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Problematiche di progettazione e sviluppo di impianti pluvirrigui

Prof. Ing. Virgilio Fiorotto *, Ing. Mauro Castellarin **

* Dipartimento di Ingegneria Civile, Sezione di Idraulica e Geotecnica,Universit degli Studi di Trieste, Piazzale Europa 1, 34127 Trieste, e-mail: fiorotto@units.iti; ** Idrostudi S.r.l., vicolo delle Rose 47, 34134 Trieste, e-mail: info@idrostudi.it;

Introduzione
Nella progettazione degli impianti pluvirrigui assume sempre maggior importanza lottimizzazione per la scelta delle condotte adduttrici. I criteri per il dimensionamento degli impianti di irrigazione devono quindi tener conto dei vincoli a carattere economico imposto dai costi annuali di gestione delle condotte. Tali vincoli comportano la risoluzione di un problema di minimo vincolato la cui soluzione dipendente dalla derivata prima del costo per unit di lunghezza della condotta. Questa relazione impedisce una valutazione diretta del dimensionamento delle condotte sulla base dei classici criteri analitici e, di conseguenza, necessario ricorrere a delle opportune tecniche di programmazione per minimizzare la funzione obiettivo. Lottimizzazione del sistema pluvirriguo si distingue a seconda delle reti analizzate. Nel caso di adduzione a maglie aperte si ricorre di norma al metodo del simplesso mentre, nel caso di maglie chiuse, necessario interporre al precedente metodo un opportuno ciclo iterativo. Con queste finalit si implementato un codice numerico che permetta la risoluzione delle reti idrauliche sia a maglia aperta, sia chiusa. Nel presente studio si preventivamente condotta unottimizzazione di un sistema pluvirriguo nel caso semplificato di deflusso in pressione con sollevamento, al fine di valutare sia la dipendenza del costo per unit di lunghezza della condotta, sulla base di di diverse tipologie di tubazioni (PVC, PEAD, ghisa, acciaio), sia del costo annuale in funzione del diametro per le diverse tipologie di materiale. Successivamente viene data dimostrazione dellapplicazione del criterio di ottimizzazione nel caso di adduzione sia a maglia aperta, sia a maglia chiusa. In questultimo caso viene evidenziata la necessit di ricorrere ad un opportuno ciclo iterativo per la risoluzione della rete idraulica. Il controllo finale dellimpianto pluvirriguo cos ottimizzato viene condotto mediante un

noto software commerciale denominato EPANET, sviluppato dallU.S. Environmental Protection Agency, il quale fornisce una immediata interfaccia grafica di visualizzazione della distribuzione delle variabili idrauliche nel sistema in esame. Queste tecniche di ottimizzazione delle reti pluvirrigue sono oramai di facile applicabilit grazie alle potenzialit degli attuali calcolatori e, quindi, offrono una discriminante economica di rilievo per la progettazione di tali sistemi.

Adduzione con sollevamento


Come primo caso viene esposto il criterio di ottimizzazione per la scelta di ununica condotta di adduzione ad un irrigatore (fig. 1). Il costo annuale di gestione di una condotta dato dai costi per la sua manutenzione e per quelli delle opere accessorie, per il personale e, infine, per le spese generali relative alla gestione tecnico-amministrativa. A questi costi di gestione da sommare, per avere il costo globale annuo per la condotta, la quota annua di ammortamento, pari a una percentuale del costo globale sostenuto per la sua costruzione. Assumendo i costi di gestione proporzionali al costo della condotta, indicato con Cu il suo costo per unit di lunghezza, il costo annuale Ca pu essere espresso come: (1) Essendo r laliquota del costo della tubazione per lammortamento e le spese di gestione. Il costo Cu della condotta in opera dipende dal materiale con cui costruita, dal suo diametro e classe, dalle condizioni di posa, ecc. In genere si assume che il costo unitario sia solamente funzione del diametro D, potendosi ritenere costanti gli altri parametri per un prefissato tratto di tubazione. Nel caso in esame si assume che la dipendenza dal diametro sia di tipo lineare: (2) dove la costante K dipende dal tipo di materiale, dalla sua classe, dalle condizioni di posa, ecc. Considerando ladduzione allirrigatore mediante sollevamento come indicato in figura 1, si vuole determinare il diametro minimo che renda minimo il costo complessivo della tubazione, tenendo conto dei diversi materiali con cui potrebbe essere realizzata la condotta. La funzione obiettivo da minimizzare per questo problema assume la forma:

(3) dove Ce il costo annuo dellenergia per unit di prevalenza, HP la prevalenza della pompa ed L la lunghezza della tubazione.

