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la Repubblica delle Donne


SUPPLEMENTO A D DELLA REPUBBLICA N.567 DEL 29 SETTEMBRE 2007

CASA

Architettura

NEL TEATRO PRIVATO DI JAN FABRE


Svizzera

LE LAMPADE MIMETICHE DELLO STUDIO O


Tendenze

DIVANI SEVERI+ CARTE DA PARATI EMOTIVE


Interni italiani

PROGETTO TEMPORANEO CON MICRO BUDGET

DESIGN PER FAMIGLIE

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29 settembre 2007

CASA
D attualit
25 Lopinione A che serve un giardino di Christine Dalnoky 27 Tendenza Identit camouflage di Leonora Sartori 35 Intervista Il club degli esclusi di Francesca Gentile 40 Emergenti O Nuovo pensiero di Leonora Sartori 47 Extraordinari 29/09 di Antonio Monti 54 Incontri Jan Fabre teatro privato di Barbara Casavecchia 67 Wallpaper Manifesto di idee di Arianna Lelli Mani 75 Nuovi talenti Bello? Molto di pi di Monica Baio 78 Provenza Le Corbu e i romani di David Souffan 85 Riedizioni Quel dj vu un capolavoro di Margherita Helzel 97 Mappa shopping Berlino di A. Lelli Mani e C. Di Pinto 109 Biometrica Lascer bellissime tracce di Virginio Briatore 112 Guida Nordico+Vintage di Giuliana Zoppis 119 Art&Craft Catturare il tempo di Roberta Angelini 124 Privato Questa storia non sembra vera di Laura Mari 133 Progetto Teorema (ideale) per una vacanza di Femke Bijlsma 142 Progetti local Trib-design di Giuliana Zoppis 153 Decorazione Alchimia di frutta per chef di Enrico Collini Decca 159 Scuole La scelta migliore di Amelia Valletta

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Il prossimo D CASA uscir il

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27 ottobre 2007

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D interni
170 178 186 188 Progetti a misura di famiglie, arredi intelligenti per abitanti nomadi, decorazioni hand made per rinnovare le solite stanze New York Design per famiglie di Francesca Gentile Interior&Dcor Sentirsi Alice di A. Lelli Mami e C. Di Pinto Shopping Naf, seriamente di Monica Baio Milano Una casa a tempo per 4 di Beatrice Rossetti Interior&Design Spazi dinamici di Deborah Piana Agostinetti Shopping Geometria del blu di Deborah Piana Agostinetti Giappone Metafisica di una duna di Kayano Matsumoto

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A cura di Amalia Zordan

Supplemento a D - la Repubblica delle Donne n. 567 del 29 settembre 2007 DIRETTORE RESPONSABILE: EZIO MAURO

CASA
DIRETTO DA KICCA MENONI Art director Stefania Giarlotta

D ufficio
211 Dossier In copertina di Monica Teli 214 Cult Vintage&Futuro di Ottavia Borella 216 Fuoriluogo Neobarocco severo 218 Interni Creativo 226 Focus Librerie con vista 228 Focus Poltrona per me 230 Accessori Tecnologia+leggende 232 Superfici Stanze mimetiche 234 Guida Radio online di Paolo Crespi 236 Libri Bianco o nero? di Leonora Sartori 244 Tutti gli indirizzi

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In redazione Leonora Sartori, Alessandra Dacrema (segreteria), Alessandra Parodi (grafica e controllo tecnico) Ha collaborato Daniela Fabbri Controllo editoriale Ivana Fellegara
Redazione D Casa: via De Alessandri 11, 20144 Milano tel. 02.4671.51 fax 02.4671.5382 dcasa@repubblica.it Gruppo Editoriale LEspresso SpA Presidente onorario: Carlo Caracciolo Consiglio di amministrazione. Presidente: Carlo De Benedetti Consigliere delegato: Marco Benedetto Consiglieri: Agar Brugiavini, Carlo Caracciolo, Rodolfo De Benedetti, Francesco Dini, Sergio Erede, Mario Greco, Luca Parravicini Crespi, Alberto Piaser. Direttore generale holding: Fabio Tacciaria. Direttori centrali di gruppo: Sergio Cortese (tecnologie e produzione), Roberto Moro (personale), Alessandro Alacevich (investor relation), Stefano Mignanego (relazioni esterne) Marco Moroni (sviluppo). Divisione la Repubblica: via Cristoforo Colombo 149, 00147 Roma, tel. 06.4982.1 Direttore generale: Carlo Ottino Sviluppo supplementi: Giorgio Martelli Concessionaria per la pubblicit: A. Manzoni & C. S.p.A. Via Nervesa 21, 20139 Milano, tel. 02.5749.4803 Stampa: Rotosud, Oricola (AQ); Elcograf, Beverate di Brivio (LC) Preparazione: Grafotitoli Bassoli s.r.l., Sesto S. Giovanni (MI); C.P Roma .S., Allestimento: Legatoria Europea, Ariccia (Roma); Legatoria del Sud, Ariccia (Roma) Supplemento al numero odierno da vendersi esclusivamente con il quotidiano la Repubblica Registrazione Tribunale di Roma n.122 del 18/3/96

In copertina
Nel cuore di New York, un appartamento allultimo piano, organizzato in modo strategico per ospitare una coppia con 6 bambini. Firmato dagli architetti di interni Sixx Design, si compone di open space separati da quinte e un tetto-terrazzo per giocare. Foto di Dean Kaufmann.

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lopinione

di Christine Dalnoky*

A CHE SERVE UN GIARDINO

Cos come, per osservare gli animali, si va allo zoo, per stare nel verde si visita il parco. Spazi angusti, avvilenti. Perch in una citt, la natura fatta di ombre, tetti, vento e cielo

Il progetto Parc de leau per lExpo Saragozza 2008.

o scelto di fare la paesaggista per amore della citt. Non sono una specialista del verde, non sono una fanatica di giardinaggio e detesto andare nei parchi. Quello che ho scelto un mestiere strano e dai contorni sfumati, vago, per questo mi piace. Ho lavorato con grandi architetti come Piano, Rogers e Nouvel. Non facciamo due lavori diversi. Entrambi, architetto e paesaggista, inseguiamo larte del contesto. Il mio interesse non si ferma alla soglia delledificio, e lo stesso vale per larchitetto. Non ho un settore di competenza esclusivo, ma un modo di guardare al mondo, quello s . Oggi, per lavorare a un progetto, disegno sempre di meno e scrivo sempre di pi. Quello che pi mi interessa lemozione: il cielo, le ombre, la gente. I paesaggisti spesso non conoscono la citt, e non capiscono larchitettura. Si direbbe che non sappiano nemmeno cosa sia la natura, dal momento che sembrano capaci solo di ridurla a praterie verdi e alberate. Invece la natura di cui si devono occupare altrove. A Parigi quella del cielo sopra la collina di Montmartre, della vista dei tetti quando si sale al Beaubourg, del vento tra i capelli quando si attraversa un ponte sulla Senna. Un vero parco a Parigi fatto dal cielo e dalla Senna, non si trova n nei parchi di Bercy n di Citron. La natura il nostro contenitore emotivo contemporaneo. Eppure il rapporto tra citt e natura si sviluppato come una relazione fatta di dominio, potere, paura e asservimento. Alla fluidit, allimprevedibilit, alla libert, ai rischi del mondo vivente la citt oppone il proprio ordine, il rigore, la geometria, cercando di

Testo raccolto da Leonora Sartori

imporsi su un territorio geografico. Troppo spesso gli alberi in citt sono considerati solo come un arredo urbano. Per me invece sono come prigionieri. A volte usciamo dalle nostre mura per affrontare la natura, andiamo a caccia di emozioni, di sentimenti primitivi che ci facciano sentire ancora un po vivi. Mi piacciono i vecchi platani secolari del sud della Francia, quando non sono stati mutilati dalle potature, che deformano il terreno e offrono una magnifica ombra, molto pi bella di qualsiasi disegno che potremmo fare noi, nei nostri progetti. Allora ci viene perfino voglia di proteggerla, la natura, di salvarla. La citt tenta di riprodurre delle rappresentazioni asettiche di questa natura indomabile. Simulacri di paesaggio immaginario che noi chiamiamo parchi pubblici. Coscome ci si reca allo zoo per vedere gli animali selvaggi, si va al parco per vedere la natura, vicina a casa e racchiusa nello spazio costretto e limitato che larchitettura ha voluto concederle, e che la rassegnazione rende sinistro. Chiunque si sia trovato a passeggiare per un parco parigino in una giornata grigia, capir.
*CHRISTINE DALNOKY, paesaggista. Nel 1988 ha fondato lagence de paysage Desvigne & Dalnoky. Ha lavorato con molti architetti, tra cui Renzo Piano, Norman Foster, Richard Rogers, Jean Nouvel. Tra i suoi ultimi progetti, il Parc de leau per lExpo Internazionale 2008 di Saragozza. Collabora con lo Iuav di Venezia.

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Tendenza

Identit camouflage
In tempi di incertezze, meglio operare scelte intermedie. Sono in arrivo oggetti crossover, multiuso e transitori. Forme che sembrano una cosa ma servono a tuttaltro. Progetti che confondono le idee (e, forse, ci fanno vivere meglio) di Leonora Sartori

Il samurai camouflage dellAtelier Bow Wow pensato per la festa di apertura del Lydmar Hotel 617 a Stoccolma.

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Tendenza

In alto e a fondo pagina, due creazioni dello studio finlandese Anteeksi. Arma preferita, librido in tutte le sue forme. Kukka-Sohova, cuccia/divano fiorito per cani casalinghi, o Rahapuu, abito/ zanzariera per alberi. Accanto, Lunuganga, mensola/ramo di Wokmedia, disegnata dopo unesperienza di lavoro in Sri Lanka, durante la stagione dei monsoni.

se una vita non bastasse per capire chi siamo? Distrazioni, incidenti di percorso e cambi di rotta fanno perdere lorientamento. La nostra identit rischia di restare unombra misteriosa dai contorni sfumati. E se fosse questa, in realt la nostra forza, o almeno una ragione di fascino? A rinforzare questidea, ecco in arrivo oggetti ibridi che cambiano uso, ragion dessere e colore a seconda di come li guardi, pensati per personalit in continua evoluzione. Come gli abiti/vestito del duo franco-tedesco Bless (www.bless-service.de), stelle nascenti dellhybrid style tra moda e design, dove un paio di pantaloni diventano un portaoggetti da appendere, o gli arredi costruiti assemblando libri e oggetti comuni, come Without a cabinet, di Helmut Smits (www.helmutsmits.nl), irriverente distruttore di ogni assunto del design. La soluzione per trovare se stessi di fatto esiste ed (quasi) scientifica. Si va per tentativi. Lo dice la legge della probabilit: per trovare qualcuno nella folla, la cosa migliore da fare non restare fermi, ma muoversi, continuare a cercare. Cambiare, provare ad essere diversi se stessi: uno sar quello giusto. Dopo che la moda si occupata per anni della facciata, rendendoci monaci, punk, industriali o soubrette, ora il design sta facendo qualcosa di pi. Crea mondi, caratteri e atmosfere che sono estensioni di noi stessi, prolungamenti di

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Tendenza

Dallalto. Swing-withthe-plants: laltalena arborea di Droog design. Lukutoukka di Anteeksi: sistema (semi)comodo per leggere appesi al soffitto. Flocks, progetto della olandese Christine Meindertsma, con designer e allevatori di tutto il mondo. Maglioni e cappelli fatti a maglia e riconducibili a una pecora (nome, paese, et) attraverso il cartellino di riconoscimento.

personalit. Insomma, per diventare re non basta il vestito, serve prima di tutto un castello (magari come quelli sgangherati e buffi di Peter Callesen, www.petercallesen. com). I pi esperti, nella tecnica del camaleonte, sono i giovani. Il collettivo di designer finlandesi Anteeksi (www.anteeksi.org) ha fatto del camouflage il suo tratto distintivo. Indecisi se essere topi di campagna o broker di citt, se stare sospesi in aria o saldi con i piedi per terra, hanno ideato soluzioni intermedie con oggetti dal design camaleontico, lievi, ironici e assolutamente transitori. Poltrone, tavolini e armadi crossover di stili, oggetti multiuso, totem multidivinit per confondere gli schemi mentali e scoprirsi a proprio agio sospesi in un sacco a pelo a dieci centimetri da terra come Lukutoukka, o con addosso una giacca/valigia con tanto di maniglie come Kahvameininki, o sotto un albero vestito da Rahapuu, una zanzariera per albero, che scivola sul tronco come un miniabito. A un altro estremo del mondo, in Giappone, Atelier Bow wow (www.bow-wow.jp), studio di architettura e molto altro, ha reso poetica la tattica del mimetismo, con un evento su misura per lapertura del Lydmar Hotel 617 a Stoccolma. Un moderno samurai scivolava lungo il muro, indossando drappi con la stessa fantasia della carta da parati. Cos, confondendosi con lambiente, in una semi invisibilit, il samurai raggiunge, nellombra, una parvenza di libert. Sempre con lintento di confondere, lartista Wim Delvoye gioca con dimensioni, trame, materiali e soprattutto

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Tendenza

Dallalto. Il Caterpillar in acciaio con trama a uncinetto dellartista Wim Delvoye. Il robottino Albert dello studio svedese Design Torget. Mbius Dress, abito dove interno ed esterno si confondono di J. Meejin Yoon, docente al Mit e fondatore di MY, studio di ricerca sulle relazioni tra tecnologia, corpo, arte e architettura.

aspettative culturali, trasformando gru e betoniere in deliziose - ma enormi - strutture di metallo con trama alluncinetto. Il suo Caterpillar una gigantesca decorazione in acciaio dove ci aspetteremmo solo metallo pesante. La trasformazione tra uomo e natura, presente e passato, fuori e dentro, il filo conduttore di un design ludico, un po infantile, ma anche assolutamente coraggioso e irriverente: dalla mano ipercreativa di Droog desing che trasforma ombrelloni da spiaggia in ombre arboree (Shadylace, Chris Kabelo) o panchine in covoni di paglia (Gardening Bench, Jurgen Bey), passando per Albert, il robottino granchio dei Design Torget svedesi (www.designtorget.se), fino ai progetti architettonici di Patrick Blanc (www.vertical gardenpatrickblanc.com), i residence che scompaiono nella collina di Matteo Thun (La Pergola, Merano, www.pergola-residence.it) e la Camouflage House dello studio statunitense Johnsen Schmaling Architects (www.johnsenschmaling.com), che si confonde con il lago intorno grazie a pannelli modulari colorati. Il vantaggio di questa strategia di adattamento? La leggerezza nellaffrontare la vita, senza capirci nulla, lasciandosi trasportare. Se vero che lunica cosa certa della natura umana che cambia continuamente (lo diceva Oscar Wilde), tanto vale assecondarla. Una metamorfosi ci salver.

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IL CLUB DEGLI ESCLUSI


INTERVISTA Nel suo Gramercy
Park, Paris Hilton non pu entrare. Perch Ian Schrager ha unidea di hotel molto particolare di Francesca Gentile

Ian Schrager. Sopra, uno dei bar del Gramercy Park Hotel. Il lampadario di Annika Newell e Tom Schultz.

unisola nellisola di Manhattan. Una chiazza verde profumata di Mediterraneo nel cuore di cemento della citt. Una combinazione tra lo charme del vecchio club londinese e lintimit di una villa nellentroterra italiano. Il Rooftop del Gramercy Park Hotel di New York un giardino-rifugio perfetto, un punto di fuga appartato ad uso esclusivo, per ora, dei clienti dellalbergo, ma con il progetto di aprirlo a soci muniti di membership. In basso

la socializzazione, in alto la riflessione. Cos Ian Schrager ha pensato di organizzare il suo hotel. Se allultimo piano lo sguardo si pu perdere senza ostacoli, in basso il ritmo quello veloce e compulsivo dello scambio. gi al piano terra, dove sincontrano le celebrities, che lo aspettiamo, dopo averlo rincorso come il capitano Achab la balena bianca. Ci accomodiamo nel Rose Bar, guardandoci intorno. Cos la domanda esce dimpulso ed troppo tardi per rimangiarsela. Ma questopera originale?. Ci

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Voglio come ospiti solo persone sensibili, che sappiano apprezzare lo sforzo compiuto. I capolavori alle pareti sono autentici, ovviamente
Un Warhol decora la parete del bar, sopra il biliardo. Sotto, il roof garden dellhotel.

risponde la manager di origine asiatica. Il quadro appeso nel lounge, sopra il biliardo, proprio un Warhol. Gli altri portano la firma di Keith Haring, Julian Schnabel, Damien Hirst. Niente male. Ci godiamo lo spettacolo in attesa dellhotelier e imprenditore immobiliare, artefice del rilancio del mitico Gramercy (inaugurato lanno scorso) dove Humphrey Bogart celebrle sue prime e brevissime nozze con lattrice Helen Menken. Schrager linventore del boutique hotel, uno spazio basato su unidea di ospitalit personalizzata e di lusso, risposta sofisticata alla massificazione delle grandi catene alberghiere. Con il 50 Gramercy Park North, ha inoltre introdotto il concetto di abitazione-hotel. Annessi allalbergo ci sono infatti degli appartamenti privati (quasi tutti venduti) che usufruiscono dei servizi

dellhotel. Parte degli interni sono stati affidati a Schnabel, che ha imposto uno stile boh mien neo-gotico, antiminimalista, da post-Starck. Il prezzo minimo per una notte di 500 dollari. Nel lounge del Rose e Jade Bar, transitano personalitdello spettacolo e del mondo culturale. I nomi che circolano sono Sienna Miller,

Ethan Hawke, Liv Tyler, Iman e David Bowie, Sharon Stone, Guy Pearce, Gisele Bundchen. Scolpito nelle cronache resta lingresso rifiutato a Paris Hilton. I famosi che vengono esclusi da Schrager collaborano a costruire il mito dei suoi alberghi: cos? Non stato fatto per motivi promozionali ci dice

lhotelier, apparso nel frattempo, semplicemente non voglio che il mio hotel sia frequentato dalle celebritchiassose e smodate di Hollywood, che trovo facciano a pugni con lo stile del mio albergo. Voglio che sia frequentato da persone sensibili che sappiano apprezzare lo sforzo compiuto. Non importa che siano ricche, famose o a quale ambito professionale appartengano. Mi interessa che siano sofisticate e abbiano un certo modo di pensare. Paris non rientra nella categoria. Non ho nulla contro di lei, anche se mi auguro che le mie figlie non la prendano come modello. Elitario e vagamente snob. Lavevamo intuito. Luomo da copertina patinata riserva perqualche sorpresa. Ce lo aspettavamo in camicia bianca, mocassini italiani, abbronzatura alla Miami Beach e completo estivo chiaro. Invece no, entra nel suo regno dorato con una T-shirt di colore indefinito, jeans e ciabatte da giardiniere. Lei non ha davvero laria di vivere negli ambienti che propone al suo pubblico... Non mi interessano i soldi, non mi compro mai niente! E poi non posso andare contro la mia natura. Prima di entrare nellh tellerie, ho lavorato nel business dei locali notturni. Ho conosciuto Truman Capote, Liz Taylor, Mike e Bianca Jagger, Elton John, Brooke Shields, Andy Warhol. Andy in particolare era un amico, lo vedevo tutte le sere allo Studio 54. Adesso considerato uno dei maggiori artisti del secolo scorso, mi fa uno strano effetto, non riesco a pensare a lui come a un pezzo di storia.

