano un solo oggetto che bene

simile dicasi di a

lume

n a lumi nel luogo allegato

sieno molti o

un

solo,

V effetto

uno.

246
nere col
10.

Lupicno

Maero.

nome
,

di lupa nel

Purg.

XX,
,

44, 76, 96, 104, e quasi ad ogni pagina.

Lupicno
XXX1II,29.

dimin. di lupo

Inf.

Ma, seguito da che e preceduto da una negativa, il magis quam dei


Latini, e
il

mas que degli Spagnuoli


:

*
;

Lupo. Nel signif. proprio, lnf. XXXUI, 29. Par. IV, 5. - Come ingiuria, Inf. VII, 8.

Nel
i

signif. fig.

D. indica con

tal

voce
i

Purg. XIV, 50
Par.

XXV,

Fiorentini, faziosi di Firenze,

non pi che, altro che, lnf. IV, 26; XXI, 20; XXVIII, 66. Purg. XVIII, 53. Par. XXII, 17. La Cr. scrive in una sola parola, madie ;
corrisponde a
io preferisco ma die o macch. In cuni mss. trovasi mai che.
al-

papi malvagi, Par.

1X,132;XXVH,55.

Ma",
per
:

Lurco,

lat.

lurco, goloso, e forse

per: mai, usato anticamente mali, pi. di malo, cattivo, Inf.


:

alcune provincie; appellazione d'ingiuria, animale immondo; goloso, Inf. XVII, 22.
dall'ali, lordi, in

XXVIII, 135; XXXIII,


cedente
alla
i

16.

-Ma', prelnf.

per:

mai, avv.,

Lusinga,

dall'

antico frane,
lat.

lo-

La maggior parte delle ediz. scrivono anco in questo caso mai.


XVII,
17.

sange e lausange dal


92.

laus: l'adu-

Maccabeo, V allo Macchabeo,


XVUI,

Par.

lazione, Inf. XI, 58; XVIII, 125. Purg.


1,

40, eroe ebreo che liber il suo popolo dalla tirannide di Antioco.

lusingare,
96.

adulare, lnf.

XXXII,
lnf.

Maccabei, Inf. XIX, 86, sono


questo nome, Vecchio Testamento.
gli

due

libri di
lat.

ultimi del

Lussuria ,
55. Purg.

luocuria,

V,

XXVI, 42. Par. XIX, 124. Lussurioso, molle, libidinoso,


V, 63.
dal lat. pi. di lustrum,
la

Maccario,

santo, Par.

XXII, 49,

Inf.

Lustra,
voce latina;
IV, 127.

probabilmente D. ha inteso parlare del Maccario detto il Grande o l' Egizio, discepolo di sant' Antonio che fu
eremita e mori nell'a. 391.
nel 404.

tana,

il

covile, Par.

Un

altro

san Maccario similmente eremita mor


,

Purg.

Lustro, la luce lo splendore, XXIX, 16. Par. XIV, 68. Luttare, dal lat. luclus; piangere,
XVII, 38.
il

Ma che, v. Ma.
Macigno,
o da

forse dal

lat.

machina

dolersi, Purg.

Lutto,
ruccio,

lat. luctus;

dolore,

il

cor-

lnf.

Vili,

37;

XIII,

69;

macina del medio evo, detto per mola; pietra grigia con la quale a Firenze si lastricano le vie, usata anco
per i pietrami degli ediflzi e per fare mcine. Per roccia in genere, lnf. XV,
63.

XXXIV,

36. Purg. Ili, 42;

X Vi, 72.

HI.

Purg. XIX, 48.

emme, come uno degli elementi che formano le parole


lettera detta
Diligite justiliam, ec. Par.

M,

forse dal fr. mdcher; strumento usato per dirompere il lino

Maciulla,

e la canapa, lnf.

XXXIV,

56.

e 98.

XVIII, 94
signi-

Come
dal
lat.

cifra

numerica
129.
I,

piccolo fiume che gi in antico serviva di confine tra l'Etru-

Marra,

fica mille, Par.

XIX,

ria e la Liguria, Par.


8, 13,

IX, 89.
ali.

Ma,
i

magis, Inf.

Macro,

lat.

macer,

mager

tfas

que

era pur de' Provenzali

Maculato

Maggiore.
nell' Inf. Ili, 121
;

247
IV, 31
;

in

forma antica che trovasi unicamente rima nella D. C. magro, macilente, Inf. XXVII, 93 Par. XXV, 3. Per

85 e 99; VII,

Ilo; Vili, 41 e 67

XV1I1,

82;

X, 115; XVI, 90; XXI, 80; XXII, 43;


100;
III,

est. spogliato,

povero, Purg. IX, 138. Maculato, voce latina; chiazzato,

XXVIU,

47;

XXIX,
II,

XXXIV,
53;

3.

Purg. 1,123;

25;

X, 47

Inf.

XXIX, 75. Madian, nome d'un popolo


1,33;
126. (V. Lib. Judic. e. vii).
lat.

di

Terra Santa, vinto da Gedeone, Purg.

112; XII, 118; XIII, 37; XV, 40; XVII, 11 e 81; XX, 134; XXI, 118; sia parlando a lui diretXXVI, 2

XXIV,

madonna,
donne
11,

mea domina,

titolo

tamente, come nell'Inf. Ili, 12, 32, 43 e 72; IV, 46; V, 50; VI, 103; VII,
37, 49 e 67
;

onoriflco che davasi anticamente alle


nobili; corrisponde al

VIII, 52, 70 e 86;


;

madame
29. Par.

127

XXIII, 21

XXXII,
;

82;

dei Francesi, Purg.


46.
lat.

XXXIII,

104. Purg. IV, 36

Madre,
Inf.

maler. Nel signif.prop.,

IX, 89; XVIII, 10. Lo chiama similmente per rispetto soventi volte dottore, duca,
;

XXI, XXXI11, XVI, 22

XXII,49;XXIU,38; XXVII, 74. XV, 89; XVII, 39; XXVI, 95; XXVIII, 51. Par. I,
Purg. Vili, 73; IX, 37;
102; IV, 104; XII, 60; XXVII, 134; antica madre Purg. XXXII, 69.

e talvolta si poeta, signore, v. ivi servito della forma Mastro, Inf.

XXIV,16;XXX,104.

Magagna, di
vizio,
il

origine incerta;
Inf.

il

difetto,

XXX,
umano.

52,

Eva madre del genere La comune madre, Purg.


tutti gli interpreti
:

Purg.
ria

XV,

46.

Nel luogo del Purg.

XXX11I,

152.

VI, 110, pare che significhi: l'ingiu-

XI, 63, intendono


la terra, della

che uno
146.

soffre.

mo
si

quale il corpo dell' uo formato, ma secondo il contesto


:

Maggio, lat. Majus, il mese,


XXIV,

Purg.

potrebbe anco intender

Kva.

Dicesi anco degli animali, Par. V, 83.

Maestro, lat. magister.


quegli che ha
Inf.
il

11

signore,

diritto di

11,140;

XXXIII,
12;

28.

comandare, - Maestro
Inf.
I,

Mggio, contratto di maggiore ; forma usitatissima dagli Antichi, Inf. VI, 48, dove la Nidob. con pi antiche ediz. legge maggior, ma sembra che guasti il verso, Inf. XXXI, 84.
Par. VI, 120; XIV, 97; XXVI, 29; XXVIII, 77; XXXUI, 55.

d'un' arte, d'una scienza,


XI, 104;

85;

XV,

XXVII,

96:

XXXI,

85. Purg. XII, 64;

XXVII,

XXIV, Dio medesimo


XI, 83;

47.

114. Par.

Maggiore,
;

lat.

major, add. Pi

In tale signif.

detto Maestro, Par.

X,

Signore, Purg. XXXII, 81 ed al Maestro suo cangiata stola, cio


11
il

-e

grande,Inf.V,121;XVIl,106;XVHI, 27 XIX, 16 XXIX, 58 XXX, 142


; ;

XXXIV,
90;

61.

Purg.

II,

129; IV, 19;

al loro Signore.
il

Aristotele detto
Inf.

Maestro di color che sanno,

^31 sua

IV,

XV, 46; XVII, 45; XXVII, XXIX, 79. Par. 1,123; V, 19; X, 28;XXI1I,90;XXVIII, 67; XXXII,
Vili, 138;
136.
Inf.

il

vostro Maestro, perch la

Con

l'articolo:

il

pi grande,

filosofia

dominava nelle scuole,

Par. Vili, 120.

Maestro, era spesso


al

aggiunto
prio, Inf.

come

titolo

nome

XXX,
sia

61

e 104.

lui

pro-

XXXII, 136. Comesost., Purg. VII, 78; XXXIII, 26. Al pi. e come scst. gli ante11,24. Par. V, 19;
nati, Inf.

D. d

principalmente questo titolo onorifico

XVI,

43.

Nel

X,

42.

Purg. XI, 62. Par.

luogo

dell' Inf.

XXII,

a Virgilio,

parlando

di

come

111, Aldo e la Cr. leggono

amiamag-

248

Magico

Male.

gior tristizia, la Nidob., Lombardi, Costa, l' Ed. Fior, e Ugo Foscolo leg-

Maia,

figlia di

Atlante e madre di

gono
d'

a' miei,
;

cio: a miei compagni

Mercurio, Par. XXII, 144. D. indica con questo nome il pianeta di Mercurio,
(Fast.

infortunio

che
117.

io preferisco.

forse a
II,

imitazione di Ovidio

Magico,
gia, Inf.

appartenente alla maantica forma, per:


di gran-

461) che d a

Venere

il

no-

XX,

Macinare,
immaginare, de animo,
Inf.

me della sua madre Dione. Maio, propriamente il Cylisus


burnum,
il

la-

XXXI, 24. magnanimo, un uomo


Inf.

Citiso Alpino, Maggiocion-

11,44; X, 73. Magnificenza. Par. XXXT, 88


20.

dolo, Ciondolino, Brendoli, Maiella e Maio. Per albero in genere, Purg.

XXXIII,

Al

XXVIII,
ca, la pi
Inf.

36.

pi.

opere gloriose,

Maiolica,

ora

Maiorica o Maior-

Par. XVII, 85.

Magnifico, glorioso, Par.VII,1 13.

grande delle Isole Baleari, XXVIII, 83, ove il suo sito op-

Magno,
Nel

forma latina; grande.


morale,
Inf.

signif. fisico e

IV,

posto all' isola di Cipro indica l'estensione del Mediterraneo.

119. Purg. XVIII, 98; IX, 133.

XIX,
v.

63. Par.

Malacoda, nome

che D. d a uno

Mago
nel

(Simon),

Simone.

dei diavoli della quinta bolgia, Inf. XXI, 76 e 79.

Magra,
mare
fini di

piccolo fiume che sbocca Mediterraneo sopra i conInf.

Toscana e Liguria,

XXIV,
Purg.

145. V.

Macra.
Inf.

Malatletto, lat. malediclus, forma pi fiorentina che italiana per maledetto, Inf. VI, 8 e 109; VII, 8; VIII, 38 e 95; XI, 19. Par. IX, 130; XX, 10;
:

Magrezza.
XXIII, 39;

I,

50.

XXIX,

55.

diavoli sono detti


42.

XXIV,
lat.

69.
Inf.

maladetti, Inf.

XXII,

TmaladelU
XXIV,
121,

Magro,
31. Purg.
II, 77.

macer,
20.
la

XXXI11,

ne' nuvoli formati,

Purg.
lat.

XXV,

sono
magrezza, Par.
dall' ali.
:

Centauri.
maledictio, ora

Magro,
Mai, dal
Nella

sost.,

Maladizione,
133.

comunemente: maledizione,
lat.

Par. Ili,

magis o
111,

mais.

proposiziono
Inf. I,

mai,

98;

non negativa 36 e 85; V, 44;

62.

MaIagevolc,difficile, V. Agevole.

Inf.

XXIV,
signifi-

VI, 9; XIII, 64; XXI, 44; XXIV, 100; XXVII, 37; XXX, 22. Purg. 1, 58; V, 68; XIV, 15; XVII, 51 e 91
;

Malahotn,
cante
:

voce ebraica,
3.

monarchia, Par. VII,

Malanno,
XI, 69.

l'infortunio,

Purg.
della

XXI, 1,57; XXVIII, 32. Par. 111,39; XVI, 4 XXIII, 53 e 129 XXVI, 127; XXX11I, 28. - Senza la negativa:
;
;

Malaspina (Currado),
illustre famiglia dei

marchesi Male-

mai,
,

Inf.
;

IX 17

X,'

IV, 49; VI, 45; Vili, 96; 82 e 94 XIV, 40 XX, 97;


; ;

spini che

XXVII, 62; XXVIII,


109. Purg. Ili,

e 74;
1

XXXI,
;

possedevano una parte della Lunigiana, provincia limitrofa della Toscana e della Liguria. Quegli che

110; XVII,

XIX,

136; XXII, 102; XXIII, l(>3; XXV, ; XXVI, 98: XXIX, 38. Par. XXVI,
1

introdotto a parlare nel Purg. Vili, 118, mor nel 1294; uno dei di lui antenati

dello stesso

nome

visse

nel

84; XXVII, 90;,XXXI1I, 102, e pi spesso. Mai, pi. di Maio, v. ivi.

principio del

xm

sec
sost.
11

Male,

lat.

malum,

male

Male
fisico,
il tormento, Inf. XVII, 125. La malattia, la ferita, lnf. XXIV, 18

Malo.

2 49

XXIX.
VI, 99.

48;

XXX,
Il

69.

L'infortunio,
16.
il

centriche chiamate Bolge, v. ivi. D. usa tal voce sempre al sig. come no-

lnf. 1, 132.

Purg. V, 112; XI,


VII, 51; XI, 25;

Par.

me di luogo, Inf. XVUI, XXIV, 37; XXIX, 41.

XXI,

5;

lnf. II, 16;

male morale, vizio, XIX, 115.

Malebranche)
da D.
Inf. ai diavoli

soprannome dato
;

della quinta bolgia,

Nel signif. fisico e Purg. XXII, 45. morale, lnf. VII, 18. Satana detto Nel luogo male, lnf. XXXIV, 84.

XXI, 37; XXII, 100 XXIII, 23; XXX1II,142. V. Branca.

Maledetto,

lat.

maledictus Inf.
al

dell' lnf.

XXIII, 109, dove la frase interrotta impossibile decidere se


inali sia add. o sost., se significhi
:

VII, 8; La Cr. legge maladetto, v. ivi.


rie, lnf.

le

Malia, da male; XX, 123.

pi.

stregonemalizia,

vostre pene, ovvero le vostre male Per: il mal di Francia, opere. Purg. VII, 109, D. intende Filippo il

Malignamente,
60.

con

con cattiva intenzione, Purg. XVII,

Bello re di Francia, pure parlato nel Par.


TI

del quale

XIX,

118.

Maligno. Nel signif. che pu nuocere, far male,

fisico
Inf.

ci

V, 86;

mal

delle

Sabine, Par. VI, 40,

il

ratto delle Sabine.

VII, 108; XVIII, 4. Purg. XXX, 118; Nel signif. morale: XXXII, 134.

Male,

precedente a consonante

cattivo, pieno di malizia, Inf.

XV,

61.

semplice Mal,avv., Inf. X, 77; XII, 54. Purg. XVII, 87; XX, 1. Par. IV,
61
;

Malisealco,

dal lat. del

medio

XXI,

126.

Inf. VII, 58.

Mal dare, mal tenere,


Mal
tolto,

lnf.

98.

Mal

lolletto,

Par. V, 33.
52.

XIX, Mal

evo malischalkus ovvero marescalcus, magisler equorum, dall' ali. mar o mahre cavallo e schalk servitore, curatore d' alcuna
cosa.

Antico titolo

volentier, Inf.

XVII 1,

Mal volere,
63.

d'una carica nelle

corti de' principi:

sost., Purg.
fare.

che alcuni scrivono malvolere come Col verbo: V, 112.

Maresciallo. D. d questo titolo d'eccellenza ai due poeti Virgilio e Stazio,

Far male, Purg. XX,

Nuocere, offendere, Inf. 11,89; XVII, 84. Purg. XXIX, 111. Stancare, Purg. IV, 90. Male!
111,106.

Par.

Purg. XXIV, 99. Malizia, la malvagit, il vizio, lnf. XI, 22 e 82; XV, 78. Purg. XVI,

disgraziatamente, per mio, per tuo,

La malizia^ 60 e 75. Par. IV, 65. natta che si fa ad alcuno, Inf. XXU,
107.

per suo male!

Inf. IX, 54; XII, 66. Purg. IV, 72; XII, 45. Par. VI, 69 Mal nato, nato per sua XVI, 140.

Nel

signif. fisico: cattiva co-

stituzione dell'aria, vapori, influenze

maligne,

sventura,
48.
lnf.

Inf.

Mal creato, nello stesso


XXXII,
13.

V, 7; XVIII, 76;

XXX,
signif.,

Inf. XXIX, 60. Malizioso, pieno di

malizia, Inf.

XXII, 110.

stesso signif.,
nascere,

lnf.

Mal proteso, nello XV, 114. Mal

Malmenare,
XIX,
143.

maltrattare, Par.

Purg. XVIII, 125, detto di


dato da D. alla

chi nato bastardo.

Malebolge, nome
divisione
i

Malnato, v. Male. Malo, e precedendo a consonante semplice spessissimo Mal, add. cat115; V, 42; VII, 93 XXIII, 16; XXVII, 47; XXVIII, 135 XXXI, 56. Purg. V, 112; VII, 100
tivo, Inf. Ili,

nella quale sono puniti Fraudolenti di ogni genere, e che divisa in dieci fosse con-

dell' Inferno

250
X, 2; XVII, 69 e 95, dove
la cattiva

Malia
la Cr.

ha

Manfredi.

lez.

XXVIII, 135. L'Inferno detto Il mal del mondo, lnf. XIX, 11. mal fiume, Purg. I, 88, V Acheronte.
Inf.
il

XVIII, 126.

male, Par. XII, 119; Al pi. ma' per: mali,

rite

buona mancia, perch guariva le che aveva fatte, Inf. XXXI, 6.

fe-

Similmente per V, 66.

dono, offerta, Par.

Mancino,
Inf.

da

XXVI,

126.

manco, sinistro, Onde a mancina

Ulalta,

era,

secondo

la

maggior

parte dei commentatori, il nome d'una torre o castello sulle sponde del lago
di Bolsena,
la
i

sottintesa mano, dalla parte sinistra, Purg. IV, 101.

Manco,
6.

gione per
delitti.

quale serviva di pripreti colpevoli di gran

add., mancante, Inf. XII,


;

Insufficiente, Purg. IV, 78.


;

Difettoso, Par. Vili, 110

X, 20.
Voti

al

Anche oggi un luogo presso detto lago si chiama Marta, Par.

manchi, cio: non adempiuti, Par. IV, 137 V, 14. Sinistro, mancino,
Inf.

IX, 54. Altri intendono d' una prigione che era in Roma di questo me-

XXIII, 68. - Nel luogo del Purg. X, 30, pare che manco abbia il si:

desimo nome.

Malvagio,

cattivo, Inf.

I,

97; III,

107; XVII, 30; XXII, 96; XXVIII, 138; XXXII, 110. Purg. XIV, 111 Nel siXIX, 144. Par. XVII, 62.

meno, ovvero il dritto era manco, cio: imperfetto; non aveva il diritto d'esser chiamata salita.
gnif. di

Manco,
camento,
1'

sost.

atto di

Manco di voto, man mancare al voto


95
61

gnif. fisico, Inf.

XXXIV,
v.

95.

Par. IH, 30.

Malvolere,
i

Male.
cui si

Mandare.
96
;

Inf. II,
I,

servono bambini che non sanno ancora pro1

Mamma, voce di
XXX,
di

XXI,

115. Purg.

XXXI,

96.

IH andar fuori, emettere


7.
lat.

V, 6; XIII V, 32. Par

nunciar: madre,
Purg.
121.

Inf.

XXXII,

9.

esprimere, Par. XVII,

44. Par.

XIV,

64; XXIII,

Mandria,
:

mandra; propria

serve

Nel signif. fig. per ci che guida ed eccita a... Purg.


lat.

mente un armento. D. l'applica ad un drappellodi anime purganti, Purg.


111,86.

XXI,

97.

Mammella,
signif.

mamilla.

Nel
Par.
31.

Mandriano,
XXVII,
82.

il

pastore, Purg.
latina

XXXII1,108. -

proprio,
Il

Inf.

XX,

52.

lato, lnf.

XVII,

Manducare,

voce
latina,

man127.

Manartli (Arrigo).

Purg. XIV,

giare con avidit, Inf.

XXXII,
il

97, gentiluomo di Faenza o di Bretti-

Mane,
Inf.

voce

mattino,

noro, celebre per le sue virt e specialmente per la sua liberalit.

Mancare,
XXIV,
7.

dal

lat.

mancus,

Inf.

XXXIV, 105. Par. 1, 43; XXIII, 89. Da mane, al mattino, Inf. XXXIV, 118. Par. XXVII, 29 - ed
solo, Par.

Purg. XVII, 33 e 54. Par.


142.

anco mane

XXIII, 89.
145. delal

VII, 77;

XXXIII,
:

Mancre,

verbo

latino, per: rima-

Mancia, forse dal lat. manus, propriamente un boccale di vino, un da bere. Pare che D. 1' usi in signif. di dono, dicendo che la lancia di Achille
:

nere, restare, Par.

XXIX,

Manfredi ,
l'

figlio
II,

naturale

imp. Federigo

che successe

era cagione Prima di trista


1

poi di

padre nel reame di Napoli e fu vinto e ucciso da Carlo d'Angi nella bat-

In

Toscana

si

ode anco nella bocca degli adulti

Mangiadorc
taglia di
Ili,

ni

Manto.

251
32).

Benevento nel 1266, Purg. 112, dove racconta gli ultimi casi

(Evang. vi,

La

cotidiana

manna,

della sua vita.

il pane quotidiano , parole dell'Orazione Dominicale, Par. XI, 13.

Mangiadorc,
n
si

soprannome

dato,

Mano,
semplice

perch, ad uno scrittore del xii sec. Petrus Comestor o Mandasa


il

Man

precedendo a consonante anco al pi. Nel si-

cator, nato a Troia di Francia e

morto

nel 1198.
siastica
gli

nella badia di San Vittore in Parigi Ha scritta una Storia Eccle-

86; VII, 112; Vili, 40; IX, 59; X, 37: XIII, 31 e 130; XIV, 41 XV, 29; XVII, 47 ; XXIV, 94 XXVIII, 94 ; XXX, 6;
; ;

gnif. prop., Inf. 111,19; IV,

che non oltrepassa tempi deApostoli, e fu per alcun tempo


i

XXXI,

28

XXXII, 62; XXXIII, 58


;

e
;

148. Purg. II, 6 e 29

III,

69

IV, 33

cancelliere della Universit di


rigi, Par. XII, 134.

Pa-

VI, 8; Vili, 9; IX, 82; XII, 130; XV, 13; XVI, 85; XIX. 9 e 124;

Mangiare,
Inf.

dal

lat.

manducare,
134,
si-

67.

Mangiarsi, Inf.
:

XXX1II,62 e

141. Purg. XXIII,

XXII, 75; XXIV, 106; XXVII, 16 e 107; XXVIII, 68; XXXII, 98. Par.

XXXII,

gnifica piuttosto

divorare, mangiare

con avidit.

A man, nelle IV, 44; XXVI, 12. mani, in potere, Inf. XXII, 45; Per le zampe d'un XXXIII, 39.

Manibns
Purg.

o date

lilia

piente.
i

animale, Inf. VI, 17.

Per

est.

il

XXX,
;

21, spargete

gigli

lato, la parte, Inf. VII, 32;

IX, 110;

piene mani

luogo tolto da Virgilio


884).

(/Enervi,
giare, Inf.
ries

Manicare, forma antica per: manXXX11I, 60.


dal lat. barbaro

XXX, 6. Purg. XI, 40 XXIV, 46. A destra mano, A man manca, A ma;

XIX,

41;

XXIII,

68;

XXVI, 110;

Maniera,

maneInf.

no stanca, v. A e Manco, Stanco. Avere in mano, aver in suo potere,


Inf.

derivato da rnanus, Par. XIII, 17.

XXII,

83. Purg. XI, 123.

Aver

Manifestare ,
XTV,
127.
7. Par.

esprimere

man violenta, Inf.

I, 24 XXI, 69; XXIV, Al particip. manifesto, con;


:

Por mano, XI, 40. cominciare alcuna opera, Purg. XVI, 97. Par. XII, 138. Di mano in mano,

tratto di
26.

manifestato, Purg.

XXVI,

successivamente, Par. VI,

8.

Manifesto,
evidente, noto,

chiaro, apparente,

mamues, addomesticato, mansueto, Purg. XXVII,


lat.

Manso,

dal

Inf.

XIV,

18;

XV,

91;

76.

XXIV,

81. Purg. II,


;

48; XV11I, 17 Par. 11,79; V, 114; XII, 74; XV, 80; XIX, 42 XXVII, 120 XXX, 96.
;

123; VI, 33: XI, XX11I, 38 XXX, 69.

Mantaco,
la bisaccia, tice,

forse dal lat. mantica,

antica forma, ora:

man-

Purg.

XV,

51.

Far

manifesto, rivelare, pubblicare,

Par. X, 126; XVII, 128. scere, Inf. X, 25.

Mantenere. Par. XI, 119. Manto, dal lat. mantellum, o


tosto dall'
ali.

piut-

Far cono-

Farsi manifesto,

spiegarsi, dichiararsi, Par.

XXIV,

52.

mantel, il mantello, Inf. XXIII, 67; XXXI, 66. Purg. XIII, 47; XXX, 32. Par. XVI, 7; XXI, 133.
II

quella sostanza che pioveva dal cielo per nutrire gli Ebrei

Manna,

neldeserto, Par. XXXII, 131.


la verace

Onde
il

gran manto, Inf. XIX, 69. Purg. XIX, 104, il manto o piviale che anticamente era divisa della dignit papale,

manna, Par. XII,

84,

vero

come

lo

oggi

il

triregno.

pane celeste, allusione a san Giovan-

Loreal manto, Par. XXIII, 112,

il

252

Manto

Maree/giare.
lungi da Porto Primaro, Inf.
75.

Primo Mobile o quel cielo che col suo moto muove tutti gli altri cieli in
esso compresi.

XXVHI.
se

Marcello. arduo decidere


Tiresia alla quale

Manto,

figlia di

Virgilio attribuisce la fondazione di

Ne pur Mantova, Inf. XX, 55. fatta menzione nel Purg. XXII,
113.

D. ha inteso di parlare del famoso capitano romano distruttore di Siracusa, o d'

un altro Marcello coetaneo e


di Giulio Cesare. Quest' ulti-

nimico

ma

Mantova, lat. Manlua, citt d'Italia


Inf.

che Virgilio tiene come sua patria,

circostanza sembra pi certa se si riguarda al contesto, Purg. VI, 125. Alcuni mss. leggono Metel.
dall'ali, mark, conPropriamente quegli cui commessa la difesa d'un confine, il Margravio. Nel medio evo quest'officio
fine.
:

XX,
II,

93. Purg. vi, 72.


di

Marchese,

Mantovano,
69;
58.

Mantova,

Inf. I,

Purg. VI, 74; VII, 86;


il

XVIII, 83.

Maometto,
mismo,
Inf.

fondatore dell'Isla31

divenne mero

titolo d'

onore.

7/

XXVIII,

e 62.

probabile che D. I' abbia voluto indicare sotto la figura del drago che disf

Marchese, Inf. XVUI, 56, Obizzo II da Este margravio di Ferrara. Gu-

glielmo marchese, Purg. VII, 134,

il

una parte del carro rappresenla

tante

Chiesa, Purg.
dal

XXXII,
lat.

131.

Maraviglia,
Nel
signif. prop.

mirabilia.

margravio Guglielmo del Monferrato, principe giusto e integro che fu tradito da' suoi, e mor in prigione ad
Alessandria della Paglia nel 1292. Messer Marchese, Purg. XXIV, 31 , era

per tutto ci che


Inf.

muove ad ammirazione,

XV, 24;
I,

XXV,

47

XXXIV,

37. Purg.

134

XVI, 33;XXVII1,115.
59.

Par. 1,139; X,

un gentiluomo cosi cognominato Forl e molto dedito al vino.

di

47; XV, 127; XXIV, 107, XXVIII, La sorpresa, Inf. XIV, 129;

Marcio, dal
to, Inf.

lat.

marcidus, corrot-

XXVIII, 54 e 67. Purg. II, 82; V, 8; A XXVIII, 39. Par. XXVII, 139.

XXX, Mrcido,

122. dal lat. marcidus, cor51.

rotto, Inf.

XXIX,

maraviglia, molto, grandemente, Par. XI, 90; XIX, 84. Moltissimi eccellenti

Marco Lombardo,
bardo.

v.

Lom-

mss. leggono meraviglia.

Mardocheo,
69; XIV,

ebreo di cui par.

Maravigliare,
Inf.

maravigliarsi,
II,

XXIII, 124. Purg.

lato nel Libro di Ester, Purg. 29.

XVII,

Ma14; XXVIII, 79, e pi spesso. ravigliarsi, Purg. IH, 29 e 97; VII, 11


;

Mare.
94
90;
;

Inf. II,

108; V, 29: XIV,

IX, 72;

59. Par. Ili, 25;

XIV, 103; XXI, 121 XXVII, 20.


ci
Inf.

XXIII,

XV, 6; XVI, 135; XX, 51; XXIV, XXVI, 2e 105; XXX, 19; XXXIV,
Vili, 63;
75.

48 e 123. Purg. 1,3; 11,10; XIX, 20.


Par. 1,69:111, 86;

Maraviglioso,
meraviglia,

che muove a
XVIII, 135.

XVI,

132.

Grandis-

XXIV,
fig.

39;

XXXI,

X, 90;
signif.

Nel

simo, straordinario,

Inf.

Marca,

dall' ali.

mark, confine. D.
73.

chiama Virgilio mar di tutto e l' immensit senno, Inf. Vili, 7


D.

l'usa in signif. di: contrada, paese,

dell'universo?'?
1,

Purg. XIX, 45;

XXVI,

113.

mar
dell'

dell'essere, Par.

Il

mar

amor

torlo, Par.

antico castello, ora distrutto, situato sulla foce del Po non

Marcano,

XXVI,

62.

Mareggiare ,

detto del

mare

Maremma
muover
XXVIII,
le

al

Martino (Scr).

2.V
Inf.

onde, ondeggiare, Purg.


contrada vicina

Marinaro.
XIX,
20.

XXII,

20.

Purg.

74.
,

Maremma
mare
19;
e

Marino,

del

mare,

Inf.

XXVI,
;

malsana principalmente
fra Pisa e Siena, Inf.

in

129. Purg. 11,15;

XXV,

26.

Toscana

XXV,

XXIX,
:

48. Purg.

V, 134.
margarita; proD. indica con tal
II,

Marito, lo sposo, Purg. VII, 129 XX, 112; XXV, 134. - Nel signif.
fig. il

margherita,
priamente

lat.

papa chiamato
Inf.

marito della
detto

la perla.

nome

la

Luna, Par.

34

Chiesa,
il

XIX,

111.

G.C.

il

neta Mercurio, Par. VI, 127 una delle anime beate, per cagione del suo splendore, Par. XXII, 29.

pia-

primo marito

della povert, Par.

XI,

64.

Marmo,
95
;

lat.

X,

31 e 55.

marmor, Purg. IX,


Al
pi.

Un

argine
6.

Margherita,
Quella

nome

proprio.

costruito di

di cui si parla nel

Purg. VII,

Roccie di
sulla
Inf.

marmo, Inf. XVII, marmo, Inf. XX, 49.

128, Margherita seconda moglie di

Marroceo
XXVI,
96.

Marocco,

regno

Carlo

di

Angi,
di
si

figlia di

Eude

di

costa occidentale dell' Affrica,


104. Purg. IV, 139.

Borgogna duca
gliono che

Niversa. Altri vo-

parli della figlia di Rai-

Marra,
XV,

strumento

rurale, Inf.

mondo Berengario
za,

conte di Proven-

moglie

di Luigi
lat.

IX

re di Francia.

Margine,
d'

un ruscello,

Inf.

margo; la sponda XI V 83 X V, 1
, ;
.

Marsia, lat. Marsyas, satiro che Apollo scortic dopo averlo vinto in un concorso di musica, Par. I, 20.
Marsiglia,
lat.

Maria, nome
na.

proprio. La Madonil

Massilia,

citt

da

notare che

suo

nome come

quello di Ges non trovansi mai nelP Inferno, Purg. Ili, 39 V, 101; VIII, 37 ; X, 50; XIII, 50; XVIII, 100; XX,
;

marittima della Francia meridionale, Purg. XVIII, 102. Marte, lat. Mars. Il dio, Inf. XXIV, 145 XXXI, 51. Purg. XII, 31
;
.

XXXIII, 6. Par. Ili, 122; IV, 30; XI, 71; XIV, 36; XV, 133; XXIII, 111, 126 e 137; XXXII,
19: XXII, 142;
4, 95,

Par. IV, 63; Vili, 132. II pianeta, Purg. II, 14. Par. XIV, 101 XXVII,
;

14
38
;

107 e 113.

Inoltre

indicata

sotto varie appellazioni


genlilf,

come Donna
ec,
Inf. II,

ed pure indicato, Par. XVI, Fino nel 1333 vedeXVII, 77. vasi sul Pontevecchio di Firenze

Vergine, Regina,

94. Purg.

84;

XX, 97. Par. XIII, XXIII, 88; XXXI, 100, 116 e


;

X,41

un' antica statua guasta di Marte, che credevasi essere stato il primo patro-

no odio tutelare della

citt.

Questa

127;
30,

XXXII,

29,

85,

104

119;

XXXIII, 1.- Maria, Purg. XXIII, donna ebrea che nel tempo dell'assedio di Gerusalemme ammazz
suo proprio
figlio

statua fu portata via dall'Arno quando ruppe tutti i ponti, fuor quello di

Rubaconte, nella inondazione del detto anno.


nell'Inf. XIII, 146. Par.

il

per mangiar:

D. allude a questa statua XVI, 47 e 145.


bat-

selo.

Martellare, propriamente:
questa voce indica
il

Marina,
mare
e
la

costa adiacente. Neil'

ulti-

mo

signif., Inf.
II,

V, 98

nel primo,

per colpire, punire in genere, Inf. XI, 90. Martello, lat. marlulus, Par. II,
;
:

tere col martello

Purg. 1,117;

100; VI, 86; IX, 45;

128.

XIV,

35.

Martino (Scr)

per un

uomo

254

Mar tirare
un

Materia.

della plebe, un idiota, illitterato, venuto a caso, Par. XIII, 139.

sost.,Inf. XVIII, 90;

Par.

XXXII,

80.

XX,
:

41 e

108.

Per

maiuscolo,
1

rizzare, Inf.

Martirare, tormentare, martiXXVI 55. Purg. XV,


,

grande, robusto, Purg. VII,

13.

I08; XVII, 132.

Martire, forma meno


martirio
;

usata di

il

tormento, Purg. X, 109.


il

medio evo maisnada, quasi mansioiiata, da mansio, magione genti che appartengono alla casa. La compagnia, Inf. XV, 41.

Masnada, nel
;

Martirio,
zio, Inf.

tormento,
Par.

il

suppli148.

Purg.

II,

130.

XIV,

65.
si

XV,
;

Masso,
Purg.
Ili,

dal

lat.

massa; roccia,
massatinus, de-

Pi spesso D. XV11I, 95

vale della forma con-

70.

tratta marttro, Inf. XII, 61


;

XVI, 6

Mastino,

dal

lat.

XXVIII,

54. Purg. XII, 60.

Par. X, 128; XI, 100;

XXXII,

32.

Al

pi., Inf.

XVIII, 135 IV, 28 V


;

rivato da mansio, nel medio evo; specie di cane, Inf. XXI, 44. Per ti-

116; IX, 133; X, 2: XXI1I, 117. Purg IV, 128; VII, 28 ; XIII, 86. Par. XV1II
123.

ranno, uomo crudele, 46. V. Verrucchio.

Inf.

XXVI 1,

Mastro, v. Maestro. Matelda, nome proprio,


Malhilde. nel Purg.

dall'ali.

Martorare,
lez.

tormentare

cattiva

La donna che D. incontra

adottata da Viviani sull'autorit

di alcuni mss., Inf.

XIV,

48, invece

XXV1II, 40; XXXI, 92; XXXI11, 119, e che comparisce spesso

di maturare, v. ivi.

negli ultimi canti del Purg. rappre-

Marzia, lat. Marcia, moglie di


tone Uticense, 79 e 85.
Inf.

CaI,

senta indubitatamente la Vita Attiva

IV, 128. Purg.

opposta

alla Vita

Contemplativa, rap-

presentata da Beatrice.

probabilis-

gentiluomo pisano che essendosi reso Frate Minore sopport con fermezza e rara pazienza
la

Marzocco,

simo che D.
in

denominasse Matilde commemorazione della famosaconla

tessa Matilde

di Toscana, figlia del

nuova della morte del suo Aglio

stato assassinato, o secondo il postillatore del Codice Caet., decapitato per ordine del conte Ugolino della

Margravio Bonifacio di Toscana, nata nel 1046 e morta nel 1115. Fu essa amica intima del papa Gregorio VII, e
fece donazione alla Chiesa della

maglat.

Gherardesca, Purg. VI, 18. L'Antico solo riferisce che Marzucco abbia vendicata di propria mano la morte del figlio ucciso da certo Federigo da
Pisa. V. Pisa.

gior parte de' suoi vasti possessi.

Matra,

contratto di materia,
Il

materia; antica forma usata da D.


soltanto in rima.

soggetto, Purg.
I,

XV1I1, 37
lat.

XXII,

29. Par.

27,

dove

Mascella,
Inf.

XXVI1I,94.

maxilla. Al sing., Al pi., Inf. XII,


fio-

la Cr.

legge maira,

ma

tutte le altre

ediz. meleria.

78; XXXII, 107.

Materia. Nel
il

signi f. fisico: la

maII,

Mascheroni (Sassolo),
rentino, che uccise

teria, la sostanza, Inf.

XXV,

102 e

suo nipote per


in-

125. Purg. XVIII, 50. Par.

appropriarsene l'eredit, ma fu vece decapitato, Inf. XXXII, 65.

75
to,

VII, 136

XXIX,

22.

I,

129;

Il

sogget-

Maschile, dal lus, Inf. XX, 45.

lat.

mas o mascu-

l'argomento, Inf. XX, 2. Purg. IX, 71 ; XII, 87. Par. I, 12 e 27 X, 27 XXX, 36. L' oggetto d' un voto,
;

Maschio ,

lat.

masculus.

Come

Par. V, 52.

Materno

Mcare.

255

Materno,// parlar materno,Vxxvg. XXVI, 117.

Me. Quando me regime d' un verbo,

sempre regime

diretto o acc.

11

Maire,
lat,

forma antica per: madre, mater. Non si trova che nel siper
:

solo esempio in cui


Inf.

me sarebbe

dat.,

XXIII, 91, poi disser me, trovasi

gnif. fig.

origine, Inf.

XIX,

115.

Matrimonio.
Mattia, voce
Mattia, nome
di

Purg. XXV, 135. antiquata, per: mat-

tezza, pazzia, stoltezza, Inf.

XX,

95.

veramente nell'Aldo, nella Cr. e in tutte le antiche ediz. ma Lombardi e la maggior parte delle ediz. moderne hanno disser mi o mi dissero A Come
;

proprio, discepolo di G. C. che fu eletto apostolo nel

regime del verbo

si

trova nell' Inf.

II,

luogo

Mattina,
mattino,

Giuda Iscariote, Inf. XIX, 94. lat. matutinum, sost. il

33; XIII, 72; XVIII, 119 ; XIX, 72. Purg. I, 29 e 77; II, 78 III, 24 ; V, 9;
;

Da

Inf. XV, 52. Purg. IX, 14. mattina, sul mattino, Par. XXXI,

Vili, 15; IX, 30. Par. 1,85; II, 6; IV,

7; XVI, 6; XVIII, 19; XXXI, 66, e Come affsso al verbo pi spesso.

118.

Mattinare, verbo
141.

attivo

cele-

trovasi soltanto in rima, calme, Purg. Nelle esclamazioni oh me VIII, 12.

brare con un culto mattutino, Par.

Mattino,
37;
l'

lat.

matutinum,
II,

Inf.

XXVI,

7.

Purg.

13.

1,

Talvolta XX VII, 121. ripetuto senza necessit e me convien partirmi, Purg. XVI, 143.
dolente, Inf.

Per:

Nella rima D.

si

serve una sola volta

Oriente,

la

parte orientale del cielo,


lat.

Inf.

XXVI,

124.

dell'antica forma mee per: me, Inf. Si costruisce con tutte XXVI, 15.

Matto,

forse dal

mattus usato

per madidus, ebbro, o dall' ali. malt, rifinito, stanco folle, insensato, Inf.
;

a me, Inf. III, 7,13, 34 e 76 IV, 19, 31, 76 e 98. Purg. Vili, 15, e contra me, quasi ad ogni pagina
le prep.;
;

XI, 82; XXVIII, 111. Purg.


Par. V, 80; XVII, 64.

Ili, 34.

Inf. I,

46

da me,
;

Purg.

I,

87

VII,

27
I,

Mattutino.
90. Par.

Purg.
108.

115; XII,
91 e 141.
frutti

XXXII,

Par.

Maturare. Purg. XIX, XXV, 36. Siccome


i

ma-

T, 65. Purg. I, 31 ; III, 123; V, 89, 127 e 133. Par. 1,73; III, 112 IX, 99 XVI, 37, e spesso fra in me, Par. XX, me, Purg. IX, 25
;

- di me, Inf.
;

Vili. 111

XXII,

35, e pi spesso

turando s'ammolliscono, D. si vale di questa voce nell* Inf. XIV, 48, nel signif. di domare, vincere V orgoglio
:

31 lunghesso me, Purg. XIX, 27' per me, Inf. 1,126; IH, 1 a 3; IV, 79. r Purg. Vili, 71. Par. Vili, 72;

o l'ostinazione.

46; XVII,

Maturo. Purg. XXVI, 55. Par. XIII, 132: XXII, 64; XXVI, 91. Perfetto, compito, Par. XXXII, 22.

sovra me, spesso Par. IX, 17 ver me, Purg. Vili, 52. Par. 1,101 li, 28; IX, 14 verso me,
6, e

XV

Par. XVII, 107.

Mazza,
32.

dal

lat.

massa,

Inf.

XXV,
:

Mazzerato, lat. maceratus, per annegato, gittato in mare,Inf.XXVHI,


80.

Me', per: meglio, avv., Inf. 11,36; XIV,36;XXX1I,15. Purg. XII, 68; XVI, 125; XXII, 74; XXXI, 43. Par. XXVI, 79. Come sost. per il tuo
bene, per
il

tuo vantaggio,

Inf. 1,112.
:

'Mlio,
1

v.

Ambo.
me
dizione elittica

Mcare,
per
:

verbo

tolto dal latino

an-

Disser

dissero a

me

per non da alterare

il

testo antico.

256

Meco

Melegro.
petrifichi
il

dare, passare per... o da un oggetto a un altro, escire, Par. XIII, 55 XV,


;

temerario che

s'

inoltra

verso

la loro porta.

Ma quale

il

si-

55; XX1I1,79.

gnif. allegorico

sul quale lo stesso


letto-

Meco, lat. rnecum, latinismo ancora usatissimo, per: con me, Inf.
IV, 91 ;X,56;XV1I1,44;XXI1I,83; XXVII, 23 XXVIII, 86 XXXIII, 39,
;

Poeta invoca l'attenzione del

re?

Gli antichi comentatori

credono

esser
suali

Medusa
il

figura de' diletti sen-

cui aspetto

dove

Aldo, la Cr. e la maggior parte delle antiche ediz. leggono con meco,
I'

der l'uomo;

ma non

pu sedurre e peravvertono che

dicijionpu esser quistione nella


parte inferiore dell' Inferno e che i peccati carnali sono puniti nei cerchi
superiori dei quali
il

idiotismo fiorentino rigettato da

Ugo
; ;

Foscolo e dalla Nidob. Purg. IX, 10 XI, 43 XIII, 141 XIX, 20 XXII, 21
;
;

XXIII, 116; XXIV, 41 e 74;


56;
2-4.

XXVI,

perati
in cui

pericoli.

Siccome

Poeta ha gi suil cerchio

XXX, 123; XXX1I,101; XXXIII, Par. X, 8 XX, 55 XXII, 53. Meco contraddire, essere in contradi;
;

entra ora D. quello in cui

zione con me, Par. IV, 99.

Della

sono puniti gli Eretici, si potrebbe per avventura arguire che Medusa sia da lui fatta figura del dubbio o
dell' eresia'

mia opinione, Purg. XXIX, 105. Medea, figlia di Aete re della Colchide, rapita e poi abbandonata da
Giasone,
lnf.

naccia la vita

che spegne la fede e midell' anima. Tale pure

XVIII, 96.
lat.

Medesimo e Medesino, dal


metipse, Inf. IV, 39; VIII, 63;

principe Giovanni di Sassonia, che mi sembra se non evidente almeno preferibile a quella del'opinione del
gli altri

XIV,

comentatori.
delle

XV, 74; XVI, 116; XyiII, 105; XXIV, 105 ;XXXT, 1. Purg. III, 63; XVII, 57; XXVI, 50. Par. V, 84; IX, 34; XXIII, 69; XXIV, 104; XXVI,
49;
19;

Mee. v. Mb. Megera, una


IX, 46.

Furie,

Inf.

Meglio, lat. melius,


101
;

avv.,Inf.

XIV,

XXX, 27. Medicina,

il

rimedio che guari-

sce, Inf.

XXXI, 3. Par. XX, 141. Medicina (Pier da). Medicina nome d' un borgo fra Bologna e Imo-

Purg. VII, 88; XX, 72: XXIX, 72 Par. X, 38; XI, 96; XV, 66 XXVI, 104. Come add. miglio-

XVI,

18.

re,

Purg. VII, 101.


antica forma per
:

Melanesi,

Mi-

Piero che era d'una famiglia potente di quel luogo, era noto come
la.

lanesi, Purg. Vili, 80.

Melano,
forma, ora
l'
:

lat.

Mediolanum, antica

seminatore
di

di discordia fra

Signori

Milano, citt celebre del-

Ravenna

e di Rimini, Inf.

XXVIII,
;

Italia superiore, disfatta


I

da Fede-

73.

rigo

Medusa,

una delle Gorgoni


che

la

sopranominato Brbarossa nella. 1162, Purg. XVIII, 120.

cui testa troncata da Perseo cangiava


in pietra quelli vi affissavano lo

Melchisedecta,
Salem, Par. Vili,
sis,

re e pontefice di

125

(Lib.

Gene-

IX, 52- Questo luogo uno dei pi oscuri della D. C. Il signif. letterale ne chiaro. Le Furie

sguardo,

Inf.

xiv).

Mle,

contratto di miele,

lat.

mei,

Purg. XVIII, 59; XXII, 151.

non avendo ardire di {asciar il ricinto loro assegnato minacciano di far venire la Gorgone onde il suo aspetto

Melegro,
di

lat.

Meleagros, figlio

Eneo

re di Calidone la cui vita ditizzo di

pendeva da certo

carbone che

Melisso
la di lui

Meno.

237
131
,

madre

fece

consumare per
22.
dell' isola

XXXII,
fine).

v.

Stazio (Theb., vm,


del

in

vendetta, Purg.

XXV,

Melisso,
di

filosofo

greco

Menare,

lat.

medio evo miInf.

Samo, Par. XIII,

125.

nare; condurre, guidare,


XIII, 131;

1,18 e

matus, albero, Purg. XXX11, 73, dove figuradi G. C. Melode, lat. melos, antica forma
poetica per
:

Molo,

lat.

133; V,78; Vili, 103; IX, 5; X, 62:

XV,47;XVIII,51;XXVII1,

melodia, Par. XIV, 122;

111. Purg. IV, 120; VII, 47 e 62; XXIII, 73 e 122; XXXI, 109.

46;

XXIX,

XXIV, 114; XXVIII, 119. Melodia, canto, Purg. XXIX,


il

Par. IV, 66;

X, 95; XXI, 131


47.

54;

XXXI,

XXVI,

22. Par.

XIV, 32; XXIII, 97 e 109.


dell'

Membro,
bro
virile

uomo

e degli ani-

mali. Al sing., Inf. VI,24,eXXV, 116 l'i membro che /' uom cela, cio: il mem;

via, Inf. V, 32 e 43; XI, 71. - Muovere, impegnare, Inf. XXVI, 88; XXIX, 76 e 79. Purg. XXIlf, 74.

Trascinare, portar

Inf.

XXVIII,

19.

Muovere

le

membra
:

in

modo analogo
Inf.

Al

pi.

alle loro fun7ioni

le

raramente membri, Inf. XVI, 10 pi spr-sso membra, Inf. IX, 39 XI1I, 90: XVI, 65; XX, 42 XXV, 60 e 75
; ;
;

braccia,

IX,

83;XXXl,96-le gambe, Inf.XXXIV, 63 - gli occhi, Par. XXXI, 47 la Per ultimo striglia, Inf. XXIX, 76.
le

XXX. 24 Purg. V, 47; XII, 33; XIX, 11 XXV, 40 e 60; XXXI, 30. Par. I,
:

arti, esercitar le arti,

Inf.

XXVII,

77.
di
:

Al

fut.

21
in

li,

134

XI, 108

rima membre,
:

nel signif. di

e talvolta ma XXIX, 51 e membro d'una comuInf.

trovasi merr, contratto


VII, 47
ti

mener, Purg.
contratto

Men-

renii

di:

meneremo,

Purg.

XXXI,

109.
lat. mendax, mentitoXXVII, 53.

nit, Purg. VI, 147.

Mendace,
le

Membruto,
Purg. VII, 112.

che ha
Inf.

membra
67.

re, falso, Par.

grosse e vigorose,

XXX IV,
:

Mendicare. Par. V*l, 141. Mendico, povero, mendicante,


Par. XVII, 90

Memorare,
Memoria, la
Purg.

voce latina

la

ri-

cordanza, Purg. XXIII, 117.


facolt di ricordarsi,
II, 107; XX, 147; XXV, 83; XXVIII, 128; XXXIII, 125. Par. 1,9; IX, 126 XIV, 103 XX, 12; XXVIII, 10; XXXIII, 57 e 73. - La ricordanza che rimane, Inf. Vili, 47; XIII,
; ;

nante;
h:

Mene, Men, precedendo consoMen' precedendo vocale e la


mi ne,
Inf.

XIX,
Par.

128. Purg.

XVI, 12; XVII, 116; XVI, 38 e 54. I, 90


;

XVI,

6.

spesso

Meno, e precedendo a consonante Men, lat minus, avv. Inf. Ili,


; ;

77;
16.

XXIV,

84;

XXX,

135. Par.
11.

XIX,

Al pi., Purg.

XXXI,

Aver a mememoria, Purg. IX, 15. moria, rammentarsi, Purg. Xlll, 127.

40; V, 2: XI, 84; XIV, 26 XIX, 16 XXVI, 27; XXXI, 10. Purg. 11,133;

123:

IX, 17; XIII, 66: XXIII, 7; XXV, XXIX, 57: XXX, 46. Par. IV,
;

Meit,

v.

Mure.
il

Mena,
39.

da menare,
il

movimento,
Inf.

l'attitudine,

contegno,

XVII,

65: XVI, 11 XXVIII, 77. -hi meno, sottinteso: tempo, Inf. XXII, 24. Venir meno, svenirsi, Purg. V 40
,

Per:
83.

la

specie in genere, Inf.

Inf.

XXIV,

Spegnersi,

Non aver
4.

V,

141.

Sparire, Par. XIII,

9.

morire, Purg.

XX,

53.

Menalippo,
ciso da Tideo
all'

tebano, che fu ucassedio di Tebe, Inf.

forza di... Inf. IV, 147;

XXVIII,

Purg. XIV, 96.

Comr

17

258
add. minore,
Inf.

Mensa

Mercare.

Aver per meno, VI, 90; X, 137 pregiar meno, Par. XXII, 137. Co-

XXX,

142-

Purg.

mentatori esaminava la mente sua del cammino, mi sembra anco pi strana.

Meni ire.
95
;

me

sost.

il

meno,

il

minore, Purg. VII,


Purg. XIII, 27;
5.

XXIX,
mente

100. In
si

78. Par.

XX Vili, 65. Mensa, la tavola,


39. Par.

go

XIX, 54. Par. IV, quesf ultimo luotrova solo in Benvenuto


:

Inf.

e in alcuni mss. lez. adottata da Viviani e

XXV,

V,37; XXIV,
dal
lat.

Romanis

tutte le altre ediz.

IMenMola,

mensa, membro

d architettura, Purg. X, 131.

leggono ed altri, sebbene il contesto favorisca senza dubbio mente.

Mente,
l'

lat.

menu, l'intelletto del-

Mento,
X,53;XX, 24; XXX,
XIII, 102;

lat.

mentum,

Inf.

IX, 99;

uomo,

Inf.

XX,

105;

XXX,

21

12;
57;

46;

XXXI, 55. Purg. II, 117; IX, 16; X, XV, 60; XXIV, 102. Par. II, 29;
XXI,
16; XXIII, 42;

XXV, 45; XXVIII, XXXIV, 53. Purg.


73.

XXXI,
I,

VII, 22 e 52; X, 63; XII, 59;

Mentovare,
nare, Purg
84.
lat.

ricordare, menzio-

XXV,
XXXI,

136;

XXVU,

92; XXVIII, 3;
68.

intelligenza celeste, un angelo, Par II, 131. L'intelligenza suprema, Dio, Par. XVIII, 118; XIX,

57; XXXIII,
l'

Mentre,

dum,
;
;

inter,

onde

Una

antico domentre

Por mente o driz53; XXVII, 110. zar la mente, fissar l'attenzione, Purg.
1,22, IV, 112;
VIII, 142;

guito da che, Inf. I, 31 XII, 27; XIV, 36; XVII, 41 e 97


; ;

quasi sempre se61 V, 96 Vili,


;

XXV, 34 e 118; XXVI, 80; XXVlli, 28; XXX1L73. Purg. 11,26; III. 55;
XXVI,
Senza
Par. VII, 60; X, 97; XX, 35; XXIII, 1; 1. Par. XIII, 3; XXV, 122.
che, Inf.

nel
108.
Inf.

XXVI, 9. Par. II, 29; XXIV, 14. Darlamente, medesimo signif., Purg. XXXII,

La memoria, la rimembranza, II,6e8;IlI, 132; VI, 44 e 89;


XX Vili,
5.

X Vili,
60.

XXI, 22; XXII,

XWI,
;

1.

40; XIX, 118; Purg. XXIII, 59. Fino a che, Inf.


122.

X, 127;

Purg. Vili, 15.


81
;

XIII, 18

XXXIII,

132. Purg.

Par. IX, 104;

XIV,

XVII,

91

XX VII,
che, Inf.

136. Par.

XXV,

- Tanto
1,

II,

26

XX, 7. Avere
Inf.

IX, 34.
alla

a mente, ricordarsi, Recare a mente, richiaInf.

XV, 86 XXVII,

73. Purg.

86;

III,

135; XI, 86;

mare
VI, 6

memoria,
e nel

XI, 106. Purg.

63. Par.

durre a

medesimo signif. rimente, Purg. XX1U, 115. Par.


a mente, ram-

XX 111, 106; Menzionare , dal


XV,
;

XX, 61;XXV1I, XXVI, 123.


lat.

menlio,

Purg.

45.

XXIII,

51. Tornare

mentarsi, Par. IX, 104.

Risensarsi,

Menzogna,
XVI, 124

dal lat. menliri, Inf.

XX, 99; XXIII,

144. Purg.

riprendere conoscimento, Inf. VI, 1. AI pi. il conoscimento degli uo-

XX, 64. Par. XV11,127. Meraviglia, lat. mirabilia,

lez.

mini, la memoria, Inf. XXIX, 104. Par. XVII, 14; XXXII, 64 e 89.

adottata dalla Cr. e dalla maggior parte delle ediz., Inf. XXXIV, 37, ma

Nel luogo Esaminava Cr. o Esaminando Nidob. del cammin la mente, Purg 111, 56, sembra che bisogni ammettere, essersi D. servito dell'arditissima metafora la mente del

non se ne vede

la

ragione, avendo

negli altri luoghi sempre maraviglia v. ivi, e cos pure 1' Aldo.

Meraviglioso, v. M ara viglioso.

per:

la la

natura, la

cammin, qualit del cammi-

Mercare,

lat.

mercuri, mercan-

no;

costruzione

ammessa

dai ce-

teggiare, trafficare, Par. XVI, 61. J/eratr.s, esser venduto, Par. XVII, 51.

Mercatante

in

Messer.

259
contratto di meritorio,
65.

Mercatante,
lnf.

dal

lat.

mercari}

XXVII, 90. Ve reato. In


di

Meritdro, rima, Par. XXIX,

particolare

il

Mer-

Merlo,
XIII, 123

lat.meru?us,uccello, Purg.
di origine ignota,

catovecchio
121.

Firenze,

Par.

XVI,

Merlo,
lat.

membro
6.

Merce,
opere.

merce, la mercanzia,
:

di fortificazione, Purg.

XX,

Par. XI, 123 per metafora

le

buone

Mero,

detto

dell'acqua; pura,

Merc,
dal
lat.

accorciato

di

mercede,

della chiara, limpida, Par. IX, 114 luce: chiara, risplendente, Par. XI,

merces, sost. La ricompensa,

Purg.

XX,

37;

XXIX,

39.

18;
60.

XXX,

59

Il

Come caso XXXII, 73. assoluto suo merc, per sua grazia o favore, lnf. II, 91. Merc Hi... Purg.
rito, Par.

me-

XVIII, 55

d' un sorriso, Par. XXIII,


;

degli occhi,

Par.

VI, 129. Par.

I,

56;

XV.

53;

XXXII,

73.

Mertare, contratto di meritare, Purg. XVII, 105 XXI, 90. Mrto, contratto di merito, lnf.
XVIII, 45 e 60. 37; VI, 119; XIV, 33; XXV, Per iro69; XXIX, 62; XXXI, 69. nia l'errore, Par. XXX, 147 onde la punizione, lnf. XXX], 93.
;

Mercede, lat. merces, il merito, e specialmente: le buone opere, lnf. IV, 34. Par. XXI, 52; XXVIII, 112

IV, 49. Purg. XI, 18


Par.
Ili,

Il

La ricompensa del merito,


XI, 110;
il

il

sala-

rio, Par.

XX,

108.

Mercurio,
ma

Dio, Par. IV, 63.

Mescere,
mente
12.
:

lat.

miscere
l'

cielo di Mercurio,

secondo

il

siste-

mescolare. D.
:

propriausa nel si,

tolomaico, Par. V, 6 e 7. sterco, materia fecale, lnf. XVIII, 116; XXVIII, 27.

gnif. lat. di

dar da bere, Par. XVII,

Merda,

Merdoso,
XVIII, 131.

coperto

di

merda,

lnf.

Meschino, dall' ebreo mika, povero, sventurato. D. l'usa nel signif. di servo, schiavo. Perci le Furie
:

Meretrice. Nel
puttana. Nel
fig.

signif. prop.

la

sono dette
dell'

le

meschine della regina

l'invidia, lnf. XIII, 64.

Mrgere,
sa re.

verbo

tolto dal lat. al

e i eterno pianto, lnf. IX, 43 Dannati i meschini del Diavolo, lnf.


115.

perf. merse, Purg.

XIX,

120, abbas

XXVII,

Meschita,

ora

Meridiano,

Par. IX, 86. Add. m?ridian cerchio, cerchio che forma il meridiano, Purg. Face meridiana, che splende II, 2.

sost., Purg. IV, 138.

sa de' Mussulmani. D.

moschea, la chiechiama cos le

torri della Citt di Dite, lnf. Vili, 70.

il

Mese,
;

lat.

XIX, 103 XXIX,


Purg.

mentis, Purg. II, 98; 54. Par. XXV, 102.

come

sole sul meriggio, v. Face,


lat.

Par. XXXI1I,10.

Merigge,
giorno.
IL

meridies

; il

Mezzo-

Mcssaggicre, dal lat. mittere t Il, 70; XXX, 18. Messaggio, dal lat. mittere. l

cerchio di merigge,
il

XXV,
80.

2; XXXIII, 104,

Purg. Meridiano.

messaggiere, Purg. V, 28. stoli, Purg. XXII, 78.

Gli Apo:

Meritare,aver

Acquistar meriti di buone opere, Purg. XVUI, 65. Par IV, 21.

merito,lnf.

XXVI,

Messer, dal lat. meus e senior; antico titolo d' onore, or disusato Signore. Messer Guido, lnf. XXV III, 77, Messer Marchese, Purg. v. Guido.

Merito.
42.

Purg.VII, 19. Par.XXXlI,

XXIV,

31, v.

Marchese.

260

.Messo
lat.

Mezzo.

Messo*

missus. Propriamente

XXXIV,

10. Purg.

XVII, 117; XV111,

pai ticip. di mettere, v. ivi.

Comesost.

un inviato,
30
;

Inf.
;

IX, 80. Purg.


Juno, per
:

XV,
arco-

73.

// messo

XXX,

10

XXXIII,
di

44. Par. XII,


I*

baleno, Par. XXVIII, 32.

Mestiere.
rium,
Inf.

Purg. Vili, 114


lat.

108; XXVII, 15; XXVIII, 54. Par. IV, 94; vili, 84; IX, 19; X, 113; XXII, Nel luogo del 109; XXXIII, 132. Purg. XIII, 154, preferisco metteranno a perderanno, v. Perdere, dando

emettere

il

signif. di:

quasi sempre mestieri,

ministelo pi

arrischiare.

Per

avventurare^ mettersi in ca-

XXX,
i

108.

Per

forma con verbi avere e fare delle locuzioni che significano aver bisogno, esser necessario, 0, spediente. In detto signif. con essere, Inf. XXI,

Metter co, mino, Inf. XXX, 84. v. Co, detto d' un fiume, cio gir tar:

si, Inf.

XX,

76.

XVI,

65.

Metter fuori,
21.

Purg.
la

Metter in cura,

muover

voglia, Par.

XXVI,

Metter in

66

XXIII, 119;
1,

XXXI,
III,

110; XXXIII,

18. Purg.

92;

39; Vili, 114;

XIV, 87; XXXI,


Inf.
Inf.
Il,

15.

Metter in metro, fuga, Inf. XXX, 72. cio in versi, in poesia, Inf. XXXIV,
:

Con
10.

68. Par. VJ1I, 83. 90. Par.


lat.

- Con

avere,
fare,

10.

vanda, Par. X, 25.


sermoni,
Inf.

Metter innanzi, porger una vi Metter in obblio,

Metter in

XXVIII,

XIV,

trascurare, Purg. X,90.

Mesto,
traslato

mmlus,

triste, tor-

XXXII,
35.

mentato, Inf. 1, 135; XVII, 45. -Per una selva detta mesta cio
:

in lunghi discorsi.

Metter voci,
Mettersi,

67,

implicare
gricol-

dare, Purg.

XIX,

che spira tristezza,

Inf.

XIII, 106.

locarsi, rendersi, entrare, ec. Inf. IV,

Metani
Par.

limite, Purg.

XIV,

144.

XIX,123;XXV11, 108. Metafisico, al pi. ferri. metafisice, per: metafisiche, Par. XXIV, 134. Metallo. Inf. XXIX, 137. Purg. IX, 135; XXIV, 138. Metello, il tribuno che fece ogni
suo potere per impedire a Giulio Cesare di spogliare
il tesoro pubblico, Purg.lX, 138. (V. Lucano, Phars., in,

23; XIII, 2; XXII, 105; XXVI, 100 e 109; XXXIII, 55. Purg. 1,63; XVIII, 141; XXV, 94; XXVII, 46. Par. Il,
5;
Inf.

XXV,

V, 95; VII, 21 IX, 66; X, 59; 109. Costruito con avere,

XXXIII,

33.

Mettersi a., co61.

minciare,
Par.

Inf.

XXII, 53; XXIV,

1l4esegg).

Metro, nel
Inf.

signif.

Purg. XXVII, 51

prop. la misura,

onde:

il

verso,
9.

XXXIV,
est.
il

10.

Par.

XXVIII,

Il XXVIII, 131. partici p. regolarmente messo comp, Inf. V, 12; VI, 47; XXX, 84; XXXIII, 33 e 55. Purg. 1,63; XVII, 117; XV1I1, 108; XIX, 35; XXVII, 15 Par. IV, 94; X, 25 e 113; XXII, 109; XXXIII, 132. -

Di rado in rima miso, Inf.

XXVI,

54.

Per
89.

modo

di esprimersi, le
;

pa-

Par. VII, 21.

role che si usano, Inf. VII, 33

XIX,

Mezzano, che nel mezzo,


XXIX,
110.

Purg.

Metropolitano,
Par. XII, 136.

1'

arcivescovo,

Mezzanotte, v. Mezzo. Mezzo. Inf. VII, 128. Eccettuato


Rossetti e forse anco Guiniforte, tutti
i

Mettere,
in tutti
i

dal

lat. miltere.
:

Mettere

suoi signif. di
;

porre, collo-

cementatori

in

questo luogo spie-

ec, Inf. Ili, 21 V, 12; XIII, 127; XIV, 73; XIX, 72; XXII, 40;
care,

gano mezzo nel signif. dell' umido, 0, la palude, il che pare confermato dalla

XXVI,54;XXIX,

110;

XXXII, 36;

ripa secca posta in opposizione con

Mezzo
timtszo che
derivato dal
in
lat.

Michele.

261

questo miUt.

signif.

credo

struzione per lo

meno

straordinaria

mezzo,
fi

lat.

medium,
141
41

sost., Inf.

I,

sarebbe forse meglio scrivere in mezza la caldaia, come nei luoghi sopra
allegati. Purg. 11,57;
;

IX, 48: X, 134; XVIII, 4 e 26;


;

XIV,
;

16;

XV,
148.

XX,67e83;XXII,

XXXI,
;

62;

XX XII,
Par.

73;

XXXI V,

e forse VII,

7; XIX, 20 XXII, 131 Par. XXXII, 41.

XXIV,
met,

XXVI, 28. XX, 37; XXI, 80; XXVII, 107; XXIX, 35 XXX, 4. - La metn, Par. XXVII, 117. L'intermediario, Purg XXIX, 45. Par. XXV1I,74; XXXI. 78. Senza mezzo, immedia128. Purg. Vili, 33 e 137
;

mezzo
VII, 72

(a)

nella

Purg.

Mezxule,
del

dal

lat.

mezzo nel fondo


22.

d'

medium, la doga una botte, Inf.


forma dei casi

XXVIII,

mi,

dal lat. mihi,

tamente, Par. VII,

67,

70

142;

obliqui del

XXX, 122. Mezzo,


87.

pronome io. (Juesta forma regge sempre un verbo e non mai


una prep. Corrisponde al dat. e all' acc. ed ammette l'apostrofe ogniqualvolta trovasi davanti ad una vocale o alla h. Trovasi al dat. prece-

add., Inf. VII, 35;


Inf.

XXX,

li

'mezzod,

XXIV,
si

3, dice:

Le lunghe
al
la

notti dell'inverno si ac-

corciano per

modo che

avvicinano

punto
in altri
si

in cui

non tengono pi che


intiero di 24 ore
al
; :

dente a tutte

le

consonanti mi,
II,

Inf. I,

met del giorno


termini

34, 44, 45, 52, 62 e 90;

86

punto

in

cui

il

sole

Sicequinozio. come anticamente dividevasi il giorno, cio lo spazio di tempo compreso


all'
il

avvicina

72 e 135, e cos ovunque. dendo a vocale e alla h, m' ,

III, 54,

Prece1,15,

Inf.

20,41 e 87;
affisso del

II,

Ilo e 136,

ec Come
67 e 83
;

verbo,

Inf. I, 59,

tramonto del sole, in quattro parti, ognuna di tre ore, mezfra

levare e

il

que.

II,

56, 81 e 82. Par.

XXVI, 43,

e ovun-

za

terza, Inf.

XXXIV,

96,

il

mezzo

nante, Inf.

AH' acc. precedendo a conso1, 2. 58, 60, 88, 92, 113 e


10, 12, 40, 51,53, 65, 72, 74,

della

un' ora e

prima parte del giorno, cio mezza dopo il levar del sole,

133;

II,

Purg. IV, 42; VI, 143; XII, 44; XV, 6 e 121 ;XV1II,76;X1X, 42; XXIX,
54.

92,102,117,130, 133, e ovunque. Precedente a vocale e alla h, m', Inf,


II, 4, 7,

In

34 e 93, ec.

Come
113;
Purg.

affisso
III,
II,

mezzo,

fra

due,

Inf.

XVII,
cerchio,
Inf.

del verbo, Inf. 1,89;

li,

5;
77.

S3. Purg. IV, 79,

l'Equatore.

dove mezzo
I pie di

VI, 41
Par.

XXXIII,
85.

64.

XXV,
70.

52.

mpzzo,
Inf.

XXIV,

Per proprio

idioti-

Quel di mezzo,

XII,

una prep.
quale
di
si

Spesso m<>zzo, preceduto da e seguito da un sost. al


riferisce,

della lingua questo pron. talvolta unito al verbo essere: Mi sono,


io

smo

sono,

Inf.

forma una specie prep. e significa: del, al, per il


in
;

XXVII,

101

109 a pensare, Inf. XVI, 56. - Con


la particella ne, v. ivi,

- al verbo slare, Inf. VII,


forma mene o

X, 74. Purg. XXIV, 52

mezzod...
94
:

mezzo

di..
;

Inf.

XIV,
29.

Nella dizione in
Inf.

XIX,

XXXI, 43

XXXIV,

mezzo

la caldaia,

men, v. ivi. Ulia, v. Mio.

XXI,

56, mezzo,

sarebbe sost. e

michele,
Inf. VII, 11.

caldaia genit. Per evitale questa co1

san Michele Arcangelo,. Purg. XIII, 51. Par. IV, 47.

Questa costruzione propria fiorentina e comunissimo.

262

Michele Scollo
Inf.

Minoi.

Michele Scotio.
v.

XX,

116,

Scotto.

83, sembra che milizia si riferisca a V avara povert di Catalogna, e che


significhi
:

Michel Zanche.
XXXIII, 144,
v.

Inf.

XXII, S8;

avrebbe bisogno

di

cavaIl

Zanche.

lieri, di soldati

meno

avari.

ser-

Sanie, moglie di Davide, Par. X, 68 e 72. (V. Sa-

Micol,
ii,

figlia del re

vizio

militare, nel signif. cristiano,

Par. V,117.

muel,

6)

Mida, re di Frigia, Purg. XX, Mie, Mici, v. Mio.


Mietere, verbo
la

106.

tolto dal lat., far

Mill.-. Inf. V, 67; Vili, 82; IX, 79; X,118; XII, 73; XVI, 102; XX, 64; XXI, 113; XXVI, 66; XXXI, 118; XXXII, 70. Purg. Ili, 68 VII, 80; XI,
;

msse, raccogliere, Purg. XIV, 85.

Migliaio,
si,

dal

lat.

mMiarium,
Al
pi.

per:

106; XVII, 15; XXI, 96; XXIV, 131 ; XXVII, 26; XXXI, 118 Par. IV, 78;

miglio, un miglio

d' Italia,

Purg. XIII, 22.

mille pasmigliaia,

V, 103; XI, 65; XVIII, 103; 78; XXX, 113; XXXI, 131.
milia, Inf.

XXVI,
Al
pi.

Purg.

XXII,

36.

Par.

XXIII, 28;
un

XXVI,

112-

XXIX, 134. Miglio, dal


presso
di

Millsmo,
lat.

contratto di millesimo,

mille, millia,

miglio o lega d'Italia che equivale


a poco al quinto d'un miglio Allemagna Trovasi solo al pi. mi-

uno spazio di mille anni, Par. XX, 129. Add. la millesima, la pi piccola parte, Par. XXIII, 58. Minaccia, dal lat. del medio evo
sost.

glia nella D. C. Inf.

XXIX,

9;

XXX,

minicia, per: mino?,

Inf.

XVII, 89.

86.

Purg. XIV, 18. Par.


1.

XXX,

80; In rima milia, per: miInf.


;

XIX,

glia, Par.

XXVI, 78. Migliore, lat melior,


1, 1
;

XIV,

XXI, 132; XXIX, 26 XXXI, 44 Purg. XII, 46. Mincio, fiume che parte dal lago di Garda e si gitta nel Po, Inf. XX, 77.
luf.
;

Minacciare,

67. Purg.
1.

VI, 68

VII, 120

XX,

Minerva, la
Par.
Il, 8.
il

Dea, Purg.
pi

XXX, 68.
Par.

Par.

I,

35 e 40; XXII, 136;

XXX,

85, e pi spesso.

Come

pregio, Purg. XXVI, 98. Inf. VII! ,76.

sost., di pi
1

Minimo,

piccolo,

migliori,

XX

XXXI, 138. Ministro,


rio
;

contratto di minisle-

Milia,

antica

forma del
miglio, v. ivi.

pi.

di

l'uffzio, Par.

X, 117.
il

mille, v. ivi, e di

Ministrare,
vizio, Purg.

servire, fare
59.

ser-

Militante, epiteto dato


sa,

alla Chie-

XXX,
lat.

Par.

alla

XXV, 52, per opposizione Chiesa trionfante; supponendo


in cielo,

Ministro,
1'

minister
i

il

ser-

vente. Cos sono detti

Diavoli nel-

questa

quella in terra.
signif.cristiano,

Militare, in
battere per
la

com-

Come sost., Par. XXV, 57.


Milizia,
stiani, Par.
i

Chiesa, Par. XII, 35.


militi

Inf. XX1I1, 56 gli Angeli nel 11 Sole Purg. I, 99; XXX, 18. detto Ministro maggior della Natura,

Par.

X,28.

Al

femm. Ministra, D.

dei

IX, 141. Heati e degli Angeli,


Purg.

La milizia
la

primi Cridei

d questo nome alla Fortuna, Inf. VII, alla giustiziadivina, Inf. XXIX, 78

milizia cele-

55.

ste,

XXXll,
43;

22.

Par. XVI11,
2.

124;

XXX,
130.

XXXI,

Minoi, Minosse

re di Creta. Pare

La

di-

gnit di cavaliere,

XVI,

Par. XV, 140; Nel luogo del Par. Vili,

che D. abbia presa questa forma dal gen. lat. Minois. La figlia di Minosse,
Par. XIII, 14, Arianna.

Minore

Mirrare.

263
:

Minore,
il

pi piccolo, e con V art.,


;

rebbe

il

senso
*

miei compagni

d' in-

pi piccolo, Inf. 11,78

V, 45; VI,

fortunio.

105;

XXXII,
ni.

XI, 49 e 64. Purg. 30. Par. VI, 120.


i

XX, 120;
Frati Mi-

Mira, piccolo luogo nel padovano, Purg. V, 79.


Mirabile,
bile, Purg.

nor, Inf. XXIII, 3, sono

Come sost.

Francesca-

maraviglioso, ammira117. Par. 11,25; XI,

il

minor, un inferio-

XXX,

re di condizione, Purg. VII, 15.

96; XXII, 96; XXV|1I,76.

Alino*,
Inf.

il giudice dell Inferno, V, 4 e 17; XIII, 96; XX, 36;

Mirabilmente.
XXI,
6.

Inf

XX

11

In

modo miracoloso,
Par.

cio:

XXVII, 124; XXIX,

120. Purg. 1,77.

per divino potere, Purg.

Minotauro. Inf. XII, 25. Minugio, del quale trovasi


tanto
il

Miracolo.
sol-

XXV, 86. XXIV, 107.


XVIH,
63,

Una
cio

pi.

le

minugia,

Inf.

XXVIII,
gli

cosa ammirabile, Par. Beatrice.


:

25, le budella, gli intestini.

Minuzie

(le). Par XIV, 114,

a'omi che vagano in un raggio che penetra nell'oscurit.

di sole

Miraglio, da mirare ; per: specchio, Purg XXVII, 105. Voce antiquata. La Cr. e le ediz. che la seguitano leggono ammiraglio, v.
ivi.

Mio,
123;
II,

lat.

mens,

Inf. 1,

25, 35, 85 e
;

Mirare,
considerare,

lat.

mirari,

guardare,

73; Vili, 25 e 91

X, 30;

XIV, 9lj XVIH, 67; XXMI, 74 e XXXIII, 50 Purg. 133; XXXI, 131
;

Inf. IV, 86; VII, 109; IX, 62; XI, 78; XVI. 120; XX, 37;

11,20; V, 87; VII, 9 :X, 86;

XV,

89;

XIX,

85;

XXV,

34;

62. Par. 1,53;

II,

XXVII, 20: XXX, VI, 12e 16; Vili,


:

XXII, 77; XXIII, 115; XXV, 88; XXVIII, 1J3; XXX, 131; XXXII, 18; XXXIV, 2. Purg. X, 103; XII, 33; Xiv, 150; XXV, 108; XXXI, 111.
Par. VI, 86: VII. 62;
128;
99.

86; XV, 72; XVI, 16; XIX, 11; XX, 79 XXI, 49 XXII, 63 e 74 XXIII,
; ;

XXV, 17; XXX,


134;

48; XXIV.128:

XXV,

75;

XXVI,

58;

Mirarsi, guardarsi
XIX,
64.
il

XXXI,

109;

XXXII,

XXXIII,

o semplice-

XXVII, 22: XXXI,

66, e spessissimo. Al fem. mia, Inf. XVIII, 67. Purg. XIII, 111. Par. XXII, 74 ; XXV, 75, e

mente: guardare,
115. Purg.

Inf. XII, 70:

Di rado questo
:

XXIV,

verbo ha

molto pi spesso. Al pi. miei, Inf. I, 68; XIV, 18; XXIII, 28: XXXI, 99.
Purg. 1,85; 111,121: IV, 87; Vili, 50;

signif. di

ammirare, coPurg. XII, Nidob. legge

me
66;

nel!' Inf.

XXV,
ove

108.
la

XXV,
;

108,

ammiri
glioso,

e forse, Inf. IX, 62.


tolta dal
lat.,

XXI, 124; XXIX, 10. Par. IV, 8; XXIII, 81 XXVI, 112; XXX, 75; XXXI, 139, e spesso. Al fem. mie,
;

Miro, voce

maravi-

ammirabile, Par. XIV, 24; XXIV, 36; XXVIM, 53; XXX, 68.

XXVII, 74. Purg XXV, 34. Par. XVI, 12, e spesso. Come sost. t miei, Inf. X,84; XXI, 115; XXII, 111, dove l'Aldo, la Cr., Landino, VelluInf.

Mirra,
XXIV,
111.

lat.

myrrha,

gomma

aro-

matica che viene

dall' Arabia, Inf.

Mirra,

lat.

Myrrha,

figlia di Ci-

leggono mia; la lez. miei adottata da Daniello da Lucca, dalla Nitello

niro re di Cipro che fraudolentemente commise incesto col proprio pa-

dob. e da tutte le ediz. moderne, anco da Biagioli, sembra preferibile e daMia

dre, Inf.

XXX, 38. Mirrare. Par. VI, 48,

espressione

per: miei, forma propria volgare fiorentina.

!64

Mirto

Modicum.
Purg. 1,34; IX, 141 XIV, 75; XXIX, 114: XXXI, 13. Par. II, 143; Vili, 59; XVI, 49; XVIII, 49; XXXI, 78.
;

oscurissima. La maggior parte degli Varchi antichi cementatori, Unti


,

Daniello da Lucca, e fra moderni, Lombardi e Biagioli la spiegano per:


i

Mistura,
miastura,
la

dal

lat.

del

medio evo
la

miro, io ammiro. Bisogna concedere che in tal signif. 1' espressione debole. L' Anonimo spiega corono ed onoro con mirra, e Pietro di Dante
conservo,

mischianza,

combina-

zione, Inf. VI, 100. Purg. XXVIII, 29 Par. VII, 125.

Misura,
42. Purg.
:

lat.

mensura,

nam

gatta?

myrrhce

arbori.?

XXIII, 65;

XXX,
105;

Inf. VII, 108. Par.

Arabia?, habenl conservare res in odo-

Vellutello conservo. Monti presso a poco della medesima opinione. Forre.

IV, 21 XIII, 28; 74 e 112.

XV,

XXVIII,

Misurare,
41
:

mensurare, della bas-

se

potrebbe interpretar mirro, per: incenso, rendo omaggio.

si

sa latinit, Purg.

XVII, 98. Par. VII, XXVII, 116; X, 30; XIX, 51


;

Mirto,

albero,

le

sue foglie,

XXXUI,

134.

Misurrbbe, contratto
X,
24.

Purg. XXI, 90.

di misurerebbe, Purg.
lat.

Mischiare, dal
scolare, Inf

miscere

me-

XXV,

62.

Misuratamente,moderatamente,

combinarsi, Par. IV, 107. Particip. con di, mischiato ; con a, Inf. Ili, 37

Mischiarsi,

Purg. VIII, 84.


:

Inf. Ili,

68

con
la

Mite, voce latina Purg. XV, 102.


con mitra

dolce, blando,

con, Purg.

XXXII,
la

53.

Mischio,

mischianza,

com-

Miti'iare, dal lat. mitra, coronare in segno d'onore, Purg. XX MI, 142.

binazione, Par.

XXV, 131. Miseramente. Inr XIV,

Md,
20.

contratto di

modo;

ora, ades-

Miscrcllo, diminut. di misero; povero, sventurato, Purg. X, 82.

Mise re re, o miserere mei, prime parole del Salmo li (l), abbi piet di
me, Purg. V,
24. Par.

X, 21, dove la Nidob. legge ora, Inf. XXIII, 7 e 28; XXVII, 20, 25 e 109; XXXIII, 136. Purg. Vili, 28 XXI, 68 XXIII, 56 e 111. Par.
so, tosto, Inf.
;
;

XXX11,

12.

IV, 32; VII, 94; XII, 82; XIX, 67;

XXI, 15; XXII,


;

11 e

73; XXIII, 55;


;

Miserere di me,

Inf. I, 65.

XXIV, 143 XXX, 70 XXXI,


Il,

48, do-

Miseria,
61. Purg.

l'

infortunio, Inf.

92

ve
a...

la

Nidob. legge

or.

V.123; XVI, 28; XXIV, 134;

XXX,
Purg.

XX, 106. Misericordia. Misero,


;

Inf. Ili, 50.

add., disposto, inclinato Detto d'un Purg. XVIII, 20. popolo : incostante, Par. XX XII, 132.

Mobile,

IX, 110; XVI, 17. Par. XXXI1I,19.


lat.
;

miser, infelice, Inf.


41
;

nel sistema astronomico di

111,37: VI, 21

7;

XIX, 1 XXV, XXXII, 21


Purg.
I, 11
;

XVII, 109; 95; XXX, 16; XXXI, XXXIII 63 e 77.


;
,

XIV,

Primo Mobile Tolomeo il pi vasto dei cieli, il cui moto muove tutti gli altri, lat. Prima m Moil

Mobile primo,

bile.

Par.

XXX,

107.

XXIV, 129. Par. XXVIII, 2. - Come sost., Inf. IX, Come interiezione: me mise123.
VI, 85;
io, Inf.

Moderno,
Par.

dal lat. del

medio evo
113.

moderne, Purg. XVI, 42;

XXVI,

XVI,

33.
,

XXVIl,8t.
lat.

Modesto. Par. XI V
mescolato,
;

35;

XXIX,

58.

Misto,
combinato,

mixtui,

Modicum

et

non

videbitis

Inf.

XXV,

71

XXXII,

42.

me, et itcruui modicum et tos

Modo
Purg. XXXIII, 10 e (?an Gio. Ev., xvi, 16): Fra poco voi non mi vedrete pi, e anco fra poco voi mi vedrete.
Parole
di

Mondo.

2G5

videhitis

me.

12.

G.

Inf. XXX, 66; XXXII, 46. Purg. XXI, 36. Molta, fiume della Boemia, in-

Umido,

fluente dell' Elba, Purg. VII. 99.

genere, il mezzo, Inf. Ili, 34; IV, 75; V, 102; IX, 117 X, 64 e 99 ;- XI, 55 XVIII, 30 X X I II 1 21 ; XXVII, 59; XXVlli,
il
; ;
; ,

Modo,

la

maniera,

Moltiplicato, raddoppiato,
II,

Par.

137; X, 85.

Molto,
32;
III,

lat.

mullum, avv.,

Inf. I,

45 e 65: VII, 103; IX, 128;


103.

21

XXX,

50. Purg. IV, 126

26: XXXIII, 10: XXXIV, XV, 18 XVI, 20


;
; ;

XIV, 125; XXIII, 36; XXXI,

XIX. 44; XXI, 30;XXI1I,11;XX1V,


53; 98
;

51

Purg.

III,

145

XII, 94. Par. VII, 62.


Inf.

Lungo tempo,
88. Par.
I,

XX,

79.

XXV,
III,

136:
;

XXIX,

131. Par.

II,

XXIV,

58.

Purg.
Inf.
I,

Add.,

90

VII, 57 e 63;

XXVII1,56;

;IV,44; V, 13; XI, 102; XIV, 19;


55;

XXIX, 137; XXXI,86e129;XXXIII, 89. Al pi. modi, per: portamenti, Inf. XXIV, 144. Per modo, in guisa
che, Par. V, 102. Modona, ora
VI, 75.
:

XX,

XXVI,

71

XXVII, 40;

XXIX,

Purg. Ili, 44; VI, 130; X, 35; XXIV, 25; XXIX, 13. Par. Il,

105.

64;X,17;XII1,125;XXV,70;XXIX,
Modena,
iat.

Ma-

40.

Molle volte, Purg. XII, 19.


Inf.

rina, citta dell'Italia

Superiore, Par.

Numeroso,
XVIII, 28;
Sost., Purg.

IV, 29; XIV, 25;


1.

XXIX,

Purg. V, 43.
14. Par.

Moglie,
sposa,
Inf.

lat.

mulier, la donna, la

XXXII,

XXVII,

Moisc,

degli 80. Par. IV, 29;


41.

XVI, 45; XXX, 5. lat. Moyws, il legislatore I.brei,Inf.lV,57 Purg. XXXII,

74.

Monaco,lat. monachus, Inf. XXIII,


63. Par.

XXIV,

136:

XXVI,
prop.,

XXII, 81. Monaldi,famigIia ghibellina d'Or-

vieto, Purg. VI, 107.

XXI, 81. Ter certo numero di anime beate che muovonsi in cerPar.
chio, Par. XII, 3.

Mola, la macine. Nel signif.

Moncherino,
il

dimin. di monco;
la

braccio del quale tagliata

ma-

no, Inf. XXVIII, 104.

Monco,
V, 33. Moleste, per: moleInf.

Molestare,
Purg. XVI,
sti, Inf.

dar noia,
81.

XIX,

9.

dal lat. mancus Purg. Detto delle idee false, in,

12.

complete,

Inf.

XIII, 30.
lat.

XXXII,

Mondano,
21.

mundanus
I,

Inf.

Molesto,
Inf.

gravoso, pernicioso, X, 27; XXVIII, 130. Par. XVII,

VII, 77. Purg. XI, 100. Par.

41;

X,

130. luogo dell' Inf. XIII, 108 molesta, interpretato da pi cementatori

-Nel

Mondare,

lat.

darsi, purificarsi, Purg.

per contralto di molestata, torpreferisco prenderlo nel prop., per: l'anima o l'esi;

Mondiglia,

mundare; monXVI, 31. propriamente: le

mentata
signif.

io

immondizie, le ripuliture, il marame che si toglie da un oggetto che si ripulisce


;

stenza che riesce gravosa

al suicida.

per

lega o metallo ignobile


all'

Molle,
111. Purg.

nel

signif.

prop. dolce,

che
Inf.

si

aggiunge

oro o

all'

argento,
la

morbido opposto
1,

a duro, Inf.

XXV,

102

onde

condiscenEffeminato,
124.

dente,

XIX, Purg. XXIV, 124.


Inf.

86.

XXX, 90. Mondizia,

lat.

munditia,

puri61.

Par.

XIX,

ficazione dell'anima, Purg.

XXI,

Mondo,

lat.

mundus, l'universo,

S6G
tot
121
II,

Mondo
59 e 60; IV, 136; XVII, 3; Purg. XIII, 19. Par. II,
;

Monte.

Purg. XXVIII, 28.


rale
58.
:

Nel

signif.

moXXI,

XXVI,
;

26.

purificato, Purg. XI, 35;

V,87; X,15; XI, 28 XIV, 98; XXII, 128; XXVII!, 46. - Nel luogo
II,

dell' Inf.

59,

la

Cr., Vellutello,

Venturi e alcuni mss. leggono moto invece di mondo, onde se ne ha un


senso pi arguto:
106,
la

Moneta. Purg. VI, 146, dove la Nidob. legge a torto monete. Par. XIX, 11 danaro, Inf. 119; XXIX, 126. Nel signif. fg. la pena, XIX, 98.

e Par.

XXVII,

Purg.

XI

125.

La fede

Purg.

Nidob., Benvenuto e molti mss. hanno mondo invece di moto, che


io preferisco, e trovasi in

XXIV, 84. Monetiere.

Inf.

XXX,
il

124.
fa

Aldo,
si

la

Cr.,

Monferrato,
136.

ducato che

e quasi tutte
vari

le ediz.
I'

moderne.

ora parte del Piemonte, Purg. VII,

luoghi in cui
la

uomo
.

trova

dopo

morte
;

di

mondo
131

Purg. V, 63

XXVI,

La terra,
;

in mondo,

Mongihfllo,
bo Gkebel monte:
l'

da monte e dall'ara-

nome moderno del56.


il

la vita terrena, Inf. XI, 43; XII, 18 e 122; XIII, 54; XIV, 96 e 122; XVIII, 154; XX, 9; XXVI, 98; XXVII, 62

Etna,

Inf.

XIV,

Monimento,
131

sepolcro,

Inf.

IX,

XXXI,

78. Purg.

V, 130; XVIII, 69;


99;
:

Monistero,

!at.

monasterium ,
popolare
di

XXIII, 77:

XXIV,

XXXI,

107.

Par. 111,99: Vili. 36 IX, 119: XIX, S9; XXVII, 62; XXX. 2; XXXI, 110. La Terra detta spesso per oppo-

Purg. XVIII, 122 contratto

Monna,

M'idonnn. V.

ivi.
:

Monna

Berta, Par.

sizione all'Inferno

il

VI, 88; X, 82
bitato

mondo

dolce, Inf.

antico, XVIII, 54
,

pulcro, VII, 58 senza gente, disa-

di

XIII, 139. per una femminetta della plebe ignorante e senza educazione. V. Martino.

Montagna,
Inf.

dal

lat.

montane*,

XXVI,

117,

dove parlasi

quella parte della terra che eredevasi unicamente occupata dal

6 e

XIV, 97; XXVI, 133. Purg. Ili, 76 IV, 88; XVIII, 100; XXI, 42;
;

monte

del Purgatorio
chiaro,

XXXIV,
35.

primo, XXIX, 104 134 mortai'', Par.


cielo detto
139.
il

XXIII, 125; XXVI, 43. Montagna, gentiluomo ghibellino di Rimini, che fu ucciso dai Malatesta

XXV,
felice,

Il

mondo

tiranni di

quella citt, Inf.

Par.
il

XXV,

L'

Inferno

detto

monito amaro. Par. XVII, 112


Inf.

XX VII, 47. Montanaro.

Purg.

XXVI,

68.

cieco,

IV, 13;

XXVII, 25

Montare, verbo

della bassa lati-

ba*so, Inf. VIII, 108

XVII, 21 gramo, Inf. XXX, 59 i7 mal del mondo, Inf. XIX, 11. Nel

defunto, Par.

nit formato da mons. Ascendere, Inf.

1,38; XVII,83e95:XVIll,1lO. Purg. IV, 26: XV, 37; XVII, 47. Par. XIV,

signif. religioso:

il

mondo, l'usanza

della

vita,

gli

uomini

Purg. XI, 30; XVI,


103. Par. IH, 103:

quali sono, 47, 66 e 82, XXXII,


Vili,
1
;

139; XXII, 103; XXXI, 99. sost., Purg. XI, 45.

- Come
77; XII,

Monte,
7;

lat.

rnons, Ini.

I,

inf.

Tutto il mondo, tutti, XX111, 126. XXX, 120 Par. IV, 62; X, 110.

XX,

70;

XIV, 103; XV, 63: XVI, 95; XVII, e 2; XX, 47; XXIV, 2! XXVII, 29
;

Mondo,
Nel
signif.

lat.

mundus, add. puro.


senza mischianza,

53 Purg. 1,108:11,60; 111,46; V, 86; VII, 4; XII, 100; XIII, 3; XIV, 132;

fisico:

XV,

XIX,

117; XXII, 123;

XXVII,

Monte Aperti
74; XXXII, 148. Par. I, 138; VI, 6; XI, 45; XV, 93: XVII, 113 e 137; Non chiaro ci che XXVI, 139.

Morire.
i

267

nel 1208, Conti furono costretti vendere ai Fiorentini non lo potendo di-

fendere dai Pistoiesi, Par. XVI, 64.

D. voglia dire perii monte, lnf. XVIII, 33; secondo la situazione dei luoghi
si

Montcreggion,

antico castello
le

nei dintorni di Siena,

cui

mura

la

potrebbe intendere il Gianicolo e chiesa di San Pietro in Montorio

monte perch i 11 specialmente. Pisan veder Lucca non ponno, lnf.

erano coronate da un gran numero di torri delle quali appariscono ancora


le

rovine, lnf.

XXXI,

41.

XXXIII,
Il

29,

il

Montesangiuliano.

il
il

Monton<',probabilmente da montare; propriamente l'Ariete. Questa voce trovasi solo nel signif. della costellazione dell Ariete, Purg. Vili, 134 Par. per: il Vello

sacro monte, Purg. monte del Purgatorio

XIX, 38, come anco

santomonte, Purg. XXV1II,12; XXX, // monte di cui si 74. parla nel

XXIX,2-e
nel

Purg. XIV, 92, l'Appennino quello nel XXII, 104, il Parnaso.

dell'oro rapito da Giasone,


87.

lnf.

XVIII,

monte, Par.
ardita

XXXI,

121. all' ins.

Sfora,

significava:

medio evo questa voce muriccia, macia. MucIli, 129.

Con
Par.

metafora D

chiama nel

chio di pietre, Purg.

XXV,

38, gli apostoli san Gio-

Morale,

il

moralista, l'autore di

ai

vanni e san Pietro, monti, alludendo Salmi lxxxvu (lxxxvi) 1 e cxxi


(cxx)
I.

opere di morale, lnf. IV, 141, epiteto dato a Seneca probabilmente per distinguerlo dal tragedo.

Monte
castello di

Aperti.

lnf.

XXXII,

81,

Moralit,
Purg. XVIII, 69.

la

filosofa

morale,
morale
lnf.

Toscana vicino a Siena,


quale scorre il fiumicello v ivi, e dove Fioreni

presso
tini

al

Moralmente,
o allegorico, Purg.

nel signif.

dell' Arbia,

XXXIII,

72.

GuelQ toccarono quella memora-

Mrdere.

Nel signif. prop.,

bile sconfitta dai Ghibellini nel 1260.

VI, 29; XVII, 50;


gnif. fig. della

XXX,

26. Purg.
si-

V. Bocca degli Abati.

XXIV, 116; XXXIII, 61. Nel


Aventi>o.

Monte Aventino, v.

Montecchi, celebre famiglia ghibellina di Verona, Purg. VI, 106. Montcfcltro, castello dell'antica
marca
d'

la

XIX,

119.

coscienza,

lnf.

XI, 52;

Della lingua,

Della cura, lnf. IX, 102. lnf. XXXI, 1. Del-

morte, Purg. VII, 32.

Ancona

fra

San Leo e Urbi-

Purg.

XX,
88.

no, dal quale una potente famiglia di conti avea preso il nome, Purg. V,
88. V.

XXVII, 10.

XXXI,
XXVI,

111. Del fuoco, Purg. Della gratitudine, Purg. Del dente per: l'inimi-

Dell'ira,

Buonconte.
oggi
:

cizia, Par. VI, 94.

Dell'

Montemalo,

Montcmario

51.

amore, Par.

o Monte Mario, colle a Maestro di Roma d' onde si ha una magnifica veduta della citt, Par. XV, 109. Questo

VII, 42Inr.

Della punizione, Par.

Mordersi, nel signif. prop.,

58.

XII, 14; XXVII, 126; XXXIII, Al particip. mrso, lnf. XI, 52;
sost., la

luogo prova che a' tempi di D. Firenze superava Roma per la magnificenza e il numero de' suoi edifici.

XVII, 50 Purg. VII, 32; XXIV, 116.

Mordere,
lnf.

morsicatura,

XXXIV,

58.
lat.

Montemurlo,
Conti Guidi
fra

antico castello dei


Prato, che

Morire,

mori.

Nel
111,

signif.

Pistoia e

prop., lnf. 1,102 e 107;

122; V,

268
141 ;XTI, 68;

Morire

Mono.
te,

XXIV,

107: XXXIII, 70.

Purg.

II,

36

XIII,

Vi

XIX, 45;
Il,

Purg. 111,136. Par. IV, 2; Vili, 75;


XIII, 52;

XXVI,
ca

60;

XIV,25;XVII1,131;XX1I, 15; XXX, 141 ;XXX1I, 128. - Detto


d'un colore che svanisce,
66.
Inf.

Vili, 128;

XXVM, 137. -

XXXI,

53.

Par.

48;

Che
XII

arre,

Purg. VII, 72.

XXV,

XVII, 42

Del sonno, Purg.

23. morte, mortifero, Ci che Purg. Ili, 119; XII. 30. conviensi ai mortali, umano, Par.

Inf.

del

della fama, Par. IX, 39


Inf.

XXI,

timore,

Purg. XVII, 27
cade,
vasi
si

spegne, Purg. Vili,

detto del giorno che 6. Tro-

HI, 15.

Morirsi,

11 e 61;
pi.

Al

XXV, 35; XXIX, 132. mortai, Purg. XIII, 144.


sost.,
la

Mortale,

parte mortale

mono, per: mor, inf. I, 107. Morrtn. contratto di: morii ia, per '.morirebbe, Par. IV, 2.
to di
risse,
:

dell'uomo,

corpo, Purg. XXVI, 60. Pi spesso al pi. mortali e t moril

moriva,
:

Moitn. contratPurg. XVII, 27. Mo MoPar.

ti, Purg. XXII, 4; XXV1I, 116. Par. 1,37; l, 53; IV, 68; V, 64 e 129; XI, 1 XV, 42 e 79; XIX, 99; XXII, 85;
;

per morissi, Inf. V, 141. rir, contratto di: morirono, XVIII, 131. Particip. morto.

137; Par. X, 55.

XXVI,

XXX1I1,
lo

11.

AI sing.,

E*mr

Mortalit,

stato dell'

uomo

mono, Inf. XV, 58; XXVII, 112; XXXIII, 74 e 121. Purg. XI, 104; XX, 42. 3/or/o lui, come caso assoluto,
Purg. XII, 54.
ucciso,
Inf.

mortale, Par. XXXIII, 32.

Esser morto, essere


52.

Aver morto, aver ucciso, Purg. VII,


95. Par.

XXXIII, 18 Purg. V,
137.

Morte, lat. mnrs, Inf. I, 7; 11,107; 111,46; V, 106; Vili, 84; XI, 34; XII, 18 ;X11I, 66 e 118; XIX, 51; XX Vili, 46 e 109; XXIX, 31; XXXI, 109;
I, 74; VI, 14; XIV, XVI, 43; XXVI, 24; XXVII, 21 XXX11I, 54. Par. VI, 78; VII, 47; XI, 59; XVI, 79; XXIV, 6;

XXXIII,

20. Purg.

XVI,

2;

XV,

109;
;

Morire,
111,100.

sost., Inf.

XIII, 71. Par.

Mormorare,
Detto
dell'

lat.

murmurare.

XXV,
Inf.

41.

La Morte personificata,

uomo

parlare sommessa-

111,57; XIII, 118.

La morte

se-

mente, Purg. X, 101; XXIV, 37; XXXII, 37 - d una fiamma, Inf. XXVI, 86 delle colombe: tubare,
Par.

conda, Par. XX, 116, dove parlato di Traiano, che, secondo la leggenda, ottenne per intercessione di papa

XXV,

21.
sost.,
il

Gregorio,

il

ritorno alla vita per moin

Mormorare,
Purg.

mormorio,
19.

rire

una seconda volta

grazia.

XXIV,

27. Par.

XX,

E
136.

Inf. 1, 117,

dove

la seconda morte,

Moronto, fratello di

Cacciaguida,

v. ivi, bisavolo di D., Par.

XV,

Morso, particip. di mordere, v. ivi. Morso, sost., la morsicatura. Nel


signif.

esprime il desiderio dei Dannati di morire anco nell'anima eternamente: cio che la loro anima venga annullata.

prop.,
l'

Per

est.

Purg. XXXIII, 63. azione delle unghie, il grat-

tare, Inr.

XXIX,
il
:

79.

Morto, particip. di morire, v. Morto, add. Nel signif. prop


Ili,

ivi.
,

Inf.

Detto della
Ili,

coscienza:
dell

rimorso, Purg.
l'

51

15 e 89; V, 142; Vili, 82; XIV, XX, 28 e 91; XX1I1, 89; XXVI,

amore

Par.

XX VI, 55. Dar di morso, Purg.


add., soggetto alla mor-

istigazione, lo stimolo,

61

17;

XV11I, 132, mordere, biasimare.

XXVII, 112; XXVIII, 49; XXX, XXXIII, 121. Purg. XXIII, 55. Per est. Par. XIV, 63; XXI, 27.
5

Moriate,

della luce che

si

spegne, Purg. XVII,

Morto
12.

Mozzo.
mostrer, Purg. XXI,
si,

2G9
32.

Tuttoci che

si

riferisce all'In:

Mostrar-

ferno detto morto

nel signif. di oscuro, triste, spaventevole: Scritta

136

morta,
7.

Inf. Vili, 127.

apparire, Purg. IX, 136: XXIX, XXXI, 29. Par. Ili, 109 IV, 37
: : ;

litC Vili, 31.

Gora morta,
I,
I,

XXXI, 2

e 106<,

Poesiamorta, Purg.
17.

Aura morta, Purg.


106.

Per:

estinto, annullato: Conotcen za morta,


Inf.

X, X,18.

Mostro, lat. monslrum Purg. XXXII, 147 e 158; XXXI1I,39. D. d tal nome al carro mistico figura della
,

Potenzia morta, Par.

Chiesa, dopo che stato sfigurato dalle ricchezze temporali.

Morto,
;

sost.,

sempre

al

pi., Inf.

XII, 82; XXVIII, 131. Purg. XI, 72; I Dannati soXII, 67 XXX, 139.

morale, XVIII, 32; XXVIII, 107; XXXII, 109: Par. II, 127 X, 9
Purg. IV, 79;
XII,
; ;

Moto.

Nel

signif. fisico e

no

detti

turi morti, Purg.


lat.

XX III, 122.
XVII, 51
:

6;

XXII,
27.

Moxca,
XXVI,
gli

musca,

Inf.

XXVIII,
moto;
la

104; XXVII, 107; Nel luogo dell' Inf. Il,

28.

59, Aldo, Cr. e

Ugo Foscolo leggono


i

Mosca Lamberti,
Amidei
a

che instig

Nidob. mondo, che


rapporti.

vendicare l'ingiuria fatta da Buondelmonte, v. ivi, a una loro fanciulla da lui fidanzata e poi abbandonata per altra dei Donati che spos; per il che fu ucciso, onde la citt
tutta
si

risco sotto tutti

io prefe-

Per

lo

contrario, Par.

XXVII,

106, bisogna

leggere la natura del moto, con 1' Aldo, Cr. e con la maggior parte delle ediz. moderne, e non mondo con la

divise, e le

due

fazioni, intorno

Nidob. ed alquanti mss.

a quel

tempo, cominciarono a denoi

minarsi Guelfi e Ghibellini, di questi sendo gli Amidei, di quelli Buondel-

Moto, particip di muovere, v. ivi. Motore, quello che muove. Il molar primo, Purg. XXV, 70, Dio.
I motori, Par. 11,129; XXIX, 44, sono nel sistema di D. le intelligenze celesti o gli angeli che presiedono ai

monti, Inf. VI, 80; XX Vili, 106. (V. Giov. Villani, l.v.c. 38.)

Moscone,
mosca.
Inf.

forma accrescitiva

di:

Inf. Ili, 66.

moti delle diverse sfere.

Mossa,

da muovere; V impulso,

Motto,
Inf.

dal

lat.

mutire;
7.

il

XXXIII, 126.

XXII, 106. Purg. V,

detto,

Ordina-

Mosso, particip. di muovere, v. ivi. Mostra, da mostrare; la rivista


della milizia, Inf.

riamente far motto, parlare, proferir una parola, Inf. IX, 101 XIX, 48:
;

XX11,2.
monstrare; indiIV, 119 V, 68
;

Mostrare,
VI, 23;

lat

Purg. II, 25; IX, 78; XIII, 141. -Motti, frizzi,


Par.

XXXIU, 48; XXXIV,


XXIX,
1.

66.

care, insegnare, Inf.

115.

XV, 48; XVII, 63; XXI, 84; XXIII, 82: XXIX, 35 e 115 XXXII, 101 XXXIV, 17. Purg. 1, 107, dove la Cr. legge morena; II, 126; 111,
;

Movente,
Par. IV,

che muove, che invita,

Movere, v. Muovere. Movimenti, le affezioni


ma, Purg. XVI,
73. Par.

dell'ani37.

.111
fio

VI, 68; VII, 19; XII, 12, 49, 52, e 58; XXI, 32; XXIII, 102. Par.
;

XXXIII,

Mozzo,

dal lat. muiilus o dall'ali.

Vili, 56: IX, 59; XIII, 134;

99;

XXXII,
101.

93.

Mostrerolti o
lo

XXVIII, moInf.
gli

mutzen, smozzare; tinco, mutilo, Inf. VII, 57 XX VI II, 19 e 103. Per

sterrolti,

per: te

XX XII,

mostrer,
per:

Mostrerolli,

iionpuoie ei*er mozzo, non riescirebbe a vuoto, Inf. IX, 95.


est. Il fin

270

Mucchio

Muovere.
Inf.

Lettere Separato, Purg. XVI, 1S. mozze, Par. XIX, 134, lettere tronche.
.11

ticchio
44.

lat.

monticulus?

Inf.

XXVII,

accampamenti, Inf. XXII, 1. Mettere in movimento, Inf. XXXIII, 104. Nel signif. morale commuogli

XII, 91.

Muover

campo, levare

Mucciarc, d'origine ignota, XXIV, 127, per avventura ha


gnif. di
:

Inf.

vere, eccitare, spignere,


III,

Inf.

II,
li,

72; 78;

il

si-

4;

XXIV,

69. Purg.

1,89;

Muda,
i

muoversi, scostarsi. da mutare; gabbia

in cui

IV, 122; VI, 116; X,51. Par. VI, 136; Vili, 92; XIII, 92; XX, 111 XXXII,

pongonsi falchi nel tempo che mudano cio cangiano penne. Per una prigione, Inf. XXX1I1.22.
:

137 e 146.
101
91;

Muoversi, mettersi in
Inf.
1,

movimento, andare,
;

136;
4.

li,

XII, 29; XVIII, 21;


82.

XXI, 77 e
Par.

Muffa, dall' ali* muff, muffa, e muffe, putire, Inf. XVIII, 106. Par.
XII, 114.

XXXlll,

Purg.

XX,

XIII, 122;

XXV, 13.

-Allontanarsi,

Mugghiare,

dal lat. mugire

vo-

ce propria del toro, Inf. XXVII, 7. Per est. detto del mare, Inf. V, 29. Mulino, lat. molimi da mola, Inf.

XXIII, a vento,

47, v. Terragno.
Inf.

II

molino

XXXIV,

6.

Mulo.

Per. est. un bastardo, Inf.


lez.
;

XXIV, 125. Multiplicato,


della Cr., Par.
Il,

Inf. VI, 5; XII, 7; XXVI, 83. Purg. X, 49 e 81; XXI, 59; XXIX, 59. Par. 111,86; VI, 67; VII, 68; XII, 98; XIV, 110; XVIII, 79 XIX, 87 XXII, 143; XXVI, 34. Emanare, derivare, Inf. XXIII, 135; XXXIV, 51. - 11 luogo del Purg. X, 8, oscuro; prendendo il verbo nel signif. proprio il Poeta direbbe che la pietra muoveasi real; ;

dell'

Aldo e

mente
di
:

altri lo

prendono nel

signif.

137

X, 85. V. Molsi-

tiplicato.

sporgeva per modo che la fenditura di essa pietra sarebbe tortuosa


si

Mungere,
Inf.

lat.

mulgere. Nel
Inf.

gnif. fg., trar le

lagrime,

135. Purg. XIII, 57.

care,

XXI,
re,

87.

Munger via, trarre,


Purg.

XXIV,

43.

XII, Rifinire, stan-

tazione mi

ovvero ondulata. La prima interpresembra preferibile. Muovere, per muoversi anda:

Emanare, Par.
cava17.

re, Inf.

II,

67 e 141

X, 90; XII,

91

rifinire,

XXIV,
:

XVIII, 21. Purg. Vili, 104. Par. VII,


7.

Il

Allontanarsi, Par.

XXI,

38.

particip. munto.

Partire,
la

Purg.

X, 92; XIX, 96.

Muno,
zione,
la

voce latina

remunera-

ricompensa, Par. XIV, 33.

Munto, v. Mungere. Muovere, lat. movere;


in

Emanare, derivare, inf. XVIU, 17. Le forme antiche Purg. XXX, 38. e poetiche di questo verbo sono: Mossoti, per: mossero, Purg. IV, 122. Movan, che la Cr. scrive movn, con-

mettere

movimento. Nel

signif.

fisico, Inf.
:

1,40; IV, 4; IX, 104; XII, 81

XVII,

tratti di

104; XXIII, 75;


96. Purg.
Ili,

XXVII, 59; XXXI,

XXXIV,
Inf. XII,

59; IV, 122; Xlll, 143;

movevano, Inf. XVIII, 17 Movinoe movin, per: moveano, contratti di: movevano,
:

51.

XXXI11,14. Par. 1,1; V, 6; VI, 22;


Vili,

29; XVIII, 17. Purg.


59. Par.

Ili,

59;

37; XII, 26; XIII, 66; XVIII,


;

X,
Il

81

XXIX,

XVIII, 79.

99; XIX, 116; XXIV, 131


Per. est.

XXVII,

107; XXXII, 135; XXXIII, 144.

particip. regolarmente mosso, Inf.

11,141; X, 90; XVIII, 114;


69. Purg. Vili, 105;

V,

80.

muover Muover

la voce, parlare, Inf.


li

passi,

camminare,

126. Par. Vili, 92;

XXIV, XV, 27; XXIX, XX, 111 XXVII,


;

Mura
SO
;

jS'arcisso.

271
, il

XXXIII,

144.

Pi di rado alla

Mutamento
Purg. XXVIII,
7.

cangiamento
Inf.

mto, Purg. XXIII, 19. Par. XVlII,49; XXIV, 132. - Comesost., il moto, Inf. XM11, 72; XXX, 107.
07. Par.

latina

Mutare,
XX, 40;
Inf.

cambiare,

X, 74

XX VII, 51
XV,
51

Purg. V,27; XI,

Purg 11,18: VI, 63; XIII, 14; XVII, XXV1I1,44.

102;XIV,40;XX1II,77.

Mutarsi,

XXV,

68. Purg. 1,47; 11,36; IX,


;

mura, v. Murare.
Muro.

Muro.
Per
est.

65. Par.

XXX11I, 114.
:

- Par-

inalzare, edifi-

lando dei soldati

care, Par. XVIII, 123.

Purg.
Inf.

X XXII,
signif.,
Inf.

21

cangiar direzione, del fuoco nel me-

Nel signif. prop.,

IX,

desimo

Purg.

XXV,

98.

26;X,2e134;XXlV,73;XXXlI,18. Purg. VI, 84; IX, 75; XX, 6. - Al pi.


per 78
lo

X, 112; XXXIII, 65. Purg.XXXI.64. Par. XVII, 87;XXXI,


42.

Muto.

pi

le

mura,
Inf.

Inf.

X Vili,
est.,1'

10. Par.

mente imuri,
Per

XXII, 76. - RaraXVII, 2;XX V,15.

IV, 107; Vili,

Per

est.,

senza forza, senza


82.

at-

tivit, Purg.

XXV,

Mutodiluce,

cio
Inf.

pi

ostacolo, Purg. XXVII, 36. La separazione, Par. XXXII, 20.


Par.

un- luogo privo di luce, buio, V, 28. Come sost., un uomo

Musa.

XVUI,
- Sono

33.

Per

Io

il

privo di favella, Purg. XIII, 76, dove Poeta accenna a s medesimo, Par.

al pi., Inf. 11,7.

Purg. 1,8;
di pi
10.

XXU,
mento-

X,75.

102. Par. 11,9-

Mutuo,
XXII,
44.

reciproco, Par. XII, 63;

vate
37.

nell'Inf.

XXX11,

Par. XXI!1,56.

Purg.

XXIX,
un

Per

est.,

M uzio, Scevola
ferire

che si arse

la

ma-

poeta, cos Virgilio detto nostra Al pi. maggior musa, Par. XV, 26-

no che err a

quando

egli volle

uccidere Porsena, Par. IV, 84.

nostre muse,
7.

nostri poeti, Par. XII,


II,

Nel luogo del Par.

9,

Aldo,

IH.

Nidob., Lombardi, quasi tutti gli antichi comentatori e moltissimi mss.

la

Nabucodnosor,
nia,

re di Babilo-

leggono

?iove, tutte le

nove Muse;

la

con allusione

al

Libro di Daniele,

Ci.. l'Ediz. Fior, e Foscolo leggono con alcuni pochi mss. nuove, cio Muse non mai prima conosciute.

(cap.

Musare,
dal
lat.

dall'ali,
;

musze, agio, o
il

ii, esegg.) Par. IV, 14. ftaiailc, con l'accento greco invece di: Niade; ninfe fatidiche, Purg. XXXIII, 49, con allusione ad Ovidio,

musinari

perder
43,

tempo

in

futilit, Inf.

XXVIII,
:

ove muse

in

(Metam., vii, 760] dove a tempo di D. leggevasi Najades invece di Lajades,


cio Ldipo figlio di Laio. Il signif. per non rimane alterato, cio: I fatti

rima posto per

musi.

Muso,
l'

nel

antico

ali.

medio evo musimi, dalmud. Nel signif. prop.,

degli animali, Inf. XXII, 26;

XXV,

saranno interpreti della cosa. Nanna, voce usata dalle balie


nelle loro cantilene per addormentare
i

123e130;XXXll,32.

Per

104

Purg. Ili, 81. uomini, Inf. XVIII, dei diavoli, Inf. XXII, 106 e
est., degli

bambini, Purg. XXIII, 111.

Napoli,

lat.

Neapolis, capitale del

anco d'un fiume, Purg. XIV, 48. Mula, Io scambio. A mula a mula,
Inf. XIV, 55, alternativamente, uno dopo l'altro. V. A.

regno del medesimo nome, dove si mostra ancora il preteso sepolcro di


Virgilio, Purg.
Ili,

27.

Narcisso,

giovinetto che s'inna-

272

Nardo

Natura.
XX11I, 3; XXIV, 72; XX vii, 66; XXIX, 78 e 100. Particip. nascoso,

moro

della sua propria belle2za e fu trasformato nel fiore di tal nome, Inf.
128.

XXX,

pure parlato di

lui nel

Par. 111,18.

Purg. XVIII, 34; XX, 95; XXII, 30. Par. XVI, 87 ; XVII, 96 e 141; XXIV,

Nardo, specie di spigo odorosissima da cui si distilla dell' incenso, lnf.


XXIV,
111.

72

e nascosto, lnf. X, 19; XXVII, 36 Purg. XIX, 84; XXI, 55.

Nascosamente,
raccontare, dire,
lnf.

secretamente,
v.

narrare,
Vili, 64;

lnf.

XXI,

54.

XV, 88; XXV


Par. IX, 2.

HI, 3. Purg.
46.

Nascoso
sco* de re.

Nascosto,

Na-

XXX 111, 40.

Narrazione. Purg. XXX1U, Nascente, add. verbale di


scere, Par. Vili, 70.

na-

Nasetto, da naso, dimin., Purg. VII, 103, Filippo HI detto l' Ardito.

Nascere,
XX,
26
si
;

lat.

nasci.
lnf.
1,

prop. dell'uomo,
56;

Nel signif. 70; V, 97;


VII,

Naso. XXV, 45

taf.

XVII, 75

X Vili,
65.

108

e 128;

X, 62; XV, 7.

XXVIII,

Purg. Colui dal maschio

XXU,48:
124
;

XX HI, 94; XXXIV,

115. Purg.
\

V,47;XV1I1,125. Par.
XI, 50.

naso, Purg. VII, 11 3, Carlo ld'Angi. Nassidio, lat. Nassidiu<, soldato

III,

Del Sole che

romano che mori istantaneamente per


la

leva, che sorge,

Par. XXII, ilo.


si

Purg. XXX, 25. Dei pensieri che

morsicatura d'un serpente


lnf.

in

Af-

frica,

XXV,
d'

95.

(V.

Lucano,

lnf. XXI11, 11. Purg. X, usa pi volte il latinismo fui unto, invece di nacqui, lnf. V,97;

formano,

134.

Phars., IX, 788 j.

Nastro,
XV,
22,

dove gemma,
la

origine ignota, Par. la luce d'un'ala


si

Per:
lnf.

XXII, 48; XXIlI,94 - Per est. detto d un fiume, Purg. V, 96; VII, 98 XIV, 17 -dell' aurora, Par. XXIII, 9.
: ;

nima beata e nastro

forma della

Croce lungo

prender l'origine

in

genere,

XIX, 109; XXVI,


XVII, 114
;

96
7.

137. Purg. XV, XVIII, 142. Par. XIV,

il naso grosso, Nasuto, Purg. VII, 124, Carlo I di Angi. Natan. Par. XII, 136 (v. Samuel.
1

quale che ha

muove.

il,

e.

12, v. 1),

il

profeta che rind'

Particip noi*. Purg.

VIII,

28;

facci a
fatto
lui

Davide

il

suo delitto

aver
la

XVIII, 29; XXIV, 43. Par. Vili, 72. - I Dannati sono delti mai nati, lnf. V, 7 e 97

X,

125; XI, 98; XII, 95;

morire Uria per possedere

di

moglie.

XV1II,76;

XXX,

48.

Le anime del

Come

Purgatorio ben nati, Purg. V, 6. sost. il nascere, V origine, Par.

Ntiche, lat. notes, lnf. XX, 24. Natio, lat. nativus, lnf. X, 26.
Loco nudo,
lnf.

XIV,

la patria.

Nato,
lnf.
i

sost., latinismo, per: figlio,

XXII,

87.
sost., v.

X, 111. Par. XXII, 142.


IV, 59

- Al

Nato,

Nascere.
la nascita, lnf.
Ili,

figliuoli, lnf.
:

pi.,

detto degli

Nascimento,
165, v. Seme.

animali

cuccioli, Par. XX1I1, 2.

Nato,
lat.

particip. di nascere, Vi ivi.


l

Nascondere,

nascondere, lnf.
I,

Vili, 12; XIII, 27. Purg.

129; VI,

138; Vili, 68; XIV, 25; XXI, 56; XXII, 24; XXIV, 111 XXVIII, 30;
;

Natura, universo, Par. X, 28; XXVHI, 42. - L'ordine dell'universo, lnf. XI, 48 e 56; XXXI, 49.
Purg. X, 33; XVIII, 26; XXII, 39;

XXXI,
V,136;

36;

XXXIII,

123. Par. 11,90;


;

XXV,

60;

XXIX,

137.

Par.
101

II,

142;

Vili, 53;

XII, 51

XV,

40;

IV, 131; XXII, 64;

XXIV,

;XXVI,

Naturale
131.

Ne.
colui

273
che naviga
,

L'essenza, l'essere,
I,

il

carat-

Navigante ,
Purg. Vili,
2.

tere, Inf.

97. Purg. V, 114; Vili,

130; XIV, 40;

XVI ,79

e 105. Par. V,

Navigio, forma
per
:

antica e poetica,
II, 14.

98; Vili, 82; XXII, 102; XXIII, 42;

naviglio o nave, Par.


lat.

La natura e l'essenza divina, Purg.


XXXI,
26

XXVII, 106; XXIX,

71

XXXIII,

4.

138. Nel

Nazione,

natio,

Par.

XIX,

luogo

dell' Inf. I,
e

105 Sua

81. Par. VI, 14; VII, 45; XIII,

nazion sar tra Feltro


diversit di

Feltro, vi

dell'uomo e degli animali,

opinioni. Alcuni,

come

Inf.

XII, 84;

XV,
II,

81

XXIX,
d'

139. Par.

42.

XXV,
17.

100; La natura
Purg.

Troia,

intendono per: luogo della nascita, il che male s' accorda con
1'

un luogo,
74.

Inf.

XXVII,

Un essere creato, una


1,

XVI,

.sar,

creatura, Par.
cio

110; Vili, 100;

XIX,

poich Cangrande,che pare esser quello che qui si accenna, era gi nato nel 1300. Altri, come Vellutello, Daniello,

49 Za nafura generata, Par.VlII, 133,


:

la totalit degli esseri creati.


Inf.

dichi

Verona patria

ec, vogliono che il Poeta indi Cangrande, si-

Maturale.

