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la Repubblica delle Donne

CASA

Barcellona

PROGETTI PER GIARDINI MUTANTI


Residenze allasta

QUANTO OFFRI PER JEAN PROUV?


Design e kolossal

SCENOGRAFIE FUNKY MADE IN INDIA

SPECIALE SET DESIGNER

186 159 111 192

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12 aprile 2008

CASA
D attualit
35 Opinione Sensibili dentro di Francisco Mangado 37 Tendenza Sar unesperienza galattica di Leonora Sartori 45 Intervista Disegno affilato di Psiche di Leonora Sartori 53 Extraordinari Appuntamenti e buone idee di M. Zambon e F. Iarlori 61 Inchiesta Questo capolavoro in vendita. Quanto offri? di Barbara Casavecchia 66 Coppie cool Mrs and Mr Howard di Francesca Gentile 77 Mappa shopping Barcellona di Kati Krause 84 Professioni Set designer (offresi) di Laura Lamanda 91 Interior dcor My private paradise di Monica Teli 100 Progetti verdi Mutanti nel bosco di Leonora Sartori 111 Speciale Visti prima di tutti di L. Sartori e F. Iarlori 120 Nuove icone Adesso Pechino va di fretta di Barbara Casavecchia 124 Utile Lab design & dcor solidale di Giuliana Zoppis 133 Maestri Dal cucchiaio alla citt di Giuliana Zoppis 136 Utopie Larca del sogno di Dora Carrington 143 Fotografia 8X10 pollici di nostalgia di Adriana Polveroni 150 Cinema Scene dallaltro mondo di Bettina Bush 159 Storia Italian heroes di Alberto Bassi 179 Craft Coup de foudre incandescente di Roberta Angelini
Segue a pagina 18

84

Segue da pagina 13

D interni

228 100 218 136


In copertina
La set designer Mary Howard, mentre prepara lallestimento per un servizio di moda. Nota per aver lavorato con grandi fotografi, da Richard Avedon ad Annie Leibovitz, a Steven Klein, Mary ha inventato mondi immaginari per protagonisti come Madonna o la regina dInghilterra. Foto Francesco Lagnese.

Da New York al Sudamerica loft che replicano lo stile di un intero quartiere, case tutte di cemento e capanne di legno hand made 186 Interni Nello spazio di un respiro di C. Di Pinto e A. Lelli Mami 192 Belgio La casa dei destini incrociati di C. De Schauvre 198 Shopping Momenti fantastici di A. Lelli Mami e C. Di Pinto 200 New York Lisola di Kimberly di Francesca Gentile 208 Interni Questo il posto giusto di Beatrice Rossetti 218 Shopping Amici di divano di Cora Vohwinkel 220 Esterni/Interni Garden Party insolito di Deborah Piana Agostinetti 228 Architettura estrema La bellezza non mai perfetta di Catherine Ardouin

D utile
235 Dossier bagno In copertina 238 Cult Tecnica secondo natura di Ottavia Borella 240 Fuoriluogo New comfort & post dcor di B.O. 242 Interni Non solo doccia di B.O. 254 Focus Lavabo in evoluzione di B.O. 258 Accessori Flower+Colors power di B.O. 260 Superfici Materiali tecno e pattern di G. Zoppis 262 Tecno Il mio personal robot di Paolo Crespi 264 Guida 10 minuti tutti per s di P C. . 266 Libri Nostalgie + avventure di Federico Iarlori 270 Tutti gli indirizzi

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DIRETTO DA KICCA MENONI A cura di Amalia Zordan Art director Stefania Giarlotta Controllo editoriale Ivana Fellegara

Supplemento a D - la Repubblica delle Donne n. 593 del 12 aprile 2008 DIRETTORE RESPONSABILE: EZIO MAURO

CASA
In redazione Leonora Sartori, Alessandra Dacrema (segreteria), Alessandra Parodi (grafica e controllo tecnico)

Redazione D Casa: via De Alessandri 11, 20144 Milano tel. 02.4671.51 fax 02.4671.5382 dcasa@repubblica.it Gruppo Editoriale LEspresso SpA Presidente onorario: Carlo Caracciolo Consiglio di amministrazione. Presidente: Carlo De Benedetti Consigliere delegato: Marco Benedetto Consiglieri: Agar Brugiavini, Carlo Caracciolo, Rodolfo De Benedetti, Francesco Dini, Sergio Erede, Mario Greco, Luca Parravicini Crespi, Alberto Piaser. Direttore generale holding: Fabio Tacciaria. Direttori centrali di gruppo: Sergio Cortese (tecnologie e produzione), Roberto Moro (personale), Alessandro Alacevich (investor relation), Stefano Mignanego (relazioni esterne), Marco Moroni (sviluppo). Divisione la Repubblica: via Cristoforo Colombo 149, 00147 Roma, tel. 06.4982.1 Direttore generale: Carlo Ottino Sviluppo supplementi: Giorgio Martelli Concessionaria per la pubblicit: A. Manzoni & C. S.p.A. Via Nervesa 21, 20139 Milano, tel. 02.5749.4803 Stampa: Rotosud, Oricola (AQ); Elcograf, Beverate di Brivio (LC) Preparazione: Grafotitoli Bassoli s.r.l., Sesto S. Giovanni (MI); C.P Roma .S., Allestimento: Legatoria Europea, Ariccia (Roma); Legatoria del Sud, Ariccia (Roma) Supplemento al numero odierno da vendersi esclusivamente con il quotidiano la Repubblica Registrazione Tribunale di Roma n.122 del 18/3/96

31 maggio 2008

Il prossimo D CASA uscir il

lopinione

di Francisco Mangado*

SENSIBILI DENTRO

Abbiamo bisogno di architetture viventi, con cuore e polmoni per far entrare aria e luce. Non abitazioni calligrafiche, ma luoghi dove lemozione prevalga sullapparire

Disegni per il padiglione spagnolo allExpo di Saragozza.

a luz, la luce, questo il mio materiale da costruzione preferito, ed pure il pi economico. quello a cui sono pi legato e che non dimentico mai nei miei progetti. Sar che la luce sa trasformare una casa fredda in un luogo accogliente, sar che lunico materiale che penetra allinterno degli edifici proprio la luce. Mi chiedo se non sono dmod, a volte. Eppure in questo periodo mi rattrista vedere tanta, troppa architettura che considera soltanto le facciate, le superfici esterne, i contenitori. Quella che vedo sempre pi spesso architettura banale, come lo la societ dellapparire che vi si rispecchia. Mi risuonano in testa le frasi lapidarie di Rafael Moneo, che considero uno dei miei maestri: Esiste unarchitettura dellapparire e una dellessere. Io voglio costruire edifici che siano un luogo accogliente per chi li vive. Dentro. Cos casa mia. Confortevole, accogliente, sono categorie pi ampie della semplice funzionalit degli ambienti. Sono uno stato dellanima. Appena posso mi rifugio nel mio posto preferito, la biblioteca inondata di luce (forse sono monotono?) di casa mia. I libri invadono tutto lo spazio insieme a un paio di poltrone comode che accolgono gli amici con cui sto a chiacchierare. La stagione giusta per la mia biblioteca proprio questa, la primavera, quando la grande finestra invasa dallo scoppio di colore di un albero giapponese in fiore. Dopo anni di lavoro e insegnamento alluniversit, da Harvard alla mia Pamplona, continuo a progettare edifici sempre pi materici. Perch per noi spagnoli insegnare e lavorare insieme sono due cose che vanno a braccetto. Era normale negli anni Sessanta e Settanta anche in Italia, gli anni di Aldo Rossi,

Testo raccolto da Martina Zambon

in cui la teoria era pratica e viceversa. Ora questo non succede pi, ed un vero peccato. Nutrendosi di questo intreccio quotidiano fra insegnamento teorico e pratica, il mio lavoro ha preso ad avere molti punti in comune con un grande architetto italiano che ammiro, Carlo Scarpa. Come lui amo investigare le potenzialit espressive di ogni materiale, dalla pietra al legno, fino al vetro che, naturalmente, non manca mai. Nessuno come Scarpa ha raggiunto un tale grado di spiritualit dei materiali, li ha portati alla loro massima potenza. Cos cerco di fare io. Perch sia allinterno che allesterno, gli edifici sono da vivere, da toccare. Non tempo buttato quello che impiego a studiare la tessitura, la trama di un certo materiale per valutarne limpatto sulle mie architetture. Il risultato si allontana, mi auguro, dallarchitettura calligrafica che oggi va per la maggiore. In quella mancano il respiro e il cuore di una costruzione destinata alla vita degli uomini. Mi cruccio e mi ingegno pensando a come realizzare gli interni, perch l che ci si deve sentire a proprio agio, protetti. Nel dentro, si deve ritrovare tutta lemotin, lo spirito vibrante di una casa, cos come ha sempre saputo fare larchitettura migliore. Non solo ieri, ma dallalba dei tempi.
*FRANCISCO MANGADO Nato nel 57, vive in Navarra. Ha vinto numerosi premi internazionali darchitettura e insegna al di qua e al di l dellAtlantico. suo, fra gli altri, il padiglione spagnolo per lExpo di Saragozza che si terr a giugno 2008.

12 APRILE 2008

D 35

Tendenza

Sar unesperienza galattica


Pareti 3D, culle astronavi, divani come draghi, nuvole dalla tecnologia binaria e giganteschi merletti al laser: se il futuro vero ancora lontano, quello immaginato gi qui. Superconcreto di Leonora Sartori

Topografi, seduta componibile in Mdf tagliato al laser, del designer svedese Jonas Wannfors.

22 FEBBRAIO 2003

D 37

Tendenza

Dallalto. Eclipse, culla sole/luna del designer belga Thierry Bataille. Abiti e cappelli luminosi della collezione Airborne A/I 07/08 dello stilista Hussein Chalayan. Cloud, installazione interattiva optical dello studio inglese Troika per la nuova ala dellaeroporto londinese di Heathrow.

etti una sera per caso. Passi davanti al planetario e una curiosit misteriosa ti risucchia dentro. Seggiolino che si muove a trecentosessanta gradi e naso allins a osservare i pianeti, nel buio sembra di essere un satellite che gira. Una certa sonda della Nasa Messenger mostra in anteprima nuove immagini di Mercurio, laggi verso il Sole. Lastrofisica ha tempi lunghi, percorsi pieni di curve e ancora non si sono trovati marziani o alieni. Per completare il lavoro la sonda dovr viaggiare per almeno sette anni. Il futuro sembra arrivare pi lentamente del previsto. Per ora, bisogna accontentarsi di quello che architetti, designer e inventori visionari hanno immaginato per noi. Per un incontro ravvicinato con la fantascienza gi in fase di costruzione meglio iniziare da Dubai, dove grattacieli sempre pi alti e tecnologici si stagliano tra un cielo azzurro e un terreno sabbioso da Guerre Stellari. Da 2001 Odissea nello spazio in poi, limmaginario che si intravede allorizzonte ha poco a che fare con Internet, wi-fi, giornali elettronici, chip sotto pelle, lettura del pensiero. Questa (quasi) quotidianit. Basta guardare la nuova veste dellaeroporto di Heatrow, vicino a Londra, per capire che il futuro vero potrebbe essere invece unavventura mozzafiato: pericoli galattici, crateri luminescenti, invasioni di alieni centobraccia, tempeste di meteoriti e lo spazio che si curva su se stesso. Per

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12 APRILE 2008

Foto Alex Delfanne / Artwise Curators 2008

Tendenza

accogliere i passeggeri in arrivo, hanno sospeso unenorme nuvola a forma di bruco dalla texture optical che cambia colore in continuazione, creando leffetto sorprendente di un passaggio di stato senza fine. Alla base di Cloud, linstallazione digitale firmata Troika, il gruppo inglese di guerriglia interattiva (www.troika.uk.com), c per una tecnologia primitiva binaria, on/off. Nello stesso aeroporto, unaltra installazione sembra arrivare da un futuro poco lontano e quasi familiare. Christopher Pearson, insieme a Timorous Beasties, William Morris, Cole and Son e Alexander McQueen, ha creato pannelli di vetro inciso al laser che rappresentano pattern 3D con motivi decorativi naturali. Etch Oak Seasons si vende al metro come una carta da parati, che supera per la seconda dimensione, e rende la First Class Lounge di British Airways un paesaggio alieno, con qualcosa dantico (www.etch.christopherpearson.com). Perch il futuro a volte non altro che il riassemblaggio di idee precedenti. Cos se gli interruttori Bticino di fine anni Quaranta , sembrano usciti da unastronave e paiono assolutamente moderni, Eclipse, la nuova culla spaziale per bambini astronauti, ideata da Thierry Bataille (www.thierrybataille. com), senior designer del gruppo Les Belges, mescola elementi del vecchio modellismo navale con la forma di una luna calante circondata dai raggi del sole. Topografi, una ingegnosa seduta componibile dalla forma allungata
Dallalto. Struttura per giardino verticale di Elena Manferdini per il Mak Center in California. Untitled, scultura del giovane artista norvegese Jone Kvie (www.kvie.nu). Etch Oak Season, di C. Pearson, vetro con decorazioni al laser effetto 3D.

D 40

12 APRILE 2008

Courtesy Galerie Opdahl, Norway

Tendenza
Dallalto. Lampadario con fibre ottiche Kristal dello svedese Jonas Wannfors. Interruttore Bticino anni 40: 60 anni di storia dellazienda in mostra alla Triennale durante il Salone del Mobile. Skyline di Dubai e il progetto di Oma, lo studio di Rem Khoolas, per Waterfront City, unisola semiartificiale.

(pare un drago volante, ma assicurano sia comodissima) in Mdf tagliato al laser, disegnata dal giovane designer svedese Jonas Wannfors (www.wannforsdesign.com) per LYX. Dimensione da astronave e forma sfaccettata da diamante, il progetto di Elena Manferdini (laureata a Bologna, oggi docente presso il Southern California Institute of Architecture e con uno studio tutto suo a Los Angeles, www.ateliermanferdini.com) per il Mak Center californiano in realt un giardino verticale, riflettente, tridimensionale, sinuoso, pronto per accogliere piante rampicanti. Sempre Manferdini ha disegnato Merletti Inter Lace (fino al 11/05 presso la SCI-Arc Gallery). Simile a un cielo meteoritico, unenorme rete merlettata tridimensionale che occupa unintera area espositiva delluniversit. Quasar (a breve a Pittsburgh, presso la Weststreet Galleries) dello studio Slap!, uninstallazione audio-video con il contributo scientifico della Nasa, che mette a disposizione in real time i dati dellattivit solare. Led e sensori luminosi dellopera utilizzano le informazioni che arrivano dal sistema solare per ricreare porzioni di spazio galattico, con buona percentuale di immaginazione. Per conoscere i segreti delluniverso, Internet impotente, liPod non serve, il cellulare da quelle parti nemmeno prende. Bisogna sporgersi oltre i limiti della terra. Abbandonare il flusso costante di informazioni cui siamo sottoposti, e limitarsi a guardare lo spazio freddo e infinito. Naso in su.

12 APRILE 2008

Disegno affilato di Psiche


INTERVISTA
Primo, superate la timidezza. Secondo, trovate uno stile che sia anche strumento di autocoscienza. Terzo, puntate in alto, il mondo a portata di mano. Il decalogo dellillustratore italiano (famoso allestero) Shout
di Leonora Sartori

andido, silenzioso, simil Keanu Reeves, Alessandro Gottardo come le sue illustrazioni: idee forti, tratti precisi, delicatezza, nessun leziosismo. Ha creato uno stile illustrativo che su di lui ha funzionato anche come disciplina personale e metodo di autocoscienza. Disegna idee affilate, perle concentrate di ironia e sadismo, mondi dove c molto spazio, soprattutto per se stessi. Alessandro (ma in rete lo trovate sotto lo pseudonimo di Shout), 30 anni, uno degli illustratori italiani pi quotati. Se non lo avete mai sentito nominare perch per lavorare in questo campo, molti sono costretti a emigrare in Inghilterra o negli States (o a vivere perennemente connessi a Internet, per dialogare con

datori di lavoro newyorkesi). Oggi Shout collabora con quotidiani come New York Times o Washington Post, magazine come Wired e case editrici, da Penguin alla nostra minimum fax. Lanno scorso, stato segnalato da Printmag (la rivista americana che si occupa di graphic design) come uno dei migliori illustratori under 30 a livello mondiale. Scusa, ma come hai fatto? Ho cercato di coltivare una qualit poco diffusa tra i giovani che, come me, escono dalle scuole darte: lintraprendenza. Molti si fermano alle prime delusioni e non tentano nemmeno di proporsi allestero. Lillustrazione per loro rimane solo un hobby. Il tuo decalogo dattacco da condividere con aspiranti illustratori?

Da sinistra. Autoritratto di Alessandro Gottardo. Beautiful old world, illustrazione per lo studio Sandstorm design.

Per prima cosa, digitalizzate il portfolio. Poi fate una lista delle riviste che vi interessano, senza paura di puntare troppo in alto. Io cercai i contatti di art director italiani e stranieri. Poi tentai di propormi. Grazie a Internet, non necessario essere fisicamente in un Paese straniero, basta una mail. Quando hai ricevuto le prime commissioni? Ho avuto qualche risposta dal quotidiano La Stampa. E dopo una ricerca approfondita su Internet ho scoperto le representative artist, agenzie di illustratori. Sono stato preso da unagenzia canadese di Toronto, la Threeinabox. Mi offrivano due o tre lavori al

mese. Non era abbastanza per sopravvivere, perch allagenzia spetta il 30 per cento del compenso. Ma tra i lavori pi belli che feci con loro, c una campagna pubblicitaria per la compagnia aerea statunitense United Airlines. Come nascono le tue illustrazioni? Quando mi proposi allagenzia di illustratori canadese, il mio stile era tecnicamente ineccepibile, ma ancora grezzo e influenzato dai miei miti personali. Curavo maniacalmente i disegni, zeppi di manierismo, certo poco incisivi. Nel tempo mi sono accorto che quello stile non mi rappresentava pi. Disegnare non era pi stimolante, ma solo un esercizio vuoto e ripetitivo. Mi annoiavo. Cos decisi di cambiare qualcosa.

12 APRILE 2008

D 45

Dallalto, in senso orario. Diary, per il New York Times Book Review. Copertina del libro di David Benioff, City of Thieves, Penguin Books. Lost Memories, per il Boston globe. Picking the best, Plansponsor Magazine.

Come si reinventa uno stile? Da cosa si comincia? Mi ha aiutato la letteratura. Leggo tantissimo. Ho anche fatto un anno alla scuola Holden, ma poi ho capito che non era la mia strada. Sono un fan di Raymond Carver. Si dice che scriva di getto i suoi racconti e passi la maggior parte del tempo a limare i testi, fino a raggiungere lessenza del racconto. Io non tolgo fino allosso, dice Carver, ma fino al midollo. Lho imitato. Ho iniziato a togliere il superfluo dai miei disegni. Mentre semplificavo il mio stile, facevo chiarezza anche su me stesso. Focalizzavo lessenziale, mi alleggerivo di influenze stilistiche e forme non mie. Ho creato uno stile scarno, in cui lidea fosse centrale: pochi elementi, una grafica pi asciutta, molti spazi vuoti

e unattenzione cinematografica per linquadratura, ravvicinata oppure sospesa come in una ripresa aerea. Non da ultimo, ritrovai la voglia di disegnare. A chi ti presentasti con il nuovo stile? Quelli dellagenzia mi sconsigliarono di cambiare

stile. Ma feci di testa mia. Anche se loro ancora mi rappresentavano in Usa e Canada, glissai le regole. Un po allitaliana, lo ammetto. Comprai uno spazio sul sito Altpick (http://altpick.com/shout), dove illustratori e fotografi possono mettere online i loro

lavori. Per non creare contrasti contrattuali, e non essere riconosciuto, scelsi uno pseudonimo. Shout (grido), dal titolo di uno dei miei lavori. Era il 2005, non avevo vinto concorsi, non avevo collaborazioni importanti da vantare nel portfolio. Mandai tre mail nello stesso giorno: una al New York Times, una al New York Sunday Magazine e unaltra al settimanale politico Progressive. Nel giro di pochi giorni ricevetti delle commissioni da tutti e tre. La considerai una conferma, come una pacca sulla spalla. Poco dopo collaborai con Franco Cervi per il libro Jet Lag, vincitore del Good Design Award 07. (www.27underscore9.com). Come illustri la realt di un Paese, come gli Usa, in cui non vivi? Per trovare ispirazione visiva uso delle banche dati o il comunissimo Google Images, che nella sua semplicit e popolarit rimanda sempre unimmagine realistica di un Paese. Punto su unidea, fornita da chi scrive il pezzo, e la sviluppo restando concreto.

D 46

12 APRILE 2008

Extraordinari

12/04
di Martina Zambon e Federico Iarlori

La nuova rivoluzione (disegnata) cinese, il Veneto in stile giap, resort sostenibili e acquari Lego. Appuntamenti e buone idee

TRASFORMAZIONI SCONVOLGENTI Si intitola China Design Now ed un viaggio alla scoperta della rivoluzione culturale che la Cina sta vivendo dagli ultimi ventanni. Si parte da Shenzhen, fucina delle prime innovazioni dei graphic designer; si prosegue attraverso luniverso consumistico e trendy di Shanghai; e infine un salto a Beijing, trasformata dalle monumentali architetture per i Giochi olimpici. Londra, Victoria and Albert Museum, dal 15/3 al 13/7 (www.vam.ac.uk).

BOLLE OLIMPICHE stato ribattezzato Water cube il nuovo impianto per il nuoto progettato dallo studio australiano PTW Architects allinterno dellOlympic Green di Beijing, in occasione delle prossime Olimpiadi. Rigide geometrie e morbidezza organica si integrano nella struttura reticolare che ospita delle bolle in materiale plastico traslucido (www.ptw.com.au).
Foto di PTW+ARUP+CSCEC - Cesare Gerolimetto

DA METTERE A FUOCO Passaggi / paesaggi 2 il titolo della quarta edizione del Padova Aprile Fotografia, che invade la citt veneta in diverse location. Tema di questanno, il paesaggio urbano raccontato attraverso cinque diverse mostre (quattro personali e una collettiva) che porteranno in citt, fra gli altri, i lavori di Beuys e Steiner. Dal 22/3 al 31/5, tel. 0498204518 (http://cnf.padovanet.it).