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Questi quadri appartengono alla sua collezione? No, sono di amici che non avendo abbastanza spazio in casa, sono ben contenti di prestarmeli. Quando sono stanco li restituisco e ne prendo altri. Ci siamo utili a vicenda!. Nato a Brooklyn 60 anni fa, Schrager cresciuto in una famiglia della classe media. Il padre lavorava nellindustria dellabbigliamento. A due passi da casa sua viveva Steve Rubell, lestroverso compagno di giochi destinato a diventare il partner professionale pi importante. Dopo la laurea in legge Ian inizia la carriera di avvocato. Non durer a lungo. Guadagnavo bene, ammette, ma dopo tre anni riflettei sul fatto di trovarmi a New York, citt che a quel tempo, i primi anni 70, era davvero il centro del mondo. Capii che potevo ottenere di pi dalla vita. Vedevo le file di gente in attesa di entrare nei night club, la popolazione gay allora era febbrile e dominava la scena notturna. Decisi di buttarmi in quel business. Con lamico Rubell lei ha aperto lo Studio 54, destinazione obbligata delle notti newyorkesi, frequentato da star e gente comune. Un mix rimasto leggendario... Lo Studio era un locale dove si ritrovavano persone speciali. Non solo i ricchi e famosi, ma soprattutto gente dotata di uno spirito particolare, questo era il tono che volevamo dare al posto. Una notte il sogno sinfranse. Nel 79 lagenzia delle tasse irruppe nel locale e registr 2 milioni e mezzo di dollari di evasione fiscale. Schrager e Rubell furono spediti in prigione in

Alabama, dove rimasero pi di un anno. Usciti, si buttarono nel mercato degli alberghi, aprendo il Morgan sulla Madison Avenue, quello che viene riconosciuto come il primo boutique hotel, cui ne seguiranno altri, come il Delano Hotel a Miami e il Mondrian a Hollywood. Rubell sarebbe morto di l a breve di Aids. Nel 2005 Schrager fonda la Ian Schrager Company, il cui primo grande progetto il rifacimento del Gramercy. Per me stato davvero un nuovo inizio. Progetti futuri? Ho appena inaugurato 40 Bond, il mio secondo progetto residenziale a New York, e sono in trattativa con la Marriott per una catena di

Il primo albergo di Ian, il Morgan sulla Madison Avenue, viene battezzato boutique hotel. Seguono il Delano e il Mondrian. La formula? Il lato onirico della notte, tradotto per il giorno
Il caminetto del salone dingresso. Gli arredi sono di Julian Schnabel. I dipinti alle pareti, di artisti famosi, sono prestati da amici-collezionisti.

un centinaio di piccoli hotel in tutto il mondo, pensati con il criterio dellunicit e dellintegrazione con lambiente circostante. Quali sono gli elementi distintivi dei suoi progetti? Sono un venditore di stili di vita, preferibilmente fluttuanti e in trasformazione. Non ho mai avuto piani strategici, abbraccio un progetto con lo stesso entusiasmo con cui abbraccio una donna che mi attrae. Agli ingredienti futuribili preferisco la sensualit. Il comfort non ha mai troppo a che fare con lestetica fantascientifica. Un certo tipo di eleganza, diciamo pi autorevole, densa di passato. Diciamo che mi lascio inflenzare dai sogni e dal lato onirico delle cose. il motivo per cui ho chiamato Julian Schnabel a curare arredi neo-gotici. Ci vuole precisione e coerenza formale per rendere vero il sogno. Questo sistema-non sistema ha funzionato, sembra... Direi di s. Ogni progetto un riflesso di me stesso. Infatti il confine tra la mia vita professionale e quella privata molto flebile. Faccio quello che mi interessa. In generale un principio che funziona. Schrager ci accompagna al sedicesimo piano, dove si trova il Roof Garden. Lo spazio privato. Sale di intrattenimento si affacciano sul terrazzo, in un gioco alternato di dentro e fuori. La pioggia ha reso necessaria linstallazione del tetto estraibile trasparente. Leffetto quello di una serra sospesa nel vuoto. Fuori, una New York cinematografica. Sembra di guardare un film. Per pochi, ovvio.

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Oi
O

.. Nuovo pensiero
EMERGENTI Carta, corda, spirale, ellisse.
Uno studio svizzero traduce lessenza della natura in costruzioni paraboliche e poesia. Con il gioco delle associazioni mentali di Leonora Sartori
deriva dalla parola Troka (in russo triumvirato, qui scritto alla francese), perch questo Atelier multidisciplinare fabriqu en Suisse la perfetta simbiosi di tre personalit e creativit diverse, accomunate, dicono loro, solo dal fatto di avere avuto delle madri intelligenti che non hanno mai messo paletti alla fantasia e li hanno fatti giocare come matti. Patrick Reymond, classe 62, diploma in costruzioni navali, Aurel Aebi e Armand Louis, entrambi classe 66, laureati alla scuola di architettura e design di Losanna, hanno fondato Atelier O nel 1991 a La Neuville. Pi che nel ruolo di designer o architetti, i tre rispondono da filosofi e sognatori. I loro guru di riferimento? Risposta (seria): Le stelle, la natura, la luce. Musica preferita? Il canto degli uccelli. Giornata tipo? 100 per cento divertimento. Da non crederci. Millantatori naf o svizzeri con il senso dellumorismo? Entusiasti e ecologisti coinvinti piuttosto, con unautentica passione per laria aperta, gli spazi verdi ed il gioco. Nonostante lapparenza elfica e spensierata, Atelier O progetta per grandi nomi del design come Foscarini, Ikea, Roethlisberger, B&B, Wogg, Desalto e Swatch. Al salone del Mobile di Milano, la loro lampa-

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Pagina accanto, in basso. Mostra A composition for cords, Roma, lIstituto Svizzero, 2006. In questa pagina, dallalto. Modellino del progetto per Villa Ritter. Ledificio costruito per lExpo 02 in Svizzera. Letto/tenda Wogg, richiudibile, con zanzariera. Terrazza per la piazza del Flon a Losanna. Installazione di spirali intrecciate, realizzata durante il workshop tenuto per Vitra, in Francia. Pyllon, sgabello progettato durante il workshop di B&Bitalia e LECAL. Interior design del museo archeologico Latnium, a Hauterive, Neuchtel.

In questa pagina, da sinistra in senso orario. Installazione di luci con effetto prato per lExpo 02, presso larteplage di Neuchtel, Svizzera. Rendering per una terrazza per la piazza del Flon di Losanna. Spazio interattivo per uno Swatch center. Poche-cul, sgabello prt-porter realizzato durante il workshop Botte-cul con LECAL di Losanna. Pagina accanto, dallalto. Lampe Tome, serie di lampade in carta. Allestimento per il Salone 06 a Milano e Neue Rame 05 a Zurigo, con Allegro, lampada tubolare per Foscarini e lappendiabiti in corda e fil di ferro. Maison Porret, progetto architettonico suddiviso in cubi, per residenza privata in Francia.

da Allegro (Foscarini), una moderna lanterna tubolare, stata tra i progetti pi fotografati. Qual il segreto? Anche nellera di rendering, 3D e computer, non possiamo fare a meno della matita. La stanza pi importante del loro studio lofficina dove sperimentano i materiali (hanno unintera biblioteca con decine di campioni) e costruiscono veri prototipi in bamb, corda o legno. Non siamo dei designer, piuttosto lavoriamo nel mezzo di discipline diverse: arte, artigianato, architettura, bricolage, scenografia e produzione industriale. Stare nel mezzo la nostra ricchezza. Si passa cos da enormi progetti di architettura pubblica, come il centro giovanile di Berna, in Svizzera, o edifici aziendali, come una delle sedi Swatch, fino a minioggetti poetici come le casette per uccelli fatte di semi e mangime. La forma del prodotto una conseguenza del nostro sperimentare. Una scoperta che arriva inaspettata ma allo stesso tempo lunica possibile soluzione visiva. La nostra creativit viscerale. Antica in qualche modo. Come il fatto di giocare alle associazioni creative e andare fino in fondo. Sul loro sito internet (www.atelier-oi.ch) ogni progetto accompagnato dalle immagini preparatorie e dagli oggetti ispiratori: corde, rotoli di carta, canoe da competizione, foglie autunnali, set per manicure, imbuti. Cos la sedia per LExpo.02 in Svizzera, in collaborazione con Wogg e Rthlisberger, nata copiando dei modelli in carta velina per un gilet, mentre il sof/letto Avocado, come sug-

Da Allegro per Foscarini alla facciata del centro Swatch, i progetti O nascono da folgorazioni improbabili: avocado, set da manicure, canoe e la struttura chimica dei diamanti.

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Dallalto. Chaise, prototipo di sedia trasparente sviluppata per lExpo 02. Dress your body, facciata a bolle del centro dedicato ai gioielli di Swatchgroup. Mille femmes, installazione realizzata per il Premio Nobel della Pace. Cabane oiseaux, casetta per gli uccelli fatta di semi. Manifesto a parete per lExpo02. In questa pagina e nelle precedenti, rotoli, bobine e fonti di ispirazione tratte da elementi quotidiani.

Libro preferito? Kymatic del 67, che illustra le onde nei liquidi, nei solidi e nelle polveri con immagini che anticipano gli attuali rendering 3D
gerisce il nome, prende ispirazione dalla forma concava di un avocado tagliato a met, il portascarpe per Ikea imita la forma di uno spiedino e la facciata del centro Swatch di Cormondrche, dedicato ai gioielli, una texture di bolle che ricorda le increspature dei diamanti. Piccoli scienziati della materia, i tre concordano nelleleggere Hans Jenny, fisico e studioso delle onde, come loro autore preferito. Nel libro Kymatik del 1967, Jenny illustra landamento delle onde attraverso materiali diversi, liquidi, solidi e polveri, con immagini al tempo (ma ancora oggi) incredibili, che anticipano i moderni fanta-rendering tridimensionali. Jenny conclude che le onde hanno pattern sempre regolari, dietro la natura non c il caos, ma uno strano disegno. Ecco. Questo quello che, sotto sotto, vanno cercando i tre amici/scienziati di Atelier Onei loro giochi/esperimenti. Questo il motivo per cui i loro progetti, pur molto diversi in dimensioni, stili, materiali e funzioni, sono accomunati da un senso di caos armonico, lo stesso dei cristalli di neve e del movimento dellerba. In futuro gli oggetti saranno multifunzionali e interscambiabili, assicurano. E quindi poltrone, lampade e tavoli a doppio (triplo!) uso. Oggetti surreali, perch gli uomini si rifugeranno sempre di pi in un altrove sensuale, edonistico e (possibile?) spirituale.

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Extraordinari

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TOTEM VERDE PER STUDENTI Due enormi torri firmate Chad Oppenheim saranno la porta dingresso al campus universitario Miami Dade College (MDC). Unarchitettura verde, certificata LEED, con pale eoliche e pannelli solari, pensata per ospitare alloggi per studenti, auditorium, un museo e due grandi spazi pubblici, uno a terra e uno in alto, rivolto al cielo (www.oppenoffice.com).

Grattacieli illuminati dal vento a Manama, ristoranti di velluto a Bangkok. Musei con le antenne, prefab XS e lampade XL. Appuntamenti e buone idee di A. Monti e L. Sartori

ATTENTI AL CANE Doormad uno zerbino in cocco dotato di denti per tenere la porta aperta. Disegnato da Joe Velluto, uno dei progetti selezionati da Coincasadesign: 28 prodotti stravaganti e piccole invenzioni per la casa, la cucina e il giardino ideati dai giovani della Nazionale Italiana Design. Da ottobre, nei negozi Coin (www.coincasa.it, www.joevelluto.it).

NASCOSTI IN UN CONO Una lampada fuori misura degli architetti belgi LensAss Architecten: abituati a lavorare con edifici e palazzi, non hanno saputo resistere alla tentazione di disegnare una lampada enorme, un minirifugio per isolarsi dal mondo. In fibra di vetro e plexiglas, XL Lamp personalizzabile con immagini e disegni (www.objetbart.be).

LUCE MULTITASKING Alta tecnologia e forma da disco volante in miniatura: Occhio, del tedesco Axel Meise, una lampada minimale, un sistema multifunzionale da terra, parete e soffitto. Occhio esiste anche nella versione Sento, che emana luce colorata (www.occhio.eu).

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Extraordinari
JAMES E LA MOSCHEA DORO Ha viaggiato in Turchia, Grecia e Libano alla ricerca dellessenza visiva e architettonica del Medio Oriente. Dal dormitorio del Topkapi a Istanbul alla moschea doro di al-Askari a Samara in Iraq, il fotografo statunitense James Casebere racconta con sottile precisione immensi spazi vuoti carichi di storia. Fino al 20/10, The Levant, Galleria Marabini, Bologna (www.galleriamarabini.it).

VELLUTO A CENA Cento lanterne rosse, una collezione di t pregiati, una Red Chamber in vernice rossa e cavallino e un Blue Bar di specchi e teli di seta: il famoso China House Restaurant dellhotel Mandarin Oriental di Bangkok stato ridisegnato dallo Studio NHDRO e trasformato in un locale di lusso ispirato dallArt Dco di Shanghai anni 30. Per palati raffinati e occhi di velluto. Info: tel. 66 (0) 2659 9000.

DUE ALI PER IL SOLE Si chiama Tandem, perch il bello della nuova collezione di sdraio di Ego Paris che creata per due: i due lettini sono combinabili a piacimento, faccia a faccia, fianco a fianco o sfalsati. Oltre 30 fantasie di colori e tessuti tra cui scegliere, struttura in alluminio o acciaio inossidabile e ripiani disponibili in teak o corian. In aggiunta, una serie di accessori, prendisole, plaid, pouf e lombrellone dalla forma aerea, come due piccole ali (www.egoparis.com).

NEW GERMAN BREAKFAST Stile orientale made in Germany: Tee Pot e porcellane della collezione My China! Treasure disegnate da Sieger e decorate dallazienda artigiana Frstenberg. Bordate in platino e lavabili anche in lavastoviglie grazie alla doppia cottura (ww.sieger.org, www.fuerstenbergporzellan.com).

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Extraordinari
NUOVI BLOB URBANI Le nostre citt sono organismi architettonici in continua evoluzione, ibridi tra reale e digitale. Da Studio000 a Vicente Guallart, Verve, la rivista/libro della casa editrice Actar di Barcellona, racconta il nuovo mix tra organico, natura e tecnologia che cambia gli spazi urbani. E noi stessi. Verb Natures, Actar Books, 32 euro (www.actar.com).

E.T. CHIAMA LARTE Si chiamer Sensing the waves, perch avr antenne per sondare (simbolicamente) le onde del fermento artistico italiano: il nuovo centro per larte contemporanea Luigi Pecci di Prato, creato nel 1988, oggi ampliato e riprogettato dallarchitetto olandese Maurice Nio. Tremila metri quadrati di spazi espositivi e una struttura a mezzaluna rivestita in lamelle di bronzo, per una astronave-museo che sar completata nel 2010.

LA PROFEZIA DI PHILIP DICK Il futuro geneticamente modificato, ipercolorato, in piena emergenza ecologica: almeno secondo gli artisti della mostra Out of True, che racconta un mondo strano, con i trofei di caccia di animali Ogm di J. Levine, i paesaggi da fantascienza di M. Mattingly e gli inganni visivi di Rober Lazzarini. Fino al 31/10, Verona, Byblos Art Gallery (www.byblosartgallery.it).

FUSIONE +100 ancora in costruzione, ma a Sarajevo gi lo chiamano il dittico. Progettato dallo studio sloveno Groleger Architects, questo grattacielo multifunzionale, composto da due torri che si fondono a 100 metri di altezza, cambier lo skyline della citt e la trasciner nel futuro. Sorger a Marijin Dvor, quartiere del centro famoso per lo shopping (www.grolegerarhitekti.si).
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Extraordinari
GRAZIE AL VENTO 2 torri, 250 metri di altezza, 50 piani, 3 pale eoliche del diametro di 29 metri, 3 anni di ricerche: inatteso, gigante e coraggioso il progetto dello studio Atkins per il Bahrain World Trade Center, a Manama, Golfo Persico. Le pale eoliche coprono il 15% delle richieste energetiche delle torri (www.atkinsglobal.com).

1000 PIXEL DI CERAMICA Gro (grano) lelemento minimo che costruisce limmagine e inganna locchio con la parvenza dellomogeneit. I designer Pedrita usano le vecchie piastrelle come pixel, per costruire storie visive e decorative. Fino al 27/10, Gro, Museu Nacional do Azulejo, Lisbona (www.pedrita.net).

COME SI MISURA UNA FAMIGLIA? Microflat per nomadi, single o famiglie, rifugi economici, flessibili, perfettamente personalizzabili ed ecologici: Hangar Design Group e Agor hanno ideato HHD, soluzioni prefab in tre misure, S/M/L: da scegliere in base alla taglia del nucleo familiare (www.hangar.it).

ONDE SENZA FINE Le panchine del designer Matthias Pliessnig sono nate dopo un giro in barca a vela. Fasci di legno di acero del Wisconsin reagiscono al peso e sono flessibili come i velieri alle onde. Strutture organiche e forme geometriche senza fine (www.matthias-studio.com).

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Jan Fabre teatro


privato
INCONTRI
Artista, performer, regista. Ma anche astronauta, come ama firmarsi a volte. Nella sua citt, Anversa, ha creato Troubleyn, luogo senza etichette: palcoscenico, pensatoio, comunit, galleria darte. Progettato per innescare relazioni
Nella foto, Fabre in primo piano e porta il classico trench. La compagnia indossa i costumi di scena della pice Je suis Sang. D 54

di Barbara Casavecchia Foto di Twin Room/Milo Keller & Julien Gallico

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roubleyn un luogo difficile da etichettare. Laboratorio, pensatoio, comunit, palcoscenico dove mettersi alla prova senza rete In fiammingo, significa restare fedele e lo soprattutto alla personalit polimorfa e incontenibile del suo fondatore, Jan Fabre: artista visivo, regista, autore teatrale, performer, coreografo, attore, film-maker. E astronauta, come ogni tanto si diverte a firmarsi, assecondando una vocazione allironia altrettanto istintiva di quella per i voli pindarici di una fantasia visionaria, in orbita da trentanni, che lha portato sia alla direzione artistica del Festival di Avignone, sia a esporre in rassegne prestigiose come Documenta o le Biennali di Lione, Istanbul, Venezia. In un autoritratto del 97, Fabre si rivestiva coi panni irridenti del Joker, il jolly, mentre allingresso della

Lingresso del teatro e lo studio di Jan Fabre. Pagina accanto. Lopera dellartista belga Koen Vanmechelen, che incrocia razze avicole di diversa nazionalit per creare un ideale, sarcastico, di Pollo cosmopolita.

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Liscrizione sul muro una dedica di Marina Abramovic a Fabre, ricordando una vecchia performance realizzata con sangue di maiale. Nella pagina accanto, il terrazzo, uno degli spazi comuni e un quadro di Johan Muyle.

sua ultima mostra, appena conclusa nel veneziano Palazzo Benzon ( Anthropology of a Planet, a cura di Giacinto Di Pietrantonio) accoglieva i visitatori come lUomo che scrive sullacqua: immerso, a grandezza naturale, in una vasca in bronzo dorato, col dito teso a sfiorare il pelo dellacqua, nel tentativo paradossale di lasciarvi una traccia permanente (lui sostiene di scrivere e disegnare sempre cos, ogni sera, mentre fa un bagno caldo). Lanno scorso Anversa, la sua citt, gli ha reso omaggio con una

grande retrospettiva, dal titolo perfetto per la sua bulimia creativa: Homo Faber. Fabre nato qui, 49 anni fa, a De Seefhoek, un vecchio quartiere operaio della periferia nord che oggi diventato una sorta di Belleville multietnica, alternativa, problematica sul versante dellintegrazione. La casa dei suoi genitori la stessa davanti al cui ingresso, negli anni Settanta, aveva affisso una placca commemorativa con la scritta Qui vive e lavora J.F., gemella di quella dedicata a Van Gogh nella stessa via era a poche cen-

In un quartiere operaio di periferia, i 2.500 mq di un vecchio teatro sono diventati spazio di sperimentazione su corpo e linguaggio, in un labirinto di contaminazioni

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A sinistra, il grande palco del teatro. Memento Mori, opera di Jan Fabre. Nella foto in basso, la cucina con il grande tavolo attorno al quale Fabre raccoglie amici e collaboratori. Il tavolo, in vetro blu, una sua creazione e porta la scritta Verzet (resistenza).

tinaia di metri dallingresso di Troubleyn, in Pastorijstraat 23. Dove Fabre non abita, ma di fatto vive e lavora. Prova i nuovi spettacoli, si confronta con gli attori, accoglie gli amici, riunendo tutti nella grande cucina comune, intorno a una sua opera: un tavolone in vetro blu con la scritta VERZET (resistenza) e relative sedie, decorate con teste daquila perch cos, spiega, puoi deporre le chiappe sui simboli del potere. E pensare che nel 2002 stato invitato dalla regina Paola, appassionata di arte contemporanea, a decorare la Sala degli Specchi del Palazzo Reale di Bruxelles. Realizzandovi uno dei suoi lavori pi spettacolari: Heaven of Delight, un grande mosaico che ricopre una porzione del soffitto voltato e un enorme candelabro coi gusci iridescenti, verde-blu, di un milione e mezzo di scarabei, il suo animale totem. La sua reggia personale, funzionale e spartana, Troubleyn, ha invece aperto i battenti nella primavera di questanno. Uno spazio di 2.500 mq consacrato a ogni genere di sperimentazione legata a corpo e linguaggio, che accoglie un teatro con proscenio da 12 metri e un palco da 17x12, un teatro-studio pi piccolo (con pavimento in parquet, utile anche per le classi di danza), sale prove, atelier per i costumi e le scenografie, camerini, magazzino, uffici, una biblioteca, area pranzo. Quasi un labirinto, dove lidea guida comunque quella dellopen space, per favorire incontri e contaminazioni. Oltre a Fabre e ai suoi attori, ospita giovani artisti, performer e ballerini impegnati in progetti di ricerca indipendenti e senza lobbligo di trasformarsi subito in qualcosa di concreto (e commerciale), classi speciali di studenti universitari e, dal prossimo anno, i parteci-

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panti a una serie di seminari di teatro. Troubleyn non aperto al pubblico, anche per ragioni tecniche: ha un unico accesso che funge da entrata e uscita, e sorge al centro di un fitto gruppo di case, imponendo un livello di guardia ai decibel consentiti, se non in occasioni speciali. Come linaugurazione, che Fabre ha voluto fosse riservata, con un giorno danticipo sul taglio ufficiale del nastro, ai soli abitanti del quartiere, invitati ad assistere allo spettacolo Angel of Death e a riappropriarsi di quello che, dal 1913 a un brutto incendio di una trentina danni fa, era stato il loro teatro, il Ringtheater. A offrirlo in gestione a Fabre e alla sua compagnia, un ensemble nato nell86 (la formazione attuale ha 9 membri fissi, ma a seconda dei progetti scrittura un numero variabile di esterni, fino ad arrivare, come per la produzione in tour in questi mesi tra Salisburgo, la Germania e Vilnius, Requiem fr eine Metamorphose, a quota 40), stato il Comune di Anversa. Che ne ha anche finanziato, insieme al Ministero della Comunit Fiamminga (e allo stesso Fabre, di tasca propria), i restauri e la messa a norma, con un budget di poco inferiore ai due milioni di euro. I lavori sono durati tre anni, allinsegna del low cost e del

La maniglia della porta disegnata da Wim Delvoye, artista belga con il talento della provocazione. In basso, visione laterale del teatro di prova.