XVII, 93; XXI, 1;

XXXIV, 98. Purg. XXV, 45. Par.


opposto a mira-

tuata fra la citt di Feltre della

Marca

Trevigiana e
della
(ed io

Montefeltro

castello

XXVI, 130; XXX,

123.

Marca Anconitana. Lombardi

naturalmente,

coloso, Par. XXII, 104.

convengo nella sua opinione) prende nazione per estenzione di dominio, cio
:

Navarra, regno che si estende dall'una all'altra parte de' Pirenei, che al tempo del Poeta aveva suoi
i

per

popoli sottoposti
citt

al

dominio

di

Cangrande.
di

Naxzarette,

Palestina

XXII, 48. Par.XX,143. Navarrese. Inf. XXII, 121, dove si parla d' un certo Giampolo o Ciampolo, cio Giovanni Paolo che al servizio del re Tebaldo di Navarra erasi
propri re,
Inf.

dove Ges pass la sua infanzia e la sua prima giovent, Par. IX, 137, dove pare che il Poeta in questo no-

me comprenda
rasanta o anco

generalmente
la

la

Ter-

persona dello stesso

fatto reo di grandi prevaricazioni.

Ges Nazareno.

Nave,

la barca, Inf. Ili,

82; Vili,
79;

15; XX1I, 12;

XXXI,

145. Purg. IV,

93; VI, 77; XVII, 78;


3;

XX,

XXIV,
la pri;

N, lat. nec, neque, perlopi preceduto da non, Inf. 1, 103; II, 93; III, 39 X, 75 XXVII, 87 XXXIII, 10.
; ;
;

XXXII,

116.

Navicare e Navigare, ma forma pi antica da preferirsi

XIX, 110. Par. N... IV, 9; V, 127; IX, 100, e spesso. n, nel medesimo signif., Inf. II, 33;
Purg.
II,

32; IX, 136;

navigare trovasi soltanto in Guiniforte, Vellutello e alcune ediz. di po-

ca autorit,

Inf.

XXI,

10.

In signif.
Nel
:

passivo: esser navigato, Purg. 1,131.

Navicella, dimin.
gnif. prop., Inf.
la

di nave. Nel sifig.,

X, 75; XXIV, 88; XXV, 63; XXX, 22 Purg. IV, 102; XXIV, 1. Par. I, 6; XI, 67, 70, 88 e 90; XIV, 11, e pi N, solo, lat. negue, Inf. IH, spesso. 41;X,89; XV, 100; XX, 18. Purg.

XVII, 100.

poesia assimilata ad una barca che percorre varii mari, cio canta di
di

diversi soggetti,

barca

Purg. san Pietro, per

I,
:

2. la

132 e 133. Par. 1,58; IV, 33; VII, Precedente a vo88 e 112; IX, 45. cale Ned, almeno nelle ediz. che seII,

La

guitano la Cr., Purg. IV, 102.


forse, v.

Ne

Chiesa,

Forse.
inde,

Purg. XXXII, 129.

Ne,

lat.

particella relativa,

18

274
Inf.
I,

.Ve

Negghienza.
I

48; Vili, 60
82. Par.

e 64; IX, 99;

XXXI, XXIV,
spesso.
bi,
Inf.

54 e 62. Purg. XV11, 132;

XII, 70, e X, 111 Combinasi spesso con ver;

come: andarsene, venirsene, ec,


V, 40
IX, 94
Vili, 3. Purg.
;

XVI, 32; XX Vili, 129. Purg. II, 60; XIX, 47; XXI, 34. - All'acc, III, 76 Inf. XXI11.36; XXXI, 122. Purg. I, 82; V, 29; VI, 65; VII, 62; XIX, 49. Par. HI, 71 XIV, 58 e 60. -Ne, per:
;
;

II,

24

99

XXIV,

8,

59 e 74.
II,

VII,

mi, Par.
Ufo',

XXIV,
la,
lat.

28.

Co-

Ne

He

me
49
;

affisso dei verbi, Inf.

29; IV,
;

Nebbia,
Purg.
3.

lo, v. Nel. nebula, Inf. IX, 6;


4.

Vili, 27. Purg. IV, 22, 24 e 91

XXIV, 149: XXXI, 34; XXXIV,

XXV,
con
i

42 e 131

XXXII,
126.

132; VI, 76;

XX,

131. Par.

II,

pronomi mi, voci mene o men,


voci
alcuni
ne,

ti, si, ci,

Similmente vi, onde le


v. dette

V, 117 XVII, 2 Per est., ci che offusca


I,

98

XXX,

la vista

spirituale,

che impedisce
pieno

il

vedere,

tene o ten, sene o

Purg. XXVIII, 90.

sen, cene o cen, vene o veri,


;

Nebuloso,

di vapori, di

nu-

editori
te

per scrivono
Mene,
1,90;
Tene,
Inf.

vole, Inf. IV, 10.

meglio me

ne, ec.

XVI, 12; XVII, 116. Purg. 35 e 34. Par. XVI, 6. -

XVI,
Inf.

Necessario. Par. IV, Necesse, voce latina:


Par. 111,77; XIII, 98 e 99.

9.

necessario,

XXIV,
XIV,
11
I. Par.

15i; XXVII, 21. Purg. V, 106; 75. Cene, Inf. XV, ; XVIII,

Necessit.
Purg.

Inf. VII,

I,

125;

li,

20.

XXX,

63.

89; XII, 87.

La forma antica
Purg. XVI, 69
;

Sene, Inf.

necessitale

trovasi,

Vili, 29, 89 e 109;

X,

1,

ec, Purg.

XV11I, 70.

VI, 4; IX, 60; XXVI, 46. Par. I, 28; 11,12; V, 96; IX, 86; XI, 5; XVI,

74; XVII, 79, ec.


34.

Vene, Inf.

XV,
come
Fa-

Necessitato. Par. V, 49. Alcuni mss. ed alcuni editori, p. e. Foscolo, leggono necessit, che rende pi facile
la

Ne,

come
fa,

affisse del

verbo

costruzione,

ma

difetta di autorit.

talvolta forma riempitiva antica


fan, per
:

Neente,
IV, 74,
la
si

lat.

ne ens, niente, Par.

Par.
:

be.
V.

XXVII,

33, v.

lez. dell'

Aldo e della Cr.,

ma

Vane, per

va, Purg.

XXV, 42,

Nidob., Landino, Vellutelloe quatutte


le

Andare.

ediz.

moderne leggono

Se,

ma

e precedente a vocale N', fordella prima pers. pi. del pron.

niente. V. ivi.

or al da t. e all'acc.
Vili, 105;

Negare.
XXXI,
XXIV,
II,

Inf.

Al dat.,

Inf.

37. Par. X11I, 116

XI, 47. Purg. VI, 28; onde: ri-

XX111, 17; XXV, 71; XXVII, 5. Purg. II, 66; HI, 62; VI, 68; IX, 90; XIV, 12 e 110; XV, 145; XVIII, 111; XXI, 7; XXV, 115.

X, 101

cusare una preghiera,


136;

Inf. Vili,
I,

XXM,
88.

96. Par.
;

X,

81
l'

Vili, 101 e

- Vietare, Inf. V, 120. - Nel luogo del-

116. Purg.

120; 57

Par. X, 30

XXXI,
Inf.

101

XXX11I,
;

41.

All'acc,

IV, 22; VII, 21; XVII,

133. Purg. Ili, 3; V,54; VII, 71 X, 102; XIV, 12; XVII, 56, XIX, 123;

XIV, 87, Aldo, la Cr., Landino, Daniello e Dionisi leggono serrato, chiuso ; la Nidob., Lombardi e tutte
Inf. le ediz.

XXII1,75;XXV, 2; XXX,

49. Par.

forte,

moderne, come pure Guinileggono negato, che io preferiInf.

Come affisso al verbo, al

II, 31

e 35

III,

75

X, 139

XIV,

48.

sco per cagione del luogo dell'


Vili, 120.

dat., Inf.

IX, 13, dove dienne pare che valga ci orni diede; XII, 93; XIII, 88 e 89;

Negghicnxa, forma antiquata, per: negligenza, che io preferisco alla

Negletto

Neri.
gli

275
invece
di
:

forma moderna la quale trovasi nella Nidob., Lombardi e Romanis, Purg.


IV, 105.

verso istesso ne
gli-

ne-

Negletto,
di

lat.

neglectus, particip.

negligere,

che non trovasi

nella

Nella, accorciato di Annella, dimin, di Anna, ovvero di Giovanella, dimin. di Giovanna, moglie di Forese
dei Donati la cui virt

P.

C,

Purg. VII, 92. Par. HI, 56; VI,


v.

47;

XX VII, 143.
Nel.
v.

Negli,

e piet sono ricordate nel Purg. XXIII, 87. Ignorasi il nome della di lei famiglia.

Negligente. Purg. IV, 110. Negligenza. Purg. IV, 105,


Negghienza, Purg. XVIII,
forma pi antica
11,121.
107.
negligenzia,

Nemhrotto,
ne,

al

quale
la
i

la

tradizioil

ma non
D.
lo

la

Bibbia,

La

attribuisce

concetto di ediGcare
bele.

torre di Bagiganti,
Inf.

Purg.

pone

fra

Nego,
V.

il

rifiuto,

Purg. XVII, 60,

dove la Cr. legge Nembrolte, come anco nel


77, e Purg. Xll, 34,

XXXI,
Par.

NlEGO.

XXVI,
;

126.
lat.
;

Negozio. Par. XI, 7. Negro, lat. niger, antica


per: nero,
Inf. VII,

Nemico,
forma,
Ili,

inimicm, sost.,

Inf.

63

124; XIV, 56.


Firenze,

VI, 115

XXI,

96.

- Add. ne-

mico e nimico,

Inf.

Come
gueKa

sost. Negri, fazione politica e


di

XV,

64. Purg.

XXXI,

IX, 76; X, 123; 87. Le ediz. va-

Pistoia
la

e di

Inf.

riano per le forme nemico e nimico,


v. ivi.

XXIV,
v. ivi.

143,

Nidob.

legge Neri,
ec.

Nepote
La prep.
'n
all'

Nipote,

lat.

nepos, Inf.

Nel, Nello, Nella,


in,

unita

artic. el

(il)

ha prodotto
el,

XI, 105; XVI, 37. V. Nipote. Neqne nnbent, voci lat. cavate
dall'
si

successivamente
el,

le
:

forme in

Ev. di san Matteo (xxu, 30) non


:

ec, che trovansi

Nel, davanti alle


:

maritano

non

si

mariteranno,

consonanti semplici, nel signif. di in, e di: mentre, Inf. 1,1 Vili, 95 e 116.
;

II, 78; III, Purg. Vili, 83. Par. 1, 4 99 V, 28, e quasi ad ogni pagina. Nello, precedente alla s seguita da
;
;

Purg. XIX, 137. Queste parole dette da papa Adriano V significano che: siccome il matrimonio non avr pi

luogo

consonante e
121

nell'

davanti a vocale,

nell' eternit, cos il papa, sposo della Chiesa non deve esser pi considerato tale dopo la sua morte.

'

1,110; VII, 11; XII, 105. Purg. VI,


:

Nequizia,
git, Par. IV,

la

malizia, la malva-

Nella,

XIV,

66. Par. XIII, 16, e spesso.


nell',

Inf.

IV, 77; V, 123;

Nerbo,
piuttosto
il

lat.

69; VI, 123; XV, 142nervus : il nervo o


il

VII, 124 e

125; XII, 13; XX11, 14. Purg. VII, 90; IX, 13 e 52; XXIII,
23. Par. II, 113;

XXI,

36.

muscolo,

tendine, Inf.

L' acies dei Latini, la for-

X, 70; XXXII, 68.

Nelle, nell', Par.

XXX,

117.

JVe-

gli, Inf.

VIII, 65
100.

68;

XU,

Nei, ne', Inf. IV, 113;


86.

XXII,

86. Par. IV,

za visiva, Inf. IX, 73. Nerli , antica famiglia nobile di Firenze, Par. XV, 115, dove quel
de Nerli o di Nerli, significa forse:
il

Vili, 119;

XIX,

Purg. V, 58; IX,


la per: nella,
:

capo di essa famiglia.


Firenze, Inf.

133;
so.

In

XV,

98. Par. Ili, 58, e pi spes-

rima trovasi ne

Purg. XVII, 55
Par. XI, 13.

Neri, nome della fazione guelfa di XXIV, 143. Questo nome


in Pistoia

e ne lo per nello, Alcuni scrivono nel

ebbe origine
glia

dove

la

famiin

de' Cancellieri

erasi

divisa

27G

Nero

Niente.

Bianchi e in Neri; dipoi questi nomi furono adottati dalle fazioni politiche
di Firenze.

Netto,
Purg.
Ili,

lat.

nitidus,
53.

puro, pulito,
dio del

8;

XXX,
lat.

Nettino,
Nel
;

Neplunus,
83. Par.

il

Acro,
;

lat. niger.
;

signif. fisico,

mare,
96.

Inf.

XXVIII,
lat.

XXXIII,

XII, 109 XIII, 125; XXV, Inf. V, 51 66 e 84 XXXIV, 65. Oscuro, Inf. Nel IX, 6. Par. I, 45 ; XXVII, 136.

Neve,
30;

nix, Inf. VI, 10;


46;

XIV,
,

XXVIII, 58. Purg. XXI,

XXIX

signif.

morale anime nere, anime colNel signif. fisico pevoli, Inf. VI, 85.

126. Par. 11,107; 64.

XXXI,

15;

XXXIII,

e morale insieme angeli neri,


voli,
Inf.

dia-

XXI, 29; XXIII, 131. Neri Cherubini, Inf. XXVII, 113.

Nicchiarsi, d'origine ignota; rammaricarsi, gemere, dolersi sommessamente,


Inf.

XVIII, 103.

Nervo,
I

o piuttosto nervi, al pi.

Niccolao,
in Licia,

santo, vescovo di Mira

nervi o i muscoli, Inf. XV, 114. Il contesto di questo luogo fa presumere che D. abbia usata questa voce in
osceno, perch
il

che per distogliere un padre

dal prostituire le sue figlie, forni loro

signif.

cui parlato fu trasferito

vescovo di da Firenze a
.

una dote per maritarsi, Purg. XX, 32. Niccol, della famiglia dei Salinibeni, o, secondo altri, dei Buonsignori di Siena, giovine scialacquone, trovatore di nuovo modo di condire i fa-

Vicenza per cagione delle sue libidini Nescio, voce latina che esprime lo stato dell'uomo svegliato all'improvviso e che prova difficolt in
risensarsi, Par.

giani, Inf.

XXIX,

127, v.

Costuma.

XXVI,

74.

Nesso,

il

centauro che rap Deia-

Nicosfa, citt dell' isola di Cipro, Par. XIX, 146. Nidio, lat. nidus, forma propria
fiorentina della
;

nira e fu ucciso da Ercole, del quale nondimeno si vendic lasciando la

voce nido
:

il

soggior-

sua veste insanguinata a Deianira, facendole credere che quando l'avesse


fatta indossare

no posta forse con disegno da D. in bocca di Brunetto Latini fiorentino,


Inf.

ad Ercole, non
lei
.

si sa-

XV, 78. Nido. Nel


;

signif. prop., Inf.

V, 83
2.

rebbe mai pi partito dal di re, Inf. Xll, 67 e 98 XIII, 1


;

amo-

XIII, 10

XXV,

12- Par.
il

XXIII,

Per

est. e al fig.,

Paradiso Terre-

Nessuno,
V, 121
18
;

lat.
;

XXVII,
;

XIII, 3 39 e 89

ne unus, add., Inf. XXI, 72 XXVI, 41


:
;

stre,

come primo soggiorno

mini, Purg. XXVIII, 78.

degli uoI

cieli co-

XXXI,

57. Purg.

X, 9

IV, 37. Par. IV, 126. 87 ; XVIII, 38 ; XIV,


II,

II,

Sost., Inf.

soggiorno de' Beati, Par. XVIII, 111. L'isola di Delo dove Latona

me

XXV,
60;

77.

Purg.

72. Par.

X, 87 XI,
;

XXII,

partor Apollo e Diana, Purg. XX, La costellazione dei Gemini 131.

73; XXVII, 122.

detta

Nettare,
Nttere,
al

la

bevanda degli Dei,

11

il nido di Leda, Par. XXVII, 98. campo d'uno stemma, Inf.XXVIl,

Purg. XXII, 150;


lat.

XX Vili, 144.
nectere,

50.

Cacciar di nido, detronizzare,


il

annodare,
di Buti

superare, Purg. XI, 99.

voce fondata sul solo comento


legge ntte
ediz.
e

Niego,
33.

sost.,

rifiuto.

Far

niego,

luogo del Purg. XXXiII, 47, dove

ricusare, Inf.

hanno men

persuade, mentre tutte le ti, che la vera le-

XXVI,

67. Purg.

XXV,

Mettersi al niego, nel

medesimo
lat.

signif.,

Purg. XVII, 60.


in

zione.

Niente,

antico neente,

ne

Sigro

Nodo.
Eurialo, lnf. 1, 108. (Virgilio, 174, e segg.)

277

u, dove
9i.
lnf.

nulla, lnf.
la

XXIV,

75. Par. IV, 74,

Mn.,
Ili,

ix,

Cr. legge ieente, Par. XXVII, Era niente lnf. XXII, 143, e

Mitido, puro, chiaro, Par.

11.

IX, 57.

Mo,

lat.

non, negazione, lnf. 11,90;

Migro, forma lat. per : nero, trovasi solo in rima, Purg. XXXI1I,110.
Milo,
fiume
45.

Vili, 111. Purg. VII, 12; IX, 145; X, 60. Par. Vili, 23. Precedendo al-

dell'Egitto,

lnf.

XXXIV,
VI, 66.

Purg.

XXIV,

64. Par.

Mimico,
II,

lat.

inimicus,

sost.,

lnf.

prende spesso la HI, 80; X, 104, dove la Cr. legge non ci; XVII, 76. Par. XIV, 10, ed anco no'i, secondol'

artic. e al pron.
'l,

il

forma noi o no

lnf.

100; XVII, 86; XXII, 83:


;

XXVII,
Purg.
Par.
87.

88. Add., lnf. IX, 76 XV, VI, 96; XIV, 37; XXXI, XXV, 6, v. Nemico.

64.

la Nidob., Purg. XXIV, 125, dove la Cr. leggenon. Qualchevolta sost., lnf. Vili, 111, 'l no, dove la Cr. legge

nympha. Nel signif. Per similiprop., Purg. XXIX, 4. tudine Dante d tal nome alle quattro
lat.

Ai rifa.

114.

Virt Cardinali, Purg.


le

XXXI,

106

no; lnf. XXI, 42. Par. XIII, Nel modo istesso del vereor non dei Latini, no seguita talvolta i verbi che esprimono timore, lnf. Ili,
che
s e

80;XV11,76.

medesime

unite alle tre Virt Teo98.

logali, Purg.

Par.

XXXII, XXU1,26.

- Le stelle,

Mo'
per
:

per: noi, v.

ivi.

Moarese
Piemonte,

(il), come collettivo, gli abitatori di Novara, citt del


lnf.

Mino,

re di Assiria, marito di Se-

XXVIII,
;

59.

miramide, lnf. V, 59. Mino, da Giovannino, diminut.

di

Giovanni, de' Visconti, di Pisa, amico del Poeta che Io trova nel
Purg. Vili, 53, v. Giudice.

Mobile. lnf. IV, 106 X, 26. Purg. XII, 25; XVIU, 73. Mobilit, v. NobiltX. Mobilitare. Par. XXXIII, 5.

Mobilt di sangue,

cio

di

Miohc,

figlia di

Tantalo, moglie di

Amfione re di Tebe, la quale dopo la strage fatta da Apollo e Diana de'suoi


quattordici figliuoli, fu
pietra, Purg. XII, 37.

La forma prosapia, Par. XVI, 1. pi antica nobilita, trovasi, Par. VII,


78

e nobilitate, lnf.

II, 9.

cangiata in

Moccbiere
nauclerus,

Moccbiero
98
;

lnf. Ili,

Vili, 80.

La
II,

lat.

Per

nepos, Purg. Ili, 113. d questo nome all' ar te umana, come derivante dalla natura che deriva pure da Dio, lnf. XI,
est. D.

Mipote,

lat.

forma nocchiero,
43; VI, 77.

si

trova, Purg.
; il

Mocchio,
albero,
lnf.

lat.

nodus

nodo

d'

un

Nel luogo del Purg. XIV, 58, 105 dubbio se il poeta intenda d' un nipote o
d'

XIII, 89.

Moce, lat. nux,


o grilletto

o parte dello scatto

un figliuolo del

figlio; parla

ove

si

della balestra nel punto tende la corda, Par. II, 24.

di Fulcieri da Calboli podest di Fi-

renze, che guadagnato dai Neri, infier crudelmente contro i Bianchi


(v.

piccola citt dello Stato Ecclesiastico, Par. XI, 48. Mocivo, pernicioso, Par. XX, 59.

Moccra,

Balbo,

Vita di Dante,

p. 22, e segg.).

tomo II, La nipote, Purg.


di

Modo.
XXIV, Onde

lnf.

XVII,

15.

Per

est. la

difficolt, lnf.

XIX, 142, v. Alagia. Miso, lat. Nisus, commilitone

Purg. IX, 126; 55. Par. VII, 53 XXVIII, 58.

X,

95.

solvere

il

nodo,

disbrigarsi,

278

Nodoso

N(

sciogliersi da un legame, da un do-

vere, Purg. XVI, 24; XX1I1, 15.

situata alle falde di monti ripidissimi,

Purg. IV,
di

25.

Una combinazione

XXIX, 133.
l'

d' oggetti,
l'

Il

legame,

Purg. ordine deldel

universo, Par.

XXX1U, 91. Tutti


28, V esofago detto
di

nomea, contratto XXV, 42; nominare, Inf. V, 71 XXVI, 93 Purg. XXI, 91 XXIV, 25,
;
;

Nomare, dal lat.

gli interpreti

intendono per nodo


,

dove

la

Cr. legge mostr, e 26.

XXVI,

collo, Inf.

XXX
il

97. Par.

XVIII, 35; XXVIII, 132.

volgarmente, gorgozzule e pomo

Nomarsi, contratto di nominarsi, esser detto, Inf.

Adamo, ma

parere, che s'intenda:

contesto richiede, a mio la nuca.


Inf.

XXXII,

98. Purg. XI,

55

XVI, 125

XVIII, 82.

Particip.

Nodoso,
5.

pieno di nodi,

XIII,

nomalo, contratto di nominalo, Inf. XXIII, 105; XXX, 101 XXXH, 65.
;

No,
XII, 17.

il

patriarca, Inf. IV, 56. Par.

Par. VI, 47; VII, 133.

Nome,
lat.

lat.

nqmen,
e 59
;

Inf.

VII, 106;

Noi,
;

non,

come soggetto
;
;

del

verbo, Inf. 111,16 e 77; V, 92, 95 e 127 VI, 34 e 112 VII, 100 Vili, 54;
19, ec. Purg. I, 118 e 121 ; II, 10, 63 e 118-, 111, 46; IV, 31 e 34; V,

XVI,

XX, 112; XXII, 37; XXIII, 74; XXVI, 3; XXVII, 57; XXX, 10; XXXI, 94; XXXII, 93. Purg. V,95o 101 XI, 4 e 60; XIII, 105; XIV, 21 e 74; XIX, 101; XXVI,
X, 65
;

XVI, 38

52; XIII, 1 ;XXV, 103, ec. Par. Ili, 82 ; VII!, 34 XIX, 12 XX, 134, 138, e spessissimo. Di rado al dat., Purg.
; ;

88; XXVII,

41. Par. IH, 41;

IX, 95;
;

XVI, 98; XX, 91 111 XXXII, 14.


;

XXII, 41 Il nome,

XXIII,
il

titolo

VII, 38

XXXI,

136

e ali acc, Inf.

di poeta, Inf. IV, 92. Purg.

V, 90 e 106; XII, 14; XVI, 29. Purg.

Come
ma,
la

termine

di

XXI, grammatica

85.
:

il

XIX,

78. Par. IV, 132.

Con

tutte le

sostantivo, Par. XVIII, 92.

prep. di, a, ec, Inf. Ili, 82; V, 77, 79 e 86; IX, 7 e 101 X1U, 91 : XXIII, 13; XXV, 35. Purg. II, 59; HI, 59; IV, 18, 24, 60 e 112; V,49; Vili, 31
; :

Nominanza,
XI, 115.

da nominare,

la fa-

riputazione, Inf. IV, 76. Purg.


Inf.

Nominare.
Nominar a

XXIX,

27.

IX, 83; X, 113; XIII, 50;


31

XXI, 8;

dito, Inf.

XXVII, 124; XXXI, 114. Par. Vili, ;X, 65 e 77; XII, 20; XIII, 29; XIV, 14 XXV, 13 XXVI, 81 XXX, 4 e 20, e spesso. La Cr. senza che
; ;

col dito, Par. IV, 63.

V, 68, indicare

Non essendo

peccato nominare i Dei del Paganesimo, Perazzini (Noie alla Div. Conm.,

Venezia, 184ij ha avuta


forse scritto

l'

idea almeno

ragione qualche volta davanti alle consonanti scrive no' per:


la

ne apparisca

ingegnosa di ammettere che D. abbia

noi, Purg. V, 52.

ma
la

tal

numinar, per -.deificare; conietturanon ha il fondamenms.


Inf.
I,

Noia,
zione,
il

lat.

noxia,

pena,
I,

1'

affli-

to d' alcun

IV, 90.

tormento,
L'offesa,

Inf.

76. Par.
Inf.

Non,

negativa,

l'ingiuria,

44, 67, 77, 95, 98, 103, 126, 131


di sguito ad

10, 27, 34, e cos


,

XXX,

100.
far dispiacere, Inf.

ogni pag.

Ripetuto

Noiare,

XXI II,

15. Purg. IX, 87. Par. IX, 35 e 98.

davanti ad ogni sost. della proposizione, Purg.

XXI,

46, ec.

Non,
:

Incomodare, Par. XIV, 18. Noi, v. Non.

spesso accompagnato da congiunzioni che ne modificano il significato Non


che, per lo pi seguito

Noli,

citt

marittima della Liguria.

da ma, non

Nona
solo...

Solaio.

270

ma, Inf. V, 45. Purg. XXIX, Ho. Nonch, solo, Inf. XXVI, 9;

menno
Inf.

Non di Purg. XXXI, 99. nondimeno, Inf. IX, 13. Par. Non per laido di men, XIX, 62.

XXX, 24.

sere un primo movimento, quale non proceda da alcun motore.

H'ornta,
legge, Inf.

l'

XXV,
nel

ordine, la regola, la 103. Par. I, 108.


signif.

XV,

Non

Non gi, v. GiX. 100. Non pur, per, Inf. XIII, 104.

La Regola,
Par. Ili, 98.

monastico.
legale, Inf.

La forma

XXX,

45.
,

non solo,

Inf. VII,

112.

Purg. X, 32.
30.

Nemmeno,

Inf.

XXXI I,

Normandia
Francia, Purg.

provincia
66.

della

XX,
Par.

verbi che esprimono timore sono spesso seguiti da che non o non, che significa il desiderio che quella data

Norvegia.

XIX,

139.

Il

re di

cosa non accada, Inf. II, 35 e 64. Purg. Senza il che, Inf. XXI, 93, VI, 54.

dove

la

Cr. legge che noni


il

Norvegia che regn dal 1299 al 1319, Accone (Hakon) settimo. Mosco, lat. nos-cum, forma antiquata: con noi, Purg. XIV, 105, dove
la

CompoInf.

sto col pron.

forma

noi,

VII,

126; IX, 5; XVI, 127; XVII, 76; XX, 18; XXIII, 136; XXVI, 37; XXVII, 114 e 120; XXIX, 114; XXXI, 129.
Purg. 111,63; Vili, 103; XI, 72; XIV,

Cr. legge erroneamente vosco, Purg. XXII, 106. Mostrale, del nostro paese, op:

posto a

straniero, Inf.

XXII,

9.

Purg.

XXXI, 71. Mostro,

18; XVI, 139 XX, 92. Par. 1,58; VI, 63; X, 44; XVII, 92; XXIII, 66;
;

lat. nosler, Inf. 111,77; IV, 67; V, 93 e 125: VII, 39; Vili,

XXIV,
li, Inf.

24.

Inf. Ili, 80.

Talvolta trovasi no 7, Al pi. nolli, per: non

97;

102, X, 87; XI, 10; XX, 22; XXIV, XX IX, 42 Purg. I, 56: II, 133;
111,34; VI, 70 e 123; VII, 17; XI, 1 X V. 55 e 1 01 XXII, 105; XXVI, 82
;

XXV, 40. Kon, ora canonica


l'

che

si

recita

e 132. Par. 1,54;

li,

42; IH, 13, 70,


104, e spessisPar.

dopo Sesta e che corrisponde al mez zogiorno, Purg. XXVII,4, dove Aldo
la Cr.,

85 e 111
26;

XIX, 12; XXIII, 30; XXIV,


125;

XXV,

XXXI,

Landino, Daniello ed alcune


di

simo. Nostra Donna,


la Vergine Maria.

XXI,

123,

nuovo, lez quasi inintelligibile, invece di da no


na, con la Nidob., Vellutello, Lom bardi e la maggiorparte dei moderni
Par.

ediz.

moderne leggono

Mota, una osservazione, un Per do, Inf. XX, 104; XXXll, 93. est. e nel signif., la taccia, Purg. XI,

ricor-

XV,

98.

34

XXXII,
in
Inf.

63.

il

Le note

di

musica,

Non dccinias quae suntpaa


perissi Dei, non
le

onde
il

genere:

Decime che ap
Signore
21

canto,

suono, l'armonia, V,25; XX XII, 36. Purg.

partengonsi Par. XII, 93.

ai

poveri del

11,119; Vili, 14; XXX, 93; XXXII, 33 e 63. Par. VI, 124; X, 81 e 143;

Mono, add.

num.,

Inf.

XXVIII,

Par. XXVIII, 34.

Nonpossa,
come
V,
66.

e non gi Non possa scrive la Cr. l'impotenza, Purg

La musica, l'aria, la e 120. melodia, Purg. XXXll, 33. Par. X, Le pa81 XXV, 109 XXVIII, 9.

XIV, 24
;

role,

versi che

si

cantano,

Inf.

XVI,

127; XIX, 118. Par. XIX, 98.

Son si est dare primuni mo tum esse. Par. XIII, 100, latino
delle scuole: Se da concedere, es

Motabile.
78.

Inf.

XIV, 89. Par. X VII,


nolarius.
D. indica

Motaio,

lat.

280
con questo
I

Notare
titolo nel

Nozze.

Purg.

XXIV,

56,

Muse;

la

Cr,

Poggiali, Perazzini, Bia-

uno

dei pi antichi poeti italiani, cio

gioli, l'Ediz. Fior.,

Foscolo e Tomdi

Iacopo da Lentino che viveva verso


la fine del

maseo leggono nuove Muse

nuovo

xm sec.

Notare, osservare, Inf. XI, 98; XI, 101, dove note posto in rima
per: noti;

genere. Io inclino per la prima lez. La medesima incertezza trovasi

nel Par. XIII, 59, v.

Sussistenza.
Par.

XV, 99; XXII, 38. Purg. XIX, 90; XXIV, 11; XXXIII, 52.

Novecento, nom. numer.,


XXVI, 122. Novella,
11,71
;

54;XXX1I,

Par. XIII, 103, note per: noti; XXII, 116. Notare, scrivere

la

nuova,

Inf.

V, 52;
Purg.

XXVHI,92e133;XXXIl,1H.
;

e insegnare, Inf. XI, 98. Purg. VI, 93. Par. XIX, 135; XXX 1!, 67. Can-

tare, Purg. v. ivi.

XXX,
la

92.

V, 50; Vili, 115; XXVII, 93. Par. X, 75 e 111 La XXIV, 150.

Nuotare,

storia, la narrazione,

il

discorso, Inf.

XV1II,57;XXV,38.

Notizia,
71.

cognizione, Par. XXX, Le prime notizie, cio nozioni,


:

Novellamente, di recente, Purg.


XX, 51. Par. 1,74. Novello , nuovo
,

cognizioni, Purg. XV1II,56.

recente,

Inf.

Moto,
Inf.

conosciuto, riconosciuto,
81
;

XXXI,

XXXIV,

129. Purg.

VII, 48; XXIII, 17; XXXI, 38. Par. Il, 44; IX, 67 e 95; X, 147; XXI, 14;

XXXI, 113. Conosciuto, celebre, Inf. XV, 102. Par. XVII, 138. - Far
XXI,
56.

XXV, 139. Purg. X, 96; XIX, 56; XXV,99;XXV1H,86. Par. XIV, 90; XXIV, 97; XXX, 58; XXXI, 26Novella sposa, Purg. XXIX 60. Gio,

vine,
143.

Inf.
Il

XXX11I,

88.

Pur. XXXIII,

noto, far conoscere, Par.

Distinto, Purg.

XXIX,
lat.

123.

medesimo nome, Par. VI, 106. Nuovo, non pi veduto, Purg. X, 96.
del

pi giovine de' due principi

Notificarsi,

nutricare, ora

Novembre,
143.

il

mese, Purg. VI,


:

utricarsi; nutrirsi, Purg.

XVI,
;

78.

3;

Motte, lat. nox, Inf. I, 21 XXIV, XXVI, 128; XXXI, 10; XXXIII, 53; XXXIV, 68. Purg. 11,4; VI, 113; XV, 143; XVI, 1 XXVII, 72. - Di
;

Noverca,

voce latina per

matri-

gna. Nel signif. prop., Par. XVII, 47. Per est. e come add. , Par. X V 1 59.
,

notte,

Purg.

XXII,

67.

Di prima Purg.

Novissimo, nel l'ultimo, Purg. XXX,

signif.

latino:

13, v.

Bando.

notte, sul principio della notte,

Ntte ultima, Par. VII, 112, V, 38. L'oscuindica, la fine del mondo.

Novit, Itovi (ade, Novitate, alcuna cosa nuova, Inf. XVI, 115. Ci che non si Purg. XXVI, 27.
mai veduto,
82.
Inf.

rit,

Purg.

I,44;XXlII,122.-Come

personificazione, Purg. IV, 139; IX, 7. Notturno. Inf. II, 127. Purg. VII, 56. Par. XXV11I, 117.

Novitade e novitate, forme


la

XXV,

144. Par.

I,

anti-

che e poetiche, nel primo Purg. X, 104; XXXUI, 108.

signif.,

Move,
II, 9,
l'

lat.

Par. XVII, 80.


gli
le

novem, nom. numeralo, Nel luogo del Par.

novizia,

sposa novella, Par.

editori

Antico,

Chiose

tro di Dante, la
lutello,

divisi ; Aldo, Boccaccio, PieNidob., Landino, Veldi

sono

XXV, 105. Nozze,


Nel
Par.
signif.

lat.

nuptia'

sempre

al pi.,

prop.,

XVI,

141.

Purg.

XXU,

143.

Nel

signif. fig., la

Daniello, Dionisi, Lombardi,


:

beatitudine celeste, Purg.


Par.

XXXII, 75

Costa leggono nove, cio

le

nove

XXX,

135.

Nube

la-

Nutrice.
81. Purg.

J8I

Subc,
tino,

voce poetica tolta dal

XIV, 89; XVI,

98. Par.

XV,

comune: nuvola. Nel


;

signif.

119.

XXIX, prop. e flg., Purg. XVII, 11 102; XXXII, 110. Par. 1,134; li, 31 Vili, 22; XII, 10; XXIII, 40 e 99
;
;

Suino, propriamente:
D.
1

la Divinit, attribuisce ai Beati, Par. XIII, 31.

Sunierare,
49.

contare, Par.

XXIX,

XXV11,29; XXXIII,

31.

Suca,
129.

dal lat. mix, Inf.

XXXII,

Sumero.
26;

XXIX,

Par. XIII, 97; 131.


lat.

XX Vili,
VII, 4
;

Sudo.
33;
25.

Nel

signif. prop., Inf. Ili,

Suocere,
XII, 48;

nocere, Inf.

100; XIII, 116; XIV, 19; XVI, 22 e

XVI, 45; XX,


lat.

128.

XXIII, 118; XXIV, 92; XXX, da notare che D. per quanto pare, d questo epiteto alle anime

Suolare,

nature, Inf.
49.

XVI,
esisti-

131; XVII, 115;

XXI,

Suovo,
to,

che non ha ancora


Inf. II,

quando vuol porre

in

evidenza

la

mi-

seria di loro condizione; per il che l' attribuisce soltanto alle anime dei

38; 111, 120; VI, 4 e 9; VIII, 124; XII, 30 e 89; X11I, 73 XIV, 7 e 128; XV, 117: XVIII,
neonato,
;

dannati e non mai a quelle del Pur-

una spada d'un luosguainata, Purg. IX, 82 go privo di abitatori, Inf. XX, 84
gatorio.
est.,
d'

22; XX,

XXII, d18;

XXV,

119.

Per

Purg. IT, 54; Vili, 4; X, 94; XXII, 72 e 80; XXIV, 57; XXX, 115;

XXXII,

114. Par.

I,

96; VII, 72; VIII,

delle parole nude, semplici,


Inf.

XXX1I1, 100. Spogliato, privo


IX, 25. Par. 11,107.
lat.

Purg.
di...

47; IX, 22;


ne, Inf.

Opposto ad antico o
XXVII,
46.

XXIX,

80;

XXXIII,

136.

vecchio, giovi-

XXII, 132. Allevare, Inf. XII, 71, dove la Nidob. seguitata dal Foscolo legge nudrio invece di nudr della Cr. e di

Sudrire,

nutrire, Purg.

XXIV, 93. Nuova luna, il novilunio, Inf. XV, 19. Nuovo giorno, cio: il seguente, I indomani, Purg. VII, 69. Nuovo

Purg. XVI, 122;

XX,

91.

Par. V, 76;

tutte le altre edizioni.

sole,

il

sole che sorge, Purg.


Inf.

Sui, forma
Sulla.
Inf.

antica per:

noi; tro-

Nuovo,

XXI,

11.

XIX,

39.

Giunto di

vasi solo in rima, Inf. IX, 20.

X, 105; XXV, 88;


II,

fresco, Inf. IV, 52. Purg. II, 58; 40; XXVIII, 76. Par. XII, 28.

- NuoStraor-

XXVI,

XXXIV,
123;

58. Purg. e 138;

42;

III,

28: V,

vo

inesperto, Purg. XXV11I, 76;


61, v.

XVI, 88

XXVIII,

30. Par.

XXXI,
VI, 101

Selvaggio.

IH, 22; XXIII, 36;

15

XXXI,
:

77.

XXIX,

78:

XXX,
si-

dinario, inaudito, Inf.


;

XVI, 116. Purg.

Esser nulla, nel


Inf.

gnif. di

essere impossibile,
20. v.

57;

XXV11I,

Niente.

IX, Esser

Nuoro

di

XIII, 145; XXXU, 160. compagnia, che cangia com-

nulla, esser morta, Purg. XVII. 36.

La gente pagnia, Inf. XXIII, 71. nuova, nel signif. lat. dei nuovi venuti in istato, Inf. XVI, 73. Muse, Par. Il, 9, v. Nove.

Sullo, add., niuno, nessuno, Inf. V, 44 e 103; VI, 48; VII, 42; XIV, 65;
XXI,
61 XXXI11, 123. Purg. iV, 4; VI, 116: VII, 7; Vili, 55; XIX, 117;
;

Nuove

nuora, Par.

Suro, forma lat. e XXVI, 93.


Sutrice,
Par. XII, 77.

poetica, per:

XXIII, 9;

XXX,

132.

Par.

VII, 42;

nel signif. prop., la b-

IX, 74; XIX, 89; XXIV, 21; XXVI, 108 e 127; XXX, 59; XXXI, 15 e 54;

lia,

Nel 6g.

le

Muse

XXXU.

42 e 63.

- Sost.,lnf.

XXXI,

sono dette nutrici de' poeti, Purg. similmente, XXI, 98. XXII, 105

-e

282

Nutrimento
spirituale,

Occhio.

Nutrimento,
XVII, 131.

Par.

Obbediente.
v. ivi.

Inf. IV, 57, loz.

am-

messa da Dionisi invece


21.

di ubbidiente,

Nutrire. Purg. XXV,

Nuvolo,
:

dal

lat.

nubila, Purg. V,

Obbedire.

Par. VII, 99.

Per est. 39; XIV, 135; XXI, 49. detto dei fiori, Purg. XXX, 28.

Nuvoletta, dimin. di nuvola, \v[. XXVI, 39. Nuvolo. Inf. XXIV, 146; XXXI,
137. Purg.

Obbietto. Purg. XVII, 95. Par. XXIX, 80; XXX, 48; XXXIII, 103. V obbietto commun, Purg. XXIX,
47, ci che pi obbietti diversi
di

hanno

comune

fra loro, p. e., la

grandez-

XVI,

3;

XXIV,

122.

za, la

forma, ec.
oblitare, lat. del

Obbliare,
evo,
lnr.

medio
75.

XXVIII,

54. Purg.

II,

Obbliarsi, dimenticar s stesso, esser

la lettera, Inf.

XXIV,

100.

dimenticato,

alcuni scrivono meglio Oh, interiezione che esprime la maravi


glia,

O, che

bblico,

Inf. XI, 61. obliquo, Par. X, 14, cos

V ammirazione,

il

dubbio

la

leggono Aldo, la Cr., quasi tutte le antiche ediz. e Dionisi. La Nidob. e i

compassione, ec, Inf. I, 82; li, 7, 58,76 e 133; VI, 40; IX, 9; XXX, 34 XXXII, 133; XXXIII, 121 Purg I, 8 e 26; II, 79; III, 73; IV, 44;
:

Moderni leggono obbliquo, sola forma


ora ricevuta.

Obblio,
60.

la

dimenticanza, Par.

X,

Mettere in obblio, dimenticare,

XXXI,

1.

Par.

I,

13 e 22;

II,

III,

Purg. X, 90.

37; IV, 118;


giunta
al

Come sost.,
altri

XX VII, 7,

e spessissimo.

Purg. V, 27.

Obbliquo,
obbliato, Par.

v.

Obbligo.
lat.,

Coninte-

Obblto, forma

contratto di

pronome me, questa

XXIII, 50.
1'

riezione forma o me, oh

me o piuttosto
;

Obbiivione,
XXX11I,98.

obblio,

Purg.

om, che
Inf.

scrivono oim e ohim,

XXI, 127; XXII, 91 XXV, 68; XXVII, 121 XX Vili, 123. Purg. XIX,

Obbrobrio, lat. opprobrium, Purg.


XXVI,
te
:

85.

Osanguis meus, o super infuna grafia


Dei!
si cut

106.

- Oim, Inf. XVII, 129; XXV, 68.

reclusa!

Dio

in

Ubi, cui Bis unquam cwlijanua Oh mio sangue, oh grazia di te dall' alto infusa, a chi, come

probabilmenObizzo li margravio di Ferrara morto neH293, Inf. XII, 111. pur parlato di lui, Inf. XVIII, 56. Oca, dal lat. del medio evo anca,

Obizzo da Este,

a te, fu mai due volte dischiusa la porta del cielo Par. XV, 28 e segg. parole
!

per avica da avis,

Occaso,
Purg.

il

Inf. XVII, 63. tramonto degli

latinecheCacciaguidarivolgeaDante.
disgiunzione, Inf. IV, 53; VI, 84 e 105. Purg. I, 97 e 104; 11, 107e12; IV, 7. Par. 1, 29; l, 76;,

XXX,

2.

Par. IX, 91.

astri,

11

Po-

lat.

aut,

nente, Purg.

XV, 9. Occhiaia, da occhio,

l'orbita, la

III,

Tal88 ; IV, 33, e spessissimo. volta precedendo a vocale gii data


la

cavit dell' occhio, Purg. XX111, 31. Occhio, lat. oculus: del corpo e
dello spirito
Inf.
;

al sing.

per

gli occhi,

forma od per evitare l' 66. Purg. XX XI, 49, dove


o ver, v. Oppure,

iato, Inf.

I,

la Cr. legge

ed, Par. II, 74, e pi spesso.

IV, 4; VII, 120; VIH,66; IX, 5; X, 131 XVI, 117 XVIII, 48; XXIX,
; ;

Opur,

134;
II,

XXX,

47;
;

Owebo.

39; Hi, 81

XXXIII, 107. Purg. IX, 79; XIV, 150. Par.

Occidente
VI, 87; X, 48 e 121
;

Oggimcii.

283
Purg. VII, 80; XXIII, 34.

XVI,

57;

XXX,

Odore.
Par.

48.-

Alpi.,

Inf.

I,

112; V, 130; XV, e 108; XX, 23; XXI, 98; XXII, 95;

62; II, 55; IV, 26; XVIII, 40, 43

XIX, 2*; XXIII, 75; XXX, 67


nuocere,
Inf.

e 126.

Offendere,
;

V, 102;

XXIII, 62; XXIV, 70; XXXII, 38; XXXIII, 76; XXXIV, 88. Purg 1,16;
Vili, 11

VII, 71 XI, 84 e 95;


21. Purg.

XVI, 105; XXXIII,


59. Par. Vili, 78.
:

;XIV,3; XV,
,

145; XXXII,

O/fendere, solo

XXXIII,

per

offender Dio,

XXXIII, 126. Par. XXII, 154; XXVIII, 11 e spessissimo. Apollo


65;

e Diana, o piuttosto il sole e la luna, sono detti t due occhi del cielo, Purg.

XX,

132.

- Nel luogo dell' Inf. XV11I,


t

11 parpeccare, Purg. XXVI, 76. tici p. ora ofenso e ora offeso. Offenso, la forma antica e poetica, e parlando dei Dannati: tormentato, Inf. V,

109. Purg.

43, ia Nidob. legge


gli occhi

piedi invece di

XXXI,

Offeso, la

12. Par. XVII, 52. forma moderna e co;

della Cr. e di tutte le antiche


chiaro che
dolce
il

ediz.

E perch

verso
si ri-

mune, Inf. II, 45; IV, 41 ; VII, 111 IX, 123; XVI, 105; XXXIII, 21.

seguente
stelle,

il

duca meco

Offensa, voce
Par. IV, 108.

latina,

1'

offesa,

ha dato luogo a questa varianpreferisco la lez. della Cr.

te, io

Offcnsione,
Inf.

Occidente, sost., Inf. XXVI, 113. Purg. XXVI, o'; XXVII, 63. Par. VI, 71. - Nel luogo dell' Inf. XXVI, 113,
alcuni interpreti spiegano^questa voce della vecchiaia, che in certo
:

XXI,
il

61

l'offesa, l'ingiuria,

Il

dita, k>f. VI, 66.

pregiudizio, la perL'offesa fatta a

Dio,

peccato, Purg. XVII, 82.


v.

Offenso,
tica e poetica

Offendere.
lat.

Olle r re,
:

offerte,-

forma an-

modo occaso della vita. Occulto, nascosto, secreto,


1'

offrire, far voto, offerta


;

oscu-

a Dio, Par. XIII, 140

e V, 50,

dove
ediz.

ro, Inf. VII, 84.

Purg.

XXX,
41.

38. Par.

VII, 56;

XIX,

42;

XXIV,

Occupare,
8.

possedere, Purg.

XX,
:

Nel luogo del Purg. XIV, 54


oc-

nondimeno la Nidob. e alcune moderne leggono offerire. Offerta. Par. V, 50. Offerto, v. Offrire.

occupare, tolto nel signif. latino di

Offesa,
XIII, 134.

il

peccato, Purg. V, 72;

prendere, impadronirsi. Occupa e cupi in rima per occupa e occupi.


:

Offeso,

v.

Offendere.

Od,
cato
d'

v. 0.
di

Officio, forma latina, adottata da

Odcrisi, nativo
Urbino che

Gubbio nel du-

Lombardi, Purg. VI, 146. Par.


146, invece di ufcio, y. ivi.

XXX,
I,

al

presente appar-

tiene allo Stato Ecclesiastico, fu celebre pittor di miniatura, discepolo


di

Offrire,

lat.

offerre,

Inf.

62.

Cimabue, Purg. XI,

79.
sost.,

Purg. XVIII, 43; XXXII, 137. Par. Vili, 40 - onde fare offerta, Par. V,
:

Odiare, dal

lat.

odium; come
hodiernus

32; X, 108.
Purg.

Offrirsi,

Inf.

Purg. XVII, 111.

XXVI,

104.

IX,

8.'

Particip. offerto,

Odierno ,
XX,
54.

lat.

Par.

Inf. 1, 62.

Purg. XVIII, 43;


lat.

XXXII,

137. Par. V, 32; Vili, 40.

Odio. Inf. XI, 22; XXXII, 134. Aver Purg. XVII, 108; XXVIII, 73.

Oggi,
XXVII,
adesso,

hodie,

Purg. XI, 13:

117. Par.

XVI, 132.
hodie magi*, ora,

in odio, Inf. XIII, 8, odiare.

Ogginiai,
Inf.

lat.

Odorare.

Purg. XX11, 132.

XX XIV, 32.

Pur.

XV 1,1 27.

284

Ogni
lat.

Ombra.

Ogni,
II,

omni*,

Inf. T,

18 e 109;

Oltraggio,
XIII, 73.
94.

dal

lat.'

16;

III,

9 e 48; VII, 32; IX, 110;

X,49; XI, 22; XIV, 142; XVII, 113; XIX, 21 XX, 54; XXI, 18 e41; XXII,
;

L'ingiustizia, Purg. II, L'eccesso, Par. XXXIII, 57, in


signif.

riffa,

Purg.

quest'ultimo

voce antiquata.

17; XXIV, 150; XXVI, 42; 4 e 69; XXX, 144; XXXII, 74;

XXVIII,

XXXIII,
III, 11

Oltrarni, XXXII, 146.

inoltrarsi, elevarsi, Par.

105;

XXXIV,

24. Purg.
;

I,

96;

Oltre

Oltra,

lat.

ultra, avv. al

e 139; IV, 32; VI, 126

VII, 114; IX,

di l, pi lontano, Inf. Ili,

48; XI, 5; XIV, 142;


143. Par. VI, 21

XV, 99; XXI,

43; XXII, 27; XXIII, 132; XXVIII,


;

70; Vili, 101; XI, 115; XV, 40; XVII, 35; XXI, 106; XXIV, 44; XXVI, 109; XXVII,

X, 18; XVII, 55;


99.
Ili, 88.

Ogni dove, dapeitulto, Par.

Ogniuom, ognuno, Ogni ora, v. Ognora.


Inf.

XXVI, 42; XXVIII, 91; XXXII,

140;

XXI, 41.

133; XXXII, 64. Purg. II, 84; XV, XVI, 102; XX, 29; XXI, 33; XXIV, 61 e 131 XXVII, 32- Par. Di pi, Par. XXIX, 130 XXX, 8.
;

omnis hora, sempre, di continuo, Par. X, 33, dove la Cr. legge non bene ogni ora.
lat.

Ognora,

Vili, 57. Fuor fuora, da una 74. Prep. all'altra, Par.


II,

parte

al di l

Ognuno
scuno,
94;
Inf.

lat.

omnis unus
37. Purg.

cia-

di... Inf. VII, 81. Purg. X, 111 XIV, 33; XXVIII, 138; XXX, 84. Par. 1,54. contratto di oramai, ormai, Ornai,
;

XXXII,
14.

XXIX,

lat.

hora magis,

Inf.

IH, 129

VII, 97

XXX,

Vili, 67; IX, 33;

XIV, 139; XVII,


;

Oini,

v. O.

82;
dal
lat.

XX,

124; XXI, 87 e 90

XXIV,

Olezzare,

olere,

render

grato odore, Purg.

XXIV,

146.

Olimpo,
Olimpo
Dei per:
il

propriamente:
il

in Grecia.

il monte La dimora degli

46; XXV, 94; XXIX, 11; XXXII, 66 e 109. Purg. 1,2 e 107; II, 30 e 66; III, 28 e 110; IV, 124; VI, 53; VII,
85; Vili, 43; IX, 49; XII, 93; XIII, 122; XIX, 139; XXII, 21 ; XXIV, 91
;

cielo,

Paradiso, Purg.

XXIV,

15.
lat. olere,

Olire,
re, Purg.

esalar grato odo6.

XXXI11, 24. Par. II, 122; V, 34; XXII, 19 XXVII, 120; XXIX,

XXVII,
67.

131

XXVIII,

Oliva, l' albero e il suo frutto; per: ramo d'ulivo, Purg. XXX, 31. Olivo, 1' albero. Per un suo ramo come segnale di pace, Purg. II, 70.
:

Ombelico, Iez. della Nidob., Inf. XXXI, 33, dove la Cr., Aldo e quasi
tutte le ediz. leggono umbilico, v. ivi.

Ombcrto, nome

proprio alleman-

Olocausto,
sacrifizio, Par.

lat.

holocauslum,
89.

il

no Hunibert, Humbertus. Quegli che


parla nel Purg. XI, 67, Ombertodei conti di Santafiore, famiglia una volta potente nella Maremma Senese. Fu

XIV,

Oloferne,

capitano degli Assiri

ucciso da Giuditta, V. Liber Judith.

Purg.

XII, 59.

ucciso in una battaglia contro


antico frane.

Se-

Oltra,

v.

Oltre.
1'

nesi da lui assaltati con troppa pro-

Oltracotanza ,
outre cuidance, dal
1'

sunzione.

lat.

ultra cogitalo,

Ombra,
prop., Purg.

lat.

umbra. Nel
26 e 90
;

signif.
;

audacia,

l'

insolenza, Inf. IX, 93,

III,

IV, 104

V,

v.

Tracotanza.

34; VI, 51;

XXVI, 7; XXVII, 68;

Miracolalo, temerario, insolente, Par.

XVI,

115.

XXVIII, 12; XXIX, 5; XXX, 89; XXXI, 140: XXX11I, 109. Par. IH,

Ombrare
114; IX, 118; XIV, 116; XIX, 66; XXX, 3 ; XXXIII, 96.
;

Onde.

283
lat.

XXII, 140
AI
pi.,

Omero,
co,

Homerus, poeta greIV, 88

nominato

nell' Inf.

e in-

Purg.

XXIX,

5.

Pi spesso
dal corpo,

dicato, Purg.

XXII,

101.

significa l' lo spirito,

anima separata

mero,
tica
;

lat.

humerus, voce poe-

egualmente nelle tre parti del Poema, Inf. I, 66 li, 44 III, 59 IV, 55 e 81 ;IX,24; X, 53; XII, 118; XVI, 4; XXIX, 6 e 136; XXX, 25;
;
;

la

spalla. Al sing., Inf.

XXI,

34.

Purg. XVI, 9;
65.

XXVI,

4.

Par. XXIII,

Al pi., Inf. XVII, 42.

Per:

il

lato, Purg. IV, 120.

XXXII, 35

e 59;

XXXIII,
XI, 26;

135. Purg.

Omicide,
37.

pi.

di omicida,

Inf.

XI,

11,79; Vili, 44;

XIV, 28;
;

XVIII, 82; XXI, 132; XXIII, 131 XXV, 101, ove descrivesi l'origine
delle ombre. Par.
Ili,

Lombardi con la Nidob. e la maggior parte dei Moderni leggono omicidi, pi.

pi regolare.
lat.

34

V, 107

IX,

Omo,
cui
il

homo, antica forma di


:

72; XXIII, 81, e molto pi spesso.

-Nel
cio:

luogo
1'

dell' Inf.

XXXII,

61, io
,

Purg. XXIII, 32, spiega la necessit in esso luogo


L'

contesto nel

prendo ombra, nel suo

signif. prop.

uomo.

ombra
il

del

corpo, perch

Omore,

lat.

humor, forma antica

detto nel romanzo di Lancilotto del

Lago che
Art

foro fatto dalla lancia di

adottata dall'Aldo, dalla Cr., da Landino ed altri Antichi, Inf. XXX, 53,

fu tale

che GirfJetto vide

un

invece

di

umore, ammesso dalla Ni-

raggio di sole passare attraverso il corpo di Mordrecco. Altri intendo-

dob., Lombardi, Vellutello e la


gior parte dei Moderni.

mag-

no ombra per: l'anima, il che mi sembra quasi ridicolo. Come in frane, e in allem., ombra significa tal
23; XIII, 19. XII, 65 e XIII,
gnifichi
:

Oncia,
parte
Inf.
d'

lat.

uncia, la

duodecima

una libbra, Par. IX, 57.

Il

pollice,

duodecima parte
unda, e
la

del piede,

volta: una debole immagine, Par. 1, Nel luogo del Purg.

XXX, 83. Onda, lat.

superficie

7,

pare che ombra

si-

una immagine.
Inf. II, 48,

dell'acqua, in genere, Inf. Ili, 118; VII, 22 e 104; Vili, 10; IX, 64; XX,
125. Purg. XXVII, 4 ;
;

Ombrare.

inteso da
:

aver quasi tutti g' interpreti per paura, divenir ombroso. Rossetti opi-

na che

si

potrebbe anco spiegare

I, 101; Vili, 70; X, 9; XXVIII, 26 e 62 XXXII, 117 XXXIII, 142. Par. XII, 49; XX," 120; XXVI, 139; XXVII, 123; XXX,
;

quando annotta.

86.

Ombrato,
di

dal lat. umbra, coperto

Onde,
Inf.

lat.

unde, avv. di luogo,

nuvole, Purg.

XXX,
lat.

25.
ci che

Ombrifero,

umbri fer,

50

1,111; XII, 7; XVII, 130; XX, XXIII, 130 XXVII, 27. Purg. I,
;

rende un'ombra, una debole immagine d'alcuno oggetto, Par. XXX,


78.

30 e 136;

II,

86; IV, 22; V, 74; Vili,

97; XIV, 13;

XV, 99; XX,


127.

138. Par.

IX, 23; X,
d'onde?
lettera
dell'alfaInf.

Interrogativo:

Om, v. 0. Omga, ultima


beto greco, Par.
l'

IX, 93; XIX, 126; XXII,


91

47.

Par.

XXIV,

e 123.

Alfa ed Omga, principio e fine. Allusione al-

XXVI,
;

17.

Apocalisse

fi,

8 e 11

xxi, 6; xxii,

Particella pronomiPurg. X, 48. nale: di cui, del quale, ec, Inf. II, 25; IX, 42; XIV, 38 e 54 XXXI,
;

Dove,

13.)

132; XXXII, 14 e 71. Purg.

II,

127:

2S6

Ondeggiare'

Operare.

VII, 11; XI, 44 e 112; XXI, 2; XXII,

142;

XXIX,

78. Par. II, 142;

X, 27;

XV, 70. Purg. XIII, 75; XIV, 88; XXIV, 96. Par. IV, 59; VI, 114; Vili,
4; XXV, 104. L'onest, il procedere onorato, Purg. XX, 33. Al pi. L' onor di gli onori, Inf. XIII, 69.

XIV, 115; XVI, 36; XX, 112; XXI, Aver 84;XXI1I, 29; XXXI, 100.

d'onde, aver cagione


136. Par. Vili, 55.

di...

Purg. VI, per ci, ecco

perci, Inf. XI, 37;

XVI, 112; XXII,

74; XX111,80; XXIV, 9; XXVI, 5; XXIX, 34; XXXI, 93; XXXIII, 47. Purg. II, 100 XI, 54 XIV, 151 ; XVI,
;

Cicilia e d' Aragona, Purg. Ili, 116, sono Federigo re di Sicilia e Giacomo re di Aragona figlio di Costanza figliuola di Manfredi e moglie di Pietro

94; XIX, 86; XXI, 31;

XXV,
III,
II,

Aragona. Non agevol cosa spiegare perch D. abbia detti questi


re di

XXX11I,91. Par.

VII, 28; Vili, 148.

principi onore di Sicilia e d'Aragona,

Sopra che, lnf. I, 112; 85;XIll, 82 e 144. Purg.


;

20; X, 50; IV,

dicendone poco bene altrove,


Purg. VII, 116. Par. XIX, 130;
63;
nel
Convito,
12. Si

p. e.,

XX,
Vulg.

XXXI, 22. Par. Ili, 42; IX, 22; XXVI, 79; XXVII, 76. Ondeggiare. Come sost., Par.
VII, 126;

61

IV,

6;

nel

IV, 115.

Eloq., I, potrebbe notare che in questo luogo D. ha voluto esponere 1' opinione di Manfredi e non
la sua.

Onestade,
per
:

onest,

lat.

e al pi. tutto ci che Purg. Ili, 11 d grazia e dignit alle azioni, Par.

forma antica e poetica honestas. La dignit,

Onorio.
rio
III

Par. XI, 98, il papa Onoche tenne il pontificato dal

1216
lnf.

al

1227.

XXXI, 51. Onestato. Purg. XXIX, 135.


dell'

Onranza,
Lez.

XXVI.

6.

contratto di onoranza,

Nel luogo
ivi.

dell' lnf.

Aldo, della Cr. e della maggior parte delle antiche ediz. La Nidob. legge con pi mss. onesto, degno, che
io preferisco,

IV, 74, la Cr. e quasi tutte le ediz.

leggono orranza,\.

Ornato,

contratto

di

perch onestato trovasi


'

in

questo solo luogo.


Osjc\so,
lat.

Purg. Vili, 128. 47 ; IV, 76.

Onorevole,
hohn;
il

onorato,
Inf. Il,

cente, pudico, Inf.

honestw, degno, deII, 113 XXIV, 77.


;

Onta,
Inf.

dall'ali,

disonore,
110. Purg.

XXIX,

33;

XXXI1,

XXVUl,

XXVII, 31. Come avv., Come sost., Purg. XIX, 30.

135, dove la Cr. legge onestato, v. ivi, Par. XVI, 45;


;

Purg. 1,42; 57

II,

119;

III,

87; VI, 63;

XXIX,

Inf.

X, 23.

XX, 76. Ontoso, ingiurioso, Inf. VII, 33. .Opera, dal lat. opera, pi. di opus. Al sing., Inf. XV, 60. Il lavoro,
Purg. XII, 45.
Inf.

L'azione,

il

fatto,

Onorare,

lat.

honorare, riverire,

far onore, lnf. II,

114; IV, 73 e 80.


85. Par. Vili,

78. Purg. XI, 142. pi. le azioni dell' uomo, Inf.


;

XXIV,

il

XXV,

Purg. Vili, 124


7
;

XVI,

139.

XXI,
59.

Al particip. onorato,

riverito, Inf.

XVI,

31 XXV11, 74. Purg. XI, 61. Par. XI, 42; XXIV, 101 e 104. Operante, quegli che agisce, l'au-

Onore,
82 e 87
;

honor; la gloria, Inf. I, IV, 93 e 133 V, 36; XI, 80;


lat.
;

tore, Par. VII, 107.

Operare,

lat.

operari.

Agire,

Credo che

sia

1'

honestatus

dei

Latini, cio add. verb. di onestare e significhi

composto ad onest, onorato

ec. e perci molto bella lezione.

Operazione
Purg. XVIII, 15
citare, Purg.
;

80;

Ora.
43. Purg.
1,

287
115;

XXIII,

93.

XXVIII,

15.

EserAgire,
49.

XXI, 112; XXXIII,


Vili,
1
;

IX, 13 e 44; NIX, 1; XXIII,

operare, Purg. XVIII, 52;


Par. XIII, 77.

XXV,

XXV, 1. Par. X, 140; XXVI, 141; XXX, 2. Ad ora ad ora, Inf. XV,

Operazione,
XV11,
105.

l'azione,

Purg.

84, di tratto in tratto o di continuo.

voce latina ricco, Par. XVIII, 33; XXX, 111.


;

Opimo,

fertile,

Le opinioni sono divise intorno ore prime, Purg. XXV11I, 16. Biagioli copiando Vellutello senza nomial le

Opinione.
122. Par.
li,

Purg. Vili, 136;

53; XIII, 85. opinion corrente, Par. X11I, 119, credo essere

-U

XXVI,

narlo, costruisce cantavano V ore pri-

me, le prime ore del giorno con allusione alla parte dell' Uffizio Divino
detta Mattutino, e ricevano V ore prime, cio le prime aure del giorno ;
:

una opinione non maturata. Altri spie-

gano

opinione comune, volgare.


1'

Oppilazione, XXIV, 114.

ostruzione,

Inf.

costruzione
bile.

assolutamente

impossi-

Opporre,
101.

lat. opponere, Par. VI, 11 parOpporsi, Par. VI, 33.

La maggior parte dei moderni, Portirelli, Costa, Tommaseo, prendono ore nel
signif. di
:

aure, al che con-

ticip. opposto, Inf.

la

Nidob. legge
Inf.

XXXIV, 113, dove apposito, Par. XX, 48.


verbale
di oppone-

tradice

il

P.

medesimo dicendo Un'au:

Opposi to, add.


re,

in

ra dolce senza mutamento, cio che quel luogo non eranvi aure prime,

VII,
il

la Cr.

pone

32; XXXIV, 113, dove suo contratto opposto,

come

Purg. 11,4; Vili, 32;

XV,

17.

in terra. Daniello ha la mia medesima spiegazione Gli uccelli accoglievano, salutavano cantando le ore
:

Opposizione. Purg. XXII, 50. Opposto, v. Opporre. Oppresso, per calpestato, Inf.
:

prime, cio le prime ore del giorno con o senza allusione all' Uffizio del mattino. Nel luogo del Par. XXVI,

XIV,

15,

dove

la Cr.

legge soppressa,

v. ivi,

che

io preferirei.
1.

Abbattuto,

141, bisogna intendere per ora prima, la prima ora del giorno, e per seconda,

gravato, Par. XXII,

quella che segue:

la

sesta o
il

1'

ora

ppressura,Ioppressione,Purg.
VI, 109, lez. adottata senza sufficiente

dopo mezzogiorno, cosicch


vuol dire:
dalla

Poeta
con-

Adamo rimase innocente


fino alla settima,
in cui la sesta cor,

fondamento dalla Cr. mentrech

prima ora

l'Aldo, la Nidob., Landino, Vellutello, Dionisi e la maggior parte dei

tando alla romana

Moderni leggono pressura,

v. ivi.

come nel risponde a mezzogiorno Par. XXX, 2. ultim'ora, il mo-

Oppure, Opure

pure,

ov-

mento
tempo

della morte, Purg. V, 53.


in

Il
il

vero, Purg. IV, 126. Opra, contratto di opera; V azione,


Inf.

genere, e in particolare
preciso e
favorevole,
14;

momento

Inf.

13.

XVI, 119; XIX, 82; XXX1U,

155.

Vili, 33; XIII, 80;


104. Purg. VII,

XXIV,

XXXIV,
luo-

Il

lavoro, Purg. XVIII, 48. Par. VI, Gli Antichi usavano spesso tal
in signif. di
di
: :

75; XIX, 14; XXII,


Par. VI, 35.

13;XXIU,99.
go del Purg.

-Nel

voce

edificio e singolar-

II,

93, Aldo, la Nidob. r

mente

Oprare,
re, Par.

chiesa, Par. XXXI, 34. contratto di operare: agi141.


fiora,
Inf.

Lombardi,

Portirelli, Viviani e molti

XV,
lat.

mss. leggono terra, d' onde arduo cavar senso ragionevole ; io preferisco leggere ora con
la

Ora,

sost.,

I,

43:

Cr., Landino,

288

Ora

Ordito.

Vellutello, Daniello, Dionisi, maseo, Costa e Foscolo, onde si cava


:

Tom-

Orazio,
no,

lat.

Horatius, poeta roma-

Inf. IV,' 89.

come hai tu perduto tanto il senso tempo? essendo egli morto da lungo
tempo; alche la risposta di Casella mi sembra appieno soddisfacente.

Orazione, la preghiera, Purg. IV, 133; VI, 30; XIII, 128; XXIX, 119. Par. XIV, 22 XXII, 89; XXXII, 151 Nel luogo dell' Inf. X, 87, i decreti
; .

Ora. Or,
subito, Inf.
II,

lat.

fiora,

avv. adesso,

del Senato di Firenze sono detti orazioni,

7 e 98; 111,72: IV, 13;


;

perch

la

Signoria costumava

V, 25; VII, fi1;X,1


1
;

XIII, 118;

XV,
;

XIX, 90; XXXUI, 15; XXXIV,


I,

di adunarsi nelle chiese. Altri opinano, che sia fatta allusione alle pre-

34. Purg.

65,

70 e 88

II,

103

III,

130; VI, 82; Vili, 43; XI, 111; XIX, 114 XXXUI, 57. Par. I, 98 e 124; l,
;

ghiere pubbliche nelle quali mescolavansi certe esecrazioni contro i fuorusciti.


Inf.

Il

discorso,

la

concione,
la

91; IV, 91; VII, 34, 52 e 121


15;

XIV,

XV,

115, ec.

Talvolta serve unicamente

129;

XXI, 119; XXIX,

XXVI, 122. rbita, voce


ruota,

latina;

traccia

della

a legare il discorso, Inf. X, 110; XII, 34; XXV1II,55. Purg. Ili, 28; XVI, 25;XVI1I, 34. Par. II, 106; HI, 52;

XII, 112, in
signif. di
:

Purg. XXXII, 30. Par. quest'ultimo luogo ha il

esempio.
cieco, Inf.
I

IX, 115, ec.

Indica la conseguenza:

Orbo,

il

XV,

67. Purg.

XIII, 67 e 102.

Fiorentini erano pro-

dunque, cosi, Inf. I, 79. Par. XI, 133. Serve ad eccitare a esortare: or vial

1,

verbialmente detti
si lasciati

orbi, perch eraningannar dai Pisani, con le

ors
114;

Inf.

XXIV,

11,139 ;X, 110. Purg. IV, Poe' anzi, test, Inf. 82.

famose Colonne del porfido danneggiate dal fuoco, scelte da loro invece
delle belle Porte di bronzo che essi

133; XII, 33. Purg. II, 100; XI, 120; Or or, adesso, subito, Inf. XIII, 68.

Pisani avevano loro offerte a scelta


in

XVII, 50; XVIII, 132. Purg. IX, 145 X, 12 e 26; XXIX, 127. Par. Vili, 12. Oramai, lat. hora magis, e le sue forme contratte Ormai e Ornai,
;

dai Fiorentini a Pisa

remunerazione della guardia fatta mentrech quelli erano all' impresa di Maiorica.

Ordigno,
:

forse dal lat. ordo, pro-

Inf.

XI, 112;

XXXUI,
II,

148;

XXXIV,
; ;

26 e 68. Purg. 5
;

XXXIII,
128.

100. Par. VII, 49

66; 111,142; XXIII, XI, 75


far

priamente una macchina, uno strumento, un ingegno, Inf. XVIII, 6, pare che significhi: la struttura, la costruzione.

XXIX,

Orare,
Purg. XI, 26

pregare,
;

orazione.
Par.

Ordinare,
Inf. VII, 78.

stabilire,

XXXI,

91

dell' Inf.
signif. di
:

XXXII, 147. - Nel luogo XIX, 114, sembra aver il


adorare, o di
:

XIII, 50;

XV, 112.

Purg.
lat.

XXXI,

destinare, 108. Par.

IX, 105; XI, 35.

Ordine,
XXI,
31.

ordo, Purg. XVII, 126:

orrate per

onorate.

Oratore,
relli

quegli che prega, Par.


Cr.,

La classe,
127.

- Gli ordini sacri, Inf.


l'

41. Par. 1,104;

X, 5; XXI, 29 e

XXV1I,91.

ordine delle gerarchie

XXXII1.41. La

Lombardi, Porti-

celesti, Par. III, 54; IX, 11 6;

XXVIH,
ordire,

leggono negli orator, al pi. Io preferisco con 1' Antico, Landino, Vellutello e la

Ordito,
Purg.

add. verbale

di

maggior parte dei Moderni


:

Par. XVII, 102.

Per

est. destinato,

ned' orator, cio

san Bernardo.

XXXUI, no.

Orecchio

Orrevole.
sisi,

2S9

Orecchio
cula.

Orecchia,
66.

XX Vili,
che
65;
sia

Orecchia, lat. tmriInf. XVI, 105; Ad orecchia, dove pare


Gliorecchi, Inf. Vili,
;

ove nacque san Francesco, detSole.


1'

to

pi. di

orecchio, alle orecchie,

Par. XVII, 43.

origine, Originare, trar XX, 98. Oriuolo, lat. horologium


,

Inf.

Par.

XV, 94; XVII, 71 XXIV, 142; XXIX, 45; XXXII, 52. Oreste, figlio di Agamennone e di
XIII, 52.
Il

XXIV,

13.

Orizzonta

Orizzonte,
;

lat.

Clitennestra, Purg.

suo
di

nome

allegato come,

esempio

horizon. Orizzonte, Purg. II, 1 VII, 60; XXVII, 71. Par. IX, 87; XXIX, 3 XXXI, 119. In rima orizzonta,
:

il

amicizia generosa.

Inf.

XI, 113.

Orizzon, per: oriz-

Ore/zn, probabilmente da aura, propriamente un fiato, Purg. XXIV,


:

zonte, Purg. IV, 70.

Orlando,

Conte, secondo

la

150,

il

profumo,
lat. Inf.

la

fragranza.

tradizione cavalleresca, nipote di Car-

Orfeo,
greco,

Orpheus, antico poeta

Organare

IV, 140. , dal

lomagno, ucciso a Roncisvalle, XXXI, 18. Par. XVIII, 43.

Inf.

greco pyavov
101.

organizzare, Purg.

XXV, 57,
Par.

Orlo, probabilmente dal lat. ora, onda. Nel signif. fisico, Inf. XVII, 24;
XXII, 25; XXXII, 30; XXXIV, 86. Purg. IV, 34; XXVI, 1. - Per est., T estremo della vita, Purg. XI, 128. Orma, d' origine ignota. Le traceie, le
Inf. Vili,

Organo,
XXV,
66;

greco
9.

ofavov, Purg.

XXXI,

XIV,

59.

I Cieli ai quali attribuivasi un influsso sulla natura sono detti organi del mon-

do, Par. II, 121.

L'Organo instrumento musicale, Purg. IX, 144. Par.


44.

XVII,
at.

impronte de' piedi sul suolo, 102; XVI, 34. Purg. V, 2 Per est. piedi, IX, 60. Par. 1, 106.
:

Orgoglio,
insigni*,

dall'antico

ali.

urguo,

Inf.

XXV,
21.

105.

o dal greco pyn, Inf.


85. Purg.
II,

XVII,

Nel

signif.

L'immagine, Purg. fig. V esem-

XVI, 74; XXI,


VI, 49.

126, Par.

pio, Par. XII, 116.

Ai

pi.,

Purg. XXVIII, 72.


Inf. Vili, 46.

Ormai,

v.

Oramai.
antica famiglia nobile

Orgoglioso.

Ormanni,
Ornare.
108.
v. ivi,

d'), d'una famiglia illustre di Genova; assassin il

Oria (Branca

di Firenze, Par.

XVI,

89.

Purg. XXI, 90; XXll,

suo suocero Michel Zanche,


Inf.

XXXIlI,137e140. Orico, villaggio nei dintorni di Padova dalla parte delle lagune, Purg.

Al particip. ornato, in buona in parte, Inf. II, 67. Par. XXXI, 51 cattiva parte, Inf. XVIII, 91.

Oro,
106.

lat.

aurum,

Inf. VII, 64;

XIV.

V,80.

Oriafiamina,
tal

ora:

rinfiamma,
Par.

95 e 112. Purg. VII, 73; IX, 20 e 118; X,80;XX, 105 e 117:

XIX,
;

4.

antico stendardo della Francia. D. d

XXll,4!
135;
139.

nome alla Santa Vergine, XXXI. 127.

XXIX, 43. Par. XVI, 110; XVII, 123; XV1I1, 96 XXI, 28; XXIII,
;

XXX,

66;

XXXI,

14.

Orientale, che viene da levante, Purg. 1,13; XXX, 23. Par. XXXI, 119. Oriente. Purg. I, 20; Vili, 11

Orologio,

lat.

horologium, Par. X,

Orranza,

antica forma per

onoono-

IX, 2; XIX, 5; XXVII, 94. Par. XI, 54, dove questo epiteto dato ad As-

ranza, onorificenza, Inf. IV, 74. Orrevole, antica forma per

19

290
revole,
143.
Inf.

Orribile

Oscitro.

IV,

72.

Purg.

XXII,

XII, 104.

Il

mondo,

tutte le crea-

Orribile, lat. horribilis, lnf. HI, 25; Vili, 51 ;IX,92; XI, 4 XIII, 19; XIV, 6 XVII, 119 XXV, 59; XXXI, 44 XXXIII, 47. Purg. Ili, 121 XIII, 83; XIV, 27.
;
;

ture, Par. XXVI, 6i. Siena detta l'orto

La citt di dove crescono


129.
il

diversi vizi, lnf.

XXIX,
il

Orto,

lat.

ortus,

levante,

sor2.

gere degli astri, Purg.


L' Oriente, Par. IX, 91.
fig. il

Nel

XXX,

signif.

Orribilmente. Inf. V, 4. Orrore, lat. horror, lez. ammessa


da Daniello, Guiniforte e pi mss., Inf. Ili, 31, mentre Aldo, la Cr. e la
maggiorit delle antiche ediz. e dei mss. leggono errore, che io preferisco.

Ortolano,

principio della vita, Par. XI, 55. lat. hortulanus. Dio

detto l'ortolano eterno, per rispetto


alla creazione detta orlo, Par.

XXVI,

65.

Orza,
che lega
1'

Un

poeta pi
lat.

moderno avrebbe senza

d'origine ignota; la corda estremit dell'antenna al

dubbio preferito orrore.


urna. Al pi., la grande e la piccola Orsa, costellazioni vicine

fianco sinistro della

nave

per

il

lato

Orsa,

al
9,

polo artico, Purg. IV, 65. Par.

II,

mancino, Purg. XXXII, 117. Osanna, voce ebraica hosanna, serva o salvum fac quaso, Purg. XI,
11;

ove dimostrar V
la

Orse, significa

in-

dicar
l'

direzione.

XXIX, 51.

Par. VlII,29;

Nel luogo del-

Inf.

me

XIX, 70, fatta allusione al nodi famiglia di papa Niccol 111 che

Osanna sanctus 118; XXXI1,135. Deus Sabaoth, Superillustrans claritale


tua Felices ignes

XXVIII,

horum malahoth; cio:

parla e che era un Orsini. Orsatto, orso cucciolo, Inf.


71, con allusione al
ai

XIX,

Salve, o Dio santo, Dio degli eserciti che illustri della tua chiarezza i beati
fuochi di questi regni, Par. VII,
1

nome

degli Orsini

a 3.

quali

apparteneva
lat.

papa Nicco-

Osannare,
XXVIII,
94.

cantare Osanna, Par.


lat.

l III.

Orso,
v. Colui.

ursus, Inf.

XXVI,

34,

Osare,
XV,
43.

dal

ausus suro,

Inf.

Orso (Conte).

Purg. VI, 19, se-

Osbergo,
Cr.,
ediz.

condo Benvenuto, fu figliuolo del conte Napoleone d' Acerbaia, e fu ammazzato dal suo cugino conte Alberto da Mangona. Pietro di Dante dice soltanto che fu della famiglia dei Conti
Alberti, e il Postillatore Caetano aggiunge de valle Bisenlii, qui occisus
:

forma adottata dalia Lombardi, Dionisi e da tutte le

moderne,

lnf.

XXVIII, 117, Alla for-

do, alcune ediz. di Landino e Viviani

leggono asbergo, che sarebbe

ma ma

pi esatta perch pi
all'ali,

si

approssi-

halsberg

significa quella parte dell'elmo

propriamente che
:

a consortibus, il che l' accomunerebbe ai due fratelli Alberti ricordati neirinf XXXII, 57. Ortica, lat. urtica, erba. Per est.,
fuit
il

copre

il

collo,

ma
1'

in

ta di maglia. D.

genere una cotusa per : corazza in

genere. Daniello legge lo sbergo, come pure Vellutello e Landino Del comento.

desiderio, lo stimolo del pentimen-

La forma moderna usbergo, non


lat.

si

to,

Purg.

XXXI,
lat.

85.

trova in veruna edizione.

La Chiesa
Par. XII, 72

Orto,

horlus, Inf.

XXXIII,

119.

Oscurare,
XI, 96.

obscurare, Purg.

detta r orto di Cristo, e V orto cattolico, Par.

Oscuro,

lat.

obscurus, add.

Nel

Oso
signif. fisico, Inf.
I,

Ocra.

291

2;

li,

40

111,

10;

IV, 10; IX, 28; XXI, 6;

XXV,
XV,

13;
143;

XXIX,
XXIII,

XIV,
da

Per est., oscurato, Purg. - Difficile 123; XXXI11,' 126.


22.

65. Purg. Ili,

21;

un comento sulle Decretali e die secondo l' Anonimo era detto V Ostiense. Otta, antica forma per: ora; trovasi solo in rima, Inf.
nel 1278. in

XXI,

112.

comprendere, Par. IV, 135. Avv., oscuramente o: in modo poco onorevole, con disprezzo, Inf. XXX,

Ottachro, re di Boemia che

per

una battaglia contro l'imperator Rodolfo non lungi da Vienna, Purg. VII, 100.

101.
71, v.

Sost., l'oscurit, Inf.

XXIV,
voce

Ottaviano,
sto,

1'

Scuro.
add. verbale di
osare,

che portava
Inf.

imperatore Augunomi Cajus Julius


6.

Oso,

Ccesar Octavianus, Purg. VII,

antica e poetica: ardito, temerario, Era Purg. XI, 126. Par. XIV, 130.

oso,

XX, 149. Ospizio, lat. hospitium, l'abitazione, Inf. XIII, 64. Purg. XX, 23.
Purg.
detto doloroso ospizio,
dal
lat. os,

XXIV,*80;XXV],32. Par. 11,64; X, 123; XXVIII, 34. sost. numer., Inf. XXVII, Otto,
125.

Ottavo.

L' Inferno
Inf.

Ottobre, il mese, Purg. VI, 144. Ottuso, lat. oblnsus. Un angolo ottuso, Par. XVII, 15.

V,

16.

Per
d'

est.,

una

Ossame,

mucchio, rac15.
Inf.

dimostrazione difettosa
inconcludente, Par.

evidenza,
96.
've,

colta di ossa, Inf.

XXVIII,
lat.

XXIV,
108;
;

Osservare,
XXVIII,
serve, in 142. Par.

observare,
72,
:

Ove,
Inf.

dal lat. ubi, e


II,

dopo vocale
III,
;

XXI,
Inf.

dove

os-

1,14 e 115;
;

16; IV,
XI, 7
;

rima

posto per

osservi.
78.

151

VI, 82: IX, 37


1
;

X, 60

Osso, lat. os, Purg. XXIX, 124.


Al
pi. le ossa,

XXXIII,

Par.

XV,
91
;

113.

XII,

XIV, 118; XVII, 45; XXI, 69;


18;

XXV,
Purg.
I,

XXX,

71

XXXIV,

21.

XXVII, 73. Purg. Ili, 127; VII, 6; XX, 60; Le membra, Inf. XXXI, XX11I, 24. - Per est., il 60. Purg. XXXII, 123.
Inf.

XX,

7ie78;
;

HI, 3; V, 97; VI, 73;

VII, 15; IX, 86; XII, 97; XVII, 46;

XIX, 69
129.

XX. 24 XXV,
;

43;

XXVII,

Par.

II,

25; Vili, 87; XI, 25;


64, e spessissimo.

corpo

in

genere, Par.
lat.

XX,

107.
latina:

Ostante,
24.

obstans,

voce

ci che forma ostacolo, Par.

XXXI,

Del tempo: quando, Purg. XVII, 71 e 84.. 40. Con movimento, Inf.
II,

XXIX,

12;

XXXI,

Ostello,

lat.

Purg. VI, 76. Par. XXI, 129.

hospitale; l'albergo, Il re-

Purg. 111,132; XI, 87, e pi spesso. Interrogativo ore? Inf. XXXI V,

103.

La dimora, fugio, Par. XVII, 70. In sil'abitazione, Par. XV, 132. lo stato, Par. Vili, gnif. pi esteso

Over,

v.

Ovvero.
Inf.

Ovidio, poeta romano,

IV, 90;

XXV,

97.

129.

Ovile, il presepe
XI, 129. D. d tal
infanzia, Par.

delle pecore, Par.

Ostericch, lez. adottata da Tommaseo, Inf. XXXII, 26, dove la Nidob. e Lombardi leggono Ostericchi.
10 preferisco Austericch, v. ivi. Ostiense, di Ostia, Par. XII, 83.
11

nome con

tenerezza
'

alla citt di Firenze,

cuna della sua


5.

XVI, 25; XXV.


v.
ivi.

Ovra, forma
opra o opera,
XIII, 51.

antica e poetica per:

cardinale Enrico di Susa vescovo

L'azione,
Inf.

Inf.

L'opera,

XVI,

gfc

di Ostia, del

xm

sec.

che ha scritto

Purg.

XXX,

109. Par. VII, 106;

XXVI,

292
125. Nel luogo del Par.
II,

Ovrare 27,

Padrone.

Lom-

montorio pi meridionale della


cilia,

Si-

bardi con la Nidob., Costa, l'Edi*. Fior, e Foscolo leggono cura invece
di ovra,

oggi

Capo Pssaro,

Par.

Vili,

68.

che sembra errore di copista, oura, come scrivevasi anticamente potendosi facilmente confondere con

Pacificato,
Purg. V,56.

riconciliato, in pace,

Pacifici, voce
69, v. Beati.
'

latina, Purg.

XVII,

cura.

rare, Purg.

Ovrare, forma poetica per XXV, 55. Essere


:
.

opeatti-

Pacifico. Par. XXXI, 127. Patio, nome latino del Po. Per
vai di Pado, Par. XV, 137, bisogna probabilmente intendere Ferrara. Padova, lat. Patavium, citt dell'

vo, Purg. XXVII, 108.

Ovunque, ove unque, dapertutto, Purg. XXV, 98, dove la maggior parte delle ediz. scrivono

'vunque, per cagione della vocale precedente. Ovvero e Ovvcr, che scrivesi

Italia

Padovano,
Inf.

superiore, Par. IX, 46. abitante di Padova,

pure o vero e overo, over,


Purg. IV, 1;

Inf.

XI, 78.
71.

XXIX, 116; XXXI,

Ozio,

lat.

otium, la comodit, l'ina-

zione, Purg. VII, 102. Par. XI, 9.

XV, 7; XVII, 70. Padre,lat.pa<er.Nel signif. prop., Inf. IV, 59; XVII, 111; XX, 58; XXVI, 95; XXVIII, 136; XXX, 39; XXXI, 5; XX XII, 57; XXX1II.51. Purg. 1, 33;
VI, 103; XI, 59;

XV,
146.

91. Par. IV, 104;

XIV, 65; XXII,


dre,
il

Per
21.

est.

il

fondatore, Inf.

II,

pa-

Dio

P, lettera dell' alfabeto, Purg. IX, Sull' ingresso del 112; XII, 121. Purgatorio Y angelo guardiano inta-

detto padre, Purg. XI, 1. Par. XVIII, Per est. e per ono129 XXVII, 1
;
.

glia con la

fronte di D.

sua spada sette P sulla i quali sono simbolo dei


il

ranza questo titolo dato ad Apollo, Par. I, 28 ad Adamo, Par. XXXII,

sette peccati mortali. Questi segni si

cancellano via via che


ai vari ripiani

Poeta sale

del Purgatorio.

Pace,
Inf.

lat.

pax. Nel

signif. prop.,

a san Pietro, Par. XXIV, 62; XXXII, 124 - al Sole, Par. XX 116 a san Bernardo, Par. XXXII, 100 a san Francesco, Par. XI, 85. diavolo detto padre di menzo122 e 136
11,
Il

XXIII, 107; XXVII, 28. Purg. Per est., la VI, 87. Par. VI, 80. V, 99. Purg. tranquillit, Inf. I, 58

gna, ini. XXIII, 144, alludendo a san Giovanni {Ev., vili, 44). Come ti-

11,99.

117.

Principalmente nel signif. religioso la pace con Dio, Inf. V, 92.


Purg. 111,74; V, 61
XIII, 124;
;

La soddisfazione, Par. IV,

tolo d' onore e di tenerezza questo nome dato spesso da D. a Virgilio,


Inf. Vili,

110

XXVII,

108. Purg. IV,

44; XIII, 34;

XV, 25

e 124; XVII,

13 e 17;
80.

In particolare
9.

XV, XXIV,

131

X, 35; XI, 7; XVI, 17; XXI,


la

82; XVIII, 7; XXIII, 13;

141. Par. II, 112; XI,


:

pace,

la feli-

cit degli eletti, Purg.

XXX,

Par.

III,

XXV11I, 93; 85; X, 129; XV,

Guido Guinicelli, Purg. XXVI, ad un papa, Inf. XIX, 17; XXVII, 97 108 - ad un Beato, Par. XXII, 58. Questo. nome anco dato a' bruti,

XXX,

50

Inf.

XXXI1I,35.
lat.

148; XXVII, 8; XXX, 102; 17 e 111 ; XXXIII, 8.

XXXI,
il

Padrone,
no nel

palroius.

11
il

patroprotet-

signif. ecclesiastico,

Pachino,

lat.

Pachynum,

pro-

tore, Inf. XIII, 144.

Paese

Panciere.

293

Paese,
Ili,

dal lat. pagus, pagen.se, Inf.


;

Purg. Vili, 123; XXIII,


109; XXI1I,126.
bile, Purg.

Par. IX, 60.

XXXIII, 80. Parg. V, 68; VI, 70; Vili, 121; XVI, 115.
:

123

XIV, 94
I

44. Par. XII,

XXVIII,

Apparente, visi117. Detto:

Cieli

sono

detti paese

sincero, Par. VII, 130.

d'una guerra aperta,

Inf.

XXVII,

39.

Far

palese,

scoprire, spiegare,

Pagansmo,

contratto di paga-

Purg. XXII, 15.

nesimo, Purg. XXII, 91. Par.

XX,

155.

Palla,

lat.

del

medio evo

palla,

Pagani, famiglia potente in Imola


e Faenza, Purg. XIV, 118, v. nio e Inf. XXVII, 50.

dall'ali, ball, Par.

XVI,

110.
il

Non
Poeta

Demo
Inf.

certo qual famiglia fiorentina

Pagare,
XXVII,
v. Fio, Par.

dal

lat.

pacare,

abbia voluto indicare dalle palle del suo stemma. I pi antichi comentatori

135. Purg.

X, 108; XI, 88,


126.

come Benvenuto,
Dante e
il
i

l'Antico, Pietro di

XXIX,

postillatore Cassinense, no-

Paglia, lat. palea, Inf. XXIII, 66. Purg. XIV, 85. Par. XIII, 34. Pala, le pale delle ruote d'un mulino ad acqua, Inf. XX1I1, 48.

minano

Lamberti. V. Mosca.

Paladino,
latinus, titolo

dal
i

lat.

che

palatium, paromanzi danno ai

PalIade,o Minerva, Purg. XII, 31. Palladio, statua di Pallade, rubata da Ulisse e Diomede, Inf. XXVI, 63. Pallante, lat. P alias, antis, figlio
di Evandro che fu ucciso combattendo per Enea, Par. VI, 36. (V. JEn.,
lib.

dodici campioni celebri del tempo di Carlomagno. D. attribuisce questo titolo a san Domenico come uno dei

vin, ix e x.)
Vili, 24; XXIII,

Pallido. Purg.
23;

campioni della Chiesa, Par. XII, 142

XXXI,

140. Par.

XX11,5.

Palafreno,

dal

lat.

del

medio
1

Palma,
12.

albero. Per: un

ramo

di

evo parafredus, paraveredus, derivato


dall' antico ali. pferid, cavallo. Cavallo di cui servivansi le donne, gli

palma, Purg. XXX1II,78. Par. XXXII,

IX, 121

Come segnale XXV, 84.


;

di vittoria, Par. L'

interno della

ecclesiastici

ec, Par. XXI, 133. Palagio, lat. palatami,

mano, Purg. VII,


Inf.

108.

La mano

in

generale,

Inf.

IX,

50;

XVIII,

105.

XXXIV, 97. Palato, la


Palazzo,
68.

Purg. Vili, 10. Par. IX, 123.

parte supcriore interna della bocca, Par. Xlli, 39.

Palmo,
XXXI,

misura di lunghezza,

Inf.

Il

lat. palatium, Purg. X, Cielo detto eterno palazzo,

65, da sei ad otto pollici, dif- ferendo di lunghezza nelle varie citt
d'Italia.

Par.

XXI,
di

8.

Palo.
gen-

Palazzo (Currado da),


tiluomo modello
Brescia allegato
di virt, Purg.

come un
I2t.

Inf. XIX, 47; XXUI.UI. Palpebra. Par. XXX, 89. Palude. D. usa questa voce al

XVI,

fem.,

Inf.

Palo,
movimento

d'origine incerta. Per un


rotatorio, Par.
lat.

XI, 70.
IX, 40.

111,98; VII, 106; IX. 31 Al masc, Purg. V,82. Par.


;

XV III,
,

42.

Palermo,
Palesare,
conoscere,
lare. Par.
Inf.

Panormus

citt

Pana,
wanst,
il

v.

Pane.
lat.

capitale di Sicilia, Par. Vili, 75.

Pancia,
far

pantex o

dal' ali.

da palese, scoprire,

ventre, Inf.

XXIX,
lat.

108.

XXV,

52-

Purg.

Rive-

XX,
far

75.

V,40.
dal

Pandore,
palam, cognito,

voce

lat.,

manifestare,

Palese,

vedere, Par.

XV,

63;

XXV,

20.

294

Pane
Nel
signif.

Inf.

Pape Satan.
e aleppe, per espressione di dolore ohim ; per modo che Pluto preso dai
:

Pane.
S9.

propr.,

XXXII, 127; XXXIII,

39. Par.

XVII,

Per

est.,

il

Par. XVIII, 129.


il

Pane Eucaristico,
Il

pan

degli Angeli,
II,

nutrimento celestiale, Par.


:

11,

come soprastante sepolte nella terra, non farebbe altro che maravigliarsi e
pi per: Plutone,
alle

ricchezze

cio

la

contemplazione

di Dio.

dolersi dell' arrivo dei

licenza poetica, in rima per : panie, pi. di pania. D. d tal nome nell'Inf. XXI, 124, alla pece bol-

Pane,

Pietro di

Dante

due pellegrini. solo a prendere

aleppe qual prima lettera dell' alfabeto ebreo nel signif. di caput e princeps,

lente nella qual son puniti

Barattieri.

drappo, la s,tofla in geAI nere, Par. XI, 132 XXXII, 141.


il

Panno,
XX,

pi. le vesti, lnf.

XV,

40

XXX11I,
30.

141.

Purg.
<t

54;

XXVII,

modo che Pluto indirizzerebbe esclamazione al suo capo Satanno. Guiniforte, e fra moderni, Pompei, Venturi e Tommaseo sono del medeper
1'
i

Venire

panni, Inf. XV, 40. Non credo che D. voglia dir semplicemente allato, ma che piuttosto indichi in modo pi
preciso
la

simo parere. Dante avendo sostenuto nel suo trattato De Vulg. Elog. che la
lingua ebraica fu quella dei primi uomini, ne conseguiva che si cercasse la spiegazione di questo verso in essa
lingua. Il P. Giuseppe Venturi nel 1811 mutando pape in pepe ne cava

situazione dei due interlo-

cutori. D. trovasi sopra

un argine e

Brunetto Latini sotto nel piano per modo che la sua testa trovasi all'altezza delle vesti e non della testa di D.

d'origine ignota, VII, 110; Vili, 12; XX, 83 e 90.

Pantano,
Paolo,
lat.

Inf.

questo senso: Qui, qui Satanasso 1' e don Michelangelo imperatore Lanci nel 1819 senza alterare in nulla la forma delle parole, ne cava il sen;

Par.

le Genti, lnf. II, 32.

Paulus, l'Apostolo delPar. XVIII, 131.

so

Ti

mostra Satanasso nella tua

pure indicato senza nominarlo,

XXI, 127; XXIV, 62; XXVIII,


Inf.

maest, principe Satanasso! * Concedendo che ambedue queste spiegazioni sono consentanee al contesto che
richiede parole proprie da spaventare
e respingere pellegrini, io credo che dovesse riescire impossibile a D. che ignorava del tutto l'ebreo, anco con
i

138. V. ancora Polo.

Papa.

VII, 47

XI, 8. Par.

IX, 126 e 136.

Papale.

Inf. II, 27.


,

Pape
aleppe,
in

Salati
lnf. VII,

pape Satan
.

1'

aiuto d' alcun- erudito Giudeo, di

Questo verso ha

ogni tempo esercitato la sagacit degli interpreti. La maggior parte degli antichi come V Antico, Buti, Landino, Vellutello, Daniello, e fra
i

comporre un intiero verso in tal lingua. Antepongo pertanto l'interpretazione


tichi

mo-

ammessa gi da parecchi ancomentatori che prendono pape per il lat. papa? ! Aleppe per 1' ebreo
Aleph,

derni, Volpi, prendono pape per l' interiezione lat. papce, o greca naitai,

come Giuseppe
:

signif. di

per: Joseph, nel capo, signore; onde il sen-

fa letto nell'Antologia di Firenze, una spiegazione di liaphel dell' Inf. XXX. Del un' altra di quello che comincia primo dicevasi esser pretto ebraico e vi era scritto in caratteri ebraici, se bene mi rammento cos : Pa pe Satan pa pe Satan alep, cio : Ti mostra Satan, ti mostra Satan nel tuo splen1

Io

mi ricordo d'avere molt' anni

questo verso

Pape ec.

dore.

Del secondo dir alla

voce

Raphel.

Papiro
so del verso

la

Pareglio.

295
d'

sarebbe

secondo
:

luogo servito

un gallicismo dicendo

spiegazione di Lombardi

che Pluto

tsprime dapprima
cos' dire, al

il

suo stupore del-

papiro invece di: carta; e Venturi, Volpi, Costa e Foscolo sono della me-

l'audacia de' pellegrini e chiama, per soccorso il suo capo Sa-

desima opinione,

tanno.

La spiegazione bisbetica che Benvenuto Cellini s' immagin d aver trovata, quando intese a Parigi un

lo preferisco quesf ultima spiegazione, perch se si parlasse d' un lucignolo, il Poeta

avrebbe dovuto dire giuso e non suso. Pappo, da pappa o papa dei Latini,

usciere gridare a tutta possa per impor silenzio: Paix, paix, Satan, allez,

paix
nisi.

pure stata accettata dal Dioplausibilissima.


*

Purg. XI, 105, voce usata dai bambini per chiedere da mangiare^ Paradiso. Il Paradiso Terrestre,

come

Bossetti,

che dapertutto vede alcun misterio e senso arcano, propone nel suo Co-

mora

Par. VII, 38 e 87. Il Cielo, la dide' Beati, Purg. I, 99. Par. Ili,

89; X, 105;

mento

sull Inferno
:

(tomo

i,

pag. 379)

XXXI.
ti,

52.

di scrivere
lati aleppe,

Papce Satan, Papa) Sache, secondo lui, significa:

Par.

Par.

XXVH,2. La XV,36;XVHI,21.

L' assemblea degli Eletbeatitudine,


Par. XII, 11.
tolto

XXI, 59;

XX1U,

61

al Papa, Satanno, al Papa, Satanno principe (quesf impero sacro). Dipoi si ricrede nel (tomo ti, pag. 465) e trova V interpretazione molto pi

Parallelo.
risparmiare
le

Parcersi, verbo
XXI1I.69.

dal lat.,

proprie

forze,

Par.

semplice: Pap'
aleppe, cio
:

11

capo

Satan, Pap Satan Papa Satanasso, il

Parco,

Par. Vili, 82,

avaro, meschino, misero, dove la Cr., Aldo e di-

di tutte

Monti per ultimo, fastidito queste spiegazioni pi o meno

verse antiche ediz. leggono Parca, onde non si cava senso ragionevole.
Tutte
le

stiracchiate, pretende (Proposta, li, 33) che le parole di questo verso

buone

ediz.

moderne hanno

non

sieno altro che voci


fuori
dell'

bestiali al tutto

uman

conretto.

adottato parca nel signif. del Petrarca, Dante, dell'Antico, Daniello.

Costa,
si

Per

est. lento, tardo,


lat.

Purg. XI, 45.


:

f Ediz. Fior., Foscolo, non

sono

Pare,

par, per

pari, eguale

dati pensiero d' alcuna spiegazione.

Papiro.

In f.

XXV, 65. La maggior

trovasi solo in rima, Par. X11I, 89. Parecchi, dal lat. par, alcuni,,
Inf.

parte degli antichi comentatori come 1' Antico, Landino, Vellutello e con
essi

XIX,

54.

Lombardi e

Portirelli,

intendono

Parecchio, simile, il medesimo, Purg. XV, 18, voce antiquata.

per questa voce: il lucignolo d'una lucerna o d'una candela, perch al

Pareggiare ,
II,

18.

tempo
uso
il

di D. adoperavasi spesso a tal giunco che potevasi chiamare

IO.

Bendere eguale, Purg. XVII, Par. XXI, 90. Pareggiarsi, esInf.

eguagliare, Purg.

ser simile,

papyrus dalla pianta di tal nome di che gli Antichi servivansi per far car ta, e che una specie di giunco.
Daniello crede che D. siasi in questo

Pareggio,
Pareglio.
D. C.

XXIII, 7. v. Peleggio.

Il

'jogodel Par. XXVI.


difficili

106 e 107, uno dei pi

della

Primieramente

il

testo varia.

Bisogna almeno convenire che ingegnosissima e che non altera troppo


la

la

forma delle

voci n

pronunzia.

296

Pareglio.

La Cr., V Antico e Landino nel suo comento leggono Che fa di s pareglio


nulla face lui di s pareglio. Aldo, Daniello, Vellutello, Portirelli, Lombardi, Costa, 1' Ediz. Fior,
all' altre cose

che leggono pareglie l'altre cose, Daprende pareglie nel signif. di simile Dio fa tutte le cose simili a
niello
:
:

lui,

cio:

ogni cosa tanto perfetta

e Bianchi editore del Costa leggono Che fa di s pareglie. V altre cose. Dionisi,

ammenoch non
nell' ediz.

siavi errore di

Brescia, legge paregtia. Viviani parelio e pareglio;

stampa

di

quanto comporta il suo essere, ma niuna cosa potrebbe render Dio simile a s stessa; ci che, indipendentemente dal senso sforzato dato a questo luogo, non corrisponde per
nulla al contesto. Altri,
li,

Tommaseo paregli altre cose. E come le lezioni, cosi variano le interpretazioni, in modo per che
per ultimo
l'

come PortirelTommaseo, Costa, traggono da queun


signif.

sta voce
trario

assolutamente con-

si

possono ridurre

le

une e

le

altre a

idea principale, che evidentemente di spiegare, come Beati


all'
i

due
l'

classi di lezioni e di spiegazioni.


la

veggano
deriva
il

tutte le cose in
il

Dio.

Biane

Una che legge con


glie V altre cose.

Cr. pareglio al-

chi adotta

signif.

di iguali

ne
:

altre cose, e l'altra

che legge paregli

Cos

uni

come

la

Dio

fa

senso un po' stravagante tutte le cose uguali a s stes:

Cr., Portirelli, Biagioli, Costa e Viviani prendono pareglio per sost.; gli altri come Daniello, Bianchi, per add.

se, cio

le

rende,

le

riflette

tali

quali sono e niuna cosa potrebbe rappresentar Dio eguale a s, cio: nella

nel signif. di
d'

simile.

La Cr.

in ci

sua vera immagine. Torelli per

ulti-

accordo con V Antico spiega questo luogo in genere: Che Dio illumina e

prende pareglio per pariglia, due numeri eguali Dio raddoppia tutte
: :

mo
le

comprende il tutto, ed egli da nulla n compreso n illuminato; nel medesimo tempo dichiara di prender pareglio nel signif. di: splendore, il che mal s'accorda con la spiegazione. La

ma niuna cosa potrebbe duplicar Dio. cio riflettercose riflettendole,


riprodurre
:

lo o

la di lui

immagine;

Il

che, non tenendo conto della bizzaria

maggior
glie

degli interpreti variando sul signif. di pareglio o pare-

parte

dell'espressione, ritorna all' idea dello specchio.ln tanta confusione di spiegazioni in parte contrarie all' idea

accordansi quasi
signif.

tutti

questa voce in
lo di
:

a prender analogo a quel-

specchio. Cosi Buti spiega pa-

che D. vuole evidentemente esprimere, io mi attengo al contesto che richiede che i due versi contemplati
siano spiegazione o amplificazione dell' idea espressa dal Poeta cio :

reglio per rappresentazione di tutte le

cose;

Landino per

ricettacolo; e dei

mo-

derni, Viviani e Biagioli per: imagine; ed invero se la voce pareglio potesse significare specchio e leggendo al:

che Dio
ti

lo

veggono

tutto.

specchio nel quale i BeaPer non ripetere la


si

voce speglio D.

serve dell'imma-

prendendo lui per: a lui, ogni difficolt sarebbe superata e il


l'

altre cose e

senso sarebbe
te le cose) e

Dio

si

fa

specchio di

gine senza dubbio arditissima dicendo: Tutte le cose sono paregli di Dio; da lui vengono e per conseguenza si
riflettono in lui;

tutti gli esseri (in lui si riflettono tut-

ma

egli
il

medesimo
pareglio di

niuno essere specchio

non potrebbe esser mai


altra cosa, cio
:

lui

tamente

(non potrebbe riflettersi perfetin alcun essere). Fra quelli

niuna cosa potrebbe

essere vera immagine di Dio e per

Parente

Paris.

297

conseguenza, non
:

perfettamente in costruisco Che fa V altre cose paregli o pareglie di s, e nulla face lui (acc.)
pareglio di
s.

pu veder lui alcun essere. Onde


si

delle scale del Purgatorio, tagliate nel sasso, Purg. III, 99; XIX, Per un ostacolo, 48; XXII, 117.
ai Iati

Purg.

XXVI,

22.

Con arditissima
il

metafora D. dice che


tenzione
era parete,

difetto d'at-

propriamente: il consanguineo, Par. XVI, 120; XXII, 84. // Spesso: il padre, lnf. II, 13.

Parente,

primo parente,
t

lnf.

primi parenti,

Adamo

IV, 55, Adamo ed Eva, Par.


lnf.
I,

Purg. XXXII, 4. per lo pi mascolina, trovasi fem-

impedimento, Questa voce che

minina, Purg.

Ili,

99.

Pargoleggiare,
parvolo
;

da pargolo per:
fanciullo,

Al pi genitori, HI, 103. Par. XXXII, 78.


VII,
i

US.

68;

trastullarsi

come

Purg. XVI, 87.


1,

Parere,
54;

sembrare,

lnf.

46;

III,

Pargoletto, un bambino
XXV11,
ti,

Par.
attri-

Purg. 11,116; IX, 140: XII, 67; XVI, 16; XIX, 46; XX, 30 e 148; XXI, 32;

V.75;

Vili, 27;

XIX,

16.

128.

comentatori che

buiscono

a D.

parecchi innamoramen-

XXIV, 40; XXV11, 97; XXVIII, 29; XXXI, 3 e 142. Par. I, 79 XV, 58 XXIV, 15; XXX, 89. Essere appa;

riferiscono pargoletta, Purg. XXXI, 59, alla Gentucca, v. ivi, o qualche


altra

amorosa immaginaria. Mi sem-

bra evidente che Beatrice indichi una


fanciulletta in genere, ricordandogli,

riscente,
d'

Par.
lnf.

opinione,

XVII, 142. Esser XVI, 90. Apparire,


XVIII, 117;

come nota
veduta
fanzia.
lei

Vellutello, quale

aveva
in-

mostrarsi, lnf. X, 72;

medesima

nella sua

XXVI,

33;

XXVIII, 26; XXIX, 42;

XXXIII,
49;
143. 91
;

134. Purg. VI, 18 e 28; VII,

Pari
XXIX,
Par

Par,
Par.

add., eguale, Purg.

84; IX, 96;

XV,

93:

XVI, 144; XXI,

135.

XIV,

67.

Avv.

XXII, 12; XXIV, 103; XXXI, Par. V, 25; IX, 135; XIII, 75 e

di alcuno, al pari, sulla

medesima

linea, lnf.

XVII, 83; XV1U, 87; XIX, 1;


33
9
;

Purg.

XV, 44. A passo eguale, XXIX, 8. Di pari, di fronte,


1.

X X 1,
Purg.
108.

XXX III, 11 6. -Non parere,

Ili, 60.
;

Purg. XII,
cia,

Parersi, mostrarsi,

Parigi,
Purg.

la

metropoli della Fran52.

lnf. II,

XXI, 58; XXIII,


7.

108:

XXV,
98.

Purg. XIII,

Par.

XXVI,

XX,
lnf.

Paris.

V,

67.
di

Sembrami
Paride

ind-,

Le forme poetiche di questo verbo sono parimi, contratto di: mi pareva, Purg. XX, 148 parin, contratto di: parevano, pareano, lnf. XIX, 16

bitatochesi parli

figlio di

Priamo, rapitore di Elena, come hanno inteso tutti gli antichi comentatoe non d' un cavaliere oscuro di tal nome, trovato da Volpi 1 e ammesso
ri,

parrieno, contratto di:


Purg. XXVIII, 29.

parrebbero,

Parere,
1I
;

84.

l'opinione, Par. La parvenza, Par. XXX, 6.


sost.,
lat. parie*, la

da Costa, Tommaseo e Bianchi. D. intende Per i cavalieri , v. 71


,

il

Achille, Paris e Tristano che sono posti

Parete,

muraglia.
tal

nel

medesimo

Ordinariamente D. applica

nome

modo

di

ordine, secondo vedere del medio evo.

<

1 E popolare in Italia la leggenda di Paris e Vienna; e non troyato del Volpi. Dicendo Dante Vidi Paris, Tristano, pare che intenda del Paris cavaliere errante e non di Paride eroe

troiano.

298

Parisi
:

Parte.

Parisi, per
la

Parigi in grazia della

credo che D.
gnif.

1'

abbia usato nel

si-

rima, Purg. XI, 81.

Parlamento,
XXVII1,88.

conferenza,

Inf.

Parlare,

dal lat. del

medio evo

parabola, parabolare, Inf. 11, 72; V, 115; X, 6 e 23; Vili, 87; X1I1, 81;

medesimo, e che voglia indicare le stelle che apparentemente fanno corteggio al sole. Buti e la maggior parte dei commentatori prendono questa voce per una forma alterata
di parrocchia, la
deli.

XIV,

61

XVI,

81

XXI,

XXIII, 6;

congregazione de' feQuesta spiegazione pu esser

XXIV, 64; XXVI, 89; XXVII, 20; XXVIII, 51; XXX, 139; XXXI, 79;
XXXII, 14; XXXIII,
9. Purg. I, 110; 11,87; V, 67; Vili, 94; XI, 74 e 139; XII, 87; XIII, 26; XIV, 76 e 125; XVII, 50; XVIII, 9; XXI, 53. Par.

giusta e il significato del luogo non per ci mutato.

Parola,

lat.

parabola,

Inf. II,

67;

VII, 60; IX, 12;

XVI, 56; XIX, 123; XXVII, 15; XXVJII, 62. Purg. 1, 50

XII, 70; XX, 112; XXIV, 46; XXVI, 41 e 124; XXXII, 116, e pi spesso.

Come

sost. la parola,

il

discorso,

37; XXIV, 132; XXXIII, 83 e 87. Par. HI, 94; XII, 1 XX, 29; XXVIII, 88 ; XXX, Il di56; XXXII, 3, e pi spesso.

IX,145;XVUI,
;

40;

XX,

113 e 186; X, 123; XXXIV, 24. Purg. X, 95; XVI, 136; XIX, 16 e 84: XXX, 72; XXXI, 2; XXXII, 91.
Inf. II,

scorso, Inf.

II,

43 e 111

III,

10; VII,

126; X, 39; XI, 79; 76;

XVI, 72; XXIII,


1

XXV,

XX Vili,

e 129;

XXX,
;

Ed anco
;

al

pi.,

Par. IX, 63.

129; XXXIII, 7. Purg.

I,

50; IV, 121

XXVI, 117. Par. X, 101 XI, 75; XXIV, 27; XXXIII, 56. Parlarla, contratto di paralisia,
L'idioma, Purg.
lat.

Vii, 124; XI, 46; XIII, 65; XIV, 72;

2;

paralysis ; pare dal contesto che


:

XVI, 20; XXI, 103; XXV, 76; XXIX, XXXII, 77. Par. VII, 23; IX, 83; XXI, 79; XXV, 97; XXIX, 68. - Far

questa voce significasse


sioni epilettiche, lo
16.

le

convulInf.

spasmo,

XX,

parole, parlare, Inf. VI, 57; XX1I1, La parola, la fa86. Par. XI, 52.

colt di parlare, Purg. V, 100.


filosofo greco coeSocrate uno dei capi della

Parmenide,
taneo
di

Parolctta,
1,95.

dimin. diparola, Par.


pars.

setta degli Eleatici, Par. XIII, 125.

Parte,
tutto, Inf.

lat.

La parte d'un

Parnaso,
141. Par.

monte

della

Focide

VII, 26 e 75;
;

consecrato ad Apollo e alle Muse, Purg. XXII, 65; XXV11I, 141 XXXI,
I,

XXIV,
dove

XIV, 112; XXVII, 79; XXXI, 47;


Purg.- VI, 87; IX, 130, legge con ragione porta.
;

16.

XXXIV,

33.

di pi indicato,

la Cr.

Purg. XX11, 104. Paro, non credo che questa voce sia sinonima di: paio, ma piuttosto
un'altra forma per: pari, v.
ivi.

Par. 1,3; VI, 119; X, 31; XXII, 71

XXVII, 47; XXVIII, 66; XXIX,

50.

In

v.

quanto al luogo dell' Inf. IV, 36, Porta. Come avv. in parte, Inf.
;

A paro a
XXIV,
93,

paro, a passi eguali, Purg.

come

di pari, v. ivi.

IV, 71 XVII, 20. Purg. XI, 84; 44; XXXIII, 137. Par. II, 74.
parte del corpo, un
Inf.

XXVI,

La
or-

Parofna.

Par.

XXVIII,

84.

Boc114)

caccio nella Teseide

(lib. vii, st.

gano,

XXV,

85.

membro, un
Il

lato, Inf.

IV,

usa questa voce

in signif. di: sguito,

salmeria, cio: le persone che accom-

125; IX, 116; X,49; XII, 127; XVII, 113; XX, 90; XXI, 18; XXII, 2S
;

pagnano un gran personaggio, ed

io

XXVIII, 69; XXXIV,

111. Purg.

II,

Parie
22,

Pascere.
narsi, di partire, Inf.

299
1,

dove

la

Nidob. legge
17;
;

lato

IV, 84;

X,8e
142;

48; XII, 29; XIII, 82;


11

XIV,
132;

di: separarsi, Par. X, 20.


Partita,
parazione,
Inf.

123; XXI, 28

XV,
119;

XXVIII,
XIII,

XX, XXXI,

133; XXI, 115;


47.

l'atto di partire, la se-

Par.

1,

XXII,

79. Purg. 11,133.

XXXI,

128.
I,

XXVII,

18;

XXX,
Inf.

65;

Partito,
rato, Inf.

diviso, Purg.

X, 59

in

La contrada,

XIV,
X, 8;

fazioni politiche, Inf. VI, 61.

SepaVII,

31. Purg.

122; IV, 84: Vili, 116;

XXIX,
XII, 46.
1,

101. Par. V, 87; IX, 25;

luogo, in genere, Inf. 127; IV, 151 ; Vili, 80 IX, 8 ; XI,


;

Un

112.

XXVIII, 140. Purg. XIX,


;

Allontanato, Purg. V,

54; XXII, 34. Par. XXVII, 87. Parto, sost., Par. XVI, 35.

98; XIII, 97; XIX, 8. Purg. I, 122; IX, 73; XXVII, 128. Par. II, 92.

Partorire,
132, dove la
parturire.
1,31
;

lat.

parturire. Nel

si-

gnif. prop.*, Purg. Ili,

La fazione

politica, Inf. VI, 65; X,47;

XV,
:>9:

XXVI1,51. Par. VI, 101, IX, XVII, 69. Da tal parte, Inf.
71
;

39; XX, 21 e Cr. legge senza necessit Per est. produrre, Parin

XIII, 54.

guisa.

XVIII, 97, pare che significhi Nei luoghi dell' Inf.

in tal

Parturire,

rima par iurte per:

XXIX,

partor, Purg. XXIII, 12.

16, e Purg. XXI, 19, parte ha manifestamente il signif. di intanto, come stato interpretato da tutti gli antiLa Cr. legge erchi cementatori. loticamente nel secondo luogo perch
:

Parata,
Purg.

da parere, l'apparenza,
142.
70.

XXIX, Purg. XXVI,


Purg.

XXV,

Nel luogo del 100, parata ha il signif.

L'apparizione,

di

visibilit.

che distrugge tutta

la

costruzione.

Parvente,
risce, che
Par.
si

Parte, da partire, v. ivi. Parteggiare, dal lat. partes; seguitare un partito, Purg. VI, 126.

da parere; che appavede, Par. XIX, 57;


65.

XXI, 18; XXIV,

Risplendente,
5.

X, 42; XVII, 36; XX,


il

Partio, Partine, v. Partire. Partire, lat. partire e par tiri

Parvenza,
;

modo
si

in cui

un og-

dividere, Inf. XIV, 80; XXVIII, 139. Purg. XVI, 27; XXVI, 37. Par. II,

116;

IX, 90.

Allontanarsi, andar

mostra, Par. XXV11I, 74; XXX, 106; XXXIII, 113. Lo splendore, Par. XIV, 54; XXIII, 116; XXIV, 71. Onde le stelle sono
getto

apparisce,

via, Inf. XXIII, 57; XXIV, 56; XXIX, 30; XXXII, 124. Purg. I, 28; V, 1;

dette parvenze, Par. XIV, 71

XXII,

34. Par.

X, 12; XXXII, 150.


dividersi,

Parvo, voce
XV,
129. Par.

latina; piccolo,

XIX,
dimin.

135.

Purg.

Insuffi-

Partirsi,

separarsi,

Inf.

ciente, Par. IV, 138.

XIII, 94; XVI, 4; XIX, 38; XXII, 66; XXVII, 131. Purg. VI, 1. Par. XIX,

Parvolo,
Pascere,
;

di

110

XXXII,

21.

bambino, Purg. VII,

31. Par.

parvo: un XXII, 2.

Allontanarsi,- an;

nel signif. prop. degli

darsene, partire, Inf. I, 34 III, 89 e 90; XII, 19 e 88; XXIII, 147. Purg. IV, 24 e 82; X, 12; XVI, 143; XIX,
24;

animali: pascolare, ruminare, Inf. PartiXXIV, 15 e 109. XIII, 101

cip, pasciuto, nutrito, saziato,

XXIII, 129.

Pardo, per: XXVII, 131. Partine, in


parti, Purg. IV, 24.

XXIV,

97. Par. VI, 139; XIII, 121;

X X VI

03. Par.

part, Inf.

X IX, 92 X X X
I ;

Purg. 1 07
,

e pasto, Par.

XIX,
Inf.

93.

Ripieno,
5.

rima per:

Purg. VII, 102. Par. XXUI,


sersi, nutrirsi,

Pa-

XVII,

57.

Purg.

Partire,

sost., l'atto di allonta-

XVI, 102.

300

Pasco
lat.

Passo.
detto d' un oggetto su cui
si

Pasco,
stura, Inf.

pascua
75.

il

XX,

prato,

la

pa-

cam-

Nel

signif. fig.

mina.

per:

il

cibo spirituale, Par.


lat.

XXVII,
di

Passione,
Par.

la

Passione

56; XXIX, 107.

XXIX,

98.

di G.

C,

L'affezione del72. Purg.

Pasife,
Minosse re

Pasipha*.
41.

moglie

l'anima, Inf.
107.

di Creta,

madre del MiII,

notauro, Purg.
96. Inf.

XXVI,
18.

La sensazione, 1' impressione, Par. XXXIII, 59. Nel luogo del-

XXXI,

XXI,

Passaggio,
XXVII,

da passare, Purg.

l'Inf.

XX,

30, Aldo, la Cr.

e quasi

tutte le antiche ediz. eccettuata quel-

Passare,

dal lat. del

medio evo
;

la di Guiniforte,
lez.

leggono passion porta,

passare formato da patem, Inf. I, 95 ili, 51; VI, 39; XVI, 5; XX, 82;

seguita dai

moderni

Biagioli,

XXIII, 120:
oltre,

XXX,

Purg. XIII, 28;

XXIV,

46; XXXII, 19. Passar 128.

Venturi, Volpi, Costa, 1' Ediz. Fior, e Tommaseo, che si spiega : che prova dolore veggendo. lo sottoscrivo alla

XXXH1,91. Purg. XIV, 33 - e nel medesimo signif. passar innanzi, Purg. XXXI, 26. Par. XXX, 84. -

passare avanti,

Inf.

XXVII,

133;

medesima opinione. Guiniforte


nisi

e Diolez.

leggono compassion porta,

pi facile e perci sospetta. Lombardi con la Nidob. e Ugo Foscolo hanno

Passar sotto silenzio, Par. XXlll, 24.


Penetrare, Inf. IV, 65. Par. II, 87. Passar un fiume, Inf. Ili, 92 e 127;

passion comporta, inammissibile.

che mi

sembra
i

Passo,

e principalmente al pi.
;

Vili, 21; IX, 81;


93. Purg.

XVII, 2;

XXXIV,

passi, Inf. 111,77; VI, 101

VIII, 117;

XVI,

118. Par. VI, 50; VII,

90.

Detto, d'un viaggio di mare, Par. II, 16 -del tempo, Inf. XI, 14;

XXXIII,
ancora,

Inf. I, 21.