VASI COME UOMINI Una grande mostra antologica celebra il percorso severo e coerente di Anna Gili, designer di origine umbra. Materiali, icone e colori generano miscele delicate, sospese tra arte e design, senza rinunciare alla riflessione sulluomo, e alle sue (ironiche) sembianze zoomorfiche. Presso la galleria Daniele, dal 2 aprile al 5 maggio, via B. Cristofori 2/C, Padova, tel. 049 8721565 (www.annagili.com).

12 APRILE 2008

D 53

Extraordinari
QUESTA SCULTURA SI MUOVE Con Cellar door, per la prima volta, un artista francese di meno di 30 anni occupa interamente i 4.000 mq di spazio espositivo del Palais de Tokyo. luniverso mutante creato da Loris Graud: fuochi dartificio che sinnalzano da terra, paesaggi che si ripiegano su se stessi, falle spazio-temporali che si aprono sotto i nostri piedi e sculture che si plasmano sotto i nostri occhi. Una realizzazione ambiziosa e transdisciplinare (fino al 27 aprile - www.palaisdetokyo.com).

DESIGN DA BOTTEGA Nel quartiere milanese di Dergano sono presenti e attive diverse botteghe artigiane dove il fare importante tanto quanto lideare. In occasione del Fuorisalone, sar possibile apprezzare le opere di ceramica, restauro, falegnameria e pittura realizzate rigorosamente a mano dagli artigiani del D.O.C. (DerganoOfficinaCreativa). In via Guerzoni, 39-45, Milano, dal 16 al 21 aprile.

IL LUSSO SOSTENIBILE? Materiali sostenibili e basici, come acqua e vegetazione, sono gli elementi dominanti nel progetto del nuovo resort realizzato dallo studio Fosters and Partners nellincantevole baia di Corniche (Mauritius). I materiali locali sono stati integrati a sistemi ad alta efficienza energetica, in modo da trasformare il lusso in autosufficienza energetica (www.fosterandpartners.com).

UN BUCO SOPRA LACQUA Un Centro Scientifico (acquario, teatro, uffici, laboratori e spazi per attivit commerciali) compreso in una struttura circolare che prende forma dalla combinazione di dieci grandi blocchi modulari. il progetto per lo Science Centre and Acquarium da realizzare ad Amburgo in vista della riqualificazione dellarea portuale (www.oma.eu).

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Foto di Olivier Pasqual - Foster + Partners

Extraordinari
PROFUMO DI CASA MIA Un audace sistema di correspondances tra citt, fragranze e visioni. Lartista ungherese Hilda Kozari ha inventato bolle magiche che ricreano gli ambienti urbani a lei pi cari: Helsinky, dove vive, Budapest, dov nata, e Paris, perch cest trs chic (www.saumadesign. net/kozari.htm).

VENETO JAP Nel Veneto dei capannoni e delle villette, una casa stile giapponese in legno rivoluziona il paesaggio (ex) rurale del Trevigiano. Da un vecchio fienile, le progettiste M. Baretti e S. Carbonera creano una casa bio completamente in legno ad alto tasso di risparmio energetico dove, nella migliore tradizione scarpiana, vero materiale da costruzione la luce (www.arbau.org).

D 56

12 APRILE 2008

Foto di Esa Vesmanen - Peter Mauss/Esto

VETRO & CO. Extranormal la mostra che il Centre Culturel Franais di Milano dedicher al lavoro del celebre designer Emmanuel Babled. Vetro, argento, ceramica e complementi darredo entrano a far parte della sua ricerca estetica e formale, volta a ridefinire liconografia dellarte e del design di oggi. Dal 16/4 al 5/5 (www.babled.net).

AL CINEMA, COME IN ASTRONAVE Cosa fare per evitare di restare avvolti dal buio quando la visione di un film termina o si interrompe? Ispirandosi al Radio City Music Hall di New York e al film 2001: Odissea nello spazio, James Biber, architetto e collaboratore di Pentagram (noto studio di design internazionale), ha dedicato grande attenzione proprio allo studio della luce nel realizzare questo progetto di home theatre in una casa di Montauk, a New York (www.pentagram.com).

Extraordinari
IL GRAND TOUR DEI DESIGNER Cortometraggi e foto reportage realizzati in giro per lItalia dai designer Paul Cocksedge, Martino Gamper, Jason Miller, Hector Serrano per raccontare il mondo di viaggio e romanticismo del marchio Persol. 16-21/04, Salone del Mobile (MI) (www.persol.com).

SPECCHIO, SPECCHIO Gli arredi hi-tech dellazienda coreana DND Casa, disegnati dal giovane designer Chiho Kim, sono vere chicche dellhome entertainment high-tech, in cui, come nel caso degli specchi fiabeschi che diventano monitor Tv Lcd, la tecnologia si confonde con la magia. Saranno presentati nel Fuori Salone milanese dal 16 al 21 aprile, in via Tortona 31 (www.dndcasa.com).

GLI INGLESI, IN SOGGETTIVA In our world il titolo della mostra dedicata alle opere della pi recente ricerca fotografica in Inghilterra. Gli autori, tutti ex Royal College of Art di Londra, ma di provenienza internazionale, esprimono il loro personalissimo punto di vista sul mondo che li circonda, interpretandolo, trasformandolo, a volte ricostruendolo attraverso set meticolosi che raccontano, come in un sogno, strani universi paralleli. Modena, Galleria Civica, c.so Canalgrande 103, dal 20/4 al 13/7 (tel. 0592032911).

COMFORT OUTLINE Sedie, soprattutto (ma anche sgabelli, lounge, tavolini, poltroncine) in legno disegnate con la semplicit digitale, elegante e discreta, di un rendering in outline, nella nuova collezione Wooden Chairs di BF (www.bfsedie.com).

D 58

12 APRILE 2008

QUELLA CASA UN CAPOLAVORO E VA ALLASTA

Foto courtesy Christies Realty International Images Ltd

REAL ESTATE

La Kaufmann House di Palm Springs verr battuta il 13 maggio. La base? 15 milioni di $


di Barbara Casavecchia

l 13 maggio, un lotto dellasta di arte moderna e contemporanea di Christies al Rockefeller Center di New York (base di vendita 15-25 milioni di dollari) non potr stare sul cavalletto. Perch unintera casa: la Kaufmann House di Palm Springs, California. Unele-

gante villa in pietra, vetro e acciaio progettata nel 46 dallarchitetto viennese Richard Neutra, immortalata da una serie di splendide foto al tramonto di Julius Shulman approdate su Life nel 49, e da allora pluripubblicate da tutte le riviste patinate del pianeta. Unicona modernista avvolta

da unaura radiosa di glamour, che fa s che ora venga trattata come un capolavoro, alla pari con quelli di Bacon, Rothko, Warhol presenti sullo stesso listino. la prima volta: le architetture, per quanto griffate, finora erano passate
Veduta esterna della Kaufmann House di Richard Neutra.

12 APRILE 2008

D 61

A QUESTE RESIDENZE STRAORDINARIE NON VA SEMPRE COS BENE. QUALCHE ANNO FA UNA CASA DI NEUTRA FU SPIANATA DA UNA RUSPA IN UNA NOTTE

A caccia di autori italiani

Colloquio con lantiquario milanese Marco Arosio


In Italia si trova un corrispettivo della vendita allasta della Kaufmann House? Quello che posso dire, spiega lantiquario Marco Arosio, che spesso allarchitettura italiana moderna, anche se importante, non riconosciuto un valore aggiunto cos forte. Se non tutelata in modo speciale (come per esempio Casa Malaparte a Capri, che una fondazione), viene fatalmente modificata per compiacere i nuovi acquirenti. In questo modo si sono sfigurati interni di Ponti e perduti arredamenti di Mollino, infissi di Michelucci, palazzine di Zanuso. A volte si salvano gli edifici che sono beni di propriet di istituzioni statiche, poco inclini al restyling, come per esempio la marina militare o la guardia di finanza. Gli arredi, poi, arrivano sempre secondi o ultimi, perch manchiamo di una cultura sulle arti decorative del Novecento, ben poco musealizzate. A Milano, fa eccezione la Casa Museo Boschi-Di Stefano, dove si sono ricostruiti gli interni originali di una casa del Novecento italiano. Lo stesso discorso vale anche per i locali commerciali, fatti e disfatti in continuazione, con il vincolo posto dalle Soprintendenze che in certi casi viene sfruttato a sproposito dai gestori per garantirsi un affitto basso, in altri mai richiesto per avere mano libera. Quando al Caff Fassi di Roma, dove hanno

in aste di arti decorative o design. probabile che sulla nuova strategia di Christies influiscano sia i fatturati registrati nellultimo anno dal suo dipartimento contemporaneo - lincremento dichiarato stato del 75 per cento, per un totale di quasi 980 milioni di

Dallalto. Corridoio esterno e spazio living della Kaufmann House dellarchitetto R. Neutra.

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12 APRILE 2008

Foto courtesy Christie's Realty International Images Ltd

euro - sia la crisi dei mercati finanziari, che spinge le case dasta a puntare sul sensazionalismo dei blue chip, meno soggetti alle fluttuazioni del gusto e dei portafogli. Ma altrettanto plausibile che segua lesempio di altri concorrenti, come lagguerrita Wright di Chicago ( www. wright20.com ), fondata nel 2000, che in poco tempo si aggiudicata una fetta consistente del mercato del design dautore. Due anni fa ha battuto la Case Study House #21 (1958) di Pierre Koenig a Hollywood per 3.2 milioni di $; e il 18 maggio prossimo metter allincanto la Esherick House (1961) di Louis I. Kahn a Chestnut Hill, Philadelphia, a partire da 23 milioni. Anche se, a fare i conti, la Kaufmann House costa pi o meno come una penthouse qualsiasi - si fa per dire nellUpper East Side di New York, sorge spontanea qualche considerazione sul destino di commodification galoppante toccato in sorte a Neutra. Un seguace di Loos convinto che tutto ci che progettiamo oggi assume un significato realmente contemporaneo solo se non mira allunicit, e che per questo aveva aderito allimpresa utopica (avviata nel 45) delle Case Study Houses, 36 progetti di edilizia sperimentale a basso costo, nati con lintento di portare lInternational Style alle masse, ma diventati col tempo uno status symbol delllite hollywoodiana - oggi a contendersi le case di Neutra sono Vidal Sassoon, Tom Ford, lattrice Kelly Lynch, il

DOPO LA STARCHITETTURA E IL BOOM DELLA DESIGN-ART, NON COS STRANO CHE UN EDIFICIO SIA CONSIDERATO COME UN OGGETTO DA COLLEZIONARE

girato tantissimi film, subentrata una banca, stato smontato tutto. Con il rinnovamento di sedi e filiali bancarie, progettate a suo tempo da ottimi architetti, si buttano via tesori come lampade e illuminazioni, per esempio di Sarfatti e Albini, che in vendita allasta allestero varrebbero migliaia di euro. Per arrabbiarsi ancora un po, basta scendere nel metro e vedere coshanno fatto alla grafica di Bob Noorda e alle stazioni della Linea 1 milanese di Franco Albini, che avevano scelte di colori e materiali modernissime. A Parigi ne avrebbero salvato tutto, anche i tornelli. Mentre da noi. Su quali designer o architetti punta il mercato? Mollino, un autore assolutamente rivoluzionario: il suo valore dovuto anche al fatto che non ha mai fatto entrare in produzione i propri mobili, quindi gli arredi sono pezzi unici. Come ora i prototipi milionari di Ron Arad o Zaha Hadid. Anche Gio Ponti ha un valore internazionale, perch stato molto studiato ed esposto, ma in compenso stato anche prodotto da molte aziende. C interesse per un certo esotismo anni Settanta, pi legato alla moda, ben rappresentato dai mobili in ottone di Gabriella Crespi. E, ovviamente, si attende di vedere cosa succeder delleredit di Sottsass: sono gi in progetto due aste a Bruxelles e Parigi.

cantante dei Devo Gerald Casale, che questanno ha sborsato 2 milioni di dollari per la Kun House. Dellarchitetto ora in vendita, a 3.5 milioni di $, anche lufficio al 2379 di Glendale Boulevard, Silver Lake, dichiarato monumento cittadino. A dare il nome alla Kaufmann House (costata allepoca 150.000 $) era stato il suo committente, il milionario di Pittsburgh Edgar J. Kaufmann Sr., lo stesso della famosa Fallingwater (Casa sulla cascata) di Frank Lloyd Wright, di cui Neutra fu allievo. I proprietari attuali, il manager Brent Harris e la storica dellarchitettura Beth Edwards, rinunceranno alla casa che hanno trascorso un decennio a restaurare e riarredare insieme (con cura maniacale, spinta fino alla caccia dei fornitori originali di vernici e impianti, e alla riapertura di una cava in Utah per trovare la pietra giusta con cui sostituire alcune parti sbrecciate, come Edward Wyatt ha raccontato sul New York Times ), perch stanno per separarsi. Presumibilmente esausti. Negli ultimi anni, negli Usa sono finite allasta anche altre celebri favole moderniste. Nel giugno del 2000, sempre da Christies (prezzo finale, inclusa la commissione, 11,16 milioni di $), stata la volta del loft di Manhattan disegnato da Philip Johnson, nel 1950, per Blanchette Rockefeller, moglie di John D. III e presidentessa del MoMa. Donato al museo nel 55, dopo vari passaggi nell89 era stato acquistato per 3.5 milioni di dollari dal gallerista londinese Anthony DOffay - poi abbondantemente rifattosi dellinve-

Dallalto. Jean Prouv alla scuola di arte e mestieri Cnam, a Parigi, nel 1964. La Maison Tropicales a New York.

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Foto di E. Remondino, VG Bildkunst, Bonn - C. Baraja & . Touchaleaume/Archives ric Touchaleaume

stimento. Nel 03, Sothebys ha incassato 7.5 milioni di $ per la Farnsworth House di Mies van der Rohe a Plano, Illinois, appena fuori Chicago, acquisita dal National Trust (che gestisce, con regolari aperture al pubblico, anche la Glass House di Philip Johnson a New Canaan, Connecticut). Nel giugno 07 Christies ha sfiorato i 5 milioni di $ per uno dei tre prototipi della Maison Tropicale (1951) di Jean Prouv: un prefabbricato in alluminio e acciaio per gli ufficiali francesi di stanza nelle colonie africane, recuperato a Brazzaville dopo decenni dincuria un altro esemplare, gi esposto al MoCa di Los Angeles, stato donato al Centre Pompidou a Parigi, dove staziona in permanenza al quinto piano e acquistato dallalbergatore Andr Balasz, che lo ha appena prestato alla Tate Modern di Londra. Dopo un decennio di starchitettura o scultarchitettura (i neologismi fioccano) e il boom della design-art, non cos strano che un edificio venga considerato alla stregua di un oggetto da collezionare. Si spera solo che questo nuovo trend abbia un effetto salutare sulla conservazione del patrimonio architettonico. Qualche anno fa, una casa di Neutra fu spianata da una ruspa in una sola notte, mentre nel 07 la speculazione immobiliare si accanita contro Paul Rudolph, modernista e brutalista radicale, cancellandone per sempre due residenze in Connecticut e nel Rhode Island.

Mrs and Mr Howard

Lei, Mary, una dei set designer pi importanti del mondo. Lavora per moda, pubblicit e rockstar. Lui, Mike, dipinge (a volte per lei). Insieme, a New York, condividono vita, spazi, lavoro
di Francesca Gentile Foto Francesco Lagnese
Mary Howard, negli studi ai Chelsea Piers di New York, prepara il set fotografico per il numero dedicato alla moda del New York Magazine.

COPPIE COOL

Langolo cucina dello studio di Mike Howard a Brooklyn Heights, con i pettorali delle corse in bicicletta cui partecipa. A destra, Mary.

Scarpe basse, jeans vissuti, capelli raccolti, si agita come unattrezzista. Trasporta lampade, poltrone, tavolini. Amo conservare gli oggetti e trasformarli

A sinistra, gli oggetti preferiti da Mary per il suo lavoro sono archiviati. Sotto, la bicicletta di Mike appoggiata a una tela. A destra, Mike nel suo studio d gli ultimi ritocchi a un quadro.

Madonna una diva e una lavoratrice, sa quello che vuole e decide tutto. Gioca con gli oggetti, sa mettere il corpo in relazione con lambiente. Lavorare con lei facile

ary Howard stata sequestrata da Annie Leibovitz. Bisogna realizzare la copertina di Vogue di maggio, con Sarah Jessica Parker e il suo Mister Big, per luscita del film Sex and the City. Il tempo stringe. Howard e i suoi fedelissimi corrono su e gi per New York alla ricerca di oggetti particolari, da collocare sul set. Annie dura e precisa, spiega Mary. Inizia a scattare con una visione gi in testa. Gli altri fotografi, viceversa, cercano limmagine mentre lavorano. Set designer il suo mestiere. Arreda le immagini. Interpreta le fantasie dei fotografi. Inventa mondi di forme e colori per la moda, la pubblicit, le riviste. La settimana scorsa era sul set con Madonna. Un servizio per un magazine. Quale? Non sono autorizzata a rivelarlo. Peccato. Qualche particolare sulla star? una diva e una lavoratrice, sa quello

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Dallalto: Mary con i suoi collaboratori; la bacheca con i tessuti memo; unimmagine della set designer sullo schermo del computer.

Mary ha lavorato con Richard Avedon e Steven Meisel. Per Steven Klein, ha costruito unarena per i cavalli: unimpresa quasi folle

che vuole e decide tutto. Le piace giocare con gli oggetti, abile nel mettere il corpo in relazione allambiente. Lavorare con lei facile. Con le modelle, al contrario, difficile: di solito non sanno che cosa fare. Intanto, Mike Howard sbuffa: sempre in giro, mia moglie. La stima moltissimo - una vera artista - per la vorrebbe pi vicina. Una storia gi vista, qui giocata ad altissimi livelli. Mary e Mike Howard sono due celebrit. Set designer lei, pittore lui. Stanziale lui, viaggiatrice lei, tra New York, Londra e Los Angeles. Una figlia, per forza di cose cresciuta da pap, detto manny, ovvero man pi nanny. Larte li accomuna e la carriera li separa, almeno per sei mesi lanno. Quando Mary inizia, nel mondo della moda ci sono solo gli shopper. Il set designer prerogativa del cinema. Nel 1990 fui chiamata per allestire le vetrine del grande magazzino Bergdorf Goodman, sulla Fifth Avenue. Mary possiede una formazione artistica, con specializzazione in pittura. Grazie a quel lavoro entra in contatto con Richard Avedon. Poi arrivano Steven Meisel e Steven Klein, per il quale costruisce unarena per i cavalli che faranno da sfondo a un celebre servizio con Madonna: unimpresa quasi folle. Prada, Fendi, Marni e altri fashion-big busseranno presto alla sua porta. Prima, per, Mary deve affrontare una lunga gavetta: dieci anni di lavori occasionali. Tra i clienti ha il megastore

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Lanno scorso era a Buckingham Palace con la Leibovitz che fotografava la regina Elisabetta e ci litigava pure, unesperienza pazzesca

Macys, per le celebrazioni newyorkesi del 4 luglio, e lo show Saturday Night Live, per il quale decora gli studi. Lanno scorso era a Buckingham Palace. Leibovitz fotografava la regina Elisabetta, e ci litigava pure. Unesperienza pazzesca, ricorda Mary. Scarpe basse, jeans vissuti, capelli raccolti, Mary si agita come unattrezzista. Trasporta lampade, poltrone, tavolini. Sul set allestito per il numero dedicato alla moda del New York Magazine sistema mazzi di fiori artificiali provenienti dal suo studio. Cerco di conservare gli oggetti, per trasformarli poi secondo le necessit. I quadri a tema floreale sono opera di Mike: Basandomi sulle foto degli abiti, in cinque giorni ho dipinto dieci pannelli. Sfogliando la rivista, aggiunge: Toglierei le modelle e lascerei solo i colori. daccordo?. Noi s, ma bisognerebbe chiederlo allindustria della moda.

Lo studio di Mary Howard. A sinistra, un particolare. Sotto, la set designer organizza il lavoro.

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*English editor di Ling Magazine e del settimanale online Le Cool Barcelona - Illustrazione di E. Leoni

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Sneakers da collezione e abiti pezzi unici. Ricette molecolari e tapas tradizionali. Il restauratore preferito di Pedro Almodvar, un hotel design low cost nel quartiere di El Born, il caff dove socializzare e il club dei party selvaggi. Buoni indirizzi per perdersi (giorno e notte)
di Kati Krause*

MAPPA SHOPPING

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FEBBRE RETRO Gotham, Cervantes 7, tel. +34.934.124.647, www.gothambcn.com. In una tranquilla piazza del Barrio Gotico, Txema Nogus restaura mobili e oggetti degli anni 50 e 60: dai televisori alle lampade, ai telefoni. Alcuni sono stati usati per set cinematografici, fra cui quello di Tutto su mia madre di Pedro Almodvar.

COLORI ADDOSSO El Delgado Buil, Lled, 4-6, tel. +34.933.152.073, www.eldelgadobuil.com. Anna Figueroa Delgado e Macarena Ramos Buil hanno vinto il premio LOral per la miglior collezione alla settimana della moda Cibeles, grazie a proposte fresche e facili, con un gusto indelebile per i colori decisi.

Barcellona

ONDE E CIBO Bestial, Ramn Trias Fargas 2-4, tel. +34.932.240.407, www. bestialdeltragaluz.com. Anche se la cucina (italiana) non fosse la delizia che , il locale meriterebbe una visita per lambientazione sotto le stelle e le palme. E poi, morbida musica di commento e le onde.

BOUTIQUE HOTEL A MICRO PREZZO Hotel Banys Orientals, Argenteria 37, tel. +34.932.688.460, www. hotelbanysorientals.com. Camere confortevoli a partire da cento euro a notte, suites da 130. Servizio personalizzato e interni di buon gusto. Tanto da dare limpressione di soggiornare a casa di un amico interior design momentaneamente fuori citt. Cos il Banys Orientals ha ridefinito il concetto di boutique hotel. Ottima anche la posizione: a El Born, il quartiere pi alla moda di Barcellona, comodo per raggiungere sia la spiaggia sia il Barrio Gotico.