Figura 1 Schema di adduzione ad un irrigatore mediante sollevamento. Indicata con H1 laltezza piezometrica finale alla relazione precedente si deve aggiungere il vincolo: (4) Questo problema pu essere risolto utilizzando il metodo dei moltiplicatori di Lagrange; va quindi ricercato il minimo della funzione: (5) Annullando la derivata della relazione precedente rispetto alle variabili HP, J, si ottiene il sistema:

(6)

Il costo annuale dellenergia per unit di prevalenza vale: (7) dove g laccelerazione di gravit, Q la portata sollevata, TA il numero annuo delle ore di pompaggio, il rendimento della pompa e CkWh il costo per kWh dellenergia elettrica. Utilizzando la formulazione di Darcy: (8) Dalla (6) con la (8) si ricava: (9) Si ottiene quindi il valore del diametro della condotta: (10) Si nota come la scelta del diametro ottimale non dipenda n dalla lunghezza della tubazione, n dalla prevalenza geodetica, parametri che tipicamente incidono nel predimensionamento. Allo scopo di mettere in evidenza lapplicazione della relazione ottenuta si consideri limpianto schematizzato in figura 1 e siano note le seguenti grandezze: portata massima Q=150 l/s; lunghezza della condotta L=2000 m; altezza piezometrica finale H1=80 m; numero annuo delle ore di pompaggio Ta=1500 ore; rendimento della pompa =0,70; costo per kWh dellenergia elettrica CkWh=0,08 /kWh; aliquota annua del costo della tubazione per lammortamento e le spese di gestione r=0,15; coefficiente dellequazione di Darcy =0,0015. Noti i costi per unit di lunghezza in funzione del diametro per le tubazioni in PVC, PEAD, ghisa e acciaio, e assumendo una relazione lineare (eq. 2) si perviene al diagramma di figura 2. Mediante tale regressione lineare si determina il coefficiente angolare K e lintercetta. Si nota che, a parit di diametro, il costo Cu del PVC inferiore alle tubazioni realizzate in altri tipi di materiali. Individuata la costante K, che ricordo dipendente dal tipo di materiale, dalla sua classe, dalle condizioni di posa, ecc., si applica il criterio di ottimizzazione sopra esposto e si individua, mediante la (3), lannualit minima. I risultati sono riportati in tabella 1 e rappresentati in figura 3. In tale figura si nota come il diametro ottimale sia individuato

dalla condizione di minimo della curva della parte variabile dellannualit della condotta. Nel caso preso in esame si nota che la tubazione in PVC individua sia il minimo diametro, sia la condizione di minimo dellannualit.

120

100 Cu = 394 D - 30.73 2 R = 0.9993


Costo [Euro/metro]

80 Cu = 276.4 D - 5.95 2 R = 0.999 60 Cu = 525.66 D - 89.481 2 R = 0.9925 40 PVC 20 PEAD GHISA ACCIAIO 0 0.25 0.27 0.29 0.31 Diametro [m] 0.33 0.35 0.37 Cu = 499.75 D - 73.622 2 R =1

Figura 2 Interpolazione lineare del costo per unit di lunghezza in funzione del diametro per diverse tipologie di materiale costituenti le tubazioni.

Materiale Condotta K [/m] PVC PEAD GHISA ACCIAIO 526 500 394 277 Diametro [m] 0.285 0.288 0.299 0.318 Velocit [m/s] 2.35 2.31 2.13 1.90 0.0178 0.0171 0.0140 0.0105 J HP [m] 115.70 114.22 108.06 100.92

Annualit parte variabile [/anno] 47'359.12 49'894.26 53'437.29 50'057.33

Tabella 1 Risultati dellottimizzazione della condotta per i diversi materiali.

60000

57500
Annualit parte variabile [Euro/anno]

55000

52500

50000 pvc 47500 pead ghisa acciaio 45000 0.2 0.25 0.3 diametro [m] 0.35 0.4 0.45

Figura 3 Andamento dellannualit in funzione del diametro per le diverse tipologie di materiale costituenti la condotta.

Rete a maglia aperta


I metodi analitici di ottimizzazione comportano la necessit di determinare una funzione di costo per la tubazione in opera e di dover successivamente passare dai diametri teorici ricavati con lottimizzazione a quelli commerciali. La circostanza poi che, talvolta, siano presenti numerosi vincoli pu rendere laboriosa la soluzione analitica, ulteriormente complicata nel caso che sia da esaminare unadduzione a maglie aperte (fig. 4): infatti, lapplicazione dei moltiplicatori di Lagrange condurrebbe ad un sistema non lineare, che non potrebbe, in questo caso, essere risolto con la procedura precedentemente esposta. La programmazione lineare permette di individuare il valore massimo o minimo di una funzione obiettivo, lineare nellincognita xi (i=1,,n) pesate dai rispettivi coefficienti ci, nel rispetto dei vincoli rappresentati da equazioni e anche da disequazioni lineari:

(11)

Figura 4 Esempio di maglia aperta. Uno tra gli algoritmi tipicamente utilizzati quello del simplesso (Dantzig, 1951) basato sullosservazione che la regione ammissibile, cio linsieme di tutte le soluzioni ammissibili, se limitata, forma un poliedro convesso (fig. 5). Si pu dimostrare che il massimo di una funzione obiettivo lineare (se esiste) si trova sempre in corrispondenza di uno (o pi) dei punti estremi del poliedro. Il metodo del simplesso permette di giungere alla soluzione senza dover esaminare tutti i vertici.