138. Purg. XI, 106 e 131, e Par. XXI, 116.

X, 122; XVII, 32; XVIII, 27; XXIII, 59 e 145; XXV, 78; XXXIV, 87. Purg. 1,112; IH, 53 e 68: IV, 37; V, 48; Vili, 46; IX, 7 e 91 X, 123;
;

X1II, 119

XIV,

141

XX,
i

120;

XXIII,

In signif. att. far passare, far per

mo-

7; XXIV, 68;

do che

si

possa passare, Inf.XVM, 30.

XXV, 125; XXVII, 122;XXVIH,22;XXX 105; XXXI,


35; XXXIII, 103.

Passeggiare, da
77. Purg.

passo: cauliInf.

nare lentamentee ad agio,

XXIV,

71.

XXXII,

XX,
Inf.

XXIII,
70.

- L'andatura, Inf. 81. Passo passo, a


Studiare
il

In signif. att.

passi lenti,

camminando agiatamente,

percorrere, Purg. VII, 59;


31.

XXXII,

XXIX,

XXXI,
ra.

Spaziar con gli occhi, Par. La dizione passeggiar 46-

Le Purg. XXVII, 62. ore sono dette passi con che sale la
affrettarsi,
notte,

passo,

anzi, Purg.

XXXI,
il

30,

molto oscu:

Pare che

contesto richieda

corser-

ve

si

Purg. IX, 7. passa, Inf. 1, 26


126;

Il
;

luogo per doVili, 104


;

IX,

rere davanti ad alcuno,

come un
:

senso

vo che precede il suo padrone, e il in genere sarebbe porsi al servizio di... La difficolt consiste in
sapere che cosa
il

XIV, 84; XVIII, 7k Purg. XI, 50 e 126; Xlll, 42; XIV, 84. Onde il ponte, Inf. XIII, 146.
80; XII,
:

Un pericolo,
Inf. Il,

un passo pericoloso,
132.
;

Poeta ha inteso
si

12;

XXVI,
il

Una
22.

diffi-

dire per gli altri di cui non

vede

la

colt, Par. IV, 91

XXX,

La

relazione, ammenoch non si voglia riferire a disiri del verso 22.

Passeggiato.

Inf.

XVII,

6,

doloroso passo, Inf. V, 114 - e il passo forte, Par. XXII, 123. Il passo d'un discorso, Par. XIII,

morte

detta

Passo
117.

Paventare.

301

perdono, Purg. XIII, 42, la scala dove nel Purgatorio sta V Angelo che rimette i peccati.

I! passo del

l'atre, antica forma per: padre. Per: il Papa, Inf. XIX, 117.

Patria.
XXI,
107.

Inf.

I,

69; X, 26. Par.


IV, 58.

Passo, voce latina ferto, Par. XX, 105.


Passiiro, supino
ve o per
soffrire, Par.

che ha

sof-

Patriarca.
:

Inf.

Gia-

latino

che de105.
il

XX,

Titolo d'onocobbe, Par. XXII, 70. re dato a san Domenico come fonda-

Pasto,
Inf. I,

sost., la pastura,

cibo,

tore del suo Ordine, Par. XI, 121.


filatrici, propriamente: patrizii, i dignitari. D. d tal nome ai
i

99
;

VI, 29

XXXIII,
120.

1.

XIX, 66
fig., Inf.

XXXU,

Purg.
i

Nel signif.
138.

nobili,

XIV,

92. Purg.

XXV,

pi

onorevoli

fra

gli

Eletti,

Par.

Pasto, contratto di
scere.
IX, 72. Purg.
allusione
ziata
la

pasciuto, v. Pa-

XXXII,

116. Giov. Villani {Cronica, lib. n, cap. 6) si serve due volte della

Pastore. Nel XX,

signif.

prop., Inf.

140,

ai pastori ai nascita del Messia.

dove fatta quali fu annunPurg.

forma patrice, senza di che, deriverei piuttosto patrici da patricio per: patrizio.

Patricida. Purg. XX,

104.

XXVII, 80 e
131
;

86.

Par. IX, 132; XI,

XXV'Ii, 5o.
il

voce indica
106. Purg.

Spesso questa Papa, Inf. XIX, 83 e

Patteggiare,
far
fico,

dal

lat.

pactum:
traf-

oggetto d' un trattato o d' un

Purg.
95.

XX, 80- -

Patteggiato, che

77; Vi, 17;

XVI, 98; XIX, 107. Par. V, e XV, 144 XXI, 131


;

sotto la fede d* un trattato, Inf.

XXI,

un vescovo,

Inf.

XX,

68. Purg. Ili,

Patto,
XII, 17.

lat.

124. Par. IX, 53, v. Prete.

convenzione,

Inf.

pactum ; il trattato, la XXI, 93. Par. V,28;


pavor,
Inf. I,

Pastura, il nutrimento, Purg. II, 125; XIV ,42. Par. V, 102; XVIII, 74; XX VII, 91. Per est. ci che piace

Paura,
l,

lat.

6 e 15

63

VII, 5; IX, 13;

XVI,

50;

XVII,

agli occhi, Par.

XXI,

19.

Pasturale,
storale:
il

antica forma per: pabastone del vescovo, la

113;

106; XXI, 27; XXIII, 12; XXVIII, XXXI, 39 e 95; XXXIV, 10.

gruccia, Purg.

XVI,

110.
al

136;
pascolo.
141
;

Purg. 11,127; III, 19; IX, 65; XIII, XXI, 118; XXII, 90; XXIX,

Pasturare, condurre
Nel
signif. fig. d'

XXX,
19.

un vescovo, Purg.

XXVI,
paura,

45. Par. II, 69

XV, 103

XXIV,
84
;

30.
Inf.

Inf. I,
f

In signif. att. ci che fa Colui che a tutto il 53.

Paterno.
XVII,
35.

XV,

83.

Par.

XV,

mondo

paura, Par. XI, 69, Giulio

Cesare.

Paternostro, l'Orazione Domenicale, Purg. XXVI, 130.


Patire, Iat. pati. Nel signif. fisico: provare l'influsso d'una cosa,
Purg. XXV, 47. Soffrire, sostenere,
Par.
II,

Paurose,
formidabile,
Par.

ciche pu
11,90.

far paura,

Inf.

Pausare,

riposare,

aver

pace,

XXX1I,61.
Inf.

Paventare,
paura,
22,

38; IV, 73; XX, 31, 81 e 94 Trovasi pale, contratto XXVII, 36. di patisce, Par. IV, 73 XX, 31 e 94.

IV, 17

dal lat. pavere; aver e XX11I, ; XXI, 133

dove

la Cr.

delle ediz. leggono


la

e la maggior parte io ho pavento^ e


:

Patio per: pat, Par.

II, 38;

XX,

Nidob. seguita da Foscolo

io

pa-

81.

vento. Io preferisco la lez. della Cr.

302

Pavento
sost.,
la

Pecora.

Pavento ,
XXIII, 22,
49.

paura,

Inf.

ha

il

ms. di Viviani. Pare che


letto nel

1'

Anoimpe-

v.

Paventare.
il

nimo abbia
trato tinto,

medesimo modo.

Pavimento,

suolo, Purg. XII,

Io preferisco Fatto di pietra ed

La voce

lat.

pavimentimi, tro-

che

si

riferisce evidente-

vasi, Purg.

XIX,

73.
lat.

V. Adh^sit.
patientia, Purg.
in questi

Pazienza ,
luoghi
la

cato
di

mente al v. 67 a 69, mentrech sembra spiegazione poco

in pecfelice

X,138. Par. XXI, 135,


pi antica.

due

espressione che pareva oscura e

Cr. legge pazienzia, forma

tautologica. Dionisi del

medesimo
38

sentimento.
d'origine ignota, forse dal
insensato, Inf. XXI, 123. nome d' un'antica famiglia

Pazzo,
lat.

Peccatore.

Inf.

XVIII,
118;
2.

patior

25; XIX, 23; XXII, 23;

XXIV,

Pazzo,
sone
di tal

XXVI, 42; XXXII, 117; XXXIII,

di Firenze. D. fa

menzione

nome

due perRinier Pazzo, Inf.


di

XII, 137, che s'era fatto formidabile come ladrone di strade e Camiccion

Purg. V, 53 e Par. XXI, 122, dove la Cr., Landino, Vellutello, Daniello, Venturi, Volpi e Dionisi leggono E
Pietro Peccalor fui nella .casa ec. per

de'

Pazzi, Inf. XXXII, 68, di Valdarno, che assassin Ubertino suo pa-

rente.

modo che san Pier Damiano direbbe, che portava il sopranome di Peccatore nel tempo che dimorava nel monastero della

Pe", per per varie ediz. pei.


:

i,

Inf.

XVI,

61, in

Madonna vicino
la
1'

Raven-

na
XIII, 25,

circostanza che non provata.

Peana,
inno
in

lat.

Pwan, Par.

Leggendo con
Biagioli, Costa,

Nidob., Lombardi,
Ediz. Fior, e quasi

onore

di Apollo.
;

Pecca,
:

dal lat. peccatum


Inf.
Il

antica
115.
Inf.

forma per peccato, Purg. XXII, 47.

XXXIV,
delitto,

XXXII,

137.
Inf.

ediz. moderne fu income ha pur letto manifestamente 1' Antico, Pier Damiano corregge un errore gi comune al

tutte

le

buone

vece

di fui,

Peccare.

IV, 34

XXX,
;

40 e

71. Purg. XI, 90;

132. Par. VII, 85.

Come sost., Purg.


Inf.

XX111, 80

XXVI,

XXI,

66.

Peccato.
;

Al sing.,

XV, 108;
50;
41
.

XXVII, 109 Purg. XX, 76; XXII, XXVI, 82 XXVIII, 128 XXXI,
Par. VI, 93
ti,
;

VII, 79.

tempo di D. che confondeva Pier Damiano con Pietro degli Onesti sopranominato il Peccatore e che realmente visse nel monastero di Ravenna e mor nel 1119, mentre Pier Damiano era gi morto nel 1080. V. Damiaivo. Peccatrice. Le peccatrici, Inf.
80, erano probabilmente mereche a quel tempo frequentavano in gran numero pubblici bagni, o che

Purg. HI, 121.

Al

pi.,

pecca-

XIV,
trici

Ordinariamente

le

peccata, Inf. V, 9. Purg. XVI, 18. Par. XVII, 33 ; XX1I, 108. Per ul-

timo, Purg. XXXIII, 74, dove Aldo, la Cr. seguiti da Lombardi e dalla

essendo infette d'alcun morbo, come lebbrosi, vi si stanziavanoin qualche


i

luogo vicino.

maggior parte delle ediz. moderne, leggono in peccato tinto, mentre quasi

Pece,

lat.

pix,

Inf.

XXI, 8
lat.

XXII,
pecu*,

66; XXX11I,143.

come quelle di Foligno, di Mantova, Vindelino di Spira, Daniello ec. leggono in petrato,
tutte le antiche ediz.

Pecora,
Inf.

dal pi. del


15.
;

XXXII,

Nel

Par. IX, 131

XI, 127.

signif. fig.,

Nel luogo

o forse anco meglio impetrato

come

del Purg. XXXIII, 51,

inchinerei a

Pecorella

Peleggio.

303

prender pecore nel signif. prop. come pure nel Par. V,80, per: animali irragionevoli.

Pelato, privo del pelo, Inf. IX, 99. Peleggio. Par. XXUI, 67. Questa
voce apparisce sotto quasi tutte le forme possibili nelle varie ediz. Trovasi peleggio nell' Aldo, Landino, Daniello. Pileggio, nell' Antico,
di, Dionisi, Portirelli,
1'

Pecorella, di min.

di pecora, espri-

me

la

semplicit e
Inf.
il

la

dolcezza di sua

Onde
denti,
106.
il

natura,

XXIV,

15. Purg. Ili, 79.


i

Lombar-

signif. ecclesiastico:

cre,

Ediz. Fior, e

popolosi gregge, Par.

XXIX

Tommaseo.
Il

Poleggio, nella Cr.,

Ven-

turi e Volpi. Puleggia, in

Ugo Foscolo.
sia ita-

Peculio, non
gnif. lat.

usato mai nel

si-

che, per dirlo incidentalmente, d

ma sempre
fg.,

per: gregge,

al

indizio che questa


liana,

voce non
con

prop. e al

Purg. XXVII, 83. Par.


:

ma

di origine straniera. Io cre-

XI, 124.

do che siavi

affinit
ali.

piloto,

che

Pedagogo,
da
;

per conduttore, guiepiteto dato a Virgilio, Purg.


miei piedi, Purg. parole del verset11.

pilen opeilen, misurare, scandagliare, e loth, il piombo

deriva da! basso

XII, 3.

Pedcs meos, XXX, 84; ultime


to 9 del

viene essenzialmente

che serve di scandaglio, perch conal piloto di ado-

Salmo xxxi (xxx). Pedone, il fante, Inf. XXII,

perar lo scandaglio per esplorare la profondit dell'acqua. In questa supposizione preferisce pileggio o al pi peleggio, a tutte le altre forme, in

Pegaso,
probabilmente
lare, Par.
I,

epiteto delle
di

Muse

Calliope in partico-

XVIII, 82.
lat.

Vedi Purg.

quanto a poleggio non fondato che sopra un errore della Cr. che ha a
sproposito citato un luogo di Buti nel

9.

Peggio,
XXVI1,107.
:

pejus, sost. , Inf. Par. Vili, 115. Add.

per peggiore, Inf. I, 132. Purg. XVIII, 125. Par. V, 68; XXI,
126.

Avv.,
15,

quale questi
stelo
ta.

al Purg. VIII, 87, spiega per poleggio, o mozzo d' una ruo-

Puleggio, una forma storpiata dal

- A paggio, Purg. X, 110. Peggiore, lat. pejor, Inf. IX,


la Cr.,

popolo fiorentino. Del rimanente tutti comentatori concordansi in dare a


i

questa voce, come richiede


sto,
il

il

conte-

dove
edit.

Aldo e parecchi antichi


v.
ivi, Inf.

signif. di

viaggio per

mare

leggono piggior,

XXX1IIJ54.

Purg. VI, 24.

navigazione. In alcune ediz. per ultimo come la Nidob., Vellutello, Costa r


Rovillio (Lione 1552) e Viviani trovasi pareggio nel signif. di paraggio,
:

Pegola,

ora: pece, Inf.

XXI, 17

e 51; XXII, 16.

Pei, v. Pe'. Pel, per per il, lez. leggermente ammessa dagli editori del comentodi
:

lez.

che
al
lat.

si

adatta sofficientemente

del

Lombardi, Padova, 1822, invece di per che hanno tutte le altre ediz. Inf.
IX, 21.

contesto e che ha l'appoggio parigium, usato spesso da Marino Sanuto nel signif. di paraggio o

bene

luogo pericoloso in mare. probabile nondimeno che questa lez. sia stata
introdotta da copisti che ignoravano
il

Pelago,
lat.

o piuttosto dal greco:

voce poetica, tolta dal il mare,

signif. di pileggio.
ii,

mare opposto alla riva, Inf. I, 23. Par. II. 5; XIX, 62. - Un gorgo in un fiume, Purg. XIV, 52.
l'alto

posta, vili, p.

(V. Monti, Propag. 67 e segg.)

per da notare che il Provenzale ha le forme pelek e pelech, per: il mare,

304
che

Pelle

Penitenza.
e peutre, in
spiauter,
i

potrebbono derivar dal


lat. petti*

greco

inglese peicter,

in

ali.

Pelle,
gli

animali, Inf.

XVII. 11; XX, 54; 60. l'urg. XVII, 3; XXIII, 24 e


Par.
ta,
il

uomo e deXVI, 108; XXV, 110; XXXIV,


;

dell'

quali tutti significano un metallo o lega di metalli. Gli Italiani


lo

1,

42;

50.

XXVII,

136.

Io stagno purificato: con pi verosimiglianza per lo zinco allora ancor raro, o finalmente

prendono per:

altri

cuoio, Par.

XV,

senverta, significa

La pelle concia116, dove pelle una veste di pelle


di

per una lega


se

di stagno e antimonio. Potrebbe forse derivare dall' ali. spei-

che

in

metallurgia indica una lega


di diversi metalli. D. l'usa

di

cuoio che non coperta

panno.

(V. Ricordano Malispini, cap. 161. j Per est. la coperta, Par. XXI, 134.

qualunque
nell' Inf. I,

Pellegrino,
:

priamente sua patria, Pnrg. IX, 16 pellegrina


dalla carne, cio dalla carne.
:

peregrina* ; proforestiero, o lontano dalla

lat.

103, evidentemente per un metallo nobile, o per argento, o in genere per ricchezze.
: :

sciolta, disgiunta

la punizione, il tormento, V, 45 VI, 47 e 56 VII, 20 ; IX, 18; X, 64: XII, 21 XX, 1 XXII, 22;

Pena,

Inf.

XXIIl,99;XXVllI,44e130; XXIX,
la

Pellegrino, secondo

Nidob.

107;

e Lombardi, mentre Aldo, la Cr. e la maggior parte delle ediz. leggono

XXX, 58; XXXIV, 61. Purg. XVII, 105; XIX, 117; XXIII, 71; XXXIII, 61. Par. VII, 40 e 84. - La
sventura, Purg. XI, 136.

Finestrino che

l'antica Prwneste,

oggi

Palestrina, piccola cittadella campagna di Roma e a' tempi di D.


fortezza dei Golonnesi tolta loro per

scimento, Purg. XIX, 17. v. A. e Appena.

Il

rincre-

pena,
in-

Pendente,

che pende, che

tradimento da papa Bonifacio Vili,


Inf.

clinato, Inf. XXIII, 44.

acquatico, a cui un pregiudizio popolare attribuiva che nutrisse i suoi figli del proprio

XXVII, 102. Pellicano, uccello

Pendere, essere sospeso, Inf. XVII, 55; XXVIII, 25; XXXIV, 65. Essere inclinato, Inf. XXIV, 38; Detto XXXI, 138; XXXIV, 132

sangue, onde provenuto


dell'

simbolo amore e della carit. Nel medeil

d'una pianura, discendere, Par. XI, 45.

Pendice,
Inf.

simo
Par/

signif. fatto epiteto

di G.

C,
83;

XIV,

82. Purg.
la

da pendere; il pendio, XXIII, 132.


moglie
d'

XXV,

113.

Penelope,
33
;

Ulisse,

Pelo,

lat. pilus, Inf. I,

III,

Inf.

XXVI,

96.

XII, 109;

XXV,

119;

XXXII, 42;

Penco.

Par.

I,

33. L' alloro detto

XXXIV,

75, 80, 108 e 119. Pnrg.

36; XVI, 6; XXVI, 60. Per: la barba, a indicar l' et, Par. IX, 99. Al pi. i capegli, Inf. XXIII, 19.

II,

fronde pena, per cagione di Dafne figlia del fiume Peno che fu trasfor-

mata

in esso albero.

Peloro, nome

antico del promon-

torio di Sicilia da tramontanalevante, ora Capo di Faro, Purg. XIV, 32- Par.

Vili, 68.

Pencstrino, v. Pellestrino. Penetrante, che penetra, Par. XXXI, 22. Penetrare. Par. 1,2; IV, 71; XX, 24; XXI, 84; XXXII, 143. - In
rima sempre penetra o penetri, invece
di
:

Peltro, voce

di

signif.

incerto.

Trovasi nel medio evo pestrum e peutreum, nel vecchio francese peaulre

Penitenza

penetra, penetri. e

Pcnitcnzia

,,

Penna
Per: Purg. XIII, 126. Par. XX, 51. pena, tormento, Inf. XI, 87. Penna, in genere, Par. V, 74. La penna da scrivere, Inf. XXIV, 6;

Pennino.

305

diatamente. Monti e alcuni moderni

avendo trovato pennello

in signif. di

bandiera, interpretano: bandiere spiegate, che pare confermato dalla voce stendali che segue. Io preferisco la

XX V,

Hi, dove Aldo,

la Cr.,

Landino

e pi antiche ediz. leggono lingua. Penna, trovasi nella Nidob., Vellutello,


1'

Dionisi,

Portirelli,

Lombardi,
Foaffatto

prima spiegazione perch mi sembra arduo dare a trarre il signif. di spiegare, e credo che il Poeta cangi im-

Ldiz.
Il

Fior., Costa,

Viviani e

scolo.

senso
58.

il

medesimo

magine per por pi evidentemente davanti agli occhi un oggetto difficile


da descriversi. 1

ed

io

non
25.

XXIV, XXIV,
Inf.

saprei decidere, Purg. Par. VI, 63;XIX, 116;

Pennino.

Inf.

XX,

65.

La Crusca

Le penne
49.

d'

un uccello,

XXXIV,
XXVII,

Par.

15.

In

Purg.
ali,

XXXII,
Il,

27.

legge questo luogo oscuro e spesso disputato, cos : Per mille fonti credo
e

particolare: le

pi

si

bagna Tra Garda

Valcamo-

penne delle
123;

ali, le

Purg.

35

nica

Vili, 29; IX, 20;

XIX, 49; XXVII,

XXIX,
49.

104;

XXV,

XXXI,

58. Par. VI,

acqua, che nel detto lago stagna. La sola costruzione possibile di prender lago del vere

Apennino

Dell'

Il

volo, Par.

139, e forse,

Par.

XXXII,

80,

XXXIII, dove
la

so 61 per soggetto della proposizione e desumerne il senso, che esso lago

penne innocenti, pare che significhi

forza d' innalzarsi al cielo. Daniello

1'

solo seguendo la Nidob. legge le innocenti penne invece di alle innocenti

bagna fra Garda, Valcamonica e Apennino, dell acqua di innumerevoli fonti che si radunano in detto
si
I

lago.

Moderni oppongono che

l'

Apen-

penne e ne cava il senso: Fu necessario di circoncidere le innocenti penne,


cio:
il

Latini.

membro

virile,

il

penis dei
Inf.

troppo lontano dal lago di Garda per servire a determinare il sito del lago nondimeno da avver;

nino

Le maschili penne,

XX,
la

tire

che D.

si

vaie spesso di simili dedisparate. Ridire : che un lago Daniello e Guiniforte

45,
la

significano barba e non le


:

verosimilmente:

terminazioni non

meno

membra, come crede


I,

mane
si

la difficolt di

Cr. Vedi Purg.


il

42,

dove piume

bagni, che

ha

medesimo

significato.

Pennecchio, di
la rcca, Par.

origine incerta;

XV, 117. Pennel loggia re, da

pennello:

s'ingegnano tr via dicendo: che il. Poeta abbia voluto dire si forma, spiegazione stiracchiata anzichen e che mal si sostiene. Guiniforte imma:

dipingere, Purg. XI, 83.

Pennello,
XII, 64.
tori

penicillum, Purg. Tutti gli antichi cementa-

lat.

intendono per i tratti pennelli, Purg. XXIX, 75: linee tratte a penil

gina di prender Apennino per: le Alpi, che supposizione gratuita. Aldo toglie la congiunzione e precedente ad Apennino facendo cosi di tal nome il soggetto della proposizione, ma non

nello,

che conviene perfettamente

presenta senso ragionevole. Tutti

con

la

parola Uste che segue

imme-

Moderni come Lombardi, Costa, Bian-

1 a Trarre nel signif. di spiegare, in linguaggio militare, non signif. arduo come sembra all'autore. dizione propriamente storica : trar fuori le schiere, trar fuori le iusegne, e ale : spiegare, ordinare le schiere, spiegar le insegne per muovere contro il nimico.
:

20

306
chi,

Pennuto
l'Ediz.
Fior.,

Per.
;

Tommaseo, Ugo
propoleggere Pennino
la !ez.

Foscolo hanno adottato


sta da Vellutello di

31 XXIX, 8; XXXIII, 41 XXX1V,92. Purg. X.110; e forse II,

XII,

invece

Apennino, la quale fondata sopra un gran numero di mss. ; Cesari e Monti sono della medesima opiniod'

II, dove la Cr. legge pinsa suo cammino invece di a suo cammino della

Nidob.
Inf.

XX II, 108. Comprendere,

Par. IX, 43.

Immaginare,
Purg.
Inf.

ne. In questa supposizione Pennino, -cio quella parte delle Alpi Penine

IV, 67.

Pensare

...

XI, 15;

che

si

stende sulla riva occidentale


:

del lago, dicesi

esser bagnata dalle acque ec. Questa costruzione d un senso probabilissimo a questo luogo, se non fosse che il cangiamento d' Apennino in Pennino ha sembiante d'una spiegazione data a questo luo-

XII, 31. Par. IV, 106; XXII, 137. Pensarsi, immaginarsi, Inf. XVI, 56.
III. Purg.

Pense, per: pensi in rima, Inf. V, XXXI, 10. Par. IV, 106.

Pensare, sost., il pensiero, Purg. XXVMl,39;XXIX,2l. Pensiere o Pensiero. Inf. 1, 6;


V, 113; VII, 52; XIII, 30: XVI, 120; XXUI, 5; XXIX, 23; XXXIII, 16. Purg. V, 16 e 17 XII, 8 XVIII, 141;
; ;

go

Vellutello aggiunge un'altra congettura, dicendo esser Vulcadiffcile.


:

monica troppo lontana dal lago,

doversi leggere FWwioM?coMoi>iga,

XXXlll, 68. Par. VII, 21 IX, 137; X, 134; XXII,36;XXVIII,6;XX1X,


;

perch trovasi realmente sulle spon-

87;

XXXI,

106, e pi spesso.

de del lago un piccolo sito di tal nome posto in una valletta di tal nome. Io non posso ammettere questa lezione non avendo l'appoggio di alcuna Autorit, attesoch detta valle non abbia importanza alcuna. Decida
il

Pensoso, che sta


XX,
151; XXIII, 16.

pensando, Purg.
pentire,
44;

Pentere,
85.

ora:

Inf.

XXVII, 119 Purg. XXII,

XXXI,

Particip. pentuto, pentito, Inf.

XIV,

138.

Che

si

pentito, peni-

lettore fra queste diverse opinioni.

tente, Inf.

XXVII,

83.

Pennuto,
piume,
Par.
Inf.

da penna

coperto di

XIII, 14. Purg.

XV,

81.

XXIX, 94.

Pentere, sost., il pentimento, Purg. XVII, 132; XXII, 48.


Pentesilea,
regina delle
Inf.

Pennuto opposto a

Amz145.

nuovo, Purg. XXXI, 62, significa un uccello adulto, che ha tutte le sue

zoni vinta da Achille,

IV, 124.

Pentimento.

penne.

Purg.

XXX,

Accidentalmente, coperto

di penne, Purg.

XXXII,
da

126.

Pentire,

pentirsi, Purg. V, 55.


pentirsi, Inf. XI,

Ordinariamente

Pensamento,
pensiero,
1'

pensare:

il

42;

XX, 120; XXVII,

118;

XXXI,

immaginazione,
In 41
;

Purg.

53. Purg. 111,137; XI, 128.

Par. IX,

XVI li,
Inf.

145.

45 e 103.

Pensare.
1,112;
li,

genere:
V, 111
148;
;

riflettere,

vili, 94;
6.

Pentuto, v. Pentere. Penultimo, quel che


l'ultimo, Par.

precede

X, 113; XX, 20; XXXIII,


IX, 25
Par.
;

Purg.
10.

XXVIII, 124.

XV,
21
9.

41
;

XX,

XXXI,
:

IX,

XXIV,
d'

XVII, 50; XXI, 44;


In

Pepe, lat. piper, Inf. XXV, 84. Per, preposizione che in italiano
tiene
e
il

particolare
Inf.
;

esser
;

il

luogo delle prep.

lat.

per epro
I

opinione, credere, XVI, 107 ; XXVII, 123


II,

XII, 41

cui signif. molteplice.

signif.

Par.

58.

- Pensare

XXXIII,

59.

a... Inf. II,

17;

principali sono: per, a traverso, con e senza movimento, Inf. I, 95 e 109;

Per.
11,

307
I,

142; 11T,1;V.8; Vl,40; Vili, 16

102; XXXIII, 77. Par.

29;

li,

93;

e 85;

XXV,
11,

92;
17
;

118;
4,

He

XXX1V,53. Purg 1, V, 22; VII, 121 XX,


;
-

IV, 20 e 43; V, 134; VI, 23, 57, 110.


129.

trovasi in rima per pe" Par. 1,2, 37 e 113; II, 125 e 143; III

dove per

li

10, e 123; IV, 85.

Per me, in quanto a me, Inf. XXI, Per mio avviso, secondo il mio Per tutte parere, Purg XIII, 41.

ca

il

luogo,

ma

in tutta la

Spesso per indi sua esten


7; XIII,

guise, in

ogni modo, Par. V, 99.


che, Par.

Per modo

V, 102.

Per in-

sione,

Inf. I, 2;

VI, 37; X,

106

dicalo scopo,
di...

l'intenzione: al fine

XIX, 13; XX, 55; XXVI, 65; XXXII. 88 e 96. Purg.


2,

2;

XXIX

Inf 11,23 e 29; III, 40; V, 92;

1, 82; III 6 e 83; IV, 113; V, 128; Vili, 121

XIII, 103;

XVI,
:

61

XIX, 18: XXI,


1, 1

28
71,

XXIV,
87 e 91

64. Purg.

e 72;

II,

20,

XI, 29;

X1U,52;XXV111,8.
V, 118.

Par.

II
i

134 e 137;

VI, 122. Par.

Ili, 4, 8,

21,

Per indica
Inf. I,

30, 66 e 103; IV, 101 e 105; VI, 36 e


69.

mezzo,
11,

lo

strumento, ec.,

126

25 e 38; 111,82; IV, 3 e 79 ; VII 27; XIII, 130 e 132; XXIII, 13 XXXII, 83 e 97; XXXIV, 26. Purg

Per padre, per, o, come padre, Par. V, 52. Per tua, come tua, Purg. 80. In vece
Inf. II, 21.
I,

di...
Il,
I,

in

favore
;

di...

in

punizione,

Inf.

1,89; II, 9, 44, 65 e 68; 111, 96, 133 e 145 IV, 93 ; V, 15, 52 e 114 ; VI, 41
;

21

XXII, 103; XXIII, 117. Purg.


;

XXVII, 129; XXXI,


VI,
11
;

2.

Par.

I,

95;

li

73 e 93; HI, 42; V, 71 VI, 119; XXIX, 36. Par. IV, 122 V, 14 e 31
;

80 e 142; IV, 36 e 92; V, 56 e 112

120; XXXII, 81 Nel luogo dell' Inf. I, 126, si pu dubitare se per me voglia dire per mezzo mio, sotto la mia guida, ovvero che venga io medesi-

XXV,

XXXIII,
:

73.

Per, indica il tempo: menVI, 138XVI, 7L tre, dacch, ec, Inf. V, 29


;

Onde Purg. 111,139. Par. VI, 38. per tempo, Inf. XV, 58; XXVI, 10.
Par.
Inf.
la
II, 11.

Pervia, camin facendo,


3.

XXIII,

Per, serve di formodi... Inf.


;

mo.

luoghi del

Purg.

XV,
110,

deprecativa: per l'amore


61

XVI, 119; XXII, 85; XXV,

ove

XII, 91

per me, ppr noi sono presi manifestae si mente nel signif. che sopra

V,
1

XIII, 73. Purg. I, 81 XX11I, 58. Par. V, 19.


;

III,

74;

Per,

in signif. distributivo,

Par.

milmente, Purg.
120.

Ili,

75; XII, 73 e

Par.

XXXIII,

45,

ove p<r me,

per voi, per noi, per creatura, significano il medesimo e anco, Inf. I, 126

Per pi o per due fiate, pi o due volte, Inf V, 130 X, 48. Per, nel signif. instrumentale precedente
34.
;

Il,

116 e

ad infinito,

forma spesso locuzioni

similmente
lui,

nell' Inf.

XXVI,

per

vale:
26, per
ti

egli,
te,

lui

84,
Inf.

particolari equivalenti a: checch io faccia, o, facciamo, p. e., per ficcar lo


viso al fondo, Inf.

XXXIV,
senzach

vale: tu stesso, sia detto. Per indica la

cagione: per cagione di..., perch, Inf. 1,63, 69 e 94; l, 63 e 105; HI, 60; V, 78; VI, 53; XII, 68; XIII, 27; XV, 100 XVI, 17 e 101 XXIV, 71
; ;
;

mente per parlar, Inf. XVI, 93 pe-r per V andar f narrar, Inf. XXVIII, 3
Purg.
Inf.

isforzo io facessi per

IV, 11, qualunque similvedere

XXV,

16

per

eh' ex dicesse,

XXX,

88; XXXII, 58; XXXIV, 8. Purg. 1,53, 59 e 122; IV, 1 e 82 V, 8, 26, 34 e 46 VI, 20, 95, 104 e 131
;
; ;

IV, 64; Vili, 121; XV, 15; XXXII, E le dizioni analoghe Per do100.

lor

(eh' egli

abbia)

non par

lagrima^,

spanda, cio: per quanto dolor soffra,


Inf.

VII, 7 e 84; Vili, 39;

XXVI, 93

XVIII, 84.

Ed anco con

la

308

Pei*

anche

Per puco.
V, 72; VII, 38;
Vili, 33;
VIII, 96:
Ili,

prep. sottintesa che poder eh' egli abbia, cio: per quanto potere, Inf. VII,
5.

127. Purg.

analogo, Pnrg. V, 08 VI, 88 Vili, 131 ; XIV, 55. Par. Alcune locuzioni particolari X, 43.
;

Ed

XII, 16; XIII, 112, ec. Par.

100;
;

in signif.
;

V,126: VI, 31;

XXIX,

73.

XXII, 34

Per: che,

Inf.

XIII, 57.

formate con per seguito da pronome prep. o avv. ec, sono :

Purg. VI, 88. Par. Ili, 25 ; XXVI, 95 Sul luogo del Purg. perch non reggi tu avvi diversit di opinioni fra gli
interpreti. Parte

Per anche, per

il

medesimo

fine,

prendendo perch nel


la

per ripetere il gi fatto, Inf. XXI, 39. Per si combina con che, in due mo-

signif. interrogativo, inclinano a cre-

dere che D. non abbia inteso

sen-

di, cio in

due parole per che e in una perch. Le ediz. confondono spessissimo questi due modi, che nondimeno hanno signif. diverso.

tenza di Virgilio (Mneid., iu,58)aun sacra fames quid non mortalia cogis
pectora
! ed abbia preso sacra fames per una virt moderatrice l' uso delle ricchezze supposizione che mi sembra mal fondata. Altri scrivono per
:

Per che,
cosa, Inf.
II,

posto per per la qual 41 e 117; VII, 82; XVII,


:

108;

XX, 33; XXVI, 61; XXXIII,


II,

che, cio

30. Purg.

39 e 83

III,

96

XIX,

per quali distorte vie, per quali malvagit, a quali eccessi non
:

97: XXII, 153; XXIV, 125; XXVI, 60 e 77; XXXIII, 39. Par. I, 36; III,
17 e 81
;

conduci tu

XXIX,

99.
Inf.

- Nel

signif. di

E questa spiegli uomini gazione sebbene alquanto stiracchiata, mi par sola da ammettersi. La
:

perch, perci,

VII, 63; VIII, 41

XI,21;XXII1,73;XX1X,
V,
90. Par. IV,

111. Purg.
;

79

122.

XVII, 25
:

XXII,
;

Nidob. legge a che, onde sono tolte tutte le difficolt ma questa lez. non sostenuta da buone autorit ed
;

Nel

signif. di
Inf.

quantunque,

Vili, 121

per tutto che, XV, 15


;

manifestamente intrusa nel testo per


evitar le difficolt della lez.

comune.
la ca-

XXXII,
55. Par.

100.

Purg.
102.

XV, 55; XXX,

Perch,
gione, Inf.
Vili, 69.

sost.,

il

perch,

XXI,
I,

XXXII,

135. Purg. Ili, 93:

Perch,
tivo, Inf.

in

una parola, interrogaII,

76;
II,

31

94, ec. Purg.

90

III,

V, 21 IX, 22 IV, 124


;
;

Per

Dio, per l'amor di


Purg.

Dio, Purg.

XXI1I,58.

V,

10, 51 e 105; VI, 114, ec.

Nel XXI,
31

Per entro.
XXXI,
:

XXVI

19, vi ha cattiva lez. della Cr., biso-

22.

34

gna legger parte,

v. ivi. Par. VII, 56;

XXI,
Inf. II,

58;
57.

XXIV,

XXVII,

99; XXV, 122; Senza interrogazione,

to, Inf.

XXVII, 64. In, con movimenXVI, 120. Par. VII, 94. - Di

traverso, Purg. IV,

dentro, Purg. XXII, 140. Par. XXIII,


94.

50; XI, 21; XVI, 90; XVII, Nel signif. di: 120; XXXIII, 15. perii che, Inf. 1,119 e 125; XVI, 49;

Per
Par.
II,

fede, come
43.

articolo di fede,

XVII, 67; XVIII, 120, ec. Purg. II, 129; III, 56; IV, 132; V, 18; VI, 38 e 42; XI, 122. Par. I, 129; IV, 37 e 70;V,35; VI, 120; XX, 53, ec. Per conseguenza, Inf. II, 34. Affin-

Per forza. Purg. XXXII, 7. Per indi, l, ove, Inf. IX, 75.
Onde, Purg. XXXII, 124.

Per modo,
XXIX,
12.

in modo che, Purg. Purch, Par. V, 102.

ch, Inf. XI, 20; XV, 6; XXI, 57; XXVI, 22: XXVIII, 133; XXXIII,

Per poco. Inf. XVI, 71, espressione alquanto oscura che probabil-

Per propri
niente significa

Perdere.

309
l'urto,
il

Perpnco
co,

, Inf.

da poco tempo. Per poXXX, 132.


:

Percuotere, sost.,
gente delle onde,

fran-

Purg.

XXV,

120.
fatto

XII, 49. L'atto di percuotere, di urtarsi, Par.

Par.

Per proprio,
te,

espressamen1,

XVI1I,100.

appositamente, Par.

57.

Perdere.
III,

I*cr quello, sottinteso: motivo, Purg. XXXIII, 77.

In genere, Inf. I, 54 ; 18: XIII, 63; XXXI, 17. Purg.

Per
Inf.

s.

Inf. Ili, 39.

In s stessa,

V,100; VII, 25; XII, 86; XIII, 152; XVII, 37 e 119 XIX, 122; XXIV, 92;
;

XI.MO.
voci latine: con paverit, in verit,

XXVIII, 50; XXIX, 48;


Par.
II,

XXX,

52.

Pertempo.Inf.XV,58.Par.lI,11.

Per verbo,
role, Par.
I,

70.

125; Vili, 126; XXX, Perdere in un con6, e pi spesso. Perflitto, Inf. XV, 124 XXXI, 17.

6;

III,

Per
Inr.

vero, come

dere

al

giuoco, Purg. VI, 2.

Per.
Purg.

XII, 111. Purg. IV, 96. Pera (della), antica famiglia di


il

dere, impiegare inutilmente,

Firenze che aveva dato


alla

suo nome

XVIII, 103; XXIII, 3. Perdersi, esser perduto, detto specialmente dei


Dannati, Purg.
Inf.
Ili,

Porta Per uzza


126.

di essa citt, Par.

133.

Perdersi,
66.

XVI,

XXV,

110.

Par.

XXXIII,

11

Perci, per
XVI11,43.

ci, lat.

per hoc,

Inf.

Essere smarrito, Par. IV, 142.


particip.

perduto
ai

Perciocch, per
hoc quod, Inf.
Inf.

ci che, lat. per


;

applicato
41;
alla

principalmente Dannati, Inf. IH, 3; IV,


128.

XIV, 35

XXVII,
il

64.

XXVII,

Perduto, in ge:

Percossa,
XVIII, 38.
I,

da percuotere;

11

colpo, frangente delle


perculere. Nel
Inf.

nere, Inf. XI, 15;

inquanto forma perso per perduto, v. Per-

XXV, 72,

onde, Purg.
signif. fisico

105.
lat.

Percuotere,
:

so; XXVU, 128. Purg. Trovasi perdette per

XXX,
:

138.
,

percuotere, urtare,

XXVUI,
52.

V, 33 e 112; VII, 112; XII, 5;


138;

XX vi,
e 89.

50 - e perdio, Purg. XXX, Perse per: perde, Par. 111,125;

perde

Inf.

XXX,
fi

11 e 102;
;

XXXII, 78
86;

Vili, 126.

Purg. IX,

XXIV,

XX Vili, 107.

Par. VI, 65; XII, 100; XVII, 134.

XIII, 152, perderagli,


sia

Nel luogo del Purg. sembra che gli

posto per vi (come, Par.

XXV,

Per
27
e

est. colpire,

impressionare viola vista, Inf.


;

124), la gente

vana

lentemente l'udito,
;

V,

XV, 23 XVII, 41 44; XXX, 40; XXXII, 11 XXXIII,


Vili, 65. Purg.
;

so a poco come nel verso 154, Aldo, la Cr.,

perder, presnel Purg. XXIII, 3 ; e

vi

18. Par. IX, 69;

XXX ili,
;

140.

Det-

I' Antico, Landino, Vellutello, Daniello, Lombardi e Tommaseo leggono con ra-

to

arco, d' una freccia che colpisce, Par. IV, 60 V, 92; XIII, 105.
:

d'

un

gione metteranno nel signif. francese


di:

Percuotersi, Inf. VII, 28


Par.

XII, 112.

chi

che signifi; XXI, 42, pare urtarsi insieme. Percuotersi il

X, 9
in

mettersi, applicarsi, impiegare; mentre Dionisi, 1' Ediz. Fior, e Romanis hanno adottata la lez. perderanno di alcuni mss. Io preferisco la
la quale pare che insiavervi essi a porre o esporre non solo la loro speranza e il danaro, ma eziandio la vita. Come sost. r

petto,

segno di contrizione, Par. Al particip. percosso, XXII, 108.

lez.

comune,

nui

Inf. XIV, 54. Purg. Vili, 30; XV, 23; XXV1II,109; XXXIl,11.Par.XXXHI,

140.

Purg. 111,78.

310

Perdonanza
il

Perocch.

Pcrdonanza,
Par.

perdono
1'

nel

senso ecclesiastico:

indulgenza,
del

XXIX,

120.

Perdonare,
evo, Purg. IH,

dal

lat.

medio

voce greca propriagrembiule. D. l'usa a significare le roccie che cingono e coprono la parte inferiore del corpo dei

Perizoma,
il

mente:

XV,

120; V, 55; XI, 17; 113; XVIII, 116; XXII, 19


Inf.
:

giganti, Inf.

XXXI,

61.

Perla,

dall' ali. perle

che forse

Nel luogo dell' ha il signif. di


zia di...

V, 103, perdonare

dispensare, far gra-

dimin. di beerr, lat. bacca, o forse da! lat. pirula, dimin. di pirum, la pera,

per cagione della sua forma, Par.

Ili,

Perdono.

Le indulgenze, i perdoni, XIII, 42 nel signif. ecclesiastico, Purg. XIII,


62.

Purg.

I,

12; V, 21

14.

Permanere, verbo tolto da!

lat.,

rimanere, restar nel medesimo stato, Par. II, 36; X.WH,3I.

Perduto,
v.
ivi.

partici p.

di

perdere,

Permesso,
re,

particip. di permette-

Purg.

XX,

126.

Peregrino, add., straniero, Purg.


11,63; XIII, 96. Par. VI, 135.

- Sost.
;

Per mot ore. Par. I, 116, lez. di Lombardi e Costa, secondo la Nidob.
invece
di

il viaggiatore in genere, Purg. Vili, 4 e 23; XVI, 27 e 110. Par. I, 51

quasi tutte

promotore che trovasi in le ediz. e che sembra da

XXXI, 43. Perfettamente.


Perfetto.
;

preferirsi a permotore,

voce che non


lo

Par.
,

XXX 1,95.

trovasi in altro luogo.

XXV,

Inf. VI 107. Purg. 37 e 69. Par. IH, 97; V, 5; Vili, 101 XXXII, 83 XXXIII, 105. Nel luogo del Par. Vili, 111, per-

Permiitanza,
scambio, Par. V, 58.

la

mutazione,
Inf.

Permutare,
79. Par. V, 51.

cambiare,
il

VII,

fetto,

sembra che sia participio d'un verbo tolto dal lat. perficere, perfectus
per
:

Permutazione,
Inf. VII, 88.

cangiamento,

perfezionato.
lat.

Pernottare,
per f'eolio
,

vegliare, passar la
83.
Inf. II,

Perfezione,

Inf.

notte, Purg.

XX VII,

VI, 110. Par. XIII, 83;

XXIX,

45.

Per,

lat.

per hoc,

16;

III,

Perfidia. Par. XVII, 99. Prfido. Inf. XIX, 50. Par. XVII,
47.
,

128; IX, 30 ;X, 29; XI, 26; XIII, 28; XIV, 120; XV, 40: XVIII, 123; XIX,

68;
lat.

Pergamo, dal
il

del medio evo;

XXVII,
XIV,

XX, 97; XXI, 50; XXVI, 71; 104 XXXIV, 2 Purg. 11,90:
;
;

la cattedra,

pulpito, Purg. XXIII,


di

IV, 7 e 91
81
:

V,45;
;

VI, 24; Vili, 103:

100. Par.

XXIX, 105. Perclo, contratto

XV,

pericolo:

121. Par. 1,71

47; XVIII, 13; XX, II, 82; III, 56 e 61


;

usato in rima, Par. Vili, 1. Periglio, forma poetica e antica


di
:

IV, 26 e 112, V, 49 e 61

VI,

131

XXI, 62; XXIV, 75; XXIX,


spessissimo.
stante, Inf.

pericolo, Inf. Vili, 99;

XXVI,

13.

79, e
Inf.

Nondimeno,

Purg. XIV, 69. Par. IV, 101.

XXII, 143; XXXIII, 19.


Inf.

Cionono-

Periglioso, per: pericoloso,


I,

24.

XXXIII,
Inf.

52. Purg.

X, 106.

No

per,

XI11, 104;

XXV,

Perire. Purg. XIV, 30, dove pra, forma antica e poetica contratto di
perisca, usato in rima, Par. XIII, 138.

122. Purg. VII, 55; XIII, 26. Par. IX,

103.

Perocch,

lat.

per hoc quod,

altri

Pcrpelualemenle
scrivono p'r die, Inf. IV, 44 e 91 IX, 35; XVII, 122; XVIII, 78; XIX, XXXI, 40. 6; XXI, 107; XXVIII,4l
;
;

Perverso.
di
:

SU
;

mune

oscuro

ed

io inclino a
il

sta opinione

quantunque

quesenso non

soffra variazione nell'una interpreta-

Purg. 1,105; II, 104, XV, 34; XVI, 98 e 112; XVIII. 37 XXL 30: XXIV,
;

zione e nell'altra.

Persona,
cuno
;

la

79: XXXII, 92. Par. IV, 41, 51 e 65 V, 38; VII, 38: VIII, 85: XXVIII, 39;

e al pi. alcuni, Inf.

persona umana, I, 27;

alII,

109 e 132; IV, 3;


e

XXIX, 139; XXX1II,103,


so.

e pi spesacciocch, Par. XI, 31. Perpetuatemele, antica for-

Per

XVII, 135; XXVII, 139. Ogni persona,

VI, 36; XI, 29; 62; XXVIII, 111


tutti,
Inf.

XXXIII,

84.

Purg. IV, 103; X, 87


;

ma,

il cui contratto per pet unirne de ora solo in uso; eternamente, semi

e 113; XI, 51 XV, 87; XX, 123; VI, 126. Par. XXII, 17 ; XXIV, 11
;

XX

pre, Par. 32;

xxvm,

118.

Perpetuo, continuo, Pur.XXVIII,


XXXII,
75. Par. 11,19.

XIV, 44; XVI, 67; XVII, 104. - Un uomo, Inf. Vili, 46. Par Con la negativa come il VI, 135.
XIII, 87;

Persecutore. Purg. XV, 113. Perseguire, lat. persequi con:

francese personne,

XXIM35.
le

Inf. XIII, 23 Purg. Nel signif. teologico:

tinuare. Parseguir suo regno, cio

governare

suo regno, Inf. VII, 86. Perseguitare, in rima p'-rseguelie,


il

Purg. XXII, 83, invece

di perseguite
Inf.

Persone della Divinit, Purg. Ili, XXXI, 81. Par. VII, 32; XXIV, 139. Il corpo, la sembianza, Inf. V, 101 XXI, 97; XXIX, 72: XXXI, 43.
36;
;

per: persegu, conferisci 40, Par. IX, 24.

XXV,
di

Purg. 11,110; 111*118; XII, 8 e 109;

XIV,

19. Par.

XV,

102.

Persevrare ,
far

contratto
:

severare, usato in rima

percontinuare a
11. di

Persuadre. Petrattare,
una materia,

Purg. XXX11I, 47.

voce

lat.,

trattar

alcuna cosa, Par. XVI,


i

Inf.

XI, 80.

Purg.

Persi, Persiani, Par. XIX, 112. Persio, poeta romano autore di


satire, Purg.

XXIX, 133. Pertugiarsi,


Inf.

aprirsi, fendersi,

Perso,
dente

XXII, 100. d origine incerta, forse

XXVIII,

23.

Pertugio,

dal lat. pertwum: aper-

dal greco irpxos azzurro

cupo pen-

al nero; la voce francese corrispondente pers, significa un colore tra il verde e azzurro il perso ital
;

tura per passare, Inf. XXXIV, 138. Apertura in un, Purg. XVIII, 111.

liano

descritto da

(Convito, v, 20)
di

D. medesimo come un colore misto


il

Un muro, fesso, lnfy XXXHI, 22. buco per nascondersi, Inf. XXIV, 93. L' imboccatura d' uno strumento

musicale, Par.

XX,
1'

23.

purpureo e di nero, ma vince onde: oscuro, cupo, nericcio,


89
;

nero;

Perugia,
dell' Ktruria,

antica Perusia, citt

Inf.

In quanVII, 103. Purg. IX, 97. to al luogo del Par. Ili, 12, le opi-

V,

ora dello Stato Eccle;

siastico, Par. VI, 75

XI, 46.

nioni sono divise: la maggior parte dei comentatori, come Pietro di Dante, Daniello, Vellutello, Biagioli,

Pervenire. Par. VI, 9. Perverso. Nel signif. fisico,


d'

detto

Co:

sta,

Tommaseo prendono perso per perduto di vista; altri, come Volpi e


Venturi
lo

una pena: amaro, spaventevole, Inf. V,93 - Nel luogo dell' Inf. XXV, 77, pare che significhi storpiato, snaturato. Nel signif. morale malva:

prendono nel

signif. co-

gio,

Par.

XX

126.

Come

sost.,

312
Par.

Pesare

Piaceri

XXVII,

26, dal

il

perverso, che
pensare, attivo,
:

malattia

contagiosa

la

peste

Inf.

Lucifero.

Pesare,
Par. IX, 57.

lat.

avere un peso, esser pesante, Inf. XX11I, 120. Pesare Purg. XIX, 104. Par. V, 61.

XXIV, 88. Pctraia, da

pietra; una

massa

di

Neutro

pietre, Purg. XIII, 9. Petrato, dal lat. petra, v. Pec-

cato.

sopra alcuno, sentire il peso, Purg. Esser difficile, Inf. X, XIII, 138.

Petrina, da
sente poco usata Purg. IX, 98.

pietra,
:

la

81.

voce al preroccia, la pietra,


di
:

Per

est.

mi

pesa,
Inf.

mi grave,
VI, 59; XIII,

duro, dispiacevole,
51.

Petrone,

forma aumentativa

pietra, Purg. IV, 101.


lat.

Pescare,
123.

piscari, Par. XIII,

Pescatore,
dica con questo
136.

lat. piscator.

D. in-

Pettignano (Pier), che altri dicono: Pettinalo, santo eremita dell' Ordine di san Francesco, quasi coetaneo del Poeta, nato a Campi sul

l'apostolo san Pietro, Purg. XXII, 63. Par. XVIII,

nome

Senese e secondo
Purg. XIII, 128.

altri

Firenze,

Inf.

V, 101. Al pi. spesso il segno del Zodiaco de' Pesci, Inf. XI, 113. Purg.
:

Pesce, lat. piscts.Nel signif. prop., XXIX, 84. Purg. XXVI, 135. Par.

1,

21
il

lat. pectus.^e\ signif. prop., 113; Vili, 116; IX, 49; X r 35; XII, 70 e 83 (confronta, Purg. X, 77); XIV, 107; XVII, 14 e 103; XIX,

Petto,

Inf. VII,

quali sono pure indicati sotdi

125;

to

nome

Lasca, v.

ivi,

Purg.
vivaio,

XXX 11, 54.


da pesce, la vasca, Par. V,100.

XX, 37; XXII, 129; XXIII, 50; XXVIII, 29; XXXI, 47; XXXII, 43;
29. Purg.
;

XXXIV,
il

I,

36;

II,

81

III,

Peschiera,

111

V, 126

VII, 106

;X,

132;

XXIII,
i

102;

Peschiera,
Inf.

fortezza situata sul

petti,

Mincio ove esce dal Iago di Garda,

XX, 70. Peso, dal

99; XXXI, 113 (1 doppi XXIV, 123, indicano Centauri). Par. XXI, 14; XXII, 108; XXV, 112; e Par. XIII, 37, dove Adamo, e
Purg.

XXX,

lat.

pensimi. Nel signif.

prop., il peso, il carico, Inf. XXIII, 70 e 101; XXXIV, 111. Purg. XI, 70

e 75
57.

Una cosa di gran peso, VII, 27. Nel signif. morale la gravit,
Inf.
:

XXI,

99. Par.

XXIV,

84;

XXIX,

verso 40, dove G. C. sono indicati. Per est. il seno, il cuore, l' anima, Purg. 1, 18; XV, 54; XXIV, 153; Nel XXV, 67. Par. I, 19; HI, 1.

luogo del Purg.


dica
la

1,

80, santo petto in-

l'

importanza, Par. XVI, 95

XX,

83.

Pia

medesima persona. (la), della nobil famiglia

L'oppressione

politica, Inf. VI, 71.


Inf.

Pcsolo,
XXV11I,122.

sospeso, pendente,

de' Tolomei di Siena, moglie di Nello da Pietra gentiluomo sanese, che la fece morire nelle maremme di Siena,

Pessimo,
simo,
Inf.

cattivissimo, dannosisdal lat. pinsere, pistum:

XVII, 23.
Inf.

o per prender altra moglie e per sospetto d' infedelt. Mor la Pia nel
1295. Purg. V,133.

Pestare,
calpestare,
col piede, Inf.

XVI, XXXII,
:

34.

Urtare
peste

79,

dove

Par.

in rima posto per

pesti.
:

Piacente, lat. placens; che piace, XXXI, 90. Piacere, lat. piacere, Inf. V, 94;
;

Pestilenzia,

ora pestilenza

la

X, 5 e 24; XI, 112; XIII, 81 e 87

Piacere

Pianta.
Par.

313
Piangere, att., Inf. 115.

121;

XIV, 133; XV, 36; XIX, 37, 111 e XX, 57; XXI, 109; XXIV, 124;
141
;

XXIII. 134.

XII, 106;

XXIX, 20; XXXII,

XXVI,

XXVII, 82; XXXIV,


II,

17.

Purg. 1,8, 70 e 133;

95; V, 59;

VIII,53;XVII1, 20 e 129; XX, 28; XXIV, 44 e 139; XXVIII, 91. Par.


Ili, 83; VI, 23; VII, 30 e 73; IX, 14; XI, 84; XIV, 9; XXIV, 148 e 154; Far piaXXIX, 17 e 92; XXX, 72.

Neutro, Inr. I, 57; HI, 107; V, 140: Vili, 36; X, 58; XIV, 20 e 102; XXVIII, 32; XXIX, 92; XXX1I,79; XXXIII, 42 e 49. Purg. Ili, 120; X,
139; XVIII, 99. Par. XI, 47; XVI,
150.

Piangersi, Inf.

XX, 2. Piacere, sost., Inf. V, 104. Purg. XVIII, 21 XX, 2 XXXI, 35. Par. 1, 135; III, 53; XI, 60; XXVI, 13;
; ;

cere, piacere ad alcuno, Purg.

Purg. XVII, 137. to, Par. IX, 129.

Al particip. pian Sul luogo dell' Inf.


nell'Inf.

XXXII,

136.

XIX,
:

XXVII, 95; XXXII,

1.

parte leggono di si doleva,


136,
lez.
l'
;

45, vi ha diversit di opinioni : ti piangeva nel senso

come

XXXII,

Acquistar

ed

io inclino

piacere, divenir pi piacevole, Par. Il piacere, la volont di XX, 144.

altri

ad adottare questa leggono >l piangeva, e parte


:

interpretano per ardita metafora


;

Dio, Purg.

XIX,

125. Par.
Il

XXXII,

65.
;

XXII, 80; piacer dell' uomo,


128.
60.

Par. V, 120

XXVI,

parte prendono piangere in signif. di: agitare, dimenare


le

piangeva cos

Essere in

gambe,

signif.

che ha l'appoggio di

piacere, Par.

XXV,

questo solo luogo.

Piaga,

lat.

signif. prop., Inf.

plaga, la ferita. Nel XVI, 10; XXV, 92;


1.

Piangere,
gere, Purg.

sost., l'atto del pian,

XIX, 91; XXII!


lat.

87;
19.

XXVI II, t; XXIX,


95
la
;

XV, 80. Nel signif.

Purg.
fig.,

III,

111

XXV,

139. Par.

XXXII,

Purg. VII, Per: 4.

XXXI, 46. Pianeta,


Par.
II,

pianeta, Purg.
;

76; V, 96

X, 14.

1,

Una

38.

pena, la punizione, Purg. XXIV, Al pi. piage, per: piaghe, in

stella, in

condo

I'

Segenere, Purg. XVI, 2. astronomia d' allora lo stesso


Inf. 1, 17.

rima, Purg.

XXV, 30.
lat.
il

Sole detto pianeta,


al

Piaggia,
evo plagia:
Inf. I,

plaga e

medio

29

II,

62

pendio d'un monte, VII, 108. - La riva,


II,

Piano, lat. Par. XXX, 3.

planus, add. Unito,

Chiaro, facile all'in;

Inf. Ili, 92.

Purg.

50; XVII, 78.

telletto, Purg. VI, 34

XVIII, 85.
:

Avv. detto della voce


Inf. II, 56.

La vetta piana
IV, 35.

d'

un monte, Purg.
;

bassa, dolce,
Inf.

Lentamente,

71. Purg. Ili, 65.

XXIII,
lat.

Di piano, dal

Piaggiare,

da piaggia
:

propria-

mente: bordeggiare lungo la costa; onde in politica barcamenarsi, procedere ambiguamente,


Inf.

de plano, senza difficolt, Inf. XXII, Sost. il piano, la pianura, Inf. 85.

XII, 8 e 53;
XII, 117.

XXV11, 53; XXVIII,

74.

VI, 69.
lat.

Purg. 1,118; V,99; VII, 70; X, 20;

Piagnere

Piangere,

piangere. Piagnere, all'att., Inf. XV, 42; XXV, 151. p u ,g. Vili, 6; XXII, 53. Par. V, 70 Al neutro IX, 52.
;

Pianta,
Inf.

lat.

pianta,

in

genere,
74.

XIII, 29 e 100;
I,

XIV, 9; XV,

Purg.

103; VII, 127; XVIII, 54;

lamentarsi, Purg.
VII, 136;

Ili,

120; VI, 112;

XVI, 87;

XXX,

107.

XX,
139;

43; XXIII, 62; XXIV, 117; XXV1I1, 116; XXXUI,140. Par. VII,

Piagnersi, dolersi, Inf.


75. Purg. XII, 19;

XII, 19;

XVI,
59.

XXIV,

110.

In

particolare:

XV, 48; XIX,

un albero, Purg. XXXII, 38 e 59;

3i4
XXXIII,
Par.
56.

Pianta

Pie.

13.

Il

germoglio, la Le anipropaggine, Par. IX, 127. me beate sono figuratamente dette

XVII,

ceppo,
li

1'

origine,

Chiara per isposarla a Roselino della Tosa, Purg. XXIV, 10. Par. IH, 49; IV, 97 e 112.

Picchiare,

dall' ali. picken, Inf.

piante, Par.

X,
la

91

XII, 96.
i

Pianta,
di, in
Inf.

pianta de' piedi,

pie-

XVUI,105. Purg. X,120. Picciolctto, da piccolo,


15. Par. 11,1
;

Inf.

Vili,

genere, quasi sempre

al pi.,

X,118.
forse dal greco Tnxx/.o?

122; XXIII, 148;

XIX, 25; XXII, XXXII, 20; XXXIV, 14. Purg. 1, 103; IX, 103; XXI, 54; Una sola XXVU1, 52; XXXII, 156.
VI, 35; IX, 81;

Picciolo,
;

per fitxxOXoc, piccolo, Inf. XIV, 77; XXII, 87 XXVI, 114 ; XXIX, 61 ;

volta al sing., Par. XVI, 39.

XXX1I1, 34; XXXIV, 116 Purg. Ili, XXVIII, 26; 9; XIV, 102; XVI, 91
;

Piantato,
lusione
al

ficcato, infisso,

per

al-

XXIX,

9. Par. VI,

112

XXIII,
8.

67.

supplizio degli assassini,

Detto del tempo,


XIII, 134.

Inf.

XXVI,

Purg.

che
a

si appiccavano con la testa in gi un palo in una fossa, che poscia si

colmava
ivi.

di terra, Inf.

XIX,

81.

Piccolo. Inf. XXVI, 114, dove il maggior numero delle ediz. legge picciola.

Pianto, Pianto,
i

particip.

di piagnere, v.

Piceno (Campo),
lat.

contrada dei

planctus

le

lagrime,

lamenti,

Inf.

11,106; 111,22; IV, 26;

dintorni di Pistoia verso Fucecchio, dove nel 1301 il marchese Moroello

V, 27; IX, 44;

XX,

XV 11, 122; XIX, 65; XXI, 5; XXI 11, 69; XXVI, 136; XXVII, 8; XXXIU, 94 e 114;
6 e 23;
54.

Malaspina capitanando
stoia sconfsse 148.
i

Neri di PiInf.

Bianchi,
al

XXIV,

XXXIV,

Purg.

XX,

20 e 144;
114.

Pie

Piede,
Pie

pi.

Pie e Piedi,
;

XXI, 106; XXII,

84. Par. IX, 5.


I,

Pianura,
Piato,
citum:
la

da piano. Purg.
lat.

dal

del

medio evo pla-

disputa, la contestazione, Inf. XXX, 147.

30 X, 40; XVII, 50; XXYTII.6I. Purg. IV, 139. Al pi., Inf. XII, 82 XIII, 14 XVI, 27: XIX, 70; XXI, 36, e XI V,15, dove
lat. pes.

al sing., Inf. 1,

laNidob. leggep/e,17. Purg. Ili,

XXV, 50; XXXII,


51
;

Piatto,

dall'ali, platt: steso

per
75.

59; IV, 27 e

XII,

terra, opposto a diritto, Inf.

XIX,

12*.
8.

Piava,

lat.

Plavis, ora:

Piave,

Inpi, diritto, Purg. XXXIII, In piede, medesimo signif., Inf.

fiume d'Italia che scende dalle Alpi e sbocca nel golfo di Venezia, Par.
IX, 27.

XVIII, 132;
27.

XXXIV,
XIV,

94.

Purg. IX,

Piede, Inf.

110. Purg.
54.

136; XVII, 61;


uccello. D.

XX Vili,

XV,
pie-

Pica,
nove

chiama Piche

le

de,

Purg. V, 99.

Piedi, Inf. HI,

68;

Tessalia, che per aver voluto contendere del


le

figlie di

Pierio re di

VII, 113; XII, 125; XIV, 12; XVI, 32; XIX, 23 e 64; XXI, 86; XXIX,

canto con
in

Muse furono trasformale


1,

10;

XXXII, 23;XX\lll,68;XXXIV,
;
;

piche (Vedi Ovidio, Metani., v, 302


11.
di

e segg.), Purg.

116 Purg. Ili, 10; IV, 33; IX, 109; XXI. 130. Par. XIII, 144 XIX, 124
IV, 44; XIII. 112. XX, 105; XXII, 74 e 129; XXIV, 126; XXVII, 87; A' piedi, Inf. XXI, 86: XXX1I.5.

Piccarla,
nati e sorella di

figlia

Simone Doe di Fo-

Corso Donati

suo fratello Corso la trasse a forza del monastero di Santa


Il

rese Donati.

XXXIU,

68. Purg. IX, 129;

XXXll,

Piega
106.
il passo, Inf. IX, 104; X, 13M XXIII, 77. Purg. XVIU, 44 XXIII, 77. Par. Ili, 33; V,6; VI, 22;
;

Piet.
Inf.

315
;

Per est.

X, 66; XV, 51 e 79 XVII, 37; XXVI11.48. Purg. XXIX, 63 -Soddi-

sfatto, saziato, Par. IX, 109;

XXI, 99. Il piede, re d'un oggetto, Inf.


Purg. XXXII, 50.
Inf. VII,

XXIV, 3.
di: Pie-

la

parte inferioo a pie,

Piero
me
l'

Pier,

altra

forma

Vili, 2; XII, 55.

tro, lat. Petrus.

Le persone

di tal

no-

Appw

130.

Purg. XXXII, 50.


11.

introdotte nella D.

C. sono:

Dapp,v. Da, Purg. XXI,


ra

L'apostolo san Pietro, mentovato nelInf. II, 24,


il

fri

sotto

il

nome
;

di

maggior
Purg.

piede, Purg. IX, 27, espressione oscu-

Piero,

pi grande di tutti quelli che


tal

che non

si
:

pu intender fuorch
co' piedi, cogli artigli

hanno avuto
IX, 127;

nome XIX, 94

nel senso di

Piega,

lat.

pUcn. Nel Par.

XXIV,
:

26, pare che D. prenda questa voce nel signif. di difficolt ; e vuol dire
:

Par. XVIII, 131: XXII, 88. pure indicato sotto il nome di pesator, Par. XVIU, 136, v.

XXXU,76

Pietro.
figlio di
figlia di

Piero

III,
I

re di
di

La

nostra immaginativa, non che il discorso non valgono aesprimere quel


:

Giacomo
il

marito

Aragona, Costanza

Manfredi re di Napoli. Egli


conquisto della Sici-

canto celeste come gli colori schietti e senza mischianza non valgono a ritrarre le pieghe delle vesti in pittura.

fece nel 1282


lia,

e mori nel 1285, Purg. VII, 125. pure indicato al verso 112 con le

Piegare,
fisico:

lat.

plicare.

Nel

signif.

inchinare, incurvare, Inf. V,

parole quel che par s membruto. Pier Pier dalla Broccia, v. Broccia.

79;X,75; XXXII. 44 Purg. Xlll,6; XV, 123; XVIU, 25; XXVU1, 11 e 27; XXXII, 24 e 116. Par. I, 132;
XI 11, 118

Damiano,
dicina, v.

v.

Damiano.

Pier da Me-

Piegar

le

mani, Purg.

II,

no, v. sar, v.

Medicina. Pettignano.

Pier PetiignaPier TraverD. abbia

29, giunger le

mani in segno di riPer piegarsi, Purg. spetto religioso. Nel signif. morale: XXX11, 116.

Traversaro. Piet. Pare certo che


:
:

preferita questa forma poetica, invece di piet, nel signif. di tormento,

indurre, impegnare,

Inf.

Purg VI, 30; XIX,


Inf.

XXVI,

69.

56. Piegarsi, Piegarsi, restrin-

XVI,

31.

angoscia, dolore e per tutto ci che pu muovere a compassione, come


nell' Inf.
I,

21

gersi, Purg.

XXV,

58
I,

li,

106

VII, 97;

XVIU,

CondiscenXVIII,25.

22.

dere, degnare, Purg.

81

luogo dell' Inf. XXVI, 9i,. dubbio se D. abbia voluto dare a


il

-Nel

Pienamente,compitamente, perfettamente, Inf. XXXII, 5. Purg. XV,


77. Par. IV, 79.

pita

signif. lat. pietas erga


:

patrem,

o quello di dolore provato dal padre, o finalmente quello di: piet, com-

Pieno,

lat.

plenus. Nel signif.


;

fisi-

miserazione.
VI, 2,
gnif.
d;i

co e morale,

Inf. 1, 11

V,

41

VI, 16

e 49; Vili, 32; IX, 65; XI, 19. X11I,

Nel luogo dell' Inf. evidentemente a piet il siche esprime ordinariamente per:
lat.

124; XVIU, 59; XIX, 14;

XXV,

17;

piet.

60; XXXIII, 152. Purg. VI, 124; X, 79; XIV, 53; XVIII, 115; XIX, 21 e 37; XX, 57; XXM, 24;

XXIX,

Piet, Pleiade, Pictate,

XXV III,
XXV,

119;

XXIX, 55 e 95.

Par. IV,

piet*^ la commiserazione, la misericordia, Inf. IV, 21; V,72 e 93; XIII, 36; XXIX, 44. Purg. VI, 116 XI, 38;
;

139; VI, 60; XXII, 78; XXIII, 23;


16 e 77.

Completo, compito,

XIII, 64;
I

XV, 114; XXX,

81.

Nel

signif. lat. di pietas, Par.

IV, 105.

316
Nel duplice
signif.

Pitola
di:
piet, e di
:

Pigro.
Pietro,

Pietro Ispano, v. Ispano.


all'

compassione, Inf. XX, 28, qui si mostra la vera piet a soffocare ogni compassione dei Dannati. Conferisci, Par. - PiePietadc, lnf. V, 140. IV, 105. tate, Inf. Il, 5. Purg. V, 87 XXX, 81

sopranominato Lombardo perch nato a Novara in Lombardia, professore


scovo
Universit di Parigi e dipoi vedi essa citt dove mor nel 1164.

La sua famosa opera dogmatica Sententiarum Libri

Par.

XXXIII,

19.

IV

gli

Pictola,

villaggio

Mantova, creduto le tichi, dove nacque

propinquo a Andes degli AnVirgilio,

il

titolo di Magister

ha acquistato Sententiarum.

Purg.

Pietro Mangiadore, v. Mangi adore. Pietro Peccatore, v. Peccatore.

XVI II,

83.
.

Pietro (San),
in

indica qualche-

Pietosamente

modo che
di

volta
Inf.

la chiesa di

san Pietro a Roma,


e della
le ediz.

muove a piet, Purg. XX, 18. Pietoso, caritatevole, pieno


piet, Inf. 11,133. Purg. XI, 57.

XV111,32;XXXI,59. Piggiore, lez. dell'Aldo


dove tutte

Cr., lnf. IX, 15,

Pietra, lat petra, Inf. XI, 2; XIV, 82: XVII, 24; XVIII, 2; XIX, 14;

moderne leggono Pigliare, lat.

peggiore, v. ivi.
pilare, prendere, in
11

XXIV, 42. Purg. X, 7; XII, 108; XIII, XV, 20 e 107; XXXIII, 74. Par. XX, 20. Pietra di diamante, il diamante, Purg. IX, 105. La pietra
48; scema, cio: rotta, Par. XVI, 145, allude alla statua di Marte che era an-

genere, Purg. IX, 56. Par. Vili,

XXVII, 92; XXVUI,


Pigliar
il

Pigliar sonno, addormentarsi, Inf. HI, 136.

61.

monte, ascendere, Purg.

I,

108, lez. dell'


ediz.

Aldo dove quasi tutte

le

ticamente sul Pontevecchio


ze.

di Firen-

Pigliar poco del


re a gabbo, v. A.

hanno prendete o prendere,


cammin,

v. ivi.

inoltrarsi

Vedi

Inf.

XIII, 146.

lentamente, Purg. XI, 109.

Pictrapana, uno
alti

dell'

Apennino
di

dei gioghi pi nella contrada

Piglia-

Purg. XVIII, 64.

Pigliar cagione,

Pigliar

ammira123.

detta Garfagnana che oggi appartiene


al

zione, maravigliarsi, Purg.

Ducato

Modena,

lnf.

XXXIl,29.

tal

Pietro, lat. Petrus. Le persone di nome mentovate nella D. C. sono:


Inf.
1,

Pigliar principio, prender origine, Par. Vili, 10. In particolare: prendere, lnf.

XXI,

XXI,

73.

Prendere

alla 77.

L'apostolo san Pietro,

134;

XIX,
dove

91.

Purg. XIII, 51; XIX, 99.


;

caccia, Inf. XXX, 7. Purg. Par. XXVIII, 12.

XXI,

Par. IX, 141

XI, 120; XV1I1, I3I,

altre ediz.

leggono Piero;

XXV,

ferrare,

Piglio, l'atto di prendere, di afonde dar di piglio, lnf. XII,

12; XXXII, 133.

pure

indicato co-

105;
In

XX II,

73;

XX IV, 24.
Inf.

Purg. 1,49.
20. Purg.

me
1

pescalor,

Purg.
le

XXII, 63. Par.

Piglio, uno sguardo


buona parte,
HI, 64.
75.

significativo.

XVH1, 136; come


27
;

Cephas, Par.

XXI,

colui che tien

chiavi di tal glo-

In sinistra parte, Inf. XXII,

XXIV,

ria, Par.
ro,

XXIII, 139; come gran viec, Par. XXIV, 34; come alto

Pignialione,
tello di

primipilo, Par.
teti,

XXIV,

59; e senz epi-

lat. Pygmalion, fraDidone della quale uccise il

Cristo, Par.

124; come primizia de' vicari di XXV, 14 ; per ultimo co124.

marito Sicheo, Purg. XX, 103. PignereyV. Pingere.

XXXII, Pietro Bernardone, v. Bernardone.

me

padre vetusto, Par.

Pigrizia. Purg. IV,

111.
;

Pigro,

lat. piger,

Purg. IV, 121

Pila (Ubai din dalla)

Pioggia.

317

XV,

137.

Per

est.

detto d'un

fiu-

me, Purg. XXXUI, 114. Pila (I balfl in dalia), fratello del famoso cardinale Ubaldini,v.CARdinale, il suo sopranome gli venne
da un luogo del medesimo
dintorni di Firenze. D.
lo

tavia sulle rive dell' Adriatico propinquo a Bavenna, Purg. XXV1I1, 20.

Pingere, dipingere, Inf. IX, 1. Al particip. pinPurg. XXXII, 67.

to,

Par.

XXXIII,

131.

Disseminato
lat.

nome

dei

di fiori,

pone nel
go-

Purg. XXVIII, 42. Pingere o Pignere,


al

impin-

Purg.

XXIV,
di

29, fra

ghiottoni.

gere, spingere, cacciare

innanzi, inal

Pilato,
vernatore

lat.

Pontiu* Pilalus,

durre
Inf.

signif.

fisico e

morale,

Giudea al cui tempo fu crocifisso G. C, onde D. chiama Filippo il Bello re di Francia che fece
maltrattare

Vili,

13:

X, 38; XVIII, 127;

130

XXIV, 128; XXVII, 106. Purg. IX, XII, 6 XXXI, 14. Par. IV, 132;
;

papa Bonifacio Vili

il

XX,

120

XXII, 100.
II,

- Pingersi, inol-

nuovo

Pilato, Purg.
v.

XX,

91.

trarsi,

Purg.

84.

Al particip.
:

Pileggio,

Peleggio.
Inf.

Pilo*, coperto di peli, 47; XVII, 13; XX, 54.

VII,

pinto, spinto, Purg. XII, 126 3. Par. 1,132; XIV, 19.

XXIV,

Pingue,
detto
d'

Piluccare,
:

dall' aU.pfliicken, pro-

un'

nello,

priamente spiccare granello per graonde consumare a poco a po:

70. Nutrito,

pingue in

propriamente: grasso; acqua limacciosa, Inf. XI, Par. XXIII. 57, dove rima sta per pingui.
:
:

co, Purg.

XXIV, 39. Pina. Inf. XXXI,

59,

il

frutto del

pino: Quella di bronzo che ornava anticamente la vetta del mausoleo di

Pinto, v. Pingere. Pintore, ora pittore, Purg. XXXII, 67.

lat. pictor,

Pintura,
ra,

ora: pittura e dipintu-

Adriano e che oggi si vede nel giardino di Belvedere in Vaticano e probabilmente


Pietro.i
a'

Un quadro, un Purg. XI, 94. dipinto, Par. XXVII, 93.


Pio,
XII, 21;
121
:

tempi del Poeta trova-

vasi sulla piazza della basilica di San

nei due signif. di piet, Purg. XXI, 70; XXX, 101. Par. V,
;

IX, 77

XII, 21

l'instinoli!** ile"
il

IBuonacossi,

49;

XXXII,

117.

Detto di Dio
Pieno di
;

XIX,

13;

XXV,
:

san-

quale indusse

il

conte Alberto Ca-

to, Par.

XVIII, 124.
36.

piet.

salodi signore di

Mantova a esigliare una parte della nobilt di essa citt, dopodich il medesimo Pinamonte,
i i

misericordioso,

XXIX,
si

Inf. V, 117 XIII, 38:. Talvolta i due signif.

confondono,
4.

Purg.
1,

secondato dal popolo, trucid tutti Casalodi e nobili rimasi in Mantova,


Inf.

XXXUI,

Par.

100;

XXXII, 82; XXXI, 62.

Pio, uno

dei primi papi, coetaneo


lat. pluvia. Nel signif. VI, 19; XI, 71. Purg. Ili,

XX, 76. Pineta,


:

dell imp. Adriano, Par. XXV'II, 44.


lat.

pinetum, selva di pi-

Pioggia,
proprio,
Inf.

ni

parla della pineta che esiste tut-

Questa Pina trovasi

Homa

nel Vaticano nel giardino detto

della Pigna.

Secondo alcuni

l' anno 366 Damaso papa fece nelVaticana una fonte per uso dei pelkgrini, alla qu.ile dopo l'anno 498 papa Simmaco fece un copertoio di metallo e vi sovrapose la detta Pina di bronzo. Dante 1' ha veduta sopra la fonte, d' onde fu tolti al tempo di papa Giulio II. Vedi Le Dichiarazioni

archeologi era anticamente sulla vetta del Panteon. Dopo

l'atrio della Basilica

all'

Album Dantesco

di

Lord Vernon.

Piombare

Pispigliare.
di alcuni

130; V, 119; XII, 42; XXI, 46. Par.l, Per est., la pioggia di fuoco, 80. Inf. XIV, 48 XVI, 6. Per similitu-

mss. invece di

Vipistrello,

v. ivi.

dine:
l'

l'insegnamento,

la

dottrina,

ispirazione, Par.

XXV, 78.

Pira, lat. pyra, voce tolta dal lat. o meglio dal greco: il rogo, Inf. XXVI,
53.

L' in-

flusso del male, del vizio, Par.

XXVII,
si

Piranio,
di Tisbe,
il

lat.

Pyramns, amante
i

125.

Piombare,
XIX,
9.

essere a piombo o
Inf.

quale credendola morta uccise sotto un gelso, cui frutti

perpendicolare sopra un oggetto,

Piombo ,

lat.

plumbum. Nel

si-

che prima erano bianch si tinsero del di lui sangue e divennero purpurei, Purg XXVII, 38 XXXIII, 69.
;

gnif. prop., Inf.

Per

XXIII, 65. Par. Il, 90. ci che ritarda e trattiene,


da piovere, voce antiqua-

Piralo,
84.

il

corsaro, Inf.

XXVIII,

Par. XIII, 112.

Pirro,

lat.

Piorno,
ta
:

sono divise:
di Pirro

gli

Pyrrhus. Le opinioni uni credono che si


figlio di

piovoso, stipato di vapori, Purg.


91.
dall' ali. pfote
d'

parli del Pirro re di F.piro; gli altri

XXV,

o Neottolemo

Achilgli

l'iota,
de, Inf

e nel dialetto
:

le,

per cagione delle crudelt che

volgare poie, piede

animale

il

pie-

XIX,

120. In questo signif.


antica, ora

sono imputate da Virgilio [Ma. n). Quest' ultima opinione mi sembra pi


probabile,
Inf.

disusato.

XII, 135.
Pisce, citt di

Piova, forma

pioggia,

Pisa,
situala

lat.

Toscana

da piovere. Nel signif. prop., Inf. VI, per similitudine: l'in7; XIV, 132.

flusso celeste, Purg.

XXX,

113.

Piovere,
dove
buone
la

lat.

pluere, Inf.

XIV,

29,

dell'Arno, Inf. XXX HI, 79. Quel da Pisa, Purg. cementatori non sono d'acVI, 17. cordo sulla persona accennata da que-

sulla

foce

Cr.

legge piove'n invece di

pioventi, della
ediz.
Il

Nidob. e di tutte le
fatto

ste parole. La maggior parte come, Pietro di Dante, Benvenuto, Landino

che

mss. por-

e Vellutelio, credono che

si

alluda a

tano ordinariamente pioveun con un punto sotto V a per segno di elisione,

Farinata

figlio

di

perch non

si

legga la parola in tre

Per sisillabe, Purg. XXXII, 110militudine detto dei Dannati -.cadere, esser precipitato nell' Inferno, Inf.

Scornigiani di Pisa, Pietro di l)ante, da Beccio da Capi ona, e, secondo Benvenuto, per ordine
del conte Ugolino. L'Antico intende

Marzucco degli ucciso, secondo

XXIV, 122; XXX,


in

95

e al

particip.
Inf.

per quel da Pisa, un Federigo, ucciso da iMarzucco in vendetta del suo figlio

Venir in mente, Purg. XVII, 25. Detto degli influssi celeVili, 83.
sti, Par. Ili,

questo

signif. piovuto, caduio,

Vanni ammazzatogli dal detto Federigo

impossibile decidere. V. MarInf.

zucco.

90; VII, 70;


;

XXVII,

111

XXXII,

89.

XXIV,

135;

Pisani.

XXXIII,
I'

30.

Sono

In signif.

detti volpi, v. ivi, Purg.

XIV,

53.

attivo: causare, produrre, far discenAI perf. dere, Inf. XXXIII, 108.

Ptoistrto, con
penultima
in

accento sulla

grazia della

rima
101.

fu

pioni, Inf. XXIV, 122; Purg. XVII, 25.

XXX,

95.

tiranno di Atene, Purg.

XV,
:

Pispigliare,
49,lez.

oggi

bisbigliare
:

Pipistrello.

Inf.

XXXIV,

voce formata per onomatopea

mor-

Pistoia

Pitie

319
;
;

morare

parlare

sommessamente

99 e 101

Purg. V, 12: XI, 111.

Pistoia, anticamente
citi di

Psiorum,

Toscana ove nacquero nella

V, 3 e 130; IX, 96 XII, 43 Purg. II, 96; IX, 17. Par. HI, 16; IV, 33; V, 136; X, 63; Talvolta seguito da di, XXV, 3.
;

XXVIII, 114

famiglia dei Cancellieri le fazioni dei Bianchi e de' Neri che dipoi divisero

Di pi IV, 100. Par. Vili, 81. beVezzn, di pi chiarezza, cio: di


Inf.

e insanguinarono Firenze,

Inf.

XXIV,

126e143; XXV, 10. Pistola, lat. epistola,


di san

maggiore, Par. XXIV, 19 e 21. Precedente nomi di numero sempre


i

cio quella

seguito da

di. Inf.

V, 67; Vili, 82:

Giacomo

nel Par.
epistola.

XXV,

della quale si parla 77. Pi mss. leggono


tutti

IX, 79. Purg. X, 118. Par V, 103. Col sost. sottinteso pi, diversi, pa:

Per al^o non

s'accor-

recchi, e
Inf.

p
;

(animali) saranno ancor,


a'

dano

sul luogo di essa epistola che


;

1,101

XV,

D. ha voluto indicare

gli

uni dicono

Precedente

115. Purg. I, 33. verbi: di pi, Inf. Ili,

essere nel cap. i, il v. 12 Beaius vir qui suflert lentationem ; gli altri, nel
cap.
i, il v. 17 Omne d'i tum optimum, ce. Potrebbe esser anco nel cap. v, il

96; IV, 130; V, 24 e 138; VI, 57, 78 e 90: VII, 17; Vili, 64. Purg. I, 55: HI,

v. 7 Patieutfs igitur estate, ec.

Ma

gein
al-

35 e 78; IV, 90 e 96: X, 139; XXVIII, 23. Par I, 4 e 42; li, 40; III, 66; IV, 28 e 36: V, 21, 67 e 111 VI, 142; VII,
;

neralmente forza convenire che questa epistola non si trova luogo

73: IX, 97: X, 78; XVII, 134;


139, e spessissimo.
signif. di
:

XXVI,

Pi, solo, nel

cuno che
alla

particolarmente Speranza che san Giacomo rapin

si

riferisca

pi lungo tpmpo, pi lun;

gi, pi innanzi, Inf li, 81

IV, 33

VI,

presenta

questo luogo.
lez. di

Pittura,

alcuni pochi mss.,

Purg. XI, 94, invece di pintura,?, ivi. Pi, -Ut. plus. Precedente ad add.
serve
a

II, 64. Purg. 94; Vili, 21: X, 72; 1,89: IV, 4: VI, 8 e 53; Vili, 73; XXIII, 80 XXVII, 10. Par. Vili, 50
; ;

XXX

XXVI,

78.

Pi, solo, nel signif. di:

formare
11,

il

comparativo,

Inf.

di pi, Inf. VIII,

30; XII. 45 Purg. X,


4. ec.

1,30 e 122:

V,77;
XIV,

119; HI, 93; IV, 135; VI, 85; IX, 2*, 75, 117 e 129;

138. Par.

1,3:11,47; VI,

P,

che e pi di, Inf. 11,55; VI, 111. Purg.


Ili,

25. Purg.

1,108; 11,3;
e

III,

141

V,76;
e III
:

VII, 91
;

138;

Vili, 86; IX,


I,

e 97;

29; IV, 87; VII, 72 e 128; IX, 44 X,66. Par. HI, 106; X, 132.
al

17, 28 e 124

X, 136 e 137. Par.

96

Precedente ad avv. che porta


parai,
VII,

com-

li, 69 e 98; III, 6, 34, 48, 63, 65 e 130; IV, 12; V, 21,73 e 87; M, 108; VII, 49, 63 e 106; Vili, 15. 20 e

IX, 88; X, 19; XVII, 137: XXVII, Come una specie di 12, e ovunque. add., numeroso, Purg. XV, 62 Con
;

31

Inf. XXXII, 64. Purg. VI, 60; 38; XIII, 6; XXXIII, 19. Par. e al 111,98; Vili, 28 e 57; X, 33 superi., Par. XXIII, 97. Come sost.

il

pi, Par.

XX VI li,

65.
di

Pi e pi, sempre
XII, 130;

pi, Inf.

superi., Purg. Ili, Trovasi 49 e 50. Par. XVII, 134.

1'

ai tic.

forma

il

79;
18;
Inf.

XXXI, 38. Purg. II, 37; IX, XXIX, 20. Par. IV, 120; XXIII,
XXXIII,
53.

anco precedente alla forma superlativa sommo, Inf. XV, 102. Pi, solo con I' add. sottinteso che poco pi
(amara) morte,
Inf.
I,

Per: parecchi,
:

7, 9 e

120.

XVlll,11. Pine, forma antica e poetica di pi, in rima, Purg. XXII, 107. Par.
VI, 14; Vili, 46; XIII, 88;

Precedente

ai sost.,

pi

di... Inf.

1,36,

XV, 92;

320

Piuma
115;

Poco.
:

XXV,
77.

XXVII,
lat.

39;
:

XXVIII,

91, e nel signif. metaf. di

influenza

celeste, effetti della grazia.

Piuma,

piuma

degli uccelli,

Purg. XXXII, 137. Par. XXI, 36. Considerata come corpo leggiero , Le penne che serPurg. XIX, 105.

Purg.

Plorare, voce latina piangere, XX, 62. Pluto. Inf. VI, 115; VII, 2. Plu:

tone o Pluto ?
Io

vono
Par.

per volare, e le ali medesime, Purg. IV, 28 XXIV, 149.


agli uccelli

le opinioni sono divise: credo che D. potesse appena cono-

piume, Inf. Le vi, 150. oneste piume, per metafora la barba, Purg. I, 42. Confronta Penna.

XV, 54. Un XXIV, 47. Purg.

letto di

scere questa distinzione mitologica anco poco osservata dagli stessi Ane che conoscesse Plutone il quale sendo dio dell' Inferno era insieme il gran nemico de! genere umatichi
,

Ii tosto, pi presto, Purg. VII, 38: XIX, 80; XXXIII, 19. Piviere, voce disusata, viene dal
lat.

no, unicamente

come Diavolo

come

custode dei tesori nascosti nelle viscere della terra.


v.
lat.

plebx o plebes, pieve


:

nel

medio

Po',

Poco

e Poi.

evo significava il distretto, la giurisdizione d'una chiesa, la parocchia, Par. XVI, 65.

Po,

Padus, fiume dell'Italia

superiore.

Con

1'

artic.

Inf.

Purg. XIV, 92.

Pizzicore,
care
117.
:

dall' ali. picken,

bec-

XX,

Senz' articolo, Inf. 78. Purg. XVI, 115. Al voc

V, 98.

il

prurito, Inf.

XXIX,

81.

Par. VI, 51.

Placarsi,

Aver

raddolcirsi, Par. XVI, piacere, esser pago, ral-

Poco,

lat.

paucua, avv.,

Inf.

1,7;

legrarsi, Par.

XXVII,

27.
:

X, 20; XII, 37; XIV, 70; XVI, 91; XVIII, 47; XXVI, 81 XXXI, 11.
;

Plaga, voce
la

latina

la contrada,
;

Purg.
VII, 81

1,

123; Vili,

31
5.

XVII, 96;

parte del cielo, Par. XXIII, 11 Al pl.p/a^einrimaper: XXXI, 31.

XXXI, 79; XXXIII,


;
;

Par. IV, 79;

plaghe, Par. X11I,

4.

e Plato, in rima, Purg. Ili, 43 ordinariamente Platone, filosofo gre-

18;

XVII, 65 XVIII, 104; XXX, XXXIII, 123. - Poco tempo, Inf. XXIV, 6; XXXI, 19. Purg. XIX, 6; XXVI11, 94; XXXI, 10. Par. I, 58;
VII, 16
e 126;
16.

co, Inf. IV, 134. Par. IV, 24.

Plaustro, voce
cio
:

il

carro, carro mistico sul quale siede


:

lat.

per

XXIII,

XV,
,

18;

XX,

113;

Poco

Beatrice che rappresenta la Chiesa,

tempo, Inf. XX11, poco tempo, Inf.


poco
,

67.

non

molto

Tn poco, in
107.

XXV,
Inf.

Per
132.
Inf.
:

Purg.

XXXII,

95.

manca poco,

Plauto, poeta drammatico romano, Purg. XXII, 98. Plebe, lat. plebs, voce poco usata
:

Purg.

XXV

120.

XXX,

Per poco,

XVI, 71, vuol dire probabilmente da poco e Purg. XXV, 120, facilmente
(un nulla potrebbe indurre in errore).

l'infimo popolo, Inf. XXXII, 13. Qui D. indica l" infima classe dei Dannati.

Di poco, Inf. IX, 25, da poco.


Inf. 1,

Plenilunio,

il

tempo della Luna


la

poco a poco,

piena, Par. XX1I1,25.

Un poco,
moltitudine,

Inf. 1,

59; XXXI,- 35. 19 IV, 70 e 130 VI,


;
;

Plenitudine, Par. XXXI, 20.

102; Vili, 88; X, 41 e 45; XI, 11 e 94; XIII, 31 e 79; XV, 32; XV1I1,

Ploia, forma antica, sempre in rima: la pioggia, Par. XIV, 27 XXIV,


;

XX, 57; XXII, 100; XXX11I, 53;XXX1V, 102. Purg. 11, 19 e 6'*;
128;

Podere
IV, 122:

Poich.

:>2

V,23;1X, 28;X,10; XVII,


: ;

XXV,
129;

99 Purg. XXI, 98
139. Par.
d' la

XXII, 89 e
32.
;

79; XXII, 26; XXVI, 136; XXVII, 35. Par. HI, 67 V, 37 Vili, 39; XVI, 13: XXV, 119; XXX11I, 69. Poco,

XX Vili,
:

XXX,

Poggia,
priamente

origine ignota

pro-

corda appiccata a uno

add. poco

di... Inf.

XXVIII,
I,

6;

XXIX,

dei capi dell'antenna, Purg. 117, a destra.

XXXII,

IH; XXXIV,

24. Purg.

60; XII,

96; XIII, 123; XVIII, 104. Par. 1,34;


VI, 85; XI, 132.
ro, Par. XI, 131
;

Poggiare, dal
gio
:

lat.

podium.x. Pog-

XXX, 132. -

In picciol

numeA!
pi.,

innalzarsi, Par VI, 115 e 117.

Purg.

Par
Par. Par.

XVI, 1. Nel signif. morale, XIX, 133. Poco ne' fianchi,


Inf.
,

XXVHM9.

XV,

63. Par. II, 10.

Piccolo, Di niun valore,

Poggiarsi,
ticip.

Purg

XXVII,

81.

Par-

25;

asciutto,
Inf.

XVI, 105

XX, 115. XXXIV, 101,

Poggiato, appoggiato, Inf. XX. XXIX, 73. Purg. XXVII, 81. Poggio, lat. podium, un colle, un luogo elevato, Inf. XXVI, 25. - Un

tempo, Inf. XVII, 98 Inf XXIV, H. Purg.


sole,

- e poco
d' ora,

Poe' ora,

monte, Purg.
XIII, 5.

Ili,

H;

IV, 48

VI, 51

e poco
14.

Pogna, v.
Poi,
lat.

Porre.

XIX,

-Poco

Purg. VII, 85, il sole presso al Jl scendere sia poco, Inf. tramonto.

post: dopo, quindi, Inf. I, 118 e 121; IV, 50; V, 63; VII, 34; Vili, 43; X, 124; XI, 12; XIII, 34 e
91

XVII,

98, discendi lentamente.

Copote-

me sost il poco, Purg. XXXII, Podere, forma antica per


re
:

13.
:

XIV, 80; XIX, 57 e 65; XX, 88; XXI, 52; XX11,52; XXIII, 11 XXIV, 29; XXV, 39; XXVII, 100; XXXI, 3.
;
:

la

potenza,
131
83.

la

facolt, Inf. VII, 5;

Purg. 1,130;

II,

XXIII, 57. Purg. XVII, 118;


Par.
1,
;

XX, 126.

V,85; VI, 86;

22, 37 e 49; IV, 123; Vili, 56; XIII, 54;

XXI,
lat.

11

XXVII, 122;
,

XVIII, 139; XX, 68;

XXV,

101

XXXI,

XXVI1,122; XXXI,
potestas

112. Par. II, 52

Podest,
rima,
Inf.

licenza
in

poetica per: podest, possanza,

e 126; 111,106; IV, 97; VI, 55, 71 e 136 ; VII, 68, 99 e 144 Vili, 29; XIV,
;

VI, 96. Podcstadi. Par. XXVIII, 123: le


;

16;

XX, 74; XXIV, 69; XXV, XXVI, 79, e molto pi sp-sso.


Poi, per
legge voi
111,27.
;
:

11

potenze
rarchie

nome dato ad una

delle gei,

poich, allorch, dopo1

angeliche. (S. Petri, ep.


Par. XXIII, 62;

ch, Purg. X,

e 128,
;

dove

la

Nidob.

cap

3, v. 22).

Poema.
Poeta.

XXV,

1,

XIV, 130 XV, 34. Par. II, 56; X,76; XIX, 100. -Giacch, Par.

D. parla della sua D. C.

Poesia. Purg.
Inf.

1,7.

Poi,

sost.

al pria...

al poi, Par.

XXII, 73..Par. 1,29; XXV, 8. - Ordinariamente questo titolo dato a


Virgilio, Inf.
I,

1,73;

XXIX, 63. Purg.

XIII, 18, due cerchi


trario,
1'

sembra
si

significare:
in

che

movevano
in

senso con-

uno
in

avanti, l'altro in-

130; IV, 80; V, 73;

dietro.

IX, 51; XII, 113; XIII, 80; XVIII, 20 XX VII, 3. Purg. IV, 58 e 136; X, a Virgilio 101; XIV, 140; XIX, 82
;

Poich,

una parola

perch.

-e

e Stazio, Purg. XXII, 115; XXVIII, 146.

come, Inf. 1,92; XI, 111; XIII, 122; XIV, 1; XXVI,1;XXX1II,81. Purg. 1,27; XI, 72; XIV, 113. Par. IV, 9;

XXIX,
1,75;

76.

Dopoch, dacch,
III,

Inf.

Poetare,

far

versi, poesie, Inf.

II,

128;

19; VII,
21

H;

IX,

322 132;XVI1I, 89; XXXIII,


VI, 96; IX, 66. Par.
Ili,

Poi che

Ponderoso.

74. Purg.

Polmone,
43.

lat.

pulmo,

Inf.

XXIV,

115; VI, 61.


:

Poi che,
dacch,

in

due parole
;

dopoch,
Purg.

Polo.
e 29
;

Inf.

XXVI,

127. Purg. I, 23
;

Inf. 1,

13 e 28

VI, 29.

Vili, 90. Par.

X, 78

XIV, 98

VI, 96; IX, 66; XI, 125. Par. XXIII, 122; XXV, 25. Gli edit. non osser-

XXIV, 11. Plo, contratto


Par.

di Paolo, apostolo,.

vano veruna regola nell' ortografia di sarebbe queste due congiunzioni meglio senza dubbio di scriver sem;

XVUI,136.
lat.
i

Polpa,
se, Inf.

scolo. Al pi

pupa, la carne, il mumuscoli, le parti carno-

pre poich nel signif. di giacch o perch e poi che nel signif. di dopo: : ;

Polso,
per:
le

ch.

XXVII, 73. Purg. XXXII, 123. lat. pulsus. Sempre al pi. arterie, Inf. I, 90. Il moto
in

Pota, citt dell' Istria, Inf. IX, 113. Pola, d' origine ignota la cornac;

del sangue

genere, la vita, inf.

XIII, 63.

chia, Par.

XXI,

35.

Polcggio,

v.

Peleggio.
celebre nel

Polenta,

famiglia

Poltro, spaventato, ombroso, Purg. XXIV, 135. Questa voce probabilmente della famiglia di: poltrone, vile, che potrebbe derivare dal1" ali. polster, cuscino. Conferisci, Inf.

medio evo che aveva preso il suo nome da un castello nelle vicinanze di
l'

Bertinoro.GuidoNovelloda Polenta fu ultimo protettore di D., Inf. XXVII,


41. V.

XXIV, 48. Polve,


il

lat.

pulvis, la polvere, per.


II,

pure Francesca.
lat.

corpo mortale dell'uomo, Par.

Policlto,

Polycletus, celebre

133.

di Sicione, Purg. X, 32,

scultor greco coetaneo di Pericle, era dove la Cr.


1'

Polveroso, pieno
IX, 71.

di polvere, Inf.

ha ammesso
Policreto.

idiotismo fiorentino

Pome,
lat.

forma antica per: pomo,


45.

pomum, Purg. XXVII,


genere per
:

Il

Poydorus, figlio di Priamo che fu assassinato da Polim-

Polidoro^

lat.

frutto in

il

nestore re di Tracia, al quale l'avevano genitori dato in custodia, Inf.


i

mo, Purg. XXVII, 115. capo, Par. XVI, 102.

bene supreIl

pomo

Pomo,
,

la

mela; come simbolo

XXX,

di Tracia

Polymneslor, re che assassin il giovinetto Polidoro a lui dato in custodia, per


impadronirsi dei di
lui

XX, Polincslr, lat.


18. Purg.

115.

della felicita destinata ai Beati, Purg. Adamo indicato con XXXII 74.

questa parola

di

XXVI,
34.

91.

pomo

in

genere, Par.

Un

frutto

qualunque,

tesori, Purg.

Inf. XIII, 6.

XX, Polinnia,
115.

Purg. XXII, 132; XXIII,


Inf,

1 dolci pomi, indicano la beati-

lat.

Polyhymnia, una
55.
figlia di

tudine celeste,

XVI,

61.

delle

nove Muse, Par. XXUI,


lat.

Polisena,

Polyxena,

bero che produce 68; XXIV, 104.


VI, 72.

frutta, Purg.

Un alXXII I,

Ecuba e di Priamo sacrificata tomba di Achille, Inf. XXX, 17.

sulla

Pompeiano,
Pompeo,
lat.

di

Pompeo, Par.
il

Polluce,
Castore,

lat.

Pollux, fratello" di

Pompejus,

trium-

figlio di

Giove e

di Leda.

viro rivale di Cesare, Par. VI, 53.

nominato come uno dei Gemini, Purg.


IV, 61.

Ponderoso.
difficile, di

Nel

signif.

morale

gran peso, Par.

XXUI, 63.

Pondo

Porre.

323
il

Pondo, il peso, Purg. X 1, 26. Par. XXV, 39. II mortai pondo, il corpo
mortale, Par.

Porco,
termine

maiale,

il

cinghiale in

di caccia, Inf. Vili, 50;

XXII,

XXVII,
la

64.

Ponente,
il

parte ove tramonta

56; XXX, 27. Par. XXIX, 124 e 125, v. Ingrassare. Come termine d'in-

sole, Inf.

XIX, 83. Purg. II, 15. l'onore, il pieno del contratto:

giuria, Purg.
Inf. XIII, 113.

XIV,
lat.

43.

Il cinghiale,

Por mano,
te
:

Poner mente, fissar l' attenpOrre. zione sopra una cosa, Purg. XXVI, 9.
cominciare, applicarsi,

Porfido,
IX, 101.

porphyritis, Purg.

Porgere,
XVI,
111

lat. porrigere Inf.

stende;

Par. XII, 138.

re, presentare, dare,

XIII, 31

Pontare,
Purg.
3

da punta

propriamen-

;XX,107;XXII,149;XXV,
I,

applicare la punta delja lancia,

XX,

74.

117. Purg.

pra... nel signif.

Onde: gravar sofisico, Inf. XXXII,

XXXI, 90. 66 XXXI,


;

127; VI, 8; XVII, 16; Par. XVII, 102; XXVI,

17.

Dare, ispirare,
9.

Inf.

nel morale, Par. IV, 26.


lat.
11

I,

52 Purg XVIII,
sost.
:

Par. VII, 40.

le
ri-

Ponte,
XIX,
duce
42.

pons, Purg. IH, 128; ponte di Roma che con,

Con vari
volgere

questo verbo forma


Porger parole,

locuzioni seguenti

al Inf. Castel Sant' Angelo Le roccie che attraverXVIII, 29. sano le fosse di Malebolge (v. ivi), Inf. XV11I, 79; XXI, 1,37 e 64; XXIV, 19 e 79; XXVI, 43; XXVIII, 127.

il discorso, Inf. II, 135; V, 108; XVII, 88 Purg XXXIII, 52 onde porgere solo parlare, dire, Inf.
:

VIII, 112.

Ponti,

il

Ponthieu, contea che

fa-

Porger prieghi. pregare, Purg. XXX, 141. Par. XXXIII, 30. Porger gli occhi, guardare, Inf. XVII,
52. Purg. XIII, 13.

ceva parte della Piccardia o del

di-

Porgeril passo,

partimento del Nord, Purg. XX, 66. Ponticello, dimin. di ponte. Gli archi che attraversano le fosse d' una
e quelli XVIII, 15 che attraversano Malebolge, v. ivi,
fortezza,
Inf.
Inf.

muover
mazzare,

il

XXXIV, 87.
Inf.

piede

andare, Inf. Porger la morte, amper

XII, 18.

Porgersi,

presentarsi ad alcuno, accoglierlo, Par. XV, 25. Detto della luce so-

XXI, 70; XXIX,

25.

117;

Popolo. Inf. XXIX, 59.

X, 83;

XV,

61

XXIII,
39.

lare: estendersi, penetrare fino a... Par. XXIX, 99. Al particip. prto,

Purg. VI, 132. Par.

Vili, 74;
11

XXVII, 48; XXXI,

Inf.

V, 108; XVII, 88. Purg.


;

XXX,.
66.

141

XXXIII,

52. Par.
lat.

XXVI,
:

popolo opposto alla nobilt, Par.


131.

XVI,

Porpora,

purpura

una ve131.

Un

drappello,

Inf.

XI,
la
li

ste di porpora, Purg.

XXIX,

69. Purg. Ili, 67.

Poppa,
mammella
,

forse dal

lat.

pupa;

Purg. XXIII, 102.

petto, in genere, Inf. VII, 27.


to, Inf. XII, 97.

Porre, lat. ponere: posare, in genere, assegnare, Inf. Ili, 19; VII, 60; Vili, 4 ; XVII. 133 XXV, 46; XXXI,
;

Il Ia-

102.

Purg

I,

125; VI, 58; VII, 40;


17.

XVI, 63; XXIV, 79; XXXIII,


puppis:
la

Poppa,
la

lat.

poppa
58.

del-

Par. HI, 50;

nave,

Inf.

XXI, 13; XXVI, 124 e


II,

140.

Purg.

43;

XXX,

Par.

re, Par.

XX VII, 146.
Porcile,
la stalla de' porci, Inf.

XXX,

27.

XXVIII, 46. - Nel signif. filosofico: ammettere, porre, supporre, Inf. IV, 136. Purg. IX, 5; XVI, 63 ; XV111. 70. Deporre un peso, Inf.

109;

XXX, 134.

Vili, 81

e 143;

XXVI,

Ordinare, dispor-

324

Porre

Porta.
134; 111,11; IV, 110; Vili, 82, 115 * 125; IX, 89; XIV, 45 e 86. Purg. IV, 129 ; IX, 76, 90 e 130, dove la Nidob.

130, dove la Cr. legge spuose, t. ivi. Eccitare, Purg XIII, 64.

XIX,

Aggiungere, Par.
sost. e avv.

XXX,

121.

Con

questo verbo forma le locuzioni seguenti: Pori' amor, dare, mettere il suo amore, Par. XX,

legge mal a proposito parie; X, 1. Par. XI, 47 ; XVI, 94 e 125. La por-

e nel medesimo signif. por Por a croce, sottomettere ad un supplizio , Inf.


121
gl'ingegni, Inf. VI, 81.

tadi San Pietro, Inf. I, 134, presa da pi comentatori per la porta del Purgatorio guardata da un angelo, di
cui fatta menzione, Purg.

mettere alla rovescia, Par. XVI, 153. - Por

XXX11I,

87.

Por a ritroso,

IX, 49;

perch n Virgilio n Dante non possono aver notizia di quella porta

ma

servo, collocare per servitore, Inf.


49.

XXII,
carsi

prima

Porilcuore, affezionarsi,

Purg. XIV, 86.


a..., fissar

_
I*

Por cura, appliattenzione,

di giungervi, io credo che il Poeta usi qui l'espressione popolare che realmente attribuisce una porta
al

X, 135.
figgere
i

Purg.
128.

Porre

denti,

addentare,

portinaio.

Paradiso della quale san Pietro Porta Sol<>, Par. XI, 47,

denti, Inf.

XXXII,

il

nome

d'

una porta
Assisi.

di

Por

compire, finire, Inf. VI, 76. Por freno, frenare, Purg. XVIII, 1.
fine,

conduce ad
108

Perugia che
signif. fig.,

Nel

Purg. XVI, 94.


bandire,
Inf.

tutto ci che d adito, Inf. IV, 36;


:

X,

Por

Purg. XXVII, 31.

81.

XV,

Por

deporre, Por in bando,


gi,

XXIV, 37; XXVI,


Ili,

59. Purg.
;

111. Par.

in croce,

43

XI, 60

XV, XXVI, 14.


presenta

Il

luogo

dell' Inf. IV, 36,

sottometcalunniare, Inf. VII, 91 tere a supplizio, Inf. XVI, 43. Por in tregua, detto dei piedi

due

dirsi, Purg.

XVII, 75.

intorpilegge,

Por

quasi egualmente ammissiLa maggior parte dei mss. e tutte le antiche ediz. Vendelino di Spira, Boccaccio Nidobeato Aldo Gelli
lez.
bili.
,
,

imporre una legge, Inf. XIV, 21. Por mano, porsi all' opera, Purg.

nelle sue Lezioni; Guiniforte, Landi-

XVI,
te,

97. Par. XII, 138.

Por men-

no, Vellutello, Daniello leggono parte della fed". La Cr. avendo trovato in

112;

fare attenzione, Purg. Ili, 105; IV, XXVI, 9 Par. XXIV, 14.
a...

-Por

piccolo a parte

numero
il

di

mss. porta e dando

signif. stiracchiato di: parte

mente

- Por patto, fare un patto, Par. XII, 17. Por silenzio, impor silenzio, Par. XXVII, 18.
Vili, 142;

Purg. 1,22; XVI, 113. Par.

della fede, ha adottato porta, perch

XXIV, 7.

(dicono gli Accademici) il Battesimo detto janua sacramentorum (ma non


dire che la fede
gi {idei), e perch non si potrebbe de' Cristiani abbia

Porsi, prender uno atteggiamento, Detto d' un ucPurg. IV, 51 e 105.

cello: posarsi, Inf. XVII, 131

19 Stabilirsi, Inf. XX, 56. Al particip. psto, Inf. VII, 60. Purg. VI, 58; VII, 40; IX, 5; XVII, 75; XXIV, 79 XXX11I, 17. Par. Ili,

XXV,

Par.

diverse parti. Non si sono per accorti che leggendo parte il vero senso di questo luogo : ci che (vale a
dire
il

dogma, che

l'

uomo non
il

possa

50; XVI, 153;


134.

XX Vili, 46; XXX, Al cong. pngna in rima per:

Battesimo] fa parte della fede che tu professi; senso perfettamente giusto in s e con-

esser salvo senza

forme

al

contesto. La lez. della Cr.

ponga, Purg. XIII, 64. Par. Vili, 81. Porta. Nel signif. prop., Inf. I,

adottata da Venturi, Volpi, Dionisi, Viviani, Costa, l' Ediz. Fior., Tomma-

Portare
seo e

Poscia.

325

Ugo

Foscolo.

Il

solo luogo che

\qi. parta,

potrebbesi allegare in favore della quello del Par. XXV, 8,


di
ivi

scienza, sapere, aver cognizione, Inf. Portar vergogna, verXXXIII, 123.

gognarsi, Purg.
il

XXXI,

43.

Portar

dove D. parlando del Battistero


Firenze dice
:

vocabolo,

portare, avere

il

entrai nella fede, on-

de

si potrebbe arguire che potesse anco chiamare il Battesimo porta della fede. Fenza pretendere a decidere

Portarne e portarsene, portar via, Inf. XIII, 129 XXII, 72 XXIII, 50. Purg. V, 106 VII, 99;
Par.

XXI,

25.

nome,
;

XII, 48. Par.


tarsi,

II,

20

0.

Por-

la

questione io inclino per

la

lez.

trasportarsi,

andare,
feto,

Purg.

parte.

Portare.

In genere, Inf. Ili, 93;


;

XXIV, 131. Portato,


24.

sost.,

il

Purg.

XX,

V, 49 e 84; IX, 99; XIX, 34 e 128

XXXIV, 138. Purg. 1, 35; II, 70 ; XI, 54 e 70; XII, 18: XIII, 131. Par. I,
114; X, 14; XI, 108. dove contratto di parlarono;
di

Portiere, da
Purg IX,
78.

porta,

il

portinaio,

portdmo

127; XVII, 91, dove porter&ne confratto


24;

XVI,

Portinaio, da porta, Purg. IX, 92. Porlo, particip. di porgere, v. ivi. Porto, sost. Inf. Ili, 91, dove alcuni comentatori danno senza necessit a

portemi per:neporterai:XXVII1, XXXII, 89. - Portar via, Inf. IX,

70;

XX VII,

114.

- Nel luogo del Par.


di mss.

questa voce

il

signif. di certa

XVI,

47, la Cr. con quasi tutte le an-

navicella speciale usata sul Po, Inf. XV, 56. Purg. XXX, 6. Par. 1, 112;

tiche ediz. e

un gran numero

IX, 93.

legge patere armi ; mentre Lombardi secondo la Nidob. ha adottato portare,


lez. sospetta e che sembra intrusa da alcun copista, ignorante questo signif. di

Portogallo,
Par. XIX, 139.

dal

lat.

portus Cale,

Posa,
45.

lat.

pausa:

il

riposo, la
III, 54;

quiete, l'interruzione, Inf.

V,

potere frequentissimo negli

Purg.
83.

VI, 150.

Par.

XIV, 132;

Antichi.

Purg. XVIII, 12.

Apportare, enunciare, Portare, vincere


39.

XVI,

una conseguenza, Inf XXIV,


I,

lat. pausare ; riposare, cessar dall' azione, Inf. VII, 66. Purg.

Posare,

Portare, produrre alberi, piante, Purg.

102; XXXIII, 111. Importare, servire a... Purg. IV, 127. Della voce: esprimere, descrivere, Par.

XVII, 51; XVIII, 32. Par. II, 23; XVII, 139: XXXII, 130. - Stare inriposo, Inf.

XXI,

dove

XIX,
sost.

8
le

posasse,

locuzioni seguenti

Questo verbo forma con Portar


:

amore, amare, Purg. Vili, 120. Portar dentro, avere in s, Inf. VII, 123. Portar esperi<>nzia } conoscere
per esperienza, Inf XVII, 38. Por/ar novella,
Purg. V, 50.
Inf.

Collocare, deporre, Inf. posassi. Posarsi, XXXI, 143. Purg. IX, 61.
coricarsi, Purg. VI, 66.

105. Purg. II, 85, posto in rima per :

Fermarsi,
XXV,
135.

non

si

muover

pi,

Par.

tar fede, esser fedele, Inf. XIII, 62.

Por
e 133.
Inf.

Cessare, Purg.

XXXI, 77.

Detto

XXVIII, 92

dello spirito che si riposa, rimane soddisfatto, Par. IV, 127. Particip. posato, collocato, Par. XXIII, 2.

Portar passione,
e

Poscia,

lat.

postea: dopo, poi, al-

XX,
v.

30, soffrire, sopportare angustia,

lora, Inf. XVIII, 68;

Compassione
Inf.

Comportare.
63.

64; XXIII, 127;

Portar pena,

XXVI,

XX, 56, XXI r XXIV, 118; XXVI,

Portar

123; XXXII, 70; XXXIII, 75 e 131.

326

Poscia che

Potenza.

Purg. 1,52 e 106; IV, 56, 96 e 117, Vili, 23 ; IX, 119 ; XIX, 13 ; XX, 65
;

XXII, 26: XXVII, 10;

XXX,

102;
;

XXUI, 47 e 87; XXXlll, 70. Comesost, un potente, Inf. IV, 53, G.C.
55:
tica

XXXII,

118. Par. VI, 92; VII, 51

Vili, 122; XI, 63;

92; XXV, notare che D. usa infinitamente pi spesso


poi.

XVII, 115; XXII, 117; XXVIII, 111. da

Possessivo, termine di grammaun nome che indica il possesso,


:

Par. XII, 69*

Par.

Possibile. Purg. Ili, 77; XI, 51. III, 125; XXXll, 144.- Possibile
Purg.

Poscia che,

ordinariamente: do-

intelletto,

XXV,

65, v. Intel-

poch, luf. II, 115; III, 58; V, 70; XI, 86; XIV, 86; XVI, 109; XXX, 17; XXXIII, 67 Purg. Ili, 118; VI, 1; Vili, 74. Par VI, 1; Vili, 40;

letto.
posto, particip. di porre. luogo, in genere, Inf. XXXlll, 111. Un luogo assePurg. XXIX, 70.
11

Posta, da

XXVIII,
II,

1.

Raramente -.poich,

Inf.

124. Purg.

XXXII,

45, e

potrebil

gnato ad alcuno, principalmente come termine di caccia, Inf. XIII, 113

besi anco dare a questi luoghi

si-

gnif di

dopoch.
lat.

Posporre,

postponere: por da

XXII, 148; XXXIV, 71. Purg. Vili, Nel luogo dell' Inf. XXIII, 108. 148, sembra che abbia il signif. di:

parte, trascurare, far minor conto, Par. XII, 129 ; XIV, 131. Particip.

orme

0: pedate. A posta, v. A. cui posta, per cagione del quale, per

posposto, Par.

XXIX,

89.
fisi-

Possa, da
27.

potere. Nel signif.

A tua rispetto al quale, Inf. X, 73. posta, Inf. XVI, 81, espressione oscura

co: la forza, Purg. XVII, 75;

XXV,
91
;

che pare significhi

a tuo

comodo,

La potenza,

la facolt, in ge-

a tuo piacere.

nere,

Inf. XXXI, 56. Purg. XI, XX11I,79;XXV,57;XXVII,75.

Par.

XX,

109; XXXIII, 142.

Il

potere,
;

Postilla, dal lat. del medio evo; propriamente una nota marginale che serve a spiegare il testo d'un libro e
specialmente
della

la potest politica,

Purg. XIV, 47

Bibbia.

D. usa

In quanto al XVIII, 123; XX, 56. Purg. V, 66, v. Non possa. Possanza, da possa: la potest,
il

questa voce con ardita metafora per quella debole immagine e imperfetta d'un oggetto che si riflette in un vetro
in

XXIII, 37.
Ili,

potere, la facult, Par. XXII, 57; L'ultima possanza, Par.

acqua limpida
Ili,

fonda, Par.

ma poco pro13; e probabilmente

120,

I'

d'

una dinastia, cio


li.

go

ultimo principe potente l' imp. FederiPar.

La suprema possanza,
36, Dio.
lat. possiriere.

vuol dire: che quelle deboli immagini sono all' immagine perfetta riflessa in uno specchio ci che le note succinte sono al testo d'

XXVII,

un

libro. Tutti

Possedere,
gnif. propr.,

Nel

si-

comentatori spiegano questa voce con


i

Purg. VII, 120;

e 63;

XX,27.

Onde: occupare, abiil

XV, 56

sinonimi: immagine, figura, appa-

renza e simili.

tare, Inf. IV, 72; XI, 69.

Posto,
pos-

particip. di porre, v. ivi.

Posseditore, da possedere: sessore, Purg. XV, 62.

Posto che,
XVI,
74.

supposto che, Purg.

Possendo, v. Potere. Possente, che ha la forza,


tenza, la potest, Inf.
II, 11
.

Postremo,rultimo, Par. XV 1, 147.


la

po-

Potenza,
Potenzia.

la
II,

forma pi antica
89;

Par.

XIX,

Inf.

XXXI,

92.

Potenziato

Pozza.
di potevano, Inf.

327
IV, 117.

Le forze della natura, Par. X, 18. Le facult dell anima, Purg. IV, 4 e 10; XXV, 82. Come termi118.

Purg.

XXX,

39. Par.

II,

135; XXIII,

Polilsi,

potisi

secondo

la Cr., contratti di p-

tasi,o,

si poteva, Purg. XIX, 110. Al Perfetto: Pot', accorciato di

ne della scuola in cui potenzia, contrapposto ad atto, la facolt, la possibilit

potei, Inf. VIII, 112.

Purg.
43.

di

ricevere impressioni, Par.


facolt

Poio per: pot, 138; XXII, 22 Par. XIX, Polir o poir, contratti di po-

XX,

XIII, 61;

XXIX, 34 e 35. Potenziato, dotato della


ricevere impressioni,

terono, Inf.

XXII, 128; XXVI,

97.

Polirsi, contratto di sipolrnno, Purg.

Pdi no.

Par.

VII,

XVIII, 140.
Poria per

Al Condizionale: Po-

terebbe per: potrebbe, Inf. VII, 66.


Inf. Ili, 95;
:

Potere, dal lat. potest, IV, 117; V,23; VII, 66;

potria, potrebbe, Inf.


1.
;

XX,

Vili, 112;

IX, 33; XI, 31, 40, 46 e 103; XIII, 89; XV, 34 e 112; XVI, 88 e 125; XX, 69 e 74; XXI, 10; XXII, 43 e 128:

Purg. VII, 58; XVII, Al PreIV, 66 e 95. sente del Congiuntivo: Posse per:
69; XXVIII,
63. Par. 1, 71

possi, Par. XIII, 94

Al

Gerundio

XXIV,33; XXVI,
XXVIII,
1
;

97;
91
;

XXXII,

XXVII, 119; XXXIII, 30.

Possendo per

potendo, Purg. XI, 90.

Pofere,sost. M>n poter, Purg. VII,


57, l'impotenza.

Purg. 1,89; HI, 38 e 63; VII, 51 e 58; Vili, 103; X, 139; XI, 8; XIII, 80; XV, 61 e 140; XVII, 63; XVIII, 116; XIX, 110; XX,138;XXI1,22;XXIV,
90:

Potestate,
test
5.
:

antica forma per: popotenza, la facolt, Inf. Ili, Purg. XVIII, 72; XIX, 135. Par.
la

XXV,
;

105;

XXVII, 60; XXVIII,


I,

109

XXXIII,

94. Par.

62 e 71

IV,

56, 66 e 95: VI, 122: VII, 95: Vili,

XXXI, 87. Potuto, particip. di potere, v. ivi. Poverello, dimin. di povero,


espressione di compatimento: un povero, un mendico, Inf. XXI, 68. Epiteto dato ai primi seguaci di san Francesco d' Assisi, Par. XI, 94; XII, 131.
Il Santo medesimo detto il poveretti Dio, Par. XIII, 33. La poverella, Par. X, 107, la povera vedova, mentovata da san Luca (Ev., xxi, 1,

94; X, 5; XI, 125; XIII, 94 e 101 ; XV, 108; XIX, 43; XXII, 1 1; XXVIII, 49 e 101 XXXIII, 34. Aver la po;

tenza, Purg.

XX,

47.

Potersi, esser

possibile, Purg. VII, 44; XI. 32. P)i"rarme, Par. XVI, 47, esser abile

a portar
ter

armi, v. Portare. essere, esser possibile, Inf.


le

Po-

D7.

poetiche di questo verbo che trovansi nella D. C. sono: Al Presente: Puossi per: si

Le forme antiche e

XXXI,

e segg.).

Povero,
renza, Purg.
d'

lat.