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Qui la regola la disciplina del caos, il caos della disciplina. Da coltivare fra le opere di grandi star internazionali disseminate ovunque, anche in cucina

Gli uffici si trovano al piano superiore rispetto agli spazi teatrali e comuni. A destra, un ritratto dellenigmatico Jan Fabre, vestito da Bogart.

fai-da-te: larchitetto che firma il progetto, Jan Dekeyser, da tempo anche il light designer del gruppo, e quindi ha fatto tutto su misura. Il risultato un mix austero di vecchio e nuovo, realizzato con materiali poveri come cemento, acciaio e vetro. Abbiamo cercato di evitare in tutti i modi leffetto design, spiega. Questo un luogo di lavoro, anche se piuttosto speciale e molto creativo. Era perfettamente inutile costruirci un guscio troppo asettico e pulito, troppo presente sul piano dellarchitettura, perch sarebbe diventato intimidatorio, restrittivo, una forma di costrizione. Qui invece la regola la disciplina del caos, il caos della disciplina, come sintitolava un vecchio libro sul lavoro di Jan. Unaltra delle caratteristiche di Troubleyn labbondanza di luce naturale e trasparenza, in alternativa allabi-

tuale oscurit artificiale dei teatri. E la presenza a sorpresa, in spazi inediti di risulta come corridoi, porte e soffitti, di opere e installazioni darte contemporanea, firmate da un nutrito parterre di star internazionali (Matthew Barney, Luc Tuymans, Wim Delvoye, Orlan, Bob Wilson, oltre agli italiani Bruna Esposito, Alberto Garutti e Romeo Castellucci, della Societas Raffaello Sanzio) e di artisti belgi di almeno tre generazioni, da Thierry De Cordier a Kris Martin. Tutti amici di Fabre, da lui invitati personalmente a passare qualche giorno qui e a creare qualcosa ad hoc per Troubleyn. Marina Abramovic, tra il serio e il faceto della provocazione, ha deciso di rendere omaggio a una sua vecchia performance usandone lo stesso materiale sangue di maiale per graffitare proprio i muri della cucina.

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Wallpaper in stile vittoriano di Claire Coles. Carta in rilievo con effetto 3D di Catherine Bertola.

Manifesto di idee
WALLPAPER
I pi eccentrici nel ripensare le carte da parati sono gli inglesi. Complice un nuovo istinto nomade, sexy e surreale
di Arianna Lelli Mami/Studio Pepe

a tappezzeria richiama interni polverosi, balli di societ con abiti lunghi e mobili della nonna. La percezione si ribalta se usiamo il termine inglese wallpaper, eppure stiamo parlando della stessa cosa. Nel secolo scorso le case borghesi la utilizzavano per occultare la povert delle mura domestiche, orfane degli stucchi e degli affreschi delle cugine nobili, per creare unillusoria sensazione di ricchezza e lusso. In anni pi recenti, sono nati gli

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Dallalto. Carta con anatre in volo di Deborah Bowness. Harrys Garden di Louise Body. Carta dizionario di Christopher Pearson.

arredi total look, coordinati che avvolgono la casa da cima a fondo: carta, tende, cuscini, divani, tutti a righe o fiorellini. Oggi le carte da parati vengono reinterpretate in chiave contemporanea. In prima fila sono proprio i designer inglesi, con aziende istituzionali come Cole & Son o Wittaker & Woods: carte fatte di veri e propri collage, come quelle di Claire Coles (www.clairecolesdesign.co.u k), disegnate con strampalati mobili vittoriani da Alice nel paese delle meraviglie. Altre, addirittura, tridimensionali, grazie a mirabili papercut e giochi di ritagli, come quelle di Catherine Bertola. Alcune giocano con i clich del passato, e allora le gabbiette degli uccellini tanto care allestetica ottocentesca amante di pagode e chinoiserie si moltiplicano allinfinito e luccellino, finalmente liberato, ora sta a guardare. Oppure la tradizionale toile de jouy, svolta in chiave erotica, con damine deliziate non pi solo da passeggiate campestri

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Dallalto. Carta optical con teschi di Maria Kirk Mikkelsen. Sexy Toile di K-lou design. Snow in Norway di Anna Dove.

(www.k-loudesign.com). Ma lultima evoluzione delle wallpaper di tipo concettuale. Giochi grafici, bianco e nero, disegni nascosti oppure acquarelli di scenari fuori scala o distese di neve bianca con ciuffi derba qua e l. A parte, vanno citate le carte di Deborah Bowness, una vera artista (www.deborahbowness.com): pannelli con fotografie in bianco e nero a cui in seguito, attraverso la stampa serigrafia, vengono aggiunti i colori. I pannelli non si incollano al muro ma si lasciano penzolare da una gruccia, o vengono fissati con due chiodi. Non manca, infine, chi comunica attraverso le pareti di casa. Come fa Christopher Pearson (www.christopherpearson.com ) con la sua carta con voci del dizionario e citazioni, quasi sempre ironiche. Queste carte non raccontano solo unestetica, ma rispecchiano un modo nomade di abitare, che non rinuncia alla decorazione, anche in case temporanee.

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ITIS, lampada da tavolo di Artemide, Red Dot Design Award del 2007.

BPL, lampada a sospensione di Elettrica Rotaliana, premio ADI INDEX 2006.

CHILDREN COLLECTION, di Stephen Procter (www.design-doctor.net) serie di mobili e accessori per bambini premiati con il Design Report Award 2007-

CAPPELLI-SCULTURE in carta di Federica Moretti, Mostra The New Italian Design (www.triennale.it)

Bello? Molto di pi
NUOVI TALENTI La creativit non si misura. Ma si pu premiare. Con concorsi rivelatori di modi inediti di pensare e progettare di Monica Baio
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e la globalizzazione ha avuto come effetto la progressiva omologazione del gusto e dei comportamenti, la diffusione del design, uscito dal circolo degli appassionati per arrivare a un pubblico planetario, ha avuto come ricaduta positiva il riconoscimento delle eccellenze in termini di progetti, prodotti e ricerca compiuta in ogni angolo del mondo. Eccellenza riconosciuta dai molti premi e concorsi che ogni anno setacciano il lavoro di designer giovani o affermati alla ricerca di novit, creativit, funzionalit. In Italia sempre il Compasso doro il riconoscimento pi ambito. Ha una cadenza triennale ed anticipato da una selezione annuale della Fondazione ADI; premia il design di qualit, sintesi estetica di innovazione progettuale e produttiva. La sua collezione storica, posta sotto la tutela dello Stato, eleva il design ad arte al pari di altre discipline. Ha invece un respiro mondiale, grazie alla partecipazione di oltre 50 paesi, il Red Dot Design Award: dal 1955 i prodotti premiati per carattere e funzionalit entrano nelle collezioni dei Red Dot Museum di Essen in Germania e di Singapore. Parte ancora dalla Germania, dalla rivista Design Report, lomonimo premio, che elegge i pi promettenti tra gli

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OLTRE ALLE AZIENDE, IMPROVVISAMENTE, SONO DIVENTATE IMPORTANTI LE ESIGENZE DELLE PERSONE. E, OLTRE ALLASPETTO ESTETICO, ORA SI VALUTA LA CAPACIT DI PENSARE IN MODO DIVERSO

esordienti del Salone Satellite, sostenendoli con i media internazionali affinch le loro idee diventino prodotto oltre che prototipo. Unopera di monitoraggio sui designer italiani under 39, scaturita in una mostra itinerante, ha messo in luce come il design del XXI secolo sia caratterizzato da un cambiamento di ruolo nella professione pi che da nuove tendenze stilistiche: i 124 selezionati, oltre che prodotti inventano processi in ogni campo della comunicazione, esprimendo la loro capacit di pensare loriginale e il diverso. Guardando allOriente, in Giappone il ministero dellindustria ha dato vita a un organismo di controllo che valuta i prodotti e ne premia, con il Japan Good Design Award, il valore, in base alla capacit di risposta ai bisogni delle persone pi che delle aziende. Anche lAmerica premia il gusto italiano e inserisce i prodotti nelle collezioni permanenti come il Museo darte e design di Chicago: la missione educare il gusto del pubblico al valore del buon progetto. Approccio meno etico per individuare trend e andamenti nellinterior design: il riferimento sono le fiere, tra cui spicca Imm Cologne. I suoi Interior innovation award sono riservati alle aziende ma si fanno sempre pi spazio i designer indipendenti. La forza delle idee pu scaturire anche da realt produttive del territorio, come il distretto friulano della sedia, che al Fuorisalone ha suggerito quanto futuro ci sia ancora per un tema progettuale gi ampiamente sviluppato.

CHEOPE, cucina per esterni di Metalco (www.metalco.it), ADI Index 2007.

ROBOT, di Elm Design Co. (www.jidpo.or.jp), Japan Good Design Award.

ISOMERA, sedia premiata al Promosedia Design Competion 2007 (www.promosedia.it).

ONLYONE, di IB rubinetterie, (www.ibrubinetterie.com), Chicago Good Design Award.

FAMILIA, linea da cucina di Normann Copenhagen (www.normanncopenhagen.com) Red Dot Design 2007.

ARIA COLLECTION, panca di La Palma 22 FEBBRAIO (www.lapalma.it), Imm Cologne Award. 2003

Andr LefevreDevaux e la moglie nel giardino a terrazze sul mare. A sinistra, il patio esterno e, in alto, le vetrate sul Mediterraneo.

LE CORBU E I ROMANI PROVENZA


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Pu una casa diventare il racconto di una vita? Andr LefevreDevaux e la moglie Yvonne, architetti, pensano di s. E ci presentano la loro abitazione-scultura. Una sintesi di pi maestri di David Souffan Foto di Olivier Amsellem

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Nella sala da pranzo lo spirito colorato e funzionalista degli anni 50 ammorbidito da elementi in legno e dettagli contemporanei.

Gli innamorati folli del . vintage, gli appassionati di mobili ed edifici di unaltra epoca, farebbero carte false per diventare i proprietari di questa straordinaria dimora. Ma nonostante le numerose sollecitazioni, larchitetto Andr LefevreDevaux e la moglie Yvonne sono categorici: non venderanno mai quella che per loro lopera di una vita intera. Dalla fine degli anni Cinquanta hanno immaginato questa casa fin nei minimi dettagli. E non stato di certo un affare da poco. Allinizio questo era un terreno aspro, a terrazze, pieno di alberi e di rocce che arrivavano fino al mare. Alcuni lavori di scavo, poi larchitetto inizia a disegnare qualche progetto, decisamente influenzato, ammette lui stesso, dallarte romana. Uno stile in sintonia con le ricerche della mia epoca. Volevo lavorare sul necessario evitando i motivi inutili, lasciar vedere le cose coscome sono fatte, puntare solo allessenziale e allindispensabile. Lessenziale, per Andr Lefevre-Devaux, consister qui, come in tutte le sue altre opere alloggi, una casa, un intero

REALIZZATA SU PI LIVELLI, CON CURA QUASI ARTIGIANALE, RICORDA IL GIOCO DELLE COSTRUZIONI

villaggio in una sapiente integrazione nel luogo e nella sua topografia. Il terreno era talmente stretto e con un tale dislivello che stato necessario prevedere diversi piani e realizzare tutte le aperture sul mare. Risultato: una casa che ricorda i giochi di costruzione realizzati su piani diversi, dove tutte le finestre che siano ampie vetrate o semplici obl offrono una spettacolare vista sul Mediterraneo. E una divisione degli spazi che cita il gusto di Le Corbusier, con mattoni e pietre a vista, armadicontenitori su misura, orientamento strategico delle aperture rispetto al paesaggio. Una perfetta comunicazione fra interno ed esterno, che si ritrova anche nei materiali utilizzati: pietra locale e legno. Trovare losmosi fra il dentro e il fuori fondamentale in questo tipo di

costruzioni. un modo per rispettare il luogo, ma anche per favorire il comfort. Realizzare delle zone dombra e altre al sole, spazi al riparo dal vento e dal mistral, punti da dove godere la vista del mare. Sedie, tavoli e divani, tutti di design, sono stati scelti per un solo e valido motivo: favoriscono il benessere fisico ed emotivo di chi li utilizza. Alla stessa stregua dei ricordi di grandi amici artisti, di cui labitazione reca tracce ovunque: le scultore di Marcel Bodard o le ceramiche di Georges Jouve. Il che, dopo oltre quarantanni trascorsi fra queste mura, ha portato questi ottuagenari ad affermare che la felicit, qui, sempre intatta. Ed bello credere che sia davvero cos. (Foto SIC/Ag.Volpe)
In alto a sinistra la cucina. A destra lingresso e, sotto, il salotto con opere di George Jouve.

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Quel dj vu un capolavoro
RIEDIZIONI Li avete sempre amati, desiderati. Poi persi o venduti. Spariti anche dal mercato, ora ritornano di Margherita Helzel Foto Ruy Teixeira
La seduta avveniristica Fiocco un pezzo storico della collezione Busnelli. Progettata negli anni 70 da G14, esposta alla mostra permanente del Museum of Modern Art di New York. La struttura in tubolare curvato, il rivestimento una calzamaglia in tessuto poliestere elastico, disponibile in vari colori. In primo piano, Io, vaso in argento disegnato nel 1985 e rieditato in edizione limitata, De Vecchi. Sul fondo, sgabello in faggio massello curvato e laccato, progettato nel 1906 da Otto Wagner per Gebreder Thonet Vienna.

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Scrittoio del 1963, con piano in legno massello rivestito in panno, di Arflex; lampada da tavolo Snoopy, base in marmo bianco e sospensione Taraxacum, progettati negli anni 60 da Achille e Piergiacomo Castiglioni, Flos. Plastic Armchair, disegnata nel 1950 da Charles&Ray Eames, Vitra. Libreria in legno massello laccato di Otto Wagner, Gebr eder Thonet Vienna; vaso Paros in marmo di Carrara di Enzo Mari, Danese. A terra, teiera Emisfera di De Vecchi, bricco per il latte, collezione Bauhaus, Alessi, e portamatite in cristallo, FontanaArte.

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Il divano Serpentone, disegnato da Cini Boeri nel 1971 per Arflex, componibile allinfinito grazie alla struttura composta di strati in poliuretano morbido rivestiti in panno. Accanto, set di 5 tavolini in acciaio satinato progettati da A.G. Fronzoni nel 1974 e prodotti nel 2007 da e x t r a ; sopra, Paros D1 di Enzo Mari, portacenere in marmo nero marquina. In alto, Esagonale, sospensione in alluminio di Bruno Munari realizzata nel 1959 in serie limitata a mille esemplari e oggi prodotta da Danese in 2 misure.

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Al centro, tavolo rettangolare con basamento in acciaio cromato e piano in legno scuro di Le Corbusier, disponibile in diverse misure e con il piano in cristallo, di Cassina. Sedia rossa, disegnata da A 54 per Arflex, in tubolare dacciaio nero o cromato e seduta imbottita rivestita in tessuto; sedia bianca pieghevole B571 in faggio curvato progettata nel 1930 da Gebreder Thonet Vienna. Sul tavolo, vaso in vetro e acciaio di Enzo Mari, Danese; servizio da t Tac in porcellana bianca realizzato su disegno di Walter Gropius da Rosenthal.

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Sullo sfondo, il divano Le Bambole, qui nella versione nera, rinnovata rispetto alloriginale degli anni Settanta di Mario Bellini per B&B Italia, vincitore nel 79 del Compasso dOro. Sulla sinistra, componibile di Anna Castelli Ferrieri, rieditato in nero e rosso per Kartell; sopra, Dal, lampada da tavolo disegnata da Vico Magistretti negli anni Sessanta e riproposta oggi da Artemide in diversi colori, in plastica piena o trasparente. Libreria e contenitore girevole Doubleface, progettato da Cini Boeri nel 1979 per Arflex, servizio cuoci-t con sostegno tutto in acciaio cromato, Alessi; centrotavola Putrella in ferro curvato e verniciato, di Danese.

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In primo piano, D70, il divano/letto di Osvaldo Borsani presentato nel 1953 e oggi ancora presente nella collezione di Tecno; sul fondo il contenitore Riflesso di Charlotte Perriand, in legno laccato bicolore con le antine in alluminio satinato, Cassina. Da sinistra, Wooden Dolls di Alexander Girare, Vitra; candeliere T8 e vaso Quadro in argento 925, De Vecchi; clessidra Seletti, portafoto Sandwich, FontanaArte. Decorazioni di Barbara Nazzarri (si ringrazia International Flower Bulb Centre, www.tuttobulbi.it).

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Berlino
Ultramoderno e post-sovietico. Nellex citt del muro, arte e creativit oscillano fra questi due poli. Con esiti affascinanti. Da vedere e/o acquistare
di Arianna Lelli Mani e Chiara Di Pinto

MAPPA SHOPPING

Illustrazione di E. Leoni

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DJ SET DA SOCIALISMO REALE Club Moskau, K. Marx Allee 34, tel. +49 3024631626, www.dasmoskau.com. Un tempo ospitava negozi e un piccolo bar. Ora la location dei migliori dj set. Ledificio anni 60 di chiara matrice socialista, con mosaici educativi e grandi superfici in vetro. VINTAGE + BIJOUX DAUTORE Lil Shop, Brunnenstr. 184, lil-shop.com, tel. +49.30.28045338. Collezioni attuali e vintage di Comme des Garcons e stilisti emergenti. Grande scelta di profumi, borse e accessori in un negozio contemporaneo. La vulcanica Lil firma bijoux e sponsorizza eventi con artisti.

Berlino
RICAMO IDEOLOGICO Ccile Belmont, Weinert Str. 3, www.cecilebelmont.com. Francese trapiantata a Berlino, Ccile artista e creatrice di moda. Fino a che punto il pubblico entra nella vita privata e viceversa? Forte di questa domanda, usa diversi mezzi espressivi, dal ricamo alle installazioni per creare abiti, accessori, oggetti per la casa. Tutti pezzi unici. UN WEEKEND NELLA VALIGIA Smeilinerer, Schroderstr. 13, www.smeiliener.de. Pi che un negozio di moda una unesperienza artistica prt--porter. Tutto concettuale, dal dcor al taglio degli abiti: volumi puri, colori complementari, accostamenti inediti. Volendo riportare a casa un pezzo di Berlino, acquistatelo qui.

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LOPERA DARTE? SIAMO NOI KW (Kunst Werke Berlin) e Caf Bravo, Augustr. 69, tel. +49.30.2434590, www.kwberlin.de. Qui i personaggi della scena artistica berlinese si ritrovano nel giardino interno su cui si affacciano gli spazi della galleria darte. Il padiglione che ospita il Caf Bravo un progetto di Dan Graham per la Biennale di Berlino del 98, un gioco di volumi puri e specchianti che amplifica gli spazi e d la sensazione di essere a propria volta unopera darte.