Figura 5 Rappresentazione geometrica di un problema di programmazione lineare. A titolo di applicazione si consideri lesempio di figura 6: una stazione di sollevamento posta in P solleva lacqua a tre irrigatori A, B e C; i dati di progetto sono riportati in tabella 2 e 3.

Figura 6 Schema di unadduzione con sollevamento a tre irrigatori.

NODO

Quota terreno [m s.m.m.]

P min [m] 60

H min [m] 90

240

B C

220 216

60 60

70 66

Tabella 2 Dati di progetto: caratteristiche dei nodi.

Tronco 1 Q [m3/s] L [m] 0.15 500

Tronco 2 0.05 700

Tronco 3 0.10 400

Tronco4 0.05 200

Tabella 3 Dati di progetto: caratteristiche delle tubazioni. La funzione obiettivo per la rete a maglia aperta in esame assume la forma: (12) dove nd il numero dei diametri assunti come possibili per ogni tronco, i lindice del tronco, j lindice del diametro commerciale, lij la lunghezza relativa al diametro commerciale j-esimo da adottarsi per il tronco i-esimo. I vincoli che riguardano le lunghezze sono: (13) I vincoli sulle quote piezometriche sono:

(14)

Come ulteriore vincolo si impone che la pressione in corrispondenza degli irrigatori non sia inferiore a 60 m. Considerando di utilizzare delle tubazioni in PVC si assumono otto possibili diametri con i seguenti costi:

Diametro [mm] 180 200 225 250 280 315 355 400

Costo [/m] 21.43 26.34 33.36 41.01 59.42 75.31 95.95 121.40

Tabella 4 Tubazioni in PVC: costo per unit di lunghezza per diversi diametri. Nella tabella 5 mostrata la funzione obiettivo (12) e il sistema di vincoli (13) e (14). Il numero delle incognite n dato in generale dalla formula (15) dove nHp il numero di impianti di pompaggio, nd il numero di diametri commerciali e nt il numero dei tronchi. Nellesempio illustrato si ha nHp=1, nd=32 e nt=4 e quindi n=129.
Tronco 1 250 280

180

200

225

315

355 1 0 0 0 -0.006 -0.006 -0.006 14.39


355

400 1 0 0 0 -0.0033 -0.0033 -0.0033 18.21


400

1 1 1 1 1 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 -0.1786 -0.1055 -0.0585 -0.0346 -0.0196 -0.0109 -0.1786 -0.1055 -0.0585 -0.0346 -0.0196 -0.0109 -0.1786 -0.1055 -0.0585 -0.0346 -0.0196 -0.0109 F.O.B. 3.21
180

3.95
200

5
225

6.15

8.91

11.3
315

Tronco 2 250 280

0 0 0 0 0 0 0 0 1 1 1 1 1 1 1 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 -0.0198 -0.0117 -0.0065 -0.0038 -0.0022 -0.0012 -0.0007 -0.0004 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 3.21 3.95 5 6.15 8.91 11.3 14.39 18.21

10

180

200

225 0 0 1 0 0 -0.026 -0.026 5 225

Tronco 3 250 280

315

355

400

0 0 0 0 1 1 0 0 0 0 -0.0794 -0.0469 -0.0794 -0.0469 3.21 180 3.95 200

0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1 1 1 1 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 -0.0154 -0.0087 -0.0048 -0.0027 -0.0015 -0.0154 -0.0087 -0.0048 -0.0027 -0.0015 6.15 8.91 11.3 315 14.39 355 18.21 HP 400 0 0 0 0 1 1 1 252.26 =500 =700 =400 =200 >90 >70 >66 =min

Tronco 4 250 280

0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1 1 1 1 1 1 1 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 -0.0198 -0.0117 -0.0065 -0.0038 -0.0022 -0.0012 -0.0007 -0.0004 3.21 3.95 5 6.15 8.91 11.3 14.39 18.21

Tabella 5 Funzione obiettivo e vincoli relativi allapplicazione del metodo del simplesso. La soluzione al precedente sistema la seguente:
Tronco 1 L [m] D [mm] 500 280 NODO A B C Hp [m] Tronco 2 700 225 Tronco 3 178 180 H [m] 89.99 70.01 66.04 222 200 Tronco 4 200 180

Quota terreno [m s.m.m.] 240 220 216 104.35

Tabella 6 Soluzione della rete a maglia aperta. La soluzione mostra come il codice sviluppato in grado di ottimizzare le dimensioni delle tubazioni anche da un punto di vista della loro estensione. Si nota, infatti, come il tronco 3 della lunghezza complessiva di 400 m sia suddiviso in due tratti della lunghezza di 178 m e 222 m e di diametri rispettivamente di 180 mm e 200 mm.