22. Par. VI, 139.

pu,

Po'lmo, contratto di
10;
Al!'

Inf. XXVII, 119. Par V, 31. Panne per: puote o pu, Inf. XI, 31.

Di piccola appaDetto XXIX, 117.

pavper, Purg.

XX,

possiamo,

Inf.

IX, 33. Purg. XI, 8; XVIII, 116.


Potuto, contratto di possono, Inf.

XIV, 45. D'una regione del cielo ove sono poche stelle, Purg. XVI, 2.

un fiume che ha poca acqua, Purg.

XXI,

XXXIII,

30. Par.
:

XXVIII,

101.

Povert., lat. XX, 26. Par. Vili,


la

paupertas, Purg.
77.

Imperfetto

Potei,

contratto di

sonificazione, Par. XI, 74.

Come per detta

potevi, Inf.

to di poteva, Purg.

o potSn

XV, 112. XV, come scrive la

Poia, contrat140.

donna

Potan,

di san Francesco, Par. XI,

113.

Cr., contratti

Pozza,

dall' ali.

pfke, propria-

328

Pozzo

Prepuzio.
Preclaro, voce
latina: illustre,

mente: una pozzanghera d'acqua. Lo stagno elio forma lo Stige nell'Inferno detto pozza,
Inf. VII, 127.

eccellente, Par. XI, 115. Par. IX, 68.

Brillante,

Pozzo,
al

lat.

puteus. D. d tal
lnf.

nome

Preco, forma
preghiera,
53.
Inf.

latina per:

prego

fondo

dell'

Inferno formato dalle

XXVIII,

90. Par.

XX,

acque gelate del Cocito,


5 e 18;
16.

XVIII,

XXIV,

38;

XXXI,

32;

XXXII,
Boe-

Praga,

citt capitale della

mia, Par. XIX, 117. Prandcrc, voce latina per: pran24.

zare, desinare, cibarsi, Par. XXV, Al particip. praaso, pasciuto,

Preconio, voce latina: annuezio, XXVI, 44. Precorrere, andar incontro, prevenire, Par. XXX1U,18. Preda. Inf. XII, 38; XXXI, 118. Purg. XX, 11; XXX11I, 39. - Per
predicazione, Par.
est. ci

che un torrente trasporta seVI, 96

saziato, Purg.

XX VII,

78.

co, Purg. V, 129.

Praia (Guido da),

persona

Predella. Purg.

Questa

ignota di cui I). fa elogio, Purg. XIV, 104. Era di Prata castello situato tra

voce, il cui signif. incerto, potrebbe venire dal lat. del medio evo brida,

Faenza e

Forl.
la

onde
IV, 111.

si

formato briglia e che


il

l'ali.

Prato,
Prato,
glia a

prateria, Inf.

bridel, la briglia,

freno. Alcuni mss.

Par. XXIII, 80.


citt di

hanno
Toscana, dieci miFirenze,
Inf.

bridella e bredella. Buti e die-

maestrale di
9.

XXVI,
borgo

Pratomagno, ora
di

Pratovecchio,

Landino e Vellutello l'intendono della parte delle redini che il cavaliere tiene in mano. L'opinione di Tassoni appoggiata da una autro a lui
torit antichissima,
fichi la

Toscana nel Valdarno Supe-

che praM/a signi-

riore a piedi dell' Apennino, Purg.

V, 116.

parte del fieno che appicca al morso e che si tiene quando si cona

Pravo,
verso,

cattivo, malvagio,

per-

duce ilcavallo
pi probabile.

mano, mi sembra
eletto, Par.

la

25. Come sost.

Inf. Ili, 84;


i

XVI,

9.

Par. IX,
Inf.

malvagi,

XIX,

Predestinato,
77.

XXI,

105.

Precare, forma latina usata in rima invece di: pregare, lnf. XV, 34. Prece, in rima per: preci, voce
latina per
:

Teologia, Par.

Predestinazione, XX, 130.


Predetto,
lat.

termine di
si

prxdictus, di cui

preghi, Purg.

XX,

100.

gi parlato, Par.
il

XXVI,

61.

Procedente, che precede, Par. XXV, 69. Precedere. Inf. XIX, 74. Purg
IX, 52; X,64: XVI, 98;
cinto, Inf.

XXII,

Predicante, predicatore, Purg. 80. Par. XXIX, 96. Predicare. Par. XI, 102 XXIX,
;

XXXII, 23

110 e 116.

Precinto, lat. prcecinctus, un riXXIV, 34. Par. XXVII, 113. Preciso, add., chiaro, Par. XVII,

Predone, lat. prado,


il

voce latina

ladrone,

Inf.

XI, 38.

34.

Particip. di precidere, tagliato,

riamente

interrotto, impedito, Par.

XXX,

30.

Par. XXX, 78, ordinaprefazione. Siccome la prefazione espone il contenuto del libro,
:

Prefazio.

un modo preciso, con precisione, Par. V, 48. Avv.


in

sembra che

D. siasi servito della


il

mele

tafora ardita di chiamare

fiume e

Prefetto
scintille

Prendere.

329

che vede

in

Paradiso

pn-fa-

immagini che indicano anticipatamente ci che essi oggetti sono realmente. Ci che conferma
questa interpretazione l'epiteto di ombriferi dato a prefnzi che ricordan-

zioni, cio:

Detto dell'aria piena di pioggia, Purg. Di monti fertili, V, 118. Par. X, 68. irrigati da acque, Purg. XIV, 31.

ripieno, Purg. XVIII, 42: XXII, 76. Par. XXII, 112.

In

genere

Prego, e
ghiera,
lnf.

talvolta

Priego,

la pre-

do

il

verbo adombrare, figurare, dare


di spiegare: cenni adombrativi, o, figure

XVI, 29; XXVI,

66. Purg.

idea, permette

1,53; 111,141: VI, 48: XIII, 147; XIV,

preliminari,

75;

predimostrative del lor vero.

118. Par.
il

XVH,56e59;XXlII,88:XXX11I, XXXI, 96; XXXIII, 29, e


dal

Prefetto,

lat. prcefectus,

capo.

pi spesso.

D. indica con prefetto nel foro divino,

Prelibare, verbo desunto


lat.

papa Clemente V, nimico Enrico VII, Par. XXX, 142.

dell'

imp.

dare un saggio, preGustare avanti gustare, Par. X, 23.


prelibare
:

Pregare,
lnf.

lat.

prcecari. Chiedere,

al

tempo, Par. XXIV,

4.

V, 77; VI, 89; X,95e 116; XIII, 86; XIV, 92; XV, 34; XXVI, 65;

Premere,
lnf.

estrarre, pressurare,

XXXII,

4.

Muovere

XXVII, 55 Purg. 1,79; 111, 114; VI, 31 e 67; XVI, 50: XIX, 82: XXIII, 50; XXIV, 109; XXV, 29; XXVII,
47; XXVIII, 82; XXXIII, 118. Par. IV, 103; XXIV, 28, dove pregne

me, Purg. XIII, 84. ser premuto, Purg.


deprimere,
il

le lagri-

Premersi, es-

XXV,

48.

Spingere, Par. XII, 99.


lnf.

Abbassare, Premere XII, 130.

posto
30.

in

Pregar

rima per: preghi; XXXIII, di... chiedere una cosa,

Purg. VI, 31
per...
lnf.

; XIII, 117. Pregare pregare per ottenere una cosa, V, 92. Purg. XVI, 17. Pregare

opprimere il cuore, lnf. XXXIII, 5. Premere a... affrettarsi, Purg V, 43. Prendere, lat. prehendere. Nel
cuor,

signif. fisico, lnf.

XV, 23; XIX,


14;

124;

Preper alcuno, Purg. XVI, 51. gare, far preci a Dio, lnf. V,92. Purg. VI, 26; XIII, 117; XVI, 51. Par. 1,
36.

XXIII, 37; XXIV,

XXV, 53; XXXI, 134; XXXII, 97; XXXIV, 71. Purg. Ili, 123; VI, 5; XX, 102:
Par.
I,

XXXI1,34.

4; XI, 41; XVI,

70.

XV, 34. Priego, per: prego, XXVI, 65. Purg. 111,114. Pregato, quegli che pregato, Purg. XXIV, 109. Preghiera,da pregare, nt.XXV],
lnf.

Preture, v. ivi, per: pregare,

99; XVII, 40; XXIII, 122; XXV, 9; XXX, 119, e molto pi spesso.

lnf.

Prender
Nel
43
;

l'

origine, Par.

XXX,

108.

signif.

morale e per
letizia,

est., lnf.

IV,

V,

128.

101 e 104. Purg. IX, 143;

XX,

Prender

La prece, Purg. XI, 22.


dal lat. pretium: stiper... lnf.

Purg. XIII, 120farsi

rallegrarsi,

Prender a ciancia,

Pregiare,

giuoco, Par. V, 64, v. Pigliare.


alla caccia, o, far prigiolnf.

Lodare, vantare,
Pregio,
l'onore,
Vili, 129;
il

mare, avere stima


lat.

XIV, 70.

Prendere

Par. XI, 41.


:

niero,

pretium

la gloria,

XXXIII,
II,

17. Purg.

XVI, 108; XIV,

XXIII, 36
133,

dove

la

merito,

Purg. VII, 18;


125. Par.

Cr. legge apprende.

XIV, 63; XXVI,

123

XVI,

128.

XI, 75.
dal lat. prcegnux.

XXII, 59. Intendere, Par. Cominciare un cammino,

Ottenere, Par.

Pregno,

Nel

si-

lnf.

gnif. prop. incinta, Par. XIII, 84.

XXV,

VII, 17; XII, 28. Purg. I, 108; 8; XXVIII, 5. Par. Il,

7.-

330

Preparazione

Presunzione.

Prender un corso, Inf. XI, 99 e 108. Prender la fede, acquistarsi la fiducia


di alcuno, Inf.

tempo,
Presso

Inf.

a...

XX,

101.

A
gli

XVII, 85. Purg. I, 59. prep. di luogo, Inf. V, 77

cui

mal

prenda, imprecazione: male, Inf. XXVII, 70.


appigliarsi, Inf.

avvenga
Prendersi,

XVI, 119; XXIII, 39; XXVI, 92; XXVII, 86; XXVIII, 80. Purg. Ili,
31

XXXIV,

107.

Coa...

128: Vili, 87; XIII, 115. Par. Vili, ; XVIII, 6: XXII, 124. Prep. di

minciare, Purg. XIX, 69

Porsi

tempo,

Inf.

XXVI,

7.

Purg. X Vili. 75.


Inf.

Al

particip. preso,

XXIII, 105; XXXIII, 17. Purg. IX, 17: XIX, 124; XX, 79; XXI, 115.
Par. XVI, 99.

Par. VI, 55. Presso di... prep. di luogo, Inf IX, 113; XXXI, 101. Purg.

Purg. IX, 14.

Preparazione. Purg. VI, 121. Presa, da prendere, V atto di prendere, d'afferrare,


Inf.

1,31; XIIl,55;XXIX,46. Par. XXV, Da presso o dappresso, Inf. 139 XX, 22. Purg. 11,39; XX, 122.

Presso, come
Purg.
II, 13,

sost., la vicinanza,
la

XVI,

23.

dove

Cr. ha adottato

poetica : colui che prevede, previdente, Par. XII, 10.

Presago, voce

la cattiva lez. suol presso del

che di-

strugge

la

costruzione. V. Solere. an-

Prescrbere, forma
trovasi solo in rima, Par.
limitare, terminare.

latina che

XXIV,

6,

Presso ohe. Purg. XII, 122. Pressura, da premere, forma


tica
,

Prescrivere,
pra, Par.

nel signif. che so57.

XXI, 103; XXV,


dal
lat.

oppressura o oppressione, Purg. VI, 109, secondo Aldo, Nidobeato e pi antiche ediz., la Cr. ha
ora
:

Particip. prescritto.

adottata la forma pi

moderna V

op-

Presente,
sost.
il

presentare, Dal lat. dono, Par. VII, 24.

pressura, v.

ivi.

Prestamente,
con celerit,
Inf.

prcesens
99.

il

Add. lat. prcpsens, presente, che appartiene al tempo che corre,

tempo presente,

Inf.

X,

dal lat. presto: XXII, 147. Prestarsi, darsi, communicarsi

XIV, 89; XXIII, 5. Purg. XVI, 82;XXII1, 117; XXXI, 34. Par. VI,

Inf.

ad alcuno, Purg. XIII, 108. Par. 1,22. Presto, agile, pronto ne' suoi movimenti, Inf. I, 32 XXV, 133 ; XXX,
:

!27;lX,43;XVH,18e93;XXVUI,1.

110.

Onde: sollecito,
;

Inf.

II,

117;
;

Presenza, lat. presnitia, Purg. XXX, 35. Par. XI, 101 XX VII, 24.
;

Proso,

add. Nel signif. morale

XXI, 104 XXXI, 108. Purg. VI, 79 XIX, 26. Par. XXI, 67. Disposto, pronto a... Inf. XV, 93. Purg. XVIU,
19;

invaghito, allettato, Purg. XV11I, 31.

XXVI, 31; XXVIII,


32
;

83;

XXX,
;

Pressa,

da premere :
8.

la calca, la

14. Par. Vili,

X, 57
aver

XXIV, 50
ardire

moltitudine, Purg. VI,

XXIX,
Par.
ediz.

60
1'

Pressa
dividuo
di

famiglia di Firenze

(della), antica e nobil non noto l' inquesta famiglia accennato


;

Presumere,
XXI,
98,

dile

dove quasi

tutte

daD,
luogo,

Par.

XVI,
dal

100.

leggono senza necessit presumma invece di presuma. Osare,

Presso,
Inf.

lat.

pressus; prep. di

Par.

XXXIII,

82.

IV, 135;

XXI,

111. Purg.

Presuntuoso,
mere, Purg. XI, 122.

dal

lat.

presu-

X, 53; XII, 92; XVII, 67; XVII1,111;

XXIV,
dove
43;
la

115; XX VII, 13. Par. IV, 96, Nidob. legge appresso; XXI,

Presunzione, la troppa estimazione di s, l'ostinazione, Purg. Ili,


140.

XXV,

97;

XXX, 121.-

Prep. di

Prete

Primo.
133;

33i
19.

Prete,

dal lat. presbyter, propria-

XXIX,
7;

Per la prima volta,


XVI, 95; XXV, 85;
128;
140;

mente: il sacerdote. D. d tal nome a un vescovo di Feltre, Par. IX, 58, che parte degli antichi comentatori dicono che fosse un Alessandro di Piacenza, altri un Gorza della famiglia Lussia di Feltre, il quale vend a Pino della Tosa governatore di Ferrara per
il

dapprima,

Inf.

XXVII,
Purg.

IV,
30.

XXIX, 55; XX,


Par.

XXXI, 6. XXV, 87;

XXIX,
XXVII,
42;
31
;

79.

- Prima che,

XI, 80;

XX,

40;
12;

Inf. II,

VI, 42; Vili, 54; XIII, 16; XXVIII,

XXXIV,
XIV, 2

re Roberto, alcuni gentilrifugiati

100. Purg. VI, 55; XIII, Par. XVIII, 31 ; XXVII,

uomini ferraresi che eransi


Ferrara.
Il

142;
45.

a Feltre e che furono ammazzati a

Da prima,

XXV1II,6;XXX,
per
la

135;

XXXII,

prima volta,

gran

prete, Inf.

XXVII,

70, Bonifacio Vili.

Preteritoci
54.

passato, Par. XXII, Par. XXIII, 7;

Di prima, da principio, Purg. 11. Tn prima, al principio,


XVIII, 113.

in principio, Inf. I, 40. Par. Ili, 129.

XV,
Par.

Prevenire,
51.

XXV,

Prunaio,
mo,
Inf.

antica forma per


1
;

pri76.

V,

VII, 41
5;

XXV,
66;
;

Previso, preveduto, Par. XVII,27.


140;

Purg. IX, 94; XIII,


100,

XIV,
l'

Prezioso, XV, 86.

di

gran prezzo, Par.

II,

145. Par. Il, 108; XVIII, 91

XXIX, XXVI,
priver.

dove Adamo detto


lat.

anima

Prezza,
:

dal lat prelium,

voce an-

ma ia.

tiquata stima, il prezzo che si attribuisce ad una cosa, Purg. XXIV, 34.

Primavera,
Nel
Par.
signif. prop.,

primum
In

Purg. XXVIII, 143.

Pria,

dal lat. prius


1,

avanti, prima,
;

XXVIII,

116.

quanto

al

pi presto, Inf.

99

XII, 37

XVI,

63; XXIII, 120;

XXIV, 30 e 63; XXVI, 14; XXVII, 82; XXXI, 1; XXXIV, 122. Purg. IV, 85, dove la
Cr. legge prima; V, 135; IX, 111 e 119;X, 14; XII, 18 ; XVII, 39; XXI,

luogo del Purg. XXVIII, 51, dubbio se D. con questa parola ha voluto indicare
i

vero
la

l'

fiori colti da Proserpina, ovaspetto del ridente paese che

circondava allora,

o,

fior virginale.

per ultimo
i

il

Le erbe e

fiori

pro-

12; XXII, 26; XXXII, 84. Par. IV, 93; XVII, 6 e 29; XXV, 39; XXMII,
83.

dotti dalla

Primiero, meno
Par.

primavera, Par. XXX, 63. usato di primo,


tolta dalla miliil

Per

la

prima volta,

il

primo,

Par. IV, 26; XVI, 41;

XXV, 71.-

XXXII, 75. Primipilo, voce


romana
59,
:

Priache, prima che, Inf. XXX, 36; XXXI, 29 XXX11I, 6. Purg. XI, 106
;

zia

il

capitano,

capo. D. in-

dica con questo

e 128;

XX,

131.

XXIV,
dal
lat.
;

nome san Pietro, Par. come il primo campione


le

Priego,altra formadipre^o.v.ivi.

della Chiesa.

Prigione,
carcere, Purg.

I,

41

prehemio, XI, 137.


avanti,

il

Primizia,

primizie, le arre
31.

d'un bene maggiore, Purg. XXIX,

Prima,
XVIII, 93;
120;

da primo,

Inf.

Lo stipite,
XVI, 22

il

Vili, 79: XI, 11; XII, 60; XIII, 46;

primo antenato, Par.

Pan Pietro detto primi-

130;

XX, 43; XXI, 137; XXII, XXXIV, 120. Purg. Ili, 12; IV, XIV, 24; XV, 93; XVI.55e127;
98. Par. IV, 2; VI, 83; XIII,

zia dei vicari di G.

C,

Par.

XXV,

14.

Primo.

Inf.

1,111; 111,6; IV, 15;

XIX,

V.52; IX, 12; XI, 28; XVIII, 24; XIX, 117;XX,3;XX11I,12; XXIX,

332
37 e 104
Purg.
1,
;

Prince

Procurare.

XXX1U,

97

XXXIV,
111,
;

136.

con qual fondamento D.


tal

gli

abbia dato

15 e 98; 11,26:

82; XIII,

luogo nell'Inferno.

28; XVII, 110; XXII, 71 XXVIII, 16 e 104; XXX, 1. Par I, 50 e 134; II,

Privare. Inf. XI, 43. Purg. V, 105; XIV, 63; XXXIII, 125. Par.

45; IV, 34: VI, 11; IX, 42:

XV, 56;

XXX,
XVIII,
1.

47.

AI particip.
I,

privato, Inf.

XIX. 46; XXVI, 38; XXVII, 137; XXVIII, 105 XXIX, 136 XXX, 107; XXXII, 79 e 9V. Nel luogo del; ;

87. Purg.

27

Vili, 27;

XVI,

Par. XI, 64.

Privato,
114.

la

latrina, Inf.

XVIII,

l'

Inf. XII,

114 Questi

li

sia or

primo

ed io secondo, pare che primo significhi quello che merita maggior fiducia,

Privilegiare,
Purg. Vili, 130.

avvantaggiare,
XXIII, 89. Purg.
130;

quello che meglio instruito.

L'ani-

Privilegio.

Inf.

ma
Il

prima, Purg. XXXIII, 62. Par. XXVI, 83, Adamo, v. Primaio.

XXVI, 127. Par. XVI, Privo, contratto

XXVII,53.

di privato, Inf.

primo amor,

Inf.

III,

6.

11, lo Spirito Santo

XXXll,
primo

142, Dio

Purg. VI, e nel Par.


il

XXXIV, 27 Pro, dal


profitto,
il

Par. 1,139.
lat.

come pure

vero, Par. IV, 96.

prodezze: l'utilit, il vantaggio, Inf. II, 110;

Le prime
antenati.

creature, Inf. VII, 95, sono gli angeli.

XI, 42. Purg. XXXII, 103. Probitade o Probitate, Purg.


VII, 122.

I primi,

Inf.

X,

47,

sono

gli

Come sost, il primo, Par. II, 79. Prince, contratto di principe; forma disusata, Purg. X, 74.
tale

Probo, voce latina onesto, dabbene, giusto, Par. XXII, 138. Procacciare, 1' antico francese
:

Principati. Par. XXVIII, 125, il nome di una delle gerarchie


Paolo, Epist. ad
1,

pourchwser, procurare, Purg. XV, 79; XVII, 62.

angeliche. (V. san


Ephes.,
21.)
lat.

Procacciarci.

Inf.

XXXII,

39.

Principe,
XXVII,
34
85.

Par.

princeps , Inf. Questo VI, 45.

titolo dato agli Angeli,

Par.

Vili,

a san Francesco e a san

nico, Par. XI, 35 Par. XXV, 23.

Dome-

Procedere, camminare, inoltrarsi, Inf. XX, 103; XX11I, 81: XXV, 64; XXXI, 112. Purg. XIV, 130. Par. V, 110: XXVII, 86; XXVUI, 114; XXIX, 20. Detto degli sguardi, Inf.

e agli Apostoli,

X VII, 61

Principio, ilcominciamento,Inf.
I,

d'un discorso, d'un ragionamento, Inf. XI, 67. Par. IX, 111; XI, 73; XXVII, 37. Agire, Par.

37: XI, 107;

XX,

12;

XXIII,

9.
;

VII, 110.
ne, Inf.
88. Par.

Derivare, trarre l'origi36.

Purg.
Inf.

XX VII, 59.
1,78;
31
;

XV,

2. Par.

XV, 38; XXII, 91 La sorgente, l'origine,


;

XXXIV,
V,
4.

Purg.

XXVUI,
tempe-

XIV,
Par.
1,

30 XX Vili, 141. Purg. XVlll, 64; XXXIII, 117. 111 XXIII, 84; XXIV, 145;
li,
;

Procella, voce
sta,
il

latina: la

pericolo, in genere, Par.

XXXI,

30.

XXIX, 55.
Par. IV, 61
;

11

XXXIII, 135.

principio, in filosofia, Princi-

Processo,

il

modo

di

agire, di

pio formale, l'essenza, Par. 147.

Il, 71

operare, Par. VII, 113; XVII, 67.La continuazione d' un discorso, Par.

V,
latino
si sa

18.

Prisciano

grammatico

Procurare o Proccurare, Inf.


XXII,
111.

del vi sec, Inf.

XV,

109.

Non

Proda

Pronto.

333

Proda,
la

d' origine incerta

la riva,
Tnf.

Sfonda del mare e dei fiumi,


:

dell' amore, Par. IV, 121 del sapere, Par. X, 112

XXX,

- della

mente, Par.

II, 131

Vili, 55

XII, 101; XV1T, 5; XXII, 80. Purg VI, 85. Par. XIX, 61.

delle idee, delle

Il

L'orlo, Inf. IV, 7:


lato, in

genere,

Inf.

XXXI, 42. XXIV, 97.


:

parole, Purg. XXX1I/90. Par. XXIV, 70 Come sost. il profondo, la pro-

Proda altra forma di prora, come rodo ppr raro, Inf. XXI. 13. Prode, dal lat. prodess, sinonimo
:

fondit, Purg. XXIII, 40. Par. IX, 23; TI profondo Marte, XXXIII, 85.

Par.

XIV,

100, posto per:

do

di Marte.

Come

il profonavv., p. e., in

di pr, v. ivi: l'utilit,

il

Purs.

XV.

42

XXI, 75
per
lat.
il

vantaggio, A suo pro:

de, Par. VII, 26.

suo bene.
genePurg. X, 95;

pi perfetto. Purg. XXXI, 111. Parlare con maggior sublimita, pi oscuramente, Par. XV, 39.

modo

Prodnrre,
rare, Inf.

producere

Progenie, voce
(Edoq.
iv, 7).

latina: la stirpe,

XXIV,

87.

Purg. XXII, 72, allusione a Virgilio

XXVII, 135. Par. II, 147; Vili, 107, dove producerebbe sta per: produrrebbe: IX, 130; XIII, 65;

Prole, voce

latina

la stirpe, la

XXV,

68.

discendenza, Par. VII, 27.

92
33.

Al particip. prodotto, Par. e in rima produlto, Par.


v.

XXVI, XXIX,

Promere,
rivelare, Par.

voce latina

spiegare,
Inf.

XX,

93.

Promessa,
Provbnza. D. chiama cos
antica forma
:

da promettere,
piuttosto
i

Proenza, Profano.

XXV1I,110.
i

Dan-

Promessione, o
editori: la

Pro-

nati nell'lnf. VI, 21.

missione, come leggono

migliori

PronYrre,
rire,

Ordiesprimere, Par. Ili, 6. nariamente profferire manifestare,


,

profe-

promessa, Purg. XXVIII,


132. Par.

138;

XXX,

XXIX, 123, dove

la Cr.

legge promes*ion.

esprimere,

Inf.

XX vi li,
Par.

136.

Al particip. profferto,
Par. XXIII,

XXIX,

132.

Par.

Promettere, lat. promettere , Purg. VI, 12; XII, 99. Par. Ili, 105;
XXV,
87.

XXVI, 103 Profferta, l'offerta,

Promettersi, offrirsi

ai

52.

servigi di alcuno, Par. Vili, 43. particip. promesso, Inf. XVI, 62.

Al

fede, Par.

Professione, la profpssion di XXIV, 51 XXVI, 54. Profeta. Par. XII, 60; XXIV, 136.
;

Promissione, Promosso, da

v.

Promessione. promuovere: ele-

vato ad una dignit, Purg.

XX,

58.

Profetico, Par XII, 141. Profilare, dal lat. pr efilum: disegnare, Purg. XXI, 23. Vedi IX, 112.

Promotore.

Par.

I,

116, lez.

della Cr. e di quasi tutte le ediz. invece di permotore, v. ivi: ci che d

Profondarsi,
XXVIII,
Ili, 41
:

detto della mente


I,

e imprime

il

moto
dal
far

alla vita.
lat.

che penetra profondamente, Par.


107.

8;

Prontare,
qualche guisa

promptus

? in

Profondo.

Nel signif

fisico, Inf.

IV, 10; XI, 5: XVIII, 5. Purg. Per V, 73. Par. XIX, 63; XX, 118. est., detto della notte, Purg. I, 44;

pronto, eccitare, istigare, Purg. XIII, 20, dove Vellutello e Daniello leggono ponta, pesare
il

sopra alcuna cosa, dare


alla bilancia.

tracollo

XXIII, 121

88; XXXII!, 115

della luce, Par. XXIV, del cielo, Par.

X, 37

Pronto, lat. promptus, XXV, 102 XXXII,


;

agile, Inf.
1 14.

Purg.

334

Prope
150.

Prova.
Par. V, 125;
l'odio di s
108.

HI, 48; XXVIII, 10; XXXII, Par. XIV, 22; XXIV, 55. Onde:

XXVI,

42; XXXIII, 139.

87;

XXXII, 14 e
Odio proprio,

pronto a... disposto, voglioso, Inf. Ili, 74 e 124. Purg. XIII, 2; XVII, 49;

XXVI, XXIV,

104. Par.
128.

- Pronto, Inf. XXVII, 34.


latina
:

Ili,

16; XXIII, 77;


presso

Come avv. esattamente, Par. XI, 54 Per proprio, espressamenappositamente, Par.


Inf.
1,

medesimo, Purg. XVII,

te,

57.

Propc, voce
Par. XIX, 107.

a...

Prora.

XXVI,
Inf.

141.

XXX,

58. Par.

XXVII,

146.

Purg.

Per:

Propinquissimo,superl.di propinquo, il pi prossimo, Par. XXXII,


119.

nave, in genere,

Vili,

29. Par.

XX1I1,68.

Prosa. Siccome
voce latina
:

trovatori chia-

Propinquo,

vicino,

mavano prosa
che non
scritte

prossimo, Inf. XVII, 36. Par. IX, 38. Detto del tempo prossimo, Purg.
:

loro composizioni erano divise in stanze, ma


le

XXXUI,41.

I propinqui,

parenti,

Purg. XIII, 150.

seguitamele e d' una sola rima, e consistevano in narrazioni epiche, pi che probabile che D. nel

Proponimento
ci che

da proporre
l'

uno propensi zione, Purg. X, 107.

di fare,

inten-

Purg. XXVI, 118, abbia voluto indicare qualche romanzo poetico di Arnaldo Daniello e non un'opera scritta
in

Proporre,

lat.

proponere: porre

Al una qnistione, Par. XXIV, 47. particip proposto: la vivanda offerta

prosa nel signif. ordinario di que-

sta voce.

Proseguire,
tinuare, Inf.

lat.

prosegui: con-

ad alcuno,

postagli

davanti, Par.

XXVI,

16.

XXVIII,

48.
Inf.

Proserpina,
XXXI,
60.

figlia di

Cerere, ra50.

Proporzione.
Proposito.

pita da Plutone, Purg.

Par.

XXV,
il

che Dio ha proposto,

126, ci decreto.
la

v.

XXVIII,
Inf.

inoltre

Regina
:

indicata,

IX,
del

44,

Inf.

X, 80, v. Donna.
dal
lat.

Proposizione, propriamente:

Prossimano,
dio evo

meInf.

proposizione che fa parte del sillogismo, e per metafora D. chiama cos


le

un parente prossimo,
146.
lat.

XXXIII,
31 e 35.

due

parti della

Bibbia
Par.

Antico e
98.

Prossimo,

proxvmus, Inf. XI,


distendersi, detto

Nuovo Testamento,

XXIV,

Purg. XVII, 113.

Proposta,
Inf. II, 38.

gno, ci che uno

da proporre: il disesi proposto di fare,

Protendersi,
65. Sporgere
il

del falco in atto di volare, Purg.

XIX,

Proposto,
ne, Inf.
II,

il disegno, l' intenzio138 e XXII, 123, dove non-

XXVII,
Inf.

16.

corpo avanti, Purg.

Particip. proteso, teso,

XV,
voce

114,

dove sembra che queosceno.


:

dimeno pi

interpreti prendono a torto questa voce nel signif. di: capo. Proposto, dal lat. prcepositus, il
il

sta

sia usata in signif.

Protervo , voce glioso, Purg. XXX, 70


capre
:

latina

parlando

orgodi

capo,
tic.

capitano,

Inf.

XXII,

94. V. l'ar-

baldanzose, Purg. XXVII, 77.


Par. XII, 53.

preced.
,

Protezione.
di-

Prop riamente, esattamente


stintamente, Purg. X, 44. Proprio. Inf. XI, 25
;

Prora
lat.

Pruova,

che trovansi
Inf.

indistintamente nelle varie ediz. (dal

XVI,

94. 40.

proba del medio evo),

XXVIII,

Purg. XII, 40;

XX,

84;

XXXI,

114. Purg.

XXI,

61. Par.

IX, 20; XIII,

Provare
124;

Pugnere.

335

XXIV, 100 e 133; XXVI, 36; XXIX, 122. Prova di valore, la prodezza, Inf. XXXI, 94. La baitaglia, la

Provveduto, v. Provvedere.

Prudenza. Par. XIII, 104. Pruno, qualunque albero


tico

salva-

L effetto, Purg. XXX, 117. Detto d'una pianta far mala pruova, non allignare, Par. Vili, 141. A
43.

guerra, Inf. Vili, 122;

XXVII,

munito

di spine, Inf. XIII,

32 e

108. Par.
XIII, 134.

XXIV,
v.

111.

Un

rosaio, Par.

Pruova,
Pi-uovo
I

Prova.

pruova, per

a gara, Inf. Vili, 114.

3;

Provare, lat. probare, Par. IH, XXIV, 105. Esperimentare,

(A pruovo) Inf. XII, 93. comentatori italiani disputano sul

Purg. XIX, 103. Par. XVII, 58. Fare il saggio, Inf. Vili, 92. Par. Il, 95.

signif. di

ga

alialo,

questa voce. Boccaccio spieperch sembra che il con-

testo porti tal signif.

Lombardi

la re-

Procedenza,
providenza
:

il

antica forma per prevedere umano, Par.


:

puta lombardismo per: a preuv che potrebbe venire dal lat. ad prope, e
alla spiegazione di Boccaccio. Potrebbesi spiegare: presso al quale possiamo andare, che ci

XVII, 109. Nel signif. di Provvidenza meglio scritto in tal modo, v. Providenza.

ricondurrebbe

Provenza, lat. provimia; provincia della Francia, Purg. VII, 126. La Cr. legge Proenza.
Provenzale, uomo di Provenza, / Provenzali, Par. Purg. XX, 61
VI, 180

serva di guida e di protettore. Publico o Pubblico. Par. VI,


100.

Puccio Sciancato,
cato.

v. Scian-

Provenzan Salvani,
vane

v.

Sal-

Pudico, pieno di pudore, Purg. 1II,87;XXII, 95. Par. XV, 99.


Puerile, proprio
della puerizia,
Par.

Providenza
la

Provvidenza,
Inf.

IH,2fi;XXXll,47.
l'infanzia, Purg.

Provvidenza Divina,

XXIII,

Puerizia,
42. Par.

XXX,

55. Par. Vili, 99; XI, 28;

XX VII, 16.

XVI,

24.
lat.

Par.

e Providenzia, forma pi antica, 1, 121. La Cr. scrive ora prove-

Puglia,

Appulia, provincia

denza ed ora providenza.

del regno di Napoli, Inf. Purg. VII, 126.

XXVIII,

9.

Provincia.
cura
85.
di...

Purg. VI, 78.


lat.

Pugliese, un uomo
Inf.

della Puglia,

Provvedere,

providere: aver Inf. VII, 86. Par. XXVIII,


Inf.

XXVIII,
58.

17.

Pugna,
XIV,

la zuffa, la battaglia, Inf.

Prendere una precauzione,


34. Purg. VI, 22.

Provvedersi,
munirsi,
100.
Inf.

XIV,

Par. Vili, 79.

Par. X, 120.
26.

Pre-

XXIV,

Al parti-

cip, provveduto, previsto, Par. Vili,

Purg. I, 122, XX, 1. Par. VI, 39; X.XIX, 113. Detto d' un cane che si agita, Inf.

Pugna, v. Pugno. Pugnare, combattere,

VI, 30.

Provvedere, sost. la previdenza,


la

Pugncnte
pugnere
;

Pungente,

da

provvidenza, Par. Vili, 135; XXXII,

detto del dolore acuto, insi-

37.

Provvedimento,
prendono
in

misure che

si

tenso, Inf. XVIII, 51. e Pungere. Nel

Pugnere

politica

regolamenti,

gnif. prop. stimolare, Inf.

V, 3;

XXX,
6.

Purg. VI, 143.

24. Purg.

XXI,

4. Par.

XXXII,

336
In

Pugno
Inf.

Pure.

una pugna,

XVHI, 102

Nel

Punire, Inf XII, 133 signif. morale: eccitare una

XVI,

24. Purg.

44; XXII, 122. Purg. VI, 38; IX, 37.


Par.

XXXIII,

94.

Il

circostanza, Inf. V, 132.


il

momento e la Il momento,

sensazione, incitare, Purg. Vili, 5; XIII, 53 ; XXI, 4 ; XXXI, 85. Par. II,

segnale, Inf.
d'

XX,

110.

Il

punto,

55; XXVIII, 45.

una parte
62.

un discorso, una opinio-

narsi, affreftarsi, Inf.


particip. punto, Inf.

XXXI, 27.
XVI,
45.

Pungersi, sproAl

ne, l'oggetto, Purg. VI, 40; XXV, Par. IV, 106; XXIV, 37. Il

24. Purg.

punto, segno ortografico, onde far


punto, fermarsi, non distendersi oltre
circa una materia, Par. A buon punto, v. A.

XIII, 53. Par.

XXVIU,

Pugno.
Al pi.
le

Inf.

VII, 57;

XXX,

102.

pugna,
lat.
lat.

Inf. VI, 26.

XXXII,

140.

Pulce,

pulex, Inf. XVII, 51.


p'dliceUa da pullus:

Punto, come
Inf.

avv.,

un momento,

Pulcella,

XV,

38. Purg. VIII, 111.

la fanciulla, Purg.

XX,

32.
:

Puntone,
bello, Inf.

Pulcro, voce
VII, 58.

latina

punta,

ma

forma aumentativa di: che significa semplicemen-

te: la punta, Purg. IX, 113.


v.

Pulegge,
Pulito,
Par.
II,

Peleggio.
Purg. IX, 95.
la

Puntura.
Puollo ,

Per

est.

il

rimorso del-

lat. polilus,

coscienza, Purg. XII, 20.

32.
far le bolle dell' ebul-

per

Io

pu, da potere,
v

Pullulare,

v. ivi, Par. IV, 128.

lizione, Inf. VII, 119.

Puone,
Inf XI, 31.

per pu, da potere, v


:

forma antica per: pugna, in rima, Inf. IX, 7.

Punga,

Pupilla, per
Par.
Il,

l'occhio, in genere.

Pungello,
l'unii.

il

pungolo, e per me-

tafora: l'istigazione, Inf.


Inf.

XXVIU, 138.

XI, 74; XIV, 64;

144; 111, 15; XX, 37. Pure precedente a vocale e Pur precedente a consonante. due prinI

XIX, 97; XXIX, 57; XXXIII, 81. Purg. XIX, 114; XXII, 36; XXXIII,
63. Par. VII, 21.

cipali signif. di

questa congiunzione

sono

Punta,

lat.

puncta, Inf. XVII, 27;


17. Purg.

:- Soltanto, Inf. XI, 56; XII, 125; XIV, 123; XVII, 87; XIX, 29; XXI, 134; XXII, 26; XXV, 39;
XXVII, 25; XXVIU, 85; XXX, 82; XXXI, 78; XXXIII, 6 e 136. Purg. IV, 113; V, 9; Vili, 48; IX, 26, 73 e 89; X, 46; XII, 134; XIV, 150; XVIII,
48;

XIX, 30; XXVII,


Purg.

Par. XIII, 11. Per punta, di

Vili, 27.

punta,

XXXI,

2.-

Nel

signif. fig.

punta

del desio, lo

sprone, lo stimolo

del desiderio, Par. XXII, 26.


119.

Il

colIli,

po, la ferita, Inf. XIII, 137. Purg.

li

to, Inf.

sommo, il punto pi XII, 11 XXIV, 41.


;

eleva-

XXVI, 125; XXIX, 26; XXXI, 3. XV, 89 XVII, 80 e 138: XVIII, 21 XXI, 114 XXIV, 133. Par. VII, 14
;
;

Punto, Punto,
luogo,
Inf.

part. di pugnere, v. ivi.


lat.

Sempre, cio : non far altro che... Inf. V1I,2S e 92; XIV, 126; XXII, 16;

punctum. Detto

del

XXVI,
48
;

87. Purg. IV, 38;


;

V, 112; Vili,

VI, 114; VII, 32e44; XI, 64; XXXIV, 93 e 110. Par. XI, 14; XVII, 17; XXVIU, 16, 41 e 95; XXIX,
4.

X, 23; XII, 86; XVI, 15 e 19; XXVII, 33 e 34. Par. V, 50;


IX, 89

XXXI,

114.

Il

II, 3.

pi alto punto, la vetta, Purg. Detto del tempo: il momento,


;

Inf. VII,

Non pure, non solo, 112; XI, 98; XVI, 119. Purg.

Inf.

1,

11

11,51

IX, 37; X, 107 ; XII,

MI, 79; X, 32; XI, 67; XII, 125: XIV, 91. Par. 1,118: Vili, 4 e 100;

Pur che

Quadra.

337
prostituirsi
,

Nemmeno, Inf. XXXII -Nondimeno, Ini". Vili, 76; IX 7 XXI, 109; XXVI, 11. Purg. VI M; XX, 63. Par. Ili, 115; V, 98; VII
XIV,
;

64. --

Put'uneggiare,
Inf.

30.

XIX,

108.

Putto, impudico,
XIII, 65. 114.

sfacciato, Inf.

127; XVI, 116.

Pur come, esatta mente come, Inf. XXV, 90. Purg XIV, 27; XVII, 78. Par. XII, 26.
sono incerti del
4.

Vile, venale, Purg. XI,


dal lat. pus o da pulere, dal lat. putere, Inf.

Puzza,
Par.

XXVI1,26.
IX,
33.

Nella questione percli pur,


Italiani

gli stessi

Puzzo,
31
;

signif. Inf.

V
50.

XI, 5

21

XXIX,

Purg. 111,22.
Inf.

Par.

XXIX, 50 Purg. XIX, XVI, 55; XX, 125; XXVII,


;

26.

Purch.

XV, 92; XXX,

Purg. V, 66; IX, 129; XVIII, 93 e

110; XIX, 143; XXII, 12;


Par.

XXX,
116.

89.

XXIII, 9;
Inf.

XXIX,
12.

Per

Qua,
VII, 46.
go, Inf.
Inf.

poco che,
Par.

XVI,

II,

avv., Inf.

XXVI,
119.

Qua
87
;

entro, in

Puretto, di min. XXIX, 22.

di puro, schietto,

X,

68. Purg. questo luo-

Qua

Ih,

XII, 24;

Purgare.
cancellare
i

Nel

signif.

morale

Purg. VI, 11
dilh,\nf.

XXIV,

23.

peccati,

Purg.

XI, 30;

purificarsi, Purg.

Pi spesso purgarsi, I, 5 e 66 XVII, 83;


;

XXVII,
IV, 68
;

60. - Qui, l, Inf. XVIII, 34. Di qua, avv. di luogo, Inf. HI, 120;

XXX1I1, 105. - Diqua V,43: XVII, 47; XXII, 148;


;

XXIV, 10: XXVI,

88.

XXVI,
Purg.

92.

Nel

XXV11I,

82.

signif.

fisico, Par.

Vili, 128
I,

Per

est.

dissipare,

122. Par.

43.

XII, 133;

XXXIV,
questo

Di

l,

in

XXV III,

90.

Purgatorio. Purg.VlI, 39;

IX, 49.

mondo, Purg. VI, 23; XIII, 22. Avv. di temQui, nel Purg. XI, 32.

Purgazione ,
Purg. XIX, 115.

la

purificazione,

po
4;
I,

avanti,
8.

Inf.

XXVI,

Da questa parte, Purg.

VI, 95 e 111

XXV,

Puro.
Inf.

Nel

signif. fisico e

morale,

XIV, 107; XXVIII, 117. Purg. 1,15; XIV, 119; XV, 145; XXXIII,
445.

Purg.

Di qua, 106; HI, 62; X, 100. In qua, v. In. 1, 113, v. Di. Composto con gi e su, v. Quag-

XV, 13; XVI, 51; XXIII, 79; XXVI, 140; XXVIII, 38; XXIX, 33, 34 e 73.
Pusillo,
111.

Par. V, 100; VI, 87;

gi e Quass.

Quaderno

lat.

quatemus

un

determinato numero di carte. Per:

piccolo, umile, Par. XI,


lat.

Putire;
VI, 12.

putere, puzzare, Inf.

documento, registro, Purg. XII, 405, dove fatta allusione alla frode commessa verso il 1299 da alcuni officiali
superiori di Firenze con falsificare Con ardita meregistri dei conti.
i

Putta,
putto,

v.

Putto.
forse dal
:

Puttana,
copia

lat.

pulus,
fa

tafora D.

chiama

il

fanciullo

una donna che

stra materia, Par.

quaderno della voXVII, 37, l' insieme

di s a prezzo, Inf.

XVUI,

133.

del

mondo

materiale.

Quella che comparisce nel Purg. XXXII, 149, per avventura il simsi

Quadra, ordinariamente quadrante:

bolo del Papato che

prostituisce
il

ai

142,

un quarto di cerchio, Par. XXVI. dove si parla del Sole che dal suo

re e specialmente a Filippo di Francia.

Bello

levare fino a mezzogiorno percorre un quarto della sua carriera diurna.

22

338

Quadrante
quarto del circolo novanta gradi, Purg.
il

Quantitalc.

Quadrante,
cio un angolo di

XXIV,
XXXI,

94;

XXV,

10;
103;
Ili,
1

XXVI,

94;

XXVII, 76; XXIX,


64 e 89. Par.
XIII, 14 e 122; XVII,

IV, 42 Par.
stra, Par

XIV,

102.

13; 10; V, 98;


;

XXX,

Quadrello, uno

strale di

bale-

e 46

XX, 73;
ad-

Quaggi
XVI11, 125

11,23. e

XXX,
Quaggiuso, comPer
per
:

137; XXXIII, 58.

-Come
III,

diet., Inf.
tal

posti di qua e gru, Inf. II, 83 e 112; IV, 13 e 20; IX, 22; XII, 35; XV, 47;
;

10. qual, Purg. Vili, 99. - Qual come, Par. XXV, 108. Qual,

XIX,

58.

Par.

XXIV,
14;

128; XXVIII, 50;

interrogativo,
87. Purg.

Inf.

XXIII, 89; XXXII,


103.

XXXIII,

11

e 105. Purg. XVI, 63;

XVI, 133; XXIII,


Inf.
I,

XVII, 124;

XX,

XXXII,

61. Par.

Quale che, qualche,

66; Vili,

X,18; XXII, 103; XXIII, 93 XXXI,30e114; XXXII, 101. Quni, Oua". v. Quale.

e 98;

123; XII, 48;

XV,

12;

XXXI,
Per
:

85. Par. XI, 41.

XIX, 46; Qual che si

sia, Par. XXII, 114.

Qualche.

Inf.

X111, 29.

Quale
stico
:

qualunque, Purg. XIV, 69. Quale, e precedendo a consonante

la

(il), sost., termine scolaqualit, Inf. II, 18 IV, 139.


;

Par. 11,65; XXIII, 92;

XXX,

120.

Qual. Pronome
accompagnato
II,

relativo per lo pi
t7,

Qualit,
Inf. Ili, 111
;

sost., Inf. VI, 9.


la
t.

dall' artic.
;

la,

Inf.

Qualunque,

qualis

unquam,

22; IX, 21
;

XII, 47;

XVI, 70:

XIX, 19
105;
III,

XXXIV,
;

26

110. Purg. II, 19 e IV, 102 ;X, 133: XI, 14.

XI, 43 e 66; XXIII, 120; XXV, 24. Purg. XIV, 133; XVI, 119; XXVII, 100 XXXIII, 58. Par. V, 61 ;
;

Par. 1,107 e 123; 11,11,48 e 65;

86
pi.

VII, 54, 131, e spessissimo. spesso quai e qua' per quali,


:

III,

Al
Inf.
I,

XXI, 129; XXIII, 97; XXVI, 105; XXVII, 132; XXXI, 75.

1,121

XI, 80;

XXV,

123. Purg.

36; V,47; VIII, 75; XXIX, 103. Par. VI, 6 XVI, 23. Qual per: la quale, Purg. XVII, 83. Quale per: qualunque, Inf. XII, 48 e 74; XV, 37.
:

Quando. Inf. I, -120; III, 30; IV, 43; V, 34 e 112; X, 11 XII, 79; XV, 77; XIX, 76; XXI, 3; XXII, 111 ; 20 e 90; XXVII, 4; XXXI, 16 XXVI,
;

Purg. 1.134; IH, 136; X, 138; XII, 64; XIX, 23. Par. I, 6; VI, 132; X,

e 34, XXXII, 106; XXXIV, 5. Purg. 1,90; 11,95; III, 109 e 114; IV, 16; VII, 16 e 21 VI, 1 Vili, 7; IX, 10;
;
;

88; XI, 122; XIV, 25; XXI, 19;


14. Quale, di qual sorte, 1,4: 111,73: XII, 61: XIV, 51 e 119; XXXIV, 27 e 93. Purg. II, 121; 111,52; V,91. Par. Ili, 95 e 108; IV,
Inf.

XXXIII,

XIV, 100; XXI, 100; XXIV, 52; XXVI, 54; XXVIII, 116; XXXI, 67. Par. II,

16;IV,73e
1

112; VI, 115; Vili, 48; X, 82; XIII, 34; XXII, 118; XXIX,
e 46
;

20; Vili, 46; XVI, 23; XXI, 19.

Qual
5.

qual,

l'

uno, l'altro, Purg. VI,

Par. XVIII, 104. Quale, nelle comparazioni, come avverbio a cui corrisponde spesso tale o cotale, Inf. I,

XXXII, 113, e spessissimo. Quando... quando, Inf. XVII, 48; XXII, 7. A quando a quando, di tempo in tempo, Purg. XXV,

126.

Quando
lastico:
il

(il), sost.,
il

termine sco-

momento,

tempo, Par.
12.

127; VII, 13; Vili, 22; XII, 22; XVII, 85; XVIII, 10; XIX, 28; 55;
II,

XXI,46;XX11I,16; XXIX,

Quandunque,

ogni volta che,

XXI, 7; XXIV, 112; XXX, 136; XXXI, 136. Purg, II, 13; VII, 10;

Purg. IX, 121. Par. XXVIII, 15. Quantitate, antica forma per:

Quanto
quantit
:

Quegli.

339

l'

intensit,

la

grandezza,

Purg. XXI, 133.

Quarnro, ora Quarnero, golfo del mare Adriatico fra 1 Istria e la


costa di Dalmazia, Inf. IX, 113. Quartana, sottintesa febre, Inf.
:

Quanto,
Vili, 77
;

quanto tempo, Purg.

XXIV, 76

Di qua] gran;

dezza, bellezza, ec. Inf. X. 81 XXI, 31 e 32; XXIV, 119; XXVIII, 100; XXXIV, 37. Purg. IV, 86: VII, 42;

XVII, 86. Febbre che lascia due giorni d'intervallo.

al

malato

Quarto,
;

add. ordin., Inf. VII, 16

XXII,

46. Par.

III,

25

VI, 31

VII,

107; Vili, 46; XI, 2; XXII, 149; XXIII, 130; XXV, 136: XXX, 114. Quanto, di quantit, Inf. Vili, 49

XIX, 40 e 129. Purg. XXII, 93; XXVI, 140 XXXIII, 67. Par. X, 49 XXVI,
;

81

XXV,

20. Purg. VI, 145.

- Pi... pi,

XXVIII, 29. Quasi, voce


;

latina:

presso a poco,

Inf.

1,31
;

V, 72; VII, 36; XI, 105;

Tanto Purg. IV, 90. Par. XXI. 9. che, Inf. XI, 103: XV, 34. Purg. Intanto XXIX, 113. Par. XIX, 74.

che,

Inf.
,

II,

60.

Purg. IV,

<]3l.

XIX, 60. Purg. VII, 61; Vili, XIII, 61 24; IX, 18; X, 128; XII, 119; XVII, 67; XXII, 39; XXIV, 63. Par. I, 44;
11,33; 111,36; IV, 142; VII, 8; IX,
91

Quanf tempo

Quanto Purg. Vili, 56. , Par. XXVI, 109 e 112. hi quanto, in tanto che, Par. IV, 1 10

XXVI, XXXI, 121


;

80;
;

XXIX, 19; XXX, 3;

XXVI,
che...

28.

II,

In

tanto poco

Par.
si

23.

tempo

XXXli;i20. Quass, composto di qua e su, Piug. XI, 129; XIII, 140; XXI, 57;
XXIII, 82;

Spessissimo
tutto al sin.

XXX,

140.

Par.

Il,

59;

quanto

compone con

XXII, 16; XXV, 35; XXVIII, 138;

e al pi. Al sing. tutto quanto, intieramente, Inf. VI, 37; XX, 4 e 114. Purg.

XXIX,

88.

Quatto quatto,
piati, Inf.

forse dall'ali.

X,58; XXVI11,103; XXXI1.63.


XIV,
45.

Par.

XXI,

89.

Al pi. tutti quanti, quanti

Quattro,
XXII, 146;
Purg.
I,

lat.

quatuor,

ve ne sono, Inf. IV, 117: VI, 37: VII, 40: XXII, 37; XXXI, 33. Purg. IT, 74;
VII, 36. Par.
1,

XXV,

Inf. IV, 83; 73; XXXIII, 57.


;

23;

Vili, 91

XXII, 118;

103

XXII, 133.

- Se-

guito da tanto, tantoch, Purg. XV, 1 e 4. inf. XIX, 37. Quanto a... Inf.

XXIX, 92, 106, 130 e 142; XXXI, 104;XXXI1,148;XXX1II, 2. Par. I,


39; V, 60; VI, 133; XXVII, 10.

1,4. Purg.
lastico
la

XXIX,

80.

Quanto
:

(il), sost., termine sco-

Quattromila, Par. XXVI, 119. Quegli, forma del pronome dimostrativo della terza persona al sing. che si riferisce soltanto a persone

grandezza,

la

quantit,

Par. 11,65 e 103; XXIII, 92;

XXX,
84.

120.

umane,
Inf.

Inf.

IV, 88; V, 53; VII, 70;

Quantunque.
Purg. XII, 6;
Tuttoci,
Par.

XXXII,
Par

XII, 26; XIII, 139;

XV, 124; XXII,


130. Purg.

XXX,
;

52.

XX11,

66 e 128;

XXV, 25; XXXI,

130; XXXII, 56e91

XXX1II,2I.XIII, 43;

XXII, 82; XXIV, 79; XXXII, 56. Bench, sebbene, Purg. XV, 129. Per: quanto, Inf. V, 12. Purg. XV,

Vili, 103;

11,95; VII, 13; XI, 121. Par. XXVII, Talvolta trovasi 26; XXXII, 112.

senza veruna ragione


quegli, Inf. Vili, 86;

quelli

invece di
61.

XIII, 104
134.

71;

XXX, 52. Quare, voce


XXV1I,72.

XXVIII, Spessissimo trovasi la forma


e in rima, Inf.

XXXII,

Purg.

latina

per

il

che,

quei al sing. nel

medesimo
;

signif.
;

Al
;

Inf.

nomin.,

Inf. I,

22 e 55

11,

37

IV, 51

340
Vili, 46;

Quella

(/>/)

Quello.

IX, 43; X, 100; Xll, 3!

dino, Vellutello, Guiniforte e molti

XXII, 129; XXIV, 25; XXV, 91; XXVIII, 126; XXX, 136. Purg. II, 95; VII, 123; XI, 116 e 120; XIV, 24; XXI, 40; XXIV, 82. Par. XX, 91
XXII, 25, e pi spesso.
Inf. II, 104.
Ili, 120.

mss. leggono que signor, che si riferirebbe ai poeti nominati. Pron.


assoluto senza sost. o col sost. sottinteso, Inf.
Il,

50 e 66; 111,32; VI, 99;

Con

All'acc,

Vili, 11

X11U18; XIV, 68; XXV,

la

Par. XVII, 93.

prep. a, Purg. In diverse

98;

11 e
il,

ediz. trovasi quel


p. e., Inf.

AI

pi.,

XIX, 45; XXXII, 114. Inf. II, 1 14; XXVII, 136. Purg.

ove

la

Cr. ha quei,

Purg. 111,51; IV, 10, 29; VI, 69; XV, 19. Par. I, 38; 58; HI, 20 e 128; XIX, 93, dove
Cr. legge quei; XXI, 17; XXII, XXIX, 58, e spessissimo. Quel...

XXVHI,13.

la

111,145; VI, 84.

Spesso D. indica con quei alcuno che non vuol nominare: Quei che pi n'ha colpa, Purg. XXIV, 82, Corso Donati capo dei

40;

quel, l'uno... l'altro, Inu.

Par. Ili, 93;

XX,

105.

XXXIV,
Al
pi.
Ili,
II,

14.

raramente quelli, come, Inf. Molto pi spesso quei, inf.


V, 78;
Vili,
;

pi 122.

114

mossa popolare nel 1308. Quei che morr di colpo di cotenna, Par. XIX,
120, Filippo
il

Neri di Firenze che per

in

una som-

9,

115; XXXIII,

m.

una caduta
cinghiale.

di

Bello che mori per cavallo cacciando al


eh'

Purg. Ili, 145 XI, 142. Par. II, 16. Precedente alla impura quegli, Purg. XVIII, 113. Spessissimo D. usa

quel o quello, quella, per indicare

una

Quei

apporta,

Par.

XXVII, 138, v. Apportare. che vide, ec. Par. XXXII,


l'

Quei 127, Quei

persona che non vuol nominare. Quel di Gallura, Inf. XX II, 82 frate Gomita, v.
ivi.

Quel che cadde, Inf.

Evangelista san Giovanni.

che volentier perdona, Purg. Quei che puole, Par. I, 62

Ili,

120.

e Quei

che vede

Quegli
in

puote, Par.
al pi., v.

IV, 123, Dio.

Quello.
per: in quel mentre,
Inf.

Capaneo, Quel che tu Gavillepiagni, Inf. XXV, 151, un Fiorentino detto Francesco Guercio Cavalcante ucciso da quei di Gaville che ne furono severamente puniti. Quel

XXV,

15,

Quella (In),
Vili, 16; Xll, 22.

traditor, Inf.

XX Vili,

85, Malateil

quel momento, in quell'ora,

stino di Rimini indicato sotto


di Mastino, Inf.

nome
ivi,
il

Quello, ordinariamente precedendo


quell'
s impura e talvolta a vocale precedendo a vocale e alla h; e quel precedendo a consonante semplice. Pron. accompagnato dal suo

alla

quale fece gentiluomini di Fano, cio: Guido del Cassero e Angiolello da Cagnano invitati

XXVII, 46, v. affogar in mare due

da

lui

ad

una conferenza.

Quelli

(per:

sost., Inf.

1,

14, 38, 40, 42, 73, 79,

124
;

quei] a cui fu rotto, ec, Inf. XXXII, 61, Mordrecco figlio di Ar-

78 e 88; IX, 1 XV11I, 70, ec. Purg. I, 4, 89 e 129; li, 103 e 115; IV, 14; V, 68; IX,
e 131
;

li,

29,

40,

turo re della Granbrettagna, che fu ucciso da un colpo di lancia dal suo padre che esso voleva assassinare.

126, ce. Par. 11,116, 111, 1, 67, 101, e cosi di sguito. Nel luogo dell' Inf. IV, 95, la Cr. legge con 1' Aldo

Quel da Duera,
Beccaria, Inf.
ria.

Inf.

XXXII,
ivi.

Buoso da Duera, v.

116, Quel di

maggior parte dei Moderni quel signor, che si riferirebbe a Omero. Vendelinodi Spira, Boccaccio, Lanla

XXXI l,

119, v.

Becca-

v. Esti.

Quel da Etti,

Purg. V, 77,

17, v. Pisa.

Quel da Pisa, Purg. VI,

Quel nasetto, Purg. VII,

Quercia
103, v.

Quelare.

341
dal
lat.

Quel che par s membruto, Purg. VII, 112, Pietro III


re di Aragona.

Nasetto.

Quercia ,
XXII,
87.

quercus,

Par.

Quel che pi basso,

Querelate,

dal lat. queerere: colui

Purg. VII, 133, Guglielmo marchese di Monferrato che fu preso e ucciso

che interroga, Par. XXIV, 51. Questi, forma del pron. dimostrativo

da quei

di

la

Alessandria della Paglia.

Quel eh' ajjporta, Par. XXVII, 138,


la

mente
Inf.

della terza pers. che regolarindica soltanto persona, come,

dove

Cr. legge quei, v.

Apportare.

Quella che volse, ec, Purg. X, 41,

33, 96 e 127

Madonna.

V, 135; XII, 19; XV, 48; XXVII, XXV11I, 96; XXXI, 77


; ;

Quel dalle chiavi, V An-

gelo, Purg. XII, 135. Purg. XVIII, 80, cio

Quel da Roma, un Romano.


:

XXXII,63;XXXlIl,l4e145;XXXlV
103. Purg.
Iv

Quella che V affanno non sofferse, Purg. XVIII, 136, sono Troiani che abbani

58; III, 95; VII, 132; XI, 43; XIV, 88; XVIII, 109; XXI, 124 XXIII, 130 XXX, 115. Par. X,
;

donarono Enea.

97

Quel Greco, ec,

li,

XI, 121

XXIV,

XXXIII,

22.

Purg. XXII, 101, Omero. Quello che volando, Par. Vili, 125, Dedalo. che forato, Par. XIII, 40, Quel

Spesso si riferisce anco ad animaInf. I, 46 e 103 ed anco ad esseri

v.

ideali,

come

p.

e.

istinto, Par. I,

G. C.

Quel da Signa, Par. XVI, 56, Signa. Quel eh' ancor fa, Par. XVII, 3, fa allusione a Fetonte al

115, 116 e 117.

Questione
XXVIII,
84.

Quistionc.

Inf.

IX, 19; XIV, 133. Purg. XV1IT, 86;


Par.

quale il suo padre affid la condotta del carro del Sole. Quel che morr, Par. XIX, 120, Filippo il Bello che

XXIV,

47.

D. non
dal
I,

IV, 25; VI, 28; fa differenza fra

queste due forme.

Questo,
95, 97 e 132

lat.

iste,

pron. dimo;

mor sendo

alla caccia del cinghiale

Quel di Lemos, Purg. XXVI, 120, Giraldo di Bernoglia (Berneil) trovatore na-

per una caduta da ravallo.

strativo, Inf.
;

5,

52 e 94

III, 10,

li, 25, 83, 34, 46, 62 e 64 ;

IV, 32; VIII, 8; XI, 55 e 69; XVII,

Lemos [Limoges). Quel di Spagna, Par. XIX, 125, Ferdinando IV re di Spagna. Quel di Buemtivo di

41; XXI, 106; XX Vili, 132; XXXI, 21 e 104 XXXIV, 40 Purg. I, 63, 100
;

me, Par. XIX, 125, v. Buemme. Quel che guarda. Par. XIX, 131, Federigo re di Sicilia figlio di Pietro
d'

IV, 12, 69 e 88; IX, 103; XIII, 34 e 106; XIX, 28;


;

e 114; II, 92 e 121

XX. 28: XXI1I,42;XXVI, 29: XXVIII, 87; XXIX, 21 e 128. Par. 11, 77, 85,
94, 121 e 125
;

Aragona.

III,

50, 55, 76, 83, 109

Quel di Portogallo, Par.

e 118; IV, 25; V, 112; IX, 40;

X, 53;

XIX,

Quel di Norvegia, Par.


Accone VII

139, Dionigi re di Portogallo.

XIX,

139,

re di Norvegia.

Quel di

XV,82;XXI,18;XXVII,116;XXX, 22; XXXI, 25, e quasi ad ogni pagina. Come assoluto e neutro: ci,
Inf.

Rascia, Par. XIX, 140, un re d' una parte della Dalmazia e della Servia,
di cui ignorasi
il nome; forse Uros. Alagna, Par. XXX, 148, papa Bonifacio VIII. Quella chepuote, ec,

11,115; VI, 12; XIII, 144;

XXX,

112;XXX1II,
78
;

104. Purg. IV, 5; VI, 31; VII, 122. Par. 11,82; IV, 44; XII,

Quel

d'

XVI, 43

XXXII, 148, la Madonna. Adamo, Purg. IX, 10, ci che ci viene da Adamo, cio: il corpo.
Par.

Quetare
quietus,

XXIV, 54, e spesso. e Quietare, dal lat.


:

propriamente

porre

Quel

d'

poso, Par.

XXVII,

106.

in

ri-

Far

lare, far tacere, Par.

XV,

5.

que-

Fer-

342
marsi, Par. XVIII, 106.

Quelo

Quinta).

Nel

signif.

che una cosa


92;

sia ci

che

Par.

XX,

morale: soddisfare, tranquillizzare, Purg. 11, 108; 111, 41. Par. Ili, 70;

XXX,
tare
si,
il

52.

Quietare il passo, rallenQuietarpasso, Purg. V, 48

XXIV, 66. Quietare, v. Quetare. Quiete, lat. quies il riposo,


:

Par.

Vili, 39.

XXXIII, 64. - Soddisfarsi, Purg. XVII, 128. Par. XXVIII,


quillizzarsi, Inf.

XXV,

nel signif. fisico: fermarsi, Par. 131. Nel signif. morale: tran-

Quieto,
Inf.

v.

Qceto.
o

Quinccntro
X, 17
;

Quiuc' entro,

XXIX,
Purg.

Quinci.
su, quass,

108.

Quoto
co
:

Quieto,

nel signif.

fisi-

tranquillo, in riposo, Inf. Ili, 97 ; IV, 82 e 150; XXVII, 1. Purg. II, 126;

84; XIII. 72; XIV, 142; XXVII, 83; XXXI, 125. Par. I, 122 e 141 V, 92 XXIV, 15. Nel signif. morale
III,
;

Ili, 70.

tranquillo, soddisfatto, Inf. 1, 19. Par. In signif. politico: tran-

XXI, 68. Di XXXII, 95. Purg. IV, 82; XI, 35. Par. XXIV, 135; XXVII, 108. Quinci e quindi, di qua e di l, daluna e dall'altra parte, Inf XIV, 41. Purg X,12;XI, 101; XII, 108; XXV, 117; XXVIII, 132; XXXII, 4. Par.

Purg.

XV, 35. Quinci XXVI, 58. Par. qui, Inf. XXIV, 74;

89. Purg. X11I, 18.

l'

XI, 36;

XV,
87.

quillo, Par.

XVI,

134.

XXVII,
Inf.

33 e 105;
141.

XXVI, 26;
Inf.

Per di qua,

Qui, con

e senza

movimento,

127.
Inf

Purg.

XXIV,

Ili,

Con

1,114; III, 14,15,92 e 123; VI, 76; VIII, 50 e 81; IX, 9 e 127; X, 11 e

XVIII, 136. Par. XIV, 127.


I,

Al-

ci,

lora, Inf. 111,97. Par.


I'

142.

Nel-

129; XIV, 120: XVII, 69; XXI, 49;

argomentazione:

d'

onde, perci,
88.

XXV1II,78;XX1X, 111. Purg. I, 7; HI, 44 e 145; IV, 18 e 27; VI, 22; Vili, 19e 120; IX, 61 X, 10; XIX,
;

Purg XVII, 103. Par. V, 25: VI, 121;


VII, 145; Vili, 130;

XXI,
;

Quindi,
luogo,
Inf.

per:

di

qui, da questo

114. Par.

1,

16, 55 e 106

II,

12.

37 e

XVII, 101

50; V, 109; VI,28e9l ; IX, 64 e 106: XI, 27; XXIX, 58; XXXIII, 119, e
spessissimo.

112;

XXXIV,
33.

139. Purg.

XVIII, 103 e I, 96 XXV,

44. Par. IV,

XXI,
voi che
;

53; X, 75. Per di qua,


la

L,

Par.

in

Qui judicatis terram,

rezione,

Purg. X, 30.

questa diInvece di

giudicale la terra prime parole del libro della Sapienza, Par. XVIII, 93.

quindi, Purg. VII, 83,

meglio
con
tal

quivi.

Per indicare
Inf.

Nidob. legge
il

luogo

Qui lugent.
Purg. XIX,
(Ev. v,4).

quelli che piangono,

nativo, Purg. V, 73.

In tal guisa,

50. Parole di san

Matteo

mezzo,

52. Purg. VII, latina

111

XVII, 57; XX, 76;


;

XX XIV r
XXV,
138.

Quia, voce
al

che corrisponde
al

100, 101, 103 e 104. Par.

XV,

greco ri. State contenti

quia,

Quinci

quindi, dall'una e dall'altra


;

Purg. III, 37, cio: contentatevi di sapere che cos, e non chiedete il
perch.

XI, parte, Inf. XIV, 41. Purg. X, 12 101; XII, 108; XXV, 117; XXXII, 4. Par. XI, 36 Allora, dopo ci, Inf.

Quiei, composizione
luogo qui e
130.
ci,

Par.

degli avv. di Vili, 121 XII,


;

XVII, 74
XIII, 4.

XX, Quindici,
;

82. Purg.
lat.

XXXII,

45.

quindecim,

Par.

-Quaggi, Purg. VII, 66. Quiditatc o Quidditatc,


scolastico
:

terfa
I

mine

l'essenza, ci che

dittatore

Quintio. Par. VI, 46, il celebre romano Lucio Quinzio Ciri-

Quinto
einnato (Lucius Quincliui
lus).

Raccogliere

343
lat.

Cincinno.-

XIV
num.. Inf. XIX, 129; XXXI, 90; XXXIII, 70.

Rabbia, 65; XXV,


,

rabies, Inf.

VII, 9;

Quinto,
XXIII, 56;

Purg. XI, 1 del prurito,

13-

17; XXVII, 126. Per est. il furore


80.

Inf.

XXIX,

Purg. XIX, 70; XXII, 119. Par. X, 109; XVIII, 28 e 94; XX, 69 e 100; La quinta parte, Par. XXVIII, 30.

Rabbioso, arrabbiato, Inf XXX, 33 e 46. - Detto


me,
Inf. I, 47.

furioso, della fa-

XVI, 48; XXVII,

117.

Rabbuffarsi,
dato a Ro-

prendersi per

ca-

Quirino, soprannome

pegli, azzuffarsi, Inf. VII, 63.

molo dopo la sua morte, Par. Vili, 131. Quiritta, da qui ritto, Purg. IV, 125; XVII, 86 Vedi Inf. XIX, 52 e Pur?. XXXIII, 8.

Raccapricciare,
cio
:

da capo e

ric-

far dirizzare

capegli, Inf.

XIV,

78.

Quisquilia, voce
c\b

latina
le

tutto

die offusca

la vista,

immondi-

Racccnderc,accender di nuovo. Detto della Luna, Inf X,79; XXVI, dell' amore, Purg. VIII, 78. 130

zie, Par.

XXVI,

76.

Par.

XXXIII, 7
58

della vista, Par.

Qui*! ione. v. Questione. Quivc. Par. XIV, 26, in rima


quivi.

XXX,
per:

della conoscenza, rinno-

varla, Purg. XXIII. 46.

Raccertarsi,
Inf.
I,

rassicurarsi, ritor-

Quivi.

127 e 128:
;

IV, 25 e 134; V, 35 e 36 VIII, 64; IX, 116: XI, 4; XII, 106; XIII. 99: XVIII, 13 e 112; XXII, 53:
70; 128 e 133; l, 104: III, 47; IV, 46; V, 12, 54 e 100; VI, 13 e 16; VII, 31, 34 e 83; IX, 90: X, 73; XII, 41 ; XXIII, 129. Par. Il,

22; VI, 115:


III,

nare alla certezza, Purg. IX, 64.

Rachele,
glie del

figliuola di

Labano, mo-

patriarca Giacobbe, Inf. II, 102: IV, 60. Purg. XXVII, 104. Par.

XXXI, 10; XXXII, 28; XXXIII,


130. Purg.
I,

XXXIV,

XXXII, 4. Essa per lo pi presa come simbolo della vita contemplativa, e

tiva; nel

sua sorella Lia, della vita atmodo medesimo che Marta

$2; V,12; X, 49; XXVII,


spesso.

72, e pi

e Maria nell'Evangelio. Racchiuso, da chiudere


Inf.

; chiuso, imprigionato, nel ghiaccio di Cocito,

Quoto,

cattiva lez della Cr., Par.


ivi.

XXXI1I,138.
da
cogliere.

HI, 26, invece di Colo, v.

Raccogliere,

Noi

si-

gnif. proprio: ragunare, riunire, Inf.

Bl.

Gerico che naLibro di

111,110; XIII, 142. Par.

XXX,

115.

Raah,
Giosu
tore

donna
gli

di

Raccogliere parole, Purg. XIV, 72. RaTrarre a se, Inf XVII, 105.

scose e salv

esploratori di Gioil

dunare

ravvolgere
SI.

cordami

Inf.

su. Par. IX, 116. (Vedi


)

XXVII,
104.

Raccoglierti, Iof.

XXIV,

Rabano,

Rnbanus Maurus, scritcclesiastico nato a Fulda nelarcivescovo


di

Purg. V, 109; XXVIII, 19. Detto dell anima: riconcentrarsi, fis-

sar l'attenzione, Purg. IV, 3;


61.

l'an. 785, abate di essa citt, e dipoi


nell'

Ritirarsi, Purg. Vili, 62.

XVIII, Al

Magonza, morto noli' 856. Fu uno degli uomini del suo secolo ed ha lasciato pi dotti un gran numero di opere. Par. XII, 139.
,

8V7

particip.

Inf.

XIV, 23. Detto degli occhi: chiusi, XXXII, 105 Avvicinato, Purg.
Vili, 109.

racclto, rannicchiato, Inf.

Detto dell'anima:

ricon-

44
centrata,

Raccomandare

Raffigurare.

Purg. IV, 68

d'

un numeII, 99:

Radiare,
Par.

voce

latina

raggiare,

ro

contenuto, Par. V, 60.


Inf.

XIX,

90.
signif. prop. la
Inf.

Raccomandare.
XV,
119. Par. XI, 113. mani, Par. XXXII, 126.

Radice. Nel
d'

barba
Purg. Per

Por nelle

una pianta,
87. Par.
il

XIII, 73.

XXXII,

XXXII,
fondo
in

120.

Racconciare,
dine, Purg. VI, 88.

rimettere in ordal

est. l'origine,

genere, Inf.

Raccorciare,

lat.

curtus

V,124. Purg. XI, 33; XVII, 13o. Par. Vili, 123; XIV, 12; XX, 131; XXVll r
119.
d'

render pi corto, Par. XV, 96; XXIX, 129. Io non credo che raccorce, nel

In

particolare:
89.

il

principio
43. Par.

una famiglia, Purg. XX,


;

Par.

XVI,

7, sia

posto per: raccorci

IX, 31

XV,
l'

primi uomini
radice,

da raccorciare,

ma

piuttosto da rac-

sono

detti

umana

Purg.
:

corcire, divenir pi corto.

XXVIII,

142.

Raceorgerc.
:

Parecchi interpreti

Rado,
XII. 94
;

prendono questa voce nel Par. XII,


45, nel signif. di raccolse, si radun. Io credo con Vellutello che venga

raro. Add., Purg.

forma frequentissima per VII, 121 X, 100;


;
;

da

accorgersi,

significhi
il

ravve-

XV11I, 77. Par. I, 28 IV, 87. Purg. XXI, 49, dove rade opposto a spesse par che significhi: sottili, opposto a
dense. Avv. raramente,. IV, 114. Purg. XIX, 24; XX, 45. Di rado, nel medesimo signif., Inf.

dersi, riconoscere

Racconciarsi^
gere
le

proprio errore. da coscia: strin-

Inf.

coscie per non cader da ca-

o,

vallo, Inf. XVII, 123.

IX, 19.
:

Raccostarsi^ da costa ravvicinarsi, Purg. XXVI, 49. Ripararsi,


Inf.

RafcE mai
secondo
la

amech zabi
mai amch

almi,

Nidob. per acconcio del


izabi almi,

XI,

6. lat.

v'erso Raphegi
quielus.
Inf.

t acquetarsi, dal

Inf.

XXXI,

67. Parole che D. fa prof-

Detto d'un cane: mansuefarsi,


VI, 29.

ferire dal

nonostante
rigettata dal-

gigante Nembrotte e che le spiegazioni dell'abate


abate Giuseppe 'Venturi, ebreo e da' suoi dialetti,

Raddoppiare, lez.
la Cr.

Lanci e

dell'

ma ammessa

dall' Ediz. Fior, e

desunte

dall'

da Ugo Foscolo, Inf. XIV, 39, invece di a doppiar che hanno quasi tutte le ed.

mi sembrano formate a capriccio dal


Poeta e senza intenzione di
cato
;

signifi-

Radere,
127.

togliere,

Inf.

XXXIII,

il

che pare comprovato da Vir-

Cancellare, Purg. XII, 123;

XXII,

XII, 108. AI particip. Raso, Purg. XII, 123


3.

3.

- Rasentare, Purg.

gilio l
lui

dove nel

v. 81, dice

cos
il

XXII,
118.

Privo, spogliato, Inf. Vili,


lat.

ciascun linguaggio, come altrui eh' a nullo nolo. *

suo ad

noscere,
radius. raggianle

Raffigurare, distinguere, ricoInf. XXXI, 35. Ricordarsi


sembianze
d'

te, Par.

Radiale, dal XV, 23.

alcuno, riconoscerlo^

Par. 111,63.

1 interpretazione che Terso in lingua araba, e

di

questo verso ho promessa

alla

voce

P.ipe,

questa

la sua ortografa : Raphe Imi arac hz bilmi ; e significa : Esalta lo splendor mio nell'abisso, come rifolgor per lo mondo. Ognun vede essere im-

possibile

trovare a

caso

tante parole

d'

una lingua ignorata e connetterle per modo che

formino senso.

nave

Rallargare.

345
Inf.

Raffinare, da
Purg. Vili, 120.

fino: purificarsi,

Ragionamento.
XX,

XVII, 40

100. Purg. XVIII, 1.


dal lat. ratiocinari,

Rffio,
pire:
147.

strumento
Inf.

forse dall'ali, raffen, radi ferro con punte

Ragionare,
Purg. XVIII, 67.

Ordinariamente
III,

adunche,

XXI, 52

e 100;

XXII,

Raffrettare, da fretta, Purg. XXIV, 68. Raffrontar, da fronte: trovarsi


di faccia

51 ; IV, 97; e 132; XIV, 8; XVI, 120 -XVIII, 120; XIX, 138 ; XXII, 21 e 104; XXIV, 3; XXMl,

parlare.lnf.il, 36;

X1I1, 57. Purg. XIII, 11

53. Par. Ili,

35

VII, 34
6.

con alcuna cosa, essere di


ci'

XIX,
115.

71

ricontro, Purg. XVII, 51.

Ragazzo,
servitore, lnf.

origine ignota:
77.

il

Ragionarsi, Purg. XX, 121. Esser nominato, esser indicato, Purg

XXVI,

XVIII, 27
II

;
r

Dire, lnf.

XXIX,

XVII, 138.

Raggeiare,
XXXII1J14.

gelar di nuovo, Inf.

Ragione,
XVIII, 46; Par. II, 57
;

lat.

ratto; la facolt
III,

razionale, Inf. V, 39. Purg.

3 e 34;

Raggiare, da radiare: emmetter raggi, Purg. XXV, 89; XXVI, 5;


XXVII, 9S;XXVJU, 33; XXXI, 122; XXXII, 54. Par. VII, 17 e 74; Vili,
3 e 53; XIII, 58; XVIII, 7; XXI, 5; XXV, 54 XXVIII, 16 ; XXIX, 29.
;

XXVI, 123; XXIX, 49. XXIX, 43. - La cagione,


motivo,
la

la

causa,

jl

prova, lnf. XI r

33. Purg. IV, 82;

20; Vili,

XV, 76. Par. IV, 117; XXIV, 49. - La spie-

gazione, Purg. XVIII, 85.


gione,
il

La

ra-

Il

verbo

vaiare che la Cr.

ammette
il

diritto, la giustizia, lnf.

nel suo Vocabolario e per

quale

65; XXX1I,136.
II,

non
56;

allega altri esempi che

tre luo-

ghi di D., Purg.

XVI,

142. Par.

XV,

mi sembra un'antica forma di raggiare, in quel modo medesimo che gli Antichi dicevano ruio

XXIX,

136,

L'opinione, Par. Il conto, onde far 72; VI, 31. ragion, contar sopra, lnf. XXX, 145. Par. XXVI, 8. Render ragione, por-

XV r

DimanXXII, 54. dar ragione, chieder conto, Par. VI,


tar la pena, Inf.

e al

pi.

rai per: raggi.


lat.

137.
lnf.

Raggio,
Purg.

radius, Inf. X, 130.


1,

XV, 17; XXV, 92. Par. X,83; XXIII, 79; XXVI, 33


XXXIII,
nere,
Inf.

49;

Il discorso, la conversazione, XI, 68. Purg. XVIII, 12; XXII r 130 e XIV, 126, dove la Nidob. ha la

53.

e 77;

cattiva lez. region.

Per:

la

XXX1I1,

55.

XXX,

106.

luce, in gePar. V, 137;

Ragna, probabilmente
lat.

da ragnor

aranea:

la

rete, Par. IX, 51.

Al pi. ordinariamente
I,

Ragna,

lat.

aranea, V insetto, ra-

raggi, Inf.

1,

17. Purg.

37; HI, 18

V, 26; IX, 83; XIII, 21; XV, 7 e Hi; XVII, 12: XXVII, 1 e 65. Par. V, 129;
VI, 116; XIV, 95;

gno, Purg. XII, 44, lez. introdotta dalla Cr. mentre Aldo, Nidobeato e le antiche ediz. come anco molti mss. r

72 e 83;

XXV,

36.

72.

XIX, 53; XXIII,


Spesso ancora 37; XX11, 24;

hanno aragna,

v. ivi.

rai, Par. II, 106; III,

Rai, v. Raggio. Raiare, v. Raggiare.


Raftargarc,dila tare, distendere,
AI particip. Ili, 13; IX, 48. rallargato: che si trova al largo in

XXVI,

82;

XXXI,

Raggiornare,
Raggiungersi.
XV11L67.

ritornare a farsi

Purg.

giorno, Purg. XII, 84.


Inf.

XII,

131

camino non pi
ostacolo, Purg.

ristretto

da veruno

XXIV,

130.

346

Rallegrare
Purg.

42

Rapire.

Rallegrare.
Par.

XXIX,

116.

scere, in genere, Purg. V, 16,

XX VII,

XIV,

21.

Rallignarsi,
priamente
scere
; :

da) lat. linea; proriprender radice, o rina-

Rampollo,
130.

il

germe, Par. IV,


lat.

il signif. del verbo in questo luogo del Purg. XIV, -100, dipende dal signif. che si d a Fabbro, v. ivi.

Ramuscello,
V.

ramusculus,

FiAMICiaLO.

Ramarro,
tile, Inf.

d'

origine ignota: ret-

XXV, 79.
lat

Rana, il ranocchio, Inf IX, 76; XXII, 33. XX11I,6;XXXII,61. Rancio, da arancio : giallo aurato,

Rame, dal
nere:
11.
il

ceramen; e

in ge-

come

il

color dell'arancio, Inf.

bronzo. Inf. XIV, 108: XXVII,

XXIII, 100. Purg. II, 9. In quest'ultimo luogo pi comentatori lo deri-

Ramiccllo,
e
la

dimin. di ramo, lez.

vano da rancia?.

della Nidob., Inf. XIII, 32, ove la Cr.

Rancura,
scimento,
il

dal lat.

rancar, voce

maggior parte delle ediz. hanno ramuscello. forma pi comune.

antica tolta dal Provenzale: rincre-

dolore, Purg. X, 133.


soffrire,

Ramtnarcarsi,
di

forma contratta

rammaricarsi (trovasi nella bassa

Itancurarsi, affliggersi, Inf. XXVII, 129

latinit marrire, mnrritio, e

l'antico francese marri dei quali l'origine


ignota], affliggersi, dolersi, Inf. Vili,
23.

Randa,
XIV, 12

dall'ali,

ranrl,

orlo; a

ranrla a randa, rasente all'orlo, Inf.

Purg. XXXII, 127. Rammentarsi, da mente, ricorPurg.

Rannicchiarsi,
chio, Purg.

forse

da

nic-

X. 116.
dal lat. ranunculus:

darsi, bia

XXXIII,
.

mentovato, Par. X, 31
il

95. Esser Par che ab-

Ranocchio,
la

rana, Inf. XXII, 26.

signif. di: derivare,

nel Par.

Rapace,
Inf

che toglie a violenza,

XVIII, 110.

XIX, 3

Par.

XXVII,

55.

Ramo,
IX, 70:

dell'albero, Inf.
5.

Ili,

113;

Rape.

Par.

XXV IH,

70, sarebbe

XII!,

Purg. XVII, 115;

a rigore contratto di rapisce, dal ver-

XXU,134; XXIV, 103: XXVlll, 19; XXIX, 35; XXXII, 39. Par. XXIV, 115; XXVI, 138. Al pi. ramora,
forma antica, Purg. XXXII,
Per
est.
i

bo rapire; per forse meglio derivarlo da rpere, trascinare, che trovasi frequente negli Antichi.

60.

figli,

discendenti, Purg.
forse dal
lat.

Raphel, ce, v. Rakel. Rapido. Purg. XXVII


elle

77, pal-

VII, 121 e 132

abbia
:

il

signif. di

rapace, avido

Raniogna,
gium
re
il
:

remi-

o di

snello,

agile,

pronto ne' suoi

voce antica usata per augurabuon viaggio, Purg. XI, 25.


,

movimenti.

Rapina,
V,
32.

Ramontlo Rerlinghicri
Berlinghiert.

v.

forza che trascina, Inf.


il

La rapina,
63.

saccheggio,

Purg.
d'origine incer-

XX,

Rampognare,
ta
:

sgridare, riprendere, Inf. 87. Purg. XVI, 121.

XXXII,
lat.

Rapire, lat. rapere, portar via, SollePurg. IX, 30. Par. Ili, 107. Al var 1' animo, Par. XIV, 123-

Rampollare,
-acque
:

forse

dal

re-

particip.

ratto, contratto

di

rapito,

pullulare, detto propriamente delle sorgere, sgorgare per na: ;

Purg l\,24.-/?//pe,Par. XXV1I1.70. Vedi questa voce.

Rappacialo

Recare.
delle

347
Firenze,
Par.

Rappaciato,
to, lnf

da pace: pacifica-

pi antiche di
97.

XXII, 76.

XVI,

Rapportare. Par. XXV, 59. Rappresentare. Par. IV, 47; XVI1M08. Raro. Par. XIII, 108. Passi rari.
passi lenti, lnf. Vili, 117. ciol numero, Par. XII, 39.

Ravvisare,
XXIII, 48.

riconoscere, Purg.

Ravvivare,
XXXIII,
129.

rianimare,
Vivificare,

Purg.

In pic-

XXV, 50, dove

la

Purg. Nidob. legge, forse


ivi.

Raro,

meglio, avviva, v.

opposto a denso, Par. XXII, 141.

Ir,

60 e 146;

Ravvolgere,
re, lnf.

XXXI,
XVI,

circondare, cingeAl particip. rav90.

Rascia,
a'

parte della Servia che

rito, lnf.

111.

tempi

di D.

della Dalmazia, Par.

comprendeva una parte XIX, 140, v. Agdi radere., v. ivi.


:

Razionabile, che

deriva dalla

giustare.

ragione umana, Par. XXVI, 127. La Nidob. sola legge raziocinarle che in

Raso, particip. Rassegnare,

quanto

al

senso torna

il

medesimo.
fre-

passare in richiamare allo spirito, Par. XXIII,


54.

propriamente far rivista, onde: mostrare,

Re,
quente
125;

lat.

rex, forma ordinaria della

voce che nondimeno trovasi men


di rege,

v. ivi, lnf. IV, 58 e


15.

XIX, 87; XXII, 52; XXX,

Rattcnto, voce
di ratlenmento.

antica, contratto
trat-

un ostacolo che
da
ratto,

Purg. VII, 130. Par. Vili, 147; XIII, 95. Dio chiamato Re dell' universo,

tiene, lnf. IX, 69.

lnf.

V, 91
Ili,

o semplicemente

il

Rattezza,
za, Par. XI, 50.

per

ripidez-

Par.
vita,

84.

re,

//

re della semplice
III d' In-

Purg. VI, 130, Enrico


lat.

rapidus, add. presto, pronto, lnf. II, 109 III. 53. Purg. XV, 24; XXV, 16, XXIX, 129. Par. XII,

Ratto,

lat.

ghilterra.

Rea,

Rhea o Cibele,

la

madre
XVIII,

104.

107.
lnf.

Discosceso, ripido, Purg. XII,

degli Dei, lnf. Reale, dal


85. Par.

XIV,
1

100.

lat. regalia, lnf.

Avv. presto, rapidamente,


II,

XXIII,

12.

L' Arno detto


piccoli rivi
dell'

V, 100; Vili. 102; IX, 37; XXI,


Purg.

fiume reul rispetto

ai

che
e

91.

XXVIII, 26. Ratto ratto, prestissimo, Purg. XVIII, 103. Ratto che,
tostoch,
ta
lnf.

17;

XXIV,

85.

Par.

riceve, Purg. V, 122.

Realmente,

lez.

Aldo

111,102; VI, 38.


d'

Rattrapparsi,
:

origine incer-

della Cr., Purg. XXX, 70, mentrech la Nidob. e la maggior parte delle ediz. moderne leggono regalmente,

ripiegarsi in s stesso, trar le gambe a so, lnf. XVI, 136.


2.
lat. unire, lnf. XIV, Raunarn, unirsi, nel signif. fisico, lnf. XXXII, 74 - nel politico, Par. XVI, 131.- Ritirarsi, Purg. X, 18.

che toglie qualunque ambiguit.


In

Raunare,dal

regale e superbo, Par. XI, 91. Reame, da una forma latina bar:

modo
I

bara
I'

astratto di regale il regno, imporo. Nel signif. prop., Purg. VII, 119. Per est. un ordine, una clas:

Ravenna,
adriatico, lnf.

citt d'Italia sul golfo

se di Beati, Par.
in

XIX,

2.

Cieli

XXVII,

40. Par. VI, 61.

genere, Par. XXXII, 52.

Usuo

sito descritto, lnf.

V, 97

e segg.

Rcb.'cca, moglie del patriarca Giacobbe, Par. XXX11.10.

Ravignani, famiglia

nobile e una

Recare,

dall'ali, reichen, rechen,

34S
presentare, donare
118.
:

Recente
portare, Int
II,

Reggere.

medesimo che un poeta potrebbe


:

di-

29; XVII, 73; XXVII, 27:

XXXI,

Purg. XIV, 19; XXVI, 60; XXX11I, 78. Recare a... riferire, Purg. XVI, 67. Recar la vittoria,
Inf.

re regge, da vedere ; il senso sarebbe dunque se tu mai ritorni.

Rcddita, voce
torno, Purg. 1,106.

antiquata

il

ri-

XXVI!!., 59.

Recare

a' denti,

Reportare alla bocca, Par. IV, 3. care alle mani, ridurre in suo potere,

Redenzione,
V1I,57;XX,123.

lat.

redemptio, Par.

Recare e recarsi a Purg. XI, 123. mente, ricordarsi, Inf. VI, 89; XI, 86 e 106 XVIII, 63. Purg. VI, 6. Re;

Redimito,

voce latina coronato,


:

decorato,- Par. XI, 97.

Rettole, verbo desunto


redolere, sparger odore,

dal lat.

Par.

XXX,

carsi a noia, sdegnarsi, aversi a male,


Inf.

125. La
italiana.

Cr.

legge ridale, forma pi


ediz. variano sen-

XXX, 100. Recente, fresco,


XVJ,
11.

Inf.

fresca data, Scoli recenti, Par.


di
i

Reflettere. Le

XXXII, mondo.
do, Par.

76,

sono

primi secoli del

za alcun principio ammettendo ora reflettere e ora riflettere, forma pi

moderna: Rispingere, ripiegare, Purg.


lez. della Cr. e dell'Al-

Recepe,
II,

XXV,
83;

114.

Pi ordinariamente: ridi luce, Purg. IX,

35.

Sarebbe meglio

leg-

mandare un raggio

gere

ricepe, v. ivi.

XXV,

92. Par.

XXX,

Ricettacolo, un vaso proprio a ricevere, Par. XIX, 50. Lombardi


legge
ricettacolo,

Detto d'un 72; XXXIII, 119 e 128. pensiero che si riflette nell'anima di
altra persona, Par. IX, 21.
ticip.
reflesso

107;

XXXI,

Rcctto,
forma
latina

forma pi moderna. contratto di ricevuto,


recplus

Al par-

riflesso,

Par.

XXX,

da recedere,
:

107;

Purg. XVII, 24.

XXXIH,119e128. Refrigerio, ci Che


XIV,
27.

rinfresca,

Reciso, forma
tagliato, Par.

latina di recidere

solleva, Par.

XXIII, 63.
la Cr.

Reda,
XXXI,
v.

dal lat. hceres, V erede, Inf.

Refulgere, v. Rifulgere. Regale, reale, regio, Par.


104.

XIII,

116,

dove

legge ereda,

ivi, Purg. VII, 118; XIV, 90; XVIII, 135 XXXIII, 37. Par. XII, 66. Desi notare che D. usa sempre que;

Regalmente, v. Realmente. Rege, lat. rex, forma antica e poetica


:

il

re, Inf.

Vili, 49;

XIV, 68 e

sta voce al femm., e al pi. le d la forma vede invece di redi nonostan-

96; XIX, 108. Purg. XVI, 95; XX, 53: XXI, 83. Par. VI, 41; Vili, 71 ;

tech

si

riferisca a soggetti di

genere
:

masc.

Reildire, forma

antica, ora

ri-

dere, ritornare, Par.


Reddirsi, Par. XI, 105.
al
dell' Inf.

XV11I, 11.

XIX, 112; XX, 65. Spesso questo titolo dato a Dio, Purg. XIX, 63 XXI, 83. Par. XXXII,
XIII, 108;
;

61.

In quanto X, 82 E se tu mai nel dolce mondo regge, ove diversi interpreti vogliono dare alla voce reg.

Regge,
vasi

voce antica che forse usa-

luogo

principalmente a significare le

porte delle chiese e dei grandi edifici,

Purg. IX, 134.

gere

durare, sostenere, io credo che regge sia un'antica foril


j

signif. di:

Reggere ,
governare,
!

lat.
I,

regere

regnare

Inf.

ma

del

cong. di

redire,

nel

modo

87. Purg.

I,

91

127; X, 80; XIX, VII, 98 XX, 51. Par.


;

Reggimento

Rena.

39

XVI, 101. Portare, Inf. XXIV, dove reggia posto per: regga.
particip. rtto, Purg.

Al

30,

XX,

gere, Purg. XXII, 40.


al

51.

Spinil

S3; Vili, 97; X, 72; XI, 116; XIX, 103; XX1V, 43; XXX, 98; XXXI, 25
e 117.

In

luogo dell

Inf.

X, 82, v.
il

quanto Rbddike.
po-

varii cieli, Par. V, 93. Regnum coeloruni, regno


I
il

de' cieli,

Par.

XX,

94. Allusione a

Reggimento,
tere, Purg.
ti,
i

governo,

XVI, 128.

san Matteo (Ev., xi, 12].

movimen-

Regola,
VI, 9.

gesti, Purg.

XXXI,

123.

la norma, la legge, Inf. La regola monastica, Par.

Regina. Inf. IX, 44, dove Proserpina detta regina dell' eterno pianto, Purg. XVII, 35 XXVI, 78, come ter;

XXII,

74.

Reina,
Par. VI, 133.

altra

forma di

regina,

mine d'ingiuria dato

a Cesare.

La

Madonna
100 e 116

detta regina, Par.


;

XXXI,
34.

Reiterare. Religione.
regola
d'

Purg. XIII, 30.

XXXII, 104

XXXIII,

Regina
Madonna
126,

cueli, regina del cielo;

XI, 93.

Par. Vili, 145. La un ordine monastico, Par. La religione della montagna,


:

parole latine con le quali comincia un inno che si canta in onore della
a Pasqua, Par. XXIII, 128il

pare che significhi

la

santit, o: la
41
.

montagna santa, Purg. XXI,

Relinquere, verbo
42.

tolto dal la-

Regione,
dove

paese, Purg. XIV,


la
:

tino: lasciar dietro da s, Par. IX,

io preferisco

lez. della

Nidob. nostra region, cio il nostro paese, alla lez. dell'Aldo e della Cr.
vostra region d' onde non
si

Reliquie del martro. Purg.


Xll,60. Espressione di signif. dubbio; non si sa se il poeta abbia voluto dire
la sconfitta

cava sen-

so

potrebbesi al pi leggere nostra ragion nel senso di nostra conversa;


:

e la caccia degli Assiri,


d'

ovvero

il

cadavere

Oloferne rimaso

zione, nostri ragionari. Par. Vili, 141 ; La regione del cielo, XXVI, 11.

sul suo letto.

Par.

102: XXII, 120; XXXI, 73. Registrare dal lat. regestum

XX,

Remo, strumento nautico, Inf. IH, 111; XXI, 14; XXVI, 125. Purg. IL 32 XII, 5 ; XVII, 87. Par. XXV, 134.
;

della bassa latinit,

una raccolta, un
57. Purg.

Remoto.

Le varie

ediz.,

non ec-

registro, Inf. 63.

XXIX,
Inf.

XXX,

cettuata n la Cr. n Lombardi, leggono senza certa regola ora remoto,

Regnare.
XII, 40;

XIV,

29.

1,124. Par. XI, 6; Partecipare alla

ora rimoto. Sarebbe nondimeno ben fatto distinguere fra remoto add. verbale: lontano, che
si

felicit degli Eletti,

Purg. XXI, 24.

dovrebbe
127.

leg-

Regno. Inf. VII, 87; XXII, 48; XXX, 15. Purg. XX, 56. Par. VI, 36
e 84 XVIII, 84. gno in Italia vale Purg. Ili, 131.
;

gere

La dizione
il

il

Re-

Purg. XXXU,111. Par. XI, 127; XX, 130: e rimato, parXXVUI, 31, 51 e 115

nell' Inf.

XXXIV,

regno

di Napoli,

ticip. di rimovere,

non ammesso dai

Il

regno

di

Satanno,

l'Inferno, Inf. Vili, 85 e 90;

28. Purg. VII, 22.

XXXIV,

vocabolari: allontanare, porda parte, esigliare, come nel Purg. VII, 46.
Par. 1,66;
li,

Il

Purg.
rie

I,

XXU1, 133
Purg.
Purg.
1,

parti,

e le sue va82. regno


11
;

Purgatorio,

48; VII, 87.


sost., la re*
,

Remunerare, come
munerazione
,

la

ricompensa

Par.

de' cieli,

XXXII;

VII, 7; XXII, 78; 22. Par. 1, 10 e 23 II, 20; III,

XX,

42.
lat.

Rena,

arena,

Inf. 111,30;

XIV,

350

Rendere

Restare.
le

13; XVI, 40; XVII, 33 e 35; 85, V. AftENA.

XXIV,

sta
l'

reni significa: porsi in fuga. Quevoce masc. una sola *olta Del-

Rendere,
Ili, 1

restituire, ridare, Inf.


;

Inf.

XXIV,

95.

14

Vili, 98

XIV,

3,

dove Lom-

bardi scrive mal a proposito rendelle che sarebbe terza pers. invece di rendete, contratto di rendette, che pri-

fiume dell' Allemagna, Purg. XIV. 92. Par. VI, 58. Il Reno, piccolo fiume che passa vicino a Bologna e sbocca nel Po, Inf.
lat. lhenus,

Reno,

ma

pers., Purg. XI, 46, dove render contratto di renderono, e 125; XIV,

XVIII, 61.
colpevole, Purg. XXVI, 88. Cattivo, Inf. XIII, 135; XXXIV, 108. Purg. Vili, 131; XVI, 104; XVIII,

34; XV, 75; XXVIU, 129; XXIX,

58;

Reo,

XXX, 132; XXXI, 91.- Onde: rendere, produr frutti, Par. XXI, 118.

66. Par. XII, 87.


tere. Inf.

- Malvagio di carat-

Dare, in genere, un consiglio, Inf XXIII. 34 una risposta, Inf. XXIV, 76. Purg. XI, 46; XXVIU, 80 una

XXI,

117.

Detto d'una
88.

malattia

maligna,

Inf.

XXIV,

Ili

fiamma, Par. XIV,


indicare, Purg.
diettivi
;

52.

Esprimere,
sia,

XXXI,

143.

Con adPurg

Cattivo, disgraziato, Inf. V, 64; 120 e 121. Come sost,, il male,

XXX
Inf,

far

che una cosa

XXXI, 102. - Irei, dannati, Inf. 42;XXVI1,127. Purg. Vili, 54.


i

Vili,
tivi

7.

Par. XIII, 129.

Con sostan-

Repente,subitamente,Inf.XXlV
149.

questo verbo forma le locuzioni seguenti Render cenno, far un segnaRender fiamma, inle, Inf. Vili, 5.
:

Repere,

verbo tolto dal


II,

lat.,

en

fiammarsi, Par. XIV, 52.


figura, Inf. XVIII, 12.

trare, penetrare, Par.

39.

Render

Reperto,
di reperire
:

voce

latina, particip

Render im-

trovato, Par.

magine, Purg. IX, 142.


zia, Par. IV, 122.

XXVII, 127
ripieno
72.

Purg. XI,

6.

Render graRender grazie,


lode,

Repleto, voce
Inf.

latina:

XVHl,

24.

Purg.

XXV,

Par

Render

Render parole, riPurg. XXI, 71. Render raspondere, Purg. XI, 46. gione, espiare, Inf. XXII, 54, v. Ra-

lodare,

XII, 58.

Replico, con
VI, 91.

l'accento sulla pe

nultima, in rima, per: replico, Par

gione.

Render

voce,

canto, Par. X, 146.


spetto, fare

rispondere al Render in di-

Repluere, verbo
ricadere
la
;

tolto dal lat., far


si

spregevole, Inf. XVI, 29. Rendersi a... ritornare a... Par.

pioggia render ci che ricevuto, Par. XXV, 78.

Rendersi o arrendersi XXIII, 77. ad alcuno, Purg. Ili, 119. Par. X, 56. Attribuire ad alcuno. Par. Vili,

Reqnievi, voce

latina:

mi trovai
70.

soddisfatto, Par. 1,97.

132.

Resistenza. Purg. Alpi., Par XII, 102.

XXXI,

Rendersi, ritornare ad una di-

rezione, Purg.

XXIX,

12.

Rendersi
83.

pentuto, pentirsi, Inf.

XXVII,

Al particip. renduto in panni bigi, Purg. XX, 54, che ha preso, o stato
sforzato a vestir abito monacale.

Respirare. Par. XXV, 85. Resfare, restare: fermarsi, Inf. X, 24 e 74; XXVII, 23; XXXIV, 19. Purg. Ili, 91; V, 34; XI, 24; XX, 139 XX Vi, R3. E perch una azio;

ne quando pi non agisce, cessa, restare, significa 57.

Reni, sempre
109;

al

pi.,

Inf.

XVII,

XX, 13; XXIV,

95;

XXV,

31;

XX,

35;

XXV,

pure cessare, 135. Purg.


88.

Inf.

V,

XXIX,

Purg. XIX, 39. Par. IV, 141, dove dar

19. Par.

XXV11I.

Restare, Purg.

Resurrezione

Ricepcre.

35

XVIi,
Purg.

112.

80.

Restarsi,

arrestarsi,

ticip. riarso,

infiammato, abbruciato,
4.

X X V,

Restalo,

che ha cesXI, 24.


resurrectio

Purg. XIV, 82; XXVII,

sato, In f.

IV, 82.

Restro, contratto
;

Riarmare,
XII, 38.

armar

di

nuovo, Par.
Inf.

di restarono. Purg. V, 34

Resurrezione,
Par. VII, 146.

lat.

Riavere,
45.

aver di nuovo,

XX,

Retaggio,

dal lat. hareditas

Pe

Ribadire,
Ribaldo,
:

d'origine incerta, for-

redit, Purg. VII, 120:

XVI,

131.

se da ribattere, Inf.
d'

XXV,

8.

Rete. Inf. XXX, 7 Purg. XXI, 76 XXVI. 24; XXXI, 63; XXXII, 6. Retro, forma antica e poetica ora dietro, Inf XXIX, 16. Purg. XV
:

origine incerta, ma probabilmente dalle lingue germani-

che

un malvagio,

Inf.

XXII,

50.

39; XXVII,

47

Retro

n...

Inf

Ribattere, battere una seconda volta, Inf. XX, 43. Ribattere il reXVII,
Inf.

XXXIV,

8.

Purg. VII, 116;

Ire retro,

andar dietro,

XXI, 5 Par. 1,9.


II

mo, remare con nuovo vigore, Purg. Battere con martello, 87.

retro, indietro, Inf. VII, 29. Par.

XXI,

13.
si

93.

36.
tro,

D* retro, di dietro, Inf. XVIII, Quel di dietro, la Cr. legge rie

Ribellante, uno che


lato, Inf.
1,

ribel-

125.
Inf.

quello che

cammina

XII, 81.

ultimo,
il

Inf. Inf,

Ribello,

111,38;

XXVI11,

136.

Il

procedente,

detto,

Ribrezzo,
ch
ene
tal

d' origine ignota.

Lez.

XI, 55.

di vari mss. adottata

Retrorso,
tro, Par.

voce antiquata
94.

indie

da Foscolo performa ancora in uso, menticil

XX 11,
lat.

la

Cr. e quasi tutte le ediz. legbrivido, Inf. XVII,

Retto,

rectus, detto

d'un an
v.
ivi

gono riprezzo,

golo. Par XIII, 102.

85;XXXI1,71.

Rtto, particip. di reggere, Revelare, v. Rivelare.

Ricadere.
30.

Inf.

X,72. Purg.

XXX,
osti-

Reverendo,
Par.
.

che merita rispetto


rispettoso, pieno d

Ricalcitrare, opporsi con


nazione,
Inf.

XIX,

102.

IX, 94.
,

Reverente,
ossequio, Purg.
Vili, 41.

I,

51

XXVI,

17. Par,

Riccardo. Par. X, 131 Riccardo da San Vittore, teologo mistico del xu sec. cos detto perch era canonico della badia di San Vittore a Parigi.

Reverenza e Riverenza,
spetto,
Inf.

il ri

XIX,

101.

Purg.

I,

32

Era nativo della Scozia, e mori


173, lasciando pi opere.

Par. VI, 35; VII, 13.

nel

Rezzo,
75.

d'

origine incerta: un luo


Inf.

go ombroso,

XVII, 87; XXXII

27. Par. XI,

da ricco, Purg. XX, XXIV, 17; XXVII, 9. Ricchissimo, superi, di ricco,

Ricchezza,
82
;

Par.

Riacceso, particip. di riaccendere XXXI, 55, accender di nuovo. Rialto, propriamente il nome del
di

Par. XXIII, 131.

117

Ricco, dall'ali, reich, XXIX, 127. Purg. VI,


;

Inf.

XIX,
;

137

XV,

ponte principale
la

Venezia, preso per

62. Par.

XIX,

111.

medesima

citt, Par.

IX, 26.
42.
il

Ricepcre,
forma
latina

Riandare,
senza di alcuno,

ritornare nella preInf.

per

dal lat. recipere, antica : ricevere. Trovasi


II,

XXVIII,

soltanto ricepe, riceve, Par.


pare si ricepe ricevuto, Par.

35

Riardcre.Trovasi

soltanto

XXIX, 137.

352

Rcerncrc
:

Ricorcarsi.

Rcerncrc, propriamente
ner
di
:

cer-

nuovo, per spiegare pi chiaramente, Par. XI, 22 Pi mss. leg-

Tagliare, Purg. V,6G.

rendere
o
I,

impossibile,
lat.

Ricigncrc
recingere, Purg.

Ricingere,
94.

gono discerna.

Ricettacolo, v. Recettacoi.o. Ricetto, da ricevere un ricovero, un luogo da ripararvisi, abitarvi, Inf.


:

intorno, Par.

XVI,
v. ivi.

102.

Ricirculare, girare gli sguardi XXXI, 48. Ricogliere e Ricorre, lat. reInf.
Ili,

Particip.

di

ricevere,

colligere,

69.

Purg.

II,

dove Lombardi legge

Ricevere, lat. recipere,


Par.'lX, 56.
VI, 12;

contenere,
;

Ricevere,

Inf. Ili, 41

XXIII, 21. Cogliere parole, suoni, Purg. XVIII, 86. Par. IV, 88 ; X, 81 ;

raccoglie.

104, Par.

XII, 23;

XXIX,

96.

Purg.

XXIX,
Purg.

69.

Accogliere, ricevere,
Par.

XII, 120; XVII, 24; XXI, 44; 35. Par. Vili, 69 XXIX, 65.
;

XXV,
Par-

II,

102.

XVIII, 69, dove

Lombardi
gliersi, Par.

ticip. ricevuto, Inf. XII,

23

legge

raccoglie.
97.

Rico-

Purg. XVII, 24. Ricevino, contratto di ricevano, lez. della Nidob., la


Cr. ha ricevtino, Purg. XXVIII, 17.

rictto,

XXII,

Al

particip.
69, ec.

ricllo, Inf. Ili, 69. Par.

XXIX,

Ricolta, la raccolta, Par. XII, Ricolto, da ricogliere, v. ivi.

118.

Richiamare ,
Inf.

lat.

re-clamare

Ricominciare,
tiare, Inf.

lat.

re-cum-ini-

IX, 24; X,115; XIX, 51. Richiamo, il grido o il segnale usato per richiamare, specialmente il
logoro, e di cui facevasi

XIII, 35 e 85;

XXII,

98.

Purg. 1,16; XIV, 77. Par. XVI, 12: XX VI, 55; XXX, 38.

uso per richia-

Ricompiere,
re,

lat.

re-cum-implePurg.

mare
147.

il

falco, Inf. 111,117. Purg.

XIV,
:

compensare,

ricomprare,

XVIII, 107.
lat.
11,

Richiedere,
gare, Inf.
142. Par.
1,

requirere
I,

pre-

130;

54. Purg.

93.

Riconfortare, da confortare: ravvivare, rianimare, richiamare alla


memoria, Par. XVI,
129.

Domandare,

Inf. XIX, 66. Purg. XIII, V,39; XXIX, 117. - Par-

Riconoscenza,
la

da riconoscere
il

domandato, Inf. XXX, 114. Purg. XIV, 93. Le forme richeggio e richeggo non suppongono l'infin. rieleggere, ma sono contratti
ticip. richiesto,

coscienza

di s

medesimo,

rimor-

so, Purg.

XXXI, 88. Riconoscere, lat.

recognoscere,

Inf. Ili,

58; VI, 41. Purg. V, 59;

di richiedo e richiede.

Richinare,
bassare
la testa,

lat.

reclinare, far abPar. VII, 15.


lat.

117; XXII1.43. Par. 111,49. noscere il proprio fallo, Purg.


66.

XV,
Rico-

Riconoscere un
;

XXXI,

dere,

Richiudere, Inf. XXV,


41
,

recludere

chiu-

XXII, 113 XXXI,


Par.

beneficio, Par. 84. Riconoscer s,

135;

XXVI, 142;
;

rinchiuse, Purg.

dove Lombardi legge X,4; XV, 81 XVI, 40; XIX, 25. Par. IX, 44 e 102;

XXV11I,

XXIX, 59. Ricoperchiare, da


XIV,
57.

coperchiare:

coprire, Par.

XXXII,
so, Inf.

4.

Ricoprire, da

coprire, Inf. IX, 10;

Al

particip.

richiu-

XXVI,

142. Purg.

XVI,

40,

XIX, 84; XX, 52; XXVII, XVIII, 144; XXXII, 139.

42. Purg.

ec.

Ricorcarsi,
lat.

lat.

re-collocare ; det-

Rioidere,

recidere: tagliare,

to degli astri: tramontare,

Purg. Vili,

traversare, Inf. VII, 100; XV11I, 17.

133; X,15.

Ricordare

fic'dere.

353

Ricordare; rammentarsi, Inf. XV111.120. Par. XXXIII, 107, e pi


spesso.

XVII, 121; XXI, 4 e 63; XXII, 11:

XXV,

Traslato a cose inanimate


brillare, Purg.
I,

28; XXVII, 103;

XXXI,
:

134.

ridere,

Ricordarsi, rammentarsi come verbo personale io mi rammento, Inf. V, 122; XXVUI, 106; XXIX, 138; XXX. 118. Purg. V, 133; XVII, 1 XXVII, 22; XXXIII, 91. Par. XXVIII, IO XXIX, 72. Come verbo impersonale mi viene in mente, Inf. IX,
;
:
;

20

XI, 82. Par. V,

97; XXIII, 26; XXVIII, 83; XXX, Al particip. rho, 77; XXXI, 134.

Par. VI, 131.

Come

sost.

il

ridere,

Purg.

XXI,

122.
Iat.

Ridire,

re-dicere: ripetere,

98;
121
;

XX,

XXXIII, XXXII1,79.

128. Purg. VI, 148; XXIV, 91. Par. XX, 145;

raccontare, riferire, Inf. I, 10; VI, 113. Purg. V, 103. Par. I, 5; XVII,
116; XVIII, 13;

XXIV, 24; XXXI, 45. Rispondere, Purg. V, 19.

Ricorrere,
re indietro, XXVI, 71.

Iat.

recurrere: corre126.

Inf.

XXXIV,
il
;

Par.

dolore,

Prendere

suo ricorso,

Ridolcre, dal Iat. dolere: riprovar Inf. XXVI, 19. Ridlere, dal Iat. oltre esalar
:

Par. XXII, 2

XXXll, 106

XXXIII,

odore, Par.

XXX,

125.

14.

Ricorrersi, nello stesso signif,,

Inf. Vili, 114.

recuperare ; ricolmarsi, ritornare nel pristino stato, Par. VII, 88.


Iat.

Ricovrare,

Ridolfo, di Absborgo, imp. di Allemagna nato nel 1218, morto nel1291 Purg. VII, 94. inoltre mentova,

to, Par. Vili, 72,

come padre
Carlo
II

di Cle-

menza moglie
Ungheria e
re di Napoli.

di Carlo Martello re di

Ricrearsi,sollevarsi, rallegrarsi,
Par.

XXXI,

43.

figlio di

Angioino

Ristabilirsi, riani-

marsi, Purg. VII, 96.

Riducere, forma

latina adottata

Ricreduto,

disingannato, con-

dalla Cr., Par. XXIII, 51,

dove

la

Ni-

vintodi non riescire,Purg.XXIV,112. Ricucire, dal Iat. re-conmere, del

dob. e la maggior parte delle ediz. moderne leggono ridtirlasi per: ridarsela.

quale nel medio evo erasi formato


ctuire: guarire
la,

una piaga, cicatrizzarballare

Ridurre,
gnif.

Iat.

re-ducere.

Nel

si-

XXV, 139. Riddare, propriamente


Purg.
:

proprio: ricondurre, Inf. XV, 54. Par. VI, 56 ; XXVU, 89, dove ri-

certa danza detta

D. significa con tal voce quel movimento circolare dei Dannati del quarto Cerchio

ridda

dure posto in rima per ridurre. Onde volgere, Par. XXII, 21, dove
: :

ridui licenza poetica in

rima o piut-

dell' Inferno,

che

si

spingono davanti

tosto contratto di riduci.

Ridurre,

enormi

pesi, Inf. VII, 24.

Ridente,
dente per

che ride, Par. V, 42;

X,62; XIV,79;XXV11,96.
felicit,

Sorri-

Ridursi condurre, Purg. XVIII, 14. a mente, ricordarsi, Purg. XXIII, 115. In quanto al luogo del Par. XXIII,

Purg. VI, 48.

51, v.

Riducere.
dal Iat. redire: ritorna-

Ridere. Nel signif. proprio, Purg. XVI, 87: XX, 108; XXV, 103. Par. V, 81; IX, 103; XX Vili, 135; XXIX, 116. Come espressione della felicit degli

Ridere,
re, Inf. XIII,

76

XXIV,

12;

XXXIV,

Eletti

sorridere

Purg.

96 Purg. IH, 114; XV, 138; XVII, 63. Par. I, 93 IV, 52; VIII, 18; XXI, Ritornare al pri97; XXXIII, 60.
;

XXVHI,67e76.

Par. V, 126; X,118;

stino stato, Purg. V, 110.

Riedersi,

354
ritornare, Inf.

Riempiere

Rigradarsi.

Rigorosamente si potrebbono derivare queste forme da un inn. redire, il cui pres. indie, sarebbe riedo, come priego da pregare, v. Reodire.
:

XXI,

90. Par.

XX, 106.

133

XXIV,

114.
I,

Rigettare, sprezin

zare, Purg.

72.
signif.

Rifiuto. D. l'usa
abdicazione, Inf.

di:

III, 60.
riflettere, v.

Riflesso, da
tere.

Reflet:

Riempiere,

lat.

re-implere, Inf.

XXXII1,99. Par. VII, 83; IX, 8. Ili 'sei re, forma ammessa senza
necessit invece di Riuscire, v.
ivi.

Rifondare,

lat.

re-fundare

rie-

dificare, rifabbricare, Inf. XIII, 148,

dove rifonddmo, contratto


darono.
la

di rifon-

Rietro,

per

retro, v. ivi, lez. di


Inf. XII, 81
,

Aldo e della Cr.,


Nidob. e tutte
retro.
le

dove

Rifondere,
al

lat.

refundere

riflet-

buone

ediz.

leggono

ter la luce, Par. II, 88,

dove rifonde

Rifare,
una cosa
Purg. IV, 48.

lat.

re-facere: fare che

fondi.

congiunt. posto in rima per: riAl perf. rifuse, Par. XII, 9.

ritorni al

suo primo essere,

Riformarsi,
Purg. XXX1I,13.

rifarsi, riabituarsi,

pristino stato, santo, santificarsi di

Rifarsi Purg. XII, 7.


nuovo,
Purg.

Rifarsi, ritornare al

Rifrangere,
riflettere, Par.

detto della luce:


6.

XXI11, 66.

XIX,

Al particip.
II,

Ritornare, Par.

XX,

5.

rifratto,

Purg.

XV,

22. Par.

93.

Rifarsi sicuro, rassicurarsi, Par. Al particip. rifatto, riXXVI, 29.

Rifugio.

Par. XVII, 70.

pristinato, Par.

XIV,

17.

Restau143.

rato, rianimato, Purg.

XXX11I,

Rifulgere, raggiare, rilucere, Par. IX, 32, dove la Cr. legge refulgere, Par. IX, 62; XXVI, 78 XXVII,
;

Rife,
lat.

in rima, contratto di Rife,


i monti rifi , Purg. per una diramazione di

95.

Rhipli&i:
43,

Riga,
fila, Inf.

dall' ali. riege

XXVI,
monti

V, 47.

per reihe:

la

La

traccia, Purg.

nel Settentrione, in genere.


lat.

VII, 53.

Rifo,
Troiano
di

Rhipeus

o Rhipheus,

Rigagno,
Inf.

da rigare:

il

ruscello,

cui Virgilio (Eneide, n, 426) loda la probit, e che D. pone in Paradiso, Par. XX, 68 e 118.

XIV,

121.
irrigare, annaffiare, Inf.

Rigare,
Ili, 67.

Purg. XVI, 115. Par. Vili, 65;

Rificcare,

dal lat. reggere, Purg.

XII, 104.

XV, 64. RiQede.


rito

Rigido. Nel
Inf.

XX,

105

il

mio

spi-

difficile

duro, signif. fisico da digerirsi, Par. V, 38.


:

non mira ne si ferma che a ci. La Cr. sola e Landino leggono risieda
tutti
i

Detto

una pianta dura, morta, Par. Nel signif. morale: riXIII, 134.
d'
:

de; Aldo, Nidobeato, Vellutello, Daniello seguitati

gido, severo, Inf.


125.

XXX,

70.

preferiscono con ragione la fiede da riferire, o meglio rifedire, v. Ferire.


:

Moderni forma ri-

Rigirare, far il

Rigirarsi,

XXIII, muoversi circolargiro, Purg.

mente, Par. XIX,


s stesso, Purg.

91.

Girare sopra

XXV,
v.

75.

Rifgliare, da figliare partorir nuovo, Purg. XIV, 115. Rifisso, da rifiggere: conftto di nuovo, Par. XXI, 1.
di

Rigstrarc,

Registrare.

Rigiungerc
lat.

Rigiugncrc,
XV,
41.

re-jungere, Inf.

Purg.

X,15.

Rifiutare,

lat.

refulare, Purg. VI,

Rigradarsi, voce

antiquata, dal

Riguardare
lat.

Rimettere.
XII, 121

355
;

cjradus
125.

elevarsi per gradi, Par.


dall' ali.

115; IX, 58;

XIV, 120;
1
;

XXX,

XV,
wahren
guardare, considerare,
;

5;

XIX,

Riguardare,
osservare,
Inf.
Ili,

XV,

18

52; IV, 5; IX, 53; XI, 85; XXV, 67 e 91 XXXI, 136.


; ;

98; XXVI, 39 X, 123 XX Vili, 79


nel

145; XXII, 55. Par. I, 18;


;

XXIV,

6; IX, XXI, 124 XXIII, 127 ; Non rimaXXIX, 52.


li,

ner, Purg. XX111,

54.

Rimanersi,
Inf.

Purg. IV, 54; VI, 59 XII, 35; XXIV, 12;XXV1, 103. Par. I, 47; li, 124; XXIX, 8; XXX1, 44;XXXII, ili, 47
85.

medesimo

signif.,
;

Vili, 38.

Purg.
60.

XXIV,

91

XXV,

38. Par.

XIU,
1
;

Osservare,
36.
lo

Inf.

XXI,

116.

Al particip. rimaso, Purg. VII,

115;

Riguardarsi, esitare, temere

di...

Par.

XV, 5; XIX, 145; XXII, XXVI, 55. Par. I, 18; XXI, 124.

ri-

XXII,

Riguardo,
so sguardo, v.

sguardo, Par. X,
11

Al cong. rimagna per: rimanga, XXXtl,99.

Inf.

133, nel qual signif. trovasi pi spesivi.

Rimaritare,
XXIII,
81.

nel signif. di

XI, 12. Purg.


73.

posto per: limiti, segni visibili, Inf. XXVI, 108.


lat.

Riguardi,

XXVI,

rispetto, Inf. 14. Par. XVII,

conciliare, ricongiungere a Dio, Purg.

Rimaso, v. Rimbalzo
Inf.