Berlino

MERCATINO PLANETARIO O.K. Versand, Alte Schnhauser Str. 36/37 www.okversand.com. Oggetti dai mercati popolari di tutto il mondo. Un inesauribile mondo di ispirazioni e best buy, acquistabili anche online.

TRE ARCHITETTI PER UN LIBRO Pro qm, Almstadtstr. 48-50, www.pro-qm.de. Libreria di tre architetti che hanno lavorato alla pianificazione urbana della citt. Design, arte, architettura, urbanistica e riviste tedesche emergenti.

ROMANTICISMO DI FELTRO Hut Up, Oranienburgerstr. 32, www.hutup.de. Feltro protagonista in questo negozio, che ha clienti in tutto il mondo, e collabora con stilisti e designer come Dries Van Noten o Matteo Thun. Dai vestiti agli oggetti domestici, tutto superpoetico ed ecologico. Il feltro, ricordiamo, fatto di lana, sapone, acqua e molta pazienza!

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Berlino

DOPOLAVORO CON CANDELE Ballhaus, Auguststr. 24, www.ballhaus.de. Al piano terra sala da ballo con ristorante dal fascino minimale, stile dopolavoro post soviet. Sopra, un salto nel tempo: sala ottocentesca con specchi e stucchi e palco per spettacoli di jazz. Atmosfera incredibile, candele, facce interessanti. Limpianto elettrico andrebbe rifatto, ma va bene cos... PANTOFOLE ERUDITE Ines Seifart, Lobeckstr. 30-35, www.inaseifart.de Formazione eclettica, studi fra Berlino e Parigi. Le sue collezioni sono a met tra la moda e larte, ironiche, concettuali, molto erudite. Ma comode.

LOSTELLO CHE NON CERA Ostel Berlin, Wriezener Karree 5, tel. +49. 3025768660, contact@ostel.eu. Alternativa creativa ai soliti alberghi. Qui il tempo si fermato agli anni 70. Prezzi (e stili) variabili: dalla stanza stile Stasi a quella roulotte vintage. LINUTILE ESSENZIALE Uber store, Augustr. 26, www.ueber-store.de. Il concept delle installazioni a tema del negozio cambia ogni mese. Impossibile non trovare qualcosa tra lutilmente inutile e lessenziale. Qui si trovano le bellissime Bubble Lamps di Nelson, scelte per illuminare il negozio e ora vendute perch apprezzate dai clienti. Indirizzo da non perdere per la panoramica personalissima e interessante sul design pi attuale.

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LASCER BELLISSIME TRACCE


BIOMETRICA
La fantascienza insegna che tutto ci che viene pensato prima o poi si avvera. Cos, in futuro la nostra identit sar letta attraverso gli occhi, il volto, la voce. Con quali rischi?di Virginio Briatore

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a dove veniamo non si sa, ma appena arrivati ci danno un Nome, con cui affrontiamo la nostra esistenza irripetibile di entit cosmiche. Con il Cognome mettiamo piede a terra e siamo inscritti in un legame di sangue, una famiglia, un clan, un popolo. Poi viene lIndirizzo, la fissa dimora, il posto dove andiamo a scuola, dal medico, o paghiamo le tasse e con ci apparteniamo a un territorio, una patria, una frontiera. Infine c la Professione con la quale veniamo inquadrati secondo il valore economico che siamo in grado di produrre. Questa la carta di identit. Ora non basta pi. Ora vogliono pezzi di corpo, prove fisiche. Per esse-

re sicuri che un altro non sia noi e noi non si sia altri, oggi ci chiedono impronte, mani, occhi, volto, vene, voce e domani chiederanno sangue, saliva e la prova finale del Dna. Vivremo come Tom Cruise in Minority Report, trapiantandoci organi altrui, o come il protagonista di Gattaca di A. Niccol che in un mondo di geneticamente migliorati, accessibile solo tramite sonde biometriche che analizzano tutto (iride, sangue, urina, unghie e capelli), conserva materiale biologico di un complice per penetrarvi con la sua identit? Per ora sappiamo solo che tutto ci che viene pensato prima o poi si avvera. La parola magica della nuova identit ha il suono dolce di Biometria. Una scienza biologica che misura e studia i dati os-

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SI NOTATO CHE MOLTE PERSONE NON AMANO IL CONTATTO CON GLI APPARECCHI, MA ACCETTANO DI GUARDARE IN UNO SPECCHIO DIETRO CUI LA MACCHINA RILEVA E CONFRONTA LA LORO IDENTIT FACCIALE
servati sugli esseri viventi e li usa per definire un sistema biometrico, in grado di riconoscere una persona (cio verificare se un individuo veramente colui che dichiara di essere) sulla base di caratteristiche fisiologiche e comportamentali (calligrafia, stile di battitura, di camminata). le tecnologie ma anche i comportamenti. Si cos capito che buona parte degli immigrati, per varie ragioni, non gradisce il contatto diretto con un apparecchio, cos come imposto dalle impronte digitali, mentre non ha problemi a guardare uno specchio. In questo modo gli 8.000 lavoratori che dormono in un dignitoso ostello pubblico vi accedono guardando lo specchio magico, dietro cui la camera rileva e confronta la loro identit facciale. Dov il limite rispetto alla privacy e dove le applicazioni possibili? Lo abbiamo chiesto a Francesco Bergonzi, docente alla Facolta di Disegno Industriale del Politecnico di Milano, uno dei rari progettisti interessati ad applicare biotecnologie e scienze neurobiologiche agli oggetti e agli ambienti: In Italia la diffusione della biometria la vedremo fra un anno, massimo due. In compenso la telemetria, con software in grado di riconoscere un volto in una folla, gia molto presente. ne.com) e ZMP (www.zmp.co.jpl). Per fortuna la biometria non solo uno strumento inquisitorio ma pu svilupparsi in altre direzioni. Anche Artemide di recente ha condotto una ricerca, il progetto Also, per fare lampade che grazie a lettori biometrici saranno in grado di accendersi, spegnersi, variare, riconoscendo una voce o una sagoma umana.

Accessi sensibili
Definita utile ma controversa e da alcuni ritenuta socialmente pericolosa, la biometria oramai riguarda milioni di persone che accedono ad aree di lavoro sensibili, quali aeroporti, industrie militari, laboratori di ricerca ecc. (ma in Paesi sempre pi ossessionati come Usa e Giappone anche alle mense della scuola o in banca www.digitalworldtokyo.com) passando dita, mani o occhi a contatto o di fronte a un inquisitore elettronico. Una scienza che un business in grande espansione, verificabile su centinaia di siti internazionali, universitari (www.engr.sjsu.edu/biometrics/publications_tech.html ) o commerciali, ( www.findbiometrics.com e nostrani www.biometric.it) da cui si vede come il livello del design dei prodotti sia modesto e obsoleto (www.biometrika.it). Un successo decretato anche da una rassegna di settore, la Singapore Biometrics World, conclusasi il 27 aprile scorso con oltre 200 aziende specializzate, migliaia di visitatori ed esperti da 60 Paesi. Proprio la citt Stato forse il luogo planetario a pi elevata biometria, in cui si stanno testando non solo

Tecnologia protettiva
Un altro progetto innovativo il Sensibilab, sviluppato allinterno del polo lecchese del Politecnico di Milano, come ci spiega il prorettore Riccardo Pietrabissa: Sono degli indumenti di aspetto normale, che indossati da pazienti o da anziani, anche a casa loro, possono leggere dati biometrici e monitorare segnali biomedici. Non quindi la tecnologia ad essere controversa ma il suo uso politico, a cui si ribellano i tecnoanarchici di mezzo mondo, guidati dal celebre Chaos Computer Club di Amburgo (www.ccc.de), che hanno a pi riprese dimostrato linefficacia delle impronte digitali, creando con scanner e strumenti amatoriali copie di gelatina o di lattice da indossare al bisogno! I loro amici artisti e scienziati del Bbm (www.bbm.de) invece hanno costruito un cavallo di Troia, da portare per le strade di tutta lEuropa per far conoscere ai cittadini la complessit della biometria e far s che siano essi stessi (quindi noi) a richiederne un utilizzo il pi possibile democratico.

Neurologia+design
Continua Francesco Bergonzi: In questo settore i designer sono assenti ed un vero peccato perch le macchine biometriche avranno bisogno di neurobiologia e di un approccio non solo votato al controllo ma anche visionario e creativo. Accenni di biometrica diversa arrivano per esempio con i robotoys, giocattoli evoluti che riconoscono movimenti, temperature, suoni, voci e movimenti facciali. Tra cui Aibo di Sony, Robosapien V2 (www.robosapienv2onli-

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Il pontile in legno conduce al punto di avvistamento preferito da Jonas. Sotto, tessuto lilla per rinnovare un divano e fiori liberty sul pouf.

Nello studio, arredi recuperati da una scuola. Helle e il marito collezionano stampe, paesaggi e nature morte. Sotto, la tenda tipi per i giochi allaperto.

Un sentiero sabbioso porta dalla casa alla pineta lungo il mare. Sotto, in cucina sedie anni 30 del marchio francese Tolix e una stufa in ghisa.

Nordico+ Vintage
GUIDA Una casa-rifugio a pochi chilometri da Copenaghen. Qui la designer Helle Hgsbro e il marito musicista hanno creato uno stile hippy e old fashion, dipingendo i pavimenti in legno di bianco latte, smaltando qualche parete di verde lacustre e reinterpretando oggetti e mobili con tessuti stampati. In queste pagine, gli indirizzi per replicare atmosfere morbide e scandinave
di Giuliana Zoppis Foto Nathalie Krag Styling Anja Alfieri

Intervista

uando, a fine anni Novanta, Helle Hgsbro e il marito Jonas Krag comprarono questa deliziosa, piccola casa nel nord della Danimarca, furono conquistati da due elementi: la vicinanza al mare e gli spazi contenuti ma ben costruiti. Il soffitto alto e arioso, latmosfera morbida, la vista incredibile sul mare ci hanno convinti: era la nostra casa di vacanza ideale. Cruciale per Helle lesperienza con il design (suo il curioso Crme de la Crme la Edgar nel cuore di Copenaghen, tessuti e accessori vintage): Ho una passione per gli anni Settanta, appena posso rielaboro in questa chiave i mobili e gli oggetti che espongo. Con i tessuti rinnovo imbottiti e sedute (della finlandese Marimekko, ma anche dellinglese Osborne&Little). Recupero, con colore e materiali hi-tech, pezzi degli interni della nostra infanzia. Mi diverto a usare come tende e rivestimenti gli stampati a fiori minuti e quadretti che si usavano 30-40 anni fa per gli abiti da bambini, spiega mentre cammina a piedi nudi sul pontile. Molte delle idee cozy&touch lanciate da Helle si trovano anche in Italia. Ecco un percorso-tipo.

Sopra, in spiaggia con giocattoli di legno. Sotto, lavabo dalluminio depoca e lampade da bistrot nel bagno. Labito ideato da Helle.

Patchwork anni 30, 60 e 70 Mixare vintage e moderno per uno stile libero e vibrante. Idee anni Sessanta e Settanta: la poltrona Karelia di Lijsi Beckman per Zanotta (del 1966, tutta curve e rivestimenti lucidi, www.zanotta.it); la seduta Wave con tessuto boucl di Arcade (tel. 0471.980795); pouf e tavolini da Spazio 900 (a Milano, www.spazio900.it); lampade, vasi e cassettiere da Rossana Orlandi (altro indirizzo cult del capoluogo lombardo, tel. 02.4674471), dove trovare anche le sedie in metallo e plastica coloratissima di Rodney Kinsman per Bieffeplast. Tappeti in ecomongolia a pelo lungo con tinte sgargianti di Parentesi Quadra (tel. 0573. 73098); lampade tra Pop e design nordico di Rosario Pascuzzi (www.lightbites.it); tappeti e arazzi coloratissimi di Romina Succi (www.tappetoin.com). Colori fashion (vaniglia e prugna) per i divani bassi e tondi Bubble Rock di Piero Lissoni per Living (tel. 031.630954). Design curvilineo e ante decorate a motivo tartan per il contenitore modulare Cocoon di Paola Navone per Ideal Form Team (tel. 0731.605531); della stessa designer il divano in lino bianco Atollo di Poliform (www.poliform.it). Tornano altri due progetti dautore: i divani e le poltrone Le Bambole, design 1972 di Mario Bellini per B&B (www.bebitalia.it) e la cucina monoblocco di Joe Colombo per Boffi (www.boffi.com). Una delle migliori selezioni tessili per rivestimenti darredo e tendaggi dai disegni revival si trovano da Benati&Beneggi: tessuti di Casadeco e Swaffer, gli originali di Lizzo, i decori a fiori macro di Sanderson, gli inediti di Thibaut, i colori fluo di York e Bluemountain (per altre info, tel. 02.86464537).

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Interni con un vissuto Il risultato finale si deve soprattutto ai materiali: legni a listoni e a perline, tessuti rigati e floreali abbinati a quadretti gustaviani. Il segreto servirsi da buoni artigiani che lavorano in modo tradizionale, sobrio e rigoroso, pavimenti, boiserie e decori in legno. Da Maro Cristiani, nel Pisano, si trovano legni per pavimentazioni e marmi, cotti, metalli, pietra (ogni mese la lista delle offerte su www.cristiani.it); dalla Ditta Falchini e da Matassini essenze solide e calde (rispettivamente, ad Arezzo, tel. 055.977571, e nel Senese, tel. 0577.738212). Pietra serena con piastrelle bianche dai decori minuti: una ricetta per bagni e cucine minimal dal sapore nordico. Le vecchie ceramiche a disegni geometrici si scelgono da Antica Ceramica dellUmbria (tel. 075.916033). Le marmette in graniglia e cemento colorato, con sfumature cromatiche variegate, a Lucca da Tessieri (tel. 0583.343244). Mobili da bagno in rovere naturale, con lavabi rettangolari da Lineaponente (tel. 0761.542055). Arredi in rami di rovere come il tavolo Legend da Roche Bobois (tel. 051.228488) e vecchi legni mischiati ad acciaio e alluminio nei mobili dellolandese Piet Hein Eek (da Rossana Orlandi, vedi sopra).
Il piccolo Gilbert nella foresta che circonda la casa. Sotto, per la camera dei ragazzi, mobili trovati nei fleamarket ridipinti da Helle.

Total white Ogni cosa, se dipinta di bianco, si nobilita. Helle Hgsbro ha trattato a cementite e smalto bianco opaco vari elementi trovati sui fleamarket. Leffetto satinato nasconde le imperfezioni, lanticato si ottiene con vernice stesa a pennello e carteggiata per far riapparire baffi di legno. Se cercate nella produzione: cucine bianche old fashion da Marchi Group (www.marchicucine.com). Sedute organiche in bianco totale di Mari-Ruth Oda (www.mari.ruthoda.com), in materiale termoplastico stampato di Jean-Marie Massaud per Porro (tel. 031.780237) e a ricami floreali di Jon Male (www.jonmale.com). Intramontabile il tavolo tondo con base a gambo di calice di Eero Saarinen (www.knoll.com). La ceramica bianca su pareti e pavimenti d uno stile inconfondibile a bagni e cucine. Con disegni sottili a ricamo la serie Arkitessuto di Ragno (www.ragno.it); con decori rtro da Madeamano (tel. 0933.58189, www.madeamano.com); con texture 3D bianco su bianco Energy di Marazzi (www.marazzi.it); in grs porcellanato ghiaccio, con decori optical Dots White di Keope (www.keope.it). Quale cornice? In ferro battuto per accompagnare lo specchio da Artifer a Schio (tel. 0445.578100, www.artifer.com). In legno dai riflessi dorati: con riccioli doro da Italcornici (tel. 02.6595162); in pioppo a foglia doro da Grassi Cornici (tel. 02.6554475); a decori neobarocchi le cornici dorate di Arti&Mestieri (tel. 055.9199903).

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Catturare il tempo
ART & CRAFT A Nymphenburg, manifattura della casa reale di Baviera, che festeggia i 250 anni di attivit con innumerevoli damine di porcellana di Roberta Angelini Foto di Oliver Haas

Alcuni esemplari della collezione storica.

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Sopra, una delle sale-archivio del castello di Nymphenburg, in cui ancora oggi vengono prodotte le porcellane. Sotto, un oggetto dipinto a mano e ideato da Hella Jongerius.

a porcellana musica congelata. La metafora del grande filosofo tedesco Schopenhauer. Non vi spaventate. Labbiamo scelta perch si addice perfettamente al piccolo mondo della manifattura di porcellane Nymphenburg, dove ogni giorno una manualit dal sapere antico d forma a incredibili virtuosismi. Siamo in Baviera, poco distanti dal centro di Monaco, nel castello di Nymphenburg, residenza estiva della famiglia reale bavarese. Qui, nel 1747, il principe Max Joseph III d vita alla manifattura di porcellane, per non essere da meno delle altre grandi case regnanti europee. Cos, da oltre 250 anni, qui si producono senza interruzione capolavori che ad alcuni sembreranno stucchevoli, ad altri infinitamente poetici, invariabilmente contrassegnati dallo stemma della casa reale bavarese: liniziale del capofamiglia dei Wittelsbacher. Identici nel tempo restano i processi produttivi, la manualit

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la componente che definisce lunicit degli oggetti. Qui la qualit inizia dalla fabbricazione delloro bianco - la fabbrica a ciclo completo - ovvero limpasto della porcellana, fatto di quarzo, caolino e feldspato. La ricetta, dalla quale dipende la resistenza e la luminosit della porcellana, segretissima, e Nymphenburg la produce in proprio da sempre. Per realizzarla i singoli componenti vengono macinati dallantico mulino per circa 90 ore, con il lento movimento della macina, alimentata dallacqua del canale che attraversa il parco del castello. Una volta pronta, la pasta viene lasciata a riposo e dopo due anni, quando ha raggiunto lelasticit necessaria, pu essere utilizzata. Nel tempo sono state prodotte pi di 30mila forme, tutte custodite qui: dal gioioso rococ fino alle forme pi contemporanee di designer come Konstantin Grcic

(www.konstantin-grcic.com), Ted Muehling (www.tedmuehling.com), Hella Jongerius (www.jongeriuslab.com) e Barnaby Barford (www.barnabybarford. co.uk). Oggi nei laboratori di pittura e scultura lavorano 90 persone: artisti specializzati impegnati nel lungo percorso di creazione e decorazione, che pu durare una settimana per una statuina. (www.nymphenburg-porzellan.com)

In alto, una serie di statuette aspettano di essere dipinte. A destra, un maestro decoratore alle prese con un elefante. Sotto, lingresso della fabbrica. Nellarchivio del castello sono custodite 30 mila forme.

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Questa storia non sembra vera


Un campione di polo, una giovane ereditiera. E unincredibile estancia con villa coloniale e cappella neogotica a due ore da Buenos Aires. Come si fa a non dire s ?
di Laura Mari Foto Alexia S. I due sposi passeggiano in una carrozza del XIX secolo nel parco della tenuta. Sopra, lingresso de La Concepcion. D 124

PRIVATO

Labito da sposa di Delfina, firmato Manuel Lamarca. A fianco, uno dei salotti della villa, con gli arredi di epoche e stili differenti e, sotto, uno scorcio della piscina con lultimo tuffo di Nacho prima del matrimonio.

er raccontare queste foto potremmo partire da un assunto in futuro sempre pi raro, specie se dedicato a ununica famiglia: limmenso paesaggio verde non contaminato da costruzioni, strade, cose e persone che a volte circonda una casa. questo il caso de La Concepcion, una straordinaria estancia di 10.000 acri (pi o meno 4.047 ettari) nella campagna argentina, a due ore di auto da Buenos Aires. la tenuta dei Blaquier, una delle famiglie pi illustri del Paese. Il parco che la circonda, fatto di pini, cipressi, cedri e palme, conferisce un segno tutto diverso a questa grande villa coloniale, una fusione di stili e strati temporali differenti. Tappezzerie di gusto inglese, vagamente vittoriano, lampade a soffitto dco, cassapanche in legno del 600 spagnolo, divani e poltrone di misura extrasize, ricoperti di velluti e tessuti dall800 inglese. Il tutto

Dal 1936, tutti i matrimoni della famiglia Blaquier, una delle pi illustri del Paese, si sono svolti qui. Con il rito cattolico celebrato nella cappella neogotica, e i ricevimenti nelleleganza austera della grande villa
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Mobili di famiglia europei e giganteschi caminetti danno unaria autorevole allenorme estancia, con le sale dai soffitti a volta.

convive pacificamente, e con una certa autorevolezza, grazie alle generazioni e alle feste di famiglia che qui si sono succedute. I matrimoni, in particolare. Come lultimo, quello fra Delfina, rampolla di famiglia, con Ignacio Nacho Figueras, campione di polo del Paese, famoso in patria e allestero anche come testimonial della fragranza Polo Black di Ralph Lauren. Un matrimonio da favola, con una cornice di tradizione, ma anche qualche lampo di anarchia. Unora prima del rito cattolico i due sposi sono ancora in piscina. Trentanni lui, 25 lei, sembrano finti tanto sono perfetti: vivaci, gentili, con la giusta dose di sentimenti. A portare gli anelli saranno i due figli della coppia, Hilario, sei anni, e Aurora, un anno. Perch fra Nacho e Delfina prima venuto lamore, poi i figli, e solo alla fine il matrimonio, anche se dal punto di vista legale si sono gi sposati tre anni fa in Connecticut. Ma volevamo

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Il bagno, arredato con ceramiche e piastrelle depoca. Sotto, Delfina con il padre e i fratelli e una delle tante camere da letto.

