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Roma, 30 agosto 2011

MANOVRA ECONOMICA LE PRESSIONI DELLA CISL PER UNA MAGGIORE EQUITA! LO SCIOPERO NON E LA SOLUZIONE DEL PROBLEMA! Il 1 Settembre la CISL e la UIL si mobiliteranno con un presidio Sit-in davanti al Senato della Repubblica, per chiedere al Governo una manovra economica pi equa e pi giusta nei confronti dei milioni di lavoratori dipendenti che pagano regolarmente le tasse. La CISL si caratterizzata in questi lunghi mesi - ormai anni - della grande crisi economica mondiale, con mobilitazioni imponenti come le ultime insieme alla UIL a piazza del Popolo a Roma, per chiedere la riforma del fisco, un moderno welfare state, una durissima lotta allevasione fiscale ed il taglio del costo della politica. Le iniziative di mobilitazione sono sempre state organizzate di Sabato per non pesare sulle buste paga dei lavoratori gi provati dalla depressione economica e per non compromettere ulteriormente la competitivit delle imprese italiane, che come tutti sanno sono tra le meno produttive sul piano internazionale. Questo atto di responsabilit nei confronti dei lavoratori e del Paese, qualcuno vuole farlo passare come una subalternit al Governo, solo perch la CISL non ha aderito ad uno sciopero politico, che in questo momento rischia di essere fortemente devastante per gli interessi dellItalia. La CISL storicamente non ha mai guardato al colore dei Governi, (cosa che non tutte le OO.SS. possono vantare) ma si sempre fatta carico degli interessi generali del Paese anche quando, come in questo momento, non condivide le scelte del Governo sugli interventi in materia economica. La CISL continuer a tenere alta la protesta non solo con la mobilitazione di piazza, che in questi mesi ha esercitato insieme alla UIL, ma anche e soprattutto con il confronto con tutte le parti politiche, non avendo pregiudiziali ideologiche nei confronti di nessuno. Un primo risultato lo abbiamo gi registrato in queste ore: il tanto ventilato aumento dellIVA che il Governo voleva utilizzare per fare cassa stato bloccato grazie alla fermezza della CISL. Per la CISL leventuale aumento dellIVA deve servire a sorreggere la riforma del fisco per diminuire lIRPEF ai lavoratori, alle famiglie numerose e alle imprese, spostando di fatto la tassazione dalle persone alle cose. La fermezza della CISL sar altrettanto forte per far cambiare idea al Governo in merito alle soluzioni adottate sulle pensioni. Il mancato riconoscimento della laurea e del servizio militare ai fini della maturazione del diritto a pensione sbagliata e sgradevole. Cos come sgradevole lattribuzione del provvedimento al Segretario Generale della CISL, riportato da alcuni quotidiani negli articoli di stampa con la volont di mistificare la realt dei fatti. La smentita di Bonanni la testimonianza di un clima di caccia alle streghe istaurato nel Paese ad opera dei professionisti del tanto peggio tanto meglio. In queste settimane la CISL utilizzer tutte le proprie forze per dare accelerazione in Parlamento alliter previsto dalla legge delega sul fisco, in modo da incrementare i consumi. La CISL continuer ad incalzare il Governo sulla riduzione dei costi della politica, sullurgenza della riforma del fisco, sulla lotta allevasione fiscale e sulla riforma dellassistenza con la mobilitazione costruttiva, perch sono in gioco gli interessi del Paese e non quelli di una maggioranza politica che qualcuno ritiene di mandare a casa con gli scioperi facendo pagare un duro prezzo ai lavoratori.

La Segreteria Nazionale FISTEL - CISL

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