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INCONTRI E COCKTAIL Betty Fords, Joaquim Costa 56. stato inaugurato solo da un anno, ma gi diventato il nuovo bar alla moda di Barcellona. qui che tutti i personaggi che contano nel mondo della moda si ritrovano per una birra o un cocktail. Latmosfera per tuttaltro che snob: al contrario, facilissimo socializzare. Aperto tutte le sere, ore 19-3.

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NOTTI MAGICHE, UN PO TRASH Club Fellini, La Rambla 27. famoso per i party selvaggi che attirano un pubblico internazionale, cool e un tantino volgare (per capirci: tatuaggi a profusione e giganteschi occhiali da sole). La musica perlopi house, ma sono famose anche le notti rock del luned. Nelle altre serate, le tre sale propongono altrettanti generi. Ore 0.30-5.

CINQUE SENSI NEL VETRO Cinc Sentits, Aribau 58, tel. +34.933.239.490, www.cincsentits.com. Dopo aver girato il mondo alla ricerca di suggestioni culinarie, lo chef Jordi Artal e la sorella Amelia sono tornati nella nativa Barcellona. Se avete tempo (e denaro; ma a pranzo i prezzi sono pi bassi) per unesperienza di alta cucina, il Cinc Sentits (cinque sensi in catalano) per voi. Aperto da marted a sabato, ore 13.30-15.30, 20.30-23.30.

DISEGNO APPLICATO Casa Munich, Antic de Sant Joan 4, www.munichsports.com. Per amanti delle sneakers, soprattutto dei modelli pi difficili da scovare. Fondato nel 39, il negozio del marchio Munich ha conosciuto negli ultimi cinque anni unimpennata di popolarit, grazie a un nuovo design applicato sia ai modelli sportivi che a quelli maggiormente di tendenza. Aperto da luned a sabato, ore 11-20.

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MOMENTI CATALANI Inopia, Tamarit 104, www.barinopia.com. Nascosto in una zona poco alla moda, questo tapas bar di propriet del fratello di Ferran Adri, uno degli chef pi famosi al mondo. genuinamente catalano, serve piatti eccellenti con ingredienti freschissimi a prezzi ragionevoli ed un po meno affollato e rumoroso degli altri locali. Da non perdere: i filetti di acciuga, le olive e il prosciutto jabugo. Da marted a venerd ore 19-23, sabato ore 13-15.30 e 19-23.

IL PIACERE MOLECOLARE Comer 24, Comer 24, tel. +34.933.192.102, www.comerc24.com. La gastronomia molecolare studia i processi fisici e chimici legati alla cucina. Una scienza che ispira Carles Abellan, fondatore del ristorante. Da marted a sabato, ore 13.30-15.30 e 20.30-00.30.

PICCOLO SHOPPING Vinon, Passeig de Grcia 96, tel. +34.932.156.050, www.vincon.com. il negozio di design pi in voga di Barcellona. Propone di tutto: saliere, giocattoli, lampade, mobili, quaderni, cellulari e stampe artistiche. Ha anche una galleria darte specializzata in design grafico e industriale, dove possibile acquistare le opere. Ore 10-20.30.

RICORDANDO PABLO Caf del Museu Picasso, Montcada 15-23. Basta evitare lingresso principale del museo per ritrovarsi in un caff incredibilmente raccolto e tranquillo, gestito dal gruppo Ritz Carlton, con comodi divani e una deliziosa terrazza. Al mattino: latte macchiato, English tea e pasticcini. A pranzo, una moderna cucina mediterranea. (Trad. di P. Pavesi)

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SET DESIGNER (OFFRESI)


Foto By2photographers c/o Nick Knight

Il set della sfilata di Dries Van Noten, P/E 05. A fianco. Coreografia della Michael Clark Company per la rivista Numro, direzione artistica di Alexander McQueen e Gainsbury and Whiting.

PROFESSIONI Illustratori sonori, location seeker, ideatori

di eventi che durano solo dieci minuti. Da Parigi a Londra e Milano, ecco i migliori allestitori di colpi di scena di Laura Lamanda

odici minuti soltanto. Perfetti, per. Forti abbastanza da convincere compratori e stampa. Tanto evocativi da eclissare la concorrenza. Perch una sfilata sia questo, non basta una buona collezione, e ogni creatore lo sa. Scenografia, coreografia e musica devono costruirle attorno il giusto universo. Sovrintende loperazione una figura professionale relativamente nuova, allincrocio tra diverse discipline. Siamo registi, scenografi o direttori creativi? Difficile dirlo. Lavoriamo con intensit incredibile a un evento che dura un attimo. Costruiamo sogni, album virtuali di immagini, ci spiega il belga Etienne Russo. Autorit nel settore, ha iniziato diciassette anni fa con Dries Van Noten, ma cura anche le sfilate di Martin Margiela, Chanel, Sonia Rykiel, Herms, Miu Miu. Con ogni creatore instauro un rapporto diverso. Alcuni di loro, come Lagerfeld, Margie-

la o Miuccia Prada, sono piuttosto direttivi. Dries Van Noten, Alber Elbaz (di Lanvin), o Rykiel cercano invece una collaborazione pi profonda. Ma non c un sistema migliore di un altro. Limportante creare unintimit, riuscire a penetrare il loro mondo e raccontarlo. Quando succede, gli stilisti apprezzano, e restano fedeli. Hussein Chalayan, per esempio, non risparmia le lodi allinesauribile immaginazione di Alexandre de Betak, francese con base

a New York, noto anche per il sodalizio con Viktor & Rolf. Yohji Yamamoto, invece, non si separa da Maso Nihei, che lo ricambia definendolo il nuovo Hokusai, grande pittore giapponese. Non pi modestamente, Nihei compara invece se stesso a Bashu, maestro dellHa e ci racconta con toni poetiku, ci la complementarit che lo lega allo stilista: Quando Yohji uccello, io divento cielo. Quando divento mare, Yohji pesce. Quando Yohji ombrello, di-

SIAMO REGISTI, SCENOGRAFI O ART DIRECTOR? DI PRECISO NON LO SO. COSTRUIAMO ALBUM VIRTUALI MEMORABILI

Foto di By2photographers, Chris Moore - courtesy Alexander McQueen

Nella pagina a fianco. Dallalto. Chanel Haute Couture P/E 07 e Yohji Yamamoto. In questa pagina. Dallalto. Alcuni momenti di sfilate Chanel Haute Couture A/I 06/07. Scenografia A/I 08-09 di Alexander McQueen, ispirata alle opere dellartista Christo.

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UNA VOLTA, CON MCQUEEN, ABBIAMO PORTATO IN PASSERELLA I ROBOT


vento pioggia. Usa toni meno evocativi il londinese Sam Gainsbury, che ci descrive cos la sua vicinanza ad Alexander McQueen e Stella McCartney: Mi relaziono a loro in modo informale, intimo. Devono sapere di potermi chiamare in qualsiasi momento per discutere idee e progetti. Gli esiti possono essere i pi folli. Una volta, con Alexander McQueen, abbiamo avuto lidea di portare in passerella dei robot, che colorassero con lo spray il vestito bianco di unindossatrice. Siamo riusciti a ottenerli da Renault. Poi, programmarli e coordinare lazione stata unimpresa, ma abbiamo raggiunto un ottimo effetto. La sorpresa, in fondo, alla base del successo di ogni sfilata. In questo senso le location hanno un ruolo fondamentale. Etienne Russo, con la sua collaboratrice Marthe Lagache, ne ha scovate di veramente insolite. Si parla ancora, per esempio, della piscina Keller di Parigi, per una sfilata di Chanel. Anni fa, potevamo portare stampa e compratori nei posti pi disparati, anche in periferia. Ora che ci sono dfil ogni ora, non c tempo per gli spostamenti, e bisogna restare nei quartieri centrali. Cos, reperire nuovi luoghi diventato difficile, si sfoga. Per le due ultime collezioni di Dries Van Noten, gli riuscito comunque un colpo da maestro: ottenere, dopo due anni di trattative, il maneggio sotterraneo del Grand Palais, normalmente chiuso al pubblico. Luoghi cos particolari hanno cose da raccontare. Bisogna ascoltarli, e fare interventi minimi, che ne rispettino perfettamente lo spirito. Magari solo cerare il suolo. Oppure aggiungere dei grossi ventilatori industriali. Quel che davvero importante lavorare sulla percezione dello spazio, servendosi della luce. Io sono un light-addict: in una sfilata, la luce tutto. Della stessa opinione Maso Nihei, perentorio: La mia scenografia luce. Un ruolo chiave ha ovviamente anche la musica. Per sceglierla, i set designer fanno spesso appello a illustratori sonori che sanno scovare musica meno nota. A me piace far muovere le indossatrici, invece che sulla passerella, su volumi diversi, dove possano seguire circuiti differenti dal classico u-turn, dice Russo. Una volta, per Chanel, ho usato un gran tappeto. Ne nascevano uno spazio e un ritmo molto particolari. Anche luscita in passerella dello stilista viene curata in modo maniacale. Dries Van Noten, per esempio, timido: devo incoraggiarlo ad avanzare sul podio. Elbaz si muove con grande sicurezza. Pi esuberante, Jean-Paul Gaultier si mette a correre come un bambino. Non si pu chiedere a un creatore di uscire in un modo che non gli corrisponda. Fin nel minimo dettaglio, la sfilata racconta la sua personalit, il suo mondo.

Dallalto. Evento per i 30 anni di Olivier Strelli diretto da Villa Eugenie. Le proiezioni ambientate dalla sfilata P/E 08 Blugirl, ispirate al film Grease, e la sfilata Blumarine A/I 08/09 che ritrae lAvenue Montaigne di Parigi.

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Foto di By2photographers

My private paradise
INTERIOR DECOR Carte da parati, tappeti e fiori
di Monica Teli Foto Paolo Bramati Futon con interno di cotone in tessuto turchese di Linn Sui (230 euro), maxicuscino con federa in cotone cerato stampa quadretti di Fashion Bag (260 euro) da Galleria Luisa Delle Piane. Cubo in ceramica metallizzata (473 euro) da Spazio Pontaccio, abat-jour in metallo verniciato di Sphaus (220 euro) da Trace, lampada da terra con paralume in vetro Zelig di La Murrina (633 euro). Giradischi vintage da Cantiere Bovisa. Tappeto in viscosa turchese di GT Design (1.190 euro), tappeto a righe in lana e viscosa (980 euro) di MissoniHome. Lettere in scatolato metallico (85 euro) da Raw. Carta da parati collezione On-on di Jannelli&Volpi (95 euro al rollo). I fiori sono stati dipinti con colori acrilici da Volume 14.
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Pareti di pagine, souvenir e il colore malva portafortuna


Chaise-longue Spring (cm 120x78x98), design E. Bouroullec, Cappellini, con rivestimento in lana hallingdal gialla (da 2.626 euro); poltrona originale di Joe Colombo, con scocca in materiale plastico bianco e rivestimento in tessuto viola, da Pegaso. Lampada da terra anni 50, da Pegaso. Tavolino in lamiera zincata di Marco Ferreri per Zerodisegno (1.050 euro), set caraffa e tazze in ceramica degli anni 50 (240 euro) da Paul Smith. Alla parete, orologio 24 Ore di Diamantini&Domeniconi, con cassa tagliata al laser e serigrafata (98 euro). Tappeto (cm 200x300) in viscosa tessuto a mano, GT Design (2.390 euro). Alla parete, collage di pagine di moda da D la Repubblica delle Donne.
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Silhouette antiche con toni vinilici e statuette pop


Tavolo in legno laccato (1.390 euro) da Nap Atelier. Statua di Lakshmi (120 euro), da 10 C.so Como, e fiori di latta (20 euro), da Lerba voglio. Sedia con rivestimento a righe (370 euro), sedia con schienale serigrafato (370 euro), da Nap Atelier. Tavolino con piano a specchio, Moroso (341 euro). Alla parete, piatti fiorati: di Kenzo (33 euro) da Tad, di Jasper Conran per Wedgwood (da 32 euro), di Driadekosmo (20,50 euro), di 10 C.so Como, di Easy (25 euro) da Tad. Piatti con frutta di Driadekosmo (da 12,50 euro), con pesce di Driadekosmo (17,50 euro), con greche di Wedgwood (39 euro), con scritte da Rossana Orlandi. Tappeto di Tappeti Contemporanei. Carta da parati Bazaar, da Jannelli&Volpi.
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Pannelli di seta e carta di riso, cuscini e paesaggi orientali


Paravento a tre ante (cm 190x120) di Stefania Passera per Nap Atelier, con struttura in legno e rivestimento in tessuto Saskia, disegno Saari, di Manuel Canovas (1.290 euro). Lanterne africane in latta riciclata e lavorata a mano, da Rossana Orlandi (da 65 euro). Cuscino (cm 90x90) Plenitude, di La Maison Colonial, in cotone matelass (365 euro). Appesi alla parete, pannelli in seta e carta di riso assemblate e dipinte a mano, collezioni China Classic e China Graphic, di Misha Handmade Wallpapers. Vassoio in legno con stampa serigrafata e dipinta a mano di Fornasetti (588 euro) e bicchieri in vetro decorato e soffiato a mano (da 14,80 euro) da Tad. Tappeto in viscosa di GT Design (2.390 euro).
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Wallpaper fluo, divano 100% comfort, acciaio inox e farfalle


Divano Klee, design Rodolfo Dordoni per Minotti, con struttura in legno (da 2.418 euro), cuscino turchese da Linn Sui, in seta patchwork, da Salvatore+Marie, verde in organza, da Tad. Pouff Tatino , di Baleri Italia, farfalle di Diamantini&Domeniconi. Lampada da terra Bamboo (1,800 euro) da Dilmos, seduta in acciaio inox, da Salvatore+Marie. Tappeto di GT Design. Alla parete: quadro con nuvole di Giampaolo Truffa, da Galleria Luisa Delle Piane, quadri con icone indiane, da Controcorrente, quadri con fiori di E. Forese, collage di pesci e quadri con lettering e cornici bianche di Marina del Cinque, scultura di K. Mizokami, acquarello di Lisa Ponti, foto di Bonomo Faita, schizzo di Fabio Bortolani, da Galleria Luisa Delle Piane. Carta da parati London, da Jannelli&Volpi.
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Mutanti nel bosco


Messicani a Barcellona, gli Ex-Studio reinventano aree green e urbane a partire dalle poesie di Octavio Paz e dallestetica di Wong Kar-Wai di Leonora Sartori

PROGETTI VERDI

ove anni fa, dopo gli studi in architettura, Patricia e Ivan, entrambi messicani, arrivarono a Barcellona per un master in architettura del paesaggio. Doveva essere unavventura di pochi mesi. Una di quelle follie formative nello stile del film Lappartamento spagnolo. Sono ancora l. Insieme, lontani da casa, hanno affinato la sintonia danimo creativa delle coppie di lunga data, degli amici dinfanzia, dei compagni di trincea. Nel 2004, 28 anni lei, 33 lui, hanno fondato Ex-Studio. Parallelamente a lavori di architettura pi tradizionali (i soliti showroom, abitazioni e piccoli condomini), hanno creato unarea laboratorio dove si dedicano allo studio di progetti sperimentali e interventi artistici in aree verdi. Lintento reinventare luoghi naturali o urbani attraverso uninattesa poesia. Accade allora che una radura si trasformi in residenza per uccelli, una struttura di fieno in un osservatorio rivolto al mare e le aiuole urbane in tavolozze per accostamenti cromatici sperimentali. Sempre pi richiesti in tutto il mondo, dal Senegal allItalia, al Messico, il loro approccio lavorativo mescola pas-

Nella pagina a fianco. Forest refuge, osservatorio-nido in tessuto stampato trasparente e in parte mimetico per i boschi intorno a Barcellona. In questa pagina. Dallalto. Interventi luminosi e sonori sulla torre di Calatrava, Barcellona. La parete sensoriale Wind Wall. Disegni preparatori di studio per Forest refuge. Flow, intervento di giardinaggio geotessile e coltivazione cromatica per una piazza centrale di Bilbao. Dallalto le aiuole appaiono come tavolozze di colore.

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Una radura diventa una residenza per uccelli, una struttura in fieno un osservatorio, le aiuole tavolozze di colore

sione e concretezza, quotidianit e voli pindarici. Le idee nascono passeggiando per i boschi di Girona, osservando certi angoli della Barcellona vecchia, o cercando di imitare lestetica elegante e aliena dei film di Wong Kar-Wai, racconta Patricia. Uno dei primi lavori nato guardando lUmbracle del Parc de la Ciutadella di Barcellona, una serra in metallo costruita per lExpo universale del 1888. Creammo Lost in paradise. Uccelli stilizzati erano appesi con dei fili al soffitto della serra: il vento attraverso la trama metallica li faceva ondeggiare come fosseri vivi. Quella serra un luogo stupendo, un paradiso da cui per sembra di non potersene andare. Due anni fa, sono stati invitati in Toscana da Kforumvienna, associazione italo-austriaca per larte contemporanea, a creare un intervento transitorio sul paesaggio. Eravamo a Casale Marittimo. Ci chiedevamo il perch di questo nome se poi il mare l non cera. Point of view nato cos. Un osservatorio di fieno (sostenibile, al passo coi tempi, fatto della stessa erba local che mangiano le mucche) che identifica un punto speciale, lunico promontorio da cui si vede il mare, a giustificare il nome del paese. Sempre in Italia, in Sicilia a San Michele di Ganzaria, crearono Pathway, frutto di un workshop che Ex-Studio tenne con la paesag-

Nella pagina a fianco. Dallalto. Pathway, percorso esplorativo tra i campi di San Michele di Ganzaria (Ct). Lost in paradise, installazione per Barcellona Arte Contemporanea presso lUmbracle del Parc de la Ciutadella. Struttura luminosa Water Tower, Huesca, Spagna. In questa pagina. Dallalto. Architettura Nido, bifamiliari per volatili, per il bosco di Navacerada, vicino a Madrid. Chill out e Montjuic in 5 actos, interior landscape, area relax e scenografie luminose per performance di danza nella torre di Calatrava a Barcellona.

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Patricia e Ivan aiutano i luoghi a raccontare la propria storia attraverso un aroma, un ricordo, una veduta lontana
gista Gilles Bruni e larchitetto Alessandro Rocca. Scopo del progetto, inventarsi delle aree ad alto impatto sensoriale usando materiale vegetale lungo il percorso che dalla vecchia ferrovia porta a un lago. Nel 2006, vinsero un concorso per il piccolo comune di Navacerrada, vicino a Madrid. Al limitare del bosco, crearono undici bifamiliari per uccellini (proprio cos, erano minicasette in legno, a due piani) che svettavano agganciate a pali di 5 o 7 metri daltezza: Unintegrazione tra specie diverse attraverso soluzioni urbanistiche dedicate. Tra i progetti recenti, Forest refuge, struttura trasportabile di tessuto trasparente, per nascondersi tra gli alberi o fermarsi a osservare il bosco, protetti, e in simbiosi totale con la natura. Ogni progetto studiato ad hoc e non replicabile, perch segue processi mentali immaginifici legati a variabili imprevedibili. Funziona cos. Patricia e Ivan si mettono in ascolto. Spinti da quella sensazione un po mel che permea le poesie del messicano Octavio Paz, aiutano i luoghi a raccontare la loro storia, attraverso un aroma, un ricordo, una veduta. Solo cos, dicono, il mondo torna ad avere senso. A volte gli innamorati hanno pensieri strani.

Dallalto. Point of view, installazione di architettura naturale a Casale Marittimo, Toscana. Showroom ellittico mobile per i giovani stilisti portoghesi Alves, Xiomara, Buchinho e Storytailors. Sea Travelling Exhibition: struttura-ponte per scambio culturale tra le citt portuali di Veracruz, in Messico, e Barcellona, in Spagna.