Le camere, innumerevoli, sono tutte in uno stesso piano e arredate in modo classico, angloamericano. A eccezione dei letti. Alti, grandi, soffici. Un po da principessa

organizzare qualcosa anche per parenti e amici, racconta Nacho, e farlo davanti a Dio. I matrimoni a La Concepcion sono da sempre levento. Linizio della tradizione data 1936 quando Malena nonna di Delfina - considerata la ragazza pi bella di Buenos Aires, va in sposa a Juan Jos Silvestre Blaquier. Negli anni successivi, la coppia ha avuto nove figli, tutti sposati in questa tenuta, come a loro volta i numerosi figli e cugini arrivati dopo di loro. Mezzora prima della cerimonia Delfina entra in casa per prepararsi, mentre il futuro sposo resta in piscina con amici e cugini. Mezzora dopo eccolo pronto nel suo frac bianco, davanti alla cappella neogotica della tenuta. Delfina arriva su una carrozza del XIX secolo, nellabito bianco dello stilista Manuel Lamarca. Poi solo festa allaperto, sotto una grande tenda. Cena (a base di carne, ovvio), balli e brindisi fino al mattino.

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Lingresso, ricavato nella parte superiore della casa.

TEOREMA (IDEALE) PER UNA VACANZA


Per alcuni un cumulo di pietre sono solo pietre. Per altri, come gli architetti svizzeri Markus Wespi & Jrme De Meuron, sono gioielli. Da trasformare in volumi spirituali, ultra contemporanei di Femke Bijlsma Foto di Alessio Guarino
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PROGETTO

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i vuole una certa sensibilit per cogliere le potenzialit di un casale abbandonato, di quelli che si vedono ancora nelle Alpi, con murature in pietra grezza, scale esterne e verande di legno. Ma quello che allapparenza sembrava un rudere di pietra senza valore si rivelato un gioiello allo stato grezzo, pronto per essere valorizzato. La casa di vacanza di una famiglia di Zurigo una stalla ristrutturata che sorge su un terreno scosceso al limitare di Caviano, piccolo villaggio montano della Riviera del Gambarogno, sulla ripida costa orientale del Lago Maggiore, versante svizzero. Un borgo di 150 abitanti, che solo durante lestate vede i suoi ritmi accelerare impercettibilmente. La casa,

Una camera da letto e, sopra, la scala esterna in pietra a secco.

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IL TETTO ORIGINARIO, A TIMPANO, STATO SOSTITUITO CON UNO PIATTO, A SUA VOLTA IN PIETRA, PER SOTTOLINEARE LAUSTERIT DELLE LINEE GEOMETRICHE
dallapparenza sobria e quasi ascetica, un luogo perfetto per chi desidera sottrarsi alla frenesia della vita cittadina e trovare rifugio nella tranquillit. Markus Wespi e Jrme de Meuron, gli architetti svizzeri a cui stata affidata la ristrutturazione, hanno scelto uno stile sobrio e semplice, e anzich creare contrasti forti tra vecchio e nuovo hanno deciso di ispirarsi ai materiali e ai colori originali. Lobiettivo finale: valorizzare la bellezza delledificio sfruttando quanto gi esisteva, evitando di aggiungere ulteriori volumi. Racconta Jrme: Abbiamo dovuto aggiungere solo il volume del bagno, perch la casa originale era piccolissima. Ma si tratta di unaggiunta invisibile, nascosta sotto terra. Allinterno le mura originali in pietra (50 centimetri di spessore), sono state rivestite con materiale isolante e rifinite con intonaco a rasapietra. Abbiamo abbattuto solo alcune pareti interne, e riutilizzato altrove le pietre rimaste. Anche per i muretti del giardino abbiamo utilizzato solo pietre trovate sul posto, spiega ancora Jrme. Il tetto originale, a timpano, stato sostituito con uno piatto, in pietra, per sottolineare ulteriormente lausterit delle linee geometriche, e trattato alla stregua di una quinta facciata della casa, rivestito con le stesse pietre delle mura esterne. Alcune delle finestre sono incorniciate allinterno da unintelaiatura in larice, per evidenziare lo spessore delle mura. Altre sono incollate, senza cornice, sul lato esterno. Viste da fuori appaioLa cucina. Il tavolo incuneato nella parete, che si apre a trampolino sul Lago Maggiore.

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Le scale hanno una linea rigorosa e geometrica. Lintonaco a rasapietra.

no come astratte aperture nel muro. Il motivo delle aperture nelle pareti riemerge anche allinterno dellabitazione, dove vanno a formare nicchie e un focolare. Loriginale disposizione delle finestre crea un effetto divertente soprattutto nella zona cucina, dove un lungo tavolo da pranzo, collocato proprio in corrispondenza della finestra, appare sospeso come un trampolino che si protende sul lago. Que-

sta lunica finestra che i due architetti hanno dovuto allargare. La porta di entrata, alta, di vetro, dalla spessa cornice di legno, si trova allultimo piano, in corrispondenza della linea di separazione tra quelli che un tempo erano due edifici separati. Come testimoniano le diverse altezze dei soffitti sui due lati delledificio. Appena si entra lo sguardo viene catturato proprio dalla grande finestra con il tavolo,

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che si apre sul paesaggio spettacolare del Lago Maggiore. Si potrebbe addirittura trascorrere unintera vacanza seduti a quel tavolo, semplicemente sognando a occhi aperti. A pochi passi dalla cucina si apre la sala da pranzo: un ambiente piccolo e intimo, con un caminetto. Altre scale collegano la cucina alle camere da letto e al bagno, al piano inferiore. Se lesterno della casa interamente fatto di pietra rustica e originaria del luogo linterno, e senza distinzione tra soffitti, pareti o pavimenti, completamente rivestito di un intonaco liscio, con un effetto che, analogamente allesterno, appare estremamente

astratto ma contribuisce a far sembrare gli ambienti molto pi spaziosi degli effettivi 65 metri quadri. Il lavoro di Wespi e De Meuron ha dunque trasformato un rudere in una elegante casa in stile contemporaneo. Apportando modifiche limitate ma ben studiate i due architetti hanno saputo ripristinare lastratta bellezza scultorea della struttura originaria. Daltra parte, a soli cinque anni dallinaugurazione del loro studio, i due possono gi vantare un cospicuo portfolio di progetti analoghi: testimonianze di come uno stile misurato possa davvero tradursi in eleganza universale. (www.wespidemeuron.ch)

Sopra. Nella facciata esterna, una delle finestre in vetro a filo. Qui, un angolo della camera padronale, con i mobili su misura.

SOFFITTI, PARETI E PAVIMENTI SONO RIVESTITI DI UN INTONACO LISCIO. UN EFFETTO UN PO ASTRATTO CHE RENDE GLI AMBIENTI PI SPAZIOSI
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PROGETTI LOCAL

Neo pulp dallInghilterra, decor & craft in Francia, eco-friendly dalla Finlandia, artigianato poetico dalla Svezia. Quattro Paesi e i loro modi di disegnare il mondo
di Giuliana Zoppis

Pagina accanto. Chandra e Anna, designer svedesi di Folkform nella sede della segheria Vsterbotten, dove si produce un materiale ligneo, ideato da loro, con pezzi di fiori. Qui a destra, Treelamp, lampada-ramo di Front design, Svezia.

Trib-design (seconda puntata)


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Dallalto in senso antiorario. O,O vaso/boccia per pesci e/o fiori, di 5.5 designer per Salviati. Mezzanine di Sylvain Rieu-Piquet, per Via de Paris. Un vinile da parete manga dco di Antoine+Manuel. Set sof+tavolino Kids di Via de Paris.

FRANCIA
Varcato il confine francese, smettete subito di parlare di design. di rigore il termine esthtique industrielle. Orgoglio nazionale e attaccamento alla tradizione sono tratti dominanti anche nella produzione industriale francese, che stenta per certi versi a imporre uno stile contemporaneo. Molto sta cambiando per, grazie a due soggetti: il Via, organismo governativo per linnovazione nellarredamento, e Philippe Starck, mentore e artefice indiscusso del design francese (si parla infatti dei nipoti di Starck). Secondo Philippe Mayer, presidente di Via, da 25 anni i giovani talenti del design francese si formano da noi, anche se solo negli ultimi anni emerso il vero potenziale dazione di questa grande piattaforma espressiva. Un ruolo decisivo lo hanno avuto la rivista Intramuros e Chantal Hamaide (che la dirige). Oltre a Starck, anche altri hanno raggiunto il panorama internazionale, come i mitici fratelli Ronan ed Erwan Bourellec (che disegnano per Vitra e Cappellini): il loro nuovo studio di Belleville una fucina di oggetti comuni (secondo la mission di un design democratico, alla comprensione - se non alla portata - di tutti). O ancora Matali Crasset: designer, artista, scenografa, che ha disegnato per Edra, Felice Rossi, Domodinamica e Christophe Pillet, con pezzi importanti per Zanotta ed E&Y, i minirobot da cucina per Whirlpool, occhiali, orologi e accessori moda. Gli emergenti? Antoine+Manuel, dco-designer ad ampio raggio dazione: stickers, meravigliosi vinili e interiors per Galeries Lafayette.

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INGHILTERRA

Dallalto. Milla, progetto del Lahti Institute of design con Hothouse. Wrongs Wood Collection di Richard Woods per Established and Sons anche nella versione arancione e formato comodino. Sedia in alluminio The De La Warr Pavillon Chair di Barber Osgerby e Fold, di Alexander Taylor, entrambe per Established & Sons.

Sono in circolazione da ventanni, ma Ron Arad con il gruppo One Off, Ross Lovegrove, Tom Dixon continuano a portare la bandiera del British made in tutto il mondo. Il melting-pot artistico e culturale inglese assorbe idee e stili da moda, grafica, musica, architettura e avanguardie londinesi, proponendo mobili e arredi che vanno dal minimalismo allorganicismo fino al neopop e punk. Gli Scp, diretti da Russell Pinch e Donna Wilson, sono un esempio delle piccole aziende che riescono a cavalcare londa dei big inglesi, con accessori ipercolorati e mobili essenziali e di qualit. Moltissimi giovani designer arrivano dalle fucine locali, ovvero il Royal College of Arts e il Saint Martin. Alcuni ex studenti di questultima hanno creato il marchio Beyond the Valley, con uno stile happy-chic da Carnaby Street e contaminazioni pi metropolitane. Ma con Jasper Morrison che il minimalismo inglese ha fatto tendenza allestero (la sua sedia per Vitra dell89 ha segnato unepoca). Cos giovani designer come Sebastian Bergne seguono le sue orme puntando su oggetti ironici per Wmf e Authentics. Established&Sons, oggi veri detentori del moderno stile inglese, dal 2005 a oggi hanno suddiviso la propria produzione in due filoni: industrial, in serie, e limited edition, pezzi unici in pochissimi esemplari, venduti a prezzi da opera darte, come Aqua table di Zaha Hadid. Gli E&S invitano nel loro team i migliori talenti inglesi come Mark Holmes, i Future System, Alexander Taylor, Michael Young, e propongono collezioni firmatissime, come quella dello stesso Morrison.

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SVEZIA

Dallalto. Changing cupboard di Front, con superficie olografica. Gokur Frilagd, orologio a pendolo decorato, Knoppavaaga, culla in tela da appendere al soffitto, e Pippi, decorazione per piante in vaso che indica quando hanno bisogno di acqua: tre progetti DesignTorget.

Ikea deve ringraziare la Svezia. Loperazione commerciale che ha portato il design nelle case di mezzo mondo, con quello stile un po cos, caldo, semplice, funzionale, democratico, nasce grazie al contributo di un backstage di designer internazionali, ma prima di tutto, svedesi. Tra i maggiori interpreti del trend svedese c Thomas Sandell, architetto e designer oltre che per Ikea anche per Cappellini, Ericsson, Saab e perfino per gli interni del Parlamento svedese. Il senso civico ed ecologico sono le basi su cui si sviluppa il nuovo filone scandinavo, di cui la Svezia cultura trainante. Luso del legno accompagnato da una tecnologia avanzata come dimostra la tradizionale Scandinavian Furniture Fair (che in realt si tiene in Danimarca), elemento propulsore delle piccole e medie aziende svedesi che scelgono materiali naturali e linee essenziali. Fiera emergente per giovani artisiti e creativi invece Young Nordic Design: the generation X. Parola dordine del processo crerativo svedese, sperimentare. Lo dimostra il lavoro delle Folkform, Anna Holmquist e Chandra Ahlsell: diplomate al Konstfack di Stoccolma con materiali e tecniche rubate allindustria, esplorano nuove applicazioni e finiture. Vincitrici del Motivation Future Design Days Award 2006, puntano su una produzione locale con materiali della tradizione, ferro e rame, in versione contemporanea. Un altro must del design svedese il riuso: come Simun Anund di Konkret Form o Gabriella Gustafson dello studio Taf: oggetti underground in metallo e cartone riciclato.

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Dallalto. Moss, lanterna in vetro colorato, e Montina Muui, tavolo in legno del designer Harri Koskinen. Orthex, strumenti per la sauna, in plastica e legno di Pentagon design. Guada, tessuto disegnato da Tuula Kaakinen per lazienda finlandese Marimekko.

FINLANDIA

Quando a fine anni Novanta si presentarono a Milano gli Snowcrash (dal titolo di un romanzo cyberpunk dello scrittore Neal Stephenson) con i loro oggetti high-tech furono una rivelazione. Guidava il gruppo Ilkka Suppanen che oggi disegna per Zanotta e Cappellini. Il design per me come la poesia: assoluto e preciso, affermava. Oggi la scommessa dello stile nordico finlandese puntare su aziende autoctone, come Muuto, che ha un approccio inedito alla tradizione scandinava. Sulla stessa linea di Suppanen, anche Timo Salli, creatore di soluzioni a bassa tecnologia per lera informatica, e Kari Korkman, organizzatore della Design Week di Helsinki, che presenta il meglio del design, della moda e dellarte finlandese. Oggi la Finlandia ha due cuori, entrambi pulsanti. Da una parte i seguaci di maestri come Alvar Aalto, Tapio Wirkkala e Timo Sarpaneva, e dallaltra i sostenitori delle nuove tecnologie (questa la patria di Nokia e il Paese con pi collegamenti Internet di qualsiasi altra nazione sul globo). Ma la notoriet del design finlandese ha le sue radici in uno stile di vita semplice e rigoroso, a stretto contatto con la natura e quotidianit: i tessuti di Marimekko, i vetri di Iittala, i mobili di Artek. La biennale Habitare, questanno alla sua ventesima edizione, ha presentato una mostra speciale sotto lart direction di Kaisa Blomstedt, interior designer che ha ideato per prima lo stile del neofunzionalismo. Sul fronte della sperimentazione, i maggiori contributi arrivano dalle due principali scuole di design: la Lahti (universit di Scienze Applicate, con importante dipartimento di design) e luniversit di Arte e Design di Helsinki. Qui si formano gruppi di giovani creativi che iniziano a farsi conoscere anche allestero: i Maasto, orientati al green-design, i Pentagon Design che creano oggettistica in stile organico e ludico, i Now Office che hanno firmato una linea di arredi junior per Artek. Sopra tutti, Harri Koskinen: product designer che spazia dalla moda ai vetri, dagli orologi alle lampade.

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Alchimie di frutta per chef


Dallincontro fra la designer Matali Crasset e la cuoca-scrittrice Frdrick G. Herm, 75 mq dove colori e materiali si specchiano in profumi e sapori
di Enrico Collini Decca Foto di Toni Meneguzzo

DECORAZIONE

Sopra, lo studio con la scrivania di George Nelson e unopera di Calder al soffitto. La parete stata decorata da Matali Crasset.

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Un arco e una lastra di vetro dividono salle de bain e camera, dove tutto giocato sul turcheseviola.

Turchese e viola sono i toni dellassoluto relax, oltre alle pareti trasparenti e alle luci nascoste che disegnano ambienti da navicella spaziale
u accadere che il design dinterni incontri la cucina e ne nasca unamicizia fatta di sapori e colori. successo fra la designer Matali Crasset e la scrittrice-cuoca Frdrick Grasser Herm. Test di prova: il nuovo appartamento di Frdrick, 75 metri quadrati, a Parigi. La padrona di casa ha dato carta bianca alla designer: Ho chiesto a Matali di riflettere sullo spazio. venuta, ha abbozzato dei disegni e ha immediatamente compreso quale respiro dare al luogo. La cucina, lambiente pi importante per una cuoca, integrata al living, mentre due aperture, ai lati del camino, permettono di accedere allo studio-biblioteca. Gli spazi sono stati invasi dal colore e dagli arredi, con tonalit scelte nella natura, mantecate, grigliate e cotte al vapore. Con superfici e materiali innovativi un rito domestico e quotidiano viene reinterpretato in modo contemporaneo. Non stato un semplice esercizio di stile: Il verde acido, dice Frdrick, mi fa pensare alla pianta dostriche, la mertensia maritima, di cui basta mettere alcune foglie in uninsalata per sentire il sapore dostrica. Il giallo limone a una crema

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soffice, dolce o al cedro. Il rosso a un carpaccio di fragole. Il cuore pulsante dello spazio la cucina Ikea, inserita in una parete verde brillante su fondo turchese, con un orologio a parete (di George Nelson) che ricorda un distributore di Chupa Chups. I piani sono in legno crudo non trattato, per accogliere la collezione di Tupperware e robot. Lopen space elimina le barriere architettoniche e concettuali tra cucina e zona giorno, dove su un parquet a spina di pesce ci sono divani e sedute aerospaziali e biomorfe, con rivestimenti in plastica che ricordano la frutta, la pietra o la glassa. Al centro tre tavoli colorati compongono un unico ripiano di cui si pu cambiare

disposizione. Le sedie, disegnate da Matali e prodotte da Domeau et Prs, sono simili a composizioni cellulari. Agli angoli del soffitto lampade a sospensione Evolute (per Danese) danno la tonalit calda delle foglie dacero. Per Frdrick anche lo studio importante, perci Matali lha pensato come prosecuzione del living, opposto ma in comunicazione con la cucina. Coraggiosa la scelta della camera con la salle de bain, separata solo da una lastra di vetro e un arco. Anice e ceruleo, cremisi con verde, forme semplici e ludiche per uno stile definito da Matali FeGH Shui, gioco di nomi fra Frdrick e. Grasser Herm e antiche geomanzie orientali. (Produzione Paola Moretti)

Il verde brillante domina nella cucina aperta. Un parquet a spina di pesce ospita sedute biomorfe, con rivestimenti effetto glassa

A destra la cucina, un open space che si apre senza soluzione di continuit con gli altri ambienti della casa (sopra).

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La scelta migliore

orse vero, oggi tutto design. Probabilmente, usando le parole del designer tedesco Axel Kufus, non ci sono settori della nostra vita che non siano stati ancora baciati o violentati dal design. Dietro ogni oggetto, anche il pi banale, c un percorso creativo complesso e articolato, e persone che hanno dato forma e vita al percorso e alloggetto. Ma come si impara a fare design? C un itinerario di studi che meglio di altri introduce a questa attivit? Ci sono indirizzi e istituzioni che danno garanzie di qualit? Abbiamo cercato di costruire una piccola guida alle migliori scuole di design, ben sapendo quanto difficile scegliere e

orientarsi per chi voglia tentare questa strada. Unidea ce la si pu fare partecipando ai cosiddetti Open day, le giornate che scuole, universit e istituti di design dedicano allorientamento, presentando ai futuri allievi le potenzialit della propria struttura, gli obiettivi formativi, i programmi e i corsi. Il tentativo che tutti fanno di comunicare la propria unicit. Anche se poi lofferta formativa simile un po ovunque, con una tendenza accentuata a coprire lintera gamma dello scibile umano anzich formare figure professionali specialistiche. Ciononostante, in questo panorama globalizzato possibile riconoscere al-

SCUOLE Non importa dove, ma come e con chi. Per studiare design non tutti gli indirizzi sono uguali. In Europa (e a Milano) ci sono ancora i migliori di Amelia Valletta

Uno studente della facolt di design delluniversit di Tokyo nel laboratorio. La presentazione di un progetto di videografica.