Rimanere.
(il), indirettamente,

Rilegare, Inf. XXV, 7. Rilegare,


re, Purg.

religare

legare,

XXIX,

99.
d'

Rimbeccare,
lat. relegare
:

origine incerta,

confina-

XXI,

18. Par. Ili, 30.

Alzare, levare, Par. XIV, 83. Descrivere, ricavare un disegno, Par. XVIII, 85. Importare, valere, Par.

Rilevare,

rialzare, Par. VII, 111.

propriamente: rimandarla palla nel giuoco di tal nome, D. l'usa per: esser direttamente opposto, Purg. X X 1 49. Rimbombare, voce formata per
1
,

onomatopea: risuonare, XVI, 100.

Inf.

VI, 99;

XXX,
119.

122.

Rimbombo,
Rimedio.
la
lat.

il

romore,Inf.XVI,I.

Rilucente,brillante, Purg. XXXI,

Par.

XXVI,
20.

14.

Rimembranza, da
relucere: risplen;

rimembrare,

Rilucere,

memoria, Purg. XII,

dere, Purg. XVIII, 110 Par. XX11,43.

XXVII,

133.

Rimembrare,
ricordarsi,

lat.

rememorare:
ri:

Purg. VI, 145, dove

rim, reim o forse dal greco rhythmus. D. usa qusta


dall' ali.

Rima,

membre
bri
;

posto in rima per

rimem-

XIV, 104; XXVIII, 49;

voce per:

verso,

in

genere,
:

Inf.

99. Par. 111,61.

XXXI r
Inf.

Rimembrarsi,

Purg. XXIV, 50; XXVI, ed anco per versi 99 XXIX, 98 ed anco per il latini, Inf. XIII, 48

XXXII,
;

1.

XVI, 12; XXVIII, 73. personale ti rimembra,

Come imXI, 79.

Inf.

Rimembrare,
za, Par.

sost., la ricordan-

cantodegli uccelli, Purg. XXVI1I,18. Rimanente, ci che rimane di


vita, Inf.

XXX, 26.
ricordarsi, Par.

Rimemorare,
XXIX,
81.
lat.

XXVI,

115.

Rimanere,

restare, Inf. Vili, 34,

Rimettere,
mandare,
Inf.

re-mittere: ri-

92 e 116; XIII, 149-, XV, 77; XVIII, 7: XXII, 33; XXV, 43; XXVIII, 112;

Inf. 1, 110.

XXVII,

71.

Por di nuovo,

Rimettere al taglio

XXIX, 24; XXX,

31

XXXII, 99;
;

della spada, ferir di


Inf.

nuovo con spada,

XXXIV,

25. Purg. Il, 52; IV, 81

VII,

XX Vili, 39.

356

Rimirare
lat.

Rinoardo.
le ediz.

Rimirare^
I,

re-mrari: guarInf.
Il, 53; IV ,44; 30 e 68. Par. Ili,

hanno

richiuso, v.

Richiude-

dar con attenzione, considerare,

re, Purg.

XXXI,

51.
v.

26

XXIII, 86. Purg.

Rincominciare ,
ciare.

Ricomin-

XXIII, 114;
93;

XXVI,

78; VIII, 90; X, 6;XV1II,119; XIX,

Rinfamarc,
la

da fama: ristabilire
infarcire,
Inf.

XXXI,

142.

riputazione, Purg. XIII, 150.

Rimondare,
Rimontare,
lire, lnf.

dal

lat.

mundare

Riufarciare, da
disusata
:

voce
126.

purgare, nettare, Purg. XIII, 107.

riempiere,

XXX,
lat.

da montare: risa;

Rinfiammarsi,
:

dal

infiam-

XIX, 126

XXVI,

15.

mare accendersi di nuovo,


39.

Par.

XVI,

Rimordere,
za,

detto della coscien-

Purg. XIX, 132; XXXIII, 93. AI particip. rimrso, Purg. III, 7.

Rinfrescare, da
lire,

Inf.

XIII, 53.
50.

Rimorto,
volta:

morto per

la

seconda
Purg.

Purg.

XXVII,

fresco

ristabi-

Rinfrescarsi,

Rinnovarsi,
cava-

pallido,
4.

squallido,

Purg. XXIII, 71.

XXIV,
VEBE.

Ringavagnare,
e

forse da
:

Rimosso

Rimoto,
e

v.

Rimola

gno o gavagno detto per

cesta o ca-

nestro in Lombardia e in Romagna,

Rimoverc
prima forma
variano.

Rimuovere,
;

pi antica
,

le ediz.

per modo che il senso sarebbe rimettere nel canestro. Verbo disusato.
:

Allontanare

Inf.

IX

82;

Riprendere,
digrignare
i

Inf.

XXIV,
lat.

12.
:

XIV,
Par.
Inf.

9.
II,

Purg. XVII, 48; XXXII, 15. Al particip. rimosso, 97.

Ringhiare,

ringi

mostrare,

denti, Inf. V, 4.

XIV, 138; XV,


25.

13.

XVII, 127; XX,


rimlo, v.

9.

Par. II, 98; Qualchevolta

sto a mostrare

Remoto.
di origine ignota
:

ringhiare : dispodenti, Purg. XI V, 47. Ringraziare, dal lat. grada, Inf.


i

Ringhioso, da

Rimpalniare,
rimpeciare,
lnf.

Vili, 60. Par. 11,47;

XXI,

Ringraziar
93.

X, 52; XV,

83.

di...

ricusare, Par. Ili,

dal lat. re-in-peclus. rimpetto, di faccia, di contro, Purg. XXIX, 89 e 151.

Rimpetto,

Rimproverare,
perare, Purg.

dal
80.

lat.

impro6

XXVI,
,
il

Rinicr de' Clboli, v. CXlroli. Rinier da Corneto,v.CoRNETO. Rinier Pazzo, v. Pazzo. Rinnovare e Rinovare, Inf. I,
;

Rimprovrio
ora: rimprovero:

voce antiquata,
biasimo, Purg.

XXIV,

144. Par.

XIV,

113.

RinInf.

novarsi, Purg. XXII, 70.

XVI,

135.

Rinnovellarc, da
XXXI1I,4. Purg. XX,
novelle,
lat.

novello,

Rimunerare, v. Remunerare.
Rinascere,
XXIV,
107.

36,

dove

rin-

Rinascersi, Purg. 1,135.


d' origine incerta
:

renosa,

Inf.

XX,

posto in rima per: rinovelli; Rinnovel89; XXXIII, 144.

Rincalzare,

Sostenerinforzare, Purg. IX, 72. re, appoggiare, Par. XXI, 130.

larsi, cangiarsi, Par.

XXVI,

128.

Rinoardo.
parente
di

Par. XVIII, 46. Perlo fa

sona poco nota. Pietro di Dante

Rincalzo,
97.

l'appoggio, Inf.
lez.

XXIX,

Guglielmo d' Orangia, v. Guiglielmo; e veramente la tradizione lo dice fratello della moglie
di

Rinchiuso
Inf.

di

Lombardi,
e
tutte

XXVlll^l.dove

la Cr.

Guglielmo, ambidue nati pagani.

Rinselvarsi
L'

Riporre.

357

Antico

si

contenta di dire che fu

Riparare,
Par. VII, 104.

contro

un eroe che con Guglielmo combatt Saraceni, onde apparterrebbe


i

f/pararsi, difendersi,
riparare, tutto ci che
Inf.

ristabilire, restituire,

Par. XXIII, 36.

al x sec.

Riparo, da
dal lat. stiva: l'af-

Rinselvarsi,
fittirsi

serve a proteggere, a difendere,

d'una selva, Purg. XIV, 66.


forse dall' ali. stoprassettare , Inf.

XXXI,

57. Purg. Vili, 97.


:

- Siccome
,

Rinfopparc,
fen,

raccomodare
15.

C03 rifugiarsi ripararsi significa cercare un rifugio, un ricovero; onde

XXI,
li

intoppo,

d'origine ignota, se
dall' ali. stopfen, tap-

riparo significa il luogo in cui una cosa si trova: l' abitazione, Par. XXII,
150.

pur non deriva

pare: l'ostacolo, Inf. XXXUI.95. Di rimoppo, per modo di opposizione,


Inf.

Ripassarsi, da
passare, ritornare,

passare; per:
XII, 139.

ri-

Inf.

XXII, 112.
da

Ripensare,

riflettere

sopra una
ri-

Rinverdire o Rinverdarc,

cosa, Inf. X, 122. Par. VII, 146.

verde, Purg. X Vili, 105. Sembra pi naturale di prender che nel signif. di:

Ripeti* ufo, antiquato per:


Purg.

pentito, particip. di ripente're, pentito,

poich, e allora rinverda sarebbe indie, di rinverdare, di

rianimare

invece

in tal

prender chper: acciocch, perch, caso rinverda, sarebbe cong.


lat.

XXXI, 66. Ripercosso, particip. di ripercuotere, Par. XXV, 134. Detto della
luce
:

riflessa, Par. II, 102.

di rinverdire.

Ripetere,
rivus
:

dir

o far di nuovo,

Rio,
III,

il

ruscello, Inf.
89.

Purg. VI, 3;

XX,

103.

124; XII, 121

XI V,
141
;

Purg.
66.

XXVIII, 25; XXIX,


Par. IV, 115. Rio, dal
lat.
I,

XXX,

Ripiagnere, da piagnere. Lez. della Nidob. e di pi mss. mentre la Cr. e la maggior parte delle ediz.
leggono
se

reus, v.

Reo, add.,
107;

ne piagne, Purg. XII, 19.


plenus
,

malvagio,

Inf.

XIV,
96,
i

La gente ria, Di cattiva Detto un qualit, Par. XXII, 78. tormento: crudele, Inf. IX, 111.
Giuda Iscariote.
I,

114.

97. Purg. XIII, ria, Inf.

L'anima

XIX,

Ripieno, dal lat. XIX, 54; XXX, 131. pieno.

Par.

In signif. as-

soluto e neutro, Purg. XIV, 94, tutto

Dannati, Purg.

64.

d'

Ripigliare, da
98.

Riprendere

pigliare,

Inf.

VI,
ri-

il

suo cammino,

Irii,

Dannati,
sost.,
7.
il

Inf.

XXII,

64.

Rio,

peccato,

Inf.

IV, 40.

mettersi in via, Purg. XX, 142. Ripingere o Ripignere, da pignere: rispingere, scacciare, Inf. 1, 60. Al particip. ripinto, Par. IV, 85.

Purg. VII,

sponda, Inf. VII, 17 e 128; XI, 1; XII, 55; XVI, 103;


la riva, la

Ripa,
18;

Rimandare, Purg. XX,

69.

XXI,
le

32. Purg.

XXII, 116; XXIV, 80; XXXI, V, 128 XX VII 1,27. - Cos roccie che fanno ricinto a Male;

Ripluere,
pluere, v. ivi.

lez.

della Nidob., la
re-

maggior parte delle ediz. hanno

Vili, 66.

bolge, Inf. XV11I, 8; XXXI, 8. Par. Le roccie che fanno spon-

Ri porgere,
tare, offrire, Inf.

da porgere, presen-

XXXI,

3.

da

ai ripiani

del Purgatorio

sono

si;

milmente dette
X, 23; XII, 106;

ripa, Purg. Ili, 71 XXV, 112.

re-ponere, Purg. XVI, 123, dove Hpogna, posto per : Al partiriponga. Par. XXIV, 68.

Riporre,

lat.

358
cip. riposto,

Riportare

Risparmiare.

messo

in granaio, Par.

Rischio,
ricolo, Par.

d'

XIII, 35.

XXV,

origine incerta: 133.

il

pe-

Riportare
Purg.
I,

riferire

portare

Riscuotersi,
provare un brivido
2
;

dal
di

lat.

quaiere
Inf.

83.
lat.

paura,

Riposare, dal
attivo,
Inf.
1,

pausare. Verbo
la

XXVII,
la

28,

dove

parte delle antiche ediz.

maggior Aldo, Lani

der
Inf.

121 Purg. IX, 34. mossa, Par. VI, 69.


.

IV, Pren-

Risedere,
XXI,
,

dino, Vellutello, Daniello, e fra Moderni Dionigi e Foscolo leggono poi


eh' hei posato,

21.

ricadere, accasciarsi,

Nel luogo

dell' Inf.

XX

05, bisogna leggere rifiede e

non

che sembra preferibile. Verbo neutro troPurg. IV, 95. var riposo, Inf. X, 94. Riposarsi,

risiede.

V. Rifiede.
dal
lat.

Risegarsi,
del
ripiani

secare.

Detto
in

monte del Purgatorio che sorge a


che tagliano o risegano

Inf.

XXVI,, 25.

sato, Inf. IV, 4.

Purg. V, 131.

Al particip. ripo- Tran-

qualche
XIII, 2.

modo

esso

monte

Purg.
:

quillo, quieto, Par.

XV,

130.
fisico e
,

Riposo. Nel rale, Inf. XIV,


Riposto,
v.

signif.

mo135.

Risensare,
perare
1'

dal

lat.

sensus

ricu4,

40;

XXXIV

uso dei sensi, Par. XXVI,


:

Purg. XI, 124. Par. XVI, 149.

dove

risense posto per

risensi.

Riporre.
nuovo, pre66.
di
Inf.

Risentirsi, rammentarsi,
XX1II,49.

Par.

Ripregare, pregar di
gare, istantemente,

XXVI,

Riscrrare,
nuovo,
Inf.

dal lat. sera


48.

chiuder

Ripremere,
Riprendere,
Inf.
I,

lat.

reprimere: re-

XXXII,
Purg.

primere, ritenere, Par. XXII, 25.


29

Riservare.

XXX, 72.
XX,
riti,
5.

prender di nuovo, XXXIII, 77. Purg. IV, 126;

Risguardare.

Inf.

XXVIII,
vere
in

125. Par.

XIV,
Inf.

82.

Risma

dall' ali.

propria-

Rice120.

Sgridare, rimproverare, Purg. XV,


48; XXIV, 45; XXIX, 24; XXXII, Al particip. in rima 121. Par. IV, 7.

iscambio,

XXXIII,

mente un numero determinato di quaderni di carta un drappello, Inf.


:

XXVIII,

39.
il

Riso,
Inf.

ridere,

il

sorriso

come

espressione di amore, di contento, ec.

ripriso, per

ripreso, Purg. IV, 126.

Riprestare, prestar di nuovo, Par. XXXI li, 69. Riprczzo, forma antiquata, ora
ribrezzo, v.
ivi.

V,133. Purg. IV, 122; XXI, 106; XXII, 26 ; XXV11I, 96 e 146; XXXII, 5. Par. VII, 17 IX, 71 X, 103; XIV, 86; XV, 34; XV li, 36; XXIII, 48 e Per tra59 XXX, 26 XXXI, 50.
; ;
; ;

Ripriso,

v.

Riprendere.
dal
lat.

slato detto del cielo, Par.

XXVI!

4.

Riprofondarsi,
68.

profun-

dus: immergersi di nuovo, Par.

XXX,

Riso, particip. di ridere, v. ivi. Risolvere. Purg. XIII, 88. Par.


II,

135; XXVIII, 82.


Inf. Ili,

Riprovare ,
il

confutare

provare

Risonare, rimbombare,

contrario, Par. Ili, 3. Risalire. Par. I, 50;


dai
si fa
lat.

23;XVl,104.Par.XXV,31;XXVI,68.

X, 87;
clarus
:

Risparmiare,
Purg.

dall' ali.

sparen,

XXXI, 11. Rischiarare,


detto del cielo che

chiaro, Par.

legge rispiarmi invece di risparmi che han no la maggior parte delle ediz. anti115,

XXXI,

dove

la Cr.

XIV, 69; XXIII,

18.

che e moderne.

Rispetto

Ritenere.

359

Rispetto,
lazione, Purg. 107.

lat.

respectus: la

corre-

leggere restare, v. ivi.


sare, Inf.

Ristarsi, ces-

XXXII,

14. Par. XIII,

Rispiarniarc, v. Risparmiare. Rispitto, antica forma per: rispetto


Inf.
:

slopfen, o dal lat. stuppa: calafattare, Inf. XXI,


11.

XXV, 38. Ristoppare, dall'ali,

la

deferenza, Purg.
31. Par.
;

XXX,
105
; ;

43.

Ristorare,
rare, Purg.

lat.

restaurare, ripa-

Risplenderc, rilucere, raggiare,


XXVI,
15.
lat.
I,

II,

III,

XVII, 86; XXIII, 84. Compensare, restituire, Purg. XX Vili,


122.

59; V, 7; X, 85

XV,

21

XX,

6;

Ristabilirsi, rinnovarsi, Inf.

XXIX,

Rispondere,

respondere, Inf.
;

XXIX, 64. Ristoro,


34. Par.

il

compenso, Purg. XIV,


o

1,67 e 81; II, 86; VI, 58 e 90 Vili, 36; XV, 30; XVIII, 133; XIX, 89; XXI, 102; XXII, 47; XXIII, 100;

V.31.

Ristrignere
:

Ristringere,

XXVII,

66;

XXIX,13e135;XXXIlI,
;

propriamente stringere, comprimere. Nel signif. proprio, Inf. XXV, 105.


Purg.

52 Purg. I, 52: VI, 69 e 134; Vili, 72; XI, 121 XIV, 23; XV, 29 e 103; XVI, 29; XXII, 26 e 144; XXIII, 57;

XXX,
XXIV,
:

97.

Onde:

Purg.
spirito

braccia, Inf.

Stringer nelle Detto dello XIX, 127.


119.

serrarsi,

XXIV,

109

XXIX,
119.

56

XXXI,
I,

32;XXX11I,

Par.

36 e 129;

IV, 123; V, 138; XIII, 49; XX, 86; XXV, 62; XXXI, 58, e molto pi spesso.
86.

affiggersi ad un oggetto, esserne occupato, Purg. III, 12; XVII, 22 Par. VII, 52 ; XXIII, 89. Repri-

mere

in se, Inf.

IX,

3.

Ristringersi,
XXXIV,
XXIV,
8.

Come

sost.,

l'atto di

ri-

nascondersi dietro,
Purg.

Inf.

spondere,

la risposta,

Par. XXVIII,

Al particip. ristretto, Inf.


Ili,

XIX, 127.
119;
si-

XXV, XXV,

Corrispondere, Inf. XVI, 115; 103 XXX, 54. Par. XII, 21


;

12; XVII, 22;

99;

XXIX, 102; XXX1I,57.


XIX,
;

XXX, 97. Par. VII, 52. Risurgere resuscitare.


,

Nel

Alparticip.m/>os/o,Inf. XIII, 93; XIX,


59. Purg. V, 35;
82.

gnif. proprio, Inf. VII, 56.

46. Par.
I,

da rispondere, Inf. X, 66 e 71 XII, 64 XVI, 77 XXIV, 76; XXVII, 34 e 61; XXIX, 17; XXXII,

Risposta,
;

7.

XIV,

125. Rivivere, Purg. Detto della notte: risalire,

Purg. XXII,

Inf.

XXXIV, 68.

Riprodursi,

Purg.

VII, 121.

92;

XXXIII,
19;

107.

Purg.
106.

XIII, 97;

Ritegno,

da ritenere: l'ostacolo,
stendere, Inf.

XXVI,

XXX,
lat.

Par.
51.

VI, 29;

la resistenza, Inf. IX, 90.

XXI, 53; XXII, 35; XXV,

Ritendere,
conte57.

XXV,
XIV,
;

Rissa,
sa, Inf.

rixa:

la lite, la

XX1II,5.
adirarsi

Ritenere,
con alcuno, ve132.

lat. relinere, Inf.

Rissarsi,

nire a contesa, Inf.

XXX,

75; XXVI, 123, dove la Nidob. legge senza necessit tenuti. Purg. V, 123

Ristare,
Inf. XII,

58

restare: fermarsi, XVI, 19; XXI, 4; XXIII,


lat.

82;

Purg. 111,91 ; IV, 45; X, 20; XVIII, 116 XXIII, 18: XXXIII, 15. ResiRestare, Inf. XX, 86.

XX VII, 23.

X, 93 XVIII, 72; XXIV, 56. Par. Ili, 7. Conservare, tenere, Inf. XVIII, Ritener nella memoria, Purg. 85.

XVIII, 129. Par. V, 42.


restare, Inf.

XXV,

127.

Ritenersi,

Rimanere,
;

stere, ricusare

di... Inf. II,

121.

Ces-

non discostarsi, Par. VI, 5

XXI,

43.

sare, Par.

XXVUI,

88,

dove meglio

Esser ritenuto, Par. XXXII, 84.

3G0

Ritirare
Inf.

Riviera.

Ritirare.

XXV,

131.
,

Riudire, udir di nuovo,


Par.
30.

Par. Vili,

Kitondo
XIV,
2.

lat.

rolundus

Riuscire,

dal lat. re-exire: giun-

Ritorcere, dal lat. torquere, Par. XXIX, 127. - Attirare, Par. X,26. Ritornare ad una cosa, Par. Ili, 22.
Ritorcersi, rivolgersi, ritornare addietro, Par.

gere, Purg. 11,132.

Riva,
la

altra

forma

di ripa

il

lido,

XXIX, Ritornare.
Inf. I,

97.
Inf.
I,

36.

Rivol-

sponda, Inf. 1,23; III, 71, 86 e 107; VII, 100; XII, 1 XVII, 9 e 19; XX, 72; XXIX, 52; XXX, 18. Purg. II, 40; IV, 138; XI, 49 XIV, 59; XXIV,
;

gere,
33, e

76; VI, 106; Vili, 96;

XV,

78

XXV,

86

XXVII, 7

XXV11I, 4
97.

53; XXII, 132;

XXIV, 105;

e 67;

XXIX, 70; XXXI,


XIX, 70 ;XXI1I,
:

Par.

XXXIV,
91. Par.

Ritor134. Purg. XX, 38. narsi, nel medesimo signif., Inf. Vili,

VIII, 58;

63

XXX, 62. Essere a riva,


54, significa

115;

XXVI,

XXXI, 8. Ritorno. Par. XXI,


Ritorta,

XXV,
37;

Purg. esser giunto alla

XXX,

propria perfezione.

114.
dal lat. torquere: la fune,

Rivedere.
139. Purg. 11,21
Inf.

Inf.
;

XVI, 83; XXXIV,


Par.
II, 4.

XXVI, 95.

il

legame,
:

XIX, 27
lat.

XXXI,

111.

Ritrarre,
mente

retrahere, propria-

ritirare, nel

qual signif. tro-

vasi soltanto nel Purg. XXXII, 133, dove la forma antica e poetica ritragge, posta

Rivelare. Purg. Ili, 143. Par. XXI, 120; XXIX, 133. Rivelazione. Par. XXV, 96. Rivenire, ritornare a... Par. VII,
82:X,70.

Par. XXVII, per: ritrae. 123, secondo la Cr. ed Aldo; la Nidob.


dalla

Riverente,
45. Purg. 1,51.

rispettoso, Inf.
rispetto, Inf.

XV,
XIX,

seguitata
ediz.

moderne,

maggior parte delle Rileggono trarre.

Riverenza,
101.

il

Purg XII,

82. Par. IV, 134.


lat.

ferire, descrivere, raccontare, Inf.

II,

Riverire,
di

dal

revereri: V atto
129.

6; IV, 145; XVI, 60. Purg. V, 32;

XXXII,

64. Par.

XIX,

7.

ossequiare, Purg.

XIX,

Ritrarsi,

Riversare, reversare, della


latinit.
Inf.

bassa

contratto di ritirarsi, radunarsi, Inf.


83. Par.

IH, 106; XXII, 30. Purg. I, 110; l, Ricusar di fareXXI, 104.

Detto dell'acqua: versarsi, Riversarsi, dettodella VII, 101.

pioggia, Inf. VI, 11.

Par. IV,
ritirato,

111. Al
Purg.

particip. ritratto,

Riversato
XXXIII,
93.

rovesciato

Inf.

II, 19.

Ritroso,
retrogrado,
123.

dal lat. retrorsum, add.,


Inf.

Riverso,
Inr.

la

caduta,

la

rovina,
rivol-

Ostinato, scontroso, caparbio,


XXXII,
132.

XX,

39.

Purg.

X,

XII, 45.
,

Rivertere
gere,
Inf.

voce latina
57.

Par.

Avv., a ritroso, a

XXX,

rovescio, capovolto, Par. XVI, 153. Ritrovare, trovare, Par. II, 99

Rivestirsi,
Inf. XIII, 104.

vestirsi

di

XXXIII,
Inf. VI, Inf.

134.

Par. XII, 48.

nuovo,

Trovar

di

97; Vili, 102.

nuovo,

ticip. rivestito,

Purg.

XXX,

Al par15. Par.

Ritrovarsi,

XIV,
voce
il

44.

I,2;XXV1I,45. Ritto, dal lat. rectus, in piedi, Inf. XIX, 52. Purg. XXXIII, 8. v. Qu-

Riviera,

dal lat. rivus.

Questa

significa talora : la riva, talora, fiume. In quest' ultimo signif. usa47.

B1TTA.

ta nell' Inf. XII,

Purg. XIV, 26;

Rivivere

Rodere.

XXVIU,

47. Par.

XXX,

61.

Nei

Roboani,
con
la

luoghi dell' inf. Ili, 78. Purg. XXXI, 82. Par. XVIII, 73, difficile propriare qual signif. prevalga.

figlio di Salomone, che sua tirannia fece ribellare dieci

trib d* Israele. Purg. XII, 46. (Vedi

Libro dei Re,


rufiu-

(m), cap.
46.

12.)

Rivivere. Rivo, nel


scello, Purg.

Inf.

XV, 76.
proprio:
111.
il

Robusto,

vigoroso, forte, Purg.


lat.

signif.

XXXIII,
121. Par.

XXXI,

71

XXXII,
dal

Il

me, Purg. V,
Par. XII, 103.

signif. fig., Par. II, 96.

1,

137.
I

Nel

rupes : una fortezza situata sopra discoscesa roccia,

Rcca,

discepoli,

Purg.

XXXII,
Inf.

148.

Per: roccia,
arnese da

rupe,

XVII, 134.
dall'ali, rocken,

Rivocare, XXX, 135. Par.

richiamare , Purg. XI, 135, dove rivoche


:

Rocca,
filare, Par.

XV,
,

I2i.

posto in rima per rivochi. Rivolare, ritornare volando,

Rocchio
rocca
17.
:

derivato

da roccia e
25;

lo scoglio, Inf.

XX,

XXVI,

Purg. Vili, 108.

Rivolgere,

lat.

revolvere: volge
98.

Roccia,
XVIII,
16;

altra

forma

di rcca, lat.

re in senso contrario, Inf.

XXX,
in

genere, Purg. IX, 35. Rivolgersi, Inf. XV, 15 e 121. - Rivoltarsi, Inf.
VII, 29
;

48. Purg.

XIX,

- Volgere,

XVII, 103;

rupes, Inf. VII, 6; XII, 8, 36 e 44;

XXIII, 44; XXXII,


.

3.

Vili, 117

XII, 139.

- Rivol;

Purg. Ili, 47; X, 52; XII, 97; XIX, 68 XX, 5 ; XXII, 137. Par. VI, 51
;

Rocco. Sembrami
cipalmente
significhi
il

gersi verso alcuno, Inf. V, 1 15 Par. 1,142; V, 86; XXIII, 71.


vertirsi, Par.

VII, 7.

manifesto, prinper rispetto del verbo

XXIV,

106.

-Con-

pasturare, che rocco, Purg.

XXIV,

30,

Al parti-

cip, rivlto, Inf. VIII, 7. Purg. 111,23;

mo

bastone episcopale, e stiridicolo il derivar questa voce


conseil

XVIII, 25; XXXII,


Par. Ili, 115.

Diretto Inf. 7. Distolto, Purg. XIX, 18.


a...

16.

Ritornato,
Vili,

dall' ali. rock, veste, e di dargli

guentemente
cuna veste
gregge,
il

signif.

di

rocchetto;
al-

stantech col pastorale e non con


fiuti

Rivolvere, forma
tica

latina pi anal

che trovasi soltanto


Ili,

Volgere, Par.
Purg.
Ili,

123. 47. Rivolersi,

28.

Volger verso,
II,

presente.

pastore governi il suo e Benvenuto sono del


raucus, Purg. V, 27, e la sola Cr. scgufta

medesimo

parere.
lat.

Distogliere, Inf. Par. Vili ,7.

XX

Roco,
Inf.

XIV,

3,

dove

Ritornare alle cose dette,

Inf.

XI, 94.

Roba,
XXIV,

dall'ali,
si
il

raub,

bottino:

da Foscolo legge roco, mentre la Nidob. con moltissimi ms. legge fioco,
v. ivi.

Tuttoci di cui

Ci

7, roba,

ha bisogno, Inf. cibo del bestiame.


al

che uopo
Par.

vivere, Purg.

Rodano, lat. Rhodanus, fiume di Francia che sbocca nei Mediterraneo,


Inf.

XIII, 61.

IX, 112- Par. VI, 60; Vili, 59.

Robbi.

XIV,

94.

Questa voce

Rdere ,
Inf.

mangiare, rosicchiare,
131.

antiquata pare che sia il pi. di robbio, lat. rubeus : rosso, incandescente e si
riferisce
a'

XXXIII, 8; XXXIV,

nel

medesimo
130.

signif.

rodersi, Inf.
Rodersi, roder

splendori del

verso sev.

XXXII,

Consumare, distrug-

guente.

gere, Par. V, 134.

Roberto Guiscardo,
scardo.

Gui-

s, Purg. VI, 83.


Inf.

Al

XXX1V,131.

particip. rso, Par. V, 134.

Rodopea
Rhodopeius, nato su Rodopea, monti rodopi in Tracia, o nella i Tracia stessa, Par. IX, 100, parlasi di
lat.

Rompere.

damo

Superiore nella provincia del

Casentino, Inf. XXX, 73. A tempi del Poeta conti che Io possedevano da
i

Fillide reina di Tracia tradita da De-

mofoonte. (Vedi Ovidio, Htroid., H.) Roflla, voce antiquata e di origine


ignota. In

quello s'intitolavano. Erano tre fraD. nomina due cio telli dei quali

Guido ed Alessandro,
II

Inf.

XXX,

77.

Romagna

dicesi roffia quel-

terzo detto Aghinolfo da Ben-

la patina di

alle

sudiciume che s'appicca monete. D. l'usa nel Par. XXV111,


caligine,
i

venuto.

Romo.
ce
:

82, per: nebbia,

vapori
di-

Nella Vita Nuova, D. diche chiamavansi cos pellegrini


i

che oscurano

l'aria.

Roggio,
87.

dal lat. rubeus,


Ili, 16.

voce

che andavano a Roma. Nei luoghi del Par. VI, 128 e 135, pare che D. segua
piuttosto la tradizione popolare che
la storia.
le e

susata: rosso, Purg.

Par.

XIV,

Per l'effetto del fuoco: arInf.

Chiama Romeo persona


di

mjtu-

dente,

XI, 73.
dal lat. rodere o forse

peregrina, mentre quasi certo

Rogna,

da

che intende
ministro di

Romeo da Villanuova

rubiginosus, Par. XVII, 129. Inf. I, 71 11,20; XIV, 105;

Raimondo Berengario, e

Roma.
59.

dopo
glie,

XXXI,

Purg. VI, 112; XVI, 106 e

la morte di questi, reggente de' suoi Stati e tutore delle di lui fi-

127; XVIII, 80; XXI, 89; XXIX, 115. Par. VI, 57; IX, 140; XV, 126; XVI,
10;
34.

uomo

di nascita illustre,
Il

morto
inter-

nel 1250.

suo

nome Romeo

XXIV, 63; XXVII, 62; XXXI, Quella Roma onde Cristo Ro


:

pretato erroneamente per: pellegrino, probabilmente 1' origine della


tradizione.

celeste,

mano, Purg. XXXII, 102, il regno de' cieli.

la

Roma

Romito,
,

dal

lat,

eremita. Detto

Romagna,
trionale

dello

parte pi settenStato Ecclesiastico


la

d'un cammino:
quentato,
Purg.
:

solitario,
Ili, 50.

non

fre-

Detto

di

detta nel medio evo

Romania e Ro~

una persona

solitaria, Purg. VI, 72.

mandiola,

Inf.

XXVII, 37; XXXIII,


di

Romoaldo,
sciato

fondatore dell'Ordi-

154. Purg. V, 69;

XV, 44. Romagnuolo, uomo


Inf.

Roma-

ne Camaldolese, nato a Ravenna nel Non ha la952, morto nel 1027.

gna,

XXVII,

28.

Purg. XIV, 99.

II Romano. Purg. XIX, 107. r oman prence, Purg. X, 74, l' imp. Traiano. Come sost., un romano,

veruno

scritto, Par.
lat.

XXII,
Inf.

49.

Romore,
III

rumor,

XIII,

;XXI11,38.

-La fama,
lat.

Purg. XI,

100.

Inf.

XV,

77; XVIII, 28;


10. Purg.

XXVIII,
102. Par.

XXVI, 60; XXII, 145; XXXII,

Rompere,

gnif. prop., Inf. XIII, 117,

rumpere. Nel sidove rom-

XIX,

102.

pino, contratto di rompevano;

XVII,
97.

Romanzo,
primi
libri di tal

detto cos perch i genere furono scritti

2; XIX, 20; XXI, 114;

XXIX,

in lingua

romanza o volgare, Purg.


voce che sembra formata
il

Purg. XVII, 31, dove rompo posto per: rompe o per: ruppe; XXXII,
34. Par. XVII, 66. Interrompere, Purg. XXII, 130. Per est. rompere il sonno, Inf. IV,

XXVI,

118.

113;XXXI1I,
ronzio delle api,

Rombo,
Inf.


1.

per onomatopea:

XVI,

3.

Purg. IX, 33;


la fede, Inf.

XXXII,

78.

Romena, castello situato nel Val-

V, 62; XIII, 74.

Romper Romper

Roncare
il

Rotare.

363

rincalzo, Inf.

le leggi,

Purg.

I,

XXIX, 97. Romper 46. Romper


il

sola Nidob. legge rolta, che in quanto


al

si-

senso torna
Inf.

il

medesimo.

Romper la foga, Purg. XII, 103. Romper la Romper il lume, ruota, Inf. XVI, 86.
Al raggi, ec, Purg. V, 9; VI, 57. particip. rotto, Inf. XXI, 114. Purg. 1, Per: 46; 111, 118; V,9; XIII, 118.
i

lenzio, Par. XIII, 31.

rossi,

XIX,

I pie 81, fanno allusione

alla calzatura rossa dei

papi e nel

medesimo tempo

al

fuoco che consu-

ma
Inf.

lato.

piedi dei Dannati de'quali parCome sost., il color rosso,

X,

86.
il

sconfitto in battaglia, Purg. XIII, 118; XVII, 66, e pi spesso.

Rossore,
78.

color rosso, Inf.

XIV,

Roncare,

lat.

runcare: sbarbar

Rosta,

dall'ali, rosi.

Checch ne

le cattive erbe, Inf.

XX,

47.

Ronchionc,
di rocchio, v. ivi
Inf.
:

forma accrescitiva
lo scoglio,
il

masso,

dicano Daniello e Perazzini, io credo che questa voce propriamente significhi ventaglio; ed usata nell' Inf.
:

XXIV, 28; XXVI, Ilonchioso. pieno XXIV, 62.

44.
di roccie, Inf.

Roncigliare,
Ronciglio,
le

dal

lat.

ranco:
75.

ramo d' albero con le sue foglie che pu servire da ventaIl verbo arrostarsi, Inf. glio. XV, 39, conferma tale interpretazione.
XIII, 117, per
:

prendere col ronciglio,


dal
lat.

Inf.

XXI,

runco. Tutte

Rostro, XX, 9.

il

becco, Par. XIX, 10;

roncgli, e al

leggono nell' Inf. XXI, 71, XXII, 71 runciglio. Il solo Foscolo mostra aver avvertito a tale inconseguenza, ed ha ristabilito ronediz.

la

o Ruota. Nel signif. prop., ruota d'un carro, Inf. XV, 95. Purg. Vili, 87 ; XXIX, 107 e 121 XXXII,
;

Rota

29. Par. XII, 106

ciglio nel

secondo luogo.
lat.

XXXIII,
Inf.
:

144.
47.

Rondinella,
dinula,

hirundo, hirun-

XXIII,

- Ruota di mulino, - La ruota dell'arro42*

XIII, 12

XX,

128

forma poetica per

rondine,

tino, Purg.

XXXI,
Ili,

Per

est.,

il

Purg. IX, 14.

circolo, Inf.

Rorarc,
naffiare,

verbo

tolto dal lat., an-

XVII, 98 e 131.

99; XVI, 21 e 86;


I

cerchi formati

abbeverare, Par. XXIV, 8. Rosa. Nel signif. prop. , Purg.


58. Par.

dagli Eletti, Par. VII, 4; IX, 65; X, Il cerchio che for145, v. Mola.

XXIX, 148; XXXII,


56
la
;

XXX

1
,

rose, Par. XII, 19

Madonna, semblea degli


una rosa, Par.
1;

Gli Eletti sono detti e in particolare Par. XX1I1, 73. L' asEletti

XXII,

mano

pianeti nelle loro orbite; e in genere: il moto circolare dei cieli,


i

Purg. Vili, 18; XI, 136; XIX, 63; XXIV, 88; XXX, 109. Par. 1,64 e 76;
IV, 58; VI, 126; X, 7; XVII, 136;

paragonata ad

XXX,117e124;XXXI,

XXXII,

120.

XXI, 58; XXII, 119; XXVIII, 47. A ruota, danzando in circolo, Par.
107.

Rosato, colore della rosa, Purg. XXX, 23. Rosseggiare, da rosso tendere
:

XIV, 20; XXV,

Rotante,
ruotano, Par.

detto degli astri

che

XXXI,
116.

33.
in cerchio, Inf.

al rosso, Purg.

II,

14.

Rotare, muoversi
,

Rosso,
vili, 74;

lat.

russus-rubeus

Inf.

XVI, 25; XVII,

Par. XII, 3.

XIV, 134; XVII, 62; XIX,


90.

Detto degli astri, Purg. IV, 65.


particip. rotalo, Purg. IX, 28.

AI

33;

XXIV,
122.

Purg.

XXIV, 138;
dove
la

Come

XXIX,

Par. XVII, 66,

verbo attivo

far girare,

Inf.XXX, 11.

364

Roteare
:

Ruggire.

antica e poetica muoversi in cerchio, girare sopra s


stesso,

Roteare, forma
Par. XV11I

Rubecchio,

dal lat. rubeus: ros-

so, ardente, Purg. IV, 64.

41; XIX, 97;


diminutiva
di

Rubesto,
Inf.
fio

lat.

robustus. D. appli-

XXI,
rota.

39.

cando questa voce ad un terremoto,


:

Rotella, forma

Propriamente piccola ruota. Per macchia rotonda, Inf. XVII, 15.

e ad un fiume gonXXXI, 106 per piaggia, Purg. V, 125, mostra


il

darle

signif. di impetuoso.

Rotta, dal lat. rupta: la sconfitta, Inf. XXXI, 16. Purg. XII, 58. Rotto, lat. ruptus, add. Nel signif. prop., infranto, Inf. XI,

Rubicante, nome
uno
Inf.

che D. d ad

dei

Diavoli della quinta bolgia,


40.

XXI, 123; XXII,

2; XII,

Rubicon,
venna
62.

11; XIV, 112; XXIII, 136;


24. Purg. IV, 31.

XX Vili,
spossato

piccolo fiume fra Rae Rimini che era anticamente

Per

est.

dalla stanchezza, Inf. XXII, 132. Detto delle leggi violate, Purg.

I,

conflne alla Gallia Cisalpina, Par. VI,

Destino, Purg. XXX, 142 della luce: interrotta, Purg. III, 88;

46

del

Rubinetto,
Par.

dimin.

di

rubino,

XIX,

4.

Rubino,
XXX, 66. Rubro,
Il lilo

pietra

preziosa,

Par.

V,
to,

9.

Rotto

lussuria,

sfrenato a... Inf. V, 55. Inquanto luogo del Par. XVII, 66, ove la Nidob. legge rotta, v. Rosso.
al

abbandona-

voce latina ruber: rosso.


il

Mar

rubro, Par. VI, 79, Rosso.

lido del

Rotto, Rotto,
d'

particip. di rompere, v. ivi.


sost.,

un'apertura

in

una

roccia, Inf.

La fessura XIX, 44. una roccia, Purg. IX, 74. Rottura, dal lat. ruptum: la felat.

Rude, rozzo, incapace di comprendere, Purg. XXXIII, 102.


Cr. nel

verbo latino, al quale la suo Vocabolario d, n so perch, la forma ruire : cadere, esser

Rucre,

rita, Inf. XIII, 132.

Rovente,
rosso,
Inf.

rubens

ardente,
7.

precipitato, Inf. XX, 33. tarsi, Par. XXX, 82.

Precipi-

IX, 36.
altra

Purg.

XXVI,
di

Ruffiano,
la

forse dall'ali, ravffer,

Rovina,
caduta
d'

forma

mina,

spadaccino?
trici, Inf.

il

procurator

di

mere-

una rupe,

Inf. XII, 32.

Negli

altri luoghi, e

specialmente in rima,
di

trovasi mina, v. ivi.

XI, 60; XVIII, 66. Ruggero, forma antica per: ruggire, Par. XXVII, 144.

Rovinare, altra forma


precipitarsi gi, Inf.
I,

minare,
v.

Rugghiare,
del

lat.

61. Negli altri

rombo che

fa

rugire. Detto una fiamma, Inf.

luoghi trovasi
ivi.

la

forma rumare,
:

XXV1I,58.

Ruggieri,
d'

Rozzo,
Purg.

origine incerta
69.

rustico,

scovo
contro

di
al

degli Ubaldini, arcivePisa che sollev il popolo

XXVI,

dei ponti di Firenze cosi denominato dal podest

Rubacontc, uno

lo fece

morir

conte Ugolino suo rivale e di fame chiuso entro

una

torre, Inf.

XXXI11,
lat.

14, v.

Ugo-

Rubaconte da Mandella che

lo fece

lino.

edificare nel 1257, Purg. XII, 102

Ruggire,
romoie che
difficolt
fa

rugire. Detto del

Rubare,

XXX

rauben, Purg. Nel signif. IH, 58. Par. XI, 7.

dall' ali.

una porta che gira con


i

sopra

suoi cardini, Purg.

morale: trasportare, Purg. XVII,

13.

IX, 136.

Rugiada

Sacralo.

365

Rugiada,
prop., Porg.

dal lat. ros. Nel signif.

I,

47. Per:

le

121 ; XII, 42; XXI, lagrime che bagnano


53.
: ,

le gote, Purg.

XXX,
,

Ruvidamente, duramente, crudelmente, Inf. XXXIII, 92. Ruvido, forse dal lat. rubus e rubidus, rustico, che non liscio o levigato, Purg. IX, 98.

Rugumare
v. ivi, lez.

ruminare per della Nidob. e di pi mss.


di

come anco
v.

Buti,

Purg. XVI, 99,

Unghia.

Buina,
Inf.

la

rovina

XXIV,

24.

d' un edificio, La distruzione, Inf.

Sa

Sa%

v.

Sapere.
1
,

Sabaoth.
zav che ha
eserciti

Par. VII,
pi.

dall'

ebreo

XI, 36.

Purg. XII, 55; XVII, 39;


Vili, 108.
Inf.

XXIV,
duta
137.
d'

81. Par.

La

ca-

zevath (Deus Sabaoth, deus exerciluum), il dio degli


il
,

V, 34, gli interpreti sono discordi circa al senso di questa voce io credo che il Poeta
;

Nel luogo dell' Inf.


il

una rupe,

XII, 4

XXIII,

espressione frequente nei

Salmi e

in altri libri del

Vecchio Telat.

stamento.

Sabbione,

da sabbia,

sabu-

luogo per cui entrasi in quel cerchio,dove le roccie che ne formano il ricinto esterno lasciano un adito.

indichi

lum; per: una pianura coperta di sabbia, Inf XIII, 19; XIV, 28 XV,
;

24 e 117; XVII, 24.

Rai naie,
tato, Inf.

XXXII, 138. Rumarsi, precipitarsi,


Purg. V, 123.

XX,

cadere, esser precipi35; XXXIII, 133. Par.

Sabellio,

lat. Sabellius,

eresiarca
la

del in sec. nato in Africa.

Negava

Trinit nel senso adottato dalla Chie-

sa per questo

dogma,
lat.

Par.

XIII, 127.

gg

Rerb. Ruminare. Nel

Ruirc,

v.

signif.

Purg. XVI, 99; XXV11, 76.

prop.,

Sabello, mano ucciso


del

Sabellus, soldato ro-

Nel

quale
ix,

in Libia da un serpente, Lucano narra la morte

signif. fig. volgere e rivolgere una cosa nella mente, Purg. XXVII, 91. In quanto al luogo del Purg. XVI,

(Phars.,
95.

761, segg.)
le

Inf.

XXV,
dai Ro-

Sabine,

donne rapite

99, v.

Unghia.
altra

mani, Par. VI, 40.

Rumore,

forma di romore,
Ronciglio.

Sacchetto,
XVII, 65.

dimin. di sacco,

Inf.

v. ivi, Inf. XIII, 111.

Runciglio,

v.

Sacchetti,

antica e nobil famiglia

Ruota, v. Rota. Ruotare, v. Rotare. T Rupe, voce latina usata in


r

di Firenze, Par.

XVI,
78.

104.

Sacco.
poesia,
sacca, Par.
Inf.

Inf.

VI, 50.

Al

Par. XIII, 3. !%

XXII, XXVIII, 26.


XI,
5.

Un intestino,

pi. le

Ruscelletto, dimin.

di ruscello,

Sacerdozio,
stica, Par.

la dignit ecclesia-

Inf.

XXX,

64;

XXXIV,
d'

130.

Ruscello,
VII, 107;

origine incerta, Inf.


2.

XIV, 79; XV,

Purg.
VI,

XXII, 150.

Nel Sacrato. Purg. IX, 130. luogo del Purg. XX, 60, le sacrate ossa, -le opinioni sono discordi; alcuni

Rusticucci (Jacopo).
80
;

Inf.

prendono

XVI,

44.

Benvenuto

lo dice

uomo

prio, altri vi

di bassa estrazione, ma molto ricco, generoso e di gran prudenza.

voce nel suo signif. proveggono una ironia amara e danno alla voce lo stesso signif.
la

d esecrando,

che ha

la

voce latina sa-

366
cer. Io

Sacrifcio

Salire.

inclino per la

prima spiega-

Sagrestia,
sacranum
del
138.

dal lat. sacristia. per


Inf.

zione.

medio evo,

XXIV,

Sacrifcio. Purg. XI, 11. Par. La preghiera, Par. XIV, Vili, 5.

92.

Sagriflcio,
fcio,

Il

voto, Par. V, 44.


lat. sacer, Inf.

altra forma di sacriche trovasi in alcune ediz., Purg.

Sacro,

XXVII,
;

91.

XI, 11.

Purg. IX, 134; XIX, 38; XXXI, 1. Par. Ili, 114; VI, 7 XXI, 73 XXV,
;

XXXII,

21.

Nel

signif. lat. di

Saladino. Inf. IV, 129, sultano di Egitto e di Siria nato nel 1137, morto nel 1193, celebre per le sue virt e
specialmente per il suo generoso e clemente contegno verso i Crociati. Saldo, dal lat. solidus, opposto ad
aeriforme, Purg. XXI, 136.
della volon t
:

abbominevole, Purg. XXII, 40.

Sacrosanto, forma latina, Purg. XXIX, 37. Par. VI, 32Saetta, lat. sagitta: la freccia,
13; XII, 56. Purg. XXXII, 35. Par. V, 91 XVII, 27 ; XXIX, . Per: raggi saettati dal Sole, Purg.
Inf. Vili,

Detto

IV, 87

ferma, costante, Par. Delle 6amme che XXII, 51


.

cadono dal cielo


dispergono,
Inf.

intiere,

che non

si

11, 56.

XIV,

33.

D'una

Saettare,
una
74. Purg.

lat.

sagittare: tirare

fonte

inesauribile, continua, Purg.

freccia, ferire di freccia, Inf. XII,

XXXI,

63.

XXVIII, 124.

Per

est., col-

Sale.
latino
:

pire della folgore, Inf. XIV, 59. Lanciare, Inf. XVI, 16. Par. XVII, 57. Detto del Sole che saetta la luce,

il

Par. XVII, 58. mare, Par. II, 13.


Inf.

Come

in

Salire, ascendere,

1,77 e 121;

Purg.
Inf.

II, 55.

XXIX, 43.

Colpire, in genere, Con metafora ardita


saettare: la creazione

D. indica per

Purg. 1, 6; III, 54; IV, 22, 31, 53, 87 e 136; V, 111; VII, 51 X, 7 ; XII, 93; XIII, 3; XV, 18 e
;

XVHI,70;XX1V, XXXIV, 80 e 136.

55; XXVI, 6 e 39;

degli esseri, Par. 1,119; Vili, 103.

30; XVIII,

29;

XXX,

29 e 127;

Salir,
Anania che

lat.

fu

Sapphira, moglie di punita da san Pietro,

XXXI1I,145. Par. XI, 72; XX, 26; SaXXI, 9; XXII, 73; XXV, 128.
lire a cavallo, Inf.

per averlo voluto ingannare, riserbandosi, d'accordo con suo marito,

XVII, 79.

Detto

una parte dei loro beni che, venduta, doveva esser posta nella comunit
dei Cristiani, Purg. Act. Apostol., v.)

delle stelle che salgono, Inf. VII, 98. Della notte, Purg. Purg. Vili, 93.

IX, 7.

XX,

112.

(Vedi

D'un monte che s'inalza, - D'una scala, Purg. IV, 86; X, 23.

Saggio,
liquia, esiste,

lat.

eacagivm
67.

mento, Purg. XXVII,

lo speri-

AI pres. del con* Purg. XVII, 76. giunt. saglia per: salga, Inf. XXIV,

Per: re-

memoria di cosa che pi non Purg. XVI, 133.


dal
lat.

XV, 30. All'imperf., la Cr. legge spesso salavamo per salivamo idiotismo fiorentino che do55. Purg.
: ,

Saggio,
V,
30.

sapere, sapiens,

vrebbe essere sbandito da tutte


ediz.

Purg. IV, 39; XIII, 75.

Come sost.,
altra

- Dotto,

Purg.
I,

le

Al perf. saline, per: sali,


26.

il

savio, Inf.

Purg. IV, 22.


Par.

89; X, 128. Purg. XXVII, 69. Par.

XX,

XIV,

99.

salirono,

Sagrato,

forma

di sacrato,

Par. XXIII, 62.

per: sal, sarria per

Salissi, per si sal, Salir, contratto di Par. XXV, 128. Salse, Par. XI, 72. Al condizion.
:
:

salirla, contratto di sali-

Salire
rebbe, Purg. VII, 51.

Salvatico.
la

367

Salendo, Purg.

spiegazione sembra molto proba-

XIII, 3,

usato alla maniera degli

bile.

Antichi per: mentre vien salito. Salire, sost., l' atto dell' ascendere, Purg. 11,66;

Salsi,

v.

Sapere.

XXV,

Par.

1,

137

X,
il

31.

salivi,

per:

anco al pi. luogo dove si sale,


si

Ed

1;

XXVI1.75.

Saltare. Inf. XXII, 123. Purg. XV, 17. Passare un fiume, Par. Vl r
62.

Trapassar sotto silenzio, Par.


24.
,

Purg. XIX, 78.

XX1II,62; XXIV, 25. Saltellare. Inf. XII,

Salita,
si

il

luogo ove
1,

sale, o

dove

Salterello (Lapo)
quale
mi,
i

giurecondi

pu

30.

elevazione, Par. IV, 39. Salitore, colui che sale, Purg.


:

salire, Purg.

108; VI, 68; X,

sulto fiorentino coetaneo

D. del

Per
9.

comentatori dicono che fosse

maledico, prodigo, di cattivi costudi studiata

XXV,

eleganza nella zazzeD.

Salma,

forma antica e
lat.

poetica

ra, per

modo che
in

ne

fa

contrappo128.

sagma e dall'ali. saum, Par. XXXII, 114, ove questa voce sigifica il corpo umano.
Salto,
v.

per: soma, dal

sto a Cincinnato, Par.

XV,

Salto,

signif.

del lat. saltus:

Sapere.
lat.

pascolo nei monti e nelle selve, Par. Al pi. salti, per il ballo, XI, 126.

Salmista,

psalmista,

il

re

Davide, Purg. X, 65.

Salmo,
XXVIII,
parole,
2.
Inf.

lat.

psalmus, Purg.
136.

80. Par.

XXIV, XXXI, 69.

Per:

Il,

48

XVlll, 135, dove fatto allusione alla danza della figlia di Erode che cost la vita al Battista.
Par.

Salutare, come
salutare,
106.
il

sost., l'atto del

Salmodiaci canto,Purg.XXXIlI,
Salsa
,

Salute,

saluto, Purg. Vili, 55. nel signif. politico, Inf. I,


signif. religioso:
la

Nel

bea-

dal

lat.

sai,

salsus,

Inf.

titudine

XVIII, 51. La maggior parte degli antichi comentatori, l'Antico, Guiniforte,

XXX,
63
;

celeste, Purg. XVII, 106; 51 e 137. -Par. Vili, 102; XII,


;

XIV, 84

XXII, 124

XXVU1,

67;

Landino, Vellutello, Daniello non danno alcuna spiegazione, il che d luogo a supporre che abbiano preso questa voce nel suo signif. ordinario di salsa, condimento, e per ironia: pena, tormento,

XXXI,80;XXXI1,
11

77; XXXIII, 27.


53.

saluto, Par.

XXX,

Salutevole, che serve


re, Inf. IV, 98.

a saluta-

Salvamento,
vezza, Par. V, 78.

d^salvare

la sal-

come intendono
11

pure Venturi, Volpi e Lombardi.


in

Salvami (Provengano),
capo del governo
di

era

cavalier Strocchi fu primo a riporre

campo

l'

interpretazione di Benve-

nuto e dell Anonimo erroneamente creduto il Boccaccio, quali dicono


i

Siena quando i Fiorentini furono sconfitti a Montaperto; alcuni anni dopo fu vinto e

che Salse era

il

nome

di certa valle

ucciso in una battaglia contro i Fiorentini. Nel Parg. XI, 121, D. l'allega

angusta, sterile e deserta che circa


quindici miglia distante da Bologna, ove* gittavansi i corpi de' suicidi, dei
malfattori e di quelli che morivano in odio della Chiesa. Siccome in questo luogo D. parla ad

come esempio
in

di

grande fama spenta

breve tempo.

Salvare.

Inf.

XV,

3.

Nel

si-

gnif. religioso, Inf. IV, 63.

Salvatico,
Purg.

lat.

un Bolognese,

XXVI,

69.

silvaticus: rozzo,

Ombre

salvatiche,

368
le

Salvazione

Sanlerno.

ombre d'una Selva, Purgatorio,


la salute nel signif.

XXIX, 5. Salvazione,
religioso, Inf.
II,

38; XII, 47; XIII, 31 e 138; XVII, 62; XXIV, 84; XXV, 27. Purg. V, 74; 37 IX, 102; XII, 57; XXI, 84;

XXW

30.

e 45; noi
ti

XXVIII, 2 e 105;
91
;

XXX, 47.

Par.

salutiamo, o regina. Prime parole d'un inno in onore della Madonna che si canta or-

Salve regina,

IX, 56: XI, 33; XXVII, 26, 45 e 58;

XXIX,
rio.

gue, Inf.

dinariamente a compieta, Purg. VII,


82.

XXXI, 3. - Uom di sanXXIV, 129, uomo sanguinaest., la

Per

glia, la nascita, Inf. VII,

prosapia, la fami80 XXIX,


;

Salvo. Ini. XXI, 125.Purg.XXVII,


23.

20;

XXX,
91
1.
;

2.

Purg. VI, 101

XI, 61

Salvo che,
105. Purg.

eccettuato,

Inf.

IX,

XIV, XVI,

XIX, 102; XX,

62. Par.

117; XIV, 110; XXIII, 136;


spesso.

XXXI,

Sanguigno, come

sost. per: co-

XVI, 89; XXIX, 104, e pi


la cui

lor sanguigno, o sangue, Inf. V, 90. Sanguinare, lordar di sangue,

Sanimaritana,
vanni
(iv, 7),

conversa-

Purg. V,99.

zione con G. C. narrata da san Gio-

Sanguinente, forma antica


sanguinoso,
Inf.

per:

Purg. XXI, 3.

XIII, 132.
Inf.

Sampogna,
il

d'origine incerta:
24.

Sanguinoso.
XXX1V,54.

XX VII,

44;

strumento musicale, Par. XX,

Purg. XIV, 64.

Samuello, profeta, Par. IV, 29. San, accorciamento di santo che


si pone avanti ai nomi propri che cominciano con consonante semplice, come san Giovanni, san Pietro, ec.

Sanleo
dell' antico

San Leo, piccola citt

ducato d'Urbino propinqua a San Marino e situata sul dosso dello scosceso Montefeltro, Purg. IV,
25.

Vedi questi nomi.


zahn, Inf. XXXIII, 35. Lez. della Nidob. e di Lombardi,
e che appoggiata sull' etimologia certa di essa voce e sulla forma sanna (v.
ivi), mi sembra da preferire alla lez. scane della Cr. e di tutte le ediz. che

Sanna,
dall' ali.

che scrivesi anco Zanna,

Sana,

dall' ali.

i denti di presa del cane e del cinghiale, Inf. vi, 23; XXII, 56. sinonimo o piuttosto un'altra forma di sana e scana, v. ivi.

Zahn,

Sannclla(della),nome d'un'antica e nobil famiglia di Firenze, Par.

ho consultate, e che dal rimanente non trovasi in altro luogo. Sane, sono
i

XVI,

92.

Sannuto,
XXI,
48.

armato

di sanne, Inf.

denti di presa di certi animali, spe-

122.
signif. fisico,

cialmente de' cani.

Sanare.Inf. XI,

Sanatorc, Purg. XXV, 30. Sancse, di Siena, Inf. XXIX, 122. Come sost. Sanese, il tenitorio di
Siena, Inf.

Purg. VII, 95. colui che guarisce,


.

91

Dei vasi, non sano, fesso, Detto dello spirito, XXI,


9.

Sano. Nel

Par. IV,
Inf.
Inf.

IX, 61. Purg. VI, 36; XXVII, 140. Par. XXXI, 39 e 89; XXXIII, 35.

Santaflore,

castello situato nelle

XXIX,

134. Purg. XI, 65

maremme
VI, 111.

sanesi, del quale


il

una

fa-

XIII, 106. In questi la Cr. legge Senese.

due ultimi luoghi

miglia di conti portava

nome,

Pfirg.

San Giovanni, v. Giovanni.


Sangue.
Inf. Ili,

Santerno,
IX,
Stati

piccolo fiume

degli
nel-

67

VI, 65

Ecclesiastici che

sbocca

Santissimo
l'

Sapienza.
111,

369
84 e

Adriatico

passa da Imola che per-

137. Purg. 1,73; li, 23 e 59;

ci detta la citt di Santerno, Inf.

XXVII, 49. Santissimo,superlativodi


Purg.

santo,

93; IV, 85; XI, 65 e 66; XII, 128; XIV, 127; XVI, 47 e 88; XVII, 93; XVIII, 56; XX, 117 e 146; XXI, 79;

XXX, 142. Santo, e precedendo

nomi pro;

XXII, 98; XXIII, 36; 39 e 90. Par. II, 126


XIII, 126;

XXX,
;

75;
;

XXXI,
V, 13
;

III,

108

pri

che cominciano con consonante semplice, San, add., Inf. I, 134 II,

XXV,
106.

72;

XXIX,

32 e 74; XXVIII,

nel

medesimo

23; IX, 105;

XV,

76; XVIII, 32;

XXI,

signif.

sapersi,

Purg. V, 93 e 135;

48. Purg. 1,8 e 37; VI, 27;

IX, 109 :X, 56; XII, 115;


11

XX,

VII, 34; 24 e

142; XXII, 82; XXIII, 66; XXVII,


;

90. Par. HI, 108; XIX, 39. Esser capace di... Inf. VI, 41 Vili, 92; XII, 24; XV, 90; XXI, 129;
;

XXXI,

XXVIII, 118; XXXI,

133;

XXXII,
l,

142; XXXIII, 60. Par. 1,10; 111,24; V, 18 e 137; VII, 141

127;

XXIX, 113. Purg. XXVI, 90. Par. Sapere di... aver 6; XXI1, 45.

I,
il

;IX,7e 125;XI,78;X1V,43;XVIII,25;XX, 15e69;XXI,64;XXII,8e48;XXIV, 112; XXVII, 1 XXIX, 41 XXX, 146; XXXI, 2; XXXII, 3 e 100. - Santo, santo, santo, il Signore, Par. XXVI,
; ;

Le forme sapore, Par. XVII, 58. antiche, poetiche e meno ordinarie


di

questo verbo sono.

Sallo,

per

lo sa, Inf.

XXX,

120. Purg. XI, 66.

Salsi,

per: se lo sa, Purg. V, 135;

XXXI,
72. 39.
Inf.

69,

parole dell' Apocalisse (iv,


sost., Inf.

8).

90. Sape, per sa, Purg. XXVIII, XVIII, 56. Par. XXIII, 45
:

Santo,
Sant*

XXII,

15. Purg.

Sassi, per

XIII, 51. Par.

XVI, 35; XXXI,


Andrea.
la

135.

Purg. XXXI, Superno, contratto di sappiamo,


:

si sa,

Andrea (Jacopo
Roma,
Inf.

da).

Inf. XIII, 133, v.

Santo Pietro,
politana di

chiesa metro-

X, 105. Sapi, contratto di saSapa, conpevi, Purg. XXX, 75. Satratto di sapeva, Purg. Il, 23.

XVIII, 32;

penti o sapn,
tratti di

come

scrive la Cr., conIl,

XXXI, 59, v. Pietro. Sanvittore (Ugo da), teologo da alcuni detto celebre del xu sec.
;

126.

Sapavm, per: sapevamo, premag-

sapevano, Purg.

23

XIII,

scelto dalla Cr. e rigettato dalla

sssone di origine, della famiglia dei conti di Blacchenborgo da altri detto


;

gior parte delle ediz. moderne, Purg. XIV, 127. Sappiendo, per: sapen-

nativo

d' Ipri.

Fu monaco

di

San Vit-

do, Inf.

tore presso Parigi.

negli scritti di

Era molto versato sant' Agostino ed ha


Mor nel 1140;

137, e Purg. III, 93 ; IX, 36; XXIII, 36, dove la Nidob.

XXXII,

lasciate molte opere.


in et di 44 anni, Par.

legge sapendo. Sapfa, nobil donna

il

cui

nome

di

XU,

133.

Santa, forma antica di senza, prescelta dalla Cr. e rigettata dalla maggior parte delle ediz. moderne.
Trovasi una sola volta
in

famiglia ignoto. Alcuni la vogliono de' Salvani; Benvenuto, dei Bigotio; e altri, de' Pigezio. Per odio e invidia

contro

Sanesi

si

rallegr della loro


fu

rima, Purg.
Inf.

sconfitta a Colle

dove Provenzano
1,1 04; III, 6;

XXI,
III,

40, v.

Senza.
conoscere,
;

ucciso, Purg. XIII, 109.


II,

Sapere,

85;

Sapienza. Inf.
10. Par. XI,

XIX,

73; IV, 33 e 131

VI, 83; vii, 3;

X, 105; XV, 103; XIX, 60; XX, 114 e 117; XXII, 63; XXX, 120; XXXII,

XXIII, 37. La Cr. scrive qualchevolta sapienzia, forma


38
;

pi antica.

24

370

Sapore

Sbigottire.
Inf.

Sapore.

XXX, 81.
XII,
1*28.

Purg. XVI, 91 XX, 117; Al pl.,Purg.XXVUI,133.


;

Pare che D. usi questa XI, 93. voce solo come sust., la scienza, Inf.
113
111

Saputo,
Purg. XVI,

particip. di sapere, Purg.


Adii.,

verbale: dotto,

VII, 73 e 85. Purg. XXII, 147. Par. X , poich nei luoghi del Par. V,

8.

Saracino.
XXIII, 103.

Inf.

XXVII,

87. Purg.

XXI, 19; XXV111, 106, dove verbo, le ediz. che differiscono dalla
;

Sardanapalo,
Assiria, proposto

ultimo dei re di
dei

Cr. leggono sapere, v. Savio, dal lat. del


86. Purg. XIII, 109

ivi.

medio evo

sa-

come esempio

pius per sapiens, add.,lnf. 11,36; VIII,

costumi molli e licenziosi, Par.


107.

XV,
Purg.

Sardi.
XVIII, 81.

Inf.

XXVI,
lat.

104.

Come sost., Inf. 63; XXVII, 41. IV, 110; VII, 3; XII, 16; XIII, 47;
XXIV,
106. Purg. XXIII, 8
;

XXI, 76; XXV,

XXXIII,

Sardigna,
Inf.

Sardinia, isola,

15,

dove Stazio

cos appellato, Par.

XXII,

89;

XXIX, 48.

Purg. XXIII,

V,71.

94.

Sarra,
triarca

per: Sara moglie del paPar.

Savio, piccolo fiume che passa vicino a Cesena e sbocca nell' Adriatico, Inf.

Abramo,
pi., la
d'

XXXII,

10.

XXVII,

52.
:

Sarte, questa voce


tanto al

trovasi soli

Savore,
re, Par.

antica forma per

sapo-

sua origine ignota:


Inf.
.

XVII, 117.
grato al palato, Purg.
satiare
;

cordami
140.

una nave,
Inf.

Sartore.

XV, 21
saxum,

Par.

XXVII, 81. XXXII,


XI, 16;

Savoroso,
XXII, 149.

Saziare,
lat.

lat.

nel signif.

Sasso,

Inf.

fisico

pascere a saziet

nel morale:

XVII1,34; XXIII, 134; XXV, 26;

XXX,
III,

11
;

XXXIV,
;

85 e 131. Purg.
52;

57

IV, 104

X, 119; XI,

XIV,

139;
106.

XXVII,

64. Par. XI, 106;

XXI,

contentare, soddisfare, Purg. XIV, 18; XX, 92; XXXI, 129. Par. Ili, 91; X, 50 XX, 75. Saziare, per saziarsi, Purg. XXI, 1. Saziarsi, Par.
;

IV,124;V,120;XXX,74; XXXI, 105.


,

Sassol mascheroni
scheroni.

v.

Ma-

Al particip. sazio, per saziato, Purg. XXX1I1, 138. Par. XXV11I, 48.
:

Satan,

v.

Pape.
di satire, Inf.

Sazio, contento,
tollo, Inf. Vili,

sodisfatto, sa;

Satiro, un autore
Satollo,

56
;

IV, 89. Epiteto dato ad Orazio.


lat. satullus,

55. Purg.
:

XX,

XVIII, 136 XIX, XXIV, 33 XXVI,


; ;

per satur
II,

61

XXVIII, 134.

Par.
d'

XV,

87.

saziato, Purg.

XXIV,

122. Par.

12.

Sbadigliare,
Inf.

origine ignota,

Saturno,
mana
,

identificata col

divinit di origine roChronos dei

Greci Purg. XIX, 3.


tovato, Inf.

inoltre menXXI,
26.
Israeliti,

XXV, 89. Sbandito,


:

dall' ali.

bann, v. Banbarre: aprir

oo

esigliato, escluso, Par. VII, 37.


dall'ali,

XIV,
il

96. Par.

Sbarrare,

Saulc,

primo re degli

gli occhi, Inf. Vili, 66.

Purg. XII, 40.


piccolo fiume che passa vicino a Bologna e sbocca nell' Adria-

Sbarro, l'ostacolo,
42.

Purg.XXXlIl,.
Gott: spaVili,

Savena,

Sbigottire,

dall' ali.
Inf.

tico, Inf.

X Vili,

61.

ventare, intimorire,

122;

Savere,

antica forma di sapere,

XX1V,16;XXVII1,100.

Sbuffare

Scariotto (Giuda).

371

Sbuffare,

d'origine ignota,

Inf.

xvm,

104.

Scalo, antica forma per: scala, - La scala, Purg. XXI. Purg. XV, 36.
29.

Scabbia, lat. scabiei, malattia cutanea, Inf. XXIX, 82. Ptirg. XXI1I,49.
Scacciato, da
esigliato, Inf.

Scaletta,

dimin. di

scoila,

Par.

cacciare
97.

sbandito,

XXVIII,
dal

Scacco,
schac
:

persiano

schah

la

casa d' uno scacchiere, Par.

altra forma di calpitare e calpestare, dal lat. calce pistare, pestar col tallone, Inf. XIV, 34.

XXI, 48. Scalpitare,

XXVI11,93.

Scaltrire, da
da cagione: scusaiere? fare

scaltro, dal lat. cal-

Scagionare,
re, discolpare, Inf.

attento, istruire, Purg.


lat.

XXXII,

69.
,

Scaglia, dall'ali, schale Inf. XXIX, 83. Scaglione, aumentativo di scala;


grado d'una scala, Purg. IX, 94; XII, 115; XXVII, 67. Scala, siccome questa voce siil

XXVI, 3. Scalzarsi,
stir
l'

priamente: nudare
80 e 83.

ex-calceare: propiedi; per: ve-

abito de' Francescani, Par. XI,


frate dell'Ordine
;

Scalzo,

France-

scano, Par. XII, 131

XXI,

128.

gnifica tanto: scala

portatile, che: scala fissa, talvolta diffcile il deci-

Scampo,
di trarsi

dere quale delle due Poeta. Nel primo

sia

intesa dal

la

lat. ex-campus : V atto da un pericolo, la ritirata, fuga, Inf. XXII, 3.

signif. trovasi

Scana,

lez. della Cr.

e adottata

solo nel Par.

XVM,

72,

dove par-

lato della scala che la famiglia di tal

nome
nel

portava nel suo

stemma

dalla maggior parte delle ediz., Inf. XXX1II,35, v. Sana.

XXII, 68, dove parlato della Scala di Giacobbe. In tutti gli


Par.

Scandalo. Inf. XXVI li, 35. Scandere, verbo tolto dal


salire, Par. Vili, 97.

lat.,

altri

luoghi

intendesi

della
Inf.

scala

Scanno,
mente
:

lat.
;

scamnum;
per
:

propria-

fissa e

anco della:

salita,

XVII,
e 119.

il

banco
II,

82;

XXIV, 55; XXXIV, 82


; ; ;

nere, Inf.

seggio, in ge112. Par. IV, 31; VI,

Purg. Ili, 50; XI, 40; XIII, 1; XVII, 65 e 77 XXI, 21 XXII, 18

XXV,

125; XVI, 27; 28 e 29.

XXX,

131

XXXII,

8;

XXVII,

124.

Par. X, 86; XVII,


dalla s privativa
sciogliersi da

60; XXI, 7; XXII, 101.

Scalappiare,
e dall'ali. Klappe
:

Scapigliato, da capegli: con i capegli scompigliati, Inf. XVIII, 130. Scarco, da carco, contratto di carico
;

calappio,
fisico, Inf.

un daun legame, Purg. XXI, 77.


caldare. Nel signif.

sost., la

rovina delle roccie ca-

dute, Inf. XII, 28.


liberato, Purg.

Add.,
71.
:

scaricato,

Scaldare, da

XXVI,

morale, Purg. XXI, 95 e 134. Par. Ili, 1 Seal. IV, 120.


signif.
;

Nel

XIII, 19. Par.

XVII, 110; XXIX, 74. Purg. XXI, 36; XXIV, 102.

Scardo va, pesce, lat. Cyprinus Brama, ora volgarmente scaro, che
ha
lo
le scaglie

larghe, Inf.

XXIX,
il

83.

Scariotto (Giuda),
che trad G.

discepo62.

darsi, Purg.

XXVI11,
scala

44.
: i

Scalea, da
conducono
13. Purg.

gradini che
gradini, in

inoltre indicato col solo nome di


Giuda,

C,

Inf.

XXXIV,

a grandi edifici, Inf.XXVl,

XII, 104.

XX,

Inf. IX, 27; 74; XXI, 84

XXXI,
,

143. Purg.

e indicato
96.

come

genere, Par. XXXII, 21.

anima

ria, Inf.

XIX

372

Scarmiglione
D. d

Scesa.

Scarmiglione, nome che


Inf.

ad uno dei diavoli della quinta bolgia, XXI, 105, sembra formato da
:

L'orlo d'un abisso detto luogo scemo, Inf. XVII, 36, perch il terreno

manca da quella

parte.

Una mon-

scarmigliare, arruffare.

carso,
schaars, in

in frane, chars,

inoland.
;

tagna scema, Purg. VII, 65, perch incavata da una valle. Detto dello

ali.

tharg, avaro
80. Par.

chi d a
3.

spirito:

umiliato, Purg. XII,


di volere, togliere

9.

Insufficiente,
ceda,
za,
lat.

stento, Purg.

XIV,

XVII,

Far scemo

un

desi-

78; XXXIII, 30.

Par. VII, 118; XV, Passi scarsi, passi

derio, Purg.

XXVI,
il

91.
lat.

Scempio,
exemplum:
1'

probabilmente dal
cattivo
Inf.

lenti e brevi, Purg.

X, 13; XX, 16. scheda: una ridicolezPar.

trattamento,

motto da

riso,

XXIX,

115,

uccisione, la strage, Purg. XII, 55.

X, 85.

ove in grazia della consonante che precede questa voce scritta iscede,
v. ivi.

Scempio, dal lat. simplex, add., semplice, opposto a duplice, Purg. Detto delle dita: disgiunXVI, 55.

Scegliere,

lat. seligere, Inf.

XIII,

te,

Purg. XII, 133.

97; XIV, 100. Purg. 1,134; XX Vili, 41, dove la t aggiunta in grazia della

ficie liscia, Inf.

XXV,

Unito, di super126. Detto


:

della

mente: imbecille, stupida, Par.


divisa, che

consonante
102.

che

XXVII,

29

precede

Par.
scelto,

Al particip.

XVII, 62, altri spiegano non si accorda.

Inf. XIII, 97.

Scendere, verbo
Inf. II,
;

tolto
;

dal lat.,

Scellerato o Scolorato, empio, Inf.

XX,
v.

XXX, 38.
"nfAt,

83; VI, 87; XII, 1 XIV, 37; XV, 43; XVII, 82; XX, 10; XXIII,
32;

Scolto,

Scegliere.
dal lat. semi, greco

XXIV, 40; XXXIV,


dove
scendesse, in
; :

109.

Purg.

Scemare,
dei quali nel

Vili, 46,

rima po67. Par.


I,

medio evo formaronsi


21.

sto per

scendessi

XXX,
l'

semus, semare, scematio, ec. diminuire,

Sca Scemarsi, Inf. IV, 148. Purg. XV, 50. - Detto d' un fiume: decrescere, Inf. XII, 128.
lizzare la forza, Par.

menomare, Par. IV,

138;1X,29;XXI1I,94; XXVI, 26
133.

Para-

Come

sost.,

atto del discen-

XXX, 27.

varsi, Purg. VII, 66.

dere, Inf. VII, 6; XI, 10; Par. XVII, 60.

XVII, 98.

Scernere,
guere. Col

lat.

discernere, distin-

Scemato,
79.

diminuito,

Purg.

XXXII,

115. Scernersi, mostrarsi, apparire, Inf. XV, 87. Nei luoghi del Par.

dito, indicare,

Purg.

XXVI,

da scemare, sost., il diLo scemo della 136. luna, la parte della luna non illuminata, Purg. X, 14, dove la Cr. legge

Seemo,

fetto, Par.

XX,

XXVI, 37, 40 e 43, la sola Nidob. legge discerne e scerne, dove la Cr. e tutte
le altre

ediz.

leggono forse meglio


lat. discerpere. I

sterne, v. ivi.

erroneamente stremo.

Scerpere,

voca-

(Scemo,
XIII,
12li.

add.

diminuito,

Par.

XXXI,
145.

lato, Par.

XVI,
di

126.

Purg. Muti-

mancante
XVII,
Purg.

qualche
49.

Imperfetto, cosa Purg.

85. Par. XIII, 76.

non registrano questa voce, ma hanno tutti scerpare ; io credo nondimeno che la forma scerpere sia da preferirsi. Straziare, lacerare. Inf.
bolari

XXX,

Privato,
46.

XIII, 35.

XXIII, 23.

Scarno, Purg.

Tosato, Purg.

XXII

Scesa, da
Il

scendere, Inf. XII,

10.

precipizio, Inf.

XVI, 101.

Scevro

Schivo.
sta che

373
formasi sopra una piaga in

Scevro,

dal

lat.

separare

appar-

tato, allontanato, Par.

XVI,

13.

Scheggia,
frammento
XIII, 43.
di

lat. schidia,

o piutto-

via di guarigione, Inf. XXIX, 75. Schiarare, dal lat. clarare: illu-

sto dall'ali, scheit,

propriamente un

minare,
Par.

Inf.

XXVI, 26
;

legno; per un: ramicello dispiccato da un albero, Inf.

XXI,

91

XXV,

106.

Nel

Brillare, luo-

Purg.

XV1II,71
Nel

XXVI, 87. - Uno scoglio, XXIV, 28; XXVI, 17.

Un

edificio di

legname,
Inf.

go del Par. XXVI, 23, la metafora tolta da uno staccio o filtro che chiarifica il liquore che vi si fa passare.

Schiarirsi,
strarsi, farsi

dal lat. clarere

mo-

Scheggiare,
signif. fig.
si tratta,

spiccare dei pezzi. onde ni scheggia, di cui


di scheggia:

luminoso, Purg.

XXV,

100.

Par. XI, 137.

Schiatta,
125.

dall'ali, schlachten: la

Scheggio, altra forma


lo scoglio, Inf.

XXI, 60 e

famiglia, 109. Par.

prosapia, Inr. XXV11I, XVI, 76 e 115.

la

Scheggione,

forma aumentativa

di scheggia: la roccia, Inf.

XXI,

89.
:

Schiava, voce ali., Purg. XX, 81. Schiavo, add., schiavone. Venti
schiavi, Purg.

Schermare,
difendere, Purg.
tirsi da...

dall'ali,

schirmen

XXX,

87, cio

Venti

XV,

26.

Guaren-

di Grecale.

Purg. VI, 151.


cattiva lez. della

Schicchi (Gianni),

o Giovanni,

Schermidore,

della famiglia dei Cavalcanti di Fi-

Cr., Inf. XXII, 142. V.

Schermidore.
schirm:
il

Schermo,
fugio, Inf. VI,

dall'ali,

ri-

XXI,

60.

20; XIII, 134: XV, 6; La difesa, la resistenza,

renze, celebre per il suo talento di contraffar le persone, Inf. XXX, 32


del qual talento
nell' Inf.

raccontasi una
42.
:

Purg. X, 126.
se dall'
Inf.
ali.

- L' arme, Inf. XXI, 81.


:

prova

XXX,

Schiena,
na dorsale,
la

dall' ali. schiene

la spi-

Schernito, d'origine
scherz
14.

incerta, for-

burlato, giuntato,

colonna vertebrale, Inf. XVIII, 19; XXII, 20 XXXIV, 59.


;

XXIII,

Schiera,
dall' ali.

dall' ali.

schaar:

il

drap-

Scherzare,
Schiacciare,

scherzen:

pello, la moltitudine ordinata, Inf. II,

trastullarsi, fare scherzi, Purg.

XV,

3.

105; 111,120; IV, 101

V, 41 e 85

forse dall'ali. Klatsignif. di sferzare,

schm. D. l'usa nel


Inf.

XI, 39; XII, 59; XIV, 35: XV, 16. Purg. V, 42 ; XXIV, 95 ; XXVI, 34 ;

XVIII, 81. Alcuni mss. leggono scoccia, variante adottata da Costa, dall' Ediz. Fior, e da Foscolo, ma che

XXIX,
XXXI,
d'

65

XXXII, 20
;

XXXIII, 107.
;

Par. XVIII, 75
7.

XXIII, 19

XXV, 14;
Detto Detto

evidentemente stata introdotta da chi non intendeva il signif. di schiacciare.

Schietto,
:

dall' ali. schlicht.


liscia,
1,

una pianta unita,


Purg.

senza no-

di, Inf. XIII, 5.

95.

Schiantare, di
forse
diil

origine incerta,
la

d'

una strada

piana, senza ingombri,

frane, clanche,

cui ori-

Purg. XIII,

8.

gine similmente oscura: rompere, strappare, Inf. IX, 70; XIII, 33, dove schiarite posto in rima per: schianti,

Schifo,

dall'ali, scheu, sost., l'av-

versione, la repugnanza, Inf. XXXI, 122. Add-, che sente avversione

Purg. XXXIII, 58.


frutto, Purg.

Spiccare un

per...

Purg.

XXVI,

45, v.

Schivo.

XX, 45; XXVIII, 120. Schianza, d' origine ignota: cro-

Schiro,
ro, isola del

e pi ordinariamente Sti-

mare Egeo dove Achille

374
per qualche tempo sua madre, Purg. IX, 37.
fu

Schiudersi
celato dalla

Scoccare.

Scintilla. Par. XXVIII, 91. Scintillare. Par. IX, 113; XIV,


112;

Schiudersi^

lat.

dis-cludere, or-

dinariamente dischiudersi, sfuggire da Al partiun chiuso, Inf. XXX, 27.

XX, 35; XXIV, 147. Sciocco, d'origine incerta: stu- Copido, Inf. VII, 70; XXXI, 70.

cip, schiuso, quel lato della via sopra

me

sost., Inf.

XX,

27.

un ripiano del Purgatorio che rimane

Sciogliere,
fune,
Inf.

XXV, 115. Schiuma, dall' ali. schaum, Inf. IX,74;XX1V,51.- Alpi, e al fig,
aperto, Purg.
le

73. Purg. V, 126.

serratura,
si,

Disgroppare una XVI, 109. Aprire una Purg. IX, 108. Scioglier-

lat. solvere, Inf.

IX,

macchie della coscienza

Purg.

XIII, 88.

Schiuso, v. Schiudersi. Schivo, dall' ali. scheu, o

schifo,

v. ivi, che ripugna a fare una cosa, che ricusa, che disdegna, Inf. XII, 3
;

XXII, 123. Purg. VI, Al particip. sciolto, libero, Inf. XIV, 27 XX, 53. Purg. IV, 12; Vili, 111 Xll,75; XIII, 131. Par. IV, 86; Detto X, 79 ; XI, 10 XXVII, 131
liberarsi, Inf.
12.

d'

un cane

lanciato, Inf.

XXI,

44.

XXVI, 74. Purg. 11,72. Sciagurato , lat. exauguratus


sventurato, Inf. XXII, 44.

Detto
:

d' un'

anima: disgiunta dal cor-

po, Purg. 11,89.

Parole sciolte, cio:


XXVIII,

dalla rima, in prosa, Inf.

1.
,

Scialbo, da
tus
:

scialbalo, lat. exalba-

Puttana sciotta, sfacciata, sfreuata


Purg.

pallido, squallido, Purg. XIX, 9. Sciancato, da anca, v. ivi, zop-

po.

Puccio Sciancato, nobile fiorentino, di cui ignorasi il nome, trovato


fra
i

XXXII, 149. Sciorinarsi, forse


all'

dal

lat.

aura
,

esporsi

aria

raffrescarsi

Inf.

XX

1,116.

da D.

ladri, Inf.

XXV,

148.

Soia* quoti ego fui successor


Petri, sappi ch'io
fui

dal lat. supare, sipare, radice di dissipare: maltrattare, pu-

Scipare,

successore di

nire, Inf. VII, 21.

Agghiacciare

il

Pietro. Parole latine che D. fa proferire da papa Adriano V della famiglia

dei Fieschi di Genova, Purg. XIX, 99. Sciaurato, forma contratta di sciagurato: sventurato, misero, Inf.

XXIV, 84. Affricano, vincitore Scipione, di Annibale, Inf. XXXI, 116. Par. VI,
sangue,
Inf.
1'

53

Scipio.

XXVII, 61, dove in rima inoltre indicato


di Africano,

detto
col so-

IH, 64.

prannome
Inf.

Purg.

XXIX,

Scienza.
Par. V, 41.
antica, Inf. 99.

IV, 73; VI, 106. Scienzia, forma pi


123.

117.

Scirocco,

il

vento Meridionale,

XXXIII,

Purg.

XV,

detto dagli arabi el Kebli, incomodo per il calore che reca, Purg. XXVIII,
21.

Schma, lat. simia. Per un uomo che sa destramente imitare alcuna


cosa, Inf.

Scisma,
in

lat.

schisma: la divisione
Inf.

XXIX, 139. Scindere, verbo

materia di religione,

XXVIII,

tolto dal lat.,

35.

Al
dove
96.

separare, allontanare, Purg. XI, 103.


particip. scisso, Purg.
la

Scisso,

v.

Scindere.
cocca, v. ivi. Nelsi-

VI, 123,

Scoccare, da

Nidob. legge axcisso, che non stato ammesso da alcuno. Par. XXI

gnif.prop., scoccare una freccia, Purg. Nel signif. XXXI, 16. Par. 1, 126.

fig.,

scioglier parole, Inf.

XXV,

96.

Scoglio

Scornato.

375

Purg.

XXV,

17.

Mostrarsi, Purg.

VI, 130.

gante che sporge sopra al pozzo nel quale sta. Pi ediz. leggono scoverto,
V. wScOVRIRE.

Scoglio,
XXI,
30;

lat.

scopulus, Inf.

XVI,

135; X Vili, 16 e 69; XIX, 8;

XX, 26;
II,

Scoppiare,
XX, 75. Detto
Purg.

d'origine
d'

ignota:

XXIX, 38. Nel luogo del

XXVI,

17;

XXVII, 134;
Purg.

escire con veemenza, rompersi, Purg.

un arco
40.

122, scoglie, manifestamente preso in signif. ovvio agli Antichi per: scoglia o scorza, la pelle, la buccia,
il

si,

XXXI,
:

19.

- Mostrarsi, Inf.

romperDetto

XVII,

46. Purg.

XXXI,

guscio di certi frutti che toglie il vedere.

e qui vale ci

de' pensieri

nascere,

Inf.

XXIII, 10.

far

Provare impazienza, bramare di una cosa, Purg. XVI, 53.


I'

Scolorare,
cangiar
il

lat.

discolorare: far

Scoprire,
Inf.

opposito di coprire,

colore, Inf. V, 131. Purg.


lat.

XII, 79.

Par.

XVI,

83,

dove

la

XXIII, 50.

Scolparsi,
ficarsi

dis-culpare

puri-

Nidob. legge e discnopre invece di ed iscuopre, che hanno quasi tutte le


ediz.

d un peccato, Purg. XXIV, 84. Scommettere, il contrario di


la

commpiiere. seminare
Inf.

discordia,

XXVII,

136.

Sconcio, v. Conci are. Detto d'una


131

Accorgersi, Purg. XIX, 108. Rivelare, dire, Purg. XXVIII, 135. Scoprirsi, mostrarsi, Inf. XVI, 123.
Al particip. scoperto, Inf. XII, 79. Detto d' una contrada: aperta,

rupe: aspra, discoscesa, Inf. XIX, d'una pena vergognosa, che


:

Purg. IV, 35.

muove

a orrore, Inf.

XXIX,

107

Scorgere, d' origine incerta: vedere, osservare, Inf. I, 9; VI, 22;


Vili, 11; XIV, 88; 46; XXXIII, 56.

delle persone: vili, scellerate, Inf.

XXX,

85

Nel

signif.

morale: imXVIII, 57.


di con-

XXV, 148; XXXI,


Mostrare,
Inf.

mondo, vergognoso,
Par. IX
,

Inf.

Vili, 93.
to, Inf.

Al particip. scrto, vedu88.

53.
l'

XIV,

Detto della lin12.


lez.

Sconfortarsi,

opposito

fortare: essere costernato, scoraggilo, abbattuto, Inf. VIII, 94, lez. della

gua sciolta, spedita, Purg. XIX, Nel luogo dell' Inf. Vili, 93, la
:

della Cr. che gli hai scrta, d


di
:

il

senso
si-

Nidob. e di molti mss. adottata da


Foscolo, mentre la Cr. e le altre ediz.
v. ivi.

mostrare
di

la lez.

della Nidob. che

io preferisco che scrto V hai,

ha
,

il

leggono disconfortarsi,

gnif.

condurre

scortare

far

la

Scongiurare,
re, Purg.

pregare, imploraoscuro, ignobile,

scorta.
far la scorta, dal lat. cohors: condurre, guidare, accompagnare, Purg. XXI, 21. Par. X,

XXI,

116.

Scorgere,

Sconoscente,
Inf. VII,

cors,

53; Vili, 94.


l'

Sconsolato,
lato
:

opposito di consolat.

desolato,

Inf. Vili, 77.

Scontrare,
contrare,
Inf.

dal

contra

in-

Onde: mandare, Purg. XVII, Al particip. scrto, accompagnato o guidato, Purg. XXI, 21, e
37.
18.

XVIII, 41. Scoperchiato, V opposito

Inf.

Vili, 93, secondo la lez.

della

di co-

Nidob.

perchiato, scoperto, Inf.

X,

52.

Scornato
priamente
:

dal

lat.

corna,

proInf.

Scoperto, da
che
si

scoprire. Sost., ci
Inf.

colui

a cui

son rotte le

vede a nudo,

XXXI,
un

89,
gi-

corna; per: sbeffato, insultato,

parlasi della parte del corpo d'

XIX,

60.

376

Scorno

11

Scrittura.

Scorno,
Purg. X, 33.

raffronto, la vergogna,
Inf.

Scorpione.

XVII, 27.

Federigo

nazione, medico e astrologo dell' imp. li. La sua scienza straordi-

segno dello Zodiaco, Purg. XXV, 3, dove la forma Scorpio trovasi nella
rima.

naria gli caus riputazione di stregone, e il suo nome si conservato nella

inoltre indicato, Purg. IX,

5;XV1II,79.

bocca del popolo in Iscozia. Ha scritto un commento sopra Aristotele ed altre opere di Filosofia, Astrologia,
Alchimia, ec,
Inf.

Scorrere,
rere, Inf.

lat.

discurrere, percor-

XX,

116.
di scoprire,

XIX,

68.

Scovrire,
v. ivi
:

altra

forma

Scorso, partici p. di scorrere,\. ivi. Scorta, dal lat. cors, cohors: la guida, Inf. Vili, 129 XII, 100 XXI,
;

2
;

render visibile, Inf. XIX, 133. Nel signif. morale spiegare, dilu:

128. Purg.

I,

riamente D.

OrdinaXVI, 45. chiama cos Virgilio sua


21
;
;

cidare, Purg.

V,

36.

Al particip. scoverto.
:

XXXIII,

102.

Par.

Ili,

Nel
Inf.

signif. fisico

guida, Inf. XII, 54 67 ; XX, 26. Purg.

XIII, 130; XVIII,


1,

XX111,
si

21

IV, 39 e 125;

XV, 116. - Ci che pu vedere, Inf. XX, 5. Purg. IV,


90. Par.

nudo, non coperto,

IX, 86; XVI, 8; XIX, 12; XXIII, 53; Una volXXVII, 18 ; XXXIII, 107.

35.

Nudo, non coperto, Par. XXII,


dall' ali.

60.

ta

Beatrice chiamata scorta, Par.


v.

Scranna,
:

schranne: pro-

XXI, 23. Scorto,

Scorgere.
corlex,

priamente una panca, un seggio, una cattedra. Sedere a scranna, Par.

Scorza,
113.

lat.

Purg.XXXlI,
lat.

XIX,

81,

sedere

in

tribunale, farsi

giudice.
dal

Scoscendere ,
scendere
:

con-de-

Scriba, voce
Par.

latina

Io scrittore,

XXI,

12.

rompere, infrangere, Par. Detto d' una nuvola onde


Purg. XIV, 135.
il

X, 27. Scritta, dal


Scritto,
lat.

lat.

scoppia

la folgore,

scriptum: V iscri;

zione, Inf. Vili, 127

XI, 7.

Scoscendersi, spiccarsi, Inf.

XXIV. 42.
preci-

scriptum, sost. Nel

Scoscio, da
pizio, Inf.

scoscendere:

XVII, 121. Scossa, da scuotere,

dell' Inf. XIX, 54, g' interpreti riferiscono questa parola ad una pro-

luogo

Inf.

XXVII,

fezia procuratasi

da papa Niccol
i

111

63.

Scosso, v. Scuotere. Scostarsi, da costa l'opposito di: accostarsi, Inf. XIV, 139. Par. XIX, 148. Scotcre, v. Scuotere. Scotto, dall' ali. Schosz. Propriamente la quota che ciascun compagno paga del comune desinare; al
:
:

nella quale erangli rivelati suoi successori. !o crederei piuttosto che voglia dire semplicemente, d' essersi

ingannato

in ci

che ha letto

in

Dio,

secondo
a'

il

dono che D. attribuisce

Vedi
II,

Dannati di preveder 1' avvenire. Inf. X, 100. Per iscritto, Purg.

44, par

che

significhi

vedevasi

come per

iscritto,

o impresso sulla
di scrivere, v. ivi.

che si d in compenso d'un errore, Par. XXX, 144.


sign. fgur., ci

sua fronte.

Scritto, particip.

Scotto, lat. Scolus, lo Scozzese, Par. XIX, 122, Roberto Bruce re di


Scozia.

Scrittore,

lat.

scriptor

Par.

XXIX,
si

41.
lat.

Scrittura,
scozzese di

scriptum: ci che
Purg. VI, 34.

Scotto (Michele),

scritto, un' opera,

Scrivere

65.

Se.

377
di cuoio, Inf.

Ordinariamente
simo

per

la

Scrittura

fatta

con istrisce
lat.

XVIII,

Santa, Par. IV, 44; XII, 125; XIX, E al pi. nel mede83; XXVI, 17.
signif., Par. XIII, 128;

Scuro,

obscurus, forma ovvia

XXV,

88.
;

Scrivere, Iat. scribere, Inf. II, 8 XV,88:XXVI,82;XXXlV,23.Purg. XXXI, 99; XXXI1,105; XXX1I1, 55
e 137. Par. V, 85; Vili, 120; XVIII, 130; XIX, 72 e 114; XX, 30. Al

per: oscuro. Nel signif. fisico, Inf. XVI, 130; XXXI, 37; XXXII, 16.-

Oscuro, di poca apparenza, Par. VI, 85 XI, 65. Come avverbio oscu;

ramente,
139.

in

modo

oscuro, Purg. XI,

particip.

scritto,

Purg.

II,

48. Par.

Scusa, da

scusare, Purg.

XXV, 53.
.Scrofa, la troia, Inf. XVII, 64. D. indica la nobil famiglia dei Scrovigni di Padova che portava una troia nel suo stemma.
*

V escusazione, Purg.
Scusare,
143;
lat.

X, 6. XXXIII, 130.

excusare, Inf.

XXV,
pre-

XXIX, 108. Ricusare, cercare


testi,
:

XXX,

140. Par. IV, 75 e 108;

Scudo,

lat.

scutum, arme difensi-

Purg. XV, 130, dove scuse Scusarsi, posto in rima per scusi.

va. Nel signif. prop., 19. Par. XXIX, 114.

Pnrg. XXXII,

Inf.

XXX,

140. Par.
:

XIV,

137,
in

dove
gra-

Per tutto ci
Inf.

{scusare posto per


zia della

scusare

che protegge n nasconde, 116. Purg. XXXII, 159.

XXII, Lo stem:

consonante che precede.

In quanto al luogo del Par.


v.

XIV, 136,

ma, Par. XII,

53.
lat. dis

Escusare.

Scuoiare,

o ex e corium

Sdebitarsi
29.

lat

dis-debitum

scorticare, cavar la pelle, Inf. VI, 18;

adempire ad un obbligo, Purg. XIV,

XXII, 41. Alcuni mss. seguiti da Viviani e Foscolo, leggono ingoia, v. ivi. Scuola, lat. schola: la scuola
principalmente
logia, Purg. 70.
di Filosofia e di

Sdegnare, lat. dis-dignari:


tare, Inf.
Ili,

50. Purg. II, 31.

riget-

Sde-

Teo-

gnarsi

nel
6.

medesimo

signif.

Par.

XXXIII,

85. Par.

XXIX,
33.

La dottrina, Purg. XXI,

XXXIII,

ne

La compagnia o riunione delle persod' una stessa condizione, Inf. IV,

Sdegnoso, che prova disprezzo, Inf. X,41. Indignato, pieno di nobile indignazione, Inf. Vili, 44.

94. Purg.

XXX 11, 79.


:

Sdrucire,

d'

origine incerta

scu-

Scuoprire, v. Scoprire. Scuotere, dal lat. qualio-cutio


tentennare
il

cire, lacerare, Inf.

XXII,

57.

Scuocapo, Inf. X, 88. tere per cacciare da s, Inf. XIV, 42; ScommuoveXVIII, 19. Par. I, 90.

S, pronome reciproco. Non prende questa forma invece di si che alAll' acc, l' acc. e con tutte le prep. tutte le volte che vuoisi esprimere il

re,

agitare,

Inf.

XXIII,

132.
111.

XX Vili,
Purg.

XX, 130. Riscuotersi, agi Riscuotersi, tarsi, Inf. XXXI, 108. rabbrividire, Purg. IX, 40; XXIV,
134.

Spargere, Purg. Scuotersi, tremare,

XXXI,

107.

Purg.

pron. con maggior forza, e allora spesso unito a slesso o medesimo, v. ivi,
Inf.

XI, 43; XII, 14. Purg.


IV, 111
;

I,

66; IH,

91

XIII, 108; XVI, 129;

XX,72; XXVII1,59;XXX,9.
7; 38
li,
;

Par.I,

Al particip. scosso, Inf. X, 88; XVIII, 19. Par. I, 90. Scuriada, dal lat. corium ; sferza

138; IV, 18; VII, 115; XXI, Per : XXIX, 59, e pi spesso.

lui,

Purg. V, 57.

Con

le prep.

s,h\f. XI, 31. Purg. 1,3; IV,

8; VII,

378

Se

Secondo.
cos alludendo alla

77;

26, ec, da

10; Vili, 94; XI, 25; XXI, 89. Par. I, III, 45; VII, 32; Vili, 140 X,
s,

Genesi

(i,

10) la

Terra,

il

continente che emerge dalla

Inf.

Vili, 13. Purg.

superficie del mare, Inf.

XXXIV,
Inf.

113.

Par. IH, 33; VII, 64 e 117; di s, Inf. V, Vili, 101 ; X, 40, ec,

V,

17.

Seccare,
XXII, 51.
139.

divenir secco,
Seccarsi,

Purg.

XXXII,

47; Vili, 51
Vili, 42

XII, 69; XXII, 51. Purg.


I,

VII, 68. Par.


;

33; V, 71; VII, 144;

IX, 75

tro s, Par. II,

EnXIII, 13, ec. 34. In s, Inf. Vili,


;

Secchezza,
tas
: 1

dal lat. siccus, sicci-

aridit

delle fauci, la sete,

Purg.

XXIV,

32.

63

XI, 40

XXX,

44. Purg. VI.. 72.

Par. I, 117; XI, 34. Per s, Inf. HI, 39; XI, 110. Par. II, 44; VII, 37, 92 e
102.

Secchione, forma aumentativa


di secchia, forse dal lat. sitala, Purg.

Sene,v. Si.
94 e 121
;

XVIII, 78, dove


secchia.

la

luna decrescente

paragonata al fondo rotondo

d'una

e precedendo vocale S', congiunzione, lat. si. Nella dizione diret-

Se,

Secco, lat. siccus. Nel signif.


Inf. VII, 128.

ta, Inf. I,
III,

II, 16, 34,


;

43 e 80;

128

IV, 34 e 37

V, 91

XVI,

79;

prop., Purg. IX, 115; XXI, 52.

Per: magro, scarno, Purg. XXIII,

XIX, 34; XXI, 130; XXII,


;

113, ec.

26.

III,

Purg. I, 84 e 91 II, 59, 95, 106, e 127; 38 e 124 IV, 45, 61, 66, 67, 75, 85, 133, ec. Par. I, 90, 94, 136 e 138
; ;

51

Seco, lat. secum con s, Inf. VI X,98; XV, 36; XXIV, 23; XXV,
:
:

II,

52, 62, 67, 73, 79 e 85


;

e 91

XXVII,

19, ec.
II,

IH, 47, 77 Nella dizione


;

105

106; XXVIII, 88. Purg. XI, 69; XXII, XXV, 81 XXXI, 113 ; XXXII,
; ;

22. Par.

indiretta,

Inf.

11

VI, 62 e 84

Vili, 72 e 92; X, 56; XXXIV, 91. Purg. HI, 105; IV, 111; XI, 60; XIII, 113. Par. 1, 73 ; l, 37 IV, 78 V, 13;

XIII, 101, e spesso.

Sp unito a non.
lat. nisi,

Fra V, 84; XXVIII, 81. loro, Inf. XXIII, 87. Secolo. Nel signif. prop. Par. VII, 29; XXI, 80; XXIX, 38. Il tempo, in genere, Purg. XXII, 70 e
,

148.

Il

mondo, Purg. XVI, 135;

Senon, nel signif. del


Inf. Vili, 21
;

ne que,

XXX,
II,

105.

Secolo immortale, Inf.

X, 20
e 47
;

XIX,

114;

37. Par. V,

1 1

X, 35 e 90.

- Nel

XXV,

15,

Mnferno.
(a), seguendo
per
la la cor-

Seconda

signif. del lat. ni,


;

ammenoch, se non,
;

rente dell' acqua, Purg. IV, 93.

Inf. IX, 8 XII, 63 XVII, 117. Purg. XI, 89; XIII, 6 e 127. Par. 1, 137; IV,

Secondamente,
volta,

seconda
Inf.

129; Vili, 135. Se, seguito dal congiuntivo forma spesso delle dizioni deprecative come il lat. sic te

Purg XIII,

2.

Secondare, accompagnare,
XVI,
117. Purg.
;

XVI, 33; XXI, 60;


91. Par.
I,

XXIII, 123

XXIX,

34.

Deusadjuvet (Cos possa tu] Inf. X, 82 e 94 XIII, 85 XIV, 52 XVI, 64


.

Andar

a seconda, Inf.

XXIX,

133.

64.

Seguitare, obbedire, Par.

e 129;

89 e

XXVII, 57; XXIX, 103; XXX, 34; XXXII, 113.


19;

XX,

XXV,

Conseguitare, Par. XXVIII, 111. Seguire il movimento, piegare,

Purg. 11,16; V, 85; VIII, 112 e 127;

Purg. 1,105.

XI, 37; XIII, 88;


61. Par.

XXI,
ivi.

'112;

XXVI,

XXII, 106. Se', da essere, v.

Secondo. Inf. IV, 15; V, 2; X, 119; XI, 41 ; XIII, 17; XIV, 5; XVIII, 39 e 101 XXXIV, 136. Purg. I, 4; V,
;

Secca,

dal lat. siccus. D.

chiama

132; IX, 97; XVII, 98;

XXVI,

133

Secondo

Segno.

379'

XXXIII,
;

140. Par.
;

I,

49

III, 1 19;
.

96 XXV, 37 e 48 XXVI, 141 La morte seconda, Inf. I, 117, una seconda morte desiderata invano dai

XI,

102; XIV, 23. Purg. XXVII, XXXII, 87. Par. XXXII, 42.
vasi
sie'

133; Tro-

Dannati

XXVII, 53. Seggon, per siedono, Par. XXXII,


per
:

siede, Inf.
:

e Par.

XX,

116, dove
le pre-

18.

Sediro, contratto di sedierono,

parlato dell'imp. Traiano che, secon-

Purg.
do,

II, 45.

Seggendo, per:
:

seden-

do

la

leggenda, risuscit per

Inf.

XXII, 102; XXIV,


lat. sedes

47.

ghiere

di papa Gregorio per morire una seconda volta a fine di poter es-

Sedia,
Par.

la

Par. XII. 88

7.

sedia papale,
il

ser posto nel

numero
,

de' Beati.

SiInf.

Sedio,

seggio,

XXXII,
45.

mile, uguale, Par. X, 114; XIII, 47.

Sedurre,
XXII,

lat.

seducere, Par.

V,10;

Secondo
XXIII,

preposizione

81. Purg.

XI, 39;

XII, 23;

XX,
'19;

119. Par. IV, 24;

V, 93; VII,

Segare, da secare, propriamente da sega. Per: solcare 1' acqua, Inf.


VIII, 29.

XXXII, 19,70.
o

- Tagliare, Inf. XXXII, 120.


:

Secondoch
Inf.
1,

Secondo che,
;

Seggio,
no,
la
il

25;

IV, 25; V, 6: XII, 54;


;

soglio, Inf.
Inf.

da sedere, di Dio il trodel papa, 1, 128

XXIX, 63. Purg. X, 137 XVIll, 65 XXIV, 144; XXX, 111. Par. XIV, 3; XXVI, 132; XXIX, 66; XXXI, 23. Secreto o Segreto, add., Inf.
111,21
;

sede,

XXVII,
il

111.

La sede

dei Beati, Par.

XXX, 133. Segnacolo, segno, l'immagine,


una bandiera, Par. XXVII, 50.
lat.

in

Vili, 125.
dell' Inf.

Par.

XXV,

42.

Segnare,
XVII, 65
XII, 18
; ;

signare: imprimere
Inf.

Nel luogo
lez. della

X,

1,

preferisco la

un segno, un carattere,

XIII, 3;

Nidob.

stretto, v. ivi, a

la della Cr.
il

che legge

secreto.

Sost.,
XX,

quel96.

XXVI,
;

108. Purg. Vili, 82;

secreto, Inf. XIII, 61. Purg. Securo, v. Sicuro.

80

XXXIII, 81. Par. 1, 24; XIII, XVI, 24 XVII, 9. Esprimere,

Scd. per
lez.

se precedente a vocale,

poco sicura della Cr., Par. XIX, 78, dove tutte le ediz. moderne leggono
se el

Rappresentare in scoltura, Purg. XII, 18 e 38. Rappresentare, in genere. Par. XVIII, 72. Benedire, facendo il segno della
54.

Par.

XVHI,

se egli.

Croce,
prop., essere
Inf.

Inf.

XX,
lat.

69.

Sedere. Nel
seduto,
Inf.

signif.

Segno,
XXXII,
22;
133.

IV, 132; VI, 38; XI, 65;

IV, 54;

signum. In genere, XVII, 56; XVIll, 91;

XVII, 46; XXI, 88; XXII, 102; XXIV, 47; XXIX, 73; XXXIV, 86. Purg. II, 45: IV, 52: VII, 116. Par. V, 37;
Vili, 9;
136.

Purg. XIII, 146;

XXI,
IV,

XIX, 79; XXVII, 47; XXX,


luogo del Purg. V, 74,
siili'
1'

Nel
la

il

- Nel signif. di cenno, Inf. XXII, 12. La traccia, Inf. XXV, 108. Far segno, accen38; VI, 27; XIV, 101.

XXX,

48;

XXXI IT,

132. Par.

senso che

fondasi
vita o

opinione anima avesse la sua

antica

sede nel sangue


Inf. 11, 24. lat. di jacet,

La macchia, Par.
ticolare
:

nare,

Inf. Vili,

86

IX, 86
li,
il

49.

In

XXII,

19.

par-

Onde:

Par. XII, 96.

Nel signif.
Inf.

risedere,

la lettera,

esser situato,

V, 97

XVIII, 80. L'immagine, Purg. XII, 47 e 63. L'impronta, Purg. XVIII,

carattere, Par.

XIV, 94; XX, 70; XXVII,


52.

52.

Purg.

38.

V, 69; XII, 101. Par. IX, 26 e

92: XII,

Sedersi, per: sedere, Inf. II,

L'immagine d'una bandiera, Specialmente Purg. XXXII, 20. l'Aquila Romana, Par. VI, 32 e 82

380

Sego
101
;

Selvatico.

XIX,
del

XX,

86

8.

detta

il

mondo, Par.
Par.
87.

XX,

segno

La

costella-

zione molto rara, v. Seguitare. Trovasi segalo per: segu. Par. Ili,
124: VI, 2; XXV, 48. Seguette, per: segu, Inf. XXV, 40. Par. IX, 24 e 141 ; XXV, 83. Seguir, accorciato di seguir, contratto di seguirono, Par.

zione,

XXVII,
gillo
,

il

L'impressione, il simarchio che facevasi agli

XIII, 13;

XXII, 110;

schiavi, Inf. XI, 50. Par. XIII, 68. Il segno della Croce, Purg. Il, 49.
Il

XIV,
rono,

81. Seguir, contratto di

miracolo, Par. XVIII, 123.

Lo

scopo, Purg. V, 17; XIV, 33; XXXI, 18. Par. 1, 126; III, 126 V, 91 VII,
;

Par. XI, 102. l'atto del seguire, Par.

- Come

seguisost.,

XXVI, 99;
di seguire,

XXX,

30 e 31.

61; Vili, 105: XI, 120;

XV, 42

e 45;

Seguitare, sinonimo

XXI, 99; XXV, 89; XXVI, 117; XXXI, 27. Sego, lat. secum, in rima per: seco, Purg. XVII, 58.

Purg. 1,10; Vili, 17; XVI, 34; XXIII, 65; XXXIII, 86 e 87. Par. VI, 63;

XXIII, 119.
45.
14.

Proseguire,

Inf.

XXI,

-Continuare,

Inf. Vili, 1;

XXXI,

Segretamente.
Segreto,
v.

Tnf.

Vili, 87.

Secreto.
sequax, add., che

Seguace,

lat.

seguita, Purg. XVIII, 40.

Purg. XX, 22. Par. XXIV, 61. AccaConseguitare, Par. IT, 72. Costruito con dere, Inf. XXV, 41.

Ci che
,

a,

Purg. V, 132.

Purg. XXI che seguita, che accompagna, Inf. V, 99. Purg. XXIV, II settario che 101. segue le opinioni di alcuno, Inf. IX, 128 X, 14
seguita naturalmente
106.

Sei,
50;

lat. sex. Inf.

XXI, 113;
Purg. XII,

XXV,
134;

Sost., quegli

XXXIV,

53.

XXIX, 94. Par. 91 XV, 57.


;

V, 60; IX, 78; XII,


92.
signif. prop.,

XIX,
la

Sella. Purg. VI, 89 e

L' arte detta seguace dell'

Selva,
Inf.

lat. silva.

Nel

Natura perch

imita, Inf. XI, 110.

1,2 e 5; IX, 69; XIII, 107; XIV,


;

Seguente,
7.
'

lat.

sequens, Inf.

XIX,

Par.

II,

115; V, 139; VI, 73.


appresso, di-

Seguentemente,
XX, 25. Seguire, lat. sequi:

XV, 13 XX, 129. Purg. XXVIII, 23; XXXII, 31 e 158. - Per similitudine gran numero di persone radu;

10

poi, Purg.

imitare, Inf.

nate in un luogo, Inf. IV, 66. Firenze detta selva, Purg. XIV, 64.

XVI,
40;

113: VII, 83; XI, 104; XV, 55; 91 ; XXVI, 37 e 120. Purg. II, 84; XI, 47; XIV, 138; XVII, 71; XIX,
I,

Selvaggio,
sto
92.

lat. stivai icus,


I,

V opposelvati-

di coltivato, Inf.

5 e 93; XII,
:

Detto degli animali


Di costumi rozzi,

XXV,
18;
;

98.

Par.

II,

2;

III,

124;

ca,
135.

Inf.

XIII, 8. Purg. VI, 98; XIII,

VI, 2; IX, 141; XI, 102;

XIV, 81;

71.

XIX,
vista
:

XXV, 83
XXI, 30

XXIII, 106; XXIV, 101 ; Detto della XXVI, 129.

Purg. XVI,

Non

si

conosce bene perch

seguitare

delle virt: osservare, Purg. VII, 36. Proseguire, continuare un discorso, Par. IX, 24; XXV,

aggiungere

Par.

D. chiama la fazione de' Bianchi a Firenze la parte selvaggia, Inf. VI, 65, forse perch i Cerchi capi di tal parte

erano venuti di fresco dal contado e

avevano maniere meno

civili de'

loro

48

Come verbo
Inf.

cade,

Purg.

XXV, XXV, 99 segue allo

impersonale acNel luogo del 40.


:

avversari ch'erano nobili antichi.


Selvaggio d' un loco, Purg. straniero a quel luogo.
II,

52, cio:

spirto,

que-

sto verbo costruito con a, costru-

Selvatico, lez. della Nidob., Purg.

Sc7n

Sempre.

381
figlia di

XXVI, 69; XXIX,


quasi tutte
v. ivi.
le

5,

ediz.

dove la Cr. e hanno salvatko,

Semcl,
di

Cadmo
2. Par.

madre
6. lnf.

Bacco,

lnf.

XXX,
dal

XXI,

Sni
v.

Snio,
,

contratto di siamo,
dal
lat.
la

Essere.

Sembiante
:

XXIII, 123. Purg. XVII, 104. - Ci che proviene da un seme: la stirpe,


lnf.

Sementa,

lat.

sementano,

simulans,
faccia, lnf.

XV,

76.

propriamente il volto, XXIII, 146. Par. 1, 101

- e principalXXVI,
XI, 76.
;

Semente,
XXV,
57.

altra

forma

Par. Vili, 140.

Nel

di sementa,

L' origine,

Purg.
il

mente
51
;

al pi., Inf.

IV, 113. Purg.

V aria, l'aspetto, l' apparenza, la rassomiglianza, lnf. VII, 111 XX, 40 XXIII, 60 XXXII, 24;
: ; ;
;

Pi spesso

XXVIII,

44. Par. Ili, 20

Semenza.

signif.

Nel fig., seme, Purg. XXVIII, 119. Purg. XIV, 85. - La ricolta, il grano La stirpe, ricolto, Par. XIII, 35.

prop.,

XXXIV, 18.
XXIX,
109.

Purg. VII, 91

XXI, 111;
65;

origine, Jnf.

Ili,

105

XXVI,
94.
il

118.

75. Par. V, 88;

XX,
93;

135; XXVII, 73;

XXXII,

XXII, XXXIII,
si-

La discendenza,
3.

lnf.

X,

Par. IX,

In

particolare:

figlio,

Par.

Far
lnf.

sembiante, far mostra,

mulare,

IX, 101.

XXIII, 120, ove parlato di G. C.


Gli effetti, Par. II, 120.

Far apparire,
i

Par. IX, 64.

Semicircolo.
da sembiare,
tratti

Par.

XXXII,

26.

Sembianza,
del volto, Purg.
108.

Semita, lat. sexrnillia, Par. XXX,1.

- L'aria, lnf.
108.

XXIV,18. Par.XXXI, IV, 84; XXI, 99.


;

Seminare.
XX1I1, 132;
sparge,
lnf.

Purg. XXII, 77. Par.


110;
chi

XXIV,

XXIX,

92.

Purg. XII, 22. Par. XVIII, 56; XXII, 53 XXVII, 13, 34 e 39 ; XXX, 93
;

Seminatore,
Semirams,
Nino,
lnf.

semina, chi

XXXI,
far

cenno, Par.

Far sembianze, per: XXIV, 56.


lat.

XXVIII, 35. forma lat., per: Semiramide, regina di Assiria moglie


di

Sembiare,
antiquata per
:

simulare, forma
lnf. I,

V, 58.

sembrare,
altra

50

Smo,
sere.

contratto di siamo, v. EsPar.

XVI,
per
:

87. Purg. IX, 105. Par.


,

XX,

76.

Sembiare

forma antica
le ediz.

Sempiternarc,eternizzare,
1,76.

sembrare. Lez. di Aldo e della

Cr., Purg. X, 113. Tutte derne leggono sembran.

molnf.

Sempiterno,

eterno,
124.

Par. XII,

19; XIV, 66; XIX, 58;


,

Sembrare

lat.

simulare

XX Vili, 116; XXX,


terno, per

XXVI, 39;
In sempi96.

XVI, 8; XXXIII, Par. XXVII, 4.

12.

Purg. XIX, 105.

sempre,
de'

lnf.

XXX,

Semplice, lat.
l'

simplex. Detto del-

lat. semen: la semenza, XXVIII, 108; XXIX, 64; XXXIII, 7. Purg. VII, 126; XVI, 114; XXI, 94; XXV11I, 69. Par. Vili, 131 XII, 95

Seme,

lnf.

costumi: innocente, Ili, 84; VII, 130; Non pi che, XVI, 126. Par. V, 83.
ignorante, Purg.
Par.

anima e

XI1I, 66.
lnf.

IH, 104.
12.

Nel signif. Gli


:

XXX11I,

90.

flg.,

l'origine,
lnf.

Semplicetto,
plice:

diminut. di sem-

antenati,

XXV,

Par. VII, 86.


la

che non sa nulla, Purg. XVI, 88.

Ci che

proviene da alcuno XXVI, 60. Ili, 115


,

46.

stirpe, lnf.

Ci che occa-

lat. semper, lnf. I, 30; V, 13; XII, 66; Xlll, 145; XIX, 122; XXIII, 96; XXVI, 126;

Sempre,

111,29;

siona, Purg.

XXXI,

XXV1II,99;

XXX,

67; XXXII, 72.

382

Sen

Sentire.

Purg. 1,45; IV, 81 j'V, 16; XI, 31

Nel

luogo
il

dell' Inf.

XXVIII,

6,

XV,
86
;

3; XVIII, 38;

XIX,
;

81;

XXIV
1,

dubbio se

XXVII, 42; XXX,


;

92. Par.

122

IV, 96

XXVI, XXXI,

XXIII, 88 129; XXViii, 96; XXX, 52


VI, 105; VII, 144

esprimere la una cosa, o se abbia posto seno in rima per: senno, capacit della mente.

Poeta voglia con seno capacit che pu avere

Talvolta per dar maggior forza alla


dizione, trovasi sempre mai, Inf.
58.

12; XXXII, 32, e pi spesso.

Se non, v. Se. Sensato, ci che


diante
i

percepito

me-

XVI,

sensi, Par. IV, 41.


sost.,

Sensibile,
latina
:

ci che giunge
15. Par. X, che pu esser

Sei,

Se ne, v. Si. Sene, lat. senex, forma


XXXI,
59.
filosofo

alla vista, Purg.

un
IV,

54.

Add., materiale,
mediante
49.

XXXII,
i

vecchio, Par.

percepito
Inf.

sensi

Par.

Seneca,
141.

romano,

XX Vili,

Sensibilmente,
Inf. II, 15,

Senese, v. Sanese. Seniore, forma latina


:

tolta dal-

corporalmente, opposto a in visione. Senso, i sensi che ci pongono in


:

l' Apocalisse un vecchio, (iv, 4) Purg. XXIX, 83, dove si figurano i 24 libri dell' Antico Testamento. La

comunicazione con
11
;

le

cose, Inf. XI,

XXVI, 115; XXXI, 26. Purg. X, 59 XVII, 16; XXXII, 3. Par. II, 54 e
;

Cr. ha la cattiva lez. signori.

56.
di

11

significato, Inf. Ili, 12.

Senna,
alla contrada

lat.

Sequana, fiume

Sentenza
sentenlia
:

Sentenzia,

lat.

Francia, Par. VI, 59; XIX, 118. Sennar, nome che la Bibbia d

l'opinione, Inf. VII, 72; IX,

15 ;X, 96; XI, 85. Purg. XVI, 56.


Par. IV, 24.

ove

fu edificata la torre

di Babele, Purg. XII, 36. Se n n e he ri b, re di Assiria uc-

La sentenza, Par. La sentenza del giudice, Inf. VI, 104. Purg. X, 111. La
XXXIII,
66-

ciso da' suoi figliuoli in

un tempio ove

dottrina, Par. VII, 24.

stava in orazione, Purg. XII, 53. (Vedi Liber Regum, n, 19, v. 37.)

Sentiero,
135; XIII,
in
3.

dal

lat.

semita, Inf.

X,

Purg. IV, 94.

-Camino,
Purg. XII,

Senno,
Vili, 7;

dall'ali, simi:

il

giudizio,

genere,

Inf.

XXX,
85.

84.

la ragione, la sapienza, Inf. IV,

102;
23.

72. Par.

XXIX,

XVI, 39 e 120; XV11I, 86;


114. Purg. VI, 137

Sentimento,
re, Inf. Ili, 135
;

la facult di senti-

XXIX

Par. XIII, 95.

XXII,

XXXIII,

101.

lor senno, a lor

piacere, Inf. XXI, 135. no, a mio piacere, Purg.

Sentire,

in genere: provare, per;


; ;

nel

medesimo

signif.

XIX, 88 e a suo senno,

A mio

sen-

Purg. XXVII, 141. Par.


pi., Inf. VII, 81.

XV,

73.

Al

cepire, Inf. IV, 21 XII, 42 XV, 9 XVII, 110; XXII, 57 e 90: XXVIII, 13; XXXI, 133; XXX11I, 103. Purg. XII, 125 XVII, 74 XVIII, 52: 1, 11
; ;
;

XXI,

68;

XXII, 42; XXIV, 149;

Seno,
il

lat.

cuore,

Inf.

22.

Par.
le,

La profondit, Purg. XXV, 121. 79. Il fondo d" una valPurg. VII, 76. L'interno d'un

sinus, per: lo spirito, XVIII, 63. Purg. XXII,

XXVII, 69; XXX, 39. Par. Ili, 38; IV, 36; XI, 46; XV, 82; XV11, 4 e 23; XVIII, 58; XXII, 117; XXVI, 49;
In particolare intenXXXIII, 93. dere, udire, Inf. V, 26; X11I, 22; XVII,
:

XXV,

paese, Purg. VI, 86.

Un certo
;

spa-

zio del cielo, Par. XIII, 7

XXIII, 27.

118 e 122; XXIII, 24; Purg. X, 4 XIII, 25 e 99


;

XXX,
;

133;

XIV, 128

Senza

Sermone.
presso
v.

383
al

XIX, 74; XXIV,


XXV1II,94.

151.

Par.

Sentire, odorare, Purg.