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e seduta lare verniciato one ruttura in tubo iera o legno per una collezi 1. St possono abile in lam con cui si intercambi diverse fra loro Missing, la di sette sedute zioni angolari e a panca. dyandco.it). mposi (www.nobo ottenere co di nobody&co mato da nuova proposta uno specchio dinamico fir one llezi dus us per la co 2. Xenorhab a serie di e Sylvie Chanch Olivier Peyricot chio Domestic. Si tratta di un ere in l mar Narcisse de blabili a piac e sinuose i adesivi assem piccoli specch li (www.domestic.fr). 3. Line a della rivat riabi silhouette va 60, lultima ar egnata is la nuova Catifa e delicate per onima del marchio Arper. D tre in ca gamma om r disponibile ric rse Molina, sa ore, Altherr e ssuto e in dive lle o te da Liev estimento di pe 4. Quadrato o rotondo altezze, con riv (www.arper.it). ble, re , Afro small ta varianti di colo anche sgabello lore negli spazi co alloccorrenza e re volo perfetto per da firmato YDF, e privati (www.ydf.it). 5. Il ta earne cr lici Massaud per attesa pubb d an-Marie , ripreso da Je contribuisce a Synapsis formali, di dimensionali e e propri mondi nuove varianti ti Porro in veri are gli ambien m). 6. Tratti puliti e decisi trasform ww.porro.co Gneib per Frag riferimento (w gnata da Anki , la seduta dise ntemporaneit con lutilizzo per Perfo emoria e co che coniuga m geometrici (www.frag.it). decori di cuoio e

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si fa w di Pallucco di lampade Glo . La Collezione nuove modalit espressive. o 20 cos Enric mini, trovando e colorate, sono firmate da oderno . Un design m icate, fresche Del net). 21 (www.pallucco. collezione di vasi da Franzolini caratterizza la to proposta da e minimalista gres porcellana ma con ble Garden in te ). 22. In giardino Ta w.lineasette.comrata al Lago dei cigni, Lineasette (ww ente ispi orfi ironicam tavolini ornitom linstallazione arab, i nuovi e interamente li propone i M Ma hiavo essandro Losc o Palissandro disegnati da Al llo di Mogano asse llezione realizzati in m propone una co mano it). 23. Misha pinta a (www.maoli. parati in seta di senziale e iva di carte da es sign esclus 24 ovi oggetti di de one arricchita da nu colori e fantasie della tradizi ppeto alizzati da il nuovo ta person OPS! ra i-sha.net). 24. cinese (www.m tiuso disegnato da Alessand ltro glio del fe mico e mul ni ergono cio. Il ta Tavoli archio Disguin ando si Pasetti per il m i e tre farfalle si svelano qu ette ornitomorfi, , otivi floreal fettuccia perm crea m a. Una tappeti-prato ra poggiaschien sicurarne la stabilit alza la struttu as ta in linazione e di lampade di variarne linc om). 25. Una morbida sedu dai e io.c ile, volanti (www.disguinc ssuto sfoderab a base ta in pelle o te mousse ricoper i motivi vivaci, inserita su un iama poltroncine ti e . Si ch colori sgargian ato oppure fum cocoon. o + in metallo crom inimal-chic di Roche girevole proposta m Mimetism Nuage ed la ois.com). uo www.rochebob colori fl Bobois (
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Design in autocad, grafica , trompe-loeil ma anchemino divani-piu i e citazionura dalla cult e eschimes
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progettato volo gonfiabile e il nuovo ta a e praticit per salvare 26. Grace tabl nz alouin. Resiste isi degli spazi da Philippe M cr gere da poraneo dalla luomo contem ouin.com). 27. Sembra giun la coq sedia al ilippemal riginale (www.ph ciute Orbital, lo galassie sconos tophe Pillet per Modus ris presenza disegnata da Ch iture.co.uk). 28. Grazie alla oposta pr rn (www.modusfu ricircolo, Sorgente, la nuova sa la rta in ca ema di esign, po di un sist ata da Lenci D it). di Teuco disegn fonte sorgiva (www.teuco. ontato da una vera magia di artiere racc scanzonato qu itazione del classico, 29. Pi che lo iginale rivis Diamantini ville, or Pennac, Belle e Frederic Gooris firma per n ch lappendiabiti ine di Manhatta i ricorda la skyl . 30. Morbidissimo e & Domenicon i.it) idomenicon imbottita (www.diamantin di Micky Maxx, la poltrona spetto Arik Ben gustoso la israeliano disegnata dall nziali e rivestita di raso imhon.com). 31. Linee esse on di ikbens te Editi Simhon (ar ra della Whi r il piano cottu 32. Con minimaliste pe emens-elettrodomestici.it). Philippe ww.si Siemens (w per Moroso, one disegnata li Nanook, collezi nde gli iconismi dei riti triba fo oroso.it). Besteinheiden ateriali futuristici (www.m m eschimesi con

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NUOVE ICONE Una crescita urbanistica ed economica ciclopica, vertiginosa. Qui alcuni edifici sono destinati a entrare nellimmaginario di tutti di Barbara Casavecchia Foto Dean Kaufman

I cantieri dei lavori sono protetti da trompe-loeil. A sinistra, un gigantesco plastico presenta i modelli in scala delle nuove costruzioni al Beijing Planning Exhibition Hall.

ADESSO PECHINO VA DI FRETTA

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Foto di P .Pallo/Contrasto - M.Mianonna/Sygma/Neri

A sinistra, il quartiere residenziale SoHo, Chaoyangs Central Business District. Sotto, lo Stadio Olimpico degli svizzeri Herzog and De Meuron. In basso, antiche case con cortili nel quartiere di Jiaodaokou.

LA FORMA DELLO STADIO RICORDA UNA CERAMICA MING O UN CANESTRO INTRECCIATO

e immagini avveniristiche del nuovo Stadio Olimpico di Pechino, lintricato Nido duccello in acciaio progettato dagli zurighesi Herzog & De Meuron, che in agosto ospiter la cerimonia dapertura dei Giochi, ci bombardano da mesi. E sono diventate lemblema della nuova citt che sale allo stesso ritmo di crescita ciclopico delleconomia cinese. Un grande balzo in avanti - per usare una vecchia metafora - realizzato spianando ed edificando senza sosta, sotto gli occhi sgranati del pianeta. Ricostruito nello sconfinato plastico Beijing Planning Exhibition Hall. Oltre alla firma dei due starchitetti elvetici, larena porta anche quella un po meno nota di un artista, scrittore e architetto pechinese cinquantenne, Ai Weiwei. Che in patria, dove lhanno soprannominato Pericolo Giallo per le sue scomode prese di posizione, famoso come una star del cinema. In gennaio, a ridosso delle dimissioni di Spielberg da consulente olimpico per la condotta della Cina in Darfur (ben prima, quindi, dellondata di proteste sulla repressione in Tibet), Ai ha scritto sul blog del portale

Sina.com che non avrebbe partecipato alla cerimonia inaugurale perch delle Olimpiadi senza libert sono prive di senso. Nessun regime totalitario pu pretendere di essere una democrazia. In una successiva intervista a Der Spiegel , ha rincarato la dose: Non c niente da celebrare. I Giochi sono uno spettacolo di propaganda. E ancora: Non un boicottaggio. Lo sport non minteressa. Ho solo disegnato ledificio. Perch mai chi progetta le toilette dovrebbe fare commenti sulle Olimpiadi?. Ai adora provocare: dice che lidea per la forma dello stadio gli venuta ispirandosi agli antichi canestri intrecciati, alle ceramiche Ming, ma anche al profilo di un wc. Questinsistenza sulle deiezioni non casuale: quandera piccolo, suo padre Ai Qing, un celebre poeta (che ha voluto dotarlo di un nome fuori dal comune, traducibile allincirca con Non ancora Non ancora), fu bolla-

to come controrivoluzionario, spedito con tutta la famiglia in un campo di lavoro nello Xinjiang, e condannato per anni alla pulizia delle latrine pubbliche. Non lunico dato romanzesco della biografia di Ai Weiwei: nell81, dopo aver contribuito a fondare a Pechino lo Xing Xing (il Gruppo delle stelle, uno dei primi raggruppamenti artistici indipendenti della Cina postrivoluzionaria), si trasferisce a New York, dove vive da bohmien fino al rientro in patria nel 93. A quel punto inizia la sua scalata: inscena performance radicali, compila con Feng Boyi tre libri che diventano il nuovo regesto internazionale dellarte cinese, la espone in una collettiva autoprodotta che nel 2000 sbaraglia lingessata biennale di Shanghai, con un titolo inequivocabile: Fuck Off. La stessa scritta campeggia sulle mura del suo studio, un severo cubo minimalista in mattoni grigi, nel quartiere periferico di Caochangdi, che

diventato il prototipo dordinanza per le dimore dellintellighenzia. Quasi allo stesso modo si pronuncia in mandarino anche il nome del suo studio (una vera e propria Factory): Fake Design, per sottolineare lambivalenza di ogni tipo di propaganda, compresa quella autopromozionale. Il ruolo che Ai Weiwei ha saputo ritagliarsi, trasformandosi in punto di riferimento per media, collezionisti e curatori occidentali, gli garantisce ampi margini dindipendenza. Ed innegabile che il boom trionfale dellarte cinese attuale sia un ottimo portabandiera, controverso al punto giusto, del made in China. E cos, dopo aver tuonato contro lipocrisia delle Olimpiadi, Ai ha annunciato il suo prossimo progetto a fianco di Herzog & De Meuron: una nuova citt a Ordos, in Mongolia, per la quale ha invitato cento architetti internazionali (www.ordos100.com) a disegnare un edificio da 1.000 mq ciascuno.

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Campiture pastello sulle facciate di Cape Town. Qui labitazioneatelier di Tracy Rushmere. Sotto, tessuto di tribal-art locale.

Lampadario floreale in materiali riciclati. Sotto, una vecchia vasca in ghisa dipinta in antracite e alcuni oggetti del nuovo artigianato sudafricano.

Tenda-mobile in tozzetti di plastica e vetri recuperati. Sotto, Talulah tra i cuscini della pop-art grafica reinterpretata dalla madre Tracy.

LAB DESIGN & DECOR SOLIDALE


UTILE Nuovo artigianato
e arte cross-cultura nella casa atelier del quartiere asiatico di Cape Town. Qui i colori accesi del Sudafrica si fondono col nuovo mantra della creativit: riusare, reinventare, rinnovare. Spazi polifunzionali per vivere e lavorare con etica ed estetica

di Giuliana Zoppis Produzione e styling Tami Christiansen Foto Natalie Krag

Intervista

C
Un mobile della tipica tradizione afro-malese in auge nella zona e oggetti-icona. Sotto, una camera: tutto nasce dal recupero e riuso.

i troviamo a Bo-Kaap, in origine Cape Malay, ovvero il quartiere degli immigrati malesi della popolosa capitale del Sudafrica: Cape Town. Oggi la zona profuma di spezie multietniche e risplende sotto le tinte vivaci della cultura musulmana locale. In uno dei cottage color cannella, ristrutturato recentemente, vive Tracy Rushmere col marito Peter Maltbie, fotografo, i due figli Tom e Talulah e un numero imprecisato di opere dellart&craft locale. A cui si aggiungono le creazioni di African Image, il primo magazzino di artefatti in tessuto e materiali riciclati fondato da Tracy e oggi confluito nella nuova attivit intitolata Shine Shine, spazio cult di Cape Town dove si celebrano i prodotti dellarte contemporanea e dellartigianato pop (www.shineshine.co.za). Atmosfera shining piena di collisioni, non solo cromatiche. Perch non si pu prescindere dalla miscellanea di razze e culture che abitano i dintorni e che pervadono ogni esperienza quotidiana. Inesorabilmente, giorno dopo giorno, interferiscono e animano le azioni creative. Il gusto degli altri Al crocevia tra diversi linguaggi e tradizioni multietniche nascono alcune collezioni di oggetti tra design, artigianato e arte a elevato valore etico ed estetico. Whomade esemplare di questa nuova tendenza: un brand di prodotti cross-culturali, nato dalle esperienze di Todomundo.org e dallentusiasmo di tre giovani designer - Edoardo, Dario e Carlotta - per promuovere una nuova cultura della materia e delloggetto. Il designer Edoardo Perri direttore creativo di Creolo e fondatore di Todomundo: due realt che hanno come focus rendere i prodotti unoccasione dincontro tra culture. Appassionato di arte interculturale, ha affinato le sue capacit creative e concettuali alla Gerrit Rietveld Acadmie e insegnato alla Design Academy di Eindhoven, oltre ad aver fatto da promotore di varie ricerche e progetti nel campo del design sostenibile. I prodotti Whomade vogliono farsi portavoce di valori, idee ed emozioni degli altri: collezioni di terracotte, ferri battuti e monili in fusione a cera persa concepite e disegnate con le comunit di artigiani di Saathi-tribal crafts, allinterno di un percorso progettuale di riscoperta dei pattern e degli stilemi tribali della regione del Bastar, nel cuore antichissimo dellIndia. Da Creolo: oggetti-scultura e bici dautore rias-

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I materiali moderni ed essenziali usati per linvolucro della casa contrastano con larte tribale di arredi e dcor (sotto, ricami afro-pop).

semblate. Col nuovo marchio di italian-design Edope: passeggini e accessori duso ad alto contenuto tecno-sostenibile. Per il prossimo Salone del mobile di Milano verranno lanciate le nuove serie colombiane di pelle, ferro ossidato e gioielli amazzonici presso la libreria-galleria Milano Libri (www.milanolibri.net) e al Circolo Sassetti (www.whomade.it). Lispirazione nasce dallarte tribale del Medioriente, calibrata e attualizzata da design minimale e materiali ibridi: il lavoro di Angela Ardisson cominciato anni fa col recupero dei legni lavorati dal mare ed approdato qui. Oggi con Artplayfactory produce lampade-scultura e oggetti luminosi di grande impatto. Lo spazio un ampio e luminoso laboratorio-atelier nel Ticinese periferico, popolato un tempo da quegli spazi artigianali che stanno scomparendo. Shed a illuminare, un gigantesco ficus japanica effetto giungla e pavimenti in cemento spatolato. Ardisson vende e raduna anche una selezione inedita di oggetti multiculturali nello showroom Traces, nella limitrofa zona pi centrale: lampade a bulbo ed ellisse, specchi e tavolini rivestiti in lamine di ferro ossidato, ottomane simil-Marocco, installazioni da parete su misura in fibre ottiche, cristallo e acciaio. Alla settimana del design Angela presenter qui una nuova serie di accessori che impiegano Ingeo-fiber, lecotessuto ricavato dal mais ( www.tracesurtraces.com e www.artplayfactory.it). Le maghe del riciclo Sono sempre pi numerose le artiste che creano prodotti tra artigianato e design nelle nostre citt e nei laboriosi centri di provincia, a partire dal recupero di scarti domestici e industriali. Un sapere soprattutto femminile. Abitano e lavorano in ex laboratori, ex capannoni, exnegozi o ex cascine, conquistando spesso nuovi territori di confine. Da Materiamorfosi (in un antico palazzo romano) gli scarti diventano magicamente arte e design davanguardia. Margherita Marchioni costruisce accessori colorati partendo da materiali modesti, di uso quotidiano: guanti di gomma, fili elettrici, bulloni, matite, elastici, bottiglie in plastica e rocchetti, che riusa dando vita a collezioni di oggetti per la casa (enormi lampadari e sculture luminose), bigiotteria e occhiali pop (www.materiamorfosi.it). Cambiare le cose per salvarne altre attraverso interventi di ecodesign la spinta che porta anche Ingrid Taro (laurea in architettura a Genova, fotografa-artista-artigiana) a rielaborare

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In soggiorno, un vecchio divano di pelle e legno e cuscini, arazzi e tappeti della collezione Shine-Shine. Sotto, il murales di Tracy.

con Angela Mensi e Cristina Merlo (marchio RiCrea) materiali di scarto per farne oggetti darredo. La produzione sulle colline del Casalese, in un nucleo di casali ristrutturati e adattati in parte a laboratorio di tecniche e materiali, in parte a studio di architettura (la vetrina si affaccia sulla statale Asti-Torino). Qui vengono raccolti e riciclati cumuli di rifiuti provenienti dalle industrie del fustellato locali. Lintento anche quello di dare una chance a materiali che andrebbero comunque distrutti e di contribuire a risolvere (almeno localmente) lo smaltimento dei materiali di scarto. Il risultato una collezione artigianale di imbottiti ottenuti dal doppio riciclo: da una parte quello di divani, poltrone e sedute in disuso, dallaltra gli avanzi della lavorazione di solette delle scarpe in gomma, che diventano soffici rivestimenti in petali di lattice multicolor (www.ingridtaro.com). In una vecchia filanda ristrutturata sullAdda, Katrin Arens sorprende chi si avventura a trovarla con i suoi mobili e complementi costruiti a mano a partire da persiane in legno e porte dismesse, che recupera da anni in cantieri e cascine in rovina. Qui sono in mostra anche gli abiti per bambini della sua collezione Amelia, tessuti a mano con filati naturali e tinte vegetali ( www.katrinarens.it e www.ameliamilano.it). Estetiche insulari In Sardegna troviamo le due artigiane-designer Annalisa Cocco e Roberta Morittu che col marchio Imago Mundi lavorano traendo ispirazione dal mondo della cultura materiale dellisola. Interamente lavorati a mano una collezione di pezzi unici ricavati da tappeti sardi di diversa fattura e provenienza, raccolti in magazzini e abbandonati per anni. Liberati da Annalisa e Roberta e rielaborati con grande verve creativa, sono oggi venduti in vari showroom della penisola (a Milano De Padova; info tel. 070.651262 e www.imagomundidesign.com). Trasformare ci che stato buttato da altri anche la vocazione dellartista-designer e autoproduttore Roberto Mora, che risalta in un mondo di colleghe femmine. Tra i suoi lavori, distribuiti col marchio Remida, ci sono sedie e poltroncine create riciclando il metallo che recupera dagli scarti di produzione delle piccole industrie emiliane, come i fusti in latta dellolio e i bidoni di ferro. Sempre diversi nel colore del marchio o nelle nervature della lamiera, ogni lavoro un pezzo unico (info, tel. 333.2714527).

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DAL CUCCHIAIO ALLA CITT


MAESTRI
Foto di Dean Kaufman

Ci che ben fatto dura per sempre. Lo pensano Massimo e Lella Vignelli, architetti trapiantati a New York, leader della progettazione coordinata
di Giuliana Zoppis

anno ideato la segnaletica della metropolitana di New York e quella di Washington, la grafica dei magazzini Bloomingdale, di American Airlines, di Ford e del Salone del Mobile (tutte in uso). Hanno disegnato la siglia del TG 2-RAI, il logo dei Ciga Hotels e di Benetton, gli stampati dei Parchi nazionali Usa. Da Knoll a Molteni&C,

da Formica Corp. a Heller, a Poltrona Frau, a Venini: molti prodotti di griffe mondiali sono progettati da loro. Massimo e Lella Vignelli, italiani trapiantati a New York, ma con un cuore e una creativit che appartengono a questa fetta del pianeta. Il maestro di tutti i maestri dellarchitettura, Ernesto Nathan Rogers - cofondatore dei BBPR e guida di

grandi progettisti a cavallo del Secondo e Terzo millennio, da Rossi a Gregotti, a De Carlo stato una figura basilare per i Vignelli. Come Achille Castiglioni (la gavetta di Massimo stata nel suo studio). Una formazione che ci ha seguiti per tutta la vita, affermano Massimo e Lella. MilaMassimo e Lella Vignelli nel loro soggiorno newyorchese.

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Da sinistra in senso orario, alcune delle creazioni dei Vignelli: sigla del TG2; segnaletica per la metro di New York; oggetti da tavola per Heller; marchio Knoll e tavolo Serenissimo per Molteni&C.

PER SOPRAVVIVERE, LA MODA HA BISOGNO DI UN RICAMBIO E UNOBSOLESCENZA VELOCI. IL DESIGN NO. DEVE ESSERE DUREVOLE PER QUALIT E PENSIERO

nese di nascita lui, friulana lei; architetti con prime esperienze professionali tra Milano e Venezia, negli intermezzi incarichi negli Usa (Lella con Skidmore, Owings&Merril a Chicago). Nel 60 il primo studio associato insieme, nel 64 il Compasso doro e il Gran Premio della Triennale di Milano, nel 65 lesperienza Unimark, storico marchio di immagine coordinata. Nasce poi Vignelli Associati e dal 78 Vignelli Design. Massimo e Lella, affiancati nel lavoro e nella vita, hanno espresso alcune delle migliori forme della grafica, del design e dellarchitettura moderni. Una vita di collaborazione professionale con mia moglie Lella mi ha

aiutato a capire che lavorare insieme significa condividere piattaforme ideologiche di base e affinit elettive per capire meglio i fenomeni. Anche quando si lavora ognuno per conto proprio. Dal 66 vivono negli Usa portando avanti quella che definiscono la nostra missione: promuovere al meglio una certa attitudine verso il design tipica italiana, una visione anche umanistica dove tutto il campo del design oggetto dellindagine e del progetto. Quando siamo arrivati negli Usa gli architetti facevano solo costruzioni noi, come Richard Meier, cominciammo invece a fare progettazione coordinata, dal cucchiaio alla citt. Racconta

Lella. A un certo punto siamo arrivati a vivere del nostro design, perch abbiamo le nostre sedie, piatti, divani, bicchieri, posate, vestiti, orologi. Ed una necessit perch, in fin dei conti, disegniamo quello che non troviamo. Dicono che se un prodotto ben fatto, dura per sempre. Design is one, dal titolo del loro libro-manifesto. Quali sono le caratteristiche di un oggetto senza tempo? La cosa essenziale non essere cos permeabili alle mode. Ma, allo stesso tempo, non aver paura di accogliere il gusto che c nellaria, risponde Massimo. Si agisce per sottrazione e non per addizione La nostra responsabilit professio-

nale nei confronti del consumatore, del produttore e dellambiente di creare oggetti duraturi, non usa-e-getta. La moda per sopravvivere ha bisogno di un ricambio e di una obsolescenza veloce. nella sua natura. Il design no. C anche un aspetto morale che ci obbliga a dare ai fruitori soluzioni durature, e corrispondere al loro investimento prodotti di qualit, in qualunque campo, tangibili o intangibili. Molti dei prodotti creati dal Movimento Moderno sono ancora attuali, basti pensare alle sedie di Breuer, Mies, Eames, Saarinen. Lo stesso non si pu dire di molti prodotti del postmoderno basati su valori effimeri e mediatici.

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Gli animali sono stati realizzati nelle Filippine, in plastica e a grandezza naturale.

LARCA DEL SOGNO

UTOPIE Vicino ad Amsterdam, un falegname

ha realizzato una grande barca dopo aver sognato uninondazione. Con animali (finti), storie bibliche e una struttura architettonica simile a quella raccontata nella Genesi di Dora Carrington Foto di Jimmy Cohrssen

Lunga 70 metri, costata circa 767 mila euro, 2 anni di lavoro e il legno di 1.200 pini

asseggiando per Schagen, una cittadina a 50 chilometri a nord di Amsterdam, ci si imbatte in uno spettacolo unico. Ormeggiata lungo uno dei tranquilli canali, c una nave talmente singolare da evocare immagini da Vecchio Testamento. LArca Van Noach, lunga oltre 70 metri, infatti una replica dellimbarcazione citata nella Genesi. Ideata e realizzata dal falegname Johan Huibers e disegnata da Huibers Aannemersbedrijf, la nave ha tre ponti, animali in plastica a grandezza naturale realizzati nelle Filippine, e pannelli che raccontano alcuni passaggi della Bibbia. Scopo del curioso lavoro: attraversare i Paesi Bassi per far conoscere Dio ai bambini. E non lunica. Si direbbe che, in questo momento, le arche godano di particolare fortuna: una appare nel film Unimpresa da Dio, commedia religiosa statunitense dalla morale ambientalista; presso il centro culturale Skirball, a Los Angeles, lo studio di architettura Olson Sundberg Kundig Allen Architects ha costruito unarca per insegnare ai bambini i valori della diversit e della comunit; quella esposta al Museo della Creazione di Petersburg, in Kentucky, si propone di

Linterno in assi di pino; la struttura principale e il rivestimento del ponte in cedro rosso.