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cuni elementi distintivi delle varie scuole, verificando lapproccio metodologico, la specificit dei programmi, la presenza di figure di spicco tra i docenti, lefficienza e la ricettivit delle strutture, la cura dedicata agli studenti, lesistenza o meno di un sistema-design che gravita intorno alla scuola. Le scuole pi interessanti sono ancora in Europa. A cominciare doverosamente dalla Germania, culla delle prime scuole di design industriale, quelle volute dalle aziende per intenderci. LIstituto universitario di design Schwabisch Gmnd, nellomonima cittadina tedesca che il Financial Times ha definito la capitale segreta del design in Germania, propone un approccio fortemente tecnico, influenzato dalla tradizione del Bauhaus e dalla Hochschle fr Gestaltung di Ulm, molto attento a sviluppare una creativit non disgiunta dal potenziamento delle competenze scientifiche, come si evince da alcuni dei suoi motti: Dont decorate, Keep it simple, Mind the grid.

Unattitudine al progetto molto pi concettuale quella che da sempre caratterizza la Design Academy di Eindhoven, che nel 2005 Icon, uno dei pi autorevoli design magazine inglesi, considerava lorganizzazione pi influente nel cuore della cultura nazionale di design pi influente al mondo. La sua filosofia prevede il superamento della divisione in dipartimenti orientati alla tipologia di prodotti/servizi offerti. Al contrario offre un sistema, il Compass, che punta a offrire competenze di base da adattare alle sensibilit individuali. Non a caso i dipartimenti si chiamano Man and Identity, Man and Mobility, Man and leisure. Nel campo della grafica, la Svizzera resta un punto di riferimento impor-

Dallalto. Un lavoro di grafica degli studenti del Naba e la salabiblioteca della scuola a Milano. Un progetto architettonico e un cicloprototipo in legno ideato dai giovani di Ecal. D 160

tante. Oltre alla Hochschle fr Gestaltung und Kunst di Zurigo, da pochi anni e grazie allenergia profusa dal suo direttore, Pierre Keller, lcole Cantonale dArt de Lausanne stata protagonista di uno straordinario processo evolutivo. Sono stati completamente rinnovati gli orizzonti formativi e i metodi didattici, con un processo graduale di internazionalizzazione, a partire dai docenti (i pi famosi artisti, designer, architetti, fotografi, filosofi, pensatori tengono lezioni, workshops, seminari), catalizzando lattenzione di tutta Europa e diventando in poco tempo uno dei college pi rinomati. In autunno, grazie ai finanziamenti dello Stato, verr inaugurata la nuova sede, nel quartiere di Renens, 20.000 metri quadrati di aule, laboratori con i macchinari pi innovativi per i prototipi, e ancora gallerie espositive, auditorium, atelier, sale informatiche, tutto il necessario insomma. Nellambito della formazione post universitaria il Royal College of Art di Londra tra le istituzioni pi significative dedicate allarte e al design, vantando tra i suoi ex alunni nomi come James Dyson, Ridley Scott e Zandra Rhodes. Il principale punto di forza la sua vocazione cosmopolita - negli ultimi 5 an-

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progetto legato al processo. LInstitute of Design che fa capo allIllinois Institute of Technology di Chicago, con i suoi selezionatissimi 50 studenti lanno, una vera fucina deccellenza, con programmi incentrati sullinnovazione design-driven. Crediamo che la vera innovazione cominci dai bisogni dellutente e necessiti di un set di procedimenti, teorie e strumenti affidabili per creare soluzioni ai problemi, si dichiara nel sito. In questo sistema estremamente complesso e policentrico, Milano merini il 38 per cento degli stuterebbe una tratdenti provenivano da Paesi tazione a parte. extra UK - e i numerosi link Antonello Fusetti, con organizzazioni accademidirettore della che e imprenditoriali in tutto il Scuola Politecnimondo. Senza considerare il ca, la prima scuovantaggio di essere a Londra, la di design e cotra i mille eventi dedicati almunicazione fonlarte, i concerti, le conferendata in Italia, ze, i festival. Oggi per gli stuconvinto che lunidenti di design ragionare su co modo per stuscala mondiale dobbligo: diare il design di da molti anni sono attivi in farlo a Milano. tutte le universit, e ora anNon solo per la che negli istituti privati, fitti possibilit di sceprogrammi di exchange, che gliere tra le tante promuovono scambi inscuole, ma perch qui c tutto: i maeternazionali di studenti La nuova e docenti. Senza consi- biblioteca della stri, gli studi di progettazione, le aziende, la Triennale, il Compasso dOro, il derare i network bran- Rhode Island School of dizzati come lo Ied e lE- design, Usa. Gli made in Italy, la moda. Tutto il sistema-design-italia che il mondo ci ricosmod, con sedi operati- studenti alle ve in tutto il mondo. Le prese con gli usi nosce e invidia. La formazione underpossibilit sono molte e della seta. graduate, a parte la facolt di design la competitivit si gioca del Politecnico, ben rappresentata proprio sul potenziamento di strutture dalla Naba (Nuova Accademia delle e servizi, che incrementano le opportu- Belle Arti), lunico istituto privato ricononit di scambio da una parte e facilita- sciuto dal ministero dellUniversit, con no la vita dello studente dallaltra. titoli equiparati ai diplomi di laurea, che I college statunitensi ne sono un esem- in questo momento tra le realt pi vipio paradigmatico. Studiare al Risd (la vide per qualit dei corsi, infrastrutture, Rhode Island School of Design) di Pro- programmazione. La formazione postuvidence, allArt Center College of De- niversitaria vede invece la Domus Acasign di Pasadena, alla Ringling School demy con la sua storia, la sua faculty, i of Art and Design di Sarasota pu es- nove master, detenere saldamente un sere unesperienza significativa soprat- primato di riconoscibilit nel mondo, tutto dal punto di vista applicativo, del- con un brand che ha contribuito a cola sperimentazione sulla materia, della struire la storia del design. A voi la scelricerca, come della metodologia, del ta. (Foto Contrasto/Sygma/Neri).

IN PRATICA
I Hochschule fr Gestaltung Schwbisch Gmnd - University of Applied Sciences Propone 3 corsi di laurea in Communication Design, Product Design, Interaction Design e un Master in Communication Planning and Design. Info: Rektor-Klaus-Strae 100, D-73525 Schwbisch Gmnd, Germania, www.hfg-gmuend.de I Design Academy Eindhoven Propone corsi quadriennali in Design e Master biennali in Humanitarian Design and Sustainable Style e in Industrial, Interior and Identity Design. Info: Emmasingel 14 - PO Box 2125 - 5600 CC Eindhoven, Olanda, www.designacademy.nl I cole Cantonale dArt de Lausanne Propone diplomi triennali in Fine Arts, Visual Communication (con quattro specializzazioni in graphic design, photography, media & interaction design and film studies), Industrial and Product Design; master biennali in Film studies e Design. Info: 5, av. du Temple, 1020 Renens-Lausanne, Svizzera, www.ecal.ch I Royal College of Art Lunica universit al mondo specializzata in corsi post-laurea in arte e design. Info: Kensington Gore, London SW7 2EU, UK, www.rca.ac.uk I Institute of Design - Illinois Institute of Technology Molto interessanti il master in Design Methods e gli ambiti di ricerca proposti. Info: 350 N LaSalle Street, Chicago, Illinois 60610-4726, USA, www.id.iit.edu I Rhode Island School of design Propone 16 diplomi quadriennali nellambito dei dipartimenti di Arte e Design e 7 master biennali, con una struttura di altissima qualit. Ha pi di 2.200 studenti da tutto il mondo. Info: 2 College Street, Providence, RI 02903, USA, www.risd.edu I Naba-Nuova Accademia di Belle Arti I suoi diplomi hanno valore universitario e sono riconosciuti dal ministero dellIstruzione. Info: via Darwin 20, 20143 Milano, www.naba.it I Domus Academy Particolarmente interessanti le aree di Interior Design e Fashion Design. Da novembre parte a Roma il master in Cultural Experience Design and Management. Info: via Watt 27, 20143, Milano, www.domusacademy.it

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DC AS A

I UN DET IN A TA IL TRADEC GLI (P DIS TT OR , QU PA ETE EG ENG AZI AN DE GIN R Z NO ON ONE DO LE CO E, UM PI O M , N RIE AB SO RAZ PRO THO GR A P ON SC ITA LIT IO GE R, AN OR DIS ON NT E C NI H TT AR DE TA TR O B I N OS A I A CH , A NO AG EN OM E, ND M IT L Q A GO E, AD AR MA ISU ETT UA CO NO NON I, RED DE RA O). LE MP , N S DA I D N A R O O LL IN CHE I FA ELL PPA END N NO E P TE R M E R E AS LLI END IGL PR TEN RE SI GEN ON IE OS GO ON T O , SI N ME O I V I P NU AR ER O VE IA BI LI

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NEW YORK

Due genitori, sei figli. Una trib in perenne movimento tra case acquistate, ristrutturate, abitate, rivendute. Sempre king-size
di Francesca Gentile Foto di Dean Kaufmann

Design per famiglie

Il duo Sixx Design, ritratto nel campo da basket sul tetto con i sei figli. La copertura richiama la cupola del palazzo di fronte.

A sinistra, la camera delle bambine: grandi letti da Bali e un quadro di Cappellini alla parete. A destra, la camera dei maschi.

Cortney e Robert Novogratz comprano e ripensano radicalmente interi edifici, mescolando oggetti di design ad altri recuperati da mercatini e rigattieri. Il modello sociologico di riferimento? La famiglia numerosa

ono due pi sei, si chiamano Sixx Design, si autodefiniscono zingari metropolitani e per descrivere il loro stile hanno coniato il termine Vintage Nouveauxx (e qualcuno scherzosamente li ha soprannominati i Six and the City). Sono lesempio di come si possa creare tutto in (e per la) famiglia. Cortney e Robert Novogratz (con i loro sei figli) di professione acquistano case, soprattutto a Manhattan, le ridisegnano da capo a piedi, qualche volta scelgono di abitarci e infine le rivendono. Un family affair tra hip ed extralusso, con un occhio alle esigenze delle trib cittadine, per un pubblico dlite e famiglie in cerca di un comfort fuori dagli schemi. Ora i Novogratz risiedono (solo momentaneamente, si intende) in una townhouse di quattro piani, al confine tra Soho e Little Italy. Un edificio che hanno trasformato radicalmente, sventrando lo stabile preesistente, un ex emporio di armi. La facciata decorata con finestre dagli infissi di mogano e balconi di metallo e

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La cucina, che si allunga nel living, il cuore della casa. Che pur essendo al centro della citt ha persino un piccolo giardino. Con fontana francese

vetro. Le scarpe ammucchiate allingresso lanciano un messaggio preciso: siamo in tanti. La cucina bianca di Boffi, protagonista assoluta del living, si estende fino al centro della stanza. Sullo sfondo una porta scorrevole di vetro trasparente apre su un piccolo spazio outdoor, impreziosito dalla presenza di unantica fontana recuperata a Nizza. A illuminare lambiente due grandi lampadari a ciuffo anni Cinquanta, acquistati in un mercatino. In un angolo un divano basso di Cappellini. Volevamo un ingresso informale, spiega Robert Novogratz, che fosse gi il centro della casa. Appoggiato a un muro spicca solitario il divanetto di filo di ferro arancione dei Fratelli Campana, tra i nostri designer preferiti. Abbiamo impiegato un anno per rinnovare la casa, prosegue Robert, per le pareti abbiamo scelto un Venetian plaster bianco, un materiale lavabile, molto bello, ma soprattutto resistente a ogni attacco dei bambini. Perch questo il vero pregio della casa (valutata 15 milioni di dollari): la possibilit di una vita di famiglia nel centro della citt. Le comodit delle zone residenziali trasferite nel cuore della Grande Mela. Un miraggio per la magLa cucina bianca Boffi domina la zona living, che si apre sul piccolo giardino.

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Pareti bianche antibambini, grandi spazi, un campo da basket sul tetto. La scommessa di riproporre le comodit delle zone residenziali di periferia al centro della Grande Mela

La zona notte dominata dalle vecchie lampade parigine ritrovate in un mercatino delle pulci.

gior parte di newyorchesi. Sul tetto dello stabile Cortney e Robert hanno costruito uno spettacolare campo da basket, protetto da una struttura metallica a cupola, che riprende la cupola del palazzo depoca proprio di fronte. Nella stanza dei maschietti c un vecchio biliardino, modello Bonzini anni Cinquanta. Anche le vecchie lampade parigine della camera da letto padronale sono un ritrovamento da mercato delle pulci, come il prezioso

lampadario sulla vasca da bagno Boffi che si assimila perfettamente allambiente, decorato da piccole piastrelle marocchine. Nel futuro dei Sixx Design si profila ora Bungalow. Un boutique hotel di 26 stanze in New Jersey. Nel West Village di Manhattan stanno invece recuperando un edificio, ricoprendolo di vetro. Sar una casa privata con un eccezionale spazio esterno. Per i Novogratz, c da giurarci, si avvicina lennesimo trasloco.

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SALA DA BAGNO Pavimento a mosaico collezione Intarsiato, serie Merletto, Stone Italiana. Doccia in rame per esterni di Seletti. Vasca da bagno in ghisa da Raw. Cartello in metallo Capo ufficio amministrazione da Raw. A parete, striscia fluo creata con DC Fix arancione. Stivali in gomma gialla di Moroni Gomma. Mobiletto rosso vintage da Cavalli e Nastri. Catino con decori bianchi e blu Ralph Lauren Home. Coniglietto e vasca da bagno giocattolo da Cavalli e nastri. Posacenere in ceramica azzurra da Rossana Orlandi. Lampada da tavolo serie Maija design Ilmari Tapiovaara progetto del 1955, di Santa & Cole. INGRESSO Appeso, plaid indiano vintage da Cavalli e Nastri. Tavolo Leonardo, design Achille Castiglioni di Zanotta, ricoperto con tessuto giallo coll. Dominique Kieffer di Rubelli e mensola ricoperta di DC Fixx fluo fucsia. Sulla mensola da sinistra, bottiglie in vetro di Sugherificio Spano con fiori del Centro Internazionale bulbi da fiore e pennelli calligrafici giapponesi di Surimono. Calendario giornaliero di Nava. Vaso-anfora vintage giallo di Cavalli e Nastri. Renna nera di Raw. Lampada da tavolo in metallo design Bruno Rainaldi per Terzani. Portapennelli in ceramica bianca di Surimono. Gatto rosso vintage da Cavalli e Nastri. Sul tavolo da sinistra, tazza vintage arancio collezione privata. Scatola in latta e uccellino vintage. Bicchiere in vetro da Cavalli e Nastri. Astucci di Nussha Laquerware distr. da Controbuffet. Scatola in legno vintage. Sulla pila di quaderni, taccuino con tessuto giapponese da Surimono. Catalogo della mostra Moon chemin di De Faire. Sotto il tavolo, pouf con seduta ricamata da Galleria Luisa Delle Piane. Poltroncina con scocca in pvc nero design Carlo Colombo per BPA.

INTERIOR & DCOR Patchwork di tessuti e colori. Citazioni oniriche,


stipi cinesi, carte da parati pop. In spazi molto personali
di Arianna Lelli Mami e Chiara di Pinto Foto di Karin Nussbaumer

SENTIRSI ALICE

CAMERA DA LETTO A terra, PVC viola di Tarkett. Portalegna Woodstock con struttura in alluminio di Tisettanta usato come appendiabiti con parete di fondo rivestita con carta da parati vintage e parete laterale rivestita con DC Fix fucsia, grucce vintage e pesce rosso da Kathay International Foodstore. Appoggiata sul fondo dellappendiabiti, borsa in cotone tessuto a mano da Maria La Rosa. Parete di fondo rivestita con carta da parati Osborne e Little. Mobile contenitore in teak ad ante battenti e maniglie ricavate nello spessore frontale delle ante, Globe di Tisettanta (h 66 cm, 235 X 60 cm), reinterpretato con nastri adesivi colorati Henkel. Mobiletto rosso in metallo smaltato, Ikea. Sopra il mobiletto, lampada di Smint da Rossana Orlandi. Appoggiato al mobile rosso, funge da mensola la libreria in weng Achille di Tisettanta (h 201,6 cm 20 x 31 cm). Sopra la libreria, vaso depoca di provenienza cinese con decori floreali di Blucina. Statuetta bavarese di Galleria Luisa Delle Piane. Bauli rossi di La Maison Coloniale. Nella libreria, scatola in cartone Lingo di Ikea. Cane a uncinetto di Anne Claire Petit da Rossana Orlandi. Baule in legno di La Maison Coloniale. Cassettiera Helmer in metallo bianco di Ikea, con applicato sticker della collezione Possession black, design Antoine+Manuel per Domestic. Mobiletto rosso in metallo di Ikea. Scala in legno Ikea, rivisitata con DC Fix fucsia. Nella nicchia, materasso realizzato su misura e rivestito con tessuto Pista fatto a mano di Maria La Rosa. Sopra, cuscini di Mint and Chocolate, Zoeppritz e Ralph Lauren Home. Scimmietta e attaccapanni in legno vintage. Lampada da tavolo Cleo nera di Sphaus. In primo piano: Poltroncina Mim, design Domenico Mula di Dom Edizioni, scultura-lumaca opera di Germana Senzani e giradischi di Linn Italia.

ANGOLO LIVING A terra PVC viola di Tarkett. A parete, calorifero modulare Add-on di Tubes Radiatori e Ex-voto di collezione privata in metallo, nella cornice creata con DC Fix arancione fluo. Attaccapanni-Bambi Coathanger deer di Pakhuis Oost. Tabouret bianco e blu di Dom Edizioni con piatto in metallo smaltato Kathay International Foodstore. Poltroncina in legno laccato rosso Ming di Casamilano con plaid vintage indiano da Cavalli e Nastri. Pouf ricamato a piccolo punto di Federique le Morrel da Rossana Orlandi. Lampade a sospensione Drink h2 design Dante Donegani e Giovanni Lauda per Rotaliana. A terra: Plaid vintage in lana Cavalli e Nastri. Vassoio in legno azzurro da Rossana Orlandi, tazzina e piattino lilla con il dialogo tra Alice e il Cappellaio Matto, da Salvatore+Marie. ANGOLO STUDIO A parete, carta da parati Osborne e Little. Da sinistra: poltroncina vintage rivestita con tessuto fatto a mano di Maria La Rosa. Lampada da terra in ottone satinato Ralph Lauren Pharmacy. Quadro ricamato a piccolo punto collezione privata. Disegno matita e acquerello di Lisa Ponti da Galleria Luisa Delle Piane. Nella casetta in legno rosa realizzata su misura: vaso nero di Gambone da Understate. Candelabro rosso in ceramica smaltata rossa da Salvatore + Marie. Vaso in ceramica nera da Blu Cina. Mini busto di Verdi collezione privata. Vaso in ceramica gialla da Blu Cina. Modellino di casa in legno da Raw. Scatola in cartone con decoro bianco e nero, Ikea. Ciotolina in porcellana, design Guillaume Delvigne e Ionna Vautrin per Industreal. Statuetta-barboncino da Galleria Luisa Delle Piane, come la lampada da tavolo bianca design 5+5. Bambolotto in ceramica decorata di Kuhn Keramik da Understate. A terra, plaid vintage in lana di Cavalli e Nastri.

LIVING Parete creata con patchwork di carte da parati nera: con motivi floreali chiari n. 10865 di Sirpi, fondo carta da zucchero con damasco nero n. NUP03008, design Nureyev di Zoffany, sfondo nero con farfalle dorate pattern n. DAIDTI104 di Sanderson e fondo azzurro con damasco grigio argento design Inari n. W204/05 di Romo. Poltrona imbottita della collezione Old Fashion di Provasi reinterpretata con inserti in passamaneria arancio a righe nere; sulla seduta, tessuto Bises di Rubelli e cuscino realizzato con tessuti vintage di Mint and Chocolate, e azzurro con decorazione verde da Salvatore+Marie. Antico quadretto indiano. tagre nera di Nap. Sulltagre, dallalto a sinistra: vaso turchese antico di Blucina con allinterno tulipani del Centro Internazionale Bulbi da fiore. Quadro a olio di Gianni Maimeri. Busto-oca in terracotta, opera di Germana Senzani. Lampada da tavolo Eclisse design Vico Magistretti per Artemide. Vasi cinesi depoca di Blucina. Piattobarchetta in ceramica smaltata, di Egidio Milesi. Scatola in latta vintage coll. privata. Poltroncina con struttura in metallo e rivestimento arancio Cross di FEG, design Studio project, con cuscino in lana di Maria La Rosa. Lampada da terra in acciaio verniciato turchese E.T. design Filippo DellOrto di Sphaus. A terra, pavimento in piastrelle 40x40 di Ceramica SantAgostino collezione Quadra.