-

X, 82;

poco Martino.
dal
lat.

francese

maitre,

XXIV, 150. Sentire, aver il gusto, Purg. XVI, 91; XXX, 81. - Nel signif.

Sera,

serus, Inf.

XXXIV,
61.
se-

morale: pensare, esser d'una


;

105 e 118. Purg. XV, 4; XXVII, Par. I, 43; XXVII, 138. Prima

opinione, Par. IV, 51


138.

XXIV,
:

67.

ra, Par.

Sapere, aver cognizione, Purg. XVI, Sentin, in rima per sent, Inf.

XXXI, 133-- Come sost.,Inf.XXVIII, 117. Purg. XXV, 102. - L'intelletto,


Par. XI, 24.

L ultima sera, per: la morte, 58. Da sera, nella serata, Inf. XV, 18. Par. XXVII, 29 - e anco
notte.

XIV,

70,

il

principio della

Purg.

I,

sera, solo, Par.

XXIII,

89.

Serafico, simile
dal
;

ai Serafini, Par.

Senza,
III,

lat.

si ne,
;

Inf. I,

58;
XI,

XI, 37.

29

IV, 28

Vili, 84

IX, 33

Serafino,
phim
,

dal

pi.

ebraico sera'

42; XXI, 82; XXII, 78; XXIV, 49;

XXVII,
III,

63; XXVUI, 18; XXXI, XXXIV, 135. Purg. I, 110; II,

114;

angelo del prim' ordine. Al Al pi., Par. sing., Par. XXI, 92.

126;

IV, 28; Vili, 27.


cati, Par.

Sono pure

indi-

5; V, 65; VI, 77; VII, 48; XI, 14; XXIV, 115. Par. V, 42; VII, 67 e 142;
88, e spessissimo, v.

IX, 77.

XXII,

Sanza.
parti-

Repellilo
polto.

Seppellito,

Serata, per Serafino, forma antiquata, Par. XXV11I,99. Serbare, lat. servare : conservare, Inf.

cip, di seppellire, Inf.

IX, 125, v. Se9.

XV, 89.

Riservare,

Inf.

XV,

70. Par. 1,72.

Sepolcrale. Purg. XXI,


legge sepulcral.

La Cr.

Serchio, piccolo fiume che passa vicino a Lucca e sbocca nel Mediterraneo,
Inf.

Sepolcro
115; X,

7. Par.

Sepulcro. Inf. IX, XXIV, 126. - Sepul-

XXI,

49.

Serena,

forma popolare ammessa

cro, trovasi soltanto in rima, Inf. VII, 56.

dall'Aldo e dalla Cr. per Sirena v. ivi. Sereno, add. Vita serena, detta
la vita dell'

Sepolto
sepellire, Inf.
;

Scpulto,

particip. di
III,

IX, 130. Purg.

XII, 17 XXXI, 48. Sepulto, trovasi soltanto in rima, Par. VII, 58.

25;

stato di dannazione, Inf. VI, 51


49.

Sereno, in
Par.
il

uomo per opposizione allo XV,


;

genere, Purg.

1,

14;

VII, 74.

VI,

56;

XXIII, 25;

Sepoltura, sepolcro, Inf. X, 38. Purg. V, 93; Vili, 79. Par. XV, 119.
Sepulcrale, v. Sepolcrale. Sepulcro, v. Sepolcro. Sequestrare, allontanare, scacciare, Purg.

XXVIII, 79; XXXII,


sost.,

99.

Come

cielo sereno,

Purg. V, 38;

XXIX,
5.

53. Par.

XV,

13.

La sereni-

t, la luce,

Purg. XXX, 24. Par. XIII, La luce o lo stesso Dio, Par.

XXV,

114.
di Sere, e
il

Ser, forma abbreviata come il ser degli Inglesi, e

sire dei

Francesi, derivata dal lat. senior. Titolo di onore dato nel medio evo ai

XIX, 64. Sernio, forma antica e lat., per: sermone il discorso sempre in rima, Inf. XIII, 138. Par. XXI, 112.
:

gentiluomini
dotti, Inf.

ai

giureconsulti e
;

ai

Sermone, il discorso, il collot quio, le parole, Inf. XIII, 21 ;

XV

Precedendo un nome plebeo

XV,

30 e 101

XXXI11,

137.

115; XXIX, 70;


84

XXXI, 9; XXXII,
;

come

67. Purg. Vili, 138


;

Martino, Par. XIII, 139, equivale

XXII, 128

XXIV,

XII, 111 ; XVII, 7. Par. VIII,

384
147
;

Serotino

Selle.

XIX,

75.

Tener sermone, par103.

lare con alcuno, Inf.


L'

idioma,

Inf.

XXI, XXVI1I.5.

papi, Inf.

XV,

112.

XX,

Add., soggio59.

gato, schiavo, Inf.


76.

Purg. VI,
Inf.

Serotino^
141.

della sera, Purg.

XV,
;

Sessanta

lat.

sexaginta

Serpo, lat. serpens, Inf. XIII, 39 XXIV, 94; XXV, 4. Serpente. Inf. XVII, 12; XX, 44; XXIV, 83 e 98; XXV, 50, 91 e 98.
Purg. Vili, 39 e 107; XXXII, 32;

XXI, 113. Sesto. Inf. XII, 135, probabilmente Sesto Pompeo figlio di Pompeo il Grande, che fu pirata. Altri intendono erroneamente Sesto Tarquinio.

XXXUI,34. Serpentello,
te, inf.

Sesto,
diminut. di serpen83.
to di

piccola citt sull'Ellesponcontro ad Abido in Asia, Purg.


74.

IX, 41

XXV,

XXVIII,

Serrarne, da

serrare: la serra-

Sesto,

add. numer.,
;

Inf.

IV, 102;

tura, tutto ci che serve a chiudere, Inf. Vili, 126. Purg. IX, 108.

Serrare,

dal lat. sera

chiudere,

XXI, 65 e 108 XXXIII, 72- Purg. XII, 81 ; XXII, 2. Par. XVIII, 69 XX, 17; XXVI, 142 e XXX, 2, dove l'ora se;

Inf. X, 10; X11I,60; XIV, 87, dove la Nidob. legge negato; XX, 62; XXVII, 103. Purg. IX, 128; XX Vili, 102. Par. Ili, 43 VI, 81 e XVIII, 129, nel
;

sta, l'ora di

30.

Per

148.

te: la

signif.
Inf.

di

ricusare.
;

mezzogiorno XXVHI, composto di sei, Inf. IV, Sost., il sestiere, propriamensesta parte d'una citt, Par.
;
:

Rinchiudere,

XVI,
Par.

41.

Per: seste,

il

compasso,

XVII, 24. Purg. VI, 84. Nascondere, Purg. Vili, 81. Detto del freddo che fa congelare,

IX, 108

XIX,

40, allusione al gyro valla-

bat abyssos. (Lib. Proverbiorum, vili,


27.)

Inf.

XXXI,

127.

Serrar fuor, esclu,

Seta.
tatori

Par. VIII, 54. Tutti


:

cemenfa-

dere, Par.

XXV, 4.
re
de' Persiani

spiegano per
lat. sitis.

il

bozzolo che

Purg. XXVI1I.71. Par. Vili, 124. Trovasi


lat., corona, ghirlanda. D. chiama cos un drappello di Beati, Par. X, 102.

Serse ,

scia la crisalide.

Sete,
Inf.

Nel

signif. prop.,

anco Xerse, v. ivi. Serto, voce tolta dal

XXX,

56 e 121. Purg. XXI, 74;

XXII, 150; XXIII, 66; XXVI, 18. Par. XXX11, 54. - Nel signif. fg., il
desiderio, Purg. XVIII, 4;

XXI, t;
;

Serva.

Par.

XXI,

70.

XXVI, 20; XXVIII,


Par.
II,

Servare, osservare, mantenere una legge, una promessa ec, Purg.


JXXVI,
tare
83. Par. V, 47 e 68.
II,

19

Vili, 35

135; XXXII, 2. X, 89 ; XI, 100

XXX,

74.
lat.

Segui-

Setta,

seda, di filosofia, Inf.


87.

un camino, Par.
lat.

14.

IX, 128. Purg. XXII,


Purg.
13;

Per:
105.
Ili,

la

Servigio,
XII, 81
114.
;

servitium,

regola monastica, Par.

Ili,

XXVI,

104. Par.

V,

XXI,

Per

societ, in genere, Inf.

62.

Setta, ora Ceuta,


Sette,
lat.

citt d' Affrica

Servire. Purg. XXVII, 81. Servo, sost., il domestico, lo schiavo,


Inf.

di contro a Gibilterra, Inf.

XXVI,

111.

septem, Inf. IV, 107 e

XVII, 90
;

XX,

86

XXII,

49. 85.

Par.

XXI, 70 XXIV, 149

XXXI,

110; Vili, 97; XIV, 68; XIX, 109; XXII, 103. Purg. I, 82; Vili, 134; IX.

Il

servo de' servi, titolo preso dai

112; X, 59; XII, 39;

XXIX, 145;

Sei femore

385

XXXII, 98; XXXIII, 13 e

109. Par.

Sfogliare, da

faglia.

Per

isma-

VI, il e 138; XVIII, 88; XXII, 148.

grire, scarnare, Purg.

XX 111,

58.

Settembre,

Iat.

September,

Inf.

Sforzare,
53.

XXIX, 47. Settentrionale. Purg. 1,26. Settentrione, Iat. septemtrio,


Siccome septemtriones, significa propriamente le sette stelle dell'Orsa Maggiore, D. chiama
Purg. IV, 83.
cosi nel Purg. 1, i sette candelabri de' quali parla nel Purg. XXIX, 61.

Par.

violentare, Inf. XVIII, IV, 74. Sforzarsi, faro

sforzo, Purg. IV, 50.

Sfregiarsi, da
d'

fregio: spogliarsi
gloria, Purg. Vili,

un onore, d una

128.

Sgagliardare,
scoraggile, svigorire,

da
Inf.

gagliardo:

XXX,

XXI,
21
.

27.

Sgannare,

l'opposito di ingan-

nare, levar d' errore, Inf.

XIX,

Settimo,
96;

seplimus, Inf. XIII, VII, 44; XXV, 142. Par. XXI,


Iat.
;

Sghembo,
to d'

d'origine ignota. Det-

13; XXVIII, 31

XXXII,
tolta dal

16.
Iat. sectus
:

Sghermitore,

una via tortuosa, Purg. VII, 70. da ghermire, lez.

etto, voce

separato, distinto, Purg. XVI11, 49. Severo. Inf. XXIV, 119. Par. IV,
84.

della Nidob., Inf. XXII, 142, ricevuta da tutte le buone ediz. invece di scher-

mitore della Cr. che

non

presenta

Sezzaio,
quius,

voce antiquata

forse dal Iat. secus, sel'ultimo, Par.


:

senso. Colui che separa una rissa. Sgombrare, il contrario di in-

gombrare, Purg.

XX IH,

133.

XVIII, 93.
('///.<).

Sgomentare, di

origine incerta:

Da sezzo, v. Da. Sfacciato, da faccia: impudico,


1,

spaventare, atterrire, Purg. XIV, 60. Sgorgare, da goryo. Detto d' un

Purg. XXIII, 101. Sfavillare, da favilla, Par.

fiume:
59

gi tursi,

VII, 65; XIV, 76; XXVIII, 90. Brillare per: mostrarsi, Inf. XXIII,
99.

Par. Vili, 63.

versarsi sboccare, Detto delle lagrime


,

dirotte, abbondanti, Purg.

XXXI,
:

20.

Sgridare, da
re,

gridare
Inf.

riprende-

rimproverare,
altra

XV11I, 118;
61.
di guardo,

Sferzare, da
in genere,
Inf.

ferza. Per: punire,

Purg. XIII, 37.

Sferzato,

XXX1I,79. Purg. XXIX,

Sguardo,

forma
Inf.
;

XVIII, 74.

Ange, Iat. Sp/itna;, Purg. XXXIII,


47.

riguardo, risguardo, XXXI. 35. Purg. 1,28


Ili,

XVII,

61

XIX,

12. Par.

Sfogare,
manifestare
Inf.

forse da fuoco
113.

esalare,

11

128; XI, 77; XVIII, 44; XXVI, ;XXV11,97; XXXI, 98; XXXII,

- Sfogarsi, Con arsedarsi, Purg. XXIV, 72.


vare,

il

proprio dolore, solle-

19.

La vista, Purg. 1,28.

XXXIII,

voce sfoun arco che si rallenta, Par. XV, 44, dove la Cr. ha la cattiva lez. sfocato, che non ha esempio e non d senso alcuno scoccato, posto da Viviani nel testo lez. manifestamente introdotta per ispiegare quella voce reputata oscura.
dita metafora D. applica la
gato, alla tensione d'
;

Si, Iat. se, pronome reciproco. Primo. Trovasi davanti ai verbi reciproci che cominciano con consonante,
Inf.
I,

24, 26, 34, 62, 126 e 136

li,

9,

88,94,101 e 129; 111,1,14, 95, 106 e 128 IV, 23, 91 e 148. Purg. I, 5, 55,
;

97, 123 e 135

II,

36, 50, 67, 83, 97,

104; 111,15,33,70,117,123,137; IV, e 112. Par. 3, 24, 80, 82, 100, 104, 105

1,8,36,53,68,71,112, 123, 130; 25

II,

386
7, 24, 37, 41
,

Si
43, 66, 88, 91

Sibilla.

103,

13 e

135; 111,5, 86, 93, 99 e 109; IV, 2,4,

6,37,50,79,102,105, 107, 111,124, 126, ed ovunque. Secondo. Davanti ai verbi che cominciano con vocale
prende
la

1,30, 41, 48 e 134; li, 39, 47 e 126; IV, 2, 102 e 117; VI, 45; 48; XIII, 52; XXI, 54; XX VII, Purg. 1,96 e 116; li, 7 e 32; HI,
Inf.
III,

96;

X,
11.

54,

forma
II,

s',

Inf. I,
;

57;

III, 111.

77 e 90; IV, 70; VI, 57. Par. 1,99; II, 126 III, 63, 82 e 129 IV, 1 7, 62, 99,
;
;

Purg. 1,14;

IV, 6, 58.

73 e 101 III, 28 e 83; Par. 1, 127 11, 42 HI, 108


;
;

108, 114, 120, e spessissimo.

S, seIII,

e 126; IV, 28, 91, e spessissimo. Terzo. Come affsso ai verbi, Inf. VI,

guito da come, s come o siccome. Inf. IV, 87 e 105; IX, 10; XXVI, 39;

39; XII, 21 e 29. Purg.


IV, 26. Par.
Il,

76; III, 83; 12; HI, 8 e 80; IV,


Il,

XXVII, 102. Purg. XXV1I,1. Par. I,


li,

I,

61 e

133;

13;

20, 85, 91

e 133;

124 e 141

23 e 127, e spesso. ne prende le forme

Quarto.
se ne, seti

III,

19 e 91

Davanti
o seri se-

XVII, 58, e spessissimo.


67. E

V, 124;
Dacch,

Purg. IX, 40. Par.

XXIV, 152; XXVI,

condo
gue,

la

natura della lettera che se11,1; 111,118; VIII, 29, 89 e


;

nella comparazione;

Inf.

X,1 XIII, 104; XV, 109; XXV, 78; XXVII, 2; XXVIII, 32 e 111 XXIX, 34; XXX, 42. Purg. II, 40 e
109;
;

cosicch, Par. V, 133. S, seguito da fallo, s fatto o si/fatto, tale, Inf.

come,

V1,47;XVII,82; XXX,

88;

XXXI,

V1,4;IX,60;XI,111 XXVI, 46; XXVII, 5 e 61.


;

51

XV, 48;

50; XXXIII, 133. Purg.II,30;XXXIIl, 5. Par. 1,14; IX, 11.

Par. 1,28;

S tosto.
Purg.
s il

Inf.

li,

12; X, 61
99.

XXXII,
Inf.

Come affsso al
9.

XI, 5 e 85;

XV, 18;
verbo,
Par.
II,

XXV,

68. Par.
i

In pi luoghi
signif. di

V, 79; XIX, 55. XXV1I1, 134. comentatori danno a

XX111,50. Purg. IV,


lat. sic: cos.

132.

gli

antichi mss. trovasi spesso

sm, ed certo che nes dove

S,
te
i

Primo. Preceden;

il
il

senso richiede sin;

ma

eccettuato

verbi,

Inf. 1,

44

II, 63,

69 e 137

38

IV, 71, 78 e 146; XXIX, 30. Purg. I, 111, 60 e 133 ; IV, 49 XXX, 96.
; ;

luogo dell' Inf. Vili, 111, dove la Cr. legge sin, negli altri luoghi dell' Inf.

XXIX,
S,
Inf.

30. Purg.
s

XXI,
il

12,

mi sembra
:

Par. 1,22 e 48; HI, 14; IV, 4, 6, 13 e Secon137; V, rj6, e spessissimo.

chiaro che

abbia

signif.

e cos.

lat. sic,

particella affermativa,

do. Davanti agli add. e agli avv., Inf. 1, 97; II, 64; III, 33, 44, 55 e 131.

Come sost.,
80.

XXI,

102. Purg. IX, 145;


Inf. Vili, 111
;

X,

60.

XXXIII,
s

Purg. 1 3, 59, 71 e 75 II, 17, 33, 65, 77, 113 e 116; 111,122; IV, 77. Par. 1, 28 e 58 li, 28, 46, 75 e 110 III, 12 e
,

Purg.

XXXI,

14.

Par. XIII, 114.

Nel luogo
:

dell' Inf.

XVII, 92,
: ;

14; IV, Per: cos,


136.

140.

S... s,

Inf.

II,

5.

cosi dagli uni interpretato altri si. arduo decidere.

dagli

Inf.

IX, 52; XIII, 20;


130
;

XVII, 4 e 92;
Purg.
II,

XX,

XXIX,

123 e

16; IH, 85; XV, 43;


:

XXVI, 66; XXXI, 47. Par. IV, 4; XXXII, 48. Qulchevolta vale
nondimeno, Par. X, 44. X, 61, ma, piuttosto.
per
:

Si est dare primum molimi esse. Par. XIII, 100, cio Se da concedere, darsi un primo movimento; vale a dire: un moto primitivo
:

Masi, Par. In rima sie,


8.

non procedente da altro; questione che allora agitavasi nelle scuole.


Sibiliti, la citt di Siviglia in Ispagna, anticamente detta Hispalis,
Inf.

si, cos,

Purg. XXIII,

S, seguito da

Che, permodoch,

XX,

126;

XXVI,

110.

Sibilla

Signorc.

387

Sibilla,
()6

lat.

Sibylla, Par.

XXX III,

rittima della Liguria al levante di Ge-

Allusione alla Eneide (in, 443 e

nova, Purg. XIX, 100.

s<?gg.)

Sitanti,
antica e
Sichceus,
il

e in alcuni mss. Fifanti,

Siche, v. S. Siehco, lat.


SlCOIHO,
XXI.
90.

nobil famiglia di Firenze,


di

marito

di

Par.

Didone,Inf. V, 62. Par. IX, 98.


V. S.
Inf.

XVI, 104. Sigicri, professore

filosofia,
altri

secondo alcuni, e secondo


19.

di

Sicuramente,
Par. V, 123.

con coraggio. Purg. XVI, 118; XXV,

teologia all'universit di Parigi, Par. X, 136. Secondo quello ne dice D.

pare che
assicurare, garantire,

si

Sicurarc,
Par. V, 15.

dia de' suoi colleghi per della verit.

provocasse contro l'inviil suo amore


della bassa lati:

Sicuro, forma pi moderna, e Sicuro, le ediz. variano all'infinito.


Che non ha da temere, Inf. IX, 105; XVI, 33; XXI, 81 e XVIII, 12, dove
la

Sigillare, verbo
nit formato

o sigillum porre un' impronta, Par. VII, 69 XXIV, 143. Sigillarsi, Par. IX, 117.- Apsigilla
;

da

Cr. sola ha la cattiva lez. sicura,


di figura, v. ivi.
;

invece
VI, 111
121
;

Purg. V, 76 XII, 105; XIII, 85: XIV,


;

il sigillo ad una cosa, cio minarla, Par. XX11I, 109.

porre

ter-

XIX, 79; XXVI, 53; XXXI, 79; XXX1I,99; XXXIII, 121. Par. VII, 129; XI, 34 e 67; XV, 15; XXVI, 89; XXVII, 9 e 32; XXXI, 25. - Onde:
coraggioso, senza timore,
132
;

E perSigillo. Par. XX VII, 52. si appone il sigillo per sanzionare gli atti, D. chiama l' approvazione che san Francesco d'Assisi ricevette dal
ch

Inf.

XVI,

papa il primo sigillo, e le Stimmate che ricevette verso la fine della sua
vita l'ultimo sigillo, Par. XI, 93 e 107.

XXI,

66.

XIII, 130.
si, farsi

Purg. XXVII, 32. Par. Farsi sicuro, rassicurarInf.

coraggio,
lat.

IX, 30.
il

Sicurt,

securitas,

senti-

paesetto nelle vicinanze Firenze. Quel da Signa, Par. XVI, 56, secondo i comentatori Bonifa-

Signa,

di

mento della sicurezza, Inf. Vili, 98. Onde: l'ardimento, Purg. XXII,
20.

zio

da Signa, che D. accusa

di avarizia

e baratteria.

Side re, verbo


latino
:

inusitato, tolto dal

Purg.

Signitlcare,esprimere, rivelare, XXIV, 54. Par. I, 70. - Mo-

riposare, Par.
sii, v.

Sie, per: Sie, per

XXXIII, Essere.

124.

strare, Par. IX, 15. Signore, dal lat. senior, e

Si*
pa-

si,
l'

Siena,

afferm., v. ivi. antica Sena Julia,

gnor,
una
drone,
102.

davanti alle consonanti.


Inf. II,

Il

140; XIII, 75; XVII,

delle principali citt di Toscana, Purg. Albero V, 134; XI, 111, 123 e 134.

90; XIX, 38; XXII, 49. Purg.


Par.

XV,

Vili,
d'

o Alberto da Siena,

un

109, Sanese ignoto che fece ardere GrifInf.

XXIX,

Come

titolo

60; XXIV, 148. onore rivolgendo

la

folino d'

Siepe,
Inf.

Arezzo come stregone. lat. sepes. Nel signi f. prop.,


80.

parola ad alcuno, Purg. X, 83 e 86. Mio SiPar. Vili, 86; XXXI, 107.

XXV,

Onde: l'argine, ostacitt

gnore, cos D. chiama spesso Virgilio, Inf. IV, 46 Vili, 20, 103 e 116. Purg.
;

colo che chiude la foce d' un fiume,


Inf.

XXX11I,83. Sicstri, o Sestri, piccola

Nostro IX, 46. IV, 109; VII, 61 Signore, indica spesso G. C.,lnf. XIX,
:

ma-

91. Par.

XXIV,

35.

Talvolta Dio

388
detto Signore,
94.
la

Signoreggiare
Inf. II,

- Similmente.

73.

Aldo, Cr., Nidobeato, Lombardi, Costa e luogo

- Nel

Purg.

XX,

dell' Inf. IV, 95,

che poco qui in Purg. Se qui potesse avere il signif. di quaggi, il che mi

sembra

difficile,

il

verso avrebbe
:

il

l'Ediz. Fior., leggono conia maggior parte delle ediz. quel Signor, che non
si

pu

riferire

ad

altri

che a Omero.

non passerai senonch poco tempo ancora nella selva della vita umana.
senso convenientissimo
tu

seguito da Foscolo , legge que' Signor al pi., riferendolo ai quattro poeti mentovati. Le autorit sono

Viviani

Silvestre;, salvatico,
XIII, 100;

Inf. II,

142;

manifestamente per

la

prima

lez.

Quanto

luogo del Purg. v. Seniore.


al

XX1X,

83,

XXI, 84. Purg. XXX, 118. Silvestro, il papa coetaneo dell' imp. Costantino, Inf. XXVII, 94. Parlasi pur di lui, Inf. XIX, 117, sotto

il

nome

di

Signoreggiare, dominare,
IX, 50.

Par.

do

alla pretesa

primo ricco palre, alludendonazione di Costan-

tino.
il

Signoria,

governo,

il

modo

di

governare, Par. VIII, 73.

Silvestro. Par. XI, 83, uno dei primi seguaci di san Francesco d' Assisi.

Signorn,
per
:

antica forma, disusata


il

suo signore,
77.

suo padrone,

Inf.

XXIX,

Silvio, figlio di Ascanio e nipote d'Enea, Inf. 11,13.

Sile, lat. Silis, fiume d'Italia che passa vicino a Trevigi e sbocca nel golfo di Venezia, Par. IX, 49. Silenzio. Inf. I, 63. Par. V, 89

Simifonti,
castello di

in rima per Simifonte Toscana in Valdelsa dis-

fatto dai Fiorentini, Par. XVI, 62. Ignorasi chi fosse quegli di cui par-

XXVII, 18. Silre, verbo

lato in tolto dal


lat.,

questo luogo.
lat.

tace-

Sirnigliantc, dal

similare o
Inf.

re, star zitto, Par.

XXXII,

49.

simulare: simile, eguale,

XXX,

Sillogismo, lat. syllogismus, Par. XI, 2; XXIV, 94. Sillogizzare, fare sillogismi, argomentare, provare con sillogismi,
Par.

147. Purg. 1,35; VI, 149; XXV, 97. Par. 1,105; VII, 75. Come sost.,

la

medesima cosa, Purg.

II,

78.
,

X, 138; XXIV, 77. Silvano, un abitatore

Simigliala.

Inf.

XXVIII

72.

La comparazione, Par. XV,

78.

di selve.

Simigliarsi, esser

simile, Par.

verso del Purg. XXXII, 100 Qui sarai tu poco tempo silvano, ha dato luo11

XX VII 1,101.
Simile. XXXII,
Inf.
Inf. VI, 56;

XVI, 3; XXIII,

go a varie interpretazioni. Landino, Vellutello, Cesari, Costa e Tommaseo prendono qui per quaggi. Lombardi e Portirelli lo riferiscono, certamente meglio, al luogo dove D.
:

29. Purg. Ili,

32; XI, 27;


Ili,

XX, 78;
sost.,

147. Par.

45; IV, 50; VIII,

134; lX,5;

XXX, 140. -Come

IX, 130.
Inf.

Similemcnte,
similmente,

trovasi attualmente
nel

cio

la

selva

forma antica per : IH, 115; VII, 77;

cacume

del Purg. onde la dizione

silvano,

ma

spiegano erroneamente

XIII, 112. Purg. X, 61. Par. XIII, 77. E similmente, Inf. XVIII, 81. Par.

questa voce per: forestiere. L'Antico, a parer mio, da il vero senso cio qui la selva del Purg., e silvano abitatore di questa selva
;

XXVI, 100. Similitudine,


Par. XIV, 7.

la

rassomiglianza,

tu

non

istarai

Similmente,

v.

Similemente.

Si inocula

Sito.

389
121.

Simoenta,
VI, 67.

lat.

Simon, piccolo

Par.

XXXII,
Ili, 58.

Da man
sost.,

fiume della Troade, ora Mendes, Par.

Purg.
8.

sinistra,
la

Come

sini-

stra, Inf. VII, 39;IX, 83.

Simone, mago
dei miracoli, Inf.
147.

che volle compeil

Purg.

XXXII,

Inter sinistra, Purg. XXVI1I,26.


e

rar da san Pietro con danaro

dono

Sino,

precedendo consonanti
fino, fin,

XIX,

1.

Par.

XXX,

semplici Sin, sinonimo di


v. ivi, Inf. Vili, 111
;

XIX, 44

e 128.

Simoneggiare,
se sacre.
Inf.

far venali le co-

Par.

XXX11,

36.
il

XIX,

94.
i

Sinone,
il

traditore che indusse

peccato che consiste nel vendere o comperare cose sacre,

Simonia,

Troiani a introdurre nelle loro


cavallo di legno nel quale
Inf.
i

mura
Greci (Vedi
sul

Inf.

XI, 59. XVIII, 122.


l'

Ne

pur parlato, Par.

s'erano nascosti,

XXX, 98.
il

Mneid.,

il.)
,

Simnidc,
isola di

poeta lirico greco delCeo, Purg. XXII, 107.


signif. fisico e
;

Sion

propriamente
il

colle
;

quale era

castello di Davide
68.

per
si

Sin, v. Sino. Sincero, puro. Nel


morale. Par VI, 17
;

Gerusalemme, Purg. IV,

Sipa,
ora
:

idiotismo bolognese per:


lat.
il

VII, 36 e 130

sipo, Inf. XVIII, 61.

XIV, 139;

XX Vili,
lat.

Sine causa,
cagione, Par.

37; XXXIII, 52. parole latine: senza


59.

tuato a

XXXII,

monte siSoracte, Strutti, tramontana di Roma, oggi detto Monte Sanf Oreste, Inf. XXVII,
95.

Sinfonia,
XXI,
59.

symphonia,

Par.

Sire,
padrone,

dal lat. senior

Singularc o Singolare, straordinario, particolare, Purg. Vili, 67;

XV,
XV,
125.

97.

Inf.

: il signore, il IV, 87. Purg. XI, 112; Qualchevolta Dio chia-

XXX1II,65.

mato
lat.

l'alto Sire, Inf.

Sinigaglia,
Ecclesiastico

Sena

Gallio,

112.

XXIX,

56. Purg.

Il

Senogallia, citt marittima dello Stato


sull'

Nostro

giusto Sire, Purg. XIX, Sire, Par. XIII, 54.


Sire, Par.

Adriatico

Par.

semplicemente
19;

XX IX, 28.

XVI,

75.
Inf.

Sinistrare.
la sola

XIV, 128, dove

Sirena, XXXI,

lat.

45.

Siren,

Purg. XIX,

Per: cantatrice,

Cr. ha introdotta la cattiva

Par. XII, 8.

quale quasi impossibile cavar senso ragionevole, invece di a sinistra, v. ivi, posto dallez. sinistra, dalla
l'

Siringa,
formata
in

lat. syrinx, ninfa trascanna, Purg. XXXII, 65.

Sirocchia,
la
:

forse dal lat. sororcu1 11


;

Aldo e da tutte

le

buone

ediz.

la sorella, Purg. IV,

XXI,

28.

Sinistro, add., Inf. IX, 46; XIII, 115; XVI. 96; XVII, 69; XXI, 136;

Sismondi,
Sisto,
papi, Par.
lat.

famiglia nobile e ghi-

bellina di Pisa, Inf.

XXIX, 53; XXXIV,


;

44.

Purg. IV,

Sixtus,

XXXIII, 32. uno dei primi


lat.,

120; V, 5; XIII, 15 ; XXX, 61. Par. I, La sinistra cura, Par. 46 Vili, 58. le cure XII, 129, pare che significhi

XXVII,

44.

Sitire, verbo tolto dal


sete, Purg. Xll, 57.

aver
39.

temporali, che il Cristiano dee lasciare a sinistra come cose meno importanti.

Sito,
Par.
1,

la

XX VII, 85. La contrada,

situazione, Inf.

XXIV,

A
;

sinistra, Inf.

XVI II, 21

XXXI,

83.

XIV, 126;

26.

Purg.

Il

luogo, la localit propria

Da

sinistra,

a qualche cosa, Par. 1,92 e 124;

XVII,

390
6.

Sizt'i

Par.

Sobr amare.
11,69; IX, 41, dove la Nidob. legge senza bisogno ismorlo, e XXXIII, 109. Smozzicato, da mozzo: mutilato,
Inf.

Aver
53.

silo,

aver luogo

XXXII,

Sizii, antica famiglia nobile di Firenze, Par. XVI, 108.

Slacciarsi)

dal

lat.

laqueus: scio22.

XXIX, 6. Snelle! to, diminut.


II,

di snello: leg-

gliersi dal laccio, Inf.

XU,

giero, rapido, Purg.

41.

liberarsi, Purg.

(Slegarsi, da legare: sciogliersi, XV, 119; XIX, 60. Smagare, verbo antiquato e che
;
:

Snello,

dall'ali, schnell: rapido,

agile, leggiero, Inf. VIII, 14; XII, 76; XVI, 87; XVII, 130. Purg. IV, 28.

in genere Purg. Confondere, render Al particip. confuso, Par. 111,36.

trovasi nello spagnuolo desmayar la sua origine incerta. Significa scoraggisi e allontanarsi, Purg. X, 106.
:

So,

per

sono o son,
lat.

v. Esseri-.

suavis: dolce, piacevole, Inf. 11,56; IV, 114; XIX, 131, e

Soave,

Allontanarsi
104.

XXVII,

esser confuso, Inf.

XXV,

146. v. Di-

XIII, 60, dove alcuni interpreti lo reputano avverbio. Purg. IV, 91 X, 38; XIX, 44 XXII, 132. Par. XVI, 32. Soave, dall' ali. Svhwaben, la Sve;
; .

SMAGARE.

Smallo.
il

Primo, dal
:

lat.

maltha,

via antica provincia dell' Allemagna, d' onde traevano la loro origine gl'im-

cemento, onde la pietra, Inf. IX, 52. Secondo, dall' ali. schmelz, lo smalto d'un prato, Inf. IV, 118 e

peradori Federigo Barbarossa, Enrico VI e Federigo li della casa degli

Hohenstaufen, dei quali parlato nel


Par. 111,119.

probabilmente nel medesimo


sulla vetta del Purgatorio.

signif.,

Purg. Vili, 114, detto del prato che

Soavemente.
Purg. 1,125;
li,

Inf.

XIX,

130.

85.

Smarrirsi, d'origine

ignota

per-

dersi, Inf. XV, 50. Purg. Vili, 35; Pi spesXVI, 11 . Par. XXX, 119.

Soavit. Purg. Sobbarcarsi,


antiquato e
il

VII, 80.

da barca, verbo

cui signif. incerto,

so
1,

al particip.

smarrito, perduto,

Inf.

II,

64. Purg. 1,119. Par. Il, 6.


:

Detto della mente

traviata, Inf. V,

Purg. VI, 135, to mi soft bare", pare che significhi io me ne carico. Buti lo spiega faccio di me barca. La spie:

72; X, 125; XIII, 24; Purg. Vili, 63; XII, 35.


Purg. XIX,
gliata, Par.
14.

Del volto, Della vista: abba-

XXIV,

116.

gazione della Cr. che deriva questa

voce da

arco,

manifestamente

falsa.

Fiacchi (Atti dell' Accad. della Cr.,

XXVI,

Smeraldo,
Purg. VII, 75;

9; XXXIII, 77. dal lat. smaragdus,


125.

tomo

li,

pag. 123) prova che

il

verbo

XXIX,

sobbarcolare,

Gli oc-

barcare

che corrisponde a sobsignificava anticamente il

chi di Beatrice sono detti smeraldi,

succingere, dei Latini, cosicch

mi

sob-

Purg. XXXI, 116, per il loro splendore o per il loro colore. *

barco, significherebbe: mi accingo,

mi

dispongo.

Smisurato,
XXXI,
Inf.

lat.

dis-mensura,

Inf.

Sobranzare
vincere, Par.

Sovranzare,
:

98.
lat.

da sopra, sovra e ante

Smorto,

semimortuus: pallido, IV, 14; XVII, 86; XXX, 25. Purg.

XX,

97,

dove

sorpassare, la Cr.

legge sopranza, e XX11I, 35, dove

II

colore intermedio tra

che avrebbe qualche somiglianza col "jO.auxnr.g il rerde chiaro e 1' azzurro.

di

Omero. Giacch yauxS

Sobrio

Soggiogare.

39i
e

legge savranza. Sarebbe bene preferire una delle due forme.

Soffolcersi
suffu'cire,

Soffolgersi,
dal
lat.,

lat.

verbi

tolti

la di-

oli rio. Par. XV,

99.

versit delle

due forme sembra do-

Soccorrere,
XVII,
47. 63.

lat.

succurrere. TroIl,

vasi soccorrer uno, Inf.

104, e 133

versi alla sola rima. Propriamente: sostenere , onde esser contenuto


:

Par.

XXVII,

VI, 96; XXVI, 75; Soccorrer ad uno, Par.


;

Par. XXIII, 130.

Appoggiarsi,
lat.

Inf.

XII, 47; XXII, 4

XXXIII, 16

- Soc81.

XXIX,

5.

Soffrire e Sofferire,
ferre. Soffrire,

suf-

corrien, per: soccorrieno, soccorreva-

sopportare un dolore,
,

no, Inf. XVII, 47.

una

Soccorso.

Inf. Il, 65;

XXIX,

Purg. XVIII, 130. Par. XXII, 96. Socrate, filosofo greco, Inf. IVI 34.

Inf. impressione qualunque 117; XXVIII, 99. Purg. IX, 81 XI, 16; XVI, 7; XVIII, 136; XXVIII, 73 XXIX, 38 XXXII, 63.

XXIV,
;

Sodalizio, la comunit, la compagnia, Par. XXIV, 1. Soddisfare, lat. satisfacere. In signif. assoluto, Inf.

Par.

XXXIII, 76.
tere, Inf.

111,

129;

VII,

44;
48.

XIV, 78;
Purg. VI,

Comportare, permet;

X, 91

XVI,

80. Purg. VI,

SoddisfaXIII, 41. re, nel signif. della Chiesa, Par. VII, D3, 98 e 102. Soddisfare uno a...
39. Par. V, 63
;

103; XII, 3;
124.

Sopportare con pazienza,


70. Purg.

XVI, XXXII,

123. Par.

XX.
Inf.

XXII,
145;
re,

XXIX,

27;

XXXI,

10. Par. VII,

16e 25; XIX, 123;


80.

Inf.

X, 6 e 126. Par. IX, 79 XXI, Soddisfare ad uno, Inf. XIII,


;

93.
83.

XXXI,

XXX,

Al parPurg. XI, 71. Par. X, 15. tici p. soddisfatto, Inf. X, 17. Trovasi soddisface,

Purg. V, 120.
soffersi

Assorbire, riceveAl perf. ordina-

riamente
Par.

XXXI,

80.

Soffrir,
XIV,

ma

anco
78.

soffristi,

contratto

IX, 79.

In rima soddisfar, per: sod


XXI,
93.

per: soddisfa,

Par.

di soffrirono, Par.
rire,

Soffe-

provar dolore, Purg.

Ili, 31.

Par.

disfar, Par.

XVI,

Sddoma,
che ha dato
il

antica citt della Pa-

Al perf. sofferie, in
fer, Par.

10. Sostenere, Purg. XIII, 59.

lestina distrutta dal fuoco celeste e

XVI,

10.

rima per
Il

sof-

particip.

suo

nome

della pederastia, Inf.

al peccato XI, 50. Purg.

sempre
timenti

sofferto,

per

le

due forme.
:
i

Soffrir!,
i

sost., pi. disusato

pa-

XXVI,
fisico
:

40 e 79.
dal
lat.

Sodo,
Detto

soliUus.

Nel

signif.

solido, duro, Inf.

XXX,

30.

tormenti, Purg. XIX, 76. SoOsmo, lat. sophisma, Par. XI, 6.

Solista,
81.

lat. sophista,

Par.

XXIV,

d'un nodo:
60.

XX Vili,

stretto, Par. Del carattere: osti-

Soga,voce

antica di origine ignota

nato, fermo, Purg. XXIX, 135. Soffcrarc, antica forma per: sofferire o soffrire,

che trovasi solo nello spagnuolo nel

medesimo signif. forse dall'ali, ziehen:


la

comportare, permet141.

tere, Par.

XXIV,

Soggiacere,

correggia, la fune, Inf. XXXI, 73. lat. subjacere : esser

Sofferto,

v. Soffrire.
lat. sufflare.

Somare,

Dell'uo-

sottoposto, subordinato, Purg. XVI, 80. Par. VI, 84; VII, 71; XII, 54.

mo,

138; XXIII, 113. vento, Purg. V, 15. Par. X X Vili, 80. Soffiato, esposto al venInf. Xlil, 91 e

Soggiogare, lat. subjugare,


XV11I, 101, dove
la Cr.

Del

Purg. e molte ediz.

leggono soggiugare. Dominare, Purg.


XII, 101. Par. XII, 5i.

to, Purg.

XXX,

87.

392

Soggiornare
soggiorno: aver
12.

Solwe.

Soggiornare, da
la

dimora, Par.

XXXI,
dal

della quale cio Gianni del Soldanier, trad i Ghibellini della cui fazione era,

Soggiorno,
diurnus
:

lat.

sub e giorno,
la

per passare

ai Guelfi, Inf.
il

XXXII,

121.

un luogo da passarvi

not-

Far soggiorno, te, Purg. VII, 45. tarmarsi i non allontanarsi, Par. XXI,
39;

Soldano,

sultano, e probabil-

XX VII,

72.
lat.

Soggiugnere,
Purg. XVI, 50;

subj ungere

mente quello di Egitto, Inf. V, 60; XXVII, 90. Par. XI, 101. Sole. Inf. 1,38; 11,128; VII, 122; XXIV, 2; XXVI, 117; XXVIII, 56;

aggiungere parlando,
83;

XXIX, 18. XX VII, 61. Par. XXIV,


Inf.

XXXIV,

96. Purg. I, 39 III, 96 IV, 16 e 119; Vili, 133; XII, 74; Nili,
;
;

XXX,

76.
lat.

Soglia,

solium, Inf.

Purg. IX, 104; XV11I, 63.

- Onde

IX, 92.
:

il

cominciamento, nel punto


Purg.

vari gradi o cieli dei Beati, Purg. XXI, 69. Par.


124.
I

XXX,

di entrare,

13e67;XXIlI,12l;XXVII,5;XXlX, 6 XXXII, 56. Par. I, 47 e 54 11, 33 V, 133; IX, 85; X, 41 XX, 31; XXII, 56; XXVI, 120; XXIX, 99; XXX, 8 e 105; XXX11, 108. Ci che illu;
;

mina

111,82; XV111,28;
13.

XXX, 113; XXXII,

Una
101.
Il

la mente, Purg. XXII, 61. rivoluzione del sole, un anno,

Inf. VI,

Sogliare,
tina soliar
:

dalla vecchia voce lasoglia, Inf.

la

XIV,

87.

XXIX, 105. Purg. XXI, giorno, Inf. XXXIII, 54. sole inoltre indicato, Inf. I, 17.

I,

68;

11

voce disusata.

Soglio, lat. solium, manifestamente usato come sinonimo di soglia,


v. ivi, Inf.

Talvolta lo stesso Dio detto


Par. IX, 8; XV11I, 105;

Par.

38; XXII, 116; XXV11, 138.


sole,

XXV, 54;
Purg. VII,

Sognare,
gnif.

XV1II,14. Purg. X,1. lat. sommare. Nel siprop., aver un sogno, Inf. XXX,
82;

XXX.126-0
il

J'a/foyo/e,

260 sol degli Angeli, Par. X, 53. Virgilio pur detto Sole, Inf. XI,
91
1

137. Purg. XI, 27;

XXXIII, 33. Par. Come verXXXIII, 58. bo transitivo con Tace, Inf. XXX, 136. Purg. XXVIII, 141. - Con la

XXIX,

similmente Beatrice, Par. III, 1 Beati sono detti Soli, 75. San Francesco detto Par. X,76.
;

XXX,
sole,

un

il

prep. di, Inf.

XXVI,

7;

XXXII,

32.

Par. XI, 50. L'imperatore papa sono detti due soli, Purg.
107.
il riparo che si opporaggi del sole, Purg. XV, 14.
1'

Per est. vagellare, avere idee poco ordinate, Inf. XVI, 122.

XVI,
ne
ai

Solecchio,

Inf.XXXlII, 45. Purg. IX, 19; XVIII, 145: XIX, 7; XXVII, 97; XXX, 134. Par.

Sogno, lat. somnium,

Solere, aver

abitudine,

Inf.

IV,

XXXIII,

59.

18; Vili, 30; XI, 77; XII, 57; XV, 18; XVI, 22 e 68; XIX, 28; XX, 81; XXI,

Solaio,

dal

lat.

solum,

il

'talco,

Purg. X, 130.

Solamente.
Par. XIII, 107;

Purg. XXXIII, 70.

XXV li, 130; XXIII, 106; XXVI, 21 48; XXIX, 51; XXXI, 4; XXXIU, 42 e 44. Purg. II, 108; IV, 54: IX,
;

XXVI, 117; XXVII,


la

114,

XXX11,78. Solco, lat. sulcus:


nell

143; XVI, 106; XX, 129; XXII, 123; XXIII, 2 XXVIII, 45. Par. 1, 49 11,
; ;

traccia d'una

nave

acqua, Par.
Par.

Il, 14.

96; Vili, 1 ;1X, 87; XII, 123; XXI, 6. Solmo, contratto di sogliumo,
Purg. XXII, 123. Purg.
Il,

Soldanieri,
glia di Firenze,

antica e nobil fami-

13, la Cr.

XVI,

93,

uno

legge a sproposito suol presso invece

Soler*

Somma.
68.

393
signif.

presso, v. Presso. 22, la Cr. e tutte le ediz.


'1

di su

Fnf.

XVI, hanno so-

Il

avverbiale: unicamen-

te, Inf.

leano o sotean, lez. che io preferisco onninamente a suolen, introdotto da

9;

V, 132. Purg. Ili, 21. Par. V, 111 XXV, 128; XXXII, 87. Detto d'una via: solitaria, Purg.

XXI,

Lombardi secondo la Nidob. Rigorosamente suolen, si potrebbe usare per soln, solano, ma non per so:

XXIV,

130.

D'un

ramo

spogliato

delle foglie, Purg. XXXII, 60. Solo, e precedendo a consonante

gliono,

come intende Lombardi. Solere, sost. voce antiquata:


,

l'usanza, l'abitudine, lo stato ordinario e abituale, Purg. XXV11, 90.


Par. XVIII, 57.

semplice Sol, avv., solamente, meno che, Inf. IV, 41 VI, 30; Vili, 27; IX, 18 e 84; XX, 106; XXIII, 42; XXIV,
;

Soletto, dimin.

di

solo, Inf. XII,

85; XVIII, 94. Purg. Vi, 59; XXII, 127: XXIII, 93; XXV1II,40.

110; XXVI11, 114; XXIX, 115. Purg. Vl,65e 80; VII, 29; Vili, 46; IX, 43; XIX, 129; XX, 75; XXVI, 19; XXIX, 71 XXXII, 159; XXXIII, 14. Par. I,
;

73;

III,

Solfo, lat. sutphur, Par. Solido. Par. 11,32.

Vili, 70.

XXI, 65

52; IV, 41; VII, 79 e 117; XXVII, 128 ; XXVIII, 54 ;


il

XXXI1.75.

Solingo, da solo: solitario, Inf. XXVI, 16. Purg. 1, 118; X, 21. Solo, Inf. XXMI, 106. Sollazzo, lat. solatium la conso:

Solone,

legislatore di Atene,
latina frequente-

Par. VIII, 124.

Solvere, forma
mente usata per:
gnif. fisico
:

sciogliere. Nel si-

lazione,

il

piacere, Purg. XXIII, 72.


lat. sollicilus,

Sollecito,
134.

Purg. VI,
si-

Nel morale:
t,

distaccare, Inf. XVI, 134. risolvere unadifficolInf.

un dubbio, ec,
Par.
il

Sollevare,
gnif. fisico, Inf.

lat.

sublevare. Nel

avanzare, spingere,
sto di

XXXIII, 1. Inf. XIX,

XI, 92; XIX, 92;

X, 95 e 114 ; XIV, 135. Purg.

Onde

105.

50.

Sollo, d'origine incerta: l'oppoduro o solido: sabbioso,


Inf.

Detto del carattere comXVI, 28. mosso, Purg. XXVII, 40. Solo, add., senza compagnia, Inf.
3; IV, 92; V, 129; VI, 55; Vili, 89; X, 89: XII, 118; XIV, 36; XVII, Vi: XXI, 13; XXII, 117; XXIII, 1 ;
II,

VII,22e54; XXXII, adempiere a un dovere, Purg. X, 92; XXIII, 15. Soddisfare un desiderio, Par. XV, 52; XIX, 25; XXI, 51. Liberarsi da uiv

XXX1II,50.

Solvere

dovere,

peccato, Purg. XVI, 24.

Solversi,

liberarsi, distaccarsi, Purg.

Liberarsi, Inf.

II,

49.

XXV,

80.

Risolversi

in,

Purg.

XXXI,

145.

Al particip.

soluto, Inf.

X,114. Par. XV, 52.


dal lat. sagmn, nel lat. del in ali. saum : la casi

XXV,

149;
;

XXVI, 38; XXVIII,

66.

Sonia,
rica,
il

Purg. 1,31
VII, 131
:

IV, 23 e 45; V, 67 e 102; XIV, 4 e 130; XIX, 59; XX,

medio evo sauma,


peso che
fisico, Inf.

porta. Nel signif.


99.

55; XXI, 29; XXV, 74; XXIX, 4 e 143; XXXI, 92: XXXII, 91. Par. Il,

126; Vili, 32; XVIII, 134; XXI, 77;

XXII,
Solo

65.

Io sol imo,

Inf.

II,

3.

Purg. XI, 57; XVI, 129. fig., Purg. XV11I, 84; XIX, 105; XXI, 93.

XVII, Nel

.soletto,

Purg. VI, 59 e 113.

11,

Somigliare,

dal

lat.

simulare:

Unico.

Inf. 11,76.

esser simile, Purg. XIV, 138.

In

rima voi
Purg.

sol tre,

Somma, lat.
fetto nel

summa:

il

pi per-

con
133.

1'

accento sopra

sol,
II,

XXIV,

Un

solo, Inf.

139. Par.

suo genere, Par. XIX, 47. In somma, in una parola, Inf. XV, 106.

394

Sommergere
lat.

Soppresso.

Sommergere,
Nel
101.

submergp.re.

50,

dove mone,

in

signif. prop., tuffare,

Nel
il

Purg.XXXI,
61.

suoni.

rima posto per

Come verbo

fig.,

Par.

II,

transitivo: suo-

SomPreci-

mergere
il

dubitare, soffocare, togliere


Inf.

18.

dubbio,
Perci
Inf.

XXVIII,

97.

nare un istrumento, Inf. XXXI, 12 e Far rimbombare, celebrare, Inf.

IV, 92. Purg. XI, 110. Par.

XV,

68.

pitare nell'Inferno, Inf. XVIII, 125.


i

Come

sost.,

il

suono, Par. XXI11, 100;


somnus,
Inf. I, 11 HI, 90; XXXIII, 26 e
;

Dannati sono detti som-

mersi,
ticip.

VI, 15:

XX,

3.

Al par-

XXV, 135. Sonno,


136
;

lat.

sommerso,

Inf.

VI, 15; XVIII,


il

IV, 1;

XXV,

125;
fondo

XX,
d'

3.

Sommessa,

Par. 11,61. dal lat. submissus:


Inf. lat.

38. Purg. IX, 11;

XV,

123; XVII, 40;

XXVII, 92;
te

un drappo,
Inf.

XVII, 16.
submitlere
:

104; XXX1I,78.Qualchevolta sonno ha manifestamen-

XXX,

Commettere ,
subordinare,

V,39.
lat.

il signif. di sogno, Inf. XXXIII, 26 e 38. Par. XII, 65. Nel luogo del-

Sommo,
premo,
102;
91
il

add.,

pi alto, Inf.

summit*, suIli, 6 X, 4 e
;

l'

Inf.

IV, 68, Aldo e moltissimi mss.


rife-

leggono sonno, che desi allora

XV, 102; XIX, 10 e 101; XXVII, ;XXXI, 92. Purg. IX, 24; XXI,
XXVIII,
91. Par. Ili, 90
;

rire a IH, 136. La Cr., la Nidob., Lombardi e quasi tutte le ediz. moderne,

83

VI, 17

VII, 143; IX, 117; XII, 112;

XIX, 47;
,

hanno adottata la Iez. sommo, che mi sembra preferibile. Inf. XIII, 63.

XX, 36; XXV, 72; XXXI XXXIU, 33, e pi spesso.


il

68;

Sost.,

Nidobeato, Boccaccio e tutte le buone ediz. moderne hanno adottato son-

sommo,
;

la

cima,

la vetta, Inf. Ili,

11

IV, 68. Purg. IV, 40; XIII, 1 ; XXI, 53. Par. IV, 132 XXX, 107. Tu sommo della bocca, sulle labbra,
;

mentre la Cr. seguendo l'ediz. di Aldo ha posto le vene, Iez. che, a mio parere, d una tautologia viziosa.
no,

Purg. VI, 132.

A sommo

il

petto,

Sonnolento, lat. somnulentus, pieno di sonno, Purg. XVII I, 87.

Purg. Ili, 111, nella parte superiore del petto, sotto la clavicola. Nel

Sonnolenza,
Purg. XVIII, 88.

lat.

somnulentia,
sunl
et est:

luogo dell' Inf. IV, 68, Aldo e diversi mss. ed ediz. leggono sonno invece di sommo, v. Sonno.
S8, Iez. della Nidob. che

Sono ed
sono ed
,

este,

lat.

Par.

XXIV,

141.

Le

ediz.

variano. Aldo,

Nidobeato, Landino,

Somniarc,sognare,Par.XXXlII, almeno ha il
il

pregio di migliorare

verso. Tutte le

seo, sunt

Vellutello, Daniello, Costa, TommaI' Ediz. Fior, e Foscolo leggono

altre ediz. leggono sognare, v. ivi.

Sonante. Purg. IX, 135. Sonare, render suono, Inf. IV, 77; XVIII, 57; XIX, 5; XXX, 103;
XXXIII,
VII, 30
:

et este, che io preferisco come parole latine chiare e non equivoche, alla Iez. della Cr. sono ed este, adot-

tata da Dionisi, v.

Essere.
lat.

Soperchiare,dal
vasare, escire,
138.
Inf.

super: stra99, doivi.

80.

Purg.
21
;

XIV,

114; IV, 98; XVII, 15 XXVII,


Il,
;

Sormontare,
1'

XIX, 22; XX11I,


Purg.
Ili,

59; XXVIII, 108. Par. Vili, 29; X, 143; XXIII, 55, 97 e 118; XXXIII, 74. Far rumore, Inf. XXXII, 107.

ve
48

la

Cr. legge soverchiare, v.

Soperchio,
;

eccesso,

Inf.

VII,

XI,

4, v.

Soverchio.
particip.
di

Significare, Inf. 111,129. Par. IV, 56.

Soppresso,

soppri-

Dire, Purg.

XVI,

59.

Par.

XXVI,

mere, oppresso, Purg. XVII, 115.

Sopra
Calpestato,
Inf.

Sormontare.

XIV,
e
i

quale

le ediz.

15, verso per ii mss. variano. La

Soprannome.
Par.

Purg. XVI, 139.

XV,

138.
il

Cr. legge Che fu da' pie' di Catan gi soppressa, la Nidob. Che da' piei di Calori gi fu oppresso, V Ediz. Fior, sul-

Soprano,
80.

Quando questa voce


ediz.
ivi,

superiore, Purg. IX, presa nel


le

un solo ms. Che fuda'piedi di Calori soppressa. Finoatantoch i mss. della Div.Com. non saranno esaminati con pi diligenza di quello si
l'autorit d
fatto finoadora,sardiffciledecidere.

signif. morale le forma sovrano, v.

danno

la

sebbene non

siavi alcuna differenza di signif. Secondo ci soprano e non sovrano, si

dovr leggere nel luogo

dell' Inf.

XXXII,
mettere

128.
lat. supra ponere: sopra, sorpassare, Par.

Rigettando assolutamente
l'Ediz. Fior,
il

la lez. del-

Soprapporre,
al di

verso, io

per migliorare inclino per la lez. della Cr.


lat.

come

fatta

XV,

42.
il

Sopra,

super, supra,

So-

Soprapposla,
drappo,
Inf.

disegno,

le

fi-

vra, luna e l'altra forma sonosinonime, nondimeno sembra che sovra,


frequente posto davanti alle vocali, Inf. IV, 96 ; VI, 15 e 36
sia pi
di
;

gure che fanno rilievo sul fondo

d'

un

XVII, 16.
sorpassare, Par.

Soprare,

XXX,

VII, 101

vili, 127: XI, 3; XIII, 136;

24, lez. della Cr. e di parecchie ediz., ma io preferisco leggere con la Ni-

XIV, 28

e 32;

XVI, 100; XX,

63;

XXI,

dob. supraio per

superato, v.

ivi.

33; XXIII, 95; XXIV, 90; XXVI, 43 e 142: XXXII, 134. Purg. I, 102; li, 15; IV, 6; V, 17 e 96; VI, 101 Vili,
;

Sopraffare,
alcuna cosa, Par.

star al di sopra di

XXX,

112.

Sorbo,
XV, 65. Sorco,
XXII,
58.

lat.

sorlms domestica, Inf.


sorcio, Inf.

31

:IX,54

e 80:

X,

81

XII, 102 e

135; XVIII, 97; XIX, 89; XXI, 126;

lat.

sorex,

il

XXVII, 23; XXXI,

120. Par.

I,

102;
;

11,138; VII, 6; IX, 17; X, 22 e 4S

Sonlello,
trovatore che
scritto

di

XIV, 42; XIX, 83; XXI, 83; XXIII, 28; XXIV, 11. Sovra a... Purg.
XII, 17. Par.

Mantova, celebre sebbene italiano ha

XXVI,

45.

Sovra

di...

Par. XXIII, 115.

Di sopra,

Inf.

in lingua provenzale, Purg. VI, 74; VII, 3 e 52; Vili, 38, 43, 62 e detto Mantovano, 94; IX, 58.

XVI,

121.

L sopra, la terra opposta IX, 100. Esall'Inferno, Inf. XXXIII, 157. ser o andar di sopra, vincere, Purg. Vili, 133. Par. XXXI, 36. -Sopra

Purg. VI, 47; Vili, 127;

Purg. VII, 86.

Sordo, lat. surdus, Inf. VI, 33. Purg. XXVII, 12. Par. I, 129; XV, 7. Sorella, forma dimin. del lat. soror. Nel
signif.

XX

prop., Inf. XII, 20,


di

e di sopra, Purg. XXII, 79. 8; VI, 98.

Par. IV,

Sopraggiungere,
giungere.

v.

Sovrag-

XXIV, 13; XXXIII, 11. La sorella della brina, Inf. XXIV, 5, la neve.

dove

parlato

Arianna.

Purg.

La monaca,
Sorga,

Par.
la

Ili,

46 e 113.

Sopragridare,
39. Lez.

o Sopragg ridare:

frane,

Sorgue, ruscello
59.

gridare pi di un altro, Purg.

XXVI,
le

che inette nel Rodano, non lungi da

che trovasi in tutte


la Cr.

anti-

Avignone, Par. Vili,

che ediz. e che

ha mutata, sen-

za renderne ragione, in sopra gridare, d'onde non si cava senso.

Sorgere, v. Surgere. Sornioni are , elevarsi


XVII, 119. Par.

XXX,

57.

Purg.

In poli-

396
tica
:

Sorprendere
trionfare, Inf. VI, 68.

Sospiro.

Al par^
54.

levare, Inf.

XXVIII,

61.

Tener

so-

ticip.

sormontato, Purg.

XIX,

Sorprender, lat.
dere
:

svpra-prehengiungere improvviso, Inf. XIII,

111. Purg.

XXI,
che

63.
si

sorpreso,

ci

Al particip. scelto, ci di
59.

speso, empier di meraviglia , Par. Pi spesso al particip. XXXII, 92. sospeso, sollevato, Inf. IX, 121. Purg. Detto della mente: occuIX, 19.

pata,

preoccupata, Purg. XII, 78;

che uno s'incarica, Par. V,

Sorprosso
mere

particip. di

sorjrf-

32. Par.
;

inusitato. Lez. della Nidob., , Purg. 11,13, dove bisogna per certo leggere su 'l presso, v. Presso.

XIU,136;XX,139;XXV1,30;XXIX, XX, 87; XXIII, 13; XXVIII, 41 XXXI, 57. - D. chiama quelli
del

Limbo

sospesi, Inf. II, 52; IV, 45,

Sorpriso,

in

rima per: sorpreso:


I,

per esprimere il loro stato medio fra la dannazione e la beatitudine, ovvero


per dire che la loro sorte non ancora definitivamente decisa.

offuscato, coperto, Purg.

97.Inf.

Sorridere,
99. Purg.
II,
;

lat.

sur ridere,

IV,

XXVII, 44
111,

XXXIII,

83; XII, 136; XXI, 109; 95. Par. II, 52


;

Sospettare,
mere, dubitare,

lat.

suspectare: te100.
il

Inf.

XXVII,
:

24 e 25; XI, 17; XXII, 135;

92.

Al particip. parolHle sorrise, parole profferite sorridendo, Par. I,

XXXI,

Sospetto,
re, Inf.

lat.

suspectus
;

XXII, 127

XXIII, 54.

timo-

La

95.

Sorriso,
XVIII, 19.

sost.,

il

sorridere, Par.

temenza, la dubitazione, Inf. Ili, 14; V,129; IX, 51. Purg. VI, 108; XXII, 125; XXVIII, 79; XXXII, 157. -r- 11 dubbio, Purg. VI, 43.

Sorte,
III,

lat.

sors:
Ili,

48.

Par.

XXXII,
I,

110.

102.

Destino, Inf. e 55; IX, 35; La destinazione, Par.


il

Sospicare,

lat.

suspicari.

Le

ediz.

41

variano per la forma di questo verbo. Aldo, la Cr., Daniello e Rossetti leg-

Nel
la

signif.

lat.

di sorles,

gono

sospicciar,

Landino, l'Fdiz. Fior.

l'augurio, no, Inf.

consultazione del Desti-

XX, 93. Sorteggiare, da sorte:


XXI,
dove
72.

repartire,

e Costa sospicare, Vellutello e Foscolo sospiccare, la Nidob., Guiniforte e Viviani suspicare. Io preferisco sospicare, Purg. XII, 129.

distribuire, Par.

Come sost.,

Sortire, avere
95. Par. XI, 109,

in sorte, Inf.

XIX,

Inf.

X, 57.
o

per
75,

lo sorti.

sortillo posto Departire, Inf. XII,

Sospignere
lat.

Sospingere,

sub-impingere : spingere, far avan-

dove

sortille
;

Par. IV, 37

posto per: le sorti, XV11I, 105 XXII, 120


;

zare, eccitare, Inf. IV, 22; XXIV, 32. Purg. V, 125. Par. IV, 8 XIX, 96.
;

XXXI, 69; XXXII, 34. Sorvenire, lat. supra-venire:


cadere, Purg. XXI1I,80.

Rispingere,
ac-

Inf. Vili, 41.

Sospinger

Soso, forma

antica per: suso o su,

V, 130, pare che significhi: spinse, eccit i nostri occhi a AI parguardarci vicendevolmente.
gli occhi, Inf.

v. ivi, in rima, Inf.

X, 45.
lat.
il

ticip. sospinto, Inf.


il

XXIV,

32. Par.

IV,

Sospeccione,
spetto,
il

suspicio:

so-

8;

XIX,

96.

dubbio,

timore, Purg.

XIX,

55.

Sospirare. Inf. VII, 48; XIX, 65; XXIV, 117. Purg. VII, 108; XXI, 117.
Par. XXII, 121.

Sospeccioso,
Par. XII, 39.

timido, diffidente,

Sospiro,

precedendo

a conso-

Sospendere, lat. suspendere, sol-

nante semplice talvolta Sospir, an-

Sospiroso

Sovresso.
52, 5 e 104

397
;

co

al pi. lat.

suspirium,

Inf. Ili,

22;

XII, 53

XIII, 68
91.

IV, 26; V, 118; Vili, 119; IX, 126;

134; XXIII, 66;


da...

XXX,

XXI,
Sotto
Inf.

XXIII, 113; XXIII, 88; XXXI, 20 e


100.

XXX,

72. Purg. VII, 30;

XIV, 132; XV, 81; XVI, 64; XIX,

74;
91
;

Avv., Purg. XXVIII, 97. XII, 103 XXI, 39 ; XXII, 128.


;

Di

XXV,
31
;

104;

XXX,

sotto, Inf.
II,

XIX, 46; XXXIII,


;

46. Pur;*.

XXXII,

141. Par.

1,

X VI,
dolente,
:

23; IV, 33; IX, 76; XIII, 137; 124 XXIII, 83. Par. II, 123.

Sospiroso, gemente,
Purg. XXXI1I,4.

Sottesso, v.

Esso.

Sottosopra.Inf.XIX,80;XXXIV,
104.

Sosta, dal lat. substare la pausa. Dar sosta, fermarsi, Purg. XXIX, 72. Sostare, lat. substare fermare,
:

sospendere, Purg. XIX, 93.


si,

re, Inf.

Sottrarre, lat. XXVI, 91.

subtrahere: toglie-

Sostar-

Sovente,

lat.

subinde, Inf.
31;

II,

74;
92.

XVI, 8. Sostegno, da sostenere


fermarsi, Inf.

V appogInf.

XXXll,33. Purg. XXI, Par. XXVII, 54.

XXVII,

gio, lnf. XII, 6.

Soverchiare,
lat.

nel signif. di sor-

Sostenere ,
XVI l,
fatica,
Inf.

sustinere

96.

Soffrire,

passare, Purg.
XIII, 6;

II,

6:

XXVI,

119.

Par.

sopportare una

XIV, 53; XXXI,


Ili,

120.

-Pas-

un dolore, una impressione, 11,4; XI, 87. Purg. Il, 39; XI, 137; XXX, 27. Par. XXII, 143, dove
la

sare, Purg.
fichi

99.

Soverchiare la

strada, Purg.
:

125, pare che signiavanzare nel camino, v. Soper-

XX,

Cr.

legge
59.

sus tenni

XXVI,

XXIII, 48;

chiare.

zienza, Par.
re di fare

XXI,

Sopportare, aver paAver il cuo135.

Soverchio,

dal

lat.

una cosa,

Inf.

XXX,

42-

dio evo superculus, oggi


di soperchio, v. ivi
:

super, nel me meno usitato


l'

il

superfluo,
128.

ec-

Sostenersi, astenersi,

ritenersi, Inf.

cedente,

Inf.

XXVI, 72. Sostentare,


Purg. X, 130.

15;
sostenere, portare,

tempo d'avanzo, Purg. XXII, 96. Far soverchio, sorpassare, sormontare, Inf.

XVII, 53.

XXV,

Purg.

XV,
aver

Aver

soverchio,

Sottesso, v. Esso. Somigliarsi, dal

XXI,
v.

51.

lat.

sublilis:

Sovra,
jungere
:

Sopra.
,

estenuarsi, Purg. XXIII, 63.

Sovraggiungere
V,80.

lat.

supra-

Sottile, lat. subtilis: sciolto, fine. Nel signif. fisico e morale, Purg. VI,
142; Vili 20
,

sorprendere, arrivare, Purg.


il

XII, 66. Par.

XXXII,51

Sovrano,
il

primo,
Inf.

il

maggiore,

Sottilmente, esattamente, XXXI, 53. Par. VII, 89.


Sotto,
dendo
;

Inf.

pi eccellente nel suo genere, in


e

buona

mala parte,
87.

lat.

subter, sublus, e prece-

72; XXII,
grande,
48.
il

Sott", prep., Inf. VI, 71; VII, 64; Vili, 17; IX, 1,71 63; XII, 30; XVI, 6; XVII, 119; XX, 186; XXII, 30;

alle vocali

sost., il pi pi eccellente, Par. XXVI, Quegli che posto sopra un al-

IV, 88; XVII,

Come

tro, Inf.

XXXII,

128. V.

Soprano.

XXVIII, 65;
99;

XXIV, 2; XXV, 32; XXXII, 23; XXXIII,


112.

Sovranzarc, v. Sobranzare. Sovrastare, elevarsi sopra, dominare,


lnf.

XXXIV,
;

Purg.

I,

66;

III,

XVIII, 111.

129; IV, 51 ;XI,7o; XVI, 2; XXIV, 106 XXVII, 124 XXIX, 27. Par. VI,
;

pron. esso, indeclinabile in questo caso, quando

Sovresso, sovra-esso, il

398

Sovvenire

Sparlo.
la

per idiotismo della lingua posto fra la prep. e il sost. non ha altro officio

prende

forma
d'

di Ispagna.

Por. VI,

64; XIX, 125.

che quello di far pi precisa la dizione, onde vale unicamente: proprio


sopra, Inf. XXIII, 54;

Spago,
che
119.
si

origine ignota, forse

dalle lingue slave: filo impeciato di

Purg. X,8I; XIV, 19;


96. Par.

XIX,

91.

XV,
23;

XXXIV, 41. 72; XXXI,


XXXII, 149.

servono

calzolai,

Inf.

XX,

Sopra, semplicesubvenire: ram-

Spaldoj
Inf.

dall'ali, spalle:

merli,

mente, Purg. XXVII,

IX, 133.
dal lat. spatula, Inf.

Sovvenire,
mentarsi
,

lat.

Inf.

XVIII, 54.
:

Come
Inf.

Spalla,
XIV, 104
99
;
;

X,3;
;

verbo impersonale
Ili, 9.

mi

ricorda, Par.

Soccorrere, aiutare,

XXV, XXXIV, 41.

XVII1,102; XX, 37; XXIV, 22 XXIX, 67 XXXI, 47


; ;

Purg. Vili, 42; XIII, 59;

XVII, 94
XXII,
86.

XXXIII,
dal
lat.

115. Purg.

I,

54

XVIII, 90; XXII, 122. Par. V, 55;

Sozzo,
Nel

saucius o sucidus?

XVII, 61. Volger le spalle, allontanarsi da... Inf. XV, 52; XXV, 139.
Par. IX, 128.
Inf.

signif. fisico: sudicio, sporco; nel

Dar

le

morale: disonesto, impuro, sfacciato, Inf. VI, 100; VII, 53; XVII, 7; XVIII, 130 XXVIII, 21 e 105. Purg. XVI, 13.
;

XXXI,
il

117.
d'

spalle, fuggire,

Per

est. la

sommidi spal-

t,

dosso

un monte,

Inf. 1, 16.

Spallacela, peggiorativo
la, Inf.

Par.

XIX,
;

136.
lat.
spallici,

XVII, 91.
lat.

Spada,
XVI, 39

Inf.

IV, 86;

XXVIII,

38. Purg. Vili, 26

e 129; IX, 82;

XXIX,

XXII, 16. - Nel


in render torli
li

140;

XXX, 57.

XII, 40; XVI, 109; Par. Vili, 146; luogo del Par. XIII,
alle scritture

- Spargere, Par. IX, 130; XXIV, 56. Spander lagrime, piangere, Inf. SpanXVIII, 84. Purg. XXX, 145.
80.

Spandere,

espandere,

Inf. I,

dersi, detto dell'acqua,

d'un fiume,

128 che furon come spade

Purg. XXII, 138. Par. IX, 82.

In

diritti volti, io rigetto

genere

spandersi,

Inf.

XXVI, 3.

Par.

assolutamente

1' interpretazione di pi antichi comentatori che spiegano: i quali furono come quelle spade che

XI, 126.

Spanna,
in

dall'ali,

mo, Par. XIX,


genere,
45.
inf.

81.

spanne : il palPer la mano,


:

rendono torti e deformi i volti di quelli che vi si specchiano giacch le spade non sono fatte per servire da
:

VI, 25.

Spargere.
XXVII,
Purg.
to,

Nel

specchi. Preferisco

adunque
:

la spie-

Dispensare, impiegare, XXIX, 97. Al particip. sparInf.

signif. prop., Par.

gazione di Lombardi i quali mutilarono la Scrittura Santa come una

spada mutila un bel viso spiegazione che mi sembra molto pi naturale.


;

XX, 88. - Esteso, Purg. I, XXXI, 130. Nel luogo


XXVIII,
posto per
89. Purg. 13, sparte, in
:

disseminato, sparso,

124.

IX, 118; Par.

del Purg.

rima sembra

Par.

XVI,

72,

dove

le

cinque spade,
:

spartito, allontanato.
lat.

a rigore esser preso per o per : parecchie, in genere

pu

cinque

Sparire,

dis-parere, Inf.

XVI,

ma

po-

trebbe esser anco allusivo a qualche

1,30 e 109. Sparso, da spargere, add., colo-

costume

a noi ignoto.

rato, tinto, quegli sul cui viso spar-

Spagna, lat. Hispunia,nt XXVI,


103. Purg. XVIII, 102, dove in grazia della vocale precedente questo nome

so alcun colore, Purg. XIV, 84.

Sparto, da
XIV,
2.

spargere, sparso, Inf.

Purg. XII, 33;

XXXI,

51.

Sparviere
Esteso, Purg.

Spegnere.

399

Disteso,

1,

124. Par.

XXXI,
31.

130.

Spece, forma antica e poetica per:


specie, in rima, Par.
1
,

Par.

XXVIII,

57.
lnf. II,

Sparviere,

dall'ali, sperber, lnf.

Specie,

la

specie umana,

XXII,139. Purg. XIII, 71.


da paura: impaurito, pieno di timore, lnf. XXII, 98.

77; 111,104. Par. XXXII, 123.


to delle piante, Par. XIII, 71.

-Det-

ipauraiO)

Specifico. Purg. XVIII,

51.

Spaventare,
108.

dal lat. del

medio

Speculo, forma

lat.

per specchio,
:

evo expaventnre da pavere,\nf.

Al

XXIX,
Purg.
lnf.

nel signif. d' intelligenze celesti, Par.

partici p. spaventato, detto

degli animali, lnf.

XXIV,
lat.

92.

IX, 42;

XXIV,
;

135.

XXIX, 144. Spedale, o ospedale, lnf. XXIX, 46.


fuori, lnf.

lat. hospitale,

Spavento,
111,131

dal

pavere,

IX, 65. Purg. XII, 47.


lat.

Spedirsi, lat. expedire XXVI, 18. Al

cavarsi

particip.

Spaziarsi,
dersi, Purg.

spatiari: esten-

spedito, libero
5.

XIV,

16. Par.

V, 118.

Distendersi, Purg. 138. Par. IV, 126.

- Muoversi

XX VI, 63; XX Vili,


libera-

Che ha adempito ad un incarico, Par. XVII, 100. Spedito, sollecito,


Par.

da ostacoli, Purg.

XX,

XXX,
:

37.

mente, Par. XX,

73.

Spazio, lat. spatium,

Purg.

XXIX,

per

Lo 106; XXXII, 34; XXXIII, 136. spazio del tempo, Purg. XI, 107.

antica e poetica specchio. Nel signif. prop., lnf. Lo stesso XIV, 105. Par. XXX, 85.

Speglio, forma

Dio

detto

speglio,

Par.

XV, 62;
veggono
incerta,

La comodit,
31.

l'agio,

Purg.
?

XXIV,
il

XX VI, 106,

perch
d'

gli Eletti

tutte le cose in lui.


lat.

Spazzo ,
lnf.

spatium

suolo,

Spegnere,

origine

XX11I, 70. Specchiarsi, da specchio: guardarsi in uno specchio, Purg. IX, 96. Par. XVH, 41 XXX, 110 e 113. Guardare fisso alcuno come se fosse uno specchio, lnf. XXXII, 54. Al
;

XIV,

13. Purg.

forse dal lat. stinguere. Propriamente : spengere ; onde : accorciar la vista,

Par.

XXVI, %

collera, lnf. XII, 33

XIX,

121.

Spegnere la l'amore, Purg.


lnf.

Uccidere,

XII, 112. Par. IV, 104.

V, 107;

Spegiersi,

20; XIII,

particip. specchiato, riflesso, Par. Ili, 59.

estinguersi, lnf. XIV, 142della voce, Purg. XXXI, 8


1

Detto del-

Specchio,
gnif. prop.,

lat.

speculimi. Nel si-

ombra che scomparisce quando

lnf.

XXX,
l'

128,

dove

lo

specchio di Narcisso, :

acqua. Purg.

sole tramonta, Purg. XXVII, 68. Al particip. spento, detto della luce,
lnf.

il

XV, 16 e 75; XXV, 26; XXVII, 103; XXIX, 69; XXXI, 121. Par. Il, 97; XV, 113; XVII, 123; XIX, 29; XXI,
Siccome D. am17; XXVIII, 4. mette che gli angeli, le intelligenze
celesti

del XX, 102. Purg. Ili, 132 dei vapori, giorno, Purg. V, 115

lnf.

XXX1I1,

105.

Nel

signif. fig.,

sono come specchi che ricevono la luce immediatamente da Dio


la riflettono alle altre

detto della vista, lnf. XVII, 113. Par. del potere, Purg. XVI r XXVI, 1 della volont, Purg. XXV, 13 109

dell'ardore, Par.

XXIX,

47

dei

creature, chia-

sensi, Purg.
to, lnf.

XXXII, 3

ma

specchio

il

Sole, Purg. IV,

62

il

pianeta Saturno, Par. angeli, Par. IX, 61.

XXI, 18

gli

XXVI, 124 dei segni visibili, Purg. XV, 79. Nel signif. di ucciso, lnf.

X, 57

del sospet-

d'

una

favella, Par.

400
XII, 112. Purg. XII, 39 Purg. XVI, 134.

Spelonca

Spcrto.

49,

morto,

Spelonca.

Inf.

XX,

a san Matteo (Evang., xxi, 13). verna di ladri, Par. XXII, 77.

alludendo Ca-

go dell' Inf. 1,41 si eh' a bene sperar m' era cagione Di quella pera la (o alla) gaietta pelle, L' ora del tempo e la dolce
stagione,
le

Lombardi leggendo
:

opinioni sono discordi. la gaietta costrui-

Spelta.
l'

lat.

triticum spelta, dal-

ali. speli,

e spelz, Inf. XIII, 99. Speme, dal lat. spem, for.ma anti:

sce V ora del tempo, ec. m' era cagione a bene, cio ragionevolmente sperar? la gaietta pelle, cio mi faceva ragio:

ca e poetica

la
;

speranza,

Inf.

Purg.
e 67.

Ili,

66

VI,

31

IV, 42.
teo-

nevolmente sperare d'impadronirmi


della pelle ec.

La virt

A me questa costru-

logale, Par.

XX,

108;

XXV,
:

31, 44

zione sembra poco confacente all' indole della lingua. Perticari, costrui-

Spendere,

lat.

pendere

prodi-

gare, Purg. XXII, 44.

sce la gaietta pelle, l' ora, ec. m' era, o m' eran cagione a bene sperar, cio:
:

Sp adio,
quata
:

da spendere, voce anti-

tutte queste circostanze

mi facevano

la

spesa, Inf. VII, 42.


dal lat. spe,

concepire buone speranze, rinfranca-

Spene,

forma antica
la

vano

il

mio coraggio: interpretazione

e poetica, sempre in rima:


ranza, Inf. XI, 111. Purg. Par. XXIV, 74.

spe27.

XXXI,

che mi sembra sola ammissibile a menoch non si legga con Dionisi


alla gaietta, ec. In questo caso la costruzione sarebbe : l'ora, ec. m'era

Spennare,
der
le

lat.

dis-penna: per-

penne,

Inf.

Spento, Spera, lat. spheera XXIV, 11. Questa


quasi sempre
le

v.

XVII, 110. Spegnere.


:

alla,

cagione a bene sperar di quella fiera ec, e il senso sarebbe Queste


:

la sfera, Par.

voce

indica

circostanze mi davano buone speranze rispetto a quella fiera coperta di

varie sfere dei cieli

ammesse

allora dalla scienza,

come,

senso che richiede pelle maculata un altro comento per s.


;

Inf. VII, 96.

Purg. XV, 2 e 52. Par. 11,64; 111,51 e 111 ; IV, 38; V, 128; IX, 110; XXII, 62 e 134; XXI1I,21 e
;

Sncrent in
rino in
te.

te. Par.

XXV,

98,

parole latine del Salmo ix, 11: Spe-

108 116

XXIV,

11.

Talvolta significa:
Inf.

una superficie circolare,

XXXIV,
Purg.

e:
5.

il

disco del sole,

XXVll, 84. Al XXXIII, 153.

Spergere,

lat.

dispergere, Purg. particip. sperso, Inf.

XVII,

Speranza,
mato
V, 44
;

dal lat. speranlia forda sperare, Inf. 1, 54 III, 9 e 46;


;

Spergiuro , lat. perjurus Inf. XXX, 118, che fa giuramenti falsi. Spermcntarc, antica forma per:
,

Vili, 107

IX, 18
;

XXIV,

12.

sperimentare

esporre alla tentazio-

Pj^^O^^xn^, 77
rate, in grazia della
;

X UJ8.
;

**r.

ne, Purg. XI, 20.

XX, 95; XXV, 53; XXXI, 79. Sperare. Inf. 1, 119 IH, 85,

Spcrnere,
(spe-

verbo

tolto dal lat.,

disprezzare, rigettare, Par. VII, 64.

consonante che precede XXIV, 93. Par. XX11I, 15 XXIV, 64; XXXI, 45. Sperare in...

Sperso, Spcrto,
riano
;

v.

Spergere.
expertus. Le ediz. va-

lat.

la

la fiducia in... Purg. XIII, 152. Pensare, credere che una cosa debba

por

esperto, v.

Cr. legge quasi sempre ivi, laNidob. e alcune ediz!


sperlo
:

moderne hanno

accadere,

Inf.

XXIll, 133.

esperto, che

Sul luo-

conosce, instruito, o

al fatto di... Inf.

Sporula

Spirare.

401
dall'ali,

XXVI, 98; XXXI,


11,62
,

91.

Purg.
di

I,

132;

Spiare,
gare, Purg.

spahen: investiincerta: di-

Par. XXV, 65. Sprula diroin.

XX VI, 36.
XXX,
36.

spera: una

Spiccarsi, d'origine

piccola sfera, un piccolo globo, Par.

staccarsi, allontanarsi, Inf.

XXII, 23, parlasi delle animede'Beati. Spesa, da spendere, Inf. XXIX,


126. Par. V, 63.

Derivare, Purg. XXI, 107.

Ci che

Spicciare,

forse dall'ali. sprilzen.

bligato a

fare

uno ob un dovere Purg.


,

Dicesi propriamente d'

un liquido che

XXIX, 98. Speso,


d'

esce con forza da un' apertura angusta del sangue, Purg. IX, 102
;

particip. di spendere. Detto


:

d'una fonte,

Inf.

XIV,

76.

Onde:

un camino

fatto,

superato, Purg.
add., denso,

XII, 74.

sfuggire saltando, Inf. XXII, 33. Spiegare, lat. explicure stendere, tendere, Purg.

Spesso,
compatto,

lat. spissus,

XXXI,
I,

63.

Svi
137.
Spieli-

Inf.
;

Purg. XVII, 4

XIV, 13; XXI, 17. XXI, 51 XXVIII, 2


;

luppare, Purg. XVIII, 23. Par.

Dichiarare, Purg.

55.

II,

XXXII,

110.
24.

XX Vili'

Par. II,

32; V, 135;

garsi, nel signif. prop., sciogliersi,

Folto, in gran

nume-

berarsi, Inr. XIII, 90


rarsi

ro, Inf. IV, 66

94. Purg. VI, 10. ; XX, Spesse fiate, frequentemente, Inf.


71.

Onde: libeda un dubbio, Purg. XVI, 54.

XVII,
125.

Purg. XXII, 104.

Spesse

Spietato, lat. dis-pietas : senza piet, crudele, Inf. XII, 106; XV11I,
89. Purg.

volte, Inf.

XXV,
avv.

27. Purg.

XXXIII,
,

XXXII,

65. Par. IV,

105;

XVII,
,

47.
lat. spica.

Spesso ,
Inf.

frequentemente

Spiga,
la

Per:

il

frutto,

VI, 21

VII,90;IX,83; XII, 29;

XXIX, 79. Purg. Vili, 78; IX, 84; XXVI, 2. Par. XXII, 107. Speziale, particolare, Inf. XI, 63. Spezie, lat. specie* e Specie. Le
ediz. variano, Inf.
II,

conseguenza, Purg. XVI, 113. Spigolare, da spiga, Inf. XXXII,

33.

Spigolo,

lat.

spiculum

il

cardine

77;

III,

104, do-

sul quale gira 134.

una porta, Purg. IX,


IV, 20.

ve

la

Nidob. legge

specie, Par. VII, 28.

Spezzare, da

petia, del lat. del


:

Spina. Inf. XX, 126. Purg. Spingare, v. Springare.


Spira,
Par. X, 32.
la

medio evo, un pezzo rompere, fare a pezzi, Inf. XIX, 27; XXIV, 149. Spezzato, rotto, Inf. XXI, 108. Troncare, interrompere un discorso,

rivoluzione degli astri,


respirare, Inf.
;

Spirare,
re, Inf. Ili,

Par. V, 17.

Spezzarsi, rompersi, Rifraninfrangersi, Par. XVI, 21. gersi come la luce, Par. XXIX, 144.

131. Purg. V, 81

XIII, 132.

4.

XXVIII,
Soffia-

XXX,
XXV,

89.

Manifestarsi con

30;

XXXIV,

Purg.
parole,
e 82;

parlare, Par. IV, 18;


82.

XXIV, 54

propriamente l'esploratore; per: quegli che reca le nuove, Purg. XVI, 84. Spiacente, lat. dis-placens, che
:

Spia,

dall'ali, spaher,

Esalare, Inf. IX, 31.

dispiace, Inf.

Ili,

63.

Disaggrade-

Provenire, emanare, Par. X,110. Inspirare, Purg. XXIV, 53; XXV, 71. Par. I, 19 II, 8 VI, 23, dove la Nidob. legge inspirare, e 88 VII, 142:
; ;

vole, Inf. VI, 48.

Spiacere,

lat.

dis-piacere, Inf.

X,

136; XI, 26. Purg. 111,78.

Procedere, nel senso dogmatico, Par. Il 129 X 2 e 51 XXIII, 104; XXXIII, 120.

XV, 2; XIX,
;

25.

26

402

Spirare

Sponsalize.

Spirare, sost., il respiro, Purg II, 68. II soffio del vento, Par. XVI, 28. Spirazione, linspirazione, Purg.

Splendido,brillante,Par.XX Vili,
79.

Splendore.

Purg.

XV,

11. Par.

XXX,
tuale
,

133.
lat.

Spiritale,
XVIII, 32. -

spirituali!

spiri-

X, 62; XIII, 51; XXIX, 14; XXX, 97, dove a riempire il verso isplendor,

proprio allo

spirito

Purg.

posto per

splendor

XXXI,
Inf.

21

Religioso, Purg. XXIII,

105. Par. XI, 61.

Ci che
alle

Gli splendor

mondani,

VII, 77,

ne

agli

spinti,

anime,

appartiePar.

sono

le borie e gli onori del

mondo.

XXXIII, 24. Spirito, il sentimento,


106. Purg.
141
;

In signif. spirituale,

Par. XI, 39.

Le anime dei Reati sono spesso


Ili,

Inf. Vili,

dette splendori, Par.

109

V, 103
106.

XXX,

34.

XX,
71

15.

Par. XII, 68 e
la
Il

IX, 13; XXIII, 82;


Splendore, pur detto

XXV,
il

Spirito visivo, secon:

do

la

fisica
;

d'allora

XXVI,

XXX, 47. -

vista, Par.

turno,

Par.

XXI,
lat.

13.

pianeta SaGli angeli

sospiro, Purg. XXX, 98. L'anima, ci che rimane dell' uomo dopo la

respiro,

il

sono

detti splendori, Par.


spolia.

XXIX,
Nel

138.

Spoglia,
lat., le

signif.

spoglie, Inf.

morte, Inf. 1,116; IV, 32 e 66 V, 42; Vili, 38 e 62; Xlll, 87; XXV, 35.
;

XX,

110.
di

serve

XXVIII, 11. Purg. Ordinariamente, ci che coperta, di veste, d'ornale

Purg. 1,5; HI, 73; V, 132; XI, 127; XIII, 26 e 143, ec, Par. Ili, 37 XII, 68; XXIV, 124, e pi spesso. Spi-

mento; cos:
Inf. III, 114. Inf. XIII,

foglie degli alberi,


Il

corpo dell'uomo,

rito santo,

Purg.

XX,
92;

98. Par. Ili, 53


1;

me

103, considerate quelle cospoglie, dei rami, e questo come

XX,
41.

38;

XXIV,

XXVII,

XXIX,
tutti
i

spoglia dell'anima.

Spogliare.
X, 130.

Inf.
:

XX XIII,

63.

Spiro, forma che ha quasi


significati di spirito, Par.

Detto della speranza

La voce,

la

XXVI,

3.

parola, Par. 11 canto, Par.

XXIV, 32;

XXXI, 27. Par. XV, 12.

deporre, Purg.
II,

Spogliarsi, Purg.

122.

XXV,

132-

Spola,
mente
spola D. d
; :

36.

L' inspirazione

celeste, Par. IV, Per: Spiritossanto, Par. XI, 98;


e contratto

il

dall' ali. spule, propriarocchetto, anticamente la


la

prendendo

parte per

il

tutto

XIV, 76. Spirto, forma poetica


di spirito. In

genere,

Inf.

XIII, 36.

nome alla: navetta, Inf. XX, 122. Purg. XXXI, 96. Par. IH, 96. Spolparsi, da polpa, propriamental
:

Purg. XIV, 57. Par.

XX,

15;

XXIV,

te

smagrire, perder della grassezza.

separata dal corpo, Inf. V, 32 e 139; VI, 18; X, 116; XI,


19;
XII, 96;
;

138. L'anima

Degradarsi, peggiorare, Purg.


80.

XXIV,
:

XIX, 64;

XXV,
II,

14;
45;

Spoltrarsi, da
ciar
l'

poltro, v. ivi

cac-

XXIX, 20 XXXIII,
XXVI,

154. Purg.

infingardaggine, Inf.

XXIV, 46,
Inf.

IV, 14; XIII, 103; XVI, 22; XXI, 86; 116. Par. V, 121 ; XIX, 134, e

spoltre, in

rima per:

spoltri.
il

pi spesso. Spirto visivo, la vista, Par. XXVI, 71. Spirto vocale, la

Sponda,
IX, 66;
38.

la riva,

margine,

XVI,113;XVI1I,33;XXXI, Purg. Vili, 32; XIII, 81 XXIX,


;

voce, Purg. XXI, 88.

89;
;

XXX,

61.
lat.

Splendere.
Rilucere, Par.

Inf.

VII, 75 X, 102. XXI, 10 XXIV, 89.


;

Sponsalizie ,
Propriamente
:

sponsalicius.
1'

le

nozze, per

obbli-

Sporgere
go che
XII, 61.
si

Squadrare.

403

contrae nel battesimo, Par.


1

Sporgere,
zare
il

a t,ex-porrigere:

capo,

Inf.

XVII, 120.
Inf.

avanInnal-

no spingava, verbo di cui non trovasi altro esempio ed al quale, astretti dal contesto, i comentatori danno il
signif. di agitare,

zarsi solle

acque,
,

XXXIV,

122.

scuotere

piedi for-

temente. Molti mss. Landino, Vellutello


,

Estendersi

arrivare, Purg.

VI, 16.

Daniello,

leggono springava,
dall'ali.
:

dove {sporgere posto in grazia della consonante che preceNel luogo del Par. X, 39, sporde.
Par. XXII, 72,

verbo manifestamente tolto springen, che vale saltare,

ma

che

gersi,

par che significhi: estendersi,

Al paroccupare un certo tempo. ticip. sprto, Purg. VI, 16, elevato o


esteso.

significare agitarsi, avventarsi, trar calci, che il proprio sen-

pu pur

so richiesto da questo luogo. Alunno

Sporre,
Inf.

lat.

disponere
la

XIX,

130,

dove

: deporre, Nidob. legge

(Fabbrica del Mondo) non conosce altro verbo che springare, 1 cangiato in spingare da chi ignorava il suo signif. e perch spingare pareva approssimarsi a spingere, che ha a un bel circa il medesimo signif. Pi mss.
:

puose o pose, Purg.

XX,

24.

sponsa. La Chiesa ordinariamente detta sposa di Cristo,

Sposa,

lat.

del

Comento

di

Buti leggono sprindall' ali.


gli

o anco di Dio, Par. X, 140


XII, 43;
129-

XI, 32

tare.

XXVII,

40;

XXXI,

3;

XXXII,
dello

Spronare,

spornen prosproni
;

La Madonna detta sposa


97.

Spirito santo, Purg. XX, resposa cio la fanciulla maritata di

priamente: dar con


Inf. Ili,

inse-

La

gare, spingere, incitare, in genere,

125; XII, 50. Purg. IV, 49;

cente, Purg.
111.

XXIX,
Nel

60.

Par.

XXV,
cose

XI, 21

XX, 119; XXIX,

39.

-Spro-

La sposa,

Inf.

XVII,

29.

V,

59. Purg.

nar
106.

verso...
il

signif. fig., le

gere

correre addosso... spincavallo contro... Par. XVII,


dall' ali.

spirituali

sono dette spose


lat.

di Dio, Inf.

XIX,

3.

Sprone,
sponsus. G. C. indi-

sporn, Purg.

Sposo,

VI, 95.

cato con questo nome per rispetto ai e per religiosi, Par. III, 101 ; XI, 84

Spugna, lat, spongia Purg. XX, 3. Spuola, altra forma di spola,


t

rispetto alla Chiesa, Par. X, 141.

v. ivi, Inf.
Inf.

XX,

I22.

Spranga,
XXX1I,49.

dall' ali.

spange,

Sprazzo, dall' ali. spratzen-spritzen, V aspersione, Purg. XXIII, 68. lat. dis-pretiare, del
Spregiare,
:

Sputare, dall' ali. sptzen, Inf. XXV, 138. Squadernarsi, da- quaderno, v.
ivi: dividersi, Par.

XXXI1I,
lat.

87.

Squadrare

dal

medio evo
e 51.

disprezzare,

Inf.

XI, 48

Spremere,
Springarc.
la Cr. e tutte le

lat.exprimere: espri-

propriam. porre in ve. Per fare il gesto ingiurioso detto: le fiche, v. ivi, si d alla mano una

quadrare : isquadra una tra-

mere, Par. IV, 112.

forma

di

squadra doppia, onde,


:

Inf.

XIX, 120. Aldo, ediz. moderne leggoInf.

XXV,
cio, io

3, squadro, significa
t'

io

ti

fac-

indirizzo questo gesto.

I/ediz. del 1348 ha


il

per esempio

springere, manifesto errore di stampa, perch presente luogo di Dante.

1'

autore allega

404

Squama
propriara.
la

Stare.

Squama^
Per
la pelle

scaglia.

morta, Purg. XXIII, 39. (Squarciare^ dal lat. quatuor,


Inf.

Staratane, da sta, est o questa mane questa mattina, Purg. VIII, 59


:

e 92.

quartus: lacerare, far a brani,

XXX11I,

XXIII, 99. Aprir la bocca per prof-

27. Purg.

XXX11,

71. Par.

Stampa, dall'ali, slampfen: V impronta, 1 immagine, Purg. Vili, 82. Par. XVII, 9.
Stancare,
signif. attivo
:

ferire ingiurie, Inf.

XXX, 124.
lat.

d'origine ignota. Nel

Squatrare,

dal

quatuor: pro-

priam. fare a quarti; per: lacerare, far a brani, Inf. VI, 18.

Nel signif. neutro: affaticarsi, Par. Al particip. stancato, Vili, 114.


Purg. X, 19.

affaticare, Inf.

XIV,

52.

Squilla,

dall' ali. schelle: la


5.

cam-

Stancarsi,

Inf.

XIX,

pana, Purg. Vili,


e nel Par.

127.

Squillo, dalla medesima origine,

Stanco,

d'origine ignota.
Inf.
II,

Af-

XX, 18, pare che

significhi:

faticato, spossato,

130; VII,

canti armoniosi.

65;XXIl,90;XXIIl,60e70;XXXIlI,
Inf.
II,

23. Par.

Stabilire, determinare, XXXI1,55.

34. Par.
Inf.

IX, 57; X, 24.


41.

Mancino,

XIX,

Stadera,
Par. IV, 138.

lat. stater: la bilancia,

Stagione,
derivanlo da

dal

lat.

statio; altri

Stante, particip. pres. di stare. Stante in piedi, Inf. XV III, 132. Stante per s, che esiste per so mede-

salio, Inf. I, 43.

Stagliato, da tagliare: discosceso, e come tagliato a scarpello, Inf.


XVII, 134.

simo, indipendente, Purg. XVII, 1 10. Stanza, da stare : V atto di fermarsi, di stare, Purg.

XIX,

140.

Stanziare,
detto
d'

risolvere, prendere
Inf.

Stagnare,

un fiume che
Inf.

una determinazione,

XXV,

10.

cessa di scorrere, che impaluda, IX, 112; XX, 66.

Pensare, supporre, Purg. VI, 54. Stare, questo verbo da cui il ver-

Stagno.
Inf.

XIV,

D. d tal nome al Cocito, 119, perch formato dal


di

bo essere ha tolto
v. ivi, indica

il

generalmente
si

particip. stalo, Io stato in


I

ragunamento delle acque


fiumi infernali; e formato dalla pece

tutti

cui

un soggetto

trova.

suoi prin-

il

lago o stagno bollente Inf.


,

cipali signif. e pi speciali

sono: Tro-

varsi, essere in qualche luogo o in

XXII, 141. Staio, probabilmente dal lat. sextarius: misura di grano, Par. XVI,
1

un certo

stato, Inf. IV,

135; Vili, 50;

05 Quei eh' arrossati per lo staio, sono, secondo Benvenuto e 1' Anonimo, i

XIX, 6, 24 e 81; XXI, 24; XXVII, 40;XXX11I, 122. Purg. II, 43; IV, 69; VII, 34 X, 70 XIII, 98 XXVII, 5 e
; ;

26. Par. II, 101, e pi spesso.

In-

Chiaramontesi,ai quale fece disonore uno dei loro antenati che aveva falsificato lo staio, pubblica misura, dal quale aveva tolta una doga sostituendone altra pi stretta, con che veniva

dica: l'attitudine,

Inf.

XXXIV, 13.

Fermarsi,

Inf.

VII, 99; Vili,

113;

XX VII,

63; XXXII, 85. Purg. Ili, 80; IX, 144; XVII, 84. Par. XI, 104.
Restare, Inf. XVII, 97;

XX,

74.

a diminuire la capacit.

Stallo,
la

dall' ali. stali,

propriam.

Essere, XIX, 58

Inf.
;

VII, 109;

XVII, 127;

XXX,

67. Purg. IV, 58, do-

dimora. Cessar

stallo, Inf.

XXX1II,

ve

la

Nidob. legge restava.

Esser

102, disparire, cesser di essere.

fatto, Par.

XXXI,

45.

Convenire a

Stare

Stella.

405

qualcheduno,
le

Inf.

XVI,
:

18.

Con

nius Statius, che viveva regnante Do-

add. avv. e verbi questa voce forma

Stare a una seguenti locuzioni pena, essere esposto a..., soffrire, Inf.

miziano, Purg. XXI, 91 XXIV, 119; XXV, 29 e 32; XXVII, 47; XXXII,
;

71.

VI, 56.
Stare

Stare a udire, Purg. XIV, Stare a bada, v. A bada.

29; XXXIII,

134.

Stecco,
Inf.

dall' ali. stechen,

pungere,

X1II, 6.
;

a' crini,

star dietro ad alcuno,

inseguirlo da vicino, Inf.

XX VII, 117.
Ili, 37.

Stella. Inf. I, 38 111, 23; VII, 98; XVI, 83; XX, 50; XXII, 12; XXVI,
127; 86 e
89
;

87.

Star cheto, non parlare, Inf. IX, Star contento, contentarsi di...

XXXIV,
91
;

139. Purg.

I,

23; Vili,

non chieder
Star
sco, v.

di pi,

Purg.

XVII, 72; XV1II,77; XX VII, XXXI, 106 XXXII, 57; XXXIIi,


;

dritto, Inf.

Star in contro, esFresco. sere minacciato, avere addosso alcun

XIV, 103.

Star fre-

143. Par.

Il,

137; IV, 23; XIII, 4;

XXIV,

XXX,

Stare in cespericolo, Inf. Vili, 99. so, star in disparte, Inf. XXII, 100. Star muto, star in silenzio, Inf.

da notare che
In particolare,

147; XXVIII, 19, 21 e 87; XXXII, 108 XXX11I, 145.


;
;

ognuna delle
la

tre

Cantiche termina con

parola

stelle.

XXX11I,

65. Par.

XXXI, 42.-

Star

Par.
112.

non essere occupato, Par. XV, 15. Lasciar star e, abbandonare, lasciare,
Purg. Il, 128. Starsi, trovarsi in alcun luogo, Inf. X, 117. Purg. XXII, 85 XXXII, 83. Par. XXXII, 26.
;

sicuro, essere indifferente, tranquillo,

Venere, Par. Vili, 11 IX. 33. GioMarte XIV, 86 ; XVII, 77. La Stella Pove, Par. XVIII, 68. Per est. e al 6g. lare, Par. XII, 29.

II,

30.

Mercurio,

pianeti, la luna,

Par. V, 97 e
;

D. chiama

XX11I, ne
in

92.

Gli

stella,

la

Madonna, Par.
immagi-

scrittori della Bib-

Stare in alcun luogo, rimanere,

Inf.

bia, Par.

XXV,

70.

Come
agli

XVII, 33; XIX, 97; XXXIII, 31. Non far motto, non far alcun segno, Purg. VI, 62. Par. XXI, 47; XXXI, 42. Fermarsi, Purg. XVII, 84.

dell' unit di

XXXI,

28.

essenza in Dio, Par. Nel senso astrologico


astri

quanto attribuivasi

un

influsso sull'uomo, Inf.


23. Purg.
1,

XV, 55; XXVI,


76.

Trovasi
84. Par.

stea,

per:

stia, al

cong.,

Inf.

XXX, 111
;

XXXIII, 41. Par.

XXX1II.122. Purg. IX, 144; XVII,

40

Vili, 110

XVII,

Sul luosono

XXXI, Stare, sost.,


in

45.
l'

go
atto di fermarsi, di
Inf. VII,

dell' Inf. II,

55, le opinioni

rimanere
121.

alcun luogo,

99;
II,

discordi circa al signif. di la stella, una stelgiacch la lez. di alcuni mss.


la,

XVII, 76; XXIX, 3 e

15.

Purg.

riferiscono stella al pianeta


lat.

Sfate,
tempo

cpstas

XVII, 49; XXVII,

51.

V estate,

Inf.

Di
81.

state, in

non merita essere attesa. Alcuni Venere; altri al Sole, il che mi sembra poco probabile. Io credo che la stella, pole qui in signif. collettivo per come nella Vita Nuova : Poi mi
:

di estate, Inf.

XX,

sto
si

Stato,

lo stato in cui Inf.

uno

trova,

stelle

e lo stato politico,

IV, 52; X, 105;


66;

XXVII, 54. Purg. XIV, XXVIII, 140.

XXVI, 54;

lo parve veder a poco a poco Turbar sole ed apparir la stella; e nel Convito : Siccome l Ciel dovunque i la
y

Statuto,
Par.

il

decreto eterno di Dio,

stella.

XXI, 95. Stazio, il poeta romano P. Papi-

la

Confronta, Inf. XVII, 33, dove usato nel fiammella precisamente

medesimo modo.

408

Stellato

Stimativa.

Stellato. Purg. XI, 36. Stelo, lat. stila il gambo, Inf. Il, 129. Il mozzo d'una ruota, Purg. L'asse del moto de' cieli, Vili, 87.
:

XV11,

98. Par.
;

1,88;

III,

5; IV, 18;
44.

VII, 115

XVll, 28; XXIII,


o s stesso, Inf.

Per me,

te

XX, 20:

Par. XIII, 11.

XXIV, 104. Purg. XXV, 85. Par. IV, 92; XVII, 69; XXXIII, 52. Con-

Stemprare,
maltrattare,

da temprare, v. ivi opprimere, umiliare,


dall' ali.

giunto a sost., Inf. XXII, 102

XXV,

Purg.

XXX,

96.

106; XXX11I.57 e 94. Purg. X, 55. Par. Ili, 81 XVII, 28 XXXIII, 130,
;

Stendale,

standarte da

dove Lombardi legge


necessit.

istesso,

senza

stand: lo stendardo, Purg. XXIX, 79. Alcuni mss. hanno ostendali, propo-

Stige,

lat.

Styx fiume dell'Infer:

nendosi

di

ravvicinar la voce

al
1*

lat.

no, Inf. VII, 106; IX, 81

XIV, 116.

oslendere,

avendo dimenticata

ori-

Stignere, come
in lat.,
i

gine allemanna.

Ungere e tinguere, verbi: stignere o stingere e

Stendere, lat. dis-tendere o extenaere, Inf. Vili, 40.

stinguere, sono

forme diverse della


solo signif.:
I,

Stendersi, Inf.
II,

medesima voce con uu


Stignersi,

XVI,

136. Purg.

XV,

71. Par.

103;

cancellare, spegnere, Purg.

96.

XV,

19; XVII, 38; XXIII, 12*.


dal
lat.

spegnersi

sparire,

Par.

Stenebrare,
Stentarsi.
condo Buti
in terra
;
:

tenebra;:

XXX,

13.

dissipar le tenebre, Purg. XXII, 62.


Inf.

XXIII, 121, sei

Stile. La matita usata nel disegno, La penna, Par. Purg. XII, 64.

la
:

essere disteso, crocifisso Cr. e tutti comentatori

XXIV,
quio,

61.
I,

II

carattere dell'elo-

Inf.

spiegano esser tormentato, il che in questo luogo torna il medesimo.

87. Purg.
siilo,

XXIV,
Par.

57 e 62.

La forma

trovasi soltanto in
62.

rima, Purg.
61.

XXIV,

XXIV,

Sterco.

Inf.

Sternere,
propriamente
:

XVIII, 113. verbo tolto dal lat, stendere, onde mo:

gocciola. Stilla, propriamente: Nel signif. fig., le parole, le instruzioni, Par. VII, 12.

la

strare, dimostrare, Par. XI, 24; XXVI, 37, 40 e 43. Nel primo di questi luo-

Stillare, derivare, scorrere, Par.

ghi Lombardi legge con la Nidob. discerne, e negli altri sceme, lez. eh' io

XX,

119.

Inondare, annaffiare, in-

spirare, Par.

XXV,
sost.,

76.
1'
l'

non ammetterei e che rigettata da quasi tutti gli editori moderni.

Stillare,
per
:

annafflamento

l'

inspirazione,

istruzione, Par.

Sterpe

Sterpo,

lat.

stirps

il

XXV, 76.
Stilo, v. Stile. Stimare, lat. estimare: giudicare del prezzo d'una cosa, Par. XIII, 131.

cespuglio, sempre al pi. Nel signif. Nel fig., prop. Inf. XIII, 7 e 37.

Purg. XIV, 95. Par. XII, 100.

Stessi, forma antiquata, che si riferisce solo a persona, Inf. IX, 58 nondimeno si riferisce al Sole, Par.

Pensare, riflettere,

Inf.

XXIV,

25,

dove istima posto in grazia della consonante che precede. Immaginarsi, Inf.

V, 133.

Stesso,dal lat. iste, islissimus. Con pron. me, te, lui, Inf. IV, 120; X, $1; XII, 14 e 69; XIII, 95; XXV, 8;
i

XXIX, 35. Purg. XII, 75; XVII, 112; XXXIII, 64. Par. 1,136; Prendere per, Par. Ili, XXIV, 18.

20; V, 102.

XXVI,

24;

XXXI,

27 e 76. Purg.

Stimatila,

il

giudizio, la facolt

Stimolare
di giudicare, di valutare, Par.
75.

Straniarsi.

ao:
forse dall'ali, strup-

XXV!,

Storpiato,

pig, das gestriipp, lnf.

XXVIII,

31.

Stimolare,
Inf. 111,65.

incitare,

spronare,

Storpio,

forse dal lat. disturbare:

l'impedimento,

Stimolo. Purg. XXV, 6. Stinguerc, lat. estinguere:


gnere,
lnf.

XXV,
spe1'

XIV,

36.

il ritardo, Purg. Alcuni interpreti pare che intendano per: storpiato, un rat-

1.

Cancellare,

tratto,

un impedito

ne' passi.
lat.

ne! signif. fisico, Purg. XII, 122. Par. Dalla memoria, Par. XXX, 13. Al particip. stlto, Purg. XXIII, 53.

Stracciare,

dal

dtslrahere

lacerare, Inf. XXII, 72.

Straccio, da
brano d'una
XII, 44.

stracciare: pezzo,

XII, 122.

tela stracciata,

Purg.

Stipa,

dal lat. stipare:

il

monte,

la congerie, Inf. XI, 3;

XXIV, 82. Stipare ammonticchiare, accuInf. VII, 19.

Strada,
o dall'
ali.

lat.

stratum da sternere,
:

mulare,
lnf.

Condensare,
XIII, 40. Al-

XXXI,

36.
lat. titio, lnf.

Stizzo.

cuni mss. hanno tizzon.

la via, il camino, 112; Vili, 91 IX, 100; XII, 92 e 138 XV, 43 XXVIII, 40. Purg. 1,119; IV, 71 ;X,21 XII, 38; XVIII, 79; XX, 125; XX11, 131 XXIV, 130:
lnf. VI,
;
;

strasze

da stizza, la , con collera, cui origine incerta rabbiosamente, Inf. Vili, 83.
:

Stizzosamente

XXVII,

48. Par.

so degli astri,

XXIII, 38. - Il corPar. X, 16; XXVI, 122.


fig.,

Nel

signif.

Purg. XVI, 107;


Vili, 148;

Stola,
Par.

la veste,

Purg. X XXII, 81.


129.

XXV,
XXV,

95

XXX,

Il

corpo

XXV, 87. Par. XXIX, 128.


Strale,
Nel

IV, 85;

glorificato di G. C. e della

Par.

127.

Madonna, Le cappe di piomIpocriti


,

dall'ali, slrahl: la freccia.

signif. prop., Inf. XII, 77.

bo che portano
XXIII, 90.

gli

Inf.

XXXI,

55.

- Nel

Purg.
44.

fg., Inf.

XXIX,

Par. 11,55; XIII, 105; XVII, 56.


lat.
stullilia
,

Stoltezza, XXIX, 121.


Stolta,

Par.

Stralunare,
stravolgere gli
Inf.

lat.

extra-luna:

occhi

minacciando,

lat. xtultus,

Purg.

XXVI,
,

XXII,

95.

119. Par. V, 58 e 68; XIII, 127.

Stramba,
Inf.

forse dall'ali,

slramm

Storcere,
dolore,
lnf.

lat.

XVII, 74; XIX, 64.

distorquere

o slrajf: corda o legame fatto di ginestra di Spagna, lnf.

Storcersi, per

XIX,

27.

XXXIV,

66.
il

Strame,
XV,
73.

lat.

strameu da sternere:
domestici,
Inf.

71.
to,

Storia, lat. historia, Purg. X, 52 Par. XIX, 18. Storiato, dal lat. historia: effigiarappresentato, figurato,
73.

letto degli animali

77

Vico degli Strami, Par.

Purg.

X, 137, la Rue du Fouarre a Parigi , vicina alla piazza Maubert, cosi detta

X.

Stormirc,dairall. sliirrnen, esprime il romore che fanno le fiere passando in tra cespugli, Inf. XIII, 114.
i

consumo camente dicevasi


dal gran
gli scolari di

di paglia,

che anti-

fouerre, fattovi da-

Parigi che nelle scuole poste in detta strada, usavano sedersi

Stormo, dall'ali,
l'assalto, lnf.

sturm
2.

l'attacco,

sulla paglia.

XXII,

Straniarsi,
di stornelli, al

lat.

exlraneare: al-

Stortici, contratto
pi.

lontanarsi da alcuno, Purg.


92.

XXXIII,

dal lat. sturnus, uccello, Inf. V, 40.

408

Strano
lat.

Stroscio.

Strano,
Inf.

extraneus : straniero,
la

IV, 65; VII, 103;

XX,

6;

XXIV, 59;

XXII,

usata in

forma istrane grazia della consonante che


9,

dove

XXV,
Par.

119;

precede.
Inf. IX,

Straordinario,

singolare,
30-

Legato, Purg. XIX, 123. Starsi stretto, esser cauto ne' suoi

Ili, 8.

XX Vili,
XX,
133.

52;

XXX,

87.

63; XIII, 15;

XXXI,

giudizi, Par.

Nel luogo dell' Inf. XIII, 15, diffcile decidere se strani si riferisca ad alberi o a lamenti; io inclino per la pri-

Stretto,
v. ivi.

particip.

di

stringere,

Sirice,
Ignorasi

di Siena, Inf.
lui

XXIX,
si

125.

ma opinione. Strascinare,

la di

famiglia, e

sup-

forse dal

lat. di-

pone, da quanto ne dice


fosse o
il

slrahere, Inf. XIII, 106. Strazio, dal lat. dislractio? qua-

il Poeta, che capo o almeno uno dei pri-

lunque malo trattamento, Inf. Vili, 58 ; XIII, 140 XIX, 57. - In particolare la rotta, la sconfitta, Inf. X, 85. Sfrega, Ut. striga, Purg. XIX, 58
;
:

mari membri della Brigata Spendereccia di Siena che faceva professione


di

sprecare danaro in crapule e stra:

vizi.

St reggina,

dall'ali, striegel, lat.

Strido, dal lat. stridere il grido mosso dal dolore. Trovasi soltanto al
pi. le strida, Inf. 1,1 15;

strigilis: la striglia, Inf.

XXIX,

76.

V,35; XII, 102Inf.

Stremo, lat.
mo,
Inf.

extremus, add., estre25.

XVII, 43. Purg. XXIII,

Stringere
signif. fisico
;
:

Strignere. Nel
e 47. Purg, IV, 87. Par. I, 117.

premere, serrare,

Sost., detto del

luogo: l'estremit,

XXI, 138 XXXII, 43


32
35.
;

l'orlo, Inf.

XVII, 32. Purg. IV, 32; XXII, 121. Par. VI, 5; XIX, 41; XXXI,
122.

IX, 48

XXX,

Onde:

Detto del

ultimi giorni o

tempo: momenti

la

fine, gli

riunire, combinare,

Par.XXIX,

Inviluppare, impacciare, Par.


51.

della vita,

Al pi., Purg. XIII, 124; XXVI, 93. Nel luogo del Purg. XXII, 48.

XXXII,
98.

Ritenere, Purg.
spingere,
;

XXIX,

Per

est.,

incitare,

sforzare, Inf. V, 128

Purg. X, 14, dove la Cr. legge stremo, bisogna certamente leggere con Buti,

XIV,

2.

XXXI,
VI, 30.

Nidobeato,

1' Anonimo, Vellutello e un gran numero di mss. scemo, v. ivi.

Stringersi, accostarsi ad

VI, 83 ; IX, 102; Purg. XIV, 126 XXIX, 98 ; 119 (come Inf. V, 130J. Par.
;

al-

Strenne,
poetica:
il

lat.

sirena, espressione
il

cuni, stargli presso, Inf. IX, 51. Purg. 111,70; XIV, 140. Par. XI, 131. -Ra-

dono,

regalo,

Purg.

dunarsi, riunirsi, Par. XXII, 98.


particip. stretto, Inf.

Al

XXV11,1I9. Stretta, dal


132.

XXI,

138, Purg.

Stretta di neve, ingombro causato dalla neve, Inf. XXVIII, 58.

lat. strictus, Inf.

XXXI,

XIV, 126; XXX, 87. Striscia, dall'ali,


no, e da ci
Vili, 100.
la

stridi: la trac-

cia che lascia la serpe nel

suo cammi-

Stretto,

lat. strictus,
a... Inf.

add. serrato,
1,

serpe istessa, Purg.

angusto, vicino

X,

dove

la

Cr, legge secreto; quasi tutte le ediz. moderne hanno adottato stretto, lez.
della

Str l'ade, lat. Slrophades, isole vicine alla costa della Messenia, dove
la

Nidob., Inf. XIV, 75 e 117; XVIII, 100; XXIII, 84; XXVI, 107 XXX, 93; XXXII, 41. Purg. HI, 71
;
;

Mitologia collocava le Arpie,

Inf.

XIII, 11.

Stroscio, d'origine

incerta:

il

Voce formata per onomatopea.

Strozza

ma

Subitamente.
13, laCr. ha
la

.109

romore che
l'

fa

1'

acqua cadendo
119.

dal-

cattiva lez. suol che

alto, Inf.

XVII,
d'

toglie

il
'l

costrutto,

bisogna leggere

Strozza,

origine

incerta,
:

sul o su

probabilmente allemanna In^. VII, 125; XXVill, 101.

la

gola,

Spessissimo trovasi su per a fine d'indicare in modo preciso un movimento

presso, v. Presso.

sta

Si voluto derivar quevoce dal Piemontese stroup, branco d'animali; io dubito se D. abbia voluto usare una simile voce, e sot-

(rupo.

come sopra l'acqua, lnf. III, 118; VI, 34; Vili, 10; IX, 64 e 74;
sopra,
:

XI, 111 XVII, 43. Purg. HI, 6; IV, 113 ; XI, 29 ; XII, 115. Sua... Purg.
;

toscrivo al parere degli antichi interpreti che la tengono una metatesi di


stupro, che nel signif. biblico

IV, 38.

Ins, v. In.

pu

si-

gnificare

una infedelt, una


lnf.

ribellio-

ne contro Dio,

VII, 12.
:

Su, lat. susum, sursum, avv. Con e senza movimento, lnf. IV, 77; XI, 87; XII, 9 e 18; XIX, 72; XXI,46;XXIT, 36; XXIV, 27 e 44; XXXII, 99;

Stucco,

d'

origine ignota
lat.
il

stanco,

XXXIV,

sazio, annoiato, lnf.

XVIII, 126.
studere, Par. IX,

26 e 38, dove

Studiare,
135.

Studiare

passo, affrettarci,

HI, 6; IV, I, 109 Nidob. ha suso, v. ivi, 63; VII, 44; IX, 87 XI, 45; XII, 95; XXI, 20. Par. II, 123 HI, 98 IX, 6r
126. Purg.
la
;

Purg. XXVII, 62.

Studio,

lnf. I, 83.

e 108

;X,

21 e 86;

Lo zelo,

la

pi spesso.
litico:

XXXI,

48, 67,

Venir su, in signif. poPar.

sollecitudine, Purg. XVIII, 58 e 105. diligenza, Par. XV, 121.

inalzarsi,

XVI,
;

118.

-La

Studioso,
XXXIII,
lo, la

zelante, ostinato, lnf.

Spessissimo trovasi fa su nel detto signif., Inf. I, 38 Vili, 82 X, 33; XI,


;

31.
:

1
il

Stuolo, greco otXos


69;

drappelmoltitudine, l'esercito, lnf. Vili,

XII, 11, 97 e 120. Purg. 11,50; IV, 34 e 69 ; V, 74 e 124 VI, 92 e 150 ;


;
;

XIV, 32; XXVIII, 112. Purg. XXIX, 145. Par. VI, 64; XXV, 54. Stupefarai, maravigliarsi, Par. XXXI, 35. Al particip. stupefatto, Par. XV, 33; XXVI, 80. Stupido, pieno di stupore, Purg. IV, 59; XXVI, 67. Stupire, lat. slupere: esser maravigliato. Trovasi soltanto
il

IX, 11 e 104; XI, 92; XII, 38 e 44. Par. 1, 31 e 46 IV, 83 VI, 9, e spes; ;

so.

Di

su, lnf.

Par.

II,

123.

V, 43.
vr,

Dall' alto,
la

Su

per indicar
27.

direzione,

Inf.

XXIV,

su, v. ivi, e v. Per.

Sue, per:
lat.

Su!

su-

sum, sursum, esclamazione, Purg.


Vili, 65.

Suado,
49.

voce poetica

tolta dal lat.,

ger.

stu-

persuadente, persuasivo, Par.

XXXI,

pendo, Par.

XXVI,
;

89.

12; XXVI, 71 Par. XXII, I.

Stuporosa maraviglia, Purg.XV, XXIX, 57; XXX, 36.


Su,
lat.

Sub Julio, parole


lio

lat.,

sotto Giu-

super, prep., sopra, lnf.

Cesare, Inf. 1, 70. Per bene intendere questo luogo che ha dato tanto che fare ai comentatori, bisogna notare
l'

111,78; V, 98; XXIX, 52. l'urg. II, Quando unita 13; X,20 e.spesso.

e vissi.
to,

opposizione delle parole nacqui Io son naIl Poeta vuol dire


:

dU' articolo le ediz.

moderne scrivono
ec,
lo,

ordinariamente,
le

sul, sullo, sulla,

antiche ponevano spesso su 'l, su sula,ec Nel luogo del Purg.

temper vero dire, sotto, cio: al po, di Giulio Cesare, ma ho passata la mia vita sotto Augusto. V. Tardi.

II,

Subitamente,

lnf.

X, 28. Purg.

410
I,

Subitane
II,

Suggello.

136;

128;

XXVIII,

38. Par.

X,

Sticdo,
VIII, 10.

fangoso,
il

sudicio,

lnf.

38.

Subituno,
lat.

subitaneus, Purg.

contratto di subitaneo, Ili, I. Par. VI,

Mucidume,
I,

sudiciume, Purg.
:

96.

78.

Suco,

lat.

succus

il

succo,

lnf.

Subito, ade!., rapido, lnf. XVI, 73 XIX, 78 XXI, 27. Purg. VII, 1 XIV, 135; XXIV, 134- XXIX, 16. Par. VII, 9; XIV, 61 e 77; XV, 14; XXV, 81 XXVI, 20; XXX, 46. Comeavv., subitamente, lnf. XXII, 442. Purg. XXI, 14. Par. 111,19. Di
;
; 1 ;

XXX l,

4.
lat.

Suddito,

subditus

soggetto,

sottoposto, Par.

XXXI,

117.

Sudore, lnf. 111,132. Sue, forma antica e poetica


sii,

in rima, Purg.

XVI,

30.

per

In sue,

subito,\nf.

XXXIII,
il

60.

Purg. IV, 47; Vili, 23. Sue, pi. fem. di suo, v.

ivi.

soggetto, lez. della Nidob. mentre la Cr. e la maggior

Subietto,

Sufficiente
XXVIII,
59.