I Paesi Bassi sono sempre a rischio inondazione. Che il progetto sia profetico?
combattere il darwinismo. Ma torniamo allarca di Schagen. Da 1.200 pini Johan Huibers ha ottenuto le assi per costruire linterno. Per la struttura principale e il rivestimento del ponte stato utilizzato cedro rosso pretrattato, appositamente importato dallAmerica. Uno scafo in ferro stabilizza limbarcazione, un ascensore di vetro collega i tre livelli. Il falegname ha autofinanziato il progetto - costato lequivalente di circa 767mila euro - accendendo unipoteca sul suo laboratorio. Ed riuscito a completare la nave dei suoi sogni in meno di due anni, mentre la moglie gestiva, in vece sua, la falegnameria. I Paesi Bassi sono pianeggianti, parzialmente sotto il livello del mare e costantemente a rischio di un innalzamento delle acque. In questo quadro, il progetto di Huibers sembra assumere una valenza profetica. Il suo creatore per resta ottimista: Non sono Al Gore, dichiara. Non temo una grande inondazione. Se anche avvenisse, il governo olandese saprebbe come alzare le dighe. E comunque, il consiglio municipale di Schagen non permetterebbe ai cittadini di rifugiarsi nellarca: la considera non abitabile. (Ag. Blob CG)
Larca ormeggiata su uno dei tranquilli canali della cittadina a 50 km da Amsterdam.

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8 X 10 POLLICI DI NOSTALGIA

FOTOGRAFIA Losservazione prima dello scatto dura anche 10 minuti. La lentezza


consente a Olaf Otto Becker di catturare paesaggi nordici in via destinzione

di Adriana Polveroni

a particolare qualit del bianco della natura del nord non abbaglia solo la tela o la pellicola filmica. Colpisce anzitutto locchio. Un mondo immenso che suscita un senso di piccolezza e incute timore. Se c una differenza profonda nel sentimento della natura espresso dalla cultura mediterranea e da quella nordica, sta proprio qui. Da un lato una natura-giardino, che fa da sfondo a figure retoriche, a protagonisti umani che vi stanno al centro (non a caso da noi si sviluppato lUmanesimo) e dallaltro una natura sovrana, spesso inospitale e tiranna, comunque dominante. Da un lato Raffaello e dallaltro, per semplificare, Peder Balke. Le fotografie di Olaf Otto Becker, che hanno per protagonista la Groenlandia, appartengono a questultimo linguaggio. Prevale il bianco dei ghiacciai, lo scintillio della luce che si poggia su di loro, gli spazi immensi e apparentemente incontaminati, lassenza quasi totale della presenza umana, la semplicit delle poche strutture architettoniche che vi compaiono.
Nuluk, Giesecke Icefjord, 07/03 733147 N, 555116W.

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E tutti questi elementi di cui Becker, fotografo nato a Lubecca quasi 50 anni fa con studi di filosofia alle spalle, andato alla ricerca imbarcandosi in unavventura che ha dello straordinario: sei mesi passati in Groenlandia tra una tenda e un gommone, sono confluiti in un libro, Broken line, con il quale si aggiudicato il premio per il Libro di Fotografia Tedesco 2008. Volume non scontato, come si potrebbe pensare, ancorandone il senso allo stupore nordico e molto romantico espresso verso la natura. Perch se protagonisti della ricerca di Becker sono, come lui stesso afferma, la luce e il paesaggio: Il mio interesse verso lIslanda e la Groenlandia nasce dal fatto che l la luce rimane alta per molto tempo, ma sono molto interessato anche ai paesaggi con lacqua e ai paesaggi primordiali, le sue immagini rivelano in filigrana ci che sta accadendo a quegli ambienti primordiali. Il riscaldamento globale si fa sentire prima di tutto l: i ghiacciai si muovono molto pi velocemente di prima e alcuni si riducono. A livello locale, tutto ci ha ricadute anche positive: aumentano la pesca e gli abitanti possono impiantare piccole
Foto Agpat, 07/2005, 705804 N, 515800W.

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aziende. Ma il fatto che quel mondo che si pensava immobile e incontaminato sta vivendo una profonda instabilit, conoscendo per la prima volta il principio del cambiamento di cui non si possono ancora prevedere gli effetti. Allora il libro di Becker assume un altro significato: nella bellezza che lui ritrae si legge lallarme per il possibile disastro. Limmobilit non pi eterna. Anche quella natura, come qualunque natura presente al mondo, in movimento. Si tratta di caratteristi che fanno scrivere a Gerry Badger nellintroduzione a Broken line che siamo di fronte a un documentario poetico e lirico, a un libro artistico e scientifico insieme. E le due cose non sono in conflitto. Spiega Badger che il grande formato che Becker usa (8 per 10 pollici) gli permette di sviluppare una particolare relazione con i soggetti ritratti. Losservazione necessaria prima dello scatto dura molto, anche dieci minuti, e questa lentezza gli consente di prendere coscienza dei cambiamenti temporali. Inoltre Olaf Otto Becker, a differenza di tanti grandi fotografi tedeschi (tra gli altri: Andreas Gursky, Candida H705 Nuussuaq, 07/2006 740645 N,570332W.

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fer, Thomas Struth) che si rifanno alla scuola di Dsseldorf fondata dai Becker, non ha un approccio formale ma fenomenologico, che lo fa reagire in maniera molto forte alla realt di fronte. Da questa miscela di ingredienti nasce la sua fotografia, che mantiene potenti elementi di fascino ma al tempo stesso una forte aderenza alla realt. E, notizia confortante, per vederla non occorre rincorrere Becker nelle tante mostre per il mondo che ha in programma questanno: a New York, Los Angeles e Monaco, per citare le pi importanti, ci si pu rivolgere alleditore tedesco Hatje Cantz che, contrariamente alla tendenza in ascesa di prezzi e quotazioni per quanto riguarda il mercato dellarte contemporanea (fotografia compresa), mette in vendita alcune sue immagini a prezzi molto calmierati.
Ilulissat Icefjord 09, 07/2003 691150 N, 511254W. Sotto, la copertina del libro. Info: www.hatjecantz.de

La ricostruzione di un villaggio del film Drona, nel deserto della Namibia.

SCENE DALLALTRO MONDO

CINEMA unimmensa favola da tre milioni di dollari lanno. LIndia produce film che vengono visti da pi di un miliardo di persone. Come questo kolossal, che presentiamo in esclusiva di Bettina Bush Foto Amit Ashar

hrishti Behl, 35 anni e produttrice di punta di Bollywood (ma attenzione perch gli indiani non amano questa parola, che li accomuna a una specie di Hollywood povera) non ha dubbi: per il miliardo di suoi concittadini, il secondo maggior divertimento nella vita andare al cinema. Quando le chiedo qual il primo, risponde stupita: Ma ovvio, in un Paese povero come il nostro, il sesso, non costa nulla!. per questo che in India ogni anno si producono circa 1.000 film (a Hollywood solo 500), un po meno della met in lingua Hindi, che la pi parlata, perch in questo Paese esistono pi di cento lingue e dialetti, e ogni giorno al cinema vanno circa 18 milioni di persone. Attenzione: si tratta di cifre sommarie, spiega Shrishti Behl, perch una volta che un film entra nelle sale, a questi 18 milioni si aggiunger un altro 50 per cento di persone che assister al film clandestinamente, in salette improvvisate, minuscole, in cui sono ammucchiate sco-

mode panche, straripanti di persone che hanno pagato poche rupie per assistere a uno spettacolo che si tiene, a dispetto di ogni regola, di mattina prestissimo, non oltre le sei, perch la pellicola dovr ritornare al suo cinema entro le 10, per cominciare le visioni ufficiali, dove il biglietto potr costare anche 150 rupie, circa tre euro, e ben trenta volte il prezzo clandestino. Nelle grandi citt, come Mumbai, esistono uninfinit di multiplex, circa 45, una ventina di miniplex (pi piccoli) e circa 200 sale monoschermo. A mano a mano che ci si allontana dalla citt, i multiplex si diradano, e le sale singole si moltiplicano. In ognuna delle nove regioni di questo immenso Paese non solo si parlano lingue diverse, ci sono anche gusti diversi. Cos nel sud il genere pi apprezzato quello drammatico, mentre nellovest il romantico. Ma il genere che supera ogni disparit il film rigorosamente Hindi, pieno di musica, balli, amore e drammi, sempre a lieto fine. Sono circa 250 i film Hindi prodotti ogni anno, e circa 500

quelli che verranno visti in tutto il Paese, mentre gli altri, pi piccoli, copriranno solo singole regioni. Dei 1.000 film complessivamente prodotti in un anno, solo una decina sono i kolossal che hanno un budget sui 20 milioni di dollari, e per la prima volta ben due fra questi sono pieni di effetti speciali, Drona e Aladdin. Del primo, Drona, si sono appena finite le riprese, fatte in India, in Namibia e a Praga. Del secondo, Aladdin, sono appena cominciate. Tutte due hanno un protagonista deccezione, una star che garantir un forte richiamo di pubblico e in entrambi i casi i protagonisti sono attori della famiglia Bachchan. Il protagonista di Drona Abishek Bachchan, 32 anni, marito di una delle donne pi belle del mondo, Aishwarya Rai, mentre suo padre, Amitabh, 65 anni, paragonabile al leggendario Sir Lawrence Olivier, e ritenuto uno dei pi famosi attori indiani di tutti i tempi, il genio di Aladino. Come si detto, i Bachchan sono in assoluto la famiglia pi potente del cinema in India. I Bach-

Il genere che piace di pi quello rigorosamente Hindi, con musica, amore, drammi e sempre lhappy end

In queste immagini, la preparazione del set sulle dune del deserto africano. Il regista Goldie si difende dalla sabbia durante le riprese.

chan hanno rapporti molto stretti con la famiglia Behl: il regista Goldie cresciuto insieme al grande Abishek. E se non bastasse Shrishti, la produttrice, sorella del regista Goldie, sposata con il direttore della fotografia di Drona , Sameer Arya, e la moglie di Goldie, Sonali Bendre, a sua volta unattrice famosa. Quando chiedo a Tania Behl, art director, 29 anni, sorella dei due, come mai si lavora tutti in famiglia, mi risponde che in India le famiglie sono molto unite e che anche nelle coppie sposate il divorzio raro. Ridendo Tania aggiunge: Sai cos il segreto di tutto ci? Uno solo: soffrire in silenzio!. Lei per attualmente single e dice che non sa se si sposer mai. Forse ha gi sofferto abbastanza... La famiglia Behl comunque speciale: imparentata con i Kapoor (antica famiglia del cinema), e amica delle pi potenti famiglie dello star system, da generazioni lavora in questo settore. Da un anno stanno preparando insieme il pi grosso film Hindi mai realizzato, tratto da unantica sto-

ria mitologica adattata alla fiction: Narra le vicende di un uomo, racconta Goldie Behl, che una volta raggiunta la maturit, diventa un individuo responsabile, pronto ad affrontare i doveri della vita. In quel momento scopre di possedere un potere straordinario. Ognuno di noi pu riconoscere qualcosa di Drona in se stesso. Il film uscir questestate ed un tripudio di magie ed effetti speciali realizzati da David Bush (che anche mio marito: ci siamo indianizzati un po anche noi), uno dei pochi stranieri della troupe, che dovr creare in pochi mesi quasi 1.000 effetti speciali. Entusiasta dellesperienza ricorda che per la prima volta in vita sua su un set si sentito vecchio: Let media della troupe sui trentanni. Certo i film Hindi sono ben diversi dai nostri e difficilmente per ora il mercato occidentale e quello indiano si incroceranno: sono favole basate su musica, danze e amore raccontate con un linguaggio fortemente tradizionale. Le canzoni sono un ingrediente fondamentale, in Drona ci sono

sette videoclip dove i protagonisti, Abishek Bachchan e Prianka Chopra, sono coinvolti in balli sfrenati, accompagnati da decine di ballerini, diretti dal famoso coreografo Rajiv Surti. In India un bravo attore per forza anche un bravo ballerino, ma nel caso di Abishek questo non basta. Nelle scene pi pericolose, girate in Namibia, ha rifiutato la sua controfigura e si fatto legare sotto un vagone in corsa. Anche suo padre Amitabh famoso per aver interpretato personalmente scene violente di combattimenti, e nell82 ha rischiato di morire mentre interpretava le scene di una lotta. Durante il ricovero in ospedale, durato settimane, in bilico tra la vita e la morte, sono andati a trovarlo Indira Gandhi, allora primo ministro, con il figlio Rajiv. LIndia intera stava col fiato sospeso. Da allora Amitabh si trasformato in un essere quasi divino, perch il cinema indiano qualcosa di magico, difficile da definire, dove i sogni diventano set fantastici. Unimmensa favola da tre miliardi di dollari lanno.

Il protagonista lattore-mito Abishek Bachchan, marito di una delle pi belle dive indiane

Sopra, il protagonista Abishek Bachchan mentre volteggia in aria (non usa controfigure). Prove di coreografia e alcune comparse in attesa del ciack.

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Italian heroes

STORIA Tavoli, sistemi, lampade, argenti. Nel tempo ne abbiamo visti tanti, ma solo alcuni restano memorabili. Fanno parte del passato del Made in Italy ma anche del nostro, personale. Ecco che cosa li ha resi straordinari (terza puntata) di Alberto Bassi* Foto Luca Fregoso

DRIADE

OLIVARI

MOLTENI

LAGOSTINA

ARTEMIDE

SANLORENZO

*Storico del design, docente allo IUAV di Venezia

IDEALSTANDARD

CAPPELLINI

RIMADESIO

Tolomeo, luce best seller


Firmata da Michele De Lucchi con Giancarlo Fassina per Artemide (86), la lampada Tolomeo ha vinto il Compasso doro nell89. La lampada da tavolo, specificamente dedicata e funzionale a chi lavora, una tipologia con pochi archetipi storici. Questioni progettuali centrali sono lessere facilmente spostabile nello spazio e fornire la giusta luce. Per il movimento, nel corso del tempo, si sono imposte due soluzioni: il sistema a bilanciamento con contrappeso fornito di snodo, brevettato dal francese Edouard Wilfrid Buquet nel 27; e il meccanismo con bracci articolati regolati da molle, dellinglese George Carwardine per lAnglepoise del 34. A queste differenti scelte funzionali sono ispirati due classici contemporanei: Tizio di Richard Sapper (72) e Tolomeo. De Lucchi ha scelto di lavorare sul principio della molla: La necessit era di non enfatizzare il meccanismo ma occultarlo il pi possibile in effetti molti non riescono a capire come funziona e si domandano cos quel cavetto strano che gira fuori. Il cavetto viene a prendere la molla che nascosta dentro il braccio. Per il materiale impiegato, lalluminio, e il design, Tolomeo si presenta come un oggetto high-tech, ma aggraziato e gentile. Daltra parte si ricollega alle ricerche di De Lucchi sulle macchine minime: prodotti daspetto meccanico ridotti allessenziale. 22 FEBBRAIO 2003

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Tavolo Frate, ideato da Enzo Mari per Driade (73). Designer-artista, oltre che teorico, Enzo Mari autore di oltre 1.500 progetti - realizzati e non - che dagli anni Cinquanta attraversano gli ambiti della ricerca artistica, del design e della grafica, testimonianze di un metodo progettuale e un atteggiamento unico rispetto alle logiche produttive, economiche e sociali. Lattivit di Mari designer nota per la collaborazione con alcune aziende italiane fra cui Danese, Zanotta e Alessi. Il tavolo Frate - disegnato per Driade nel 73 e inserito in un programma di razionalizzazione produttiva - si compone di appoggi e piani dalle misure variabili che consentono di risolvere ladattamento alle diverse funzioni (pranzo, lavoro, studio), con una logica unitaria. Frate espressione di una forma elementare, una risposta critica al gusto borghese dilagante. La riduzione della parte strutturale fondata sul triangolo come sistema equilibrato di forze. Il collegamento della struttura in ferro color naturale, visibile attraverso la trasparenza del piano, avviene con una semplice trave di legno. La chiave di lettura universale per capire i progetti di Mari, pur nella loro apparente semplicit, viene chiarita da due affermazioni che sintetizzano il pensiero sotteso ai suoi progetti: Letica lobiettivo di ogni progetto e la qualit di un oggetto sta in ci che trascende le sue funzioni immediate.

Un Frate di ferro e vetro

Pressione sul fuoco


Pentola a pressione, Ufficio Tecnico Lagostina (60). Tra le maggiori aziende del casalingo e in Italia, Lagostina sinonimo della pentola a pressione e della sua diffusione. LItalia del boom dei consumi e delle trasformazioni sociali pronta per modificare le proprie abitudini culinarie quando viene presentata la pentola nel 60. Lazienda, fondata nel 1901 da Carlo Lagostina e dal figlio Emilio a Crusinallo di Omegna - nel distretto produttivo della Valle Strona dagli anni Trenta aveva introdotto lacciaio inossidabile nel settore. La pentola a pressione interpreta il mutato ruolo della donna, che lavora e necessita di strumenti pratici e versatili, cos da velocizzare la preparazione del cibo, mantenendone i valori nutritivi. Si diffonde con rapidit nelle cucine italiane, aiutata da massicci interventi pubblicitari come quello televisivo dal 69, con la nota linea disegnata da Osvaldo Cavandoli. Diversamente dalla maggior parte dei modelli in alluminio commercializzati nel resto dEuropa, la pentola a pressione Lagostina nasce subito in acciaio inossidabile 18/10. E con numerose innovazioni: la posizione di chiusura non obbligata, il movimento a leva, i doppi manici e il fondo in anticorodal del termodiffusore Thermoplan. Frutto di scelte volte a ottimizzarne lutilizzo, vedi il coperchio flessibile controllabile con una maniglia in resina di facile impugnatura, il modello si presenta leggermente bombato, pulito nel disegno e nei meccanismi.

Totem o cassetti?
Cassettiera a piramide di Shiro Kuramata (prodotta da Ishimaru nel 68 e da Cappellini nel 98). Shiro era un uomo celeste, scriveva Ettore Sottsass, ricordando la scomparsa dellamico nel 91, si muoveva nellaria e come uno spirito limpido, come quel grande orso che lui diceva di essere, stava tutto sdraiato sopra la grande metropoli affannata, raccoglieva lontani echi sottili, odori strani, luci, riflessi di lontanissima origine. Shiro Kuramata, architetto e designer giapponese, diventato noto in Italia e nel mondo soprattutto per i poetici arredi prodotti da Cappellini. Sotto la guida illuminata di Giulio Cappellini, architetto, imprenditore e talent scout, lazienda ha lanciato praticamente tutti i maggiori designer internazionali contemporanei. Nato a Hongo (Tokyo) nel 34, Kuramata adotta materiali trasparenti, lacrilico o il vetro, con cui realizza sedute e tavoli. Una tipologia ricorrente sono i contenitori, in particolare le cassettiere: da quelle alte, bianche e nere, sinuose e curve, oppure panciute (70), ai contenitori squadrati su pilots Solaris (1977), fino alla piramide in materiale plastico che presentiamo qui. In questultima la superficie trasparente dialoga con le cromie nere o rosse dei cassetti di dimensioni digradanti, e poggia su rotelle che ne consentono il movimento nello spazio: una forma, materiali e soluzioni razionali e funzionali ma nel complesso inattese.

Architettura domestica

Piroscafo disegnato da Aldo Rossi e Luca Meda (91) per Molteni. Luca Meda stato un progettista di grande importanza per levoluzione e la crescita di Molteni, una delle maggiori imprese italiane del furniture design, che ha affiancato con competenza e passione, fino alla prematura scomparsa nel 98. Sono suoi i progetti numerosi classici dellazienda, ancora in produzione, a cominciare da quelli firmati con Aldo Rossi. Con lui collaborava anche per larchitettura, che viveva in quel periodo una stagione feconda. Imprimendo un salto di scala, gli edifici si trasformavano anche in oggetti duso quotidiano, come le caffettiere ispirate alle forme di campanili e torri o larmadio-cabina balneare. Uno di questi arredi la libreria (ma anche mobile contenitore) Piroscafo, il cui fronte simile a una facciata architettonica, definita dal ritmo delle finestre a modulo quadrato, con disegno a croce. La sua forma ricorda anche certi mobili della memoria; archetipi come le vetrine per esporre dei musei o le massicce armadiature a tuttaltezza dei grandi empori per immagazzinare le merci. A scapito delle apparenze, Piroscafo realizzato in metallo e impiega tecniche di lavorazione proprie di questo materiale, che coniuga resistenza e affidabilit produttiva del pezzo con i requisiti di standardizzazione e funzionalit richiesti.

Per mani pi sensibili


Garda disegnata da Ignazio Gardella per Olivari (51). Come la penna per scrivere, la maniglia uno degli oggetti quotidiani che continuamente vengono riconfigurati dalluomo per migliorarne le prestazioni. Indissolubilmente legata alla prensilit della mano, dal punto di vista del progetto un concentrato di questioni funzionali, meccaniche ed ergonomiche, e al tempo stesso implica aspetti sensoriali, in quanto coinvolge tatto e vista, ed estetici, perch un elemento indispensabile darredo e di caratterizzazione degli ambienti. Le maniglie realizzate da Olivari - azienda nata nel 1911 a Borgomanero (Novara) -, poi destinate a divenire prodotti di serie, sono sviluppate, a partire dagli anni Trenta, proprio come parti di singoli spazi architettonici progettati dai maggiori architetti italiani del tempo. Il loro contributo sar determinante per lo sviluppo dellazienda, soprattutto nel periodo della ricostruzione post-bellica e della definizione della cosiddetta via italiana al disegno industriale. Accanto a quelle instaurate con Angelo Mangiarotti, Gio Ponti, Marcello Nizzoli, studio BBPR, Albini-Helg, la collaborazione con Ignazio Gardella, che porta alla realizzazione della maniglia Garda, avviene in occasione del progetto per la casa dabitazione in via Marchiondi a Milano (con Anna Castelli Ferrieri e Roberto Menghi). Eseguito nel 51 e da allora in produzione, il progetto propone un raffinato cilindro curvato di tradizione modernista.