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MILANO Un open space di poco valore ristrutturato in appena 30 giorni. Risultato: un appartamento per famiglia da abitare per tre mesi. Low budget di B. Rossetti Foto di P. Gemelli

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UNA CASA A TEMPO PER 4

ui un industriale del tessile, lei responsabile dellufficio stile, insieme hanno due figlie. Michele ed Elena Sartori fino a poco fa vivevano in una villa con giardino in zona Fiera a Milano. Allimprovviso, la decisione di cambiare casa, amano cambiare spesso. Si sposteranno pi in centro, in un appartamento grande e luminoso. Ma i lavori di ristrutturazione del nuovo appartamento hanno tempi lunghi, loro hanno gi lasciato la casa vecchia e allora chiedono allo studio Asq, che si sta occupando della casa nuova, una sorta di magia. Una sfida: nel pi breve tempo possibile, trasformare un ex ufficio in disuso - un open space senza pregio - in una casa da abitare tre mesi. Una casa temporanea. Quindi low budget (le ri-

A sinistra, il corridoio dingresso ha limpianto elettrico a vista usato come dcor. Il pavimento in fibra di cocco. Sopra, in camera da letto, un mobile danese anni 50 fa da guardaroba. Da notare il gioco degli specchi (Ikea) che rimanda limmagine allinfinito.

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sorse sono tutte dedicate alla futura casa, ovviamente), e fast (la ristrutturazione non dovr durare pi di 30 giorni). Lo studio Asq risponde dando il via al progetto e immediatamente dopo al cantiere lampo. In 30 giorni, il risultato quello che vedete in queste foto, decisamente chic for less. I mobili di famiglia, preziosi e borghesi, sono in magazzino, in attesa della sistemazione nella nuova casa. Nella casa temporanea, vengono portati solo un vecchio e comodo divano, la cucina, i letti e le valigie con i vestiti. Molti elementi darredo sono assolutamente low budget, la maggior parte di Ikea. Per esempio i bagni, i lampadari in cucina, gli specchi alle pareti della camera da letto. Tutto il resto stato noleggiato alla Galleria Nicola Quadri. S, proprio cos: noleggiato solo per il tempo necessario. Una formula inedita per non rinunciare alle cose belle anche in una casa di transizione. Labitazione ha pareti altissime, che creano lunghi corridoi dai quali si accede alle varie stanze. Niente porte, solo alcune tende nelle zone pi private. Limpianto elettrico, per

In sala da pranzo, tavolo di Bruno Mathsson, lampada a sospensione Memory di Louis Poulsen. Sulla credenza, lettera in metallo Rossana Orlandi. A sinistra, la camera e il bagno degli ospiti senza porta. Un taglio alto fino al soffitto fa da varco al bagno arredato Ikea.

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22 FEBBRAIO 2003

22 FEBBRAIO 2003

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Sotto, la camera delle bambine, un gioco di quinte separa il letto dalla finestra, sotto la quale stata ricavata una gigantesca mensolascrivania. A destra, la cucina: il tavolo svedese anni 60, larazzo originale armeno.

NESSUNA PORTA, SOLO PARETI E QUINTE. COLORI UNIFORMI E DECISI, PAVIMENTO IN FIBRA DI COCCO. E MOBILI DAUTORE. NOLEGGIATI

questioni di tempo e costi, ma alla fine anche per scelta estetica, stato lasciato a vista, ed diventato la nota caratteristica della ristrutturazione. Le pareti hanno un colore unico, un verde lacustre, solo lingresso carta da zucchero, e le pareti dei bagni celesti. Le camere da letto sono semplici, un gioco di quinte fa da testata al letto e lascia intravedere una tenda che fa da cabina armadio. Il lusso dello spazio, dei vuoti, della luce, tanta, che entra dalle finestre filtrata da pesanti tende di lino bianco, il lusso delle citazioni kitsch (la raccolta di figurine in biscuit in cornici dorate allingresso) contrastano con la semplicit del progetto, in realt sottilmente raffinato.
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SPAZI DINAMICI
INTERIOR & DESIGN Silhouette definite, colori forti, funzioni appese di Deborah Piana Agostinetti Foto di Luca Fregoso
I letti sono realizzati con materassi Sultan Fangebo, di Ikea. A sinistra, rivestito con tessuto geometrico Bodil, Ikea. A destra, rivestito con tessuto Tenerife di Ken Scott. Ai piedi del letto tessuto cru con ricami neri New Classic di Eijffinger, da Silva. Cuscini b/n stampato Block di Gervasoni. Al centro, lampada da tavolo Flow, design Dante Donegani e Giovanni Lauda, di Rotaliana. Vassoio in ceramica bianca con decoro arancio, Galleria Luisa delle Piane, piattini del servizio The White Snow Blu e tazze color geranio, Driade Kosmo. Tappeto Birds in pura lana vergine, design Ed Annink, di Driade Aleph. Lampada a sospensione Lightweight, design Tom Dixon, di Foscarini. In primo piano, sgabello con struttura in metallo arancio, di Spazio 900. In fondo, sgabello in legno bianco di LAbbate. Orologio vintage di LEclettico.

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Da sinistra: poltroncina F 117 sfoderabile e lavabile, con struttura metallica, design Patrick Norguet, di Gebruder Thonet Vienna. Poltrona luminosa InOut, realizzata in polietilene, design Paola Navone, di Gervasoni. Appoggiato, quaderno in pelle arancio con cuciture a contrasto, di Montblanc. Tavolino turchese Mr Bugatti, design Francois Azambourg, Cappellini. Vaso Jocker, con superficie sfaccettata, design Nicole Aebischer, di B&B. Calle gialle del Centro Internazionale dei Bulbi da Fiore. Sedia Riva in tondino di metallo color arancio flou, design For Use, di LAbbate. Davanti alla sedia, a terra, un piccolo vassoio in Corian, si chiama Vertigo ed un disegno di Naoto Fukasawa per la Object Collection di B&B. Sul vassoio bicchierino turchese di Royalvkb. Tenda veneziana Procuratie, di Fornasetti. Sulla libreria, abat-jour pliss bianco e piccola lampada arancio design Marteen Baas, da Rossana Orlandi. Brocca di ceramica, Galleria Luisa delle Piane.

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Al centro, mobile basso Twist con disegno a zig-zag, design Carlo Colombo, di Arflex. Sui ripiani, zuppiere, piatti, caffettiere, zuccheriera in ceramica bianca e blu artigianale della Galizia, di Sargadelos. Bambola giapponese e modellino di fabbrica, da Galleria Luisa delle Piane. Lampada da tavolo anni 80 Boleto, design Angelo Mangiarotti, di Tingo Design Gallery. La zuppiera bianca e blu nel quarto scomparto del mobile in alto da sinistra vintage, da Rossana Orlandi. Accanto, bicchiere di Royal Copenhagen da House of Denmark. Sale e pepe in legno, design Ettore Sottsass, da Rossana Orlandi. Orologio scomponibile di Progetti. Due bicchierini, a sinistra in porcellana di Royal Copenhagen, da House of Denmark, a destra in Bone China b/n, design Catharina Kippel, di Design House Stockholm. A sinistra, tavolino Trifoglio, Arflex. Lampada da terra Bag, design Carlo Colombo, di Penta. A destra, carrello Manhattan, design Ettore Sottsass, di Memphis. Sul carrello, vaso in ceramica bianca con mosaico, design Jaime Hayon per Bisazza Home. La cucina sulle altalene si compone di due piani cottura Heldig Hob in acciaio, di Ikea. Lampada da tavolo a emissione diretta e diffusa, design Naoto Fukasawa, di Artemide. Lavabo da appoggio conico in multistrato waterproof di betulla, Agape. Pentola Cookware, di Royalvkb.

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Da sinistra: sedia bianca impilabile Poly, in policarbonato lucido, per interni ed esterni, design Karim Rashid, di Bonaldo. Pouf in ceramica bianca della collezione InOut disegnata da Paola Navone per Gervasoni. Sgabello alto con schienale, a effetto stropicciato, design Franois Azambourg, di Cappellini. Sui ripiani a tre differenti altezze: piatti piani blu collezione The White Snow Colours, piatti fondi in porcellana bianca collezione Bazaar, tutto di Driade Kosmo. Posate Fish in acciaio inox di Gervasoni. Bicchieri alti in ceramica bianca e blu, di Sargadelos. Bicchierini bassi in melamina di Royalvkb. Centrotavola in ceramica con coperchi a forma di animale, design Sam Baron, da Rossana Orlandi. Al centro, lampada da tavolo Danese anni 60, con cappello decorato, da Spazio 900. Mobile realizzato con legni di recupero colorati di Piet Hein Eek, da Rossana Orlandi. Il servizio stato realizzato con moquettes della collezione Fantasia di Sit In e tende della collezione Colorama di Carlo Bertoglio. (Ha collaborato Ottavia Borella)

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METAFISICA DI UNA DUNA


GIAPPONE Shoji Ueda stato uno dei pi grandi fotografi
del Novecento. La sabbia di questo angolo sconosciuto, chiamato Tottori, ha fatto da sfondo alle sue storie. Raccolte in un museo a misura di obiettivo
di Kayano Matsumoto Foto di Alessio Guarino

ui, poco a est di Tottori, nella prefettura di Cyugoku Chiho, liconografia tradizionale del Giappone che gli occidentali hanno in mente non vale pi. Le dune di sabbia marina hanno ben poco a che vedere con la moderna e ultrarazionale Tokyo, o con la Kyoto dei templi antichi e dei giardini zen. Delle quattro isole del Giappone, che si allungano dal nord freddo della Siberia al caldo umido della costa taiwanese, Tottori appartiene a Honshu, la pi grande, e si affaccia tutta sul Nihon Kai (il mare del Giappone). Una zona affascinante e sconosciuta al grande pubblico occidentale. La duna, che prende il nome di Tottori Sakyu, forse uno dei luoghi pi caratteristici che ci siano in Giappone. Fino agli anni Sessanta erano cinque le grandi dune, composte di sabbia gialla finissima. Poi due di queste furono spianate e trasformate in spiaggia e le rimanenti
Sopra, Shoji Ueda al lavoro fra le dune. Nella foto di apertura, una collina di Tottori come si presenta ora.

tre trasformate in parco protetto. La parte pi alta delle dune raggiunge i 90 metri di altezza sulla riva del mare. Arrivare fin su una sensazione piacevole: ci si lascia trasportare dal desiderio di vedere il mare oltre le dune e lo si vede solo arrivati proprio su in cima. Poi, gi a strapiombo verso la spiaggia e le onde, lasciandosi andare in una corsa senza sosta. Proprio qui, vicino a Tottori, aveva le sue radici Shoji Ueda, uno dei maestri della fotografia giapponese del secolo scorso, sguardo metafisico sul Sol Levante poco noto in Occidente. Ueda era nato nel 1913 a Sakaiminato, a pochi chilometri da Tottori, e dagli anni Quaranta fino alla morte, avvenuta nel 2001, aveva fatto di queste dune il suo studio fotografico a cielo aperto. E non poteva scegliere posto migliore, se vero che i luoghi in cui si vive sono parte essenziale di noi, del nostro modo di vivere, di lavorare, di vedere e di percepire la realt. Daltra parte, chi non ha mai notato i benefici che un paesaggio naturale selvaggio, aperto sullorizzonte, imprime sui visi delle persone? Su queste dune Ueda ha ritratto negli anni gente del luogo, realizzato still life e sequenze metafisiche, fotografato servizi di moda, anticipando di molti anni quella che poi sarebbe diventata la foto di moda ambientata. Nel 1995 larchitetto Shin Takamatsu fu incaricato, grazie a fondi privati e a contributi dello Stato, di progettare un museo in cui ospitare le opere di Shoji Ueda (www.shojiueda.com). Un progetto cui lo stesso Ueda prese parte. Al museo si arriva a piedi, 30 minuti dalla piccola e deserta stazione di Kishimoto. Oppure con uno dei due taxi ancora in servizio, guidati da vecchietti in pensione che su richiesta del capostazione continuano a

Shoji Ueda ha ambientato fra le dune di Tottori quasi tutti i suoi lavori: ritratti, paesaggi, servizi di moda. Famosi sono i suoi uomini con bombetta, quasi manichini che spariscono di fronte alla magnificenza della natura che li circonda.

Ritratti, paesaggi, ma anche servizi di moda. La natura vuota ed esotica di Tottori stata la vera protagonista delle opere di Ueda
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trasportare i pochi turisti che arrivano fin qui. Il museo deserto, come deserto tutto intorno: immense distese di campi di riso e una veduta su un paesaggio che ti ricorda quanto distante sei da ogni cosa. Dentro il museo tre sale espositive ricordano il suo lavoro. Una sala trasformata in camera oscura, con un foro stenopeico, ripropone la veduta della montagna capovolta sul muro, ogni angolo del museo ha vedute sullesterno, in particolare quella centrale, diritta e simmetrica che guarda sul monte Daisen, montagna sacra cos cara al popolo giapponese perch culla della religione shintoista, e la cui foresta nasconde molti dei pi bei templi shintoisti (Jinnjya) del Paese. Guardando le foto di Ueda il desiderio di far visita alle dune irrefrenabile, come irrefrenabile il desiderio di avvicinarsi alla gente di questi luoghi. E forse il suo merito proprio di aver desiderato di conservare un mondo che ai suoi occhi era meraviglioso ma indifferente ai suoi contemporanei.

Parallelepipedi di cemento separati da specchi dacqua. Il museo un contenitore di semplicit, creato apposta per guardare la bellezza delle immagini

Nella pagina a sinistra, tre immagini del museo dedicato a Shoji Ueda. A destra, una delle foto storiche dellautore giapponese.

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Dossier

ufficio
Sono due i modi di intendere lo spazio-lavoro. Il primo asettico, funzionale. E di solito pubblico. Il secondo ha una componente emotiva che aiuta a sentirsi a casa. langolo privato. Quello che presentiamo qui

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ufficio

copertina

UTILITY & COMFORT Scrivania con anima avvenirista e look vintage, carte dalla fantasia morbida e creativa, accessori nippo di Monica Teli Foto di Paolo Bramati
1. Appese alla parete, da sinistra. Fotografia di Jin Shan in vendita da N.O. Gallery; lettere vintage in ferro battuto (da 80 euro) da Rossana Orlandi. Carta da parati n. 10254, Collezione Linjer, distr. da Jannelli&Volpi (55 euro il rollo). 2. Mirror Ball, lampada design Tom Dixon (540 euro), da Entrata Libera. Carta da parati n. 10254, Collezione Linjer, distr. da Jannelli&Volpi (55 euro il rotolo). 3. Original PTolomeo, libreria verticale, design Bruno Rainaldi, (380 euro) da EntrataLibera. Quaderni con spirale (da 1,50 euro) e scatolina in legno con lettere-timbro (15 euro), tutto da Muji. Fungo alluncinetto (40 euro) da Rossana Orlandi. 4. Eileen, design Antonio Citterio per B&B Italia, scrivania con piano rivestito in cuoio, cassetti in rovere, struttura in metallo verniciato (2758 euro). Attaccati ai cassetti, piccole carte per origami, in vendita da Muji (4 euro la confezione). Sul piano dello scrittoio, da sin. verso dx: modellino di N.Y. in miniatura di legno (7,50 euro) da Muji. Lampadina, design Achille Castiglioni, lampada da tavolo (60 euro) da Understate; Valentine, design Ettore Sottsass, macchina da scrivere vintage (900 euro), in vendita da Galleria Luisa Delle Piane, cos come luccellino in plastica. Scatole in legno (8 euro cad.) da Cantiere Bovisa, saliera in ceramica piombo (27 euro) da Salvatore+Marie, mug in ceramica a righe (17 euro) da Jannelli&Volpi, pennarelli (5 euro la busta da 24 pezzi), quaderno con spirale (6 euro) e penna stilografica (28 euro), tutto da Muji. 5. Leopolda, design Konstantin Grcic, sedia in legno di faggio (396 euro) da Understate. 6. Tappeto a pois colorati di Tappeti Contemporanei.

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Illustrazione di E. Leoni

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cult

VINTAGE & FUTURO Calendari con numeri grandi che rallentano i giorni, lampade dalla luce diretta, tavoli ambiziosi ma leggeri di B.O.

Timor, calendario da tavolo disegnato da Enzo Mari nel 1967, ma un must ancora oggi (93 euro), con base in Abs e Pvc litografato in bianco e nero, di Danese (www. danesemilano.com, tel. 02.34939534). Kelvin di Flos, lampada da tavolo disegnata da Antonio Citterio con Toan Nguyen (a partire da 230 euro), nella versione nera, con diffusore realizzato in doppia calotta di alluminio e policarbonato, con lampadina alogena (www.flos.it, tel. 030.24381).

Plan Bureau di Eloi Chafai, piano di lavoro attrezzato con passacavi, nascondiprese e portaoggetti, prototipo realizzato grazie a VIA e presentato al Salone del Mobile di Milano (www.via.fr).

Buggy, prototipo di sedia da ufficio girevole su ruote, disegnato da Konstantin Grcic per Magis, con struttura in tubo di acciaio verniciato, resina epossidica e sedile in polietilene stampato, regolabile in altezza con pistone a gas (www.magisdesign.com).

Remember, lavagna magnetica ideata da Nava (110 euro) per lasciare messaggi, fissare foto e memo; diametro 70 cm, nei colori argento o grafite (www. navadesign.com, tel. 02.2570251).

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ufficio

fuoriluogo

NEOBAROCCO SEVERO Una seduta con le orecchie, una lavagna decorativa, un tavolo per microriunioni. Lo spirito ludico, lefficienza vera di B.O.

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1. Clusterlamp di Moooi, design Joel Degermark (a partire da 154 euro) in policarbonato bianco con lampadine di varie forme e colori (in vendita da B&B Italia Store, tel. 02.764441). 2. Ear Chair, la poltrona con orecchie giganti disegnata da Jurgen Bey per creare un angolo di privacy nei luoghi pubblici, ed esposta durante il Salone del Mobile fra i lavori della Design Academy di Heindhoven (www.designacademy.nl). 3. Frame una lavagna magnetica in lastra di acciaio verniciata e tagliata al laser degli spagnoli Salad Industrial Design, che mixa lopulenza dello stile rococ con lausterit del digitale (www.sala-d.com, tel. +34.655839213). 4. Piccoli animali di carta realizzati con la tecnica origami, utilizzando lapposita carta di Muji, in tinta unita e fantasia, venduta in pacchetti da 100 foglietti (www.muji.it, tel. 02.67101042). 5. Heaven, scaletta in acciaio verniciato bianco, nero o alluminio di Swedese (prezzo da definire); distribuito in Italia da Phorma (www.phorma.com, tel. 0323.89611). 6. Per creare uno spazio a s, un luogo dedicato magari proprio al lavoro, Offect propone Forest di Katrin Greiling, una struttura in alluminio con supporti in metallo laccato rosso (www.offect.se, distribuito da LAbbate, tel. 0432.688158).

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ufficio

interni

CREATIVO Per immaginari disegnatori, pubblicitari o stilisti, o per chi esercita la fantasia, spazi colorati ad alta leggerezza. 100% metropolitani di B.O.

Alias Per creare una zona studio in casa, perfetto il tavolo Frametable, design Alberto Meda, con struttura portante in alluminio pressofuso verniciato o lucido, e piano in pannello di lega di alluminio, bordato con lastra di policarbonato laminato in vari colori, oppure impiallacciato weng o rovere sbiancato (a partire da 1.614 euro). Per lavorare comodamente seduti alla scrivania Rolling Frame (a partire da 635 euro) una sedia su ruote ad altezza regolabile con base girevole a 5 razze, struttura in alluminio e seduta in rete di poliestere o pelle (www.aliasdesign.it, tel. 035.4422511).