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Questo tipo di scelta offre delle potenzialit rilevanti per la progettazione degli impianti di irrigazione, permettendo di individuare una condizione di ottimo non desumibile con il tipico approccio di dimensionamento. I risultati, inoltre, evidenziano il rispetto delle condizioni di pressione da garantire agli irrigatori.

Rete a maglia chiusa


Nel caso di adduzione a maglia chiusa, situazione che tipicamente si riscontra nei bacini pluvirrigui, lottimizzazione della rete segue gli stessi criteri esposti al paragrafo precedente ma necessario provvedere ad unopportuna apertura della rete stessa. Il criterio eseguito, infatti, prevede di interrompere la rete in punti significativi e trattarla come una rete a maglia aperta. In corrispondenza di tali punti di interruzione dovr, ovviamente, essere verificata la continuit. Di conseguenza, necessario generare un opportuno ciclo iterativo sul numero di punti di rottura della rete e la soluzione ottimale della distribuzione dei diametri verr individuata dal minimo della funzione obiettivo. Si considera a titolo di esempio limpianto pluvirriguo a maglia chiusa di figura 7. Questa rete costituita da una stazione di pompaggio e da tutta una serie di camerette in corrispondenza delle quali sono posti gli irrigatori. Il criterio di scelta per interrompere la rete quello di considerare i punti nei quali si pu attendere un equilibrio delle portate transitanti. I punti in questione si concentrano nel tratto di rete equidistante, rispetto alle due diramazioni, dalla stazione di pompaggio. Nel presente caso i nodi individuati sono il 9, il 10 e l11. Il criterio di ottimizzazione della distribuzione dei diametri, mediante lalgoritmo del simplesso, permette di individuare la condizione di minimo della funzione obiettivo per ogni rete a maglia aperta individuata dai diversi punti di interruzione. Il codice numerico sviluppato permette di elaborare la rete in esame e di individuare, sulla base del set di diametri commerciali con i relativi costi, la distribuzione ottimale delle condotte. Il controllo finale della rete e la visualizzazione delle variabili idrauliche, quali la velocit nelle condotte, la pressione in corrispondenza degli emungimenti, ecc. viene effettuata mediante il noto software EPANET 2 implementato dallU.S. Environmental Protection Agency. Inserendo la rete idraulica allinterno del programma con le dimensioni delle condotte desunte dallottimizzazione effettuata, si procede alla verifica della stessa

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mediante la risoluzione di una tipica rete idraulica. Un esempio delloutput di tale programma riportato in figura 8.

Figura 7 Schema di un impianto pluvirriguo a maglia chiusa.

Figura 8 Verifica dellimpianto pluvirriguo mediante EPANET2.

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Conclusioni
Lottimizzazione delle reti pluvirrigue, mediante un algoritmo che permetta la scelta delle dimensioni da assegnare alle tubazioni, rappresenta una notevole discriminante economica per il progetto di tali sistemi. Lattribuzione dei diametri, tipicamente gestita dal progettista, viene individuata minimizzando una funzione obiettivo vincolata dai costi delle stesse, dai costi di gestione, dalle lunghezze delle condotte, ecc. In questo modo il progettista ha un controllo immediato anche delleconomia dellimpianto pluvirriguo. La verifica idraulica della rete pu essere eseguita sfruttando il noto software EPANET 2 implementato dallU.S. Environmental Protection Agency. Tale programma consente al progettista un controllo e una visualizzazione immediata delle variabili idrauliche caratterizzanti il sistema. Il criterio esposto evidenzia il suo utilizzo sia per ladduzione alle reti a maglie aperte che chiuse, utilizzando delle opportune tecniche di programmazione lineare. Lonore computazionale particolarmente ridotto permette la fruibilit di questi programmi su semplici PC, consentendo quindi una facile applicazione per la progettazione delle diverse tipologie di impianti pluvirrigui.

Ringraziamenti

Bibliografia essenziale
Da Deppo L., Datei C., Fiorotto V., Salandin P., Acquedotti, Edizioni Libreria Cortina, Padova, 2000. Datei C., Idraulica, Edizioni Libreria Cortina, Padova, 1999. Rossman A.L., EPANET 2 Users Manual, U.S. Environmental Protection Agency, 2000.

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