Graphis, parete dinamica


Disegnata da Giuseppe Bavuso per Rimadesio (04), Graphis rappresenta levoluzione del sistema di pannelli scorrevoli inaugurato gi dal 94 da Rimadesio con Siparium: un nuovo modo per suddividere gli ambienti della casa che traduce i dettami della cultura dellarredo contemporaneo, dove le abitazioni, sempre pi orientate allessenzialit, sono fatte di spazi dinamici e luminosi, suddivisi da superfici pulite e rigorose. Rimadesio unazienda italiana di complementi darredo che fin dagli anni Cinquanta lavora e sperimenta il vetro, legando inizialmente il suo nome allopera di alcuni autori contemporanei. Negli anni Ottanta orienta la progettazione a una nuova tipologia di prodotto, le partizioni interne per la suddivisione degli spazi domestici, inserendo via via lalluminio nel suo processo produttivo. Giuseppe Bavuso, progettista con esperienza in Italia e allestero negli ambiti dellarchitettura, dellarredamento di interni e del design, ha condotto, in stretta collaborazione con Rimadesio, lattivit di designer e art-director. Grazie al controllo sullintero processo di vita del prodotto, dallingegnerizzazione allindustrializzazione, alla comunicazione visiva, ha saputo dare una svolta allazienda, assegnandole un ruolo importante nel panorama del design contemporaneo. Il sistema Graphis composto di pannelli - sempre progettati su misura - realizzati con un doppio vetro racchiuso da un profilo dalluminio di spessore minimo. Il sistema versatile: consente la suddivisione funzionale degli ambienti assicurando un perfetto isolamento acustico, permette lutilizzo dei pannelli sia a parete sia a soffitto.

Linda e larmonia geometrica

Sanitari Linda, design Achille Castiglioni per Ideal Standard (77). Fra i primi architetti a occuparsi di design di apparecchi sanitari c Gio Ponti, con un modello per Ideal Standard, una delle maggiori aziende del settore, che da allora ha cercato importanti progettisti per rinnovare formalmente e tipologicamente i prodotti per lambiente bagno. Acquatonda e Linda, le due serie disegnate da Achille Castiglioni nel corso degli anni Settanta, sono fra le esperienze pi significative di tale collaborazione. In particolare Linda, che dopo un trentennio presenta una soluzione estetica e tecnica di grande attualit. La serie, oltre a soddisfare le consuete esigenze di installazione delledilizia tradizionale (colonna lavabo e wc con eventuale cassetta a zaino), studiata per poter inserirsi in pareti attrezzate e prefabbricate con rubinetterie miscelatrici a parete e comando a leva. La soluzione formale ottenuta dalla intersezione di un parallelepipedo e una conca ellissoide, realizzati in vitreous china (in origine disponibile in pi colori, ora rigorosamente bianco). La morfologia geometrica conferisce unestrema armoniosit complessiva delle linee e unessenzialit di segno che ne ha favorito la longevit nel tempo. Avevo risposto cos bene alle richieste del brief, affermava Castiglioni, che la linea di sanitari corrispondeva esattamente a quanto lazienda si aspettava, e anzi veniva fuori un pezzo giudicato troppo economico. Ma era proprio quello che io desideravo, una serie dalle ridotte dimensioni e dalla forma essenziale, destinata al grande pubblico.

Mimetico e prezioso
Pannocchia, design Franco Albini e Franca Helg per San Lorenzo (70). Lapproccio progettuale di Franco Albini presenta forte omogeneit di metodo e contenuto in campi dintervento differenti: architettura, allestimento, interior e industrial design. In questultimo ambito, il modo di operare di Albini guarda alla riproducibilit seriale, quindi punta alla riduzione delle componenti e alla loro semplificazione disegnativa. Egli appare un eroico artigiano, ha argomentato Vittorio Prina, che controlla ogni singola parte e la successione degli atti progettuali: dalla concezione dellidea generale alla ricerca tecnica e tecnologica, fino alla sua esecuzione. Ma se limpostazione quella del disegno industriale, le pratiche esecutive restano relativamente tradizionali. Albini, fin dalle origini nel 70, firma gli oggetti con Franca Helg, e in compagnia con Afra e Tobia Scarpa, Lella e Massimo Vignelli, Antonio Piva e Maria Luisa Belgiojoso. Le ciotole Pannocchia sono un prodotto emblematico: una specie di follia, spiega Ciro Cacchione, proprietario di San Lorenzo. Sono fatte interamente a mano da un artigiano, che sulla superficie semisferica cesella un tessuto di chicchi (oltre 25.000 nella versione pi grande), di diametro digradante, a configurare appunto una forma a pannocchia. Un autentico esercizio di bravura esecutiva per ordine, coerenza e uniformit, a tradurre una tridimensionalit unica dal punto di vista visivo e tattile.

ART&CRAFT Ritsue Mishima, artista giapponese del vetro, d forma a piccoli mondi fragili e trasparenti. Vasi, ciotole, amuleti che sembrano usciti dallacqua. E collegano Venezia a Tokyo di Roberta Angelini Foto Oliver Haas
Ritsue Mishima nel suo atelier veneziano. Accanto, uno dei suoi vasi soffiati a bocca.

Coup de foudre incandescente

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nattrazione trasparente e forte, quella per il vetro di Ritsue Mishima, creativa giapponese, veneziana per dodici anni, ora vive e lavora tra Venezia e Tokyo, due realt apparentemente inconciliabili non solo per la distanza. Alternare continuamente due culture e due stili di vita contrastanti non cos faticoso. Semmai una costante opportunit di crescita, ogni viaggio libera energia e creati-

vit, il tempo a Venezia frenesia, il lavoro duro in fornace, a Murano, che per me comincia alle 5 del mattino, poi in atelier per organizzare, parlare e incontrare. Il ritorno a Tokyo, contrariamente a quanto si pu pensare, invece la ripresa di un ritmo lento, dove i pensieri e la creativit si dilatano e trovano una dimensione pi personale. Ritsue si muove con garbo tra i suoi vetri poetici e fragili. Vasi che sembrano cappelli da fol-

letti rovesciati, o gigantesche meduse senza tentacoli. Le sue creazioni hanno tutta la morbidezza e la purezza di forme ricalcate dalla natura, la sensibilit e la poesia dove la luce gioca con le trasparenze creando riflessi unici. Quando ho iniziato a lavorare con il vetro pensavo a delle forme precise, le disegnavo, le correggevo e poi andavo in fornace, dove cercavo di dare corpo a quello che avevo immaginato. Con il passare del

Curiosamente il tempo concitato, veloce, quello che passo a Murano. Mi sveglio alle 5 del mattino per andare alla fornace. A Tokyo, invece, vado lenta. Mi ricarico

Sotto, Ritsue mette un fiore in uno dei suoi vasi; alcuni oggetti di sua creazione.

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tempo, e grazie allesperienza maturata accanto a un maestro vetraio, mi sono resa conto che c sempre una componente imprevedibile, che pu cambiare il progetto. Allinizio lincapacit di controllare totalmente levoluzione della pasta vitrea mi innervosiva. Oggi invece sono innamorata di quella componente di casualit. La sorpresa o la delusione di un momento magico che unisce il respiro di tutti: la mia tensione, e la mano dellartigiano che si muove veloce.

La pasta di vetro con cui Ritsue realizza i suoi vasi viene preparata in fornace a 1.200 e lavorata a soffio dal maestro vetraio e dai suoi assistenti. Loggetto formato viene temperato in un forno a calore graduale (da 500 a 0) per ventiquattrore, e infine rifinito e levigato a mano. Adesso arrivo in fornace con dei semplici schizzi, ogni oggetto una somma di energie: la mia, quella del maestro e linevitabile casualit, che rende unico ogni pezzo, racconta Mishima.

Nei suoi vetri rigorosamente trasparenti, che si illuminano con i raggi del sole e dellacqua, troviamo la forza e la delicatezza di culture lontane. Non mi sento una giapponese a Murano, ma unitaliana a Tokyo, dice. Il mio sguardo sul Giappone diverso. Soffro di strane nostalgie. Mi attraggono la tradizione e la cultura millenarie, la ritualit di gesti che oggi le nuove generazioni tendono a soffocare, abbagliati dallOccidente. Info: www.mishimaritsue.com

www.seigensha.com

Ogni oggetto risultato di una somma di energie: la mia, quella del maestro vetraio e linevitabile casualit, che contribuisce a far diventare unico ogni pezzo

In questa pagina, immagini della casa veneziana di Ritsue, con forme per piatti, ciotole, vasi.

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DC AS A

M PE I P CO RS IAC TR S ONE ERE (K OV COM PO BB NE AZU ARE E TE E C CO LLE YO UNIN U SSE HE PE N P PR SE A NA RO NEG E C R O EZ OS JIM CER CA RIT LI AP SP ZI D SIM A, TA SA AG SPA AN ITI I D E AR SE PR LIA ZI NE DI ES PA CH NS IV RS PU SU VER IGN GIN ITE AZI ATA I S BB LL SI G E, TTO ON M PA LIC E D , G IO ST ). E I P ZI I DI IA PR LE UN IAR COS AN PU CE IV ZE E. DI I, AT BB AS NI SA SU I, LIC IN LO RR PE O TT UN TT EA AN IN I P LI DO TE EN LE RN SAT ST O I AT E

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Da sinistra. Poltroncina in rovere tinto grigio, design Paola Navona, di Gervasoni. Sedia in legno verniciato giallo Czech, design Hermann Czech di Gebrder Thonet. Lampada a sospensione in metallo verniciato Equilibre di Prandina. Tavolo in rovere tinto bianco, design Paola Navone, Gervasoni. Vaso in vetro Lotty di Paola C, in vendita da Understate. Ciotola verde e ciotola rossa in gres colorato di Rina Menardi. Vaso in ceramica e pelle Bonito Vase, design Jaime Hayon, di Bosa. Ciotola verde in gres colorato di Rina Menardi. Sedia con struttura in acciaio verniciato e legno naturale Standard, design Jean Prouv, di Vitra. Ciotola bianca in gres colorato di Rina Menardi. Tassidermie di ibis rossi, upupa e martin pescatore di Naturaliter.

Il design dei maestri reinterpretato in colori da Alice in Wonderland. Tavoli extrasize, ibis e upapa fuori dalla voliera. Bauli misteriosi, lampade a disco volante e vasi grandi, pieni di segreti
di Chiara Di Pinto e Arianna Lelli Mami Foto Karin Nussbaumer

NELLO SPAZIO DI UN RESPIRO INTERNI

Da sinistra. Vasi in porcellana smaltata nella nuova versione grigia metallizzata Phases di Rosenthal. Panca in faggio Shira, design Lorenz*Kaz, di Bedont. Steakers tiro a segno di Nouvelles images. Fiori recisi del Centro Internazionale Bulbi da Fiore. Pagina accanto. Poltroncina in metallo verniciato della serie Re-Trouv di Emu, design Patricia Urquiola. Orologio in legno tinto Sunburst di Vitra, design George Nelson. Sfere di vetro opalino di diverse dimensioni di LSA. Perle in legno tinto in vendita da Grani e Vaghi. La modella indossa giacca verde di H&M, ballerine in vernice nera di Furla.

Vaso in porcellana rosa della serie Showtime, design Jaime Hayon, di B.D Ediciones. Piccolo bureau in legno verniciato bianco customizzato di Ikea. Vaso in porcellana bianca di Produzione Privata, design Michele De Lucchi con Elisa Gargan. Piatto in ceramica azzurra della serie Cartoon di Licia Martelli. Appendiabiti rosa della serie Fracture Furniture, design Ineke Hans, Cappellini. Lampadario da sospensione Zeppelin, design Marcel Wanders, di Flos. Bottiglia in vetro dipinto da collezione privata. Bicchiere in ceramica smaltata della serie Lilli Primavera di Licia Martelli. Riedizione con tessuto di Ken Scott delle storiche poltroncine imbottite con struttura in metallo Elettra di Arflex. La bambina indossa un abito in cotone Bonpoint e ballerine in pelle fluo di Patrizia Pepe. Si ringrazia la modella Elisa Piazza Spessa.

BELGIO

Struttura e facciata in calcestruzzo. Un materiale freddo, usato su pi livelli, che qui mostra unestetica aperta
di C. De Schauvre Foto Filip Dujardin/owi

LA CASA DEI DESTINI INCROCIATI

uso del calcestruzzo come materiale per facciate potrebbe essere pi diffuso, ma deve fare ancora i conti con il fenomeno della percezione. Appare infatti freddo, adatto per i bunker. Ma unidea sbagliata. Lo hanno dimostrato gli architetti Hilde Huyghe e Tomas Nollet in questa casa a Maldegem, nelle Fiandre. Il procedimento applicato nasce in Giappone: il calcestruzzo autoindurente si versa in una struttura metallica, creando forme complesse. In questo edificio, usato sia come materiale da costruzione sia come finitura per la facciata. Un

La facciata principale, ottenuta da una colata di cemento in una struttura prestampata.

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Tutti e 500 i metri quadrati sono stati utilizzati al massimo, grazie a un sapiente gioco di livelli. Complici le scale, protette e isolate da una lastra di vetro.

esempio il lato anteriore. Anche se lampia finestra dangolo pare tagliare via un elemento fondamentale, ledificio sembra solido. Chiarisce Nollet: Il punto di sostegno allinterno. Quando iniziata la costruzione eravamo scettici, ricordano Melanie Swankaert e Jan De Bruyckere, che abitano ledificio. Il processo era diverso dal solito. I piani sono stati realizzati a pi riprese, usando gigantesche casseforme. Nei punti per le finestre si vedevano solo strutture in legno, attorno alle quali veniva versato il calcestruzzo. Per prima cosa stata costruita la cantina sul retro, pi in profondit rispetto al garage. Lintera casa, spiega Tomas Nollet, presenta livelli abitativi incrociati, perfetti per sfruttare al massimo i 500 metri quadrati. Non volevamo la classica serra in giardino, n il recinto per animali propri della tradizione fiamminga. Piuttosto, uno spazio sufficiente e adeguato in casa, dice Melanie Swankaert. Sulla facciata laterale, il calcestruzzo collega la finestra dangolo sul davanti con quella sul retro. Questo asse verticale, largo quanto le scale, illustra Huyghe, definisce e suddivide la casa. Le scale, protette da una lastra di vetro che d isolamento termico e acustico, pi avanti verranno rivestite in legno. Aggiunge Tomas Nollet: Un asse

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di collegamento assicura la vista pi ampia su tutti i locali. Un pannello in legno Afzelia fa da cornice per le grandi finestre angolari. Dal soggiorno, esposto a sud, la vista spazia fino al parco di Maldegem. Pi in basso, ecco la grande cucina abitabile; leggermente pi in alto, le stanze delle ragazze. A livello superiore, una grandiosa scenografia. La porta posteriore si trova in realt sul davanti, dice ridendo Jan De Bruyckere. Sotto quella principale. Non labbiamo fatto apposta, ma ci piace che la casa sia lontana dagli stereotipi. Dalla camera dei genitori, leggermente sopraelevata rispetto al soggiorno e allo studio e fornita di terrazzo, lultima rampa conduce alla soffitta. La finestra sul tetto, infine, inonda il piano di luce.

Da qualsiasi punto dellinterno possibile osservare tutti gli ambienti. Dal soggiorno, esposto a sud, la vista spazia quasi fino al parco di Maldegem.

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MOMENTI FANTASTICI

SHOPPING Pastelli solidi,

silhouette semplici. E un disegno poetico per raccontare il lato onirico e baby di una stanza

di Arianna Lelli Mami e Chiara di Pinto

re to di rove piallaccia viste in im in vari colori, ni Portari menico , laccato e ciliegio Diamantini & Do it). ucket di ntinidomeniconi. B ma (www.dia

Poltroncina a dond olo in legno di tiglio NeoCountr y di Ca ppellini, design Ine ke Hans (www.cappellini.it, tel. 031.759111) .
Cornetta tele fonica in plas tic di Hulger, co mpatibile co a rosa serie P*Phone n cellulare e da Rossana compu Orlandi (02.46 74471, www. ter PC, hulger.com).

Contenitori in leg no massiccio di He mlock dipinti a ma p. 34 cm) Modern no (lunghezza 40 di Porro (Info ww w.porro.com, tel. cm, h 160 cm, 031.780237).

Lampada da sospensione con filo elettrico telato e sfere di vetro opalino Tour de perle di Italamp (www.italamp.com).

Tavolino in rovere massello con raccordi di tubolare dacciaio Guridon di Vitra, design Jean Prouv (www.vitra.com distri. da Molteni, tel. 0362.3591).

Bird cidato Taylor ciaio inox lu cm), design cchio in ac Spe 73,6 .818650). . 87 cm, h. di Driade (l w.driade.it, tel. 0523 (ww Ed Annink

Tavolino Time di Zano diam. 55 cm), de tta (h. 50 cm, sign Prospero Ra sulo (tel. 0362.4981, www.zanotta.it).

(misura Carta da parati Flamingos di Cole & Son & Woods rollo 10 m x 52 cm). Distribuito da Whittaker .cole-and-son.com, tel. 06.84241342). (www

Sottopiatto fucsia in Stelle di Industre tessuto poliuretanico al, design Maurizio Me (www.industreal.it , tel. 02.3651789 roni 0).

di Karl laccato bianco Nest Appendiabiti in legno stafson & , design Gabriella Gu Andersson & Soner w.karl-andersson.se). Mattias Stahlbom (ww

ato azzurro (75x100x240 Tavolo con base in Mdf lacc in faggio massello e a sfere cm) e struttura di bas tjan Pot (Moooi distribuito Balls di Moooi, design Ber .018.370, www.bebitalia.it). da B&B Italia, n. verde 800

Divano co n st espanso ri ruttura in metallo e ve se Patricia Urq stito di tessuto Vola duta in poliuretano nt uiola (tel. 0432.577 Sofa di Moroso, des 111, www .moroso.it ign ).

Lisola di Kimberly

NEW YORK Fino a che punto uno stile privato

riflette il gusto di un intero quartiere? La risposta nel loft di Kimberly Oliver, appassionata di design vintage di Francesca Gentile Foto di Dean Kaufman

La zona pranzo del loft con tavolo e sedie vintage anni Sessanta. Il lampadario un pezzo unico dal negozio The Future Perfect a Williamsburg. Sulla sinistra, il pannello divisorio di listelli di legno disegnato dallarchitetto Matt Gagnon.

ietro al calore artigianale, si nasconde unidea estetica forte. Il glamour discreto dellabitazione di Kimberly Oliver colpisce al cuore. Comodo, come un paio di scarpe basse, distrattamente sofisticato: il regno di Kimberly un grande loft, rilanciato dallarchitetto Matt Gagnon, nel cuore di Williamsburg, ancora uno dei neighbourhood pi trendy e vivaci di Brooklyn. Dalla casa si respira latmosfera circostante. Le vibrazioni del quartiere filtrano. Il popolo giovane del treno elle (la metropolitana di riferimento) cavalca le strade. Protagonisti della parte pi creativa della citt, odiano il fashion, e sono molto cool. La porta di Kimberly sempre aperta per gli amici, designer soprattutto. Leleganza degli interni pacata, non intimidi-

sce. Il lusso bandito, regna loriginalit. La realizzazione stata affidata quasi interamente a tre empori della zona. Quando Kimberly entrata, ha sgombrato il loft dai vecchi mobili, rivendendoli su Craigslist (il popolare sito di scambi), poi scesa, ha fatto un giro e ha acquistato ci che le piaceva. Cos la vita da queste parti. Brooklyn come un oggetto fatto a mano da un artista, dice Kimberly, di professione pierre della catena di negozi di arredamento Design Within Reach, possiede le imperfezioni di un prodotto umano e la bellezza di una invenzione concettuale. Nata nel Maine, vissuta a San Francisco, Kimberly arrivata qui per lavoro. Lo stile speciale del quartiere lha sedotta. difficile spostarsi,

Brooklyn come un oggetto costruito da un artista: ha le imperfezioni di un prodotto umano e la bellezza di uninvenzione concettuale

La camera da letto isolata da due pannelli. Appoggiata al muro la porta di un armadietto di Ikea trasformata in un appendigioielli. A destra, il salottino con il tappeto a motivi geometrici di Odegard e la poltroncina vintage.
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Williamsburg penetra dalle mura di questa ex fabbrica. Leleganza degli interni pacata, non intimidisce. Il lusso bandito, a favore delloriginalit. Ovviamente c un pezzo raccolto dalla strada. Non c newyorkese che non ne abbia uno

Le finestre industriali illuminano la parte centrale del loft con il livingroom attrezzato per ospitare gli amici. I divani sono di Design Within Reach. La lampada a muro a stelo lungo di Vitra, firmata da Jean Prouv.

Trovare, riutilizzare, fare di necessit virt. Anche riguardo la propria testa calva (soffro di una malattia autoimmune, ma non lo nascondo pi)

mollare i propri micropanorami quotidiani, chi vive nella Grande Mela lo sa bene. Lo spirito che domina un incrocio di isolati diventa parte dellidentit personale. Williamsburg penetra dalle mura di questa ex fabbrica (come ce ne sono tante in zona). Il lampadario sul tavolo da pranzo parla la lingua poliedrica di Brooklyn. un pezzo unico acquistato da The Future Perfect; un mazzo disordinato di lampade da tavolo che pare assemblato da un bambino. Credo che ci siano 7 o 8 esemplari in circolazione, precisa la Oliver, le sedie invece datano 1960. Gli spettacolari pannelli in legno che dividono lo spazio in spicchi sono firmati dallarchitetto Gagnon. Ho voluto creare un ambiente confortevole che non mettesse in soggezione, prosegue Kimberly, leffetto casual d agli ospiti la pos-

sibilit di rilassarsi e diventare protagonisti. Infine il pezzo che cercavamo, quello raccolto dalla strada. Non c newyorkese vero che non labbia fatto almeno una volta. La sua presenza si percepiva, ed eccola l, la sedia rossa, infilata sotto la scrivania. Lho trovata a Manhattan, racconta Kimberly, bella, non potevo lasciarla sul marciapiede. Trovare, riutilizzare, fare di necessit virt. Con gli oggetti, con se stessi. Anche con la propria testa completamente rapata. Le persone pensano che il mio sia un vezzo estetico, spiega Kimberly, stupendamente calva, in realt soffro di una malattia autoimmune. Per diversi anni ho risolto il problema indossando parrucche, ma quando sono arrivata a New York, ho sentito che potevo essere libera di mostrarmi. Ora non rinuncerei pi alla mia testa cos com.