Alivar Come in un atelier di moda: per illuminare il tavolo dello stilista la lampada Desky della collezione Museum, con diffusore orientabile in alluminio cromato internamente verniciata di bianco, braccio in acciaio cromato e base in legno laccato nero (588 euro). Intorno al grande tavolo da lavoro le sedie 194 di Luckhardt sempre della collezione Museum di Alivar (a partire da 635 euro), con struttura in tubo di acciaio cromato e seduta e schienale rivestiti in pelle (www.alivar.com, tel. 055.8070115).

Lago Air Per fare spazio alla creativit e creare un

ambiente leggero ecco Air. Libreria e tavolo sembrano quasi sospesi nel vuoto grazie alla leggerezza estrema delle strutture portanti in cristallo trasparente e alla fisicit piena del piano e delle mensole, in legno. Il tavolo costituito da due lastre perpendicolari su cui poggia il piano in legno naturale o laccato (misura cm 220x90, 1.907 euro+Iva). La libreria ha invece montanti eterei in cristallo che sostengono le mensole in legno (4.887+Iva). Pu essere posizionata a centro stanza o addossata al muro, non avendo bisogno di essere ancorata alla parete (www.lago.it, tel. 049.5994299).

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ufficio

interni

MINI & MOBILE Blocchi a scomparsa per postazioni di lavoro mutevoli. Tavoli monoposto per internauti solitari o scrivanie per meeting di gruppo di B.O.

Pallucco Push In un sistema modulare office-home

studiato appositamente per un ambiente di lavoro inserito in una situazione domestica; composto da due elementi principali, il piano di lavoro orizzontale e i contenitori verticali, che servono anche a sostenere il piano. Il contenitore verticale e il piano di lavoro possono essere sospinti luno nellaltro o essere utilizzati separatamente. Il sistema arricchito da una serie di accessori come cassetti, caddy, porta tower, ponte dattilo a inserimento sottopiano per condivisione di postazioni e altro ancora (prezzo a partire da 6.600 euro). I contenitori sono in bilaminato grigio chiaro, antracite o blu, mentre i piani in stratificato hanno finiture in alluminio anodizzato, grigio o antracite (www.pallucco.net, tel. 0422.438800).

Una minipostazione su ruote per laptop o pc ad altezza regolabile, perfetta per ricavarsi un angolo di lavoro in una stanza della casa. Bit in lamiera dacciaio verniciato grigio e con il suo ingombro ridottissimo ha anche uno spazio per riporre i cd, per le risme di carta, un foro passacavi e persino un cassetto (a partire da 569 euro); pu anche essere attrezzato con porta tower e porta stampante (www.bellato.com, tel. 0422.738422).

Bellato

soluzione migliore racchiuderlo in un mobile. Quando lanta aperta funge da scrittoio e da piano dappoggio per la tastiera. Cyril un piccolo mobile, largo cm 78, profondo cm 39 e alto 164, in lamina di melamina verniciata bianca con gambe in betulla, dotato di fori per raggruppare i cavi, frontale asportabile per nascondere cavi e accessori, cassetto per cd e ripiani regolabili (189 euro). La sedia Alexander (39,95 euro), con struttura in acciaio e sedile e schienale in impiallacciatura di betulla verniciata di nero (www.ikea.it, tel. 199114646).

Ikea Per far sparire il computer quando non lo si usa la

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ufficio

interni

MINIMAL TECNO Piani multiuso casa+scuola+ufficio. Megaripiani con mini decori verdi (ma anche gialli, glicine o amaranto) oppure 10 mm di cristallo di B.O.

una collezione che comprende un sistema di tavoli smontabili di grandi dimensioni (da 2 metri fino a 3,60), piani di lavoro e di servizio che si incrociano liberamente, dando luogo a postazioni di lavoro articolate, e una serie di mobili accessori utilizzabili sopra i tavoli o sospesi, con la funzione di piccoli contenitori o elementi divisori. La collezione Tre stata anche arricchita dallintroduzione di diversi colori (verde, giallo, glicine, amaranto) e dal decoro traforato a vista su pannelli, tavoli e su una nuova serie di sedute in multistrato. Dietro al tavolo la sedia nera, modello 25, con speciale scocca in plastica che racchiude i comandi a pulsante, sedile imbottito in poliuretano indeformabile e rivestimento in rete elastica (prezzi su richiesta, www.fantoni.it, tel. 0432.9761).

Fantoni Per avere anche in casa un ufficio tecnologico,

disponibili in svariati colori e quindi ideali per un doppio utilizzo domestico e lavorativo. I tavoli disegnati da Bruno Fattorini hanno struttura in alluminio anodizzato o lucido e una vasta gamma di finiture per i piani, disponibili in vetro laccato lucido colorato, porcellana laminata, alluminio o HPL. Sviluppano, grazie a un meccanismo tensionatore, a partire da 260 fino a 320 centimetri di lunghezza e in tre diverse profondit. Per lutilizzo office il Lim disponibile anche nella versione cablata, con antina passacavi e gambe predisposte per lalloggiamento dei cavi (a partire da 2.954 euro). Le poltroncine verdi, ARJ 06, qui nella versione girevole e con ruote, hanno base in acciaio cromato o verniciato (a partire da 958 euro, www.mdfitalia.it, tel. 02.81804100).

MDF Lim 04 extra sono tavoli di grandi dimensioni

Gallotti & Radice President una vera e propria


scrivania, classica nella forma e nellaccessoriamento ma leggera e trasparente grazie al cristallo trasparente temperato con spessore di 10 millimetri. Le parti metalliche sono in acciaio inox lucido, misura cm 160x80 per 74 centimetri di altezza e costa 1.005 euro (www.gallottiradice.it, tel. 031.777111).

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ufficio

interni

DESIGN Allultimo piano, maxiufficio in bianco e nero di stile italiano. Spazi essenziali, linee precise, nessuna sbavatura. Da professionisti o aspiranti di B.O.

che semplifica le forme per creare ambienti di lavoro molto razionali e aperti a molteplici possibilit. East End pu trasformarsi in un sistema di tavoli di lavoro molto grande o molto piccolo, oppure in un vero e proprio ufficio con mobili in funzione di consolle e armadi contenitori compatti. La scrivania ha una struttura in alluminio anodizzato e piano in Mdf rivestito in pelle nera, ma esiste anche nella versione cuoio e con inserti centrali in legno, cristallo satinato o granito nero. Dietro alla scrivania, la poltroncina Miza, con base e scocca in acciaio, rivestita in pelle; ha le ruote ed girevole, regolabile in altezza, schienale reclinabile e supporto lombare (prezzi su richiesta, www.matteograssi.it, tel. 031.757711).

Matteograssi East End un progetto di Piero Lissoni

Porro Candido lambiente home office creato da Piero

Lissoni per Porro con il tavolo P06 in legno laccato bianco (ma disponibile anche in altri colori e finiture, a partire da 4.584 euro) che, grazie alle sei gambe dappoggio, raggiunge la straordinaria lunghezza di 4 metri; la libreria HT Work, in alluminio anodizzato con ripiani in legno laccato e vani chiusi o ripiani a giorno che scandiscono e organizzano lo spazio. Accanto al tavolo le sedie Spindle (263 euro), con struttura in acciaio armonico cromato e seduta laccata bianca (www.porro.com, tel. 031.780237).

Rimadesio Essenziale ed elegante il tavolo Flat pu essere utilizzato anche come tavolo da lavoro; qui proposto con la struttura in alluminio verniciato bianco e il piano in vetro bianco laccato lucido (cm 180x90, 1.800 euro), ma esiste anche con struttura in alluminio naturale o nero opaco e con il piano in vetro laccato nero, in legno o marmo bianco. Dietro al tavolo, Cartesia, la libreria di Giuseppe Bavoso, caratterizzata da spalle sottili contrapposte a ripiani di forte spessore (3.170 euro la composizione della foto), struttura in alluminio anodizzato naturale e ripiani e schienale in vetro nero lucido (www.rimadesio.it, tel. 0362.3171).
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focus

POLTRONA PER ME Ergonomica, leggera, dirigenziale. Dotata di resistenza meccanica. Ma anche bella, e capace di farci stare bene. 8 ore e + di B.O.

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1. Della celeberrima Serie 7 disegnata da Arne Jacobsen fa parte anche la poltroncina da ufficio 3217 (1.860 euro): girevole e con braccioli, con struttura cromata e scocca imbottita e rivestita in pelle, in vendita da Mc Selvini (www.mcselvini.it, tel. 02.76006118). 2. Alia, seduta con schienale regolabile per allentare la pressione (698 euro). La rete portante di nylon e ciniglia. Ha vinto il Catas Quality Award - sedie per ufficio (tel. 0445.490777, www.moving.vi.it). 3. Ergonomica, ecologica e iperprofessionale la Celle chair di Herman Miller (da 550 a 800 euro), ha sedile e schienale in polipropilene rinforzato con fibre di vetro, realizzato con un sistema brevettato di cellule e legamenti che permette unelevata traspirabilit e resistenza nel tempo, comfort termico

(www.hermanmiller.com, tel. 02.37050160). 4. Chadwich di Knoll International stata progettata per anticipare e rispondere ai movimenti del corpo assicurando dinamicit e comfort, grazie alla sospensione elastica che garantisce il giusto supporto alla seduta (a partire da 792 euro) con o senza braccioli (www.knollint.com, tel. 02.72222932). 5. Spoon chair di Kartell, la sedia da ufficio disegnata da Antonio Citterio con Toan Nguyen (350 euro), ha seduta regolabile in altezza ed dotata di cuscino, braccioli e ruote (www.kartell.it, tel. 02.900121). 6. Aston in pelle (1.782 euro) fa parte della nuova serie di sedute da ufficio progettate da Jean-Marie Massaud per Arper; tre diverse altezze di schienale, rivestimento in pelle o tessuto, varianti di colore con o senza ruote (www.arper.it, tel. 0422.7918).

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ufficio

focus

LIBRERIE CON VISTA Girevoli o autoportanti, con struttura rigida o liberamente componibili, in nero minimal o colorate. La funzione e il dcor, insieme di B.O.

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1. Overtime, sistema di contenitori di YDF in lamiera piegata, in 4 formati componibili, disegnato da Giuseppe Vigan, nella versione da parete o da terra, in argento, titanio, nero, bianco o rosso (da 210 euro; www.ydf.it, tel. 031.782114). 2. Cubic di Bonaldo, design Gino Carollo, piccola libreria (cm 35x35 per 190 di altezza) in legno verniciato, con base quadrata e girevole. Per la sua forma particolare, oltre a contenere libri e cd, anche oggetto decorativo; disponibile in bianco, nero, cappuccino e oro (www.bonaldo.it, tel. 049.9299011). 3. Oneline una libreria disegnata da Carlo Colombo e prodotta da Gebrueder Thonet, con struttura in tondino dacciaio cromato e piani in fibra di legno laccati in diversi colori, oppure impiallacciati rovere sbiancato o tinto weng

(cm 130x36x160 di altezza, a partire da 1.740 euro, www.thonet-vienna.com, tel. 07339091). 4. Exagon, libreria autoportante in metallo verniciato con inserti in materiale plastico di diversi colori. Si pu comporre in orizzontale o verticale e fa parte della nuova collezione di Coin Design presentata allultimo Salone del Mobile (prezzo da definire, www.coin.it, tel. 041.2398000). 5. AWS, design Christophe Marchand (5.757 euro), ampia libreria da ufficio di ICF in laminato stratificato, con ante a ribalta e portafile (www.icf-office.it). 6. Picabia di Minotti, libreria girevole (cm 84x84x155 di altezza, 4140 euro) con struttura in legno laccato color moka e facciate esterne in poliestere bianco e moka alternati (www.minotti.it, tel. 0362.343499).

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ufficio

accessori

TECNOLOGIA + LEGGENDE Interruttore avveniristico, telefono multitasking, un muro di mattoni. Ma anche portaoggetti e lampade dautore di B.O.

1. Per creare uno spazio di lavoro insonorizzato, Sticks di Jean-Marie Massaud, il muro di mattoni bianchi in realt un pannello modulare fonoassorbente in feltro acrilico di Offect (www.offect.se, distribuito da LAbbate, tel. 0432.688158). 2. Disegnato nel 1969 da Dorothee Becker e ancora prodotto da Vitra, Uten. Silo (602) tiene in ordine i piccoli oggetti della scrivania; disponibile in due misure e in 4 colori (www.vitra.com, n. verde 800505191). 3. P 9521 il nuovissimo telefono cellulare di Porsche Design. Combina un design sofisticato con materiali naturali di qualit come lalluminio e il vetro minerale (1.200 euro). Dotato di schermo rotante a 180 per essere usato come macchina fotografica, ha un lettore di impronte digitali per identificare lutente, lettore MP3, accesso Internet ad alta velocit (www. porsche-design.com). 4. Scenary touch di Bticino molto di pi di un interruttore. Permette infatti di configurare scenari su misura non solo luminosi (117,60 euro); ogni scenario una combinazione di diverse funzioni: diffusione sonora, termoregolazione, automazione di luci, chiusura di tapparelle e altro ancora (www.bticino.it, n. verde 800-837035). 5. Berenice Led, lampada da scrivania disegnata da Alberto Meda e Paolo Rizzato (450 euro), di Luceplan, riproposta con una nuova sorgente Led (www.luceplan.it, n verde 800800169). 6. Writing desk, lo scrittoio disegnato da Michael Young per Established & Sons, con cassetto e cupola di feltro (www.establishedandsons.com, in Italia tel. 02.36550249). 7. Frasi di ispirazione musicale con un forte impatto grafico per il tappeto Beat, design Gordon Guillaumier per Minotti (5.400 euro), in 100% lana con fondo bianco o nero (www. minotti.com, tel. 0362.343499).

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ufficio

superfici

STANZE MIMETICHE Cemento-stampa pizzo, gres porcellanato, effetti perlacei e metallici. Le nuove piastrelle hanno unambizione: andare oltre i soliti spazi di B.O.

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1. Piastrella in cemento stampato effetto pizzo con motivo floreale, design Jethro Macey per linglese Small Factories (www. smallfactories.co.uk). 2. Knit, piastrella da rivestimento in gres porcellanato della collezione Studies, design Diego Grandi (cm 60x60, da 76,80 euro al pezzo), Lea Ceramiche (www. ceramichelea.com, tel. 0536.837811). 3. Decoro ricamo per Arkitessuto di Ragno, gres porcellanato smaltato a impasto colorato (cm 60x60, 203,62 euro al mq) per pavimenti e rivestimenti (www.ragno.it, tel.059.384111). 4. Della collezione Le Lacche di Marazzi, un gres porcellanato (da 53 euro al mq) smaltato per pavimenti e rivestimenti in varie combinazioni di colori e formati (www.marazzi.it, tel. 059.384111). 5. Dega Art di Gobbetto, una linea per creare pavimenti e rivestimenti in resina per interni, con possibilit di inserti dcor decorativi e ampia scelta di colori; disponibile con effetti madreperlati, metallici, materici e finiture lucida, opaca o satinata, spessore 2-3 millmetri (www. gobbetto.com, tel. 02.8322269). 6. Line Pop, pavimento in gres porcellanato (cm 60x60 99,70 euro il mq) rettificato della collezione Sweet Home di Fap Ceramiche (www.fapceramiche.com, n. verde 800272248). 7. Collezione Quarzo di Quarella, superfici in agglomerato di quarzo e resina, in pi di 50 colori e in diversi formati con finitura lucida, ruvida o vellutata (www.quarella.com, tel. 045.8290600).

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ufficio

guida

RADIO ONLINE I programmi di tutto il mondo, ascoltati al computer o con i nuovi lettori multimediali. Non resta che scegliere le frequenze giuste di Paolo Crespi

alinsesti interattivi, in prevalenza musicali, da ascoltare in streaming con il computer o attraverso i nuovi lettori multimediali in grado di connettersi direttamente alla rete telematica. Sono quelli erogati dalle Web radio, che trasmettono in forma digitale attraverso Internet, bypassando le onde hertziane e raggiungendo i propri utenti, fedeli o occasionali, a qualunque latitudine essi si trovino. Accanto alle emittenti tradizionali (ricevibili anche via etere in Fm) a caccia di nuovi ascoltatori, si fa strada un nuovo tipo di radiofonia, che si basa sui link e marca stretto i gusti e le playlist del popolo della rete. http://somafm.com il dominio di Drone Zone. Dove drone sta per ronzio, brusio, rumore. il nome di un canale radio in webcasting, che trasmette solo musica ambient 24 ore su 24. Con moltissimi affezionati negli open space e negli uffici, dove il vicino di scrivania pi tollerante nei confronti di questo tipo di sonorit. Male che vada ci sono sempre le cuffie. http://musicovery.com Un jukebox, pi che una singola radio.

Per appassionati di jazz: www.jazzand blues.org, sonorit esotiche e indian pop su www.music indiaonline.com

Con uninterfaccia innovativa che permette non solo di scegliere epoca e genere della selezione ma anche di indicare su un quadrante le proprie preferenze rispetto a quattro polarit: dark vs positive, calm vs energetic. Quello che il sistema restituisce una costellazione dinamica di brani di diversi artisti:

si pu passare dalluno allaltro variando in qualsiasi istante il flusso musicale. Molto divertente per le serate con gli amici, senza dj. www.apple.com /it/itunes La sezione radio di iTunes, il grande shop online degli utenti Mac, accessibile anche dai pc Windows, una delle pi aggiornate e

funzionali del Web, in quanto permette di lanciare subito lo streaming delle stazioni predilette senza perdere tempo sulle diverse home page. Il servizio gratuito, ma bisogna scaricarsi prima lapplicazione, che pesa attualmente una cinquantina di Megabyte, includendo anche il player QuickTime.

http://capital. repubblica.it Una delle nostre radio storiche utilizza la rete per instaurare un rapporto pi stretto con lascoltatore evoluto: permettendogli di irrompere in diretta, interagendo con i conduttori, nei programmi live, e di partecipare alla costruzione del palinsesto pescando nel vasto archivio musicale della redazione quattro brani da ascoltare, tutti insieme, nel weekend. www.womensradio fund.org Il femminismo nellera digitale. Il sottotitolo del progetto culturale, lanciato nel 2000 da Dorothy Abbott, produttrice multimediale politicamente impegnata, raising womens voices through radio worldwide. La particolare missione quella di sostenere le iniziative di broadcasting al femminile, ovunque si trovino. Meglio se online. www.radio-locator.com Un motore di ricerca per scovare le web radio (e le stazioni radiofoniche in genere) in giro per il mondo, digitando alcune lettere o selezionando il paese di appartenenza. Sul piano musicale, basta selezionare uno dei numerosi stili per filtrare subito centinaia di link su misura. Da provare.

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Foto tratta dal libro Bohemian Modern, Living in Silver Lake, di B. Bestor, Regan Books

ufficio

libri

BIANCO O NERO? Punti di vista sottosopra, oggetti usati al contrario e album di fotografie con intrusi. E ancora candide (e perfette) manie giapponesi di L.S.
AEKI = IKEA (ALLO SPECCHIO) Questo libro meriterebbe di essere raccontato solo per la grafica: 30% ironia, 50% rigore tipografico svizzero, 20% sensuale sfondo nero. Il contenuto? Le foto di una mostra olandese dove si chiedeva ai visitatori : di toccare e usare gli oggetti. Risultato ze sottosopra e quei mobili stan impossibili che piacciono ai designer lati olandesi: tavoli da ping pong ondu o carrelli della spesa che diventano poltrone. Tutto quello che non potreste mai trovare da Ikea. D. Kuilman, D. Elbers, AEKI al Experimental Design and Function man Publishers, 18 euro. Art, Veen

NASCE IL SAANA FANS CLUB Si dice che i loro progetti non si possano raccontare. Solo facendone esperienza si riescono a capire. Gli edifici del duo giapponese Saana sono spazi sensibili, minimali, costruiti da dettagli. Stanze trasparenti, pareti candide, case meravigliosamente vivibili. Per la prima volta in un libro fotografico, progetti residenziali come House A, S House e Moryama House e altri ancora in progettazione mostrati attraverso lapparente lieve disordine delle case vive. Solo per veri nippo-fans. Come noi. Kazuyo Sejima + Ryue Nishizawa, Saana Houses, Actarbooks www.actar.es, 32 euro.
ELLO? ONOSCI QU MA TU LO C itato. Trovare dei cap delle A chi non ti tra le foto da tti sconosciu perfe li trasforma esto libro vacanze. Qu rotagonisti. p comparse in bblicitaria occasionali a pu mer, agenzi KesselsKra lironia e ha fatto del olandese, ch battaglia, anche di il suo cavallo vere perle di una editrice di ttantistica casa ufficiale, dile fotografia non ardate attentamente, Gu ma poetica. i. rci anche vo otreste esse p angers in , Str Erik Kessels m, y photoalbu ublishing, 11 euro. m erp Kesselskram
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