Suilcente. Par.

Abile, capace. Par.

parte delle ediz. leggono suggello, for-

VII, 116; XIII, 96.

ma pi comune. Vedi Suggetto. Sublimare, dal lat. sublimis


nalzare, Par. XXII, 42:

Sufolare,
:

lat. sufflare, lnf.

XXII,

in-

10i;

XXVI,

87.

XXV, 137. Suggellare,

dal lat. sigillimi: si-

Sublime,
XXVlll,
102.

lat.

sublimis,

Par.

gillare,

75.
la-

imprimere, lnf. XI, 49; XXX, Purg. X, 45; XXV, 95. Par. 1, 42.
lat.

Subsisto, forma, ovvero voce


tina: esisto, sono,
liana sussisto.
Par.
la

Suggello,
;

sigillum:

il

sigillo,
;

XXIX,
forma

15.
ita-

Lombardi ha preferita

Purg. XXXIII, 79. Par. Il, 132 Vili, Per cagione dell'in127 XIII, 75.

flusso

che attribuivasi

ai

cieli

suldetti

seguitare, venir dopo, lnf. V, 59. Par. VI, 114; XXX11,

Succedere,
La

l'anima umana, essi


suggelli, Par.
la

cieli

sono
Il

17.

lez. ridicola stigger dette lnf.

invece

prova,

lnf.

XIV, XIX,
lat.

13321.

segno,

V, 59, non merita attenzione, quantunque abbia avuti diversi sostenitori. 1


di succedette,

Suggetto,

subjectitm, Purg.

XVII, 107, dove la Nidob. legge suNel luogo del Par. II, 107, bietto.

Succcssion,
seguita, Purg.

la

sequela, ci che
Rfc Purg.

X,

110.
lnf.
II,

che no che coperto


suggetto, pare

significhi
di

il

terre-

neve

e Par.

Successore,
VI, 102. Par.

XXIX,
mente:
zano

XXVII,
,

47.
:

51, pare che significhi similla terra sopra la quale si al-

Succhio
succhiello,

d'

origine incerta
lat.

il

gli altri

elementi, cio

acqua,
121

lnf.

XXVll.48.
dal

aria e fuoco, v. ivi, lnf.


e segg.,

XXXIV,
le

Succiare,
XIX,
33.
,

sugere, lnf.
cinto
lnf.

dove sono esposte

conse-

guenze della caduta


legato
, ,

di Lucifero.

Succinto
XXXI,
86.

Suggetto,
Vili, 74.

add., sottoposto, Par.

Non sembra per

ridicola,

come vuole

1'

autore

ha

1'

appoggio

di

autorevoli

mss. e

allude all'incesto di Semiramide, per cui all'Inferno. Il succedere a un altro non fa soggetto di peccato, e nel luogo citato apparisce come nota istorie affatto oziosa. Credo

adunque che

la lez.

sugger

non

sia da sprezzarsi.

Suggigare

Superbo.

411

Suggiugare, subjugare: assoggettare, Purg. XVIII, 101 lez. dellat.


,

maggior parte delle ediz. La Nidob. ha la forma pi moderna soggiogare. Sui, forma antica, poetica, e conla

Cr.

e della

Suo, non si deve regolarguito. mente riferire a un soggetto in sing., nondimeno trovasi spesso accordato con un soggetto al pi. invece di loro.

tratto di suoi,

78;

111,

sempre in rima, 63; V,99; IX, 24.

Inf. 11,

XXVI, 57. Par. XXXI, 50. - Sua, Purg. XXVI, 122; XXXI, 134. - Suoi,
Purg. XI, 12. Par. XIX, 114.
Inf.

Suo,

Inf.

X,

13.

Purg. XI, 10;

Sur,

Sul, Sullo, Sulla, Sulli, Sulle, contratto di su il, su lo, ec. La maggior parte delle ed. hanno conservata
1

XXII, 144. Purg.

Vili, 27;

57. Par. XI, 42;

v. ivi.

XXIX,

112.

XXVI,
Sui,

T suoi, Inf.

XX11,

145. Purg.

antica ortografia su 7, su
102. Purg. 1,130;

lo,

su la,c.

IX, 23.

Sulosiri,\nf. XII, 120; XIII, 146;

Suocero,
121,

lat.

socer,

Inf.

XX III,

XXXII,
74
;

VII, 82

V, Inf.

Sulla o su la, Inf. Il, 108; Ili, 83. 78; IV, 7; V, 98; XII, 11; XV, 97. Purg. II, 50; IV, 69; V, 124; IX, 104;

XVI, 115. XIV, 111. Purg. IV, 34; XV,


;

13; V, Sullo o sulli,

dove parlato del pontefice Anna, Purg. VII, 109. Par. XVI, 120. Suolen. Inf. XVI, 22, da solere,
v. ivi.

XI, 92; XII, 38;

XIV,
;

59. Par.

I,

31

IV, 83

dendo
150.

PreceIX, 125 XIII, 135. vocale sull', Inf. IX, 92; XI,
I,

Suolo, lat. solum, Inf. XIV, 34 ; XVII, 48 XXXIV, 99. Purg. XXVIII, Per suolo marino, Inf. XXVI, 6.

129, e Purg.

II,

15, D. intende la su-

I.Purg.

124.

Sulle,

Purg. VI,

perficie del mare. Suonare, v. Sonare.

Sui, su', Purg. VII, 82.


:

Suono,

la

voce,

Inf.

Ili,

27; VI,

Sumniae Deus clementiac


:

95; Vili, 95; IX, 65; XVI, 92; XIX,


123; XXVII, 6; XXXIV, 129. Purg. 1, 10 IX, 141 XIII, 40; XXVIII, 59;
; ;

Dio di suprema clemenza, o Summce parens clementice padre di suprema

clemenza, come leggesi nelle ediz. moderne del Breviario ed principio d' un inno che si canta il sabato mattina, e nel quale si chiede il dono
;

XXX,62;XXX1II,28. Par. 1,82; XI, 68; XVIII, 7; XX, 22; XXI, 140.
Le parole,
;

il

discorso, Inf. VI, 76; X,

della purit, Purg.

XXV, 121.
latina

28; XV, 105. Purg. IV, 100; XIX, 11 nome, Purg. VP, 136 XX, 102.

Summo,
mit
:

voce

per

som-

80.

La fama,
lat.

Inf.

XXVII,

78.

la

superficie dell'acqua, Inf.

Suora,
ora

soror,

forma antica,

VII, 119.

sorella, Purg.

Sunt

et este.
:

Par.

XXIV,

141,

120;

XX VII,
28.

104.

parole latine sono ed , lez. di Aldo, Vellutello, Daniello e Lombardi. La


Cr. ha preferito sono
et esle,

XXIV,

XXII, 114; XXIII, Par. XXIII, 56;

La luna detta: sorella

del sole, Purg. XXIII,

1.
XIV,
64.

lez.

che

Superbia.

Inf.

VI, 74;

ha

il

doppio difetto
di

due lingue e
sono, quanto

appartenere a offrire un equivoco,


di
:

Purg. XI, 68. Par. XIX, 121.

Superbire, verbo

tolto dal lat.,

poich sono pu significare tanto


:

io

essi sono.

Come insuperbirsi, Purg. XII, 70. sost., l'orgoglio, Par. XXIX, 56.

Suo, Sua, Suoi, Sue,

trovasi ad

ogni pagina, Inf. 1,16,50, 53, 57, 95, 105, 120 e 12$; II, 55, e cos di s-

Superbo. Inf. IX, 71, XV, 68; XXV, 14 XXVII, 97. Purg. X, 121
;
;

XI, 53 e 113

XII, 36. Par. XI,

101.-

412
Severo, Purg. a cosa fiero, Inf.
:

Superno

Sussistenza.

XXX, 79.
I,
;

Applicato 75; VII, 12.

Detto delle spalle alte, rilevate, Inf. d' una strada: ripida, XXI, 34

X,52;XV, 117; XXIV, 40; XXVI, 53 e 129. Purg. 1, 107; VI, 73; XIX, 35; XXI, 52, 59 e 133. Par. IX, 28;

Purg. IV, 41
sost., Inf.

della vista

trante, acuta, Par.

XXX, 81.

Come
46.

pene-

XXV, Nascere, 26; XIII, 114. Nel Par. X,


;

X, 140; XI,
gnif.

106

103.
si-

XXXI,

91.

//

primo suXII, 39.

perbo, cio Satanno, Par.

XIX,
Inf.

Superno, superiore,
;

Purg. XXVII, 125. Par. XX, 50. Celeste, Purg. IV, 79 Vili, 18. Par.

sgorgare, Purg. XXVIII, 121 - d'una immagine: nascere, Purg. XVII, 34

morale, Purg. I, 9; IV, 134. Detto delle piante: elevarsi, nascere, Inf. XIII, 100; XV, 75 -d'una fonte:

dell'

XXIII, 30; XXVII, 144.

amore, Purg.

Pi su-

perno, pi elevato, Par. Ili, 73. Supino, add., chinato indietro,

Al particip. degli astri, Par. I, 37. surto, levato in piedi, diritto, Inf. Detto d'un XXVI, 43. Purg. Vili, 9.

XV III,

71

Purg. XIV,
dosso,
Inf.

9.

Avv., indietro, sul

uccello: che
73.

si

X,72; X1V,22;XX1II,44.
dall'ali,

Per

alzato, Par. XVIII,

resuscitato, Par.

XXI,

9.

suppe ; propriamente: pane inzuppato nel vino, la

Suppa,

Suscitare,
110.

risuscitare, Par.

XX,

zuppa, Purg. XXXIII, 36. Tutti

gli

Susina,
noto, Par.

d'

origine ignota
126.

frutto

antichi comentatori, l'Anonimo, Pietro di Dante, Buti, Jacopo della La-

XXVII,

Suso, forma

accordano nel riferire questo luogo ad una superstizione popolare di quel tempo, per la quale credevasi : che se l'assassino dentro i
na, ec,
si

con e senza movimento, IX, 57; XVI, 97; XX, 61

antica dell' avv. su, Inf. VIII, 3


; ;

XXV,

XXII, 129; 65e119;XXXll, 138; XXXIII,


Ili, 57; V, 40; VII, 56; IX, 60 XV, 41 e 53; XVI, XIX, 68 XXII, 138; XXXI,
;

134. Purg.
VIII, 108

morte della sua vittima, pervenisse a mangiare una zuppa sul sepolcro di quella, rendegiorni

nove

dopo

la

38 e 68

56

XXXII,

89. Par. VII, 100 e 111

vasi

immune

dalla vendetta. Daniello

solo intende per suppa il sacrificio della Messa. Le spiegazioni di alcuni

XI, 11 e 110; XIV, 134. sempre con movimento,


131
;

In suso,

Inf.

XVI,

XXVI,

moderni sono ridicole n meritano


d'esser qui
alla latina
riferite.

83;
29
;

XXV,

140. Purg. Ili, 77; XII, 113. Par. 1,50; 11,22; XXI,
50.

XXX11I,

- Come

citazione:

Supplicare, sempre
con
94,
:

costruito

indietro, sopra, Inf.

XXX11I,90. Par.

la

prep. a, Par.

XV,

XIII, 46.

85
in

XXVI,

dove

supplico, posto

rima per supplico, e Par. XXXIII,


la

Suspicare, v. Sospicarb. Sussistenza, dal lat. subsistere


sostanza, nel signif.
115.

25.

Suprato, contratto di superalo, vinto, lez. della Nidob., la Cr. legge


soprato, v. ivi.

XXXIII,

prop.,

Par.

Per:

gli

Supremo,
Purg. IV, 34;

superiore,

sommo,

Nel luogo Angeli, Par. XIV, 73. del Par. XIII, 59, pare che D. voglia indicare : i cieli ; e se cosi , bisogna
legger nove,

Eletti, gli

XV,

52. Par. XIII, 74;

nome

di

numero, come

XXI1I,108; XXVII, 36. Surgere, verbo tolto dal lat., levarsi, inalzarsi. Nel signif. fisico, Inf.

leggono Aldo, l'Ediz. Fior., Foscolo,


e non nuove, novelle, Nidob. eia Cr.

comeleggono

la

Sussisto

Tabcrnicch.

413

Sussisto, forma

adottata da

Lom-

bardi per subitilo, v. ivi.

Sustanzia, lat. substantia, forma antica, e smianza, forma pi moderna. Sustanzia, Purg.
Ili, 36;

hibernum: uscire dall' inverno, abbandonare 1' inverno, Par. XXVII, 142, dove la Cr. legge sverni, mentre
Aldo, Landino, Vellutello, Nidobeato

XXV,
XXIV,

74;

XXX,

101. Par. Ili, 29;

64;
la

Nel signif. prop., XXIX, 33. sostanza, Purg. 111,36. Pi spesso questa voce indica gli Eletti, gli
:

leggono ti sverni, che io preferisco il Poeta allude all' imperfezione degli


;

antichi calendari che

abitatori de' cieli, Purg.

Par. VII, 5 ; XXIX, 32. Nel luogo del Par. XIII, 27, la Cr. legge suslanzia, ma sembra che la lez. della Ni-

XXX,

101.

davano all'anno 365 giorni e 6 ore, il che faceva avanzare gli equinozi e tutte le epoche dell'anno per modo che a capo di certo tempo Gennaio non sarebbe Svernare, pi venuto d' inverno.

significa

dob. persona, convenga pi alla persona di G. C. Par. XXIV, 64, la

pure il canto degli uccelli che comincia verso la fine dell' inverno, e in questo signif. per: cantare
trovasi nel Par. XXVIII, 118.

voce sustanzia, corrisponde

al testo

greco b-KGTaaig e alla Vulgata substantia, dizione che sempre riescita dura ai traduttori, e che io non pretendo spiegare.

Svestirsi

propriamente

spo-

gliarsi, per: spogliare, lasciare, p. e.,

una maschera, Par.

XXX,

92.

Sviare,
lat.

dal

lat. dis

o ex e via. Nel
118.

Sustanziale,
ci

substantialis

signif. prop.,

deviare, escir di strada,

che costituisce l'essenza particolare dei vari esseri, Purg. XVIII, 49,
v.

dilungarsi, Purg.
signif.
:

XXIX,

Nel

Forma.

morale smarrirsi, Par. XVIII, Nel luogo del 126; XXVII, 141.

Sustenere,
XXII, 143,
v.

lez.

della Cr., Par.

Purg. XVI, 82, tutti


1'

buoni mss.,
Vellutello e

Sostenere. Slitto, lat. subtus, forma antica, in rima per sotto, Inf. XI, 26.
:

Anonimo Lombardi
,

Landino

seguitati

parte delle ediz.


la Cr.

dalla maggior moderne leggono

stare, Purg.

Svogliare, lat. ex-vigilare deXIX, 33. Svegliarsi,


:

disvia invece di vi svia adottato dal-

Par.
35.

XXX. 83. - Svegliato, Purg. IX, Come sost. lo svegliato, Par.


e

Svolazzare,
propriamente
attivo
:

dal

lat.

dis-volare,

batter le

ali, in signif-.

XXVI, 73. Svegliere


veliere:

agitar le ali, Inf.

XXXIV,
per
: ,

50.

Svellere,
I,

lat.

ex-

sradicare, Purg.

136.

Svolvere, forma
gere
,

lat.

svolInf.

risolvere

una

difficolta

SuW/er.si, staccarsi, elevarsi


Inf.

sopra
:

di...

XI, 96.

XII, 74.
lat. dis-velare

Svelare,
Purg. 111,33.

rivelare,

T.
Tabernicch,
la lez. della

Sventura,

dal lat.

minus o misfatale,

Cr. e di

adventurum, Purg. XIV, 38.

tutte le antiche ediz., Inf.

XXXII, 28,

Sventurato,
Purg. XII, 51
dia
;

infelice,

XIV,

51.
lat.

bernicchi.

Nidob. legge male a proposito TarnNon ben noto quale monla

Svergognato,
:

ex e verecon-

te D. abbia voluto indicare; probabil-

impudico, Purg. XXIII, 106. Svernare , dal lat. ex-verno-

mente
nicho

Frusta Gora vicino aTovaril

in Ischiavonia, o

Javornick,

li
cio:
il

Tacco (Ghino di)

Tdida. 104;

degli ceri, vicino ad Adelsberg nella Carniola.

monte

IV,
47.

XXVII,

107.

Par.

XXI,

Tacco (Ghino di). Purg. VI, 14. pi dei comentatori dicono che fosse
in-

un masnadiere e un assassino che

Tacilo, silenzioso, Inf. XXIII, 1. Purg. Vili, 23; XX11I, 21. Par.X, 80; XXV, 26 e 111.

festava la Toscana principalmente su i confini dello Stato Ecclesiastico.

Taddeo.
alcuni

Par.

XII, 83.

Sebbene

comentatori moderni asseri-

Benvenuto da Imola per lo contrario, senza negare che fosse masnadiere, loda il di lui valore e generosit, ed
era,
glia

scano eh' egli fosse un giureconsulto, certo che D. parla del celebre medico e professore a Bologna, Taddeo
Alderotti, del quale lo stesso D. fa menzione nel Conm7o(Trat v i,cap.10)

secondo esso, della nobil fami-

della Fratta, spogliato de' suoi averi dai conti di Santafora e postosi
a' soldi di

come
affatto

traduttore dell' Elica di

Ari-

la fine

papa Bonifacio Vili, verso della sua vita. La morte di mes-

stotele.

Mor nel 1299. Per togliere ogni dubbio intorno a lui, con-

ser Benincasa di Arezzo, ucciso da

ferisci, Purg. XI, 4,

dove

D. parla di

Ghino nel pretorio di Roma, giudicata da Benvenuto come vendetta


presso a poco legittima. Tacente, add., verbale da tacere, Par. XX, 9.

jura e aforismi, precisamente come fa menzione in questo luogo del Canonista Ostiense e del medico Taddeo.

Vedi intorno a ci una lunga nota del Biscioni nella sua ediz. del Convito,
pag. 340.

Tacere. Inf. II, 75; VII, 8; IX, 48; X1I1, 56; XIV, 76; XX, 8; XXIV, 78: XXV, 94; XXVII, 98; XXXII,
113. Purg.

Tarano, lat. tabanus, InT. XVII, 51.


Taglia,
dere
:

dal

lat.

talea,

surculus,

X, 39; XIV, 128; XV, 84;

onde nel medio evo


la

taleare per abscin-

XXI, 104

XXV, 44 XXXI,
;

37. Par.

D. IX, 4; XXIV, 152; XXX, 127. applica questa voce al sole per dove

maniera,

Inf.

XX1I1,

62.

Tagliaeozzo,
Corradino

piccola citt degli

non splende, per dove non


signif.

Inf.

1,

60

al

vento,

spira, Inf. V, 96.

Abruzzi dove Carlo Angioinosconfisse di Svevia nel 1268, Inf.

In

XXVIII.17.

attivo: tacere una cosa, Inf.


39.

Tagliamento, piccolo fiume dell'

X, 18; XVI, 127; XIX,


XVII, 139.
cersi, Inf.

Purg.
ta-

Trovasi similmente

Superiore che scende dalle Alpi e sbocca nel Mare Adriatico, Par.
Italia

V, 96; X, 120; XIII, 79. Purg. VIII, 55; XV, 59 e 92; XVIII, 127; XXI, 110; XXIV, 63; XXX, 82.
Par. IX, 64;
;

IX, 44.

Tagliare,
111. Par.

v.

XVI,

71, v.

Taglia, Inf. Spada.

XX,
Al

XIV, 5; XVI1I,81 XXI, 58; XXIV, 150; XXIX, 8- enei signif. attivo, Par.
:

particip. tagliato, Purg. XII, 97.

XXIX,

96.

Reciso,

Ta-

si taceano, contratto di dnsi, per Al pertacevano, Par. XVI11, 81.

XXVIII, 101. Taglio, v. Taglia il filo o parte tagliente d'una spada, Purg. XXXI,
Inf.
:

3 e 42Inf.

Mettere al taglio della spada,

fetto

invece di
tacetti, Inf.

tacqui,

trovasi

pi
98.

volte

H, 75; XXVII,
Par. IX, 64.

Purg.

XXIV,
sost.
il

63.

XXV11I, 38. Tal, v. Tale.

Al

participi

taciuto,

Purg.
il

XV

59.

laida, lat. Thais, nome d' una cortigiana nell'Eunuco di Terenzio,.


Inf.

Come

tacere,

silenzio, Inf.

XVIII,

133.

Teliamone

Tan m'

ubeis.

415

Tatuinone,

porto sulla costa me-

ridionale di Toscana, acquistato dai Sanesi a gran prezzo, per la speranza


di potersi fare

Tale, pi spesso Talete, uno dei pi antichi filosofi della Grecia, Inf.
IV, 137.

potenza marittima,

ma

che ebbero ad abbandonare per la malsania della contrada, Purg. XIII,


152.

Talento, e desiderio
la
II

volont,

Inf.

II,

81.

specialmente: l'inpassione,
Inf.

clinazione,

la

Purg. XXI, 64.


e

Aver

V, 39.
desi-

talento,

Tale,

precedendo

consonante
;

derare, Inf. X, 55.

semplice Tal. Inf. Il, 91 e 130 IV, 40; X,87; XII, 3; XV, 94; XXIII, 107 XXIV, 30 ; XXX, 134 ; XXXIII,
;

15 e 155

XXXIV,

44. Purg.

1,

12;

II,

e precedendo a semplice Talor, Inf. XX, 81 XXII, 22; XXXI, 140. Purg. XIII, 147; XIX, 3; XX, 118. Par. I,

Talora,
;

tale ora,

consonante

44; IV, 88; VI, 102; IX, 81 e 142; XI, 88 ; XIV, 63; XXI, 60; XXXI, 57.
Par. 1,44; IV, 92 e 117; V, 53; VI, G2; VII, 18 e 45; Vili, 83; X, 49; XI,

131, elnf.

XVI,

134,

dove
3.

altri

leg-

gono

talvolta, v. ivi.

Talpa.
lez. dell'

Purg. XVII,

58;

XXX,
Ili,

59.

Talvolta,

tate eo/ta, Inf.

XVI, 134,

Al pi. qualchevolta

Aldo, della Nidob., di Lan-

tai, Inf. II,

124; IV, 40;

Purg.
no,

Tale, certo, taluPurg. Ili, 41. Par. XIX, 108;


130.

41, ec.

XXV,

103.

dino, Daniello, Lombardi e che io preferisco a talora della C, Vellutello


e

Nelle comparazioni preceduto o seguito da qual, Inf. I, 58: II, 130; III, 16; VII, 15; Vili, 24;
XIII, 122
;

XXVI I,

d'alcune edizioni moderne,


97.
v.

Par.

XXVI,

Tambernich,

Tabernich.
d' ori-

Tamburo,
gine araba
:

probabilmente
Inf.

XIV,

51

XVI11, 13; XXI,


19.

strumento,
lat.

XXII, 8;

16;

XXX,

139. Purg. VI, 10; VII, 13;

XXVII,
30, ec.

serve spesso per indicare una persona che non si voglia


Tal,
Inf. VI, 69, indicato Carlo Valesio sopranomi:

14;

XXVIII,

Par.

V,

XXX, 103. Tamigi,


Tamiri,

Tamesis e Tamesa,
Inf.

fiume d'Inghilterra,
lat.

XII, 120.

Tomyris e Tamiris,
la

nominare espressamente,
nato
Senzaterra.

regina degli Sciti Purg. XII, 56.

quale vinse Ciro,


ec. Versi in idio-

Inf.

Beatrice ovvero Dio.


1"

Angelo

Inf.

Inf. Vili, 130,


;

Vili, 105,

Tan
ma

ni'

abelis,

Inf.

trice.

IX, 8

XII, 88, Bea-

XXVIII,
i

86, Curione.

provenzale che D. fa dire al trovatore Arnaldo Daniello, Purg. XXVI, 140, e segg. In tutti i mss. e in quasi
tutte le ediz.

Purg. 111,41,

filosofi

dell'antichit

XVIII, 121, Alberto della Scala. Par. Vili, 146 e 147, Boberto re di IX, 50, Bicciardo da CamNapoli

questi versi

trovansi

pi o

meno
Il

mino XXX,
Tal

copisti.

guasti dall' ignoranza dei testo della Cr. dei pi

143,

Clemente V.
I,

Accademici non siensi dato verun pensiero di


sfigurati e pare che gli

mi

feci

tal si fece, Inf.

58

li,

40 e 130; Vili, 24. Purg. XIX, 67. Tal che, per Par. I, 67; XXV, 121.

modo
102.

che,

Inf. II, 54.

Purg. 11,44; VI,

questo luogo. Io li registro qui quali furono restituiti dal Raynouard peritissimo dell' idioma provenzale e inseriti nel Journal des Savants, a. 1830,
pag. 67, e seg. Raynouard ha posti a confronto molti mss. e senza dar luo-

87;

XXXIV,

Tal volta, Inf. XV11, 19; XXIX, 59. Purg. X, 131 XI,
;

27;XVII*16.

Par. X, 68; XI, 51.

go a congetture ne ha stabilito un

416
testo,

Tana
che

Tanto.

meno una

sola parola, io

sendo voce
sare che
i

italiana,

agevole a pen-

reputo corretto quanto mai sia possiTan m' abelis vostre cortes deman bile
:

copisti italiani abbianle so-

stituita la

voce italiana scalina

ed
il

Ch'ieu non

puesc ni m'voil a vos cobrire. Jeu sui Arnaulz che plor e vai

me

inoltre

ammettendo questa

lez.

cantari Consiros vei la passada follor,

verso ne sarebbe annullato, ammenoch non vogliasi leggere senza elisione que us e guida
al,

Aras

jauzen lo joi qu' esper denan, vos prec, per acquella valor, Que us guida al som sens freich e sens ca-

vei

scanditura

lma, Sovegna vos atenplar ma dolor. Traduzione: Tanto mi piace la vostra


cortese domanda, eh' io non posso n

non tollerabile. I versi del Trovatore sono Endecasillabi tronchi, cio versi
di undici
l'

sillabe che difettano del;

mi voglio
tito

a voi coprire. Io sono Arnaldo che piango e vo' cantando Pen:

il secondo e il settimo verso sono piani, cio completi per farli rimare con i versi italiani

undecima muta

precedente e seguente.

veggo

la

passata follia, e veggo

lana,
laissonnire,
lat.

frane,

tanire forse
il

per

che spero dipoi. Ora vi priego per quel valore che voi guida al sommo senza freddo e senza caldo,
lieto la gioia

buca dove sta

tasso,

mente

taxus, quasi taxonaria, propria: buca, covo di belva, per abi:

sovvengavi
freddo
e

In quanto

di

temperare

il

mio dolore.

tazione, Inf.

XXIV,

126.

Le Bolge

al senso, le parole senza senza caldo si riferiscono ai

dell' Inferno
tane, Inf.

sono similmente dette


lat.

XXI, 126.
tenaculum
,

tormenti dei Dannati, come, Inf. Ili, 87 in caldo e'n gielo; e la preghiera sovvengavi ec. esorta a pregare per lui. Fra le varianti che trovansi

Tanaglia,
XXIX,
87.

Inf.

Tana, lat. Tanais, ora Don, me che sbocca nel Mar Nero,
XXX1I,27.

fiu-

Inf.

nei diversi mss.


rita attenzione.

havvene una che meNel settimo verso il


sens freich
e

Tangere,
Inf. Il, 92,

verbo

tolto

dal

lat.,

Raynouard ha preferito
sens calina a sens dol
e

toccare.

difficile propria-

sens calina, che


di

leggesi in maggior

numero

mss.

gnif. fisico di

re se D. ha preso questa voce nel sitoccate, o nel morale


:
:

unicamente per
31

la

corrispondenza di
Ili,

di

commuovere
al

il

verso seguente

queste parole col luogo del Purg.

accenna

primo
I, 7,

signif.

sofferir tormenti e caldi e glieli,

Tanto,
e add., Inf.

avv., unito a verbi, sost.


11* 35, 52, 76, 96; II,

dove parlato della natura delle ombre in genere ma siccome qui parlasi dei tormenti del Purgatorio e non di quelli dell'Inferno, e siccome nel
;

79 e 104; III, 43, 47 e 53; IV, 11 e 60; V, 3 e 64; VI, 87; XI, 76; XV, 91

Purgatorio havvi del dolore dol, e del caldo calina, ma in niun luogo vi fatta menzione di tormenti cau: :

XXlll,65e97; XXIV, 137; XXVI, 131 e 134; XXXI, 62; XXXIII, 111.
Purg.
11,

42 e 111

IV, 51, 92 e 130;

V,10;
81
;

sati dal

freddo, io ardirei sostituire

XIV, 14; XIX, 55; XX, 22; XXVIII, 101. Par. 1,8, 23 e
Vili, 20;
li,

la lez. rigettata dal

Raynouard a quelNel medesimo verso alcuni mss. hanno de V cscalina invece di sens freich e sens calina. La
la

103;
;

III, 5,

9 e 68

IV, 121

da

lui adottata.

v, 14 e 61

VII, 106; Vili, 23 e 44;

XVIII, 23; XXI, 135;


spessissimo.

XXIX,
II,

112, e
tan-

Nel

signif.

lat.

lez. cattiva,

perch calina non es-

tum, solamente, Par.

67; XVIII,

Tapino
13.
Inf.

Tcbaldvllo.

417

Avv.

di

tempo

tanto a lungo,

pidoglio, Purg. IX, 137. (Vedi Lucano, Phars., in, 154.)

IV, 130; X, 86; 127. Par. Ili, 124.

V, 110; XXIII, 42. Purg. 1,85; XIX, 126; XXIII,

Di

tanto, v. Di.

A In

in
II,

tanto, v. A.
tanto,

Tarquino,
bi^ ultimo
Bruto,
I

lat.

re di

Roma

Tarquinius Supercacciato da

intanto

Inf.

IV, 127.
di Tartaria in Asia.

che, Par. IV, 110

XXXII,

140. Par.

meno di... Purg. 23. - Come add.

Trtaro, uno
Tartari
di

avevano anticamente fama


arti testoria e

unito a sost., tanto di..., tale, tanto grande, lnf. 1,21 e 76; II, 122, 126 e
131
;

grande perizia nelle

tintoria dei drappi, Inf.

XVII,

17.

111,

57. Purg. 1,32; 11,93;

XXX,

Tasca,
chetto che
al collo

dall'ali, tasche;
gli

quel sac-

78

XXXIII,

70. Par.

e spesso. Bastante, Par. IX, 9. Seguito da quanto, nella comparazione tanto... quanto, lnf. XIX, 37. Purg.

II,

130

VI, 80,

usurieri

hanno appeso
lo

e sul quale, con amara ironia,

finge
di

I).

che fosse figurato


lo

stemma

XX, 126. Par. Ili, 5; VII, XXV, 32. Tanto pi che... Purg. XXX, 118. Par. XXVI, 29 e 30. Tapino, dal greco Ta7Ts-.v?, inVII, 127;

quel dannato che XVII, 55 e 73.

portava, Inf.
tasten,

106

Tastare,
priamente
toccare
i
:

dall'

ali.
;

pro:

toccare

in

particolare

felice

sventurato,

lnf.

XXIV, 11;
trattenere,

uno strumento, suonarlo, Purg. XXII, 58.


tasti d'

XXX, 91. Tardare,


:

Tatto,
verbo
att.,

lat.

tactus:

il

senso del

impedire, lnf. XXIII, 84. neutro rimanere addietro,


119.

toccare, Purg. Vili, 78.

Verbo

Taumante,
d'Iride,
la figlia di

lat.

Thautnas, padre

lnf. X11I,

onde l'Arcobaleno detto


Taumante, Purg. XXI, 50. il Toro uno dei segni del

XXII,
cip,

34.

Giungere troppo tardi, Par. All' impersonale mi tar-

da, lnf. IX, 9;

XXI,

25.

Tauro,
Zodiaco,
111.

tardato, per:
84.
Inf.

ritardato,

Al partiPar.

Purg.

XXV,

3.

Par. XXII,

XXX,

Taverna,
avv.,
I,

lat.

taberna, Inf. XXII,

Tardi,

70;

II,

80;

15.

XVI, 54. Purg. VI, 130; VII, 96.Troppo tardi, Inf. II, 65; XX, 120. - Lento, Purg. VII, 27; XIV, 95.
Purg. XI, 108.

Te, forma
con

del pron. tu all'acc. e

tutte le prep.

All' acc,
;

Inf. Il,

114; VII,9;XVI,81.Purg. vi, 149;

XV,
lnf.

100. Par. II, 109


I,

III,
I,

28.

te,
;

Tardo,

add., lento ne' suoi movi-

91

II,

118. Purg.
102.

57

menti, Inf. IV, 112; XI, 10; XXVI, 106, Purg. VI, 63; Vili, 86; XVIII, 76; XXIV, 8; XXVI, 16; XXIX, 59 e
129. Par. HI, 5i

IV, 85. Par.


Ili, 63.
11,

II,

II,

93

Da

Par.

II,

58 e 98.

te,

Purg.
tp,

Di

Inf.

81; XVII, 75.

e 130

X, 135

XI,

22. Purg.

Come avv., Inf. XXVII, XVI, 122. Par. XXVI,13. Lentamente, Par. XII, 39; XXII, 17; XXVIII, 35. Tarpcia o Tarpca, secondo la
XIX,
106.
lez. della Or., lat.

Indugiato, Purg.

51, 74, 99 e 125; III, 128. Purg. 1, In te, Par. 1, 139. 83 ; IV, 124. Te lnf. II, 105. Par. V, 112. Per

te,

ne o lene, e precedendo a consonante semplice ten, Inf. XVI, 75 XVII, 67. Purg. V, 106; XIV, 11; XVIII, 75.
;

Par. IX, 110.

Tebaldello,
di pi

Tarpejus mons, la Rcca Tarpea, ossia la vetta del Cam-

lez. della Nidob. e mss. invece di Tribaldello, adot-

tato dalla Cr. e dalla

maggior parto

US
delle ediz., Inf.
Tebaldello

Tebaldo

Temperare.

XXXII, 122. La forma sembra da preferirsi come

Tma,
inere:
il

con

la e stretta, dal lat.


la

It-

timore,

paura, Inf.

II,

49;

dimin. di Tebaldo, ali. Theobald. Benvenuto lo dice Thebaldellus de Zambranis di Faenza,


concittadini e
i

111,126; XXVII, 66;

XXXII,

6.

Purg.

IX, 46;
il

il

quale trad

suoi

Ghibellini,

aprendo
citt ai

XXXI1I.3I. Tma, con la.e aperta, lat. thema: soggetto, l' argomento che si tratta r
54; XX1I1, 27;

XV,

secretamente una porta della


Bolognesi.

Inf.

Temenza,
Inf.
II

IV, 146. Par. XXlll, 64; XXX, 23. da temere: il timore,

Tebaldo.
to nel 1270.

XXII,

52.

Tebal-

Purg. VI, 102;

XXVI 1, 31.
;

do o Teobaldo

re di Navarra, mor-

Tebano,
32.

uno- di Tebe, Inf.


93.

Purg. XVIII,
lat.

XX,
Inf.

Add.,

limere, Inf. I, 48 II, 35 e 64; 111, 80 e 108; Vili, 104; XIV, 17 XV, 5 XVII, 76 XIX, 56; XXI, 93 XXII, 92; XXXI 109. Purg. XIII,
lat.
; ; ;
; ,

Temere,

XXX, 2. Tebe,

11 e

Thebce, citt della Beo-

122; XIV, 54; XVI, 112; XXXIII, 36. Par. IV, 5 e 110; VI, 107 ; XXII,

zia, Inf. XIV, 69; XXV, 15; XXX, 22; XXXII, 11 XXXIII, 89. Purg. XXI, 92; XXII, 89.
;

27.
Inf.

XXXI,

Al perf. temetti, per: temei, 109; e XXI, 93, secondo


te-

la

Cr.,la Nidob. e Foscolo, legge

Teco,

lat.

tecum, Inf. X,60;


; ;

XXX,

mei.

132. Purg. Ili, 24 XIX, 135 XXIV, 93; XXVIII, 138; XXXIII, 20. Par.

XXIV,

63.

Con
inf.

teco,

Purg. XXII, 58.


21.

temere, Par. Questo verbo si costruiXXII, 27. sce spesso con che non come il vereor ne dei Latini, nel senso di: io temo
Temersi,

per

Tedesco,
un Tedesco,

dall'ali. Teutsch. Sost.,

XVII,

Add.,

Purg. VI, 97. Par. Vili, 66.

che ci non accada, Inf. II, 35 e 64 e XXI, 93, secondo la Nidob. Spesso temo non senza il che nel detto signif.,

Te Deuin laudamus,
diamo, Purg. IX, 140.

prime

parole dell' Inno Ambrogiano detto volgarmente: 11 Tedeum: Te Dio lo-

Tegghia, lat. tegula: il coperchio che si pone sopra un piatto per tener le vivande calde, Inf. XXIX, 74. Alcuni
di:
l'

80 ; XVII, 76, e XXI, 93, secondo la Cr. e il pi delle edizioni, Lombardi con la Nidob. legge temei che non. Temer di... aver paura d'alcuna cosa, temerla, Par. VI, 107.
Inf. Ili,

Temersi
27.

di... signif.

detto, Par.

XXII,

intendono per

teglia,

specie

Temi,

lat.

Themis, la dea della

tegame.
v. v. Aldobrandi. Tenere.

giustizia, Purg.

Tegghiaio,

Tegno,
Tela,
18.

XXXIII, 47. Temo, voce latina: il timone, Purg. XXII, 119; XXXII, 49 e 140.
Par. XIII, 9;

Nel Gg.
si

nel signif. prop., Inf. XVII,


il
il

XXXI,

124.

di cui

discorso, parla, Par. IH, 95

soggetto

XVII, 102.
lat.,

Tempera, v. Tempra. Temperanza, lat. temperanza,


de' vapori,

Telo, voce
Purg. XII, 28,

poetica tratta dal


Il

Purg.

XXX,

26.

Par. V,

la saetta, la freccia.

telo

celestini,

135, ci che tempera, mitiga,

come

la folgore.

lucis ante, prime parole d'un antico inno della Chiesa di cui ignorasi T autore e che si canta a Compieta, Purg.

Te

vapori temperanolo splendordel sole. Temperare, e il suo contratto

Temprare,
3.

XXVIII,

Par. XVIII,

moderare, Purg. 3..- Rego33.

VHI,

13.

lare, Purg.

XXXII,

Lavorare,

Tempesta
formare,
del Sole,
Inf.

Tenebrato.

419

XXVII,

9.

Par.

I,

42.
i

Intridere, Inf.

XXIV,
i

2,

dove

crin

suoi raggi, che si fanAl particip. e come no pi ardenti. add. temperato, moderato e per iro-

sono

79; XXVI, 8; XXIX, 11; XXX, 1; XXXI, 129; XXXIII, 132. Purg. I, 60; III, 139; Vili, 49;
XII, 86; XVI, 27; XXI, 82; XXIII, 84 e 98 XXVI, 90. Par. VI, 55 ; X, 30 e 119, v. Tempio; XV, 104; XXIV,
;

XV, 105; XIX,

nia

immoderato,
gli

Inf.

XXIX,

126.

Pacifico, Purg.

che evita

XV, 103. Temprato, estremi, Par. XVI11, 68,

6; XXVII, 118; XXXII, 82. tempo opposto all' eternit

II

dove il pianeta di Giove situato fra Marte e Saturno cos detto perch attribuivasegli un influsso moderato, rispetto alla violenza degli altri due
pianeti
;

XXXI,
XXXII,

38.

127.

vole, Inf.
Inf.
Inf.

momento favoreXXII, 121 XXVI, 77.


11
;

Al
Inf.

Par.

pi.,

tempi, Par.

e nel

La stagione,

medesimo

signif.

XIV, 139.

tempo, V, 41. Per tempo, presto,


10.

parlato del temperar di Giove, sost., Par. XXII, 145.

come

XV, 58; XXVI,

tempo,

v. A.

Tempesta.

Nel

signif. prop., Inf.

V, 29; XXIV, 147. Purg. VI, 77. Per est. l'impetuosit, la veemenza,
Inf.

Purg.

Temporale, opposto a eterno, XXVH, 127. Tempra, da temperare: l'accor-

XXI,

67.
lat.

Tempia,
Par. XVII, 66.
Inf.

tempora. Al sing., Pi spesso al pi.,

do, l' armonia degli istrumenti o delle voci. Dei suoni, in genere, Purg. X , 94. Par. X, 146 ; XIV, 118. Nel

IX, 42; XXV, 124; XXXII, 131. Per est., Purg. XII, 135 ; XXI, 90.

luogo

dell' Inf.

XXIV,

6, la Cr. inten-

la testa, le idee, Par. IX, 12.

Tempio,
lare

lat.

templum. In partico-

XII, 53;

quello di Gerusalemme, Purg. Una chiesa criXV, 87.

de per tempra, la temperatura della penna io credo piuttosto che la voce abbia in questo luogo il signif. di e nel Purg. XXIV, 13 tempera tempra d' orinoli, pare che significhi
;

stiana, Inf.

X, 87, la Signoria di Firen7e teneva anticamente le sue adunanze in una chiesa, Par. XXXI, 44. La Chiesa, forse con allusione ai

l'

assetto, la disposizione delle ruote. v. Temperare.

Temprare, Ten, per te


:
;

ne, Inf.

23

XVI,

75

XXIV,

151
;

Templari, Purg.

XX,

93. Par.

XXXI,

44.- Nel luogo

del Par. X, 119, la Cr. legge templi, v. ivi, la Nidob. e i pi de' mss. e delle antiche ediz. temil

106; XIV, 11 110;X,101.

Purg. V, XVIII, 75. Par. IX,


65.

XXVI,

pi,

uni lo tengono

cui signif. dubbio perch gli tempio, chiesa pi. di


:

Tenace. Inf. XXI, 8; XXXIII, 143. Tendere, p. e., J'a/e, Purg. XXIX, 109, - le reti, Inf. XXX, 7. - Al par-

della religione cristiana in genere, gli altri per pi. di tempo ; io non ardi:

ticip. teso, Inf.

Tender

le

XVII, 104 XXIII, 35corde d'uno strumento,


;

Par.

XIV,

118.
le tenebre. Al pi., Ili,

sco decidere.

Tenebra,
forma antica:
la

Tempio,
Par.

I cieli, Par. XVIII, 122. Quanto al luogo del XXVIII, 53. Par. X, 119, v. Tempio.

Chiesa,

XXXI, XV, 66; XXVII,


87; IV, 69;
Purg. VII, 56.

- Al sing., In rima tenbra, Par.


112.

23. Purg. VII, 29:

XIX,
XVI,

65.

Tempo,
Inf.

in genere:

la

durata,

Tenebrato,
3.

oscurato,

Purg.

1,37;

111,

104; V, 118; X, 98;

420

Tenebroso
11
.

Terminare.
IX, 15.

Tenebroso. Inf. VI, Tenere, oltre il suo


nario di
:

signif. ordialtri-

tener nelle mani, o


Inf.

con alcuno, Inf. XXI, 103. prendere una direzione,


21.

Tener sermone, confabulare Tener a...

Inf.

menti
78;
rii,

avere,

XXXI,

93. Par.

XXVU1, 121. Purg. XXIII, 139; XXIV,

questo verbo ha frequentemente dei signif. molto va118

XX VII,
:

Tener da... ricevere da alcuno, Tener per fede, crePurg. IX, 127. dere in virt della fede, Par. II, 43.

XVIII,

come

ritenere,

VII, 30. Purg.


re, Inf. V, 60;

XXIX,

29.

XIX, 123. PossedeXIX, 1 02 XXVIII, 86; Avere per nascita, par;

non lasciare,

Inf.

Par.

XX, 133. Star diritto in piedi, Purg. XV, 120. Attenersi a... Inf. Reputarsi o esIX, 59 XXXI, 71.
;

Tenersi, contenersi, Inf.

XXII, 112.

sere reputato, Inf. Vili, 49.


Tegni, in rima per

Tro-

tecipare alla natura

di... Inf.

Occupare, Inf. XX, 124; Tener occhio, la vista,


1'

XV,

63.

vasi legno, per: tengo, Inf. X, 19.


:

V, 110;
133.

VI, 24 e

XXI, 3. ec, Inf. 70; V1I,47;XXX1V,


;

Purg.

1,

80.

tenga o tenghi, Tiemmi, per tieni mi,


:

Purg.
d'

XXXI,

93.
sciolto, leggiero. Detto

90. Par. Vili, 96

XXV,
Inf.

110

Contenere,
t

VI, 51.

XXX,
Ri-

Tenero,

tenere
77.

Impedire, Inf. VII, 6, Nidob., molti mss. e la maggior parte

piedi, fermarsi, Inf.

XXIII, dove la

una nube, Par. XII, 10. Nel signif. morale: di animo affettuoso, Par.

XXXI, 63. Tentare. Nel

signif. fisico

tocl'

delle ediz.

moderne leggono torra;


i

care leggermente per

muovere
XXVII,

at-

fondandoci su
120, e VIII, 105,

luoghi dell' Inf.

II,

tenzione, Inf. XII, 67;

32.

30.

non

si

potrebbe per
Aldo, della

disconvenire che

la lez. di

Nel siEsaminare, Inf. XXIV, 30. gnif. morale esaminare, Par. XXIV,
:

Cr. seguita da Foscolo non sembri pi antica, e che lorr, non sia stato
introdotto nel testo senonch per ren-

37.

Sperimentare,

Inf.

XXIV,

Purg.

XXXI,
138.

143.

XXXI,

Par.

XXVIII, 60;
provare,

Tentare,
v.

der pi facile l'espressione; XXIII,


77.

Purg. XVI, 136.

Prendere un camino,

Inf. I,9I

XI, 109; XVII, 111. Purg. li, 36. Par. II, 126. Tener dietro, seguitare

alcuno, Inf.

XXII, 134. Tenere un modo, aver una abitudine, comportarsi, Inf. IH,
35.
19.

1,

136.

Tenzone. Detto Tenzonare, di due idee che combattono fra loro nella mente di alcuno, Inf. Vili, 111.

Inseguire, Inf.

Tenzone

dal lat. conlentio

il

Tener nascosto, tacere, Inf. X, Aver una opinione, Inf. XXXI,


I,

combattimento, Inf. VI, 64. D. chiama cosi V incertezza che provasi quando non si distinguono gli oggetti
a prima vista, Purg. X, 117. Teotlia, dal greco es e Q$h ; voce formata probabilmente dal Poeta :
in onore di Dio, Par. XXV, 73. Tpere, voce tolta dal lat., esser tiepido, Par. XXIX, 141. Terenzio, poeta comico romano,

54. Purg. sto verbo

80

XVIII, 117.
le

Que-

forma
lo

infrascritte locu;

zioni

Tener

campo, propriamente

canto

rimaner padrone del campo di battaglia, per: essere il primo in un'arte,


Purg. XI, 95.
nersi, Inf.

XXVII,
XXI,

Tener fronte, soste57. Tener patto,

Purg. XXII, 97.

concertarsi, osservare una convenzione, Inf.

Tener sentenza, aver una opinione, voler dire, Inf.


93.

Tergo,
14.

il

dosso, Purg.

XXVI,

66.

Terminare,

terminarsi, Inf. I, Finire, decidere, Par. XXIV,

Tannine
48.

Terrestro.
si,

Vii
76.

Compire, Par.
65.

XXXI,
87.
ria

XXVIII, 105;

Purg.

XX,
Inf.

Terminarsi, Par. Vili,

all'acqua,

La riva, opposta ,78; XVII, 20; XXII,

Terminonno, forma straordinadi cui il Poeta si vale nella rima


terminano,
*

12;

La Terra come dea


gano,
Inf.
Inf.

XXXIV,

122. Purg.

XXVIII,

98.

por
105.

come

dice conno,

XXXI,

per: vanno, v. Andare, Par. XXVIII,

XXIX,

Termine,
Purg.
I,

limiti,

il

confine
Inf.

d'

un

paese, d'una contrada,

114; XIV, 94. Purg. XX, 39. Par. II, 86

IX, 114.

Il paese, la contrada, 1,103 ;V, 60; XX, 85; XXII, 4; XXVI, 137; XXVII, 26; XX Vili, 8 e 71 Purg. VI, 124 ; XIII, 249; VII, 9S,
.

119.

nel signif. pa121. Purg. XIX, 3 ;

La

fine,

XXXI,

15.

Lo stato, la posizione, Par. VII, 97. Lo scopo, Par. XXXIII, 3. Ternaro, un composto di tre,

si parla della Boemia. La terra che perde ombra, Purg. XXX, La terra d'Jarba, 89, l'Affrica.

dove

Purg.

XXXI,
'l

terra che

Numidia. La Danubio riga, Par. Vili,


72, la

Par. XXVIII, 105 e 115. La gerarchia degli angeli secondo D. composta


di tre cori dei quali

65, l'Ungheria, Par. IX, 125; XXV, 92 e 93. - La citt, Inf. XXXI, 21, e

ciascuno contie-

ne tre ordini

di angeli. 2

la sostanza, I* elemento, VI, 26. Purg. IX, 115; XXXI, 51. Par. VII, 125; XXV, 124. Terra

Terra,

Vili, 77 e 130; IX, 104; XVI, 9 e 58; XXIII, 105, Firenze X, 2, la citt di Dite ; XX,
; ;

V, 97, Ravenna

Inf.

98,

Mantova
XXVIII,

XXI,
;

40,

Lucca

cotta, Inf.

La Terra, il XIV, 110. pianeta da noi abitato, il mondo, Inf. 11,2; XII, 134; XIX, 11 XXVII, 78.
;

XXIII, 105, Firenze


Forl
;

XXVII,
;

43,

86,

Rimini

XXXI,

21. Purg. VI, 75 e 80,

Mantova;
altri

XXXI,
nova.

72. Par. IX, 92, probabil-

Purg. X, 34. Par. I, 91 li, 50; XI, 56 XVIII, 125 XXIII, 38 ; XXV, 2 e 124 XXVIII, 137 XXIX, 70. Il
; ;
;

mente Marsiglia e secondo

Ge-

suolo,

il

terreno, Inf.

III,

114; IV,

109; VI, 12; IX, 78; XX, 32; XXII, 122; XXIII, 111 ; XXIV, 4 e 103:

XXVII, 102; XXVIII, 63; XXXIII,


66. Purg. 111,21

poco sporgente dalla Un mulin terragno, Inf. .XXIII, 47, un mulino ad acqua opposto di molino a vento, V. ivi, Inf. XXXIV, 6. Tombe tersuperficie della terra.

Terragno,

e 89; V, 120; VII,

52;

XV, 100; XX, 143; XXVII, 135; XXV1II,112;XXXI,51; XXXII, 94,


la terra vera,

ragne, Purg. XII, 17, sono tombe sotterranee coperte con semplice pietra
o scritta o figurata sul pavimento, opposto dei monumenti che si elesul suolo.
sost.,
il

dove
la

pare che indichi

1'

contrada propriamente destinata all'uomo, Purg. XXX11, 130 e 137.Per Per terra, a terra, Inf. VI, 37. la terra, Inf. XXVI, 2. - La terra, la

vano

Terreno, XXX, 119. -

suolo, Purg.

Add., terrestre, Purg.


alla

patria, Par. XXV, 92, dove cos Delle terre, dei paedetto il cielo.

XV, 65; XIX, 119. Terrestro, che appartiene


terra, Purg.

XXX,

120.

Terminonno

perfetto per

terminarono

non ostante che qui D.

l'usi in signif. di

pres. ; n il confronto di VONNO giusto. 2 Tale divisione non di D. ma di Dionigi Areopagita,

ovvero dell'ignoto autore del

libro:

De Hierarehia Angelorum.

422

Terribile
Inf.

Tesleso.

Terribile.
IX, 29.

XXIV,
f.

82. Purg.

Testa,
po, Inf.
I,

della bassa latinit

il

ca-

Terribilmente. In XXXI, Terso, nitido, Par. IH, 10.


Jito,

18.

;IV,1 VI, 92; VII, 113; XII, 122; XIV, 106; XVII,
;
;

47

III, 31

Po-

8 e 120;
131
;

XIX, 109; XX,

31

XXV,

Purg. IX, 95.


sottintesa
:

XXVIII, 128; XXXI, 19 e 114;

Terza,

ora,

una delle

XXXII,

ore canoniche che corrisponde a nove ore antimeridiane, Par. XV, 98.

21 e 77; XXXIV, 38 e 79. Purg. Vili, 34 e 137; XII, 77; XX,

59;XX1I1,40; XXIV, 136; XXVII,


43;
101
;

Mezza

terza, lnf.

XXXIV,

96, la

met

XXIX, 132; XXX, 67; XXXI,

delle tre prime ore del giorno, cio le ore sette e mezza antimeridiane.

XXX 11,

143. Par. IX, 50;

34, e spessissimo.
Inf.

XXV,
lnf.

Ora
le

cio

terza, la terza ora del giorno ore nove antimeridiane, Purg.

XXIII, 139.

testa china,
teste,

Le

sette

XIX,
i

XV, 1. Terzo, numero


7
;

109, significano probabilmente sette sacramenti, v. Corno. Le

ordinale,
;

Inf.
6.

VI
120

medesime immagini
l'
;

alludendo

al-

XIV, 5

XVIII, 39
il

XIX,

Purg

V, 132; IX, 9; XIII, 35. Par.


VI, 86,
rio;

III,

Apocalisse (xiii, 1 xvn, 3) ricompariscono nel Purg. XXXII 143 e


,

dove

terzo Cesare, Tibe

segg.,

ma evidentemente
della

con altro

si-

XXI, 112; XXVIII, 29 e 123 XXXI, 67; XXXII, 7; XXXIII, 119

gnif. Parlasi

corruzione della

Terxeruolo,

la terza e

pi pie
15.

te teste

Chiesa Romana, e in tal signif. le setche si veggono sul timone e

cola vela d' una nave, Inf.

XXI,

Tesa, da tendere, la tensione, Purg. XXXI, 17. Teschio, dal lat. testa cranio,
:

sul carro figurano per certo i sette peccati mortali, de' quali i tre primi, superbia, ira e avarizia che nuocciono
al peccatore e al suo prossimo sono rappresentati aventi ognuno due cor-

il

lnf.

XXX1I.132; XXXIII,

77.

Teseo, lat. Theseus, eroe greco, re di Atene, Inf. IX, 54. Purg. XXIV, pur detto Duca a" Atene, 123.

na, laddove

gli altri quattro, cio, gola, invidia, pigrizia e lussuria, che

lnf.

XII, 17.
lat.

nuociono al solo peccatore portano un sol corno. La testa, ordinaria-

Tisiphone, le Furie, Inf. IX, 48.

Tesifone,

una delivi.
1,

mente
sta d'

fronte, Purg. Ili, 85.


Inf.

La

te-

un ponte,

XVII,

43.

L'edell'ulL'

Per

Teso, particip. di tendere, v. Tesoro, lat. thesaurus, Par.


est.,

stremit, r orlo, lnf.

XXIV,
45.

79.

11.

Testamento,
tima volont,
tico e
il

la scritta

tesoro di buone opere, Par. XXIII, 133. Una somma di daUna cosa di naro, lnf. XIX, 90.

Inf.

XXX,

AnBib-

Nuovo Testamento della


,

D. dice gran prezzo, Par. V, 29. lanima del suo bisavo Cacciaguida
il

bia, Par. V, 76.

mio

tesoro, Par.

XVII, 121.

Testare XXX, 45.


Test,
mento, ora,

far

testamento

Inf.

Il

Te-

forse dal lat. iste


Inf.

nel

mo-

soro, titolo d' un'

Latini, v. ivi,

opera di Brunetto che una specie d' en-

ciclopedia, lnf.

XV,

119.

Poco fa, di VI, 69. corto, Purg. XXIX, 26 e 126; XXXII,


11.

Tesoro,

chiama pure l'opera di Pietro Lombardo intitolata Sententiarum Libri iv,


Par. X, 108.

Testeso, forma
fa,

antica e poetica,
7.

per: test, ora, Par. XIX,

Poco

Purg. XXI, 113, sempre in rima.

Testimonianza

All'

Timbreo.
lnf.
;

423
1,114;
IV, 44
;

Testimonianza,
XXXII,
39.
, 1'

la

prova,

lnf.

Testimonio
122.
11

attestato

lnf.

acc, Purg. I, 69 V, 120, ec.


le,

III, 89; VI, 89. V, 44 e 133. Par. Precedendo a lo, la, li,

XV1II,62. Purg. XIV, 120. Par. XXIX,


testimonio, lnf.

ne,

li,

XXX,

113.

te la,

ec

cangiasi in te, telo o tei, tela In vece di queste combiti,

Purg. XXVIII, 45, dove testimnn deriva forse meglio da testimne che

nazioni ordinarie trovasi ancora la

Purg. X, 89.

da

testimonio.

Tidco,
textus
lnf.
:

lat.

Tydeus, eroe greco,

Testo,

lat.

il

testo oppo89.

sto al comento,

XV,

Un

luogo d'alcuna scrittura, Purg. VI, Testo dal lat. testa, vaso in che 29.

padre di Diomede, lnf. XXXII, 130. (Vedi Stazio, Thebaide, Iib. vili.) Tiepidezza, da tiepido la tiepidezza morale, Purg. XVIII, 108; XXII,
:

si

coltivano

fiori, Par.

Teti,

lat. Thetis,

Purg. XXII, 113

XXVII, 118. madre di Achille,


ne pur fatta

92.

Tifo,
sotto
1'

lat.

ganti, fulminato da

Typhaus, uno dei giGiove e sepolto

menzione, Purg. IX, 38.

Tetrgono,
quadrangolare
,

greco

Terp^ovo;
per
est.,

124,

dove D.

Etna, Par. Vili, 70. Inf.XXXI, Io dice Tifo, in rima.


v. Tifeo.
lat. tinea.

quadrato,

Tifo,

stabile, inconcusso, Par.

XVII, 24.
.

Tigna,

Grattarla Ugna,

Tetro

,
;

lat.

lnf. VII, 31

nero, oscuro, X VUI, 34. Par. II, 91


teter,

maltrattare, percuotere, lnf. XXII, 93. Una cosa, un uomo che inspiri

Tetto,
lia

lat.

tectum, Purg.

X, 130.
d' Ita-

avversione, orrore,

Tevere,
XXVII,
Ti,
11,

lat. Tiberis,

fiume

Tignere
XXXI,
rale
:

che sbocca nel Mediterraneo,


30.

lnf.

2.

lnf. XV, 111. Tingere. lnf. V,

90;

Al

pa itici p.

tinto.

Purg.
v.

II,

101. Par. XI, 106.

signif. fisico, lnf. IX, 38.

Nel

Nel mo-

Thomas,
pers. al dat. e

Tommaso.
pron. della seconda Al dat., lnf. acc.

contaminato
74.
;

lat. Ubi, te,


all'

XXX11I,
lnf. Ili,

Purg. Per: oscuro, cupo,


;

di peccato,

76; VI, 90. Purg. I, 70 e 73; 11,109; IV, 91 V, 12; VI, 44,86, 88 e 93; X, 89. Par. II, 101 III, 48 e 109; IV, 22 e 91 V, 1,25 e 40; VII, 49 ; VI 11, 52; X, 88, ec. All' acc,
135;
III,
:

29 VI, 10 XVI, 104. Purg. IX, 97. Nel medesimo signif., lnf. XVI, 30, dove la Nidob. seguita da Costa e
dalla Ediz. Fior, leggono tinto, mentre la Cr. e il pi delle ediz. hanno
l'insignificante lez. tristo.

lnf.

I,

123 e 130

li,

49, 70, 82, 119 e

Tignoso (Federigo),
ni,

di

Rimi-

120; 111,93; V, 19; VI, 44. Purg. I, 79,81 e 91 ; 11, 106; III, 24 e 29; IV, 46 V, 77 e 92. Par. 1, 22, 88 e 140
;

secondo Benvenuto e l'Anonimo; o di Montefeltro, secondo Pietro di Dante. D. nel Purg. XIV, 106 Io no-

II,

55; 111,25; IV, 16, 64 e 66; V, 4 Precedente a vocale e X, 22, ec.

mina come un modello


e di nobili costumi.

di

generosit
il

alla/*,**, al

dat., lnf.
;

HI, 16. Purg.


VII, 21
;

Tigri, fiume
parallelo a

dell' Asia,

cui corso

All' acc,
Come
11,

XIX,

95. Par. IV, 90


Inr.

X,
II,

25.

quello
lat.

dell'

Eufrate,

V, 20. Purg.

88;

Purg. XXXIII, 112.

IV, 126; V, 51. Par. IX, 81; X,54.affisso del verbo. Al dat., lnf.

Timbro,
prannome
Per
:

Thymbrceeus, so-

di Apollo,

50 e 86

III,
;

45. Purg. I, 67 e 93.


;

della Troade, dove

da Timbra citt aveva un tempio.


Purg. XII, 31-

Par. V, 37

VII, 121

Vili, 95, ec.

lo stesso Apollo*

424

Timeo
lot.

Togliere.

Timceus, filosofo greco, coetaneo di Platone. Accennasi al

Timeo,

Tisbe, l'amorosa
XXV1I,37. Tito, imperatore,
siano,

di

Piramo, Purg.

dialogo di Platone intitolato Timeo, e conseguentemente allo stesso Platone, Par. IV, 49.

figlio di Vespache distrusse Gerusalemme, Purg. XXI, 82. Par. VI, 92.
la dignit,
il

Timidetto,
Purg. 111,81.

dimin.

di

timido,

Timido.
XVIII, 8;
33.

Inf.

XVII,
151.

121.

Purg.

Titolo, l'officio, me, il soprannome, Purg. XIX, 102.

no23.

Inf.

XXXIII,
,

XX,
lat.

Par.

XXVII,

Titone

,
,

lat.

Tithonus

figlio

di

Laomedonte
temo, Purg.

Timone,
care
il

XXX, 6.
indi-

dell'Aurora, Purg. IX, l,v. Concubina.

marito

Tin, fin, onomatopea, per


X, 143.

Tizio,

lat. Tiiyoa,

gigante figliuolo
Inf.

suono d'un campanello, Par.

di Giove, ucciso

da Apollo per aver

voluto sforzare Latona,


124.

XXXI V
23,

Tingere, v. Tignere. Tintinno, il suono,


Par.

l'armonia,

Tizzo,
v. Stizzo.

lat.

titio,

Purg.

XXV,

XIV,

119.

Tinto,

V.

TlGNKRE.

Tobia,

vecchio israelita

la cui sto-

Tintili, antica forma storpiata


per: Tirolo antica contea dell' Allemagna su i confini dell' Italia, Inf.

ria narrata nel libro biblico

da

lui

intitolato, Par. IV, 48.

Toccare,

d'

origine incerta. Nel


XII, 81
;

XX, 63. Tirannia,


Inf.

signif. fisico, .Inf.


lo stato d'

XX,

125.

un popolo
ti-

governato da un principe assoluto,

XX VII,
i

54.

il

Purg. IV, 137; XXXI, 18. Par. XV, Detto d'un modo 35; XXV1I1, 13.

Il

delitto della

ostile, Inf.

rannide, o,
Inf.

tiranni, Inf. XII, 132.

108.

XV,

74;

XXI, 100; XXXII,


menzione,
Inf.

Per
;

est.,

far

Tiranno,
XII, 104;

principe

assoluto,

VI, 102
79. Par.

Vii, 68, dove tocche, posto

XXVII, 38; XXVIII,


ali.

81. Purg. VI, 125.

per: tocchi; XXV, 94. Purg. XXII, 1, 108 XXIV, 143. - Nel si;

Tirare,
zerren.
Inf.

dall'antico
signif.

zeran ora
e morale,

gnif.

morale, detto
s'

d'

una passione
alcuno,
Inf.

Nel

fisico

che

impadronisce
72.

di
a

VI, 44; XXIV, 113; XXX, 19. Purg. XIV, 146: XVII, 130; XIX, 66;

XXXI,

Aver

tare, Purg.

II,

cuore, impor117. Par. IX, 126.

XXV,

73; XXIX, 108; XXXII, 49. Par. IV, 16; VII, 140; X, 142; XIX,

Concernere, Purg. VI, 128.


luogo, Purg.
Par.

XXV,
69.

21.

Aver
toc-

XX

89; XXII, 123; XXIII, 98; XXV1.50; Tirare una corda e Vili, 129.

tenderla, Par.
Inf. XII, 63.
Inf.

XV,

6.

Tirar d

AI particip. culo, Purg. XXII, 79. Par. I, 108

XXVil,

Toccarsi,

arco,

tcco,

Purg. IV, 137. Par. XXVIII, 13.


e talvolta

Tirarsi,

andare a un

Togliere, Trre
lere,
lat.

TolI.

luogo,

1V,115. Purg. IV, 146. Tirchia, indovino greco, privo

tollere

prendere,

Inf.

XXII, mentovata in questo luogo Dafne, non Manto, come alcuni comentatori hanno sostenuto a torto.
113
la figlia di Tiresia,

del vedere, Inf.

XX,

40. Purg.

86; XVIII, 30; XIX, 56; XXV, 3 e 109. Purg. II, 98; XXIX, 129. Par. Nel luogo del Par. VI, 3 e 57.

XXIX,

119, la Nidob. sola seguita dal Foscolo, legge non torrebbe, non ac-

cetterebbe, che mostra essere spie-

Tollella

Tolosano.
allontanarsi,
Inf.
II,

-425

gazione intrusa nel testo. Io preferisco la lez. dell' Aldo e della Cr. e di
tutte le
il

39; XVII, 101


3.

XXXIV,
a s
105.

19. Par.

XXI,

Togliere

antiche ediz. vederebbe, cio

popolo vedrebbe che sieno questi perdoni che gli si offrono. Toglie-

XXII, 85. Nel signif.


re

Prendere
79.

medesimo,

privarsi, Inf. XIII, a suo profitto, Inf.


lat.,

re, rapire, Inf. II, 2 e

120; V, 57 e

contro

alcuno,

ribellarsi,

insorgePar.

102; VII,
XIII, 21 e

6,

v.
;

Tenere; VI11.105;
;

XXII,
l'

61

XXIV,

135;

XX, 15; XXIII, 57; XXX, 106: XXXI, 51


;

Colletta, dal

lat. tollere.

Lez. del-

XXXIII, 130. Purg. II, 93 e 106 IH, 27 ;V, 107; XI, 97; XIII, 133; XV, 78 e 146; XVIII, 88; XX, 62; XXII, 48 XXIV, 142 XXVI, 108; XXVIII,
;

Aldo, della Cr. e di tutte ediz. che io preferisco alla

le

antiche

lez. della

Nidob. adottata da Lombardi, Romanis e Foscolo collette. Toilette dannose,


Inf.

XI, 36, sono certamente

il

malto-

128; XXXII, 151. Par. Ili, 113; XII, 120; XVII, 33; XVIII,24; XXVI, 20; Nel luogo dell' Inf. XXVII, 75.

leltum, maletollettum, malelolta e malelota del medio evo, balzelli, estorsioni,

Aldo, la Cr. e le antiche ediz. leggono torrtan o lorrp.n ; amXIII,


21,

gravezze ingiuste e rovinose. Questa lez. validamente provata dalla forma


:

mettendo questa
di

lez. e

1'

altra e s\ ve-

drai del verso 20 quasi impossibile

cavarne senso ragionevole


lo contrario se
:

leg-

Par. V, 33, che evidentemente antica, per: tolto, onde mal lollelto, corrisponde a bene mal
:

Toilette

gendo per
la

vedrai, con

acquistato.

Nidob. il senso sarebbe guarda bene se potessi veder cosa che ti mo-

Tolommea, nome
dell' Inferno, Inf.
gli

che D. d

alla

terza divisione dell' ultimo cerchio

vesse a dubitare (lorrten) della verit del mio racconto sottintendendo io


;
:

XXXIII,

124. Tutti

antichi commentatori riferiscono

sono certo che non ne troverai. molto pi semplice leggere con la Cr. e si vedrai, cio guarda attenta:

questo
cero e
i

nome
il

sassinare

pontefice

Tolomeo che fece asSimone suo suo(Vedi l'ultimo

di lui figliuoli.
i

mente e cosi vedrai delle cose che daran fede, che constateranno quanto
ho detto. Questa lez. stata adottata da Costa e dall Ediz. Fior. Tr via,
distruggere,
Inf.

cap. del lib. de' Maccabei.) I Moderni lo riferiscono a Tolomeo re di Egitto

che fece assassinare Pompeo. Io ten-

go

1'

opinione degli Antichi.


lat.

X,

92.

L'occhio

Tolommco,

Plolemaus, cele-

appena 'l poi'ea che significhi

pare 1' occhio poteva appena capirlo in s, distinguerlo. Trre per dire, Par. XII, 2, ora: prendere a
:

trre, Inf. Vili, 6,

bre astronomo e geografo greco che fioriva nel principio del u sec, Inf. Tolomeo re di Egitto che IV, 142.

dire. La forma
57
:

tolle, per: toglie trovasi nell' Inf. XXIII, 57. Par. VI,

nella guerra contro Giulio Cesare, Par. VI, 69.

peri

XVII,
51.

33.

XXXI,
Purg.
Par.

Tr, per

torre, Inf.

XXI,

Il

particip. tolto, Inf.

V,

102; VII, 59; XVIII, 30;


Ili,

XX,

15, ec.

27; XIII, 133; XVIII, 88, ec.

di Tolosa, Purg. poeta Stazio seconda D. indotto in errore dall antico cementatore di esso Stazio, Placidus Lactantius o Lectatius , il quale ha 89,
il

Tolosano, uno

ec- rodersi, propriamente: levarsi da un luogo,


111,

113; XII, 120,

confuso

il

medesimo nome che veramente

poeta Stazio col retore del era

426
di Tolosa. Stazio poeta

Tolto

Torcere.

nacque a Napoli. Boccaccio incappato nel medesimo errore, quale si spiega facilmente quando si sappia che le Selve
di Stazio, nelle quali indica la
tria,

75

XXX,
Sost.,

90-

La luna piena

detta

tonda, Inf.

XX,
il

127. Purg.

XXIII, 119.

XIV, 102: XX,


XI, 28.

cerchio, Par. XIII, 51; 68. Come avv. a

sua pa-

tondo, in circolo, Inf.

VI, 112. Purg.

morte

furono trovate un secolo dopo la di Dante.


v.

Tolto,

Togliere.
d'origine incerta, pro-

Tornare,

Topazio , lat. topazion , pietra preziosa di color giallo. D. d tal nome ai Beati, Par. XV, 85 ; XXX, 76.
Topo,probabilmente
dal lat .talpa,

babilmente come il frane, tomber, dal lat. lumba: cadere, Inf. XVI, 63.
Avventarsi sopra alcuno,
102.
lnf.

XXXII,

poich pare che anticamente non si facesse distinzione fra i tre animali:
sorcio, ratto e talpa, Inf. XXIII, 6.

Tomba,
; ;

lat.

tumba del medio evo.

Nel signif. prop., l'avello, Inf. VI, 97 IX, 129 X, 40. Per est., una

anco

delle bolge, Inf. XIX, 7. Il profondo dell' Inferno perch come la


,

siccome questa voce ha pezzo di panno per rattoppare una veste ec. potrebbe

Toppa,
il

signif. di

derivar dall'

ali.

stopfen, rappezzare.

La serratura, Purg. IX,

122.

tomba

di Stana, Inf.
lat.

XXXIV,
di

128.

Toppo
scana in

Pieve del

Toppo, Inf.

Tommaso,

Thomas,

Aqui-

XIII, 121,

no, uno dei pi insigni scrittori della Chiesa, nato nel 1224, morto nel 1274. Fu fatto avvelenare da Carlo di Angi

un piccolo luogo di ToValdichiana, dove certa frot-

ta di Senesi fu sorpresa e rotta dagli

Aretini nel 1288. (Vedi Giovanni Villani, vii, 120


)

usurpatore del regno di Napoli, per timore che Tommaso non rivelasse
recava, le di lui scelleraggini. Dante allude a tale avvelenamento nel Purg. XX,
69.

Torbido,
IX, 64

nel Concilio di Lione a cui

si

detto dell' acqua, Inf.


Inf.

d'una nuvola: scura,

XXIV,

146.

San

Tommaso era domenicano.

Torcere, lat. torquere : girare, piegare. Nel signif. fisico e morale,


Inf.

D. lo trova in Par. X, 99, dove narra la vita di san Francesco. La sua principale opera la Surnma Theologice. Il suo nome ora scritto alla latina

XVII, 26; XXVII, 132. Purg.


;

Vili, 131

XIII, 15;

XV,
26
;

130

XXXI,

86. Par. II,

Thomas, Par. X,99

Purg. XX, ora Tomma, Par. XII, 110.


;

ora Tommaso, 69. Par. XIV, 6 XVI, 129


e

78; Vili, 145.

53; XIX, IV, 61 e

Distogliere, Inf.

XXV,
Ili, 21.

122. Par. IX, 11.

Bivolger
98. Par.

gli occhi, lnf. XIII,

65
gli

Tonare
nitru.

Tuonare,

dal

lat. to-

Come impers., Par. XXIII, 99. Come verbo att., Inf. XXXI, 45. Par. XXXI, 73. Come sost., un tuono,

occhi, Inf. VI, Torcer lo grifo, Inf. XXXI, 126. 91. Nel signif. detto torcere il muso, Torcere il ventre, Purg. XIV, 48.

XXI,

Stralunar

Purg. XIV, 138. Tondo, abbreviazione frequente di rotondo o ritondo. Add., Inf. XIV,
:

causar dolori d'intestini, Purg.XXXII, Trovasi in rima torza per: tor45.

ca, Par. IV, 78.

Torcersi, rivolgersi,
;

dirigersi,

Purg. IV, 100

124; XVIII, 7; XIX, 15; XX, 7; XXXI, 40 XXXIV, 138. Par. XVIII,
;

XXIX,

14.

XVII, 100

Piegare, deviare, Par.

75; XXII, 132; XXIV, 86; XXVIII,

VI, 123; VII, 38; XVI, 5. -Detto d' una strada che piega, che prende

Torello
un' altra direzione, Inf. XVII, 28.

Toscana.

427

Distorcersi,

per

dolore,

XXXIV,
ticip.

66. Purg. XI, 75.

ec,

Inf.

forse dallo svedese torna, combattere il torneo, Inf. XXII, 6.


:

Al par-

Torneare,
Par.

muoversi a cerchio,

trlo,
I,

Purg. IX, 45; XI, 108.

Par.

detto

135; XVII, 81. Alterato, una scrittura, Par. XXIX, 90. Come add., v. Torto.
d'

XIV,
70.

24.
lat.

Toro,
XVI,

laurus, Inf. XII, 22- Par.

Torpcnte,

voce

tolta

dal

lat.,

Torello, XXVI, 42-

dimin. di

loro, Purg.

inerte, torpido, Par. XXIX, 19. Torquato, lat. Titus Manlius Tor-

Torma,
mero
di

lat.

turma
Inf.

un certo nu5.

persone,

XVI,
Inf.

Un

quatus, che uccise un Gallo in singoiar tenzone e gli tolse una collana
(torques) da cui prese
il

armento, un branco,

XXX,
Inf.

43.

soprannome,

Tormentare,
XI, 38.

punire,

X,78;

Par. VI, 46.

Tormentato. Inf. VI, 4. Tormento, la punizione,


37: VI, 4 e 103; IX, 111
;

Trre, Torre,
Inf.

v.

Togliere.
turris, Inf.

lat.

VII, 130;
;

V,

Vili, 2; IX, 36;

XXXI,

20, 31 e 41
;

XIV, 26;
;

XXXIII,

XVIII, 23. Purg. X, 116; XIII, 137

V, 14 XVI, 96. Torreggiare, circondare un mu47. Purg.

XXI, 66; XXVII, 21. Tornare,rivolgere,Purg.XXVUI,


148.

ro di torri,

Ritornare, riedere, Inf.


; ;

II,

71

Inf. XXXI, 43. Torrente. Par. XII, 99. Torso, la citt di Tours,

in

Fran-

84 e 138; IV, 81 IX, 2 e 57 X, 11 e 49; XVI, 133; XVII, 78; XXI, 39;

cia, Purg.

XXIV,

23.

XXVII, 62; XXXIV, 81. Purg. III, 101 ;X,86; XII, 80 XX, 144; XXV,
;

Trto, Torto,
fa

particip. di torcere, v. ivi.


sost., atto ingiusto

che

si

133. Par. II, 4 e 89; IV, 58;

XX,

107:

riceve, Inf. 114. Par. XVI1I 6.


si
(

XIX, 36; XXVII,

XXVII, 65
104.

XXIX,

107;

XXX,

14.

Tornar a mente, ricordarsi, Par. IX, Nel luogo dell Inf. XV, 53, la

add., piegato, incurvato. Inr. XII, 52. Par. X,16; XIV, 112.Nel signif. morale via torta, la via del

Torto,

maggior parte delle ediz. leggono ritornando, io preferisco la lez. della Nidob. e di molti buoni mss. tornano.' io, adottata da Costa, dall' Ediz. Fior, e da Foscolo, perch d
pi chiaro senso.

Cr. e la

XIII, 126. Par. peccato, Purg. X, 3 Detto dello spirito, Inf. XXVI, 62.

XXX,

21.

Sfigurito,

Rivolto, Purg. IX, 45. per distorsione, nel si-

gnif. fisico, Inf.

XX,

Ritornar di nuo-

vo, ripristinarsi, Purg.

XXX,
in... Inf.

5i.

57. Par. X11I, 129.

23. Purg.

XXIII,

Nel

signif. lat.

di torvus, torvo, Inf.


76.

Tornare
69;
13.
si

in...

cangiarsi

XXVI,

136. Purg.

XIV,

99.

XIII,

Avv.,

XIV,

47;

XXXIII,

nel signif. morale, Purg.

Al

XVIII, 45.

particip. tornato, contornato, Inf.

XX,

Tortura.

Purg.

XXV,
signif.

109.

La

Tornarsi, detto delle

mani che

Cr., Daniello, Portirelli, Torelli, pren-

ritraggono senza aver preso cosa


Il,

alcuna, Purg.
Par. IV, 23.

81.

il

dono questa voce nel

di

torci-

Far ritorno,
ritorno, Inf.

mento, della via. Io preferisco l' interpretazione di Lombardi : tormento.

Tornare,
Vl,1. Purg.

sost.,

Toscana, dal
vincia

lat.

Tuscanus, pro122. Purg.

XXIV, 77.
da
tornare o

d' Italia, Inf.

XXIV,

Torneamento ,

XI,110:X111, 149; XIV,

16.

428

Toscano
sottinteso:
90.

la

Trafiggere.

Toscano,
Tosco,
scano,
91
;

paese,

Toscana, Par. IX,


Inf.

lat. Tuscus, sost., un ToX, 22; XXII, 99; XXUI, XXXII, 66. Purg. XI, 58; XIV,

XVI, 47; XVII, 21; XXI, 89; XXII, 58; XXUI, 143; XXIX, 88; XXXII, 39 e 77. Purg. V, 103; VI, 45 VII, 87, 90 e 133 XIII, 151 XIX, 48. Par. 1,
;

103.

Add., di Toscana,

104; V, 28 e 81

X, 109; XIII, 115;

Inf.

XXIII,

76; XXVIII, 108. Par. XXII, 117. Avv., parlar toscano, Purg. XVI, 137. Tosco, lat. toxicum, voce poetica:
il

XIX, 115; XXII, 32; XXIII, 26

XXXI, 41.
fra

e 38; Fra, detto dello spazio

due cose,

Inf.

XV, 4; XVUI,
81

VII, 128; XII, 55; 8 e 61. Purg. IV, 60,

veleno,

Inf.

XIII, 6. Purg.
lat.

XXV,
XVI,

132.

Tossire,
14,

tussire, Par.

dove

/osato
:

forma antica e poetica


da tosto: presta-

Tr', precedendo 99. Detto del tempo


85.

XXVII,

e 108; V, 69; VII, 70; XX, 90; 36. Par. II, 99 Vili, 68 IX,
;

all' a,
:

Par.

II,

posto per

toss.

Inf.

XXX11I,

72. Par.

VII, 112.
i

fra,

dentro,

Tra
:

Tostamente,
mente, sbito,
Inf.

bella e

XXUI,

22.

buona, Purg. XXIV, 13, cio non so qual fosse pi o bella buona.

Tosto,
cito ?

d'origine incerta, lat. tot avv., presto, Inf. II, 134; X, 17;
123;

Tra
i

suoi e imiei, cio: tanto

suoi

che

miei, Purg.
d'

XXIX, 10.
lat.

XVI,

XVUI,

41

XIX,

61

XXIII,
136;

Traboccare,
Detto

trans e bacca.

27; XXIV, 18 e 100;

XXVI,

XXVIII,
XIII,

57. Purg. VII, 38;

XI, 38;

6 e 64; XV, 79; XVIII, 97; XXIII, 7 e 19 XXXIII, 19. Par. VII, 22; IX, 46; X, 33; XII, 87 e 118; Bentosto, Purg. XXVIII, 27 e 4V.
;

Inf. VI, 50. dal lat. trahere, tractus; propriamente: l'impronta del piede

una misura colma,

Traccia,

sul suolo,

onde

il

camino,

la dire-

zione che

si tiene,

Par. VHI, 148.


79.

La

fila,

un drappello
;

di pi persone,

XV, 31; XXI, 72; XXII,


XIX, 116; XXVll,
Inf. Vili,

63.

130. Par.

Inf.

XV, 33 XVUI,
altri
:

Correre in
fila;

Tosto che,

traccia, Inf. XII, 55,

andare in

28; X, 40; XVI, 55;

XX,
88
;

secondo

inseguire.
1'

76; XXXIII, 129. Purg. I, XVII, 44 e 66 XVIII, 21


;

17;V,W;
XXV.

Tracotanza, come

antico

che, Inf. V,

.SI tosto XXVlll,61.Par. VI, 22 79 XIX, 55. Purg. V, 37.


;

frane, oulrecuidance, lat. ultra cogita-

no: l'arroganza, l'insolenza,


merit,
Inf.

la te-

Vili, 124, v.

Oltracotradere,

E tosto

Par. XII,

XXIV,

150;

XXVIH,
XXVI,

134.

TANZA.

tardo, Par.

13.

il

Tradimento
Inf.

dal

lat.

Add., presto, Purg. II, 133; XXIV, 77. Par. IX, 19 XXVIII, 44. Detto d' un camino il pi corto, Purg. VI,
;

XXVI11.81 ;XXXIII,147.
lat.

Tradire,
si

tradere. Se

non fosse
86,

60; XIX, 80

di

particip., tradita, Inf.

XXXIII,

azioni; inconsideII,

rate, avventate, Inf.

42; XII,

66.

potrebbe credere che D. siasi voluto servire della forma latina tradere,

Toto, forma lat, per '.tutto, Par. VII, 85 XX, 132, sempre in rima.
;

perch non trovasi altro che

/ra-

de, Inf. XI, 66, e

XXXIII,

129.

Tra,

lat.

intra e

spesso intra,

quando richiesto dal verso. Fra pi persone ovvero cose, Inf. II, 82, dove
la N'idob.

Traditore. Inf. XXVIII, 85; XXXII, 110. Purg. XX, 104. Trafigger, lat. iransfigere. Nel
signif. prop.,
Inf.

legge senza necessit intra:

IV, 132; VI, 85; VII, 49; XIV, 85;

XXIV,

passar da parte a parte, 98 XXV, 86 e 88. Per


;

Trafugare
est.,

Trarre.

429

detto del dolore e dell'amore ec.


lnf.

penetrare,

XXVII,
41.

12.

XXV1II,65; XXX,
cip. Ira/Etto, InT.

Purg. Al parti88;

forse da^uta.-inghiottire, Inf.XX Vili, 27.

Tranne,

v.

Trarre.

XXIV,
lat.

98;

XXV,
65.

XXVII,

12. Purg.

XXVIII,

della pace, della felicit eterna, Par. IX, 115.


:

Tranquillarsi, godere

Trafugare,

trans e fugare

Tranquillo, pacifico, quieto,


ce, Purg.

dol-

trasportare, sottrarre, Purg. IX, 38.

XXXIII,

19.

Par.

Ili, 11;

Tragedia,

con

1"

accento sulla

V, 100.

penultima, lnf. XX, 113. Dante chiama cosi 1' Eneide di Virgilio, secondo
l'uso del suo

tempo

in

cui

dicevasi

Transito, il passaggio, XXVI 86. Translato , voce tolta dal


,

Par.

lat.,

Comedia

tutto ci che era scritto in

trasportato, Par.

lingua vulgare, e Tragedia le opere degli Antichi come scritte in istile


pi sublime, v. Commedia.

XIV, 83. Transmutare, forma preferita

dalla Cr., v.
100.

Trasmutare.

Trapassare,

Tragdo, XXX, 24.


Tragetto,
XIX,
rima
:

un poeta tragico, Par.


dal lat. trajicere, lnf.
in

passare, lnf. VI, PerPenetrare, Par. II, 85.

cepire, intendere, Purg. Vili, 21. Passare un fiume, lnf. Ili, 74. Pas-

129, v.

Tragitto, ambidue

sare, Purg. XXIII, 20;

XXIV, 73;
posto

passaggio.
del quale

XXXII,
per
:

23,

dove trapasfonne,
sost.,

Traggere, v. Trarre. Traiano, imperatore,


:

ci trapass.

Trapassare,
fisico
Ili,
:

Nel

signif.
lnf.

narrasi in una leggenda che fu cavato dell'Inferno e ricevuto in Para-

il

124.

passaggio d'un fiume,

Nel

signif.

morale
117.

la tra-

diso in virt delle orazioni di san Gre-

sgressione, Par.

XXVI,
1'

gorio papa, Purg. X, 76. Par. e 112.

XX,

45

Trapasso,
Par.

atto del

passare,

XIV, 111.
d'origine incerta; di-

Tralignare,

dal

lat.

trans e da

Trapelare,

linea: degenerare, Purg. Par. XII, 90; XVI, 58.

XIV,

123.

stillare, gocciolare,

Trapunto,
nuato, Purg.
;

Purg. XXX, 88. da trapungere : este21.


trahere, e preceden-

Tralueere,lat.

translucere: splen-

XXIV,
lat.

der di traverso, Par. V, 12

XXI

28.

XIII, 69

Trarre,

Splendere

in

genere,
in

brillare, Purg.

Trama,
fig.,

XIV, 79. d'un tessuto,

do a consonante spesso trar: tirare, lnf. VI, 40; IX, 35; XI, 9; XVII, 74;

signif.

XIX, 73 XXI,
;

24; XXI11, 26;

XXIV,

Par. XVII, 101. Tramortito, dal lat. trans e mo:

145

XXX, 71.
;

X, 56
83;

ri

mezzo morto, Purg. XXXUI,

129.

Tramutare, come
Tranare.
siasi servito di

trasmutare:

e 83; XXV, 18; XXIX, 75e127;XXXH,6; XXX1I1.27. Par.

XV, XXIV, 50

Purg. V, 86; Vili, 30; 86 ; XVIII, 23 ; XX, 71 e

cangiare, Par. V, 98; XVII, 89.

V,125;
Par.

probabile

che D.

XVIII, 37.

questo verbo invece


signif.

Far pendere la bilancia, Ritirare, liberare, lnf. V, 62.


XXXII,
134. Par.

XII, 32;

XIV, 19; XVI, 107:

di

trainare, strascinare. Nel

1,114; IV, 55; Vili, 98;


Purg.
Togliere, strappare,

di: condurre, guidare, scorrere con lo sguardo, Par. X, 121.

XXXIV, 102. XXXI, 85. lnf. XXIX, 82;

Trangugiare ,

dal

lat.

trans e

XXX1I,104. Purg. XXI, 26; XXXII,

430
135. Par. VI, 12 e 108;
124.

Trarre

Trasumanare.

Eccettuare, Inf. XXIX, 125 e 130. Trar occhi, dirigere guardo, Purg. XXX, 77. Trar guai, dogli
il

X, 72; XV,

Trascolorarsi,
color
:

dal

lat.

trans e
bril-

lante,

mutar colore, divenir pi Par. XXVII, 19 e 21.


lat.

Trascorrere,
re, Inf.

transcurrere
in

lersi,
Inf.

rammaricarsi,

trarli

Trarre ammiV, 48; XIII, 22. Trar razione di... Purg. XXIV, 6.

del petto,

passar correndo, e passare,

XXV,

gene34. Purg. XVIII, 128


;

XXIX,

16. Par.

XV,

23;

fuor, emetter e, produrre, Purg. XXIV,

Portare

50.

Saettare, tirare, Purg. Ili, 69 Trar d'ale, Purg. X, XXXI, 117.

arrivare. 25, detto dello sguardo Trarre una parola a un senso che non
:

gli sguardi, Inf. Percrrere, in un discorso : trattare, Par. XXII, 95. Passare da una cosa

XXIV, 83. XXXI, 22.

ha, Inf. IX, 14.

Trarre, per: trarsi,


:

Caad un'altra, Purg. XXXII, 70. der in errore, lasciarsi trasportare a...
Par. IV, 63; XXII, 92. comprendere, Purg. III,

Penetrare,

andare ad alcuna parte, Purg. II, 71. Par. V, 101 Trarsi, per andare in alcun luogo, Inf. IV, 115; XXI, 74;
.

35.

Trasformato,
rito, alterato,

cangiato, sfiguPurg. XXXII, 142.


dal
lat.

XXXIV,
XXVIII,

111. Purg.
46. Par.

II,

76,

III,

91

Traslatare,
trasportare, Par.

transferre

IV, 103; VI, 67; XIX, 89;

V, 104.
3.

XX,

29; Essere
111.

XX,

39.

Traslato,

v.

Translato.

attirato, gravitare, Inf.

Arretrarsi,
;

Purg. VII,
Ili,

di...

astenersi, Inf.

Trarsi 81. Al par;

XXXIV,

dal lat. trans e da modus: sorpassare, oltrepassare, Par.

Trasmodare,

ticip. tratto, Inf.

VI, 40; Vili, 98; IX,

XXX, 19. Trasmutabile,


re, Par.

facile a cangia-

35

XXXII, 104. Purg. XV, 86; XX, 83; XXI, 26; XXIV, 83
;

XIX, 73
18
;

V, 99.
e in alcune ediz.
:

Trasmutare,
transmutare

XXV,
19
;

XXIX, 75
;

e 127. Par.

XIV,

cambiare, trasformare,

Trdrresi, per trarsi, Purg. 76. Trarreti, per: trar Purg. XXVIII,
:

XVI, 107 XVIII, 37 e spesso. Trovasi tragger, Inf. XIII, 22, lez. della Cr. dove la Nidob. legge trar.
Il,
ti,

Inf.XXV,101. Purg. Vili, 74;XXX11I, 80. Par. Ili, 60; XVII, 89; XXVII, 38.
132.

Trasferire, Inf. XV, 113. Purg. Trasmutarsi, cangiarsi, trasPurg.


Inf.

III,

46.-

Tragge, per: trae,

Inf.

XXIV,

Trasportarsi,
Come
XVIII,
sost.,

formarsi,

XX, 14; XXXI, 126. XXIX, 69.- Ricangiamento, Par.

145: XXX, 71. Purg. II, 71; V, 86; XVIII, 23; XX, 71. Par. XII, 32. Traggi, per: trai, Par. V, 125.

volgere l'attenzione, Par. XXI, 21.


il

64.

Trali, per: traa o travali, Purg.

XXXII,
ne

6.

Trsseci, per: ci trasse,

trasse, Inf. IV, 55. ne trai, eccettuane, e 130.

Trasparente. Par. Ili, 10. Trasparerc, apparire a traverso


di

Inf.

Tranne, per: XXIX, 125

qualche cosa

trasparente

Inf.

XXXIV, 12. Par. II, 80; XX111, 31. Trasportare. Purg. XXV11I, 22Trastullare,
Par. IX, 76;
d' origine ignota
:

stra, Inf.

Trarre, sost., il tiro d'una baleXXXI, 83. Trascendere, lat. transcendere


:

divertire, dar diletto, Purg.

XVI,

90.

oltrepassare, passar sopra


99.

di...

Par.

I,

XV, 123. Trastullo, il divertimento,

il

Sorpassare,
42.

Inf. VII, 73.

Par.

piacere, Purg. XIV, 93.

XXX,

Trasumanare,

voce

formata

Trasvolare
dal Poeta per dire: innalzarsi sopra l'umanit, Par. I, 70.

Tremare.

431

Purg. XIV, 98,

come un modello

liberalit e di nobili costumi.


lui famiglia detta la

La di

di

Trottolare,

passar volando, vo-

casa Traversa-

lare a traverso, Par. XXXll, 90. Tratta, dal lat. trahere, tracium.

va, Purg.

XIV,

107.

L'atto di tirare o di cacciare un sospiro, Purg. XXXI, 31. pello di pi persone che

traverso, Inf.

Traverso, lat. transversus. Di XXX, 87. Da traverso,

Il

drapnella
55.

vanno

Purg. V, 22. IX, 99.

Per traverso, Purg.


lat.

medesima direzione, Inf. Ili, La direzione, Purg. XV, 20.

Traviare,

dal

trans e via: al-

Trattare,
re le
ali,

lat.

traclare.

gnif. prop., Purg.

XXI,
II,

136.

Nel

si-

lontanare con violenza, trascinare, Purg. V, 92.

Batteest.,

Purg.

35.

Travolgere,
volvere
17.
:

dal

lat.

trans e da

Per

trattare

un soggetto, parlarne,

Inf. I,

XX, Al particip.*rat?o/fo,Inf.XX, 11.


storcere, sfigurare, Inf.
lat. tres, Inf. II, 124; IV, 87 IX, 38; XI, 17 e 29, ec. Purg.
;

8. Par. IV, 27.

Purg. XXXIII, 66.

Tratto, lat. tractus. La distanza, Purg. XXIX, 44. Par. XXXII, 41. -

Tre,
VI, 75
;

XXIX,

La durata del tempo, il sguito, Par. 37. Nel luogo del Purg. XII,

65, difficile decidere se

il

Poeta ab-

11,80 e 98; HI, 36; VII, 34; Vili, 89, ec. Par. 1,39; 11,97; X, 77; XII, Tre volte, Par. XXIV, 152. 91, ec.

bia voluto indicare con questa voce : i tratti del pennello, ovvero: i tratti del volto. Quest' ultimo signif. pare essere stato ammesso anticamente, il

stoli Pietro,

XXV, 33, sono gli apoGiovanni e Giacomo. Tre a tre o secondo la Nidob. i tre a tre, Par. VI, 39, tre contro tre, per

Itre, Par.

che provato dalla lez. gli atti della Nidob. e di pi mss., la quale in

indicare

e de' Curiazi.

somma una

spiegazione del testo.

combattimento degli Orazi Nella rima D. si serve della forma tree, Par. XXVIII, 119
il

Tratto, particip. di trarre, v. ivi. Travaglia, dal lat. del medio evo
trabaie da
trabs,

e trei, Inf.

XVI,

21.

v.

luogo del Par. XVI, 38,

Quanto al Trenta.
119.

voce antiquata

il

Treceia,dal lat.

*n'ca?,Inf.XX ,53.

tormento,

Inf. VII, 20.

Trecento. Par. VI, 38; XXVI,

Travagliare,

XXI, 4. Travagliarsi, Par. XXXIII, 114, pare che significhi cangiarsi.


:

tormentare, Purg.

Tregua,

dall'

antico

ali.

triuwa,

triwa, la fede, la fedelt, onde il lat. del medio evo treva, treuga. D. 1' usa

to, Inf.

Travagliato, tormentato, afflitXXX1V.91. Travasarsi, lat. trans e vas, pro:

sempre

in signif. di riposo, cessazione,

Inf. VII, 88.

Purg. XIV, 136; XVII, 75. La Cr. scrive senza necessit trieInf. VII, 88,

tro

passare da un vaso all'alusa per un peso o carico che passa da una persona ad un'altra, Par.

priamente
;

gua,

e tregua, negli altri

D.

1'

due luoghi.

Trei,

v.

Tre.

XXI,

126.
l'

ro, Purg.

Trave, lat. trabs. Per est., albeXXX, 85. Traversare. Purg. V, 95. Traversino (Pier o Pietro),
cita,

paura, ec, Inf. I, 90; IV, 27 e 150; IX, 66; XVII, 87;
di freddo, per vecchiaia,

Tremante. Inf. V, 136. Tremare, lat. Ir emere, di

XXIX,

98;

XXXII,

75. Purg.

XXX,

gentiluomo di Ravenna che D.

47. Par. XIII, 78.

Detto della terra,

432
lnf.

Tremolarc
IH, 131. Purg.

Trionfare.

48.

Come sost., Purg.


;

XX,

128. Par. VII,

XX,

141.
di tre-

buisca un errore di 44 giorni calcolando 1' anno di Marte.

Tremolare, frequentativo
11,111

mare, Purg. XI1,90;XXV1II,10. Par.

XXV,

80.

Trentino, di Trento, Inr. XX, 67. Trento, lat. Tridentum, citt della
contea del Tirolo,
lnf.

Come

sost.,

il

XII, 5.

tremito, Purg. 1, 117. Tremoto e Trcniuoto,


ree motus.

Tresca,
lat. tertre-

d'origine ignota.

Nome

d'

Tutte

le ediz.
la

variano;

una danza molto agitata che pi non si conosce, i Per: movimento rapido, lnf.

moto, per certo


lnf.

forma pi antica,
Purg. XXI, 70.

Xll,6;

XXXI, 106.

XIV, 40. Trescare,danzare,

saltare, Purg.

Trenta,

lat. triginta, lnf.

XXXI,
122.

65. Purg. Ili, 140. Par.

XXVI,

X,65.

T respiano,
nel

lat.

trans

planum,

Nel luogo del Par. XVI, 38, la Cr. seguita da Venturi e Volpi ha arbitrariamente introdotta la lez. tre invece
di trenta, che trovasi nell' Aldo e in quasi tutti mss. e nelle antiche ediz.
i

Valdarno fiorentino. Borgata sopra Firenze fra le fonti del torrente Mugnone e Terzolle e distante tre miglia dalla citt, Par.

XVI,

54.

Triangolo.
15.

Par. XIII, 102; XVII,

e che la vera senza contradizione.


D. vuole indicar l'anno della nascita
del suo tritavo Cacciaguidaedice che dopo la concezione di G. C. fino alla

Tribaldello, v. Tebaldello. Tribo, dal lat. tribus, voce antiquata: ordine, grado, Purg. XXXI ,130. Tricorde, dal lat. tres e chorda:

sua propria nascita

il

pianeta di Marte
e

aveva

fatto

cinquecenlocinquanta

un arco con

tre corde, Par.

XXIX, 24.
,

trenta delle sue rivoluzioni siderali.

Ti'icgua,

v.

Ora siccome

l'

anno

di

Marte

di

686

Triforme ,
Trinacria,

Tregua. di tre modi


antico

Purg.
poetico

giorni, 22 ore, 18 minuti, 27 secondi, la nascita di Cacciaguida fissata da

XVII, 124. Par. XXIX, 28.

nome

questa lez. all'anno 1090 o 1091, il che concorda con la sua morte accaduta nella Crociata del 1147. Gli Ac-

della Sicilia, Par. Vili, 67.

cademici supponendo che D. per ignoranza avesse creduta la rivoluzione di Marte di due anni intieri, ne desu-

Trine, v. Eiune. Trino, che composto di tre, Par. XXV, 132. Termine di teologia che
si

riferisce alla Trinit, Par.

mono

la
il

nascere

conseguenza che D. faccia suo tritavo nel 1160, cio,

XV, 47; XXIV, 140; XXXI, 28. Trionfale, lat. triumphalis, Purg. XXIX, 107; XXXII, 19.

13 anni dopo la sua morte, e per evitare tal supposto errore hanno ammesso quasi senza veruna autorit invece di trenta, per far nascere Cacciaguida, secondo il loro computo,
tre

Trionfa te, lat. triumphans,


XXII, 131.

Par.

Trionfare,
signif.

lat.

triumphare. Nel
in trionfo,

romano, di: andare

vincere, lnf.

XXVII,

111.

Le cognizioni astronomiche molto precise che D. mostra in ogni luogo non consentono che gli si attrinel 1106.

77. Par. 1,29; VI, 52.

Purg.XXVI,
Nel signif.

cristiano: godere della beatitudine, Purg. XXIV, 14. Par. XX11I, 136.

Forse

si

conosce e

si

usa ancora sotto nome

di

Trescone.

Trionfo

Troppo.
10;

433
14. Par.

triumphus la gloria celestiale, Par. IX, 120; XXII, 107; XXIII, 20; XXX, 98.
lat.
:

Trionfo,

XXX,

XV, 126; XX,


XXVIII,

68.

Nel luogo

dell' lnf.

10, la

Tripartito,
XVII, 138.

diviso in tre, Purg.


tolta dal

Cr. e tutte le antiche ediz. leggono Troiani. 1 Moderni, Biagioli, Rossetti,

Tripudio, voce
movimento
ai Beati.

lat., la

leggere con un picciol

Viviani e Romanis hanno preferito di numero di mss.

danza, Par. XII, 22; XXV1I1, 124, festoso che D. attribuisce

come

Romani. Io preferisco l'antica lezione pi conforme al modo di vedere

Tristano,

eroe

favoloso della

zata dal maggior

del Poeta ed oltreci perch autoriznumero dei testi.

Tavola Rotonda del re Arturo, celebrato negli antichi romanzi di Cavaleria, lnf.

Tromba,

forse dal lat. Sirombus,

V,

67.

Era nipote del re

una conchiglia che pu avere servito da strumento di musica. Nel signif.


prop., lnf. XXII, 7.

Marco
la

Cornovaglia del quale am moglie Isolda onde ne fu da esso


di

Per:

ba poetica,

lnf.

XIX,

5.

la tromPer quella

re

ammazzato.
superi, di
tristo,

del finale Giudizio, lnf. VI, 95.

Tristissimo, lnf. XXIV, 91.


3
; ;

Trombetta. lnf. XXI, 140. Troncare, tagliare, lnf. XVIII,


18.

Tristizia, la malinconia, lnf. VI, XXII, 111 XXX, 144. Purg. XXII, 56 XXVI, 94. Par. XXXII, 54. - La
;

Lacerare, lnf. VII, 114. Strappare, In r. X1I1,28. Tronco. lnf. XIII, 33 e 55.

miseria, lnf.

XX1X,58. Tristo, malinconico,


;
;

Trnco, contratto di
afflitto,

troncato^
;

mu-

mal-

tilato, lnf.

XXV11I, 65 e 121

vagio, lnf. IV, 84 V, 117 ; VII, 107 e 121 IX, 16; XIII, 69 e 145; XXIII,

51. Purg. Vili, 27.

XXX,

interrotta, lnf. IX, 14.

Parola tronca,
Detto della
51.

69; XXVIII, 111


6;

XXX,

16;

XXXI,

vista

intercetta, lnf.
:

XX,

D'un

XXXII, 38; XXXIII,


;

64. Purg. VI,

monte
XIV,

spiccato

separato

Purg.

3; VII, 28; Vili, 58; IX, 13; X, 69; XII, 44: XIV, 64 e 71 XVI11, 123;

32.

Troncone,
tronco.
Il

forma aumentativa di

XXII, 111

XXII1, 110;
:

XXXI,

11.

Par. VI, 76; IX, 72; XVI, 142. Detto dei Dannati sciagurato, lnf.

corpo dell'uomo da cui stata trnca la testa, lnf. XXV1II,141.

Trono,
XXXI,
69.

111,35; VI, 55;

XXX, 76;

XIX, 47; XX, 121 XXXIII, 109. -D'un odore


;

infetto, ingrato, lnf. XI, 12.

Tritare,

dal

lat.

Iritum, terere

Battere il calpestare, lnf. XVI, 40. grano, Par. X III, 34, dove trito la

una delle gerarchie degli angeli, Par. IX, 61 XXV11I,104. In quanto al luogo del Par. XXI, 12, v. Tuono. Tronto, fiume che confine in tra il regno di Napoli e Io Stato Ec;

Nome di

lat. thronus, Par. V,'

115;

forma contratta del particip. Trito, v. Tritare.

tritato.

clesiastico e sbocca nell' Adriatico,

Par. Vili, 63.


della
dal lat. del medio evo una truppa, dall'ali, trupp, quali tutti sembrano derivati dal lat. turba. Come avv., lnf. VII, 99; X,27;

Trivia, soprannome
Luna, Par. XXIII,
26.
;

lat.,

Troppo,

troppus,

Troia.

lnf. I,

74

XXX,

98 e 114.

Purg. XII, 61.

Troiano,
Il

di Troia, lnf.
lnf. XIII, 11
;

XXX,

22.

XIII, 119;

XX, 38; XXU,

70 e 110;

Troiano,

XX Vili,

XXV,

125; XXV1II-, 72;

XXXI, 23;
28

434

Troppo
90. Purg. vili,

- Tuono.

XXXII,

36
;

XIII, 12

istromento di musica qualunque, Par.


XII, 8.

XXII, 35; XXIV, 92; XXXII, 9; XXXIII, 25.


Par. IV, 87; IX, 55; XI, 73 e 104;

XVII, 96 e 136; XX, 9

-La
v.

poesia, Par.

XXX,

35.

Tue,

Tu.
Tullius Cicero,

XIV, 130
spesso.
di... Inf.
II,

XXIV, 27; XXX, 105,


125. Come add.,

e pi

Tui, v. Tuo. Tut: io. lat. Marcus


oratore romano,
Inf.

Troppo pi, molto pi,


troppo
Purg.

IV, 141.

Purg. XIV,

XXV, 125: XXVIII, 72.


;

Nel signif. fig., l'orgoglio, la vanit, Purg. XI, 119.

Tumore.

Par.

9; IX, 124; XIII, 136; XXII, 20. Per molto, nuIII, 36 V, 134.
Inf. VII,

meroso,

25.
il

Tumulto. Inf. 111,28. Tuo, pron. poss., Inf. I,


II,

Come
il

avv.,

79, 81

98 e 113

84 e 112; VI, 58. Purg. I,

molto, Purg. XII, 116.

Troppo,
fluo, Par. VI,

sost.,

troppo,

supertreten:

55; V, 65; VI, 33, 101, 102, 103, 129, 132 e 134. Par. 1, 14, 25, 75 e 137 II,
;

12; XXII, 27.


dall' ali.
triti,

62 e 84

III,

26 e 41

IV, 25

Trottare,
correre, Purg.

120, e cos di sguito.


tua, Inf.
1,

Al femm.
;

V, 8 e

XXIV,

70.

113

II,

43, 45 e 67
I,

Trovare,

forse dall'ali, treffen,


Inf.
I,

al particip. getroffen,

8; XI,

VI, 49 e 106. Purg. 112, 117 e 122. Par.

V, 92; 66 e 80; VI,


li, 47;

II,

72;
Al

IV,

102;XX1II,58; XXXI, 73; XXXII, 59; XXXIII, 155. Purg. VI, 150; XI,
50;
XII, 131
;

17; VII, 52;


98, 128, e
tuoi, Inf.

XV,

67, 89 e 92;

XIX, 80; XX, 55;

XXXIII,
varsi,
in

108. Par. Vili, 139.

ovunque. pi. V,1I6. Purg. 1,82; III,

XVII, masc.
61
;

TroTro-

vare, immaginare, Inf. XI,

14.

qualche luogo essere, inf. IV, 7; Vili, 126; XIV, 130; XVIII, 20. Purg. X, 96; XVI, 116. Par.

V, 70; VI, 83 e 120; XI, 10; XXXI, 110. Par. II, 99; V, 3; XVII, 97; CoXXXIII, 32, e cos di sguito. me sost., i tuoi, Inf. XII, 93. Al

femm.

tue, Inf. II, 137.

Purg. VI,
96, ec.

86.;

XXVI, 32. Trullarc,

forse dalla
:

voce popo-

XII, 15; XVI, 26; 87. Par. XIII, 90


;

XXII, 109; XXIX,

XV,

InInf.

scoreggiare, tirar peti, Inf. XXVIII, 24.1

lare ali. strullen, orinare

vece

di tuoi, trovasi in

rima .lui,

X,

42.

I movo
v.

Truovi. Truova

Trovare.

Tuonare, v. Tonare. Tuono. Questa voce derivata


lora dal
lat.

tato-

Tu,
I,

pron. della seconda pers., Inf.

tonus e talora dal


:

lat.

66, 76, 79, 85, 94, 113, 121,131, 133 e 135. Purg. 1, 73, 92 e 94. Par. I,
,

due signif., cio, di suono, tuono e romore e di: tuono, fulminitrus, ha

27, 75, 76, 88, 91

la

93, e cos di sguito.

ne.

Ha

il

signif.di: suono,

romore,

Inf.

Di rado unito
Inf.

come

affisso al

XXXI,
Par.

13.

Purg. IX, 139;


142.

verbo,

vedesti tu.

In rima prende talvolta


Purg. XVI, 26;

Vili, 127, vedeste, per:

XXI,
Inf.

XXIX, 152.

Nel

signif. di ful-

mine,

IV,

2.

forma

tue,

XXIX,

XXI, 12

e 108.

Purg. XIV, 134. Par. Talvolta dubbio

85. Par. 1,19.

quale dei due

signif.

voce poetica tolta dal lat., la tromba. Nel signif. prop., Purg. Nel flg., un XVII, 15. Par. VI, 72.

Tuba,

come

nell' Inf. IV, 9,

debba prevalere, dove il senso di


;

rumore, par pi conveniente e questo medesimo signif. potrebbe a ri-

Pare formata questa voce pi probabilmente per oneraatopea.

Tapino
gore applicarsi al luogo dell'lnf. IV, % Alcuni mss. hanno la lez. trono, quale

Tutto.

435

degli occhi delle piante che gonfiansi nella primavera, Purg.

Turgido,
55.

probabilmente la pi antica forma perch pi prossima al lat. tonitrus. Tu pi no, piccolo fiume che scorre vicino ad Assisi, Par. XI, 43.

XXXII,

eroe de' Rutuli, ammazzato da Enea, combattendo per la pa-

Turno,

tria, Inf. 1,108.

Turare,

dal lat. ob-turare: chiu-

Turpo,

voce

lat.

dere, Tnf. XXIII, 45.

infame, impuro, Par.


IV,

XV,

turpis : brutto, 145.

Turba,
29;

la

moltitudine, Inf.
II,

Tufo, voce
di...

lat.,

sicuro, al coperto

XV,

109. Purg.
;

XXIII, 21

XXVI,

52; VI, 10; 65. Par. IX, 43;


fisico
:

Purg. XVII, 108.

XXII, 131; XXIII, 82. Turbare. Nel signif.

Tuttavia. Inf. XXX, 141. Purg. XXXI, 43. Sempre, nondimeno,


Inf. IV, 63.

met-

tere in disordine, Par. XXIX, 51. Oscurar l'aria, Par. XXVIII, 83.

Tutti, per tu ti, lez. della Nidob. che non stata adottata da alcuno.
:

Pi spesso nel Purg. XIV, 68

signif.
;

morale turbarsi,
67.

Al particip. turbalo. Nel signif. fisico, detto della vista: inferma, offuscata, Inf.

XXVI,

Tutto,
il

sost. al

lat. totus, add., per lo pi quale unito riceve l'ar-

XX

Nel morale concitato, confuso dall' ira, Inf. XXIII, 146. Purg. VII. 35. Confuso per dolore,
XI, 91.
:

'l mondo, ec. Inf. I, 57; 111,114; VI, 56; VII, 18; Vili, 7; IX, 121 ;X,9, e 14; XI V, 28; XVII, 44; XXI, 71; XXII, 147; XXV11I, 128;

ticolo, tutto

Purg. 111,45.

XXX1I,3. Purg. II, 55; III, 92; VI, 72 e 124; VII, 22; VIII, 17, 110 e 123;
XI, 9. Par. Il, 114; III, 83, 111 e 127; V, 118; VI, 55; VII, 14, 27, 110 e 118; Vili, 97 IX, 109 X, 59, e spessissimo. Qualche volta 1' articolo

Turbare,
bamento,
il

sost.

verbale

il

tur-

disordine degli elementi,


piccola citta della Ligu-

Purg. XXVIII, 97.

Turbia,
ria,

vicina a

Monaco, Purg.

Ili,

49.

omesso,

Inf.

I,

49 e 78; XIV, 133;


27. Purg.
;

Turbo, voce tolta dal lat., la forma ital. turbine, Inf. Ili, 30, dove
Aldo seguito da Romanis, Foscolo e sostenuto da pi mss. legge a turbo, cio a modo di turbine. Io preferisco
:

XV11,25; XXVII,
XI, 110. Par.
;

66 XXXI, 51. Tutto giorno, XXVII, 105. - Tutto d, Par.


57
;

1,

110

VII, 27;

V, 99; XXVIII,
Purg.

XIV,

XVII, 51, corrispondente a: seme


all'

la lez. della

Cr., della Nidob. e di

pre.
al

Talvolta tutto add., solo o unito


add. prende
il

quasi tutte le antiche ediz. e moderne il turbo, tanto pi che D. si vale pres-

sost.

signif.
;

dell' avv., totalmente, Inf. II, 129

V,

soapoco della medesima espressione nell' Inf. XXXIV, 4, e che la voce


turbo trovasi nel detto signif., Inf.

XXVI,
il

137. Par.

XXII,

99.

XVI, 54; XVII, 41; 21 XXIII, 65; XXVIII, 128; XXXI, 15; XXXIII, 93; XXXIV, 11. Purg. 1,20; XIX, 13 e 72; XXIII,
; ; ;

XIV, XIX, 64; XXI,

23 e 109

Turbo, dal

lat.

turbidus: V oscuro,

46. Par.

cupo, Par. 11,148.

64.

I,

64

V, 86

Tutti, tutte, Inf.


;

IX, 109; XVII, 1, 127; III, 123 ;


;

Turco. Inf. XVII, 17. Turgere, voce tolta


priam. gonfiarsi.
dell'anima, Par. X, 144;

IV, 133 e 145


dal
lat.

VII, 38

IX, 77; X, 10;

pro72.

XIV,20;XIX,25; XXIII, 65; XXXIV,


11. Purg. 111,70;

Detto dei movimenti

XXX,

102

IV, 34

V, 52. Par. V, 24 VI, 24.


;

II,

68 e

Prece-

436

V
ai

Uccello.

dendo

nomi
:

di

numero,

tutto se-

guito da e
e

tulli e irei, Inf.

XVI,
85.

Tulli e tre, Purg.

XXVII,

21

XXVI11,12. Par. VII,


112; XII, 63;
:

31

X,

87, 96 e
146.

Tutti

cinque, Purg. IX, 12. Purg. XXXIII, 13. Par.

Tutti e quattro, Purg. Vili, 135. Tutte e sette,

U'che, per ovunque, Inf. VII, 120. - Nei luoghi del Par. XII, 123 XV,
;

XX, 106; XXVII,

51

XXII, 148.

invece di IT
:

la Gr.

legge

Du\

pro-

babilmente per

dove.

all'

Spessissimo per dare maggior forza espressione quanto aggiunto a tutto. Tutta quanta, Inf. XX, 4 e 114.
Purg. X, 58

Ilbaldin dalla Pila, v. Pila. Ubaldo, nome derivato dall' ali.


Hubald. Sant'Ubaldo primamente ere-

XXII, 76 XXVIII, 103. Par. XIV, 45; XXVIII, 70. Tutti


; ;

mita e dipoi vescovo di Agobbio, secondo Benvenuto, Par. XI, 44.


Inf. IV, 57. Aldo, la Daniello, Landino e parecchie a antiche ediz. leggono ubbidente, che

quanti o tutte quante, Inf. 111,106 IV, 117; VI, 37; VII, 40; XX, 42 e 73; XXII, 37 ; XXXI, 33. Purg. II, 74; VI,
;

Ubbidiente.

Cr.,

25; VII, 36 e 89;


11. Par. 1,103;

XXV,

82; XXVIII,
;

per avventura

XXII, 133

XXI1I,29.

la pi antica forma. Tutti gli antichi comentatori riferi;

Tutto, avv., totalmente, Inf. Il, 39; IV, 14; V,136; VI, 3, IX, 35; X, 33, 44 e 57; XIV, 23; XVII, 87 e 123;

XIX, 125; XXI, 104 e 108; XXIII, 19


e 112; XXIV, 101; XXV, 51; XXVIII, 28 e 145; XXIX, 100; XXXIV, 52. Purg. 1,110 e 128; III, 23; IV, 48 e

scono questo epiteto a Mos alcuni moderni, come Ugo Foscolo, Romanis, lo riferiscono ad Abramo, sforzando non poco la costruzione.

Ubbidire
re, Inf. II,

Ubidire,
l'

lat.

obedi-

25.

Come sost.,
;

134; X, 43. Purg.

XXIX,
Inf.

obbedienza,

59

Vili, 42

XI, 78

XVI,
32.

42; XVII,
I,

II, 80.

42

XIX, 24

XXIX,

Par.

44

VI, 24; VII, 71;

XI, 37; XII, 69;

XXII, 99;

XXV,

22;

XXIX,

29.

Tulio, Inf. VII, 3 e 73;

IX, 29; X,131;

XXXIV,
il

69. Purg. III,


;

Par. IX, 73
tutto, Inf.

XXII,

82.

- Tutto, sost.,
Inf.

38; XVI, 68.

Ubert, la fecondit, la ricchezza, XX, 21 XXIII, 130. I berti n Donato, v. Donato. Ubi, voce latina ove. Come sost., Par. XXIX, 12. - Tenere all'ubi, Par. XXVIH, 95, tener nella situazione in
Par.
:

IX, 73.

XXXIV,
tutto,

32. Par. Ili, 86;

cui
'la

uno

si

trova.

Lombardi legge con


uccello
:

Del

totalmente,

Nidob. agli ubi.

IX, 119;
XIII, 31.

XX, 17; XXX, 130. Purg. E nel medesimo signif.

Uccellatolo, da

un' aia o

in lutto, Purg. VI, 123 ; VII, 36 e 89 ; Tuttoch o tutto che, benVili, 90.

luogo preparato per prendere uccelli. D. indica con tal nome un monte distante cinque miglia da Firenze, dal quale comincia a scoprire essa citt
chi viene per la via bolognese, siccome dal poggio di Montemalo, v. ivi,

ch,

Inf.

VI, 109

XVI,
86.

35. Purg.

XXX, 67.

XIV, 125

XV,
Con

11

lutto

che, nel

medesimo

signif., Inf.

XXX,

cominciasi a veder Roma, Par.


110.

XV,

U.
U',
per
:

Uccellino, dimin.
XXIII,
3,

dove

il

di uccello, Purg. Poeta descive l'ozio-

lat. ubi,

ove

Inf. 11,

forma antica e poetica con e senza movimento, 24; IX, 33. Purg. XXIV, 79;
;

sa occupazione d'un uccellatore. Uccello, dal lat. ancella del

me-

dio evo per avicella. Nel signif. prop.,

Uccidere
Inf.

Ultimo.

437
dal

XVII,
Par.

128.

Purg. XVII, 20;


118,

XXIX,
fatta

Ugo,

113.

XXIX,
al

dove

allusione

Diavolo.

L' aquila

persone di zione sono

nome ali. Hugo o Hug. Le tal nome di cui D. fa men-

detta uccel di Giove, Purg.


la

e uccel di Dio, Par. VI, 4. L'aquidello

XXXII, 1 12

Ugo Ciapetta, v. Ciapetta. Ugo da Manvittore, v. SanVITTORE.

stemma

72.

Siccome

imperiale, Par. XVII,


D. attribuisce le ali ai

Ughi,

antica famiglia nobile

fio-

un Diavolo detto malvagio uccello, Inf. XXII ,96


Diavoli e agli Angeli, e similmente Stana, Inf.

rentina, Par.

XVI,

88.

Ugolino della Ghcrardesca,


conte di Donoratico, capo dei Ghibellini di Pisa verso la fine del xm sec.

XXXIV, 47.
IT,

Un angelo uccel divino, Purg. Uccidere, lat. occidere, Inf.


Per
est.,

38.

I, 96.

Accusato

dall'

arcivescovo Ruggieri

soffocare, distruggere,

Inf.

XI, 55.
lat.

degli Ubaldini di esser traditore alla patria, fu preso nel 1289 con due suoi
figliuoli e

Udire,

audire
1,

intendere ed
106
;

ascoltare, Inf.

115;

II,

III,

32;

e fatto morir di

due o tre nipoti, e fu chiuso fame nella torre dei


Sette Vie sulla piazza

IV, 79 ; V, 70; VI, 99; VII, 94; X, 97 e 127; XIV, 62; XVI, 1 e 93; XX, 97; XXI, 74; XXII, 97 e 107; XXIII,

Gualandi o Alle
a Pisa, Inf.

degli Anziani, ora detta de' Cavalieri

XXXIII.

143;

XXIV, 142; XXV, 96; XXVI, 49; XXV1II,52; XXXI, 4; XXXIII,


12. Purg. 1,69; IV, 7; VII, 20; Vili,

Ugolin d' A zzo, v. Azzo. Ugolin dc'Fantoli, v. Fattoli.

Ugualmente,
Inf. VII, 76. Par.

dal lat. aqualis,

5 e 61 ;X, 107; XIII, 97 e 145; XIV, 55; XVI, 22 e 145; XVII, 79; XXIII, 10 e 13; XXIV, 57 e 128; XXVI, 80;

XXVIH,

83. Par. IV, 97;

V, 104; VII,

55; X, 126;

XIV, 126; XV, 70; XVII,

2; XXII1,52;
spessissimo.
dell*

XXV, 98; XXXI, 98, e Come sost., senso


il

XXVIII, 69. Uguccione, altra forma del nome: Ugo. il nome d' uno dei figliuoli del conte Ugolino che mor con esso, Inf. XXXIII, 89, v. Ugolino. Ulisse, re d'Itaca, uno degli eroi
della guerra troiana, Inf. XXVI, 56. Purg. XIX, 22. Par. XXVII, 83.

udito,
,

XXVII
rima

6.