Kimberly Oliver indossa una camicetta di Edun. A sinistra, il tavolo da lavoro con la sedia rossa raccolta lungo una strada di Manhattan. D 206
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Questo il posto giusto


INTERNI Intorno a un divano. Come organizzare gli stili (infiniti) dellaccoglienza. Amichevole, formale, vintage di Beatrice Rossetti Foto di Michel Bousquet

Divano Shangai con struttura in legno, basamento in alluminio e rivestimento sfoderabile in velluto, design Carlo Colombo per Poliform. Cuscino in lapin cipria Maxim di Ivano Redaelli, in mongolia e lana color melanzana e cammello di Poemo Design. A terra, lampada anni 60 con diffusore a pois de LEclettico. In primo piano sul tavolo di legno anni 50 de LEclettico: vaso in ceramica rosa, bottiglia in vetro soffiato e posacenere disegnato da Ettore Sottsass per Olivetti negli anni 80, tutto da Spazio 900. A destra, poltroncina anni 60 rivestita con velluto di viscosa lavato di Stefano Lucarini e Davide Grazian e telefono anni 60 Grillo design Zanuso e Sapper, da Mauro Bolognesi. Carta da parati Damask della collezione Grand Corniche da Jannelli&Volpi (misura rollo: 8,20x0,68 m). Moquette della collezione Fantasia di Sit-In (100% poliammide, h. 400 cm).

Da sinistra, due quadri de LAffiche: tempera su tela con pesce di Agata Monti e manifesto pannellato di Chanel N5. Divano Hamilton Islands con cuscini e struttura sfoderabili e rivestimento in tessuto grigio, design Rodolfo Dordoni per Minotti. Coppia di cuscini in marab e lana di Poemo Design. Tavolini pieghevoli in acciaio verniciato Miura di Konstantin Grcic per Plank. Lampade Lite con corpo in tessuto di vetro e filo, design Marc Sadler per Foscarini. A terra, a sinistra, radio portatile Beosound 3 in alluminio, Bang&Olufsen e cuscino in lapin di Ivano Redaelli. Tappeto Nomad Dgrad in lana annodata in Nepal, di Jurgen Wissenbach. Nella nicchia, da sinistra, oggetti di Spazio 900: vaso a palla in ferro, telefono Fontanella e vaso in vetro fum di Ittala. Orologio con cornice vintage in legno, da Rossana Orlandi.

Forme minimal ma strutture evolute. Lampade in tessuto di vetro e filo, sedute high comfort, tavolini trasformisti. E un tappeto in lana hand made in Nepal

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Ultrafemminile e candido. Con poltrone leggere ma solide, geometrie di pelle, telefoni bianchi (s, da film anni 40) e lurgente bisogno di ospitare qualcuno

Da sinistra. Poltrona Baffo con struttura in metallo verniciato e seduta in cuoio bianco, design DAM per Busnelli. Divano Skin con struttura portante in acciaio tubolare e rivestimento strutturale di cuoio con incisioni geometriche, design Jean Nouvel per Molteni&C. In primo piano, pouf Materia design M. Catalano e I. Marelli per Bosa Ceramiche e orsetto in lana svedese, da Rossana Orlandi. A destra, portariviste in ceramica, design Luca Nichetto per Bosa Ceramiche. Tappeti Shaggy in lana tessuta in India di Linn Sui (180x250 cm cad.). Sul ripiano in fondo, da sinistra: Boalum, lampada tubolare in plastica design G. Frattini e L. Castiglioni per Artemide, radio stereofonica con portaI-pod di Bernstein da Mu e casse con subwoofer in ceramica di Pop Solid da Rossana Orlandi. Quadri in PVC gonfiabile di Franco Mazzucchelli. Scritta nest in lettere bianche di metallo di Raw. Lampada in ceramica e sfera di Bosa Ceramiche. Orologio Cifra 2 di Solaris e pannello in ceramica vintage, entrambi di Spazio 900. Parete rivestita con piastrelle in gres fine porcellanato effetto 3D MK RE punti alabastro della collezione Muri, disegnata da Dal Lago Associati per Marazzi.

Neoborghese, un po maschile, con spiccata vocazione lounge. Con velluti a stampa Shi Bori e citazioni anni 70. Leggere, ascoltare musica, parlare. Qui, facile

Da sinistra. Davanti alla parete rivestita con sughero (doghe da 60x30 cm finite a cera), in vendita da Jannelli&Volpi, tavolino rotondo Tab in lastra dacciaio inox lucido e piano in cristallo di A.L. Perini per Gallotti&Radice. Coppia di ceramiche vintage di Spazio 900 e lampada con lamelle di metallo Punch di Tom Dixon da Rossana Orlandi. Divano Happy con struttura in metallo e schienale in cordoncino di cuoio intrecciato e seduta in pelle sfoderabile, design Antonio Citterio per Flexform. Guanciale con federa in lino Heaven di Poemo Design e plaid con frange Hilton in alpaca e lana vergine di Somma. A parete, pannello in velluto di viscosa tinto con tecnica Shi Bori di Stefano Lucarini e Davide Grazian (200x140 cm) e orologio anni 50 di Rossana Orlandi. Panchetta in legno anni 50 di Mauro Bolognesi e lampada Tosca con diffusore in vetro soffiato di Designwork per Foscarini. Tappeto in lana Syrdarya dellUzbekistan di Morandi Tappeti, (173x233 cm). Parete tinteggiata con idropittura Sikkens.

Sof un po ciccioni, complementi arrotondati, somme di tappeti. E colori assoluti come il bianco e il nero. Benvenuti in serate new optical
Da sinistra. Sul tavolino in compensato curvato Everywhere di Carlo Colombo per Arflex: lampada Reggiani anni 70 de LEclettico e tv con schermo LCD e dvd integrato Alpha, Brionvega. Divano Fat Sofa con imbottitura in poliuretano rivestita in tessuto di Patricia Urquiola per B&B. A destra, tavolino Ginko con struttura in lamiera verniciata e piani in vetro di Matteo Ragni per Livit. Teiera anni 70 di Mauro Bolognesi. Dischi de LEclettico, bottiglia e posacenere in plastica di Spazio 900. Lampada da terra Prima signora con diffusore in vetro soffiato opalino di Daniela Puppa per Fontana Arte. Orologio in fil di ferro cotto e piegato a mano, design Antonino Sciortino per Diamantini&Domeniconi. Tappeti, da sinistra: Wild Frieze tessuto a mano in viscosa e cotone, design E. Babled e P. Giordano per I+I; con impronta digitale Fingerprint realizzato a mano in lana e viscosa, design T. Meglioranzi per Artep Italia; con scritte Non Stop, design Gordon Guillaumier per Minotti. Parete tinteggiata con idropittura Sikkens. Ha collaborato Cora Vohwinkel

AMICI DI DIVANO

SHOPPING Librerie, luci,

tappeti, coffee table. Accessori ad alta compatibilit per living, salotti, chiacchiere (e silenzio) di Cora Vohwinkel

Lampadario Bundle Light, fatto da un grappolo di 40 lampadine (h. 60cm), di PT (tel. 0574.875670) .

Tavolino 9 disegna 0C in betulla, to Aalto pe nel 33 da Alv ar r Artek (w ww.arte k.fi).


Mappamondo di design dei danesi Atmosphere (tel. 055.2374651).

in rovere ebobois.com). e struttura .roch ito in pelle che Bobois (www io rivest o bo daccia J. Gauthier per R in tu con base n C. Delcourt e pinnaker g Libreria S 0xp.45cm), desi 8 (l.380xh.1

o, contemporane om). i.c carpet, cinese ies Celadon vi Gallery (www.albertolev Tappeto Popp da Alberto Le ), (274x183 cm
Divano M design alhoun con s Didier G c omez p hienali capito n er Lign e Rose n rivestito in t (www .ligne-r tessuto colo oset.it) r malva . ,

Tavolino Pa piano in pillon, base in to alluminio ndino da ,d per Gallix c Design (w esign Vincent Ga ciaio, llix ww.gallix design.c om).

Pouf Koishi in fibra di vetro verniciata, design Naoto Fukasawa, Driade (www.driade.com).

nsili enti pe a elem tituita d renz Kaz, cos ione Pi lo, design Lo ww.zoltan.it). a collez bri dell fissare al tavo z per Zoltan (w Portali zio da ffen Ka a salvasp a Lorenz e Ste tharin Ca

o per Arflex (www.arflex.it). pelle, design Mario Marenc ttura in metallo e seduta di Divano Marechiaro con stru

Lampada da terra in metallo satin Radon at e laccato, desi o gn S. Jakobsen pe Hans r (www.houseof Light Years denmark.it).

Orologio cassa d da muro Vintag i e laccato betulla e quad con ra (25x 25 cm), di nte PT.

ta laccato e sedu ). lare dacciaio om n base in tubo esi (www.gruppo-sintesi.c co king Machine o Baroni per Sint Dondolo Thin Eduard tano, design in poliure

GARDEN PARTY INSOLITO

ESTERNI/INTERNI Accessori open air e pezzi di design classico. In una stanza-giardino di Deborah Piana Agostinetti Foto Luca Fregoso

A sospensione, lampade Baloon (diam. 50 cm), con struttura metallica, rivestimento sfoderabile e lavabile in tessuto bianco o nero. Cablaggio elettrico con rosone nichel satinato, cavo acciaio e filo cotone rosso. Di Penta. Tavolo rettangolare Diamond, design Patricia Urquiola, dal sottile piano (8 mm) in legno o vetro. Struttura laccata lucida bianca (anche in rovere grigio, weng, alluminio, nero e perla), di Molteni & C. Sul tavolo a sinistra, centrotavolaportafrutta traforato in porcellana bianca Evesham design George J. Sowden e, accanto, centrotavolaportafrutta in porcellana bianca Faccette design Alessandro Mendini. Entrambi di Industreal. Sedie anni 70 Dafne, design Gastone Rinaldi per Thema, con struttura in metallo verniciato e seduta in legno laccato. Di Fragile Milano. A sinistra e dietro al tavolo, sedie impilabili con struttura in tubo e lamiera dacciaio laccati verde e rosso, design Robert Mallet Stevens. Di Alivar.

A sinistra, paravento realizzato con tessuto Metsnvki, design Kristina Isola, di Marimekko. A terra, bordura fissa in legno di pino bianca, di Leroy Merlin. Al centro, paravento di Giacomo Balla, un progetto originale disegnato dallartista nel 1916, serigrafia a quattro colori sui due lati (fa parte della collezione Ultramobile del 71), di Simon. Tripolina Lawrence, design Rodolfo Dordoni, con struttura in tondino dacciaio e telo in cotone color cru, di Roda. Tavolino semirigido in poliuretano espanso con superficie trattata con vernice lavabile, design Piero Gilardi, di Gufram. Sul tavolino, lampada Elmetto, in metallo laccato bianco con cappello orientabile, design Elio Martinelli, di Martinelli Luce. Tazza in ceramica bianca anni 70 da Spazio 900. A sinistra, paravento antico di provenienza giapponese dellartista Fujiwara Mitsutada (periodo Edo, 1800 circa) con tecnica a inchiostro, colori minerali e vegetali, da Helena Markus. Lampade a sospensione anni 70 in vetroresina bianca, design Susi e Ueli Berger, da Spazio 900. Vaso in ghisa con finitura piombo ossidato di Unopi.

PARAVENTI FUTURISTI, NUVOLE DI COTONE, MICROBALAUSTRE SURREALI. CAPOLAVORI VERI E OGGETTI LOW COST PER ARREDARE STRANI PICNIC

In primo piano a destra, panca Endless della collezione Inside Art. Un arredo privo di dimensioni predefinite, che cresce e si adatta a seconda dello spazio. Sedute in blocchi di legno massello grezzo o laccato, struttura in alluminio. Di Saporiti Italia. Sopra, minisedia a dondolo in legno laccato verde di Present Time, bicchiere in vetro soffiato di Venini e piante verdi di Rattiflora. Dalla panca spunta Angelina design Carlo Colombo, lampada da terra con diffusore bianco in plexiglas e struttura in metallo verniciato nero. Di Penta. A sinistra, pouf Tato e Tatino, design Denis Santachiara. Sedute dalle forme geometriche rivestite in tessuto elastico, hanno una struttura in materiale plastico e schiuma per garantire comfort e indeformabilit. In azzurro, verde e in color fango. Di Baleri. Sulla parete, mensola in legno, design Domestic, da Galleria Luisa Delle Piane, e vaso in porcellana bianca smaltata Tiss di Industreal. Arco decorativo e grata da esterno di legno, in bianco e verde, di Leroy Merlin. Dietro larco, lampada da terra Angelina, con diffusore bianco in plexiglas e struttura in metallo verniciato bianco, di Penta.

PANCHE SENZA FINE, SASSI GIGANTI MORBIDI AL TATTO, ARCHI NAF E SUPERLAMPIONI. MISURE XXL PER OSPITARE UNA FESTA DEL SOLSTIZIO. INDOOR

SCULTURE DI PETALI DI PLEXIGLAS, CONI LUMINOSI DI PORCELLANA, TAVOLINI ESILI CON SEDIE DI FERRO. E ARCHI CHE RICORDANO MONDI UN PO INFANTILI

Poltrona Thinking Man, design Jasper Morrison, in tubolare e profilato di metallo verniciato bianco. Di Cappellini. Teiera Huellas in porcellana bianca, design Maria Elena Martinez Fajo & Toms Ortiz Ferrer, di Industreal. Tavolino giallo con mensolina portaoggetti, in metallo laccato, design Fabio Bortolani, e coppia di pappagalli fine 800 in ceramica, tutto da Galleria Luisa Delle Piane. In primo piano tavolino bianco Lack in truciolare e fibra di legno, Ikea. A terra, sulla destra, scultura gialla in petali di plexiglass, design Angelo Mangiarotti per Superego, da Tingo Design Gallery. Parte della parete rivestita con il tessuto di cotone Rosa Nera di Falconetto. Grata per arrampicare i fiori in legno verde brillante, Leroy Merlin. Pagina accanto. Tavolo da pranzo per esterni Segesta, design Alfredo Haberli, di Alias. Sul tavolo, lampada Petalo prodotta da Philips negli anni 70, da Spazio 900. Bicchieri vintage verdi di vetro, da 1380. Sedie anni 50 con struttura di ferro nero, da Chiedi alla Polvere. Lampade a sospensione: a sinistra 144dpi, design Guillaume Delvigne, in porcellana con superficie scavata. A destra, Cloud, design Doodle, in porcellana. Entrambe Industreal. Fontanella a colonna in ghisa verde, da Leroy Merlin. Grata a forma di arco in legno di pino verniciata di bianco da Leroy Merlin. Ha collaborato Arianna Marchetti

La bellezza non mai perfetta

ARCHITETTURA ESTREMA Sulle dune della costa atlantica dellAmerica del Sud, vicino a Punta del Este, una grande capanna di legno. A pochi metri dallacqua di Catherine Ardouin Foto Mario Pignata Monti

Costruita su palafitte per resistere alle dune, la casa ha un porticato-terrazza su quattro lati.

La cucina si compone di un piano in calcestruzzo liscio e un mobile in legno grezzo. Lo scaffale appeso a cime di barche. A destra, lesterno. Con il tempo il legno sbiancato ha assunto i colori della sabbia.

Assemblata in modo artigianale, costruita su palafitte in tronco di eucalipto e circondata da una terrazza coperta. Da qui si avvistano delfini, balene e, a volte, perfino tartarughe o pinguini

In questo posto, che lUnesco sta per dichiarare Patrimonio dellUmanit, si arriva solo con unauto a ruote giganti, capace di superare le dune in perenne movimento

abbia, spiaggia, oceano: allinfinito. Per chilometri e chilometri non si vede altro, e non si sente altro che il rumore della risacca e le grida dei gabbiani. Dalle dune si scorgono passare, al largo, i delfini o le balene. A volte sulla spiaggia si scopre una tartaruga gigante o, in inverno, qualche pinguino che migra verso nord. Gli uomini sono del tutto assenti in questo punto selvaggio dellUruguay, vicino a Punta del Este, che lUnesco sta per inserire nellelenco dei Patrimoni dellUmanit. Un contesto unico, raggiungibile solo con una bizzarra macchina dalle ruote gigantesche, capaci di superare dune in costante movimento; qui larchitetto Hugo Rabasco ha realizzato la sua casa. Per ridurre al minimo limpatto sullambiente, ha lavorato con un geologo e utilizzato i materiali pi semplici e naturali. una capanna gigante interamente in legno, costruita su palafitte in tronco di eucalipto e circondata da una grande terrazza coperta. Quando cala la notte o il vento soffia un po troppo forte, basta rientrare. Nei cento metri quadrati (dieci per dieci), Rabasco ha ricavato due camere da letto, un bagno con doccia e un grande locale che funge da salone, cucina e sala da pranzo. Le pareti in legno di pino grezzo e le travi di eucalipto sono di colore bianco patinato. I mobili, decisamente semplici, sono stati riciclati o fabbricati da artigiani locali. Solo per il camino e il piano di lavoro della cucina stato usato il cemento. Anche se la casa provvista di elettricit, la sera Rabasco e i suoi ospiti preferiscono accendere qualche candela o riunirsi accanto alla fiamma scoppiettante del camino, e fare tardi attorno al tavolo o sui grandi divani con i comodi cuscini in tela. (SIC/Agenzia Volpe)

Dallalto: lingresso e una delle camere, con i mobili in legno di eucalipto. A destra: candele, sistemate in fotofori, lanterne e applique, sono lunica fonte di luce.

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Dossier
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bagno
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Nuove emergenze, non solo estetiche, nella stanza dellacqua. Consumi pi razionali, accessori strategici. Per andare oltre la personal spa
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Foto di Paolo Bramati

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bagno

copertina

PRIVATE SWIMMING POOL Tessere blu piscina, posto doccia extrasize, tappeti XXL, libri e relax. Ci si rilassa, senza sprecare acqua di Monica Teli

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Illustrazione di Elena Leoni

1. Cornice in legno serigrafato e dipinto a mano, con specchio bombato, della collezione Farfalle di Fornasetti (828 euro). Quadretti con farfalle, da collezione privata. Collage con pesci di Marina Del Cinque. Rivestimento con mosaico di tessere in vetro (mm 20x20), di Bisazza. 2. Sedia in legno dipinto (400 euro) in vendita da Spazio Pontaccio. 3. Comodino in metallo satinato e curvato di Petit Production, in vendita da Galleria Luisa Delle Piane, sul quale sono appoggiati gli asciugamani di Marimekko (da 7,70 euro) in vendita da Jannelli&Volpi Store. Allinterno dellobl, ciotola in vetro (29 euro) di M. Maci con sfere in resina di Artplayfactory, in vendita da Trace. A terra, sulla sinistra, bottiglia con

bagnoschiuma della linea Cotone di Bellora (30,50 euro). 4. Tavolino in legno laminato (200 euro), da Understate. Sul piano superiore: orologio di ceramica in vendita da Cantiere Bovisa, lampada da tavolo di Sphaus, in vendita (220 euro) da Trace, tazza e piatto da t in Fine Bone China di Wedgwood della collezione Musical Chairs (47 euro). Sul piano inferiore: vassoio in plastica (44 euro) e vaso cubo in vetro verde (24 euro) in vendita da Tad; portaessenze in ceramica metallizzata in vendita da Trace, latte dopo bagno di Bellora (27 euro), barattolo di cacao, in vendita da D Cube. 5. Occhio, tappeto (cm 156x94) in lana annodata a mano di Fornasetti by Roubini Rugs (3.540 euro).

bagno

cult

TECNICA SECONDO NATURA Con lalbero-rubinetto che aiuta a risparmiare acqua, i fiori serigrafati per lo specchio, la luce morbida, diffusa di Ottavia Borella

Folk, piccolo specchio ovale serigrafato con motivi floreali e romantici, di Atelier LZC (www.atelierlzc.fr, tel. +33.1.4287. 8134).

Tree, rubinetto di Teorema (480 euro), ha la forma che ricorda il ramo di un albero. Testimonia limpegno dellazienda verso lambiente, permettendo un consistente risparmio dacqua (www.teoremaonline.it, tel. 030.358.0791).

Lane, lampade di Luceplan (a partire da 165 euro) dalla forma lineare ed essenziale, disegnate da Alfredo Haberli per illuminare le pareti. Una striscia di alluminio in piena ombra racchiude e al tempo stesso rilascia una luce indirizzata verso lalto e il basso. Sono disponibili in diverse lunghezze (www.luceplan.com, n. verde 800.800.169).

Hang it all, appendiabiti (205 euro) disegnato da Charles e Ray Eames nel 1953 e prodotto da Vitra. in metallo bianco con pomoli multicolore (www.vitra.com, n. verde 800.505.191).

Albeus di Rapsel, lavabo rettangolare (cm 80x50, 1.378 euro) disegnato da Javier Tatiador. Disponibile in ceramica bianca, blu, nero o bronzo (www.rapsel.it, tel. 02.3355.981). dotato di miscelatore monoforo HV1 di Vola (577 euro).

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bagno

fuoriluogo

NEW COMFORT & POST DECOR Scatola portatutto tonda (ma un po svizzera), lavatrice-lavanderia, libreria-nuvola e una poltroncina light di B.O.

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1. Hall Stand una rivisitazione creativa dei tubi idraulici del giovane designer inglese Nick Fraser per Small Factories, presentata lanno scorso al Salone del Mobile di Milano (www.smallfactories.co.uk, tel. +44.7737.367.419). 2. Per tenere sotto chiave le medicine, perfetto il contenitore cilindrico rosso con la croce bianca di Present Time (diametro 30 centimetri, 81 euro), in metallo smaltato con due ripiani interni (www.presenttime.com, tel. 0574.875.670). 3. Per libri e oggetti da tenere in bagno, Cloud di Cappellini, libreria modulare bifacciale (604 euro a modulo) in polietilene bianco, rosso e verde, disegnata dai fratelli Bouroullec. Gli elementi sono aggregabili grazie a clip a pressione di colore bianco (www.cappellini.it, tel. 031.759.216). 4. Tecnobodi di Moroso una poltroncina (1.144 euro) disegnata da Patricia Urquiola, con struttura in acciaio inox e rivestimento in panno di lana e tessuto tecnico. Disponibile in diverse tinte, anche abbinabili per una versione bicolore (www.moroso.it, tel. 0432.577.111). 5. LBL16 la lavabiancheria color confetto di Smeg (1.599 euro). Ha il lavello incorporato e due ripiani ricavati allinterno della porta per riporre detersivi e spugne. In tripla classe A per efficienza energetica e di lavaggio e per centrifugazione, la lavatrice ha comandi elettronici e vasca in acciaio inox (www.smeg.it, tel. 0522.8211).