Purg.

XIV,
d'

136.

Par.

L' atto

Purg. Vili, 8; XVI, 36.

Trovasi
XXXI,
il

intendere,
in

Racconta
90, segg.

la

sua morte,

Inf.

XXVI,
ulivo,

il

ud, Purg. XXIII, 10. Udio, per: ud, Par. XV, 70.
udie,

per
:

Ulivo,

lat. oliva.

Un ramo di

Par. Purg. 11,70. L'uliva, frutto,

Udissi,

per

s'

ud, Purg.

98.

XXI,

115.

Unciale,
Uficio
vasi, Inf. 91. Purg.

lat. officialis:
II,

ministro,

servo, Purg.
e

30.

Ultimamente. Purg. XX, 116. Ultimare, come sost., la fine,


XV, 1. Ultimo. Inf. 111 XXIX, 40
Purg.
;

U tizio, lat. officium: l'im-

piego, la carica. La prima forma tro-

MI, 89; XXII, 86; XXVII,


;
;

IV, 90; XXIV, 42 e e 118; XXXIII, 111.


;

X, 57. Par. Vili, 119 XII, 98 e 128; XXI, 78; XXV, 111 XXV11, Ufizio, in rima, Inf. 17; XXX, 136.

Purg. XVII, 71

XXV,

109;

147. Par. 1,13; IH, 120; 121 XXVIII, 126.

XXV,

il

XXVUI, XXIV, 15;


L'ultimo
L' ultima
fine della

V, 18; XIII, 62.

d, Inf.

XIV, 54
1,

XV,

47.

Ugnere o Ungere, per: guarire,


Par.

sera, Purg.
vita.

XXX1L4.

58, cio,
salute,

L'ultima

Par. XXII,

438

Umano

Uno.

124, l'ultima, la pi sublime beatitudine. L'ultimo, come sost., il ter-

Inf.

XXI, 57

Come
57.

e 73; XXII, 69 e 149. istrumento di cucina, Inf. X

mine della perfezione, Par. XXX, 33. 1 ninno, lat. humanus, Inf. II, 77; X, 105; XIII, 13; 111,104; VII, 81
;

XV, 81 XVIII, 114; XX, 85; XXIV, 124; XXVI, 99; XXIX, 104; XXX,
;

Undici, lat. undecim, Inf. XXX, Ungere, v. Ugnere. Ungheria, lat. Hungaria, Par.
XIX,
142.

pure indicata, Par.

24. Purg.

I,

5;

l,

31; HI, 95; VII,

Vili, 63.

33; X,24;XX1I,71;XXV,40;XXVI, 83 XXVIII, 72; XXXIII, 115. Par. I, 57; IV, 46 VII, 28, 77 e 122; XII, 27; XXVI, 46 e 128 XXVII, 93; XXXII,
; ; ;

Unghia,
49
;

dal lat. ungula, Inf. IX,

XVII, 86, dove la Cr. legge senza necessit unghia al pi. mentre ha unghie, in tutti
gli

altri

luoghi; Inf.

123;

XXX IH, 37.- Come sost, l'umauomo,


Par.

XVIII, 131; XXII, 69;

XXIX, 80. Purg.

nit, lo stato dell'

37.

Ci che l'uomo ha di
XXV,
Inf.

XXXI, umano o

mortale, Purg.

81.

Uiubilico.

XXXI,

33.

XVI, 99, dove si allude alla legge di Mos (Levitico, xi, 3) che riconosce come puri soli animali ruminanti e che hanno le unghie fesse. anco
i

Umido
110; XVII,

lat.

humidus, Purg. V,
humilis,
;

possibile che

il

Poeta con
voluto

la

4.
lat.
;

ruminare,
Inf.
I,

abbia

parola: maliziosa-

Umile,
;

106.

Purg. 1, 135 X, 65 XI, 87 XXXIII, 2.

- Di

XXIX,

142. Par.

all'avidit dei Papi paragonandola a quella de' ruminanti

mente alludere

bassa estra-

che consumano grande quantit di


alimenti.

zione o condizione, Par. VI, 135. In rima amile con l' accento sulla pe-

nultima, Purg. Vili, 24 fuori di rima. Par. VI, 135.


tica

Unghiato,
tigli, Inf.

armato

d'

unghie o

ar-

ed anco

VI, 17.

Unghione,
i unghia, Inf.

forma aumentativa
41.
97.

Umilemente, forma antica e poeumilmente, Purg. IX. 108. Par. XXII, 90.
per
:

XXII,

Unico.

Purg.

XX,

Uniforme.
32,

Par.

XXVII,
Par. uni.
:

101.
42;

Umiliare ,
VII, 120.

per: umiliarsi, Par.


antica e poeti-

Unire, combinare,
dove unto
sta per
ticip.,

II,

Al

Umilitade, forma
ca per: umilt,

ordinariamente unito, combi-

al pi. atti di

umilt,

Purg. X, 98.

nato, opposto a: diviso, Inf. XXV, 133. Purg. XVHI, 50. Par. II, 36; VII, 35;

Umilmente.
l4.,Par.

Purg.

Ili,

109

VII,

X,63.

XXIX, 93. Umilt, lat. humilitas, Purg.

Unitate, forma
XI,

antica e poetica
138.

19.

per: unit, Par.

II,

Umiliale, Par. VII, 99.


lat.

Universale.

Par.
il

humor. Gli umori del corpo umano, Inf. XXX, 53 e 126. Il succo delle piante, Purg. XXV, 78. Una ad una, v. A ed Uno. Uncinare, da uncino, prender con forca o uncino o raffio, inforcare,

Umore,

Universo,
creazione,
Inf.

XXXIII, 91. complesso della


VII, 18; XI, 65; Par. 1, 2 e 105;
;

V, 91
8.

XII, 41

XXXII,
;

XXVII, 5

XXXI, 23 XXXIII,
;

87.

Uno,
dendo

pron., indeterminato, prece-

Inf.

XXlll, 141.
lat.

Uncino ,

uncinus da uncus,

a consonante semplice un, Inf. 1,2,13, 19, 32, 45 e 49. Purg. I, 31 e 95; li, 17,23, 24 e 41. Par. I, 3, 63,

Uno
83,96, 137, e ovunque.
Inf.
I,

Urbisaglia.
-poco,

439
lat.

II,

Un

19.

spesso.

Purg.

1,

29;

64, 87, e

Un

Uno,

nome

giorno, Inf. V, 127. numerale e V uno, Inf.


;
;

homo, Inf. I, 66; li, 19: XI, 25: XIII, 45 e 105; XV, 85; XVI, 125; XXIV, 44 e 129; XXVI, 109;

Uomo,

11,

XXVII, 67; XXX,


Purg. IV, 9
32,
;

51

XXXIV,

115.

3;

XV, 23; XVIII, 40; XIX, 114; XXV, 69; XXVIII, 23 e 85; XXXII, 52 e 78.
Purg. 11,76; 111,103; IV, 106; V,4; Vili, 8, 31, 47 e 64; IX, 118. Par. I,
16; 11,71
;

III, 116; VI, 38 VII, 66 e 36: IX, 80; XIV, 135;

Vili, 32

dove

il

VI, 107; XIII, 53; XXIII, contesto richiede che si


;

legga omo, v. ivi VII, 26 XX, 97.


;

XXVIII, 100. Par.


Il

pi.

uomini, tro-

vasi, Inf. XIII, 37;

XVI, 118; XX,

IV,3e17; V,

44; VI, 14

e 100; VII, 77, 105 e 114; Vili, 31, 124 e 129; IX, 123; X, 2, 9 e 104;

124.

Uom d'arme, InT. XXVII, 67. V uom che nacque e visse senza pecil

88; XXXIII, 151. Purg. XX1II, 32. Par. HI, 18 e 106; V, 80; XXVII,

Xll,34; XIV, 28 e 29; XXIV, 107; XX Vili, 36; XXIX, 97. Luna e

V altra,

Inf.

XIV,
al

108-

X, 50; XXXI,
Uno...
e

2.

Purg.

uno, l'uno e

l'altro, Purg.

XVI,

63.

luogo del Par.

XXVI,

Cr. legge un, v. El.

quanto dove la Ad una voce,


134,

ca, Inf. XXXIV, 115, G. G. il cui nome non si trova mai nell' Inferno. L uom della villa, contadino, Purg. IV, 21. U uom che non nacque,

In

Par. VII, 26,

voce uomo

usata

Adamo. Spesso la come pronome,

generalmente, Purg. 11,47. Aduna,


sottintesa: voce, Purg. IV, 17;
35.

Insieme nel

Purg. IX, 63. Par.

XXI, medesimo tempo, XII, 35. - Ad una

nel signif. di alcuno, si, Inf. IX, 4 e 102: XIII, 45 e 105; XV, 45; XXI, 25; XXXI, 66: XXXIV, 80. Purg. I,

132; IV, 90; XIV, 27 e 83;


119; XVII, 14;
33.

XV, 30 e XXIV, 45; XXXIII,

ad una, una dopo l'altra, Inf. Ili, 116; XXXIII, 71. Purg. XXIV, 25. Par. XXXIII, 24. Ad uria a due, Purg. Con uni e con altri, Purg. III, 80.

XVII,
Inf.

36; IV, 136; XI, 41; Ogn' uom, ognuno, tutti, XIII, 61; XIX, 21 XXI, 41.
ili,

Par.

12.

XXXI,

123.

il bisogno, Purg. XVII, 59; XVIII, 130; XXV,

Uopo,

lat.

opus, sost.,

Uno, add., indi visibile,Inf.XX Vili.


125. Par. XIII, 60;

21.

Come in

lat.

questa voce

si

co-

XXIV,
XVI,

140.

Un

struisce ordinariamente con essere,

solo e

medesimo,

Inf.

V, 106;XXX1I,
20;

58. Purg. IX, 116;

XIX, 135;

uopo, necessario, Inf. II, 81. Purg. XXVI, 19. Par. 1,18; Vili, 114; XI,

108. Par. Ili, 81; IV, 2 e 8; VII, 47; vili, 35; IX, 31 e 91: XXVIII, 56; XXIX, 145.

XXVII, 71; XXX,

27

ed anco con avere, aver biso-

gno, Purg. XVIII, 93.

Urania,
Purg.
di

una delle nove Muse,


41.

I
dall'

nquanchc,
it.

dal

lat.

unqunm,

XXIX,

anco o anche, in rima: non

Urbano,
Roma,
abbia subito
44.

mai,

Inf.

XXX11I,140.
dal
lat.

di cui
il

uno dei primi vescovi non per certo che


martirio, Par.

Unquanco.
Unquc,
Unto,
lat.

unqunm ed
1,

XXVII,

anco: non mai, Purg. IV, 76. Par.


111,105; V,49. Par. Vili, 29.

48.

unqitam: mai, Purg.


d' olio, Inf.
:

Urbino,
29.

citt oggi

appartenente

allo Stato Ecclesiastico, Inf.

XXVII,

da ugnere: unto
28.

XVI, 22; XIX,


Inf. VI, 16.

- Onde

sudicio,

Urbisaglia, piccola citt dello Stato Ecclesiastico, propinqua a Ma-

uo

Urgere

Uso.

cerata, che D. allega come esempio di citt decaduta dalla sua pristina prosperit, Par.

104, e
zione.

che pare esser


uscire:
si

la

vera

le-

XVI,

73. tolto dal lat., spin-

Uscio, da

la

porta,
si

in-

Urgere, verbo
Nel
Par.
signif.

gere, far muovere, Par. X, 142.

gresso per dove

entra e

esce, Inf.
1R9.

XXXIII,
l'

46. Purg.

IX, 130;

XXX,

morale
70.
lat.

eccitare, indurre,

Uscire,
origine
;

dal

lat.

exire.

Prender
I,

XXX,

nel signif. prop., Inf.

23;

Urlare,

ululare,

lnf.

VI, 19.

Purg. XXIII, 108.

105; IV, 49; Vili, 72; IX, 122; X, 28; XII, 117; XIII, 26 e 126; XIV,
li,

Urlo. Inf. VII, 26. Urto, forma contratta del


di urtare, per
:

particip.
ali.

45; XVII, 100; XXIII, 130; XXXII, 113; XXXIII, 54 XXXIV, 46 e 139.
;

urtato, dall' antico

hurt,

Usanza,
XXX,
84.

una spinta, Inf. XXVI, 45. da usare, Purg. XXI,

Purg. 11,24; V, 74; XVI, 85; XXI, 102 XXIII, 68 ; XXIV, 94. Par. IV,
;

42;

93; VI, 6; XVII, 8;

XXII, 124. Par. HI, 116; XIII, 22;

44; XXIV, 88;

XXX,
dal
lat. uti:

77
;

XX, 28; XX11I, XXV, 84; XXIX. 23;


55.

onde:

Usare,
esercitare,

fare uso di...,

XVIII, 69

XXII,

Inf.

VIII, 125;

XI, 53;

XXIX,
32.

119. Purg.

XXIV,

28. Par.

V,

Uscire adosso, morire, lnf. XX, 58. avventarsi contro alcuno, lnf. XXI,
68.

inoltrarsi, Inf. Uscir di vita,

Impiegare, usare

di... Inf.

XIX,

Uscir di mente, dimenticare,

XXXI, 78. Purg. X, 10; XV, 138; XXVI, 99. Par. V, 32; XXVI, 114. Fare, Inf. VII, 48. Usare con
103;

Uscir di cappello, Purg. Vili, 15. detto del falco liberato dal capperone,

Par.
lnf.

uno,
Inf.

frequentare, praticare alcuno, Al particip. usalo, XXII, 88.

XIX, 34. Uscir d'un dubbio, XXXII, 83. - Detto della fama:
:

comune, ordinario, Purg.


126;

XX,
42.

144.

II,

126; IV,

per

diffondersi, Inf. uscire, Par.

XX VII, 78.- Uscirsi, XX 28. Per est.


, ,

Impiegato, Par.
di

derivare,

Inf. I,

53;

11,

18

XXIX, 50.

XXVII,
XXII,
Par.

Usata,
81.

invece

usanza, Purg.
il

Purg. XIX, 33; XXIII, 68; XXXIII, Cre113. Par. VII, 108; Vili, 93. Trovasi scere, Purg. XXVIII, 27.

Usato,
XIV,

l'ordinario,
87.

costumato,
halsberc,

in

XX,
:

Usbergo, dall'antico ali.

uscio, per: usc, Inf. X, 28; 58; XXIV, 65; XXXIII, 54. Purg. II, 24 XXVIII, 27. Par. VI, 6
;

rima

propriamente cotta o camiciuola di maglia di ferro; per: armatura, in genere, Inf. XXVIII, 117. Aldo legge asbergo, che si avvicina pi alla sua
origine, la Cr. e la maggior parte delle ediz.

XXIII, 44.

XXVII,
Inf.

78.

IV, 49.


il

per: usc, Inf. Uscitine, per: ne usc,


Uscii,
Uscitici ^

per

ci

usci-

rono, Inf. XIV, 45. Uscita, da uscire: l'esito,

il

ri-

leggono osbergo, Usciere, da uscio:

v. ivi.
il

sultamene,

frutto, Purg. VII, 132.

portinaio,

Purg. IV, 129. Lez. della Cr. appoggiata sopra pochissimi mss. Aldo leg-

Uso, sost., l'usanza, la consuetudine, lnf. XXII, 104. Purg. Vili, 130 ;
IX, 26; XIV, 39; XVII, 45;
113. Par. 1,54;
L'

XXVI,
137.

ge V uccel, e similmente la Nidob. e parecchie antiche ediz. Lombardi e i

X, 43; XXVI,
1 ; ;

uso che

si fa
II,

no

pi degli editori moderni preferiscol' angel, che trovasi nel Purg. IX,

zio,

Purg.

d una cosa, eserci107 XIV, 44 XVI, 42;


60.

XXXI, 60; XXXIII,

Uso

Yaldichiana.

441
da vago:
la curiosit,

Uso,

particip. di usare; abituato,

Vaghezza,
il

usato, Purg. XII, 85; Par. 111,-106.

XXXIII, 128.

desiderio, Inf.

XXIX,

114.

11

pia-

cere, Purg. XVIII, 144.

Usura.

Inf.

Usuricre.

Inf.

XI, 95. Par. XXII, 79. XI, 109.

Vagina,
priamente
:

voce

tolta dal lat., pro-

il

fodero, la guaina. D. d

Usurpare, possedere illegittimamente, Par. XV, 143 XXVII, 22.


;

tale appellazione alla pelle dell'uo-

mo,
cio
;

Par. 1,21.
d'

Utica,
la

citt d' Affrica, celebre

per

Vaglio,
per
22.

origine incerta
:

lo stac,

morte

di

Catone, Purg.
il

I,

74.
6.

metafora

1'

esame

Par.

Utilmente.

Purg. XXIII,

XXVI,

Uva.
vite.

Purg. IV, 21,

frutto della

Vago.

Il

signif.

primitivo

er-

rante, vagabondo, Purg.

XIX,

22.

Che vaga con


13.

sguardi, Par. XXIII, Per ci la ninfa Eco detta


gli

V,

v. Vr.
la

E perch colui vaga, Par. XII, 14. che va, cerca, e vaga con gli sguardi,
particella ove trola

'V. Quando
vasi fra

mostra

due vocali
33.

maggior parte
cos

significa

delle ediz. la scrivono

XIV, 76; XXVI,


Inf.

V,

Inf.

desiderio di trovare, vago spesso: desideroso invogliato, avido, Inf. Vili, 52; XXIX,
il
,

XXXIV,

98. Purg.
ov'.

XXIV,

L'v' eravm, 38, doPar.

3. Purg. III, 13; X, 104; XV, 84; XXIV, 40; XXVII, 106; XXVIII, 1.

ve

la

Nidob. legge
.

Par.
,

III,

34

e: contento, sodisfatto,

Vacante

Primo vacante
:

Inf. Vili, 52.

Purg.
lat.

XXXII,

135. Par.

XII, 92, formola presa dallo stile della Curia Romana il primo beneficio

XXXI, 33. Vaio, dal


te
:

vacante, e perch ordinariamente sottintesa ecclesia, molti mss. leggono

pelliccia nera

varius, propriamene bianca; ma in

prima

vacante, che probabilmente fu

la lez. originale.

questo luogo colore blasonico : bianco e bigio, o, argento e azzurro, Par.

Privato

di...,

che

XVI,

103.

perde, Inf. XVI, 99. Vacare, detto d' una carica, d'un uffizio, esser vacante, Par. XVI, 113;

di valle, che ponsi precedente alle consonanti semplici,

Val, abbreviato

XX VII, 23.
Vacca.
vacca
per
la

Inf.

XII, 13. Purg.

XXVI,

specialmente ai nomi propri ai quali questa voce si unisce. I nomi propri di questo genere che incontransi nella
e

41. In questi
di

due luoghi parlasi della

D. C.

sono:
valle delle Alpi

legno di cui si serv Pasife sua copula col Toro.


v.

Valcamonica,
il

nella quale scorre l'Oglio

che forma

Vdere,
signif.

Andare.
Par.

lago

d'

Iseo e sbocca nel Po, Inf.

Vagabondo.
morale
:

XI, 128, nel

XX,

Vagante,
vagano

errante, traviato. detto degli sguardi che

65. Vellutello propose di leggere Valdimonica. Per le difficolt di que-

sto luogo, v.

a caso, Purg.

XXXII,

154.

vago, vagare: contemplar con amore Purg. XVI, 85. Par. Vili, 12; X, IO e 92: XXVI, 83.

Vagheggiare, da
,

APENMNoe Pernio. Valdichiana, o Val di Chiana, Inf. XXIX, 47. La valle della Chiana,
fiume
di

guardare

nella Paglia e nel Tevere.

Toscana che sbocca diviso 11 suo corso

tanto lento che forma paludi le quali

442
rendono malsana
la valle.

Valdigrieve

Vane.
valli
il

Modernafu

dono
cono,

mente per

bonificar la contrada

per pi. di vallo, perch, dipron. quelli del v. 13, non si


al pi. di la

aperto un canale che conduce le acque della valle nell'Arno.

pu riferire rano perch

valle;

ma

er-

quelli si

riferisce a fossi

Valdigricve.
al

Par.

XVI,

66. Valle

deIv.11.Purg.V,115;Vlll,38;XIV,
30 e 41. Par. VI, 60; IX, 88;
121
.

Firenze percorsa dal fiumicello Greve o Grieve, che sbocca nell'Arno.

mezzogiorno

di

XXXI,

La maggior
significa

valle, ec. Par.

82,

il

Mediterraneo.
i

IX, Spesso que-

Valdiniagra ,
Inf.

Val di Magra,

sta

voce

ripiani o cerchi

145. Purg. Vili, 116. Valle percorsa dal fiume Magra che forma

XXIV,

dell'Inferno, Inf. IV, 8; XV1II, 98; XXV, 137 XXIX, 9 e 65 e l' Infer;

Toscana e il Genovesato, e che anticamente dicevasi Macra ed era similmente confine in


il

confine in tra

la

no

in

genere, Purg.

XVII, 137.
rata, Par.

XXIV,

84.

Par.

Una

situazione sventu-

XVII,

63.

- A

valle,

tra

Ktruria e la Liguria. Valilijmdo, o Voi di Pado, Par. XV, 137, la valle del Po. Gli antichi
l'

a basso, nel profondo,

Inf.

avv., XII. 46

comentatori intendono sotto questo nome la citt di Ferrara; altri hanno creduto che D. volesse indicare Par-

XX, 35. Valla, forma antica meno usata di valle, Inf. XXVI, 29. Purg. Vili, 98. Vallone, forma accrescitiva di
valle; per: le bolge dell' Inferno, Inf.

ma

o anco Verona,

il

che non proali. ival-

babile.

Talco, da
en,

varicare o dall'
il

XXIII, 135; XXXI,7. Tutto V, 20 e 62. ci che costituisce il merito dell'uo-

XIX,

133; XX, 7; Valore. Par.

caminare:
97.

passo,

il

valico,

mo, senno,

virt, Inf. IV, 44

XXVI,
il

Purg.

XXIV, Valente,

99. Purg. VII, 117:

forte,

coraggioso, Purg.
la

XVI, 17 e 116.

X, 74;

XIV, 90;

In particolare,

IV, 114.

Valere,
Inf.

potere, aver

potenza,
63.

XXII, 117. Par. XXXIII, 63.

Nel

signif. morale, Purg. XX, Voler dire, significare, Par. XII, 81.

Il potere, coraggio, Inf. XVI, 67. la virt dell'uomo in genere, Par. 1, 14 ; XIV, 42 degli occhi, Par. V, 3 delle stelle, Par. XXI, 15. La

4;

potenza, l'influsso di Dio, Purg. XI,

Aiutare, servire a... Inf. I, 83; XVIII, 47; XXII, 127; XXX, 81. Purg. IV, 135; VI, 88; XIV, 147; XV, 26;

42;

XV, 72. Par. 1, 107; IX, 105; XXVI, XXIX, 143. Lo primo valore,
X,3.
d' origine

Dio, Par.

XXX,

133. Par. XI, 70.


tolta dal
lat.,

Vampa,
cir:

incerta, pro-

Vallare, voce
Valle,
Inf.
I.

condare, difendere,
lat. valli*.
;

Inf. Vili, 77.

priamente una fiamma momentanea. Nel signif. morale: l'ardore, Par.

14; Vili, 71

Nel signif. prop., X, 135; XII, 40 e

XVII,

7.

Vanagloria.

Purg. XI, 91.

86; XIV, 115; XV, 80; XXIV, 39; XXXI, 115 XXXII, 56, dove la valle
;

fortunata, ec, la valle del Bragada nella quale Scipione vinse Annibale

verbo che trovasi una sola volta nella D. C. ed sinonimo o per dir meglio una contrazione di
te,

Vanarc,

a Zama. (V. Lucano, Phars., iv, 587 e Nel luogo dell' Inf. XVIII, 9, segg.)

vaneggiare, cio assopirsi della menavere idee confuse, Purg. XVIII,


:

87.

Venturi, Lombardi e Poggiali pren-

Vane,

per

ne va, v. Andare.

Vaneggiare

Variazione.
ediz. e tutti
i

443
mss. hanno vento, v. ivi. nuova ediz. di Giudici

Vaneggiare,
gnif.
lnf.

da vano. Nel

si-

proprio: aprirsi, spalancarsi, Detto della viXVIII, 5 e 73.

Foscolo e
(Fir. 1846)

la

sta

X,

smarrirsi, essere incerta, Purg. 114. Delle idee: confondersi,


:

hanno ammesso senza veruna autorit la lez. vanto, perch ne


il

credettero divenir

Purg. XVIII, 143. Par. X, 96; XI,


139, in questi

Vapore.
mano
ne,

Nel

signif. prop.,

senso pi chiaro. il vasi for-

due ultimi luoghi pare


:

pore e specialmente quelli che


nell' aria: la
lnf.

che significhi

darsi a vanit.

nebbia,

la

caligi-

Vangelio, lat. Evangelium, Par. XXIX, 96. Vangelista, lat. Evangelista, lnf.
XIX,
106, san Giovanni.

XXIV,

145;

XXXI, 36;

XXXIII, 105. Purg. II, 14; V, 110; XVII, 4; XXI, 52; XXVIII, 122;

Vanire,
sparire, Par.

pi
Ili,

comune: svanire,
122.

XXX, XXX,

26.

In

signif. fig.,

Purg.

113.

Par.

V, 135;

Vanit,
Purg.
stato delle

Vanitale,
60.

cose vane,

XXVII, 67; XXVIII, 24. infiammati, lnf. XIV, 35, e


48.

XII, 15;

XXXI,

Par. IX, 12.

Lo

142;

Vapori XVII,

E perch secondo

la fisica d'al-

anime opposto

alla realt

del corpo vivente detto vanit, lnf.

lora credevasi essere il fulmine vapore infiammato, D. lo chiama vapore,

VI, 36. Purg.

XXI,

35, in quest' ulti-

Purg. V, 37.
de' Beati

Per

est.,

le

anime

mo luogo trovasi in rima ma vanitale. Vanni, voce poetica,


soltanto
42.
al pi.

l'antica for-

come

sostanze brillanti sono

che trovasi

In

pur dette vapori, Par. XXVII, 71. un sol luogo, Purg. XI, 6, questa voce ha
il

per

le ali, lnf.

XX VII,
XXIX

signif. di

Varcare,
v.

emanazione, influsso. da varco. Il signif. pri3. Onde: Oltrepassare,


Il,

Vanni Fucci,
Vano,
pieno

Pucci.
,

mitivo

andare, caminare, progre-

di vanit, lnf.

dire, Purg. XII, 4. Par.

122. Purg. XIII, 151. opposto a ci che reale, vero, sostanziale,


lnf.

Vano

passare, Purg. X, 53.


43.

VII, 52 e 79;

X, 103; XX, 87;


II,

XXI,

5; XXV11I, 78. Purg.


119.

97: VI, 32; Vili, 9;

XXI,
22.

XXIV,
sost.,
il

79; V, 108. Par.

Purg. VII, 54. Entrare, Purg. XIX, Detto d' una roccia che sporge, eccede, lnf. XXIII, 135 ; XXIV, 68

d'

una scala che

sale, fino a

un dato

Come
lnf.

vuoto, lo

punto. Par. XXII, 68.

superfluo, inutile, Par. VI, 12. 7n vano, vanamente, v. Invano.


Il
l'

spazio vuoto,

XVII, 25. Purg. X,

Varco, sembra
sia un' altra

forma

di valco,

che questa voce il camino,

la strada, lnf.

Vantaggio, forma
avvantaggio,
tiva, lnf.
lat.

accorciata di
:

82.

XIX,

132. Par.
:

XXVII,
passo,
il

Principalmente

il

ab ante
;

la

preroga-

XVI, 23 XXXIII, 124. Par. dove la Cr. e la maggior parte dello ediz. leggono Avvantag-

XXVI,

31,

luogo per dove si pu passare, lnf. XII, 26 XXX, 8. Purg. XI, 41 XVI, 4t XXXII, 28. II passaggio della
;

gio, v. ivi.

voce per
Il

gli organi, Purg. XXXI, 21. passaggio da uno ad altro stato,

lnf.

Vantarsi, XXIV, 85.


lnf. II,

lat.

vanitare da vanus,

Par.

XV II 1,64.
sost.,
il

Purg. VII, 129.


lat.

Variare, come
64.

cangia-

Vanto, dal
l'

vanux?
;

la gloria,

mento, Par. XXII, 147.

Nel luogo del

onore,

25 e 108
Par.
Ili,

XXXI,

Variazione,
XXV111,36.

la

variet, Purg.

119, tutte le

444

Vario

Vederi

Vario, diverso, Par. II, 118. Varo, voce antica che trovasi una
sola volta nella D. C., Inf. IX, 115,

Par.

La nave, il XXI, 127, v. Vas. battello, Inf. XXVIH,79.Purg. II, 41.

Vaso.
2

dove sembra che


di vario e

sia

forma contratta
fu

Nel signif. prop., Par. XIV, onde: ricettacolo, recipiente, per

Varo,
lo

che significhi: disuguale. fiume che anticamente


le

un
4.

spirituale, v.
1

uomo capace a ricevere un dono Vas e Vasello, Par. I,

confine in tra

Gallie e l'Italia

come

Di vaso in raso,
Purg. VII, 117.

di

pure

al

presente, Par. VI, 98.

glio,
l'

padre

in

fi-

L'Arca

del-

Varr. Purg. XXII, 98. La letteratura romana ricorda due poeti di


questo nome: Publius Tireniius Varr
le cui

Il carro alleanza, Purg. X, 64. mistico di cui parlato nel Purg. XXXIlI,34,che rappresenta la Chiesa.

Atacinus, elegante imitatore de'Greci, opere sono perdute; e Marcus

Vassallo,

dal lat. barbaro Vassus

Terentius Varr, pi celebre per la sua erudizione che per le sue Satire

e Vassallus, che sono derivati da una radice gllica vas, servo ; per servi:

tore, e in particolare

sguattero, gar55.

Menippee che sono similmente percomentatori credono che D. parli dell' ultimo in questo luogo ma considerando che lo fa compagno
dute. Tutti
i
;

zone

di cucina, Inf.

XXI,

Vaticano, uno dei setti colli di Roma sulla riva destra del Tevere,
dove
lica
a' tempi di D. era l'antica basied oggi la chiesa di san Pietro ed

di

Terenzio, di Cecilio e di Plauto, ricordandoci del luogo ne\V Arte Poetica


lio

altri

grandi

edifici, Par.

IX, 139.

d Orazio,

v.

54 Quid autem C Ostiaderti-

Plauloque dabit Romanus,


Virgilio

'Ve, quando

plum
tutti
i

ammettere

Varioque? inclino ad contro il testimonio di


le ediz.

XVIII, 100; XXVI, 33; XXX, 114; XXXIII, 91. Purg. V, 97; VII, 62; IX, 12 e 31;

trovasi questa forma per: ove, preceduta da l, Inf.

mss. e di tutte

che

D-.

XIV, 34

e 87;

XX VIII, 71.

abbia scritto Vario e non Varr. Cer-

J'

tamente egli conosceva poco tanto uno che l'altro, ma per questa ra-

gione appunto verosimile che abbia


seguitato il luogo d' Orazio, tanto pi che Lucio Vario era poeta drammatico come sono gli altri due allegati.

Vecchio, dal lat. vetulus. Detto dell' uomo e delle cose inanimate, Inf. XII, 44: XV, 21 e 67; XVI, 11; XVIII, 79; XXVI, 95; XXVHI, 18. Purg. IV,
66; XI, 103. Par. V, 76;

XXIV,

93.

- Come sost., Inf.

XIX, 33;
IH, 83.

Vas, voce lat, il vaso. D. chiama F apostolo san Paolo Vas d! elezione, il
Vaso della elezione, Inf. Il, 28, secondo gli Atti degli Apostoli (ix, 15J dove la Vulgata traduce Vas electionis.

XXIX, 134. Vecchio (Del), antica nobile di Firenze, Par. XV,


Purg. XVI, 121;

famiglia
115. Di-

cendo quel
miglia.

del

Vecchio,
il

voglia indicare

capo

pare che D. di essa fa-

Vece,
di

dal

lat. vice.

In vece, in luogo
10. Purg. In sua vece, in

Vasello, forma dimin.

vaso.

Il

di...

Inf.
;

vaso dell'utero, Purg. XXV, 45. Frale Gomita, v. ivi, detto per allusione agli Atti degli Apostoli (ix, 15) vasel d'ogni froda, cio uomo pieno
di astuzie

XIII, 52;

XVI, 36

XX,
Inf.

102.

XXI,

suo luogo,

Vedente,

XXXIII, 145, v. Vice. da vedere. Nonvedente,

e frodi,
il

Inf.

XXII, 82

che non vede, privo della vista, Par.

san Paolo

vasello dello Spirito Santo,

XXV, 120. Vedere,

lat.

vidre.

Considerare.

Vederi

Vedova.

445

contemplare, giudicare, Inf. 1, 16, 92, 118 e13; 11, 8 e 48 III, 17; IV, 32; V, 10, 17 e 76; VI, 5 e 87; VII, 20 e
;

Poeta ripete cos ogni volta il nome di Cristo ed una volta la voce amenda. La forma del particip. veduto, tro-

115
131

Vili, 15 e 127; IX, 56;

X,33

vasi
lnf.

dovunque; qualchevolta
;

visto,

XII, 127; XIII, 20;XV,Ue116; XVI, 34 e 119; XVIII, 110; XIX, 108;
;

XV, 14; XIX, 108; XXV, 75; XXXI, 111 XXXII, 40. Purg. I, 24
110;
XIII, 26;

XXI, 39

e 127,

XXIV,

134;

XXV,

75;

XXVI, 20; XXVIII, 118; XXXI, 25; XXXII, 40; XXXllI,70e108;XXXlV,


69, 90 e 92. Purg.
II,

XIV, 84; XXII, 17; XXIX, 112; XXXIII, 56. Par. XXIX, 11 XXXII, 91 - ed anco viso,
III,
;

16

111,

20, 95 e

110; IV, 7; V, 4 e 49; VI, 55 e 148; VII, 83 X, 49 e 112; XIII, 74; XIV, 84; XV, 118 e 134; XVI, 41 e 100; XVII, 2 e 59; XVIII, 46; XIX, 5,20
;

Par. VII, 5. Oltre le forme ordinarie trovansi le forme antiche e poeti-

che
71.

Vei,

contratto di vedi, Par.

XXX,

F' all'
4.

Purg. V,
gio, Inf.

Al pres. dell' indie, vegXV,


;

imperat.

per: vedi,

XXI, 132; XXIV, 62; XXIX, 112; XXX, 77; XXXII, 104. Par. I,
25, 89 e 133
;

e 150:

VI, 5;

116; XXI, 127;

II,

21

82 e 104

III,

8 e

XXVIII, 118. Purg. II, 16; X, 112; XIV, 58; XVI, 41 XIX, 5; XXIV,
49 e 58. Par. Vili, 113; XX, 88; XXI, 86; XXVI, 106. Veggendo, lnf. XV,

29; IV, 50;

V,2; VI, 20

e 120; VII,

5; Vili, 113; X, 68 e 116; XIII, 114; XVlll,8e107; XIX, 74; XX, 88 e 101 XXI, 50 e 86; XXII, 31 XXIII,
;
;

59;

XXI, 96; XXXIII XXX, 77. Par. XXXI, 34.


,

108.

Al

Purg.
pres.

17;

XXIV, 42e124;XXV,-119; XXVI, 56; XXVllI 87e110;XXIX, 11, 56 e 119; XXX, 71, 95, 97 e 99; XXXI, 82 XXX11, 9 e 91 XXXIII, 23, 36, 85 e 122. Nel luogo del Purg.XXIV,
1 ;

del cong. vegga,

Veggi,

Al pres. dell'indie, vedm, contratto di vediamo, Par. X, 68Al86.

XVI, 119. per: vegghi, Purg. XXXIII,


134;

Inf. 1,

62 vedere, mostra aver


stinguere.

il

Par. VI, 120, Aldo, la Cr., Landino e alcune altre ediz. han-

signif. di

di-

imperf. veda, contratto di vedeva, Inf. X, 49. Purg. XII, 25, 31, 34, 43, e
l'

Al perf. vedest, per spessissimo. vedesti tu, Inf. VIII, 127. Viddi, in
:

no la lez. vedn invece di vedm, che sarebbe affatto inintelligibile, se non

rima per

vidi, Inf. VII, 20.

Al fut.

rammentassimo che
biavano spesso
te
la

gli

Antichi scam-

m in n specialmenun
affsso,

dove la Cr. legge e poi vedrai; III, 17, dove la Cr. legge che tu vedrai; XIII, 20, dove la Cr.
tederai, Inf. 1,118,

precedendo a

come,

legge

e s

vedrai

XIV,

120. Par.

V,

109 menrenli o merrenti, per: merremti, contratto di menerenPurg.

XXXI,

112; XXVI1I,76; XXIX, 42; XXX, 43. Vedrdrni, contratto di vedraimi,

il

ti;andianne, per: andiamne, contratto


di

Par.

I,

25.

Al condiz. tederebbe.
:

andiamone similmente pare che secondo l'antica ortografia siasi scritto vedenminor, invece di
in

per

suo contratto

vedrebbe, Par.

vedemminor, una parola, Par. XXIX, 119, la Cr. legge tederebbe, invece di non torrebbe, v.

XXIX, 119. Vedere,


lit, la

sost., l'atto, la possibi-

facolt di vedere, lnf.

XX,

15.

Togliere.

Par. XXX, 95,

97

V, 5; XIII, 104; XXIX, 79; XXXIU, 55. La contemplazione opPar.

e 99, la voce vidi, ripetuta tre volte

posta alla vita attiva, Purg.


108.

XXVII,

rima per dare maggior enarghia all'idea, nel modo medesimo che il
in

Vedova,

v.

Vedovo.

446

Vedovella
diminut. i vedi

Velo.

Vedovella) forma
dova,
razione, Purg. X, 77

come espressione

commise-

o di tenerezza,
per est. abban-

e Purg. XXIX, 143, dove Uticense san Giovanni accennato come au-

tore dell' Apocalisse.

Purg. XXIII, 92.

Veicolo,
viduus, propriamen:

lat.

vehiculum, voce tolta

Vedovo,
te
:

lat.

dal lat.,

il

privo di moglie
di ci

donato,

Purg. VI, 113;

XX,

58.

Vela,
1
;

carro, Purg. XXXII, 119. dal pi. lat. vela, Inf. XVII,
81
;

13; XXVII,
XII, 5;

XXXI V,

48. Purg.

I,

Privo

che

gli

appartiene, Purg.
:

XX,

I,26;XXX1I,50.

Velame,
la vista
,

93; XXII, 63. da velare : tutto ci che

Veduta,
102; XXXII!

da vedere
82.

la

facolt visiva, Purg. XII, 132;


,

XXV,
81
;

serve a coprire, a velare, a nascondere, Inf. IX, 63; XXX111, 27. Purg.

Par.

XXXIII, 84. In signif., intellettua- Ci le, Par. XIX, 52; XXVI1I,107. che si vede, Uff. XVII, 114 XX, 51 XXV1II,93;XXIX,42. Par. XIV, 80. Nel luogo del Purg. XXV, 31, Al;

XIX,

XIX,

30.

Velare,

coprire, nascondere, Inf.

XXV,

118.

Purg.

1,

XVII, 53; XX11I,114.


velato, nascosto,

21; XV, 122; Al particip.

Purg.

XXX,
; :

65.

do,

la Cr.,

Landino, Vellutello, Da-

Velarsi, coprirsi, Par. V, 129

VII, 9.

Detto d una monaca

prendere

niello, Dionisi, quasi tutte le antiche


ediz.

leggono vendetta eterna,

che

sacri veli, Par. HI, 99, dove bisogna supplire a vela il ti precedente.

sembra espressione poco conveniente alle pene del Purgatorio le quali sono a tempo. Lombardi legge con la Nidob. e molti mss. veduta, e tutti Moderni hanno adottata questa lez. che ha nondimeno un senso troppo genei

Veleno,
signif. Cg.,

lat.

venenum. Sempre

in

Purg.

XXXI,

65

XIX,

66,

dove

75. Par. IV, la Cr. e la maggior

parte delle ediz. leggono veneno, v.ivi. Velie, forma lat., il volere, la volont, Par. IV, 25
;

quanto al luogo del Par. II, 115, ove detto del cielo delle stelle fisse che ha tante vedute, sembra che D. chiami cosi le stelle me-

rico.

In

XXXIII,
il

143.

Vello,

la

pelliccia,

XXXIV,

74. Par. VI, 108.

pelo, Inf.
In

quan-

to al luogo del Par.

XXV,

7, gli in-

desime
nel Par.

le quali

chiama
9,

viste, v. ivi,

XXX,

con ci

o sia che intenda tanti oggetti che si offrono

terpreti sono incerti sul signif. della voce vello; io credo che il Poeta voglia dire, che allora i suoi capegli avranno cangiato colore divenendo

ovvero tanti punti che veggano cio una qualche maniera d'ocalla vista,
chi.

Vedi la prima Ecgloga di D., dove dice Et patrio redeam si quando abscondere canos Fronde sub
grigi.

v. 43,

Verghi a re.
XXX1I,66.

lat.

vigilare:

aste-

inserta solitum flavescere Sarno.

nersi dal sonno, Inf.

XXIX, 78.
:

Purg.

Par. 111,100.
d'

Velluto, da vello, Inf. XXXIV, 73. Velo, lat. velum, Purg. XXX, 31
Detto delle monache, Par. Ili, 117; IV, 98. Tutto ci che serve a coprire, a nascondere, che

Veggia,
di

origine ignota
Inf.

vaso

XXXI,

82.

legno a doghe,

XXVIII,
:

22.

Vegliare, lat. vigilare non dormire, Par. XV, 64. Veglio, dal lat. vetulus, forma antica e poetica

impedisce
VIII, 20

il

vedere,

Inf.

XXXII, 25;
123.
;

XXXIII, 112; XXXIV,


; ;

Purg.

per

vecchio,

103. Purg.

I,

31, e li, 119,

XIV, ove Catone


Inf.

XVI, 4 XXIX, 27 3; XXXII, 71. Par. XXX, 50.

XXX,
Nel

Veloce

Veneziani.

447

luogo del Purg. II, 32 posto per vela.


:

velo, in

rima

parte delle antiche ediz. leggono le vene e i polsi esattamente come nell'

Veloce,
Il, 51
;

rapido, Inf. VII, 89. Purg.


21

Inf. I, 90,

nondimeno

la

lez.

della

XXII, 9; XXIII, 107; XXXII,


II,
;

Nidob. e

109. Par.

XIII, 136; XVIII, 36;


18. di veloce,

XXI, 81; XXII, 149; XXIV,

Vendeiino da Spira, lo sonno e i polsi, adottata da Costa, dall' Ediz. Fior., Foscolo e Giudici, mi
di

Velocissimo,
Par. VII, 9. XX VI 1,99.

superi,

sembra
138;

preferibile. Purg.

Il

pi rapido, Par.

XXV,

posto per

V, 84; XI, 38 e XXilI, 75, dove vena, il che contiene. sangue

Veltro,
Tsel lat. del

trovasi in Marziale vrla-

Una vena

di

acqua, una sorgente,


lat.

gus e vrtaga; vrtagra, in Graziano.

Purg. XXVIII, 121. Par. XII, 99.

medio evo

ve'ltraga,

ve'l-

Vendemmiare,
far la

vindemiare,
30.

troha, vltrahus, e nell' antico frane.


viaulre,
tutti nel

vendemmie,

Inf.

XXVI,

signif. di

levriere,

Vendere.
61;
Par.

cane da corso; probabilmente questa voce d' origine gallica. Trovasi nel
signif.

XX,

Tradire, Purg. XIV, 80. Par. XV11I, 122. Al

particip.,

venduto, Purg. XXI,


53.
lat. Inf.

84.

prop.,

Inf.

X1I1,

126-

e nel

XXVII,

Inf. I, 101, luogo che ha sempre dato che fare ai cementatori. Boccaccio confessa ingenuamente che non 1' intende; altri

signif., allegorico,

Vendetta,
la

vindicta; spesso:
VII, 12;
XII, 69;

punizioue,

come l'Anonimo e Landino.intendono


per
il

Veltro una congiunzione

di

XIV, 16; XVIII, 96; XXIV, 120; XXXII, 80. Purg. X, 83; XVII, 122; XX, 47 e 95 XXI, 6 XXXUI, 36. In quanto a Purg. XXV, 31, v. Vedu;
;

il cui influsso deve cagionare mutazioni nella religione e nei costumi. Vellutello fu il primo a dire che

pianeti

ta, Par. VI, 92 e 93

XXII, 14. XXII, 101.


53;

Ed

VII, 50; XVII,


al
pi., Inf.

anco

sotto

il

Can

nome di Veltro si nasconde Grande della Scala, opinione


i

Vendicare,

lat.

vendetta, Purg. XXI, 83.


cip, vendicalo, Inf.

adottata dipoi da tutti

cementatori

Al partiXXIX, 32. VenVe-

vindicare:

far

come molto probabile


i

che

io

am-

dicarsi, Purg.

XV,

100.

metto similmente non ostante alcuni Moderni quali, come Troia, vogliono che sia fatta allusione a Uguccione della Faggiuola, di cui non mai parlato in tutto il Poema; o d'un Papa santo e degno, il che repugna al concetto fondamentale della D. C. Ven o Ven', per ve ne, vi ne, precedendo a consonante semplice. Ven preco, ve ne prego, Inf. XV, 34. Come affisso al verbo andatevene, Inf. XXI, 110 Nessuna ven lasciai, Inf. XXVII, 39. Ve ne marttra, ve ne punisce, Purg. XVII, 132.
:

Venduto, v. Vendere. Vcnedico Caccianemico.


di

Caccianemico.

Veneno.

Par.

XIX,

66, lez. della

Cr. per: veleno, v. ivi.

Vcnenoso,
26.

velenoso, Inf. XVII, Maligno, Purg. XIV, 95.


di rispetto,

Venerabile, degno
Par. XI, 79.

Venerato,
40.

onorato, Par.XXXIlI,

Venere, Dea, Purg. XXV, 132; XXVIU, 65. - Il pianeta, Purg.1, 19.
Par. Vili, 2.

Vena,
90
;

del corpo

XIII, 63,

dove

la

umano, Inf. I, Cr. e la maggior

Veneziani,

Viniziani,

forma

fiorentina che trovasi nella Cr. e nel-

448
la

Ve ng tare
delle
ediz.,
Inf.

Venire.

maggior parte
7.

satollo,

esser sazio, Par.

II,

12.

Ve-

XXI,

Yengiare, forma

antica e poetica

nir intero, esser compito, Inf. XXVII, 69. Venir meno, svenirsi, Inf. V,

di vendicare, Inf. IX, 54. Par. VII, 51.

141.
to

Vengiarsi, vendicarsi, Inf.

XXVI,

DetPerire, Purg. XIV, 96. d'una famiglia: spegnersi, Purg.


53.

34.

Veni sponsa de Libano, vieni oh sposa dal Libano, Purg. XXX,


1
1 ,

XX, Non

Sparire, Par. XIII, 9.

ti

bastare, Inf. IV, 147; XX Vili, 4. Venir sincero, divenir chiaro, Par.
52.

parole

del

Cantico

de' Cantici,

XXXIII,
Inf. VI,

Venir tirato, esser


108.

iv, 8.

rato, Purg.

XXIX,
;

il

Venir
,

a...

giungere, detto degli esseri viventi, del tempo, degli even-

Venire,
ec,
;

60 e 65

VII, 55;

XXX

40.

al-

'

Venir a grado, ottener

favore d'

ti,

Inf. I, 46, 59,


III,

119 e 126

li,

71
8,

e 101

86 e 92; IV, 83 e 89; V,

cuno, piacergli, Par. XV, 141. nir a mente, ricordarsi, Par. XX,

7.

Ve-

26, 78 e 81; VIII, 34; IX, 11 e 64; X, 61 ; XII, 19; XIII, 112; XIV, 140;

Venir a mano, cader in potere, Inf. Venir in fama, divenir XXII, 45.

XVII, 58 e 92 XVIII, 83; XIX, 93; XXI, 30; XXII, 99; XXIII, 28 e 92; XXV, 125;XXVII,

XVI,

7,

57 e 121

celebre, Inf.

XXIV,

48.

Venirsi,

venirne, venirsene, per: venire, Inf. XII, 21; XX, 124; XXVII, 115. Purg.
Vili, 31
to,
;

4 e 112;

122; XXXIII, 11 e Purg. I, 52; II, 37 e III, 65, 92 e 98 V, 19 e 119 ; VII, 21,23, 24 e 38; Vili, 56; XI, 6 e 9;
67; 40
;

XXXI, XXXIV, 45.

IX, 60.

spessissimo.

Al particip. venu Trovansi di questo


;

XII, 116; XIII, 56; XV, 69; XVII, 23; XVIII, 95 e 113; XIX, 29 e 35 XX, 30 XXI 10 XXIV, 74 XXVI,
;

verbo pi forme antiche e poetiche. Al pres. dell' indie, vegno, per : vengo e vegnon, per vengono, Inf. II, 71 XVII, 58. 111,86; Vili, 34; X, 61
:

46

XXVII,
I,

121

XXIX,

122;

XXXII,

124. Par.

25; 111,15; V, 101 e 106;


144; XVII, 44; XXI, 47; XXVI, 135 e 138;

Purg. 111,65; V, 19; VII, 24; Vili, Al pres. del cong. 37; XVI, 141. vegna, per: venga, Inf. I, 126 XXI,

XIV,51;XVI,
41;

121

XXVI, 68.

XXV,

XXVII, 11; XXIX, 26; XXX, 55; XXXI, 38; XXXII. 82 e 115; XXXIII,
141, e molto pi spesso.

Come
Inf.

Vignati, per: vengati, Purg. XXV11I, 46. Vegne, in rima per: venghi o venga, Inf. XIV, 140.

XVIII, 55.

Purg.

III,

98

XI, 7;

im59.

personale
Par.

accade
52.

Inf.

VII, 90.

132.

Vegnan, per: vengano, Inf. XXIII, All'imperf. venia, contratto di

Venire, per: divenire,

XXXIII,

XX,

veniva, Inf. IX, 64;


4.

Per: essere,

XVII, 50. da un verbo al gerundio, vi en par tegg ia ndo, Purg. VI, 126. Vennermi parendo, mi sembrarono,
Purg.
Venire, seguito

XXIX,

108. Par.

XVI, 7; XXVII, Purg. XVII, 23; XXI, 10. Par. V, 106. Venino, contratto di venivano,

Inf.

XXIII, 28. Purg.

122.

Purg. XXII, 82do,

Al condiz. verrta, contratto di AU'imverrebbe, Par. XXIII, 59.

Ili,

92

XXIX,

Venir rischiaran-

perat. vien, per: vieni, Inf. Vili, 89.

schiarirsi a poco a poco, Par. XXIII, 18. Venire, seguito da un add. o da un particip. ha spesso il si-

Purg. VII, 21.


di vienimi, Inf.

Vienimi, contratto

All' imperi, 93. del cong. in rima venesse, per: venis-

XIX,

gni f.

di

divenire.

XVII, 50, accadere,

Venir fatto, Par. fornirsi. Venir

se, Inf. 1,46.

Venire,

sost.,

l'

atto del

venire,

Venite bencdicti patris mei.

la

Verbo.
dal
lat.

449

d'andare,

Inf. II, 34; IX, 87. Par. X, 36.

XV,

Ilo. Purg.

Ventura,
destino,

venlurum:

il

fortuna, Par. XVII, 24.

Venite benedicti pai ris mei,


venite oh benedetti del mio padre, Purg. XXVII, 58, parole di G. C. in san Matteo (Ev., xxv, 34).

In particolare: la prosperit. Inf. II,


G1. Purg. XIII, 111.

11

caso, Purg.

V, 91; XX,

19.

Venturo,

particip. futuro di ve-

Ventare,

da vento: far vento,

Inf.

XVII, 117. Purg. XVII, 68.


Inf. XX, 2. Venti, lat. viginti, Par. XXIX, 49. Venticinque. Par. XXXIII, 95. Ventilino o Ventidue. Inf. XXIX, 9. Ventilare, da vento far vento,
:

nire: che de venire, Par. X XXII, 24. Venusto, voce tolta dal lat., bello,

Ventesimo.

Par.

XXXII,

126.
:

Venuta,

da venire

V atto del ve-

nire, Purg. 1,70; XI, 132.

Un viagInf.
II,

gio che altri intraprende,

35.

Venuto,
Ver,
do
a

particip. di venire, v. ivi.

accorciato di vero, precedenv.

Purg. Vili, 30

XIX,
:

49,

dove

venti-

consonante semplice,
precedente
a'

Vero.
me,

onne, posto per Par. XXXI, 18.

ne, o, ci ventil,

Vr,
spesso

accorciato di verso, prep.,

pronomi
55.
;

Ventiquattro,
fuor,

lat.

viginti qua-

f>, lui, lei,

noi, voi, loro, Inf. IX, 36:


;

Purg.

XXIX,

83.

Par. XII, 96,

XV, 20

XVI, 7

XXIX,

Purg.

I,

dove le ventiquattro piante, sono le anime de' Beati che formano due cerchi concentrici di dodici anime per
ognuno. (Vedi Par. X, 94, e segg. e
XII, 127, e segg.)

127; II, 59; III, 59 e 106 V,122; VI, 73; Vili, 52; IX, 83 ;X, 105; XI, 7;

XXX,
111,59;
31
;

66. Par.

1,

101

e 127;

11,

28;

V,104;
83.

XXV,

VI, 65;
di...

IX, 14; XI, Raramente nel siPar.

133; V, 30 e 96; IX, 67; XI, 71; XIII, 42; XIV, 30; XXVI, 87; XXVI11,89;XXXI1I,103; XXX1V,6. Purg. Ili, 130 V, 15; X,
Inf. Ili,
;

Vento.

gnif. in

v.

paragone Verso.

XXVII,

95,

Verace,
del vero,

opposto

falso, Inf.

I,

12. Par. 111,32;


Inf.

XXIV, 44.- Amante


62.

81

XI, 101

;X1I,96;XXI,56;XXIV,
;

XVI,

Purg. XXI,
7.

3; XXVIII, 9 ; XXIX, 102; XXXI, 71. Par. Ili, 119 V, 74; VIII, 22; XVI,

108;

XXVI, 40; XXX,

Vero,
e falso*

reale, opposto a:

immaginario

28; XVII, 133; XXVI, 86; XXIX, In quanto al Ino107 XXXIli, 65. go del Par. Ili, 119, ho gi detto (Ve;

di

Vanto) che

vento la vera lez.,

la

Purg. XVIII, 7 e 22; XXI, 17. Par. XXX, X, 84; XI, 82; XXIX, 111 98; XXXI, 107. Rappresentato al vivo, Purg. X, 37.

potenza impetuosa e passeggiera dei principi della casa di S ve via paragonata acconciamente ad un vento impetuoso.

Veramente, in
;

verit,

Inf.

XIX,

70; XXXIII, 12. Purg. II, 98: XXII, 28 XXXIIl, 100. Par. Vili, 79; XXII,

138. Nondimeno,
da ventre,
Inf.

frattanto,
61
;

Purg.

Ventraia,
54.

XXX,
VI,

VI, 43. Par.


145.

I,

10; VII,
latina
:

XXXII,
ri-

Ventre.
XXIX,
XIX,
67;

11

bassoventre,
30;
45.

Inf.

Verbi, voce
ma, Par.
I,

parole, in

17; XIII, 14; XX, 46;

XXV,

74;

70.
la
1
.

XXX,

XXXI,

32;

XXXII,

Per: l'utero,
7.

47. Purg.

Verbo,
di Dio, Par.

parola, Inf.

Par. XVIII,

XXV,

16.

Il

concetto creatore

Par. XXIII, 104;

XXXIJI,

XIX,

44.

Il

verbo, in

29

450

Vercelli
Il

Verde.
viani

grammatica, Par. XVI1, 92.


Cristiani,
il

Ver-

ha

fior di verde,

come
fior

dice D.

bo, seconda persona della Trinit dei

nell'Inf.

Ayos

di

san Giovanni,

gno.

d'ingeVerde, pure usato a signifi-

XXXIV,

26 hai

Par. VII, 30; XXIII, 73.

Superiore, sulla Sesia, oggi appartenente al Piemonte, dove comincia la grande pianura che si estende sino alle foci
del Po, Inf.

Vercelli,

citt dell'Italia

care il verdeggiar delle piante, Purg. XI, 92 e XXII, 51.

Verde, nome
gno
di

d'un fiume del


Ili,

re-

Napoli, Purg.

131. Par.

XXV1II,75.
lat.

ma diffcile propiiore di qual fiume D. abbia inteso parlare, e


VIII, 63,

Verde,
118;

viridis,

add., Inf. IV,

XIII, 4;
;

XV,

122;

XX,

XXVII, 45 XXX,

64. Purg. II,

75; 28 e
1
;

nome, intendasi o di due diversi


appellati.

se nei due luoghi ove trovasi questo del medesimo fiume


col

medesimo nome

29; Vii], 28; XVIII, 54;

XXIX, 35; XXX,


la

32.

XX1U,

Come

sost.,

Quasi tutti gli antichi cementatori accordansi intorno al luogo


il

verdura che copre

la

terra, Purg.

del Purg. Ili, 131, nel dire che

ca-

VII, 82. Par.


erbe.

XXX,
Le

111, ove la Ni-

davere o capo

le

ossa di Manfredi, che

dob. e molti mss. leggono forse meglio

parti

verdeggianti

erano state dapprima seppellite a il ponte di Benevento, fossero

d' una pianta per le quali appare che non morta, Purg. Ili, 135, ove la

state trasportate per ordine di

Cr. e tutte le ediz. moderne, come anco Landino nel suo Comento, Vellutello, Venturi, Volpi, leggono Mentre che la speranza ha fior d.el verde, mentre che la speranza ancor viva,
v. Fior, te

papa Clemente IV dal vescovo di Cosenza, sulle rive d' un ruscello detto il Verde che sbocca nel Tronto non lunge

da Ascoli, perch esso legato del papa aveva giurato di cacciar Manfredi

senso che sembra pienamen;

convenevole

nondimeno Aldo,

il

testo delle ediz. di Landino del 1512 e del 1529, e Daniello e l' ediz. di Ro-

Regno, e perch la riva sinon apparteneva al Regno, ma al ducato di Spoleti o alla Marca Anconitana. Tale 1 opinione emessa da Pietro di Dante che dice
fuori del

nistra del Tronto

vinio (Lione 1552) leggono fuor del verde, che d luogo a interpretazione affatto diversa. Secondo Daniello (e il
fatto esatto e constatato

Fecit projici (ossa) juxta /lumen

Verdi

quod confinai Apulia

et

Martha. Lan-

da una no-

dino, Vellutello, Venturi, Volpi e tutti i Moderni hanno seguitata cieca-

vella di Franco Sacchetti) le candele d' allora nel loro capo inferiore erano
tinte di

verde per modo che


il

si

spefino

gnevano quando eranoconsumate


a quel punto
;

mente questa opinione, che probabilmente ha avuta la sua origine dall'opera del Boccaccio De Fiumi nibus, dove sotto la voce Viridis detto
:

senso
:

di

questo luo-

go sarebbe adunque

finoach la speranza non sia affatto consumata. Un


dice

Fluvius a Picenatibus dividens Aprutinos et in Truentum cadens memora:

bilis eo

luogo di Petrarca (sonetto 26} dove


:

ceiates
tificis

quod ejus in ripam quee ad Piversa est, jmsu Clemenlis pon-

Quando mia speme gi condotta

al verde, nel preciso

senso del nostro luogo, sembra confermare questa lez. Ma ammettendo pure la lez. ordinaria, sarebbe meglio leggere con Vi-

Sicilia;,

summi, ossa olim Manfredi regis quo3 secus Calorem Benevento

fluvium sepulla erant, absque ullo funebri officio, dcjecta fuerunt a Consenti-

no consule

eo

quod Fidelium commu-

Verde.
nione priualusoccubuerit.La medesima opinione trovasi presso tutti gli storici

451
descendit in

Campetniam num. E sul luogo


dice
:

mare Tyrrhe-

moderni,

fra

quali

Raumero,

Istoria degli

Hohenstaufen, fondandosi

del Par. Vili, 63, Verde alius fluvius in quem in mare defeda sunt ossa Manfredi

sul testimonio del Malespini, di Ca-

sgorga

pecelatio e d'altri, aggiunge che la tradizione di tale avvenimento si

mare Tuscum. 11 padre Angelo di Costanzo, in una lettera diretta ad un amico (vedi
,

id est labi tur in

conservata
contrada.

opinione

fra gli abitatori di quella Pare adunque che questa sia certamente stabilita: io

l'ediz. della D. C. col

Comento

del

nondimeno

non mi so astenere

dal

Lombardi, Padova, alla Minerva, 1822, tomo v, pag. 159, seg.), e dove d conto d'un ms. del Poema da lui trovato
a

proporre alcuni dubbi. In primo luogo, non mi sembra verosimile che per
trasportare le
fuori

Monte Cassino, ove un comento


xiv sec.,cita un luogo
di esso

latino probabilmente del a pag. 243,

reliquie di Manfredi

suo regno, siasi scelta la strada difficile da Benevento ad Ascodel

relativo al Par. Vili, 63,


Illa

comento dove detto:

a traverso dei monti della Puglia, che quasi pi lunga tre volte di
li

per

ista

pars regni Italia? qua confnatur duo (lumina, scilicet Tronlum

quella che passa per

pianura da Benevento a Ceperano, o che conduce da qualsivoglia altro punto ai conla


fini

fluvium currentem inler Apuliam et Marchiani Ancona? et mictentem (mittentem) in

mare Adriaticum

et

Viridem

lo Stato Ecclesiastico. In
i

di Napoli e secondo luogo comentatori non sono tutti d' accordo sopra questo punto, come si

prossimi fra

il

regno

fiumani currentem per Campaneam et mictentem in mare Leonis (mare Tyr-

tempo

rhenum). Dal che apparisce che al di questo comentatore il Liri o


Garigliano d' ora, detto anco talvolta Traietto e Camello, si chiamava Ver-

afferma. Parte di loro non propriano

luogo dove il cadavere fu gittato Antico non dice altro che queste parole : Onde le onde verdi dell' acqua
il
:

de

1'

bagnano
le

la (erra in su quello luogo ove scomunic. Le Chiose attribuite fal-

e il padre Angelo di Costanzo ; s'ingegna provarlo ancora con altri testimoni. Rimane da esaminare il luogo del Par. Vili, 63, dove il Poeta

samente al Boccaccio dicono semplicemente Le (ossa] f gittare in un


:

descrive tutta l'estensione e per cosi dire 1' area del regno di Napoli. A tal
fine

nomina dapprima
i

tre

citt

che

fiume chiamalo il Verde; e il simile dice Daniello. Parte sono d'opinione diametralmente opposta: Cos Gio-

principali di quella regione, cio Bari per il lato

rappresentano

tre lati

orientale, Gaeta per l'occidentale, e

vanni Villani

(lib.
:

vii,

cap. 9) dice

espressamente
fiume del Verde
di

Fu

sepolto

lungo

il

a' confini del

Regno

Campagna, cio

sul confine pi vi-

Crotone per il meridionale. Rimane da fissare il lato settentrionale, e per ci il Poeta dice: Da onde Tronto e Verde in mare sgorga. Se il Verde, accennato
in

cino a Benevento,

come ho accennato

questo luogo, fosse, come


la
il

sopra. Cos pure Benvenuto da Imola, coetaneo e discepolo del Boccaccio,

pretendono
mentatori

maggior parte dei coruscello che sgorga nel


lo
il

dice nel suo


Ili,

Comento
ecce

latino sul l'urg.

135: Et

locum. Prope (lumen

Tronto vicino ad Ascoli, sarebbe stesso come di chi volendo indicar


confine tra
l'

dietim

Viride quod inler

Regnum

et

Inghilterra e la Scozia,

5S

Verdissimo
il
il

Vermiglio.
Par.
Ili,

nominasse
confine,

Tweed che

proprio Till fiurnicello che vi

il

46.

- La Madonna
1.
lat.

Par. XIII,

84; XXXIII,

sgorga, invece di dire che il confine formato a levante dal Tweed e a ponente dall' Esk; ed appunto cos a

Vergogna,
il

verecundia:
il

la

confusione che uno prova,

pudore,

sentimento

dell'

onore,

Inf.

XVI,

mio parere che D. significa- il confine del Regno, nominando il Tronto che
ha foce
nell'
il

26; XVII, 89: XXIV, 132; XXVI, 5; XXX, 134 e 142; XXXII, 34, dove
per l dove app_ar vergogna, desi intendere il volto e non le parti vergo-

Adriatico ed confine

Verde cio il Garigliano che forma almeno in parte il conorientale, e


fine

da Occaso, precisamente come la intende Benvenuto, e le Chiose dicono

gnose dell' uomo. Purg. XI, 135; XVI, 119; XX, 62; XXIII. 31 XXX, 78. Un' azione vergognosa, Par. I, 30 ;
;

il

medesimo

V altro confine

si

un

XVII, 125;
Purg.

XXIX,
64.

84.

fiume chiamalo il Verde il quale in Puglia. Raffrontando tutti questi luoghi e questi testimoni che in qualche

Vergognare ,
XXXI,

aver

vergogna

Vergognarsi,

far

contradicono, mi nasce un dubbio intorno all'opinione generalparte


si

vergogna a se stesso, Purg. VI, 117. Provar vergogna, Purg. XXVI, 81. Vergognoso, timido, che si verInf.
I,

mente ricevuta
fredi, e

circa al

fiume sulle

gogna,

81

III,

79.
99. Purg. IX, 66.

cui rive furono gittate le ossa di

Man74
71

Verit.

Inf.

XX,

propendo a credere che tal fiume sia piuttosto il Garigliano detto

Par. 111,2; IV, 135; VII, 39; XXIX, e l'antica forma veri tate, Par. IV,

Verde dal Poeta, non

il
;

ruscello

e veritade, Purg.
e

XVIII, 35.
Inf. Ili,

di tal

nome

vicino ad Ascoli

almeno

Verme
XXIX,

Verino.

69;

in

quanto al luogo del Par. Vili, 63, sono convinto e certo che il Poeta ha
il

61. Purg. X, 124 e 129, solo luogo dove si trovi la forma verme.

voluto indicare

Garigliano.
superi,
di

Verdissimo ,
Inf.

verde,

linguaggio biblico Stana detto vermo, Inf. XXXIV, 108


al

Per allusione

IX, 40.

Verdura,
ili

del
44.

una prateria, Inf. IV, fogliame d' un albero, Purg.


d'
Inf.

similmente Cerbero, Inf. VI, 22; il che fa supporre che D. siasi figurato Cerbero un mostro dalla coda lunga.

XXIII, 69 (confronta XXII, 138). Verga, lat. virga: il bastone,

Vermena,

forse dal lat. verbena


Inf. XIII, 100.
lat.

XX,
80.

una pianta novella,

11

U gambo

Purg. XIV,

pastorale, Purg. XXVII, o fusto d' una pianta, 102.


:

Vermiglio,

dal

vermiculus,

perch tingevasi anticamente in rosso col Chermes che consiste in certi vermiciattoli che generansi nelle escrescenze o tumori di alcune quercie:

Vergare, propriamente far righe sulla carta, onde scrivere. Vergar carte, Purg. XXVI, 64.
:

Vergbetta,
IX, 89.

dimin. di verga,

Inf.

rosso, Inf. XII, 101 ;

Ili,

134; VI, 16; VIII, 72:


significhi
il

XXVIII, 69; XXXIV, 39


colore della

dove pare che

Vergine, lat. virgo, Inf. I, 107; XX, 82. Purg. XXVIII, 57; XXXIII,
7. Par.

carnagione' degli Europei.

Purg.

Il,

XXV,

104.

Le Muse sono

dette vergini sacrosante, Purg.


37.

XXIX,

7; XXVII, 39; XXVIII, 55; XXIX, 114 e 148. Par.XVI, 1o4 dove gl'interpreti notano che anticamente il giglio nello

Vergine sorella, una monaca,

stemma

di

Firenze era stato

Verino

Verso.

453

bianco

campo rosso e che dipoi per ledivisioni de'Guelfi e de' Ghibellini,


in
i

138; XVII, 118; XXIII, 58; 100 XXV, 43 XXVIII, 2.


;

XXIV,
Dio

primi presero

il

giglio rosso in

cam-

detto

il

Vero per eccellenza, Par. IV,

zio

po bianco; o meglio, come ne d indi1* Antico, il Poeta vuol dire, che il

125
Il

giglio bianco dei Fiorentini

non era per ancostato insanguinatodalleguerre civili.

il primo Vero, Par. IV, 96. ver primo, Par. 11,45 indica: le idee innate dell'uomo.

Verona,
re,

citt dell' Italia


Inf.

Superio-

sull'Adige,

XV,

122. Purg.

Verino, v. Verme. Vernaccia, specie di vino bianco molto pregiato, ma l'origine del nome non mi nota, Purg. XXIV, 24.

XVIII, 118.

Veronese, di Verona, Inf. XX, 68. Veronica, nome che si d comunemente


al

SantoSudario, che conser-

Vernare,

lat.

hibernare, passar

vasi nella cattedrale di San Pietro a

l'inverno, Inf. XXX11I, 135. Purg. XX IV, 64. Nel luogo del Par.

Roma,

e che consiste in una

immagine
leggenda,
ap-

XXX

della faccia di G.C. impressa o dipinta

126, dove questa voce derivata dal


lat. ver, significa
:

sopra una

tela.

Secondo

la

formare primavera
V inverno,

certa femminetta di
pellata Veronica,

Gerusalemme

eterna.

Verno, lat. hibernum, XXVH, 51 XXX, 92. 81. Par. XIII, 133; XXV,
Inf.
:

volto di

avendo asciugato il G. C. mentre era condotto al


il

Purg. IV, 102. Di

supplizio,

di lui ritratto
la

rimase im-

verno, nell'inverno, Tnf.

XXXII,
:

26.

Vero, add., opposto


51

falso, Inf. II,

Veronica s'era servita. Altri derivano questa voce da Veralcon, vera immagine, Par. XXXI,
presso sul velo di cui
104.

103 e 135; IV, 7; XIX, 123; XXVIII, ; XXX, 113; XXXII, 111. Purg. Ili,

Vcrrucchio, castello nei


di

dintorni

136;IV,13;
118,
128

Vili, 115; X, 133;

XIV,
VII,

XV, 116; XXI, 128; XXIV, 48;


130. Par.
;

XXX,
;

I,

127
;

VI, 21
;

Rimini appartenente alla famiglia dei Malatesta, che presero indi il nome da Verruchio; si accenna al padre
e al figlio tiranni di Rimini, Inf.
46.

X, 113 XIII, 19 XIV, 72 XVI, 124 e molto pi spesso. Reale, Inf.


VI, 110

XXVII,

Purg. I, 56; V, 33; XIII, 95: XV11I, 126; XXIII, 123;XXXH, 94. Par. XXVH, 116; XXXIII, 54. Vero

Versare, detto

d'

una
40.
,

fonte, Purg.

XXVIII, 126; XXIX,

.,

cos, frattanto, Inf. IV, 7

IX, 22;

XXIX,
Par.
I,

112. Purg. HI, 136; 127.

X, 136.

Verso, sost., Inf. IX 63 XX 1 XXVI, 82. Purg. v,24; XXVI, 118; XXIX, 42. Par. XXX11I, 74. - La
;
,

Avv. Dir vero, dir la


80 e 112. Purg. VI,

canzone, per
pre ripetuti,
sia, Inf.

accenti di dolore sem20.

verit, Inf.

XXX,

138. Par. IV, 114; XIV, 137; XXIX, Per vero, per la verit, verace83.

XVI, XXX11,10.

Inf.

La poe;

mente,
Inf. II,

Inf. XII, 111.

Purg. IV, 96.


verit, la
realt,

Vero,
65;

sost.,

la

Verso, prep., Inf. HI, 82; Vili, 16 XVIII, 32; XXI, 115 e 138; XXIl^ 149 XXIII, 48 XXV, 82 XXX, 57.
; ; ;

22;

XVI, 78; XXVI 7; XXVII,


114. Purg. Ili, 117; V, 103
;

Purg.

li,

34 e 37

IV, 83; VI, 59; XII,

XXX,

80; XIII, 25;

VI, 45; Vili, 19; X, 133; XII, 68; XXIll,52. Par. 11,125; IV, 60, 116 e
126:

64;

V,36;

Vili, 95 e 112; X, 113 e

XIX, 78; XX, 99; XXIV, XXVII, 65. Par. XVII, 107; XXV, 13; XXVI, 51; XXVIII, 128; XXIX, 128 XXXII, 143. - Con-

XXVI,

13;

454
tro,

Verso

Purg XV,
Inf.

90.

2.

Di raro seguito

da

di',

XXXIV,

Purg.

Il,

105;

XV, 143. Verso,


XXVIII,
Inf.

Vestimento, l'abito, la veste, Purg. IX, 116. Vestire, indossare una veste ad
alcuno,
Inf.

avv., in comparazione, per

lo pi verso di...

30.

Purg

111,51; VI, 142;

XX,

80.

Vestirsi,
141.

XXX 111,

62. Par.
Inf.

XV,

54;

Di rado senza prep.

XXXIV, Veruno,
:
:

59.
lat.

XXX11I, Con l'

XXIII, 42;
Par.
Ili, 99.
si in-

Vestirsi,

acc. della cosa che


il,

uno

mente
gativa

vere unus, propriaalcuno, ma nella dizione neI

dossa: vestirsi
35; XI, 44.

Al particip. vestito, Purg.


XXIX,
65.

o, la...

Purg. VII,

niuno, nessuno, Inf.

V, 12 do-

ve

la

Nidob. legge alcuno; IX, 120.


ora Monteviso o
il

Veso (Monte)
Monviso,
Inf.

Vesulus degli Antichi, giogo delle Alpi d'onde scaturisce il Po,

XXXI, 60. Rivestilo, Inf. I, 17; XIX, 69; XXIV, 31. Vetro, lat. viirum, Inf. XXIII, 25; XXX1I,24; XXXIV, 12. Purg. XXIV,
138: XXVII, 49. Par. 11,89; II!, 10; XX, 80; XXVIII, 7; XXIX, 25. Vetta, forse da vedere, vedetta : la

XII, 89;

Par.

XXV,

91

XVI,

95.
Inf.

Vespa.
133.

1IL66. Purg. XXXII,


sera, Purg. Ili, 25

Vespero,
XV,
dal 6 e 139.

la

sommit, Purg. VI, 47. Vetusto, voce tolta dal


chio, Par. VI, 139
;

lat.

vec-

Vessillo,
lat. la

lat.

vexillum, voce tolta

XXXII,
1
:

124.

bandiera, lo stendardo, Par.

Vcxilla regis prodeunt inferni.


Inf.

XXVII,

50.
lat. veslis,

XXX IV,
si

vessilli del

Vesta,
in rima, e

Veste
:

principalmente fuori di rima, proil

re dell' inferno
la

avanzano. Eccettuata

priamente

l'abito,

Purg. Vili, 29. similitudine D. chiama cos

vestimento, Par. XXVII, 55. Per

ste parole

parola inferni aggiunta da D., queformano il primo versoci un

il

corpo

inno di Venanzio Fortunato, che si canta nella Settimana Santa e special-

dell'uomo, come veste dell'anima, Purg. I, 75. La luce che circonda le

mente

al

venerd.
di

Vi, avv.,
ivi (v. ivi),
Inf.

luogo, accorciato di
in,

anime

de' Beati, Par.

XIV,

39.

Per

con e senza movimento:

doppia vesta, Par. XXV, 92 sembra che D. intenda come nel v. 127 per le due siole, la glorificazione dell'ani-

IV, 12 e 53; V,138; VI, 73: Vili,

96;

XX, 87: XXI, 42; XXIX, 39. Purg. 1,104; VII, 81; Vili, 126. Par. 111,90;
X, 124
;

ma

e del

corpo, alludendo a Isaia,

(lxi, 7) duplicia possidebunl in terra sua; e(v.10) induit me vestimentis saluti*

apostrofa quando precede a vocale e alla /i, v', Inf. 1, 9 e 10 IV.


so.
Si
:

XXIII,

41

XXIX,

91 e spes-

et

indumento justiliw circumded.it


si

me ;

D.

diletta di trovare sensi mi-

stici nella Scrittura.

Vestige.
rima
vestigge, di vestigia,

Par.

XXXI,

81,

70 e 112; VI, 62 IX, 90 e 106 XIX, 20. Purg. I, 62 IX, 79. - Come affisso al verbo, Inf. II, 28 e 31 IV, 55
;
; ; ; ;

e in
pi.

V,

4.

Purg. XXII, 113. Par. IV, 110 e


dei casi obliqui del pron.
40, 43 e 107

Purg. XXXI11, 108

134; V, 41.

meno

usitato di vestgio,

Vi, forma
97. Purg.
I,

(v. ivi) le traccie, le

orme.

voi (v. ivi); Inf.

Vestigio, sempre insignir. fig. Inf. XXIV, 50. Purg. XXVI, 106. Par. V,
il.

V,94; VI, 52; IX, 98; X V, III, 94


,
; ;

32; VII, 87; Vili, 127. Par. 11,5; III, 60; V, 75, 77, 78 e 79; Vili, 120;

Via

Vieto.
di G. C.

455
Purg.

XXIX,
1,

37.

E precedendo
VII, 71
;

a vocale

e alla/t.

v', Inf.

IX, 76. Purg.

43; X, 124 e spessissimo.


VIII, 45

L' angelo che guarda


tro, Purg.

XX,

87. Par.
l'

XXV,

15.

entrata del

Come
II,

Purgatorio detto Vicario di San Pie-

affisso al verbo, Inf. Ili, 86. Purg.

122

IX, 131
il

XIV,149. Par.
la

111,66; V,73.

XXI, 54. XXVII, 17 ove sembra quasi sinonimo di officio; ovvero il

Vice.

Par.

Via,
signif.

sost.,

camino,

strada. Nel
:

Poeta ha voluto dire


:

la

provvidenza

91

proprio, Inf. I, 3, 12 e 95 111, IV, 22 e 67 ; VII, 105 XIV, 141


:

riparte il tempo, vice, e: l'impiego, officio.

dove da agire Il secondo luo-

XVII,

111

XIX, 126; XXllI,3e118;


;

XXIV,

31 e 61

XXV,
II,

81

XXVI,
HI, 50
;

16;

go dove trovasi questa voce nel Par. XXX, 18 e none meno oscuro. Alcuni
spiegano; questa volta;
il

XXXIV,

95.

Purg.

60

IV,

altri le
:

danno
non

36; V, 131; IX, 57; X, 20; XII, 14; XIX, 6; XXI, 8 e 93; XXVII, 64
to, Inf.
:

signif. d'

incarico, dovere
all'

ci

basterebbe

adempimento

di tal in-

XXVIII, 42. Par. XXIX, 129.- L'esiXXVII, 13. - Nel senso biblico le vie di Dio, dell' uomo, oc, Inf.
1,12; 11,30; XI,
9.

carico, lo non ardisco decidere.

il

Purg.

III,

35; X,

Vicenda, da vice: la vicissitudine, cambiamentodi fortuna, Inf. VII, 90.


A
vicenda, alternativamente,
l'altro, Inf.

uno

3:

39, 103 e 110.

XXX, 105; XXXIII,


Il

88. Par. VII,


di vivere, la
est., la via,

dopo

V,

14.

modo

regola, Par. 111,105.

Per

ilmezzo,Inf.XI,109;XXVII,26.Purg. 1,62. Par. VII, 89; XXXI, 86.


avv., come in aW.iceg, fori, non vi in francese voce equivalente;

Vicino, add., prossimo, Inf. XVI, 92; XXII, 67. Purg. Vili, 116; XXV, H; XXX, 114. Par. 1,111; VI 6, e 42;

Via,

X, 78 e 97; XV, 52; XXII, 144. Come avv., vicino a... Inf. XVII, 6. Come sost., il vicino, Inf. XVII, 68:

unita

ai

verbi di

movimento come anec,


Inf.

XXXUI,15e81.
Il

Purg. XVII, 115.

dare, correre, trre, fuggire,


fica
:

signi-

andarsene, fuggire ec.

Vili,

concittadino, Inf. XVII, 68. Purg. XI, A vi140. Par. XVI, 135; XVII, 97.

14; X, 92; XIII, 42; XXXII,112. Purg. XIV, 112 e 124; XXIV, 18; XXV, 114.

cino,

propriamente: come vicino, cio:


da presso, Purg.

nella vicinanza, Inf.


vicin,

Par.

XXI,
:

37.

Ed anco senza verbo


1

XXV, 30. Da XX, 137.

significa
ti
l

vattene

levati di

avan-

Vico, la

via. Il vico degli strami, Var.

Inf. Vili,

42; XI, 115; XVIII, 65;


XII, 70.
il

XXXII, 112. Purg.

-Congiunmolto

to a pi ne rafforza

signif.,

e pi, Inf. XXX, 68. Par. XVII, 99 prende talvolta la forma di vie pi o
vieppi, Par. XIII, 121
;

X, 137 l'antica Bue du Fouarre a Parigi presso alla piazza Maubert, dove erano anticamente le scuole dell'Universit, e perch gli scolari sedevano
sulla paglia, la via ne tolse il nome Per: cerchio dell'Inv. Strame.
:

XXV,

94.

Via via, Purg. Vili, 39, fra^oco, presto.

ferno, Purg. XXII, 99.

Viaggio,
XVI, 27
;

da via,
12;

Inf. 1,91;

X, 132;

XXI,

XXVII, 16; XXXI,

82. Purg. 11,92.

Vibrare,
XXV1I,1. Vicario.
I

tirare, scagliare, Purg.

Viddi, v. Vedkhk. Vie, v. Via. Vietare, lat. velar: proibire, Inf. XIX, 100. Vietarsi, esser proibito, Inf. VII, 99. Purg. XXIV, 16. Vieto, vecchio, guasto dal tempo,
Inf.

papi sono detti Vicari

XIV,

99.

456

Vigere
vivere,
fiori-

Vincere.

re, Par.

Vigere, voce latina: XXXI, 79, Vigilare, vegliare,

Vilmente, vergognosamente, InL


XXIII, 126. Purg.

XXIV,
e

87.

Purg.

XXX,

Vilt, dal
paura,

lat. etiti,

Viltate,

la

103.

Vigilia,lostato dellaveglia, Purg.

XV,

138.

L'astenersi dal sonno,

45 e 122; III, 60; IX, 1. Questa voce significa principalmente il difetto di coraggio e di fiducia
Inf. Il,
:

Purg. XXIX, 38. Lo svegliarsi, Par. XXVI, 74. E in signif. derivato da:
vigilia, cio

nelle proprie forze


sillanimit, Inf.

la

festa, e

giorno precedente a una breve spazio di tempo, Inf.


pulire
il
:

XIX,

130.

La forma

Ili,

15. Par. XI,

vergognosa pu88;
viltate trovasi

XXVI, 114. Vigliare, propriamente


:

grano dopo battuto, ora vagliare. Per

dove Lombardi legge viltde, 111,60. Par. XIX, 130. Vnte, forma antica e contratto di vimine, lat. vimen : il legame. Nel siInf. II, 45,

scegliere, distinguere, Purg. XV III, 66. Vigna, lat. vinea. Nel signif. prop.,
il

gnif. fisico e

morale, Par. XXV11I, 100.


incerta,
il

vigneto,

Inf.

XXIX,

131

e nel

lin-

guaggio biblico: la Chiesa, Par. XII, 86; XVIII, 131. Vignaio, da vigna V uomo della
:

XXIX, 36. Vincastro, d'origine pastorale, Inf. XXIV, 14. Vincente, da vincere
gli altri di

vigna, Par. XII, 87, qui il Papa. Vigore, la forza. Nel signif. fisico
e morale, Purg. IX, 48; XXX, 120.

: che supera splendore, Par. X, 64. forma meno usata di Vincenza,

Vicenza

lat.

Vicelia o

Vicentia, citt

XVII, 96:

dell'Italia Superiore situata sul Bac-

chigliene, Par. IX, 47.

Vile, abbietto, spregevole, Purg. XII, 62 XIII, 58. Par. XXII, 135.
;

Vincere,
Nel
signif.

superare, sorpassare.

Detto della nascita


Par. Vili, 132.

bassa, ignobile,

morale, Inf. Ili, 135; IV, 48; V, 72 e 132; VII, f0; XIV, 43 XV, 124 XXI V, 36 e 53
; ;

fisico e

Villa, propriamente una casa di campagna, una fattoria, un villaggio,


:

XXV1II,18; XXXII, 51. Purg. 1,115; V, 127 VII, 77 XV, 39 XXVI, 126:
; ; ;

inquestosignif. trovasisoltanto,Purg.
pi spesso per: citt, Inf. I, 109; XXIII, 95. Purg. XV, 97. Qualchevolta il signif. dubbio, come nelllnf. XV, 8. Purg. X Vili, 83. Par. XX, 39; XXII, 44 dove pare che signi-

XXXI,

84.

Par. V, 3; VI, 42; Vili,

IV, 21

135; XIV, 125; XV, 110; XIX, lo; XX, 98 e 99; XXI, 142; XXII, 102;

XXII1,93;XXV11I, 26
9
;

XXX, 1
:

XXXI, 123.

- Con Tace,

128;

XXIX,

fichi

luogo, in genere.
di

del verbo vincer la pruova, la pugna, cio aver vittoria d' un assunto, d'un
Inf. Vili, 122; IX, 7. Vincer Acri, espugnare la citt Vincerla d'Acri, Inf. XXVII, 89.

Villanello, dimin.,
espressione
di

villano,
,

combattimento,

commiserazione

Inf.

XXIV, 7. Villania,
Purg.

il

contrario di cortesia,
il

vista,

X Vili,

117.

superar l'acume della vista, Vincere ilvolto, abbaPurg. IV, 40.

XXX11I, 150. Come sost., 1' abitatore della campagna, Inf. XV, 96; XXVI, 25; XXXII, 33. Purg. VI, 126. Far. XVI, 56.
tese, Inf.

Villano,

add.,

contrario di cor-

gliare la vista, Par.

XXV, 27.

Vin-

cer la bilancia, far calare la bilancia,

Par. XIII, 42,

Nel luogo

dell' Inf.

IV, G9 Lombardi si ingegnato di provare che vincia deve esser derivato

Vinci
dal
re
;

Virt.
ediz.
la

ibi
Cr. legge vipistrello

lat.

vincire e significar

circonda-

io

non saprei accettar

le di lui ra-

che

gioni e preferisco di spiegare con tutti comentatori vncia per una forma
i

moderne; approssima pi al latino. Virgilio, poeta romano, la cui


si

poetica di vinca, contratto di vinceva, nel signif.: quella luce vincevaletenebre, schiarava un emisfero di tenebre.

fatta sua guida da D. nell'Infernoenel Purgatorio, elo lascia quando trova Beatrice sulla vetta del Purgatorio.
Il

ombra

suo

nome

trovasi, Inf.

I,

Al particiD. vinto, Inf. IV, 141.

Ili, 33.

Par.

79; XIX, 61 ;XX1II, 124;

XXIX,

4;

XXXI,
in

133. Purg. Ili, 27 e 74: VI, 67;

Vinci.

Par.

XIV, 129

rima

pi. di

VII, 7; Vili, 64; XIII, 79;

vinco, che sarebbe: vinchi, legami.

Vincislao, Purg.
d'

VII, 101, figlio

Ottocaro re dj Boemia, IV di nome. D. l'accusa di mollezza e d'ozio, ma

XIX, 28; 103e125; XXII, 10; XXIII, 130; XXIV, 119: XXV11, 20, 118e126;XXIX, 56; XXX, 46,49,50 e 55. Par. XVII, 19; XXVI, 118; e
XXI,
14, 101,

!' avrebbe dovuto accusar piuttosto di crudelt e di tirannia, quantunque la storia ci ricordi che ascoltava fino da venti Messe in un giorno.

molto pi spesso chiamato Duca, Maestro, Padre ec. Viro, forma tolta dal lat. sempre in rima: l'uomo, l'adulto, Inf. IV, 30.
Par. X, 132; XXIV, 34. Virt e Virtnte e Virtude, in

Vincolo, il legame, Inf. XI, 56. Vincgia, Par. XIX, 141, antica forma del nome della citt di Vinezia.

genere,

Inf.

X,

4.

Purg. VII, 35;

XIV,

37; XVII, 104;

7.

di Venezia, Inf. XXI, La Nidob. legge Veneziani forma pi moderna.

Viniziano,

XX,

26. Par. XII, 59.

In particolare: la virt civile o po-

litica,

l'eccellenza, Inf. 1,104;

XXVI,

Vino.
Vinto,

Purg.

XV, 123; XXV,

77.

120. Par. VI, 34; XVII, 83;e forse, Par. La forza, la virt inerente XII, 59.

Par. X, 88.
add., verbale di vincere.

Vinto dal dolore, dalla stanchezza ec. Inf. Ili, 33; XXIII, 60. Purg. IX, 11;
XII, 124. Par. IV, 141.

ad un oggetto, la facolt, Inf. I, 104; 11,11 e 130; V, 36. Purg. I, 68; III, 32 e 98; IV, 2; VII, 24; XVII, 73;

XVlll,17e62; XIX, 12; XXI, 105; XXUI, 62; XXV, 41, 52 e 89; XXVIII,
110; 125

Vimini non hanent, Purg. XIII,


29:
vino; parole della Madonna a G. C. alle Nozze di Cana. (San

XXXI, 7; XXXIII,
11,

129. Par.
;

I,

Non hanno

68 e

13

VII, 25 e 137
;

Vili,

Ci., Ev. n,3.)

98; XIV, 82;XVI1I,111 XXII, 122; XXI11, 36; XXV, 12; XXV11I, 65;

Viola, fiore, Purg. XXXII, 58. Violento. Inf. XI, 40; XXIX,

XXX,
31.

57;
25.

XXXI,

XXXIII,

84; XXXII, 81; Dio detto la prima

Come

sost., quegli

che

fa

violenza

Inf.

XI, 28.
Inf. XII, 48.

Violenza.
e 73.

Par. IV, 20

Una gerarVirt, Par. XXVI, 84. chia di angeli detta Viriudi secondo 1' Epistola prima di San Pietro, Par.
XXVIII, 122. MtiXutedizionedella
scuola

Purg. VIll,80,stemmadei Visconti di Milano.

Vipera.

Vipistrello,

lat.

vespertilio,

Inf.

virtualmente, lat. virtuaUter, opposto a formalmente e attualmenLa forma virte, Purg. XXV, 80.
:

XXXIV,

49. Lez. della

Nidob. Landi-

tute si

trova in rima, Inf.


104. Par. II,

1,

104. Purg.

no, Vellutello, Daniello e di parecchie

XVII,

113; Vili, 98; XII,

458

Virtualmente

Vita.

59; XIV, 82; XVII, 83; XXII, 122; XXVIII, 65; XXX, 37; XXXI, 84; Fuori di XXXI, 81 ; XXXIII, 24.

28

XXXI,

49

XXXII,

27.
;

La

vi-

sta, gli occhi, Inf. IV, 11

IX, 55 e 74;

rima,

Inf. II, 130.

Purg.

XXV,

41 e 52.

10;

X,34; XVI, 123; XVIH, 128; XX, XXXI, 11. Purg. IX, 84; XV, 26;
41 e 107. Par. 111,129; 41
;

La forma
122.

virtude,

Par. XI, 57;

XXVIII,
scuola,

XVII, XVII,

XXI, 20

e 61

X, 101; XXII, 69 e
;

Virtualmente,

dizione

della

133; XXIII, 33;

opposta a: formalmente ed attualmente, lat. virtualiter , Purg.

XXVU, 6 e

XXX, 116. Virimi non cognosco: non conosco uomo, Purg. XXV, 128, parole
XXV,
96;
della Madonna. (Vedi san Luca, Ev.,
,

77; In alcuni di questi luoghi

XXVI, 1; XXIX, XXX,25;XXXI,27;XXX1II,83.

XXIV,

41

73; XXVIII, 17;


si

potrebbe
signif. di

anco dare
volto.

Viso

il

primo

L'espressione del volto,

la:

cera, Purg.

XXI,

104.

34.)

Visaggio
quata
:

da

viso,

forma anti-

il volto, Inf. XVI, 25. Visiwile.Purg.X,95. Par. Vili, 23;

Viso, particip. di vedere, v. ivi. Vipistrello, v. Vipistrello. Vista, da vedere, visto: l'apparizione, Inf.

XXX,

100.

Come
,

sost.

il

soverchio

27;
138.

XXX,

visibile,

Vurg.XV 15, eccessivo lume. Visiera. Inf. XXX11I, 98. Visione. Purg. IX, 18; XV, 85;
;

I, 45. Par. XIV, 113; XVII, 29; XXXII, 99; XXXIII,

La

vista, Inf.

1,

53; X, 52; XI,


78.

20; XXIV, 140; 32; VII,97;XIV ;

XXX,

Purg.

I,

XVII, 34 XIX, chiama Visione

56. Par. Ili, 7.

73;XIX,87;XXXI,

D.

tutto

quanto ha ve-

Un 15; XXXII, 147. Par. IX, 68. oggetto che si vede, Par. XXIV, 77.

duto nel suo viaggio poetico, Par. La visione XVII, 128; XXXII1,62.

La

facolt visiva,

l'acume della

vista,

ades dei
:

lat.,

e spesso potreb-

Par. XIV, 49, attribuita a'Beati secondo san Matteo (Ev.,y, 8).
beatifica,

besi intender
la faccia, Inf.

Visitare, andare
V,
89.

vedere,

Inf.

136;
24;

XXIX,

gli occhi, lo sguardo, XVIII, XI, 91 XII, 3 5 e 54 XXXIV, 129.


; ;
;

Purg. XXII, 81;


18.

XXX,

139.

Par.

XXV,

Visito, che appartiene o conviene


alla vista. Spirto visivo, Par.

XV, XXIV, 142; XXIX, 80; XXX, 115; XXXI, 115. Par. II, 104; III, 124:
Purg. IV, 40; V, 100; X, 122;

XXVI,

71,

secondo
:

la

Fisica d'allora che

X, 8; XIII, 79; XVIII, 23 Vili, 21 e 47; XIX, 59; XX, 140; XXV, 116;
;

chiamava spirito quello che noi diciamo facolt o forza, ed ora si direbbe il senso della vista, o la vista,
:

XXVI,5;XX1X,61;XXX,81; XXXI,
76
to
;

XXXIII,
99.

112.

La

faccia,

il

vol-

per: viso,

semplicemente.

XXXII,
;

Purg. XVIII, 3. Par. Le stelle sono dette


;

Viso,

il

volto, la faccia, inf. IV,

viste, Par.

X, 93; XIII, 13; XV, 27; XVI, 14; XVII, 117; XVIII, XXIII, 83; XXX, 54; 47; XX, 21 XXXII, 45; XX XIII, 48, 57 e
;

20; V, 110 e 131

duta.

XXIII, 30

XXX,

9, v.

Ve-

cia, Inf.

resto visibile, una tracLa finestra o un Xlll, 145.

Un

m.

luogo alto d'onde si possa vedere, In visto, v. In. Purg. X, 67.

XIV, 9; XXI1I.7 e 43; XXVI, 29; XXV11I, 148; XXXI, 74; XXXII, 7. Par. I,
Purg. 1,95; 111,104
;
;

IX, 45

Visto,

particip. di vedere., v. ivi.


dell'

Vita,

uomo, degli animali,

142;

XV,32eH4;

XVIII, 17;

XXX,

delle piante, Inf. 1,1; III, 47; IV, 77: V, 69 e 107; VI, 51 VII, 41; XV, 40
;

Vitale

Vivo.

459
la

57; XVI, 38; IV, 131

XIX, 102; XX, 58;


128. Purg. 1,104;

Vituperio ,
XXXIII,
condo,
137.
79.

vergogna

Inf.

XXIV, 109; XXXI,


:

Vili, 59; XI, 128; XVIII, 54; XIX, 110; XXII, 32; XXIII, 3;

Vivace, pieno

di vita,

onde

fe-

XXX,

15 e 125. Par. VI, 125; XI, 95;

Purg. XXIV, 103; XXXII, Vivo, detto della luce, delIl,

XVII. 98; XXII, 116; XXXIII, 24, e molto pi spesso. AI pi., Par. XVI,
81.

l'amore, ec, Par.

110; VII, 75;


109;
pro:

XXIV,

146;

XX VII, 12; XXXI,


d' origine ignota orlo d' un drappo,
:

Questa vita, Par.


11

vita terrena.

Par. VI, 141.

vitto, necessario, U corso della vita,


il il

XXX,

29, la

XXXIII,12.

Vivagno,
priamente
il
:

1'

onde

modo di vivere, 135; XXIV, 124.

Inf.

VII, 53; XIII,

Purg. VI, 70; VII, 110 e 130; XXIII, 118. Par. Ili, 97 e
;

margine, l'estremit, Inf. XIV, 123; 1 marXXIII, 49. Purg. XXIV, 127. gini d' un libro, Purg. IX, 135.

108; IV,35;XIIl,32;XlX 75;XXV, La vita, nel senso 93 XXVI, 140.


;

Vivamente, energicamente,
XII, 101.

Par.

biblico, la salute, Par. VII, 39 e 104.

Vivanda,
to,
i

da vivere

il

nutrimen58.

Le anime dei Beati sono dette


127; XIV, 6;

vile,

viveri, Inf.
;

XXVIII,
Par.
;

Par. IX, 7; XII,

La vita 100; XXI, 55; XXV, 29. eterna detta vita futura, Inf. VI,

XX,

XXII, 151

XXX, 143.

Purg. XI, 124.

102

miglior vita, Purg. XXIII, 77

Vivere. Inf. 1,51 IV, 42; X, 68; XV, 86 e 120: XX, 28; XXVI, 80 e 119; XXIX, 105. Purg. IV, 134; XI,
55e
103;
131
:

dolce vita, Par.

IV, 35;

XXV,

93.

Vita spiritale, la vita delle anime separate dal corpo, Par. XXXIII, 24.

XXXIV,

XIV,105; XXI,101;XXX1I, 115. Par. XIV, 28;


:

Dannati parlando della vita terrena la dicono vita prima, Purg.


1

XVIII, 134; XXIII, 133; XXVI, 59. Nel signif. biblico avere la vita
eterna, esser salvo, Par.

Vili, 59

primaia,

Inf.

VII, 41

altra, Inf.

32

XXIV, 135. Purg. XXII, XV, 57 lieta, Inf. XIX, 102 serena, Inf. VI, 51 XV,

Per idiotismo della lingua trovasi spesso viversi, per: vivere, Inf.XX VII,
54. Purg.

XXVI,

59.

beila, Inf.

49.

118.

XXIV,
IV
,

76. Par. 11,12; Vili,


di

Trovasi virmo, contratto


Inf.

115,

Per vita nuova, Purg. XXX, il Poeta vuol probabilmente


:

viviamo,

42.

visse, Purg.
vivulo, Purg.

significare la sua giovent


vella.

vita no-

XIV, 105. XXI, 100.

Al particip.
il

Vivette,

per:

Vivere,
vivificante, di vita, Par.
43.

sost., la vita,

modo

di

Fatale,
XVII, 131.

vivere, Par. IX, 60;

XIX, 124;

XX VII,

La

vita,

lo

stato d' un essere

Vitaliano del Dente,


Inf.

celebre

vivente, Purg.

XXIV, 6; XXXI II, 5*.


detto d' un

usuraio padovano a tempo del Poeta,

Vivissimo,
to
:

movimen-

XVII,

68.
lat.

Vite,

vitis:

la

vigna, Purg.
111.

XXV,

78. Par.

XXIV,

rapidissimo, Par. XXVII, 100. Alcuni mss. leggono vicissime, d' onde non cavasi, a mio parere, senso con-

Vittima, che si XX, 68. Par. V,29.


Vittoria.
XXVIII,
59.
Inf.

sacrifica, Purg.

venevole.

Vivo, che
II,

in vita, Inf.

I,

27

III,

IV, 54; Purg. X, 75. Par. IX,

27;

88; X,23; XII, 85; XIV, 51; XXIII, 88; XXIV, 70; XXVIII, 36; XXX,
62;

122: XXIII, 137; XXXill,75.

XXXII, 90

e 91

XXXIII, 157;

AGO

Vivo
Purg. II,68;XI,51;X1I,
;

Voi.

XXX1V,25.
67; XIV, 61

Vili, 17;

X, 66; XI, 68;

XXV,

90; XXVIII, 2; XXX, 85. Par. XVI, 48 ; XVIII, 132 E nel senso biblico: che XX, 63.

XXV,

XXVI,
rola,

eterna, Inf. Ili, 64. Vivo, detto della luce, del colore, dell' amore,

ha

la vita

la padiscorso, Inf. XIII, 92; XXIII, 127. Purg. XXII, 5. Par. IV, 56; VIII,
il

19, 40, e pi spesso.

7;

45.

VII, 93;

La fama, XVI, 41

la
;

riputazione, Inf.
85.

XXXIII,

Purg.
Inf.

della

speranza, ec. penetrante,

della vista, Inf.

XXIX,
li,

54. Purg.

111; XXVII, 9;
27. Par.
1,

XXX,
144
;

33;

XVI, XXXIII,
;

XXVI, 121. Par. XVIII, 32. Voglia, da volere. La volont,

IX, 94; XII, 66; XVI, 50; XVIII, 56.

141

V, 87

vi, 88

Purg. IX, 106; XI, 45; XIII, 24; XXI,


65. Par. Ili, 80 e 81
;

e 117;

XIX, 68; XXIII, 31; XXIV, 27; XXVI, 61;


XII, 105;

X, 64;

XXVUI,
98;
;

113.

Onde:
tito,

il

desiderio, la brama, l'appezelo,


Inf.
I,

XXX,49e64;XXXI,13e46. -Detto
dell' aria
:

lo
II,

XXX,

148.

libera, aperta,

Purg.

Purg.

108

XVII, 49

XVIII, 59 e

XXVIII,

107.
sost.,
pi.
i

Vivo, mente al
X, 111
53.
;

il

vivente, principal95. Purg.

viventi, gli uomini, Inf.

115; XX, 105; XXIII, 60 e 72; XXIV, 110 XXXIII, 99. Par. I, 30 III, 36 IX, 109; XI, 136; XV, 8;XV1II, 26:
; ; ;

XXVIII, 36; XXIX,


;

XXIV, 3e7; XXVI, 95e104;XXXI,


55;

V, 6 e 103

VI, 83

XII, 67

XXXIII,

XXXIII,
3,

141.

A
il

sua voglia,

Purg. XIV,
guastare, offuscare. Par. Al particip. viziato,

secondo

suo piacere.

Viziare,
XVIII, 121. pieno
143
di vizi,

Voglioso,
74.

desideroso, Purg. XIV,

Vizio.
;

Inf.

Purg. VII, 110. V, 55 ; XIII, 66

XXIII,

XXVI, 99. Purg. VII, 35; XX, 27. Vizzo, d' origine incerta, propriamolliccio, mencio, opposto solido, duro, consistente. D. 1' usa
:

lat. vos, forma del pron. pers. seconda pers. al pi. come soggetto del verbo, come vocativo e con

Voi,

della

mente
a
:

tutte le prep. Come voc. o come soggetto del verbo, Inf. HI, 9; VI, 52; IX, 61 e 93; X,97; XII, 62 e 80; XV,

nel signif. di facile da comprendersi,

Purg.

XXV,

27.
v.

Vo*, per: voglio,

Volere.

Vocabolo,
94.

la
:

97

Pi spesso il nome, Purg. V, 26. Par. VIII, 11 XXI, 25. Vocale, sonante, risuonante. Il
;

parola, Par. XVIII,

30; XIX, 3. Purg. 1,40; II, 61 e 95 ; 111,75; V, 31; VII, 3 e 89; IX, 85; X, 124 e 128. Par. II, 1,10 e 17; III, 64; Vili, 37 e 145; XIII, 72; XV 1,16,
17 e 18 XXIX, 85, e-ovunque. Nel luogo del Par. XVI, 10, il Poeta allude all' usanza del voi che credevasi
,

XIV,

vocale spirto, Purg.

XXI,

88, fa allu-

allora esser gi

stato

introdotto dai

luogo di Giovenale (sat. vii, 82) Currilur ad vocem jticundam (Stasione


al
tii).

Romani, secondo alcuni da Giulio Cesare, e che a' tempi di D. era espressione di rispetto. Da ci proviene che d del tu soltanto alle persone alle

Come

sost.,

la

vocale, Par.

XVIII, 89.

Voce. Inf. 11,57; 111,27; IV, 79 e 82: VII, 2: XVII, 92; XIX, 65; XXIV, 65; XXVI, 90 ; XXVII, 10. Purg. II,
47; IV, 98; XII, 110; XIII, 28 e 34; XVI, 28; XX, I23; XXII, 140; XXIII,
44;

quali

maggiormente s'affeziona, coFrancesca da Rimia quelle per le quali vuol

me
ni,

a Virgilio, a

ec, o

dimostrare indifferenza o disprezzo. Riserva poi il voi, per coloro che


gl'inspirano rispetto,

XXIV,

134. Par.

I,

35; VI, 124;

come

Farinata

Volante
degli liberti, al suo bisavo Cacciaguida, il che U sorridere Beatrice alla

Volgere.
6 e 140:

461

XXXII, 109. Purg. X, 106; XVII, 25; XIX, 139; XXVIII, 44.
Par. IV, 136; XVII,

quale probabilmente,
di qualit
i

tali

distinzioni

97.
:

Vumi, con-

Beati.

sembrano impertinenti per Con le prep. a, Inf. Ili, 84.


;

tratto di vuoimi, per

Purg. H, 64

V, 59 di, Par. XV, 75 in, Inf. IX, 93 per, Purg. Ili, 75 Di rado voi tra, Par. V, 81, ec.

XIV,

78.

mi vuoi, Purg.

Volmo, contratto di vo-

gliamo, Par.

XX,
44.
II,

138; XXXII, 111.

Volmci, contratto di vogliamoci,

Purg.

XXVII,
Inf.

Volse, al perf.

usato senza prep. al dat., per a voi, o,vi, Par. IV, 122.
:

per: volle,
114.

118;

Purg. Vili, 66. Par. XXII, 95;

XXIX, 102. XXXII,


il

Volantc,chevola, Par.XXXI,20.

Volare,
Inf.

detto degli uccelli, ec,

Volere,

sost., la
Inf.

volont,

desi-

IV, 96

V, 84, dove

la

Nidob. leg-

ge vengon; io preferisco la lez. comune, Purg. IV, 27; X,126; XII, 95; XIII, 28; XX, 39 XXII.129; XXIV,
;

XIX, 39; XXI, 82; XXXI, 56; XXXII, 76. Purg. 1,55; V,66; XI, 10; Xlf, 124; XVI, 76; XVIH,8e96;XX,1; XXIV,
11,139; V, 84;

derio, lo zelo,

66;
24;

XXV,
97.

11

XXXlll,

83.

Par.

II,

X, 74;

XXXI,

- Comesost., Purg.
volere:
I,

XVIII, 45;

XXIV, 15;
II,

18.

69; XXV, 28; XXVII, 121. Par. Ili, 75; IV, 82; VI, 11 XI, 22; XII, 25; ed anco alpi., Par. XXVII, 124

Volentieri, da

cere, spontaneamente, Inf.

con pia55; V,

XIX,

73.

73; XVUI, 52; XXXIII, 127. Purg.


120; XII, 10; XVI, 90. Par. VI, 49. La Cr. ha adottata qualchevolta la
III,

Volgare, comune, Inf. Il, 105. Volgere, lat. volvere girare, Inf.
:

XXIII, 47.

Dirigere, p.
Inf.

e.,
I,

gli oc-

chi, volgere altrove,

36;

l,

forma meno corretta

volontier, v. ivi.

116; V,15; X1I1,59; XIV, 127; XXII,


119; XXVII, 5; 100;
III,

Volere,
esigere,
Inf.

dal
I,

lat. volle:

domandare,
;

XXX,

13.

Purg.

II,

93, 121 e 126

li,

37 e

118; IV, 33 e 62; VI, 77 e 107: Vili,


87; XI, 81 55; 62;
;

XIX, 90; XXI, 83; XXIII,

104; IV, 8; VII, 4; X, 42; XII, 73 e 109; XIII, 135; XIV, 70; Xvill, 90; XXIV, 88; XXX, 123;

XXV,

6;

XXIX,

101 e 102;

XXX,

XXXI.
77;

80.
;

Par.

VI,

XII,

116;

XXXI,

97. Purg. IV,

33; VII, 49

XVIII, 67

XXVU,
141.

e 122; Vili, 48 e 66; XIII, 69 e 117; XIV, 77 e 78; XXI, 105; XXVII, 44.

XXXI,

78 e 146;
2.

XXIX,
le

Dirigere, guidare,

Purg. VII, 86; XXII,


spalle, Inf.

Volger

Par. 1,51

IV, 136; VI, 55; VII, 25; XI, 54; XVII, 29 e 105; XIX, 126;
;

XX,

138; XXII, 95;

XXIX,

72;

XXX,

dami,

127; XXXII, 111


to pi spesso.
ciale, Purg.

XXXlll,
15,

51, e mol-

In signif. affatto spe-

XXI, 14. Volger, per: volgersi, Inf. XIX, 41. Purg. XX, 99 XXIV, 88; XXV, 110. -Circondare,
Inf.
;

IX, 128.

XV,

52;

XXV,

139. Par.

Volger sarte, torcere cor-

XIV,

dove vuol pare

che abbia
Vuoisi o
Inf.

il

signif. di fa, cagiona.

cingere, contenere,

Inf.

XXIX,
gersi,

XXX,

86.

XVIII, 3;
in lat.,

Volgere e vol-

si

vuole, bisogna,

conviene,
;

detto del tempo

come

6.
[

Oltre

XVI, 15. Purg. XIII, 18 XXIII, Par. XIV, 81 XVI, 101 XX, 33.
;
;

le

forme ordinarie del verbo,


i

scorrere, passare, Inf. V, 65; XXXIII, Vol122. Purg. I, 60. Par. IX, 4. o cangerai, rivoltarsi verso alcuno,

trovasi Io' per: voglio, Inf. IV, 33 e 62; VI, 77; VII, 72; XXI, 133; XXV,
:

giar direzione, Inf.

I,

24, 26 e 88; IV,

98; Vili, 63: IX, 132;

XXIX,

P8

402

Volgo
22.

Volvcre.

XXXII,

Purg.

I,

113; Vili, 64;

Detto d'un ammalato: rivoltarsi nel


letto, Purg. VI, 151. luogo, Inf. XXX, 94.

XVII, 46; XXXII, 20. Par. Ili, 126; XXIV, 55; XXV, 137; XXVII, 96;

Cangiar di Le sorti nei


3.

XXXI,

55.

Rivoltarsi, cangiar po;

giuochi di azzardo, Purg. VI,

sizione, Inf. VI, 21

Mutarsi,

IX, 55

Inf. Ili, 126.

XXI,

25.

Una

volta,
;

due volte,

ec.,Inf. IV, 107;

Detto dei

V,11
3.

corpi celesti e dei Beati

muoversi

e 107;

Vili, 20 e 98; X, 79; XVI, 79 XVII, 94; XXVI, 130; XXVIII,


1
, 1 ;

circolarmente, fare un movimento di rotazione, Par. 1, 123 ; XII, 4 e 20. Al particip. vlto, Inf. XXXIII, 93.

Purg. 1 80 e 9 VI, 145; VII, 2; XII, 19 ; XXIII, 70; XXIV, 65; XXVI,

Purg. IV, 53.


diretto, Inf.

Detto dei pensieri XXIII, 4.

52: XXXI, 44; XXXII, 153. Par. IV, 78 e 90; X, 77; XVIII, 22, e molto
pi spesso.
59. Purg.

Volgo, voce tolta la plebe, Par. XXIX,


Volitare,
girare

dal lat. vugus, 119.

X, 131

Tal volta, Inf. XXXIV, e nel medesimo

signif. pi volte,

Inf.

attorno,

Par.

Purg. XXII, 28

I, 36; XII, 43. e spessevolte, Inf.

XVIII, 17. Volo, da volare, degli uccelli, ec, Inf. XXVI, 125; XXIX, 113. Purg.

XXX1II,125,"V. Spesso. Voltare, dar la volta,


VII, 27. Purg. V, 128
;

Inf.

V, 33;

XXII,

42.

XIV, 2; XXX1I,34. Par. VI, 62; XXV, 50. 11 correre, Purg. XXVII, 123.

Volto,
Inf.

lat.

vultus,

il

viso, la faccia,

1,34; HI, 20 e 67; Vili, 44; IX,

Volont, Volontatee Volontarie. Volont, trovasi, Par.

IV, 76 ; V, 22. 96 XXIX, 63.


;

Ili,

70;

XXIV,
105
;

82; XIV, 129; XV1U, 26; 131 XXX, 69 e 104


;

XX, 13; XXXI,


;

Volonlale, Par.

XX,

XXXIII, 128
;

XXXIV, 15.
;

Purg.

Volontade, Purg.

VII, 88

XII, 71 e 122; XVII, 44 e 68;


;

XXV,

83. Par. Ili,


Inf.

85

Volontier.
della Cr.

XXXII, 63. XXXI11, 127, lez.


;

dove

la

Nidob. e

la

maggior

parte delle ediz. hanno la forma pi


italiana volentier, v. ivi.

XIX, 14; XXVI, 121 XXX, 121 XXXII, 18. Par. Il, 66 V, 70; XVIII, 65 XXI, 1 XXVII, 105 XXIX, 7 XXXII, 46. -Il Santo Volto, Inf. XXI,
;

48,

Volpe,
accenna
119,
i

lat.

vulpis, Inf.

XXVII,

75.

che

si

una pretesa immagine di G. C. conserva in una cappella della

Purg. XIV, 53, dove per volpiti Poeta


Pisani, e

Purg. XXXII,
1*

dove pare che indichi

eresia in

genere o pi particolarmente quella


di Ario.

In quanto al luogo del Par. XIII, 129, v. Spada. Una volta la voce volto, presa nel signif. di vista o veduta, la facolt

cattedrale di Lucca.

visiva, Par.

XXV,
Par.
II,

27.

Volta, da

volgere:

il

girar d'una

chiave per aprire, Par. V, 56. La traslazione dei corpi celesti, Purg. XXV11I, 104, e Par. XXVIII, 50, dove
leggo con laCr. e con quasi tutte le ediz. volte invece di cose che ha la
io

Volto,
Inf. I, 84.

particip. di volgere, v. ivi.


Il,

Volume.
50.

78.
;

Un
;

libro,

XII, 122 XV, Per similitudine : il legame,


Par.
86.

78

Par.

XXX III,
la

- Da

volgere:

mo-

Nidob.

vimenti,
lesti,

traslazione dei corpi ce-

indietro,

Purg.

Onde dar volta, ritornare V, 41; Vili, 107;

Par. XXIII, 112;

XXVI, 119;
per: volgere;

in volta, nel
2.

e XXIV, 140; XXIX, 11 medesimo signif.

tornare
Inf.

XXVHI.14. Volvere, forma


II,

lat.,

IX,

Rivolgersi, Inf.

XXI,

136.

girare, far circolare, Inf. VII, 96. Par.

131. Condurre, dirigere, Inf.

X,

Vammi
5.

Zavorra.
zia della

453
vocale precedente, Purg

Volversi, girarsi, Inf.

XXXIII,

96.

XXV,
e

98.

Vomnii

Tonno, v.

Andare.
dal lat, vos

Tosco, voce formata


:

X.
Xerse,
alcuni scrivono Serie, re
di Persia, noto,

e cum, secondo l'analogia di tecum, vobiscum ; antiquato con voi, sem-

pre in rima, Purg. XI, 60; XVI, 141.


Par.

XXII,

115.

Purg. XXVIII, 71.

In

quanto

al

luo-

go del Purg. XIV, 105, Aldo, la Cr. tutte le edizioni antiche leggono vosco, ma bisogna legger senza dubbio nosco, v. ivi, con la Nidob. see

m.
Zaffiro, lat. Sapphirus, pietra preziosa di colore azzurrognolo cilestre, Purg. 1, 13. Par. XXIII, 101 dove
la

guita da Dionisi e da tutte le edizioni

moderne.

Madonna

detta Zaffiro.

Vostro,
fa, Inf. II,

voster, dell' antica latini-

Zanca,
il

dall' ali. zacke, zinke,

che

92; VII, 85; IX, 98; X, 94; XI, 103; XII, 21 XVI, 53 e 58; XXI, 73. Purg. 1,8 e 106; III, 94; IV, 18:
,

significano corpi terminati a punta:

piede, Inf.
fu

XIX,

45;

XXXIV,

79.

Zanche (nichel), secondo


venuto
sia

Ben-

V, 30
99
;

e 58. Par.

II,
;

IV, 40, 44 e 70 e dovunque.

4 e 14; III, 41 e V, 10 XXV, 78,


;

intendente (factor) Adelare

madre del

Enzo (Enrico)

di Sar-

Votare, da
detto

volo, Par. VII, 83,

ove

che l'uomo deve con giuste pene in qualche modo riempiere il vuoto o guarir la piaga fatta dal suo
peccato.

degna, figliuolo naturale dell'imp. Federigo II la quale Zanche spos dopo la morte di esso Enzo. L' Antico cre;

Votivo, che
Par. Vili,
5.

si

riferisce a vto,

de che Zanche fosse siniscalco di Adelasia e che s' impadronisse del governo di Logodoro dopo la morte della medesima. Pietro di Dante riferisce, che spos Adelasia vedova e non madre del re Enzo,
storia.
cio,
il che conforme alla Le Chiose attribuite a Boccacdicono solo dopo la morte del
:

Vto,lat.i'o<Mn, sost., Inf.


90. Par. HI, 30, 57 e 101 14,
;

XXVIII,
;

IV, 137

V,

26 e 64.
add., d'origine incerta convuoto, Inf.

Vto,
,

giovin re.

tratto di

XVI, 129; XX,


Purg.
VI,

108;

XXXIV,
invano,

125.

89;

Zanna, dall'ali, zahn, v. Sanna. Zanzara, insetto, Inf. XXVI, 28.


Zara,
giuoco
di

XXX1I.31.

Par. XI, 129;


Inf.

XV,

106.

azzardo che facei

volo,

79. Par. Ili, 28.

Detto

VIII, 19;

XXXI,
:

d'un voto

vasi con tre dadi, nel quale tratti al di sotto di 7 e al di sopra di 14 per-

sost.,

non adempito, Par. IH, 57. Come il vuoto, Par. XXXII, 26.

devano. Non s'usa pi. Purg. VI, 1. Qqesta voce e quella di azzardo che

Vui,
rima,

antica forma del pron. voi, in

mostrano esser della medesima famiglia,


1

Inf.

V,

95.

provengono probabilmente

dal-

Vulcano, il dio, Inf. XIV, 57. Vulgo, forma lat., per volgo,
:

arabo.

gli

ignoranti, in rima, Par. IX, 36; 119.

XXIX,
in gra-

ve,

Zavorra, lat. saburra, d' una naInf. XXV, 142 Le opinioni sono
;

divise intorno a questo luogo

alcuni

'Vunque,

per

ovunque,

prendono zavorra, per

il

fondo della

464
Polgia, in della sentina,

Zeba
qualche modo:
il

Zuffa.

fondo

questo supposto bisognerebbe dare un signif. attivo e fattivo ai verbi mutare e trasmutare ;
per questa ragione io credo piuttosto che D. intenda per zavorra, le anime medesime che trovansi in esso cerchio,

ma con

a Verona, Purg.

Zeno (San), la badia di XV III, 18.


1

tal

nome

'

Zenone.
se
D.
Cittio

impossibile decidere ha inteso parlare di Zenone


di

capo degli Stoici, ovvero Zenone Eleate, taf, IV, 438.

Zita (Santa},
conserva
nella

il

cui
di

come

chi dicesse: questa genfa

chiesa

corpo si San Fre-

vile e spregevole.

capra, Inf. XXXU, 15. Voce per certo derivata dalla forma bassa e plebea ali. zibbe.i cui si val-

Zeba,

la

diano a Lucca; Gli anziani di Santa Zita, sono i magistrati di Lucca,


Inf.

XXI,

38.

gono i contadini invece di zieghe. Zellro, l&t. Zephyrus, vento, aura dolce e piacevole, vento dell' occaso,
Par. XII, 47.

Purg. pur parlato nef Par. Zona, il cerchio masi spesso intorno
ne, Par. X, 69. l'orizzonte, Par.

Zodiaco.

IV, 64.

Ne

X, 14. luminoso che


alla luna
il
:

for-

V alo-

Per:

cerchio del3.
il

Zelo, greco fote, p U rg.

Vili, 83;

XXIX,

XXIX, 23.

Par. XXII, 9.

Zenit, voce

araba, Par.

XXIX,

Zucca, d'origine ignota. Per: cranio, la testa, Inf. XVIII, 124.


Zuffa
schopf,
sta,
i

che'l zenit iulibra, lez. dell'Aldo, della Cr. e di quasi tutte le antiche ediz.

probabilmente
la
si

dall'

ali.

capegli dei vertice della te-

La Nidob. e Daniello da Lucca leggono che li tiene in libra, lez. che offre un
senso pi facile, ma che perci appunto reputo sospetta. V. Inlibrare.

e zopf, la coda:

contesala
;

rissa,
l'

perch
l'

rissanti

un

altro le

accapigliano pi volte, Inf. VII, 59


135.

XV11I,108; XXII,

FINE

BINDING SL^ f.

JUN 4

1916

PQ

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