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bagno

interni

NON SOLO DOCCIA Trasparenze discrete (ma non troppo), ingombri ridotti al minimo, linee morbide. Privacy e funzionalit, sullo stesso piano di B.O.

Cesana Logic Horizon un progetto che riflette una


nuova concezione della doccia: uno spazio di libero accesso, privo di porte e delimitato unicamente da pareti in vetro. Con struttura in alluminio e vetro di 8 mm, disponibile in tre dimensioni e prevede la collocazione ad angolo o in nicchia, con ingresso libero frontale o laterale (a partire da 4.290 euro). Completa il sistema il piatto doccia Onfloor in cristalplant, un innovativo materiale composito di resine e minerali (www.cesana.it, tel. 039.635.381).

Agape Limportante spessore del piano in exmar di Desk


fa quasi sparire il volume del lavabo, che emerge con linee morbide. Il sistema completato dal portasalviette e dallampia mensola portaoggetti (cm 200x45, come il piano), realizzata nello stesso materiale. Nella stanza fotografata, wc e bidet a sospensione (1.174 e 963 euro) fanno parte della collezione Pear disegnata da Patricia Urquiola, caratterizzata da un design semplice e morbido, con decoro floreale bicolore (www.agapedesign.it, tel. 0376.250.302).

Titan

Tandem una soluzione componibile di vasca da bagno e doccia di cui fa parte Hydrodiffusion, sistema di idromassaggio a flusso continuo brevettato (da 11.880 euro). La vasca idromassaggio, con un lato di soli 65 cm, ha una forma affusolata ed ergonomica che riduce al minimo lingombro, regalando al contempo un relax totale. Il cristalplant con cui realizzata d una sensazione visiva e tattile simile a quella della pietra naturale. La cabina doccia, con pannelli in cristallo temperato alti 2 metri e spessi 6 mm, si caratterizza per la particolare sagoma del piatto, che offre unampia abitabilit interna pur occupando poco spazio (www.titan.sm, tel. 0549.877.111).

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bagno

interni

SUPERVASCHE Il comfort dei cuscini, il calore del legno e la cromoterapia. Con funzione idromassaggio (finalmente invisibile) di B.O.

Glass Vasca Eden 180 di Glass Idromassaggio (a partire da 3.216 euro), caratterizzata dal design minimale e da superfici perfettamente lisce, con pannelli in weng, rovere sbiancato, nero o zebrato. La particolare inclinazione dellinterno e la possibilit di appoggiare la testa a comodi cuscini favoriscono una posizione di completo relax. Eden ha un pratico monocomando che riunisce tutte le funzioni dellidromassaggio: 8 jet clean, 16 getti airpool, 4 getti dorsali/piedi (www.glassidromassaggio.com, n. verde 800.600.000).

Galassia La collezione Sa02, progettata dallarchitetto

Romano Adolini, coniuga stile minimalista con linee morbide ed essenziali. La collezione comprende lavabi sospesi o dappoggio di diverse misure, corredati da strutture in ottone cromato con piano arancio, cristallo temperato oppure in legno okoum. Due i piatti doccia, con eleganti pedate in composito color arancio, acciaio satinato o legno massello (www.galassiacer.it, tel. 0761.573.134).

Blu bleu

La vasca Kal Art (180x80xh60 cm, 6.700 euro) unisce la piacevole naturalezza del legno al versatile e tecnologico acrilico. Risultato: un prodotto elegante e innovativo, disponibile nella finitura in rovere sbiancato o in weng e nella versione a isola, penisola, da angolo o da nicchia. Kal Art dotata del sistema Blu Air con 22 air jet regolati da un comando digitale, di un poggiatesta in multistrato marino con supporto in acciaio inox ed rivestita in rovere. Pu essere accessoriata con Cromo relax, un sistema di illuminazione interna che prevede la programmazione di quattro cicli cromatici (www.blubleu.it, tel. 0434.85444).

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bagno

interni

LUXURY BASIC Solo ci che serve, in versione cool. Lavabi asimmetrici, specchi lavorati, finiture vetroghiaccio o tecnoglass. E luci sapienti di B.O.

Laufen Di Palomba Collection il bagno interamente

disegnato da Ludovica e Roberto Palomba, con vaso e bidet sospesi. La vasca in acrilico sanitario nella versione da incasso (bordo 40 mm, 936 euro) disponibile anche con idromassaggio. I due lavabi in ceramica (420 euro luno), asimmetrici con rubinetteria monoforo laterale, sono appoggiati a mobili con cassetti in legno di makassar, liberamente accostabili (www.laufen.it, tel. 02.900.251).

Flaminia I due ampi lavabi circolari Fonte (1.018 euro

luno) sono stati chiamati cos dal designer Giulio Cappellini per la forma che ricorda i vecchi fonti battesimali o le fontane da giardino; con erogatore free standing One. A parete, gli specchi Simple (457 euro luno). Sempre disegnato da Cappellini il grande recipiente di forma circolare in pietraluce bianca, che assolve la funzione di vasca e di doccia, accessoriato con miscelatore e boccetta della linea One (6.609 euro). Completano il bagno il wc e il bidet sospesi Spin e i portasalviette Hoop (79,20 euro), che fanno parte di una linea di accessori disegnata da King e Roselli per un hotel di design di Roma (www.ceramicaflaminia.it, tel. 02.8905.5303).

Regia Lavabi Twin, nella finitura vetroghiaccio colorato trasparente (936 euro) oppure nella versione in tecnoglass, bianco o nero. Entrambi si abbinano al mobile Bilbao, compatto e di forma arrotondata. disponibile in numerose varianti e finiture, dallessenza di palissandro, rovere e weng allacero fris in sei diverse colorazioni. Il contenitore pu avere un cestello unico, come nella versione sospesa, oppure doppio. A parete gli specchi Ricci (378 euro), creati con la tecnologia del taglio a idrogetto, e la lampada Ellisse (168 euro), in lastra di acciaio lucido lavorato con il laser (www.regia.it, tel. 039.2782.510).
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bagno

interni

100% BENESSERE Massaggi con getti dacqua, sistemi-sauna, idroterapie supersilenziose, finiture mimetiche e vasche a scomparsa di B.O.

pannello per getto a pioggia RainSky e dallallineamento di comandi e accessori, ottenuto grazie allinnovativo sistema modulare Symetrics. basato su una griglia standard che consente di posizionare i moduli singolarmente o abbinandoli: il termostato per regolare la temperatura dellacqua e tre rubinetti per selezionare altrettanti tipi di getto a pioggia. La doccetta a mano invece azionata da un rubinetto integrato nellelemento a muro. Il set completato da una mensola per piccoli oggetti e detergenti. Nellarea vasca, ununica placca riunisce i comandi dellacqua e il deviatore per la commutazione del getto. Rubinetteria e accessori sono disponibili nelle finiture cromato o platinato opaco (www.dornbracht.com, tel. 02.8183.431).

Dornbracht Il bagno caratterizzato dallimpiego del

Jacuzzi Aura Plus una nuova vasca doppia, di

superiore ampiezza e profondit: esternamente lunga 180 centimetri e larga 150, e ha una capienza media di 630 litri (9.480 euro+Iva). Molto curata nei dettagli, si integra perfettamente in qualsiasi ambiente grazie anche alla selezione dei materiali delle finiture, come i legni teak e weng. I due poggiatesta, posti specularmente ai lati, assicurano il massimo comfort. Presenti anche la bocchetta e lerogatore con deviatore automatico, scarico a scomparsa e funzione di troppopieno a sforo, situati sotto il bordo vasca (www.jacuzzi.eu, n. verde 848.840.840).

Teuco 155 Comfort un box doccia con pareti in

cristallo e annessa una vera e propria sauna finlandese in legno (a partire da 6.375 euro). La cabina dotata di un dispositivo per variare la temperatura della sauna. Inoltre dispone di massaggi dacqua manuali e di massaggio verticale con 6 getti, di fascia massaggiante e sedile reclinabile (www.teuco.it, n. verde 800.270.270).

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bagno

focus

INGEGNERIA + ESTETICA Microarchitetture a prova dacqua per rubinetti e miscelatori che citano nuovi grattacieli metropolitani o le canne di bamb di B.O.

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1. Wosh di Zucchetti, collezione di rubinetti disegnata da William Sawaya, in ottone cromato (684 euro). Disponibile per lavabo, bidet, vasca e doccia; la versione monocomando con joystick o leva equipaggiata con cartuccia a dischi in ceramica sinterizzati (www.zucchettidesign.it, tel. 0322. 954700). 2. Miscelatore per lavabo della collezione Il bagno Alessi in ottone cromato, design Wiel Arets, prodotto da Oras; 496 euro (www.ilbagnoalessi.com, tel.0323868611). 3. Track di Palazzani, originale per la linea quadrata (300 euro), con il corpo inclinato indietro per permettere lo slancio della bocca verso lalto, ha un getto dacqua che forma una specie di velo (www.palazzanirubinetterie.com, tel.

0374.74141). 4. Miscelatore monocomando per lavabo della collezione Dolce di Fantini, nella particolare finitura in bianco crema (460 euro), design Birgit Lohmann di Designboom, (www.fantini.it, tel. 0322.918411). 5. Il miscelatore per lavabo della collezione Rem di Zazzeri, in ottone con finitura cromo, offre 8 soluzioni differenti. Il meccanismo dei miscelatori azionato da una levetta posta su una manopola cilindrica, che si solleva e ruota solo per la regolazione della temperatura (www.zazzeri.it, tel.055.696051). 6 La collezione di rubinetti disegnata da Antonio Citterio per Axor ha un design sottile ed elegante (510 euro), con maniglia affusolata e corpo del miscelatore rotondo (www.axor-design.com, tel. 0141.931111).

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bagno

focus

LAVABO IN EVOLUZIONE A imbuto o trapezoidale. Con piedistallo o colonna. Monoblocco, extrapiatto, asimmetrico, inclinato. Buongiorno! di B.O.

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1. Le linee dinamiche e le forme trapezoidali dei lavabi della collezione Grandangolo di Hatria, gruppo Marazzi, trasformano in spazi vivibili gli angoli del bagno normalmente inutilizzati. Il fronte inclinato riduce gli ingombri. Disponibili in diverse forme e misure (www.hatria.com, tel. 0536.860.600). 2. Della collezione Laufen Pro, il piccolo lavamani in ceramica bianca o colorata, largo 36 centimetri e profondo 25, con il rubinetto in posizione asimmetrica (www.laufen.it, tel. 02.900.251). 3. Lavabo a monoblocco in ceramica (1.320 euro) con piedistallo completamente integrato, prodotto da Laufen per il Bagno Alessi (www.ilbagnoalessi.com, tel. 032.3868.611).

4. Lavabo a monoblocco da terra in cristalplant della linea Body di Antonio Lupi (2.220 euro). Disegnato da Carlo Colombo, caratterizzato dal contrasto fra le forme squadrate del lavabo e quelle circolari e morbide della colonna (www.antoniolupi.it, tel.0571.586.881). 5. Losanga di Gsi (70x40 cm, 400 euro) stato progettato per essere installato in appoggio su un piano, con un rubinetto al centro o due laterali, senza foro troppopieno (www.gsisanitari.it, tel. 0761.4911). 6. Kalahari (a partire da 208,80 euro), lavabo extrapiatto dalla particolare forma a imbuto, studiato per rubinetteria a parete o monoforo e disponibile in due misure (www.roca-italia.com, tel. 02.900.251).

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bagno

accessori

FLOWER+COLORS POWER Tappetino a forma di viola del pensiero ma anche termosifone a differente potenza termica e gestione digitale dellacqua di B.O.

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1. Ondus di Grohe un sistema per la gestione dellacqua con display digitale elettronico. Miscelatori, rubinetti e doccette, con finiture cromate, nere o bianche, permettono di personalizzare temperatura, intensit e durata del getto (www.grohe.com, n. verde 800.289.025). 2. Spazzola di Acca Kappa (24 euro), in Abs cromato lucido con cuscinetto in gomma naturale (www.accakappa.com, n. verde 800.123.992). 3. 180, portasciugamani in ottone cromato da parete di B-mood (324 euro). Gli elementi indipendenti si muovono su un angolo, per lappunto, di 180. Anche con specchio e luce incorporata (www.bmood.it, tel. 052.2829.693). 4. Quadraqua di Officina delle Idee (da 1.140 euro) un elemento scaldante in acciaio verniciato, ma anche uno scaldasalviette e un portaoggetti. In due altezze e in due potenze termiche (www.officina-delleidee.com, tel. 0425.466.611). 5. Parma di Missoni Home (70 euro), tappetino in cotone a forma di viola del pensiero (www.missonihome.it, tel. 0331.950.311). 6. Saponette alla glicerina (2,25 cad) profumate agli agrumi, di Muji (www.muji.eu, tel. 02.7428.1169). 7. Chrissy San, piastrelle (171 euro il mix) con rivestimento in pasta bianca della collezione Velvet di Fap Ceramiche (www.fapceramiche.com, n. verde 800.272.248). 8. Mobiletto (cm 33,5x43,5, 190 euro) in Mdf laccato bianco di Design House Stockholm (www.designhousestockholm.com; distributore Seamb, tel. 02.4800.5798). 9. LTT di Wet (da 1.490 euro) una vasca disegnata da Jan Puylaert. In polietilene, riciclabile al 100%, ha lampada alogena o a led con variazione di colore (www.wet.co.it, tel. 0332.547.728).

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bagno

superfici

MATERIALI TECNO E PATTERN Fiori come graffiti, geometrie bizzarre, mappe urbane. Moderni e rispettosi dellambiente. Per pavimento e pareti di G. Zoppis

1. Disegni floreali come graffiti sabbiati nello spessore del materiale per le lastre extra-large di Soho (30x30 cm o 60x60 o 60x120), nuova collezione Marazzi. Sono piastrelle in gres porcellanato ad alta resistenza (www.marazzi.it). 2. Nasce dalla sperimentazione visiva per un nuovo dcor domestico il laminato disegnato da Alessandro Mendini e realizzato con la tecnologia digital print da Abet Laminati. Adatto a rivestire ogni genere di superficie (www.forumomegna.org e www.abet-laminati.it). 3. Design, tecnologia e innovazione per il parquet in rovere di Fontaines con graffi a luce Led incorporata nello spessore della superficie. il progetto di Massimo Iosa Ghini per Natural Genius di Listone Giordano (www.listonegiordano.com). 4. Pareti e pavimenti cambiano faccia senza sostanze o processi dannosi per lambiente. il nuovo sistema di decorazione Maravee di Kuei. Procedimento brevettato di pellicola a calandratura, applicabile su ogni materiale da rivestimento (www.maravee.it). 5. La superficie diventa protagonista con City, design di Diego Grandi, dcor a mappa urbana su gres porcellanato di Lea Ceramiche. Nei colori bronze, antracite e silver, con texture a rilievo dalleffetto metallizzato (www.ceramichelea.com). 6. Approda sulla ceramica, per inediti usi e riflessi nella stanza da bagno, la tecnologia a micro Led. Qui una delle delicate texture di Ti-Led, nuova collezione di Ceramiche Keope: la luce filtra da minuscoli pori della superficie. Diversi formati, disegni e colori (www.keope.com).

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bagno

tecno

IL MIO PERSONAL ROBOT Un pesapersone multifunzionale, epilatore, phon, piastra. Casse o radio per ascoltare musica. E un video-tv di Paolo Crespi

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1. Infini Pro Elite di Rowenta un phon professionale da 2000 watt, con avvio-arresto automatico dellapparecchio (come nei saloni dei parrucchieri) e funzione ionizzante, che serve ad annullare il fastidioso effetto dellelettricit statica, lasciando i capelli morbidi e idratati (costa 59,90 euro). 2. GR101 di Oregon Scientific una bilancia pesapersone multifunzionale: calcola gli indici di massa corporea, rileva la quantit di acqua presente nel corpo, memorizza i dati personali di 4 utenti pi un guest, dispone di accensione automatica e orologio sveglia. Un display remoto senza fili visualizza pi comodamente tutte le informazioni personali (a 99,90 euro). 3. DS1120 di Parrot un sistema audio stereo Bluetooth con due speaker hi-fi, ideali per riprodurre wireless la musica registrata sul notebook, sul cellulare o sul lettore Mp3. Ma anche tutte le sorgenti analogiche sono collegabili. Il telecomando a tre tasti touch sensitive (199,90 euro). 4. Pal Gold di Tivoli la nuova collezione di radio di qualit super ricettive, rivestite nei

quattro colori moda della primaveraestate: bianco, verde, bordeaux e turchese. In ogni versione, pomelli e indicatori sono in oro (200 euro). 5. Silk-Epil Expressive di Braun un epilatore femminile dedicato alle pelli sensibili. Ergonomico e ricaricabile, ha la testina oscillante ed completamente lavabile. Il sistema HairLift solleva, libera e rimuove con delicatezza i peli alla radice, anche quelli pi corti (a 129.90 euro). 6. SalonStraight Pro Xl di Philips una piastra liscia-capelli che lavora alla temperatura ideale di 205C, grazie allimpiego della ceramica e a una speciale tecnologia termica a riscaldamento istantaneo (30 secondi). Con spegnimento automatico e doppio voltaggio per luso in tutto il mondo (49,90 euro). 7. Tv Lcd serie R8 di Samsung un televisore da 19 (in alternativa sono in vendita anche modelli da 23, 26, 32, 37 e 40 pollici) Hd ready, con 2 uscite Hdmi, decoder digitale terrestre integrato di tipo zapper e un valore di contrasto pari a 4000:1. Grazie alla sua livrea bianca e trasparente, si inserisce bene nellambiente bagno (a 399 euro).

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bagno

guida

10 MINUTI TUTTI PER S Ginnastica facciale (se non si ama la chirurgia plastica), yoga e gym (se non c tempo di uscire). On line di P. C.

www.wayfitness.net Portale bilingue (italiano e spagnolo) dedicato al benessere. Nelle sezioni didattiche home fitness (con 15 programmi) e lavoro specifico (con 12 distretti muscolari), sono descritti con foto e spiegazioni accurate gli esercizi da fare quotidianamente per mantenere peso, forma e tonicit muscolare. Quelli isometrici si possono testare pure sotto la doccia (non metteteci troppo, per).

www.yoga.it Non sostituisce linsegnamento diretto ma un ottimo punto di riferimento per chi vuole accostarsi al pianeta yoga e fissare una serie di principi teorici e di prassi corrette da utilizzare nellesercizio quotidiano. Con un ricco e capillare database di centri e maestri presenti sul territorio nazionale.

www.idroterapia.it Tutto quello che si pu fare in acqua e con lacqua a vantaggio della salute e della bellezza. Dalle docce terapeutiche alla sauna finlandese, dal bagno turco allidromassaggio, ai vari tipi di acquagym. Non tutti gli esercizi e le tecniche, ovviamente, sono adatti allambiente domestico, ma il sito una miniera di spunti, link, suggestioni liquide.

Illustrazione dellartista giapponese Aya Takano, nota per lironia sensuale. Dal libro Hop banana fudge.

www.bellezza.it Uomo vs donna. Questo portale del wellness e della bellezza rigorosamente bipartisan e tiene conto del contributo del fitness al mantenimento di un corpo sano ed esteticamente gradevole. La sezione allenarsi in casa, dedicata alla donna, mette a fuoco gli esercizi e le strategie motorie per combattere efficacemente le insidie delle posizioni obbligate, dei lavori stressanti o di una vita troppo sedentaria.

www.my-personaltrainer.it Nella sezione home fitness c uno speciale dedicato alla palestra in casa: attrezzi, allenamenti e soluzioni personalizzate. I consigli per lattrezzatura sono commisurati al livello di forma fisica e sono interessanti le considerazioni relative allo spazio disponibile. Molto analitica la pagina dei test, che consentono di effettuare unautovalutazione delle proprie capacit.

www.intrage.it/gate/corsi/benessere/viso _tonico.shtml Intrage si autodefinisce come il primo portale italiano over anta che ti guida in rete. Tra i minicorsi dedicati al benessere ce n uno di ginnastica facciale, presentata come il miglior sistema (abbinato a una buona crema idratante) per mantenere un viso fresco ed elastico, non troppo afflitto dalle rughe di et ed espressione. Per contrastarle bastano cinque minuti al giorno, preferibilmente al mattino.

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bagno

libri

NOSTALGIE+AVVENTURE Lantologia di una designer geniale, frammenti di arte Ukiyo-e (anche da appendere), uno sguardo su come immaginiamo di Federico Iarlori
ERIALE TALENTO MAT sce ancora, anni sbalordi A 86 avatte , con le sue cr Antonia Campi e maschili acch antiche, le gi uesta eorge Sand. Q e la posa da G tta della sua perfe unantologia poche, he se lei ama di creativit (anc fatto). Esperta ha tra le cose che ma e poi, prima plas ceramica (che , Antonia ha mpo, disegna) se ha te ma i per il bagno ideato accessor lle e un magnifico astre anche vasi, pi iennale. nnello per la Tr pa Campi, nsera, Antonia Anty Pa riale, 45 euro. Silvana Edito

VISIONI FLUTTUANTI Un libro/gioiello a soli 100 euro (s solo). Le cento celebri immagini di Edo (oggi Tokyo) realizzate da Hiroshige potrebbero infatti essere tranquillamente sciolte dalla rilegatura giapponese del volume e diventare tappezzeria in una paretecapolavoro. Come in unistantanea, lo sguardo dellartista ritaglia e imprime sulla tela momenti di vita e sfumature cromatiche, filtrandoli attraverso la poetica sognante e pittorica del tempo. Lopera, oltre che dalla fedelt riproduttiva, impreziosita dal grande formato e dalla qualit della carta. Utagawa Hiroshige, Meisho Edo hyakkei, Taschen, 100 euro.

SIGN NATURALMENTE DE porto tra le forme Qual il rap del design della natura e quelle neo? Il fogliame contempora zio, di un capitello corin rro e vetro delle le insegne fe metro o le stazioni parigine del etrie dei giardini di perfette geom timonianze Le Notre sono le tes continuo eloquenti di un ento creativo interscambio tra il tal imprevedibili forme delluomo e le a. generate dalla natur Muller Nature Design, Lars ers, 39 euro. Publish

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